(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
Associazione Nova Comunicazione
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ02356
Nazionale
1^
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Arcobaleno 2010
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore : Assistenza
Area di intervento: A02 – Assistenza Minori
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Area d’intervento e Contesto territoriale
Gli asili nido e i centri educativi da anni ormai rivestono un ruolo particolarmente importante fra i
servizi alla prima infanzia e ai minori, soprattutto perché influiscono fortemente sulla vita delle
famiglie, ponendosi in una posizione chiave fra il diritto dei bambini alla educazione-formazione
e il diritto al lavoro dei genitori, in particolare quello della madre.
Attento all’importanza di questi servizi, il progetto “Arcobaleno 2010” coinvolge ad ampio raggio
buona parte del territorio della provincia di Teramo.
Il contesto territoriale, pur coinvolgendo comuni di ambiti differenti, presenta caratteristiche e
specificità comuni, che permettono al progetto di rispondere ad esigenze e a bisogni che si
ritrovano simili in diverse zone della provincia.
Nello specifico, le strutture analizzate sono posizionate in: tre dei Comuni appartenenti all’Ambito
Sociale Territoriale n. 2 della Provincia di Teramo, espressione del distretto dell’Unione dei
Comuni della Val Vibrata: Ancarano, Corropoli e Nereto; tre Comuni appartenenti all’Ambito
Territoriale n. 3 (Fino-Vomano): Canzano (sede della cooperativa il “Grillo Parlante”),
Castellalto (sede della cooperativa “Le Ali degli Angeli”) e Penna Sant’Andrea; due comuni
dell’Ambito 8 (costa sud): Roseto degli Abruzzi e Morro D’Oro; infine un comune dell’Ambito
1 (Tordino): Giulianova (sede dell’Istituto Castorani).
I Comuni coinvolti nel progetto presentano caratteristiche simili sia dal punto di vista
demografico, che dal punto di vista dei servizi attivati. Infatti, dal punto di vista demografico, in
tutti i comuni si registra un tasso di dipendenza giovanile compreso tra 0,19 e 0,23 (vedi tab. 2).
Allo stesso modo, dal punto di vista dell’offerta dei servizi attivati nell’area d’intervento del
progetto, tutti i comuni coinvolti hanno rivolto una particolare attenzione a quelli rivolti
all’infanzia (vedi tab. 3), attivando strutture gestite direttamente dall’Ente o affidando la gestione a
Cooperative sociali.
Da qui la scelta di coinvolgere nel progetto realtà differenti con il comune obiettivo di rafforzare e
potenziare i punti di forza dei soggetti che hanno assegnato specifica importanza a questi servizi.
Tab. 1 - Popolazione residente nei comuni coinvolti nel progetto”Arcobaleno 2010”
Popolazione
Minori (0-14
anni)
1921
245
Ambito 2
Ancarano
4512
626
Corropoli
4993
721
Nereto
1922
245
Ambito 3
Canzano
7439
1159
Castellalto
1768
229
Penna
Sant’Andrea
24779
3381
Ambito 8
Roseto
degli
Abruzzi
3617
524
Morro D’Oro
23343
3008
Ambito 1
Giulianova
Fonte: Rielaborazione dati ISTAT
Tab. 2 – Principali indici demografici dei Comuni che interessano al nostro progetto
Fonte: Rielaborazione dati ISTAT - Rapporto Sociale 2009 della Provincia di Teramo
Nella tabella 1 e 2 abbiamo riportato i dati relativi alla popolazione residente, il numero di minori
potenzialmente coinvolti e lo stato della popolazione (indice di carico sociale e indice di
dipendenza giovanile) dei comuni interessati.
Per meglio capire tuttavia qual è l’area di intervento su cui noi andremo a progettare e sulle
motivazioni che ci spingono a farlo, si delinea un quadro generale sui servizi sociali rilevati sul
territorio provinciale (vedi fig. 1)
Fig. 1 – Servizi distinti per Ambito
Fonte: Rapporto Sociale 2009 della Provincia di Teramo
Dalla figura 1 si evidenzia come l’ambito territoriale nel quale si concentra la maggior parte
dell’offerta sociale sia rappresentato dalla Vibrata, con il 24,9%, seguito da Teramo (capoluogo di
provincia, 16%) e da Fino-Vomano (14,6%). Sulla totalità dei servizi sociali censiti, un dato
interessante è che il 60% dei servizi è rivolto all’Infanzia, all’adolescenza e alla famiglia.
Nel dettaglio, volendo capire quali sono i servizi attivati per ambito sociale, basta osservare la
seguente tabella 3.
La tabella, infatti, presenta un’offerta di servizi, rivolti all’infanzia, all’adolescenza e alla famiglia,
molto rilevante, non solo nei territori oggetto di studio, ma anche in tutti i territori della provincia
di Teramo.
Tab. 3 – Tipologia dei Servizi attivati per ambito sociale
Fonte: Rapporto sociale 2009 della provincia di Teramo
I servizi rivolti alla famiglia, infanzia e adolescenza rilevati nel territorio provinciale nel corso del
2008 ammontano a 168, pari al 34% rispetto al totale complessivo dei servizi attivati. Gli enti
titolari sono per lo più di natura pubblica (84%), la metà dei 168 servizi appartenenti a questa
categoria viene data in gestione a terzi, cooperative sociali (48%). A livello geografico, tali servizi
insistono in modo più incisivo negli ambiti territoriali Vibrata (25%) e Fino-Vomano (15,5%) e
sono rappresentati per il 32% dai servizi di vacanza per minori e per il 13,7% dal nido d’infanzia.
Caratteristiche specifiche dei comuni e delle realtà coinvolte
Comune di Ancarano
Il Comune di Ancarano è uno dei comuni più piccoli dell’Ambito Sociale Territoriale n. 2,
nonostante ciò, presenta un numero di famiglie e di bambini censiti abbastanza alto: 595 famiglie
residenti e 332 minori, di cui 245 tra 0 e 14 anni. All’interno del territorio comunale sono
presenti tre scuole di cui una scuola primaria, una scuola dell’Infanzia e un istituto comprensivo.
Alla scuola materna ed alle scuole elementari sono complessivamente iscritti 131 bambini. Alle
scuole medie sono iscritti 65 ragazzi.
I minori disabili certificati (ai sensi della legge 104/92) sono attualmente 3.
Minori con situazioni familiari problematiche sono 10, circa la metà hanno caratteristiche di
multiproblematicità, legate alle situazioni familiari (padre con problemi dipendenza, conflittualità
violenta tra i coniugi).
Nell’ultimo anno le famiglie che hanno richiesto un contributo economico sono state 5, due sono
state invece le richieste per un contributo al canone di locazione.
Le rilevazioni dei Piani di zona locali 2002-2005 e 2007-2009 sono omogenee nel rilevare due
linee di criticità principali riguardo al pianeta infanzia locale:
1) migrazione territoriale diurna degli adulti e genitori legata all’occupazione lavorativa, con
conseguenze legate alla presenza continuativa, alle responsabilità familiari e al sostegno
educativo. Le famiglie locali, infatti, in buona parte (quasi il 50% dei nuclei) lavorano in luoghi
distanti dall’abitazione e fuori dal paese (soprattutto nei due comuni vicini e grandi delle Marche:
Ascoli e San Benedetto del Tronto) e ciò incide sulla possibilità di seguire da vicino il tempo
libero dei propri figli e su come organizzare una presenza di cura e accadimento, soprattutto per i
più piccoli d’età.
2) organizzazione territoriale dei servizi per costruire un sistema che, in un territorio
frammentato di piccoli Comuni, peraltro alcuni con forte disomogeneità socio-economiche e
quantitative, riesca a coprire i bisogni diversificati e funzionare in modo integrato.
Comune di Corropoli
Il Comune di Corropoli è situato nella Provincia di Teramo ed appartiene all’ambito territoriale
Vibrata. I residenti (4512) sono strutturati in un totale di 1.693 nuclei familiari con un numero
medio di componenti pari a 2,8, maggiore della media provinciale e di quella d’ambito Vibrata. Il
numero di minori è di 787, tra essi quelli appartenenti alla fascia d’età 0-14 anni è di n.626.
Nonostante l’esiguo tasso di natalità, si registra, negli ultimi anni, un leggero aumento
demografico da attribuire all’incidenza degli immigrati residenti sul territorio, che rappresentano il
4,4% degli immigrati presenti nell’intero ambito, e costituiscono il 6,4% della popolazione
comunale.
Il peso dell’immigrazione, oltre che sull’andamento demografico generale, è particolarmente
rilevante specialmente riferito ai minori: a Corropoli infatti 1 bambino su 10 è straniero (valore tra
i più alti nell’intera regione Abruzzo).
Comune di Nereto
Il Comune di Nereto conta 1532 nuclei familiari e 721 minori tra 0 e 14, su una popolazione
residente pari a quasi 5000 abitanti.
Le problematiche sociali legate alla condizione giovanile e minorile sono riportate nel Piano di
zona dei servizi sociali: “Decentramento territoriale; migrazione territoriale diurna, elevato
rischio sociale circa l’inclusione dei minori nei circuiti della devianza, e invito a sostenere la
responsabilità delle famiglie e a promuovere forme di socializzazione e aggregazione
extraistituzionali”. Da sottolineare che si è venuto evidenziando il rischio sociale delle fasce
minorili ed in particolare degli under 14.
La Cooperativa “Il Grillo parlante” – Comune di Canzano
Il comune di Canzano presenta una popolazione residente di n.1922 abitanti, di essi n.245 sono
minori dai 0 ai 14 anni
La Cooperativa “Il Grillo parlante” gestisce l’omonimo asilo posizionato nel Comune di Canzano,
in un punto facilmente raggiungibile anche dai comuni di Castellalto, Bellante e dalla popolosa
frazione di Teramo San Nicolò a Tordino. Il numero di bambini iscritti all’asilo è attualmente
32. Il buon livello di occupazione che coinvolge spesso nelle famiglie entrambi i coniugi rende
quello degli asili nido un servizio di cui le comunità locali sentono sempre di più il bisogno.
Questa la motivazione che ha spinto all’apertura di strutture educative qualificate in grado di
accogliere i bambini anche in tenera età.
La Cooperativa “Le ali degli Angeli” – Comune di Castellalto
Il comune di Castellalto conta n.7439 residenti di cui n.1159 sono minori dai 0 ai 14 anni.
La Cooperativa “Le ali degli Angeli” gestisce l’asilo posizionato nel Comune di Castellalto. Offre
servizi a circa 23 famiglie accogliendo e assistendo 28 bambini dai 3 ai 36 mesi e garantendo
inoltre custodia e doposcuola a minori in età scolare, materna ed elementare per n. 8 ragazzi. La
stessa cooperativa accoglie alcuni alunni nell’ora antecedente l’apertura della scuola elementare
contigua ed alcuni bambini della scuola materna dalle ore 16 fino alle 18, garantendo un servizio
prezioso a quei genitori che per necessità lavorative sono impegnati per tutta la giornata.
Istituto Castorani – Comune di Giulianova
Il comune di Giulianova vanta n.23343 residenti di cui n.3008 appartengono alla popolazione dei
0 ai 14 anni.
La Ipab Castorani eroga servizi in favore di minori e madri con minori allontanati dal proprio
nucleo familiare, in regime residenziale e semiresidenziale.
