Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 1 Natale 2004 Sommario Il Ministro generale 2 Il Ministro provinc. 6 Dalla Curia Generale 8 I - Elezione Vic. gen. 8 II - Definitorio gen. 8 CISM 11 I - Assemblea ... 11 II - Centro Naz. Voc. 15 Vita della Provincia 17 I - Definitorio 17 Note di Cronaca 19 I - OFSRegionale 19 Abbiamo Vissuto 22 Premio Minerva 24 I Nostri Defunti 26 Padre Benvegnù 27 Fraternitas nr. 104 Non tra i bambini - con loro. Con loro e come loro - pacifici ai piedi della loro crescita, all’ombra della loro statura prossima: questo lo straripante desiderio, questo, non un suo travestimento. Notiziario Provincia di “CRISTO RE” Frati Minori dell’Emilia-Romagna (In copertina: “Sigillo del Ministro provinciale della Provincia bolognese di Cristo Re dei Frati Minori”, tecnica mista su legno, cm 100x140, di Sr. Annamaria B. , monastère de l’Emmanuel, Betlemme, 2002. Bologna, Curia provinciale OFM” Anno XXXVI - n.s. N. 101 - DICEMBRE 2004 Sped. in Abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Bologna - Stampato in proprio Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98 Periodicità mensile Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci Redattore: Fr. Marco Zanotti 2 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Il Ministro generale Natale di nostro Signore Gesù Cristo 2004 A tutti i Fratelli e le Sorelle, il Signore vi dia pace! Ritorna il Natale. Memoria solenne e festiva dell’incarnazione dell’altissimo Figlio di Dio, epifania nella piccolezza dell’infinita grandezza di Dio, rivelazione in un bambino della onnipotenza sovrana di Dio, mistero che da Dio porta all’umanità la gioia di una nuova ed eterna alleanza tra Dio e il suo popolo. Ritorna il Natale. Un canto nuovo sgorga dal cielo e dalla terra, perché Dio è glorificato nella vita dell’uomo; l’uomo è stato graziato da Dio con la pace ed è stato santificato in Gesù Cristo, che in sé unisce per sempre quanto il cielo può offrire alla terra e tutto ciò che la terra avrebbe potuto sperare dal cielo. Ritorna il Natale. Nel Figlio di Dio fatto uomo, la salvezza è già così vicina a chi lo teme da poterla abbracciare; la gloria abita la nostra terra e i poveri la possono contemplare. In Cristo Signore, che è nato per noi, misericordia e verità si sono incontrate, giustizia e pace si sono baciate (Sal 85,10-11). “ECCO, ARRIVA IL TUO SALVATORE” (Is 62,11) In questo giorno di grazia giunge per quanti sperimentano nella loro carne la fragilità Frati Minori dell’Emilia-Romagna dell’umano e abbraccia coloro che portano nel cuore il desiderio di un mondo nuovo, nel quale regna la giustizia. In questo giorno di grazia la liturgia ci porta la voce del Signore, che si dirige a quanti sperano di essere liberati, riscattati, redenti, salvati. Le parole della Sacra Scrittura arrivano al nostro cuore, al cuore di tutti i poveri, e a tutti è annunciato che giunge il Salvatore, il Messia, il Signore (cf Lc 2,11), la vittoria, la ricompensa (cf Is 62,11), la luce per il giusto, la gioia per i retti di cuore (cf Sal 97,11). “Esulta, figlia di Sion in-nalza la tua lode figlia di Geru-salemme: ecco, a te viene il tuo Re, il Santo, il Salvatore del mondo” (Natività del Signore: Messa dell’aurora, Antifona di comunione). Il nostro cuore di credenti intuisce il sussulto pieno di speranza dei poveri che ascoltano la parola della profezia: Li chiameranno popolo santo, redenti del Signore. Figlia di Sion, tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata (Is 62,12). La nascita del Figlio di Dio, come Figlio dell’uomo, è l’ultima parola del cielo, che a tutti va dicendo, che Dio cerca latterra, che il Creatore cerca la sua creatura, che l’Amore ci ama, che noi deboli siamo la debolezza di Dio. La nostra fede sa che il giorno della nascita di Cristo è un giorno unico nella Storia della Salvezza, solenne nel corso dell’Anno liturgico, singolare nella vita di ogni credente, perché in esso per tutti è brillato un altro Sole (cf Lc1,78), si è accesa un’altra Luce (cf Lc 2,32), è apparsa la bontà di Dio e si è rivelato l’amore che Dio ha per gli uomini (cf Tit 3,4). Il giorno della nascita di nostro Signore Gesù Cristo rimarrà per sempre segnato dalla novità di quello che allora accadde, poiché da quel giorno Dio ha un nome nuovo: il nostro Dio si chiamerà per sempre Gesù, perché salverà il suo popolo dai peccati (cf Mt 1,21), e si chiamerà per sempre anche Emmanuele, che significa Dio con noi (Mt 1,23). Da quel giorno la fede conosce il mistero di una nuova concezione e di una nuova nascita (“ Nova autem nativitate generatus, quia inviolata virginitas concupiscentiam nescivit, carnis substantiam ministravit”. LEONE MAGNO, Tractatus XXII,2). Da quel giorno conosciamo il mistero di una nuova maternità, essendo vergine colei che è madre, e di una nuova verginità, essendo madre colei che è vergine. Da quel giorno viene a noi svelato il nuovo ordine in cui entra, grazie all’incarNotiziario - 3 nazione, il Figlio di Dio, poiché colui che era invisibile, generato dal Padre, si è fatto visibile, nascendo dalla Vergine Maria; immenso nell’infinito suo essere divino, si è limitato nella piccolezza dell’umano; esistente prima di tutti i secoli, ha cominciato ad essere nel nostro tempo nel seno di una madre; il Signore di tutto, velata la gloria della sua maestà, ha assunto la forma del servo e si è abbassato fino alla profondità della condizione umana; il Dio impassibile si è fatto uomo passibile; il Dio immortale si è sottomesso alle leggi della morte (cf LEONE MAGNO, Tractatus XXII,2). Rallegriamoci, carissimi Fratelli e Sorelle! Rallegriamoci nel Signore, perché il Figlio di Dio è nato, uomo tra gli uomini. In Lui anche noi siamo Figli ed eredi della vita eterna attraverso lo Spirito (cf Tit 3,7). Rallegriamoci, perché è spuntato il giorno della nuova redenzione, il giorno della felicità eterna (cf LEONE MAGNO, Tractatus XXII,1). Rallegriamoci perché oggi, nascendo Cristo per noi, è nata la salvezza per tutti (LEONE MA-GNO, Tractatus XXI,1). Celebrate con ineffabile gioia questa “festa delle feste, in cui Dio, fatto uomo piccolino, fu nutrito al seno di una madre umana” (2Cel 199). NATIVITÀ, EPIFANIA DELLA GLORIA DI DIO In molti modi, in ogni tempo, la parola della rivelazione dice ai credenti che il Signore manifesta a favore dei poveri l’abbondanza della sua misericordia e lascia vedere, nel campo sempre oscuro della condizione umana, il riflesso misterioso della sua gloria. La sua rivelazione, per incontrarsi con noi nella libertà dell’amore, comincia con il linguaggio della creazione, che 4 - Notiziario ci arriva “senza che parli, senza che emetta suoni, senza che la sua voce risuoni”, e si compie nell’abisso del silenzio della incarnazione, quando “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità ” (Gv 1,14). Per il dono della fede il Signore Dio ci ha permesso di vedere un bagliore del la sua gloria nell’oscurità dell’universo e di ascoltare l’eco della sua Parola creatrice nel mezzo del silenzio della creazione. Per il dono della fede ci ha permesso di avvicinarci all’abisso del- l’amore da cui tutto il creato ha avuto origine, da cui tutto si sostenta, verso cui tutto cammina come verso il proprio fine. Oggi, festa della Natività del Signore, questa stessa fede ci permette di vedere il cielo sulla terra, la gloria nella notte e Dio fatto uomo senza smettere di essere Dio. Oggi, giorno della nascita di Cristo, quella stessa fede ci permette di vedere che è nata con Lui la nuova Gerusalemme, la nuova Sion, un’umanità nuova, comunità di uomini e donne su cui spunta un’aurora di giustizia e brilla una fiamma di salvezza. Mentre i nostri occhi si volgono Frati Minori dell’Emilia-Romagna a Gesù, il Figlio di Maria, la nostra fede contempla la sua giustizia e la sua gloria; mentre vediamo un piccolo e fragile bambino tra le braccia di sua madre, contempliamo colui che è fulgida corona nella mano del Signore; mentre vediamo Lui che ci guarda, umilmente adagiato in un presepe, lo contempliamo diadema regale nella palma del suo Dio (cf Is 62,1-3). Oggi guardiamo a Dio, fatto bambino piccolino, e sappiamo che l’umanità in cui nacque non potrà più essere chiamata “Abbandonata”; la chiameranno “Mio compiacimento”, perché quel bambino che nasce per noi è presso Dio Padre il Figlio che ama, il suo prediletto (Mt 3,17). Oggi guardiamo a Dio, fatto bambino piccolino, e sappiamo che questa nostra terra non potrà più essere chiamata “Devastata”; la chiameranno “Sposata”, perché, con la nascita di Cristo, la nostra terra è ormai per sempre la terra del Figlio di Dio (cf Is 62,4). Oggi noi, che guardiamo a Dio, fatto bambino piccolino, avvolto in fasce e adagiato nel presepe, contempliamo con gli occhi della fede il nostro Salvatore, accogliamo il Messia, adoriamo il Signore (cf Lc 2,11-12). Nel mistero ammirabile della Natività, epifania della gloria di Dio nella piccolezza indifesa e innocente di un bambino, il Figlio di Dio si è fatto nostro fratello minore e noi siamo, per grazia, i fratelli minori dell’altissimo Figlio di Dio. Rallegriamoci, Fratelli e Sorelle! “IL SIGNORE HA GUARDATO L’UMILTÀ DELLA SUA SERVA” (Lc 1,48) Volgiamo ora, cari Fratelli e Sorelle, i nostri occhi alla Santissima Vergine Maria, accostiamoci al mistero di grazia che il Signore ha compiuto in lei, con Frati Minori dell’Emilia-Romagna templiamo ciò che Dio, suo Salvatore, ha fatto per la sua umile serva. Se la guardiamo con i suoi occhi, Maria è “la serva del Signore”, l’ultima tra i piccoli che Dio esalta, tra gli affamati che Dio ricolma di beni, tra i timorati di Israele su cui Dio, di generazione in generazione, ha steso la sua misericordia (cf Lc1,46-55). Può veramente esclamare: Mio Dio, mio tutto! Se la guardiamo con gli occhi di sua cugina Elisabetta, Maria è la benedetta tra le donne, la madre di nostro Signore, la donna beata perché ha creduto (cf Lc 1,42.45). Ma ella ci dirà subito: La mia anima proclama la grandezza del Signore. E noi sappiamo che sta dicendo: Mio Dio, mio tutto! Se la vediamo come la vede il cielo, Maria è per noi la piena di gra- zia, la donna a cui Dio ha concesso il suo favore (cf Lc 1,2830). E noi sentiamo l’eco della sua voce: Mio Dio, mio tutto! Se la contempliamo con gli occhi del nostro serafico Padre san Francesco, allora diciamo con lei: “Ave Signora, santa regina, santa genitrice di Dio, Maria, che sei vergine fatta Chiesa ed eletta dal santissimo Padre celeste, che ti ha consacrata insieme con il santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito; tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene” (SalV). Ma ella tornerà a dirci immediatamente: Mio Dio, mio tutto! A Maria di Nazareth la pienezza della grazia si rivela nel mistero di una maternità che, essendo tra tutte le maternità la più vera, è al tempo stesso la più inusitata, perché Notiziario - 5 questa madre non ha mai conosciuto uomo e colui che nascerà è stato concepito nel suo seno verginale per opera dello Spirito Santo. La sterilità feconda dei servi di Dio, Abramo e Sara (cf Gn 17,15-22; 18,1-15), Manoach e sua moglie (Gdc 13,1-25), Elkana e Anna (1Sam 1,1-20), era stata per il popolo di Israele un’incredibile epifania della potenza del Signore, manifestazione della sua gloria, rivelazione della sua grazia, della sua misericordia, della sua salvezza: Isacco, Sansone e Samuele sono figli della grazia di Dio. Ora la verginità di Maria di Nazareth porta all’estremo l’infecondità degli sterili e la sua maternità verginale annuncia che il frutto delle sue viscere è frutto della grazia di Dio, della misericordia di Dio, dell’amore di Dio. La verginità materna di Maria dice a tutte le generazioni: Mio Dio, mio tutto! È questa totalità di Dio nella nostra vita – mio Dio, mio tutto! –, cari Fratelli e Sorelle, che oggi dice la nostra consacrazione al Signore nella povertà, obbedienza e, in particolare, nel voto di castità; un voto che agli occhi