(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Associazione Nova Comunicazione 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ02356 Nazionale 1^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Arcobaleno 2010 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore : Assistenza Area di intervento: A02 – Assistenza Minori 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Area d’intervento e Contesto territoriale Gli asili nido e i centri educativi da anni ormai rivestono un ruolo particolarmente importante fra i servizi alla prima infanzia e ai minori, soprattutto perché influiscono fortemente sulla vita delle famiglie, ponendosi in una posizione chiave fra il diritto dei bambini alla educazione-formazione e il diritto al lavoro dei genitori, in particolare quello della madre. Attento all’importanza di questi servizi, il progetto “Arcobaleno 2010” coinvolge ad ampio raggio buona parte del territorio della provincia di Teramo. Il contesto territoriale, pur coinvolgendo comuni di ambiti differenti, presenta caratteristiche e specificità comuni, che permettono al progetto di rispondere ad esigenze e a bisogni che si ritrovano simili in diverse zone della provincia. Nello specifico, le strutture analizzate sono posizionate in: tre dei Comuni appartenenti all’Ambito Sociale Territoriale n. 2 della Provincia di Teramo, espressione del distretto dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata: Ancarano, Corropoli e Nereto; tre Comuni appartenenti all’Ambito Territoriale n. 3 (Fino-Vomano): Canzano (sede della cooperativa il “Grillo Parlante”), Castellalto (sede della cooperativa “Le Ali degli Angeli”) e Penna Sant’Andrea; due comuni dell’Ambito 8 (costa sud): Roseto degli Abruzzi e Morro D’Oro; infine un comune dell’Ambito 1 (Tordino): Giulianova (sede dell’Istituto Castorani). I Comuni coinvolti nel progetto presentano caratteristiche simili sia dal punto di vista demografico, che dal punto di vista dei servizi attivati. Infatti, dal punto di vista demografico, in tutti i comuni si registra un tasso di dipendenza giovanile compreso tra 0,19 e 0,23 (vedi tab. 2). Allo stesso modo, dal punto di vista dell’offerta dei servizi attivati nell’area d’intervento del progetto, tutti i comuni coinvolti hanno rivolto una particolare attenzione a quelli rivolti all’infanzia (vedi tab. 3), attivando strutture gestite direttamente dall’Ente o affidando la gestione a Cooperative sociali. Da qui la scelta di coinvolgere nel progetto realtà differenti con il comune obiettivo di rafforzare e potenziare i punti di forza dei soggetti che hanno assegnato specifica importanza a questi servizi. Tab. 1 - Popolazione residente nei comuni coinvolti nel progetto”Arcobaleno 2010” Popolazione Minori (0-14 anni) 1921 245 Ambito 2 Ancarano 4512 626 Corropoli 4993 721 Nereto 1922 245 Ambito 3 Canzano 7439 1159 Castellalto 1768 229 Penna Sant’Andrea 24779 3381 Ambito 8 Roseto degli Abruzzi 3617 524 Morro D’Oro 23343 3008 Ambito 1 Giulianova Fonte: Rielaborazione dati ISTAT Tab. 2 – Principali indici demografici dei Comuni che interessano al nostro progetto Fonte: Rielaborazione dati ISTAT - Rapporto Sociale 2009 della Provincia di Teramo Nella tabella 1 e 2 abbiamo riportato i dati relativi alla popolazione residente, il numero di minori potenzialmente coinvolti e lo stato della popolazione (indice di carico sociale e indice di dipendenza giovanile) dei comuni interessati. Per meglio capire tuttavia qual è l’area di intervento su cui noi andremo a progettare e sulle motivazioni che ci spingono a farlo, si delinea un quadro generale sui servizi sociali rilevati sul territorio provinciale (vedi fig. 1) Fig. 1 – Servizi distinti per Ambito Fonte: Rapporto Sociale 2009 della Provincia di Teramo Dalla figura 1 si evidenzia come l’ambito territoriale nel quale si concentra la maggior parte dell’offerta sociale sia rappresentato dalla Vibrata, con il 24,9%, seguito da Teramo (capoluogo di provincia, 16%) e da Fino-Vomano (14,6%). Sulla totalità dei servizi sociali censiti, un dato interessante è che il 60% dei servizi è rivolto all’Infanzia, all’adolescenza e alla famiglia. Nel dettaglio, volendo capire quali sono i servizi attivati per ambito sociale, basta osservare la seguente tabella 3. La tabella, infatti, presenta un’offerta di servizi, rivolti all’infanzia, all’adolescenza e alla famiglia, molto rilevante, non solo nei territori oggetto di studio, ma anche in tutti i territori della provincia di Teramo. Tab. 3 – Tipologia dei Servizi attivati per ambito sociale Fonte: Rapporto sociale 2009 della provincia di Teramo I servizi rivolti alla famiglia, infanzia e adolescenza rilevati nel territorio provinciale nel corso del 2008 ammontano a 168, pari al 34% rispetto al totale complessivo dei servizi attivati. Gli enti titolari sono per lo più di natura pubblica (84%), la metà dei 168 servizi appartenenti a questa categoria viene data in gestione a terzi, cooperative sociali (48%). A livello geografico, tali servizi insistono in modo più incisivo negli ambiti territoriali Vibrata (25%) e Fino-Vomano (15,5%) e sono rappresentati per il 32% dai servizi di vacanza per minori e per il 13,7% dal nido d’infanzia. Caratteristiche specifiche dei comuni e delle realtà coinvolte Comune di Ancarano Il Comune di Ancarano è uno dei comuni più piccoli dell’Ambito Sociale Territoriale n. 2, nonostante ciò, presenta un numero di famiglie e di bambini censiti abbastanza alto: 595 famiglie residenti e 332 minori, di cui 245 tra 0 e 14 anni. All’interno del territorio comunale sono presenti tre scuole di cui una scuola primaria, una scuola dell’Infanzia e un istituto comprensivo. Alla scuola materna ed alle scuole elementari sono complessivamente iscritti 131 bambini. Alle scuole medie sono iscritti 65 ragazzi. I minori disabili certificati (ai sensi della legge 104/92) sono attualmente 3. Minori con situazioni familiari problematiche sono 10, circa la metà hanno caratteristiche di multiproblematicità, legate alle situazioni familiari (padre con problemi dipendenza, conflittualità violenta tra i coniugi). Nell’ultimo anno le famiglie che hanno richiesto un contributo economico sono state 5, due sono state invece le richieste per un contributo al canone di locazione. Le rilevazioni dei Piani di zona locali 2002-2005 e 2007-2009 sono omogenee nel rilevare due linee di criticità principali riguardo al pianeta infanzia locale: 1) migrazione territoriale diurna degli adulti e genitori legata all’occupazione lavorativa, con conseguenze legate alla presenza continuativa, alle responsabilità familiari e al sostegno educativo. Le famiglie locali, infatti, in buona parte (quasi il 50% dei nuclei) lavorano in luoghi distanti dall’abitazione e fuori dal paese (soprattutto nei due comuni vicini e grandi delle Marche: Ascoli e San Benedetto del Tronto) e ciò incide sulla possibilità di seguire da vicino il tempo libero dei propri figli e su come organizzare una presenza di cura e accadimento, soprattutto per i più piccoli d’età. 2) organizzazione territoriale dei servizi per costruire un sistema che, in un territorio frammentato di piccoli Comuni, peraltro alcuni con forte disomogeneità socio-economiche e quantitative, riesca a coprire i bisogni diversificati e funzionare in modo integrato. Comune di Corropoli Il Comune di Corropoli è situato nella Provincia di Teramo ed appartiene all’ambito territoriale Vibrata. I residenti (4512) sono strutturati in un totale di 1.693 nuclei familiari con un numero medio di componenti pari a 2,8, maggiore della media provinciale e di quella d’ambito Vibrata. Il numero di minori è di 787, tra essi quelli appartenenti alla fascia d’età 0-14 anni è di n.626. Nonostante l’esiguo tasso di natalità, si registra, negli ultimi anni, un leggero aumento demografico da attribuire all’incidenza degli immigrati residenti sul territorio, che rappresentano il 4,4% degli immigrati presenti nell’intero ambito, e costituiscono il 6,4% della popolazione comunale. Il peso dell’immigrazione, oltre che sull’andamento demografico generale, è particolarmente rilevante specialmente riferito ai minori: a Corropoli infatti 1 bambino su 10 è straniero (valore tra i più alti nell’intera regione Abruzzo). Comune di Nereto Il Comune di Nereto conta 1532 nuclei familiari e 721 minori tra 0 e 14, su una popolazione residente pari a quasi 5000 abitanti. Le problematiche sociali legate alla condizione giovanile e minorile sono riportate nel Piano di zona dei servizi sociali: “Decentramento territoriale; migrazione territoriale diurna, elevato rischio sociale circa l’inclusione dei minori nei circuiti della devianza, e invito a sostenere la responsabilità delle famiglie e a promuovere forme di socializzazione e aggregazione extraistituzionali”. Da sottolineare che si è venuto evidenziando il rischio sociale delle fasce minorili ed in particolare degli under 14. La Cooperativa “Il Grillo parlante” – Comune di Canzano Il comune di Canzano presenta una popolazione residente di n.1922 abitanti, di essi n.245 sono minori dai 0 ai 14 anni La Cooperativa “Il Grillo parlante” gestisce l’omonimo asilo posizionato nel Comune di Canzano, in un punto facilmente raggiungibile anche dai comuni di Castellalto, Bellante e dalla popolosa frazione di Teramo San Nicolò a Tordino. Il numero di bambini iscritti all’asilo è attualmente 32. Il buon livello di occupazione che coinvolge spesso nelle famiglie entrambi i coniugi rende quello degli asili nido un servizio di cui le comunità locali sentono sempre di più il bisogno. Questa la motivazione che ha spinto all’apertura di strutture educative qualificate in grado di accogliere i bambini anche in tenera età. La Cooperativa “Le ali degli Angeli” – Comune di Castellalto Il comune di Castellalto conta n.7439 residenti di cui n.1159 sono minori dai 0 ai 14 anni. La Cooperativa “Le ali degli Angeli” gestisce l’asilo posizionato nel Comune di Castellalto. Offre servizi a circa 23 famiglie accogliendo e assistendo 28 bambini dai 3 ai 36 mesi e garantendo inoltre custodia e doposcuola a minori in età scolare, materna ed elementare per n. 8 ragazzi. La stessa cooperativa accoglie alcuni alunni nell’ora antecedente l’apertura della scuola elementare contigua ed alcuni bambini della scuola materna dalle ore 16 fino alle 18, garantendo un servizio prezioso a quei genitori che per necessità lavorative sono impegnati per tutta la giornata. Istituto Castorani – Comune di Giulianova Il comune di Giulianova vanta n.23343 residenti di cui n.3008 appartengono alla popolazione dei 0 ai 14 anni. La Ipab Castorani eroga servizi in favore di minori e madri con minori allontanati dal proprio nucleo familiare, in regime residenziale e semiresidenziale. Allo stato attuale l’Ente ospita n. 9 minori e n. 2 madri in difficoltà ed n. 1 ragazza in regime di semiconvitto che ha raggiunto la maggiore età. All’interno dell’ente vengono svolti servizi di aiuto allo studio per minori rientranti nella fascia di età tra i sei ed i quattordici anni residenti nel Comune di Giulianova. Comune di Morro D’Oro Il comune di Morro d’oro conta una popolazione residente di n.3617 unità esso è tuttavia abitato in prevalenza da anziani. Da un controllo effettuato nell’anagrafe comunale, infatti, gli over 65 sono più di 630, i minori dai 0 ai 14 anni sono n.524. Inoltre, rispetto al numero di utenti che il Comune serve, esiste una significativa presenza di diversamente abili (fascia d’età 0-65). Tra i servizi che eroga il Comune di Morro D’Oro possiamo citare: • Il servizio Socio Psicologico Educativo per le Famiglie prevede interventi di prevenzione delle situazione di crisi e di rischio psico-sociale dei minori e delle loro famiglie. Il servizio è articolato in counseling familiare e supporto psicologico e pedagogico a favore di famiglie con minori a rischio e adolescenti problematici o famiglie con persone disabili o con gravi carichi assistenziali. • Il servizio di Pronto Intervento Sociale, servizio rivolto al ricovero in strutture di accoglienza idonee per minori; • Il Servizio di assistenza domiciliare nei casi di separazione dei coniugi e di difficile educazione della prole. Comune di Penna Sant’Andrea Il comune di Penna Sant’Andrea conta una popolazione residente di n.1768 di cui la popolazione minorile appartenente alla fascia d’età dai 0 ai 14 anni sono n.229. La popolazione residente è lievemente più anziana della media