Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
1
Natale 2004
Sommario
Il Ministro generale 2
Il Ministro provinc. 6
Dalla Curia Generale 8
I - Elezione Vic. gen. 8
II - Definitorio gen.
8
CISM
11
I - Assemblea ...
11
II - Centro Naz. Voc. 15
Vita della Provincia 17
I - Definitorio
17
Note di Cronaca
19
I - OFSRegionale
19
Abbiamo Vissuto
22
Premio Minerva
24
I Nostri Defunti
26
Padre Benvegnù
27
Fraternitas nr. 104
Non tra i bambini - con loro.
Con loro e come loro - pacifici
ai piedi della loro crescita,
all’ombra della loro statura prossima:
questo
lo straripante desiderio, questo,
non un suo travestimento.
Notiziario
Provincia di “CRISTO RE”
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
(In copertina: “Sigillo del Ministro provinciale della Provincia bolognese di Cristo Re dei Frati Minori”, tecnica mista su legno, cm 100x140, di Sr.
Annamaria B. , monastère de l’Emmanuel, Betlemme, 2002. Bologna, Curia provinciale OFM”
Anno XXXVI - n.s.
N. 101 - DICEMBRE 2004
Sped. in Abbonamento postale
art. 2 comma 20/c legge 662/96
Filiale di Bologna - Stampato in proprio
Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98
Periodicità mensile
Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci
Redattore: Fr. Marco Zanotti
2 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Il Ministro generale
Natale di nostro Signore Gesù Cristo 2004
A tutti i Fratelli e le Sorelle,
il Signore vi dia pace!
Ritorna il Natale. Memoria solenne e festiva dell’incarnazione dell’altissimo Figlio di Dio,
epifania nella piccolezza dell’infinita grandezza di Dio, rivelazione in un bambino della onnipotenza sovrana di Dio, mistero che
da Dio porta all’umanità la gioia
di una nuova ed eterna alleanza
tra Dio e il suo popolo. Ritorna il
Natale. Un canto nuovo sgorga
dal cielo e dalla terra, perché Dio
è glorificato nella vita dell’uomo;
l’uomo è stato graziato da Dio
con la pace ed è stato santificato
in Gesù Cristo, che in sé unisce
per sempre quanto il cielo può offrire alla terra e tutto ciò che la
terra avrebbe potuto sperare dal
cielo. Ritorna il Natale. Nel Figlio di Dio fatto uomo, la salvezza è già così vicina a chi lo teme
da poterla abbracciare; la gloria
abita la nostra terra e i poveri la
possono contemplare. In Cristo
Signore, che è nato per noi, misericordia e verità si sono incontrate, giustizia e pace si sono
baciate (Sal 85,10-11).
“ECCO, ARRIVA IL TUO
SALVATORE” (Is 62,11)
In questo giorno di grazia giunge per quanti sperimentano nella loro carne la fragilità
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
dell’umano e abbraccia coloro
che portano nel cuore il desiderio di un mondo nuovo, nel quale regna la giustizia. In questo
giorno di grazia la liturgia ci porta
la voce del Signore, che si dirige
a quanti sperano di essere liberati, riscattati, redenti, salvati. Le
parole della Sacra Scrittura arrivano al nostro cuore, al cuore di
tutti i poveri, e a tutti è annunciato che giunge il Salvatore, il Messia, il Signore (cf Lc 2,11), la vittoria, la ricompensa (cf Is 62,11),
la luce per il giusto, la gioia per i
retti di cuore (cf Sal 97,11).
“Esulta, figlia di Sion in-nalza la
tua lode figlia di Geru-salemme:
ecco, a te viene il tuo Re, il Santo, il Salvatore del mondo” (Natività del Signore: Messa dell’aurora, Antifona di comunione). Il
nostro cuore di credenti intuisce
il sussulto pieno di speranza dei
poveri che ascoltano la parola
della profezia: Li chiameranno
popolo santo, redenti del Signore. Figlia di Sion, tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata (Is 62,12). La nascita del
Figlio di Dio, come Figlio dell’uomo, è l’ultima parola del cielo, che a tutti va dicendo, che Dio
cerca latterra, che il Creatore cerca la sua creatura, che l’Amore
ci ama, che noi deboli siamo la
debolezza di Dio. La nostra fede
sa che il giorno della nascita di
Cristo è un giorno unico nella
Storia della Salvezza, solenne nel
corso dell’Anno liturgico, singolare nella vita di ogni credente,
perché in esso per tutti è brillato
un altro Sole (cf Lc1,78), si è accesa un’altra Luce (cf Lc 2,32), è
apparsa la bontà di Dio e si è rivelato l’amore che Dio ha per gli
uomini (cf Tit 3,4). Il giorno della nascita di nostro Signore Gesù
Cristo rimarrà per sempre segnato dalla novità di quello che allora accadde, poiché da quel giorno Dio ha un nome nuovo: il nostro Dio si chiamerà per sempre
Gesù, perché salverà il suo popolo dai peccati (cf Mt 1,21), e si
chiamerà per sempre anche Emmanuele, che significa Dio con
noi (Mt 1,23). Da quel giorno la
fede conosce il mistero di una
nuova concezione e di una nuova nascita (“ Nova autem nativitate generatus, quia inviolata
virginitas concupiscentiam nescivit, carnis substantiam ministravit”. LEONE MAGNO, Tractatus XXII,2). Da quel giorno conosciamo il mistero di una nuova maternità, essendo vergine
colei che è madre, e di una nuova verginità, essendo madre colei che è vergine. Da quel giorno
viene a noi svelato il nuovo ordine in cui entra, grazie all’incarNotiziario -
3
nazione, il Figlio di Dio, poiché
colui che era invisibile, generato
dal Padre, si è fatto visibile, nascendo dalla Vergine Maria; immenso nell’infinito suo essere divino, si è limitato nella piccolezza dell’umano; esistente prima di
tutti i secoli, ha cominciato ad
essere nel nostro tempo nel seno
di una madre; il Signore di tutto,
velata la gloria della sua maestà,
ha assunto la forma del servo e si
è abbassato fino alla profondità
della condizione umana; il Dio
impassibile si è fatto uomo passibile; il Dio immortale si è sottomesso alle leggi della morte (cf
LEONE MAGNO, Tractatus
XXII,2). Rallegriamoci, carissimi Fratelli e Sorelle! Rallegriamoci nel Signore, perché il Figlio
di Dio è nato, uomo tra gli uomini. In Lui anche noi siamo Figli
ed eredi della vita eterna attraverso lo Spirito (cf Tit 3,7). Rallegriamoci, perché è spuntato il
giorno della nuova redenzione, il
giorno della felicità eterna (cf
LEONE MAGNO, Tractatus
XXII,1). Rallegriamoci perché
oggi, nascendo Cristo per noi, è
nata la salvezza per tutti (LEONE MA-GNO, Tractatus XXI,1).
Celebrate con ineffabile gioia
questa “festa delle feste, in cui
Dio, fatto uomo piccolino, fu
nutrito al seno di una madre umana” (2Cel 199).
NATIVITÀ, EPIFANIA DELLA GLORIA DI DIO
In molti modi, in ogni
tempo, la parola della rivelazione dice ai credenti che il Signore
manifesta a favore dei poveri
l’abbondanza della sua misericordia e lascia vedere, nel campo sempre oscuro della condizione umana, il riflesso misterioso
della sua gloria. La sua rivelazione, per incontrarsi con noi nella
libertà dell’amore, comincia con
il linguaggio della creazione, che
4 - Notiziario
ci arriva “senza che parli, senza
che emetta suoni, senza che la sua
voce risuoni”, e si compie nell’abisso del silenzio della incarnazione, quando “il Verbo si fece
carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua
gloria, gloria come di unigenito
dal Padre, pieno di grazia e di
verità ” (Gv 1,14). Per il dono della fede il Signore Dio ci ha permesso di vedere un bagliore del
la sua gloria nell’oscurità dell’universo e di ascoltare l’eco della sua Parola creatrice nel mezzo
del silenzio della creazione. Per
il dono della fede ci ha permesso
di avvicinarci all’abisso del-
l’amore da cui tutto il creato ha
avuto origine, da cui tutto si
sostenta, verso cui tutto cammina come verso il proprio fine.
Oggi, festa della Natività del Signore, questa stessa fede ci permette di vedere il cielo sulla terra, la gloria nella notte e Dio fatto uomo senza smettere di essere
Dio. Oggi, giorno della nascita di
Cristo, quella stessa fede ci permette di vedere che è nata con Lui
la nuova Gerusalemme, la nuova
Sion, un’umanità nuova, comunità di uomini e donne su cui
spunta un’aurora di giustizia e
brilla una fiamma di salvezza.
Mentre i nostri occhi si volgono
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
a Gesù, il Figlio di Maria, la nostra fede contempla la sua giustizia e la sua gloria; mentre vediamo un piccolo e fragile bambino
tra le braccia di sua madre, contempliamo colui che è fulgida
corona nella mano del Signore;
mentre vediamo Lui che ci guarda, umilmente adagiato in un presepe, lo contempliamo diadema
regale nella palma del suo Dio (cf
Is 62,1-3). Oggi guardiamo a Dio,
fatto bambino piccolino, e sappiamo che l’umanità in cui nacque non potrà più essere chiamata “Abbandonata”; la chiameranno “Mio compiacimento”, perché
quel bambino che nasce per noi
è presso Dio Padre il Figlio che
ama, il suo prediletto (Mt 3,17).
Oggi guardiamo a Dio, fatto
bambino piccolino, e sappiamo
che questa nostra terra non potrà
più essere chiamata “Devastata”;
la chiameranno “Sposata”, perché, con la nascita di Cristo, la
nostra terra è ormai per sempre
la terra del Figlio di Dio (cf Is
62,4). Oggi noi, che guardiamo
a Dio, fatto bambino piccolino,
avvolto in fasce e adagiato nel
presepe, contempliamo con gli
occhi della fede il nostro Salvatore, accogliamo il Messia, adoriamo il Signore (cf Lc 2,11-12).
Nel mistero ammirabile della Natività, epifania della gloria di Dio
nella piccolezza indifesa e innocente di un bambino, il Figlio di
Dio si è fatto nostro fratello minore e noi siamo, per grazia, i fratelli minori dell’altissimo Figlio
di Dio. Rallegriamoci, Fratelli e
Sorelle!
“IL SIGNORE HA GUARDATO L’UMILTÀ DELLA SUA
SERVA” (Lc 1,48)
Volgiamo ora, cari Fratelli e Sorelle, i nostri occhi alla
Santissima Vergine Maria, accostiamoci al mistero di grazia che
il Signore ha compiuto in lei, con
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
templiamo ciò che Dio, suo Salvatore, ha fatto per la sua umile
serva. Se la guardiamo con i suoi
occhi, Maria è “la serva del Signore”, l’ultima tra i piccoli che
Dio esalta, tra gli affamati che
Dio ricolma di beni, tra i timorati di Israele su cui Dio, di
generazione in generazione, ha
steso la sua misericordia (cf
Lc1,46-55). Può veramente esclamare: Mio Dio, mio tutto! Se la
guardiamo con gli occhi di sua
cugina Elisabetta, Maria è la benedetta tra le donne, la madre di
nostro Signore, la donna beata
perché ha creduto (cf Lc 1,42.45).
Ma ella ci dirà subito: La mia
anima proclama la grandezza del
Signore. E noi sappiamo che sta
dicendo: Mio Dio, mio tutto! Se
la vediamo come la vede il cielo,
Maria è per noi la piena di gra-
zia, la donna a cui Dio ha concesso il suo favore (cf Lc 1,2830). E noi sentiamo l’eco della
sua voce: Mio Dio, mio tutto! Se
la contempliamo con gli occhi del
nostro serafico Padre san Francesco, allora diciamo con lei:
“Ave Signora, santa regina, santa genitrice di Dio, Maria, che sei
vergine fatta Chiesa ed eletta dal
santissimo Padre celeste, che ti
ha consacrata insieme con il santissimo suo Figlio diletto e con
lo Spirito Santo Paraclito; tu in
cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene” (SalV). Ma ella
tornerà a dirci immediatamente:
Mio Dio, mio tutto! A Maria di
Nazareth la pienezza della grazia
si rivela nel mistero di una maternità che, essendo tra tutte le
maternità la più vera, è al tempo
stesso la più inusitata, perché
Notiziario -
5
questa madre non ha mai conosciuto uomo e colui che nascerà
è stato concepito nel suo seno
verginale per opera dello Spirito
Santo. La sterilità feconda dei
servi di Dio, Abramo e Sara (cf
Gn 17,15-22; 18,1-15), Manoach
e sua moglie (Gdc 13,1-25), Elkana e Anna (1Sam 1,1-20), era
stata per il popolo di Israele
un’incredibile epifania della potenza del Signore, manifestazione della sua gloria, rivelazione
della sua grazia, della sua misericordia, della sua salvezza: Isacco, Sansone e Samuele sono figli della grazia di Dio. Ora la verginità di Maria di Nazareth porta
all’estremo l’infecondità degli
sterili e la sua maternità verginale annuncia che il frutto delle sue
viscere è frutto della grazia di
Dio, della misericordia di Dio,
dell’amore di Dio. La verginità
materna di Maria dice a tutte le
generazioni: Mio Dio, mio tutto!
