Pride Rivista mensile - Autorizzazione del tribunale di Milano n.351 del 7-5-1999 - Direttore responsabile: Giovanni Dall'Orto. Distribuzione gratuita in tutti i locali (in edicola o libreria euro 2,5). Trasporto esonerato da DDT ai sensi del DPR n.472 del 14-8-1996 IL MENSILE GAY ITALIANO Copia gratuita (€ 2,5 in edicola e libreria) n. 90 dicembre 2006 Aids il peso del silenzio israele pride blindato mines diventare gay 2 pride dicembre 06 3 dicembre 06 pride 90 contents dicembre 2006 6 9 13 14 17 25 33 36 39 40 43 47 50 54 58 64 64 70 72 74 76 78 80 84 93 101 105 Giovanni Dall’Orto Stefano Bolognini Stefano Bolognini Gianni Rossi Barilli Copia gratuita (€ 2,5 in edicola e libreria) n. 90 dicembre 2006 Aids il peso del silenzio gerusAlemme un pride a porte chiuse mines per diventare gay Gianni Rossi Barilli G.B. Brambilla Carmine Urcioli Francesco Gnerre Vincenzo Patanè Francesco Belais Roberto Cangioli Internet Libri Cinema Pride chart Musica Paolo Belmonte Paolo Belmonte E. Menzione -S. Lollini Massimo Basili Roberto Cangioli Roberto Schinardi Annunci Appuntamenti Night spots-Valentina Gautier Night spots-Pier Guida ai locali d’Italia La prenotazione di spazi pubblicitari deve avvenire entro il giorno 5 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio: il 5 gennaio per il numero di febbraio). I comunicati stampa (anche per l’aggiornamento della guida ai locali gay d’Italia e per l’agenda) e le grafiche pubblicitarie devono pervenire in redazione entro il giorno 10 del mese precedente la pubblicazione (ad esempio: il 10 gennaio per il numero di febbraio). Non si garantisce la pubblicazione di quanto prenotato o pervenuto oltre tali date. ottobre 06 IL MENSILE GAY ITALIANO Il peso del silenzio Copertina di Fabio Sanvito Linea Aids Il Pacs della discordia Violenze in provincia Cronaca Italia Cronaca Estero Razzolano male Un pride a porte chiuse Paternità assistita Altre famiglie Intervista a Ralf König Mines: Per diventare gay Signorini grandi firme Nel nome di Dior Lettere al direttore Il diavolo veste Prodi Jean-Michel Basquiat Edito da Pride_società cooperativa > Amministratore unico_Frank Semenzi > Direttore responsabile_Giovanni Dall’Orto Vicedirettore_Gianni Rossi Barilli > Art director_Marco Burzoni > Segreteria di redazione_Veruska Sabucco. Stampato dal Centro Arti Grafiche di Fino Mornasco (CO). ‚Pride_società cooperativa_via Antonio da Recanate 2_20124 Milano_tel 02 87384843_fax 02 87384844 apertura lun/ven ore 15/20 o su appuntamento > email: [email protected] Abbonamento annuale 50 euro_semestrale 30 euro > in francobolli Segreteria di redazione > tel 02 87384843_fax 0287384844 > email: [email protected] Pubblicità Pride > tel 02 87384843_fax 0287384844 > email: [email protected] > Frank Semenzi 335 6133417 Pubblicità Roma > Stefano Bolognini 347 7934646 > email: [email protected] pride Pride Rivista mensile - Autorizzazione del tribunale di Milano n.351 del 7-5-1999 - Direttore responsabile: Giovanni Dall'Orto. Distribuzione gratuita in tutti i locali (in edicola o libreria euro 2,5). Trasporto esonerato da DDT ai sensi del DPR n.472 del 14-8-1996 4 5 dicembre 06 pride 6 attualità+cultura Esce un volume testimonianza di fotografie sulla vita quotidiana delle persone sieropositive. Giovanni Dall’Orto [email protected] pride dicembre 06 Il peso del silenzi Nel corso degli anni la questione Aids è diventata praticamente invisibile. Specie nella comunità gay. Le persone che vivono con l’Hiv sono diventate quasi esseri di un altro pianeta che non vivono “davvero” in mezzo a noi. Questa rimozione serve a tenere in piedi l’illusione per cui l’Aids e l’Hiv non sono “davvero” problemi che riguardano tutti noi, e che non è vero che la prossima persona di cui ci innamoreremo potrebbe essere una di loro. O che potremmo essere noi, uno di loro. Contro questa rimozione l’Associazione solidarietà Aids di Milano ha prodotto un volume, Il peso del silenzio, che raccoglie attraverso le foto di Max Peef le storie di diverse persone Hiv positive, sia eterosessuali che gay, sia singles che in coppia. Già dal titolo è evidente il senso di questa proposta: il silenzio sull’argomento, l’invisibilità sociale delle persone sieropositive, finisce per essere un peso, un pesante limite per la loro vita. Per questo le persone che si raccontano in queste pagine hanno voluto fare un coming out e offrire una testimonianza del fatto che il loro è solo un altro modo di vivere, con le speranze e gli affetti di tutti. Ed ovviamente, qualche problema in più. Il peso del silenzio è venduto per l’autofinanziamento dell’Asa a 20 euro: si trova presso la libreria “Babele” o direttamente presso l’Asa, via Arena 25 Milano (www.asamilano.org). cultura+attualità 7 Nicolò Donatello Gigi & Fabio dicembre 06 pride 8 www.lila.it pride dicembre 06 48587 Aiutaci a realizzare il progetto Counselling, per offrire ogni giorno informazioni e consulenze relative all’infezione HIV attraverso i nostri centralini telefonici. Puoi sostenerci inviando un SMS al costo di 1 euro al numero 48587 dal tuo telefonino (per clienti TIM, Vodafone e Wind) o attraverso il telefono abilitato agli sms (per clienti Telecom Italia). Puoi donare 2 euro da rete fissa con la chiamata vocale (per clienti Telecom Italia). design Cliccaquì 1°dicembre 2006 Giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS dal 1°al 10 dicembre vola un messaggio sicuro di arrivare cultura+attualità 9 Funzionano i servizi telefonici e le linee d’informazione su Hiv e Aids? Sì, e nel nulla sulla prevenzione all’aids del nostro paese, rappresentano un punto di riferimento. Linea-Aids Stefano Bolognini [email protected] Disegno di Massimo Basili 800 861 061: “Risponde il servizio ‘telefono verde Aids’ dell’Istituto superiore della sanità. Si prega di attendere in linea, gli esperti vi risponderanno appena possibile. Grazie”. Dopo poco meno di trenta secondi di attesa, accompagnati dalle note di “What a wonderful world” di Luis Armstrong, una voce femminile, molto gentilmente, ci da il suo “buongiorno”. “Buongiorno. Chiamo da Roma. Mi servono alcune informazioni”. “Mi può dire quanti anni ha?”. “29”. “È la prima volta che chiama?”. “Sì” “Bene, mi dica”. “Esistono differenze nella prevenzione tra sesso gay o etero?” “No. Non cambia assolutamente nulla. Il preservativo è necessario sia nel sesso etero che in quello gay. Il virus non fa alcuna distinzione. Lo può prendere una coppia gay, una lesbica o un eterosessuale che ha avuto tre rapporti nella vita. Chiunque. Il preservativo è indispensabile”. “E in una coppia gay ‘aperta’ sono necessarie le precauzioni?” “Certo. In una coppia gay o eterosessuale il rapporto penetrativo deve essere protetto con il preservativo. Sia il rapporto orale, pene-bocca, che quello genitale, pene-ano.” “Grazie, arrivederci”. “Arrivederci”. 800 713 713: “Gay help line. Benvenuto. Stiamo trasferendo la tua chiamata ad un operatore”. Trascorrono 5 secondi netti. “Pronto ciao sono *** . In cosa posso esserti utile?”. “Volevo farti alcune domande sulla prevenzione”. “Fammele pure”. “Esistono differenze nella prevenzione tra sesso gay o etero?” “No, non esistono”. “No?”. “No, sia per il sesso gay che per quello etero la prima protezione fondamentale dicembre 06 pride 10 attualità+cultura è il preservativo, da utilizzare fin dall’inizio del rapporto e anche per i rapporti orali. Esistono poi creme spermicide, ma il preservativo è assolutamente fondamentale”. “E in una coppia aperta?”. “È sempre meglio usarlo”. “Ok, grazie”. “Sicuro che non vuoi sapere altro? Abbiamo un medico, se gli scrivi una mail all’indirizzo [email protected] ti risponderà a qualsiasi dubbio, qualsiasi”. “Grazie infinite” “Posso chiederti come ti chiami e quanti anni hai?”. “Stefano, 29. Ciao e grazie sei stata molto gentile”. “Quello del ministero“, ci spiega Raffaele Lelleri, responsabile salute di Arcigay, “non è un vero e proprio servizio di counselling. È una info-line, a domanda diretta rispondono e sovente suggeriscono il centro più vicino dove fare il test. È diverso per Arcigay, Lila (Lega italiana lotta all’Aids), e Asa (Associazione di solidarietà Aids), che instaurano un rapporto con la persona che telefona per cercare di comprendere cosa ci sta dietro ad una richiesta e offrono informazioni anche a persone già in terapia. Con due domande apparentemente banali abbiamo sollecitato due telefoni gratuiti, quello istituzionale del ministero della salute e la “Gay help line” di Arcigay Roma, per ottenere alcune informazione sulla prevenzione di Hiv-Aids. Abbiamo ottenuto risposte scientificamente corrette, ma mentre il telefono verde del ministero è risultato molto tecnico e generico, da parte di Arcigay (associazione che non ha un unico numero Aids nazionale, ma tutti gli operatori delle numerose linee amiche sono reperibili al sito http://www.arcigay.it/show.php?278) si è andati ben oltre ad un contatto di semplice informazione con una cortese offerta di consulenza, gratuita ed approfondita. Secondo Lelleri le richieste di gay o etero alle linee amiche sono simili: “Non esistono dati, ma una specificità gay che merita attenzione è l’invisibilità che genera un rapporto non cristallino con il medico di base, e numerose sono le richieste telefoniche che riceviamo su come fare il test senza avere l’impegnativa del medico. Molti osservatori comunque suggeriscono che la maggior parte delle richieste di aiuto arrivano dagli eterosessuali. Arcigay Trieste, ad esempio, ha un forum alla pagina www.arcigay.it/trieste ‘invaso’ da etero, che evidentemente non hanno altri canali per richiedere informazione senza peli sulla lingua. Stiamo pensando di nazionalizzare quel servizio”. In futuro, conclude Lelleri, sarà necessario “fare un salto di qualità nella prevenzione, Dall’altra parte del cavo. sul fatto che i farmaci di oggi sono efficaci. Altri immaginano di morire in poco tempo e vanno in depressione assoluta. Da una parte è vero che le terapie farmacologiche offrono oggi una notevole serenità, ma non bisogna né enfatizzare né sottovalutare il problema. Con il virus tutto cambia e il problema, se non è farmacologico, è sociale. Scambiamo due parole con Lina, una volontaria del telefono amico dell’Asa, Associazione solidarietà Aids, lo 02 58107084, che risponde da lunedì a venerdì dalle 9 alle 19. Lina, perché si diventa volontari di un telefono amico sull’Aids? Chi fa volontariato nelle nostre strutture sovente ha amici o parenti sieropositivi o è direttamente sieropositivo. Spesso esiste un collegamento personale tra il volontario e la malattia. Chi vi chiama? Chiamano soprattutto uomini. Il nostro centralino risponde dal 1986 e il nostro lavoro è molto cambiato. Sovente le domande ci arrivano via mail ([email protected]). Dopo un paio di mail la gente telefona. Quali sono i dubbi più frequenti? Le domande sono sempre le stesse. La nostra spina nel fianco è il rapporto orale. Non esiste una risposta netta, sicura e chiara. È a rischio se c’è contatto con lo sperma, ma sull’argomento c’è una grande confusione. Il 60% delle telefonate poi le consideriamo “immotivate”. Vengono da persone che hanno paura di essersi contagiate con modalità assurde come il morso di una zanzara o per aver mangiato in un ristorante con un cuoco con un cerotto sulla mano. Sono moltissime, poi, le telefonate di persone che hanno ricevuto un test positivo. Come vi comportate? Siamo il loro primo contatto e chi chiama è molto spaventato. Alcuni sottovalutano il problema: “ci sono le terapie” dicono, e i medici stessi tendono a rassicurare pride dicembre 06 Cosa intendi? Il grosso problema dell’Hiv oggi è la paura di essere scoperti. Il sieropositivo vive in incognito, non lo comunica al partner e se prende coscienza della malattia ha rapporti non protetti. Quali dubbi esprime il paziente sieropositivo rispetto alle terapie? Il sieropositivo è terrorizzato dalla lipodistrofia. C’è qualche differenza nelle richieste che ricevete di omosessuali e eterosessuali? No, non esistono differenze. La confusione è sui rapporti orali, tutti trovano seccanti i rapporti orali con preservativo. Rispondere ad un “telefono amico” vi rende osservatori privilegiati della lotta all’Hiv-Aids, nel nostro paese. A che punto siamo? La prevenzione fa acqua da tutte le parti e in Italia ha fallito. Ne stiamo raccogliendo i frutti: solo la città di Milano ha oggi 10.000 persone sieropositive. Se qualcuno volesse collaborare con voi come deve fare? Telefonare all’associazione e seguire un colloquio. Organizziamo dei corsi per operatori telefonici due o tre volte all’anno. La scelta del volontariato è difficile: c’è differenza tra il pensare di fare il volontario e farlo realmente. differenziando il messaggio in quattro modi: se non conosci il tuo stato sierologico, fai il test; se sei sieronegativo, non prendere l’Hiv; se sei sieropositivo, non re-infettarti né infettare; ed infine, se sei sieropositivo, se segui alcune regole, puoi vivere in modo relativamente soddisfacente con l’Hiv”. In attesa di una vera prevenzione nel nostro paese, chi chiama i numeri di informazione aids? La Lila, che ha help-line telefoniche su tutto il territorio nazionale (http://www.lila.it/sedi_ centralini.htm), divulgherà proprio in questi giorni dati delle chiamate ricevute. A “Pride” anticipa che (su otto sedi delle quindici territoriali), da gennaio a settembre di quest’anno i contatti sono stati più di 4000, di cui almeno il 10% ha riguardato richieste di informazioni per rapporti o uomo-uomo (387) o uomo-trans (60). Gli operatori hanno rilevato che i gay che chiamano fanno domande esplicite e mirate con più frequenza degli eterosessuali e con maggiore consapevolezza rispetto ai rischi, ma rilevano anche, purtroppo, nell’esiguità dei dati a disposizione, una percentuale ancora troppo alta di comportamenti a rischio praticati. Per questo è probabile che una telefonata possa essere davvero d’aiuto. 11 dicembre 06 pride 12 pride dicembre 06 cultura+attualità 13 A sorpresa passa a Brescia un ordine del giorno a favore dei Pacs che palesa sia la notoria omofobia del centrodestra, sia quella solo nascosta di parte del centrosinistra. La “leonessa d’Italia” è un poco più gay, dopo l’approvazione, il 30 ottobre scorso, di un documento che impegna il comune a sostenere la campagna informativa sui Pacs e a sollecitare i presidenti di camera e senato perché pongano in discussione, al più presto possibile, una legge per le unioni civili. L’approvazione è stata tutt’altro che scontata, sia per le numerose assenze di consiglieri che avevano presentato la mozione stessa, sia per il clima omofobo in cui si è svolta la discussione. L’opposizione di centrodestra si è naturalmente schierata a difesa della famiglia tradizionale ed eterosessuale, “questi diritti distruggono la società, noi difendiamo la famiglia fondata da persone di diverso sesso che procreano, se non c’è l’intenzione di fondare una società naturale non ha senso legiferare, i Pacs non danno diritti ma ammazzano definitivamente il matrimonio”, ha tuonato Adriano Paroli (Forza Italia). Identico il discorso di Massimo Bianchini (Lega) mentre Antonio D’Azzeo (An) è scivolato addirittura nella violenza verbale: “L’amore non è un contratto, voi volete solo i benefici senza averne gli obblighi e questo è immorale”. Clima più disteso nel centrosinistra? Macché. I Ds si sono schierati quasi compattamente a favore dell’ordine del giorno. Quasi, perché è mancato all’appello nientemeno che il sindaco della città, il cattolicissimo Paolo Corsini, che avrebbe preferito votare un documento “sintesi dell’intera coalizione”. La Margherita, ahinoi, si è invece schierata compattamente contro la mozione, come il centrodestra: “Siamo perfettamente al corrente che c’è bisogno di maggiore chiarezza legislativa per quanto riguarda le coppie di fatto”, ha dichiarato la capogruppo Giovanna Giordani, “ma, in quanto cattolici, siamo profondamente contrari ad una parificazione tra coppie etero e quelle omosessuali”. Il documento sui Pacs, allora, non è passato? No, è passato, grazie alla Casa delle libertà, contraria geneticamente alle unioni civili, ma che nel frangente decide di astenersi dalla votazione per fare un dispetto al centrosinistra e cioè “far emergere in questo modo le contraddizioni del centrosinistra. Da un lato infatti la sinistra più radicale voleva dimostrare quanto tenesse al documento, dall’altro sindaco e Margherita speravano in un nostro appoggio perché l’ordine del giorno non passasse. Sottraendoci alla votazione, abbiamo messo in luce come i moderati del centrosinistra siano ostaggio dei più radicali”. Furiose le polemiche registrate il giorno dopo nel centro-sinistra e viva, giustamente, l’esultanza della comunità gay locale premiata dal miope opportunismo politico di entrambe le coalizioni: “Siamo contenti di questo inatteso successo in consiglio comunale”, ha dichiarato Luca Trentini, presidente del circolo Arcigay locale. “ Ringraziamo i Ds, i Verdi e la lista civica per il voto favorevole. Siamo rammaricati per le posizioni Stefano Bolognini [email protected] personali del sindaco, in aperto dissenso con la sua maggioranza. Temo che questi siano i prodromi del futuro Partito democratico”. Giovanna Giordani ci ha comunque messo una pezza ad uso e consumo dell’elettorato cattolico: il voto di centrodestra è stato “un giochetto squallido”, ma “nulla di tragico, il dispositivo dell’ordine del giorno non diceva grandi cose”. Altro che “giochetto squallido”! Brescia palesa che volenti o nolenti, se vogliamo diritti gay, è assolutamente necessaria la complicità (anche Intervista virtuale al sindaco di Brescia Il sindaco di Brescia Paolo Corsini, dei Ds, ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni a “Pride” sulla vicenda. Ne ha però rilasciate ad altre testate, che abbiamo utilizzato per creare un’intervista “virtuale”. Perché un diessino dice “no” ai Pacs? “Pur nel massimo rispetto di chi ha stili di vita diversi dai miei, il cambiamento dei costumi di per sé non legittima una norma. Non è una novità che io rivendichi la mia libertà di coscienza quando sono in ballo decisioni che attengono alla sensibilità etica. Mi sono dissociato alla Camera sulla fecondazione eterologa, mi sono dissociato sul referendum. Non sono come quelli che difendono a spada tratta il matrimonio e la famiglia, poi sono divorziati e di famiglie ne hanno due. Sono coerente con la mia vita personale, con le mie convinzioni, non mi dissocio da me stesso”. (“Il Giorno”, 8 novembre 2006). La destra con la sua mossa è riuscita a dimostrare che occorrono i suoi voti (sia quando vota a favore, sia quando si limita a non votare contro) per fare la politica che il centrosinistra porta avanti. Non le pare grave? “La loro astensione è stata incoerente e strumentale, ma si è rivelata un boomerang. Hanno dichiarato che andandosene volevano mostrare le spaccature della maggioranza, che miope) del centrodestra. La mozione ha stanato tutta l’omofobia del centrosinistra cattolico, operazione di sdoganamento, evidentemente utile per il futuro all’elettorato gay. È annunciata la presentazione della stessa mozione, in altri comuni e province: che sia giunta l’ora di non concedere sconti al centrosinistra? erano ugualmente evidenti e hanno avuto quale risultato l’approvazione di una richiesta su cui non erano d’accordo. Con il loro voto contrario non sarebbe passata”. (“Il Giorno”, 8 novembre 2006). Lei però sperava che non passasse... “...Non sono contrario a legiferare sui diritti dei singoli conviventi all’eredità o all’accesso libero presso il partner ricoverato, ma non posso accettare altra famiglia che quella tra un uomo e una donna che generano figli. Come del resto recita il programma dell’Unione”. (“Il Giorno”, 8 novembre 2006). Un amministratore deve rispondere solo alla propria coscienza o deve garantire i diritti di tutti? “Le mie convinzioni personali non attengono solo alla mia vita, ma alla società. Gli omosessuali sono persone, da rispettare. Ho ricevuto lunedì sera l’Arcigay per parlare di iniziative culturali a cui ho promesso l’appoggio del Comune, così come ho accettato di ricevere la ragazza di Mazzano fatta oggetto di minacce da parte dell’estrema destra. Ma una cosa sono i diritti delle persone, altro parlare di diritti legati alla sessualità” (“Bresciaoggi”, 8 novembre 2006). Come concilia il fatto di essere in un partito non confessionale, come i Ds, con la sua posizione sui Pacs? Molti partiti cattolici in Europa hanno votato a favore, segno che essere cattolico non implica essere per forza contro i Pacs. O no? [Silenzio]. dicembre 06 pride 14 attualità+cultura Come vivono lesbiche e gay nella tollerante provincia italiana? Benissimo, almeno finché rimangono nascosti e non danno pretesti a nessuno per prendersela con loro. Se però qualcuno li prende di mira, allora cominciano i guai. Com’è successo a Mazzano (Brescia). Gianni Rossi Barilli Doriana Di Giovanni è una giovane donna lesbica che non ha problemi ad apparire tale, né pensa a nascondere con chissà quali precauzioni il fatto di avere una relazione di coppia con un’altra donna. Probabilmente proprio per questo si è trovata a fare i conti con l’odio e l’ignoranza di chi considera inaccettabile che gli omosessuali vivano come persone normali. Tutto è cominciato lunedì 23 ottobre. “Sono tornata a casa subito dopo mezzanotte”, racconta Doriana, “e ho trovato la casa distrutta. Tutto sottosopra, urina e sperma sul letto, un orologio, una macchina fotografica e tutta la biancheria intima rubati. E una svastica come firma della visita. Ho chiamato i carabinieri, che sono arrivati per effettuare i rilievi del caso e mi hanno detto che secondo loro, a giudicare dalle modalità di scasso, erano stati gli zingari. Ma da quando in qua gli zingari vanno in giro a disegnare svastiche, visto che sono stati perseguitati dai nazisti come dovrebbe sapere chiunque abbia fatto le scuole medie?”. Le sorprese investigative, comunque, non erano finite. “Il giorno dopo”, continua infatti Doriana, “sono andata a fare la denuncia al comando dei carabinieri di Mazzano. E qui il comandante mi ha comunicato la sua sfiducia nella possibilità che eventuali testimoni potessero farsi avanti. Poi, quando gli ho detto che sono omosessuale e che non è la prima volta che subisco un’aggressione per questo motivo (quando avevo diciassette anni ho subito uno stupro punitivo), mi ha spiegato che non poteva inserire le parole omosessuale e lesbica nel verbale perché non sono parole italiane. Secondo lui, essendo termini di derivazione greca, non fanno parte della nostra lingua. E’ perfino andato a prendere il dizionario e l’ha consultato davanti a me. Per scoprire ovviamente che la parola omosessuale esiste eccome, ma per farla mettere nel verbale ho dovuto insistere”. Vien da chiedere al comandante dei carabinieri della stazione di Mazzano: come avrebbe reagito alla richiesta di accludere al testo della denuncia parole di derivazione greca come telefono o termometro? Dopo qualche altra prova della scarsa disponibilità dei carabineri di Mazzano, Doriana decide di rivolgersi alle associazioni glbt bresciane, che pride dicembre 06 a loro volta denunciano l’accaduto chiedendo la collaborazione del mondo politico e dell’intero movimento glbt. A questo punto scoppia il caso, la stampa ne parla, viene presentata un’interrogazione parlamentare, alcuni politici bresciani di sinistra si mobilitano e il prefetto sposta la titolarità delle indagini dai carabinieri di Mazzano a quelli del capoluogo. Doriana viene anche invitata da Bruno Vespa a partecipare a Porta a Porta e finisce su Raiuno a testimoniare di quello che le accade. Nel frattempo però non cessano gli atti di intimidazione nei suoi confronti. “Una settimana dopo la devastazione dell’appartamento”, racconta, “uscendo dal supermercato ho trovato una svastica disegnata a pennarello sul tappo della benzina della mia auto. Cinque giorni dopo ne è comparsa un’altra incisa sulla carrozzeria. E quando sono andata dal carrozziere per far valutare i danni, sull’auto ne hanno notata un’altra ancora, lunga circa 80 centimetri. C’era scritto ‘muori lesbica’”. E purtroppo non è finita. Il 17 novembre qualcuno scrive di nuovo “muori”, firmando con una svastica, sul cofano dell’auto di Doriana. Lo sfregio questa volta è lungo circa un metro. Che si tratti di una persecuzione sistematica è piuttosto evidente, ma questo, almeno a Mazzano, non è servito ad accrescere la solidarietà intorno a Doriana e alla sua compagna. Si è fatta sentire anzi una certa ostilità, di cui si è reso in certo modo interprete il sindaco di Mazzano Luigi Elisetti, della Margherita, che si è premurato di far sapere a Doriana che nel territorio del suo comune esistono altre coppie omosessuali e nessuna ha mai subito violenza. Un fine modo per affermare che chi riceve dei torti ne è in parte responsabile? Al comune di Mazzano viene rivolta una petizione, corredata da molte firme, che chiede una discussione pubblica degli episodi di omofobia delle scorse settimane. Mentre su iniziativa dell’Arcigay di Brescia, con l’adesione di numerose forze politiche e associazioni, viene convocata per il 25 novembre una manifestazione nazionale di solidarietà alle ragazze di Mazzano, nell’ambito della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. 15 dicembre 06 pride 16 pride dicembre 06 cronaca 17 Roma: “Via le lesbiche dalla scuola”. Questa scritta, insieme ad altre dello stesso tenore, è comparsa il 12 novembre sui muri del liceo Aristofane, nel IV municipio della capitale. La vicepreside dell’istituto, nel commentare l’episodio, ha cercato di minimizzare parlando di “bravate” e attirandosi le ire delle associazioni glbt romane. Il ministero della pubblica istruzione, intanto, ha inviato un ispettore per accertare i fatti e per gli opportuni eventuali provvedimenti. Torino: Rovinafamiglie Bagarre da grandi occasioni, l’8 novembre, alla commissione affari sociali della camera. Scena del crimine, una teoricamente innocua audizione di associazioni familiari nell’ambito di un’indagine conoscitiva parlamentare sulla condizione della famiglia in Italia. Invitati a parlare del tema, esponenti di diverse sigle cattoliche e laiche. Nel mucchio però, secondo i rappresentanti del centrodestra e quelli cattolici del centrosinistra, c’era un’intrusa: la Lega italiana famiglie di fatto (Liff). Le famiglie di fatto, hanno argomentato i dissenzienti, non sono famiglie e quindi non hanno nessun titolo ad essere ascoltate, a meno che non si voglia infliggere un’irrimediabile ferita al dettato costituzionale che all’articolo 29 riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il presidente della commissione affari sociali, Mimmo Lucà, non ha tuttavia accolto questa lamentela. Perciò, in risposta alla volontà di sentire anche le famiglie di fatto, i deputati presenti della Casa delle libertà hanno abbandonato l’aula al gran completo, mentre la maggior parte dei cattolici dell’Unione sono rimasti a sottolineare che non ritenevano “opportuno” far parlare la Liff, per l’occasione rappresentata dal presidente Aurelio Mancuso e dalla vicepresidente Adele Parrillo. L’audizione comunque c’è stata e ha dato modo a Mancuso e Parrillo di illustrare in una sede istituzionale le molte ragioni che consiglierebbero di riconoscere una buona volta il valore giuridico delle convivenze more uxorio. Il centrodestra, nel frattempo, improvvisava una conferenza stampa volante per manifestare la propria indignazione di fronte a tale eventualità. L’episodio, oltre a confermare che la destra italiana è tra le più retrograde d’Europa, ha rimesso il dito sulla piaga della spaccatura interna alla maggioranza di centrosinistra sul tema dei Pacs. Che viene d’altra parte ribadita continuamente sia da chi nel centrosinistra li vuole che da chi non li vuole. Tra le prese di posizione più recenti a favore, si può citare quella del presidente della camera Fausto Bertinotti: “La legge sulle unioni civili è nel programma e va fatta”. Oppure quella del presidente della commissione affari costituzionali Luciano Violante: “Dobbiamo approvare la proposta di legge di Franco Grillini sui Patti civili di solidarietà e convincere una parte della Margherita e una parte dell’Udeur a sostenerla”. Il ministro della famiglia Rosy Bindi, tuttavia, ha ribadito l’11 novembre, rispondendo alla domanda di un giornalista, che “il termine Pacs non esiste nel vocabolario del centrosinistra”. Nel perdurare di questa varietà di pareri, il consiglio dei ministri si è trovato ad affrontare il mese scorso la patata bollente del recepimento di una direttiva europea sulla libera circolazione dei cittadini della Ue e dei loro familiari, che riconosce come relazioni di tipo familiare anche le convivenze. Dopo un dibattito che ha riassunto le abituali divisioni tra laici e cattolici, la direttiva ha passato provvisoriamente l’esame di palazzo Chigi ed è stata spedita per un parere alle commissioni parlamentari competenti. Dopodiché tornerà al consiglio dei ministri che la dovrà approvare in via definitiva. Per il ministro Bindi si tratta comunque di “una direttiva europea che, di fatto, nel nostro paese non ha nessuna efficacia, perché non essendo nel nostro paese regolamentate forme di convivenza diverse dalla famiglia non siamo in grado di riconoscere la figura del partner come requisito di libera circolazione”. tra i pochi, per non dire inesistenti, segnali di apertura di dialogo tra la chiesa cattolica e la comunità glbt, c’è da segnalare un incontro che si è svolto a alla villa Lascaris di Pianezza (Torino) il 9 novembre. Il gruppo “Fede e omosessualità” del comitato Torino pride 2006 si è incontrato con don Ermis Segatti, referente della cultura per la diocesi. Non sono stati riferiti risultati eclatanti, ma il solo fatto che l’iniziativa si sia svolta è di per sé una notizia. Milano: è scomparsa il 7 novembre, a soli 58 anni, l’ex parlamentare del Psi Alma Agata Cappiello. Fu lei, nel 1988, a presentare la prima proposta di legge sul riconoscimento delle coppie di fatto etero e omosessuali, riuscendo per la prima volta a far parlare dell’argomento all’interno delle istituzioni. Il suo importante ruolo nelle battaglie laiche è stato ricordato anche da numerosi esponenti della comunità glbt. Roma: grande successo su Raiuno per la fiction “il padre delle spose”, interpretata da Lino Banfi e da sua figlia Rosanna (nei panni di una donna lesbica convolata a giuste nozze con un’altra donna in Spagna). La fiction, andata in onda il 20 novembre, ha superato i sette milioni di spettatori con un incoraggiante 27% di share. Molto soddisfatti i commenti delle associazioni glbt. Lividi, invece, quelli dei politici cattolici militanti, che hanno duramente criticato la messa in onda della fiction e hanno sommerso le agenzie di stampa con deliranti proclami sull’opportunità di trasmetterla. Per questi politici, gli italiani non devono sapere che anche gli omosessuali hanno dei diritti. Altrimenti potrebbero anche crederci. dicembre 06 pride 18 pride dicembre 06 cronaca 19 A che bagno votarsi? “Onorevole Guadagno, ma allora è vero che lei frequenta il bagno delle donne!”