Allo stato attuale l’Ente ospita n. 9 minori e n. 2 madri in difficoltà ed n. 1 ragazza in regime di
semiconvitto che ha raggiunto la maggiore età.
All’interno dell’ente vengono svolti servizi di aiuto allo studio per minori rientranti nella fascia di
età tra i sei ed i quattordici anni residenti nel Comune di Giulianova.
Comune di Morro D’Oro
Il comune di Morro d’oro conta una popolazione residente di n.3617 unità esso è tuttavia abitato in
prevalenza da anziani. Da un controllo effettuato nell’anagrafe comunale, infatti, gli over 65 sono
più di 630, i minori dai 0 ai 14 anni sono n.524.
Inoltre, rispetto al numero di utenti che il Comune serve, esiste una significativa presenza di
diversamente abili (fascia d’età 0-65).
Tra i servizi che eroga il Comune di Morro D’Oro possiamo citare:
• Il servizio Socio Psicologico Educativo per le Famiglie prevede interventi di prevenzione
delle situazione di crisi e di rischio psico-sociale dei minori e delle loro famiglie. Il
servizio è articolato in counseling familiare e supporto psicologico e pedagogico a favore
di famiglie con minori a rischio e adolescenti problematici o famiglie con persone disabili
o con gravi carichi assistenziali.
• Il servizio di Pronto Intervento Sociale, servizio rivolto al ricovero in strutture di
accoglienza idonee per minori;
• Il Servizio di assistenza domiciliare nei casi di separazione dei coniugi e di difficile
educazione della prole.
Comune di Penna Sant’Andrea
Il comune di Penna Sant’Andrea conta una popolazione residente di n.1768 di cui la popolazione
minorile appartenente alla fascia d’età dai 0 ai 14 anni sono n.229. La popolazione residente è
lievemente più anziana della media provinciale(0,03), superiore di 0,02 al valore medio regionale. Il
numero medio di componenti per famiglia è superiore alla media provinciale e si attesta su un valore di
2,9. All’area minori e infanzia è riservato il 25% circa della spesa nell’ambito sociale di appartenenza
(quasi la metà è concentrata sui servizi a supporto della popolazione anziana).
Tra i servizi specificamente destinati ai minori su territorio comunale citiamo:
- Sportello di ascolto per minori e famiglie in difficoltà. N. minori serviti anno 2009: 14
- Ludoteca comunale. N. minori partecipanti anno 2009: 34.
- Ludobus: n.2 interventi nell’anno 2009 con un totale di n.50 minori partecipanti.
- Sostegno domiciliare psico-sociale per minori. N. utenti serviti anno 2009: 3.
Comune di Roseto degli Abruzzi
Il Comune di Roseto degli Abruzzi conta n.24779 residenti di cui n.3381 sono minori appartenenti
alla fascia 0-14 anni. Sono presenti 10.236 famiglie e il numero medio di componenti è 2,3, tra i
più bassi della provincia, essendo in atto un processo di nuclearizzazione della famiglia stessa. Il
tasso di natalità si attesta sull’8,3 e, letto alla luce del:
1) numero crescente di famiglie monogenitoriali di donne;
2) del tasso di disoccupazione femminile, che a Roseto è del 13,84% (quello maschile è meno del
7%);
3) dell’assunzione di stili e modelli di vita urbani,
rappresenta anche l’effetto di un carico di cura eccessivo per le mamme, in un contesto, tra l’altro,
in cui le reti parentali, deboli e corte, non sono più in grado di assolvere alle funzioni di cura e
sostegno (di minori, ma anche di anziani).
Un dato a cui non si è ancora accennato riguarda la forte dispersione abitativa nel comune di
Roseto che si traduce con la presenza sul territorio di 22 frazioni. Anche se si tratta di una realtà
urbanizzata servita da una buona rete di servizi infrastrutturali, in cui la mobilità spaziale è dunque
piuttosto elevata, i bisogni dei minori e delle loro famiglie sono in parte legati alla frequenza degli
istituti scolastici, soprattutto la mattina, e dei centri ludico-ricreativi nelle ore pomeridiane.
Offerta di servizi analoghi
SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI - Ambito 1 (TORDINO)
Servizi generali
Servizio di Pronto Intervento Sociale (denominato OIKIA) istituito dalla Provincia di Teramo, in
accordo con gli EAS provinciali con l'obiettivo di rispondere ai bisogni urgenti e temporanei di
ospitalità e tutela di:
1. Minori 0-3 anni e donne in difficoltà con minori (presso Istituto Educativo Castorani di
Giulianova)
Servizi domiciliari
Assistenza domiciliare minori N.Utenti 22
Servizi Intermedi
Servizio di assistenza educativa specializzata a favore di studenti disabili residenti in
ambito e iscritti presso le scuole del comprensorio.
SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI – AMBITO 2 (VIBRATA)
Comune di Ancarano
Con il “Piano per l’attuazione della legge 285/97 2005-2007”, sono state coordinate attività di
prevenzione e sostegno relazionale tramite il Centro per l’Età Evolutiva, con sede a Sant’Egidio
alla Vibrata, con buoni risultati:
- n. 107 minori e famiglie con difficoltà hanno usufruito del servizio nell’anno 2007;
- sono state attivate 2 case famiglie per minori
- è stato unificato il servizio di assistenza domiciliare per minori in stato disagio e disabili
- sono stati attivati 10 prese in carico rispetto all’istituto dell’affido familiare (n. 10 casi nel 2007),
- sono state finanziate, pur con somme ridotte, 10 ludoteche locali per ogni comune, con diversità
di impegno e orario a seconda della proporzione rispetto alla popolazione.
Per dar continuità alla rete di servizi e al suo funzionamento, stante il decentramento territoriale e
la diversificazione tra Comuni più grandi e più piccoli, la nuova programmazione 2007-2009 torna
ad insistere su alcuni elementi ad azione educativa trasversale, capaci di connettere risorse
informali e risorse strutturate, pur esigue ma avviate, elementi quali
- valorizzare le reti di prossimità;
- sostenere la genitorialità responsabile;
- azioni di informazione diffuse di prevenzione e formazione;
- aumento e sostengo di servizi per la prima-infanzia (asili-nido e centri gioco)
- prevenzione primaria nelle scuole
Tab. 4 – Servizi offerti e tipologia e numero di utenza (anno 2007/2009)
Servizio offerto
Tipologia e numero utenti
3 (di cui un minore per un problema
Assistenza gravi disabilità
lieve di apprendimento cognitivo)
2 (minore scuola materna e un minore
Assistenza scolastica
scuola primaria)
Assistenza per trasporto e accesso 78 utenti
presso le sedi scolastiche
Ludoteca
20 minori iscritti – sono aumentate da 2
a tre le aperture settimanali
20 minori
Servizio trasporto piscina comunale
Servizio di assistenza educativa 95 (studenti minori e disabili)
specializzata
Comune di Corropoli
Il Comune di Corropoli, facente parte del’Unione dei Comuni – Ambito 2 – Val Vibrata, area
territoriale della Provincia di Teramo che maggiormente eroga servizi sociali, è fra i Comuni che
espleta, già da qualche anno i seguenti servizi, che delineano la propria situazione di partenza:
Servizio Sociale Professionale e Segretario Sociale L.I.V.E.A.S.
Servizio Assistenza Sociale Anziani (S.A.D.) L.I.V.E.A.S.
Servizio Aiuto Personale/Assistenza Domiciliare Disabili Gravi (L.I.V.E.A.S.)
Centro Socio-Educativo Diurno per Disabili Gravi "Val Vibrata" (L.I.V.E.A.S.)
Servizio di Assistenza Materiale/Educativa per Minori in Situazione di Disabilità
Piano Locale per la non Autosufficienza (P.L.N.A.)
Attivazione Casa Famiglia per Minori (L.I.V.E.A.S.)
Servizio di Assistenza Educativa per Minori in Stato di Disagio (L.I.V.E.A.S.)
Centri Aggregativi ed Educativi per Adolescenti e Ludoteche
Teleassistenza
Comune di Nereto
Negli ultimi anni il comune di Nereto, vista l’esigenza ed i bisogni emersi soprattutto nel settore
assistenziale (minori, adolescenti e famiglie) ha implementato e arricchito sempre più il numero di
interventi, con azioni quali:
Progetto di prevenzione primaria a secondaria nelle scuole;
Nuovi servizi di consultazione;
Sostegno psicologico e orientamento sia per i minori che per le famiglie;
Servizi di promozione dell’agio giovanile e minorile.
Tab. 5 – Servizi offerti e tipologia e numero di utenza (anno 2008/2009)
Servizio Offerto
Numero e tipologie
utenze
3 (minori)
Assistenza domiciliare e sollievo alle
famiglie
9 (ragazzi disabili)
Assistenza
per
accesso
e
mantenimento a scuola
5 (utenti, di cui 3 minori)
Assistenza per trasporto presso le
strutture socioriabilitative
30 (bambini iscritti)
Ludoteca
20 (adolescenti iscritti)
Centro di Aggregazione
di
SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI (COSTA SUD 2)
Comune di Roseto degli Abruzzi
Il Comune di Roseto degli Abruzzi, gestisce nel proprio territorio servizi ricreativi per minori, tra i
quali La Bottega dell’Amicizia e La Cittadella dei Ragazzi attivati ormai da molti anni,
rispettivamente nel 1998 e 1999.
I due Centri frequentati da circa un centinaio di ragazzi, distinti nelle fasce di età 6/11 anni e
12/17 anni, rappresentano servizi ormai consolidati sul territorio le cui attività seguono una
programmazione, scandita prevalentemente dall’annualità’ scolastica.
Le attività si svolgono dal lunedì al venerdì, dalle ore 14,00 alle ore 19,00, si distinguono in
attività: ludiche, di sostegno scolastico, di counseling alle famiglie, di servizio vacanza, di ludobus
per l’accompagnamento dei minori nel percorso scuola-centro - altri centri, refezione scolastica.
L’Amministrazione Comunale, al fine di venire incontro alle esigenze della popolazione
scolastica e di garantire il diritto allo studio, assicura, nei limiti delle proprie disponibilità umane
e strumentali, il servizio di trasporto scolastico.
Il servizio e’ rivolto a circa 1.000 utenti residenti nel Comune di Roseto, iscritti alle scuole
materne, elementari e medie site nel territorio comunale (comprese le frazioni) e, viene svolto,
secondo itinerari prestabiliti organizzati dall’Ufficio Scuola che consentono l’ottimizzazione dei
percorsi.
L’Amministrazione Comunale, al fine di accrescere la qualità del servizio di sostegno alle
famiglie e ai minori, assicura, nei limiti delle proprie disponibilità umane e strumentali, il servizio
di pre-dopo scuola, attraverso azioni di assistenza, vigilanza e di assistenza materiale ed
educativa all’interno delle scuole materne, elementari e medie e all’esterno. Il servizio e’ rivolto
agli utenti residenti nel Comune di Roseto, iscritti alle scuole materne, elementari e medie site nel
territorio comunale. Gli utenti sono gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto comunale
e non, che per esigenze dei genitori entrambi lavoratori, arrivano con notevole anticipo a scuola.
