BEI N LOME P U B L I C A T I O N S 4 1990 A C C O R D S HORS UE ITC FONDS BEI SOUS-FONDS PUBLICATIONS SERIES EVENEMENTIELLES SOUS-SERIES : ACCORDS HORS UE DOSSIERS : ACP PIECES : CONVENTION LOME 4 DATES 1990 VERSIONS LINGUISTIQUES : IT ACP C O N V E N T I O .»éÊ^ ASC.. -, 'AT-ï ·> .,:sâsi; POSSIBILITÀ DI FINANZIAMENTO NEL QUADRO DELLA QUARTA C O N V E N Z I O N E DL LOMÉ BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI POSSIBILITÀ DI FINANZIAMENTO NEL QUADRO DELLA QUARTA C O N V E N Z I O N E DL LOMÉ BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI Quest'opuscolo è disponibile anche nelle seguenti lingue: ES ISBN 92- 823-0230-X DA ISBN 92- 823-0231-8 DE ISBN 92- 823-0232-6 GR ISBN 92- 823-0233-4 EN ISBN 92- 823-0234-2 FR ISBN 92- 823-0235-0 NL ISBN 92- 823-0237-7 PT ISBN 92- 823-0238-5 ISBN 92-823-0236-9 Pubblicato nel gennaio 1991 In quest'opuscolo vengono esaminate le possibilità di finanziamento della BEI nei Paesi d'Africo, dei Caraibi e del Pacifico firmatari della quarto Convenzione di Lomé. 1. LA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI Lo Banca europea pergli investimenti (BEI) è un'istituzione autonomo nell'ambito della Comunità europeo; essa è stata creato nel 1958, dallo stesso Trattato che ha istituito la CEE, perflnanziare progetti d'investimento che favoriscano lo sviluppo equilibrato dello Comunità. Azionisti dello BEI sono gli stessi Stati membri della Comunità europea, che hanno sottoscritto congiuntamente il suo capitale. La BEI gode di autonomio finanziario e non dipende pertanto dal bilancio comunitario. Essa ha anche uno struttura amministrativo propria e organi decisionali e di controllo propri: Consiglio dei governatori, composto in generale dei ministri delle Finanze dei Paesi membri (per l'Italia, il ministro del Tesoro), Consiglio di amministrazione. Comitato direttivo. Comitato di verifica. La Banco é uno dei principali emittenti internazionali e le principali agenzie mondiali di classificazione le hanno sempre assegnato il rating più elevato (AAA); ciò le consente di raccogliere sui mercati dei capitoli cospicui volumi di risorse α condizioni ottimali. Le risorse cosi rac colte vengono poi utilizzate per accordare finanziamenti senza scopo di lucro; i tassi applicati rispecchiano infatti il costo della raccolta, con lo solo aggiunta di un lieve mar gine per coprire le spese am ministrative. II volume di operazioni della BEI é ondato progressivamente aumentando ed essa è attualmente, nel suo genere, uno delle maggiori istituzioni finanziarie del mondo. La Banca svolge la sua attività essenzialmente nei Paesi membri dello Comunità, ma é stata chiamata anche α parte cipare alla messo in otto della politica comunitaria di coope razione allo sviluppo ed α met tere lo suo esperienza nel fi nanziamento di progetti al ser vizio di un numero crescente di Paesi in via di sviluppo. Nel quadro di questa politica, la BEI interviene fuori della Co munità europea α titolo dei protocolli finanziari facenti porte degli accordi di coope razione tra la Comunità e 12 Paesi del Bacino mediterraneo ο delle convenzioni con i Paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico). Nel quadro dello politica di cooperazione tra la Comunità e i Paesi dell'Europa centroorientale, ove sono in via di attuazione riforme politiche ed economiche, la BEI è stata autorizzato α finanziare progetti in Ungheria e in Polonio. 2. LA BEI NEI PAESI ACP Quest'opuscolo vuole illustrare le possibilità di finanziamento della BEI nei Paesi d'Africo, dei Caraibi e del Pacifico firmatari dello quarta Convenzione di Lomé, l'ultimo di una serie di convenzioni di cui la primo risale al 1963 (prima Convenzione di Yaounde); α questa sono poi seguite lo seconda Convenzione di Yaounde (1969) e lo prima (1975), la seconda (1979) e la terza (1986) Convenzione di Lomé. La quarto Convenzione di Lomé é stato firmoto il 15 dicembre 1989 dallo Comunità europea e dai suoi Stati membri da uno parte e da 68 Paesi d'Africo, dei Coroibi e del Pacifico (ACP) dall'altro; ai 66 Paesi firmatari dello terza Convenzione si sono aggiunti lo Repubblica dominicana e Haiti. QUARTA CONVENZIONE Dl LOME: PROTOCOLLO FINANZIARIO 1991-1995 Gestione delle diverse forme di oiuto - Commissione delle Comunità europee (su risorse del FES) (Milioni di ecu) Sovvenzioni 7 715 dicui -sovvenzioni per programmi nazionali e regionali 6215 -adeguamento strutturale 1 150 - aiuti d'urgenza/aiuti ai profughi 350 STABEX (Trasferimenti per la stabilizzazione dei proventi d'esportazione) 1 500 SYSMIN (Sistema speciale di finanziamento per i prodotti minerari) 480 Totale 9 695 - Banca europea per gli investimenti Finanziamenti su risorse proprie (importo massimo) 1 200 Capitoli di rischio su risorse del FES 825 Abbuoni d'interesse surisorsedel FES 280 Totale 2 305 TOTALE GENERALE 12 000 Successivamente ho aderito anche lo Namibia, divenuta nel frattempo indipendente. La Convenzione è stato conclusa per un periodo di 10 anni e comprende un Protocollo finanziario dello durata di 5 anni (1991-95). Laiuto finanziario complessivo nel quadro di questo protocollo ammonto α 12 miliardi di ecu; di que st'importo, 10,8 miliardi di ecu proverranno dai contributi di bilancio versati dogli Stoti membri della CEE al Fondo europeo di sviluppa (FES) e saranno concessi prindpal- mente sotto formo di sovvenzioni, mentre l'importo restante - 1,2 miliardi - rappresenta l'importo massimo che potrà essere accordato dolio BEI, su risorse proprie'", sotto forma di finanziamenti rimborsabili. Delle risorse del FES, 280 milioni di ecu saranno destinati agli abbuoni d'interesse per i finanziamenti su risorse proprie della Banca e 825 milioni saranno utilizzati per operazioni di capitali di rischio; questi importi verranno gestiti dallo BEI su mandato '" Le risorse proprie della BEI sono costituite essenzialmente dai proventi della raccolto sui mercati dei capitali. dello Comunità. La BEI gestirà pertanto, complessivamente, 2 305 milioni di ecu - pori α circo il 20% dell'importo complessivo disponibile nel quadro del primo protocollo quinquennale - e sarà in grado di offrire finanziamenti α condizioni interessanti. Parallelamente olla Conven zione, come in passato, una decisione del Consiglio delle Comunità europee prevede aiuti specifici per i Paesi e Territori d'oltremare (PTOM) che mantengono legami particolari con tre Stati membri dello Comunità. Questi aiuti comportano, per quanto riguardo la BEI, un massimale di 25 milioni di ecu per finanziamenti su risorse proprie e 25 milioni di ecu per operazioni di capitali di rischio, secondo le stesse modalità e alle stesse condizioni applicabili per gli interventi nei Paesi ACP In base olla ripartizione dei compiti - prevista dalla Convenzione - tro lo Commissione delle Comunità europee e la BEI, le domande di finanziamento per progetti ο pro grammi di azione nei settori industriale (ivi compresa l'agroindustria), minerario, tu ristico ed energetico vanno in viate olla BEI, che può anche finanziare progetti di infrastruttura in settori come quelli dei trasporti, delle telecomunicazioni ο dell'opprovvigionomento idrico nonché in quello delle colture industriali. 3. RISORSE Lo BEI può accordare aiuti finanziari su risorse proprie oppure sui capitali di rischio messi α disposizione dagli Stati membri nel quadro dello Convenzione. 3.1 RISORSE PROPRIE DELLA BEI Su risorse proprie dello Banco vengono accordati solo finon ziomenti rimborsabili, che sono destinati principalmente α progetti economicamente validi do realizzare in Paesi lo cui situazione economica e fi nanziaria consenta loro di contrarre un debito e di rim borsarlo; i previsti ricavi d'esercizio del progetto e le ri sorse da esso generate de vono essere tali da consentire il servizio del debito in capitole ed interessi. 