PROVINCIA DI PIACENZA
RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
PER IL PERIODO 2011 - 2013
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INDICE
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2011 .......................................................................................... 5
Premessa..........................................................................................................................................................................................................6
Quadro internazionale........................................................................................................................................................................................6
L’economia europea...........................................................................................................................................................................................7
L’economia italiana ............................................................................................................................................................................................7
L’economia regionale e locale .............................................................................................................................................................................8
La manovra economica del Governo....................................................................................................................................................................9
Elementi di riflessione e criticità ........................................................................................................................................................................12
SEZIONE 1 - CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E
DEI SERVIZI DELL’ENTE..................................................................................................................................... 43
1.1
1.2
1.3
1.4
- Popolazione.............................................................................................................................................................................................44
– Territorio................................................................................................................................................................................................44
– Servizi....................................................................................................................................................................................................45
– Economia insediata .................................................................................................................................................................................59
SEZIONE 2 - ANALISI DELLE RISORSE ................................................................................................................................... 61
2.1 Fonti di finanziamento ................................................................................................................................................................................62
2.2 Analisi delle risorse ....................................................................................................................................................................................63
SEZIONE 3 - PROGRAMMI E PROGETTI.................................................................................................................................. 81
3.1
3.2
3.3
3.4
3.9
– Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all’esercizio precedente..................................................................82
– Obiettivi degli organismi gestionali dell’ente...............................................................................................................................................85
- Quadro generale degli impieghi per programma .........................................................................................................................................85
- Programmi ..............................................................................................................................................................................................86
- Riepilogo programmi per fonti di finanziamento........................................................................................................................................ 146
SEZIONE 4 - STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DELIBERATI NEGLI ANNI PRECEDENTI E CONSIDERAZIONI
SULLO STATO DI ATTUAZIONE ........................................................................................................................147
4.1 Elenco delle opere pubbliche finanziate negli anni precedenti e non realizzate (in tutto o in parte).................................................................. 148
4.2 Considerazioni sullo stato di attuazione dei programmi dell’ente................................................................................................................... 154
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SEZIONE 5 - RILEVAZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO DEI CONTI PUBBLICI ...................................................................195
5.2 - Dati analitici di cassa dell'ultimo consuntivo deliberato dal consiglio per l'anno 2009.................................................................................... 197
SEZIONE 6 - CONSIDERAZIONI FINALI SULLA COERENZA DEI PROGRAMMI RISPETTO AI PIANI REGIONALI DI
SVILUPPO, AI PIANI REGIONALI DI SETTORE, AGLI ATTI PROGRAMMATICI DELLA REGIONE....................199
6.1 - Valutazioni finali della programmazione ................................................................................................................................................... 200
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RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2011
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Premessa
Poiché la presente relazione e i bilanci annuale e pluriennale sono stati ultimati il 26.11.2010, essi sono ovviamente riferiti alle informazioni e ai dati disponibili a
quella data. Per questo motivo le “previsioni definitive esercizio in corso” evidenziate nei bilanci annuale e pluriennale non incorporano la variazione prevista per il 29
novembre.
I dati contabili riportati in relazione sono stati arrotondati al migliaio di euro.
Quadro internazionale
L’economia mondiale è tornata su un sentiero di ripresa nella seconda metà del 2009, superando in tale periodo la più grave crisi dal secondo dopoguerra.
Nonostante il recupero del secondo semestre, il 2009 si è chiuso con una flessione del PIL mondiale dello 0,6% ed una caduta del commercio dell’11%. La ripresa si
è rafforzata nella prima metà del 2010, la migliorata intonazione della domanda mondiale si é tradotta in una crescita elevata del volume degli scambi di beni e
servizi, tornato a livelli prossimi a quelli precedenti la crisi.
La crescita vigorosa dei paesi emergenti, non solo Cina ed India le cui economie continuano a viaggiare a ritmi di sviluppo prossimi al 10% annuo, ma anche di
Russia e Brasile, congiuntamente a quella più moderata dei paesi industrializzati dove, oltre all’impulso della domanda estera, hanno agito gli stimoli fiscali posti in
atto per sostenere la domanda interna e la ricostituzione delle scorte, spiegano l’accelerazione dell’economia mondiale nel primo semestre 2010.
La ripresa presenta nondimeno elementi di fragilità, in particolare nei paesi industrializzati dove i profondi effetti della crisi sia a livello di mercato del lavoro che di
mercati finanziari e di finanza pubblica rappresentano altrettanti elementi di incertezza sull’andamento futuro. Coniugare la stabilità delle finanze pubbliche, dei
mercati finanziari e dei prezzi senza deprimere la crescita resta al momento la sfida maggiore per i paesi industrializzati.
In questo contesto le politiche monetarie si sono mantenute espansive, stante anche l’assenza di particolari tensioni inflazionistiche.
Le informazioni più recenti sull’evoluzione economica mostrano una prosecuzione della crescita, nella seconda parte dell’anno a ritmi più contenuti, e le previsioni dei
principali Istituti scontano un tasso di espansione, sia del Pil che del commercio mondiale, più moderato nel 2011 rispetto al 2010, da riconnnettersi principalmente
all’andamento delle economie dei Paesi industrializzati, evidenziando i fattori di grande incertezza che ancora connotano la situazione economica internazionale.
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L’economia europea
La flessione del Pil nell’UE nel 2009 è stata superiore al 4%, con il punto di minimo nel primo trimestre dell’anno. La ripresa, iniziata nella seconda metà del 2009,
anche nell’UE ha guadagnato vigore nel corso del 2010. La crescita, sebbene ancora fragile, è risultata più sostenuta delle attese ed ha portato a rivedere verso
l’alto le previsioni formulate a primavera. La stima attuale è di un aumento dell’ordine dell’1,8% del Pil dell’area nella media dell’anno.
Lo stimolo iniziale dato dalle esportazioni, sostenute dalla domanda mondiale e da guadagni di competitività, si è successivamente traslato sulla domanda interna
determinando un aumento degli investimenti fissi, sia in macchinari che costruzioni, sostenuti anche da incentivi fiscali; stagnanti invece sono rimasti i consumi a
fronte della negativa situazione del mercato del lavoro, per il quale solo nella seconda metà dell’anno hanno iniziato ad evidenziarsi segnali di stabilizzazione.
Le informazioni disponibili relativamente al secondo semestre 2010 indicano la prosecuzione della crescita su di un sentiero più moderato, sia in relazione al minore
tono del commercio internazionale sia della domanda interna, in ragione dell’esaurirsi degli incentivi fiscali in alcuni paesi e della minore ricostituzione delle scorte,
tendenze previste proseguire nel corso del prossimo anno in cui è atteso un tasso di crescita del Pil del +1,5%.
Come noto, la situazione in ambito comunitario appare alquanto disomogenea: la ripresa procede a diverse velocità, sostenuta in Germania e decisamente più
moderata in Francia ed Italia, con divari che sembrano per altro ampliarsi. Le imprese tedesche hanno mostrato maggiori capacità di affermarsi sui mercati esteri e
più elevati guadagni di competitività.
Oltre alla diverse caratteristiche del settore produttivo le dinamiche interne sono influenzate dalle differenti condizioni di finanza pubblica. La crisi economica del
biennio 2008-2009 ha determinato un ampliamento del disavanzo pubblico in tutti i paesi industrializzati ed un deterioramento senza precedenti del rapporto
debito/Pil. Le politiche di consolidamento fiscale, per assicurare la sostenibilità del debito pubblico adottate da diversi Paesi dell’area rappresentano un ulteriore
elemento di incertezza nell’espansione economica, per quanto indispensabili anche per la stabilizzazione dei mercati finanziari. In questa direzione inoltre si è
proceduto a livello europeo al rafforzamento della regolamentazione e supervisione finanziaria definendo una architettura di vigilanza finanziaria per prevenire la
possibilità del ripetersi di crisi strutturali quali quella affrontata.
A fronte della situazione descritta, anche nel contesto europeo la politica monetaria si mantiene sostanzialmente espansiva. Permangono invece situazioni di relativa
difficoltà di accesso al credito, sia per famiglie che imprese.
Sul fronte inflattivo, eliminata la componente più volatile dei prezzi delle materie prime alimentari e dei prodotti energetici, permane una core inflation inferiore
all’1%, né, data l’evoluzione prospettata, si prevedono spinte inflazionistiche; la stima è di un tasso di incremento dei prezzi per l’area UE pari all’1,8% nella media
del 2010 e dell’1,5% nel 2011.
L’economia italiana
Anche l’economia italiana nel 2010 ha beneficiato della ripresa internazionale, la crescita è stata trainata dalle esportazioni e dall’accumulo di capitale fisso.
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Le esportazioni sono state sospinte sia dalla domanda estera che dal deprezzamento dell’euro, mentre l’accumulazione di macchinari ed impianti ha beneficiato di
incentivi fiscali esauritisi a giugno (Tremonti ter). I consumi delle famiglie sono viceversa rimasti deboli a fronte della negativa situazione del mercato del lavoro e gli
investimenti in costruzioni hanno subito una ulteriore contrazione nella prima parte del 2010.
Nei primi nove mesi dell’anno la produzione industriale in Italia sarebbe aumentata in termini tendenziali del 2% circa, crescita concentrata nelle produzioni di beni
intermedi e strumentali.
La ripresa è attesa proseguire negli ultimi mesi del 2010 e nel prossimo anno, ma permangono forti incertezze relativamente alla sua intensità, che non appare
comunque tale da consentire a tutto il 2012 un recupero della caduta di Pil del biennio 2008-2009.
Se infatti da un lato è attesa proseguire l’espansione delle esportazioni, dall’altro per investimenti in costruzioni e consumi delle famiglie le prospettive sono di
modesti miglioramenti. Solo nella seconda metà del 2010 si sono palesati segnali di inversione di tendenza per gli investimenti in costruzioni in particolare nel
settore residenziale, mentre la debolezza della dinamica dei redditi, le incerte prospettive del mercato del lavoro unitamente alla necessità di ricostituire il risparmio
continuano a frenare l’espansione dei consumi delle famiglie, il cui tasso di crescita è previsto inferiore all’1% sia nel 2010 che nel 2011.
Dal lato della finanza pubblica, sulla base delle nuove stime pubblicate a settembre nelle Decisioni di finanza pubblica, l’indebitamento netto si collocherebbe nel
2010 al 5% del Pil per scendere sotto la soglia del 3% a partire dal 2012; il rapporto debito/Pil è stimato per quest’anno al 118,5%, il valore più alto dal 1997,
cominciando anch’esso a ridursi solo a partire dal 2012.
L’economia regionale e locale
La crisi si è manifestata nella nostra regione con la medesima intensità rilevata a livello nazionale: la caduta del Pil regionale nel 2009 è stata pari al -5,3% a fronte
del -5% nazionale, così come l’interscambio con l’estero ha registrato flessioni dell’ordine del 20% e la domanda interna del 3,3%, dati tutti in linea con l’evoluzione
nazionale.
Il medesimo sincronismo con l’evoluzione economica del Paese si rileva analogamente nel primo semestre 2010, caratterizzato da variazioni positive in molti dei
principali indicatori economici: le esportazioni della regione sono cresciute in valore del 12% circa e le importazioni del 9,4%, le indagini congiunturali presso gli
imprenditori segnalano un andamento positivo della dinamica produttiva nei segmenti dei beni strumentali ed intermedi, ed in particolare sono emersi segnali di
ripresa per l’industria metalmeccanica. Ancora modesto anche nel contesto regionale appare il tono dei consumi delle famiglie e negativa l’evoluzione degli
investimenti in costruzione e del settore delle costruzioni ed industrie collegate.
L’elemento di maggiore preoccupazione permane il mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione in Emilia Romagna è prossimo al 5%, valore preoccupante per una
economia abituata da lungo tempo a tassi di disoccupazione frazionali, e non si è ancora arrestata la crescita della CIG, per la quale si osserva una ricomposizione
dalla ordinaria alla componente straordinaria ed in deroga.
Le stime per il 2010 sono di una crescita del Pil regionale dell’1,7%, sostenuto dalla componente degli investimenti fissi della domanda interna e dall’interscambio
con l’estero. Simile, anche se leggermente più moderata, l’evoluzione attesa per il prossimo anno in cui ancora il contributo dei consumi è previsto molto debole e il
settore delle costruzioni stabilizzarsi ma non dare ancora un contributo significativo alla crescita economica.
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Al momento appare evidente che la ripresa a livello regionale, ma anche nazionale, si connota ancora debole e circoscritta sia dal punto di vista settoriale, interessa
le produzioni di beni strumentali ed intermedi, che della dimensione di impresa, coinvolge le imprese medio grandi e non ancora le piccole, ciò in ragione del ruolo
della domanda estera. Se da un lato pertanto le prospettive per la regione appaiono in netto miglioramento data la struttura industriale e l’elevato grado di apertura
verso l’estero dell’economia regionale, dall’altro l’intensità della ripresa è ancora lontana dai livelli necessari per un recupero delle cadute produttive a due cifre
rilevate nel biennio 2008-2009.
Scendendo a livello locale i dati disponibili relativamente al primo semestre 2010, indicano una situazione meno dinamica rispetto al contesto regionale. A settembre
2010 le imprese attive nella provincia risultano decisamente inferiori rispetto al medesimo periodo 2009, a fronte di sostanziale invarianza a livello regionale; i tassi
di crescita delle imprese sono tuttavia tornati moderatamente positivi in ambedue i contesti territoriali e se da un lato la dinamica provinciale appare inferiore a
quella regionale, dall’altro il comparto artigiano sembra aver sofferto meno nella nostra provincia rispetto alla media regionale. Le esportazioni provinciali nel primo
semestre registrano ancora una caduta in valore del 16% a fronte di una crescita delle esportazioni regionali dell’11,8%; positivo invece l’andamento delle
importazioni con un +8% (+9% circa a livello regionale).
Controversi anche i segnali che giungono dal mercato del lavoro locale: il ritmo di crescita delle ore autorizzate di CIG nella nostra provincia appare
considerevolmente più elevato, quasi doppio, rispetto al complesso della regione e maggiormente spostato verso gli interventi ordinari la cui crescita da noi non si è
ancora arrestata, ma nondimeno il tasso di utilizzo in provincia è generalmente inferiore rispetto al contesto regionale; segnali di stabilizzazione della situazione del
mercato del lavoro giungono invece dagli avviamenti al lavoro, in leggero aumento rispetto al primo semestre 2009, nonché dagli iscritti immediatamente disponibili
al lavoro, mentre è ancora in crescita la richiesta di mobilità.
Sul fronte dei prezzi, le variazioni registrate sia in Emilia Romagna che a Piacenza sono inferiori rispetto alla dinamica nazionale, in tutto il primo semestre le
variazioni tendenziali sono risultate inferiori all’1% a testimoniare la perdurante debolezza dei consumi.
Sembra pertanto che a livello provinciale la ripresa si vada manifestando con ritardo rispetto al contesto regionale e nazionale e forse con una diversa intensità.
La manovra economica del Governo
Con la Legge 122/2010, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 30 luglio, con la quale è stato convertito il Decreto Legge n. 78 “Misure urgenti in materia di
stabilizzazione finanziaria”, si è data attuazione alla manovra di correzione dei conti pubblici, finalizzata a riportare la finanza pubblica all’interno dei limiti fissati dal
RUEF (Relazione Unificata sull’Economia e la Finanza Pubblica), documento che a partire dal 2010 sostituisce il DPEF.
Dal RUEF emerge tra l’altro:
•
che il tasso di inflazione programmato per gli anni 2010, 2011 e 2012, è l’1,5%;
•
il rapporto disavanzo/PIL è previsto al 5% nel 2010, al 3,9% nel 2011 e al 2,7% nel 2012;
•
il rapporto debito/PIl è previsto al 116,9, su 100 nel 2010, al 116,5 su 100 nel 2011 e al 114,6 su 100 nel 2012.
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Per realizzare questi obiettivi si è resa necessaria una manovra di correzione della crescita tendenziale del disavanzo degli anni 2011/2012 pari a circa 24,9 miliardi
di Euro.
La manovra su Regioni a statuto speciale e ordinario, Province e Comuni grava complessivamente, nei 2 anni, per una riduzione dei trasferimenti pari a 14,8 miliardi
di euro. In particolare, per le Regioni a statuto ordinario, la manovra si traduce in un taglio ai trasferimenti per 4.000 ml di euro per il 2011 e 4.500 ml per gli anni
successivi; per le Province il taglio è di 300 ml nel 2011 e 500 ml di euro per gli anni successivi; per i Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti è di 1.500
ml per il 2011 e 2.500 ml per gli anni successivi.
La manovra, peraltro, ha un duplice impatto sulle Province: accanto al taglio dei trasferimenti diretti provenienti dallo Stato, gli enti si troveranno anche a gestire la
carenza dei trasferimenti che vengono tagliati dalla Regione per funzioni trasferite e/o delegate. Va da sé che l’impatto per il comparto Province è di fatto
particolarmente significativo e importante, introducendo una rivoluzione sulle risorse storicamente a disposizione.
L’analisi riportata sintetizza le disposizioni di maggiore importanza per le autonomie locali in merito alla riduzione del costo degli apparati politici e
amministrativi e al contenimento della spesa in materia di pubblico impiego.