. È iniziata così, nel pomeriggio del 27 ottobre, una memorabile sceneggiata della deputata di Forza Italia Elisabetta Gardini in uno dei bagni di Montecitorio, contro il diritto di accesso alla toilette delle signore dell’onorevole Vladimir Luxuria, all’anagrafe Guadagno. Fumante di muliebre sdegno, la signora Gardini ha cominciato a strillare come una pescivendola che la collega transgender, essendo un uomo, non poteva frequentare la toilette riservata alle donne, prendendosela prima con le allibite addette alle pulizie che secondo lei non avevano impedito l’oltraggio, e annunciando poi un formale reclamo ai “questori” della camera. Luxuria ha in seguito confidato a un giornale i suoi sospetti sulla premeditazione dell’attacco da parte della Gardini, che avrebbe pianificato il tutto per far parlare di sé con poca spesa. Ma l’interessata, che non per nulla è approdata alla politica dalla fiction televisiva, ha sostenuto che la sua “è stata una reazione fisica”. Ha anche raccontato di essersi sentita “violata nell’intimo”, “stuprata” e “traumatizzata” per la presenza di una persona transessuale nel bagno delle signore. Sarebbe stato quindi il caso di far intervenire lo psichiatra di Montecitorio per lenire almeno un po’ tutto questo onorevole disagio. Invece della faccenda ha dovuto realmente occuparsi l’ufficio del questori di Montecitorio, che si è perfino diviso al proprio interno per via della richiesta di punire Vladimir Luxuria avanzata da qualche esponente del centrodestra. Come la deputata Giorgia Meloni (An), che ha chiesto un richiamo per iscritto, mentre il centrosinistra una volta tanto al completo faceva quadrato a favore della libera scelta della toilette da parte del deputato transgender. Puntando anche il dito sull’indubbia mancanza di stile della signora Gardini, che non contenta di aver provocato tanto inutile rumore è pure partita lancia in resta in una campagna per l’istituzione del “terzo bagno” riservato ai transessuali presenti alla camera. Il tutto è finito com’era ovvio nel dimenticatoio dopo qualche giorno, ma non prima che una nutrita schiera di politici avesse il modo di esprimere pareri più e meno a vanvera sulle necessità fisiologiche di Luxuria e sull’opportunità di espletarle nella toilette delle femmine, dei maschi o in altri luoghi. Offrendo così l’ennesima desolante immagine della classe dirigente di questo paese. Equidistanza alla veronese “Verona non è una città di destra”, ha autorevolmente sostenuto il sindaco di centrosinistra Paolo Zanotto in un suo articolo pubblicato da “Il Corriere di Verona” a fine ottobre. “Sta invece nel rifiuto degli opposti estremi la solidità della comunità veronese, non facile agli entusiasmi, ma sempre pronta a farsi carico con discrezione e attenzione dei problemi degli ultimi, dei meno fortunati. (...) Verona, quindi, non si riconosce né nelle manifestazioni razziste, né tantomeno nelle sfilate gay...”. Queste sconcertanti affermazioni hanno suscitato numerose e indignate proteste dentro e fuori Verona, alle quali il sindaco Zanotto non si è neppure preso la briga di rispondere pubblicamente. Solo in via ufficiosa ha fatto sapere che, parlando di “sfilate gay”, si voleva riferire alla “Frocessione” organizzata il 19 ottobre in città in occasione della recente visita di papa Benedetto XVI da associazioni glbt, atei e centri sociali. Il coordinamento Facciamo breccia, che è stato tra i promotori di “Layca”, ha definito “offensive” le parole di Zanotto “perché non si possono comparare le manifestazioni razziste, finalizzate a negare diritti a donne e uomini provenienti da altri paesi, con una manifestazione gay, lesbica e trans che ha per fine l’affermazione di dignità e diritti a tutt’oggi negati”. Il sindaco, inoltre, ha parlato senza essersi adeguatamente informato, “perché la Frocessione si inseriva in una serie di iniziative che, nell’arco di tre settimane, ha spaziato dalla presentazione di libri e riviste alla manifestazione di piazza, dalle feste a un convegno cui sono intervenuti auterevoli studiosi/e”. dicembre 06 pride 20 pride dicembre 06 cronaca 21 Cofferati a muso duro La quarta edizione del festival internazionale Gender bender, dedicato come sempre alle nuove frontiere dell’identità sessuale e come sempre ospitato dal Cassero di Bologna, si è chiusa il 5 novembre con un ottimo succeso di pubblico. Gli organizzatori, soddisfatti, hanno ringraziato anche la curia bolognese, il cui critico interesse nei confronti della manifestazione ne ha indubbiamente facilitato la buona riuscita. Tutto è iniziato con un anonimo editoriale apparso sul settimanale diocesano “Bologna sette”, pubblicato come inserto domenicale bolognese di “Avvenire”, che esprimeva il disappunto della chiesa cattolica per i contenuti di Gender bender e per il fatto che l’iniziativa fosse finanziata con denaro pubblico. “È lecito spendere soldi pubblici”, si domandava il commento, “per finanziare spettacoli di pornostar mascherate da artisti?”. E proseguiva: “Mettere in scena la masturbazione o piccanti rapporti omosessuali è forse un servizio sociale primario?. (...) Non possiamo accettare un’invasione barbarica che oltraggia la fede e la ragione dei bolognesi”. Le geremiadi dei preti contro l’espressione della libertà sessuale e contro i finanziamenti pubblici che non sono destinati a loro non sono certo una novità. Risulta invece senz’altro inconsueta, nel pavido panorama italiano, la replica del sindaco di Bologna Sergio Cofferati alle proteste della curia. “Solo la censura, il pregiudizio e l’intolleranza”, ha infatti risposto il sindaco, “rischiano di riportarci ai tempi dei barbari. Penso che la libera espressione nell’arte e nella cultura rappresenti una delle grandi conquiste dell’uomo nell’epoca moderna e sia la ricchezza del vivere civile in uno stato laico”. A questo punto, alla gerarchia non è rimasto che tentare la carta del vittimismo. In un comunicato, l’arcidiocesi ha fatto sapere che le dichiarazioni di Cofferati “sconcertano e addolorano” e che la chiesa “non censura nessuno ma non accetta di essere censurata, perché non può abdicare al suo dovere-diritto di parlare per il bene e la dignità della persona umana”. Nel frattempo, migliaia di bolognesi accorrevano felici al Gender bender. Un italiano in Europa Riccardo Gottardi, ventinovenne ricercatore universitario, è stato confermato co-presidente di Ilga-Europe, sezione europea della International lesbian and gay association, nel corso del congresso dell’organizzazione che si è svolto qualche settimana fa a Sofia, in Bulgaria. Gottardi è al suo quarto mandato e per un altro anno sarà alla guida di Ilga-Europe, cui aderiscono 250 associazioni di tutto il continente, insieme alla belga Deborah Lambillotte. “Gli obiettivi che mi vedranno più impegnato nei prossimi mesi”, ha dichiarato Gottardi, “saranno la nascita dell’Agenzia per i diritti umani dell’Unione europea, promessa dal presidente della commissione José Manuel Barroso, e la difesa della libertà di manifestare di gay e lesbiche in tutti i paesi europei, dopo i divieti e gli attacchi violenti recentemente subiti dai gay pride in paesi come la Polonia, la Romania, la Lituania e la Russia”. dicembre 06 pride 22 pride dicembre 06 23 dicembre 06 pride 24 pride dicembre 06 cronaca Il Bush dimezzato Le elezioni di medio termine del 7 novembre hanno avuto pessimi risultati per il partito repubblicano e per il presidente Bush, che sarà costretto negli ultimi due anni di mandato a fare i conti con un parlamento dominato dai suoi avversari. Il partito democratico ha infatti riconquistato dopo dodici anni la maggioranza sia alla camera dei rappresentanti che al senato, ottenendo così un forte potere di condizionamento sulle scelte politiche della Casa Bianca.Tra le conseguenze certe di questo esito elettorale c’è da registrare il definitivo tramonto della campagna, promossa dalla destra del partito repubblicano e dallo stesso George Bush, per bandire i matrimoni omosessuali attraverso un emendamento alla costituzione federale. 25 Parigi: gli ultimi dati statistici confermano il successo dei Pacs a sette anni dalla loro istituzione. Dal 1999 il ministero della giustizia ha registrato 263.064 contratti contro 33.562 dissoluzioni, pari a circa il 13%. Il numero delle registrazioni è inoltre in crescita costante ed è stato quest’anno doppio rispetto al 2004 e quattro volte superiore rispetto al 2001. In un’intervista rilasciata a “Tetu”, il deputato socialista JeanPierre Michel, a suo tempo relatore della legge in parlamento, ha constatato che “il Pacs ha risposto a una domanda sociale forte” e che ora si tratta di andare avanti, aprendo il matrimonio e l’adozione alle coppie omosessuali. Nuova Delhi: benché l’omosessualità sia tuttora punita con il carcere e i pregiudizi restino largamente diffusi, il 37% dei maschi indiani celibi tra i 16 e i 25 anni dichiara di aver avuto almeno un’esperienza gay nel corso della vita. Lo ha rivelato un’indagine effettuata in undici città con 2.559 interviste per conto del quotidiano “India today”. Se si considera che solo il 46% ammette di aver avuto rapporti sessuali tout court, è una percentuale di tutto rispetto. Sydney: I repubblicani e la destra religiosa che li ha sostenuti con entusiasmo possono per ora consolarsi festeggiando la vittoria del bando alle nozze gay e lesbiche nei referendum popolari che si sono svolti in coincidenza con le elezioni di medio termine in otto stati. In sette di questi (Colorado, Idaho, South Carolina, South Dakota, Tennessee, Virginia e Wisconsin) gli elettori hanno approvato un emendamento alla costituzione statale che elimina per l’appunto la possibilità di aprire agli omosessuali l’istituto matrimoniale, definendolo come l’unione esclusiva tra un uomo e una donna. Dopo queste consultazioni sono ben ventisette (su cinquanta) gli stati dell’Unione che hanno preventivamente sbarrato la strada alle rivendicazioni coniugali della comunità omosessuale.Tuttavia, proprio i referendum del 7 novembre su questo argomento rappresentano a ben guardare un serio campanello d’allarme per i progetti del fondamentalismo. Innanzitutto perché in Arizona, per la prima volta, è stata bocciata dagli elettori la proposta di bandire le nozze gay, e non si tratta di uno stato che vanti una tradizione particolarmente liberal. In secondo luogo perché anche negli stati in cui i quesiti omofobici sono passati, lo scarto tra i sì e i no è stato meno ampio che in passato. Nel complesso, l’opposizione all’idea di blindare per legge la famiglia eterosessuale ha convinto oltre il 40% dei votanti, mentre solo due anni fa, in occasione di analoghe consultazioni svolte in undici stati in contemporanea con le elezioni presidenziali, si era attestata intorno al 30%. La sonora sconfitta politica del cristiano “rinato” George Bush toglie forza in prospettiva al disegno di trasformare l’America in una democrazia governata secondo le leggi dell’Antico Testamento, mentre i sondaggi d’opinione rivelano al contrario che il no ai matrimoni omosessuali, pur essendo ancora maggioritario nel paese, diminuisce costantemente con il tempo. Dimostrazione evidente del fatto che le ragioni dei gruppi di pressione glbt acquistano terreno sulla demagogia terroristica della destra religiosa. Una prova di questo, sul terreno strettamente politico, l’hanno data anche le elezioni di medio termine, in cui parecchi omofobi militanti hanno perso il seggio. A cominciare dal senatore repubblicano Rick Santorum, reso celebre dalle sue dichiarazioni di odio verso i gay. All’opposto, le associazioni glbt hanno celebrato questo passaggio elettorale come quello in cui è stato eletto il maggior numero di rappresentanti apertamente omosessuali e gay friendly. uno scelto pubblico di 10.000 fans adoranti ha assistitito l’11 novembre al primo concerto di Kylie Minogue, amatissima icona gay, tornata sulle scene dopo una pausa resa necessaria dalle cure per un cancro al seno che le era stato diagnosticato un anno e mezzo fa. Kylie, che per l’occasione ha sfoggiato un copricapo di piume su corsetto rosa e gonna fluente, andrà ora in giro per il mondo con il suo tour. Durante il periodo di riposo forzato ha scritto un libro per bambini (La principessa showgirl) e creato un nuovo profumo (Darling). Città del Messico: l’assemblea municipale della grande metropoli messicana ha approvato il 9 novembre una normativa che riconosce le unioni omosessuali, ispirata al modello dei Pacs francesi. “Queste riforme”, secondo il deputato gay David Sanchez del partito della rivoluzione democratica,“causeranno un effetto a catena che nessuno potrà fermare”. Il Messico è il secondo paese al mondo, dopo il Brasile, per numero di fedeli cattolici. Il provvedimento è stato approvato con 43 voti a favore e 17 contrari, mentre all’esterno centinaia di persone manifestavano contro i diritti delle coppie omosessuali. dicembre 06 pride 26 pride dicembre 06 cronaca 27 Sudafrica alla meta Dal 14 novembre scorso, il Sudafrica è diventato il quinto paese al mondo (dopo Olanda, Belgio, Spagna e Canada) ad autorizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. E il primo in assoluto a riconoscere diritti alle coppie gay e lesbiche nel continente africano, dove molte nazioni continuano ad applicare i rigori del codice penale agli atti omosessuali anche tra adulti consenzienti. La nuova legge sudafricana, chiamata “Civil unions act” e approvata dall’assemblea nazionale con 230 voti a favore, 41 contrari e 3 astensioni, consente “l’unione volontaria di due persone che viene solennizzata e registrata con il matrimonio o con l’unione civile”. Il governo aveva originariamente proposto di concedere agli omosessuali solo l’istituto delle unioni civili, ma questa scelta aveva suscitato la dura opposizione dei gruppi glbt, confortati dal parere di autorevoli costituzionalisti, contro la creazione di uno status separato rispetto agli eterosessuali. Tanto più che la nuova legge è nata in seguito a un’espressa sentenza della corte costituzionale, che nel 2004 aveva giudicato discriminatoria la definizione di matrimonio in vigore dal 1961 [“l’unione volontaria (...) di un uomo e una donna, con l’esclusione di tutti gli altri”], dando tempo al parlamento fino al primo dicembre di quest’anno per rimediare. Il rimedio in effetti è arrivato, anche se le vecchie norme sul matrimonio eterosessuale non sono state nel frattempo abrogate, con il rischio di controversie legali a catena già minacciate dagli avversari del diritto alle nozze gay, tra cui tanto per cambiare si trova in prima fila la chiesa cattolica accanto ai partiti tradizionalisti. Questo aspetto della questione ha sollevato critiche da parte delle associazioni glbt, così come l’articolo 6 del Civil union act che garantisce ai pubblici ufficiali la possibilità di rifutarsi di celebrare nozze omosessuali per ragioni di coscienza. Si tratta di una palese disparità di trattamento nei confronti di gay e lesbiche, visto che un analogo diritto non è ovviamente previsto nel caso di matrimoni etero. La democrazia sudafricana nata dalle lotte contro l’apartheid non ha dunque rispettato del tutto l’impegno a garantire pari dignità a tutti i cittadini, sancito anche da una delle costituzioni più avanzate al mondo. Eppure, la memoria ancora fresca della lunga battaglia contro la discriminazione dei neri è stata un elemento politicamente decisivo per arrivare a legalizzare i matrimoni omosessuali. Parecchi leader dell’African national congress, a cominciare dai principali membri del governo in carica, hanno usato infatti a piene mani questo argomento nel corso del dibattito che ha portato all’approvazione del Civil union act. “Quando abbiamo conquistato la nostra democrazia”, ha dichiarato per esempio il ministro degli interni Nosiviwe MapisaNqakula, “abbiamo cercato di distinguerci da un passato doloroso e ingiusto dichiarando che mai più un sudafricano avrebbe dovuto essere discriminato sulla base del colore, del credo, della cultura o del sesso”. Il ministro della difesa Mosuia Lekota ha invece ricordato che le radici della legge sui matrimoni omosessuali si trovano in lunghi anni di lotta contro l’apartheid, costati il carcere e l’esilio anche a molte persone omosessuali. “Questo paese”, ha aggiunto, “non può permettersi di essere una prigione di pregiudizi superati che non hanno basi nella società moderna. Dobbiamo consegnare alle future generazioni una società più democratica e tollerante di quella che è stata consegnata a noi”. dicembre 06 pride 28 cronaca Santo subito Ha fatto parecchio discutere, in Gran Bretagna e non solo, una recente e netta presa di posizione di Elton John contro l’omofobia delle religioni. In un’intervista recentemente rilasciata al mensile musicale dell’ “Observer”, la pop star ha espresso il suo pensiero in proposito senza peli sulla lingua. “Io penso”, ha spiegato, “che la religione abbia sempre cercato di promovere l’odio contro le persone gay. (...) Se fosse per me, io bandirei la religione completamente. Le religioni organizzate non sembrano funzionare. Trasformano le persone in lemming veramente odiosi”. Sir Elton ha anche aggiunto che “il mondo si sta avvicinando alla terza guerra mondiale” e si è chiesto: “Dove sono i leader di ciascuna religione? Perché non si riuniscono in conclave? Perché non si mettono insieme?”. Tra le reazioni a queste parole provenienti dall’interno della comunità glbt britannica, c’è da registrare il tentativo di riportare all’ovile la pecorella smarrita da parte della pastora Jane Clark della Metropolitan community church (la chiesa più gay friendly al mondo), che ha rivolto al cantante un appello a non disperare: “Prima di abbandonare del tutto la religione, venga a vedere come la pratichiamo noi”. Il segretario della Gay and lesbian humanist association, George Broadhead, ha invece definito “autoevidenti” le affermazioni di Elton John sull’omofobia delle religioni, pur giudicando ingenua l’idea di metterle al bando:“Ogni tentativo di bandire la religione la renderebbe solo più forte e determinata. Il giusto approccio è discutere e dibattere cercando di convincere le persone credenti che si sbagliano riguardo agli omosessuali”. Scienziati pazzi La supertennista Martina Navratilova ha denunciato in una lettera aperta i demenziali esperimenti condotti all’università dell’Oregon per “convertire” all’eterosessualità alcuni innocenti montoni con tendenze omosessuali, con l’idea di trovare una cura da utilizzare per l’omosessualità negli umani. Aprendo il cervello ai poveri ovini, i ricercatori starebbero cercando di dimostrare l’efficacia di un metodo per alterare le preferenze sessuali. “Com’è possibile che nel 2006”, ha scritto Navratilova, “una rinomata università possa condurre esprimenti tanto crudeli e omofobici? Io vi prego rispettosamente di voler far cessare queste ricerche rivoltanti e poco giudiziose. Troverete di sicuro un modo per destinare a progetti più interessanti i milioni di dollari di tasse attualmente inghiottiti da questi esperimenti, come per esempio il finanziamento di un centro gay e lesbico per incoraggiare al dialogo e alla tolleranza verso le persone di qualsiasi preferenza sessuale”. Brava Martina. L’Iran uccide ancora Secondo notizie diffuse dal sito web Iranfocus, che ha citato come fonte l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, il 14 novembre si sarebbe svolta in Iran, nella città di Kermansha, l’ennesima impiccagione di un omosessuale. Il condannato, Shahab Darvishi, è stato giudicato colpevole di stupro e sodomia, oltre che di aver organizzato un giro di corruzione, ed è stato giustiziato su una pubblica piazza di fronte a centinaia di persone che, secondo il resoconto, avrebbero applaudito all’impiccagione. La persecuzione degli omosessuali resta uno dei punti più qualificanti della lotta islamista alla corruzione dell’occidente. E l’ondata di indignazione internazionale contro l’esecuzione di due giovani omosessuali avvenuta nel luglio dello scorso anno non ha smosso di un millimetro il programma di repressione violenta del regime degli ayatollah. pride dicembre 06 29 dicembre 06 pride 30 pride dicembre 06 cronaca 31 Libertà di genere Figli del secolo XXI “Separare l’anatomia da ciò che significa essere un uomo o una donna”. Questo il principio stabilito dall’Ufficio di sanità di New York, che autorizzerà chi lo desidera a cambiare sesso sul certificato di nascita, anche senza un intervento chirurgico di riassegnazione. Sarà sufficiente una dichiarazione medica che attesti l’appartenenza al sesso opposto, illustrando le ragioni che la rendono permanente, e dimostrare di aver vissuto nel genere “adottivo” per almeno due anni. Con un semplice provvedimento amministrativo che non ha sollevato eccessive obiezioni è stata così introdotta una novità non meno importante del riconoscimento giuridico del matrimonio gay. Ammettere che il genere non è tanto questione di organi genitali quanto di identità personale significa rinnegare la rigida polarizzazione tra i sessi che ha dominato il mondo da qualche millennio a questa parte, il che ha senza dubbio risvolti sociali interessanti. Sulla strada di New York si è avviata anche la Spagna di Zapatero, dove la nuova legge sull’identità sessuale ha superato senza scosse il primo passaggio parlamentare. Una volta approvata, permetterà alle persone transessuali di registrare ufficialmente il cambio di sesso senza la necessità di un’operazione e riconoscerà alle coppie lesbiche di essere madri in due, senza il bisogno che la madre non biologica di eventuali figli passi attraverso il faticoso iter dell’adozione. Dawn Airey, top manager di BskyB (rete satellitare del gruppo Murdoch), è considerata la donna più potente della Tv britannica e si è piazzata al quattordicesimo posto, ma al primo tra le donne, nella classifica dei 101 omosessuali più influenti del Regno unito. Ora, a 45 anni, ha annunciato che avrà una figlia dalla sua compagna e coetanea Jacquie Lawrence, pioniera dei programmi televisivi gay e lesbici in Inghilterra. Il padre della bimba, che si è impegnato ad avere un ruolo attivo nella sua educazione, è un amico gay che ha donato il suo seme alla coppia. Nel comunicare il lieto evento ai media, Dawn si è augurata che la sua futura figlia abbia un carattere forte e si riveli “un prodotto del XXI secolo”. Di sicuro la piccola non avrà niente da temere da nessuno se prenderà esempio da tanta madre, soprannominata Scary Airey dai colleghi per via del suo amabile comportamento sul lavoro e diventata celebre grazie alla sua formula delle tre effe per aumentare il pubblico quando era a capo di Channel 5: “Films, footbal and fucking”. Il suo non è comunque il primo caso di famiglia omosessuale con figli a BskyB.Di recente, infatti, il presentatore di Sky news Martin Popplewell è diventato padre di due bambini avuti da una coppia lesbica. Entrambe le donne sono state fecondate artificialmente con il suo sperma. Il primogenito, Dillon, è nato in maggio, mentre sua sorella Anna è arrivata in ottobre. dicembre 06 pride 32 pride dicembre 06 cultura+attualità 33 Un leader degli evangelici fondamentalisti americani costretto ad ammettere di aver avuto rapporti sessuali con un prostituto. E uno dei massimi consulenti del Vaticano in tema di omosessualità (cioè di omofobia) accusato di abusi su giovani seminaristi. Ma allora è proprio un vizio? Razzolano Paolo Belmonte Noi maligni, confortati dalle analisi degli psicologi, l’avevamo sempre pensato: dietro ogni omofobo militante può nascondersi un omosessuale represso. La cosa però non appare evidente agli occhi dei più fino a quando qualcuno di questi psicopatici signori non viene pescato proprio con le mani nella marmellata. Èquanto è successo, per esempio, al reverendo Ted Haggard, pesce eccezionalmente grosso nella hit parade dell’omofobia made in Usa. Notissimo telepredicatore apocalittico, fondatore della New life church di Colorado Springs che conta 14.000 adepti, e soprattutto presidente dell’Associazione nazionale degli Evangelici, che raccoglie negli Stati uniti milioni di fondamentalisti esagitati e traboccanti di odio contro i gay. Forte di un solido e prolifico matrimonio eterosessuale, il reverendo Haggard è stato fino al mese scorso uno dei più indomiti paladini della crociata contro le nozze gay abbracciata anche dal presidente Bush. Poi ha dovuto dimettersi in tutta fretta, in seguito alle rivelazioni fatte in Tv dal signor Mike Jones, di professione prostituto, che ha spiattellato ai quattro venti di aver avuto per anni rapporti sessuali a pagamento con il reverendo. E di avergli per giunta anche procurato della droga con cui condire gli incontri erotici. “La gente potrà anche pensare che quel che ho fatto è immorale”, ha detto Jones, “ma penso di aver fatto un gesto morale sbugiardando qualcuno che predica una cosa facendo l’opposto alle spalle degli altri”. In un primo momento Haggard, sostenuto da esponenti di spicco del blocco fondamentalista, ha negato tutto, tentando di accreditare la tesi di un complotto politico organizzato ai suoi danni dalla lobby gay. Ma in America anche i prostituti, come le stagiste della Casa Bianca, sono previdenti. Il signor Jones infatti aveva conservato messaggi vocali ricevuti dal reverendo da cui risultava che nella sua versione c’era un bel po’ di vero. Così Ted Haggard ha dovuto arrendersi all’evidenza, dimettendosi dagli incarichi che ricopriva ed esponendosi all’evangelico ludibrio. “Il fatto è”, ha scritto in una lettera indirizzata ai membri della sua congregazione, “che sono colpevole di immoralità sessuale. E mi assumo la responsabilità dell’intero problema. Sono un ingannatore e un bugiardo. C’è una parte della mia esistenza così ripugnante e oscura che ho dovuto combatterla per tutta la mia vita adulta”. Quanti omofobi professionisti arruolati nei ranghi delle varie religioni potrebbero sottoscrivere queste parole? Non lo ha fatto, almeno per ora, monsignor Tony Anatrella, teologo gesuita francese, psicanalista e consulente di fiducia del Vaticano in materia di anatemi pseudoscientifici contro i gay. È l’autore, tanto per citare un fatto recente, della voce “omosessualità e omofobia” contenuta nel Lexicon pubblicato nel 2003 a cura del Pontificio consiglio per la famiglia allo scopo di illuminare le menti cattoliche sulla corretta interpretazione della morale sessuale. Questa voce sostiene, tra le altre scempiaggini, sia l’esistenza di una correlazione diretta tra omosessualità e pedofilia sia la possibilità di guarire i gay dalla loro “malattia”. Proprio a proposito di un tentativo di guarigione un po’ troppo ravvicinato, però, monsignor Anatrella è stato chiamato in causa da Daniel Lamarca, un ex seminarista che ha raccontato di sedute di “lavoro corporale” (ovvero sesso allo stato puro) impostegli dal gesuita nel 1987 per “curare” la sua omosessualità. E saltata fuori poi anche una denuncia depositata a fine ottobre presso il tribunale di Parigi per abusi sessuali che sarebbero stati compiuti da Anatrella su un giovane fedele. La denuncia di questi abusi sarebbe stata fatta prima che alla magistratura al cardinale di Parigi Jean-Marie Lustiger, che avrebbe promesso di occuparsi personalmente della questione, adoperandosi in realtà per insabbiare il potenziale scandalo. Ted Haggard Il monsignore si è difeso dalle accuse parlando di “assolute calunnie”, ma con i precedenti che la chiesa cattolica ha in materia di molestie sui minori organizzare una difesa a prova di dubbio non sarà facile. Tanto più che, come dimostra il caso del reverendo Haggard, l’eccessivo accanimento contro i gay rischia di costituire un grave indizio a carico. dicembre 06 pride 34 pride dicembre 06 35 dicembre 06 pride 36 attualità+cultura Il fanatismo religioso e le ragioni di sicurezza di un paese in guerra hanno avuto la meglio sui diritti glbt. Il pride di Gerusalemme, convocato per il 10 novembre, si è potuto svolgere solo all’interno di uno stadio e gli organizzatori hanno dovuto rinunciare alla marcia per le vie della città santa. Un pride a porte chiuse Paolo Belmonte 1 Ebrei ultraortodossi, imam fondamentalisti e cristiani tradizionalisti ce l’hanno fatta. Volevano impedire la marcia glbt a Gerusalemme, e tanto hanno detto e tanto hanno fatto che un risultato l’hanno ottenuto. Alla vigilia del pride, e all’indomani della strage di Beit Hanun in cui diciotto civili palestinesi sono morti per un “errore tecnico” dell’artiglieria israeliana, la polizia ha fatto sapere che non era in grado di garantire la sicurezza dell’evento. Gli organizzatori della Jerusalem open house hanno dovuto così piegarsi alle cause di forza maggiore e, per evitare di procrastinare per l’ennesima volta la data della manifestazione, hanno deciso di accettare una soluzione di compromesso: tenere il pride all’interno dello stadio dell’università, nei sobborghi della città. Qui il 10 novembre si è radunata una folla di circa 4.000 persone (più o meno lo stesso numero che aveva sfilato per le strade di Gerusalemme in occasione del pride cittadino dello scorso anno). L’evento mondiale che i gruppi glbt avevano in mente di promuovere è irrimediabilmente sfumato, dimostrando tra l’altro che Israele non è quella “democrazia normale” che certa acritica propaganda occidentale si sforza di dipingere a dispetto di ogni evidenza. Le tappe salienti di questo mancato Worldpride lo attestano senza possibilità di equivoci. La manifestazione si sarebbe infatti dovuta svolgere nell’estate del 2005, ma allora fu necessario rinviarla per evitare pericolose sovrapposizioni con il ritiro da Gaza dell’esercito israeliano. Tutto rimandato quindi all’agosto del 2006, quando la guerra con il Libano ha consigliato un ulteriore spostamento. A novembre poi sono saltati fuori altri motivi di sicurezza a rendere pride dicembre 06 impraticabile l’idea di una pacifica sfilata in città... Gran parte del merito per questo risultato va ai gruppi di ebrei fanatici, che nelle settimane precedenti la manifestazione hanno fatto tutto ciò che potevano per creare un clima di tensione: dai blocchi stradali e agli scontri con la polizia fino alla minaccia di scatenare la terribile pulsa denura, la maledizione che dovrebbe causare la morte del destinatario entro un anno. Rabbini ultraortodossi la scagliarono per esempio contro il primo ministro Rabin, assassinato da un fanatico nel 1995, e nell’estate del 2005 contro il primo ministro Sharon, che dal gennaio di quest’anno è ricoverato in ospedale in stato vegetativo a causa di un’emorragia cerebrale. Di cosa sia capace di fare la destra religiosa ebraica si era comunque già avuto un assaggio al pride di Gerusalemme dell’anno scorso, quando un manifestante è stato pugnalato e ferito per la strada, durante il corteo, da un “pio” contestatore. Gli ebrei tradizionalisti non sono stati comunque i soli a far sentire la propria voce contro il “sacrilegio” costituito dal pride a Gerusalemme. Anche gli islamici e i cristiani ci hanno messo del loro. Su tutti spicca per l’ennesima volta il Vaticano, sempre determinato a non essere secondo a nessuno, quando si tratta di omofobia. Pochi giorni prima della data prevista per il corteo è arrivato da Roma l’anatema papale, che definiva come un’offesa ai credenti lo svolgimento del pride a Gerusalemme. Proprio per non arrendersi del tutto di fronte all’intolleranza altrui, gli organizzatori dell’evento hanno accettato di trasferirlo all’interno di uno stadio, scartando l’ipotesi, avanzata anche da esponenti religiosi moderati, di trasferirlo nella più laica Tel Aviv. Dal palco dello stadio, Elena Canetti della Jerusalem open house ha spiegato così questa scelta: “Come lesbica e come donna, come ebrea e come semplice essere umano, ho il diritto di vivere la mia vita apertamente nella mia città, vicino alla mia famiglia, ai miei amici, ai miei vicini e ai miei compagni di lavoro. Se fossimo fuggiti in un’altra città, Tel Aviv, Amsterdam o San Francisco, l’avremmo data vinta alla prevaricazione e alla violenza”. 