provinciale(0,03), superiore di 0,02 al valore medio regionale. Il numero medio di componenti per famiglia è superiore alla media provinciale e si attesta su un valore di 2,9. All’area minori e infanzia è riservato il 25% circa della spesa nell’ambito sociale di appartenenza (quasi la metà è concentrata sui servizi a supporto della popolazione anziana). Tra i servizi specificamente destinati ai minori su territorio comunale citiamo: - Sportello di ascolto per minori e famiglie in difficoltà. N. minori serviti anno 2009: 14 - Ludoteca comunale. N. minori partecipanti anno 2009: 34. - Ludobus: n.2 interventi nell’anno 2009 con un totale di n.50 minori partecipanti. - Sostegno domiciliare psico-sociale per minori. N. utenti serviti anno 2009: 3. Comune di Roseto degli Abruzzi Il Comune di Roseto degli Abruzzi conta n.24779 residenti di cui n.3381 sono minori appartenenti alla fascia 0-14 anni. Sono presenti 10.236 famiglie e il numero medio di componenti è 2,3, tra i più bassi della provincia, essendo in atto un processo di nuclearizzazione della famiglia stessa. Il tasso di natalità si attesta sull’8,3 e, letto alla luce del: 1) numero crescente di famiglie monogenitoriali di donne; 2) del tasso di disoccupazione femminile, che a Roseto è del 13,84% (quello maschile è meno del 7%); 3) dell’assunzione di stili e modelli di vita urbani, rappresenta anche l’effetto di un carico di cura eccessivo per le mamme, in un contesto, tra l’altro, in cui le reti parentali, deboli e corte, non sono più in grado di assolvere alle funzioni di cura e sostegno (di minori, ma anche di anziani). Un dato a cui non si è ancora accennato riguarda la forte dispersione abitativa nel comune di Roseto che si traduce con la presenza sul territorio di 22 frazioni. Anche se si tratta di una realtà urbanizzata servita da una buona rete di servizi infrastrutturali, in cui la mobilità spaziale è dunque piuttosto elevata, i bisogni dei minori e delle loro famiglie sono in parte legati alla frequenza degli istituti scolastici, soprattutto la mattina, e dei centri ludico-ricreativi nelle ore pomeridiane. Offerta di servizi analoghi SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI - Ambito 1 (TORDINO) Servizi generali Servizio di Pronto Intervento Sociale (denominato OIKIA) istituito dalla Provincia di Teramo, in accordo con gli EAS provinciali con l'obiettivo di rispondere ai bisogni urgenti e temporanei di ospitalità e tutela di: 1. Minori 0-3 anni e donne in difficoltà con minori (presso Istituto Educativo Castorani di Giulianova) Servizi domiciliari Assistenza domiciliare minori N.Utenti 22 Servizi Intermedi Servizio di assistenza educativa specializzata a favore di studenti disabili residenti in ambito e iscritti presso le scuole del comprensorio. SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI – AMBITO 2 (VIBRATA) Comune di Ancarano Con il “Piano per l’attuazione della legge 285/97 2005-2007”, sono state coordinate attività di prevenzione e sostegno relazionale tramite il Centro per l’Età Evolutiva, con sede a Sant’Egidio alla Vibrata, con buoni risultati: - n. 107 minori e famiglie con difficoltà hanno usufruito del servizio nell’anno 2007; - sono state attivate 2 case famiglie per minori - è stato unificato il servizio di assistenza domiciliare per minori in stato disagio e disabili - sono stati attivati 10 prese in carico rispetto all’istituto dell’affido familiare (n. 10 casi nel 2007), - sono state finanziate, pur con somme ridotte, 10 ludoteche locali per ogni comune, con diversità di impegno e orario a seconda della proporzione rispetto alla popolazione. Per dar continuità alla rete di servizi e al suo funzionamento, stante il decentramento territoriale e la diversificazione tra Comuni più grandi e più piccoli, la nuova programmazione 2007-2009 torna ad insistere su alcuni elementi ad azione educativa trasversale, capaci di connettere risorse informali e risorse strutturate, pur esigue ma avviate, elementi quali - valorizzare le reti di prossimità; - sostenere la genitorialità responsabile; - azioni di informazione diffuse di prevenzione e formazione; - aumento e sostengo di servizi per la prima-infanzia (asili-nido e centri gioco) - prevenzione primaria nelle scuole Tab. 4 – Servizi offerti e tipologia e numero di utenza (anno 2007/2009) Servizio offerto Tipologia e numero utenti 3 (di cui un minore per un problema Assistenza gravi disabilità lieve di apprendimento cognitivo) 2 (minore scuola materna e un minore Assistenza scolastica scuola primaria) Assistenza per trasporto e accesso 78 utenti presso le sedi scolastiche Ludoteca 20 minori iscritti – sono aumentate da 2 a tre le aperture settimanali 20 minori Servizio trasporto piscina comunale Servizio di assistenza educativa 95 (studenti minori e disabili) specializzata Comune di Corropoli Il Comune di Corropoli, facente parte del’Unione dei Comuni – Ambito 2 – Val Vibrata, area territoriale della Provincia di Teramo che maggiormente eroga servizi sociali, è fra i Comuni che espleta, già da qualche anno i seguenti servizi, che delineano la propria situazione di partenza: Servizio Sociale Professionale e Segretario Sociale L.I.V.E.A.S. Servizio Assistenza Sociale Anziani (S.A.D.) L.I.V.E.A.S. Servizio Aiuto Personale/Assistenza Domiciliare Disabili Gravi (L.I.V.E.A.S.) Centro Socio-Educativo Diurno per Disabili Gravi "Val Vibrata" (L.I.V.E.A.S.) Servizio di Assistenza Materiale/Educativa per Minori in Situazione di Disabilità Piano Locale per la non Autosufficienza (P.L.N.A.) Attivazione Casa Famiglia per Minori (L.I.V.E.A.S.) Servizio di Assistenza Educativa per Minori in Stato di Disagio (L.I.V.E.A.S.) Centri Aggregativi ed Educativi per Adolescenti e Ludoteche Teleassistenza Comune di Nereto Negli ultimi anni il comune di Nereto, vista l’esigenza ed i bisogni emersi soprattutto nel settore assistenziale (minori, adolescenti e famiglie) ha implementato e arricchito sempre più il numero di interventi, con azioni quali: Progetto di prevenzione primaria a secondaria nelle scuole; Nuovi servizi di consultazione; Sostegno psicologico e orientamento sia per i minori che per le famiglie; Servizi di promozione dell’agio giovanile e minorile. Tab. 5 – Servizi offerti e tipologia e numero di utenza (anno 2008/2009) Servizio Offerto Numero e tipologie utenze 3 (minori) Assistenza domiciliare e sollievo alle famiglie 9 (ragazzi disabili) Assistenza per accesso e mantenimento a scuola 5 (utenti, di cui 3 minori) Assistenza per trasporto presso le strutture socioriabilitative 30 (bambini iscritti) Ludoteca 20 (adolescenti iscritti) Centro di Aggregazione di SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI (COSTA SUD 2) Comune di Roseto degli Abruzzi Il Comune di Roseto degli Abruzzi, gestisce nel proprio territorio servizi ricreativi per minori, tra i quali La Bottega dell’Amicizia e La Cittadella dei Ragazzi attivati ormai da molti anni, rispettivamente nel 1998 e 1999. I due Centri frequentati da circa un centinaio di ragazzi, distinti nelle fasce di età 6/11 anni e 12/17 anni, rappresentano servizi ormai consolidati sul territorio le cui attività seguono una programmazione, scandita prevalentemente dall’annualità’ scolastica. Le attività si svolgono dal lunedì al venerdì, dalle ore 14,00 alle ore 19,00, si distinguono in attività: ludiche, di sostegno scolastico, di counseling alle famiglie, di servizio vacanza, di ludobus per l’accompagnamento dei minori nel percorso scuola-centro - altri centri, refezione scolastica. L’Amministrazione Comunale, al fine di venire incontro alle esigenze della popolazione scolastica e di garantire il diritto allo studio, assicura, nei limiti delle proprie disponibilità umane e strumentali, il servizio di trasporto scolastico. Il servizio e’ rivolto a circa 1.000 utenti residenti nel Comune di Roseto, iscritti alle scuole materne, elementari e medie site nel territorio comunale (comprese le frazioni) e, viene svolto, secondo itinerari prestabiliti organizzati dall’Ufficio Scuola che consentono l’ottimizzazione dei percorsi. L’Amministrazione Comunale, al fine di accrescere la qualità del servizio di sostegno alle famiglie e ai minori, assicura, nei limiti delle proprie disponibilità umane e strumentali, il servizio di pre-dopo scuola, attraverso azioni di assistenza, vigilanza e di assistenza materiale ed educativa all’interno delle scuole materne, elementari e medie e all’esterno. Il servizio e’ rivolto agli utenti residenti nel Comune di Roseto, iscritti alle scuole materne, elementari e medie site nel territorio comunale. Gli utenti sono gli alunni che usufruiscono del servizio di trasporto comunale e non, che per esigenze dei genitori entrambi lavoratori, arrivano con notevole anticipo a scuola. Tab. 6 – Servizi offerti e tipologia di utenza dei Comuni Costa sud (Roseto degli Abruzzi e Morro D’Oro) COMUNE di SERVIZIO OFFERTO NUMERO UTENTI RIFERIMENTO 25 minori Roseto degli Abruzzi e Assistenza domiciliare Morri D’Oro 53 minori Roseto degli Abruzzi Assistenza scolastica specialistica (scuole dell’infanzia, primaria e media) 4 minori Morro D’oro Assistenza scolastica specialistica (scuole dell’infanzia, primaria e media) 8 affidi e 6 famiglie Costa sud Servizio di affido affidatarie familiare Roseto degli Abruzzi Centro diurno “la 30 ragazzi (età compresa dai 13 ai 17 anni) cittadella dei ragazzi” Morro D’Oro Centro Gioco “Il Paese 18 ragazzi (età compresa tra i 18 e i 36 mesi) delle Meraviglie” Roseto degli Abruzzi Sostegno per le famiglie 33 famiglie con bambini disabili Montepagano di Roseto Comunità di pronta 18 minori accoglienza SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI - Ambito 3 (FINO-VOMANO) Tab. 7 – Servizi offerti e tipologia di utenza dei Comuni dell’Ambito 3 (Canzano, Castellalto e Penna Sant’Andrea) SERVIZIO OFFERTO Servizio di affido familiare (50 affidi) Sostegno psico-sociale per minori e famiglie (50 utenti) Servizio trasporto disabili Ludobus Centri aggregativi per minori COMUNE di RIFERIMENTO Canzano, Castellalto e Penna Sant’Andrea Canzano, Castellalto e Penna Sant’Andrea Canzano, Castellalto e Penna Sant’Andrea Castellalto e Canzano Domanda di servizi analoghi Ambito 2 – Ancarano, Corropoli e Nereto Dalle analisi territoriali e settoriali dei tre Comuni (Ancarano, Corropoli e Nereto) protagonisti del progetto emerge quanto siano pressoché simili i bisogni. Questo è confermato anche dal nuovo Piano di zona 2007-2009 che individua debolezze e criticità di sistema, comuni ai tre territori: La difficoltà di movimento territoriale e del trasporto locale legato alle esigenze dei minori disabili; L’aumento di esigenze legate al trasporto e alla vigilanza dei minori nell’accedere a servizi primari come la scuola, non potendo sull’appoggio dei familiari (che spesso lavorano fuori) L’attivazione di più figure, risorse e servizi per promuovere l’agio dei minori e dei giovani La scarsità e la mancata valorizzazione in loco di azioni aggregative, socio-culturali ed educative, che incentivino gli adolescenti a vivere meglio e di più i propri territori (senza l’attesa dei centri maggiori di richiamo: Ascoli, Teramo e la costa adriatica). Da tutto ciò emerge anzitutto il bisogno di realizzare un intervento-base per continuare a garantire: accesso ai servizi scolastici dell’obbligo (per chi va fuori comune e per chi abita in zone periferiche, tenendo conto che Ancarano è in zona collinare con parecchie stradine di campagna periferiche) sostegno relazionale per minori con difficoltà di apprendimento e/o problematicità legate alle situazioni familiari e minori disabili, aumento di attività per favorire aggregazione e animazione verso i più piccoli, favorendo ad esempio attività ludiche Aumento della presenza educativa e trasversale, rispetto a funzioni e servizi; sollievo per le famiglie in oggetto, che hanno un carico sociale più elevato. Ambito 8 (Costa sud) – Roseto degli Abruzzi e Morro D’oro Dall’analisi settoriale dell’Ambito 8 (costa sud) che coinvolge i comuni di Roseto degli Abruzzi e Morro D’Oro emergono bisogni ed esigenze che possiamo sintetizzare nei seguenti punti: • esigenza di una maggiore flessibilità degli orari dei servizi per la prima infanzia in risposta ai bisogni diversificati di lavoro delle famiglie dell’ambito. • esigenza di un servizio di trasporto per le strutture sportive da Morro d’Oro e Notaresco verso Roseto. • necessità di coinvolgere maggiormente nel sistema