Disabilità in Lombardia:
cos’è cambiato, cosa cambierà
A cura di LombardiaSociale.it
Lodi, 28 ottobre 2011
Di cosa ci stiamo occupando in questi
giorni?
• Scuola: meno insegnanti di sostegno,
meno risorse dagli enti locali.
• Servizi sociali: rette sempre care, tagli
ai servizi.
• Lavoro: molti licenziati, pochi assunti.
• Invalidità: controlli a tappeto.
• Tagli alla Regione ed ai comuni: quali
e quante risorse per i servizi sociali nel
2012?
• “Riforma dell’assistenza”:
- 4 miliardi nel 2012,
- 16 miliardi nel 2013
- 20 miliardi dal 2014. I diritti alla prova della crisi
Da dove veniamo
La riforma del welfare lombardo in pillole
Valorizzazione Terzo Settore - Sussidiarietà
Competizione – Quasi mercato
Libera scelta – Centralità della persona
Sostegno alla famiglia
I diritti alla prova della crisi
Il percorso di vita
1. Diagnosi
UONPIA
- infanzia - tutela della salute e
del benessere
nell’infanzia e
nell’adolescenza
- Presa in carico
“sanitaria”
- Certificazione 104 –
integrazione scolastica
- Eventuale inserimento
dei bambini in strutture
semiresidenziali a ciclo
diurno, strutture
sociosanitarie o socio –
educative (CDD o CSE
“piccoli”, unità d’offerta
non standardizzata).
2. Dai 15 ai 25 anni:
il contatto con servizi
e diritti
- seconda fase di
incontro con la
disabilità
- meno scuola, attività riabilitative,
difficile inserimento
nelle attività extra
scolastiche
-con la maggiore età
c’è un passaggio di
servizi: da protezione
e inclusione a rigidità
di sistema
-ancora poca “Vita
Indipendente”
3. La vita adulta
- SFA, CSE,CDD: un
lungo unicum che
inizia con
l’inserimento in
struttura fino al
compimento dei 65
anni
4. Terza età
e residenzialità
-RSD (risposta
prevalente)
-CSS
-CA
Età
0-14 anni
15-18 anni
19-65 anni
Over65 anni
AUTOSUFFICIENTE
con sostegno
familiare
Sostegno scolastico
Sostegno scolastico
Soggettività a partecipazione
diretta della costruzione del
proprio percorso di vita
Cure sanitarie
Cure sanitarie
Cure sanitarie
Cure sanitarie
Riabilitazione
Riabilitazione
Riabilitazione
Riabilitazione
Mobilità (trasporti)
Mobilità (trasporti)
Mobilità (trasporti)
Formazione all’autonomia
Inserimento lavorativo
Interventi di sostegno
alla persona finalizzati
all’integrazione sociale
Interventi di sostegno alla
persona finalizzati
all’integrazione sociale
Interventi di sostegno alla
persona finalizzati
all’integrazione sociale
Se privo di
sostegno familiare
Residenzialità
Residenzialità
Residenzialità *
Non
autosufficiente con
sostegno familiare
Sostegno scolastico
Sostegno scolastico
Soggettività a partecipazione
diretta della costruzione del
proprio percorso di vita
Cure sanitarie
Cure sanitarie
Cure sanitarie
Cure sanitarie
Riabilitazione
Riabilitazione
Riabilitazione
Riabilitazione
Mobilità (trasporti)
Mobilità (trasporti)
Mobilità (trasporti)
Residenzialità
Formazione all’autonomia
Inserimento lavorativo
Se privo di
sostegno familiare
Interventi di sostegno
alla persona finalizzati
all’integrazione sociale
Interventi di sostegno alla
persona finalizzati
all’integrazione sociale
Interventi di sostegno alla
persona finalizzati
all’integrazione sociale
Residenzialità
Residenzialità
Residenzialità *
* dal 2006: Soggettività a partecipazione diretta della costruzione del proprio percorso di vita
Residenzialità
AREA SANITARIA
AREA SOCIALE
SERVIZIO
TUTELARE
MEDICO di BASE e
VOUCHER
SANITARIO
(A.D.I.)