2 cultura+attualità 37 3 1 - Un’immagine del pride nello stadio di Gerusalemme. Tutte le foto del servizio sono dell’agenzia Bau Bau Photowire. 2 - Così Stefano Disegni ha commentato l’avvenimento sul settimanale “Left”. 3 - Fanatici ebrei protestano contro il gay pride il 2/11/2006. 4 - L’incontro (nel marzo 2005) dei rappresentanti cattolici, islamici, ortodossi ed ebrei per impedire lo svolgimento del gay pride. 5 - Un manifestante sanguina dopo essere stato accoltellato da un fanatico ebreo durante il gay pride di Gerusalemme, il 30/6/2005. Identità “fuorifuoco” 4 5 Israele, agosto 2006. Nei tre episodi del documentario Fuorifuoco viene raccontato il difficile confronto tra diverse identità nel coacervo israeliano di questi tempi. Quattro giovani ragazze lesbiche mostrano il paese mentre è in guerra contro il Libano, e raccontano della loro esperienza nell’esercito. Quello che doveva essere il Worldpride organizzato da lesbiche e gay ebrei praticanti dell’Open house di Gerusalemme, è costretto a limitarsi a un piccolo presidio, causa guerra in Libano. Viene a contestarli il gruppo Queeruption, gridando slogan contro le operazioni militari nei territori palestinesi, cominciano tafferugli tra la polizia e i manifestanti e diverbi tra i manifestanti stessi. Infine un ragazzo gay arabo-israeliano, mentre si traveste come drag queen, racconta della sua identità di gay, che tiene nascosta alla sua famiglia, e della sua identità di palestinese, difficilmente accettata dagli ebrei di Tel Aviv e perciò a volte soffocata. La questione dell’identità omosessuale si intreccia con la difficile vita quotidiana di un paese spaccato. Realizzato da Daniele Salaris ed Ernaldo Data il documentario è stato premiato al Torino film festival ed è stato occasione di animati incontri pubblici a Torino e Milano. dicembre 06 pride 38 pride dicembre 06 cultura+attualità 39 La paternità assistita nelle coppie gay è un fenomeno assai più diffuso di quanto si pensi. Anche se per le leggi italiane è raggiungibile solo rivolgendosi all’estero. Susanna Lollini Ezio Menzione* Sul numero di ottobre di “Pride”, all’interno di un bel dossier sull’omogenitorialità (termine brutto per indicare una cosa bella: coppie omosessuali che decidono di avere un figlio e si impegnano per averlo) venivano dedicate poche righe alle coppie gay maschili che hanno un figlio attraverso inseminazione artificiale e utero in affitto. Vi si diceva che il fenomeno era, per il momento, molto limitato, anche per motivi economici, e ciò giustificava il fatto che, all’interno del servizio, lo si prendesse in considerazione in via molto marginale. È vero, per il momento le coppie gay maschili italiane che hanno avuto un bimbo attraverso meccanismi che chiameremo di “paternità assistita”, sono ancora assai poche, ma nient’affatto trascurabili, né come numero né come rilevanza del fenomeno. Vi sono coppie maschili che (al di là del dibattito se sia giusto o meno che esse abbiano un figlio) hanno deciso di averlo e lo hanno avuto. Anzi, alcune sono già al secondo figlio e, per quanto ci risulta, almeno una è addirittura al terzo. Certo, non è facile per una coppia gay mettere al mondo un bambino. Ma non è nemmeno impossibile. Non lo si può fare in Italia. Almeno, non legittimamente. Il che significa che, anche ammesso che Paternità assistita una coppia trovasse una struttura sanitaria privata disposta ad assisterla, poi ne deriverebbero grosse complicazioni legali che si ripercuoterebbero sia sui due padri (o almeno sul padre biologico) che, almeno psicologicamente, sul figlio. Occorre dunque andare all’estero: la scelta oggigiorno è fra gli Stati uniti e alcuni paese dell’Est europeo. La nostra esperienza indica come preferibile la scelta degli Stati uniti, dove la pratica è perfettamente legale e i risultati dal punto di vista giuridico garantiti. Per di più, negli Usa vi sono agenzie che operano da anni e dunque danno un’assoluta garanzia in tutti i passaggi necessari. Nel nuovo Est europeo la legislazione sembra essere molto meno certa e l’esperienza meno consolidata; dunque potrebbe essere rischioso scegliere di avere lì il figlio. Ovviamente, i costi negli Usa sono effettivamente molto alti, anche se non del tutto proibitivi; nell’Est europeo sarebbero molto inferiori. Ma in questi casi la sicurezza del risultato vale la spesa. Quali sono i passaggi per avere un figlio? Tralasciamo quelli a monte della decisione: riflettere sulla natura del desiderio di paternità, fare una approfondita analisi delle motivazioni reali, insomma, investigare dentro di sé e, soprattutto, domandarsi se si sarà in grado di donare quanto meno serenità ed equilibrio al bimbo o alla bimba in un contesto sociale che rischia di essere marginalizzante. Se tale analisi darà risultati positivi, i due padri prenderanno contatto con un’agenzia, supponiamo californiana, e vi si recheranno, dopo avere stabilito quale dei due sarà il padre biologico. L’agenzia curerà ogni aspetto sanitario e legale della filiazione, senza tralasciare, con empirismo tipicamente americano, alcun dettaglio, compresi i risvolti psicologici. L’agenzia mette a disposizione un ovulo o più di una donatrice (anonima, ma di cui si conoscono le caratteristiche, soprattutto sanitarie), che verrà fecondato artificialmente con gli spermatozoi del padre biologico. L’ovulo fecondato sarà posto a dimora nell’utero di una madre surrogata, insomma una mamma portatrice, che fin da subito si impegna (ovviamente dietro compenso) a condurre la gravidanza fino a compimento e rinunciare alla maternità al momento stesso del parto. Il figlio, riconosciuto dal padre biologico, nascerà così figlio legittimo del signor tal dei tali e senza mamma, situazione legittima anche in Italia. Il neonato potrà così essere portato in Italia col suo bravo passaportino ed essere accudito ed allevato dai due padri conviventi. Raccontata così sembra semplice. Ma le cose possono complicarsi. Innanzitutto, dal punto di vista sanitario: come spesso accade nella fecondazione artificiale, non è affatto detto che l’impianto dell’ovulo abbia successo: talora occorre più di un tentativo (e ciascuno di questi ha un costo non indifferente). Poi, nonostante tutte le precauzioni, possono sorgere questioni sia sanitarie che legali: le agenzie propongono contratti molto dettagliati (com’è d’uso negli Stati uniti), ma possono accadere fatti o scelte che mettono in crisi la buona riuscita: tipicamente, la madre surrogata potrebbe, alla fine, non rinunciare alla maternità o il di lei marito (se sposata) potrebbe rivendicare la sua paternità, anche se sarebbe dimostrabile che biologicamente il figlio non è suo. Insomma è un percorso pieno di possibili intoppi, tutti previsti dai contratti e quindi regolabili, ma che, se non adeguatamente affrontati, alla fine potrebbero risolversi in una mancata paternità. Per questo è consigliabile che gli aspiranti padri siano assistiti da un legale sia negli Usa (dove poter contare su un avvocato specializzato è assolutamente necessario) che in Italia. Ognuno può nutrire l’idea che crede sulle coppie di padri e l’opportunità che abbiano figli. Sta di fatto che però il fenomeno esiste e si va diffondendo, anche se, in questo come in altri campi, chi ritiene di volere esercitare quello che reputa un proprio diritto (il diritto alla paternità, appunto) è costretto a recarsi all’estero, perché in Italia vige il divieto più assoluto (che spazia fino al divieto di adozione), laddove una regolamentazione più moderata sarebbe molto più logica. *avvocati a Roma e Pisa, autori di un libro di prossima pubblicazione sulla paternità assistita. dicembre 06 pride 40 attualità+cultura Torino ospita fino al 7 gennaio prossimo una mostra fotografica collettiva dedicata alla vita gay, lesbica, transessuale e transgender. Un dizionario per immagini di identità e relazioni finalmente libere di esistere ed essere rappresentate. Si intitola “Altre famiglie/Other families” e la si può visitare a palazzo Cavour, in via Cavour 8 a Torino, fino alla fine delle festività natalizie. Il curatore, Peter Weiermair, l’ha definita “una riflessione sull’identità di protagonisti” che “sono alla ricerca di una nuova autocoscienza non solo nel campo erotico-sessuale, ma anche in quello delle relazioni sentimentali, di amicizia e dei rapporti umani”. La mostra è stata organizzata nell’ambito delle iniziative culturali del Torino pride 2006 e propone le opere di fotografi americani, europei e australiani tra cui figurano nomi molto noti, come Nan Goldin e Stanley Stellar. pride dicembre 06 41 dicembre 06 pride 42 pride dicembre 06 cultura+attualità 43 Esce in Italia l’ultimo, esilarante libro del fumettista tedesco Ralf König, considerato ormai un classico nel fumetto gay... e non solo. Lo abbiamo intervistato in occasione della sua presenza alla Fiera del fumetto 2006 di Lucca. Massimo Basili [email protected] In Italia ha cominciato ad avere un certo seguito solo negli ultimi anni, dopo l’uscita per le edizioni Kappa di Palle di toro e Super Paradise. Nel resto dell’Europa è letto ed apprezzato almeno dal 1990, quando la pubblicazione sulla rivista spagnola “El Vibora” lo ha fatto conoscere anche al di fuori della ristretta cerchia delle pubblicazioni gay. Incontro Ralf König durante il sabato della kermesse fumettistica di Lucca, attorniato da ragazzini vocianti travestiti come i personaggi dei cartoni animati. Il timido Ralf sembra un po’ a disagio ma, appena comincia a parlare del proprio lavoro, si rilassa e si dimostra una persona squisita e disponibile. È cambiato molto il tuo lavoro di autore di fumetti gay rispetto all’epoca dei tuoi esordi? Quando ho iniziato questo mestiere, negli anni ottanta, ero più giovane e inesperto… All’epoca c’erano solo fumetti d’avventura e di fantascienza, mentre quello che facevo io era completamente nuovo. Il mio intento era raggiungere anche i lettori non abituali di fumetti e di interessarli parlando di argomenti forti, veri. Volevo che si smettesse di raccontare i gay con l’approccio medico, clinico, che si usava ai tempi. Volevo cominciare a sdrammatizzare il mondo da cui venivo: i gay meritavano come tutti di essere trattati con ironia e umorismo. All’inizio le mie storie erano vignette rivolte solo al mondo gay. Poi portai i miei lavori ad un editore di Berlino, Rosa Winkel, che fece un salto sulla sedia esclamando “Che razza di roba è questa?”. Però mi permise di pubblicare il mio primo libro e di farmi conoscere dal grande pubblico. I miei esordi coincidono anche con il mio coming out: ricordo che sentivo l’esigenza di disegnare per chiarire meglio a me stesso quel particolare momento della mia vita. Vedremo ancora libri dedicati a Conrad e Paul, la coppia protagonista di molti dei tuoi libri tradotti in italiano? Lo sposo baci la sposa non sarà l’ultimo, però sto seriamente pensando di liberarmi di quei due, si stanno imborghesendo un po’ troppo… (Ride). Ho voglia di fare qualcosa di diverso, ormai passo anche le estati con loro, gli ho dato così tanto spessore che ora loro si prendono un po’ troppe libertà… dicembre 06 pride 44 attualità+cultura In questo libro, comunque, affronto il tema dei Pacs. L’idea mi è venuta quando sono stato invitato al municipio di Colonia per l’unione civile di una coppia lesbica, unione che è finita dopo appena un anno, nonostante al matrimonio le mamme avessero pianto disperate, come si conviene ad un matrimonio tradizionale… Se potessi, ti sposeresti? Assolutamente no. (Ride). Non avendo esperienza di matrimoni, ho dovuto immaginare come si gestisce un ménage. Quando ho cominciato a far fumetti non avrei mai pensato che ai gay fosse finalmente data la possibilità di sposarsi. Pensi che il mondo gay sia molto cambiato negli ultimi anni? Cosa pensi dei gay che oggi hanno vent’anni? Pensi che per loro sia più facile essere omosessuali oggi, rispetto a quando avevi tu quell’età? E cosa pensi di internet come nuovo strumento di socializzazione tra gli omosessuali? No, il mondo gay è sempre lo stesso, pregi e difetti compresi… (Ride di gusto). Però sicuramente “venir fuori” come gay è più facile ora, almeno in Germania; non so qui da voi in Italia… Si vedono gay in televisione, al cinema, nei libri, nella pubblicità… Io credo di aver contribuito anche coi miei fumetti a migliorare la situazione degli omosessuali. Per il resto, non so se internet abbia migliorato la vita dei gay. So solo quanto ha cambiato il mio, lavoro, perché personalmente passo un sacco di tempo nelle chat gay! Quali sono le regole per scrivere una buona storia umoristica? Regole non ne conosco, a dire il vero, perché l’umorismo è un fattore molto soggettivo. Secondo me la situazione comica nasce da piccoli spostamenti dell’osservazione della realtà. Guardare con attenzione quel che mi succede attorno è fonte di grande umorismo, la vita di tutti i giorni è umorismo. è mai capitato che una storia pensata per il pubblico gay piacesse di più al pubblico più vasto, e viceversa? Io pubblico le storie più audaci, quelle rivolte al pubblico gay, per l’editore Maennerschwarm, mentre mi rivolgo al pubblico ampio attraverso Rowholt. Però non lavoro mai a compartimenti stagni, perché se gli etero leggono e apprezzano i miei lavori più estremi come Palle di toro sono felicissimo, e non solo perché vendo di più… Càpita spesso che le mie storie piacciano al pubblico intero, senza distinzioni, mentre all’inizio la maggior parte dei miei lettori erano solo i gay, oppure le donne piuttosto che gli uomini etero. Se una storia è fatta bene piace a tutti… Hai mai ricevuto proteste da qualcuno che si fosse sentito offeso dai tuoi fumetti? Nel 1993 il Dipartimento bavarese per l’assistenza giovanile, fortemente influenzato dalla Cdu (la Democrazia cristiana), riuscì a far sequestrare più di mille copie di Palle di toro, accusandomi di oscenità e di corrompere i giovani. Per fortuna i lettori capirono che il libro a fumetti era stato concepito per raccontare un certo tipo di ambiente gay ed era rivolto ai gay, non certo per essere letto dai bambini! Scoppiò un grosso scandalo, è vero, ma la maggior parte dell’opinione pubblica rimase dalla mia parte, così dissequestrarono i miei libri senza alcun procedimento penale nei miei confronti. Hai seguito da vicino la realizzazione dei film tratti dai tuoi fumetti? Non tanto… Tutti lo vogliono, il film tratto da Der Bewegte Mann, è il secondo successo in assoluto della storia del cinema tedesco... però a me non è piaciuto affatto, è troppo influenzato dalle commedie tedesche scollacciate del dopoguerra. Sono comunque grato a chi ha realizzato i film tratti dai miei fumetti, perché hanno permesso ad un gran numero di persone di venire a conoscenza del mio lavoro. Le tue storie trattano spesso di pornografia e di pratiche bareback, descrivono con disincanto certi ambienti gay molto riconoscibili. Ha mai ricevuto proteste da parte della comunità gay? Dall’83 abbiamo a che fare con l’Aids.All’epoca c’era omertà, non se ne parlava abbastanza, c’è voluto molto tempo prima che le cose migliorassero un po’. Io uso come provocazione la descrizione dei rapporti gay non protetti perché ignorare questi temi, da gay che parla anche ai gay, assolutamente non si può. Ho dedicato tutto Super Paradise a parlare di Aids, mostrando sia personaggi che si comportano in maniera scellerata, sia personaggi dalla condotta più opportuna e sana. Non faccio prediche, sta al lettore capire cosa è saggio fare. Preferisci realizzare storie brevi, basate sulle battute, oppure storie più articolate? Le storie brevi devono essere, per forza di cose, concise, le gag devono essere fulminanti. Invece le storie lunghe hanno bisogno di spazio affinché la storia si sviluppi adeguatamente. Mi piacciono entrambe le forme di racconto, ma dipende molto anche dalle idee che mi vengono in quel momento: in base a questo determino la lunghezza delle storie. Disponibile in italiano Nel 1994 la Blue press (oggi Coniglio editore) ha pubblicato una raccolta di storie brevi Conrad e Paul ne “Gli albi di Blue” (Lire 5000); nel 2000 Mare nero (ancora Coniglio editore) ha pubblicato la storia Il condom assassino (da cui hanno tratto il film Killer condom; Lire 14.000). Entrambi gli albi sono praticamente introvabili, però in qualche negozio dell’usato si possono rintracciare, oppure li si può chiedere direttamente a Coniglio editore (www.coniglioeditore.it). Sempre Coniglio nel 2004 ha pubblicato cinque tavole di storie brevi intitolate Cannolo al limone all’interno del primo numero di “Happy boys” (euro 4,90) versione rivista. Si trova ancora nelle librerie gay, quelle specializzate in fumetti, oppure direttamente tramite la casa editrice. La rivista Linus (www.linus.net) ha pubblicato negli anni scorsi varie storie di König: Pretty baby, Un uomo in bilico, Beach boys, Come conigli. Quest’ultimo uscirà raccolto in volume nel maggio 2007 per Baldini Castoldi Dalai editore. Infine Kappa edizioni (www.kappaedizioni. it) ha pubblicato finora quattro volumi. In ordine di uscita (non necessariamente di uscita in patria): Super Paradise, Palle di toro, Roy&Al, Lo sposo baci la sposa, quest’ultimo appena presentato a Lucca 2006. Tutti i volumi costano 13 euro, tranne Roy&Al (12 euro). Sono disponibili nelle librerie di varia, nelle librerie gay e nelle fumetterie. Sei metodico o estemporaneo nel tuo lavoro? Decisamente estemporaneo. Ci sono momenti in cui lavoro come un pazzo e momenti in cui non disegno affatto, perché sento il bisogno di lasciar sedimentare le idee. Quali sono i tuoi prossimi progetti? Ho appena terminato un libro ispirato alla Lisistrata di Aristofane, che racconta dello sciopero del sesso delle donne ateniesi nei confronti dei loro uomini per far cessare la guerra del Peloponneso. Io ho immaginato che la punizione di queste donne diventasse invece l’occasione per gli uomini di sperimentare il sesso gay per la prima volta… L’ho disegnato in un mese e mi sono divertito veramente tantissimo. Poi ho terminato una storia in due parti, una favola ispirata alle Mille e una notte. Il protagonista è un genio della lampada talebano la cui missione è scoprire come vivono i gay. Il libro ha fatto scoppiare alcune polemiche sulla scia di quello che è successo a proposito delle vignette danesi su Maometto. Ma io non amo affatto la guerra, l’approccio fondamentalista non è proprio nelle mie corde… Ralph Koenig allo stand del suo editore a Lucca. Foto di Edith Gallon pride dicembre 06 cultura+attualità dicembre 06 45 pride 46 pride dicembre 06 cultura+attualità 47 ...sembravi una introversa e invece eri solo persa / sembravi una innocente ma ti eri fatta il continente / Però ogni notte esco perché non ho mai smesso / di cercare una donna che mi faccia ancora fesso / ma sto studiando sai per diventare gay / e dire allegramente bambine mie goodbye…”. Per diventare gay Roberto Cangioli Sono alcuni stralci del testo di “Per diventare gay”, la canzone composta da Mines (non si pronuncia “mains” in quanto Mines è semplicemente l’abbreviazione del suo cognome, al secolo Maurizio Minestroni) ultimamente scoperta e lanciata da Fiorello dai microfoni di Viva radio 2. Il suo “Per diventare gay”, che rischia di diventare un tormentone, ci ha piacevolmente incuriositi. Non potevamo quindi lasciarci scappare l’occasione per conoscere Mines e capire il perché di questo testo. “Pride” lo ha incontrato pochi giorni prima che firmasse il contratto con la Universal, che ha deciso di ristampare il suo Cd Di bar in bar e di pubblicare anche un remix dance della canzone che ha già suscitato polemiche... anche da parte dei gay. L’improvvisa notorietà, grazie alla trasmissione di Fiorello, ha fatto piovere sul cantautore di Recanati una serie di proposte e il pretesto per trascorrere un po’ di giorni a Milano, nella speranza di concludere un contratto discografico. Va subito detto che Mines è un personaggio genuinamente semplice e ironico, con cui è piacevole scambiare quattro chiacchiere parlando di musica, di donne e amici gay, mentre sorseggia il suo cocktail preferito, il Bloody Mary. Ah, dimenticavo… è anche figo! Non ho trovato la data di pubblicazione sul tuo Cd Di bar in bar: quando è uscito? Non è ancora uscito ufficialmente. È un’autoproduzione. Sono in trattative con alcune case discografiche e sto valutando le varie proposte. [Pochi giorni dopo questa intervista Mines ha però firmato un contratto con la Universal, che ristamperà il Cd con una bonus track: il remix in versione dance di “Per diventare gay”, ndr]. È grazie a Viva radio 2 e a Fiorello che il brano “Per diventare gay” sta diventando una specie di tormentone… Una risonanza inaspettata? Sì, perché ho sempre composto brani, ma per molti addetti ai lavori non era ancora il tempo di lanciarsi sul mercato. Questo brano mi ha aperto delle porte. Finora sono stato costretto a suonare in qualsiasi occasione mi si fosse presentata: conventions, matrimoni ecc. Sul tuo sito (www.mines1.net) ho letto che hai girato mezza Europa ma poi hai dicembre 06 pride 48 attualità+cultura deciso di tornare in “provincia”. Come mai? Perché comunque se non realizzi i tuoi obiettivi diventi un nomade, e non è esattamente quello che cercavo. Allora ho aperto uno studio di registrazione a Recanati, la mia città natale, dove arrangio anche brani di altri cantautori e musicisti locali. Comunque è stato più semplice tornare che continuare a peregrinare. Però all’improvviso quando capita l’opportunità, o sono richiesto, riparto e ricomincio. Riesco ad adattarmi bene ad ogni occasione in quanto suono chitarra, tastiere e anche la fisarmonica. Quest’ultima fa parte del mio periodo “bucolico”. Torniamo a “Per diventare gay”. Come ti è venuta l’idea di questo brano? In modo del tutto naturale, io sono etero e volevo dire qualcosa contro le donne, ben inteso, non contro le donne in generale, piuttosto dei miei rapporti fallimentari con le donne, quindi mi è venuta in mente questa formula. Se però ho avuto contatti è stato grazie a Fiorello, senza il quale il brano sarebbe rimasto nell’anonimato più totale, in quanto vivo in provincia. Non ti dispiace il fatto che un brano con un testo così equivocabile possa diventare il trampolino di lancio della tua carriera? No, va bene così, potrebbe essere un’etichetta che uno si porta appresso, ma comunque farò altre cose. Se qualcuno penserà che sono gay vorrà dire che non ha capito niente del pezzo. Non mi spaventa il fatto che possa essere etichettato come gay, anzi potrebbe esser un motivo in più per giocare sulla cosa. Io vedo questo brano anche e soprattutto come modo per contrastare i bigotti che hanno pregiudizi nei confronti dei gay. Di fatto qualche amico si è allarmato: “Ma cosa scrivi? Ti prendono per frocio!” Ed io ho risposto: “Ah, sì? Dove sta il problema?”. Queste persone vanno affrontate sul piano della loro ignoranza totale. Anzi, sono pronto a combattere contro i pregiudizi, se debbo scontrarmi pride dicembre 06 per questa cazzata, ben venga, ognuno ha i suoi gusti sessuali… Il tuo album è pieno di testi e situazioni ironiche ed ho trovato almeno altri due riferimenti a temi glbt, li ripercorriamo assieme? In questo album ci sono alcuni riferimenti al mondo gay, ma sono abbastanza casuali appunto perché sono etero, anche se ho effettivamente molti amici gay. Ma andiamo per ordine: “Trans” racconta la confessione che un uomo fa alla sua donna su un’avventura con tre trans. Non si aspetta perdono perché l’ha tradita, ma che lei capisca. Di fatto è una confessione anche a se stesso (“… non trovo una ragione per non farlo…” recita il testo); è una situazione che lui percepisce come intrigante, cui non può, e non vuole, sottrarsi. “L’italiana che sta a Soho”, è dedicata ad un mio amico gay che vive a Londra: Luca è un ragazzo della mia città che ho conosciuto quando avevo 13-14 anni. Credo che abbia scoperto di essere “diverso” prestissimo perché durante l’adolescenza aveva già accettato (e dichiarato) la sua omosessualità. Per diversi anni Luca è cresciuto frequentando il mio giro di amici etero, facendosi adorare per le sue infinite qualità, ma diciamo che oltre che da noi (amici più stretti) è sempre stato accettato e benvoluto da tutti (e questo in un piccolo paese di provincia negli anni ’80...). Poi con Luca frequentavamo anche locali gay, dove lui ci presentava altri amici gay; nelle disco in Romagna ci si divertiva e a nostro modo ci si sballava, poi ognuno era libero di scegliersi il suo partner! Via! Libertà totale! All’insegna dello sballo e della trasgressione: a quell’età ognuno seguiva i propri istinti e faceva le sue esperienze sessuali. Ricordo che tutto era molto divertente, che non c’erano troppi tabù, che essere gay o etero non faceva differenza! Insomma, Luca è una persona splendida alla quale sono molto legato, è “L’italiana che sta a Soho”. C’è infine un altro brano, cui tengo molto, ed è “La ballata del dandy”. Inevitabilmente quando si dice dandy si pensa subito ad Oscar Wilde. Questo è un brano composto vent’anni fa, era un periodo in cui veniva esaltato il culto del gusto estetico, in cui si vestiva seguendo determinati canoni e con gli amici si condivideva la passione per la letteratura di fine ’800. A Bologna, a quel tempo, frequentavo l’università, ci si comportava in maniera coerente a questa moda: era qualcosa che si respirava nell’aria. Anche in “La marchigiana” reciti “ma senza prima uscire 4 volte con te, no, no, no non lo sopporterei e davvero diventerei gay”, ma allora è una fissa? No, è una citazione! La marchigiana è una donna marchigiana che parla con la “U”, con l’accento tipico marchigiano, e alla fine lui dice che non la sopporta più. Come filo conduttore il disco è un po’ contro le donne, ma è un etero che è contro le donne, in maniera ironica, ovviamente. Il fatto di aver avuto tanti amici gay, soprattutto in passato, quando si frequentava i locali... certe cose restano, non ho nessun timore a parlarne. Anzi, ti dirò che ho sempre preferito i locali gay a quelli etero perché ci si diverte di più, le persone hanno più fantasia, quelli etero a volte sono proprio di una banalità sconcertante. Per locali gay però non intendo quelli dove ci si ghettizza, quelli dove appena entri ti palpano il culo, come è successo a me una volta anni fa a Milano, al Segreta. A proposito di gay: ti ha scritto qualche gay che ha ascoltato il brano alla radio? Sì, certo, ad esempio mi è arrivata una e-mail di un certo Angelo di Roma che dice: “Ciao, ho sentito il tuo brano, deduco che tu sia etero, non si studia per diventare gay, tu non sai che cosa significa essere gay, se puoi rimani etero che è meglio”. Non ha inteso che la mia canzone era anche volta ad abbattere i pregiudizi, e poi ci sono i miei amici a farmi da testimone o, come li chiamo io, le mie amiche. Che dire, in bocca al lupo? Crepi! Chi è Mines Mines possiede un bagaglio musicale non indifferente: già a vent’anni, assieme al gruppo Les Antipops, proponeva spettacoli d’autore. La gavetta svolta nei locali italiani ed europei come intrattenitore gli ha permesso di perfezionare la sua tecnica musicale, spaziando dalla canzone d’autore al pop britannico. Nel 1995, assieme ad un gruppo di musicisti jazz, riesce a pubblicare un tributo live a Serge Gainsbourg (distribuito dalla Harmony music), autore francese particolarmente caro al nostro musicista. Il disco gli dà una certa notorietà in terra francese, tanto che per due anni Mines si stabilisce a Parigi. Nel 1997 torna in Italia e si specializza nella realizzazione di prodotti audio-digitali. Alle serate nei locali alterna il lavoro nel suo studio di registrazione, arrangiando e collaborando spesso con altri autori locali. Dopo aver registrato con altri cantautori milanesi il disco Radio pesci fuor d’acqua, incomincia a comporre i brani per un suo nuovo lavoro. Siamo nel 2005, è la volta della sua partecipazione alla XVI edizione del festival Musicultura. Nonostante una giuria composta da studenti trami contro di lui (a questa dedicherà il brano “United against Mines”), riesce ad entrare in finale ed il suo brano “Per diventare gay” viene incluso nella compilation del Festival. 