Tab. 6 – Servizi offerti e tipologia di utenza dei Comuni Costa sud (Roseto degli Abruzzi e Morro
D’Oro)
COMUNE di
SERVIZIO OFFERTO
NUMERO UTENTI
RIFERIMENTO
25 minori
Roseto degli Abruzzi e
Assistenza domiciliare
Morri D’Oro
53 minori
Roseto degli Abruzzi
Assistenza
scolastica
specialistica
(scuole
dell’infanzia, primaria e
media)
4 minori
Morro D’oro
Assistenza
scolastica
specialistica
(scuole
dell’infanzia, primaria e
media)
8 affidi e 6 famiglie
Costa sud
Servizio
di
affido
affidatarie
familiare
Roseto degli Abruzzi
Centro
diurno
“la 30 ragazzi (età compresa
dai 13 ai 17 anni)
cittadella dei ragazzi”
Morro D’Oro
Centro Gioco “Il Paese 18 ragazzi (età compresa
tra i 18 e i 36 mesi)
delle Meraviglie”
Roseto degli Abruzzi
Sostegno per le famiglie 33 famiglie
con bambini disabili
Montepagano di Roseto
Comunità di pronta 18 minori
accoglienza
SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI - Ambito 3 (FINO-VOMANO)
Tab. 7 – Servizi offerti e tipologia di utenza dei Comuni dell’Ambito 3 (Canzano, Castellalto e
Penna Sant’Andrea)
SERVIZIO OFFERTO
Servizio di affido familiare
(50 affidi)
Sostegno psico-sociale per minori e
famiglie
(50 utenti)
Servizio trasporto disabili
Ludobus
Centri aggregativi per minori
COMUNE di RIFERIMENTO
Canzano, Castellalto e Penna
Sant’Andrea
Canzano, Castellalto e Penna
Sant’Andrea
Canzano, Castellalto e Penna
Sant’Andrea
Castellalto e Canzano
Domanda di servizi analoghi
Ambito 2 – Ancarano, Corropoli e Nereto
Dalle analisi territoriali e settoriali dei tre Comuni (Ancarano, Corropoli e Nereto) protagonisti del
progetto emerge quanto siano pressoché simili i bisogni. Questo è confermato anche dal nuovo
Piano di zona 2007-2009 che individua debolezze e criticità di sistema, comuni ai tre territori:
La difficoltà di movimento territoriale e del trasporto locale legato alle esigenze dei minori
disabili;
L’aumento di esigenze legate al trasporto e alla vigilanza dei minori nell’accedere a servizi
primari come la scuola, non potendo sull’appoggio dei familiari (che spesso lavorano
fuori)
L’attivazione di più figure, risorse e servizi per promuovere l’agio dei minori e dei giovani
La scarsità e la mancata valorizzazione in loco di azioni aggregative, socio-culturali ed
educative, che incentivino gli adolescenti a vivere meglio e di più i propri territori (senza
l’attesa dei centri maggiori di richiamo: Ascoli, Teramo e la costa adriatica).
Da tutto ciò emerge anzitutto il bisogno di realizzare un intervento-base per continuare a garantire:
accesso ai servizi scolastici dell’obbligo (per chi va fuori comune e per chi abita in zone
periferiche, tenendo conto che Ancarano è in zona collinare con parecchie stradine di
campagna periferiche)
sostegno relazionale per minori con difficoltà di apprendimento e/o problematicità legate
alle situazioni familiari e minori disabili,
aumento di attività per favorire aggregazione e animazione verso i più piccoli, favorendo
ad esempio attività ludiche
Aumento della presenza educativa e trasversale, rispetto a funzioni e servizi;
sollievo per le famiglie in oggetto, che hanno un carico sociale più elevato.
Ambito 8 (Costa sud) – Roseto degli Abruzzi e Morro D’oro
Dall’analisi settoriale dell’Ambito 8 (costa sud) che coinvolge i comuni di Roseto degli Abruzzi e
Morro D’Oro emergono bisogni ed esigenze che possiamo sintetizzare nei seguenti punti:
• esigenza di una maggiore flessibilità degli orari dei servizi per la prima infanzia in risposta
ai bisogni diversificati di lavoro delle famiglie dell’ambito.
• esigenza di un servizio di trasporto per le strutture sportive da Morro d’Oro e Notaresco
verso Roseto.
• necessità di coinvolgere maggiormente nel sistema di servizi del territorio i minori dai 14
ai 17 anni.
• necessità di prevedere percorsi di conoscenza dell’altro ed integrazione per i minori
stranieri e per i disabili.
• necessità di una maggiore coerenza educativa fra scuole e altre agenzie educative.
• necessità di migliorare il monitoraggio sui rischi di devianza per intervenire
tempestivamente con i servizi.
Ambito 3 (Fino-Vomano) – Canzano, Castellalto e Penna sant’Andrea
Nell’ambito Fino-Vomano un elemento di differenziazione rispetto agli altri contesti, rilevante ai
fini delle definizione dei bisogni, è l’elevato numero di minori segnalati dal Tribunale (30) e più in
generale trattati dai Servizi Sociale dell’Ente e dai servizi sociali territoriali della Asl.
La domanda dei servizi, rispetto ai bisogni emersi, fa riferimento ai seguenti punti:
• necessità di avviare azioni di prevenzione ed educazione nelle scuole e nei centri
aggregativi.
• necessità di superare la logica dell’istituzionalizzazione attraverso azioni di prevenzione
del disagio.
• necessità di aumentare le ore di sostegno psico-sociale integrato minori.
• necessità di monitorare sui rischi di devianza per intervenire tempestivamente con i servizi.
• necessità di sviluppare avviare azioni di sensibilizzazione relativamente all’affido
familiare.
Purtroppo sono sempre meno le risorse presenti sul territorio da attivare in riferimento al numero
delle richieste, ma il volontario di Servizio Civile può senza dubbio essere una risposta alle istanze
che provengono dalla popolazione.
In tale ottica, dunque, il supporto dei volontari di servizio civile diventa strategico, in quanto
garantirebbe una continuità rispetto ai servizi offerti
Tabella di Sintesi
n. ore settimanali
N. incontri
N. attività di
N.
Sede di
N. partecipanti
per
attività
mensili
con
promozione
Popolazione
Servizio
ai servizi
target
Comune
Ancarano
Comune
Corropoli
Comune
Nereto
Coop. Il
Grillo
Parlante
Coop. Le Ali
degli Angeli
Istituto
Castorani
Comune
Roseto degli
Abruzzi
Comune
Penna
Sant’Andrea
Comune
Morro d’Oro
ricreative
genitori
245
87
12
0
1
626
42
8
0
0
721
55
8
0
0
245
32
16
0
1
1159
28
16
0
1
3008
9
20
0
1
3381
1.000
16
0
2
229
35
8
0
2
524
22
8
0
0
Indicatori
Gli indicatori che si elencano di seguito sono stati scelti tenendo conto delle domande e dei servizi
offerti precedentemente descritti:
A
B
C
D
E
F
Numero riunioni tra i soggetti aderenti al progetto
Numero ore di affiancamento ai minori in difficoltà/disabili
Numero di ore destinate alle attività educative settimanali presso le sedi di servizio
Numero ore di apertura strutture ricreative per minori e adolescenti
Numero incontri con genitori
Numero attività di promozione/interventi di monitoraggio
Destinatari
I destinatari del progetto “L’Arcobaleno 2010” sono i minori di età compresa tra 0 e 14 anni. Il
totale dei minori che insistono sui territori coinvolti dalle attività progettuali sono 10.138. In
relazione ai bisogni evidenziati, il progetto coinvolge minori inseriti in servizi per l’infanzia e la
prima adolescenza, con particolare attenzione ai minori con disabilità, problemi cognitivi e
difficoltà relazionali.
Beneficiari
Beneficiari del progetto sono soprattutto le famiglie locali, che lavorano in luoghi distanti
dall’abitazione e fuori paese. Ciò incide appunto sulla necessità di essere affiancati nel difficile
compito dell’educazione e della formazione dei propri figli, con riguardo all’orario scolastico ed
extrascolastico. Altri beneficiari del progetto sono le insegnanti e gli educatori, che possono
essere affiancati da giovani volontari motivati, capaci e debitamente formati
7) Obiettivi del progetto:
Il progetto Arcobaleno 2010 intende promuovere in maniera diffusa sul territorio coinvolto dalle attività
un’alta qualità dei servizi offerti ai minori, caratterizzati dal coinvolgimento di tutti gli attori protagonisti
nell’azione di definizione delle linee programmatiche di didattica e di cura, mediante gli strumenti della
partecipazione. Le nuove generazioni sono la più grande risorsa di un territorio e l’opportunità di crescere
in un contesto educativo, particolarmente, fertile e vivace, è l’occasione ideale per sviluppare e trasferire
con maggiore efficacia le dimensioni del sapere, saper fare e saper essere. Perché gli obiettivi risultino il
più possibile chiari, specifici e congrui, va chiarito che il target del progetto è caratterizzato dalla
popolazione minorile di età compresa tra i 0 – 14 anni, dei comuni coinvolti in azioni di qualità relative
alla implementazione dei servizi di educazione rivolti alla popolazione minorile dei comuni, al
monitoraggio dello stato dei servizi offerti e delle esigenze riscontrate nel territorio. Per cui gli stessi
obiettivi ed i relativi indicatori già espressi nel contesto Numero minori che usufruiscono del servizio di
trasporto scolastico; Numero ore di affiancamento ai minori disabili ; Numero ore di apertura strutture
ricreative per minori e adolescenti; Numero famiglie che richiedono il servizio di assistenza domiciliare
e/o scolastica andranno a misurare le performance rispetto a tali interventi.
Gli obiettivi specifici perché possa realizzarsi concretamente quanto detto sono:
Obiettivo: Rafforzare il sistema di rete dei servizi territoriali a favore dei minori per garantire più
facilità nell’accesso ai servizi dedicati alla popolazione minorile con particolare riguardo a quella
svantaggiata.
Sede di Servizio
Indicatore di risultato
Risultato atteso
N° riunioni tra i soggetti
aderenti al progetto
Realizzazione di almeno 3 incontri (uno
all’inizio delle attività progettuali, un ulteriore
incontro intermedio ed uno finale quale
momento di verifica)
Comune Ancarano
Comune Corropoli
Comune Nereto
Coop. Il Grillo Parlante
Coop. Le Ali degli Angeli
Istituto Castorani
Comune Roseto degli
Abruzzi
Comune Penna Sant’Andrea
Comune Morro d’Oro
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di
coordinamento per lo staff di progetto
Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di
coordinamento per lo staff di progetto
Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di
coordinamento per lo staff di progetto
Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di
coordinamento per lo staff di progetto
Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di
coordinamento per lo staff di progetto
Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di
coordinamento per lo staff di progetto
Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di
coordinamento per lo staff di progetto
Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di
coordinamento per lo staff di progetto
Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di
coordinamento per lo staff di progetto
Obiettivo: Incrementare le attività di animazione educative e di cura rivolte ai minori attraverso
attività ludiche.
