Dichiarazione
ambientale 2012
Aggiornamento
Dichiarazione 2012
ambientale
Aggiornamento dati
al 30.04.2012
Rilegno
Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero
e il riciclaggio degli imballaggi in legno
Sede
via Aurelio Saffi 83 - 47042 Cesenatico (FC)
GESTIONE AMBIENTALE
VERIFICATA
Reg.n.IT - 001425
Indice
Premessa
4
1 Rilegno, il Consorzio
5
1.1 Chi è Rilegno
7
1.2 La composizione consortile
7
1.3 Dove siamo
10
1.4 Addetti e organigramma
10
2 Servizi e attività del Consorzio
11
2.1 Attività operative
3 Attività di sensibilizzazione
12
19
3.1 La prevenzione
20
3.2 La comunicazione
22
3.2.1 Comunicare e informare: i documenti chiave per l’ambiente
e i canali di comunicazione
4 Il Sistema di Gestione Ambientale
24
25
4.1 La formazione
27
4.2 La politica ambientale
28
5 Gli aspetti ambientali
29
5.1 Riepilogo degli aspetti ambientali individuati
30
5.2 Aspetti ambientali diretti
31
5.2.1 Inquadramento ambientale della sede di Cesenatico,
via Saffi 83 - uffici
31
5.2.2 Inquadramento ambientale della sede di Milano,
via Pompeo Litta - uffici
31
5.3 Aspetti ambientali indiretti
32
5.3.1 Coordinamento dell’attività di raccolta - selezione trasporto rifiuti di imballaggi
32
5.3.2 Attività di verifica ed ispezione sui soggetti consorziati
svolta da terzi per conto di Rilegno
36
5.3.3 Attività fieristica/promozionale
36
5.3.4 Attività di realizzazione della rivista e degli opuscoli
36
5.4 Valutazione della significatività degli aspetti ambientali
36
5.5 Aspetti ambientali significativi
37
5.5.1 Aspetti DIRETTI
37
5.5.2 Aspetti INDIRETTI
38
6 Prevenzione e risposta alle emergenze ambientali
39
7 Prestazioni ambientali e miglioramento
41
7.1 Indicatori di prestazione ambientale
42
7.2 Obiettivi e programmi di miglioramento
45
7.2.1 Obiettivi e grado di raggiungimento anno 2011
45
7.2.2 Obiettivi anno 2012
48
8 Previsioni per il biennio successivo
51
9 Prescrizioni legislative e altre applicabili
53
9.1 Quadro di riferimento legislativo aspetti ambientali
54
9.2 Altri riferimenti normativi
54
9.3 Conformità alla normativa ambientale
54
10 Glossario
55
11 Registrazione EMAS - Convalida della Dichiarazione Ambientale
57
Premessa
Il presente documento espone l’aggiornamento dei dati e delle informazioni relative
all’anno 2011 ad integrazione della Dichiarazione Ambientale Rilegno.
Per facilitare il confronto in questo dichiarazione è stata mantenuta la stessa
struttra dei capitoli, dei grafici e delle tabelle precedente. Alcuni dei testi riportati
nel presente aggiornamento sono presi integralmente dall’ultimo Programma Specifico di Prevenzione 2012 di Rilegno, predisposto ai sensi del D.Lgs. 152, art.223,
comma 6.
Tutti i documenti citati a cominciare dalla Dichiarazione Ambientale Rilegno sono
consultabili e scaricabili all’indirizzo www.rilegno.org area documenti.
4
Rilegno,
il Consorzio 1
5
Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero ed il riciclaggio
degli imballaggi di legno - RILEGNO
Forma giuridica
Consorzio con personalità giuridica di diritto privato
Sede Legale e
Operativa principale
Ufficio
distaccato
Indirizzo
Via Aurelio Saffi 83
Cesenatico (FC)
c/o palazzo CONAI
Via Pompeo Litta 5
Milano (MI)
CAP
47042
20122
Telefono
+39 0547 672946
+39 02 55196131
Fax
+39 0547 675244
+39 02 54012534
Numero addetti
10 + 3 part time
1 part time
Superficie
occupata coperta
252 mq
93 mq
Superficie
occupata scoperta
50 mq
0 mq
Codice Fiscale
/ Partita IVA
02549390405
REA
FC-278979
Codice NACE
38.32
Sito web
http://www.rilegno.org
Valore ricavi 2011*
27.089.556,00 €
MI-1763362
(*) Valore della produzione al netto dei proventi finanziari e straordinari.
6
1.1
Chi è Rilegno
Garantire e coordinare il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio è
compito dei consorzi nazionali di filiera, istituiti per legge a recepimento
della Direttiva Europea 94/62. Per la filiera legno il consorzio di riferimento è Rilegno, nato nel 1997 e appartenente al sistema Conai (Consorzio
Nazionale Imballaggi), insieme ad altri 5 consorzi (Corepla – che si occupa
di raccolta, riciclaggio e recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica, Cial
– consorzio imballaggi alluminio, Ricrea – consorzio nazionale acciaio, Coreve – consorzio recupero vetro, Comieco - consorzio nazionale recupero e
riciclo degli imballaggi a base cellulosica).
Rilegno garantisce non solo il recupero dei rifiuti di imballaggio, ma agevola anche la raccolta di frazioni merceologiche similari in legno provenienti dal circuito domestico (porte, infissi, mobili…).
La norma pubblicata nel 2008 prevede il raggiungimento di alcuni obiettivi globali di recupero e riciclo dei rifiuti da imballaggio: “…almeno il 60%
in peso dei rifiuti da imballaggio sarà recuperato (comprendendo l’incenerimento con recupero di energia) ...sarà riciclato tra il 55% e l’80% in peso dei
rifiuti di imballaggio… e raggiunti obiettivi minimi di riciclaggio per i materiali contenuti nei rifiuti di imballaggio, tra cui un 35% in peso per il legno”.
Ad oggi non vi sono nuovi obiettivi fissati dalla normativa (il cui quarto e
ultimo correttivo risale a fine dicembre 2010): Rilegno continua a lavorare
per il mantenimento degli obiettivi fissati per il 2008 e ampiamente raggiunti. Sottratto ad uno smaltimento non corretto, il rifiuto di legno diventa una importante nuova risorsa per il sistema produttivo e industriale.
1.2
La composizione consortile
La compagine consortile, come previsto dallo statuto, conta cinque categorie obbligate rappresentative dei produttori, dei fornitori di materiali e
degli importatori di imballaggio, e una categoria di diritto rappresentativa
dei riciclatori dei rifiuti di imballaggio. Con un incremento di 31 unità al
31.12.2011, si conferma il trend di crescita già registrato l’anno precedente. La tabella che segue riporta il frazionamento della compagine consortile in base alle varie categorie di appartenenza.
Categorie
2008 2009 2010 2011
Fornitori di materiali per imballaggi in legno
314
305
315
312
Fabbricanti di imballaggi ortofrutticoli in legno
213
204
298
298
Fabbricanti di pallet in legno
906
881
892
902
Fabbricanti di imballaggi industriali in legno
750
745
675
697
Importatori di materiali per imballaggio e di imballaggi vuoti
45
47
49
54
Enti e imprese che riciclano rifiuti di imballaggi in legno
14
14
15
12
Totale
7
2.242 2.196 2.244 2.275
I produttori di imballaggi di legno non svolgono la loro attività nelle stesse
aree: a una osservazione anche superficiale è evidente che i produttori di
pallet e di imballaggi industriali in legno esistono là dove la loro attività
è maggiormente richiesta, ovvero nel Nord Italia, vicino ai distretti industriali. Al contrario, la produzione di imballaggi per ortofrutta si concentra là dove c’è una maggiore coltivazione del terreno per la produzione
orticola e di frutta: quindi in prevalenza al Sud, e in parte nel Nord-Est.
Il sughero, infine, che ha una produzione percentualmente minore ma
economicamente rilevante, si concentra per la quasi totalità in Sardegna,
terra di sugherete.
Di seguito la suddivisione per macroaree dei dati del 2011:
NORD
CENTRO
SUD
Fornitori di materiali per imballaggi in legno
235
27
50
Fabbricanti di imballaggi ortofrutticoli in legno
83
18
197
Fabbricanti di pallet in legno
623
146
133
Fabbricanti di imballaggi industriali in legno
517
111
69
Importatori di materiali per imballaggio
e imballaggi in legno vuoti
48
4
2
Enti e imprese che riciclano rifiuti
di imballaggi in legno
11
-
1
1.517
306
452
2008
2009
2010
2011
2.242
2.196
2.244
2.275
Categorie al 31.12.2011
Totale consorziati
Variazione del numero dei
Consorziati - andamento annuo
Il lavoro dei consorziati – ovvero la produzione degli imballaggi di legno
che vengono immessi al consumo sul territorio italiano – sommata all’importazione di imballaggi pieni dall’estero (che concluderanno il loro ciclo
di vita sul territorio nazionale) ci permette di avere il dato di base che viene usato per calcolare la percentuale di avvio al riciclo e al recupero dei
rifiuti legnosi di imballaggio.
8
Al 31.12.2011, gli imballaggi di legno immessi al consumo in Italia risultano essere 2 milioni 306 mila tonnellate.
Variazione del numero dei
Consorziati - andamento annuo
2008
2009
2010
2011
2.281.000
2.306.000
3.000.000
2.000.000
2.720.000
2.094.000
1.000.000
0
Variazione del numero dei
Consorziati - andamento annuo
9
Ortofrutticoli
Pallet
9,04%
65,44%
Imballaggi
Industriali Sughero
+ altro
25,26%
0,26%
1.3
Dove siamo
Nessuna modifica rispetto alla dichiarazione ambientale edizione 2011.
Si specifica che nel mese di ottobre 2011 è stato sottoscritto l’atto preliminare di acquisto della futura sede consortile, ubicata sempre nel Comune
di Cesenatico e disposta su 2 piani all’interno di un immobile di nuova
costruzione e in via di ultimazione.
1.4
Addetti e organigramma
Per quanto riguarda la composizione dell’organico aggiorniamo il numero
dei dipendenti medio allineandolo con quello indicato nella nota integrativa del bilancio 2011.
Il numero di dipendenti medio è calcolato come media ponderata sui mesi
e per l’anno 2011 risulta essere pari a 12,48.
Nel corso del 2011 vi è stata un’assunzione per un periodo di 9 mesi in sostituzione di assenze per maternità in area amministrativa. Tali assenze
hanno anche abbassato il numero medio di dipendenti rispetto al 2010.
Rimane comunque invariato l’organigramma, come di seguito riportato.
Consiglio di Amministrazione
e Presidente
Direttore
Area
Tecnica
Riciclo e
Recupero
Contabilità
Rapporti
territoriali
Consorziati
Progetto
Sughero
Segreteria
Sistema
Informatico
10
Area
Amministrativa
Area
Comunicazione
Sistema Qualità
Ambiente
Servizi e attività
del Consorzio 2
11
2.1
Attività operative
Come già illustrato nella precedente redazione, Rilegno non ha fini di lucro ed è costituito per il raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio e di
recupero dei rifiuti di imballaggi in legno immessi sul mercato nazionale.
In particolare, lo Statuto consortile prevede che il Consorzio razionalizzi,
organizzi, garantisca e promuova:
• la ripresa degli imballaggi usati;
• la raccolta dei rifiuti di imballaggi in legno secondari e terziari su superfici private o ad esse equiparate;
• il ritiro dei rifiuti di imballaggi in legno conferiti al servizio pubblico,
su indicazione del Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai);
• il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio in legno;
• d’intesa con il Conai, l’informazione sui sistemi di restituzione, di
raccolta e di recupero disponibili, sul ruolo degli utilizzatori di imballaggi - e in particolare dei consumatori - nel processo di riutilizzazione, recupero e riciclaggio degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio
in legno, sul significato dei marchi apposti sugli imballaggi di legno e
sugli elementi pertinenti dei piani di gestione per gli imballaggi e dei
rifiuti di imballaggi in legno.
Collaborazioni e intese
Per svolgere al meglio le proprie funzioni, Rilegno collabora con vari attori,
definendo e sottoscrivendo appositi accordi e convenzioni territoriali con:
•Conai
• Pubbliche Amministrazioni e/o gestori del servizio di igiene urbana
per la raccolta differenziata in ambito domestico
• Operatori privati, gestori di piattaforme di ritiro di rifiuti legnosi di
provenienza urbana e industriale
• Industrie del riciclo di rifiuti di legno, per la trasformazione in semilavorati e nuovi prodotti
• Aziende di trasporto di rifiuti, per lo spostamento dei rifiuti dai luoghi di produzione agli impianti di recupero
•Imprese consorziate riparatrici di pallet, per la reimmissione sul
mercato di imballaggi usati
• Società di consulenza e liberi professionisti, oltre a laboratori accreditati, per l’esecuzione di ispezioni merceologiche e analisi chimiche
sui rifiuti legnosi gestiti nell’ambito delle numerose collaborazioni
territoriali.
Raccolta da superficie pubblica
Nel corso del 2011, terzo anno di applicazione dell’accordo Anci-Conai e
in particolare dell’Allegato Tecnico Anci-Conai-Rilegno, vi è stato un consolidamento ed un affinamento della strategia di gestione dei rapporti territoriali secondo un approccio sempre più orientato alla copertura di nuove aree territoriali e all’aumento dei quantitativi della raccolta.
12
Diffusione delle convenzioni pubbliche
Rilegno ha mantenuto ed incentivato i contatti con i singoli Comuni, loro
aggregazioni o i gestori ambientali continuando la sua opera di convenzionamento e cercando con essa di avere la massima copertura territoriale. Al fine di incentivare la raccolta differenziata del legno da superfici
pubbliche, così come proposto dai comitati tecnici previsti dall’accordo
Anci-Conai, Rilegno ha destinato parte delle proprie risorse nel proporre
la stipula di convenzioni con i Comuni o gestori del servizio che ancora
non attuano questa selezione, oppure che intendono implementare il servizio offerto alle utenze domestiche e non, riconoscendo loro un incentivo
economico per ogni tonnellata di rifiuto legnoso differenziato e avviato al
riciclo nel circuito consortile.
Come si vede nelle tabelle e grafici successivi, i dati del 2011 non presentano sostanziali variazioni nei dati complessivi: si ha un incremento di
poco più di due punti percentuali sul numero di abitanti coperti contro
l’aggiunta di soli 12 comuni al sistema consortile. Tali variazioni minime
sono dovute al fatto che nel corso dell’anno si sono attivate 46 nuove convenzioni su tutto il territorio nazionale, a fronte di 38 convenzioni che nel
corso dell’anno sono scadute oppure che sono confluite in altri rapporti di
collaborazione già esistenti.
2008
2009
2010
2011
ISTAT
Comuni
Abitanti
8.101
RILEGNO
%
RILEGNO
%
RILEGNO
%
RILEGNO
%
4.639
57,26%
4.713
58,18%
4.762
58,78%
4.774
58,97%
69,45%
41.301.325
70,23%
41.593.739
70,73%
42.669.149
71,06%
58.806.797 40.840.394
Numero Convenzioni
322
Convenzioni Pubbliche
suddivise per Macroaree
325
NORD
200
180
160
181
181
171
330
338
CENTRO
SUD
161
140
120
94
100
80
60
40
47
47
56
97
103
114
63
20
0
2008
13
2009
2010
2011
2008
COMUNI
2009
N.
% su
RILEGNO
Conv.
ISTAT
2010
RILEGNO
% su
ISTAT
NORD
3.259
71,77%
181
3.284
72,32%
181
3.432
75,46%
171
CENTRO
478
47,66%
47
477
47,56%
47
453
45,58%
SUD
902
35,28%
94
952
58,18%
97
877
TOTALE
4.639
57,26%
322
4.713
58,18%
325
4.762
2008
ABITANTI
RILEGNO
NORD
CENTRO
SUD
TOTALE
N.
RILEGNO
Conv.
2011
2009
% su
N.
RILEGNO
ISTAT Conv.
% su
ISTAT
N.
RILEGNO
Conv.
% su
ISTAT
N.
Conv.
3.486
76,73%
161
56
442
44,38%
63
30,40%
103
846
33,09%
114
58,78%
330
4.774
58,97%
338
2010
% su
N.
RILEGNO
ISTAT Conv.
2011
% su
N.
RILEGNO
ISTAT Conv.
% su
N.
ISTAT Conv.
22.579.246 84,52%
181
22.754.632 85,15%
181
23.122.472 86,50%
171
23.816.441 86,89%
161
7.756.589
68,37%
47
7.683.493
67,73%
47
7.577.981
66,90%
56
8.104.388
68,80%
63
10.504.559 50,63%
94
10.863.200 52,36%
97
10.893.016 52,50%
103
10.748.320 51,54%
114
40.840.394
322
41.301.325
325
41.593.739
330
42.669.149
338
69,45%
Distribuzione
Comuni serviti
70,23%
NORD
5000
4500
400
3500
70,73%
CENTRO
71,06%
SUD
4.541
3.432 3.486
3.259 3.284
3000
2.557
