BE I _ I N F0_02_1 990_064_ITD BEI Information Année : 1990 Numéro : 064 Langue : IT BEI INFORMAZIOI M a g g i o 1990® N. 64 ISSN 0250-3905 DEN EUROP/?ISKE INVESTEWNGSBWK EUROPÄISCHE iNVEsnTiONseANK ΕΥΡΠΠΑΙΚΗ ΤΡΑΠΕΖΑ ΕΠΕΝΔΥΊΕΟΝ EUROPEAN INVESIMENT BANK B A N C O EUROPEO DE INVERSIONES B A N Q U E EUROPÉENNE DINVESHSSEMENT B A N C A EUROPEA PER G Ü INVESTIMENTI EUROPESE INVESTERINGSBANK mBmvs B A N C O EUROPEU DE INVESTIMENTO Le ricerca di uno sviluppo equilibrato dello Comunità europea è sempre stato uno delle principali manifestazioni della solidarietà che anima lo costruzione europea. La riduzione delle disparità regionali ho assunto un'importonzo ancoro maggiore do quando l'Atto unico europeo, entrato in vigore nel luglio 1987, ho auspicato un rofforzomento della coesione economica e sociale dello Comunità. II rafforzamento della coesione economica e seciele richiede ingenti investimenti nonché un insieme organico di finanziamenti volti al conseguimento di quest'obiettivo. A tal fine lo Comunità ha intrapreso una riforma dei Fondi strutturali (' ) che prevede il raddoppiamento dello lorodotazionefinonzioria per il periodo 1989-1993, il coordinamento delle iniziative comunitarie e nazionali nonché una maggiore cooperazione tra gli strumenti finanziari dello CEE. Al riguardo, l'Atto unico evoca lo cooperazione della Banco europea per gli investimenti con i Fondi esistenti per promuovere uno sviluppo ormonioso dello Comunità nel suo insieme; la Banco è stato peraltro invitata dal suo Consiglio dei governatori (i ministri delle Finanze dei Paesi membri, per l'Italia il ministro del Tesoro) ad associarsi alla messo in opero di questa riforma. Quest'orticolo si propone di spiegare il modo in cui lo-BEI - che, come istituzione comunitaria, ha uno missione specifica do svolgere α favore dell'integrazione europea e, come benco, deve confrontarsi olle forze del mercato - partecipo attivamente allo sforzo dello Comunità per promuovere la coesione economica e sociale, e ciò nel ( Ί Fondo europeo di sviluppo regionale |FESR|, Fondo sociale europeo (FESI, Fondo europeo agricolo di orien tamento e di garanzia, sezione orientamento IFEAOG). Lo BEI ricorda con profonda tristezza l'im provviso scomparso, all'età di 59 anni, di Erling Jorgensen, Vicepresidente della Banca; il Presidente Ernst-Günther Broder ne ricorda lo figura (p. 3). A Erling Jorgensen è subentrato hlons Duborg (p. 5). Lo Comunità europea si baso sulla solidarietà, elemento determinante degli sforzi compiuti per ridurre gli squilibri nel tenore di vita degli abitanti delle diverse regioni dello Comunità. Lo BEI è lo principale fonte di finanziamento per gli investimenti nelle zone meno sviluppate; per realizzare il maggior numero possibile di investimenti validi, esso coopera strettamente con i Fondi strutturali (p.l). rispetto delle procedure operative che le sono proprie. LO SVILUPPO REGIONALE NELLA COMUNITÀ II Trattato di Remo, firmato nel 1957, stabilisce che uno degli obiettivi fondamentali della CEE è quello di promuovere il proprio sviluppo armonioso riducendo gli squilibri regionali. E' questa uno delle principali ragioni che hanno portato gli Stati membri α creare, con lo stesso Trattato, lo Banco europea per gli investimenti. Fin da alloro lo sviluppo regionale ho pertanto rappresen tato lo priorità assoluta dello BEI e continua od occupare un posto di primo pieno fra gli obiettivi perseguiti per far progredire l'inte-. grazione europea. Dall'inizio dello suo attività lo BEI ho infatti accordato circo i due terzi del totale dei suoi finanziamenti per investimenti volti α favori re lo sviluppo delle regioni in ritardo. Degli 11,6 miliardi di ecu concessi nel 1989 nello Lo solidarietà è anche olla base della politica comunitaria di aiuto, allo sviluppo. Lo quarto Convenzione di Lomé è stota firmato 0 fine 1989 ed entrerà in vigore quando saranno state espletate le procedure di ratifica, probabilmente all'inizio del 1991. Nei primi cinque annidi applicazione dello Convenzione sarà disponibile, per finanziamenti (rimborsabili) e sovvenzioni, un importo complessivo di 12 miliardi di ecu. IJ ruolo della BEI nella messa in atto dell'accordo concluso tro la CEE e gli attuali 69 Paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) viene illustrato nell'articolo α p. 4; come nelle precedenti convenzioni, i finanziamenti beneficieronno di abbuoni d'interesse (p. 6). Altre informazioni: II Consiglio europeo tie ne una riunione nel Castello di Dublino (p. 7); uno centrale elettrica finanziato dolio BEI in Germania ottiene due riconoscimenti; dopo lo pubblicazione di uno studio sulle cause e sullo portata del degrado ambientale, il Pro gramma per l'Ambiente nel Mediterraneo entro nella fase operativo (p. 8). Comunità, 7 sono stati destinati allo realizzazione di quest'obiettivo. Fino al 1975, anno che rappresenta una toppo importante nello storia dello sviluppo regionale dello Comunità in quanto ho visto l'istituzione del FESR-Fondo europeo per lo sviluppo regionale, la BEI è stato il solo organismo dello CEE od avere come missione essenziale il finanziamento di progetti di sviluppo regionale. Ai finanziamenti dello BEI - accordati α volere sulle risorse raccolte sui mercati dei capitoli - sono così venute ad offioncorsi, per rafforzare l'azione comunitario, le sovvenzioni su risorse di bilancio dello Comunità. Si è oro possati olla terzo fase, che prevede l'aumento dei mezzi finanziari contemporaneamente all'adozione di misure per realizzare uno sinergia tra finanziamenti e sovvenzioni. Questa nuova fase, che fa seguito all'adozione dell'Atto unico, miro α raffor zare il coordinamento tra le iniziative co munitarie e nazionali per dare agli interventi strutturali dello CEE Ια massimo efficacia. Esso interessa più in particolare i Fondi α finalité strutturale, che accordano sovvenzioni su risorse di bilancio e lo cui dotazione è stata quasi raddoppiata, e le istituzioni che concedono finanziamenti utilizzando le risorse raccolte sui mercati dei capitali, cioè essenzialmente lo BEI e lo CECA. IL QUADRO DELLA NUOVA STRUTTURALE AZIONE Le modalità di partecipazione della BEI oH'azione comunitaria α favore della coe sione economica e sociale sono state defini te e precisate in diversi testi: - anzitutto l'Atto unico (art. 130 A-D), che evoco direttamente il ruolo dello BEI nell'ambito dello riforma: «promuovere uno sviluppo armonioso dell'insieme dello Co munità» e «ridurre il divario tra le diverse regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite». - un regolamento quadro ('), che concerne lo missione dei Fondi e il coordinamento dei loro inten/enti, e quattro regolamenti