Omaggio a Pietro Paolo Parzanese Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese 1809-2009 ALBUM DELLA MEMORIA: L’spistolario di Parzanese Omaggio a Pietro Paolo Parzanese ”Svelta levasi questa città sopra i tre colli, e di là si spazia l’occhio dello spettatore in un vasto orizzonte, e non sa se fermarsi a guardare le lontane vette degli Appennini, o i ponticelli fertilissimi e le irrigue valli che gli son dappresso. Tutti brio ingegno ed amore sono gli abitanti di Ariano; bellissime vereconde e spiritose le donne." BICENTENARIO DELLA NASCITA DI D. PIETRO PAOLO PARZANESE (1809-2009) Omaggio a Pietro Paolo Parzanese cur. di LoGiovanni Orsogna Cartolina di Ariano, Carte Parco Biblioteca Nazionale di Napoli “ Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del Parzanese BICENTENARIO DELLA NASCITA DI D. PIETRO PAOLO PARZANESE (1809-2009) Omaggio a Pietro Paolo Parzanese cur. di LoGiovanni Orsogna Cartolina di Ariano, Carte Parco Biblioteca Nazionale di Napoli “ Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del Parzanese BICENTENARIO DELLA NASCITA DI D. PIETRO PAOLO PARZANESE (1809-2009) Parzanese visto da vicino Don Pietro Paolo Parzanese Ariano Irpino, 1809- Napoli 1852 Di umili origini, dopo un’infanzia piuttosto tribolata, entra in seminario, diventa sacerdote e si dedica all’insegnamento delle teologia. Traduce la bibbia e Virgilio. E’ ammiratore di Foscolo e Manzoni. Si sente intimamente legato alla gente della sua terra (il Sud) e diventa “il poeta dei poveri. Tra le sue opere principali : “Canzoni popolari”, “I Canti del Viggianese, “I canti del povero”, “Dio, Angeli e Santi”, “I fiori e le stelle”. “ Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del Parzanese BICENTENARIO DELLA NASCITA DI D. PIETRO PAOLO PARZANESE (1809-2009) I fondi documentari: l’Epistolario Fondo “Lo Parco”, Napoli Biblioteca Nazionale. Fondo Giudice Ietti, Biblioteca Provinciale di Avellino Fondo – Carteggio Villani, Biblioteca Provinciale “Magna Grecia”di Foggia Archivio Storico Museo del Sannio. Benevento, Carteggio Pietro Paolo Parzanese Archivio Storico Museo Civico di Ariano Irpino. Archivi privati. “ Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del Parzanese Omaggio a Pietro Paolo Parzanese Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese 1809-2009 ALBUM DELLA MEMORIA Parzanese riscoperto L’opera poetica ,pastorale, politica e di impegno civile di Pietro Paolo Parzanese (1809-1852) trova un ulteriore esempio di riscoperta, grazie al contributo della ristampa del saggio di D. Santoro, ad un secolo distanza. Ma Il Parzanese è veramente conosciuto nella giusta dimensione? La più bella definizione l’ha espresso il prof. Luigi BALDACCI: “Una voce poetica quella del P. a torto dimenticata per essere stata Una delle voci piu’ dotate ed interessanti del primo ottocento”. La critica ha riconosciuto di avere un debito da saldare nei confronti del poeta irpino; questi ha avuto nello scorcio dell’ottocento ed inizi del Novecento una un’ampia diffusione delle sue opere. . Parzanese riscoperto Parzanese è il poeta degli umili, dei poveri, che ha rappresentato le classi contadine ed operaie del Mezzogiorno. Uomo impegnato nella evangelizzazione, nella pastorale, e Suggello della Carboneria Irpina e Casa natale di Parzanese nell’impegno politico, non si è risparmiato nell’elevare la sua Voce, con scritti lirici e letterari per difendere la verità, la giustizia ed Impegnarsi per realizzare una città a misura d’uomo. Partecipò alla Carboneria, firmò la celebre protesta degli elettori di Ariano Nel 1848 con Mancini, segnalato dal governo borbonico fu anche perseguitato. Bozzetti di Parzanese L’uomo Chi guarda il ritratto di Parzanese rimane attratto dalla sua fisionomia