2500
2000
1500
1.003
1000
902
478
500
477
453
952
877
846
442
0
ISTAT
14
RILEGNO 2008
RILEGNO 2009
RILEGNO 2010
RILEGNO 2011
Il network consortile delle piattaforme di ritiro
Obiettivo del Consorzio in materia di valorizzazione del legno è la stipula
di convenzioni con Comuni, Aziende private che regolino operativamente
raccolta e smaltimento dei rifiuti di imballaggio in legno e di altri rifiuti
legnosi, il tutto per garantire un’intercettazione capillare, così come disciplinato dalla normativa vigente, senza limiti quantitativi di raccolta.
L’ormai fitta ramificazione della rete di piattaforme su tutto il territorio
nazionale è cresciuta al 2011 raggiungendo quota 389, ovvero 14 in più
rispetto al 2010.
Quando si parla di diffusione delle piattaforme di raccolta (intendendo
con questa definizione quegli impianti in grado di garantire il conferimento dei rifiuti di imballaggio di legno) è opportuno considerare anche numerose imprese pubbliche (S.p.A. o altro) che, parallelamente all’attività
di gestione del servizio pubblico di raccolta rivolto alle utenze domestiche,
effettuano sul territorio di competenza l’intercettazione delle frazioni di
imballaggio di legno di provenienza industriale, commerciale ed artigianale assimilate ai rifiuti urbani attraverso delibera comunale, o identificate
quali rifiuti speciali e quindi fuori del regime di privativa comunale.
Numero delle piattaforme
su base regionale
2008
2009
2010
2011
ABRUZZO
12
10
10
12
BASILICATA
3
1
1
1
CALABRIA
9
10
10
10
CAMPANIA
21
22
23
24
EMILIA ROMAGNA
48
46
44
46
FRIULI VENEZIA GIULIA
7
8
5
5
LAZIO
25
28
26
29
LIGURIA
9
12
14
17
LOMBARDIA
50
58
58
55
MARCHE
17
16
17
18
MOLISE
1
1
0
0
PIEMONTE
43
43
40
43
PUGLIA
9
9
10
10
SARDEGNA
2
1
1
2
SICILIA
28
30
34
33
TOSCANA
24
18
18
18
TRENTINO ALTO ADIGE
10
11
12
15
UMBRIA
4
5
4
5
VALLE D'AOSTA
1
1
1
1
VENETO
39
39
47
45
TOTALE
362
369
375
389
15
Modalità operative di raccolta
Riciclaggio
Rifiuti urbani e
assimilabili di
imballaggio
Compostaggio
RACCOLTA
DIFFERENZIATA
RIFIUTI LEGNOSI
DA IMBALLAGGI
Rigenerazione
Recupero
energetico
Rifiuti speciali
di imballaggio
Nel circuito domestico della raccolta differenziata, gli imballaggi di legno
sono rappresentati prevalentemente da cassette per prodotti ortofrutticoli, cassette di pregio per vini, liquori e distillati, piccole cassette per
formaggi e tappi in sughero. Presso le utenze domestiche possono giungere anche (ma si tratta di quantitativi irrisori) pallet e imballi vari in legno, mentre una quota più rilevante di imballaggi di legno intercettata dai
gestori del servizio pubblico deriva dall’assimilazione dei rifiuti prodotti
dalle aziende del settore industriale, artigianale e grossa distribuzione ai
rifiuti urbani.
Il rifiuto legnoso domestico post consumo viene raccolto presso stazioni
o aree ecologiche attrezzate e poste a servizio dei cittadini e delle aziende,
dove gli utenti possono conferire tutti i rifiuti a matrice legnosa o dove il
rifiuto arriva grazie al ritiro a domicilio attivato su appuntamento dai gestori del servizio.
Se gli aspetti economici e logistici ne consentono l’applicazione, i gestori
del servizio pubblico garantiscono per conto dell’amministrazione comunale l’asporto degli imballaggi di legno dalle aree dedicate ai mercati rionali settimanali. Dal circuito industriale la raccolta dei rifiuti legnosi viene
garantita essenzialmente grazie a container posizionati presso le aziende,
sostituiti da container vuoti ogni volta che si arriva a riempimento, oppure grazie al servizio di asporto del rifiuto legnoso stoccato a cumulo.
16
Riciclo meccanico
I rifiuti legnosi raccolti separatamente subiscono passaggi successivi che
ne consentono la trasformazione in rinnovata materia prima, e vengono utilizzati quasi esclusivamente nella realizzazione di agglomerati lignei
(pannelli truciolari e mdf), indispensabili per la fabbricazione di gran parte di mobili e arredi. Altri impieghi del legno sono la preparazione di pasta
cellulosica destinata alle cartiere e la realizzazione dei blocchi in legno-cemento per l’edilizia. I pannellifici sono 14, distribuiti in prevalenza al nord
(Lombardia, ma anche Piemonte, Friuli Venezia Giulia) con tre impianti
tra Emilia Romagna e Toscana, e un solo impianto in Campania. Completano l’industria del riciclo legnoso la cartiera e l’impianto di realizzazione
di blocchi di legno cemento, entrambi in Emilia Romagna.
Altre modalità di recupero
Il rifiuto legnoso (in particolare la componente imballaggio), può essere
utilizzato presso impianti di compostaggio per la produzione di ammendanti organici, rigenerato per la sua funzione originaria, o bruciato in impianti di combustione per la produzione di energia elettrica e termica.
Nel caso del legno, i rifiuti che possono finire nel ciclo del compostaggio
sono parti di legno proveniente da imballaggi, cassette rotte, rifiuti da
mercati urbani.
La rigenerazione degli imballaggi, con specifico riferimento ai pallet, è rilevante: gli elementi rotti possono essere sostituiti per consentire all’imballaggio di svolgere nuovamente la sua funzione originaria.
La combustione di scarti ligneo-cellulosici per la produzione di energia
elettrica e/o termica o in alternativa per alimentare le caldaie nei cementifici rappresenta una valida soluzione di recupero: va ricordato però
che la gerarchia delle azioni da seguire pone il recupero energetico in un
gradino inferiore rispetto al riciclaggio. Il Consorzio da anni è impegnato
nell’approfondimento delle conoscenze su tale modalità alternativa di impiego di rifiuti lignei, attività riscontrabile, non marginale e complementare al riciclo materiale, che acquisisce un maggior rilievo in alcune regioni
dell’Italia meridionale.
Trasporti
Rilegno riveste un ruolo fondamentale nel trasporto dei rifiuti legnosi verso gli impianti di riciclo del materiale raccolto nelle regioni centro-meridionali.
Data la prevalente ubicazione delle aziende riciclatrici nelle regioni settentrionali, un solo impianto è ubicato nel sud Italia, precisamente nella provincia di Avellino, per garantire il riciclo e non compromettere la
raccolta differenziata Rilegno si impegna economicamente a sostenere i
maggiori oneri di trasferimento per quanto riguarda gli spostamenti del
materiale raccolto nelle regioni centro-meridionali.
Nel corso del 2011, soprattutto nell’ultimo trimestre, si è registrata una
contrazione dei quantitativi di rifiuti legnosi avviati a riciclo nelle regioni
centro-sud, in modo particolare in Campania, Puglia e Basilicata, che ha
portato a una riduzione dei costi di trasporto anche se non proporzionale
al calo quantitativo in seguito alle revisioni dei contributi al trasporto.
17
Ispezioni merceologiche e analisi chimiche
Parallelamente al processo di verifica quantitativa Rilegno da anni si impegna nello sviluppo dell’attività di certificazione qualitativa dei flussi
complessivi di rifiuti legnosi avviati a riciclo a materia prima, per poter
determinare la quota di rifiuti di imballaggio di legno presente nel rifiuto
legnoso avviato a riciclo.
A tal fine i soggetti che per l’anno 2011 avevano sottoscritto la convenzione per il servizio di raccolta sono stati oggetto di sopralluoghi periodici
ai fini della determinazione della quota di imballaggio presente. La frequenza dei controlli viene stabilita da Rilegno in funzione alla tipologia
di materiale legnoso raccolto e alle quantità gestite dagli stessi nel corso
dell’anno solare.
Nel 2011 in 367 giornate operative sono state portate a termine 834 ispezioni qualitative, di cui 697 presso soggetti privati e 138 presso soggetti
con convenzione Anci-Conai, per un totale di circa 39.600 tonnellate di
materiale legnoso controllato.
Durante le verifiche presso i soggetti privati sono state visionate circa
36.440 tonnellate di legno (8% in più rispetto al 2010), di cui circa 12.300
osservate durante le ispezioni ai singoli flussi in entrata presso le piattaforme, per un totale di 1.361 carichi in ingresso
È da anni in essere una preziosa collaborazione con il Centro Ricerche
Imballaggi in legno e logistica (CRIL), le cui quote di maggioranza sono detenute da Rilegno. Il Cril esegue infatti le ormai consolidate analisi chimiche mirate alla qualificazione del materiale gestito all’interno del sistema
consortile, con attività di accertamento volta ad escludere la presenza di
rifiuti legnosi pericolosi: sono 691 i campioni inviati nel 2011 al laboratorio per le relative analisi, 88 campioni in meno rispetto al 2010. La riduzione del numero di campioni di materiale legnoso da piattaforme è stata
programmata in quanto nelle precedenti campagne di caratterizzazione
dei rifiuti non si erano evidenziate forniture dubbie o a rischio.
In collaborazione con Società di consulenza ed Enti di rilevanza nazionale
Rilegno esegue inoltre periodiche verifiche qualitative sui flussi secondari
di riciclo, ovvero sulle matrici lignee avviate a compostaggio o sui pallet
sottoposti a rigenerazione.
18
Attività
di sensibilizzazione 3
19
3.1
La prevenzione
Rilegno si impegna annualmente nel compiere e veicolare azioni di prevenzione, in risposta con quanto richiesto dalla normativa, la quale prevede esplicitamente la necessità di azioni di prevenzione ambientale che
riguardano il prodotto – in questo caso l’imballaggio inteso come prodotto
– per contenere il prelievo di materie prime, adottare processi e tecnologie
non inquinanti, ridurre la produzione di rifiuti.
Se il criterio generale della prevenzione è volto a contrastare il depauperamento delle risorse naturali, non possiamo trascurare il fatto che agire
in termini di prevenzione è anche, pragmaticamente, indispensabile per
render più efficace, economico ed efficiente l’intero ciclo dei rifiuti.
Attualmente si può parlare di una fase di prevenzione ecoefficiente ossia
una strategia che mira a valorizzare le caratteristiche e le prestazioni degli imballaggi per renderli strumenti per la sostenibilità. Si deve cercare
di valutare l’ambiente nel suo complesso e analizzare il bilancio di ogni
scelta rispetto agli effetti ambientali diretti, ma anche rispetto a quelli
indiretti, cioè a altre conseguenze che quella scelta comporta in ambiti
diversi da quello degli imballaggi e quindi a livello di gestione dei rifiuti,
risparmi energetico, consumi e mercato.
È necessario ridurre il più possibile i consumi di energia e materie prime
e, di conseguenza, la produzione di scarti e rifiuti. Significa agire “a monte” con gli strumenti dell’eco design, per trovarsi con meno problemi “a
valle”. La leva fondamentale di questo cambio di strategia è l’innovazione,
perché ogni azienda deve pensare a imballaggi più leggeri, che utilizzano
meno materiali, facilmente riciclabili e trasportabili. La sostenibilità deve
espandersi a 360 gradi, non solo sul packaging, ma anche sui procedimenti industriali, sulla gestione delle risorse naturali e sulla logistica.
Il lavoro di Rilegno prosegue nella direzione di ottimizzazione dei flussi di
rifiuti di imballaggi, riducendo all’origine gli ingombri e le componenti che
ne compromettono il reimpiego, garantendo l’avvio al recupero certificato
della maggior quota possibile di immesso al consumo, evitando emissioni
di gas nocivi in atmosfera e complessivamente rispondendo al rispetto
per l’ambiente nel quale viviamo. Possiamo precisare che l’imballaggio di
legno non è praticamente mai overpackaging, trattandosi per la quasi totalità di materiale funzionale al trasporto, e non ‘decorativo’.
L’esempio più semplice è quello del pallet, che costituisce la maggior parte degli imballaggi legnosi in circolazione sul territorio nazionale: è un
imballaggio essenziale per lo spostamento delle merci e la produzione dei
pallet è ottimizzata non solo in termini di materia prima impiegata nella
costruzione, ma anche in termini di allungamento del ciclo di vita fisiologico, grazie al lavoro dei riparatori di pallet.
I risultati dello studio della LCA del pallet EUR/EPAL hanno portato a
dimostrare in modo oggettivo e verificabile il grado di sostenibilità di tale
tipologia di pallet, soprattutto alla luce del ruolo della gestione in inter-
20
scambio. La produzione di pallet EUR/EPAL garantisce un accumulo di
CO2 variabile tra i 15 e 18 kg a pallet, per quanto riguarda invece il fine
vita del pallet la rilevanza sugli impatti ambientali è bassa ed è comunque
migliorabile aumentando le percentuali di raccolta degli imballaggi. La
produzione dei pallet è fortemente favorevole se viene misurata in termini
di co2 dato che tale produzione gode dell’immagazzinamento di CO2 nel
legno. Il fine vita invece sia che preveda il riutilizzo in manufatti che hanno lunga vita ma anche lo smaltimento in discarica permette un rilascio
di CO2 in atmosfera parziale e dilazionato nel tempo.
Riteniamo che si possa considerare superficiale parlare di prevenzione in
senso lato e indiscriminato, senza effettive distinzioni sulle caratteristiche
dei materiali impiegati nella fabbricazione di imballaggi. Il legno risponde
a pieno titolo alle esigenze e ai principi della prevenzione: è l’unica materia
prima per imballaggi esistente in natura, è completamente recuperabile e
riciclabile anche per più cicli, la sua lavorazione non comporta impatti
energetici elevati (e comunque sempre meno impattanti di quanto si rileva
su altri materiali). Infine, esaurita la sua funzione originaria, il rifiuto legnoso può non solamente essere riciclato completamente diventando per
la quasi totalità pannello per la produzione dell’industria del mobile, ma
può essere anche utilizzato per la produzione di energia rinnovabile attraverso la combustione, o può trasformarsi (in quote minoritarie) in materia
prima per la produzione di pasta cellulosica per le cartiere, in compost, in
blocchi di legno cemento per la bioedilizia.
La prevenzione è un processo di miglioramento continuo che richiede un
attenzione costante da parte dei produttori nella prestazione dei propri
imballaggi sulla base delle sempre nuove richieste degli utilizzatori. Il
Consorzio ha la funzione di promuovere le svariate azioni di prevenzione,
diffondendo le innovazioni nazionali e internazionali presso i diversi attori
del processo di produzione e utilizzo degli imballaggi lignei, inclusi i consumatori finali. Ma va sottolineato che la ricerca dell’efficienza nel prodotto imballaggio non può in alcun modo prescindere dal perseguimento di
doverose garanzie di sicurezza. Non è possibile infatti ridurre indiscriminatamente l’utilizzo del legno per la produzione di cassette, pallet o casse
senza compromettere le prestazioni del prodotto medesimo.
Prerogativa degli imballaggi terziari in legno è la possibilità di ripristinarne le caratteristiche per il reimpiego nella loro funzione originaria. Stiamo
parlando della rigenerazione dei pallet, costantemente monitorata da Rilegno: il lavoro dei riparatori di imballaggio, nell’ottica dell’ottimizzazione
delle prestazioni e del ciclo di vita dell’imballaggio medesimo, può rivelarsi assai importante per il capitolo prevenzione.
