R.S.P.P. ARCHITETTO GIOVANNA NARCISO
Studio di architettura- via Volta 24 Campomarino – tel. 0875 530488
SCUOLA " CARRIERO" _ PRIMARIA e SECONDARIA di I°
via Cuoco - 86042 Campomarino (CB)
0875 - 0875-539404
Internet: www.icscampomarino.it - E-Mail: [email protected]
PIANO DI EMERGENZA E DI
EVACUAZIONE
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
(Art. 43, D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81)
DATA: 25/01/2016
REVISIONE:
LUOGHI DI LAVORO:
IL DATORE DI LAVORO
_____________________________________
(TEODORO MUSACCHIO)
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
_____________________________________
(Giovanna Narciso)
pag. 1
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PREMESSA
Il presente piano è stato elaborato secondo quanto previsto dalla normativa nazionale:
-
D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, "Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro";
D.M. 10 marzo 1998, "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di
lavoro";
D.M. 15 luglio 2003, n. 388, "Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione
dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni";
Nell'elaborazione del piano si è tenuto conto anche di altre disposizioni normative nazionali e di indicazioni approvate e
pubblicate dalle Regioni, dall'ISPESL, dall'INAIL o da organismi territoriali paritetici.
Modalità di elaborazione
Il presente documento è stato elaborato dal datore di lavoro in collaborazione con il responsabile del servizio di
prevenzione e protezione.
Nel piano sono riportate le azioni pianificate da intraprendere in situazioni di pericolo per le persone, gli impianti e
l'ambiente, e ciò con l'obiettivo di:
indicare, ai destinatari del medesimo piano, le modalità per evidenziare l’insorgere di un'emergenza;
affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere, per contenerne e circoscriverne gli effetti e per riportare
rapidamente la situazione alle condizioni di normale esercizio;
Classificazione delle emergenze
Le emergenze ipotizzabili sono state classificate in due gruppi e riportate nei relativi capitoli "GESTIONE delle
EMERGENZE SPECIFICHE" e "GESTIONE delle EMERGENZE GENERALI".
Del primo gruppo, "GESTIONE delle EMERGENZE SPECIFICHE", fanno parte tutte quelle emergenze specifiche
dell'azienda in oggetto, mentre del secondo, "GESTIONE delle EMERGENZE GENERALI", fanno parte tutte quelle
emergenze di carattere generale, non legate all'attività specifica e dovute ad eventi come i fenomeni meteorologici o
naturali di particolare gravità (terremoti, trombe d'aria, allagamenti ecc.).
Campo di applicazione
Il presente documento si applica in tutti i luoghi di lavoro, ovvero locali chiusi che ospitano attività lavorative, aree
scoperte accessibili al lavoratore, e, più in generale, in tutti quegli ambienti definiti nel successivo capitolo
"DESCRIZIONE dei LUOGHI di LAVORO" e individuabili nelle tavole grafiche allegate.
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DATI IDENTIFICATIVI AZIENDALI
dati aziendali e datore di lavoro
Di seguito sono riportati i dati identificativi aziendali, la ragione sociale, il datore di lavoro, l'indicazione dei
collaboratori e delle figure designate ai fini della sicurezza aziendale.
AZIENDA
Ragione sociale
Indirizzo
CAP
Città
Telefono
FAX
Internet
E-mail
Codice Fiscale
Partita IVA
SCUOLA " CARRIERO" _ PRIMARIA e SECONDARIA di I°
via Cuoco
86042
Campomarino (CB)
0875
0875-539404
www.icscampomarino.it
[email protected]
82004870703
82004870703
Datore di Lavoro
Nominativo
Qualifica
Indirizzo
CAP
Città
TEODORO MUSACCHIO
DIRIGENTE
VIA Vittorio Veneto 28
86039
TERMOLI (CB)
ALTRE FIGURE AZIENDALI
Di seguito sono indicati i nominativi delle figure di cui all'art. 28, comma 2, lettera e) del D.Lgs. 81/2008, ovvero i
nominativi "del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio".
Medico Competente:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Posizione
Data nomina:
Sede
Indirizzo:
Città:
CAP:
Telefono / Fax:
Marcello Catena
Medico
Esterno
11/03/2009
Campomarino
Via Molise
Campomarino (CB)
86042
0875 538243
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione [RSPP]:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Posizione
Data nomina:
Giovanna Narciso
Consulente
Esterno
14/01/2009
pag. 3
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Sede
Studio professionale
Indirizzo:
Città:
CAP:
Telefono / Fax:
E-mail:
Via Volta ,24
Campomarino
86042
0875 590488
[email protected]
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza [RLS]:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Sede
Settimio DI GIAMMARTINO
Personale ata
Via Cuoco
Comune:
Nome e Cognome:
Qualifica:
Posizione
Sede
Comune di Campomarino
Proprietario dell'immobile
Esterno
via G. d. Chiesa 2
ADDETTI ai SERVIZI
I nominativi delle figure di cui all'art. 18, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 81/2008, ovvero i nominativi de "i lavoratori
incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in
caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza", sono
riportati, per ogni anno scolastico, su verbale allegato al Piano di Emergenza ed Evacuazione.
Nel verbale sono riportati per ogni plesso scolastico dell’Istituto Comprensivo :
Addetti al Servizio ANTINCENDIO
Addetti al Servizio
Addetti di Primo Soccorso
Elenco MANSIONI
Le attività lavorative sono svolte dai lavoratori aventi le seguenti mansioni.
1)
2)
Corpo docente;
Addetto alla attività di "Preparazione saggio fine anno";
Gli addetti al saggio di fine anno sono:
Il personale ATA con l'aiuto degli insegnanti per il montaggio delle scenografie.
3)
Addetto alla attività di "Recupero e sostegno";
Sono insegnanti con apposita preparazione
5)
4) Addetto all'attività di "Vigilanza , piccola manutenzione e pulizie";
Fanno parte del personale ATA
Addetto all'attività di "Laboratorio grafico-artistico";
Fanno parte del corpo docente e sono individuati negli insegnanti di educazione artistica, inoltre operano
prevalentemente nel laboratorio di educazione artistica
6)
Addetto all'attività di "Preparazione gruppi sportivi";
Fanno parte del corpo docente e sono individuati negli insegnanti di educazione fisica ed operano prevalentemente
nel locale palestra
7)
Addetto all'attività di "Laboratorio tecnico";
Fanno parte del corpo docente e sono individuati negli insegnanti di educazione tecnica, inoltre operano
prevalentemente nel laboratorio tecnico
8)
Addetto all'attività di "Direzione e amministrazione";
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DESCRIZIONE dei LUOGHI di LAVORO
individuazione e descrizione dettagliata dei luoghi di lavoro
Nel presente capitolo sono descritti tutti i luoghi di lavoro dell'azienda in oggetto per i quali è prevista l'adozione del
piano di emergenza ed evacuazione.
Ogni luogo di lavoro è individuato con i dati anagrafici, con una breve descrizione delle caratteristiche generali e
strutturali e, supportato da tavole grafiche, con un dettaglio dei vari ambienti, siano essi "locali chiusi", destinati ad
ospitare posti di lavoro o servizi e accessori, "zone interne" (cioè suddivisioni) dei locali chiusi, destinate ad attività
lavorative di maggiore interesse o approfondimento, o "zone esterne" accessibili al lavoratore per esigenze di
lavorazione.
Tali luoghi di lavoro (locali chiusi, zone interne o zone esterne) sono dettagliatamente ed esaurientemente descritti e,
relativamente a ciascuno di essi, sono riportati, in apposite tavole, tutti gli elementi necessari alla corretta gestione delle
emergenze, e segnatamente:
le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo e ai luoghi di raccolta;
il sistema di rivelazione e di allarme incendio;
il tipo, numero ed ubicazione delle attrezzature ed impianti di estinzione;
l'ubicazione degli allarmi e della centrale di controllo;
l'ubicazione dell'interruttore generale dell'alimentazione elettrica;
l'ubicazione delle valvole di intercettazione delle adduzioni idriche;
l'ubicazione delle valvole di intercettazione del gas e dei fluidi combustibili.
Scuola "Carriero" dell'istituto comprensivo di Campomarino
Il presente documento viene redatto per la Scuola Media Statale “C. A. Carriero” con sede in Via Cuoco
nel comune di Campomarino (CB), appartenente all’Istituto Comprensivo di Campomarino.
L’edificio scolastico, oggetto della presente relazione, è condiviso con l’Istituto Professionale per i
Servizi Commerciali e Turistici e la cucina gestita dal comune (questi due luoghi di llavoro non sono
oggetto del presente documento).
L’edificio sarà diviso, per facilità di organizzazione della sicurezza, in sette “sottosistemi” secondo una
metodologia funzionale:
01)
02)
03)
04)
05)
05)
ESTERNO
AULE, UFFICI, CORRIDOI E SERVIZI IGIENICI
PALESTRA
AUDITORIUM
ARCHIVIO
CENTRALE TERMICA
01 - SOTTOSISTEMA ESTERNO
L'area dove insiste la sede è pianeggiante anche se l’accesso è leggermente scosceso, le strade di accesso
sono asfaltate.