serena, ridente, vivace, ci sembra ascoltare la sua voce sonora, persuasiva e commovente come quando affascinava la platea. Intelligenza Vivace e memoria prodigiosa. Così lo descriveva il contemporaneo dott. Melchiorre Imbimbo: Parzanese in abiti canonicali L’uomo “P. P. Parzanese, di anni 33, di temperamento sanguigno, di molta mobilità nervosa, è dato allo studio, così delle scienze proprie e delle lettere nelle quali si esercita con successo”…. Animo sensibile, innamorato della vita, Affascinato dalla natura, sacerdote di notevole elevatura e protettore dei poveri. Ariano, cattedrale vista da via Parzanese Bozzetti di Parzanese La fortuna letteraria Parzanese in abiti canonicali Nel panorama dellea letteratura di forte impegno religioso, pastorale, civico e culturale dell’ottocento meridionale, trova degna collocazione il P., a torto dimenticato post-mortem, ma che in vita riscosse ampi successi letterari e di critica. Lo stesso De Sanctis, Muscetta ed altri critici auspicavano un’attenta rivalutazione critico-filologica e letteraria. Si cercano mecenati o sponsors disponibili ad intraprendere Un serio lavoro di recupero del corpus letterario, dell’epistolario e di altre opere inedite sparse in archivi e biblioteche. “ Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del Parzanese “ Ariano, Piano dei Preti, luogo dove Parzanese si ispirò nello Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del Parzanese scrivere “la Croce” Bozzetti di Parzanese Il poeta P.Nicola Flammia, concittadino di Parzanese Sintetizza così amabilmente la personalità Poetica del cantore dei poveri: “… Onore e vanto di Ariano che ti die’ i natali Illustre per ingegno, coltura e patriottismo Poeta idillico geniale fiorito P. Nicola Flammia Creatore del canto popolare educativo Oratore sacro e facondo commovente Gloria gentile dell’Irpinia” Concludeva la dedica dei suoi studi su P. “Altri di me piu’ valenti Cingano di meritati allori La tua poetica fronte” Ariano Irpino, Casa natale del Parzanese Il Sacerdote La definizione desanctisiana, riduttiva del P.: “Buono e pio poeta del villaggio” ha offuscato la complessa personalità, invece Egli era dotato di energica vena poetica, di parola incisiva, di prosa dai forti contenuti e valori cristiani, antropologici e sociologici che possono considerarsi un classico del giornalismo doc . Ariano Irpino, Museo Civico, Manoscrito dei Canti del Viggianese Il Sacerdote Il sacerdote dalla solida educazione classica, buon conoscitore della poesia contemporanea italiana e straniera, fu traduttore del Bürger e dell’Uhland, della Bibbia, di Virgilio. Nell’opera del rinnovamento del linguaggio poetico avviata dal Romanticismo, il contributo dato dal Parzanese è considerato tra i piu’ significativi. Merito del Parzanese aver fatto conoscere il romanticismo del Mezzogiorno d’Italia. Ariano Irpino, Museo Civico, Manoscrito dei Canti del Viggianese Critici ed estimatori di Pietro Paolo Parzanese P. Nicola Flammia Francesco De Sanctis Rosa RosaTaddei Taddei Critici ed estimatori di Pietro Paolo Parzanese Fra quest’ultimi, merita d’essere segnalato un notevole personaggio, che la sera del 25 gennaio 1835, si presentò ben per tempo alla porta del teatro “San Carlo”, con aria guardinga e circospetta, come di chi teme d’ essere riconosciuto; e, entrato nella sala, si sedette al suo posto, e vi rimase immobile e raccolto nell’attesa della rappresentazione della “Norma”. Era un bel giovane di venticinque anni, poco elegantemente vestito, alto alla persona, grave e dignitoso nell’incesso, con due grandi occhi scintillanti, nel viso espressivo, di una sana perfetta bianchezza(…) Lo Parco, Maria Malibran Vincenzo VincenzoBellini Bellini Critici ed estimatori di Pietro Paolo