1 Comune di Venezia Assessorato alle Politiche Sociali ULSS 12 Veneziana Ser.T. Terraferma Ufficio “Riduzione del Danno” Progetto di Riduzione del danno 1. Introduzione Spesso sulla tossicodipendenza si sono create contrapposizioni politico-ideologiche che hanno finito col bloccare qualsiasi dibattito sulla modalità di intervento, come recentemente testimoniato anche a Venezia con la “polemica” sulle tesi antiproibizionistiche e sulla legalizzazione della cannabis. E’ altresì vero che nella nostra città, le istituzioni, i servizi, le associazioni del privato sociale e del volontariato hanno in questi anni avviato esperienze, progetti, servizi volti a ricercare (anche se con metodologie diverse e non sempre adeguatamente coordinate) nuovi metodi e strumenti nel campo della tossicodipendenza ed alle patologie ad essa correlate (vedi tra tutti: l’istituzione del Gruppo C, l’introduzione della figura professionale dell’Operatore di Strada nella Pianta Organica dell’Amministrazione Comunale, la somministrazione del metadone da parte del Ser.T., la disponibilità di alcuni medici di base cittadini a prescrivere farmaci sostitutivi, l’assistenza agli ammalati di AIDS, ecc.). Recentemente inoltre, il Consiglio Comunale di Venezia ha promulgato il 9 Dicembre ‘96 un Ordine del Giorno nel quale si impegna ad “attuare politiche di ‘riduzione del danno’ rivolte ai consumatori di ‘droghe pesanti’ al fine di salvaguardare la salute, la dignità e la personalità del tossicodipendente”, una intenzione che se adeguatamente percepita può permettere di scongelare sterile polemiche e favorire la sperimentazione concreta e verificabile di alcune nuove metodologie di intervento. Il Progetto di Riduzione del danno nella terraferma propone un sistema di interventi con le seguenti finalità: avviare in un periodo di tempo breve e delimitato, nell’ambito territoriale cittadino, e in modo coordinato e integrato tra i diversi servizi e istituzioni, una serie di interventi pragmatici volti ad aumentare la gamma delle possibilità e opportunità rivolte ai tossicodipendenti attivi (quei consumatori di oppiacei che non hanno intenzione di uscire dalla dipendenza) per permettere a loro di convivere con la tossicodipendenza, evitando, come obiettivo prioritario, la trasmissione del virus HIV e di altre malattie infettive, e la riduzione dei danni e dei rischi fisici, psichici, sociali, legali, ecc; attuare una sperimentazione nell’area territoriale mestrina nell’arco di 1 anno con l’intenzione di estenderlo a tutta l’area del Comune di Venezia; promuovere una partnership, costituita dalle realtà cittadine, anche eterogenee, che in questi anni si sono trovate impegnate sul fronte delle dipendenze, che si faccia promotrice e co-gestrice del progetto stesso, sviluppando una visione globale ed integrata; di utilizzare i saperi, le esperienze, le competenze e le abilità dei diversi soggetti che in questi anni si sono impegnati nell’ambito delle tossicodipendenze, “non inventando niente di nuovo”, ma ottimizzando e mettendo in sinergia le risorse esistenti. A livello metodologico e progettuale, fa riferimento alle più note esperienze sviluppatesi in Italia: come il Progetto POS, i progetti avviati dalla LILA (Lega Italiana Lotta all’AIDS) e dal Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma Gruppo Abele in collaborazione con vari Enti Pubblici, l’esperienza di Villa Maraini a Roma, i progetti attuati in Emilia Romagna, in particolare a Bologna. 2 I soggetti operanti nella terraferma veneziana che verranno coinvolti nel Progetto saranno i Servizi ULSS, i Servizi del Comune, del Privato Sociale, Volontariato e Associazionismo, i media locali e altri. Data la complessità del fenomeno della tossicodipendenza che si manifesta anche nel suo modo di articolarsi e distribuirsi all’interno del territorio, è auspicabile, l’allargamento del progetto, oltre che al centro storico di Venezia, ad alcune aree limitrofe alla terraferma veneziana in una visione di area metropolitana, ed avviare una serie di interventi di riduzione del danno all’interno delle strutture penitenziarie veneziane in collaborazione con i servizi del Ministero di Grazia e Giustizia. 