La sede si presenta recintata da muro in cemento armato sormontato da ringhiera in ferro e tre ingressi dei
quali uno è attualmente chiuso.
Quest’ultimi presentano cancelli scorrevoli in ferro della larghezza di mt. 6.00. Vi è anche un cancello
pedonale e un percorso delimitato per l’accesso dei pedoni.
All’interno del recinto sono presenti delle aree tenute a verde e delle stradine asfaltate. Lo spazio comune
è utilizzato per attività ludico-ricreativo.
02 - SOTTOSISTEMA AULE, UFFICI, CORRIDOI , SERVIZI IGIENICI
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La struttura si articola in un piano terra ed un primo piano.
Entrando nell’edificio scolastico, sulla sinistra sono presenti le aule adibite a uffici , sulla destra le aule
didattiche.
Le aule adibite a uffici sono quattro: una dove è presente una cassaforte e una macchina fotocopiatrice;
una destinata a ufficio del dirigente scolastico, una destinata al dirigente amministrativo e l'ultima
destinata agli addetti di segreteria ove è consentito l’accesso all’utenza esterna ( genitori).
Alla destra dell’atrio d’ingresso vi è un corridoio, largo mt. 2.80, dal cui lato destro si accede a cinque
aule dove sono ubicate prevalentemente le aule dedicate alla scuola primaria
Nella zona riservata alla scuola primaria sono presenti un deposito e due servizi.
Per accedere al primo piano della parte dell’edificio riservato prevalentemente alla scuola secondaria, si
utilizza un corpo scala composto di ventidue gradini divisi in due rampe.
Al primo piano dell’edificio, accedendo dalla suddetta gradinata, sulla destra sono presenti la sala adibita
ad applicazioni artistiche, e una adibita ad educazione musicale e lettura dalla quale si può accedere ad
un terrazzino praticabile. In quest’ala vi è anche un servizio igienico degli alunni,
Sempre al primo piano, in una disposizione che ripete fedelmente quella del piano terra, dal corridoio, si
accede a numero dodici aule e tre locali e due corpi bagno..
Il primo piano è dotato oltre che della scala interna, su indicata, anche di due scale esterne di emergenza ,
una in metallo, l'altra in cemento armato così come riportato nelle planimetrie.
03 - SOTTOSISTEMA PALESTRA
La palestra si sviluppa al piano terra e non ha accessi diretti dai locali della Scuola .
Si accede alla palestra tramite una rampa asfaltata o dall’atrio della scuola media da cui ci si immette in
un’apposita scala esterna.
I due percorsi immettono in uno spiazzo non coperto che conduce alla porta di accesso della palestra. La
stessa immette in un atrio dal quale si accede sia agli spogliatoi distinti per sesso, sia alla palestra stessa.
Nella palestra sono presenti inoltre quattro porte in vetro retinato e alluminio, che immettono direttamente
all’esterno che sono state provviste di maniglioni antipanico.
La palestra non può ospitare più di 100 utenti.
04 - SOTTOSISTEMA AUDITORIUM
Di fronte all’ingresso principale è ubicata la sala auditorium dalle dimensioni di mt. 16.5x12.00 con
un’altezza di mt. 6.60 circa. La stessa è illuminata sufficientemente tramite diciotto finestre poste su due
livelli. Sono presenti otto porte, quattro permettono l’uscita nell’ingresso della scuola e quattro
all’esterno. Di queste due sono provviste di maniglione antipanico.
L'auditorium non può ospitare più di 100 utenti.
.
05- ARCHIVIO
Di fronte l’ingresso vi sono altre tre stanze comunicanti tra loro adibite a archivio; nell’ultima è presente
un bagno, con aerazione naturale, usato dal personale dove è istallata una caldaia di piccole dimensioni a
servizio degli uffici.
L’archivio è dotato di una porta Tagliafuoco REI 120.
06 - SOTTOSISTEMA CENTRALE TERMICA
In prossimità dell’ingresso della palestra, esternamente all’edificio, è presente una scalinata composta da
dieci gradini in cemento che immette nel locale caldaia posto ad un livello seminterrato.La centrale
termica ha una potenza nominale di 330 kw ossia è superiore a 35kw La porta di ingresso del locale
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caldaia, è in ferro con griglie che permettono un’aerazione conforme alla normativa vigente. Accanto vi è
un locale, attualmente vuoto dedicato alla vasca acqua per l'impianto idranti della scuola.
Si ricorda che l’edificio nel suo complesso è costituito da altri locali non oggetto del presente
documento e qui di seguito elencati:
• Locali adibiti a cucina
• Un’ala di edificio adibita a Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistico;
• Chiosco esterno.
Tali ambienti di lavoro sono stati indicati nel presente documento secondo la terminologia identificata
dagli insegnanti che operano nello stesso edificio scolastico (vedasi planimetria allegata).
pag. 7
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Indirizzo:
Città:
CAP:
Telefono / Fax:
Internet:
E-mail:
Via Cuoco
Campomarino (CB)
86042
0875 539453
www.icscampomarino.it
[email protected]
ELENCO DELLE TAVOLE GRAFICHE:
1)
2)
piano terra;
primo piano;
pag. 8
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piano terra
0. 50
1. 00
1. 00
1. 00
0.70
2.10
0. 70
2. 10
0. 70
2. 10
0.7 0
2.1 0
0.70
2.10
0.70
2.10
1 .00
1 .00
1 .10
2 .10
0. 95
1. 00
1. 00
1. 00
1. 10
2. 10
1. 10
2. 10
1.10
2.10
1. 10
2. 10
0. 80
2. 10
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
1. 00
2. 00
1 .00
2 .00
1. 00
2. 00
1 .00
2 .00
1. 00
2. 00
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
1. 00
2. 00
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
0. 78
2. 10
0.7 0
2.1 0
1 .10
2 .10
1.10
2.10
1 .10
2 .10
1. 10
2. 10
1. 10
2. 10
0.9 5
2.1 0
1.10
2.10
m² 48.00
m² 48.00
WC
1.20
2.10
0. 95
2. 10
0.80
2.10
0.80
2.10
AULA 5
AULA 3
AULA 4
m² 48.00
m² 48.00
0.80
2.10
CORRIDOIO
antibagno
WC
0.90
2.10
0.80
2.10
0. 90
2. 10
Polvere
Polvere
1. 10
2. 10
1 .00
1 .00
1. 00
1. 00
WC
0.65
2.10
1.00
2.00
m² 4.11
m² 13.88
0.80
2.10
1.00
2.00
m² 310.14
1.80
2.10
m²4.23
m² 6.86
1.00
2.00
Rip.
1. 10
2. 10
PALESTRA
AULA 2
2.12
2.10
ANTIBAGNO
Polvere
Polvere
m² 48.00
AULA 1
m²5.00
1. 00
1. 00
1. 00
1. 70
1.00
1.70
1.00
1.70
m² 4.24
0. 95
1. 00
0.4 7
1.0 0
0.80
2.10
0.90
2.10
m² 11.00
1. 10
2. 10
1 .20
1 .00
0.85
2.10
0 .90
2 .10
1.00
1.70
m² 29.64
AUDITORIUM
WC
0 .90
2 .10
1. 60
2. 10
1. 00
1. 20
1. 25
1. 20
1. 00
1. 20
1. 00
1. 20
1.00
1.20
0 .70
2 .10
m² 55.79
0 .70
2 .10
2.12
2.10
m² 15.84
SEGRETERIA
1.00
1.00
1.0 0
1.0 0
1. 00
1. 20
1.00
1.20
1.00
1.20
1.00
1.20
1.00
1.20
1.00
1.20
0 .70
2 .10
0 .70
2 .10
1.00
2.00
1. 00
3. 00
1.00
2.00
1.0 0
3.0 0
1. 00
3. 00
1. 00
2. 00
1. 00
2. 00
1.0 0
2.0 0
1.0 0
3.0 0
1. 00
3. 00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1. 00
3. 00
1. 00
3. 00
1.00
2.00
1.0 0
2.0 0
1. 00
2. 00
1. 00
3. 00
1.0 0
3.0 0
1.00
2.00
1. 00
3. 00
1. 00
2. 00
1.0 0
2.0 0
1.0 0
3.0 0
1.00
2.00
1. 00
3. 00
1.0 0
2.0 0
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1. 00
3. 00
1.00
3.00
1.0 0
2.0 0
1.00
3.00
1. 80
2. 10
1.00
2.00
2.10
2.10
1 .00
1 .00
1. 00
1. 00
1 .00
1 .00
1. 00
1. 00
1 .00
1 .00
1. 00
1. 00
1 .00
1 .00
WC
1. 00
1. 00
1. 00
1. 00
WC
m² 1.82
m² 1.82
UFFICIO
m² 1.95
m²1.95
UFFICI DI SEGRETERIA
SPOG. DONNE
Rip.
1.00
1.20
1.00
1.20
1.00
1.20
LAVABO LAVABO
m² 73.00
PRESIDENZA
m² 31.39
MENSA = m² 163.41
m² 11.69
SPOG. UOMINI
Polvere
1. 00
1. 20
1.00
2.10
ARCHIVIO
RIP.