Gli articoli che vanno dal 5 all’8 del decreto legge (contenuti nel Capo II) contengono, infatti, norme finalizzate a tagliare i cosiddetti “costi della politica” e della
pubblica amministrazione, mentre l’art. 9 prevede diverse disposizioni di contenimento delle spese del personale che entrano in vigore a partire dal 2011. Per quanto
riguarda l’incidenza di tali norme sugli enti locali, si segnalano in particolare:
•
conferimento di incarichi a titolari di cariche elettive (Art. 5, comma 5). I titolari di cariche elettive che ricevono incarichi dalle pubbliche
amministrazioni (compresi gli enti locali) possono percepire solo il rimborso spese; eventuali gettoni di presenza non possono superare 30 euro a seduta;
•
gettoni di presenza (art. 5 comma 6 e 7). Le innovazioni della legge di conversione hanno significativamente ridimensionato l’impatto innovativo della
norma: il D.L. sostituiva infatti il “gettone di presenza” previsto dal testo unico degli enti locali (D.Lgs. 267/2000) con una “indennità di funzione
onnicomprensiva”, mentre l’attuale versione reintroduce il gettone di presenza. La disposizione inoltre stabilisce che i gettoni di presenza che i consiglieri
comunali e provinciali hanno diritto di percepire non può superare, su base mensile, il limite di un quarto (il decreto legge indicava un quinto) dell’indennità
massima prevista per il sindaco o per il presidente di provincia;
•
indennità (art. 5 comma 7). Sempre con una modifica dell’art. 82 TUEL, viene abrogato il criterio di determinazione delle indennità spettanti ai sindaci e ai
presidenti delle Province e ai componenti delle rispettive Giunte (indennità che erano parametrate al trattamento del segretario generale). La
determinazione delle indennità è affidata adesso a un decreto de Ministro dell’Interno, da adottare entro 120 giorni, che provvederà anche a una loro
riduzione in misura inversamente proporzionale al fattore demografico. La riduzione è valida per almeno un triennio;
•
indennità di missione e doppio incarico (art. 5 commi 8, 9 e 11). I commi 8 e 9, modificando rispettivamente gli articoli 83 e 84 TUEL, abrogano
l’indennità di missione ed i rimborsi forfetari per gli amministratori locali che si rechino fuori del capoluogo del comune ove ha sede l’Ente; per essi rimane
soltanto il diritto al rimborso delle spese di viaggio effettivamente sostenute. In base al comma 11, in caso di doppio incarico non si può percepire più di un
emolumento, comunque denominato: fino ad ora, il divieto di cumulo era previsto soltanto a carico dei parlamentari e dei consiglieri regionali (art. 83 del
TUEL);
•
partecipazione onorifica ad organi collegiali. Le società restano escluse (art. 6, comma 2). La norma prevede la natura onorifica della
partecipazione agli organi collegiali, compresi quelli di amministrazione, degli “enti”, sia pubblici che privati, che ricevono a qualsiasi titolo contributi a carico
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delle finanze pubbliche. La natura onorifica della partecipazione comporta che essa dà diritto solo al rimborso delle spese sostenute, se previsto dalla
normativa vigente; i gettoni di presenza, se già previsti, non possono superare l’importo di 30 € a seduta giornaliera. In caso di violazione di quanto
previsto, si configura un’ipotesi di responsabilità erariale; per gli organi degli enti e degli organismi pubblici interessati è inoltre comminata la nullità degli atti
adottati, mentre per gli enti privati si prevede che non possano ricevere, neanche indirettamente, contributi o utilità a carico delle pubbliche finanze. Per
espressa previsione, la norma non si applica, fra gli altri, agli enti previsti nominativamente dal decreto legislativo n. 165 del 2001: questo riferimento
sembra da collegare all’art. 1 comma 2, che elenca le pubbliche amministrazioni in senso stretto, non gli enti pubblici in genere. In parte risolvendo alcuni
dubbi interpretativi che il decreto legge 78/21010 aveva creato sull’esatto ambito applicativo della norma, la legge di conversione sottrae espressamente
dalla sua applicazione le società, gli enti e fondazioni di ricerca e organismi equiparati, le onlus, le associazioni di promozione sociale, gli enti pubblici
economici (la cui individuazione viene demandata ad un decreto del Ministro dell’economia, su proposta del ministero vigilante);
•
riduzione indennità e gettoni di presenza (art. 6, comma 3). Ridotti del 10% indennità e gettoni di presenza a qualunque titolo corrisposti dalle
“pubbliche amministrazioni”. Le pubbliche amministrazioni cui fa riferimento la norma sono quelle inserite nel conto economico consolidato della P.A., come
individuate dall’ISTAT ai sensi dell’art. 1 commi 2 e 3 della legge 196/2009, che comprende gli enti locali e le Regioni;
•
riduzione del numero dei componenti gli organi collegiali (art. 6, comma 5). Tutti gli enti e gli organismi pubblici, anche se agiscono in regime di
diritto privato, devono, con un adeguamento dei propri statuti, prevedere che gli organi amministrativi siano composti al massimo da 5 membri, e gli organi
di controllo al massimo da 3 componenti. La riduzione produrrà tuttavia i suoi effetti dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore del decreto
legge (1° giugno 2010), e la mancata osservanza della norma comporterà, anche in tal caso, la responsabilità erariale e la nullità gli atti adottati;
•
riduzione compensi organi di amministrazione e di controllo di società pubbliche (art. 6, comma 6). La norma, che si applica alle società inserite
nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione e a quelle possedute direttamente o indirettamente (come precisato in sede di conversione)
in misura totalitaria, prevede una riduzione del 10% del compenso di cui all’articolo 2389, primo comma, del codice civile. La previsione non si applica alle
società quotate e alle loro controllate (come precisato sempre in sede di conversione);
•
tagli alla spesa pubblica(art. 6, commi 7- 14 ; art. 8, comma 2). Sono previste misure importanti per il ridimensionamento di alcune spese degli apparati
amministrati, fra questi si ricorda:
o
riduzione delle indennità di Presidente e Assessori (si attende decreto del Ministero dell'interno) e limitazione dei rimborsi per spese di missione;
o
indennità e gettoni di presenza, compensi, retribuzioni e altre utilità comunque denominate ai componenti di organi di indirizzo, direzione e
controllo, cda e organi collegiali comunque denominati vengono ridotti del 10% rispetto agli importi risultanti alla data del 30 aprile 2010 e
rimangono immutati fino al 31/12/2013;
o
vengono previste limitazioni diverse al trattamento economico dei dipendenti e la riduzione al 50% della spesa per le attività di formazione rispetto
alle spese sostenute nel 2009;
o
abbattimento dell’80% delle spese per incarichi di consulenza studi e ricerca rispetto alla spesa sostenuta nel 2009;
o
spese di rappresentanza, relazioni pubbliche, convegni, mostre e pubblicità per un ammontare, non superiore al 20% della spesa sostenuta nel
2009 per le medesime finalità. (Provincia di Piacenza la spesa sostenuta nel 2009 è stata di € 257.487,33);
o
divieto di sponsorizzazioni;
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o
riduzione al 50%, rispetto alla spesa sostenuta nel 2009, delle spese per missioni per i dipendenti;
o
a decorrere dal 2011 e fatti salvi eventuali contratti pluriennali in essere, la spesa per acquisto, manutenzione, noleggio di autovetture non può
essere superiore all’80% delle spese sostenute nel 2009.
o
limite del 2% del valore dell’immobile utilizzato per la determinazione delle spese annue di manutenzione ordinaria e straordinaria;
•
società pubbliche in perdita (art. 6, comma 19). Le pubbliche amministrazioni non possono compiere operazioni di aumento di capitale, o altre
operazioni straordinarie di esito analogo, a favore di società partecipate in perdita da almeno tre esercizi. La norma prevede tuttavia quattro deroghe: 1) a
favore delle società quotate; 2) nel caso previsto dall’art. 2447 c.c.(il caso in cui, cioè, il capitale, per perdite di oltre 1/3, si sia ridotto al disotto del minimo
legale); 3) per il caso di trasferimenti a fronte di convenzioni, contratti di servizio o di programma relativi allo svolgimento di servizi di pubblico interesse
ovvero alla realizzazione di investimenti; 4) per salvaguardare la continuità nella prestazione di servizi di pubblico interesse, a fronte di gravi pericoli per la
sicurezza pubblica, l’ordine pubblico e la sanità, su richiesta della amministrazione interessata, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
•
contenimento della spesa in materia di pubblico impiego (art. 9). Dal 2011 al 2013, il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti,
anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio, non potrà superare, in ogni caso, il trattamento in godimento nell’anno 2010 e viene
bloccato il rinnovo contrattuale per il triennio 2010 – 2012. Si operano, inoltre, diminuzioni direttamente sulle retribuzioni superiori ai 90.000 euro. Il comma
21 prevede, infine, che per il personale contrattualizzato le progressioni di carriera comunque denominate ed i passaggi tra aree eventualmente disposte
negli anni 2011, 2012 e 2013, hanno effetto per i predetti anni ai fini esclusivamente giuridici.
Elementi di riflessione e criticità
La finanza delle Province
Il sistema tributario delle Province è legato a gettiti legati a specifici settori dell’economia (rc auto e Ipt per il mercato dell’auto) o alle politiche ambientali
(addizionale sul consumo di energia elettrica e tributo ambientale). Su questi tributi mancano reali margini di autonomia e controllo.
Il quadro delle aliquote con specifico riferimento alla nostra Provincia è il seguente:
•
compartecipazione provinciale Irpef: non è in alcun modo controllata e determinata dalla Provincia
•
addizionale provinciale sul consumo dell’energia elettrica: l’aliquota varia da 9,30 a 11,40 euro per mille kWh. La Provincia applica l’aliquota massima
•
imposta provinciale su iscrizione, annotazione trascrizione dei veicoli al pubblico registro automobilistico (Ipt). La percentuale attuale è pari al 30% ovvero il
valore massimo possibile
•
compartecipazione imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile dei veicoli immatricolati (rc auto): l’aliquota del 12,5% non è in alcun modo
controllata dalla Provincia
•
tributo per l’esercizio di funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente. L’aliquota può variare dall’1% al 5%. La Provincia applica l'aliquota massima.
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Si aggiunge che, con delibera n. 101/3 del 27.12.1996, il Consiglio provinciale ha esentato dal pagamento del canone per occupazione spazi ed aree pubbliche (l.
549/95 art. 3 c. 63 lett. a) i passi carrabili permanenti esistenti su strade ed aree provinciali con effetto dall’1.1.1997 ad eccezione dei passi carrabili su strade
provinciali che attraversano il centro abitato di Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, soggetti a tassazione da parte dei Comuni medesimi.
Altre caratteristiche dei nostri tributi sono:
•
pressione procapite modesta. La pressione fiscale in termini pro capite della provincia di Piacenza è stata uguale nel 2009 a 97 euro, nel 2008 a 103 euro. Si
tratta di un valore oggettivamente basso sia in termini assoluti, sia in termini relativi rispetto al peso fiscale a cui il cittadino è sottoposto. Risulta evidente
che, dati i bassi livelli procapite, una manovra provinciale sulle aliquote che si traduca in sgravi significativi è di fatto impraticabile perché, per essere di
qualche rilevanza per il contribuente, dovrebbe comportare riduzioni troppo elevate delle aliquote e dunque del gettito complessivo.
•
passaggio da una fase di crescita ad una fase di contrazione del gettito, determinata in particolare dalla imposta rc auto che in pochi anni, per quanto
riguarda Piacenza, è scesa da incrementi annuali elevati (superiori al 5% fino al 2003) a percentuali negative a partire dal 2006. Nel 2009 il calo è stato di –
6,5 %, nei primi dieci mesi del 2010 la tendenza rimane negativa (- 1%). In forte diminuzione è anche l'andamento dell'Ipt (- 7 % nei primi dieci mesi
dell'anno).
L’altra importante componente delle entrate è costituita dai trasferimenti.
In attesa dell'attuazione del federalismo fiscale, di cui si parlerà più avanti, i trasferimenti dallo Stato per il 2011 sono quelli definiti dal d.lgs. 504/92 con le
correzioni apportate, da ultimo, dalla manovra approvata con la l. 30 luglio 2010 n. 122 con la quale è stato convertito il d.l. 78/2010. Con la manovra estiva viene
stabilito che le Province debbono concorrere al miglioramento degli obiettivi di finanza pubblica nella misura di 300 milioni di euro nel 2011 e 500 milioni di euro per
gli anni successivi. La riduzione dei trasferimenti sarà effettuata secondo criteri e modalità stabiliti in sede di Conferenza Stato -città e autonomie locali e recepiti con
decreto annuale del ministero dell'interno, secondo principi che tengano conto:
•
dell'adozione di misure idonee ad assicurare il rispetto del patto di stabilità interno;
•
della minore incidenza percentuale della spesa per il personale rispetto alla spesa corrente complessiva;
•
e del conseguimento di adeguati indici di autonomia finanziaria.
Nel caso non si raggiunga l'accordo, si procederà alla riduzione dei trasferimenti con provvedimento del Ministero dell'interno seguendo un criterio "proporzionale".
La proporzionalità potrebbe essere riferita alla popolazione o all'ammontare del fondo ordinario o all'insieme dei trasferimenti.
Per quanto riguarda i trasferimenti dalla Regione, se in passato si poteva constatare che lo svolgimento delle funzioni trasferite dalla Regione non fosse compensato
da adeguati trasferimenti dalla Regione stessa, il futuro riserva ulteriori criticità causate dal riverbero dei tagli effettuati ai trasferimenti alle Regioni, sui trasferimenti
regionali a favore delle Province.
La contrazione delle entrate tributarie e l'imponente taglio ai trasferimenti correnti impediscono di destinare risorse correnti al finanziamento degli investimenti, che
certamente non possono essere garantiti dal solo ricorso all’indebitamento, sul quale pesano, peraltro, i limiti posti dal patto di stabilità.
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Il federalismo fiscale
La legge delega sul federalismo fiscale 42/2009 disegna un modello di decentramento fiscale in attuazione dell'art. 119 della Costituzione riscritto interamente dalla
legge costituzionale 3/2001, che amplia l'autonomia finanziaria delle Regioni e degli enti locali e prevede l'intervento dello Stato per finalità perequative delle risorse
finanziarie. Nel corso del 2010 sono stati approvati dal Governo tre schemi di decreti legislativi attuativi della delega: lo schema di decreto sui fabbisogni standard
per il finanziamento delle funzioni fondamentali di Comuni e Province, lo schema di decreto in materia di federalismo municipale, mentre il 7 ottobre è stato
approvato lo schema di decreto in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle Province. Le funzioni fondamentali delle Province saranno
finanziate prioritariamente con gettito di tributi il cui presupposto è connesso al trasporto su gomma e con la compartecipazione ad un tributo erariale (accisa sulla
benzina e, solo per il 2011, compartecipazione Irpef). La legge statale individuerà i tributi propri degli enti locali definendone gli elementi sostanziali e garantendo
un'adeguata flessibilità. Le Regioni potranno istituire con legge nuovi tributi a favore degli enti locali. Gli Enti locali potranno stabilire e applicare tributi di scopo e
modificare le aliquote di tributi loro attribuiti nei limiti fissati dalla legge. Il fondo perequativo per le funzioni fondamentali sarà determinato come differenza fra il
totale dei fabbisogni standard e il totale delle entrate standardizzate, mentre per le altre funzioni esso dovrà ridurre le differenze tra le varie capacità fiscali tenendo
conto del fattore demografico.
Le funzioni non riconducibili a quelle “fondamentali” saranno finanziate con gettito di nuovi tributi propri istituiti in base a legge statale in riferimento a particolari
scopi istituzionali, compartecipazioni al gettito di tributi, fondo perequativo basato sulla capacità fiscale per abitante.
I tributi delle Province vengono poi, per legge, qualificati come “tributi propri derivati” ovvero tributi istituiti dalla legge statale, ma rimessi secondo margini più o
meno ampi all’autonomia, con uno spettro di possibilità che potrebbe andare dalla semplice manovra sulle aliquote, alla possibilità di intervenire sulle detrazioni e
agevolazioni, fino alla decisione in ordine alla attivazione o meno.
Gli anni di riferimento per il federalismo provinciale sono il 2012 e, relativamente ai rapporti tra Province e Regioni, 2013.
Ad oggi, la finanza provinciale è caratterizzata dalla prevalenza di tributi derivati con ambiti di manovra più o meno ampi (tendenzialmente molto bassa),
compartecipazioni a tributi erariali ed addizionali. Occorre ricordare che si tratta e tratterà sempre di tributi relativi ad enti che non hanno la potestà legislativa, ex
art. 23 della Costituzione, e che, di conseguenza, necessariamente, sia oggi che una volta attuato il federalismo fiscale, troveranno la loro disciplina generale in una
norma di rango statale o regionale. Ciò che cambierà sarà l’ambito di manovra che tali enti avranno su questi tributi ed il loro “potenziamento” in termini di gettito in
modo da garantire l’autonomia di entrata a fronte della soppressione dei trasferimenti.
Oggi troviamo:
•
tributi “propri” derivati (istituiti con legge dello Stato): Cosap/Tosap; Ipt;
•
addizionali a tributi erariali (addizionale provinciale sull’accisa energia elettrica);
•
compartecipazioni non modulabili (addizionale Provinciale Irpef e imposta Rca);
•
addizionali a tributi “locali” modulabili (Tefa);
•
altre entrate extratributarie;
14
I tributi delle Province sono caratterizzati da una certa rigidità. Basta citare il caso dell’Ipt dove dopo un’iniziale apertura del legislatore, la nota del 24.04.2009, n.
12605, ha chiarito l’impossibilità per le Province di approvare agevolazioni o esenzioni diverse da quelle previste da leggi statali fino a quando non sarà attuato il
federalismo fiscale.
Accanto a questa limitata possibilità di manovra, risulta anche difficile controllare il relativo gettito.
In prospettiva, la finanza provinciale potrebbe avere nuovo impulso, in quanto si prevede che i tributi diventino tributi derivati “propri” anche se, per ora, non
vengono delineati maggiori ambiti di manovra. É altresì prevista l’istituzione, ora totalmente assente, di tributi di scopo provinciali, mentre per il problema del
“controllo” delle addizionali, compartecipazioni o altri tributi derivati, la legge delega prevede “strumenti e meccanismi di accertamento e di riscossione che
assicurino modalità efficienti di accreditamento diretto del riscosso agli enti titolari del tributo; (…) definizione di modalità che assicurino a ciascun soggetto titolare
del tributo l’accesso diretto alle anagrafi e a ogni altra banca dati utile alle attività di gestione tributaria assicurando il rispetto della normativa a tutela della
riservatezza dei dati personali” (art. 2, lett. u e v, della legge 42/2009).
A decorrere dall’anno 2012 l’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, costituirà
tributo proprio derivato delle Province.
La normativa di riferimento resta l’articolo 60, comma 1, d.lgs. 446/1997. Per la liquidazione, l’accertamento, la riscossione, i rimborsi, le sanzioni, gli interessi ed il
contenzioso si applicano le disposizioni previste per le imposte sulle assicurazioni (legge 29.10.1961, n. 1216).
L’aliquota dell’imposta resta pari al 12,5 per cento. A decorrere dall’anno 2014 le Province potranno aumentarla o diminuirla in misura non superiore a 2,5 punti
percentuali.