2. Per una strategia della Riduzione del Danno 3. Target e obiettivi dell’intervento La tossicodipendenza è un fenomeno in continuo cambiamento, che in questi ultimi anni, nonostante i numerosi investimenti non ha manifestato segni di involuzione ma ha invece assunto forme diverse e presentato nuovi e più complessi danni personali e sociali. Il fenomeno ha assunto sempre più le modalità per integrarsi nel sistema sociale, senza che questa integrazione abbia, però, inciso positivamente su alcuni dei rischi. Questa “normalizzazione” da parte di molti tossicodipendenti non si accompagna con l’entrare in contatto con i servizi, se non quando si trovano in condizioni estreme di ordine sanitario, psichico, sociale o legale. Queste condizioni, oltre a quelle legate alla storia naturale della tossicodipendenza, dilatano i tempi di esposizione ai danni ad essa correlati. In questo quadro di riferimento, (aggravato dalla persistente diffusione del virus HIV e di altre malattie virali, dall’invecchiamento e “cronicizzazione” di una fascia crescente di tossicodipendenti, dalla comparsa del “tossicodipendente immigrato”, ed altro) si sta diffondendo la consapevolezza che è necessario focalizzare l’attenzione su nuove strategie che sappiano proporre indirizzi d’intervento svincolati dai massimalismi ideologici, e indicare obiettivi intermedi rispetto alla completa liberazione dalla dipendenza e all’astensione totale dall’uso di sostanze psicoattive. Quindi, è oggi realisticamente ed eticamente corretto pensare ad interventi di assistenza, educazione e sostegno alla gestione delle conseguenze della dipendenza, che attivino processi di governo e di decisione, individuali e collettivi, della propria condizione. Quest’ottica apre la strada alla tutela delle condizioni di salute della persona e si propone di diminuire gli effetti negativi legati al consumo di droga. Tale strategia denominata Riduzione del danno, necessita di una interpretazione metodologica non ideologica. Come più volte riportato dall'OMS, si tratta di implementare metodologie volte al trattamento della tossicodipendenza che prevedano soluzioni più realistiche e pragmatiche dell'immediata ed assoluta astinenza dalle droghe, perciò miranti nel breve termine a ridurre i rischi per la salute ed a ridurre i danni connessi all'utilizzo abituale di droghe. Si tratta di intervenire nello spazio di disperazione in cui si trova una persona, cercando di tutelare la salute del tossicodipendente evitando che sia irrimediabilmente sospinta in circuiti di emarginazione e disperazione. Il progetto si rivolge ai tossicodipendenti attivi prevalentemente da eroina, con uso iniettivo appartenenti alla fascia del sommerso, cioè non agganciati o che frequentano in Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma 3 maniera significativa i servizi. Questa fascia riguarda, in misura minore, i “giovani” (come storia tossicomanica) o, più frequentamente, gli “anziani”, spesso con tentativi, fallimenti e abbandoni terapeutici alle spalle. I tossicodipendenti attivi che utilizzano la siringa rappresentano un gruppo ad alto rischio: in questi anni sono diminuiti gli scambi di siringhe tra partner (probabilmente da attribuire agli effetti delle politiche di informazione sul contaggio del virus HIV), ma va sottolineato che: circa il 20% continua ad usare in comune siringhe; il loro tasso di mortalità è di circa 10 volte superiore a quello della popolazione generale di età compresa tra i 15 e 34 anni; questo gruppo è fortemente esposto al fenomeno della prostituzione e del carcere e rappresenta la maggior parte delle persone ammalate di AIDS nel nostro paese (SerpelloniRezza, 1996, “Linee guida per la prevenzione dell’infezione da HIV nei tossicodipendenti nella seconda decade dell’epidemia”, in Sarpelloni-Rossi, HIV, AIDS e droga, Leonard edizioni, Verona). Alla luce delle considerazioni precedentemente esposte, e dalle indicazioni dell'OMS, gli obiettivi generali del progetto possono essere così riformulati: conservare prima di tutto dell'integrità biologica e quindi quella sociale e psicologica, assicurare cioè che la persona tossicodipendente “resti viva e il più possibile in buona salute" e conservi la sua rete sociale e la sue risorse psicosociali; ridurre i rischi sanitari e sociali; favorire l’accesso ad interventi di terapia, riabilitazione e reinserimento. 