3.1.1 Tossi d'interesse I tossi d'interesse non dipen dono né dallo natura del progetto finanziato ο dalla sua lo calizzazione né dallo nazionalità del mutuatario ο dal suo status giuridico né dal settore economico interessato. Essi variano in funzione delle condizioni prevalenti sui mercati dei capitoli, dello durata del finanziamento e delle valute erogate. I finanziamenti dello BEI fruiscono di un abbuono d'interesse del 4 % su risorse del FES. Se del coso, il tosso dell'abbuono viene automaticamente adeguato in modo che il tosso d'interesse effettivamente α carico del mutuata rio non sia né inferiore al 3% né superiore al 6% l'anno. 3.1.2 Monete di erogazione I finanziamenti sono espressi in ecu e versati ο in un assorti mento di monete ο in una solo moneta, in funzione delle pre ferenze del mutuatario e delle disponibilità dello Banco. Le principali monete utilizzate sono quelle degli Stati membri dello Comunità europea e l'ecu nonché il dollaro USA, il franco svizzero e lo yen giapponese. 3.1.3 Durata Lo durato dei finanziamenti dello BEI dipende dalla naturo del progetto, in particolare dalla vita utile degli impianti ο delle opere finanziate. Per i progetti industriali lo durato è, in generale, dell'ordine di 10-12 anni; per i progetti d'infrastruttura esso può essere più lungo e raggiungere, in taluni casi, anche i 20 anni. II periodo di preammortamento corrisponde almeno α quello di realizzazione dell'investi mento finanziato. 3.1.4 Garanzie Come qualsiasi mutuante le cui risorse siano costituite do tondi raccolti sui mercati dei capitoli, lo BEI - anche in applicazione del suo Statuto - deve subordinare la concessione dei suoi finanziamenti all'ottenimento di garanzie appropriate; di regola viene chiesta la garanzia dello Stato sul cui territorio il progetto è situato, ma non sono escluse altre garanzie di prim'ordine. 3.1.5 Complementarità dei finanziamenti La concessione di un finanziamento su risorse proprie è sempre subordinata alla messa in opera di altri mezzi finanziari (fondi propri del mutuatario, altri crediti, ecc.); un finanziamento della BEI può coprire sino al 50% del costo totale del progetto. 3.2 I CAPITALI Dl RISCHIO Le operazioni su capitali di rischio sono un tipo di finanziamento elaborato dalla stessa BEI all'inizio degli anni '70 e sperimentato per lo primo volto con la seconda Convenzione di Yaounde. Si trotto di uno formo d'intervento particolarmente adeguata alla difficile situazione finanziaria ed economica di numerosi Paesi ACR Costituiti da fondi di bilancio, i capitali di rischio consentono alla BEI uno maggiore flessibilità nello fissazione delle condizioni di finanziamento. I capitoli dì rischio possono essere accordati sotto forma di: - assunzione di partecipazioni dirette, α nome della Co munità europea, nel capitale di imprese ο di istituti fi nanziari intermediari dei Paesi ACP, abbinate in ge nerale od un finanziamento su risorse proprie della BEI ο ad un contributo in quasicapitale. Queste partecipa zioni sono minoritarie e tem poranee; al momento op portuno esse devono es sere cedute, di preferenza α cittadini ο istituzioni dello Stato ACP interessato, ο uti lizzate in altro modo do convenire; - contributi in quasi-capitale, principalmente sotto forma di: • prestiti subordinati, per i quali il rimborso e l'even tuale pagamento degli inte ressi intervengono solo dopo l'estinzione degli altri debiti; • prestiti condizionali, per i quali il tosso d'interesse e le modalità di rimborso possono variare in funzione dei risultati del progetto finanziato (p. es. realizzazione di determinoti obiettivi di redditività ο di produzione fis sati ol momento dello firmo del contratto di prestito). I capitoli di rischio possono es sere anche utilizzati per il fi nanziamento di studi volti od individuare ο α preparare pro getti specifici nonché per l'assistenza alle imprese nel periodo di preinvestimento ο nello fase di avviamento op pure per investimenti di ristrut turazione. Le condizioni per i contributi in quosi-copitole vengono fis sate in funzione delle caratteri stiche di ciascun progetto fi nanziato. Nel caso di prestiti subordinati ο condizionali, il tasso d'interesse è sempre inferiore al 3%, mentre lo durato può raggiungere i 25 