====== AVVERTENZE ONLINE ================== Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 - Fax: 055.2302452 URL: http://www.aduc.it ------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newsletter/Avvertenze-2009-13.txt http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newsletter/Avvertenze-2009-13.pdf ------------------------------------------Avvertenze numero 2009-13 del 1 Luglio 2009 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/ In questo numero: - Editoriale. Nucleare. Il passato non passa mai. I pellet radioattivi http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=267 - La scheda. L'USUCAPIONE http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40714 - La pulce nell'orecchio. Otto per mille: aggiornamento sulle confessioni religiose per l'anno 2008 http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=264315 - MediCare? La Rete: i vincitori ed i sommersi. Psicobiologia del Sociale http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php?id=264303 - Osservatorio Legale. Processo civile. Nuove norme sulla semplificazione. Novita' per i consumatori http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=264460 - MacroMicro Economia. La ricetta di Tremonti: statalismo e a-concorrenza http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=264463 - Il Condominio. Lastrico solare condominiale: l'uso incide sui criteri di ripartizione delle spese http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php?id=264325 - Famiglia e Individuo. Amministrazione di sostegno, interdizione e inabilitazione. Quale richiedere? http://www.aduc.it/dyn/famiglia/art/singolo.php?id=264461 - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=267 ITALIA / Spesa: aumentano gli acquisti di prodotti scontati, sono un quarto del totale OLANDA / Pesanti multe a chi invia mail spazzatura ITALIA / L'ufficio postale a casa: Poste italiane sperimentano il portalettere 'elettronico' ad Imperia ITALIA / Acquisti prodotti non alimentari: piu' aumenta lo scontrino, piu' gli italiani 'corrono' in auto all'ipermercato SVIZZERA / Al via il recapito elettronico delle lettere G.BRETAGNA / Cancro. Uomini piu' colpiti delle donne: fanno meno prevenzione ITALIA / Sono donne le parlamentari piu' efficienti U.E. / L'Italia in fondo alla classifica per risorse a sostegno di famiglie e minori ITALIA / Infrastrutture (tv, ferrovie, tlc, gas). Antitrust: non ci sara' concorrenza se prevarranno sempre gli ex monopolisti ITALIA / Scuola italiana bocciata ITALIA / Agevolazione mutui: autocertificazione per tutti ITALIA / I preservativi nelle scuole romane ITALIA / Consiglio di Stato: parere favorevole alla class action contro la Pubblica amministrazione ITALIA / Banca d'Italia approva l'Abf, il nuovo arbitro per le liti tra istituti di credito e clientela ITALIA / Tremonti promette una legge contro le furbizie delle banche e cita Bertold Brecht GERMANIA / Si' alla legge che limita l'accesso a Internet MONDO / Bastoncini d'incenso sospetti cancerogeni ITALIA / I prestiti bancari vanno a pochi GERMANIA / Il freddo che viene dal sole: condizionatori ad energia solare MONDO / Cancro. Una proteina da' speranza contro le metastasi ITALIA / Conciliazioni in Camera di commercio: piu' 45% nel 2008, spinte da telecomunicazioni e dal Mezzogiorno U.E. / Calano i morti sulle strade, ma ... U.E. / Carne bovina piu' inquinante di un'automobile ITALIA / Donne e contraccezione: meglio quella che non bisogna ricordarsene ITALIA / Governo alle banche: nulle le 'nuove' commissioni di massimo scoperto POLONIA / Una legge per la soppressione del canone della tv di Stato AUSTRIA / Polizze vita poco trasparenti e poco redditizie GERMANIA / Le migliori creme solari: quelle a basso costo vendute nel discount FRANCIA / Stop agli antidolorifici contenenti combinazioni di paracetamolo e dextropropoxifene IRLANDA / Si' alle unioni di fatto: diritti anche alle coppie gay ITALIA / Mutui: salgono i tassi usurai sul fisso, in discesa quelli sul variabile USA / Il livello di risparmio delle famiglie americane e' risalito ai massimi da 15 anni FRANCIA / Un'indennita' estesa alle coppie di fatto ITALIA / Patente a punti: il bilancio delle decurtazioni dal 2003 U.E. / Torna a nuova vita la "zucchina storta" U.E. / Parere positivo di Efsa sui cibi clonati FRANCIA / I due terzi dei francesi non vogliono lavorare dopo i 60 anni U.E. / Produttori cellulari: caricabatteria unico dal 2010 SPAGNA / Dodicimila matrimoni tra persone dello stesso sesso U.E. / Telefonia mobile: prezzi ridotti dal primo luglio FRANCIA / Cliniche straniere a caccia di candidate per la fecondazione assistita ITALIA / Caro Poste. Costo raccomandata: aumenti del 18% e del 37% - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=262849 I lumini di Pisa. L'idiozia si tramanda? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=262863 Digitale terrestre. La bufala dei contributi http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263011 Salute. Agli adulti affetti da Add/Adhd e' vietato accedere alla terapia farmacologica http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263010 Commissione massimo scoperto bancario: una bufala il ridimensionamento http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263046 Aduc - Osservatorio Lecce. Prolungare l’orario di apertura della Villa Comunale http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263047 Zanzare. Come difendersi http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263049 Class Action. Confermata la sepoltura. Tutti gli ipocriti sono invitati al funerale http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263054 Annunci di lavoro 'fasulli': l'Antitrust apre istruttoria sul periodico Infolavoro News http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263163 Scuola italiana, che disastro! http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263280 Poste Italiane. Pubblicita' Posteprevidenza Valore; l'Antitrust apre istruttoria, e l'Isvap? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263294 Traghetti: come sceglierli http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263383 Class Action. Dovunque vai, privato o pubblico, cenci in faccia ai cittadini http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263389 Commissione massimo scoperto reintrodotta surrettiziamente. Contro le banche furbe occorrono interventi sostanziali e concorrenziali http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263393 Alcool vietato ai minori di 18 anni? Ancora una volta l'ideologia prevale sulla scienza http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263395 Il 112 servizio universale per le emergenze http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263402 Enti inutili. Chiudere l'Enea e passare le competenze al Cnr: eviteremmo inutili doppioni http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263558 Treno deragliato. Il disastro di un sistema marcio e che continuera' ad esserlo. Interrogazione parlamentare http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263563 Referendum. Contro lo sfascismo, ddl per la riforma http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263578 Aduc - Osservatorio Firenze. Da un citta' messa malino, diamo sei mesi di tempo al neo-Sindaco per capire la sua operosita' civica http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263596 Roma. Emettitrici di biglietti per bus: se guaste non si riparano, si rimuovono http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263681 Alcool e scuola http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263700 Numero Unico Emergenza. Il Governo governi e non chieda piaceri all'Europa http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263807 Blocco ferrovia Firenze/Bologna per deragliamento Prato. Interrogazione http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263818 Rapporto Onu sulle droghe illegali. Continuiamo a farci male http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263825 Lampade abbronzanti a rischio cancro. Aspettando un regolamento dal 1990 http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263828 Bollette telefoniche gonfiate: attenzione, tra una settimana i numeri 899 nuovamente abilitati. Cosa fanno Agcom e il viceministro alle Comunicazioni? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263953 Canone/imposta Rai. Verso l'abolizione anche in Polonia... in Italia il Governo non risponde neanche alle interrogazioni parlamentari... http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263958 I campeggi. Consigli per le vacanze http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263960 Banca d'Italia, risparmio gestito e strategia della tartaruga http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=263963 L'Universita' del Salento invasa dagli scarafaggi: si intervenga immediatamente! http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264096 Aduc - Osservatorio Firenze. Sciopero Ataf: decine e decine di passeggeri in inutile attesa, nessuna indicazione alle fermate http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264102 Commissione massimo scoperto illegale. Come difendersi in attesa del Governo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264116 Talidomite (Contergan). Essere cittadini e' vincente http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264121 La doppia morale delle feste del presidente del Consiglio dei ministri http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264132 Prostituzione ed escort http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264135 Viaggi formula roulette. Attenzione alle fregature. Denuncia all'Antitrust http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264175 Droghe illegali / Firenze. Fermate quel consigliere del Pdl che assalta i negozi legali: mina la liberta' di commercio. Cosa dicono le associazioni di commercianti e il consiglio comunale? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264143 Confisca moto. Il ministero dell'Interno smentisce il ministero dei Trasporti: si' al sequestro 'preventivo' a vita http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264173 Bollette telefoniche gonfiate grazie ad una societa' governativa. Il vice ministro Paolo Romani non si accorge di nulla: cialtroneria o cattiva fede? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264309 Roma. Ama, ok il prezzo non e' giusto. Informazioni con il 199, a pagamento http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264316 Ripartono le bollette telefoniche gonfiate dai numeri 899? L'Aduc ne parla mercoledi' 1o luglio a Radio 24, ore 8.15 http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264323 Rivoluzione iraniana grazie a Twitter (cinguettio) http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264334 Olio extravergine di oliva. Dal 1 luglio la nuova normativa: fra Te Deum e qualche furbizia http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264354 Usura. I tassi soglia in vigore dal 1 luglio, per alcune tipologie interessi sopra il 20% http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264443 Lampade abbronzanti a rischio cancro. Interrogazione http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264448 Disastro ferroviario Viareggio. Efficienza nei soccorsi, bene. Quanto dobbiamo continuare a vivere alla giornata? A quando la prossima tragedia? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264450 Strage Viareggio. Sindacati irresponsabili proclamano sciopero: commemorano le vittime e chiedono piu' sicurezza coi disagi per gli utenti http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=267&id=264464 - Gli Articoli 112-Numero Unico Europeo per le emergenze. Una chimera che ci costa in sicurezza e in denaro: dopo 18 anni ancora non si conosce la data d'attivazione http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=262869 Procreazione medicalmente assistita. Come complicare le cose complicate: il caso legge 40 e le nuove commissioni del ministero. Interrogazione http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=262989 Connettersi senza fili in vacanza a costi che iniziano a calare http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263013 Riflessioni di un disabile congenito http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263017 Tv e pubblicita'. Rai meno 20%, Mediaset meno10% nei primi quattro mesi 2009 http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263178 Usa. Mercato florido quello delle staminali adulte http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263305 La fantastica filosofia di Vodafone applicata ai call center: non serve a nulla http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263379 L'accanimento patologico di Eugenia Roccella contro la Ru486 http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263480 Modalita' di attraversamento delle frontiere italiane http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263572 Sanita' carceri. Cosa aspetta il Ministro Fitto a nominare i membri della Commissione paritetica http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263686 Prostituzione. Il doppiopesismo e la doppia morale senza morale http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263696 Gb. Dubbi sul lavoro della Dignitas: alcuni pazienti potevano vivere piu' a lungo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263704 Iran. Come seguire la crisi su Internet http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=263831 Internet e informazione: la fine del tutto gratis? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=264454 Rapporto Sky-Rai sul satellite: divorzio annunciato? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=264111 Viagra. I tempi jurassici dell'Aifa per riclassificarlo tra i gratuiti per i malati da disfunzione erettili. Interrogazione http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=264129 Svizzera. Intervista al giurista Frank Th.Petermann. "Vietare le organizzazioni d'aiuto al suicidio e' incostituzionale" http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=264228 Adsl: prezzi in calo solo nelle offerte tutto incluso http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=264351 Ddl Sicurezza: provvedimento crominogeno e crudele http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=264467 ------------------------------------------LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono quattro, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy/ PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486 La pillola che consente l'aborto farmacologico http://www.aduc.it/dyn/ru486/ SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/ PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai/ ------------------------------------------Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche cinque settori con informazioni e consigli quotidiani, oltre ad un sito di consulenza finanziaria, tutti editi dall'Aduc: - Usi & Consumi http://www.aduc.it/dyn/ucquot/ Notizie dal mondo - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Salute http://www.aduc.it/dyn/salute/ Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo puo' disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualita', etc. Ogni settimana viene edita una newsletter. - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Telecomunicazioni http://www.aduc.it/dyn/tlc i diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia ------------------------------------------EDITORIALE Nucleare. Il passato non passa mai. I pellet radioattivi "Centinaia di chilogrammi di funghi gallinacci, fortemente contaminati al Cesio 137, sono stati individuati nei supermercati del sudovest e del sudest della Francia (1)". Iniziava cosi' un nostro comunicato stampa del 1998 (!!!), a 12 anni dall'incidente della centrale nucleare di Chernobyl (Ucraina), avvenuto nel 1986, con emissione di una notevole quantita' di Cesio 137. In Italia la notizia passo' inosservata. Ricordiamo che il cesio 137 ha un tempo dimezzamento di 30 anni (dimezza cioe' la propria radioattivita' nel corso di 30 anni), ed e' particolarmente pericoloso perche' viene fissato, data la somiglianza con il potassio e il sodio, dagli organismi animali e vegetali. Oggi si scopre che della segatura compressa (pellet), proveniente dalla Lituania, zona interessata alla contaminazione radioattiva dall'esplosione della centrale nucleare di Chernobyl, contiene ancora il Cesio 137. Un monito per il nostro Governo che ha varato un programma di costruzione di 4 centrali nucleari al modico prezzo di 5 miliardi l'una, che in Italia, moltiplicatore delle spese pubbliche, arrivera' a 7 miliardi. Sulla qualita' delle centrali nostrane abbiamo dei seri dubbi visto che abbiamo costruito 500 ospedali in zona sismica e non si trovano i soldi per renderli sicuri benche' la legge antisismica risale al lontano 1974 e che non riusciamo a smaltire correttamente la monnezza che produciamo. Considerato che le centrali nucleari italiane entreranno in funzione tra 15 anni, se va bene, sarebbe opportuno accantonare questi sogni di gloria e puntare sulle energie rinnovabili e sulla razionalizzazione dell'energia prodotta e consumata. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=37364 (Primo Mastrantoni) ------------------------------------------LA SCHEDA PRATICA L'USUCAPIONE CONCETTI GENERALI L'usucapione e' definita "il mezzo in virtu' del quale, per effetto del possesso protratto per un certo tempo e, talora, di altri requisiti, si produce l'acquisto dlla proprieta' o dei diritti reali di godimento". Il codice civile se ne occupa negli articoli dal 1158 al 1167. La si puo' anche definire quel passaggio di un diritto, in cui un soggetto -il proprietario "inerte"- perde la titolarita' di un bene mentre un altro soggetto -quello effettivamente in possesso del bene, che se ne occupa- contemporaneamente lo acquisisce. Non e' possibile acquisire un diritto diverso da quello esercitato: per esempio chi -senza titolo ma solo possedendo- esercitasse di fatto un diritto connotabile come affitto, non potrebbe usucapire un diritto di proprieta' sul bene. Possono venire usucapiti esclusivamente la proprieta' e i cosiddetti diritti reali di godimento, ovvero l'usufrutto, l' uso, l'abitazione, le servitu', etc. Schematicamente parlando, i tempi necessari per l'usucapione sono: - 20 anni di possesso continuato per i beni immobili; - 10 anni dalla data di trascrizione per gli immobili acquistati in buona fede da chi non e' proprietario dell'immobile, in presenza pero' di un titolo idoneo a trasferire la proprieta' che sia stato debitamente trascritto. Stessa cosa anche per gli altri diritti reali di godimento gia' detti; - 20 anni di possesso continuato per i beni mobili; - 10 anni di possesso continuato per i beni mobili, relativamente alla proprieta' o altri diritti reali acquisiti in buona fede da chi non ne e' il proprietario, in presenza o meno di titolo idoneo. Se il possessore e' in mala fede occorre invece che passino 20 anni; - 10 anni di possesso continuato per i beni mobili iscritti nei pubblici registri; - 3 anni dalla trascrizione per i beni mobili iscritti nei pubblici registri acquistati in buona fede da chi non ne e' proprietario, in presenza di un titolo idoneo a trasferire la proprieta' che sia stato debitamente trascritto. Note: - quella che si perfeziona in venti anni e' detta usucapione ordinaria. Le altre sono usucapioni brevi. - due parole sulla buona fede. Essa corrisponde all'ignoranza di ledere, con il proprio possesso, un diritto altrui, e deve esistere al momento in cui si acquista il possesso. Ovvio che tale "buona fede" dell'acquirente puo' essere contestata considerando la concreta possibilita' a carico di quest'ultimo di poter accertare (o comunque di poter nutrire consistenti dubbi), tramite verifica dei registri immobiliari, l'effettiva proprieta' in testa al suo alienante. L'acquisizione del diritto per usucapione avviene ex-lege, nel momento stesso in cui matura il termine previsto. Chi acquisisce il diritto puo' tuttavia promuovere un "giudizio di accertamento" dell'usucapione per ottenere definitivamente un titolo utile per la trascrizione. Sono esclusi dall'usucapione i diritti aventi per oggetto beni demaniali e del patrimonio dello Stato e degli altri enti pubblici territoriali. UN CASO PARTICOLARE: usucapione speciale per i fondi rustici Caso a se' e' quello relativo all'acquisto per usucapione del diritto di proprieta' su fondi rustici (e relativi immobili) posti nelle zone montane cosi' come definite dalla legge n. 1102/71, art.3 o nei Comuni "a basso reddito" . In questo caso sono sufficienti 15 anni di ininterrotto possesso a titolo di proprieta'. Nel solito caso di acquisto da parte di terzo di buona fede da soggetto non proprietario, con atto regolarmente trascritto, sono sufficienti 5 anni dalla trascrizione -senza che l'usucapione venga interrotta- per confermare la regolarita' del trasferimento. Si discute sulla difficolta' che -trattandosi di fondi rustici- si puo' creare per la necessita' della trascrizione. Nel caso in cui venga venduto un fondo confinante con un altro la cui proprieta' sia stata usucapita, se il proprietario di quest'ultimo non ha fatto conoscere al vicino la sua posizione di proprietario, non puo' legittimamente pretendere di venirne informato per poter usufruire della prelazione prevista per i fondi rustici. REQUISITI I requisiti dell'usucapione sono: - il decorso del tempo; - il possesso, che deve essere continuo (non interrotto) e privo di vizi. La continuita' Perche' si possa avere usucapione il possesso deve manifestarsi permanentemente, senza interruzioni di alcun tipo. Allo stesso tempo ci dev'essere la totale inerzia dell'effettivo proprietario, che di fronte al manifestarsi di tale possesso deve rimanere indifferente e inattivo. Per essere chiari, e' del tutto diverso il caso in cui il possesso venga meramente "tollerato" con spirito di accondiscendenza per ragioni di amicizia e/o buona vicinanza, quindi con una sorta di accordo (del tipo "ti consento di passare sul mio terreno"). Si puo' fare un esempio pratico evidenziando nel contempo la differenza tra "detenzione" di un bene e possesso dello stesso. Se un amico ci ha prestato la bicicletta essa e' in nostra detenzione, custodia, e cio' non puo' dare inizio ad alcun iter di usucapione. Se pero' noi decidiamo ad un certo punto di non restituirla e comunichiamo all'amico l'intenzione di entrarne in "possesso", da quel momento puo' partire l'iter dell'usucapione, con il tacito consenso dell'amico. Ovvio che qualora questi ci intimi di restituire la bicicletta, venga a riprendersela o ci invii una lettera dove puntualizza che dobbiamo renderla perche' sua, allora tutta la "procedura" di usucapione si annullera'. Attenzione! Non basta solo che l'amico non chieda piu' la bicicletta indietro per TOT anni, e' necessario che lo faccia dopo essere stato informato della nostra intenzione di diventare "proprietari" della bicicletta. E' da rilevare che la prova della continuita' del possesso grava sul soggetto che intende far valere l'usucapione. E' una prova difficilissima da fornire, perche' si tratta di dimostrare il possesso continuato, giorno per giorno, per tutto l'arco di tempo richiesto. L'interruzione si puo' avere perche' il diritto non viene esercitato per un certo periodo di tempo (minimo un anno), partendo dal giorno a cui si puo' far risalire la cessazione del possesso (interruzione naturale) oppure per effetto di atti giuridici intervenuti, tipicamente l'azione con la quale l'effettivo proprietario rivendica il proprio diritto (interruzione civile per "azione di rivendicazione"). Se quindi per almeno un anno il soggetto interessato ad usucapire il diritto non lo esercita, (a causa della perdita del possesso del bene, dell'abbandono dello stesso, dell'intervento di un terzo, di un evento naturale, etc.) si ha interruzione e tutto l'"iter" di usucapione viene annullato. In tal caso il possesso puo' essere recuperato con un'azione specifica che consente di annullare l'interruzione ("azione di reintegrazione"), da farsi entro lo stesso termine di un anno. Si ha interruzione anche quando il possessore, con un atto, riconosce l'altrui diritto e quindi esprime la volonta' di attribuire all'effettivo titolare il diritto reale da lui esercitato. E' bene precisare che l'interruzione civile delll'usucapione, proprio perche' essa e' una "prescrizione acquisitiva", segue le regole dell'interruzione della prescrizione. Essa non puo' quindi esser rilevata d'"ufficio" (da un giudice) ma deve essere opposta dalla parte interessata con uno specifico atto giudiziale (per esempio l'azione di rivendica del proprietario). In particolare per le usucapioni che riguardano gli immobili la Cassazione si e' piu' volte espressa sancendo che l'interruzione puo' aversi -oltre che con un atto che comporti la perdita materiale del potere del possessore sulla cosa per almeno un anno-, con "atti giudiziali diretti ad ottenere la privazione del possesso nei confronti del possessore usucapiente". Occorre quindi la notifica di un atto di citazione a cui segua un'azione davanti al giudice. Non basta la notifica di una "semplice" diffida o messa in mora che risultino ignorate (Cassazione sentenza 9845/03). Mancanza di vizi L'azione di possesso che determina l'inizio dell'usucapione non puo' esprimersi in maniera violenta o clandestina. Si ha violenza quando il possesso e' iniziato contro la volonta' espressa dell'effettivo proprietario mediante uso di forza fisica (per esempio una rapina). La clandestinita' si ha invece quando la presa di possesso avviene con artifizi che la nascondano all'effettivo proprietario o in modo tale che quest'ultimo non possa accorgersene, per esempio perche' assente (per esempio il furto). L'usucapione inizia a decorrere solo dal momento in cui violenza e coercizione -o, nel caso, clandestinita'vengono a cessare. Un altro importante requisito: si usucapisce solo il diritto esercitato Come gia' accennato, non e' possibile esercitare un certo diritto reale ed acquisirne un altro. Esercitando per esempio un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, etc.), non si potra' usucapire la proprieta'. Nel caso in cui questo diritto reale si tramuti in proprieta', l'usucapione del diritto di proprieta' inizia a decorrere da quando il diritto esercitato e' mutato, e si e' iniziato ad esercitare quest'ultimo. Ha collaborato Barbara Vallini (Rita Sabelli) ------------------------------------------LA PULCE NELL'ORECCHIO Quindicinale di riflessione per mettere il dubbio, con l'informazione, su alcune certezze di: Annapaola Laldi Otto per mille: aggiornamento sulle confessioni religiose per l'anno 2008 (l'aggiornamento sull'OPM a gestione statale si trova in questa rubrica alla data del 15 maggio 2009 http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=259534 ) (NOTA BENE: i dati contenuti in questa informativa, scritta il 30 giugno 2009, sono suscettibili di ulteriori aggiornamenti) PREMESSA: A) Le confessioni religiose che concorrono all'assegnazione dell'OPM sono ancora 6, come negli anni passati. Eccole elencate nella loro denominazione ufficiale (fra parentesi l'eventuale abbreviazione che usero' in questa panoramica): 1) Chiesa cattolica; 2) Chiesa evangelica valdese - Unione delle chiese metodiste e valdesi (Valdesi); 3) Unione delle comunita' ebraiche italiane (UCEI); 4) Chiesa evangelica luterana in Italia (Luterani); 5) Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (Avventisti); 6) Assemblee di Dio in Italia (ADI). B) E' opportuno ricordare che l'OPM distribuito nel 2008 e' quello relativo alla dichiarazione dei redditi IRPEF (ora IRE) del 2005 (anno in cui si dichiararono i redditi percepiti nel 2004). 1. DA UNO SGUARDO D'INSIEME (UN PO' CARENTE) SUL 2008 … Come l'anno passato, purtroppo, non siamo in grado di fornire la tabella precisa dei dati riguardanti il numero totale dei contribuenti, il numero assoluto e percentuale delle scelte espresse (valide e non valide) e non espresse e i numeri assoluti delle scelte a favore dei singoli beneficiari. Questo perche' dal 2007 la Ragioneria dello Stato non ha piu' fornito tali tabelle, dichiarandosi non piu' competente in materia e rimandando a fumosi indirizzi dell'Agenzia delle Entrate che non rispondono o si appellano a una presunta delicatezza dei dati, rinviando ad altro indirizzo (Per questo vedere l'articolo del 1 maggio 2009: "Alla ricerca del dato perduto…" http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=258224 ). Comunque, come si e' gia' osservato parlando dell'OPM dello Stato, alcuni dati importanti sono stati rinvenuti in altri documenti pubblici pescati su Internet (http://documenti.camera.it/leg16/dossier/Testi/BI0026.htm), qualcosa e' come piovuto dal cielo e quindi anche per il 2008 e' possibile fornire a chi legge queste righe un'informazione soddisfacente. Scelte espresse globali: Per l'anno di distribuzione OPM 2008 (dichiarazione redditi 2005) le scelte espresse sono state il 41,83% e quelle non espresse sono state il 58,17%. Rispetto al 2007 le scelte espresse hanno registrato un incremento dello 0,97% (nel 2007, infatti, si erano fermate al 40,86%). Percentuali di gradimento per ogni beneficiario: Disponendo anche delle percentuali di gradimento espresso dal 41,83% dei contribuenti, e' possibile calcolare la percentuale in assoluto, cioe' sul 100% dei contribuenti: Stato: 7,60% scelte espresse pari al 3,18% del totale contribuenti C. cattolica: 89,82% scelte espresse pari al 37,57% del totale contribuenti Avventisti: 0,18% scelte espresse pari allo 0,075% del totale contribuenti ADI: 0,18% scelte espresse pari allo 0,075% del totale contribuenti Valdesi: 1,60% scelte espresse pari allo 0,67% del totale contribuenti UCEI: 0,37% scelte espresse pari allo 0,15% del totale contribuenti Luterani: 0,25% scelte espresse pari allo 0,10% del totale contribuenti E' appena il caso di ricordare che, secondo l'assurdo meccanismo della distribuzione dell'OPM, teso a favorire la Chiesa cattolica, quest'ultima, col solo 37,57% delle preferenze si porta a casa l'89,82% dell'intero ammontare OPM che quest'anno (2008) era di euro 948.583.048,73 (su un totale IRE di euro 129.197.881.091,41) In proporzioni infime, e' naturale, la distribuzione di tutto l'OPM secondo le scelte espresse riguarda anche gli altri percettori, ad eccezione, ancora dei Valdesi e delle ADI (Assemblee di Dio in Italia) che continuano a incassare solo la somma corrispondente alla quota espressa, rispettivamente dello 0,67% e 0,075%. E' vero che i Valdesi hanno firmato una nuova Intesa che prevede anche la loro partecipazione alla seconda distribuzione, ma essa non e' stata ancora ratificata dal Parlamento e quindi la situazione resta quella di prima. Si puo' dire subito che Valdesi e ADI hanno lasciato allo Stato una somma pari a euro 10.701.987,62, che e' appunto quella della scelta non espressa. a) RIPARTIZIONE DELL'AMMONTARE OPM 2007 Secondo i dati ministeriali l'ammontare dell'OPM per il 2008 risulta essere di euro 948.583.048,73. Alla Chiesa cattolica risultano assegnati a titolo di anticipo per il 2008 (cioe' denuncia redditi 2008) euro 928.364.294,37, che, sommati al conguaglio per la denuncia redditi del 2005, di euro 74.149.420,94, raggiungono la cifra di euro 1.002.513.715,31, Agli Avventisti euro 1.860.449,49, Ai Luterani euro 2.583.957,62, All'UCEI euro 3.824.257,28, Ai Valdesi euro 6.917.564,63 (solo prima distribuzione relativa alle quote espresse) Alle ADI euro 7778.226,02 (idem come per i Valdesi). 2) …. AI PARTICOLARI …. BENEFICIARIO PER BENEFICIARIO A) LO STATO….. a) Percepisce anche la quota non espressa; b) Percepisce la quota non espressa dei Valdesi e delle ADI; c) Per legge e' tenuto a finanziare, esclusivamente tramite apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, progetti straordinari nelle seguenti aree di intervento: fame nel mondo, calamita' naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione beni culturali (cosa che e' avvenuta integralmente solo negli anni 1992 e 1993). Benche' per l'OPM a diretta gestione statale siano gia' state fornite informazioni precise il 15 maggio 2009 http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=259534 ) conviene fare qui un breve riepilogo. Preferenze relative per l'anno di distribuzione 2008: 7,60%, preferenze assolute 3,18%. Lo Stato ha gestito (come si deve) Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 19.11.2008 (pubblicato G.U. n. 5 dell'8.1.2009), solo euro 3.542.043,20. … Se consideriamo che lo Stato ha ricevuto da ADI e Valdesi euro 10.701.987,62, pari alla quota non espressa da loro (per ora) rifiutata, salta agli occhi che molto piu' di questa cifra e' stato gettato dallo Stato nel grande calderone delle spese generali. E' corretto tutto cio'? E' segno di rispetto per queste confessioni religiose? Nel 2008 delle 1168 domande valide pervenute al Governo ne sono state finanziate solo 7 (di cui 3 solo parzialmente), cifra che corrisponde allo 0,86% del totale. B) 1) ……. E LE CONFESSIONI RELIGIOSE CHIESA CATTOLICA (http://www.8xmille.it): preferenze relative: 89,82%, assolute 37,57%. a) b) percepisce anche la quota non espressa; finanzia il culto (compreso stipendio ai preti) e, in piccola parte (circa il 20%), opere di carita'. Assegnazione globale per il 2008 euro 1.002.513.715,31 (di cui euro 928.364.294,37 come acconto per la denuncia dei redditi del 2008, ed euro 74.149.420,94 a titolo di conguaglio per la denuncia dei redditi del 2005). La 58.a Assemblea generale della CEI del maggio 2008 ha effettuato la seguente ripartizione fra i tre settori previsti: (a questo link il documento integrale http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/Ripartizione2008-ChiesaCattolica.pdf) Esigenze di culto e pastorale euro 424.513.715,31 (42,34%) Interventi caritativi: euro 205.000.000,00 (20,45%) Sostentamento del clero: euro 373.000.000,00 (37,21%) Nella voce "esigenze di culto" e' compresa la "tutela dei beni culturali ecclesiastici", per la quale la spesa dichiarata nel 2008 ammonta a 68 milioni di euro, che rappresenta il 6,78%, mentre per la "edilizia di culto" e' riportata la cifra di euro 110 milioni, pari al 10,97%. Fra le altre iniziative finanziate sotto la voce "esigenze per il culto e pastorale" segnaliamo il sostegno alle facolta' teologiche, il "Fondo catechesi e educazione cristiana", i Tribunali ecclesiastici regionali. Sotto la voce "interventi caritativi" si comprendono assegnazioni alle diocesi (per la carita'), interventi a livello nazionale e interventi nel Terzo mondo; a quest'ultima voce la CEI ha destinato 85 milioni di euro (8,47% del totale introitato nel 2007). Il "sostentamento del clero" si riferisce allo stipendio pagato ai preti secolari e religiosi a servizio delle 226 diocesi, che non hanno un reddito proprio o comunque sufficiente a condurre una vita decorosa. Vi sono comprese le spese per l'assistenza domestica al clero. Secondo i dati CEI, nel 2006 i preti a servizio delle diocesi erano 38.162, di cui però 3003 risultavano non idonei a un servizio a tempo pieno. L'intera remunerazione è stata assicurata a 147 preti, mentre ad altri 34.464 è stata versata un'integrazione a un reddito già percepito per lo svolgimento di altri incarichi. Neppure quest'anno vi e' alcuna menzione delle spese di gestione e pubblicita'. IMPORTANTE: Il sito sull'OPM della Chiesa cattolica ha cambiato struttura piu' volte negli ultimi anni, e poi anche il nome. Ora si chiama www.8xmille.it. Comunque la struttura e' rimasta quella inaugurata nel 2006, che rende piuttosto lunga e laboriosa la consultazione e costringe a fare le somme in proprio se si vuole avere una visione generale. Inoltre c'e' da dire che le cifre sono arrotondate (spesso per eccesso) ai milioni di euro e quindi ne risulta un'ulteriore difficolta' nel fare dei confronti. Nonostante una maggiore descrizione della filosofia degli interventi e una maggiore esemplificazione, non si puo' affatto parlare neppure ora di un vero e proprio rendiconto; si tratta piuttosto di indicazioni di massima. Molto di massima. • 2. VALDESI (http://www.chiesavaldese.org/pages/finanze/otto_mille.php) SOLO SCELTE ESPRESSE, quindi 0,67% del totale OPM anziche' 1,60% per una rimessa ministeriale di euro 6.917.564,63. In occasione della dichiarazione dei redditi del 2005 hanno firmato per i Valdesi 264.676 contribuenti, con un incremento del 13% rispetto all'anno precedente. Sul loro sito sono consultabili tutti i rendiconti degli anni passati -veramente degni di questo nome, perche' rimandano ai singoli percettori degli aiuti- a partire dal primo anno di ricezione dell'OPM, cioe' dal 1997 (denuncia redditi de 1994 per i redditi del 1993). Tuttavia, al 30 giugno 2009 non era stato messo in rete quello relativo al 2008 (io ho lavorato sui dati inviatimi dall'apposito ufficio per l'OPM). Due sono le caratteristiche dell'uso OPM di questa confessione: a. Come gia' detto, percepisce ancora soltanto la cifra espressa; - Tutto l'OPM percepito dai Valdesi e' usato per finanziare progetti culturali e di solidarieta' in diversi campi, in Italia e all'estero (e' escluso qualsivoglia finanziamento di cio' che riguarda il culto). La cifra globale gestita dai Valdesi nel 2007 ammonta a euro 7.111.328,73, perche' ingloba anche interessi attivi e sopravvenienze attive, ed e' quindi su quest'ultimo dato che occorre calcolare le percentuali. L'articolazione generale delle voci e' la seguente: Progetti in Italia (e Rio de la Plata-Uruguay): euro 4.591.369,20 (64,56%). Progetti all'estero: euro 2.068.513,00 (29,08%) (N.B.: Per quanto il Rio de la Plata si trovi in Sud America, quella chiesa, fin dalle origini, e' considerata strettamente legata alla comunita' italiana). Per l'Italia, nel 2008 stata confermata la voce "Ricerca" con l'erogazione di euro 200.000 (100.000 all'Universita' di Bologna e 100.000 all'Universita' di Milano) per la ricerca sulle cellule staminali. Ecco adesso la ripartizione per le singole aree di intervento relative all'Italia: Cultura, pace e diritti umani: euro 1.404.194,20 (30,58%); anziani e sanita': euro 818.528,00 (17,82%); bambini e giovani: euro 746.847,00 (16,26%); occupazione, assistenza sociale: euro 1.190.900,00 (25,94)%; rifugiati, migranti e nomadi: euro 130.900,00 (2,85%) Ricerca (cellule staminali): euro 200.000 (4,36%); a cui si aggiunge un Fondo emergenza: euro 100.000 (2,18%) Per quanto riguarda la cifra destinata ai progetti all'estero (Europa dell'est, Africa, America meridionale, Asia), pari a euro 2.068.513,00, la ripartizione e' stata la seguente: sviluppo agricolo e attivita' produttive: euro 385.285,00 (18,63%); bambini e giovani: euro 484.535,00 (23,42%); assistenza e sviluppo sociale: euro 717.168 (34,67%); sanita': euro 330.476,00 (15,98%); diritti umani: euro 151.049 (7,30%). Per le spese per la pubblicita' e la gestione OPM vedere l'apposito capitolo in chiusura di questa informativa. 