istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ IL RISORGIMENTO Bibliografia ragionata a cura di Giulia Aguzzoni • A. Anzilotti, Dal Neoguelfismo all’idea liberale, Società editrice Dante Alighieri, MilanoRoma-Napoli, 1917 Lo studioso affronta in questo libello il tema che porta dalle idee del Neoguelfismo fino ad arrivare a quelle liberali. Tratta vari punti, quali possono essere la disillusione rivoluzionaria, la rinascita religiosa, il problema filosofico, sino ad arrivare all’idea del concetto di Stato. • M. Baioni, La “religione della patria”, Pagus Edizioni, Quinto di Treviso, 1994 Le pagine scritte dallo studioso immortalano i musei e gli istituti del culto risorgimentale (nel periodo tra il 1884 e il 1918). In questa analisi, i musei del Risorgimento, tipici “templi laici del patriottismo e teatro di scontro politico”, si vedono con l’andare del tempo divisi fra il ricordo del mito del Risorgimento stesso e nuovi indirizzi di pensiero, tra patriottismo e nazionalismo. • C. Balboni, La famiglia Balboni, Contributi al Risorgimento italiano, Quaderni famiglia Balboni, n. 7, Roma, 1981 Sono qui raccolti degli scritti risorgimentali che legano la famiglia Balboni all’Unità politica d’Italia. Fra le varie personalità che spiccano in questa famiglia, una in particolare trova spazio nello studio redatto del prof. Sandro Roveri (presente all’interno di queste pagine): è proprio Carlo Balboni (1827-1873), patriota ferrarese, che in diverse occasioni, sia con degli scritti che con delle azioni, contribuì a tenere viva la fiamma dell’aspirazione all’unità. Gli altri scritti riguardano altre importanti personalità, sempre della famiglia Balboni, di cui ne illustrano le nobili azioni. • A. M. Banti, P. Ginsborg, a cura di, Storia d’Italia, Annali 22, Il Risorgimento, Einaudi editore, Torino, 2007 Questo volume non ha un impianto tradizionale, bensì è pensato per compiere un passo significativo verso un diverso studio del Risorgimento, uno studio capace di far rivivere la profonda cultura risorgimentale: osservare la mentalità, i sentimenti, le emozioni, le traiettorie di vita e i progetti politici personali degli uomini e delle donne che il Risorgimento lo hanno “fatto”, non più attraverso la mera narrazione cronologica dei fatti, bensì aiutando il racconto anche confrontandosi con altre discipline (antropologia, studi culturali, analisi dei testi non solo scritti, ma anche visivi o musicali, esplorazione dell’immaginario e comparazione). • A. Berselli, Democrazia e federalismo nel Risorgimento, Edizioni Nuova Critica Sociale, Bologna, 1946 ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ L’autore divide questo suo libro in due parti: «Il pensiero» e «L’azione». In questo modo mette in evidenza nei vari capitoli ciò che ha maggiormente caratterizzato il Risorgimento italiano: il pensiero di Carlo Cattaneo, quello di Giuseppe Ferrari, il pensiero dei federalisti repubblicani democratici minori (come Carlo Pisacane e Giuseppe Montanelli); i moti insurrezionali del ’48, l’opera e le gesta di Cavour, il Regno d’Italia e tutti i problemi derivati dall’Unità (l’ordinamento istituzionale, amministrativo, la questione sociale e i problemi derivati dalla caduta della Destra storica). • D. Berti, Il conte di Cavour avanti il 1848, Fasani editore, Milano, 1945 Il curatore di quest’opera, Franco Bolgiani, descrive l’autore (Domenico Berti) come un grande patriota ed un insigne pensatore. L’autore appunto, era stato in contatto e in relazioni personali con il protagonista del suo racconto, Cavour, e ne aveva anche condiviso le aspirazioni: proprio per questo la sua indagine storica sugli eventi risulta decisamente interessante, ricca di documenti e con una visione a posteriori che lascia il lettore ammaliato. • Bollettino del Museo del Risorgimento, Bologna, anni XVII-XVIII-XIX, 1972-1973-1974 Vengono qui riportati gli atti del Convegno di studi su «La comune di Parigi e la crisi delle formazioni politiche del Risorgimento», promosso dal Comune di Bologna e dal Comitato per le celebrazioni bolognesi del Centenario dell’unità d’Italia, con lo scopo di illustrare meglio l’influenza che ha avuto la Comune di Parigi sull’Italia (o meglio, analizzando gli effetti che ha avuto nella nostra regione, per poi dai dati ricavarne una visione più generale d’insieme). • Bollettino del Museo del Risorgimento, Bologna, anni XXIII-XXIV-XXV, 1978-1978-1980 Insieme alla vita del museo, alle cronache e alla bibliografia (sia sul tema del Risorgimento emiliano, sia in base ai libri ricevuti negli anni precedenti), vengono riportati anche gli atti dell’«Incontro di studio su Marco Minghetti» (riformista e politico) promosso da vari enti quali per esempio il Comune di Bologna e il Museo civico del I e II Risorgimento. • Bollettino del Museo del Risorgimento, Bologna, anni XXVI-XXVII, 1981-1982 Viene riportata e descritta la vita del museo e le cronache degli eventi, ma queste pagine ospitano anche gli atti del Convegno organizzato ed avvenuto in onore del 150° anniversario dei Moti del 1831. • Bollettino del Museo del Risorgimento, Bologna, anno XXVIII, 1983 Viene qui riportata la storia e la vita del Museo del Risorgimento, con le sue attività, le notizie, le rassegne avvenute ed i libri ricevuti. Tutto ciò è preceduto da alcuni saggi storici di varia natura, per esempio uno riguarda i movimenti anarchici nel primo dopo guerra a Bologna, mentre in un altro è protagonista Armando Borghi, organizzatore politico sindacale a Bologna fra il 1907 e il 1911. ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ • Bollettino del Museo del Risorgimento, Bologna, anni XXIX-XXX, 1984-1985 Questo numero del Bollettino è dedicato esclusivamente a studi sui contributi delle donne alla vita politica, culturale e sociale del secolo scorso. Vengono riportati gli atti del Convegno sull’emancipazione femminile nel pensiero mazziniano, svoltosi a Bologna dal 13 al 15 novembre 1981. Ovviamente, alla fine è riportata anche la vita stessa del museo, i libri ricevuti e le cronache degli eventi. • Bollettino del Museo del Risorgimento, Bologna, anno XXXIV, 1989 Viene qui riportata la vita istituzionale e culturale dell’istituto, preceduta però dalla celebrazione del primo centenario del Museo del Risorgimento di Bologna e della documentazione degli studi relativi. • G. Bonnet, Lo sbarco di Garibaldi a Magnavacca, Arnaldo Forni editore, Sala Bolognese, 1981 Viene in queste pagine riportato il racconto di Nino Bonnet, patriota comacchiese, il quale salvò Garibaldi, che a lui chiese aiuto e gli si affidò. Se Garibaldi non fosse stato tratto in salvo, le sorti del paese sarebbero state sicuramente diverse e l’unità d’Italia sicuramente rimandata. • L. Bulferetti, Socialismo risorgimentale, Reprints Einaudi, Torino, 1975 Questo volume racchiude l’importante contributo portato dall’autore sull’analisi del pensiero risorgimentale. La spinta verso una direzione