Continuerà ed essere attribuita alle Provincia l'imposta provinciale sulle trascrizioni. Detta imposta è applicata sulla base di una apposita tariffa ministeriale le cui
misure potranno essere aumentate, anche con successiva deliberazione approvata nel termine di bilancio, fino ad un massimo del 30 per cento. (D.M. n. 435 del
27.11.1998). Il recente decreto stabilisce che continuerà ad essere attribuita alle Province l’imposta provinciale sulle trascrizioni, con le modalità previste dalla
vigente normativa. Dato che l’approvazione del decreto “attuerebbe” in un certo senso il federalismo fiscale, dovrebbe essere però ammessa una maggiore
manovrabilità del tributo, oggi preclusa a norma della circolare del 24.04.2009 in attesa dell’attuazione del federalismo fiscale.
Continueranno a spettare alla Provincia, ad eccezione delle compartecipazioni soppresse, gli altri tributi ad esse riconosciuti, nei termini previsti dalla legislazione
vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto, che costituiscono tributi propri derivati (art. 16). Tra questi, possiamo citare la Tefa., la quale si
configurerà come una “addizionale” alla Tarsu. L’ammontare è determinato dalla Giunta Provinciale in misura non inferiore all'1 per cento né superiore al 5 per cento
delle tariffe per unità di superficie stabilite ai fini della tassa (metro quadro). Per la Provincia di Piacenza l'ammontare è pari al 5% della tariffa
La compartecipazione provinciale all'Irpef di cui all’articolo 31, comma 8, della legge 27.12.2002, n. 289, è prorogata limitatamente all’anno 2011.
Sempre dal 2012, anche l’addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica sarà soppressa e il relativo gettito spetterà allo Stato.
A decorrere dall’anno 2012 saranno soppressi i trasferimenti statali alle Province delle Regioni a Statuto ordinario aventi carattere di generalità e permanenza.
In compenso, dal 2012 spetterà a ciascuna Provincia la compartecipazione all'accisa sulla benzina ad oggi spettante alle Regioni, per le quali sarà soppressa.
L’aliquota di tale compartecipazione sarà stabilita con apposito dpcm su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per le riforme
per il federalismo e con il Ministro per i rapporti con le Regioni, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, in modo tale da assicurare entrate
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corrispondenti ai trasferimenti e compartecipazioni statali soppressi. L’aliquota può essere aumentata, ma sempre in misura corrispondente ai trasferimenti
suscettibili di soppressione successivamente individuati.
Dal 2013, inoltre, saranno soppressi anche i trasferimenti regionali di parte corrente destinati al finanziamento delle spese delle Province. Dal medesimo anno, però,
ciascuna Regione a statuto ordinario determinerà con atto amministrativo, d’intesa con le proprie Province, una compartecipazione delle stesse alla tassa
automobilistica sugli autoveicoli spettante alla Regione, in misura tale da assicurare un importo corrispondente ai trasferimenti regionali soppressi. L’aliquota di
compartecipazione potrà essere adeguata sulla base delle disposizioni legislative regionali sopravvenute che interessano le funzioni delle Province, nonché
incrementata in misura equivalente ad ulteriori trasferimenti suscettibili di soppressione.
Il decreto prevede che, per assicurare progressività ed equilibrio territoriale nel passaggio dal finanziamento in base a trasferimento a quello sull’autonomia di
entrata (e fabbisogni standard), lo Stato e le Regioni istituiranno fondi sperimentali di equilibrio a valere rispettivamente sull’addizionale sull’accisa benzina e sulla
tassa automobilistica:
•
fondo statale: a decorrere dal 2012, lo Stato prevede un Fondo sperimentale di riequilibrio che cesserà a decorrere dalla data di attivazione del fondo
perequativo, alimentato dall’addizionale all’accisa sulla benzina. Le modalità di riparto saranno stabilite con apposito decreto del Ministro dell’interno, di
concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, in coerenza con la determinazione dei fabbisogni standard previo accordo in Conferenza Stato-città ed
autonomie locali (art. 18);
•
fondo regionale: ciascuna Regione a statuto ordinario istituirà un Fondo sperimentale regionale di riequilibrio alimentato dal gettito della tassa
automobilistica. Le modalità di riparto e di devoluzione, anno per anno, al singolo ente in cui si sono verificati i presupposti di imposta, saranno stabilite
d’intesa con le Province. L’istituzione dovrebbe avvenire, anche se non precisato espressamente, dal 2013 (art. 15).
Fino all'individuazione dei fabbisogni standard delle funzioni fondamentali delle Province, dovranno essere prese provvisoriamente in considerazione, ai fini del
finanziamento integrale sulla base del fabbisogno standard, le funzioni generali di amministrazione, di gestione e controllo nella misura del 70 per cento, le funzioni
di istruzione pubblica compresa l'edilizia scolastica, le funzioni nel campo dei trasporti, quelle riguardanti la gestione del territorio, quelle nel campo della tutela
ambientale, quelle nel campo dello sviluppo economico relative ai servizi del mercato del lavoro.
Dal 2016 (successivamente alla determinazione dei fabbisogni standard collegati alle spese per funzioni fondamentali) sarà istituito nel bilancio statale un fondo
perequativo per le Province destinato a concorrere al finanziamento delle funzioni svolte.
Il decreto sui fabbisogni standard è finalizzato al graduale superamento della spesa storica nel finanziamento degli enti locali attraverso la determinazione del
fabbisogno standard.
Per determinare il fabbisogno standard di ciascuna funzione fondamentale, occorrerà individuare modelli organizzativi della funzione fondamentale e dei relativi
servizi, analizzare i cosi per identificare quelli più significativi e per fissare intervalli di normalità, indicare un modello di stima dei fabbisogni standard.
Saranno predisposte le metodologie occorrenti per l'individuazione dei fabbisogni standard determinandone i valori in maniera tale da dare rilievo alle caratteristiche
individuali di Comuni e Province.
Nel 2012 partirà la fase transitoria per il superamento del criterio della spesa storica, con applicazione graduale del criterio dei fabbisogni standard, che dovrebbe
entrare a pieno regime entro il 2016.
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L'attuazione della riforma dovrà sempre avvenire in un quadro compatibile con gli impegni assunti in sede di Patto di Stabilità e Crescita.
Il patto di stabilità
La manovra economica per il 2011 è, al momento, realizzata attraverso il decreto legge 31.05.2010 n. 78, convertito con modificazioni nella legge 30.07.2010 n.
122. In particolare l'art. 14 al comma 1 stabilisce che le province, nel loro complesso, concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio
2011-2013 in termini di fabbisogno ed indebitamento per 300 milioni di euro nel 2011 e per 500 milioni di euro a decorrere dal 2012. Il comma 2 dispone che i
trasferimenti erariali, comprensivi della compartecipazione IRPEF, dovuti alle province sono ridotti di 300 milioni per il 2011 e 500 milioni a decorrere dal 2012. Tali
riduzioni saranno ripartite secondo criteri stabiliti in sede di Conferenza Stato – Città ed autonomie locali, recepiti con decreto del Ministero dell'interno, che tengano
conto dell'adozione di misure idonee ad assicurare il rispetto del patto di stabilità, della minore incidenza percentuale delle spese di personale sulla spesa corrente e
del conseguimento di adeguati indici di autonomia finanziaria. In caso di mancata deliberazione della conferenza entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge la
riduzione dovrà essere ripartita con criterio proporzionale. Inoltre il comma 3 introduce disposizioni che rafforzano il sistema sanzionatorio vigente per gli enti che
non rispettano il patto di stabilità a partire dal 2010. Nello stesso si dispone una riduzione dei trasferimenti erariali in misura pari allo scostamento dall'obiettivo e
l'azzeramento dei trasferimenti in caso di mancato invio della certificazione del rispetto del patto.
In attesa che la legge di stabilità, ancora all'esame del parlamento, riscriva le regole del patto di stabilità per il triennio 2011-2013 la normativa tuttora vigente è
quella dettata per il triennio 2009-2011 dagli articoli 77, 77 bis e 77 ter del d.l. 112/2008.
Il criterio è quello della competenza mista: il saldo finanziario è costituito dalla somma algebrica 1) della differenza tra accertamenti ed impegni per la gestione
corrente, 2) della differenza tra incassi ed i pagamenti per la parte in conto capitale al netto delle riscossioni e concessioni di crediti. La base di calcolo dell'obiettivo,
è costituita dal saldo finanziario del solo anno 2007, al quale si applicano percentuali correttive, differenti per Comuni e Province, che variano in base alla positività o
negatività del saldo e che sono più favorevoli in caso l'Ente abbia rispettato gli obiettivi 2007. La percentuale correttiva per la Provincia di Piacenza nel 2011 è pari a
0. Quindi a differenza del biennio precedente nel quale il saldo 2007 poteva essere peggiorato del 10% quest'anno il saldo finanziario dovrà essere uguale a quello
ottenuto nel 2007.
Ulteriori disposizioni hanno modificato, anche se in modo non sostanziale, la normativa dettata dal d.l 112. In particolare la legge 26.03.2010 n. 42 ha stabilito che:
•
gli enti che, come il nostro, abbiano operato, sia dalla base di calcolo 2007 sia dai risultati utili per il 2009, l'esclusione delle risorse originate dalla cessione
di azioni di società quotate nei mercati regolamentati e dalla vendita del patrimonio immobiliare sono tenuti ad operarla anche per gli anni 2010 e 2011;
•
le Province ed i Comuni devono escludere, sia dal saldo finanziario considerato quale base di riferimento, sia dai saldi utili al fine del rispetto del patto per gli
anni 2010 e 2011, le risorse provenienti, direttamente o indirettamente dall'unione europea e le relative spese di parte corrente ed in conto capitale
sostenute dalle Province e dai Comuni, anche se effettuate in più anni, nei limiti complessivi delle medesime risorse;
•
anche per gli anni 2010 e 2011 è possibile escludere, sia dal saldo di riferimento sia dai saldi utili ai fini del rispetto dell'obiettivo le risorse provenienti dallo
Stato, anche se trasferite tramite la regione, ed i relativi impegni di parte corrente e pagamenti in conto capitale effettuati per l'attuazione di ordinanze del
Presidente del Consiglio dei Ministri a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza. Gli interventi realizzati dagli enti locali in relazione ad iniziative per le
quali è intervenuta la dichiarazione di grande evento, rientranti nella competenza del dipartimento della protezione civile, sono equiparati a quelli effettuati a
seguito di dichiarazione dello stato di emergenza.
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In sintesi in base alla normativa sopracitata, attualmente in vigore, l'obiettivo per l'anno 2011 risulta pari a € 6.105.000.
Per gli anni seguenti, in mancanza di prescrizioni legislative, non si è in grado di formulare ipotesi.
Tale obiettivo è senza dubbio gravoso, infatti l'ancoraggio al solo 2007 colpisce chi, come la Provincia di Piacenza, in quell'anno ha avuto entrate straordinarie e chi
si è caratterizzato per una buona performance rispetto all'obiettivo.
Il saldo di competenza mista risulta di norma negativo. Infatti fra le entrate non sono conteggiati le contrazioni di mutui e nemmeno l'avanzo di amministrazione.
Queste entrate sono tipicamente destinate al finanziamento degli investimenti, che invece sono interamente rilevati nei conteggi dei pagamenti. Per questo motivo il
saldo tra incassi e pagamenti per quanto riguarda le partite in conto capitale, può essere positivo solo in casi di accumulo temporaneo di liquidità, come è avvenuto
nel 2007.
Così come nel 2009 e nel 2010, per tentare di garantire il rispetto dell'obiettivo, anche per il prossimo triennio saranno assegnati ai responsabili dei servizi finanziari,
per quanto riguarda le entrate e le spese in conto capitale, specifici budget riferiti agli incassi e ai pagamenti.
Inoltre anche per il 2011 l'Ente ha scelto di non contrarre nuovi mutui o altre forme di indebitamento. Si è mantenuta l’iscrizione nel bilancio di ammortamenti
finanziari per conservare un margine di autofinanziamento degli investimenti. Si è continuato nella razionalizzazione della spesa di funzionamento.
Rimangono però rilevanti ostacoli costituiti da:
•
la riduzione delle entrate tributarie le quali costituiscono una quota importante degli accertamenti e dunque della componente che agisce positivamente sul
saldo del patto di stabilità;
•
la determinazione dell’obiettivo secondo un criterio storico che penalizza chi nel periodo di riferimento aveva realizzato buone performance;
•
il peso della manovra economica dettato dalla legge 122/2010.
Come sopra accennato è attualmente in discussione la legge di stabilità, che dovrebbe dettare nuove norme in merito al patto di stabilità interno e portare ad un
parziale superamento delle problematiche sopra esposte.
La proposta di modifica prevede che per il prossimo triennio gli enti soggetti al patto di stabilità debbano conseguire un saldo finanziario in termini di competenza
mista non inferiore ad un obiettivo calcolato come segue.
•
il saldo di partenza è per tutti gli enti pari a 0;
•
il contributo di ogni ente viene calcolato incrementando il saldo 0 dell'importo ottenuto applicando alla media della spesa corrente registrata nel triennio
2006-2008 una percentuale variabile per comuni e province. Una prima ipotesi parla per le province dell'8,3% nel 2011 e del 10,7% per i due esercizi
successivi;
•
per ottenere l'obiettivo finale tale importo dovrà essere diminuito per un valore pari alla riduzione dei trasferimenti di cui al comma 2 dell’articolo 14 del
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122;
•
per l’anno 2011, il saldo finanziario è ridotto di una misura pari al 50 per cento della differenza tra l’obiettivo di saldo come sopra determinato e quello
previsto dall’articolo 77-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive
modificazioni, se la differenza risulta positiva; tale saldo è incrementato nella stessa misura del 50 per cento se la differenza risulta negativa;
18
•
in sede di prima applicazione del nuovo patto di stabilità interno, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministero
dell'Economia e delle Finanze, da emanare entro il 31 gennaio 2011, possono essere stabilite misure correttive dello stesso, per il solo anno 2011 al fine di
distribuire in modo equo il contributo degli enti alla manovra e le differenze positive e negative della variazione della regola.
Come per il 2010 dal saldo di competenza mista continueranno ad essere escluse:
•
le entrate correnti ed in conto capitale provenienti dall'Unione Europea e le spese correlate;
•
le risorse provenienti dallo Stato, anche se trasferite tramite la regione, ed i relativi impegni di parte corrente e pagamenti in conto capitale effettuati per
l'attuazione di ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza e di grande evento;
Allo stato attuale non si è ancora in grado di quantificare un obiettivo significativo in quanto la legge di stabilità deve essere ancora approvata dal Senato che
potrebbe apportare ulteriori modifiche.
Rimane immutata la norma per cui il bilancio di previsione degli enti locali deve essere approvato iscrivendo le previsioni di entrata e spesa di parte corrente in
misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrata e spesa in conto capitale, al netto delle riscossioni e delle concessioni di crediti, sia garantito
il rispetto delle regole che disciplinano il patto medesimo. A tal fine, gli enti locali sono tenuti ad allegare al bilancio di previsione un apposito prospetto contenente
le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno.
Viene inoltre posto un limite più restrittivo all'indebitamento anche per gli enti esclusi dal patto di stabilità interno. Dal 2011 non sarà possibile accendere nuovi
mutui o altre forme di finanziamento se queste faranno salire la spesa per interessi sopra l'8% delle entrate dei primi tre titoli rispetto al consuntivo del penultimo
anno precedente. Per il 2011 il termine di riferimento sarà quindi il consuntivo 2009.
Occorre ricordare inoltre quanto disposto dal comma 11 art. 77 ter del d.l. 112/08 che ha introdotto la facoltà per le regioni di rivedere il patto di stabilità per i
propri enti locali, in relazione delle diversità finanziarie esistenti nelle diverse regioni, fermo restando l'obiettivo complessivamente determinato sulla base delle
regole statali.
La regione Emilia Romagna per la prima volta, in armonia con i principi di federalismo fiscale, al fine di accrescere l'efficienza e la flessibilità dell'utilizzo delle risorse
finanziarie e di valorizzare gli investimenti strategici ha, con delibera della Giunta regionale n. 1705 del 15 novembre 2010, presentato all'Assemblea Legislativa
Regionale per l'approvazione il progetto di legge che disciplinerà il patto di stabilità territoriale della regione. Verrà garantito il rispetto di un unico obiettivo
programmatico regionale, dato dalla sommatoria degli obiettivi dei singoli enti, introducendo modalità di compensazione tra gli obiettivi programmatici degli enti
sulla base di criteri stabiliti dalla giunta regionale, sentito il Consiglio delle Autonomie Locali, nel rispetto dei vincoli posti dal legislatore nazionale. L'obiettivo unico
verrebbe quindi ripartito sul territorio mediante l'impiego di indicatori riferiti alle reali situazioni finanziarie ed economiche, al livello del debito, all'entità dei residui
passivi per interventi di investimento. Il principio che la regione intende applicare è quello della competenza pura, tuttavia per un periodo transitorio, previsto in 3-4
anni, a tale obiettivo dovrebbe essere affiancato anche un obiettivo di competenza mista fino al superamento delle problematiche determinate dalla gestione dei
flussi di cassa degli anni precedenti. Allo stato attuale non è possibile quantificare gli obiettivi che deriveranno dall'introduzione di questa norma regionale,
comunque il progetto di legge prevede, in via transitoria, l'applicazione di misure correttive tali da compensare integralmente eventuali peggioramenti del saldo
obiettivo assegnato dalla normativa regionale rispetto a quella statale.
19
Le partecipazioni provinciali in società
Il tema delle partecipazioni provinciali è stato affrontato nel Piano Generale di Sviluppo nel quale si sono evidenziate:
•
il quadro delle partecipazioni provinciali;
•
le risultanze dei bilanci approvati (riferiti al 2008)
•
le azioni già compiute dal Consiglio in attuazione dell’art. 3 commi 27 e 28 della legge 244/2007.
Riguardo agli indirizzi da osservare nella gestione delle società partecipate si osserva innanzitutto che in nessuna di esse la quota della Provincia di Piacenza è
maggioritaria.
Ciò premesso si ritiene in ogni caso necessario che gli amministratori delle società (e in particolare quelli designati dalla Provincia) operino in stretto raccordo con il
Presidente di questo Ente. Particolare attenzione dovrà essere conferita, nel caso di gestioni in perdita quali quella di Tempi S.p.a., alla ideazione e adozione di
misure di razionalizzazione e contenimento dei costi nell’ambito di una efficace politica di risanamento aziendale.
Relativamente alla gestione 2009, le Assemblee dei Soci delle società partecipate dalla Provincia hanno approvato i bilanci al 31/12/2009.