1.00
2.10
0.90
2.10
UFFICI
1.00
1.20
m² 13.23
m² 10.28
1.00
1.20
m² 41.05
m² 6.27
1.00
1.20
1.10
2.10
Rip.
1.00
1.20
1. 00
1. 20
1.00
1.20
1. 00
1. 20
1. 00
1. 20
1.00
1.20
m² 236.81
1.00
1.20
m² 1.20 m² 1.20
m² 204.07
m² 0.90
2.10
1.80
1.80
2.10
1.00
1.20
ARCHIVIO
0.50
1.20
Polvere
1.00
1.20
Disimpegno
1.00
1.20
WC
m² 3.99
m² 1.90
1.00
1.20
1.09
1.00
ANTIBAG:
m² 15.86
1.40
2.10
1.16
1.00
1.00
1.00
0.47
1.00
WC WC
WC WC
1.19
1.00
RIP.
0. 90
2. 10
0.80
2.10
RIP.
m² 7.16
m² 7.16
1.05
1.00
m² 1.20 m² 1.20
0.47
1.00
ISTITUTO PROFESSIONALE = m² 667.32
m² 6.01
m² 2.16
Quad.Elet.
CO2
1.00
2.00
0.90
2.10
1.0 0
2.0 0
1.00
2.00
1.0 5
2.0 0
1.0 0
2.0 0
pag. 9
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ELENCO DEI LOCALI CHIUSI:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
18)
19)
20)
21)
22)
23)
24)
25)
26)
27)
28)
29)
30)
31)
32)
33)
34)
35)
36)
37)
38)
39)
40)
41)
AULA 1 (48.00 m2);
AULA 2 (48.00 m2);
AULA 3 (48.00 m2);
AULA 4 (48.00 m2);
AULA 5 (48.00 m2);
PRESIDENZA (55.79 m2);
UFFICIO (15.84 m2);
SEGRETERIA (31.39 m2);
UFFICI DI SEGRETERIA (73.00 m2);
PALESTRA (236.81 m2);
AUDITORIUM (204.07 m2);
ARCHIVIO (11.00 m2);
ARCHIVIO (13.23 m2);
UFFICI (29.65 m2);
SPOG. UOMINI (41.05 m2) [Servizi e/o accessori];
SPOG. DONNE (11.69 m2) [Servizi e/o accessori];
ANTIBAG: (3.99 m2) [Servizi e/o accessori];
RIP. (7.16 m2) [Servizi e/o accessori];
RIP. (7.16 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.20 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.20 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.20 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.20 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.90 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (0.90 m2) [Servizi e/o accessori];
ANTIBAGNO (5.00 m2) [Servizi e/o accessori];
LAVABO (1.95 m2) [Servizi e/o accessori];
LAVABO (1.95 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.82 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.82 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (6.86 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (4.11 m2) [Servizi e/o accessori];
antibagno (4.23 m2) [Servizi e/o accessori];
Quad.Elet. (4.24 m2);
WC (6.01 m2) [Servizi e/o accessori];
Rip. (6.27 m2);
RIP. (10.28 m2);
Disimpegno (15.86 m2);
Rip. (13.88 m2);
Rip. (2.16 m2);
CORRIDOIO (310.14 m2).
ELENCO DELLE ZONE ESTERNE:
1)
2)
ISTITUTO PROFESSIONALE (667.32 m2);
MENSA (163.41 m2).
pag. 10
R.S.P.P. ARCHITETTO GIOVANNA NARCISO
Studio di architettura- via Volta 24 Campomarino – tel. 0875 530488
primo piano
.
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1. 00
2. 00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1.00
2.00
1.00
2.00
1.00
2.00
1.00
2.00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1. 10
2. 10
1.10
2.10
1.10
2.10
1.10
2.00
1.00
2.00
0.95
2.00
1.00
2.00
0.90
2.00
1.0 0
2.0 0
1.00
2.00
1.10
2.00
1.00
2.00
1.00
2.00
0.70
2.10
0.70
2.10
0.80
2.10
1.00
2.00
0. 70
2. 10
0.70
2.10
0. 90
2. 10
0.70
2.10
0. 70
2. 10
0. 70
2. 10
0. 70
2. 10
0. 70
2. 10
1.00
2.00
0.80
2.10
0 .80
2 .10
1.00
2.00
0 .80
2 .10
1.00
2.00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1. 00
2. 00
1. 30
2. 00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1. 10
2. 10
1.10
2.10
1. 10
2. 10
1.00
2.00
m²48.00
m²48.00
1. 00
2. 00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1.00
2.00
1.00
2.00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
0
1.2
10
2.
m² 48.00
1.10
2.10
1.10
2.10
1.10
2.10
AULA 10
1.00
2.00
m² 48.00
AULA9
AULA8
AULA 7 salaprofessori
m² 44.10
AULA11
Polvere
1.00
2.00
Rip.
m² 2.10
1.05
2.00
1.10
2.10
1.00
2.00
1. 10
2. 10
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
m²7.47
1.00
2.00
1.10
2.10
1.00
2.00
m² 63.99
1.00
2.00
1.30
2.10
1 .00
2 .00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1 .00
2 .00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1 .00
2 .00
1.00
2.00
1 .00
2 .00
1.00
2.00
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1 .00
2 .00
1. 00
2. 00
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1 .00
2 .00
1. 00
2. 00
1 .00
2 .00
1.00
2.00
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
1. 00
2. 00
1 .00
2 .00
1.00
2.00
1 .00
2 .00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
1.00
2.00
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
1 .00
2 .00
m² 98.47
m²411.24
1.00
2.00
0.70
2.10
m² 48.00
AULA 6
m² 72.86
LABORATORIOMUSICA
Terrazzo
WC02.7.100
0.80
2.00
CORRIDOIO
m²2.10
1.10
2.10
WC
0.80
2.00
m² 64.00
0.90
2.10
AntibagnoU.
0.80
2.10
Antibagno D.
1.00
2.00
AULA12
m² 5.50
1.00
2.00
m² 10.59
WC
m² 4.80
1.00
2.00
1.00
2.00
m² 1.20
1.00
2.00
AULA13
1.00
2.00
0.70
m² 2.10
2.10
0.80
2.00
Rip.
m² 2.33
WCProf.
1.00
2.00
2.10
WC
2.10
1.00
2.00
m² 47.24
1.05
2.00
AULA14
Polvere
1.00
2.00
0.90
m² 10.14
m² 47.25
m²5.34
WC
WC
WC
m²1.20
WC
m² 3.68
WC0.70
WC
WC
m² 1. 20
m² 1.20
m² 1.12
WC
1.20
Antibagno U.2.10
1.00
2.00
m²1.30
WC
WC
m²1.30
m²1.30
m² 1. 30
m² 1.22
1.10
2.00
AULA 15
AULA16
AULA 17
m² 4.70
0.80
2.00
m² 45.00
1.00
2.00
m² 45.00
m² 45.00
1.00
2.00
1.00
2.00
1.10
2.10
1.00
2.00
1.00
2.00
1.00
2.00
1.17
2.00
Polvere
Polvere
1.00
2.00
LABORATORIOARTE
1. 00
2. 00
1.00
2.00
3. 22
2. 00
1 .00
2 .00
1.00
2.00
1 .00
2 .00
0. 80
2. 00
1.00
2.00
1 .00
2 .00
1.00
2.00
1. 00
2. 00
pag. 11
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ELENCO DEI LOCALI CHIUSI:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
18)
19)
20)
21)
22)
23)
24)
25)
26)
27)
28)
29)
30)
31)
32)
33)
34)
35)
36)
37)
38)
AULA 6 (48.00 m2);
AULA 7 sala professori (48.00 m2);
AULA 8 (48.00 m2);
AULA9 (48.00 m2);
AULA 10 (48.00 m2);
AULA11 (63.99 m2);
AULA 12 (64.00 m2);
AULA13 (47.25 m2);
AULA14 (47.24 m2);
AULA 15 (45.00 m2);
AULA16 (45.00 m2);
AULA 17 (45.00 m2);
LABORATORIO ARTE (98.47 m2);
LABORATORIO MUSICA (72.86 m2);
Terrazzo (44.10 m2);
Antibagno U. (10.59 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (2.33 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (2.10 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (2.10 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (2.10 m2) [Servizi e/o accessori];
Rip. (5.50 m2) [Servizi e/o accessori];
WC Prof. (4.70 m2) [Servizi e/o accessori];
Rip. (3.68 m2) [Servizi e/o accessori];
Antibagno D. (7.47 m2) [Servizi e/o accessori];
Antibagno U. (10.14 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.12 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.20 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.20 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.20 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.20 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.22 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.30 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.30 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.30 m2) [Servizi e/o accessori];
WC (1.30 m2) [Servizi e/o accessori];
(5.34 m2) [Servizi e/o accessori];
(4.80 m2) [Servizi e/o accessori];
CORRIDOIO (411.24 m2).
pag. 12
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Percorsi di ESODO e USCITE di EMERGENZA
Al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori e, più in generale, di tutte le persone eventualmente presenti in azienda,
particolare attenzione è stata posta nella definizione dei percorsi d'esodo e delle uscite di emergenza.