Rilegno, inoltre, attraverso la sua mission consente di coprire gran parte
del fabbisogno di materia prima dell’industria italiana del mobile e garantisce, in tema di prevenzione e riduzione dei rifiuti da imballaggio, il pieno
utilizzo della materia prima legnosa. In effetti la maggior parte degli arredi
ormai si costruisce facendo largo uso dei pannelli a base lignea, fabbricati
in misura percentuale variabile utilizzando legno proveniente dal circuito
21
virtuoso del riciclo, di cui gran parte veicolato nel sistema consortile. Ad
incrementare la domanda di arredi ecologici può contribuire il vasto capitolo degli acquisti verdi da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
3.2
La comunicazione
La comunicazione per il 2011 ha dato evidenza di quelle variazioni di stile
che erano state individuate nel 2010: ancora in sordina la comunicazione
didattica, si è proseguito nel mantenimento dell’impronta locale – territoriale, sono state implementate le attività in sinergia con il sistema Conai/
Consorzi di filiera, e il lavoro in team con l’associazione di categoria di
riferimento è rimasto punto cardine delle attività. L’impegno economico
sostenuto nell’esercizio 2011 è stato all’incirca di 235.000 euro per costi
su campagne e attività istituzionali e locali, in linea con l’esercizio precedente.
Comunicazione verso il pubblico, sensibilizzazione all’utilizzo
di legno proveniente dal riciclo dei rifiuti
Per sviluppare questo tema il punto centrale dell’attività consortile è stato
il concorso Legno d’Ingegno 2010/2011. Questa terza edizione nel 2011
ha previsto la consegna degli elaborati e le valutazioni di giuria. La premiazione è avvenuta come per ogni edizione all’interno degli spazi Fuorisalone a Milano, nel corso della settimana dedicata al Salone del Mobile
di Aprile. A larga comunicazione nazionale è stata anche la manifestazione annuale Comuni ricicloni, organizzato come sempre da Legambiente.
Rilegno ha partecipato alla giuria per la definizione dei comuni maggiormente virtuosi e ne ha dato ampia comunicazione verso l’esterno. La partecipazione ha avuto anche una ricaduta su premi territorial – regionali
per i quali Rilegno è stato patrocinatore – partner (Marche, Campania).
È continuata la diffusione per zone, e la comunicazione, del progetto Tappo a chi? di raccolta differenziata del sughero per il successivo avvio al riciclo. Dopo Asti e provincia a inizio 2011, hanno aderito a “Tappo a chi?”
la città di Cuneo, Torino e parte dei comuni limitrofi, Alessandria, Broni
– Stradella nella provincia di Pavia, Bergamo, Rovigo, che si aggiungono
alle zone già coperte dal servizio. In parallelo al progetto dedicato “Tappo
a chi?” Rilegno ha aderito come partner alla Campagna di promozione
del sughero che da settembre 2010 spinge per un posizionamento della
materia prima sughero nella consapevolezza dell’utente e del consumatore come di materia prima sostenibile e ‘vincentÈ. Sono continuati per il
2011 gli eventi di comunicazione diffusi sul web e nei social network (oltre 16.500 contatti facebook “mi piace”, un concorso per vincere weekend
nelle sugherete, la giornata delle oasi con wwf, solo per citarne alcuni);
continuano anche i sugheritivi – ovvero gli aperitivi col sughero, dove portando un tappo di sughero per avviarlo a riciclo ricevi un bicchiere di vino
da bottiglia tappata con sughero – nel Centro nord Italia e in Sardegna.
Molte, nell’anno appena trascorso, sono state le comunicazioni locali:
dalla provincia di Lucca, dove per oltre un mese è stato allestito un per-
22
corso sul riciclo (5 aprile / 30 maggio), alla zona di Terni in Umbria , dove
Rilegno ha partecipato al Differenzia – tour, fino a Minitalia (Bergamo),
parco tematico che ha promosso e organizzato una giornata dedicata alla
sensibilizzazione e al rispetto ambientale con zone tematiche per materiale (legno compreso) e attività per gli oltre 10.000 bambini che con le famiglie sono transitati per il parco nella giornata di metà settembre.
Comunicazione istituzionale, rivolta ai consorziati
e al mondo delle imprese
L’assemblea annuale 2011 è momento di comunicazione a livello istituzionale, e prevede la diffusione dei dati di riciclo e recupero per l’anno
precedente. Si è svolta come sempre a Cesenatico alla fine del mese di
aprile. In ambito di comunicazione istituzionale, vanno evidenziate come
ogni anno le lavorazioni di grafica istituzionale per la stampa e la diffusione delle informazioni consortili (compresa la realizzazione di materiali per
le pagine redazionali comunicate attraverso la stampa di settore) e il mantenimento della creazione, redazione e diffusione di Imballaggi&Riciclo,
rivista che ha assunto ruolo di rilievo nella comunicazione con i consorziati. Nel 2011 la struttura di redazione della rivista si è arricchita della
presenza di un altro giornalista e ha implementato i contributi di ordine
tecnico, mantenendo alta la leggibilità e la fruibilità su web e in cartaceo,
in occasione di fiere e di momenti di incontro.
Anche Rilegno ha partecipato al momento annuale dedicato al recupero
di materia e di energia, Ecomondo di Rimini (9/12 novembre). La fiera è
stata non esclusivamente istituzionale per l’anno appena trascorso: infatti Rilegno, oltre alla presenza nello stand interconsortile Conai, è tornato
anche nello spazio educational in collaborazione con altri consorzi di filiera animando un laboratorio tematico dedicato al recupero degli imballaggi (il laboratorio, gestito da Capone e i BungtBangt, ha ottenuto un
ottimo riscontro da parte del pubblico e anche una altrettanto evidente
risonanza mediatica). Inoltre un percorso in apertura di fiera, nella hall,
ha segnalato il plusvalore del riciclo dei materiali, e le vie del recupero.
A proposito di fiere, la partecipazione al convegno sugli stati generali del
legno, dell’imballaggio e del riciclo che si è svolto in Toscana a novembre
è stato un importante momento di confronto, dialogo e comunicazione per
tutta la filiera. Una collaborazione a margine, che va citata, è quella con
Fabio Vettori e le sue ‘formichÈ, che per il 2011 anno internazionale delle
foreste ha prodotto materiali dedicati al mondo del legno e del riciclo (poster, quadri, calendario).
Comunicazione diffusa: la stampa, il web e la didattica
Il rapporto con i media (presenza sulle riviste di settore e sui media generalisti) si è mantenuto costante e attivo, grazie al lavoro dell’ufficio stampa concentrato su comunicazioni di carattere nazionale con qualche lancio regionale di informazioni su raccolta, riciclo e recupero del legno.
Il canale di diffusione internet www.rilegno.org, in revisione nel 2011,
ha mantenuto per l’anno appena trascorso il ruolo di interfaccia con l’esterno, informazione e dialogo. Canale importante di comunicazione per
l’area scuole rimane il sito www.frusco.it, dove insegnanti e ragazzi han-
23
no a disposizione informazioni, percorsi tematici e giochi continuamente
aggiornati. La possibilità di scaricare tutti i materiali mantiene la linea
comunicativa con scuole e docenti.
È giunta alla fase conclusiva la revisione dei materiali di didattica, con
la pubblicazione nel 2012 on line della guida insegnanti (sei unità didattiche, con attività e spunti progettuali da condividere con gli studenti o
di semplice supporto per il docente, a scelta), realizzata da un team di
esperti pedagogisti e comunicatori.
3.2.1 Comunicare e informare: i documenti chiave per l’ambiente,
e i canali di comunicazione
A seguito della registrazione Emas del 13 marzo 2012 Rilegno ha provveduto all’invio della Dichiarazione ambientale a:
• Enti e associazioni istituzionali (Ministero dell’Ambiente, Ministero
delle Attività Produttive, Osservatorio Nazionale Rifiuti, Amministrazioni Pubbliche Locali, Conai e Consorzi)
• Piattaforme e gestori del servizio di igiene ambientale convenzionati al
31.12.2011, per un totale di circa 700 contatti
• Giornalisti ambientali – sulla base di un indirizzario di contatti costantemente aggiornato di oltre 200 nominativi, solo riferito ai giornalisti di carta stampata e web.
La segnalazione di stesura della Dichiarazione Ambientale viene inoltre
divulgata a tutti i contatti attualmente presenti nel database dell’ufficio
stampa Rilegno, con particolare riferimento a coloro che operano sul web
e con media non convenzionali, per sollecitare la consapevolezza e la consultazione del documento che sarà disponibile on line.
In linea con gli scopi costitutivi e in adempimento a quanto previsto
all’art. 223 comma 4 e 5 del D.Lgs. 152/2006 (Testo unico ambientale)
sul sito web istituzionale vengono inoltre resi disponibili al pubblico:
• il Programma specifico di prevenzione annuale, documento che
comprende la gestione relativa all’anno precedente, con l’indicazione nominativa dei consorziati, il programma specifico per il triennio
successivo ed i risultati conseguiti nel recupero e nel riciclaggio dei
rifiuti di imballaggio in legno
• il Piano specifico di prevenzione e gestione, previsione annuale che
costituisce il piano di programmazione dell’attività di sviluppo previsto per l’esercizio dell’anno successivo.
La rivista consortile Imballaggi&Riciclo, che dal 2010 sostituisce l’house
organ consortile precedente Rimagazine, valorizza, promuove e difende il
ruolo degli imballaggi in legno nei tre contesti economico, ambientale e
sociale, lungo tutta la catena di fornitura.
24
Il Sistema di
Gestione Ambientale 4
25
Nel corso del 2011 la Direzione e il Responsabile Qualità hanno provveduto al mantenimento e all’aggiornamento di alcune procedure del Sistema
Gestione Integrato per la Qualità e l’Ambiente sulla base delle norme ISO
9001:2008, ISO 14001:2004 e al Regolamento CE 1221/2009 (EMAS). A
gennaio 2012 si è svolto l’audit di sorveglianza per il sistema di gestione
qualità e ambiente conclusosi in maniera positiva.
Rilegno ha inoltre proseguito il percorso per la registrazione Emas sostenendo nel mese di maggio 2011 l’audit di 2° stadio da parte di un verificatore Tüv, che ha previsto la sola verifica e convalida della Dichiarazione
Ambientale, in seguito a questo tutta la documentazione approvata è stata spedita a Ispra al fine di ottenere la registrazione.
Il 13 marzo 2012 è stata deliberata dalla sezione Emas del Comitato per
l’Ecolabel e l’Ecoaudit la regitrazione Emas per Rilegno attribuendogli il
n. IT-001425.
È confermato il campo di applicazione del sistema di gestione integrato,
oggetto delle attività di certificazione: “organizzazione e promozione della
raccolta, riciclo e recupero degli imballaggi post-consumo in legno”.
Il sistema di gestione integrato viene regolarmente mantenuto attivo ed
allineato in accordo con quella che è la politica e gli obiettivi aziendali ambientale e di qualità, anche nel rispetto delle norme di riferimento, cogenti
e non.
26
4.1
La formazione
Nel 2011 è proseguita l’attività di formazione, come punto fondamentale
alla base del Sistema di Gestione ambientale e le ore complessive dedicate
alle attività formative sono state 72 e hanno riguardato i temi della certificazione qualità e ambientale, ma anche l’aggiornamento delle procedure
di sopralluogo alle piattaforme di conferimento rifiuti legnosi e gli aggiornamenti sulle nuove procedure di inserimento dati riferite ai consorziati e
alla gestione dati di raccolta e recupero.
Sempre in ambito ambientale, la formazione ha riguardato gli aspetti della green economy e del green public procurement, per gli acquisti di prodotti ‘verdi’ da parte delle pubbliche amministrazioni, con la conoscenza
dello stato dell’arte sul territorio italiano.
Tramite la gestione del Sistema di Gestione Ambientale si cerca di coinvolgere i dipendenti a una partecipazione attiva per quanto riguarda i
programmi e gli obiettivi ambientali e le azioni volte al miglioramento.
27
4.2
La politica ambientale
28
Gli aspetti
ambientali 5
29
Gli aspetti ambientali associati all’attività di Rilegno sono: diretti quelli
originati dalle attività svolte nelle sedi di Rilegno (attività di ufficio), e indiretti quelli influenzati dalle attività svolte da Rilegno (relativi ai prodotti
dell’attività statutaria del Consorzio, alle attività svolte da terzi che operano per conto di Rilegno e dai Consorziati e Convenzionati).
Il processo di identificazione e valutazione degli aspetti ambientali viene
condotto secondo modalità e criteri descritti in una specifica procedura
del Sistema di Gestione integrato. Per ogni aspetto ambientale diretto ed
indiretto individuato, si procede quindi alla valutazione della sua significatività sulla base di una serie di parametri quali il fattore d’impatto
primario (FIP) e l’indice priorità di rischio (IPR).
In particolare, per gli aspetti ambientali indiretti, viene anche valutata
l’area di influenza e di controllo da parte del Consorzio.
5.1
Acque
Rifiuti
Consumo risorse
Suolo
Odori
Amianto
Sostanze pericolose
Rumore
Vibrazioni
Emissioni
elettromagnetiche
Gas lesivi ozono
Rischio incendio
Attività dell’ufficio
di Cesenatico
D
D
D
D
NA
NA
NA
NA
NA
D
D
D
Attività dell’ufficio
di Milano
NA
D
D
I
NA
NA
NA
NA
NA
NA
NA
I
Attività di coordinamento delle
attività di trasporto, raccolta e
selezione rifiuti di imballaggio
I
NA
I
I
NA
NA
NA
NA
NA
NA
NA
I
Attività di ispezione
effettuata da terzi
I
NA
NA
I
NA
NA
NA
NA
NA
NA
NA
NA
Attività fieristica / promozionale
NA
I
D
I
NA
NA
NA
NA
NA
NA
NA
NA
Realizzazione rivista
e opuscoli
I
NA
I
I
NA
NA
NA
NA
NA
NA
NA
NA
ASPETTI
Emissioni
in atmosfera
Riepilogo degli aspetti ambientali individuati
PROCESSI
D aspetti ambientali diretti - I aspetti ambientali indiretti - NA non applicabile
30
5.2
Aspetti Ambientali Diretti
Gli aspetti ambientali diretti sono quelli legati all’attività svolta presso le
sedi di Cesenatico e Milano, che si concretizzano sostanzialmente in attività d’ufficio.
5.2.1 Inquadramento ambientale della sede di Cesenatico,
via Saffi 83 – Uffici
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali legati all’attività d’ufficio della
sede di Cesenatico non si registra alcuna modifica rispetto alla dichiarazione ambientale edizione 2011.
Aspetti ambientali (diretti)
Impatti ambientali
Consumo di acqua
Consumo di energia elettrica
Consumo risorse
Consumo di gas metano
Consumo di carta
Produzione di rifiuti (non pericolosi)
Stoccaggio di contenitori di toner esausti e
apparecchiature elettriche dismesse
Licenza edilizia/ Agibilità della sede
Modifica ecosistema / impatto visivo
Impianto termico
Produzione di fumi nocivi
Impianto condizionamento
Rilascio di gas lesivi per l’ozono
in condizioni anomale
Scarico nella rete fognaria
Inquinamento della rete fognaria
Conformità impianti
Sviluppo incendio
(in condizioni di emergenza)
Incendio
Sviluppo incendio
(in condizioni di emergenza)
5.2.2 Inquadramento ambientale della sede di Milano,
via Pompeo Litta 5 – Uffici
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali legati all’attività d’ufficio della
sede di Milano non si registra alcuna modifica rispetto alla dichiarazione
ambientale edizione 2011.
31
Aspetti ambientali (diretti e
indiretti)
Impatti ambientali
Consumo di acqua
