PARTIRE!
Guida alla mobilità giovanile
in Europa e oltre…
Edizione 2007
La guida è stata realizzata da Donatella Allori - per Associazione Orientamento in Rete all’interno del progetto OPLÀ - Opportunità per il lavoro
2007 - Bando MM Obiettivo 3 - nell’ambito delle attività di orientamento
dei Servizi per l’Impiego del Circondario Empolese Valdelsa
Si ringrazia per la collaborazione l’Ufficio Relazioni con il Pubblico - Punto
Europa del Comune di Castelfiorentino
Progetto grafico
Sandra Masoni per Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa:
Stampa
Nuova Stampa - Montelupo Fiorentino
Presentazione
pag. 5
1. Perché partire... quanto vale oggi un’esperienza
all’estero
pag. 7
2. Cosa vuol dire essere cittadini europei
pag. 11
3. Soggiornare all’estero
pag. 15
4. Programmi europei per la mobilità giovanile
pag. 19
5. Volontariato all’estero
•
Volontariato di breve periodo
•
Volontariato di lungo periodo
•
Servizio Volontario Europeo (SVE)
pag. 25
6. Stage all’estero
pag. 33
7. Lavorare all’estero
•
Cercare lavoro dall’Italia
•
La ricerca sul posto
•
Lavoro stagionale
pag. 37
8. All’estero “au pair “
pag. 47
•
Alla pari nei paesi dell’UE
•
Alla pari nei paesi che non appartengono all’UE
9. Corsi di lingue
pag. 55
10. Testimonianze di chi è partito
pag. 61
11. Associazioni e enti che si occupano di mobilità
all’estero
pag. 69
12. Internet per orientarsi
pag. 75
13. Sportelli informativi
pag. 79
3
indice
INDICE
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Una guida alla mobilità giovanile è senza dubbio uno strumento
che orienta e sostiene un giovane nel suo desiderio di allargare gli
orizzonti di vita e nel suo bisogno di conoscenza.
Un viaggio porta alla scoperta di realtà culturali diverse, di modi di
vivere lontani, di altre lingue, luoghi. Costituisce un’esperienza che
lascia il segno e rappresenta l’occasione per scoprirsi, conoscersi
bene, per uscire dal mondo di tutti i giorni, per mettersi alla prova
e ampliare gli orizzonti.
Viaggiare è anche un’opportunità educativa senza pari, non acquisibile dietro i banchi di scuola. L’educazione si dà nell’incontro con
l’altro, è esposizione alla diversità più che imposizione di regole. E’
confronto, dialogo, scambio. Nell’incontro con l’altro si capisce chi
si è, ci si apre all’ascolto, ci si mette in discussione, si cresce.
Ma la mobilità giovanile è soprattutto un mezzo attraverso cui promuovere tra i giovani l’idea stessa di Europa e dei suoi valori. Queste esperienze rappresentano infatti non soltanto un’occasione
unica di crescita personale, culturale e professionale dell’individuo,
ma anche una nuova strada per uno sviluppo locale basato sulla
proiezione delle nuove generazioni verso una dimensione europea
e internazionale.
Non basta la moneta a fare di oltre 500 milioni di persone una
comunità. Serve soprattutto una formazione culturale e civile che
parta dalle nuove generazioni. I giovani con una visione sprovincializzata delle cose, aperta ai cambiamenti e alle differenze, rappresentano senza dubbio una ricchezza per i nostri territori e per le
nostre comunità locali.
I diversi programmi di mobilità giovanile internazionale promossi
dall’Unione Europea e da organismi non governativi costituiscono
occasioni di scambio tra giovani coetanei provenienti da contesti
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presentazione
PRESENTAZIONE
sociali e culturali diversi tra loro, favoriscono la conoscenza reciproca del patrimonio di cui ciascuno è portatore, contribuiscono
a realizzare l’integrazione sociale e offrono nuove opportunità di
sviluppo.
Solo con la cultura, la conoscenza e l’intraprendenza dei giovani le
realtà locali come la nostra potranno reggere il confronto nell’economia globalizzata e rivestire un ruolo da protagoniste nei settori
dell’innovazione e della produzione di qualità.
LAURA CANTINI
Sindaco del Comune di Castelfiorentino
Delegato a lavoro, formazione, sviluppo economico
del Circondario Empolese-Valdelsa
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Nel giugno del 2000 i Presidenti e i Primi Ministri dei 15 Paesi
dell’UE si sono impegnati a trasformare l’Unione, entro il 2010,
nella società basata sulla conoscenza più competitiva del mondo.
Questo obiettivo presuppone, tra l’altro, di incoraggiare i cittadini
a spostarsi all’interno dell’UE così da rafforzare competenze linguistiche, valorizzare al massimo qualifiche ed esperienze professionali
e conoscere nuovi stili di vita.
Migliaia di giovani partecipano ogni anno a programmi di scambio
educativi, formativi, linguistici all’interno dell’Unione Europea e più
in generale nel mondo.
Ma non a tutti viene in mente di andare a studiare, a fare un tirocinio o a lavorare all’estero. Se l’idea passa per la testa, probabilmente nascono mille indecisioni che inducono a non farne di niente.
Eppure i vantaggi di un periodo di studio/formazione/lavoro trascorso all’estero sono innumerevoli: un ambiente nuovo che può
aprire nuovi orizzonti personali; il contatto quotidiano con un’altra
cultura; la pratica di una lingua straniera; l’opportunità di entrare in
contatto con persone di diversa estrazione e cultura scambiando
idee ed esperienze ...
Un periodo di studio o di lavoro all’estero oggi dà spessore ad un
CV, rendendolo più interessante per l’eventuale datore di lavoro:
studi svolti a livello europeo confermano che i giovani che hanno
svolto una parte della loro formazione fuori dal paese di origine
riescono a trovare lavoro più rapidamente.
Appena diplomato, o durante gli studi universitari per chi decide
di proseguire con l’Università, un’esperienza all’estero potrebbe
essere un ottimo investimento. Le opportunità sono molte, è necessario conoscerle e scegliere quella giusta in relazione ai propri
obiettivi e alle proprie disponibilità. Cosa ci si aspetta da un sog7
perchè partire...
1. Perché partire...
quanto vale oggi un’esperienza all’estero
perchè partire...
giorno all’estero? Cosa si vuole acquisire in termini di conoscenze
e competenze? Quanto tempo si vuole investire? Sono domande
che è necessario porsi per trovare la soluzione che fa al caso proprio.
I motivi che potrebbero far prendere in considerazione l’idea di
un soggiorno all’estero sono vari: si può decidere di partire per
migliorare la propria formazione linguistica, decidere di partire per
“cambiare aria”, perché quell’ esperienza all’estero dà una marcia
in più al progetto professionale, o ancora, perché non si hanno le
idee chiare su ciò che vorremmo fare nella vita e un’esperienza
lontano da casa potrebbe essere di aiuto per definire interessi e
aspirazioni...
Come sono vari i motivi che ci fanno partire, altrettanto varie
possono essere le opportunità da considerare... dai campi di lavoro
estivi alla collocazione alla pari presso una famiglia, da uno stage
con il Programma Leonardo da Vinci all’azione Socrates-Erasmus,
dalla ricerca di un lavoro semplice (aiuto cameriere, sorvegliante
in un campeggio, magazziniere nel supermercato...) alla partecipazione ad uno scambio tra giovani finalizzato ad una maggiore
conoscenza di realtà e culture diverse.
Ciascuna di queste opportunità risponde ad aspettative diverse e
richiede requisiti diversi.
Chi pensa ad un lavoretto all’estero probabilmente cerca un modo
per migliorare la lingua “stando in situazione” senza gravare troppo sulle spalle della famiglia. Deve mettere in conto adattamento,
capacità a sostenere lavori anche faticosi, poter contare su una
riserva di denaro che possa consentire di sopravvivere almeno
qualche settimana.
Chi pensa a candidarsi come volontario presso un’organizzazione
no profit all’estero probabilmente è motivato ad offrire tempo e
risorse a vantaggio di situazioni e progetti che favoriscono persone
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Chi, una volta iscritto ad un corso universitario (o di alta formazione artistica e musicale) pensa a candidarsi ad un programma
Erasmus probabilmente aspira ad un curriculum universitario al
passo con i tempi e più spendibile nel mercato del lavoro. Deve
conoscere discretamente la lingua del paese per il quale richiede
la borsa e magari essere in regola con gli esami previsti dal corso
di laurea.
Più semplicemente si può aspirare a qualche settimana all’estero
per conoscere coetanei di altri paesi o culture, oppure desiderare
una vacanza – studio che possa divertire e far migliorare una lingua
studiata a scuola...
Qualsiasi sia la situazione che si vuol prendere in considerazione è
possibile contare sul fatto che un’esperienza all’estero può dimostrarsi utile e aprire nuovi orizzonti personali.
D’altra parte è necessario riflettere su possibili difficoltà o problemi che possono sorgere quando si vive fuori dal proprio ambiente abituale: dalla nostalgia di casa e degli amici, all’adattamento
a ritmi, alimentazione, temperature diverse da quelle alle quali sei
abituato... Per questo ogni soggiorno all’estero va preparato attentamente, riflettendo sulle motivazioni e gli obiettivi che si vuole
raggiungere e raccogliendo puntuali informazioni sulle soluzioni a
disposizione.
Le pagine che seguono vogliono aiutare in questa operazione: offrendo una panoramica delle opportunità, indicazioni e indirizzi utili
per approfondire le informazioni; offrendo stimoli di riflessione per
la definizione di un proprio progetto individuale che possa prevedere... partire!!
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perchè partire...
e comunità distanti dal proprio territorio. Deve saper comunicare
almeno ad un livello base nella lingua del paese ospitante o in inglese, avere capacità di integrazione con le persone, disponibilità a
condividere lo spirito dell’associazione promotrice.
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Che cosa vuol dire essere cittadino europeo?
Significa condividere con 455 milioni di persone, provenienti da 25
nazioni1 , principi, istituzioni, leggi e la propria cultura nazionale.
Vuol dire avere la possibilità di avvicinarsi ad altre culture, altri popoli, che come il proprio, hanno scelto una via comune di sviluppo
basata su valori fondamentali quali la pace, la democrazia, lo stato
di diritto e il rispetto dei diritti umani; vuol dire potersi muovere
liberamente all’interno dei 25 stati membri, avere diritto di voto e
di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo, avere diritto di
petizione, di accesso al mediatore europeo, avere la tutela diplomatica e consolare nei paesi dell’Unione Europea diversi dal tuo,
avere il riconoscimento dei titoli accademici e in ambito professionale, avere pari opportunità tra uomini e donne .
Le finalità perseguite, le molte e diverse culture, tradizioni e lingue
presenti in Europa ne costituiscono la ricchezza principale.
Una delle diversità che salta maggiormente agli occhi sono le lingue parlate nell’Unione, ufficialmente 20. Un sondaggio del 2005
rivela che il 56% degli europei parla almeno una lingua straniera
oltre alla lingua madre, il 28% parla due lingue straniere e la lingua
più conosciuta è l’inglese.
Pertanto la conoscenza delle lingue è diventata per il cittadino europeo una necessità e molte delle azioni messe in campo dall’UE
danno l’opportunità di imparare altre lingue; basti pensare che tutti
i programmi per i giovani, siano essi di volontariato, di scambio, di
studio, prevedono soggiorni in paesi diversi da quello di origine
permettendo l’apprendimento della lingua locale.
Anche il mondo del lavoro è cambiato nel corso degli anni: se negli
anni ‘50 oltre il 20% dei cittadini dei 6 stati membri lavoravano
nel settore agricolo e il 40% in quello industriale, nel 2001 queste
percentuali si attestano, rispettivamente, al 4% per il settore agri1 Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria,
Portogallo, Finlandia, Svezia, Regno Unito, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica
Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria (queste ultime 10 nazioni sono entrate a far parte dell’Unione
Europea il 1maggio 2004)
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cosa vuol dire essere cittadini europei
2. Cosa vuol dire essere cittadini europei
cosa vuol dire essere cittadini europei
colo ed al 29% per quello industriale. La maggior parte dei nuovi
posti di lavoro rientrano nel settore dei servizi, che vede occupati
2 lavoratori su 3.
Queste nuove caratteristiche occupazionali rappresentano, oltre
ad una nuova frontiera dell’economia, una sfida per l’UE, così che
nel 2000 è stata predisposta la “strategia di Lisbona”, rilanciata nel
2005 su due obiettivi cardine: la crescita economica e l’occupazione.
L’Unione Europea, così costituita, è un patto tra stati: alle nuove
generazioni è affidato il compito di costruire un’Europa solidale
attraverso la conoscenza e l’integrazione.
Le aspettative che l’UE pone nei giovani sono codificate nel Libro
Bianco “Un nuovo impulso per la gioventù europea” del 2001, che
ha portato nel 2005 all’adozione da parte del Consiglio Europeo
del Patto Europeo per la Gioventù.
Gli obiettivi perseguiti sono:
• promuovere la cittadinanza attiva dei giovani, ovvero integrarli
nella società e nella vita lavorativa che hanno assunto connotazioni sovranazionali;
• promuovere la formazione e l’istruzione;
• promuovere la mobilità;
• promuovere l’occupazione;
I giovani, sono la principale risorsa dell’Europa e su di essi sono imperniate le politiche dell’Unione. L’UE riconosce l’importanza dell’istruzione e della formazione per tutto l’arco della vita, la necessità
di imparare diverse lingue e possedere competenze tecnologiche.