di servizi del territorio i minori dai 14 ai 17 anni. • necessità di prevedere percorsi di conoscenza dell’altro ed integrazione per i minori stranieri e per i disabili. • necessità di una maggiore coerenza educativa fra scuole e altre agenzie educative. • necessità di migliorare il monitoraggio sui rischi di devianza per intervenire tempestivamente con i servizi. Ambito 3 (Fino-Vomano) – Canzano, Castellalto e Penna sant’Andrea Nell’ambito Fino-Vomano un elemento di differenziazione rispetto agli altri contesti, rilevante ai fini delle definizione dei bisogni, è l’elevato numero di minori segnalati dal Tribunale (30) e più in generale trattati dai Servizi Sociale dell’Ente e dai servizi sociali territoriali della Asl. La domanda dei servizi, rispetto ai bisogni emersi, fa riferimento ai seguenti punti: • necessità di avviare azioni di prevenzione ed educazione nelle scuole e nei centri aggregativi. • necessità di superare la logica dell’istituzionalizzazione attraverso azioni di prevenzione del disagio. • necessità di aumentare le ore di sostegno psico-sociale integrato minori. • necessità di monitorare sui rischi di devianza per intervenire tempestivamente con i servizi. • necessità di sviluppare avviare azioni di sensibilizzazione relativamente all’affido familiare. Purtroppo sono sempre meno le risorse presenti sul territorio da attivare in riferimento al numero delle richieste, ma il volontario di Servizio Civile può senza dubbio essere una risposta alle istanze che provengono dalla popolazione. In tale ottica, dunque, il supporto dei volontari di servizio civile diventa strategico, in quanto garantirebbe una continuità rispetto ai servizi offerti Tabella di Sintesi n. ore settimanali N. incontri N. attività di N. Sede di N. partecipanti per attività mensili con promozione Popolazione Servizio ai servizi target Comune Ancarano Comune Corropoli Comune Nereto Coop. Il Grillo Parlante Coop. Le Ali degli Angeli Istituto Castorani Comune Roseto degli Abruzzi Comune Penna Sant’Andrea Comune Morro d’Oro ricreative genitori 245 87 12 0 1 626 42 8 0 0 721 55 8 0 0 245 32 16 0 1 1159 28 16 0 1 3008 9 20 0 1 3381 1.000 16 0 2 229 35 8 0 2 524 22 8 0 0 Indicatori Gli indicatori che si elencano di seguito sono stati scelti tenendo conto delle domande e dei servizi offerti precedentemente descritti: A B C D E F Numero riunioni tra i soggetti aderenti al progetto Numero ore di affiancamento ai minori in difficoltà/disabili Numero di ore destinate alle attività educative settimanali presso le sedi di servizio Numero ore di apertura strutture ricreative per minori e adolescenti Numero incontri con genitori Numero attività di promozione/interventi di monitoraggio Destinatari I destinatari del progetto “L’Arcobaleno 2010” sono i minori di età compresa tra 0 e 14 anni. Il totale dei minori che insistono sui territori coinvolti dalle attività progettuali sono 10.138. In relazione ai bisogni evidenziati, il progetto coinvolge minori inseriti in servizi per l’infanzia e la prima adolescenza, con particolare attenzione ai minori con disabilità, problemi cognitivi e difficoltà relazionali. Beneficiari Beneficiari del progetto sono soprattutto le famiglie locali, che lavorano in luoghi distanti dall’abitazione e fuori paese. Ciò incide appunto sulla necessità di essere affiancati nel difficile compito dell’educazione e della formazione dei propri figli, con riguardo all’orario scolastico ed extrascolastico. Altri beneficiari del progetto sono le insegnanti e gli educatori, che possono essere affiancati da giovani volontari motivati, capaci e debitamente formati 7) Obiettivi del progetto: Il progetto Arcobaleno 2010 intende promuovere in maniera diffusa sul territorio coinvolto dalle attività un’alta qualità dei servizi offerti ai minori, caratterizzati dal coinvolgimento di tutti gli attori protagonisti nell’azione di definizione delle linee programmatiche di didattica e di cura, mediante gli strumenti della partecipazione. Le nuove generazioni sono la più grande risorsa di un territorio e l’opportunità di crescere in un contesto educativo, particolarmente, fertile e vivace, è l’occasione ideale per sviluppare e trasferire con maggiore efficacia le dimensioni del sapere, saper fare e saper essere. Perché gli obiettivi risultino il più possibile chiari, specifici e congrui, va chiarito che il target del progetto è caratterizzato dalla popolazione minorile di età compresa tra i 0 – 14 anni, dei comuni coinvolti in azioni di qualità relative alla implementazione dei servizi di educazione rivolti alla popolazione minorile dei comuni, al monitoraggio dello stato dei servizi offerti e delle esigenze riscontrate nel territorio. Per cui gli stessi obiettivi ed i relativi indicatori già espressi nel contesto Numero minori che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico; Numero ore di affiancamento ai minori disabili ; Numero ore di apertura strutture ricreative per minori e adolescenti; Numero famiglie che richiedono il servizio di assistenza domiciliare e/o scolastica andranno a misurare le performance rispetto a tali interventi. Gli obiettivi specifici perché possa realizzarsi concretamente quanto detto sono: Obiettivo: Rafforzare il sistema di rete dei servizi territoriali a favore dei minori per garantire più facilità nell’accesso ai servizi dedicati alla popolazione minorile con particolare riguardo a quella svantaggiata. Sede di Servizio Indicatore di risultato Risultato atteso N° riunioni tra i soggetti aderenti al progetto Realizzazione di almeno 3 incontri (uno all’inizio delle attività progettuali, un ulteriore incontro intermedio ed uno finale quale momento di verifica) Comune Ancarano Comune Corropoli Comune Nereto Coop. Il Grillo Parlante Coop. Le Ali degli Angeli Istituto Castorani Comune Roseto degli Abruzzi Comune Penna Sant’Andrea Comune Morro d’Oro Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di coordinamento per lo staff di progetto Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di coordinamento per lo staff di progetto Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di coordinamento per lo staff di progetto Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di coordinamento per lo staff di progetto Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di coordinamento per lo staff di progetto Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di coordinamento per lo staff di progetto Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di coordinamento per lo staff di progetto Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di coordinamento per lo staff di progetto Partecipazione ad almeno n.3 riunioni di coordinamento per lo staff di progetto Obiettivo: Incrementare le attività di animazione educative e di cura rivolte ai minori attraverso attività ludiche. Sede di Servizio Indicatore di risultato Risultato atteso Comune Ancarano n° di ore destinate alle attività educative settimanali presso le sedi di servizio Situazione di partenza: 12 incremento il numero ore destinato alle attività educative settimanali (percentuale variabile rispetto ala situazione di partenza) Situazione di arrivo: 16 (+30%) Comune Corropoli Situazione di partenza: 8 Situazione di arrivo: 12 (+30%) Comune Nereto Situazione di partenza: 8 Situazione di arrivo: 12 (+30%) Coop. Il Grillo Parlante Situazione di partenza: 16 Situazione di arrivo: 20 (+25%) Coop. Le Ali degli Angeli Situazione di partenza: 16 Situazione di arrivo: 20 (+25%) Istituto Castorani Situazione di partenza: 20 Situazione di arrivo: 22 (+10%) Comune Roseto degli Abruzzi Situazione di partenza: 16 Comune Penna Sant’Andrea Situazione di partenza: 8 Situazione di arrivo: 12 (+30%) Comune Morro d’Oro Situazione di partenza: 8 Situazione di arrivo: 12 (+30%) Situazione di arrivo: 20 (+25%) Obiettivo: Garantire una costante azione di affiancamento e di potenziamento relazionale a favore dei minori con difficoltà di apprendimento e/o problematicità legate alle situazioni familiari e minori disabili Sede di Servizio Indicatore di risultato Risultato atteso N° minori ricettori di attività di sostegno; Comune Ancarano 87 Incremento n. di ricettori in percentuale variabile rispetto alla situazione di partenza Situazione di arrivo: 110 (+25%) Comune Corropoli 42 Situazione di arrivo: 62 (+50%) Comune Nereto 55 Situazione di arrivo: 80 (+50%) Coop. Il Grillo Parlante 32 Situazione di arrivo: 50 (+50%) Coop. Le Ali degli Angeli 28 Situazione di arrivo: 38 (+40%) Istituto Castorani Comune Roseto degli Abruzzi Comune Penna Sant’Andrea Comune Morro d’Oro 9 Situazione di arrivo: 15 (+60%) 1.000 Situazione di arrivo: 1100 (+10%) 35 22 Situazione di arrivo: 50 (+45%) Situazione di arrivo: 35 (+55%) Obiettivo: Incrementare le occasioni di incontro/confronto tra gli asili, le scuole materne, i centri e le famiglie finalizzate a garantire maggiore sostegno alla genitorialità e all’affido familiare. Sede di Servizio Indicatore di risultato Risultato atteso Comune Ancarano Comune Corropoli Comune Nereto Coop. Il Grillo Parlante Coop. Le Ali degli Angeli Istituto Castorani Comune Roseto degli Abruzzi Comune Penna Sant’Andrea Comune Morro d’Oro N° di incontri/laboratori con i genitori Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Incremento del 10% del numero degli incontri laboratori attivati in accordo con i genitori. Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2 incontri mensili con i genitori Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2 incontri mensili con i genitori Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2 incontri mensili con i genitori Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2 incontri mensili con i genitori Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2 incontri mensili con i genitori Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2 incontri mensili con i genitori Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2 incontri mensili con i genitori Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2 incontri mensili con i genitori Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.2 incontri mensili con i genitori Obiettivo: Incrementare l’attività di promozione e di monitoraggio dei servizi resi a favore dei minori Sede di Servizio Indicatore di risultato Risultato atteso Comune Ancarano Comune Corropoli Comune Nereto Coop. Il Grillo Parlante Coop. Le Ali degli Angeli Istituto Castorani Comune Roseto degli Abruzzi Comune Penna Sant’Andrea N° attività di promozione/interventi di monitoraggio Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 Incremento del numero degli interventi di promozione e monitoraggio Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3 attività di promozione/monitoraggio dei servizi Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3 attività di promozione/monitoraggio dei servizi Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3 attività di promozione/monitoraggio dei servizi Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3 attività di promozione/monitoraggio dei servizi Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3 attività di promozione/monitoraggio dei servizi Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3 attività di promozione/monitoraggio dei servizi Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3 attività di promozione/monitoraggio dei servizi Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3 Comune Morro d’Oro (servizio nuovo) Situazione di partenza: 0 (servizio nuovo) attività di promozione/monitoraggio dei servizi Situazione di arrivo: Organizzare almeno n.3 attività di promozione/monitoraggio dei servizi 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Tra gli obiettivi fondamentali del progetto prioritaria è la creazione di una rete positiva di rapporti tra le strutture deputate all’assistenza minorile come gli asili nido, le scuole materne e gli altri servizi presenti sul territorio coinvolto dal presente progetto. Particolare attenzione verrà riservata all’ideazione di un percorso di continuità tra asili nido, scuole materne, centri ricreativi e famiglie. Al fine di raggiungere l’obiettivo specificato risulta evidente che, per agire in maniera organica ed efficace nei confronti del territorio, un’azione di strategica importanza è quella relativa all’azione di integrazione dei servizi offerti dal progetto con quelli esistenti. Il coordinamento dei servizi per ciascun ambito, descritti