Sede di Servizio
Indicatore di risultato
Risultato atteso
Comune Ancarano
n° di ore destinate alle
attività educative settimanali
presso le sedi di servizio
Situazione di partenza: 12
incremento il numero ore destinato alle attività
educative settimanali (percentuale variabile
rispetto ala situazione di partenza)
Situazione di arrivo: 16 (+30%)
Comune Corropoli
Situazione di partenza: 8
Situazione di arrivo: 12 (+30%)
Comune Nereto
Situazione di partenza: 8
Situazione di arrivo: 12 (+30%)
Coop. Il Grillo Parlante
Situazione di partenza: 16
Situazione di arrivo: 20 (+25%)
Coop. Le Ali degli Angeli
Situazione di partenza: 16
Situazione di arrivo: 20 (+25%)
Istituto Castorani
Situazione di partenza: 20
Situazione di arrivo: 22 (+10%)
Comune Roseto degli
Abruzzi
Situazione di partenza: 16
Comune Penna Sant’Andrea
Situazione di partenza: 8
Situazione di arrivo: 12 (+30%)
Comune Morro d’Oro
Situazione di partenza: 8
Situazione di arrivo: 12 (+30%)
Situazione di arrivo: 20 (+25%)
Obiettivo: Garantire una costante azione di affiancamento e di potenziamento relazionale a favore dei
minori con difficoltà di apprendimento e/o problematicità legate alle situazioni familiari e minori
disabili
Sede di Servizio
Indicatore di risultato
Risultato atteso
N° minori ricettori di attività
di sostegno;
Comune Ancarano
87
Incremento n. di ricettori in percentuale variabile
rispetto alla situazione di partenza
Situazione di arrivo: 110 (+25%)
Comune Corropoli
42
Situazione di arrivo: 62 (+50%)
Comune Nereto
55
Situazione di arrivo: 80 (+50%)
Coop. Il Grillo Parlante
32
Situazione di arrivo: 50 (+50%)
Coop. Le Ali degli Angeli
28
Situazione di arrivo: 38 (+40%)
Istituto Castorani
Comune Roseto degli
Abruzzi
Comune Penna Sant’Andrea
Comune Morro d’Oro
9
Situazione di arrivo: 15 (+60%)
1.000
Situazione di arrivo: 1100 (+10%)
35
22
Situazione di arrivo: 50 (+45%)
Situazione di arrivo: 35 (+55%)
Obiettivo: Incrementare le occasioni di incontro/confronto tra gli asili, le scuole materne, i centri e le
famiglie finalizzate a garantire maggiore sostegno alla genitorialità e all’affido familiare.
Sede di Servizio
Indicatore di risultato
Risultato atteso
Comune Ancarano
Comune Corropoli
Comune Nereto
Coop. Il Grillo Parlante
Coop. Le Ali degli Angeli
Istituto Castorani
Comune Roseto degli
Abruzzi
Comune Penna Sant’Andrea
Comune Morro d’Oro
N° di incontri/laboratori con i
genitori
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Incremento del 10% del numero degli incontri
laboratori attivati in accordo con i genitori.
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2
incontri mensili con i genitori
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2
incontri mensili con i genitori
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2
incontri mensili con i genitori
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2
incontri mensili con i genitori
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2
incontri mensili con i genitori
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2
incontri mensili con i genitori
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2
incontri mensili con i genitori
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2
incontri mensili con i genitori
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2
incontri mensili con i genitori
Obiettivo: Incrementare l’attività di promozione e di monitoraggio dei servizi resi a favore dei minori
Sede di Servizio
Indicatore di risultato
Risultato atteso
Comune Ancarano
Comune Corropoli
Comune Nereto
Coop. Il Grillo Parlante
Coop. Le Ali degli Angeli
Istituto Castorani
Comune Roseto degli
Abruzzi
Comune Penna Sant’Andrea
N° attività di
promozione/interventi di
monitoraggio
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
Incremento del numero degli interventi di
promozione e monitoraggio
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3
attività di promozione/monitoraggio dei servizi
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3
attività di promozione/monitoraggio dei servizi
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3
attività di promozione/monitoraggio dei servizi
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3
attività di promozione/monitoraggio dei servizi
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3
attività di promozione/monitoraggio dei servizi
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3
attività di promozione/monitoraggio dei servizi
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3
attività di promozione/monitoraggio dei servizi
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3
Comune Morro d’Oro
(servizio nuovo)
Situazione di partenza: 0
(servizio nuovo)
attività di promozione/monitoraggio dei servizi
Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3
attività di promozione/monitoraggio dei servizi
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le
attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in
servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo
che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Tra gli obiettivi fondamentali del progetto prioritaria è la creazione di una rete
positiva di rapporti tra le strutture deputate all’assistenza minorile come gli asili
nido, le scuole materne e gli altri servizi presenti sul territorio coinvolto dal presente
progetto. Particolare attenzione verrà riservata all’ideazione di un percorso di
continuità tra asili nido, scuole materne, centri ricreativi e famiglie. Al fine di
raggiungere l’obiettivo specificato risulta evidente che, per agire in maniera
organica ed efficace nei confronti del territorio, un’azione di strategica importanza è
quella relativa all’azione di integrazione dei servizi offerti dal progetto con quelli
esistenti. Il coordinamento dei servizi per ciascun ambito, descritti nel punto 6 della
presente scheda ed il relativo screening sarà necessario per pianificare una serie di
interventi ulteriori che vadano ad integrare opportunamente l’offerta di servizi già
presenti. A questa prima fase di monitoraggio seguirà una costante azione di
coordinamento dei servizi al fine di consentirne la massima complementarietà e
funzionalità.
Il complesso delle attività finalizzato a rafforzare il sistema di rete dei srevizi
territoriali a favore dei minori si compone delle seguenti azioni:
A. Attività di mappatura dei servizi rivolti alla prima infanzia e ai minori
presenti sul territorio di riferimento e destinati al target di progetto;
B. Attività di elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi;
C. Attività di coordinamento e pianificazione dei servizi alla luce delle
risultanze emerse;
D. Attività di condivisione delle proposte progettuali dei servizi;
E. Attività di implementazione dei servizi in un’ottica integrata;
Obiettivo: Incrementare le attività di animazione educative e di cura rivolte ai
minori attraverso attività ludiche.
Attività
I°
mese
II°
mese
III°
mese
IV°
mese
V°
mese
VI°
mese
VII°
mese
VIII°
mese
IX°
mese
X°
mese
XI°
mese
XII°
mese
A
B
C
D
E
Gli stimoli offerti dalle attività ludico-educative risultano molto importanti durante
l’organizzazione della giornata dei minori. La presenza di più adulti di riferimento
consente una maggiore offerta di attività diversificate nell’utilizzo di materiali,
nell’organizzazione degli spazi e anche all’aperto. Visti i destinatari del progetto : i
minori, al fine di creare un ottimo ambiente educativo, è importante avere un basso
rapporto numerico tra educatori-educatrici/minori. Infatti in questo periodo di età,
soprattutto per i più piccoli, necessitano di essere seguiti costantemente, anche per
le cure alla propria persona, e questi momenti si trasformano in momenti di
apprendimento. A queste si sommano le attività didattiche elaborate sia dalla
programmazione iniziale che dai laboratori educatori- educatrici/ genitori.
Il complesso delle attività che concorrono al raggiungimento dell’obiettivo relativo
all’incremento delle attività di animazione, educative e di cura rivolte ai minori
adottando strategie diversificate e finalizzate, sono le seguenti:
F. Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
G. Sostegno alle educatrici nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
H. Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione e
interazione tra coetanei;
I. Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
J. Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
delle strutture.
Obiettivo: Garantire una costante azione di affiancamento e di potenziamento
relazionale a favore dei minori
Attività
I°
mese
II°
mese
III°
mese
IV°
mese
V°
mese
VI°
mese
VII°
mese
VIII°
mese
IX°
mese
X°
mese
XI°
mese
XII°
mese
F
G
H
I
J
Il progetto Arcobaleno 2010, nell’ottica di intervenire in maniera puntuale sul fronte
dell’integrazione sia rispetto ai servizi sia e soprattutto rispetto ai minori, intende
proporre una serie di attività che facilitino l’integrazione dei minori con difficoltà di
apprendimento e con problematicità di carattere familiari, sociale o con disabilità. Il
progetto intende, garantire una massiccia azione di affiancamento e potenziamento
di momenti relazionali con minori in difficoltà per scongiurare un possibile
progressivo isolamentio degli stessi.
Per il conseguimento di un simile obiettivo il progetto prevede un articolato
complesso di attività che raggiungano sia l’aspetto relazionale, sia quello più
pratico.
Nello specifico il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività:
K. Attività di ascolto, tesa a favorire una nuova dimensione relazionale del
minore, con l’intento di monitorare, attraverso il dialogo, costantemente il
grado di soddisfazione da parte dei ragazzi del servizio reso;
L. Implementazione delle iniziative a favore dei minori organizzate dai servizi
presenti sul territorio, con l’avvio di nuove attività, nuovi laboratori che
tendano a sviluppare la partecipazione attiva del minore alla vita sociale,
garantendo nel contempo una costante azione di protagonismo e di autostima
nei minori coinvolti nelle attività.
M. Ideazione di nuovi laboratori creativi e ricreativi a favore dei minori con
difficoltà;
N. Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative;
O. Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
P. Azioni di animazione quotidiana presso i servizi e il domicilio del minore;
Q. Azioni di coinvolgimento nei processi ideativi e decisionali delle attività con
i minori;
R. Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti;
S. Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà in tutte le
sue necessità anche e soprattutto in particolari momenti scolastici a rilevante
valenza integrativa, come: partecipazione a gite; partecipazione a visite
guidate; partecipazione a laboratori, realizzazione di recite e attività
extradidattiche.
Attività
I°
mese
II°
mese
III°
mese
IV°
mese
V°
mese
VI°
mese
VII°
mese
VIII°
mese
IX°
mese
X°
mese
XI°
mese
XII°
mese
K
L
M
N
O
P
Q
R
S
Inoltre, al fine di poter raggiungere alti livelli di qualità nei percorsi educativi,
risulta importante il coinvolgimento dei genitori, non solo come destinatari finali di
informazioni (orari del servizio, attività educativa, etc.), ma anche come partners
nell’attivazione di processi di apprendimento. Questo è possibile creando momenti
di incontro e di confronto con i genitori, mediante attività di gruppo, laboratori,
riunioni a tema e percorsi di sostegno alla genitorialità. Un simile atteggiamento
favorirà una forte intesa tra la struttura educativa e il sistema educativo della
famiglia garantendo una buon continuità educativa tra i due sistemi strategicamente
determinante per la buona crescita del minore. Il presente piano, quindi per
rispondere ad un simile obiettivo prevede l’ideazione, la predisposizione e la
realizzazione di specifici laboratori didattici fortemente interattivi in cui i
protagonisti diventano i genitori dei minori.
Il complesso delle attività teso ad incrementare le occasioni di incontro/confronto tra
gli asili, le scuole materne e le famiglie finalizzate a garantire maggiore sostegno
alla genitorialità si compone di diverse attività, e precisamente:
T. Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli
asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri;
U. Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
V. Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i
genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra
nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
W. Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
Attività
I°
mese
II°
mese
III°
mese
IV°
mese
V°
mese
VI°
mese
VII°
mese
VIII°
mese
IX°
mese
X°
mese
XI°
mese
XII°
mese
T
U
V
W
Un ulteriore elemento di valore rappresentato dal progetto e la volontà di garantire
una costante azione di monitoraggio dei servizi afferenti gli asili e alle scuole in
termini sia qualitativi che quantitativi. Ciò perché avvenga in maniera armonica e
completa necessita di una forte intesa tra i servizi erogati e gli uffici del settore
comunale al fine di garantire una seria trasmissione di informazioni utili sia per la
valutazione del servizio erogato sia in fase di promozione degli stessi.