Affinché le nuove generazioni possano sfruttare tutto il loro potenziale, e garantire all’Europa uno sviluppo sostenuto e sostenibile, le istituzioni europee hanno approntato diversi strumenti:
• il Patto europeo per la gioventù che si articola in tre parti (Occupazione, integrazione e promozione sociale; Istruzione, formazione e mobilità; Conciliazione tra vita familiare e professionale);
• la Carta europea della partecipazione dei giovani alla vita locale
e regionale, riveduta nel 2003 che stabilisce 14 ambiti di partecipazione e numerosi programmi quali Gioventù, Erasmus, Comett,
Lingua, Socrates, Leonardo da Vinci.
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cosa vuol dire essere cittadini europei
Siti utili che è possibile utilizzare per approfondire questi temi:
http://www.europa.eu.int/index_it.htm - il portale dell’Unione Europea;
http://europa.eu.int/citizensrights/signpost/front_end/index_it.htm
- il servizio di orientamento per i cittadini.
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Un cittadino dell’Unione Europea ha il diritto di vivere, lavorare
e studiare in un altro paese dell’Unione e questo è ciò che fanno
migliaia di persone ogni anno.
Ha il diritto di entrare in qualsiasi paese dell’Unione senza dover
espletare particolari formalità. Basta il possesso di un passaporto
o di una carta d’identità in corso di validità. Le autorità potranno
controllare la validità del documento, ma non potranno fare domande sugli scopi e sulla durata del viaggio. Il diritto di viaggiare
può essere limitato solo per motivi di ordine pubblico, sicurezza
pubblica o sanità pubblica.
Di norma, nel cosiddetto «spazio Schengen» non vi sono controlli
di identità alle frontiere interne. Lo spazio Schengen comprende i
seguenti paesi (dal 1 maggio 2005): Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia.
Per un periodo di soggiorno non superiore ai tre mesi, in linea
generale, non si deve richiedere alcun documento. Basta la carta
d’indentità o un passaporto valido. L’unica formalità che potrà essere richiesta in alcuni Stati è quella di segnalare la presenza, cosa
che spesso avviene automaticamente attraverso la registrazione in
albergo o la dichiarazione cui è tenuto il proprietario dell’abitazione dove si è ospitati.
Per periodi superiori a tre mesi è necessario richiedere il rilascio
della carta di soggiorno alle Autorità competenti.
I disoccupati hanno il diritto di soggiornare in un altro Stato membro per cercarvi un impiego «entro un termine ragionevole». Nell’assenza di regole comunitarie che fissino tale termine, la maggioranza degli Stati membri prevedono un periodo di 6 mesi, sebbene
alcuni Stati prevedano ancora un termine di 3 mesi. Si consiglia
pertanto di rivolgersi alle autorità dello Stato membro nel quale
si cerca lavoro, per verificare qual è la situazione precisa a questo
riguardo. Tuttavia, qualunque sia il periodo di tempo generalmente
accordato, l’autorità non potrà imporre di lasciare il territorio dello
Stato dimostrando che si prosegue con impegno la ricerca del po-
15
soggiornare all’estero
3. Soggiornare all’estero
soggiornare all’estero
sto di lavoro e che ci sono reali possibilità di trovarlo (ad esempio,
a seguito di colloqui o prove ancora da affrontare).
E’ necessario portare con sé l’apposita tessera europea di assicurazione malattia, distribuita recentemente dalla Regione di residenza
o da richiedere alla propria Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.). La
tessera consente di beneficiare delle “cure sanitarie necessarie” nei
paesi dell’Unione europea o appartenenti allo Spazio Economico
Europeo e sostituisce il modello E111.
La carta di soggiorno
La carta di soggiorno del cittadino di uno Stato membro dell’Unione è un documento diverso dal permesso di soggiorno rilasciato
ai cittadini di paesi extracomunitari.
Per ottenere la carta di soggiorno non è necessario espletare alcuna formalità prima della partenza; è sufficiente rivolgersi ai servizi
amministrativi competenti del paese in cui si è deciso di risiedere.
La carta di soggiorno si richiede presentando una carta d’identità
o un passaporto validi. Occorrono inoltre documenti specifici connessi alla propria particolare posizione:
• nel caso di lavoratori dipendenti il certificato di lavoro;
• nel caso di lavoratori autonomi occorre dimostrare adeguatamente la propria attività;
• nel caso di studenti serve l’iscrizione a un istituto riconosciuto
(oltre l’ assicurazione malattia e l’autocertificazione che si dispone dei mezzi finanziari necessari al soggiorno);
• nel caso di giovani che partecipano ad un’attività transnazionale
di volontariato è necessario essere coperti da un’assicurazione
malattia e avere risorse finanziarie sufficienti.
La carta di soggiorno del cittadino di uno Stato membro:
• è valida sull’intero territorio del paese di residenza per una durata di almeno cinque anni ed è automaticamente rinnovabile. Per
gli studenti, tale durata è limitata ad un anno ed è rinnovabile;
• mantiene la sua validità anche se si è assenti dal territorio per un
massimo di sei mesi consecutivi;
• è fornita gratuitamente o previo pagamento di un importo che
non può superare quello versato dai cittadini nazionali per otte-
16
Per maggiori informazioni è possibile consultare http://www.
ec.europa,eu/youeeurope/nav/it/citizens/index.html
17
soggiornare all’estero
nere una carta d’identità.
18
L’Unione Europea da diversi anni finanzia programmi che facilitano
la mobilità giovanile. Di seguito una breve panoramica di quelli
attivi, con la possibilità di approfondire le informazioni su ciascuno
di essi consultando i relativi siti web.
Programma Gioventù
Il programma d’azione comunitaria Gioventù è stato istituito nel
2000 e comprende attività già previste da programmi precedenti,
quali “Gioventù per l’Europa” e “Servizio Volontario Europeo”.
Gioventù è un programma di educazione non formale e promuove progetti europei di mobilità giovanile internazionale di gruppo
e individuale, l’apprendimento interculturale e le iniziative locali dei
giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni.
I destinatari del programma sono i gruppi di giovani, le organizzazioni giovanili, gli animatori giovanili, le autorità locali, le organizzazioni operanti nel terzo settore, tutti coloro che lavorano con e
per i giovani.
Una delle priorità chiave per la Commissione Europea è permettere ai giovani con minori opportunità (ad esempio, i giovani disabili
o quelli provenienti da un ambiente svantaggiato sotto l’aspetto
culturale, geografico o socioeconomico) di usufruire delle iniziative
per la mobilità e l’educazione non formale promosse dal programma Gioventù.
Per il periodo di programmazione 2007-13 l’Unione Europea
conferma il programma, che si chiamerà Gioventù in azione, con
l’obiettivo di coinvolgere un numero ancora maggiore di ragazze e
ragazzi dei paesi europei.
Il Programma Gioventù prevede cinque azioni:
> Azione 1 - Scambi Gioventù per l’Europa.
Si tratta di progetti di mobilità di gruppo organizzati al di fuori
dei contesti di istruzione e formazione, progetti presentati da
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programmi europei per la mobilità giovanile
4. Programmi europei per la mobilità giovanile
programmi europei per la mobilità giovanile
organizzazioni /associazioni o direttamente da gruppi di giovani.
Questi scambi hanno una finalità e un valore pedagogico e di
apprendimento informale. Si dà la possibilità ai gruppi di giovani
di affrontare tematiche comuni e conoscere le reciproche culture. Gli scambi possono coinvolgere gruppi giovanili di due o
più paesi.
> Azione 2 - Servizio Volontario Europeo (SVE)
Nel quadro di questa azione i giovani possono trascorrere fino a
12 mesi all’estero come volontari per prestare aiuto in progetti
locali in una vasta gamma di settori: sociale, ecologico e ambientale, artistico e culturale, tecnologico, tempo libero, sport, etc.
> Azione 3 - Iniziative giovanili
Tramite questa azione i giovani possono ottenere un sostegno
finanziario per realizzare un progetto a livello locale che permetta loro di entrare in contatto con temi di comune interesse,
legati alle problematiche giovanili maggiormente sentite in Europa. L’azione intende offrire ai giovani la possibilità di esprimere il loro spirito di iniziativa e magari fornire ai volontari europei
un’opportunità concreta per sfruttare l’esperienza e le capacità
acquisite durate il SVE, organizzando iniziative sul proprio territorio.
A queste tre azioni direttamente indirizzate ai giovani, se ne aggiungono altre due rivolte a valorizzare sinergie tra programmi e
scambi di buone pratiche:
> Azione 4 - Azioni congiunte
Questa azione unisce i programmi sull’istruzione (SOCRATES),
la formazione professionale (LEONARDO DA VINCI) e GIOVENTU’. Offre sostegno ad iniziative che si basano sulla natura
complementare dei tre programmi.
> Azione 5 - Misure di sostegno
Le misure di sostegno sono di complemento alle azioni del
20
Per saperne di più consultare http://www.gioventuinazione.it il sito
ufficiale del programma Gioventù.
Programma Leonardo Da Vinci
Il Programma Leonardo da Vinci II (1 gennaio 2000 - 31 dicembre
2006) nasce dall’esperienza della precedente fase del Programma
(1995-1999) e offre la possibilità di compiere un’esperienza di formazione e lavoro in uno degli Stati membri dell’Unione Europea,
nonché in Islanda, Liechtenstein e Norvegia nell’ambito dell’accordo sullo Spazio Economico Europeo e nei Paesi associati al Programma: Estonia, Ungheria, Repubblica Slovacca, Lettonia, Polonia,
Bulgaria, Slovenia, Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Malta e Cipro.
Leonardo da Vinci sostiene progetti transnazionali di tirocini rivolti
a coloro che seguono una formazione professionale iniziale, agli
studenti universitari, ai laureati recenti, ai lavoratori e ai giovani
disponibili sul mercato del lavoro. Il Programma sostiene inoltre
scambi tra i responsabili della formazione e visite di studio.
I tirocini Leonardo da Vinci intendono migliorare le competenze e
l’occupabilità dei beneficiari attraverso esperienze di formazione e
lavoro presso un organismo di accoglienza in un altro paese.
I progetti di tirocinio si differenziano a seconda dell’utenza coinvolta, ossia:
• quelli rivolti a persone che seguono una formazione professionale
iniziale, in particolare i giovani, che si svolgono in imprese o in istituti di formazione professionale, per una durata variabile dalle tre
settimane ai nove mesi, e sono parte integrante del programma
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programmi europei per la mobilità giovanile
programma GIOVENTU’. Intendono consolidare e rafforzare i
risultati positivi ottenuti, continuare a incoraggiare lo sviluppo di
azioni innovative a livello comunitario e incoraggiare la qualità, in
particolare attraverso lo scambio di buone prassi e la formazione degli organizzatori per tutti gli aspetti legati alla dimensione
europea.
programmi europei per la mobilità giovanile
di formazione professionale seguito nel paese di provenienza;
• quelli rivolti a studenti iscritti presso istituti d’istruzione superiore,
compresi coloro che seguono un dottorato di ricerca, che si svolgono in imprese, e possono durare dai tre ai dodici mesi
• quelli rivolti ai giovani lavoratori, ai laureati recenti e ai giovani in
fase di inserimento nel mercato del lavoro, che si svolgono in imprese, per un periodo compreso tra i due e i dodici mesi.
Per partecipare è necessario rivolgersi alle organizzazioni che hanno avuto progetti approvati per realizzare azioni di mobilità e possedere la residenza in Italia; i cittadini italiani residenti in un altro
Stato europeo dovranno rivolgersi all’Agenzia nazionale dello Stato in cui risiedono (purché questo Stato aderisca al Programma).
Ciascun organismo preciserà nei bandi di selezione la durata degli
stages e i paesi di destinazione, insieme ai requisiti e alle date di
scadenza per la presentazione delle domande. Le aziende dove
svolgere i tirocini saranno individuate dagli organismi stessi, nell’ambito dei rispettivi accordi di cooperazione.
La partecipazione al Programma è gratuita, la borsa Leonardo da
Vinci rappresenta un contributo finanziario diretto per sostenere i
“costi di mobilità”: viaggio, assicurazione e soggiorno.
Per maggiori informazioni consultare http://www.programmaleonardo.net/
Programma Socrates
Il Programma Socrates contribuisce alla promozione di un’Europa
della conoscenza mediante lo sviluppo della dimensione europea
nel settore dell’istruzione e della formazione, promuovendo l’apprendimento lungo l’intero arco della vita. Più precisamente Socrates promuove l’apprendimento delle lingue, l’utilizzo delle nuove
tecnologie, incoraggia la mobilità e l’innovazione, favorisce la coo-
22
L’azione Erasmus, forse la più conosciuta tra gli studenti, permette
a studenti universitari di trascorrere un periodo di studio (da 3 a
12 mesi) presso un Istituto di Alta Formazione universitaria, garantendo la possibilità di seguire i corsi, di usufruire delle strutture
universitarie e di ottenere il riconoscimento degli esami sostenuti.
Possono richiedere la borsa di mobilità Socrates/Erasmus gli studenti iscritti a corsi di laurea, ad Accademie di Belle Arti, ISIA, Scuole
Superiori Interpreti e traduttori, Conservatori di Musica e laureati
iscritti a corsi di laurea di secondo livello, a Corsi di perfezionamento Dottorati di Ricerca.
Tra i requisiti richiesti: aver completato il primo anno del corso di
studi, avere una conoscenza adeguata della lingua del Paese ospitante, essere cittadini di un Paese della UE. Da tener presente che
le Università possono stabilire requisiti particolari relativi al merito
o al piano di studi.