ASSISTENZA DOMICILIARE
DIURNATO
CENTRO DIURNO
DISABILI (CDD)
RESIDENZIALI
TA’ AUTONOMA
ALLOGGI PROTETTI
MINI ALLOGGI e RESIDENZIALITA’ INTEGRATA
RESIDENZIALI
TA’ PROTETTA
RESIDENZA SANITARIA
DISABILI (RSD)
COMUNITA’
SOCIO-SANITARIA (CSS)
RIABILITAZIONE
RIABILITAZIONE SPECIALISTICA, GENERALE/GERIATRICA, MANTENIMENTO
OSPEDALE
SERVIZIO D.A.M.A. (Disable Advanced Medical Assistance) e
DIVISIONI SPECIALISTICHE
VOUCHER
SOCIALE
CENTRO DIURNO SOCIOASSISTENZIALE (CSE)
INSERIMENTO
LAVORATIVO
(SFA)
COMUNITA’
SOCIOASSISTENZIALE (CA)
I dati dei servizi semiresidenziali a ciclo
diurno
Evoluzione Servizi Diurni - 2005-2009
5434
3282
3282
5773
6241
3709
1977
3275
1618
936
anno 2005
anno 2006
anno 2007
556
anno 2008
CDD utenti/posti accreditati
SFA utenti/posti autorizzati
CSE utenti/posti autorizzati
anno 2009
Progetti di vita indipendente
(indagine campionaria 21 ambiti rispondenti)
• Attività di sostegno alla … domiciliarietà
31,3%
• Accompagnamento in percorsi di emancipazione
della persona con disabilità dal contesto familiare
• Sollievo alle famiglie con inserimento
temporaneo in strutture residenziali o soggiorni
climatici
• Avvicinamento alla residenzialità
14%
31,2%
12,8%
Per un totale di 1.101 progetti rilevati
Ripartizione del FSR area disabili per
tipologia di servizi
(anno 2009, fonte Bilancio Sociale Reg. Lombardia)
RSD
€ 103.626.453
CDD
DIMESSI OP
CSS
€ 56.769.359
€ 12.652.477
€ 5.568.475
La disabilità in Lombardia
Cosa è cambiato nella Residenzialità
(R. Bagarolo)
Interesse dei diversi attori del sistema
Regione:
Ampliare volumi e tipologia di offerta, introdurre nella rete di offerta
“standardizzazione” e appropriatezza, semplificazione e flessibilità,
omogeneità ed equità , risposte alle nuove disabilità
Utenti:
Sostegno alla disabilità nelle diverse fasi della vita, risposta alle nuove disabilità,
continuità di progetto di cura e personalizzazione dell’intervento,
sperimentare nuovi luoghi dell’abitare alternativi alla residenzialità
Enti Gestori :
Riconoscimento e valorizzazione del ruolo storico svolto, definizione di regole di
sistema che tengano in considerazione problematiche e specificità della
disabilità, accompagnamento al cambiamento.
La disabilità in Lombardia
Cosa è cambiato nella Residenzialità
Evoluzione servizi residenziali
2001-2009
La Residenzialità
Dr. Bagarolo Renzo
2.939
3.652
3.094
Piccolo Cottolengo
Don Orione
2.449
1.566
1.293
1.885
1.008
936
1.066
729
1.256
467
2001
IDR
2005
Centri Residenziali
2006
2007
2008
Istituti educativo-assistenziali
RSD
2009
CSS
CA
La disabilità in Lombardia
Cosa è cambiato nella Residenzialità
(strutture e posti letto totali e per 100000 abitanti calcolati su popolazione lombarda anno 2008)
Anno
BG
BS
Valc
CO
CR
Lc
LO
MI
MI1
MI2 MI3
unità
9
6
-
7
6
4
3
5
10
3
p.l.
374
382
0
234
645
149
115
267
463
115
34,7 34,8
0
40
179
44,4
51,4
17
50
MN
PV
SO
VA
Totale
4
3
8
3
6
77
207
120
221
97
263
3652
29,3
41
2008
RSD
CSS
CA
Totale
18,3 25,6
53,2 30,2
37,5
Unità
15
17
3
6
7
4
2
17
16
4
8
5
11
1
17
133
p.l.
126
157
30
55
60
40
15
138
127
37
74
34
102
7
148
1150
11,7
14,3
22,5
9,4
16,6
12
6,7
8,8
13.7
5,9
9,1
8,3
18,9
3,8
17
11,8
unità
13
18
-
13
9
2
3
26
14
12
14
5
2
1
16
148
p.l.
95
167
0
104
44
20
30
192
81
19
123
36
5
7
143
1066
8,8
15,2
0
17,8 12,2
6
13,4
12,2
8,7
3
15,2
8,8
0,9
3,8
16,4
10,9
unità
37
41
3
26
22
10
8
48
40
19
26
13
21
5
39
358
p.l.
