n. 193 29 aprile 2006 1 3 11 12 15 16 17 19 20 24 Le lingue dell’Unione Di pari passo con l’allargamento cresce il numero di idiomi parlati all’interno dei confini dell’Unione europea e riconosciuti ufficialmente. Attualmente le lingue ufficiali sono 20, ma il loro numero è destinato a salire, e con esso la difficoltà della comunicazione e soprattutto i costi per le traduzioni e l’interpretariato. A due anni dall’allargamento, che ha quasi raddoppiato il numero delle lingue, aggiungendone 9 alle precedenti 11, è possibile tracciare un bilancio ed anche delineare lo scenario del futuro prossimo sul tema. La scelta di riconoscere ed utilizzare così tante lingue viene da lontano, quando peraltro i paesi ed i rispettivi idiomi si contavano sulle dita di una mano. È il regolamento n.1 del 1958, più volte aggiornato negli anni, ad elencare le lingue ufficiali e definirne le finalità e le modalità d’uso. Ancor prima, il Trattato di Roma stabiliva il principio secondo cui, nella corrispondenza con soggetti pubblici o privati degli Stati membri, le istituzioni dell'UE dovevano comunicare nella lingua ufficiale scelta dai corrispondenti. La storia dell’integrazione europea se, da un lato, ha contribuito ad alimentare il mito della babele linguistica, dall’altro ha reso la Comunità ed ora l’Unione influente a tal punto sulla vita dei cittadini da non potere più permettersi di non essere compresa e comprensibile da questi. In altre parole, benché in diversi momenti sia stata presa in considerazione l’ipotesi di limitare a sole 2 (i francesi non avrebbero mai acconsentito ad una decisione che contemplasse l’abbandono della propria lingua) lingue quelle riconosciute, ha prevalso la via del multilinguismo. La ragione da tutti condivisa è che l'UE è un'organizzazione democratica e, in quanto tale, deve comunicare con i propri cittadini nella loro lingua, oltre che con i governi e le pubbliche amministrazioni degli Stati membri, gli operatori economici e altre organizzazioni in tutta Europa. Il pubblico non solo ha diritto di sapere cosa viene fatto in suo nome, ma deve anche poter svolgere un ruolo attivo senza dover imparare la lingua degli altri. Inoltre, l'Unione europea vara atti legislativi direttamente applicabili negli Stati membri e vincolanti per ciascun cittadino dell'UE, sicché tutti – dal cittadino al pubblico funzionario e al giudice – devono essere in grado di capire questi testi, quindi devono averli a disposizione nella lingua ufficiale del loro paese. L'uso di tutte le lingue ufficiali rafforza poi la trasparenza, la legittimità e l'efficacia dell'Unione europea e delle sue istituzioni. Se si decidesse di seguire una strada diversa, al di là delle resistenze dei Paesi membri a rinunciare alla propria lingua, la difficoltà maggiore risiederebbe sulla scelta di quella unica ufficiale da utilizzare. La lingua parlata dal maggior numero di persone nell'UE è il tedesco, che però non è molto diffuso al di fuori della Germania e dell'Austria. Le lingue europee parlate dal maggior numero di persone a livello mondiale sono lo spagnolo e il portoghese, ma la maggior parte di coloro che le parlano non risiede in Europa. Il francese, lingua ufficiale o una delle lingue ufficiali di tre Stati membri dell'UE, è parlato in molte parti del mondo ed è insegnato in numerose scuole europee; è tuttavia conosciuto molto più nei paesi dell'Europa meridionale e occidentale che in quelli del nord o dell'est. Tra le lingue UE, l'inglese è la più diffusa, sia come prima che come seconda lingua; tuttavia, recenti sondaggi hanno dimostrato che ben meno della metà della popolazione dell'UE è in grado di esprimersi in questa lingua. L’Eurobarometro speciale n.243 sulle competenze linguistiche del febbraio scorso ha evidenziato che appena il 56% dei 450 milioni di cittadini europei parla almeno una lingua straniera (non necessariamente l’inglese). Ciò significa che il 44% in media conosce soltanto la propria, con punte altissime in Irlanda (66%), Regno Unito (62%), Italia (59%), Ungheria e Portogallo (58%) e Spagna (56%). Questi dati spiegano come la scelta del multilinguismo sia obbligata. Ciascun paese dunque, prima di entrare a far parte dell'Unione europea, stabilisce quale lingua deve essere considerata come lingua ufficiale in ambito UE. In alcuni casi, non tutte le lingue aventi statuto ufficiale all'interno di uno Stato membro sono state proposte come lingue ufficiali in sede UE: è il caso del lussemburghese, del basco o del catalano. Posto dunque che la situazione è questa, come si attua e quanto costa la politica multilinguistica dell'UE a due anni dall’ultimo allargamento? Le istituzioni che necessitano del maggior volume di servizi di interpretazione sono il Parlamento, la Commissione e il Consiglio. Per usufruire di servizi di interpretazione, le ultime due si avvalgono della Direzione generale dell’Interpretazione della Commissione. Il Parlamento e la Corte di Giustizia dispongono invece di un proprio servizio. La DG interpretazione si occupa dei 50-60 incontri che quotidianamente si svolgono presso la Commissione, il Consiglio dell’UE, il Comitato economico e sociale, il Comitato delle 1 Regioni, la Banca europea degli Investimenti, altri organismi e agenzie ubicate sul territorio dei paesi membri. Ogni giorno lavorano circa 7-800 interpreti a rotazione tra i circa 500 che fanno parte dello staff della DG Interpretazione e i 2700 freelance accreditati. Ciascuna nuova lingua necessita di circa 80 interpreti al giorno che non sempre è stato agevole selezionare. A due anni dall’allargamento infatti tale risultato è stato raggiunto solo per 2 paesi su dieci, come mostra la tabella seguente: Lingue Ceca Estone Ungherese Lituana Lettone Polacca Slovacca Slovena Maltese Totale Interpreti assunti 6 8 11 6 10 18 7 7 0 73 Interpreti in fase di assunzione 2 1 2 5 4 6 3 0 2 25 Free-lance 58 41 72 44 35 86 47 40 11 434 TOTALE 66 50 86 55 49 110 57 47 13 507 Il processo va a rilento nell’intento di garantire la massima qualità possibile dell’interpretariato. Molto critica, anche per questo motivo è la situazione di Malta che conta finora appena 13 interpreti. Da un recente audit della Corte dei Conti europea è emerso che, mentre la qualità è generalmente all’altezza delle aspettative e conforme alle necessità, sono tuttavia ancora necessarie alcune misure per ridurre i costi. Se da un lato la Commissione ha introdotto una valutazione preventiva della reale necessità dell’interpretariato ed il Consiglio ha adottato una procedura che incoraggia esplicitamente a limitare le domande di interpretazione, il Parlamento accetta tutte le richieste formalmente conformi alla normativa, finché vi sono risorse disponibili. La Corte dei Conti ha calcolato che, nel 2003, il costo totale dell’interpretazione è ammontato a circa 57 milioni al Parlamento e a circa 106 milioni alla Commissione e al Consiglio. Il costo medio per interprete per giornata è stato di 1.476 euro al Parlamento contro 1.046 alla DG Interpretazione. Tale differenza è principalmente attribuibile al fatto che le riunioni del Parlamento sono organizzate in diverse sedi e concentrate in alcuni giorni; tuttavia la Corte ha rivolto un invito ufficiale al PE a ridurre le spese. Nel 2005 la Commissione è riuscita a limitare il costo a 100 milioni, cui debbono aggiungersi i 76 milioni del PE e della Corte di Giustizia. In altre parole l’esborso per l’interpretariato l’anno scorso è stato di 0,38 euro per cittadino, ma potrebbe crescere sino a 0,50 nel 2010. Ciò dipende anche dall’ingresso di almeno 3 nuove lingue: il rumeno, il bulgaro ed il gaelico (irlandese), già il prossimo anno. Altre lingue intanto sono in “anticamera”. Si tratta delle lingue regionali spagnole (basco, gaelico, catalano, valenziano e delle Baleari), che sono state già utilizzate presso il Comitato delle regioni, a spese però del Governo iberico (si veda al riguardo anche il boll. n. 183). Parlando recentemente davanti al Parlamento europeo – precisamente il 27 aprile scorso –, il commissario Jan Figel ha annunciato che la Commissione sta preparando una nuova comunicazione sul multilinguismo e la promozione delle lingue minoritarie ad integrazione di quella presentata nel novembre 2005. Nello stesso giorno, il Parlamento ha adottato con 435 voti favorevoli, 22 contrari e 23 astensioni, una relazione che appoggia la proposta già contenuta nella comunicazione della Commissione di introdurre un indicatore europeo di competenza linguistica comune a tutti gli Stati membri. Il principio da cui si parte è che la promozione del multilinguismo dipende dall’apprendimento delle lingue straniere. L’indicatore mira a fornire un parametro preciso, affidabile e completo per la valutazione della padronanza delle lingue straniere, sulla base di appositi test obiettivi condotti su un campione di popolazione per valutare quattro competenze linguistiche (lettura, ascolto, produzione orale e scritta). Il Parlamento conviene con la Commissione che, in una prima fase, l’indicatore misuri le conoscenze linguistiche nelle cinque lingue più insegnate nei sistemi di istruzione e formazione dell’Unione, vale a dire inglese, francese, tedesco, spagnolo ed italiano. Consiglio e Commissione sono poi invitati a adottare le misure necessarie per estendere quanto prima possibile la prova ad un maggior numero di lingue ufficiali dell’UE, senza pregiudicare, comunque, l’insegnamento e lo sviluppo delle altre lingue non valutate nell’indicatore. Il portale web sulle lingue, inaugurato nei mesi scorsi, presenta tutte le azioni dell’Unione sul tema: dalle politiche volte a incoraggiare l’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica alle regole per l’utilizzo delle lingue ufficiali da parte delle istituzioni dell’UE. Altre informazioni sono disponibili sul sito della DG Interpretazione ed in quello della DG Istruzione e Formazione. 2 È tempo di CAF, anche per la Corte di Giustizia L’acronimo CAF (Centri di assistenza fiscale) è noto da tempo a molti cittadini italiani ed è proprio questo il periodo in cui a tali organismi ci si rivolge, perché è mediante i CAF che circa 14 milioni di contribuenti possono presentare all’amministrazione finanziaria il loro modello 730 di dichiarazione dei redditi. Ebbene, questo sistema che affida in esclusiva ai CAF (i più utilizzati sono quelli di matrice sindacale e delle ACLI) tale operazione con relativo introito di denaro pubblico per il servizio è stato giudicato incompatibile con il diritto comunitario da parte della Corte di Giustizia delle Comunità europee. In realtà, il recente collegato alla Finanziaria ha previsto che tale assistenza possa essere fornita anche da dottori commercialisti, ragionieri e consulenti del lavoro, ma la sentenza rimane in ogni caso di grande rilevanza. Vediamola in breve grazie al comunicato stampa della Corte. I CAF, ai quali lo Stato affida la consulenza e l’assistenza in materia tributaria possono essere costituiti solo da taluni organismi (si tratta, in particolare, o di associazioni datoriali o di organizzazioni sindacali ovvero di organizzazioni territoriali da esse delegate aventi complessivamente almeno 50 000 aderenti, o di sostituti d'imposta, aventi complessivamente almeno 50 000 dipendenti, o ancora di associazioni di lavoratori promotrici di istituti di patronato aventi complessivamente almeno 50 000 aderenti) ed esercitano la loro attività previa autorizzazione del Ministero delle Finanze. Essi ricevono per ciascuna dichiarazione elaborata e trasmessa all'amministrazione fiscale un compenso a carico del bilancio dello Stato. La ADC Servizi, società con sede a Milano, aveva ad oggetto l’assistenza e la consulenza in materia contabile e amministrativa. Nel 2003, ha adottato un nuovo statuto per tener conto del fatto che la società esercitava anche attività di assistenza fiscale per le imprese, per i lavoratori e per i pensionati. Il notaio verbalizzante, sig. Calafiori, ha rifiutato di procedere all’iscrizione di questa decisione nel registro delle imprese di Milano, ritenendo che la modifica dello statuto, con la quale si autorizzava la società ad esercitare le dette attività di assistenza