3. AVVENTISTI (http://ottopermilleavventisti.it/progetti.html): preferenze relative: 0,18%; assolute: 0,075%, per un totale di euro 1.860.449,49. a) Percepiscono anche la quota non espressa b) Tutto l'OPM viene e' usato per finanziare progetti culturali e di solidarieta' in diversi campi, in Italia e all'estero (e' escluso qualsivoglia finanziamento di cio' che riguarda il culto). Il rendiconto del 2008contiene di nuovo, come gia' quello dello scorso anno, anche la segnalazione delle spese per la pubblicita' e per la gestione. Da esso risulta che hanno ricevuto dallo Stato euro 1.860.449,49, a cui vanno aggiunti euro 6.097,41 di "interessi attivi su conti correnti bancari", e "Entrate eccezionali" per euro 22.702,43, ragion per cui l'intera somma gestita e' stata di euro 1.889.249,33. La maggior parte di questa somma, e cioe' euro 1.668.080,11 (88,29%) e' stata spesa per finanziare progetti in Italia, mentre sono stati indirizzati all'estero euro 40.367,97 (ca. 2,14%) (per studenti bisognosi all'estero e progetti umanitari in Africa e Albania). (Per le spese di pubblicita' e gestione vedere alla voce apposita). 3. LUTERANI (http://www.chiesaluterana.it/it/index.php?mod=pagina&id=87&m=7): preferenze relative nel 2008 0,25 assolute: 0,10%. a) percepiscono anche la quota non espressa; b) finanziano sia il culto (compreso un sostegno ai pastori) sia interventi culturali e di solidarieta' in Italia e all'estero. Nel 2008, secondo fonti ministeriali, hanno ricevuto euro 2.583.957,62. Il loro archivio OPM, pero', e' fermo (il 25.6.2009) al 2007, quando avevano ricevuto euro 2.567.834,87. A questa cifra vanno aggiunti euro 449.855,89 che non erano stati spesi negli anni precedenti. Quindi, la gestione totale dei Luterani e' stata nel 2007 di euro 3.017.690,76. (per loro avevano firmato 42.939 persone, con un lieve incremento rispetto al 2007 -quando le firme erano state 42.524, ma sempre in calo rispetto al 2004, quando erano state 45.322). Non forniscono un vero e proprio rendiconto, ma solo indicazioni globali area per area; fanno conoscere pero' anche le spese di gestione e pubblicita'. La suddivisione fondamentale (con voci un po' diverse da quelle degli anni precedenti e una certa confusione) per il 2007 e' questa: MINISTRI DI CULTO: euro 547.500,00 (18,14%); MISSIONE: euro 330.000,00 (10,94%) OPERE SOCIALI: euro 349.093,61 (11,57%) CULTURA: euro 304.150,00 (10,08%) EVANGELIZZAZIONE: EURO 1.402.147,15 (46,46%) Per le spese di gestione e pubblicita' (11,18%) vedere l'apposita voce di seguito. 4. UCEI (http://moked.it/dossier/otto-per-mille) : (preferenze relative per il 2008 0,37%, assolute 0,15%). Attenzione: il sito dell'UCEI e' stato ristrutturato e ha cambiato nome e, stranamente, adesso (26.6.2009) nella pagina dedicata all'OPM non si accede piu' al rendiconto del 2006 (per loro 2005), ma si resta fermi a quello del 2005 (per loro 2004). a) Gli Ebrei percepiscono anche la quota non espressa; b) non spendono per il culto e il mantenimento dei rabbini, ma esclusivamente per opere di carattere culturale, sociale e di solidarieta'. Dai dati ministeriali risulta che nel 2008 hanno ricevuto euro 3.824.257,28, ma i loro dati (al 25.6.2009), come gia' accennato sono fermi alla gestione del 2005 (per loro 2004). Comunque, io riferisco quelli del 2006/2005(denuncia redditi 2003 per i redditi del 2002), perche' l'anno scorso li avevo raccolti. Lo stanziamento ministeriale era stato di euro 3.756.940. I rendiconti dell'UCEI si limitano a indicare la cifra ricevuta dallo Stato e le destinazioni in percentuale. Sono menzionate due aree di intervento piu' le spese per pubblicita': a) impiego diretto UCEI; b) impiego delegato a comunita' ed enti. Nel 2006 (2005 sul sito UCEI) la somma OPM e' stata cosi' distribuita: a) 23,58% b) 65,60% Le spese per i beni culturali e archivistici rappresentano il 2,55% della voce a) e il 5,06% della voce b). Per la tutela delle minoranze si e' speso il 2,38% della voce a). (Dal 2005 l'UCEI ha sostenuto dei progetti della Protezione civile nello Sri Lanka; nel 2006 si e' trattato dell'aiuto alle donne partorienti e ai neonati in una regione di questo stato insulare asiatico). Per le spese per la pubblicita' e la gestione OPM vedere l'apposito capitolo in chiusura di questa informativa 5. ADI (http://www.assembleedidio.org/seas.php): SOLO SCELTE ESPRESSE,quindi:circa lo 0,075% del totale OPM, anziche' lo 0,18%. Da fonti ministeriali risulta che nel 2008 hanno ricevuto euro 7778.226,02. a) Come gia' detto, percepisce soltanto la cifra espressa; b) Tutto l'OPM percepito dalle ADI e' usato per finanziare progetti culturali e di solidarieta' in diversi campi, in Italia e all'estero (e' escluso qualsivoglia finanziamento di cio' che riguarda il culto). Sul loro sito tuttavia non forniscono alcuna cifra, neppure quella relativa al finanziamento OPM da parte dello Stato. Si limitano a indicare i paesi esteri con cui hanno relazioni di aiuto (fra gli altri, Burkina Faso, Somalia, Venezuela, Ucraina, Serbia, Kosovo) e le iniziative intraprese in Italia. Adesso (25.6.2009) questa "relazione" riguarda la gestione OPM del 2004. Sembra che niente venga speso per la pubblicita'. Adesso e' scaricabile un video sull'OPM (http://www.assembleedidio.org/radioevangelo/video_8x1000.php). [Grazie alla gentilezza di un responsabile delle ADI, sono in grado di riportare i rendiconti autentici del fondo OPM del 2003 e del 2004 (per gli anni successivi non ho piu' avuto risposta alle mie richieste). A quanto si capisce, le ADI non spendono immediatamente tutta la cifra a disposizione, ma una parte cospicua viene lasciata per l'anno successivo (in realta', lo Stato a volte e' tardivo nei pagamenti…). Ecco i dati di cui si dispone (in attesa dei consuntivi del 2005 e 2006 e del 2007): ANNO 2003 Ricevuti dallo Stato: € 727.498,88. La cifra gestita, per accantonamenti ecc., e' di € 1.071.524,11. Erogazioni in Italia € 263.915,00 Erogazioni ai Paesi del T.M.: € 105.000,00 Cifra accantonata per il 2004: € 702.471,22. ANNO 2004 Ricevuti dallo Stato: € 710.844,17. La cifra gestita e' stata di € 1.418.058,58. Erogazioni in Italia: € 586.553,00 Erogazioni a Paesi del T.M. : € 130.000,00 Cifra accantonata per il 2005: € 701.336,88. ANNO 2005 Grazie agli accantonamenti, fra gennaio e marzo 2005 sono gia' stati erogati € 408.229,93 (aiuti alle vittime dello Tsunami in Asia, aiuti a centri di assistenza italiani per anziani, tossicodipendenti, ecc.)]. SPESE DI GESTIONE E PUBBLICITA' (aggiornamento al 25 giugno 2009) CHI LE DICHIARA … I Valdesi nel 2008 hanno speso per la gestione euro 10.976,82, per gli stipendi del personale addetto euro 48.478,20 e per la pubblicita' euro 391.991,51 (in tutto euro 550.446,53 pari al 7,95% della cifra amministrata; la sola pubblicita' incide per il 5,66% sempre dell'intera cifra gestita). Gli Avventisti dichiarano nel rendiconto 2008 euro 173.268,59 per la campagna informativa (agenzie pubblicitarie, pubblicita' su internet, quotidiani e periodici e materiale pubblicitario); l'incidenza sulla somma gestita e' pari al 9,17%. I Luterani, a loro volta, dichiarano per il 2007 la spesa di euro 84.800,00 (2,81%) per gestione e pubblicita', abbattendo quindi i costi dell'anno precedente che erano stati poco piu' di 300mila euro pari a circa l'11%. l'UCEI nel 2006 (2005 sul loro sito) ha speso in gestione e pubblicita' il 10,82% della somma ricevuta (euro 3.756.940,60) Negli anni precedenti si andava dal 6,26% del 2001 all'11,18% del 2002. … E CHI NON LE DICHIARA Come nel passato, e come gia' accennato, le spese di gestione e pubblicita' non sono rintracciabili nei siti di Chiesa cattolica e ADI. Ma se delle ADI non si sente parlare durante la "campagna informativa" sull'OPM, la chiesa cattolica non si limita a far suonare a distesa le proprie campane, ma da' ovunque fiato anche alle trombe, e fa rullare i tamburi… Ma di uno straccio di voce "pubblicita'" sul suo sito OPM (o sull'atto di deliberazione dei vescovi) neppure la piu' pallida eco! Sembra che sia un tabu'. Nel 2007, tuttavia, fu rotto il silenzio. L'evento (perche' proprio di un evento si tratto') si registro' il giorno 8 giugno 2007, quando la SIR (Servizio Informazione Religiosa) pubblico' un'intervista al responsabile per la promozione al sostegno economico della Chiesa, Paolo Mascarino, che conteneva anche una domanda sulle spese per la pubblicita' OPM (qui definita "comunicazione dell'otto per mille"). La risposta forni' la cifra di circa 9 milioni di euro all'anno (circa l'1% degli oltre 900 milioni annui che la Chiesa cattolica sta prendendo dal 2002, con la puntata di oltre un miliardo di euro nel 2003: vedere http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/allegato.php?id=221952&Oid=184763, e peraltro anche nel 2008. Di fronte a questa dichiarazione si impone una domanda a proposito della veridicita' dell'ultrasommario "rendiconto" della CEI. Visto che non vi si trova nessuna voce relativa alla pubblicita', quale delle altre voci dichiarate va diminuita di quei 9 milioni di euro? Quella relativa al culto e alla pastorale, o quella degli interventi caritativi o quella del sostentamento del clero? Oppure quella cifra non indifferente e' equamente prelevata da tutte e tre? E poi: quanto costa la gestione dell'OPM, che deve impegnare una bella quantita' di tempo ed energie sia al centro sia alla periferia? E anche questa cifra da dove e' prelevata? APPENDICE Mentre la Chiesa cattolica, dal 1990, riceve ogni anno un congruo acconto sulle sue spettanze OPM, che viene poi conguagliato tre anni dopo, le altre confessioni religiose devono attendere tre anni dalla denuncia dei redditi. Per facilitare le cose, si fornisce qui una TAVOLA DELLE CORRISPONDENZE PER IL PAGAMENTO OPM ALLE CONFESSIONI DIVERSE DALLA CHIESA CATTOLICA OPM 2008 (DENUNCIA REDDITI DEL 2005 RELATIVA AI REDDITI DEL 2004) OPM 2007 (DENUNCIA REDDITI DEL 2004 RELATIVA AI REDDITI DEL 2003) OPM 2006 (DENUNCIA REDDITI DEL 2003 RELATIVA AI REDDITI DEL 2002) OPM 2005 (DENUNCIA REDDITI DEL 2002 RELATIVA AI REDDITI DEL 2001) OPM 2004 (DENUNCIA REDDITI DEL 2001 RELATIVA AI REDDITI DEL 2000) OPM 2003 (DENUNCIA REDDITI DEL 2000 RELATIVA AI REDDITI DEL 1999) OPM 2002 (DENUNCIA REDDITI DEL 1999 RELATIVA AI REDDITI DEL 1998) OPM 2001 (DENUNCIA REDDITI DEL 1998 RELATIVA AI REDDITI DEL 1997) OPM 2000 (DENUNCIA REDDITI DEL 1997 RELATIVA AI REDDITI DEL 1996) Ecc. La prima confessione non cattolica a usufruire dell'OPM è stata quella delle ADI (1993), poi i Valdesi (dal 1997), quindi i Luterani (1999), infine gli Avventisti e l'UCEI (dal 2000). Allo stato attuale, oltre alle ADI neppure i Valdesi usufruiscono della quota non espressa, perche', pur avendo firmato un'ulteriore Intesa con lo Stato per goderne, tale Intesa non e' stata ancora ratificata dal Parlamento italiano. 2. QUALCHE NOTIZIA SULLE INTESE I Valdesi, i primi a firmare un'Intesa con lo Stato italiano gia' il 21 febbraio 1984, quando l'OPM non era stato ancora inventato ne' si prevedeva che il finanziamento pensato per la Chiesa cattolica potesse essere esteso anche alle altre confessioni religiose, stipularono una nuova Intesa il 25 gennaio 1993, accettando l'OPM solo per le scelte espresse, dopo molte sofferte discussioni al loro interno. Tale integrazione fu subito approvata dal Parlamento italiano ed e' dai redditi di quell'anno che essi cominciano a usufruire dell'OPM. Per la precisione storica, va detto che, il Sinodo del 2001 approvo', sempre con molte discussioni e voti contrari, l'accettazione anche delle quote non espresse, e la revisione dell'Intesa in tal senso e' stata firmata dalle parti nell'aprile 2007. Tuttavia bisogna aspettare tre anni dopo l'approvazione del Parlamento (che ancora non e' avvenuta) perche' i Valdesi comincino a usufruire del nuovo regime . Le ADI firmarono l'Intesa nel 1986 e accettarono subito l'OPM. Gli Avventisti, nella prima Intesa (1986), avevano rinunciato all'OPM. Lo hanno poi accettato, stipulando con lo stato una nuova Intesa nel 1996 (ratificata dal Parlamento italiano nello stesso anno). Anche l'UCEI ha stipulato due Intese; la prima nel 1987 (approvata dal Parlamento nel 1989) e la seconda nel 1996, nella quale accetta l'OPM (ratificata nello stesso 1996). I Luterani stipularono l’Intesa nel 1993 (ratifica del Parlamento italiano del 1995). Stesse date anche per i Battisti (Unione cristiana evangelica battista d'Italia -UCEBI). Questi ultimi, che avevano sempre detto di no all'OPM, hanno cambiato rotta nell'Assemblea del giugno 2008 (http://www.fedevangelica.it/arch_nev/articoli/NEV_FCEI_777000227.html); si e' quindi iniziato l'iter della revisione dell'Intesa, in cui si inserira' l'accettazione dell'OPM, compresa la quota non espressa, con destinazione dei fondi esclusivamente per fini umanitari, sociali e culturali. Per concludere l'argomento, richiamo l'attenzione su quella che si puo' definire eufemisticamente "pigrizia" del Governo o del Parlamento italiano. Infatti, il 20 marzo 2000 furono firmate due nuove intese, una con l'Unione buddhista italiana (UBI), e l'altra con la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova, ma esse non risultano mai approdate al Parlamento per la prescritta approvazione. Il 4 aprile 2007 viene data una grande notizia: il Governo ha firmato delle nuove intese con 6 confessioni religiose (piu' due integrazioni a quella coi Valdesi e a quella degli Avventisti) e, meraviglia delle meraviglie, anche con l'Unione Buddhista italiana e con la Congregazione dei Testimoni di Geova! Un momento! Ma che fine avevano fatto le vecchie intese firmate il 20 marzo 2000?? Mica ce le eravamo sognate? Ma intanto, da quel 4 aprile 2007, sono gia' passati due anni buoni e non si ha notizia della presentazione di queste Intese al Parlamento. Quanti anni dovranno ancora passare prima che gli organi responsabili adempiano al dovere previsto dalle nostre leggi, dovere che corrisponde al diritto riconosciuto alle confessioni religiose non cattoliche dall'art. 8 della Costituzione? Per quanto concerne l'OPM delle nuove Intese, la situazione e' questa: La modifica che riguarda l'Intesa coi Valdesi concerne proprio l'accettazione della quota OPM non espressa. Accettano l'OPM (compresa la quota non espressa) anche l'Unione buddhista italiana (art. 19), l'Unione induista italiana (art. 20), la Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia ed esarcato per l'Europa meridionale, (art. 20). Accettano l'OPM ma NON la quota non espressa: la Congregazione dei Testimoni di Geova (art.17) e la Chiesa apostolica italiana( art. 24),. NON accetta l'OPM: la Chiesa di Gesu' Cristo dei Santi degli Ultimi giorni (art. 23). Per ulteriori informazioni e per, eventualmente, scaricare i testi delle Intese vedere: http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/intese_indice.html#5 ). A questo indirizzo si possono scaricare anche le tabelle della distribuzione OPM dal 2002 al 2007. (A cura di Annapaola Laldi) ------------------------------------------MEDICARE? Quindicinale sulle politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi La Rete: i vincitori ed i sommersi. Psicobiologia del Sociale In un momento di pace relativa, almeno per l’Europa, forse mai piu’ di adesso il cittadino sta attraversando e patendo una sottile sensazione generata da una sconosciuta evoluzione dei tempi. Non si tratta occasionalmente ed eccezionalmente della crisi economica, cio' che avvolge e' qualcosa di piu', una angosciante sensazione della non partecipazione, che alimenta una sottile ma persistente disaffezione al tutto, adagiandosi come fiato sul collo sulla vita del cittadino. La impossibilita’ di partecipare alle decisioni importanti, quelle che riguardano la propria personale esistenza, la mancanza di criticita' e consapevolezza di cio’ che accade intorno e nel mondo, la certezza di vivere nel girotondo di programmi organizzati e gestiti da terzi soggetti, avvince ed avvolge il cittadino in una silente e persistente frustrazione. La crisi economica e’ servita da cartina al tornasole. Tale crisi storica della economia mondiale, era ben stata individuata ancor prima che ci raggiungesse, era un treno in corsa senza freni, si produceva tanto piu’ di quanto si fosse consumato, depauperando risorse vitali del pianeta come il verde e l’acqua. Era un modello di crescita suicida creata ad arte, ad uso di precise oligarchie, ed iniettata come un dannosissimo vaccino nell’immaginario collettivo di intere masse di milioni e milioni di individui, di ciascuno ed ognuno, cominciando dai piu’ vulnerabili, i bambini. La fase importante fu quella che inizio’ dagli anni ‘80 in poi, attraverso meccanismi di diffusione mediatica che nascondevano il preciso obbiettivo del surfing sulle onde dei mercati internazionali, divenendo non a caso preziosi alleati e catalizzatori del meccanismo capitalistico, con strumenti antichi attraverso l’ammaestramento con il soporifero mediatico. In questi ultimi giorni, abbiamo assistito, dalla nostra postazione di sommersi ed invisibili, ad una “faida dei titani”. La potenza del magnate Silvio Berlusconi, da una parte, e quella del suo avversario Rupert Murdoch dall’altra . Le prese di posizione di molti giornali stranieri, sulla strabiliante vita privata del Presidente Berlusconi, esprimono la fotografia nitida di come ci vedono dall’estero. Tuttavia e' anche vero che non solo i giornali di proprieta’ di Murdoch, come ad esempio il Wall street Journal, ridicolizzano il Premier, ma una stragrande mole di altri giornali che con il magnate australiano non hanno nulla da spartire. Evidentemente l’Italia e' vista dall’estero in una emergenza civile, morale e politica. Segnali di debolezza politica si intravedono. Per Berlusconi essersi fatto intervistare dal settimanale “Chi” e' una prova contingente, il periodico e’ di sua proprieta’. Anche il Vaticano ha riferito lodi di grande equilibrio al Premier... si’, ma uno passato, Alcide De Gasperi. Ma i due magnati conoscono bene il loro pericolo maggiore, la rete Internet, ed i social network. Per questo, siamo convinti che potranno superare le contrapposizioni per unirle, in sostanza in due ci difendiamo meglio…., lo sforzo di circoscrivere quello che rischierebbe di travolgere i loro interessi. Non abbiamo dubbi che nel prossimo futuro la rete internet, il mondo dei blogger, l’incredibile velocita’ dei social network, potranno subire un feroce attacco di sabotaggio silente da parte di tali magnati dell’informazione tradizionale. Anticipare se riusciranno nell’impresa di invalidare le sue infinite risorse, e’ prerogativa da veggenti, ma noi sospettiamo, nostro malgrado, di si'. Eppure, una parte di resistenza al grande sviluppo della rete Internet nasce dal suo interno, dalla gente comune. E' pur vero che sovente il “nuovo” crea qualche diffidenza. Esistono due contrapposte caratteristiche di risposta individuale alle novita'. La rete internet non e’ la TV, necessita di un minimo sforzo di comprensione tecnica. Pertanto, esistono individui che si espandono fino a dominare il nuovo, altri non riuscendoci, si ritraggono a difesa, abbandonando ogni contatto con “il nuovo”. Il filosofo Socrate, il quale nessuno si sognerebbe di dire fosse uno sprovveduto, asseriva, circa 4 secoli prima di Cristo, che la scrittura avrebbe distrutto la cultura, non imparo’ mai a scrivere, e per fortuna si sbagliava, e di tanto. Altrettanto si sbagliano coloro i quali non cercano di migliorarsi, impadronendosi di un mezzo rivoluzionario che da solo portera’ e guidera' una nuova consapevolezza tra le genti che popolano questo pianeta. Rimane un problema: e’ necessario filtrare quella infinita mole di informazioni digitalizzate che ogni giorno crescono sempre piu’, imparare ed attingere a quelle che sono necessarie, in quanto importanti per la conoscenza, scartando quelle che non sono utili a tale obbiettivo. Il problema e’ che le capacita’ di attenzione, di sintesi e di selezione delle informazioni dei singoli individui, quando non addestrati allo scopo, sono molto, molto limitate. Una piccola parte di essi ricerca, attraverso l’impegno e lo sforzo, la comprensione, razionalizza le informazioni che poi subito divengono vecchie. Altri, la maggior parte, si retraggono in quello che si definisce ignorare. Oggi l’obbiettivo principale, prioritario della rete Internet, non deve essere la promozione della cultura, bensi’ controllare l’ignoranza . La rete Internet ha molte implicazioni positive, ad esempio l’esercizio del dubbio e la diffusione di comportamenti esplorativi, che sono alla base della crescita di una societa’ e di un intero popolo. La Rete ha rilevato una strabiliante quanto nascosta potenzialita’ di interrelazione e socialita’, i famigerati social network. Tuttavia questi devono il loro incredibile successo al fatto che le relazioni umane sono alla base degli istinti primordiali dell'essere umano, e la TV classica ha reso spettatore inermi e passivi, assopendo le intuizioni e le capacita’ creative dei singoli individui. Tuttavia le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno permesso di raggruppare soggetti diversificati, impegnati in progettualita' complesse, senza organizzazioni formali, ne' grandi investimenti. Ne siamo esempio, a nostro modo, noi dell'Aduc. Il computer dovrebbe essere, senza alcun rinvio, materia di studio teorica e pratica nelle scuole di ogni grado, si dovrebbe iniziare dalla comprensione dei singoli componenti, fino alla progettualita' di un computer, ognuno dovrebbe essere capace di assemblare i vari componenti, per divenire autonomo, oltremodo abbassarne i costi di mercato. Ancora necessaria la pianificazione di ogni operativita’ e funzionalita’, da quelle piu’ semplici a quelle piu’ compresse quali i web editor, e le programmazioni software. E’ per questo che la Rete dovrebbe da subito essere gratuita in connessione wireless in ogni citta' e paesello d’Italia, nei parchi e nelle scuole, in ogni luogo aperto al pubblico, in ogni ufficio pubblico e privato. Una indagine ha rilevato che l’incapacita’ di conoscenza tecnica da parte dei cittadini non specialisti, fa perdere almeno 2 ore e piu' alla settimana di tempo davanti alle difficolta’ tecniche; gli “stop” si ripercuotono sul sistema Paese, ed hanno un valore di perdita economica che non e’ stato mai apprezzato. Imparare e conoscere, esplorare e governare sono alla base delle civilta' evolute. La crisi economica viene innanzitutto dalla ignoranza. Quanti di voi, senza capire molto si sono affidati al primo prodotto di investimento finanziario offerto come insuperabile? Ovviamente il cittadino che non conosce molto, si affida al primo prodotto che gli viene presentato, talvolta un mostro camuffato da pecorella. Noi di Aduc, sul web, curiamo con il contributo dei nostri esperti, una intera sezione ad hov, “investire informati”: molti utenti hanno potuto imparare, evitare il danno, e non perdere ingenti somme di denaro. La Rete permette di far comprendere l’economia ed i mercati, e ci insegna a difenderci dagli eccessivi indebitamenti, che, alla fine sono risultati alla base del crollo dell’economia mondiale. Aduc, cura sul web anche una rubrica, dedicata al mondo delle Comunicazioni e delle nuove tecnologie, “Aduc Tlc”. La Rete e' anche imparare a conoscere gli strumenti per potersi difendere contro le arroganze e le illeggittimita' delle grandi aziende e multinazionali, con strumenti giuridici come la class action, che, non a caso in questo Paese guidato da un Presidente proprietario di giornali e televisioni, non e’ divenuta legge, impedendo al singolo cittadino di organizzarsi in grandi gruppi, anche in Rete, contro le multinazionali ed avverso grandi societa’ economiche. La Rete, attraverso una nuova consapevolezza delle realta' utili agli obbiettivi, aiutera’ l’essere umano alla comprensione profonda della salvaguardia del proprio habitat naturale. Nuove consapevolezze, soprattutto nei giovani, tanto piu' sensibili e predisposti alle nuove idee ed alle loro applicazioni, modificando quel governo delle attivita’ umane che e' alla base degli equilibri degli habitat del pianeta. Scuola, Internet e nuove idee e consapevolezze sul territorio, sull’ambiente, sull’acqua, sulle energie alternative e rinnovabili, forum di discussioni, blogger, contro la ignoranza degli show soporiferi televisivi, e quelli dei grandi fratelli. Se fosse stato cosi' da anni, lo scorso 6 Aprile il terremoto non avrebbe raso a terra l’Abruzzo. La stragrande maggioranza di giovani sotto i 14 anni, in Italia, ad esempio, non sa nemmeno che frutti come manghi e banane, non sono prodotti sul territorio nazionale, ma arrivano in Italia dopo aver percorso diverse migliaia di chilometri. Il sapere oggi e’ vietato, e’ dominato dai media tradizionali che si preoccupano ormai solo di salvaguardare la loro sopravvivenza, nella modalita’ piu' perfide e ciniche. Imparare, conoscere, capire, si sviluppano innanzitutto dallo scambio, attraverso la multiculturalita’. Occorre spendere quante piu’ risorse possibili per imparare quante piu’ lingue diverse dalla propria, aprite le porte agli immigrati ed alla multiculturalita’, che apporta nuova conoscenza e nuovo sapere. Gli Stati Uniti d'America sono sempre stati un grande Paese grazie al fatto di essere stati un Paese multiculturale. Infine, occorre prestare attenzione quando si sceglie il candidato da votare. Mandando a casa coloro i quali per propri interessi, non opterebbero mai per uno sviluppo coatto della rete Internet e della banda larga; non e' a caso che l’Italia, membro del G8, ha uno sviluppo in merito tra i piu’ scadenti d’Europa. Occorre scegliere politici che si fanno conoscere attraverso i blogger, e soprattutto quei politici che, a differenza degli spot, hanno serie motivazioni per desiderare il grande cablaggio di tutta l’Italia. Fatelo per voi e per il bene del prossimo. Fatelo per i vostri figli, che dovrebbero vivere in questa Italia da cittadini protagonisti, non da sudditi sommersi. Approfondimenti Ordine & rigore…. La nuova retorica dopo Dio, Patria, Famiglia…. http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/?id=3.0.3464532548 ------------------------------------------OSSERVATORIO LEGALE Quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Emmanuela Bertucci Processo civile. Nuove norme sulla semplificazione. Novita' per i consumatori La legge n. 69 del 18 giugno 2009 "Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita' nonche' in materia di processo civile" (norme sulla semplificazione e sul processo civile) introduce novita' di rilievo per i consumatori. Chiarezza dei testi normativi A molti e' capitato di “avventurarsi” nella lettura di una qualsiasi legge e di non capirci un tubo -al di' la della terminologia tecnica- per tutti i richiami ad altre norme, che a loro volta ne richiamano e modificano altre ancora, in un gioco di scatole cinesi tale da scoraggiare persino i giuristi dalla lettura. Sul punto “potrebbe” esserci qualche novita'. La legge sulla semplificazione impone (artt. 3 e 4) che “ogni norma [...] diretta a sostituire, modificare o abrogare norme vigenti ovvero a stabilire deroghe indichi espressamente le norme sostituite, modificate, abrogate o derogate” e che “ogni rinvio ad altre norme contenuto in disposizioni legislative, nonche' in regolamenti, decreti o circolari emanati dalla pubblica amministrazione, contestualmente indichi, in forma integrale o in forma sintetica e di chiara comprensione, il testo ovvero la materia alla quale le disposizioni fanno riferimento o il principio, contenuto nelle norme cui si rinvia, che esse intendono richiamare” (almeno in quest'articolo non ci sono scatole cinesi!). Tempi piu' ristretti per l'adozione dei provvedimenti amministrativi Abolito il termine massimo di novanta giorni per la conclusione dei procedimenti amministrativi, il termine torna a30 giorni, che decorrono dal giorno del ricevimento della domanda da parte della pubblica amministrazione. Termini superiori, comunque non oltre novanta giorni, potranno essere individuati da decreti ministeriali e provvedimenti su tematiche specifiche. Risarcibile il danno causato dal ritardo della pubblica amministrazione Viene codificato un principio che era gia' stato accolto dalla giurisprudenza, secondo cui (art. 7) “Le pubbliche amministrazioni [...], sono tenute al risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento. Le controversie relative all’applicazione del presente articolo sono attribuite alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in cinque anni”. Il cittadino potra' dunque chiedere all'amministrazione il risarcimento dei danni causati dal ritardo nella conclusione della pratica, con una domanda giudiziale ove si dimostri l'entita' del danno ma anche la colpa dell'amministrazione (escludendo cioe' l'errore scusabile, ad esempio l'applicazione di norme di difficile interpretazione). Piu' trasparenza sulle retribuzione dei dirigenti della pubblica amministrazione e sull'assenza dal lavoro Si statuisce l’obbligo (art. 21) per le pubbliche amministrazioni di pubblicare nel proprio sito Internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali nonche' di rendere pubblici, con lo stesso mezzo, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale. Modificata la competenza del giudice di pace Viene modificata la competenza del giudice di pace, che si occupera' delle cause civili il cui valore arriva fino a 5.000,00 euro (resa purtroppo ancora invariato il tetto di valore massimo entro il quale i cittadini possono difendersi da soli in giudizio senza dover sostenere i costi di un avvocato, di 516,00 euro) per le cause aventi ad oggetto beni mobili e fino a 20.000,00 per il risarcimento dei danni da circolazione. Spese di soccombenza nei giudizi civili Il giudice dispone la soccombenza parziale (dunque l'accollo di parte delle spese di lite) nel caso in cui la parte, pur vittoriosa nella sentenza, abbia rifiutato senza giustificato motivo una proposta di conciliazione avanzata dalla controparte nel corso della causa parti o superiore a quanto poi “ottenuto” in sentenza. In questo caso la parte vincente dovra' accollarsi le spese per le attivita' processuali svolte dal momento della proposta in poi. Ancora, viene reso piu' stringente l'obbligo di motivazione da parte del giudice nel caso in cui intenda compensare le spese di giudizio, cioe' disponga che ogni parte processuale paghi le proprie spese, nonostante la sentenza favorevole per una delle due parti. Nel codice di procedura civile all'art. 92 le parole: “o concorrono altri giusti motivi, esplicitamente indicati nella motivazione”, vengono sostituite con “o concorrono altre gravi ed eccezionali ragioni, esplicitamente indicati nella motivazione”. Cio' perche' finora la giurisprudenza difficilmente ha accolto (particolarmente quella di Cassazione) gli appelli sulle spese, ritenendo possibile riformare solo le sentenze nelle quali a fondamento della decisione di compensare le spese fossero state addotte dal giudice motivazioni palesemente illogiche o contraddittorie. ------------------------------------------MACROMICRO ECONOMIA Quindicinale su come macro e micro economia incidano sulle nostre tasche di: Domenico Murrone La ricetta di Tremonti: statalismo e a-concorrenza La crisi economica ha messo a nudo tutti i limiti del capitalismo. Ben venga l'intervento statale. Al bando i mercatisti. E' la traduzione sintetica del pensiero politico-economico di Giulio Tremonti, ministro dell'Economia. In fatto di teorie economiche la fiducia sfrenata in un dogma e' come minimo forviante e/o inutile. Non hanno senso le discussioni sulla capacita' del mercato sempre in grado di trovare aggiustamenti o sulla capacita' dei sistemi statalisti di garantire minori discriminazioni tra ricchi e poveri. Quello che conta e' l'analisi puntuale del contesto in cui si agisce e verificare le soluzioni migliori o meno dannose. Tremonti critica l'eccesso di mercato che ha portato alla crisi mondiale con conseguenze anche in Italia, la domanda e': siamo noi italiani 'invasi' dal libero mercato? Il fondamento di un sistema capitalistico e' la concorrenza, a tutti i livelli: tra aziende, tra professionisti, tra lavoratori. Vi sembra l'Italia un Paese concorrenziale? Prendiamo le grandi imprese pubbliche: Eni, Enel, Ferrovie dello Stato, vi sembrano societa' amanti della concorrenza? Prendiamo aziende cedute dallo Stato ai privati: le banche, Telecom Italia e Alitalia, vi sembrano aziende amanti della concorrenza? Prendiamo la miriade di societa' controllate dagli enti pubblici locali: vi sembrano fulgidi esempi di capitalismo? Solo queste imprese (dominus dei vari settori grazie a tutele normative, non per loro meriti) rappresentano una quota consistente dell'economia nazionale. Poi abbiamo i professionisti: avvocati, commercialisti, farmacisti, notai... tutti protetti da norme che mantengono ordini professionali di Stato. Poi ci sono i tassisti, 'professionisti' senza ordine professionale, con capacita' ricattatorie altissime. Dov'e' la concorrenza? Poi ci sono i milioni di dipendenti pubblici che a differenza di altri lavoratori hanno il posto di lavoro garantito, a prescindere del loro operato. In questa categoria non ci sono solo impiegati addetti allo sportello o insegnanti, ma anche migliaia di funzionari, dirigenti, magistrati e burocrati che se messi ad organizzare una qualunque piccola azienda la farebbero chiudere in due settimane per manifesta incapacita' a concepire un'organizzazione funzionante finalizzata all'erogazione di un servizio utile ai clienti/cittadini. Poi ci sono gli accademici baroni universitari che si guardano bene dal modificare i meccanismi di scelta dei nuovi