anni. L'aiuto finanziario su capitali di rischio è espresso in ecu ed erogato in ecu oppure in uno ο più monete dei Paesi membri della Comunità europea. Nel coso di operazioni su capitoli di rischio volte ad aumentare i fondi propri di un'impresa, il rischio di cambio viene assunto, in generale, dolio Comunità europea. Nel coso di finanziamento con capitoli di rischio sotto formo di prestiti, in particolare per piccole e medie imprese, il rischio di cambio viene ripartito tra lo Comunità e le oltre porti interessate. Per i finanziamenti su capitali di rischio non si richiedono garanzie particolari. Per gli investimenti cosi finanziati, tuttavia, le procedure per l'istruttoria e il controllo sono identiche α quelle utilizzate per i progetti finanziati con risorse proprie della Banca. A seconda del progetto, i ca pitali di rischio possono co prire uno porte o, eccezional mente, lo totalità del costo; gli studi di fattibilità, per esempio, sono spesso finanziati al 100%. 3.3 ABBINAMENTO DEI FINANZIAMENTI SU RISORSE PROPRIE E DEI CAPITALI Dl RISCHIO La concessione di risorse proprie della BEI ο di capitoli di rischio dipende dallo naturo e dalle caratteristiche del pro getto nonché dalla situazione economica generale del Paese interessato. Qualora sia possibile, vengono accordati tanto finanziamenti su risorse proprie della BEI quanto capitali di rischio. 4. PROGRAMMAZIONE DELLE AVVITA CON GLI STATI ACP Le linee generali per lo programmazione dell'aiuto comunitario sono fissole nello Convenzione. L'obiettivo dello programmazione, alla quale la BEI partecipa con la Commissione delle Comunità europee, é di mettere α punto, per ciascuno Stato ACP dei pro grammi indicativi ove ven gono precisati, tra l'altro: il/i settore/i nel/nei quole/i do vranno essere concentrate le sovvenzioni gestite dallo Commissione; le misure ne cessarie per raggiungere gli obiettivi di sviluppo nel/nei settore/i convenuto/i; il calen dario di realizzazione; le pro poste di progetti e programmi regionali e, eventualmente, la quoto do destinare all'aiuto' per l'adeguamento struttura le. Per quanto riguardo lo BEI, viene compilata uno listo di progetti ο settori prioritari di cui il governo dello Stato ACP interessato, senza alcun im- pegno da entrambe le porti, auspica l'esame do porte della Banca. Ciascun programma indica tivo può essere riveduto per tener conto delle modifiche eventualmente intervenute nello situazione economica del Paese in aggetto ο nelle priorità inizialmente fissate. 5. FINANZIAMENTO DI PROGETTI SPECIFICI Per tutti i progetti nei settori che sono prioritariamente d competenza dello Banco, contatti vanno ovviati direttamente, senzo formalità particolari, con i suoi sen/izi olla sede centrale di Lussemburgo. La Banco gradirebbe essere informata il più presto possibile della preparazione di un dossier su un doto progetto per poter esaminare con il potenziale mutuatario quole formo di aiuto sia maggiormente appropriata. Ciò permetterebbe inoltre olla BEI di indicare le misure e gli studi preliminari necessari perché l'istruttoria posso essere effettuata rapidamente ed efficacemente. 5.1 CHI PUÒ BENEFICIARE DELL AIUTO FINANZIARIO? L'aiuto finanziario della Banco è destinato α progetti specifici e può essere accordato: od un'impresa privato, pubblica ο α capitole misto di uno Stato ACP; od un organismo pub blico di uno Stato ACP ο allo stesso Stato; previo accordo •dello Stato ACP interessato, ad un'impreso della Comu nità europea affinché posso realizzare progetti produttivi in uno Stato ACP; od istituzioni finanziarie dei Paesi ACP e dello Comunità europea che promuovano e finanzino investimenti privati nei Paesi ACR 5.2 ISTRUTTORIA DEI PROGETTI E DECISIONE Dl FINANZIAMENTO Lo Banco istruisce le domande di finanziamento in conformità delle disposizioni del suo Statuto e dei testi di applicazione della Convenzione di Lomé. L'istruttoria viene svolta secondo uno procedura che è praticamente identica α quel la delle altre islituzioni interna 10 zionali di finanziamento