La dimensione delle imprese partecipate dalla Provincia di Piacenza è abbastanza rilevante per quanto riguarda il trasporto pubblico di persone. Negli altri casi si
tratta di società in cui la Provincia ha quote di partecipazione basse o comunque di società con un numero di dipendenti e un fatturato non particolarmente elevato.
L’unica eccezione è costituita da una partecipazione in una società di gestione di una rete autostradale (Autostrade Centro Padane Spa), anche se la quota
provinciale non raggiunge il 10%.
La legge finanziaria 2008 (L. 244/2007), all’art. 3, comma 27, stabiliva che “Al fine di tutelare la concorrenza e il mercato, le amministrazioni di cui all’art. 1, comma
2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente
necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente o indirettamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali
società.” Inoltre il successivo comma 28 della stessa legge prevedeva che “l’assunzione di nuove partecipazioni e il mantenimento delle attuali devono essere
autorizzati dall’organo competente con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27”. In attuazione di queste norme il Consiglio
Provinciale, con atto 03/11/2008 n. 96, ha provveduto alla ricognizione degli elementi necessari a giustificare le partecipazioni provinciali nonché attinenti al
perseguimento delle finalità istituzionali dell’amministrazione e/o di attività di produzione di servizi di interesse generale. Tale delibera di Consiglio è stata trasmessa,
ai sensi di quanto disposto dal comma 2 lettera a) dell’art. 19 del D.L. 01/07/2009 n. 78 convertito in L. 03/08/2009 n. 102, alla Corte dei Conti – Sezione Regionale
di Controllo per l’Emilia – Romagna in data 09/02/2010.
In particolare è stato autorizzato il mantenimento di tutte le partecipazioni provinciali con l’eccezione della società Sintra Srl in liquidazione, in attesa degli sviluppi
della procedura di concordato preventivo. In relazione alla società Sintra, si segnala che il Tribunale di Piacenza, Sezione fallimentare, in data 04/12/2008 ha
disposto la prosecuzione della procedura di concordato preventivo, sciogliendo le precedenti riserve. In data 24/02/2009 il Tribunale di Piacenza ha omologato il
concordato preventivo e ha nominato il liquidatore dei beni. Infine, in data 26/07/2010, con atto di compravendita Rep. n. 36808/12784 la Società Sti Spa ha
acquisito la piena proprietà della Società Sintra Srl.
20
In sintesi, il quadro delle partecipazioni societarie della Provincia di Piacenza è il seguente:
Denominazione
e
data della costituzione
TEMPI AGENZIA s.p.a.
11.09.2003
TEMPI s.p.a.
(già Tempi Servizi s.p.a.)
11.09.2003
AUTOSTRADE
PADANE s.p.a.
14.10.1999
SO.PR.I.P. s.p.a.
18.04.1980
STI s.p.a.
01.12.1987
PIACENZA TURISMI s.r.l.
11.06.1991
BANCA ETICA S.c. p.a.
1
Capitale sociale
posseduto dalla
Provincia
Programmaz.,
affidamento € 2.050.950,00
gestione e controllo dei servizi di
trasporto pubblico locale
Percentuale
Risultato
capitale sociale d’esercizio al
posseduto
31/12/2008
39,98 %
4.597,00
Risultato
d’esercizio al
31/12/2009
2.285,00
Gestione del trasporto pubblico € 1.118.700,00
in ogni forma e con ogni mezzo
idoneo
39,98 %
-588.882,00
-1.125.549,00
Diminuzione del valore della
produzione di ca € 1,2 milioni
9,46 %
11.684.354,00
1.078.396,00
Flessione dei ricavi di circa € 10
milioni e aumento dei costi del
personale e degli oneri finanziari
Gestione servizi rete telematica sul territorio della Provincia
25,00 %
-1.328.207,00
367.124,00
Utile dovuto a “bonus da
concordato” che due soci hanno
effettuato
Sviluppo
economico
ed € 72.279,00
imprenditor.
con
particolare
attenzione alla innovazione del
sistema infrastruttur. e produttivo
2,875 %
343,00
-70.868,00
Differenza tra valori e costi della
produzione diminuita di circa €
400.000
Prestazione servizi tecnici ed € 4.128,00
operativi per la diffusione
telematica dei servizi, fornitura
servizi per l’elaborazione e la
trasmissione automatica dei dati
Studio, progettazione, gestione € 73.441,02
servizi turistici, promozionali, di
commercializzazione turistica
0,57%
383.544,00
31.590,00
18,89 %
1.209,00
-27.604,00
Raccolta risparmio ed esercizio € 3.098,40
credito con intento precipuo di
perseguire finalità sociali e di
educazione del risparmiatore e
del beneficiario del credito
0,02 %
1.269.947,00
30.060,00
Utile più elevato nel 2008
principalmente per plusvalenza
da alienazione di ca € 3,70
milioni per cessione di un ramo
d'azienda
Riduzione del valore della
produzione e aumento degli
oneri finanziari (dovuti ad un
maggior indebitamento)
Diminuzione di ca € 5 milioni del
margine di interesse, cioè della
differenza tra interessi attivi
(che per tale società sono i
ricavi) e interessi passivi
CENTRO Promozione,
progettazione € 2.839.140,00
costruzione, gestione autostrade
o tratte autostradali
19.12.1960
SINTRA s.r.l.
in liquidazione
01.06.1995
Principali servizi prestati
Sintetica motivazione delle
differenze1
Lieve flessione dei ricavi e dei
proventi finanziari
Le motivazioni relative alla differenza tra il risultato d'esercizio 2008 e 2009 delle società partecipate è maggiormente approfondita nelle pagine successive
21
Denominazione
Principali servizi prestati
Capitale sociale
e
posseduto dalla
data della costituzione
Provincia
Nuova QUASCO Soc. Cons. a Qualificaz. della domanda e € 1.000,00
r.l.
dell’offerta, nel campo degli
appalti pubblici e privati di lavori,
(già QUASCO Soc. Cons. a r.l.)
servizi e forniture
28.11.1985
PIACENZA EXPO s.p.a.
27.11.1960
LA FAGGIOLA s.r.l.
11.12.2003
Percentuale
Risultato
capitale sociale d’esercizio al
posseduto
31/12/2008
0,293%
5.767,00
Risultato
d’esercizio al
31/12/2009
6.555,00
Promozione,
organizzazione, € 863.297,00
gestione
manifestazioni
fieristiche e attività connesse
5,84 %
12.403,00
-423.667,00
Esercizio,
implementazione, € 52.000,00
sviluppo e gestione di un centro
polifunzionale per la fornitura dei
servizi necessari alla promozione
della cultura rurale e agricola
4,13 %
-41.395,00
1.018,00
0,61%
1.146,00
-5.890,00
Riduzione
del
valore
di
produzione di ca € 40.000 ed
aumento
dei
costi
della
produzione di ca € 47.000
0,27%
-333.053,00
-169.633,00
Aumento del valore della
produzione di ca € 355.000 ed
aumento dei proventi finanziari
TETA - CENTRO ITALIANO Gestione di un centro di servizi € 1.000,00
SERVIZI DALLA TERRA ALLA per la qualità, l’innovazione e la
TAVOLA s.r.l.
sicurezza
nelle
filiere
agroalimentari
28.09.1998
C.R.P.V. CENTRO RICERCHE Organizzazione
e
gestione € 516,40
PRODUZIONI
VEGETALI programmi di ricerca per la
SOC. COOP.
produzione
Sintetica motivazione delle
differenze1
Risultato sotanzialmente in linea
Diminuzione di oltre € 5 milioni
nel valore di produzione dovuto
principalmente al fatto che non
si è svolta la manifestazione
“Goefluid” che garantisce i
maggiori introiti
Notevole aumento del valore
della produzione per ricavi
dovuti a manifestazioni e
contributi di enti pubblici
07.07.1988
LEPIDA SPA
(dal luglio 2010)
Realizzazione e gestione della € 1.000,00
rete regionale a banda larga
delle pubbliche amministrazioni
0,006%
01/08/2007
14.674,00
(nel
2009
la
Provincia non era
socia)
Analizzando più in dettaglio le società partecipate dalla Provincia si osserva quanto segue:
•
Tempi Agenzia Spa: con atto di Consiglio n. 46 del 21/05/2010 è stata approvata, ai sensi dell’art. 25 comma 1 e dell’art. 26 della L.R. n. 10 del
30/06/2008, la trasformazione della Società da Spa a Società a responsabilità limitata ed è stato approvato lo schema di nuovo Statuto, il quale prevede ex
22
lege, al posto del Consiglio d’Amministrazione, un Amministratore Unico. Schema di Statuto analogo è stato approvato anche dall’altro socio di maggioranza
Comune di Piacenza. Al momento attuale la trasformazione in Srl non è ancora stata ratificata dall’Assemblea dei Soci. La società ha come oggetto esclusivo
le attività di seguito elencate che hanno come destinatari i soli enti pubblici soci: “a) L’acquisizione e/o realizzazione degli impianti (quali depositi, officine,
autostazioni ecc.) delle reti (quali fermate, paline ecc.) e di ogni altra dotazione funzionale all’esercizio del trasporto pubblico locale nel territorio della
provincia di Piacenza; b) la programmazione, l’affidamento della gestione ed il controllo dei servizi di trasporto pubblico locale nel territorio della provincia di
Piacenza […]; c) ogni altra funzione amministrativa affidata dai soci; d) servizi strumentali all’attività dei soci”. Per quanto riguarda le risultanze di bilancio,
nel 2009 la società mostra un risultato d’esercizio positivo pari a 2.285 euro. La dinamica del valore della Produzione è migliore dei relativi costi e la loro
differenza è positiva (circa 23.000 euro). Il valore della produzione di Tempi Agenzia è costituito per circa il 69% da contributi erogati dalla Regione Emilia
Romagna e per circa il 24% da introiti derivanti dalla vendita di titoli di viaggi e da contributi erogati per esenzioni o agevolazioni tariffarie. Per la parte
rimanente il valore della Produzione è costituito da introiti legati al contratto di servizio siglato con il Comune di Piacenza per la gestione delle
contravvenzioni da codice della strada, al contratto di servizio con il gestore e ad altri contributi corrisposti per la copertura di servizi specifici. I costi di
produzione sono rappresentati per più dell’83% da corrispettivi del contratto di servizio e contributi a favore del gestore. Gli altri costi sono relativi alle spese
del personale, a servizi aggiuntivi o speciali subappalti in gran parte al gestore, alla gestione della biglietteria e all’attività di verifica e distribuzione dei titoli
di viaggio. Anche la gestione finanziaria mostra un andamento favorevole (+ 76.208 euro) grazie all’abbondante liquidità che al 31/12 è di 5,6 milioni di
euro. I principali debiti sono verso i concessionari del Trasporto Pubblico Locale (7,6 milioni di euro) che comunque, rispetto al 2008, si sono ridotti di circa
un milione di euro. Detratti gli oneri straordinari e soprattutto le imposte (78.935 euro), si giunge al risultato d’esercizio, come già detto, positivo (2.285
euro).
•
Tempi Spa: la società ha come oggetto sociale “La gestione del trasporto pubblico in ogni forma e con ogni mezzo idoneo; […] lo svolgimento di ogni
servizio sussidiario e/o complementare rispetto a quello del trasporto pubblico” e espleta funzioni di interesse generale per la collettività nel settore del
trasporto pubblico locale. Rappresenta per la Provincia la partecipazione più “delicata”. La situazione di difficoltà del trasporto pubblico locale è generalizzata
e coinvolge le Società presenti su tutto il territorio nazionale. A livello locale il problema merita di essere affrontato e approfondito per mirare al risanamento
dei conti ed al rientro del disavanzo. Nel 2009 la perdita ha raggiunto –1.125.549 euro. Nel 2008 la perdita era stata di –588.8821 euro. La Provincia
nell’anno 2009 ha stanziato e impegnato circa 235.000 euro per il ripiano del disavanzo del 2008 e nell’anno 2010 tale somma è stata liquidata a favore
della Società. Tornando alla perdita conseguita nel 2009, nel corso dell’anno vi è stato il rinnovo del contratto di lavoro per gli autoferrotramvieri con effetti
a partire dal 2008. Tempi Spa non ha provveduto agli accantonamenti del caso nel 2008, pertanto il bilancio 2009 risulta appesantito anche della quota del
rinnovo di competenza del 2008. Riguardo alla formazione del risultato d’esercizio si osserva che il valore della produzione nel 2009 è diminuito rispetto
all’anno precedente di circa 1,2 milioni di euro, pertanto la differenza tra valori e costi della produzione è giunta a quota – 574.883. Le risultanze della
gestione finanziaria sono pari a – 255.086, caratterizzate da una consistente esposizione verso i finanziatori (società finanziarie) pari a circa 5 milioni di
euro. Anche la gestione straordinaria presenta un risultato negativo, per cui prima delle imposte il risultato è pari a – 843.954 euro a cui va aggiunto il
pagamento delle imposte per oltre 280.000 euro. Nell’Assemblea tenutasi il 16/06/2010 è emerso che, a seguito della già grave situazione consuntivata al
31/12/2009, il Consiglio d’Amministrazione nel corso del 2010 ha tenuto costantemente monitorata la situazione finanziaria aziendale, che al 31/03/2010
evidenziava una perdita di circa 400.000 euro, che, sommata a quella al 31/12/2009, ha prodotto il verificarsi delle condizioni previste dall’art. 2446 Codice
Civile ”Riduzione del capitale per perdite”. Nella stessa Assemblea è emerso che le prospettive non lasciano margini per prevedere un miglioramento nei
risultati conseguiti. Le risorse disponibili risultano insufficienti per la copertura delle spese correnti. Ai Soci è stato quindi chiesto di provvedere al ripiano
23
della perdita consuntivata al 31/12/2009 e, secondariamente, per il 2010 un ulteriore apporto di liquidità al fine di assicurare l’equilibrio economicofinanziario della gestione e di evitare così una crisi di liquidità. Nel corso dell’Assemblea dei soci tenutasi il 21/07/2010 l’intero Consiglio d’Amministrazione
ha rassegnato le proprie dimissioni. Pertanto il Collegio Sindacale, ai sensi dell’art. 2386 del codice civile, ha convocato d’urgenza una nuova Assemblea per
la sostituzione degli amministratori mancanti. Nell’Assemblea del 02/08/2010 è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto dal
Presidente, designato dal Comune di Piacenza e da altri due membri designati dalla Provincia di Piacenza. Nella stessa Assemblea è stata affermata la
volontà dei due soci di provvedere, per quanto riguarda la situazione economico/finanziaria, ad un apporto di liquidità in parte proporzionale alla
partecipazione detenuta, per una cifra totale pari a circa un milione di euro. Nell'Assemblea dei Soci tenutasi il 20/10/2010 è emerso che la situazione di
difficoltà già esposta nelle precedenti Assemblee ha subìto un ulteriore peggioramento, in quanto la situazione economico – patrimoniale al 30/09/2010
rilevava una perdita in corso di formazione di circa 1,2 milioni di euro, causata in particolare dalla crescita delle principali voci di costo (carburante,
personale, assicurazioni) non corrisposta da un'adeguata copertura sul fronte delle entrate. I rappresentanti dei due Soci (Comune e Provincia), in sede di
Assemblea, hanno confermato l'intenzione di erogare entro l'anno 2010 un contributo in conto esercizio ai sensi dell’Accordo di programma a suo tempo
stipulato tra Provincia, Comune, Regione Emilia Romagna e Tempi Agenzia.
•
Autostrade Centro Padane Spa: la società ha per oggetto principale la promozione, la progettazione, la costruzione e la gestione di autostrade,
compresa l’autostrada Piacenza- Cremona- Brescia e diramazione per Fiorenzuola. Costituisce la più redditizia partecipazione della Provincia. Nel 2009 sono
stati introitati dalla Provincia dividendi relativi all’esercizio 2008 per 73.344,50 euro, rispetto ad un utile complessivo di euro 11.684.354. Nel 2009, il
risultato economico, seppur sempre positivo, ha subito una rilevante flessione fermandosi a 1.078.396 euro. Ciò è da imputare principalmente alla profonda
crisi economica ed alla conseguente riduzione del traffico verificatasi nell’anno 2009, con una notevole flessione degli introiti dovuti a pedaggi. Il totale dei
ricavi è passato da circa 66 milioni del 2008 a circa 56 milioni del 2009. I costi invece sono aumentati notevolmente a causa di un adeguamento dei costi del
personale in conseguenza del rinnovo del contratto collettivo nazionale e del contratto integrativo aziendale e, principalmente, a causa di oneri finanziari più
rilevanti per un maggior indebitamento della società. Pertanto la differenza tra valore e costi della produzione risulta essere pari a 5.732.179 euro, valore
notevolmente diminuito rispetto all’anno precedente. Il saldo dei proventi e oneri finanziari è di –2.192.786. Tale saldo negativo si riferisce principalmente
agli interessi passivi maturati sulle somme erogate dalle banche finanziatrici. Le imposte pesano in negativo per circa 2.265.000 euro e l’utile d’esercizio per
il 2009, come già detto, risulta essere pari a 1.078.396 euro. Nel 2010 non sono stati distribuiti dividendi agli azionisti. Si precisa che in data 29/03/2010,
con atto di Consiglio Provinciale n. 32, sono state approvate le modifiche allo Statuto della Società che riguardano la durata della società, estesa dal
31/12/2029 al 31/12/2070 e l’aumento del capitale sociale, passato da 15.500.000 euro a 30.000.000 euro. Tale aumento di capitale è avvenuto utilizzando
le riserve di rivalutazione (euro 11.249.682,10) e, per la parte rimanente, una quota limitata delle riserve straordinarie. La Società, come da Assemblea
straordinaria del 30/03/2010, ha emesso nuovi certificati azionari. Le azioni della Provincia di Piacenza sono passate da 146.689 del valore nominale di 10
euro cadauno a 283.914 del valore nominale sempre di 10 euro, per un valore complessivo di 2.839.140 euro pari, come in precedenza, al 9,46 % del
capitale sociale totale.