Il complesso delle attività tese a garantire una costante azione di monitoraggio dei
servizi proposti ed erogati sarà articolato su tre differenti livelli di intervento: un
primo livello riferito alle attività di monitoraggio delle performances e del
gradimento da parte delle famiglie dei servizi promossi dagli asili nido e dalle
scuole ; un secondo livello riferito alle attività di elaborazione di materiale di
documentazione relativo ai singoli servizi (progetti didattici, relazione sui servizi
proposti, etc) un terzo livello riferito alle attività di informazione e promozione
attraverso la progettazione di materiale ad hoc, opuscoli, piccole campagne
informative, etc
Il nuovo approccio all’erogazione di uno dei servizi più richiesti da parte delle
giovani famiglie, le nuove opportunità di partecipazione alla programmazione ed
alla progettazione degli interventi di cura e di educazione, lo studio degli spazi
dedicati all’accoglienza ed al gioco, così come sono state descritte hanno bisogno di
una forte azione di monitoraggio da un lato e di promozione informazione dall’altro.
Il complesso delle attività teso, appunto, ad incrementare l’attività di promozione,
monitoraggio, documentazione e informazione dei servizi erogati dagli asili nido, si
compone delle seguenti attività:
X. Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
Y. Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
Z. Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici,
performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc)
AA. Attività di promozione e informazione delle attività dell’asilo e della scuola
sul territorio di riferimento
BB. Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del
processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori).
Attività
I°
mese
II°
mese
III°
mese
IV°
mese
V°
mese
VI°
mese
VII°
mese
VIII°
mese
IX°
mese
X°
mese
XI°
mese
XII°
mese
X
Y
Z
AA
BB
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette
attività.
Le risorse umane impiegate sono:
A. Comume di Ancarano
A.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Laureato in pedagogia) che si occupa delle
seguenti funzioni :
• Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione
degli interventi rivolti alla prima infanzia
• Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
• Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
• Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici,
performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc)
• Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del
processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori).
• Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
A.2 •
•
•
•
•
Due (2) Educatori professionali:
Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione;
Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
delle strutture.
• Attività di ascolto
• Implementazione delle iniziative a favore dei minori
• Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative;
• Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
• Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti;
• Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà
• Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli
asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri;
• Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
• Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i
genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra
nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
A.3 Tre (1) Assistente Sociale (Laurea in Servizi Sociali) attività svolte nei
centri
• Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente
abili.
• Collaborazione con gli educatori durante le attività con minori.
B. Comune di Corropoli
B.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Diploma Scuola Superiore) che si occupa
delle seguenti funzioni :
• Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione
degli interventi rivolti alla prima infanzia
• Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
• Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
• Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici,
performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc)
• Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del
processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori).
• Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
B.2 – 1) Assistente Sociale (Laurea in Servizi Sociali) attività svolte nei centri
• Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
• Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
• Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione;
• Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
• Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
delle strutture.
• Attività di ascolto
• Implementazione delle iniziative a favore dei minori
• Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative;
• Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
• Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti;
• Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà
• Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli
asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri;
• Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
• Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i
genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra
nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
• Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili
• Collaborazione con gli educatori durante con per minori.
C. Comune di Nereto
C.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Diploma di Scuola Superiore) che si
occupa delle seguenti funzioni :
• Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione
degli interventi rivolti alla prima infanzia
• Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
• Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
• Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici,
performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc)
• Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del
processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori).
• Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
C.2 •
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
(2) Assistenti sociale (Laurea in Servizi Sociali)
Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione;
Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
delle strutture.
Attività di ascolto
Implementazione delle iniziative a favore dei minori
Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative;
Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti;
Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà
Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli
asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri;
Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
• Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i
genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra
nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
D. Coop. Il Grillo Parlante
D.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Diploma) che si occupa delle seguenti
funzioni :
• Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione
degli interventi rivolti alla prima infanzia
• Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
• Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
• Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici,
performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc)
• Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del
processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori).
• Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
D.2 – Due ( 4 )Educatrici professionali (Diploma):
• Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
• Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
• Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione;
• Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
• Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
delle strutture.
• Attività di ascolto
• Implementazione delle iniziative a favore dei minori
• Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative;
• Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
• Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti;
• Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà
• Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli
asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri;
• Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
• Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i
genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra
nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
C.3 (2) Psicologhe attività svolte nei centri
• Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili
• Collaborazione con gli educatori durante con per minori.
E. Coop. le Ali degli Angeli
E.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Diploma) che si occupa delle seguenti
funzioni :
• Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione
degli interventi rivolti alla prima infanzia
• Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
• Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
• Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del
processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori).
• Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
E.2 – Due ( 2) Educatori professionali - Diplomati:
• Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
• Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
• Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione;
• Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
• Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
delle strutture.
• Implementazione delle iniziative a favore dei minori;
• Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
• Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà
• Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
• Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i
genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra
nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
C.3 (1)Assistenti (Laureati) attività svolte nei centri
• Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili
• Collaborazione con gli educatori durante con per minori.
F. Istituto Castorani
F.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Laureata) che si occupa delle seguenti
funzioni :
• Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione
degli interventi rivolti alla prima infanzia
• Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
• Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
• Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del
processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori).
• Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
F.2 •
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Due (4) Operatori professionali (Diplomati) :
Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione;
Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
delle strutture.
Implementazione delle iniziative a favore dei minori;
Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà
Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i
genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra
nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
C.3 (1)Psicologa (Laurea) attività svolte nei centri
• Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili
• Collaborazione con gli educatori durante con per minori.
G. Comune di Roseto degli Abruzzi
Le risorse umane impiegate sono:
G.1 - Un (1) Responsabile di servizio (diploma) che si occupa delle seguenti
funzioni :
• Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione
degli interventi rivolti alla prima infanzia
• Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
• Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
• Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici,
performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc)
•
Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del
processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori).
• Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
G.2 •
•
•
•
•
Due (2) PSICOLOGI – Ufficio Politiche Sociali ):
Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione;
Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
•
•
•
•
•
•
•
•
•
delle strutture.
Attività di ascolto
Implementazione delle iniziative a favore dei minori
Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative;
Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti;
Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà
Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli
asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri;
Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i
genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra
nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
G.3 (4)Assistenti Sociali (Laureati) attività svolte nei centri
• Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente
abili
• Collaborazione con gli educatori durante con per minori.
H. Comune di Penna Sant’Andrea
Le risorse umane impiegate sono:
H.1 - 2 risorse di cui 1 responsabile di servizio (diploma di scuola superiore) +
Una (1) Coordinatrice delle attività (Diploma ) che si occupa delle seguenti funzioni
:
• Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione
degli interventi rivolti alla prima infanzia
• Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
• Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
• Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici,
performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc)
• Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del
processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori).
• Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
H.2 •
•
•
•
•
Un (1) Assistente Sociale – Laurea in Servizi Sociali
Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione;
Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
delle strutture.
• Attività di ascolto
• Implementazione delle iniziative a favore dei minori
• Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative;
• Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
• Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti;
• Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà
• Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli
asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri;
• Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
• Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i
genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra
nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
I.Comune di Morro D’Oro
Le risorse umane impiegate sono:
I.1 - Un (1) Responsabile di servizio (DIPLOMA)che si occupa delle seguenti
funzioni :
• Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione
degli interventi rivolti alla prima infanzia
• Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
• Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
• Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici,
performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc)
•
Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del
processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori).
• Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
I.2 - 1 Coordinatrice Amministrativo (Diploma di Scuola Superiore)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione;
Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
delle strutture.
Attività di ascolto
Implementazione delle iniziative a favore dei minori
Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative;
Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti;
Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà
• Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli
asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri;
• Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
• Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i
genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra
nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
I.3
1. Assistente sociale (laurea)
• Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente
abili
• Collaborazione con gli educatori durante con per minori.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il ruolo e le attività previste per i volontari nell’ambito del complesso delle attività
finalizzate ad incrementare le attività di animazione educative e di cura rivolte ai
minori attraverso attività ludiche al progetto saranno prevalentemente quelle di:
Area Ludico/Educativa:
• Attività di supporto nella proposta, ideazione dei giochi;
• Attività di supporto nella conduzione e nello svolgimento delle attività
ludiche;
• Attività di supporto nell’organizzazione e predispostone del materiale per
disegnare, dipingere, manipolare, etc);
• Attività di supporto nel realizzare esperienze senso-percettive
(manipolazione di materiali diversi per forma, consistenza, dimensioni;)
• Attività di supporto nell’accompagnare i bambini verso
esperienze
sull’ambiente esterno;
• Attività di lettura di favole, fiabe, racconti;
• Attività di animazione di laboratori creativi;
Area di Cura della persona: (per le sedi di Castellalto, Canzano, Giulianova)
• Attività di supporto nelle attività di cura del bambino, in base alle fasce di
età (piccoli 3- 12 mesi, medi 12- 24 mesi e grandi 24- 36 mesi);
• Attività di supporto nelle fasi di somministrazione degli alimenti;
• Attività di supporto nelle fasi legate all’igiene personale del bambino
(cambio, lavare le mani, il viso, etc);
• Attività di supporto nelle fasi connesse al riposo del bambino;
• Attività di cura e custodia del bimbo durante il riposo;
Area di Sicurezza:
• Attività di Ausilio nelle attività di vigilanza e controllo sia durante le azioni
di cura che durante i momenti ludico-educativi;
• Attività di supporto nell’assistenza fisica durante le fasi di gioco dei
bambini;
• Attività di vigilanza costante delle interazioni tra i piccoli;
• Attività di analisi e studio degli ambienti dedicati a sedi didattiche ed
aggregative;
• Attività di riordino e custodia delle sedi al fine di una calda e sicura
accoglienza dei bambini;
• Attività di organizzazione e sistemazione logistica degli spazi dedicati al
gioco, alla cura, all’educazione.
• Azioni di controllo e sorveglianza sulla sicurezza degli ambienti dedicati al
gioco;
Il ruolo e le attività previste per i volontari nell’ambito del complesso delle attività
finalizzate a garantire una costante azione di affiancamento e di potenziamento
relazionale a favore dei minori saranno prevalentemente quelle di:
• Supporto nelle attività di ascolto, tesa a favorire una nuova dimensione
relazionale del minore, con l’intento di monitorare, attraverso il dialogo,
costantemente il grado di soddisfazione da parte dei ragazzi del servizio
reso;
• Supporto nell’ implementazione delle iniziative a favore dei minori
organizzate dai servizi presenti sul territorio, con l’avvio di nuove attività,
nuovi laboratori che tendano a sviluppare la partecipazione attiva del minore
alla vita sociale, garantendo nel contempo una costante azione di
protagonismo e di autostima nei minori coinvolti nelle attività.
• Supporto nelle attività di ideazione di nuovi laboratori creativi e ricreativi a
favore dei minori con difficoltà;
• Attività di predisposizione e di conduzione delle attività ludico-ricreative;
• Attività di predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la
realizzazione delle attività;
• Azioni di animazione quotidiana presso i servizi e il domicilio del minore;
• Azioni di coinvolgimento nei processi ideativi e decisionali delle attività con
i minori;
• Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti;
• Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà in tutte le
sue necessità anche e soprattutto in particolari momenti scolastici a rilevante
valenza integrativa, come: partecipazione a gite; partecipazione a visite
guidate; partecipazione a laboratori, realizzazione di recite e attività
extradidattiche.
