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SEGONZANO
N OT I Z I A R I O C O M U N A L E
anno 6 n.11
LUGLIO 2011
SOMMARIO
Editoriale
1 Il territorio e il cittadino in primo piano
Amministrazione
SEGONZANO
NOTIZIARIO COMUNALE
ANNO 6 | N. 11 | LUGLIO 2011
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Acqua bene comune: un no deciso alla mercificazione
“Farcentro” coinvolgendo gli abitanti
Punto di lettura: a che punto siamo?
Primavera in… parole
In viti al castello e calendario iniziative
Effetti alcollaterali • M’illumino di meno
Deliberazioni di Giunta
Consiglio comunale
Voce della minoranza
Ambiente
16 C.R.M. Segonzano-Sover: una differenziata di qualità
18 È a Gresta di Segonzano la casa che ha vinto il Premio energia
Le nostre frazioni
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n. 1284 del 22.03.2006
Direttore responsabile
Adriana Gottardi
Sede della redazione
Municipio di Segonzano
Comitato di redazione
Cristina Ferrai
Andrea Folgheraiter
Maria Veronica Giacomozzi
Stefano Recchia
Ester Villotti
20 Quaras, la frazione più a est
In copertina
Sabato 21 maggio 2011, Castello di Segonzano
“Con gli occhi del Dürer in Valle di Cembra”
passeggiata guidata lungo il Dürerweg
(foto Giorgio Benedetti - Gruppo Fotoamatori Segonzano)
Prossimo numero
- scadenza invio testi alla redazione: 30 ottobre 2011
- uscita del notiziario: dicembre 2011
Sindaco: Giorgio Mattevi
Lavori pubblici, urbanistica, personale e residue
Sindaco: Giorgio Mattevi (lavori pubblici,
urbanistica, personale e residue)
Martedì
Giovedì
16.30 - 17.30
16.30 - 18.30
Assessori: Ezio Giacomozzi (Vicesindaco - bilancio, foreste, rapporti con
le associazioni e cantiere comunale),
Paolo a Prato (agricoltura, ambiente
e politiche giovanili), Cristina Ferrai
(istruzione, cultura, politiche sociali),
Stefano Recchia (sport, turismo,
industria, commercio e artigianato)
Vicesindaco: Ezio Giacomozzi
Bilancio, foreste, rapporti con le associazioni e cantiere comunale
Mercoledì
15.00 - 17.00
Assessora: Cristina Ferrai
Cultura, istruzione, politiche sociali su appuntamento
UFFICI COMUNALI orari di apertura
Lunedì, martedì, venerdì
Mercoledì
Giovedì
Segretario: Roberto Lazzarotto
8.30 - 12.00
10.00 - 12.00
16.00 - 18.00
INDIRIZZI E-MAIL
Ufficio
Ufficio
Ufficio
Ufficio
segreteria
anagrafe
tributi
tecnico
Ufficio ragioneria
Segretario comunale
Sindaco
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Tel. 0461.686103 - fax 0461.686060
23 Il dosso di Venticcia e i suoi misteri
27 L’organo di Segonzano: 100 anni di storia
Consiglio comunale:
• Lista Aperta per Segonzano:
Giorgio Mattevi, Paolo a Prato,
Alessandro Andreatta, Cristina Ferrai,
Ezio Giacomozzi, Paolo Menegatti,
Ermanno Nardin, Stefano Recchia,
Carmelo Vicenzi, Marianna Welcher
• Uniti per Segonzano-Lega Nord
Trentino:
Gilberto Benedetti, Andrea
Folgheraiter, Diego Mattevi,
Maria Rossi, Gilberto Zancanella
www.comune.segonzano.tn.it
Scuole
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Scuola dell’Infanzia: piccole guide - grandi scoperte
Scuola Primaria di Segonzano: acqua per vivere
Anche le scuole partecipano a Religion Today
Scuola Secondaria di primo grado - in breve • Le ragioni della pace
Borsa di studio Valle di Cembra: è d’oro il tema di Elena Sartori
Territorio
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Comunità della Valle di Cembra. Premiato il territorio a livello nazionale
A.P.T. Altopiano di Piné - Valle di Cembra. Primavera al Castello
Visita pastorale dell’Arcivescovo Mons. Luigi Bressan
Sguardo al passato: storia delle campane della Parrocchiale
Gli stellari di Cembra a Segonzano centro
Sociale
44 Il Club “Teniamoci per mano” festeggia 20 anni
45 Stella Bianca sede di Segonzano
Associazioni
Carta certificata secondo lo standard FSC: il Forest
Stewardship Council (FSC), che è il principale sistema
di certificazione forestale, assicura che il legno
(o un suo sottoprodotto come la carta) provenga
da foreste condotte secondo principi di buona gestione
forestale, dal punto di vista ambientale e sociale.
Garantisce, tra gli altri punti normativi, che legno
e derivati non provengano da foreste ad alto valore
di conservazione, dal taglio illegale o a raso e da aree
dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali.
Il sistema FSC prevede anche la certificazione
dell’intera filiera su cui si muove il prodotto a base legno:
la “Chain of Custody”.
Inchiostri con solventi a base vegetale - involucro per
la postalizzazione in mater-bi ©, biodegradabile
e compostabile (conferibile nell’umido con i rifiuti organici).
Amministrazione comunale
eletta nel mese di maggio 2010
Cultura
Presidente
Cristina Ferrai
Impostazione grafica e stampa
Publistampa Arti Grafiche, Pergine Valsugana
GIUNTA COMUNALE orari di ricevimento del pubblico
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Sorgente ’90: Masi invisibili, 2° Festival teatrale
Associazione Culturale Il Volo
Coro Piramidi
GDM Segonzano
Associazione “El Molinel”
Atletica Valle di Cembra
U.C. Valle di Cembra
Agenda
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Il difensore civico
La mediazione familiare
Comunità di Valle. Informazioni
Orari, indirizzi e numeri utili
www.comunita.valledicembra.tn.it
CURIOSITÀ
Il gallo della vetrata
Il gallo canta e sveglia chi dorme.
Il nostro è stato ripreso dal disegno della pittrice Cesarina Seppi.
È un bel gallo, coloratissimo, vivace, che dà
allegria. Si trova in alto, assieme alle altre
quattro finestrelle della passione, nella parte
nuova del santuario della Madonna dell’Aiuto. È il pezzo più caratteristico delle tredici vetrate. Cesarina Seppi ci teneva a questi suoi lavori, si informava del loro stato e di
quando in quando veniva a vederli. L’ultima
volta assieme all’architetto Ezio Miorelli che
ha elaborato il disegno dell’ampliamento del santuario.
Lavori di ampliamento, iniziati nel 1956 e conclusi nel
1961. Erano stati voluti dalla popolazione di Segonzano
e curati dal parroco don Eliseo Zorzi. La spesa fu di 17
milioni di lire.
Le nuove opere, che hanno raddoppiato la capienza
del santuario, sono state benedette 60 anni fa dal
vescovo ausiliare di Trento Mons. Oreste Rauzi con
solenne cerimonia al mattino e interminabile processione al pomeriggio. Era il giorno 9 luglio 1961.
* ELIO ANTONELLI
Il gallo nel contesto delle vetrate,
oltre a ricordare questo avvenimento, assume anche altri significati.
È notte. Gesù è stato arrestato nell’orto degli Ulivi. Davanti al sinedrio,
presieduto dal sommo sacerdote
Caifa, è interrogato e dice espressamente di essere il figlio di Dio.
«Bestemmia!» urla il sommo sacerdote. Fuori nel cortile Pietro rinnega
Gesù tre volte dicendo di non conoscerlo. Allora il gallo canta. Pietro rinviene, si pente e piange. Giuda invece, che non ha creduto nella misericordia di Dio, si è impiccato.
Il gallo canta quando arriva il giorno. Con il sacrificio di
Gesù sulla croce finisce la notte, i peccati sono perdonati, inizia il nuovo giorno: la redenzione.
Il gallo dei mosaici di Aquileia combatte con la tartaruga, qui no, esso col suo canto annuncia la splendida
novità!
Perché sulle cupole delle chiese, anche sulla nostra, c’è
il gallo? Perché dall’alto vede e saluta i primi raggi del
sole. Sole che è simbolo di Gesù Cristo risorto.
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EDITORIALE
IL TERRITORIO
E IL CITTADINO
IN PRIMO PIANO
L’
Giorgio Mattevi
Sindaco di Segonzano
Un’Amministrazione
vicina ai cittadini, che
governa anche con
l’ascolto e il dialogo:
è il vero senso della
partecipazione e della
responsabilità nelle
scelte gestionali.
Ne è espressione anche
la certificazione
ambientale Emas,
conseguita dal Comune
di Segonzano in
primavera.
attività dell’Amministrazione continua sia nel completamento
di opere già avviate che nell’attività più complessa di progettazione
e finanziamento di opere nuove, anche attraverso il coinvolgimento
della popolazione: è il caso della progettazione partecipata, denominata
“Farcentro”, per la sistemazione dell’area compresa tra la scuola
e il municipio. Questa ha visto il coinvolgimento di tutta la popolazione, dai
bambini ai nonni, dagli insegnanti alle associazioni, chiamate ad esprimere
la loro opinione durante gli incontri programmati in primavera. Il lavoro
è stato svolto con soddisfazione e sicuramente gli elaborati progettuali
che ne deriveranno sapranno tradurre le idee e le aspettative proposte.
Nel corso della primavera il Comune di Segonzano ha ottenuto la certificazione
ambientale Emas, primo in Valle di Cembra. Sono attività e traguardi che
ci rendono soddisfatti e che, nel caso della certificazione, dimostrano come
il Comune abbia aderito con convinzione per ottenere un risultato importante
sul piano ambientale. L’adesione alle norme europee volontarie, come nel caso
di Emas, ha comportato un impegno notevole da parte di tutti, in primis
i dipendenti comunali, che ringrazio di cuore per la solerte disponibilità.
Per quanto riguarda la gestione dell’acqua potabile i lavori nei due cantieri,
quello del centro e quello di Sevignano, procedono come da programma
e questo comporterà, a fine lavori, la disponibilità di impianti funzionali
che consentiranno un approvvigionamento razionale ma, soprattutto, pochi
sprechi di preziosa acqua potabile.
Quest’anno la Comunità di Valle sarà chiamata a predisporre il cosiddetto
“Piano Territoriale” che si propone come un documento di programmazione
per la gestione e la valorizzazione dell’intera Val di Cembra. È una scommessa
importante che porterà così a uniformare molte nostre peculiarità legate
al territorio e alle sue attività specifiche, sociali ed economiche, che vi si
svolgono. Anche il nostro PRG, che a breve sarà oggetto di variante, dovrà
uniformarsi al Piano Territoriale e Sociale elaborato dalla Comunità. Sono
documenti importanti che danno la possibilità agli amministratori, di concerto
con gli uffici urbanistici della Provincia, di racchiudere, come in uno scrigno,
la vera espressione di una territorialità.
Per l’amministratore non resta che fare tesoro delle cose che funzionano bene
e cercare invece di migliorare quelle che non portano a uno sviluppo
armonico ed equilibrato del territorio. Anche in questa fase, quindi, è richiesto
l’impegno disinteressato di tutti, dai cittadini ai tecnici, agli amministratori.
Tra marzo e aprile in Valle di Cembra c’è stata la visita pastorale
dell’Arcivescovo Luigi Bressan che ha così potuto verificare la situazione
delle varie parrocchie. Sono stati momenti importanti, prima di attesa
e preparazione e poi di accoglienza. La visita alle tre parrocchie di Segonzano
ha reso tangibile l’espressione di Chiesa in cammino. La partecipazione della
popolazione è stata importante e attenta al messaggio trasmesso ma,
soprattutto, ha evidenziato come la nostra comunità sia molto attiva
e dinamica, con grande soddisfazione dell’Arcivescovo.
Vi saluto augurandovi un buon periodo estivo di relax e distensione. ✲
N. 11 LUGLIO 2011 | NOTIZIARIO COMUNALE SEGONZANO
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AMMINISTRAZIONE
ACQUA BENE COMUNE
UN NO DECISO ALLA MERCIFICAZIONE
Riflettori puntati sul Comune di Segonzano, primo in Trentino a dichiarare l’acqua bene pubblico
comune e quindi non assoggettabile a regole di mercato e ad azioni speculative.
* PAOLO A PRATO
Assessore all’agricoltura, ambiente e politiche giovanili
G
rande attenzione da parte della carta stampata regionale ha suscitato la Delibera del Consiglio comunale n° 9 del 16 marzo 2011. La proposta di
delibera formulata dal Gruppo di Maggioranza Lista Aperta
per Segonzano, e approvata con voto unanime in Consiglio,
ha posto il nostro Comune in prima fila nella difesa della
gestione dell’acqua.
Grande pericolo se la gestione del servizio idrico cadesse
nelle mani di società a capitale privato che hanno per loro
natura la funzione di generare utili. Non si potrebbe in nessun modo impedire un aumento di costi del servizio e nello stesso tempo non si avrebbero garanzie d’investimenti e
manutenzione della rete.
Nella storia attorno alla disponibilità di questo bene sono nate le civiltà, sono scoppiati conflitti per il suo controllo e si sono decise le sorti dei popoli. La crudele realtà è
che nel mondo milioni di persone sono alla ricerca di acqua
per sopravvivere e che la desertificazione è un fenomeno
ormai incontrollabile. Molti studiosi pongono il problema
vedendo attorno alla questione dell’acqua l’accentuarsi di
conflitti e addirittura ipotizzano la possibilità di un terzo
conflitto mondiale per il dominio di questa risorsa.
Nella nostra realtà la disponibilità di acqua non è sentita come un grosso problema: la sua presenza è ormai considerata una normalità, però non si deve distogliere l’attenzione dall’importanza di questo elemento. Rimane per sua
natura una fonte essenziale e insostituibile per i cittadini che
sempre più determinerà la qualità della vita.
I punti cardine della delibera sono il dichiarare l’acqua
bene comune sociale ad usi collettivi, togliendo la stessa da
qualsiasi logica di mercato, che ne farebbe una fonte speculativa, e l’individuare la forma di gestione migliore nell’ambito della Comunità di Valle. Nel provvedimento si proclama
il servizio idrico comunale un servizio pubblico d’interesse
generale, in alternativa al servizio d’interesse economico:
due aggettivi che di fatto distinguono la possibilità di gestione della rete idraulica esclusivamente da soggetti a diritto
pubblico impedendo che società per azioni a capitale privato o capitale pubblico-privato ne assumano il controllo.
Nell’attesa delle decisioni della Comunità di Valle, ente
che assumerà la competenza su questo aspetto, s’individua
la forma di gestione del servizio idrico comunale nella ge-
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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
stione diretta in economia mediante la forma associata attuale, la “Convenzione per la gestione, potenziamento e
miglioramento delle opere di presa, condotta e ripartizione
dell’acquedotto potabile intercomunale tra i Comuni di Segonzano, Lona-Lases, Fornace, Faver, Cembra, Lisignago e
Giovo dalle sorgenti ai serbatoi comunali”.
Nella delibera seguono poi altri punti pratici che impegnano l’Amministrazione a garantire su tutto il territorio di
competenza e ad ogni abitante un quantitativo di acqua minimo vitale. S’impegna a verificare le condizioni di erogazione del servizio fino all’utenza finale e avviare azioni di salvaguardia della risorsa mediante informazioni sugli aspetti
ambientali e il risparmio idrico, la promozione all’uso dell’acqua di rubinetto a scapito di quella in bottiglia e la puntuale pubblicazione delle analisi chimico-biologiche dell’acqua distribuita.
Consapevoli che la
nostra volontà politica
poco può fare nelle intricate vicende degli affari
pubblici nazionali ed europei, siamo però convinti che presto molte Amministrazioni della valle e
della provincia ci seguiranno in questo importante percorso che sicuramente non mancherà di
portare i suoi frutti. ✲
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AMMINISTRAZIONE
FARCENTRO
COINVOLGENDO GLI ABITANTI
Iniziativa di coinvolgimento degli abitanti in vista della riprogettazione dello spazio pubblico
compreso tra la scuola e il municipio, a Scancio.
* GRUPPO PALOMAR
Silvia Alba, Fabrizio Andreis, Silvia Ferrin
R
itenendo che gli spazi di proprietà pubblica nel centro della frazione di Scancio compresi tra la strada
provinciale, il municipio e la scuola, siano oggi sotto
o mal utilizzati, l’Amministrazione comunale di Segonzano
ha ritenuto opportuno, prima di definire un progetto di riqualificazione, avviare un ragionamento partecipato sul futuro di questa porzione significativa del paese. Per questa
ragione a partire dai primi mesi di quest’anno è stata attivata un’iniziativa di ascolto delle esigenze degli abitanti e di
raccolta delle loro idee e proposte che abbiamo chiamato
A causa dei limiti di spazio dell’articolo non è stato possibile descrivere
compiutamente quanto è emerso dalla partecipazione. Per maggior completezza si rimanda al sito del comune www.comune.segonzano.tn.it
dove è possibile scaricare i resoconti dettagliati degli incontri.
Farcentro, preliminare al lavoro di stesura del progetto di riqualificazione dell’area.
A partire da febbraio, gli architetti facilitatori del gruppo
Palomar sono stati incaricati di condurre una consultazione
attraverso degli incontri-laboratorio con gli alunni delle
scuole elementari e medie, con i loro insegnanti, con gli abitanti e con le associazioni e gruppi attivi in paese, allo scopo di capire, dalla viva voce di chi utilizza questi luoghi, che
cosa si deve fare affinché quest’area, che ora appare quasi
marginale, possa diventare una sorta di centro, di “piazza”
per Scancio e tutte le altre frazioni.
Da subito è stata condivisa l’opinione che l’area abbia
molte potenzialità per il fatto di unire edifici pubblici molto importanti e d’altra parte è stato rilevato come, il fatto di
ospitare funzioni molto diverse, generi dei problemi di com-
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AMMINISTRAZIONE
patibilità. Quest’ultimo aspetto è particolarmente sentito
dagli insegnanti e dai rappresentanti dei genitori, per i quali è necessario trovare il modo di individuare degli spazi di
pertinenza della scuola separati da quelli d’uso pubblico.
Questo problema riguarda ad esempio il campo di calcetto
che viene usato tanto dai bambini e dai ragazzi in orario
scolastico, quanto da adolescenti e adulti in orario pomeridiano e serale. Rimanendo nell’ambito degli spazi esterni
della scuola, in sintesi gli alunni e gli insegnanti hanno messo in evidenza:
• la pericolosità dei dislivelli e la difficoltà di percorribilità
e di accesso per i disabili;
• la presenza di troppo “cemento” e in generale la prevalenza di superfici dure e di forme spigolose che respingono e non accolgono i frequentatori;
• l’eccessiva frammentazione degli spazi chiusi da reti o ringhiere;
• la scarsità di elementi che stimolino l’esperienza creativa
dello spazio.
Per ovviare a questi limiti oggettivi dello spazio di pertinenza della scuola i ragazzi hanno suggerito diverse soluzioni
e proposte che vanno dall’eliminazione dei gradoni del “campetto vecchio”, al collegamento tra questo e il campo in superficie sintetica tramite un tunnel sopra il quale far passare la
stradina che adesso attraversa il cortile della scuola. In generale i ragazzi chiedono più verde, materiali di migliore qualità e più attenzione ai particolari, chiedono delle panchine e
dell’acqua sia per bere che usata a scopo decorativo.
Il punto di vista degli adulti rimane coerente con quello dei
ragazzi, anche se l’ambito sul quale sono stati chiamati a pronunciarsi era più ampio e riguardava tutta l’area e non solo le
pertinenze scolastiche. I risultati emersi risultano, quindi, omogenei e si integrano in una prospettiva comune. Dagli incontri
è emersa la richiesta di far diventare l’area un punto di aggregazione dove poter ospitare concerti, feste e manifestazioni
Percorsi movimentati
4
pubbliche e che possa essere utilizzata contemporaneamente
da persone di età diverse. È stata quindi proposta la realizzazione di una struttura porticata, o comunque coperta, ma
aperta per ospitare un palco di un’arena affinché, dato il clima
delle nostre zone, sia possibile incontrarsi all’aperto anche
quando il tempo non è bello. In quest’area si chiede la realizzazione di uno spazio per il gioco sia dei bambini che degli
adolescenti e degli adulti: per questo si propone di realizzare
un campo polifunzionale, un campo di bocce, un percorso ciclabile pedonale per fare una breve passeggiata e anche una
palestra di roccia non impegnativa. Inoltre, viene proposto di
realizzare un’area alberata attrezzata con tavoli per stare seduti all’aperto e poter anche mangiare o giocare a carte. Per
quanto riguarda l’accessibilità si richiede particolare attenzione affinché i collegamenti con le altre frazioni siano garantiti attraverso percorsi pedonali e affinché siano risolti i problemi di
sicurezza degli attraversamenti della provinciale. I parcheggi
di servizio per l’area, che una volta riqualificata inevitabilmente potrebbe attrarre più automobili di quanto non faccia ora,
vengono proposti a ridosso della provinciale in una posizione
marginale, magari interrati. Nel corso del processo di coinvolgimento è stata notevole la partecipazione dei giovani che hanno sottolineato la loro forte esigenza di avere degli spazi, anche piccoli, dove trovarsi e da potersi autogestire.
In conclusione Farcentro si è rivelata un’esperienza molto utile al fine di definire meglio i contenuti del futuro intervento architettonico, poiché è stato possibile mettere a fuoco le problematiche e le aspettative di chi frequenta quel
luogo e che chiede che venga riqualificato. A queste domande di fruibilità e vivibilità gli amministratori e i tecnici incaricati di elaborare il progetto architettonico preliminare
daranno nei prossimi mesi le risposte adeguate, con l’impegno di non interrompere questa fruttuosa collaborazione
instaurata grazie all’approccio partecipativo che è stato scelto nel portare avanti questa iniziativa. ✲
Problemi e ipotesi a confronto
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AMMINISTRAZIONE
PUNTO DI LETTURA
A CHE PUNTO SIAMO?
Purtroppo ci spiace constatare che la situazione è, per usare ancora un gioco di parole, al punto di
partenza. La nuova Amministrazione di Albiano non sembra interessata a proseguire il rapporto
di collaborazione formalizzato nella convenzione del 2009 fra i Comuni di Albiano e Segonzano.
* CRISTINA FERRAI
Assessora alla cultura, istruzione e politiche sociali
Spett.li Sindaco e Giunta del Comune di Albiano
In data 17 dicembre 2009, con deliberazione n. 36, il Consiglio comunale di Segonzano, con voti favorevoli unanimi, approvava lo schema di Convenzione stipulato con il Comune di
Albiano per l’istituzione di un Servizio bibliotecario intercomunale fra i Comuni di Albiano e Segonzano. Tale Convenzione veniva successivamente approvata anche dal Consiglio comunale
di Albiano, con deliberazione n. 45 di data 22.12.2009.
Con essa si prevedeva l’attivazione di un Servizio intercomunale di pubblica lettura a Segonzano, dipendente dalla biblioteca di Albiano e, per l’ottimizzazione del servizio e delle
risorse, era stata concordata l’assunzione, da parte del Comune di Albiano e tramite concorso pubblico, di un assistente bibliotecario C-base 36 ore. Poiché il personale assunto avrebbe dovuto ricoprire 18 ore di servizio presso il Punto di lettura
di Segonzano, gli oneri derivanti dal lavoro svolto presso tale
sede erano totalmente a carico del Comune di Segonzano.
Inoltre le spese di gestione venivano ripartite proporzionalmente secondo uno schema previsto all’art. 2, comma e) della Convenzione sopra citata. All’art. 1 comma a) il Comune di
Albiano si impegnava, infine, ad assicurare l’attivazione del
servizio presso il Punto di lettura di Segonzano entro un anno
dalla efficacia della Convenzione.
Tale atto era stato preceduto da una informativa del Comune di Albiano (prot. n. 7.214) con la quale si comunicava al
Comune di Segonzano «di aver provveduto alla modifica degli
allegati al Regolamento Organico del Personale Dipendente
quale atto presupposto e necessario per l’assunzione del/
della assistente bibliotecario/a da destinare al punto di lettura
di Segonzano» (prot. n. 6.656 d.d. 11 novembre 2009).
Dopo la stipula della Convenzione il Comune di Albiano
provvedeva a inoltrare formale richiesta di contributo presso l’Ufficio per il Servizio bibliotecario trentino il quale comunicava la disponibilità a erogare tale contributo entro l’anno
2010.
Nell’estate del 2010 seguivano degli incontri tra la neoeletta Giunta del Comune di Albiano e il Sindaco e l’Assessore
alla cultura del Comune di Segonzano per stabilire le modalità di attuazione del Servizio e verificare lo stato di avanzamento dell’iter burocratico. Il 28 luglio si svolgeva un incontro pres-
La nuova Amministrazione di Albiano, insediatasi nel maggio
del 2010, non sembra interessata a proseguire il rapporto di
collaborazione che si era concretizzato con la stipula della convenzione nel dicembre 2009 fra i due Comuni di Albiano e Segonzano. Nel febbraio del 2011 abbiamo inviato al Sindaco e
alla Giunta di Albiano una lettera con la quale si chiedevano
chiarimenti in merito allo stallo dell'iter e perché non si stava
procedendo negli impegni presi. Al momento attuale, purtroppo, non abbiamo ancora ricevuto una risposta, nonostante le
sollecitazioni verbali fatte dal nostro Sindaco al primo cittadino di Albiano Mariagrazia Odorizzi.
Se non arriverà una risposta tempestiva ci troveremo perció
costretti a intraprendere un’altra strada, peraltro di difficile individuazione, viste le continue restrizioni, sia in materia finanziaria che di personale, da parte della Provincia. Noi ci auguriamo di riuscire a trovare una soluzione al più presto possibile,
per riuscire a realizzare questo importante servizio al quale
crediamo ancora fermamente e di cui la comunità sente fortemente il bisogno.
Per chiarire meglio la situazione presentiamo la lettera inviata al Comune di Albiano alla quale non è stata data ancora una
risposta.
so l’Ufficio per il Servizio bibliotecario trentino per fornire alcuni chiarimenti all’Amministrazione di Albiano riguardanti le procedure da seguire. Erano presenti il Sindaco di Segonzano Giorgio Mattevi, l’Assessore alla cultura del Comune di Segonzano
Cristina Ferrai, l’Assessore alla cultura del Comune di Albiano
Barbara Gilli, la Responsabile dell’Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino Daniela Dalla Valle e Nadia Vicenzi.
Dopo tale incontro l’Assessore alla cultura del Comune di
Albiano, Barbara Gilli, comunicava telefonicamente all’Assessore alla cultura del Comune di Segonzano, Cristina Ferrai,
che la Giunta di Albiano aveva incaricato il Segretario, Ezio
Casagranda, di procedere all’indizione del bando di concorso per l’assunzione del personale in modo da poter al più
presto istituire il Punto di lettura di Segonzano.
A tutt’oggi, però, non ci è giunta ancora nessuna comunicazione riguardante l’indizione del bando di concorso e ci dispiace constatare che le procedure per l’attivazione del servizio interbibliotecario siano rimaste al punto di partenza.
N. 11 LUGLIO 2011 | NOTIZIARIO COMUNALE SEGONZANO
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AMMINISTRAZIONE
Inoltre la legge provinciale ha stabilito, per l’anno 2011,
il blocco delle assunzioni a tempo indeterminato nei Comuni e questo va ad aggravare ulteriormente la situazione riguardante il personale. Tale ostacolo, imprevisto, è però facilmente superabile attraverso una selezione a tempo
determinato, soluzione che sicuramente non è il massimo,
ma che permetterebbe ugualmente di attivare il servizio. Infine, i contributi che erano stati stanziati dalla Provincia per
il 2010 sono stati trasferiti verso un altro ente perché non è
stato portato a termine il compito di attivare il Punto di lettura entro l’anno, come previsto dalla Convenzione.
Da parte del Comune di Segonzano l’impegno a proseguire nel percorso intrapreso è ancora molto forte, anche
perché fermamente convinto dell’importanza di dover offrire alla valle e alla comunità un servizio dinamico in grado di
concorrere all’educazione permanente e a soddisfare le esigenze culturali e informative che ci vengono richieste da più
parti: dai giovani, dagli adulti, dagli anziani, e soprattutto dal
mondo scolastico che, nel ventunesimo secolo, si vede ancora privo di un punto di riferimento importante per la diffusione del sapere verso le nuove generazioni, come è certamente una biblioteca ben funzionante.
Inoltre, l’implementazione della biblioteca rappresenta
per il Comune di Albiano l’unico modo per poter offrire alla propria comunità un più efficacie e dinamico servizio culturale a vantaggio di tutte le categorie presenti sul territorio.
Chiediamo pertanto al Sindaco chiarimenti in merito a
tale situazione di stallo e perché non si sta procedendo per
mantenere gli impegni presi.
Ci auguriamo che ciò sia dovuto a delle difficoltà di tipo organizzativo legate a problematiche reali che ogni nuova Amministrazione si trova a dover affrontare e che tali difficoltà siano al più presto risolvibili. Da parte dell’Amministrazione di
Segonzano, come precedentemente ricordato, rimane la disponibilità a trovare un dialogo aperto e sincero che porti a
concretizzare tale impegno al più presto. ✲
PRIMAVERA
IN… PAROLE
All’insegna del libro la primavera appena trascorsa. Cinque infatti sono stati gli appuntamenti che
hanno visto protagonisti i libri e i loro autori in una carrellata di tematiche diverse, tutte affascinanti
e coinvolgenti.