di tutti rappresenta la nostra volontaria sterilità, l’offerta della nostra vita, che imita l’offerta pasquale – offerta totale – del nostro Signore Gesù Cristo e la verginale povertà della sua santissima Madre. Con Cristo, morto e risorto, con la Vergine Maria, Madre di Dio e madre nostra, con il nostro fratello Francesco di Assisi, anche noi, con la nostra vita in castità, professata davanti a tutti, diciamo oggi: Mio Dio, mio tutto! CONCLUSIONE Dal cuore di ciascun Fratello e di ogni Sorella salga in questo giorno fino al trono di Dio una preghiera di lode, tes- 6 - Notiziario suta con le parole del cantico della Vergine Maria, perché il Potente ha fatto meraviglie in noi, il suo nome è santo e la sua misericordia giunge ai suoi fedeli di generazione in generazione. Ci accompagni sempre la benedizione del Serafico Padre. Buon Natale! Roma, 8 dicembre. Solennità dell’Immacolata Concezione, Regina e Madre dell’Ordine dei Frati Minori. Fr. José Rodríguez Carballo ofm Ministro generale Fr. Sandro Overend Rigillo ofm Segretario generale Frati Minori dell’Emilia-Romagna Il Ministro provinciale Lettera del Ministro provinciale OFM in occasione del Natale di Nostro Signore Gesù Cristo 2004 “E il Verbo si fece carne” E’ nel prologo del Vangelo di Giovanni che possiamo trovare una sintesi meditativa di tutto il mistero del Natale, perché il Bambino di Batlemme è tutta la rivelazione di Dio, la verità di Dio e dell’uomo, e riflettendo su questo evento siamo in grado di capire chi è colui che è nato e chi siamo noi. Il centro del prologo è nel versetto 14: “E il Verbo si fece carne”, che contiene l’evento dell’Incarnazione e quindi del Natale: Il Figlio di Dio è diventato uomo nella sua fragilità ed impotenza come ogni creatura. Per comprenderlo Giovanni risale al mistero trinitario e poi ridiscende verso l’uomo. L’inizio, infatti, è l’affermazione che ci pone fuori dal tempo nel mistero di Dio: “In principio era il Verbo”, l’Evangelista colloca la giusta posizione della ‘Parola’, che esiste da sempre, nei confronti di Dio: il Verbo, nel suo essere più profondo, è in atteggiamento di ascolto e di obbedienza, tutto rivolto al Padre. Gesù, la Parola incarnata, rende Dio visibile e vicino all’uomo, essendone il riflesso. Infatti tutta la storia e la realtà umana hanno la vita dal Verbo: “In Lui era la vita e la vita Frati Minori dell’Emilia-Romagna era la luce degli uomini” (v. 4), perché in Gesù tutto trova consistenza, significato, fine e specie la salvezza di ogni uomo. Tutte queste affermazioni giovannee, sono importanti per capire il ruolo di Gesù, come rivelatore e vero testimone di Dio. Per questo “dalla sua pienzza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia” (v. 16), cioè, dalla sua vita filiale tutti possiamo attingere abbondantemente. La lettura della Parola di Dio nel mistero adorabile del Natale converge sulla memoria che il Figlio di Dio è venuto tra noi, un Dio con noi e per noi. Il Dio trascendente ed invisibile ha lasciato la sua lontananza e invisibilità e ha preso un volto umano rendendosi visibile, concreto e raggiungibile: “Si è fatto ciò che siamo, per renderci partecipe di ciò che lui è” (Cirillo d’Alessandria). La nostra fede, dunque, si fonda su una spiegazione che l’evangelista Giovanni trova collocando la radice dell’esistenza di Gesù nel seno del Padre (Gv 1, 1-3). La riflessione biblica, però, va oltre e ci spinge a contemplare chi è Gesù per noi: egli è un Dio per ogni uomo e per la sua salvezza. Ma il Natale è anche la memoria delle modalità storiche in cui Gesù ha compiuto l’Incarnazione; ha scelto la vita del povero e dello sconfitto, perché noi potessimo scorgere la potenza di Dio nella scelta della sua povertà e del suo abbassamento. E’ qui che lui vuole essere cercato, riconosciuto ed accolto: come un uomo povero, bisognoso e sofferente, perché egli non solo si è fatto uomo, ma è rimasto tra gli uomini. Con la sua nascita, Gesù, ci ha fatto anche il dono di essere figli: “A quanti lo hanno accolto, ha dato il potere di diventare figli di Dio” (Gv 1-12). Il Natale di Gesù è anche il nostro natale, quello della nostra rinascita a vita nuova. In lui anche noi siamo stati predestinati ad essere figli adottivi del Padre celeste. Se lo stesso Dio ci chiama: “Tu sei mio figlio!”, a noi non resta che ringraziarlo e gioire per la nostra partecipazione alla vita divina. Sappiamo da sempre queste verità, ma come farle passare dalla testa al cuore perché divengano alimento quotidiano della nostra esistenza? Mi piace riprendere alcuni versetti di una poesia di Mario Luzi: “Non tra i bambini - con loro. Con loro e come loro pacifici Notiziario - 7 L’agenzia viaggi Frate Sole Viaggeria Francescana della Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati Minori nasce sette anni fa dall’intuizione di un Frate, padre Pan. Professionalità e cortesia verso il Cliente sono alla base della nostra agenzia insieme all’attenzione nella scelta degli operatori turistici e nell’elaborazione di preventivi su misura per tutte le destinazioni ai piedi della loro crescita, all’ombra della loro statura prossima: questo lo straripante desiderio, questo, non un suo travestimento”. Quel Bambino di Betlemme forse chiede anche a noi di essere così, accanto a lui, ai suoi piedi, in assoluto rispetto, in silenzio, con cuore puro e libero, perché tutto il nostro essere possa ascoltare il rumore della sua crescita, ad essa nutrirci ed abbeverarci sino a quando l’ombra della sua statura ci rivesta, ci ricopra. Questo è il nostro desiderio più nascosto conficcato alla radice del nostro cuore, l’unica verità che possediamo. Allo Spirito di Dio chie 8 - Notiziario diamo, insieme, l’un per l’altro, che la forza del suo Amore smascheri ogni nostro travestimento e ci liberi dalla presunzione di guardare al Bambino di Betlemme dall’alto della nostra età adulta! Che il Dio piccolino ci senta accanto a lui ed avverta la nostra presenza silenziosa, nascosta, piccolina! Buon Natale, fratelli carissimi! Fr. Giuseppe Ferrari, ofm Ministro provinciale Bologna, curia provinciale: 10 dicembre 2004. L’obiettivo è quello di trasmettere ad altri i valori del “Viaggio” inteso come eterna avventura dell’uomo alla scoperta delle meraviglie del creato e dei luoghi della storia Via D’Azeglio, 92/c - 40123 Bologna Tel.: 051 6440168 Fax 051 6447427 E-mail [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Dalla Curia generale I Elezione del Vicario generale Oggi 10 novembre 2004, nel corso della sessione mattutina del Tempo forte, il Definitorio generale dei Frati Minori ha eletto Fr. Francesco Bravi nuovo Vicario generale dell’Ordine. Fr. Francesco Bravi è nato a Maleo in provincia di Lodi (Italia) il 9 febbraio 1956. È entrato tra i Frati minori della Provincia Lombarda di San Carlo Borromeo emettendo la prima professione l’8 settembre 1977. Nella sua Provincia ha ricoperto l’incarico di Animatore vocazionale, ha lavorato nella Formazione iniziale come Maestro dei Postulanti, è stato Coordinatore della Conferenza dei Ministri Provinciali Italiani (COMPI) in questi due settori. È stato Definitore provinciale e Ministro provinciale della Provincia di S. Carlo Borromeo e Presidente della COMPI. Dal 7 giugno 2003 era Definitore generale eletto nel Capitolo svoltosi a S. Maria degli Angeli dal 25 maggio al 21 giugno 2003. Parla l’italiano e il francese e comprende lo spagnolo. Frati Minori dell’Emilia-Romagna L’ufficio di Vicario generale era vacante dal 7 settembre 2004, data della prematura scomparsa di Antonio Franjic a cui Fr. Francesco Bravi succede. www.ofm.org II Comunicato del Definitorio Novembre 2004 Dall’8 al 22 novembre il Definitorio generale ha celebrato un nuovo tempo forte durante il quale, tra gli altri temi, sono stati trattati i seguenti argomenti. 1. Nomina del Vicario e Fr. Francesco Bravi in una foto del Capitolo generale 2003. Notiziario - 9 Procuratore generale. Fr. Francesco Bravi è stato nominato Vicario e Procuratore generale dal Definitorio generale. Prossimamente verrà eletto un Definitore per completare il numero fissato dal Capitolo generale 2003. 2. Visitatori. I seguenti Frati sono stati nominati Visitatori generali: Fr. Stephen Bliss (Provincia S. Spirito in Australia e Nuova Zelanda) Visitatore Assistente per la Fondazione della Provincia dei SS. Cirillo e Metodio (Croazia) in Australia; Fr. Johannes Bahlmann (Provincia Immacolata Concezione BVM in Brasile) per la Provincia Nostra Signora delle Sette Allegrezze in Brasile; Fr. William Short (Provincia Santa Barbara in California – USA) per la Provincia Nostra Signora Regina della Pace in Sud Africa. 3. Visite Canoniche. Sono state esaminate e approvate le Relazioni delle Visite canoniche fatte alla Commissione scotista (Roma), al Collegio S. Bonaventura (Grottaferrata Roma) e alla Provincia S. Maria (Ungheria). 4. Delegati generali. Sono stati nominati Delegati del Ministro generale: Fr. Francesco Bravi, Vicario generale, per la Curia generale; Fr. José Pereira das Neves, della Provincia SS. Martiri del Marocco (Portogallo), per accompagnare la Custodia di Santa Chiara (Mozambico) nel cammino che la porterà ad essere Custodia autonoma; Fr. Paskalis Bruno Syukur, Ministro provinciale della Provincia S. Michele Arcangelo (Indonesia), per la Fondazione della Tailandia dipendente dal Ministro generale. 5. Preventivi 2005. Sono stati presentati ed esaminati i bilanci preventivi per il 2005, che saranno approvati nel tempo forte di dicembre. 6. VIII Centenario della fondazione dell’Ordine. È stato approvato il testo definitivo dell’itinerario celebrativo dell’VIII Centenario della fondazione dell’Ordine. Il testo porta il titolo La grazia delle origini. La Commissione per il Capitolo generale straordinario ha presentato un progetto di lavoro che è stato approvato dal Definitorio generale. Il progetto sarà centrato sul progetto di vita (Regola) che ci ha lasciato Francesco e che a noi tocca di attualizzare. Si comincerà con il documento La vocazione dell’Ordine oggi per confrontarci e chiederci: “Che dobbiamo fare oggi?”. Con i suggerimenti che giungeranno dalle Province si farà un Instrumentum laboris per il Capitolo che avrà come scopo quello di avvicinare la Regola alla vita. Si pensa che tanto il Capitolo come il Documento che uscirà da esso saranno aperti e guarderanno al futuro. 7. Commissione per le Entità. Il Definitorio è stato informato dei lavori della Commissione per adeguare le Entità alla nuova legislazione e, allo stesso tempo, sono state prese le decisioni necessarie perché tale adeguamento avvenga con l’entrata in vigore delle nuove Costituzioni e dei nuovi Statuti generali. 8. Commissione per i contributi economici alla Curia (fasce). È stato esaminato e approvato tutto il materiale che la Commissione ha preparato e che sarà inviato ai Ministri provinciali per lo studio in vista dell’adeguamento dei contributi per la Curia generale. Il Definitorio ha anche approvato un adeguamento dei contributi per l’anno 2005, tenendo conto dell’aumento del costo della vita. 9. Pastorale dell’educazione. Il Definitorio generale e i Frati della Segreteria generale per l’Evangelizzazione hanno riflettuto sulla pastorale dell’educazione. Il Definitorio ha approva- Dal 30 novembre 2004, sono disponibili le nuove Costituzioni e i nuovi Statuti generali nelle tre lingue ufficiali dell'Ordine con testo italiano e latino. Questi Documenti oltre che a stampa, sono disponibili in CD e, con bancadati, possono essere scaricati dalla rete al seguente indirizzo: http://www.ofm.org/ccssgg; la Segreteria provinciale provvederà al più presto a far pervenire una copia a stampa a ciascun frate ed un CD per ogni fraternità. 10 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna to in proposito un questionario che sarà inviato a tutte le Entità. 10. Lavori in Curia. L’Economo generale ha informato dettagliatamente sui lavori di ristrutturazione della Curia generale. 