Parzanese Pianse nel 1836 l’artista, in due ottave, di cui riporto la prima, veramente mirabile: Come un sogno d’amor, come speranza La tua vita, o gentil, se ne andò via! Pari ad arpa gemente in lontananza, di tua voce il divin suono svanìa. Ora nel ciel, dove hai beata stanza. Scorra nel labbro tuo la melodia; Che l’udiranno attoniti i cherubi, Assisi al cerchio sulle aurate nubi. Maria Malibran La Malibran nella “Norma” al San Carlo[1] [1] LO PARCO FRANCESCO, La Malibran nella “Norma” al San Carlo, in GIORNALE D’ITALIA, 1910, n. 35, venerdì 24 febbraio, 3 p. Vincenzo VincenzoBellini Bellini PARZANESE E IL TEATRO… La Norma di Bellini. Maria Maria Malibran Malibran “Domenica sera mi portai a S. Carlo e intesi la celeste, l’angelica, la divina Malibran! Chi potrebbe esprimervi come mi batteva il cuore, quando questa donna straordinaria comparve sul proscenio! La sua fisionomia, il suo portamento, i suoi occhi grandi e malinconici sfolgoravano di una scintilla sopraumana! Allorchè prese a cantare la piu’ bell’ aria della “Norma” (di certo vuole indicare la “Casta diva”), tremai, fremei, mi morsi le labbra, e colle lagrime agli occhi avrei voluto adorare quell’Angelo dell’armonia! Adesso ne scrivo, e pure non so frenare la mia commozione. Il ballo, sebbene bellissimo, pure non mi sorprese, perché Donna inincostume arianese la mente mia si era sollevata sopra l’umana Donna costume arianese sfera.sec. Dirò poi a voce.” sec.XVIII XVIII Poliorama Napoli, Poliorama Pittoresco, Napoli,il 27 gennaio 1835 al (LetteraPittoresco, inedita diretta 1846, Contadina di Ariano 1846, Contadina di Ariano giovane Antonio Buonassisi da Orsara ) Flash storico… Il 1° centenario della nascita di Parzanese (1909) LE FESTE CENTEN. DI P. P. PARZANESE[1] IN ARIANO DI PUGLIA ARIANO DI PUGLIA, 7: (Dal nostro corr.) – dopo la deliberazione presa dalla Giunta comunale di Napoli di far trasportare i resti mortali di P. P. Parzanese nel recinto degli uomini illustri, anche Ariano di Puglia patria del poeta, ha determinato di tributare speciali onoranze al piu’ illustre dei suoi figli. Intanto il Consiglio comunale della città, che si è fatto promotore dei festeggiamenti ha inviato un voto di plauso al prof. Francesco Lo Parco, libero docente di letteratura italiana nella R. Università di Napoli, il quale, ha ricordato per primo la vera data del centenario della nascita (11 novembre 1809), che tutti per un vecchio inconcepibile errore, che aveva avuto unanime accoglienza nelle necrologie del tempo, nelle biografie nelle storie letterarie e persino nel monumento di Del Balzico, credevano che ricorresse nel venturo anno.. All’attestato di ossequio del Consiglio comunale il prof. Lo Parco ha risposto con questo telegramma: Sindaco – Ariano di Puglia. – Onorato, riconoscente, manifestazione gentile Consiglio Comunale patria diletta, mio doveroso interessamento onoranze napoletane Parzanese, rendo sentite grazie, mentre auguro con degna commemorazione centenaria Ariano, acquistando valore significato significativo festa civile patriottica, segni inizio nuovo progresso morale, economico, induca spiriti riluttanti pace, concordia cittadina, giusta voti ardenti nobile vita illustre poeta, non ancora adempiti. [1] Carte Lo Parco, B. C.4.5. Le feste centenarie di P. P. Parzanese in GIORNALE D’ITALIA, 1909, Critici ed estimatori di Pietro Paolo Parzanese D. Felice Molinario Francesco Lo Parco Gabriele Grasso Un ricordo particolare è indirizzato anche a Felice Mazza che volle raccogliere fonti e libri appartenuti al Parzanese, e a tutti gli studiosi e critici come il marchese Susanna, Carlo Muscetta, Michele Tondo, Nicola e Ottaviano D’Antuono, Luisa Martiniello e a quanti con tesi di lauree hanno onorato la figura di