* CRISTINA FERRAI
Assessora alla cultura, istruzione e politiche sociali
I
l programma è iniziato con la presentazione di Terra
dalle parole antiche. Storie ed immagini di un altro
Trentino di Sandra Tafner, fotografie di Lucio Tonina,
edito dalla casa editrice Temi. Il libro raccoglie i racconti
apparsi sul quotidiano “L’Adige” «dedicati ai piccoli paesi, a quei luoghi magari spopolati rispetto al passato ma
ancora ricchi di storie da narrare e di luoghi da esplorare».
E fra questi anche Valcava, Gaggio, Gresta, Pra e Piazzo a
cui sono dedicate alcune pagine che pullulano di ricordi
profondi e di poesia. Ed è anche per questo che la serata
è stata proposta in collaborazione con l’Associazione “El
Molinel” di Valcava.
Sono gli animali invece i protagonisti di Fauna alpina. Incontri ed emozioni, il bel libro fotografico di Arturo Rossi
con i testi scritti da Sandro Zanghellini, edito da Curcu &
Genovese. Le splendide immagini ci regalano da sole «emozioni straordinarie, sensazioni vivide e purissime» che non
sempre la fotografia naturalistica riesce a darci ma che qui
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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
Venerdì 14 gennaio: Sandra Tafner presenta il suo libro Terra dalle parole
antiche. Storie ed immagini di un altro Trentino
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AMMINISTRAZIONE
si fondono con il messaggio
dell’importanza della salvaguardia della natura.
E legato al tema della valorizzazione e difesa di un’agricoltura autoctona e locale
le due tesi di laurea sulla Valle di Cembra: La perdita di
biodiversità agricola di Lisa
Angelini e Alla ricerca di antiche varietà di melo e pero
in Valle di Cembra di Martina
Piotto. I due lavori, che hanno destato notevole curiosità
nei presenti, sono stati inseriti nel progetto Il giardino della
memoria che prevede il recupero delle antiche varietà frutticole e orticole in Trentino e ci offrono una panoramica delle varietà ancora presenti in Valle indicandone anche la loro localizzazione: fra queste sopravvivono ancora i fagioli
autoctoni di Gaggio. La serata è stata organizzata in collaborazione con La Pimpinella, Associazione per la tutela della
biodiversità agricola.
Poesia e musica, invece,
nella serata dedicata a De André e alla presentazione del
libro di Paolo Ghezzi Per un
bacio mai dato. L’amore secondo De André, edito dall’editrice Ancora. Accompagnato dalle canzoni del cantautore genovese, proposte
dalla “Volammo Davvero
Band” (Diego Raiteri chitarra
e voce, Martino Nicolodi
tromba, Samuele Ghezzi flauto traverso, Alessandro Petri percussioni) e l’intervento di Simone Villotti al piano e voce e Francesco Petri al clarinetto,
Paolo Ghezzi ha descritto l’amore “irregolare” cantato da
De André, l’amore adulto che lo ha sempre interessato anche nei suoi primi dischi da ventenne e che lo avvicina, nel
cantare l’amore, a Georges Brassens e Leonard Cohen.
Evento clou di questi incontri
la presenza, a Segonzano, dello
scrittore torinese Andrea Bajani
che ha presentato, nel silenzio
delle Piramidi e intervallato dal
clarinetto di Francesco Petri, il
suo ultimo romanzo Ogni promessa (Einaudi editore). In questo libro, vincitore del prestigioso
Premio Bagutta 2011, Bajani,
con una scrittura tesa e tersa e
grande forza stilistica, «dà vita a
personaggi lacerati da quella che
potremmo definire una incompiutezza affettiva». Come afferma l’Autore nell’intervista rilasciata a “L’Adige” il 10 aprile 2011, «il grande tema attorno a cui ruota il romanzo è
quello dei “vuoti” che circondano le nostre esistenze. Si tratta di vuoti che hanno una forza dirompente dentro le nostre
vite e il nostro immaginario e, molto spesso, contano come
e più dei “pieni”. Nel romanzo i vuoti sono due: il figlio che
non arriva e che porta la giovane coppia a scoppiare, e il
nonno chiuso in manicomio, lontano dalla vista ma la cui
presenza è in grado di condizionare tre generazioni» e la cui
morte porterà il protagonista a compiere un viaggio sul Don,
alla ricerca delle tracce della memoria del nonno tornato
sfigurato dalla ritirata italiana di Russia. E «sono i ricordi degli altri che dentro di noi non trovano appiglio, come promesse tradite dal tempo».
Forte l’emozione di quell’incontro e magico il camminare verso la meta, accompagnati dal silenzio dei suoni e
dall’inceder delle parole. Tanto da far promettere all’Autore di ritornare ancora.
Un grazie a Sorgente ’90, Molin de Portegnac per aver
creduto a questa iniziativa inserendola negli eventi Masi in...
Parole in attesa. ✲
Andrea Bajani presenta Ogni promessa
N. 11 LUGLIO 2011 | NOTIZIARIO COMUNALE SEGONZANO
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AMMINISTRAZIONE
Gli appuntamenti di quest’estate al Castello di Segonzano
Resterà ’n òm... che ’l
sarà bòn de dir de no!
Punta Emma
Appunti teatrali e liriche
dedicate a Toni Gross
Amori, lacrime e guerra...
di Mario Vanzo
con la compagnia
Arditodesio
Congetture con: Diaolin, Livio Andreatta e un contrabbasso
innamorato di una chitarra.
Con la partecipazione di Massimo Rizzoli (contrabbasso),
Mattia Nardin (Chitarra), Diaolin e Livio Andreatta (voci).
Foto di Claudio Gottardi, opere di Claus Soraperra.
sabato 9 luglio ore 21.00
sabato 16 luglio ore 21.00
Gruppo di chitarre folk cembrane
Dal barocco al primo romaticismo
Concerto di musica classica con il Gruppo strumentale
R. Dionisi:
Concerto musicale
venerdì 22 luglio ore 21.00
Musicisti:
M. Barberi (flauto)
G. Cesarotto (chitarra)
L. Giordani (viola)
S. Zanoni (violoncello)
sabato 27 agosto ore 20.30
Musiche:
G. SAMMARTINI Triosonata
R. GIAVINA Tre danze antiche
F.J. HAYDN Trio in do
J. KREUTZER Trio in la magg.
F. DEVIENNE Trio in re magg.
F. SCHUBERT Quartetto
CALENDARIO DELLE INIZIATIVE ESTIVE
Data
ora
ven 1 luglio
Luogo
Associazione organizzatrice
21.00 Repèzi de parole e na sonada för de gésia
Fr. Gresta
Risuonar di notte
sab 9 luglio
21.00 Punta Emma
Castello di Piazzo
inVITI AL CASTELLO
sab 16 luglio
21.00 Resterà ’nòm... che ’l sarà bòn de dir de no
Castello di Piazzo
inVITI AL CASTELLO
ven 22 luglio
21.00 Concerto di chitarre folk cembrane
Castello di Piazzo
inVITI AL CASTELLO
mar 26 luglio
21.00 La magnifica intrapresa
Castello di Piazzo
Masi invisibili
Segonzano-Dos Venticcia
Comune di Segonzano-Circolo
giovanile Segonzano
sab 30 luglio
Festa degli anziani
agosto
20.30 Concerto Coro Piramidi
Fr. Teaio
Risuonar di notte
gio 4 agosto
21.00 Concerto con il Gruppo Hap & Wim
Fr. Valcava
Risuonar di notte
mar 9 agosto
21.00 Voglio parlare con Aldo Moro
Bait de Cantilaga
Masi invisibili
gio 11 agosto
21.00 Concerto con il Gruppo Starlight
Fr. Sabion
Risuonar di notte
Presentazione Festa dell’Uva
Castello di Piazzo
Comitato Festa dell’Uva
Dal barocco al primo romanticismo.
Concerto con il Gruppo strumentale R. Dionisi
Castello di Piazzo
inVITI AL CASTELLO
da ven 12
a dom 14 agosto
sab 27 agosto
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INIZIATIVE IN PROGRAMMA
20.30
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EFFETTI ALCOLLATERALI
* CRISTINA FERRAI - MARIANNA WELCHER
I
l progetto “Effetti Alcollaterali” sta per partire. Sono dodici i giovani che
si sono iscritti e che avranno il compito di approfondire, attraverso lo
strumento del laboratorio cinematografico, il delicato tema legato al
consumo di alcol. Le iscrizioni rimangono comunque aperte anche durante
l’estate per permettere a chi lo desiderasse, e per qualche motivo se ne fosse
dimenticato, di iscriversi ancora al laboratorio che, ricordiamo, è rivolto ai
giovani tra 15 e 29 anni residenti in Val di Cembra.
Saranno loro a scegliere il percorso da seguire coinvolgendo le realtà presenti sul territorio, in primis i Club alcologici territoriali compreso il Club di
Segonzano “Teniamoci per mano”, che da venti lunghi anni opera in paese
con grande orgoglio e tenacia, diventando punto di riferimento di tutte quelle persone che si trovano a vario titolo coinvolte nel dramma dell’alcol. Dall’articolo del loro presidente, Renzo Benedetti, (vedi pag. 44) emerge come
l’età dei frequentanti il Club sia in continuo calo e questo ci deve far riflettere su quanto il problema sia veramente presente e di come vada affrontato con serietà e competenza, puntando l’obiettivo sulla prevenzione. Il laboratorio potrà anche essere l’occasione per festeggiare, insieme a tutta la
comunità, il traguardo dei vent’anni di fondazione del Club la cui presenza
sul territorio è stata un’importante ancora di salvataggio per chi vi ha fatto riferimento per uscire dall’incubo dell’alcol.
Ricordiamo ancora… CHI VUOLE PUÒ ISCRIVERSI AL PROGETTO
“EFFETTI ALCOLLATERALI” FINO A FINE AGOSTO.
PIÙ SIAMO MEGLIO È.
M’ILLUMINO DI MENO
A
nche quest’anno il Comune di Segonzano, in collaborazione con Sorgente ’90, ha aderito a “M’illumino di meno”, l’iniziativa sul risparmio energetico promossa da Caterpillar, la trasmissione radiofonica di
Radiodue che quest’anno abbinava al tema del risparmio
anche quello dell’Unità d’Italia.
E con grande sorpresa il nostro Sindaco, unico del Trentino, è stato chiamato in diretta per spiegare le iniziative che
il Comune sta affrontando in materia di risparmio energetico. Una bella e inattesa soddisfazione!
La camminata notturna dal Castello al Molin de Portegnac, dove ci attendeva una ghiotta cena a lume di candela e km zero, è stata quindi vissuta con grande entusiasmo
e voglia di proseguire sulla strada intrapresa. È possibile
ascoltare e scaricare il podcast dell’intervista collegandosi al
sito del comune www.comune.segonzano.tn.it o a quello
di Caterpillar www.caterpillar.rai.it ✲
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AMMINISTRAZIONE
DELIBERAZIONI DI GIUNTA
Nella prima metà del 2011 la Giunta comunale ha assunto
52 deliberazioni.
Riportiamo di seguito quelle ritenute di maggiore rilievo.
■ Autorizzazione al Consorzio Irriguo di Miglioramento Fondiario di Segonzano - Piazzo a eseguire lavori di manutenzione strade comunali denominate “Ronch” e “Mass” (del. di
Giunta 7/2011).
L’intervento consiste essenzialmente nel rifacimento della
pavimentazione, ormai obsoleta e quindi pericolosa per la
viabilità, delle due strade comunali situate nelle frazioni di
Parlo e Piazzo, ricadenti nel territorio di competenza del
Consorzio di Miglioramento Fondiario di Segonzano - Piazzo. Per la strada Ronch viene prevista anche la realizzazione
di un drenaggio nei pressi di una sorgente, per ovviare al
problema della continua presenza di acqua e ghiaccio nella stagione invernale sulla carreggiata e la realizzazione di alcune canalette con griglie per la raccolta dell’acqua di superficie della zona e il successivo convogliamento nel Fosso
delle Tenute. Infine si prevede, sempre per la strada Ronch,
la posa di paracarri in plastica da posizionarsi nei tratti di
strada più pericolosi e non protetti dal guard-rail esistente.
■ Approvazione del piano finanziario e delle tariffe del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani per l’anno 2011 (del.
di Giunta 8/2011).
In particolare, va segnalato che Asia ha comunicato che anche per l’anno 2011 applicherà il cosiddetto metodo normalizzato, ovvero la tariffa sarà applicata in base alla metratura dell’abitazione e del numero di componenti del
nucleo familiare, pur avendo adottato in tutti i comuni del
proprio bacino i sistemi di misurazione volumetrici del rifiuto indifferenziato. Le motivazioni sono legate principalmente all’assenza di un regolamento di applicazioni della nuova tariffa integrata ambientale, sia a livello nazionale che
provinciale, in attesa di approvazione, che potrebbe comportare significative variazioni delle tariffe. È interessante
sottolineare che il comune di Segonzano si attesta su percentuali di raccolta differenziata del 71%.
Il costo totale del servizio di gestione dei rifiuti è previsto
per il 2011 in euro 137.883, di cui euro 93.296 a carico di
Asia, euro 44.587 a carico del Comune di Segonzano.
■ Servizio pubblico di acquedotto: strutturazione e approvazione delle tariffe idriche per l’anno 2011 (del. di Giunta 9/2011).
Il prospetto dei costi e dei ricavi relativi alla gestione degli
acquedotti comunali per l’anno 2011 prevede una spesa
totale di euro 117.615,64 e una tariffa base unificata pari a
euro 0,72 per metro cubo di acqua erogata. La quantità media di consumo idrico per soddisfare i bisogni domestici essenziali è stata fissata a 80 mc annui per utenza domestica.
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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
Tali 80 mc saranno sottoposti a tariffazione agevolata (0,53
€/mc), mentre i mc in eccedenza saranno sottoposti a tariffazione base unificata, fino a un massimo di 151 mc, oltre
i quali la tariffa applicata sarà di 0,95 €/mc.
■ Servizio pubblico di fognatura: strutturazione e approvazione
delle tariffe per l’anno 2011 (del. di Giunta 10/2011).
Il piano dei costi di gestione quantifica la spesa per l’anno
2011 a euro 94.457,91, in cui sono comprese, oltre alla gestione della fognatura, anche le quote di costo delle spese
generali d’ufficio, del personale addetto al servizio, le quote
di ammortamento e gli interessi passivi sui mutui contratti per
i lavori alla rete fognaria.
■ Ristrutturazione e adeguamento impianto sportivo comunale
di Segonzano in p. ed. 922 e altre in c.c. Segonzano. Concessione contributo straordinario alla Società Sportiva Valcembra A.S.S.D. di Segonzano. Liquidazione primo acconto (del. di
Giunta 20/2011).
Il Comune di Segonzano, ente proprietario della struttura
del campo sportivo, ha autorizzato l’esecuzione di lavori di
ristrutturazione e adeguamento dell’impianto sportivo che
sommariamente prevedono la sostituzione della recinzione
esistente, la realizzazione di un nuovo impianto irriguo con
posizionamento di una vasca di accumulo interrata, la creazione di un’intercapedine mediante la realizzazione di un
muro di contenimento in corrispondenza dello spogliatoio
al fine di risolvere le problematiche di infiltrazioni d’acqua, e
altre lavorazioni per migliorare la fruibilità dell’opera. Il gestore dell’impianto, la società sportiva Valcembra, ha presentato al Comune una richiesta di contributo per l’esecuzione dei lavori, per permettere la copertura della spesa non
finanziata da contributo provinciale. Il costo dell’opera, infatti, pari a euro 160.000, sarà coperto per euro 104.000 da
contributo provinciale.
Con la deliberazione 20/2011 la Giunta comunale ha erogato alla società sportiva Valcembra un primo acconto di
euro 28.000.
■ Lavori di sistemazione esterna, ristrutturazione interna e ampliamento della baita comunale sita in loc. Venticcia c.c. Segonzano: affidamento dell’incarico al per. ind. Alessio Villotti
di Segonzano della redazione del prospetto preliminare, definitivo ed esecutivo, della direzione e contabilità lavori, frazionamento per inserimento in mappa edificio e accatastamento
immobile (del. di Giunta 27/2011).
È stato rilevato che è necessario migliorare la ricettività della struttura di Venticcia, destinata ad attività ricreative per la
comunità. La baita necessita di interventi atti a migliorarne la
logistica, nonché di interventi di sistemazione esterna. L’intenzione dell’Amministrazione comunale è di sistemare e
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AMMINISTRAZIONE
ampliare la struttura, migliorandone gli spazi interni ed esterni, in modo da renderla più utilizzabile e con standard qualitativi adatti all’uso cui è preposta. Anche attraverso un confronto con il Circolo Giovanile, associazione che si è
occupata negli ultimi cinque anni della gestione della struttura, si è deciso di ampliare gli spazi esterni, specie le superfici rivolte verso nord, ampliare il locale cucina, attualmente non sufficientemente funzionale, realizzare un
collegamento veicolare con il deposito del piano interrato, a
oggi raggiungibile solo dall’interno della baita attraverso una
scala a pioli e dunque scarsamente utilizzabile. La progettazione dell’opera è stata affidata ad Alessio Villotti, la consegna dei progetti è stata fissata entro il 30 giugno 2011.
■ Parco Piramidi di Segonzano: individuazione nuovi criteri per
la concessione delle strutture di proprietà comunale da utilizzare a fini commerciali (del. di Giunta 33/2011).
Dopo alcune stagioni di sperimentazione, considerato che,
nonostante un certo interesse iniziale da parte degli operatori locali, ad oggi solo una minima parte delle strutture disponibili risulta utilizzata, mentre la maggior parte degli operatori ha ritenuto di non rinnovare la concessione dopo un
primo anno di attività, l’Amministrazione comunale ha considerato di modificare i criteri stabiliti per la concessione
delle strutture, per ampliare
la gamma e la provenienza
dei prodotti di cui è consentita la vendita o l’esposizione.
La scelta, dunque, è stata di
includere non solo produttori e artigiani della Valle di
Cembra, ma provenienti da
tutto il Trentino. La delibera
stabilisce inoltre l’obbligo di
apertura nel fine settimana
(da venerdì a domenica) dal
primo luglio al 30 settembre, lasciando gli altri giorni della
settimana a discrezione del gestore.
■ Illuminazione pubblica tratto stradale Stedro - Luch: approvazione in linea tecnica del progetto definitivo (del. di Giunta 35/2011).
Tra le lavorazioni eseguite dalla ditta Plotegher, a livello del
nuovo marciapiede di collegamento tra Stedro e Luch sono
stati predisposti pozzetti e plinti per il previsto impianto di
illuminazione pubblica, che ora è intenzione dell’Amministrazione comunale portare a termine, mediante la fornitura e la posa in opera dei nuovi corpi illuminanti.
■ Adesione all’iniziativa “Palazzi Aperti 2011” promossa dall’Assessorato alla cultura, turismo e giovani del Comune di
Trento. Impegno di spesa (del. di Giunta 41/2011).
Anche quest’anno il Comune di Segonzano ha aderito all’iniziativa “Palazzi Aperti”, promossa dall’Assessorato alla
cultura, turismo e giovani del Comune di Trento, in collabo-
razione con altri Comuni e con l’Assessorato Provinciale
alla Cultura. Tale manifestazione si prefigge l’obiettivo di
avvicinare la popolazione a monumenti poco noti e normalmente non inseriti in itinerari turistici, dando così l’opportunità a numerosi comuni di riscoprire e valorizzare il
proprio patrimonio storico, artistico e culturale. Il 14 maggio si è tenuta la visita guidata, seguita da concerto, presso
la chiesa di Sant’Antonio a Gaggio; il 21 maggio una visita
al Castello di Segonzano, approfittando della contemporanea manifestazione “Con gli occhi del Dürer in Valle di
Cembra”.
■ Concessione di un contributo straordinario alla Parrocchia
di Segonzano (del. di Giunta 49/2011).
Tale contributo, di euro 10.000, va a finanziare le spese di
ristrutturazione dell’oratorio parrocchiale non coperte da
contributo provinciale. Il contributo è stato concesso tenendo conto della valenza sociale dell’iniziativa, considerando
che la struttura riveste interesse generale per l’intera comunità. Si ricorda infatti che, per convenzione fra Comune e
Parrocchia, a fronte del contributo viene concessa al Comune la fruizione gratuita della struttura, anche per associazioni che gravitano nel territorio comunale.
■ Acquisto terreni pp.ff. 1227/2, 1228 e 1229 c.c. Segonzano
mediante partecipazione ad asta immobiliare esecutiva Tribunale di Trento (del. di Giunta 52/2011).
Con tale delibera l’Amministrazione ha inteso partecipare
all’asta immobiliare per l’acquisto di terreni siti a Scancio,
nell’area compresa fra la scuola elementare, il municipio e
la strada provinciale 71. Si tratta di terreni che rivestono,
per l’Amministrazione, particolare interesse, considerando
l’attuale progetto di riqualifica dell’area che comprende
l’istituto scolastico e l’edificio comunale; progetto che va ad
interessare anche l’area in oggetto.
La base d’asta era fissata a euro 50.000, con offerte minime
in aumento di euro 1000. Il Comune, in seguito alla delibera consiliare, ha preso parte all’asta offrendo euro 52.000,
ma ci sono state offerte più alte rispetto a quelle del Comune di Segonzano, con aggiudicazione del terreno ad altro
proprietario.
■ Conferimento alla società d’ingegneria ing. Castelli Srl con
sede in Trento, dello studio preliminare tecnico-economico per la realizzazione di parcheggi interrati nell’ambito urbano del Comune di Segonzano (del. di Giunta 56/2011).
Con l’aumento del numero di veicoli in paese sempre maggiore è la necessità di trovare, all’interno dell’abitato, sistemazione per le macchine. Una delle soluzioni prospettate,
per evitare eccessivo impatto ambientale, è una soluzione
già sperimentata in altri comuni: la realizzazione di garage
pertinenziali interrati. Attualmente è stato assegnato l’incarico per uno studio preliminare, mentre le successive tappe
dell’opera dipenderanno dalle dimostrazioni di interesse
della cittadinanza. ✲
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AMMINISTRAZIONE
CONSIGLIO COMUNALE
Nella prima metà dell’anno il Consiglio comunale si è
riunito quattro volte, assumendo diciassette deliberazioni. Si riportano di seguito quelle ritenute di maggiore
interesse per la cittadinanza.
■ Approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011, del bilancio pluriennale per il triennio 20112013 e della relazione previsionale e programmatica (del. 2
del 16/03/2011).
Il bilancio annuale è l’atto mediante il quale l’organo rappresentativo dell’ente (Consiglio comunale) assume le prinENTRATA
PREVISIONE 2011 SPESA
PREVISIONE 2011
Avanzo di amministrazione
presunto 2010
€ 441.430,00 Spese correnti
€ 1.189.341,00
Entrate tributarie
€
€ 977.500,00
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello
Stato, della Provincia e di altri Enti
€ 635.594,00
Entrate extra tributarie
€ 503.808,00 Partite di giro
Entrate derivanti da alienazione e ammortamento di beni
patrimoniali, per trasferimento e riscossione dei crediti
€
Entrate derivanti da accensioni di prestiti
€ 300.000,00
Partite di giro
€ 327.000,00
TOTALE
€ 2.953.252,00 TOTALE
■ Modifica “Regolamento per il periodico di informazione del
Comune di Segonzano” (del. 6 del 16/03/2011).
È stato modificato l’art. 12. Il nuovo regolamento prevede un
limite riguardo agli articoli proposti dai gruppi consiliari, di
maggioranza e minoranza, che è stato fissato a due pagine.
■ Prima adozione del piano attuativo di iniziativa pubblica a
fini generali denominato P.A.G. 3 “Al Rocolo”, ai sensi del
capo IX, sezione III, della L.P. 4 marzo 2008, n. 1 e del relativo regolamento di attuazione (del. 7 del 16/03/2011).
Il Piano Regolatore Generale del Comune di Segonzano individua quattro aree soggette a Piani Attuativi a fini generali (P.A.G.), ai sensi del comma 4 dell’art. 18 della L.P.
22/91, ricadenti in zone di pubblico interesse con possibilità di sviluppo per la realtà locale sia dal punto di vista produttivo che di salvaguardia e valorizzazione di quelle porzioni di territorio con irripetibili valenze ambientali,
morfologiche e culturali. Uno dei piani in argomento è
l’area denominata “Al Rocolo”, cioè la cava di sabbia Ravanelli a Sevignano. È intenzione dell’Amministrazione comunale favorire un intervento di miglioramento della zona
della cava, attraverso la realizzazione di un accesso più sicuro, con l’istituzione di una corsia di decelerazione sulla
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cipali decisioni finanziarie autorizzando l’organo di governo (Giunta comunale) all’effettuazione delle spese e all’acquisizione delle entrate. I Comuni sono tenuti all’approvazione annuale del bilancio di previsione finanziario.
Nell’ambito del Protocollo d’Intesa in materia di finanza locale per l’anno 2011, sottoscritto in data 29 ottobre 2010
tra la Provincia autonoma di Trento e il Consiglio delle Autonomie, è stato individuato nel 31 marzo 2011 il termine
per l’approvazione del bilancio di previsione 2011. Si riporta di seguito, in breve, la previsione di bilancio per l’anno
2011 per il Comune di Segonzano.
SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
152.100,00 Spese in conto capitale
Spese per rimborso
di prestiti
€
459.411,00
€ 327.000,00
593.320,00
€ 2.953.252,00
strada provinciale, e un minore impatto ambientale, attraverso il posizionamento di piante che separino l’area produttiva dalla strada.
L’Amministrazione comunale ha inoltre manifestato l’esigenza di voler realizzare il parcheggio pubblico adiacente alla zona soggetta a Piano Attuativo contestualmente agli interventi di riqualificazione dell’area.
La prima adozione prevede che il Piano Attuativo sia consultabile per il pubblico per 30 giorni, con la possibilità di
suggerire modifiche o portare obiezioni. Alla prima adozione segue poi, trascorsi i termini, l’adozione definitiva,
in discussione nell’assemblea di Consiglio comunale del
31.05.2011.
■ Modifica “Regolamento per l’uso dei locali, sale pubbliche,
delle strutture, degli impianti e attrezzature di proprietà comunale per attività sportive, sociali, culturali, civili e turistiche” (del. 8 del 16/03/2011).
Con questa delibera viene data facoltà alla Giunta comunale di modificare le tariffe d’uso delle strutture pubbliche
in caso di iniziative di particolare rilevanza e interesse per
la comunità, in particolare nelle situazioni in cui sia previsto un uso continuativo.
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AMMINISTRAZIONE
mune di Segonzano e della concessione di libera disponibilità del suolo comunale, alla ditta Andreatta Marino, ai sensi dell’articolo 7, comma 5, della Legge provinciale 24 ottobre 2006, n. 7 “disciplina dell’attività di cava” (del. 17 del
28/04/2011).
La ditta Andreatta Marino ha chiesto la proroga della concessione/autorizzazione alla coltivazione della cava “Rio
Sec”, con scadenza 31.12.2010, in quanto il giacimento
non è ancora esaurito ed è necessario effettuare ancora gli
interventi di ripristino ambientale; il Consiglio comunale ha
deliberato, con 8 voti favorevoli e 5 astenuti, di prorogare
la concessione/autorizzazione fino al 31.12.2011, con il vincolo che entro il termine la ditta provveda a ultimare gli interventi di ripristino ambientale, o in alternativa, dovrà presentare un nuovo progetto di ripristino per ottenere nuova
autorizzazione; ogni intervento di ripristino dovrà comunque essere portato a termine entro il 31.12.2015.
■ Natura e forme di gestione del servizio idrico (del. 9 del
16/03/2011).
Con questa importante delibera il Consiglio comunale, all’unanimità, ha approvato l’introduzione nello statuto comunale di alcuni articoli a tutela dell’acqua Bene Comune,
al fine di escludere la gestione del servizio idrico dalle logiche di mercato e profitto. L’Amministrazione si è inoltre impegnata a sostenere e promuovere l’uso di tecnologie per il
risparmio idrico, nonché la formazione della cittadinanza a
un uso corretto del bene acqua (vedi pag. 2).
■ Surroga del consigliere signor Ferdinando Fabiani, dimissionario (del. 11 del 31/03/2011).
■ Surroga del consigliere signor Fiorenzo Menegatti, dimissionario (del. 12 del 31/03/2011).
I due consiglieri comunali della lista di minoranza “Uniti per
Segonzano-Lega Nord Trentino” hanno presentato le proprie dimissioni l’11 marzo 2011. Sono stati surrogati, all’interno del Consiglio, da Maria Rossi, prima non eletta della
lista “Uniti per Segonzano”, e da Andrea Folgheraiter, dopo
la rinuncia alla nomina di Ivonne Benedetti.
■ Autorizzazione alla cessione della quota parte di proprietà
delle pp. edd. 418 e 419 e delle pp. ff. 1228/2, 1233/1 e 1232
in c.c. di Lisignago, costituenti la R.S.A. di Lisignago, alla Comunità della Valle di Cembra e subentro della stessa in tutti i rapporti giuridici inerenti alla R.S.A. della Valle di Cembra (del. 16 del 28/04/2011).
Finita la prima fase di gestione condivisa da parte dei Comuni, con capofila il Comune di Lisignago, a seguito dell’istituzione e dell’entrata a regime della Comunità di Valle, le Amministrazioni comunali della Valle di Cembra
hanno ritenuto opportuno, come già previsto, trasferire la
proprietà nonché la gestione della R.S.A. di Lisignago alla
Comunità di Valle.
■ Proroga della concessione/autorizzazione per la coltivazione
della cava di sabbia e ghiaia denominata “Rio Sec” nel Co-
■ Esame della mozione dd. 2 maggio 2011 presentata dalla lista
“Uniti per Segonzano - Lega nord” avente ad oggetto “Le nostre strade si sono trasformate in circuiti per corse di rally?”
(del. 19 del 31/05/2011).