4. I vantaggi per la comunità Il Progetto di riduzione del danno prevede l’attivazione di un sistema di servizi, cioè prevede di mettere in rete, attivandole ed ottimizzandole, le risorse presenti nella Comunità territoriale al fine di fare fronte alla gestione della salute pubblica e dell’assistenza sanitaria e sociale. Il fondamentale presupposto del Progetto di riduzione del danno è che un mero intervento assistenzialistico sortisce l’effetto di una deresponsabilizzazzione del tossicodipendente verso la propria situazione personale e verso la società in senso più ampio, nonchè può rappresentare uno strumento di controllo sociale, e non di cambiamento. Il tossicodipendente attivo, seppur con i suoi gravi problemi fisici, psicologici e sociali, va quindi considerato come una persona in grado di intendere e volere e deve essere aiutato ad assumersi le proprie responsabilità all’interno della comunità in cui vive. Il Progetto di riduzione del danno intende proporre degli interventi in un’ottica anche educativa (oltre che socio-sanitaria) atti a fare in modo che il tossicodipendente possa modificare dei comportamenti a rischio non solo per se stesso, ma anche per la collettività. D’altro canto a livello di società, il progetto mira a cambiare le rappresentazioni sociali della tossicodipendeza al fine di combattere la cultura dell’ indifferenza e promuovere una cultura della tolleranza e della solidarietà. Mentre appaiono evidenti i benefici che il gruppo target trarrà dal Progetto di riduzione del danno, riteniamo importante evidenziare alcuni vantaggi per la Comunità Locale: riduzione della diffusione dell’HIV e di altre malattie infettive; riduzione degli incidenti e dei reati connessi alla tossicodipendenza; riduzione della fascia di consumatori esposti alle organizzazioni malavitose; favorire l’orientamento all’utilizzo appropriato dei servizi socio-sanitari da parte dei tossicodipendenti al fine di ottimizzare le risorse. Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma 5. 4 Il modello di intervento A fronte di queste considerazioni, la strategia della riduzione del danno non può essere una strategia di ripiego, ma deve assumere la forma di una politica e di un sistema di interventi differenziati e trasversali a tutti i servizi pubblici, del privato sociale e del volontariato. La logica non è quella della rigida divisione di prestazioni, ma di una stretta integrazione di competenze e mansioni: gli interventi di aiuto (riduzione del danno) e gli interventi di cambiamento (uscita dalla dipendenza) non devono essere visti in contrapposizione e discontinuità ma necessitano di integrazione e continuità. Il modello proposto nel progetto mira a dare soluzioni semplici e, dove possibile, di immediata praticabilità ai problemi dei tossicodipendenti attivi. La scelta del percorso di intervento è centrata sulla persona, sulle sue caratteristiche ed i suoi bisogni e pone come prioritaria la relazione tra operatori e tossicodipendenti. Questa modalità di approccio utilizza supporti farma- cologici, sanitari, psicologici, sociali, materiali e logistici che rappresentano anche un mezzo per consentire il contatto precoce con il consumatore, la continuazione del rapporto al fine di mantenerlo agganciato, la riduzione dei rischi ed il miglioramento della qualità di vita della persona tossicodipendente. Tale modello si costruisce a partire dal contesto territoriale in cui si colloca, dotandosi di strategie d’azione che sappiano mobilitare le risorse del territorio rinviando alla comunità territoriale la responsabilità del progetto stesso. Il progetto nella sua globalità rappresenta una innovazione culturale e metodologica; si basa sulle capacità e competenze ormai acquisite dagli operatori locali e valorizza, mettendoli in rete in modo coordinato e integrato, servizi e strutture presenti nella comunità territoriale. 5.1. Le soglie Le strategie di intervento che verranno proposte, devono avere come destinatario la singola persona tossicodipendente tenendo presente la percezione dei suoi bisogni, la capacità di formulare una domanda, e la sua disponibilità e possibilità al cambiamento. A queste variabili si devono accompagnare interventi con gradi di accessibilità e accettabilità differenziati, prevedendo interventi con varie “soglie di selezione” a intensità alta, media, bassa e bassissima. Definiamo interventi a Alta Soglia: Interventi rivolti a quella fascia di utenti che accettano l'inserimento in tali strutture sottoponendosi a programmi terapeutici e socio-riabilitativi nel lungo termine; Media Soglia: Interventi che offrono un supporto educativo, psicosociale e farmacologico, delineati su programmi a medio-lungo termine con finalità di riduzione dei comportamenti a rischio; Bassa Soglia: Interventi di facile accessibilità che richiedono un minimo livello di partecipazione attiva e di esplicitazione della domanda, diretti ai tossicodipendenti attivi realizzabili nel breve termine; Bassissima Soglia: Interventi realizzati nei luoghi naturali di aggregazione dei tossicodipendenti attivi e