Ufficio Stampa Ravenna, 30 novembre 2010 Comunicato Stampa I Dicembre – Giornata mondiale dell’AIDS L’infezione da HIV entra nel 30 ° anno fra conquiste e problemi I dati sull’infezione Nel mondo si contano 7400 nuove infezioni da HIV al giorno, il 97% di queste nei paesi a basso e medio reddito, oltre la metà di queste in giovani entro i 24 anni. Ma anche nei paesi più sviluppati il virus continua a diffondersi, anche se con tassi molto inferiori, e con minori possibilità di causare lo sviluppo di AIDS perché vi è accesso universale alle terapie antiretrovirali che, controllando la replicazione virale, fanno sì che le difese immunitarie siano conservate. Le disuguaglianze nell’accesso alle cure per l’HIV nel mondo permangono; tuttavia, anche per lo sforzo internazionale prodotto negli ultimi 10 anni, si cominciano a vedere miglioramenti. In 59 paesi infatti vi è stato un decremento di oltre il 25% nelle nuove infezioni e ciò riguarda anche alcuni dei paesi dell’Africa sub sahariana più colpiti dall’epidemia. L’Europa occidentale vede tassi nell’insieme stabili ma molto differenziati per paese. In Italia sono stimate ancora 3500-4000 infezioni l’anno, con un tasso di 6,7/100.000 abitanti, secondo i calcoli dell’Istituto Superiore di sanità, tasso che ci colloca a livello medio alto in Europa. Molto piu’ alti (più del doppio) i tassi in diversi paesi dell’Europa orientale e dell’Asia centrale, dalla Russia all’Uzbekistan, dove dal 2002 è in corso una recrudescenza della diffusione del virus anche attraverso lo scambio di siringhe infette. In occidente invece, come in generale nel mondo, la modalità di diffusione assolutamente prevalente è quella sessuale. Via De Gasperi, 8 – 48100 Ravenna (RA) - tel. 0544/286710 - fax 0544/286720 sito web - www.ausl.ra.it e.mail – [email protected] La Regione Emilia Romagna ha partecipato con grande impegno alla sorveglianza delle nuove infezione da HIV, resa cogente da un decreto del marzo 2008. Non tutte le regioni hanno già reso pubblici i dati e questo rende deficitario il confronto a livello nazionale. I dati regionali mostrano una realtà parzialmente diversa da quella che conoscevamo attraverso i soli dati dei casi di AIDS e, in particolare, vedono la nostra provincia collocarsi sostanzialmente in linea con la media regionale . Nel quadriennio 2006-2009, fra i residenti in Emilia - Romagna si sono registrati mediamente 388 nuove infezioni da HIV all’anno, con un tasso di 9,1/100.000 . La Provincia di Ravenna con un tasso di 9,3/100.000 residenti è poco oltre la media regionale. La percentuale di infezioni contratte attraverso la via endovenosa in tossicodipendenti è bassissima (circa il 7% contro oltre il 70% del 1985): oggi si deve dire che l’HIV è una infezione sessualmente trasmessa (in prevalenza eterosessuale). Prevale fra i casi ancora il sesso maschile (72%), anche se il tasso fra maschi e femmine tende ad avvicinarsi nel tempo. L’età si è spostata in avanti: il dato mediano ci parla di 38 anni nei maschi e 35 nelle femmine, tuttavia è bene considerare le diverse fasce per non sottovalutare la trasversalità del rischio infettivo. La fascia di età piu’ colpita è quella fra i 30 e i 39 anni (35,6% dei casi) e segue subito dopo quella fra i 40 e i 49 anni (29,3%). I giovani fra i 20 e i 29 anni rappresentano il 15,2%, mentre solo 11 casi (7%) avevano meno di 20 anni. Non trascurabile la quota di over50 ( 19,1%). Gli uomini prevalgono nelle fasce di età più avanzate mentre fra i più giovani il contributo dei due sessi è simile. Nella fascia 20-29 anni c’è stato un incremento nel quadriennio, ma il periodo di osservazione è ancora troppo limitato per trarre conclusioni. Per maggiori informazioni consultare il report completo sul sito www.helpaids.it Nel 15,4% dei casi, le infezioni da HIV notificate riguardano persone il cui il virus ha già prodotto una grave riduzione delle difese immunitarie; persone già in AIDS, che hanno scoperto tardivamente la propria sieropositività per HIV. La provincia di Ravenna risulta sotto la media regionale per quanto riguarda questa quota di ‘ritardo di diagnosi’. La riduzione della mortalità , legata alla terapia, porta all’aumento della popolazione delle persone sieropositive. La sieropositività è una condizione cronica, che necessita di terapia e assistenza medica continuata nell’arco della vita, ma permette una vita attiva, richiede tutela dei diritti e solidarietà sociale. Le indicazioni che provengono da questi dati, in linea con quanto suggerito anche dall’Istituto Superiore di sanità, sono di continuare il richiamo a rapporti sessuali protetti e ricorrere precocemente al test , per proteggere se stessi e gli altri. Coinvolgere i giovani è prioritario perché assumano nel tempo questi comportamenti come dato abituale. Le generazioni più giovani non sono state coinvolte dalle campagne di massa degli anni ‘80 e ‘90 e, in una situazione epidemiologica che vede l’infezione da HIV come una malattia ‘curabile’ anche se ‘non guaribile’, rischiano di sottovalutare il rischio. La composizione multietnica delle