α lungo termine. Se do un primo esame risulta che il progetto è conforme agli obiettivi della Convenzione e che può quindi beneficiare di un finanziamento BEI, viene doto ovvio all'istruttoria, che è svolto da un'equipe comprendente un economista, un consigliere tecnico e un analista finanziario focenti parte dei servizi dello Banco. Oltre alla validità tecnica e finanziaria, la BEI prende in esame anche i vantaggi economici del progetto, lo scopo, il costo, il piano di finanziamento, il calendario di realizzazione, il tosso di remunerazione, le proiezioni finanziarie del promotore, le garanzie offerte e la confor- mito olle diverse normative, in particolare α quella riguar dante la protezione ambienta le. All'inizio dell'istruttorio, lo Banca si accerta del parere fa vorevole delle autorità competenti dello Stato ACP interessato; essa è tenuta α chie dere anche il parere della Commissione delle Comunità europee e quello di un Comitato consultivo composto di rappresentanti degli Stati membri. La decisione di finanziamento é presa dal Consiglio di amministrazione della Banco, su proposta del Comitato direttivo. 5.3 COFINANZIAMENTI Oltre che con la Commissione delle Comunità europee, la Banca coopera strettamente con organismi finanziari degli Stati membri dello CEE per l'aiuto bilaterale, con istituti finanziari degli Stati ACP e con organizzazioni internazionali per l'aiuto allo sviluppo. I cofinanziamenti con queste diverse fonti sono per la BEI una pratico costante e di vecchia data. I principali partner sono lo Caisse centrale de coopération économique (Francia), lo Commonwealth Development Corporation (Regno Unito), la Kreditanstalt fürWIederaufbau e Ια DEG-Deutsche In vestitions- und Entwicklungs gesellschaft (Germania), Ια Financierings - Maatschappij voor Ontwikkelingslanden (Paesi Bassi), la Banca mondia le e due istituti che ad essa fanno capo (IDA e SFl), lo Banca africana per lo svilup po, lo Banca asiatica per lo sviluppo, la Banca interameri cana per lo sviluppo nonché diverse banche e Fondi arabi. 5.4 APPELLO ALLA C O N CORRENZA E FORNITURE Dl BENI E SERVIZI Lo Banco chiede, in generale, che la portecipozione agli appalti per le forniture di beni e servizi, relativamente ai progetti al cui finanziamento essa contribuisce, sia lo più estesa possibile. Le procedure appropriate - bandi di gara, oppure consultazione dei potenziali fornitori, α livello nazio nale ο internazionale - sono fissate di comune accordo dalla Banco e dal promotore del progetto, tenendo conto delle caratteristiche e delle di mensioni del progetto stesso nonché della situazione particolare del Paese interessato. Al bando di gora internazionale devono poter partecipare almeno le imprese dei Paesi membri dello CEE e dei Paesi ACP La consultazione internazionale deve riguardare almeno tre fornitori qualificati di tre diversi Paesi membri della CEE e può essere estesa ad altri fornitori accettabili per lo Banca. Possono essere prese in considerazione anche le offerte provenienti da imprese di Paesi nei quali la BEI emette dei prestiti ο di Pae si che α suo parere presenta no, sul piano tecnico ο geo grafico, vantaggi particolari per il progetto. Se la Banca lo ritiene necessa rio, il bando di gara viene pub blicato nella Gozzetto ufficiale delle Comunità europee; il promotore è tuttavia libero di assicurarne la diffusione con altri mezzi. Gli aspetti tecnici delle procedure di aggiudicazione sono di competenza del promotore. I fornitori di beni e servizi per i progetti finanziati dallo BEI devono prendere contatto direttamente con i promotori dei progetti e non con la Banca. 