11. Commissione scotista. Fr. Barnaba Hechic è stato nominato per un triennio Presidente della Commissione scotista (Roma) e Fr. César Saco Alarcón è stato nominato Vice Presidente della stessa. 12. Personale. Il Definitorio generale ha riflettuto ampiamente sulla situazione dei Frati a servizio delle Case del Ministro generale e sugli Uffici della Curia. 13. Collegio S. Isidoro. Si è tenuto un incontro tra la Commissione del Definitorio generale e quella della Provincia d’Irlanda per il Collegio S. Isidoro, raggiungendo un accordo di massima, perché la Provincia conceda l’uso del Collegio alla Curia. L’accordo verrà definito prima della fine dell’anno. 14. Plichi. Come in ogni tempo forte il Definitorio ha esaminato e disbrigato 101 pratiche giunte dalle diverse Entità che aspettavano una risposta o approvazione. 15. Incontri. Il Definitorio generale ha incontrato il Visitatore generale della Curia, Fr. José Pereira das Neves, che ha informato il Definitorio della Visita realizzata in questi giorni in Curia; il Segretario generale del Capitolo generale straordinario, Fr. Milan Spelic, della Provincia S. Croce in Slovenia; la Commissione per il Capitolo generale straordinario. 16. Progetto missionario in Miamar. Dopo aver ricevuto dal Definitore di zona le informazioni necessarie e la richieFrati Minori dell’Emilia-Romagna sta formale della Chiesa locale, il Definitorio generale ha approvato in linea di massima l’apertura di una Fraternità internazionale in Miamar, dove finora non eravamo presenti. 17. Progetto Tailandia. È stato rinnovato il contratto con la Provincia S. Michele Arcangelo in Indonesia e si è fatta una riflessione sul Progetto con una particolare attenzione all’implantatio Ordinis. 18. Entrata in vigore delle nuove Costituzioni e dei nuovi Statuti generali. L’8 dicembre 2004 entreranno in vigore le nuove Costituzioni (in realtà si tratta delle precedenti con alcuni cambiamenti introdotti dall’ultimo Capitolo generale) e i nuovi Statuti generali. La Curia ha pubblicato il testo in latino e nelle tre lingue ufficiali dell’Ordine: spagnolo, inglese e italiano. 19. Altre informazioni. Il Definitorio è stato informato dettagliatamente sulle visite fraterne fatte in alcune Entità dal Ministro generale, accompagnato dal Definitore di zona, e su alcuni incontri internazionali svoltisi in questo periodo (Visite: Provincia dei Tre Magi in Germania; Provincia S. Venceslao nella Repubblica Ceca; Provincia d’Irlanda; Provincia S. Croce in Slovenia; Provincia Serafica in Italia e Provincia S. Cuore di Maria in Italia. Incontri: giovani Frati professi solenni della Conferenza Sud Slavica e Congresso Europeo di GPIC). A loro volta i Definitori di zona hanno informato di alcune visite e incontri a cui hanno preso parte in queste ultime settimane (Incontri: Conferenza anglofona, COMPI, CONFRES e Conferenza Sud Slavica. Visite: Provincia S. Francesco di Nairobi, Tailandia eMiamar). Infine è stata fatta la valutazione dell’incontro che si è svolto lo scorso mese di ottobre presso la Curia generale con la MEFRA e la COPEF. 20. Altre attività. Durante questo tempo forte il Definitorio generale è stato ospitato dalla Comunità di “Mondo X” in Roma per una giornata dedicata alla condivisione e alla riflessione. Ha poi partecipato alla celebrazione del primo centenario della morte della Beata Maria della Passione, fondatrice delle Francescane Missionarie di Maria; ha infine celebrato l’annuale incontro con i Visitatori generali nominati quest’anno, che si è svolto da lunedì 15 a venerdì 19 novembre. Vi hanno partecipato 26 Visitatori. Fr. Sandro Overend Segretario generale Legatoria a Nonantola Fr. Pierpaolo Basini Tel. 059 544453 340 6436110 I Fratelli di Nonantola si sono organizzati ed hanno attrezzato una legatoria. Sono a disposizione per qualsiasi lavoro che i Fratelli vorranno loro richiedere. Notiziario - 11 CISM I Relazione finale della XLIV Assemblea Generale CISM 1. Essere qui ad Assisi con il suo spirito ed il suo fascino Al termine della 44 ma Assemblea generale della CISM, che abbiamo voluto dedicare al confronto sul tema “Vita consacrata, nuove forme di vita evangelica, movimenti ecclesiali. Carismi in comunione”, ringraziamo il Signore per quanto abbiamo vissuto insieme. Trovarci in questo luogo a discutere di carismi in comunione per la missione della chiesa nel terzo millennio è stato più facile nello spirito e nel fascino irresistibile di Assisi. Francesco è una figura carismatica potentissima nella storia della Chiesa; la sua esistenza ha dato vita al movimento francescano, ma il dono della sua vita, immedesimata con Cristo fino alle stimmate, ha dato alla Chiesa un esempio fulgido di sequela Christi che ha fatto sentire il suo influsso in tutto il popolo di Dio. Qui è stato più facile anche per noi scoprire l’originaria destinazione ecclesiale dei nostri carismi. Ogni carisma autentico è co- 12 - Notiziario munionale; è dato per la Chiesa, come la Chiesa è per la salvezza di tutti gli uomini. Sotto la protezione dei Santi di Assisi ci siamo sinceramente confrontati sulla necessità. di aprirci ad un dialogo franco con quanto lo Spirito Santo sta suscitando nel popolo di Dio. Non abbiamo la pretesa di aver risolto problemi, ma ci siamo sentiti rincuorati dalla certezza che tutto quanto viene suscitato dallo Spirito non può contraddirsi. Ogni dono è dato per il bene del tutto, di tutto il corpo. Divenire promotori di questa più complessa relazionalità ecclesiale è un compito che ci spetta e dal quale possiamo trarre giovamento per la riscoperta dei nostri stessi carismi. 2. Il posto dei carismi nella Chiesa. Vita consacrata come carisma Il dibattito di questi giorni ci è servito innanzitutto per scoprire la preziosità di essere come consacrati un dono da vivere con responsabilità ecclesiale. Mettere a tema il nostro vivere in comunione con i nuovi carismi suscitati dallo Spirito ci ha portato a considerare l’importanza di questi doni per tutta la chiesa. È stato importante ricordare il testo decisivo di Lumen Gentium 12 che parla di doni gerarchici e doni carismatici nella Chiesa. Lo stesso Spirito elargisce entrambi i doni al popolo di Dio in cammino. I1 mistero ecclesiale, fondato sulla Parola e i sacramenti, per essere integralmente vissuto, ha bisogno dei diversi carismi, che appartengono pienamente alla vita della Chiesa. Tutto questo ci fa riconoscere totalmente inseriti nella vita ecclesiale in obbedienza all’autorità della Chiesa e lavorare in sinergia con quanto lo Spirito Santo va suscitando nel nostro tempo. 3. L’incontro dei carismi in forza del nostro essere battezzati. Abbiamo affrontato il tema, pur consapevoli delle oggettive difficoltà, sentendone l’urgenza, in forza del fatto che ogni dono suscitato liberamente dallo Spirito è dato per l’edificazione comune. Ci apriamo con piena fiducia al confronto con le nuove comunità di vita evangelica e con i movimenti ecclesiali poiché siamo chiamati tutti in Cristo a formare un solo corpo nella diversità delle membra. Pertanto, desiderare di comportarci tra carismi diversi ci porta innanzitutto al pieno recupero del nostro battesimo, del nostro non appartenere più a noi stessi ma a Cristo. La soggettività battesimale ci permette di guardare con simpatia Frati Minori dell’Emilia-Romagna ad ogni autentico carisma, dato per l’edificazione comune. Uno dei motivi del successo delle nuove realtà ecclesiali sta nella piena riscoperta del Battesimo: il nostro incontro con tali realtà ci aiuta a “raccogliere in più grande abbondanza i frutti della grazia battesimale” (LG 44). 4. L’incontro dei carismi per evangelizzare A quale scopo la comunione tra carismi diversi? La Chiesa è mistero di comunione in cui ciascuno è chiamato a rischiare il proprio dono per il bene di tutti, per la crescita della comunione tra tutti i soggetti ecclesiali e per l’incremento di una missione sempre più autentica ed efficace. Tra vita consacrata, nuove forme di vita evangelica e movimenti ecclesiali non si tratta di guardarsi l’un l’altro, ma di guardare tutti nella stessa direzione che è quella della evangelizzazione. Mettere insieme i carismi è un’urgenza storica per rilanciare la missione. La comunione è ordinata alla missione e la missione facilita la comunione. Viviamo la comunione tra carismi differenti per la missione perché ci sta a cuore che l’annuncio del vangelo di salvezza arrivi a tutti gli uomini. Non per noi stessi vogliamo vivere questa stagione di nuova relazionalità all’interno della Chiesa, ma perché ci interessa l’uomo di oggi nelle sue domande reali, offrendogli ciò che abbiamo di più caro e di più nostro: l’incontro con la persona di Cristo. 5. La fantasia dello Spirito per ridare vigore ed ogni altro carisma. Ogni realtà carismatica è originariamente immersa nella vita della Chiesa che attraversa stagioni diverse. Il guardare alla nostra storia ci rende grati per Frati Minori dell’Emilia-Romagna l’abbondanza di doni che lo Spirito non ha fatto mai mancare. Osservando quanto sorge nell’oggi della Chiesa e della società non possiamo che gioire per la ricchezza confortante della fantasia dello Spirito. Le differenze fra carismi antichi e nuovi, fra i nostri Istituti, i movimenti ecclesiali e le nuove forme di vita evangelica non si possono negare e qualche volta generano tensioni o disagi; ma la diversità non rallenta la volontà di comunione; né l’impegno alla comunione e il reciproco riconoscimento vogliono ridurre tali differenze appiattendole nella confusione della omologazione. La relazione fra carismi diversi rafforza e arricchisce l’identità di ciascuno. Ogni vera identità è sempre relazionale: ed il confronto che avviene con sincerità e disponibilità porta ad apprezzare il dono di tutti e a riscoprire anche il proprio, non in contrapposizione ma in sinergia con altri. I1 nuovo non abolisce né rende superfluo l’antico, ma lo interroga, provocandolo ad essere se stesso in relazione con le mutate condizioni ecclesiali e sociali. L’antico ascoltando e stimando il nuovo, rivela ad esso la sua radice nella storia, gli insegna la pazienza dei tempo, che non è mero passato ma evento aperto al futuro, in questo senso abbiamo la responsabilità di essere noi stessi dono per tutti, come forza di testimonianza fedele che dura e resiste nel tempo. 6. Il nostro carisma è compito. La conoscenza e la scoperta delle peculiarità dei nuovi carismi e delle comunità di vita evangelica presenti oggi nella Chiesa ci permette di riscoprire anche il nostro compito ed il senso particolare della nostra presenza. Le nuove presenze carismati- che ci rendono più consapevoli che la nostra testimonianza può intercettare alcune delle domande del nostro tempo, dentro spazi di plausibilità che ci sono propri: A) L’attuale riscoperta di interiorità ed esigenza di ricapitolazione interiore, da sempre presenti nella dimensione contemplativa della vita consacrata, che torna ad essere di nuovo rilevante nella temperie contemporanea, restituendo dignità al cammino interiore come qualifica specifica della persona e della sua centralità. B) La nostra testimonianza, come rappresentazione di una “vocazione di presenza contemplativa” nel mondo. I1 contesto contemporaneo si manifesta come prostrato dinanzi alla ragione strumentale e agli interessi di ufficio: preziosa per tutti risulta una presenza etica disinteressata, un modo di esserci semplice e radicale. C) La nostra presenza dialoga con il bisogno di legami e di appartenenza, pur nella debolezza e fragilità dell’uomo contemporaneo. I1 modo nostro di intercettare tale domanda sta nell’essere memoria vivente del dono ricevuto e sempre attuale, in un tempo immemore e smarrito quanto al futuro, ma che pure è domanda di relazione e di dimora. D) È importante promuovere in torno alle nostre comunità e realtà un ambiente che offra accoglienza, relazioni e legami in cui le persone possano essere riconosciute per quello che sono in modo gratuito. Da ciò, può scaturire anche una condivisione più significativa del nostro carisma: capace di suscitare nuove e più convinte decisioni vocazionali. 