fiscale, fosse incompatibile con la normativa italiana sui CAF. La ADC Servizi ha ritenuto che questa normativa fosse incompatibile col diritto comunitario ed ha presentato un ricorso dinanzi ai giudici italiani contro il rifiuto dell’iscrizione richiesta. La Corte d’appello di Milano ha sottoposto alla Corte di giustizia delle Comunità europee alcune questioni pregiudiziali riguardanti, in particolare, la compatibilità della normativa italiana con le norme comunitarie in materia di libera prestazione di servizi, libertà di stabilimento e aiuti di Stato. La Corte ha rilevato innanzitutto che, per quanto riguarda la libera prestazione di servizi, la normativa italiana, riservando le dette attività di consulenza e di assistenza ai CAF, impedisce totalmente l’accesso al mercato dei detti servizi agli operatori economici stabiliti in altri Stati membri. Inoltre, ha costatato che, per quanto riguarda la libertà di stabilimento, una tale normativa, limitando la possibilità di costituire i CAF a taluni organismi che soddisfano condizioni tassative e a taluni di questi organismi aventi la loro sede in Italia, rischia di rendere più difficile, se non impedire totalmente, l’esercizio da parte degli operatori economici provenienti da altri Stati membri del loro diritto di stabilirsi in Italia al fine di fornire i servizi in questione. In tale quadro, l’attribuzione di una competenza esclusiva ai CAF di offrire i detti servizi costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento e alla libera prestazione di servizi, vietata dal diritto comunitario. Questa restrizione non è peraltro giustificata dall’interesse pubblico collegato alla tutela dei destinatari dei servizi di cui trattasi nei confronti del danno che essi potrebbero subire a causa di servizi prestati da soggetti che non abbiano le necessarie qualifiche professionali o morali. Infatti, gli organismi autorizzati a costituire i CAF non offrono garanzie e competenze professionali specifiche. La Corte ha dunque concluso che la libertà di stabilimento e la libera prestazione di servizi si oppongono ad una normativa nazionale che riserva esclusivamente ai CAF il diritto di esercitare talune attività di consulenza e di assistenza in materia fiscale. Per quanto riguarda il compenso versato ai CAF a carico del bilancio dello Stato, la Corte ha poi aggiunto che spetta al giudice nazionale valutare, alla luce dei fatti, se esso costituisca un aiuto di Stato ai sensi del Trattato CE. TAV Anche a seguito delle forti contestazioni da parte degli abitanti della Valle di Susa alla costruzione della tratta ferroviaria ad Alta velocità tra Torino e Lione, che fa parte del cosiddetto corridoio europeo 3 numero 5, la Commissione ha chiesto, lo scorso dicembre 2005, ad un gruppo di esperti indipendenti di valutare la coerenza degli studi realizzati dalla società Lyon-Turin Ferroviarie (LTF) rispetto alle interrogazioni al centro delle preoccupazioni degli abitanti della Valle. I risultati della relazione presentata pochi giorni fa, secondo quanto espresso dal Vicepresidente della Commissione Jaques Barrot, «permettono di avere una visione oggettiva del progetto e di rilanciare il dibattito tra le parti in causa». Gli esperti scelti dalla Commissione hanno realizzato la loro perizia sulla sezione che va da Saint Jean de Maurienne (F) fino a Bruzolo (IT), più comunemente chiamata "sezione internazionale". La perizia si è concentrata sulle questioni di salute e di tutela dell'ambiente e sulla scelta di realizzare una linea nuova piuttosto che di modernizzare la linea esistente. Gli esperti (le società olandesi ECORYS ed ECN, danese COWI, belga Ernst & Young Europe del Belgio e spagnola Consultrans) hanno in particolare verificato la conformità della metodologia e delle ipotesi prese in considerazione da LTF rispetto a quelle utilizzate in altri progetti simili, quali i nuovi trafori svizzeri (Lötschberg e Gottardo) che hanno dovuto far fronte a problemi di natura simile. Il rapporto, basato su quasi 200 documenti, tra quelli messi a disposizione da LTF sugli aspetti salute, ambiente e relativi alle previsioni di traffico e dagli oppositori al progetto, giunge alla conclusione che «gli studi realizzati da LTF sugli aspetti trasporto, salute ed ambiente sono coerenti e che LTF ha trattato in modo soddisfacente i punti criticati ed ha effettuato delle indagini molto approfondite sugli aspetti considerati i più controversi (amianto, radon, gestione del "marino", modelli di trasporto)». Al fine della trasparenza, il rapporto e gli allegati sono a disposizione del pubblico sul sito Internet della Direzione Generale Energia e Trasporti della Commissione europea. Deficit e debito: risultati contrastanti in Europa Nel 2005, in Europa il deficit pubblico ha visto una consistente riduzione sia nell’area dell’euro sia nell’UE a 25, passando rispettivamente dal 2,8% dell’anno precedente al 2,4% e dal 2,6% al 2,3%. Diversa è la sorte del debito, che prosegue nella tendenza al rialzo che dura ormai da qualche anno. Il debito è infatti passato dal 69,8% al 70,8% in Eurolandia ed è aumentato nell’UE-25 dal 62,4% al 63,4%. Tutto ciò è ben sintetizzato dalla tabella seguente: Zona-euro PIL Deficit pubblico (-) / eccedente (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito pubblico UE25 PIL Deficit pubblico (-) / eccedente (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito pubblico 2002 2003 2004 2005 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 7 248 715 -182 843 -2,5 47,7 45,1 4 938 669 68,1 7 455 906 -226 498 -3,0 48,2 45,1 5 168 842 69,3 7 753 484 -213 268 -2,8 47,5 44,7 5 410 264 69,8 7 991 277 -188 518 -2,4 47,5 45,1 5 654 588 70,8 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 9 842 110 -229 641 -2,3 46,8 44,4 5 950 191 60,5 9 989 761 -299 554 -3,0 47,5 44,5 6 194 500 62,0 10 464 313 -277 165 -2,6 47,0 44,3 6 533 165 62,4 10 839 380 -251 326 -2,3 47,2 44,9 6 867 945 63,4 I deficit più elevati in rapporto al PIL sono stati osservati in Ungheria (-6,1%), Portogallo (-6,0%), Grecia (-4,5%) e Italia (-4,1%). Oltre a questi, sono tre i paesi che superano la soglia del 3%: il Regno Unito (-3,6%), la Germania (-3,3%) e Malta (-3,3%). Addirittura otto Stati membri hanno fatto segnare un attivo: la Danimarca (+4,9%), la Svezia (+2,9%), la Finlandia (+2,6%), l’Estonia (+1,6%), la Spagna (+1,1%), l’Irlanda (+1,0%), la Lettonia (+0,2%) ed il Belgio (+0,1%). Diciotto Stati sono migliorati e solo 7, tra i quali il nostro, hanno peggiorato. Il rapporto tra debito e PIL più basso è quello dell’Estonia (4,8%), seguita dal Lussemburgo (6,2%), dalla Lettonia (11,9%) e dalla Lituania (18,7%). Nove stati superano la soglia del 60% fissata dal Patto di 4 stabilità: la Grecia (107,5%), l’Italia (106,4%), il Belgio (93,3%), Malta (74,7%), Cipro (70,3%), la Germania (67,7%), la Francia (66,8%), il Portogallo (63,9%) e l’Austria (62,9%). PIL, deficit e debito nell’UE in moneta nazionale 2002 Belgio PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Repubblica Ceca PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Danimarca PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Gemania PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Estonia PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Grecia PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Spagna PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica 2003 2004 2005 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 267 578 -32 -0,0 49,8 49,8 276 164 103,2 274 582 217 0,1 51,1 51,2 270 552 98,5 288 089 5 0,0 49,5 49,4 272 874 94,7 298 180 222 0,1 50,1 50,1 278 231 93,3 (milioni CZK) (milioni CZK) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni CZK) % del PIL 2 442 172 -166 787 -6,8 46,7 39,9 702 324 28,8 2 581 258 -170 558 -6,6 47,2 40,7 774 989 30,0 2 790 326 -79 869 -2,9 44,2 41,4 855 102 30,6 2 956 125 -76 695 -2,6 43,7 41,1 901 330 30,5 (milioni DKK) (milioni DKK) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni DKK) % del PIL 1 372 738 15 848 1,2 55,2 55,4 643 095 46,8 1 409 163 14 536 1,0 55,3 55,2 625 249 44,4 1 467 312 39 723 2,7 55,1 56,8 624 862 42,6 1 555 134 75 545 4,9 53,1 57,1 556 442 35,8 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 2 145 000 -79 600 -3,7 48,1 44,3 1 293 000 60,3 2 163 400 -86 500 -4,0 48,4 44,4 1 381 000 63,8 2 215 700 -81 200 -3,7 46,8 43,2 1 451 000 65,5 2 245 500 -74 300 -3,3 46,7 43,4 1 520 700 67,7 (milioni EEK) (milioni EEK) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni EEK) % del PIL 116 915 1 205 1,0 36,8 37,8 6 468 5,5 127 334 3 019 2,4 36,7 39,1 7 588 6,0 141 493 2 140 1,5 36,4 37,9 7 606 5,4 164 918 2 627 1,6 35,9 37,5 7 895 4,8 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 143 482 -7 074 -4,9 49,0 43,9 158 887 110,7 155 543 -8 965 -5,8 49,0 43,2 167 723 107,8 168 417 -11 681 -6,9 48,8 42,0 182 702 108,5 181 088 -8 222 -4,5 46,2 41,8 194 666 107,5 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL 729 021 -1 960 -0,3 38,7 780 550 -204 -0,0 38,3 837 316 -1 173 -0,1 38,8 904 323 9 933 1,1 38,2 5 Entrate pubbliche Debito Pubblico Francia PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Irlanda PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Italia PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Cipro PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Lettonia PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Lituania PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Lussemburgo PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico % del PIL (milioni euro) % del PIL 38,4 383 079 52,5 38,3 381 464 48,9 38,7 388 495 46,4 39,3 390 277 43,2 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 1 548 555 -48 785 -3,2 52,6 49,5 901 837 58,2 1 594 814 -66 555 -4,2 53,4 49,2 994 527 62,4 1 659 020 -60 564 -3,7 53,2 49,6 1 069 165 64,4 1 705 044 -49 183 -2,9 53,9 51,0 1 138 438 66,8 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 130 515 -547 -0,4 33,4 33,0 41 853 32,1 139 097 239 0,2 33,4 33,6 43 252 31,1 148 556 2 288 1,5 33,7 35,2 43 743 29,4 160 322 1 624 1,0 34,5 35,5 44 194 27,6 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 1 295 226 -37 085 -2,9 47,4 44,4 1 366 998 105,5 1 335 458 -46 036 -3,4 48,3 44,8 1 392 112 104,2 1 388 871 -47 652 -3,4 47,8 44,3 1 441 879 103,8 1 417 241 -58 174 -4,1 48,2 44,0 1 507 556 106,4 (milioni CYP) (milioni CYP) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni CYP) % del PIL 6 370 -284 -4,5 40,6 36,1 4 153 65,2 6 815 -428 -6,3 45,3 39,1 4 752 69,7 7 254 -299 -4,1 43,8 39,7 5 199 71,7 7 740 -186 -2,4 44,7 42,3 5 443 70,3 (milioni LVL) (milioni LVL) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni LVL) % del PIL 5 758 -131 -2,3 35,6 33,4 775 13,5 6 393 -75 -1,2 34,6 33,5 923 14,4 7 414 -70 -0,9 35,9 34,9 1 080 14,6 8 904 15 0,2 36,2 36,4 1 064 11,9 (milioni LTL) (milioni LTL) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni LTL) % del PIL 51 948 -711 -1,4 34,3 32,9 11 591 22,3 56 772 -693 -1,2 33,2 31,9 12 046 21,2 62 440 -921 -1,5 33,4 31,9 12 162 19,5 71 084 -372 -0,5 33,7 33,1 13 310 18,7 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 24 028 477 2,0 41,4 43,4 1 570 6,5 25 684 47 0,2 42,1 42,2 1 625 6,3 27 056 -309 -1,1 43,2 42,1 1 782 6,6 28 623 -552 -1,9 44,3 42,4 1 774 6,2 Ungheria 6 PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Malta PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Paesi-Bassi PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Austria PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Polonia PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Portogallo PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Slovenia PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Slovacchia PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica (milioni HUF) (milioni HUF) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni HUF) % del PIL 16 915 000 -1 416 000 -8,4 52,0 43,7 9 295 829 55,0 18 651 000 -1 196 300 -6,4 49,8 43,4 10 570 770 56,7 20 413 000 -1 098 900 -5,4 49,5 44,1 11 665 411 57,1 21 785 000 -1 334 100 -6,1 50,7 44,5 12 712 240 58,4 (milioni MTL) (milioni MTL) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni MTL) % del PIL 1 797 -100 -5,6 44,3 38,7 1 101 61,2 1 829 -186 -10,2 49,4 39,2 1 305 71,3 1 830 -94 -5,1 48,5 43,4 1 395 76,2 1 927 -64 -3,3 47,5 44,2 1 440 74,7 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 465 214 -9 182 -2,0 46,2 44,2 235 079 50,5 476 349 -14 908 -3,1 47,1 43,9 247 352 51,9 488 642 -9 283 -1,9 46,6 44,5 256 924 52,6 501 921 -1 355 -0,3 45,7 45,4 265 727 52,9 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 220 688 -1 087 -0,5 50,7 50,0 145 591 66,0 226 968 -3 483 -1,5 50,9 49,2 146 083 64,4 237 039 -2 658 -1,1 50,0 48,8 150 649 63,6 246 466 -3 738 -1,5 49,6 48,0 155 142 62,9 (milioni PLN) (milioni PLN) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni PLN) % del PIL 807 860 -25 602 -3,2 44,2 41,0 321 446 39,8 842 120 -39 625 -4,7 44,6 39,9 369 786 43,9 922 157 -35 918 -3,9 42,5 38,6 386 303 41,9 967 693 -23 953 -2,5 43,3 40,8 411 432 42,5 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 135 434 -3 864 -2,9 44,3 41,4 75 211 55,5 137 523 -4 000 -2,9 45,9 42,9 78 433 57,0 142 843 -4 565 -3,2 46,4 43,2 83 781 58,7 147 249 -8 867 -6,0 47,8 41,8 94 071 63,9 (milioni SIT) (milioni SIT) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni SIT) % del PIL 5 355 440 -143 508 -2,7 48,0 45,4 1 591 973 29,7 5 813 540 -165 684 -2,8 48,1 45,2 1 694 581 29,1 6 251 244 -145 157 -2,3 47,6 45,3 1 845 381 29,5 6 557 698 -115 447 -1,8 47,3 45,5 1 906 860 29,1 (milioni SKK) (milioni SKK) % del PIL % del PIL 1 111 484 -85 306 -7,7 43,3 1 212 665 -45 395 -3,7 39,4 1 355 262 -40 641 -3,0 38,9 1 472 103 -42 465 -2,9 36,8 7 Entrate pubbliche Debito Pubblico Finlandia PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico Svezia PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico % del PIL (milioni SKK) % del PIL 35,7 481 328 43,3 35,6 518 291 42,7 35,9 564 106 41,6 33,9 507 428 34,5 (milioni euro) (milioni euro) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni euro) % del PIL 143 974 5 896 4,1 48,8 52,9 59 400 41,3 145 938 3 650 2,5 50,0 52,4 64 719 44,3 151 935 3 525 2,3 50,3 52,4 67 270 44,3 155 320 4 094 2,6 50,7 53,1 63 812 41,1 (milioni SEK) (milioni SEK) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni SEK) % del PIL 2 371 606 -5 334 -0,2 57,9 57,5 1 232 212 52,0 2 459 413 2 013 0,1 58,2 58,0 1 273 163 51,8 2 573 176 46 756 1,8 56,7 58,3 1 299 558 50,5 2 673 064 77 424 2,9 56,4 59,1 1 345 494 50,3 (milioni GBP) (milioni GBP) % del PIL % del PIL % del PIL (milioni GBP) % del PIL 1 065 138 -16 817 -1,6 40,9 39,4 400 303 1 123 831 -36 715 -3,3 42,5 39,3 438 676 1 183 752 -38 660 -3,3 43,2 40,0 482 801 1 228 434 -44 727 -3,6 44,8 41,3 525 919 37,6 39,0 40,8 42,8 Royaume-Uni** PIL Deficit pubblico (-) / attivo (+) Spesa pubblica Entrate pubbliche Debito Pubblico (Fonte Eurostat STAT/06/48) Ombudsman poco noto in Italia Il rapporto delle attività 2005 del Mediatore europeo (Ombudsman) presentato in questi giorni mostra come questa istituzione sia conosciuta ancora troppo poco, soprattutto in alcuni Paesi. Così, sebbene le denunce presentate dai cittadini europei l’anno scorso siano aumentate sino quasi a raggiungere quota 4000, da alcuni grandi paesi come Italia, Germania e Francia ne proviene un numero assai esiguo. La maggior parte delle denunce viene dalla Spagna (20%), seguita da Germania (11%), Francia (10%) e Polonia (9%), ma il rapporto tra numero di abitanti e denunce resta spesso molto basso. È il caso dell’Italia, che ha il 12,7% degli abitanti dell'UE, ed ha presentato appena il 5,5% delle denunce. Ma il rapporto non dice solo di usare di più l'Ombudsman, bensì anche di usarlo meglio: cioè per denunciare casi di cattiva amministrazione nell'operato delle istituzioni comunitarie, non situazioni diverse, nelle quali l'Ombudsman europeo non può intervenire. Nel 2005 le denunce hanno riguardato in particolare: ritardi o mancanza d’informazioni (24%), scorrettezza o abuso di potere (17%), discriminazione (13%), errori procedurali (10%), ritardi evitabili (9%) e negligenza (6%). 8 RC auto al vaglio di Bruxelles La Commissione ha trasmesso un parere motivato supplementare all’Italia in merito alla legislazione italiana che impone a tutte le imprese di assicurazione abilitate a fornire l’assicurazione di responsabilità civile auto in Italia l’obbligo di offrire l'assicurazione per tutte le categorie di assicurati in tutte le regioni italiane. Questo obbligo a contrarre è legato anche all’obbligo per le imprese di assicurazione di calcolare le proprie tariffe in rapporto ai premi fissati nel corso degli ultimi cinque esercizi. Secondo la Commissione, ciò è contrario al principio della libertà tariffaria di cui alla terza direttiva assicurazione non vita (92/49/CEE). Inoltre, l’obbligo a contrarre appare in quanto tale una limitazione immotivata del principio della libertà di stabilimento di cui all’articolo 43 del trattato CE e del principio della libera prestazione di servizi di cui all'articolo 49. Nell’ottobre 2005 è stato trasmesso all’Italia un primo parere motivato in relazione al quale le autorità italiane hanno ribadito che le norme sono necessarie affinché tutti i guidatori possano ottenere l’assicurazione in tutte le parti d'Italia. Pur riconoscendo che i motivi di tutela dei consumatori e di ordine pubblico possono giustificare restrizioni alle libertà fondamentali, l’avviso della Commissione è che esistono mezzi meno restrittivi per raggiungere tale obiettivo, invitando dunque l’Italia a rispondere al parere motivato supplementare (cfr. Rapid IP/06/506). Per aggiornamenti ed approfondimenti sulle procedure d’infrazione si veda il sito del Segretariato Generale della Commissione al seguente indirizzo. Il successo del “.eu” Oltre 700.000 europei si sono precipitati a registrare il loro nuovo nome di dominio internet “.eu” nelle quattro ore successive alla sua apertura al pubblico il 7 aprile. Secondo EURid, l’ente non profit che segue le attività di registrazione, ad oggi, il totale è già salito ad oltre 1,5 milioni di nomi di dominio registrati. Inizialmente (dal 7 dicembre 2005 al 6 febbraio 2006) la possibilità di chiedere la registrazione di nomi “.eu” è stata riservata ai titolari di marchi commerciali registrati e agli enti pubblici. In seguito (dal 7 febbraio al 6 aprile 2006) è toccato ai titolari di altri “diritti preesistenti” come i nomi di imprese o gli identificatori di imprese. Dal 7 aprile 2006 è giunto infine il turno di tutti coloro che risiedono nell'Unione europea e che possono registrare un numero illimitato di siti web o indirizzi di posta con targa “.eu”. L’accoglienza come detto è stata ottima ed il numero delle registrazioni continua a salire a buon ritmo. I cittadini che vogliano registrare un dominio “.eu” devono rivolgersi a una delle imprese accreditate (i cosiddetti “registrar”), indicati sul sito di EURid ed il nome a dominio ".eu" sarà attivato nel giro di poche ore. I costi di registrazione variano all'interno dell'UE, e le tariffe applicate (dal “registrar” e dal registro) partono da un minimo di circa 10 euro l’anno. Nella fase di apertura, in caso di più richieste per uno stesso nome, sarà registrata la domanda prima arrivata. “.ue” negli indirizzi dell’Unione Dal 9 maggio, festa dell’Europa, l’indirizzo dei siti web delle istituzioni, nonché tutti quelli di posta elettronica dei funzionari europei, passeranno all'estensione “.eu”, che sostituirà il “.int” attuale. Occorre dunque prestare attenzione alla novità, anche se gli indirizzi vecchi continueranno a coesistere, insieme con quelli nuovi, per almeno un anno. Piano d’azione sull’eGovernment Alcune centinaia di miliardi di euro potrebbero essere risparmiate promuovendo l’eGovernment nelle amministrazioni pubbliche dei 25, ed anche la qualità complessiva dei servizi offerti al pubblico ne trarrebbe beneficio. Sono questi i principi che ispirano il Piano d’azione per l’eGovernment presentato dalla Commissione europea con l’obiettivo di rilanciare l’azione su cui i singoli paesi si erano impegnati a Manchester lo scorso anno. La sola informatizzazione delle procedure degli appalti consentirebbe di risparmiare 80 miliardi di euro ogni anno in Europa. I dati italiani dimostrano come nel 2003 la parziale utilizzazione di procedure telematiche di aggiudicazione degli appalti nel nostro Paese abbia portato un risparmio reale di 3,2 miliardi. Il piano d’azione (disponibile in inglese e francese) propone cinque priorità da seguire entro il 2010: − L’accesso per tutti: i benefici dell’eGovernment dipendono dal numero di persone che possono fruire dei servizi elettronici. Entro il 2010 occorre che ciascun cittadino abbia a disposizione gli strumenti per accedervi. 9 − Maggior efficacia: il Piano d’azione prevede la predisposizione di un meccanismo di valutazione degli effetti degli investimenti a favore dell’eGov. − Realizzazione di procedure telematiche di aggiudicazione di appalti e contratti: gli Stati membri si sono impegnati a Manchester ad applicare tali procedure ad almeno il 50% delle aggiudicazioni entro il 2010. − Accesso sicuro e facilitato ai servizi all’interno dell’UE: i governi hanno firmato l’impegno a facilitare l’accesso ai servizi dei viaggiatori attraverso il reciproco riconoscimento degli identificativi elettronici. Secondo il Piano d’azione anche questo dovrà essere fatto entro il 2010. − Maggiore partecipazione e democrazia nel processo di assunzione delle decisioni: alla recente consultazione sull’eGovernment (chiusa nel dicembre 2005), il 65% dei cittadini si è detto convinto che l’eGov possa ridurre il deficit democratico attualmente presente in Europa. Ulteriori approfondimenti sul tema sono disponibili sul sito web della DG società dell’informazione. 10 Kosovo: la storia infinita L’11 aprile scorso, in occasione di un incontro col Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso e il Commissario all'Allargamento Olli Rehn, l'inviato speciale dell'ONU per il processo sul futuro statuto della provincia, Martti Ahtisaari, ha dichiarato che la questione dello statuto finale del Kosovo potrà essere trattata solo una volta ultimate le trattative tecniche in corso tra serbi e kossovari. Dall'avvio delle trattative (novembre 2005), le autorità di Belgrado e Pristina si sono già incontrate a Vienna il 20 e 21 febbraio (cfr. boll. 189), il 17 marzo e il 7 aprile per trattare su vari temi che riguardano la provincia, come il decentramento, il numero di municipalità, i diritti delle minoranze. La prossima riunione si terrà il 4 maggio e si prevede che i negoziati tecnici possano durare fino al mese di giugno, dopodiché potranno iniziare i negoziati veri e propri sullo statuto finale della provincia. Nonostante “divergenze di vedute” e varie “questioni non risolte”, secondo Ahtisaari si stanno registrando segnali di progresso nel corso delle discussioni tra i kossovari (che reclamano l'indipendenza) e i serbi (disposti a concedere alla provincia un'ampia autonomia). In ogni caso, difficilmente si potrà trovare una soluzione circa lo statuto del Kosovo se entrambe le parti non accetteranno l’unica ipotesi realistica, cioè quella del compromesso. In questo difficile processo, il sostegno dell'UE consiste soprattutto nell’affermare la prospettiva europea non solo per il Kosovo, ma anche per la Serbia e il resto della regione. Nel documento che contiene le conclusioni del Consiglio Affari generali (Lussemburgo, 10 e 11 aprile), si legge che il Consiglio ha adottato un’azione comune che stabilisce un gruppo di pianificazione dell'UE per quanto riguarda una possibile operazione dell'UE di gestione delle crisi in Kosovo (EU planning team, EUPT Kosovo). Si tratta di una missione dell’UE volta a sostenere lo stato di diritto in Kosovo, con particolare attenzione al sistema giudiziario e di polizia. Essa avrà l’obiettivo di assicurare una graduale transizione fra i compiti affidati all’amministrazione temporanea delle Nazioni Unite (United Nations Interim Administration Mission in Kosovo, UNMIK – risoluzione UNSCR 1244), che progressivamente trasferirà le proprie competenze alle istituzioni locali, e la possibile operazione dell’UE di gestione delle crisi in Kosovo: tale missione UE sarà lanciata una volta che sarà definito lo status della provincia (forse entro la fine dell’anno). Approfondimenti AZIONE COMUNE 2006/304/PESC DEL CONSIGLIO del 10 aprile 2006 relativa all’istituzione di un gruppo di pianificazione dell'UE (EUPT Kosovo) per quanto riguarda una possibile operazione dell'UE di gestione delle crisi nel settore dello Stato di diritto ed eventuali altri settori in Kosovo, pubblicata su GUUE L 112/19 del 26.4.2006 Si veda anche il comunicato pubblicato sul sito dedicato alle relazioni UE – Nazioni Unite Fanno il punto della situazione anche: il giornalista Andrew Beatty su European Voice del 13 aprile con l’articolo Serbs refuse to take part in Kosovo institutions; il direttore dell’Istituto per l'Europa Centro-Orientale e Balcanica Stefano Bianchini sulla rivista on line Affari Internazionali con l’articolo Gli enigmi del Kosovo. Per conoscere anche gli aspetti “umani” di questa crisi, si rimanda alla lettura di un articolo di Saša Stefanović Kosovo: casa dolce casa, pubblicato di recente sul sito Osservatorio sui Balcani. Tra i nodi non ancora sciolti e che hanno ripercussioni dirette sulle popolazioni dell’area, l’autrice ricorda la questione della restituzione di immobili illegalmente occupati durante e dopo il conflitto del 1998-'99. Sono stati infatti migliaia gli sfollati che hanno dovuto in quel periodo lasciare il Kosovo e, in molti casi, non sono più riusciti a riprendere possesso delle proprie proprietà, anche a causa della complessa situazione politica. Ricordiamo infine il sito dell’ONU dedicato alla missione in Kosovo. 