Presupposto fondamentale, per assicurare la sicurezza dei lavoratori durante un'eventuale evacuazione, è la
determinazione del numero massimo ipotizzabile di persone presenti nei luoghi di lavoro, cioè l'affollamento
prevedibile di seguito riportato.
AFFOLLAMENTO DEI LUOGHI DI LAVORO
Nel luogo di lavoro della scuola "Carriero" si può ipotizzare un affollamento max di circa n. 617 persone;
Livello
Piano terra
Locale/Area
AULA 1
AULA 2
AULA 3
AULA 4
AULA 5
PRESIDENZA
UFFICIO
SEGRETERIA
UFFICI DI SEGRETERIA
AUDITORIUM
ARCHIVIO
ARCHIVIO
UFFICI
QUADRO ELET.
SERVIZI IGIENICI
CORRIDOIO
RIPOSTIGLI
TOT
Palestra
PALESTRA
SEVIZI IGIENICI PER
PALESTRA
DISIMPEGNO PALESTRA
Superficie (mq)
48
48
48
48
48
55,79
15,84
31,39
73,00
204,07
11
13,23
29,65
4,24
Affollamento max
82.11
310,14
23,59
1094,15
26*
26*
26*
26*
26*
1
2
1
10
75
2
2
2
1
6
10
1
243
236,81
77,65
95
3
15,86
2
330,32
100
(*) inferiore alle 26 persone/aula, massimo affollamento ipotizzabile di cui al punto 5.0 del d.m. 26 agosto 1992.
TOT
Livello
Piano primo
Locale/Area
AULA 6
AULA 7
AULA 8
AULA9
AULA 10
AULA11
AULA 12
AULA13
AULA14
AULA 15
AULA16
AULA 17 ( per diversamente
abili)
LABORATORIO ARTE
LABORATORIO MUSICA
SERVIZI IGIENICI
Superficie (mq)
Affollamento max
48
26*
48
48
48
48
63,99
64
47,25
47,24
45
45
45
26*
26*
26*
26*
26*
26*
20*
20*
20*
20*
2
98,47
72,86
63.99
1
1
2
pag. 13
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CORRIDOIO
RIPOSTIGLI
TOT
411.24
9.18
1253.22
5
1
274
(*) inferiore alle 26 persone/aula, massimo affollamento ipotizzabile di cui al punto 5.0 del d.m. 26 agosto 1992.
L'affollamento prevedibile e l'individuazione dei luoghi sicuri e dei punti di raccolta sono stati presi in considerazione
per la corretta ubicazione delle necessarie uscite di emergenza e dello sviluppo dei percorsi d'esodo, il tutto riportato
nelle tavole grafiche allegate al presente piano.
Le uscite di emergenza e i percorsi d'esodo sono segnalati e chiaramente identificati da apposita cartellonistica
posizionata in maniera visibile in ogni stanza.
Luogo SICURO e PUNTI di RACCOLTA
Nelle tavole grafiche sono individuati, per ogni luogo di lavoro, i necessari punti di raccolta, ovvero i luoghi sicuri,
presso i quali i lavoratori e, più in generale, tutti i presenti si porteranno in caso di evacuazione.
I luoghi sicuri e i punti di raccolta sono segnalati e chiaramente identificati da apposita cartellonistica posizionata in
maniera visibile.
Accesso dei MEZZI di SOCCORSO
Per velocizzare l'accesso ai mezzi di soccorso esterno (auto pompa serbatoio dei vigili del fuoco, ambulanza, ecc.), gli
accessi di seguito elencati, in caso di emergenza, devono essere mantenuti liberi dagli addetti al servizio di prevenzione
e protezione all'uopo preposti.
ACCESSI DA UTILIZZARE PER I MEZZI DI SOCCORSO
Nel luogo di lavoro sono presenti i seguenti accessi:
1)cancello carrabile che sfocia su via Cuoco a servizio della scuola primaria e secondaria;
2) cancello carrabile che sfocia su via Cuoco a servizio della scuola professionale;
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R.S.P.P. ARCHITETTO GIOVANNA NARCISO
Studio di architettura- via Volta 24 Campomarino – tel. 0875 530488
MEZZI ed IMPIANTI ANTINCENDIO
individuazione e descrizione dettagliata dei mezzi e degli
impianti antincendio presenti nei luoghi di lavoro
Nella scelta dei presidi antincendio, mezzi e impianti, si è tenuto conto dell'esito della valutazione dei rischi e del livello
di rischio individuato per i luoghi di lavoro.
Descrizione e regole d'utilizzo dei presidi antincendio
Di seguito, per ogni presidio antincendio adottato (mezzo o impianto di spegnimento), sono riportate una breve
descrizione dello stesso e le regole di utilizzo in sicurezza a cui si attengono gli addetti, all'uopo individuati, o tutti i
presenti in caso di necessità.
Estintori a polvere
In azienda sono presenti estintori a polvere, chiamati anche “a secco”, scelti per le buone caratteristiche dell'estinguente
usato e perché si dimostrano di impiego pressoché universale.
In generale gli estintori a polvere sono utilizzati per lo spegnimento di principi di incendio di qualsiasi tipo, anche in
presenza di impianti elettrici in tensione, e comunque in conformità alle istruzioni d'uso indicate dal fabbricante.
Essi, in particolare, sono utilizzati all'interno della azienda per lo spegnimento dei seguenti focolai:
sostanze solide che formano brace (fuochi classe A);
sostanze liquide (fuochi classe B);
sostanze gassose (fuochi classe C);
Prima dell'uso degli estintori a polvere è necessario:
accertarsi della natura e della gravità dell'incendio;
verificare che il tipo di estintore sia adatto alla classe di fuoco (avvalendosi all'uopo delle istruzioni d'uso
dell'estintore);
verificare che l'estintore sia idoneo, ovvero controllare che sia pressurizzato (l'indicatore del manometro deve
essere nel campo verde), e che sia stato sottoposto al controllo semestrale (riportato sull'etichetta dell'estintore);
assicurarsi che vi siano vie di fuga alle proprie spalle e, preferibilmente, l'assistenza di altre persone per l’opera di
estinzione;
nel caso il focolaio di incendio sia all'aperto, operare sopravento e più in generale tenere conto delle condizioni
ambientali più favorevoli;
Durante l'uso degli estintori a polvere si devono rispettare le seguenti istruzioni:
impugnare l'estintore;
togliere la sicura tirando l'anello vicino all'impugnatura;
portarsi alla giusta distanza dal fuoco;
impugnare la manichetta erogatrice;
premere a fondo la maniglia di erogazione dirigendo il getto alla base delle fiamme (tenere presente che la durata
del funzionamento dell'estintore è molto breve, pochi secondi);
in caso di spegnimento con più estintori, gli operatori si posizionano rispetto al fuoco con un angolo massimo di
90° al fine di non ostacolarsi e investirsi reciprocamente con i getti;
il getto dell'estintore non deve mai essere rivolto contro le persone, anche se avvolte da fiamme, e, in tale
evenienza, usare acqua, coperte o indumenti per soffocare le fiamme;
dopo le operazioni di spegnimento allontanarsi dal locale chiudendo le aperture;
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R.S.P.P. ARCHITETTO GIOVANNA NARCISO
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Estintori a CO2
In azienda sono presenti estintori a CO2, scelti per lo spegnimento di principi di incendio anche in presenza di impianti
elettrici in tensione e comunque in conformità alle istruzioni d'uso indicate dal fabbricante.
Essi, in particolare, sono utilizzati all'interno della azienda per lo spegnimento dei seguenti focolai:
sostanze liquide (fuochi classe B);
sostanze gassose (fuochi classe C);
Prima dell'uso degli estintori a "CO2" è necessario:
accertarsi della natura e della gravità dell'incendio;
verificare che il tipo di estintore sia adatto alla classe di fuoco (avvalendosi all'uopo delle istruzioni d'uso
dell'estintore);
verificare che l'estintore sia idoneo, ovvero controllare che sia pressurizzato (l'indicatore del manometro deve
essere nel campo verde), e che sia stato sottoposto al controllo semestrale (riportato sull'etichetta dell'estintore);
assicurarsi che vi siano vie di fuga alle proprie spalle e, preferibilmente, l'assistenza di altre persone per l’opera di
estinzione;
nel caso il focolaio di incendio sia all'aperto, operare sopravento e più in generale tenere conto delle condizioni
ambientali più favorevoli;
Durante l'uso degli estintori a "CO2" si devono rispettare le seguenti istruzioni:
impugnare l'estintore;
togliere la sicura tirando l'anello vicino all'impugnatura;
portarsi alla giusta distanza dal fuoco;
impugnare la manichetta erogatrice;
premere a fondo la maniglia di erogazione dirigendo il getto alla base delle fiamme (tenere presente che la durata
del funzionamento dell'estintore è molto breve, pochi secondi)
in caso di spegnimento con più estintori, gli operatori si posizionano rispetto al fuoco con un angolo massimo di
90° al fine di non ostacolarsi e investirsi reciprocamente con i getti;
il getto dell'estintore non deve mai essere rivolto contro le persone, anche se avvolte da fiamme, e, in tale
evenienza, usare acqua, coperte o indumenti per soffocare le fiamme (l'anidride carbonica (C02) uscendo
dall'estintore passa dallo stato liquido allo stato gassoso e produce un notevole raffreddamento che può provocare
ustioni da congelamento);
quando il cono diffusore è collegato ad una manichetta flessibile e questa deve essere impugnata, durante
l'erogazione, per dirigere il getto, si deve fare molta attenzione affinché la mano utilizzata o parte di essa non
fuoriesca dall'apposita impugnatura isolante, per evitare ustioni da congelamento;
fare attenzione a non investire motori o parti metalliche calde che potrebbero rompersi per eccessivo
raffreddamento superficiale;
dopo le operazioni di spegnimento allontanarsi dal locale chiudendo le aperture;
Naspi
I naspi sono impianti di spegnimento costituiti da una bobina mobile su cui è avvolta una tubazione semirigida collegata
ad un'estremità, in modo permanente, con una rete di alimentazione idrica in pressione e terminante, all'altra estremità,
con una lancia erogatrice munita di valvola regolatrice e di chiusura del getto.