Ogni anno, tra gennaio ed aprile ogni istituto universitario pubblica
il proprio bando con la data di scadenza entro la quale gli studenti devono presentare la propria candidatura. Per informazioni
è opportuno rivolgersi all’Ufficio Socrates/Erasmus della propria
Università.
Per ulteriori informazioni consultare http://www.bdp.it/socrates/
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programmi europei per la mobilità giovanile
perazione europea in tutti i settori dell’istruzione, in tutte le sedi
di apprendimento e ad ogni livello: dalla scuola dell’infanzia fino
all’università, senza tralasciare l’istruzione degli adulti.
Socrates raccoglie azioni diverse; tra queste, quelle che possono
portare in altri paesi giovani studenti sono: Comenius - opportunità per la scuola che riguardano l’apprendimento/insegnamento delle lingue straniere; Erasmus che favorisce la cooperazione
transnazionale e lo scambio di studenti e docenti delle Università;
Lingua che favorisce l’apprendimento delle lingue straniere.
programmi europei per la mobilità giovanile
E altro ancora... strutture e strumenti di sostegno ai
programmi
La struttura Eurodesk è stata realizzata all’interno del programma Gioventù per fornire informazioni sui programmi europei rivolti
ai giovani nei settori della cultura, della formazione, della mobilità
giovanile, dei diritti e del volontariato, con l’obiettivo di rendere
sempre più accessibile l’utilizzo delle opportunità offerte dai programmi stessi.
Gli sportelli Eurodesk rappresentano i primi punti di contatto per
chiunque ricerchi informazioni generali sui programmi della Comunità Europea per i giovani e tutti coloro che lavorano nel settore
giovanile.
http://www.eurodesk.it/
Il Portale europeo per i giovani ha lo scopo di fornire a un maggior numero possibile di giovani un accesso rapido e agevole alle
informazioni riguardanti l’Europa e la sfera della gioventù. L’obiettivo principale del portale è quello di accrescere la partecipazione
dei giovani alla vita pubblica e di contribuire alla loro cittadinanza
attiva.
http://www.europa.eu.int/youth/index_it.html
Erasmus Student Network - Rete europea di sviluppo e promozione di scambio tra studenti impegnati nell’Alta Formazione e
Università, opera in 28 Paesi e in 200 Istituti di Alta Formazione. Si
propone di aiutare gli studenti Erasmus nella risoluzione dei problemi pratici del loro soggiorno/studio presso un’Università stranera e di favorire la loro integrazione sociale e personale, garantendo
la reperibilità di informazioni sui piani di studio sfruttando l’esperienza di studenti “exErasmus”.
http://www.esn.org/
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Per chi sta cercando l’opportunità di trascorrere un periodo all’estero coniugando apprendimento delle lingue, crescita personale
e impegno sociale (e perché no divertimento...) un’esperienza di
volontariato internazionale potrebbe fare al caso proprio.
La motivazione che sta alla base è quella di destinare del tempo e
delle energie ad attività che portano beneficio ad altre persone o
ad altre comunità. Il volontariato all’estero consente di inserirsi nel
contesto locale e fa vivere in altro modo il soggiorno, l’apprendimento della lingua e il contatto con culture diverse dalla propria.
E’ possibile contare su varie soluzioni che richiedono impegno e
motivazione diverse:
• volontariato di breve periodo (campi di lavoro)
• volontariato di lungo periodo
• volontariato con il Programma Gioventù dell’UE (Servizio Volontario Europeo)
Volontariato di breve periodo - campi di lavoro
I campi di lavoro sono generalmente organizzati nei mesi estivi e
durano da un minimo di due settimane ad un massimo di quattro.
Si sviluppano attività nei settori della cooperazione, della pace, dell’ambiente, della cultura e dei servizi sociali.
Nella maggioranza dei casi ai partecipanti non sono richiesti requisiti particolari se non la conoscenza anche minima della lingua
inglese necessaria per comunicare con gli altri volontari, oltre ad
una buona motivazione. Generalmente per partecipare occorre
aver compiuto 18 anni (alcune associazioni organizzano campi anche per minorenni).
Solitamente è richiesta la sola quota di adesione e il viaggio è a carico del partecipante mentre vitto e alloggio sono forniti dall’ente
organizzatore.
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volontariato all’estero
5. Volontariato all’estero
volontariato all’estero
Alcune associazioni che organizzano campi di lavoro:
• WWF Italia – campi di lavoro volontario in Italia e all’estero http://www.wwf.it
• Legambiente – opportunità di volontariato nazionale ed internazionale – http://www.legambiente.eu
• Lunaria – campi di volontariato internazionale – http://www.lunaria.org
• Servizio Civile Internazionale (SCI) – campi di lavoro in Italia e
all’estero – http://www.sci-italia.it
• Youth Action for Peace Italia (YAP) – campi organizzati in tutto il
mondo – http://www.yap.it
• IBO Italia – campi di lavoro in tutto il mondo – http://www.
iboitalia.org
• AFSAI – campi di lavoro nel mondo - http://www.afsai.it/campi_lavoro.htm
• WWOOF – campi di lavoro in fattorie di coltivazione organica
– http://www.wwoof.it
• LIPU – volontariato in difesa dell’ambiente e degli animali selvatici - http://www.lipu.it/tu_volontario.htm
• OIKOS – campi di lavoro in Europa e nel mondo - http://www.
oikos.org/
• Kalat – campi internazionali di archeologia in Sicilia - http://www.
kalat.org/
• APARE – campi di lavoro per il recupero ambientale e del patrimonio artistico in Francia e Paesi del mediterraneo - http://
www.apare-gec.org/
• Associazione Italia Nicaragua – campi di lavoro in Nicaragua http://www.itanica.org/
• Greenvol – campi di lavoro in ambito ecologico e naturalistico
- http://www.greenvol.com/
• Terrapatria – campi di lavoro e progetti di volontariato n Africa
- http://www.terrapatria.org
• Australian trust for conservation volunteers – opportunità di
volontariato naturalistico in Australia - http://www.atcv.com.au/
volunteer/index.htm
26
È molto più impegnativo del campo di lavoro perché per un periodo che va dai 6 ai 18 mesi si segue il ritmo normale del lavoro;
inoltre, dato il forte coinvolgimento nell’ambiente di lavoro o nell’assistenza alle persone, il livello linguistico richiesto deve essere
per forza almeno medio. L’età deve essere superiore ai 18 anni ma
non c’è nessuno sbarramento in alto. Il volontario riceve di solito
vitto, alloggio e un piccolissimo rimborso per le spese personali.
Il volontariato in progetti di cooperazione allo sviluppo di alta rilevanza sociale richiede, generalmente, personale qualificato (infermieri, educatori, artigiani esperti che possano insegnare il mestiere,
agronomi...). Questi e molti alti profili sono indispensabili quando
da qualche parte del mondo ci sono situazioni d’emergenza oppure si mette in moto un programma di miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale.
I volontari “professionali” lavorano per varie istituzioni quali Unione
Europea, Nazioni Unite, per organizzazioni internazionali come la
Croce Rossa, per organizzazioni nazionali come la Caritas, per numerose organizzazioni non governative (ONG).
Esiste un numero infinito di ONG che lavorano per promuovere
e far rispettare i diritti e migliorare le condizioni delle popolazioni
nel mondo. Alcune sono molto conosciute (Amnesty International) altre hanno minore visibilità ma possono essere altrettanto
interessanti per chi sta cercando un’esperienza come volontario .
E’ forse superfluo aggiungere che queste organizzazioni accettano
persone che possono dimostrare una forte condivisione dei valori
e dei fini dell’organizzazione e privilegiano coloro che hanno svolto
attività di volontariato nel paese di origine. Non sempre è previsto
27
volontariato all’estero
Volontariato di lungo periodo
Il volontariato di lungo periodo fa riferimento a esperienze in un
contesto professionale (come in una casa di riposo per anziani,
in un centro per tossidipendenti oppure in un oasi naturale) o in
progetti di cooperazione allo sviluppo di alta rilevanza sociale.
volontariato all’estero
un rimborso perché come è noto, gli enti no profit hanno scarse
risorse.
Associazioni, organizzazioni e siti ufficiali che promuovono esperienze di volontariato:
• NAZIONI UNITE – sito ufficiale per volontariato http://www.
unv.org/
• UNOV - United Nations Online Volunteering - sito ufficile dell’Online volunteering (OV). Fornisce informazioni circa offerte di
volontariato (per varie qualifiche) presso agenzie ONU e organizzazioni del terzo settore. Esiste la possibilità di iscriversi con
il proprio curriculum vitae nella banca dati a disposizione http://
www.onlinevolunteering.org
• Organizzazioni non Governative – portale italiano delle organizzazioni per la cooperazione - http://www.cocis.it
• ACRA – organizzazione non governativa, vari progetti in tutto il
mondo http://www.acra.it/
• Amici dei Popoli (ADP) – organizzazione non governativa, vari
progetti http://www.volint.it/
• COSPE - organizzazione non governativa, vari progettihttp://
www.cospe.it
• COCIS – coordinamento di ONG http://www.cocis.it/
• Agenzia per il Volontariato in Inghilterra – in grado d’indirizzare chiunque voglia svolgere attività nel campo del volontariato
http://www.volunteering.org.uk/
• ICU Istituto per la Cooperazione Universitaria – opportunità di
volontariato internazionale http://www.icu.it/
• MINISTERO degli AFFARI ESTERI – presentazione delle opportunità di stage nelle organizzazioni internazionali http://www.
esteri.it/ita/4_28_64_267_191.asp
Servizio Volontario Europeo – SVE
Nell’ambito del Programma Gioventù dell’Unione Europea, il Servizio Volontario Europeo consente a un giovane di svolgere attività
di volontariato in un paese straniero per un periodo di tempo
28
Possono partecipare ad un progetto SVE tutti i giovani di età compresa tra i 18 e 25 anni. Non si richiedono titoli di studio né qualifiche particolari. La partecipazione al programma non presenta
costi per il candidato. Il volontario ha diritto alle spese di viaggio,
assicurazione, vitto, alloggio e una piccola indennità mensile. Talvolta è prevista anche una breve formazione linguistica nella lingua
del paese ospitante. Al termine dell’esperienza si riceve un attestato, comprovante la formazione ricevuta e l’attività svolta, che sarà
spendibile nello studio e nel lavoro.
Le attività di servizio volontario possono riguardare il settore dell’ambiente, delle arti e della cultura, rivolgersi a bambini, giovani o
anziani, o interessare il patrimonio culturale, gli sport e il tempo
libero.
Ogni progetto prevede tre soggetti: il volontario, l’organizzazione
d’invio e l’organizzazione di accoglienza.
Gli aspiranti volontari devono rivolgersi ad un’organizzazione di
invio che fornisce tutte le informazioni necessarie per accedere al
data base contenente tutti i progetti SVE tra cui scegliere quello
per cui candidarsi. L’organizzazione d’invio sostiene il volontario
nella preparazione al soggiorno all’estero e, una volta partito, mantiene i contatti con lui e con l’organizzazione ospitante.
L’organizzazione ospitante individua un tutor direttamente responsabile della formazione e del sostegno personale e linguistico
del volontario, al quale quest’ultimo potrà rivolgersi in caso di difficoltà.
Per partecipare ad un progetto SVE si può presentare domanda
tutto l’anno. Si deve però tener presente che le partenze avvengono fino a tre mesi dopo la presentazione delle domande. Molti
programmi hanno un andamento stagionale e le partenze avvengono solo in determinati periodi.
29
volontariato all’estero
limitato, normalmente compreso tra 6 e 12 mesi.
volontariato all’estero
Una parte delicata e che richiede del tempo è quella dell’individuazione del progetto “giusto” per il candidato volontario: in questo
senso l’organizzazione di invio mette in condizione l’aspirante di
compiere una ricerca attiva tra i progetti disponibili valutando situazioni, compiti, caratteristiche richieste per il singolo progetto e
aiutandolo a valutare se corrisponde alle proprie aspettative.
Per ulteriori informazioni consultare http://www.gioventu.it/
Organizzazioni accreditate per il Servizio Volontario
Europeo sul territorio
Informagiovani Comune di Firenze – Sportello Eurodesk
Via Alfani 54, 50122 Firenze
tel. 055 218310
eurodesk@comune.fi.it
http://www.comune.firenze.it/servizi_pubblici/giovani/sportello_
europeo.htm
Europe Direct - Comune di Firenze
Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria - 50122 Firenze
tel. 055 2616797 - 055 2616795
ipe@comune.firenze.it
http://www.europedirectfirenze.eu
Veb Accademia Europea
via S.Egidio 12 - 50122 Firenze
tel. 055 244200 fax 055 2345698
[email protected]
http://www.vebaccademia.it/
Associazione Culturale Eurotrain
Via S. Egidio, 12 - 50122 Firenze
tel. 055 244200 Fax 055 2345698
[email protected]
http://www.eutrain.org/
30
31
volontariato all’estero
ARCI Nuova Associazione - Comitato regionale Toscana
Piazza dei Ciompi, 11 - 50122 Firenze
tel. 055 26297231
[email protected]
http://www.arcitoscana.org/
32
Lo stage è un’esperienza che completa il percorso formativo o di
studio e offre la possibilità di orientarsi nel mondo del lavoro.
Il valore dello stage aumenta se fatto all’estero perché oltre all’acquisizione di nuove competenze professionali, si ha la possibilità di
imparare una lingua straniera e confrontarsi con culture diverse.
Lo stage in Europa offre la possibilità di lavorare:
• in aziende private, multinazionali o piccole e medie imprese
• nelle istituzioni europee e in altre organizzazioni governative internazionali
• in organizzazioni internazionali non governative.