È questa totalità di Dio nella nostra vita – mio Dio, mio tutto! –,
cari Fratelli e Sorelle, che oggi
dice la nostra consacrazione al
Signore nella povertà, obbedienza e, in particolare, nel voto di
castità; un voto che agli occhi di
tutti rappresenta la nostra volontaria sterilità, l’offerta della nostra vita, che imita l’offerta pasquale – offerta totale – del nostro Signore Gesù Cristo e la verginale povertà della sua santissima Madre. Con Cristo, morto
e risorto, con la Vergine Maria,
Madre di Dio e madre nostra, con
il nostro fratello Francesco di
Assisi, anche noi, con la nostra
vita in castità, professata davanti a tutti, diciamo oggi: Mio Dio,
mio tutto!
CONCLUSIONE
Dal cuore di ciascun
Fratello e di ogni Sorella salga
in questo giorno fino al trono di
Dio una preghiera di lode, tes-
6 - Notiziario
suta con le parole del cantico
della Vergine Maria, perché il
Potente ha fatto meraviglie in
noi, il suo nome è santo e la sua
misericordia giunge ai suoi fedeli
di generazione in generazione. Ci
accompagni sempre la benedizione del Serafico Padre. Buon Natale!
Roma, 8 dicembre.
Solennità dell’Immacolata Concezione, Regina e Madre dell’Ordine
dei Frati Minori.
Fr. José Rodríguez
Carballo ofm
Ministro generale
Fr. Sandro Overend Rigillo ofm
Segretario generale
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Il Ministro provinciale
Lettera del Ministro provinciale OFM in occasione del Natale
di Nostro Signore Gesù Cristo 2004
“E il Verbo si fece carne”
E’ nel prologo del Vangelo di Giovanni che possiamo
trovare una sintesi meditativa di
tutto il mistero del Natale, perché il Bambino di Batlemme è
tutta la rivelazione di Dio, la verità di Dio e dell’uomo, e riflettendo su questo evento siamo in
grado di capire chi è colui che è
nato e chi siamo noi.
Il centro del prologo è
nel versetto 14: “E il Verbo si fece
carne”, che contiene l’evento
dell’Incarnazione e quindi del
Natale: Il Figlio di Dio è diventato uomo nella sua fragilità ed
impotenza come ogni creatura.
Per comprenderlo Giovanni risale al mistero trinitario e poi ridiscende verso l’uomo. L’inizio, infatti, è l’affermazione che ci pone
fuori dal tempo nel mistero di
Dio: “In principio era il Verbo”,
l’Evangelista colloca la giusta
posizione della ‘Parola’, che esiste da sempre, nei confronti di
Dio: il Verbo, nel suo essere più
profondo, è in atteggiamento di
ascolto e di obbedienza, tutto rivolto al Padre. Gesù, la Parola incarnata, rende Dio visibile e vicino all’uomo, essendone il riflesso. Infatti tutta la storia e la
realtà umana hanno la vita dal
Verbo: “In Lui era la vita e la vita
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
era la luce degli uomini” (v. 4),
perché in Gesù tutto trova consistenza, significato, fine e specie
la salvezza di ogni uomo. Tutte
queste affermazioni giovannee,
sono importanti per capire il ruolo di Gesù, come rivelatore e vero
testimone di Dio. Per questo
“dalla sua pienzza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia” (v. 16), cioè, dalla sua vita
filiale tutti possiamo attingere abbondantemente.
La lettura della Parola di
Dio nel mistero adorabile del Natale converge sulla memoria che
il Figlio di Dio è venuto tra noi,
un Dio con noi e per noi. Il Dio
trascendente ed invisibile ha lasciato la sua lontananza e invisibilità e ha preso un volto umano
rendendosi visibile, concreto e
raggiungibile: “Si è fatto ciò che
siamo, per renderci partecipe di
ciò che lui è” (Cirillo d’Alessandria). La nostra fede, dunque, si
fonda su una spiegazione che
l’evangelista Giovanni trova collocando la radice dell’esistenza
di Gesù nel seno del Padre (Gv
1, 1-3). La riflessione biblica, però, va oltre e ci spinge a contemplare chi è Gesù per noi: egli è
un Dio per ogni uomo e per la
sua salvezza.
Ma il Natale è anche la
memoria delle modalità storiche
in cui Gesù ha compiuto l’Incarnazione; ha scelto la vita del povero e dello sconfitto, perché noi
potessimo scorgere la potenza di
Dio nella scelta della sua povertà e del suo abbassamento. E’ qui
che lui vuole essere cercato, riconosciuto ed accolto: come un
uomo povero, bisognoso e sofferente, perché egli non solo si è
fatto uomo, ma è rimasto tra gli
uomini.
Con la sua nascita, Gesù,
ci ha fatto anche il dono di essere figli: “A quanti lo hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio” (Gv 1-12). Il
Natale di Gesù è anche il nostro
natale, quello della nostra rinascita a vita nuova. In lui anche
noi siamo stati predestinati ad
essere figli adottivi del Padre celeste. Se lo stesso Dio ci chiama:
“Tu sei mio figlio!”, a noi non resta che ringraziarlo e gioire per
la nostra partecipazione alla vita
divina.
Sappiamo da sempre
queste verità, ma come farle passare dalla testa al cuore perché divengano alimento quotidiano della nostra esistenza? Mi piace riprendere alcuni versetti di una
poesia di Mario Luzi:
“Non tra i bambini - con loro.
Con loro e come loro pacifici
Notiziario -
7
L’agenzia viaggi
Frate Sole Viaggeria
Francescana
della Provincia Minoritica di
Cristo Re
dei Frati Minori
nasce sette anni fa
dall’intuizione
di un Frate, padre Pan.
Professionalità e
cortesia verso il Cliente
sono alla base della nostra
agenzia insieme
all’attenzione nella scelta
degli operatori turistici e
nell’elaborazione
di preventivi su misura per
tutte le destinazioni
ai piedi della loro crescita,
all’ombra della loro statura prossima:
questo
lo straripante desiderio, questo,
non un suo travestimento”.
Quel Bambino di Betlemme forse chiede anche a noi
di essere così, accanto a lui, ai
suoi piedi, in assoluto rispetto, in
silenzio, con cuore puro e libero,
perché tutto il nostro essere possa ascoltare il rumore della sua
crescita, ad essa nutrirci ed abbeverarci sino a quando l’ombra
della sua statura ci rivesta, ci ricopra. Questo è il nostro desiderio più nascosto conficcato alla
radice del nostro cuore, l’unica
verità che possediamo.
Allo Spirito di Dio chie
8 - Notiziario
diamo, insieme, l’un per l’altro,
che la forza del suo Amore smascheri ogni nostro travestimento
e ci liberi dalla presunzione di guardare al Bambino di Betlemme
dall’alto della nostra età adulta!
Che il Dio piccolino ci
senta accanto a lui ed avverta la
nostra presenza silenziosa, nascosta, piccolina!
Buon Natale, fratelli carissimi!
Fr. Giuseppe Ferrari, ofm
Ministro provinciale
Bologna, curia provinciale:
10 dicembre 2004.
L’obiettivo è quello di trasmettere ad altri i valori del
“Viaggio”
inteso come eterna
avventura dell’uomo
alla scoperta
delle meraviglie
del creato e dei luoghi
della storia
Via D’Azeglio, 92/c - 40123
Bologna
Tel.: 051 6440168 Fax 051
6447427 E-mail
[email protected]
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Dalla Curia generale
I
Elezione del
Vicario generale
Oggi 10 novembre 2004, nel corso della sessione mattutina del Tempo forte, il Definitorio generale dei Frati Minori
ha eletto Fr. Francesco Bravi nuovo Vicario generale dell’Ordine.
Fr. Francesco Bravi è nato a Maleo in provincia di Lodi
(Italia) il 9 febbraio 1956. È entrato tra i Frati minori della Provincia Lombarda di San Carlo
Borromeo emettendo la prima
professione l’8 settembre 1977.
Nella sua Provincia ha ricoperto l’incarico di Animatore
vocazionale, ha lavorato nella
Formazione iniziale come Maestro dei Postulanti, è stato Coordinatore della Conferenza dei Ministri Provinciali Italiani (COMPI) in questi due settori. È stato
Definitore provinciale e Ministro
provinciale della Provincia di S.
Carlo Borromeo e Presidente
della COMPI.
Dal 7 giugno 2003 era
Definitore generale eletto nel
Capitolo svoltosi a S. Maria degli
Angeli dal 25 maggio al 21
giugno 2003. Parla l’italiano e il
francese e comprende lo spagnolo.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
L’ufficio di Vicario
generale era vacante dal 7 settembre 2004, data della prematura scomparsa di Antonio
Franjic a cui Fr. Francesco Bravi
succede.
www.ofm.org
II
Comunicato del
Definitorio
Novembre 2004
Dall’8 al 22 novembre il
Definitorio generale ha celebrato un nuovo tempo forte durante
il quale, tra gli altri temi, sono
stati trattati i seguenti argomenti.
1. Nomina del Vicario e
Fr. Francesco Bravi in una foto del Capitolo generale 2003.
Notiziario -
9
Procuratore generale. Fr. Francesco Bravi è stato nominato Vicario e Procuratore generale dal
Definitorio generale. Prossimamente verrà eletto un Definitore
per completare il numero fissato
dal Capitolo generale 2003.
2. Visitatori. I seguenti
Frati sono stati nominati Visitatori generali: Fr. Stephen Bliss
(Provincia S. Spirito in Australia
e Nuova Zelanda) Visitatore Assistente per la Fondazione della
Provincia dei SS. Cirillo e Metodio (Croazia) in Australia; Fr.
Johannes Bahlmann (Provincia
Immacolata Concezione BVM in
Brasile) per la Provincia Nostra
Signora delle Sette Allegrezze in
Brasile; Fr. William Short (Provincia Santa Barbara in California – USA) per la Provincia
Nostra Signora Regina della Pace
in Sud Africa.
3. Visite Canoniche.
Sono state esaminate e approvate le Relazioni delle Visite canoniche fatte alla Commissione
scotista (Roma), al Collegio S.
Bonaventura (Grottaferrata Roma) e alla Provincia S. Maria (Ungheria).
4. Delegati generali.
Sono stati nominati Delegati del
Ministro generale: Fr. Francesco
Bravi, Vicario generale, per la
Curia generale; Fr. José Pereira
das Neves, della Provincia SS.
Martiri del Marocco (Portogallo),
per accompagnare la Custodia di
Santa Chiara (Mozambico) nel
cammino che la porterà ad essere Custodia autonoma; Fr. Paskalis Bruno Syukur, Ministro
provinciale della Provincia S.
Michele Arcangelo (Indonesia),
per la Fondazione della Tailandia dipendente dal Ministro generale.
5. Preventivi 2005.
Sono stati presentati ed esaminati
i bilanci preventivi per il 2005,
che saranno approvati nel tempo
forte di dicembre.
6. VIII Centenario della fondazione dell’Ordine. È
stato approvato il testo definitivo dell’itinerario celebrativo dell’VIII Centenario della fondazione dell’Ordine. Il testo porta il titolo La grazia delle origini. La
Commissione per il Capitolo generale straordinario ha presentato un progetto di lavoro che è stato approvato dal Definitorio generale. Il progetto sarà centrato
sul progetto di vita (Regola) che
ci ha lasciato Francesco e che a
noi tocca di attualizzare. Si comincerà con il documento La vocazione dell’Ordine oggi per confrontarci e chiederci: “Che dobbiamo fare oggi?”. Con i suggerimenti che giungeranno dalle
Province si farà un Instrumentum
laboris per il Capitolo che avrà
come scopo quello di avvicinare
la Regola alla vita. Si pensa che
tanto il Capitolo come il Documento che uscirà da esso saranno aperti e guarderanno al futuro.
7. Commissione per le
Entità. Il Definitorio è stato informato dei lavori della Commissione per adeguare le Entità alla
nuova legislazione e, allo stesso
tempo, sono state prese le decisioni necessarie perché tale adeguamento avvenga con l’entrata
in vigore delle nuove Costituzioni e dei nuovi Statuti generali.
8. Commissione per i
contributi economici alla Curia
(fasce). È stato esaminato e approvato tutto il materiale che la
Commissione ha preparato e che
sarà inviato ai Ministri provinciali per lo studio in vista dell’adeguamento dei contributi per la
Curia generale. Il Definitorio ha
anche approvato un adeguamento
dei contributi per l’anno 2005,
tenendo conto dell’aumento del
costo della vita.
9. Pastorale dell’educazione. Il Definitorio generale e i
Frati della Segreteria generale per
l’Evangelizzazione hanno riflettuto sulla pastorale dell’educazione. Il Definitorio ha approva-
Dal 30 novembre 2004, sono disponibili le nuove Costituzioni e i nuovi Statuti generali nelle tre lingue ufficiali
dell'Ordine con testo italiano e latino. Questi Documenti oltre che a stampa, sono disponibili in CD e, con bancadati,
possono essere scaricati dalla rete al seguente indirizzo: http://www.ofm.org/ccssgg; la Segreteria provinciale
provvederà al più presto a far pervenire una copia a stampa a ciascun frate ed un CD per ogni fraternità.