rivolti alla soluzione dei loro problemi concreti e realizzabili nel brevissimo termine Il seguente modello indica le soglie degli interventi e i “dispositivi” possibili. Stadio di cambiamento Percezione dei bisogni Soglia di selezione dell'intervento e Dispositivi Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma 5 ALTO MEDIO A M Alta Media Bassa BASSO B Bassissima CT Residenziali e CT Diurna Inserimenti Lavorativi e Cooperative Lavorative Interventi Psicoterapeutici e Socio-riabilitativi Inserimenti Lavorativi Metadone Integrato Assistenza medica, psicologica e sociale Centro Pronta Accoglienza Rep. Malattie Infettive e attività con Medici del Territorio Interventi di educazione alla salute Comunità e Assistenza domiciliare per ammalati di AIDS Interventi di rete educativi, di orientamento e di sostegno Interventi socio riabilitativi per Td detenuti Centro Pronta Accoglienza Caffè shop Ambulatorio HIV Unità di strada Peer Groups e Opinion Leader Programmi di scambio Interventi con Td prostitute Pronto intervento tratto da: Giovanni Serpelloni, Annalisa Rossi (a cura di), 1996, HIV/AIDS e droga. Manuale per operatori di prevenzione. L’intervento in strada, Leonard Edizioni, Verona; elaborazione: Meme Pandin Va considerato che ogni livello di intervento è finalizzato al raggiungimento, se possibile di obiettivi superiori (vale a dire al passaggio da una soglia all’altra); in caso di fallimento di un intervento, il tossicodipendente va indirizzato a interventi di più bassa soglia, evitando la "colpevolizzazione" della persona e atteggiamenti di tipo “moralistico”. Tale modello parte dalla cansiderazione che bisogna rendersi conto (ed agire di conseguenza) della necessità di adattare l'intervento a priorità dettate, non tanto dalle scelte ideologiche dell'operatore, ma da criteri oggettivi di urgenza e di importanza volti alla conservazione dell'integrità biologica, sociale e psicologica del tossicodipendente. I livelli proposti (le “soglie”) sono quattro, ognuna delle quali con obiettivi, strategie e modalità operative diversificate ma integrate tra loro e realizzate dai diversi soggetti del territorio. 5.2. Il sistema dei servizi Lo schema seguente presenta l’ipotesi di organizzazione del sistema dei vari servizi e indica i diversi soggetti coinvolti nel progetto. E’ evidente la centralità che assume in questa ipotesi organizzativa il servizio del Ser.T. Il modello inoltre propone delle “Strutture di servizio” funzionali alla promozione e al supporto del progetto stesso. Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma 6 Bassissima Soglia: Interventi realizzati Bassa soglia: Interventi di facile accessibilità che richiedono un minimo livello di partecipazione attiva e di esplicitazione della domanda, diretti ai tossicodipendenti attivi realizzabili nel breve termine; nei luoghi naturali di aggregazione dei tossicodipendenti attivi e rivolti alla soluzione dei loro problemi concreti. Realizzabili immediatamente. Media Soglia: Interventi che offrono un Assistenza medica psicologica sociale Metadone integrato (gruppi, sostegno, ecc) Ser.T. Mestre Ser.T. Mestre Unità di Strada Caffè Shop Comune - Ser.T Mestre - CEIS Mestre - C.S. “Rivolta” Ser.T. Mestre-ComuneCEIS Mestre-Caritas- Programmi di scambio Metadone di aggancio Comune - USL 12 - Farmacisti - Ser.T. Mestre - Gruppo C Ser.T. Mestre Interventi con tossicodipendenti prostitute Alta Soglia: Interventi rivolti a quella fascia di utenti che accettano l'inserimento in strutture sottoponendosi a programmi terapeutici e socio-riabilitativi nel lungo termine. supporto educativo, psicosociale e farmacologico, delineati su programmi a medio termine con finalità di riduzione del comportamento di rischio Interventi di educazione alla salute per Td cronici Interventi di rete educativi/sostegno/ orientamento Ser.T. Mestre REdS C.T. Diurna C.T. Residenziale Ser.T. Mestre CEIS Mestre - EMMAUS Villa Renata Interventi psicoterapeutici Attività con medici del territorio Ser.T. Mestre - MMG - Ass. Medici in rete - dott. Beretta Ambulatorio HIV Gruppo C ULSS 12 Comune di Venezia Ser.T. Mestre Interventi di supporto/orientamento Assistenza domiciliare per ammalati AIDS Reparto Malattie Infettive Coop. GEA - MMG O. C. Mestre REdS Cooperative Lavorative Intervento con Peer Groups e Opinion Leader Comune - Ser.T. Mestre Inserimenti lavorativi Centro Pronta Accoglienza “La casa di Peter” Comunità per ammalati AIDS CEIS Mestre - Ser.T. Mestre Ass. La Sorgente - Coop GEA Il Gabbiano Ser.T. Mestre - SIL Metadone per Inserimenti