generazioni più giovani richiede approcci alla prevenzione innovativi e complessi. Nello stesso tempo, per incentivare la prevenzione, è importante divulgare i dati europei e mondiali e mantenere un’ottica internazionale, da un lato perché la diffusione dell’HIV nel mondo ha conseguenze generali, riducendo drammaticamente le risorse di interi paesi, dall’altro per l’elevata mobilità della popolazione nell’epoca della globalizzazione. Le iniziative dell’Azienda USL di Ravenna in occasione del 1 dicembre L'iniziativa più rilevante che organizza l’Ausl di Ravenna in occasione del 1° Dicembre 2010, Giornata Mondiale contro l'AIDS, si svolgerà a Ravenna, all’interno del Palazzo dei Congressi di Largo Firenze, dalle ore 9.30 alle ore 12.30. e sarà una conferenza dedicata ai giovani: “HIV/AIDS: un mondo di prevenzione a confronto”, L’obiettivo del convegno è di coinvolgere i giovani, informare, ricordare e far riflettere: per comprendere che il sesso va vissuto responsabilmente, per abbattere i pregiudizi e suscitare solidarietà. Al centro del dibattito, la prevenzione dell’ AIDS nell’esperienza della Regione Emilia–Romagna: da ciò che ha costruito il servizio pubblico al contributo del volontariato; ma anche la lotta all'AIDS come obiettivo globale, tramite alcuni filmati e in particolare con l'esempio dell' esperienza del Nicaragua, grazie alla possibilità di confronto diretto con ospiti internazionali ed esperti di prevenzione, in un progetto di cooperazione che coinvolge le ong GVC-Italia e Terra Nuova. Saranno ospiti della conferenza il dottor. Miguel Orozco e la Dott.ssa Patricia de Lourdes Romero che in qualità di esperti relazioneranno sugli interventi di prevenzione svolti in un paese fra i più poveri delle Americhe come il Nicaragua. Un’occasione preziosa per capire che di fronte a grandi problemi, il mondo può essere coeso nel cercare adeguate soluzioni. Durante la conferenza verranno mostrate e messe a confronto le tante modalità e gli strumenti con cui si affronta il tema della prevenzione dell’infezione da HIV: manifesti, cartoline, opuscoli, gadget, ma anche filmati, spot, cortometraggi, prodotti da enti pubblici, associazioni di volontariato o dagli stessi ragazzi. Oggi anche internet offre grandi possibilità, dalla ricerca di informazioni alla consulenza all’auto-aiuto: saranno mostrati i contenuti di diversi siti, da quello istituzionale regionale (ww.helpaids,it) a quelli di associazioni di volontariato coem NPS-Italia Emilia Romagna. Durante la conferenza vi sarà distribuzione del materiale promozionale e informativo prodotto dall'Azienda Usl di Ravenna e dalla Regione. Sono previsti gli interventi di Emanuela Giangrandi, Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e sanitaria;Raffaella Angelini, Direttore Dipartimento Sanità Pubblica Azienda USL di Ravenna, Alba Carola Finarelli, Assessorato alla Sanità Regione Emilia Romagna ; Massimiliano Laviola, Stefano Zona, Sito Helpaids; Cosetta Ricci, Commissione AIDS Ausl di Ravenna; Alessandro Cavassi, NPS Italia Emilia Romagna onlus. La conferenza sarà moderata da Raffaella Angelini, direttrice del DSP Alla conferenza sono stati invitati i ragazzi delle scuole superiori della Provincia di Ravenna ( classi terze, quarte, quinte) e gli studenti universitari di Ravenna. La delegazione di esperti del Nicaragua sarà in visita il giorno precedente, 30 novembre, in alcune strutture di diagnosi e cura ed accoglienza del nostro territorio: Unità Operativa di Malattie infettive, Casa famiglia dell' Opera Santa Teresa di Borgo Montone, Comunità CeIS di Ravenna, e incontrerà operatori dei Servizi, dai SerT ai Consultori, e del volontariato. La visita sarà occasione di conoscenza e scambio di esperienze , sia sulle strategie e modalità di prevenzione che su quelle di cura e accoglienza. Un’iniziativa parallela, mercoledì 1 dicembre, si svolgerà all’Istituto Alberghiero di Riolo Terme: il Sert di Faenza insieme al Consultorio Giovani di Faenza dell’Azienda USL di Ravenna, NPS Emilia Romagna Onlus (Network Persone Sieropositive) e la Comes, Comunità di Marradi, incontra gli studenti dell’Istituto Alberghiero “Artusi” di Riolo Terme per discutere di HIV-AIDS, malattie sessualmente trasmissibili, contraccezione, comportamenti a rischio. L’incontro, si svolge dalle 9.00 alle 13.00, al Teatro Comunale di Riolo Terme e coinvolgerà gli oltre 700 studenti dell'istituto. Durante gli interventi saranno proiettate slide e video - spot informativi nazionali e internazionali Sarà allestito un info - point con materiale informativo e di profilassi. Tra gli altri, partecipano Deanna Olivoni, Medico Resp.U.O. SerT di Faenza Ausl RA con l’intervento “Che cos'è l'HIV, che cos'é l' AIDS?”; Susanna Ragazzini,Ostetrica Coordinatrice, Consultorio Giovani di Faenza Ausl RA con l’intervento su Malattie Sessualmente Trasmissibili,contraccezione, Comportamenti a Rischio; Filippo Rivola, Educatore Prof. Coord. Sert di Faenza con la relazione su Interventi di prossimità e informazione sui comportamenti a rischio. Ufficio Stampa Ausl Ravenna Manuela Dradi