12 Lo Banco si riserva il diritto di verificare e di approvare le procedure di aggiudicozione - principalmente per quanto riguarda la preselezione, lo preparazione ed il contenuto dei capitolati d'oneri, lo valutazione delle offerte e la scelta dell'aggiudicatario - per assicurarsi che non vi siano discriminazioni relativamente olle procedure, ai pagamenti, ai termini di consegna, ecc. 6. A SOSTEGNO DEL SETTORE PRIVATO E DEGLI INVESTIMENTI Dl PICCOLE E MEDIE IMPRESE Da molti anni là BEI, su risorse proprie ο su capitoli di rischio, accorda: - finanziamenti diretti per pro getti di uno certa dimensione (senza che sia stato fissata una dimensione minima) sia nel settore privato che, quan do i progetti sono indispensa bili allo sviluppo delle imprese private, in quello pubblico; - prestiti globali α istituzioni fi nanziarie ο banche di svilup po, operanti α livella nazio nale ο regionale, degli Stati ACP per finanziare, indiretta mente, piccole e medie im prese soprattutto del settore privato. I prestiti globali costi tuiscono un meccanismo di fi nanziamento che permette di mettere i fondi α disposizione di istituti intermediari che hanno stretti contatti con il set tore privato e le autorità governative nonché una conoscenza approfondita dei mercati locali e delle priorità in materia di sviluppo economi- co. Gli istituti intermediari utilizzano i fondi per erogare, previa approvazione della BEI, crediti α favore di talune piccole e medie imprese ope ranti nei settori concordati. NUOVE POSSIBILITÀ Dl FINANZIAMENTO Rispetto alle precedenti, lo quarto Convenzione di Lomé dà un'importanza ancora maggiore alla promozione del settore privato, in particolare delle PMI di cui si mira α raffor zare il ruolo di stimolo dello crescita e dello diversificazio ne delle economie dei Paesi ACR In vista di quest'obiettivo, le già ampie possibilità di finanziamento dello BEI, che é stata anche autorizzato α co operare con nuovi intermedia ri, sono state ulteriormente estese. Oltre alle operazioni tradizionali, la BEI ora può: - accordare dei fondi α pro motori della Comunitò europea per contribuire all'acquisizione di uno partecipazione in una joint venture creata con un partner ACP in un Paese ACP; 13 - mettere dei fondi α disposi zione di intermediari finanziari della Comunità europea perché possano intervenire, direttamente ο tramite un promo tore dello CEE, α favore di pic cole e medie imprese nei Paesi ACP; - in taluni cosi, contribuire allo ristrutturazione ο olla rica pitalizzazione di istituti di fi nanziamento α lungo termine degli Stati ACP; - finanziare talune spese di preinvestimento. A seconda delle circostanze, l'aiuto finanziario sarà accordato su capitoli di rischio, su risorse proprie oppure abbinando le due forme d'intervento. Con queste diverse nuove possibilità di finanziamento, l'obiettivo della Banco è di destinare un'alta percentuale dei capitali di rischio agli investimenti del settore privato, in particolare olle piccole e medie imprese. ALLEGATO TECNICO DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE ALLA BEI II richiedente è libero di elaborare la documentazione sui progetti da presentare olla Banco, sia per la formo che per il contenuto, nel modo da lui ritenuto più idoneo; olio stesso spetta preparare, eventualmente con l'aiuto di consulenti, i diversi elementi del dossier. Tenuto conto della diversità dei progetti e delle corotteristtche proprie α ciascuno di essi, si rivelo difficile, in prattco, standardizzare la documenta zione necessario per l'istrutto ria dei dossier La Banca non richiede pertanto di riempire formulari ο questionari tipo; i potenziali mutuatari sono li beri di preparare il dossier - che deve però comprendere tutti quegli elementi che possano permettere l'istruttoria tecnica, economica, finanziario e giuridica del progetto secondo i propri metodi e con i mezzi di cui dispongono. Le precisioni circa lo documentazione do presentare olio Banco vengono dote perciò α titolo indicativo, giacché durante l'istruttoria lo Banco è in stretto contatto con lo Stato ACP, l'impreso ο l'ente interes sato per richiedere, se del coso, informazioni comple mentari ed esominore insieme i principali problemi che po trebbero porsi durante la rea lizzazione del progetto e dopo l'entrato in funzione degli im pianti. Qualora si tratti di un progetto industriale, minerario ο turisti co, lo documentozione con cernerà