La scelta dell’ambito in cui fare l’esperienza di tirocinio non può
essere dettata dal caso, ma deve essere fondata sulle proprie capacità, sul percorso formativo fatto, sulle aspettative professionali e
sulle caratteristiche del paese.
Quindi fare un tirocinio all’estero significa prepararsi ed organizzarsi molto in anticipo, magari anche seguendo un corso preliminare della lingua del paese in cui si intende recarsi.
E’ comunque necessario appoggiarsi ad un ente promotore, che
ha la funzione di pagare per il tirocinante gli oneri di assicurazione
prescritti dalla legge.
La maggior parte degli stage, non prevedono retribuzioni per il
lavoro svolto, alcune volte possono essere riconosciuti piccoli rimborsi spese per il viaggio, il vitto e l’alloggio, pertanto è necessario
valutare anche il lato economico nell’affrontare il periodo all’estero.
Infatti, a meno di partecipare ad alcuni progetti finanziati dall’Unione Europea, le aziende stipulano con l’ente promotore una convenzione in cui si impegnano a rispettare il progetto formativo
deciso (non sono cioè obbligate ad erogare un rimborso spese)
e l’ente promotore si impegna ad assicurare lo stagista contro gli
infortuni sul lavoro e per la responsabilità civile verso terzi.
Queste le possibilità per un’esperienza di tirocinio all’estero:
33
stage all’estero
6. Stage all’estero
stage all’estero
Stage in aziende
1. Il programma “Leonardo da Vinci” prevede borse di studio per
effettuare un tirocinio in azienda (spesso prevede anche la frequenza di un corso di lingua). Gli stage possono durare dai 3 ai
12 mesi, secondo l’utenza coinvolta. Per avere maggiori informazioni sulle modalità e sulle opportunità consultare le pagine
della guida che parlano del programma e il sito: http://www.
programmaleonardo.net
2. Molte grandi aziende, inserite nel web, dedicano una sezione alle
risorse umane nella quale è possibile rintracciare opportunità di
tirocini e proporre la propria candidatura.
Stage nelle Istituzioni Europee e altre Organizzazioni
Internazionali
Le Organizzazioni Internazionali si dividono in due gruppi: quelle governative, fondate previo accordo dei governi nazionali, quali
Unione Europea, Nazioni Unite, Banca Mondiale ecc... e quelle non
governative come Amnesty International, WWF, Greenpeace, Medici senza frontiere ecc.
Per accedere agli stages organizzati da questi Enti, è necessario partecipare alle selezioni tramite i bandi che periodicamente emettono; la concorrenza è molto elevata dal momento che ci si rivolge
ai cittadini europei e molte volte all’intero pianeta.
Per gli stages in queste organizzazioni, il più delle volte, sono disponibili borse di studio che difficilmente riescono a coprire tutte le
spese sostenute.
I bandi delle organizzazioni sono disponibili sui siti ufficiali delle
varie organizzazioni ed è possibile rintracciarli anche tramite altri
siti, di seguito elencati, che si occupano della formazione e dell’inserimento nel mondo del lavoro.
http://www.toscanaeuropa.it/opportunita/giovani/index.asp - le
opportunità per i giovani
http://www.europarl.europa.eu - i tirocini al Parlamento Europeo
http://curia..europa.eu/it/infosprat/stage.htm - offerte di tirocinio
alla Corte di Giustizia
34
Altro...
Se le soluzioni sopra prospettate non rispondono alle aspettative
è opportuno rivolgersi ad enti o associazioni in grado di orientare
ed aiutare a trovare la soluzione giusta. Di seguito sono elencate le
specifiche di questi Enti e Associazioni.
http://www.centrorisorse.org/ - il Centro Risorse Nazionale per
l’orientamento nel lavoro e nello studio
http://www.sportellostage.it/ - per proporre la tua candidatura,
cercare lo stage e tutte le informazioni utili
35
stage all’estero
http://www.eca.europa.eu - offerte di tirocinio alla Corte dei Conti
http://consilium.europa.eu - i tirocini al Consiglio dell’Unione Europea
http://www.cocis.it Organizzazioni non Governative – portale italiano delle organizzazioni per la cooperazione
http://www.acra.it/ ACRA – organizzazione non governativa, vari
progetti in tutto il mondo
http://www.volint.it/ Amici dei Popoli (ADP) – organizzazione non
governativa, vari progetti
http://www.cospe.it COSPE - organizzazione non governativa, vari
progetti
http://www.cocis.it/ COCIS – coordinamento di ong
http://www.esteri.it/ita/4_28_64_267_191.asp Ministero Affari
Esteri – presentazione delle opportunità di stage nelle organizzazioni internazionali
36
Il lavoro all’estero costituisce un’opportunità per crescere professionalmente e personalmente attraverso il confronto con altre culture. Vivere lontano dalla propria casa e dal proprio paese, capire
come si lavora in un altro Paese e cercare lavoro dove le condizioni sono più favorevoli, sono alcuni dei motivi che spingono ad
oltrepassare i confini nazionali. Inoltre dobbiamo considerare che
sono sempre più numerose le aziende che espandono le proprie
attività oltre i confini e che quindi richiedono personale in grado di
capire e soddisfare il fabbisogno di mercati e clienti diversi. Vantare
un’esperienza all’estero può dunque fare la differenza in una selezione tra un candidato e l’altro.
I vantaggi derivanti dal lavorare in altro paese sono stati sottolineati anche dalla Commissione europea che ha proclamato il 2006
il primo “Anno europeo” sulla mobilità professionale. L’iniziativa
mira proprio a sensibilizzare i cittadini sui benefici derivanti dall’acquisizione di nuove competenze ed esperienze. Per l’occasione è
stato inaugurato un sito per la ricerca di impiego che ha lo scopo
di fornire, in modo permanente, un accesso diretto ad offerte di
lavoro pubblicate dai servizi pubblici per l’occupazione:
http://europa.eu.int/comm/employment_social/workersmobility2006/index_it.htm
L’anno europeo della mobilità professionale intende promuovere
la conoscenza delle informazioni in grado di facilitare la mobilità
tra paesi.
Infatti, la libertà di lavoro all’interno dell’Unione Europea è un diritto: ogni cittadino ha la libertà di risiedere, lavorare, cercare un
impiego in qualsiasi stato membro senza dover chiedere un permesso di lavoro.
A seconda del periodo di permanenza è necessario, invece, richiedere una carta di soggiorno (vedere capitolo 3).
37
lavorare all’estero
7. Lavorare all’estero
lavorare all’estero
Il diritto generale che permette la libera circolazione dei lavoratori,
è al momento soggetto a restrizioni per i 10 paesi dell’allargamento, ad eccezione di Cipro e Malta. Per questo motivo è necessario
prendere contatto con l’ambasciata o il consolato del paese di
interesse per ottenere informazioni precise sulle procedure burocratiche da espletare prima della partenza.
Le offerte che vengono proposte sono numerose ma è necessario
fare una scelta ponderata a riguardo, ascoltando i propri bisogni e
analizzando le proprie capacità e competenze. Possedere un forte
spirito d’adattamento è fondamentale. Inoltre è consigliabile possedere una discreta padronanza della lingua, in vista ad esempio di un
colloquio di lavoro o dell’eventuale stesura di un curriculum.
Modelli di curricula sono scaricabili ai seguenti indirizzi:
http://www.lavoro.gov.it
http://www.solidarietasociale.gov.it
http://europass.cedefop.eu.int/europass/home/hornav/Downloads/EuropassCV/CVExamples/navigate.action
Prima di iniziare la ricerca di un lavoro, conviene approfondire la
conoscenza del mercato del lavoro dell’altro paese per verificare in
quali settori può offrire maggiori opportunità. Infatti è importante
sapere che in alcuni paesi il tasso di disoccupazione è molto alto,
di conseguenza possono aumentare le difficoltà di trovare lavoro nel proprio ambito di specializzazione, mentre possono esserci
maggiori opportunità nei settori legati alla stagionalità (turistico,
alberghiero o agricolo). A seconda del tipo di esperienza lavorativa
che stiamo cercando può essere opportuno sapere se la nostra
qualifica professionale o diploma sono riconosciuti.
Di seguito sono riportati gli indirizzi a cui è consigliabile rivolgersi
per approfondire questo aspetto:
38
Armanda Bianchi Conti - Ministero Coord. Politiche Comunitarie http://www.politichecomunitarie.it/DefaultDesktop.aspx?page=275
Presidenza Consiglio dei Ministri - Via Giardino Theodoli 66, 00186
Roma, tel. 06/67795322 - fax 06/67795295, e-mail: bianchiconti@
palazzochigi.it.
Cercare lavoro dall’Italia
La principale fonte di informazione istituzionale per il lavoro è il
portale Eures (EURopean Employment Service). Permette di avere l’accesso a vari annunci immessi dai datori di lavoro di tutta
Europa, oltre a fornire informazioni esaustive sulle condizioni di vita
e di lavoro nei paesi dell’UE. Le professionalità richieste dalla rete
Eures, sono molteplici, in genere relative a personale qualificato
con almeno un’esperienza lavorativa e una buona conoscenza della lingua del paese ospitante. Il servizio è attivo nelle lingue Inglese,
Francese o Tedesco ma è possibile accedere alla versione in lingua
italiana dal sito della Regione Toscana (fa eccezione il titolo dell’offerta, sempre in lingua).
Eures non svolge servizio di selezione dei curricula. Coloro che
sono interessati ad una offerta devono contattare direttamente
la persona indicata a margine dell’avviso oppure inviare il proprio
curriculum all’indirizzo indicato.
Il portale offre inoltre un sistema di autocandidatura che consente
di registrare on line il proprio CV con i dettagli del lavoro che
stiamo cercando. In questo modo è possibile essere contattati da
datori interessati al nostro profilo.
Per informazioni più dettagliate, ci si può rivolgere agli uffici per
l’impiego regionali o locali, che di solito dispongono di un consulente Eures specializzato nelle questioni di mobilità professionale.
In Toscana Eures ha un’articolazione territoriale con una rete di
39
lavorare all’estero
Cimea - http://www.cimea.it
Sito del Centro Informazione Mobilità Equivalenze Accademiche:
in home page si evidenzia il link diretto alla sezione “Riconoscimento”, con informazioni sul valore dei titoli di studio italiani all’estero
e viceversa.
lavorare all’estero
referenti operanti in ciascuna provincia a cui ci si può rivolgere
per ogni utile informazione. Le sedi più vicine al nostro territorio
sono:
Centro Impiego di Firenze - Quartiere
Via Cavour, 19r - Firenze
Centro Direzionale per l’Impiego
Via Nenni, 24 - Pisa
Centro per l’Impiego di Sinalunga
Via Trento, 229/B - Sinalunga (Siena)
Tel. 055 272031
oppure 055 2720335
Fax 055 2720321
Tel. 050-929734
Fax 050-9297735
Tel. 0577 634423
Fax 0577 634430
Una ulteriore opportunità è fornita dal servizio pubblico dell’occupazione del paese ospitante e, per chi cerca un lavoro temporaneo, dalle agenzie di lavoro interinale. Già da casa è possibile visitare i siti nazionali degli uffici del lavoro e delle agenzie e candidarsi
via internet. A titolo di esempio forniamo il riferimento di due delle
più grandi agenzie interinali diffuse a livello internazionale:
http://www.adecco.com e http://www.manpower.com dai quali si
possono ricavare gli indirizzi per singolo paese. Una alternativa è
usare un motore di ricerca come http://www.google.it e digitare la
parola chiave con cui queste agenzie vengono indicate (in inglese
“staffing services”- in francese “intérim”- in spagnolo “empresas de
trabajo temporal” – in tedesco “zeitarbeit”).
Per quanto riguarda il servizio pubblico, un elenco degli indirizzi è
consultabile ai seguenti links:
http://europa.eu.int/eures/main.jsp?catId=42&lang=it&acro=links
&orgTypeId=42&myOrgTypeId=1 (elenco delle amministrazioni
nazionali del lavoro)
40
Per chi desidera un aiuto nella ricerca di lavoro, può rivolgersi agli
Informagiovani, ai Centri per l’Impiego o ai Centri di Informazione sull’Unione Europea più vicini, indicati nella parte finale della
guida.
La ricerca sul posto
Per i più intraprendenti, la ricerca di lavoro può partire direttamente una volta arrivati sul posto. Prima di partire è utile raccogliere
informazioni riguardanti il paese di destinazione, in modo da reperire indirizzi ai quali rivolgersi una volta arrivati (consolato italiano,
istituti di cultura italiana, Informagiovani o servizi simili, uffici del
lavoro...).
Il primo passo da fare è quello di recarsi presso gli uffici del lavoro:
si chiamano ANPE in Francia, ARBEITSAMT in Austria e Germania,
BUREAU DE PLACEMENT in Belgio, JOBCENTER in Gran Bretagna. Come cittadini comunitari, si ha il diritto di usufruire dei
loro servizi. E’ possibile iscriversi alle liste di collocamento avendo
diritto alla stessa assistenza fornita ai disoccupati nazionali.
Anche le agenzie di lavoro interinali costituiscono un valido riferimento. Sono presenti ormai in molti paesi europei e offrono possibilità di lavoro a tempo determinato.
Per approfondire...
http://europa.eu.int/eures/home.jsp?lang=it portale europeo della
mobilità professionale con informazioni sulle offerte di lavoro e di
studio in Europa.
http://www.rete.toscana.it/sett/lavoro/eures/eures_bec.htm
sione italiana della banca dati Eures.