nel punto 6 della presente scheda ed il relativo screening sarà necessario per pianificare una serie di interventi ulteriori che vadano ad integrare opportunamente l’offerta di servizi già presenti. A questa prima fase di monitoraggio seguirà una costante azione di coordinamento dei servizi al fine di consentirne la massima complementarietà e funzionalità. Il complesso delle attività finalizzato a rafforzare il sistema di rete dei srevizi territoriali a favore dei minori si compone delle seguenti azioni: A. Attività di mappatura dei servizi rivolti alla prima infanzia e ai minori presenti sul territorio di riferimento e destinati al target di progetto; B. Attività di elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi; C. Attività di coordinamento e pianificazione dei servizi alla luce delle risultanze emerse; D. Attività di condivisione delle proposte progettuali dei servizi; E. Attività di implementazione dei servizi in un’ottica integrata; Obiettivo: Incrementare le attività di animazione educative e di cura rivolte ai minori attraverso attività ludiche. Attività I° mese II° mese III° mese IV° mese V° mese VI° mese VII° mese VIII° mese IX° mese X° mese XI° mese XII° mese A B C D E Gli stimoli offerti dalle attività ludico-educative risultano molto importanti durante l’organizzazione della giornata dei minori. La presenza di più adulti di riferimento consente una maggiore offerta di attività diversificate nell’utilizzo di materiali, nell’organizzazione degli spazi e anche all’aperto. Visti i destinatari del progetto : i minori, al fine di creare un ottimo ambiente educativo, è importante avere un basso rapporto numerico tra educatori-educatrici/minori. Infatti in questo periodo di età, soprattutto per i più piccoli, necessitano di essere seguiti costantemente, anche per le cure alla propria persona, e questi momenti si trasformano in momenti di apprendimento. A queste si sommano le attività didattiche elaborate sia dalla programmazione iniziale che dai laboratori educatori- educatrici/ genitori. Il complesso delle attività che concorrono al raggiungimento dell’obiettivo relativo all’incremento delle attività di animazione, educative e di cura rivolte ai minori adottando strategie diversificate e finalizzate, sono le seguenti: F. Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; G. Sostegno alle educatrici nel favorire il processo di autonomia dei bambini; H. Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione e interazione tra coetanei; I. Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; J. Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno delle strutture. Obiettivo: Garantire una costante azione di affiancamento e di potenziamento relazionale a favore dei minori Attività I° mese II° mese III° mese IV° mese V° mese VI° mese VII° mese VIII° mese IX° mese X° mese XI° mese XII° mese F G H I J Il progetto Arcobaleno 2010, nell’ottica di intervenire in maniera puntuale sul fronte dell’integrazione sia rispetto ai servizi sia e soprattutto rispetto ai minori, intende proporre una serie di attività che facilitino l’integrazione dei minori con difficoltà di apprendimento e con problematicità di carattere familiari, sociale o con disabilità. Il progetto intende, garantire una massiccia azione di affiancamento e potenziamento di momenti relazionali con minori in difficoltà per scongiurare un possibile progressivo isolamentio degli stessi. Per il conseguimento di un simile obiettivo il progetto prevede un articolato complesso di attività che raggiungano sia l’aspetto relazionale, sia quello più pratico. Nello specifico il progetto prevede la realizzazione delle seguenti attività: K. Attività di ascolto, tesa a favorire una nuova dimensione relazionale del minore, con l’intento di monitorare, attraverso il dialogo, costantemente il grado di soddisfazione da parte dei ragazzi del servizio reso; L. Implementazione delle iniziative a favore dei minori organizzate dai servizi presenti sul territorio, con l’avvio di nuove attività, nuovi laboratori che tendano a sviluppare la partecipazione attiva del minore alla vita sociale, garantendo nel contempo una costante azione di protagonismo e di autostima nei minori coinvolti nelle attività. M. Ideazione di nuovi laboratori creativi e ricreativi a favore dei minori con difficoltà; N. Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative; O. Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; P. Azioni di animazione quotidiana presso i servizi e il domicilio del minore; Q. Azioni di coinvolgimento nei processi ideativi e decisionali delle attività con i minori; R. Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti; S. Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà in tutte le sue necessità anche e soprattutto in particolari momenti scolastici a rilevante valenza integrativa, come: partecipazione a gite; partecipazione a visite guidate; partecipazione a laboratori, realizzazione di recite e attività extradidattiche. Attività I° mese II° mese III° mese IV° mese V° mese VI° mese VII° mese VIII° mese IX° mese X° mese XI° mese XII° mese K L M N O P Q R S Inoltre, al fine di poter raggiungere alti livelli di qualità nei percorsi educativi, risulta importante il coinvolgimento dei genitori, non solo come destinatari finali di informazioni (orari del servizio, attività educativa, etc.), ma anche come partners nell’attivazione di processi di apprendimento. Questo è possibile creando momenti di incontro e di confronto con i genitori, mediante attività di gruppo, laboratori, riunioni a tema e percorsi di sostegno alla genitorialità. Un simile atteggiamento favorirà una forte intesa tra la struttura educativa e il sistema educativo della famiglia garantendo una buon continuità educativa tra i due sistemi strategicamente determinante per la buona crescita del minore. Il presente piano, quindi per rispondere ad un simile obiettivo prevede l’ideazione, la predisposizione e la realizzazione di specifici laboratori didattici fortemente interattivi in cui i protagonisti diventano i genitori dei minori. Il complesso delle attività teso ad incrementare le occasioni di incontro/confronto tra gli asili, le scuole materne e le famiglie finalizzate a garantire maggiore sostegno alla genitorialità si compone di diverse attività, e precisamente: T. Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri; U. Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; V. Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; W. Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; Attività I° mese II° mese III° mese IV° mese V° mese VI° mese VII° mese VIII° mese IX° mese X° mese XI° mese XII° mese T U V W Un ulteriore elemento di valore rappresentato dal progetto e la volontà di garantire una costante azione di monitoraggio dei servizi afferenti gli asili e alle scuole in termini sia qualitativi che quantitativi. Ciò perché avvenga in maniera armonica e completa necessita di una forte intesa tra i servizi erogati e gli uffici del settore comunale al fine di garantire una seria trasmissione di informazioni utili sia per la valutazione del servizio erogato sia in fase di promozione degli stessi. Il complesso delle attività tese a garantire una costante azione di monitoraggio dei servizi proposti ed erogati sarà articolato su tre differenti livelli di intervento: un primo livello riferito alle attività di monitoraggio delle performances e del gradimento da parte delle famiglie dei servizi promossi dagli asili nido e dalle scuole ; un secondo livello riferito alle attività di elaborazione di materiale di documentazione relativo ai singoli servizi (progetti didattici, relazione sui servizi proposti, etc) un terzo livello riferito alle attività di informazione e promozione attraverso la progettazione di materiale ad hoc, opuscoli, piccole campagne informative, etc Il nuovo approccio all’erogazione di uno dei servizi più richiesti da parte delle giovani famiglie, le nuove opportunità di partecipazione alla programmazione ed alla progettazione degli interventi di cura e di educazione, lo studio degli spazi dedicati all’accoglienza ed al gioco, così come sono state descritte hanno bisogno di una forte azione di monitoraggio da un lato e di promozione informazione dall’altro. Il complesso delle attività teso, appunto, ad incrementare l’attività di promozione, monitoraggio, documentazione e informazione dei servizi erogati dagli asili nido, si compone delle seguenti attività: X. Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; Y. Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. Z. Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici, performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc) AA. Attività di promozione e informazione delle attività dell’asilo e della scuola sul territorio di riferimento BB. Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori). Attività I° mese II° mese III° mese IV° mese V° mese VI° mese VII° mese VIII° mese IX° mese X° mese XI° mese XII° mese X Y Z AA BB 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività. Le risorse umane impiegate sono: A. Comume di Ancarano A.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Laureato in pedagogia) che si occupa delle seguenti funzioni : • Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi rivolti alla prima infanzia • Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; • Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. • Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici, performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc) • Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori). • Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; A.2 • • • • • Due (2) Educatori professionali: Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini; Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione; Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno delle strutture. • Attività di ascolto • Implementazione delle iniziative a favore dei minori • Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative; • Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; • Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti; • Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà • Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri; • Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; • Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; A.3 Tre (1) Assistente Sociale (Laurea in Servizi Sociali) attività svolte nei centri • Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili. • Collaborazione con gli educatori durante le attività con minori. B. Comune di Corropoli B.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Diploma Scuola Superiore) che si occupa delle seguenti funzioni : • Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi rivolti alla prima infanzia • Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; • Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. • Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici, performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc) • Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori). • Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; B.2 – 1) Assistente Sociale (Laurea in Servizi Sociali) attività svolte nei centri • Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; • Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini; • Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione; • Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; • Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno delle strutture. • Attività di ascolto • Implementazione delle iniziative a favore dei minori • Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative; • Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; • Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti; • Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà • Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri; • Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; • Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; • Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili • Collaborazione con gli educatori durante con per minori. C. Comune di Nereto C.