democratica, umanitaria e talvolta anche socialista della borghesia liberale è stata caratterizzata da utopiche suggestioni, influssi derivati dalle opere e dal pensiero del conte di Saint-Simon, formulazioni comunistiche ed atteggiamenti radicali. Tutto ciò costituisce e si fonde in una elaborazione ideologica che si propone di evidenziare l’aspetto progressivo delle aspirazioni borghesi, ed anche se il proletariato non è stato parte attiva di queste formulazioni dottrinali non si può sottovalutare la presenza di questo elemento nel quadro generale. • G. Candeloro, Storia dell’Italia moderna I, Le origini del risorgimento, 1700-1815, Feltrinelli editore, Milano, 1972 Questo volume è suddiviso in varie tematiche e più specificatamente in: “L'Italia prima del Risorgimento”, “Il Settecento”, “L'età rivoluzionaria” e per ultimo”L'età napoleonica”. L’opera è di carattere generale, ma mantiene sempre alto un certo livello scientifico; questo è il primo volume di una serie che racchiude gli studi sulla storia dell’Italia moderna, caratterizzata dagli eventi del tempo. E’ preciso intento dell’autore consentire una fruizione di massa il più libera possibile per raggiungere gran parte del pubblico. • G. Canderolo, Storia dell’Italia moderna II, Dalla Restaurazione alla Rivoluzione nazionale, 1815-1846, Feltrinelli editore, Milano, 1973 L’opera di Candeloro rappresenta un punto di riferimento per la conoscenza della storia del ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ nostro Paese durante l’epoca moderna. Questo è il secondo volume ed affronta diverse macro-tematiche ampiamente discusse: “La Restaurazione”, “L'ondata rivoluzionaria del 1820-21. Reazione e liberalismo fino al 1830”, “L'ondata rivoluzionaria del 1830-31. Mazzini. Rinnovamento e crisi del movimento patriottico”, “Lo sviluppo economico e sociale e la politica economica degli Stati italiani dal 1821 al 1846” e “La ripresa della lotta politica e la rottura del fronte reazionario”. • G. Candeloro, Storia dell’Italia moderna III, La rivoluzione nazionale, 1846-1849, Feltrinelli editore, Milano, 1972 Questo volume è il terzo della serie nella quale l’autore ha suddiviso la storia dell’Italia moderna per meglio affrontarne le caratteristiche e gli eventi. In questo, in particolare, sono ampiamente descritti gli anni e racchiudono anche i grandi moti rivoluzionari del 1848. Infatti, il libro è suddiviso nelle seguenti macro-tematiche: “Agitazioni e riforme dal luglio 1846 al gennaio 1848”, “La rivoluzione e i primi due mesi della guerra d'indipendenza”, “La crisi del federalismo e del neoguelfismo. La reazione a Napoli. Il fallimento della guerra regia”, “La crisi del moderatismo e la riscossa democratica” e “Il 1849”. • G. Candeloro, Storia dell’Italia moderna IV, Dalla Rivoluzione nazionale all’Unità, 18491860, Feltrinelli editore, Milano, 1972 L’opera di carattere generale prodotta dall’autore arriva qui al quarto volume, quello nel quale si delinea la strada che ha portato all’Unità d’Italia, ma per fare questo Candeloro ha giustamente affrontato vari argomenti: “Reazione, democrazia e liberalismo dal 1849 al 1853”, “Il ministero Cavour, la guerra di Crimea e il congresso di Parigi”, “L'egemonia piemontese e la crisi del Partito d'Azione”, “L'alleanza francese e la guerra”, “Le annessioni dell'Emilia e della Toscana” e “La spedizione dei Mille e l'Unità”. • G. Candeloro, Storia dell’Italia moderna V, La costruzione dello stato moderno, 1860-1871, Feltrinelli editore, Milano, 1972 L’autore conclude con questo quinto volume la storia dell’Unità d’Italia. Infatti, le tematiche affrontate con molta chiarezza sono: “L'Italia agli inizi della sua vita unitaria”, “L'organizzazione dello Stato e la questione romana (1860-1861)”, “L'organizzazione dello Stato e la questione romana (1861-1865)” e “Il compimento dell'unità e il superamento della crisi finanziaria”. • F. Catalano, R. Moscati, F. Valsecchi, L’Italia nel Risorgimento 1789-1815, Arnoldo Mondadori editore, Verona, 1964 In questo volume sono ricostruite le vicende che hanno portato all’Unità e all’indipendenza italiana. Iniziando dai tumulti dell’età napoleonica, la narrazione si evolve poi verso la Restaurazione che frenò quel processo, ma non poté impedire lo sviluppo di quelle idee che hanno portato al movimento di indipendenza (con le conseguenti guerre dall’esito negativo). Da questo prende il via, sotto la guida del conte di Cavour, una modernizzazione delle strutture politico-sociali. Soprattutto dopo la partecipazione dell’Italia alla guerra di Crimea, la penisola entra nei giochi delle rivalità fra i diversi stati. ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ • C. Cattaneo, Industria e scienza nuova, scritti 1833-1839, Einaudi editore, Torino, 1972 La curatrice, D. C. Frigessi, ha raccolto in questo volume scritti di Carlo Cattaneo tra loro apparentemente disparati, ma in realtà uniti da un logico filo conduttore. Cattaneo parla in vari scritti e discorsi di argomenti cari alle discussioni di carattere economico, storico e sociale di quegli anni: per esempio, la funzione di lingue e dialetti nella storia della società, oppure la partecipazione ai problemi dello sviluppo lombardo, o ancora le riflessioni sulla funzione della città come principio di progresso economico. • C. Cattaneo, Milano e l’Europa, scritti 1839-1846, Einaudi editore, Torino, 1972 Nei anni più floridi per la sua attività di scrittore, Cattaneo apre la discussione storiografica ed i suoi studi alla più moderna vita europea. Egli espone vari punti focali del suo pensiero: la maturazione di un classicismo aperto alle contraddizioni, l’interpretazione delle composite origini che spiegano la nostra civiltà, il riconoscimento delle fondamenta della nuova scienza delle società umane e il privilegiare la filosofia civile. • C. Cattaneo, Il 1848 in Italia, scritti 1848-1851, Einaudi editore, Torino, 1972 Viene qui esposta una spietata analisi delle responsabilità e degli errori della classe dirigente: esprime una critica all’unità italiana ed a un potere “calato dall’alto”, a fronte invece del suo pensiero di costruire una Italia federalista. Espone ed analizza le problematiche di una classe dirigente che deve sorgere dall’ordine contadino, poiché è a lui che si deve la rivoluzione, allo stesso tempo però viene a mancare proprio un programma delle masse popolari stesse. • C. Cattaneo, Storia universale e ideologia delle genti, scritti 1852-1864, Einaudi editore, Torino, 1972 In questi scritti si evolve la metodologia dello storico Carlo Cattaneo, poiché egli va tralasciando volutamente l’analisi dei rapporti esistenti nella società civile. Finisce per proporre addirittura una storia “ideale” della società, ricollegando tutto all’intelligenza sopra ogni cosa: la risoluzione della storia e delle idee e non di forze reali rappresenta il lavoro di studio dello storico lombardo. • Cattolicesimo (Il) e la demagogia italiana, Tipografia della