•
Piacenza Expo Spa: la società ha per oggetto sociale “la promozione, l’organizzazione e la gestione di manifestazioni fieristiche, quali fiere, mostre,
esposizioni e attività congressuali”. Per quanto concerne le risultanze di bilancio, nel 2009 si evidenzia un risultato d’esercizio negativo pari a – 423.667
euro. Il valore della produzione è diminuito di circa 500.000 euro rispetto all’anno precedente, questo è dovuto principalmente all’assenza, negli anni dispari,
dell’evento biennale internazionale Geofluid. A ciò si aggiunge la peggiore crisi economica globale degli ultimi ottant’anni nel settore. Infatti anche i report
del sistema fieristico nazionale confermano un trend di generale contrazione sia nel numero dei visitatori (-5%) che nell’area vendita (-10%). La differenza
24
tra valore e costo della produzione risulta pertanto essere, a differenza dell’anno 2008, negativa (- 425.500 euro). Anche la gestione finanziaria risulta
negativa (- 157.771 euro) a causa di interessi passivi su mutui contratti con le banche. Ha invece un impatto positivo la gestione straordinaria (+ 131.533).
Tali risultati portano, come già evidenziato, a chiudere, al netto delle imposte, con un disavanzo pari a – 423.667 euro, a differenza di quanto verificatosi
nell’anno precedente in cui la società aveva chiuso con un utile. Questo è dovuto, come già accennato, al fatto che negli anni pari si svolge la
manifestazione che garantisce i maggiori margini alla Società Piacenza Expo, cioè il “Geofluid”. La Società si trova inoltre a dover fronteggiare un problema
strutturale: il valore dei fabbricati industriali è molto elevato (10.535.978 euro al 31/12/09) e ad esso corrisponde una elevata quota d’ammortamento
annuale. Per quanto riguarda le prospettive future intraprese dalla Società, esse, come si legge nella lettera agli azionisti allegata al bilancio 2009, si
possono definire su due direttrici. La prima, legata all’attività propria, focalizzata al consolidamento e al rafforzamento delle manifestazioni in essere ed alla
ricerca di nuove opportunità, cercando di favorire eventi con caratteristiche più coerenti con il dimensionamento ed il posizionamento della struttura ma
anche con un mercato fieristico sempre più competitivo e selettivo. La seconda direttrice, legata ad una prospettiva che coinvolge più direttamente i soci, si
riferisce alle già auspicate opportunità di sistema e cioè a collaborazioni o addirittura integrazioni societarie con altri soggetti fieristici nel quadro di una regia
più ampia per cui, in particolare, la Regione Emilia Romagna ha manifestato un concreto interesse. E’ in questo quadro, si evidenzia ancora nella lettera agli
azionisti, che Piacenza Expo Spa prosegue la sua mission, rammentando quanto il suo contributo all’economia resti importante sia sul piano della diffusione
a livello nazionale ed internazionale delle risorse ed eccellenze piacentine in diversi settori, sia garantendo significative quote di indotto economico per
diverse categorie di operatori. Riguardo al 2010 è stato espresso ottimismo, poichè l’esercizio si è aperto e si sta sviluppando con l’obiettivo realistico di
offrire un esito consuntivo con segno positivo, pur tenendo conto di uno scenario economico generale ancora fortemente compromesso. In una prospettiva
più a lungo termine si potranno considerare gli effetti di Expo 2015 che, come noto, si terrà nella vicina Milano.
•
Piacenza Turismi Srl: la società ha per oggetto sociale “l’attività di studio, la progettazione e gestione di servizi turistici, promozionali e di
commercializzazione turistica nonché di servizi di assistenza a favore delle imprese e degli enti pubblici”. Alla società Piacenza Turismi è demandato il
compito di aggregare le attività imprenditoriali in un’offerta integrata da proporre al mercato e di aiutare le imprese turistiche a strutturare la loro offerta e a
portarla sul mercato. La società ha adottato un business plan secondo il quale la stessa si pone l’obiettivo di mantenersi autonomamente sul mercato in una
logica imprenditoriale. Nel 2009 si evidenzia un risultato d’esercizio negativo pari a –27.604 al contrario del 2008 in cui il risultano era stato positivo anche
se di soli 1.209 euro. La difficile situazione economica in cui si trova la società è stata individuata sia nel mancato sostegno dei soci pubblici, sia nella crisi
economica che ha quasi annullato gli sponsor privati. In effetti, rispetto al 2008, nel 2009 risulta una diminuzione dei ricavi e proventi delle vendite, anche
se la differenza tra valore e costi della produzione rimane positiva. La differenza tra proventi e oneri finanziari presenta invece un risultato negativo che
aggiunto alle imposte anticipate porta la società ad una perdita d’esercizio. L’Assemblea dei soci ha deliberato di riportare a nuovo la perdita dell’esercizio
così come proposto dall’organo amministrativo. Dal recente carteggio agli atti emerge la volontà di improntare i rapporti tra la Società stessa e il Socio
Provincia di Piacenza sulla base di uno spirito collaborativo.
•
So.pr.i.p. Spa: la società ha lo scopo precipuo di favorire lo sviluppo economico ed imprenditoriale delle province di Parma e Piacenza, avendo particolare
attenzione alle problematiche relative all’innovazione del sistema infrastrutturale e produttivo, alla promozione e valorizzazione delle risorse e dei potenziali
del territorio. Un’altra importante attività della società riguarda l’individuazione e gestione, per conto dei soci, di progetti integrati di sviluppo locale quali
patti territoriali, piani speciali d’area e piani di azione locale di iniziativa comunitaria. Queste ultime attività hanno rivestito e rivestono particolare rilevanza
per la Provincia di Piacenza. Si rileva che la maggioranza del capitale sociale è detenuta da enti pubblici locali. L’esercizio 2009 chiude con una perdita
d’esercizio di –70.868 euro, a differenza del 2008 in cui la società aveva chiuso con un utile seppur di soli 343 euro. La differenza tra il valore e i costi di
25
produzione è ancora abbondantemente positiva (521.163 euro) anche se ridotta di circa 400.000 euro rispetto all’anno precedente. Questo valore positivo è
quasi totalmente annullato dalla gestione finanziaria pari a - 515.019 euro, dovuto principalmente all’alto livello di indebitamento con le banche. La gestione
straordinaria è positiva (+ 16.175); si segnalano, infine, imposte per 91.187 euro. Il risultato finale, come già detto, è negativo. L’Assemblea dei soci ha
approvato la proposta del Consiglio d’Amministrazione di coprire la perdita con le riserve disponibili.
•
La Faggiola Srl: tale società ha per oggetto l’esercizio, l’implementazione, lo sviluppo e la gestione di un centro polifunzionale per la fornitura di servizi utili
alla promozione della cultura rurale e agricola, alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari e dei settori connessi. Nel 2009 compaiono in bilancio ricavi
relativamente significativi grazie ai proventi derivanti dall’attività di ristorazione in collaborazione con l’Istituto Raineri – Marcora, Sezione alberghiera. Altri
proventi derivano da manifestazioni e da contributi da enti pubblici per un totale complessivo di ricavi pari a 101.464 euro. Contemporaneamente sono
aumentati, rispetto al 2008, i costi di produzione dovuti principalmente all’aumento degli ammortamenti sia delle immobilizzazioni immateriali che materiali.
La differenza tra valore e costi della produzione risulta comunque positiva. La gestione straordinaria e quella tributaria hanno un’incidenza del tutto
trascurabile e ciò determina un risultato d’esercizio positivo (pari a 1.018 euro). L’Assemblea dei soci ha deliberato di accantonare l’intero risultato di
esercizio a riserva legale. Come da informazioni assunte al riguardo, nel corso del 2010 è proseguita l’attività di ristorazione in collaborazione con l’Istituto
Raineri- Marcora, ed è prevista l’attivazione di una convenzione con un gestore per detto servizio. Inoltre nel 2010 sono partite nuove iniziative quali “Il
mercato contadino” domenicale ed altre attività in collaborazione con enti del territorio (es. “Carmina Burana” con il Conservatorio).
•
Sintra Srl in liquidazione: la società ha come oggetto sociale la gestione diretta dei servizi connessi alla rete telematica sul territorio della provincia di
Piacenza per conto degli enti soci e lo svolgimento di attività d’impresa nell’area dei servizi informatici, telematici e telecomunicazioni, nei confronti di enti
pubblici soci. Tale società espleta funzioni a carattere esclusivamente strumentale rispetto all’attività degli enti soci. E’ necessario precisare che in data
26/06/2008 l’Assemblea dei soci ha deliberato la trasformazione da società per azioni a società a responsabilità limitata ed in data 25/07/2008 l’Assemblea
dei soci ha approvato la messa in liquidazione della società. L’assolvimento dei contratti in essere è stato garantito con un contratto di affitto d’azienda con
la Società Sti Spa (atto del 30/07/2008 Rep n. 143741). La società ha fatto domanda per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo. In data
25/09/2008 il Tribunale di Piacenza ha dichiarato aperta la procedura di concordato preventivo ed ha nominato il commissario giudiziale a cui fa capo tale
procedura. La procedura di Concordato Preventivo ha avuto il parere favorevole del commissario Giudiziale e di un’ampia maggioranza dei creditori aventi
diritto al voto, senza registrare alcun voto contrario. Il Tribunale di Piacenza ha definitivamente omologato il Concordato in data 25/02/2009. Nel corso
dell’anno 2009 il Commissario Liquidatore ha terminato l’incasso dei crediti esigibili vantati dalla società ed ha iniziato il riparto agli aventi diritto secondo il
grado di privilegio previsto dal codice civile. Lo stesso Commissario Liquidatore ha ritenuto opportuno di procedere alla proroga del contratto d’affitto
d’azienda con la Società STI Spa fino al 30/06/2010. Il bilancio chiuso al 31.12.2009 evidenzia un utile pari ad € 367.124 contro una perdita di € –
1.328.207 dell’esercizio precedente. Tale utile è da imputarsi in massima parte ai cosiddetti “bonus da concordato” che due soci si erano impegnati a
effettuare qualora la procedura avesse avuto buon fine e precisamente: un contributo di € 300.000 erogato dalla Provincia di Piacenza e la rinuncia ai propri
crediti vantati per € 106.000 dalla GFI Italia Spa. Tali importi sono stati iscritti tra i proventi d’esercizio aventi natura straordinaria. I costi sostenuti sono
solamente quelli relativi allo svolgimento della procedura di Concordato Preventivo, nonché quelli relativi all’esistenza della società. In data 26/07/2010 con
atto di compravendita del Notaio Brunetti (Rep. 36808/12784) la Società Sintra Srl ha ceduto e venduto l’azienda alla Società Sti Spa, la quale ha accettato
ed ha acquisito la piena proprietà dell’azienda stessa. Si precisa che sono esclusi dalla vendita i debiti e i crediti i quali restano rispettivamente a carico e a
favore della società venditrice. I creditori privilegiati sono già stati liquidati, mentre l'unico credito che la Società Sintra Srl deve ancora incassare è un
“Credito dall'Erario”. Nel momento in cui la Società incasserà tale credito il Commissario Giudiziale procederà a liquidare, per quanto possibile, i creditori
26
chirografi.
•
STI Spa: la società ha per oggetto sociale “lo studio, la realizzazione e la prestazione di servizi tecnici ed operativi relativi alla lavorazione di documenti
cartacei ed alla diffusione telematica dei servizi, nonché di supporti elettronici e trasmissivi delle Aziende di credito, di enti pubblici e privati, dei loro clienti e
di terzi, nonché le attività connesse”. Fondamentale è sottolineare che a partire dal 01/08/2008 la Società ha assolto ai contratti in essere della Società
Sintra srl (messa in liquidazione) con un contratto di affitto d’azienda (atto del 30/07/2008 Rep n. 143741). Come già precisato nell’analisi della Società
Sintra Srl, si ricorda che con atto di compravendita del 26/07/2010 (Rep. n. 36808/12784) la Società Sti Spa ha acquisito la piena proprietà dell’azienda
Sintra Srl. L’ultimo bilancio approvato della Società Sti Spa ha chiuso con un utile di 31.590 euro. Il valore della produzione, rispetto all’anno 2008, è
aumentato ed è pari a 14.771.603 euro, mentre i costi, rispetto all’anno precedente, sono diminuiti. Questo ha comportato un notevole aumento della
differenza tra valore e costi di produzione pari a 221.474 euro. I proventi e oneri finanziari pesano negativamente sul bilancio a causa di interessi passivi
verso banche, comunque il risultato prima delle imposte è positivo (pari a 148.259 euro) ed al netto delle imposte l’utile è pari, come già osservato, a
31.590 euro. L’Assemblea dei soci ha deliberato di destinare l’utile d’esercizio come segue: 1.580 euro a riserva legale e 30.010 euro a riserva straordinaria.
•
Banca Popolare Etica Società Cooperativa per azioni: tale società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito, con intento di
perseguire finalità sociali e di educazione del risparmiatore e del beneficiario del credito. Si osserva che la quota provinciale assume un carattere simbolico e
che i bilanci della banca hanno sempre chiuso in utile. La società, in quanto finalizzata alla produzione di servizi rivolti a realizzare fini sociali e a promuovere
lo sviluppo economico e civile delle comunità locali, svolge attività di interesse generale. Al 31/12/2009 il Bilancio d’esercizio ha chiuso con un utile di 30.060
euro. Il margine di intermediazione, costituito dalla differenza tra ricavi (cioè interessi attivi, commissioni attive, dividendi, utili da cessioni, risultato netto
dell’attività di copertura, ecc…) e costi (intesi come interessi passivi e commissioni passive) dà un risultato di 18.088.192 euro. Successivamente alla
gestione finanziaria il risultato netto è pari a 16.633.968 euro a cui vanno tolti i costi operativi (spese per il personale, altre spese amministrative, ecc..).
L’utile della operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 794.341 euro che al netto delle imposte si riduce a 30.060 euro.
•
Nuova Quasco Scarl: la società, con scopi consortili e senza finalità di lucro, è costituita e partecipata al fine della produzione di beni e servizi strumentali
all’attività dei soci, in funzione dei loro compiti, nonché per lo svolgimento esternalizzato di funzioni amministrative di loro competenza. Ai sensi dell’art. 13
della L. 248/2006, la società opera esclusivamente con gli enti costituenti o partecipanti e non può svolgere prestazioni a favore di altri soggetti pubblici o
privati. I soci sono tutti enti pubblici ed in particolare figurano la Regione Emilia-Romagna, che detiene la maggioranza, le Province di Ferrara, Reggio
Emilia, Rimini, Modena, Forlì-Cesena oltre ad altri Comuni della regione. La società realizza e gestisce sistemi informativi e osservatori nei settori dei lavori
pubblici, dei servizi e delle forniture, della sicurezza sul lavoro, delle politiche abitative e della qualità edilizia. La partecipazione a tale società garantisce il
supporto alle specifiche funzioni di competenza della Provincia come l’Osservatorio delle Politiche abitative. Per quanto riguarda l’ultimo esercizio chiuso al
31/12/2009 il bilancio risulta in attivo con un utile di 6.555 euro, in miglioramento rispetto agli anni precedenti. Il fatturato, pari a 1.740.559 euro, è
cresciuto del 17% rispetto al 2008. I costi della produzione sono pari a 1.650.500 euro, pertanto la differenza tra valore e costi della produzione è pari a
90.059 euro. Rispetto al 2008 si nota una notevole riduzione della voce “interessi ed altri oneri finanziari”, passati da –41.567 a –21.611euro. Ciò deriva
dall’utilizzo di risorse finanziarie proprie anziché al ricorso al credito bancario. Il risultato finale prima delle imposte è pari a 58.545 euro. Al netto delle
imposte l’utile, come già evidenziato, risulta pari a 6.555 euro. Nel 2010 si evidenzia la sottoscrizione da parte di tutti i soci di un accordo amministrativo
datato 19/05/2010, con cui nello spirito consortile e nel rispetto dei dettati comunitari del principio dell’”in house providing”, i soci si impegnano a regolare
le modalità di definizione degli indirizzi operativi da impartire all’azione societaria, si impegnano ad esercitare il controllo sulla gestione dell’attività sociale e
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la verifica dei risultati della società, nonché si impegnano reciprocamente a svolgere il proprio ruolo di socio oltre che di “utente” della società in modo
efficace ed efficiente, sia per il pubblico fine proprio sia per quello degli altri soci, non ostacolando le attività altrui nell’utilizzo dei servizi della società.
•
Teta Srl – Centro Italiano Servizi della Terra e della Tavola: la società ha per scopo quello di gestire un centro di servizi per la qualità, l’innovazione
e la sicurezza nelle filiere agroalimentari, potenziando i servizi pubblici e associativi a favore delle imprese agricole, della trasformazione e distribuzione
alimentare per il miglioramento delle produzioni e la sicurezza degli alimenti, attuando azioni volte a contribuire allo sviluppo dei sistemi di qualità anche
ambientale e alla salvaguardia del consumatore. Nell’esercizio chiuso al 31/12/2009 la società, a differenza dell’anno precedente, risulta avere in bilancio un
risultato negativo pari a –5.890 euro. Questo è dovuto sia alla interruzione dei finanziamenti regionali sia all’aumento dei costi di produzione passati da
295.024 euro del 2008 a 342.353 euro del 2009. Nel maggio 2010, a seguito delle decisioni prese in sede di assemblea di approvazione del bilancio, è stata
trasmessa a tutti i soci una nota (datata 05/05/2010) nella quale vengono espresse le difficoltà operative della società per la sospensione dei finanziamenti
regionali. Nella comunicazione vengono presentate le possibili alternative che rimangono alla società, considerata l’impossibilità di operare senza subire
pesanti perdite. Le alternative espresse dal Presidente del C.d.A. e dal Presidente del Collegio Sindacale sono o la messa in liquidazione della società o la
modifica dell’oggetto sociale (introducendo nello statuto altre finalità ed altri servizi inerenti la ricerca e lo sviluppo ed eventuali altri servizi per le aziende). A
seguito di tale comunicazione ed anche degli orientamenti espressi dall’Assessore all’Agricoltura, il Consiglio Provinciale con atto n. 61 del 21/06/2010 ha
deliberato di alienare, anche mediante esercizio del recesso, la quota di partecipazione provinciale nella Società Teta Srl.