10 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
to in proposito un questionario
che sarà inviato a tutte le Entità.
10. Lavori in Curia.
L’Economo generale ha informato dettagliatamente sui lavori
di ristrutturazione della Curia
generale.
11. Commissione scotista. Fr. Barnaba Hechic è stato nominato per un triennio Presidente della Commissione scotista (Roma) e Fr. César Saco
Alarcón è stato nominato Vice
Presidente della stessa.
12. Personale. Il Definitorio generale ha riflettuto ampiamente sulla situazione dei Frati a servizio delle Case del Ministro generale e sugli Uffici della
Curia.
13. Collegio S. Isidoro.
Si è tenuto un incontro tra la
Commissione del Definitorio generale e quella della Provincia
d’Irlanda per il Collegio S. Isidoro, raggiungendo un accordo di
massima, perché la Provincia
conceda l’uso del Collegio alla
Curia. L’accordo verrà definito
prima della fine dell’anno.
14. Plichi. Come in ogni
tempo forte il Definitorio ha esaminato e disbrigato 101 pratiche
giunte dalle diverse Entità che
aspettavano una risposta o approvazione.
15. Incontri. Il Definitorio generale ha incontrato il Visitatore generale della Curia, Fr.
José Pereira das Neves, che ha
informato il Definitorio della Visita realizzata in questi giorni in
Curia; il Segretario generale del
Capitolo generale straordinario,
Fr. Milan Spelic, della Provincia S. Croce in Slovenia; la Commissione per il Capitolo generale straordinario.
16. Progetto missionario in Miamar. Dopo aver ricevuto dal Definitore di zona le informazioni necessarie e la richieFrati Minori dell’Emilia-Romagna
sta formale della Chiesa locale,
il Definitorio generale ha approvato in linea di massima l’apertura di una Fraternità internazionale in Miamar, dove finora non
eravamo presenti.
17. Progetto Tailandia.
È stato rinnovato il contratto con
la Provincia S. Michele Arcangelo in Indonesia e si è fatta una riflessione sul Progetto con una
particolare attenzione all’implantatio Ordinis.
18. Entrata in vigore
delle nuove Costituzioni e dei
nuovi Statuti generali. L’8 dicembre 2004 entreranno in vigore le nuove Costituzioni (in realtà si tratta delle precedenti con
alcuni cambiamenti introdotti
dall’ultimo Capitolo generale) e
i nuovi Statuti generali. La Curia
ha pubblicato il testo in latino e
nelle tre lingue ufficiali dell’Ordine: spagnolo, inglese e italiano.
19. Altre informazioni.
Il Definitorio è stato informato
dettagliatamente sulle visite fraterne fatte in alcune Entità dal
Ministro generale, accompagnato dal Definitore di zona, e su alcuni incontri internazionali svoltisi in questo periodo (Visite: Provincia dei Tre Magi in Germania;
Provincia S. Venceslao nella Repubblica Ceca; Provincia d’Irlanda; Provincia S. Croce in Slovenia; Provincia Serafica in Italia e
Provincia S. Cuore di Maria in
Italia. Incontri: giovani Frati professi solenni della Conferenza
Sud Slavica e Congresso Europeo di GPIC). A loro volta i Definitori di zona hanno informato di
alcune visite e incontri a cui hanno preso parte in queste ultime
settimane (Incontri: Conferenza
anglofona, COMPI, CONFRES
e Conferenza Sud Slavica. Visite: Provincia S. Francesco di Nairobi, Tailandia eMiamar). Infine
è stata fatta la valutazione dell’incontro che si è svolto lo scorso
mese di ottobre presso la Curia
generale con la MEFRA e la
COPEF.
20. Altre attività. Durante questo tempo forte il Definitorio generale è stato ospitato dalla Comunità di “Mondo X”
in Roma per una giornata dedicata alla condivisione e alla riflessione. Ha poi partecipato alla
celebrazione del primo centenario della morte della Beata Maria della Passione, fondatrice delle Francescane Missionarie di
Maria; ha infine celebrato l’annuale incontro con i Visitatori generali nominati quest’anno, che
si è svolto da lunedì 15 a venerdì
19 novembre. Vi hanno partecipato 26 Visitatori.
Fr. Sandro Overend
Segretario generale
Legatoria
a
Nonantola
Fr. Pierpaolo
Basini
Tel. 059 544453
340 6436110
I Fratelli di
Nonantola si sono
organizzati ed
hanno attrezzato
una legatoria.
Sono a disposizione
per qualsiasi lavoro
che i Fratelli
vorranno
loro richiedere.
Notiziario -
11
CISM
I
Relazione finale
della XLIV
Assemblea
Generale CISM
1. Essere qui ad Assisi con il suo
spirito ed il suo fascino
Al termine della 44 ma
Assemblea generale della CISM,
che abbiamo voluto dedicare al
confronto sul tema “Vita consacrata, nuove forme di vita evangelica, movimenti ecclesiali. Carismi in comunione”, ringraziamo il Signore per quanto abbiamo vissuto insieme. Trovarci in
questo luogo a discutere di carismi in comunione per la missione della chiesa nel terzo millennio è stato più facile nello spirito
e nel fascino irresistibile di Assisi. Francesco è una figura carismatica potentissima nella storia
della Chiesa; la sua esistenza ha
dato vita al movimento francescano, ma il dono della sua vita,
immedesimata con Cristo fino alle stimmate, ha dato alla Chiesa
un esempio fulgido di sequela
Christi che ha fatto sentire il suo
influsso in tutto il popolo di Dio.
Qui è stato più facile anche per
noi scoprire l’originaria destinazione ecclesiale dei nostri carismi. Ogni carisma autentico è co-
12 - Notiziario
munionale; è dato per la Chiesa,
come la Chiesa è per la salvezza
di tutti gli uomini. Sotto la protezione dei Santi di Assisi ci siamo
sinceramente confrontati sulla
necessità. di aprirci ad un dialogo franco con quanto lo Spirito
Santo sta suscitando nel popolo
di Dio. Non abbiamo la pretesa
di aver risolto problemi, ma ci
siamo sentiti rincuorati dalla certezza che tutto quanto viene suscitato dallo Spirito non può contraddirsi. Ogni dono è dato per il
bene del tutto, di tutto il corpo.
Divenire promotori di questa più
complessa relazionalità ecclesiale è un compito che ci spetta e
dal quale possiamo trarre giovamento per la riscoperta dei nostri
stessi carismi.
2. Il posto dei carismi nella
Chiesa. Vita consacrata come
carisma
Il dibattito di questi giorni ci è servito innanzitutto per
scoprire la preziosità di essere come consacrati un dono da vivere
con responsabilità ecclesiale.
Mettere a tema il nostro vivere
in comunione con i nuovi carismi
suscitati dallo Spirito ci ha portato a considerare l’importanza di
questi doni per tutta la chiesa. È
stato importante ricordare il testo decisivo di Lumen Gentium
12 che parla di doni gerarchici e
doni carismatici nella Chiesa. Lo
stesso Spirito elargisce entrambi
i doni al popolo di Dio in cammino. I1 mistero ecclesiale, fondato sulla Parola e i sacramenti,
per essere integralmente vissuto,
ha bisogno dei diversi carismi,
che appartengono pienamente
alla vita della Chiesa. Tutto questo ci fa riconoscere totalmente
inseriti nella vita ecclesiale in
obbedienza all’autorità della
Chiesa e lavorare in sinergia con
quanto lo Spirito Santo va suscitando nel nostro tempo.
3. L’incontro dei carismi in forza del nostro essere battezzati.
Abbiamo affrontato il tema, pur consapevoli delle oggettive difficoltà, sentendone l’urgenza, in forza del fatto che ogni
dono suscitato liberamente dallo
Spirito è dato per l’edificazione
comune. Ci apriamo con piena fiducia al confronto con le nuove
comunità di vita evangelica e con
i movimenti ecclesiali poiché siamo chiamati tutti in Cristo a formare un solo corpo nella diversità delle membra. Pertanto, desiderare di comportarci tra carismi
diversi ci porta innanzitutto al
pieno recupero del nostro battesimo, del nostro non appartenere
più a noi stessi ma a Cristo. La
soggettività battesimale ci permette di guardare con simpatia
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
ad ogni autentico carisma, dato
per l’edificazione comune. Uno
dei motivi del successo delle nuove realtà ecclesiali sta nella piena riscoperta del Battesimo: il nostro incontro con tali realtà ci aiuta a “raccogliere in più grande abbondanza i frutti della grazia battesimale” (LG 44).
4. L’incontro dei carismi per evangelizzare
A quale scopo la comunione tra carismi diversi? La
Chiesa è mistero di comunione
in cui ciascuno è chiamato a rischiare il proprio dono per il bene
di tutti, per la crescita della comunione tra tutti i soggetti ecclesiali e per l’incremento di una
missione sempre più autentica ed
efficace. Tra vita consacrata, nuove forme di vita evangelica e movimenti ecclesiali non si tratta di
guardarsi l’un l’altro, ma di guardare tutti nella stessa direzione
che è quella della evangelizzazione. Mettere insieme i carismi è
un’urgenza storica per rilanciare
la missione. La comunione è ordinata alla missione e la missione facilita la comunione. Viviamo la comunione tra carismi differenti per la missione perché ci
sta a cuore che l’annuncio del
vangelo di salvezza arrivi a tutti
gli uomini. Non per noi stessi vogliamo vivere questa stagione di
nuova relazionalità all’interno
della Chiesa, ma perché ci interessa l’uomo di oggi nelle sue domande reali, offrendogli ciò che
abbiamo di più caro e di più nostro: l’incontro con la persona di
Cristo.
5. La fantasia dello Spirito per
ridare vigore ed ogni altro
carisma.
Ogni realtà carismatica è
originariamente immersa nella
vita della Chiesa che attraversa
stagioni diverse. Il guardare alla
nostra storia ci rende grati per
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
l’abbondanza di doni che lo Spirito non ha fatto mai mancare.
Osservando quanto sorge nell’oggi della Chiesa e della società non possiamo che gioire per la
ricchezza confortante della fantasia dello Spirito. Le differenze
fra carismi antichi e nuovi, fra i
nostri Istituti, i movimenti ecclesiali e le nuove forme di vita
evangelica non si possono negare e qualche volta generano tensioni o disagi; ma la diversità non
rallenta la volontà di comunione;
né l’impegno alla comunione e il
reciproco riconoscimento vogliono ridurre tali differenze appiattendole nella confusione della
omologazione. La relazione fra
carismi diversi rafforza e arricchisce l’identità di ciascuno.
Ogni vera identità è sempre
relazionale: ed il confronto che
avviene con sincerità e disponibilità porta ad apprezzare il dono
di tutti e a riscoprire anche il proprio, non in contrapposizione ma
in sinergia con altri. I1 nuovo non
abolisce né rende superfluo l’antico, ma lo interroga, provocandolo ad essere se stesso in relazione con le mutate condizioni
ecclesiali e sociali. L’antico ascoltando e stimando il nuovo,
rivela ad esso la sua radice nella
storia, gli insegna la pazienza dei
tempo, che non è mero passato
ma evento aperto al futuro, in
questo senso abbiamo la responsabilità di essere noi stessi dono
per tutti, come forza di testimonianza fedele che dura e resiste
nel tempo.
6. Il nostro carisma è compito.
La conoscenza e la scoperta delle peculiarità dei nuovi
carismi e delle comunità di vita
evangelica presenti oggi nella
Chiesa ci permette di riscoprire
anche il nostro compito ed il senso particolare della nostra presenza. Le nuove presenze carismati-
che ci rendono più consapevoli
che la nostra testimonianza può
intercettare alcune delle domande del nostro tempo, dentro spazi di plausibilità che ci sono propri:
A) L’attuale riscoperta di interiorità ed esigenza di ricapitolazione
interiore, da sempre presenti nella dimensione contemplativa della vita consacrata, che torna ad
essere di nuovo rilevante nella
temperie contemporanea, restituendo dignità al cammino interiore come qualifica specifica
della persona e della sua centralità.
B) La nostra testimonianza, come
rappresentazione di una “vocazione di presenza contemplativa”
nel mondo. I1 contesto contemporaneo si manifesta come prostrato dinanzi alla ragione strumentale e agli interessi di ufficio:
preziosa per tutti risulta una presenza etica disinteressata, un modo di esserci semplice e radicale.
C) La nostra presenza dialoga
con il bisogno di legami e di appartenenza, pur nella debolezza
e fragilità dell’uomo contemporaneo. I1 modo nostro di intercettare tale domanda sta nell’essere
memoria vivente del dono ricevuto e sempre attuale, in un tempo immemore e smarrito quanto
al futuro, ma che pure è domanda di relazione e di dimora.