41
ver-
lavorare all’estero
http://europa.eu.int/eures/main.jsp?catId=42&lang=it&acro=links&
orgTypeId=42&myOrgTypeId=43 (elenco delle amministrazioni
locali del lavoro)
lavorare all’estero
http://www.rete.toscana.it/sett/lavoro/eures/eures_link.htm indica
una serie di link suddivisi per paese ai quali fare riferimento per la
ricerca di lavoro.
Lavoro stagionale
Il lavoro stagionale rappresenta una breve esperienza lavorativa
per acquisire un bagaglio di conoscenze utili per un futuro professionale, oltre , naturalmente, una prova di vita.
Le motivazioni che spingono tanti ragazzi a ricercare questo tipo
di esperienza sono legate alla voglia di apprendere una lingua straniera, magari coprendo le spese del soggiorno con un lavoretto.
In generale, l’esigenza dei giovani è quella di partire nel periodo
estivo sfruttando la pausa tra un anno scolastico e l’altro anche se
la richiesta di lavoro stagionale copre tutto l’anno.
Le opportunità sono di tipo diverso: si va dai campeggi ai parchi di
divertimento, dagli alberghi e ristoranti al catering, dall’agricoltura
ai villaggi turistici, dal noleggio auto ai supermercati, dalla fabbrica e
dalla casa di riposo fino alla nave da crociera.
I lavori possono riguardare profili senza qualifica oppure quelli per
cui è richiesta una preparazione professionale come ad esempio
il cuoco.
Ci preme sottolineare che è comunque necessario partire con una
discreta conoscenza della lingua del Paese dove si intende andare.
Infatti, non sempre è possibile lavorare e frequentare contemporaneamente un corso di lingua: spesso l’impegno lavorativo non
lascia molto tempo per altro. L’ideale sarebbe riuscire a trovare
un’occupazione part-time anche se ciò implica di dover contare su
finanze più consistenti al momento della partenza.
Come e dove cercare un lavoro stagionale
1. Eurosummerjobs
“Eurosummerjobs” è un sito internet, promosso dal Ministero del-
42
2. Eures
E’ la principale fonte istituzionale di informazione ed è stato già
segnalato per la ricerca di lavoro all’estero. Utile anche per la ricerca di lavoro stagionale, consultare http://europa.eu.int/eures/home.
jsp?lang=it
3. Centri per l’impiego
I centri per l’impiego dei singoli Paesi pubblicano nelle loro bacheche le offerte di lavoro anche di tipo stagionale alle quali gli
interessati possono rispondere. Gli indirizzi dei vari servizi pubblici
per l’impiego sono consultabili al seguente indirizzo:
http://europa.eu.int/eures/main.jsp?acro=links&orgTypeId=1&lang
=it
4. Enti Nazionali del Turismo
Questi enti rappresentano una risorsa di informazione importan-
43
lavorare all’estero
l’Educazione francese e da vari partner internazionali, che consente una rapida selezione di offerte di lavoro estivo in molti paesi
europei. Un agile motore di ricerca permette di consultare le opportunità disponibili scegliendo il settore e/o il paese prescelto. Le
offerte elencate contengono tutte le informazioni relative ai tipi di
attività proposte ed ai corrispondenti profili professionali richiesti,
nonché le modalità per contattare i possibili datori di lavoro. Offre
l’accesso a quasi 1000 opportunità di occupazione stagionale in
tutta Europa, ed è suddiviso nelle seguenti sezioni:
• I vostri diritti sul lavoro in ciascun paese;
• Guida pratica su come viaggiare nel paese di vostra scelta e
come trovare un alloggio durante il soggiorno;
• Chi può essere di aiuto: trovare gli indirizzi giusti.
Il data base viene messo on line ogni anno alla fine di marzo, in
occasione della “Fiera” annuale di orientamento di Parigi, e resta
visibile fino all’autunno.
“Eurosummerjobs” è disponibile in cinque lingue diverse (inglese,
francese, tedesco, italiano, spagnolo) all’indirizzo http://www.eurosummerjobs.com
lavorare all’estero
te per coloro che cercano un lavoro in ambito turistico. Possono
fornire indicazioni preziose su alberghi, parchi naturali e di divertimento, ristoranti e altre strutture operanti in questo settore alle
quali inviare lettere di autocandidatura.
http://franceguide.com/ (Ente Nazionale del Turismo francese)
http://www.vacanzeingermania.com/ (Ente Nazionale del Turismo
tedesco)
http://www.tourspain.es/ (Ente Nazionale del Turismo spagnolonon disponibile in lingua italiana)
http://www.visitbritain.com/vb3-it-it/ (Ente nazionale del Turismo
inglese)
5. Punti Informativi dedicati all’Europa
Per un aiuto nella ricerca di lavoro stagionale e per la stesura del
curriculum in lingua, è possibile rivolgersi agli sportelli informativi
presenti sul territorio di cui è disponibile un elenco nella parte
finale della guida.
6. Siti web con offerte di lavoro stagionale
http://www.anyworkanywhere.com sul sito si possono trovare offerte di lavoro e guide sul lavoro relative a vari paesi con riferimenti internet molto utili per la ricerca di opportunità lavorative.
http://www.summerjobs.com per offerte di lavoro stagionale in
tutto il mondo
http://www.jobs-in-europe.net fornisce una serie di links utili per
varie tipologie di lavoro in tutto il mondo
http://www.sun-job.com offerte di lavoro in Francia
http://www.pickingjobs.com per lavoro stagionale nell’agricoltura in
tutto il mondo
http://www.countryside-jobs.com/ lavoro nel settore ambientale
nel Regno Unito
http://www.livein-jobs.co.uk per lavoro stagionale nel Regno Unito
http://www.hotel-jobs.co.uk per lavoro stagionale nel Regno Unito
http://www.hfocus.com per offerte nel settore alberghiero in Ir-
44
45
lavorare all’estero
landa
http://www.animajobs.com offerte nel settore turistico in Spagna
http://www.turiempleo.com offerte nel settore turistico in Spagna
http://www.turijobs.com offerte nel settore turistico in Spagna
46
Il lavoro “alla pari” (au pair nel linguaggio internazionale) è uno dei
modi con i quali trascorrere un periodo all’estero: ormai è diffusissima presso molte famiglie l’abitudine di ospitare una ragazza straniera (più raramente un ragazzo...) offrendole vitto e alloggio, una
piccola paga settimanale e la possibilità di seguire un corso di lingua
in cambio di un aiuto nei lavori domestici e l’assistenza ai bambini.
Quello au pair non è quindi né un lavoro vero e proprio né un
soggiorno da ospiti ma si è piuttosto inseriti, per un periodo più o
meno lungo, all’interno del nucleo familiare.
Il soggiorno alla pari va preparato con cura, sia cercando tutte le
informazioni pratiche e di carattere normativo che regolamentano
la figura dell’au pair, sia riflettendo sulle proprie motivazioni e sulle
possibili responsabilità legate a questa esperienza. La motivazione
necessaria per la partenza non può essere esclusivamente l’apprendimento di una lingua straniera: l’amore per i bambini, l‘interesse a confrontarsi con abitudini e modi di vita altrui, la curiosità e
la voglia di scoprire un altro paese devono accompagnare la scelta
di una collocazione alla pari.
Alla pari nei Paesi dell’Unione Europea
Per quel che riguarda l’ambito europeo, il collocamento alla pari
è regolato dall’Accordo di Strasburgo del 1969, ratificato in Italia
nel 1973. Il documento definisce i diritti e i doveri della persona
collocata alla pari e della famiglia ospitante.
Secondo quanto stabilito, la persona alla pari riceve vitto, alloggio e,
per quanto possibile, una stanza individuale da parte della famiglia
ospitante, oltre ad un piccolo compenso economico (che varia da
paese a paese) in cambio di un aiuto nei lavori domestici ed eventualmente nell’assistenza dei bambini. In ogni caso la famiglia ospitante dovrà lasciare all’au pair il tempo sufficiente per seguire corsi
di lingua e per perfezionarsi sul piano culturale e professionale (gli
47
all’estero “au pair”
8. All’estero “au pair”
all’estero “au pair”
orari dei corsi dovranno essere concordati in anticipo).
Secondo il documento di Strasburgo, l’au pair è tenuto a lavorare
in famiglia per cinque ore al giorno con almeno un giorno intero di
riposo ogni settimana fra cui almeno una domenica al mese.
Esistono diverse formule di lavoro alla pari proposto in Europa. Le
principali sono tre:
• Au Demi pair: tre o quattro ore di lavoro al giorno e 2/3 sere di
baby-sitting a settimana. E’ offerta anche la formula Au Demi pair
Plus (quattro ore di lavoro al giorno, due sere di baby-sitting).
• Au Pair (tradizionale): cinque ore di lavoro al giorno e 2/3 sere
di baby-sitting alla settimana. Il tempo libero è solitamente di un
giorno intero a settimana, più 2 o 3 pomeriggi, 3 o 4 sere.
• Au Pair Plus - 35/40 ore di lavoro a settimana e 2/3 di babysitting.
Il compenso medio settimanale corrisposto dalla famiglia è pari a
50 - 65 euro, che diventano 75 - 80 euro per l’au pair plus.
Requisiti di accesso
Il collocamento alla pari è possibile per persone di età compresa
tra 17 (anche se per la maggior parte dei paesi l’età minima è fissata, per consuetudine, a 18 anni) e 28 anni. In casi particolari possono essere concesse deroghe dall’autorità competente del Paese di
soggiorno, solo per quel che riguarda il limite massimo di età.
In tutti i paesi europei, tranne in Austria, possono essere collocati
alla pari sia le ragazze sia i ragazzi (anche se le famiglie e le agenzie
hanno diritto di limitare la propria ricerca alle donne).
I paesi dove sono maggiori le probabilità di assunzione di candidati
maschili sono la Francia, i Paesi Bassi e i Paesi Scandinavi. In questi
casi è sempre richiesto al ragazzo au pair una permanenza minima
di sei mesi (sono quindi escluse le sistemazioni estive).
La conoscenza della lingua del Paese ospitante deve essere almeno basilare al fine di poter stabilire una comunicazione di base con
la famiglia.
48
In genere le famiglie ospitanti richiedono un soggiorno minimo di
6/9/12 mesi, normalmente in corrispondenza dell’anno scolastico,
oppure a partire da gennaio; è possibile partire anche in un altro
periodo dell’anno, sempre che si possa rimanere almeno sei mesi.
Soggiorni più brevi (2/3/4 mesi) sono possibili nel periodo estivo
oppure da agosto/settembre a Natale; sono rivolti principalmente
a ragazze e per la maggior parte si svolgono in Gran Bretagna e
Irlanda, con l’abbinamento ad un corso di lingua.
Anche in Francia, Spagna, Grecia, Germania e Austria sono spesso
accettati soggiorni alla pari per periodi brevi, comunque non inferiori a 3 mesi. Per gli altri paesi le possibilità di collocazioni alla pari
estive sono rare.
Se gravi circostanze lo richiedono è possibile interrompere immediatamente il rapporto di lavoro, mentre, negli altri casi, serve un
preavviso di due settimane.
La frequenza a corsi di lingua rimane a discrezione dell’au pair;
in alcuni programmi offerti da agenzie private si possono trovare
abbinati corso di lingua (in orario pomeridiano o serale) e lavoro
alla pari.
I costi relativi all’iscrizione ed alla frequenza sono sempre a carico
dell’au pair.
Modalità di accesso
Le vie per accedere ad un soggiorno alla pari sono essenzialmente:
• fare una ricerca attraverso siti internet privati che pubblicano
direttamente le inserzioni delle famiglie ospitanti o banche dati
di incontro domanda offerta. Un elenco di tali siti può essere
consultato utilizzando il portale dell’Unione Europea rivolto alla
49
all’estero “au pair”
Inoltre, quasi tutte le famiglie preferiscono ospitare au pair, non
fumatori/fumatrici, che abbiano la patente di guida e che abbiano
già avuto precedentemente esperienze positive nell’assistenza ai
bambini.
all’estero “au pair”
Gioventù: http://europa.eu.int/youth/working/au_pair/index_eu_
it_html
• una possibilità è quella di rivolgersi agli sportelli EURES - European Employment Services, servizi pubblici diffusi su tutto il territorio dei paesi dell’Unione Europea. Sul sito (alla pagina http://
www.eures-jobs.com/jobs/en/jobs.jsp) è consultabile la banca
dati Eures delle offerte di lavoro disponibili in uno dei Paesi dello Spazio Economico Europeo (la ricerca può essere impostata
inserendo nel campo Keywords le parole au pair)
• altra possibilità quella di rivolgersi ad una delle molte agenzie che
si occupano di “soggiorni alla pari”(alla fine del capitolo alcune
delle principali agenzie in Italia). Servirsi di un’agenzia che funge
da intermediario presenta vantaggi e svantaggi. L’agenzia ha un
costo, però evita una serie di spiacevoli sorprese: innanzi tutto
perché la famiglia firma un contratto e poi perché l’agenzia offre
assistenza in caso di bisogno durante il soggiorno. Le agenzie
di lavoro alla pari normalmente richiedono la compilazione di
un modulo di iscrizione e la compilazione della ‘dear family letter’ redatta in lingua (del paese ospitante) dall’aspirante au pair
ed indirizzata ad una ipotetica futura famiglia ospitante (con gli
interessi personali, gli studi compiuti e le ragioni per le quali s’intende vivere un’esperienza come au pair in un Paese diverso dal
proprio).