7. Conseguenze operative per i superiori maggiori L’ascolto, la riflessione e Notiziario - 13 la condivisione di questi giorni ci spingono a vivere con maggiore fiducia il confronto con i carismi nuovi, con le nuove forme di vita evangelica, con movimenti e con ogni forma di aggregazione ecclesiale. Sappiamo, infatti, che le difficoltà e le in-comprensioni che possono accadere in questo incontro sono dovute anche alla debolezza delle persone o delle comunità, non ai carismi come tali. Come superiori maggiori siamo chiamati a saper valorizzare i doni e a farli crescere, imparando a ridimensionare le difficoltà provenienti dalle soggettività ferite, dai nostri limiti. Raccogliamo dal confronto e dall’approfondimento delle riflessioni alcuni spunti operativi. A) È compito dei superiori maggiori promuovere una formazione adeguata alla nuova relazionalità ecclesiale. In tal senso è necessario sostenere e favorire una formazione aperta che sappia presentare il proprio carisma in relazione con le novità suscitate dallo Spirito. Se nei decenni passati si è insistito sulla necessità di approfondire sistematicamente l’identità carismatica, oggi è venuto il tempo che essa sia colta in relazione. Quando ciò viene fatto con equilibrio, non provoca confusione riguardo al proprio compito e alla propria spiritualità. Occorre sostenere identità relazionali capaci di promuovere relazioni significative. B) La necessità di promuovere una formazione capace di integrare esperienza e conoscenza, e di far scoprire la relazione profonda tra teologia e spiritualità, tra quanto celebriamo e quanto viviamo. La vera sfida educativa sta nel saper relazionare i segni sacramentali, in cui facciamo memoria di Cristo ed i segni testimoniali, che la nostra esistenza 14 - Notiziario za è chiamata ad esprimere nella società. C) La necessità di un metodo umile di confronto. La ricchezza della nostra lunga storia nella Chiesa deve renderci agili nell’incontro e nell’interazione con altri e più recenti soggetti. È necessario possedere un “bagaglio leggero” e che sappia “chiedere da bere”; capace di imparare dall’altro, capace di rispetto e valorizzazione. Ammirare i doni che lo Spirito suscita negli altri, stimarli ed apprezzarli diventa la condizione per poterli incontrare e per comunicare loro quanto è stato donato a noi. D) Circa il rapporto particolare che alcuni confratelli possono vivere con i movimenti ecclesiali e le nuove comunità di vita evangelica, la preoccupazione di governo deve mettere al centro innanzitutto l’attenzione al singolo e all’autenticità del suo cammino spirituale. Più che applicare schemi preconfezionati, si tratta di capire cosa è più utile affinché i confratelli possano vivere con intensità ed autenticità la propria vita consacrata. Laddove questo accade con il necessario discernimento dei superiori potrà esserci un vero arricchimento che saprà superare eventuali tensioni. 8. La 45 a Assemblea generale della CISM sarà celebrata in Puglia, dal 7 all’1 novembre. La Conferenza Regionale, che si è dichiarata lieta ed onorata di accogliere superiori maggiori, è già all’opera per l’organizzazione e gliene siamo grati. Nelle prossime settimane il consiglio di presidenza, esaminando e valutando le indicazioni del- Frati Minori dell’Emilia-Romagna l’Assemblea, sceglierà il tema, fra quelli proposti dalla relazione programmatica del segretario generale. Intanto davanti a noi sta un anno particolarmente importante e ricco di appuntamenti e di iniziative per la Conferenza. Nel cuore di esso il Congresso Eucaristico Nazionale di Bari, nel cui contesto è prevista una giornata, precisamente giovedì 26 maggio dedicata alla Vita Consacrata. La CISM raccomanda l’impegno alla partecipazione, nel segno del cammino in comunione con la Chiesa Italiana, e sarà presente in modo significativo, avendo deliberato la partecipazione dell’intero consiglio nazionale. Nei prossimi giorni, inoltre, la Presidenza, su richiesta del segretario generale della CEI, designerà 5 religiosi che faranno parte della Commissione Preparatoria del Convegno Ecclesiale di questo decennio, che si svolgerà a Verona nel 2006. La relazione del Segretario generale, approvata dall’Assemblea, impegna tutti a sostenere la partecipazione alle iniziative e ai convegni organizzati dalle Aree di Animazione della Conferenza: quello dell’Area Formazione, che si terrà a Collevalenza dal 22 al 26 novembre prossimo, quello dell’Area Evangelizzazione che si terrà al Santuario del Divino Amore dal 10 al 13 gennaio 2005. Particolare importanza avranno due iniziative che caratterizzano il prossimo anno: il Seminario per la Formazione alla Leadership che si terrà a Città della Pieve dal 28 marzo all’1 aprile 2005 e il Seminario di Studio sul Religioso-Presbitero nella Chiesa oggi che si terrà a Roma il 31 marzo 2005. Intanto l’impegno degli organismi nazionali sarà di far maturare al meglio le riflessioni e le scelte in ordine: Frati Minori dell’Emilia-Romagna * al sostegno delle Conferenze Regionali, in particolare dove è necessario rivitalizzarle con il rinnovo dei consigli di presidenza; * alla preparazione dell’Assemblea del 2005 con il suo peculiare carattere elettivo; * al compimento del processo di periodizzazione scadenzata del mandato dei vicepresidenti, già avviato in questi giorni e che sarà portato a compimento con l’elezione, nel consiglio nazionale di gennaio, di un terzo vicepresidente per l’area del Sud Italia e Isole; * al rioridino delle competenze della segreteria generale, con il particolare impegno, secondo l’indicazione della relazione del segretario generale, “di una seria riflessione di prospettiva direzio- nale e gestionale” sul nostro periodico “Religiosi in Italia”, “il cui impegno ricade attualmente sulla segreteria già impegnata su troppi fronti”. Naturalmente tutto questo si potrà attuare se verrà raccolto l’appello alla collaborazione dei superiori maggiori degli istituti e alla generosità nel rendere disponibili i confratelli e nel rendersi disponibili per mettersi a servizio di tutti, assumendo incarichi e responsabilità in seno alla Conferenza. Anche in questo modo si dà concretezza ed autenticità alle parole che proclamiamo; anche così si può realizzare la comunione e anche oltre l’“autoreferenzialità”, il cui superamento, al termine di questa Assemblea, credo che ci trovi tutti un po’ più convinti. Notiziario - 15 II Il Rappresentante CISM presso il Centro Nazionale Vocazioni Carissimi, con sentimenti di fraterna amicizia, sottopongo alla vostra attenzione alcune indicazioni e proposte promosse dal Centro Nazionale Vocazioni per meglio servire l’animazione della pastorale unitaria a favore delle vocazioni consacrate. Per rispondere a tale obiettivo, il Centro Nazionale Vocazioni - come sapete - lo scorso ottobre ha organizzato, insieme ai responsabili vocazionali degli Istituti di Vita Consacrata, il 4° Forum sul tema: “La fatica di scegliere”. Sono convenuti, nella sede di Sassone, sia i Direttori dei Centri Regionali Vocazioni che alcuni Superiori Maggiori e Responsabili dell’Animazione vocazionale, per considerare e progettare insieme, sotto il profilo vocazionale, il futuro delle nostre Chiese particolari e dei nostri Istituti e, soprattutto, per vivere un’esperienza di comunione ecclesiale. Nel corso di questa esperienza sono emerse le diverse dinamiche d’intervento per sostenere una scelta stabile di vita e per garantire gli aiuti appropriati nella fatica della scelta. In sintonia con l’Anno dell’Eucarestia, indetto dal Santo Padre, il Centro Nazionale Vocazioni ha scelto quale tema del Convegno di quest’anno una riflessione sulla Domenica: “II dinamismo vocazionale dell’Eucaristia nel giorno del Signore. Come?” Attraverso il Convegno cercheremo di renderci conto 16 - Notiziario come l’Eucaristia costituisce il momento culminante nel quale Gesù svela il mistero della sua identità ed indica il senso della vocazione d’ogni credente. È evidente come questa riflessione comporti anche un “rinnovato incontro con Cristo”, attraverso il quale alcuni scopriranno di essere chiamati a diventare ministri dell’Altare, altri a contemplare la bellezza e la profondità di questo mistero, altri a riversarne l’impeto d’amore sui poveri e i deboli, ed altri ancora a coglierne il potere trasformante nella realtà e nei gesti della vita d’ogni giorno. Questa consapevolezza ha portato a far convergere sul medesimo tema anche quello scelto per la 42a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, espresso attraverso il seguente slogan: “Nel Giorno del Signore... i tuoi giorni” Quest’anno, grazie all’ausilio dei sussidi preparati dal Centro Nazionale Vocazioni, siamo chiamati a costruire, insieme ai nostri giovani, dei precisi itinerari verso la scoperta della propria vocazione dentro un appropriato contesto ecclesiale. È una sfida che siamo chiamati ad accogliere con passione, gratitudine e fantasia! Gli Animatori vocazionali OFM d’Italia si ritroveranno a S. Maria degli Angeli per il loro Convegno annuale. Quest’anno l’incontro ruoterà tutto attorno alla lettura dell’immagine del Crocifisso di S. Damiano. Le iscrizioni vanno fatte direttamente per telefono o fax entro il 22 dicembre al Centro Nazionale Vocazioni, Via Aurelia, 468, 00165 Roma, T. 06 66398410-11, Fax 06 66398414 o tramite e-mail [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Ancora un appuntamento irrinunciabile per l’iter formativo di un religioso che opera nella pastorale vocazionale: il Seminario sulla Direzione Spirituale, esperienza ormai consolidata, che quest’anno affronterà il tema della vita interiore alla luce dell’insegnamento di Teresa di Lisieux: “Una ‘Piccola Via’ a servizio dell’accompagnamento vocazionale”. Nell’esperienza comune del delicato e arduo compito di educare oggi gli adolescenti in vista del discernimento spirituale, il seminario di quest’anno vuole offrire agli educatori alcune piste ascetiche attraverso le quali sostenere ragazzi e giovani nella loro crescita umana, spirituale e vocazionale. Il mondo che cambia chiede da parte nostra un atteggiamento costante di discernimento, che ci sfida ad operare dentro la nostra vita e nella vita dei nostri Istituti delle “conversioni” personali e pastorali, attraverso le quali vivere la fedeltà a Dio e all’uomo. Non possiamo eludere questo percorso di rinnovamento e di rigenerazione, per questo Vi invito cordialmente ad accogliere queste proposte quali sostegno alla nostra vocazione e missione nella Chiesa. Un fraterno saluto P. Raffaele Sacco R.C.I. Incontri in preparazione al VERSO IL CAPITOLO REGIONALE UNITARIO OFS aperto a tutti i fratelli e indispensabile per ministri, consiglieri ed assistenti Corso di Formazione presso il Convento di S. Francesco in P.za S. Francesco - Faenza (RA) “Per una spiritualità di comunione” Fr. Giuseppe Marini. Capitolo Regionale Unitario *il programma dettagliato non è ancora disponibile Le Sorelle clarisse di Forlì sono disponibili a fornire oggetti per regali natalizi ed altro: lo fanno per finanziare i lavori del Monastero. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Per informazioni e per prenotazioni rivolgersi a Giorgio Bertoni Cell. 3392446247 (pomeriggio) Notiziario - 17 Vita della Provincia I Definitorio SS. Annunziata Bologna 7 dicembre 2004 * Ci si incontro puntualmente alle ore 09.00 presso il Convento della SS. Annunziata di Bologna e il primo momento prevede un incontro con quanti operano presso il centro Missionario provinciale che in quel convento ha sede. * Si incominciano quindi i lavori con la preghiera e si riflette sul primo punto dell’ODG: è una riflessione che vuole condurre il governo della provincia a costruire uno statuto dell’Antoniano. * Il Ministro provinciale aggiorna il Definitorio circa i recenti contatti con quanti sono interessati al Complesso conventuale di Borgonovo Val Tidone. * I Fratelli interessati comunicano al Definitorio circa l’andamento della stesura del Progetto di Vita Fraterna avvenuto in questo ultimo periodo nelle fraternità di Parma, Fiorenzuola 18 - Notiziario e S. Piero in Bagno e si constata con piacere che anche la Fraternità di S. Maria di Campagna ha fissato questo impegno per i giorni 13-17 dicembre. * Si discute una richiesta del Guardiano della Fraternità di Cesena in riferimento ai lavori in atto circa il rifacimento di buona parte del complesso conventuale. Il Ministro provinciale risponderà direttamente al Padre Guardiano. * Alle 12.30, ci si incontra con i fratelli che ci ospitano ed il Definitorio si pone in ascolto della loro realtà. Il Governo della Provincia è contento di vedere un buon clima di vita fraterna e di collaborazione reciproca. * Si pranza con la Fraternità in un clima fraterno. Ci si scambia gli auguri di Natale ed il Ministro provinciale lascia ad ogni Frate il testo delle nuove Costituzioni generali e degli Statuti generali. costruttiva da parte di tutti. Il Governo della Provincia auspica che il tempo che ci separa dalla celebrazione del Capitolo sia speso nell’approfondimento sereno ed attento delle responsabilità di ciascuno. * Si cerca di individuare quelle che possono essere le disponibilità per la cappellania del Monastero di Fanano: il Ministro provinciale approfondirà personalmente la disponibilità. * Si esaminano altre richieste: dalla Curia Generale circa il nostro proprio dei Santi e dall’Istituto dei Missionari di Cristo circa una disponibilità per l’assistenza. * Si terminano i lavori alle ore 16.00. Ci si scambiano gli auguri di Natale, ci si ricorda l’appuntamento per i primi giorni di gennaio a Cesena e si rientra nelle proprie Fraternità. * Alle 14.30 si riprendono i lavori con un aggiornamento sulla situazione dell’OFS regionale. La scorsa domenica si è tenuta l’Assemblea precapitolare in un buon clima e con volontà Frati Minori dell’Emilia-Romagna Dal 1° dicembre 2004 la Biblioteca Provinciale dei Frati Minori dell’Emilia Romagna ha la possibilità di essere consultata attraverso Internet Da alcuni anni, infatti, esiste un sito (www.ibisweb.it) dove sono ospitati gli archivi delle biblioteche, in prevalenza ecclesiastiche, che utilizzano come noi il software per la catalogazione CDS/ISIS. Attualmente le biblioteche che hanno aderito a questa iniziativa sono 43 per un totale di 1.208.943 records; di queste, 13 costituiscono l’opac internazionale delle biblioteche cappuccine, mentre le altre 30 sono biblioteche di Seminari, di Studi Teologici o di Ordini religiosi italiani. L’opac viene aggiornato ogni 4 mesi: il 30 gennaio, il 30 maggio e il 30 settembre con una cadenza che è molto buona, se si pensa alla lentezza con cui vengono normalmente aggiornati opac del genere. L’indirizzo al quale poter consultare la nostra Biblioteca Provinciale è dunque www.ibisweb.it/bo034 (dove bo034 è la sigla che abbiamo nel catalogo cumulativo su CD-ROM dell’Associazione dei Bibliotecari Ecclesiastici Italiani); l’archivio è unico per le tutte e tre le sezioni da cui è formata la Biblioteca Provinciale, ma nel risultato della ricerca che verrà effettuata comparirà, in una tabella con la collocazione del libro e la disponibilità o meno al prestito, la sigla della sezione di appartenenza, e cioè STeo, Bugh. o Oss., come si può meglio vedere di seguito: Biblioteca Collocazione Prestito BO034 Bugh. C XVIb-3, 60 Si Biblioteca Collocazione Prestito BO034 STeo Dp. D VIII-2, 28 Si Biblioteca Collocazione Prestito BO034 Oss. Piana VI-5, 15 Si In questo modo, si potrà comunicare chiaramente alla bibliotecaria provinciale dove si trova esattamente il volume che si desidera in prestito. Colgo l’occasione per ricordare gli orari di apertura, i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail. Sez. Studio Teologico S. Antonio, Via Guinizelli 3 - Tel. 051-309864; Fax 051-397595; e-mail [email protected], aperta dal LUN. al VEN. dalle 9.00 alle 13.00; Sez. Biblioteca dell’Osservanza, Via dell’Osservanza 88 - Tel. 051-584779; e-mail [email protected], aperta il LUN. e il MAR. dalle 14.00 alle 18.00; Sez. Biblioteca Francescana “P. Benvenuto Bughetti”, Via S. Mamolo 2 - Tel. 051-580799; e-mail [email protected], aperta il MER., GIO. e VEN. dalle 14.00 alle 18.00. Spero che questo ulteriore servizio, che qualifica sempre di più la Biblioteca Provinciale, contribuisca a far conoscere non solo ai frati il nostro importantissimo patrimonio librario e culturale. Elisabetta Stevanin Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 19 Note di Cronaca I Relazione agli Assistenti OFS dell’EmiliaRomagna Di seguito riportiamo la sintesi della Relazione di P. Annibale Marini, tenutasi lunedì 25 ottobre presso il convento dei Cappuccini di Vignola, in occasione della Conferenza degli Assistenti regionali OFSGIFRA Emilia-Romanga. Collaborazione degli Assistenti col Consiglio locale OFS nella formazione L’OFS sta vivendo un tempo di trasformazione e sta progressivamente assumendo connotati confacenti ai tempi attuali e al cammino della Chiesa. Si sono appena conclusi i festeggiamenti del 25° della Regola promulgata da Paolo VI il 24 giugno 1978 con la lettera apostolica “Seraphicus Patriarcha”. L’OFS italiano sta muovendo i primi passi sul cammino dell’unità; il 19 settembre l’OFS della Lombardia ha eletto il Consiglio Regionale Unitario e, nei prossimi mesi, altre regioni compiranno la medesima scelta. Il 25 marzo 2002 la Conferenza dei Ministri Generali del Primo Ordine e 20 - Notiziario del TOR ha approvato lo Statuto per l’Assistenza spirituale e pastorale all’OFS. In quella circostanza tutti i fratelli del Primo Ordine e del TOR (non solo gli Assistenti) erano vivamente sollecitati a conoscere e studiare il nuovo Statuto “affinché questo strumento possa servire come base per il nostro servizio fraterno all’OFS e possa guidare tutti nelle relazioni con il medesimo Ordine in conformità alla nostra vocazione e alla specifica indole dell’OFS. Ne consegue che ogni assistente è saldamente invitato a prendere coscienza della propria identità e della missione da svolgere in modo da essere fedele al suo mandato e pienamente inserito nel cammino dell’OFS nazionale e internazionale. In un passato non troppo lontano (forse anche oggi?) non pochi assistenti, negli incontri con le fraternità, si limitavano a proporre qualche fervorino di carattere francescano o qualche riflessione piuttosto generica valida per ogni circostanza e ad assumere il ruolo di ministro. Dobbiamo formarci una nuova mentalità sull’OFS, corrispondente al nuovo OFS. Identità e ruolo dell’Assistente Le Costituzioni dell’OFS sottolineano che il servi- zio dell’Assistente “integra ma non sostituisce quello dei Consigli e dei Ministri secolari ai quali spetta la guida, di coordinamento e animazione delle Fraternità ai vari livelli” (Art.3.1). L’Assistente “è testimone della spiritualità francescana, dell’affetto fraterno dei religiosi verso i francescani secolari, e vincolo di comunione tra il suo Ordine e l’OFS” (Art. 12.2). “Il compito precipuo dell’Assistente è favorire l’approfondimento della spiritualità francescana e cooperare alla formazione iniziale e permanente dei francescani secolari” (Art. l3.1). “Nel consiglio di Fraternità, nei Capitoli elettivi o ordinari, agisce nel rispetto delle responsabilità e del ruolo dei secolari, dando loro la priorità per quanto riguarda la guida, il coordinamento e l’animazione della Fraternità” (Art. 13.2). “Partecipa attivamente e vota nelle deliberazioni e nelle decisioni prese nel Consiglio o nel Capitolo. In particolare è responsabile per l’animazione delle celebrazioni liturgiche e delle riflessioni spirituali del Consiglio o dei Capitolo” (Art. 13.3). “L’Assistente locale promuove la comunione all’interno della Fraternità e fra quella ed il Primo Ordine e il TOR. D’intesa con il Guardiano Frati Minori dell’Emilia-Romagna o il Superiore locale, procura che si instauri una vera comunione vitale reciproca tra la Fraternità religiosa e quella secolare. Promuove la presenza attiva della Fraternità nella Chiesa e nella società” (Art.23.2). “L’Assistente locale, insieme con il Consiglio della Fraternità, è responsabile della formazione dei candidati ed esprime la sua valutazione sui singoli candidati prima della professione” (Art.24.1). “Insieme con il Ministro instaura un dialogo con i fratelli che si trovano in difficoltà, che intendono ritirarsi dalla Fraternità o che si comportano in grave contrasto con la Regola”(Art.24.2). Riassumendo L’Assistente maturi una conoscenza sempre più profonda dell’OFS. È cosa buona che ogni convento si abboni alla rivista nazionale dell’OFS e, se c’è, a quella regionale. L’Assistente operi all’interno della sua Fraternità per creare rapporti di conoscenza, accoglienza e affetto tra tutti i frati e fratelli e sorelle dell’OFS. Si prenda coscienza della pari dignità in quanto tutti figli di Francesco e quindi fratelli. L’Assistente rispetti e valorizzi la peculiare secolarità dell’OFS. L’Assistente assicuri la sua presenza nei Consigli di Fraternità e possibilmente anche agli incontri di Fraternità. L’Assistente insegni a pregare, spieghi autorevolmente la Parola, formi alla spiritualità francescana, educhi alla fedeltà della vita sacramentale. L’Assistente promuova la corresponsabilità e l’unità. L’assistente curi la sua formazione personale partecipando in modo particolare ai convegni e alle giornate formative. La Formazione dei fratelli e delle sorelle dell’OFS. È importante prendere Frati Minori dell’Emilia-Romagna coscienza che non esiste solo una formazione permanente all’interno delle singole Fraternità, ma che un’attenzione del tutto particolare va data alla formazione iniziale. La vera rivoluzione culturale-religiosa consiste in una rinnovata attenzione ai primi e fondamentali anni di preparazione e di ingresso all’OFS. Il documento “Linee guida per la formazione iniziale” ci prospetta quale deve essere il cammino che l’Assistente con il Consiglio di Fraternità dovranno curare. “Il Ministro della Fraternità e l’Assistente spirituale dovranno rendersi conto della struttura umana e spirituale dell’aspirante (capacità umana, esigenze personali, disponibilità verso i fratelli) e valutare le motivazioni che lo spingono a chiedere di far parte dell’OFS”. Il periodo della formazione iniziale deve essere diviso in tre tappe: 1. Tempo d’iniziazione: questo periodo dura di norma due anni. 2. Tempo di formazione: è il cosiddetto noviziato ed ha la durata di due anni 3. Tempo di formazione dei neoprofessi: la cui durata è di tre anni In questo cammino formativo ha un ruolo importante l’Assistente. È l’animatore, non il responsabile primo, di una formazione che abbia ad incidere fortemente sui fratelli e le sorelle che percorrono i primi passi di accostamento all’OFS. Collabora con il maestro della formazione ad un cammino umanocristiano-francescano. Fr. Annibale Marini, ofm conv. CORSO PER ASSISTENTI OFS E GIFRA D’ITALLA Hotel Cenacolo Francescano Viale Patrono d’Italia, n. 70 06088 - Santa Maria degli Angeli - ASSISI (PG) Tel. 075/8041083 - Fax 075/8040552 24 - 28 gennaio 2005 “ ” La quota onnicomprensiva del Corso è di 160,00. Per le pronotazioni fare riferimento a Fr. Gloriano Pazzini, Eremo Sant’Antonio-Montepaolo – 47013 Dovadola (FC) T. 0543 934723 Cell. 333 6494414 – e-mail: [email protected]. Notiziario - 21 Calendario del Definitorio A cura di Claudio Leonardi, l’Editore Mondadori ha dato alle stampe nella collana “Scrittori Greci e Latini”, gli scritti di Francesco e Chiara di Assisi. Il volume si propone di liberare la figura di Francesco dalle falsificazioni che l’hanno nascosta e adulterata. Francesco era un mistico, forse il più assoluto della Storia cristiana.Il volume, di 550 pagine, costa 27. 