D) È importante promuovere in
torno alle nostre comunità e realtà un ambiente che offra accoglienza, relazioni e legami in cui
le persone possano essere riconosciute per quello che sono in
modo gratuito. Da ciò, può scaturire anche una condivisione più
significativa del nostro carisma:
capace di suscitare nuove e più
convinte decisioni vocazionali.
7. Conseguenze operative per i
superiori maggiori
L’ascolto, la riflessione e
Notiziario -
13
la condivisione di questi giorni
ci spingono a vivere con maggiore fiducia il confronto con i carismi nuovi, con le nuove forme di
vita evangelica, con movimenti
e con ogni forma di aggregazione ecclesiale. Sappiamo, infatti,
che le difficoltà e le in-comprensioni che possono accadere in
questo incontro sono dovute anche alla debolezza delle persone
o delle comunità, non ai carismi
come tali. Come superiori maggiori siamo chiamati a saper valorizzare i doni e a farli crescere,
imparando a ridimensionare le
difficoltà provenienti dalle soggettività ferite, dai nostri limiti.
Raccogliamo dal confronto e dall’approfondimento delle riflessioni alcuni spunti operativi.
A) È compito dei superiori maggiori promuovere una formazione adeguata alla nuova relazionalità ecclesiale. In tal senso è necessario sostenere e favorire una
formazione aperta che sappia presentare il proprio carisma in relazione con le novità suscitate
dallo Spirito. Se nei decenni passati si è insistito sulla necessità
di approfondire sistematicamente l’identità carismatica, oggi è
venuto il tempo che essa sia colta in relazione. Quando ciò viene fatto con equilibrio, non provoca confusione riguardo al proprio compito e alla propria spiritualità. Occorre sostenere identità relazionali capaci di promuovere relazioni significative.
B) La necessità di promuovere
una formazione capace di integrare esperienza e conoscenza, e
di far scoprire la relazione profonda tra teologia e spiritualità,
tra quanto celebriamo e quanto
viviamo. La vera sfida educativa
sta nel saper relazionare i segni
sacramentali, in cui facciamo memoria di Cristo ed i segni testimoniali, che la nostra esistenza
14 - Notiziario
za è chiamata ad esprimere nella
società.
C) La necessità di un metodo
umile di confronto. La ricchezza
della nostra lunga storia nella
Chiesa deve renderci agili nell’incontro e nell’interazione con
altri e più recenti soggetti. È necessario possedere un “bagaglio
leggero” e che sappia “chiedere
da bere”; capace di imparare dall’altro, capace di rispetto e valorizzazione. Ammirare i doni che
lo Spirito suscita negli altri, stimarli ed apprezzarli diventa la
condizione per poterli incontrare
e per comunicare loro quanto è
stato donato a noi.
D) Circa il rapporto particolare
che alcuni confratelli possono
vivere con i movimenti ecclesiali e le nuove comunità di vita evangelica, la preoccupazione di
governo deve mettere al centro
innanzitutto l’attenzione al singolo e all’autenticità del suo cammino spirituale. Più che applicare schemi preconfezionati, si tratta di capire cosa è più utile affinché i confratelli possano vivere
con intensità ed autenticità la propria vita consacrata. Laddove
questo accade con il necessario
discernimento dei superiori potrà esserci un vero arricchimento
che saprà superare eventuali tensioni.
8. La 45 a Assemblea generale
della CISM sarà celebrata in
Puglia, dal 7 all’1 novembre.
La Conferenza Regionale, che si è dichiarata lieta ed onorata di accogliere superiori maggiori, è già all’opera per l’organizzazione e gliene siamo grati.
Nelle prossime settimane il consiglio di presidenza, esaminando
e valutando le indicazioni del-
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
l’Assemblea, sceglierà il tema,
fra quelli proposti dalla relazione programmatica del segretario
generale. Intanto davanti a noi sta
un anno particolarmente importante e ricco di appuntamenti e
di iniziative per la Conferenza.
Nel cuore di esso il Congresso
Eucaristico Nazionale di Bari, nel
cui contesto è prevista una giornata, precisamente giovedì 26
maggio dedicata alla Vita Consacrata. La CISM raccomanda
l’impegno alla partecipazione,
nel segno del cammino in comunione con la Chiesa Italiana, e
sarà presente in modo significativo, avendo deliberato la partecipazione dell’intero consiglio
nazionale. Nei prossimi giorni,
inoltre, la Presidenza, su richiesta del segretario generale della
CEI, designerà 5 religiosi che faranno parte della Commissione
Preparatoria del Convegno Ecclesiale di questo decennio, che
si svolgerà a Verona nel 2006. La
relazione del Segretario generale, approvata dall’Assemblea,
impegna tutti a sostenere la partecipazione alle iniziative e ai
convegni organizzati dalle Aree
di Animazione della Conferenza:
quello dell’Area Formazione, che
si terrà a Collevalenza dal 22 al
26 novembre prossimo, quello
dell’Area Evangelizzazione che
si terrà al Santuario del Divino
Amore dal 10 al 13 gennaio 2005.
Particolare importanza avranno
due iniziative che caratterizzano
il prossimo anno: il Seminario
per la Formazione alla Leadership che si terrà a Città della Pieve dal 28 marzo all’1 aprile 2005
e il Seminario di Studio sul Religioso-Presbitero nella Chiesa
oggi che si terrà a Roma il 31
marzo 2005. Intanto l’impegno
degli organismi nazionali sarà di
far maturare al meglio le riflessioni e le scelte in ordine:
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
* al sostegno delle Conferenze
Regionali, in particolare dove è
necessario rivitalizzarle con il
rinnovo dei consigli di presidenza;
* alla preparazione dell’Assemblea del 2005 con il suo peculiare carattere elettivo;
* al compimento del processo di
periodizzazione scadenzata del
mandato dei vicepresidenti, già
avviato in questi giorni e che sarà
portato a compimento con l’elezione, nel consiglio nazionale di
gennaio, di un terzo vicepresidente per l’area del Sud Italia e
Isole;
* al rioridino delle competenze
della segreteria generale, con il
particolare impegno, secondo
l’indicazione della relazione del
segretario generale, “di una seria
riflessione di prospettiva direzio-
nale e gestionale” sul nostro periodico “Religiosi in Italia”, “il
cui impegno ricade attualmente
sulla segreteria già impegnata su
troppi fronti”.
Naturalmente tutto questo si potrà attuare se verrà raccolto l’appello alla collaborazione dei superiori maggiori degli
istituti e alla generosità nel rendere disponibili i confratelli e nel
rendersi disponibili per mettersi
a servizio di tutti, assumendo incarichi e responsabilità in seno
alla Conferenza. Anche in questo modo si dà concretezza ed
autenticità alle parole che proclamiamo; anche così si può realizzare la comunione e anche oltre
l’“autoreferenzialità”, il cui
superamento, al termine di questa Assemblea, credo che ci trovi
tutti un po’ più convinti.
Notiziario -
15
II
Il Rappresentante
CISM presso il
Centro Nazionale
Vocazioni
Carissimi,
con sentimenti di fraterna amicizia, sottopongo alla vostra attenzione alcune indicazioni e proposte promosse dal Centro Nazionale Vocazioni per meglio servire l’animazione della
pastorale unitaria a favore delle
vocazioni consacrate.
Per rispondere a tale
obiettivo, il Centro Nazionale Vocazioni - come sapete - lo scorso
ottobre ha organizzato, insieme
ai responsabili vocazionali degli
Istituti di Vita Consacrata, il 4°
Forum sul tema: “La fatica di
scegliere”. Sono convenuti, nella sede di Sassone, sia i Direttori
dei Centri Regionali Vocazioni
che alcuni Superiori Maggiori e
Responsabili dell’Animazione
vocazionale, per considerare e
progettare insieme, sotto il profilo vocazionale, il futuro delle
nostre Chiese particolari e dei
nostri Istituti e, soprattutto, per
vivere un’esperienza di comunione ecclesiale.
Nel corso di questa esperienza sono emerse le diverse dinamiche d’intervento per sostenere una scelta stabile di vita e
per garantire gli aiuti appropriati
nella fatica della scelta.
In sintonia con l’Anno
dell’Eucarestia, indetto dal Santo Padre, il Centro Nazionale
Vocazioni ha scelto quale tema
del Convegno di quest’anno una
riflessione sulla Domenica: “II
dinamismo vocazionale dell’Eucaristia nel giorno del Signore.
Come?”
Attraverso il Convegno
cercheremo di renderci conto
16 - Notiziario
come l’Eucaristia costituisce il
momento culminante nel quale
Gesù svela il mistero della sua
identità ed indica il senso della
vocazione d’ogni credente. È evidente come questa riflessione
comporti anche un “rinnovato
incontro con Cristo”, attraverso
il quale alcuni scopriranno di essere chiamati a diventare ministri
dell’Altare, altri a contemplare la
bellezza e la profondità di questo mistero, altri a riversarne
l’impeto d’amore sui poveri e i
deboli, ed altri ancora a coglierne il potere trasformante nella realtà e nei gesti della vita d’ogni
giorno. Questa consapevolezza
ha portato a far convergere sul
medesimo tema anche quello
scelto per la 42a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, espresso attraverso il seguente slogan: “Nel Giorno del Signore... i tuoi giorni”
Quest’anno, grazie all’ausilio dei sussidi preparati dal
Centro Nazionale Vocazioni, siamo chiamati a costruire, insieme
ai nostri giovani, dei precisi itinerari verso la scoperta della propria vocazione dentro un appropriato contesto ecclesiale. È una
sfida che siamo chiamati ad accogliere con passione, gratitudine e fantasia!
Gli Animatori vocazionali OFM
d’Italia si ritroveranno a S. Maria
degli Angeli per il loro Convegno
annuale. Quest’anno l’incontro
ruoterà tutto attorno alla lettura
dell’immagine del Crocifisso di S.
Damiano.
Le iscrizioni vanno fatte direttamente per telefono o fax entro il 22 dicembre al Centro Nazionale Vocazioni, Via Aurelia, 468, 00165 Roma, T. 06
66398410-11, Fax 06 66398414 o tramite e-mail [email protected]
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Ancora un appuntamento irrinunciabile per l’iter formativo di un religioso che opera nella pastorale vocazionale: il Seminario sulla Direzione Spirituale,
esperienza ormai consolidata,
che quest’anno affronterà il tema
della vita interiore alla luce dell’insegnamento di Teresa di
Lisieux: “Una ‘Piccola Via’ a
servizio dell’accompagnamento
vocazionale”.
Nell’esperienza comune
del delicato e arduo compito di
educare oggi gli adolescenti in
vista del discernimento spirituale, il seminario di quest’anno
vuole offrire agli educatori alcune piste ascetiche attraverso le
quali sostenere ragazzi e giovani
nella loro crescita umana, spirituale e vocazionale.
Il mondo che cambia
chiede da parte nostra un atteggiamento costante di discernimento, che ci sfida ad operare
dentro la nostra vita e nella vita
dei nostri Istituti delle “conversioni” personali e pastorali, attraverso le quali vivere la fedeltà
a Dio e all’uomo. Non possiamo
eludere questo percorso di rinnovamento e di rigenerazione, per
questo Vi invito cordialmente ad
accogliere queste proposte quali
sostegno alla nostra vocazione e
missione nella Chiesa.
Un fraterno saluto
P. Raffaele Sacco R.C.I.
Incontri in preparazione al
VERSO IL CAPITOLO
REGIONALE
UNITARIO OFS
aperto a tutti i fratelli e indispensabile
per ministri, consiglieri ed assistenti
Corso di Formazione presso il Convento
di S. Francesco in P.za S. Francesco - Faenza (RA)
“Per una spiritualità di comunione”
Fr. Giuseppe Marini.
Capitolo Regionale Unitario
*il programma dettagliato non è ancora disponibile
Le Sorelle clarisse di Forlì sono disponibili a fornire oggetti per regali
natalizi ed altro: lo fanno per finanziare i lavori del Monastero.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Per informazioni e per prenotazioni rivolgersi
a Giorgio Bertoni
Cell. 3392446247 (pomeriggio)
Notiziario -
17
Vita della Provincia
I
Definitorio
SS. Annunziata
Bologna
7 dicembre 2004
* Ci si incontro puntualmente alle ore 09.00 presso il
Convento della SS. Annunziata di
Bologna e il primo momento prevede un incontro con quanti operano presso il centro Missionario
provinciale che in quel convento
ha sede.
* Si incominciano quindi
i lavori con la preghiera e si riflette sul primo punto dell’ODG:
è una riflessione che vuole condurre il governo della provincia
a costruire uno statuto dell’Antoniano.
* Il Ministro provinciale
aggiorna il Definitorio circa i
recenti contatti con quanti sono
interessati al Complesso conventuale di Borgonovo Val Tidone.
* I Fratelli interessati
comunicano al Definitorio circa
l’andamento della stesura del
Progetto di Vita Fraterna avvenuto in questo ultimo periodo nelle
fraternità di Parma, Fiorenzuola
18 - Notiziario
e S. Piero in Bagno e si constata
con piacere che anche la Fraternità di S. Maria di Campagna ha
fissato questo impegno per i giorni 13-17 dicembre.