lavorativi Pronto Intervento Interventi socio-riabilitativi per Td detenuti 118 - P.S. O.C. Mestre Consorzio “G. Zorzetto” Ser.T. Mestre C.S.S.A. Strutture di Servizio: Interventi “di servizio”, funzionali alla promozione, gestione, monitoraggio e verifica del progetto Gruppo Amici del Progetto Gruppo Tecnico Centralino Agenzia Comunicazione Comune-USL 12-Privato Sociale-AssociazionismoOpinion Leader-Media locali-CdQ Comune-Ser.T. Mestre-realtà coinvolte Associazionismo - Volontariato Comune - Ser.T Mestre - Consulenza comunicazione Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma 7 6. Le Fasi metodologiche Per attuare tale sistema è necessario sviluppare una base organizzativa dei vari Servizi e strutture riorganizzati sul principio del coordinamento funzionalmente integrato. Il fine è quello di creare, coinvolgendo le diverse realtà ed esperienze presenti nella città una rete assistenziale in grado di dare risposte complete e diversificate per ridurre i rischi ed i danni derivanti dall'uso di droghe, ma che possa anche offrire alla persona interessata percorsi terapeutici e riabilitativi personalizzati e completi. L’avvio di tale rete rimanda alla necessità di promuovere una partnership che si faccia carico in modo concreto e pragmatico della realizzazione del progetto stesso. La scelta metodologica è quella di avviare un processo che sia in grado a livello cittadino di fare esprimere attorno a tale iniziativa una appartenenza che coinvolga istituzioni, servizi, associazioni. Il Progetto nella sua forma completa prevede diverse fasi, alcune delle quali -le prime- sono state già avviate o sono in corso di attivazione. La richiesta di finanziamento al Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga riguarda la “fase di realizzazione” (sperimentazione e verifica) di alcuni dei dispositivi mancanti e fondamentali per fare assumere al sistema dei servizi una connotazione coerente con la strategia della riduzione del danno: Unità di Strada Programmi di Scambio Caffè Shop Inserimenti Lavorativi per Td attivi Centralino Agenzia di Comunicazione Fasi già realizzate Fase ideativa Fase promozionale e progettazione Obiettivi e Azioni Tempi definizione delle priorità e finalità del progetto Comune di Venezia ULSS 12 Novembre ‘96 - Gennaio ‘97 Avvio contatti e coinvolgimento dei diversi soggetti del pubblico, privato sociale e associazionismo Costituzione Gruppo Promotore Comune di Venezia ULSS 12 soggetti coinvolti da Gennaio ad Aprile ‘97 Costituzione Gruppo Tecnico Fase di attivazione Soggetti coinvolti (Funzione tecnico/operativa: coordinamento generale, progettazione singoli dispositivi, reperimento delle risorse, definizione dei target, tempi e aree di intervento, monitoraggio e verifica) Costituzione Gruppo Amici del Progetto Comune di Venezia ULSS 12 da Maggio a Agosto ‘97 Gruppo Promotore (Funzione politico/promozionale: sostenere e promuovere il progetto, dare visibilità sociale, pubblicizzare scopi e finalità, sensibilizzare la cittadinanza, favorire una cultura della partecipazione e tolleranza) Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma Fasi da realizzare Fase di realizzazione Attività di Monitoraggio e Verifica Obiettivi e Azioni 8 Tempi Soggetti coinvolti a: - Allestimento materiali, strumenti - Formazione operatori coinvolti Gruppo Tecnico primi 3 mesi b: - Attivazione e sperimentazione dei dispositivi a bassa e bassissima soglia Gruppo Tecnico dal 4 al 12 mese c: - Lavoro di rete nel sistema dei servizi - Promozione e supporto del Progetto Gruppo Tecnico Gruppo Amici del Progetto 12 mesi a: -Monitoraggio, analisi quali/quantitativa e di processo e verifica dei nuovi dispositivi Gruppo Tecnico 12 mesi b: Analisi quali/quantitativa e di processo e verifica della rete dei servizi Gruppo Tecnico 12 mesi c: - Verifica finale - Decisione in merito la continuazione/estensione del progetto Gruppo Tecnico Gruppo Amici del Progetto Enti coinvolti 1 mese Il percorso può essere così rappresentato: Fase Promozionale Fase Ideativa Assessore Tecnico PROGETTO: - contenuti - soggetti COMUNITA': - Comune - USL - Associazioni Dirigente Fase Attivazione Gruppo Tecnico Gruppo Promotore Gruppo "Amici del Progetto" INTERVENTO: Valutazione/ Decisione Fase Verifica 7. - bassissima soglia - bassa soglia - media soglia - alta soglia - monitoraggio Fase Realizzazione Condizioni per l’avvio: Il progetto appare complesso e la sua realizzazione richiede: una intesa progettuale tra l’Amministrazione Comunale e Azienda ULSS 12, il coinvolgimento attivo dei