Oggetto della mozione (che può essere letta per intero nelle pagine del Gruppo di minoranza) la concessione, da parte del Comune, attraverso ordinanza del sindaco, di tratti
di strade comunali e forestali a team rallystici per le prove
dei veicoli. I tratti stradali in oggetto sono la strada che da
Venticcia conduce al Santuario Madonna dell’Aiuto e parte della strada forestale a monte del Santuario, in direzione
Olastro.
Il Gruppo di minoranza ha richiesto, attraverso la mozione,
la sospensione di tale concessione, indicandone le ragioni
nel disagio per la cittadinanza per la chiusura della strada,
la scarsa informazione ai paesani della chiusura stessa, la distruzione delle strade forestali, e la mancanza di rispetto
per il luogo di culto rappresentato dal Santuario. Il sindaco ha argomentato la scelta di concedere le strade ricordando che la richiesta di collaborazione è arrivata da alcuni censiti appassionati di automobilismo e sottolineando
che le prove avvengono solitamente in giorni feriali, durante i quali solitamente quella zona del paese è poco frequentata, che l’ordinanza sindacale di chiusura strada viene regolarmente esposta all’albo e che i team automobilistici
sono vincolati alla rimessa in condizioni della strada utilizzata. A seguito di una discussione che ha coinvolto i consiglieri, la mozione è stata respinta con 5 voti favorevoli, 1
astenuto e 7 contrari.
■ Rinnovo incarico al revisore dei conti per il triennio 20112014 (del. 22 del 31/05/2011).
A causa dell’impossibilità di rinnovare l’incarico al revisore
dei conti per più di due volte, il Consiglio comunale ha nominato, in sostituzione del dott. Fiorenzo Malpaga, il dott.
Andrea Tamanini come revisore dei conti per il triennio
2011-2014. ✲
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MINORANZA
Come da Regolamento, il periodico è edito allo scopo di favorire una maggiore partecipazione alla vita pubblica attraverso l’informazione ai
cittadini sui problemi del Comune, sull’attività dell’Amministrazione e delle forze politiche presenti in Consiglio comunale. [Articolo 2]
[…] In particolare (il Comitato di Redazione) sarà garante nel vietare spazio, nell’ambito di una necessaria e corretta dialettica politica,
a offese e attacchi personali e a propagande di partito. [Articolo 7]
VOCE DELLA MINORANZA
I
l Gruppo di minoranza “Uniti per Segonzano-Lega Nord” desidera informare la popolazione delle dimissioni dei consiglieri Fiorenzo Menegatti e Ferdinando Fabiani, ringraziandoli per la loro collaborazione.
Al loro posto subentrano Maria Rossi e Andrea Folgheraiter, ai quali si augura un proficuo lavoro.
Qui di seguito pubblichiamo:
• L’interrogazione sui rallentatori di velocità e sul punto di lettura
• La mozione “Le nostre strade si sono trasformate in circuiti per corse di rally?”
RIMOZIONE URGENTE DEI “RALLENTATORI DI VELOCITÀ” - DOSSI ARTIFICIALI
Ormai le strade del Comune di Segonzano stanno diventando
veri percorsi di guerra, non solo per le buche e le pessime condizioni del manto stradale, ma anche per il vizio di costellarle di
quei “salti” chiamati dossi artificiali.
Su sollecitazione di numerosi censiti del comune, siamo a chiedere la RIMOZIONE URGENTE dei cosiddetti “dossi artificiali o
rallentatori di velocità”, posizionati sulle strade del nostro comune, nello specifico i dossi di cemento fatti recentemente nel
tratto di strada che dal bivio del Ram di Scancio porta a Sabion.
In base alle informazioni raccolte, tali manufatti ci risultano
NON A NORMA DI LEGGE sulle nostre strade comunali.
L’art. 179 del codice della strada prescrive per i rallentatori di
velocità al comma 5:
«I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne
è vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per i servizi di
soccorso o di pronto intervento. I dossi prefabbricati devono
essere approvati; quelli eventualmente collocati su itinerari di attraversamento dei centri abitati, lungo le strade più frequentate percorse dai veicoli di soccorso, di polizia o di emergenza,
DEVONO ESSERE RIMOSSI». La stessa direttiva rammenta che
«il loro permanere in opera, in caso di incidenti riconducibili alla loro collocazione, può dar luogo a responsabilità in
capo a chi ne ha disposto la collocazione o a chi non ne ha
disposto la rimozione».
Si interroga per sapere:
1. Perché sono stati posizionati nel tratto di strada dove non
esistono incroci rilevanti, passaggi pedonali, scuole o servizi pubblici ecc. e non rientrano nella definizione di “strada
residenziale”: in questo caso ogni abitazione del nostro comune dovrebbe avere il proprio “rallentatore di velocità”
davanti alla porta di casa.
2. Se si è tenuto conto delle difficoltà che andranno sicuramente a creare nei mesi invernali al passaggio dello spartineve nella pulizia delle strade, essendo tali manufatti in cemento e quindi non rimovibili.
3. Se sono stati presi in considerazione sistemi di rallentamento più idonei – segnale con limite di velocità – sistemi di
rallentamento ad effetto ottico o acustico (vedi art. 179
Cod. Str.) ecc. e meno pericolosi in particolare per il transito di mezzi a due ruote.
4. Se si valuta la nostra richiesta per una rimozione urgente
dei rallentatori di velocità sulle strade comunali, non essendo queste strade residenziali ed adottando in alternativa sistemi più sicuri nel tutelare il cittadino da eventuali
incidenti e sollevare l’Amministrazione comunale da ogni
responsabilità.
REALIZZAZIONE PUNTO DI LETTURA
L’attuale Amministrazione comunale già nella precedente legislatura proponeva la realizzazione del punto di lettura sul
territorio comunale. Nel programma elettorale delle ultime
elezioni si parla di rendere attivo tale servizio per la fine del
2010 e di aver già sottoscritto specifica Convenzione con il
Comune di Albiano. È previsto al piano superiore del Centro
Polifunzionale dove attualmente molte associazioni del Comune hanno la propria sede. Alcuni mesi fa la Giunta comunale ha convocato le Associazioni nella sala consigliare per illustrare il nuovo progetto presso lo stabile ex Andrich, che sarà
realizzato dall’ITEA e dove le stesse troveranno spazio per le
proprie attività.
La lista “Uniti per Segonzano” ha manifestato la propria contrarietà nella realizzazione del punto di lettura. Semplicemente si riteneva più opportuno e logico investire il finanziamento
per realizzare PRIMA la sede ex Andrich dove sistemare le Associazioni (alpini ancora senza sede, giovani che diventano
vecchi aspettando uno spazio per loro...), trovare una soluzione ai pochi parcheggi presenti presso il Centro Polifunzionale,
creare il marciapiede che permetta il transito sicuro dei pedoni nella zona interessata, ripristinare le strade comunali in pessime condizioni, ecc...
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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
Com’è ben noto a tutti, i parcheggi presso il Centro Polifunzionale sono sempre insufficienti per i censiti che devono usufruire dei vari servizi presenti in loco. La cosa più grave è che molto spesso le macchine bloccano il passaggio dei mezzi
d’emergenza – ambulanze, vigili del fuoco – con il rischio di ritardare la tempestività degli interventi, oltre al tempo che perdono gli stessi soccorritori magari appunto per cercare loro stessi un parcheggio!!! Altre volte ci si vede costretti ad utilizzare
lo spazio privato dell’Hotel Piramidi o della vicina segheria Villegno creando magari situazioni spiacevoli.
Con l’attivazione del punto di lettura questa situazione andrà
senza dubbio ad aggravarsi. Se poi pensiamo ai pedoni e principalmente bambini e ragazzi che desiderano recarsi al Centro
per usufruire del servizio, sappiamo benissimo che le nostre
strade non garantiscono un transito pedonale in totale sicurezza, attualmente neanche una sicurezza parziale, vista la scarsità di marciapiedi sulle nostre strade.
Si interroga per sapere:
1. Tempi previsti per inizio e ultimazione dell’opera
2. Costo finale dell’opera
3. Costo di progettazione
4. Copia della Convenzione
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5. Spese di gestione del punto di lettura
6. Dove verranno ospitate le Associazioni che rimangono senza sede visto che i lavori presso lo stabile ex Andrich non sono ancora iniziati e quindi i tempi di attesa per la nuova sistemazione saranno senz’altro molto lunghi?
7. A quali soluzioni si è pensato per risolvere il problema dei
parcheggi? Sappiamo che è in progetto la nuova sede per i
Vigili del Fuoco ma al momento la sede è ancora presso il
Centro Polifunzionale ed è perciò necessario pensare ad
una soluzione ottimale ed efficace oltre che urgente.
8. Se e quando inizieranno i lavori per creare marciapiedi
che mettano in sicurezza le strade del territorio comunale, in modo particolare il tratto di strada che dalla Cassa
Rurale arriva al Centro Polifunzionale attualmente sprovvisto di marciapiede, e consentire così ai pedoni un transito sicuro?
Per quanto riguarda l’interrogazione sul punto di lettura, la risposta, per nulla inerente a quanto chiesto, fa presupporre che
tale servizio non verrà realizzato, sicuramente almeno non a breve.
Chiediamo a questa Amministrazione lo stesso impegno nel trovare una soluzione anche per i giovani oltre che per il gruppo
alpini, che da anni chiedono solamente una sala ricreativa di ritrovo, sperando che la risposta avuta nell’ultimo Consiglio su questo argomento non sia quella definitiva, e cioè che attualmente non ci sono sale disponibili; noi ci auguriamo il contrario.
MOZIONE: LE NOSTRE STRADE SI SONO TRASFORMATE IN CIRCUITI PER CORSE DI RALLY??
Da tempo le nostre strade di montagna vengono utilizzate come circuiti per gare di rally, ma non solo le strade di montagna, ma anche la strada che da località Venticcia porta al Santuario della Madonna dell’Aiuto, luogo sacro e di devozione.
Ma come è possibile?? Perché vengono autorizzati questi
spettacoli?
La strada che porta al Santuario è molto frequentata da persone che desiderano trovare un ambiente tranquillo e sereno per
una passeggiata, chi con i propri figli, chi in bici, chi con devozione percorre la Via Crucis per giungere al Santuario, e tutto
questo dovrebbe avvenire in tutta tranquillità. Ma perché allora si continua ad autorizzare questi eventi e vedere auto
di rally “sfrecciare” sulle nostre strade?
È stato riferito che nella giornata di mercoledì 27 aprile questo “spettacolo” si è ripetuto, vedendo transitare le macchine
da rally dal piazzale del Santuario fino al piazzale in località
Olastro, portando all’esasperazione alcuni censiti che si trovavano in zona per far legna e sono stati fermati per dare “spazio” a questo spettacolo di distruzione.
Non è esagerato il termine “distruzione”, perché sappiamo be-
nissimo quanto poco ci vuole per rovinare le strade di montagna,
ma se il danno è provocato dalle piogge nessuno se la prende
con altri, ma se la strada viene rovinata a causa del passaggio di
automobili da rally, allora è lecito protestare e chiedere chiarimenti all’Amministrazione comunale. E sempre per quanto riguarda la giornata di mercoledì 27 aprile ci chiedono se sono
stati esposti avvisi o ordinanza del Sindaco per la chiusura della
strada, perché non sono stati visti o sono stati esposti male.
Ma non sono i permessi che ci stanno a cuore, ma la richiesta
fattaci dai censiti affinché non si permetta più di utilizzare le
nostre strade come percorsi per organizzare gare di rally a nostro avviso anche molto pericolose.
Tutto ciò premesso si presenta la mozione per impegnare il Sindaco e la Giunta
• A fare in modo che la strada danneggiata venga ripristinata
totalmente a spese della società che organizza queste gare automobilistiche o dal proprietario della vettura in questione.
• Affinché questo tipo di manifestazione non avvenga più sulle strade del nostro territorio comunale e soprattutto su strade
che portano a luoghi sacri come il nostro Santuario.
La mozione è stata RESPINTA dal Consiglio comunale, con 7 voti contrari, 5 favorevoli e 1 astenuto;
Per questo, la minoranza si dichiara delusa per l’esito della votazione riguardo alla suddetta mozione.
AMMINISTRAZIONE
Per completezza d’informazione, l’Amministrazione integra l’articolo che riporta l’interrogazione presentata dal Gruppo di minoranza sulla rimozione dei rallentatori di velocità con la risposta del Sindaco, letta durante la seduta del Consiglio comunale
del 21.12.2010. Per gli altri due punti si vedano pp. 5-6 e p.13.
Nel paese di Segonzano le strade all’interno delle frazioni sono
spesso strette e per questo la percezione della velocità delle automobili che vi transitano risulta più alta di quella effettiva. Per
questo negli anni, per richiesta dei cittadini di Segonzano, si
sono posizionati vari dossi dissuasori su diverse strade. Naturalmente i dossi sono stati predisposti con opportuna segnaletica
verticale di limite di velocità, per non incorrere in problemi nell’affrontare con il veicolo i rallentatori precitati. Osservando
quindi il limite di velocità indicato, il dosso non risulta pericoloso per chi lo supera.
Essendo il dosso rallentatore l’unico modo efficace per rallentare la corsa delle automobili, dispiace rimuovere tutti i dissuasori dal territorio del comune di Segonzano ma, come citato
nell’interrogazione, l’art. 179 del Codice della strada è stato
chiaro nel divieto di posizionamento di questi rallentatori.
L’idea di posizionare una tipologia fissa al suolo era stata pensata per favorire anche lo sgombero della neve in quanto il
dissuasore col passaggio della lama non si stacca dal terreno e
non è necessario provvedere alla manutenzione.
Per le considerazioni sopra espresse si è provveduto ad ordinare la rimozione immediata dei dissuasori sulla strada di Sabion e su tutte le strade del territorio del comune di Segonzano. Rimangono i segnali di limite di velocità, a rispettarli sarà
il senso civico dei nostri cittadini e se occorrerà saranno le forze dell’ordine a farli rispettare.
Per quanto riguarda l’adottare sistemi più sicuri nel tutelare il
cittadino, invitiamo la minoranza, che è stata così puntuale
nell’analisi della normativa per far togliere i dossi, a proporre
sistemi altrettanto efficaci per rallentare le corse automobilistiche sulle nostre strade.
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AMBIENTE
C.R.M. SEGONZANO-SOVER
UNA DIFFERENZIATA DI QUALITÀ
OBIETTIVO:
• aumentare la percentuale di raccolta differenziata;
• ridurre il rischio ambientale attraverso il calo del rifiuto da collocare in discarica.
* TULLIO NARDIN
Responsabile C.R.M.
O
gni anno finiscono in discarica 131.000 tonnellate
di rifiuti e in cartiera su 80 quintali di carta 5 sono di
scarto, per non parlare delle impurità nel multimateriale, dove ogni 500 tonnellate 100 non entrano nel riciclo
(dati provinciali del 2010).
Di fronte a questi dati, piuttosto significativi, mi chiedo se
il cittadino è sufficientemente informato o se dobbiamo aiutarlo nel difficile compito sociale di ridurre la quantità di rifiuto da smaltire in discarica.
Quanti rifiuti produciamo?
Sempre di più: da ricerche effettuate, ogni persona produce circa 1 kg di rifiuti al giorno. Questo vuol dire che una
famiglia di tre o quattro persone ne produce in un anno più
di una tonnellata.
Troppe volte si misurano le percentuali di raccolta senza
controllare, poi, quanti di questi materiali raccolti vengano
effettivamente riciclati.
Spesso più che di comuni ricicloni bisognerebbe parlare di comuni “raccoglioni”!
C’è un accordo nazionale ANCI-CO.NA.I.
ANCI è l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Questo
accordo prevede che quando una persona va al supermercato e compra le bottiglie d’acqua, paga l’acqua, paga l’imbal-
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laggio e paga anche il
costo per portare gli
imballaggi all’impianto
di riciclo! Lo paga già.
Se poi nessuno si occupa della raccolta di
quegli imballaggi, il cittadino paga due volte
perché l’imballaggio
finisce in discarica o
nell’inceneritore.
Dobbiamo eliminare il consueto concetto
di “Rifiuto”: i rifiuti dovrebbero essere pensati
come “Risorsa”.
RICORDIAMOCI DELLE 3 R: RIDUCO, RIUSO, RICICLO
Discarica: è stato dimostrato da diversi studi come le discariche siano una grande fonte di diossine e di tossine altamente cancerogene, oltre che produttrici di metano.
Inceneritore: inceneritore con recupero energetico (termovalorizzatore è un termine italiano per distrarre dal problema principale). Non dimentichiamo che il 25% di quello che
l’inceneritore brucia si trasforma in ceneri tossiche che comunque vanno smaltite in discariche speciali.
Dovrebbe essere ormai noto a tutti che riciclare e recuperare rifiuti permette di consumare minori quantità di combustibile e produce meno inquinamento. Non solo nel caso
dell’alluminio, ma anche in quello del ferro, degli altri materiali, del vetro o, in parte, della plastica; a maggior ragione nel caso della carta, che consente, laddove riciclata, di risparmiare
anche foreste e alberi. Con il tempo tale problema è destinato
ad aggravarsi: si consideri ad esempio che con l’esaurimento
dei giacimenti minerari più ricchi si passa a sfruttare quelli il
cui tenore è più basso e quindi, per uguali quantità di minerale ottenuto, si producono sempre maggiori quantità di scorie.
È da un po’ di tempo che controllo la raccolta differenziata e mi sono reso conto che ci sono persone che rovinano quello che la maggior parte di noi fa di buono nel
selezionare.
Sento dire da molti che il residuo (secco) che si produce in
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AMBIENTE
casa è poco o nulla ma io sono convinto che se si fa una buona differenziata non è per niente poco. Mi è stato detto da un
esperto del settore che con la differenziata al 70% il residuo è
di 8 kg a persona. Ho pure sentito che alcuni tendono a non
usare la chiavetta per non pagare di più sulla bolletta.
Il problema più grave che ho visto in questo periodo è
il cassonetto della plastica imballaggi.
Ho documentato con foto cosa si trova negli imballaggi,
nella carta, nell’umido, nei bidoncini al cimitero ecc.
C’è molta confusione su cosa significa imballaggi in plastica, forse per scarso interesse o scarsa informazione.
Ricordo che il Comune ha inserito nel precedente notiziario il Riciclabolario. Forse andrebbe letto!
Chi ha qualche dubbio può chiedere a me quando passo in paese. Ho il dovere e il piacere di aiutare chiunque. Vi
invito a venire al C.R.M. con tutta la famiglia per vedere
cosa e come si deve selezionare.
Concedetevi un’ora di tempo e visitatelo anche con i
bambini!
È nell’interesse di tutti se riusciamo a differenziare decentemente, ci guadagniamo tutti anche da un punto di vista
economico.
Credo che se garantiamo ad ASIA una buona raccolta non
dovrà aumentare la tariffa rifiuti.
O NON SI
NEI BIDONI DEL VETR
LATTINE
DEVONO GETTARE LE
POSITATE
LE LATTINE VANNOPLDE
ASTICA
NEI BIDONI DELLA
Ho notato che la popolazione di Sover differenzia meglio di quella di Segonzano. Finora non ho trovato quasi nulla di sbagliato dentro i cassonetti di Sover.
Ricordo che abbandonare rifiuti a terra a fianco dei cassonetti e anche lasciare le immondizie fuori dal C.R.M.
comporta una sanzione come da regolamento comunale e
una sanzione del codice della strada (decreto Ronchi) fino
a 500,00 euro.
DA COSA NASCE COSA:
150 lattine in alluminio = 1 telaio di bici
27 bottiglie di plastica = 1 maglia in pile
37 lattine in alluminio = 1 caffettiera
1 cassettina in legno = 1 attaccapanni
45 vaschette in plastica = 1 panchina
3 scatole di cartone = 1 cartelletta
15 barattoli in acciaio = 1 pentola
1 kg di bottiglie in vetro = 1 vaso per fiori
N.B. Il vetro è riciclabile al 100%
Dobbiamo iniziare a pensare che il materiale che si
ritira al C.R.M. non è un “Rifiuto” ma è una “Risorsa”.
Quando si viaggia, specialmente fuori regione, si presta
molta attenzione ad alcuni dettagli come ad esempio i rifiuti
abbandonati e la pulizia del posto.
Quando siamo nel nostro paese non ci facciamo caso a
queste cose!
Chi abbandona rifiuti a terra non pensi di fare dispetto a me perché io passo, raccolgo e in pochi minuti porto
tutto al C.R.M., ma fa un grande danno al Comune di Segonzano e penso che tutti noi ci teniamo a vederlo pulito.
Facciamo vedere alle persone degli altri paesi della valle, quando passano di qua, che siamo bravi!
Se incontriamo ai cassonetti qualcuno che sbaglia cerchiamo di farglielo notare, ovviamente con educazione. Servirà
anche a lui per differenziare meglio la prossima volta.
Ricordo che in altre zone del Trentino, ad esempio in Val
di Non e a Pergine, hanno tolto i cassonetti dalle strade a causa di una cattiva differenziata obbligando così tutti a recarsi al
C.R.M.
Questo potrebbe essere applicato anche per le varie frazioni del nostro paese tipo Saletto ecc. dove ci sono i bidoncini
che svuoto io, all’interno dei quali ci trovo di tutto e di più!
Molti sono convinti che poi mettono tutto in un mucchio.
Io ho avuto l’occasione di visitare Trentino Ricicla di Lavis
e altre aziende dove lavorano la differenziata e vi assicuro
che tutto quello che noi selezioniamo viene poi inviato a ditte specializzate per riutilizzare i vari materiali riciclati.
Io sono ottimista e sono convinto che con l’aiuto di tutti
miglioreremo la differenziata!
Ricordo che il C.R.M. non è una discarica ma un centro
raccolta materiali selezionati.
Ricordo infine che il container “ingombranti” serve per
depositare rifiuti di grandi dimensioni tipo: materassi, divani
ecc. Non si devono portare al C.R.M. i rifiuti che entrano
nella calotta dei cassonetti in paese.
Per qualsiasi informazione il numero telefonico del C.R.M.
è: 347.4518080. ✲
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AMBIENTE
È A GRESTA DI SEGONZANO LA CASA
CHE HA VINTO IL PREMIO ENERGIA
L’edificio ristrutturato ha ricevuto il PREMIO ENERGIA (PREMIO AMBIENTE EUREGIO Tirol Südtirol/Alto Adige - Trentino) come miglior progetto in materia di utilizzo razionale dell’energia
e di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Da G ad A+: evoluzione della specie
C
omfort abitativo e basso consumo energetico. Questa
è la formula del nostro futuro. Il degrado radicale del
paesaggio richiede cambiamenti risolutivi nel processo progettuale e nella pratica dell’architetto. Ripensare l’edificio, non come un oggetto, ma come un organismo con flussi di energia è fondamentale per la sostenibilità.
L’obiettivo principale è quello di staccare la spina ai nostri
edifici e alimentarli soltanto con le energie presenti in loco.
Fatto proprio questo concetto, comincia l’emozionante
processo della sostenibilità. La sfida del progetto sostenibile consiste nel catturare, immagazzinare e concentrare
l’energia rinnovabile locale.
Commisurare il fabbisogno alla disponibilità energetica
del sito ci costringe a ripensare la costruzione in strettissima
relazione con il luogo e le sue caratteristiche.
La più grande risorsa energetica sostenibile del pianeta è
l’energia naturale. È questa energia che compie virtualmente tutto il lavoro che rende il pianeta e i suoi luoghi abitabili
e ospitali. Questo lavoro è alimentato da energie che, in genere, non sono considerate tali: la luce e il calore del sole, il
vento, l’acqua, la gravità, le maree e i cicli idrologici.
C’è un’immensa quantità di questa energia gratuita ed
è la sola e l’unica energia sostenibile.
Esistono oggi molti sistemi intelligenti di sfruttamento di
questa energia rinnovabile che hanno un impatto zero sul
paesaggio, come il solare termico, il solare fotovoltaico, l’impianto aeraulico, i sistemi di pompe di calore, le sonde geotermiche, eccetera.
E sono proprio questi alcuni dei sistemi utilizzati per il progetto di risanamento conservativo, di un edificio nella frazione di Gresta, che abbiamo deciso di presentare.
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Progetto premiato lo scorso dicembre con il Premio Energia (Premio Ambiente Euregio Tirol - Südtirol/Alto Adige - Trentino) come miglior progetto in materia di utilizzo razionale dell’energia e di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Questo è stato possibile grazie a una committenza illuminata, merce rara di questi tempi, e un motivato gruppo di lavoro. Grazie quindi a Danilo Nadalini che si è lanciato con intelligenza e passione in quest’autentica impresa.
Gruppo di lavoro composto da SCAA studio laboratorio
(Stefano Casagrande, architetto), BIO Engineering (Ruggero
Celva, ingegnere) e da Mariano Casagrande, perito edile.
Aspetti generali del progetto
L’intervento in esame consiste nel risanamento conservativo dell’edificio, di proprietà di Danilo Nadalini, con ristrutturazione e ampliamento dell’annesso volume accessorio po-
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AMBIENTE
sto in aderenza sul lato sud-est della casa. Tale progetto, per
decisa volontà della committenza, s’inserisce all’interno di
una più ampia idea di risanamento di altre proprietà in loco,
e di riqualificazione degli spazi esterni.
L’edificio ricade all’interno della perimetrazione di centro storico della Frazione di Gresta, nel comune di Segonzano. Si è sviluppato un progetto di valorizzazione e recupero
dell’edificio nel rispetto delle caratteristiche strutturali, degli
aspetti tipologici-formali-decorativi e con uno sguardo attento rivolto verso una progettazione sostenibile. La casa pone i
suoi lati liberi verso l’antistante spazio urbano comunale e
piccoli appezzamenti a verde pertinenziali dell’edificio stesso. Come anzidetto sul lato di sud-est in aderenza si articola un volume accessorio caratterizzato da componenti strutturali e di finitura realizzate interamente in legno.
La costruzione dell’edificio principale risale ai primi anni
del ’900, evidenziando caratteri tipologici architettonici di tipo tradizionale. Il corpo aggiunto laterale risulta costruito nel
1950 circa. Nel rispetto delle caratteristiche principali dell’intero organismo architettonico, si è cercato di rendere contemporaneo l’utilizzo delle superfici interne.
L’esterno dell’edificio originario è caratterizzato da muri
raso sasso. Questo va volutamente in contrasto con il corpo accessorio ampliato totalmente mantenuto in legno. Caratteristiche che rispecchiano la tipologia locale esistente e più in
generale quella del contesto tipologico degli edifici della zona.
Sotto l’aspetto energetico l’edificio, soggetto a risanamento conservativo e in parte a ristrutturazione, fa un salto di sette classi energetiche, dalla G alla A+, arrivando a un fabbisogno di 3.4 litri gasolio/mq anno.
Impianto di riscaldamento
L’unità abitativa è dotata di un impianto in pompa di calore elettrica trifase con un sistema di regolazione climatica in
funzione della temperatura esterna. Sono state realizzate 5
sonde geotermiche ognuna caratterizzata da una profondità
di circa 100 m (dato calcolato in funzione della resistenza
media del terreno).
L’impianto di riscaldamento sarà principalmente a pannelli radianti a pavimento in bassa temperatura.
Premio ambiente Euregio: da sinistra Stefano Casagrande, Danilo Nadalini, Alberto Pacher (Vicepresidente della Giunta provinciale e Assessore
ai lavori pubblici, ambiente e trasporti), Ruggero Celva
Impianto aeraulico
È stato realizzato un impianto di ventilazione meccanica
controllata realizzato mediante la posa di un recuperatore di
calore aria-aria, insonorizzato mediante la posa di appositi silenziatori.
Impianto elettrico domotico
L’impianto elettrico domotico permette un uso efficiente
dell’energia, senza sprechi. Attraverso la configurazione degli
scenari, di semplice utilizzo, si configurano le condizioni ideali di servizio. Per esempio il sistema gestisce automaticamente
la temperatura ambiente dei locali, attenuandola nei momenti di non occupazione, regola automaticamente l’illuminazione e spegne gli elettrodomestici quando non utilizzati. Attraverso i pannelli touch screen e i pulsanti appositi sono selezionati
gli scenari, liberamente configurabili per l’intrattenimento (per
esempio proiezione di film in tv con regolazione automatica
della corretta illuminazione) e per le funzionalità di gestione
dell’edificio (per esempio uscita di casa con l’attivazione dell’impianto di allarme e lo spegnimento di tutte le luci).
Fonti rinnovabili SOLARE TERMICO
L’unità abitativa è dotata di un bollitore bivalente a doppio serpentino specifico per l’allacciamento a pompe di calore (scambiatore superiore a elevata superficie di scambio),
per la produzione dell’acqua calda sanitaria con l’integrazione dell’impianto solare termico.
Fonti rinnovabili SOLARE FOTOVOLTAICO
L’unità abitativa è dotata di un impianto solare fotovoltaico, installato complanare e integrato nella falda di copertura;
con tale impianto verrà prodotta l’energia elettrica per alimentare la pompa di calore. L’impianto utilizza il regime di
“scambio sul posto” introdotto dal Conto Energia. In regime
estivo la rete elettrica fungerà da serbatoio per l’energia prodotta che verrà prelevata in regime invernale per il riscaldamento dell’edificio.
Recupero acqua piovana
Si è realizzato un serbatoio per il recupero delle acque
piovane da utilizzare nell’irrigazione delle pertinenze esterne. ✲
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LE NOSTRE FRAZIONI
QUARAS
LA FRAZIONE
PIÙ A EST
* ELIO ANTONELLI
Dati popolazione
Censimento 1981
Censimento 1991
Popolazione attuale
famiglie
Q
uaras è un antico maso, oggi si parla di frazione. È a
955 m d’altitudine sul livello del mare, raggruppato
in una conca riparata sulle medie pendici del Dosso di Segonzano alto m 1542. Davanti, verso est, si stende il
quadrilatero terrazzato dei campi e da questi Quaras deriva il suo nome. Nel 1378 era detto Quadrasso.