d'opplicozione (^) riguardanti, il primo, il coordinamento tra gli interventi dei vari Fondi strutturali do un loto, e tra tali interventi e quelli della BEI e degli altri strumenti finanziari esistenti dall'altro, egli altri tre le disposizioni di applicazione del Regolamento quadro per ciascun Fondo; - infine, uno comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento su «lo BEI (') Regolamento CEE η. 2052/88 del 24 giugno 1988, GUn.L 185 del 15 luglio 1988. P) Regolomenti CEE η. 4253,4254,4255 e 4256/88 del 19 dicembre 1988, GU n. L 374 del 31 dicembre 1988. e gli altri strumenti finanziari nell'ambito del rafforzamento dello coesione economica e sociale», che precisa in che modo lo Banco e gli altri strumenti finanziari potranno parte cipare α questo nuovo approccio. ο di progetti specifici; essi comprendono un programma indicativo dì finanziamento con l'indicazione, in particolare, degli interventi comunitari. L'obiettivo della riforma è di migliorare il coordinamento tra le varie forme di intervento comunitario da un loto, e tra tali forme di intervento e le misure messe α punto negli Stati membri dall'altro. All'azione dei Fondi sono stati assegnati cinque obiettivi: I QCS e gli interventi adottati sono oggetto di controllo e valutazione do porte dello Commissione e degli Stati membri, con la partecipazione dello BEI; lo Banca è anche rappresentato nei comitati di controllo creati per ciascuno dei tre Fondi (senza però prendere porte al voto). - promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle regioni il cui sviluppo è in ritardo (obiettivo n. I ) COMBINAZIONE DELLE VARIE FORME Dl FINANZIAMENTO - riconvertire le regioni gravemente colpite dal declino industriale (obiettivo n. 2) - lettore contro lo disoccupazione di lungo duroto (obiettivo n. 3) - facilitare l'inserimento professionale dei giovani (obiettivo n. 4) - nello prospettiva dello riforma dello politica agricolo comune: a) accelerare l'adeguamento delle strutture ogrorie (obiettivo n. 5a) b) promuovere lo sviluppo delle zone rurali (olDiettivo n. 5b). Conformemente alla suo missione, lo BEI è soprattutto interessata al finanziamento dei progetti rispondenti agli obiettivi n. 1 e 2 e, in minore misura, di quelli attinenti all'obiettivo n. 5b. Nel quadro di questi tre obiettivi, in porticolore dell'obiettivo n. 1 α cui è destinato Γ80% circa delle sue risorse, interviene anche il FESR. Sul piano pratico, lo messa in opera dello riforma dei Fondi comporta tre fasi. In un pri mo tempo gli Stati membri presentano, per ciascun obiettivo, dei piani di sviluppo che coprono un periodo compreso tre 3 e 5 anni. Questi piani sono elaborati dalle autorità nazionali competenti e si applicano od alcune regioni ben determinate per gli obiettivi 1,2 e 5b - quelli alla cui realizzazione contribuisce lo BEI - e α tutto il territorio del Paese interessato per gli oltri obiettivi; oltre α precisare le direttrici principali do seguire per raggiungere gli obiettivi prefis sati, essi forniscono anche indicazioni sulle fonti di finanziamento. Successivamente lo Commissione voluto questi pioni e, d'inteso con gli Stati membri (o le autorità interessate) e in stretta collaborazione con la BEI, mette α punto l'azione dello Comunità sotto formo di Quadri Comunitari di Sostegno (QCS). IQCS, per i quali si tiene conto delle priorità stabilite nei pioni di sviluppo, sono fissati per un periodo di 3-5 anni e vengono attuati sotto formo di programmi operativi settoriali, regionali ο multiregionoli Per rafforzare lo coesione economica e sociale è necessario sfruttare in modo flessibile e razionale le risorse disponibili. Si trotta di combinare le varie forme di intervento comunitario in modo do massimizzarne l'impatto attraverso un dosaggio appropriato di finonziomenti e di sovvenzioni, α seconda del tipo di progetto da finanziare, e poter così realizzare il maggior numero possibile di investimenti economicamente validi. Le sovvenzioni non devono essere concesse in sostituzione dei finanziamenti ma per incentivare l'attuazione di investimenti addizionali, in modo da massimizzare l'efficacia dei due tipi di intervento. Naturalmente questo dosaggio di finanziamenti e sovvenzioni deve tener conto dell'equilibrio del piano di finanziamento proposto e degli obiettivi di sviluppo perseguiti. La portecipozione finanziario dei Fondi è fissata in percentuali che variano in funzione dei proventi che l'investimento dovrebbe generare. Queste percentuali, che sono indicate nei Regolamenti per le regioni degli obiettivi n. 1,2 e 5b, non possono superare il 75% del costo complessivo ο essere inferiori al 50% delle spese α carico delle autorità pubbliche per le regioni dell'obiettivo n. 1, mentre per le oltre regioni queste percentuali scendono rispettivamente al 50% e al 25%. I tassi d'intervento minimi non si applicano agli investimenti che generano dei proventi (Regolamento quadro, art. 13.3). Lo partecipazione finanziario dei Fondi α favore degli investimenti delle imprese non può superare, nelle regioni dell'obiettivo n. 1, il 50% del costo totale e, nelle oltre regioni, il 30% del costo totale (Regolamento relativo al coordinamento tra gli interventi dei Fondi, art. 17.3). Va rilevato che in futuro il FESR potrà finanziare, nelle regioni dell'obiettivo n. 1 e nelle zone in cui se ne evidenzi la necessità, talune attrezzature che contribuiscano al loro adeguamento strutturale, in particolare nel campo della sanità e dell'istruzione. Lo BEI e lo Commissione sono attualmente impegnate nell'elaborazione di norme operative semplici, flessibili e pratiche per coor- dinaro efficacemente i loro interventi. La Banca limita in genere i suoi finonziomenti al 50% del costo totele degli investimenti e si accerto che la quoto complessiva dei finonziomenti e delle sovvenzioni non superi il 70% del costo globale. In casi eccezionali, e qualore ne vengo giustificata lo necessità, tale quota può raggiungere il 90%. ATTUAZIONE DEI QUADRI COMUNITARI Dl SOSTEGNO I QCS relativi all'obiettivo n. 1 sono già stati approvati dolio Commissione il 31 ottobre 1989 e pubblicati sullo GU n. L 370 del 19 dicembre 1989; quelli attinenti all'obiettivo n. 2 sono stati approvati il 20 dicembre 1989 - od eccezione dei QCS riguardanti la Grecia, per i quali lo procedura è in corso - ma non ancoro pubblicati. I QCS relativi agli obiettivi n. 3 e 4, per i quoli non sono previsti interventi BEI, sono stati approvati dallo Commissione il 20 dicembre 1989 e pubblicati sullo GU n. L 64 del 13 marzo 1990.1 QCS riguardanti l'obiettivo n. 5 sono tuttora in corso di elaborazione. Tutte le zone interessate dai QCS relativi all'obiettivo