Essi, in particolare, sono utilizzati all'interno dell'azienda per lo spegnimento dei seguenti focolai:
sostanze solide (fuochi di classe A);
Per l'uso dei naspi si devono rispettare le seguenti istruzioni:
srotolare completamente la tubazione con la semplice trazione del tubo evitando l'appoggio su spigoli appuntiti o
taglienti;
portarsi a giusta distanza dal fuoco;
impugnare la manichetta erogatrice con due mani e puntarla alla base delle fiamme;
attivare l'erogazione dell'acqua azionando il dispositivo posto sulla lancia;
in caso di spegnimento con più naspi, gli operatori si posizionano rispetto al fuoco con un angolo massimo di 90°
al fine di non ostacolarsi e investirsi reciprocamente con i getti;
dopo le operazioni di spegnimento chiudere l'impianto e allontanarsi dal locale chiudendo le aperture;
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Idranti
Gli idranti sono impianti di spegnimento dotati di una propria rete idrica di alimentazione sempre in pressione. Sono
costituiti da una tubazione (manichetta) in tela sintetica -rivestita internamente con materiale impermeabile.
Per l'uso dell'idrante si devono rispettare le seguenti istruzioni:
rompere la superficie trasparente dello sportello che contiene la manichetta arrotolata;
asportare la tubazione dalla cassetta, poggiandola a terra e srotolandola completamente evitando l'appoggio su
spigoli appuntiti o taglienti;
impugnare la manichetta erogatrice con due mani e puntarla alla base delle fiamme;
aprire la valvola di erogazione dell'acqua azionando il volantino posto nella cassetta sulla tubazione metallica di
alimentazione;
regolare la portata e la tipologia di getto (pieno o frazionato) azionando la valvola della lancia di erogazione;
Mezzi e impianti di spegnimento presenti nei LUOGHI di LAVORO
Tutti i luoghi di lavoro sono dotati di un adeguato numero di presidi antincendio, distribuiti in modo uniforme nell'area
da proteggere e ubicati in posizione facilmente accessibile e visibile; appositi cartelli segnalatori, inoltre, ne facilitano
l’individuazione anche a distanza; detti presidi, comunque, sono indicati in modo dettagliato sulle tavole grafiche
allegate al presente documento.
I presidi antincendio del plesso scolastico consistono in:
Estintori regolarmente controllati e revisionati.
Idranti non controllati e non revisionati
.
Sono presenti:
n. 6 estintori al piano terra
n. 1 nel locale palestra
n. 4 estintori primo piano
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ASSEGNAZIONE degli INCARICHI e dei COMPITI
assegnazione degli incarichi e descrizioni dettagliate dei relativi compiti
Per l'attuazione del seguente piano si è provveduto ad assegnare gli incarichi.
I ruoli e i compiti, necessari per una gestione coordinata dell'emergenza, sono stati affidati a persone qualificate, per
esperienza o formazione professionale mirata, e idonee a condurre le necessarie azioni richieste.
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione [RSPP]:
Durante la normale attività, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione:
a) controlla e fa osservare le norme di sicurezza e di prevenzione incendi nei luoghi di lavoro;
b) organizza l'addestramento periodico del personale;
c) sorveglia l’operato degli addetti al controllo periodico degli estintori, degli idranti, dei segnali di emergenza, delle
luci di emergenza, delle aperture delle porte e delle vie d’uscita verso un luogo sicuro;
d)
e) prende i necessari provvedimenti di sostituzione e manutenzione dei presidi antincendio e più in generale di
emergenza nel caso in cui si riscontrino problemi di mal funzionamento;
f) addestra il personale che presta servizio nelle aree a rischio specifico sul comportamento da adottare in caso di
intervento;
g) coordina le prove periodiche di evacuazione e redige ogni volta un verbale con le eventuali osservazioni, modifiche
e/o miglioramenti da apportare al piano di evacuazione;
I
Addetti al Servizio di ANTINCENDIO:
Periodicamente ( ogni 15 giorni)
Controllano che estintori e idranti siano al loro posto e non svuotati
Che i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri
Che non si creino accumuli di materiali infiammabili non previsti
Segnalano ogni volta che sia necessario
Alla direzione scolastica se sono stati utilizzati anche un solo estintore per farlo ricaricare.
In caso di emergenza, gli Addetti al Servizio Antincendio:
a)
b)
c)
d)
e)
collaborano con gli altri addetti facenti parte del servizio prevenzione e protezione;
conoscono il posizionamento ed il funzionamento dei presidi antincendio;
valutano l’entità e la tipologia dell'emergenza;
se possibile, cercano di spegnere il principio d’incendio con i mezzi a disposizione più idonei alla situazione
(tipo di estintore e manichette);
se il principio di incendio è tale da non poter essere immediatamente spento o sussistono motivi di pericolo per
le persone, comunicano immediatamente l'entità dell'emergenza al responsabile dell'emergenza o al suo
sostituto;
In caso di evacuazione:
•
Vedere “procedure CODICE 1”
Addetti al Servizio di EVACUAZIONE o SERVIZIO:
Ogni giorno lavorativo:
Aprono le porte d'uscita e controllano che le vie d'esodo siano libere.
In caso di emergenza, gli Addetti al Servizio di Evacuazione:
a) collaborano con gli altri addetti facenti parte del servizio prevenzione e protezione;
b) conoscono il posizionamento ed il funzionamento dei presidi di emergenza;
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c)
gestiscono eventualmente le classi dei docenti impegnati nella squadra di emergenza per altri compiti.
In caso di evacuazione:
Vedere “procedure CODICE 1”
E inoltre:
d) favoriscono il deflusso ordinato dai luoghi di lavoro;
e) verificano la percorribilità dei percorsi d’esodo;
f) vietano l'uso degli ascensori;
g) si accertano che durante l’evacuazione le persone disabili siano assistite;
h) si accertano che tutti i luoghi siano stati evacuati (bagni, archivi, ecc.);
i) guidano le persone verso i punti di raccolta;
•
Addetti al Servizio di PRIMO SOCCORSO:
Periodicamente ( Ogni mese)
controllano che le cassette di pronto soccorso siano al loro posto e con tutti i prodotti necessari
Che il contenuto della cassetta non abbiano materiali scaduti
Segnalano ogni volta che sia necessario
alla direzione scolastica la mancanza per uso , anche di un solo elemento, delle cassette di pronto soccorso
In caso di emergenza, gli Addetti al Servizio di Primo Soccorso:
a) collaborano con gli altri addetti facenti parte del servizio prevenzione e protezione;
b) conoscono il posizionamento ed il funzionamento dei presidi sanitari;
c) si recano immediatamente sul luogo dell’emergenza, valutano l’entità e la tipologia dell’emergenza;
d) adottano le cure di primo soccorso adeguate al caso;
e) se l’azione di primo soccorso risulta inefficace, richiedono l'intervento dei soccorsi esterni;
f) assistono l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi esterni e comunque si attengono alle indicazioni del responsabile
dell'emergenza o suo sostituto;
g) in caso di emergenza applicare le nozioni imparate durante gli appositi corsi di formazione
.
In caso di evacuazione:
•
Vedere “procedure CODICE 1”
Inoltre:
I docenti incaricati di eseguire le procedure di primo soccorso, in caso di evacuazione, accompagnano la classe in luogo
sicuro, dopodiché affidano la classe e il registro di classe al collega più prossimo alla sua classe che ha
raggiunto lo stesso luogo sicuro e esegue quanto indicato nelle procedure cod. 1
In caso non vi fosse necessità di evacuare, durante la procedura di primo soccorso fare assistere la propria classe
dall’addetto al servizio.
Si assegnano incarichi per la gestione delle emergenze anche alle seguenti figure all’interno dell’istituto:
1. Dirigente scolastico
2. Docenti
3. Collaboratori scolastici
4. Personale amministrativo
5. Studenti
Ogni figura individuata ha dei compiti precisi che debbono essere eseguiti con scrupolo; indicati qui di seguito.