professori, cooptati non in base alle capacita', ma con l'obiettivo di farne i propri galoppini. Poi c'e' la classe politica che ha scelto di non far scegliere i cittadini, ma di autonominarsi. E' concorrenza questa? O Tremonti fa la critica ad un Paese immaginario, visto che l'Italia non ha mai conosciuto il libero mercato? Altra costante del ministro Tremonti e' l'attacco alle Autorita' indipendenti, Banca d'Italia in primis, o altri organismi come l'Istat, accusati di dare cifre immaginifiche della crisi, con previsioni e dati catastrofici. Uno dei presupposti del libero mercato e' la certezza del diritto: poche regole, ma fatte rispettare. Tali controlli non possono essere affidati al Governo, in quanto spesso coinvolto direttamente nella gestione economica. Il ruolo di controllo spetta alle Authority, ce ne sono molte e hanno diversa 'anzianita'', diverse funzioni e diversi compiti, ma tutte sono racchiudibili sotto il cappello di Autorita' indipendenti: Banca d'Italia, Consob, Isvap, Agcom, Antitrust, Autorita' per l'energia e il gas, ecc.. Finora non hanno brillato, sia per carenze normative, sia per naturale propensione a prostrarsi davanti ai potenti, siano essi politici che grandi aziende. Quale e' l'obiettivo della politica (rappresentata in questo momento da Tremonti) quando delegittima le autorita' trattandole a pesci in faccia, o impedendo con leggi a svolgere il proprio ruolo? Si veda a puro titolo d'esempio questa notizia http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=263276 Mettendo insieme mancanza di concorrenza e delegittimazione dei teorici controllori, si conclude che: Giulio Tremonti o non ha capito nulla o ha in mente un sistema economico dove il potere d'intervento governativo nell'economia non puo' essere neppure criticato dalle autorita' indipendenti. E cosi', no alla class action, passi indietro sulle liberalizzazioni, si' all'operazione Alitalia, si' ad aziende che sempre piu' siano il braccio operativo delle politiche del Governo (Eni ed Enel). Lasciando da parte le critiche teoriche che potrebbero essere fatte a questo sistema, e' verosimile che la ricetta di Tremonti rappresenti la soluzione ai problemi strutturali italiani? Temiamo di no. In definitiva cio' che propone Tremonti e' la continuazione di quanto piu' o meno da sempre accade in questo Paese: statalismo e a-concorrenza. Null'altro. ------------------------------------------IL CONDOMINIO Quindicinale sui diritti di proprietari e inquilini di: Alessandro Gallucci Lastrico solare condominiale: l'uso incide sui criteri di ripartizione delle spese La necessita' di riparare il lastrico solare ha degli intuibili riflessi in materia di ripartizione delle spese relative all'attivita' manutentiva. In particolare, la disciplina dell'uso del lastrico incide sui criteri di ripartizione delle spese. Cosi' se il lastrico solare e' in uso esclusivo ad uno o piu' condomini, la ripartizione delle spese dovra' essere effettuata sulla base dell'art. 1126 c.c. che recita: “quando l'uso dei lastrici solari o di una parte di essi non e' comune a tutti i condomini, quelli che ne hanno l'uso esclusivo sono tenuti a contribuire per un terzo nella spesa delle riparazioni o ricostruzioni del lastrico; gli altri due terzi sono a carico di tutti i condomini dell'edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve, in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno”. E' una applicazione particolare del principio della ripartizione delle spese in base all'uso di cui al terzo comma dell'art. 1123 c.c. (si veda: http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php?id=256620). Nel caso in cui il lastrico sia in uso a tutti i condomini, le spese dovranno essere sostenute da tutti i partecipanti al condominio in base ai millesimi di proprieta' trattandosi di intervento di conservazione su una parte comune (art. 1123, primo comma, c.c.). Che cosa succede se il lastrico e' in uso a tutti i condomini ma serve da copertura solo ad alcune unita' immobiliari? Trova applicazione l'art. 1126 c.c. o si utilizza sempre il criterio “standard” di cui all'art. 1123, primo comma, c.c.? La questione e' stata affrontata dalla Corte di Cassazione in un sentenza del 20 marzo 2009, la n. 6889. Nel giudizio di legittimita' i ricorrenti sostenevano che quando il lastrico solare serve da copertura solo ad una parte del condominio trova applicazione l'art. 1126 c.c. anche quando esso sia utilizzato da tutti i condomini. In sostanza ,secondo questa tesi i requisiti richiesti dall'art. 1126 c.c. non debbono ricorrere necessariamente tutti e due, essendo sufficiente per l'applicazione della norma che il lastrico serva da copertura solo ad una parte del condominio. Il Supremo Collegio ha ritenuto infondato questo argomento di ricorso, affermando che “il presupposto per l'applicabilita' di tale norma [cioe' l'art. 1126 c.c. n.d.A.] e' che un condomino abbia l'uso esclusivo del lastrico solare, (...), ne' ai fini dell'applicabilita' della norma in questione e' sufficiente la presenza solo dell'altra condizione prevista dalla stessa e cioe' il fatto che il lastrico solare non serva da copertura a tutte le unita' immobiliari costituenti il condominio”. In definitiva la ripartizione delle spese avverra' sulla base dell'art. 1126 c.c. solo se ricorrono entrambi i requisiti richiesti dalla norma. Diversamente si applichera' il criterio generale di cui all'art. 1123, primo comma, c.c. vale a dire pagheranno tutti i condomini secondo i millesimi di proprieta' ad essi riferibili. A questo link il testo della sentenza: http://www.civile.it/condominio/visual.php?num=68384&search= ------------------------------------------FAMIGLIA E INDIVIDUO Quindicinale sui diritti dei singoli nelle famiglie tradizionali e di nuova generazione di: Claudia Moretti Amministrazione di sostegno, interdizione e inabilitazione. Quale richiedere? Con l'entrata in vigore della legge che ha istituito la figura dell'amministratore di sostegno quale istituto a tutela degli incapaci, una delle prime questioni sorte riguarda l'ambito di applicazione, il rapporto con le figure del tutore e del curatore nei casi di interdizione e di inabilitazione. Chiunque ha avuto a che fare con questi ultimi istituti previsti dal codice civile,sa che le procedure previste portano con se' tutti i difetti, le disfunzioni, le inefficienze e le storture dell'apparato giudiziario. Sono cause civili impegnative, spesso lunghe, con la convocazione di molti soggetti e con accertamenti tecnici di non poco rilievo. Al contrario, la procedura al giudice tutelare di recente introduzione e' concepita come snella, veloce e, per cosi' dire, di pronta soluzione, anche attraverso lo strumento della nomina dell'amministratore provvisorio. Del resto, nel caso della tutela e curatela si ha una diminuzione della capacita' di agire del soggetto incapace che, non essendo in grado di provvedere ai propri interessi personalmente, ha un rappresentante che legalmente lo sostituisce. Diversamente, l'amministratore di sostegno non si sostituisce al beneficiario ma si aggiunge ad esso per coadiuvarlo nella cura dei propri interessi. I vecchi e il nuovo istituto hanno effetti diversi, ma hanno in comune la creazione di un rappresentante legale per la persona incapace (1). Da qui il dubbio: puo' un soggetto incapace di intendere e di volere (nella specie un malato di Alzheimer) che non e' piu' in grado di svolgere le minime azioni quotidiane per conto proprio, ne' tanto meno quelle attinenti la propria sfera giuridica e patrimoniale, esser rappresentato e coadiuvato da un "mero" amministratore di sostegno? Oppure, nei casi di inacpacita' definitiva e grave, occorre applicare (con tutte le procedure e gli accertamenti aggravati che comportano) i vecchi istituti? La giurisprudenza maggioritaria ha chiarito che le nuove regole si attagliano anche ai casi di incapacita' piu' gravi, ma esiste una residua giurisprudenza di merito che continua a rigettare le richieste di nomina in questione adducendo la propria incompetenza in favore del giudice e della procedura ordinaria di interdizione o inabilitazione. Noi siamo convinti che il nuovo istituto, per la sua snellezza, praticita', flessibilita' e non invasivita', debba esser applicato ad amplissimo raggio, perche' fornisce finalmente la risposta pratica, oltre che teorica, ad un problema che non puo' per sua natura essere risolto in ritardo: la tutela dell'incapace e la sua rappresentanza legale, nelle situazioni anche di emergenza. Siamo convinti che questo avesse in mente l'estensore della legge n. 6 del 2004. Proponiamo, dunque, un atto di appello contro la pronuncia di diniego del giudice tutelare del tribunale di Firenze, sez. distaccata di Pontassieve, che contiene le ragioni a sostegno della tesi maggioritaria, accolto dalla Corte d'Appello di Firenze, nella speranza che, chi incorresse in un diniego analogo, possa meglio far valere le ragioni dell'incapace, anche nella sua qualita' di utente della giustizia. CORTE D'APPELLO DI FIRENZE RECLAMO EX ART. 720 bis e 739 C.P.C. Nell'interesse dei Sig.ri AAA, nato a .....il......., residente in ............, Via ........, e BBB nato a .......il........., residente in ..........., P.zza ..........., rappresentati e difesi, come da mandato in atti (doc. 1), dagli Avv.ti Claudia Moretti ed Emmanuela Bertucci del foro di Firenze, presso il cui studio in Firenze, Borgo Pinti, 75/R eleggono domicilio, e presso il quale si desidera ricevere avvisi e comunicazioni mediante fax al numero 0552345709, AVVERSO il decreto emesso dal ........., in funzione di giudice tutelare del Tribunale di Firenze - Sez. distaccata di Pontassieve, depositato in cancelleria in data 14 gennaio 2009 e notificato via fax a questo studio legale in data 15 gennaio 2009, che ha respinto l'istanza di nomina urgente di amministratore di sostegno provvisorio presentata dagli odierni ricorrenti in data 23 dicembre 2008 (doc. 1), nell'interesse della Sig.ra XXX, nata a ........ il ......, ricoverata presso Rsa............., ........... sita in ........................ (doc. 1 ) PREMESSO CHE - la Sig.ra XXX, madre dei Sig.ri AAA, nata a ......il........... si trova ricoverata dal ........presso la RSA ............., in quanto persona non autosufficiente affetta dal morbo di Alzheimer, oltre che da insufficienza cerebro vascolare e cardiopatia ischemica (doc. 2 ricorso introduttivo); - in data 25 febbraio 2007, la Sig. XXX, mentre si trovava nei locali del suddetto istituto, cadeva rovinosamente a terra fratturandosi il femore sinistro, a causa di una spinta datale da un altro ospite della struttura (doc. 3 ricorso introduttivo); - a seguito di tale episodio, veniva inoltrata regolare istanza di risarcimento del danno alla Compagnia assicurativa ........., societa' assicurativa della RSA stessa, la quale, pur riconoscendo il sinistro, in piu' occasioni, si e' rifiutata di corrispondere l'offerta risarcitoria direttamente alla danneggiata asserendo che trattasi di persona incapace di intendere e di volere e, dunque, necessitante di un tutore (doc. 4 ricorso introduttivo); - essendo trascorso un notevole lasso di tempo dalla data del sinistro, i Sig.ri AAA si adoperavano al fine di ottenere lo status occorrente ad attribuire loro il potere di definire stragiudizialmente la pratica di risarcimento del danno nell'interesse della propria madre, Sig.ra XXX; - a tal fine, in data 23 dicembre 2008 presentavano istanza al Giudice tutelare del Tribunale di Firenze - Sez. distaccata di Pontassieve, al fine di essere nominati, con la massima urgenza, amministratori di sostegno della propria madre, al fine di poter conferire nel piu' breve tempo possibile, in via stragiudiziale, con la societa' ......... Assicurazioni in merito al sinistro descritto in precedenza e, dunque, definire la pratica risarcitoria, specificando che, qualora per ragioni di opportunita' il giudice tutelare intendesse procedere alla nomina di un solo amministratore di sostegno, la scelta ricadesse sul Sig. A AAA (doc. 1); - in data 14 gennaio 2009, il Giudice tutelare rigettava il ricorso ritenendo l'istituto dell'amministrazione di sostegno non idoneo rispetto alle condizioni di salute della madre dei ricorrenti "rilevato che la Sig. XXX Tina e' stata diagnosticata ripetutamente affetta da morbo di Alzhaimer con insufficienza cerebro vascolare, premesso che l'istituto dell'amministrazione di sostegno presuppone nell'assistito la capacita' di autodeterminarsi, situazione che la diagnosi esclude" (doc. 1). *** La ratio e l'ambito di applicazione dell'istituto dell'amministrazione di sostegno. Per comprendere l'errore in cui e' incorso il Giudice tutelare nell'emanazione del decreto oggi impugnato, considerando troppo gravi le condizioni della Sig.ra XXX per poter nominare in suo favore un amministratore di sostegno, occorre considerare quale sia la ratio dell'istituto negato nel caso di specie. Come noto, tale rimedio, introdotto dalla novella legislativa 6/2004, ha mutato i parametri di valutazione di cui il Giudice deve tenere conto nel momento in cui e' chiamato a decidere la misura da adottare nei confronti di un soggetto che abbia perso, in tutto o in parte, la propria capacita' di autodeterminazione. Infatti, la complessiva disciplina inserita dalla legge 6/2004, affida al Giudice il compito di individuare quale sia l'istituto che nel caso concreto, risulti in grado di garantire alla persona la piu' adeguata tutela, al contempo, limitando nella misura minore possibile la sua capacita'. Per la novella legislativa, la scelta dell'intervento a favore della persona operata dal Giudice deve basarsi sul concetto di "protezione" e su un giudizio di adeguatezza tra gli strumenti di cui l'ordinamento dispone e le esigenze che gli stessi sono chiamati a tutelare e, non piu', sulla mera valutazione della maggiore o minore gravita', o della natura dell'infermita' del soggetto bisognoso di protezione. Dunque, non viene piu' in rilievo la capacita' del soggetto di attendere in maniera autonoma alla gestione dei propri interessi, quanto l'idoneita' di uno strumento, piuttosto che quella di un altro, a soddisfare le sue esigenze di protezione. Un tale e importante principio e' stato espresso, a fugare ogni dubbio interpretativo che la normativa potesse presentare circa l'ambito di applicazione dell'istituto dell'amministrazione di sostegno, in un primo luogo dalla Corte costituzionale, investita da questione di legittimita', con la sentenza n. 440/2005, poi dalla Corte di Cassazione che con la sentenza n. 13584/2006 ha affermato che "…l'ambito di applicazione dell'amministrazione di sostegno va individuato con riguardo non gia' al diverso, e meno intenso, grado di infermita' o di impossibilita' di attendere ai propri interessi del soggetto carente di autonomia, ma piuttosto alla maggiore capacita' di tale strumento di adeguarsi alle esigenze di detto soggetto, in relazione alla sua flessibilita' ed alla maggiore agilita' della relativa procedura applicativa…". Del resto, la conferma che la possibilita' che un soggetto abbia di essere affiancato da un amministratore di sostegno non dipenda dal suo maggiore o minor grado di incapacita', si evince dallo stesso dato normativo dal momento che l'articolo 404 c.c., indicando quale beneficiario dell'amministrazione di sostegno "la persona che per effetto di una infermita' ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilita', anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi…" rende possibile, in modo inequivocabile, l'applicazione dell'istituto anche in quelle condizioni in cui vi siano soggetti che versino nella impossibilita' totale di provvedere ai propri interessi. La formulazione di tale articolo, di fatto, coincide con quella dell'incapacita' di provvedere ai propri interessi indotta da abituale infermita' di mente che viene richiesta dall'art. 414 c.c. per l'interdizione. In buona sostanza, posto che l'incapacita' psichica del beneficiario dell'amministrazione di sostegno puo' anche essere totale, proprio come per l'interdetto, la maggiore o minore gravita' dell'infermita' psichica non discrimina necessariamente fra i due istituti. Dunque, per il nuovo impianto normativo, elemento discriminante fra l'adozione di un istituto piuttosto che un altro, non deve essere considerata la gravita' della condizione di incapacita' in cui versa il beneficiario, ma l'idoneita' o meno e l'efficacia protettiva che l'istituto adottato sia in grado di esplicare, rispetto alle esigenze che devono essere soddisfatte di volta in volta. Un tale principio risulta, per altro, espresso anche da una recente sentenza che ha affermato che "il discrimen tra l'amministrazione di sostegno ai sensi dell'art. 404 c.c. e l'interdizione non e' qualitativo, ossia legato al grado di autosufficienza del soggetto interessato, ma funzionale e, dunque, e' modellato sulla maggiore idoneita' dell'uno o dell'altro strumento a soddisfare l'esigenza di tutela degli interessi della persona. Pertanto, deve essere disposta l'amministrazione di sostegno nei confronti di soggetti che abbiano i requisiti per essere interdetti, qualora detto strumento si appalesi comunque idoneo a raggiungere lo scopo, ma con minore aggravio per la persona" (Tribunale Termini Imerese, 15 gennaio 2007). Proprio per questo, la novella legislativa relega l'ambito operativo dell'interdizione e dell'inabilitazione, strumenti ben piu' invasivi e incapacitanti, in posizione assolutamente residuale e di extrema ratio, a cui ricorrere solo in casi limite, solo per quei casi in cui le evidenziate esigenze di protezione del soggetto abitualmente infermo di mente e, dunque, incapace di provvedere ai propri interessi, non possano essere cautelate adeguatamente attraverso la nomina di un amministratore di sostegno. Si veda in tal senso la recente pronuncia del Tribunale di Bologna n. 6723 del 20 novembre 2006 che ha affermato che: "l'istituto dell'interdizione non potra' essere applicato quando cio' non sia strettamente necessario per assicurare alla persona un'adeguata protezione e, dunque, quando sia possibile ricorrere ad una diversa e meno invasiva misura di tutela. A seguito della legge 9 gennaio 2004 n. 6, l'interdizione e l'inabilitazione si presentano quali misure aventi carattere residuale. Infatti, al fine di tutelare le persone, con la minore limitazione possibile della capacita' di agire, e' stato introdotto il nuovo istituto dell'amministrazione di sostegno. Tale istituto e' volto a fornire una protezione commisurata alle concrete esigenze di tutela". Analogo principio risulta espresso dal decreto del Tribunale di Modena del 3 febbraio del 2005 che ha sancito che "…la legge oggi varata sposta l'attenzione sulla preminenza della tutela e della protezione della persona dando contenuti concreti alla nuova intitolazione del titolo XII del libro primo del c.c.: "Misure di protezione delle persone". Ne consegue che se l'interdizione non "deve" oggi essere piu' pronunciata nei confronti della persona inferma di mente (come disponeva l'abrogato testo dell'art. 414 c.c.) ma soltanto allorché il Giudice ne ravvisi l'indispensabilita' per assicurare alla persona "adeguata protezione", del pari il procedimento di inabilitazione potra' avere corso soltanto nei casi in cui venga fornita la prova che un'ablazione generale e stabile della capacita' di agire risulta piu' protettiva, per l'individuo, del flessibile e generale strumento dell'amministrazione di sostegno. La misura dell'inabilitazione (cosi' come del resto quella dell'interdizione) e' diventata, percio', piu' che un rimedio residuale, un ramo ornamentale…" (In senso conforme si vedano Tribunale Milano 21 marzo 2005 n. 3289; Tribunale di Modena 13 luglio 2005 e 2 settembre 2005; Tribunale Bologna 8 marzo 2005; Tribunale Bologna 11 luglio 2005; Tribunale Bologna 3 ottobre 2006). Come i suddetti siano principi ormai ampiamente assimilati, lo si vede dall'analisi dalla copiosa e costante giurisprudenza che, anche nel caso di incapacita' assai gravi, che rendono le persone prive di autonomia, finanche in casi di malattia cosi' grave da portare ad escludere ogni contatto del soggetto col mondo esterno, si dimostra incline a privilegiare il piu' agile e flessibile istituto dell'amministrazione di sostegno rispetto alle tradizionali figure dell'interdizione e dell'inabilitazione proprio per la sua capacita' di adattarsi e di soddisfare numerose e diverse esigenze di tutela, oltre che maggiormente rispettoso dei principi costituzionali. Cosi' come si e' espressa una recente sentenza, infatti. "appare emblematicamente significativa la varieta' delle condizioni integranti il presupposto per l'attivazione della procedura di amministrazione di sostegno, rispetto a quelle relative alle pronunzie di interdizione e inabilitazione: esse consistono, in sostanza, in qualsivoglia infermita' o menomazione fisica o psichica, che determini l'impossibilita', anche parziale o temporanea, per la persona di provveder ai propri interessi e, quindi, di esercitare compiutamente i propri diritti: disturbi psichici, anziani, handicappati sensoriali, alcolisti, tossicodipendenti, soggetti colpiti da ictus, malati, morenti; in certi casi, deve ritenersi, anche analfabeti, extracomunitari, detenuti; soggetti nei cui confronti e' ora possibile approntare uno strumento i protezione piu' duttile e non necessariamente incidente sullo status, propositivo e non interdittivo, espansivo e non inibitorio, personalizzato, modulabile e non standardizzato, frutto di una concezione dei diritti delle fasce deboli della popolazione veramente conforme al precetto costituzionale di promozione del pieno sviluppo della persona umana (art. 3, comma 2 costituzione); in quanto tale atto a garantire la tutela in conformita' del principio di proporzionalita' ed adeguatezza degli interventi a tal fine concorrenti, cui e' ispirato l'istituto in esame, in rapporto, per l'appunto, alle effettive e concrete esigenze di "sostegno" della persona bisognosa di protezione" (Tribunale di Reggio Emilia 13 settembre 2006). Espressione del medesimo principio, si veda la pronuncia del Tribunale di Bologna, Sez. 1, 31 gennaio 2008, che specifica come possa applicarsi la misura di protezione costituita dall'amministrazione di sostegno, anziché l'interdizione, anche qualora l'impossibilita' di provvedere ai propri interessi sia totale e definitiva, nonché, ad essa conformi, antecedenti e successive, il decreto del Tribunale di Pinerolo del 4 novembre 2004; l'ordinanza del Tribunale di Modena del 15 novembre 2004; il decreto del Tribunale di Torino del 15 maggio 2004; il decreto del Tribunale di Palmi del 24 maggio 2004; la pronuncia del Tribunale di Milano n. 3289 del 21 marzo 2005; il decreto emesso dal Tribunale di Roma del 28 gennaio 2005; la pronuncia del Tribunale di Modena del 19 marzo 2008. *** Alla luce di quanto detto, appare in tutta evidenza che il Giudice tutelare rigettando l'istanza degli odierni ricorrenti, si sia posto in aperto contrasto con una giurisprudenza ormai ben radicata e costante che dimostra non escludere a priori che in presenza di patologie particolarmente gravi possa farsi ricorso all'istituto dell'amministrazione di sostegno, se tale strumento risulti assolutamente in grado di soddisfare le esigenze di protezione che il singolo caso concreto presenti. E, piu' precisamente, si e' posto in aperto contrasto con alcune recenti pronunce che hanno concesso che l'istituto in questione potesse affiancare soggetti affetti da morbo di Alzheimer, stessa malattia che attanaglia da tempo la madre degli odierni ricorrenti, come il decreto del Giudice tutelare di Roma del 28 gennaio 2005; il decreto n. 630 del Tribunale di Bari del 3 settembre 2008; ma anche il decreto del Tribunale di Trani, Sezione distaccata di Ruvo di Puglia del 17 luglio 2007, nonostante in questo caso la patologia dell'amministrando "demenza di tipo misto a rapido peggioramento" sia stata considerata suscettibile di un'evoluzione peggiorativa, piuttosto che di miglioramento. A questa difesa preme, invece, rilevare che nulla parrebbe escludere la possibilita' per la Sig.ra XXX di essere affiancata da un amministratore di sostegno, seppur la sua capacita' di autodeterminazione risulti grandemente scemata. Le esigenze di esercizio di un diritto della stessa, posto a fondamento della richiesta dagli odierni ricorrenti, risultano senza ombra di dubbio fronteggiabili con la nomina di un amministratore di sostegno, strumento di certo adeguato a soddisfare una tale esigenza. Esigenza per la soddisfazione della quale appare, al contrario, assolutamente eccessivo, oltre che non necessario, lo strumento meno duttile e stigmatizzante dell'interdizione. I figli della Sig.ra XXX, infatti, se nominati amministratori di sostegno della stessa, in tale veste, ben potrebbero conferire con l'ente assicuratore al fine di ottenere il risarcimento del danno dovuto alla propria madre in conseguenza del sinistro subito in RSA. *** L'amministrazione di sostegno e il suo rapporto con la tutela del diritto di difesa. La giurisprudenza del Tribunale di Firenze. Oltre all'ampio ambito di applicazione dell'istituto fin qua analizzato, risulta degno di pregio considerare quelle che sono le sue caratteristiche procedurali che la rendono preferibile all'interdizione, in quanto strumento, oltre che piu' flessibile, caratterizzato da una maggiore agilita' nella procedura applicativa. La procedura per la nomina di amministratore di sostegno, come noto, si svolge dinanzi ad un solo giudice, quello tutelare, sia nella fase che porta alla nomina dell'amministratore, sia in quella che ha a che fare con la sua gestione. Differentemente, la procedura che porta alla dichiarazione di interdizione e di inabilitazione di un soggetto, si compone di due fasi che si svolgono dinanzi a due diversi soggetti: la prima, quella della istituzione del tutore, dinanzi al Tribunale ordinario, o a quello minorile, a seconda dell'eta' dell'interdicendo o dell'abilitando; la seconda, quella della gestione, dinanzi al Giudice tutelare. Dunque quella ideata dalla novella normativa e' una procedura assai piu' breve delle precedenti, che deve concludersi entro 60 giorni, e, sebbene percepisca alcune regole di quelle proprie dell'interdizione e dell'inabilitazione, e' caratterizzata, in buona sostanza, dalla velocita' del rito in camera di consiglio. La caratteristica della velocita' del procedimento medesimo emerge anche dal fatto che si prevede una legittimazione concorrente a promuovere lo stesso fra pm e servizi sociali, per ovviare ai vari fenomeni di inerzia del pm che sono noti nei casi di interdizione e inabilitazione. Inoltre, avendo il procedimento natura di volontaria giurisdizione, non obbliga alla nomina della difesa tecnica, rendendo il tutto piu' veloce sia in fase applicativa che esecutiva. La celerita' che caratterizza l'adozione di tale misura, rende l'istituto dell'amministrazione di sostegno, rispetto a quello che porta all'interdizione di un soggetto, assolutamente adeguato e da privilegiarsi, in quei casi in cui l'esigenza da tutelare sia l'esercizio del diritto di difesa che, costituzionalmente garantito in ogni grado e stato del procedimento, puo' dirsi tutelato solo se esercitato in modo immediato e tempestivo. Infatti, in tal modo si rende possibile a soggetti con ridotta o scemata capacita' di esplicare le proprie facolta' mentali, di difendersi, cosa che altrimenti si troverebbero impossibilitati a fare, non potendo attendere l'esito di un giudizio civile per una pronuncia di interdizione o inabilitazione, senza incorrere, in molti casi, in inevitabili prescrizioni dell'esercizio del diritto stesso. Esprime, ormai in modo costante un tale orientamento, la giurisprudenza che si e' consolidata nel medesimo Tribunale del Giudice che ha emesso il decreto oggi impugnato, che affianca a soggetti con scemate capacita' di autodeterminarsi, amministratori di sostegno, in via meramente urgente e strumentale all'esercizio del diritto di difesa, in particolar modo in presenza di termini di prescrizione assai brevi, come nel caso di impugnative dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale. Senza una tale pronuncia, infatti, i suddetti soggetti sarebbero assolutamente impossibilitati a difendersi e, il dovere necessariamente attendere i lunghi tempi per una pronuncia che li interdica o li inabiliti, si tradurrebbe in una palese violazione dei loro diritti costituzionalmente garantiti. Anche nel caso di specie, dunque, cosi' come nei precedenti casi decisi dal medesimo Tribunale fiorentino (si vedano, ex multis, i decreti VG n. 16/2009 del 13 gennaio 2009; decreto del 27 novembre 2007; decreto VG n. 3727/2008 del 30 settembre 2008), tale strumento renderebbe possibile alla Sig.ra XXX, attraverso i suoi figli, l'esercizio dei propri diritti nei confronti dell'ente assicuratore che, nella sua condizione le nega il risarcimento dei danni che, invece, le spetta, nel concreto conferendo immediatamente in via stragiudiziale per il recupero del credito, non solo nel rispetto dell'art. 24 della Costituzione, ma anche dell'art. 3 che, riconoscendo il diritto di eguaglianza sostanziale di tutti i soggetti, indipendentemente dalle condizioni personali, risulterebbe leso nel caso in cui si rendessero ulteriormente piu' lunghi per un soggetto, i tempi di esercizio di un diritto. Tutto quanto premesso, i Sig. ri AAA, come sopra rappresentati e difesi chiedono che la Ecc.ma Corte d'Appello adita, voglia revocare il decreto emesso in data 14 gennaio 2009 dal Giudice tutelare presso il tribunale di Firenze, Sezione distaccata di Pontassieve, notificato agli odierni ricorrenti in data 15 gennaio 2009 e, conseguentemente, nominare i sigg.ri AAA congiuntamente come amministratori di sostegno in favore della madre, Sig.ra XXX, nata a ....., residente in ......, per poter conferire in via stragiudiziale con la societa' .......l Assicurazioni riguardo al sinistro occorso in data 25/2/07 dalla madre, ed eventualmente definire la pratica risarcitoria. Laddove, per ragioni d'opportunita', si intenda procedere alla nomina di un solo amministratore di sostegno, i fratelli AAA concordano che sia designato il sig. AAA, ovvero ordinare al Giudice tutelare competente la nomina dell'amministratore di sostegno. Si riserva l'integrazione del fascicolo con il provvedimento impugnato in copia conforme. Si offrono in comunicazione mediante il deposito in cancelleria i seguenti documenti: 1.ricorso presentato dai Sig.ri AAA in data 23 dicembre 2008 con in calce decreto di rigetto; 2. documenti allegati al ricorso per la nomina di amministratore di sostegno 2008 e del 9 settembre 2008. Con osservanza, Firenze, ...... Avv. Claudia Moretti Avv. Emmanuela Bertucci (1) Qui una scheda pratica sull'amministratore di sostegno: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=256138 ------------------------------------------USI & CONSUMI Notizie dal mondo ITALIA / Spesa: aumentano gli acquisti di prodotti scontati, sono un quarto del totale l carrello della spesa continua a riempirsi poco e, sempre piu' spesso, sono i prodotti a prezzi ribassati quelli scelti dalle famiglie italiane. A rilevarlo e' la ricerca realizzata con dati Infoscan Census, grazie ad un sistema di rilevazione in oltre 7mila tra ipermercati, supermercati e grandi negozi detti 'superette', che rappresentano una proiezione del 100% della distribuzione italiana. Dai dati emerge che nel bimestre marzo-aprile la crescita in volume delle vendite del largo consumo confezionato e' stata pari allo 0,3%, collocandosi cosi' 'nella banda di oscillazione che osserviamo da 12 mesi a questa parte'. Circa un quarto della spesa, poi, riguarda prodotti in sconto, mentre un anno fa il rapporto era pari a un quinto. OLANDA / Pesanti multe a chi invia mail spazzatura L'Olanda dichiara guerra agli spam. Dal prossimo mese di ottobre sara' infatti generalizzato il divieto di inviare quei messaggi indesiderati, di solito di natura pubblicitaria e commerciale, che invadono la posta elettronica di privati cittadini ed aziende. Ad annunciarlo e' stato il ministero dell'economia olandese, sottolineando come per i trasgressori potranno essere comminate sanzioni fino a 450.000 euro. Nei Paesi Bassi e' gia' vietato l'invio di spam, e-mail indesiderate e messaggi pubblicitari ricorrenti sulla posta elettronica dei singoli che navigano su internet. Ma adesso il divieto viene esteso anche agli spam inviati sulla posta delle imprese. 