n. 1 (per il periodo 1989-1993) erano già ammissibili ai finonziomenti della BEI α titolo dellosviluppo regionale e le prio rità d'intervento corrispondono in gran parte ai settori in cui la Banco è solita intervenire. Gli orientamenti budgetari generali per il periodo 1989-1993 ammontano complessivamente α 38,3 miliardi di ecu per quest'obiettivo. II volume dei finanziamenti dello BEI dipenderà-come per gli altri obiettivi - dallo domanda e dolio conformità dei progetti d'investimento ai suoi criteri d'intervento. A titolo d'esempio si ricorda che durante gli ultimi cinque anni, un lasso di tempo porogonabile α quello coperto dai QCS, i finan ziamenti dello BEI nelle regioni rientranti nel campo dell'obiettivo n. 1 sono ammontati od oltre 11 miliardi di ecu (dei finanziamenti concessi in Spagna e Portogallo sono inclusi nell'importo solo quelli accordati α partire dal 1986, anno in cui i due Paesi hanno ade rito olla Comunità). Gli orientamenti budgetari per i QCS relativi all'obiettivo n. 2 prevedono 7,2 miliardi di ecu per il quinquennio 1989-1993.1 settori d'intervento sono: lo creazione e lo sviluppo di attività produttive, lo sistemazione di zone industriali e azioni di formazione professionale, iniziative volte α sostenere lo sviluppo di nuove attività, in porticolore do parte di PMI, misure α favore dell'ambiente, del turi smo e di attività di R&S nonché il rafforzamento dello cooperazione transfrontaliera. Tenuto conto del fotte che l'importo delle sovvenzioni previste dai QCS relativi all'obiettivo n. 2 non è molto elevato e che gli investimenti proposti sono spesso di piccole dimensioni, gli interventi dello BEI nell'ambito di quest'obiettivo dovrebbero prendere la torma, essenzialmente, di prestiti globali ('). Gli orientamenti budgetari per il periodo 1989-1993 prevedono 7,4 miliardi di ecu per gli obiettivi n. 3 e 4, 3,4 miliardi per l'obiettivo n. 5a e 2,8 miliardi per l'obiettivo n.5b; sono stati inoltre stanziati 1,2 miliardi per misure transitorie e azioni innovatrici. Per i cinque obiettivi sono pertanto previste complessivamente, nel periodo 1989-1993, sovvenzioni per 60,3 miliardi di ecu, di cui 48,3 miliardi per gli obiettivi n. 1, 2 e 5 b α favore dei quali può intervenire anche Ια BEI. I FINANZIAMENTI DELLA BANCA Lo BEI è il principale strumento strutturale dello Comunità per il volume di finanziaci V.BEI-Intormazionin. 62 twi·-^^-'- IN MEMORIAM Erling Jorgensen, Vicepresidente della BEI ed ex Direttore generale al Ministero danese delle Finanze, è deceduto il 15 febbraio U.S. 0 Copenaghen dopo una breve malattia. Aveva 59 anni; lascio lo moglie e due figli. Erling Jorgensen ero stato nominato membro del Comitato direttivo della BEI nel giugno 1988; si ero subito fatto notare per lo suo grande perspicacia e per il comportamento schivo, ma franco e diretto. Uomo di grande affabilità, avevo il senso dell'umorismo ed ispiravo subito fiducia; sapevo dirigere con fermezza e, nello stesso tempo, con benevolenza. La suo conoscenza delle questioni comunitarie nonché del ruolo e delle operazioni dello BEI, sostenuta do una ferrea e precisa memorio, era tenuta in grande considerazione. Tonto all'interno quanto fuori dello Banco lo suo profonda competenza e lo suo esperienza suscitavano rispetto. Alla BEI avevo opportoto il contributo dello sua vasto rete di contatti personali ai livelli più elevati nelle amministrazioni pubbliche di diversi Stati membri e nelle istituzioni comunitarie. Primo di essere nominato membro del Comitato direttivo dello BEI, era stato perire anni membro del Consiglio di amministrazione. In quanto Direttore generale al Mini•.=r.i:::^Mmim menti accordati, ma lo suo missione è di contribuire anche allo realizzazione di molti altri obiettivi comunitari che interessano tutto lo Comunità. Nell'ambito dello sviluppo regionale lo Banco non limita lo suo azione olle regioni interessate dai QCS ma finanzio progetti localizzati in tutte le zone di aiuto regionale e nazionale riconosciute come teli dogli organismi comunitari ο che, pur non essendo situati in tali zone, le concernono direttamente. Indipendentemente dolio loro localizzazio ne, possono invece essere finanziati i pro getti rispondenti agli altri obiettivi prioritari perseguiti dalla Banco, altrettanto impor tanti per lo costruzione europeo: migliora mento delle infrastrutture di trasporto e di telecomunicazione, protezione dell'am biente e salvaguardia del patrimonio cultu rale ο naturale dello Comunità, assetto urbano, realizzazione degli obiettivi co- 'isxmsesd stero delle Finanze (responsabile delle Relazioni economiche esterne e, in particolare, del Bilancio e del Debito estero) aveva uno vasto esperienza del mondo finanziario. Negli ultimi tempi avevo svolto un ruolo di primo piano nello sviluppo delle relazioni tra io BEI e i Paesi dell'Europa orientale. Nello vita privata amava le attività all'aperto; faceva frequenti passeggiate nelle foreste del Lussemburgo e aveva l'hobby del giardinaggio. Leggeva soprattutto biografie e romanzi inglesi. E. Jorgensen aveva fatto uno brillante carriera nella pubblica amministrazione: dal 1963 al 1975 era stato Direttore all'Istituto centrale di statistico; dal 1975 al 1988 era stato Presidente del Consiglio di amministrazione dello Kongeriget Danmarks hlypotekbank og Finansförvaltning, dal 1983 al 1988 membro del Consiglio di amministrazione dello Dansk Olie og Naturgas e dal 1975 al 1988 membro del Comitato di politica economica dell'OCSE. Era stato inoltre Professore di macroeconomia all'Università di Copenaghen (1957-1988) e Direttore dello Scuola di Studi di pubblica amministrazione (1983-86). E. Jorgensen sarà profondamente rimpianto dai suoi amici e colleghi del personale, del Comitato direttivo e del Consiglio di amministrazione della BEI. Ernst-Günther Broder Presidente della Banco europea per gli investimenti !·^,'ί&^<ί^ί^^ί^Β^^"^?