Il ruolo e le attività previste per i volontari nell’ambito del complesso delle attività
tese a incrementare le occasioni di incontro/confronto tra gli asili, le scuole materne,
i centri e le famiglie finalizzate a garantire maggiore sostegno alla genitorialità
saranno prevalentemente quelle di:
• Attività di supporto nell’ideazione di una campagna di ascolto delle
aspettative dei genitori dei bambini iscritti agli asili nido;
• Attività di predisposizione del materiale affernte la campagna di ascolto:
questionari, interviste, etc;
• Attività di somministrazione dei questionari e delle interviste ai genitori
interessati dal progetto;
• Attività di raccolta ed elaborazione dei risultati emersi dalla campagna di
ascolto;
• Attività di diffusione delle risultanze emerse;
• Azioni di coordinamento e sintesi delle istanze avanzate dai genitori dei
bambini;
• Attività di supporto nelle fasi di progettazione dei laboratori didatticointerattivi rivolti ai genitori;
• Attività di supporto nelle fasi di programmazione dei laboratori didattici
interattivi che vedono coinvolti in prima persona i genitori dei bambini
interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa;
• Attività di supporto nell’organizzazione dei laboratori didattico-interattivi;
• Attività di supporto nelle azioni di animazione dei laboratori;
• Attività di supporto nelle fasi di organizzazione delle riunioni con il
personale dell’asilo nido, con gli esperti coinvolti, con i genitori;
• Attività di supporto nelle azioni di reportistica delle esperienze legate ai
laboratori didattici;
Il ruolo e le attività previste per i volontari nell’ambito del complesso delle attività
tese ad incrementare l’attività di promozione, monitoraggio, documentazione e
informazione dei servizi erogati dagli asili nido, saranno prevalentemente quelle di:
• Supporto nell’ attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
• Supporto nell’attività di Customer Satisfaction rivolta alle famiglie e al fine
di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel
processo/servizio.
• Supporto nell’attività di documentazione relativamente ai servizi erogati
(progetti didattici, performances dei servizi, relazione sullo stato di
attuazione, verbali, etc)
• Supporto nell’attività di promozione e informazione delle attività dell’asilo e
della scuola sul territorio di riferimento
• Supporto attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio
che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatricigenitori).
9)
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
32
10) Numero posti con vitto e alloggio:
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
32
12) Numero posti con solo vitto:
0
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
30
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
A. Frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento di incontro e confronto utile
ai fini del progetto e della formazione dei volontari coinvolti.
B. Disponibilità e flessibilità oraria.
C. Partecipazione alle attività laboratoriali.
D. Partecipazione alle attività educative.
E. Rispetto della privacy
F. Partecipazione alle attività di rilevazione e monitoraggio
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La comunicazione, la promozione e la sensibilizzazione del progetto “Arcobaleno
2010” e delle sue attività rappresenta un elemento di assoluto valore nella
dimensione generale del progetto. La condivisione ed il collegamento con il
territorio in cui si realizzano le attività progettuali, saranno garantite attraverso una
serie di azioni e di interventi integrati. Infatti, un elemento di qualità, con valore
aggiunto, è quello relativo alla trasferibilità del valore sociale dell’intervento sul
territorio ed in particolar modo nei confronti delle nuove generazioni. L’idea è
quella, attraverso la comunicazione del progetto, di comunicarne anche e soprattutto
il valore sociale che in esso è sotteso. Per ciò che concerne quindi gli strumenti e le
strategie di promozione e sensibilizzazione dell’intervento saranno adottate tutte le
forme e modalità ritenute efficaci al raggiungimento dello scopo.
La Associazione Nova Comunicazione, da oltre dieci anni, lavora nel campo
dell’informazione rivolta ai giovani, e ha sviluppato nel corso di questi anni,
strumenti e metodologie efficaci per raggiungere i suoi destinatari.
Nello specifico le attività di promozione e sensibilizzazione, tese a garantire il giusto
legame con il territorio e la sua corretta diffusione alla comunità locale, che si
andranno a realizzare saranno:
Organizzazione di INFODAY. Organizzazione di 9 INFODAY (uno per ciascun
territorio coinvolto dalle azioni progettuali) sul servizio civile dove sarà presentata
l’esperienza del servizio civile e nello specifico il progetto Amico d’altri tempi
2010. In occasione delle giornate informative sarà distribuito materiale informativo
sul servizio civile e la modulistica relativa alla presentazione delle domande di
servizio civile.
Ogni giornata sarà articolata su 4 ore di attività per un totale di 36 ore dedicate alle
azioni e attività di comunicazione e sensibilizzazione sul servizio civile.
Gli INFODAY saranno organizzati preoccupandoci di raggiungere la più vasta
gamma di giovani possibili ma tenendo in considerazione anche la specificità del
target. Nei progetti afferenti al settore dell’ assistenza si cercherà di mirare le azioni
di sensibilizzazione ad una platea già sensibile ed incline alle attività assistenziali.
Gli INFODAY saranno organizzati durante momenti particolarmente significativi e
in tutti i territori investiti dal progetto, al fine di garantire a ciascun ente la giusta
azione di promozione e sensibilizzazione.
(La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà
di 36 ore)
Flyers. Un'altra azione di comunicazione sarà garantita attraverso la predisposizione
e realizzazione di un logo destinato a promuovere l’esperienza del servizio presso la
nostra Associazione e la predisposizione di Flyers che saranno distribuiti su tutto il
territorio coinvolto dal progetto, con il coinvolgimento degli Sportelli
Informagiovani, degli enti locali, dei principali luoghi di interesse giovanile:
Biblioteche, cinema, pub, pizzerie, ecc)
(La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà
di 10 ore)
Tv e Radio. La Novacomunicazione, in questi anni ha avviato una forte azione di
sinergia e collaborazione con emittenti televisive e radiofoniche attivando anche
delle trasmissioni di interesse giovanile. Nella campagna di comunicazione troverà
spazio, anche un’azione di divulgazione attraverso comunicati stampa, avvisi e spot
che saranno pubblicati su giornali e stazioni radio locali.
(La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà
di 4 ore)
Sito Internet. Il progetto sarà altresì promosso attraverso il sito della Nova
Comunicazione, che ha destinato un’intera sezione al Servizio Civile Nazionale, e
attraverso tutti i siti degli Enti coinvolti nelle attività progettuali e partner
nell’esperienza di Servizio Civile Nazionale.
(La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà
di 10 ore).
L’Impegno complessivo nelle attività di comunicazione e promozione del progetto
di servizio civile Arcobaleno 2010 sarà di 60 ore
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Si rimanda al Sistema di Reclutamento e Selezione verificato e approvato in sede di
accreditamento dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
Associazione Nova Comunicazione
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Si rimanda al Sistema di Monitoraggio verificato e approvato in sede di
accreditamento dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
Associazione Nova Comunicazione
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Nessun requisito aggiuntivo
23)
Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
Non sono previste risorse finanziarie aggiuntive
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Sono presenti accordi con diverse realtà operanti nel mondo del no profit, del profit
e dell’Università.
Nello specifico il progetto prevede i seguenti partner:
Associazione Psichè
Associazione di psicologi e sociologi tesa a favorire percorsi di benessere alle fasce
più deboli della popolazione: anziani, minori e portatori di handicap. Grazie alla
propria esperienza, l’associazione garantirà un supporto di assoluta qualità nelle
azioni di diffusione dei risultati del progetto, scambio di processi e prassi sviluppate
nel corso del progetto.
(Si allega lettera in qualità di copro motore dove sono indicati i contributi concreti
garantiti dal partner)
MOS Agency S.n.c. Società moderna e dinamica che lavora su tutto il territorio
nazionale nel campo della promozione e della produzione grafica. Forti competenze
legate all’uso delle nuove tecnologie che consentono di costruire canali efficaci di
comunicazione con le nuove generazioni.
(Si allega lettera in qualità di copro motore dove sono indicati i contributi concreti
garantiti dal partner)
Università degli Studi dell’Aquila
L’Università degli Studi dell’Aquila, attraverso la collaborazione al progetto di
servizio civile, garantirà il proprio supporto offrendo la disponibilità del patrimonio
del SBA – Sistema Bibliotecario dell’Ateneo informatico ai volontari coinvolti nelle
attività progettuali.
(Si allega lettera in qualità di copro motore dove sono indicati i contributi concreti
garantiti dal partner)
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Saranno utilizzate e destinate all’attuazione del progetto tutte le risorse tecniche e
strumentali necessarie per il completo espletamento delle attività e dei servizi
presenti nel progetto, premesso peraltro che il progetto prevede una partenrship con
associazioni e società già esistenti e fornite di tutto il materiale necessario.
Per cui i volontari potranno contare su tutte le risorse tecniche e strumentali
necessarie per le loro attività, come:
• 32 postazione con computer, stampante;
• 32 accessi ad internet in modalità ADSL;
• 32 kit per animazione comprensivi di materiale per organizzare momenti di
svago (costruzioni, das, libri, pennarelli, colori a cera, colori a dita, album da
disegno, lavagne, birilli, etc)
• 32 kit materiale per servizio ( materiale di cancelleria,penna usb, borse di
servizio,etc)
• 1 Software per la costruzione dei questionari a disposizione di tutte le sedi
coinvolte)
• 9 mezzi di trasporto
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Assenti
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
Assenti
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
E’ presente un accordo con l’Ente di Formazione Accreditato
A.F.G.P.
(Associazione Formazione Giovanni Piamarta) – Centro Guerrieri, - sede della
CISCO NETWORKING ACADEMY - attraverso la sottoscrizione di una
convenzione quadro relativa al riconoscimento e alla certificazione delle
competenze e delle professionalità valide ai fini del curriculum vitae dei volontari
coinvolti nel progetto Arcobaleno 2010
Le competenze acquisibili saranno riferite a:
-
Abilità di problem solving;
Capacità di gestire laboratori in modalità interattiva;
Rafforzamento delle proprie capacità relazionali;
Ottimizzazione delle proprie abilità organizzative;
Potenziamento delle proprie abilità nell’ascolto e nell’analisi del bisogno;
Capacità di lavorare in gruppo;
Capacità di comprensione di testi normativi;
Capacità di pronto intervento
(si allega lettera di adesione e convenzione quadro)
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
La formazione generale sarà svolta presso la sede dei Comuni coinvolti nel
progetto (vedi p. 16)
30) Modalità di attuazione:
In proprio, con formatori dell’Associazione NOVACOMUNICAZIONE
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
Associazione Nova Comunicazione
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La metodologia adottata nella formazione generale è incentrata essenzialmente sul
coinvolgimento diretto dei soggetti in formazione al fine di condividere a tutti i
livelli gli argomenti ed i contenuti del progetto di formazione. Tale aspetto, si ritiene
particolarmente importante per il raggiungimento degli obiettivi espressi; infatti,
soltanto attraverso una partecipazione attiva dei ragazzi è possibile intervenire nei
processi di condivisione e di rielaborazione dei concetti trattati. Al fine di favorire
una costante e continua partecipazione attiva dei volontari si farà ricorso a
attraverso tecniche di
dinamiche non formali nel processo formativo
brainstorming, animazioni, giochi di ruolo, esercitazioni, simulazioni, il T-group.
L’idea è quella che non ci si deve limitare a trasmettere idee-concetti, ma si deve
anche puntare a far acquisire consapevolezza e attitudini. Si devono fornire, laddove
possibile, risposte ai problemi sollevati ma più di tutto si deve cercare di fornire e
attivare competenze.