595
706
30
393
749
209
160
597
671
169
404
190
328
111
554
5868
67,2 208 62,3
71,5
38
50
46,4
60,8
61
63,5
60,2
55,3 64,4
22.5
72,6 26,9
La disabilità in Lombardia
Cosa è cambiato nella Residenzialità
Enti Gestori RSD 31.12.2009
N.
%
Asl
2
2,7
ASP
1
1,3
Associazioni di volontariato
5
6,7
Cooperativa sociale
15
20,0
Ente Ecclesiastico
11
14,7
Ente morale
3
4,0
Fondazioni
34
45,3
Privati (SPA e SRL)
4
5,3
Totale
75
100,0
Enti Gestori CSS 31.12.2009
N.
%
Ente pubblico
6
4,1
25
17,1
Consorzi
3
2,1
Ente Ecclesiastico
11
7,5
Ente morale
3
2,1
Fondazione
26
17,8
1
0,7
71
48,6
146
100,0
Associazione onlus
Privato
Soc. Coop.
Totale
La disabilità in Lombardia
Cosa è cambiato nella Residenzialità
I BISOGNI CHE CAMBIANO – LA DISABILITA’ “VECCHIA"
Le persone disabili invecchiate e quelle con patologia psichiatrica
“residuale” possono essere inserite in RSA? Quali le criticità?
Lombardia - Persone con disabilità di 6 anni e più che vivono in famiglia per tipo di disabilità e
classi di età
Confinamento
individuale
Difficoltà nel movimento
Difficoltà nelle funzioni
Difficoltà vista, udito,
parola
classi
di
età
classi
di
età
classi
di
età
classi
di
età
Anno
6-64
65-74
75 e +
6-64
65-74
75 e +
6-64
65-74
75 e +
6-64
65-74
75 e +
2000
54000
24000
91000
33000
35000
82000
37000
36000
114000
19000
18000
37000
2005
14000
23000
103000
27000
27000
104000
34000
33000
138000
27000
10000
41000
La disabilità in Lombardia
Cosa è cambiato nella Residenzialità
Il prossimo futuro… qualche mese fa!
Regione:
Introduzione di maggiori elementi di mercato e “budgetizzazione”
Governo della Rete e Punto Unico di Acceso
Enti Locali:
Garanzia del livello essenziale dei servizi e definizione dei costi standard
Utenti:
Riconoscimento dei diritti della persona disabile e disponibilità e accesso ai
servizi, tariffe sostenibili dei servizi e sostegno alla continuità di percorso di vita
della persona disabile, possibilità di scelta fra diversi servizi e non solo fra servizi
diversi
Enti Gestori :
Stabilità di regole e di risorse (rischio budget e mercato), Equilibrio economico,
risposta alle nuove disabilità, Formazione
Effetti – tentativo di sintesi
• Riordino
Maggiore risposta ai bisogni assistenziali
Maggiore diffusione delle unità di offerta
Sfa – Cse – Cdd – Ca – Css – Rsd … (quasi) dei livelli
essenziali
• Valorizzazione del Terzo Settore
Come promotore e gestore di servizi
(in parte) Come co-programmatore delle politiche
regionali e territoriali
Effetti – tentativo di sintesi
• Sanitarizzazione del bisogno?
Spinta verso i servizi sociosanitari (più risorse)
Servizi sociosanitari sempre più orientati all’assistenza
su modello sanitario
Modelli organizzativi molto simili… quale valore alle
sperimentazioni?
• Quale presa in carico?
Dei gestori dei servizi? Dei Segretariati sociali?
Frammentazione degli interventi
Disorientamento delle persone con disabilità e dei loro
familiari
Effetti – tentativo di sintesi
• Quale analisi dei bisogni? Da parte di chi?
Molte informazioni sull’offerta, pochi (nulla?) sui
bisogni
Quale verifica sull’appropriatezza ed efficacia degli
interventi?
• Bisogni scoperti (diritti negati?)
Vita indipendente
Inclusione sociale
Abitare (non solo in Rsd)
Partecipazione … su base di eguaglianza con gli altri…
2012 - 2014
Il modello di welfare lombardo alla prova
della sostenibilità e dell’efficacia.
Dal diritto all’assistenza al diritto di
cittadinanza
Cosa ci manca?
Specifiche convegno
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Presentazione di Giovanni Merlo - Gruppo Intesa Associazioni