Parzanese. Un grazie a tutti gli arianesi che hanno voluto conservare cimeli e testimonianze parzanesiane. Critici ed estimatori di Pietro Paolo Parzanese D. Felice Molinario Francesco Lo Parco Gabriele Grasso Il primo nucleo dei manoscritti del fondo Parzanese è stato costituito grazie anche alla sensibilità della Signora Sorgarello Anita Lucia per esaudire le volontà del marito Avv. Antonio Novario. Le opere a stampa originali sono state donate da Ottaviano D’Antuono. Esprimiamo la più viva gratitudine. Un cospicuo fondo Carte Lo Parco si trova presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. Critici ed estimatori di Pietro Paolo Parzanese Laura Beatrice Oliva in Mancini (Napoli, 17 gennaio 1821 – Fiesole, 17 luglio 1869) è stata una scrittrice, educatrice e poetessa italiana. Pasquale Stanislao Mancini Gabriele Grasso Il primo nucleo dei manoscritti del fondo Parzanese è stato costituito grazie anche alla sensibilità della Signora Sorgarello Anita Lucia per esaudire le volontà del marito Avv. Antonio Novario. Le opere a stampa originali sono state donate da Ottaviano D’Antuono. Esprimiamo la più viva gratitudine. Un cospicuo fondo Carte Lo Parco si trova presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. E’ in corso il recupero dell’Epistolario parzanesiano. Meddlie di Parzanese LA CROCE 1. Quando io nacqui, mi disse una voce: Tu sei nato a portar la tua croce; Io, piangendo, la croce abbracciai, Che dal cielo assegnata mi fu; Poi guardai, guardai, guardai… Tutti portan la croce quaggiù. 2. Vidi un re tra baroni e scudieri sotto il peso di cupi pensieri; e al valletto che stava alla porta. Domandai: a che pensa il tuo re? mi rispose : la croce egli porta che il signore col trono mi diè! 3. Sotto il peso di cupi pensieri, E al valletto che stava alla porta Domandai: a che pensa il tuo rè? Mi rispose: la croce egli porta Che il Signore col trono gli diè. 4. Vidi un giorno tornare un soldato dalla guerra, col braccio troncato. Perché mesto, gli chiesi, ritorni? Non ti basta la croce d'onor? Ei rispose: passare i miei giorni, Altra croce m'ha data il Signor. Meddlie di Parzanese LA CROCE 5. Vidi un uomo giulivo nel volto in mantello di seta ravvolto, E gli dissi: a tè solo, o fratello, Questa vita è cosparsa di fior? Non rispose, ma aperse il mantello… La sua croce l'aveva nel nel cor. 6. più e allor mi abbracciai la fatica, ch’è la croce dei poveri amica. Del mio pianto talor la bagnai; ma non voglio lasciarla mai più. O fratelli, guardai, guardai… Tutti portan la croce quaggiù. Ritratto originale dal Poliorama Pittoresco, 1852 Meddlie di Parzanese UNA CANZONE POPOLARE DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE DI GIOVANNI REBOUL 1. Le jour où je naquis, une secrète voix Me dit: Dieu t'a créé pour porter une croix.. Plus tard, de la suffrence ignorant le mystère, je mouillais de mes pleurs la croix que Dieu m'offrait. Mais lorsque, autour de moi, mon regard s'égarait, je ne voyais partout que des croix sur la terre. 1. Il giorno in cui nacqui, una voce segreta Mi disse: Dio ti ha creato per portare una croce. Più tardi, del dolore ignorando il mistero, Io bagnai dei miei pianti la croce che Dio mi offriva. Ma quando, intorno a me, il mio sguardo si perdeva Ovunque sulla terra non vedevo che croci. Meddlie di Parzanese UNA CANZONE POPOLARE DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE DI GIOVANNI REBOUL 2. J' ai vu des rois puissants qu' escortaient leurs barons; Le poids de noirs soucis courbait leurs nobles fronts; Aux chevaliers armés qui veillaient à leur porte, J' ai demandé, surpris: «A quoi pensent les rois?» Et tous m'ont répondu: «Chacun d'eux à la croix, Chacun d'eux, inquiet, pense à la croix qu' il porte 2 Ho visto potenti