m,un ospedale per le tartarughe
Il Centro di Recupero di Punta Campanella è un importante presidio sulla costa campana per la
conservazione delle tartarughe marine. Si occupa della cura e riabilitazione degli animali in difficoltà
o vittime di incidenti con attrezzi da pesca e collisioni con i motoscafi, e del loro rilascio a mare una
volta guariti.
Oltre all’attività di cura, il personale del centro è impegnato in iniziative di divulgazione e ricerca
scientifica e partecipa allo sviluppo di una Banca Dati Nazionale, che effettua un monitoraggio delle
tartarughe accolte nei diversi Centri Recupero.
Il Centro è operativo tutto l’anno e si avvale di uno staff costituito da un veterinario, un biologo, un
naturalista e un operatore tecnico coadiuvati da volontari. Il Centro di Punta Campanella è stato
realizzato nell’ambito del Progetto Tartanet, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il
programma LIFE Natura.
m,dove si trova
Il Centro Recupero Tartarughe Marine di Punta Campanella è situato nel piccolo borgo di S. Maria
Annunziata a Massa Lubrense, nell’Area Marina Protetta Punta Campanella. L'area protetta,
istituita nel 1997, si estende tra il Golfo di Napoli e quello di Salerno e presenta un territorio
eterogeneo dominato dalla presenza di falesie calcaree. Sott'acqua secche e piccole praterie di
Posidonia oceanica rendono queste coste davvero preziose dal punto di vista naturalistico
(Via Padre Rocco 40, 80061 Massa Lubrense NA - numero verde 800325051 - tel. 0818089877 - fax
0818789663 - email: [email protected]).
m,cura
e ricerca
Lo studio veterinario di Punta Campanella è dotato di attrezzature base per il pronto soccorso di
tartarughe ferite o malate e di vasche di stabulazione per l’accoglimento delle stesse, con un
efficiente sistema di filtraggio dell'acqua. Una volta curate, le tartarughe vengono liberate in mare
munite di targhetta di riconoscimento per seguirne gli spostamenti. Le tartarughe che necessitano di
interventi specialistici vengono destinate al centro TURTLE POINT di Bagnoli.
m,informazione e divulgazione
Una parte importante dell’attività del Centro di Recupero è dedicata alla divulgazione delle
informazioni sulla biologia e il comportamento delle tartarughe marine, rivolta alla popolazione
locale, ai turisti e ai pescatori. Pannelli informativi, opuscoli e volantini sulla biologia ed ecologia
delle tartarughe forniscono ai visitatori preziose informazioni su questi animali e sui pericoli che ne
minacciano l’esistenza.
m,il progetto tartanet
Una grande rete lanciata per salvare la tartaruga comune, ormai seriamente minacciata di estinzione.
È questo il senso di Tartanet, un network guidato dal Settore Conservazione Natura del CTS che riunisce
31 partner italiani impegnati nello studio e tutela di questa specie. Una strategia comune, condivisa e
coordinata negli interventi soprattutto nelle zone dove è maggiore l’interazione tra le attività umane
e questi affascinanti rettili marini. Le attività di Tartanet comprendono il recupero e la cura degli
esemplari catturati, la sperimentazione di nuovi strumenti di pesca meno dannosi per le tartarughe,
la divulgazione e la realizzazione di linee guida per la salvaguardia di questa specie nei nostri mari.
Tartanet è una grande iniziativa resa possibile grazie al programma Life Natura della Commissione
Europea.
RISERVA NATURALE MARINA
PUNTA CAMPANELLA
in collaborazione con
sostenuto da
www.tartanet.it
PUNTA CAMPANELLA
centro di recupero tartarughe Marine di
Un Network per la conservazione
delle tartarughe marine in Italia
Progetto finanziato dalla Commissione Europea DG Ambiente
Il programma comunitario LIFE Natura è uno strumento finanziario a servizio dello
sviluppo sostenibile, che promuove i progetti di recupero e mantenimento di ambienti
naturali e la conservazione di particolari specie animali e vegetali. È inoltre mirato
alla costituzione di una rete europea di aree protette: la “Rete Natura 2000”.
Per informazioni contattare:
Coordinamento Progetto TARTANET
CTS – Settore Conservazione Natura
Via Albalonga 3 – 00183 Roma
Tel. 06.64960306 fax 06.64960335
www.ctsambiente.it
Cofinanziatori
Regione Lazio, Regione Toscana, Parco Nazionale Arcipelago Toscano,
Parco Nazionale dell’Asinara, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano,
Provincia Regionale di Agrigento, Provincia di Cagliari, Provincia di Reggio
Calabria.
Sostenitori
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Comando Generale delle
Capitanerie di Porto, Federparchi, Regione Calabria, Comune di
Brancaleone, Comune di Manfredonia, Acquario Comunale di Livorno,
Fondo Siciliano per la Natura, Parco Nazionale del Gargano,
Centro recupero tartarughe Laguna di Nora, Marine Turtle Rescue Centre di
Policoro, Europ Assistance, Centro Studi Cetacei ONLUS.
AGCI - AGR.IT.AL
partner
ASSOCIAZIONE
GENERALE
DELLE COOPERATIVE ITALIANE
SISTEMA AGRO ITTICO
ALIMENTARE
ENTE PARCO REGIONALE
DELLA MAREMMA
RISERVA NATURALE MARINA
PUNTA CAMPANELLA
Università di Siena
Università di Torino
60.000: è il numero di tartarughe che si stima finiscano accidentalmente nelle reti ogni anno in
Mediterraneo. Di queste più di 10.000 solo in Italia, con una mortalità degli animali che va dal 10 al
50%. Per questo ogni animale è importante, nella battaglia per la sopravvivenza della specie. Se vi
capitasse di incontrare una tartaruga in difficoltà o spiaggiata chiamate immediatamente il “servizio
di pronto intervento tartarughe" al numero verde 800-904841. E’ attivo 24 ore su 24 su tutto
il territorio nazionale: la Centrale Operativa di Europ Assistance raccoglierà le segnalazioni e
attiverà il centro di recupero più vicino.
mpronto intervento tartarughe
La tartaruga comune, Caretta caretta, può raggiungere i 110 cm di lunghezza di carapace per un peso
di 180 kg. e vive probabilmente oltre i 70 anni. È una forte nuotatrice capace di migrazioni di migliaia
di chilometri; è anche un’ottima profondista e può trattenere il fiato anche per molte ore.
Le tartarughe comuni sono fortemente minacciate: ovunque il numero di nidi è in declino e la
cattura accidentale di migliaia di animali ogni anno negli attrezzi da pesca rende la situazione in
Mediterraneo davvero preoccupante.
mla tartaruga comune
Edi.Tur Roma - foto di copertina Marco Melodia
Progetto LIFE 2004 NAT/IT/187
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