* Si discute una richiesta
del Guardiano della Fraternità di
Cesena in riferimento ai lavori in
atto circa il rifacimento di buona
parte del complesso conventuale.
Il Ministro provinciale risponderà direttamente al Padre Guardiano.
* Alle 12.30, ci si incontra con i fratelli che ci ospitano
ed il Definitorio si pone in ascolto
della loro realtà. Il Governo della
Provincia è contento di vedere un
buon clima di vita fraterna e di
collaborazione reciproca.
* Si pranza con la Fraternità in un clima fraterno. Ci si
scambia gli auguri di Natale ed
il Ministro provinciale lascia ad
ogni Frate il testo delle nuove Costituzioni generali e degli Statuti
generali.
costruttiva da parte di tutti. Il
Governo della Provincia auspica
che il tempo che ci separa dalla
celebrazione del Capitolo sia speso nell’approfondimento sereno
ed attento delle responsabilità di
ciascuno.
* Si cerca di individuare
quelle che possono essere le
disponibilità per la cappellania
del Monastero di Fanano: il Ministro provinciale approfondirà
personalmente la disponibilità.
* Si esaminano altre richieste: dalla Curia Generale
circa il nostro proprio dei Santi e
dall’Istituto dei Missionari di
Cristo circa una disponibilità per
l’assistenza.
* Si terminano i lavori
alle ore 16.00. Ci si scambiano
gli auguri di Natale, ci si ricorda
l’appuntamento per i primi giorni
di gennaio a Cesena e si rientra
nelle proprie Fraternità.
* Alle 14.30 si riprendono i lavori con un aggiornamento
sulla situazione dell’OFS regionale. La scorsa domenica si è
tenuta l’Assemblea precapitolare
in un buon clima e con volontà
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Dal 1° dicembre 2004 la Biblioteca Provinciale dei Frati Minori dell’Emilia Romagna
ha la possibilità di essere consultata attraverso Internet Da alcuni anni, infatti, esiste un sito
(www.ibisweb.it) dove sono ospitati gli archivi delle biblioteche, in prevalenza ecclesiastiche, che
utilizzano come noi il software per la catalogazione CDS/ISIS. Attualmente le biblioteche che hanno
aderito a questa iniziativa sono 43 per un totale di 1.208.943 records; di queste, 13 costituiscono
l’opac internazionale delle biblioteche cappuccine, mentre le altre 30 sono biblioteche di Seminari,
di Studi Teologici o di Ordini religiosi italiani. L’opac viene aggiornato ogni 4 mesi: il 30 gennaio, il
30 maggio e il 30 settembre con una cadenza che è molto buona, se si pensa alla lentezza con cui
vengono normalmente aggiornati opac del genere. L’indirizzo al quale poter consultare la nostra
Biblioteca Provinciale è dunque www.ibisweb.it/bo034 (dove bo034 è la sigla che abbiamo nel
catalogo cumulativo su CD-ROM dell’Associazione dei Bibliotecari Ecclesiastici Italiani); l’archivio è unico per le tutte e tre le sezioni da cui è formata la Biblioteca Provinciale, ma nel risultato
della ricerca che verrà effettuata comparirà, in una tabella con la collocazione del libro e la disponibilità o meno al prestito, la sigla della sezione di appartenenza, e cioè STeo, Bugh. o Oss., come si
può meglio vedere di seguito:
Biblioteca
Collocazione
Prestito
BO034
Bugh. C XVIb-3, 60
Si
Biblioteca
Collocazione
Prestito
BO034
STeo Dp. D VIII-2, 28
Si
Biblioteca
Collocazione
Prestito
BO034
Oss. Piana VI-5, 15
Si
In questo modo, si potrà comunicare chiaramente alla bibliotecaria provinciale dove si trova
esattamente il volume che si desidera in prestito. Colgo l’occasione per ricordare gli orari di apertura, i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail.
Sez. Studio Teologico S. Antonio,
Via Guinizelli 3 - Tel. 051-309864; Fax 051-397595; e-mail [email protected],
aperta dal LUN. al VEN. dalle 9.00 alle 13.00;
Sez. Biblioteca dell’Osservanza,
Via dell’Osservanza 88 - Tel. 051-584779; e-mail [email protected],
aperta il LUN. e il MAR. dalle 14.00 alle 18.00;
Sez. Biblioteca Francescana “P. Benvenuto Bughetti”, Via S. Mamolo 2 - Tel. 051-580799; e-mail
[email protected],
aperta il MER., GIO. e VEN. dalle 14.00 alle 18.00.
Spero che questo ulteriore servizio, che qualifica sempre di più la Biblioteca Provinciale,
contribuisca a far conoscere non solo ai frati il nostro importantissimo patrimonio librario e culturale.
Elisabetta Stevanin
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
19
Note di Cronaca
I
Relazione agli
Assistenti OFS
dell’EmiliaRomagna
Di seguito riportiamo la
sintesi della Relazione di P. Annibale
Marini, tenutasi lunedì 25 ottobre
presso il convento dei Cappuccini di
Vignola, in occasione della Conferenza degli Assistenti regionali OFSGIFRA Emilia-Romanga.
Collaborazione degli Assistenti col Consiglio locale OFS nella formazione
L’OFS sta vivendo un
tempo di trasformazione e sta
progressivamente assumendo
connotati confacenti ai tempi attuali e al cammino della Chiesa.
Si sono appena conclusi i festeggiamenti del 25° della Regola
promulgata da Paolo VI il 24 giugno 1978 con la lettera apostolica “Seraphicus Patriarcha”.
L’OFS italiano sta muovendo i
primi passi sul cammino dell’unità; il 19 settembre l’OFS della
Lombardia ha eletto il Consiglio
Regionale Unitario e, nei prossimi mesi, altre regioni compiranno la medesima scelta. Il 25 marzo 2002 la Conferenza dei Ministri Generali del Primo Ordine e
20 - Notiziario
del TOR ha approvato lo Statuto
per l’Assistenza spirituale e pastorale all’OFS. In quella circostanza tutti i fratelli del Primo Ordine e del TOR (non solo gli Assistenti) erano vivamente sollecitati a conoscere e studiare il
nuovo Statuto “affinché questo
strumento possa servire come
base per il nostro servizio fraterno all’OFS e possa guidare tutti
nelle relazioni con il medesimo
Ordine in conformità alla nostra
vocazione e alla specifica indole
dell’OFS. Ne consegue che ogni
assistente è saldamente invitato
a prendere coscienza della propria identità e della missione da
svolgere in modo da essere fedele al suo mandato e pienamente
inserito nel cammino dell’OFS
nazionale e internazionale. In un
passato non troppo lontano (forse anche oggi?) non pochi assistenti, negli incontri con le fraternità, si limitavano a proporre
qualche fervorino di carattere
francescano o qualche riflessione piuttosto generica valida per
ogni circostanza e ad assumere il
ruolo di ministro. Dobbiamo formarci una nuova mentalità
sull’OFS, corrispondente al nuovo OFS.
Identità e ruolo dell’Assistente
Le Costituzioni dell’OFS sottolineano che il servi-
zio dell’Assistente “integra ma
non sostituisce quello dei Consigli e dei Ministri secolari ai quali spetta la guida, di coordinamento e animazione delle Fraternità ai vari livelli” (Art.3.1).
L’Assistente “è testimone della
spiritualità francescana, dell’affetto fraterno dei religiosi verso i
francescani secolari, e vincolo di
comunione tra il suo Ordine e
l’OFS” (Art. 12.2). “Il compito
precipuo dell’Assistente è favorire l’approfondimento della spiritualità francescana e cooperare
alla formazione iniziale e permanente dei francescani secolari”
(Art. l3.1). “Nel consiglio di Fraternità, nei Capitoli elettivi o ordinari, agisce nel rispetto delle
responsabilità e del ruolo dei secolari, dando loro la priorità per
quanto riguarda la guida, il coordinamento e l’animazione della
Fraternità” (Art. 13.2). “Partecipa attivamente e vota nelle deliberazioni e nelle decisioni prese
nel Consiglio o nel Capitolo. In
particolare è responsabile per l’animazione delle celebrazioni liturgiche e delle riflessioni spirituali del Consiglio o dei Capitolo” (Art. 13.3). “L’Assistente
locale promuove la comunione
all’interno della Fraternità e fra
quella ed il Primo Ordine e il
TOR. D’intesa con il Guardiano
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
o il Superiore locale, procura che
si instauri una vera comunione
vitale reciproca tra la Fraternità
religiosa e quella secolare. Promuove la presenza attiva della
Fraternità nella Chiesa e nella società” (Art.23.2). “L’Assistente
locale, insieme con il Consiglio
della Fraternità, è responsabile
della formazione dei candidati ed
esprime la sua valutazione sui
singoli candidati prima della professione” (Art.24.1). “Insieme
con il Ministro instaura un dialogo con i fratelli che si trovano in
difficoltà, che intendono ritirarsi
dalla Fraternità o che si comportano in grave contrasto con la Regola”(Art.24.2).
Riassumendo
L’Assistente maturi una
conoscenza sempre più profonda dell’OFS. È cosa buona che
ogni convento si abboni alla rivista nazionale dell’OFS e, se c’è,
a quella regionale. L’Assistente
operi all’interno della sua Fraternità per creare rapporti di conoscenza, accoglienza e affetto tra tutti i frati e fratelli e sorelle dell’OFS. Si prenda coscienza
della pari dignità in quanto tutti
figli di Francesco e quindi fratelli. L’Assistente rispetti e valorizzi la peculiare secolarità dell’OFS. L’Assistente assicuri la
sua presenza nei Consigli di Fraternità e possibilmente anche agli
incontri di Fraternità. L’Assistente insegni a pregare, spieghi autorevolmente la Parola, formi alla
spiritualità francescana, educhi
alla fedeltà della vita sacramentale. L’Assistente promuova la
corresponsabilità e l’unità. L’assistente curi la sua formazione
personale partecipando in modo
particolare ai convegni e alle
giornate formative.
La Formazione dei fratelli e
delle sorelle dell’OFS.
È importante prendere
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
coscienza che non esiste solo una
formazione permanente all’interno delle singole Fraternità, ma
che un’attenzione del tutto particolare va data alla formazione
iniziale. La vera rivoluzione culturale-religiosa consiste in una
rinnovata attenzione ai primi e
fondamentali anni di preparazione e di ingresso all’OFS. Il documento “Linee guida per la formazione iniziale” ci prospetta
quale deve essere il cammino che
l’Assistente con il Consiglio di
Fraternità dovranno curare. “Il
Ministro della Fraternità e l’Assistente spirituale dovranno rendersi conto della struttura umana
e spirituale dell’aspirante (capacità umana, esigenze personali,
disponibilità verso i fratelli) e valutare le motivazioni che lo spingono a chiedere di far parte
dell’OFS”.
Il periodo della formazione iniziale deve essere diviso in tre
tappe:
1. Tempo d’iniziazione:
questo periodo dura di norma due
anni.
2. Tempo di formazione:
è il cosiddetto noviziato ed ha la
durata di due anni
3. Tempo di formazione
dei neoprofessi: la cui durata è di
tre anni
In questo cammino
formativo ha un ruolo importante l’Assistente. È l’animatore,
non il responsabile primo, di una
formazione che abbia ad incidere fortemente sui fratelli e le sorelle che percorrono i primi passi di accostamento all’OFS. Collabora con il maestro della formazione ad un cammino umanocristiano-francescano.
Fr. Annibale Marini, ofm conv.
CORSO PER
ASSISTENTI OFS
E GIFRA D’ITALLA
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24 - 28 gennaio 2005
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Per le pronotazioni fare riferimento a Fr. Gloriano Pazzini,
Eremo Sant’Antonio-Montepaolo – 47013 Dovadola (FC)
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Notiziario -
21
Calendario del Definitorio
A cura di Claudio Leonardi, l’Editore Mondadori ha dato alle stampe
nella collana “Scrittori Greci e Latini”, gli scritti di Francesco e Chiara di Assisi. Il volume si propone di
liberare la figura di Francesco dalle falsificazioni che l’hanno nascosta e adulterata. Francesco era un
mistico, forse il più assoluto della
Storia cristiana.Il volume, di 550
pagine, costa 27.
19 gennaio
2005
a
Bologna
sant’Antonio
INCONTRO DEI
RESPONSABILI
DI TUTTI I SETTORI
DI ATTIVITA’
DELLA
PROVINCIA
per riflettere insieme
sul problema
della
evangelizzazione
nella nostra
Regione
22 - Notiziario
4 gennaio 2005: Cesena
2 febbraio 2005: Milano Marittima
1 marzo 2005: Ferrara
aprile 2005: durante il pellegrinaggio in Terra Santa
3 maggio 2005: Fiorenzuola
giugno 2005: Castelletto di Branzone nel contesto della
riunione dei Definitori delle Province del Nord Italia
5 luglio 2005: Carpi
7-9 settembre 2005: Villa Verucchio
6 ottobre 2005: Curia provinciale
7-12 novembre 2005: Sardegna
6 dicembre 2005: Rimini
I Guardiani e il Governo
della Provincia
10 giorni in Terra Santa
dal 28 marzo al 7 aprile 2005
Per i guardiani che avessero difficoltà si rivolgano
direttamente al Ministro provinciale. Agli stessi
Guardiani si ricorda di provvedere al passaporto.