Ma sin dal 1253 si può arguire qualche indizio indiretto
a questa zona, quando Sevignano trattava con la comunità
di Piné per stabilire i suoi confini sul Ceramonte. L’ultimo
cippo era posto sul Dosso Rosso e i documenti dicono che
di lì una linea diritta arrivava al “Rivo Seseno”. Il rio Regnana o il rio della “Val Bruta”? In seguito fu costruita la casa di
Rio Secco, più su Quaras e più su ancora a m 1310 Gausaldo, quasi a fissare, senza possibilità di contestazioni, i punti di confine con Piné.
Si racconta che Quaras fu fondata da pastori pinetani, e
tutti gli abitanti avevano il cognome di Andreatta, che era tipico dell’Altipiano. Nel 1900 Quaras con Gausaldo contava
92 persone; nel 1951 compreso Rio Secco erano 48. Gau-
Quaras nel 1940
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saldo fu definitivamente abbandonato nell’agosto del 1962,
ma dieci anni prima ne contava undici e nel 1961 tre.
Anche Quaras andò gradatamente spopolandosi, nel
1961 era a livello 47, nel ’71 a 12 e nell’81 erano 9.
LA SCUOLA
Nei bei tempi il maso era vivace e animato, si volle anche la scuola che prese il via nel 1846. Il maestro Salvatore
Ruggera riuniva i 20 scolari in qualche casa privata e i ragazzi si adattavano alla meglio. Al mercoledì venivano a Stedro per seguire le lezioni di religione.
Nel 1870 don Giovanni Andreatta, originario di Quaras
e cappellano alla corte di Praga, ricevette dall’imperatrice
Carolina Augusta 300 fiorini affinché si costruisse la scuola a
Quaras. Fu predisposto il disegno e scelto il luogo “al Castegnar”, dove vi era una pianta enorme con radici superficiali che in caso di uragani minacciava di cadere sulle case sottostanti. Nel 1871 d’accordo con il Comune si arrivò a una
conclusione: il luogo era “al Crocifisso”, il castagno doveva
Vecchia indicazione sul muro di una casa
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LE NOSTRE FRAZIONI
Crocifisso sulla ex scuola
Il capitello di Quaras
essere tagliato entro novembre, subito presero via i lavori e
l’anno successivo i ragazzi avevano la loro scuola. Vi erano
un’aula, un corridoio e una cucina per l’insegnante che usava come camera da letto l’aula. Con alterne vicende la scuola continuò fino all’anno scolastico 1968/69. L’ultima insegnante fu Roberta Gadotti. Il crocifisso, che si trovava in quel
luogo, venne sistemato sulla parete esterna della scuola.
Quaras non aveva ancora una cappella e la religiosità degli
abitanti si manifestava nelle nicchie con il crocifisso che si
trovavano accanto all’ingresso di quasi tutte le case.
frazione inizia, grosso modo, nel periodo in cui un po’ tutte le frazioni del Comune cercano di migliorare la loro situazione. Siamo nel marzo del 1858, il capo frazione Domenico Andreatta chiede alla Pretura di Cembra il benestare
per eseguire i lavori di un nuovo acquedotto e l’erezione di
una fontana.
L’acqua sarebbe stata convogliata dalla Valle dell’Olmo,
o del Tèrmen, distante circa quattrocento pertiche, usando
i soliti tubi di legno ricavabili da circa cento piante di pino.
La fontana da erigersi sotto le case in fondo al paesino sarebbe stata costruita dal falegname Batta Bazanella usando
sette piante di larice, la spesa complessiva sarebbe stata di
fiorini 137,24 da ripartirsi tra le undici famiglie.
LA CAPPELLA
La cappella venne costruita nel 1920, dedicata al Sacro
Cuore di Gesù. Venne tenuta e curata con impegno da Erminio Andretta, deceduto alcuni anni fa.
Nella cappella avrebbe dovuto trovare posto l’altare ligneo di san Bartolomeo della chiesa parrocchiale di Segonzano risalente al 1645 e rimosso nel 1900 quando furono
posti i due altari attuali di marmo. In attesa della costruzione della cappella i pezzi dell’altare barocco furono posti
nella casa di Erminio Andretta, purtroppo un fulmine incendiò l’edificio e nel rogo andò distrutto anche l’altare. Si salvarono tre pregevoli pezzi: due apostoli e una tavola dipinta ora depositati nel Museo diocesano di Trento.
Nella cappella di Quaras viene celebrata annualmente
una santa Messa durante il mese di agosto. Oggi Quaras ha
la sua strada asfaltata, realizzata nel 1983, ma ciò nonostante la frazione ha perso l’importanza che aveva in passato. Il
suo bar era punto di sosta per chi andava o tornava da Centrale di Piné e il sentiero della “Val Bruta” con la miriade di
muretti a secco e la leggenda del Polisky ne sono un labile
ricordo.
L’ACQUA
Altro problema che Quaras volle affrontare e risolvere
verso la metà dell’Ottocento fu quello dell’approvvigionamento idrico.
In passato le famiglie di Quaras prelevavano l’acqua da
un pozzo che si trovava dove oggi c’è la cappella del Sacro
Cuore. La storia dell’acquedotto e delle fontane di questa
La fontana
In autunno, quando le autorizzazioni erano arrivate, tutte le famiglie tranne una si misero all’opera per realizzare
l’acquedotto. Provvisoriamente il capo frazione aveva posto
“un brentone di 10 emeri e mezzo” nel luogo dove sarebbe stata costruita la fontana dato che l’acqua già sgorgava
dai tubi. Una notte con una mazza “ il brentone “ fu sfasciato. L’acqua non incanalata danneggiava i campi sottostanti.
Naturalmente seguì denuncia in Pretura e questa ordinò
che fosse predisposto “uno scolo selciato” per convogliare
l’acqua di scarico della fontana.
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LE NOSTRE FRAZIONI
La cappella col campanile
Un balcone creativo
Nel 1861 la questione scolo era ancora in alto mare,
così si portò a Quaras lo stesso Pretore e “sulla faccia del
luogo” ordinò di fare una spina a chiave presso “il crocifisso di legno”, lungo la strada, per comodità dei passanti e
delle case vicine. Ordinò pure che i tubi di legno dell’acquedotto, nell’attraversamento del paese per giungere alla
fontana, fossero posti sotto terra e naturalmente ordinò di
fare lo scarico.
lo f. 91,06. Risolta questa questione si provvide all’erezione della fontana con il relativo scarico. Era il 29 novembre
1868.
Nel dicembre del 1888 le donne di Quaras si lamentarono con i Capo Comune perché la colonna con la spina a chiave perdeva acqua e, correndo sulla strada fra le case, produceva una lastra di ghiaccio ed era pericoloso muoversi.
Nel primo decennio del ’900, quando si provvide al rinnovo di tutti gli acquedotti comunali, si pose mano anche a
quello di Quaras sostituendo i tubi in legno con tubi di ferro. Venne costruita una nuova fontana presso il crocifisso al
posto della spina a chiave lasciando anche la vecchia fontana col suo scarico. Oggi purtroppo questa piccola fontana non c’è più a ricordare i bei tempi quando la popolazione di Quaras era numerosa e battagliera.
Alcune delle vecchie case sono state rimesse a nuovo e
dai poggioli ridono al sole i vasi di fiori, ma rimangono anche case abbandonate. Da quei poggioli cadenti non s’affaccia più nessuno e ciò mette malinconia. Tuttavia Quaras non
è morta, c’è sempre qualche camino che fuma l’inverno e
qualcuno che traffica d’estate nei campi. ✲
Coltivazioni
Durante la visita aveva controllato anche l’acquedotto e
aveva visto la slavina prodotta da una perdita dei tubi in legno nei pressi del capitello all’inizio del paese, e ordinò che
fosse riparato ogni danno. Del caso fu incaricato Giovanni
Andreatta, il quale durante i lavori perdette l’equilibrio e
cadde dalla rupe sottostante trovandovi la morte. Una piccola lapide infissa alla base del capitello lo ricorda: «Pregate requie a Giovanni Andreatta di Quaras caduto da una rupe il 24 aprile 1861. I figli dolenti».
Neppure la visita del Pretore produsse risultati definitivi
se cinque anni dopo nel 1866 lo scarico era ancora da fare
e la fontana di là da venire. Per risolvere la questione si portò a Quaras il perito comunale che stimò il terreno interessato allo scarico, appartenente a undici famiglie, valutando-
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Case della frazione
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CULTURA
IL DOSSO DI VENTICCIA
E I SUOI MISTERI
Una frequentazione umana che risale alla preistoria, documentata da ritrovamenti e ricerche.
* ELIO ANTONELLI
I
l dosso di Venticcia ha sempre affascinato e sempre è stato avvolto in un alone di mistero.
Leggende e racconti ne hanno ampliato la storia; vicende belliche durante la prima guerra mondiale, sfruttamento come colonia fascista negli anni ’30, feste e manifestazioni estive lo hanno sempre reso presente nella vita della
comunità di Segonzano.
Non è possibile ancora svelarne i segreti, ma tentare
qualche approccio può incuriosire e forse far sorgere l’idea
e la volontà di intraprendere qualche tentativo per chiarire
quale ruolo esso ha avuto per Segonzano e per la Valle di
Cembra.
L’idea di queste note mi è venuta qualche anno fa quando ebbi tra le mani un dattiloscritto redatto da Enrico Tafner
che, tra gli anni 1978 e ’83, ha spesso frequentato il dosso,
ne ha sondato il terreno e ha messo in luce diversi reperti.
Il dosso di Venticcia
I
l porfirico dosso di Venticcia (m 850), piazzandosi al
centro della Valle, la divide in due settori: a nord il territorio sprofonda ripido, aspro e selvaggio. Appena evidenti sulle due sponde sono i resti del terrazzo orografico
dove s’aggrappano i paesi di Valda e di Grumes difeso da
sperone roccioso, di Sover e di Piscine.
A sud del dosso l’ambiente si apre su un orizzonte più
ampio con i paesi di Segonzano, Sevignano, Lona, Albiano,
Lisignago, Cembra, Faver che ondeggiano sul terrazzo.
I versanti sopra i paesi mostrano gli effetti dell’esarazione glaciale che ha montonato i rilievi, incisi in successione
da rivi e ruscelli precipiti. Sotto i terrazzi vi sono i campi, oggi coltivati esclusivamente a viti. Il terreno qui è stato caparbiamente salvaguardato con la costruzione di miriadi di muretti a secco. In ogni stagione la vista, specie della sponda
destra, è uno spettacolo raro, quasi un giardino.
Senza queste opere e un costante intervento, l’azione delle acque dilavanti avrebbe ridotto la valle a una desolazione.
Oggi il torrente Avisio, placato, scorre sul fondo roccioso della valle.
VITA SUL DOSSO
Piantina del dosso di Venticcia con indicati i fondi di 32 abitazioni preistoriche e i luoghi di ritrovamento di reperti
Ritornando al dosso di Venticcia è evidente la sua importanza nel contesto geologico della valle.
Durante le glaciazioni esso ha ostacolato l’avanzata devastatrice della fiumana glaciale che ha lasciato ovunque
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CULTURA
Il “Capelon del Dos”
striature, limature, arrotondamenti assai evidenti anche alla base nord del dosso. Lo stesso masso erratico, il “Capelon del Dos”, o il “Balon del Diaolo”, come lo si vuol chiamare, è una notevole testimonianza dei materiali trasportati
dalle fiumane glaciali. All’azione glaciale va attribuito il livellamento, quasi spianatura, del culmine del dosso.
Sembra che il ghiaccio abbia preparato il sito dove in seguito hanno trovato sede i primi nuclei famigliari che hanno animato queste pendici, iniziando ad adattare il territorio per renderlo abitabile e sicuro.
Non si conosce quando, come e da chi sia stato inizialmente abitato questo dosso. Lo si definisce un castelliere,
come altri siti della valle: il Casteler di Lona, il Caslir di Cembra e altri luoghi.
Il castelliere era un dosso al quale si poteva accedere comodamente da un solo versante, mentre gli altri lati erano
aspri, di difficile accesso e difesi da palizzate e rozze strutture murarie.
Il nostro dosso risponde a queste caratteristiche. Più caratteristici del dosso di Venticcia, quanto a struttura difensiva na-
turale, si presentano i Casteleri di Lona
noti oltre che per le basi delle capanne,
per oltre 230 coppelle che si trovano su
circa 25 tra massi e rocce. Le coppelle
sono piccole conche, da tre a sei cm di
diametro e uno e più di profondità.
Sono opere dell’uomo eseguite di
proposito e non prodotto naturale, si
fanno risalire all’età del bronzo, ma fino
ad ora gli studiosi non sono in grado di
cogliere il loro messaggio.
Stando agli studiosi, i castellieri, che
nulla hanno a che vedere con i castelli
medievali, risalirebbero alla tarda età del
bronzo, circa mille anni prima di Cristo.
A Venticcia non si sono viste coppelle, evidenti sono invece i fondi di 32 casette; erano seminterrate, parte in muratura e parte costruite
con strutture di legno con probabile copertura in “scandole”
o cotiche erbose. Tali casette non erano sparse sul pianoro,
ma raggruppate in cinque gruppi corrispondenti probabilmente ad altrettanti nuclei famigliari. Il villaggio formava una
comunità sociale che partecipava al lavoro, al raccolto, usando collettivamente le terre, i pascoli e i boschi. Ma il castelliere non era considerato un villaggio fortificato, la popolazione era pacifica e badava a difendersi dai branchi di lupi
famelici e dagli orsi. L’economia era mista, prevaleva l’allevamento, mentre caccia, raccolta di prodotti naturali e agricoltura erano sussidiarie, tipica era la coltivazione dei cereali in
particolare della segale. Il matriarcato era una necessità dovuta alla ripartizione del lavoro: l’uomo custodiva i greggi, si
dedicava ad altre attività stagionali come la fusione dei minerali e la lavorazione dei metalli, mentre la donna badava
alla casa, alla prole, si curava della tessitura, della concia delle pelli e degli animali domestici.
Tutte queste ipotesi sono verosimili e ricavate dai confronti con siti nei quali si sono effettuati scavi sistematici come ad esempio ai Montesei di Serso.
Sul dosso di Venticcia tutto o quasi rimane da scoprire e da mettere in luce.
DA VENTICCIA A PECIAPIAN
Uno degli affossamenti sparsi sul dosso
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Pur in mancanza di dati certi è possibile ipotizzare qualche relazione tra il
dosso di Venticcia e i siti di Peciapian,
del Rivat, di Gausalt dove si trovano notevoli ammassi di scorie di fusione. Sia
a Peciapian come al Rivat si sono rinvenuti frammenti di ceramica luco, che
era in uso intorno al mille avanti Cristo,
quindi si può pensare che l’attività svolta in questi luoghi risalga a tali periodi.
A Peciapian due anni fa sono state eseguite delle accurate ricerche che hanno
confermato tale datazione e hanno evi-
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CULTURA
denziato l’opera di persone con specifiche conoscenze e abilità minerarie.
Poco a nord del sito fusorio di Peciapian vi è la località
“la Ca”. Oggi è una baita di montagna rifatta e sistemata
con criteri moderni e fino a mezzo secolo fa era una baita
che ospitava persone e animali che operavano durante “la
sega da mont”. Certo la sua storia è più antica e può avere
qualche relazione con la zona di fusione.
Stando così le cose si può pensare che quei lavoratori avessero le loro normali abitazioni sul dosso di Venticcia e che durante la bella stagione si spostassero con donne, figli e animali
a Peciapian. Lassù veniva trasportato il minerale da fondere che
proveniva dalle miniere della Valle del Fersina. A dorso di mulo si arrivava al passo del Redebus, quindi a Gausalt e attraverso il “Sinter dei aseni” finalmente anche a Paciapian e al Rivat.
In montagna vi era grande abbondanza di legname, che,
trasformato in carbone, era adatto a portare la temperatura dei forni fusori oltre i mille gradi centigradi necessari.
Nella “Selva” non è difficile imbattersi ancor oggi in antiche piattaforme dove erano state erette delle carbonare.
Finita la stagione propizia si ritornava al villaggio di Venticcia ove era possibile raffinare il materiale grezzo, produrre attrezzi e pezzi vari, venderli e scambiarli con altri prodotti. Sul dosso, infatti, si sono visti resti di fusione e altri
resti, più abbondanti, si trovano al Rivat.
fabbri ferrai. Naturalmente questo metallo non proveniva
dai forni fusori di Peciapian dove era prodotto in prevalenza il rame nero, ma era frutto di scambi o acquisti.
• Un vomere e una roncola pure di ferro raggruppati e poco discosti dai lingotti I-8, entrambi con possibile immanicatura a C. La roncola è simile ad altra trovata a Sanzeno.
Il vomere parla di usi agricoli e la roncola di lavori vari
per far legna nel bosco.
• Un’ascia di ferro con innesto a quattro alette, E-7. È simile
all’ascia di Sanzeno e ad altra presente nel museo di Trento; è un raffinato lavoro di forgia e fa pensare a un uso
per lavori di carpenteria e di taglio del bosco.
• Un’ascia di ferro con due codoli simile a quella trovata all’Oselera di Sevignano e ad altra di Sanzeno. Si fa risalire
al IV secolo a. C., F-6.
• Un vomere di ferro forgiato con innesto a codolo testimonia di attività agricola di aratura progredita, O-7.
REPERTI RINVENUTI SUL DOSSO DI VENTICCIA
Sul dosso si sono visti frammenti di ceramica di vario tipo, abbondanti soprattutto lungo tutto il versante sud orientale del castelliere.
Nel 1979 il maestro Renato Perini, noto archeologo, con
alcuni aiutanti ha tentato un saggio di scavo rinvenendo a
poca profondità un vasetto e altra ceramica che egli ha datato al VII-VI secolo a.C. cioè in pieno periodo retico. Ma il
terreno sconvolto e il poco materiale recuperato hanno indotto ad abbandonare l’idea di scavi sistematici.
Ben diversa è stata l’esperienza di Enrico Tafner che, iniziando nel 1978 e proseguendo sia pure saltuariamente fino al 1982-83, è riuscito a mettere in luce con il suo Scope
Metaldetector TR 400 una notevole quantità di oggetti in
ferro sparsi in diversi punti del culmine del dosso. Purtroppo tale rilevamento ha trascurato i contesti e le stratificazioni attraverso cui si potevano ricavare importanti informazioni sia attinenti gli oggetti che la storia del villaggio. Il
signor Tafner ha realizzato un grafico (riportato a pag. 23) relativo al piano del dosso e in tal modo è possibile localizzare sia i 32 fondi di capanne da lui evidenziati, sia i luoghi
dove sono stati recuperati i pezzi metallici.
Ecco l’elenco dei reperti con i dati relativi alla posizione
e le possibili notizie che attraverso essi si possono ricavare.
• Tre lingotti di ferro a forma di doppia piramide del peso
medio di kg 5, tutti e tre giacenti nello stesso posto indicato con I-9. Sono pezzi rari, quasi unici nel contesto della preistoria trentina e testimoniano di un commercio del
metallo acquistato da fuori e lavorato sul dosso da abili
Ascia a due tagli
Roncola
• Un coltello di ferro tipo retico con immanicatura a ribattini, usato per la macellazione degli animali, E-7
• Un cerchione per mozzo di ruota con bronzina, questa ben
conservata forse perché ingrassata durante l’uso, O-10. Usavano anche allora i “brozi” cioè carri con due ruote?
Il cerchione di Venticcia è raffinato e robusto per spessore e fissato con ribattini; la bronzina è stata trovata nella
sua sede originaria, cioè all’interno del mozzo.
Ascia
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CULTURA
Maniglia di porta
Sgorbia
Fibula
• Una fibula certosa in bronzo dalla staffa con bottone, lunga
ben 16 cm in un bel bronzo pettinato; manca dello spillo, spezzato alla base del capo.
Era un ornamento usato per allacciare indumenti e come
decorazione femminile, P-8.
• Frammenti di aes rude, cioè di bronzo grezzo sgocciolati.
Il bronzo era usato come mezzo base di scambio e aveva
un valore riferibile all’oro, F-7 e E-8.
• Un secondo vomere più robusto del precedente, lungo
cm 25 e largo 6,5 con immanicatura a C, trovato in E-8 alla profondità di cm 30.
• Una ghiera e frammenti di piccone e di martello in M-9;
L-8; O-9.
• Tre chiavi retiche in ferro forgiato. Una è lunga cm 39 e
pesa kg 0,5. Furono trovate in O-8. Per congegno e impugnatura queste chiavi sono simili a quelle di Sanzeno, ora
conservate a Trento e a Innsbruck.
• Una maniglia di porta in ferro forgiato. Sia le chiavi che la
maniglia provengono da una stessa officina di forgiatura e
quindi sono arrivate qui attraverso il commercio.
• Un’ascia a due tagli che si usava per l’esecuzione di incastri in carpenteria, è stata localizzata nella piazzola O-8 alla profondità di 30 cm. Si differenzia da quella di Sanzeno
per i tagli più rastremati e allungati simili a una piccozza.
Le asce di Venticcia testimoniano un’antica e perfezionata
tecnica di “maestri d’ascia” che dall’età del bronzo raggiungono un’evoluzione notevole col passare del tempo. Inoltre gran parte dei reperti di Venticcia sono simili a quelli di
Sanzeno e testimoniano un’unità culturale tra la Valle dell’Avisio e la Valle di Non e ci dice della ricchezza di vita
che in passato ferveva sul dosso e nelle zone circostanti.
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ASPETTI RELIGIOSI E NECROPOLI DEL DOSSO
Restava irrisolto un ultimo problema: dove deponeva
quella gente i suoi morti? Che tipo di idee religiose aveva?
Quali riti e quali tradizioni praticava e in quali luoghi?
Le ricerche condotte in Valle di Non hanno rivelato la
presenza di luoghi di culto con roghi votivi, santuari all’aperto documentati sin dalla tarda età del bronzo e identificati
con la cultura Luco.
In Valle di Cembra uno di questi luoghi potrebbe essere il culmine dei casteleri di Lona e le coppelle potrebbero
avere significati religiosi.
La mancanza di scavi sistematici sia sul dosso di Venticcia che a Lona ci privano delle conoscenze che riguardano
questi aspetti. Oggetti vari, lamine con scritte retiche come
si trovano sulla situla di Cembra potrebbero far luce su questi dati. Certamente tradizioni, riti e superstizioni hanno interessato anche agli abitanti del dosso.
Quanto alla probabile necropoli, Enrico Tafner, mediante prospezione radiestesistica, cioè mediante la facoltà paranormale di captare radiazioni emesse da oggetti, sostanze, organismi che si estrinsecano attraverso le vibrazioni di
un pendolo, l’ha individuata alla base della roccia, tra il muretto della zona agricola a est e il sentiero che porta al “Capelon del dos”. In quel tratto di terreno egli ha indicato 22
inumazioni e altre per oltre sessanta metri nella continuazione del vallo verso ovest. La profondità media degli inumati
è di circa un metro e mezzo e accanto a ognuno sono segnalati oggetti di bronzo, di rame e vasetti di ceramica posti per servire al defunto nell’altra vita. Una sepoltura isolata è indicata presso il “Capelon”.
Naturalmente tutto questo resta da dimostrare e solo uno
scavo sistematico potrebbe rendere vere queste illazioni.
Veri e reali invece sono gli oggetti in ferro trovati sul dosso e al riguardo sorge la domanda: perché tali reperti, ancora in discreto stato di conservazione, sono rimasti nel terreno? Come e quando è finita la vita sul dosso? Incendio?
Distruzione violenta?
Enrico Tafner suppone che la fine sia legata alla conquista romana svoltasi nel 16-15 a.C. quando i legionari romani guidati da Druso hanno sgominato sistematicamente questi villaggi sui dossi incendiandoli, deportando o uccidendo
la popolazione.
Di conseguenza solo dopo queste tristi vicende la nostra zona prese il nome di Segonzano rifacendosi a “Secundius”, il militare che l’ebbe come prediale. ✲
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CULTURA
L’ORGANO DI SEGONZANO:
100 ANNI DI STORIA
La vita di questo strumento musicale incrocia le nostre vicende da un intero secolo.
* TULLIO VALDAN
A
inizio ’900 le norme pontificie indicarono la necessità di un cambiamento nella musica di chiesa, nel
repertorio dei canti e nell’uso degli strumenti (riforma ceciliana del Papa Pio X il 22 novembre 1903, festa di
santa Cecilia).
Infatti la moda vigente nelle sale dei teatri d’opera era
entrata nelle chiese disturbando la preghiera e la concentrazione soprattutto per l’intervento di solisti, per l’uso di canti ritmati su canzonette profane e l’utilizzo di strumenti dell’orchestra (timpani, campanelli…).
Il richiamo del Papa fu ascoltato con coraggio e fiducia
anche dal nostro Coro parrocchiale e da don Antonio Tasin,
parroco a Segonzano dal 1909 al 1923, che si impegnarono per acquistare un organo adatto alle nuove direttive, nonostante le scarsissime risorse economiche della gente.
La chiesa di Segonzano aveva un organo, ormai inutilizzabile, che era stato costruito nel periodo barocco (fine
’600), forse da Carlo Prati a Trento. Nei conti della chiesa
del 1800 si trova qualche cenno a spese di riparazione. Di
questo strumento c’è in cantoria la coperta di un somiere
(contenitore per l’aria sopra il quale vengono posizionate le
canne dei registri).
Nel 1911 don Tasin chiese, per un
consiglio sull’acquisto di un nuovo organo, un sopralluogo a don Paolo Dalla Porta, sacerdote diocesano di Cembra, insegnante di musica alle Magistrali
“A. Rosmini” di Trento, che aveva frequentato la scuola di musica sacra a Ratisbona, passando poi a Vienna, e diplomandosi a Praga in canto, pianoforte e Don Paolo Dalla Porta
organo.
Don Paolo prese contatti con la Premiata Fabbrica Pontificia di Organi del cav. Carlo Vegezzi-Bossi di Torino, allora ormai molto conosciuta. Furono concordati i registri, il
costo e la data di consegna.
È doveroso dire una parola sul costruttore, il cav. Carlo
Vegezzi-Bossi, definito il più grande intonatore di canne
d’organo. Era nato a Torino l’11.2.1858. Educato dal padre
Giacomo, con la sua guida collocò a 23 anni il suo primo organo nella real cappella della Sindone in Torino. Da allora,
con circa un migliaio di strumenti, portati in tutto il mondo,
ebbe un crescendo di successi. Uno dei meriti, che gli ven-
Facciata con tre cuspidi a piramide
gono riconosciuti, è quello di aver fermato la penetrazione
degli organari stranieri in Italia, perché seppe dimostrare, in
meno di un decennio, di saper fare come loro e meglio di
loro. A Torino, in corso Francia, lavorò per anni, anche col
fratello Francesco, pure abile accordatore. Poi, per motivi
di famiglia, dovette trasferirsi a Milano con il suocero Celestino Balbiani. Morì il 5 ottobre 1927 a Frossasco, Pinerolo
(Torino).
Tornando alla nostra storia, si ricorda che il 15 dicembre
1911 l’organo nuovo era alla dogana ferroviaria austriaca
ad Ala e subito proseguì per Lavis.
Qui fu caricato su due o tre carri e piano piano arrivò a
Faver dove i carri dovettero prendere la strada della Corvaia per scendere a Cantilaga, Piazzo e risalire faticosamente
l’erta di Nogalina e della Calcara per giungere finalmente a
Pianezza. In due, tre giorni l’organo fu montato al suo posto attuale e pronto per suonare qualche bella pastorale a
Gesù Bambino il giorno di Natale. Il maestro Giuseppe Sieff,
nato a Ziano di Fiemme nel 1868 e morto a Varena nel
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CULTURA
1943, in servizio alla scuola elementare di Stedro, abile suonatore, fu il primo organista. Da allora il nuovo organo
fu un potente aiuto al canto in chiesa.
La persona che prestò servizio di organista ordinario fu Vigilio Mattevi (Benoni), giovane appassionato di musica,
che aveva imparato i rudimenti e fatto
i primi esercizi musicali con un altro Giuseppe Sieff
maestro di scuola elementare a Stedro,
Antonio Zorzi anch’egli di Ziano di
Fiemme.
Vigilio Mattevi fu organista apprezzato per 35 anni.
Il giovane Vigilio Mattevi ebbe certamente un punto di riferimento nello studio della musica nel sacerdote di Stedro,
don Silvio Petri, musicista e suonatore Antonio Zorzi
d’organo, che negli anni 1912 e 1913 fu
cappellano a Segonzano a fianco di don Tasin.
Da allora diversi musicisti amatoriali del paese, a cominciare da Rino, figlio di Vigilio, hanno messo a servizio della
comunità le loro abilità.
Ma vediamo altri passaggi importanti.
Quando fu terminato il lavoro di sistemazione dell’organo in cantoria, si doveva pensare a saldare il conto. Il 23
dicembre fu fatto un raduno in un locale della Famiglia Cooperativa da parte dei promotori dell’acquisto dello strumento per chiedere alla Cassa Rurale un mutuo di 4.000 corone austriache (probabilmente l’intero costo dello strumento:
nell’attuale valuta si stima un valore di circa 40.000 euro),
che fu subito accordato al tasso del 4%. Di sua iniziativa la
Cassa erogò per due anni l’interesse del suo fondo di riserva a favore dell’organo. Questo fu forse il primo intervento
per il saldo del debito. Tutta la popolazione ha operato con
sacrificio e senso di solidarietà a coprire la spesa.
I coristi, che si erano impegnati in proprio, pensarono
di raccogliere i sassi per una fornace di calce da mettere in
vendita e il Comune diede gratuitamente la legna per la
“calcara”. Così, insieme, in due anni fu probabilmente saldato il debito.