Consumo di energia elettrica
Consumo risorse
Consumo di metano
Consumo di carta
Produzione di rifiuti (non pericolosi)
Stoccaggio di contenitori di toner esausti e
apparecchiature elettriche dismesse
Licenza edilizia/ Agibilità della sede
Modifica ecosistema / impatto visivo
Conformità impianti
Sviluppo incendio
(in condizioni di emergenza)
5.3
Aspetti Ambientali Indiretti
Gli aspetti ambientali indiretti sono di seguito riportati tenendo in considerazione quelli in cui è possibile ipotizzare un livello di influenza gestionale da parte di Rilegno.
5.3.1 Coordinamento dell’attività di raccolta - selezione
- trasporto rifiuti di imballaggi
Come già specificato nella Dichiarazione Ambientale 2011 gli aspetti e gli
impatti ambientali legati alla raccolta differenziata su superficie pubblica
e privata, alle attività di ritiro, selezione e riduzione volumetrica espletate
dalle piattaforme e al trasporto dei rifiuti di imballaggio in legno dai luoghi di produzione agli impianti di riciclo rappresentano una conseguenza
indiretta dell’attività svolta da Rilegno.
La gestione di tali aspetti infatti è di competenza rispettivamente dei gestori dei servizi di igiene urbana, delle piattaforme aderenti al network,
delle aziende di trasporto e degli impianti di riciclo.
Gestione consortile - Risultati
Si espongono brevemente le informazioni quantitative dei flussi di rifiuti
lignei avviati a riciclo, dando particolare evidenza alle quantità di rifiuti
di imballaggio, avviate a riciclo come materia prima, che transitano dal
circuito attivato dal Consorzio per il tramite del sistema operativo delle
convenzioni e sulle quali è prevista l’erogazione di contributi economici a
favore dei singoli gestori della raccolta.
Il 2011 si è concluso con un decremento di poco inferiore 3 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente, pari, in termini quantitativi, a circa
54.400 tonnellate di rifiuti legnosi in meno rispetto al 2010.
Il decremento avvenuto è stato caratterizzato da un andamento nel corso
32
dell’anno di elevati sfasamenti temporali.
Fino al mese di agosto incluso, i flussi 2011 sono sempre risultati superiori o comunque uguali a quelli dell’anno precedente e questo anche
per effetto dell’incremento fisiologico di operatori convenzionati e quindi
dell’ingresso nel circuito diretto di nuovi flussi in precedenza non monitorati. Nell’ultimo quadrimestre, contestualmente all’accentuazione della
crisi dei consumi interni e di certo anche alle decisioni assunte dai riciclatori di rivedere unilateralmente le condizioni di approvvigionamento,
riducendo sino ad azzerare completamente, ogni forma di contribuzione
economica a favore delle piattaforme attive nella raccolta e lavorazione dei
rifiuti lignei, si è potuta notare una netta inversione di tendenza.
2008
2009
2010
2011
1.680.341
1.531.863
1.851.287
1.796.822
di cui RIFIUTI di IMBALLAGGIO
919.622
789.067
907.063
839.133
% di presenza di imballaggio
54,73%
51,51%
49,00%
46,70%
TOT. RIFIUTI LEGNOSI
Anche per quanto riguarda la quota di imballaggi nel 2011 si è riscontrato una diminuzione, quantificabile in circa 68.000 tonnellate, ovvero quasi 7,5 punti percentuali, concentrati negli ultimi 4 mesi dell’anno.
La diversificazione regionale della raccolta di rifiuti legnosi è illustrata
nella tabella seguente. Resta sempre una notevole differenza fra l’ammontare della raccolta del legno a Nord rispetto a quella del Centro-Sud: questa differenza trova spiegazione sia in una più diffusa presenza di attività
di trasformazione del legname, attività industriali, commerciali e di movimentazione merci, sia in una ancora più radicata cultura della raccolta
del legno usato, incentivata dal suo pronto impiego nei circuiti industriali, presente in Nord Italia ormai da decenni. Nel settentrione resta ancora
più sviluppata la raccolta differenziata all’interno dei circuiti comunali e
quindi anche dei rifiuti ingombranti di legno, che diventano un ulteriore
importante serbatoio di legno usato, ma è doveroso rilevare che iniziano
a registrarsi buoni risultati anche in contesti territoriali ancora depressi.
2008
Legno
Ton.
Imball.
Ton.
NORD
1.177.973
CENTRO
2009
%
Legno
Ton.
Imball.
Ton.
2010
%
Legno
Ton.
Imball.
Ton.
2011
%
Legno
Ton.
Imball.
Ton.
%
656.122 55,70% 1.049.699 540.941 51,50% 1.264.944
619.287 48,96% 1.244.057
592.571 47,63%
352.920
157.650 44,67%
312.433
136.359 43,60%
358.276
151.614 42,32%
345.765
142.927 41,34%
SUD
149.448
105.850 70,83%
169.731
111.767 65,80%
228.068
136.163 59,70%
207.000
103.634 50,07%
TOTALE
1.680.341
33
919.622 54,73% 1.531.863
789.067 51,51% 1.851.287
907.063 49,00% 1.796.822
839.133 46,70%
Raccolta pubblica
Le quantità complessive di rifiuti legnosi raccolti nell’ambito della privativa comunale e conferiti in convenzione Anci-Conai-Rilegno nel corso del
2011 dai comuni o da loro gestori sono diminuite di quasi il 2%. Va sottolineato che durante l’anno si è avuto un trend costante rispetto agli anni
passati e solo nell’ultimo trimestre si è evidenziato un calo dei conferimenti.
2008
2009
2010
2011
TOT. RIFIUTI LEGNOSI
469.149
493.483
516.261
506.209
di cui RIFIUTI di IMBALLAGGIO
153.536
154.181
139.614
122.641
% di presenza di imballaggio
32,73%
31,24%
27,04%
24,23%
L’andamento della raccolta differenziata nel corso del 2011 ha evidenziato
un decremento che va nell’ordine del quasi 1% per le zone territoriali del
Nord sino ad arrivare ad una variazione nell’ordine del 7% per le zone del
Sud.
Raccolta rifiuti legnosi
suddivisa per Macroaree
(superficie pubblica)
400.000
350.000
NORD
360.371
CENTRO
SUD
378.972 384.918 381.801
300.000
Ton.
250.000
200.000
150.000
100.000
61.928
50.000
62.812
70.269
67.489
46.850
51.699
61.074
59.919
0
Se invece analizziamo il procapite a livello nazionale abbiamo un leggero
aumento, nell’ordine dello 0,14Kg/ab, rispetto alla raccolta del 2010.
Raccolta procapite
dei rifiuti legnosi
NORD
18
16
15,96
16,65
16,65
CENTRO
SUD
16,08
kg/abitanti
14
12
10
8
6
4
7,98
8,17
9,27
8,84
4,46
4,76
5,61
6,33
2
0
2008
34
2009
2010
2011
Riciclo e recupero complessivo degli imballaggi di legno in Italia
Nel 2011 oltre il 58% degli imballaggi giunti a fine vita ha preso una destinazione ufficiale di recupero (riciclo meccanico per la produzione di pannelli truciolari, carte o blocchi-cemento in convenzione e fuori dal circuito
consortile, compostaggio, rigenerazione imballaggi usati o impieghi a fini
energetici, come biomassa o frammisti nei rifiuti urbani avviati a termovalorizzazione o destinati alla produzione di Cdr).
2008
2009
Ton.
% su
immesso
2.720.000 al consumo
Immesso al consumo
2010
Ton.
% su
immesso
2.094.000 al consumo
2011
Ton.
% su
immesso
2.281.480 al consumo
Ton.
% su
immesso
2.305.930 al consumo
Riciclo a materia prima gestione Rilegno
919.622
33,81%
789.067
37,68%
907.063
40,62%
839.133
36,39%
Riciclo a materia prima gestione di terzi
229.000
8,42%
190.000
9,07%
185.000
8,28%
188.000
8,15%
Rigenerazione
294.000
10,81%
206.000
9,84%
231.650
10,37%
232.118
10,07%
Compostaggio
2.015
0,07%
23.000
1,10%
14.500
0,65%
13.226
0,57%
1.444.637
53,11%
1.208.067
57,69%
1.338.213
59,93%
1.272.477
55,18%
69.000
2,54%
61.000
2,91%
73.076
2,86%
67.380
2,92%
1.513.637
55,65%
1.269.067
60,60%
1.411.289
62,79%
1.339.857
58,10%
RICICLO TOTALE
Recupero energetico
TOTALE
RECUPERO E RICICLO
Pur non avendo replicato nel 2011 l’indagine sulla combustione domestica, le precedenti iniziative avevano consentito di far emergere una
interessante informazione quantitativa (oltre 400.000 ton.) relativa agli
imballaggi di legno impiegati dalle famiglie per alimentare camini per riscaldamento o alimentazione. Trattasi di un imponente flusso di materiale (pari al 18% dell’immesso al consumo) non destinato a smaltimento
presso le discariche, di cui però non è possibile validarne ufficialmente
l’effettivo recupero energetico, in quanto la modalità di impiego non risponde ai requisiti previsti dalla normativa di settore.
Di seguito vengono analizzati gli aspetti ambientali legati all’attività.
Acque, Odori, Rumore, Vibrazioni, Amianto,
Emissioni elettromagnetiche, Rischio Incendio
Nessuna modifica rispetto alla dichiarazione ambientale edizione 2011.
Emissioni in atmosfera e Consumo di risorse energetiche
Nel corso dell’anno 2011 risultano essere stati consumati 165.027 litri di
gasolio per autotrazione legati alla consegna dei rifiuti legnosi per i quali
Rilegno individua le destinazioni di riciclo.
35
Nell’anno 2011 sono stati percorsi dai trasportatori circa 379.562 Km,
corrispondenti all’emissione di 987 tonnellate di CO2 equivalente (fonte
modello COPERT4).
Rilegno continua a perseguire, ai fini di ridurre le emissioni e il consumo
di carburante, l’ottimizzazione dei percorsi in riferimento ai trasporti per i
quali vengono fornite direttamente indicazioni di destino e a verificare che
i veicoli operino a pieno carico, armonizzando i trasporti con le richieste
di ritiro di legno delle piattaforme e le disponibilità di approvvigionamento
dei riciclatori consorziati.
5.3.2 Attività di verifica ed ispezione sui soggetti consorziati
svolta da terzi per conto di Rilegno
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali legati all’attività d’ufficio della
sede di Cesenatico non si registra alcuna modifica rispetto alla dichiarazione ambientale edizione 2011.
5.3.3 Attività fieristica/promozionale
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali legati all’attività d’ufficio della
sede di Cesenatico non si registra alcuna modifica rispetto alla dichiarazione ambientale edizione 2011.
5.3.4 Attività di realizzazione della Rivista e degli opuscoli
Per quanto riguarda gli aspetti ambientali legati all’attività di realizzazione della rivista e degli opuscoli non si registra alcuna modifica rispetto
alla dichiarazione ambientale edizione 2011.
Aspetti ambientali
Impatti ambientali
Consumi di energia e risorse
per la stampa della rivista
Emissione di CO2 e consumo di carta
5.4
Valutazione della Significatività degli aspetti ambientali
La valutazione degli aspetti ambientali avviene secondo la metodologia già
descritta nella Dichiarazione Ambientale 2011.
36
5.5
Aspetti Ambientali significativi
5.5.1 Aspetti Diretti
Inquinamento atmosferico
- danneggiamento strato di
ozono
UFFICI
sede di CESENATICO
Consumo risorse: impiego acqua
Consumo risorsa idrica
Rifiuti: carta e imballaggi di vario
materiale
Stoccaggio per raccolta
differenziata
Consumo risorse: energia elettrica
Consumo risorse non
rinnovabili
Consumo risorse: acqua
Consumo risorsa idrica
UFFICI
sede di MILANO
Rifiuti: carta e imballaggi di vario
materiale
Stoccaggio per raccolta
differenziata
Emissione in atmosfera: presenza di
materiali infiammabili (carta)
Inquinamento atmosferico
37
bassa
Emissione in atmosfera:
• fumi e polveri da incendio
• rilascio di gas R22 da impianto di
climatizzazione
• presenza di materiali infiammabili
media
Consumo di risorsa non
rinnovabile / emissione di CO2
Priorità
elevata
Consumo risorse: riscaldamento
locali caldaia a metano
Condizione
emergenza
Impatto
anormale
Aspetto
normale
Attività
5.5.2 Aspetti Indiretti
Emissioni in
atmosfera
Trasporto di materiali
potenzialmente infiammabili legno
Emissioni in
atmosfera
Emissione di CO2 e particolati
Consumo risorse
Consumo carburanti per veicoli
Attività fieristica /
promozionale
Rifiuti
Stoccaggio di carta e imballaggi vari
per raccolta differenziata
Realizzazione rivista
Consumo risorse
Emissione di CO2 equivalenti per
stampa rivista
Ispezioni
merceologiche sui
soggetti consorziati
38
bassa
Consumo carburanti per
autotrazione
media
Consumo risorse
alta
Emissione di CO2 e particolati da
veicoli
Influenza
bassa
Emissioni in
atmosfera
Coordinamento della
raccolta, trasporto,
selezione degli
imballaggi in legno
media
Incremento del recupero e riciclo
imballaggio di legno
Priorità
elevata
Rifiuti
Condizione
emergenza
Impatto
anormale
Aspetto
normale
Attività
Prevenzione e risposta
alle emergenze ambientali 6
39
6
Nessuna modifica rispetto alla Dichiarazione
ambientale edizione 2011.
40
Prestazioni ambientali
e miglioramento 7
41
Nessuna modifica rispetto alla Dichiarazione ambientale edizione 2011.
7.1
Indicatori di prestazione ambientale
Gli indicatori, in accordo a quanto previsto dal Reg. CE 1221/2009 (All.
IV), forniscono una valutazione delle prestazioni ambientali dell’organizzazione permettendo la comparazione da un anno all’altro.
Di seguito vengono riportati gli indicatori delle prestazioni ambientali per
il periodo 2008-2011, precisando che per i consumi degli uffici i dati sono
aggiornati al 31.03.2012.
Il numero dei dipendenti è stato rivisto e allineato con quello indicato nella nota integrativa del bilancio. Il numero medio è calcolato come media
ponderata sui mesi in base alle ore effettivamente lavorate. Sono stati
rivisti anche i valori degli anni 2008-2009-2010, per cui rispetto alla dichiarazione dello scorso anno abbiamo provveduto a riallineare i dati.
Dati di produzione
N° addetti (unità lavorative)
2008
2009
2010
2011
12,98
12,98
13,19
12,48*
(*) 0,5 unità lavorative presso Uffici di Milano (1 part-time) e
13 unità lavorative presso Uffici di Cesenatico (10 full-time + 3
part-time + 1 tempo determinato).
N°ore lavorate
42
2008
2009
2010
2011
20.231
21.742
22.127
21.064
Emissioni atmosfera - Fattore di
gas serra
impatto
Rifiuti
Attività /
processo
Aspetto ambientale
Quantificazione
impatto
ambientale
Valore annuo
2008
2009
2010
2011
2012*
al 31.03.2012
UFFICI
CESENATICO
Emissione gas serra
da riscaldamento con
impianti termici
Quantità di CO2
equivalentea
UFFICI
MILANO
UFFICI
CESENATICO
e
MILANO
9,32
5,87
6,10
2,30
Ton. CO2 /n.
addetti
0,42
0,75
0,46
0,51
0,18
Ton. CO2
1,39
1,64
1,80
1,98
0,54
Ton. CO2 /n.
addetti
2,78
3,27
3,60
3,96
1,08
55
54,5
44
37
11
4,24
4,20
3,34
2,96
0,88
Produzione di rifiuti da
apparecchiature elettriche Quantità di rifiuti
(non pericoloso)
prodotti
Kg
0
0
0
0
0
Kg/n. addetti
0
0
0
0
0
Kg/n. addetti
Produzione di rifiuti di
carta/cartone/imballaggi
vari (non pericoloso)
n.a.
vengono smaltiti quotidianamente nei contenitori di
raccolta differenziata soggetti a raccolta comunale e
non vengono pesati
Produzione rifiuti
assimilabili agli urbani
(non pericoloso)
n.a.
vengono smaltiti quotidianamente nei contenitori di
raccolta differenziata soggetti a raccolta comunale e
non vengono pesati
Quantità di metano
utilizzatob
UFFICI
MILANO
UFFICI
MILANO
5,22
Kg
Energia consumata
per riscaldamento
(combustione metano)
UFFICI
CESENATICO
Ton. CO2
Produzione di rifiuti
da toner esausti (non
pericoloso)
UFFICI
CESENATICO
Consumo di risorse energetiche
Indicatore
Energia consumata
per illuminazione
e alimentazione
apparecchiature
Quantità di energia
elettrica utilizzata
mc
2.668
4.764
3.000
3.116
1.174
MWh
25,96
46,35
29,19
29,19
11,42
MWh/n. addetti
2,08
3,71
2,30
2,34
0,91
mcc
708,4
835,9
919,5
1.011
278
MWh
6,89
8,13
8,95
9,84
2,70
MWh/n. addetti
13,79
16,27
17,89
19,68
1,35
MWh
32,148 30,100 29,657 29,545
5.459
MWh/n. addetti
2,58
2,41
2,34
2,37
0,44
MWh
7,880
9,298
10,228
11,25
3.094
MWh/n. addetti
15,76
18,60
20,46
22,50
6,188