^^"^'^ΐί<·ί?;'·^!' '^^i-m^m^^^^^m munitori nel settore dell'energia, rafforzamento dello competitività internazionale dell'industrio comunitaria e dello suo integrozione α livello europeo, sostegno oll'ottivitò delle PMI. Come auspicato dall'Atto Unico, lo BEI è stato strettamente associato olla messo in otto della riforma dell'azione strutturale del- LA QUARTA C O N V E N Z I O N E LOMÉ E IL R U O L O DELLA BEI Dl La quarto Convenzione di Lomé è stato firmato il 15 dicembre 1989 dagli Stati membri e dallo Comunità europea do un loto, e, dall'altro, dai 66 Stati d'Africo, dei Caraibi e del Pacifico(ACP)firmataridella precedente Convenzione ai quoli si sono aggiunti due nuovi Stati, hloiti e lo Repubblica dominicono; sono inoltre previste disposizioni per l'adesione dello Namibia dopo lo proclamazione dell'indipendenza. Mentre le precedenti Convenzioni erono state concluse per cinque anni, Lomé IV ha una durato di 10 anni e comprende un primo Protocollo finanziario dello durato di cinque anni. Lo nuovo Convenzione entrerà in vigore non appena gli Stati membri dello CEE e due terzi degli Stati ACP avranno espletato le procedure di ratifico (probabilmente all'inizio del 1991); nel frattempo le operazioni continueranno nel quadro della terz^o Convenzione di Lomé ed entro i massimali da essa previsti per gli aiuti finanziari. Prima di esaminare nelle grandi linee l'azione futura dello BEI nel quodro dello Quarta Convenzione di Lomé, è forse utile ricordare alcuni dei principali aspetti che caratterizzano il ruolo svolto dello Banca nell'attuazione dello politica comunitaria di aiuto olio sviluppo. Lo BEI accordo due tipi di finonziomenti: mutui su risorse proprie - costituite, per lo maggior porte, dai proventi dei prestiti emessi sui mercati dei capitoli - e capitoli di rischio su risorse del Fondo europeo di sviluppo, cioè sui contributi di bilancio degli Stati membri della CEE. I mutui su risorse proprie sono destinati prin cipalmente al finanziamento di progetti vali di nei Paesi lo cui situazione economica e finanziario sia tale do consentire loro di con trarre il debito corrispondente e garantirne il servizio. Nell'ambito dello Quarto Conven zione di Lomé tuttt i mutui dello BEI su risorse proprie fruiranno di un abbuono d'interesse 0 valere sull'importo delle sovvenzioni previsto dello Convenzione. la Comunità; essa ha collaborato olla preparazione delle varie fasi previste e ho espresso lo volontà di partecipare attivamente olla realizzazione dei QCS. La Banco accorderà pertanto dei finanziamenti rispondenti α tali priorità, il cui volume tuttavia dipenderà dalla domando e dolio conformità degli investimenti con i suoi criteri d'intervento. Alla Banco è attualmente in corso l'istruttorio di diversi progetti che si integrano nei QCS. Le operazioni su capitali di rischio, uno forma di finanziamento introdotta dalla Banco con la seconda Convenzione di Yaounde (1969-1974), costituiscono un tipo di assistenza particolarmente adeguato allo situazione finanziario e olle condizioni economiche di molti Poesi ACP. I capitali di rischio possono essere accordati α condizioni favorevoli - diverse da quelle che si appli cano ai mutui su risorse dello BEI, costituite, come già precisato, dai proventi dei prestiti do essa emessi sui mercati internazionali dei capitoli - e offrono l'opportunità di finanziare operazioni per le quali non sarebbe appropriato accordare fondi raccolti sui mercati; essi permettono allo Banca di dar provo di maggior flessibilità nei suoi interventi finanziari in quanto sono spesso abbinati ai mutui su risorse proprie e destinati α componenti diverse del piano di finanzia mento di uno stesso progetto, cosicché le condizioni generali risultano più favorevoli e più appropriate agli investimenti negli ACP. Questa forma di assistenza è ondato rafforzandosi od ogni successivo Convenzione: gli importi previsti per toll operazioni sono stati ogni volto aumentati e le modalità e condizioni estese α nuovi settori e meglio articolote. I capitoli di rischio possono essere utilizzati per assunzioni di partecipazione ο per contributi in quosi capitole. La BEI, α nome della Comunità, può assumere delle partecipazioni nel capitole di imprese ο di banche di sviluppo degli Stati ACP; queste partecipazioni, minoritarie, sono sempre temporanee e al momento opportuno devono essere cedute, di preferenza α citta dini ο od istituti dello Stato ACP interessato. I contributi in quasi capitole possono pren dere la forma di mutui subordinati, il cui rim borso è effettuato solo dopo che il mutuatario ho rimborsato altri debiti, o, più frequentemente, di mutui condizionoli, le cui modalità di rimborso del copitole e di pagamento degli interessi possono variare in funzione dello reolizzozione degli obiettivi finonziori ο tecnici fissati durante lo negozia zione dell'operazione. 1 capitali di rischio possono essere utilizzati anche per finanzia re studi di fattibilità e, in alcuni casi, oltre forme di pre-investimento ο spese di avviamen to. L'opuscolo «Finanziamenti per la costruzione della Comunità europea» - invialo gratuitamente su semplice richiesta - espone in modo più dettaglialo le modalità d'intervento della Banca. È prevista uno netta riportizione dei compiti fra le due istituzioni - Commissione e BEI responsobili dello gestione dell'aiuto comunitario: lo BEI accordo prioritariamente finanziamenti α lungo termine per investi menti nei settori industriale (ivi inclusa l'ogroindustrio), minerario, turistico e per progetti energetici; sono ammissibili ai suoi finanzia menti anche i progetti d'infrastruttura che generono redditi (p.es. porti, telecomunica zioni e reti idriche). Nel settore industriale, per progetti di grandi dimensioni lo Banco accorda mutui indivi duali; le piccole e medie iniziative vengono invece finanziate indirettomente tromite prestiti globali concessi α banche di sviluppo ο od altri intermediari finonziori. Lo selezio ne e la volutozione dei progetti vengono effettuate do questi istituti, ma spetta olio BEI approvare ogni assegnazione di credito sul la base di uno dettagliata documentazione che essi le presentano. In numerosi Paesi ACP le banche di sviluppo sono le sole istitu zioni che accordano finanziamenti α lungo termine e voluto estera per progetti d'inve stimento. LOM :ll LOMÉI (milioni di ecu) (%) Risorse proprie Capitali di rischio 390 99 80 20 Totale 489 100 .(milioni di ecu) (%) 685 284 969 71 29 100 Γ) Per il Protocolto relativo ai primi cinque anni (1991-1995). LOMÉ III (milioni di ecu) 1 100 600 LOMÉ IV(*) (%) (milioni di ecu) (%) 65 35 1 200 825 59 41 1 700 100 2 025 100 LOMÉ IV: UN MAGGIOR VOLUME DI RISORSE E A CONDIZIONI PIÙ FAVOREVOLI L'importo globale degli aiuti previsti passo da 8,5 miliardi (Lomé 111) α 12 miliardi di ecu per i primi cinque anni della quarta Conven zione, così ripartiti : 10,8 miliardi - di cui 825 milioni sotto formo di capiteli di rischio gestiti dallo BEI (Lomé III : 600 milioni) - su risorse del Fondo europeo di Sviluppo-FES e 1,2 miliardi (importo massimo) su risorse proprie dello Banca. Come nelle precedenti Convenzioni, la Commissione gestirà dunque lo maggior parte dei fondi su risorse del FES. D'oro in poi gli aiuti su risorse del FES gestiti dalla Commissione saranno tutti concessi sotto formo di contributi α fondo perduto. Per le operazioni su capitoli di rischio, il tasso d'interesse dovrebbe essere inferiore al 3%; sono