sovrani scortati dai loro baroni; II peso di cupi affanni piegava le loro nobili fronti; Ai cavalieri in armi che vigilavano alla porta reale; Ho chiesto, sorpreso: «A che pensano questi monarchi?» E tutti mi hanno risposto: «Ciascuno di loro alla croce, Ciascun di loro, pensa turbato alla croce che deve portare». Meddlie di Parzanese UNA CANZONE POPOLARE DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE DI GIOVANNI REBOUL 3.J' ai vu, près du berceau de son fils expirant, Une mère jeter un long cris déchirant. «Console-toi, reviens à l'espoir, pauvre mère, Un autre enfant bientôt viendra te réjouir» 3. Ho visto, presso la culla del figlio morente, Una madre gettare un lungo grido straziante. «Consolati, torna a sperare, povera madre, Un altro bambino ti darà nuova gioia ben presto». Meddlie di Parzanese UNA CANZONE POPOLARE DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE DI GIOVANNI REBOUL 4.Nul réve de bonheur ne peut plus m'éblouir; Trop pesante est ma croix, ma douler trop amère»! 4.. Non più sogni felici faran colpo su me; troppo pesante è la mia croce, troppo amaro il mio dolore. Meddlie di Parzanese UNA CANZONE POPOLARE DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE DI GIOVANNI REBOUL 5.J' ai vu d'heureux mortels vêtus de pourpre et d'or, Sans l'épuiser jamais prodiguant leur trésor, Jeunes, fiers, admirés par la foule ravie. «Riches, leur ai-je dit, que votre sort est beau»! Ils ont, sans me répondre, entrouvert leur manteau: La croix perçait leur coeur, un ver rongeait leur vie . 5. Ho visto fortunati mortali, coperti di porpora e d'oro, prodigare i loro tesori senza mai esaurirli, Giovani, fieri, ammirati da una folla incantata. «O ricchi - gli ho detto - com'è bello il vostro destino!» Senza rispondermi hanno aperto il mantello: La croce lacerava il cuor loro, un verme ne rodeva la vita. Meddlie di Parzanese UNA CANZONE POPOLARE DEL PARZANESE E L'ODE ALLA CROCE DI GIOVANNI REBOUL 6. Courage donc, portons vaillamment notre croix: Plus d'indignes soupirs, ni de lâches effrois. La croix est une amie, un soutien salutaire. Sur notre fàible coeur portons-la chaque jour: Nous ne la quitterons qu'au celeste séjour. Tout homme doit porter sa croix sur cette terre. 6. Coraggio dunque, strenuamente portiamo la nostra croce: Non più indegni sospiri; ne vili spaventi. La croce è un'amica, un salutare sostegno. Portiamola tutti i giorni sul nostro debole cuore: Non la abbandoneremo che nel soggiorno celeste. Ognuno deve portare la sua croce su questa terra. Frontespizi di studi su Parzanese Costume popolare arianese, sec. XVIII P. Nicola Flammia, Studiio sulla vita e sulle opere di Parzanese Canzoni CanzoniPopolari Popolarididi Parzanese Parzanese1831 1831 Frontespizi di studi su Parzanese Costume popolare arianese, sec. XVIII P. Nicola Flammia, Studio sulla vita e sulle opere di Parzanese Canzoni CanzoniPopolari Popolarididi Parzanese Parzanese1831 1831 Frontespizi di studi su Parzanese Costume popolare arianese, sec. XVIII P. Nicola Flammia, Studio sulla vita e sulle opere di Parzanese Canzoni CanzoniPopolari Popolarididi Parzanese Parzanese1831 1831 Frontespizi di studi su Parzanese Costume popolare arianese, sec. XVIII P. Nicola Flammia, Studio sulla vita e sulle opere di Parzanese Canzoni CanzoniPopolari Popolarididi Parzanese Parzanese1831 1831 Frontespizi di studi su Parzanese Costume popolare arianese,Tomba sec. XVIII di P. P. Nicola Flammia, Studio sulla vita e sulle opere di Parzanese Canzoni CanzoniPopolari Popolarididi Parzanese Parzanese1831 1831 Mancini e Lau Beatrice Oliv Napoli recinto deg uomini illus Frontespizi di studi su Parzanese P. Nicola Flammia, Studio sulla vita e sulle opere di Parzanese Canzoni CanzoniPopolari Popolarididi