49 dicembre 06 pride 50 attualità+cultura Il re del gossip Alfonso Signorini, neodirettore di “Chi” e coautore di Verissimo, svela piccanti segreti dei Vip nel suo libro Il Signorini, un gustoso vizionario che sta facendo tremare l’alta società italiana. Signorini grandi firme Roberto Schinardi È l’indiscusso re del gossip nazionale, salito da un paio di mesi alla direzione di un settimanale cult per gli amanti dello “spetteguless” certificato, “Chi”. Ed è ormai un vero e proprio prezzemolino della Tv, da Markette a Buona domenica, anche perché adesso la televisione la crea in prima persona, essendo coautore di Verissimo, la vetrina del sabato di Canale 5 più amata da chi non resiste alla tentazione di sapere l’ultima follia Vip della settimana. Stiamo parlando del vulcanico Alfonso Signorini, una laurea (con lode) in filologia medioevale e umanistica alla Cattolica e un diploma al Conservatorio in pianoforte, autore di un libro che sta facendo tremare i vertici del patinato universo delle celebrities nazionali, Il Signorini – chi c’è c’è, chi non c’è s’incazza. Si tratta di una sorta di Mereghetti dell’alta società, un selezionato Who’s who degli italiani top del mondo dello spettacolo e non (anche politica, editoria, avvocatura, persino dame di carità e veggenti), un gustoso “vizionario” capace di svelare segreti imbarazzanti e piccanti curiosità nascoste tra le pieghe dorate di un ambiente in cui le troppe luci “mascherano” a dovere dinamiche spietate o intime bizzarrie: dall’odio inveterato di Sandro Meyer per Raffaella Carrà e Vanessa Incontrada (“‘si può farne tranquillamente a meno’ è il suo commento più benevolo” spiega Signorini) alle gaie vacanze da famiglia allargata di Dolce & Gabbana con i rispettivi fidanzati. Scopriamo così tra le pagine de Il Signorini che i due stimati stilisti non hanno amici nel mondo della moda e frequentano soprattutto Silvia Toffanin e il fidanzato Pier Silvio Berlusconi, che era stato concepito proprio nella Villa Olivetta di Portofino ora proprietà di D&G. Domenico è fidanzato da quattro anni e ha l’hobby di cambiare l’arredamento di casa ogni sei mesi, mentre Stefano ha un ragazzo da un anno e mezzo ma ai traslochi preferisce i pesi della palestra. I paragrafi che hanno sicuramente causato raggelanti brividi ai diretti interessati sono quelli finali di ogni capitolo, intitolati cripticamente Anonimus: 14 ritratti sulfurei di altrettanti “insospettabili” Vip, tra cui spicca “un’icona della seduzione maschile”, un attore segretamente gay descritto come “bellissimo, occhi verdi, sguardo magnetico, addominali scolpiti” che conviveva fino a poco tempo fa col suo agente talmente innamorato di lui da farsi disegnare sulle pareti di cristallo della doccia pride dicembre 06 la sagoma del suo corpo da dio greco. Attualmente sarebbe innamorato di un dentista moro, molto bello e “molto sposato”. Ma non manca la dama romana la cui vera passione sono i cavalli e le donne: sta infatti vivendo una bellissima storia d’amore con una signora il cui cognome “è troppo ingombrante”. Ci sono persino il direttore di un giornale sposato ma innamorato di Giorgio, napoletano di ventisei anni che lo ricatta minacciandolo di rivelare tutto, la padrona di casa dal nome altisonante e con cani affetti da aerofagia, che serve regolarmente cibo scaduto per disprezzo nei confronti degli ospiti, e infine la showgirl “sempre in pista” e col debole dell’alcol, già passata almeno due volte dal chirurgo plastico per rifarsi la faccia. Abbiamo contattato Signorini in una delle pochissime pause che si concede tra la chiusura del numero settimanale di “Chi” e le rapide fughe nella redazione di Verissimo. Quanto conta il rapporto personale con i Vip per fare un buon lavoro da colorista? Secondo me è fondamentale: si deve passare attraverso le “forche caudine dell’amicizia”. Quando entri in un rapporto confidenziale con il personaggio in questione la tua amicizia si trasforma in un’arma a doppio taglio: da un lato ti consente di appropriarti della persona più che del personaggio, dall’altro ti vieta però di rivelare determinate cose di cui vieni a conoscenza come amico. È una chiave di lettura contrastante, necessaria per entrare a fondo nella personalità di chi hai di fronte, ma che ti allontana dal personaggio perché devi fare i conti con le censure che l’amicizia t’impone. Per quel che mi riguarda è stato uno strumento fondamentale, perché nel mio libro non descrivo personaggi che tutti noi conosciamo, ma m’interessava fornire al lettore tutto ciò che ruota intorno alla vita vera di ciascuno di loro. Dal libro emerge bene il fatto che non è solo questione di persone ma anche di spazi, cioè riuscire ad arrivare all’abitazione del Vip. Quanto si riesce in realtà a penetrare nelle case dei personaggi famosi: è necessario avere un’amicizia pregressa? Sì, fondamentalmente sì. Il Vip viene monitorato ventiquattr’ore al giorno attraverso i giornali e le Tv, quindi difende in modo abbastanza strenuo l’ultima fetta di privato che gli resta, ossia la casa. L’abitazione diventa così per i personaggi pubblici veramente il nido pascoliano, il luogo inaccessibile ai più. Entrare nella casa del personaggio significa penetrare nel suo cuore: si rivela in tutta la sua essenza di persona. A volte lo squallore di una casa o di un ambiente riflette quello della persona, la sua solitudine o la sua trascuratezza. La ricerca quasi maniacale e preziosa del dettaglio ne rivela invece la squisita eleganza e gusto. E una casa che, nella sua esperienza, si è distinta per bellezza? Mi ricordo una casa bellissima di due personaggi che purtroppo non ci sono più, Marcello Mastroianni e sua moglie Flora. Si trova a Roma, era una casa molto borghese con l’enciclopedia Trec- cultura+attualità cani in bella vista, con il sofà dai cuscini a mezzo punto che Flora ricamava. Con quel guizzo di artista meraviglioso che era Mastroianni quando riponeva sullo sciacquone del water la Legion d’onore e l’Oscar alla carriera a sottolineare che tutto nella vita si perde e tutto è vanità. Invece nella casa di Lucherini parla di questo gioco che ha molto successo, quello della camiciaia in cui bisogna trovare nomi celebri a partire dalle iniziali… Proviamo a farlo noi: se io le dicessi G. G. riguardo all’anonimus gay, lei che mi risponderebbe? Neanche sotto tortura potrei dare alcun indizio, è pericolosissimo questo gioco! Mi limito a essere atrocemente vero ma, per sopravvivere, mi devo appellare all’anonimato… A me viene in mente Gene Gnocchi… Il Signorini mette in luce che il gossip è molto amato, anche se pochi lo ammettono… Nella nostra cultura è ancora un tabù, anche se ultimamente è stato fatto molto e io stesso credo di aver contribuito allo sdoganamento del gossip nel nostro paese. Intendere il gossip come sinonimo di superficialità, di leggerezza, di ‘froceria’ è assolutamente sbagliato: se fatto bene, con gusto, eleganza ma anche spessore, è una chiave di lettura per interpretare il costume e la società. Nella sua esperienza, c’è il rischio concreto di querele, in questi casi? Io, in dodici anni di carriera, non sono mai stato querelato neanche una volta. In primo luogo perché ho sempre raccontato la verità, e poi perché ho sempre cercato, anche nei casi più delicati, di condurli in modo equilibrato, senza mai ledere la dignità e l’onore della persona, che restano fondamentali. Nel libro dice che secondo lei “l’orgoglio gay è esploso forse nella direzione sbagliata”… Il mondo gay è mediaticamente sconosciuto ed è esploso all’improvviso: rimane moltissimo da fare. Credo che a livello mediatico la cultura gay non sia assolutamente rappresentata, perché ciò che passa del mondo omosessuale sono le manifestazioni colorite come il gay pride. Io non ho nulla in contrario al gay pride, ma non è la vera rappresentazione iconografica della cultura gay, lo è solo parzialmente. Oppure arriva il travestitismo alla Platinette, il “frocismo” alla Malgioglio o quest’ansia disperata di parlarne ad ogni costo, come il “furor sacro” di cui è vittima Alessandro Cecchi Paone. Mi piace molto poco parlarne: non amo sbandierare la mia sessualità, anche se me lo si chiede non trovo niente di particolarmente scabroso nel dire di essere gay, ma non amo che diventi un argomento di conversazione, renderlo “spettacolare” come un fenomeno da baraccone. Ma riguardo a Platinette emerge chiaramente una grande stima nei suoi confronti, parla di “genialità”… Anche se non condivido il suo travestitismo esasperato, come ho già detto a lui di persona. Il desiderio maggiore di Mauro (Coruzzi, alias Pla- tinette, ndr) è proporsi in video proprio come Mauro, ma il pubblico vuole la maschera, vuole il suo travestimento, vuole Platinette, anche se lei stessa è mediata dal genio di Mauro: è una doppia verità che compone la complessità del suo essere. Ho scelto Platinette perché non è mai scontato, anche nelle sue manifestazioni più colorite e comunque sottende a un fondo di verità e di autenticità che vanno premiati. Essere autentici in televisione è davvero molto difficile, la Tv è il regno della “non verità”. E che pensa di questi coming out sempre più frequenti, magari anche solo “parziali” come la Tamaro o Capezzone? Sarebbe meglio non farli. Se si fanno, devono entrare nella logica di chi non rivela nulla e svela l’acqua calda. Dire: “Attenti, attenti, faccio il mio coming out, la mia confessione” è già di per sé sbagliato. Non sono per queste forme di manifestazioni. Mi piacerebbe che le persone si qualificassero per quello che hanno da dire e non per come scopano. Nel libro accenna con garbo alla liaison tra Florinda Bolkan e Marina Cicogna come “una delle storie d’amore più belle del novecento”, ma aggiunge: “Ah, poterla raccontare…” Una storia meravigliosa come quella meriterebbe altre sedi e altri trattamenti, ma dobbiamo sempre avere presente un comandamento: il rispetto. Se anche una sola riga viene a minare l’intimità, il desiderio di proteggersi della persona, bisogna fare una marcia indietro, seppure col nobile obiettivo di raccontarla nelle sue espressioni più belle, più vere e autentiche. Raccontare una storia come quella verrebbe quanto meno a ledere questo principio, e io stesso non la racconterei. 51 mentale: uno in realtà ci nasce! Un personaggio femminile che invece ama in maniera particolare è la Marini… Valeria è meravigliosa, e le voglio molto bene. Lei è davvero fantastica, è una persona molto buona. Ricordo tanti episodi in cui, nel casino della sua vita e della mia, lei è sempre stata presente. Sono affezionatissimo a lei. Ha un solo difetto: è disordinatissima, come la sua casa. Un’ultima domanda non di gossip: che cosa pensa dei matrimoni e delle adozioni gay? Sono assolutamente contrario al matrimonio gay e alle adozioni. Ritengo che un bambino, per avere un suo equilibrio psicologico, abbia bisogno di un riferimento materno e paterno assolutamente insostituibili. Sono contrario al matrimonio, anche se lo rispetto, perché semplicemente non lo farei mai, come non andrei mai a un gay pride: non amo la spettacolarizzazione dei sentimenti. Sono invece favorevole ai Pacs: è giusto che due persone dello stesso sesso che decidono di vivere in comune possano godere degli stessi diritti di cui gode una coppia eterosessuale. Nel capitolo sulle icone gay ha scelto personaggi insoliti che non ci saremmo aspettati: Marina Doria, Irene Gergo, Afef Jnifen e Rita Rusic. Donne sicuramente molto forti ma abbastanza lontane dall’immaginario omosessuale… È scontato mettere tra le icone gay Raffaella Carrà, Patty Pravo o Maria Callas. Volevo modernizzare l’icona gay. Gli omosessuali sono dei trend setter straordinari: hanno una marcia e una sensibilità in più rispetto alla norma. Sì, però Afef le ha tirato un bicchiere d’acqua in faccia! Afef in realtà è un uomo! È un capobranco, una donna con gli attributi. Col cognome che ha potrebbe stare in un salotto a limarsi le unghie e darsi lo smalto e invece va in giro in bicicletta, puoi parlare di sesso con lei come con un camionista. Non è certo un’icona gay tradizionale ma quella che conosco io icona lo è, eccome! Come mai ha messo sul viale del tramonto personaggi ancora in auge come Alessandra Borghese, Ilaria D’Amico e Lina Sotis? Bisogna vedere che cosa s’intende per “essere in auge”. Se significa andare sui giornali allora sul viale del tramonto non ci sarebbe nessuno. Io intendo il “viale del tramonto” come una categoria dicembre 06 pride 52 pride dicembre 06 53 dicembre 06 pride 54 attualità+cultura Tra un proclama contro lo scandalo della fame nel mondo e un elogio della vita claustrale delle monache, papa Benedetto non tralascia mai di cambiarsi d’abito. Con una mondana strizzatina d’occhio alle griffe profane e un’altra ai revival di moda pontificale. Nel nome di Dior Salve Regina! Papa Wojtyla, con l’onnipresente veste bianca, ci aveva abituati alla spartana essenzialità nell’abbigliamento. Il suo successore Ratzinger, invece, non si rassegna a concentrare in una sola mise l’immagine da consegnare ai posteri. Volendo, il look papale offre già di per sé un sacco di occasioni previste dal cerimoniale per sfoggiare una grande varietà di colori, tessuti e accessori. E papa Benedetto sembra ben determinato a non lasciarsene scappare proprio nessuna. Nelle sue apparizioni pubbliche non desidera tuttavia limitarsi a questo, come documentano diverse scelte che ne punteggiano il pur breve pontificato. Gli dobbiamo tanto per cominciare il prepotente ritorno in auge del camauro, il copricapo di velluto rosso bordato di pelliccia bianca (ermellino, naturalmente) amatissimo dai papi rinascimentali e completamente negletto dagli ultimi tre pontefici. La passione per i cappelli è d’altro canto evidente sia in servizio (si veda la varietà delle mitrie o il repechage del cappello pastorale a larghe tese) che fuori (chi si ricorda il berretto bianco da baseball con la visiera calata sulla fronte durante le vacanze sulle Alpi?). Per non dire delle scarpe. I giornali di tutto il mondo hanno scritto e commentato di quelle rosse firmate Prada che hanno spedito in pensione i modelli vetusti cari ai calzolai della Santa Sede e dimostrato che al tradizionalismo religioso si possono ben accompagnare attitutudini estetiche rivoluzionarie. Come del resto attestano anche gli occhiali Serengeti che sua santità ha indossato in varie occasioni o, per altro verso, i turiboli che in mano sua si trasformano in altrettante pochettes dorate o argentate a seconda delle circostanze. Ma qui entra in campo un’altra speciale caratteristica di questo papa: la grazia inimitabile di gestualità e portamento che renderebbe prezioso qualunque straccetto. Figuriamoci dunque il suo guardaroba. Benedetto XVI avrebbe insomma tutte le carte in regola per diventare un’icona gay. Proprio per questo non riusciamo a spiegarci perché ce l’abbia tanto con gli omosessuali. è ora di cambiare pride dicembre 06 cultura+attualità 55 Colpi di testa Prendo il velo? Scarpe rosse eppur bisogna andar Prendo il pelo! Papa-Osiris Sempreverde dicembre 06 pride 56 pride dicembre 06 57 dicembre 06 pride 58 lettere al direttore Scrivete a PRIDE via A. da Recanate 2 - 20124 MILANO [email protected] specificando se volete che siano pubblicati o no il vostro nome e l' indirizzo email. Per lasciare spazio a tutti, siate brevi. In caso contrario taglieremo la lettera. La redazione. Ebbene sì, sono proprio un asino Il provicario di Bologna, il vescovo Ernesto Vecchi (il vice del titolare cardinal Caffarra), riferendosi alla polemica sui finanziamenti al festival Gender bender organizzato dal Cassero, ha detto “bravo l’asino” al sottoscritto, reo di aver criticato i giganteschi finanziamenti alle scuole confessionali. Ebbene sì, lo confesso, sono un asino! Perché continuo a non capire il perché di questa tardiva critica visto che il festival è alla quarta edizione e che la prima è stata finanziata dalla giunta di centrodestra di Guazzaloca (lì zitti, nessuna critica dall’arcivescovado). Non riesco a capire il perché di questi toni così esagitati e men che meno per quale motivo si criticano i finanziamenti, dato che proprio di finanziamenti pubblici vive la chiesa cattolica di stato. Per dipanare questo mistero provo ad avanzare alcune ipotesi: 1) 20 giorni prima Casini ha fatto visita all’esimio cardinale di Bologna Caffarra, nessuno sa cosa si sono detti; possiamo immaginare maliziosamente che Casini, che pare sia in tour per gli arcivescovadi italiani, abbia chiesto di picchiare duro sulla giunta di centrosinistra con qualsiasi pretesto per dare una mano all’esangue Udc (tra breve infatti ci saranno i congressi della Margherita e il bel Pier spera che molti scontenti del costituendo partito Democratico gli cadano in braccio); 2) la Curia bolognese, come le altre del resto, ha bisogno di quattrini e una bella polemica sui soldi dati agli immorali non è un buon viatico per chiederne tanti per sé? D’altra parte quella di batter cassa è ormai la principale occupazione della gerarchia; 3) si sa che si discute di Bologna come possibile sede del gay pride del 2007: fare una bella polemica, di quelle esagerate, con tanto di insulti non è un bel modo per fare terra bruciata alla manifestazione? 4) tra 3 o 4 mesi il presidente della Cei (conferenza episcopale italiana) andrà in pensione (con grande pena per Luciana Litizzetto che non potrà più fare il suo tormentone a Che tempo fa? di Fabio Fazio: Eminenzaaaaaa……) e lo sanno anche i sassi che il Caffarra si vedrebbe molto bene su quella ambitissima poltrona che dà visibilità a non finire, ma soprattutto potere, potere, potere… E quale miglior modo di farsi notare dal papa tedesco se non fare un gran casino a Bologna contro rossi e froci? Contro Sodoma e Gomorra? Contro sesso e libertini? D’altra parte è proprio questo papa che ha fatto coincidere fede con morale e l’etica con l’ossessione proibizionista in materia sessuale e familiare. La linea è nota: no ai matrimoni gay (distruggono la famiglia: potenza dell’omosessualità!), no all’eutanasia (se si toglie il potere della chiesa cattolica sulla morte cosa ci rimane dell’influenza ecclesiastica?), “scuola libera” (ovvero cacciate i quattrini per le scuole confessionali). Polemica perfetta, quindi, quella di Bologna. Tuttavia continuo a dare ragione a Vecchi, sono un asino! Si perché non riesco a capire perché la curia bolognese si sia avventurata su di un terreno così scivoloso, quello dei finanziamenti pubblici, del loro utilizzo e delle “priorità”, quando tutti sanno che sono sempre lì con il cappello in mano a chiedere soldi, soldi, soldi allo stato, ai comuni, alle province, alle regioni. Vogliamo fare un confronto, caro Vecchi, tra i quattrini che vanno ai gay in Italia e quelli che vi cuccate voi? Se si invoca trasparenza sui finanziamenti pubblici, sempre definiti “non prioritari,” alle organizzazioni lgbt, perché questa trasparenza non vale per le curie? Allora quest’asino che scrive è così asino che non sa: quanti soldi gli enti locali versano nelle casse degli arcivescovadi? Quanti fondi vanno alle curie dalla grande truffa dell’8 per mille? Come vengono usati? Quanti soldi vanno per il restauro dei luoghi di culto? Quanto ci costano gli insegnanti di religione nominati dagli pride dicembre 06 59 dicembre 06 pride 60 lettere al direttore Ancora a proposito di tessere arcivescovadi? Quanti fondi vanno agli oratori? Quanti finanziamenti pubblici vanno alle organizzazioni collaterali? E quanto costa allo stato in termini di mancato introito, di mancato gettito fiscale, l’esenzione Iva alle attività commerciali della chiesa cattolica? Mamma mia che asino che sono, non so dare risposta a un sacco di domande, e temo di averne dimenticata qualcuna, persino. Chissà se il gentile provicario mi vorrà mandare qualche risposta e vorrà gentilmente far valere quella trasparenza nell’uso dei fondi pubblici sui quali magari ragionare se erano finanziamenti prioritari o meno. Un’ultima considerazione: la morale. Anche nella vicenda “Gender bender” la gerarchia ha rivendicato il ruolo di polizia morale, di guardiana dell’etica, di interprete di un presunto sentimento di maggioranza circa la “natura” umana, la sessualità e l’immaginario. Che persino un festival possa impensierire i nostri poliziotti etici la dice lunga sulla fragilità della presunta egemonia etico-morale della chiesa cattolica italiana. Ma ciò che interessa è la superbia di chi si crede depositario della verità e in base a ciò distribuisce patenti di legittimità e di fattibilità. La misura della crisi di credibilità e di autorità nonché di autorevolezza. L’evidente perdita di egemonia culturale nella società riaccompagna all’aumento di aggressività e alla pretesa di trasformare la propria agenda politica in leggi dello stato. Pretesa che in Italia trova ancora ascolto in una classe politica pavida e subalterna. Per fortuna a Bologna il sindaco ha risposto per le rime. In curia sono rimasti di sasso, non erano più abituati a trovare sulla propria strada un politico, un amministratore che non piega la testa e non porge l’altra guancia. Un esempio da seguire. On. Franco Grillini, presidente onorario Arcigay Ps. Mentre scrivo queste righe arriva la notizia della vittoria di Ortega, ex leader sandinista, in Nicaragua. Il suo vice è uno della “contra”, l’ex guerriglia fascista, il suo alleato il primate Obando y Bravo che gli ha chiesto di mettere fuorilegge aborto e omosessualità, subito accontentato. Come volevasi dimostrare dove agguantano il potere il “peccato diventa reato”... e i gay finiscono in pasto al codice penale. AU G U R I D I B U O N E F E S T E DA A N D R O M E DA D I S C O S A B AT O 2 D I C E M B R E Replico alla risposta “Sempre a proposito di tessere...” di Aurelio Mancuso pubblicata su “Pride” di ottobre 2006, a pagina 53. Aurelio Mancuso, segretario nazionale Arcigay, scrive che la tessera Arcigay è circolare e quindi dà la possibilità ai soci di entrare nei circoli Arci. Io ho provato venerdì ad entrare in un circolo Arci di Padova con la tessera Arcigay, ma non ci sono riuscito. Mi sono quindi fatto rilasciare la presente dichiarazione, timbrata e firmata: “Segnaliamo che l’Arci nuova associazione ha dato indicazioni nei suoi circoli di non tenere valide le tessere Arci Gay, Arci Lesbica, Arci Caccia, Arci Pesca, in quanto associazioni diverse i cui organi direttivi non partecipano in alcun modo alle decisioni di Arci nuova associazione e viceversa.Tutti coloro che hanno tali tessere dovranno fare tessera Arci.” Mi pare che questa dichiarazione sia chiarissima e che non lasci spazio ad “interventi chiarificatori tra Arci locali e Arci Gay”. (Alla mail è allegata riproduzione della dichiarazione, NdR) Davide Guglielmo (Padova) - [email protected] “Pride” ha chiesto ad Aurelio Mancuso, segretario nazionale Arcigay, di rispondere alla lettera:: Caro Davide, il circolo Arci di Padova, che ti ha rilasciato la dichiarazione, ha fatto confusione. Ho parlato con la presidente provinciale dell’Arci, con cui abbiamo da molti anni relazioni stabili e assieme a cui abbiamo promosso diverse iniziative, e mi ha smentito che il comitato provinciale abbia mai emanato una simile disposizione. È̀ vero invece che l’Arci di Padova, come molte altre organizzazioni territoriali, si trova a dover fronteggiare una continua pressione da parte degli organi di controllo, che interpretando in modo non corretto la normativa vigente, contestano la circolarità del tesseramento Arci non solo tra le associazioni federate, ma addirittura dentro il circuito Arci Nova. Stiamo lavorando a livello nazionale affinché si arrivi ad una circolare ministeriale finalmente chiarificatrice di una situazione che si protrae purtroppo da molti anni. Il circolo in questione, nato da poco, quindi, per non avere possibili problemi, ha dato una lettura restrittiva di raccomandazioni svolte dal comitato Arci, in occasione dei corsi di formazione interna rivolti ai gestori dei locali. La presidente Arci mi ha assicurato un suo personale intervento nei confronti del circolo. Nel caso la situazione non mutasse, ti invito a scrivermi direttamente, così da permettermi ulteriori passi formali. Grazie per la segnalazione. Aurelio Mancuso (segretario Arcigay) - [email protected] Autostrada A1 Uscita Fidenza Per Soragna (Parma) Tel. +39 0524 597204 Busseto SORAGNA Uscita FIDENZA MILANO A1 Fidenza Salsomaggiore BOLOGNA PARMA VENERDI 8 DICEMBRE S A B AT O 9 D I C E M B R E S A B AT O 1 6 D I C E M B R E discoteca grande festa del magnum club con spettacolo di Miss Grace A P E R T O S A B AT O 2 3 , e del suo esilarante gruppo LU N E D Ì 2 5 , S A B AT O 3 0 DOMENICA 31 VEGLIA D I S . S I LV E S T R O pride dicembre 06 2006 61 NUOVA APOLLION SAUNA sala fumatori nuovo bagno turco con cromoterapia piscina idromassaggio con cascata rigenerante sala video sauna con aromaterapia nuovi camerini massaggi Via Mecenate 59/A Roma - Italy Tel. +39 06 4825389 Cell. +39 338.2433416 [email protected] www.apollionsauna.com dicembre 06 pride 62 lettere al direttore Integrazione o vampirizzazione? Ancora una volta sul difficile rapporto tra il mondo glbt e quello eterosessuale. Ancora una volta il luogo è un locale gay (e non uno qualunque, bensì il circolo Arcigay per eccellenza, il Cassero di Bologna). Ancora una volta la sensazione di un equivoco (per cercare di usare una parola che lascia ancora spazio alla buona fede). Il tema: le serate del sabato… un luogo ormai terra di nessuno, o meglio terra di eterosessuali arroganti, che hanno capito che è una bazza dover pagare una tessera (che tanto dura un anno), sopportare di stare in un luogo “di froci” (perché comunque la maggioranza di loro ancora ci chiama/considera così) e pagare 6 euro (in lista) per ascoltare e ballare djs per i quali, in qualunque altro locale, dovrebbero sborsare almeno quattro volte tanto. Risultato: un’atmosfera tanto spiacevole quanto più responsabile di un graduale continuo allontanamento da parte del pubblico gay e lesbico, sfrattato dalla propria casa. Così come è accaduto anche nel party di chiusura del festival (peraltro riuscitissimo) Gender bender… una serata che avrebbe dovuto comunicare il tripudio della libertà espressiva dei generi/al di là dei generi e che invece è diventata una serata standard di un qualunque club eterosessuale di provincia pieno di gente che, se intervistata, non avrebbe saputo spiccicare una parola della differenza tra outing e coming out (solo per fare un esempio banale). Ora mi domando: perché io, gay, con una buona cultura musicale e che quindi vorrebbe godere dei djs invitati (grazie a dio, finalmente, in un locale gay!), mi devo sentire in un ambiente che dovrebbe essere casa mia e non lo è più??? Va benissimo aprire le proprie porte e cercare l’integrazione e la conoscenza reciproca tra comunità, gruppi, persone che hanno diverse mentalità, sensibilità, affettività ma quando questo diventa solo sfruttamento e vampirizzazione non ha più tanto senso. Quello che mi indigna di più è comunque che questo fatto sia oramai sulla bocca di tutti (noi gay e lesbiche) e ciononostante non si prendano iniziative per cercare di riarginare la situazione. Il dio denaro è così potente? (Certo, gli eterosessuali sono tanti e bevono tanto, quindi tanti soldi nelle casse del locale!!). E delle questioni di principio non ci si occupa più? Vogliamo l’integrazione? Ok, ma senza dimenticare che il luogo dove si svolge tutto questo è la casa delle comunità glbt, non una discoteca qualunque con un buon rapporto qualità/prezzo. Allora facciamo qualcosa che renda questo fatto indimenticabile: ad esempio con visuals più marcatamente “scandalosi”, quasi da urtare il gusto di quelli che comunque sono lì con un occhio semichiuso in parte ancora schifati di stare a contatto con gay, lesbiche e transessuali. E se la selezione “naturale” non funziona, bene, non è forse giunto il momento di una selezione effettiva, fatta alle porte del locale, che riequilibri un po’ il pubblico della serata? “Loro” lo fanno da sempre nei “loro” locali più “in”. Vogliamo che anche il nostro locale sia veramente un esempio di punta nella ricerca della qualità del divertimento “gay”? È giunto il momento di difenderci! Franco Giorgi (Bologna) - [email protected] Abbiamo chiesto una risposta al Cassero. Ha risposto Sandro Mattioli, della segreteria: Sono un po’ perplesso sulla necessità di rispondere ad un singolo socio al quale non piace il sabato sera, che è al contrario frequentato da un numero oscillante fra 800 e 1000 persone. È̀ vero che la serata è più orientata al clubbing e non è molto caratterizzata come serata gay, e di questo abbiamo già parlato con il direttore artistico, esprimendo alcune perplessità, ma è anche vero che se diverse centinaia di persone omo o eterosessuali, maschi e femmine, vengono a ballare nel luogo storico dei froci credo che non sia un risultato da poco. Inoltre vorrei che questi lamentosi cessassero di considerare solamente la serata del sabato sera, compiendo nei fatti una improbabile equivalenza Cassero=disco del sabato. Al Cassero vengono offerte proposte musicali di ogni tipo al mercoledì, al venerdì, al sabato e alla domenica: possibile che questo socio non trovi una serata di suo gradimento, con gente e musica più confacente ai suoi gusti? Rispetto l’opinione di tutti e tutte per carità, ma una volta tanto vorrei che si provasse a considerare il Cassero nel suo complesso: le serate servono a finanziare decine di iniziative che l’associazione porta avanti ormai da tempo come il centro di documentazione, il consultorio, il telefono amico, i gruppi scuola, giovani, liberamente, le iniziative contro l’Aids, quelle con Cgil a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici omosessuali, quelle a ricordo delle vittime omosessuali del nazi-fascismo ecc. Tutte attività che richiedono investimenti di tempo e denaro, tutte attività delle quali chi ha scritto quelle lettere non sa evidentemente niente. Ciò detto è facile lavorare per il cambiamento: oltre a scrivere lettere ai giornali, se Franco Giorgi ha voglia di cambiare le cose al Cassero venga a lavorare dall’interno per mutare pride dicembre 06 lettere al direttore 63 in meglio quello che non gli piace. Troppo comodo lasciare che siano gli altri a faticare salvo poi lamentarsi perché non gli piace il lavoro altrui. In questi giorni al Cassero stiamo lavorando alla preparazione del bilancio preventivo 2007, che sarà un bilancio partecipato, è sufficiente entrare in sede o aprire il sito del Cassero e leggere le date delle riunioni e delle assemblee dei soci e delle socie, alzare la mano e dire la propria opinione: basta offrirsi di organizzare una serata alternativa o indicare proposte pratiche e soprattutto praticabili. Non abbiamo mai detto di no in modo pregiudiziale a nessuno. Io stesso quando ho cominciato a lavorare al Cassero l’ho fatto entrando e dandomi da fare, non è difficile, basta incominciare a far seguire i fatti alle parole. Sandro Mattioli Un chiarimento Ciao Giovanni, ti scrivo a proposito dell’articolo di Gianni Rossi Barilli pubblicato su “Pride” in cui sono intervistata anch’io. L’articolo mi piace perché fa una bella panoramica sulle varie posizioni, ma devo dire che non mi ritrovo per nulla nella definizione di “dirigente” data nell’occhiello, e se l’avessi saputo prima ve l’avrei specificato. Ormai avrai un po’ capito come sono fatta e quale sia il mio modo di fare politica: io non dirigo nulla e nulla voglio dirigere. Una delle ragioni per cui la breccia mi corrisponde è che la leadership è condivisa, orizzontale e non gerarchica. Quindi la definizione di dirigente è molto lontana da me, direi l’opposto delle mie pratiche politiche. Avrei preferito essere definita “attivista”, “militante’”o altro. Non voglio polemizzare, ma ti/vi chiederei semplicemente se su “Pride” fosse possibile pubblicare questa lettera di chiarimento. Nicoletta Poidimani - [email protected] Voglio Antonio! Salve, sono Fabio, romano 27enne. Vi scrivo perché seguo spesso Open space, il reality gay su Gay.tv e vi scrivo per sapere perché non ne parlate su “Pride”, rivista che io prendo sempre e amo leggere, ma ho notato che se ne parla su giornali etero e che tra noi gay non c’è solidarietà né voglia di “aiutarci” a vicenda per sfatare questa “etichetta” che oramai il gay ha, cioè di femminella. Vi scrivo per sapere il perché di questo silenzio, e in più anche perché sono completamente innamorato di Antonio, uno dei protagonisti del programma.... Be’ una foto sua, nudo o quasi, non mi dispiacerebbe... sono sicuro di non essere l’unico ad avervi scritto per lui, è veramente il ragazzo ideale, sensibile, bello, giovane, un bel sorriso e una voglia di... averlo! A presto, spero mi rispondiate. Fabio De Rosa - [email protected] Una risposta alla contestazione Mi rivolgo alla lettrice anonima che ha scritto la lettera “Due decensioni irritanti” puublicata su “Pride” di novembre. Sono l’autore di una delle recensioni contestate. Pur non avendo capito bene cosa mi venga contestato, provo comunque a rispondere. Le mie recensioni di fumetti su “Pride” si occupano delle novità a fumetti di un qualche interesse per i lettori gay di una rivista gay (o meglio glbtq) come “Pride”. Ovvio che anche i gusti personali influenzino la scelta degli albi dei quali occuparmi, tanto che in redazione, avendo dichiarato la mia insofferenza