state previste, d'altra parte, delle di sposizioni affinchè il rischio di cambio sia parzialmente α carico della Comunità. L'abbuono d'interesse per i mutui su risorse proprie dello Banco è stato portato dal 3% (Lomé III) αϊ 47ο. Lo nuovo Convenzione sta bilisce inoltre che il tosso d'interesse α carico del mutuatario non dovrò essere, in generale, né inferiore al 3% né superiore al 6% (rispettivomente 5% e 8% nello terzo Convenzione); i finanziamenti saranno pertanto accordati α condizioni più favorevoli. Per i primi cinque onni dello quarto Convenzione sono steti stonzioti 280 milioni di ecu per abbuoni d'interesse. Come in passato, la Banco parteciperà con lo Commissione al processo di programmazione, fondato sul dialogo con gli Stati ACP in particolare per quanto riguarda i loro obiettivi e le priorità di sviluppo - e destinato ο permettere un'utilizzazione ottimale delle risorse finanziarie previste dalla Convenzio ne. Come si può rilevare dallo tabella α p. 4, lo percentuale dei capitoli di rischio sul totale delle risorse gestite dallo BEI è aumentata od ogni nuova Convenzione. Inoltre nella quarta Convenzione, grazie all'aumento dell'abbuono d'interesse, sono diventate più favorevoli anche le condizioni per i mutui su risorse proprie. CONSOUDAMENTO DELLE POSIZIONI ACQUISITE NELLE PRECEDENTI C O N VENZIONI E INNOVAZIONI Tenuto conto della crisi economica e finanziaria alla quale sono confrontati numerosi Paesi ACP, sono stati inclusi nello nuovo Convenzione dei fondi (gestiti dallo Commissione) destinati α favorire l'adeguamen to strutturale, in modo da completare le azioni di sviluppo α lungo termine. Inoltre, lo nuova Convenzione sottolinea maggiormente l'importanza del settore pri- H A N S DUBORG N O M I N A T O PRESIDENTE DELLA BEI VICE II Consiglio dei governatori dello BEI, su pro posta del Consiglio di amministrazione, ho nominato hians Duborg Vicepresidente del lo Banca europea per gli investimenti, ffons Duborg, Direttore generale ol Ministero danese dell'industria dal 1984, è subentrato 0 Erling Jorgensen (v. p. 3); egli è stato nominato per la restante durata del mondato (di sei anni) del suo predecessore, cioè sino allo fine del giorno della Seduto onnuole che il Consiglio dei governatori terrò nel 1994. voto e del ruolo do esso svolto per stimolare lo crescita e lo diversificazione dell'economia degli Stati ACP. Sulla base dell'esperienza passato, lo quarta Convenzione di Lomé prevede per lo Banca all'incirca gli stessi settori d'intervento e mette l'accento non solo sul finanziamento di nuovi investimenti ma anche sui progetti di ristrutturazione. Esso sottolinea la necessità di ripristinare la capacità delle imprese economicamente valide e di salvaguardare le attività produttive. Tenuto conto dell'importanza annesso al settore privato e alle piccole e medie imprese, sono previsti interventi ffans Duborg, di nazionolitò danese, è noto nel 1928; laureatosi in giurisprudenza oirUniversitò di Copenaghen, nel 1953 entra al Ministero del Commercio. Dal 1962 al 1965 si occupa di questioni commerciali ed economiche all'Ambasciato di Donimarcoo Londra. Nel 1971 è nominato Capo Divisione al Ministero del Commercio, dove è responsobile della politica dei prezzi e della concorrenza. È stato anche Vicepresidente dello Commissione di controllo dei monopoli e Presidente del Comitato governativo per le questioni concernenti il diritto di stobilimento e la politica della concorrenza nello Comunità. Dal 1979 al 1984, quando è nominato Direttore generale al Ministero dell'Industrio, è stato Direttore dell'Organismo per il controllo dei monopoli. E sfato onche membro del Consiglio di amministrazione dell'Ente portuale di Copenaghen. Dal 6 aprile U.S. il Comitato direttivo dello BEI è pertanto così composto: Presidente, ErnstGijnther Broder; Vicepresidenti: Lucio Izzo, Alain Prote, Miguel A. Arnedo Orbananos, Ludovicus Meuiemans, Roger Lavelle e ffans Duborg. per la ristrutturazione e il risanamento di banche di sviluppo locali, che hanno risentito delle difficoltà economiche, in particolare delle forti fluttuazioni dei tossi di cambio, nelle quali si dibattono molti Paesi ACP. Come enunciato sopra, il finanziamento di programmi e progetti produttivi nei settori industriale, agroindustriale, turistico, minerario e energetico nonché delle infrastrutture di trasporto e telecomunicazione connesse α questi settori continuerà ad essere assicurato prioritariamente dalla Banca. Tuttavia, affinchè una quoto significativa dei capitali di rischio sia destinato od investi- LA QUARTA CONVENZIONE Dl LOMÉ : PROTOCOLLO FINANZIARIO 1990-1995 (importi in milioni di ecu) Gestione delle diverse forme di oiuto: - Commissione delle Comunità europee: (su risorse del FES) Sovvenzioni Trasferimenti per la stabilizzazione dei proventi d'esportazione (STABEX) Sistema speciale di finanziamento per i prodotti minerari (SYSMIN) Mutui α condizioni speciali Lomé IV 7 715Π 1 500 480 Lomé III 4 645 - 925 415 600 Totale 9 695 6 585 - Banco europeo per gli investimenti: Mutui su risorse proprie (massimale) Capitali di rischio su risorse del FES Contributi in conto interessi surisorsede FES 1 200 825 280 1 100 600 215 Totale TOTALE GENERALE 2 305 12 000 η Ivi inclusi 1,15 miliardi di ecu per odeguamenti strutturoii e 350 milionj di ecu perai uti stroordinori. 1 915 8 500 menti del settore privato, e sopratutto olle PMI, i criteri d'intervento, giò molto flessibili, sono stati ulteriormente estesi e per lo primo volto la BEI potrò avvalersi dello collaborazione di istituti finonziori di sviluppo europei che foronno da intermediari nell'erogazione dei crediti olle PMI dei Paesi ACP. In conclusione, lo quarta Convenzione di Lomé conferma l'orientamento delle precedenti Convenzioni e non comporta per lo BEI sostonzioli mutamenti. E' significativo tuttavia il fatto che nel quadro dello quorto Convenzione lo BEI sarò lo solo istituzione comunitaria od accordare fondi rimborsabili; essa si troverà di fronte α nuove sfide che richiederanno soluzioni originali e un dosaggio appropriato delle varie forme di assistenza finanziario per soddisfare lo gommo molto più diversificata di progetti che le saranno presentati dogli Stati ACP, molti dei quali desiderano rafforzare il ruolo del settore privato nelle loro economie. A B B U O N I D'INTERESSE S U I F I N A N Z I A M E N T I DELLA BEI FUORI DELLA COMUNITÀ Nel n. 61 di BEI-lnformazioni sono stati possati in rassegna i cosi in cui i finanziamenti dello BEI per progetti nella Comunità europea honno potuto fruire di abbuoni d'interesse. Sempre connessi α situazioni porticolori per quanto concerne lo Comunità, gli abbuoni