Spese di viaggio
Da ricordare che le spese di viaggio andata e ritorno e di spostamenti nel paese di destinazione sono sempre a carico dell’au pair.
Documenti richiesti
E’ necessario documentare lo stato di buona salute con un certificato medico rilasciato non più di tre mesi prima dell’inserimento
in famiglia . Per quel che riguarda l’assistenza medica, nei Paesi dell’Unione Europea essa è garantita e spesso gratuita; è necessario
portare con sé l’apposita tessera europea di assicurazione malattia,
50
Alla pari nei Paesi che non appartengono all’Unione
Europea
Per lavorare alla pari nei paesi che non appartengono all’Unione
Europea occorre ottenere un permesso di lavoro.
In Europa la Svizzera, non appartenendo alla UE, richiede, con regole diverse da Cantone a Cantone, il permesso di lavoro; il Paese
accoglie solo au pair di sesso femminile che dovranno accettare di
lavorare per minimo 11 mesi.
Al di fuori dell’Europa una meta molto ambita per i candidati au
pair sono gli Stati Uniti. Le caratteristiche della collocazione alla
pari negli USA sono diverse da quelle previste nell’ambito europeo. Nel dettaglio:
> negli Stati Uniti il lavoro alla pari consiste soprattutto nel babysitting.
All’arrivo chi presta l’attività lavorativa firma un accordo con la
famiglia nel quale si impegna a prestare servizio per un massimo
di 45 ore settimanali suddivise su non più di cinque giorni e
mezzo. Il pocket money settimanale è di circa 140 dollari.
> Relativamente all’età il collocamento alla pari si rivolge a ragazze
tra 18 e 25 anni, con possibilità di deroga solo per l’età massima
(solo partecipanti di sesso femminile).
> Viene richiesta una conoscenza discreta della lingua inglese e
viene richiesto il possesso della patente di guida da almeno sei
mesi, il possesso di un diploma di scuola media superiore, una
precedente esperienza come baby sitter e non essere fumatrici.
> Il collocamento alla pari negli Stati Uniti dura inderogabilmente
almeno 12 mesi e prevede di rimanere in famiglia per la maggior
parte del tempo, comprese le vacanze. Al termine dell’anno di
collocamento è possibile estendere la permanenza negli Stati
Uniti per motivi turistici per un ulteriore mese, a spese del partecipante.
> E’ obbligatoria la frequenza ad un corso di lingua inglese di minimo tre ore a settimana presso college locali; le spese sono
51
all’estero “au pair”
distribuita recentemente dalla Regione di residenza o da richiedere
alla propria Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.).
all’estero “au pair”
a carico della famiglia ospitante, così come il viaggio aereo di
andata e ritorno (da New York), le spese per i trasporti per e
dalla scuola.
> Per essere collocati alla pari ci si può rivolgere ad associazioni
ed agenzie che, dietro versamento di una quota d’iscrizione e
contributo spese (solitamente viene richiesto un contributo di
500 dollari circa per la copertura parziale di tutte le spese amministrative), trovano la famiglia presso cui alloggiare ed assistono
in loco.
Documenti richiesti
Le agenzie di lavoro alla pari richiedono la compilazione di un modulo di iscrizione, un certificato medico (rilasciato non oltre tre
mesi prima dell’inserimento in famiglia ), la ‘dear family letter’ redatta in lingua inglese dall’aspirante au pair .
Per entrare negli Stati come lavoratrice au-pair occorre essere in
possesso del visto J-1, rilasciato dal governo statunitense solo alle
agenzie autorizzate, che dovranno sempre prevedere, nella quota
del soggiorno, anche le spese per le pratiche del visto.
Sono a carico dell’agenzia anche i costi dell’assicurazione medica
obbligatoria, valida per tutta la durata del soggiorno.
Alcune agenzie in Italia che organizzano soggiorni au pair:
AU PAIR INTERNATIONAL
Via Santo Stefano, 32 - 40125 BOLOGNA
Telefono 051/2675750 fax 051/236594
http://www.au-pair-international.com
[email protected]
SOGGIORNI ALL’ESTERO PER LA GIOVENTÙ’
Via Fatebenefratelli, 16 - 20121 MILANO
Telefono fax 02/7530061
[email protected]
52
Via XX Settembre 2/44 - 16121 GENOVA
Telefono 010/583020 fax 010/583092
http://www.arceaupair.it
MB ASSOCIAZIONE SCAMBI CULTURALI
Via San Biagio n.13 - 35121 PADOVA
Telefono 049 8755297 fax 049 664186
http://www.mbscambi.com
INTERMEDIATE
Via Bramante 13 - 00153 Roma
Telefono 06/5747444 – 57300683 fax 06/57300574
http://www.intermediateonline.com
HOLIDAYS EMPIRE
Via Cavour 44 - 00184 Roma
Telefono 06/4874820 fax 06/4874902
http://www.soggiornistudio.com
EUROEDUCA
P.zza S. Alessandro n.2 - 20123 Milano
Telefono 02 89013014
http://www.euroeduca.it
INTERCULTURA
Corso Vittorio Emanuele II, n.187 - 00186 Roma
Telefono 06/6877241 fax 06 68804224
http://www.intercultura.it
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all’estero “au pair”
A.R.C.E. Attività relazioni culturali con l’estero
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L’espressione più immediata che identifica un popolo è la sua lingua e i 25 stati membri dell’Unione Europea rappresentano altrettante lingue nazionali.
Sappiamo che le più conosciute sono l’inglese, il tedesco, il francese, l’italiano e lo spagnolo.
Ormai nel nostro paese l’approccio ad una lingua straniera avviene
già dalle elementari e questa conoscenza prosegue per tutti i gradi
dell’istruzione secondaria italiana.
Conoscere altre lingue, oltre la nostra, è diventato non solo una
marcia in più per viaggiare e lavorare ma è anche e soprattutto,
una condizione necessaria per comunicare in una Europa che conta mezzo miliardo di cittadini.
Parlare e capire altre lingue è una capacità molto ricercata nel
mondo del lavoro sia in Italia che all’estero, infatti se pensate all’economia della nostra Regione, questa si fonda sul turismo, sull’esportazione della cultura toscana, sulle piccole e medie imprese
che scambiano con l’estero.
Approfondire le lingue oltre i propri percorsi formativi, sia in vista
dell’ingresso nel mondo del lavoro che degli studi universitari, o per
arricchire la propria cultura, significa programmare vacanze studio
all’estero o frequentare corsi in Italia.
Sicuramente seguire corsi di lingua in Italia è proficuo e meno
costoso che andare qualche settimana in una città estera, tuttavia
l’esperienza all’estero ha un valore aggiunto che non è riconducibile alle certificazioni...
Il periodo al termine della scuola superiore è particolarmente
adatto a questo approfondimento delle lingue straniere. Infatti può
non essere troppo gravoso frequentare un corso di lingua extra
scolastico qualche pomeriggio a settimana e magari ottenere una
certificazione riconosciuta a livello internazionale, e le lunghe vacanze estive potrebbero essere in parte investite in esperienze di
studio e divertimento in una città straniera.
Molte scuole europee offrono opportunità di seguire corsi di lingue e sono esperte nell’accoglienza e nell’integrazione degli stu-
55
corsi di lingue
9. Corsi di lingue
corsi di lingue
denti.
Un aspetto da tenere in considerazione sono i riconoscimenti linguistici internazionali che si possono raggiungere attraverso il superamento dell’apposito esame. Infatti molti paesi hanno approntato
delle certificazione linguistiche, riconosciute a livello internazionale,
che attestano il livello della conoscenza della lingua.
Di seguito sono state approntate due tabelle che illustrano per
ogni paese le tipologie di certificazioni linguistiche rilasciate2 e gli
istituti a cui rivolgersi per frequentare i corsi sia all’estero che in
Italia.
Tabella 1 – Certificazioni linguistiche per Paese
Stato
Regno Unito
Tipologia
di Certificazine
Modalità di conseguimento
KET – UCLES3 (A2)
Si articola in 3 prove: lettura e scrittura, prova di ascolto, prova di conversazione.
PET– UCLES (B2)
Si articola in tre prove: lettura e
scrittura, prova di ascolto e prova di
conversazione.
FCE – UCLES (B2)
Si articola in 5 prove: comprensione alla lettura, composizione di due
brani, uso dell’inglese per conoscenze grammaticali e lessicali, comprensione all’ascolto, colloquio.
CAE – UCLES (C1)
Si articola in 5 prove: lettura di testi,
scrittura di brani, capacità d’uso della
lingua, prova di ascolto e comprensione, prova di capacità linguistica.
2 Per omologare l’accertamento delle competenze linguistiche è stato definito, dal Consiglio d’Europa,
uno schema comune su livelli:
livello avanzato: C2 e C1;
livello intermedio: B2 e B1;
livello elementare: A2 e A1;
3 University of Cambrige Local Examinations Syndicate, Ente certificatore della lingua inglese riconosciuto.
56
Tipologia
di Certificazine
Modalità di conseguimento
CPE – UCLES (C2)
Si articola in 5 prove: comprensione alla lettura, composizione di due
brani, uso della lingua inglese, comprensione all’ascolto, colloquio.
ESOL – City & Guilds L’esame consiste nella redazione di
Pitman4 (C2, C1, B2, B1, un brano e nella comprensione di
A2, A1)
un testo orale.
Francia
GESE ESOL GRADE dal
1° al 12° - Trinity College London (C2, C1, B2,
B1, A2, A1)
I 12 gradi del corso corrispondono
ad altrettanti esami, che accertano
i vari stadi della conoscenza della
lingua.
INTEGRATED SKILLS
EXAMINATIONS
IN
ENGLISH ISE ESOL, I, II,
III - Trinity College London5 (C2, C1, B2, B1, A2,
A1)
I 3 gradi di questi esami sono composti da tre parti che è necessario
superare per ottenere la certificazione.
DELF (1° grado che
corrisponde ai livelli A2
e A1; il 2° grado corrisponde al livello B2)
Il conseguimento del DELF di 1° livello si ottiene con il superamento
di 4 unità, il 2° livello è costituito da
2 unità.
DALF (composto da 4 L’accesso al DALF è necessario aver
unità è un perfeziona- conseguito i due livelli del DELF.
mento mirato agli studi
universitari e corrisponde ai livelli C2 e C1)
Spagna
Certificado
inicial de espanol
Si articola in 5 prove: comprensione
della lettura, prova scritta, prova di
ascolto, prova di grammatica e lessico, prova orale.
Diploma basico
de espanol
Si articola in 5 prove: comprensione
della lettura, prova scritta, prova di
ascolto, prova di grammatica e lessico, prova orale.
4 City & Guilds Pitman, Ente certificatore della lingua inglese riconosciuto.
5 Trinity College London, Ente certificatore della lingua inglese riconosciuto.
57
corsi di lingue
Stato
corsi di lingue
Stato
Tipologia
di Certificazine
Modalità di conseguimento
Diploma superior de Si aricola in 5 prove: comprensione
espanol
della lettura, prova scritta, prova di
ascolto, prova di grammatica e lessico, prova orale.
Germania
Start deutsch 1 e 2 –
Goethe Institut (A1, A2)
ZD – Goethe Institut
(B1)
ZDFB – Goethe Institut
(B2)
ZMP – Goethe Institut
(C1)
ZOP – Goethe Institut
(C2)
Nella tabella seguente sono elencati i siti nei quali puoi trovare
informazioni sui corsi, dove seguirli, sui prezzi, sulla possibilità di seguire i corsi in Italia e nei paesi madrelingua, conseguire i certificati,
e informazioni varie.
Tabella 2 – I corsi di lingua in Italia e all’Estero
Stato
Corsi in Italia
Corsi all’Estero
Regno Unito
http://www.britishinstitute.it http://www.britishcouncil.org
Francia
http://www.france-italia.it/ http://www.france-italia.it/inindex.php?lingua=it&menu dex.php?lingua=it&menu=3&c
ont=541&citta=Firenze
=3&citta=Firenze
Spagna
http://milan.cervantes.es/
http://www.cervantes.es/
http://www.goethe.de/ins/it/ http://www.goethe.de/ins/de/
itindex.htm
gen/itindex.htm
Germania
http://www.goethe.de/ins/it/
rom/itindex.htm
58
http://www.euroeducation.net - una guida per studiare in Europa
http://www.europa-pages.com/index.html - per imparare le lingue
all’estero
http://www.language-learning.net/start_2_6.html - per scegliere il
corso di lingua secondo le tue esigenze
http://europa.eu.int/comm/education/policies/lang/languages/index_it.html il portale del multilinguismo
http://www.comune.firenze.it/servizi_pubblici/giovani/lingue.htm
alcune utili informazioni per seguire corsi di lingua all’estero
59
corsi di lingue
Altri siti utili che hanno ad oggetto le lingue sono:
60
Un’ulteriore stimolo per chi sta pensando all’opportunità di vivere
un’esperienza all’estero può arrivare dalla lettura delle testimonianze di ragazze e ragazzi del nostro territorio che hanno partecipato a programmi di mobilità. Dalle loro parole, meglio che da
ogni altra pagina della guida, emerge la ricchezza, il valore, il senso
della scelta di partire ....
“Federica racconta...”
“Il mio nome è Federica e ho partecipato ad un progetto “Animare in Europa” all’interno del Programma Leonardo da Vinci, organizzato da Veb Accademia Europea.
Il progetto prevedeva un’esperienza di stage nel sociale o meglio
in quei lavori dove l’educatore interagisce con i giovani, crea attività
per loro, educa, diverte in modo finalizzato. La sede del tirocinio
era Brema, in Germania, e la durata di tre mesi.