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Diploma di Scuola Superiore) che si occupa delle seguenti funzioni : • Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi rivolti alla prima infanzia • Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; • Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. • Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici, performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc) • Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori). • Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; C.2 • • • • • • • • • • • • • (2) Assistenti sociale (Laurea in Servizi Sociali) Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini; Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione; Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno delle strutture. Attività di ascolto Implementazione delle iniziative a favore dei minori Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative; Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti; Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri; Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; • Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; D. Coop. Il Grillo Parlante D.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Diploma) che si occupa delle seguenti funzioni : • Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi rivolti alla prima infanzia • Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; • Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. • Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici, performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc) • Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori). • Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; D.2 – Due ( 4 )Educatrici professionali (Diploma): • Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; • Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini; • Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione; • Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; • Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno delle strutture. • Attività di ascolto • Implementazione delle iniziative a favore dei minori • Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative; • Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; • Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti; • Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà • Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri; • Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; • Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; C.3 (2) Psicologhe attività svolte nei centri • Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili • Collaborazione con gli educatori durante con per minori. E. Coop. le Ali degli Angeli E.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Diploma) che si occupa delle seguenti funzioni : • Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi rivolti alla prima infanzia • Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; • Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. • Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori). • Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; E.2 – Due ( 2) Educatori professionali - Diplomati: • Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; • Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini; • Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione; • Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; • Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno delle strutture. • Implementazione delle iniziative a favore dei minori; • Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; • Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà • Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; • Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; C.3 (1)Assistenti (Laureati) attività svolte nei centri • Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili • Collaborazione con gli educatori durante con per minori. F. Istituto Castorani F.1 - Un (1) Responsabile di servizio (Laureata) che si occupa delle seguenti funzioni : • Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi rivolti alla prima infanzia • Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; • Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. • Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori). • Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; F.2 • • • • • • • • • • Due (4) Operatori professionali (Diplomati) : Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini; Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione; Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno delle strutture. Implementazione delle iniziative a favore dei minori; Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; C.3 (1)Psicologa (Laurea) attività svolte nei centri • Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili • Collaborazione con gli educatori durante con per minori. G. Comune di Roseto degli Abruzzi Le risorse umane impiegate sono: G.1 - Un (1) Responsabile di servizio (diploma) che si occupa delle seguenti funzioni : • Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi rivolti alla prima infanzia • Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; • Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. • Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici, performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc) • Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori). • Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; G.2 • • • • • Due (2) PSICOLOGI – Ufficio Politiche Sociali ): Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini; Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione; Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno • • • • • • • • • delle strutture. Attività di ascolto Implementazione delle iniziative a favore dei minori Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative; Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti; Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri; Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; G.3 (4)Assistenti Sociali (Laureati) attività svolte nei centri • Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili • Collaborazione con gli educatori durante con per minori. H. Comune di Penna Sant’Andrea Le risorse umane impiegate sono: H.1 - 2 risorse di cui 1 responsabile di servizio (diploma di scuola superiore) + Una (1) Coordinatrice delle attività (Diploma ) che si occupa delle seguenti funzioni : • Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi rivolti alla prima infanzia • Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; • Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. • Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici, performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc) • Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori). • Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; H.2 • • • • • Un (1) Assistente Sociale – Laurea in Servizi Sociali Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini; Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione; Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno delle strutture. • Attività di ascolto • Implementazione delle iniziative a favore dei minori • Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative; • Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; • Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti; • Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà • Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri; • Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; • Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; I.Comune di Morro D’Oro Le risorse umane impiegate sono: I.1 - Un (1) Responsabile di servizio (DIPLOMA)che si occupa delle seguenti funzioni : • Attività di mappatura dei servizi, elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi rivolti alla prima infanzia • Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; • Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. • Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici, performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc) • Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatrici- genitori). • Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; I.2 - 1 Coordinatrice Amministrativo (Diploma di Scuola Superiore) • • • • • • • • • • • Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; Sostegno nel favorire il processo di autonomia dei bambini; Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione; Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno delle strutture. Attività di ascolto Implementazione delle iniziative a favore dei minori Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative; Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti; Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà • Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri; • Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; • Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; I.3 1. Assistente sociale (laurea) • Attività di assistenza domiciliare e scolastica di minori diversamente abili • Collaborazione con gli educatori durante con per minori. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Il ruolo e le attività previste per i volontari nell’ambito del complesso delle attività finalizzate ad incrementare le attività di animazione educative e di cura rivolte ai minori attraverso attività ludiche al progetto saranno prevalentemente quelle di: Area Ludico/Educativa: • Attività di supporto nella proposta, ideazione dei giochi; • Attività di supporto nella conduzione e nello svolgimento delle attività ludiche; • Attività di supporto nell’organizzazione e predispostone del materiale per disegnare, dipingere, manipolare, etc); • Attività di supporto nel realizzare esperienze senso-percettive (manipolazione di materiali diversi per forma, consistenza, dimensioni;) • Attività di supporto nell’accompagnare i bambini verso esperienze sull’ambiente esterno; • Attività di lettura di favole, fiabe, racconti; • Attività di animazione di laboratori creativi; Area di Cura della persona: (per le sedi di Castellalto, Canzano, Giulianova) • Attività di supporto nelle attività di cura del bambino, in base alle fasce di età (piccoli 3- 12 mesi, medi 12- 24 mesi e grandi 24- 36 mesi); • Attività di supporto nelle fasi di somministrazione degli alimenti; • Attività di supporto nelle fasi legate all’igiene personale del bambino (cambio, lavare le mani, il viso, etc); • Attività di supporto nelle fasi connesse al riposo del bambino; • Attività di cura e custodia del bimbo durante il riposo; Area di Sicurezza: • Attività di Ausilio nelle attività di vigilanza e controllo sia durante le azioni di cura che durante i momenti ludico-educativi; • Attività di supporto nell’assistenza fisica durante le fasi di gioco dei bambini; • Attività di vigilanza costante delle interazioni tra i piccoli; • Attività di analisi e studio degli ambienti dedicati a sedi didattiche ed aggregative; • Attività di riordino e custodia delle sedi al fine di una calda e sicura accoglienza dei bambini; • Attività di organizzazione e sistemazione logistica degli spazi dedicati al gioco, alla cura, all’educazione. • Azioni di controllo e sorveglianza sulla sicurezza degli ambienti dedicati al gioco; Il ruolo e le attività previste per i volontari nell’ambito del complesso delle attività finalizzate a garantire una costante azione di affiancamento e di potenziamento relazionale a favore dei minori saranno prevalentemente quelle di: • Supporto nelle attività di ascolto, tesa a favorire una nuova dimensione relazionale del minore, con l’intento di monitorare, attraverso il dialogo, costantemente il grado di soddisfazione da parte dei ragazzi del servizio reso; • Supporto nell’ implementazione delle iniziative a favore dei minori organizzate dai servizi presenti sul territorio, con l’avvio di nuove attività, nuovi laboratori che tendano a sviluppare la partecipazione attiva del minore alla vita sociale, garantendo nel contempo una costante azione di protagonismo e di autostima nei minori coinvolti nelle attività. • Supporto nelle attività di ideazione di nuovi laboratori creativi e ricreativi a favore dei minori con difficoltà; • Attività di predisposizione e di conduzione delle attività ludico-ricreative; • Attività di predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; • Azioni di animazione quotidiana presso i servizi e il domicilio del minore; • Azioni di coinvolgimento nei processi ideativi e decisionali delle attività con