d'interesse hanno costituito più ο meno la regola per i finanziamenti dello BEI 0 tìtolo della politica comunitaria di aiuto olio sviluppo. Attualmente gli interventi della Banco nei Paesi in via di sviluppo sono effettuati nell'ambito della terzo Convenzione di Lomé, che prevede lo cooperazione con 66 Stati d'Africo, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), e dei Protocolli finanziari che la Comunità ho concluso con 12 Paesi mediterranei. GLI STATI ACP Lo cooperazione allo sviluppo tre lo Comunità e i Paesi ACP, olla cui attuazione partecipa anche lo BEI, risale ol 1964, con l'entrato in vigore della primo Convenzione di Yaounde. Prescindendo dalla quarta Convenzione di Lomé, che è stota firmato ma non ancora ratificato, sono state concluse complessivamente cinque convenzioni comportanti lo concessione di contributi α fondo perduto e mutui α condizioni speciali (ivi inclusi i capitali di rischio gestiti dolio BEI) su risorse del Fondo europeo di sviluppo (FES) nonché di finanziamenti su risorse proprie dello Banco (costituite essenzialmente dai fondi do esso raccolti sui mercati dei capitali): Yaounde I (1964-1969) e Yaounde II (1971-1975), Lomé 1(1975-1980), Lomé 11 (1980-1985) e Lomé III (1985-1990). Ognuna di queste convenzioni era completata da uno decisione del Consiglio delle Comunità europee che prevedeva un aiuto olio sviluppo per i Paesi e Territori d'Oltremare-PTOM aventi legami storici con Paesi dello Comunità (per le due Convenzioni di Yaounde e lo primo Convenzione di Lomé: Paesi, Territori e Dipartimenti d'OltremorePTDOM). Le cifre in oppresso relative ai finanziamenti su risorse proprie della BEI comprendono gli importi massimi previsti nelle Convenzioni e nelle decisioni speciali del Consiglio. Le Convenzioni di Yaounde erano state firmate do circo 20 Paesi africani. Lo primo offriva un aiuto finanziario complessivo di 800 milioni di ecu, di cui un massimale di 70 milioni sotto forma di finanziamenti BEI (GU n. L 93 dell'I 1 giugno 1964) che potevano fruire di un abbuono d'interesse del 3% (a valere su risorse del FES) per una durato massimo di 25 onni. La seconda Convenzione di Yaounde comportava aiuti finanziari per un miliardo di ecu, di cui 100 milioni (importo massimo) sottoforma di finanziamenti BEI (GU n. L282 del 28 dicembre 1970). Esso prevedeva la concessione di abbuoni su risorse del FES e il tosso d'interesse α carico del beneficiario non potevo essere inferiore al 3%; una clausola prevedeva che il tosso sui finanziamenti con cessi tramite istituti intermediari non poteva essere inferiore ol 2%. Lo primo Convenzione di Lomé è stato firmoto do 46 Paesi d'Africo, dei Caraibi e del Pacifico, ai quali se ne sono aggiunti in seguito altri 13. L'aiuto finanziario da essa previsto ero di 3 559,5 milioni di ecu, di cui fino α 400 milioni come finanziamenti BEI (GUn.L 25 del 30 gennaio 1976]. In lineo di massimo, questi beneficiavano di un abbuo no del 3%, che però venivo adeguato automaticamente in modo che il tasso effettivamente α carico del mutuatario non fosse né inferiore ol 5% né superiore αΙΓ8%. Come nelle precedenti convenzioni, gli abbuoni erano α carico del FES. Non potevano fruire di questa agevolazione i progetti nel settore petrolifero, indipendentemente dolio loro localizzazione, ο quelli nel settore minerario, 0 meno che non fossero situati nei Paesi meno sviluppati (il cui elenco figurava nello Convenzione). Lo seconda Convenzione di Lomé contavo 63 Paesi firmatari. L'importo dell'aiuto comunitario veniva portato α 5 716 milioni di ecu, di cui un importo massimo di 700 milioni sotto forma di finanziamenti su risorse dello BEI; ero inoltre previsto lo possibilità di finanziamenti supplementari per 200 milioni di ecu 0 favore di investimenti minerari ed energetici d'interesse comune ai Paesi ACP e olla Comunità. Le disposizioni relative agli abbuoni d'interesse non variavano rispetto α Lomé I, ma nello nuovo Convenzione gli unici investimenti che non potevano fruire degli abbuoni erano quelli destinoti al settore petrolifero (GU n. L 347 del 22 dicembre 198G;periPTOM:GUn.L361 del31 dicembre 1980). Nello terzo Convenzione di Lomé, firmata do 66 Stati d'Africo, dei Coroibi e del Pacifico, l'importo globale dell'aiuto finanziario era di 8 535 milioni di ecu, di cui 1 120 milioni al massimo sotto forma di finanziamenti BEI. Per gli abbuoni d'interesse non era stato introdotta alcuno modifica rispetto α Lomé II (GUn.L 86 del 31 marzo 1986; peri PTOM: G U n . L 175 d e l l "luglio 1986). La quarto Convenzione di Lomé è stato firmato allo fine del 1989 e dovrebbe entrore in vigore non appena saranno state espletote le procedure di ratifico (V. articolo α p. 4). Lomé IV copre un periodo di dieci anni e comprende un protocollo finonziorio, dello durata di cinque anni, che prevede aiuti finanziari per complessivi 12 miliardi di ecu (*) 0 favore dei 68 Stati ACP firmatari dello Convenzione. In questo importo sono compresi 1,2 miliardi di finonziomenti su risorse dello Banco, che fruiranno automóticomente di un abbuono d'interesse del 4% α carico dei FES. L'abbuono d'interesse sarò adeguato in modo tale che il tosso effettivamente 0 carico del mutuatario non sia né inferiore ol 3% né superiore al 6%. (II testo della Convenzione non è stato oncora pubblicato sullo Gazzetta Ufficiale). I PAESI MEDITERRANEI I finanziamenti dello BEI nell'area mediterraneo rientrano nel quadro di protocolli finanziari - in genere dello durato di cinque anni che fanno porte degli Accordi di Cooperazione ο di Associazione tro lo Comunitò e i Paesi interessati. Lo cooperazione finonziorio comprende finanziamenti su risorse proprie dello BEI, operazioni di capitoli di rischio •SU risorse comunitarie (gestiti dolio Banco) e, per la maggior porte dei Paesi, aiuti non rimborsabili. In possalo venivano accordati anche mutui α condizioni specioli (gestiti dal lo BEI ο dolio Commissione), oro soppressi. Con nove dei dodici Paesi mediterranei in cui opera lo Banca sono stati conclusi degli occordi che prevedono aiuti non rimbor sabili in aggiunta ai fondi destinoti oi finon ziomenti: i Paesi del Maghreb (Algeria, Marocco e Tunisia), quelli del Mashrak (Egit to, Giordania, Libano e Sirio), Cipro e Molto. Nello fase di negoziazione dei Protocolli, questi nove Paesi possono scegliere di utiliz zare uno porte degli aiuti non rimborsobili CI Altri 165 milioni saranno destinati ai PTOM (lo decisio ne del Consiglio non è stola ancora adottata). per gli abbuoni d'interesse sui finanziamenti BEI. Questa formo di assistenza finanziario non è prevista per Israele e lo Iugoslavia. Nel coso dello Turchia, solo l'ultimo Protocollo negoziato