m,un ospedale per le tartarughe Il Centro di Recupero di Talamone è un importante presidio sulla costa toscana per la conservazione delle tartarughe marine. Si occupa della cura degli animali in difficoltà, vittime di incidenti con attrezzi da pesca o collisioni con i motoscafi, e del loro rilascio a mare una volta guariti, lungo il tratto costiero della Provincia di Grosseto che va da Follonica fino a Capalbio, comprese le isole del Giglio, Giannutri e Montecristo. Il Centro è operativo tutto l’anno e si avvale di uno staff costituito da un medico veterinario, un ecologo, un tecnico e diversi operatori volontari specializzati. Il Centro di Talamone è stato realizzato nell’ambito del Progetto Tartanet, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma LIFE Natura e sostenuto dall’Ente Parco Regionale della Maremma, dalla Provincia di Grosseto e dai comuni di Orbetello, Magliano in Toscana e Grosseto. m,dove si trova Il Centro si trova all’interno del Palazzo dei Pubblici Servizi di Talamone, che è anche sede dell’Acquario della Laguna di Orbetello e del Museo della Pesca lagunare, del centro informazioni e centro visite del Parco Naturale della Maremma. Via Nizza 24, 58010 Talamone GR - tel. 0564 887173 Ente Parco Naturale della Maremma ad Alberese tel. 0564 407098 m,cura e ricerca La nuova struttura del centro Tartanet di Talamone è attrezzata con una sala climatizzata con quattro vasche di 1000 litri e banco per le visite; una sala operatoria dotata di tutta la strumentazione veterinaria, con annessa sala di preparazione; una sala Rx con area sviluppo e stampa delle lastre; una sala accoglienza e info-point e un ufficio. Oltre all’attività di cura, il personale del centro è impegnato in iniziative di ricerca scientifica e partecipa allo sviluppo di una Banca Dati Nazionale che effettua un monitoraggio delle tartarughe accolte nei diversi Centri Recupero. m,informazione e divulgazione Una parte importante dell’attività del Centro di Recupero è dedicata alla divulgazione delle informazioni sulla biologia e il comportamento delle tartarughe marine, rivolta alla popolazione locale, ai turisti e ai pescatori. Pannelli informativi, opuscoli e volantini sulla biologia ed ecologia delle tartarughe forniscono ai visitatori preziose informazioni su questi animali e sui pericoli che ne minacciano l’esistenza. m,il progetto tartanet Una grande rete lanciata per salvare la tartaruga comune, ormai seriamente minacciata di estinzione. È questo il senso di Tartanet, un network guidato dal CTS Ambiente che riunisce 31 partner italiani impegnati nello studio e tutela di questa specie. Una strategia comune, condivisa e coordinata negli interventi soprattutto nelle zone dove è maggiore l’interazione tra le attività umane e questi affascinanti rettili marini. Le attività di Tartanet comprendono il recupero e la cura degli esemplari catturati, la sperimentazione di nuovi strumenti di pesca meno dannosi per le tartarughe, la divulgazione e la realizzazione di linee guida per la salvaguardia di questa specie nei nostri mari. Tartanet è una grande iniziativa resa possibile grazie al programma Life Natura della Commissione Europea. ENTE PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA in collaborazione con sostenuto da www.tartanet.it TALAMONE centro di recupero tartarughe Marine di Un Network per la conservazione delle tartarughe marine in Italia Progetto finanziato dalla Commissione Europea DG Ambiente Il programma comunitario LIFE Natura è uno strumento finanziario a servizio dello sviluppo sostenibile, che promuove i progetti di recupero e mantenimento di ambienti naturali e la conservazione di particolari specie animali e vegetali. È inoltre mirato alla costituzione di una rete europea di aree protette: la “Rete Natura 2000”. Per informazioni contattare: Coordinamento Progetto TARTANET CTS – Settore Conservazione Natura Via Albalonga 3 – 00183 Roma Tel. 06.64960306 fax 06.64960335 www.ctsambiente.it Cofinanziatori Regione Lazio, Regione Toscana, Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Parco Nazionale dell’Asinara, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Provincia Regionale di Agrigento, Provincia di Cagliari, Provincia di Reggio Calabria. Sostenitori Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Comando Generale delle Capitanerie di Porto, Federparchi, Regione Calabria, Comune di Brancaleone, Comune di Manfredonia, Acquario Comunale di Livorno, Fondo Siciliano per la Natura, Parco Nazionale del Gargano, Centro recupero tartarughe Laguna di Nora, Marine Turtle Rescue Centre di Policoro, Europ Assistance, Centro Studi Cetacei ONLUS. AGCI - AGR.IT.AL partner ASSOCIAZIONE GENERALE DELLE COOPERATIVE ITALIANE SISTEMA AGRO ITTICO ALIMENTARE ENTE PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA RISERVA NATURALE MARINA PUNTA CAMPANELLA Università di Siena Università di Torino 60.000: è il numero di tartarughe che si stima finiscano accidentalmente nelle reti ogni anno in Mediterraneo. Di queste più di 10.000 solo in Italia, con una mortalità degli animali che va dal 10 al 50%. Per questo ogni animale è importante, nella battaglia per la sopravvivenza della specie. Se vi capitasse di incontrare una tartaruga in difficoltà o spiaggiata chiamate immediatamente il Centro Recupero di Talamone oppure il “servizio di pronto intervento tartarughe” al numero verde 800-904841. È attivo 24 ore su 24 su tutto il territorio nazionale: la Centrale Operativa di Europ Assistance raccoglierà le segnalazioni e attiverà il centro di recupero più vicino. mpronto intervento tartarughe La tartaruga comune, Caretta caretta, raggiunge i 110 cm di lunghezza di carapace per un peso di 180 kg. e vive probabilmente oltre i 70 anni. È una forte nuotatrice capace di migrazioni di migliaia di chilometri; è anche un’ottima profondista e può trattenere il fiato anche per molti minuti. Le tartarughe comuni sono fortemente minacciate: ovunque il numero di nidi è in declino e la cattura accidentale di migliaia di animali ogni anno negli attrezzi da pesca rende la situazione in Mediterraneo davvero preoccupante. mla tartaruga comune Edi.Tur Roma - foto di copertina Archivio CTS Progetto LIFE 2004 NAT/IT/187