soprattutto i seguenti punti: 14 1. Informazioni generali e giuridiche sull'impresa e sui principali associati ο promotori - Impreso: testi costitutivi, statuto, azionisti, ripartizio ne del capitole, regime fi scale, convenzione di stabi limento, concessioni, attivi tà, organizzazione contabile ed amministrativo, bilanci, conti di esercizio, conti profitti e perdite e situazione di tesoreria negli ultimi tre esercizi, dati particolareggiati sull'indebitamento α breve, medio e lungo termine. - Principali associati ο pro motori: statuto, ozionistt, at tività, referenze, bilanci e conti profitti e perdite degli ultimi tre esercizi. 2. Informazioni tecniche - Concezione generale: oggetto, localizzazione, fattori di produzione, capacità produttiva nominale e previsionale. - Descrizione tecnica: tecnologia, terreno, assetto generale, immobili, installazioni (per produzione ed immagazzinamento), servizi generali, sistemi e mezzi di trasporto, protezione dell'ambiente. - Modalità di studio e di esecuzione: organizzazione, eventuali consulenti, modalità per commesse ed appalti di forniture, direzione dei lavori, calendario di esecuzione. - Preventivo particolareggiato degli investimenti in relazione olla descrizione tecnica, accantonamento per spese impreviste ed aumento dei prezzi, interessi intercalari, spese di primo impianto e di avviamento, ripartizione dei costi in valuto ed in moneta nazionale. - Gestione: opprovvigionamento di materie prime e prodotti intermedi, pioni di produzione, fattori produttivi, risultati produttivi, dirigenza e manodopera, organizzazione, eventuale assistenza tecnica. 3. Informazioni economiche - Situazione del mercato: evoluzione dell'offerto, della domando e dei prezzi negli ultimi tempi, previsioni, dati statistici. - Smercio dello produzione: polittca commerciale ed organizzazione dello distribuzione, posizione dell'impresa sul mercato, principali concorrenti, vendite sui mercati interno ed estero. - Creozione di posti di lavoro: permanenti e stagionali, per lavoratori stranieri e nazionali; formazione professionale; eventuale piano di sostituzione di lavoratori 15 stranieri con quelli nazionali. - Importanza del progetto nel Piano di sviluppo del Paese interessato. - Doti che permettano di calcolare la redditività economica del progetto e di valutarne il contributo allo sviluppo economico del Paese interessato nonché l'incidenza sulla bilancio dei pagamenti e sulle finanze pubbliche. 4. Informazioni finanziarie - Doti previsionali circa le spese di esercizio, gli ammortamenti e le spese generali. - Conti di esercizio previsionali dell'impresa per il periodo precedente l'utilizzazione normole degli impianti (eventualmente, conti di esercizio degli anni precedenti). Valutazione dei fabbisogni di capitale d'esercizio e loro evoluzione per lo stesso pe riodo; scorte di materie pri me, prodotti finiti, crediti allo clientela, debiti verso fornitori. Bilancio e situazione di te soreria previsionali del l'impresa per lo stesso pe riodo (eventualmente, bi lanci degli anni precedenti). - Piano di finanziamento del progetto e scadenzario delle spese previste. - Garanzie offerte. - Politica previsionale di re munerazione del capitole dell'impresa. Qualora si tratti invece di un progetto d'infrastruttura ο energetico, la documentazio ne dovrò essere adattato alle caratteristiche dell'impreso e del progetto. In tal caso sarà necessario fornire ulteriori informazioni, in particolare quali fabbisogni il progetto permetterà di soddisfare, le condizioni per lo sua realizzazione, le 16 prospettive circo l'utilizzazione degli impianti, i principi e le modalità di tariffazione, vantaggi e costi per lo collettività. In ogni coso è utile che nei dossier siano indicati i nomi e gli indirizzi dei responsabili dell'elaborazione del progetto sui piani tecnico, economico, giuridico e finanziario. ELENCO DEGÙ STATI ACP FIRMATARI DELLA QUARTA CONVENZIONE Dl LOMÉ Angola Antigua e Barbuda Bahamas Barbados Belize Benin Botswana Burkina Faso Burundi