19 gennaio 2005 a Bologna sant’Antonio INCONTRO DEI RESPONSABILI DI TUTTI I SETTORI DI ATTIVITA’ DELLA PROVINCIA per riflettere insieme sul problema della evangelizzazione nella nostra Regione 22 - Notiziario 4 gennaio 2005: Cesena 2 febbraio 2005: Milano Marittima 1 marzo 2005: Ferrara aprile 2005: durante il pellegrinaggio in Terra Santa 3 maggio 2005: Fiorenzuola giugno 2005: Castelletto di Branzone nel contesto della riunione dei Definitori delle Province del Nord Italia 5 luglio 2005: Carpi 7-9 settembre 2005: Villa Verucchio 6 ottobre 2005: Curia provinciale 7-12 novembre 2005: Sardegna 6 dicembre 2005: Rimini I Guardiani e il Governo della Provincia 10 giorni in Terra Santa dal 28 marzo al 7 aprile 2005 Per i guardiani che avessero difficoltà si rivolgano direttamente al Ministro provinciale. Agli stessi Guardiani si ricorda di provvedere al passaporto. Nazzareno Fr. Burgazzi Carlo Fr. Tagliavini Severino Fr. Cataneo Mauro Fr. Galesini Adiuto Fr. Galippi Berardo Fr. Rossi Sebastiano Fr. Pazzini Anastasio Fr. Venturelli Tommaso Fr. Toschi Ivano Fr. Rossi 3 gennaio 7 gennaio 8 gennaio 15 gennaio 16 gennaio 16 gennaio 20 gennaio 22 gennaio 28 gennaio 31 gennaio Onomastici Gennaio Frati Minori dell’Emilia-Romagna Abbiamo Vissuto NOVEMBRE 2004 * Domenica 14 inizia a Roma l’incontro dei Visitatori generali. L’incontro terminerà il giorno 19. * Il giorno 15 la fraternità di Montepaolo si ritrova alla Verna, fino al 19, per il Progetto Comunitario. * Lunedì 15 ritiro presso la casa di noviziato di Baccanello. * Nella mattinata del giorno 16 incontro con il Sindaco di Rocca S. Casciano. * Nel pomeriggio del giorno 16 visita allo Studentato Universitario di Forlì. * Il giorno 17 esce il nuovo calendario liturgico 20042005. * Giovedì 18 esce dalla tipografia il volume sul Beato Giovanni da Parma di Carlo Cadderi. * Il giorno 19 Fr. Roberto Ranieri è eletto rappresentante degli Studenti presso il nostro Studio Teologico. Frati Minori dell’Emilia-Romagna * Lunedì 22 le Fraternità di Fiorenzuola e di Parma si ritrovano per il Progetto Comunitario. Segretario provinciale Formazione e Studi. * Il giorno 23 viene ricoverato Fr. Sebastiano Pazzini per accertamenti. * Il giorno 29 incontro del Consiglio della nostra Federazione OSC con il Consiglio della Federazione OSC della Lombardia. * Giovedì 25 a Verona incontro dei Segretari Provinciali Formazione e Studi delle Province OFM del Nord Italia. * Nella mattinata del giorno 29 Fr. PierPaolo Veronesi dalla Fraternità di Carpi passa all’Infermeria di Carpi. * Nella mattinata del giorno 25 Fr. Luigi Dima presenta la tesi di Laurea al termine del Triennio: 110 e Lode. Fr. Luigi proseguirà gli studi per un ulteriore biennio. * Nei giorni 30 novembre - 1 dicembre momento di formazione per i Frati dai 40 ai 65 anni a Milano Marittima. * Il giorno 26 incontro a Roma in S. Antonio con i Frati ivi residenti. * Venerdì 26 in Campidoglio a Fr. Pierbattista Pizzaballa viene consegnato il premio Minerva. * Martedì 30 Fr. Candido Roncarrà è ricoverato in ospedale per accertamenti. * Il 30 novembre inizia il progetto comunitario per la Fraternità di S. Piero in Bagno. DICEMBRE 2004 * Il giorno 28 incontro con il Presidente Pier Ferdinando Casini. * Nei giorni 2 - 3 dicembre formazione permanente per i Frati oltre i 65 anni a Milano Marittima. * Lunedì 29 a Milano Marittima incontro del Consiglio del * Giovedì 2, nella mattinata muore la Signora Novella GuNotiziario - 23 ibellini, mamma del nostro confratello Fr. Enrico Zini. * Il giorno 3 nel pomeriggio inizia a Greccio il convegno su Giovanni da Parma. * Venerdì 3 a Montale di Modena funerale della mamma di Fr. Enrico. * Il giorno 4 Fr. Valentino Giannini è ricoverato in Ospedale per controlli. * Sabato 4 incontro della CISM Regionale presso il santuario della Madonna di S. Luca a Bologna. * Domenica 5, presso il Convento di S. Giuseppe in Bologna Assemblea regionale dell’OFS in vista del Capitolo. * Martedì 7 incontro del Definitorio presso il Convento dell’Annunziata in Bologna. Alcune immagini degli ultimi momenti di Formazione Permanente tenuti a Milano Marittima: il primo per la fascia di età dai 40 ai 65 anni, il secondo per i frati oltre i 65 anni. * Il giorno 8 dicembre alle ore 11.00, su RAI 1 S. Messa dalla Chiesa di S. Antonio in Bologna. * Mercoledì 8 Bruna Molfese fa l’ingresso in Noviziato presso il Monastero della Santa in Bologna. * Il giorno 9 in Curia provinciale incontro della commissione economica. 24 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Il Custode di Terra Santa ricorda Arafat “Nessuno potrà prendere il suo posto” Ho saputo della gravità della situazione circa la salute di Arafat mentre ero in viaggio dall’Ambasciata in occasione della festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia. Un giornalista mi chiama per avere a caldo una mia opinione sulla scomparsa dalla scena politica del leader palestinese, sul futuro di questa terra, rispondo con qualche frase di circostanza, penso che ben pochi, prima, mi avevano posto domande sul futuro di questa terra. In genere, mi intervistavano sul presente. Bisognava dunque aspettare che il vecchio leader uscisse di scena per ricominciare a parlare seriamente di futuro? Lo trovo triste, eppure pare che sia così. Certamente, con Arafat, scompare il simbolo della causa palestinese. Quali che siano le opinioni a suo riguardo, sulla sua politica, la sua storia, le sue visioni e i suoi metodi, non gli si può negare il fatto di avere portato all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale il diritto dei palestinesi ad una terra e ad una patria. Arafat si è totalmente identificato con la causa palestinese e, in fondo, non c’è palestinese che non consideri Arafat come proprio leader e proprio punto di riferimento. Ogni tanto, parlando con la gente, mi divertivo a provocare chieFrati Minori dell’Emilia-Romagna dendo di Arafat, di cosa pensassero della sua politica e delle sue iniziative. Un po’ tutti si lamentavano, ma poi il discorso si concludeva sempre con il riconoscere che Arafat non si tocca. Ho capito che, nonostante tutti i distinguo, per i palestinesi Arafat ha incarnato anche affettivamente l’aspirazione all’indipendenza e all’autonomia. Nessuno insomma, fino ad oggi, ha mai separato l’immagine e la persona di Arafat dalla causa palestinese. Per quanto possa sembrare strano e forse Venerdì 26 novembre 2004 alle ore 20.30 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio si è svolta la XV edizione del Premio Minerva. Fr. Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, è stato premiato per essersi distinto come punto d’incontro rispettoso tra le Genti di Terra Santa. un po’ irreale ora si apre invece una nuova pagina nella storia del Medio Oriente senza il leader indiscusso. Nessuno sa con certezza che cosa sarà scritto in questa nuova pagina. Gli esperti del settore stanno già descrivendo i possibili scenari, le probabili tensioni, le lotte di potere e tutto quello che si può immaginare. Una cosa è certa. Nessuno potrà prendere il suo posto. Arafat resterà nella coscienza di ogni palestinese come il padre della Patria, pur non essendoci ancora la patria. Ho incontrato personalmente Arafat solo una volta, pochi giorni dopo il mio insediamento, per una formale visita di cortesia alla Muqata, il suo quartier generale, ma, anche attraverso i confratelli palestinesi, ho seguito il suo percorso di questi ultimi anni da vicino. Come tutti mi sono chiesto se colui che è stato leader nella lotta e nello scontro è stato altrettanto capace e coraggioso nella costruzione del suo Paese, nell’elaborazione di progetti, nella preparazione di classi dirigenti, con l’inevitabile carico di rinuncia che ogni scelta comporta. Mi sono chiesto se questo affascinante personaggio non sia egli stesso rimasto prigioniero della sua immagine e del suo passato. È stato incapace di arrivare Notiziario - 25 ad un necessario compromesso oppure, realmente, non ve n’era la possibilità? Il nemico per lui è sempre restato il nemico o, almeno per un po’, è stato anche l’interlocutore, durante il breve periodo di pace? Ha fatto tutto quello che si poteva, dalla sua parte? Queste domande ora sono diventate competenza per gli storici. ll suo successore, o i suoi successori, per lo meno, hanno maggior libertà rispetto al rais. Non ci sono immagini da salvare, ma solo da costruire. Per quanto possa sembrare strano, a me pare che sia più facile. A volte, infatti, il passato può essere ingombrante. La scomparsa di Arafat lascia alla nuova classe dirigente difficili, ma superabili sfide. La principale è mantenere unito il popolo. Mentre in passato l’unità fra tutti era nella persona stessa di Arafat, ora si dovranno invece, con sano realismo, distinguere gli elementi comuni a tutte le fazioni dalle inevitabili e legittime differenze di opinione, di visione e di strategie. Solo mantenendosi unito il popolo palestinese riuscirà ad imporsi. Con la Chiesa il leader ha sempre avuto un rapporto fraterno e cordiale. Ha incontrato spesso il Papa, ha sempre ricevuto volentieri i leader religiosi locali, veniva anche alle nostre funzioni. Tutti ricordano le sue apparizioni natalizie alla messa di mezzanotte. A volte dava anche un po’ fastidio questa sua vicinanza. Ma lui era anche sentimentale e non dava molto peso alle nostre delicate sensibilità clericali. E, poi, devo riconoscere che alla gente piaceva così. Certamente aveva anche lui le sue convenienze in questo stretto legame. Quante domande mi sono fatto durante il famoso assedio di Betlemme. Ma, ora, anche per la 26 - Notiziario Chiesa in Terra Santa inizia un nuovo cammino. Dovrà recuperare la sua libertà e la sua carica profetica di fronte alla nuova realtà. Dovrà trovare la capacità di parlare a tutti, rimanendo ad un tempo fedele alla verità e alla carità. Per la Chiesa non ci sono muri, barriere o divisioni, ma solo un bisogno: testimoniare la propria appartenenza a Cristo. Fr. PierBattista Pizzaballa Custode di Terra Santa È uscito il volume di Padre Carlo Cadderi sul Beato Giovanni da Parma. L’opera rimedia ad un secolo di silenzio, infatti l’ultimo lavoro sul Beato Giovanni è di Padre Canali e risale al 1900. Il volume di oltre 400 pagine ripercorre la vita di Giovanni Buralli, soffermandosi particolarmente sui dieci anni di generalato del Beato e sulla questione dela sua appartenenza o meno al movimento di Gioacchino da Fiore. Frati Minori dell’Emilia-Romagna I nostri fratelli defunti Sig.ra Novella Gibellini Per una serie di circostanze non mi è stato possibile comunicarti per tempo la notizia. A maggior ragione ti ricordo l’impegno di ricordare al Signore la mamma di Fr. Enrico e di farlo anche secondo le indicazio- ni degli Statuti Provinciali. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna, Curia provinciale: 4 dicembre 2004 A tutti i fratelli e alle sorelle della Provincia Nella prima mattinata di mercoledì 1 dicembre è deceduta all’Ospedale di S. Agostino di Modena la signora Novella Gibellini in Zini, mamma di Fr. Enrico Zini. La signora Novella aveva 63 anni di età. I funerali si sono svolti giovedì 2 dicembre 2004 alle ore 14,30 presso la Chiesa parrocchiale di Montale Rangone (MO), la salma è stata tumulata presso il cimitero del paese. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 27 Padre Benvegnù ricordato da Padre Allegra Un altro dono ci fece il Signore in quel mese. Venne pure ad aggregarsi allo Studio il P. Tarcisio Benvegnù della Provincia di Bologna. Egli era destinato alla missione di Yutze (Shansi), ma siccome, data l’avanzata comunista, era impossibile andarvi, io, già prima di lasciare Pechino, avevo combinato col suo Superiore Regolare P. Mario Balboni che nell’ipotesi che egli non potesse recarsi a Yutze, me lo mandasse nello Studio: il che fece con soddisfazione di tutti. Il P. Tarcisio possedeva un ingegno robusto, aveva speciali doti per lo studio del greco e dell’ebraico, forse parlava un po’ troppo di quanto gli stava a cuore, ma era in fondo un ottimo e santo religioso. Fu anche docilissimo alle direttive del Prefetto. Gli affidavo un lavoro da fare, e lui me ne mostrava lo schema, e pian piano tutte le parti, che andava componendo. Difettava alquanto dello sguardo d’assieme del teologo, ma nell’esame del testo era insuperabile. A lui affidai la ricostruzione critica dei primi due capitoli di Michea, di parecchi brani di Ezechiele e di altri passi difficili del V.T. e credo che le sue indagini e le sue conclusioni non siano da meno da quelle accetta- 28 - Notiziario Il Padre Allegra al centro del tavolo, alla sua sinistra Padre Benvegnù. te dal Kittel nella sua editio critica della Bibbia Ebraica. Suo ultimo lavoro fu la composizione dell’indice dei nomi propri della Bibbia secondo la Volgata Latina, con richiami all’ebraico e ai Settanta, e forse questo lavoro ne fiaccò la forte fibra. In ognuna delle quasi seimila cartelle da lui scritte c’è l’essenziale per conoscere il personaggio o la città, popolo, fiume – le varianti ortografiche, le congetture più importanti. La testa del caro Tarsicio era ordinata, lucida e forte, come invece era disordinata la sua stanza. Ma in tal disordine lui ci stava benissimo. L’aver perduto questo valoroso collaboratore fu davvero una iattura per lo Studio. Ma bisognò rassegnarsi all’amabilissima volontà del Padre Celeste. Ritornò in Italia, ma l’a- ria nativa non gli giovò; speravo che il P. Pio ce lo facesse guarire, ma il Signore aveva deciso di premiare il suo servo laborioso e fedele, che passò da questo mondo al Padre il 23 Febbraio 1969 all’età. di 57 anni. Non sumus sicut et caeteri qui spem non habent! Caro Tarcisio, ai piedi della nostra Madre e Regina ricordati del nostro umile Studio! Tratto da: “Memorie” autobiografche del P. Gabriele M. Allegra O.F.M., Missionario in Cina, a cura del P. Serafino M. Gozzo O.F.M., Roma 1986, p. 129 s. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Greccio, Oasi Gesù Bambino, uno scorcio della sala durante il Convegno su Giovanni da Parma. Questo numero del Notiziario è stato chiuso in Segreteria provinciale il 10 dicembre 2004 Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 29 FRATERNITAS 01.12.2004 ita Vol. XXXVI. Nr. 104 - OFM Roma - tel. +39.0668.491.365 - fax. +39.0668.491.36 “Ecco arriva il tuo Salvatore” dalla Lettera del Ministro generale all’Ordine in occasione del Natale In questo giorno di grazia il Salvatore giunge per quanti sperimentano nella loro carne la fragilità dell’umano e abbraccia coloro che portano nel cuore il desiderio di un mondo nuovo, nel quale regna la giustizia. In questo giorno di grazia la liturgia ci porta la voce del Signore, che si dirige a quanti sperano di essere liberati, riscattati, redenti, salvati. Le parole della Sacra Scrittura arrivano al nostro cuore, al cuore di tutti i poveri, e a tutti è annunciato che giunge il Salvatore, il Messia, il Signore (cf Lc 2,11), la vittoria, la ricompensa (cf Is 62,11), la luce per il giusto, la gioia per i retti di cuore (cf Sal 97,11). “Esulta, figlia di Sion, innalza la tua lode figlia di Gerusalemme: ecco, a te viene il tuo Re, il Santo, il Salvatore del mondo” (Natività del Signore: Messa dell’aurora, Antifona di comunione). Il nostro cuore di credenti intuisce il sussulto pieno di speranza dei poveri che ascoltano la parola della profezia: Li chiameranno popolo santo, redenti del Signore. Figlia di Sion, tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata (Is 62,12). La nascita del Figlio di Dio, come Figlio dell’uomo, è l’ultima parola del cielo, che a tutti va dicendo, che Dio cerca la terra, che il Creatore cerca la sua creatura, che l’Amore ci ama, che noi deboli siamo la debolezza di Dio. La nostra fede sa che il giorno della nascita di Cristo è un giorno unico nella Storia della Salvezza, solenne nel corso dell’Anno liturgico, singolare nella vita di ogni credente, perché in esso per tutti è brillato un altro Sole (cf Lc1,78), si è accesa un’altra Luce (cf Lc 2,32), è apparsa la bontà di Dio e si è rivelato l’amore che Dio ha per gli uomini (cf Tit 3,4). Il giorno della nascita di nostro Signore Gesù Cristo rimarrà per sempre segnato dalla novità di quello che allora accadde, poiché da quel giorno Dio ha un nome nuovo: il nostro Dio si chiamerà per sempre Gesù, perché salverà il suo popolo dai peccati (cf Mt 1,21), e si chiamerà per sempre anche Emmanuele, che significa Dio con noi (Mt 1,23). Da quel giorno la fede conosce il mistero di una nuova concezione e di una nuova nascita (“Nova autem nativitate generatus, quia inviolata virginitas concupiscentiam nescivit, carnis substantiam ministravit”. LEONE MAGNO, Tractatus XXII,2). Da quel giorno conosciamo il mistero di una nuova maternità, essendo vergine colei che è madre, e di una nuova verginità, essendo madre colei che è vergine. Da quel giorno viene a noi svelato il nuovo ordine in cui entra, grazie all’incarnazione, il Figlio di Dio, poiché colui che era invisibile, generato dal Padre, si è fatto visibile, nascendo dalla Vergine Maria; immenso nell’infinito suo essere divino, si è limitato nella piccolezza dell’umano; esistente prima di tutti i secoli, ha cominciato ad essere nel nostro tempo nel seno di una madre; il Signore di tutto, velata la gloria della sua maestà, ha assunto la forma del servo e si è abbassato fino alla profondità della condizione umana; il Dio impassibile si è fatto uomo passibile; il Dio immortale si è sottomesso alle leggi della morte (cf LEONE MAGNO, Tractatus XXII,2). Rallegriamoci, carissimi Fratelli e Sorelle! Rallegriamoci nel Signore, perché il Figlio di Dio è nato, uomo tra gli uomini. In Lui anche noi siamo Figli ed eredi della vita eterna attraverso lo Spirito (cf Tit 3,7). Rallegriamoci, perché è spuntato il giorno della nuova redenzione, il giorno della felicità eterna (cf LEONE MAGNO, Tractatus XXII,1). Rallegriamoci perché oggi, nascendo Cristo per noi, è nata la salvezza per tutti (LEONE M AGNO, Tractatus XXI,1). Celebrate con ineffabile gioia questa “festa delle feste, in cui Dio, fatto uomo piccolino, fu nutrito al seno di una madre umana” (2Cel 199). Fr. José Rodriguez Carballo ofm CURIA GENERALE - VIII CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DELL’ORDINE Nel mese di luglio 2004 il Definitorio generale ha costituito la Commissione “Forma Vitae” per l’VIII Centenario della Fondazione dell’Ordine 2008/2009. La Commissione ha il compito di elaborare i contenuti e preparare i sussidi per il cammino del Centenario. La Commissione è composta da: Fr. Hermann Schalück e Fr. Giacomo Bini (ex Ministri Generali), Fr. Joxsé Maria Arregui della Prov. di Arantzazu (Spagna), Fr. Thaddée Matura della Prov. S. Giuseppe (Canada) e Fr. Francesco Bravi, Vicario Generale. Presidente della Commissione “Forma Vitae” è il Definitore Generale Fr. Ambrogio Nguyen Van Si. Il testo definitivo dell’itinerario celebrativo, approvato dal Definitorio generale, ha per titolo “La grazia delle origini”. La Commissione “Forma Vitae” ha inoltre presentato al Definitorio il progetto di lavoro per il Centenario. Il cammino sarà incentrato sulla Regola, progetto di vita che Francesco ha indicato ai Frati, e che tocca a noi attualizzare. Si inizierà a riflettere con la mediazione del testo “La vocazione dell’Ordine oggi”, documento finale del Capitolo di Madrid del 1973, per confrontarci e chiederci: “Quali sono i passi possibili da intraprendere oggi?”. Con i suggerimenti che giungeranno dalle Province si redigerà l’ Instrumentum Laboris per il Capitolo straordinario che avrà come scopo avvicinare la Regola alla vita. Il Capitolo Straordinario ed il Documento che esso produrrà saranno un contributo per la via dei Frati nel futuro. Tra le iniziative promosse per le celebrazioni dell’VIII Centenario di fondazione dell’Ordine, Fr. José Carballo, Mini- 30 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna stro generale, ha invitato la Postulazione generale a preparare un volume, denominato “Santorale”, con i profili biografici di tutti i Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio Frati Minori. Il Definitorio ha anche nominato la Segreteria del Capitolo generale straordinario che si svolgerà ad Assisi nel settembre 2006. Fr. Miran Spelic (Prov. S. Croce, Slovenia) è il Segretario del Capitolo. La Segreteria è composta da Fr. Miguel de la Mata Merayo (Prov. S. Giacomo di Compostela, Spagna), Fr. Gianpaolo Masotti (Prov. Serafica S. Francesco d’Assisi, Italia), Fr. Michael Moore (Prov. S. Francesco Solano, Argentina), Fr. Andres Rañoa (Prov. S. Pietro Battista, Filippine), Fr. Joseph Legonou (Prov. Verbo Incarnato, Togo). Alla Segreteria è affiancato il gruppo liturgico così formato: Fr. Ruben Tierrablanca (Prov. SS. Pietro e Paolo, Messico), Fr. Sean Collins (Prov. Irlanda), Fr. Vittorio Viola (Prov. Serafica S. Francesco d’Assisi, Italia), Fr. Paolo Canali (Prov. S. Carlo Borromeo, Italia). Economo del Capitolo è Fr. Renato Beretta (Prov. S. Carlo Borromeo, Italia). - FORMAZIONE FRANCESCANA Dal 23 al 31 agosto 2004, 28 giovani Frati e Suore in formazione, insieme ai rispettivi formatori di varie Famiglie francescane (3 Frati minori, 3 Cappuccini, 16 Clarisse e 7 Suore francescane) a Orsay, nel convento “La Clarté-Dieu” si sono ritrovati per un incontro sul tema “Fondazione e rifondazione. XIX-XXI secolo”. Il Ministro generale, Fr. José Carballo ha inviato un messaggio di incoraggiamento ai partecipanti che sono stati aiutati nella riflessione dalla competenza dei relatori. J.M. Ploux, sacerdote della Mission de France ha presentato la “Panoramica storica della evoluzione del mondo”, mentre il filosofo sloveno Fr. E. Kovac, OFM, ha descritto “La Fraternità universale”. Fr. Thaddée Matura, OFM, ha relazionato sul “Ritorno alle fonti bibliche, patristiche e francescane alla fine del XIX secolo” e Sr. Gabrielle Marguin ha offerto un contributo sull’esperienza ecumenica di alcune suore francescana a Taizé. Fr. Serge Delsaut, OFM, e Fr. Pio Murat, OFMcap, hanno descritto il ritorno alla fonti a partire dai “Documenti” pubblicati in più lingue e dagli adattamenti delle CCGG cappuccine dopo il Vaticano II. Non è stata omessa l’attenzione all’iconografia francescana, attraverso lo studio dei cicli di vetrate della Chiesa francescana di Parigi e di quella dei Cappuccini di Blois (J. Danel, OFM). La signora Gobbé, laica svizzera, ha poi presentato la “Storia dell’OFS e le attuali sfide” e Sr A.M. Cunin, FMM, ha indicato “Le nuove prospettive della missione”. Sono state inoltre ascoltate le testimonianze di religiosi stranieri che vivono in Francia: una Clarissa filippina residente da 17 anni ed un giovane studente Cappuccino etiope. Il gesuita P. Flipo, direttore della rivista “Christus” ha parlato della ricerca spirituale come “ultima frontiera”. È stato presentato il progetto di un nuovo monastero di Clarisse unito ad un centro pastorale. Una giornata è stata dedicata alla visita della Sinagoga, della Cattedrale e della Moschea della cittadina d’Evry. Qui, il gruppo ha potuto incontrare le contemplative Domenicane che hanno rivolto alcune domande sul catecumenato e l’accompagnamento differenziato. Fr. Arnaud Corbic, OFM, docente all’Antonianum di Roma ha parlato sul tema “L’incredulità, un rischio per la fede”. Un programma estremamente ricco che ha favorito la riflessione dei piccoli gruppi e della nascita di 5 laboratori fino alla prossima sessione. Per proseguire la riflessione nell’ambito della Famiglia francescana è stato proposto un Capitolo delle Stuoie per Frati e Suore al di sotto dei 50 anni. FRANCIA TERRA SANTA - “THE MAGIC LAMP”: I CANTI DEI BAMBINI PER LA PACE IN TERRA SANTA Gerusalemme - Il 31 ottobre 2004 le ragazze della Scuola di Terra Santa “S. Giuseppe” e “The Jasmin Choir”, hanno dato vita al festival “The Magic Lamp”. Nelle intenzioni di Fr. Armando