11 Fonte: Eur-Lex Attenzione: solo la legislazione dell’Unione europea pubblicata nell’edizione cartacea della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea è da considerarsi autentica. Selezione di documenti COM Tra gli ultimi documenti COM disponibili in lingua italiana segnaliamo: COM(2006) 162 definitivo del 6.4.2006 Proposta di REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO recante modifica del regolamento (CE) n. 2667/2000 relativo all'Agenzia europea per la ricostruzione COM(2006) 164 definitivo del 12.4.2006 RELAZIONE DELLA COMMISSIONE sull’attuazione della direttiva 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici Parte I. Relazione di sintesi sui progressi generali compiuti. Aggiornamento per il periodo 1999-2001. COM(2006) 172 definitivo del 24.4.2006 Proposta di REGOLAMENTO (CE, EURATOM) DEL CONSIGLIO recante adeguamento dei coefficienti correttori applicabili alle retribuzioni e alle pensioni dei funzionari e altri agenti delle Comunità europee COM(2006) 170 definitivo del 25.4.2006 Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO sulla conclusione, a nome della Comunità europea, del Protocollo della Convenzione alpina sull’agricoltura di montagna COM(2006) 179 definitivo del 28.4.2006 Progetto di ACCORDO INTERISTITUZIONALE relativo alla cooperazione interistituzionale nell’ambito delle convenzioni internazionali alle quali la Comunità europea dell’energia atomica e i suoi Stati membri sono parte COM(2006) 180 definitivo del 27.4.2006 Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla firma dell'accordo tra la Comunità europea e gli Stati Uniti d'America che rinnova il programma di cooperazione nel settore dell'istruzione terziaria e dell’istruzione e formazione professionali COM(2006)185 definitivo del 28.4.2006 Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla posizione che la Comunità deve adottare nel Consiglio dei ministri ACP-CE in merito a una decisione volta a riassegnare una parte della riserva della dotazione per lo sviluppo a lungo termine del 9° Fondo europeo di sviluppo (FES) 12 COM(2006) 186 definitivo del 28.4.2006 RELAZIONE DELLA COMMISSIONE Qualità della benzina e del combustibile diesel utilizzati per il trasporto stradale nell’Unione europea: terza relazione annuale (anno di riferimento: 2004) COM(2006) 188 definitivo del 26.4.2006 Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla firma dell’accordo di facilitazione del rilascio dei visti per soggiorni di breve durata tra la Comunità europea e la Federazione russa Selezione di documenti dalla Gazzetta ufficiale L DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 12 aprile 2006 recante modifica della decisione 1999/659/CE che fissa una ripartizione indicativa per Stato membro degli stanziamenti del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia — sezione garanzia per le misure di sviluppo rurale relativamente al periodo 2000-2006 GUUE L 106/18 del 19.4.2006 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 20 aprile 2006 che conferisce ad agenzie esecutive la gestione degli aiuti per le misure di preadesione a favore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale da attuare in Romania nel periodo precedente l’adesione GUUE L 109/9 del 22.4.2006 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 19 aprile 2006 relativa alla costituzione di un gruppo d’esperti per consulenze alla Commissione in materia di lotta contro la radicalizzazione violenta GUUE L 111/9 del 25.4.2006 AZIONE COMUNE 2006/304/PESC DEL CONSIGLIO del 10 aprile 2006 relativa all'istituzione di un gruppo di pianificazione dell'UE (EUPT Kosovo) per quanto riguarda una possibile operazione dell'UE di gestione delle crisi nel settore dello Stato di diritto ed eventuali altri settori in Kosovo GUUE L 112/19 del 26.4.2006 REGOLAMENTO (CE) N. 629/2006 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 aprile 2006 che modifica il regolamento (CEE) n. 1408/71 del Consiglio, relativo all'applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati, ai lavoratori autonomi e ai loro familiari che si spostano all'interno della Comunità, e il regolamento (CEE) n. 574/72 del Consiglio, che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CEE) n. 1408/71 GUUE L 114/1del 27.4.2006 DECISIONE DEL CONSIGLIO del 10 aprile 2006 relativa alla conclusione dell’accordo di cooperazione e di assistenza tra la Corte penale internazionale e l’Unione europea GUUE L 115/49 del 28.4.2006 13 Selezione di documenti dalla Gazzetta ufficiale C Parere del garante europeo della protezione dei dati (GEPD) sulla − proposta di decisione del Consiglio sull'istituzione, l'esercizio e l'uso del sistema di informazione Schengen di seconda generazione (SIS II) (COM(2005)230 defin.); − proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'istituzione, l'esercizio e l'uso del sistema d'informazione Schengen di seconda generazione (SIS II) (COM(2005)236 defin.) e − proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'accesso al sistema d'informazione Schengen di seconda generazione (SIS II) dei servizi competenti negli Stati membri per il rilascio delle carte di circolazione (COM(2005)237 defin.) GUUE C 91/38 del 19.4.2006 CORTE DEI CONTI RELAZIONE SPECIALE N. 6/2005 sulla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) corredata delle risposte della Commissione GUUE C 94/1 del 21.04.2006 Parere del garante europeo della protezione dei dati (GEPD) sulla proposta di decisone del Consiglio relativa all'accesso per la consultazione del sistema d'informazione visti (VIS) da parte delle autorità degli Stati membri competenti in materia di sicurezza interna e di Europol ai fini della prevenzione, dell'individuazione e dell'investigazione di atti terroristici e di altre gravi forme di criminalità (COM(2005) 600 defin.) GUUE C 97/6 del 25.4.2006 BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI La Banca europea per gli investimenti lancia un programma d’azione a favore della ricerca universitaria GUUE C 100/7 del 27.4.2006 14 Il calendario delle attività delle istituzioni e degli altri organi collegati all’Unione europea è reperibile su http://europa.eu.int/news/cal-it.htm. Segnaliamo in particolare: CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA – Riunioni nell’ambito della Presidenza austriaca 4 maggio Bruxelles: Eurogruppo 5 maggio Bruxelles: Consiglio Affari economici e finanziari 11-12 maggio Vienna: vertice UE-America latina e Caraibi 15-16 maggio Bruxelles: Consiglio Affari generali e Relazioni esterne; Consiglio Difesa 18-19 maggio Bruxelles: Consiglio Istruzione, Gioventù e Cultura 19-21 maggio Eisenstadt/Rust: riunione informale Ministri Ambiente PARLAMENTO EUROPEO 15-18 maggio Strasburgo: sessione plenaria COMITATO DELLE REGIONI 14-15 giugno Bruxelles: sessione plenaria COMITATO ECONOMICO E SOCIALE 15 Le date della storia dell’integrazione europea. 1998, 29 aprile Viene sottoscritto il protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici. Adottato nel dicembre 1997 da 84 Paesi, il protocollo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico evidenzia il nuovo atteggiamento della comunità internazionale rispetto al cambiamento climatico: i paesi industrializzati si impegnano a ridurre di almeno il 5% (dell'8% i paesi UE) le loro emissioni di sei gas ad effetto serra nel periodo 2008-2012 e rispetto ai livelli del 1990. Il 31 maggio 2002, l'UE e gli Stati membri ratificano il protocollo di Kyoto, ma si dovrà attendere la ratifica della Russia nel 2004 perché il protocollo possa entrare in vigore a livello mondiale il 16 febbraio 2005 ed essere vincolante per tutti i firmatari. Secondo la “regola del 55%”, infatti, il trattato deve essere ratificato da almeno 55 Paesi, purché le loro emissioni globalmente rappresentino almeno il 55% delle emissioni dei paesi industrializzati del 1990. Purtroppo, sull’efficacia del Protocollo pesa negativamente l’assenza degli USA, lo Stato che inquina di più l'atmosfera, con il 36% di emissioni di anidride carbonica. Per quanto riguarda l’UE, la Decisione 280/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11.02.2004, istituisce un nuovo meccanismo di controllo e di comunicazione delle emissioni di gas ad effetto serra per valutare in modo più accurato e regolare i progressi realizzati nella riduzione delle emissioni per onorare gli impegni assunti dalla Comunità in base alla convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e al protocollo di Kyoto. Ricordiamo che… La Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, UNFCCC) viene aperta alle firme nella Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente e lo Sviluppo del 1992, a Rio de Janeiro. Il 12 giugno dello stesso anno, 154 nazioni firmano la UNFCCC che, dopo la ratifica, obbliga i governi a perseguire un “obiettivo non vincolante” per ridurre le concentrazioni atmosferiche dei gas serra con l'obiettivo di “prevenire interferenze antropogeniche pericolose con il sistema climatico terrestre”. Dall’entrata in vigore dell'UNFCCC (marzo 1994), le parti si sono incontrate annualmente nella Conferenza delle Parti (COP) per analizzare i progressi nell'affrontare il cambiamento climatico, per negoziare il Protocollo di Kyoto e per stabilire azioni legalmente vincolanti per i Paesi sviluppati per ridurre le loro emissioni di gas serra. Alcuni gas presenti nell'atmosfera generano l'effetto serra, cioè intrappolano il calore irradiato dalla terra impedendone l'uscita nello spazio esterno. Questo fenomeno, normalmente naturale e benefico (senza l'effetto serra la terra sarebbe più fredda), sta aumentando a causa dell'aumento di concentrazione di questi gas (gas ad effetto serra, detti anche “gas-serra”) dovuto alle attività umane. I principali gas ad effetto serra sono: biossido di carbonio (o anidride carbonica, CO2), metano, fluorocarburi, protossido di azoto (N2O); anche il vapore acqueo e l'ozono troposferico contribuiscono all'effetto serra. Nel 2000 le emissioni globali dei sei gas ad effetto serra (anidride carbonica, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburo, perfluoro-carburo e esafluoro di zolfo) provenienti dai paesi dell'Unione europea sono stati del 3,5% al di sotto dei livelli del 1990. 