per certi manga boy’s love, abbiamo delegato la brava e competente Veruska Sabucco ad occuparsi dei manga in questione quando se ne presentasse l’occasione. Ho accennato ai boy’s love per poi parlare dei manga di Ebine Yamaji solo per spiegarne la stretta parentela, anche se poi i lavori di Yamaji se ne discostano in modo particolare perché, secondo me, sono molto più attenti alle questioni di interesse glbtq come il coming out, il rapporto coi genitori, ecc... Liberissimi i gay di leggere tutti i fumetti boy’s love di questa terra. Io segnalo solo quando vengono venduti ad un pubblico gay fumetti che all’origine erano destinati a tutt’altro pubblico, lasciando peraltro inediti in Italia fior di manga espressamente pensati per il pubblico omosessuale. Massimo Basili - [email protected] dicembre 06 pride 64 l’opinione il diavolo veste prodi Gianni Rossi Barilli Il sindaco di Verona Paolo Zanotto, cattolico margheritino, ha scritto nero su bianco qualche settimana fa che la sua città (cioè lui) “non si riconosce né nelle manifestazioni razziste, né tantomeno nelle sfilate gay”. Essere omosessuali politicamente impegnati ed essere razzisti, nella mente di un pio eterosessuale di centrosinistra, sarebbero allo stesso titolo pericolose dimostrazioni di estremismo da mettere all’indice. In conversazioni private Zanotto ha poi chiarito che parlando di “sfilate gay” ce l’aveva con i veronesi del circolo Pink che hanno avuto l’irriverente audacia di organizzare una “frocessione” per rispondere in allegria a una visita del papa in città. Quegli stessi, per inciso, che da undici anni insistono senza riuscirci per cancellare un vergognoso documento di condanna della risoluzione di Strasburgo del 1994 sui diritti di omo e transessuali approvato dal consiglio comunale della moderata Verona (all’epoca di centrodestra). Quel che più conta, in ogni caso, è che Zanotto non ha mai smentito né corretto in pubblico le sue affermazioni sull’equiparazione tra razzisti e gay. E poco importa davvero che in cuor suo sia disposto a una cristiana deroga per gli omosessuali che non disturbano il manovratore. Anche perché non disturbarlo, di questi tempi, è un’impresa impossibile. Almeno per chi non sia disposto a sottoscrivere che gay, lesbiche e transessuali sono esseri inferiori cui spettano di conseguenza diritti minori. Prendiamo per esempio il dialogante circolo Arcigay Orlando di Brescia, che si è trovato a fronteggiare l’aperta ostilità del sindaco Paolo Corsini, cattolico diessino, per aver osato proporre un ordine del giorno del consiglio comunale a favore dei Pacs. In polemica con la sua maggioranza, che ha osato a sua volta approvare la proposta dell’Orlando, Corsini ha tenuto fermissima la propria opposizione a una legge sui diritti delle coppie di fatto. E ha rivendicato il diritto di continuare a dire no perché l’ha sempre pensata così. La coerenza è una merce così rara tra i politici che è proprio un peccato vederla applicare sempre ai misteri della fede anziché alle semplici banalità della ragione. Quella di Corsini, comunque, non è affatto rara nell’ampia componente omofobica del centrosinistra prodiano. Passiamo infatti a Padova, altra città amministrata dalla stessa coalizione che governa a Roma, dove il gruppo consiliare della Margherita sta facendo ostruzionismo duro all’approvazione di un documento pro Pacs da più di un anno. E minaccia tremenda vendetta se appena qualcuno osserva, come ha fatto di recente il consigliere dei Ds Alessandro Zan, che prima o poi bisognerà metterlo in votazione. Queste situazioni “di sofferenza” della politica dei diritti non si possono affatto considerare semplici manifestazioni di arretratezze locali. Sono al contrario spie di una strategia nazionale connaturata a questo centrosinistra, della quale abbiamo avuto numerose prove negli ultimi mesi. Per limitarci agli eventi più recenti basterà citare un increscioso incidente capitato alla camera il mese scorso, quando l’opposizione di destra ha organizzato un agguato “anti Pacs” alla commissione affari sociali. Il casus belli è stato offerto dall’audizione di varie associazioni nell’ambito di un’indagine conoscitiva sulla condizione della famiglia in Italia. Tra gli invitati figurava anche la Lega italiana famiglie di fatto (Liff), la cui semplice presenza ha fatto gridare allo scandalo i rappresentanti della sedicente Casa delle libertà. Che per meglio capitalizzare il proprio dissenso hanno deciso di abbandonare l’aula per andare a lamentarsi con i giornalisti. Il fatto più spiacevole è stata però la sostanziale coincidenza di pareri tra la destra e gli esponenti della Margherita, che pur rinunciando a sabotare materialmente l’audizione della Liff hanno voluto mettere a verbale che mescolare le famiglie di fatto con quelle di diritto è inaccettabile, oltre che inopportuno. Si può poi aggiungere che all’interno dell’Unione (denominazione politica piuttosto infelice) è in atto una serrata guerriglia delle parole tra laici che propugnano la necessità di una legge sulle coppie di fatto e cattolici che proclamano il contrario. Il tutto porta a concludere che il governo guidato dal cattolico Prodi, in barba agli impegni pre-elettorali, aspetterà che passi la legislatura senza fare nulla, onde evitare di creare ulteriori stress e rischi di sconfitta sul campo alla sua risicata maggioranza parlamentare. Ciò che potrebbe in questo contesto fare qualche differenza è l’impegno della comunità glbt per alzare il livello dello scontro, prendendo spunto dalle lotte vincenti delle innumerevoli categorie in rivolta che sono riuscite, lamentandosi, a mutare i contenuti della legge finanziaria più mutevole della storia repubblicana. Ma per arrivare a questo bisognerebbe agire, mentre al momento pare che il movimento glbt si appassioni maggiormente a dividersi al proprio interno sul modello degli amici e compagni dell’Unione. Ci si accapiglia con gran gusto, ad esempio, su dove organizzare il pride nazionale del 2007, sottraendo preziose energie all’eventuale pianificazione di una strategia politica di qualche respiro. Alla fine, come già in parecchi dicono apertamente, ci ritroveremo con ben due (mini) pride nazionali. Ma con zero leggi che riconoscano i nostri diritti.Vogliamo rifletterci su? pride dicembre 06 65 dicembre 06 pride 66 memoranda Fino al 28 gennaio, alla Triennale di Milano potrete a scuole d’arte e vi conobbe molti futuri graffitoammirare una grande retrospettiva dedicata all’arartisti, tra cui Keith Haring. Lì i rapporti bisestista nero americano Jean-Michel Basquiat, wild boy suali erano pura e sbandierata normalità. della pittura contemporanea. Intanto visse senza fissa dimora e sbigottiva gli Scomparso nel 1988 non ancora ventottenne, fu amici dicendo che si prostituiva a Times square, artista di culto tanto in vita quanto leggendario da beccandosi pure la sifilide. Non prese il diploma morto. E come diceva il suo amico Andy Warhol: e nel 1979 andò a vivere nel West village, con un “La morte significa un sacco di soldi, tesoro”. amico prostituto, a casa di un gay con cui aveva una La morte può farti sembrare realmente una star. relazione sadomaso e che gli comprava materiale Oggi le opere di Basquiat valgono milioni di dollari per dipingere. e stanno facendo la gioia di case d’asta ed eredi. Dichiarava che preferiva fare sesso con gli uomini. Iene fameliche che lui aveva detestato in vita. DeViveva di piccoli espedienti e furti. Era molto belnunciando, con i suoi quadri, tutta la rabbia verso il lo e sexy, balbettava infantilmente ed era alto 1 e padre e il mondo dei ricchi galleristi “bianchi”. 75 con corpo atletico, ballava hip-hop in maniera Immaturo emotivamente come un bambino, a causa curiosa e aveva una cresta di dreadlocks tinti di del pessimo rapporto col padre e con una madre in biondo. Impossibile non notarlo al Mudd club: dicura psichiatrica, per lui morire fu una scorciatoia venne l’amante del cantante d’avanguardia tedesco per non crescere mai. Le droghe gli fornivano la via Klaus Nomi, colui che solo quattro anni dopo di fuga da una realtà che lo terrorizzava, ma furono sarebbe stato la prima celebrità a soccombere per anche principale fonte della sua ispirazione artistiAids. Basquiat gli passò la gonorrea quattro volte e ca. Ogni quadro era come un pezzo di se stesso, ci Nomi lo mandò al diavolo. camminava e dormiva sopra, ci mangiava e persino Intanto era riuscito a farsi notare dal mondo delscriveva i numeri di telefono o le ordinazioni per il l’arte col nome di Samo perché, furbamente, i suoi cibo take away. enigmatici graffiti erano tutti concentrati nei presOttenne subito un immenso successo. Era il talento si delle famose gallerie d’arte. Il fenomeno era di Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat ( foto di Christopher Makos 1982 ) GiovanBattista Brambilla [email protected] Basquiat: il piccolo principe giusto, a New York, nel momento giusto degli anni ’80. Ma lui non voleva solo essere un artista “nero”, visto in modo esotico: voleva diventare un artista famoso. A tutti i costi. Per ironia della sorte divenne proprio l’artista nero più famoso della storia. Nato nel 1960, il 22 dicembre (quindi a giorni cadrebbe il suo 46mo compleanno), a Brooklyn, non apparteneva affatto alla gente dei ghetti. Anzi, veniva da una famiglia di media borghesia d’origine haitiana. Da parte di madre era invece portoricano. Con lei, da bambino, andava ai musei e aveva una mania per Guernica di Picasso. E per gli scherzi del destino, il gallerista Tony Shafrazi che fu arrestato per aver oltraggiato questo capolavoro con uno spray rosso nel 1974, divenne poi uno dei suoi agenti. moda, fu invitato ad esporre lavori alle mostre ed ebbe immediato successo. Un talento così selvaggio, violento ed originale non s’era mai visto. Passando da una ragazza all’altra ebbe anche, per due mesi nel 1982, una relazione importante con la cantante Madonna. Di lì a poco lei divenne famosissima. Ed anche lui voleva diventarlo. Faceva finta d’essere un teppista ma aspirava alle tipiche cose borghesi. Odiava il padre per le sue amanti bianche ma finiva sempre per imitarlo. Il rapporto col genitore fu la causa di tutti i suoi tormenti e della sua rovina. Non si sentì mai veramente accettato. Considerava il suo idolo Andy Warhol come vero surrogato di padre. Era riuscito ad avvicinarlo per vendergli cartoline e magliette dipinte, ma Andy non voleva E lo spray sarà pure l’inizio artistico di Basquiat, saperne. Ne vietava l’ingresso alla Factory e aveal seguito dei “graffitisti” metropolitani nel 1978, va paura che fosse uno di quei ragazzini graffitari con la firma di Samo (cioè: “Same old shit”, “la solidisposti a tutto, pure spruzzare vernice sui suoi ta vecchia merda”). Sua madre, stanca dei continui quadri, pur di farsi pubblicità. Da quando, nel 1968, tradimenti del marito, incominciò ad andare fuori la lesbica Valerie Solanas aveva cercato d’uccidi testa. Un giorno Jean-Michel, che già tutti i suoi derlo a colpi di pistola, Andy provava terrore per insegnanti consideravano un piccolo genio irregli svitati. quieto, si mise per dispetto i vestiti al contrario: seNel 1982, per tre settimane, Basquiat ebbe una recondo la madre voleva dire che era gay e lo riempì lazione gay con il giovane pittore David Bowes. di botte. I suoi divorziarono nel 1967. Per tre anni fece sesso pure col suo assistente Dai 12 ai 14 anni Basquiat seguì il padre, cui fu affiStephen Torton. dato, a Portorico. Lì (lo raccontò lui stesso) ebbe le Anche il critico René Ricard, cui si deve il più sue prime storie di sesso e furono con uomini. Con importante articolo su Basquiat nel 1981, se ne un barbiere che si travestiva da donna e con un dj. innamorò. Non ricambiato. Ricard andò a racconRaccontò anche che si vendeva per pochi dollari. tare in giro delle enormi dimensioni dei genitali di Ritornato a New York, nel 1975, scappò per la priBasquiat: “Mi disse che aveva scopato con uomini più ma volta da casa, perché il padre lo aveva ferito (al grandi di lui. Mi mise il cazzo intorno al collo tipo stola. sedere) con un coltello da cucina, dopo avergli fatEra enorme, davvero imponente, non circonciso. Voleva to confessare che faceva sesso con un suo cugino. essere nelle condizioni di farmi vedere il suo pene. Lo Andò a vivere da punk allo Square park, dormendo usò come esca. Aveva costante bisogno di qualcuno con dentro scatoloni di cartone. Qui finì per conoscere cui fare sesso. La sua vita era sesso. Usava il sesso come solo spacciatori e gay che battevano in loco. Aveva arma, e a quel punto tirava fuori il cuore. Era impossibigià seri problemi di droga. Ripescato dalla polizia, le per una donna stare veramente con lui. L’amore della otto mesi dopo, fu rimandato a casa. Venne iscritto sua vita fu solo Andy”. Strano a dirsi, ma in nessuno pride dicembre 06 BASQUIAT di Andy Warhol ( 1984 ) memoranda 67 dei lavori di Basquiat emerge qualcosa d’erotico o pornografico, né figurano allusioni, in nessun modo, al mondo gay o all’epidemia dell’Aids, che in quei giorni seminava terrore. Tutti elementi che invece erano a fondamento dei lavori del suo amico Keith Haring (morto per il virus solo un anno e mezzo dopo Basquiat). Come, d’altronde, non vi sono espliciti riferimenti alla droga. Alla fine Basquiat riuscì ad entrare nelle grazie di Warhol, nel 1982. Avevano lo stesso gallerista e Basquiat usciva con una delle collaboratrici di Warhol. Andy, da vero re dei voyeur, s’intrufolò nella vita di coppia, sperava addirittura che avessero un figlio. Nei suoi diari di quegli anni Warhol cita Basquiat in continuazione, e anche se tra i due la relazione non fu mai fisica, ebbe un che di sessuale. Lo fotografò come il David di Michelangelo e gli scattò pure delle polaroid porno. Ne era davvero affascinato, amava sinceramente l’arte rivoluzionaria di Basquiat e la sua vitalità. Andy annotò: “Jean si è svegliato e stava davanti ai telefoni con una grossa erezione, sembrava avesse una mazza da baseball nelle mutande. Penso che questo voglia dire essere giovani, dimenticavo queste cose.” Ma Warhol aveva il terrore della gente drogata e molti dei suoi migliori amici erano morti per droga. Non riuscì ad aiutare Basquiat in nessun modo. Un giorno cinicamente gli disse:“Se vuoi diventare una leggenda come John Belushi non hai che da continuare così.” Jean-Michel Basquiat ( foto di James van der Zee 1982 ) Eppure tra i due fu vero ed assoluto amore.Warhol lo vedeva o gli telefonava tutti i giorni, ovunque fosse. Fu anche l’unica persona per cui mostrò, sorprendentemente, gesti affettuosi in pubblico. Basquiat era al settimo cielo. I due collaborarono anche ad una serie di dipinti a quattro mani. Per Andy volle dire tornare ai pennelli dopo 24 anni. Ma quando i quadri vennero esposti, nell’autunno del 1985, ottennero scarse critiche e i giornali descrissero Basquiat come la “mascotte” di Warhol, sminuendone l’importanza. Reso paranoico dall’eroina, Basquiat ripudiò Warhol, esattamente come aveva fatto col vero padre. I due non si parlarono più ed Andy nei suoi diari lo rimpiangeva sinceramente. Purtroppo Warhol morì improvvisamente nel febbraio del 1987, per complicazioni seguite ad una banale operazione alla cistifellea. Basquiat non ne ebbe più pace ed iniziò un suicidio volontario, tra sensi di colpa e solitudine, che lo avrebbe portato ad un’overdose fatale un anno e mezzo dopo: il 12 agosto 1988. WARHOL-BASQUIAT PAINTINGS manifesto della mostra alla Shafrazi Gallery ( 1985 ) dicembre 06 pride 68 pride dicembre 06 69 dicembre 06 pride 70 rubriche di Carmine Urciuoli [email protected] internet libri cinema chart musica Quanto sei bella Gayroma.it Il sito della comunità glbtq romana si è rifatto il look, grazie al nuovo designer Antonello Martone. Molte più pagine e possibilità di comunicare, tanti passi in avanti da maggio del 2000, quando sull’onda del world pride aprì il portale dedicato alla comunità glbtq romana che ora vanta 1000 contatti al giorno e con le sue rubriche più ricche è diventato punto di riferimento importante nel panorama digitale dell’Urbe. Tra i collaboratori, con il promotore Mauro Cioffari, Saverio Aversa, Lavinia Capogna, Filippo Gennaretti, Giuseppe Galizia, Domenico Morgavi, Alberto Cicala, Andrea Falconetti, Piero Sapienza, Olivier Di Gianni, Celeste Buratti e tanti altri. http://www.gayroma.it Lesbico starbene L’orientamento sessuale non implica maggiori possibilità di contrarre infezioni veneree, ma la doppia discriminazione dovuta al genere (femminile) e all’orientamento sessuale (omo e bi piuttosto che etero) ha un impatto significativo sul benessere delle donne. In Europa solo una piccola percentuale delle donne lesbiche dichiara la propria omosessualità e questo non facilita il lavoro dei medici, che basano le diagnosi su un comportamento delle pazienti,che suppongono essere eterosessuali. L’Ilga ha raccolto dalle organizzazioni lgbt in giro per il mondo materiale difficilmente reperibile e lo ha reso disponibile a tutti per informare sulle attività organizzate per il benessere psicofisico delle lesbiche e delle bisessuali. http://doc.ilga.org/ilga/publications/other_publications/lesbian_and_bisexual_women_s_health_report Dèi di Stadio e di trincea È uscito il 28 settembre il calendario 2007 dei rugbysti francesi, 65 foto di Mariano Vivanco sotto la direzione artistica di Susanna Cucco. Bello come i precedenti, è reso ancora più audace dai nudi quasi integrali e dalle pose ammiccantissime dei giocatori. Si può acquistare nella boutique di stade.fr, il sito della squadra nazionale di rugby. http://www.stade.fr Sul calendario 2007 dei marines Usa ci sono ragazzi bellissimi tra mostruosi ordigni militari. I proventi derivanti dalle vendite del calendario andranno in sostegno dei 26.000 marines invalidi dopo le azioni militari ed alle famiglie dei 2600 ragazzi morti. Tutti tra i 18 e i 24 anni di età. Piuttosto che raccogliere i soldi dopo per i morti non sarebbe meglio pensarci prima di fare guerre balorde ? http://www.freedomisnotfree.com >> EROSSTRIP pride dicembre 06 Più ameno il calendario degli uomini sudtirolesi “Men in the Alps”. Fascino alpino nei fusti d’alta montagna che compongono dodici mesi di delizie semi-italiche. Anche qui i proventi verranno dati in beneficenza, per la lotta contro l’Aids. http://www.pit-pic.it/Default.aspx L’igiene digitale dei fanciulli Con il sito hot114.it ha aperto finalmente in Italia uno strumento utile, corretto ed innovativo contro la pedofilia online. Il fine di hot114.it (il 114 è il numero “Emergenza infanzia”), realizzato dal Telefonoazzurro, è di combattere la produzione e la trasmissione del materiale pedopornografico, ma anche responsabilizzare i genitori a un uso consapevole e partecipato con i figli del medium per prevenire il cyberbullismo e combattere il razzismo anche di genere e sessualità. E con attenzione a non discriminare le conversazioni mediate da Pc, che possono stabilirsi senza finalità oscure, tra un adulto ed un minore. Il sito è realizzato nell’ambito del programma europeo Safer Internet. http://www.hot114.it WiFi a colpi di Fon Rispondo a diversi lettori che inviano domande su questa comodissima tecnologia. Il WiFi (Wireless fidelity, “fedeltà senza fili”) è un sistema di trasmissione di dati senza fili. Due terminali con WiFi si “vedono” come in una rete locale tradizionale (o Lan) ed è possibile realizzare una rete senza fili (o Wlan) a casa nostra direttamente con terminali abilitati (una chiave Usb che abilita un pc al WiFi costa sui 20 €) o ricorrendo ad Access point, per migliori performance. In questo modo a casa possiamo anche condividere la stessa connessione internet tra più postazioni. Negli spazi pubblici ci sono grandi reti senza fili (dette Wan) realizzate da Access point detti HotSpot, che consentono l’accesso dei terminali ad Internet. Per utilizzare un HotSpot è previsto di solito un costo di attivazione (€ 3,50 per Telecomitalia) ed una tariffa oraria (€ 2,50 per Telecomitalia). Ma ci sono anche reti libere (un elenco su http://www.freenetworks.org), come Fon, la più grande community WiFi del mondo. I suoi membri, detti Foneros, condividono l’accesso Internet senza fili di casa e in cambio utilizzano WiFi gratis ovunque trovano un Access point di un altro Fonero. http://help.virgilio.it/guide/index.jsp?id=5081 (tutto sul WiFi) http://it.fon.com (il sito di Fon) Due gallerie con bodybuilders per la striscia erotica di questo mese. Per gli amanti dei muscoli e dei palestrati. http://www.gayjackgalleries.com/youngmuscles http://www.tylersroom.net/freesites/stud_0330aIs 71 dicembre 06 pride 72 rubriche AA.VV._Omo sapiens. Studi e ricerche sugli orientamenti sessuali di Francesco Gnerre [email protected] internet libri cinema chart musica Dalla nascita dei movimenti di liberazione omosessuali moderni negli anni Settanta del Novecento, e in alcuni casi anche prima, nelle università di molti paesi occidentali sono stati condotti importanti studi e ricerche sull’omosessualità, e in generale sulle sessualità, spesso da parte di studiosi gay e lesbiche. Il vissuto (“lived experience”) come punto di partenza dell’analisi scientifica non solo non è stato un ostacolo, ma spesso un valore aggiunto, la garanzia di una conoscenza più diretta. Questo non è avvenuto in Italia, dove il mondo accademico, di fronte ai temi della sessualità e dell’omosessualità in particolare, ha espresso e spesso esprime ancora, disagio e imbarazzo se non avversione e ostilità. Gli studi condotti in Italia, frutto dell’impegno e della militanza di singoli studiosi indipendenti, ignorati o guardati con diffidenza e snobismo dalla cultura ufficiale e accademica, sono rimasti così relegati molto spesso nella cerchia di un ristretto gruppo di lettori. Le conseguenze sono state catastrofiche. In mancanza di un sapere legittimato e istituzionale che dalle università, attraverso la mediazione della scuola e dei mass media, possa raggiungere un pubblico più vasto, da noi hanno dominato luoghi comuni e stereotipi, che imperversano ancora sui giornali e nelle televisioni, dove ancora si fa confusione tra coming out e outing o si allude all’ipotetica omosessualità di qualche personaggio con volgari doppi sensi. Da pochissimi anni la situazione sta lentamente cominciando a cambiare e questo volume è un felice esempio di questa inversione di tendenza. Annunciato come il primo di una collana, il libro nasce dalla collaborazione di alcuni studiosi e ricercatori universitari con una associazione di movimento, il Di’gay project onlus di Roma, che ha istituito un premio per le migliori tesi di laurea e di dottorato sugli orientamenti sessuali. La collaborazione tra due realtà finora così distanti, costituisce un’importante novità nel panorama culturale italiano e sembra superare finalmente la radicata diffidenza tra ricerca scientifica e impegno pubblico, tra studio e militanza. Curato da Domenico Rizzo, ricercatore di storia contemporanea presso l’università di Napoli, il volume raccoglie i contributi di alcuni degli autori delle tesi più interessanti che hanno partecipato alla prima edizione del premio nel 2005, a cui si aggiungono interventi di docenti e ricercatori che da qualche anno conducono ricerche sugli orientamenti sessuali con diversi approcci disciplinari e metodologici. Le prime due parti, introdotte da Luca Pietrantoni, ricercatore di psicologia sociale, e da Vittorio Lingiardi, do- SEGNALAZIONI Al Berto, Lunario, Azimut, Roma 2006, pp.131, euro11. Alberto Raposo Pidwell Tavares, poeta e pittore portoghese tra i maggiori del novecento, nato nel 1948 e morto nel 1997, è anche autore, con lo pseudonimo di Al Berto, di questo originale romanzo, che è un canto d’amore e di dolore fatto di prosa e poesia, di riferimenti letterari e musicali, di erotismo gay e vagabondaggi. pride dicembre 06 A cura di Domenico Rizzo. Carocci - Roma 2006 pp. 271 - euro 21,50 cente di psicopatologia generale, presentano lavori che si muovono nell’ambito delle scienze psicologiche, con particolare attenzione ai rapporti all’interno della famiglia (il coming out come processo familiare, le coppie gay, la maternità lesbica) e all’omofobia (esterna e interiorizzata, studiata sia come una delle componenti socio-culturali più dannose per i soggetti che la subiscono sia come disturbo delle persone che ne sono affette). La terza sezione è introdotta da una rassegna dei più recenti studi che si collocano in una prospettiva queer presentati da Marco Pustianaz, professore associato di letteratura inglese. Comprende tre saggi che analizzano testi letterari a partire dall’ipotesi decostruzionista. Tra questi il contributo su Jeanette Winterson della vincitrice dell’edizione del premio della sezione dottorato di ricerca, Silvia Antosa. Segue una sezione di storia con un saggio di Lorenzo Benadusi sull’arte di vivere nell’Italia fascista attraverso le biografie di tre artisti gay molto diversi tra loro (Giovanni Comisso, Ottone Rosai e Filippo De Pisis). Una quinta sezione, sociologica, introdotta da Luca Trappolin, dottore di ricerca in sociologia, è dedicata ai media e ai processi culturali (il gay marketing, la storia e le vicissitudini della rivista “Babilonia” e della stampa gay, i siti web di storia e cultura omosessuale in Italia). Conclude il volume una sezione dal titolo “Vicina Europa” che presenta una rassegna della produzione scientifica sulle omosessualità dei paesi europei a noi più prossimi, la Spagna, la Germania e la Francia. Al di là dei contenuti dei singoli saggi, tutti di grande interesse, su cui non è possibile soffermarsi in questa sede, la pubblicazione rivela una inedita attenzione reciproca tra ambito scientifico e impegno pubblico, che nella attuale fase di stagnazione politica e culturale sembra essere uno dei pochi segnali positivi. L’auspicio è che il libro arrivi nelle biblioteche scolastiche, non solo universitarie ma anche delle scuole superiori, e che i docenti se ne servano per provare a combattere le stupidità, i luoghi comuni e l’omofobia che ancora caratterizzano le nuove generazioni. Errata corrige per Jaime Bayly L’uragano ha il tuo nome recensito il mese scorso è stato scritto “Editore Antonio Torsello Sellerio”. In realtà Antonio Torsello è il traduttore insieme ad Angelo Morino e l’editore è Sellerio di Palermo. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori”. Reinaldo Arenas, Adiòs a mamà (Dall’Avana a New York), edizioni Socrates, Roma 2006, pp. 120, euro 10. Fuggito da Cuba nel 1980, Reinaldo Arenas, noto in Italia per il romanzo autobiografico Prima che sia notte, non troverà mai “un luogo ospitale per la sua indomita ribellione” e morirà nel 1990 a New York suicida, sperando forse di trovare in questo modo una fine più degna di quella riservata negli Stati uniti ad un profugo cubano, omosessuale e malato di Aids. Questo libro raccoglie otto racconti postumi, scritti tra il 1963 e il 1987, tutti attraversati da una straordinaria capacità affabulatoria e dall’amore-odio per la sua isola. Christophe Honoré, La dolcezza, Playground, Roma 2006, pp. 114, euro 10. Teneri e appassionati come i ragazzini di Tony Duvert, crudeli e spietati come i protagonisti del Signore delle mosche di William Golding, Steven e Jérémy hanno undici anni, vivono una intensa storia d’amore e compiono “atti barbarici” ai quali gli adulti cercheranno di dare una qualche spiegazione. 