Parzanese Parzanese1831 1831 Tombe di Francesco De Sanctis e P.P. Parzanese, Napoli, cimitero di Poggioreale, recinto degli uomini illustri Meddlie di Parzanese Addio a Partenope Come il sogno di un’ arabo, Di stelle verginali Lieto il tuo cielo appar; Scendon ventando l' ali Gli angeli sul tuo mar. Ma quali schiere vegliano Nei bruni tuoi castelli ? Oh! son quei volti maceri Affacciati ai cancelli ? Un cupo suon di pianto alla terra vien fuor.... Dei generosi è il canto Sospiro di dolor? Ahi ! di regno libidine E feroce sospetto! Stanno la terra e l'aere Di rio veleno infetto; Napoli, vista da Posillipo, sec. XIX Meddlie di Parzanese L’Irpinia (1837) Stettero un di per queste balze irpine I vecchi padri come rocce immoti, Ed al fulmin de le aquile latine, Offerser petti a libertà devoti. Bruni dal sole e con diffuso crine Trasser a morte dagli antri remoti; E quelli che induceano pelli ferine Sanguinose lasciavano ai nepoti. Costumi popolari napoletani Pur la tremenda eredità, negletta Imprecò sui degeneri protervi Pari al sangue oltraggiato alta vendetta. Così Irpinia vendè animo e nervi; Ed or ne’ cenci dal tiranno aspetta Un pan che nutra gli affamati servi. Meddlie di Parzanese ORA PRO NOBIS Salve , o Maria, Vergine Bella, Tra le tempeste tu ci sei stella Al nostro pianto l’orecchio inchina Madre Regina! Tu parla a Dio de’ nostri affanni, che si ricordi de’ figli suoi, Nascemmo al pianto fin da’ primi anni! Prega per noi! Costumi popolari, regno di Napoli, sec. XIX Meddlie di Parzanese LA PROVVIDENZA Sei povero, augelletto, Non semini, né mieti; Pur canti per diletto E passi i giorni lieti. Augello, e chi ti ha dato Così felice stato? “Al nido e al cibo mio Pensa pietoso Iddio!” (…) Sol io di poca fede, Io misero operaio…! Finora chi mi diede Lo strame, il pane, il saio? Chi i figli miei ti pasce Bambini fra le fasce? “Non ti smarrir, cuor mio, Padre di tutti è Dio”. Meddlie di Parzanese OTTAVA IN RISPOSTA ALLA FRASE DI SCHERNO DI METTERNICH (L’Italia essere una espressione geografica) Né a stranio aiuto volga mai pensiero Che a lei peggior nemico è lo straniero: Opra è d’inferno, se l’estranee genti, che un dì per noi fu combattute e dome, han giurato di radere dai viventi Fin dell’Italia il glorioso nome; e laceral addosso i vestimenti, E sozzarle di polvere le chiome, sicchè ritorni in lacerata gonna Colei che di province un dì fu donna. Ariano, monumento a P.P. Parzanese Frammento dell’inno alla Costituzione Sotto il vessillo dei tre colori Deh! Consentito mi sia morir; Sarian le spie nel letto di fiori, al ciel cogli angeli potrai salir.Padre di tutti è Dio”. Meddlie di Parzanese L’ITALIA E NAPOLI Ariano , Museo Civico, studi linguistici di Parzanese, sec. manoscritti Dio lo volle! L’Italia s’è desta, e dal fango solleva la testa, Ah! Tanti anni tradita, percossa, Le catene piangendo portò. Dio l volle: L’Italia si è scossa, E le infami catene spezzò. … Deh! Abbracciate le tombe dei forti Che pel patrio terreno son morti! Noi vedremo dai gelidi avelli Dalle spine sbocciar il bel fior! O fratelli, fratelli, fratelli Siam redenti lo volle il Signor. Meddlie di Parzanese 1. AL PASSERO DI CATULLO 2. PER LA MORTE DEL PASSERO Parzanese traduttore Dolce delizia del mio bel foco, O Passerino, di cui suol prendersi La schietta vergine, continuo gioco: Cui suole accogliere nell’odoroso Grembo, e il ditino ai morsi porgere Dall’acre stridulo rostro stizzoso. Frontespizio Canti del Povero Piangete o Véneri, gemete Amori, e in largo pianto pur or stempratevi Sensibilissimi umani cori! E’ morto il Passero di schietta vergine Sola delizia continuo gioco! Più delle proprie luci l’amava Chè amabil era, che a lei qual bambola A madre tenera solo anelava. Meddlie di Parzanese I PRIMI