diversi interlocutori contattati e, soprattutto, la creazione di una rete operativa in grado di rendere funzionale, efficente e coordinato il “sistema dei servizi” rappresentato nello schema precedente. Affinchè tale sistema possa realizzarsi coerentemente alla strategia della riduzione del danno, è fondamentale che vengano garantite le seguenti condizioni: 1. attivazione della rete tra i diversi soggetti con funzioni di elaborazione, progettazione, attivazione, coordinamento promossa e gestita dal Comune di Venezia in riferimento alle specifiche competenze in materia; Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma 9 2. definizione di un Protocollo operativo tra Comune di Venezia e Azienda ULSS 12 sulla base dell’atto di associazione al progetto formalizzato dalla stessa Azienda ULSS 12 per la creazione di un sistema integrato di interventi di riduzione del danno; 3. realizzazione dei dispositivi a bassa e bassissima soglia, e delle strutture di servizio presentati nelle schede allegate. 8. Dispositivi di bassa e bassissima soglia e Strutture di Servizio Affinchè il sistema possa realizzarsi coerentemente alla strategia della riduzione del danno, è fondamentale che vengano realizzati i seguenti dispositivi per i quali si richiede il finanziamento alla Regione Veneto Dispositivo: Soglia: Caratteristiche: Obiettivi: Attività: Soggetti coinvolti Composizione équipe Fasi operative Unità di Strada: bassissima Operatori in grado di frequentare con stile informale i luoghi naturali di aggregazione dei tossicodipendenti attivi “agganciare” e mantenere una relazione con i tossicodipendenti attivi favorire il cambiamento dei loro comportamenti a rischio favorire il collegamento tra tossicodipendenti e strutture socio-sanitarie aumentare le conoscenze riguardanti la salute dei td contattati incentivare l'accesso agli interventi di media ed alta soglia mappatura e conoscenza del territorio identificazione dei gruppi di Td attivi (target) interventi di informazione con distribuzione di materiale informativo consulenza e sostegno (counseling) alla persona tossicodipendente scambio di siringhe e distribuzione gratuita di materiali di profilassi invio e accompagnamento dei Td alle strutture e servizi collegamento con associazioni, istituzioni, strutture e servizi del territorio Oltre al Comune e l’Azienda ULSS 12 la partecipazione alla realizzazione del seguente dispositivo è rivolta alla realtà dei Centri Sociali Occupati. Gli operatori “grezzi” potrebbero essere individuati tra i frequentatori del Centro Sociale Rivolta, opportunamente formati, selezionati e inseriti nel programma di lavoro L’Unità di Strada prevede una équipe composta da: 1 coordinatore (operatore del Comune) 2 supervisori (operatori ULSS e Comune) 1 operatore di supporto organizzativo (operatore a prestazione professionale) 2 Educatori (operatore a prestazione professionale) 6 “Operatori grezzi” -con questo termine si intende operatori non professionisti(tramite contributo all’Associazione ...) - verranno formate 2 gruppi operativi composti ciascuno da 1 educatore e 3 “operatori grezzi” che si sposteranno con un camper o a piedi nei luoghi di ritrovo dei td - ogni operatore sarà tenuto, oltre al lavoro in strada, a partecipare agli incontri di coordinamento e di équipe e alla compilazione del materiale di documentazione a: Formazione: Verrà organizzato un Corso di Formazione sulla tossicodipendenza e sul Lavoro di Strada in collaborazione con i servizi pubblici e del Privato Sociale del territorio, che verrà proposto ai frequentatori del Centro Sociale Rivolta. Al termine del Corso verranno selezionati gli “operatori grezzi” (Tempi: primi 3 mesi) b: Allestimento: - sede, camper, materiali informativi e sanitari (Tempi: primi tre mesi) c: Attivazione e sperimentazione - mappatura - individuazione gruppi target - intervento (Tempi: dal 4 al 12 mese) Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma 10 Dispositivo: Programmi di scambio Soglia: Caratteristiche: Obiettivi: Attività: Soggetti coinvolti bassissima Interventi ch e si basano esclusivamente sullo scambio di siringhe e materiale di profilassi ridurre i comportamenti a rischio di infezione del virus HIV e di altre malattie infettive fornitura di siringhe profilattici e materiali informativi dei servizi Servizio Riduzione del Danno” del Comune di Venezia, SER.T. Mestre, AMES, Ordine Farmacisti, Associazione Titolare Farmacisti i programmi di scambio avverranno tramite: a) Scambiatori automatici di siringhe: da installare in luoghi ad alta