43
Consumo Fattore di
materiali impatto
Consumi idrici
Biodiversità
Attività /
processo
Aspetto ambientale
Quantificazione
impatto
ambientale
Indicatore
Valore annuo
2008
2009
2000
2011
2012*
al 31.03.2012
UFFICI
CESENATICO
e
MILANO
Consumo di carta
Quantità di carta
acquistata
Ton.
0,883
0,895
0,833
0,75
0,2
Ton./n. addetti
0,07
0,07
0,063
0,06
0,02
70
183
101
129
14
5,61
14,66
7,96
10,77
1,12
mcd
21
24
27
29
7,5
Mc/n. addetti
42
48
54
58
14
mq
252
252
252
252
252
20,19
20,19
20,19
20,19
20,19
mq
93
93
93
93
93
Mq/n. addetti
186
186
186
186
186
mc
UFFICI
CESENATICO
Consumi acqua da
acquedotto per usi
domestici
Volumi di acqua
consumati
UFFICI
MILANO
UFFICI
CESENATICO
Occupazione territorio
UFFICI
MILANO
Superficie
utilizzata
Mc/n. addetti
Mq/n. addetti
CO2 calcolata sulla base dei fattori di conversione tratti dall’inventario nazione UNFCCC - banca dati ISPRA 2009 secondo il seguente algoritmo:
Ton CO2 = (Smc metano/1000)*1,957
fattori conversione: 1std mc metano=35 MJ; 1 MJ=0,278 KWh
c
calcolo per quota parte sulla base dei dati forniti da Dichiarazione Ambientale 2008 CiAl, ospite nella sede CONAI di Milano
d
Calcolo per quota parte sulla base dei dati forniti da Dichiarazione Ambientale 2008 CiAl, ospite nella sede CONAI di Milano
a
b
44
7.2
Obiettivi e programmi di miglioramento
Obiettivi e programmi per il miglioramento delle attività consortili vengono messi in atto dalla Direzione e definiti a livello direttivo dal Consiglio di
Amministrazione, Presidenza e Direzione. Di seguito si evidenzia la tabella sintetica degli obiettivi ambientali.
7.2.1 Obiettivi e grado di raggiungimento anno 2011
Aspetti ambientali connessi all’attività degli uffici di Cesenatico
Obiettivi
Azione
Partenza
Stabilizzare i consumi
delle risorse
Diffusione e condivisione
al personale
di indicazioni su utilizzo
eco-compatibile delle
risorse
Dati 2010 rivisti
a seguito di
conguagli:
101 mc acqua
3.000 mc metano
29,657 MWh
energia elettrica
Traguardo 2011 Responsabili
Risultati 2011