Nazzareno Fr. Burgazzi
Carlo Fr. Tagliavini
Severino Fr. Cataneo
Mauro Fr. Galesini
Adiuto Fr. Galippi
Berardo Fr. Rossi
Sebastiano Fr. Pazzini
Anastasio Fr. Venturelli
Tommaso Fr. Toschi
Ivano Fr. Rossi
3 gennaio
7 gennaio
8 gennaio
15 gennaio
16 gennaio
16 gennaio
20 gennaio
22 gennaio
28 gennaio
31 gennaio
Onomastici
Gennaio
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Abbiamo Vissuto
NOVEMBRE 2004
* Domenica 14 inizia a
Roma l’incontro dei Visitatori generali. L’incontro terminerà il
giorno 19.
* Il giorno 15 la fraternità
di Montepaolo si ritrova alla
Verna, fino al 19, per il Progetto
Comunitario.
* Lunedì 15 ritiro presso
la casa di noviziato di Baccanello.
* Nella mattinata del giorno 16 incontro con il Sindaco di
Rocca S. Casciano.
* Nel pomeriggio del giorno 16 visita allo Studentato Universitario di Forlì.
* Il giorno 17 esce il nuovo calendario liturgico 20042005.
* Giovedì 18 esce dalla tipografia il volume sul Beato Giovanni da Parma di Carlo Cadderi.
* Il giorno 19 Fr. Roberto
Ranieri è eletto rappresentante
degli Studenti presso il nostro
Studio Teologico.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
* Lunedì 22 le Fraternità
di Fiorenzuola e di Parma si ritrovano per il Progetto Comunitario.
Segretario provinciale Formazione e Studi.
* Il giorno 23 viene ricoverato Fr. Sebastiano Pazzini per
accertamenti.
* Il giorno 29 incontro del
Consiglio della nostra Federazione OSC con il Consiglio della
Federazione OSC della Lombardia.
* Giovedì 25 a Verona incontro dei Segretari Provinciali
Formazione e Studi delle Province OFM del Nord Italia.
* Nella mattinata del giorno 29 Fr. PierPaolo Veronesi dalla Fraternità di Carpi passa all’Infermeria di Carpi.
* Nella mattinata del giorno 25 Fr. Luigi Dima presenta la
tesi di Laurea al termine del
Triennio: 110 e Lode. Fr. Luigi
proseguirà gli studi per un ulteriore biennio.
* Nei giorni 30 novembre
- 1 dicembre momento di formazione per i Frati dai 40 ai 65 anni
a Milano Marittima.
* Il giorno 26 incontro a
Roma in S. Antonio con i Frati
ivi residenti.
* Venerdì 26 in Campidoglio a Fr. Pierbattista Pizzaballa
viene consegnato il premio
Minerva.
* Martedì 30 Fr. Candido
Roncarrà è ricoverato in ospedale per accertamenti.
* Il 30 novembre inizia il
progetto comunitario per la
Fraternità di S. Piero in Bagno.
DICEMBRE 2004
* Il giorno 28 incontro con
il Presidente Pier Ferdinando
Casini.
* Nei giorni 2 - 3 dicembre formazione permanente per i
Frati oltre i 65 anni a Milano
Marittima.
* Lunedì 29 a Milano Marittima incontro del Consiglio del
* Giovedì 2, nella mattinata muore la Signora Novella GuNotiziario -
23
ibellini, mamma del nostro
confratello Fr. Enrico Zini.
* Il giorno 3 nel pomeriggio inizia a Greccio il convegno
su Giovanni da Parma.
* Venerdì 3 a Montale di
Modena funerale della mamma di
Fr. Enrico.
* Il giorno 4 Fr. Valentino
Giannini è ricoverato in Ospedale per controlli.
* Sabato 4 incontro della
CISM Regionale presso il santuario della Madonna di S. Luca a
Bologna.
* Domenica 5, presso il
Convento di S. Giuseppe in Bologna Assemblea regionale dell’OFS in vista del Capitolo.
* Martedì 7 incontro del
Definitorio presso il Convento
dell’Annunziata in Bologna.
Alcune immagini degli ultimi momenti di Formazione Permanente tenuti a
Milano Marittima: il primo per la fascia di età dai 40 ai 65 anni, il secondo
per i frati oltre i 65 anni.
* Il giorno 8 dicembre alle
ore 11.00, su RAI 1 S. Messa dalla Chiesa di S. Antonio in Bologna.
* Mercoledì 8 Bruna Molfese fa l’ingresso in Noviziato
presso il Monastero della Santa
in Bologna.
* Il giorno 9 in Curia provinciale incontro della commissione economica.
24 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Il Custode di Terra
Santa ricorda Arafat
“Nessuno potrà prendere il suo posto”
Ho saputo della gravità
della situazione circa la salute di
Arafat mentre ero in viaggio dall’Ambasciata in occasione della
festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia. Un giornalista mi
chiama per avere a caldo una mia
opinione sulla scomparsa dalla
scena politica del leader palestinese, sul futuro di questa terra,
rispondo con qualche frase di circostanza, penso che ben pochi,
prima, mi avevano posto domande sul futuro di questa terra. In
genere, mi intervistavano sul presente. Bisognava dunque aspettare che il vecchio leader uscisse
di scena per ricominciare a parlare seriamente di futuro? Lo trovo triste, eppure pare che sia così.
Certamente, con Arafat, scompare il simbolo della causa palestinese. Quali che siano le opinioni
a suo riguardo, sulla sua politica,
la sua storia, le sue visioni e i suoi
metodi, non gli si può negare il
fatto di avere portato all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale il diritto dei palestinesi ad
una terra e ad una patria. Arafat
si è totalmente identificato con la
causa palestinese e, in fondo, non
c’è palestinese che non consideri Arafat come proprio leader e
proprio punto di riferimento.
Ogni tanto, parlando con la gente, mi divertivo a provocare chieFrati Minori dell’Emilia-Romagna
dendo di Arafat, di cosa pensassero della sua politica e delle sue
iniziative. Un po’ tutti si lamentavano, ma poi il discorso si concludeva sempre con il riconoscere che Arafat non si tocca. Ho capito che, nonostante tutti i distinguo, per i palestinesi Arafat ha incarnato anche affettivamente l’aspirazione all’indipendenza e all’autonomia. Nessuno insomma,
fino ad oggi, ha mai separato
l’immagine e la persona di Arafat
dalla causa palestinese. Per quanto possa sembrare strano e forse
Venerdì 26 novembre 2004 alle ore
20.30 nella Sala della Protomoteca
in Campidoglio si è svolta la XV edizione del Premio Minerva. Fr.
Pierbattista Pizzaballa, Custode di
Terra Santa, è stato premiato per
essersi distinto come punto d’incontro rispettoso tra le Genti di Terra
Santa.
un po’ irreale ora si apre invece
una nuova pagina nella storia del
Medio Oriente senza il leader indiscusso. Nessuno sa con certezza che cosa sarà scritto in questa
nuova pagina. Gli esperti del settore stanno già descrivendo i possibili scenari, le probabili tensioni, le lotte di potere e tutto quello che si può immaginare. Una
cosa è certa. Nessuno potrà prendere il suo posto. Arafat resterà
nella coscienza di ogni palestinese come il padre della Patria,
pur non essendoci ancora la patria. Ho incontrato personalmente Arafat solo una volta, pochi
giorni dopo il mio insediamento,
per una formale visita di cortesia
alla Muqata, il suo quartier generale, ma, anche attraverso i
confratelli palestinesi, ho seguito il suo percorso di questi ultimi
anni da vicino. Come tutti mi
sono chiesto se colui che è stato
leader nella lotta e nello scontro
è stato altrettanto capace e coraggioso nella costruzione del suo
Paese, nell’elaborazione di progetti, nella preparazione di classi
dirigenti, con l’inevitabile carico
di rinuncia che ogni scelta comporta. Mi sono chiesto se questo
affascinante personaggio non sia
egli stesso rimasto prigioniero
della sua immagine e del suo passato. È stato incapace di arrivare
Notiziario -
25
ad un necessario compromesso
oppure, realmente, non ve n’era
la possibilità? Il nemico per lui è
sempre restato il nemico o, almeno per un po’, è stato anche
l’interlocutore, durante il breve
periodo di pace? Ha fatto tutto
quello che si poteva, dalla sua
parte? Queste domande ora sono
diventate competenza per gli storici. ll suo successore, o i suoi
successori, per lo meno, hanno
maggior libertà rispetto al rais.
Non ci sono immagini da salvare, ma solo da costruire. Per
quanto possa sembrare strano, a
me pare che sia più facile. A volte, infatti, il passato può essere
ingombrante. La scomparsa di
Arafat lascia alla nuova classe
dirigente difficili, ma superabili
sfide. La principale è mantenere
unito il popolo. Mentre in passato l’unità fra tutti era nella persona stessa di Arafat, ora si dovranno invece, con sano realismo, distinguere gli elementi comuni a tutte le fazioni dalle inevitabili e legittime differenze di
opinione, di visione e di strategie. Solo mantenendosi unito il
popolo palestinese riuscirà ad
imporsi. Con la Chiesa il leader
ha sempre avuto un rapporto fraterno e cordiale. Ha incontrato
spesso il Papa, ha sempre ricevuto volentieri i leader religiosi
locali, veniva anche alle nostre
funzioni. Tutti ricordano le sue
apparizioni natalizie alla messa
di mezzanotte. A volte dava anche un po’ fastidio questa sua vicinanza. Ma lui era anche sentimentale e non dava molto peso
alle nostre delicate sensibilità clericali. E, poi, devo riconoscere
che alla gente piaceva così. Certamente aveva anche lui le sue
convenienze in questo stretto legame. Quante domande mi sono
fatto durante il famoso assedio di
Betlemme. Ma, ora, anche per la
26 - Notiziario
Chiesa in Terra Santa inizia un
nuovo cammino. Dovrà recuperare la sua libertà e la sua carica
profetica di fronte alla nuova realtà. Dovrà trovare la capacità di
parlare a tutti, rimanendo ad un
tempo fedele alla verità e alla
carità. Per la Chiesa non ci sono
muri, barriere o divisioni, ma solo
un bisogno: testimoniare la propria appartenenza a Cristo.
Fr. PierBattista Pizzaballa
Custode di Terra Santa
È uscito il volume di Padre Carlo Cadderi sul Beato Giovanni da Parma.
L’opera rimedia ad un secolo di silenzio, infatti l’ultimo lavoro sul Beato
Giovanni è di Padre Canali e risale al 1900. Il volume di oltre 400 pagine
ripercorre la vita di Giovanni Buralli, soffermandosi particolarmente sui
dieci anni di generalato del Beato e sulla questione dela sua appartenenza
o meno al movimento di Gioacchino da Fiore.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
I nostri fratelli defunti
Sig.ra Novella Gibellini
Per una serie di circostanze non mi è stato possibile
comunicarti per tempo la notizia.
A maggior ragione ti ricordo
l’impegno di ricordare al Signore la mamma di Fr. Enrico e di
farlo anche secondo le indicazio-
ni degli Statuti Provinciali.
Fr. Marco Zanotti
Segretario provinciale
Bologna, Curia provinciale:
4 dicembre 2004
A tutti i fratelli e alle
sorelle della Provincia
Nella prima mattinata di
mercoledì 1 dicembre è deceduta all’Ospedale di S. Agostino di
Modena la signora Novella
Gibellini in Zini, mamma di Fr.
Enrico Zini.
La signora Novella aveva 63 anni di età.
I funerali si sono svolti
giovedì 2 dicembre 2004 alle ore
14,30 presso la Chiesa parrocchiale di Montale Rangone
(MO), la salma è stata tumulata
presso il cimitero del paese.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
27
Padre Benvegnù
ricordato
da Padre Allegra
Un altro dono ci fece il
Signore in quel mese. Venne pure
ad aggregarsi allo Studio il P.
Tarcisio Benvegnù della Provincia di Bologna. Egli era destinato alla missione di Yutze (Shansi),
ma siccome, data l’avanzata comunista, era impossibile andarvi, io, già prima di lasciare Pechino, avevo combinato col suo
Superiore Regolare P. Mario
Balboni che nell’ipotesi che egli
non potesse recarsi a Yutze, me
lo mandasse nello Studio: il che
fece con soddisfazione di tutti. Il
P. Tarcisio possedeva un ingegno
robusto, aveva speciali doti per
lo studio del greco e dell’ebraico, forse parlava un po’ troppo di
quanto gli stava a cuore, ma era
in fondo un ottimo e santo religioso. Fu anche docilissimo alle
direttive del Prefetto. Gli affidavo un lavoro da fare, e lui me ne
mostrava lo schema, e pian piano tutte le parti, che andava componendo. Difettava alquanto dello sguardo d’assieme del teologo, ma nell’esame del testo era
insuperabile.