1910 circa: scolarette, il parroco don Antonio Tasin, la maestra Maria
Rizzoli e sulla destra il maestro Zorzi di Ziano
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Domanda di prestito alla Cassa Rurale
Etichetta del costruttore Bossi
Ora si riporta qualche altra data importante riguardante
lo strumento.
Nel 1942 all’organo venne applicato per la fornitura dell’aria al mantice un motore elettrico in sostituzione della leva a mano. Prima di questa modifica era necessario che un
volontario azionasse a mano la leva del mantice per l’aria da
distribuire alle canne!
Il 3 giugno 1944, nel pieno della seconda guerra mon-
Timbro della Dogana di Ala sulla cassa dell’organo
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CULTURA
Le canne sostituite nel 1982
diale, ci fu nella nostra chiesa la consacrazione sacerdotale
di padre Luigi Benedetti.
Fu un privilegio, concesso a pochissime parrocchie.
L’organo diede solennità alla bella festa, preparata con
grande cura dal parroco don Daniele Sperandio.
Il 4 gennaio 1958 il suono dell’organo fu registrato dalla RAI in occasione del matrimonio dei cinque fratelli Benedetti di Teaio.
Nel 1964 l’organo richiedeva un intervento straordinario
di manutenzione. Non poté essere fatto e allora il parroco
don Eliseo Zorzi pensò di acquistare un buon harmonium
dalla ditta Delmarco di Tesero. Questo strumento viene portato ogni anno al santuario per la festa della Madonna dell’Aiuto, in settembre, e usato per la Messa sul piazzale.
Nel 1972, il desiderio di avere in chiesa il suono di un
organo, spinse, in occasione del santo Natale, ad acquistarne uno liturgico elettronico costruito dalla ditta tedesca Wirling di Monaco di Baviera e distribuito in Italia dalla ditta
Ciresa di Tesero, uguale per numero e tipo di registri al vecchio organo Bossi, inutilizzato a causa di norme liturgiche e
per la mancata manutenzione.
L’obiettivo di avere uno strumento simile al precedente
è stato raggiunto lodevolmente grazie alla competenza in
campo musicale del parroco don Turno Grandi, promotore
dell’iniziativa.
Nel 1982 l’organo elettronico fu portato al santuario della Madonna dell’Aiuto.
Ora, dopo 39 anni, l’organo Wirling ha spesso bisogno di
qualche intervento. È doveroso far pervenire anche da queste
righe un ringraziamento ai tecnici elettronici Diego e Luca, che
hanno sempre messo a disposizione la loro professionalità.
Il 6 maggio 1976 il terremoto fece cadere pietre e calcinacci su una parte dell’organo Bossi rovinandolo. In seguito a questi nuovi danni venne avanzata la proposta di far
restaurare l’organo e nel 1980 il titolare della ditta Balbiani-Vegezzi-Bossi venne per visionare lo strumento e preparare un preventivo di spesa per il restauro. In questa occasione, dopo aver levato uno dei pannelli protettivi per
osservare lo stato interno, il tecnico vide che mancavano
cinque canne di metallo. Dove erano finite? Chi le aveva
tolte, come e perché? Queste sono state sostituite, ma ormai
l’organo aveva perso la sua piena originalità.
Nel giugno 1982 la nostalgia del suono del vecchio organo spinse alcune persone, sostenute dal parroco don Ezio
Seppi, a intraprendere il viaggio a Milano per portare l’organo in fabbrica dove venne rimesso a nuovo con una spesa di circa 13 milioni di lire.
Lo strumento fu interamente smontato e caricato sul furgone dei fratelli Marcello e Silvano Petri che si occuparono del
trasporto. Nel frattempo la ditta Zancanella di Scancio rivestì il
pavimento della cantoria con una nuova copertura che garantisse una buona ricollocazione dello strumento. Tre mesi dopo,
in settembre, l’organo ritornò rinnovato al vecchio posto.
Il 18 ottobre 1985 con la collaborazione del Comune di
Cembra, della Pro Loco di Segonzano e della Parrocchia si
è tenuto un concerto corale e d’organo in ricordo di don
Paolo Dalla Porta, nel quarantesimo dalla scomparsa, con la
partecipazione del coro S. Biagio di Albiano e dell’organista Luca Moser.
In conclusione qualche dettaglio timbrico e tecnico.
L’organo pneumatico di Segonzano, opera n. 1319 della Ditta Bossi, si distingue per la dolcezza e la soavità dei
suoni, per la pastosa sonorità dell’insieme, per la forza d’attrazione e di coinvolgimento.
È piccolo, composto da 8 registri reali e 3 meccanici
principale 8
unda maris 8
ottava 4
bordone 8
ottavina 2
flauto 4
pieno 4 file
basso 16
ottava 8
con 545 canne, un manuale di 56 tasti e una pedaliera di
27, ma bello, con le sue 25 canne “tigrate” nel prospetto e
con l’incorniciatura, opera del pittore padre Nazario Barcatta, la quale comprende Santa Cecilia e angeli musicanti.
L’organo, il coro e i fedeli insieme ripetono a tutti le parole
che uno degli angeli porta scritte sulla fascia che tiene fra le
mani: “Laudate Dominum omnes gentes”.
Come ogni strumento meccanico anche l’organo richiede una periodica manutenzione specialmente nell’accordatura. Si spera che anche negli anni a venire non manchi la
sensibilità e la cura verso questo storico strumento che i nostri avi ci hanno lasciato come eredità. ✲
La tastiera con i registri
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SCUOLE
SCUOLA DELL’INFANZIA
PICCOLE GUIDE - GRANDI SCOPERTE
La Federazione Provinciale delle Scuole Equiparate dell’Infanzia ha proposto alle scuole un progetto
per attivare un percorso nelle realtà trentine in cui i bambini sono protagonisti attivi.
* LE INSEGNANTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
«L’
ambiente che ci circonda è per il bambino l’interlocutore con cui elabora, sperimenta e affina i suoi sistemi d’azione e di conoscenza,
quindi è utile che venga esplorato, sperimentato e conosciuto in tutti i suoi aspetti» (tratto dagli Orientamenti Trentini).
Anche la nostra Scuola dell’Infanzia ha partecipato a
questa proposta, riscoprendo una meraviglia della natura
che caratterizza il nostro paese ed è conosciuta in tutto il
mondo: “Le Piramidi”.
Attraverso le passeggiate lungo il sentiero che da Stedro
porta fin sotto il secondo gruppo delle Piramidi, i nostri
esperimenti, l’importante intervento del custode forestale
Stefano che ci ha illustrato e dimostrato (attraverso un piccolo esperimento) l’aspetto scientifico della formazione delle Piramidi, il racconto/leggenda su fate e folletti fatto dalla
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SCUOLE
nonna Renata, i disegni, le fotografie, le parole, le conversazioni, le conoscenze e le ipotesi dei bambini, abbiamo
realizzato un opuscolo/guida per tutti i turisti.
Questo pieghevole con illustrazioni, disegni, spiegazioni e
una mappa è una piccola guida a disposizione di tutti ma che
aiuterà soprattutto i bambini come noi a conoscere meglio
questo importante e meraviglioso fenomeno geologico.
La guida è a disposizione presso i locali pubblici del paese, l’ApT e alle Piramidi. ✲
Esperimento per capire la genesi delle Piramidi
Incontro con Stefano Schir, il custode forestale
La nonna Renata ci racconta la leggenda
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SCUOLE
SCUOLA PRIMARIA DI SEGONZANO
ACQUA PER VIVERE
* I BAMBINI DELLA SCUOLA
S
iamo gli alunni della Scuola Primaria di Segonzano e
vogliamo parlarvi di una nostra esperienza.
Abbiamo aderito a un progetto di raccolta di tappi di
plastica per costruire un acquedotto in Africa, nel villaggio
di Bahi, in Tanzania. Nel corso di questo anno scolastico abbiamo raccolto i tappi di plastica nelle nostre case; ci hanno aiutato anche altre persone, amici e parenti, per aumentare la quantità di tappi.
Ogni volta che abbiamo riempito un sacco nero, di quelli destinati alla spazzatura, un’insegnante ce lo mostrava per
farci sentire orgogliosi del nostro impegno. Finora siamo riusciti a consegnare tre sacchi neri.
I tappi vengono consegnati ai volontari della chiesa dell’Immacolata, a Trento in Via Endrici, i quali a loro volta li
portano a Livorno, in Toscana, dove i tappi verranno triturati e trasformati in materia prima. Ogni tappo vale 0,02
centesimi. Con il ricavato sarà possibile costruire pozzi, fontane e centrali di pompaggio dove non esiste alcuna possibilità di rifornimento idrico.
Il progetto nasce nel 2002 da un’iniziativa della Charitas
che ha risposto alla richiesta della Ong “Centro Mondialità
Sviluppo Reciproco” in Via della Madonna, 32, Livorno. Per
maggiori informazioni, ci si può rivolgere al seguente indirizzo e-mail: [email protected].
Considerata l’importanza di questo nostro progetto, invitiamo la popolazione a collaborare con noi, recuperando un
materiale di scarto che finirebbe nei cassonetti della plastica,
per rendere questa iniziativa ancora più ricca: per quest’anno la raccolta proseguirà fino al 17 giugno, ma riprenderà in
settembre.
È sufficiente consegnare i tappi a qualche alunno vicino di
casa oppure portarli direttamente a scuola lasciandoli ai bidelli. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno aiutati in questa azione di solidarietà e tutti quelli che vorranno partecipare al progetto.
Non servono grandi cose, non vi chiediamo soldi, ma
un piccolo gesto per un importante progetto e… più siamo,
meglio è! ✲
ANCHE LE SCUOLE PARTECIPANO
A RELIGION TODAY
N
ell’ambito della 14ª edizione del Religion Today Filmfestival, che
si terrà nel mese di ottobre, l’Associazione Bianconero, che ha
ideato e curato la manifestazione, ha proposto ai ragazzi delle
scuole elementari, medie e superiori una riflessione sul tema che caratterizzerà l’edizione di quest’anno Religioni e povertà, invitandoli a partecipare al concorso di creatività giovanile, che si tiene per la quarta volta.
Molti sono stati i ragazzi che hanno proposto i loro disegni, le loro
poesie e i loro spot, interpretando ed esplorando il tema proposto.
Alla cerimonia di premiazione, che si è svolta il 12 maggio scorso
presso il Centro culturale Bernardo Clesio di Trento, hanno partecipato
numerosi studenti e alcuni rappresentanti di comunità religiose presenti sul territorio che hanno portato la loro esperienza e testimonianza.
Fra i premiati anche due studenti di Segonzano: Federico Fedrizzi
(Scuola Primaria Segonzano – miglior poesia scuola elementare); Ilaria
Mattevi (Istituto Rosmini di Trento) – miglior poesia scuole superiori
(2ª ex aequo). ✲
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SCUOLE
LA GIOIA NEL MONDO
La Gioia
non tace
ma grida a gran voce
ed è sempre nel cuore
di ognuno di noi.
del mondo
Vorrei che ogni bambino
otondo:
potesse fare un gran gir
induisti e buddisti…
ebrei, cristiani, islamici,
siamo tutti uguali
siamo tutti speciali.
La Gioia
non tace
ma grida a gran voce.
quanti
Vorrei un sogno per tutti
nti.
rta
po
un sogno di quelli im
La Gioia nel mondo
e un mondo giocondo.
La Gioia
non tace
ma grida a gran voce.
e
i poveri, un pane grand
Vorrei un dono per tutti
con tanto amore.
l mio cuore.
Vorrei donare un po’ de
una casa
Vorrei che ognuno avesse
il cuore
ia
un posto caldo che riemp
amore.
o
mi
l
Vorrei donare un po’ de
La Gioia
non tace
ma grida a gran voce.
La Gioia nel mondo
e un mondo giocondo.
Federico Fedrizzi
di Segonzano
V ª A - Scuola Elementare
DAMMI LA MANO
Compagno di gioco
compagno di avventura
non lasciarmi la mano,
ho paura.
Ho paura di essere giudicato
come fungo velenoso, mi sento
osservato, non amato, disprezzato.
Ma con te accanto
tutto è diverso.
Non mi giudichi
se sono musulmano
se di un’altra religione sono,
ma mi apprezzi e mi stai vicino
e la paura come nuvole
spazzate dal vento se ne va
quindi amico
lascia che ti dica
stammi accanto, non lasciarmi
perché con te
diverso non mi sento!
Ilaria Mattevi
(Istituto Rosmini di Trento)
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SCUOLE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
IN BREVE
P
rosegue il lavoro di restyling degli spazi interni della
Scuola Secondaria di primo grado. Il progetto è stato
patrocinato dall’Amministrazione comunale di Segonzano ed è stato curato dalle prof.sse Giuliana Cagnoni e Fabiola Orsi. L’attività, inserita all’interno dei Laboratori pomeridiani, ha coinvolto tutti i ragazzi iscritti e ha dato loro sia la
possibilità di mettere in gioco in situazione le conoscenze e
le abilità acquisite, sia la possibilità di lavorare in gruppi aperti, creando, quindi, relazioni personali positive ed efficaci.
• Lo scorso mese di maggio, sull’emittente TelePace Regione 2, è andato in onda uno speciale sulla Scuola Secondaria di primo grado di Segonzano. Il servizio ha inteso
documentare il Laboratorio “Lingua, Cultura e Storia Albanese”, coordinato dalla prof.ssa Antonella Lepiani e realizzato nel plesso per il secondo anno consecutivo in collaborazione con l’Associazione A.C.D.A.I.T.
Il laboratorio, inserito nell’offerta delle attività opzionali
pomeridiane, ha avuto una durata di sedici ore e ha coinvolto alunni di varie classi e di varie etnie.
Lo stesso servizio sarà prossimamente trasmesso su TVSH
SAT, emittente satellitare albanese.
• Sabato 28 maggio si è tenuta, presso il Teatro Comunale
di Segonzano, la giornata conclusiva della Borsa di Studio, organizzata in collaborazione con la Cassa Rurale Lavis-Val di Cembra.
Il primo premio assoluto è stato vinto da Elena Sartori, frequentante la classe 3ª B della SSPG di Segonzano.
• Aumentano gli iscritti per l’a.s. 2011/2012.
Nel prossimo anno scolastico gli alunni che frequenteranno
le classi della Scuola Secondaria di primo grado di Segonzano passeranno da 96 a 108.
Notevole è stato l’incremento delle iscrizioni alle Attività Opzionali pomeridiane del mercoledì e del venerdì, mediamente pari al 16% rispetto al corrente anno scolastico. ✲
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
LE RAGIONI DELLA PACE
* LE COMMISSIONI “INTERCULTURA” E “PACE E SOLIDARIETÀ” DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI CEMBRA
L
e Commissioni “Intercultura” e “Pace e Solidarietà”
dell’Istituto Comprensivo di Cembra quest’anno hanno proposto, congiuntamente, un percorso di riflessione e di approfondimento sul tema dei “Conflitti” attraverso la musica, che ha visto coinvolte tutte le scuole.
Il prof. Antonio De Rose presenta il progetto
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«L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione
delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e
la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.»
Costituzione Italiana - art. 11
In particolare:
• gli alunni delle Scuole Primarie, con il percorso “Danzare la pace”, proposto con la collaborazione di Vincenzo
Barba, hanno imparato a star bene assieme valorizzando
le differenze, a condividere sentimenti positivi e di accettazione reciproca, hanno sviluppato la capacità di cooperare, di accettare se stesso e l’altro nell’interazione;
• gli alunni delle Scuole Secondarie di primo grado, prendendo spunto dall’analisi di brani musicali sul tema del
“Conflitto” con l’intervento del musicista Francesco Patella
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SCUOLE
(allievo del CET - la scuola di Mogol), hanno riflettuto sui
vari conflitti (interiore, tra gruppi, bellico…) e hanno partecipato alla realizzazione di tre brani musicali, frutto degli apporti di tutte le classi partecipanti. Gli alunni, successivamente, hanno potuto proseguire la riflessione e il
confronto sulla tematica con gli insegnanti.
Tutto il progetto ha avuto come giornata conclusiva il venerdì 27 maggio, con diverse attività nelle scuole al mattino, e un evento aperto alla comunità alla sera, svoltosi presso il Teatro comunale di Segonzano.
Nel corso della mattinata in tutte le scuole, a conclusione dei percorsi sul tema dei conflitti effettuati nel corso dell’anno, sono stati realizzati momenti di incontro tra tutte le
classi, durante i quali gli alunni hanno condiviso le loro riflessioni e i loro approfondimenti. Quest’anno per la prima
volta gli alunni delle Scuole Primarie di Lases, Segonzano e
Sover si sono incontrati tutti a Segonzano, dove hanno vissuto un momento comune attraverso le danze di pace, a
testimonianza che “La pace comincia da me”.
Gli alunni delle Scuole Secondarie di primo grado si sono sentiti “uniti” nel progetto “comune”, con la visione dei
prodotti realizzati col contributo di tutti.
I titoli dei brani, e dei relativi video, sono:
• “Tienimi per mano” - Conflitto interpersonale
• “Agnese” - Conflitto interiore
• “Buh la Guerra!!!” - Conflitto bellico
Durante la serata di incontro per genitori, insegnanti e la
cittadinanza tutta tenutasi presso il Teatro comunale di Segonzano con inizio alle ore 20.00, è stato presentato tutto
il percorso realizzato.
Attraverso letture, proiezione di video e musica dal vivo,
sono stati proposti momenti di riflessione sia sulla natura dei
conflitti sia sulle ragioni della Pace.
Hanno collaborato alla realizzazione della serata la Filodrammatica “Nuova Ribalta” di Segonzano e il musicista
Francesco Patella.
Il progetto è stato patrocinato dal Piano Giovani della
Valle di Cembra. ✲
Il dirigente scolastico Roberto Trolli
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SCUOLE
BORSA DI STUDIO VALLE DI CEMBRA
È D’ORO IL TEMA DI ELENA SARTORI
Il Teatro comunale di Segonzano ha ospitato la premiazione della diciannovesima Borsa di Studio
Valle di Cembra riservata agli studenti di terza media delle scuole dell’Istituto Comprensivo
di Cembra e di Civezzano (Albiano). L’Unità d’Italia è stato il tema interpretato dai ragazzi con
elaborati scritti e grafico-pittorici.
“L’
Unità d’Italia. La nostra storia: dagli Asburgo
all’unificazione. Il Trentino e i cambiamenti del
nostro Paese”. Tema della diciannovesima “Borsa di Studio Valle di Cembra” e interpretato, con elaborati
scritti e grafico-pittorici, da un centinaio di studenti di terza media degli Istituti Comprensivi di Cembra e di Civezzano (scuola di Albiano).
Il primo premio assoluto è stato assegnato a Elena Sartori della Scuola media di Segonzano. «Grande padronanza espressiva e abilità di narrazione. Precisione linguistica e
capacità di immedesimazione nelle vicende narrate» è la
motivazione della commissione esaminatrice presieduta da
Paolo Pojer e dal dirigente scolastico Roberto Trolli.
GLI ALTRI PREMI
Scuola di Albiano: Elisa Bertuzzi e Mariangela Pizzimenti. Verla di Giovo: Giulia Tiefenthaler, Francesca Beretta, Michael Moser e Daniele Tomasi. Cembra: Caterina Fassan,
Claudia Zanol, Alessandra Pojer, Diletta Simeone Perissinotto. Segonzano: Anna Casagrande, Stefano Zancanella, Alessio Valentini.
I due riconoscimenti speciali “Avis Valle di Cembra” sono andati a Veronica Toller e Blanca Piffer. Il primo di questi è stato dedicato alla memoria di Alice Zanotelli (scomparsa lo scorso anno), per lungo tempo componente del
Comitato Borsa di Studio Valle di Cembra. La premiazione
è stata arricchita dal monologo e dalle letture dell’attore Gabriele Penner e dalla musica proposta dal “Gruppo Essenza”. Inoltre, un saggio è stato offerto dal Gruppo Giovani
Danza Moderna di Segonzano.
Nel corso dell’anno scolastico gli allievi hanno incontrato un gruppo di esperti che hanno offerto spunti di particolare interesse e utilità per gli elaborati. Il team è stato formato da: Luciano Imperadori, Pietro Marsilli, Tommaso Baldo,
Luca Caracristi, Lorenzo Dalmonech, Filippo Enrici. La Borsa di Studio Valle di Cembra è finanziata dalla Comunità
Valle di Cembra, dalle Casse Rurali Lavis-Valle di Cembra e
di Giovo, dai Comuni della Valle di Cembra e dall’Avis Valle di Cembra. ✲
dal Comunicato stampa di Diego Nart,
Ufficio stampa Federazione Trentina della Cooperazione
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Elena Sartori con Paolo Pojer, Presidente della Commissione esaminatrice
della Borsa di studio
IL TEMA DI ELENA SARTORI
Immagina di essere un Trentino dell’800 o di inizio ’900
che vive gli eventi dell’unificazione italiana.
Racconta la tua esperienza e gli ideali che animano
le tue azioni e le tue scelte; esprimi le paure e i sogni
che ti accompagnano.
Esco presto di casa oggi, il sole non è ancora sorto nel
cielo e c’è un filo di nebbia che aleggia sul terreno ancora
bagnato di rugiada. Voglio fare due passi in pace e la mattina è il momento ideale, tra non molto dovrò andare nei
campi con mio padre e non voglio perdere neanche un momento di libertà. All’inizio volevo tagliare per la campagna
tra i vigneti ancora spogli, ma vedo Alfredo, Alfred come lo
chiamo io, che si sta avvicinando di corsa. Ormai è praticamente a due passi da me. «Ehi Gian!» mi saluta con il solito sorriso da ragazzino sul volto, ha quindici anni, quasi sedici a dire il vero, tre in meno di me. Ci conosciamo da una
vita, siamo come fratelli oramai. «Ciao… come mai già in
piedi?» gli domando dandogli un colpetto amichevole sulla
spalla. «Non dormivo…» risponde semplicemente. Ci avviamo senza accorgercene verso la piazza del nostro paesino, tra i soliti scherzi e risate. Ci sono due ufficiali tedeschi
che appendono un foglio alla bacheca. Uno dei due ride
fragorosamente spezzando per un attimo il silenzio. La sua
risata aspra mi infastidisce, ma non capisco il perché. Vicino a me Alfred si irrigidisce appena e fa un passo indietro,
non lo ammetterebbe mai, ma so che i soldati gli mettono
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SCUOLE
una certa agitazione. Gli faccio un cenno per rassicurarlo e
lui mi lancia un’occhiataccia «Non ho paura imbecille!» sussurra. Voglio ribattere, ma qualcosa mi spinge a lasciarlo perdere, come un presentimento. I tedeschi se ne vanno e passandoci accanto ci lanciano la tipica “occhiata per i trentini”
un misto di malfidenza e disprezzo, ci considerano mezzi disertori, solo perché parliamo italiano. Non ci faccio troppo
caso e mi avvicino a passo veloce all’avviso, o qualunque
cosa sia, che hanno affisso. Alfred rimane indietro con uno
sguardo interrogativo stampato in faccia. Una strana paura
mi sale in corpo, ma ancora non capisco cosa sia. Sono sotto l’avviso, stampato a caratteri cubitali sulla carta. Comincio a leggere, agitato. Sento i passi lievi del mio amico che
si avvicina. Con la coda dell’occhio vedo il suo sorriso spegnersi, mentre legge. Ha capito, come ho capito io, non c’è
scampo, non per me, la guerra è cominciata. Una lacrima
mi scende dalla guancia e cade a terra, come in risposta al
mio gesto una goccia cade dal cielo, poi un’altra e un’altra
ancora. Un attimo e siamo fradici «Andiamo» sussurro a
mezza voce cercando, senza risultati, di nascondere l’infinita tristezza dentro di me. Alfred mi guarda «Giann… tu non
vorrai…» lo interrompo «Andiamo». La strada verso casa
sembra eterna, ma la mia mente è assente, non penso né ad
Alfred né alla guerra. Raggiungo la porta ed entro, mia madre è in cucina intenta a preparare il pranzo da portare in
campagna, appena mi vede mi saluta, ma poi si accorge di
qualcosa. «Gian?» mormora preoccupata «cosa…?» «Devo
andare in guerra» le dico, nient’altro, non ho la forza. Salgo
le scale senza voltarmi ed entro nella mia stanza, ho sempre
pensato fosse piccola, ma ora mi sembra il posto più bello
del mondo. Prendo lo zaino e comincio a riempirlo, gli occhi offuscati dalle lacrime che non riesco a reprimere, è come se fossi in trance. Scendo di sotto, mia madre e mio padre sono sulla soglia, lui non viene perché ha perso un
braccio da giovane. Come faranno senza di me? Abbraccio
mia madre e saluto mio padre. Mi continuano a ripetere
che tornerò a casa, che li rivedrò, ma nei loro occhi vedo la
paura: per loro sono già morto. Esco e mi avvio verso il camion che mi porterà alla guerra, assieme a circa una ventina di compaesani. Cerco Alfred con lo sguardo e lo vedo
accanto alla strada, il giovane volto inondato di lacrime, non
l’avevo mai visto piangere sento un groppo in gola mentre
mi avvicino e lo abbraccio. «Tornerò» gli dico soltanto cercando di convincere anche me stesso. Il ragazzo alza lo
sguardo in un moto di coraggio «Ciao Gianni» dice asciugandosi le lacrime con la manica. Devo andare o potrei morire di tristezza, con un ultimo piccolo sorriso verso il mio migliore amico mi volto verso gli altri e salgo sul camion senza
guardarmi indietro. Il viaggio sembra durare un secondo, un
secondo di cui non ricordo niente. Scendo, sono al fronte,
il Nagia Grom si innalza alto sopra di me, e mi fa sentire incredibilmente piccolo. Volto lo sguardo dal monte alla bandiera austriaca che sventola scossa dal vento, non sento dentro di me l’amore per la patria che rappresenta, non sento
niente. Seguo gli altri e mi distribuiscono il fucile e il ca-
schetto di ferro, stringo appena la mia arma, non voglio uccidere. Un altro vuoto mentale e mi ritrovo in trincea, gli
ufficiali girano impartendo ordini in tedesco. Non c’è molto da imparare: all’ordine esci corri e spera di non venire ucciso, semplice no? Toccava al mio gruppo, è successo tutto
velocemente, un urlo, i soldati vicino a me che corrono e io
corro con loro. È tutto confuso, spari, tonfi, bombe, morte.
Vedo i soldati vicino a me cadere e le pallottole sfiorarmi e
ho paura. Non penso a niente, solo a vivere. Un secondo,
un minuto, un’ora…non sento il tempo che passa, solo il
mio cuore che batte forte e gli spari. Non so come mi ritrovo in trincea, non ricordo come ci sono arrivato, non m’importa, ringrazio solo il Signore di essere ancora vivo. Devo
ripartire e via, un altro urlo altri spari e poi di nuovo al sicuro. Così per tutto il giorno, e a volte anche di notte. Non c’è
gloria od onore nella guerra, ci sono solo persone che uccidono altre persone, e non è giusto. La sera si mangia un
boccone di roba e poi il buio cala. Qualcuno piange, altri
pregano, io guardo la luna, l’unico punto luminoso nelle tenebre della notte. I giorni passano e penso ad Alfred. Voglio
scrivergli una lettera così prendo un foglio e comincio: «Caro Alfred» cosa scrivere? Che sono qui in un buco nel terreno, come una bestia, a un passo dalla morte in ogni secondo? No, scrivo solo «Tornerò» fine. La spedisco. Ormai
agisco come una macchina: parto alla carica quando l’ufficiale urla, prego, scrivo ad Alfredo. Ormai ho perso la speranza, quando si avvicinano quattro giovani soldati trentini
«Ascolta ragazzo, noi ci arrendiamo agli italiani, vuoi venire con noi o morire con gli austriaci?» mi dice uno di loro a
bassa voce, usando un tono neutro per non attirare l’attenzione degli ufficiali. Non ci penso nemmeno «Sì». Io voglio
vivere, non tanto per me, ma per la mia famiglia e Alfred. Mi
ricordo della risata del tedesco mentre appendeva l’annuncio e le lacrime di Alfredo, se devo morire non sarà sotto
quella bandiera. Prendo un fazzoletto bianco e con i miei
improvvisati compagni ci consegniamo. Gli italiani ci imprigionano in una cella provvisoria, sembrano cordiali o almeno ci trattano come persone. Mi hanno curato. Ho una ferita al braccio destro che parte dal gomito e arriva fino al
polso, mi hanno bendato, ma brucia comunque come ferro rovente. Mai avrei pensato che quel dolore sarebbe diventato la mia ancora di salvezza. Un ufficiale viene alla mia
cella e prende un certo “Michele” che è impazzito, passando accanto a me mi guarda, guarda il mio braccio «Vieni»
dice con un sorrisetto «Ti porto via» è come se fossi rinato,
se mi fossi svegliato, quelle parole… sono come una benedizione. Calde lacrime di gioia mi sgorgano dagli occhi, una
risata di gioia… da quanto non ne sentivo una! Seguo l’ufficiale ringraziandolo mentalmente e a parole, non so dove
mi porterà so solo che andrò lontano da lì, lontano dalla
guerra. Un’ora passa in fretta quando sei felice e in un attimo il viaggio finisce. Mi sembra aver raggiunto il paradiso.
Corro per un attimo per il solo piacere di farlo, di sentirmi
vivo, come non lo ero mai stato. La guerra un giorno finirà.
Forse, presto, potrò tornare a casa. ✲
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TERRITORIO
Il 30 aprile 2011, la Comunità
della Valle di Cembra
ha celebrato l’inserimento
dei vigneti terrazzati della Val
di Cembra nel Catalogo
Nazionale dei Paesaggi Rurali
Storici.