73 dicembre 06 pride 74 rubriche shortbus di Vincenzo Patanè [email protected] internet libri cinema chart musica È in arrivo il sesso disinibito e spinto nonché, come è stato sbandierato ai quattro venti, autentico. Sto parlando di Shortbus, diretto da John Cameron Mitchell (quello del musical Hedwig – La diva con qualcosa in più), grande evento-scandalo dell’ultimo festival di Cannes, coraggiosamente distribuito dalla Bim a partire dai primi di dicembre. Il film è la storia di sette personaggi newyorchesi dai più svariati orientamenti sessuali, le cui vicende si incrociano nello Shortbus. Questo è un locale underground decisamente stravagante retto da Brothel Madame (Justin Bond) nel quale si fa musica dal vivo, si recita, si espongono opere d’arte e, perché no?, si fa sesso, anche in più persone. Tra i protagonisti troviamo due giovani gay molto carini – Jamie (PJ DeBoy) e James (Paul Dawson), quest’ultimo a disagio e alla continua ricerca di se stesso – in dubbio se allargare la loro relazione ad un terzo ragazzo: Ceth (Jay Brannan). Per cercare di chiarirsi sulla bontà della coppia aperta vanno in terapia presso la sessuologa Sofia (Sook-Yin Lee), la quale però da parte sua paradossalmente ha non pochi problemi sessuali, tanto che finge sempre di aver raggiunto l’orgasmo con l’insipido marito Rob (Raphael Barker). Severine (Lindsay Beamish) è invece una ragazza complessata, che vive in un magazzino e si prostituisce facendo la padrona sadica per clienti masochisti. Così come per il suo precedente film ,Cameron Mitchell, (ormai senza alcun dubbio uno dei registi di spicco della cinematografia gay) ha creduto fortemente nell’impresa, lottando per trovare un produttore e mettendoci dentro tutto se stesso, con ardore e magari qualche ingenuità. Così ha impiegato ben due anni e mezzo per portare a conclusione il film, girato con attori non professionisti, alcuni dei quali peraltro se ne sono andati sbattendo la porta quando hanno visto cosa si combinava sul set, mentre i rimanenti hanno contribuito scegliendosi il partner e inventando volta per volta delle situazioni. Il risultato è una storia corale (cosa frequente nel cinema americano degli ultimi anni, si pensi a Altman o al film che ha vinto l’Oscar, Crash) in cui i vari personaggi sono visti quasi con un accento minimalista, a piccoli tocchi che però permettono una non banale introspezione. Dietro, presenza pesante ma nello stesso tempo praticamente invisibile, c’è New York con la sua quotidianità. zanti. E che sa coinvolgere lo spettatore, grazie anche al modo di girare, spezzettato e frenetico. Il fulcro della storia è il sesso, incontenibile e visto in tutte le salse, tanto che l’intero film sembra quasi un inno al sesso. A dominare è però soprattutto un bisogno disperato di contatto fisico. Per ottenerlo praticamente tutti i personaggi passano da un’esperienza ad un’altra, evidenziando quanto siano fluide le identità sessuali. In quest’ottica, quelli che alla fine sembrano vincenti e che riescono a superare i propri malesseri sono proprio quelli che abbattono le barriere, che sanno adattarsi a nuove situazioni e hanno il gusto di tentare nuovi orizzonti, non reprimendosi. La prestigiosa rivista di cinema “Variety” ha affermato che si tratta del “film a più alto contenuto erotico realizzato in America al di fuori dell’industria porno”. Magari non sarà del tutto vero (Bruce LaBruce dove lo mettiamo?) ma è innegabile che raramente si vedono cose così sugli schermi (la Bim ha garantito che le copie italiane non saranno censurate ma, questo sì, purtroppo vietate ai minori di 18 anni): sesso orale, masturbazioni femminili, orge, un autopompino, fustigazioni, un’eiaculazione sparata su un dipinto espressionista astratto e altro ancora. Tutto ciò, tralasciando il fatto se il sesso sia stato effettivamente consumato sul serio sul set e non solo simulato. Brilla di luce propria la storia gay, molto naturale nel raccontare la storia di coppia di James e Jamie, tra dubbi e bugie. Certamente, qualsiasi sia il giudizio che possa dare lo spettatore su di loro, siamo lontani mille miglia dagli abusati stereotipi del cinema americano. Qui l’omosessualità non è per niente repressione o infelicità ma una condizione tipica dell’essere umano. Tutto qui. Bello il finale musicale en travesti e con un’orgia capace di far riaccendere le luci a New York, spente per un black out. www.shortbusthemovie. com Il film irriterà sicuramente molti benpensanti per la sua trasgressività, ma altro non è se non una commedia colorita e vivace che diverte, regala qualche momento emozionante e fa riflettere con la sua ironia e le battute sfer- Ne hanno parlato molto i giornali ed è stato presentato alla neonata Festa del Cinema di Roma. Mi riferisco al film egiziano The Yacoubian building diretto da Marwan Hamed, che sta mettendo in crisi il mondo arabo, tanto che 112 parlamentari egiziani ne hanno chiesto il ritiro dalle sale e regista e attori sono stati minacciati. Tratto dal best seller di ‘Ala Al Aswani, edito in Italia da Feltrinelli, tocca molti argomenti delicati, dalla corruzione del potere politico all’estremismo religioso. Ma è soprattutto l’omosessualità a dare fastidio.Tra le tante storie che si intrecciano in un decaduto palazzo del Cairo, spicca infatti quella del giornalista omosessuale Hatim, il quale si innamora di Abdu, un giovane e prestante soldato; questi, pur avendo moglie e un figlio, intreccia una relazione con lui, affascinato dalla sua personalità e dal lusso. Col tempo però la vicenda si ingarbuglierà, con tragici risvolti. Un film importante, dunque, in un momento politicamente così delicato. Per questo non si può non sperare che esca al più presto sui nostri schermi. Distributore cercasi. (www.yacoubian-lefilm.com) pride dicembre 06 75 dicembre 06 pride 76 rubriche di Francesco Belais [email protected] internet libri cinema chart musica L’argomento principe di queste ultime settimane è stato sicuramente quello della nuova legge finanziaria. Senza entrare nei meriti o demeriti della stessa, c’è da notare però che ha avuto una particolare attenzione per la musica. Nei comma 6 e 7 dell’articolo 20, è stato incluso il riconoscimento di un credito d’imposta a favore delle imprese discografiche che sostengono investimenti produttivi e promozionali di artisti emergenti alla loro prima o seconda opera. Questo ha un gran valore culturale e significa un grande ritorno per chi ha investito nei giovani artisti oltre a valorizzare la produzione discografica del nostro paese. Detto ciò, siamo arrivati a dicembre, ultimo mese dell’anno e ultima puntata di questa rubrica, che dai prossimi numeri sarà sostituita da una nuova, della quale non vi anticipo nulla. Dal settembre 2003, quando abbiamo cominciato, ad oggi sono stati tanti i dj – o meglio Dee gay – che si sono raccontati a “Pride” senza veli, e molti altri ce ne sarebbero. Davvero non credevo che fossimo così tanti! Ringrazio tutti di cuore, così come ringrazio voi lettori per avermi seguito fin qua. Che altro dire? Sicuramente tanti auguri di buone feste e… alle prossime rubriche! Sempre vostro… Francesco. dj Pagano Età: 30 segno zodiacale: Toro nato a Catania, residente a Londra (www.djpagano.it). È il resident dj di Heaven, Area e Barcode Vauxhall di Londra ed ha suonato in molti club italiani ed internazionali. Nel marzo 2007 sarà allo Space di Miami per il gay Circuit party americano: Winter party festival. Come, quando e perché hai cominciato a fare il dj? Ho iniziato a 16 anni, suonando la domenica pomeriggio in un locale della mia città: mi piaceva l’idea di far casino e condividere la mia musica preferita con i miei coetanei. Suoni solo in locali gay o anche etero? Suono in entrambi i tipi di locali da sempre. Ho il problema però che in quelli gay vengo facilmente… distratto dalla clientela! Credi che per un club gay sia più indicato un Dj gay? Sicuramente! Un dj etero difficilmente accetta la richiesta di suonare l’ultimo remix di Madonna! Fai anche un lavoro di giorno? Suonare in discoteca è solo la punta dell’iceberg del lavoro del dj! Durante la settimana lavoro come “il mio agente”, “il mio addetto Pr”, faccio il produttore discografico e sono il direttore e fondatore di una casa discografica indipendente chiamata Deviate records. (www.deviaterecords.com) Qual è la cosa più imbarazzante che ti è capitata durante una serata? Durante una data negli Stati uniti, dove hanno l’abitudine di avere un solo dj che suona per 5/7 ore, dovevo andare in bagno. Il locale era troppo pieno per andare da qualunque parte. Scesi dalla consolle e feci la pipì dentro ad una bottiglietta di plastica in un angolo, pensando che nessuno mi vedesse. pride dicembre 06 Invece, uno dei buttafuori non vide la bottiglietta e bussando sulla mia spalla inorridito voleva cacciarmi dal locale, inoltre non voleva credere che fossi il dj … Quella più divertente? Sempre negli Stati uniti una ragazza cubana di nome Mercedes continuava ad offrirmi il suo corpo durante il mio set. Quando le dissi di lasciar perdere che non ci usciva niente, se ne andò via tutta incazzata dicendo che tanto avevo il culo grosso! Sei single? No. Da due anni ho un compagno italo-americano di terza generazione, nato e cresciuto in Usa si chiama Salvatore Caruso ma non parla italiano: solo per questo è il mio mito! Come mai hai deciso di trasferirti a Londra? Per perseguire la mia carriera nella musica. Pagano & Marco Gee My body + my soul (Deviate records) Una delle ultime produzioni di DJ Pagano, che ospitiamo questo mese in rubrica. Una mano di vernice nuova al classico dei Marvin Gardens di qualche anno fa. Altered minds (Gonzalo & Jimenez) Dance music programme (Latin quarter mix) (Deviate records) Ottima produzione di due tra i più famosi dj della scena gay londinese. Philippe B Ibiza mi amor (Glitter) House un po’ commerciale ma molto divertente, classico brano da pista. Michael Kaiser Summer (Resolution) Lui è uno dei dj resident del mitico Queen di Parigi e questa è una delle sue ultime produzioni. Tommy Marcus Let’s get physical (Resolution) Brano divertente e coinvolgente prodotto dal dj resident del Juice di Amsterdam, molto noto anche nella scena gay internazionale. Martijn Ten Velden I wish U would (Ego) Ottima traccia prodotta da Ten Velden, olandese trapiantato a Londra, che sta girando tutto il mondo con i suoi set. Bryan Jones Face it (Move muzik) Un nome altisonante, di rollingstonesiana memoria, per un dj produttore di Chicago che sforna questo brano davvero bellissimo. The Beginerz present Def E Music Harmony (Kidology) Nuova produzione del duo inglese che ha ottenuto il successo anni fa con l’indimenticabile brano “Reckless girl”. Cosa pensi della scena gay italiana? Ha fatto e sta facendo passi da giganti. Ma-Fra Double zero (Stop & go) Quando la musica house sposa il pop… e che pop! Il campione è, infatti, l’incipit della mitica “Mi vendo” di Zero. Un tuo messaggio per i lettori di “Pride”. Non abbiate mai vergogna di quello che siete. La società accetta sicuramente di più un uomo gay che, senza arroganza, ha la dignità di dire: “sono fatto così, e allora?” In fondo ad essere omosessuali non si fa del male a nessuno… retorica, ma molti sembrano dimenticarlo. Michael Quinn Who knows (Francesco Belais remix) (Portamento records) Una traccia electro alla quale ho lavorato insieme a Mr. Sara Galli, a breve sarà disponibile per download su HYPERLINK “http://www. beatport.com” www. beatport.com 77 dicembre 06 pride 78 rubriche Dischi sotto l’albero di Roberto Cangioli [email protected] internet libri cinema chart musica Parafrasando l’introduzione del libro di Marco Mancassola Last love parade: “Che la musica dance sia alienante, che tutto è già stato fatto e che i giovani non hanno ideali, sono luoghi comuni già consumati”. Ma ci sono ancora tanti musicisti, dj e addetti ai lavori che non vogliono sposare queste affermazioni. Uno tra questi è sicuramente Bob Sinclar, produttore e dj parigino già da anni sulla breccia. Tra i primi pionieri di quel “french touch” che verso la fine del secolo scorso ha contribuito a rilanciare Parigi come uno dei fulcri della house music (sua l’idea di campionare la voce di Jane Fonda durante una lezione di aerobica e di riproporla nel brano “Gym tonic”), dopo tre album consacrati ad una dance dai contorni sofisticati, in cui non nasconde la sua passione per i musicisti come Cerrone, Christophe Le Friant (altro alias) ha stupito i suoi fan con una svolta pop. Suoi i tormentoni della scorsa stagione “Love generation” e “World, hold on”, che in Italia hanno impazzato sulle labbra dei più giovani grazie agli spot di Tim. Il suo quarto album, Western dream, ha così scalato le classifiche, ma ha soprattutto creato una schiera di fan gay che nelle discoteche hanno scandito all’unisono le parole ed il ritmo di questi due brani, emblematici della nuova sterzata di quello che a questo punto possiamo considerare un artista a tutto tondo (anche Madonna lo ha voluto come ospite in apertura al suo concerto parigino dello scorso agosto). Certamente se il video di “Love generation” è piaciuto anche ai bacchettoni per la freschezza del racconto (un bambino effettua il giro degli Stati uniti in una sola giornata a bordo della sua mountain bike), sicuramente sorprenderà ancor di più il nuovo “Rock this party (everybody dance)”, già in rotazione nei network nazionali da qualche settimana. In questa nuova realizzazione il bambino del video precedente si lancia in un’interpretazione dei miti della musica rock e dance, dai Beatles ad Angus Young passando da John Travolta fino agli eroi rap dell’ultima generazione. Per lanciare il nuovo singolo a fine ottobre è stato ripubblicato il suo ultimo album con un nuovo repackaging, contenente per l’appunto anche “Rock this party” ed un bonus Dvd, un’occasione per un bel regalo da mettere sotto l’albero e per scoprire soprattutto che i dj non producono solo musica da ballare, ma da ascoltare in compagnia con gli amici del cuore, magari attorno ad un fuoco scoppiettante. Da oltre Manica invece vi segnaliamo (ancora?!?) i signori del Pop. A pochi mesi dall’uscita del nuovo Fundamental i Pet shop boys tornano con il primo live della loro carriera. Concrete è il resoconto del concerto tenuto lo scorso maggio al Memorial theatre con la Bbc Orchestra, ospiti Robbie Williams e Rufus Wainwright. Il Cd è uscito in contemporanea al Dvd documentario A life in pop, tributo al duo gay che ha rivoluzionato la storia del pop e che a più di 20 anni da “West end girl” rimane tuttora punto di riferimento per le nuove generazioni. pride dicembre 06 Se poi cercate un album più intimo, da ascoltare assieme al vostro partner, la proposta arriva direttamente da New York dove è stato recentemente dato alle stampe (Pigeonhole Records) il primo album di Robert German (www.robertgerman.com), Sirens of Brooklyn. Nato in Oklahoma e trasferitosi nella “grande mela” nel 1999, Robert ha vissuto una turbolenta relazione che lo ha ispirato a scrivere il brano “Marlboro man” (incluso nell’album), un country-blues dai toni espliciti (“…amo un Marlboro man, mi ha preso il cuore nelle sue mani ed io ho gettato i miei pantaloni a terra...”). Il testo racconta dell’amore per un uomo rude che non accetta la propria omosessualità, ma è costretto ad ammetterla; ed è tanto vicino ai temi toccati dal film Brokeback mountain, che il singolo è stato recentemente distribuito come allegato al Dvd della premiata pellicola. L’impronta vocale di Robert, legata al folk e al blues, lo avvicina sorprendentemente ad Ani Difranco, giusto a metà strada tra Louis Armstrong e Tori Amos. L’intero album si dipana in una serie di canzoni autobiografiche al contempo satiriche ed amare, che narrano situazioni tipiche dell’immaginario gay, come il ragazzo incontrato alla stazione in “Follow me home” (“… potrò andare a casa e gettarmi sul letto da solo, a meno che tu non mi segua…”) o l’illusione di un amore sincero subito svanita dopo la scopata in “This 2 shall pass” (“… hai pensato di farmi avvizzire come quella cosa che hai tra le gambe, non appena hai finito di fottermi…”). Non male come inizio… 79 dicembre 06 pride 80 annunci INCONTRI SENZA IMPEGNO 20100, Milano – 00100 Roma Tel. 392 0350818 Bello, biondo, svizzero, 25enne, 185x70, fisico definito, cerca amici 18-28enni belli e simpatici a Roma e Milano. Richiesta foto e descrizione. 27100, Pavia Tel. 338 7934102 Per anni ho cercato su annunci un compagno per una storia importante, ma pare che il 90% dei gay voglia solo sex. Quindi mi son stancato di starci male e, con un bel gruppo di miei amici, cerco altri amici (tipo gang bang) per goder insieme a casa mia davanti a bollenti Dvd. Sono 36enne pavese, dotato, instancabile. Serietà, decisione, sesso protetto. Cestino: anonimi, Mms, Sms, effeminati. 40100, Bologna F.P. Centrale, Passaporto BO2384316 35enni, due maschi, uno palestrato, cercano altri palestrati per sesso sicuro e scambio pornofoto gratuito. 44042, Cento (Fe) Tel. 339 7416662 Ragazzo 34enne cerca coppie di ragazzi o ragazze per amicizia. Amo andare al cinema, visitare città, ecc. 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AM0615950 Ragazza 39enne cerca amica per relazione bella e seria, max 45enne, preferibilmente zona Veneto. Astenersi poco serie. Non rispondo fermo posta. 20131, Milano Tel. 338 9226786 E-mail: [email protected] Società import-export cerca persona per ufficio vendita e contabilità, occorre diploma di scuola superiore, ben accette lingue straniere. Zona Lambrate, Milano. 20021, Baranzate Tel. 340 1423357 Posto letto a Baranzate, vicino ospedale Sacco in appartamento bene arredato a 270 euro mensilli, spese incluse. una relazione duratura condivisione appartamento donne per donne 2 vacanze lavoro altro Mittentescelto(i ndicare uno o slo ei d tre ): 3 Mittente per l’uso del FERMOPOSTA Codice postale Fermoposta* Documento d’identità: C.I. 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Rimborso spese accluso (in francobolli di piccolo taglio): • Modulo scelto • Eventuale supplemento per cellulare o e-mail: Totale Euro.......... ,00 Euro 6,00 Euro.......... ,00 Se desideri essere inserito nel nostro indirizzario per ricevere notizie di iniziative ed eventi scrivi qui il tuo indirizzo: 4 5 • Per farlo dovrete compilare in stampatello in tutte le sue parti il modulo pubblicato in questa pagina, una lettera per spazio, lasciando gli spazi fra parole. Dovrete poi aggiungere, per rimborso spese di segreteria, la somma corrispondente alla lunghezza del testo scelto (da 3,00 Euro a 9,00 Euro) in francobolli di piccolo taglio (non inviate banconote per posta!). • Per ricevere le risposte al vostro annuncio è possibile utilizzare il servizio “fermoposta” offerto dagli uffici postali. Per farlo si indica come mittente il proprio numero di documento d’identità (per esempio: Fermo Posta, Carta d’identità 1234567) e l’ufficio postale scelto (per esempio 20100 Milano Cordusio). La persona che si presenterà con il documento “Carta d’identità 1234567” all’ufficio postale indicato potrà ritirare la corrispondenza tenuta “ferma in posta” per lei, appunto. Si raccomanda di andare a controllare almeno una volta alla settimana: la posta non ritirata da voi viene distrutta dopo 15 giorni. I minorenni non possono utilizzare questo servizio. Chi risponde ad un annuncio con Fermo posta deve affrancare con 0,57 Euro. Con bollo di posta prioritaria 0,62 Euro + 0,15 Euro. • In alternativa è possibile indicare un numero di cellulare; in tal caso occorre aggiungere una fotocopia leggibile del contratto di attivazione e di un documento d’identità corrispondente al nome dell’intestatario del contratto, oppure più semplicemente, se si tratta di un “ricaricabile”, della scheda telefonica corrispondente al numero indicato. La redazione provvederà a telefonarvi sul numero che avete indicato per verificare che non si tratti di uno “scherzo” di cattivo gusto; per questo occorre aggiungere 6,00 Euro per coprire le spese da noi sostenute. Le richieste pervenute senza fotocopia non saranno pubblicate. Non si accettano annunci di telefonia fissa. • Chi desidera indicare come mittente un indirizzo e-mail vedrà pubblicato l’annuncio solo dopo che la redazione ne avrà verificato per e-mail la correttezza. Anche in questo caso è necessario un rimborso di 6,00 Euro • Le fotocopie di documenti verranno utilizzate solo per gli obblighi legali di verifica impostici dalle leggi italiane, e non comunicati a nessuno, né utilizzati al di fuori di tale scopo. Trascorso il tempo imposto dalla legge verranno distrutte. Le richieste giunte senza pagamento verranno cestinate senza avviso. • In conformità con quanto previsto dalla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali il nostro indirizzario non verrà ceduto, affittato o prestato a terzi, ma sempre gestito in proprio da “Pride”. • Pride si riserva il diritto di modificare il testo degli annunci che fanno riferimento alla prostituzione, sono diretti a minorenni, o sono comunque contrari alle leggi italiane. dicembre ottobre 06 pride 82 pride dicembre 06 83 dicembre 06 pride 84 EUROPA PIEMONTE SCIG Il gruppo Sci Gay Milano ha organizzato dal 10 al 17 marzo 2007 una settimana bianca a Chatel in Francia www.chatel.com, nel comprensorio Portes du Soleil www.portesdusoleil.com, con 650km di piste, 7 snowparks, 240km di pista di fondo. Albergo tre stelle con piscina, sauna, idromassaggio e bagno turco con mezza pensione. Disponibili camere singole, doppie, triple. Info: www.scigay.it o 328 9051559 (dopo le 18). TORINO ALTERNATIVE HOLIDAYS Alternative Holidays presenta l’evento gay dell’inverno 2007. Dal 10 al 17 marzo, nella località sciistica di Val Thorens, la più alta d’Europa nel territorio delle Trois Vallées nelle Alpi francesi, uno spazio sarà riservato a 350 sciatori e snowboardisti esperti e principianti, con attività sportive, spettacoli ed escursioni. Sarà possibile l’uso esclusivo del villaggio Club Med. Nel pacchetto sono inclusi Ski & Lift Passes. Un team di istruttori qualificati sarà a completa disposizione. Compresi nel prezzo: tre pasti a buffet al giorno, snack e consumazioni al bar per tutta la durata del soggiorno. I prezzi della settimana bianca (escluse le tasse aeroportuali), partono da 1953 euro a persona per una sistemazione in camera doppia. Info: 800 688 606, www.alternative-holidays.com ITALIA MEN IN THE ALPS Men in the Alps è il calendario realizzato con la collaborazione dell’Arcigay di Bolzano. Il ricavato della vendita va in beneficenza: una parte ad una casa di accoglienza per malati di Aids e una parte ad un’associazione che si occupa dei bambini “farfalla”. Info:www.men-in-the-alps.com CASTRO MARKET Basta collegarsi al sito del primo negozio tutto gay in Italia www. castromarket.it per scoprire una miriade di prodotti per trascorrere le prossime festività in gayezza (la consegna degli ordini avviene entro 24/48 ore. Castromarket offre film a tematica gay in Dvd, abbigliamento della linea gay d’oltreoceano Priape, gadgets con i colori della bandiera gay, libri, calendari, fotografia di nudo maschile, guide gay, fumetti, underwear di Calvin Klein, 2xist, HOM, Levis e Bike, hard con sex accessori, Dvd gay hard e per un Natale “fantastico e sicuro” profilattici e lubrificanti. Oltre a collegarsi al sito, è possibile per ordinare e chiedere informazioni anche chiamare al numero verde gratuito 800 993305 da lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 19 (da cellulare 075 8583526). ORSI A ZONZO Domenica 31 dicembre, a Milano, T – Bear, via Breda 158. Festa di Capodanno. Dalle 23 buffet caldo e freddo per tutta la notte, brindisi di mezzanotte, lotteria di San Silvestro con premi, alla mattina colazione per tutti. Musica commerciale con J.Claude DJ, go go bear & chaser. Molti altri appuntamenti sono previsti per dicembre con gli Orsi a zonzo. Venerdì 8, Bears in Paradise al Classic club di Rimini. Gradito l’abbigliamento bianco. Sabato 9 ritrovo alla sauna Hobby One alle 14, serata al Time to Move di Godega St. Urbano (Tv), www.timetomove.it Sabato 16 al TheBlock, dopo il ritrovo pomeridiano alla sauna Blu. Pomeriggio ritrovo alla Blù Sauna di Padova, la sera proseguiamo alla discoteca The Block. Centinaia di panini per tutti. Info: www.block.it Lunedì 25 ritrovo alle 14 alla sauna Hobby one e sera al Time to move di Godega (Tv). Lotteria con lettori Dvd, home teather, cellulari, impianti hi fi. Spettacolo di Drag queen con Miss Pomponia e La Karl du Pignè. Musica commerciale con J.Claude DJ, go go bear & chaser, spuntino per tutti e a tarda notte cioccolata calda con panettone. Info: www.orsiazonzo.it,347 4639986. NO VAT 2007 L’edizione 2007 della manifestazione nazionale No Vat. Più autodeterminazione meno vaticano è prevista per sabato 10 febbraio 2007 a Roma, per riaffermare una cultura laica che valorizzi i percorsi di autodeterminazione. Dalla nascita di Facciamo Breccia, la mobilitazione No Vat è luogo di incontro per una politica complessiva contro l’invadenza del Vaticano di numerose soggettività, oltre a quelle lgt. Info:www. facciamobreccia.org pride dicembre 06 ALTRE FAMIGLIE Sarà possibile visitare la mostra fotografica Altre famiglie / Other families. Identità, immagini, generi, orientamenti, a cura di Peter Weiermair, fino al 7 gennaio 2007. La sede della mostra è palazzo Cavour (via Cavour 8), aperto al pubblico dal martedì alla domenica dalle 15 alle 19, giovedì fino alle 23. L’ingresso è gratuito. Altre Famiglie / Other families è uno sguardo sulle posizioni sociali legate alla vita gay, lesbica, transessuale e transgender. Le figure contemporanee presentate nelle fotografie, nelle video proiezoni e video installazioni, sono alla ricerca di una nuova autocoscienza nel campo erotico-sessuale e in quello della relazioni sentimentali, di amicizia e dei rapporti umani. Sono previste visite guidate per le scuole. Info: comitato Torino pride 2006, via Avogadro 30, 011 4325504/05, [email protected],www.torinopride2006.it ZÌ BARBA Zì Barba, ristovineria-pub di Torino (via Silvio Pellico 13/E) è il posto in cui cenare, bere una bottiglia di vino o trascorrere un serata con gli amici. Musiche lounge, chill out, acid jazz, buddha bar, pop e jungle. Tutti i giovedì, dalle 22, serata jazz, con ascolto delle più famose incisioni. Dicembre è dedicato a George e Ira Gershwin. Mercoledì 13: festa nordica della luce; cocktail fiammeggianti a lume di candela. Domenica 31: cenone di Capodanno. È necessaria la prenotazione. Bears & chasers benvenuti. Apertura anche il lunedì.Info www.zibarba.it, 347 8611930. LES FOLIES SCANDAL Les Folies Scandal è ogni sabato alla discoteca Chalet del Valentino (viale Virgilio 25, parco del Valentino) con ospiti, ragazzi immagine e spettacoli. Da sabato 25 novembre si festeggiano i 5 anni della serata gay: il 9 dicembre ospiti i Coors, che presenteranno due loro spettacoli. Domenica 31 dicembre Gran Gala’ di Capodanno. Dalle 20:30 cena buffet sino alle 23 in collaborazione con Quimanj. Spettacolo con dj Virus, voice Dennis De Vianza & drag queen. Danze sino alle 8 del mattino con due sale: dance dj Moira voice Jessica Roy; house dj Mirko Paoloni voice Isa Kent. La lotteria offrirà ricchi premi ed omaggi firmati Les Folies. I go go boys animeranno la notte con 3 strip. Solo su prenotazione, in omaggio le bottiglie di champagne per ogni comitiva di 3 persone. Info e prenotazione Roby 347 5811687, www.lesfoliescandal.it NOVARA LOVE KILLS Chiara Iezzi, del duo artistico Paola e Chiara, espone la sua mostra Love Kills fino all’8 dicembre, presso la galleria Urbano Quinto. Info: [email protected] LOMBARDIA VALLISTEEEDIGEI Continuano i venerdì notte Outlimits firmati Vallisteeedigei a Paderno Franciacorta (via Ugo Foscolo 2, Br). Tre digei, ospiti, sorprese e musica. Sabato Vallisteee sono al Remember di Caselle di Sommacampagna (via dell’Artigianato 48 , Vr). Ingresso libero. Capodanno grande festa sempre al Remember. Info: 347 1509452, 347 2563585, www.digei.eu MILANO BINARIOUNO Oltre alle date del sabato, Binario1 organizzerà il Virgo’s party per Sant’Ambrogio la sera del 7. Il 16 super sport party con i principali gruppi sportivi gay (Kaos, A.t.omo,Gruppo pesce,Tricyclo, Sci.G). Il 25 Christmas party e il 31 Capodanno con sorprese ed ingresso a 15 euro con consumazione esclusa. Info: 329 9440960, 329 4583608, [email protected] Binario1 è in via Plezzo 16. BEERBANTI Beerbanti è il bar/pub/piadineria in zona Tortona, nel cuore del nuovo quartiere della moda milanese. È aperto dal lunedì al sabato sino alle due di notte. Aperto a tutti senza tessere, offre un’ampia sala interna e un esterno sfruttabile nei mesi estivi. Il tutto è accompagnato da ottima musica e soprattutto dalla cordialità e dalla simpatia di Lorenzo,Paolo ed Ivan. Beerbanti si trova in via Solari al 52. Info: 02 42297612. 85 dicembre 06 pride 86 appuntamenti LIBRERIA BABELE Il primo dicembre dalle 19 alle 21 si terrà presso la Libreria Babele di via san Nicolao 10 il casting del film Lettere. Si cercano uomini e donne dai 18 ai 60 anni. Portare foto e presentazione. Info: [email protected], 02 36561149. e Francesco Belais nell’house room, nel privé Max Greco e Giammy Giammy. Sabato 30 chiuso. Domenica 31 party New year eve 2007, con tutti i djs resident del Billy e guest star Kareem Junior e go go boys. Billy è in via Gatto ang.v.le Forlanini. Info: www.billyclub.it, [email protected], Chicco 335 8327777, Massimo 338 3332783. BLEND Ultimo mese dell’anno per le serate del giovedì, ultime quattro serate prima del mese di chiusura (gennaio) del locale. Il 7 Moira dj, senza togliere lo spazio sul palco alla regina indiscussa del cabaret drag, La Cesira, sarà la sponsor dell’evento disco. Giovedì 14 Rina e Leonora della nuova compagnia Legnanese. Il 21 Natale Blend, le drag saranno vestite a tema e pronte a foto ricordo. Il 28 ultima serata con una carrellata di tutte le drag che hanno condiviso il 2006 con Blend. Riapertura il primo febbraio. Info: www.ondablend.it, 393 3360025. ONEWAY Tutti i venerdì, dalle 22:30, il nuovo venerdì “orso” milanese: one-bearbar, musica, atmosfera e qualche bocconcino da mangiare. Sabato notte house & commercial music sino all’alba, pizza snack. È a disposizione una sala per fumatori. Eventi di dicembre: sabato 2 serata Magnum club, giovedì 7 serata di beneficenza con il Magnum club (raccolta fondi per la lotta all’Aids), con incasso devoluto all’ass. Essere Bambino di Brescia. Lunedì 25 Mega Magnum tombolata. Domenica 31, dalle 23, San Silvestro night con buffet, brindisi, prima consumazione e guardaroba a 15 euro. Oneway è in via Cavallotti 204, a Sesto S. Giovanni. Info: 02 2421341, www.oneway.it, [email protected] CAFÉ ATLANTIQUE Lunedì 4, alle 20:30, finale del concorso MR. Stripman. I 18 finalisti, selezionati nel corso dell’anno nelle migliori discoteche italiane, approderanno per la finalissima al Café Atlantique. Giuria tecnica e giuria stampa designeranno MR.Stripman stampa, cinema, Italia 2006. Pre show con cena-buffet e live con il bossa nova quartet di Eclesio Souza Ramos, i virtuosismi canori di Elaine Mata Jones e Sneja acrobata di danza aerea sulle selezioni musicali di Fabio De Vivo. A seguire Enrico Lo Gallo Dj. Prenotazioni: 20:30 cena buffet 25 euro (ingresso compreso), solo ingresso 15 euro (consumazione compresa). Info: www. misterstripitalia.com BILLY Sabato 2 dicembre, per festeggiare l’inizio del mese festivo, alla consolle del Billy si alterneranno i djs Luca Volpi, Nunzio da Vinci, Bruno Bolla e Phil Romano nell’house room, mentre nel privé sounds room dj Giammy Giammy. Sabato 9 la serata ospiterà Guy Williams, supportato dai djs resident Matteo Ltd e Francesco Belais nell’house room, nel privé sounds room si alterneranno Luca Volpi e Giammy Giammy. Sabato 16 dj Aron, Luca Volpi, Nunzio da Vinci e Bruno Bolla nell’house room, il privé sarà diretto dal dj Giammy Giammy. Sabato 23 party Under the christmas tree. Djs resident Matteo Ltd, Nunzio da Vinci, Phil Romano DNA Parte giovedì 14 la nuova gay night alla discoteca Codice a barre sull’Alzaia naviglio grande 98. Una location dallo stile raffinato e moderno e che dispone di due privé per feste private. L’hip hop commercial house di Moira dj e l’house music di Karl Ewart sono due degli ingredienti di questo nuovo giovedì notte, dalle 23:30 in poi. Ingresso in lista 10 euro compresa la consumazione. Info: Luca 338 2250952, www.mrstripitalia.com THERMAS Sauna Thermas club è bagno turco, idromassaggio, sauna finlandese, bar, paninoteca, area relax e fumatori, video xxx, dark room e... Aperta tutti i giorni da mezzogiorno a mezzanotte. Giovedì, venerdì e sabato chiusura alle 2. Promotions: ingresso 12 euro dopo le 20, 10 euro under 25. Location: via Bezzecca 9, Tel. 02 5450355, www.thermasclub.com CAPODANNO 2007 Il bastione di Porta Venezia sarà la location per l’evento di Capodanno 2007.- Un gioco di 2luci13-11-2006 avvolgerà l’intero bastione che 1 ospiterà un party CIG proposta 18:07 Pagina che comincerà con una cena-buffet alle 20 e andrà avanti fino al mattino. Tre piani di musica, tre dj ed una terrazza panoramica riscaldata con vista DESIGN CARLO TRENTIN - PHOTO © ISTOCK INTERNATIONAL INC. 2006. ALL RIGHTS RESERVED • ascolto • sostegno • salute NEW CHAT AMICA MARTEDI E GIOVEDI per accedere: www.arcigaymilano.org Telefono amico gay 02 5412 22 27 Linea gay: Lunedì, martedì, giovedì e venerdì, dalle 20.00 alle 23.00 Linea trans: Mercoledì, dalle 21.00 alle 23.00 C.I.G. Centro d’Iniziativa Gay Arcigay Milano Onlus www.arcigaymilano.org [email protected] pride dicembre 06 appuntamenti su Milano. I biglietti sono in prevendita presso l’Afterline o il Rha Bar. Info e liste uomini: 338 2250952, tavoli 328 7022099, donne 348 4408696, 393 9058829, www.gaystreet.it AFTERLINE Nuove iniziative per il mese natalizio all’After line. Da mercoledì 6 si inaugura la serata karaoke con competition presentata da Luca Magli e Sasà. I vincitori avranno la possibilità di incidere un disco con una casa discografica. Il giovedì continua il Black Out party, con spazio disco illuminato da luci e laser. Possibilità di inviare videomessaggi per il single party. Giovedì, in promozione, terzo drink gratuito e per chi arriva entro le 22 un drink in omaggio (solo a dicembre). Tutti i venerdì strip integrale ed animazione ed il Free entry alla Perversion night all’X club con musiche di Fabio Locati, spettacoli hard, camerini, labirinti e dark room. Sabato disco con Andi dj e free entry per l’X club. Domenica, lunedì e martedì lounge bar. Sala fumatori interna. Info: www.gaystreet.it, Luca 338 2250952 [email protected] DEPOT Giovedì 7 dicembre nottata LSD (leather) prolungata in vista della festa del giorno seguente. Venerdì 8 tutti nudi per il naked party extra, dalle 22 alle 6. Il 30, black out party, dalle 22 alle 6 l’unica luce a disposizione sarà quella dei bracciali luminosi consegnati all’ingresso. Domenica 31 doppio appuntamento al Depot. Dalle 15 alle 20 si terrà il naked party che chiude quest’anno: dall’una fino a mattina il locale si riveste e propone di festeggiare con un po’ di sex. Rimangono validi tutti gli appuntamenti “canonici” del calendario Depot: www.depotmilano.com X CLUB All’X club la settimana comincia con il Naked party del mercoledì, nudi o in slip o boxer, con la possibilità di ritirare un buono per l’ingresso gratuito all’After Line. Tutti i giovedì Orgia party con sex live show che coinvolge il pubblico. Anche in questo caso, sarà possibile ritirare il free pass all’After Line. Venerdì Perversion night con go go boys nudi e sex live show. House music di Fabio Locati. Dopo le cinque del mattino colazione offerta . Sabato sera altri spettacoli con sesso dal vivo e musica sino alle otto. Al bar panini, dolci e bevande. Info: www.xclubmilano.com, info: 328 7022099. 