frequentazione o transito di tossicodipendenti attivi; b) Farmacie: essendo il luogo privilegiato per procurarsi una siringa, si intende coinvolgere i farmacisti per la distribuzione anche senza scambio delle siringhe e per veicolare messaggi informativi. a) Scambiatori automatici di siringhe: 1. analisi delle aree di frequentazione e/o transito di tossicodipendenti; 2. individuazione delle aree di installazione; 3. confronto con la comunità locale per ricerca del consenso; 4. acquisto degli scambiatori; 5. installazione b) Farmacie: 1. definizione di un protocollo di intesa tra i diversi soggetti coinvolti; 2. avvio di momenti comuni di formazione; 3. realizzazione di un sistema di monitoraggio; 4. realizzazione dl programma Indicazioni metodologiche Fasi operative Dispositivo: Caffè Shop (Pullman Bar) Soglia: Caratteristiche: bassa Struttura itinerante (tipo pullman) di prima accoglienza, di facile accesso, da localizzarsi in zona urbana centrale fornire un servizio minimo di pronta accoglienza dare continuità all’aggancio effettuato dall’Unità di Strada creare un più diretto ed efficace rapporto dei tossicodipendenti con le strutture pubbliche diffondere le necessarie misure di prevenzione contro la diffusione del virus HIV organizzare attività finalizzate ad incoraggiare la valutazione del rischio, di contagio del virus HIV, individuare le alternative e rinforzare i messaggi di riduzione del rischio stesso fornire ai td informazioni mirate relative alle risorse, opportunità, diritti e doveri in campo sociale, legale, formativo, lavorativo ecc. sportello informativo di segretariato sociale e consulenza specifica (legale, formazione, lavoro, ecc) interventi di informazione e consulenza ai tossicodipendenti, ai loro familiari e partner sessuali sull'HIV e sull'Aids corsi di sopravvivenza su infezione da HIV, pratiche iniettive, sessuali e prevenzione, pronto soccorso ed assistenza dell'overdose, riservati a gruppi ristretti di tossicodipendenti scambio di siringhe e distribuzione gratuita di materiali di profilassi fornitura di servizi di prima necessità in collaborazione con gruppi ed associazioni di volontariato invio mirato dei tossicodipendenti, in caso di problemi specifici, alle strutture riferimento attività di accoglienza (ritrovo, ristoro, socializzazione, auto-organizzazione ed eventuale sede di supporto per attività autogestite dai Td -es: rivista, gruppo di auto aiuto, ecc.-) Questo dispositivo verrà promosso da Comune e ULSS 12 e realizzato e gestito da soggetti del Privato Sociale o del Volontariato. Inoltre si avvarrà della collaborazione delle Unità di Strada e della “consulenza” degli stessi tossicodipendenti attivi. L’automezzo verrà messo a disposizione dall’ACTV All’interno della struttura non è possibile assumere droghe, anche se come in alcune esperienze europee potrebbe essere previsto all'interno la somministrazione del metadone tramite personale qualificato. Obiettivi: Attività: Soggetti coinvolti: Indicazioni metodologiche: Dispositivo: Soglia: Inserimento Lavorativo per Td attivi media Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma 11 Caratteristiche: Obiettivi: Attività: Soggetti coinvolti: Indicazioni metodologiche: Dispositivo di servizio: Caratteristiche: Obiettivi: Attività: Soggetti coinvolti: Indicazioni metodologiche: Dispositivo di servizio: Caratteristiche: Obiettivi: Attività: Soggetti coinvolti: Indicazioni metodologiche: 9. laboratori per Td attivi consumatori di Metadone inseriti in un programma terapeutico concordato con il Ser.T. valorizzare nel Td attivo l’autostima e la capacità di realizzare e sostenere alcuni impegni favorire forme di autocontrollo e possibilità di cambiamento di comportamenti a rischio garantire un “reddito” minimo lavorazione del vetro artistico tessitura oggettistica in legno arredo moderno Ser.T., S.I.L., Consorzio “Gaetano Zorzetto” Il dispositivo è rivolto a 5 inserimenti con borsa lavoro mensile, così articolati ciascuno: 1. fase: durata 3 mesi, fase formativa 2. fase: durata 3 mesi, assunzione part-time 3. fase: durata 6 mesi, assunzione tempo pieno Agenzia di Comunicazione Gruppo di lavoro inter-professionale promuovere l’informazione del Progetto nella Comunità tramite i media favorire una comunicazione con linguaggi adeguati e comprensibili tra i vari gruppi target (TD, giovani, cittadinanza, servizi, ecc) e le attività promosse dai diversi dispositivi del progetto documentazione sulle strategie della Riduzione del danno locali e non produzione di materiale informativo (volantini, manifesti, cartelloni, video-clip, CD, ecc.) attività di raccolta e documentazione sulle esperienze di Riduzione del Danno verranno coinvolti operatori sociali, operatori dell’informazione, esperti della comunicazione e volontari “gettonati” a: Settore Comunicazione - si tratta di predisporre materiali informativi necessari al progetto mano a mano che i diversi dispositivi verranno realizzati b: Settore Documentazione: - si tratterà di predisporre una banca dati (biblioteca, archivio, rete informatica, network delle esperienze) e moduli di fruizione delle informazioni in possesso sullo stile degli Informagiovani Centralino help-line telefonica per le persone tossicodipendenti ed i loro familiari fornire un servizio anonimo e riservato di informazione ed orientamento facilitare l'accesso dei TD e dei loro familiari ai servizi del territorio interventi di informazione e consulenza ai tt, ai loro familiari e partner sessuali contenimento emotivo invio ai servizi Gli operatori saranno reclutati tra volontari di associazioni locali opportunamente formati, e verrà utilizzata una linea telefonica dei già presenti Centri di Ascolto del CEIS di Mestre 1. Individuazione dei referenti 2. Presentazione del progetto RdD 3. Formazione 4. Avvio Struttura 5. Monitoraggio Ricostruzione dei Costi I costi del presente progetto sono i seguenti indicati per dispositivo e voci di spesa (sono esclusi i costi riguardanti le risorse operative, professionali e materiali garantite dalle amministrazioni ULSS e Comune). Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma 12 Strutture di Servizio / Dispositivi Unità di Strada con unità mobile Voci spese Costi - corso di formazione................................... - compenso operatori................................... - fondo scorta.............................................. - allestimento camper.................................. - materiale sterile (condom, siringhe, acqua).................................................... - arredo sede (scrivanie, sedie, armadi, libreria)................................................... - strumenti (computer, softwhere, fotocopy, fax, scanner, telefono, segreteria telefonica, cellulare)................................ - materiale didattico..................................... - formazione/ aggiornamento ( scambi culturali, partecipazione convegni, materiale bibliografico)............................ .........£ 1.000.000 .......£ 148.000.000 .........£ 5.000.000 .........£ 1.000.000 Scambio siringhe - scambiatori siringhe................................... - gestione scambiatori.................................. .........£ 10.000.000 .........£ 10.000.000 Caffè Shop (Pullman Bar) - allestimento mezzo: a. area sanitaria (armadio per farmaci, lettino, computer, tavolo, ecc.) ....... b. area ricreativa/formativa (poltoncine, tavolino, TV, video, stereo, ecc.).................................. c. area ristorazione (bancone, tavolini, sgabelli, frigo, macchina caffè)....... - materiali: a. area sanitaria (farmaci, ecc.) .......... b. area ricreativa/formativa (materiale didattico, giochi, ecc.).................... c. area ristorazione (caffè te, biscotti).. - personale coinvolto.................................... Inserimenti Lavorativi per - borse lavoro (5 persone x £ 500.000 al Td attivi mese x 12 mesi)...................................... Centralino - arredo sede............................................... - computer, telefono, segreteria.................... - materiale didattico..................................... Agenzia di Comunicazione - Centro di Documentazione (acquisto libri, abbonamento riviste, collegamento rete informatica)............................................. - materiale informativo................................. - opuscolo RdR/Notizie................................ - personale coinvolto.................................... Totali .........£ 3.000.000 ...........£ 5.000.000 .........£ 10.000.000 ...........£ 4.000.000 ...........£ 3.000.000 £ 180.000.000 £ 20.000.000 .........£ 14.000.000 .........£ 13.000.000 .........£ 13.000.000 ...........£ 7.000.000 ...........£ 6.500.000 ...........£ 6.500.000 .........£ 40.000.000 £ 100.000.000 .........£ 30.000.000 £ 30.000.000 ...........£ 3.000.000 ...........£ 5.000.000 ...........£ 2.000.000 £ 10.000.000 .........£ 25.000.000 .........£ 10.000.000 ...........£ 5.000.000 .........£ 20.000.000 Totale £ 60.000.000 £ 400.000.000 Settembre ‘97 Comune di Venezia Assessorato Politiche Sociali - ULSS 12 Veneziana SerT Terraferma