all'inizio degli anni '80, ma non ancoro firmato - prevede aiuti non rimborsabili. Qualora un Paese opti per gli abbuoni d'interesse, questa,scelta viene specificata nel Protocollo. I Protocolli precisovano talvolta che gli investimenti nel settore petrolifero non avrebbero potuto beneficiare di tali abbuoni. (I riferimenti olio Gazzetta Ufficiale concernono solo gli ultimi Protocolli firmati). II Maghreb Dal 1978 sono stati conclusi con ciascun Paese del Maghreb tre Protocolli finanziari, di cui l'ultimo per il periodo 1988-1991. Per l'Algeria sono stati previsti complessivamente 360 milioni di ecu sotto formo di finanziamenti BEI, che nell'ambito dei primi due protocolli potevano beneficiare di abbuoni d'interesse del 2%. L'Algeria ho deciso di non optare per lo formula dell'abbuono nell'attuale Protocollo (GU n. L 22 del 27 gennaio 1988). I Protocolli conclusi con il Marocco hanno previsto finanziamenti per complessivi 297 milioni di ecu; nel quadro dei primi due protocolli potevano essere accordati degli abbuoni d'interesse del 2%, mentre quello ora in vigore non comporta I^UIMIIUIMÊ M L €UIM§II@LÊU Ê U m - ΑΙΙα fine di giugno il Consiglio europeo (Copi di Stato ο di Governo degli Stati mem bri dello Comunità) terrò uno riunione in Irlanda, nel Castello di Dublino. Questo Vertice segnerà lo fine dei sei mesi di presidenza irlandese del Consiglio europeo e del Consiglio delle Comunità europee. I lavori di restauro del Castello, con la sistemazione di sole per conferenze che si prestano agli incontri internazionali, hanno beneficiato di un finanziamento dello BEI di 15,6 milioni di ecu. E' stoto il Consiglio di amministrazione dello BEI od utilizzore per primo le nuove installazioni in occosione dello riunione tenutasi nell'aprile 1989. Gli amministratori dello Banco tengono una volto all'anno uno riunione fuori di Lussemburgo per incontrare roppresentonti dell'amministrozione, dell'industria e delle finanze e per visitare progetti finanziati dalla BEI. tale facilitazione ( GU n. L 224 del 13 agosto 1988). I protocolli con lo Tunisia hanno messo α disposizione, complessivomente, 250 milioni di ecu sotto forma di finanziamenti e tutti e tre hanno previsto un abbuono del 2% (GUn.L 22 del 27 gennaio 1988). quanto riguardo lo Sirio, due protocolli han no reso disponibili tre il 1978 e il 1986 finan ziamenti per 98 milioni di ecu con possibilità di abbuono del 2% nell'ombito del primo protocollo e del 3% nel quadro del secondo (GU n. L 337 del 29 novembre 1982). I negoziati per il terzo protocollo sono stati sospesi. II Mashrok Cipro Come per il Moghreb, lo cooperazione finanziario con i Paesi del Mashrok è stato disciplinata do tre successivi Protocolli per il periodo 1978-1991. In Egitto i protocolli hanno comportato un'assistenza finanziario globale di 482 milioni di ecu, sotto forma di finanziamenti BEI con abbuono d'interesse del 2% sia nel primo che nel terzo protocollo, oro in vigore (GU n. L 22 del 27 gennaio 1988); nel secondo protocollo l'abbuono ero del 3%. I tre protocolli conclusi con lo Giordania hanno previsto finanziamenti per 118 milioni, con possibilità di abbuono del 2% (stessa GU che per il Protocollo con l'Egitto). L'importo stanziato per la concessione di finanziamenti nel quadro dei tre protocolli finanziari con il Libano e dei due Aiuti straordinari allo stesso Poese ammonta complessivamente α 177 milioni (stessa GU). Gli Aiuti straordinari non comporta vano contributi α fondo perduto e solo il pri mo protocollo finanziario (1978-1981) pre vedeva abbuoni d'interesse dei 2%. Per Lo cooperazione finanziario tra lo Comunità e Cipro è stato oggetto di tre protocolli comportanti lo concessione di finanziamenti BEI per complessivi 92 milioni di ecu nel periodo 1979-1993; questi potevano fruire di un abbuono d'interesse non superiore al 2% nel quadro del primo e del secondo protocollo; il terzo protocollo, attualmente in vigore, prevede invece abbuoni dell' 1,5% (GU n. L 82 del 29 marzo 1989). II Castello di Dublino occupa un posto α par te tra i monumenti storici iriandesi in quanto vi si svolgono le manifestazioni ufficiali più importanti, in particolare lo cerimonia d'investitura del Presidente dello Repubblica. Nel corso dei secoli il Castello è stato sede del governo ο delle autorità amministrative e vi hanno avuto luogo le celebrazioni di grandi avvenimenti. Le origini del Castello risalgono all'epoca dei Vichinghi, quando sul sito sorgeva uno fortezza (841 -1170). II Castello è stato ricostruito più volte, in particolare verso lo metà del XVIII secolo quando furono aggiunti degli edifici di stile georgiano. Nel 1985 sono stati intrapresi scovi e lavori archeologia. Lo BEI ho finanziato il restauro del Castello in quanto il progetto avrebbe contribuito allo sviluppo regionale, che è il principale obiettivo do esso perseguito; la totolitò del territorio iriondese può beneficiare, del resto, dell'intervento comunitario 0 titolo dell'aiuto allo sviluppo regionale. II restauro e lo valorizzazione del Castello, che fa porte del Malto Gli interventi dello BEI α Molto rientrano nel quadro di tre protocolli comportanti, per il periodo 1978-1993, un oiuto finanziario di 55 milioni di ecu sotto forma di finanziamenti BEI, che potevano beneficiare di un abbuo no d'interesse del 2% nel quadro del primo protocollo; per il terzo protocollo l'abbuono è dell'I,5% (GU n. L 180 del 27 giugno 1989), mentre nessun abbuono ero previsto dal secondo protocollo. patrimonio architettonico europeo, favoriranno il turismo e, pertanto, l'ottivitò economica; le nuove installazioni del Centro di conferenze dovrebbero infatti indurre α tenere α Dublino numerosi congressi impor tanti. Tra gli altri investimenti che la BEI ho finan ziato per proteggere il patrimonio culturole dello Comunità si ricordano il restauro e lo salvaguardia dei siti archeologici di Pompei, Ercolano e Stobio, del Palazzo Ducale di Genova e del Palazzo dei Dogi di Venezia. BEI-lnformozioniè una pubblicazione periodica della Banca europea per gli investimenti che esce contemporaneamente in 9 lingue (danese, francese, greco, inglese, italiano, olandese, portoghese, spagnolo e tedesco). Lo riproduzione degli scritti opporsi su BEIlnformazioni è consentita; si gradirebbero però lo citazione dello fonte e l'invio del ritaglio dell'orticolo pubblicato. ί §E€<ßlMSA PMS ML PËÙGËÂMM \ PÊ^'l'ÂMISISlMTM IMÊL ΜωΜ^ΜΆ- II Programma per l'Ambiente nel Mediterra neo è un'iniziativa congiunta della Banco europea per gli investimenti e della Banca mondiale: l'obiettivo del Progromma è di apportare un valido sostegno alla preparazione di progetti concernenti lo protezione