Pierucci, direttore dell’Istituto Magnificat e promotore dell’iniziativa, c’era l’ambizione di fare lo “Zecchino d’Oro” di Gerusalemme, ma si è capito che sarebbe stato come costruire una cattedrale nel deserto. Allora – dice Fr. Pierucci – ci siamo dedicati a portare l’acqua nel deserto: abbiamo invitato le scuole a partecipare come solisti e come ascoltatori. Quattro musicisti e parolieri palestinesi hanno generosamente donato 12 canti all’istituto “Magnificat”, la scuola di canto della Custodia di Terra Santa. L’istituto “Magnificat” ha curato l’armonizzazione e la stampa dei canti che saranno poi donati alle scuole. Si tratta di canti sul tema della famiglia, di quel giardino che è la Terra Santa e, qualche volta, della pena che è l’essere Palestinese, della nostalgia di una Pace che tarda a posarsi. Anima del Festival è la signora Hania Soudah Sabbara, direttrice del “The Jasmin Choir”. La signora Sabbara ha trovato nelle scuole di Gerusalemme i 12 solisti che, con le ragazze della “S. Giuseppe” hanno interpretato le canzoni, accompagnati al pianoforte dagli allievi dell’Istituto “Magnificat”. Tra gli estimatori dell’iniziativa il nostro Ministro generale che nel 2003 volle essere presente alla I edizione del Festival. SPAGNA - II CONGRESSO EUROPEO PER ANIMATORI DI GIUSTIZIA E PACE DELL’ORDINE Si è svolto a Santiago de Compostela in Spagna dal 18 al 23 ottobre 2004 il II Congresso Europeo degli Animatori di Giustizia e Pace. L’incontro, a cui erano presenti circa 50 Frati, la maggioranza degli Animatori delle Province europee, affrontava il tema “Per un’Europa solidale: come rispondere da francescani alle attuali sfide”. I partecipanti hanno analizzato la situazione del vecchio continente in vari ambiti. Dal punto di vista politico è evidente la differenza tra l’Unione degli stati europei, realtà a forte connotazione economica, e l’Europa geografica. In campo economico osserviamo le conseguenze del neoliberismo: si approfondisce il divario tra povertà e ricchezza, è Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 31 totalmente modificata la concezione dell’uomo e del lavoro. Nella sfera socio-culturale cresce l’individualismo, la pluralità di culture e la scristianizzazione. Si evidenzia la paura della perdita della propria identità culturale a causa dell’arrivo, attraverso i flussi migratori, di nuove culture e religioni estranee. L’Europa mostra una continua frammentazione al suo interno. Un esempio è la divisione, non solo concettuale, tra Est ed Ovest (rappresentata nel passato dal Muro di Berlino). L’ammissione all’Unione Europea della Turchia è diventata oggi una sfida paragonabile al confronto verificatosi nella Spagna tra Islam e Cristianesimo. Al Congresso, erano presenti i Segretari generali di Formazione e Studi, dell’Evangelizzazione, il Presidente dell’UFME ed esperti di Franciscans International. L’Ufficio di JPIC della Curia generale di Roma ha inoltre presentato le proposte del Capitolo generale del 2003 che invitano i Frati ad avere una presenza creativa nei luoghi di rottura. Il Ministro generale, Fr. José Ródriguez Carballo intervenendo all’incontro ha suggerito a tutti i Frati un decalogo per essere concretamente a servizio della pace per questa “umanità crocifissa”. - LA PROCURA GENERALE DELL’ORDINE La Procura generale dell’Ordine è l’ufficio incaricato di trattare e concludere, a nome del Ministro generale, le pratiche da svolgersi presso la Santa Sede, escluse le cause di beatificazione e canonizzazione, di competenza della Postulazione. Come ogni ufficio della Curia, incarna uno degli aspetti caratteristici del carisma e della Regola dei Frati minori, quale la libertà e il dovere dei Frati di ricorrere ai loro Ministri “quando si accorgessero di non essere più in grado di essere fedeli al loro stato di vita” (cfr Rb X). In questi ultimi anni la Procura generale è stata al centro di trasformazioni e cambiamenti di personale e strutture. Dopo la nomina a Procuratore di Fr. Antonio Franjic, Vicario generale, è stato chiamato all’ufficio di Segretario e Vice Procuratore Fr. Valentino Menegatti della Provincia di Cristo Re di Bologna (Italia). Fr. Valentino è succeduto a Fr. José Beltran dalla Provincia di Arantzazu (Spagna), che per 38 anni ha assicurato precisione, discrezione, competenza e impegno assiduo nel lavoro. Un ulteriore avvicendamento si è verificato dopo la chiamata alla casa del Padre di Fr. Antonio Franjic il 7 settembre 2004. Il 12 novembre 2004 Il Definitorio ha eletto il nuovo Vicario generale, Fr. Francesco Bravi, a Procuratore generale. A lui vanno i nostri auguri per un fecondo lavoro nella fedeltà e obbedienza alla Santa Madre Chiesa. CURIA GENERALE - INCONTRO DEI FRATI “OFM 10” Dal 26 al 29 ottobre 2004 a Trogir (Croazia) si è svolto l’incontro per i Frati al di sotto dei dieci anni di professione solenne della Conferenza Sudslavica dei Frati Minori. Organizzato dal Segretariato per la Formazione della stessa Conferenza era il primo incontro di questo tipo. Circa 80 Frati delle sei Province hanno vissuto il dono della Fraternità in comunione con il Ministro generale, Fr. José Carballo, il Definitore generale Fr. Sime Samac, il Vice Segretario per la Formazione e gli Studi Fr. Alojzy Warot e l’Assistente generale dell’OFS Fr. Ivan Matic. Erano presenti i sei Ministri provinciali della Conferenza. La giornata del 27 ottobre è stata dedicata all’incontro dei Frati con il Ministro generale. All’intervento di Fr. José sono seguiti i lavori di gruppo. Nell’Assemblea di condivisione i giovani Frati hanno avuto l’opportunità di dialogare con il Ministro sulla vita e la missione dei Frati Minori oggi. Nel secondo giorno Fr. Alojzy Warot della Segreteria di Formazione e Studi, si è soffermato sulla “sequela Christi” e sulle “stagioni della vita”. La terza giornata dedicata all’OFS, GiFra e Assistenza spirituale è stata animata dall’Assistente generale dell’OFS, Fr. Ivan Matic. CROAZIA Segnalibro francescano • GUITTON Gérard, Découvrir Saint François d’Assise (Scoprire S. Francesco d’Assisi), Éditions Salvator (Paris 2004), pp 122. Si può scoprire oggi Francesco di Assisi? È questa la domanda da cui parte Fr. Gérard Guitton cercando di intraprendere un’“operazione verità”. Non è la ricerca di una strada alternativa, ma il tentativo di chiarificare quelle “immagini popolari” di Francesco d’Assisi affinchè siano portatrici di una spiritualità francescana autentica. • LOCHE Giovanni, La conca Reatina. I primitivi insediamenti francescani Edizioni Porziuncola (S. Maria degli Angeli, Assisi, 2004), pp 91+54 tav. Giovanni Loche, OFM, presenta gli insediamenti francescani della Valle reatina cercando di situarli nel momento storico della loro fondazione e poi nella continuità del tempo fino ad oggi. Con questo testo l’autore accompagna il pellegrino che desidera approfondire la visita a questi luoghi di grazia. • SCHNEIDER Herbert, Lebendiges Sterben (Morire vivendo), Stella Maris Verlag (Buttenwiesen 2003), pp77. In occasione del 750° della morte di S. Chiara, Fr. Herbert Schneider, OFM, già Delegato generale per le Clarisse e le claustrali di ispirazione francescana pubblica questo opuscolo in lingua tedesca. Di fronte all’attuale cultura nichilista egli offre una lettura della morte come apertura alla vita. Molti evitano la morte, ne hanno paura, ma per Chiara, al contrario, la morte è l’occasione per portare la vita al suo compimento e la porta verso la vita eterna per unirsi al Re della gloria: Gesù il risorto. Piccole/Grandi notizie • La Penitenzieria Apostolica ha nominato Fr. Otmar Eglof (Vice-Prov. Cristo Re, Svizzera) Penitenziere 32 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Ordinario Lateranense e Fr. Roberto De Angelis (Prov. SS. Pietro e Paolo, Italia) Penitenziere Straordinario della Basilica Vaticana. • Il Segretario di Stato Vaticano, Card. Sodano, ha comunicato la nomina di Fr. Nikolaus Schöch (Prov. B. Enghelberto Kolland, Innsbruck) a “Difensore del Vincolo Sostituto” presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. • Nel Tempo forte dal’8 al 22 novembre Fr. Francesco Bravi è stato eletto Vicario e Procuratore generale dal Definitorio generale. Fr. Francesco Bravi è nato a Maleo in provincia di Lodi (Italia) il 9 febbraio 1956. È entrato tra i Frati minori della Provincia di S. Carlo Borromeo, Milano (Italia). Nella sua Provincia ha ricoperto l’incarico di Animatore vocazionale, ha lavorato nella Formazione iniziale come Maestro dei Postulanti, è stato Coordinatore della Conferenza dei Ministri Provinciali Italiani (COMPI) in questi due settori. È stato Definitore provinciale e Ministro provinciale della Provincia di S. Carlo Borromeo e Presidente della COMPI. Dal 7 giugno 2003 era Definitore generale eletto nel Capitolo svoltosi a S. Maria degli Angeli nel 2003. Parla l’italiano e il francese e comprende lo spagnolo. L’ufficio di Vicario generale era vacante dal 7 settembre 2004, data della morte di Fr. Antonio Franjic. • Fr. Barnaba Hechic (Prov. veneta S. Antonio di Padova, Italia) è nominato per un triennio Presidente della Commissione scotista (Roma). Vice Presidente della stessa commissione è Fr. César Saco Alarcón (Prov. S. Giacomo di Compostela, Santiago, Spagna). • Il Ministro generale ha nominato suoi Delegati: Fr. Francesco Bravi, Vicario generale, Delegato per la Curia generale; Fr. José Pereira das Neves (Prov. SS. Martiri del Marocco, Portogallo), nel cammino verso l’autonomia della Custodia di S. Chiara (Mozambico); Fr. Paskalis Bruno Syukur (Prov. S. Michele Arcangelo, Indonesia), per la Fondazione della Thailandia dipendente dal Ministro generale. • Dal 3 al 4 dicembre 2004 si svolge a Greccio (Italia), il “III Convegno di Greccio” promosso dalle Province dei Frati Minori dei SS. Apostoli Pietro e Paolo (Lazio) e di Cristo Re (Emilia Romagna), dalla Scuola Superiore di Studi Medievali Francescani del PAA e dalla rivista Frate Francesco. Il convegno ha per tema “Giovanni da Parma e la grande speranza”. Interverrano come relatori: Marco Bartoli, Grado Giovanni Merlo, Cesare Vaiani, OFM, Fabio Troncarelli, Giulia Barone e Mons. Sandro Corradini della Congregazione per le Cause dei Santi. Per informazioni e prenotazioni alberghiere rivolgersi alla Segreteria del Convegno, nelle persone di p. Massimo Cocci e p. Francesco Rossi, presso l’Oasi Gesù Bambino, 02040 Greccio, al numero di telefono 0746.750279127 o fax 0746.751776. • Dall’8 dicembre 2004 sono in vigore le Costituzioni generali e gli Statuti Generali dei Frati Minori aggiornati secondo le indicazioni dell’ultimo Capitolo generale. La Curia ne ha curato la stampa in inglese, italiano e spagnolo, lingue ufficiali dell’Ordine, con testo latino a fronte. Agenda del Ministro generale • dal 29 Novembre al 6 Dicembre - Visita Provincia Francescana dell’Immacolata, San Paolo, Brasile • dal 7 al 12 Dicembre - Esercizi spirituali annuali. Ritiro personale • 13 Dicembre - Visita al Collegio Internazionale S. Antonio e alla Fraternità Internazionale “Fr. Gabriele M. Allegra” • dal 14 al 16 Dicembre Visita alla Fraternitè Notre-Dame des Nations a Bruxelles, Celebrazione dell’invio Missionario • dal 17 al 18 Dicembre - Incontro con la COMPI (Conferenza dei Ministri Provinciali d’Italia) ad Assisi • dal 20 al 22 Dicembre - Tempo forte del Definitorio generale Nuovi Visitatori generali • Fr. Stephen Bliss (Prov. S. Spirito, Australia e Nuova Zelanda) Visitatore Assistente per la Fondazione della Prov. dei SS. Cirillo e Metodio (Croazia) in Australia; • Fr. Johannes Bahlmann (Prov. Immacolata Conc. BVM, Brasile) per la Prov. N.S. delle Sette Allegrezze, Brasile • Fr. William Short (Prov. S. Barbara, California/USA) per la Prov. N.S. Regina della Pace, Sud Africa. FRATERNITAS - OFM - Roma Direttore responsabile Gino Concetti - Redattore : Gianfranco Pinto Ostuni Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected] Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 33