rev. Cam. Apostolica, Roma, 1849 Questo libello tratta argomenti riguardanti la Chiesa cristiana cattolica, “perseguitata e trionfante”, che si fa strada anche nell’Italia incredula; affronta anche la demagogia italiana, Mazzini e la Giovine Italia, il concetto di democrazia e alla fine la fondazione della repubblica romana. • C. B. Cavour, Scritti di economia 1835-1850, Feltrinelli editore, Milano, 1962 Sono qui raccolti dal curatore di questo libro, Francesco Sirugo, i testi economici del conte di Cavour. Ripercorre l’economia italiana ed europea prima del ’48 ed affronta il dibattito ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ sulle riforme nel Risorgimento. • C. B. Cavour, Società, Stato e Chiesa, La Nuova Italia Editrice, Firenze, 1973 Questa antologia di scritti, raccolti ad opera del curatore Alessandro Roveri, hanno l’intento di poter lasciare libero il lettore di fare le proprie valutazioni. Vengono però preferiti gli scritti del Cavour rinnovatore del regno di Sardegna, rispetto a quello artefice dell’«Unità» d’Italia per meglio delineare la profonda ispirazione liberale dell’opera dello statista italiano. • C. Cavour, I due progressi, Risorgimento politico e riscatto economico, Atlantide editoriale S.r.l., Imola, 1995 I discorsi e gli scritti qui raccolti scandiscono i pochi anni della parabola politica del conte di Cavour, non che la sua attività politica si possa ridurre a pochi anni, ma alcune ferme prese di coscienza sono decisamente di spiccata importanza. Il libro è stato diviso in quattro parti: “Il modello liberale”, “Il progresso nell’economia e nell’amministrazione”, “Dalla parte dell’occidente”, “Lo stato liberale e la Chiesa”. • A. Codignola, La Giovinezza di G. Mazzini, Vallecchi editore, Firenze, 1926 L’autore e studioso, a fronte di varie ricerche, descrive in questo libro la giovinezza di Mazzini, infatti la prima parte tratta proprio della sua infanzia: descrive l’ambiente dove egli è vissuto e stato educato e le influenze ricevute (soprattutto dalla madre per quanto concerne l’ambiente familiare). Affronta anche la prima giovinezza di Mazzini, la sua crisi religiosa e gli ambienti scolastici e universitari che frequenta. Per poi passare più attivamente ad argomenti inerenti la politica, quindi descrive gli inizi dell’attività politica di Mazzini, le relazioni politiche che instaura e la fondazione della Giovine Italia. Personalità che risultano importanti sono anche i fratelli Jacopo Giovanni e Agostino Ruffini (patrioti italiani, mazziniani e aderenti alla Giovine Italia). Inoltre, in Appendice l’autore ha anche aggiunto documenti inediti, mai stati pubblicati prima. • G. B. Cuneo, Biografia di Giuseppe Garibaldi, Mursia, Milano, 1974 L’autore era un fervente mazziniano e un seguace delle iniziative di Garibaldi, sin dall’esperienza giovanile in Sud America (dove Giovanni Battista Cuneo era emigrato a causa della persecuzione politica). Proprio da quelle esperienze latino-americane l’autore inizia a raccontare e quindi anche a rivivere sulla carta quelle vicende, raccontando le gesta di Garibaldi fino allo sfortunato epilogo romano del 1849. Da queste pagine il lettore può trarne sia un ritratto di Garibaldi ricco di sfumature e non convenzionale, ma anche una descrizione dell’epoca stessa. • C. D’Azeglio, Il giornale degli anni memorabili, Cino del Duca editore, Milano, 1960 Questo romanzo, costituito da una raccolta di lettere, offre una intera visione di tutta la “vecchia” società piemontese e dei protagonisti più illustri della sua storia, che con le loro gesta hanno influenzato anche la storia nazionale, come Cavour, Garibaldi, Mazzini, Vittorio Emanuele e tanti altri. In questa prosa le vicende private si fondono con quelle di carattere pubblico e coi grandi eventi dell’epoca. Dalle pagine, però, non traspare solo la ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ vivida immagine della storia e dell’avventura unitaria del “vecchio Piemonte”, bensì emerge anche l’identità di una forse delle migliori “penne” italiane dell’Ottocento, fino a qualche decennio fa ancora sconosciuta. • M. D’Azeglio, La politique e le droit chrétien ou point dè vue de la question italienne, E. Dentu libraire-éditeur, Paris, 1860 In questo saggio l’autore discute della politica e del diritto cristiano, richiamando così alla luce il problema dei rapporti fra Stato e Chiesa. Massimo d’Azeglio, uomo caratterizzato dall'amore del giusto e dell'onesto, dal rispetto del diritto e della libertà e dal dovere della rettitudine verso gli altri come verso se stesso, delineava con peculiare originalità una soluzione politica liberale e laica, che al tempo stesso riconosceva l'assoluta connotazione "cristiana" della vicenda storica europea. Esiste una traduzione in italiano di questo libro pubblicato in francese del 1860 a cura di S. Banciardi. • M. D’Azeglio, I miei ricordi, Feltrinelli editore, Milano, 1963 Quest’opera apparsa postuma nel 1867, è uno degli esempi migliori della “memorialistica” risorgimentale, e da essa risulta tutta la personalità dell'autore: legato alle tradizioni del “suo” Piemonte e tuttavia aperto alle esigenze del liberalismo ottocentesco. Lo statista piemontese in queste pagine racconta tutta la sua vita e le sue imprese. • C. De Franceschi, L’ Italia a Roma, Stabilimento Aristide Staderini, Roma, 1970 Questo è un estratto della rivista della Guardia di Finanza, per l’anno XIX. Vengono qui riportate varie azioni, anche militari, successive all’Unità d’Italia e verso l’entrata e la “conquista” di Roma e dello Stato pontificio. • A. De Jaco, Il brigantaggio meridionale, Cronaca inedita dell’Unità d’Italia, Editori Riuniti, Roma, 1969 In queste pagine l’autore ha documentato con dovizia i fenomeni del brigantaggio e dei processi storici del nostro meridione. Queste pagine di storia documentaria sono decisamente importanti e inedite: infatti i documenti riportati, di cui lo scrittore di quest’opera è stato un attento raccoglitore, sono stati spesso ignorati e non calcolati dalla storiografia ufficiale. • M. De Lorenzi (a cura di), A Garibaldi – Ravenna, Storia di un Monumento, Edizioni Moderna Ravenna, 1996 La pubblicazione di questo libro è volta a lasciare alla città di Ravenna una preziosa documentazione del monumento garibaldino presente nella sua omonima piazza, tentando di riscoprire quei valori che tanto hanno animato il patriota italiano. Vari eventi della vita legano Garibaldi alla città romagnola, legame arricchito da un forte sentimento ricambiato da parte dei cittadini ravennati (e romagnoli in genere). Per questo appena dopo 9 giorni dalla sua morte, i ravennati furono fra i primi a volergli dedicare un ricordo marmoreo: questo libro è proprio la storia di quel monumento. ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ • F. Della Peruta, Mazzini e i rivoluzionari italiani, Il partito d’azione 1830-1845, Feltrinelli editore, Milano, 1974 L’opera ricostruisce il movimento rivoluzionario italiano dal 1830 al 1845 ed incentra il discorso principalmente sulla figura di Giuseppe Mazzini. Di quest’ultimo infatti vengono delineati due profili: uno è quello del teorico (arricchito dalle idee politico-sociali che lo caratterizzavano) e l’altro è quello più prettamente politico (capo e organizzatore della Giovine Italia e animatore della democrazia risorgimentale). Accanto alla figura di Mazzini, l’autore ha ricostruito anche l’attività di altri personaggi che si batterono in 15 anni di clandestinità e un largo spazio è dato anche alla presa di coscienza politica delle masse popolari delle città, soprattutto del Centro-Nord. • G. Fortunato, Il Mezzogiorno e lo Stato Italiano, vol. II, Vallecchi editore, Firenze, 1926 L’autore in questione è uno dei più importanti rappresentanti del “Meridionalismo” e in quest’opera raccoglie i suoi discorsi politici e parlamentari (che hanno avuto luogo negli anni fra il 1880 e il 1910). Egli afferma che in pochi riescono a vedere uno Stato grande e prospero in una nazione che per metà risulta essere assai povera e rozza, ma afferma anche che proprio nel Mezzogiorno è in atto una rivoluzione degli uomini, che non dipende né dai governi né dall’efficacia della classe dirigente, ma avviene unicamente per merito degli uomini stessi. Questo volume comprende i capitoli dal n. XX al n. XXXIII. • L. Giampaolo, M. Bertolone, La prima campagna di Garibaldi in Italia (da Luino a Morazzone) e gli avvenimenti militari e politici nel Varesotto, 1848-1849, Musei civici di Varese editori, Varese, 1950 Gli autori, in occasione del primo centenario delle epiche giornate del ’48-’49, hanno deciso di dare un contributo alla storia dell’insurrezione lombarda e alla prima campagna garibaldina in Italia stendendo in questo modo un volume che rientra dentro un progetto più ampio, costituito da altre monografie archeologiche, storiche ed artistiche. L’opera è suddivisa in due macro-sezioni: quella narrativa, a cura di Giampaolo, e quella relativa alle fonti bibliografiche e documentarie, a cura di Bertolone. E’ quindi intento degli autori quello di rendere un quadro più veritiero possibile della situazione politica e militare determinatasi nel Varesotto a quell’epoca. • M. Gioia, Quale dei governi liberi meglio convenga all’Italia, Atlantica, Roma, (dopo il 1950) Questo studioso e intellettuale, nonostante vesta l’abito talare, mantiene idee e un orientamento di pensiero tutt’altro che ortodosso. Il suo interesse per le questioni politiche gli fa vincere un concorso con questo libello, dove la sua dissertazione sostiene la tesi di un'Italia libera, repubblicana, retta da istituzioni democratiche e indivisibile per i suoi vincoli geografici, linguistici, storici e culturali. • R. Giusti (a cura di), Giuseppe Garibaldi e le origini del movimento operaio italiano (186082), Museo del Risorgimento – Mantova, Atti e Memorie – XIX/1983-1984, Mantova, 1984 ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ Viene qui indagato il rapporto fra Giuseppe Garibaldi e il movimento operaio italiano, ricerca caratterizzata e portata avanti da vari Convegni culturali. Vengono indagati vari ambiti, fra cui le condizioni igenico-sanitarie dei lavoratori, i rapporti con le logge massoniche, i comitati femminili, l’associazionismo operaio in varie nazioni ed altri ancora. • Humanitas, nuova serie, Rivista mensile di cultura, n. 8-9, Edizioni Morcelliana, Brescia, Agosto-Settembre 1961 In questo numero della rivista vengono trattati gli aspetti e le figure riguardanti il Risorgimento, infatti questo numero è composto da quattro saggi: R. Aubert, La Chiesa cattolica in Italia e la questione dell’unità politica durante il pontificatodi Pio IX; G. De Rosa, Il non expedit e lo stato unitario; E. P. d’Entrèves, Figure e correnti del liberalismo piemontese fra il 1848 e l’unificazione; R. Mori, Aspirazioni e contrasti per una conciliazione fra Stato e Chiesa (1861-1870). • F. Landogna, Giuseppe Mazzini e il pensiero giansenistico, Zanichelli editore, Bologna, 1921 L’autore in questo volumetto si è preposto l’intento di affrontare le idee politiche e religiose di Mazzini, alla luce degli insegnamenti da lui ricevuti e coi quali è stato educato dalla madre, fervente giansenista e intimamente devota al Vangelo, e dai suoi primi precettori. Infatti lo studioso raffronta le idee mazziniane e le idee gianseniste per trovare i punti in comune. • A. Lepre, Storia del Mezzogiorno nel Risorgimento, Editori Riuniti, Roma, 1969 Questo libro si ripropone di affrontare la storia del Mezzogiorno durante il Risorgimento non più attraverso una storia delle idee, ma attraverso una storia della società e delle classi. Però essa non può essere ricostruita unicamente come storia della classe contadina o, in contrapposizione, di quella borghese, bensì è interessante ai fini della ricerca storica analizzare il rapporto che si instaura fra le due classi sociali. Inoltre va anche considerato che i problemi relativi al Mezzogiorno, all’indomani del 1848 non sono più da considerare unicamente sul piano regionale, bensì su quello nazionale. • J. W. Mario, Vita di Garibaldi, Edizioni Studio Tesi, Pordenone, 1986 L’autrice seguì il patriota italiano nelle sue gesta con una particolare passione, caratterizzata da coraggio ed entusiasmo, abbracciando la causa italiana convinta da Garibaldi. Quando a quarant’anni decise di rinunciare all’azione, quella stessa passione che fino a quel momento l’aveva guidata le suggerì di scrivere queste pagine, che ritraggono il Risorgimento italiano in modo vivido e assolutamente grandioso, sul cui sfondo si profila la figura di quell’eroe che tanto l’aveva fatta appassionare a determinati ideali. • D. Massè, Il Caso di Coscienza del Risorgimento Italiano, dalle origini alla conciliazione, Società Apostolato Stampa, Alba, 1946 Questo approfondito studio del risorgimento è suddiviso in tre parti, per meglio spiegare ed ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ analizzare gli avvenimenti accaduti: “La Grande Rivoluzione”, “Il Caso di coscienza del Risorgimento italiano”, “La Conciliazione”. In tutto ciò i rapporti fra Stato e Chiesa vanno e devono essere tenuti presenti ed esaminati, soprattutto nell’epoca in questo libro è stato scritto, cioè nel secondo dopo guerra quando i Patti Lateranensi erano ancora molto vividi nella memoria dei contemporanei. Il caso di coscienza a cui si fa riferimento è il rapporto fra Chiesa e Stato, tra Patria e Religione, che ha angustiato il popolo italiano profondamente cattolico, indebolendone l’anima nazionale. • S. Mattarelli, C. Foschini, Memoria e attualità dell’epopea garibaldina, Longo editore, Ravenna, 2002 Quest’opera racchiude gli atti e i documenti relativi alle celebrazioni del 150° anniversario della Trafila garibaldina e della Repubblica Romana. Sono qui raccolti i testi dei discorsi pronunciati nelle varie località dove si è tenuto questo