•
C.R.P.V. Centro Ricerche Produzioni Vegetali Soc. Cooperativa: la società opera nell’ambito della filiera agroalimentare e ha lo scopo di organizzare,
a favore dei soci e di terzi, la domanda di ricerca, di coordinare e gestire programmi di ricerca e sperimentazione in tale campo. Il bilancio chiuso al
31/12/2009 evidenzia una perdita di -169.633 euro; la perdita dell’esercizio precedente era pari a -333.053 euro. Nel 2009 la differenza tra valori e costi
della produzione è negativa, pari a – 11.837 euro a cui si aggiungono oneri straordinari per -53.345 euro dovuti alla svalutazione di una partecipazione in
una società. Anche la differenza tra proventi e oneri straordinari è negativa, pari a -106.612 euro, dovuta principalmente ad una sopravvenienza passiva per
- 15.555 euro. Il risultato prima delle imposte è pari a –140.769 euro. Le imposte sul reddito gravano per –28.864 euro, per cui, come già detto, la perdita
netta d’esercizio risulta essere pari a –169.633 euro. L’Assemblea dei soci ha deliberato di coprire la perdita mediante l’utilizzo del Fondo di riserva legale
indivisibile.
•
Lepida Spa: la società ha per oggetto l’esercizio delle seguenti attività, rientranti nell’ambito di pertinenza delle pubbliche amministrazioni ed altri soggetti
pubblici che detengono una partecipazione nella società, concernenti la fornitura della rete secondo quanto indicato nell’art. 10 comma 1, 2 e 3 della L.R. n.
11/2004: a) realizzazione e gestione della rete regionale a banda larga delle pubbliche amministrazioni ai sensi dell’art. 9, comma 1, della L.R. 11/2004; b)
fornitura di servizi di connettività sulla rete regionale a banda larga delle pubbliche amministrazioni (trasmissione dati su protocollo IP, fornitura e
configurazione degli apparati terminali di rete situati nei punti di accesso locale (PAL); ecc. Il Consiglio Provinciale, con atto n. 37 del 12/04/2010, ha
deliberato di aderire alla Società attraverso la sottoscrizione di una quota azionaria del valore di 1.000 euro. La partecipazione alla società è infatti
condizione essenziale per mantenere i rapporti contrattuali attivati da ciascun Ente con Lepida Spa. La società, costituita ai sensi dell’art. 10, comma 3, della
legge regionale n. 11/2004, è a totale ed esclusivo capitale pubblico. Nel mese di luglio si è provveduto al versamento della quota azionaria di 1.000 euro e
la percentuale di partecipazione al capitale sociale posseduta da questa Provincia è attualmente pari allo 0,006%. Si è in attesa dell’emissione e della
consegna da parte della società dei certificati di deposito delle azioni. Si segnala che la società al 31/12/2009 ha chiuso il bilancio con un risultato d’esercizio
positivo pari a 14.674 euro.
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Il personale
Spesa relativa al personale
Le previsioni iscritte nell’intervento “Personale” delle spese correnti sono una delle componenti principali di spesa e sono pari a € 13.879.671,00 (€ 14.217.683,00
nel 2010). La composizione per grandi aggregati delle spese collocate nell’intervento “personale” è la seguente:
Voce
Stipendi
Importo stanziato
9.033.000
Oneri previdenziali
2.506.000
Risorse decentrate per il comparto
1.000.000
Risorse per le retribuzioni di posizione e risultato della dirigenza
618.716
Altri costi personale
721.955
TOTALE
13.879.671
La spesa di personale prevista per l'anno 2011 comparata, sulla base di valori omogenei, secondo le interpretazioni della Corte dei conti (tenuto anche conto
dell’interpretazione fornita dalla Sezione della autonomie, con deliberazione n. 16 del 09.11.2009), a quella impegnata nel 2010, ne evidenzia la riduzione, così come
previsto dalle vigenti disposizioni di legge.
Gli importi relativi agli attuali trattamenti stipendiali sono imputati sui centri di costo delle strutture di assegnazione del personale.
La previsione di spesa è stata effettuata tenendo conto dell’attuale quadro normativo (D.L. 78/2010 convertito in L. 122/2010) che prevede il blocco dei rinnovi
contrattuali dei pubblici dipendenti per il triennio 2010-2012.
Gli oneri Irap, classificati nell’intervento “Imposte e tasse”, sono pari ad € 918.000 e si aggiungono agli importi sopra evidenziati.
Per il 2011 è previsto uno stanziamento del piano occupazionale del valore di € 50.000.
La previsione del personale per l’anno 2011, è quindi basata sulla seguente stima:
366 unità a tempo indeterminato
5 unità a tempo determinato
1 direttore generale
1 segretario generale
Rispetto ai rapporti di lavoro a tempo determinato, costituiti ai sensi dell'art. 30 del Regolamento di organizzazione, attualmente in essere e in scadenza il
31.12.2010, si è prevista la conferma dello stanziamento, fatta comunque salva ogni valutazione successiva.
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La previsione della spesa del personale viene analiticamente dimostrata nell’apposito prospetto contenuto nel volume Allegati.
Le risorse decentrate di cui all’art. 31 del CCNL 22.01.2004 per il personale non dirigente sono quantificate secondo quanto previsto dalla vigente disciplina
contrattuale (e ricomprendono anche gli importi annui derivanti dal trasferimento alla Provincia del personale dell'Autorità d'Ambito di Piacenza), così come le risorse
per le retribuzioni di posizione e risultato della dirigenza, mentre il fondo straordinari 2011, per espressa disposizione contrattuale, rimane invariato a € 48.330,00.
Quadro attuale dell’organico
L'attuale quadro dell'organico e del personale in servizio discende, da ultimo, dalla deliberazione G.P. n. 340 del 05.06.2009 concernente il trasferimento alla
Provincia, quale “Ente capofila”, a decorrere dal 1° luglio 2009, del personale a tempo indeterminato originariamente assunto dall'Agenzia d'Ambito per i servizi
pubblici di Piacenza, ai sensi della L.R. n. 10/2008, con la quale si è provveduto alla necessaria rideterminazione della dotazione organica. La posizione del personale
attualmente comandato all'Autorità d'Ambito di Piacenza è comunque dipendente all'evoluzione della normativa in materia.
Nel 2010, la Provincia sta rispettando gli obblighi di riduzione di spesa del personale così come da certificazione prot. n. 6853 del 01.02.2010 dei responsabili
dell'area “Attività di supporto” e del servizio “Sviluppo organizzativo” e da verbale n. 387 del 08.02.2010 del Collegio dei revisori dei conti, redatti nel rigoroso
rispetto delle modalità e delle condizioni dettate, in materia, dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (e confermate da molteplici pareri di diverse
sezioni regionali di controllo della Corte dei conti).
L'andamento, nel quinquennio, dei dati numerici riferiti alle risorse professionali impiegate nell'Ente è il seguente:
Personale
2005
2006
2007
2008
2009
Personale a tempo indeterminato
393
389
371
373
366
Personale a tempo determinato
9
7
6
9
6
Totale
402
396
377
382
372
A tempo pieno
369
366
343
348
337
Part time
33
30
34
34
25
Co.Co.Co.
46
36
0
0
0
30
Alla data del 1° dicembre 2010 la situazione è la seguente:
Personale in servizio al 01/12/2010
Numero
Note
Direttore generale
1
Segretario Generale
1
Dirigenti a tempo indeterminato
22
Di cui due in aspettativa
Dirigenti a tempo determinato
2
Incarico a funzionari dell'Amministrazione
Dipendenti a tempo indeterminato
334
Dipendenti a tempo determinato
TOTALE
5
365
Il personale a tempo determinato è costituito da 3 figure di alta specializzazione, assunte ai sensi dell'art. 110 del d.lgs. 267/2000, e da 2 figure assunte ai sensi
dell’art. 90 del medesimo decreto.
Si evidenzia, inoltre, che non esistono figure aventi i requisiti di legge per la cosiddetta “stabilizzazione” (in virtù dei contratti a tempo determinato o di incarico
professionale prolungatisi nel tempo).
Gli incarichi di collaborazione
L’art. 7, comma 6 e seguenti, del d.lgs. 30/03/2001 n. 165 individua le condizioni e le modalità per il conferimento di incarichi individuali, con contratti di lavoro
autonomo di natura occasionale o coordinata e continuativa.
Nell’intento di contenere la spesa pubblica il legislatore è intervenuto ripetutamente sulla materia, sia per quanto riguarda gli aspetti sostanziali, prevedendo limiti e
preclusioni al conferimento di nuovi incarichi, sia con riguardo agli aspetti procedimentali, imponendo obblighi di comunicazione e di pubblicità.
Sono presi in considerazione importanti aspetti quali:
•
la specializzazione che gli esperti devono possedere
•
i presupposti di legittimità dell’incarico
•
le procedure comparative per il conferimento degli incarichi
•
il controllo successivo da parte della sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti, cui vanno trasmessi gli atti d'importo superiore ai 5.000 euro ai
sensi dell'art. 1, comma 173, della legge 266/2005.
31
Gli obiettivi perseguiti dall’Amministrazione mediante il conferimento dell'incarico devono essere specifici e determinati, così come la durata, il luogo di svolgimento
della prestazione, l’oggetto ed il compenso; la prestazione deve essere di natura temporanea ed altamente qualificata.
L'anno scorso, la legge 69/2009 è intervenuta sul comma in argomento per meglio specificarne l’ambito di applicazione, sostituendo la dicitura riportata al penultimo
capoverso, ossia “contratti d’opera”, con la più completa espressione “contratti di collaborazione di natura occasionale o coordinata e continuativa” (art. 22 comma
2).
È stata inoltre ampliata l’eccezione al requisito della specializzazione universitaria - ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore - dalla
quale specializzazione si può ora prescindere anche, ad esempio, nel campo artigianale o informatico.
Il d.l. 78/2009 (cosiddetti provvedimenti anticrisi), convertito con modificazioni in legge 102/2009, ha novellato per ultimo il comma in esame, aggiungendo
all'ultimo capoverso un rinvio all'art. 36, comma 3, del medesimo d.lgs. 165/2001.
Riguardo alla programmazione degli incarichi, il testo dell’art. 3, comma 55, della legge 244/2007, introdotto dall’art. 46, comma 2, del d.l. 112/2008 convertito in
legge 133/2008, prevede che gli Enti Locali possono stipulare contratti di collaborazione autonoma, indipendentemente dall’oggetto della prestazione, solo con
riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal Consiglio.
Inoltre, il successivo comma 56 stabilisce che gli Enti territoriali fissano nel bilancio preventivo il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione,
con l’intento evidente di assicurare il contenimento di tale spesa.
Ciò premesso:
•
è necessaria la politica di limitazione degli incarichi individuali ad esigenze temporanee non connesse al fabbisogno ordinario e non fronteggiabili dal
personale di servizio;
•
gli incarichi devono essere funzionali ai fini strategici individuati dal Consiglio (in particolare nella Relazione previsionale e programmatica) o alle attività
istituzionali stabilite dalla leggi: è compito dei responsabili delle strutture organizzative valutare volta per volta in stretto rapporto con la Giunta – nonché
con il Direttore Generale ed il Comitato di Direzione, ai sensi dell'art. 20 comma 5 del Regolamento di organizzazione - la necessità e la rispondenza alla
normativa degli incarichi;
•
il limite massimo di spesa annua da adottare, che deve essere esplicitato nella Relazione previsionale e programmatica nella sua qualità di allegato al
bilancio di previsione;
•
detto limite è riferito a tutti gli incarichi individuali di lavoro autonomo al netto degli incarichi di progettazione e attività tecniche connesse alla realizzazione
di opere pubbliche nelle quantificazioni indicate dai quadri economici dei lavori, incarichi di componenti di organismi di controllo interno e dei nuclei di
valutazione, incarichi di rappresentanza e difesa in giudizio (non ricompresi, fra l’altro, dalla Corte dei Conti del Veneto, Sezione di controllo - Parere 7/2009
- fra gli incarichi di cui trattasi, ma inquadrati nella categoria 21 “servizi legali” contemplata all’II B del d.lgs 163/2006), incarichi regolati da specifiche
disposizioni di legge (per esempio incarichi a notai).
Tutto ciò considerato, il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione era stato stabilito, per l'anno 2010, ai sensi dell'art. 3 comma 56 della legge
244/2007, in 225.000 euro, con una riduzione del 10% rispetto all’anno precedente, esclusi gli incarichi conferiti per adempimenti obbligatori di legge e le altre
tipologie sopra individuate.
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Peraltro, l'ultima cosiddetta “manovra estiva” (art. 6, comma 7, d.l. 78/2010 convertito in legge 122/2010) è intervenuta in materia di programmazione degli
incarichi allo scopo di perseguire la “riduzione dei costi degli apparati amministrativi”, stabilendo che la spesa per studi ed incarichi di consulenza per l'anno 2011
non potrà essere superiore del 20% rispetto a quella sostenuta nel 2009.
Poiché dal rendiconto approvato con delibera CP n° 36 del 12/04/2010, non risulta che, nell'esercizio finanziario 2009, siano stati affidati incarichi di consulenza, nel
2011 si potranno attribuire solo incarichi di cui alle fattispecie individuate all'ultimo punto dell'elenco.
Il comma 10 del citato art. 6 fa comunque salva la possibilità di effettuare variazioni compensative fra i due macrogruppi di cui ai commi 7 e 8, con le modalità
previste all'art. 14 del d.l. 81/2008 (convertito con modificazioni dalla legge 127/2007).
La disponibilità per incarichi di rappresentanza legale in giudizio è prevista nell’esercizio 2011 in 90.000 euro. La spesa derivante da incarichi connessi alla
progettazione e alla realizzazione degli interventi compresa nei lavori pubblici 2011-2013 è espressa dalle quantificazioni indicate nei quadri economici degli stessi.
Le spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicita' e rappresentanza
Rientrano nell’obbligo di trasmissione alla Corte dei Conti, ai sensi del sopra citato art. 1, comma 173, della legge 266/2005, anche gli atti di spesa contemplati nel
comma 10 del medesimo art. 1, ossia quelli relativi a relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza.
Detto comma 10 stabiliva altresì che, a decorrere dall’anno 2006, le pubbliche amministrazioni non avrebbero potuto effettuare spese per un ammontare superiore
al 40% della spese sostenuta per le stesse finalità nell’esercizio 2004. Il successivo comma 12 tuttavia (adeguandosi al dettato della sentenza della Corte
Costituzionale n. 417/2005) escludeva dall'ambito applicativo del comma 10 le Regioni, le Province autonome, gli enti locali e gli enti del servizio sanitario nazionale,
lasciando comunque in capo a tutte le pubbliche amministrazioni (fra cui gli enti locali) solo l’obbligo di trasmettere alla Corte gli atti di spesa superiori a 5.000 euro
rientranti nelle tipologie oggetto dei “tagli”.
Il legislatore è poi intervenuto in materia con l’art. 61, comma 5, del d.l. 112/2008, convertito in legge 133/2008, ove con analoga formulazione si prevedeva: “A
decorrere dall’anno 2009 le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall’Istituto
nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi del comma 5 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, non possono effettuare spese per relazioni pubbliche,
convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza, per un ammontare superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2007 per le medesime finalità”.
Da ultimo, il d.l. 78/2010 convertito in legge 122/2010, citato al paragrafo precedente, è intervenuto - oltre che sugli incarichi - anche su queste tipologie di spesa in
argomento, allo scopo di perseguire la “riduzione dei costi degli apparati amministrativi”, stabilendo all'art. 6, comma 8, che la spesa per relazioni pubbliche,
convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza da effettuarsi nel 2011 non potrà essere superiore al 20% rispetto a quella sostenuta nell'anno 2009 per le medesime
finalità.
Per fornire un quadro più completo della materia, che tenga conto anche delle implicazioni di carattere sostanziale di queste norme, si evidenzia che nella relazione
approvata con delibera n. 742/2008, la Sezione di Controllo della Corte dei Conti dell'Emilia Romagna incidentalmente riporta: “Quanto al significato delle espressioni
“relazioni pubbliche”, “convegni”, “mostre”, “pubblicità” e “rappresentanza”, va rilevato come non sia sempre agevole ricondurre le molteplici iniziative assunte dagli
enti alle categorie così come definite dal legislatore”. Ciò premesso, si riportano le seguenti considerazioni in merito alla natura delle spese in argomento:
•
rappresentanza: la giurisprudenza contabile riporta in materia un indirizzo consolidato, dai cui emergono le seguenti condizioni di legittimità: 1) stretta
33
corrispondenza con le finalità istituzionali dell'ente, 2) necessità di una proiezione esterna o di intrattenere pubbliche relazioni con soggetti estranei, diretta a
mantenere o ad accrescere il prestigio dell'ente stesso, inteso quale elevata considerazione anche sul piano formale del suo ruolo e della sua presenza nel
contesto sociale, interno e internazionale, per il miglior perseguimento dei fini istituzionali, 3) previsione della spesa in uno stanziamento di bilancio, 4)
eventuale determinazione delle fattispecie ammissibili in un regolamento. Ad esempio, la Corte dei Conti, Sez. Veneto, (sentenza n. 719/2003) statuisce che
esse “...devono assolvere ad una funzione rappresentativa dell’ente verso l’esterno, nel senso di essere idonee a mantenere o ad accrescere il ruolo ed il
prestigio con il quale l’ente stesso, perseguendo i propri fini istituzionali, si presenta ed opera nel contesto sociale, intrattenendo pubbliche relazioni”.
•
relazioni pubbliche: vi rientrano quelle iniziative affini alle spese di rappresentanza ma non imputate ai relativi capitoli di spesa. Ciò anche in forza di quanto
riportati dalla delibera n. 4/AUT/2006 delle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, recante “Linee guida per l’attuazione dell’art. 1, comma
173 della legge n. 266 del 2005 nei confronti delle Regioni e degli enti locali”. Viene qui definita “problematica l’indicazione dell’ambito di applicazione alle
spese di rappresentanza e alle relazioni pubbliche, per almeno due profili. Il primo attiene alla difficoltà oggettiva di individuare il confine tra
'rappresentanza' e 'relazioni pubbliche', trattandosi di concetti in buona parte sovrapponibili. Il secondo, per la circostanza che spesso a questo tipo di spesa
non corrisponde una articolazione di bilancio che ne rifletta la differenza in termini contabili, e consenta quindi di qualificare, in concreto, i singoli
provvedimenti di spesa. In considerazione di ciò è da ritenere, adottando una linea pragmatica, che debbano essere trasmessi tutti i provvedimenti (o atti di
spesa) che autoqualificano le spese come 'rappresentanza' o 'relazioni pubbliche' ed imputano le medesime ad uno specifico capitolo di bilancio, ovvero
rientrano, in ogni caso, nella definizione che delle stesse ha elaborato la giurisprudenza della Corte dei conti”.