Confermare
i consumi dell’anno Direzione
precedente
Raggiunto
parzialmente:
129 mc acqua
3.116 mc metano
29,545 MWh
energia elettrica
Aspetti ambientali connessi all’attività di raccolta
Obiettivi
Azione
Partenza
Traguardo 2011 Responsabili
Aumentare il numero
degli abitanti serviti
in base alle convezioni
stipulate secondo
l’Accordo Quadro
Stipulare convenzioni con
Comuni e operatori nelle
zone scoperte, individuate
attraverso monitoraggio
continuo del territorio
41,6 milioni di
abitanti serviti
Raggiungere 41,8
milioni di abitanti
serviti
Controllo qualitativo
dei flussi afferenti
la gestione consortile
Attuare il piano di ispezioni
merceologiche presso
piattaforme convenzionate.
ogni piattaforma
è stata oggetto
almeno di una
ispezione
Confermare
il numero minimo
di ispezioni
Controllo qualitativo
dei flussi di rifiuti
legnosi raccolti
da operatori pubblici
(Anci-Conai)
91 sopralluoghi
Sviluppare il piano di
effettuati presso
analisi merceologiche presso
46 soggetti
stazioni ecologiche attrezzate
convenzionati
per la raccolta differenziata
Anci-Conai
da superficie pubblica
(+ 10%)
Incrementare
di almeno il 5%
le visite ai soggetti
convenzionati
Anci-Conai,
Area Tecnica
concentrando lo
sforzo soprattutto
nelle regioni centro
meridionali
Analisi delle informazioni
sulla copertura
territoriale della raccolta
differenziata del legno
e sulle modalità di
intercettazione del legno
da superficie pubblica
Rinviare il modulo ai
soggetti che non avevano
dato risposta nel 2010 e
analizzare le informazioni
pervenute
Raggiungere
risposta da almeno
Area Tecnica
la metà dei soggetti
coinvolti
45
è stato inviato
il modulo a 297
soggetti e ne sono
pervenuti 110
compilati
Risultati 2011