Vigneti terrazzati a Giovo, Valle di Cembra
COMUNITÀ DELLA VALLE DI CEMBRA
PREMIATO IL TERRITORIO
A LIVELLO NAZIONALE
N
el cuore del Trentino, a pochi passi dalle più affermate mete turistiche delle Dolomiti si apre il panorama della Valle di Cembra. La teoria di vigneti terrazzati, in contrasto con il verde scuro delle conifere qua e
là macchiate di rosso porfido sul versante opposto, rappresenta, in ogni stagione dell’anno, un’opera della natura e
dell’uomo. In mezzo l’Avisio selvaggio, da una parte lo strappo dell’uomo e dall’altra l’apporto. L’uno non sarebbe stato
possibile senza l’altro. È questa la vera bellezza. La natura
ricco patrimonio di biodiversità si fonde con un inedito paesaggio culturale sinonimo di tenacia e attaccamento alla
terra. È un mosaico di ardite terrazze vitate che fruttano il
profumato Müller Thurgau, punteggiato di antichi e soleggiati borghi e di interminabili muretti a secco che fissano
coraggiosamente il fianco della montagna. La rete di sentieri percorribili tutto l’anno è arricchita da itinerari tematici
lungo il selvaggio torrente Avisio tra le Piramidi di terra di Segonzano e i gradoni terrazzati. Nonostante la natura non conosca confini, la suggestione dei luoghi attraversati, rende il
paesaggio particolarmente attraente e affascinante. E se da
un lato la Valle di Cembra, ricerca nell’ambiente, nell’agricoltura e nel turismo rurale una fonte di integrazione del reddito, parimenti gli obiettivi sono quelli di agire in completa sin-
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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
tonia con il territorio e i suoi attori. Un progetto complesso
e allo stesso tempo semplice, senza quasi nulla da inventare, ma solo da concretizzare come se la realtà oggettiva del
vivere quotidiano dovesse sfociare periodicamente in un momento di riflessione “attiva” per far crescere la Valle.
Il 30 aprile 2011 la Comunità della Valle di Cembra ha
celebrato l’inserimento dei vigneti terrazzati della Val di
Cembra, congiuntamente, per il Trentino, alla Val Cadino,
nel Catalogo Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici curato
dal prof. M. Agnoletti (Università di Firenze) e realizzato nell’ambito di un progetto speciale del Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali (ed. Laterza 2011 - prefazione del Presidente della Repubblica, del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Direttore dell’Unesco WHC).
L’annuncio di tale riconoscimento è stato ufficializzato
all’interno di un momento celebrativo presso il Palazzo dei
Baroni a Prato di Segonzano.
È stata anche l’occasione per annunciare una serie di
eventi del progetto “VALLE DI CEMBRA in” e soprattutto
per accrescere anche a livello locale la consapevolezza della peculiarità del paesaggio e l’impegno di tutti a preservarlo per il futuro. ✲
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TERRITORIO
LONA LASES
■ ENSEMBLE G. FRESCOBALDI
CONCERTO ITINERANTE PER ARCHI ED OTTONI
venerdì 15 luglio, ore 21.00 - Lases
Organizza: Comune di Lona Lases ed Ensemble Frescobaldi.
■ MAGNALONA
domenica 7 agosto Lona: passeggiata enogastronomica, degustazioni,
musica e artigianato locale.
ALBIANO
Albiano
Cembra
3° “ROCK AL LACK” 27° PALIO RAGLIO
■ 3° “ROCK AL LACK”
Domenica 07 agosto 2011.
Le sei storiche contrade di
Lona-Lases.
Cembra
si
contendono
l’ambito Palio. Sfilate, musica
e mostre. Organizza: Comitato Contrade, Comune di
Cembra.
Faver
LA SGNOCOLADA -
Organizza: Comune di Lona-Lases e associazioni comunali.
2011. Festa
popolare di piazza con
momenti enogastronomici e musicali. Organizza: Comune di Faver
e Associazioni locali.
SEGONZANO
30-31
Luglio
30-31 luglio
luglio 2011presso
presso il il Lago di S. Colomba
Lago di S. Colomba, nel
Organizza:
Comune
cuore
dell’Ecomuseodi
Il ricavato
■ dell’Argentario.
28ªdevoluto
“CASTAGNADA
BIANA”
verrà
a sostegno
dei malati di SMA. Orga21-23
proposte musicali, gastronomiche,
nizza: ottobre:
Comune di LonaSIMPOSIO DI SCULLases.
artistiche
presso il Teatro
Tenda, passeggiata
castagneto
TURA Anel
PONCIACH
ALLA SCOPERTA DELLA
- Fine maggio 2011 28^ del
“CASTAGNADA
BIODIVERSITÀ
IN
a cura
CMF
di
Albiano
ed
Ecomuseo
dell’Argentario.
Festa
degli Alberi tra i
BIANA” - 21-23 ottobre
VALLE DI CEMBRA -
secolari lariceti di
2011. Proposte
musicali,
Venerdì
03 giugnoin2011
ore
Organizza:
Associazioni
di Albiano
collaborazione
con il Comune.
Ponciach con i bambini
gastronomiche, artistiche
20.30. Giornate Mondiali per
presso il Teatro Tenda
l’Ambiente:
Dall’ambiente
delle Scuole Elementa-
CEMBRA
■ ALLA SCOPERTA DELLA BIODIVERSITÀ IN VALLE DI CEMBRA
venerdì 3 giugno, ore 20.30: Giornate mondiali per l’ambiente: dall’ambiente naturale al paesaggio culturale agricolo. Entrata libera.
Organizza: Biblioteca Comunale e Comune di Cembra, A.p.T. Piné Cembra, CE Rotta
Sauch.
■ 27° PALIO RAGLIO
domenica 7 agosto: le sei storiche contrade di Cembra si contendono
l’ambito Palio. Sfilate, musica e mostre.
Organizza: Comitato Contrade, Comune di Cembra.
FAVER
■ SIMPOSIO DI SCULTURA A PONCIACH fine maggio.
■ LA SGNOCOLADA
luglio: Festa di piazza con momenti enogastronomici e musicali.
Organizza: Comune di Faver e Associazioni locali.
GIOVO
■ 54ª FESTA DELL’UVA DI VERLA DI GIOVO - CON GRANDE SFILATA
CARRI ALLEGORICI
dal 23 al 25 settembre: marcia dell’Uva, arte, artigianato, cultura, spettacoli, territorio.
Organizza: Comitato Festa dell’Uva in collaborazione con il Comune di Giovo, A.p.T. Piné Cembra, Associazioni comunali - www.festadelluva.tn.it
■ CENTRO DI ESPERIENZA ROTTA SAUCH
ottobre - Sauch (Giovo): Laboratori, passeggiate didattiche, attività scientifica a cura di APPA.
Organizza: APPA, Comuni di Giovo e Cembra.
GRAUNO
■ NA TONDA PAR GRAUN
sabato 6 agosto: passeggiata cultural-gastronomica serale. Artigianato,
cultura, enogastronomia.
Organizza: Pro Loco di Grauno in collaborazione con il Comune di Grauno.
■ 14° TROFEO FONTANA D’AO - 7° MEMORIAL DANIELE PEDOT
domenica 14 agosto: gara in mountain bike alla scoperta del territorio
Organizza: VVFF di Grauno in collaborazione con Pro Loco e Comune di Grauno.
GRUMES
■ GRUMES t IERI
da luglio a ottobre: territorio, tradizioni, mestieri di ieri e di oggi.
Organizza: Società Sviluppo Turistico e Comune di Grumes, A.p.T. Piné Cembra www.sviluppogrumes.it
■ I SUONI DELLE DOLOMITI
giovedì 25 agosto, ore 14.00: Rifugio Potzmauer. In cammino verso la musica sulle montagne del Trentino.
Organizza: Trentino Marketing SpA, A.p.T. Piné Cembra, Comune di Grumes, STG,
Associazioni comunali.
LISIGNAGO
■ L.I.F.E. Lisignago in festa estate
19 e 20 agosto con gli Street Boulder: arrampicata nei portici del centro
storico. Secondo raduno regionale “Portek Contest”.
Organizza: Associazioni di Lisignago in collaborazione con Comune di Lisignago.
■ LA MAGIA DEI BOSCHI
domenica 11 settembre - Rifugio Maderlina. Pomeriggio per famiglie.
Organizza: Sezione SAT Lisignago, Comune di Lisignago.
■ CON GLI OCCHI DEL DÜRER IN VALLE DI CEMBRA - Mit den Augen
Dürers im Valle di Cembra
sabato 21 maggio: escursione guidata sul Sentiero del Dürer - “Dal Lago
Santo alle Piramidi di Segonzano”. Arte, Cultura e Musica al Castello di Segonzano.
Organizza: Comune di Segonzano, A.p.T. Piné Cembra, in collaborazione con Associazioni comunali.
■ RESTERÀ ’N OM … CHE ’L SARÀ BON DE DIR DE NO! Amori, lacrime
e guerra
sabato 16 luglio, ore 21.00 - Castello di Segonzano: Performance visiva e
poeticomusicale con Diaolin e Livio Andreatta (voci) e un contrabbasso
innamorato di una chitarra. Con la partecipazione di Massimiliano Rizzoli e Mattia Nardin. Dagherrotipi: dalle idee di Claus Soraperra.
Organizza: Comune di Segonzano in collaborazione con Diaolin.
SOVER
■ C’È FOLK E FOLK
venerdì 5 agosto - Montesover: Danze popolari italiane, concerti corali e
coreografie storiche.
A cura di: Coro La Valle - Gruppo Costumi storici cembrani www.corolavalle.com
■ RESTERÀ ’N OM … CHE ’L SARÀ BON DE DIR DE NO! Amori, lacrime
e guerra
domenica 4 settembre - Malga Vernera Alta (Montesover): congetture con
Diaolin, Livio Andreatta e un contrabbasso innamorato di una chitarra.
Organizza: Comune di Sover in collaborazione con Diaolin.
VALDA
■ LA RISCOPERTA DI UN MASO
domenica 3 luglio, ore 10.00 - Le Bornie (Valda). Itinerario didattico sulle
funzioni socio-abitative del piccolo insediamento rurale.
Organizza: Comune di Valda.
■ IL MASO, L’AGRICOLTURA, LE TERRAZZE
domenica 7 agosto, ore 10.00 - Le Bornie (Valda): itinerario didattico sul territorio antropizzato in prossimità dell’insediamento umano.
Organizza: Comune di Valda.
Altri appuntamenti in valle
• CEMBRA MUSICA NONSOLOGOSPEL
dal 4 al 10 luglio: seminario internazionale di musica gospel.
• 24ª RASSEGNA VINI MÜLLER THURGAU DELL’ARCO ALPINO
7° CONCORSO INTERNAZIONALE
dal 7 al 10 luglio a Cembra, Palazzo Maffei
A cura di: Comitato Mostra Valle di Cembra - www.mullerthurgau-mostra.it
• MASI INVISIBILI
luglio e agosto
Festival teatrale itinerante, alla ricerca della propria memoria storica.
È un progetto culturale dell'Associazione Sorgente ’90
www.masiinvisibili.com
• ADAGIO CON GUSTO
Tutti i venerdì dal 1° luglio al 2 settembre: concerti enogastronomici in
Valle di Cembra e sull’Altopiano di Piné.
Proposta multisensoriale per conoscere i prodotti d’eccellenza della terra trentina.
A cura di: A.p.T. Piné Cembra.
• DIVIN OTTOBRE - I sapori autunnali del territorio tra cantine,
distillerie, ristoranti e botteghe tipiche.
A cura della Strada del Vino e dei Sapori Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra
www.stradadelvinoedeisapori.it
• ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO DELLA VALLE DI CEMBRA
Escursioni
A cura di: APPA - Rete Trentina di eduzione ambientale, A.p.T. Piné Cembra.
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TERRITORIO
A.P.T. ALTOPIANO DI PINÉ - VALLE DI CEMBRA
PRIMAVERA AL CASTELLO
Due importanti eventi al Castello di Segonzano
hanno aperto la stagione turistico-culturale
in Valle di Cembra.
* MARIA PIA DALL’AGNOL
I
l 30 aprile 2011, presso la residenza a Prato di Segonzano, la Comunità della Valle di Cembra in collaborazione con i suoi undici comuni, l’ApT Piné Cembra, la
Trentino Marketing SpA, il Bim Adige, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, ha celebrato l’inserimento
dei vigneti terrazzati nel catalogo nazionale “Paesaggio rurale storico d’Italia” edito dal Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali per i 150 anni dell’Unità
d’Italia. Una conferenza stampa a cura di Trentino Marketing ha anticipato di qualche giorno l’annuncio di tale riconoscimento e la presentazione dell’evento “IN VITI IN TERRAZZA”. La convention ha visto la partecipazione di autorità,
relatori ed esperti di paesaggio, della popolazione, di un vasto pubblico e dei partecipanti alle iniziative della Strada del
Vino Colline Avisiane, Faedo, Valle di Cembra, che al termine del momento ufficiale ha presentato una degustazione
dei migliori prodotti tipici locali.
Molto interessanti e ricchi di spunti gli interventi dei relatori, a cominciare dal prof. Agnoletti, curatore del volume, che ha sottolineato l’importanza del lavoro editoriale
con la raccolta di 123 esempi di patrimonio paesaggistico
italiani che evidenziano il ruolo e l’interazione dell’uomo
con la natura. Una selezione attuata da ottanta studiosi provenienti da 14 università italiane e da alcuni ricercatori indipendenti con competenze trasversali e di diversa formazione disciplinare che hanno voluto aprire una riflessione
sul ruolo dell’agricoltura, sull’importanza dell’identità culturale con particolare attenzione ai riflessi in campo socioeconomico e di tutela dell’ambiente. L’importante lavoro di
selezione è stato validato da un Comitato internazionale di
esperti affiancato da alcune organizzazioni internazionali
tra cui il Consiglio d’Europa, Unesco, la Società Europea di
Storia Ambientale (ESEH) e l’Unione Mondiale degli Istituti
di Ricerca Forestale (IUFRO). Nicola la Porta, della Fondazione E. Mach e redattore del lavoro dedicato ai siti trentini (insieme alla Valle di Cembra nominata anche la Val Cadino di Fiemme), ha sottolineato quanto la Valle di Cembra,
con i suoi vigneti «rappresenti una primizia del paesaggio
rurale storico non solo a livello provinciale, ma anche a livello nazionale ed europeo». Di grande suggestione l’immagine scattata da Giuliana Andreotti dell’Università di
Trento che, con grande professionalità, ha illustrato quanto
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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
il paesaggio cembrano con «il suo carattere romantico-selvaggio riporti alla dimensione emotiva dell’esperienza che
reinterpreta i contenuti del luogo e li avvicina allo spirito
dell’uomo». Nel suo intervento, Walter Nardon, co-autore
tra l’altro del volume Muri a secco in Valle di Cembra. La
storia di un territorio. La sua immagine, è riuscito a trasmettere l’identità di un territorio con circa cinquecento chilometri lineari di terrazzamenti che lo attraversano, portando
a riflettere anche sui fattori immateriali che ne descrivono il
profilo, l’identità. La convention si è conclusa con la relazione di Pino Scaglione della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento che ha lanciato il progetto di «campagna come parco attivo, tra memoria rurale e nuovi scenari», senza
atteggiamenti solo difensivi, di tutela assoluta, ma attiva,
cioè con una visione strategica che sappia ad esempio inquadrare le azioni per lo sviluppo locale a livello europeo,
all’interno di programmi di sistema a dimensione globale.
Gli interventi di Mauro Gilmozzi, Assessore provinciale
all’Urbanistica, e di Damiano Zanotelli hanno ricordato il
ruolo delle istituzioni come elemento di raccordo per valorizzare e mettere in rete le forze materiali e intellettuali per
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TERRITORIO
la crescita, la valorizzazione e la tutela del territorio ai fini
turistici-economici ma anche per migliorare la qualità della
vita.
Sabato 21 maggio 2011, in occasione dell’anniversario
della nascita del grande pittore rinascimentale, il Castello di
Segonzano, addobbato a festa grazie alla messa a dimora delle nostalgiche Albrecht Dürer Rose, ha ospitato un altro importante evento. Ispirati dal lavoro editoriale portato a termine
nel 2004 dagli alunni e dallo staff insegnanti della Scuola Primaria di Segonzano, la manifestazione ha preso il nome “Con
gli occhi del Dürer in Valle di Cembra - Mit den Augen Dürers im Valle di Cembra”. La passeggiata guidata lungo il Dürerweg ha preso il via alle ore 9.00 dal Lago Santo di Cembra;
oltre 130 escursionisti provenienti da tutto il nord Italia e dal-
la Germania hanno sostato a Cembra nei pressi della sede ApT
dove l’Amministrazione comunale, alla presenza del vicesindaco Angelo Gottardi e dell’Assessore Fabio Savoi, ha dato il
benvenuto per proseguire verso Faver dove, accolti dal vicesindaco Bruno Pilzer, i camminatori hanno attraversato il caratteristico centro storico e hanno potuto ammirare gli scorci
che affascinarono il giovane Dürer nel 1494. Dopo la gustosa
merenda a base di frutta e prodotti tipici, gli escursionisti, capitanati dall’entusiasta ed emozionato Thomas Schauerte, direttore della Dürer Haus di Norimberga, sono giunti al ponte
di Cantilaga, dove, accolti da un gruppo di figuranti rinasci-
mentali e dalla giovane flautista Petra Arman, hanno proseguito verso il Castello non prima di aver approfittato di un delizioso ristoro a base di miele, formaggi freschi e acque sciroppate curato dall’apicoltore Vettori. Al Castello, gli Alpini di
Segonzano e le Donne Rurali di Cembra hanno servito il pranzo rustico. Nel pomeriggio, nell’area spettacolo, ha preso il via
la performance storico-artistica alla presenza della critica d’arte Laura Facchinelli, delle autorità e di un folto pubblico. È stata l’occasione per annunciare importanti rivelazioni scientifico-artistico emerse dagli studi appassionati di storici guidati
dall’arch. Bruno Pedri di Salorno. In questo contesto lo scultore Egidio Petri, presentato dall’artista altoatesina Sigried Trojer, ha illustrato la sua reinterpretazione dei due acquarelli
“Studio di rocce” e “Studio di alberi e rocce” custoditi presso
la Veneranda Pinacoteca Ambrosiana di Milano che pare possano essere attribuiti, accanto a quelli già conosciuti, al paesaggio della Valle di Cembra. Contemporaneamente, dal 19 maggio fino al 30 giugno 2011, la Pinacoteca ha esposto nella Sala
dei Fiamminghi le due opere, note sino ad ora solo agli studiosi, con precisi riferimenti alla Valle di Cembra e al viaggio di
A. Dürer in Italia. Un applauditissimo concerto del quartetto di
corni naturali Leitget ha concluso la giornata. La manifestazione organizzata dall’Amministrazione comunale di Segonzano,
con il prezioso sostegno logistico di ApT Piné Cembra e con il
contributo dei Comuni di Giovo, Cembra, Faver, del Bim Adige, delle Casse Rurali di Giovo e di Lavis Valle di Cembra, degli Alpini di Segonzano, delle Donne Rurali di Cembra, dei Vi-
Il direttore della Dürer Haus di Norimberga, Thomas Schauerte, saluta
i presenti
gili del Fuoco e del Gruppo Fotoamatori di Segonzano, si è
posta l’obiettivo di favorire un corridoio turistico culturale che
da Norimberga possa condurre in Trentino e a Segonzano, per
vedere da vicino i luoghi che ispirarono il grande pittore del Rinascimento germanico. Contestualmente, a fine ottobre, è previsto un viaggio di studio a Norimberga con cui storici, amministratori, operatori e cultori delle tradizioni locali cercheranno
di rafforzare i rapporti interculturali tra le due aree nell’intento inoltre di avviare un progetto turistico di vitale importanza
per la Valle di Cembra e la Bassa Atesina. Grande soddisfazione quindi per la riuscita dell’evento che ci permette di gettare
le basi per rilanciare il prodotto turistico-culturale “Dürerweg”
e che sulla scia del successo ottenuto, ci porta sin da oggi a
programmare la prossima edizione. Arrivederci al 2012. ✲
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TERRITORIO
VISITA PASTORALE DELL’ARCIVESCOVO
MONS. LUIGI BRESSAN
Domenica 20 febbraio l'Arcivescovo Luigi Bressan, durante la sua visita pastorale in Val di Cembra,
è stato accolto nella Chiesa della S.S. Trinità di Segonzano.
Riportiamo il saluto rivoltogli, a nome del Consiglio parrocchiale, da Danilo Villotti.
Il Sindaco Giorgio Mattevi, l’Arcivescovo Mons. Luigi Bressan,
Padre Raimondo
S
iamo lieti di poterTi accogliere tra noi, Arcivescovo
Luigi.
Felici di poter godere della Tua vicinanza e del Tuo
incoraggiamento, in un momento particolare e felici di poter condividere questa grazia con i fratelli delle parrocchie
del nostro decanato di Cembra-Lavis.
Il momento è particolare per la situazione del tutto nuova che ci troviamo a vivere.
La nostra terra è stata una terra di fede e devozione, feconda di vocazioni sacerdotali e religiose, tanto che sono
numerose le famiglie che possono contare al loro interno
qualche sacerdote o qualche religiosa. I nostri missionari erano, fino a poco tempo fa, sparsi in quasi tutti i continenti. E
noi, a forza di venire indicati come esempio di terra ricca di
vocazioni, ci siamo come abbandonati a questa consapevolezza, con un certo spirito di tranquilla sufficienza.
Ma la Provvidenza ci ha richiamati a una realtà ben diversa. I nostri sacerdoti e le nostre religiose sono invecchiati,
alcuni sono tornati alla Casa del Padre e nessuna nuova vocazione si è manifestata. Stiamo condividendo con le nostre
parrocchie della Diocesi un senso di precarietà e insicurezza.
Ci siamo resi conto che in un futuro prossimo non avremo
ancora assicurate le messe feriali e domenicali e un parroco
tutto per noi. Beh, ci si è detto, qualcuno in Curia ci penserà! Come se la messa e la pratica religiosa fossero un pubblico servizio, dovuto e garantito comunque.
Invece la nuova situazione può dimostrarsi preziosa.
Stiamo cominciando a comprendere che l’anima di una
parrocchia è costituita prima di tutto dalla comunità dei suoi
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battezzati; che la prima preghiera che un bambino conosce
è quella dei genitori; che la prima catechesi è quella che si
pratica in famiglia; che la fede di un ragazzo cresce e matura non da sola, ma con l’esempio dei famigliari e delle persone adulte che gli stanno intorno; che è bello uscire dal proprio individualismo e offrire disponibilità per un impegno
condiviso, qualunque esso sia, all’interno della propria comunità parrocchiale.
E la Provvidenza ci sta aiutando, avendo mandato in mezzo a noi, già terra di missionari, un giovane missionario, Padre Raimondo, venuto da un paese al di là del mare, che ci
sta aiutando a riscoprire entusiasmo nella fede.
La Tua presenza, oggi, non può che essere di incoraggiamento e sostegno a proseguire in questa consapevolezza.
Grazie, Vescovo Luigi.
Danilo Villotti ✲
Mons. Luigi Bressan con il Gruppo Alpini
L’Arcivescovo officia la Messa
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TERRITORIO
SGUARDO AL PASSATO: STORIA DELLE CAMPANE DELLA PARROCCHIALE
S
appiamo che durante la guerra 1915-18 la nostra torre campanaria fu privata di quattro campane delle
cinque installate, perché destinate alla fusione per armi e cannoni. Ne rimase una sola, quella che si fa sentire al
mattino, a mezzogiorno e sera. La tristezza dei nostri di allora fu unanime anche perché vennero a sapere che nel
paese di Faver, di fronte al nostro, nulla era stato preso. Comunque nessuna opposizione fu manifestata dalla nostra
gente, che soffrì in silenzio.
Finita la guerra i parroci di allora, don Antonio Tasin e
don Giovanni B. Chiocchetti, promossero una sottoscrizione per sostituire le campane perse per la guerra, accettando dai parrocchiani varie offerte in denaro.
In realtà la sostituzione delle quattro campane avvenne
dopo sette anni, precisamente nel 1925 nel mese di settembre, quando furono benedette e battezzate con grande solennità sul piazzale della chiesa. Il nome di queste: Maria
Giovanna, Bartolomeo, Vigilia e Ausilium Cristianorum.
Praticamente l’attuale concerto campanario, da pochi
anni elettrificato e rinnovato, nel mese di settembre dello scorso anno ha compiuto 85 anni.
Durante questi 85 anni le campane hanno sempre
scandito, con la loro voce melodiosa, occasioni liete e tristi. Perciò è da ricordare che Segonzano durante la Prima
guerra mondiale oltre a perdere molti giovani soldati caduti ha provato anche la tristezza di veder partire le quattro campane della chiesa parrocchiale. ✲
1925: Le circoline - “gioventù femminile di Azione cattolica”- presenti
alla festa delle campane. Al centro il parroco Don Chiocchetti.
Sotto, il retro della cartolina postale
Aldo Benedetti
GLI STELLARI DI CEMBRA A SEGONZANO CENTRO
L
a sera di sabato 9 gennaio poco dopo il tramonto,
ancora in clima natalizio, la Confraternita degli
stellari di Cembra per il secondo anno ha fatto visita ai presepi esterni in alcune frazioni di Segonzano
centro.
I Re Magi, preceduti da una grande stella luminosa,
seguita da altre 25 persone vestite da pastori, hanno percorso le vie delle frazioni prima e del centro poi. Hanno
fatto tappa lungo le “cort”, piccoli piazzali, dove erano allestiti i presepi, intonando canti natalizi. Poi è seguito uno
spuntino finale consumato in compagnia dei presenti che
attendevano quel simpatico passaggio di gente della
sponda destra della valle cembrana.
Le frazioni visitate dai tre magi con il seguito sono state: Saletto, Teaio, Scancio alta, Sabion, Stedro Cernadora e Stedro bassa.
La frazione che più numerosa ha presenziato e atte-
so l’incontro è stata quella di Sabion. Qui sono stati ricevuti dal Capogruppo di “Sabion iniziative” con la sua
équipe di volontari sempre disponibili a ogni proposta,
compresa la costruzione del presepio sopra l’antico lavatoio e altre attività. Da questi è stato rivolto un ringraziamento a tutta la comunità cembrana per la visita molto gradita e così amichevole, invitandola a mantenere la
tradizione anche nel prossimo futuro.
Complice di questi incontri della gente della sponda
destra della valle, il famoso Ponte dell’amicizia, sopra il
fiume Avisio, che da anni unisce nel dialogo, anche economico, i valligiani della Valle di Cembra. Perciò quest’anno per la seconda volta anche la comitiva di Re Magi ha transitato il ponte, verso il tramonto, per far rivivere
il presepio che ricorda la nascita del Redentore.✲
Aldo Benedetti
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SOCIALE
IL CLUB “TENIAMOCI PER MANO”
FESTEGGIA 20 ANNI
Un anniversario importante per la comunità.
* RENZO BENEDETTI
E
bbene sì, abbiamo raggiunto i 20 anni di fondazione
del nostro Club. Sono proprio tanti!
Nel 1991 assieme al dott. Graziano Villotti, già operatore nel Club di Cembra che frequentavo, ci siamo decisi a crearne uno nuovo a Segonzano, vista la presenza di
persone del nostro comune che sentivano il bisogno del
Club e dal momento che in tutta la sponda sinistra dell’Avisio non ce n’era nemmeno uno. Dopo aver scelto il nome
(“Teniamoci per mano”), abbiamo cercato una sala per fare i nostri incontri settimanali. All’inizio la sede era presso
l’oratorio della Chiesa, poi per un breve periodo in una sala a Sevignano e infine presso il Centro polifunzionale a Segonzano. In questi venti lunghi anni sono passate molte persone dal nostro Club: molte del nostro comune ma molte
anche dal resto della Val di Cembra.
Questa associazione, questa famiglia, è per me fonte di soddisfazione e di orgoglio. È gratificante aiutare persone che
ne hanno veramente bisogno.
Uscire dall’alcool non è affatto facile, anzi i primi tempi sono terribili. Ecco perché nel Club si possono trovare aiuto,
conforto, comprensione, solidarietà; questo è dovuto al fatto che le persone che lo frequentano ci sono passate e capiscono quanto sia difficile iniziare un percorso di astinenza dall’alcool.
Facendo un bilancio di questi vent’anni, posso dire che
l’età dei frequentanti si è molto abbassata. Una volta le persone che arrivavano avevano un’età media di cinquant’anni. Ora invece ci sono giovani di età inferiore ai quaranta.
Questo è un brutto segnale e mi fa male. Alcuni vengono
perché è stata loro ritirata la patente e per riaverla sono obbligati alla frequentazione di un Club per alcolisti, altri invece sono mandati direttamente dal Servizio Alcologia dell’Ospedale di Trento e altri forse per presa coscienza di
avere un problema e il desiderio di volerne uscire.
Penso che la nostra associazione debba essere considerata un segno positivo e di orgoglio per tutta la nostra comunità. La realtà purtroppo è assai diversa. A volte abbiamo la sensazione di essere soli, di non farcela. Più di una volta sono
stato lì lì per mollare tutto, ma poi ho pensato che è mio dovere, insieme agli altri frequentanti, rimanere e aiutare chiunque ci chieda una mano.
Forse non se n’è accorto nessuno, ma da un po’ di anni
non organizziamo più la consueta festa analcolica; non per-
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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
ché non ne abbiamo voglia ma abbiamo purtroppo constatato che la risposta e la partecipazione sia della popolazione, sia
delle istituzioni è pari a zero. Strano, visto che l’alcool è un
problema che dovrebbe stare a cuore a tanti, se non a tutti.