•
pubblicità: sono incluse le spese per acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione di massa, con i limiti indicati dai criteri applicativi indicati dalla Direttiva
PCM 28/09/2009 alle amministrazioni dello Stato (estesa anche a tutti gli enti soggetti all'obbligo di comunicazione all'Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni dall'Autorità medesima, con propria delibera n. 30/2010/CONS). Vengono inoltre considerate le spese per depliant e manifesti finalizzati alla
promozione del territorio, di eventi aperti al pubblico di rilevanza locale, di servizi ai cittadini di carattere non continuativo.
•
mostre: si considerano tali gli eventi espositivi organizzati nell’ambito delle attività istituzionali.
•
convegni: sono riconducibili a detta tipologia le spese sostenute per l’organizzazione di iniziative finalizzate all’approfondimento a più voci di temi di ricerca,
con partecipazione indifferenziata o, se ad invito, molto ampia.
Con nota prot. 33860 del 29/04/2010 la Provincia ha inviato alla Sezione di Controllo Emilia Romagna il prospetto richiesto relativo alle tipologie di spesa in
argomento, impegnate nell'esercizio finanziario 2009, dal quale risultano i seguenti importi:
relazioni pubbliche
€ 28.930,34
convegni
€ 52.612,00
mostre
€ 63.344,85
pubblicità
€ 82.299,82
rappresentanza
€ 30.300,32
TOTALE
€ 257.487,33
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Nell'esercizio finanziario 2011 la spesa massima dovrà quindi rispettare i seguenti limiti:
relazioni pubbliche
€ 5.786,07
convegni
€ 10.522,40
mostre
€ 12.668,97
pubblicità
€ 16.459,96
rappresentanza
€ 6.060,06
TOTALE
€ 51.497,46
Il comma 10 dell'art. 6 del citato d.l. 78/2010 fa comunque salva la possibilità di effettuare variazioni compensative fra le voci, con le modalità previste all'art. 14 del
d.l. 81/2008 convertito con modificazioni dalla legge 127/2007.
Il patrimonio ed il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari
L’art. 58 del d.l. 112/2008 stabilisce che gli Enti Locali con delibera di Giunta individuano i singoli beni immobili non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni
istituzionali, suscettibili di valorizzazione, ovvero di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegarsi al bilancio di
previsione.
Gli elenchi del piano di alienazione sono pubblicati ai sensi di legge ed hanno effetto dichiarativo della proprietà, in assenza di precedenti trascrizioni e producono gli
effetti previsti dall’art. 2644 del codice civile, nonché effetti sostitutivi dell’iscrizione del bene in catasto. Contro l’iscrizione del bene negli elenchi del piano di
alienazioni è ammesso ricorso amministrativo antro 60 giorni dalla pubblicazione, fermi gli altri rimedi di legge.
Dunque fra gli allegati al bilancio è incluso il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari già approvato dalla Giunta provinciale. Nel piano provinciale figurano
solo alienazioni, dato che nell’ambito del patrimonio provinciale non si sono rilevati immobili da valorizzare ai sensi dell’art. 58 commi 6 e 7 del d.l. 112/2008.
L'attuale amministrazione provinciale ha individuato due precisi percorsi. Il primo finalizzato alla vendita dei beni patrimoniali ritenuti non strategicamente rilevanti o
comunque essenziali per la realizzazione delle linee di mandato; il secondo finalizzato alla razionalizzazione della gestione economica e funzionale del patrimonio
immobiliare che rimane nel portafoglio dell’Ente in quanto utilizzato per le attività istituzionali.
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IMMOBILI
VALORE AL 31/12/2008
Beni demaniali (strade)
VALORE AL 31/12/2009
51.579.256,02
52.180.602,61
443.138,43
443.138,43
33.216,88
33.216,88
Fabbricati (patrimonio indisponibile)
40.908.913,25
41.242.920,07
Fabbricati (patrimonio disponibile)
10.788.359,04
10.214.677,97
103.752.883,62
104.114.555,96
Terreni (patrimonio indisponibile)
Terreni (patrimonio disponibile)
Totale
I beni immobili della Provincia si suddividono in beni del demanio, del patrimonio indisponibile e del patrimonio disponibile. Al primo gruppo appartiene
essenzialmente la rete stradale provinciale che, con la presa in carico di strade ex statali, si sviluppa per complessivi Km 1.102.
Al patrimonio indisponibile appartengono gli immobili adibiti ad uffici provinciali (Palazzo della Provincia) e i plessi scolastici di istruzione media superiore. Al
patrimonio disponibile appartengono tutti gli altri immobili a disposizione dell’Ente e in gran parte concesse in locazione. Si annoverano in particolare il Palazzo del
Governo sede della locale Prefettura e dell’alloggio prefettizio, le Caserme dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco, tra le quali spiccano la Caserma dei Carabinieri di
Piacenza e le Caserme dei Vigili del Fuoco di Piacenza e di Fiorenzuola d’Arda. Si rileva la dislocazione strategica su tutto il territorio provinciale degli altri edifici (di
proprietà dell'Ente) sede di stazioni dei Carabinieri (Bobbio, Ferriere, Ottone, Cortemaggiore). Appartengono altresì al patrimonio disponibile della Provincia le ex
Case Cantoniere Anas (acquisite in conseguenza del passaggio in capo all’Ente delle strade ex statali), non essendo più finalizzate al servizio della rete stradale.
Il patrimonio provinciale comprende anche alcuni terreni, per lo più costituiti da piccoli appezzamenti risultanti dalla esecuzione di varianti stradali (reliquati). Di
particolare consistenza è il terreno in dotazione all’Istituto Superiore di Istruzione Agraria e Alberghiera “G. Raineri- G. Marcora” di Piacenza (ex Barattiera e Corva).
La Provincia ha concesso in locazione due unità immobiliari ad uso abitativo e, fra le unità immobiliari ad uso diverso da quello abitativo (concesse in locazione), si
segnala l'ex laboratorio provinciale sito in località Gariga. Le locazioni attive più consistenti, ormai “storicamente” consolidate, riguardano gli immobili adibiti a
Caserme dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, oltre il summenzionato “Palazzo del Governo”.
Per il resto il patrimonio immobiliare dell'Ente è utilizzato per fini istituzionali (uffici, magazzini, scuole, ecc.). Si sottolinea che a partire dal 01/01/2011 anche la
Casa ex Beltrami situata in Via Mazzini, 62 sarà utilizzata per fini diretti in quanto vi saranno allocati gli uffici provinciali attualmente ubicati presso il complesso
immobiliare di Borgo Faxhall. Con nota del 25/06/2010 è stato infatti formalizzato il recesso anticipato dal contratto di locazione degli uffici provinciali siti a Borgo
Faxhall, che saranno lasciati in disponibilità entro il 31/12/2010.
Con delibera n. 592 del 27.11.2009 la Giunta ha individuato il patrimonio immobiliare provinciale non strategico oggetto di alienazione e valorizzazione ai sensi
dell'art. 58 del d.l. n. 112/2008, convertito in legge n. 133/2008. Tale Piano delle alienazioni e Valorizzazioni è stato inserito nel Bilancio di previsione 2010. E' in
fase di approvazione il Piano delle alienazioni e valorizzazioni per l'anno 2011.
36
Con delibera della Giunta provinciale n. 685 del 17.12.2008 è stato approvato il Piano triennale delle azioni per il contenimento delle spese di funzionamento delle
strutture e individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione di risorse strumentali dell’Ente, ai sensi dell’art. 2, comma 594, della legge n. 244/2007. Detto
articolo prevede che, ai fini del contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del
d.lgs. n° 165 del 30/03/2001, adottano piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo:
•
delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le postazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio;
•
delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo;
•
dei beni immobili a uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali.
L’adempimento delle incombenze di cui al terzo punto si è concretizzato con apposito allegato alla delibera G.P. n. 685/2008 recante la ricognizione degli immobili e
le azioni per la razionalizzazione della gestione dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio.
Indirizzi per le alienazioni
La vendita dei beni patrimoniali ritenuti non strategicamente rilevanti o comunque essenziali per la realizzazione delle linee di mandato è informata ai seguenti
criteri:
•
verifica della possibilità di cambi di destinazione urbanistica al fine di accrescere il valore di mercato dei beni medesimi;
•
dismissione del patrimonio non strategico.
La situazione attuale dei beni patrimoniali alienabili, sulla base anche del Piano delle alienazioni approvato nell'anno 2009 per l'anno 2010, è la seguente:
•
Fabbricato con annesso terreno sito in Piacenza Loc. Besurica in fregio a Via Marzioli (il Ministero per i beni e le attività culturali ha dichiarato che l'immobile
non presenta requisiti di interesse culturale). E' stato accorpato al fabbricato stesso un appezzamento di terreno limitrofo. La stima dell'intero immobile è di
pari a € 678.000,00. E' in corso di approvazione il bando di gara per l'alienazione del fabbricato con annesso terreno;
•
Ex Casa Cantoniera Anas sita in Comune di Castel San Giovanni (PC) in Via Emilia Pavese n. 12, alla progressiva Km 167+785 della ex S.S. n. 10. La stima
dell'immobile è pari a € 185.500,00. Il Ministero per i beni e le attività culturali ha dichiarato che l'immobile non presenta i requisiti di interesse culturale. E'
stato effettuato il primo esperimento di gara per l'alienazione dell'immobile con diritto di prelazione per l'occupante. La gara è andata deserta. Prima di
procedere al secondo esperimento di gara sarà necessario, ai sensi dell'art. 19, comma 14, del d.l. n. 78/2010 convertito in l. n. 122/2010, ottenere la
conformità delle planimetrie allo stato dei luoghi. A tal fine sarà necessario demolire due tettoie non rappresentate in mappa. Occorrerà inoltre produrre e
allegare ulteriori certificazioni, in precedenza non richieste nei rogiti;
•
Ex Casa Cantoniera Anas sita in Comune di Caorso (PC) in Via Padana Inferiore n. 7, alla progressiva Km 202+256 della ex S.S. n. 10. La stima preliminare
del valore dell'immobile è pari ad € 140.000,00. Il Ministero per i beni e le attività culturali ha dichiarato che l'immobile non presenta i requisiti di interesse
culturale. Prima di procedere all'esperimento della gara per l'alienazione dell'immobile è necessario attendere da parte del Comune di Caorso la variazione di
destinazione richiesta dall'Ufficio tecnico della Provincia. Inoltre, anche in questo caso, sarà necessario, ai sensi del sopraccitato d.l. n. 78/2010 come
convertito in L. n. 122/2010, acquisire la conformità delle planimetrie allo stato dei luoghi e le ulteriori certificazioni di legge;
•
Ex Casa Cantoniera Anas sita in Comune di Corte Brugnatella (PC) in Loc. Ortigà, alla progressiva Km 6+400 della ex S.S. 586. Prima di procedere
37
all'alienazione è necessario, oltre a chiedere l'autorizzazione all'alienazione alla Soprintendenza, effettuare anche il frazionamento per lo scorporo del relativo
magazzino (adibito a ricovero dei mezzi stradali provinciali). La stima preliminare dell'intero immobile è pari ad € 120.000,00. Per avere la conformità allo
stato dei luoghi in questo caso sarà necessario aggiornare le planimetrie, predisponendo una sanatoria presso il Comune per alcune opere eseguite e non
rappresentate in mappa;
•
Ex Casa Cantoniera Anas sita in Comune di Ferriere (PC) in Loc. Folli, alla progressiva Km 54+390 della ex S.S. 654, in Via Genova. Prima di procedere
all'alienazione è necessario, oltre a chiedere l'autorizzazione all'alienazione alla Soprintendenza, effettuare anche il frazionamento per lo scorporo del relativo
magazzino (adibito a ricovero dei mezzi stradali). La stima preliminare dell’intero immobile è pari a € 150.000,00. Inoltre, anche in questo caso, per avere la
conformità dei luoghi sarà necessario procedere ad una sanatoria presso il Comune per alcune opere eseguite e non rappresentate in mappa;
•
Ex Casa Cantoniera Anas sita in Comune di Farini (PC) in Loc. Boli. Prima di procedere all'alienazione è necessario, oltre a chiedere l'autorizzazione
all'alienazione alla Soprintendenza, effettuare anche il frazionamento per lo scorporo della porzione di immobile (magazzino) nel caso rimanesse di proprietà
della Provincia quale ricovero dei mezzi stradali. La stima preliminare del valore dell'intero immobile è pari a € 140.000,00. Per avere la conformità dello
stato dei luoghi saranno necessarie alcune sanatorie per presenza di strutture non rappresentate in mappa, occorrerà inoltre procedere a verifiche in merito
a strutture in confine;
•
Terreno sito in Comune di Castel San Giovanni (PC) Foglio 16 Mappale 317. La stima preliminare del valore è pari a € 128.000,00;
•
Casa Ex Savini sita in Comune di Piacenza in Via X Giugno, 20. Si procederà all'alienazione dell'immobile, previo esperimento delle pratiche con la
competente Soprintendenza e previo frazionamento ed aggiornamento catastale nonchè acquisizione delle certificazioni di legge. La stima preliminare del
valore dell'intero immobile è pari a € 1.678.000,00. Anche in questo caso sarà necessaria la dichiarazione di conformità delle planimetrie allo stato dei
luoghi;
Come già accennato, un allegato al bilancio di previsione 2011 è il Piano delle alienazioni e valorizzazioni per l'anno 2011, nel quale è inserita la ex Casa Cantoniera
Anas sita in Piacenza (PC), Via Cremona, 1, lasciata recentemente in disponibilità dall'occupante ex cantoniere provinciale.
Linee guida per l'ottimizzazione della gestione
La razionalizzazione ed ottimizzazione della gestione economica e funzionale del patrimonio immobiliare che rimane nel portafoglio dell’Ente in quanto utilizzato per
le attività provinciali sarà perseguita sulla scorta delle seguenti linee guida principali:
•
continuazione delle procedure di alienazione in essere, fatto salvo quanto indicato nei punti seguenti;
•
verifica delle locazioni passive. In passato sono stati affittati uffici in immobili di proprietà di terzi, ad esempio nel complesso di Borgo Faxhall e nel Palazzo
dell’Agricoltura a Piacenza, nei quali sono stati accorpati alcuni servizi. Come già detto è stato comunicato il recesso anticipato dal contratto di locazione per
gli uffici provinciali siti nel complesso immobiliare denominato Borgo Faxhall, pertanto tali uffici saranno rilasciati entro il 31/12/2010. Per quanto riguarda i
plessi scolastici è stato necessario affittare alcuni locali per soddisfare le esigenze manifestate dagli istituti, in particolare quella di reperire strutture da
adibire all’attività di educazione fisica nel centro storico e nelle immediate vicinanze. Si segnala ad esempio l'utilizzo (a titolo oneroso) di una struttura
adibita a palestra situata in Via Tononi a Piacenza (Palazzo Cheope) al servizio prevalente degli Istituti scolastici della zona. Riguardo agli altri fabbricati
affittati per uso scolastico si evidenziano: porzione di immobile di proprietà del Seminario Vescovile di Piacenza situato in Piacenza, Via Scalabrini, utilizzato
dal Liceo artistico B. Cassinari; porzione di immobile di proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano sito in Piacenza, Via M. Gioia, per la sede
38
secondaria del Liceo M. Gioia di Piacenza; porzione di fabbricato di proprietà del Seminario Vescovile di Bobbio sito in Bobbio (PC) per la sede staccata
dell'I.T.G. A. Tramello; porzione di fabbricato di proprietà dell'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, sito in Castel San Giovanni (PC) per la sede
dell'Istituto Casali di Castel San Giovanni. Sono da segnalare anche le locazioni passive concernenti il Polo Protezione Civile Nord Italia (presso gli ex
magazzini del Consorzio Agrario provinciale di Piacenza, Via Pennazzi) e l’Ufficio scolastico provinciale di Piacenza (presso la struttura di Borgo Faxhall).
Le locazioni in scadenza entro il 2010 sono in fase di rinnovo, sentiti gli Istituti scolastici fruitori dei beni e gli uffici provinciali competenti.
In particolare, per quanto riguarda la Protezione Civile, al fine della razionalizzazione degli spazi, è intenzione della Provincia trasferire il proprio centro di
Protezione Civile dall'attuale ubicazione presso il quartiere Le Mose a due magazzini situati in Via Pennazzi, 22 di proprietà del Consorzio Agrario Provinciale
di Piacenza, tenuto anche conto che contiguo a tali magazzini è situato il Polo logistico di Protezione Civile per il Nord Italia. A tal fine in data 22/10/10 è
stato sottoscritto un contratto preliminare con il Consorzio Agrario per la locazione passiva dei due magazzini citati. Tale contratto avrà decorrenza a partire
dal 01/05/2011 e il canone di locazione inizierà a decorrere dal terzo anno (01/05/2013). Contemporaneamente, in data 25/10/2010 è stato comunicato il
recesso dall'immobile ubicato nel quartiere Le Mose. Tale immobile sarà rilasciato entro il 30/04/2011.
L'elenco degli immobili in affitto da terzi è il seguente:
39
Descrizione e localizzazione immobile
Canone attuale annuo euro
Unità immobiliare ad uso didattico (cantina) sita in Castel San Giovanni (PC), Via Montanara n. 21, di proprietà dell’immobiliare SATI s.r.l.