Area Tecnica
Raggiunto:
42,669 milioni
di abitanti serviti

Area Tecnica
Raggiunto:
ogni piattaforma è
stata oggetto almeno di una ispezione

Raggiunto:
142 sopralluoghi
effettuati presso
82 soggetti convenzionati Anci-Conai
(+ 78%)

Raggiunto:
pervenuti ulteriori
127 moduli
compilati
Aspetti ambientali connessi all’attività di riciclo, recupero, logistica
Obiettivi
Azione
Partenza
Traguardo 2011 Responsabili
Risultati 2011

Aumentare i quantitativi
di imballaggi di legno
conferiti in gestione
diretta
Migliorare la capillarità del
network consortile e garantire
il contributo operativo su tutti
i flussi
Confermare l'attuale
rapporto tra flussi
di imballaggi di legno
avviati a riciclo meccanico
in gestione diretta e
indipendente
Monitorare i flussi avviati
ai riciclatori consorziati
fuori dal circuito consortile
Aumentare i quantitativi
di imballaggi di legno
avviati a riciclo
Monitorare i flussi avviati
agli impianti di riciclo e
a forme alternative
di riciclo (compostaggio
e rigenerazione)
1.338.213 ton
Raggiungere
1.343.000 ton.
Direzione
Area Tecnica
Approfondire la
conoscenza
dei flussi di imballaggi
di legno avviati a forme
alternative al riciclo
Monitorare e quantificare i
flussi avviati agli impianti che
utilizzano rifiuti di imballaggio
legnosi per la produzione
di energia elettrica e termica
63.803 ton
Raggiungere
64.000 ton.
Direzione
Area Tecnica
907.063 ton
imballaggi raccolti
in gestione diretta
Raggiungere
910.000 ton.
Direzione
Area Tecnica
Non raggiunto*:
839.133 ton.
imballaggi raccolti
da gestione diretta
in linea però con le
previsioni del PSPG
di settembre 2011

83,06%
Raggiungere
83,26%
Direzione
Area Tecnica
Non raggiunto*:
81,70%
in linea però con le
previsioni del PSPG
di settembre 2011

Non raggiunto*:
1.242.477 ton.
in linea con le
previsioni del PSPG
di settembre 2011

Raggiunto:
67.380 ton.

Ottimizzare il numero
di viaggi ai riciclatori
consorziati dalle regioni
centro meridionali.
Favorire l'incremento
dei pesi medi sui carichi
per i quali Rilegno
partecipa ai costi
di trasporto per la
riduzione dell’utilizzo
del combustibile fossile
e dell’emissioni in
atmosfera
Monitorare i pesi
dei singoli viaggi
da piattaforme
centro-meridionali
e applicare un sistema
di compartecipazione
agli oneri di trasporto
per le piattaforme
che non raggiungono
il limite previsto
Migliorare la verifica
sulla regolarità dei mezzi
di trasporto incaricati
direttamente da Rilegno
al conferimento a recupero
dei rifiuti legnosi
Richiedere a campione
informazioni e libretti
di circolazione
dei veicoli utilizzati
con l'individuazione
del n° veicoli verificati e
n° veicoli fuori norma
Migliorare la conoscenza
sul grado di recupero
dei rifiuti legnosi urbani
Raccogliere tutte le
informazioni sulle varie
modalità di recupero e
smaltimento
per la determinazione
del “coefficiente di
intercettazione”
Approfondire la
conoscenza
delle raccolte comunali
dei rifiuti legnosi
Monitorare e analizzare
le informazioni quantitative
da fonti ufficiali (regione,
provincia, comune, Arpa…)
per la determinazione
della resa procapite
22 piattaforme
su 130 non hanno
raggiunto il limite
del peso medio
Applicazione
del sistema
di partecipazione
alle spese e
riduzione del
numero dei soggetti
da sanzionare
nell’ordine del 5%
Nuovo obiettivo
Garantire almeno
che il 50% delle
macchine siano
controllate.
Nuovo obiettivo
Attivare l’analisi
in 2 bacini
geografici
Nuovo obiettivo
Reperire i dati
in merito a tutto
il territorio italiano
Area Tecnica
per individuare le
zone su cui investire
e implementare
la raccolta
Area Tecnica
Non raggiunto:
30 piattaforme
su 137 non hanno
raggiunto il limite
del peso medio.
Nonostante le
sanzioni e la non
erogazione del contributo al trasporto
sono aumentati i casi
di piattaforme che
realizzano trasporti
di materiale sotto la
soglia media di peso.

Area Tecnica
Non raggiunto e
sospeso in quanto
vi sono stati
impedimenti allo
svolgimento delle
indagini

Area Tecnica
Raggiunto:
caso di Pesaro,
Emilia-Romagna
e Sicilia

Raggiunto
parzialmente,
l’analisi è ancora
in corso
*come descritto a pag 26 si è registrata nel 2011 una contrazione sui quantitativi di imballaggi raccolti contestuale all’accentuazione della crisi dei consumi
interni e ad alcune decisioni dei riciclatori sulla revisione delle condizioni di approvvigionamento.
46
Aspetti ambientali connessi all’attività di comunicazione
Obiettivi
Promozione dell’impiego
e del riciclo del sughero
Azione
Partenza
Traguardo 2011 Responsabili
Risultati 2011
a)
Diffusione del
progetto in almeno
5 nuove province.
b)
Proseguimento
misurabile della
diffusione delle
informazioni
(contatti su fb,
partecipazioni
a Sugheritivo,
articoli su giornali)
e conclusione a
dicembre 2011

a) Creare collaborazioni con
Comuni e gestori del servizio
di igiene urbana sul territorio
nazionale per attivare nuovi
siti di raccolta
b) Partecipazione alla
campagna promozione
sughero
a)
Attivato il progetto
a Asti, Cesenatico,
Valdobbiadene,
Bergamo:
Partecipazione al
Salone del Gusto
2010
b)
Lancio durante il
mese di settembre
della campagna con
la partecipazione di
Rilegno tra i partner
Direzione
Comunicazione
Area Tecnica
Prosecuzione della
pubblicazione della rivista
Imballaggi & Riciclo
Proseguire la sinergia con
l'associazione Conlegno per
la pubblicazione della testata
di riferimento per il settore
imballaggi di legno a livello
nazionale
4 numeri della
rivista Imballaggi &
Riciclo
Confermare
il numero di
pubblicazioni
annuali.
Ampliamento della
comunicazione
legata alla rivista
consortile tramite
Direzione
versione online
Comunicazione
e distribuzione
a opinion leader.
Sviluppo di nuove
collaborazione
relative all’organico
con l’inserimento di
un nuovo giornalista
professionista
Avviare attività di progetti
sulla didattica
Offrire strumenti idonei
agli insegnanti delle scuole
di ogni ordine e grado per
la divulgazione delle pratiche
di raccolta differenziata e
riciclo dei rifiuti di legno
Siglati contratti per
la realizzazione dei
materiali, mentre il
coinvolgimento delle
scuole è rimandato
al completamento
della guida e del
manuale
Conclusione della
realizzazione dei
materiali e loro
diffusione nelle
scuole prevista per
l’a.s. 2011/2012
Concludere la terza
edizione del concorso
Legno d'ingegno
Predisporre la fase di
conclusione e premiazione.
Prevedere anche modalità
di diffusione dei progetti
vincitori
Concorso
presentato a
settembre 2010
in occasione
del Festival
della creatività
ecosostenibile
Onirica
con il tema
Contenere
è un gioco
Conclusione con
premiazione a
aprile 2011.
Attivazione della
fase di diffusione
dei progetti vincitori
attraverso mostre
in programma nel
secondo semestre
Rinnovo del sito
istituzionale di Rilegno
Programmare gli
aggiornamenti e le modifiche
e revisioni di testo e di grafica
da realizzare all’attuale sito
www.rilegno.org
Sito attuale
Pubblicazione online Direzione
del nuovo sito entro
Comunicazione
fine giugno
Conoscere la diffusione
delle certificazioni ISO
14000 e EMAS presso
le piattaforme e i
consorziati convenzionati
Predisporre lettera per la
richiesta delle informazioni
in merito al possesso delle
certificazioni ambientali
Raggiunto:
a) attivato il progetto
a Cuneo (CEC, CSEA,
COABSER), Torino
(Amiat, Covar14),
Fidenza, Rovigo (Asm
Rovigo e Ecogest)
b) conclusione della
campagna promozione sughero con
la presentazione del
“Manuale d’uso del
tappo di sughero” a
Vinitaly 2012

Raggiunto:
pubblicazione dei
4 numeri anno.
Inserito
nell’organico un
nuovo giornalista
professionista.
Attivata la versione on-line sul sito
Rilegno.
In fase di definizione la distribuzione
a opinion leader, il
cui l’indirizzario è
costantemente
aggiornato

Comunicazione
Non raggiunto:
slittamento della
conclusione
della guida a gennaio
2012 con conseguente revisione della
distribuzione
nell’a.s. 2012/2013

Comunicazione
Raggiunto:
concorso concluso
con premiazione in
occasione del Fuori
Salone a aprile 2011.
La fase della
diffusione dei progetti
vincitori con mostra
è stata sospesa
per revisione
dell’obiettivo