glorioso momento dell’epopea risorgimentale, dove i patrioti ravennati e del basso ferrarese (di ogni condizione sociale) dovettero affrontare svariati pericoli per sottrarre Giuseppe Garibaldi all'inseguimento dagli Austriaci. Fra le pagine spicca anche una notevole parte dedicata all’iconografia della Trafila. L’importanza del materiale qui raccolto è rilevante sia sotto l’aspetto documentario, sia per evidenziare il valore della testimonianza di una costante attività volta alla costruzione della Repubblica nella libertà, attraverso partecipazione e impegno personale. • W. Maturi, Interpretazioni del Risorgimento, Einaudi editore, Torino, 1962 Il volume raccoglie sei corsi universitari tenuti dal docente in questione tra il 1945 e il 1960. Nella prima parte l'attenzione è volta a scoprire negli storici appartenenti all'età del Risorgimento le origini dei precisi motivi delle interpretazioni di quel momento: l'idea dell'unità nella storia d'Italia, la tradizione federalista, l'influenza di idee "esterne" sulla nascita del patriottismo italiano. L'impostazione della seconda parte, invece, è incentrata sulla storiografia marxista, di cui lo studioso cerca di comprendere i motivi profondi e le caratteristiche principali. Significativa in tal senso è la parte dedicata al pensiero di Gramsci, in cui l’autore mostra di capire come la storiografia marxista non abbia fatto il processo al Risorgimento, ma abbia posto problemi (arretratezza economica del paese, presenza o assenza delle masse al processo di unificazione e costruzione del paese) da cui non possono prescindere gli storici dell'Italia moderna e contemporanea. • G. Mazzini, Dal Papa al Concilio, Dal Concilio a Dio, Roma, 1875 In queste pagine sono raccolti gli scritti di Giuseppe Mazzini, “ristampati in nome della fratellanza operaia di Roma nel terzo anniversario della morte dell’autore”. Qui sono uniti i due appelli fatti da Mazzini, che da sempre, sin dalla giovinezza, meditava sul concetto di Unità d’Italia e cercava di diffonderlo il più possibile. • G. Mazzini, Scritti editi e inediti di Giuseppe Mazzini, vol. I, (Letteratura vol. I), Cooperativa tipografico-editrice Paolo Galeati, Imola, 1906 Questo volume fa parte della serie delle opere complete di Giuseppe Mazzini e contiene suoi scritti (alcuni anche apparsi su «La Giovine Italia») editi e inediti. ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ • G. Mazzini, Scritti editi e inediti di Giuseppe Mazzini, vol. II, (Politica vol. I), Cooperativa tipografico-editrice Paolo Galeati, Imola, 1907 Questo volume fa parte della serie delle opere complete di Giuseppe Mazzini e contiene suoi scritti (alcuni anche apparsi su «La Giovine Italia») editi e inediti. • G. Mazzini, Scritti editi e inediti di Giuseppe Mazzini, vol. III, (Politica vol. II), Cooperativa tipografico-editrice Paolo Galeati, Imola, 1907 Questo volume fa parte della serie delle opere complete di Giuseppe Mazzini e contiene suoi scritti (alcuni anche apparsi su «La Giovine Italia») editi e inediti. • G. Mazzini, Scritti editi e inediti di Giuseppe Mazzini, vol. VI, (Politica vol. IV), Cooperativa tipografico-editrice Paolo Galeati, Imola, 1909 Questo volume fa parte della serie delle opere complete di Giuseppe Mazzini e contiene suoi scritti (alcuni anche apparsi su «La Giovine Italia») editi e inediti. • G. Mazzini, Scritti editi e inediti di Giuseppe Mazzini, vol. VII, (Politica vol. V), Cooperativa tipografico-editrice Paolo Galeati, Imola, 1910 Questo volume fa parte della serie delle opere complete di Giuseppe Mazzini e contiene suoi scritti (alcuni anche apparsi su «La Giovine Italia») editi e inediti. • M. Milani, Giuseppe Garibaldi, Mursia editore, Milano, 1982 Questa biografia critica su Garibaldi è stata costruita dall’autore mettendo a confronto varie opere, sia italiane che straniere, ed il risultato è nettamente ricco di nozioni e caratterizzato da una grande cura nell’elaborazione e nella narrazione dei fatti. Il ritratto che esce da queste pagine è quello del Garibaldi “uomo”: si apre con il racconto della sua nascita e si chiude con quello della morte, procedendo lungo tutto il corso della sua vita, celebrando così quella figura tanto mitizzata rendendola però reale e forse anche più vicina. • C. Molino, La personalità del Mazzini e il suo pensiero religioso, Gastaldi Editore, Milano, 1956 In queste pagine l’autore affronta ed analizza Giuseppe Mazzini ed il suo rapporto con il pensiero religioso. Partendo dalle concezioni europee che lo hanno influenzato(soprattutto facendo riferimento dalle convinzioni gianseniste nelle quali è stato cresciuto ed educato), affronta il pensiero mazziniano sulla rinascita di un nuovo sentimento religioso che “deve adornare gli ideali e le attività degli uomini”. • A. Mombello, Mentana, Ricordi di un veterano, A. Mondadori editore, Milano, 1932 L’autore, come già un po’ anticipato dal titolo, intende con questo libro raccontare gli avvenimenti accadutigli prima e dopo la battaglia di Mentana (3 novembre 1867), col proposito di far capire che quelli erano necessari presupposti della liberazione di Roma, ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ avvenuta tre anni dopo. Durante la sua vita, l’autore era stato più volte sollecitato da amici o da studiosi a mettere su carta i propri ricordi, ma solo durante la vecchiaia ha potuto farlo, trovando la calma giusta per potersi considerare spettatore piuttosto che attore, giudice piuttosto che parte attiva, ma giudice ispirato dagli alti valori e dagli ideali appresi dalle gesta stesse di Giuseppe Garibaldi. • I. Montanelli, M. Nozza, Garibaldi, Rizzoli, Milano, 1963 L’intento degli autori è stato quello di avvicinare al grande pubblico la storia e la figura di Garibaldi, che per molto tempo è rimasta alla stregua del mito. I protagonisti della storia sono raccontati come uomini fra uomini e non come personaggi di una leggenda. La figura di Garibaldi appare quindi descritta come quella di un uomo in tutto e per tutto, con le sue debolezze e i suoi limiti, ma proprio per questo ancora più forte e interessante rispetto all'eroe raccontato dal mito. • I. Montanelli, Figure e figuri del Risorgimento, Editoriale Viscontea, Pavia, 1987 Il giornalista e scrittore italiano affronta queste pagine con la chiarezza di sempre, racconta il Risorgimento senza cimeli, un po’ “a modo suo”. Rievoca personaggi che hanno fatto (o non fatto) l’Italia, quella Italia che è stata costruita troppo in fretta senza che la coscienza di patria o nazione si fosse formata in tempo. • A. Monti, Pio IX nel Risorgimento italiano, Gius. Laterza & figli tipografi-editori-librai, Bari, 1928 Questo volume, arricchito da documenti inediti ed illustrazioni, è opera dello studio e del lavoro dell’autore che ha voluto affrontare una figura che spesso, a sua detta, si tralascia a proposito della Questione Romana. Infatti, come egli afferma nella sua prefazione, si parla molto