Dirigente scolastico
Il Dirigente scolastico ha la responsabilità di tutti gli occupanti l’edificio, deve fare in modo che tutti siano al corrente
del piano e sappiano cosa fare in caso di pericolo; è, in definitiva, il Coordinatore delle emergenze.
• È la persona che per prima deve essere avvisata del pericolo e che deve dare l’ordine di evacuazione
dell’edificio. Tale compito è delegato, in caso di assenza o difficile reperibilità del dirigente, all’addetto
all’antincendio ( persona maggiormente formata sicuramente presente) del piano dove succede l’innesco
dell’emergenza.
• Fino a quando non arrivino i soccorsi è l’unico responsabile di tutti gli eventi che accadono all’interno della
scuola; nell’attesa, ha il dovere di dare istruzioni in merito alle operazioni da compiere e di verificare che
l’evacuazione venga eseguita correttamente.
• Una volta evacuata la scuola, quando tutto il personale e gli allievi si trovano al punto di raccolta, è suo
• compito mantenere i rapporti con le forze di emergenza intervenute e con il personale scolastico.
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Inoltre , si assicura e chiede copia al Comune che detiene il registro dei controlli periodici sul quale devono essere
annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all'efficienza degli impianti elettrici, dell'illuminazione d’emergenza,
dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza, delle uscite di emergenza e delle aree a rischio specifico;
Docenti
I docenti hanno la responsabilità degli studenti della classe in cui stanno svolgendo una lezione, nel momento in cui si
verifica una situazione di emergenza. I compiti loro assegnati sono:
All’inizio di ogni anno scolastico è dovere dei docenti far conoscere il piano di emergenza agli studenti.
Per le classi con presenza di più docenti, tale incarico è affidato a quello con il maggior numero di ore.
•
•
•
•
•
•
Debbono avvisare immediatamente la presidenza in caso si ravvisi una situazione di pericolo.
Accompagnano la classe fuori dalla scuola in fila per due, cercando di tenere gli allievi il più possibile vicino
ai muri e prestando attenzione a non intralciare altri flussi provenienti dai piani superiori. Questa operazione
deve essere effettuata mantenendo il silenzio, senza correre e possibilmente senza panico.
Controllano che gli studenti non compiano azioni che li portino in situazioni di pericolo (ad esempio,tornare
sui propri passi per recuperare oggetti personali o tentare di usare gli ascensori).
Interdicono l’accesso ai percorsi non di sicurezza
Riuniscono i ragazzi nel punto di raccolta, fanno l’appello e compilano il modulo di evacuazione e, se manca
qualche allievo, avvertono immediatamente il Dirigente scolastico o il coordinatore dell’emergenza.
Vigilano sul gruppo dei propri studenti per assicurarsi che nessuno si allontani dal punto di ritrovo.
Collaboratori scolastici
Se formati sono sempre designati all’interno della squadra di emergenza, nel caso vi fossero collaboratori che non
hanno compiti specifici , devono rendersi disponibili:
•
in caso di evacuazione, per aiutare, i diversamente abili o comunque persone in difficoltà.
• In caso di emergenza, controllare le classi i cui docenti sono occupati con incarichi di emergenza .
Studenti
Debbono seguire alcune regole di comportamento ed obbedire alle indicazioni che vengono loro impartite
dai docenti.
In caso di evacuazione devono:
• Interrompere immediatamente ogni attività;
• Tralasciare il recupero di oggetti personali;
• Mettersi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami;
• Seguire le vie di fuga indicate nel piano di evacuazione.
• Raggiungere i punti di raccolta all’esterno;
Per ogni classe sarà individuato :
• 1 ragazzo apri-fila, con l’incarico di apertura delle porte e guida della classe al punto di raccolta;
• 1 ragazzo serra-fila, con l’incarico di chiudere la porta dell’aula e del controllo che nessuno dei
compagni di classe rimanga indietro;
• 1 ragazzo con l’incarico di aiutare eventuali disabili ad abbandonare l’aula e a raggiungere il punto di
raccolta.
Personale amministrativo
Debbono avvisare immediatamente la presidenza in caso si ravvisi una situazione di pericolo.
In caso di evacuazione devono:
• Interrompere immediatamente ogni attività;
• Tralasciare il recupero di oggetti personali;
• Seguire le vie di fuga indicate nel piano di evacuazione.
• Raggiungere i punti di raccolta all’esterno;
• Aiutano e cercano di far tener la calda ad eventuali utenti presenti in segreteria
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GESTIONE delle EMERGENZE
istruzioni e comportamenti da adottare
per la gestione delle emergenze
In questo capitolo sono definite le istruzioni operative e le procedure da utilizzare da parte di tutti i soggetti coinvolti, a
vario titolo, nella gestione dell'emergenza.
La corretta esecuzione delle istruzioni e delle procedure di seguito elencate è basilare per la salvaguardia della salute e
sicurezza delle persone presenti nel contesto aziendale.
Queste istruzioni sono definite all’interno dell’istituto oggetto del presente piano come PROCEDURE COD.1
Centrale OPERATIVA
La centrale operativa dell'emergenza è situata presso lo stazionamento dei collaboratori scolastici, scelto per la
favorevole posizione e per lo spazio a disposizione; infatti, in caso di emergenza, esso è facilmente raggiungibile dai
responsabili, dagli addetti e, più in generale, da coloro che sono impegnati a fronteggiare l'emergenza.
Nei locali destinati a centrale operativa sono disponibili i seguenti documenti ed attrezzature:
Planimetrie dettagliate dei luoghi;
Telefoni per chiamate esterne;
COD. 1-A Procedura di ALLARME
Al verificarsi di un evento o una situazione di pericolo, chiunque ne venga a conoscenza deve dare l'allarme ed avvisare
immediatamente il responsabile della gestione delle emergenza o chi da lui preposto.
Chiunque individui un pericolo deve avvisare l’addetto all’Emergenza che deve:
• Suonare l’apposito campanello di allarme (pulsate rosso);
• Nel caso il campanello di allarme non funzioni usare il suono prolungato della campanella di inizio e fine
lezione per almeno un minuto.
La CHIAMATA DI SOCCORSO consiste in dire:
“Qui è la scuola………………………….sita in via…………………………………………………
sono ……………………………………..……………………………………………………………
vi prego di intervenire con urgenza perché…………………………………………………………..”
CHIAMATA DI SOCCORSO: Numeri telefonici utili
EVENTO
Incendio, crollo, fuga gas
Ordine pubblico
Infortunio
CHI CHIAMARE
Vigili del Fuoco
Polizia
Carabinieri
Pronto Soccorso
NUMERI DI TELEFONO
115
113
112
118
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COD. 1-B - PROCEDURA DI PRIMO SOCCORSO
Chiunque venga a conoscenza di qualsiasi malore di una persona qualsiasi presente nell’istituto deve:
• Convocare immediatamente sul luogo dell’infortunio l’addetto al pronto soccorso;
• Astenersi da qualsiasi intervento sull’infortunato fino all’arrivo dell’incaricato;
• Evitare affollamenti nei pressi dell’infortunato.
L’addetto al primo soccorso deve :
in caso di Bassa emergenza
• Soccorre l’infortunato come quanto appreso durante i corsi formativi utilizzando, se necessario, i farmaci
di automedicazione presenti nella dotazione della cassetta di pronto soccorso allocata una per ogni piano
delle diverse sedi scolastiche ( vicino i banchetti del personale ATA)
• chiamare il servizio ambulanza 118
• Assistere costantemente ed in maniera prioritaria i lavoratori fino alla completa definizione del caso.
• Informare del caso, il dirigente scolastico, che informerà RSPP e RSL.
In caso di media e alta emergenza sanitaria: ( in mancanza dell’addetto chiunque , art. 593 C.P.)
EMERGENZA SANITARIA media:
è una situazione a rischio; l’intervento di pronto soccorso non è differibile (es. paziente con funzioni vitali,
circolatorie, respiratorie, nervose, mantenute e per le quali non si può escludere la compromissione delle stesse;
ovvero con danni funzionali potenzialmente rilevanti)
EMERGENZA Sanitaria massima:
è una situazione sanitaria in cui l’intervento di pronto soccorso è prioritario (es. paziente con funzioni vitali,
circolatorie, respiratorie, nervose, compromesse o in imminente pericolo di vita)
1
2
3
4
Richiedere l’intervento dell’ambulanza selezionando il numero 118 da qualsiasi apparecchio telefonico interno
Indicare il luogo da cui si chiama, che cosa è successo e dove, fornire il proprio nominativo ed il recapito
telefonico
Rispondere alle domande dell’operatore descrivendo le condizioni del paziente (presenza di malore con
apparente perdita di coscienza, quindi caduta a terra, difficoltà respiratorie, dolore toracico intenso, ecc.)
Non riattaccare finché non sarà l’operatore a dirlo
I docenti incaricati di eseguire le procedure di primo soccorso, in caso di evacuazione, accompagnano la classe in
luogo sicuro, dopodiché affidano la classe e il registro di classe al collega più prossimo alla sua classe che ha
raggiunto lo stesso luogo sicuro e esegue, immediatamente, la procedura di primo soccorso.