AMORI DEL GIOVANE PARZANESE Armonia XXIV RICORDATI DI ME – A R. M. ( ROSARIA O RAIMONDA MOSCATELLI) Ariano, Cattedrale, pulpito dove Parzanese tesseva i suoi celebri panegirici Donna che tanta dai nerissimi occhi Arcana voluttate al cor m’ispiri Che il segreto dell’anima mi tocchi! …. La fresca bocca e il delicato viso Mi porgi; quando non ti vien dal core Il gentile de l’animo sorriso! …. Quando degli occhi tuoi la lucentezza Fia ceh si oscuri, e pel’ dimesso aspetto Morrà il roseo splendor de la bellezza, Ricordati di me, che giovinetto Per te l’ultima lagrima versai, E il desìo di morir chiudendo il petto, ogni speranza umana abbandonai.. Meddlie di Parzanese I PRIMI AMORI DEL GIOVANE PARZANESE Armonie XIV A R.*** V. ( ROSA VERNACCHIA) Oh! Se mite pallor su la sembianza Si spande a lei che dolcemente muor; E un non so di candida speranza Vive in quel soavissimo pallor, Grottaminarda, paese amato da Parzanese, luogo frequentato da bambino con la sua madre originaria di questo ridente cittadina Perché il cor mio palpitar non resta, E non si chiudon i miei sguardi al sol; Chè così fine avria l’aspra tempesta In che mi avvolge disperato duol? Almeno nel silenzio della fossa Poserei come stanco passeggier: Né piu’ le fibre tremeriano e l’ossa Agitate a la smania del pensier. Meddlie di Parzanese I PRIMI AMORI DEL GIOVANE PARZANESE Armonie XIV A R.*** V. ( ROSA VERNACCHIA) Questa mia spoglia dormirebbe lieta Se un salice piangesse a lei vicin: Ed una casta lagrima segreta Di un bel ciglio tremasse in sul confin! Grottaminarda, paese amato da Parzanese Pacchiane arianesi Vergin gentile, che di viver stanca Sul ferètro ti lasci abbandonar, Sei lieta, come una colomba bianca Che il collo stende sul devoto altar: Solo or che morta la nativa rosa, Che il viso mollemente t’infiorò, Ora lo stanco tuo petto riposa Dal martir, che i tuoi giorno consumò. Meddlie di Parzanese I PRIMI AMORI DEL GIOVANE PARZANESE Armonie XIV A R.*** V. ( ROSA VERNACCHIA) Ariano, la suggestiva Villa Comunale Deh! Teco anch’io dormissi fra gli estinti, Poi che il fiore de l’alma inaridì: Dirìa il mondo son tronchi due giacinti, Colti dal vento allo spuntar del dì. BICENTENARIO DELLA NASCITA DI D. PIETRO PAOLO PARZANESE 1809-2009 Omaggio a Pietro Paolo Parzanese “ Ariano di Puglia, veduta pittoresca all’epoca del Parzanese Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese 1809-2009 ALBUM DELLA MEMORIA Lapide commemorativa Del centenario della morte di Parzanese 20 agosto 1953 Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese 1809-2009 ALBUM DELLA MEMORIA Opuscolo commemorativo Società Parzanese U.S.A. 7 LUGLIO 1912 Archivio Privato Prof. Emilio Chianca Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese 1809-2009 ALBUM DELLA MEMORIA Omaggio a Pietro Paolo Parzanese Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese 1809-2009 ALBUM DELLA MEMORIA Il Poliorama Pittoresco opera Bicentenario ideata da Parzanese della nascita di Pietro Paolo Parzanese Costume popolare Contadina di Ariano 1809-2009 ALBUM DELLA MEMORIA Il Poliorama Pittoresco opera ideata da Parzanese Costume popolare Contadina di Ariano Bozzetto umoristico attribuito a Parzanese Ms. Fondo Parzanese, Museo Civico di Ariano Irpino Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese 1809-2009 ALBUM DELLA MEMORIA Alla Memoria di D. Pietro Paolo Parzanese In segno di gratitudine…. Giovanni Orsogna Mons. Domenico Russo Vescovo di Ariano benefattore della città e Diocesi Bozzetto umoristico attribuito a Parzanese Fondo Parzanese, Ariano, Museo Civico Ariano, Piano della Croce, luogo preferito di Parzanese, fonte di ispirazione della poesia : La Croce Bicentenario della nascita di Pietro Paolo Parzanese 1809-2009 ALBUM DELLA MEMORIA