i minori; • Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti; • Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà in tutte le sue necessità anche e soprattutto in particolari momenti scolastici a rilevante valenza integrativa, come: partecipazione a gite; partecipazione a visite guidate; partecipazione a laboratori, realizzazione di recite e attività extradidattiche. Il ruolo e le attività previste per i volontari nell’ambito del complesso delle attività tese a incrementare le occasioni di incontro/confronto tra gli asili, le scuole materne, i centri e le famiglie finalizzate a garantire maggiore sostegno alla genitorialità saranno prevalentemente quelle di: • Attività di supporto nell’ideazione di una campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei bambini iscritti agli asili nido; • Attività di predisposizione del materiale affernte la campagna di ascolto: questionari, interviste, etc; • Attività di somministrazione dei questionari e delle interviste ai genitori interessati dal progetto; • Attività di raccolta ed elaborazione dei risultati emersi dalla campagna di ascolto; • Attività di diffusione delle risultanze emerse; • Azioni di coordinamento e sintesi delle istanze avanzate dai genitori dei bambini; • Attività di supporto nelle fasi di progettazione dei laboratori didatticointerattivi rivolti ai genitori; • Attività di supporto nelle fasi di programmazione dei laboratori didattici interattivi che vedono coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa; • Attività di supporto nell’organizzazione dei laboratori didattico-interattivi; • Attività di supporto nelle azioni di animazione dei laboratori; • Attività di supporto nelle fasi di organizzazione delle riunioni con il personale dell’asilo nido, con gli esperti coinvolti, con i genitori; • Attività di supporto nelle azioni di reportistica delle esperienze legate ai laboratori didattici; Il ruolo e le attività previste per i volontari nell’ambito del complesso delle attività tese ad incrementare l’attività di promozione, monitoraggio, documentazione e informazione dei servizi erogati dagli asili nido, saranno prevalentemente quelle di: • Supporto nell’ attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; • Supporto nell’attività di Customer Satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. • Supporto nell’attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici, performances dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc) • Supporto nell’attività di promozione e informazione delle attività dell’asilo e della scuola sul territorio di riferimento • Supporto attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatricigenitori). 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 32 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 32 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: A. Frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento di incontro e confronto utile ai fini del progetto e della formazione dei volontari coinvolti. B. Disponibilità e flessibilità oraria. C. Partecipazione alle attività laboratoriali. D. Partecipazione alle attività educative. E. Rispetto della privacy F. Partecipazione alle attività di rilevazione e monitoraggio 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: La comunicazione, la promozione e la sensibilizzazione del progetto “Arcobaleno 2010” e delle sue attività rappresenta un elemento di assoluto valore nella dimensione generale del progetto. La condivisione ed il collegamento con il territorio in cui si realizzano le attività progettuali, saranno garantite attraverso una serie di azioni e di interventi integrati. Infatti, un elemento di qualità, con valore aggiunto, è quello relativo alla trasferibilità del valore sociale dell’intervento sul territorio ed in particolar modo nei confronti delle nuove generazioni. L’idea è quella, attraverso la comunicazione del progetto, di comunicarne anche e soprattutto il valore sociale che in esso è sotteso. Per ciò che concerne quindi gli strumenti e le strategie di promozione e sensibilizzazione dell’intervento saranno adottate tutte le forme e modalità ritenute efficaci al raggiungimento dello scopo. La Associazione Nova Comunicazione, da oltre dieci anni, lavora nel campo dell’informazione rivolta ai giovani, e ha sviluppato nel corso di questi anni, strumenti e metodologie efficaci per raggiungere i suoi destinatari. Nello specifico le attività di promozione e sensibilizzazione, tese a garantire il giusto legame con il territorio e la sua corretta diffusione alla comunità locale, che si andranno a realizzare saranno: Organizzazione di INFODAY. Organizzazione di 9 INFODAY (uno per ciascun territorio coinvolto dalle azioni progettuali) sul servizio civile dove sarà presentata l’esperienza del servizio civile e nello specifico il progetto Amico d’altri tempi 2010. In occasione delle giornate informative sarà distribuito materiale informativo sul servizio civile e la modulistica relativa alla presentazione delle domande di servizio civile. Ogni giornata sarà articolata su 4 ore di attività per un totale di 36 ore dedicate alle azioni e attività di comunicazione e sensibilizzazione sul servizio civile. Gli INFODAY saranno organizzati preoccupandoci di raggiungere la più vasta gamma di giovani possibili ma tenendo in considerazione anche la specificità del target. Nei progetti afferenti al settore dell’ assistenza si cercherà di mirare le azioni di sensibilizzazione ad una platea già sensibile ed incline alle attività assistenziali. Gli INFODAY saranno organizzati durante momenti particolarmente significativi e in tutti i territori investiti dal progetto, al fine di garantire a ciascun ente la giusta azione di promozione e sensibilizzazione. (La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà di 36 ore) Flyers. Un'altra azione di comunicazione sarà garantita attraverso la predisposizione e realizzazione di un logo destinato a promuovere l’esperienza del servizio presso la nostra Associazione e la predisposizione di Flyers che saranno distribuiti su tutto il territorio coinvolto dal progetto, con il coinvolgimento degli Sportelli Informagiovani, degli enti locali, dei principali luoghi di interesse giovanile: Biblioteche, cinema, pub, pizzerie, ecc) (La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà di 10 ore) Tv e Radio. La Novacomunicazione, in questi anni ha avviato una forte azione di sinergia e collaborazione con emittenti televisive e radiofoniche attivando anche delle trasmissioni di interesse giovanile. Nella campagna di comunicazione troverà spazio, anche un’azione di divulgazione attraverso comunicati stampa, avvisi e spot che saranno pubblicati su giornali e stazioni radio locali. (La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà di 4 ore) Sito Internet. Il progetto sarà altresì promosso attraverso il sito della Nova Comunicazione, che ha destinato un’intera sezione al Servizio Civile Nazionale, e attraverso tutti i siti degli Enti coinvolti nelle attività progettuali e partner nell’esperienza di Servizio Civile Nazionale. (La durata degli interventi di promozione e sensibilizzazione sul servizio civile sarà di 10 ore). L’Impegno complessivo nelle attività di comunicazione e promozione del progetto di servizio civile Arcobaleno 2010 sarà di 60 ore 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Si rimanda al Sistema di Reclutamento e Selezione verificato e approvato in sede di accreditamento dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI Associazione Nova Comunicazione 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Si rimanda al Sistema di Monitoraggio verificato e approvato in sede di accreditamento dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): SI Associazione Nova Comunicazione 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Nessun requisito aggiuntivo 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Non sono previste risorse finanziarie aggiuntive 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Sono presenti accordi con diverse realtà operanti nel mondo del no profit, del profit e dell’Università. Nello specifico il progetto prevede i seguenti partner: Associazione Psichè Associazione di psicologi e sociologi tesa a favorire percorsi di benessere alle fasce più deboli della popolazione: anziani, minori e portatori di handicap. Grazie alla propria esperienza, l’associazione garantirà un supporto di assoluta qualità nelle azioni di diffusione dei risultati del progetto, scambio di processi e prassi sviluppate nel corso del progetto. (Si allega lettera in qualità di copro motore dove sono indicati i contributi concreti garantiti dal partner) MOS Agency S.n.c. Società moderna e dinamica che lavora su tutto il territorio nazionale nel campo della promozione e della produzione grafica. Forti competenze legate all’uso delle nuove tecnologie che consentono di costruire canali efficaci di comunicazione con le nuove generazioni. (Si allega lettera in qualità di copro motore dove sono indicati i contributi concreti garantiti dal partner) Università degli Studi dell’Aquila L’Università degli Studi dell’Aquila, attraverso la collaborazione al progetto di servizio civile, garantirà il proprio supporto offrendo la disponibilità del patrimonio del SBA – Sistema Bibliotecario dell’Ateneo informatico ai volontari coinvolti nelle attività progettuali. (Si allega lettera in qualità di copro motore dove sono indicati i contributi concreti garantiti dal partner) 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Saranno utilizzate e destinate all’attuazione del progetto tutte le risorse tecniche e strumentali necessarie per il completo espletamento delle attività e dei servizi presenti nel progetto, premesso peraltro che il progetto prevede una partenrship con associazioni e società già esistenti e fornite di tutto il materiale necessario. Per cui i volontari potranno contare su tutte le risorse tecniche e strumentali necessarie per le loro attività, come: • 32 postazione con computer, stampante; • 32 accessi ad internet in modalità ADSL; • 32 kit per animazione comprensivi di materiale per organizzare momenti di svago (costruzioni, das, libri, pennarelli, colori a cera, colori a dita, album da disegno, lavagne, birilli, etc) • 32 kit materiale per servizio ( materiale di cancelleria,penna usb, borse di servizio,etc) • 1 Software per la costruzione dei questionari a disposizione di tutte le sedi coinvolte) • 9 mezzi di trasporto CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Assenti 27) Eventuali tirocini riconosciuti : Assenti 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: E’ presente un accordo con l’Ente di Formazione Accreditato A.F.G.P. (Associazione Formazione Giovanni Piamarta) – Centro Guerrieri, - sede della CISCO NETWORKING ACADEMY - attraverso la sottoscrizione di una convenzione quadro relativa al riconoscimento e alla certificazione delle competenze e delle professionalità valide ai fini del curriculum vitae dei volontari coinvolti nel progetto Arcobaleno 2010 Le competenze acquisibili saranno riferite a: - Abilità di problem solving; Capacità di gestire laboratori in modalità interattiva; Rafforzamento delle proprie capacità relazionali; Ottimizzazione delle proprie abilità organizzative; Potenziamento delle proprie abilità nell’ascolto e nell’analisi del bisogno; Capacità di lavorare in gruppo; Capacità di comprensione di testi normativi; Capacità di pronto intervento (si allega lettera di adesione e convenzione quadro) Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: La formazione generale sarà svolta presso la sede dei Comuni coinvolti nel progetto (vedi p. 16) 30) Modalità di attuazione: In proprio, con formatori dell’Associazione NOVACOMUNICAZIONE 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI Associazione Nova Comunicazione 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La metodologia adottata nella formazione generale è incentrata essenzialmente sul coinvolgimento diretto dei soggetti in formazione al fine di condividere a tutti i livelli gli argomenti ed i contenuti del progetto di formazione. Tale aspetto, si ritiene particolarmente importante per il raggiungimento degli obiettivi espressi; infatti, soltanto attraverso una partecipazione attiva dei ragazzi è possibile intervenire nei processi di condivisione e di rielaborazione dei concetti trattati. Al