16 AffarInternazionali Una nuova rivista ha fatto la sua comparsa sul web nelle scorse settimane. Intitolata Affarinternazionali, la rivista è promossa dall’IAI (Istituto affari Internazionali) il think tank attivo in Italia da oltre 40 anni, e vuole essere uno strumento d’informazione agile, competente e specializzato. Molte sono le aree d’interesse nelle quali i diversi prodotti che compongono la rivista (gli articoli, i commenti, i saggi, i documenti, le recensioni ed i sondaggi) sono archiviati: Politica estera italiana; Unione europea; Rapporti transatlantici; Sicurezza, difesa, terrorismo internazionale; Democrazia e sviluppo; Istituzioni internazionali; Economia internazionale; Est Europa e Balcani; Mediterraneo e Medio Oriente; Asia; Resto del mondo (Africa, America Latina, altri); Sfide globali. La rivista non ha una cadenza di “uscita”, ma si rinnova costantemente. Per essere avvisati delle novità, è possibile iscriversi alla newsletter gratuita, semplicemente inserendo il proprio indirizzo e-mail nell’apposita casella sulla parte sinistra della home page. La Turchia tra Occidente e Oriente La Turchia invia all’Europa segnali contrastanti: mussulmana per il 99%, si è da tempo dotata di un governo islamico moderato e di istituzioni formalmente democratiche. Tuttavia la sua politica, sia interna sia estera è dettata da un Consiglio nazionale composto per lo più da militari. Hamit Bozarslan, storico e sociologo turco dell’Ecole des Hautes Etudes en Science Sociale di Parigi, presenta in un libro dal titolo “La Turchia contemporanea” (Il Mulino, 2006) le vicende storiche del proprio paese, dalla guerra d’indipendenza (1919-1922) alla costruzione del moderno stato kemalista, alle elezioni politiche del 2002 che hanno segnato il definitivo tramonto della vecchia classe dirigente. Il viaggio nella storia può aiutare a comprendere la Turchia di oggi che si prepara all’adesione all’UE. Piattaforme tecnologiche Le Piattaforme Tecnologiche sono un’iniziativa recente della Commissione europea, nata per promuovere la collaborazione tra tutti gli attori della ricerca e dell’innovazione del settore pubblico e privato nella definizione dei programmi di Ricerca & Sviluppo (Strategic Research Agenda) e, in particolare, quelli finalizzati al miglioramento della competitività dell’UE nel mercato mondiale. Una pubblicazione promossa dall’APRE (Agenzia per la promozione della ricerca europea) presenta le 31 Piattaforme attualmente operative, illustrandone gli obiettivi, le attività ed i contatti per approfondimenti. Politicizzare l’Europa: medicina o veleno? Notre-Europe presenta una pubblicazione su questo tema con la prefazione di Tommaso PadoaSchioppa e composta di due articoli: il primo di Simon Hix, ed il secondo di Stefano Bartolini. L’articolo di Hix spiega le ragioni a sostegno di un’Europa più politicizzata, in particolare una maggiore responsabilizzazione degli attori. L’altro ne indaga principalmente le possibili criticità. Tra le tante cita la complicazione dei rapporti ed il conseguente rallentamento delle procedure interistituzionali. 17 Manuale Valutazione ambientale I Piani ed i programmi relativi ai Fondi Strutturali 2000-2006 erano esenti dall’applicazione dei contenuti della direttiva SEA – Strategic Environmental Assessment (Valutazione ambientale strategica), entrata in vigore nel luglio 2004, perché sottoposti ad una valutazione preventiva dell’impatto ambientale. Nel nuovo periodo di programmazione 2007-2013, invece, la direttiva andrà applicata in numerosi casi. Per illustrare i principi ed i contenuti della direttiva SEA, le varie fasi da seguire, la documentazione di prima importanza, i riferimenti e consigli, la rete europea Greening Regional Development Programmes ha messo a punto un agile manuale, disponibile on-line. Commerci tra Ucraina e UE Un ponderoso studio recentemente pubblicato dal CEPS (Centre for European Policy Studies) esamina la fattibilità, i contenuti e l’impatto economico di un accordo di libero scambio tra l’Unione e l’Ucraina. In particolare, lo studio mette in luce come un accordo limitato all’eliminazione dei dazi sullo scambio delle merci, alle condizioni fissate dall’OMC, se da un lato appare l’ipotesi più realizzabile, dall’altra avrebbe scarsissimi effetti sull’economia dell’ex repubblica sovietica e ancor meno su quella europea. La via di un accordo più intenso, che invece potrebbe portare maggiori vantaggi economici, presenterebbe invece implicazioni politiche non di poco conto. Prime fra tutte, l’eventuale allargamento dell’UE all’Ucraina ed i rapporti con la Russia. Lo studio è disponibile alla seguente pagina. 18 Europa e Giappone In occasione del 15esimo Summit tra UE e Giappone, che si è tenuto a Tokyo nei giorni scorsi, presentiamo la sezione che il portale dell’UE riserva alle relazioni euro-nipponiche. Oltre al resoconto del Vertice, la sezione presenta la storia delle relazioni tra UE e Giappone, con particolare attenzione per quelle promosse dall’iniziativa dello scorso anno dal titolo “2005 Year of People to People Exchanges”. Europe INNOVA Europe INNOVA, la rete europea finanziata dal VI Programma quadro di ricerca e sviluppo con lo scopo di promuovere l’innovazione in Europa, ha da pochi giorni un nuovo portale. Il portale ne presenta i risultati, le iniziative, i progetti ed il lavoro di rete rispetto alle tematiche del management, degli standard, della finanza e della gestione dell’innovazione. Una sezione (Sectoral Innovation Watch) contiene i dati del monitoraggio dell’innovazione in Europa rispetto a dieci settori industriali. Il portale offre anche un forum di discussione ad accesso libero. ERA Fondata nel 1992 su iniziativa del Parlamento europeo, l'Accademia di Diritto Europeo (ERA) è una fondazione pubblica, finanziata dall'UE con il compito di promuovere la conoscenza, la diffusione e la buona pratica del diritto comunitario e fornire ai giuristi le competenze necessarie per l'applicazione del diritto. L’ERA ha sede a Treviri in Germania e fa da mediatore tra i giuristi e i centri decisionali di Bruxelles, Lussemburgo e Strasburgo; in questo senso, sul sito web è attivo un forum di discussione. Il sito (disponibile anche in italiano) presenta le conferenze, i seminari, le visite di studio, i corsi di lingua, i progetti formativi e le pubblicazioni. Una nuova rete nel cuore dell’Europa Fondato nel 2005, il Centro Italiano Prospettiva Internazionale (CIPI) è un’associazione senza fini di lucro, indipendente e apolitica. Si tratta del primo gruppo italiano d’incontro e di riflessione, formato da analisti strategici, industriali, policy makers, giornalisti, ricercatori con lo scopo di promuovere reti di relazioni a Bruxelles tra i diversi attori italiani impegnati in Europa. Le aree di lavoro corrispondono a quattro aree tematiche: relazioni internazionali, competitività e innovazione, reti italiane a Bruxelles, eurocarriere italiane. I gruppi di lavoro ad esse collegati vogliono sviluppare “idee nuove”, per contribuire al dibattito e fornire una visione d'insieme del problema europeo nella globalizzazione e per rafforzare il punto di vista delle reti italiane presenti a Bruxelles e in Europa. Un logo comune per l’ambiente EMAS è il sistema comunitario di ecogestione e audit (Eco-Management and Audit Scheme). Esso si pone l’obiettivo di promuovere miglioramenti continui delle prestazioni ambientali delle organizzazioni di qualsiasi settore mediante, fra l’altro, l'attuazione da parte delle organizzazioni di sistemi di gestione ambientale e la valutazione di tali sistemi. Dal sito della DG Ambiente, si può accedere alla pagina dedicata al dispositivo comunitario EMAS ed avere informazioni dettagliate sul logo EMAS (che rappresenta la prova della qualità ambientale dell’azienda e garantisce l’affidabilità e l’attendibilità delle informazioni relative alla sua performance ambientale), sulle modalità del suo utilizzo, nonché sulle attività attuate a livello europeo e locale per promuovere EMAS tra le imprese ed altri organismi. 19 Convegno sull’Integrazione europea Il CRIE (Centro di ricerca sull’Integrazione europea) dell’Università degli Studi di Siena, in collaborazione con la Cattedra Jean Monnet della Facoltà di Scienze Politiche e con il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, organizza il 12 e 13 maggio a Siena un convegno sull’Integrazione europea. Per informazioni: CRIE, tel. 0577 235288, fax 0577 235292, e-mail: [email protected] La scienza a portata di mano La ricerca europea a portata di mano - Porte aperte al Centro Comune di Ricerca (CCR) è l’originale iniziativa in programma per la giornata del 13 maggio prossimo (dalle ore 10.00 alle 17.30), presso il Centro di ricerca della Commissione europea, che ha sede ad Ispra (Varese). Il CCR invita i cittadini ad esplorare i retroscena di questa “cittadella della ricerca”. Un percorso tra laboratori e conferenze illustra le attività su temi che vanno dalla sicurezza degli alimenti ai prodotti chimici ed alla salute, dall'ambiente e la sostenibilità alla sicurezza pubblica e l'antifrode, permettendo ai visitatori di capire il contributo dei ricercatori del CCR alle politiche comunitarie che hanno un impatto sulla vita quotidiana. Per adesioni (entro il 5 maggio): tel. 0332 789743, fax 0332 785409, e- mail: [email protected] Una riflessione sull’Europa Il Centro Studi sul Federalismo organizza la Lecture tenuta da Tommaso Padoa Schioppa sul tema L’Europa nel mondo di oggi, il 17 maggio alle 17.30, Aula Magna Università degli Studi di Torino. Per motivi di capienza della sala, occorre confermare la propria partecipazione a: CENTRO STUDI SUL FEDERALISMO, tel. 011.6705024, fax 011.6705081, e-mail: [email protected] Come investire nei mercati extra UE L’Euro Info Centre della Camera di commercio di Torino e Unioncamere Piemonte, in collaborazione con il Consorzio Piemontese di Formazione e il Centro Estero Camere Commercio Piemontesi organizzano un seminario dal titolo Forme di aggregazione tra imprese europee per investire nei mercati extra-UE. L’obiettivo è quello di illustrare le più efficaci modalità di aggregazione tra le imprese europee per operare in Paesi extra-UE presentando, inoltre, gli incentivi a supporto di tali operazioni. L’incontro si terrà il 18 maggio presso il Centro Congressi Torino Incontra, in Via Nino Costa 8. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione entro il 16 maggio presso la Segreteria organizzativa, via fax al numero 011 5716346 o via e-mail all’indirizzo [email protected] Un evento per lo sviluppo dei territori in Europa Parigi ospita il primo Forum economico delle Regioni europee il 30 maggio e il 1° giugno. Il programma prevede conferenze, workshop e presentazioni, oltre ad una mostra con stand dei vari operatori del territorio. Dialogo 21: Dialogo dei giovani sul rispetto reciproco La Fondazione euro-mediterranea Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture ha lanciato una campagna di sei mesi, rivolta ai giovani sul rispetto tra le culture e le religioni in 35 paesi. La Fondazione invita i giovani tra i 18 e i 25 anni a presentare le proposte per superare l'attuale crisi. Tutti i partecipanti potranno rivolgere domande ai giovani di un altro paese di loro scelta. La Fondazione metterà a disposizione di ciascun partecipante le risposte e i commenti di giovani di un paese dell'altro lato della regione euro-mediterranea. I 100 giovani che forniranno le migliori domande, risposte e proposte riceveranno il premio come “messaggeri fra i giovani per il dialogo fra le culture e le religioni” e saranno invitati a partecipare ad un workshop per sviluppare ulteriormente le proprie idee in gruppo. La partecipazione è aperta fino al 31 agosto 2006. 