Il primo mese abbiamo frequentato un corso di tedesco, tutte le
mattine dalle 9.00 alle 13.00. Il corso era diviso in 2 Livelli, uno
principiati e uno avanzati. Secondo il mio punto di vista era ben organizzato per poter iniziare o migliorare il livello della conoscenza
del tedesco.
Dopo il primo mese abbiamo fatto dei colloqui con il nostro coordinatore, che ci ha seguito per tutto il periodo del progetto, per capire insieme quello che volevamo fare, valutare le nostre possibilità,
abilità linguistiche, esperienze avute e trovare conseguentemente
un posto di lavoro che naturalmente non fosse estraneo ai criteri
del progetto stesso a cui partecipavamo.
Quindi dopo la valutazione mi è stato assegnato un bello stage.
Ho lavorato per 2 mesi all’Universum Science Center di Brema,
un grande museo dove adulti, ragazzi, adolescenti si recano in visita
per imparare i principi che stanno alla base della scienza.
Il mio compito era quello di interagire con i visitatori del museo,
se qualcuno aveva domande su perché un fenomeno accadeva io
dovevo aiutarlo a capire e spiegargli, in modo semplice! il principio
alla base del fenomeno.
61
testimonianze di chi è partito
10. Testimonianze di chi è partito...
testimonianze di chi è partito
Alla fine del mio stage ho avuto anche la possibilità di fare esperienza negli uffici, per capire come erano organizzati i gruppi di
lavoro, il modo in cui facevano promozione nelle scuole, con quale
criterio organizzavano un percorso educativo...
L’esperienza ha avuto per me molto valore, perché mi ha permesso di rompere il ghiaccio con una lingua difficile, e questo rappresentava il mio primo obiettivo, ma anche di fare una esperienza di
lavoro, capire il sistema tedesco, la loro cultura, avere la possibilità
di inserirmi un ambiente sociale.
Posso dire che io sono stata fortunata, so da altri che può accadere
di trovarsi in sistemazioni un po’ scadenti, con coordinatori che
non seguono il gruppo o non ascoltano l’esigenze dei partecipanti;
questa “incognita” , quando si presenta, può far capire che la vita
lavorativa e non solo quella, non sempre fila liscia...
Un mio consiglio? Andate a scoprire un’altra realtà con la voglia e
la curiosità di conoscere nuove persone, situazioni, cose ... e sicuramente tutto quello che raccoglierete non sarà che positivo!”
“Mirco racconta...”
Mirco si è laureato in Scienze Politiche a Siena. Ha frequentato il
Master per “Progettisti in interventi di cooperazione decentrata”
che è stato il trampolino di lancio per entrare nel mondo della
cooperazione e delle ONG. Il suo lavoro, ad oggi, si è svolto principalmente in Argentina e in varie città della Bosnia.
“Il mio lavoro consiste nel recarsi personalmente sul posto per
esaminare le realtà locali e le connesse problematiche al fine di
elaborare un progetto di sviluppo più consono alla situazione reale
del paese. Adesso mi occupo della gestione del progetto cioè del
coordinamento delle varie attività sul territorio.
Le esperienze maturate sono state un’occasione per vivere in prima persona la multiculturalità, per entrare in contatto con diversi
modi di pensare e di essere, per stabilire relazioni con la popolazione locale. Per sostenere queste esperienze sono necessarie alcune
caratteristiche: la capacità di adattamento, di mettersi in gioco continuamente, la disponibilità di stare lontani dal proprio territorio.
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“Giuseppe racconta...”
“Era da tempo che sentivo parlare della possibilità di partecipare
al progetto Erasmus, progetto per la mobilità studentesca in sedi
di università partner in Europa. Ogni volta che ascoltavo qualcuno
che aveva provato quella esperienza mi affascinava vedere come
brillavano gli occhi nei loro racconti. Così ho deciso di partire nel
Gennaio 2005 per trascorrere 6 mesi lontano da casa a Ostersund, una sede universitaria svedese.
L’esperienza è stata indimenticabile: la possibilità di incontrare persone da tutte le parti del mondo con cui scambiare idee e pezzi
di vita, conoscere altri modi di pensare, sentire lo spirito di gruppo e di amicizia...tutti attimi che rimarranno nella mia memoria in
maniera indelebile. La sensazione di libertà, il vedere e vivere posti
nuovi, il sentirsi cittadini del mondo sono sensazioni che hanno accompagnato il mio periodo in Scandinavia e il tempo è realmente
volato via veloce.
Ma l’Erasmus non è solo questo, è anche la possibilità di crescere
mentalmente e culturalmente entrando in contatto con sistemi
socio-economici di paesi estremamente diversi dal nostro.
Inoltre è un’opportunità per imparare o affinare una lingua straniera, che nel mondo dinamico e globalizzato di oggi è di fondamentale importanza sia nei rapporti interpersonali che in prospettive
lavorative.
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testimonianze di chi è partito
Si tratta di una crescita formativa continua sia dal punto di vista
professionale che dal punto di vista personale poiché lo scambio
arricchisce molto sotto tutti i punti di vista.
Indubbiamente questo tipo di esperienza dà una grande soddisfazione poiché senti di partecipare attivamente ai cambiamenti del
paese in cui ti trovi.
Consiglio a tutti i giovani un periodo all’estero, anche a coloro che
non intendono fare dell’attività di cooperazione internazionale il
proprio obiettivo professionale: stare alcuni mesi fuori dalla propria realtà locale rappresenta un’opportunità per fare esperienze
di tipo diverso, per crescere e aprirsi più strade, per orientarsi
verso scelte future.”
testimonianze di chi è partito
Oggi, raccontando questa esperienza, gli occhi brillano a me, e
consiglio vivamente a tutti coloro che ne hanno la possibilità, di
partire e vivere a pieno tutto ciò che di meraviglioso potrà loro
accadere.”
“Marcella racconta”
Marcella è laureata in Scienze dell’Educazione e ha partecipato a
due scambi internazionali ed un campo di lavoro in periodi diversi
della sua formazione.
“Ho cominciato a conoscere realtà diverse da quella italiana alla
fine della scuola superiore quando sono partita per un campo di
lavoro in Portogallo. L’esperienza mi è talmente piaciuta che anche
negli studi universitari ho deciso di approfondire la conoscenza sia
della lingua che della cultura portoghese, così quando ho visto un
annuncio affisso all’università nel quale si prospettava l’opportunità
di fare uno scambio bilaterale Italia – Portogallo, all’interno del
Programma Gioventù, sul tema dei giovani e dei mezzi di comunicazione ho contattato l’associazione organizzatrice e dopo un
colloquio sono partita.
Sono stati 10 giorni molto interessati, abbiamo visitato le strutture
che lavorano nell’ambito della comunicazione ed ho partecipato a
dei workshop.
L’altra esperienza di scambio è avvenuta in Bulgaria ed aveva come
tema la devianza giovanile e il razzismo.
Tutte queste esperienze mi hanno arricchita sotto molti aspetti,
non solo per le conoscenze acquisite grazie ai temi affrontati negli scambi, ma anche e soprattutto per le diverse culture con cui
si convive per tutta la durata dello scambio. Un consiglio che mi
sento di dare a coloro che intendono partire per un’esperienza
all’estero è quello di curare a fondo il lavoro precedente alla partenza, così da rendere più fruttuosi possibili i giorni che passerete
all’estero ”
“Claudia racconta”
“E’ stata la voglia di imparare bene un’altra lingua che mi ha spinto
64
65
testimonianze di chi è partito
ad andare un mese in Inghilterra, dopo il primo anno di università.
In realtà dietro a questa motivazione se ne nascondono altre che
tuttora continuano a stimolarmi e a decidere i passi della mia vita.
Era ed è la voglia di conoscere la varietà del mondo che mi spinge
a partire, la voglia di vedere con i miei occhi che il mondo non si
ferma nel paese di 15000 abitanti in cui vivo da 23 anni, la necessità
di respirare aria nuova, di confrontarmi con realtà, modi di vivere e
comportamenti diversi che solo uscendo dal proprio paese e dalla
propria nazione può essere soddisfatta.
Dopo il primo mese in Inghilterra, contornata da studenti di tutto il mondo, sono tornata ancora più convinta di ripartire prima
possibile. E l’occasione di giocare la carta dell’Erasmus era perfetta
per le mie esigenze. Così dopo due anni me ne sono andata sei
mesi a Barcellona. Dire che gli esami sono stati secondari è dire
poco, perché quello che affascina dell’Erasmus è la libertà di vivere
l’università e la vita in generale in una città che non ha niente a che
vedere con la realtà da cui arrivavo. Ogni giorno mi prospettava la
possibilità di conoscere gente nuova, con cui magari scambiare poche parole e qualche sguardo ma è come se in quel preciso istante
il mio piccolo mondo si affacciasse ad una finestra che guardava
lontano... e inevitabilmente da quell’esperienza semplice e breve
ne uscivo sicuramente arricchita. E’ una fiera di colori e profumi
diversi che si susseguono incessantemente e chi, come me, ne rimane ammaliato non può che cogliere il meglio di questa giostra.
Sono anche le difficoltà che ti aprono la mente... non è tutto facile
e scontato. Cercare casa, scoprire la città oltre i soliti luoghi turistici,
entrare nel vivo di quel mondo senza rimanere un estraneo non è
immediato e nessuno regala niente. Ma anche da questo aspetto si
impara molto. Niente cade dal cielo, tanto meno lontano da casa e
dalla tua cerchia fidata di amici.
Lo scorso anno mi sono resa conto ancora di più di quanto sia
stato utile partire. A Barcellona sono andata con un’amica che
aveva vinto la borsa di studio con me. L’ultimo viaggio invece ho
preferito farlo da sola: sono andata in Irlanda. Questa volta senza
programmare niente, ma con una gran voglia di scoprire il paese
e di arrangiarmi da sola. Ancora una volta sono tornata sprizzante
testimonianze di chi è partito
di gioia perché mai come prima mi sono sentita indipendente. Ho
incontrato una ragazza spagnola che tuttora vedo e sento e con
cui ho stretto un legame fortissimo. In più mi sono arrangiata trovando un lavoretto part-time che mi permetteva di viaggiare per
l’Irlanda. Devo dire che ho conosciuto tante persone, anche italiani
che mi hanno arricchito e dato tanto affetto. Quando si parte soli
è bello vedere che in pochi giorni la necessità di legare con le persone ti spinge a crearti una sorta di famiglia allargata. Non credevo
che le cose potessero andare così e anche considerate le difficoltà
incontrate, un’esperienza del genere non la sostituirei con niente
al mondo. Il punto è che ancora non mi sento sazia di viaggi né di
colori e profumi nuovi, quindi so per certo che la mia lista di paesi
e popoli da scoprire in Europa e fuori aumenterà!”
“Sandra racconta ...”
“La mia esperienza di mobilità consiste in due mesi trascorsi in
Scozia la scorsa estate. Partire rappresentava per me un’occasione
per perfezionare l’inglese, ma dietro a questo c’erano altre motivazioni che mi spingevano a farlo. Sono partita infatti con l’intenzione
di lavorare, disposta a fare qualsiasi cosa, avendo trovato l’alloggio
nel campus universitario da casa, ma con la consapevolezza di non
potermelo permettere se non avessi trovato un lavoro.
Devo dire che la fortuna mi ha assistita, perché già dal primo giorno, andando a cercare qualcosa per pranzo, mi sono fermata a
parlare col gestore del bar del campus che, avendo bisogno di
personale, mi ha subito offerto un posto.
E’ difficile descrivere un’esperienza così bella e importante in poche righe, quello che posso dire però è che tutto questo è stata
una bella sfida; sia perché non è facile e scontato imparare un
mestiere in un paese e con una lingua diversi (soprattutto se devi
stare a contatto col pubblico) sia perché devi confrontarti con
tutto ciò da sola.
In realtà poi tutto è stato più semplice a farsi che a dirsi, perché
ho trovato persone colleghi, titolari fantastici, che mi hanno fatto
sentire a casa mia e che non si sono mai approfittati delle mie
difficoltà.
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67
testimonianze di chi è partito
Sono tornata a casa piena di entusiasmo, molto soddisfatta di me
stessa, con una visione diversa di quelli che pensavo essere problemi giganteschi della mia vita ma che da là sembravano invece
piccolissimi, ma soprattutto sono tornata con una grande voglia di
ripartire.
E’ senza dubbio un’esperienza che consiglio, magari anche per un
periodo più lungo di quel che io ho potuto trascorrere all’estero.”
68
Di seguito sono segnalati enti e associazioni che si occupano, a
vario titolo e a vari livelli, di informazioni e programmi relativi alla
mobilità all’estero. Le brevi schede informative descrivono enti e
associazioni che prevedono servizi dedicati e apertura al pubblico.
Altre realtà del territorio (enti/associazioni) si occupano di Europa
e mobilità internazionale ma non sono segnalate perché non ricevono giovani in cerca di informazioni o di sostegno nell’organizzazione di un soggiorno all’estero.
Piazza del Popolo, 1- Castelfiorentino (Fi)
Telefono 0571 686348
Fax: 0571 686387
[email protected]fiorentino.fi.it
http://www.comune.castelfiorentino.fi.it
Orario:
martedì ore 16.00 – 19.00
venerdì ore 09.00 – 13.00
COMUNE DI CASTELFIORENTINO
UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
PUNTO EUROPA
Attività:
- Informazioni sulle opportunità di lavoro,
studio, formazione, tirocinio e volontariato all’estero;
- Supporto nella ricerca e prenotazione
offerte delle offerte di lavoro;
- Supporto nella compilazione del curriculum in lingua;
- Materiale in autoconsultazione sulle opportunità in europa;
- Materiale e informazioni sulla Comunità
Europea.