Nel precedente notiziario abbiamo letto l’articolo del Consigliere comunale Marianna Welcher riguardo ai giovani, l’alcool e il laboratorio cinematografico. Noi ci auguriamo di venirne coinvolti e di essere parte del progetto. Noi ci siamo e
se nell’aria c’è qualche dubbio da risolvere su cosa sia il Club
e di cosa trattiamo, tutti i lunedì siamo presso il Centro polifunzionale in Via Scancio n. 26. Non voglio peccare di presunzione ma noi del Club qualcosa al riguardo all’alcool lo sappiamo e molto bene. Penso che un Comune, che ha in seno ad
esso un Club di alcolisti e che decide di intraprendere un’iniziativa del genere (peraltro molto bella) sul tema alcool, avrà
sicuramente la sensibilità di consultarsi con noi che esistiamo
da ben vent’anni e il problema lo conosciamo molto bene.
Ci auguriamo anche che si possa organizzare un incontro
con il dott. Roberto Cuni del centro studi dell’Apcat di Trento
per sensibilizzare le persone su questo argomento molto delicato che richiede di essere affrontato con grande sensibilità.
In questo momento ci sentiamo un po’ soli e sentiamo
il bisogno di trovare maggior sostegno da parte di tutta la
comunità e degli organi competenti. Questo per noi è molto importante.
Finisco comunque ricordando ancora a tutti che noi ci
siamo, sempre. Ci incontriamo, ripeto, tutti i lunedì presso
il Centro polifunzionale alle ore 20.30 e io sono sempre disponibile per chiunque abbia bisogno di aiuto e vuole uscire dall’incubo dell’alcool.
Buon anniversario dei 20 anni di fondazione del Club
“Teniamoci per mano” a tutte le persone e le famiglie che
lo hanno frequentato durante questi anni e a quelli che lo
frequentano ora. ✲
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SOCIALE
STELLA BIANCA
SEDE DI SEGONZANO
Un appello alla solidarietà.
* CORNELIO BENEDETTI
D
ai primi giorni del mese di maggio la nostra sede di
Segonzano dispone di una più moderna e funzionale ambulanza. Dopo ben diciotto anni di servizio e
con tanti chilometri percorsi, l’ambulanza che si usava per
i viaggi programmati e l’assistenza alle varie manifestazioni
e alle gare sportive è stata mandata alla demolizione.
Il nuovo mezzo che ora abbiamo a disposizione arriva
dalla sede di Cembra, è un’ambulanza meglio equipaggiata e risponde perfettamente a tutte le esigenze che occorrono per svolgere nel migliore dei modi il servizio di primo
soccorso sanitario.
Assieme all’ambulanza abbiamo accolto con vera gioia
e a braccia aperte anche i due nuovi volontari che già dai
primi mesi dell’anno si sono uniti al nostro gruppo.
L’appello che si vuole fare, anche attraverso questo Notiziario comunale, è un’esortazione a tutti i compaesani di
unirsi a noi della Stella Bianca per dedicarsi insieme al
servizio del trasporto infermi.
Fare il soccorso nella prima emergenza è un’esperienza
che vale la pena di provare ad affrontare, si è di aiuto al
prossimo e si ha la soddisfazione di sentirsi utili per la nostra comunità.
Siamo in tanti, circa sessanta volontari, ma non siamo
abbastanza per garantire sempre la copertura dei turni;
ora infatti il venerdì, dal mattino fino a sera, la nostra sede non è più in grado di coprire il servizio, e se non ci sono altri volontari che entrano, in futuro anche altri giorni
della settimana, nonostante il grande impegno, verranno
purtroppo lasciati scoperti.
È veramente un peccato lasciare Segonzano senza l’aiuto della Stella Bianca.
Qui nel paese dove tutto il meraviglioso progetto di solidarietà è nato, la generosità di impegnarsi deve rimanere
ancora viva!
Quest’autunno inizierà il corso per i nuovi aspiranti volontari, verrà fatto qui a Segonzano e l’invito è quasi una
supplica, dopo più di trent’anni di attività non lasciamo sola la Stella Bianca.
L’augurio è di passare tutti una bella stagione estiva, l’auspicio è quello di trovarci numerosi al corso autunnale! ✲
Esercitazione della Stella Bianca
N. 11 LUGLIO 2011 | NOTIZIARIO COMUNALE SEGONZANO
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ASSOCIAZIONI
MASI INVISIBILI
2° FESTIVAL TEATRALE
Un progetto culturale dell’Associazione Sorgente ’90 nato da un’idea di Sergio Paolazzi.
Il teatro in luoghi particolari e poco conosciuti della Val di Cembra e non solo, alla ricerca della
propria memoria storica e culturale.
D
all’idea all’incontro con un regista, Enzo G. Cecchi
di Piccolo Parallelo, che ne sviscera le potenzialità,
creando e proponendo spettacoli e momenti di ri-
SABATO 23 LUGLIO ore 21.00
FORNACE (al Castello)
DOMENICA 24 LUGLIO ore 21.00
GRAUNO (Busa del Carneval)
Ingresso a pagamento: adulti € 5,00; soci S’90
e bambini fino a 12 anni € 4,00
In caso di maltempo gli spettacoli saranno proposti al chiuso nelle immediate vicinanze del
posto stabilito
■ RITUAL DE FUEGO
Gruppo messicano “Queatzalcotl” tre attori danzatori musicisti.
Un rituale del fuoco secondo gli antichi rituali atzechi. Non è uno spettacolo sul fuoco, è un rito che ha come attore principale il
fuoco. Tre artisti, provenienti dal Mexico,
formano questo coinvolgente gruppo di
percussionisti, che con eleganza felina e ritmo, trascinano “ipnotizzando” il pubblico
in una sorta di rito collettivo, di energia allo
stato puro, giocando e domando il fuoco, da
sempre origine di paura ancestrale.
MARTEDÌ 26 LUGLIO ore 21.00
SEGONZANO (Castello)
Ingresso a pagamento: adulti € 5,00; soci S’90
e bambini fino a 12 anni € 4,00
In caso di maltempo lo spettacolo sarà proposto
al chiuso nel Teatro comunale di Stedro
■ LA MAGNIFICA INTRAPRESA
di Paolo Domenico Malvinni. Con Titino
Carrara - voce recitante, Claudia Ferronato (voce, percussioni), Roberto Tombesi
(organetto, mandole, salterio, ludro, voce), Francesco Ganassin (clarinetti, ocarine, oboi popolari, voce), Giancarlo Tombesi (contrabbasso, voce)
«Se dovessi indicare il nodo del racconto,
lo individuerei in una scena al centro della storia. Il vecchio Capitano e il giovane
Sorbolo, risalendo una costa montuosa,
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flessione a bassissimo impatto ambientale, nel pieno rispetto dell’ambiente e della cultura locale. Dal 23 luglio al 28
agosto 2011 proponiamo i seguenti spettacoli:
affranti dalla fatica, vedono davanti a loro
allargarsi il lago di Garda. Un’acqua aperta su tutto il loro mondo, un crocevia delle possibilità che rivela ai due, come una
visione illuminante e contraddittoria, l’intimo desiderio di limitarsi a contemplare
assecondando il creato, e l’inarrestabile voglia di fare, la spinta
a intraprendere che li
renderà protagonisti
di una grande impresa, galeas per montes conducendo.
(P. D. Malvinni)»
29 e 30 LUGLIO
SIAMO TUTTI AL RADUNOROCK!
PASSATE A TROVARCI ALLA BAITA
PENNA NERA DI GRUMES
MARTEDì 2 AGOSTO ore 21.00
GRUMES (Maso Pojeri)
Ingresso a pagamento: adulti € 5,00; soci S’90
e bambini fino a 12 anni € 4,00
in caso di maltempo lo spettacolo sarà proposto al chiuso nel Teatro comunale di Grumes
■ LA TRANSUMANZA DELLA PACE
LE MUCCHE DELLA VAL RENDENA
A SREBRENICA
di Roberta Biagiarelli e Gianbattista Rigoni
Stern
Tre momenti per una serata / incontro:
• La testimonianza di Gianni Rigoni Stern
• Proiezione del road movie montanaro
(con vacche vere!)
• Il racconto di una favola di Roberta Biagiarelli
La testimonianza
«Sono più di dieci anni che giro attorno a
Srebrenica, umanamente e professional-
SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
mente e in questi anni ho incontrato decine, centinaia di persone che si propongono spesso come volontari “per fare qualcosa lì, a Srebrenica… dove vai sempre…”.
Ma tre anni fa, sull’Altopiano di Asiago in
provincia di Vicenza, ho conosciuto un volontario speciale, un montanaro di razza:
Gianbattista Rigoni Stern, detto Gianni. Gli
ho raccontato della “mia” Srebrenica e dei
suoi dintorni e ho intuito che potevamo
ideare e progettare qualcosa di utile e originale insieme. Gianni Rigoni ha messo
piede per la prima volta in quei luoghi nell’estate 2009 e, come succede a molti, non
se ne è più andato…».
Durante l’incontro, Gianni Rigoni Stern
porterà la sua testimonianza: il racconto di
un progetto di straordinaria solidarietà e
la forza di portarlo avanti ancora nel prossimo futuro.
Proiezione del road movie montanaro La
transumanza della pace (con vacche vere!)
Il racconto del trasferimento e la consegna
di 48 manze e manzette che dalla Val
Rendena (Trento) sono state donate alle
famiglie di Suceska_Srebrenica in BosniaOrientale tra novembre e dicembre 2010.
I protagonisti di questo documentario sono
Gianni Rigoni Stern, artefice di questo
esempio di solidarietà tra Comunità, gli allevatori e i paesaggi del Trentino e in particolare della Val Rendena e la comunità residente sull’Altopiano di Suceska_Srebrenica
costituita da persone che sono tornate a vivere dal 2000 in territorio bosniaco, dopo i
tragici fatti legati alla guerra dei Balcani
(1992-1995).
«Il 1° dicembre 2010 nevicava. Siamo andati in Val Rendena, a Caderzone (TN), a
ritirare gli animali dagli allevatori trentini:
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ASSOCIAZIONI
logico e popolare che vuole incontrare
persone da ascoltare e che ascoltino. Il testo scritto dal drammaturgo e regista Luciano Nattino per “l’originale duo”, festeggia nel 2010 il suo decennale di repliche
ininterrotte.
La mostra “Il corpo del crocifisso - Sindone e religiosità popolare” allestita dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino
in occasione dell’Ostensione della Sacra
Sindone e la ricorrenza del decennale del
debutto, hanno offerto al drammaturgo
l’opportunità di arricchire il testo con un
nuovo capitolo.
48 manze e manzette di età compresa tra
i 12 e i 24 mesi, alcune già gravide, le altre
da ingravidare. Alcuni allevatori, soprattutto quelli con le stalle più piccole, avevano quasi le lacrime agli occhi.
… e poi è iniziato il nostro viaggio, verso la
Bosnia Erzegovina».
Il racconto di una favola
di Roberta Biagiarelli
Un racconto che ha il respiro e i sapori di
una fiaba, che lega valori ancestrali e si
contrappone alla barbarie e all’immiserimento. Una favola fatta di montagne, mucche, genti e cuori pulsanti… Un’azione di
solidarietà esemplare e incisiva che inizia
dalla volontà di porre rimedio in modo
concreto ai danni lasciati sul campo dalla
guerra, per ricostruire, almeno in piccola
parte, le condizioni di una ripresa e di una
prospettiva sul futuro agricolo della comunità bosniaca ancora in grande difficoltà, a
quindici anni dalla fine della guerra.
VENERDì 5 AGOSTO ore 21.00
ALBIANO (Località al Mas)
SABATO 6 AGOSTO ore 21.00
VALDA (Bait da l’Is-cia)
Ingresso a pagamento: adulti € 5,00; soci S’90
e bambini fino a 12 anni € 4,00
In caso di maltempo gli spettacoli saranno proposti al chiuso in paese
■ IL VANGELO SECONDO L’ASINA
Il Vangelo secondo l’Asina - Capitolo della
Sindone è il racconto evangelico dal punto
di vista dell’asina che fu prima di Giuseppe e poi di Gesù. L’asinella, in carne ed ossa, si chiama Geraldine e il suo “traduttore” è Claudio Zanotto Contino: da anni
insieme girano il mondo a loro conosciuto
cercando e raccontando leggende e fiabe
legate ai luoghi attraversati. Un teatro eco-
DOMENICA 7 AGOSTO ore 16.00
Lisignago
percorso a piedi in compagnia dell’asina e
di Claudio che condurranno il pubblico
dalla piazza del paese fino al Doss di San
Leonardo. I bambini devono essere necessariamente accompagnati.
€ 5,00 adulti; € 3,00 bambini fino a 12 anni
FIABE E LEGGENDE IN VIAGGIO CON
L’ASINA (Geraldina La Sommaire e Claudio Zanotto Contino)
Il repertorio di “ Fiabe e Leggende in Viaggio con l’Asino” è frutto di una selezione
di quanto è stato raccolto da Geraldina e
Claudio durante i viaggi e i pellegrinaggi
realizzati fra il 1997 e il 2009, viaggi che
hanno toccato le Valli Alpine e le Colline
del Canavese, le Colline del Biellese, le
Valli di Lanzo, la Bassa Val Susa, l’alta Valle dell’Arc in Francia, l’Ossola e la Valle Po.
Sono storie della tradizione che narrano di
contadini, pastori, minatori, eremiti, uomini selvatici dei boschi, diavoli, masche
(streghe), fate, folletti e animali: la volpe e
il lupo naturalmente.
Ogni viaggio, una raccolta di fiabe e leggende, da offrire a chi le vuole ascoltare.
MARTEDì 9 AGOSTO ore 21.00
SEGONZANO (Bait da Cantilaga)
MERCOLEDì 17 AGOSTO ore 21.00
LONA-LASES (Centrale elettrica Pozzolago,
Edison)
MARTEDì 23 AGOSTO ore 21.00
CAPRIANA (Maso Rover)
Ingresso a pagamento: adulti € 5,00; soci S’90
e bambini fino a 12 anni € 4,00
In caso di maltempo gli spettacoli saranno proposti al chiuso in paese
■ VOGLIO PARLARE CON ALDO MORO
(produzione del Festival)
Quella di Firenze del 4-5 novembre 1966 rimane l’alluvione più conosciuta, più drammatica e più “medianizzata”. Ma in tutta Ita-
lia già da agosto ci sono diversi segnali di allagamenti e smottamenti. Fra le altre città
importanti anche Trento viene sconvolta
dalle acque. Peró nelle valli, zona orientale, la situazione è ancora più disastrosa e
devastante. Il torrente Avisio che già ad agosto aveva tracimato rimane sempre a livelli
di guardia pericolosi. E così anche l’invaso
di Stramentizzo e le colline che avevano già
mostrato segni di cedimento. Finita la tragedia, l’allora capo di Governo onorevole
Aldo Moro si reca a visitare le zone disastrate… “Voglio parlare con Aldo Moro” è uno
spettacolo al femminile. Donne che raccontano donne. Donne che raccontano l’Italia
e il mondo. Donne che arrivano a questo fatidico 5 novembre e metaforicamente corrono avanti e indietro la Val di Cembra con
la speranza di potere incontrare quell’uomo cui potrebbero raccontare il dolore e la
perdita di tutto: l’onorevole.
GIOVEDì 11 AGOSTO ore 21.00
SOVER (Maso Pianàci)
VENERDì 19 AGOSTO ore 21.00
CEMBRA (Maso Besler)
VENERDì 26 AGOSTO ore 21.00
GIOVO (Palù di Giovo)
Ingresso a pagamento: adulti € 5,00; soci S’90
e bambini fino a 12 anni € 4,00
In caso di maltempo gli spettacoli saranno proposti al chiuso in paese
■ IL GIARDINO DELLE ARANCE E DEGLI
ANGELI CHE PIANGONO
(produzione del Festival)
Premio Riccione - Ater per la messa in scena
1994. Con Martino Valentini e Michele Dallagiacoma. Testo e regia di Enzo G. Cecchi
La storia è molto semplice. Un uomo, un
viaggiatore di nome forse Carlo, arriva in
un luogo con dei carteggi. Non si saprà mai
se testamento, mappa o che altro. E in
questo luogo decide di fermarsi e di creare un giardino. Vicino a questo luogo, abita un altro uomo, un muratore di cui non si
conosce il nome, forse Matteo, forse Pietro. Lo spettacolo è scandito da tredici scene, una per mese, da marzo a marzo dell’anno successivo. Ad ogni mese un piccolo
giardino si aggiungerà agli altri. Da una
parte lo scandire dei mesi, delle stagioni,
della formazione e della distruzione del
giardino, dall’altra i tentativi di rapporto o
lontananza che si creano fra i due personaggi. Il primo uomo, Carlo, non ha memoria o ricordi del proprio passato, il secondo, Matteo, è un muratore, “un paesano”
che ha chiaro il proprio passato, ma ha
sfuocato il proprio presente.
N. 11 LUGLIO 2011 | NOTIZIARIO COMUNALE SEGONZANO
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ASSOCIAZIONI
SABATO 13 AGOSTO ore 21.00
FAVER (Centro storico)
Ingresso a pagamento: adulti € 5,00; soci S’90
e bambini fino a 12 anni € 4,00
In caso di maltempo lo spettacolo sarà proposto
al chiuso in paese
■ PER ABBREVIARE LA MIA SOFFERENZA,
OVVERO DELL’EROE MARCO PANTANI
Spettacolo su Marco Pantani di e con Alessandro Pozzetti.
Marco Pantani è stato un personaggio di
contraddizioni. Immensamente potente sulle verticali delle montagne, tragicamente in
bilico sui gradini della vita. Come tutta la
gente che viene dalla Romagna portava in
sé, innato, il senso del teatro. Teatrali erano
le sue imprese, teatrale, sotto i colori della
tragedia, fu la sua vita. E furono pure le sue
parole. Un giorno rispondendo a un giorna-
lista che gli chiedeva perché mai andasse così forte in salita Marco rispose: «per abbreviare la mia sofferenza». Un’espressione che
pare una ricetta medica prescritta da un dio
clemente ai mortali. Oppure il titolo di una
tragedia moderna che parte dalla riviera romagnola e infila le salite d’Italia e di Francia
per spegnersi nella solitudine di un mare di
inverno.
Uno spettacolo che fa pensare e riflettere
sul mondo del ciclismo e dei suoi eroi, che
sarà rappresentato nella valle che ha dato
i natali a diversi campioni delle due ruote.
Maggiori informazioni sul sito:
http://www.diaolin.com/wordpress/
20 AGOSTO ore 06.00
VALFLORIANA partenza alle ore 05.00
da Malga Sass per i “pradi da le fior”
■ ALBA DI PAROLE E DI VITA
28 AGOSTO
■ CAMMINATA LUNGO E DENTRO
L’AVISIO (Prà di Segonzano/Molini
di Sover) ritrovo ore 07.30
voci libere per sognare - sensazioni vocali:
Coro Novo Spiritu di Cembra; essenze musicali: la tromba di Martino Nicolodi; misticanze di parole: Ivan Crico (Tapogliano), Antonio G. Della Rocca (Trieste), Sauro Roveda
(Vezzano sul Crostolo), Oscar Cló (Campogalliano), Corrado Zanol (Capriana), Mariano Bortolotti (Rizzolaga), Diaolin (Sovér)
Magari sarà solo il rumore del vento ma
cercheremo di ascoltarlo insieme (Diaolin)
Evento esterno segnalato.
ASSOCIAZIONE CULTURALE IL VOLO
PASSEGGIANDO TRA LE FRAZIONI
Meta di quest’anno: Sevignano. 100 alla partenza, divenuti 150 durante il cammino.
* NICOLA BENEDETTI
Passeggiando tra le frazioni 2011
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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
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ASSOCIAZIONI
S
i è appena conclusa (2 giugno) la 5ª edizione di “Passeggiando tra le frazioni” che quest’anno, come meta, ha scelto Sevignano. Una tranquilla camminata
alla scoperta del nostro territorio, un mix tra natura e arte,
ma soprattutto tanta allegria in piacevole compagnia.
Cornelio Benedetti, socio dell’Associazione Culturale il
Volo, sin dalla 1ª edizione della camminata ha curato la manifestazione in maniera sempre eccellente, ma questa volta ha potuto contare anche sull’aiuto speciale di Antonia
Dallagiacoma, “Beghela DOC”, che con un ottimo lavoro di
squadra ci ha regalato una giornata ricca di sorprese.
L’appuntamento era al Chiosco alle Piramidi alle ore
9.00 e, nonostante il tempo non fosse dei migliori, eravamo
in tantissimi: cento persone alla partenza fino ad arrivare
alla quota record per l’iniziativa di centocinquanta persone
che si sono aggiunte lungo il cammino. Fra questi molti erano abitanti della frazione.
Dopo aver lasciato la macchina ai bordi della strada provinciale per i Cialini ci siamo avviati lungo il sentiero panoramico delle Piramidi che conduce a Sevignano; durante il
tragitto il custode forestale Stefano Schir ci ha incantati parlando, con brevi soste, del rapporto tra la natura e l’uomo;
partendo dalle Piramidi di terra e dalla loro formazione attraverso l’erosione ha concluso il discorso ricordando l’importanza dell’acqua come elemento fondamentale per la
vita di tutti gli esseri viventi, ma allo stesso tempo forza incontrollabile in alcune circostanze.
In questo articolo voglio approfittare per ringraziare Stefano Schir della sua disponibilità in tutte le cinque edizioni
di “Passeggiando tra le frazioni” ed esprimere con grande
orgoglio la fierezza di avere un custode del nostro territorio
boschivo così colto e sensibile nei confronti della natura.
Oltre alla guardia forestale altre persone ci hanno allietato la mattinata. Giovanni Andreatta ci ha illustrato il progetto di realizzazione del sentiero panoramico delle Piramidi e Michele Montibeller, il rappresentante più giovane
del Gruppo Cacciatori di Sevignano, ci ha parlato dell’attività venatoria del Gruppo.
Raggiunto il territorio di Sevignano i piccoli “Begheloti”
ci hanno dato il benvenuto con qualche canzoncina e in seguito il Gruppo Alpini ci ha accolti con un apprezzatissimo
ristoro. Verso mezzogiorno, abbiamo raggiunto “el bait de
l’Antonia” dove tutte le associazioni di Sevignano ci hanno
cucinato un fumante piatto di pasta.
Sazi ma ancora curiosi di conoscere il nostro territorio ci
siamo incamminati verso valle e durante il tragitto abbiamo
incontrato Carolina Andreatta che ci ha spiegato in cosa
consiste l’attività del pascolo delle capre e la lavorazione
del loro prezioso latte.
Arrivati sopra l’abitato di Sevignano, presso il parco giochi, ci è stato offerto del caffè accompagnato da squisiti grostoli.
La pioggia ci ha raggiunti in quel momento ma, nonostante ciò, Marco Silvestri è riuscito a parlarci della statua di
San Nicolò, patrono di Sevignano, che è stata ricavata da
un maestoso albero, considerato il parafulmine del paese
che, ormai rinsecchito, è stato portato a nuova vita dal nostro scultore compaesano Egidio Petri.
Giunti nel bel mezzo del paese Andrea ci ha presentato
una delle case più antiche, rappresentata anche in un’opera del Dürer durante il suo passaggio in Valle di Cembra.
Stefano Casagrande ci ha parlato della storia del capitello posto nella parte a sud-est di Sevignano.
Egidio Fedrizzi, rappresentante del gruppo parrocchiale, ci ha poi illustrato la chiesa di San Nicolò e la sua storia partendo dai primi curati fino ad arrivare ai giorni nostri.
Incamminandoci sulla via del ritorno abbiamo visto il capitello più a nord-ovest di Sevignano, recentemente restaurato grazie al contributo del “Gruppo insieme per creare” e
successivamente Stefano Fedrizzi ci ha descritto la meravigliosa arte delle api e del loro prezioso miele.
Ezio Giacomozzi, come rappresentante comunale, ci ha
illustrato la discarica d’inerti di ultima realizzazione e infine,
per concludere questa straordinaria accoglienza, nella località di Prada, le donne di “Insieme per creare” ci hanno offerto un buffet di dolci e i “begheloti” ci hanno salutato con
altre canzoncine.
Una pioggia torrenziale ci ha riaccompagnati a Segonzano, ma nonostante il tempo tutti eravamo soddisfatti di questa giornata all’insegna della conoscenza del nostro territorio anche perché questa iniziativa ha contribuito a rafforzare
ancor di più la bellissima rete che già collega la nostra meravigliosa comunità.
Un grazie particolare alla popolazione di Sevignano con
le sue numerose associazioni egregiamente rappresentate,
da Antonia Dallagiacoma, a Cornelio, prezioso collaboratore, e agli altri componenti del Volo che si sono prestati nell’organizzazione di questa manifestazione, al custode forestale Stefano Schir, a tutte le persone che hanno partecipato
all’iniziativa e a tutte quelle, non qui citate, che hanno contribuito a rendere questa giornata indimenticabile. ✲
N. 11 LUGLIO 2011 | NOTIZIARIO COMUNALE SEGONZANO
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ASSOCIAZIONI
CORO PIRAMIDI
VENTI ANNI D’INCANTO (1991-2011)
* NORBERTO BENEDETTI
Vicepresidente
C
ome per le persone, anche per le associazioni i compleanni sono importanti. Si fa un bilancio ricordando cos’è successo in quest’arco di tempo, dagli inizi
quando ancora giovincelli pieni di entusiasmo, ci cimentavamo con i primi canti, per poi in seguito iniziare con le prime rassegne e concerti, prima in paese e in regione e successivamente in altre province, arrivando anche in Svizzera
e in Germania. Abbiamo avuto così l’opportunità di conoscere tante realtà canore, ma soprattutto ottime persone con
cui scambiare rapporti d’amicizia. In un coro per proseguire senza difficoltà penso che l’amicizia e il rispetto reciproco siano molto importanti.
Ciò ci ha permesso di arrivare a questo importante traguardo, anche se talvolta, come è normale che accada in
tutte le associazioni, ci sono stati momenti di difficoltà e
tensione che poi si sono risolti positivamente, rafforzando
l’unione fra i componenti del coro.
Per festeggiare l’evento, l’11 giugno abbiamo organizzato una serata concerto con canti eseguiti in questi ultimi
vent’anni, accompagnati da foto e filmati che raccontano
vari momenti di vita del coro. La serata si è conclusa all’Auditorium con un incontro conviviale con le autorità e il pubblico. Hanno partecipato anche alcuni amici tedeschi del
Coro Teutonia. In questa serata sono anche state presentate le nuove divise, realizzate grazie ai preziosi contributi della Provincia Autonoma, della Cassa Rurale, del nostro Comune e del B.I.M. I costumi, che rimandano alle divise di un
Serata concerto dell’11 giugno, con la presentazione delle nuove divise
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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
Serata concerto dell’11 giugno: riconoscimento ai coristi
noto coro trentino degli anni ’20-30 del secolo scorso, sono stati creati a seguito di uno studio storico di Chiara Defant e prodotti dall’omonima Ditta. A noi il risultato è sembrato ottimo e speriamo che anche il pubblico lo abbia
apprezzato.
Quest’anno la consueta rassegna che si svolge in autunno avrà un valore aggiunto, infatti sarà presente il coro giovanile della SAT. È un concerto ormai collaudato e in genere molto partecipato e speriamo che ciò accada anche per
questa 19ª edizione. A seguire, a fine anno, ci sarà il tradizionale Concerto di Natale.
L'innalzamento dell’età media dei coristi è stato per noi
motivo di preoccupazione, ma ora alcuni ragazzi hanno incominciato a provare. Il nostro augurio è che trovino soddisfazione e che pian piano riescano a inserirsi nel Gruppo
ed entrino a far parte del Coro. ✲
Un omaggio floreale a Chiara Defant
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ASSOCIAZIONI
GDM SEGONZANO
BILANCIO DI UN ANNO
Nuovi corsi dell’Associazione Giovani Danza
Moderna.
* ALESSANDRO ANDREATTA
S
i è appena concluso un anno ricco di soddisfazioni e
di numerose novità per l’Associazione Giovani Danza Moderna.
Il Gruppo si è allargato, organizzando i propri corsi non
solo a Segonzano, ma anche a Cembra, dando così la possibilità a un numero sempre maggiore di ragazzi di avvicinarsi al mondo della danza. Attualmente raccoglie l’adesione di
oltre 150 giovani ballerini e fa parte della Federazione delle
Scuole di Danza del Trentino, proponendo i propri spettacoli su tutto il territorio regionale e partecipando alle prestigiose serate all’Auditorium S. Chiara (aprile 2011) e Trentino
Danza Estate a Tesero (agosto 2011).
Visto l’alto numero di partecipanti, per la prima volta si
è dovuto dividere il saggio finale in due serate, per dare la
possibilità di esibirsi a tutti i ballerini coordinati dagli insegnanti Giulia Primon, Seydi Rodriguez, Gabriele Pegoretti,
Patrick Ang, Monica Villotti e Michele Fortarel.
Agli spettacoli hanno assistito circa 800 persone. Il riscontro notevole di pubblico ha trasformato le serate in momenti d’incontro per la comunità, oltre che di spettacolo con l’al-
Trento, Via Belenzani: il carro “Alice nel paese delle meraviglie” al carnevale
ternarsi di coreografie dal modern all’hip hop, dal breakin’ al
classico.
Ricordiamo le vittorie con il carro “Alice nel paese delle
meraviglie” al Carnevale di S. Michele e di Trento. I fattori
determinanti per la vittoria sono stati il bellissimo carro realizzato dallo staff e l’alto numero di partecipanti mascherati
(oltre 200) che ha ballato e saltato incantando le vie della
città per oltre due ore.