In caso non vi è necessità di evacuare, durante la procedura di primo soccorso fare assistere la propria classe
dall’addetto al servizio.
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COD. 1-C PROCEDURA EMERGENZA INCENDIO
L’ addetto al servizio deve:
1 Azionare la procedura di allarme
2 Telefonare ai VV.FF. n. tel. 115 specificando bene il tipo di emergenza che si sta sostenendo.
3 Solo in caso di incendio deve
• interrompe flussi di liquidi e/o gas infiammabili o nocivi.
• Toglie corrente (forza /luce)
4 Aprire i cancelli di ingresso carrabili o assicurarsi che siano sgombri da impedimenti per l’arrivo dei
soccorritori
5 Prendere la busta con le piante dell’edificio
6 Prendere le chiavi di eventuali porte o portoni chiusi.
7 Rimanere in attesa dell’arrivo dei Vigili del Fuoco all’ingresso dello stabilimento per poterli prontamente
accompagnare sul luogo del sinistro.
L’ Addetto all’antincendio deve al suono della sirena di allarme:
1 Indossare gli indumenti specifici di protezione.
2 Allestire ed impiegare i mezzi antincendio mobili
3 Allontanare eventuali persone presenti in luoghi pericolosi seguendo le istruzioni per l’evacuazione
4 Preparare i mezzi antincendio o di emergenza a disposizione.
5 Circoscrivere quanto possibile l’incendio allontanando il materiale infiammabile.
L’ addetto al primo soccorso:
Si rende disponibile per eventuali soccorsi da effettuare e chiama l’ autoambulanza n. tel. 118.
Tutto il personale e gli alunni:
1 Attenersi alle indicazioni della procedura di evacuazione
Se l’incendio rende impraticabili le vie d’uscita:
2 Rientrare in aula, chiudere bene la porta e sigillare le fessure con panni;
3 Aprire la finestra e chiedere soccorso;
4 Se il fumo non consente la respirazione, filtrare l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato e sdraiarsi sul
pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto).
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COD. 1-D - PROCEDURA EMERGENZA TERREMOTO
L’addetto al servizio:
Dopo aver terminato la procedura di allarme, segue le operazioni di evacuazione e aiuta i portatori di Handicap.
L’addetto all’antincendio:
Mette (se possibile) l’impianto in sicurezza, tranne in caso incendio in cui segue la procedura cod. 1-C• interrompe flussi di liquidi e/o gas infiammabili o nocivi.
• Toglie corrente (forza /luce).
L’addetto al primo soccorso:
Si rende disponibile per eventuali soccorsi da effettuare
Al termine dell’evacuazione gli addetti alla squadra di emergenza si riuniscono in un punto di raccolta e si rendono
disponibili per aiutare i soccorritori, iniziando a raccogliere dai docenti le informazioni necessarie sulle eventuali
persone non ancora evacuate.
Tutti i lavoratori ( personale docente e non) e gli alunni devono:
1_ Interrompere immediatamente ogni attività;
2_ Tralasciare il recupero di oggetti personali;
3_ Aspettare che termina la scossa di terremoto proteggendosi sotto i propri banchi.
4_ Mettersi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami;
5_ Seguire le vie di fuga indicate nel piano di evacuazione.
6_ Raggiungere i punti di raccolta all’esterno;
7_ L’insegnante è tenuto a fare l’appello finale per verificare che siano tutti usciti;
8_ Nel caso sia rimasto qualcuno in aula avvertire immediatamente i soccorritori e compilare il modulo di
evacuazione da dare ai soccorritori.
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COD. 1-E Procedura di EVACUAZIONE
L’addetto al servizio:
Dopo aver terminato la procedura di allarme, segue le operazioni di evacuazione e aiuta i portatori di Handicap.
L’addetto all’antincendio:
Mette (se possibile) l’impianto in sicurezza, tranne in caso incendio in cui segue la procedura cod. 1-C• interrompe flussi di liquidi e/o gas infiammabili o nocivi.
• Toglie corrente (forza /luce).
L’addetto al primo soccorso
Si rende disponibile per eventuali soccorsi da effettuare
Al termine dell’evacuazione tutti gli addetti alla squadra di emergenza si riuniscono in un punto di raccolta e si rendono
disponibili per aiutare i soccorritori, iniziando a raccogliere dai docenti le informazioni necessarie sulle eventuali
persone non ancora evacuate.
Tutti i lavoratori ( personale docente e non) e gli alunni devono:
2 Interrompere immediatamente ogni attività;
3 Tralasciare il recupero di oggetti personali;
4 Mettersi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami;
5 Seguire le vie di fuga indicate nel piano di evacuazione.
6 Raggiungere i punti di raccolta all’esterno;
7 L’insegnante è tenuto a fare l’appello finale per verificare che siano tutti usciti;
8 Nel caso sia rimasto qualcuno in aula avvertire immediatamente i soccorritori e compilare il modulo di
evacuazione da dare ai soccorritori.
•
Per ogni classe ci sarà:
• 1 ragazzo apri-fila, con l’incarico di apertura delle porte e guida della classe al punto di raccolta;
• 1 ragazzo serra-fila, con l’incarico di chiudere la porta dell’aula e del controllo che nessuno dei
compagni di classe rimanga indietro;
• 1 ragazzo con l’incarico di aiutare eventuali disabili ad abbandonare l’aula e a raggiungere il punto di
raccolta.
COD. 1-F Procedura per le persone incapaci di MOBILITA' PROPRIA
ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI al servizio o collaboratori l
Ove nell'ambiente da evacuare sia presente una persona disabile o una persona che momentaneamente (per panico,
svenimento, ecc.) sia incapace di mobilità propria di evacuazione, si può tentare un trasporto improvvisato con uno o
più soccorritori e con metodi diversi, in base alle necessità di volta in volta valutate.
Trasporto da parte di una persona (metodo della stampella umana)
Il metodo è utilizzato per reggere un infortunato cosciente capace di camminare se assistito e ove non esistano
impedimenti degli arti superiori.
L'addetto solleva la persona incapace di mobilità propria e la aiuta nell'evacuazione fungendo da stampella.
Trasporto con due persone (metodo del seggiolino)
Il metodo è utilizzato per reggere un infortunato che non possa utilizzare gli arti inferiori ma che in ogni caso sia
collaborante.
Le operazioni da effettuare sono:
i due operatori si pongono a fianco della persona da trasportare, ne afferrano le braccia e le avvolgono attorno alle
loro spalle
afferrano l’avambraccio del partner;
uniscono le braccia sotto le ginocchia della persona da soccorrere ed uno afferra il polso dell'altro soccorritore;
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-
entrambe le persone sollevano l'infortunato coordinando tra loro le azioni di sollevamento in modo da non far
gravare in modo asimmetrico il carico su uno dei soccorritori.
Metodo della slitta
Il metodo è utilizzato ove l'infortunato non sia cosciente o ove non sia possibile utilizzare i precedenti metodi e consiste
nel trascinare l'infortunato sul suolo senza sollevarlo.
COD. 1-F Procedura per le persone ospiti nella struttura
ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI al servizio o collaboratori :
Dopo le procedure loro assegnate nel caso di evacuazione si occupano di indicare ad eventuali ospiti della struttura il
percorso d’esodo più opportuno cercando di far mantenere la calma.
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GESTIONE delle EMERGENZE
SPECIFICHE PER CASI PARTICOLARI
In questo capitolo, complementare al capitolo "GESTIONE delle EMERGENZE ", sono definite le istruzioni operative
e le regole comportamentali da utilizzare da parte di tutti i soggetti coinvolti in eventi ragionevolmente prevedibili e in
maniera approfondita secondo l’emergenza immaginabile.
Comportamento in caso di CROLLO
In caso di crollo, attenersi alle seguenti disposizioni:
ove coinvolti, cercare di liberarsi con estrema calma e cautela in quanto ogni movimento potrebbe far cadere altre
parti peggiorando la situazione;
ove non sia possibile liberarsi, cercare di ricavarsi una nicchia nella quale respirare e risparmiare fiato e forze per
chiamare i soccorritori;
ove non coinvolti nel crollo e nell'impossibilità di portare soccorso agli altri, abbandonare l'edificio con calma
evitando movimenti, vibrazioni o ulteriori crolli;
allontanarsi dall'edificio e recarsi nei luoghi di raccolta;
Comportamento in caso di FUGA di GAS
In caso di fuga di gas, attenersi alle seguenti disposizioni:
evitare la formazione di scintille e l'accensione di fiamme libere;
verificare se vi siano cause accertabili di perdita di gas (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni flessibili,
ecc.);
interrompere l’erogazione di gas dal contatore esterno;
respirare con calma e, se fosse necessario, frapporre tra la bocca e il naso e l'ambiente un fazzoletto
preferibilmente umido;
mantenersi il più possibile lontano dalla sorgente di emissione del gas;
aerare il locale aprendo tutte le finestre;
non effettuare alcuna operazione su apparecchiature ed interruttori elettrici;
evacuare l’ambiente seguendo le vie di fuga segnalate, non utilizzando ascensori, ma unicamente le scale;
Ove a seguito della fuga di gas si verifichi un crollo o un incendio, ci si atterrà alle specifiche disposizioni.