fine di favorire una costante e continua partecipazione attiva dei volontari si farà ricorso a attraverso tecniche di dinamiche non formali nel processo formativo brainstorming, animazioni, giochi di ruolo, esercitazioni, simulazioni, il T-group. L’idea è quella che non ci si deve limitare a trasmettere idee-concetti, ma si deve anche puntare a far acquisire consapevolezza e attitudini. Si devono fornire, laddove possibile, risposte ai problemi sollevati ma più di tutto si deve cercare di fornire e attivare competenze. Il gruppo in formazione deve essere valorizzato come strumento di apprendimento. La metodologia adottata sarà pertanto prevalentemente attiva, anche se nella microprogettazione delle singole lezioni si farà, laddove necessario, ricorso anche ad una metodologia più classica: la lezione frontale tesa a favorire il trasferimento di numerose informazioni utili ai volontari al fine dell’espletamento del loro servizio . L’intervento formativo avrà, pertanto, nelle sue diverse fasi, due distinte caratterizzazioni : Lezione frontale: Le lezioni frontali affronteranno l’aspetto formativo di tipo colmativo – con lo scopo di preparare i volontari ad assolvere a specifiche mansioni e attività previste nei progetti attraverso l’offerta di informazioni indispensabili per gestire al meglio la propria esperienza di volontari. Tale modalità sarà erogata per circa il 60% del monte orario complessivo della formazione generale ed in particolare per i moduli 2, 3, 6 e 8 descritti al punto 33 relativi ai temi del dovere difesa della patria, la difesa civile non armata e non violenta, la normativa vigente e alla Carta di Impegno Etico. Dinamiche non formali Il ricorso alle dinamiche non formali affronteranno l’aspetto formativo di tipo integrativo – con lo scopo di facilitare l’inserimento e l’adattamento dei singoli nell’organizzazione, agire in un contesto di integrazione sociale, creare senso di appartenenza e gestire i conflitti. Tale modalità, prevede sarà erogata per circa il 40% del monte orario complessivo della formazione generale ed attraverserà trasversalmente molti dei moduli formativi previsti con esclusione dei moduli 3 e 4 descritti al punto 33 relativi ai temi del dovere difesa della patria, la difesa civile non armata e non violenta, la normativa vigente e alla Carta di Impegno Etico. 33) Contenuti della formazione: Il Contenuto della formazione generale sarà strutturato nei seguenti moduli formativi 1) L’identità del gruppo in formazione- Durata 4 ore Presentazione dell’intervento formativo - Introduzione della scaletta dell’intervento formativo, orari, luoghi, contenuti - Illustrazione della metodologia formativa, il modello di Kolbe, strumenti partecipativi, brainstorming, role- playing, attività laboratoriali (manufatti, educativi, teatrali, etc.) 2) Lavoro sul gruppo in formazione ( aspettative e motivazioni su SCN) La dimensione e l’identità del Gruppo Le dinamiche che si presentano all’interno del gruppo Gruppo auto-centrato, gruppo di lavoro e team; Gestione del Conflitto Analisi delle aspettative Motivazioni e obiettivi individuali; Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà - Durata :4 ore - Storia del servizio civile e dell’obiezione di coscienza; - Studio e Analisi delle Leggi: 772/72; 230/98 e legge n. 64/01; - Caratteristiche e ordinamento del servizio civile, principi ordinamenti della obiezione di coscienza - Fondamenti istituzionali e culturali del servizio civile nazionale, - Lettera ai Cappellani Militari e Lettera ai giudici di Don Milani; - Affinità e differenze tra il servizio civile e l’obiezione di coscienza 3) Il dovere di difesa della Patria - Durata: 4 ore - Difesa della Patria come diritto dovere del cittadino (articolo 52 della Costituzione italiana) anche e soprattutto con mezzi non violenti, e nella difesa dei diritti umani; - In particolare, si illustreranno i contenuti delle sentenze della Corte Costituzionale nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05, in cui si dà contenuto al concetto di difesa civile o difesa non armata. - Storia del pacifismo e della non violenza; - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani; - Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea - Ordinamento Nazioni Unite 4) La Difesa civile non armata e non violenta - Durata: 4 ore - Art. 11 della Costituzione Italiana:Diversità religiosa, economica e sociale tra conflitti ed incontri - Tolleranza e solidarietà - La Costituzione Italiana come strumento per riconoscere i diritti e costruire la Pace - Le operazioni di polizia internazionale; - Concetti di peacekeeping, peace-enforcing, peacebuilding; - Diversità religiosa, economica e sociale tra conflitti ed incontri 5) La protezione Civile - Durata: 4 ore - L’impegno in protezione civile come esempio di cittadinanza attiva; - I rischi; - Il Sistema Informativo territoriale - Gestione dell’emergenza e prova pratica di gestione dell’emergenza - Psicologia delle catastrofi - Comunicazione in emergenza e informazione alla popolazione sui comportamenti 6) La solidarietà e le forme di cittadinanza - Durata: 4 ore - Principio costituzionale di Solidarietà Sociale – Art. 2 Costituzione Italiana - Principio Costituzionale di Sussidiarietà Art 117 – Costituzione Italiana - Principi di libertà sanciti dalla Costituzione; - Le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei vari ambiti in cui opera il servizio civile; - Il Terzo Settore nell’ambito del welfare; - Consapevolezza e Responsabilità civica; 7) Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato - Durata: 4 ore - Il Terzo Settore nell’ambito del welfare; - Il Servizio Civile in relazione al Terzo Settore - Consapevolezza e Responsabilità civica; 8) La normativa vigente la carta di impegno etico - Durata: 4 ore - La Carta d’Impegno Etico; - Legge 64/2001; - Decreto Legislativo 77/2002; 9) Diritti e doveri del volontario del servizio civile - Durata: 4 ore - DPCM 4 febbraio 2009: “Prontuario concernente la disciplina dei rapporto tra enti e volontari del servizio civile nazionale”. Sul GURi n. 70 del 25.03.2009 - DPCM 6 febbraio 2009: “Prontuario contenente le disposizioni per lo svolgimento delle funzioni di controllo e verifica sull’attuazione dei progetti di servizio civile nazionale. Doveri degli enti di servizio civile e infrazioni punibili con le sanzioni amministrative previste dall’art. 3 bis della legge 6 marzo 2001, n. 64” (GURI n. 109 del 13 Maggio 2009) - Conoscenza degli aspetti normativi relativamente al servizio civile volontario. Sono temi relativi a questa area ad esempio la legge 64/2001 e le circolari attuative, i diritti e doveri del volontario ed i diritti- doveri degli Enti - Il Contratto di servizio civile; 10) Presentazione dell’Ente - Durata: 4 ore - Presentazione degli enti coinvolti nel progetto Storia Lo statuto I Valori La mission La Struttura Organizzativa La Metodologia di lavoro La rete istituzionale e civile Azioni e progetti - Presentazione Ente partner di impiego nel progetto di Servizio Civile Nazionale Volontario Il concetto di rete e partenariato civile; La funzione civile dell’Associazione e degli Enti partner nel progetto; 11 Il lavoro per progetti - Durata: 4 ore - Il progetto di Servizio Civile - Gli obiettivi e le azioni - Il Ruolo e le attività dei volontari - Il valore sociale del progetto d’impiego - Indicatori di efficacia ed Esiti Attesi - Strumenti di verifica e di valutazione della crescita del volontario 34) Durata: 44 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: La formazione sarà realizzata presso la singola sede di attuazione del progetto 36) Modalità di attuazione: Affidata ad altri soggetti terzi. Gli esperti, infatti, esperti nel settore specifico di intervento, saranno coinvolti in azioni di formazione specifica al fine di trasferire parte del proprio know-how ai volontari. 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La metodologia adottata sarà prevalentemente di tipo attivo e nello specifico si adotterà la metodologia dell’Action Learning. Le tecniche previste, infatti, sono tranne che per il primo modulo formativo dove si adotterà una tecnica frontale, per gli altri moduli, si adotterà una metodologia che si caratterizza per un approccio esperenziale; attraverso l’action learning è possibile vivere l’esperienza diretta dei processi relazionali e gestionali che caratterizzano il nostro modo di agire. Ogni tematica viene affrontata legando la teoria con l’esperienza diretta dei singoli attraverso attività di simulazione role playing che permettono l’uso di strumenti utili al potenziamento delle abilità personali e professionali 40) Contenuti della formazione: La formazione specifica sarà centrata sulle attività di progetto e in riferimento alle stesse affronterà tutti gli argomenti necessari perché i volontari possano crescere e rendersi autonomi nelle attività di progetto. La formazione specifica prevede i seguenti contenuti: Modulo Introduttivo: dove saranno trattati i seguenti contenuti in linea generale: Elementi di animazione sociale; La gestione dei conflitti; La dimensione dell’ascolto empatico; Open space e tecnica di apprendimento; Legge 285/97 "Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza"; Il valore sociale, civile e culturale dei servizi per l’infanzia. Durata: 10 ore 1. Modulo formativo: I servizi comunali per i minori: Funzioni, pratiche, ruolo e strumenti; Il nesso critico tra servizi efficaci e contesti culturali diversificati; Tecniche di monitoraggio di progetti sociali e di mappatura dei servizi sociali; Strumenti per la programmazione e il coordinamento di interventi sociali; Tecniche per la raccolta dei bisogni e per la Customer Satisfaction. Durata: 10 ore Il primo modulo formativo andrà a garantire la copertura delle seguenti attività di progetto: A. Attività di mappatura dei servizi rivolti alla prima infanzia e ai minori presenti sul territorio di riferimento e destinati al target di progetto; B. Attività di elaborazione dei risultati e pianificazione degli interventi; C. Attività di coordinamento e pianificazione dei servizi alla luce delle risultanze emerse; D. Attività di condivisione delle proposte progettuali dei servizi; E. Attività di implementazione dei servizi in un’ottica integrata; X. Attività di monitoraggio dei servizi pianificati ed erogati; Y. Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio: Z. Attività di documentazione relativamente ai servizi erogati (progetti didattici, performaces dei servizi, relazione sullo stato di attuazione, verbali, etc) 2. Modulo Formativo: Elementi di conduzione del gruppo e comunità; Strumenti di didattica per bambini; La Ludoteca: le caratteristiche dello spazio-gioco; Il gioco come strumento per lo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale del bambino; Strategie per la creazione e la gestione di laboratori tematici; Tecniche di animazione per bambini; Tecniche per la gestione di eventi e momenti ricreativi: ruoli e responsabilità dell’animatore nella conduzione dei gruppi; L’animazione teatrale e le sue finalità didattiche; Nozioni di puericultura. Durata: 20 ore Il secondo modulo formativo andrà a garantire la copertura delle seguenti attività di progetto: F. Progettazione delle attività ludiche, manipolative ed espressive; I. Attività di animazione ed assistenza ai minori nelle attività quotidiane; J. Organizzazione ed eventuali rivisitazioni degli spazi tematici all’interno delle strutture; L. Implementazione delle iniziative a favore dei minori organizzate dai servizi presenti sul territorio, con l’avvio di nuove attività, nuovi laboratori che tendano a sviluppare la partecipazione attiva del minore alla vita sociale, garantendo nel contempo una costante azione di protagonismo e di autostima nei minori coinvolti nelle attività; M. Ideazione di nuovi laboratori creativi e ricreativi a favore dei minori con difficoltà; N. Predisposizione e conduzione delle attività ludico-ricreative; O. Predisposizione dei materiali e degli strumenti necessari per la realizzazione delle attività; P. Azioni di animazione quotidiana presso i servizi e il domicilio del minore; R. Attività di tutoraggio nello svolgimento dei compiti; S. Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà in tutte le sue necessità anche e soprattutto in particolari momenti scolastici a rilevante valenza integrativa, come: partecipazione a gite; partecipazione a visite guidate; partecipazione a laboratori, realizzazione di recite e attività extradidattiche; V. Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione. 3. Modulo formativo: Comportamenti a rischio nell'infanzia e nell'adolescenza; Strumenti e strategie di socializzazione ed integrazione; I laboratori come strumenti di socializzazione e apprendimento; Autonomia e responsabilità nei bambini. Durata: 10 ore Il terzo modulo formativo andrà a garantire la copertura delle seguenti attività di progetto: G. Sostegno alle educatrici nel favorire il processo di autonomia dei bambini; H. Attività di supporto ai gruppi di minori nei primi periodi di socializzazione e interazione tra coetanei; L. Implementazione delle iniziative a favore dei minori organizzate dai servizi presenti sul territorio, con l’avvio di nuove attività, nuovi laboratori che tendano a sviluppare la partecipazione attiva del minore alla vita sociale, garantendo nel contempo una costante azione di protagonismo e di autostima nei minori coinvolti nelle attività; Q. Azioni di coinvolgimento nei processi ideativi e decisionali delle attività con i minori. 4. Modulo formativo: Tecniche di ascolto e analis; Il coinvolgimento genitoriale e il sostegno alla famiglia; Minori in situazione di disagio: l’importanza della dimensione familiare; Gli indicatori del disagio minorile. Durata: 20 ore. Il quarto modulo formativo andrà a garantire la copertura delle seguenti attività di progetto: K. Attività di ascolto, tesa a favorire una nuova dimensione relazionale del minore, con l’intento di monitorare, attraverso il dialogo, costantemente il grado di soddisfazione da parte dei ragazzi del servizio reso; M. Ideazione di nuovi laboratori creativi e ricreativi a favore dei minori con difficoltà; S. Attività di supporto e di sostegno affiancando i minori in difficoltà in tutte le sue necessità anche e soprattutto in particolari momenti scolastici a rilevante valenza integrativa, come: partecipazione a gite; partecipazione a visite guidate; partecipazione a laboratori, realizzazione di recite e attività extradidattiche. T. Campagna di ascolto delle aspettative dei genitori dei minori iscritti agli asili, alle scuole materne e ai minori con difficoltà seguiti dai centri; U. Azioni di coordinamento, di sintesi e di verifica di fattibilità delle istanze avanzate dai genitori dei minori; V. Realizzazione di laboratori interattivi che vedano coinvolti in prima persona i genitori dei bambini interessati dal servizio al fine di garantire continuità tra nido e casa nelle fasi di progettazione e programmazione delle attività di cura, di educazione; W. Organizzazione delle riunioni con il personale dei servizi, con gli esperti coinvolti, con i genitori, dedicate alla valutazione delle attività di cura e di educazione progettate in accordo; Y. Attività di Customer satisfaction rivolta alle famiglie e al fine di verificare il grado di soddisfazione degli attori coinvolti nel processo/servizio. 5. Modulo formativo: Strumenti per la progettazione di campagne di comunicazione; Marketing: comunicazione strategica e comunicazione operativa. Durata: 6 ore. Il quinto modulo formativo andrà a garantire la copertura delle seguenti attività di progetto: AA. Attività di promozione e informazione delle attività dell’asilo e della scuola sul territorio di riferimento; BB. Attività di sensibilizzazione e marketing, sia del rinnovato servizio che del processo decisionale inclusivo (laboratori educatori/ educatricigenitori). 41) Durata: 76 ore Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Le verifiche relative all’azione di formazione saranno tre e precisamente distribuite ex ante, in itinere ed ex post rispetto alla formazione dei volontari. Le azioni di monitoraggio descritte saranno rivolte sia alla formazione generale sia a quella specifica. La verifica ex ante tenderà a registrare la situazione di partenza di ciascun volontario. In Itinere: durante le attività di formazione per capire se la metodologia adottata risulta essere efficace rispetto alle caratteristiche e potenzialità dei discenti, Tale verifica permetterà laddove si dovessero registrare carenze di apprendimento, di modificare in corsa il progetto formativo e renderlo il più efficace possibile rispetto ai profili dei discenti; Ex post: si tenderà a registrare il grado di apprendimento del gruppo e di ciascun volontario. La modalità di verifica Si ritiene utile, al fine di garantire un servizio puntuale ed efficace, procedere alla valutazione della didattica, dell’apprendimento e della trasferibilità dei concetti espressi Gli Strumenti di verifica Il criterio generale alla base della scelta degli strumenti della valutazione va riferito al tipo di informazioni che si intende raccogliere: di tipo quantitativo: consente di ragionare per punteggi. Lo strumento di ricerca adatto a tale ordine di informazioni è il questionario strutturato, con domande chiuse, per il quale è prevista una consolidata procedura di elaborazione statistica dei dati ottenuti; di tipo qualitativo: consente di ragionare per descrizioni. Lo strumento utilizzabile in questo caso è l’intervista, costruita con domande aperte, e che implica un dialogo aperto tra soggetti e ricercatori, per la quale è prevista è prevista una procedura di analisi di contenuto dei dati raccolti. Nell’articolazione del progetto d’indagine e nella strutturazione degli strumenti occorrerà, tuttavia, di volta in volta tener conto degli specifici oggetti d’indagine. a) Valutazione della didattica: la valutazione della didattica misura il risultato conseguito dalla formazione in termini di gradimento/apprezzamento dichiarato dai partecipanti. Quello che si indaga è il grado di soddisfazione per l’esperienza formativa vissuta, che può rappresentare anche una misura della qualità riconosciuta a tale esperienza, della sua efficacia. I differenti strumenti che possono essere utilizzati sono: Strumenti quantitativi analitici: fanno riferimento al questionario completo, che indaga a 360° il progetto. Le domande del questionario potranno variare a seconda degli aspetti considerati, ma in ogni modo si fa sostanzialmente riferimento a tre soluzioni metodologiche: Scale di reazione (al soggetto è richiesta una valutazione in base a coppie di aggettivi opposti, utilizzando una scala di valori). Scale di punteggio (al soggetto è richiesto di esprimere il proprio giudizio per ciascun item, utilizzando una scala di valori progressivi). Scale di opinione (vengono presentate al soggetto delle affermazioni, rispetto alle quali può essere richiesto di esprimere il grado di accordo/disaccordo). Strumenti quantitativi sintetici: fanno riferimento ad un breve questionario finalizzato ad esplorare la valutazione complessiva condivisa dai partecipanti circa l’esperienza formativa. In questo caso la soluzione metodologica più opportuna ripropone la formula delle scale di reazione, e assume la forma di un differenziale semantico (coppie di aggettivi opposti). Strumenti qualitativi sintetici: tale tipologia si traduce in un breve questionario di autoriflessione, composto da un numero ridotto di domande aperte, finalizzato di a raccogliere opinioni di ordine prevalentemente generale sull’esperienza formativa considerata nella sua globalità. Strumenti qualitativi analitici: si propongono di attivare un momento di autoriflessione orientato a raccogliere opinioni e valutazioni in forma descrittiva, puntando tuttavia a cogliere un più completo livello di profondità di analisi, ovvero ad indagare nel dettaglio molteplici aspetti dell’esperienza formativa. Sarà necessario quindi in questo caso far riferimento ad un’intervista di autoriflessione, articolata e capace di individuare molteplici sfumature di vissuto. b)Valutazione dell’apprendimento: si tratta in questo caso di misurare i contenuti di ciò che è stato appreso con riferimento sia agli obiettivi didattici proposti, sia agli argomenti trattati dall’azione formativa. Gli strumenti che possono essere utilizzati vanno differenziati in funzione di due criteri principali: il primo fa riferimento alla distinzione tra misurazione quantitativa e qualitativa, e il secondo rimanda alle caratteristiche più specifiche che distinguono la natura di tre tipi di sapere oggetto della valutazione: conoscenze, capacità e qualità. Gli strumenti quantitativi che misurano i risultati ottenuti in termini di conoscenze acquisite, si riassumono sostanzialmente nella formula propria di un test di livello. Si tratta di un insieme di domande altamente formalizzato, capace di segmentare gli argomenti trattati in singole unità di informazione. Gli strumenti quantitativi per la valutazione dell’apprendimento di capacità/qualità assumono la forma di un questionario di follow-up che si propone di misurare specifici atteggiamenti e comportamenti che possono essere considerati indicatori del grado con cui tali capacità/qualità sono possedute dai soggetti. Gli strumenti qualitativi per la valutazione dell’apprendimento di capacità/qualità si riassumono nella forma di una intervista di autovalutazione, finalizzata a raccogliere opinioni e giudizi personali in forma descrittiva attraverso un colloquio diretto con i soggetti, volto a ricostruire gli esiti dell’esperienza formativa. c) Valutazione della trasferibilità: essa dovrebbe consentire di esplorare quali contenuto di cambiamento rappresentino un effettivo miglioramento dei modi di fare e operare, dall’altro quali di essi siano concretamente utilizzati e applicati. In questo caso gli strumenti utilizzabili vanno differenziati sia rispetto al criterio che distingue la misurazione quantitativa da quella qualitativa, sia in riferimento all’oggetto di indagine, distinguendo tra prestazioni e comportamenti. Gli strumenti quantitativi che misurano il cambiamento ottenuto in termini di miglioramento della prestazione di lavoro si riassumono sostanzialmente nella forma di una griglia di analisi, che richiede di valutare il grado in cui la formazione ha concretamente contribuito agli specifici risultati di lavoro conseguiti. È quasi sempre consigliato di affiancare alla griglia una intervista di autovalutazione, in modo tale da permettere ai soggetti di esplorare dal proprio punto di vista il legame tra formazione e cambiamento. Gli strumenti quantitativi per la valutazione del cambiamento dei comportamenti organizzativi ripropongono il questionario di follow-up come soluzione metodologica appropriata. Gli strumenti qualitativi per la valutazione della trasferibilità si traducono nella forma di una intervista di autovalutazione, del tutto analoga a quella descritta per l’apprendimento. Il Follow-up Per follow-up si intende la ripresa dei lavori a distanza di tempo dalla conclusione del percorso formativo. In questo modo è possibile raccogliere feed-back relativi ai bisogni ancora attivi e, quindi, scoprire le aree di criticità, le tematiche e le competenze non ancora sviluppate, per verificare se il percorso formativo ha avuto effetti e prodotto risultati coerenti con gli obiettivi iniziali. Le finalità alle quali tale attività risponde sono molteplici: La valutazione dell’efficacia dell’intervento formativo: di come quindi le competenze e le capacità che il percorso ha inteso trasferire ai partecipanti siano state realmente acquisite, consentendo lo sviluppo personale. La realizzazione dell’ accompagnamento al ruolo dei partecipanti: percorso attraverso il quale ogni partecipante viene affiancato nel trasferire le tematiche trattate in aula nel proprio contesto lavorativo; La risposta all’esigenza di formazione continua: che può essere soddisfatta solamente se si ha la possibilità di riprendere e rielaborare con i partecipanti le tematiche trattate nei corsi. Oggetto del Follow-up potrà pertanto essere: la verifica delle competenze acquisite e messe in atto nello svolgimento del lavoro; il confronto su casi reali affrontati dai partecipanti; la consulenza d’aula per la risoluzione dei problemi professionali, operativi e relazionali incontrati l’approfondimento di alcuni temi sviluppati durante il percorso formativo. La scelta del singolo strumento di valutazione sarà calibrata rispetto alle dinamiche che sorgeranno all’interno del gruppo e alle singole caratteristiche dei discenti, cercando di adottare degli strumenti descritti quelli più pertinenti e aderente ai profili dei discenti. Giulianova, 1 marzo 2010