solo della posizione del Vaticano, ma non del Pontefice che è stato “uno degli arbitri della situazione”. Così Antonio Monti ha voluto studiare la figura del Pontefice Pio IX e desidera anche che questo suo studio possa rappresentare un contributo per meglio comprendere appunto la Questione romana. • R. Mori, La questione romana 1861-1865, Felice Le Monnier, Firenze, 1963 In queste pagine lo studioso ripercorre tutte le tappe storiche e politiche che hanno portato a dirimere la “questione romana”: quella controversia politica riguardante il ruolo di Roma, divisa fra il potere temporale del Papa, ma anche città capitale d’Italia. A partire dal riconoscimento del Regno d’Italia da parte del governo francese, passando attraverso le proposte di conciliazione tra Stato e Chiesa, emergono le varie posizioni di personalità importanti, quali Napoleone III e Cavour, per poi arrivare sino alla Convenzione di settembre del 1865, che anche se non aveva raggiunto lo scopo di conciliare Stato e Chiesa, di fatto ne avviava la sua realizzazione. • N. Nisco, Roma, Prima e dopo del 1870, Tipografia Barbera, Roma, 1878 L’intenzione dell’autore, nello scrivere quest’opera, è stata quella di scrivere un libro utile alla città Roma. Soprattutto, l’autore ha voluto essere estremamente onesto sia con se stesso ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ sia con i suoi lettori sulla verità della realtà di Roma, senza quindi caratterizzarla di inutili e falsi elogi. Inoltre, aspirando ad un fine utile per le sue parole, dedica questo “libricino” a colui che reputa il restauratore di Roma come capitale d’Italia, cioè re Vittorio Emanuele II. • M. Paléologue, Cavour, Cappelli editore, Rocca San Casciano, 1952 Questa biografia di Cavour, redatta dall’accademico francese, unisce l’esattezza e la precisione delle informazioni storiche sul Risorgimento italiano ad una buona dose di intensa drammaticità, che conferiscono a questo libro la caratteristica di essere una piccola opera d’arte. Ha infatti ottenuto ovunque grande successo, ed inoltre dalle parole dell’autore traspare anche la simpatia che egli ha provato nei confronti del nostro paese e della nostra storia nazionale. • A. Panzini, Il Conte di Cavour, Mondadori editore, Verona, 1943 Quest’opera rappresenta una biografia completa del Conte di Cavour, operata con dovizia dall’autore. Il testo, arricchito anche da varie illustrazioni, affronta l’intera vita del politico italiano, a cominciare anche dalla sua giovinezza, attraversando i suoi pensieri e le sue azioni politiche, arrivando sino all’età matura. • G. Pasolini, Memorie, Raccolte da suo figlio, 1815-1876, Fratelli Bocca, Torino, 1887 Questo volume raccoglie le memorie del politico ravennate Giuseppe Pasolini, raccolte dal figlio con l’intento di onorare la memoria del proprio padre. Gli anni qui ripercorsi (che vanno dal 1815 al 1876), sono rivissuti dal figlio, Pietro Desiderio Pasolini, attraverso i ricordi della memoria: egli cerca di ricostruire così la grande vita del padre. • G. Peruzzi, Il risorgimento visto da Castel S. Angelo, Centro di studi storici «Quatuor Coronati», 1968 In queste pagine è proposto un esame della posizione della Chiesa nel Risorgimento italiano. L’intento che ha guidato l’autore è stato quello di mettere in risalto un aspetto non molto conosciuto della questione, esaminando la rivista «Civiltà Cattolica» (organo ufficiale dei padri gesuiti, guidata da una rigida osservanza delle direttive imposte dalla Santa Sede). • P. Pieri, Storia militare del Risorgimento, Einaudi editore, Torino, 1962 Questo volume si definisce come un’opera organica ed esauriente sulle vicende militari del Risorgimento italiano. L’autore ha con questo libro approfondito tematiche che egli stesso aveva già affrontato in studi precedenti ed il risultato è una esposizione critica della condotta della guerra e delle lotte insurrezionali, inquadrate nell’ambito economico-sociale e politico. L’attività militare risorgimentale (costellata da cospirazioni, insurrezioni e guerre) fu accompagnata da un movimento di pensiero (seguito dalla letteratura) decisamente notevole. • C. Pisacane, Guerra combattuta in Italia negli anni 1848-49, Edizioni Avanti!, Milano, 1961 ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ Questo libro ha raccolto l’esigenza dell’autore di approfondire idee e riflessioni sviluppate subito dopo la fine della Repubblica romana. Vengono analizzate sia la Campagna del 1848 sia quella del 1849 nelle loro varie fasi. Sebbene l’autore stesso ha più volte specificato che questa è solo una narrazione dei fatti o al limite una narrazione critica per la sola parte militare, spesso lo stesso spirito critico prende la mano al narratore e non solo per la parte tecnico-militare sopra citata. E tutto questo si riflette su un giudizio generale che spesso appare severo. • V. Polli, La vita e il tempo di Garibaldi, A. Mondadori editore, Milano, 1977 Questo volume, piccolo, ma ricco di immagini, iconografie e dipinti, ripercorre la vita dell’eroe del Risorgimento italiano. Viene ripercorsa l’intera cronologia della sua vita e delle sue gesta, attorniato da vari personaggi più o meno importanti per la storia d’Italia, in maniera alquanto semplice e soprattutto chiara. Inoltre, proprio le immagini ed anche le schede poste in fondo al libro riescono a chiarire meglio e a dare un più vivido senso di realtà al tempo in cui Garibaldi è vissuto. • R. Rinaldi, Gioberti e il problema religioso del Risorgimento, Vallecchi editore, Firenze, 1929 Viene qui trattata la concezione religiosa di Gioberti, che si dimostra importante al fine di comprendere i dati e le soluzioni del problema religioso che ne derivano. Inoltre risulta interessante il fatto che per lo statista italiano la ricerca religiosa si identifica con quella filosofica ed i precetti sono fortemente impregnati di fondamenti religiosi. E’ importante comprendere questo poiché gli sviluppi delle sue idee “danno la premessa per l’impostazione e la soluzione della concezione religiosa del Risorgimento”. • R. Romeo, Cavour e il suo tempo 1810-1842, Laterza, Bari, 1971 Questo volume apre la biografia che lo studioso ha voluto stendere per descrivere e ripercorrere la vita del conte di Cavour. Sono qui narrati gli anni che vanno dal 1810 sino al 1842, riscoprendo quindi gli anni della fanciullezza dello statista italiano, la sua formazione ricevuta sin dalla tenera età, le prime esperienze all'estero e il mondo degli affari agricoli che affronta prima di darsi in toto alla politica. • R. Romeo, Cavour e il suo tempo 1842-1854 (tomo primo), Laterza, Bari, 1977 Questo tomo rappresenta la prima parte del secondo dei tre volumi previsti dall’autore, con i quali egli vuole stendere una grande e completa biografia su Cavour. In queste pagine lo studioso segue il conte di Cavour nelle sue iniziative di agricoltore e di finanziere, viene mostrato il percorso che lo hanno portato ad