dell'ombiente, all'elaborazione di misure di politica ambientale e al rafforzamento delle istituzioni nazionali incaricate dello protezione dell'ambiente. Lo primo fase, quella «diagnostica», ha comportato la redazione di uno studio dettagliato dal titolo «The Environmental Programme forthe Mediterranean - Preserving α Shared fferitoge and Managing α Common Resource», che ha permesso di individuare i principali problemi posti dal degrado ambientale e i settori prio ritari d'intervento; lo studio è stato presentato nel corso di uno conferenza stampo tenutasi in aprile α Roma. Lo Seconda fase del Programmo per l'Am biente nel Mediterraneo ho comportato lo creazione di un nuovo strumento operativo: il Programma di Assistenza Tecnica in ®œ m€uirèm€mmïi pm UIMÂ\ smrmLÊ fELEn^im iFÊMÂMzmm \ La Centrale di cogenerazione (produzione di calore e di elettricità) Römerbrücke α Saar brücken, al cui potenziamento e ammodernamento lo BEI ho contribuito con un finanziamento di 60 milioni di marchi tedeschi nel 1987, è oggetto di grande ammirazione tonto in Germania quanto nel resto del mondo per la sua concezione architettonica e per il contributo olla protezione dell'ambiente. Entrato in funzione nel 1988, lo centrale viene alimentato principalmente con risorse energetiche locali (gas di combustione proveniente da imprese siderurgiche, fanghi di carbone e carbone). In occasione della sostituzione di due vecchi forni alimentati od olio combustibile con un moderno generatore di vapore α letto fluido, sono sta te prese tutte le misure possibili per ridurre al minimo l'impatto delle emissioni di fumi e del rumore sull'ambiente. L'inquinamento favore dell'Ambiente nel Mediterraneo (METAP), finanziato dallo BEI e dallo Banco mondiale nonché dal Programmo delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e, tramite il suo nuovo Programmo d'azione MEDSPA, dallo Commissione delle Comunità europee. Lo messo α punto del METAP è stata oggetto di un seminario, organizzato α Parigi allo fine del 1989, al quale hanno portecipoto rappresentanti di quasi tutti i Paesi rivieraschi del Mediterraneo, della Commis sione delle Comunitò europee, del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), dell'UNDP e delle due banche. II METAP mira all'adozione di misure concrete per il risonomento del Mediterraneo: piani di investimento, raccomandazioni di politica generale e rofforzamento istituzionale; α tal fine esso coopererà con l'Unità di coordinamento del Pione d'ozione per il Mediterraneo dell'UNEP, lo cui sede è α Atene. Questa nuova fose dovrebbe dare un forte impulso ol finanziamento di progetti (o di componenti di progetti) per lo protezione dell'ambiente, che è già un settore d'intervento della Banco mondiale e dello BEI. Negli ultimi tre anni, lo BEI ho accordato, per progetti riguardanti esclusivamente la sai- otmosferico nella zona di Saarbrücken è stato così portato α livelli più bossi. II Ministero federale tedesco dei lavori pubblici ho assegnato olio centrale Römerbrücke uno delle dodici medaglie d'oro attribuite nel quadro di un concorso triennale sul temo «Industria, Commercio e Artigianato, Assetto urbano» per il quale erano state registrate 220 iscrizioni. Lo giuria ho particolarmente apprezzato l'aspetto ecologico dello progettazione e l'impatto positivo sul paesaggio urbano. La centrale Römerbrücke figura anche tra le sette centrali menzionate nel 1988 dolio rivista internazionale Power di Chicago per il loro contributo allo protezione dell'ambiente e al risparmio energetico. Lo rivista ho espresso un vivo apprezzamento soprattutto per l'applicazione di idee originali e l'installazione di impianti tecnologicamente all'avanguardia che permettono di minimizzare l'impatto ambientale e di massimizzare l'efficienza. Degno di ammirazione è giudicata, in particolare, l'estetica dello centrale: Si riportano qui di seguito i controvalori in moneta nazionale, al 31 marzo 1990, dell'ecu; lo Banco applico questi tossi di conversione nel secondo trimestre 1990 per l'eloborazione dei prospetti finanziari e dei dati statistici: DEM 2,04503 GBP 0,734460 FRF 6,87611 ITL 1504,66 NLG 2,30366 ESP 131,005 1 BEF 42,3127 LUF 42,3127 DKK 7,80600 GRD 196,997 IEP 0,764468 PTE 180,712 USD 1,20687 1 vaguardio dell'ambiente nello Comunità europea, finonziomenti per 4,3 miliardi di ecu; lo meto dell'importo ho interessato progetti per il miglioramento della qualità dell'ambiente nell'area mediterraneo: 1,62 miliardi di ecu in Italia, 291 milioni in Spagna, 186 milioni in Grecia e 20 milioni in Francia. Per lo stesso obiettivo, nei Paesi mediterranei non membri dello CEE lo BEI ho accordato, negli ultimi tre anni, finanziamenti per 26 milioni di ecu. situata nel cuore dello zona residenziale nel centro delio città, lungo la Saar e nelle immediate vicinanze di parchi e strade pedonali, lo centrale colpisce in effetti per lo suo orchitetturo. Se non fosse per l'altezza dello ciminiera, commenta la rivista, nessuno penserebbe che si tratto di uno centrale elettrica, talmente essa è ben integrato nell'ambiente urbano. La BEI ho contribuito α finanziare il potenzia mento e l'ammodernamento dello centrale in quanto il progetto era conforme α tre degli obiettivi do esso perseguiti: diminuzio ne dell'inquinamento, riduzione della dipen denza dello Comunità dalle importazioni petrolifere e contributo allo sviluppo economico di uno zona assistito quoi è lo Soor. In Germonio, in seguito all'entrato in vigore, nel 1983, di una legislazione che prevede norme antinquinamento più rigorose per i grandi impianti di combustione, la BÈI ho accordato quasi un miliardo di marchi per investimenti volti α permettere di rispettare detto normativo. IOU,bd Konrad Adenauer - L-2950 Luxembourg - Tel. 4379- ì - Telex 3530 bnkeu lu - Telefax 437704 0 Dipartimento Italia : Via Sardegna, 38 -1-00187 Roma -Tel. 4719-1- Telex 6 l 1 ì 3 0 b a n k e u i - Telefax 474 58 77 ο Ufficio di Atene : Amalios, Ì2-GR-10557 Athina - Tel 3220 773/774/775 - Telex 222126 bkeu g r - Telefax 3220 776 Ο Ufficio di Lisbona : Ave nida da Liberdade, ì 44-156,8° - P-1200 Lisboa - Tei 32 89 89 ο 32 88 48 - Telex 15576 bnkeu ρ - Telefax 37 04 87 Ο Ufficio di Londra: 68, Pali Mail-London SWIY 5ES-Tel. (07 11 839 3351 - Telex 919159 bankeu g - Telefax 930 9929 Ο Ufficio di Madrid: Calle José Ortega y Cosset, 2 9 - E-28006 Madrid -Tel. 431 Ì 3 4 0 - Telex 44670 bnkeu e - Telefax 431 13 83 O Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles : Rue de lo Loi 227-B-1040 Bruxelles - Tel. 230 98 90 - Telex 21721 bankeu b - Telefax 230 58 27. Printed in Luxembourg by Imprimerie Centrale, 15, rue du Commerce, Luxembourg IX-AA-90-002-IT-C