'Sara' cosi' rafforzata - spiegano all'Opta, l'autorita' olandese di vigilanza sulle tlc - anche la lotta contro la criminalita' che spesso e' legata al fenomeno degli spam'. ITALIA / L'ufficio postale a casa: Poste italiane sperimentano il portalettere 'elettronico' ad Imperia Arriva a Imperia il postino telematico, il progetto di Poste Italiane che rivoluzionera' il sistema di recapito della corrispondenza e offrira' ai clienti l'opportunita' di ricevere 'a domicilio' un ampio menu di servizi postali e finanziari. Il portalettere, infatti, sara' dotato di un palmare che gli consentira' di rendere piu' efficienti e sicure le operazioni di consegna della posta registrata e, a breve, permettera' ai clienti di pagare bollettini, raccomandate e assicurate e di eseguire le operazioni di ricarica del telefonino PosteMobile. Soprattutto, aumentera' ulteriormente la capacita' operativa e l'efficienza del portalettere, trasformandolo in un piccolo Ufficio Postale itinerante. Il privato potra' cosi' disporre di servizi di corrispondenza 'su misura' e, successivamente, pagare bollettini di conto corrente o eseguire operazioni finanziarie rimanendo a casa o in ufficio, utilizzando la carta Postepay, il Postamat o le carte di credito. I portalettere coinvolti attualmente sono 69 tra la citta' di Imperia e la provincia (40 nella sola Imperia). In tutta la Liguria, al completamento del progetto, entro fine giugno, e' previsto il coinvolgimento di tutti i portalettere dei 2 Centri di Distribuzione interessati. ITALIA / Acquisti prodotti non alimentari: piu' aumenta lo scontrino, piu' gli italiani 'corrono' in auto all'ipermercato Negozio di prossimita' o grande centro commerciale? Per gli acquisti non food, Indocod-Ecr ha condotto una ricerca per calcolare la percentuale degli italiani che opta per l'iper fuori citta' in funzione del valore della merce da acquistare. Ebbene, con una spesa prevista di 200 euro, circa il 70% preferisce prendere l'auto, farsi un'ora/ora e mezzo di traffico per raggiungere il centro commerciale. Ma gia' con una scontrino di 30 euro, piu' o meno la meta' del campione preferisce l'iper al negozio sotto casa. SVIZZERA / Al via il recapito elettronico delle lettere Le Poste svizzere offrono la consegna della corrispondenza per via elettronica. L'offerta Swiss Post Box e' rivolta a tutti coloro che, essendo spesso in viaggio, vorrebbero poter prendere subito visione delle lettere in arrivo. In quel caso, le missive vengono digitalizzate e trasferite in una cassetta di posta elettronica munita di parola chiave. In un primo tempo il servizio riguardera' solo le missive in busta chiusa, con l'immagine della busta trasmessa per email, in modo che l'utente possa decidere se farsi trasferire anche il contenuto oppure no, in modalita' Pdf. E' anche possibile farsi spedire fisicamente la corrispondenza a un determinato indirizzo o farla archiviare elettronicamente nello Swiss Post Box. L'operazione ha un costo base mensile di 19,90 franchi (13,30 euro) e segue le linee guida di banca- e posta online. Il box e' disponibile fin da ora in Svizzera e Germania; da inzio luglio lo sara' anche in Francia, Italia e Austria. G.BRETAGNA / Cancro. Uomini piu' colpiti delle donne: fanno meno prevenzione Gli uomini sono restii ad adottareuno stile di vita sano e a fare regolari controlli dal medico e questo sta causando un divario sempre piu' vistoso nell'incidenza dei tumori e nella mortalita' tra i due sessi, secondo gli esperti britannici. Fra i tumori che colpiscono entrambi i sessi, gli uomini hanno il 60% di probabilita' in piu' di sviluppare la malattia e il 70% di probabilita' in piu' di morire, secondo i dati di Cancer Research Uk. Non c'e' una ragione biologica dietro questo divario: secondo i medici britannici il motivo e' che le donne si fanno controllare dal medico piu' spesso e conducono stili di vita piu' sani. Gli esperti ricordano che meta' dei tumori si possono prevenire cambiando abitudini: niente fumo, poco alcol, una dieta equilibrata, un po' di attivita' fisica, attenzione al peso forma. Per questo studio, i medici di Cancer Research Uk hanno analizzato i dati di tutti i tumori che hanno colpito in Gran Bretagna dal 2006 al 2007. ITALIA / Sono donne le parlamentari piu' efficienti Donne piu' operose degli uomini, Radicali e Italia dei valori i partiti piu' attivi. Sono alcuni dei risultati dell'Osservatorio (Cittadinanzattiva, Controllo cittadini e Openpolis) 2008-2009 sulle attivita' condotte da senatori e deputati (interventi, voti, presentazione di proposte di leggi, ecc.). Solo 24 parlamentari hanno avuto la sufficienza piena; alla Camera la migliore e' risultata Angela Napoli (Pdl), al Senato Donatella Poretti, radicale eletta nelle liste del Pd. U.E. / L'Italia in fondo alla classifica per risorse a sostegno di famiglie e minori La spesa sociale italiana destinata a famiglie e minore e' solo l'1,1% del Pil. L'Italia e' agli ultimi posti della classifica in Europa (40 i paesi considerati). Solo Spagna (0,7%), Turchia, Polonia e Malta hanno percentuali inferiori. Le piu' alte percentuali si hanno nei Paesi nordici e Lussemburgo, con percentuali fino al 3,9%. Tra i grandi Paesi da rilevare il 2,5% della Francia, il 2% della Germania e l'1,7% del Regno Unito. Le scarse risorse di sostegno ai figli fa si' che in Itali al momento non sussistano le condizioni per garantire un incremento di natalita'. Tale fenomeno e' ulteriomente aggravato dal basso tasso di occupazione delle donne. ITALIA / Infrastrutture (tv, ferrovie, tlc, gas). Antitrust: non ci sara' concorrenza se prevarranno sempre gli ex monopolisti "Il processo di apertura dei mercati deve essere riavviato". È il monito lanciato dal presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, nella relazione annuale presentata alla Camera. "Importanti appuntamenti - ha sottolineato Catricalà - attendono il Paese: alta velocità ferroviaria, disciplina del trasporto del gas, digitale terrestre e satellitare, banda larga e comunicazioni elettroniche di nuova generazione". "Siamo ben consci - ha aggiunto il numero uno dell'Autorità - che gli investimenti pubblici e privati devono avere i ritorni attesi. Sappiamo che alcune forme di separazione tra rete e servizio sono di per sè onerose. Ma l'appuntamento piú importante è quello con la concorrenza". "Non ci saranno aperture nè ampliamenti - ha concluso Catricalà - se prevarranno sempre gli incumbent, se non daremo fiducia alle nuove iniziative economiche, se sceglieremo ogni volta la soluzione meno destabilizzante per i vigenti equilibri". ITALIA / Scuola italiana bocciata I risultati medi degli studenti italiani sono tra i piu' scarsi nell'area Ocse, anche se la spesa per ciascuno studente e' piu' elevata. E' la fotografia della scuola italiana contenuta nel rapporto Ocse, illustrato dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini che evidenzia come gli studenti italiani di 15 anni siano di due terzi di anno scolastico indietro nelle scienze rispetto alla media europea e di ben due anni rispetto ai migliori, i Finlandesi. Solo la meta' della popolazione attuale nel nostro paese, evidenzia ancora il Rapporto, ha completato l'istruzione superiore a confronto di due terzi della popolazione dell'area Ocse. Non solo, l'Ocse denuncia anche una differenziazione molto netta tra una regione e l'altra, soprattutto tra nord e sud, delle prestazioni scolastiche. Per quanto riguarda la spesa l'Ocse evidenzia come 'il costo piu' elevato dell'istruzione italiana e' ampiamente dovuto al rapporto insegnante per studente, che e' del 50% piu' alto. In Italia, infatti vi sono 9,6 insegnanti ogni 100 studenti rispetto ai 6,5 nell'area Ocse'. Non solo, secondo l'Ocse la spesa in conto capitale riflette una mancanza di investimento in edifici e infrastrutture, particolarmente nel sul del Paese. ITALIA / Agevolazione mutui: autocertificazione per tutti Le banche dovranno comunicare a tutti i mutuatari che per fruire delle agevolazioni governative sui mutui prima casa, potranno utilizzare un modulo di autocertificazione. Lo prevede una circolare dell'Abi. L'agevolazione riguarda i mutuatari che hanno acceso un mutuo a tasso variabile prima del 31 ottobre 2008 e prevede un tetto massimo del 4% agli interessi. http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=242529 ITALIA / I preservativi nelle scuole romane Nei licei e negli istituti superiori di Roma e Provincia arriveranno i distributori di preservativi. E' quanto prevede una mozione, presentata dal coordinatore del gruppo federato della sinistra, Gianluca Peciola, approvata oggi dal consiglio provinciale di Roma. La mozione impegna il presidente a sostenere 'l'installazione nei locali o nei pressi delle scuole di istruzione secondaria superiore, in accordo con gli organi di direzione delle stesse, di distributori automatici anticoncezionali'. La richiesta dei distributori dei preservativi nelle scuole era stata sostenuta anche da una migliaio di firme raccolte dai giovani del Partito Democratico. Paralellamente all'installazione de distributori di profilattici partira' anche 'una campagna di informazione, prevenzione e sostegno alla ricerca nella lotta contro il diffondersi del virus Hiv e della altre malattie a trasmissione sessuale' oltre che 'una campagna per l'insegnamento dell'educazione sessuale negli istituti superiori'. La mozione e' passata con i 18 voti favorevoli (16 Pd e 2 Sinistra e liberta'), 7 contrari (Pdl e Udc) e un astenuto (La Destra). ITALIA / Consiglio di Stato: parere favorevole alla class action contro la Pubblica amministrazione Il Consiglio di Stato ha dato parere favorevole allo schema di decreto legislativo 'Brunetta' che introdurrebbe la possibilita' per i cittadini attivare una class action contro la Pubblica amministrazione. ITALIA / Banca d'Italia approva l'Abf, il nuovo arbitro per le liti tra istituti di credito e clientela Nuove disposizioni Bankitalia in materia sul risoluzione stragiudiziale delle controversie, relative a operazioni e servizi bancari e finanziari che possono insorgere con la clientela. Il nuovo sistema, si legge in una nota di via Nazionale, 'e' disegnato per permettere ai clienti delle banche e degli intermediari finanziari di ottenere - in modo semplice, rapido e poco costoso - una decisione imparziale su reclami che non abbiano trovato soluzione nell' interlocuzione diretta con l' intermediario. L'Abf (Arbitro bancario finanziario) sara' giudicato in tre collegi giudicanti con sede a Milano, Roma e Napoli; i clienti delle banche potranno rivolgersi a tutte le filiali della Banca d' Italia aperte al pubblico sia per ottenere informazioni sia per presentare i ricorsi. Ciascuno dei tre collegi giudicanti, afferma la nota, sara' costituito da cinque componenti nominati dalla Banca d'Italia, due dei quali designati da associazioni degli intermediari e dei clienti. Tutti i componenti risponderanno a requisiti di esperienza e imparzialita'; assicureranno un impegno attivo e costante in seno al collegio. ITALIA / Tremonti promette una legge contro le furbizie delle banche e cita Bertold Brecht "Faremo una legge anti inganno". Lo ha annunciato stasera il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, riferendosi alle forti spese per interessi aggiuntivi che alcuni istituti di credito avrebbero imputato alle aziende per 'compensare' l'eliminazione delle commissioni di 'massimo scoperto'. Il ministro dell'Economia ha voluto "fare una citazione di Bertold Brecht e ripresa poi da Giuseppe Stalin: 'Non so se il vero reato sia rapinare una banca o fondarla'". Il ministro dell'Economia ha quindi garantito che "nonostante il rapporto del governo con le banche non sia sempre idilliaco, faremo in modo di spingerle in modo spontaneo o 'spintaneo' affinche' mettano in circolo il denaro per sostenere l'economia e le aziende per uscire cosi' dalla crisi". Quindi, sui cosiddetti 'Tremonti bond' il ministro dell'Economia ha spiegato che "via via gli istituti di credito li stanno sottoscrivendo, dopo qualche prima 'timidezza' e attraverso questo strumento dovranno erogare credito alle imprese: sono 10 miliardi di euro di titoli del Tesoro che attraverso la leva finanziaria si tradurranno in 100 miliardi di euro di credito aggiuntivo per il sistema delle imprese". "A tutt'oggi non siamo ancora in grado di stimare quanto di questo montante e' stato utilizzato -ha sottolineato- ma mi aspetto che nel medio periodo venga utilizzato tutto". GERMANIA / Si' alla legge che limita l'accesso a Internet Il 18 giugno, la Camera dei deputati, (Bundestag) ha licenziato il controverso provvedimento che limita l'accesso a Internet. Hanno votato a favore 389 deputati, 128 sono stati i contrari, 18 gli astenuti. D'ora in poi, cliccando su un sito bloccato apparira' il segnale di stop, ma non e' prevista alcuna sanzione. L'elenco delle pagine vietate sara' predisposto dal dipartimento federale contro il crimine, valutato da una commissione indipendente formata da cinque persone e consegnato ai provider. La legge ha una durata provvisoria di tre anni. Sono esclusi dal blocco newsroom e chatroom. MONDO / Bastoncini d'incenso sospetti cancerogeni Chi fa un uso frequente e prolungato di bastoncini d'incenso e' soggetto a tumore, indica uno studio condotto in Cina, dove sono state coinvolte 61.000 persone, e che ha visto la collaborazione del Centro oncologico del Minnesota (Usa) e dell'Istituto danese Statens Serum. Il rischio e' elevato in persone che per decenni hanno praticato regolarmente riti religiosi con accensione di bastoncini aromatici, dice uno degli autori, Koh Woon-Puay. Il contatto quotidiano con il fumo d'incenso puo' provocare il cancro alle vie respiratorie superiori, lingua, cavita' orale. "Non diciamo che le persone debbano smettere di bruciare incenso, ma che sarebbe bene ridurre il contatto", consiglia Koh a tutti coloro che, soprattutto in Asia, sono seguaci del taoismo. Lo studio dovrebbe essere pubblicato a settembre. ITALIA / I prestiti bancari vanno a pochi Del totale dei prestiti bancari, la stragrande maggioranza va a favore di appena il 10% di soggetti contraenti: 'Sono quelli che ricevono la quasi totalita' dei finanziamenti dalle banche italiane -commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre- ma anche quelli meno affidabili visto che producono le percentuali di sofferenze piu' elevate. Un'anomalia tutta italiana che mette in evidenza come il sistema bancario italiano premia i grandi, che hanno un maggiore potere contrattuale, a scapito dei piu' piccoli. Visto che non di rado a quest'ultimi vengono richiesti rientri in tempi rapidissimi e spesso non giustificati per far fronte alle difficolta' generate dai grandi affidati'. Al 31/12/2008 i finanziamenti complessivi erogati dalle banche italiane erano 1.304,9 mld di euro. Di questi il 77,9% (in valore assoluto pari a 1.015,9 mld di euro) e' stato concesso al 10% degli affidati. Vale a dire alle poche grandi imprese presenti nel Paese. Per contro il restante 22,1% dei clienti delle banche italiane (prevalentemente piccole e medie imprese, lavoratori autonomi e famiglie) hanno ricevuto solo le briciole. Ovvero, 289 mld di euro (pari al 22,1% del totale dell'ammontare erogato). Tutto lascerebbe pensare che cio' e' dovuto al fatto che questi pochi clienti privilegiati sono degli ottimi pagatori mentre gli altri non lo sono. Invece, non e' cosi'. La quota di sofferenze in capo al 10% dei maggiori affidati ha raggiunto (sempre al 31/12/2008) una media nazionale del 76,8%. L'altro 90% dei clienti dei nostri istituti di credito, invece, non ha restituito i prestiti nei tempi stabiliti solo nel 23,2% dei casi. L'elaborazione degli esperti dell'Ufficio Studi della CGIA di Mestre continua con un'analisi per ogni provincia. In vetta alla graduatoria si trova Milano dove l'89,2% dei finanziamenti, pari a 263,8 mld di euro e' destinato appunto alle realta' produttive maggiori. Seguono Roma (86, 5 % con 157,9 miliardi di euro), Bologna (85, 2 % con 47,7 mld di euro) e Biella (81,5% pari a 4,1 mld di euro). Fanalino di coda in questa speciale classifica e' Taranto con 'solo' il 53,1% dei prestiti concessi al primo 10% di affidati. Per quanto concerne le sofferenze in capo ai grandi affidati, invece, l'importo da addebitare a loro (sempre al 31/12/2008) e' stato pari a 40,9 mld di euro (pari al 76,8% del totale nazionale). E Matera (con 86,1%) guida la graduatoria provinciale nazionale. Seguono Biella (85,2%), Pescara (84,2%), Roma (84%) e via via tutte le altre. Chiude la classifica Pavia (59,9%). GERMANIA / Il freddo che viene dal sole: condizionatori ad energia solare Stare al fresco in casa e in ufficio d'estate? Merito del condizionatore. Che pero' sfrutta una tecnologia standard piuttosto insensata: il sole splende, la casa si riscalda e l'impianto produce calore aggiunto. Molto meglio un sistema di raffreddamento ad energia solare che non rilascia Co2. La nuova tecnologia esiste, ma e' ancora ai primi passi e costa. Ora, l'azienda Thermodyna di Amburgo sta per darle nuova linfa. Il suo obiettivo e' di costruire un impianto capace di generare elettricita', caldo, freddo -in base alle esigenze di ognuno. Il cuore del progetto si chiama motore Schukey, che converte i raggi solari in aria fredda per poter climatizzare gli edifici, e a soli 5 centesimi a chilowattora, anziche' 12-14 di un impianto tradizionale. "Non c'e' elettronica e solo pochi pezzi singoli", spiega il direttore della societa', Volker Bergholter. Per produrre il freddo servono due motori: il propulsore trasforma il vapore prodotto dal collettore solare in energia meccanica, e questa muove la macchina del freddo che assorbe l'aria caldo umida dell'ambiente, la comprime e la diffonde, riuscendo a ridurla a 20 gradi. Thermodyna pensa di poter cominciare a vendere i primi condizionatori solari nel 2010. MONDO / Cancro. Una proteina da' speranza contro le metastasi La lotta alla metastasi, ossia la diffusione del cancro in organi diversi da quello colpito inizialmente, e' il fronte piu' attivo della ricerca oncologica. S'intensificano infatti gli studi per tentare di frenare il pericoloso cammino delle cellule cancerose che, attraverso il sangue, colonizzano altre parti del corpo. Se non ci fosse una metastasi, sarebbe molto piu' facile curare o cronicizzare un tumore: il 90% dei decessi per cancro si deve infatti alla sua disseminazione in organi vitali. Una notizia positiva arriva dalla scoperta che la proteina prosaposina si e' dimostrata -solo in modelli animali, per ora- un inibitore della disseminazione delle cellule cancerose, per via endovenosa. La scoperta e' stata riferita da ricercatori statunitensi e norvegesi sulla rivista Proceedings dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti. ITALIA / Conciliazioni in Camera di commercio: piu' 45% nel 2008, spinte da telecomunicazioni e dal Mezzogiorno Nuovo boom di conciliazioni gestite dalle Camere di commercio nel 2008: le 14.051 dell'anno precedente sono divenute 20.246 nel 2008, con un incremento del 45% rispetto al 2007. A dare un contributo essenziale alla diffusione di questa forma extragiudiziale di composizione delle controversie, il settore delle telecomunicazioni e il Mezzogiorno, le cui 15mila conciliazioni rappresentano oltre il 70% del totale (nel 2007 erano il 65,5%). Il bilancio dell'attivita' in materia di giustizia alternativa e' stato presentato nell'ambito del convegno "La conciliazione in materia civile e la mediazione penale", organizzato da Unioncamere. Le 20mila domande di conciliazione gestite lo scorso anno dalle Camere di Commercio hanno riguardato, in 3.669 casi, controversie nascenti da rapporti tra imprese, mentre 16.577 sono relative a rapporti tra imprese e consumatori. Sale cosi' a 60.207 il numero complessivo di procedure conciliative gestite dai 105 Sportelli del sistema camerale nel periodo 1997-2008. Il valore medio delle conciliazioni e' di 22.200 euro mentre la durata media di 66 giorni conferma i tempi contenuti della procedura conciliativa. Maggiore il valore e la durata delle conciliazioni in materia di diritto societario, che nel 2008 hanno raggiunto i 100 giorni per un valore medio di 112.851 euro. A livello settoriale, spicca il forte numero di conciliazioni nel settore delle Tlc. Ad esso fa riferimento il 78% delle conciliazioni tra imprese ed oltre il 79% di quelle tra imprese e consumatori. U.E. / Calano i morti sulle strade, ma ... Diminuisce in numero delle vittime per incidenti stradali in Italia e in Europa, ma i paesi membri dovrebbero fare di piu'. E' questo il quadro che emerge dal nuovo rapporto presentato a Bruxelles dall'European Transport Safety Council, un'organizzazione indipendente impegnata nelle campagne per migliorare la sicurezza sulle strade. Dati alla mano, in Italia lo scorso anno gli incidenti stradali mortali sono diminuiti del 33%, rispetto al 2001, passando da 7.096 a 4.739. Un risultato migliore della media Ue a 27 che ha registrato un calo del 28%, ma inferiore alla buona performance del Lussemburgo, Francia, Portogallo e Spagna che hanno quasi dimezzato il numero dei morti sulla strada. In ogni caso, percentuali a parte, il numero dei morti sulle strade del Belpaese resta alto, rispetto ai 4.275 della Francia e i 4.467 della Germania. Nessun progresso, anzi performance in peggioramento, per Romania e Bulgaria che nel 2008 hanno registrato un aumento degli incidenti mortali rispetto al 2001, e Slovacchia e Polonia che di fatto non hanno fatto progressi significativi. A dispetto dei progressi dei singoli paesi, l'Ue nel suo insieme non ha raggiunto l'obiettivo prefissato nel 2001 di dimezzare le vittime degli incidenti entro il 2010. L'Italia dovrebbe raggiungere questo target nel 2015. U.E. / Carne bovina piu' inquinante di un'automobile E' pronto un documento sulla dieta alimentare che meglio s'addice all'ambiente. A presentarlo sara' la Svezia, prossima presidente di turno dell'Unione europea. La dieta e' stata studiata, oltre che per i contenuti nutrizionali, anche per l'impatto ambientale che la produzione dei singoli cibi implica. Cosi' viene fuori che la carne e' il cibo piu' inquinante, mentre uova, latte, patate hanno un bassissimo impatto sull'ambiente. L'unita' di misura elaborata mette in relazione un chilo di cibo e i chilogrammi di gas serra che genera il processo produttivo. Per intenderci, un chilo di carne di bovina servita sul piatto implica una produzione di 15-20 chilogrammi di gas inquinanti, piu' del doppio di quelli prodotti percorrendo in auto 100 chilometri. Solo 1,5/2 per far arrivare un pollo in tavola, ITALIA / Donne e contraccezione: meglio quella che non bisogna ricordarsene Solo una donna su 10 che prende la pillola non la dimentica mai. E' il risultato di una indagine Gfk Eurisko che ha coinvolto un campione di donne fra i 18 e i 45 anni. Il 28% delle donne italiane fra i 18 e i 45 anni utilizza contraccettivi ormonali, il 26% altri metodi. Quasi la meta' (46%) non fa uso di contraccettivi, nella maggior parte dei casi perche' dichiara di non averne bisogno. La pillola (23%) e il preservativo (20%) sono i contraccettivi piu' utilizzati. Quelli ormonali vengono preferiti nel triveneto (38%), Sicilia (41%) e Sardegna (43%). Secondo le donne il contraccettivo ideale deve essere sicuro (97%), non deve creare problemi con gli ormoni (85%), non deve richiedere di ricordarsene tutti i giorni (72%). ITALIA / Governo alle banche: nulle le 'nuove' commissioni di massimo scoperto "Per quanto riguarda le nuove clausole applicate dagli istituti di credito, si e' dell'avviso che qualora le stesse, nonostante il nome formale, abbiano sostanzialmente la stessa funzione della commissione di massimo scoperto, esse debbano ritenersi nulle, in quanto non conformi alle limitazioni di cui al decreto legge 185 del 2008". Lo ha affermato il Tesoro in una risposta alla interrogazione presentata dagli onorevoli Fugatti e Bitonci (Lega) sulla reintroduzione della commissione di massimo scoperto sotto "mentite" spoglie effettuata da tanti istituti di credito nelle scorse settimane. I parlamentari della Lega infatti lamentavano come le banche avessero eluso la norma introdotta dal Parlamento che cancellava la commissione di massimo scoperto, reintroducendola con altri nomi alquanto fantasiosi. I parlamentari della Lega Fugatti e Bitonci, rispettivamente capogruppo in Commissione Finanze e Bilancio della camera dei Deputati, cantano vittoria e chiedono ora alle banche di restituire il "maltolto" che in questi giorni fosse stato fatto pagare ai clienti a seguito della invenzione di questi nuovi balzelli che ora il Governo ha dichiarato essere nulli. POLONIA / Una legge per la soppressione del canone della tv di Stato Il 24 giugno, la Dieta polacca (Camera bassa) ha adottato una nuova legge sui mezzi di comunicazione che prevede la soppressione del canone audiovisivo a partire dal primo gennaio 2010. I media pubblici saranno finanziati direttamente dal bilancio dello Stato a un tasso stabilito ogni anno dalla legge finanziaria. Proposto dal Governo liberale di Donald Tusk, la legge e' stata molto criticata dall'opposizione, sia conservatrice sia socialdemocratica. La sinistra socialdemocratica chiedeva una soglia minima di 900 milioni di zloty (200 milioni di euro) nella legge finanziaria, equivalente alle entrate del canone nel 2007, ma la proposta di una somma minima garantita non e' stata accolta dai deputati. La legge prevede anche il divieto d'inserire spot commerciali nei programmi. Per poter entrare in vigore, la legge dovra' pero' essere firmata dal presidente, il conservatore Lech Kaczynski, che potrebbe porre il veto. Se cosi' fosse, i liberali da soli non potrebbero opporsi giacche' per superare il veto occorrono i 3/5 dei voti dei deputati. AUSTRIA / Polizze vita poco trasparenti e poco redditizie In fatto di risparmio gli austriaci sono conservatori. Nessuna meraviglia, percio', se le polizze Vita mantengono il vento in poppa. Secondo l'Associazione dei consumatori VKI, ce ne sono tra i 6 e i 9 milioni, e nel 2008 ne sono state stipulate altre 900.000. Ma VKI esprime perplessita' su questa forma d'investimento. Dopo aver esaminato 18 contratti, ha concluso che esiste un bel divario tra le aspettative di rendimento e la realta'. "Si compra il gatto chiuso nel sacco", dice in modo colorito il direttore di VKI, Franz Floss. I punti salienti della critica: non il 4% di rendimento promesso, ma l'1,5% effettivo; scarsa trasparenza informativa perche' spesso non c'e' chiarezza sui costi di gestione e le provvigioni degli intermediari. GERMANIA / Le migliori creme solari: quelle a basso costo vendute nel discount Chi intende crogiolarsi al sole ha bisogno di una crema protettiva: la pelle chiara e' molto sensibile ai raggi solari, per cui l'esposizione diretta non dovrebbe superare il quarto d'ora. Ma con una crema, un gel, un latte, una lozione che filtrano i raggi ultravioletti, e' possibile abbronzarsi senza troppi rischi. Come scegliere il prodotto migliore? La fondazione Warentest ne ha esaminati 21 di protezione 30, e ha scoperto che il costo e' ininfluente. Anzi. La crema migliore e' risultata Ombra Sun Care venduta da Aldi (una catena di discount) al prezzo di 2,67 euro per 100 millilitri. E c'e' un latte solare ancora piu' conveniente, a 2,50 euro per 100 millilitri, che si chiama Rossmann Sun Ozon. FRANCIA / Stop agli antidolorifici contenenti combinazioni di paracetamolo e dextropropoxifene Il 25 giugno, l'Agenzia francese per la sicurezza dei prodotti sanitari (Afssaps) ha comunicato che i medicinali antidolorifici composti di paracetamolo e dextropropoxifene (DXP) dovranno essere progressivamente ritirati dagli scaffali entro un anno, a causa del carattere tossico della combinazione in caso di sovra dosaggio. Anche i medici sono invitati a non prescrivere piu' una trentina di farmaci con quest'associazione di sostanze. Il ritiro, gia' effettivo da cinque anni in Gran Bretagna e Svezia, avviene dopo una raccomandazione dell'Agenzia europea di valutazione dei medicinali (EMEA). In Svezia (9 milioni di abitanti), sono stati registrati 200 morti l'anno per questa causa; in Gran Bretagna (60 milioni) tra 300 e 400, per intossicazione volontaria (tentativi di suicidio) o accidentale. Rilasciato su ricetta dal 1964, il farmaco e' indicato nei trattamenti di dolori moderati o intensi, o che non passano con l'aspirina ne' con il paracetamolo ne' con l'ibuprofene presi da soli, spiega Afssaps. IRLANDA / Si' alle unioni di fatto: diritti anche alle coppie gay L'Irlanda ha varato una legge che, per la prima volta, garantisce alle coppie omosessuali alcuni diritti tipici delle unioni matrimoniali benche' non preveda ancora il matrimonio civile. 'Questa legge - ha detto in una nota Dermot Ahern, ministro della Giustizia - assicura protezione legale alle coppie che convivono ed e' un importante passo, particolarmente per le persone dello stesso sesso, per coloro i quali non vedevano garantite le loro unioni dallo Stato'. Il provvedimento introduce una serie di diritti precedentemente negate alle coppie di fatto come gli obblighi di mantenimento, la protezione dell'abitazione condivisa e la successione patrimoniale. ITALIA / Mutui: salgono i tassi usurai sul fisso, in discesa quelli sul variabile In un trimestre la soglia dei tassi usurai per i mutui a tasso fisso e' salita dal 6,63 al 6,69 per cento. Il tetto viene fissato dalla Banca d'Italia ogni tre mesi ed e' considerato usuraio un tasso che supera del 50% il valore del tasso medio, che nel caso dei mutui a tasso fisso e' del 4,46%. L'interesse usuraio per i mutui a tasso variabile scende invece dal 6,68 al 5,08 per cento. USA / Il livello di risparmio delle famiglie americane e' risalito ai massimi da 15 anni Il livello di risparmio delle famiglie americane è risalito ai massimi da 15 anni a questa parte, mentre con la crisi dedicano solo una frazione dei loro redditi alla spese per consumi. E' l'istantanea che emerge dagli ultimi dati diffusi dal dipartimento del Commercio Usa, relativi al mese di maggio. La crescita dei redditi ha mostrato un balzo dell'1,4 per cento dal mese precedente, ben superiore al piú 0,3 per cento atteso in media dagli analisti. Ma le spese per consumi delle stesse famiglie sono cresciute solo dello 0,3 per cento, in questo caso in linea con le attese. In questo modo il tasso di risparmio delle famiglie, che a inizio 2008 era prossimo allo zero, è risalito al 6,9 per cento, il livello piú elevato fin dal dicembre del 1993. FRANCIA / Un'indennita' estesa alle coppie di fatto Eric Woerth, ministro del Bilancio, dei Conti pubblici, della Funzione pubblica e della Riforma dello Stato, ha annunciato l'estensione del versamento del capital décès anche ai dipendenti pubblici uniti nei pacs. Si tratta di un'indennita' che spetta ai famigliari di una persona deceduta per far fronte alle spese piu' urgenti come il funerale. Finora il dispositivo era a beneficio solo dei funzionari sposati non separati e non divorziati, ed escludeva di fatto anche coloro che sono uniti con la formula del "patto civile di solidarieta'" (Pacs). ITALIA / Patente a punti: il bilancio delle decurtazioni dal 2003 Dal primo luglio 2003, data dell'entrata in vigore delle nuove norme, sono stati sottratti 52 milioni di punti dalle patenti degli italiani. Analizzando le decurtazioni dal punto di vista geografico, si evince che e' Modena la provincia che in proporzione alle patenti ha avuto le maggiore penalizzazioni, seguita da Ferrara, Ravenna, Rovigo e Rimini. Crotone e' invece la provincia italiana con la maggior percentuale di guidatori a cui e' stata sospesa la patente per esaurimento dei punti a partire dal primo luglio 2003. Dati tratta da un'indagine del ministero delle Infrastrutture pubblicata sul 'Sole-24 Ore'. Come prevede la normativa, chi non commette infrazioni per due anni recupera l'intero 'bottino' di venti punti, e ogni biennio ai virtuosi viene regalato un bonus di due punti, il prossimo 1 luglio scattera' il terzo bonus. Sono 25 milioni (il 70% circa) i patentati che ricevendo il terzo bonus (dopo quello del 2005 e 2007) avranno un 'patrimonio' di 26 punti. U.E. / Torna a nuova vita la "zucchina storta" Per gli euroscettici, la "zucchina storta" e' sempre stato l'ottimo esempio di una certa ottusa e ridicola burocrazia. Per fortuna, dal primo luglio il paragrafo 1677/88 andra' definitivamente in cantina. E la commissaria all'Agricoltura, Marianne Fischer Boel, puo' parlare di "una buona giornata per la zucchina storta" -proprio lei che da mezz'anno si batte per liberarla. Il paragrafo incriminato fu inserito nella normativa del 1988 sugli alimenti, e stabiliva che le zucchine di classe extra dovessero essere "ben formate e praticamente diritte". Ossia, la curvatura massima non poteva superare i 10 millimetri su una lunghezza di dieci centimetri. Conseguenze? Via le zucchine storte dagli scaffali dei negozi. Uno spreco. Ma il paragrafo "bellezza" colpiva anche 25 altri tipi di frutta e verdura come albicocche, ciliegie, meloni, cavoli, asparagi... che d'ora in poi saranno forse meno belli, ma piu' convenienti. Si spera. U.E. / Parere positivo di Efsa sui cibi clonati Mangiare la carne dei discendenti da animali clonati non crea problemi dal punto di vista scientifico, ha spiegato nel fine settimana l'Autorita' per la sicurezza degli alimenti (Efsa). Dagli ultimi dati disponibili, non risultano differenze tra latte e carne provenienti dalla seconda generazione di clonati e da animali tradizionali. Efsa, che ha risposto al quesito rivoltole da Bruxelles, ha pero' precisato che una rilevante parte di animali clonati evidenzia danni alla salute, e che, ad oggi, non ci sono dati sufficienti per "poter dire che lo stato delle conoscenze riguardanti bovini e suini sia trasferibile anche ad altri animali". FRANCIA / I due terzi dei francesi non vogliono lavorare dopo i 60 anni I tre quarti dei francesi sono preoccupati per la copertura finanziaria delle loro pensioni, ma nessuna riforma, tra quelle evocate piu' spesso, raccoglie l'assenso della maggioranza, come indica il sondaggio di IFOP per Dimanche-Ouest France. L'apporto di fondi pensione raccoglie il favore della meta' del campione (contro la maggioranza di un anno fa); il rinvio dell'eta' legale o l'allungamento della durata di contribuzione ha il sostegno di poco piu' di un terzo; l'aumento dei contributi e' approvato solo da un quarto; la riduzione delle pensioni e' respinta da nove intervistati su dieci. Il sondaggio e' stato realizzato per telefono il 25/26 giugno su un campione di 961 persone (metodo delle quote). U.E. / Produttori cellulari: caricabatteria unico dal 2010 I maggiori produttori di telefoni cellulari hanno concordato di armonizzare le cariche nell'Unione Europa. Un memorandum of understanding e' stato sottoposto alla Commissione europea. L'industria si e' impegnata a fornire caricabatterie "compatabili sulla base di connettori micro-usb". I nuovi standard europei saranno sviluppati, inoltre, nuovi standard europei per assicurare l'uso sicuro delle cariche. La prima generazione dei nuovi cellulari entrera' nel mercato dal 2010. Il protocollo e' stato firmato da Nokia, Ericsson, Samsgune LG, Motorola, Apple, Qualcomm, Texas Instrument, Nec, Research in Motion. La Commissione aveva indicato all'industria che in mancanza di un accordo volontario avrebbe legiferato. Il settore ha preferito agire autonomamente consapevole che in materia di telefoni cellulari, di prezzi e apertura del mercato la Commissione ha gia' abbondantemente dimostrato di usare a fondo il proprio diritto di iniziativa. Una nuova norma europea, pero', sara' comunque definita per usare in piena sicurezza i nuovi cellulari. La carica standard comportera' anche un enorme risparmio in termini di rifiuti industriali. SPAGNA / Dodicimila matrimoni tra persone dello stesso sesso Federacion Estatal de Lesbians, Gays, Transexuales y Bisexuales (FELGTB) calcola che, sommando i matrimoni registrati dall'Ufficio statistico INE con quelli provenienti da registri non informatizzati e dei giudici di pace, tra il 2004 e il 2008 sono stati celebrati 12.000 matrimoni tra persone dello stesso sesso. Nel 2008 ne sono stati celebrati 3.549, il 10% in piu' sul 2007. La maggioranza di queste unioni avviene in sei comunita' e quindici province, in particolare nei capoluoghi. U.E. / Telefonia mobile: prezzi ridotti dal primo luglio "Sono arrivato e sto bene". Dal primo luglio, telefonare con il cellulare da un Paese Ue a un altro costera' meno poiche' scattano le nuove tariffe ridotte per chiamate, sms, e navigazione in Internet. Le telefonate non potranno superare i 43 centesimi al minuto (tasse escluse) e chi le riceve non ne dovra' sborsare piu' di 19. Si sa gia' che dal primo luglio 2010 i prezzi scenderanno rispettivamente a 39 e 15 centesimi, e dalla stessa data del 2011 a 35 e 11. Finora il tetto massimo per chiamata era di 46 cent. Inoltre il calcolo sara' piu' esatto essendo basato sui secondi e non sui minuti, cio' che determinava un rincaro medio del 24% per telefonata effettiva. Sms: 11 centesimi, anziche' 28. Navigare in Internet: max.1 euro a megabyte, ma qui gli operatori hanno piu' margini di manovra, percio' conviene informarsi prima. FRANCIA / Cliniche straniere a caccia di candidate per la fecondazione assistita Una lettera commerciale come tante, con l'offerta di collaborazione, interessamento... Nulla di strano, se non fosse che la transazione riguarda cellule umane e ovociti. In una missiva denunciata dall'ordine francese dei medici, un centro spagnolo proponeva a una clinica di Bagnolet (F) di inviargli candidati alla fecondazione medicalmente assistita in cambio di denaro. "Offriamo ai nostri partner internazionali cicli di donazioni di ovuli per 6.000 euro, con un pagamento di 500 euro alle cliniche che ci forniscono pazienti", scrive senza remore l'autore della lettera del 30 aprile, che si presentava come responsabile dei rapporti internazionali della clinica. Questa pratica segna una nuova tappa nello sviluppo della procreazione assistita nei Paesi europei che hanno leggi piu' permissive di quelle francesi. "Medici che esercitano sia in ospedali pubblici sia in strutture private ci hanno raccontato d'aver ricevuto proposte di collaborazione da cliniche in Spagna, Grecia o Ucraina per interruzioni di gravidanza al di la' delle 12 settimane; dono di ovociti; fecondazione in vitro; utero in affitto", avverte Andre' Deseur, vicepresidente della sezione Esercizio Professionale del Consiglio dell'ordine. ITALIA / Caro Poste. Costo raccomandata: aumenti del 18% e del 37% Da oggi aumenta la tariffa delle lettere raccomandate e assicurate per il pubblico ''normale''. Il decreto e' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 29 giugno. Il ritocco non riguarda le raccomandate per le procedure amministrative e giudiziarie, ne' la clientela professionale ed aziendale, ma solo il pubblico indistinto: fino a 20 grammi spedita nel paese passa da 2,80 a 3,30 euro (piu' 18%); per il peso fino a 50 grammi si passa da 3,20 a 4,40 euro (piu' 37,5%). ------------------------------------------LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA I lumini di Pisa. L'idiozia si tramanda? Non e' una novita' che in Italia le contese cultural-goliardiche e non solo, non sono tra regioni e province, ma fra Comuni: l'Italia dei Comuni e' quella delle storiche divisioni, altroche' nord e sud!!. Da qui nasce il detto toscano: "Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio". Diffuso ovunque tranne che a Pisa, per significare la scarsa considerazione che gli abitanti dell'ex-Granducato hanno per quelli che abitano nell'exrepubblica marinara. Quando poi la considerazione si sposta dagli abitanti agli amministratori, va da se' che questi ultimi, sentendosi investiti di non so quale potere di controllo e indirizzo dei loro amministrati, pensano che questi siano sudditi, e come tali li trattano. Correva l'anno 2003, l'allora Sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli (attuale deputato Pd), nel nome del decoro e della pulizia, con un'ordinanza vietava ai cani non-pisani di circolare nel centro della citta', una sorta di emulazione di quel Sindaco di una citta’ del nord-est che, sempre in quei giorni, vietava agli extra-comunitari di sedersi sulle panchine con la scusa che le insudiciavano e le distruggevano. Nell'anno 2009, l'attuale Sindaco di Pisa, il democratico Marco Filippeschi, per la festa del santo patrono ha imposto ai cittadini di tenere alle finestre delle loro case dei lumini appesi ad alcune sagome di legno ("biancherie"). Ovviamente il motivo e' sempre per il bene pubblico: siccome la pubblica illuminazione e' spenta per dare piu' suggestione ai lumini che illuminano la citta', i buchi neri sarebbero anti-estetici e potrebbero creare problemi di sicurezza. Chi non ci sta, per qualunque motivo, dovra' pagare una multa da 200 a 500 euro. Poco importa se qualcuno non e' devoto a san Ranieri o magari, il 16 giugno e' altrove, la legge e' legge. Ben lieti di fornire assistenza a tutti coloro che dovessero essere multati dall'amministrazione pisana per non aver ottemperato alle disposizione del Sindaco Filippeschi, nel segno del massimo rispetto per tutti i cittadini pisani che non c'entrano nulla con queste "bizzarrie", non possiamo che rifarci alla tradizione e riaffermare che "e' meglio un morto in casa che un sindaco pisano all'uscio". Digitale terrestre. La bufala dei contributi Dare a chi non ne ha bisogno. Questa e' la logica con cui il Governo, ovvero il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, affronta il problema dei contributi per l'acquisto del decoder per il passaggio al digitale terrestre della televisione. Per l’acquisto dei decoder e' previsto un contributo (sconto sull'acquisto) di 50 euro per gli abbonati Rai che abbiamo compiuto i 65 anni e che hanno un reddito lordo pari o inferiore a 10mila euro l'anno. Il trucco c'e' perche' il contributo e' previsto solo per l'acquisto di un decoder interattivo e non per quello zapper. Il primo e' quello dotato di lettore smart card per vedere anche i canali a pagamento e' piu' costoso (70-100 euro), il secondo capta solo i canali gratuiti ed e' meno caro (30 euro). Ovvio che le persone anziane, con un reddito basso, preferiscano continuare a vedere i canali gratuiti (si fa per dire perche' pagano il canone!) e non, anche, quelli a pagamento dell'interattivo, il cui decoder, ripetiamo ha un costo maggiore. Queste modalita' di contributo non fanno che danneggiare proprio le persone piu' anziane e meno abbienti, alla faccia delle proclamazioni governative di aiuti ai piu' poveri e vecchi. Tra l'altro, il contributo statale avrebbe coperto integralmente il costo dello zapper, con un minor esborso per le casse erariali, 30 euro invece di 50 euro, o con una estensione maggiore della popolazione interessata. Salute. Agli adulti affetti da Add/Adhd e' vietato accedere alla terapia farmacologica Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' La scienza e la medicina hanno spesso vita difficile in Italia. Dalla fecondazione assistita alla pillola abortiva, dalla cannabis terapeutica al parto con epidurale, sono molteplici i casi in cui i cittadini sono privati di trattamenti medici disponibili da anni all'estero a causa della pressione politica di gruppi ben organizzati. Le ultime vittime di queste crociate pseudo-naturiste sono gli adulti affetti da Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività (Adhd). In Italia e' infatti precluso loro l'accesso a qualsiasi terapia farmacologica. Se e' possibile usufruire di farmaci come il Ritalin o lo Strattera in eta' minorile, attraverso un rigido protocollo predisposto dall'Aifa e dall'Iss, una volta raggiunta la maggiore eta' i farmaci non possono piu' essere prescritti. Questo nonostante la meta' dei bambini con Adhd continuino a mostrare anche da adolescenti e spesso anche da adulti i sintomi d'inattenzione ed iperattivita', accompagnati talvolta da difficolta' sociali ed emozionali. I soggetti adulti affetti da Adhd in Italia sono quindi costretti a rinunciare al trattamento farmacologico, con pesanti ripercussioni sul rendimento scolastico, lavorativo e sociale. Come segnala l'Aduc, ci sono diversi modi per aggirare il divieto. E' infatti possibile acquistare questi farmaci presso la farmacia vaticana al prezzo di circa 200 euro al mese, un'opzione che solo i piu' facoltosi possono permettersi. Chi non puo', si scambia consigli sul web su farmaci alternativi, come quelli per il raffreddore contenenti lo stimolante pseudofedrina, da assumere in dosi massicce e pericolose. Oppure fa ricorso al mercato nero delle anfetamine o di altre sostanze illegali. Si consideri che non solo l'Organizzazione mondiale della Sanita', ma anche la Societa' italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza e lo stesso Istituto Superiore di Sanita' ribadiscono che gli psicostimolanti sono considerati a tutt'oggi la terapia piu' efficace per gli adulti con Adhd. E' urgente porre rimedio a questa carenza, riconosciuta dalle massime istituzioni sanitarie italiane e mondiali. Il protocollo Aifa dovrebbe essere al piu' presto modificato per permettere a tutti coloro che ricevono una diagnosi di Adhd di accedere ai trattamenti necessari. Per questo, con il senatore Marco Perduca, ho presentato una interrogazione al ministro della Salute per chiedere che sia modificato al piu' presto il protocollo Aifa. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=262997 Commissione massimo scoperto bancario: una bufala il ridimensionamento Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=263045 Aduc - Osservatorio Lecce. Prolungare l’orario di apertura della Villa Comunale Lecce e’ una citta' che non ha molti spazi verdi. In centro, poi, il verde fruibile si riduce sostanzialmente ad un solo luogo: la villa comunale. Nella bella stagione, soprattutto nei giorni di maggior caldo, molte persone dopo cena escono a fare una passeggiata nel centro citta’. Avere a disposizione i giardini pubblici, soprattutto per le famiglie con bambini significa poter godere dell’unico spazio con verde attrezzato dove si possono far giocare i propri figli. Molti cittadini ci hanno segnalato, lamentandosi, che la villa comunale viene chiusa troppo presto, quanto meno in estate. L’orario di apertura e' fissato dalle 9.30 alle 21.30. Proprio all’orario di chiusura pero' la gente inizia ad uscire per strada. Di tanto in tanto si propone l’eliminazione delle ringhiere e dei cancelli che recingono la villa cosi' da renderla sempre fruibile per i cittadini. Visto che questa richiesta cade sempre nel vuoto, speriamo che non sia troppo chiedere il prolungamento dell’orario di apertura. Sarebbero sufficienti due ore, fino alle 23.30 o al massimo fino alle 24. Piazza sant’Oronzo, cuore del centro storico, conta poche panchine, nemmeno dieci. Piazza Duomo nessuna, e spesso polizia e vigili urbani fanno alzare, nel rispetto del regolamento di polizia urbana, le persone che siedono sulle scale della chiesa e del seminario. Se si dovesse applicare il regolamento a tutte le chiese di Lecce, avremmo centinaia di persone che ogni sera sarebbero costrette a stare in piedi. Dare la possibilita' a chi vuol godere della frescura serale, in centro, di non doversi sedere per forza in un pub o in una pizzeria e' un fatto che certamente gioverebbe a tutta la citta' anche in considerazione di quei turisti che molto spesso chiedono dove sia un parco o un giardino dove potersi sedere. Ci rivolgiamo, quindi, all’amministrazione comunale affinche' si impegni a rendere maggiormente fruibile l’unico spazio verde del centro citta'. Zanzare. Come difendersi Occorre sfatare una leggenda metropolitana: le zanzare preferiscono il sangue dolce. Tale credenza e' priva di logica perche' per succhiare il sangue piu' "dolce" le zanzare devono comunque pungere la persona; e' invece l'odore della pelle e la sua temperatura che le attirano ed e' per questo motivo che esistono in commercio prodotti repellenti da spalmare sul corpo. Un tempo le zanzare pungevano prevalentemente di sera, oggi con la presenza della fastidiosissima zanzara tigre, gli attacchi si svolgono anche di giorno, tanto che alcuni comuni hanno avviato operazioni di bonifica del territorio. Il metodo piu' antico per difendersi dalle zanzare e' quello della... zanzariera. Alle finestre o sopra il letto, la zanzariera offre da millenni la sua naturale ed efficace protezione contro gli insetti fastidiosi e nocivi. Sono, comunque, disponibili insetticidi in diverse modalita' d'uso: spray, spirali e diffusori. Sono efficaci con l'avvertenza di tenersi lontani dai luoghi dove vengono irrorati e di collocare i propagatori vicino a porte e finestre e non accanto al letto o al divano. L'uso di tenere piante aromatiche (basilico, citronella, geranio, lavanda, ecc) su balconi e terrazze, oltre ad abbellirle, svolge un'azione di contenimento delle zanzare, al dire il vero un po' blanda, che puo' essere aumentata scuotendo le piante stesse in modo da diffondere nell'ambiente le essenze in esse contenute. Altri rimedi sono quelli che chiamiamo le "sedie elettriche per gli insetti": sono le lampade a raggi ultravioletti con "griglia" elettrica; ultimamente vanno di moda le "racchette elettriche" che possono essere agitate nell'aria proprio come una racchetta da tennis; spesso sulla "griglia" finiscono una moltitudine di insetti che sono scambiati per zanzare. Insomma tra zanzariere, creme e insetticidi il sistema di difesa c'e', basta attivarlo con un po' di anticipo rispetto all'attacco pungitore. Class Action. Confermata la sepoltura. Tutti gli ipocriti sono invitati al funerale Lo scorso 13 maggio, la sen. Donatella Poretti, che per noi aveva a suo tempo presentato un disegno di legge sulla class action (1) e alcuni emendamenti al testo del Governo (2), ovviamente non considerati, cosi' diceva: "la class action continueremo a vederla nei film americani". Infatti, dopo il voto del ddl 195, quand'anche fosse passato quel testo, i soggetti abilitati all'azione collettiva giudiziaria sarebbero stati ben pochi e, soprattutto i risparmiatori e i soggetti non consumatori e utenti non ne avrebbero potuto usufruire. Vediamo cosa accade. Il disegno di legge del Governo su sviluppo ed energia nucleare, in cui sono contenute le nuove norme sulla class action, e' bloccato in commissione attivita' produttive alla Camera, e probabilmente dovra' tornare al Senato che, per l'appunto lo scorso 13 maggio, lo aveva gia' votato. Una tempistica che farebbe sballare la class action rispetto alla data del 1 luglio in cui, se non fosse approvata, entrerebbe in vigore quella approvata dalla passata legislatura: senza i blocchi per farla usare ai risparmiatori e con la possibilita' di usarla rettroattivamente e quindi contro i famosi scandali finanziari tipo Alitalia, Ciro, Parmalat, Monte dei Paschi di Siena, etc. Di fronte a questo il Governo sta pensando ad un decreto legge di proroga dei termini (si parla del 31 dicembre 2009). Mettiamoci l'anima in pace. Con questo decreto si stabilisce la sepoltura della class action. Il funerale non e' stato ancora stabilito dove sara' celebrato, ma sicuramente noi invitiamo i vari ipocriti che hanno contribuito, con appositi veleni o farmaci sbagliati, al suo decesso: Governo tutto (con in testa i ministri Renato Brunetta, Claudio Scajola e Giulio Tremonti), associazioni di consumatori del Cncu (che legittimano l'azione del ministero dello Sviluppo Economico da cui prendono ordini e soldi). (1) un testo che ha fatto un po' da scuola per chi ha cercato di introdurla, senza successo, nella nostra legislatura: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=218574 (2) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=258609 Annunci di lavoro 'fasulli': l'Antitrust apre istruttoria sul periodico Infolavoro News A leggere le locandine fuori dalle edicole, aziende ed enti pubblici in questo periodo stanno assumendo come non mai. Peccato che spesso, i lavori annunciati con gli 'strilli' siano altro rispetto alle promesse. Per limitare gli effetti negativi di tali condotte -soldi spesi inutilmente da chi e' alla ricerca di lavoro, per rimpinguare le casse di editori poco seri- il mese scorso e' partita una nostra segnalazione all'Antitrust, per denunciare l'ingannevolezza della locandina del periodico Infolavoro (1), che annunciava l'assunzione di ben mille postini da parte di Tnt (il maggiore operatore postale privato italiano). Comprando il giornale (2 euro e mezzo), si scopriva che la ricerca riguardava addetti alla distribuzione di volantini pubblicitari, che e' altra cosa rispetto ad un postino. Oggi l'Antitrust ha comunicato che ha aperto un procedimento (Ps4192), l'autorita' decidera' se in quanto denunciato vi siano gli estremi per sanzionare l'editore per condotta commerciale scorretta. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=261022 Scuola italiana, che disastro! I risultati medi degli studenti italiani sono tra i piu' scarsi nell'area Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) anche se la spesa per ciascuno studente e' piu' elevata. E' la fotografia della scuola italiana contenuta nel rapporto Ocse, illustrato dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini che evidenzia come gli studenti italiani di 15 anni siano di due terzi di anno scolastico indietro nelle scienze rispetto alla media europea e di ben due anni rispetto ai migliori, i Finlandesi. Solo la meta' della popolazione attuale nel nostro Paese, evidenzia ancora il Rapporto, ha completato l'istruzione superiore a confronto di due terzi della popolazione dell'area Ocse. Non solo, l'Ocse denuncia anche una differenziazione molto netta tra una regione e l'altra, soprattutto tra nord e sud, delle prestazioni scolastiche. Per quanto riguarda la spesa l'Ocse evidenzia come 'il costo piu' elevato dell'istruzione italiana e' ampiamente dovuto al rapporto insegnante per studente, che e' del 50% piu' alto. In Italia, infatti vi sono 9,6 insegnanti ogni 100 studenti rispetto ai 6,5 nell'area Ocse. Non solo, secondo l'Ocse la spesa in conto capitale riflette una mancanza di investimento in edifici e infrastrutture, particolarmente nel sul del Paese. Il bello e' che questa "denuncia" la fa il ministro Gelmini che, a proposito del divario culturale Nord-Sud, avrebbe qualcosa da dire visto che si e' laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Brescia (Nord) e ha superato l'esame di Stato, per la professione di avvocato, presso la Corte d'Appello di Reggio Calabria (Sud). E' autrice del progetto di legge per la "Promozione e l'attuazione del merito nella societa', nell'economia e nella pubblica amministrazione"(!). La precedente ministra all'Istruzione e' stata, per 5 anni, Letizia Moratti. Riteniamo che in 5 anni si puo' programmare e, in parte, attuare una profonda riforma scolastica. Ovviamente, non si e' fatto. Dei ministri dell'altra sponda partitica (D'Onofrio, Berlinguer, De Mauro, Fioroni) meglio, per amor di patria, non parlarne. Insomma, quello che e' mancata e' stata la capacita' di governare il processo di trasformazione dell'istruzione. Visti i ministri, non ce ne meravigliamo. Poste Italiane. Pubblicita' Posteprevidenza Valore; l'Antitrust apre istruttoria, e l'Isvap? L'Antitrust apre un'istruttoria su una brochure di Poste Italiane contenente informazioni incomplete e fuorvianti. Il prodotto pubblicizzato e' Posteprevidenza Valore; l'opuscolo riporta in bella evidenza una tabella con alcuni esempi di versamento mensile nel prodotto e rendita mensile che si prevede di ottenere a scadenza come integrazione della pensione. Tali esempi forniscono previsioni troppo 'ottimistiche' e non rispettano le regole di comunicazione dettate dall'Isvap, l'autorita' di vigilanza del settore assicurativo. Il mese scorso denunciammo il tutto (1) proprio all'Isvap e all'Antitrust (che ha competenza in fatto di pubblicita' ingannevoli e condotte commerciali scorrette). Al momento nessuna comunicazione da parte dell'Isvap, mentre ci e' giunta comunicazione ufficiale da parte dell'Antitrust che ha attivato un'istruttoria (numero PS4102). L'Autorita' decidera' se vi siano gli estremi per sanzionare Poste Italiane per condotta commerciale scorretta. (1) http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=258836 Traghetti: come sceglierli Si avvicinano le vacanze e molti utilizzeranno i traghetti per arrivare alle agognate isole. I consigli sono d'obbligo per evitare arrabbiature ed iniziare bene un periodo di relax. Vediamo: * le compagnie migliori hanno un proprio sito Internet, attraverso il quale e' possibile avere le informazioni sugli orari, sui prezzi, sui percorsi, sulla tipologia della nave, compreso l'anno di costruzione, le foto con i locali comuni e le cabine. Una visita al sito e' sempre utile; * chiedere spiegazioni sulla classificazione delle cabine, la loro dislocazione e i servizi offerti. Le cabine basse, vicine ai motori, sono piu' rumorose e il rischio e' quello di passare la notte in bianco; * osservare attentamente i depliant illustrativi; spesso si vede solo la prima classe, il che puo' indurre a credere in un servizio standard; * per coloro che sono privi di auto chiedere se esiste una scala mobile interna o ascensori per salire; * i biglietti andata e ritorno possono essere scontati; * i residenti o i nativi delle isole possono avere riduzioni sul prezzo; * prima di partire telefonare alla Compagnia per conoscere eventuali variazioni o problemi insorti; * in caso do sovraprenotazione (overbooking) si ha diritto al rimborso del biglietto o a partire con il traghetto successivo, * se il traghetto non puo' partire per cause di forza maggiore (es. mare mosso) si ha diritto al rimborso del biglietto o a partire con un traghetto successivo. Se non si parte per colpa della Compagnia il biglietto puo' essere rimborsato, utilizzato in data successiva o trasferito su un'altra Compagnia, in piu' si ha diritto al pernottamento in albergo e altre spese. Si puo' far causa, presso il Giudice di Pace, per mancato godimento delle vacanze; * in caso di ritardo superiore alle 12 ore, per un viaggio che dura meno di 24 ore, si puo' chiedere il rimborso del biglietto. Se il viaggio dura piu' di 24 ore si puo' chiedere il rimborso dopo 24 ore; * va dichiarata la vettura alimentata a GPL pena il marcato imbarco. L'automobile che con i bagagli supera 1.80 metri paga come una roulotte; * le contestazioni sulla classe delle cabine assegnate, o per altri disservizi, vanno accompagnate da una dichiarazione del commissario di bordo. Class Action. Dovunque vai, privato o pubblico, cenci in faccia ai cittadini La class action del Governo che doveva entrare in vigore il prossimo 1 luglio verra' rinviata: le forze di maggioranza non fanno in tempo ad approvare le modifiche che addomesticherebbero questo strumento al potere delle banche, oltreche' svilendo le possibilita' di un uso diffuso (1). La possibilita' che entri in vigore quella approvata nella passata legislatura ed espressione della maggioranza del Governo Prodi, per gli sfascisti istituzionali che dominano le Camere e il Governo, e' motivo sufficiente per preferire la continuita' del vuoto ad una normativa che, magari, avrebbe potuto essere successivamente modificata: i sudditi e' meglio che rimangano tali piuttosto che far loro assaporare il gusto della Giustizia. Ma proprio oggi si viene a sapere che la cosiddetta altra class action, quella contro le malefatte della pubblica amministrazione (escluse dalla class action di sopra), ha avuto il via libera dal Consiglio di Stato. Raggiunto quindi l'obiettivo del ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta: evitare che la mala amministrazione, oltre ai controlli a tappeto sui cosiddetti fannulloni di Stato, per la propria mancata efficienza debba pagare un danno a chi l'ha subito. Infatti non e' prevista la possibilita' di rivalsa economica. Poco e' importato al nostro ministro che in Usa e Canada, Paesi di riferimento per l'azione giudiziaria collettiva, i cittadini possono farne uso anche economico nei confronti dei propri amministratori. La politica istituzionale italiana, in materia di class action, per il momento, senza entrare qui nello specifico delle normative, registra peculiarita' di impostazione che -crediamo- la rendano unica nell'ambito dei Paesi a cosiddetta democrazia occidentale in cui vigono simili norme: - la divisione tra privato e pubblico, dove quest'ultimo non paga i danni che provoca; - la conferma che viviamo in un Paese dove la giustizia e' classista. Non tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge: nello specifico sulle possibilita' di rivalsa per il rispetto della legalita'; - e non tutti coloro che violano le leggi sono uguali di fronte alla stessa: i crack finanziari sono esclusi dalla class action. Li' dove il nostro Governo mette mano, con lo scombussolamento e la parcellizzazione delle norme, il risultato pare sia proprio garantito: dovunque vai, cenci in faccia ai cittadini. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=263054 Commissione massimo scoperto reintrodotta surrettiziamente. Contro le banche furbe occorrono interventi sostanziali e concorrenziali Avevamo chiesto l'intervento del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per evitare l'ennesima beffa delle banche alla clientela: la geniale trovata di sostituire la commissione di massimo scoperto con la commissioni di scoperto di conto o altre modi fantasiosi di rinominare il medesimo balzello [1]. Ieri il ministro, dopo anche un'alzata di voce da parte della Confartigianato [2], ha annunciato/minacciato una legge anti inganni. Speriamo che il ministro non abbia in mente una norma del tipo: e' vietato nei rapporti bancari addebitare oneri diversi dagli interessi e dai costi di gestione. Sarebbe un errore. Regolare con legge aspetti contrattuali molto particolari, porterebbe le banche a bypassare il divieto normativo con un artefizio formale, eludendo nella sostanza le previsioni di legge. E' quello che e' appena successo con la commissione di massimo scoperto (modificata dalla legge n.2/2009 art. 2 bis) ed e' quello che con la legge Bersani e' successo per le disdette dei contratti telefonici: abolite le penali per legge, le stesse sono rientrate dalla finestra come costi di disattivazione. L'intervento che ci attendiamo dal ministro dovrebbe avere queste caratteristiche: - potenziamento dei poteri e della velocita' di intervento delle autorita' di controllo indipendenti; - incremento delle sanzioni massime praticabili in caso di infrazione, fino ad arrivare al ritiro delle autorizzazioni/concessioni statali (necessarie all'esercizio dell'attivita'); - rafforzamento dell'autorevolezza delle stesse autorita', prevedendo il divieto di nominare membri di 'matrice' politica (oggi molte autorita' indipendenti sono infarcite da uomini legati ai partiti). Solo cosi' crediamo si favorisca concorrenza tra imprese che intrattengono rapporti con milioni di utenti. [1] http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=260852 [2] http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=262767 Alcool vietato ai minori di 18 anni? Ancora una volta l'ideologia prevale sulla scienza Milano annuncia misure drastiche per combattere l'abuso di alcool. La strategia segue quella gia' adottata da decenni negli Stati Uniti: proibire il consumo di bevande alcoliche ai giovani. Infatti e' proprio la legislazione statunitense che viene citata a sostegno dell'iniziativa milanese. Come sempre, quando si a che fare con sostanze che possono essere oggetto di abuso, si abbandona la razionalita' a favore di provvedimenti che servono, politicamente, solo a chi li annuncia. E' del tutto dubbia l'efficacia della politica del 'legal drinking age', retaggio del proibizionismo sull'alcool oggi messo in discussione da numerosi studi scientifici. Fra le conseguenze di questa politica vi e' una maggiore partecipazione dei giovani a feste private dove l'alcool e' disponibile. E' proprio in tali occasioni, che i maggiori casi di grave intossicazione hanno luogo (ad esempio a seguito del cosiddetto 'binge drinking'). Inoltre, la proibizione scoraggia l'educazione a scuola e nelle famiglie. Invece di educare i giovani a bere in modo responsabile e a parlare dei rischi legati all'abuso di alcool, si tende a tagliare corto: bere e' proibito, punto e basta. Infine, e' fondamentale che non venga fatta di tutta l'erba un fascio. Il problema dell'abuso dell'alcool fra i giovani esiste e deve essere contenuto. Ma e' fondamentale non lanciare allarmi catastrofisti il cui unico effetto e' quello di spingere ancora piu' giovani a bere. Numerose ricerche hanno riscontrato l'effetto incentivante sui giovani della loro percezione che il fenomeno sia omnipresente, quando in realta' non lo e'. Informando i propri studenti sulla effettiva dimensione dell'abuso di alcool, diversi college statunitensi sono riusciti a far diminuire i casi di grave intossicazione fino al 50%.(2) A chi fosse davvero interessato a conoscere gli scarsi e talvolta controproducenti risultati del 'legal drinking age', consigliamo un po' di letteratura scientifica sull'argomento. (3) (1)http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19718 (2) Perkins, H. W., College Student Misperceptions of Alcohol and Other Drug Norms among Peers: Exploring Causes, Consequences, and Implications for Prevention Programs. In:The Higher Education Center for Alcohol and Other Drug Prevention. Newton, Massachusetts: The Higher EducationCenter for Alcohol and Other Drug Prevention, 1997, pp. 177-206; Baer, J. S., and Camey, M. M. Biases in the perceptions of the consequences of alcohol use among college students. Journal of Studies on Alcohol, 1993, 54, 54-60; Baer, J. S., Stacy, A., and Lattimer, M. Biases in the perception of drinking norms among college students. Journal of Studies on Alcohol, 1991, 52, 580-586; Hansen, W. B., and Graham, J. W. Preventing alcohol, marijuana, and cigarette use among adolescents: Peer pressure resistance training versus establishing conservative norms. Preventive Medicine,1991, 20; Perkins, H. W. Scope of the Problem: Misperceptions of alcohol and drugs. Prevention through correcting misperceptions of alcohol and other drug norms. Notes on the state of the field.Catalyst, 1995, 1(3), 1-2. (3)Brehm, Sharon and Brehm, Jack W. Psychological Reactance: A Theory of Freedom and Control. New York: Academic Press, 1981; Colón, Israel. The alcohol beverage purchase age and single-vehicle highway fatalities. Journal of Safety Research, 1984, 15, 159-162; Davis, James E. Alcohol use among college students: Responses to raising the purchase age. Journal of American College Health, 1990, 38, 263-269; Engs, Ruth C., and Hanson, David J. Age-specific alcohol prohibition and college students' drinking problems. Psychological Reports, 1986, 59, 979-984; Engs, Ruth C., and Hanson, David J. Reactance theory: A test with collegiate drinking. Psychological Reports, 1989, 64, 1083-1086; Hingson, Ralph, Merrigan, Daniel, and Heeren, Timothy. Effects of Massachusetts raising its legal drinking age from 18 to 20 on deaths from teenage homicide, suicide and nontraffic accidents. Pediatric Clinics of North America, 1985, 32, 221-233; Lotterhos, J. F., Glover, E. D., Holbert, D., and Barnes, R. C. Intentionality of college students regarding North Carolina's 21-year drinking age law.International Journal of the Addictions, 23, Marcel Dekker, Inc., NY, 1988, 629-647; Mason, Timothy, Myszka, Michael, and Winniford, Jennifer. Assessing the Impact of the 21-Year Old Drinking Age: The Texas A & M Study. Paper presented at the annual meeting of the New York State Sociological Association, Oswego, NY, October 7-8, 1988; Mosher, James F. The History of Youthful-Drinking Laws: Implications for Current Policy. In: Wechsler, Henry (ed.) Minimum-Drinking-Age Laws. Lexington, MA: Lexington Books, 1980. Pp. 11-38; Perkins, H. Wesley and Berkowitz, Alan D. College Students' Attitudinal and Behavioral Respon ses to a Drinking-Age Law Change: Stability and Contradiction in the Campus Setting. Paper present ed at the annual meeting of the New York State Sociological Association, Rochester, NY, October 18-19, 1985; Perkins, H. Wesley and Berkowitz, Alan D. Stability and contradiction in college students' drinking following a drinking-age law change. Journal of Alcohol and Drug Education, 1989, 35, 60-77; Sterne, Muriel W., Pittman, David J. and Coe, Thomas. Teenagers, Drinking and the Law: Study of Arrest Trends for Alcohol-Related Offenses. In: Pittman David J. (ed.) Alcoholism. New York: Harper and Row, 1967. Pp. 55-56; Straus, Robert and Bacon, Selden D. Drinking in College. New Haven, CT: Yale University Press, 1953; Vingilis, E. and Smart, Reginald G. Effects of raising the legal drinking age in Ontario. British Journal of Addiction, 1981, 76, 415-424; Wechsler, Henry and McFadden, Mary. Drinking among college students in New England. Journal of Studies on Alcohol, 1979, 40, 969-996; Williams, Frank G., Kirkman-Liff, Bradford L., and Szivek, Pamela H. College student drinking behaviors before and after changes in state policy. Journal of Alcohol and Drug Education, 1990, 35, 12-25. Il 112 servizio universale per le emergenze Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=263401 Enti inutili. Chiudere l'Enea e passare le competenze al Cnr: eviteremmo inutili doppioni "L'Enea svolge attivita' di ricerca e innovazione tecnologica nei settori dell'energia, dell'ambiente e delle nuove tecnologie". Cosi' viene scritto nel sito internet dell'ente, che in questi giorni e' al centro delle polemiche perche', alla vigilia di un nuovo commissariamento, sono previsti circa 700 aumenti di stipendio per il personale e promozioni varie. In Parlamento si sta discutendo l'ennesima riforma di un ente del quale non ne comprendiamo i motivi di esistenza. Nacque come Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari (Cnrn), braccio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) per poi trasformarsi nell'autonomo Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare (Cnen) e poi nell'attuale Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente (Enea) attraverso un passaggio intermedio per Ente per l'Energia Nucleare ed Energie Alternative (sempre Enea). Una vita travagliata, insomma, pero' ricca di finanziamenti pubblici che finivano alle aziende private sotto forma di "promozione industriale". La soluzione? Far tornare l'Enea all'interno del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) come era all'origine, perche' proprio il Cnr ha il compito di "svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca". Eviteremmo doppioni, triploni, ecc., di personale e stipendi, consigli di amministrazione e, soprattutto, avremmo un indirizzo omogeneo e compiuto della ricerca. Troppo semplice? Ovvio, ma in un Paese che ama guardare a Bisanzio, e' difficile fare cose semplici! Treno deragliato. Il disastro di un sistema marcio e che continuera' ad esserlo. Interrogazione parlamentare Il deragliamento del tremo merci tra le stazioni di Prato e Vaiano ha diviso l'Italia in due con disagi alle stelle e i lenti provvedimenti di Trenitalia per farvi fronte. C'era qualcuno che si aspettava il contrario? Certamente la linea ferroviaria Firenze/Bologna e' strategica, ma cosa significa strategica? Che e' un nodo importante per la distribuzione del traffico o che e' un imbuto? Ovviamente per il sistema ferroviario italiano si tratta di un imbuto. E come potrebbe essere altrimenti visto che la rete ferroviaria e' la medesima di quasi un secolo fa. Certamente c'e' l'alta velocita', soprattutto i mega lavori in corso tra Bologna e Firenze che ridurranno l'attuale percorso di circa 10 minuti... ma e' tutto qui l'ammodernamento delle ferrovie, oltre ai soliti Eurostar dipinti di rosso, che costano di piu', che ci mettono lo stesso tempo dei vecchi Eurostar e che hanno chiamato Freccia Rossa? Il problema infrastrutturale non vien preso nella giusta considerazione e marginalizzato rispetto ad operazioni di sola immagine, basate anche su pubblicita' che invitano a prendere certi treni che, visto il servizio viene erogato in regime di monopolio, appaiono come una beffa. I maggiori a subirne i danni sono come al solito i pendolari e il trasporto locale, non a caso quello che e' stato maggiormente penalizzato oggi per il disastro nell'imbuto tra Firenze e Bologna. Trasporto locale che e' a livelli prossimi all'esplosione da parte degli utenti/sudditi e che, vista l'assenza di politiche in merito, pare destinato a peggiorare. Cosa fa in proposito il ministero delle Infrastrutture? Assiste silenzioso a questo scempio di legalita', continua ad esser sordo a tutte le Regioni che a turno presentano reclami perche' non ce la fanno a far fronte ai vari problemi del pendolarismo anche perche' continuano ad avere come unico interlocutore il monopolio arrogante ed inefficiente di Trenitalia? Quali sono gli investimenti per migliorare tutta la struttura e, soprattutto, con quali tempi? In proposito e' stata preannunciata una interrogazione parlamentare della sen. Donatella Poretti. Referendum. Contro lo sfascismo, ddl per la riforma Intervento della sen. Donatella Poretti, parlamentare Radicali-Pd Dopo l'ennesimo bagno di soldi, di credibilita' delle istituzioni, di sfascismo dei partiti che scelgono di fare propaganda per la non-partecipazione piuttosto che per il No, per evitare che sui referendum abrogativi venga solo archiviata la solita pagina tombale di un istituto che nessuno ha voglia di riformare ma che le minoranze continuano imperterrite ad utilizzare creando inutili illusioni di riforme impossibili, ho deciso di presentare due disegni di legge per la modifica della legge referendaria e della Costituzione. L'intenzione e' di intervenire li' dove i referendum hanno mostrato il massimo di debolezza per il potenziale uso da parte dei cittadini e il massimo di sicurezza per chi, al potere, non intende assolutamente che lo stesso possa essere messo in discussione. Per farlo mi sono avvalsa della collaborazione dell'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori). Nel ddl per la revisione costituzionale si affronta il problema del quorum che, dall'attuale 50% + 1 degli aventi diritto, viene abolito, ritenendo quindi il referendum valido nel momento in cui sia stato indetto e vi abbiano partecipato gli elettori. Nel ddl per la riforma della legge attuativa, invece, affronto alcuni degli scogli che negli anni hanno impedito che questo strumento potesse essere utilizzato senza dover necessariamente sottomettersi alla mannaia del potere. Il parere della Corte costituzionale per la conformita' dei quesiti su cui sono state raccolte le firme, viene oggi espresso a firme raccolte, dopo la verifica della Cassazione. Siccome la Corte Costituzionale ha mostrato un ondeggiare non tanto espressione della loro opinione giuridica ma del momento politico in cui viene chiesto (referendum un tempo respinti, solo alcuni anni dopo sono invece stati accettati), il ddl propone che questo pare sia espresso prima dell'avvio della raccolta firme, cosi' come gia' avviene per alcuni referendum in alcune regioni, e che a farlo siano almeno 5.000 elettori (l'1% dei 500.000 necessari perche' la richiesta referendaria sia valida). Due riforme per restituire ai cittadini il compito di vigilare sul lavoro delle istituzioni, ed in alcuni casi di correggerne gli effetti eliminando leggi talvolta inutili e dannose. - Qui il ddl sulla riforma costituzionale: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=263575 - Qui il ddl sulla riforma della legge attuativa: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=263574 Aduc - Osservatorio Firenze. Da un citta' messa malino, diamo sei mesi di tempo al neo-Sindaco per capire la sua operosita' civica Potremmo fare un elenco copioso di cose che non funzionano nella citta' di Firenze. In parte vi abbiamo provveduto in questi anni con le segnalazioni e le denunce che abbiamo fatto tramite il nostro "Aduc Osservatorio Firenze": talvolta abbiamo indotto/costretto l'amministrazione ad intervenire rimediando, ma molte piu' volte i problemi sono rimasti li' e sono all'attenzione della magistratura. Per capire la situazione, oggi facciamo un solo esempio: ieri stavo tornando in citta' dall'autostrada a nord, l'automobile su cui ero procedeva tranquilla grazie anche al buon manto stradale ma, subito dopo l'aeroporto di Peretola in direzione Novoli, con un gradino a scivolo cambiava il manto stradale e l'andatura da tranquilla diveniva "scombussolata", con sobbalzi, sterzate e frenate continue grazie alla presenza di avvallamenti e buche, ed ho subito pensato: "Siamo arrivati a Firenze, altroche' cartelli di benvenuto, questo e' il biglietto da visita della nostra citta'". Non pretendiamo miracoli dal neo-Sindaco Matteo Renzi, ma siamo pazienti e speranzosi. Non ci fidiamo (in assoluto, non ce l'abbiamo con Renzi) di quanto i candidati scrivono nei loro programmi, per cui lo giudicheremo nella sua opera civica. Gli diamo sei mesi di tempo e, anno nuovo, cercheremo di capire cosa ha fatto, cosa ha cominciato a fare e come si muove. Nel frattempo, ovviamente, continueremo con il nostro Osservatorio, saremo solo un po' piu' clementi e pretenderemo meno. Dopo questo periodo di assestamento, pero', capiremo se l'amministrazione Renzi e' o no la continuita' di quanto di negativo aveva fatto l'amministrazione di Leonardo Domenici. Roma. Emettitrici di biglietti per bus: se guaste non si riparano, si rimuovono Si guastano le emettitrici dei biglietti degli autobus? Non si aggiustano ne' si sostituiscono ma si rimuovono. E' il caso di due biglietterie automatiche poste presso i capolinea degli autobus in piazza Vescovio (II Municipio) che erano guaste da tempo. Ora non ci sono piu'. Cosi' a difficolta' si aggiunge difficolta' e poi arrivano i controllori che appioppano multe da 100 euro (un biglietto costa 1 euro) per chi e' sprovvisto dell'irraggiungibile titolo di viaggio. Un caso del genere e' accaduto ad una nostra associata che abbiamo recentemente descritto (1). Della serie: i cittadini romani sono sudditi; ovvero, per dirla con il Marchese del Grillo: io so' io e tu nun sei nessuno. Sollecitiamo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, affinche' suoni la sveglia a quelli dell'Atac, con un "ordine": consentire ai cittadini di potersi dotare di biglietti per i mezzi pubblici. Forse si riuscira' a diminuire il pauroso deficit dell'azienda di trasporti pubblici della capitale. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=261416 Alcool e scuola Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=263699 Numero Unico Emergenza. Il Governo governi e non chieda piaceri all'Europa Intervento della senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicale - Partito Democratico Mentre e' in corso una procedura di infrazione dell'Unione europea che finira' per costare soldi allo Stato italiano per non avere ancora istituito il numero unico per le emergenze, il Governo invece che fare il suo mestiere e quindi amministrare e applicare le leggi, chiede piaceri alla Commissione Europea. Una vicenda che conferma il comportamento sfascista del Governo e del ministro dell'Interno Roberto Maroni. Non solo non procede rapidamente verso l'istituzione del numero unico per le emergenze, ma chiede l'intervento di un commissario europeo (poco importa se e' italiano) per "interpretare" se non "rimuovere" la procedura d'infrazione! Al momento la Protezione civile, incaricata dell'accorpamento dei vari numeri esistenti, non e' in grado di fare previsioni temporali (1). Quello che funziona facilmente in Europa ovviamente non puo' essere importato facilmente in Italia perche' noi abbiamo quattro numeri di emergenza, e non solo gli stranieri non sanno chi chiamare in caso di bisogno, ma anche gli italiani devono sperare di aver azzeccato nel chiamare i vigili piuttosto che i pompieri, oppure i carabinieri piuttosto che la polizia! Qui un'interrogazione in materia: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=248111 (1) http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=262779 Blocco ferrovia Firenze/Bologna per deragliamento Prato. Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicali - Pd Lo scorso 22 giugno si e' verificato il deragliamento di due vagoni di un treno merci mentre transitava tra le stazioni di Prato e Vaiano, provocando il blocco della circolazione ferroviaria per molte ore sulla tratta Firenze-Bologna, tagliando di fatto la continuita' del servizio ferroviario nazionale in due. La linea ferroviaria Firenze/Bologna e' strategica, e' un nodo importante per la distribuzione del traffico ferroviario lungo la penisola, ma la sua struttura "a imbuto", cosi' come denunciato dall'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) comporta notevoli disagi, specie in caso di incidenti o di guasti. Sempre l'Aduc ha denunciato come questa linea ferroviaria e' la medesima di quasi un secolo fa, nonostante gli imponenti lavori in corso tra Bologna e Firenze per l'alta velocita', che potranno consentire una riduzione dei tempi di percorrenza di circa 10 minuti. Il problema delle infrastrutture ferroviarie risulta comunque sottovalutato e marginalizzato rispetto ad altri tipi di investimenti e a subirne i danni sono come al solito i pendolari e il trasporto locale vista l'assenza di politiche in merito, pare destinato a peggiorare. Per questo motivo, col senatore Marco Perduca ho presentato un'interrogazione al ministero delle Infrastrutture e Trasporti per sapere quali sono gli investimenti per migliorare tutta la struttura e, soprattutto, con quali tempi. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=263813 Rapporto Onu sulle droghe illegali. Continuiamo a farci male E' stato pubblicato il rapporto Onu sulle droghe illegali nel mondo (1). Lo specifico ufficio (Unodc) presieduto per tradizione da un italiano (Antonio Maria Costa, quello in carica) grazie al fatto che il nostro Paese e' fra i maggiori finanziatori di questo organismo, ha fatto il quadro del disastro che le droghe illegali provocano nel mondo. Un bilancio altanelante nel tempo, che ogni anno ha sue caratteristiche con la particolarita' di essere simile a quello di qualche anno precedente e che, molto probabilmente, sara' altrettanto simile a quello degli anni a venire. Quest'anno ci dicono che i mercati di eroina, cocaina e marijuana ristagnano mentre quello delle droghe sintetiche e' in aumento nei Paesi in via di sviluppo. Con tanto di medaglia all'Iran per essere il Paese che attua i maggiori sequestri di oppio, all'Afghanistan per essere il maggiore produttore di questa sostanza, cosi' come la Colombia per la cocaina. I mercati mondiali piu' grandi sono quelli della marijuana (Nord America, Oceania e Europa occidentale), della cocaina (Nord America e qualche parte dell'Europa occidentale) e dell'eroina (Sud-Est Asiatico e Europa occidentale). Meno chiari i dati sulle droghe sintetiche, che dilagano un po' dovunque con produzione essenzialmente nel sud-est asiatico. La mappa di una sconfitta che il presidente Unodc portera' al G8 di Trieste il prossimo 27 giugno, riconoscendo che i controlli hanno generato un illecito mercato nero di proporzioni macro-economico che utilizza violenza e corruzione. Tuttavia, per Costa legalizzare la droga per eliminare questa minaccia sarebbe "un errore storico". "Le droghe illegali costituiscono un pericolo per la salute. Ecco perche' la droga e', e deve rimanere, controllata". E' evidente che il nostro Costa, pur di mantenere le posizioni che ha, e' disposto a mettersi la benda sugli occhi e non vede che i danni della illegalita' delle sostanze sono maggiori rispetto ai danni delle sostanze in se'. Non solo, ma, per esempio, non considera il confronto in corso in Paesi come lo Stato della California, dove la legalizzazione della marijuana, oltre che un vantaggio per le questioni di ordine pubblico, e' considerata un vantaggio per la quantita' di introiti fiscali che porterebbe, tali da sanare i bilanci in rosso. Ma Costa e l'Unodc sono altra cosa rispetto al governatore Arnold Schwarzenegger. Ma sono molto simili, per esempio, a quei governanti e politici italiani che, pur sostenendo pubblicamente la loro contrarieta' a qualunque forma di legalizzazione e riduzione del danno, sono ogni tanto "beccati" a far uso di droghe illegali... che sono gli stessi politici che finanziano l'Unodc. Negli scandali goderecci in corso, degli italiani che contano e ci governano, molto probabilmente arrivera' anche la cocaina... sara' come per la prostituzione di cui tutti sanno gia' tutto: i potenti la praticano e per tutti gli altri e' vietato e si va in galera? Non ce ne stupiremmo. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19733 Lampade abbronzanti a rischio cancro. Aspettando un regolamento dal 1990 In Francia le hanno proibite ai minori dei 18 anni, in Germania e in Gran Bretagna si apprestano a seguirne l'esempio. Ci riferiamo alle lampade abbronzanti che, secondo l'Agenzia internazionale di ricerche sul cancro (IARC), aumentano del 75% il rischio melanoma (tumore maligno della pelle) nelle persone sotto i 30 anni. In Italia la stima dei melanomi, e dei decessi ad essi attribuiti, si aggira attorno a 7.000 casi l'anno. Nel nostro Paese sono circa 13.000 gli esercizi commerciali autorizzati (solaria, centri estetici) che utilizzano apparecchiature provviste di sorgenti di radiazione UV per l'abbronzatura artificiale della pelle, oltre a un numero non trascurabile di palestre, negozi di acconciatore e alberghi che offrono alla loro clientela l'uso di apparecchiature e lampade abbronzanti. A fronte di questi rischi cosa fa il legislatore e il governo? La legge sull'argomento e' la n. 2 del 4 gennaio 1990 "Disciplina della attività di estetista" che all'articolo 10 prevedeva che "il Ministro della Industria, del Commercio e dell'Artigianato, di concerto con il Ministro della Sanita', emana, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge,... norme dirette a determinare le caratteristiche tecnico-dinamiche e i meccanismi di regolazione, nonche' le modalita' di esercizio e di applicazione e le cautele d'uso degli apparecchi elettromeccanici di cui all'elenco allegato alla presente legge". Dal 1990 sono passati ben piu' di 120 giorni ma siamo ancora in attesa del regolamento di attuazione. La regione Piemonte, coprendo le carenze ministeriali, ha emanato con una propria normativa e, nel 2007, ha scoperto che il 40% circa dei centri estetici non era in regola. Sollecitiamo il ministro allo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, a provvedere, cosi' da evitare che qualcuno si sorprenda se si verificano effetti dannosi su coloro che si espongono alle lampade abbronzanti, per cattivo funzionamento delle apparecchiature o inadeguata esperienza del personale. Bollette telefoniche gonfiate: attenzione, tra una settimana i numeri 899 nuovamente abilitati. Cosa fanno Agcom e il viceministro alle Comunicazioni? Dal primo luglio 2009 saranno sbloccate le numerazioni 899, 892 e altri numeri a pagamento. L'anno passato una delibera dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) aveva imposto a tutti i gestori la disabilitazione automatica dei numeri pericolosi per tutte le utenze. Provvedimento bocciato da Tar e Consiglio di Stato. Pertanto tra una settimana, come peraltro sta comunicando Telecom Italia alla clientela, si tornera' al passato, con conseguente aumento del rischio di ricevere bollette gonfiate grazie ad una serie di trucchi e trucchetti (telequiz fasulli, dialer e altre truffe informatiche) messi in atto da teorici fornitori di servizi, spesso con la compiacenza dei gestori telefonici. Al momento ne' Agcom, ne' il dipartimento per le Comunicazioni (con a capo il viceministro Paolo Romani) hanno annunciato contromisure per contrastare la presumibile nuova ondata di bollette gonfiate. I due soggetti hanno competenze complementari e sovrapposte sulla materia e cio', unitamente a inettitudine e disinteresse (piu' o meno in buona fede), ha portato a questa paradossale situazione. L'Agcom e' "in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato" (1) e al momento non e' in grado di fornire indicazioni puntuali su quel che accadra'. Il dipartimento per le Comunicazioni, che fa parte del ministero dello Sviluppo economico, nonostante le competenza attribuite dal Decreto ministeriale 145/2006, continua a latitare, non rispondendo neppure ad interrogazioni parlamentari (2). Consigliamo agli utenti di procedere con la richiesta ufficiale di disabilitazione di tutte le numerazioni speciali. Ogni gestore ho delle proprie procedure per procedere alla disabilitazione, ma spesso sono complicate e non facili da attivare. Per questo abbiamo predisposto un modello da inviare al proprio gestore, fisso o mobile: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php? Scheda=178105 Sotto scacco anche la telefonia mobile. Quindi utenti in allerta. In questi mesi il numero di segnalazioni per nuove bollette gonfiate si e' praticamente azzerato per cio' che concerne la telefonia fissa. Al contrario, nuove forme di truffa sono state congegnate per spingere gli utenti a telefonare a numeri 899 da cellulare (inducendo tramite sms a telefonare ad un numero 899, per esempio). I pericoli per chi ha un cellulare possono venire anche dalle numerazioni che iniziamo per 4. Per esempio, simulando l'invio di sms ad un numero 48xxx, sono stati migliaia i contratti (per ricevere loghi e suonerie o abbonarsi ad una chat erotica) attivati senza consenso degli utenti. E' utile chiedere la disabilitazione anche di questa numerazione. Da rilevare che numeri 48xxx finora sono stati utilizzati anche per fare donazioni a favore di enti benefici o, per esempio, dei terremotati d'Abruzzo (3). Una stortura, da noi denunciata, che potrebbe essere eliminata approvando la modifica ipotizzata dall'Agcom (4): i numeri per effettuare una donazione non inizierebbero piu' per 48 (prefisso utilizzato anche dalle chat erotiche), ma per 455. Sarebbe un primo passo verso la chiarezza nel piano di numerazione nazionale, che attualmente prevede tra i numeri che iniziano per 8 sia prefissi che permettono telefonate assolutamente gratuite (800 e 803), sia numeri costosissimi come 899 e 892. Non solo, servizi che prevedono tariffe molto alte iniziano per 1 (199), 4, 8, ecc.. Perche’ l’Agcom non procede con una ridefinizione complessiva del piano di numerazione che preveda per i servizi pericolosi lo stesso numero iniziale? (1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=261189 (2) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=243865 (3) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=255998 (4) http://www.agcom.it/default.aspx?message=viewdocument&DocID=3108 Canone/imposta Rai. Verso l'abolizione anche in Polonia... in Italia il Governo non risponde neanche alle interrogazioni parlamentari... La Dieta polacca ha deciso di abolire il canone sulla tv di Stato e gli spot commerciali nei programmi. I media pubblici saranno finanziati direttamente dal bilancio dello Stato [1]. Il governo liberale di Donald Tusk ha ottenuto questo successo, con la forte opposizione di conservatori e socialdemocratici. Ora si aspetta la firma del presidente della Repubblica, il conservatore Lech Kaczynski. Il canone/imposta delle tv di Stato e' un problema per tutti i Paesi, che' ovunque i contribuenti non digeriscono questa imposizione che deve essere pagata per il solo fatto di possedere un apparecchio tv, anche se non si guardano mai i programmi di Stato. Ma non tutti i Paesi europei la pensano allo stesso modo. Al prossimo ingresso della Polonia, tra i Paesi che hanno abolito la gabella, sono gia' senza canone/imposta Olanda, Ungheria, Bulgaria, Spagna, Belgio fiammingo, Lussemburgo, Portogallo, Lituania, Lettonia, Estonia, Bielorussia, Ucraina, Moldavia, Turchia. Pagano invece il canone, ma non hanno pubblicita' commerciale: Francia, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia. In Italia, dove il problema e' molto sentito, questa gabella risulta essere la piu' odiata dagli italiani e -secondo la Rai- oltre il 30% dei presunti possessori di apparecchi tv risulta evasore [2]. La situazione e' ovviamente a livelli paradossali e tragico-ridicoli: la materia e' disciplinata da una legge del 1938 (quando non c'era neanche una tv in Italia) e il Governo non risponde da anni a diverse interrogazioni parlamentari che cercano di fare il punto sulla controversa campagna della Rai per esigere la gabella e su metodi di applicazione della stessa che partono dal presupposto che non tutti sono uguali di fronte alla legge. Non solo, ma in Italia ci portiamo dietro il fardello -inattuato- di un referendum che nel 1995 aveva visto la maggioranza degli italiani chiedere che la tv di Stato fosse privatizzata. Tutto questo oltre a pareri della Corte dei Conti, del Garante del Contribuente e petizioni popolari firmate da centinaia di migliaia di cittadini che condannano l'attuale sistema del canone/imposta [3]. Diversi soldati polacchi vennero in Italia negli anni '940 per liberarci dal nazi-fascismo, dobbiamo sperare che arrivino anche per liberarci dal monopolio e contribuire alla nostra liberta' d'antenna e di informazione? [1] http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=263857 [2] http://www.aduc.it/dyn/rai/comu.php?id=258095 [3] http://www.aduc.it/dyn/rai/index.php I campeggi. Consigli per le vacanze Anche i campeggi hanno le stelle, come gli alberghi, e la qualifica dipende dalla tipologia e dalla qualita' delle strutture offerte. Analogamente a quanto avviene per gli alberghi, la competenza in materia di campeggi e' stata demandata alle regioni. Ci sono comunque dei requisiti minimi che devono essere rispettati per quanto attiene allo spazio a disposizione del campeggiatore e ai servizi offerti. Lo spazio minimo e' di 40 metri quadrati, un bagno ogni 20 persone e una doccia ogni 30. Attenzione pero' agli spazi previsti, perche' il computo e' fatto calcolando i metri quadrati disponibili per persona, nel conteggio dei quali sono incluse anche le strutture (bagni, docce, spazi comuni, ecc.), quindi i 40 metri quadrati non si riferiscono solo allo spazio per la tenda. Per i campeggi 4 stelle gli spazi aumentano fino a 90 mq, cosi' come aumentano i bagni e le docce a disposizione (1 ogni 15 ), le aree comuni (fino al 30%), il parcheggio recintato e coperto (70%), le aree ombreggiate (30%), la pulizia (2 volte al giorno), ecc. Insomma prima di partire per un campeggio occorre informarsi. Le regioni e le organizzazioni di categoria mettono a disposizione siti Internet con caratteristiche e foto dei campeggi. Una volta arrivati sarebbe opportuno leggere il regolamento e controllare le qualita' del posto: se non corrisponde reclamare e' d'obbligo. Banca d'Italia, risparmio gestito e strategia della tartaruga L'azione della Banca d'Italia nell'epoca Draghi sarebbe anche condivisibile nei principi ispiratori, ma si muove con una lentezza esasperante concedendo agli intermediari vigilati ancora enormi spazi per continuare a danneggiare i propri clienti come hanno fatto per decenni sotto l'era Fazio (1). In Maggio, e' uscito un documento di consultazione relativo alle istruzioni per il calcolo dei tassi effettivi globali medi (2). Le precedenti istruzioni in merito rappresentavano il simbolo piu' osceno di un atteggiamento della Banca d'Italia sostanzialmente fiancheggiatore del sistema bancario. Come e' noto la legge contro l'usura stabilisce che un tasso e' usuraio se supera del 50% il tasso effettivo globale medio rilevato attraverso le istruzioni della Banca d'Italia. Le precedenti istruzioni escludevano alcune voci significative (come le commissioni di massimo scoperto) dal calcolo del tasso effettivo globale e proponevano una formula matematicamente assurda (se applicata ai conti correnti) volta, in sostanza, a favorire le banche. Con le nuove istruzioni, la Banca d'Italia propone di inserire tutti gli oneri (comprese le CMS) e sebbene non modifichi la formula, fornisce una specifica che la rende "meno assurda" (3). Queste istruzioni rappresentano sicuramente un elemento positivo venuto con un estremo ritardo e dopo che per anni il Governatore della Banca d'Italia ha detto pubblicamente che i costi che le banche applicavano ai clienti erano esagerati e facendo anche esplicito riferimento alle commissioni di massimo scoperto. Molta delusione, invece, per quanto riguarda il documento di consultazione del 9 Giugno scorso relativo alle "modalita' di esercizio dei poteri di direzione e coordinamento della capogruppo di un gruppo bancario nei confronti delle societa' di gestione del risparmio appartenenti al gruppo". Naturalmente, l'idea di dare maggiore autonomia alle SGR e' apprezzabile, ma nello studio della Banca d'Italia del Luglio 2008 sui problemi relativi all'industria del risparmio gestito (4) si erano individuati provvedimenti piu' incisivi per risolvere il problema, come la creazione di una piattaforma aperta di distribuzioni dei fondi comuni d'investimento che consentisse ai clienti di qualunque intermediario di sottoscrivere fondi di qualunque societa' di gestione. Perche' la Banca d'Italia ha scelto di partire dai provvedimenti piu' formali e piu' facilmente aggirabili come le regole di separazione fra societa' controllata e controllante? Temiamo che ancora una volta ci sia di mezzo lo "zampino della Tartaruga". La Banca d'Italia, prima di incidere significativamente in un settore fa di di tutto affinche' siano i soggetti vigilati a cambiare, solo quando fanno orecchie da mercante per anni ed anni allora si decide a prendere provvedimenti incisivi. Questa, naturalmente, e' una visione ottimistica dell'operato della Banca d'Italia; nel caso del calcolo dei tassi usurai, dopo tanto tempo, ha preso il provvedimento giusto, speriamo di non dover attendere anni prima che anche nel settore del risparmio gestito prenda i provvedimenti giusti. (1) qui un approfondimento: http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=256734 (2) http://investire.aduc.it/allegati/263582-Documento_consultazione_9_giugno_2009.pdf (3) Decine di consulenti tecnici in procedimenti giudiziali applicavano acriticamente la formula della Banca d'Italia che è la seguente: Interessi x 36500 / Numeri Oneri/ Accordato. Ovviamente non ha alcun senso rapportare gli oneri all'Accordato in luogo del capitale effettivamente erogato, ma v'è di più! E' evidente anche ad uno studente di terza ragioneria che applicando questa formula nei conti correnti, dove la verifica sul superamento del tasso soglia si effettua trimestralmente, la seconda parte della formula (Oneri / Accordato) vada annualizzata altrimenti si somma un tasso annuale con un tasso trimestrale. Nelle precedenti istruzioni questa specifica non c'era e gli oneri non venivano mai annualizzati facendo passare dei tassi matematicamente usurai in tassi accettabili. (4) per maggiori informazioni si veda qui: http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=228022 L'Universita' del Salento invasa dagli scarafaggi: si intervenga immediatamente! Alcuni studenti dell'universita' salentina ci hanno segnalato la denuncia di un video che su Youtube (http://www.youtube.com/watch?v=rXstMFNzKPY) ha dell'incredibile. Quello che si vede non e' un laboratorio di biologia dal quale sono scappate alcune cavie ma e' il bagno delle facolta' di Lettere e Filosofia e di Beni culturali, nella sede storica dell'ateneo leccese, letteralmente invaso dagli scarafaggi. I commenti del video sono goliardici e tendono, forse per sdrammatizzare, a mettere in ridicolo una situazione che e' definibile in un solo modo: vergognosa! Certamente non si puo' dare la colpa al caldo, che in questi primi giorni d'estate latita. Il problema va ricercato probabilmente nella scarsita' degli interventi di pulizia. Diversi studenti ci hanno segnalato che la situazione non e' molto diversa in alcuni bagni delle altre sedi dell'universita' e che qualche scarafaggio si vede anche nella casa dello studente. L'Universita' di Lecce, purtroppo, e' stata ben nota per lo sperpero di denaro pubblico (nel bilancio 2007 si segnalava una spesa di 3 € di lupini per tombola). bisogna intervenire immediatamente invertendo la rotta. Magari si potrebbe iniziare stanziando una parte dell'aumento delle tasse per una bella disinfestazione. Vigileremo, con l'aiuto degli studenti, affinche' la situazione venga risolta, segnalando se necessario il caso alle Autorita' competenti. Aduc - Osservatorio Firenze. Sciopero Ataf: decine e decine di passeggeri in inutile attesa, nessuna indicazione alle fermate Ennesimo sciopero del trasporto urbano a Firenze, ennesimo schiaffo agli utenti. Nessun volantino che avvertiva dello sciopero e' stato attaccato dall'Ataf sulle paline alle fermate. Al contrario di cio' che abitualmente accade, quando una o piu' linee vengono deviate, per manifestazioni o lavori. Cosi' stamattina, percorrendo le principali strade del centro storico, decine e decine di potenziali passeggeri rimangono alle fermate in inutile attesa. Unico segno tangibile, per chi non segue assiduamente le cronache sindacali cittadine, sono le locandine dei quotidiani locali davanti alle edicole che annunciano la paralisi. Pessimo inizio per il neo-Sindaco, ex presidente di quella Provincia che verificava l'operato dell'Ataf e che, nell'un caso e nell'altro, non e' stato in grado di evitare questa tortura agli utenti del servizio pubblico. Commissione massimo scoperto illegale. Come difendersi in attesa del Governo Dopo la nostra denuncia dello scorso 25 Maggio, la beffa messa in atto dalle banche sulla commissione di massimo scoperto e' sotto gli occhi di tutte le categorie economiche che subiscono questa vessazione. Per la legge (2/2009 art. 2bis) questa commissione puo' essere applicata solo al cliente che ha un fido e il suo scoperto dura piu' di 30 giorni. Ma tutte le banche, con un arcobaleno linguistico che varia da istituto a istituto, hanno reintrodotto questa commissione uguale o peggio di prima (1) e la stanno imponendo ai propri clienti, pena la chiusura del conto. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, anche a seguito di interrogazioni parlamentari (2), ha fatto sapere che quanto accade e' illecito e che ha intenzione di intervenire in modo drastico nella cosiddetta manovrina economica di questa estate. Ma tra il dire e il fare ci passa il famoso mare e gli utenti dei servizi bancari, proprio a partire da questi giorni, si trovano gia' con le condizioni modificate. In attesa del ministro e del Governo, abbiamo quindi predisposto un fac-simile di ricorso da inviare alla propria banca, a Bankitalia e all'Antitrust. Eccolo, ognuno, ovviamente, lo potra' adattare alle proprie caratteristiche, ma la sostanza delle norme a cui ci riferiamo, non cambia. Il testo e' stato redatto dall'avv. Libero Giulietti, dello studio legale dell'associazione e che cura per l'Aduc il servizio di consulenza bancaria (3). - Spett. BANCA ........ Al Responsabile dell'Ufficio Reclami. Al Responsabile dell'Ufficio Compliance. Al Presidente del Collegio Sindacale - Spett. BANCA D'ITALIA, sede regionale ..... - Spett. AUTORITA' GARANTE PER LA CONCORRENZA E PER IL MERCATO, Piazza G. Verdi, 6/a, 00198 ROMA - Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, sede nazionale, via Cavour 68, 50129 Firenze Oggetto: Rapporto n. ............ - Proposta di modifica unilaterale di contratto di conto corrente. Abbiamo ricevuto, ai sensi dell'art. 118 del TUB, una Vostra comunicazione contenente la "proposta di modifica unilaterale di contratto di conto corrente" allegata in copia alla presente per formarne parte integrante. Tale lettera si caratterizza per un cumulo del tutto singolare, per quantita' e gravita', di violazioni che qui di seguito andiamo ad esporre. 1- INDETERMINATEZZA DEL CONTRATTO Si afferma, nella lettera, che, a partire dal 28 giugno la "commissione di massimo scoperto trimestrale" e la "penale per passaggio a debito conti non affidati" non saranno piu' applicate, se attualmente praticate e che "in sostituzione delle condizioni economiche indicate al punto precedente sara' applicata la commissione per scoperto di conto nella misura di 2 euro per ogni giorno….". Vi e' un duplice profilo di indeterminatezza nel senso che: a) non e' dato sapere se la sostituzione avverra' a carico di tutti i clienti (cosa che riteniamo piu' probabile) oppure solo a carico di quelli cui venivano applicate le precedenti condizioni; b) in questa seconda ipotesi -vale a dire nel caso in cui la nuova condizione fosse applicata solo ai destinatari di quelle ora abolite non sappiamo se vi andremo, o no, soggetti. In altre parole, poiche' non ci viene esplicitato se la condizione preesistente ci veniva applicata, non sappiamo se lo sara' anche quella sostitutiva. E’ evidente che cio' costituisce una violazione della normativa di trasparenza che impone alla banca l'obbligo di far conoscere al cliente tutte le condizioni vigenti. 2- INVALIDITA' DELLA NUOVA CLAUSOLA A nostro avviso, la nuova "commissione per scoperto di conto" inventata per l'occasione, cade sotto la sanzione di nullita' comminata dall'art. 2 bis del D.L. 29.11.2008 n. 185 convertito in L. 28.1.2009 n. 2 costituendo, essa, in definitiva, una riedizione della commissione di massimo scoperto. In proposito riferiamo la definizione che alla pagina Web http://www.bancaditalia.it/servizi_pubbl/conoscere/vocabolario/C/comm_scoperto.txt, la Banca D'Italia da' della commissione di massimo scoperto e cioe': “E’ il corrispettivo pagato dal cliente per compensare l’intermediario dell’onere di dover essere sempre in grado di fronteggiare l’utilizzo oltre il fido accordato (vedi) sul conto corrente. Il compenso e' calcolato in misura percentuale sullo scoperto massimo verificatosi in un certo periodo. Essendo di norma piu' onerosa del costo del finanziamento ordinario e' importante, quando si apre un conto, sapere bene qual e' la percentuale che determina tale commissione e pianificare bene i flussi di cassa”. Costituisce, dunque, caratteristica della commissione di massimo scoperto quella di essere rapportata al massimale utilizzato, ma tale rapporto esiste anche nel nostro caso e la sola novita' e' quella di essere applicato a scaglioni di 1000 euro o frazione e con un massimale di € 100. Ancora la Banca D'Italia, alla pagina Web http://www.bancaditalia.it/servizi_pubbl/conoscere/conto/Costi, parlando dei costi inerenti al conto corrente bancario, afferma che: "In caso di scoperto, oltre agli interessi e' applicata una specifica commissione". Ebbene ci si domanda se non e' questa la nuova commissione che codesta banca si e' inventata e se non e' questa la commissione che il D.L.185/08 intendeva abolire. La nullita' discende, infine, dalla previsione della prima parte dell'articolo 2 bis del citato D.L. che vieta l'applicazione della commissione di massimo scoperto a fronte di utilizzi in assenza di fido. Naturalmente la dichiarazione della nullita' della clausola spetta al Giudice, ma le Autorita' destinatarie della presente potranno fin d'ora formarsi un proprio convincimento sia sulla validita' della clausola in questione che sul contegno assunto dalle banche le quali, anziche' abolire tout court la commissione di massimo scoperto (scopo al quale la legge sicuramente tendeva), hanno preferito dissimularla e mistificarla. 3 - INAPPLICABILITA' DELL'ART. 118 TESTO UNICO BANCARIO In effetti, l'articolo 118 del TUB prevede la modificabilita' del contratto da parte della banca con un meccanismo di "silenzio-assenso". A ben vedere, pero', tale modificabilita' riguarda, e non puo' che riguardare, valori economici che si collocano nell'ambito di condizioni giuridiche che restano, invece, modificabili secondo le regole ordinarie e cioe' dietro accordo delle parti e con forma scritta. Tanto per fare un esempio appropriato, una volta fissato un tasso debitore apposito per gli scoperti, tale tasso potra' essere variato al ricorrere di un giustificato motivo, ma non potra' essere aggiunta, ex novo, a detto tasso, anche una commissione. La condizione oggetto della proposta in esame, non essendo prevista in contratto, non costituisce variazione della misura di una clausola preesistente, ma, per l'appunto, una clausola assolutamente nuova la cui introduzione necessita, come s'e' detto, della formazione di un nuovo consenso. L'impossibilita', per codesta banca, di variare alcunche' esclude anche che, per il cliente, si ponga il dubbio di dover recedere per evitare l'applicazione delle nuove condizioni. Che quanto detto risponda al vero si comprende anche argomentando dalla lettera stessa della norma che, per le superstiti ipotesi in cui "sopravvive" la commissione di massimo scoperto postula un "patto scritto non rinnovabile tacitamente". e' chiaro che la norma prevede un accordo ad hoc per di piu' soggetto a requisiti di forma, per cui non c'e' dubbio che il metodo da Voi adottato sia del tutto inidoneo allo scopo. Ulteriore conforto a questa opinione e' consentito trovare alla pagina Web della Banca d'Italia http://www.bancaditalia.it/servizi_pubbl/conoscere/conto/Modifica. L'Istituto di vigilanza cosi' si esprime: "Solo se previsto dal contratto e specificatamente approvato dal cliente, la banca ha la possibilita' di modificare in senso sfavorevole le condizioni inizialmente concordate (jus variandi)". Appare evidente che le condizioni variabili siano solo quelle "inizialmente concordate" e non possono esserne aggiunte di nuove. Infine, sempre sulla impossibilita' di modificare le condizioni giuridiche ai sensi dell'art. 118, si veda anche Cfr Circ. Min. Sviluppo Economico 21.2.2007 prot. n. 0005574. 4 - ILLEGITTIMITA' DEL RIFERIMENTO ALLA SITUAZIONE ECONOMICA Codesta banca collega l'introduzione della nuova clausola agli "effetti prodotti dall'attuale crisi economica e finanziaria". Fermo restando quanto si e' detto in merito all'impossibilita' di modificare le "condizioni normative" di contratto in base all'articolo 118 TUB, non si comprende il perche' di tale rinvio alla situazione economica. In ogni caso questa non costituisce “giustificato motivo” neppure per la semplice variazione di in peius delle condizioni economiche riportate in contratto. 5 - POSSIBILE USURARIETA' Ai sensi del secondo comma dell'articolo 2 bis D.L. 185/08 tutte le voci di remunerazione spettante alla banca in qualche modo commisurate alla durata dell'utilizzo dei fondi, sono rilevanti ai fini della valutazione della usurarieta' di detta remunerazione, e, a certe condizioni, quanto applicato allo scoperto puo' divenire usurario. In questo caso una conseguenza sarebbe non solo la nullita' delle pattuizioni in questione, ma, addirittura, quella della responsabilita' penale in capo, presumibilmente, al legale rappresentante della societa'. 6 - PRATICA COMMERCIALE INGANNEVOLE Non c'e' dubbio che il contegno da Voi assunto integri una pratica commerciale ingannevole idonea ad indurre il correntista medio ad assumere una decisione di natura commerciale -consistente nel subire l'applicazione di una condizione ingiustificata ed illegittima- che non avrebbe altrimenti preso. Le condotte in questione sono, com'e' noto, sanzionate dal Codice del consumo. 