Comportamento in caso di ALLUVIONE
In caso di alluvione, attenersi alle seguenti disposizioni:
portarsi subito, ma con calma, dai piani bassi a quelli più alti, con divieto di uso di ascensori;
interrompere immediatamente dal quadro generale l'energia elettrica;
evitare di attraversare gli ambienti interessati dall'acqua, a meno che non si conoscano perfettamente il luogo, la
profondità dell'acqua stessa e l’esistenza nell'ambiente di pozzetti, fosse e depressioni;
evitare di allontanarsi dallo stabile quando la zona circostante sia completamente invasa dalle acque alluvionali,
per non incorrere nel rischio di trascinamento violento da parte delle stesse;
attendere, pazientemente, l'intervento dei soccorritori segnalando la posizione ed i luoghi in cui si sosta;
nell'attesa, munirsi, se possibile, di oggetti galleggianti (tavolette di legno, contenitori plastici chiusi
ermeticamente, bottiglie, pezzi di polistirolo, ecc.);
non permanere in ambienti con presenza di apparecchiature elettriche, specialmente se interessati dalle acque
alluvionali;
Comportamento in caso di TROMBA d'ARIA
In caso di tromba d'aria, attenersi alle seguenti disposizioni:
All'aperto
alle prime manifestazioni della formazione di una tromba d'aria, cercare di evitare di restare in zone aperte,
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evitare di avvicinarsi ad impalcature, pali della luce, cartelli stradali e pubblicitari, alberi o tettoie precarie e di
camminare sotto tetti o cornicioni pericolanti;
allontanarsi da piante di alto fusto eventualmente presenti;
ripararsi nei fossati o buche eventualmente presenti nella zona aperta interessata dalla tromba d'aria;
ripararsi nei fabbricati di solida costruzione eventualmente presenti nelle vicinanze e restarvi in attesa che l'evento
termini;
Al chiuso
porsi lontano da finestre, porte o da qualunque altra area per evitare possibili cadute di vetri, arredi, ecc. e sostare,
ove possibile, in locali senza finestre;
prima di uscire dallo stabile interessato dall'evento, accertarsi che l'ambiente esterno e le vie di esodo siano prive
di elementi sospesi o in procinto di cadere;
Comportamento in caso di ESPLOSIONI nelle AREE ESTERNE ( es. al Nucleo Industriale di Termoli)
In caso di esplosioni che interessino aree esterne o aree di pertinenza dell'azienda, attenersi alle seguenti disposizioni:
non abbandonare il proprio posto di lavoro e non affacciarsi alle finestre;
vietare l’uscita delle persone dai locali in cui si trovano;
spostarsi dalle porzioni del locale allineate con finestre e con porte esterne o che siano sottostanti ad oggetti
sospesi (lampadari, quadri, altoparlanti, ecc.) e concentrarsi in zone più sicure (ad esempio tra la parete delimitata
da due finestre o sulla parete del locale opposta a quella esterna);
mantenere la calma e non condizionare i comportamenti altrui con isterismi ed urla;
rincuorare ed assistere i colleghi in evidente stato di maggior agitazione;
controllare la presenza di ospiti e fornire loro notizie tranquillizzanti sull’evolversi della situazione;
attendere le ulteriori istruzioni che verranno fornite dagli addetti alla gestione dell'emergenza;
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INFORMAZIONE e FORMAZIONE
informazione e formazione specifica per la gestione della emergenza
Il programma di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori adottato dall'azienda è svolto conformemente
alle disposizioni degli artt. 36 e 37 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
Ogni lavoratore, nell'ambito delle specifiche mansioni e competenze, riceve una continua e adeguata informazione e
formazione sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei luoghi di lavoro, sui
nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
Informazione
Tutti i lavoratori sono adeguatamente e costantemente informati in merito a:
rischi d'incendio legati all'attività svolta;
misure di prevenzione e protezione incendi adottate;
ubicazione vie di uscita;
procedure da adottare in caso di incendio;
nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle
emergenze e pronto soccorso;
nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
L'informazione è fornita mediante riunioni frontali o con indicazioni pubblicate sul sito internet della scuola con
periodicità stabilita in annuale in funzione della valutazione dei rischi. E' prevista, inoltre, la distribuzione di sintetici
opuscoli o manuali sugli argomenti e procedure precedentemente definite e, quando necessario, sono apposte
indicazioni scritte su opportuna cartellonistica affissa in evidenza in ogni locale (piante, schede, ecc.).
Formazione
Gli addetti a specifici compiti per la gestione delle emergenze sono formati in merito a:
incendio e prevenzione incendi;
protezione antincendio;
procedure da adottare in caso di incendio;
procedure di primo soccorso;
Addestramento
La formazione è completata con esercitazioni pratiche previste dalle disposizioni normative vigenti, ossia vengono
eseguite almeno due esercitazioni durante l’anno scolastico.
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APPENDICE
In questa appendice sono riportati tutti quegli elementi ritenuti opportuni per una maggiore comprensione del piano.
Numeri di EMERGENZA
EVENTO
Incendio, crollo, fuga di
gas:
Ordine pubblico:
CHI CHIAMARE
SOCCORSI ESTERNI
Numero
sede
115
Termoli
Carabinieri
112
Campomarino
Servizio pubblico
emergenza
113
Vigili del Fuoco
Polizia Municipale
Infortunio
Pronto Soccorso Sanitario
Termoli
118
Termoli
Servizi luce, acqua, gas
Modello di CHIAMATA di EMERGENZA
Nel presente modello di chiamata di emergenza sono riporti sinteticamente tutti i dati che occorre fornire al soccorritore
allorché si verifichi un'emergenza e si effettui la relativa chiamata; esso va esposto in modo ben visibile nei luoghi da
dove viene inoltrata la chiamata.
DATI
NOMINATIVO
(nome e qualifica di chi sta chiamando, es: Mario Rossi)
TELEFONO DALLA
(dire il nome dell’azienda e l’indirizzo preciso, il numero di telefono)
NELL’ AZIENDA SI E'
VERIFICATO
(descrizione sintetica dell'evento)
SONO COINVOLTE
(indicare il numero di eventuali persone coinvolte)
AL MOMENTO LA SITUAZIONE E' (descrivere sinteticamente la situazione attuale)
Modulo di EVACUAZIONE
Ad esodo avvenuto, il responsabile dopo aver effettuato una verifica dei presenti nel punto di raccolta, accertando se vi
siano dispersi e/o danni alle persone, compila il presente modulo. I nominativi degli eventuali dispersi e feriti è
comunicato urgentemente alle squadre di soccorso esterne.
AZIENDA
LUOGO DI LAVORO
PUNTO DI RACCOLTA
PERSONE EVACUATE
FERITI
PRESUNTI DISPERSI
NOMINATIVO COORDINATORE:
NOMINATIVO FERITI:
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FIRMA
Contenuto della cassetta di PRIMO SOCCORSO
Nell'azienda sono presenti n. 3 cassette di primo soccorso. Le stesse sono indicate con segnaletica appropriata e
l'ubicazione in azienda è riportata sulle tavole grafiche allegate.
La cassetta di primo soccorso contiene:
guanti sterili monouso (5 paia);
visiera paraschizzi;
flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1);
flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3);
compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10);
compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2);
teli sterili monouso (2);
pinzette da medicazione sterili monouso (2);
confezione di rete elastica di misura media (1);
confezione di cotone idrofilo (1);
confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2);
rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2);
un paio di forbici;
lacci emostatici (3);
ghiaccio pronto uso (2);
sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2);
termometro;
apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa;
Contenuto del PACCHETTO di MEDICAZIONE
Nell'azienda sono presenti n. 3 pacchetti di medicazione.
Gli stessi sono indicati con segnaletica appropriata e l'ubicazione in azienda è riportata sulle tavole grafiche allegate.
Il pacchetto di medicazione contiene:
guanti sterili monouso (2 paia);
flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1);
flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml (1);
compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1);
compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3);
pinzette da medicazione sterili monouso;
confezione di cotone idrofilo (1);
confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso (1);
rotolo di cerotto alto cm 2,5 (1);
rotolo di benda orlata alta cm 10 (1);
un paio di forbici (1);
laccio emostatico (1);
confezione di ghiaccio pronto uso (1);
sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1);
istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza;
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INDICE
Premessa .........................................................................................................................................................pag.
Dati identificativi aziendali.............................................................................................................................pag.
Descrizione dei luoghi di lavoro .....................................................................................................................pag.
Mezzi ed impianti antincendio........................................................................................................................pag.
Assegnazione degli incarichi e dei compiti ....................................................................................................pag.
Gestione delle emergenze ...............................................................................................................................pag.
Gestione delle emergenze specifiche per casi particolari ...............................................................................pag.
Informazione e formazione.............................................................................................................................pag.
Appendice.......................................................................................................................................................pag.
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