aderire al pensiero liberale europeo. Negli anni che precedono il 1848 Cavour raggiunge i livelli più elevati della sua attività di scrittore liberale, ma già allora si staglia nettamente il suo profilo di carattere politico che lo porteranno ad essere uno dei pochi leader riconoscibili rimasti sulla scena. • R. Romeo, Cavour e il suo tempo 1842-1854 (tomo secondo), Laterza, Bari, 1977 Questo tomo conclude il secondo volume della biografia su Cavour. Quest’ultimo, divenuto ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ ormai una importante figura di governo, dopo varie vicissitudini politiche, avvia la formazione di quel nuovo partito liberale che andava auspicando da tempo. Diventando capo del governo dal novembre del 1852, Cavour intensifica la politica di riforme, ma le resistenze conservatrici di destra, una grave crisi economica e l’adesione della monarchia alla guerra di Crimea sembrano preludere alla cessazione del suo esperimento liberale. Nel 1854 lo scontro tra monarchia e movimento liberale è ormai annunciato. • R. Romeo, Cavour e il suo tempo 1854-1861, Laterza, Bari, 1984 Questo volume chiude la biografia di Cavour, iniziata dall’autore nel 1969 quando apparve il primo volume, dedicato agli anni 1810-1842. Nelle pagine di quest’ultimo volume l’autore ripercorre le vicende a partire dalla guerra di Crimea (1853-56), per giungere sino all’Unità d’Italia (1861): è proprio in questi anni che il conte di Cavour riesce a compiere il suo grandioso disegno politico di «fare l’Italia». Naturalmente però, l’autore non si limita alla semplice rievocazione degli eventi, ma inquadra anche i momenti salienti della storia risorgimentale nel contesto interno e internazionale e sullo sfondo della vita economicosociale. • N. Rosselli, Mazzini e Bakunin, Dodici anni di movimento operaio in Italia (1860-1872), Piccola Biblioteca Einaudi, Torino, 1967 L’autore ha saputo magistralmente tracciare per primo lo sviluppo delle società operaie e dell’azione svolta nei loro confronti da personalità di rilievo, quali Mazzini, Garibaldi e Cattaneo (solo per citarne alcuni esempi). Rosselli, in questi studi che affrontano gli anni dal 1860 al 1872, ha ricostruito i rapporti dei mazziniani con l’Internazionale, regalando anche al lettore un vivace quadro delle condizioni di vita del tempo e delle prime lotte dei lavoratori italiani, delle ripercussioni che la Comune di Parigi ebbe in Italia, della polemica di Bakunin con Mazzini e della formazione delle sezioni italiane all’Internazionale. • F. Ruffini, La cultura filosofica del Conte di Cavour, Società editrice la Cultura, MilanoRoma Questo fascicolo è stato estratto dalla Rivista La cultura, anno X, vol. I, fascicolo 3. Viene qui brevemente trattata la cultura e la concezione filosofica del Conte di Cavour, le letture e i pensieri che lo hanno influenzato e quelli suoi propri che ha portato avanti. • G. Salvemini, Scritti sul Risorgimento, Feltrinelli editore, Milano, 1973 Sono qui raccolti in ordine cronologico alcuni saggi decisamente importanti per la storiografia italiana del Novecento. L’autore volge in queste pagine il suo interesse di studioso verso la storia moderna e contemporanea ed emerge la voce di uno storico impegnato moralmente e politicamente, attento ai problemi del suo tempo. I primi due saggi sono un esame dell’ondata reazionaria dei fatti di Milano del 1898; seguono poi gli scritti su Mazzini (dove analizza anche i rapporti fra la fede “religiosa” di Mazzini e la sua azione politica); concludono questa raccolta due studi che rappresentano la sintesi del nostro Risorgimento. ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ • F. Scivitarro, La concezione religiosa di Giuseppe Mazzini, Il Solco casa editrice, Città di Castello, 1922 L’autore tenta con questo suo studio di spiegare il pensiero religioso di Mazzini, senza avere nessun giudizio a monte. Egli analizza con efficacia e scrupolo quello che ritiene essere il cardine più intimo dello spirito di Mazzini, ovvero il suo pensiero religioso. Religione come principio base ed educazione come mezzo indispensabile per il perfezionamento sia individuale che collettivo, infatti «ogni trasformazione morale è opera d’educazione; ogni opera d’educazione è essenzialmente religiosa». • L. Settembrini, Ricordanze della mia vita, Feltrinelli editore, Milano, 1961 Quest’opera autobiografica racchiude la vita dello scrittore risorgimentale. La prima parte inizia narrando i primi anni della sua vita trascorsi nella Napoli dove era nato e successivamente a Caserta. Dopo aver trascorso gli anni scolastici chiuso in un collegio che descrive come una “prigione disciplinare” e aver affrontato la morte prematura dei genitori, il Settembrini prosegue il suo percorso di vita, sviluppando però e continuando sempre la sua opera di cospiratore. Ed è proprio per questo che viene incarcerato più volte, se non che durante un trasferimento oltreoceano, grazie all’aiuto del figlio riesce ad approdare in Inghilterra, dove trova rifugio per un anno prima di poter far ritorno in patria nel 1860. • D. M. Smith, Garibaldi, Una grande vita in breve, Laterza, Bari, 1982 L’autore con quest’opera regala ai lettori una immagine anticonvenzionale dell’eroe italiano, privo senza dubbio di quell’aria di mitismo che spesso e volentieri accompagna il ritratto di Garibaldi e il racconto della sua vita. In questo modo ricostruisce un personaggio assolutamente vivo e caratterizzato da luci ed ombre tipiche dell'essere umano. • G. Spadolini, Il Mondo di Giolitti, Le Monnier, Firenze, 1971 L’autore descrive la vita culturale e sociale italiana dalla crisi della fine del secolo alla marcia su Roma, dove spicca su tutti come protagonista politico Giovanni Giolitti. Ogni pagina del libro è dedicata ai problemi e alle figure emblematiche dell’epoca giolittiana: i grandi scioperi generali, il problema religioso del rapporto fra Stato e Chiesa, le opposizioni anti-giolittiane, l’uomo politico di fronte al liberalismo, al socialismo e al cattolicesimo. L’opera è divisa in tre parti: «saggi giolittiani», «saggi crociani» e «il mondo di Giolitti». • G. Spadolini, Firenze Capitale, Le Monnier editore, Firenze, 1971 Questa edizione, arricchita da documenti inediti e un’appendice di saggi su Firenze nell’Unità, rappresenta magistralmente la visione del Risorgimento nella sua interezza. L’autore, sullo sfondo dell’Italia che nasce, descrive i rapporti fra liberali, clericali e democratici, vaglia la stampa e la pubblicistica del tempo, ricostruisce davanti agli occhi del lettore il contrasto fra Torino e Firenze. Questo libro è sì una interessante e rigorosa indagine critica, ma allo stesso tempo rappresenta anche il volto dell’epoca. • G, Spadolini, Giolitti e i cattolici, Le Monnier editore, Firenze, 1971 ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ L’autore, a fronte di questo libro, si è avvalso di una approfondita indagine d’archivio che lo ha portato a