7 - CONSIDERAZIONE FINALE Come considerazione finale, ci sia consentito rilevare che e' legittimo per le banche perseguire il profitto e l’utile, ma tale scopo deve essere conseguito nell'ambito della legalita'. Il contegno nella presente lettera criticato non sembra andare in questa direzione. In considerazione di quanto sopra, escluso il Vostro diritto di variare le condizioni giuridiche contrattuali nel modo proposto VI DIFFIDIAMO a) - dall'addebitare alcunche' a titolo di "commissione per scoperto di conto"; b) - dal cessare il contratto. VI AVVISIAMO che dara' impulso all'azione penale laddove se ne dovessero ravvisare gli estremi. Copia della presente e' inviata alle Autorita' competenti per le determinazioni che vorranno assumere. Distinti Saluti (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=260852 (2) http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/noti.php?id=263855 (3) consulenza online: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/richiesta/ .per telefono (055.282168) mercoledì e venerdì ore 15.30-18. In sede (senza appuntamento) mercoledì e venerdì ore 15.30-18 Talidomite (Contergan). Essere cittadini e' vincente Al Roma Fiction Fest la proiezione dei film sugli effetti collaterali della Talidomite (Contergan) fu bloccata. La miniserie televisiva, prodotta della tedesca ARD, dovette anche affrontare una lunga disputa in tribunale, in Germania, proprio contro la ditta produttrice, che ne aveva inizialmente interdetto la messa in onda. La Corte Federale Tedesca ha pero' disposto che il provvedimento di sospensione venisse cancellato consentendone la programmazione che e' andata in onda su Sky. Oggi, dopo oltre 50 anni dall'arrivo sul mercato del sonnifero Contergan che causo' la malformazione di 10.000 bambini in tutto il mondo, le vittime di quello scandalo farmaceutico hanno vinto una causa intentata loro dalla famiglia Wirtz, allora produttrice del Contergan e attualmente co-proprietaria del produttore di Contergan Gruenenthal e del gruppo Dalli (BCG), infatti, il tribunale regionale di Colonia ha annullato il provvedimento con cui era stato impedito al Comitato delle vittime d'invitare a boicottare i prodotti della BCG-medicinali, detersivi, cosmetici. Una lunga battaglia e una vittoria grazie alla "testardaggine" dei cittadini che non si sono assoggettati al ruolo di suddito. Dovrebbe essere cosi' anche in Italia. Dovrebbe, appunto. La doppia morale delle feste del presidente del Consiglio dei ministri Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=264131 Prostituzione ed escort Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=264134 Viaggi formula roulette. Attenzione alle fregature. Denuncia all'Antitrust Viaggi formula roulette. E' una delle tante invenzioni del marketing turistico, temiamo nella scia delle peggiori (a cominciare dalle multiproprieta'). Per far luce sul settore e sulle offerte proposte ai consumatori dai vari tour operator abbiamo richiesto un'indagine conoscitiva all'Antitrust, partendo da un caso concreto. I viaggi in formula roulette prevedono un elenco di localita'/strutture in cui il cliente potra' alloggiare, assegnando quella specifica solo all'ultimo momento, in base alla disponibilita' dei posti. Ma non mancano opacita' contrattuali o immancabili assegnazioni in strutture molto al di sotto delle aspettative. Nel caso specifico, poi, a fronte di un buono che garantiva un soggiorno gratuito, un tour operator ha chiesto per spese generali quasi 500 euro alla prenotazione. Cifra destinata ad aumentare per costi non definiti ed indeterminabili. A questo link il testo completo della denuncia http://www.aduc.it/dyn/documenti/DenunciaAntitrust_Leader_Vacanze.pdf In sintesi. Una concessionaria d'auto regala ad un suo cliente un buono per un soggiorno gratuito emesso dal tour operator VedoArancio, appartenente alla societa' fiorentina LeaderVacanze srl. Il possessore del buono effettua una prenotazione per due adulti e un bambino di eta' inferiore a due anni per uno dei villaggi previsti nella sezione Mare Italia-Puglia del catalogo. La risposta del tour operator e' una mail in cui si dice: paga subito 490 euro per spese gestione pratica. Poi qualche giorno prima della partenza ti comunichiamo la struttura di assegnazione e anche gli altri costi che pagherai direttamente all'albergo, residence o villaggio assegnato. Su queste spese nessuna indicazione, neppure in termini di minimo e massimo. In teoria, a fronte di un viaggio 'venduto' come gratuito, al cliente potrebbero richiedere altri 500, mille o piu' euro, a pochi giorni dalla partenza. Cliente che potrebbe anche accettare, non avendo piu' tempo per pensare a soluzioni alternative e avendo gia' speso 490 euro. Droghe illegali / Firenze. Fermate quel consigliere del Pdl che assalta i negozi legali: mina la liberta' di commercio. Cosa dicono le associazioni di commercianti e il consiglio comunale? I titoli sono del tipo "Blitz antidroga e poi rissa nel negozio della canapa". Cosi' le cronache fiorentine presentano l'iniziativa di un consigliere comunale del Pdl, Giovanni Donzelli, che, entrato in un negozio che vende prodotti derivati della canapa, ha cominciato ad accusare i presenti di violare le attuali leggi sulle droghe illegali. Alla fine del concitato confronto, c'e scappato un ceffone: uno dei titolari contro il consigliere. La questione si spostera' nelle aule di tribunale... dove si dibattera' delle azioni e reazioni ma non del motivo politico che ha indotto il nostro consigliere a fare il blitz, perche' in quel negozio non veniva commessa alcuna illegalita'. Non solo, ma la minaccia del consigliere del Pdl che, se reati non venivano commessi lui avrebbe chiesto al suo partito di modificare in Parlamento le attuali norme si' che negozi del genere chiudano subito... la dice lunga sulle intenzioni di Giovanni Donzelli: propria propaganda alle spalle di un commerciante che faceva il proprio lavoro, creandogli danni economici notevoli che -ci auguriamo- saranno oggetto di una specifica richiesta. Cosi' come ci auguriamo che le associazioni di commercianti intervengano in difesa di un loro collega che e' stato aggredito da un rappresentante istituzionale mentre svolgeva la propria legale attivita'. E dal consiglio comunale di cui cui il nostro fa parte, ci aspettiamo una ferma condanna contro la liberta' e il diritto di impresa e di commercio. Ma, al di la' dell'increscioso fatto di disordine pubblico provocato da un rappresentante istituzionale, rimane un importante gap politico: quello sulle droghe illegali. La questione e' molto seria e variegata, e chi fa affari non sono negozi come quello fiorentino ma la malavita organizzata che il consigliere del Pdl si e' ben guardato dal prendere in considerazione nella propria politica antidroga. E anche molti dirigenti (locali e nazionali) del partito di Giovanni Donzelli non si sognerebbero mai di affrontarla con queste piazzate incivili. Antonio Maria Costa, direttore dell'ufficio Onu per le politiche antidroga, che da quanto dice ci sembra della medesima parte politica del consigliere fiorentino, ha proprio in questi giorni fatto un mega rapporto sul problema (1) e i blitz come quello fiorentino non sono contemplati. Da qui un invito al partito di Donzelli: fermate quel consigliere, non serve a nessuno se non alla propria propaganda basata su violenza e falsita'. Il fenomeno droghe illegali non puo' essere relegato a cronache incivili e sostanzialmente dannose. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19734 Confisca moto. Il ministero dell'Interno smentisce il ministero dei Trasporti: si' al sequestro 'preventivo' a vita Nel 2005, Giovanni T. ha comprato una nuova motocicletta al costo di 10mila euro. Ancora oggi sta pagando le rate del finanziamento. Ma la moto non puo' usarla da anni, perche' poche settimane dopo averla acquistata, e' stato multato per guida con casco slacciato. E' questa la realta' che vivono migliaia di cittadini, vittime di una legge assurda che prevedeva, fino alla fine del 2005, il sequestro preventivo e la successiva confisca dei ciclomotori anche per lievissime infrazioni al Codice della strada. Un po' come se togliessero definitivamente l'auto a chi viene sorpreso a guidare con le cinture slacciate. Tanto era ingiusta quella legge, che lo stesso Parlamento l'ha abrogata. Ma come accade spesso, il legislatore si e' dimenticato di rimediare a tutte le situazioni di ingiustizia che nel frattempo si erano verificate. A questo si aggiunge l'inefficienza delle prefetture che non si sono preoccupate neanche di emettere i provvedimenti di confisca per vendere i mezzi all'incanto, lasciando i proprietari con le spese di custodia a tempo indeterminato di mezzi sequestrati e inutilizzabili. Becchi e bastonati, insomma: un mancato guadagno per lo Stato, ed una ennesima ingiustizia ai danni dei proprietari. Il ministero dei Trasporti del Governo Prodi e del Governo attuale, sollecitato da nostre interrogazioni parlamentari, si e' piu' volte impegnato a porre rimedio al piu' presto, provvedendo alla restituzione delle moto sotto sequestro. (1) Dopo anni di promesse, e' ormai chiaro che il ministero se ne infischia. Ma il colpo di grazia giunge oggi dal ministero dell'Interno, che nel rispondere ad una nostra interrogazione a proposito presentata dalla senatrice Donatella Poretti (Radicali - Pd), sostiene che il prefetto possa prendersi tutto il tempo che vuole per emettere la confisca. Secondo gli 'interpreti' ministeriali, i principi generali dell'ordinamento sulla certezza del diritto e la legge n. 689/1981 che regola le sanzioni amministrative, non si applicano. Nessun obbligo di emettere la confisca entro 6 mesi dal sequestro, a pena di annullamento del sequestro. Varrebbe invece solo il Codice della strada. E siccome questo non prevede un termine per l'emissione della confisca (tipica lacuna che va risolta applicando la legge generale), sarebbe giustificato il 'sequestro preventivo' a vita. E a chi aveva ancora un briciolo di speranza dopo gli impegni urgenti del ministero dei Trasporti, il Viminale dice: "Dette proposte di emendamento non hanno trovato accoglimento negli strumenti normativi al momento individuati". Traduzione: abbiamo altro a cui pensare. Un ennesimo esempio, se ce ne fosse ancora bisogno, dello sfascio delle istituzioni. Note: (1) Le 'promesse' dei Governi Prodi e Berlusconi: http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=174887 http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=243029 (2) L'interrogazione e la risposta del ministero dell'Interno: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=264165 http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/20090627-viminale-motorini.pdf Bollette telefoniche gonfiate grazie ad una societa' governativa. Il vice ministro Paolo Romani non si accorge di nulla: cialtroneria o cattiva fede? Nel settembre 2007 denunciammo l'ambiguo ruolo di Elsacom nelle truffe che, tramite i numeri satellitari, per anni hanno gonfiato le bollette telefoniche degli italiani (1). Elsacom (controllata da Finmeccanica, a sua volta controllata dal ministero dell'Economia e delle Finanze) per anni ha concesso l'uso delle 'proprie' numerazioni satellitari (0088 18 e 0088 19), pur consapevole dell'uso truffaldino che ne veniva fatto da soggetti terzi. Nell'ottobre dello stesso anno, tramite l'onorevole Donatella Poretti (Rnp), viene presentata un'interrogazione parlamentare agli allora ministri competenti, Tommaso Padoa Schioppa (Economia) e Claudio Gentiloni (comunicazioni) (2). Nessuna risposta. Nel giugno 2008 il quesito viene riproposto al ministero dello Sviluppo economico (che ha inglobato il ministero delle Comunicazioni) e dell'Economia dai senatori Donatella Poretti e Marco Perduca, Radicali-PD (3). Ad oltre un anno di distanza, giunge la risposta del vice-ministro alle Comunicazioni, Paolo Romani (4). Romani ripercorre le mosse che, non tanto il dipartimento alle Comunicazioni (cui spetta la potesta' regolatoria ai sensi del Decreto ministeriale 145/2006), quanto l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha compiuto per porre freno al fenomeno delle bollette gonfiate, fermando il suo excursus ad un anno fa, quando fu deciso che dal 1 ottobre 2008 tutti i numeri speciali sarebbero stati disabilitati in automatico da tutte le utenze fisse. Nel frattempo pero' la delibera dell'Agcom che imponeva questo blocco e' stata bocciata, perche' la competenza a normare sui numeri speciali era del Governo, e non dell'Agcom. Cosi' dal primo luglio 2009 i numeri speciali saranno riabilitati (5). La risposta all'interrogazione conferma i piu' cattivi pensieri sull'operato del Governo e non sappiamo se attribuire l'ignavia a cattiva fede, cialtroneria o incancrenita burocratizzazione delle stanze ministeriali in cui agisce Romani. Perche' rispondere ad un'interrogazione dopo un anno, senza rispondere alla domanda degli interroganti e senza accorgersi cosa sta accadendo nel proprio cortile, e' roba da governanti senza qualita' e cognizione di causa. (1) Bollette telefoniche gonfiate. una societa' del ministero dell'economia truffa gli italiani con i numeri satellitari? che ne pensano Padoa Schioppa e Gentiloni? http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=194566 (2) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/noti.php?id=195609 (3) http://www.aduc.it/dyn/tlc/docu.php?id=264226 (4)http://www.aduc.it/dyn/tlc/RispIntElsacom.pdf (5) Bollette telefoniche gonfiate: attenzione, tra una settimana i numeri 899 nuovamente abilitati. Cosa fanno Agcom e il viceministro alle Comunicazioni? http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=263953 Roma. Ama, ok il prezzo non e' giusto. Informazioni con il 199, a pagamento Ok, il prezzo e' giusto. Si dice di un prodotto o di un servizio le cui qualita' equivalgono al costo. Non e' cosi' per i servizi resi dall'Ama, l'azienda comunale che cura "la pulizia delle strade e tutti i servizi necessari alla gestione dell’intero ciclo dei rifiuti: raccolta, trattamento, smaltimento, riciclo, recupero di energia". Del gruppo Ama fanno parte ben altre 9 societa' i cui costi "amministrativi" ricadono sulle tasche dei cittadini romani che entro domani devono pagare la prima rata semestrale della tariffa rifiuti (ta.ri). Per esempio, per una casa di 100 metri quadrati abitata da 2 persone si pagano 372 euro l'anno di ta.ri. Una stangata che si aggiunge a quella delle tasse nazionali, comunali, provinciali e regionali. Non comprendiamo, inoltre, il "tributo provinciale" di 7,12 euro: che c'azzecca la Provincia? Le modalita' di pagamento assumono i contorni della vessazione: si puo' pagare con carta di credito telefonando, pero', al numero 199..., che e' a pagamento (!); si puo' pagare su Internet al sito www.scrignopagofacile.it (che nome!!!), alle Poste o alla Sisal, con addebito di commissione. Si puo' pagare nelle banche, senza costi aggiuntivi ma, soprattutto alla banca Popolare di Sondrio che e' convenzionata e che ben si pubblicizza sui bollettini. Insomma possiamo dire che il prezzo non e' giusto. Certo, qualche miglioramento s'e' visto, pero' Roma continua a essere una citta' sporca. Riteniamo che uno dei primi compiti di questa Amministrazione sia quello di realizzare l'obiettivo di una Capitale pulita. Non ci sono riusciti i precedenti sindaci, riuscira' il sindaco Gianni Alemanno nell'impresa? Il primo segnale positivo sarebbe quello di semplificare la struttura societaria dell'Ama. Sappiamo che le incrostazioni sono difficili da eliminare ma con "ramazza e olio di gomito" si puo' fare. Ripartono le bollette telefoniche gonfiate dai numeri 899? L'Aduc ne parla mercoledi' 1o luglio a Radio 24, ore 8.15 Alle 8.15 del 1 luglio la trasmissione Soldi e dintorni, condotta da Debora Rosciani, su Radio 24, affronta il tema della riabilitazione dei numeri 899, 892, ecc. che negli anni hanno comportato addebiti illegittimi sulle bollette telefoniche di migliaia e migliaia di utenti italiani. Alla trasmissione interverra' Domenico Murrone, responsabile Aduc Tlc. L'anno passato una delibera dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) aveva imposto a tutti i gestori la disabilitazione automatica dei numeri pericolosi per tutte le utenze. Provvedimento bocciato da Tar e Consiglio di Stato. Da luglio si tornera' al passato. http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=263953 http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=264309 Rivoluzione iraniana grazie a Twitter (cinguettio) Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=264333 Olio extravergine di oliva. Dal 1 luglio la nuova normativa: fra Te Deum e qualche furbizia Da domani 1 Luglio scatta il Regolamento europeo che obbliga a indicare in etichetta l'origine delle olive per gli oli extravergini e vergini (1): l'olio ricavato da olive italiane potra' essere etichettato con la dicitura "Prodotto italiano". Per l'occasione ci sara' un Te Deum di ringraziamento nella Basilica di San Francesco ad Assisi, cui partecipera' il Ministro per le Politiche Agricole, Luca Zaia. Cosa c'entri l'olio santo con l'olio italiano non e' dato di capire ma, si sa, in Italia sacro e profano, spesso si confondono. Il dato positivo c'e' perche' sulle etichette deve essere indicato il nome del Paese produttore e, finalmente, avremo la scritta "Prodotto in Italia", riconoscimento di fatto riservato agli oli Dop. Ma, c'e' sempre un ma, nel Regolamento e' inserito il seguente comma: "Gli Stati membri possono vietare la produzione, sul loro territorio, delle miscele di oli di oliva e di altri oli vegetali di cui al primo comma per il consumo interno. Tuttavia essi non possono vietare la commercializzazione, sul loro territorio, delle suddette miscele di oli provenienti da altri paesi, ne' vietare la produzione, sul loro territorio, di dette miscele ai fini della commercializzazione in un altro Stato membro o dell'esportazione". Tradotto significa che i nostri produttori non potranno, se vietato, produrre oli con miscele non italiane per il consumo interno ma possono produrli per esportarli in altro Paese. Insomma, per noi italiani solo olio italiano (quando indicato) ma per gli stranieri vanno bene le miscele italiane e no. La classica furbizia italiota. In aggiunta non possiamo vietare la vendita (come si potrebbe?), in Italia, delle miscele di oli provenienti da altri Paesi. Dal punto di vista del consumatore la nuova normativa non apporta grandi cambiamenti, perche' chi vuole un prodotto italiano e pregiato puo' sempre acquistare un olio Dop. Ricordiamo che siamo un Paese importatore di olio e olive che servono, tra l'altro, ai nostri produttori per comporre le miscele di oli da esportare. (1) Regolamento (CE) n. 182/2009 della commissione del 6 marzo 2009 Usura. I tassi soglia in vigore dal 1 luglio, per alcune tipologie interessi sopra il 20% Dal primo luglio al 30 settembre sono in vigore i nuovi parametri per valutare se un tasso di un finanziamento e' usuraio o legittimo. Come ogni trimestre vengono comunicati da Banca d'Italia i tassi medi di mercato, suddivisi in base alla tipologia di erogazione da parte di banche o finanziarie, ad imprese e famiglie, che aumentati del 50% danno il tasso soglia, superato il quale si incappa nel reato di usura. Rispetto al trimestre precedente c'e' da rilevare una netta diminuzione del tasso soglia per i mutui a tasso variabile, che scendono al 5,085% (meno 1,785%), ed un aumento di quello relativo ai mutui a tasso fisso, aumentato al 6,69% (piu' 0,6%). C'e' da rilevare che, nonostante il crollo del costo del denaro, persistono alcune tipologie di finanziamenti che possono costare ben oltre il 20% senza incappare nell'usura. Nell'ordine: - prestiti finalizzati all'acquisto rateale e quelli ottenuti tramite carte di credito o carte revolving che possono arrivare -per importi finanziati fino a 5 mila euro- addirittura al 24,5% (in aumento dello 0,9% rispetto al trimestre precedente); - anticipi, sconti commerciali, crediti personali e altri finanziamenti alle imprese effettuati dagli intermediari non bancari, che possono arrivare –per importi finanziati fino a 5 mila euro- al 21,165% (in leggera crescita); - il tasso soglia per i prestiti contro la cessione del quinto dello stipendio ancora oggi arriva al 18,87%. Inferiore di oltre il 25% rispetto a qualche mese fa, ma ancora molto alto. A questi link tutti i dati aggiornati e altre informazioni utili http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=107273 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=215218 Lampade abbronzanti a rischio cancro. Interrogazione Intervento della senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicale - Partito Democratico, Segretaria Commissione Sanita' La legge 2/1990 disciplina in Italia l'attivita' di estetista, e prevede che i ministeri competenti avrebbe dovuto emanare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della stessa, norme per determinare le caratteristiche tecnico-dinamiche e i meccanismi di regolazione, nonché le modalitá di esercizio e di applicazione e le cautele d'uso degli apparecchi elettromeccanici usati dagli esercizi che svolgono attivita' di estetista. Il termine di 120 giorni e' largamente scaduto e niente e' stato emanato. La regione Piemonte ha fatto da se' con legge regionale n.54/1992 e, nonostante questo, nel 2007, secondo dati delle Asl piemontesi, il 40% dei centri estetici piemontesi contravveniva alle norme. Come rileva Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), in Italia sono circa 13.000 gli esercizi commerciali autorizzati (solaria, centri estetici) che utilizzano apparecchiature provviste di sorgenti di radiazione UV per l'abbronzatura artificiale della pelle, oltre a un numero non trascurabile di palestre, negozi di acconciatore e alberghi che offrono alla loro clientela l'uso di apparecchiature e lampade abbronzanti. Secondo l'Agenzia internazionale di ricerche sul cancro (IARC), l'uso delle lampade abbronzanti aumenta del 75% il rischio di melanoma (tumore maligno della pelle) nelle persone sotto i 30 anni di eta'. In Francia le lampade abbronzanti sono proibite ai minori di 18 anni. In Germania e in Gran Bretagna, dato l'alto incremento dell'incidenza del melanoma collegato all'esposizione in giovane eta' ai raggi abbronzanti UV delle lampade, si apprestano a fare altrettanto. In Italia la stima dei casi di melanoma e relativi decessi e' di 7.000 ogni anno. Per queste ragioni, con il senatore Marco Perduca abbiamo rivolto un'interrogazione al Ministro del Lavoro e Salute e al Ministro dello Sviluppo economico, per sapere: - se i Ministri intendano disporre opportune norme a tutela della salute, in particolar modo delle persone in giovane eta', di chi sceglie di utilizzare lampade abbronzanti; - quali giustificazioni forniscono i Ministeri rispetto alla mancata emanazione delle norme di cui all'art. 10 della legge del 4 gennaio 1990. Qui il testo dell'interrogazione: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/docu.php?id=264445 Disastro ferroviario Viareggio. Efficienza nei soccorsi, bene. Quanto dobbiamo continuare a vivere alla giornata? A quando la prossima tragedia? Il disastro ferroviario di Viareggio e' di quelli annunciati? Purtroppo si'. Dopo quello di Prato/Vaiano nei giorni scorsi (1), su cui deve ancora essere fatta chiarezza, oggi arriviamo al tragico. I soccorsi hanno e stanno funzionando. Bene! Ministri e presidente del Consiglio sono sul posto. In attesa che il presidente Silvio Berlusconi ci annunci lo spostamento del G8 a Viareggio da L'Aquila e dopo la Maddalena... cosa accade? L'amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti, ci fa sapere che si tratta di un cedimento strutturale su vagoni immatricolati in Polonia e Germania e che hanno rispettato tutti i controlli del caso per essere in circolazione sul nostro territorio... in attesa che si chiarisca qualcosa su questi "controlli effettuati". In attesa non ci resta che ricordare quanto denunciamo da anni, anche attraverso interrogazioni parlamentari: cio' che non funziona in Italia e' essenzialmente la rete ferroviaria, vecchia e con tempi di percorrenza peggiori di cento anni fa, con la sola eccezione degli Eurostar e delle Frecce Rosse nuove solo nel colore dei vagoni; eccezione su cui si concentrano tutti gli investimenti (alta velocita'), abbandonando a se stesso il trasporto regionale e locale, soprattutto, per l'appunto, per motivi di rete infrastrutturale. Ma e' possibile che un carico cosi' pericoloso come quello esploso a Viareggio debba passare attraverso una stazione cosi' importante e lambendo l'abitato? Sono anni che in tanti denunciano che la dorsale tirrenica ha una rete ridicola ed insufficiente (oggi Toscana, Liguria e non solo sono praticamente bloccate, i pullman alternativi presi d'assalto e il traffico stradale appesantito in modo inverosimile). La tragedia di oggi e' percio' annunciata!! Quanto dobbiamo continuare a vivere alla giornata? A quando la prossima tragedia? (1) http://www.aduc.it/dyn/parlamento/noti.php?id=263815 Strage Viareggio. Sindacati irresponsabili proclamano sciopero: commemorano le vittime e chiedono piu' sicurezza coi disagi per gli utenti Come se non bastasse la strage e l'irresponsabilita' delle politiche e delle non-politiche in merito, ecco che i sindacati confederali, per commemorare le vittime del sistema ferroviario italiano e chiedere piu' sicurezza, proclamano uno sciopero di un'ora per domani 1 luglio, dalle 11 alle 12 in tutta Italia. Gia' oggi c'e' un inferno di mobilita' tra Toscana e Liguria, con ripercussioni in tutta Italia... ma non basta per i sindacati confederali: per la loro e la nostra sicurezza, per i loro e i nostri morti, non trovano di meglio che farlo creando disagi negli utenti, trasformando questi ultimi in vittime dei loro metodi dissennati e fuoriluogo. Noi crediamo che la miglior risposta, per non farsi uccidere completamente dai disservizi cronici del sistema ferroviario italiano, sarebbe stata una maggiore attenzione per la qualita' del servizio, foss'anche solo per farsi meno male di quanto gia' non ci viene fatto... invece no: dobbiamo farci piu' male. Non ci sentiamo a disagio nel riconoscere che i migliori alleati dello sfascio del sistema ferroviario italiano sono proprio le azioni di questi sindacati. Qui il nostro commento di stamane sulla strage: http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=264450 ------------------------------------------ARTICOLI 112-Numero Unico Europeo per le emergenze. Una chimera che ci costa in sicurezza e in denaro: dopo 18 anni ancora non si conosce la data d'attivazione Domenico Murrone A risolvere l'emergenza del numero... d'emergenza non ce la fara' neppure la Protezione Civile. Forse pecchiamo di pessimismo, ma ne abbiamo ben donde. Al Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio, al superman istituzionale coinvolto in ogni genere di emergenza (rifiuti, terremoti, restauri, G8, vulcani) e' stato affidato il coordinamento per rendere effettivo in Italia il Numero unico europeo per le emergenze, il Nue 112, previsto dall'Ue gia' nel 1991 e confermato con delle specifiche nel 2002. L'Italia ancora oggi non e' in regola ... http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=262779 Procreazione medicalmente assistita. Come complicare le cose complicate: il caso legge 40 e le nuove commissioni del ministero. Interrogazione Donatella Poretti * Cosa vogliano ottenere il ministro Maurizio Sacconi e la sottosegretaria Eugenia Roccella con le due nuove commissioni sulla procreazione medicalmente assistita (PMA), davvero non si capisce, se non forse tentare di rendere ancora piu' complicato cio' che sicuramente semplice non e'. E cosi', seguendo l'italianissima tradizione della moltiplicazione di organismi e commissioni uno sopra l'altro, il cui business non e' certo irrilevante, con competenze che sfumano e si accavallano fino a diventare indefinite, credono probabilmente che alimentare la confusione sulla materia rendendola ancor piu' sfuggente e ostica al pubblico serva a non far comprendere che sempre piu' coppie infertili sono costrette a emigrare all'estero per tentare di avere un figlio. Le commissioni presentate in conferenza stampa il 27 maggio scorso dai due esponenti di governo si occuperanno, una delle stesse competenze definite dalla legge 40/2004 per l'ISS e il Registro nazionale delle strutture autorizzate alla PMA, l'altra della sorte degli embrioni conservati (mentre ancora si attende che sia chiarito come verra' attuato il trasferimento degli embrioni abbandonati presso il centro di raccolta di Milano) e della formulazione del consenso informato da parte delle coppie, cosa, quest'ultima, che ai termini della legge 40 richiede invece il pronunciamento dei ministeri della Giustizia e della Salute insieme. Peccato, perche' se proprio volevano nominare delle commissioni, una sicuramente utile era quella che si potrebbe occupare di indicare i requisiti dei centri PMA secondo le normative comunitarie, ma evidentemente non ci hanno pensato. Per avere lumi in merito a queste incomprensibili decisioni del governo, assieme al senatore Marco Perduca e in collaborazione con Filomena Gallo, Vicesegretario dell'Associazione Luca Concioni e Presidente di Amica Cicogna, abbiamo rivolto un'apposita interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali. Qui il testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=654 * senatrice Radicali - Partito Democratico, Segretaria Commissione Igiene e Sanita' Connettersi senza fili in vacanza a costi che iniziano a calare Red Con telefonino o mini computer: e' sempre piu' facile portarsi un po' di lavoro sotto l'ombrellone o in giro per le capitali europee. Le tariffe per navigare in Italia e dall'estero stanno calando e diventa piu' facile anche connettersi ai punti wi-fi. Il punto. Leggi tutto su Repubblica.it http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/tecnologia/internet-notizie/maxi-sconti/maxi-sconti.html?ref=hpspr3 Riflessioni di un disabile congenito Luigi Zappa chi scrive è un essere vivente che condivide il seguente pensiero: "disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo", come ebbe a dire il grandemente e lungimirante Voltaire. Sono anche un volontario Emergency, congenitamente disabile. Prima la tanto chiacchierata ammissione alle Olimpiadi di Oscar Pistorius (il quale, dopo una non breve diatriba legale, non ha potuto essere a Pechino, per non aver superato la tempistica cronometrica richiesta), atleta sudafricano disabile con amputazione bilaterale degli arti inferiori che si avvale di protesi al carbonio; poi il piazzamento al 16esimo posto nella 10 Km di nuoto di fondo della nuotatrice amputata ad una gamba, Natalie Du Toit (anch'essa del Sudafrica,nazione di cui è stata la portabandiera), infine il flebile e caritatevole interesse dei media per le Paralimpiadi, mi ha instillato una profonda considerazione. Vorrei innanzitutto che mi si chiarisse un dubbio. *Ho la sensazione, vissuta, che la "categoria" (e chiedo venia per tale classificazione) delle persone con disabilità sia alla continua ricerca di una propria identità, che sembra avere smarrito* o che intenda trasformare. Le vite, le azioni e le vicende di persone con disabilità, narrate e rappresentate dalle TV generaliste e dai media, si incentrano quasi sempre* (malauguratamente se vittime d'episodi di cronaca nera) *su chi rappresenta una "specificità nella disabilità", come a dimostrare la propria "eccezionalità" nella disabilità stessa. La continua e sola rappresentazione di limiti estremi ad opera di sportivi disabili, di specificità di artisti disabili e altro ancora - sempre all'insegna dell'altisonante - da una parte, certamente mi confortano e mi suscitano grande e profonda ammirazione per tutte le capacità che queste persone riescono a mettere in gioco. Vorrei far notare però che, nella grande rappresentazione di questa nostra realtà sociale, la persona con disabilità non deve mostrare le proprie incapacità per avvalorare ed esaltare le capacità eventualmente raggiunte. Senza voler sottacere o nascondere alcunché, mi sembra infatti che sia dignitoso mostrare la persona con disabilità in tutto il suo essere umano, prescindendo dall'estremizzazione del suo carattere e dei suoi limiti. Che l'"handicap", ossia "l'ineguaglianza delle prestazioni", derivante da menomazioni o patologie a carico di una persona sia in realtà commisurato fortunatamente non più e non solo alla valenza di questa menomazione o disturbo, bensì al fatto che la persona viva, operi e lavori in un ambiente sfavorevole o favorevole, è cosa ormai assodata. Si può concludere quindi che la disabilità è una determinata condizione in un ambiente sfavorevole. Oltre a ciò è generalmente acclarato anche che la non ricchezza e l'handicap creano una sorta di circolo vizioso, tanto che se la povertà è causa di patologie, vale anche il suo opposto. Per le persone che vivono con un handicap, la semipovertà causa insomma una forma secondaria di handicap, legata alle condizioni di vita precaria, agli impedimenti sociali (non solo architettonici), all'accesso alla salute. Gli individui con disabilità come esseri umani e perché esseri umani - hanno diritti primari che non è lo Stato a dover attribuire; diritti naturali che proprio perché tali, sottendono prerogative umane insopprimibili che lo Stato deve solo riconoscere. Sono quei diritti che nascono con l'uomo e con lui muoiono, costituendo la garanzia vitale dei beni insostituibili e inalienabili della vita, dell'integrità fisica e psichica, dell'uguaglianza e della libertà, della vita stessa. Ebbene, in tale contesto la società mostra un'attenzione molto parziale nei confronti di tutti noi *persone con "normale disabilità"* e soprattutto impotenti o incapaci, forse, a valorizzare, o direi più precisamente, a mostrare, le nostre non-normalità. Noi disabili, siamo non di rado circondati da leggi che sembrano di specificità e correttezza impareggiabile, ma che al momento della loro applicazione, divengono strumenti quasi devastanti della nostra dignità di vita. Molti di noi, se non avessimo l'affetto, la vicinanza,l'amore dei nostri familiari e di quelli che con abnegazione si impegnano con noi (e che io ho il privilegio di saperli amici veri!), certo non sarebbe lo Stato a permetterci di condurre una vita che si può soltanto definirsi tale. Tornando a quanto si diceva all'inizio, è categoricamente pleonastico affermare che in realtà tutti hanno in sé delle potenzialità che possono evolversi o essere sviluppate a prescindere dalle proprie condizioni psicofisiche. Anche il mondo della "normalità" è pieno di individui con una spiccata ed emergente sensibilità nell'arte, nella cultura, nello sport e quant'altro; ciò,* *però, non significa che la "normalità" sia costituita da tali eccezionalità,* altrimenti vorrebbe dire banalizzare la normalità stessa. Ora, credo che nel mondo della disabilità debba essere applicato lo stesso concetto* in maniera più profonda e responsabile. Siamo individui che alle quotidiane difficoltà della vita devono aggiungere quella di un corpo non al top, e di barriere create (non sempre volontariamente) dalla società. È proprio questa, paradossalmente, la "normalità della disabilità". *Mi piacerebbe molto non vedere più la "diversità nella diversità". Vorrei vedere, sentire, vivere il "disabile normale", non discriminato.