A lui affidai la ricostruzione critica dei primi due capitoli di Michea, di parecchi brani
di Ezechiele e di altri passi difficili del V.T. e credo che le sue
indagini e le sue conclusioni non
siano da meno da quelle accetta-
28 - Notiziario
Il Padre Allegra al centro del tavolo, alla sua sinistra Padre Benvegnù.
te dal Kittel nella sua editio critica della Bibbia Ebraica. Suo
ultimo lavoro fu la composizione dell’indice dei nomi propri
della Bibbia secondo la Volgata
Latina, con richiami all’ebraico
e ai Settanta, e forse questo lavoro ne fiaccò la forte fibra. In
ognuna delle quasi seimila cartelle da lui scritte c’è l’essenziale per conoscere il personaggio o
la città, popolo, fiume – le varianti ortografiche, le congetture più
importanti. La testa del caro Tarsicio era ordinata, lucida e forte,
come invece era disordinata la
sua stanza. Ma in tal disordine lui
ci stava benissimo. L’aver perduto questo valoroso collaboratore
fu davvero una iattura per lo Studio. Ma bisognò rassegnarsi all’amabilissima volontà del Padre
Celeste. Ritornò in Italia, ma l’a-
ria nativa non gli giovò; speravo
che il P. Pio ce lo facesse guarire, ma il Signore aveva deciso di
premiare il suo servo laborioso e
fedele, che passò da questo mondo al Padre il 23 Febbraio 1969
all’età. di 57 anni. Non sumus
sicut et caeteri qui spem non
habent! Caro Tarcisio, ai piedi
della nostra Madre e Regina ricordati del nostro umile Studio!
Tratto da: “Memorie”
autobiografche
del P. Gabriele M. Allegra
O.F.M.,
Missionario in Cina,
a cura del P. Serafino M.
Gozzo O.F.M.,
Roma 1986, p. 129 s.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Greccio, Oasi Gesù Bambino, uno scorcio della sala durante il Convegno su Giovanni da Parma.
Questo numero del Notiziario
è stato chiuso in Segreteria provinciale il
10 dicembre 2004
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
29
FRATERNITAS
01.12.2004
ita Vol. XXXVI. Nr. 104 - OFM Roma - tel. +39.0668.491.365 - fax. +39.0668.491.36
“Ecco arriva il tuo Salvatore”
dalla Lettera del Ministro generale all’Ordine in occasione del Natale
In questo giorno di grazia il Salvatore giunge per quanti sperimentano nella loro carne la fragilità dell’umano e abbraccia
coloro che portano nel cuore il desiderio di un mondo nuovo, nel quale regna la giustizia. In questo giorno di grazia la
liturgia ci porta la voce del Signore, che si dirige a quanti sperano di essere liberati, riscattati, redenti, salvati. Le
parole della Sacra Scrittura arrivano al nostro cuore, al cuore di tutti i poveri, e a tutti è annunciato che giunge
il Salvatore, il Messia, il Signore (cf Lc 2,11), la vittoria, la ricompensa (cf Is 62,11), la luce per il giusto, la gioia
per i retti di cuore (cf Sal 97,11). “Esulta, figlia di Sion, innalza la tua lode figlia di Gerusalemme: ecco, a te
viene il tuo Re, il Santo, il Salvatore del mondo” (Natività del Signore: Messa dell’aurora, Antifona di
comunione). Il nostro cuore di credenti intuisce il sussulto pieno di speranza dei poveri che ascoltano la parola
della profezia: Li chiameranno popolo santo, redenti del Signore. Figlia di Sion, tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata (Is 62,12). La nascita del Figlio di Dio, come Figlio dell’uomo, è l’ultima parola del
cielo, che a tutti va dicendo, che Dio cerca la terra, che il Creatore cerca la sua creatura, che l’Amore ci ama,
che noi deboli siamo la debolezza di Dio. La nostra fede sa che il giorno della nascita di Cristo è un giorno unico
nella Storia della Salvezza, solenne nel corso dell’Anno liturgico, singolare nella vita di ogni credente, perché in
esso per tutti è brillato un altro Sole (cf Lc1,78), si è accesa un’altra Luce (cf Lc 2,32), è apparsa la bontà di Dio
e si è rivelato l’amore che Dio ha per gli uomini (cf Tit 3,4). Il giorno della nascita di nostro Signore Gesù Cristo
rimarrà per sempre segnato dalla novità di quello che allora accadde, poiché da quel giorno Dio ha un nome
nuovo: il nostro Dio si chiamerà per sempre Gesù, perché salverà il suo popolo dai peccati (cf Mt 1,21), e si
chiamerà per sempre anche Emmanuele, che significa Dio con noi (Mt 1,23). Da quel giorno la fede conosce il
mistero di una nuova concezione e di una nuova nascita (“Nova autem nativitate generatus, quia inviolata
virginitas concupiscentiam nescivit, carnis substantiam ministravit”. LEONE MAGNO, Tractatus XXII,2). Da quel
giorno conosciamo il mistero di una nuova maternità, essendo vergine colei che è madre, e di una nuova
verginità, essendo madre colei che è vergine. Da quel giorno viene a noi svelato il nuovo ordine in cui entra,
grazie all’incarnazione, il Figlio di Dio, poiché colui che era invisibile, generato dal Padre, si è fatto visibile,
nascendo dalla Vergine Maria; immenso nell’infinito suo essere divino, si è limitato nella piccolezza dell’umano;
esistente prima di tutti i secoli, ha cominciato ad essere nel nostro tempo nel seno di una madre; il Signore di
tutto, velata la gloria della sua maestà, ha assunto la forma del servo e si è abbassato fino alla profondità della
condizione umana; il Dio impassibile si è fatto uomo passibile; il Dio immortale si è sottomesso alle leggi della
morte (cf LEONE MAGNO, Tractatus XXII,2). Rallegriamoci, carissimi Fratelli e Sorelle! Rallegriamoci nel Signore,
perché il Figlio di Dio è nato, uomo tra gli uomini. In Lui anche noi siamo Figli ed eredi della vita eterna
attraverso lo Spirito (cf Tit 3,7). Rallegriamoci, perché è spuntato il giorno della nuova redenzione, il giorno
della felicità eterna (cf LEONE MAGNO, Tractatus XXII,1). Rallegriamoci perché oggi, nascendo Cristo per noi, è
nata la salvezza per tutti (LEONE M AGNO, Tractatus XXI,1). Celebrate con ineffabile gioia questa “festa delle
feste, in cui Dio, fatto uomo piccolino, fu nutrito al seno di una madre umana” (2Cel 199).
Fr. José Rodriguez Carballo ofm
CURIA GENERALE - VIII CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELL’ORDINE
Nel mese di luglio 2004 il Definitorio generale ha costituito la Commissione “Forma Vitae” per l’VIII Centenario
della Fondazione dell’Ordine 2008/2009. La Commissione ha il compito di elaborare i contenuti e preparare i
sussidi per il cammino del Centenario. La Commissione è composta da: Fr. Hermann Schalück e Fr. Giacomo Bini
(ex Ministri Generali), Fr. Joxsé Maria Arregui della Prov. di Arantzazu (Spagna), Fr. Thaddée Matura della Prov.
S. Giuseppe (Canada) e Fr. Francesco Bravi, Vicario Generale. Presidente della Commissione “Forma Vitae” è il
Definitore Generale Fr. Ambrogio Nguyen Van Si. Il testo definitivo dell’itinerario celebrativo, approvato dal
Definitorio generale, ha per titolo “La grazia delle origini”. La Commissione “Forma Vitae” ha inoltre presentato al
Definitorio il progetto di lavoro per il Centenario. Il cammino sarà incentrato sulla Regola, progetto di vita che
Francesco ha indicato ai Frati, e che tocca a noi attualizzare. Si inizierà a riflettere con la mediazione del testo “La
vocazione dell’Ordine oggi”, documento finale del Capitolo di Madrid del 1973, per confrontarci e chiederci:
“Quali sono i passi possibili da intraprendere oggi?”. Con i suggerimenti che giungeranno dalle Province si redigerà l’ Instrumentum Laboris per il Capitolo straordinario che avrà come scopo avvicinare la Regola alla vita. Il
Capitolo Straordinario ed il Documento che esso produrrà saranno un contributo per la via dei Frati nel futuro. Tra
le iniziative promosse per le celebrazioni dell’VIII Centenario di fondazione dell’Ordine, Fr. José Carballo, Mini-
30 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
stro generale, ha invitato la Postulazione generale a preparare un volume, denominato “Santorale”, con i profili
biografici di tutti i Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio Frati Minori. Il Definitorio ha anche nominato la Segreteria del Capitolo generale straordinario che si svolgerà ad Assisi nel settembre 2006. Fr. Miran Spelic (Prov. S.
Croce, Slovenia) è il Segretario del Capitolo. La Segreteria è composta da Fr. Miguel de la Mata Merayo (Prov.
S. Giacomo di Compostela, Spagna), Fr. Gianpaolo Masotti (Prov. Serafica S. Francesco d’Assisi, Italia), Fr.
Michael Moore (Prov. S. Francesco Solano, Argentina), Fr. Andres Rañoa (Prov. S. Pietro Battista, Filippine), Fr.
Joseph Legonou (Prov. Verbo Incarnato, Togo). Alla Segreteria è affiancato il gruppo liturgico così formato: Fr.
Ruben Tierrablanca (Prov. SS. Pietro e Paolo, Messico), Fr. Sean Collins (Prov. Irlanda), Fr. Vittorio Viola
(Prov. Serafica S. Francesco d’Assisi, Italia), Fr. Paolo Canali (Prov. S. Carlo Borromeo, Italia). Economo del
Capitolo è Fr. Renato Beretta (Prov. S. Carlo Borromeo, Italia).
- FORMAZIONE FRANCESCANA
Dal 23 al 31 agosto 2004, 28 giovani Frati e Suore in formazione, insieme ai rispettivi formatori di varie
Famiglie francescane (3 Frati minori, 3 Cappuccini, 16 Clarisse e 7 Suore francescane) a Orsay, nel convento “La
Clarté-Dieu” si sono ritrovati per un incontro sul tema “Fondazione e rifondazione. XIX-XXI secolo”. Il Ministro
generale, Fr. José Carballo ha inviato un messaggio di incoraggiamento ai partecipanti che sono stati aiutati nella
riflessione dalla competenza dei relatori. J.M. Ploux, sacerdote della Mission de France ha presentato la “Panoramica storica della evoluzione del mondo”, mentre il filosofo sloveno Fr. E. Kovac, OFM, ha descritto “La Fraternità
universale”. Fr. Thaddée Matura, OFM, ha relazionato sul “Ritorno alle fonti bibliche, patristiche e francescane
alla fine del XIX secolo” e Sr. Gabrielle Marguin ha offerto un contributo sull’esperienza ecumenica di alcune
suore francescana a Taizé. Fr. Serge Delsaut, OFM, e Fr. Pio Murat, OFMcap, hanno descritto il ritorno alla fonti a
partire dai “Documenti” pubblicati in più lingue e dagli adattamenti delle CCGG cappuccine dopo il Vaticano II.
Non è stata omessa l’attenzione all’iconografia francescana, attraverso lo studio dei cicli di vetrate della Chiesa
francescana di Parigi e di quella dei Cappuccini di Blois (J. Danel, OFM). La signora Gobbé, laica svizzera, ha poi
presentato la “Storia dell’OFS e le attuali sfide” e Sr A.M. Cunin, FMM, ha indicato “Le nuove prospettive della
missione”. Sono state inoltre ascoltate le testimonianze di religiosi stranieri che vivono in Francia: una Clarissa
filippina residente da 17 anni ed un giovane studente Cappuccino etiope. Il gesuita P. Flipo, direttore della rivista
“Christus” ha parlato della ricerca spirituale come “ultima frontiera”. È stato presentato il progetto di un nuovo
monastero di Clarisse unito ad un centro pastorale. Una giornata è stata dedicata alla visita della Sinagoga, della
Cattedrale e della Moschea della cittadina d’Evry. Qui, il gruppo ha potuto incontrare le contemplative Domenicane
che hanno rivolto alcune domande sul catecumenato e l’accompagnamento differenziato. Fr. Arnaud Corbic, OFM,
docente all’Antonianum di Roma ha parlato sul tema “L’incredulità, un rischio per la fede”. Un programma estremamente ricco che ha favorito la riflessione dei piccoli gruppi e della nascita di 5 laboratori fino alla prossima
sessione. Per proseguire la riflessione nell’ambito della Famiglia francescana è stato proposto un Capitolo delle
Stuoie per Frati e Suore al di sotto dei 50 anni.