20 Fondi strutturali: regioni e città partner per la crescita e l’occupazione Il 1° e il 2 giugno si terrà a Barcellona una conferenza, organizzata dal governo catalano, sul contributo delle città alla crescita e all’occupazione nelle regioni europee. Gli argomenti al centro del dibattito sono: l’introduzione delle azioni urbane nei futuri programmi dei Fondi strutturali; l’attuazione dei meccanismi di decentramento delle competenze dal livello nazionale o regionale alle città; i nuovi metodi di finanziamento. Punto di partenza e supporto alla discussione saranno la bozza delle Linee guida della strategia comunitaria per il 2007-2013, presentata dalla Commissione, e la Comunicazione che la Commissione sta preparando sulla politica di coesione e le città. Le regioni europee al centro Innovare grazie ai fondi strutturali è il titolo della conferenza che si svolgerà a Bruxelles il 12 e 13 giugno. L’evento rientra in un programma di iniziative volute dalla DG Politica regionale Le regioni, protagoniste del cambiamento economico, con l’obiettivo di preparare il IV forum di coesione previsto per giugno 2007. Proprietà intellettuale Dalla pagina eventi dell’INSME (International Network for SMEs) segnaliamo il Forum sulla proprietà intellettuale, PMI e altre istituzioni dei paesi OECD che si svolgerà a L’Aja il 14 e 15 giugno. Competitvità delle regioni europee nell’economia della conoscenza Il 15 e 16 giugno a Ronneby, Sweden si terrà la conferenza annuale IANIS (Innovative Actions Network for the Information) TOWARDS eREGIO 2010 - Challenges and Threats for the Competitiveness of the Regions in the Global Knowledge Economy, organizzata dall’European Regional Information Society Association. Salone autonomie locali Dal 14 al 17 giugno si svolgerà a Rimini la 6ª edizione di EuroP.A., il salone dedicato alle Autonomie Locali che ogni anno rappresenta l’unico punto d’incontro nazionale per amministratori, dirigenti e funzionari degli Enti Locali e che intende favorire relazioni fra l’industria e i fornitori di servizi, le società di consulenza e in generale gli operatori economici con la Pubblica Amministrazione. La sfida demografica in Europa Nell’ambito della Presidenza austriaca dell’Unione, dal 19 al 21 giugno a Vienna, si svolgerà la conferenza dal titolo Young and Old in a Changing Europe the Demographic Challenge to Social Care and Health. Questo evento, rivolto in particolare ai soggetti responsabili della pianificazione e dell’attuazione dei servizi sociali e sanitari viene organizzata annualmente dall’European Social Network, un forum di associazioni nazionali dei direttori dei servizi sociali. Conferenza su scienza & tecnologia Dal 6 al 9 giugno Helsinki ospiterà la 23ª edizione di IASP World Conference on Science and Technology Parks. L’evento è rivolto a soggetti che operano nei parchi scientifici e ai vari organismi come università, istituti di ricerca, investitori, autorità pubbliche. L’iscrizione (a pagamento) deve avvenire entro il 19 maggio. 21 Impresa e risorse umane Gate2Growth Academic Network (piattaforma di imprese europee) presenta il 23 e 24 giugno ad Amsterdam la terza edizione del workshop di ricerca sul tema Entrepreneurship and Human Capital. La partecipazione al workshop è condizionata all’iscrizione ed è a pagamento. Eventi già segnalati in precedenti numeri del notiziario Festa dell’Europa…. in Italia La Rappresentanza della Commissione europea in Italia pubblica nella sezione eventi del suo portale l’elenco delle manifestazioni nelle varie città italiane organizzati dai centri e le reti di informazione per festeggiare l'Unione europea. Per informazioni sulle iniziative organizzate in Piemonte, rivolgersi da Europe Direct della Provincia di Torino, via Carlo Alberto, 14/A, tel. 011 8615430. “La tua Europa: l’Unione europea, il suo sviluppo... il tuo futuro” Il Centro Europe Direct della Provincia di Torino (in collaborazione con Università degli Studi di Torino, Istituto Universitario di Studi europei e Fondazione Eni Enrico Mattei) organizza un ciclo di incontri con l’obiettivo di dare visibilità alle opportunità di mobilità in Europa. I prossimi incontri: 11 maggio: Lavorare in Europa presso il Centro Europe Direct della Provincia di Torino; 25 maggio Giovani in azione presso la Fondazione Eni Enrico Mattei, via Po 53 bis. Per informazioni e iscrizioni: Tel 011 8615430, e-mail: [email protected] La salute…. per via elettronica Si terrà dal 10 al 12 maggio a Malaga (Spagna) il convegno di alto livello e-Health 2006. La manifestazione, organizzata con il patrocinio della Commissione europea, esamina il ruolo delle regioni europee nelle strategie di e-health. Invenzioni brevettate Il Consiglio nazionale spagnolo della Ricerca (CSIC), l'Ufficio spagnolo marchi e brevetti (OEPM) e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), con il sostegno dell'Ufficio Europeo Brevetti (UEB) presentano la conferenza su L'uso investigativo delle Invenzioni brevettate che si svolgerà a Madrid il 18 e 19 maggio. La data di scadenza per iscriversi è fissata per il 5 maggio. Le nanotecnologie a Torino Le nanotecnologie nel 7° Programma Quadro dell'Unione Europea: innovazione per il mondo di domani è l’argomento della conferenza in programma a Torino il 23 maggio, presso il Politecnico di Torino. L’evento costituisce la settima tappa del "Viaggio della ricerca in Italia", organizzata in collaborazione con la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane). Per informazioni sulla conferenza: Mariasilvia Ciola, [email protected]. Per registrarsi (entro il 15 maggio) utilizzare l’apposito modulo o contattare la segreteria organizzativa: tel. 011.564.63.40, e-mail [email protected] Muoversi nelle città europee Il 25 e 26 maggio si svolgerà a Firenze il workshop Infomobilità e servizi di trasporto flessibili: verso l’e-governance e la sostenibilità delle città europee. La partecipazione al workshop è condizionata all’iscrizione ed è a pagamento. Conferenza sull’IST Dal 21 al 23 novembre si terrà a Helsinki (Finlandia) IST Event, la principale manifestazione annuale dell'UE nel settore delle tecnologie della società dell'informazione. È attualmente aperto un invito a presentare proposte per sessioni di collegamento in rete e seminari nell'ambito della manifestazione (scadenza: 15 giugno). 22 Il patrimonio culturale europeo Si terrà il 21 e 22 giugno a Salisburgo un convegno internazionale sulla digitalizzazione del patrimonio culturale europeo. Cicli di conferenze sull’Unione europea a Roma Nell’ambito del corso di Scienze Politiche e Studi europei di Roma, si svolgeranno il 9, 16 e 23 maggio gli ultimi incontri sui temi: Lo spazio europeo dell’educazione, La crisi della UE e le tre costituzioni dell’Europa, L’Unione europea. Politiche comunitarie e società civile. Le conferenze, ad ingresso libero, si svolgono presso la Fondazione Europea Dragàn, tel. 06 6797785. Employment week 2006 Il tema di quest’anno della Settimana dell’Occupazione, che si svolge dal 16 al 18 maggio a Bruxelles, sarà "Lavorare insieme per la crescita e l'occupazione". Informazioni sull’Europa Per operare nel sistema comunitario e accedere alle opportunità comunitarie, è necessario disporre di competenze specifiche e di buone pratiche: l’Eurosportello Confesercenti di Firenze organizza corsi in materia per gli addetti ai lavori nelle seguenti date: 11-12 maggio, 25-26 maggio; 8-9 giugno; 6-7 luglio. Salone della Ricerca Industriale Si terrà nei giorni 11 e 12 maggio a Bologna la seconda edizione del Research to Business 2006. L’accesso alla manifestazione, come visitatore, è gratuito previa registrazione, come espositore occorre compilare l’apposito modulo. Segreteria Organizzativa R2B Bologna Fiere, Piazza Costituzione 6, 40128 Bologna. Tel. +39 051282399 - Fax +39 0516374014, e-mail: [email protected] Eventi EIPA Tra le iniziative organizzate da EIPA (European Institute of Public Administration) segnaliamo: o seminario sul tema The Future of Rural Development Programming Experiences and Perspectives for Effective Implementation, Maastricht, 18-19 maggio. o seminari sul tema Financial Management of the EU Structural Funds, Maastricht (NL), 27-28 giugno (scadenza iscrizione: 8 giugno), 21-22 novembre (scadenza iscrizione: 2 novembre). Settimana Verde 2006 Il tema centrale della Settimana Verde di quest’anno sarà la biodiversità. L’appuntamento con la mostra e la conferenza sull’ambiente si terrà a Bruxelles dal 30 maggio al 2 giugno. Iniziativa per le scuole: Primavera dell’Europa Nell’ambito dell’iniziativa Primavera dell’Europa, dal 21 marzo al 9 maggio, le scuole sono invitate ad organizzare giornate europee di scambi, dibattiti e incontri con personalità locali, regionali, nazionali o internazionali. Eventi EIASM L’European Institute for Advanced Studies in Management (EIASM) segnala i seguenti eventi: Workshop su Management nelle imprese a conduzione familiare, Nizza (Francia), 1 e 2 giugno Conferenza internazionale su Contabilità, certificazione di bilancio e gestione nelle riforme del settore pubblico, dal 7 al 9 settembre, Siena. 23 Selezione di bandi tratti dalle Gazzette ufficiali dell’Unione europea, serie C e S. Dal sito di Eur-Lex è possibile accedere ogni giorno alle Gazzette ufficiali, serie C e L. I bandi e le gare della Gazzetta ufficiale serie S si trovano nella sezione TED* *Per trovare i bandi pubblicati sulla GUUE S, è sufficiente andare su http://ted.publications.eu.int/official/ scegliere la lingua, selezionare navigazione / per edizione, oppure ricerca /ricerca normale (nel form digitare il numero del documento o della Gazzetta ufficiale). Attenzione: Solo la legislazione dell’Unione europea pubblicata nell’edizione cartacea della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea è da considerarsi autentica. Per problemi di connessione non dipendenti dalla nostra volontà, i link e i collegamenti ipertestuali potrebbero non funzionare. In tali casi, si consiglia di riscrivere l’indirizzo indicato per tentare nuovamente la ricerca. Ultimo aggiornamento: 29.04.2006 Nuovi bandi e gare DG AGRICOLTURA 30.06.2006 Secondo invito a presentare proposte nell’ambito del programma comunitario concernente la conservazione, la caratterizzazione, la raccolta e l’utilizzazione delle risorse genetiche in agricoltura istituito dal regolamento (CE) n. 870/2004 del Consiglio del 24 aprile 2004. Codice identificativo dell'invito: AGRI GEN RES 2006 GUUE C 102/15 del 28.4.2006 Gli obiettivi principali del programma comunitario istituito dal regolamento (CE) n. 870/2004 del Consiglio sono: — contribuire a realizzare e a migliorare la conservazione, la caratterizzazione, la raccolta e l'utilizzazione delle risorse genetiche in agricoltura nella Comunità; — integrare e promuovere, a livello comunitario, le iniziative avviate negli Stati membri in materia di conservazione, caratterizzazione, raccolta e utilizzazione delle risorse genetiche in agricoltura; — facilitare il coordinamento per quanto riguarda gli impegni internazionali sulle risorse genetiche in agricoltura. http://europa.eu.int/comm/agriculture/envir/biodiv/genres/call_en.htm DG AMBIENTE 13.6.2006 Bruxelles: Controllo dei progressi realizzati dai paesi dell’Europa sudorientale («precandidati») — Albania, Bosnia-Erzegovina e Serbia e Montenegro GUUE S 83 del 29.04.2006 - Bando di gara d’appalto 087152 Riferimento: ENV.E.3/SER/2006/0040 Documenti disponibili fino al: 29.5.2006 Commissione europea, direzione generale dell’Ambiente, F.2 — Finanze, BU-5 00/169, B-1049 Bruxelles. Punto di contatto: Markets Team. Tel. (32-2) 296 00 08. Fax (32-2) 299 44 49. E-mail: [email protected] 13.6.2006 Bruxelles: Gestione ambientale nell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia e valutazione dei benefici per l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia e altri paesi dell’Europa sudorientale 24 GUUE S 83 del 29.04.2006 - Bando di gara d'appalto 087151 Riferimento: ENV.E.3/ETU/2006/0037 Documenti disponibili fino al: 29.5.2006 Commissione europea, direzione generale dell’Ambiente, F.2 — Finanze, BU-5 00/169, B-1049 Bruxelles. Punto di contatto: Markets Team. Tel. (32-2) 296 00 08. Fax (32-2) 299 44 49. E-mail: [email protected] DG CONSUMATORI 30.06.2006 INVITO A PRESENTARE PROPOSTE 2006 Progetti specifici nel settore della politica dei consumatori GUUE C 102/13 del 28.4.2006 I progetti devono contribuire in maniera significativa al raggiungimento degli obiettivi della politica europea dei consumatori come definitI nella decisione n. 20/2004 CE e nella strategia della Commissione in materia di politica dei consumatori per il periodo 2002-2006. http://europa.eu.int/comm/consumers/tenders/information/grants/projects_en.htm DG CULTURA 30.06.2006 INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — DG EAC N. 24-06b Organizzazione di un’esposizione a Bruxelles dedicata alla storia dell’integrazione europea nell’ambito del 50° anniversario della firma