Il gruppo in formazione deve essere valorizzato come strumento di apprendimento.
La metodologia adottata sarà pertanto prevalentemente attiva, anche se nella
microprogettazione delle singole lezioni si farà, laddove necessario, ricorso anche ad
una metodologia più classica: la lezione frontale tesa a favorire il trasferimento di
numerose informazioni utili ai volontari al fine dell’espletamento del loro servizio .
L’intervento formativo avrà, pertanto, nelle sue diverse fasi, due distinte
caratterizzazioni :
Lezione frontale:
Le lezioni frontali affronteranno l’aspetto formativo di tipo colmativo – con lo scopo
di preparare i volontari ad assolvere a specifiche mansioni e attività previste nei
progetti attraverso l’offerta di informazioni indispensabili per gestire al meglio la
propria esperienza di volontari. Tale modalità sarà erogata per circa il 60% del
monte orario complessivo della formazione generale ed in particolare per i moduli 2,
3, 6 e 8 descritti al punto 33 relativi ai temi del dovere difesa della patria, la difesa
civile non armata e non violenta, la normativa vigente e alla Carta di Impegno Etico.
Dinamiche non formali
Il ricorso alle dinamiche non formali affronteranno l’aspetto formativo di tipo
integrativo – con lo scopo di facilitare l’inserimento e l’adattamento dei singoli
nell’organizzazione, agire in un contesto di integrazione sociale, creare senso di
appartenenza e gestire i conflitti. Tale modalità, prevede sarà erogata per circa il
40% del monte orario complessivo della formazione generale ed attraverserà
trasversalmente molti dei moduli formativi previsti con esclusione dei moduli 3 e 4
descritti al punto 33 relativi ai temi del dovere difesa della patria, la difesa civile non
armata e non violenta, la normativa vigente e alla Carta di Impegno Etico.
33) Contenuti della formazione:
Il Contenuto della formazione generale sarà strutturato nei seguenti moduli
formativi
1) L’identità del gruppo in formazione- Durata 4 ore
Presentazione dell’intervento formativo
- Introduzione della scaletta dell’intervento formativo, orari, luoghi, contenuti
- Illustrazione della metodologia formativa, il modello di Kolbe, strumenti
partecipativi, brainstorming, role- playing, attività laboratoriali (manufatti,
educativi, teatrali, etc.)
2)
Lavoro sul gruppo in formazione ( aspettative e motivazioni su SCN)
La dimensione e l’identità del Gruppo
Le dinamiche che si presentano all’interno del gruppo
Gruppo auto-centrato, gruppo di lavoro e team;
Gestione del Conflitto
Analisi delle aspettative
Motivazioni e obiettivi individuali;
Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione
storica, affinità e differenze tra le due realtà - Durata :4 ore
- Storia del servizio civile e dell’obiezione di coscienza;
- Studio e Analisi delle Leggi: 772/72; 230/98 e legge n. 64/01;
- Caratteristiche e ordinamento del servizio civile, principi ordinamenti della
obiezione di coscienza
- Fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale,
- Lettera ai Cappellani Militari e Lettera ai giudici di Don Milani;
- Affinità e differenze tra il servizio civile e l’obiezione di coscienza
3) Il dovere di difesa della Patria - Durata: 4 ore
- Difesa della Patria come diritto dovere del cittadino (articolo 52 della
Costituzione italiana) anche e soprattutto con mezzi non violenti, e nella
difesa dei diritti umani;
- In particolare, si illustreranno i contenuti delle sentenze della Corte
Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, in cui si dà contenuto al
concetto di difesa civile o difesa non armata.
- Storia del pacifismo e della non violenza;
- Dichiarazione Universale dei Diritti Umani;
- Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea
- Ordinamento Nazioni Unite
4) La Difesa civile non armata e non violenta - Durata: 4 ore
- Art. 11 della Costituzione Italiana:Diversità religiosa, economica e sociale
tra conflitti ed incontri
- Tolleranza e solidarietà
- La Costituzione Italiana come strumento per riconoscere i diritti e costruire
la Pace
- Le operazioni di polizia internazionale;
- Concetti di peacekeeping, peace-enforcing, peacebuilding;
- Diversità religiosa, economica e sociale tra conflitti ed incontri
5)
La protezione Civile - Durata: 4 ore
- L’impegno in protezione civile come esempio di cittadinanza attiva;
- I rischi;
- Il Sistema Informativo territoriale
- Gestione dell’emergenza e prova pratica di gestione dell’emergenza
- Psicologia delle catastrofi
- Comunicazione in emergenza e informazione alla popolazione sui
comportamenti
6)
La solidarietà e le forme di cittadinanza - Durata: 4 ore
- Principio costituzionale di Solidarietà Sociale – Art. 2 Costituzione Italiana
- Principio Costituzionale di Sussidiarietà Art 117 – Costituzione Italiana
- Principi di libertà sanciti dalla Costituzione;
- Le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei
vari ambiti in cui opera il servizio civile;
- Il Terzo Settore nell’ambito del welfare;
- Consapevolezza e Responsabilità civica;
7) Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato - Durata: 4 ore
- Il Terzo Settore nell’ambito del welfare;
- Il Servizio Civile in relazione al Terzo Settore
- Consapevolezza e Responsabilità civica;
8) La normativa vigente la carta di impegno etico - Durata: 4 ore
- La Carta d’Impegno Etico;
- Legge 64/2001;
- Decreto Legislativo 77/2002;
9) Diritti e doveri del volontario del servizio civile - Durata: 4 ore
- DPCM 4 febbraio 2009: “Prontuario concernente la disciplina dei rapporto
tra enti e volontari del servizio civile nazionale”. Sul GURi n. 70 del 25.03.2009
- DPCM 6 febbraio 2009: “Prontuario contenente le disposizioni per lo
svolgimento delle funzioni di controllo e verifica sull’attuazione dei progetti di
servizio civile nazionale. Doveri degli enti di servizio civile e infrazioni punibili
con le sanzioni amministrative previste dall’art. 3 bis della legge 6 marzo 2001,
n. 64” (GURI n. 109 del 13 Maggio 2009)
- Conoscenza degli aspetti normativi relativamente al servizio civile volontario.
Sono temi relativi a questa area ad esempio la legge 64/2001 e le circolari
attuative, i diritti e doveri del volontario ed i diritti- doveri degli Enti
- Il Contratto di servizio civile;
10) Presentazione dell’Ente - Durata: 4 ore
- Presentazione degli enti coinvolti nel progetto
Storia
Lo statuto
I Valori
La mission
La Struttura Organizzativa
La Metodologia di lavoro
La rete istituzionale e civile
Azioni e progetti
-
Presentazione Ente partner di impiego nel progetto di Servizio Civile
Nazionale Volontario Il concetto di rete e partenariato civile;
La funzione civile dell’Associazione e degli Enti partner nel progetto;
11 Il lavoro per progetti - Durata: 4 ore
- Il progetto di Servizio Civile
- Gli obiettivi e le azioni
- Il Ruolo e le attività dei volontari
- Il valore sociale del progetto d’impiego
- Indicatori di efficacia ed Esiti Attesi
- Strumenti di verifica e di valutazione della crescita del volontario
34) Durata:
44 ore
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
La formazione sarà realizzata presso la singola sede di attuazione del progetto
36) Modalità di attuazione:
Affidata ad altri soggetti terzi.
Gli esperti, infatti, esperti nel settore specifico di intervento, saranno coinvolti in
azioni di formazione specifica al fine di trasferire parte del proprio know-how ai
volontari.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La metodologia adottata sarà prevalentemente di tipo attivo e nello specifico si
adotterà la metodologia dell’Action Learning. Le tecniche previste, infatti, sono
tranne che per il primo modulo formativo dove si adotterà una tecnica frontale, per
gli altri moduli, si adotterà una metodologia che si caratterizza per un approccio
esperenziale; attraverso l’action learning è possibile vivere l’esperienza diretta dei
processi relazionali e gestionali che caratterizzano il nostro modo di agire. Ogni
tematica viene affrontata legando la teoria con l’esperienza diretta dei singoli
attraverso attività di simulazione role playing che permettono l’uso di strumenti utili
al potenziamento delle abilità personali e professionali
40) Contenuti della formazione:
La formazione specifica sarà centrata sulle attività di progetto e in riferimento alle
stesse affronterà tutti gli argomenti necessari perché i volontari possano crescere e rendersi
autonomi nelle attività di progetto.
La formazione specifica prevede i seguenti contenuti:
Modulo Introduttivo: dove saranno trattati i seguenti contenuti in linea generale:
Elementi di animazione sociale; La gestione dei conflitti; La dimensione dell’ascolto
empatico; Open space e tecnica di apprendimento; Legge 285/97 "Disposizioni per
la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza"; Il valore
sociale, civile e culturale dei servizi per l’infanzia.
Durata: 10 ore
1. Modulo formativo: I servizi comunali per i minori: Funzioni, pratiche, ruolo
e strumenti; Il nesso critico tra servizi efficaci e contesti culturali
diversificati; Tecniche di monitoraggio di progetti sociali e di mappatura dei
servizi sociali; Strumenti per la programmazione e il coordinamento di
interventi sociali; Tecniche per la raccolta dei bisogni e per la Customer
Satisfaction.
Durata: 10 ore
Il primo modulo formativo andrà a garantire la copertura delle seguenti attività di
progetto:
A. Attività di mappatura dei servizi rivolti alla prima infanzia e ai minori
presenti sul territorio di riferimento e destinati al target di progetto;
B. Attività di elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi;
C. Attività di coordinamento e pianificazione dei servizi alla luce delle
risultanze emerse;
D. Attività di condivisione delle proposte progettuali dei servizi;
E. Attività di implementazione dei servizi in un’ottica integrata;
X. Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati;
Y. Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio:
Z. Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici,
performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc)
2. Modulo Formativo: Elementi di conduzione del gruppo e comunità;
Strumenti di didattica per bambini; La Ludoteca: le caratteristiche dello
spazio-gioco; Il gioco come strumento per lo sviluppo affettivo, cognitivo e
sociale del bambino; Strategie per la creazione e la gestione di laboratori
tematici; Tecniche di animazione per bambini; Tecniche per la gestione di
eventi e momenti ricreativi: ruoli e responsabilità dell’animatore nella
conduzione dei gruppi; L’animazione teatrale e le sue finalità didattiche;
Nozioni di puericultura.
Durata: 20 ore
Il secondo modulo formativo andrà a garantire la copertura delle seguenti attività di
progetto:
F. Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive;
I. Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane;
J. Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno
delle strutture;
L. Implementazione delle iniziative a favore dei minori organizzate dai servizi
presenti sul territorio, con l’avvio di nuove attività, nuovi laboratori che
tendano a sviluppare la partecipazione attiva del minore alla vita sociale,
garantendo nel contempo una costante azione di protagonismo e di autostima
nei minori coinvolti nelle attività;
M. Ideazione di nuovi laboratori creativi e ricreativi a favore dei minori con
difficoltà;
N. Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative;
O. Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione
delle attività;
P. Azioni di animazione quotidiana presso i servizi e il domicilio del minore;
R. Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti;
S. Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà in tutte le
sue necessità anche e soprattutto in particolari momenti scolastici a rilevante
valenza integrativa, come: partecipazione a gite; partecipazione a visite
guidate; partecipazione a laboratori, realizzazione di recite e attività
extradidattiche;
V. Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona
i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità
tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione.