discernere la questione della rottura fra re Umberto I e Papa Leone XIII. L’opera affronta i rapporti fra Giolitti e i cattolici negli anni che vanno dal 1901 fino alla prima guerra mondiale: in queste pagine rivive il rapporto fra Stato e Chiesa del tempo, ricostruito grazie al prezioso aiuto apportato dalle documentazioni d’archivio, dalle relazioni delle varie Prefetture del regno sul peso e l’influenza del movimento cattolico ed arricchito ulteriormente da “scorci di vita italiana e di vita vaticana”. • G. Spadolini, Il cardinale Gasparri e la questione romana, Le Monnier, Firenze, 1972 Questo volume consente alla discussione sui rapporti fra Stato e Chiesa di acquisire le importanti pagine delle Memorie del cardinale Pietro Gasparri, Segretario di Stato di Benedetto XV e di Pio XI. L’autore ha dedicato una ampia parte del volume alla questione romana, importantissima perché non solo tratta dei rapporti fra il Vaticano e l’Italia, ma anche fra la Chiesa e il mondo. • G. Spadolini, L’opposizione cattolica, Le Monnier, Firenze, 1972 Questo libro affronta la spinosa tematica dell’opposizione cattolica allo Stato liberale e risorgimentale nell’ultimo trentennio dell’Ottocento, cosa non ancora approfondita dagli storici del dopoguerra, coevi di Spadolini. La chiarificazione completa del veemente rifiuto dei cattolici nei confronti dello Stato nato dal Risorgimento ha scatenato aspre polemiche nel panorama storiografico, ma ormai la formula dell’«opposizione cattolica» è entrata nei libri di testo. • G. Spadolini, I repubblicani dopo l’Unità, Felice Le Monnier, Firenze, 1972 L’autore in questo volume affronta in modo organico e competente la storia del repubblicanesimo italiano comprendente sia i lineamenti ideologici, sia le prospettive politiche che lo hanno caratterizzato. Questo saggio è ulteriormente arricchito da un’appendice contenente saggi sulla democrazia nel post-risorgimento. • G. Spadolini, Autunno del Risorgimento, Felice Le Monnier, Firenze, 1972 Questo interessante volume è in realtà una ricca galleria di ritratti, dei grandi uomini della storia italiana risorgimentale, ma anche dei meno famosi, ambientati tutto sullo sfondo dei primordi dell’unificazione e l’epoca dello Stato liberale. In questa compagine di volti appaiono sia gli uomini che hanno “costruito” e voluto l’unità italiana, ma anche quelli che la contrastarono, proprio perché il panorama vuole essere ricco di sfumature per poter meglio rendere giustizia alla realtà e poter anche affrontare le tematiche ideologiche che hanno infervorato gli animi risorgimentali. • G. Spadolini, I radicali dell’Ottocento, Felice Le Monnier, Firenze, 1972 Anche questo volume, grazie alle caratteristiche peculiari dell’autore, rappresenta una importante tappa per lo studio del radicalismo italiano, dopo la separazione di larghe frazioni della democrazia dall’ortodossia repubblicana di stampo mazziniano. Inoltre, questo volume è anche arricchito da un’appendice di saggi sulla storia del trasformismo. ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ • G. Spadolini, Le due Rome, Chiesa e Stato fra ‘800 e ‘900, Felice Le Monnier, Firenze, 1974 Quest’opera rappresenta un bilancio dei rapporti fra Stato e Chiesa nella storia contemporanea del nostro Paese, ma se si contestualizza questo studio con il periodo in cui è stato pubblicato si può inoltre comprendere che per l’autore è anche un esame di coscienza (in luce del referendum sul divorzio ed il conseguente clima creatosi). L’autore è convinto che l’equilibrio fra Stato e Chiesa non vada cercato con accordi e strumenti concordati, ma acquisendo i valori essenziali della libertà religiosa. • G. Spadolini, Fra Carducci e Garibaldi, Le Monnier, Firenze, 1981 Questo volume riunisce, secondo la volontà dell’autore, gli scritti carducciani e quelli garibaldini, secondo “un filo ideale che collega queste pagine stese in tempi diversi e di andamento diverso”. La prima parte, “Carducci poeta garibaldino”, ricostruisce la formazione politica del poeta, con dovizia di note e un ricco apparato documentario. Nella seconda parte, “Fra Carducci e Garibaldi”, vengono ricordate figure care sia al mondo carducciano che a quello garibaldino, appartenenti alla civiltà bolognese fra ottocento e novecento. Nella terza e ultima parte, “La leggenda garibaldina”, vengono ritratti i problemi legati all’epopea garibaldina così come vennero vissuti dai contemporanei e dai posteri. L’autore in queste pagine è stato capace di riunire la genesi delle idee con la conferma degli avvenimenti. • L’Unità d’Italia nelle discussioni dei Parlamentari esteri, (1859-1861), I, Tipografia della Camera dei deputati, Roma, 1962 Questo volume raccoglie gli atti parlamentari stranieri che la Camera dei Deputati ha ritenuto essere interessanti, ma soprattutto importanti per il loro valore nello studio storico dell’Unità italiana. Infatti, vengono illustrati analiticamente gli echi sollevati dalla questione italiana nei vari Parlamenti stranieri, i quali erano interessati nel riconoscimento ufficiale del Regno d’Italia. In questo modo vi può essere una più rilevante considerazione dell’importanza europea nelle vicende svoltesi nella penisola italiana prima dell’unificazione. • A. Venturi, Garibaldi, Istituto Geografico De Agostani, Novara, 1977 Il volume fa parte della collana “I condottieri”, diretta da Enzo Biagi, la quale presenta i ritratti dei grandi personaggi della storia che hanno determinato importanti svolte nel destino dell’umanità, sul campo di battaglia. La biografia vuole offrire al lettore una avvincente narrazione, ma nel rispetto del rigore scientifico della ricerca. Insieme alle caratteristiche essenziali dei protagonisti arricchiscono il ritratto anche piccoli fatti, vicende nascoste ed il gioco dei sentimenti. Le pagine scritte sono inoltre completate da molte immagini che ancora meglio aiutano il lettore a “colorare” il proprio immaginario. La storia non è romanzata, ma raccontata nella sua autenticità con il fascino dell’avventura. ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] --------------- istituto di storia contemporanea ferrara______________________________________ • O. Zuccarini, Influenze mazziniane nel movimento operaio, Libreria politica moderna, Roma, 1922 Questo opuscolo raccoglie i dati di una conferenza, tenutasi nel luglio del 1921 alla Scuola di Cultura Sociale di Roma. Vengono qui trattate le organizzazioni operaie italiane e messa in luce anche l’influenza che Mazzini e il suo pensiero ha avuto su di loro, infatti l’autore in appendice ha anche aggiunto i consigli che Mazzini dava agli operai italiani sul modo di costituire e far funzionare le loro associazioni ed anche il testo di «Patto di Fratellanza». ________________________________________________________________________________ v.lo S. Spirito 11 – 44100 Ferrara tel e fax 0532 207343 - 681820 -----------------e.mail: [email protected] ---------------