Non raggiunto:
slittamento dell’attivazione al 2012

47
Nuovo obiettivo
Ottenere i dati da
almeno il 70% dei
soggetti coinvolti
Comunicazione
Area Tecnica
Raggiunto
parzialmente:
le informazioni sono
state raccolte tramite
i verbali dei sopralluoghi a piattaforme.
7.2.2 Obiettivi anno 2012
Aspetti ambientali connessi all’attività di uffici di Cesenatico
Nel 2012 a seguito della previsione di trasferimento della sede di Cesenatico i consumi dovranno essere riparametrati in modo proporzionale al
periodo di permanenza negli uffici di via Saffi. A questi verranno aggiunti
i consumi dei nuovi uffici in via Negrelli.
Obiettivi
Azione
Partenza
Traguardo 2012
Responsabili
Stabilizzare i consumi
delle risorse
Diffusione e condivisione al personale
di indicazioni su utilizzo eco-compatibile delle
risorse
129 mc acqua
3.116 mc metano
29,545 MWh
energia elettrica
Confermare i consumi
dell’anno precedente
Direzione
Aspetti ambientali connessi all’attività di raccolta
Obiettivi
Azione
Partenza
Traguardo 2012
Responsabili
Aumentare il numero
degli abitanti serviti
in base alle convezioni
stipulate secondo
l’Accordo Quadro
Stipulare convenzioni con Comuni
e operatori nelle zone scoperte,
individuate attraverso monitoraggio
continuo del territorio
41,6 milioni
di abitanti serviti
Raggiungere
43 milioni di abitanti
serviti
Area Tecnica
Controllo qualitativo
dei flussi afferenti
la gestione consortile
Attuare il piano di ispezioni merceologiche
presso piattaforme convenzionate.
ogni piattaforma è stata
oggetto almeno di una
ispezione
Confermare il numero
minimo di ispezioni
Area Tecnica
Controllo qualitativo
dei flussi di rifiuti
legnosi raccolti
da operatori pubblici
(Anci-Conai)
Sviluppare il piano di analisi
merceologiche presso stazioni ecologiche
attrezzate per la raccolta differenziata
da superficie pubblica
142 sopralluoghi
effettuati presso
82 soggetti
convenzionati
Anci-Conai
Mantenere le visite ai
soggetti convenzionati
Anci-Conai,
concentrando lo sforzo
soprattutto nelle regioni
centro meridionali
Area Tecnica
48
Aspetti ambientali connessi all’attività di riciclo, recupero, logistica
Obiettivi
Azione
Partenza
Traguardo 2012
Responsabili
Confermare la quota %
di imballaggi di legno
conferiti in gestione
diretta
Consolidare la capillarità del network
consortile e garantire il contributo operativo
su tutti i flussi
46,70% di imballaggi
sul totale legno raccolto
equivalente a
839.133 ton
Confermare le
percentuale del 2011
Direzione
Area Tecnica
Confermare l'attuale
rapporto tra flussi
di imballaggi di legno
avviati a riciclo
meccanico in gestione
diretta e indipendente
Monitorare i flussi avviati ai riciclatori
consorziati fuori dal circuito consortile
81,70%
Confermare 81%
Direzione
Area Tecnica
Stabilizzare la %
di imballaggi di legno
avviati a riciclo
Monitorare i flussi avviati agli impianti
di riciclo e a forme alternative di riciclo
(compostaggio e rigenerazione)
55,18% rispetto
all’immesso al consumo
pari a 1.242.477 ton
Confermare 54,44%
Direzione
Area Tecnica
Approfondire
la conoscenza dei flussi
di imballaggi di legno
avviati a forme
alternative al riciclo
Monitorare e quantificare i flussi avviati
agli impianti che utilizzano rifiuti
di imballaggio legnosi per la produzione
di energia elettrica e termica
67.380 ton
Raggiungere
67.500 ton
Direzione
Area Tecnica
Ridurre l’impatto
economico dei trasporti
a)
Favorire l’incremento dei pesi medi sui carichi
per i quali Rilegno partecipa ai costi
di trasporto monitorando i pesi dei singoli
viaggi provenienti da piattaforme centro30 piattaforme su 137
meridionali, per i quali sono previsti
non hanno raggiunto
maggiori distanze da coprire.
il limite del peso medio
b)
Trasferire il materiale agli impianti
di riciclo più prossimi alle piattaforme entro
i limiti tecnici
Mantenere costanti
i pesi medi dei soggetti
che continuano a
non raggiungere
il limite minimo di peso Area Tecnica
sui carichi.
Indirizzamento dei viaggi
verso impianti di riciclo
meno distanti
Ottimizzare le conoscenze
sul grado di intercettazione
della frazione legnosa
nei rifiuti solidi urbani
Predisporre analisi merceologiche
in collaborazione con operatori locali e
istituzioni di riferimento con prevalenza
nelle aree con raccolta procapite bassa
Pesaro,
Emilia-Romagna,
Sicilia
Analizzare almeno
3 nuovi territori
Area Tecnica
Estendere le informazioni
sulla presenza di frazioni
estranee o non riciclabili
nei flussi avviati a riciclo
Predisporre analisi merceologiche in
collaborazione con almeno 2 impianti
di riciclo sui flussi
Nuovo obiettivo
Analizzare almeno
40 conferimenti dei
soggetti convenzionati
Area Tecnica
Approfondire le
informazioni sulla
copertura territoriale
della raccolta differenziata
del legno
e sulle modalità di
intercettazione del legno
da superficie pubblica
e le modalità
di divulgazione dei dati
Analizzare per i Comuni coperti da
convenzioni Anci-Conai i dati relativi
alla raccolta dei rifiuti legnosi (pro-capite,
isole ecologiche, raccolta ingombranti, prima
destinazione ect.) tramite ricerche via web
e contatti telefonici
Ottenere informazioni
su almeno il 30%
Analisi attivata nel 2011
dei Comuni coperti
ma ancora in corso
da convenzione
Anci-Conai
Area Tecnica
49
Aspetti ambientali connessi all’attività di comunicazione
Obiettivi
Azione
Partenza
Traguardo 2012
Responsabili
Promozione dell’impiego
e del riciclo del sughero
Creare collaborazioni con Comuni e gestori
del servizio di igiene urbana
sul territorio nazionale per attivare
nuovi siti di raccolta
Attivato il progetto
a Cuneo (CEC, CSEA,
COABSER), Torino
(Amiat, Covar14),
Fidenza, Rovigo (Asm
Rovigo e Ecogest)
Diffusione del progetto in
almeno 3 nuove province
Direzione
Comunicazione
Area Tecnica
Prosecuzione della
pubblicazione della rivista
Imballaggi & Riciclo
Proseguire la sinergia con l'associazione
Conlegno per la pubblicazione della testata
di riferimento per il settore imballaggi
di legno a livello nazionale
4 numeri della rivista
Imballaggi & Riciclo
Confermare il numero
di pubblicazioni annuali.
Ampliamento dei
destinatari
Direzione
Comunicazione
Comunicazione
Avviare attività di progetti
sulla didattica
Offrire strumenti idonei agli insegnanti delle
scuole di ogni ordine e grado
per la divulgazione delle pratiche di raccolta
differenziata e riciclo dei rifiuti di legno
Conclusione della guida
disponibile on-line
Diffusione della
conoscenza della guida
agli insegnanti del
secondo ciclo elementare
per l’a.s. 2012/2013,
raggiungendo copertura
territoriale su almeno
5 regioni
Lancio del nuovo bando
di concorso
Predisporre la struttura del nuovo concorso,
evoluzione di Legno di ingegno
Nuovo obiettivo
Lancio del concorso
nell’ultimo trimestre
2012
Comunicazione
Attivazione del nuovo sito
istituzionale di Rilegno
Procedere agli aggiornamenti e alle revisioni
di testo e di grafica da realizzare all’attuale
sito www.rilegno.org
Sito attuale
Pubblicazione online
del nuovo sito
entro giugno
Direzione
Comunicazione
Divulgazione della
conoscenza delle modalità
di riciclo e recupero
del legno
Predisporre depliant informativi su Le vie del
riciclo e un video informativo per gli studenti
delle scuole superiori
Nuovo obiettivo
Completamento
dei materiali
Comunicazione
50
Previsioni per
il biennio successivo 8
51
Di seguito si espongono i risultati di recupero complessivo attesi nel
biennio 2013-2014 (come esposti nel Programma Specifico di Prevenzione del 2012).
Traguardo 2013
Obiettivi
Azione
Responsabili
Traguardo 2014
2013: 1.238.000 ton
Aumentare i quantitativi
di imballaggi di legno
avviati a riciclo
Monitorare i flussi avviati agli impianti
di riciclo e a forme alternative di riciclo
(compostaggio e rigenerazione)
(55,12% sull’immesso
al consumo)
2014: 1.243.000 ton
Direzione
Comunicazione
Area Tecnica
(54,37% sull’immesso
al consumo)
2013: 67.500 ton
Approfondire la
conoscenza dei flussi
di imballaggi di
legno avviati a forme
alternative al riciclo
Monitorare e quantificare i flussi avviati
agli impianti che utilizzano rifiuti
di imballaggio legnosi per la produzione
di energia elettrica e termica
(2,98% sull’immesso
al consumo)
2014: 80.000 ton
Direzione
Comunicazione
Area Tecnica
(3,5% sull’immesso
al consumo)
Obiettivi di riciclo e recupero 2012-2014
1.600.000
1.400.000
67.500
67.500
80.000
1.220.000
1.238.000
1.243.000
2012
2013
2014
1.200.000
Ton.
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
0
riciclo
52
recupero energetico
Prescrizioni legislative
ed altre applicabili 9
53
9.1
Quadro di riferimento legislativo aspetti ambientali
Rimane valido il riferimento normativo elencato nella precedente versione
della Dichiarazione ambientale, in questa edizione inseriamo come aggiornamento normativo i regolamenti relativi al sistema di controllo della
tracciabilità dei rifiuti Sistri.
Legge 24 febbraio 2012 , n. 14 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, recante proroga
di termini previsti da disposizioni legislative. Differimento di termini
relativi all’esercizio di deleghe legislative.
Decreto ministeriale 10 novembre 2011, n.219 - Regolamento recante modifiche e integrazioni al decreto del 18 febbraio 2011, n. 52,
concernente il regolamento di istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).
9.2
Altri riferimenti normativi
Nessuna modifica rispetto alla Dichiarazione ambientale edizione 2011.
9.3
Conformità alla normativa ambientale
Nessuna modifica rispetto alla Dichiarazione ambientale edizione 2011.
54
Glossario
55
10
7
Nessuna modifica rispetto alla Dichiarazione ambientale edizione 2011.
56
Registrazione EMAS - Convalida
della Dichiarazione Ambientale 11
57
Nome del verificatore: TUV ITALIA SRL
Numero di accreditamento: IT-V0009
Data prossima Dichiarazione ambientale: Aprile 2014
Il presente documento è aggiornato con i dati e le informazioni al
31.12.2011 per la raccolta, riciclo e recupero e al 31.03.2012 per i consumi interni degli uffici.
La prossima Dichiarazione ambientale sarà convalidata nel 2014; ogni
anno sarà effettuato l’aggiornamento che sarà sottoposto a convalida.
RILEGNO si impegna a sottoporre a verifica e a trasmettere all’Organismo
Competente, previa convalida, sia gli aggiornamenti annuali sia la revisione della Dichiarazione Ambientale completa entro tre anni e a metterlo a disposizione del pubblico secondo quanto previsto da Regolamento
CE 1221/2009.
La responsabile del Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001/Regolamento EMAS per Rilegno è la dott.ssa Antonella Baldacci.
58
59
Hanno collaborato alla redazione:
Antonella Baldacci, Marco Gasperoni,
Monica Martinengo, Elisa Pasolini
La Dichiarazione Ambientale 2012
è consultabile sul sito: www.rilegno.org
Numero di registrazione
IT-001425
Per ulteriori informazioni:
Rilegno
Consorzio Nazionale per la raccolta,
il recupero e il riciclaggio degli imballaggi
in legno
Sede
via Aurelio Saffi 83 - 47042 Cesenatico (FC)
tel (+39) 0547 672 946
fax (+39) 0547 675 244
e-mail: [email protected]
Ufficio Milano
via Pompeo Litta 5 - 20122 Milano (MI)
tel (+39) 02 551 961 31
DICEMBRE 2012
Progetto grafico, impaginazione
e coordinamento editoriale:
Agenzia Pagina, Ravenna
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