* La persona che non sempre può frequentare la scuola, che difficilmente può lavorare, che a volte non può uscire per le eterogenee barriere: questo è il "normale disabile". Tutto l'amore e l'attaccamento per la nostra vita deve quotidianamente fare i conti con gli sguardi curiosi degli altri e con il dover certificare (nel senso letterale del vocabolo!) per poter veder riconosciuti e tutelati i propri diritti. Tv e pubblicita'. Rai meno 20%, Mediaset meno10% nei primi quattro mesi 2009 Red La recessione ha falcidiato i conti del settore. Ma la concessionaria di Mediaset, Publitalia (-10,53% nei primi quattro mesi dell'anno secondo Nielsen) ha retto molto meglio della Sipra, la concessionaria della tv pubblica, che ha archiviato il quadrimestre con un pesante -20,4% rispetto a inizio 2008, quando primo ministro era ancora Romano Prodi. La forbice non si spiega con l'audience. Anzi. La Rai nel periodo si è cavata qualche soddisfazione in più di Mediaset. Leggi tutto su Repubblica.it http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/economia/tv-pubblicita/mediaset-spot/mediaset-spot.html Usa. Mercato florido quello delle staminali adulte Katia Moscano Quando si parla di cellule staminali si tende a pensare immediatamente agli embrioni, ma stanno emergendo sul mercato una serie di cure che utilizzano staminali adulte. Le cellule staminali adulte stanno diventando quelle maggiormente usate nella ricerca, sopratutto perche' rispetto alle embrionali sono piu' facili da ottenere, e sono meno costose in termini di tests nei laboratori. Sono cellule prelevate dal midollo spinale o dal sangue del cordone ombelicale, evitano cosi' i problemi etici che circondano le staminali embrionali. In realta', molti ricercatori considerano le cellule staminali embrionali molto piu' versatili, e forse nel fututo potranno essere piu' utili che le staminali adulte per combattere alcune malattie. Allo stesso tempo, le staminali adulte possono combattere una serie di malattie, dal diabete alle cardiopatie, e sono gia' adoperate per curarne alcune, dal cancro alla leucemia, ed e' molto piu' vicino alla vendita un medicinale derivato da staminali adulte che uno da staminali embrionali. Dal punto di vista degli investimenti in Borsa, malgrado le differenze tra queste due ricerche, le azioni messe sul mercato sono quasi sempre associate. All'annuncio del presidente Obama di eliminare le restrizioni ai fondi federali di ricerca alle staminali embrionali anche le staminali adulte hanno avuto un rialzo sul mercato. "Quello che e' buono per le staminali embrionali e' buono anche per le staminali adulte. Gli investitori, almeno fino ad oggi, non fanno molta differenza tra le due", ha dichiarato alla Cnn Ren Benjamin, analista della Rodman & Renshaw. Robin Young, della RRY Publications, ha stimato che quest'anno negli Stati Uniti il mercato lordo dei medicinali derivati da staminali adulte sara' di oltre 100 milioni di dollari, ed entro il 2018 i ricavi potranno salire a circa 8,2 miliardi di dollari. Le compagnie farmaceutiche stanno sempre piu' investendo nelle staminali adulte. "Negli ultimi 10,15 anni le staminali adulte sono state studiate, e sono ora pronte a decollare. Grandi compagnie farmaceutiche vogliono entrare nella ricerca delle staminali adulte, questo significa che sono sufficientemente sicure ed efficaci", ha dichiarato Debra Grega, direttore esecutivo del Centro per le cellule staminali dell'universita' Case Western Reserve. Il gigante farmaceutico Pfizer lo scorso mese di novembre ha annunciato di investire per i prossimi 3-5 anni 100 milioni di dollari nella ricerca rigenerativa, che include le staminali adulte ed embrionali. Ruth McKerman, a capo dell'Unita' per la medicina rigenerativa della Pfizer, ha dichiarato che sta notando un interesse anche da parte di altre compagnie. Complessivamente, il mercato sulle staminali e' ancora modesto. La californiana Geron, che domina il mercato delle staminali embrionali, dovra' aspettare almeno 10 anni per arrivare a commercializzare una terapia per le lesioni alla spina dorsale. La Osiris Therapeutics e' al primo posto la ricerca sulle staminali adulte. Lo scorso anno, ha ricevuto dalla Genzyme circa 130 milioni di dollari, con la previsione di riceverne 1,2 miliardi in caso di importanti risultati, per lavorare sulla ricerca di un medicinale derivato da cellule staminali adulte. Secondo quanto dichiarato dalla Osiris, il Prochymal, medicinale per combattere le crisi di rigetto nei trapianti di midollo spinale, potrebbe entro un anno ricevere dalla FDA l'approvazione all'uso. Se dovesse succedere, Osiris sara' la prima compagnia a ricevere l'approvazione per un medicinale derivato da staminali. Altre compagnie si stanno dirigendo verso le staminali adulte, tra cui la Stem Cells Inc., la Cytori, e la Aastrom Bioscences. La fantastica filosofia di Vodafone applicata ai call center: non serve a nulla Domenico Murrone Che belle parole! Tutti a promettere qualita' e valorizzazione delle risorse umane. Poi vai a vedere la traduzione pratica della filosofia aziendale, delle grandi strategie e scopri la giungla di sempre. Vodafone, per esempio ... 'L'industria del call center ha bisogno di qualita'", ha detto Manlio Costantini, direttore Customer Operations di Vodafone Italia nell'ambito di un workshop sui call center. 'La qualita' si puo' raggiungere solo investendo in innovazione, valorizzando le competenze e premiando il merito. Una filosofia che Vodafone Italia ha fatto propria e che ha comunicato anche alle aziende partner in outsourcing'. Fantastica filosofia. Poi vai a leggere alcune delle centinaia di segnalazioni http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=tele2&tipo=cara che ci giungono tramite mail di clienti Tele2 (acquisita da Vodafone da oltre un anno e mezzo) e realizzi che il detto di Aristotele: La filosofia non serve a nulla, dirai; ma sappi che proprio perché priva del legame di servitù è il sapere più nobile.e' valido solo per le prime sei parole. Ancora piu' triste e' la constatazione che "cosi' fan tutti" i gestori telefonici. L'accanimento patologico di Eugenia Roccella contro la Ru486 Silvio Viale Silvio Viale, il ginecologo torinese che ha condotto lo studio clinico sulla RU486 all’Ospedale S.Anna di Torino ed esponente radicale, commenta le dichiarazioni di Eugenia Roccella, che sono indice di strema confusione e di accanimento patologico contro la RU486. Come dovrebbe sapere un sottosegretario che si occupa della salute, le segnalazioni di eventi avversi non comportano un rapporto di causalità, e nell’elenco inviato dalla Exelgyn non vi è nulla di nuovo che non sia già stato affrontato. Del resto il sottosegretario fa anche un po’ di confusione tra il ruolo del Parlamento e quello AIFA, tra l’iter per la registrazione di un farmaco e la polemica politica; non è certamente ipotizzabile che si blocchi tutto quando ci sono delle interpellanze, poiché, se così fosse, il paese sarebbe continuamente paralizzato da interpellanze strumentali in Parlamento. Nei confronti della RU486 la Rocella sta mostrando un livore che non ha giustificazioni scientifiche, ma solo ideologiche, che se fosse impiegato nel controllo di altri farmaci, come ad esempio i facilitatori dell’erezione maschile (Viagra ed altri), potrebbe comportare il loro immediato ritiro dal commercio. Credo che sia proprio giunta l’ora che l’AIFA chiuda la pratica RU486 e si cessi di assecondare i capricci ideologici di Eugenia Roccella e il suo accanimento patologico contro la RU486. Con il piglio dell’integralismo militante, Eugenia Roccella è convinta che l’OMS, l’EMEA (Agenzia Europea del Farmaco), la FDA (agenzia statunitense del farmaco), il RCOG (Royal college britannico dei ginecologi), l’ANAES (Agenzia francese della sanità) e via dicendo, siano tutti complici di un complotto del Population Council in combutta con la Exelgyn per diffondere la RU486 nel mondo e nascondere i dati. Questa potrebbe essere certamente la trama di un bel romanzo sul filone de “Il Codice Da Vinci” o di “Angeli e Demoni”, ma più concretamente è l’indice di un accanimento patologico che la attanaglia da alcuni anni. Io, che sono sereno, non temo un autonomo giudizio scientifico dell’AIFA, peraltro già espresso nel marzo del 2008, anche perché durante questi anni spesi in polemiche la RU486 si è dimostrata sempre più sicura, i dosaggi sono diminuiti, le indicazioni si sono estese e le sperimentazioni si sono allargate a altri campi della medicina. Negli USA si è superato il milione di aborti con la RU486 e una relazione della FDA al Senato Americano nell’agosto scorso (c’era ancora Bush!) ha escluso una relazione diretta tra la RU486 e i sei decessi segnalati. Modalita' di attraversamento delle frontiere italiane Elisa Fontanelli In passato abbiamo gia' illustrato le formalita' che i cittadini extracomunitari devono rispettare se sono in attesa del rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o familiari, nel caso in cui vogliano intraprendere un viaggio per recarsi nel proprio Paese d'origine (1), ma riteniamo utile tornare sull'argomento visto che, anche quest'anno, si stanno registrando gravi ritardi nei rilasci dei permessi da parte delle Questure; inoltre la materia e' soggetta a continui cambiamenti, spesso non divulgati a sufficienza, per cui non sono rari i casi di chi si appresta a rientrare in Italia e si vede negato l'accesso, con invito a recarsi presso l'autorita' consolare italiana per richiedere un nuovo visto d'ingresso. Il caso che trattiamo ancora una volta riguarda tutti coloro che si trovano in possesso della sola ricevuta delle Poste, o perche' hanno chiesto il rilascio del primo permesso, o perche' ne hanno chiesto il rinnovo. Vale la pena ricordare che costoro non possono soggiornare, nemmeno per motivi di turismo, in altri Paesi Schengen, ma hanno il diritto di recarsi temporaneamente nel proprio Paese. Ripercorrendo la posizione assunta dal Ministero dell'Interno, ricordiamo che vigono due diverse modalita' di uscita e reingresso in Italia, a seconda della condizione dello straniero: - chi attende il rilascio del primo permesso di soggiorno per lavoro o ricongiungimento familiare, puo' recarsi nel proprio Paese portando con se' il cedolino delle poste attestante l'avvenuta presentazione della domanda di rilascio, il passaporto, ed il visto d'ingresso dal quale desumere i motivi del soggiorno, ma il reingresso nel territorio italiano e' possibile solo attraverso lo stesso valico di frontiera utilizzato per l'uscita (non e' consentito il transito o lo scalo in altri Paesi europei); - chi si trova in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno o della carta di soggiorno per motivi di lavoro o familiari, puo' rientrare nel proprio Paese con il cedolino delle Poste attestante l'avvenuta presentazione della domanda di rinnovo, il passaporto ed il vecchio permesso di soggiorno scaduto. Per costoro, fino al 30 settembre 2007 era possibile transitare in altri Paesi europei, ma a partire dal 1 novembre 2007 e' stato introdotto il divieto di reingresso se non attraverso lo stesso valico di frontiera dal quale si era usciti (Circolare Ministero Interno del 7 agosto 2007) (2). Per far fronte alla necessita' di assicurare anche allo straniero che abbia in corso un procedimento di rinnovo del permesso di soggiorno, il pieno godimento dei suoi diritti, con la circolare Ministero Interno 28 luglio 2008 e' stato ripristinato il transito nei Paesi Schengen dal 1 agosto 2008 al 31 gennaio 2009 (3). L'ultima circolare emanata dal Ministero dell'Interno in materia, datata 11 marzo 2009, parte dalla considerazione dei problemi che si sono verificati per coloro che – dopo il 31 gennaio 2009 – hanno provato a rientrare in Italia transitando da un Paese non ricompreso nell'area Schengen. Per far fronte a questa impasse e' stata nuovamente ripristinata con effetto immediato la liberta' di uscita e reingresso dal territorio nazionale anche attraverso una frontiera esterna diversa da quella d'uscita (4). Per la circolazione dei cittadini comunitari e dei loro familiari (se per periodi inferiori a tre mesi), invece, le uniche restrizioni previste nel periodo estivo, rispetto alla disciplina generale, riguarderanno la sospensione del Trattato Schengen per il periodo dal 28 giugno al 15 luglio per esigenze di ordine pubblico e sicurezza nazionale, in vista del G8 che si terra' a L'Aquila dall'8 al 10 luglio. In questa occasione, le autorita' italiane di frontiera potranno effettuare controlli sui documenti. In caso di spostamento in un Paese europeo, dunque, sara' necessario portare con se' la carta d'identita' valida per l'espatrio, oppure il passaporto ed il permesso (o la carta) di soggiorno. (1) http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/arti.php?id=230065 (2) http://www.meltingpot.org/IMG/pdf/rcolare.reingresso.pdf (3)http://www.meltingpot.org/IMG/pdf/telegramma_28_luglio_2oo8.pdf (4) http://www.immigrazione.regione.toscana.it/lenya/paesi/live/contenuti/norme/circolare-400-a-2009.html Sanita' carceri. Cosa aspetta il Ministro Fitto a nominare i membri della Commissione paritetica Donatella Poretti * Un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2008, pubblicato nella G.U. n. 126 del 30 maggio 2008, ha stabilito i criteri e le modalita' del trasferimento delle competenze alle regioni in materia di servizio sanitario penitenziario. Il DPCM stabiliva che tale trasferimento sarebbe avvenuto automaticamente solo per le regioni a statuto ordinario mentre per quelle a statuto speciale solo a seguito dell'emanazione delle apposite norme di attuazione. Di conseguenza, il servizio sanitario penitenziario, e quindi l'assistenza medica ai detenuti nelle regioni a statuto speciale, e' rimasto in carico, ma sostanzialmente abbandonato dal Ministero della giustizia, in attesa di essere preso in carico da un'altra Amministrazione. Il trasferimento ad altra amministrazione puo' avvenire solamente a seguito dell'emanazione di apposite norme di attuazione che possono essere emanate solo dalla Commissione Paritetica che ancora non e' stata ricostituita nella XVI legislatura. Lo scorso 3 dicembre 2008 il Ministro dei rapporti con il parlamento rispondendo in Aula ad un'interrogazione su quest'argomento presentata dall'on. Siegfried Brugger dichiarava che la responsabilita' di questa situazione era delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, che non avevano ancora adottato le deliberazioni conseguenti al trasferimento delle funzioni dei compiti in materia di sanita' penitenziaria. Sempre l'on Brugger fece notare al Governo che: al contrario la responsabilita' era proprio di quest'ultimo perche' le commissioni paritetiche che dovevano deliberare non potevano farlo. I membri della commissione paritetica delle province autonome di Trento e Bolzano non sono ancora costituite dall'inizio della legislatura perche' il Ministro Raffaele Fitto non ha ancora nominato i membri del Governo che dovrebbero farne parte, mentre quelli spettanti come nomina a Trento e Bolzano in numero di sei, sono gia' stati nominati. Per queste ragioni, insieme al senatore Marco Perduca, ho rivolto un'interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro per i rapporti con le regioni, per sapere: - quali impedimenti blocchino il Ministro per la nomina dei membri governativi della Commissione paritetica di Trento e Bolzano; - se i Ministri non ritengano che sia passato un tempo troppo lungo per una decisione che avrebbe dovuto essere presa all'inizio della XVI legislatura, tempo che ha contribuito a paralizzare pressoche' totalmente la gia' precaria situazione della sanita' nelle carceri. Qui il testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=671 * senatrice Radicali - Pd Prostituzione. Il doppiopesismo e la doppia morale senza morale Donatella Poretti * Mentre proseguono le paginate dei giornali dedicate alla prostituzione di alto livello, le cosiddette escort o accompagnatrici, il Senato decide di mantenere nelle due commissioni piu' prestigiose (Affari Costituzionali e Giustizia) l'esame per tutta la settimana del disegno di legge governativo che intende mandare in carcere (e comunque sottoporre ad un processo) le lucciole e i clienti di strada. Ennesima dimostrazione del doppiopesismo? Doppia morale, senza morale? Prostitute d'alto borgo che esercitano e forniscono servizi sessuali a pagamento (poca importa se e' la mazzetta o il gioiello o altro che viene lasciato sul comodino) a casa propria o del cliente, anche quando questi occupa luoghi istituzionali e "lettoni" presidenziali, non sono punibili oggi e non lo saranno all'indomani dell'eventuale approvazione della legge Carfagna. La prostituta e il relativo cliente meno facoltoso costretti a trovarsi per strada, oggi non sono punibili per avere contrattato in un luogo pubblico la prestazione sessuale a pagamento che poi sara' consumata in macchina o in ambienti chiusi. Domani, grazie all'intervento del Governo, rischiano un processo entrambi, il carcere e sanzioni amministrative. Dalla gia' pessima massima illiberale "io non lo farei e tu non lo devi fare", si passa alla massima della filosofia berlusconiana e del popolo della liberta' "io faccio quello che mi pare, e a te ti metto in galera"! Peccato, la soluzione liberale c'era e in materia di prostituzione era sotto gli occhi di tutti: regolamentare e legalizzare il fenomeno. Qui il mio disegno di legge: http://www.aduc.it/dyn/parlamento/arti.php?id=227244 * senatrice Radicali - Pd Gb. Dubbi sul lavoro della Dignitas: alcuni pazienti potevano vivere piu' a lungo Katia Moscano Preoccupazione sul numero degli inglesi che si ricano in Svizzera, alla clinica Dignitas, anche se non gravemente malati. Dibattito riaperto dopo che il Guardian ha ricevuto e pubblicato la lista dei nomi dei 114 malati che dal 2002 si sono recati li' per compiere il suicidio assistito. Il documento rivela che mentre molti avevano malattie terminali, altri avrebbero potuto vivere ancora per decine di anni. Infatti, due persone avevano il morbo di Crohn, due tetraplegici, tre problemi ai reni, malattie cui e' possibile sopravvivere con dialisi o trapianto. Una persona aveva artrite reumatoide. I dettagli sulle condizioni mediche dei pazienti hanno fatto crescere la richiesta di migliori condizioni nel sistema sanitario nazionale inglese, e ha riacceso il dibattito sul suicidio assistito. Il professo Steve Field, presidente del Royal College of General Pratictioners, ha dichiarato: "Quella lista mi ha inorridito. Riconosco che alcuni pazienti hanno sofferto molto, ma sono preoccupato perche' molti di loro potevano vivere ancora per molti anni e avere una vita produttiva e significativa. Molte condizioni sono mortali, ma anche con gravi malattie avrebbero potuto vivere". Aggiungendo che spesso le cure del sistema sanitario nazionale sono "rattoppate", ma che probabilmente molti di quei malati non erano a conoscenza di cure che avrebbero potuto prolungare la vita. Il dottor John Saunders, presidente della commissione etica del Royal College of Physician ha dichiarato: "I malati della Dignitas hanno malattie diverse, e pare che la clinica non faccia abbastanza per aiutarli. Sembra che si adoperi solo per aiutarli a morire". Il dottr Tony Calland, presidente della commissione etica della British Medical Association ha detto: "Il documento pubblicato e' preoccupante. Alcune malattie, come il morbo di Crohn e le artriti sono curabili. I malati si recano troppo prematuramente in Svizzera". Una ricerca pubblicata sul Journal of Medical Ethics rivela che il 21,2% dei malati, di tutte le nazionalita', che si rivolgono alla Dignitas non sono malati terminali. Sarah Wootton della Dignity in Dying, che si batte perche' ci sia il diritto, per gli adulti, di porre fine alla propria vita, dichiara che questo documento e' importante per riavvivare la discussione. "Abbiamo tre possibilita': ignorare il problema, rischiare una accusa per avere accompagnato una persona cara in quelle cliniche, oppure possiamo rendere la pratica piu' sicura. La strada piu' logica da intraprendere e' di rendere la lagge piu' chiara, distinguendo tra suicidio assistito, che dovrebbe essere impedito, e il diritto a morire, che dovrebbe essere regolato". La prossima settimana l'Associazione medica terra' un conferenza per chiedere che chiunque accompagni all'estero una persona cara a compiere il suicidio assistito non rischi un'accusa penale, e che ci sia il diritto al suicidio assistito per i malati terminali. Iran. Come seguire la crisi su Internet Red I mass media tradizionali, specialmente quelli italiani, hanno grosse difficolta' a seguire cio' che accade in Iran, sia perche' le autorita' di Teheran hanno proibito ai giornalisti stranieri di circolare, sia perche' non sempre sanno utilizzare i nuovi strumenti di informazione online (i cosiddetti new media o citizen media, come Twitter, Facebook, Youtube, etc.). Cosi' accade che nessuno dei maggiori quotidiani italiani offra una diretta di cio' che alcuni coraggiosi iraniani riescono a far trapelare sfidando, a loro rischio e pericolo, la censura e il ferreo controllo di Internet da parte delle autorita' iraniane. Anche le agenzie di stampa (con l'eccezione di Reuters e Associated Press) lanciano solo notizie ufficiali (tizio ha detto questo, caio quest'altro). Vi sono pero' alcuni siti dove e' possibile seguire passo passo l'evolversi della crisi iraniana. In particolare si tratta di tre blog, ospitati anche da quotidiani tradizionali, curati da giornalisti estremamente capaci e abili con i nuovi media. Li' potrete trovare informazioni aggiornatissime, immagini e filmati che i media italiani ignorano oppure riprendono solo nei giorni successivi. Questi siti sono in lingua inglese. Per chi non legge l'inglese, e' possibile utilizzare una traduzione istantanea di Google Translation (si puo' inserire il link del blog, e l'intera pagina web appare tradotta in italiano). I piu' intraprendenti potranno visitare Twitter.com (hash tags: #Iranelection #iran #neda). Qui postano diversi studenti e oppositori iraniani, tra cui lo stesso Mir Hossein Mousavi (nick mousavi1388). E' da qui che spesso giungono informazioni che sfuggono alla censura iraniana. Ma attenzione a seguire solo fonti attendibili. Infatti e' uno strumento utilizzato massicciamente anche dalle autorita' iraniane per fare propaganda e disinformazione. Con un po' di pratica, non e' difficile individuare i twitters piu' attendibili. Ecco i blog piu' aggiornati ed esaustivi: Huffington Post: http://www.huffingtonpost.com/tag/iran-liveblogging The Guardian: http://www.guardian.co.uk/news/blog/ New York Times (The Lede): http://thelede.blogs.nytimes.com/ ***aggiornamento: i blog di Nyt e Guardian non sono piu' attivi*** Altri siti utili: Teheran Bureau: http://tehranbureau.com/ National Iranian American Coucil blog: http://niacblog.wordpress.com/ IReport (Cnn): http://www.ireport.com/ir-topic-stories.jspa?topicId=270440 Citizen tube (video): http://www.citizentube.com/ Internet e informazione: la fine del tutto gratis? Red Il tema lo ha lanciato Rupert Murdoch: se l'industria dei giornali quotidiani vuole rimettersi in sesto, ha detto l'editore di Sky, deve creare nuovi ricavi; tra questi, far pagare le notizie via Internet che fino ad oggi ha regalato contando esclusivamente sui ricavi pubblicitari. Nel club cartaceo internazionale l'affermazione ha suscitato scalpore. Leggi tutto su Corriere.it www.corriere.it/economia/09_giugno_22/chi_e_pronto_a_pagare_le_news_online_segantini_acb42a74-5f1b -11de-bd53-00144f02aabc.shtml Rapporto Sky-Rai sul satellite: divorzio annunciato? Vel Prima, il 22 aprile, la missiva dell'ad Sky Tom Mockridge per chiedere alla Rai il rinnovo del contratto relativo al bouquet RaiSat (RaiExtra, RaiPremium, RaiCinema, RaiSmash, RaiYoyo) in scadenza il 31 luglio. Un rinnovo a 350 milioni (per sette anni) da confermare entro il 21 maggio e condito dalla permanenza su Sky di tutta l'offerta free presente (RaiUno, RaiDue, RaiTre, Rai4, RaiGulp, RaiStoria, RaiSportPiu' e RaiNews24) e futura (per esempio l'annunciata Rai5). Poi, il 14 maggio, il mandato del cda al direttore generale, Mauro Masi, "a trattare". Poi ancora un incontro tra i boss in Viale Mazzini il 27 maggio. E infine la risposta scritta di Masi a Mockridge del 15 giugno scorso, per bollare come "non accettabile" l'offerta, chiederne (anche se il prezzo dovrebbe farlo chi vende) una nuova "riformulata anche in termini economici", e "rimodulata" su una quota fissa e una variabile che Masi vorrebbe sull'incremento degli abbonati e non sulla media degli stessi. Una missiva in cui il dg auspica anche un "maggiore coinvolgimento nelle politiche di marketing", e uno "specifico posizionamento" nella numerazione dei canali". Una nuova offerta, dunque, ma solo per RaiSat. Si', perche' sul resto della torta Masi vuole tenersi le mani libere. D'altronde - premette il dg nella missiva riferendosi all'articolo 26 - dal contratto di servizio "non deriva alcun obbligo della nostra societa' di cedere a terzi la propria programmazione di servizio pubblico, tanto meno senza adeguato corrispettivo". Sono trascorsi dieci giorni dalla lettera di Masi a Mockridge, e con la scadenza del contratto che si avvicina stranamente lo scambio epistolare si e' interrotto e tutto tace. Il cda Rai e' in altre faccende affaccendato e non e' chiaro se in casa Murdoch si stiano preparando al piccolo rilancio per la sola RaiSat; al grosso rilancio - servono almeno 150 milioni l'anno - per tutta la "bancarella"; o se invece abbiano deciso semplicemente di declinare l'invito e cambiare fornitore di contenuti. La certezza e' che da questo silenzio traspaiano posizioni lontane, velate da una disponibilita', almeno di facciata, a trattare. Intanto la Rai (con la pubblicita' in frenata) cerca nuovi business e riflette su una possibile offerta pay proprio del bouquet RaiSat, magari sul digitale terrestreà Sky con gli abbonati fermi a quota 4,8 milioni fa un pensierino, dal 2011, al digitale terrestre e riflette su SkyUno, SkyDue e SkyTre. Mediaset se ne sta alla finestra e prepara i palinsesti autunnali. E in casa Tivu' Sat gli inquilini di Mazzini e Cologno si preparano comunque a fare un po' di concorrenza allo "Squalo". (Gianluca Vacchio - Il Velino) Viagra. I tempi jurassici dell'Aifa per riclassificarlo tra i gratuiti per i malati da disfunzione erettili. Interrogazione Donatella Poretti * Un ritardo davvero inspiegabile e non piu' sostenibile quello dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali). Da oltre due anni e mezzo e' stata aggiornata la nota 75 che prevede la copertura del SSN per farmaci curativi delle disfunzioni erettili nei pazienti con lesioni del midollo spinale (migliaia di persone nel pieno della loro eta' riproduttiva, tra cui molti con patologie croniche del sistema nervoso centrale come i malati di sclerosi multipla). Ma ancora non si provvede a riclassificare i nuovi farmaci in fascia A, ovvero quelli rimborsabili totalmente o parzialmente dal SSN. L'aggiornamento prevede che per questi pazienti dovrebbe essere possibile disporre a prezzi modici o gratuitamente anche dei nuovi e altamente diffusi farmaci per via orale come Viagra, Cialis e Levitra basati su principi attivi inibitori della fosfodiesterasi - 5, oltre al gia' compreso alprostadil (venduto col nome di Caverject e gia' precedentemente compreso in fascia A) che pero' presenta spesso insormontabili problemi per la modalita' di somministrazione altamente invasiva (iniezioni direttamente nei corpi cavernosi del pene: un masochismo non proprio desiderato da tutti!). Per sapere cosa in oltre due anni e mezzo ha impedito all'Aifa di procedere alla riclassificazione in fascia A di questi farmaci, e per sapere quando questa riclassificazione sara' attuata, insieme al sen. Marco Perduca, e su segnalazione di un giovane marchigiano affetto da sclerosi multipla, abbiamo rivolto un'apposita interrogazione al Ministro del Lavoro, Salute e Welfare. A questo link il testo dell'interrogazione parlamentare: http://blog.donatellaporetti.it/?p=677 * senatrice Radicale -PD, Segretaria Commissione Igiene e Sanita' Svizzera. Intervista al giurista Frank Th.Petermann. "Vietare le organizzazioni d'aiuto al suicidio e' incostituzionale" hof L'avvocato Frank Th.Petermann e' considerato uno dei maggiori esperti di diritto in fatto d'assistenza al suicidio. L'intenzione del Governo di regolamentare la materia in modo piu' restrittivo la giudica un errore. Signor Petermann, il Governo sta esaminando la possibilita' di proibire le organizzazioni d'aiuto al suicidio. Quali conseguenze potrebbe avere? E' una domanda del tutto ipotetica, giacche' la decisione non spetta al Governo. Il divieto non ha possibilita' di successo in Parlamento. E se, al di la' di ogni aspettativa, riuscisse a ottenere la maggioranza, verrebbe senz'altro indetto un referendum per bocciarlo: gia' le due organizzazioni consorelle di Exit della Svizzera tedesca e francese contano su oltre 65.000 associati, e in base ai sondaggi, il 75% della popolazione condivide le norme attuali. Cosi' quel divieto verrebbe molto probabilmente bocciato dal popolo. Ma quand'anche vincesse, secondo me verrebbe ritenuto anticostituzionale, essendo in contrasto con il diritto all'autodeterminazione stabilito sia dalla Convenzione europea dei Diritti Umani sia dalla Costituzione elvetica. Perche' il Governo sta esamindo il divieto? Non glielo so dire perche' sono troppo poco addentro alle questioni politiche. La mia opinione e' che esistono solo due ordini di motivi perche' qualcuno sia contro l'aiuto al suicidio: di potere politico e di visione del mondo. Ma posso anche supporre che il tutto sia soltanto una finta per far passare le regole restrittive come "soluzione mediana". Cosa intende per potere politico in questo contesto? E' legato all'idea che chi s'uccide commette un "crimine contro la societa'", in quanto vi si sottrae. Per esempio, smette d'essere un contribuente o, se maschio, un soldato. Ma soprattutto: le persone che pensano e agiscono con autodeterminazione sono sudditi fastidiosi. Schiller lo esprime con la frase di Gertrud Stauffacher: "Un salto da questo ponte mi rende libera". Attraverso una regolamentazione restrittiva dell'assistenza al suicidio si puo' esercitare un potere sui cittadini. La cosa interessante e' che, storicamente, il suicidio veniva proibito quando un numero sempre maggiore di schiavi -proprieta' preziosa- si toglievano la vita. Per motivi di visione del mondo intende religiosi? Si', solo che non volevo dirlo in modo cosi' esplicito. Gia' il solo fatto che in un Pase secolarizzato alcuni gruppi pensino di poter tenere al guinzaglio persone che non condividono la loro visione religiosa, lo trovo scandaloso. In piu', ci sono altre riflessioni che rendono poco credibili i membri del Governo quando pretendono di fissare regole piu' rigide a tutela della vita: il Governo dice che ogni anno in Svizzera si verificano dai 20.000 ai 67.000 tentativi di suicido e, di questi, 18.650 - 65.650 falliscono, con conseguenze stimabili nel 5% della spesa sanitaria, pari a 2,5 miliardi di franchi all'anno. Ma proprio in questo campo, e malgrado le sollecitazioni, il Governo fa ben poco per migliorare la salute e la salvaguardia di quest'elevato numero di persone. Obiezioni a una normativa troppo liberale nell'aiuto al suicidio vengono pero' anche da ambienti non motivati religiosamente. Loro parlano del dovere d'assistenza da parte dello Stato, che e' in rapporto conflittuale con il diritto all'autodeterminazione del singolo. Lei rifiuta il dovere d'assistenza dello Stato? Soccorrere contro la volonta' dell'"assistito" e' una delle forme piu' perfide di violenza. In questo tipo di sostegno, spesso prevale il voler imporre le proprie idee anziche' la volonta' d'agire nell'interesse altrui. Inoltre, qui manca la chiarezza sul significato di "sostegno". Ad esempio, per sostegno io intenderei l'impegno a far si' che il minor numero possibile di persone si buttino sotto il treno. Dov'e' il soccorso per quell'ineguagliabile numero di coloro che falliscono nel loro solitario tentativo di suicidarsi? In questo contesto preferirei allora parlare d'aiuto contro una decisione precipitosa. Per concretizzare la tutela contro decisioni affrettate si potrebbe pensare a un lasso di tempo minimo che intercorra tra la visita medica del candidato al suicidio e la messa in opera dell'atto. Nel caso del "turismo della morte" vengono sollecitati proprio questi termini. Sulla questione del "turismo della morte" esiste da anni una campagna di disinformazione. Si sostiene che non ci sia praticamente uno stacco tra la dichiarazione della volonta' di suicidarsi e il suicidio. Invece, dai dati dell'organizzazione d'assistenza al suicidio Dignitas che, diversamente da Exit presta la sua opera anche agli stranieri, nel 2005 l'intervallo tra la richiesta d'accompagnamento alla morte e la sua realizzazione e' stato in media di 140 giorni, e tra il momento in cui un medico si rendeva disponibile a redigere la ricetta e l'assistenza alla morte trascorrevano 66 giorni. Se mai, vedrei una regolamentazione di un termine unicamente per persone che non soffrono di malattie somatiche. Gli psichiatri, che molto hanno a che fare con candidati al suicidio, dicono che non e' facile riconoscere che cosa ci sia dietro a quel desiderio. E che servono degli specialisti. Qui bisogna distinguere. Conoscere l'origine del desiderio di suicidio e' una pre-condizione per poter aiutare una persona a non suicidarsi, aiutandola invece a risolvere il problema. Per farlo non occorre una conoscenza psichiatrica specifica, ma molto di piu' servono empatia e attenzione. Se il motivo del desiderio di suicidio e' chiaro e comprensibile, si pone allora il quesito della capacita' d''intendere e di volere del soggetto. Contrariamente all'opinione diffusa tra i medici, io sono dell'avviso che anche qui uno psichiatra non sia indispensabile. Se la persona appare complessivamente determinata, se mancano indizi di pazzia, se sa valutare cosa comporta il suo gesto per chi gli sta intorno, allora cadono gli argomenti d'incapacita' di giudizio. Altro e' se una persona si trova in una situazione acuta di crisi -divorzio, fallimento, ecc-. In quei casi ho sempre sostenuto che non si dovrebbe prestare aiuto al suicidio. C'e' una vera necessita' di regole per l'assistenza al suicidio? La necessita' la vedo soltanto per due aspetti. Da un lato, per la regolamentazione degli anestetici, dove la posizione legale del sodio pentobarbital, usato nell'aiuto al suicidio, e' opaca e insoddisfacente. Nella prassi ci si muove in una zona grigia, insoddisfacente dal punto di vista legale. Dall'altro, e' assurdo che ordini professionali e autorita' sanitarie impediscano ai medici disponibili ad aiutare persone intenzionate a suicidarsi, di redigere una ricetta per il sodio pentobarbital preceduta da informazioni esaurienti. In questi due ambiti si dovrebbe cercare di migliorare, tenendo sempre presente cio' che il tribunale federale ha riconosciuto come "l'ultimo diritto umano", ossia il diritto a decidere il come e il quando della propria morte. Tratto da Neue Zürcher Zeitung, traduzione di Rosa a Marca. Adsl: prezzi in calo solo nelle offerte tutto incluso Red L'Adsl tradizionale, quella semplice e senza fronzoli (solo accesso a internet), diventa sempre meno conveniente: la fascia di prezzo minima, tra i principali operatori, si è alzata dai 17 ai 20 euro circa. Di contro ora il palco è tutto per offerte "bundle", che includono telefonate e permettono di abbandonare il canone Telecom. Lo dicono mosse recenti della stessa Telecom Italia e di Tele2, tra gli altri. Letti tutto su Repubblica.it www.repubblica.it/2009/05/sezioni/tecnologia/banda-larga/adsl-costi/adsl-costi.html http://download.repubblica.it/pdf/2009/tabella-adsl.pdf Ddl Sicurezza: provvedimento crominogeno e crudele Donatella Poretti * Inizia oggi 30 giugno al Senato la terza lettura del provvedimento sulla sicurezza il cui iter parlamentare e' iniziato un anno fa. Il disegno di legge introduce nuovi reati (clandestinita'), aggravamenti di pene e indurimento del carcere duro per i mafiosi (dimezzare le ore d'aria per i detenuti in 41bis), interventi di sicurezza fai da te, come le ronde, misure meramente punitive come il prolungamento della detenzione nei Cie, norme con conseguenze gravi soprattutto per i minori che rischiano di nascere in Italia senza che la loro esistenza risulti in alcun atto, emarginati che dipenderanno dalla discrezionalita' dei funzionari dell'anagrafe per il rilascio delle autorizzazioni. Un intervento criminogeno che non governa i fenomeni, ma che crea criminalita', che vede nella repressione la soluzione di fenomeni sociali, di emarginazione, di poverta' e di origine diversa. Con l'introduzione del reato di clandestinita', collegato alla normativa in vigore e agli articoli del codice penale, le conseguenze saranno le più drammatiche e le piu' crudeli. Infatti, gli art. 361 e 362 prevedono che i pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio (scuola, sanita', anagrafe...) debbano denunciare alle autorita' i reati di cui abbiano notizia nell'esercizio delle loro funzioni. A fronte della politica criminogena proposta dal Governo, l'Italia vive nell'ipocrisia di un welfare e di uno Stato sociale che si fonda su badanti, colf e baby sitter illegali e clandestine solo perche' il nostro Paese non rilascia i nullaosta per persone di cui conosce tutto: nome e residenza del datore di lavoro, nome e luogo di lavoro dell'immigrato! Delle oltre 740 mila richieste del 2007 solo 170 sono andate a buon fine, le altre aspettano ancora l'emanazione di nuovi decreti flussi. Le misure pragmatiche razionali, si scontrano con le ideologie e producono misure di una gravita' e di una crudelta' inaudita. Come delegazione radicale ci opponiamo con tutte le misure parlamentari a nostra disposizione (pregiudiziali di costituzionalita', emendamenti e ordini del giorno) (1). A nulla varra' se poi il Governo non avra' fiducia nella sua maggioranza, ma gliela estorcera' chiamando per nome uno ad uno i suoi senatori a dire si' con lo strumento della fiducia. (1) http://blog.donatellaporetti.it/?p=678 * senatrice Radicali - Pd ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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