87 FLEXO Giovedì 7, al Flexo niente Naked party ma Mixed party con l’ attigua sauna Metrò, regolare invece il naked di martedì 26. Domenica 31 buffet di capodanno e spettacolo hard. METRÒ CIMIANO Aperture straordinarie della Metrò Cimiano giovedì 7 dicembre, lunedì 25 e martedì 26. Apertura non stop da sabato 30 a lunedì 1 gennaio con la possibilità d’ingresso all’attiguo Flexo con un prezzo speciale. METRÒ Nuova gestione della sauna Metrò, nuovo look con nuovi colori, nuove zone video, servizio bar con primi piatti. Nuovo servizio massaggi con nuovi massaggiatori. Le domeniche pomeriggio del 3 e del 17 saranno arricchite da buffet, così pure domenica primo gennaio. Lunedì 25 apertura alle 14, domenica 31 chiusura alle 22. ARGOS Giovedì 7 serata La cage aux folles drag show con Danì, Lilli Dupont e Mercedes più strip all’una. Venerdì 8 spettacolo con due strip e show di Mercedes, con inizio all’una. Venerdì 22 di nuovo La cage aux folles. Per il 24/25/26 dicembre il locale resterà aperto con possibilità di show a sorpresa. Dom 31 serata di Capodanno con drag show e strip con buffet, spumante e tanta musica mista (chiamare Enzo per info). Per venerdì 5 gennaio Befanissima: serata La cage aux folles. Lunedì, mercoledì e giovedì cruising bar. Martedì due spettacoli di strip con due boys e Mercedes in show alle 24:30. Ingresso consentito anche alle donne. Venerdì spettacolo di strip man con un boy e Mercedes show all’una. Sabato spettacoli con due strip men e Mercedes in show all’1:30. Domenica spettacolo di strip man all’una. Lun, mar, mer, gio, dom apertura alle 22 e chiusura alle 3, venerdì e sabato alle 6. Info: 339 7798450 (Enzo). Argos club cerca nuovi strip men. Contattare Enzo ore pasti o recarsi direttamente al circolo. Argos Club è in via Resegone 1, raggiungibile dal passante ferroviario fermata Lancetti, bus 90/91/92 e tram 3. Ingresso con tessera Uno card. dicembre 06 pride 88 pride dicembre 06 89 dicembre 06 pride 90 appuntamenti BRESCIA OUTLIMITS L’Oulimits di Paderno Franciacorta (Bs) prosegue coi suoi sabati notte capitanati da Alby La Nuit e dai suoi bellissimi ragazzi. All’out si balla in due sale separate con musica house nella prima e commerciale nuova e revival nella seconda con Graziano Dj da Verona e Dj Moon da Milano. Dicembre, oltre al sabato, serate speciali per le festività. Giovedì 7 Like a virgin party, 25 Natale, 31 dicembre in attesa del Capodanno con canti, balli e bicchieri di spumante fino al mattino inoltrato. Venerdì notte sempre Valliestee digei e Mozart dj. Info: www.outlimits.it Per contatti, compleanni, informazioni: 338 1866150, 335 6089210. MANTOVA LA SALAMANDRA Il comitato provinciale Arcigay la Salamandra di Mantova propone la Festa al palazzo gli Astri del Duca, nei saloni affrescati di Ca’ degli Uberti in piazza Sordello 13. Una festa gay & friendly. Cena a buffet durante tutta la serata, dancers, strippers, drag and theatrical animation, musica e sorprese. Necessaria prenotazione entro il 28 dicembre. Info: info@ mantovagay.it, www.mantovagay.it, tel. Antonio 340 2304223, Davide 340 8244132. Ingresso con tessera Arci, 50 euro dalle 22. VARESE ZSA ZSA Zsa Zsa disco pub è aperto dal giovedì alla domenica: ogni giovedì torneo di karaoke. Informazioni 349 2505942, 348 7441635. Ogni venerdì Zsa Zsa “The friday music”e ogni sabato “Gold club”. Special open: giovedì 7 dicembre e lunedì 25 dicembre. 31 Happy new year, con cena buffet dalle 21 e disco night/animation show time fino al alba. News: Dj Marg/electro-pop/dance/anni 80’music, Dj Ivan/commercial/ house music, Dj Fil/RnB/commercial/house music, Dj Grisun from Zurich/ revival/commercial/musica italiana Domenica: cucina siciliana, chef Ginevra, dalle 19:30 alle 21, a 5 euro compreso il buffet . Zsa Zsa è in via Orrigoni 7. Tel. 0332 232626, info e privé: 349 1734234, www.zsazsa.it pride dicembre 06 VENETO VERONA SKYLIGHT Aperture straordinarie per lo Skylight a dicembre. Il 7 dicembre, lo Skylight si trasferisce ancora al Molo 5 a Marghera (via dell’Elettricità, 2) e continua la collaborazione col Trash & Chic con un party in costume. Il 25 dicembre straordinaria apertura per Natale, con in regalo un ospite live. 31 dicembre Capodanno Pink & White. Ospite dal The Cook di Londra Dj Tatu. Lo show è dedicato al rosa e al bianco, le docce saranno a sorpresa per i boys Skylight sempre poco vestiti. Apertura alle 24, liste aperte fino alle 2. Ingresso intero 20 euro, ingresso in lista 15 euro. Altri ospiti del sabato saranno Federica Babydoll il 9 dicembre e Walter S. il 16 dicembre con esibizione dal vivo dei Tributo zero. Lo show sarà dedicato agli anni ‘70 e a Renato Zero. Apertura anche il 30 dicembre. Info: www.skylightdisco. com, [email protected], 338 2390848, 347 4200010. Skylight è a San Bonifacio (Verona), in via Fontanelle 28. Autostrada A4, uscita Soave/ San Bonifacio, seguire le indicazioni per l’Ospedale (lo Skylight si trova di fronte). Tutti i sabati apertura alle 24. REMEMBER Ogni giovedì e domenica il Remember propone karaoke. Sabato disco con vallisteeedigei e Lalla voice in consolle per la serata a 360°. 24 e 25 dicembre brindisi. 31 dicembre vallisteeedigei e Lalla voice. Entrata libera. Remember discopub è in via dell’artigianato 48, a Caselle di Sommacampagna (Vr), uscita autostrada A4 Sommacampagna direzione aeroporto. Info: 346 3738859, [email protected] CIRCOLO PINK Il programma di dicembre del Pink è il seguente. Venerdì primo, 8 e 29 dicembre, 19-21: TransgenderPink lo spazio trans; 22 l’Apostroforosa, serata prevenzione Aids, proiezione video, esposizione manifesti e preservativi a go go. Sabato 2, 9, 16, 23, ore 16-18: gruppo giovani. Lunedì 4 “Chi ha paura dell’Aids?”, serata di prevenzione e informazione Hiv. Venerdì 8, ore 21, inaugurazione mostra di pittura 91 dicembre 06 pride 92 “APNEA” (espongono Roberto Aere e Daniela Migaldi). Lunedì 11: Direttivo aperto. Venerdì 15, alla Chimica, 19-21, Transgender Pink, aperitivo alle 19.30 con l’Apostroforosa. Lunedì 18: incontro/dibattito “Transessualità e prostituzione” con: Ornella e Pia Covre (del comitato per la difesa dei diritti delle prostitute). Domenica 31 veglionissimo di fine anno, musica, danze fino a mattina dalle 22. Info: http://www.circolopink.it PADOVA FLEXO Sabato 4 novembre si è inaugurato ufficialmente il nuovo Flexo di Padova, all’interno di una struttura polifunzionale che comprende la sauna metrò Padova e il nuovo cruising disco bar. Lo spazio comprenderà sauna, palestra, centro estetico, cocktail bar, dance floor, aree cruising, naked privé parties, giardino ed idromassaggio esterno, con nuovi spazi in preparazione. L’appuntamento con i gruppi dei Magnum e Beardoc, con special Dj Set avrà luogo ogni primo sabato del mese, il 2 dicembre e il 6 gennaio i prossimi eventi. La nuova struttura è in via Turazza 19, int. 3. Tel. 049 8074707, apertura dal mercoledì alla domenica dalle ore 21. Novità: ingresso per le donne alle quali saranno riservate la zona del bar e della pista e la sala fumatori. Non potranno accedere ai piani superiori riservati ai maschietti. Il sabato è riservato agli uomini. La serata disco del sabato è gestita da Dj T. Morris, nelle serate Magnum e Beardoc si alterneranno vari Dj. Serate speciali per dicembre, giovedì 7, lunedì 25 e martedì 26. Domenica 31 Capodanno 2007 con buffet e spettacolo hard. PRVLG Si scrive Prvlg e si legge Privilege, il nuovo punto d’incontro che illuminerà le notti padovane. Davide ed Erri propongono drink e stuzzicheria, tutti i pomeriggi ricchi aperitivi e venerdì dalle 18 Fish and spritz. Inoltre feste a tema e musica con talentuosi dj. METRÒ Aperta per tutte le festività, la sauna Metrò festeggia il capodanno con un’apertura no stop da sabato 30 a lunedì primo gennaio. Stretta collaborazione con l’attiguo nuovo Flexo club dove l’ingresso riserva il salto della coda e una riduzione al costo d’ingresso. pride dicembre 06 SONIQUE Nella location del nuovo Flexo si anima il venerdì sera dance aperto a gay, lesbiche e amici. La serata Sonique ha una selezione musicale tra le più apprezzate del momento con Dj Maurice. THEBLOCK Domenica 31 dicembre TheBlock diventa un antico castello medioevale. Sensuali paggi offriranno una cena a buffet accompagnata da balli e da rappresentazioni allegoriche. Lady Pam dirigerà la caccia al cinghiale tra canti gregoriani e tornei di cavalieri. Dicembre sarà ricco di appuntamenti e ospiti. Sabato 9 dj Rob Sykes; sabato 16 Andy J dj per la strip night. Il 16 il privé sarà dedicato a bear e amici in collaborazione con orsiazonzo. Sabato 23 festa per il compleanno di Chicca. 7 dicembre con White night e 5 gennaio per Epifania. Info: 333 9060434, 348 4500418, www.block.it Block è in via Volta 1/7, Limena Pd. VENEZIA PORTO DE MAR Tutte le sere un programma differente per il Porto de mar. Dal mercoledì hard alla domenica con karaoke, dalla musica dal vivo del giovedì alla disco night e al party show del venerdì e del sabato. La seconda domenica del mese il party semi-naked O sopra o sotto o niente con animazione hard. Per gli appuntamenti durante le feste natalizie: www.portodemar.com, 346 2113085. PDM Porto de Mar è in via delle Macchine 41, Marghera (Ve). METRÒ La sauna Metrò è aperta per tutte le festività. La sola chusura anticipata sarà il 31 dicembre, ma sarà possibile continuare la serata al Flexo disco cruising di Padova con ingresso ridotto. night>spots Con l’uscita del suo nuovo Cd Streghe, Valentina Gautier si conferma come una delle cantanti italiane più friendly e attente verso la comunità gay. Stregati da Valentina 93 È una piacevole sorpresa la determinazione con cui un’artista come Valentina Gautier ha deciso di rivolgersi con le sue canzoni (anche) alla comunità gay. La sua scelta di offrire nel 2006 la sua canzone “Be free” come sigla ufficiale del festival di cinema lesbico e gay di Torino e soprattutto del gay pride nazionale di Torino poteva infatti anche essere giudicata un gesto episodico. Invece, adesso che è infine uscito il suo nuovo Cd, Streghe, ci si accorge del fatto che non si trattava affatto di un gesto isolato. La comunità gay e i suoi riti e miti sono ben presenti a Valentina. Lo dimostra il fatto che in occasione del lancio del disco, la cartella stampa che è stata distribuita a tutti i giornalisti nomina senza nessuna vergogna la simpatia della Gautier per il mondo gay. Non solo quindi, nella presentazione del Cd l’artista nomina al posto d’onore, già alla seconda riga del testo, il suo contributo al festival di cinema nonché al gay pride nazionale di Torino, ma non contenta ci insiste pure, tornando sull’argomento nella presentazione di “Un anno di amore”, cover da Mina, la cui scelta è giustificata così: “Non solo è un coraggioso tributo all’icona per eccellenza della musica italiana, Mina, ma anche un tributo alla comunità omosessuale per la quale ‘Un anno d’amore’ è un autentico cult”. Tanto di cappello ad una coerenza d’azione che non ha per ora altri paralleli in Italia. Se si aprissero le candidature al ruolo di “madrina canora” della comunità gay italiana, Valentina Gautier meriterebbe senz’altro una nomination speciale. dicembre 06 pride 94 appuntamenti VICENZA JOY & MUSIC – REMEMBER DISCOPUB La discoteca Joy & music diventa esclusivamente gay con il Remember per la serata All inclusive party, domenica 10 (entrata, prima consumazione, buffet, karaoke e disco a 12 euro). Info e liste: Pat 348 2302232, [email protected] Joy & music è in via Monte Cimone, Cornedo Vicentino (Spagnago). Uscita autostrada A4 Montecchio, direzione Valdagno. Dopo 15 km a sinistra. LIGURIA GENOVA L’APPRODO In occasione della giornata mondiale della lotta all’Aids, il comitato provinciale Arcigay L’Approdo organizza, per tutta la cittadinanza, le seguenti attività. 30 novembre, ore 16, presso la sala del camino di palazzo Ducale (p.zza De Ferrari), Raffaele Lelleri, responsabile salute di Arcigay nazionale, presenta i risultati della ricerca Modidi sui comportamenti sessuali della comunità lgbt. Dal 30 novembre all’11 dicembre, nell’atrio di palazzo Tursi, via Garibaldi, mostra fotografica “Aids - no, grazie”: trent’anni di campagne di affissione. Primo dicembre, ore 20:30, presso la sala Chierici della biblioteca Berio: Ahi l’amore, spettacolo multimediale. ATTITUDE Prosegue la programmazione invernale per la serata Attitude (la serata top-house genovese firmata Cool-made crew). Ogni domenica tra le 20 e l’una Andrea Mocce Dj è accompagnato da go go dancer e Onirika. Serate a tema, ospiti e altro. Dalle 20 alle 22 ingresso, buffet e drink a 8 euro, dalle 22 all’una ingresso e drink 10 euro. Da segnalare le Queen Night del 24 e del 31 dicembre entrambe con orario prolungato. Info e programma www.attitudeclub.it Attitude, c/o Nuhar Club, è in via alla Chiesa della Maddalena 20r (a 100mt. dal comune). Info: Santy 334 1974008, Ricky 338 3471611, tavoli Vip Mirko 348 2906880. pride dicembre 06 BANANANAS Prosegue il sabato notte di Banananas. Dalle 23:30 il sound happy di Essi J viene condito da quello house di Matteo Ferrari dj. A scaldare la notte la voce di Kabiria e le hot performance di Onirika e dei cool made boys. Sorprese e guest si alterneranno a far capolino nelle serate. Sul sito web sono disponibili informazioni, la gallery e il guestbook:www.banananas.it Banananas è al Batik_disco, via Mura Delle Grazie 21 (Zona piazza Sarzano-Genova centro). Info: Santy 334 1974008, Ricky 338 347161, Woman zone Paola 334 7128375, [email protected] (Chiusura liste all’una) GOOSE’S Nel “pollaio” del giovedì notte genovese di Goose’s, rivolto ovviamente ad un pubblico glbt & friends, troveranno spazio striptease integrali dei cool-made boys, sonorità commerciali, trash, revival e qualche accenno al passato con mazurche, tanghi programmati da Luca Calcagno dj. È una serata divertente, disimpegnata e un po’ pazza per ritrovarsi e conoscere magari un nuovo amore. Goose’s apre le sue porte i giovedì dalle 21 a La Madeleine disco-cafè (via della Maddalena 103, Genova centro). La serata Goose’s Praga il 7 dicembre avrà orario prolungato dalle 21 fino alle prime luci dell’alba e sexy hot Show. Info: www.gooses.it, Santy 334 1974008, Ricky 338 3471611. Ingresso libero, consumazione facoltativa). EMILIA ROMAGNA BOLOGNA STEAM SAUNA Per le feste di Natale la sauna Steam informa di alcune piccole variazioni di orario. Il 24 dicembre chiusura ore 23. Il 25 dicembre apertura ore 15. Per San Silvestro apertura ore 14 e chiusura all’alba. Panettone e brindisi a mezzanotte. appuntamenti EASY SUNDAY Le domeniche Easy Sunday non si fermano per Natale e Capodanno, anzi riservano molte sorprese al Capital town – Le club (via don Minzoni 5/C), ogni domenica. Alle 21 cena nel ristorantino, poi, dalle 23, iniziano le danze con gli ospiti nelle due sale, house e commerciale, con musiche di Jacqueline More, Dano Deep, Dj Bolognese, Matty P, Karma e altri. Info e prenotazioni: www.gaybologna.com, 335 6666933, 335 345018, 339 6278524. THE LOFT Gli appuntamenti del venerdì del The Loft, il disco pub di Via delle Moline 16, partono dalle 23. La trendy g&l night ospiterà ogni notte musica commerciale a cura di Matty P., Fvln, Karma e altri dj. Info:www. gaybologna.com, 335 6666933, 335 345018, 339 6278524. RED CLUB Red club è una discoteca aperta tutti i sabati dalle 23. Per dicembre aperture speciali: giovedì 7 Immaculate party e lunedì 25 Christmas party. Domenica 31 Happy new year party, veglione con animazione, brindisi, e altro. Red Club è in via del Tipografo 2. Info: [email protected], 335 8130394 BLACK SAUNA La Black sauna offre 2000 mq di superfice pulitissima, con due piscine, due saune finlandesi, bagno turco, vasca idromassaggio con docce meraviglia, cromo e aromaterapia. Servizio massaggi, bar, dark, relax, parcheggio, aria condizionata. A dicembre, apertura straordinaria tutti i giorni dalle 14. Domenica 31 dicembre party di capodanno con brindisi e buffet. La sauna è in via del Tipografo 2. Info: 051 6011241, [email protected] REGGIO EMILIA GIORNATA MONDIALE DELLA LOTTA ALL’AIDS In funzione della giornata mondiale della lotta all’Hiv/Aids, Reggio Emilia ha fatto uno sforzo collettivo, unendo associazioni, scuole, piazze e locali, 95 gay, etero, misti, per tentare di fermare il virus attraverso l’informazione e la prevenzione. Dal 28 novembre al 12 dicembre, numerose saranno le iniziative all’interno della città. Info e programma completo e aggiornato: www.arcigayreggioemilia.org, [email protected] RIMINI CLASSIC CLUB Sabato 2 il Classic club festeggia il suo 19esimo compleanno. In house style room: Mr Alex G. & Nikos Dj, in Deko pop session room: Kylie Dj, Special night guest: Dj Francesco Belais e Regina Miami. In Eccentrix Matiné (dalle 5): Gibo Dj & Stano voice, special matiné guest: Giaga Dj e Pepe Dj. Venerdì 8 appuntamento con Orsi a Zonzo: Tigro espone i suoi lavori nella sala esposizioni, musica commerciale con J.Claude Dj, go go bear & chaser e spuntino per tutti. Il 31 festa speciale. Il programma su www.clubclassic.net Ogni sabato dell’anno via Feleto 15, Rimini. TOSCANA VERSILIA FREEDOM Freedom Rooms & Beds di Viareggio continua il suo percorso in nome di Bruno Brescia, con la gestione del fratello di Bruno, Giorgio, che accoglierà con gioia i clienti storici e tutti coloro che vogliono passare piacevoli giornate e serate nel comfort più totale. Freedom è in via F. Filzi 53, 55049, Viareggio. Info: www.freedombandb.com, [email protected] FIRENZE TABASCO Nuovi appuntamenti al Tabasco. Ogni mercoledì a torso nudo, con della buona musica e un drink. Venerdì, in collaborazione con la Marcuzzi, “tabarcuzzi”, con animazioni e spettacolo. Natale e Capodanno aperti fino all’alba. Dal 10 gennaio al 14, la kermesse della moda, Pitti immagine uomo, la moda al Tabasco. Info: www.tabascogay.eu, 055 213000. dicembre 06 pride 96 appuntamenti FABRIK Sabato 16 al Fabrik è “Bear butch”, la festa per orsi & friends in collaborazione con bearsking.com. Il 31 dicembre, dalle 22:30 alle 6, “New year’s Party”, con Lorenzo dj. Il Fabrik è aperto tutti i giorni dalle 21:30(domenica e festivi apertura dalle 16, eccetto il 25/12, 31/12 e il primo gennaio, con apertura alle 21:30). Only for men. Ingresso riservato ai soli soci Arcigay/Unocard. Infotel: 349 8906645, www.fabrikfirenze.it UMBRIA PERUGIA “EDUCARE ALLE DIFFERENZE” Nelle scuole italiane, come in quelle di altri paesi, il fenomeno delle prepotenze scolastiche è ancora frequente. I bersagli di tali azioni sono spesso persone come i disabili e gli omosessuali, socialmente stigmatizzati. Arcigay Arcilesbica Omphalos ha attivato, per i primi mesi del 2007, nella provincia di Perugia, il corso di aggiornamento “Educare alle differenze”, rivolto a tutti i docenti delle scuole medie e superiori. Il corso, autorizzato dal ministero della pubblica istruzione, sarà tenuto da psicologi ed altri esperti del settore. Info: Stefano Bucaioni, 339 8508056, [email protected] LAZIO ROMA APOLLION SAUNA La sauna Apollion in via Mecenate 59 A,tra il Colosseo e la stazione Termini, è stata completamente ristrutturata per offrire un luogo di relax e incontro tra i più moderni comfort. Con nuovo bagno turco con cromoterapia, piscina idromassaggio con cascata, sauna con aromaterapia, camerini e sala fumatori. La sauna sarà aperta per tutte le feste. Info: 338 2433416, www.apollionsauna.com pride dicembre 06 GAY & GEO Il gruppo Gay&Geo, gli escursionisti gay, si incontrerà il 17 alle 11 alla stazione metro di Anagnina, al bar Tex, per partire alla volta di Conca del lago di Nemi, lungo una panoramica mulattiera che porta al tempio di Diana, al museo delle Navi. Alla fine della giornata il gruppo terrà una conviviale cena in una “fraschetta”. Info: [email protected] SKYLINE Skyline, il cruising bar in piazza san Giovanni (via Pontremoli 59), segnala la nuova apertura del lunedì dalle 22:30 alle 3 per il Naked party. La domenica il locale sarà aperto anche di pomeriggio, dalle 15:30 alle 20:30 con la messaggeria e il tea party. Alle 22:30 riprenderanno le normali attività. Sorprese per la notte di capodanno. Info: www.skylineclub.it, 06 7009431. FREQUENCY Il Frequency, il cruising in via Enea 34 (metro Furio Camillo), sarà aperto per tutte le feste natalizie per gli appuntamenti fissi settimanali (giovedì Extreme naked party; venerdì Black out night e domenica Underwear vs naked), eccetto la vigilia di Natale. La notte di Capodanno serata speciale. Info: 340 6939719, www.thefrequency.it GLOSS Il giovedì e la domenica dalle 23 appuntamento al Gloss (via Monte Testaccio 44), la serata gay più giovane della capitale. Info: www.gloss.it COCK’S Cock’s evolution. Il più grande cruising di Roma annuncia nuovi orari, nuovi prezzi e nuovi eventi. Il locale sarà aperto tutti i pomeriggi, sette giorni su sette dalle 15. Dalle 15 alle 16 free entry, dalle 16 in poi 5 euro compresa consumazione. Tra le novità: tunnel bar, giovedì serata “buio profondo” con mistery naked boy, il venerdì “totally free”, free-entry senza obbligo di consumazione, il sabato sex-live show e la domenica serata naked/underwear. A breve il mercoledì “orgy party” e il sabato “after hour”. Info: www.thecocks.it 97 dicembre 06 pride 98 pride dicembre 06 appuntamenti 99 CAMPANIA CALABRIA NAPOLI COSENZA SUERTE Il gruppo Suerte ricorda i consueti appuntamenti settimanali: il locale del venerdì è l’Hemingway discoclub con la serata Lucignolo. Il locale si trova in via Niccolò Tommaseo nel cuore del salotto chic di Napoli. L’altro appuntamento del gruppo Suerte è ogni domenica al SudTerranea club con Il rivolto!. Il locale si trova in Vico primo Quercia (vicino a piazza Dante) e ha 2 dancefloor, 2 sale con bar di cui una per fumatori e zona harem. Durante le festività sono previste altre serate speciali. Info: 349 6748557, 338 7999165, [email protected] ELEGANCE Elegance è la serata disco gay e lesbica ogni sabato dalle 23 presso il privé della discoteca Scorpion health club di via Repaci Rende(Cosenza). Info: 349 7586424, www.discoelegance.tk PRINCE Disco bar con Karaoke e serate video musicali a tema per la comunità glbt. L’appuntamento è ogni giovedì dalle ore 21:30 al Prince Café di via Busento 29 Roges di Rende (Cosenza). Info 349 7586424, www. discoelegance.tk RED MOON Capodanno al Red Moon con Tonj Madrid e Dea, lo spettacolo Angeli e demoni, special guest Gino Curcione in “scostumatissima tombola”, discoteca con area cruising, stanzette, dark, labirinto,video xxx, bar, dj manu, parcheggio custodito. Red Moon è presso il centro direzionale isola a/7. Info: 081 5625298. Per posti letto in B&B 340 3264821. BLU ANGELS La sauna Blu Angels sarà aperta tutti i giorni festivi e prefestivi dalle 14. È l’unica sauna al sud a tre piani, con sauna finlandese, bagno turco, vasca idromassaggio, dark room, stanzette relax, bar, sala massaggio, sala lettura,video xxx, massima pulizia e igiene. Blu Angels è presso il centro direzionale isola a/7. Info 081 5625298. KAPSULA Da venerdì primo dicembre apre Kapsula con Fallo di Venerdì, la nuova one-night gay di Napoli, dalle 23. Info:www.kapsula.it DEPOT Il club di Napoli si prepara a festeggiare il capodanno con tutti i suoi clienti. Depot aprirà all’una per dare a tutti la possibilità di brindare a casa. Rimangono validi tutti gli altri appuntamenti fissi del mese. Maggiori informazioni nella pagina pubblicitaria su “Pride” o su www.depotmilano.com SICILIA PALERMO ARTICOLO TRE Venerdì primo dicembre Articolo Tre è al Rise Up per la giornata mondiale della lotta contro l’Aids. Sarà presente con un opuscolo informativo sulla prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale e sull’uso del preservativo, distribuito congiuntamente ad un condom. Ancora, come è stile di Gaetano e Marcello, i regali alla clientela non finiscono qui, e la serata si tingerà di rosso con le magliette per la prevenzione all’Aids. Durante le danze saranno proiettati dei video spot informativi sull’Aids e sull’uso del profilattico. Parteciperà anche il Pegaso di Catania, un sodalizio tra i due più grandi circuiti commerciali glbtq siciliani, con l’ulteriore presenza degli Orsi siculi. Info: www.articolo3palermo.org dicembre 06 pride 100 pride dicembre 06 night>spots 101 A Milano c’è un nuovo negozio gay (ma, per una volta, anche “etero friendly”). A poca distanza dalla Darsena e dalla stazione di Porta Genova è stato infatti inaugurato il 31 ottobre Pier, su un centinaio di metri quadrati, arredati con stile e con grande attenzione ai particolari. Il nome del negozio gioca sia con quello di Pierpaolo Perseu, personaggio della comunicazione milanese e amministratore dell’agenzia pubblicitaria “6X6 advertising”, sia sulle “Pr” svolte dall’agenzia stessa, la prima in Italia a specializzarsi nella pubblicità rivolta al mondo gay. “Pier”, ha dichiarato Perseu durante l’inaugurazione, “vuole essere un punto di ritrovo, un ambiente ricco di sorprese. Non solo un negozio per idee regalo, ma anche una finestra sul meglio che l’arte, la moda, la letteratura e l’entertaining riservano all’uomo”. Sui due piani del nuovo negozio si trovano spazi tematici dedicati a vari tipi di proposte per idee regalo: un’ampia scelta di libri di narrativa, testi orientali e fumetti manga, libri fotografici sulla figura maschile e femminile, riviste internazionali, e poi le proposte di intimo e di swimwear di Rufskin, i gioielli di Visetti, e infine uno spazio dedicato al turismo, con le guide delle maggiori capitali europee e una piccola agenzia di consulenza viaggi. Pier si propone anche come galleria d’arte: al momento dell’inaugurazione erano in esposizione le proposte del design d’arredamento Lemani, le illustrazioni di Bodo Klös, le sculture di Emilio Casarotto e le opere in vetro dell’artista Mauro Bonaventura. Pier è in viale Gorizia 8, telefono 02 89075230. dicembre 06 pride 102 DVD 9010 DVD DVD 9065 9022 DVD 9042 DVD 9062 DVD 9045 DVD DVD 9046 9055 DVD 9061 DVD 9081 DVD 9101 SKH06 12 pride.indd 1 pride dicembre 06 DVD 9133 103 DVD 9053 DVD DVD 9030 9033 DVD 9078 DVD 9067 MILANO VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI | SPEDIZIONE CON |CORRIERE ESPRESSO IN 24/48 ORE Via Antonio da Recanate 7 (MM staz. Centrale) 20124 tel. 02-67391224 fax 02-67847756 Buono d’ordine per corrispondenza ............................................................................................... Aperto dal lunedì al sabato (orario continuato) nome da inviare a: SKH h. 9,30 - 19,30 Via Antonio da Recanate 7 ............................................................................................... cognome 20124 - Milano ROMA Via S.Gallicano 13 (Trastevere) ............................................................................................... DVD ............ DVD ............ DVD ............ tel. 06-58335692 fax 06-58390427 via e numero Chiuso il lunedì, DVD ............ DVD ............ DVD ............ ............................................................................................... aperto dal martedì al sabato. h. 10,00 - 20,00 città DVD ............ DVD ............ DVD ............ VERONA ............................................................................................... cap Via Giolfino 12 (zona P.ta Vescovo) DVD ............ DVD ............ DVD ............ tel. 045-8486888 fax 045-8403289 ............................................................................................... PAGO ALLEGANDO ASSEGNO Chiuso il mercoledì e il giovedì, provincia aperto venerdi, sabato, domenica, lunedì, martedi, PAGHERÒ CONTRASSEGNO AL CORRIERE ............................................................................................... h.12,00 - 22,00 telefono (obbligatorio per avvertire della spedizione) SPEDIZIONE RISERVATA CON IMBALLO ANONIMO SPESE SPEDIZIONE 11,00 Euro NON INVIARE FRANCOBOLLI 8-11-2006 16:32:54 dicembre 06 pride 104 dovecosa pride dicembre 06 dovecosa ALESSANDRIA Associazioni Gruppo di Azione Gay c/o Il Gabbiano Via Galilei 38 T. 0131 232120 ANCONA Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali T. 071 65318, lun e mart, 9:30 - 13 Acigay Arcilesbica Caleido Corso Mazzini 64 T. 071 203045 F. 071 203050 www.gay.it/arcigay/ ancona GayLib T. 347 4758758 Le Brigante c/o Casa della donna Via Cialdini 23 T. 071 204680, ogni 2° e 4° merc AOSTA Associazioni Acigay Arcilesbica 28 Giugno c/ o Ravet Michel Viale IV Novembre (San Vincent) T. 329 6034973, 0165 32034, giov, 21:30 - 23:30 www. gay.it/arcigay/aosta Arcigay Articolo3, c/o Espace Populaire, v.JC Mochet 7,11100, T.329/6862948, articolo3aosta@ libero.it, arcigayaosta.blogspot. com AREZZO Hotel Agriturismo Savorgnano Loc. Savorgnano 5 Subbiano T. e F. 0575 422010 www. agriturismosavorgnano.com, info@ agriturismosavorgnano.com ASCOLI PICENO Turismo Alternative Holidays Man Around Italia - Viaggi e vacanze gay Largo La Spezia 6 (San Benedetto del Tronto) T. 800688606 www. alternativeholidays.it ASTI Locali e Disco Il Boschetto Bar Viale Partigiani 34 T. 0141 352471, 347 5811687 BARI Associazioni Arcigay G. Forti Ufficio Nuovi Diritti CGIL CAAF CGIL ARDO Bari Arcigay Donne Via Gian Domenico Petroni 33 T. 080 5542139, T. e F. 080 5522036 www. arcigaybari.it, [email protected], [email protected] Associazione Donne Lesbiche c.p. 421 Trani Desiderandae Gruppo Lesbico Separatista c/o G.E.P. Via Abate Gimma 88 T. 333 715518 Locali e Disco El Merendero Disco SS 100 uscita Adelfia Rutiliano 347/3160103 - one night sab. North Wind Disco Pub Via Giannone 18 (zona Campus) 347/6106295 One Night Mart. Dr.Push Up c/o Gilda Art Privé viale Einaudi 60 - Dom 21:30-02, 340/3523807 Novantagradi c/o Zenzero, Traversa Colletta 12, domenica. T.340/3523807 Radio Pride to be… Ven 17-18 su controradio 97,300 MHz Saune Millenium Bath Via Adriatico 13 080/5342530 BELLUNO Associazioni Centro Amicizia e Libertà (Loc. COI - Zoldo Alto) 0437/789309 www.centroamicizia.org BERGAMO Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 035/361674 giov. 14-20 Aiuara Gruppo Volley Gay e Lesbico 347/3411621 giov. 21-23 [email protected] Triangolo Rosa - gruppo lesbico b.go S.Caterina 90 335/6067158 [email protected] Locali e Disco Divina Fashion Bar b.go S. Caterina 1 035/218421 19-2 Chiuso Dom - www.bardivina.it Get Up Club via Bianzana 46 035/344460 mar-giov Cruising vendom Disco - dalle 22 - Chiuso Lun Mamo’s Bar Via Baschenis 13/a 035/270014 - dalle 17 chiuso Lun www.mamos.it Ristoranti Brodo di Giuggiole Via Colleoni 10 (Dalmine) 035/566581 Chiuso Lun sera Sab mezzogiorno Enoteca Boschini Via Pignolo 50 Il Gattopardo ristorante e pizzeria Via Ronchetti 9 (Nembro) Chiuso Lun La Gatta al Lardo Osteria Pizzeria Via Giovanni XXIII 42 (Verdello) Trattoria Anita Via al Luio 60 035/521830 (Alzano Lombardo) Chiuso Lun e Mart a pranzo Osteria dei Briganti Via Tiraboschi 10 (Trescore B.) 035/4258664 Chiuso Mar e Sab a mezzogiorno Saune The City Sauna via Clementina 8 035/240418 14-02 chiuso Mart Sex Shop Center Fantasy Via Manzù 3/d (Curno) 035/614111 www. centerfantasy.it Altro Comotti gomme V.Giovanni XXIII 1, 24052, Azzano S.Paolo T.035/532110, F.035/532014, [email protected]. Sconti per lettori di “Pride”. BOLOGNA Associazioni Arcigay Nazionale Via Don Minzoni 18 051/6493055 www. arcigay.it [email protected] Arcigay “Il Cassero” Via Don Minzoni 18 - C.P. 691 051/6494416 www.cassero.it cassero@cassero. it Arcilesbica Via Don Minzoni 18 Tel e Fax 051/6492684 www. arcilesbica.it Cgil - Sportello per i diritti Via Boldrini 8 051/253138 mart 15-18 CODS - Coord. Omosessuali DS via dlla Beverara 6 368/7120627 [email protected] LILA Lega Italiana Lotta AIDS Via Agucchi 290/a 051/6347644-646 www.lilabologna.it M.I.T. Movimento Identità Transessuale Via Polese 15 051/271666 www.mit.bo.it lun-gio 10-18 ven 10-14 Visibilia Associazione Lesbica Separatista Casella Postale Agenzia 2 40123 Bologna 0516494276 www.visibilia.org [email protected] Gruppi Sportivi Gruppo Pesce - Gruppo Sportivo Gaylesbico lun giov 19.30-20.20 c/o Piscina Vandelli 338/5965683 www.gruppopesce.org Hotel Hotel Roma - P.za V. Veneto 4 (Porretta Terme) 0534/21535 Fax 0534/21692 Locali e Disco Bart Via Polese 47/a 051/243998 [email protected] Capannina, via S.Vittore 29/2, 051/581115 F.051/3370283, info@ capannina.info Easy Sunday dom 20.30 c/o Capital Town Via D. Minzoni 5/c 335/6666933 Ganesh - Via Polese 47/c 051/5877771 19-3 Melograno gay pub, v.Saragozza 32/a, tutti i giorni, 329/4011698, 338/5227619 Movida Club - Via S.Felice 6b - 051/232507 17-06 Red Club - Via del Tipografo 2 sabato 051/531512, www. discoredclub.com Tel e Fax 0472/520157 www. sonnenheim.net Locali e Disco Samba Café p.za Domenicani 28 0471/978593 BRESCIA Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 348/8239534 me-ve 14-18 Arcigay “Orlando” Via V.Paitone 42 030/4 8901 www.arcigaybrescia.it Pianeta Viola c/o ARCI via Villa Gloria 10/a 030/2410604 gio 21 Hotel Touring Hotel Via Grigolli 10 (Desenzano) 030/9120346 www. hoteltouring-gardalake.it Locali e Disco Antico Borgo (dalla giò) bar gay/ lesbico via Borgo Trento 38 Art Club c/o Centro comm. Garda 1 via Mantova 1/a (Desenzano) 030/9991004 mer-ven (donne) sab 23-5 www.artclubdisco.com La Stria bottiglieria con cucina via Poli 26 (Montichiari) 030/9657175 http://utenti.lycos.it/lastria Little Italy, via Mier 27, Iseo Centro , 349/3763150 Out Limits - Via U. Foscolo 2 (Paderno F.C.) 030/657536 335/6089210 ven (donne e non solo) e sab 22.30-05 www. Radio outlimits.it Radio Gays Radio Città del Capo Re Desiderio Pub vicolo Lungo 11 (circuito Popolare Network) 96.3 www.redesiderio.com Mhz mart 22-23 Scarabeo - vicolo Duomo 13 (Desenzano) 030/9140085 Ristoranti Trap - Via Castagna 55 Pizzeria Ristorante Speedy Via 328/4523880 ven-dom www. Saragozza 65 Chiuso Lun Trattoria Papa Re p.zza dell’Unità trapmad.it Valliesteeedigei, serate 6 - 051356120 Chiuso Dom itineranti.347/1509452, Saune 347/2563585, www. Black Sauna Via del Tipografo vallisteeedigei.it 2, 14-02 ven-sab 24ore no stop T. Ristoranti 051/6011241 Al Cantuccio via Matteotti 46 Cosmos Sauna Via Boldrini 22 (Rezzato) 030/2793110 chiuso lun 051/255890 Dom-Gio 12-01.30 e mar sera Ven-Sab 12-03 Cantina santa Giustina wine Steam Via Ferrarese 22/i 051/363953 dalle 14 steamsauna@ bar salita S.Giustina 6 (Salò) 0365/520320 19-02 chiuso lun hotmail.com www.cantinasantagiustina.com Altro [email protected] About Gay portale gay www. Open Bar, c.so Martiri della aboutgay.com Libertà 30, chiuso dom. aperto All Male Studio Produzione dalle 7 alle 20, merc. chiusura 1. Film Hard PO Box 3157 Bologna Saune 349/4303135 casting@aboutgay. Splash Club via Faustinella com Caractère Composizioni floreali e (Desenzano) 030/9142299 www. splashclub.it addobbi via dei Mille 7-2/d Shop/Altro Leshom Appartamenti in affitto Eros Veneziani Lo Sfizio via www.leshom.it Badetto 58/e (Ceto) 0364/434345 Sergio Perini Studio fotografico Misspupazzi Ag. Arte e 347/5551881 [email protected] BOLZANO Spettacolo, eventi Via Mengoli 24 Associazioni - 051/5884553 Arcigay Centaurus Via Galilei Lucas Kazan Production Via 4/a 0471/976342 www.centaurus. del Molin 45/f (Desenzano) org 333/2017811 produzioni GayLib gay e lesbiche cinematografiche liberaldemocratici 335/6622440 Leshom Appartamenti in affitto [email protected] www.gaylib.it www.leshom.it BRESSANONE Hotel Ristoranti Hotel Garden via J.Skasa 68 Le Rouge Bar Discopub, Vicolo (Ortisei) 0471/796021 Garni Hotel Sonnenheim - 39037 Fornai 4A, T.3478622858 - Maranza 90 (Rio di Pusteria) BRINDISI Associazioni Collettivo Attika via Cappuccini 8 tel e fax 0831/563051 attika95@ virgilio.it Hotel B&B Lune Saracene SP 28 Ostuni - Francavilla Km 13 (S. M. Salentino) 0831/966294 www. lunesaracene.it CAGLIARI Associazioni Kaleidos Ass. di cultura omosessuale via G. Leopardi 3 349/2639791 arco.kaleidos@ tiscalinet.it Locali e Disco Go Fish via G.B. Venturi 12/4 333/2342055 070/45453169 one night giov e sab www.go-fish.it Rainbow Café Via Rossini 16 ang. Via Verdi 347/6078384 GRAN CANARIA Pasion Tropical c/o Las Adelfas 6, Playa del Ingles, San Augustin - 0034/928770131, www.pasiontropical.com CASERTA Associazioni Coming Out Circolo di Iniziativa e Cultura Gay, via Battisti 69, cap. 81100 349/0915305 - 347/8157060 www.comingoutcaserta.it info@ comingoutcaserta.it Coordinamento Campano Trans FTM 33/3583697,coordinamentoftm@ comingoutcaserta.it 105 CESENA Associazioni Nuova Gay Lesbica - Circolo di Cultura Omosessuale “Dario Bellezza” c/o Coordinamento del Volontariato di Cesena via Pio Battistini 20 - 349/1232516 [email protected] [email protected] Mar dalle 21 CESENATICO Locali e Disco Pata Gay c/o Pata Pata via Saffi 43 one night dom COSENZA Associazioni Arcigay c/o Casa delle culture, C.so Telesio29, 339/364704 [email protected] Locali e Disco Disco Elegance c/o Scorpion (v.Repaci,Rende).Ogni sab. h.23. Altro Libreria Universitaria Domus Corso Italia 74 CREMONA Associazioni Arcigay “La Rocca” via Speciano 4 - 347/2783901 dom 20.30-22.30 www.arcigaycremona.it La Goccia Omosessuali credenti via De Berenzani 18/c 0372/471622 - 347/4116736 1° - 3° sab 17 Mer 21-23 Telefono amico FANO Altro Bar Caffè degli scomposti, v.s. Francesco 45, aperto lun-ven17:302, chiuso dom. T.349/3658649 CATANIA Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 347/0921708 info@ riccardodisalvo.com, giardina. [email protected], riceve per appuntamento Arcigay, v. Kennedy 80 c/o Pegaso’s T.349/8845809,www. arcigaycatania.it I fratelli dell’Elpis p.zza Falcone 4 095/535077 - gay crenti Open Mind Circolo Gay Lesbo Trans Via Gargano 33 095/532685 [email protected] Woo ragazzi/e omosessuali c/o Arci territoriale via Landolina 41 - mer 21.30 Hotel Hotel mele, via Leonardi 24, 95131 - 095/327542, 348/0442389, www.hotelmele.com, hotelmele@ libero.it Locali e Disco Codice Rosso cruising bar via Conte Ruggero 48 340/9076099 392/7158125 mar-dom dalle 14 Pegaso’s Circus v.le Kennedy 80 (lidi Playa) 095/7357268 348/3534166 one night sab e prefestivi www.pegasos.it Pegaso’s club via Canfora 9 349/1732207 gio-dom Villa Romeo via Platamone 20 Disco ven Avana Pub gio-dom Saune Terme di Achille via Tezzano 13 095/7463543 333/4305708 mar-dom 14-24 sab no stop www. termediachille.com Sauna Mykonos - gio-dom 17-00 095/531355 FERRARA Associazioni Arcigay “Circo Massimo” via Contrada della Rosa 14 0532/241419 www.circomassimo. org [email protected] FIRENZE Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 347/8269203 ven 21-22.30 Arcigay Il giglio rosa055/7874685, F 055/9393112315, 339/1143617 www.arcigayfirenze. it, [email protected] giovani gruppogiovani@ arcigayfirenze.it, consulenza [email protected] Azione Gay e Lesbica via Pisana 32/34r - 055/220250 www. azionegaylesbica.it Ireos via Serragli 3/5 055/216907 [email protected] test HIV counseling tourist info lun-ven 16-19 mer 21.30-23 gruppo donne gio 21.30 Hotel Medici Hotel via de’ Medici 6 T. 055/284818 F. 055/216202 [email protected] Soggiorno Gloria via Nazionale 17 - 055/288147 www. soggiornogloria.com Locali e Disco Crisco via S.Egidio 43r 055/2480580 www.crisco.it Fabrik Cruising bar via del Lavoro 19 (Calenzano) 349/8906645 tutti i giorni dalle 21:30. www. fabrikfirenze.it Piccolo Cafè borgo Santa Croce 23r Tabasco Disco p.zza Santa Cecilia 3 055/213000 www.tabascogay.it dicembre 06 pride 106 dovecosa Y.A.G. B@R via de’ Macci 8r 055/2469022 www.yagbar.com Radio La casalingay Controradio 93.6 e 98.9 MHz gio 11.15 Ristoranti Cantina Barbagianni Via S.Egidio 13 - 055/2480508 ch. dom High Caffetteria/pub, v.dei Renai 27/A.T.055/2347082 aperto 7g su 7, lun-ven 8:30, sab-dom 12-1 Saune Florence Baths via Guelfa 93r 055/216050 www.florencebaths.it Altro Extro parrucchieri via Avane 58 (Empoli) FORLI’ Altro Edizioni ZOE libri a tematica gay e lesbica C.P. 7149 - 0543/473235 [email protected] GENOVA Associazioni Arcigay L’Approdo c/o “Tito Nischio” corso Torino 46/1 347/0011818 www.arcigaygenova.it tel. Amico 010/565971 mar e gio 21 Arcilesbica Le Ninfee c/o “Tito Nischio” corso Torino 46/1 gio 21 - 010/565971 - 346/3766885 http://leninfe.altervista.org, [email protected] Coordinamento Nazionale FTM 340/7627302 http://ftminfoline. tripod.com [email protected] CRISALIDE AzioneTrans promozione diritti transessuali e transgender c/o D.S. Corso Torino 46/1 347/8105031 - 339/6845584 www.crisalide -azionetrans.it Ufficio Nuovi Diritti CGIL via S.Giovanni d’Acri 6 - 010/6028217 9.30-17 liguria.nuovidiritti@mail. cgil.it Hotel Bel-Fast B&B via Balbi 23 - 010/2541386 - 349/3602068 3490541345 [email protected] Locali e Disco Aqua Club Bar Salita Salvatore Viale 15/r 010/588489 mer-dom 21-03 (anche sauna) Banananas c/o Mas_nada disco, p.zza Piccapietra, 334/1974008, 338/3471611, donne 334/7128375, www.banananas.it,info@ banananas.it Attitude c/o Nuhar, V.Chiesa della Maddalena, www.attitudeclub.it Goose’s c/o Madeleline café, v.d.Maddalena 103R, www. gooses.it La Cage Bar via Sampierdarena 167/r - 010/6454555 mar-dom 22-03 Virgo Discoclub via Carzino 11/13 349/3665182 www.virgoclub.com Ristoranti Osteria Cesira Salita Salvatore Viale (adiacente Aqua Club) Saune Aqua Club (vedi sezione Locali e Disco) GROSSETO Associazioni Arcigay “Leonardo da Vinci” Via Parini 7/e 347/0788972 339/4409049 www.grossetogay.it IVREA Associazioni Arcigay “Ottavio Mai” via Peretti 2 - 347/0893376 - 340/8240249 www.arcigay. it/ivrea L’AQUILA Associazioni MOA Movimento Omosessuale Aquilano c/o Arci casa delle associazioni via del Gatto 2 339/6759228 [email protected] LATINA Associazioni Collettivo di cultura omosessuale c/o PRC p.zza Prampolini 33 - 0773662476 mer 21-24 LIVORNO Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 0586/882415 lun-ven 10-19 LUCCA Associazioni L’Altro Volto via S.Gemma Galgani 46 - 339/1547985 www. altrovolto.it Locali e Disco HUB Disco (invernale) - Acqua20 (estivo) Via di Poggio 1 (Ponte S.Pietro) 389/6262642 www. hub.fm LUGANO SVIZZERA Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 004191/9951794 lunven 10-18 Locali e Disco D.Loft via Maraini 34 00411919803450 www.dloft.com Saune Gothic vicolo Vecchio 3 (Massagno) 004191/9675051 www.gothicsauna.com MANTOVA Locali e Disco Le Coco Cafè via Umberto I 69 (Medole) MESSINA Associazioni Les Marais via C.Battisti 18 090/6406160 - 347/3330389Hotel B&B Ginostra loc. Ginostra (Stromboli - Eolie) 090/9811787 - 388/0426790 ginostrabb@ hotmail.com Shop Libreria Hobelix - Via dei Verdi 21 Friendly pride dicembre 06 MILANO Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali via Bezzecca 3 - 02/54122111 - gio 14-17.30 info@ agedo.org www.agedo.org “Centro di Iniziativa Gay” C.I.G. Arcigay via Bezzecca 3 - 0254122227 lun-ven 17-20 gruppo cultura mer 21-23 gruppo accoglienza dom 15-20 Tel. Amico 02/541222227 lun-ven 20-23 genitori gay 1° lun 21-23 www. arcigaymilano.org Arcilesbica Zami c/o CDM c.so Garibaldi 91 02/29014027 Crisalide AzioneTrans c/o C.I.G. via Bezzecca 3 AsA - Associazione Solidarietà AIDS via Arena 25 - 9-19 02/58107084 www.asamilano.org CODS - Coord. Omosessuali DS c/o Fed. Ds regionale via Volturno 33 - 02/636911 - 3398049084 Collettivo Donne Milanesi c.so Garibaldi 91 - 02/290114027 CoMoG Coord. Moto Gay e Lesbico 347/1959335 www.comog.it GayLib Gay e Lesbiche Liberaldemocratici 338/7554565 www.gaylib.it GLO Gruppo di Liberazione Omosessuale - Partito della Rifondazione Comiunista c/o Circolo Ottobre 17 via Confalonieri 10 - 02/6684834 www.ecn.org/ glomilano Gruppo di oggettività Lesbica c/o Libera Università delle Donne Corso di Porta Nuova 32 - 02/6597727 gio 20.30-22.30 universitàdelledonne.it Joy Gruppo studentesco Università Statale c/o aula A lun-ven 15.3017.30 [email protected] Il Guado Gay Cristiani via Soperga 36 - 02/2840369 www.guado.org [email protected], 346/3081901 (sera, tranne merc) Il Triangolo silenzioso Gay non udenti c/o Cig Arcigay - via Bezzecca 3 Fax 02/54122226 www.arcigaymilano.org/ triangolosilenzioso La Fonte cattolici gay www. gruppolafonte.it Leather Club Milano C.P. 3750 20090 (Vimodrone) www.lcmilano. com LILA Lega Italiana Lotta AIDS viale Tibaldi 41 - 02/89400887 centralino AIDS 02/58103515 www.lilamilano.it Linea Lesbica Amica 02/63118654 gio 19-21 in italiano, inglese, spagnolo www. linealesbica.it MagnumClub Gruppo Orsi 347/4327489 www. magnumclubitalia.com Orsi Italiani C.P. 15028 - 20148 Milano T. e F. 02/4818685 www. orsiitaliani.com orsiitaliani@ writeme.com Pr.I.M.O. Network Italiano (Ass. Professionisti Imprenditori e Manager Omosessuali) via V. Colonna 19 www.primo-net.it Recycle via Calabria 5 02/37615631 ven sab dom sole donne Tricyclo, ciclisti gl: www. tricyclomilano.blogspot.com, [email protected], 333/6589646 YAG c/o IULM, c/o via Carlo Bo1, plesso1, ven h.11 www.yahulm.it/ yag, www.yagmilano.com, info@ yagmilano.com Gruppi sportivi ATOMO Associazione tennisti omosessuali p.zza Risorgimento 6 www.atomoitalia.com GATE Volley squadra di pallavolo 347/2631440 www.gatevolley.it Gimgroup Atletica leggera e Fitness 339/2455200 http:// it.groups.yahoo.com/group/ gimgroup [email protected] Gruppo Pesce - Gruppo sportivo gay lesbico www.gruppopesce. org/milano 340/5246398 orari Gruppo SCI.G Sciatori gay - via Bezzecca 3 328/9051559 347/7927709 www.scigay.it Hotel Hotel Charly via L. settala 76 02/2047190 www.hotelcharly.com [email protected] Hotel Garda via Napo Torriani 21 T. 02/66982626 F. 02/66982576 [email protected] Locali e Disco Afterline Discopub via Sammartini 25 02/6692130 tutti i giorni www.afterline.com Argos Disco Bar via Resegone 1 339/7798450 Beerbanti via Solari 52 02/42297612 Billy c/o Amnesia via Gatto ang. Forlanini c/o De Sade via valtellina 21 (estivo) 335/8327777 - 338/3332783 one nigjht sab 24 www.billyclub.it Binario 1 via Plezzo 16 (Lambrate) 02/21597436 - 329/4583608 329/9440960 Cig @ Borgo del tempo perso via F.Massimo 36 339/4418441 one night dom Company Club via Benadir 14 02/2829481 drkroom - chiuso lun Cruising Canyon 24 ore su 24 via Paisiello 4 02/20404201 Depot cruising bar via dei Valtorta 19 - 02/2892920 tutti i giorni www.depotmilano.com Elephant, via Melzo 22 02/29518768 Flexo via Oropa 3 - 02/26826709 339/7379579 tutti i giorni dalle 21, dom dalle 15 www.flexoclub.it G Lounge via Larga 8 335/7578894 www.glounge.it Pop stars gio 23 Al Grigliaro, via Archimede 43 - 02/747142, 02/7385628. 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Cavallotti 204 (esto .Giovanni) ven-dom 02/2421341 www.oneway.it Pape satan Disco via Canonica 23 one night dom Purex c/o Café Dalì l.go schuster 3 - one night dom Rhabar Alzaia Naviglio Grande 150 02/42297592 tutti i giorni 19-02 www.rhabar.it Strass Bar Resturant & Disco c/o Karma Diamond via F.Massimo 36 340/7150082 2° e ultimo gio 21.30 T2 Discoclub via Breda 158 - 02/27005565 - 02/2550220 vensab 23-06 The Sanctuary via Cadore aperto 24h/24 tutti i giorni 339/3364783 wwww.thesanctuary.it The Rose via IV Giugno 63 02/97297159 - lun-sab 06.30-19 20.30-01 www.the-rose.it x Club via sammartini 23 02/6707068 www.xclubmilano.it Vertigo,v.Monfalcone 1,Cinisello B., T.348/8606696 Radio L’Altro Martedì Radio Popolare (107.6 MHz) via Ollearo 5 T. 02/392411 F. 02/39273117 Ristoranti Al grigliaro, chiuso lun e giov a mezzoggiorno, via Archimede 43 - 02/747142, 02/7385628 Cavallini, v.M.Mauro 2, 02 6693174 L’Incontro via sammartini 23 - 02/6690142 New York Café via Rosmini 2/A Ristorante Pizzeria Primo Atto via J. 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Ximenes 95 www. ladyoscarpalermo.it l.oscar@ katamail.com Articolo 3, P.tta Resuttano, T. 347/0337472 (lu/me/ve/ 16:3019:30), articolo3palermo@yahoo. it, www.articolo3palermo.org Associazione Koinonìa via Spezio 43 - 338/6697407 [email protected] Articolo3, c/o Circolo Prc Vella p.zza Resuttano 347/0337472, [email protected] Centro d’Arte e Cultura Gay “Piero Montana” via B. Mattarella 64 (Bagheria) merc-ven 17.30-20 Locali e Disco Chatoull’s Bar via Mazzini 1 Exit Bar p.za S.Francesco di Paola 091/6111990 - 348/7814698 21-3 chiuso mar I grilli bar l.go Cavalieri di Malta 11 Malox P.za della Canna 8/9 Shop Cittacotte di Vizzari via Vittorio Emanuele 120 Esclusivamente occhiali via M.Stabile 140 I fiori blu libreria via Vittorio Emanuele 143 Libreria AltroQuando via Vittorio Emanuele 145 Magia via XX Settembre 19 gioelli, paesi, culture PARMA Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 0521/481485 - marven 20-22 Arco Gay credenti di Pr e Re 348/7388180 gio 20-3 www. arcoparma.it accoglienza@ arcoparma.it Contatto Universitari gay e dovecosa 107 dicembre 06 pride lesbiche 347/8275616 - mer 21.30 http://comunita.gay.it/contatto_ parma contatto_parma@hotmail. com Gruppo Pesce vedi Gruppo Pesce Reggio Emilia Locali e Disco Boy Tube giugno-settembre c/o Dadaumpa via E.Lepido 55 ottobre-giugno c/o Hippopotamus via E.Lepido 28 - 0521/483813 - 339/6123883 - 349/1400676 one night giov 23-04 Disco Andromeda via Gramsci 5 (Soragna) sab e prefestivi dalle 22 0524/597204 Extreme via Montesporno 16/a mer-dom 348/7249394 Sogood via Montesporno 16/b one night sab 349/5567247 3475022865 PERUGIA Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 0742/651363 lungiov 9-13 Arcigay “Omphalos” via Fratti 18 - 0755/723175 www.omphalospg. it [email protected] Locali e Disco Superbia Disco via Togliatti 2 (Umbertide) one night sab 347/5222333 - 334/1643245 www.superbiadisco.com PESARO URBINO Associazioni Arcigay “Agorà” via Schiavini 2, 61100,347/1671968 - 389/9725980 www.arcigaypesaro.it Shop Genny Random Factory Clothing & Entertainment v.le Carducci 202/10 (Marotta) 0721/961185 Sex Shop Sexy Moon via Nazionale Adriatica 21/23 (Gabicce mare) T. e F. 0541/953608 PESCARA Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 085/61757 lun-marmer 14-16 Jonathan Diritti in movimento c/o Arci - Via Palermo 41 347/6163260 www.alinvolo.org Locali e Disco Oasi Club viale Saline 5 SS Adriatica km 439,4 (Marina di Città di S.Angelo) 085/9500722 sauna e bar tutti i giorni 19-00 sab e prefestivi 19-01 www.oasi-club.it Phoenix via Caravaggio 109 merdom 085/73689 - 338/5252134 www.phoenixclub.it PIACENZA Associazioni Coming Out comingout_pc@ yahoo.it Arcigay L’A.T.Omo, str.Malchioda 39, 333/4778288, piacenza@ arcigay.it Locali e Disco Chikos Discoclub c/o ex Ice disco via Aguzzafame 87 0523/498699 - 335/6089210 (gay) -sab estivo 22.30-05 www.outlimits.it PIOMBINO Associazioni Arcigay “Lorenzo il Magnifico” c/o Arci N.A. Via Tellini 58 0565/221310 www.gaypiombino.it PISA Associazioni 108 dovecosa AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 338/2167949 lun-ven 20-22 Arcigay Pride via S.Lorenzo 38 - 050/555618 www.gay.it(pride www.gaytoscana.it Locali e Disco Special Toys c/o Ex Carmilla, v.S. Casciani 8, www.revolutiongroup. it, [email protected], 334/1260270 Hotel B&B Casa Madrigal via Porta a Mare 13 - 050/23161 www. casamadrigal.it Colors via Mossotti 10 050/500248 www.colors.fm Ristoranti Alle Bandierine via Mercanti 4 - 050/500000 Saune Siesta Club 77 via Porta a Mare 25/27 - 050/2200146 tutti i giorni 15-01 Altro Gay.it l.go Ciro Menotti 19/2 050/315551 www.gay.it PISTOIA Associazioni Arcigay “La Giraffa” c/o CGIL via Puccini 104 Uff. Nuovi Diritti - 333/6676873 www.gaypistoia.it [email protected] PORDENONE Locali e Disco Heaven Club via Friuli 16 (Fontanafredda) 0434/999828 mer, ven, sab e dom 22-03 PRATO Ristoranti Da Joda Porta al Serraglio Ristorante Pizzeria via Cavallotti 36. Chiuso martedì - 0574/30849 RAVENNA Associazioni Arcigay “Evoluzione” via G. Rasponi 5 - 0544/219721 347/8469427 Ristoranti Blu Bar, V.le Da Verrazzano 30. Chiiuso lun, estate sempre aperto,T.333/2420334 Hotel Zeus via Vivaldi 66 (Lido di Classe) 0544/939172 www.zeushotel.it Locali e Disco Calipsho bar gelateria via M.Polo 22 (Lido di Classe) 0544/939234 Sex Shop Cactus Sex Shop v.le da Verrazzano 24 (Lido di Classe) 0544/948207 www.sexycactus. com Altro Edicola Garibaldi via Garibaldi 112 (Lugo) REGGIO EMILIA Associazioni Amici di Tondelli www.caropier. it Arcigay Arcilesbica Giòconda via Emilia all’Ospizio 102 - 0522/332372 - 347/9723684 www.arcigayreggioemilia.org Consultorio Gay 347/1018108 (per app.) [email protected] Terrabattuta gruppo gay credenti 349/5666155 lun 21 Locali e Disco Il Castello del Vescovo p.zza Castello 6 (Arceto di Scandiano) One night dom dalle 22 Planet Cafè via G. 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[email protected], helpline go7chiese), T.06/5136978, www. lun,mer,sab 16-20, T.800/ hotelderby.it 713713,www.arcigayroma.it Locali e Disco Arcilesbica Roma via G.Stefanini Alibi Discoteca via di Monte 15 - 06/4180211 roma@ Testaccio 39/44 06/5743448 arcilesbica.it merc-sab Centro di documentazione Marco Black Betty Sanna c/o Circolo Mario Mieli info 347/2445810 (Vedi) www.blackbetty.it Centro Femminista Separatista Cock’s, v.G.Alessi 163, Coordinamento Lesbico Romano 06/2413687, 393/6963229 info@ via S.Francesco di Sales 1/a thecocks.it, www.thecocks.it,7gg. 06/6864201 www.clrbp.it su7 Circolo Mario Mieli via Efeso Coming Out Pub 2/a - 06/5413985 tutti i giorni via S.Giovanni in Laterano 8 9-18 www.mariomieli.org info@ 06/7009871 www.comingout.it mariomieli.it Frutta e Verdura dom dalle 4:30, Coordinamento glbt UAAR via Zurla 68 - 347/8797063 Unione degli atei e degli agnostici Giardino dei Ciliegi via dei razionalisti http://comunita.gay. 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Circolo Ganimede Onlus woman.it/galleriadelledonne cia Massetana Romana 18 Gruppi sportivi 0577/288977 www.gaysiena.it Gatto Nero Gruppo sportivo Locali e Disco [email protected] Il Cambio via di Pantaneto 48 333/6924976 SIRACUSA Gaytineris sport all’aria aperta, Associazioni trekking, sci, pattinaggio, AGEDO Associazione Genitori di ciclismo… 329/65503547 Omosessuali 0931/62418 gio 18-20 [email protected] Arcigay “Athena” via Gorizia 27 T e Gruppo Pesce F. 093/162418 333/4225768 www.gruppopesce. Arcigay Siracusa, 333/6714478 org/torino Sab 14.30 Piscina Locali e Disco Sospello Libreria Caffetteria Biblios via Sospello 118 Café via del Consiglio Regionale 11 Hotel - 093/121491 soprattutto dom 19Napoleon via settembre 5 21 [email protected] 011/5613223 SONDRIO Locali e Disco Associazioni Bridge Lesbo Bar Arcigay Omo Selvadego c/o via M.Ausiliatrice 46 bis Arci via Trieste 70 - 328/4947725 011/4364952 2° e 4° ven del mese 21-23 www. Caffè Leri arcigaysondrio.it c.so Vittorio Emanuele II 64 T. TAORMINA 011/543075 Hotel www.caffeleri.it Isoco Guest House via Salita Castro Zone C.so Vittorio Branco 2 Emanuele II 65/c lun-ven 20.30 Locali e Disco sab-dom 16 Schatulle Bar piazza Palladini 4 Centralino Disco via delle Rosine - 0942/626175 16/a 011/8174821 ven e dom TARANTO Domenica Zoccola c/o Locali e Disco Centralino Disco (vedi) dom Cocomero’s viale Jonio 160 Il Male Gay Pub via Lombardore (S.Vito) gio 22 - 349/1421897 10 - 011/284617 21-03 chiuso lun www.gleefulgroup2003.supereva. e mar it La Bottega dei Segreti bar, TERNI salotto, disco… via Monterosa Locali e Disco 125 - 328/1032693 lun-mar-mer Camaleonte 88 vico del serpente 22-01.30 88 - 0744/426431 Le Vedove Allegre Bar via TORINO D.Bosco 69 011/482686 Associazioni Les Folies Scandal c/o Chalet, AGEDO Associazione Genitori v.le Virgilio25, parco del Valentino di Omosessuali 011/6614893 (Invernale) strada Mongina 15 348/8078119 lun-ven 17-21 (Moncalieri) c/o Ranch (Estivo) Circolo Maurice via della corso Savona 132 (Moncalieri) Basilica 3/5 - 011/5211116 www. 347/5811687 one night sab www. mauriceglbt.org lesfoliescandal.t Metropolis via Principessa Clotilde 82 011/484116 one night sab xxxCruising via Messina 5/d - 011/284263, merc dalle 21, sab dalle 22 alle 6. 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Rattazzi 3 - 347/5806458 guido.mazzucco@ libero.it Don Quijote, birreria, v.Saluzzo 57, 338/5469814 Hammam an Nissan solo donne via N.Rosa 4 - 011/201727 Libreria Luxemburg via C.Battisti 7 [email protected] Leshom Appartamenti in affitto www.leshom.it Onda gay, mart su Radio Centro 95 TORRE DEL LAGO Associazioni Friendly Versilia vedi Arcigay Pride Pisa www.gay.it/ friendlyversilia Infoturismo 0584/427242 Hotel B&B Boheme via Puccini 209/h - 348/4154748 B&B Caffeletti via Pardini 34/c - 347/1964685 B&B Fate e Folletti via Garibaldi 33 - 339/5894702 B&B Las Dunas via Alfano 20/b 3489173963 Le Villi viale Puccini 178 339/8735856 B&B Libano via Tabarro 23 335/5955290 Freedom R&B, v.Fabio Filzi 53, Viareggio, www.freedombandb. com Locali e Disco Bocachica v.le Europa 1 0584/350976 Frau Disco v.le Europa 0584/342282 Adagio viale Europa 9 12-notte T.392/9232446, www.adagiolounge.com Mama Mia viale Europa 5 - 389/6262642 www.mamamia.tv Priscilla-Bar tabacchi v.le Europa-aperto tutto l’anno,0584/341804 Ristoranti La baracchina v.le Europa 0584/350553 TRAPANI Hotel B&B Sant’Andrea via Linciasella ottana 6 (Contrada Sant’Andrea - Valderice) 348/0645177 - 349/6119494 delle Macchine 41/43 (Marghera) 041/921247 Stiramisù Café American bar preTRENTO disco via Orlanda 130/a (Campalto) Associazioni 333/5366807 Circolo Arcigay Trentino 8 Radio Luglio l.go Nazario sauro 11 nu.di sabato 13.30 su Radio Base T. e F. 0461/260201 www. - Popolare Network (Pd, Ve, Tv) agtrentino.org [email protected] www.radiobase.net gio 20.30-22.30 Ristoranti Hotel Al Salice via Salezzo 10 (Ceggia) Villetta Maria Albergo Ristorante 0421/323143 chiuso mer e sab a - Strèda de Ciamp Trujan 44 mezzogiorno (Canazei) 0462/601121 Centrale restaurant lounge Ristoranti Bar - ristorante - disco - party El Cosinat bar - ristorante S.Marco, Piscina Frezzeria 1659/b (Canazei) 0462/602383 - 041/2960664 TREVISO www.centrale-lounge.com Associazioni Saune AGEDO Associazione Genitori di Metro Venezia via Cappuccina 82 Omosessuali (Mestre) 041/5384299 - 14-02, 0438/24969 lun-ven 20.30-22 dom e festivi apertura 13. www. Pasolini - Coord. Omosessuale metroclub.it Comunisti Italiani c/o Federazione Altro Pdci Treviso via S.Maria del Sice 5 Erre studio’s parrucchieri, rampa [email protected] cavalcavia 17, 30172 Mestre (Ve), Locali e Disco T.041/5314679, mart-sab 9-18. No Hostaria Vecchia Malvasia via prenotazione. VERBANIA Trevisi 29 - 0422/547819 chiuso lun Associazioni Time 2 Move via L. da Vinci 4 AGEDO Associazione Genitori (Godega S.Urbano) 347/6344163 di Omosessuali 0323/550735 ven-dom www.timetomove.it 338/4266497 mer 15-18 Radio Arcigay Nuovi colori nu.di sabato 13.30 su Radio Base V. Gabbio Valle 12, 28844 - Popolare Network (Pd, Ve, Tv) Villadossola T. 347/7745941 www.radiobase.net www.arcigayverbania.it, info@ Saune arcigayverbania.it Hobby One Club via L. da Vinci 4 VERONA (Godega S.Urbano) 0438/388256 Associazioni www.hobbyone.it TRIESTE Arcigay Arcidonna Pianeta Associazioni Urano via Gela 9. Mart e Ven Arcigay arcilesbica Arcobaleno h.21.1°ven del mese serata via Pondares 8 - 040/630606 donna.T. 338/1067300, www. www.retecivica.trieste.it/ arcigayverona.org circoloarcobaleno gio 16-19 Linea Gruppo di Legnago gaylegnago@ Amica 20,30-22,30 urano.it Kairos gay credenti 349/3979568 Arcilesbica v. N.Sauro 2, [email protected] 22 T 349/3134852 verona@ Locali e Disco arcilesbica.org Nephentes (loc. Duino) Circolo “Pink” via Scrimiari 7 040/208993 www.nephentes.com 045/8065911 Telefono Amico Ristoranti 045/8012854 www.circolopink.it Locanda della Maga via del Pane [email protected] 2 - 12-15 19.30-24.30 Gruppo giovani “Titania” UDINE via N. Sauro 2 - 338/1067300 Associazioni “La formica e le stelle” Gay Arciogay Nuovi Passi credenti c/o Chiesa Valdese via T.Deciani 89/135 via Pigna laformicaelestelle@ 0432/523838 www.gayfriuli.it supereva.it Locali e Disco Ufficio Nuovi Diritti c/o Camera Pabitele, v.Fiume 13, merc. 21:30 del Lavoro CGIL via Settembrini 6 VARESE - 045/8674685 sab 9.30-11.30 Locali e Disco Hotel Zsa Zsa Casal dei Pazzi B&B 045/597249 via Orrigoni 7 - 0332/232626 347/8149538 casaldeipazzi2005@ - info/liste 349/1734234libero.it 346/2211545 gio-dom www. Locali e Disco zsazsa.it Bar Al Semaforo Saune via Unità d’Italia 100 (S.Michele) Flug 3343 Sauna 045/976401 via Paradisera 58 (Gallarate) Café Bukowski vic Amanti 6 0331/245959 - 335/8190705 chiuso mar VENEZIA Bar Campofiore Associazioni via Campofiore 35 AGEDO Associazione Genitori di 0458032534 Omosessuali 041/5340796 marCyber Club Internet Café mer 21-22.30 via S.Antonio 13 Hotel 045/8015550 Hotel Il Lato Azzurro via Forti 6 mar-dom 15-01 (Isola di S.Erasmo) - 041/2444900 Remember Pub via dell’Artigianato 48 Locali e Disco (Caselle di Sommacampagna) Porto de Mar cruising bar via 045/8581778 dovecosa 109 dicembre 06 pride 18-02 chiuso lun Romeo’s Disco Bar via Giolfino 12 - 338/4037781 ven sab dom disco 23 www. romeosclub.it Skylight via Fontanella 28 (S.Bonifacio) 045/7612587 - 338/2390848 - 347/4200010 www.skylightdisco. com Ristoranti Al Bracere via Adigetto 6/a 045/597249 Al Boscarel, Vicolo Boscarello 5(Rigaste), 045/8004574, chiuso: lun e mar a pranzo. Saune The City Sauna via Giolfino 12 - 045/520009 Shop Opera Prima via Pascoli 25 (Affi) Sex Shop Studio Know How (“Pride” in vendita) via Giolfino 12 T. 045/8486888 F. 045/8403289 Altro Kakaoo, abbronzatura&estetica, V.P.ta S.Zeno4, 045/594374, www. kakaoo.it, [email protected], chiuso: dom-lun I Max parrucchieri/truccatori, v.Monte Ortigara 12 (Bussolengo), 045/6701077, [email protected], chiuso lun. VICENZA Associazioni Gay Bassano l.go Pardini 8 - 338/7784510 [email protected] La Parola Gay Credenti - C.P. 101 - 347/4920873 - mart. 20:30-23 Moto Leather Club Veneto C.P. 823 - 35122 Padova 333/8227620 www.mlcv.it VITERBO Associazioni AGEDO Associazione Genitori di Omosessuali 0761/481873 - mar-ven 16-18 Arcigay Dionysios via Monte Asolone 4 0761/321860 [email protected] 110 pride dicembre 06 111 CERCHI UN’OASI? 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