69
le associazioni e gli enti
11. Le associazioni e enti che si occupano di
mobilità all’estero
le associazioni e gli enti
Piazza Signoria, 1 - Firenze
Telefono 055 2616792/5/7/8
Fax: 055 2516795
europedirect@comune.fi.it
http://www.comune.fi.it/europedirect
COMUNE DI FIRENZE
EUROPEDIRECT
Orario:
lun-ven 8.30 – 13.30; martedì e giovedì
14.30 – 18.00
Attività:
- agenzia di invio accreditata per il Servizio Volontario Europeo
- offre informazioni, consulenze, assistenza
e risposte sulle istituzioni, la legislazione,
le politiche e i programmi.
Via degli Alfani, 54 - Firenze
Telefono 055 2650474
eurodesk@comune.fi.it
http://www.comune.firenze.it/servizi_pubblici/giovani/infogio.htm
Orario:
lunedì e martedì ore 15.00 – 18.00 mercoledì ore 10.00 – 13.00
COMUNE DI FIRENZE
SERVIZIO INFORMAGIOVANI
SPORTELLO EURODESK
Attività:
- informazioni su mobilità giovanile, volontariato e cooperazione internazionale;
- organizzazione di invio per il servizio volontario europeo;
- informazioni, orientamento di primo livello e assistenza nella progettazione sul
programma Gioventù;
- assistenza nella ricerca delle offerte di
lavoro;
- assistenza nella compilazione del curriculum in lingua.
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CENTRO IMPIEGO DI FIRENZE
QUARTIERE 1
RETE EURES
Orario:
lunedì al venerdì 08.30 – 12.00 e
martedì e giovedì 15.00 – 16.30
Attività:
- materiale in autoconsultazione sulle opportunità in Europa
- supporto nella ricerca e prenotazione
delle offerte di lavoro relative alla banca
dati Eures
- informazioni generali relative ad altre
banche dati europee
- assistenza nella compilazione del curriculum europeo
Via S. Egidio, 12 - Firenze
Telefono 055 244200
Fax 055 2345698
http://www.vebaccademia.it
Orario:
dal lunedì al venerdì 09.15 – 13.00 e
15.00 – 18.00
VEB ACCADEMIA EUROPEA
DI FIRENZE
Attività:
- organizza attività di tirocinio internazionale con il supporto di programmi comunitari quali Leonardo da Vinci
- supporta scuole ed enti pubblici nell’attività di progettazione e gestione di borse
di studio comunitarie per percorsi di tirocinio internazionale
- promuove scambi interculturali giovanili
e attività di formazione per educatori ed
operatori giovanili
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le associazioni e gli enti
Via Cavour, 19R - Firenze
Telefono 055 272031
Fax 055 2720321
orient.q1@provincia.fi.it
http://www.provincia.fi.it/lavoro.htm
le associazioni e gli enti
Corso Italia, 32/34 - Firenze
Telefono 055 294476
Fax 055 294476
[email protected]
http://www.eidema.it
EIDEMA
Orario:
lunedì al venerdì 09.00 – 13.00 e
14.00 – 16.00
Attività:
- organizzazione di tirocini formativi all’estero cofinanziati dal programma Leonardo da Vinci
Via Tosco Romagnola, 199 - Cascina (PI)
Telefono 050 719248
Fax 050 719248
[email protected]
http://www.comune.cascina.pi.it
COMUNE DI CASCINA
UFFICIO POLITICHE COMUNITARIE
PUNTO EUROPA
Orario:
lunedì, martedì e giovedì ore 9:00 - 13:00
martedì ore 15:30 - 17:30
Attività:
- informazioni su opportunità di lavoro e
studio offerte dall’unione europea
- documentazione in autoconsultazione
sia trasmessa dall’UE che prodotta dallo
stesso Punto Europa
- assistenza nella ricerca di informazione
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Orario:
lunedì, mercoledì e venerdì ore 9.00 - 13.00
martedì e giovedì ore 15.00 - 17.30
PUNTO LOCALE DECENTRATO
EURODESK DI PISA
Attività:
- Materiale in autoconsultazione relativo
ad offerte di lavoro e risorse internet per
la ricerca di lavoro
- Banca dati di aziende per invio candidature
- Informazioni su programmi europei ed in
particolare sul programma Leonardo
- Banca dati relativa a borse di studio di
tutto il mondo
Via S. Bandini, 45 - Siena
Telefono 0577 287451
Fax 0577 241552
[email protected]
Orario:
lunedì e mercoledì ore 10.00 - 12.30
martedì e giovedì ore 15:00 - 17.30
COMUNE DI SIENA
INFORMAGIOVANI (RETE EURODESK)
Attività:
- Informazioni e supporto nella ricerca delle opportunità di studio, lavoro, formazione, tirocinio e volontariato.
- Supporto ai giovani nella predisposizione
di progetti per la partecipazione a programmi europei (Gioventù, Leonardo Da
Vinci e Socrates)
- Organizzazione accreditata di invio e di
accoglienza per il Servizio Volontario Europeo
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le associazioni e gli enti
Via Silvio Pellico, 6 - Pisa
Telefono 050 49894 -40505
Fax 050 40643
[email protected]
http://www.eurodesk.it
le associazioni e gli enti
Via Gracco del Secco, 100 - Colle Val D’Elsa (SI)
Telefono 0577 900011
Fax 0577 920948
http://www.intercultura.it
INTERCULTURA DI COLLE VAL D’ELSA
Orario:
dal lunedì al venerdì ore 09.00 - 13.00 e
14.00 - 17.00
Attività:
- Organizza periodi di studio e corsi di
lingua all’estero per ragazzi dai 16 ai 18
anni
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Internet è uno strumento di grande aiuto per reperire informazioni. In rete, su programmi e opportunità di mobilità europea e internazionale c’è veramente molto. Abbiamo cercato di selezionare
i portali e i siti più utili (alcuni dei quali già citati all’interno della
guida) che non possono mancare in una sezione su questo tema.
Informazioni di carattere generale...
http://www.europa.eu.int/index_it.htm
Portale dell’Unione Europea con informazioni su come funziona
l’UE, cosa vuol dire vivere nell’UE, quali diritti, opportunità .....
http://europa.eu.int/citizensrights/signpost/front_end/index_it.htm
Sito del servizio di orientamento ai cittadini fornisce consigli pratici
ai cittadini sui problemi specifici da loro incontrati nell’UE e nel suo
mercato interno.
http://europa.eu.int/youth
Portale europeo per i giovani che offre un facile e rapido accesso
all’informazione europea su studio, lavoro, volontariato e scambi
http://europa.eu.int/ploteus/portal/home.jsp
Portale sulle Opportunità di Apprendimento nello Spazio Europeo, PLOTEUS mira ad aiutare gli studenti, le persone in cerca di
lavoro, i lavoratori, i genitori, gli operatori dell’orientamento e gli
insegnanti nel reperire le informazioni relative al tema studiare in
Europa.
http://www.eurodesk.it
Eurodesk fornisce informazioni sui programmi europei rivolti ai
giovani nell’ambito della cultura, della formazione, della mobilità,
dei diritti e del volontariato, con l’obiettivo di rendere sempre più
accessibile l’utilizzo delle opportunità offerte ai giovani dai programmi stessi.
75
internet per orientarsi
12. Internet per orientarsi
internet per orientarsi
http://www.eurocultura.it
Sito web di un’associazione culturale dedicato alla mobilità e al
lavoro. L’ obiettivo è fornire un quadro completo sia delle opportunità all’estero sia delle difficoltà da superare e trovare l’offerta
adeguata alle proprie necessità. Poiché non è un’agenzia, non offre
lavoro né stage ma tutte le informazioni utili per procurarsi l’uno e
l’altro attivandosi personalmente.
http://www.centrorisorse.org
Sito realizzato dal Centro Risorse Nazionale per l’Orientamento
con informazioni utili per coloro che intendono effettuare esperienze di studio, formazione e lavoro nei paesi dell’Unione Europea.
programmi europei per la mobilità giovanile...
http://www.gioventuinazione.it
Sito ufficiale italiano relativo al programma Gioventù, offre informazioni chiare sulle azioni del programma e sulle modalità di partecipazione.
http://www.programmaleonardo.net/
Sito ufficiale del Programma Leonardo fornisce informazioni sugli
obiettivi, contenuti e struttura organizzativa del programma.
http://www.bdp.it/socrates/
Sito ufficiale del Programma Socrates offre informazioni sulle diverse azioni del programma, su obiettivi, contenuti e modalità di
partecipazione.
lavoro all’estero...
http://europa.eu.int/eures/home.jsp?lang=it EURES
È punto d’accesso unico a tutte le informazioni sulla mobilità legata al lavoro. Possibile inserire CV on line e selezionare offerte di
lavoro.
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http://www.comune.brescia.it/NR/exeres/4AFD2A40-91C7-426185F7-019EC07C9386.htm
L’Informagiovani del Comune di Brescia ha prodotto degli opuscoli
relativi al lavoro stagionale all’estero con indicazioni molto utili per
la ricerca.
Altro che può essere utile consultare...
http://www.ostellionline.org/
Sito dell’Associazione italiana Alberghi per la Gioventù, tutto sugli
ostelli nel mondo, con possibilità, previa registrazione, di poter fare
prenotazioni on line.
http://www.travelmama.it/travelmama/
Pagine web per chi viaggia in modo alternativo, cercando di spendere poco e di mantenersi facendo qualche lavoretto nel luogo
di destinazione. Una rassegna dei siti più utili per viaggiare a poco
prezzo, dormire con poco e spostarsi nelle grandi città...
http://www.comune.torino.it/infogio/vacanze/spostarsi/tariffe.htm
Dal portale dell’Informagiovani di Torino, una sezione con siti relativi a tariffe scontate per i giovani.
http://www.eurotrip.com/index.html
Informazioni su sistemazioni economiche in Europa e altre informazioni su come viaggiare a basso costo (in inglese).
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internet per orientarsi
http://www.centrorisorse.org/modules.php?name=Sections&op=v
iewarticle&artid=12
Il Centro Risorse ha prodotto guide orientative sul lavoro stagionale all’estero con indicazioni pratiche e numerosi riferimenti internet utili per la ricerca di lavoro.
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PUNTO LOCALE DECENTRATO EURODESK C/O CIAF
via Masini n.117/119 - Castelfiorentino
Tel./fax 0571 629674
[email protected]fiorentino.fi.it
www.eurodesk.it
Orario:
lun 9.00-13.00
mer-ven. 15.00-18.00
CENTRO PER L’IMPIEGO EMPOLI
Via delle Fiascaie 1
Tel. 0571 980311 Fax 0571 76634
[email protected]
Orario:
da lun a ven 9.00 - 12.30
mar-gio 15.00 - 16.30
lo sportello di orientamento e autoconsultazione è aperto anche il sabato con
orario 10.00 -12.30
CENTRO PER L’IMPIEGO CASTELFIORENTINO
P.zza del Popolo, 1
Tel. 0571 686317 Fax 0571 686366
ci.castelfi[email protected]
Orario:
da lun a ven 9.00 - 12.30
mar-gio 15.30 - 17.00
INFORMAGIOVANI & SERVIZIO TERRITORIALE PER L’IMPIEGO FUCECCHIO
P.zza La Vergine, 20
Tel. 0571 23331 Fax 0571 23331
[email protected]
Orario:
lun-mar-mer-ven 10.00 - 13.00
mar-mer-gio 15.30 -19.00
SPORTELLO DI PRIMA ACCOGLIENZA COMUNE DI CERTALDO
Piazza Boccaccio,13
Tel. 571 661285 Fax 0571 661285
[email protected].fi.it
Orario:
lun-mer-ven 9.30 - 12.30
giov 15.30 - 18.30
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sportelli informativi
13. Sportelli informativi
sportelli informativi
SPORTELLO DI PRIMA ACCOGLIENZA COMUNE DI CERRETO GUIDI
Via Vittorio Veneto, 8
Tel. 0571 906231 Fax 0571 558878
[email protected].fi.it
Orario:
lun-ven-sab 10.00 - 13.30
mer 15.30 - 18.30
SPORTELLO DI PRIMA ACCOGLIENZA DI SPICCHIO COMUNE DI VINCI
Via C. Battisti, 74
Tel. 0571 509993 Fax 0571 901624
[email protected].fi.it
Orario:
mar 9.00 - 12.00
mer-gio 15.30 - 18.30
SPORTELLO DI PRIMA ACCOGLIENZA COMUNE DI VINCI
Via Renato Fucini 7/a
Tel. 0571 933239 Fax 0571 56388
[email protected].fi.it
Orario:
mar 15.30 - 18.30
gio 10.00 - 13.00
SPORTELLO DI PRIMA ACCOGLIENZA COMUNE DI MONTELUPO FIORENTINO
P.zza 8 Marzo 1944, 2 c/o Centro Nautilus
Tel. 0571 917552 Fax 0571 541872
[email protected]fiorentino.fi.it
Orario:
lun 15.00 - 19.00
mer-ven 9.00 - 13.00
SPORTELLO DI PRIMA ACCOGLIENZA COMUNE DI MONTESPERTOLI
Via Sonnino, 1
Tel. 0571 600258 Fax 0571 600274
[email protected].fi .it
Orario:
mar-sab 9.30 - 12.30
mer-gio 16.00 - 19.00
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Untitled - Circondario Empolese Valdelsa