FRANCIA
TERRA SANTA -
“THE MAGIC LAMP”: I CANTI DEI BAMBINI PER LA PACE IN TERRA SANTA
Gerusalemme - Il 31 ottobre 2004 le ragazze della Scuola di Terra Santa “S. Giuseppe” e “The Jasmin Choir”,
hanno dato vita al festival “The Magic Lamp”. Nelle intenzioni di Fr. Armando Pierucci, direttore dell’Istituto
Magnificat e promotore dell’iniziativa, c’era l’ambizione di fare lo “Zecchino d’Oro” di Gerusalemme, ma si è
capito che sarebbe stato come costruire una cattedrale nel deserto. Allora – dice Fr. Pierucci – ci siamo dedicati a
portare l’acqua nel deserto: abbiamo invitato le scuole a partecipare come solisti e come ascoltatori. Quattro musicisti e parolieri palestinesi hanno generosamente donato 12 canti all’istituto “Magnificat”, la scuola di canto della
Custodia di Terra Santa. L’istituto “Magnificat” ha curato l’armonizzazione e la stampa dei canti che saranno poi
donati alle scuole. Si tratta di canti sul tema della famiglia, di quel giardino che è la Terra Santa e, qualche volta,
della pena che è l’essere Palestinese, della nostalgia di una Pace che tarda a posarsi. Anima del Festival è la signora
Hania Soudah Sabbara, direttrice del “The Jasmin Choir”. La signora Sabbara ha trovato nelle scuole di Gerusalemme
i 12 solisti che, con le ragazze della “S. Giuseppe” hanno interpretato le canzoni, accompagnati al pianoforte dagli
allievi dell’Istituto “Magnificat”. Tra gli estimatori dell’iniziativa il nostro Ministro generale che nel 2003 volle
essere presente alla I edizione del Festival.
SPAGNA -
II CONGRESSO EUROPEO PER ANIMATORI DI GIUSTIZIA E PACE DELL’ORDINE
Si è svolto a Santiago de Compostela in Spagna dal 18 al 23 ottobre 2004 il II Congresso Europeo degli Animatori di Giustizia e Pace. L’incontro, a cui erano presenti circa 50 Frati, la maggioranza degli Animatori delle Province europee, affrontava il tema “Per un’Europa solidale: come rispondere da francescani alle attuali sfide”. I partecipanti hanno analizzato la situazione del vecchio continente in vari ambiti. Dal punto di vista politico è evidente la
differenza tra l’Unione degli stati europei, realtà a forte connotazione economica, e l’Europa geografica. In campo
economico osserviamo le conseguenze del neoliberismo: si approfondisce il divario tra povertà e ricchezza, è
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Notiziario -
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totalmente modificata la concezione dell’uomo e del lavoro. Nella sfera socio-culturale cresce l’individualismo, la
pluralità di culture e la scristianizzazione. Si evidenzia la paura della perdita della propria identità culturale a causa
dell’arrivo, attraverso i flussi migratori, di nuove culture e religioni estranee. L’Europa mostra una continua
frammentazione al suo interno. Un esempio è la divisione, non solo concettuale, tra Est ed Ovest (rappresentata nel
passato dal Muro di Berlino). L’ammissione all’Unione Europea della Turchia è diventata oggi una sfida paragonabile
al confronto verificatosi nella Spagna tra Islam e Cristianesimo. Al Congresso, erano presenti i Segretari generali
di Formazione e Studi, dell’Evangelizzazione, il Presidente dell’UFME ed esperti di Franciscans International.
L’Ufficio di JPIC della Curia generale di Roma ha inoltre presentato le proposte del Capitolo generale del 2003 che
invitano i Frati ad avere una presenza creativa nei luoghi di rottura. Il Ministro generale, Fr. José Ródriguez Carballo
intervenendo all’incontro ha suggerito a tutti i Frati un decalogo per essere concretamente a servizio della pace per
questa “umanità crocifissa”.
- LA PROCURA GENERALE DELL’ORDINE
La Procura generale dell’Ordine è l’ufficio incaricato di trattare e concludere, a nome del Ministro generale, le
pratiche da svolgersi presso la Santa Sede, escluse le cause di beatificazione e canonizzazione, di competenza della
Postulazione. Come ogni ufficio della Curia, incarna uno degli aspetti caratteristici del carisma e della Regola dei
Frati minori, quale la libertà e il dovere dei Frati di ricorrere ai loro Ministri “quando si accorgessero di non essere
più in grado di essere fedeli al loro stato di vita” (cfr Rb X). In questi ultimi anni la Procura generale è stata al centro
di trasformazioni e cambiamenti di personale e strutture. Dopo la nomina a Procuratore di Fr. Antonio Franjic,
Vicario generale, è stato chiamato all’ufficio di Segretario e Vice Procuratore Fr. Valentino Menegatti della Provincia di Cristo Re di Bologna (Italia). Fr. Valentino è succeduto a Fr. José Beltran dalla Provincia di Arantzazu
(Spagna), che per 38 anni ha assicurato precisione, discrezione, competenza e impegno assiduo nel lavoro. Un
ulteriore avvicendamento si è verificato dopo la chiamata alla casa del Padre di Fr. Antonio Franjic il 7 settembre
2004. Il 12 novembre 2004 Il Definitorio ha eletto il nuovo Vicario generale, Fr. Francesco Bravi, a Procuratore
generale. A lui vanno i nostri auguri per un fecondo lavoro nella fedeltà e obbedienza alla Santa Madre Chiesa.
CURIA GENERALE
- INCONTRO DEI FRATI “OFM 10”
Dal 26 al 29 ottobre 2004 a Trogir (Croazia) si è svolto l’incontro per i Frati al di sotto dei dieci anni di
professione solenne della Conferenza Sudslavica dei Frati Minori. Organizzato dal Segretariato per la Formazione
della stessa Conferenza era il primo incontro di questo tipo. Circa 80 Frati delle sei Province hanno vissuto il dono
della Fraternità in comunione con il Ministro generale, Fr. José Carballo, il Definitore generale Fr. Sime Samac, il
Vice Segretario per la Formazione e gli Studi Fr. Alojzy Warot e l’Assistente generale dell’OFS Fr. Ivan Matic.
Erano presenti i sei Ministri provinciali della Conferenza. La giornata del 27 ottobre è stata dedicata all’incontro
dei Frati con il Ministro generale. All’intervento di Fr. José sono seguiti i lavori di gruppo. Nell’Assemblea di
condivisione i giovani Frati hanno avuto l’opportunità di dialogare con il Ministro sulla vita e la missione dei Frati
Minori oggi. Nel secondo giorno Fr. Alojzy Warot della Segreteria di Formazione e Studi, si è soffermato sulla
“sequela Christi” e sulle “stagioni della vita”. La terza giornata dedicata all’OFS, GiFra e Assistenza spirituale è
stata animata dall’Assistente generale dell’OFS, Fr. Ivan Matic.
CROAZIA
Segnalibro francescano
• GUITTON Gérard, Découvrir Saint François d’Assise (Scoprire S. Francesco d’Assisi), Éditions Salvator
(Paris 2004), pp 122. Si può scoprire oggi Francesco di Assisi? È questa la domanda da cui parte Fr. Gérard Guitton
cercando di intraprendere un’“operazione verità”. Non è la ricerca di una strada alternativa, ma il tentativo di
chiarificare quelle “immagini popolari” di Francesco d’Assisi affinchè siano portatrici di una spiritualità francescana
autentica.
• LOCHE Giovanni, La conca Reatina. I primitivi insediamenti francescani Edizioni Porziuncola (S. Maria
degli Angeli, Assisi, 2004), pp 91+54 tav. Giovanni Loche, OFM, presenta gli insediamenti francescani della Valle
reatina cercando di situarli nel momento storico della loro fondazione e poi nella continuità del tempo fino ad oggi.
Con questo testo l’autore accompagna il pellegrino che desidera approfondire la visita a questi luoghi di grazia.
• SCHNEIDER Herbert, Lebendiges Sterben (Morire vivendo), Stella Maris Verlag (Buttenwiesen 2003),
pp77. In occasione del 750° della morte di S. Chiara, Fr. Herbert Schneider, OFM, già Delegato generale per le
Clarisse e le claustrali di ispirazione francescana pubblica questo opuscolo in lingua tedesca. Di fronte all’attuale
cultura nichilista egli offre una lettura della morte come apertura alla vita. Molti evitano la morte, ne hanno paura,
ma per Chiara, al contrario, la morte è l’occasione per portare la vita al suo compimento e la porta verso la vita
eterna per unirsi al Re della gloria: Gesù il risorto.
Piccole/Grandi notizie
• La Penitenzieria Apostolica ha nominato Fr. Otmar Eglof (Vice-Prov. Cristo Re, Svizzera) Penitenziere
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Ordinario Lateranense e Fr. Roberto De Angelis (Prov. SS. Pietro e Paolo, Italia) Penitenziere Straordinario della
Basilica Vaticana.
• Il Segretario di Stato Vaticano, Card. Sodano, ha comunicato la nomina di Fr. Nikolaus Schöch (Prov. B.
Enghelberto Kolland, Innsbruck) a “Difensore del Vincolo Sostituto” presso il Supremo Tribunale della Segnatura
Apostolica.
• Nel Tempo forte dal’8 al 22 novembre Fr. Francesco Bravi è stato eletto Vicario e Procuratore generale dal
Definitorio generale. Fr. Francesco Bravi è nato a Maleo in provincia di Lodi (Italia) il 9 febbraio 1956. È entrato
tra i Frati minori della Provincia di S. Carlo Borromeo, Milano (Italia). Nella sua Provincia ha ricoperto l’incarico
di Animatore vocazionale, ha lavorato nella Formazione iniziale come Maestro dei Postulanti, è stato Coordinatore
della Conferenza dei Ministri Provinciali Italiani (COMPI) in questi due settori. È stato Definitore provinciale e
Ministro provinciale della Provincia di S. Carlo Borromeo e Presidente della COMPI. Dal 7 giugno 2003 era
Definitore generale eletto nel Capitolo svoltosi a S. Maria degli Angeli nel 2003. Parla l’italiano e il francese e
comprende lo spagnolo. L’ufficio di Vicario generale era vacante dal 7 settembre 2004, data della morte di Fr.
Antonio Franjic.
• Fr. Barnaba Hechic (Prov. veneta S. Antonio di Padova, Italia) è nominato per un triennio Presidente della
Commissione scotista (Roma). Vice Presidente della stessa commissione è Fr. César Saco Alarcón (Prov. S. Giacomo di Compostela, Santiago, Spagna).
• Il Ministro generale ha nominato suoi Delegati: Fr. Francesco Bravi, Vicario generale, Delegato per la Curia
generale; Fr. José Pereira das Neves (Prov. SS. Martiri del Marocco, Portogallo), nel cammino verso l’autonomia
della Custodia di S. Chiara (Mozambico); Fr. Paskalis Bruno Syukur (Prov. S. Michele Arcangelo, Indonesia),
per la Fondazione della Thailandia dipendente dal Ministro generale.
• Dal 3 al 4 dicembre 2004 si svolge a Greccio (Italia), il “III Convegno di Greccio” promosso dalle Province
dei Frati Minori dei SS. Apostoli Pietro e Paolo (Lazio) e di Cristo Re (Emilia Romagna), dalla Scuola Superiore di
Studi Medievali Francescani del PAA e dalla rivista Frate Francesco. Il convegno ha per tema “Giovanni da Parma
e la grande speranza”. Interverrano come relatori: Marco Bartoli, Grado Giovanni Merlo, Cesare Vaiani, OFM,
Fabio Troncarelli, Giulia Barone e Mons. Sandro Corradini della Congregazione per le Cause dei Santi.
Per informazioni e prenotazioni alberghiere rivolgersi alla Segreteria del Convegno, nelle persone di p. Massimo Cocci e p. Francesco Rossi, presso l’Oasi Gesù Bambino, 02040 Greccio, al numero di telefono 0746.750279127
o fax 0746.751776.
• Dall’8 dicembre 2004 sono in vigore le Costituzioni generali e gli Statuti Generali dei Frati Minori aggiornati
secondo le indicazioni dell’ultimo Capitolo generale. La Curia ne ha curato la stampa in inglese, italiano e spagnolo, lingue ufficiali dell’Ordine, con testo latino a fronte.
Agenda del Ministro generale
• dal 29 Novembre al 6 Dicembre - Visita Provincia Francescana dell’Immacolata, San Paolo, Brasile
• dal 7 al 12 Dicembre - Esercizi spirituali annuali. Ritiro personale
• 13 Dicembre - Visita al Collegio Internazionale S. Antonio e alla Fraternità Internazionale “Fr. Gabriele M.
Allegra”
• dal 14 al 16 Dicembre Visita alla Fraternitè Notre-Dame des Nations a Bruxelles, Celebrazione dell’invio
Missionario
• dal 17 al 18 Dicembre - Incontro con la COMPI (Conferenza dei Ministri Provinciali d’Italia) ad Assisi
• dal 20 al 22 Dicembre - Tempo forte del Definitorio generale
Nuovi Visitatori generali
• Fr. Stephen Bliss (Prov. S. Spirito, Australia e Nuova Zelanda) Visitatore Assistente per la Fondazione della
Prov. dei SS. Cirillo e Metodio (Croazia) in Australia;
• Fr. Johannes Bahlmann (Prov. Immacolata Conc. BVM, Brasile) per la Prov. N.S. delle Sette Allegrezze,
Brasile
• Fr. William Short (Prov. S. Barbara, California/USA) per la Prov. N.S. Regina della Pace, Sud Africa.
FRATERNITAS - OFM - Roma
Direttore responsabile Gino Concetti - Redattore : Gianfranco Pinto Ostuni
Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected]
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