3. Modulo formativo: Comportamenti a rischio nell'infanzia e
nell'adolescenza; Strumenti e strategie di socializzazione ed integrazione; I
laboratori come strumenti di socializzazione e apprendimento; Autonomia e
responsabilità nei bambini.
Durata: 10 ore
Il terzo modulo formativo andrà a garantire la copertura delle seguenti attività di
progetto:
G. Sostegno alle educatrici nel favorire il processo di autonomia dei bambini;
H. Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione e
interazione tra coetanei;
L. Implementazione delle iniziative a favore dei minori organizzate dai servizi
presenti sul territorio, con l’avvio di nuove attività, nuovi laboratori che
tendano a sviluppare la partecipazione attiva del minore alla vita sociale,
garantendo nel contempo una costante azione di protagonismo e di autostima
nei minori coinvolti nelle attività;
Q. Azioni di coinvolgimento nei processi ideativi e decisionali delle attività con
i minori.
4. Modulo formativo: Tecniche di ascolto e analis; Il coinvolgimento
genitoriale e il sostegno alla famiglia; Minori in situazione di disagio:
l’importanza della dimensione familiare; Gli indicatori del disagio minorile.
Durata: 20 ore.
Il quarto modulo formativo andrà a garantire la copertura delle seguenti attività di
progetto:
K. Attività di ascolto, tesa a favorire una nuova dimensione relazionale del
minore, con l’intento di monitorare, attraverso il dialogo, costantemente il
grado di soddisfazione da parte dei ragazzi del servizio reso;
M. Ideazione di nuovi laboratori creativi e ricreativi a favore dei minori con
difficoltà;
S. Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà in tutte le
sue necessità anche e soprattutto in particolari momenti scolastici a rilevante
valenza integrativa, come: partecipazione a gite; partecipazione a visite
guidate; partecipazione a laboratori, realizzazione di recite e attività
extradidattiche.
T. Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli
asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri;
U. Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze
avanzate dai genitori dei minori;
V. Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona
i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità
tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di
cura, di educazione;
W. Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti
coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di
educazione progettate in accordo;
Y. Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il
grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio.
5. Modulo formativo: Strumenti per la progettazione di campagne di
comunicazione; Marketing: comunicazione strategica e comunicazione
operativa.
Durata: 6 ore.
Il quinto modulo formativo andrà a garantire la copertura delle seguenti attività di
progetto:
AA.
Attività di promozione e informazione delle attività dell’asilo e della
scuola
sul territorio di riferimento;
BB.
Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio
che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatricigenitori).
41) Durata:
76 ore
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Le verifiche relative all’azione di formazione saranno tre e precisamente distribuite
ex ante, in itinere ed ex post rispetto alla formazione dei volontari. Le azioni di
monitoraggio descritte saranno rivolte sia alla formazione generale sia a quella
specifica.
La verifica ex ante tenderà a registrare la situazione di partenza di ciascun
volontario.
In Itinere: durante le attività di formazione per capire se la metodologia adottata
risulta essere efficace rispetto alle caratteristiche e potenzialità dei discenti, Tale
verifica permetterà laddove si dovessero registrare carenze di apprendimento, di
modificare in corsa il progetto formativo e renderlo il più efficace possibile rispetto
ai profili dei discenti;
Ex post: si tenderà a registrare il grado di apprendimento del gruppo e di ciascun
volontario.
La modalità di verifica
Si ritiene utile, al fine di garantire un servizio puntuale ed efficace, procedere alla
valutazione della didattica, dell’apprendimento e della trasferibilità dei concetti
espressi
Gli Strumenti di verifica
Il criterio generale alla base della scelta degli strumenti della valutazione
va riferito al tipo di informazioni che si intende raccogliere:
di tipo quantitativo: consente di ragionare per punteggi. Lo strumento di ricerca
adatto a tale ordine di informazioni è il questionario strutturato, con domande
chiuse, per il quale è prevista una consolidata procedura di elaborazione statistica
dei dati ottenuti;
di tipo qualitativo: consente di ragionare per descrizioni. Lo strumento utilizzabile in
questo caso è l’intervista, costruita con domande aperte, e che implica un dialogo
aperto tra soggetti e ricercatori, per la quale è prevista è prevista una procedura di
analisi di contenuto dei dati raccolti.
Nell’articolazione del progetto d’indagine e nella strutturazione degli strumenti
occorrerà, tuttavia, di volta in volta tener conto degli specifici oggetti d’indagine.
a) Valutazione della didattica: la valutazione della didattica misura il risultato
conseguito dalla formazione in termini di gradimento/apprezzamento dichiarato dai
partecipanti. Quello che si indaga è il grado di soddisfazione per l’esperienza
formativa vissuta, che può rappresentare anche una misura della qualità riconosciuta
a tale esperienza, della sua efficacia.
I differenti strumenti che possono essere utilizzati sono:
Strumenti quantitativi analitici: fanno riferimento al questionario completo, che
indaga a 360° il progetto. Le domande del questionario potranno variare a seconda
degli aspetti considerati, ma in ogni modo si fa sostanzialmente riferimento a tre
soluzioni metodologiche:
Scale di reazione (al soggetto è richiesta una valutazione in base a coppie di
aggettivi opposti, utilizzando una scala di valori).
Scale di punteggio (al soggetto è richiesto di esprimere il proprio giudizio per
ciascun item, utilizzando una scala di valori progressivi).
Scale di opinione (vengono presentate al soggetto delle affermazioni, rispetto alle
quali può essere richiesto di esprimere il grado di accordo/disaccordo).
Strumenti quantitativi sintetici: fanno riferimento ad un breve questionario
finalizzato ad esplorare la valutazione complessiva condivisa dai partecipanti circa
l’esperienza formativa. In questo caso la soluzione metodologica più opportuna
ripropone la formula delle scale di reazione, e assume la forma di un differenziale
semantico (coppie di aggettivi opposti).
Strumenti qualitativi sintetici: tale tipologia si traduce in un breve questionario di
autoriflessione, composto da un numero ridotto di domande aperte, finalizzato di a
raccogliere opinioni di ordine prevalentemente generale sull’esperienza formativa
considerata nella sua globalità.
Strumenti qualitativi analitici: si propongono di attivare un momento di
autoriflessione orientato a raccogliere opinioni e valutazioni in forma descrittiva,
puntando tuttavia a cogliere un più completo livello di profondità di analisi, ovvero
ad indagare nel dettaglio molteplici aspetti dell’esperienza formativa. Sarà
necessario quindi in questo caso far riferimento ad un’intervista di autoriflessione,
articolata e capace di individuare molteplici sfumature di vissuto.
b)Valutazione dell’apprendimento: si tratta in questo caso di misurare i contenuti
di ciò che è stato appreso con riferimento sia agli obiettivi didattici proposti, sia agli
argomenti trattati dall’azione formativa.
Gli strumenti che possono essere utilizzati vanno differenziati in funzione di due
criteri principali: il primo fa riferimento alla distinzione tra misurazione quantitativa
e qualitativa, e il secondo rimanda alle caratteristiche più specifiche che distinguono
la natura di tre tipi di sapere oggetto della valutazione: conoscenze, capacità e
qualità.
Gli strumenti quantitativi che misurano i risultati ottenuti in termini di conoscenze
acquisite, si riassumono sostanzialmente nella formula propria di un test di livello.
Si tratta di un insieme di domande altamente formalizzato, capace di segmentare gli
argomenti trattati in singole unità di informazione.
Gli strumenti quantitativi per la valutazione dell’apprendimento di capacità/qualità
assumono la forma di un questionario di follow-up che si propone di misurare
specifici atteggiamenti e comportamenti che possono essere considerati indicatori
del grado con cui tali capacità/qualità sono possedute dai soggetti.
Gli strumenti qualitativi per la valutazione dell’apprendimento di capacità/qualità si
riassumono nella forma di una intervista di autovalutazione, finalizzata a raccogliere
opinioni e giudizi personali in forma descrittiva attraverso un colloquio diretto con i
soggetti, volto a ricostruire gli esiti dell’esperienza formativa.
c) Valutazione della trasferibilità: essa dovrebbe consentire di esplorare quali
contenuto di cambiamento rappresentino un effettivo miglioramento dei modi di fare
e operare, dall’altro quali di essi siano concretamente utilizzati e applicati. In questo
caso gli strumenti utilizzabili vanno differenziati sia rispetto al criterio che distingue
la misurazione quantitativa da quella qualitativa, sia in riferimento all’oggetto di
indagine, distinguendo tra prestazioni e comportamenti.
Gli strumenti quantitativi che misurano il cambiamento ottenuto in termini di
miglioramento della prestazione di lavoro si riassumono sostanzialmente nella forma
di una griglia di analisi, che richiede di valutare il grado in cui la formazione ha
concretamente contribuito agli specifici risultati di lavoro conseguiti. È quasi
sempre consigliato di affiancare alla griglia una intervista di autovalutazione, in
modo tale da permettere ai soggetti di esplorare dal proprio punto di vista il legame
tra formazione e cambiamento.
Gli strumenti quantitativi per la valutazione del cambiamento dei comportamenti
organizzativi ripropongono il questionario di follow-up come soluzione
metodologica appropriata.
Gli strumenti qualitativi per la valutazione della trasferibilità si traducono nella
forma di una intervista di autovalutazione, del tutto analoga a quella descritta per
l’apprendimento.
Il Follow-up
Per follow-up si intende la ripresa dei lavori a distanza di tempo dalla conclusione
del percorso formativo. In questo modo è possibile raccogliere feed-back relativi ai
bisogni ancora attivi e, quindi, scoprire le aree di criticità, le tematiche e le
competenze non ancora sviluppate, per verificare se il percorso formativo ha avuto
effetti e prodotto risultati coerenti con gli obiettivi iniziali.
Le finalità alle quali tale attività risponde sono molteplici:
La valutazione dell’efficacia dell’intervento formativo: di come quindi le
competenze e le capacità che il percorso ha inteso trasferire ai partecipanti siano
state realmente acquisite, consentendo lo sviluppo personale.
La realizzazione dell’ accompagnamento al ruolo dei partecipanti: percorso
attraverso il quale ogni partecipante viene affiancato nel trasferire le tematiche
trattate in aula nel proprio contesto lavorativo;
La risposta all’esigenza di formazione continua: che può essere soddisfatta
solamente se si ha la possibilità di riprendere e rielaborare con i partecipanti le
tematiche trattate nei corsi.
Oggetto del Follow-up potrà pertanto essere:
la verifica delle competenze acquisite e messe in atto nello svolgimento del lavoro;
il confronto su casi reali affrontati dai partecipanti;
la consulenza d’aula per la risoluzione dei problemi professionali, operativi e
relazionali incontrati l’approfondimento di alcuni temi sviluppati durante il percorso
formativo.
La scelta del singolo strumento di valutazione sarà calibrata rispetto alle dinamiche
che sorgeranno all’interno del gruppo e alle singole caratteristiche dei discenti,
cercando di adottare degli strumenti descritti quelli più pertinenti e aderente ai
profili dei discenti.
Giulianova, 1 marzo 2010
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Allegato 1 - Portale del Comune di Penna Sant`Andrea