Camerun Capo Verde Centrafrica Ciad Comore Congo Costa d'Avorio Dominica Dominicona, Repubblica Etiopia Figi Gabon Gambia Ghana Giamaica Gibuti Grenada Guinea Guinea Bissau Guinea equatoriale Guyana Haiti Kenia Kiribati Lesotho Liberia Madagascar Malawi Mali Mauritania Maurizio Mozambico Namibia Niger Nigeria Ραρυα-Νυονα Guinea Ruanda Salomone (Isole) Sâo Tome e Principe Samoa occidentali 17 St. Lucia St. Vincent e Grenadine Seicelle Senegal Sierra Leone Somalia St. Kitts e Nevis Sudan Suriname Swaziland Tanzania Togo Tonga Trinidad e Tobago Tuvalu Uganda Vanuatu Zaire Zambia Zimbabwe ELENCO DEI PAESI E TERRITORI D'OLTREMARE Al QUALI SONO APPLICABILI LE DISPOSIZIONI DELLA COOPERAZIONE FINANZIARIA E TECNICA'1' Mayotte Nuovo Caledonia e dipendenze Polinesia francese St. Pierre et Miquelon Terre australi e antartiche francesi Wallis e Futuna, Isole Antille olandesi Arubo Anguilla Cayman, Isole Falkland e dipendenze. Isole Montserrat Pitcairn, Isole '*' V p. 5: Decisione del Consiglio delle Comunità europee. 18 Sant'Elena e dipendenze Territori britannici dell'Oceano Indiano Territorio antartico britannico Sandwich australi. Isole Turks e Caicos, Isole Vergini britanniche. Isole PUBBLICAZIONI Altre pubblicazioni (nelle nove lingue della Comunità) permettono di approfondire taluni aspetti evocati in quest'opuscolo ο di seguire rego larmente l'attività della BEI; esse possono essere ottenute facendone richiesta olla sede centrale della Banco ο α uno dei suoi uffici. STATUTO: è allegato al Trattato CEE, di cui fa porte integrante; esso delineo il quadro giuridico, finanziario e amministrativo entro il quale lo BEI opero. RELAZIONE ANNUALE: documento statutario che espone dettagliatamente, con doti statistici retrospettivi, l'attività dello Banca all'interno e fuori della Comunità nel corso di un dato esercizio. - OPUSCOLO ANNUALE: presentazione succinta, con illustrazioni, dell'attività della BEI nel corso di un doto esercizio. BEI-INFORMAZIONI: bollettino con informazioni dettagliate sui diversi aspetti dell'attività dello Banco (quattro numeri/anno). FINANZIAMENTI PER LA C O STRUZIONE DELLA C O M U NITÀ EUROPEA: opuscolo che illustra le possibilità e le condizioni di finanziamento nella Comunità. POSSIBILITÀ Dl FINANZIAMENTO NEL QUADRO DEGLI ACCORDI MEDITERRANEI: opuscolo che illustra 19 le possibilità di finanziamento della BEI nel quadro della cooperazione finanziaria tra la CEE e Paesi non comunitari dell'area mediterranea. 100 DOMANDE. 100 RISPOSTE: dà informazioni di carattere generale sullo BEI e sullo sua attività. PIEGHEVOLE: contiene i dati essenziali, aggiornati ogni anno; si è rivelato un utile documento d'informazione generale. Per Ια richiesta di pubblicazio ni dello BEI ο per ulteriori infor mazioni rivolgersi a: BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI: 100, Bd. Konrad Adenauer - L-2950 Lussemburgo Tel. 4379-1 - Telex 3530 bnkeu lu - Telefax 43 77 04 oppure a: Dipartimento Italia: Via Sardegna, 38 -1-00187 Roma Tel. 4719-1 - Telex 61 11 30 bankeu i - Telefax 487 34 38 Ufficio di Atene: Leoforos Amalias, 12 - GR-10557 Athina Tel. 3220 773/4/5 - Telex 22 21 26 bkeu gr - Telefax 3220 776 Ufficio di Lisbona: Avenida da Liberdade, 144-156, 8° - P-1200 Lisboa Tel. 342 89 89 / 342 88 48 - Telex 15576 bnkeu ρ - Telefax 347 04 87 Ufficio di Londra: 68 Poli Moli, London SWl Y 5ES Tel. 071 -839 3351 - Telex 91 91 59 bankeu g - Telefax 071 -930 9929 Ufficio di Madrid: Colle José Ortega y Gasset,29 - E-28006 Madrid Tel. 431 13 40 - Telex 44670 bnkeu e - Telefax 431 13 83 Ufficio di Rappresentanza α Bruxelles: Rue de lo Loi 227 - B-1040 Bruxelles Tel. 230 98 90 - Telex 21721 bankeu b - Telefax 230 58 27 20 DEN EUROPJÎISKE INVESTERINGSBANK . EUROPÄISCHE INVESTITIONSBANK ΕΥΡΩΠΑΪΚΗ ΤΡΑΠΕΖΑ ΕΠΕΝΔΥΣΕΩΝ EUROPEAN INVESTMENT BANK B A N C O EUROPEO DE INVERSIONES BANQUE EUROPÉENNE D'INVESTISSEMENT BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI EUROPESE INVESTERINGSBANK BANCO EUROPEU DE INVESTIMENTO '^^i;iOnÌ?o'ìr^"' IA-ÓU-VU- IIV-I I-C