Molte novità sono previste per la prossima stagione: l’appuntamento è a ottobre 2011 con la riapertura dei corsi. Vi
aspettiamo! ✲
“EL MOLINEL”
RINNOVATA LA SEDE
Una nuova cucina presso la sede dell’associazione
culturale e ricreativa della comunità di Valcava.
* VALENTINA ANDREATTA
D
opo i lavori di ritinteggiatura e di sistemazione condotti lo scorso anno grazie al contributo volontario
di alcuni soci, la sede di “El Molinel”, situata presso
le ex scuole di Valcava, ha visto una totale trasformazione
quest’anno con l’arrivo della nuova cucina acquistata grazie
al contributo del B.I.M. all’Adige, del Comune di Segonzano e dell’Associazione stessa.
L’arrivo della nuova cucina segna il raggiungimento di
un obiettivo che la Direzione e i soci di “El Molinel” hanno
La nuova cucina nelle ex scuole
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ASSOCIAZIONI
perseguito fiduciosi per circa un anno ed è il coronamento
delle tante fatiche dei volontari che hanno messo a disposizione il loro tempo e capacità nel restyling della sede.
Vi chiederete perché è così importante l’arrivo della
nuova cucina nelle ex scuole “rinnovate”. Per i soci e tutti
gli abitanti di Valcava significa molto, soprattutto data la
mancanza di un punto di ritrovo quale bar o negozio di alimentari.
La sede di “El Molinel” diviene così punto di ritrovo sociale e conviviale importantissimo per una comunità piccola ma (e forse anche per questo) molto unita.
Qui la comunità è costituita da poco più di una cinquantina di abitanti in inverno e qualcuno in più nel weekend e
l’estate, quando, chiuse le scuole, i bambini vengono in
montagna con la loro famiglia a respirare l’aria pulita, a correre liberi nei prati e a vedere da vicino gli animali. A volte
a Valcava sembra di vivere in una grande, unica famiglia. Essere pochi fa sì che ci siano relazioni tra tutti, vecchi e giovani, e in questo senso le ex scuole sono importante luogo
di incontro dove scambiarsi gli auguri nei momenti importanti dell’anno, festeggiare insieme con una cena, trovarsi per
giocare a carte e progettare gli eventi dell’Associazione.
Quindi, a nome della Direzione, dei soci e degli abitanti di Valcava ringraziamo tutti i volontari, il B.I.M Adige Vallata dell’Avisio, in particolare il Presidente Armando Benedetti, il Comune di Segonzano in particolare nella figura del
Sindaco Giorgio Mattevi e tutti i soci che tengono viva l’Associazione e la piccola frazione di Valcava. ✲
ATLETICA VALLE DI CEMBRA
UNA FELICE STAGIONE SPORTIVA
* ANTONIO CASAGRANDE
Settore Giovanile
Si è conclusa con grande successo la prima stagione sportiva del neopresidente Antonio Casagrande che con l’aiuto
della nuova direzione, di cui per Segonzano fanno parte Andrea Toller e Andrea Folgheraiter, ha vissuto momenti di grande soddisfazione. La stagione sportiva iniziata in settembre
ha visto la partecipazione di ben 35 ragazzi e bambini che per
due volte la settimana, martedì a Cembra e con l’introduzione degli allenamenti il giovedì, presso la pista di atletica a
Trento, hanno vissuto, come si diceva, momenti di entusiasmo e grande appagamento. Successi iniziati con l’ottenimento del 4° posto assoluto nella “mitica e nota” gara di corsa denominata “Giro al Sass” a Trento, poi proseguiti con la
medaglia di bronzo conquistata nella Finale di Cross a Villalagarina, su ben 38 squadre partecipanti da tutta la regione.
Le numerose medaglie vinte e i punti conquistati da tutti i ragazzi nelle 12 gare disputate nel corso della stagione
hanno permesso di raggiungere il 6° posto nella classifica
generale provinciale. Ottimo risultato, visto l’alto numero
di società partecipanti (26 n.d.r.) e dal momento che è la
prima stagione giovanile disputata dai nostri ragazzi.
Grandi risultati anche nelle varie specialità come il salto in
alto, il salto in lungo e non ultimo il giavellotto, praticato in pista sotto l’occhio vigile dell’allenatore Sergio Bonvecchio.
Diego Gennari è invece l’allenatore per la pista. Di eccellenti qualità e dotato di grandissima esperienza, ha allenato giovani che tuttora risultano di fama nazionale.
Il ringraziamento va quindi oltre alla Dirigenza, che ha
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ben supportato i giovani sia negli allenamenti che nelle gare, a tutti i collaboratori (autisti per gare e allenamenti), agli
allenatori e sicuramente ai nostri giovani atleti che si sono
allenati con molta serietà e nelle gare hanno portato ad alti vertici la nostra Società.
Settore Master
La stagione per loro non finisce mai! Gli allenamenti proseguono tutto l’anno, sia per chi fa sport per agonismo sia
per chi lo pratica per il solo e puro spirito “salutistico”.
Grande successo anche in questo settore per l’ottenimento, grazie a tre nostri atleti, del 2° posto al Campionato nazionale di corsa in montagna.
Altra grande soddisfazione la vittoria di Massimo Benedetti nella Maratona in Montagna (42,195 km) disputata a
Fregona (TV). La sua prima vittoria importante, che non vuole essere il coronamento di una lunga carriera ma l’augurio
per altri successi a venire! Soddisfazione anche per Andrea
Toller per il tempo record personale di 3.00 ore esatte ottenuto nella Maratona di Padova disputata in aprile.
Grazie inoltre a tutti gli atleti che alle gare si prodigano
per la nostra Società che conta in questo settore 115 atleti.
Di questi, 57 partecipano puntualmente alle gare previste
nel calendario FIDAL e CSI, ovviamente ognuno per la loro specialità: mezza maratona, gara 5 km, maratona, mezzofondo e velocità in pista.
La promozione dell’atletica in Valle di Cembra rimane
comunque l’obiettivo primario per la Società; che sia rivol-
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ASSOCIAZIONI
ta ai giovani o agli adulti non importa in quanto lo slogan
“correre per star bene” è rivolto a tutti e rappresenta un’importante disciplina da praticare anche con altri sport. Sicuramente una valida alternativa a uno stile di vita poco salutare e inoltre, se praticata con costanza, risulta assolutamente
gratificante! ✲
IL TRITTICO DI CORSA SPRINT
Calendario Trittico:
■ 1ª Prova Trittico CORONA VERTICAL RACE - VERLA di GIOVO,
giovedì 14 luglio; partenza in linea ore 19.30
■ 2ª Prova Trittico SU E GIÒ DAL DOSS - BASELGA di PINÉ, venerdì 22 luglio; cronometro individuale, partenza 1° concorrente
ore 19.31
■ 3ª Prova Trittico PIRAMIDI VERTICAL RACE - SEGONZANO giovedì 28 luglio; cronometro individuale, partenza 1° concorrente
ore 19.31
Come nasce il Trittico
Il giovedì era frequente incontrarci, noi amici dell’Atletica Valle di
Cembra, per un allenamento in salita, fatto di uno sprint breve
ma intenso. Dopo alcune settimane eravamo già una decina di
atleti che costantemente salivano il ripido sentiero delle Piramidi
a Segonzano e così, via via, è diventato un appuntamento quasi
immancabile. Sono passati sei
anni da quei giovedì e da tre disputiamo la gara Piramidi Vertical
Race! A questa, da due anni, si è
aggiunta la gara di Baselga, grazie alla collaborazione degli amici del Mai Zeder, con la quale si
confrontano più di un centinaio
di atleti.
Ora, per la prima volta, si propone un terzo appuntamento da noi
ritenuto sinceramente e doverosamente immancabile, a Verla di
Giovo.
Quest’ultimo si snoda lungo il
percorso di allenamento del
l’amico Carlo Clementi e nasce in
collaborazione con il Gruppo Alpini di Verla!
...Così... il Trittico!
Le gare sono a carattere “non competitivo” e sono aperte a qualsiasi tipo di atleta e persona.
Info: tel. 333.5229088 - 328.1524995 - 348.0123433
U.C. VALLE DI CEMBRA
FESTA DELLO SPORT
È
stata una grande festa per i ragazzi e le loro famiglie la presentazione degli atleti delle categorie Giovanissimi, Esordienti e Allievi dell’U.C. Valle di Cembra che si è svolta sabato 12
marzo presso la mensa di Albiano, in occasione dell’apertura della stagione ciclistica 2011.
Il Presidente Edy Ravanelli, dopo aver ringraziato
tutte le persone presenti, ha presentato il programma per la stagione 2011, che prevede tra l’altro l’organizzazione da parte della nostra società di ben tre
gare, due delle quali si svolgeranno nell’abitato di Albiano:
in data 10 luglio 2011 per la categoria Allievi e il 29 agosto per
la categoria Giovanissimi. In concomitanza con la gara del 10
luglio verrà organizzata la “Festa dello Sport”, che inizierà sabato 9 luglio alle ore 20.00 con la “cena in strada”, alla quale tutta la popolazione è invitata a partecipare, e che avrà
luogo nel tratto di strada adiacente al municipio, che per l’occasione verrà chiusa al traffico. La “Festa dello Sport” continuerà poi domenica 10 luglio alle ore 10.00 con la partenza
dal piazzale del municipio di Albiano della Gara di ciclismo
per la categoria Allievi, per continuare poi nel pomeriggio con
giochi vari, ai quali sono invitati a partecipare le varie associazioni sportive e non, presenti nel nostro paese. Seguiranno
poi le premiazioni delle varie gare e giochi che si svolgeran-
no durante la giornata. Al termine dell’intervento del Presidente, le varie autorità presenti, tra gli altri il Presidente del
CONI Giorgio Torgler, il Presidente della Federazione Ciclistica del Trentino Bepi Zoccante, il past President Corrado Pontalti, gli assessori Patrizia Filippi e Mariano Gilli in rappresentanza dell’Amministrazione comunale e Massimo Folgheraiter
in rappresentanza della Cassa Rurale Lavis-Valle di Cembra,
hanno rivolto un saluto e un augurio agli atleti presenti.
Al termine dell’incontro i singoli atleti sono stati presentati dagli allenatori delle varie categorie: Andrea Calovi, Michele Conci e Marco Girardini, che sono coadiuvati dai collaboratori Franco Larger e Sergio Piller.
L’incontro è terminato con uno spuntino offerto a tutti gli
invitati presenti. ✲
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AGENDA
IL DIFENSORE CIVICO
SERVIZIO IMPORTANTE E GRATUITO
Il Difensore Civico - Garante dei Minori della Provincia autonoma di Trento è presente ogni mese
presso la sede della Comunità di Valle.
N
ella giornata e nell’orario fissato, il Difenzore Civico riceve i cittadini che abbiano necessità di un
confronto o di un colloquio per esporre il proprio
problema sorto con la Pubblica Amministrazione e si preoccupa poi di dare, se del caso, il dovuto seguito alla segnalazione.
I servizi offerti nell’esercizio delle ordinarie funzioni di
difesa civica o di quelle esercitate a tutela dei diritti di minori e adolescenti sono a titolo gratuito.
Il difensore civico è Raffaello Sampaolesi
Sede: Galleria Garbari, 9 - Trento
tel. 0461.213201 - fax 0461.213206
ORARIO DI RICEVIMENTO
DALLE 14.30 ALLE 16.30
13 LUGLIO
14 SETTEMBRE
12 OTTOBRE
9 NOVEMBRE
21 DICEMBRE
Le udienze del Difensore Civico avranno luogo su appuntamento, che potrà essere fissato chiamando il numero
verde 800851026. ✲
LA MEDIAZIONE
FAMILIARE
IN PROVINCIA
DI TRENTO
È
stato istituito un Punto informativo presso il Tribunale Ordinario di Trento, con la firma di un Protocollo di intesa tra la Provincia autonoma di Trento e il
Tribunale.
Sede principale Tribunale Ordinario di Trento:
Largo Pigarelli, 1 - Trento
tel. 0461.200111 - fax 0461.200405
La mediazione familiare è un servizio a favore di genitori in
fase di separazione e/o divorzio per ricercare insieme accordi concreti e soddisfacenti a favore dei figli.
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SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
Ha come principale obiettivo quello di promuovere il
benessere e la qualità di vita dei figli.
Il Punto informativo di Mediazione familiare è stato presentato il 28 giugno in un incontro presso la Sala della Cooperazione del Centro Congressi della Federazione Trentina
della Cooperazione.
È stato aperto presso il Tribunale Ordinario di Trento
per favorire una maggiore conoscenza e accessibilità al servizio di mediazione familiare presente sul territorio provinciale alle coppie, agli operatori del settore e alle istituzioni
locali.
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AGENDA
Anagrafe comunale
Famiglie
752
784
1.536
188
608
COMUNITÀ
DI VALLE
INFORMAZIONI
ORARI DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO
AURELIO MICHELON Presidente
Competenze: Programmazione, comunicazione e
informazione, affari generali, trasferimento competenze, personale, settore porfido, turismo, bilancio
e protezione civile
lunedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00
giovedì dalle ore 07.30 alle ore 09.00
BEPPINO FERRETTI
Vicepresidente, Assessore con competenze in materia di lavori pubblici e infrastrutture sovracomunali, edilizia abitativa, programmazione, gestione dei
servizi in forma associata, progetto collegamento e
reti, mobilità e servizio acqua
lunedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00
SOFIA DI CRISCI
Assessore con competenze in materia di politiche
giovanili, attività e manifestazioni culturali sovracomunali e delegate, biblioteche, diritto all’istruzione,
servizi all’infanzia, scuola, associazionismo, sport e
integrazione
venerdì dalle ore 17.00 alle ore 18.30
IVO ERLER
Assessore con competenze in materia socio-assistenziale, politiche sanitarie, casa di riposo di valle
e urbanistica
mercoledì dalle ore 18.00 alle ore 19.00
DAMIANO ZANOTELLI
Assessore con competenze in materia di valorizzazione del territorio, ambiente, agricoltura, turismo e
foreste
lunedì dalle ore 16.00 alle ore 17.00
foto ApT
Popolazione residente al 31.12.2010
Maschi
Femmine
Totale
di cui stranieri
Si informa la popolazione che dal 7 marzo 2011 sarà attivato tutti i lunedì dalle ore 14.00 alle ore 17.00 presso la
sede della Comunità della Valle di Cembra un servizio di
SPORTELLO INFORMATIVO per i cittadini in merito a:
■ SERVIZIO SOCIO-ASSISTENZIALE
Nello specifico il personale presente potrà fornire informazioni relative:
• alle principali tipologie di servizi bando;
• ai riferimenti degli assistenti sociali nonché orari e luoghi
dei recapiti;
• supporto per contattare gli uffici amministrativi per le relative pratiche.
■ EDILIZIA PUBBLICA (L.P. n° 15 - 7 novembre 2005)
Nello specifico il personale presente potrà fornire informazioni relative:
• ai termini di presentazione delle domande relative alla
“locazione alloggio pubblico” - I.T.E.A.
• informazioni sul contributo integrativo per alloggio privato.
■ EDILIZIA AGEVOLATA PRIMA CASA
(Piano straordinario di edilizia abitativa agevolata L.P. n° 19
art. 59, 28.12.2009)
Nello specifico il personale presente potrà fornire informazioni generali per acquisto, costruzione, acquisto e risanamento, risanamento, e assistenza per la presentazione delle domande all’apertura dei termini stabiliti dalla G.P.
(probabile primavera 2012).
■ RECUPERO DEGLI INSEDIAMENTI STORICI (L.P. 1/93)
informazioni generali
■ INTERVENTI IN MATERIA DI EDILIZIA ABITATIVA A
FAVORE DELLE PERSONE ANZIANE (L.P. 18 giugno 1990)
informazioni generali
Orari di apertura al pubblico degli uffici
mattina
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
pomeriggio
15.00 - 18.00
9.00 - 12.30
9.00 - 12.30
15.00 - 17.00
15.00 - 17.00
Comunità della Valle di Cembra
Piazza S. Rocco, 9 - 38034 Cembra
tel. 0461.680032 - fax 0461.683636
e-mail certificata: [email protected]
e-mail: [email protected]
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AGENDA
ORARI, INDIRIZZI
E NUMERI UTILI
Ambulatori c/o Polifunzionale di Scancio
Ambulatorio medici di base
0461.686444
Assistente sociale
Area anziani: 1° e 3° martedì del mese 10.00-12.00
lunedì 9.00-9.30, giovedì 11.30-12.00
dott. Maurizio Virdia (cell. 347.0559999)
lunedì 13.30-14.30, mercoledì 14.30-15.30, giovedì 15.00-16.00
dott.ssa Maria Claudia di Geronimo (328.0131793 - 0461.686110)
lunedì, martedì, mercoledì e venerdì 10.00-12.00
lunedì e giovedì 17.00-18.30
Sevignano martedì 9.00, Piazzo mercoledì 9.00,
Gresta e Valcava ogni 1° giovedì del mese 10.00
Area minori: tutti i giovedì 10.00-12.00
Ambulatorio infermieristico
martedì e venerdì 9.00-9.30,
per urgenze dopo orario ambulatorio 0461.683711
0461.686121
Ambulatorio pediatrico
0461.686121
Ambulatorio ginecologico
0461.686121
dott. Marco Santuari
2° e 4° lunedì del mese 10.30-12.30
su appuntamento telefonando al Cup
848-816816
c/o Comune di Cembra
0461.682158
1°, 3° e 5° lunedì del mese 10.30-12-30 (su appuntamento)
c/o ambulatorio di Albiano
0461.689239
1° e 4° lunedì del mese 8.30-10.00 (su appuntamento)
Medico d’igiene
dott. Graziano Villotti
1°, 3° e 5° martedì del mese 15.30-16.30
c/o Comune di Cembra
lunedì 14.30-16.30, mercoledì 10.30-12.00
previo appuntamento telefonico al Cup 848.816816
c/o Comune di Giovo - Via S. Antonio, 2 - Verla
lunedì 11.00-12.00
Area adulti: recapito solo a Cembra
tutti i giovedì 10.00-12.00
Lavis
0461.686121
0461.684466
0461.246820
0461.686107
Farmacia
0461.686231
8.30-12.30; 15.00-19.30 chiuso il pomeriggio del sabato
Comunità della Valle di Cembra
0461.680032
Acli - recapito
c/o Municipio di Segonzano
1° e 3° giovedì di ogni mese 14.00-15.30
0461.686103
recapito c/o Comunità Valle di Cembra
mercoledì 9.00-12.00
0461.680032
recapito sede di Cavalese
0462.230433
APT - Azienda per il Turismo
Baselga di Piné
e-mail: [email protected]
Cembra
e-mail:[email protected]
A.S.I.A.
Lavis - Via G. Di Vittorio, 84, www.asia.tn.it
Comprensorio Valle dell’Adige
Trento - Via Zambra, 11
0461.557028
0461.683110
fax 0461.683257
0461.241181
0461.412111
fax 0461.412245
C.R.M.
lunedì 13.30-18.00, mercoledì 9.00-13.00, sabato 13.30-18.00
Difensore Civico
Trento - Via Manci - Galleria Garbari, 9
0461.682158
0461.682261
Ufficio postale
dal lunedì al venerdì 8.00-13.30, sabato 8.00-12.30
Altri numeri utili
martedì 8.30-10.00, mercoledì 8.15-9.15 (su appuntamento),
giovedì 8.30-10.30
c/o ambulatorio di Albiano
0461.689252
lunedì 8.30-10.30, mercoledì 10.00-11.00,
giovedì 11.30-12.30 (su appuntamento)
c/o ambulatorio di Lavis - Via Rosmini, 70
0461.243939
lunedì 13.30-15.00 (su appuntamento), mercoledì 14.00-15.30
venerdì 10.00-11.00 (su appuntamento), 11.00-12.00
0461.686090
dott.ssa Mirta Bazzanella (cell. 335.6196348)
dott. Bernardo Stabile
56
Altri servizi c/o Polifunzionale di Scancio
Numero verde
800-851026
Distretto sanitario - Ufficio Anagrafe Sanitaria
0461.683711
Cembra - c/o Municipio
0461.682158
lunedì 8.30-12.30, martedì 13.00-16.00, mercoledì 8.30-10-30
Parrocchia SS. Trinità Fraz. Stedro, 2 - Segonzano
0461.686115
p. Raymond Mercieca
Guardia medica
0461.686121
dal lunedì al giovedì 20.00-8.00 del giorno successivo,
fine settimana dalle ore 20.00 del venerdì alle 8.00 del lunedì successivo,
prefestivi dalle ore 10.00 del giorno precedente la festività infrasettimanale
alle ore 8.00 del giorno successivo alla festività
Parrocchia Valcava/Brusago - Bedollo
0461.556643
Scuola materna - Fraz. Stedro, 80
0461.686123
Scuola elementare - Fraz. Scancio, 68
0461.699100
Scuola media - Fraz. Scancio, 69
0461.699110
Servizio prelievi
c/o ambulatorio di Scancio
martedì 7.30-9.00
c/o ambulatorio di Cembra
venerdì 7.30-9.00
c/o ambulatorio di Albiano
giovedì 7.30-9.00
c/o ambulatorio di Verla
mercoledì 7.30-9.00
Stazione Carabinieri - Fraz. Scancio, 32
0461.686102
Stazione Forestale - c/o Comune Scancio
lunedì 11.30-12.30,
c/o Stazione Forestale di Cembra
lunedì 8.30-12.30
Custode Forestale (Stefano Schir)
0461.686103
SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE | N. 11 LUGLIO 2011
0461.686121
0461.682158
0461.689239
0461.684466
0461.683047
340.0614798
Trentino Emergenza (Stella Bianca)
118
Vigili del Fuoco
115
SOMMARIO
Editoriale
1 Il territorio e il cittadino in primo piano
Amministrazione
SEGONZANO
NOTIZIARIO COMUNALE
ANNO 6 | N. 11 | LUGLIO 2011
2
3
5
6
8
9
10
12
14
Acqua bene comune: un no deciso alla mercificazione
“Farcentro” coinvolgendo gli abitanti
Punto di lettura: a che punto siamo?
Primavera in… parole
In viti al castello e calendario iniziative
Effetti alcollaterali • M’illumino di meno
Deliberazioni di Giunta
Consiglio comunale
Voce della minoranza
Ambiente
16 C.R.M. Segonzano-Sover: una differenziata di qualità
18 È a Gresta di Segonzano la casa che ha vinto il Premio energia
Le nostre frazioni
Autorizzazione del Tribunale di Trento
n. 1284 del 22.03.2006
Direttore responsabile
Adriana Gottardi
Sede della redazione
Municipio di Segonzano
Comitato di redazione
Cristina Ferrai
Andrea Folgheraiter
Maria Veronica Giacomozzi
Stefano Recchia
Ester Villotti
20 Quaras, la frazione più a est
In copertina
Sabato 21 maggio 2011, Castello di Segonzano
“Con gli occhi del Dürer in Valle di Cembra”
passeggiata guidata lungo il Dürerweg
(foto Giorgio Benedetti - Gruppo Fotoamatori Segonzano)
Prossimo numero
- scadenza invio testi alla redazione: 30 ottobre 2011
- uscita del notiziario: dicembre 2011
Sindaco: Giorgio Mattevi
Lavori pubblici, urbanistica, personale e residue
Sindaco: Giorgio Mattevi (lavori pubblici,
urbanistica, personale e residue)
Martedì
Giovedì
16.30 - 17.30
16.30 - 18.30
Assessori: Ezio Giacomozzi (Vicesindaco - bilancio, foreste, rapporti con
le associazioni e cantiere comunale),
Paolo a Prato (agricoltura, ambiente
e politiche giovanili), Cristina Ferrai
(istruzione, cultura, politiche sociali),
Stefano Recchia (sport, turismo,
industria, commercio e artigianato)
Vicesindaco: Ezio Giacomozzi
Bilancio, foreste, rapporti con le associazioni e cantiere comunale
Mercoledì
15.00 - 17.00
Assessora: Cristina Ferrai
Cultura, istruzione, politiche sociali su appuntamento
UFFICI COMUNALI orari di apertura
Lunedì, martedì, venerdì
Mercoledì
Giovedì
Segretario: Roberto Lazzarotto
8.30 - 12.00
10.00 - 12.00
16.00 - 18.00
INDIRIZZI E-MAIL
Ufficio
Ufficio
Ufficio
Ufficio
segreteria
anagrafe
tributi
tecnico
Ufficio ragioneria
Segretario comunale
Sindaco
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Tel. 0461.686103 - fax 0461.686060
23 Il dosso di Venticcia e i suoi misteri
27 L’organo di Segonzano: 100 anni di storia
Consiglio comunale:
• Lista Aperta per Segonzano:
Giorgio Mattevi, Paolo a Prato,
Alessandro Andreatta, Cristina Ferrai,
Ezio Giacomozzi, Paolo Menegatti,
Ermanno Nardin, Stefano Recchia,
Carmelo Vicenzi, Marianna Welcher
• Uniti per Segonzano-Lega Nord
Trentino:
Gilberto Benedetti, Andrea
Folgheraiter, Diego Mattevi,
Maria Rossi, Gilberto Zancanella
www.comune.segonzano.tn.it
Scuole
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Scuola dell’Infanzia: piccole guide - grandi scoperte
Scuola Primaria di Segonzano: acqua per vivere
Anche le scuole partecipano a Religion Today
Scuola Secondaria di primo grado - in breve • Le ragioni della pace
Borsa di studio Valle di Cembra: è d’oro il tema di Elena Sartori
Territorio
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43
43
Comunità della Valle di Cembra. Premiato il territorio a livello nazionale
A.P.T. Altopiano di Piné - Valle di Cembra. Primavera al Castello
Visita pastorale dell’Arcivescovo Mons. Luigi Bressan
Sguardo al passato: storia delle campane della Parrocchiale
Gli stellari di Cembra a Segonzano centro
Sociale
44 Il Club “Teniamoci per mano” festeggia 20 anni
45 Stella Bianca sede di Segonzano
Associazioni
Carta certificata secondo lo standard FSC: il Forest
Stewardship Council (FSC), che è il principale sistema
di certificazione forestale, assicura che il legno
(o un suo sottoprodotto come la carta) provenga
da foreste condotte secondo principi di buona gestione
forestale, dal punto di vista ambientale e sociale.
Garantisce, tra gli altri punti normativi, che legno
e derivati non provengano da foreste ad alto valore
di conservazione, dal taglio illegale o a raso e da aree
dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali.
Il sistema FSC prevede anche la certificazione
dell’intera filiera su cui si muove il prodotto a base legno:
la “Chain of Custody”.
Inchiostri con solventi a base vegetale - involucro per
la postalizzazione in mater-bi ©, biodegradabile
e compostabile (conferibile nell’umido con i rifiuti organici).
Amministrazione comunale
eletta nel mese di maggio 2010
Cultura
Presidente
Cristina Ferrai
Impostazione grafica e stampa
Publistampa Arti Grafiche, Pergine Valsugana
GIUNTA COMUNALE orari di ricevimento del pubblico
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48
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51
51
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Sorgente ’90: Masi invisibili, 2° Festival teatrale
Associazione Culturale Il Volo
Coro Piramidi
GDM Segonzano
Associazione “El Molinel”
Atletica Valle di Cembra
U.C. Valle di Cembra
Agenda
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55
56
Il difensore civico
La mediazione familiare
Comunità di Valle. Informazioni
Orari, indirizzi e numeri utili
www.comunita.valledicembra.tn.it
CURIOSITÀ
Il gallo della vetrata
Il gallo canta e sveglia chi dorme.
Il nostro è stato ripreso dal disegno della pittrice Cesarina Seppi.
È un bel gallo, coloratissimo, vivace, che dà
allegria. Si trova in alto, assieme alle altre
quattro finestrelle della passione, nella parte
nuova del santuario della Madonna dell’Aiuto. È il pezzo più caratteristico delle tredici vetrate. Cesarina Seppi ci teneva a questi suoi lavori, si informava del loro stato e di
quando in quando veniva a vederli. L’ultima
volta assieme all’architetto Ezio Miorelli che
ha elaborato il disegno dell’ampliamento del santuario.
Lavori di ampliamento, iniziati nel 1956 e conclusi nel
1961. Erano stati voluti dalla popolazione di Segonzano
e curati dal parroco don Eliseo Zorzi. La spesa fu di 17
milioni di lire.
Le nuove opere, che hanno raddoppiato la capienza
del santuario, sono state benedette 60 anni fa dal
vescovo ausiliare di Trento Mons. Oreste Rauzi con
solenne cerimonia al mattino e interminabile processione al pomeriggio. Era il giorno 9 luglio 1961.
* ELIO ANTONELLI
Il gallo nel contesto delle vetrate,
oltre a ricordare questo avvenimento, assume anche altri significati.
È notte. Gesù è stato arrestato nell’orto degli Ulivi. Davanti al sinedrio,
presieduto dal sommo sacerdote
Caifa, è interrogato e dice espressamente di essere il figlio di Dio.
«Bestemmia!» urla il sommo sacerdote. Fuori nel cortile Pietro rinnega
Gesù tre volte dicendo di non conoscerlo. Allora il gallo canta. Pietro rinviene, si pente e piange. Giuda invece, che non ha creduto nella misericordia di Dio, si è impiccato.
Il gallo canta quando arriva il giorno. Con il sacrificio di
Gesù sulla croce finisce la notte, i peccati sono perdonati, inizia il nuovo giorno: la redenzione.
Il gallo dei mosaici di Aquileia combatte con la tartaruga, qui no, esso col suo canto annuncia la splendida
novità!
Perché sulle cupole delle chiese, anche sulla nostra, c’è
il gallo? Perché dall’alto vede e saluta i primi raggi del
sole. Sole che è simbolo di Gesù Cristo risorto.
18-07-2011
9:37
Pagina 1
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N OT I Z I A R I O C O M U N A L E
anno 6 n.11
LUGLIO 2011
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