del trattato di Roma GUUE C 98/26 del 26.4.2006 I candidati ricevibili sono organismi pubblici o privati con uno statuto giuridico e la cui attività principale si collochi nel settore culturale. Le attività debbono iniziare tra il 1° luglio 2006 e il 31 dicembre 2006 e terminare entro il 30 giugno 2008. http://europa.eu.int/comm/culture/eac/index_fr.html DG IMPRESE E INDUSTRIA 2.6.2006 Bruxelles: ENTR/06/016 — Indagine sulle competenze in materia di e-business in Europa GUUE S 78 del 22.04.2006 - Bando di gara 081362 L'obiettivo del presente appalto di servizi è lo svolgimento di un'indagine sulle competenze in materia di e-business in Europa e la presentazione di previsioni sulle tendenze future (2006-2010), sulle necessità e le problematiche riguardanti lo sviluppo di dette competenze tra le imprese europee mediante analisi economiche e interviste a campioni statistici significativi. La diffusione dei risultati sarà effettuata attraverso un seminario, una conferenza stampa e la pubblicazione di un opuscolo. Documenti disponibili fino al: 24.5.2006. Commissione europea — DG Imprese e industria — direzione D — Politica dell'innovazione, punto di contatto: De Spiegeleer Krista— unità D4 — Tecnologie dell'innovazione; industrie TIC e E-business, att.ne C. Andropoulos — capo unità, Avenue d'Auderghem 45 — BREY — ufficio 06/66, B-1049 Bruxelles. Tel. (32-2) 295 66 01. Fax (32-2) 296 70 19. E-mail: [email protected] URL: http://europa.eu.int/comm/enterprise/calls/calls.html 9.6.2006 Bruxelles: ENTR/06/017 — Analisi comparativa di iniziative politiche settoriali a sostegno dell’e-business per le PMI GUUE S 84 del 03.05.2006 - Bando di gara 088344 Contratto di servizi per la conduzione di un'analisi comparativa delle principali iniziative politiche settoriali attualmente esistenti e dei partenariati pubblico-privato per la promozione dell'e-business 25 nelle PMI a livello nazionale e regionale, nei 25 Stati dell'UE, nei paesi SEE, negli USA, nel Canada e in Asia. Documenti disponibili fino al: 2.6.2006 Commissione europea, DG Imprese e industria, direzione D, Politica dell'innovazione, att.ne C. Andropoulos — capo unità, Av. d'Auderghem 45 — BREY — ufficio 06/66, B-1049 Bruxelles. Punto di contatto: De Spiegeleer Krista — unità D4 — Tecnologie dell'innovazione; industrie TIC e Ebusiness. Tel. (32-2) 295 66 01. Fax (32-2) 296 70 19. E-mail: [email protected] URL: http://europa.eu.int/comm/enterprise/calls/calls.html 9.6.2006 Bruxelles: ENTR/06/015 — Portale dedicato alle competenze e alle professioni nel settore delle TIC GUUE S 78 del 22.04.2006 - Bando di gara 081358 Appalto di servizi per uno studio di fattibilità relativo a un portale dedicato alle competenze e alle professioni nel settore delle TIC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) europee, compreso un piano strategico d'impresa e di sostenibilità nonché un prototipo del sito web. Obiettivo del contratto è quello di fornire accesso alle strutture delle competenze nel settore delle TIC; alla formazione e alle certificazioni, ai crediti formativi e alle misure di apprendimento informale per facilitare il trasferimento dei crediti e la mobilità professionale; ai sistemi degli Stati membri, alle offerte di istruzione e formazione e alle banche dati per la ricerca e l'offerta di lavoro. La diffusione dei risultati dovrà essere effettuata attraverso un seminario e la pubblicazione di un opuscolo. Documenti disponibili fino al: 2.6.2006. Commissione europea, DG Imprese e industria, direzione D, Politica dell'innovazione, att.ne A. Richier, Avenue d'Auderghem 45 - Brey - ufficio 06/66, B-1049 Bruxelles. Tel. (32-2) 295 66 01. Fax (32-2) 296 70 19. Email: [email protected] URL: http://europa.eu.int/comm/enterprise/calls/calls.html Bruxelles: Migliori prassi turistiche europee GUUE S 74 del 15.04.2006 - Bando di gara 076810 Riferimento ENTR/06/03 Il presente appalto di servizi consiste in: 1) svolgimento dello studio (raccolta e analisi di dati sulle buone prassi nel settore del turismo e nelle attività correlate); 2) Organizzazione di una conferenza informativa. Documenti disponibili fino al: 29.5.2006 Commissione europea, DG Imprese e Industria, direzione I: Industrie di base e della progettazione, turismo, IDABC, att.ne Pedro Ortún, direttore, BREY 12/98, B-1049 Bruxelles. E-mail: [email protected]. Fax (32-2) 299 80 08. http://europa.eu.int/comm/enterprise/calls/calls.html DG OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI 30.06.2006 Attività di Follow-up e disseminazione sul Programma di Apprendimento della Strategia europea per l’Occupazione Invito a presentare proposte VP/2006/010 http://europa.eu.int/comm/employment_social/emplweb/tenders/tenders_en.cfm?id=325 30.06.2006 Progetti che contribuiscono alla valutazione della Strategia europea per l’Occupazione Invito a presentare proposte VP/2006/011 http://europa.eu.int/comm/employment_social/emplweb/tenders/tenders_fr.cfm?id=326 30.06.2006 Azioni nazionali di sensibilizzazione riguardanti l’inclusione sociale e la protezione sociale Invito a presentare proposte VP/2006/012 26 http://europa.eu.int/comm/employment_social/emplweb/tenders/tenders_fr.cfm?id=305 12.6.2006 Bruxelles: Servizi di indagine GUUE S 83 del 29.04.2006 - Bando di gara d'appalto 087148 Riferimento: VT/2006/008 Studio su un quadro concettuale al fine di misurare il progresso compiuto nella lotta alla discriminazione e nella promozione dell’uguaglianza. Documenti disponibili fino al: 30.5.2006 Commissione europea — DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità — unità Misure antidiscriminatorie e relazioni con la società civile, att.ne sig.ra Claire Herrman, rue Joseph II n. 37 2/20, B-1049 Bruxelles. Punto di contatto: unità Misure antidiscriminatorie e relazioni con la società civile. Tel. (32-2) 295 52 02. Fax (32-2) 295 18 99. E-mail: [email protected] URL: http://europa.eu.int/comm/employment_social/emplweb/tenders/index_en.cfm 9.6.2006 Bruxelles: Povertà ed emarginazione sociale nelle zone rurali GUUE S 83 del 29.04.2006 Bando di gara d’appalto 087146 Riferimento: VT/2006/001 Lo studio si prefigge di selezionare un concetto/metodo di classificazione delle zone rurali impostato su idonee definizioni e modalità operative che si avvarrà per quanto possibile di fonti di dati armonizzati dell’UE. Documenti disponibili fino al: 29.5.2006 Commissione europea, DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità, unità E02: Protezione sociale e integrazione sociale: coordinamento delle politiche, att.ne sig. Adam Tyson, ufficio J-27 1/205, B-1049 Bruxelles. Punto di contatto: sig. Walter Wolf. Tel. (32-2) 295 59 36. Fax (32-2) 299 05 09. E-mail: [email protected] URL: http://europa.eu.int/comm/employment_social/social_inclusion/index_en.htm 12.6.2006 Bruxelles: Studio sulla discriminazione multipla nell’Unione europea GUUE S 83 del 29.04.2006 - Bando di gara 087145 Riferimento: VT/2006/010 Documenti disponibili fino al: 30.5.2006 Commissione europea, DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità, att.ne sig.ra Gesa Boeckermann, rue Joseph II n. 37 2/20, B-1049 Bruxelles. Punto di contatto: unità G/4 — Misure antidiscriminatorie e relazioni con la società civile. Fax (32-2) 295 18 99. E-mail: [email protected] URL: http://europa.eu.int/comm/employment_social/emplweb/tenders/index_en.cfm PARLAMENTO EUROPEO Bruxelles: Discriminazione contro le donne e le ragazze nel settore sanitario GUUE S 75 del 19.04.2006 - Bando di gara 078032 Riferimento IP/C/FEMM/ST/2006-62 Lo scopo principale di questo studio è fornire al Parlamento europeo un'analisi approfondita della questione, ovvero se nel settore sanitario esista una discriminazione connessa al sesso e, se sì, quali sono le sue possibili ragioni. Parlamento europeo, att.ne sig. Gérard Laprat, direttore, DG Politiche interne dell'Unione, Diritti dei cittadini e affari costituzionali, rue Wiertz, Servizio postale, ASP 00F256, B-1047 Bruxelles. Punto di contatto: sig. Markus Warasin. Tel. (32-2) 283 10 74. Fax (32-2) 283 23 65. E-mail: [email protected]. http://www.europarl.eu.int/tenders/invitations.htm RICERCA SCIENTIFICA E TECNICA 27 Varie scadenze Invito aperto della COST a presentare proposte volte a sostenere la cooperazione europea nel settore della ricerca scientifica e tecnica GUUE C 93/1 del 21.4.2006 La COST riunisce gruppi di ricerca in vari paesi che lavorano su materie specifiche. Essa finanzia la messa in rete di attività svolte con fondi nazionali sostenendo riunioni, conferenze, scambi scientifici a breve termine e azioni a largo raggio. La COST invita a presentare proposte per azioni che contribuiscano allo sviluppo scientifico, economico, culturale e sociale dell'Europa. Scadenza raccolta delle proposte preliminari è il 31.05.2006. Le proposte complete saranno richieste entro il 30.06.2006 e dovranno essere presentate entro il 15.09.2006. La successiva data di raccolta prevista è il 30.03.2007. Per ulteriori informazioni: www.cost.esf.org/cnc e www.cost.esf.org/open_call DG SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DEI MEDIA 17.7.2006 MEDIA PLUS (2001-2005). Attuazione del programma di sostegno allo sviluppo, alla distribuzione e alla promozione di opere audiovisive europee Invito a presentare proposte EACEA/02/06 Sostegno all’attuazione di progetti pilota GUUE C 100/5 del 27.4.2006 Le attività previste sono: 1. Distribuzione: creazione di nuovi meccanismi per la distribuzione e promozione di contenuto europeo attraverso servizi personalizzati. 2. Basi dati collegate in rete per ampliare e rafforzare l'accesso ad archivi e cataloghi e il loro utilizzo 3. Progetti finanziati in precedenza: progetti finanziati nel quadro del precedente invito a presentare proposte per progetti pilota MEDIA Plus. http://europa.eu.int/comm/avpolicy/media/pilot_en.html DG SVILUPPO 13.06.2006 Promuovere una cultura dei diritti umani (Bielorussia) Riferimento: EuropeAid/123220/L/ACT/BY Documenti: summary Guidelines for Applicants http://europa.eu.int/comm/europeaid/cgi/frame12.pl 28 12.07.2006 Piccole e medie imprese (Turchia) Riferimento: EuropeAid/123178/D/ACT/TR Documenti: Call for Proposals (18.04.2006) http://europa.eu.int/comm/europeaid/cgi/frame12.pl Bandi e gare aperti La descrizione completa dei “bandi e gare aperti” è reperibile nei notiziari precedenti. AGENZIA EUROPEA DELL’AMBIENTE 11.05.2006 Invito a presentare proposte per il 2006 — Centro tematico europeo Acqua 20072010 — Centro tematico europeo Aria e cambiamenti climatici 2007-2010 — Centro tematico europeo Uso del territorio e informazione territoriale 2007-2010 GUUE C 21/8 del 28.01.2006 URL: http://org.eea.eu.int/tenders/openproposal.html DG AMBIENTE 19.5.2006 Invito a presentare proposte in campo ambientale GUUE C 80/12 del 4.4.2006 http://europa.eu.int/comm/environment/funding/intro_en.htm Documentazione FONDAZIONE EUROPEA PER IL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO 8.5.2006 Dublino: Monitoraggio della qualità della vita in Europa GUUE S 71 del 12.04.2006 - Bando di gara 073754 Documenti disponibili fino al:2.5.2006. Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, att.ne Sarah Farrell, Wyattville Road, Loughlinstown, Dublino 18, Irlanda. Tel. (353-1) 204 31 00. Fax (353-1) 282 64 56/282 42 09. E-mail: [email protected]. DG IMPRESE Bruxelles: Invito a manifestare interesse per la prestazione di assistenza tecnica nel settore dei prodotti chimici GUUE S 113 del 14.06.2005 invito 111585 Commissione europea, DG Imprese, direzione G — Prodotti chimici e costruzione, N105/2-25, B1049 Bruxelles. Fax (32-2) 296 75 65. E-mail: [email protected] URL: http://europa.eu.int/comm/enterprise/calls/expr_int.html DG ISTRUZIONE, FORMAZIONE E GIOVENTÙ CULTURA 29 19.05.2006 Invito a presentare proposte — Programma eLearning — EACEA/01/06 GUUE C 75/20 del 28.3.2006 http://eacea.cec.eu.int 31.05.2006 Invito a presentare proposte — EAC/18/06 Promozione della cittadinanza Europea attiva. Progetti pilota/Progetti cittadini 2006 GUUE C 90/46 del 13.4.2006 http://europa.eu.int/comm/dgs/education_culture/activecitizenship/index_en.htm 31.05.2006 Invito a presentare proposte — EAC/18/06 Promozione della cittadinanza Europea attiva. Progetti pilota/Progetti cittadini 2006 GUUE C 90/46 del 13.4.2006 http://europa.eu.int/comm/dgs/education_culture/activecitizenship/index_en.htm 09.06.2006 Invito a presentare proposte — DG EAC N. 23/06 GUUE C 84/10 del 7.4.2006 http://europa.eu.int/comm/culture/eac/index_fr.html VARIE SCADENZE Invito a presentare proposte — DG EAC — N. EAC/70/05 Per l’attuazione dell’azione 1, dell’azione 2 e dell’azione 3 nell’anno accademico 2007/2008 e dell’azione 4 nel 2006 nell’ambito di Erasmus Mundus. Il programma d’azione comunitaria per il miglioramento della qualità nell’istruzione superiore e la promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione con i paesi terzi GUUE C 38/7 del 15.2.2006 Scadenze: Azione 4: 31.5.2006 — Azione 3: 30.11.2006 — Azione 2: 28.2.2007 URL: http://europa.eu.int/erasmus-mundus 01.07.2006 Invito a presentare progetti innovativi di cooperazione, formazione e informazione Azione 5 — Misure di accompagnamento DG EAC N. 62/05 GUUE C 27/10 del 3.2.2006 URL: http://europa.eu.int/comm/youth/call/index_en.html 30.06.2006 Invito a presentare proposte — DG EAC N. 47/05 Scambio di buone pratiche nel settore dell’animazione giovanile fra Europa e area ACP (Africa, Caraibi, Pacifico), Asia, America Latina Azione 5.1.2 del Programma Gioventù — Misure di sostegno con i paesi partner GUUE C 320/15 del 15.12.2005 URL: http://europa.eu.int/comm/youth/call/index_en.html Varie scadenze Invito a presentare proposte — DG EAC n. 25/05 «Promozione della cittadinanza europea attiva» Sostegno ad iniziative di gemellaggio fra città incontri di cittadini 2006 GUUE C 230/9 del 20.09.2005 Scadenze: fino al 01.06.2006 per le azioni che inizino tra il 1° ottobre e il 31dicembre 2006. URL: http://europa.eu.int/comm/towntwinning/call/call_it.html Senza limiti di tempo Invito a presentare candidature in vista della costituzione di un elenco di esperti addetti a valutare le proposte ed eseguire altri incarichi nel contesto dello schema di cooperazione transeuropea per l’istruzione superiore (Tempus III) GUCE C 244 del 10.10.2002 URL: http://europa.eu.int/comm/education/programmes/tempus/index_it.html 30 Invito a presentare domanda di candidatura n. EAC/60/02 per la costituzione di un elenco di esperti per valutare le proposte ricevute in relazione al Programma di azione comunitaria Socrates ed altre azioni comunitarie in materia d’istruzione GUCE C 211 del 05.09.2002 URL: http://europa.eu.int/comm/education/programmes/socrates/socrates_en.html Commissione europea, DG EAC A.4, Segretariato dell’Unità, rue Belliard 7, B-1000 Bruxelles. OSSERVATORIO EUROPEO DEI FENOMENI DI RAZZISMO E XENOFOBIA Esperti in uno o più dei seguenti settori: uguaglianza e non discriminazione, razzismo, xenofobia, antisemitismo ed altri argomenti connessi GUUE S 119 del 22.06.2005 Rettifica 117013 all’invito a manifestare il proprio interesse 109958 su GUUE S 111 del 10.6.2005 Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia, unità 2 — Ricerca e raccolta dei dati, Rahlgaße 3, A-1060 Vienna. Tel. (43-1) 580 30 10. Fax (43-1) 580 30 92. E-mail: [email protected] URL: http://eumc.eu.int DG OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI 30.09.2006 Gara ristretta VP/2006/008 nell’area dell’ispezione di salute e sicurezza sul luogo di lavoro Riferimento VP/2006/008 Testo del bando Scadenze varie Invito a presentare proposte Linea di bilancio 04.03.03.03 Informazione, consultazione e partecipazione dei rappresentanti delle imprese Riferimento VP/2006/003 Scadenze: 15.9.2006 per le azioni aventi inizio non prima del 15 novembre 2006 e non oltre il 22 dicembre 2006. 15.05.2006 Invito a presentare proposte Linea di bilancio 04.03.03.02 Iniziative di informazione e formazione a favore delle organizzazioni dei lavoratori VP/2006/002 Riferimento VP/2006/002 Scadenze varie Invito a presentare proposte Linea di bilancio 04.03.03.01 Relazioni industriali e dialogo sociale VP/2006/001 Riferimento VP/2006/001 Scadenze: 1.9.2006 per le azioni che iniziano non prima del 1° novembre 2006 e non oltre il 22 dicembre 2006. DG RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO/VI PROGRAMMA QUADRO 28.06.2006 Invito a presentare proposte di azioni indirette di RST nell’ambito del programma specifico di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione: «Strutturare lo Spazio europeo della ricerca» Titolo dell’invito: PRO INNO Europe Codice identificativo dell'invito: FP6-2006INNOV-10-(Settori 2-4) GUUE C 75/22 del 28.3.2006 31 16.05.2006 Invito a presentare proposte di azioni indirette di RST nell’ambito del programma specifico di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione «Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca» Invito specifico destinato a promuovere la partecipazione di partner di determinati paesi terzi a progetti per i quali i contratti sono già stati firmati o sono in fase di negoziazione nella aree tematiche prioritarie di ricerca Codice identificativo dell’invito: FP62006-TTC-TU-Priority-1; FP6-2006-TTC-TU-Priority-3; FP6- 2006-TTC-TU-Priority-4; FP6-2006TTC-TU-Priority-5; FP6-2006-TTC-TU-Priority-6-1; FP6-2006-TTC-TU-Priority-6-2; FP6-2006TTC-TU-Priority-6-3; FP6-2006-TTC-TU-Priority-7 GUUE C 38/9 del 15.2.2006 European Commission, Research Directorate-General, B-1049 Brussels. Fax: (32-2) 296 62 52 E-mail: [email protected] URL: http://cordis.europa.eu.int/ 10.05.2006 Avviso riguardante un invito a presentare proposte di progetti ed attività di supporto (PASR-2006) nel campo dell’Azione Preparatoria per «Il rinforzo del potenziale industriale europeo in materia di ricerca nel campo della sicurezza» GUUE C 34/31 10.2.2006 Commissione europea, Information Desk dell’«Azione Preparatoria in materia di Ricerca per la sicurezza». E-mail: [email protected] URL: http://www.cordis.lu/security 17.05.2006 Invito a presentare proposte di azioni indirette di RST nell’ambito del programma specifico di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione «Strutturare lo Spazio Europeo della Ricerca» GUUE C 12/11 del 18.01.2006 Invito a presentare proposte per le conferenze e i corsi di formazione Marie Curie Codice identificativo dell’invito: FP6-2006-Mobility-4 Commissione Europea, The FP6 Information Desk, Direzione Generale RTD, B-1049 Bruxelles. Indirizzo Internet: www.cordis.lu/fp6 Modifica degli inviti a presentare proposte di azione indiretta di RST nell’ambito del programma specifico di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione «Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca» (Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 315 del 17 dicembre 2002) GUUE C 322/21 del 17.12.2005 Scadenze varie Inviti a presentare proposte di azioni indirette di RST nell’ambito del programma specifico di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione «Strutturare lo spazio europeo della ricerca» GUUE C 255 del 15.10.2004 Codice identificativo dell’invito: FP6-2004-Mobility-11 Date di scadenza: invito aperto con varie scadenze: 19.07.2006 Codice identificativo dell’invito: FP6-2004-Mobility-12 Date di scadenza: invito aperto con varie scadenze: 19.07.2006 Informazioni e documentazione: Commissione europea, The FP6 Information Desk, DG RTD, B1049 Bruxelles. URL: www.cordis.lu/fp6 DG SALUTE 19.05.2006 Invito a presentare proposte 2006. Programma d’azione comunitaria nel settore della Sanità pubblica (2003-2008) GUUE C 37/14 del 14.2.2006 http://europa.eu.int/comm/health/ph_programme/howtoapply/how_to_apply_fr.htm 32 Programma comunitario nel campo della salute pubblica - Informazioni sull’invito a presentare proposte 2006 Riferimento Bruxelles: Servizi di consulenza aziendale e gestionale e servizi connessi GUUE S 208 del 27.10.2005 Bando di gara d’appalto 204587 Commissione europea, direzione generale per la Salute e la tutela dei consumatori, unità A3 Risorse finanziarie e controlli, B232 5/55, B-1049 Bruxelles. Fax (32-2) 296 59 78, e-mail: [email protected] URL: http://europa.eu.int/comm/dgs/health_consumer/ami/index_en.html DG SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DEI MEDIA 19.05.2006 Invito a presentare proposte — eTEN 2006/1 GUUE C 40/12 del 17.2.2006 http://europa.eu.int/eten Scadenze varie. Invito a presentare proposte — DG INFSO — MEDIA 10/2005 MEDIA PLUS. Sostegno alla diffusione televisiva di opere audiovisive europee GUUE C 329/13 del 24.12.2005 Scadenze: 16.6.2006 e 3.11.2006 URL: http://europa.eu.int/comm/avpolicy/media/distr_en.html Scadenze varie. Invito a presentare proposte — DG INFSO — MEDIA 12/2005 MEDIA PLUS Sostegno alla distribuzione transnazionale dei film europei e alla messa in rete dei distributori europei — Sistema di sostegno «selettivo» GUUE C 329/14 del 24.12.2005 Scadenze: 7.7.2006, 1.12.2006. URL: http://europa.eu.int/comm/avpolicy/media/distr_fr.html Scadenze varie Invito a presentare proposte — DG INFSO N. 09/05 MEDIA PLUS Sostegno allo sviluppo di progetti di produzione («Nuovi talenti MEDIA», progetti individuali e Slate Funding) GUUE C 280/15 del 12.11.2005 Progetti individuali e Slate Funding: 31.05.2006 URL: http://europa.eu.int/comm/avpolicy/media/index_fr.html Scadenze varie MEDIA PLUS – SVILUPPO, DISTRIBUZIONE E PROMOZIONE (2001–2006). Attuazione del programma di sostegno allo sviluppo, alla distribuzione e alla promozione di opere audiovisive europee Invito a presentare proposte INFSO/MEDIA/05/2005. Misure di sostegno alla promozione e all’accesso al mercato. GUUE C 159/30 del 30.06.2005 Scadenze: 10.05.2006 per azioni organizzate tra l’1/1/2007 e il 31/05/2007. Informazioni: Commissione europea - Elena BRAUN DG INFSO A/2 Office: B100 – 4/43 B-1049 Bruxelles Tel. +32 2 296 03 96 Fax. +32 2 299 92 14 Email: [email protected] URL: http://europa.eu.int/comm/avpolicy/media/promo_en.html 30.06.2009 Invito a presentare candidature di esperti indipendenti nell’ambito dei programmi Econtentplus e Safer Internet plus (2005 – 2008) GUUE C 156/23 del 28.06.2005 33 URL: http://europa.eu.int/econtentplus e http://europa.eu.int/saferinternet DG SVILUPPO/EUROPEAID 15.06.2006 CARDS Invito a presentare proposte per il rientro dei rifugiati Riferimento: EuropeAid/122818/C/ACT/Multi Documenti: Linee Guida Modulistica Budget Quadro logico Allegati 01.06.2006 EU-Asia Pro Eco II Asia Pro Eco II 02.06.2006 Invito a presentare proposte MED-PACT. Cooperazione fra autorità locali dell’UE nel Mediterraneo Reference: EuropeAid/122713/C/ACT/Multi Invito a presentare candidature di esperti assunti singolarmente per lavori di assistenza tecnica a favore dei paesi terzi nel quadro della cooperazione esterna GUCE C 274 del 26.09.2000 Le candidature possono essere presentate in qualsiasi momento. URL: http://europa.eu.int/comm/europeaid/experts/index_en.htm UFFICIO EUROPEO ANTIFRODE Scadenze varie Hercule Inviti a presentare proposte 2006 Sito Ufficio europeo per la lotte Antifrode Scadenze 1. "Assistenza tecnica": 30.06.2006, 2. "Formazione": 15.06.2006, 3. "Associazioni di giuristi europei": 15.06.2006 UFFICIO PER L’ARMONIZZAZIONE NEL MERCATO INTERNO 03.05.2008 E-Alicante: Politica sociale: attività infantili e giovanili e assistenza familiare destinata al personale (e alle rispettive famiglie) dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno GUUE S 82 del 27.04.2005 Invito a manifestare interesse AMI/011/05 Informazione generale Elenco di potenziali offerenti valido dal 4.5.2005 fino al 3.5.2008 Informazioni: Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno, dipartimento delle Risorse umane, settore Politica sociale, avenida de Europa, 4, E-03008 Alicante. Tel.: (34) 965 13 94 16. Fax: (34) 965 13 89 60. 34 Supplemento a PROVINCIA INFORMA Anno XV – numero 3 – 2006 Direttore responsabile: Carla Gatti Direzione, Redazione e Amministrazione Via Maria Vittoria, 12 – 10123 Torino Redazione e realizzazione: CODEX società cooperativa Piazza Carlo Emanuele II, 19 – 10123 Torino Tel. 011 8123312 – fax 011 8121844 E-mail [email protected] Registrazione del Tribunale di Torino n° 4481 del 15/5/1992 Se volete essere inseriti nella mailing list per ricevere l’avviso di quando è in linea il nuovo numero di questo notiziario, scrivete a: [email protected] 35