15.195,32
(Iva inclusa)
Locazione dalla Società IMMOBILIARE CAVOUR 18 s.r.l. di unità immobiliari (già in locazione dalla Società Coemi Property s.p.a.) site nel
complesso immobiliare denominato “Borgo Faxhall” in Piacenza, per la sede dell'Ufficio Scolastico Provinciale (già Provveditorato agli Studi
di Piacenza e Centro Servizi Amministrativi)
183.305,28
(Iva inclusa)
Unità immobiliari in Piacenza, Via Colombo n. 35, e Palazzina “A” in Piacenza, Via Colombo n. 33, in locazione dal Consorzio Agrario
Provinciale di Piacenza per Servizio provinciale Agricoltura e SPAA
191.245,74
(Iva inclusa)
Locazione dalla Società IMMOBILIARE VAL D’ARDA s.p.a. di unità immobiliare in Fiorenzuola d’Arda (PC) per ufficio del Servizio
provinciale Agricoltura
4.784,80
(Iva inclusa)
Impianto avannottiera in località Canadello di Ferriere (PC). Affitto terreno dalla Sig.ra Bergonzi Carla
Affitto dall’Ente Cattedrale di Bobbio di porzione di locale in località Monte Penice in Comune di Bobbio (PC), per ripetitore
600,00
1.908,11
Locazione dal Seminario Vescovile di Bobbio di unità immobiliari (con annesso campo sportivo) site in Bobbio (PC) adibite a sede della
Sezione staccata dell’I.T.G. “A. Tramello”
17.043,08
Porzione di edificio di proprietà del Seminario Vescovile di Piacenza sito in Piacenza (PC), Via Scalabrini n. 67. Locazione alla Provincia di
Piacenza per uso scolastico (attualmente sede del Liceo Artistico “B. Cassinari” di Piacenza)
205.403,92
Affitto locali in Piacenza, Via X Giugno n. 39, per palestra Liceo Ginnasio Statale “M. Gioia” di Piacenza
21.553,67
Locazione dalla Società IMMOBILIARE CAVOUR 18 s.r.l. di unità immobiliari (già in locazione dalla Società Coemi Property s.p.a.) site nel
complesso immobiliare denominato “Borgo Faxhall”, per uffici provinciali
447.533,32
(Iva inclusa)
Locazione dalla Società EDILSILVA s.r.l. (dal 13.02.2009 dalla Società IMMOBILIARE PORTA SAN LAZZARO s.r.l.) di un immobile sito in
Piacenza, Quartiere Le Mose, adibito a centro polivalente di Protezione Civile
36.949,76
(Iva inclusa)
Affitto di ca. n. 50 pertiche piacentine di terreni per l’Istituto Statale di Istruzione Superiore Agraria e Alberghiera “G. Raineri - G.
Marcora” di Piacenza
6.015,00
Convenzione con la Fondazione San Benedetto per la concessione in utilizzo di una palestra in Piacenza, C.so Vittorio Emanuele, per
alcune ore settimanali al Liceo Ginnasio “M. Gioia” di Piacenza
18.322,22
(Iva inclusa)
Porzione di fabbricato sito in Piacenza (PC), Via M. Gioia n. 24, di proprietà della Fondazione di Piacenza e Vigevano, da destinare a sede
secondaria del Liceo Ginnasio Statale “M. Gioia” di Piacenza e locali nel seminterrato
64.731,13
Subentro al Comune di Castel San Giovanni nella locazione dei locali, di proprietà dell’Ist. Dioc. per il Sostentam. del Clero, siti in Castel
San Giovanni (PC) da adibire a Sede dell’Istituto “Casali” di Castel San Giovanni
46.368,09
Locazione di porzione di immobile ubicata in Comune di Farini (PC) da adibire ad autorimessa per il ricovero di veicoli della Polizia
Provinciale
670,00
40
Descrizione e localizzazione immobile
Canone attuale annuo euro
Locali siti in Piacenza (PC), Via Tononi n. 8, di proprietà della Ditta Molinaroli Costruzioni s.n.c.. Concessione d’uso alla Provincia di
Piacenza per palestre scolastiche
59.660,72
(Iva inclusa)
Immobili siti in Piacenza (PC), Via Pennazzi n. 22, di proprietà del Consorzio Agrario Provinciale di Piacenza per Polo logistico di Protezione
civile
288.000,00
(Iva inclusa)
•
prosecuzione esame della situazione del patrimonio immobiliare a disposizione dell’Ente al fine di un eventuale utilizzo degli spazi, opportunamente
sistemati, per allocarvi gli uffici provinciali collocati in sedi esterne di proprietà di terzi, raggiungendo altresì lo scopo di un risparmio di spesa per affitti e
oneri vari;
•
analisi dello stato attuale delle palestre in dotazione agli edifici scolastici di competenza provinciale nel centro storico;
•
completamento delle valutazioni per la definizione dei prossimi piani di valorizzazione ed alienazione del patrimonio immobiliare e in particolare del piano del
2011;
•
verifica delle locazioni attive. E' stata predisposta una analisi della destinazione di tutte le unità immobiliari in proprietà, con particolare attenzione a quelle
locate a terzi (Enti pubblici e privati). Da una disamina si conferma che rivestono particolare importanza gli affitti al Ministero dell'Interno per le Caserme dei
Carabinieri (Piacenza, Bobbio, Cortemaggiore, Ferriere, Ottone), Caserme dei Vigili del Fuoco (Piacenza e Fiorenzuola d'Arda) e Uffici della Prefettura e
alloggio Prefettizio. I rinnovi contrattuali seguono i tempi adottati dal Ministero e si rivelano piuttosto lunghi, tuttavia il pagamento dei canoni locatizi può
ritenersi puntuale. Ad ogni buon conto, a cadenze periodiche, viene trasmessa alla locale Prefettura una nota ricognitiva degli arretrati con richiesta di
pagamento.
L'elenco degli immobili in affitto a terzi è il seguente:
Immobili
Occupanti
Ultimo canone richiesto
Palazzo del Governo Via S. Giovanni n. 17, 29121 PIACENZA
Uffici della Prefettura e alloggio Prefettizio
Ministero dell'Interno - Prefettura
Casa ex Savini Via X Giugno n. 20, 29121 PIACENZA (p. t.)
A.N.P.I.
d'Italia)
Caserma Carabinieri di Ferriere Via Marconi n. 1, 29024 FERRIERE (PC)
Ministero dell'Interno – Caserma Carabinieri
€ 12.791,69
Caserma Carabinieri di Ottone Via Roma n. 30, 29026 OTTONE (PC)
Ministero dell'Interno - Caserma Carabinieri
€ 12.772,08
29016 Ministero dell'Interno - Caserma Carabinieri
€ 15.622,82
E' in corso il rinnovo della locazione al
canone annuo di € 30.400,00
Caserma Carabinieri di
CORTEMAGGIORE (PC)
Cortemaggiore
Via
Matteotti
Casa ex Riva Via Croce n. 2, 29121 PIACENZA (p. 2°)
n.
1,
(Associazione
Sterbizzi Irene
41
Nazionale
€ 223.735,04
Partigiani
€ 1.625,38
€ 2.478,71
Immobili
Occupanti
Ultimo canone richiesto
Caserma Vigili del Fuoco di Piacenza Viale Dante Alighieri nn. 109-111, 29122 Ministero dell'Interno – Caserma Vigili del Fuoco
PIACENZA
Caserma Carabinieri di Bobbio Via Roma n. 4, 29022 BOBBIO (PC)
Ministero dell'Interno – Caserma Carabinieri
€ 25.254,74
Casa Cantoniera Via Agazzano n. 129, S. Nicolò di 29010 ROTTOFRENO (PC) Addabbo Andrea
(p. t.)
€ 1.802,70
Caserma Vigili del Fuoco di Fiorenzuola Via Verani n. 16, 29017 FIORENZUOLA Ministero dell'Interno – Caserma Vigili del Fuoco
D’ARDA (PC)
Caserma dei Carabinieri di Piacenza Viale Beverora nn. 48-52, 29121 PIACENZA
Ministero dell'Interno – Caserma Carabinieri
Casa ex Riva Via Croce n. 2, 29121 PIACENZA (p. t.)
Associazione Nazionale
Dispersi in guerra
Laboratorio in Loc. Gariga di Podenzano (PC)
m.c.m. Ecosistemi srl
42
€ 225.115,75
Famiglie
Caduti
€ 31.619,95
€ 287.500,00
e
€ 300,45
€ 34.382,50
SEZIONE 1 - CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL
TERRITORIO, DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL’ENTE
43
1.1 - Popolazione
1.1.1 1.1.2 -
Popolazione legale al censimento 2001
n°
263.872
Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente
( art. 110 D. L.vo 77/95)
n°
288.011
maschi
n°
140.452
femmine
n°
147.559
n°
10.547
di cui:
1.1.3 1.1.4 -
1.1.5 -
Popolazione iscritta alle scuole medie superiori
di competenza provinciale
Livello di istruzione della popolazione residente:
Laurea
Diploma
Media inferiore
Elementari
Nessuno
2,95%
19,90%
28,52%
38,08%
10,54%
Condizione socio-economica delle famiglie:
Reddito lordo disponibile pro capite delle famiglie €
Autoveicoli immatricolati / anno
Quota abitazioni in proprietà
21.873,9 (2008)
12.937 (2008)
71% (2001)
1.2 – Territorio
1.2.1 - Superficie in Kmq. 2.589,00
1.2.2 - Strade
* Statali Km
* Vicinali Km
110,00
0,00
* Provinciali Km
* Autostrade Km
1.102,00
88,00
* Comunali Km
1.2.3 - Strumenti programmazione socio-economica
Programma provinciale della formazione professionale
Piano provinciale per l’artigianato
44
3.610,00
1.2.4 - Strumenti di pianificazione territoriale
Piano territoriale di coordinamento provinciale (L.R. 20/2000)
Piano infraregionale attività estrattive (L.R. n. 20/2000, L.R. n. 3/99)
Piano infraregionale per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali
1.3 – Servizi
1.3.1 – PERSONALE
Q.F.
DOTAZIONE
ORGANICA TEORICA
N°
IN
SERVIZIO
N°
4
133
26
4
109
25
cat. A
cat. C
DIR
Q.F.
DOTAZIONE
ORGANICA TEORICA
N°
IN SERVIZIO
N°
126
158
85
146
cat. B
cat. D
1.3.1.2 - Totale personale al 31-12 dell'anno precedente l'esercizio in corso
di ruolo n°
369
fuori ruolo n°
3
1.3.2 – STRUTTURE
1.3.1.3 – Area tecnica
Q.F.
A
A
B
B
B
B
B
B
B
B
QUALIFICA PROFESSIONALE
Cantoniere
Operatore servizi ausiliari
Agente coll. tecnico
Agente operativo tecnico
Aiutante tecnico
Cantoniere
Capo cantoniere
Coordinatore servizi ausiliari
Operaio provetto
Operaio provetto termosan.
1.3.1.4 - Area economico - finanziaria
DOTAZIONE
IN SERVIZIO
ORGANICA TEORICA
N°
N°
1
3
2
1
1
2
3
1
2
2
Q.F.
1
3
2
1
1
2
3
1
2
2
B
B
B
B
B
B
B
B
C
C
45
QUALIFICA PROFESSIONALE
Addetto ai servizi ausiliari
Agente operativo amministrativo
Applicato amministrativo
Applicato terminalista
Autista
Operatore amministrativo
Operatore audiovisivi
Operatore Contabile
Assistente amministrativo
Coadiutore Ufficio stampa
DOTAZIONE
ORGANICA TEORICA
N°
3
1
8
8
1
15
1
1
1
1
IN
SERVIZIO
N°
3
1
8
8
1
15
1
1
1
1
1.3.1.3 – Area tecnica
Q.F.
QUALIFICA PROFESSIONALE
B
B
B
C
C
C
C
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
DIR
Operaio Specializzato
Operatore statistico
Operatore specializzato
Geometra
Istruttore tecnico
Perito Agrario
Perito informatico
Architetto
Esperto sist. informatici gestione pers.
Funz. Architetto
Funz. direttivo tecnico
Funz. esperto tecnico
Funzionario agrario
Funzionario tecnico
Geologo
Ingegnere
Ist. direttivo tecnico
Resp. sistemi informativi
Special. attività tecniche
Specialista in agraria
Specialista in gestione faunistica
Dirigente
1.3.1.4 - Area economico - finanziaria
DOTAZIONE
IN SERVIZIO
ORGANICA TEORICA
N°
N°
30
1
2
12
8
2
1
2
1
1
6
10
4
7
9
4
5
1
10
3
1
10
Q.F.
30
1
2
12
8
2
1
2
1
1
6
10
4
7
9
4
5
1
10
3
1
10
C
C
C
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
D
DIR
1.3.1.5 – Area di vigilanza
Q.F.
C
C
D
D
DIR
QUALIFICA PROFESSIONALE
Agenti di polizia provinciale
Assistenti di vigilanza stradale
Funzionario polizia provinciale
Ispettore
Dirigente
QUALIFICA PROFESSIONALE
DOTAZIONE
ORGANICA TEORICA
N°
Esperto in attività formative
Istruttore amministrativo
Istruttore contabile
Animatore Culturale
Capo ufficio stampa
Coord. amministrativo
Economista
Economo
Funz. Formazione Professionale
Funzionario amministrativo
Funzionario archivista
Funzionario Contabile
Funzionario economista
Funzionario scolastico
Istruttore Direttivo Amminist.
Istruttore direttivo contabile
Istruttore direttivo economista
Istruttore direttivo scolastico
Spec. in attività economico produttive
Spec. in materie giuridico ambientali
Specialista archivista
Specialista attività amministrative
Specialista Attività Contabili
Specialista in attività formative
Specialista politiche del lavoro
Dirigente
8
49
8
1
1
1
1
1
2
12
1
3
1
1
15
3
1
2
1
1
1
17
4
3
3
14
IN
SERVIZIO
N°
8
49
8
1
1
1
1
1
2
12
1
3
1
1
15
3
1
2
1
1
1
17
4
3
3
14
1.3.1.6 - Area demografica - statistica
DOTAZIONE
IN SERVIZIO
ORGANICA TEORICA
N°
N°
12
12
7
7
2
2
4
4
1
1
Q.F.
46
QUALIFICA PROFESSIONALE
DOTAZIONE
ORGANICA TEORICA
N°
IN
SERVIZIO
N°
1.3.2 – STRUTTURE
TIPOLOGIA
1.3.2.1 1.3.2.2 1.3.2.3 1.3.2.4 1.3.2.5 1.3.2.6 1.3.2.7 -
Strutture scolastiche al 31/12
Scuole secondarie tecniche
Scuole secondarie scientifiche
Altre scuole di competenza
provinciale
Mezzi operativi
Veicoli
Centro elaborazione dati
1.3.2.8 - Personal computer
1.3.2.9 - Altre strutture (specificare)
-
ESERCIZIO IN CORSO
Anno 2010
n° 13
n° 4
n° 5
n° 4
Posti
Posti
Posti
Posti
n°
n°
n°
n°
n°
n°
sì X
n°
10.541
3.500
4.500
2.541
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Anno 2012
Anno 2013
Anno 2011
Posti
Posti
Posti
Posti
n°
n°
n°
n°
55
130
n°
n°
sì X
550
n°
no
10.700
3.500
4.650
2.550
Posti
Posti
Posti
Posti
n°
n°
n°
n°
10.800
3.550
4.700
2.550
Posti
Posti
Posti
Posti
n°
n°
n°
n°
55
130
n°
n°
sì X
55
130
no
n°
n°
sì X
550
n°
550
n°
no
11.000
3.600
4.800
2.600
55
130
no
550
1.3.3 – ORGANISMI GESTIONALI
TIPOLOGIA
1.3.3.1 1.3.3.2 1.3.3.3 1.3.3.4 1.3.3.5 1.3.3.1.1 1.3.3.1.2 1.3.3.4.1 -
CONSORZI
AZIENDE
ISTITUZIONI
SOCIETA’ DI CAPITALI
CONCESSIONI
Denominazione Consorzio/i
ESERCIZIO IN CORSO
Anno
2010
n°
n°
n°
n°
n°
Anno
2011
1
0
0
5
0
n°
n°
n°
n°
n°
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Anno
2012
1
0
0
5
0
n°
n°
n°
n°
n°
CoVap - Consorzio di valorizzazione delle attività produttive
Comune/i associato/i (indicare il n° tot. e nomi)
Nessun Comune. Camera di Commercio di Piacenza oltre ad imprese del settore privato
Denominazione S.p.A.
AUTOSTRADE CENTROPADANE – Società autostradale di gestione del tratto Piacenza-Brescia
Capitale sociale € 15.506.236,78 quota Provincia 9,46% risultato esercizio 2009 € 1.078.396,00
SOPRIP S.p.A. – Società Provinciale Insediamenti Produttivi
Capitale sociale € 2.514.052,17 quota Provincia 2,875% risultato esercizio 2009 € - 70.868,00
PIACENZA EXPO S.p.A. – Gestione eventi fieristici
Capitale sociale € 14.782.482, quota Provincia 5,84% risultato esercizio 2009 € - 423.667,00
TEMPI AGENZIA S.p.A. – Agenzia per il trasporto
Capitale sociale € 5.129.940,00 quota Provincia 39,98% risultato esercizio 2009 € 2.285,00
TEMPI S.p.A.- Scietà di servizi per il trasporto pubblico
Capitale sociale € 2.798.149,00 quota Provincia 39,98% risultato esercizio 2009 € -1.125.549,00
47
1
0
0
5
0
n°
n°
n°
n°
n°
Anno
2013
1
0
0
5
0
1.3.3.4.2 -
Ente/i Associato/i
CENTROPADANE – Provincia di Brescia, Provincia di Cremona ed altri.
SOPRIP S.p.A. – Provincia di Parma, Comunità montana Val Taro e Ceno
PIACENZA EXPO S.p.A. – Comune PC, Camera Commercio e altri Comuni
TEMPI AGENZIA S.p.A. – Comune di Piacenza
TEMPI S.p.A.- Comune di Piacenza
1.3.4 - ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
1.3.4.1 ACCORDO DI PROGRAMMA
Oggetto
Accordo per la realizzazione dell’impianto di compostaggio in Comune di Sarmato
Altri soggetti partecipanti
Comune di Sarmato, Dott. Macerati, Comune di Borgonovo Val Tidone.
Impegni di mezzi finanziari
€ 50.000,00 (per riqualificazione viabilità locale di accesso, in comune di Borgonovo).
Durata dell’accordo
Legata all’attuazione del Piano Provinciale dei rifiuti
L’accordo è parte integrante del PPGR
Data sottoscrizione : Aprile 2003
Oggetto
Accordo di programma per la valorizzazione del fiume Po
Altri soggetti partecipanti
Regione Emilia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Province dell’asta del Po
Impegni di mezzi finanziari
€ 650.735,69
Durata dell’accordo
pluriennale
L’accordo è già operativo
Data sottoscrizione : 17.5.1999
Oggetto
Accordo di programma per l’approvazione del Piano Sociale di Zona del Distretto Urbano (Legge 328/2000, L.R. 2/2003)
Altri soggetti partecipanti
Comuni del Distretto Urbano: Piacenza
ASL di Piacenza
Impegni di mezzi finanziari
Individuati da accordo costituzione distretto.
Durata dell’accordo
pluriennale
L’accordo è operativo
Data sottoscrizione: settembre 2007
48
Oggetto
Accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap (art. 13 c. 1 lett a) Legge
104/92)
Altri soggetti partecipanti
I Comuni della provincia anche in quanto eventuali gestori di servizi per la prima infanzia - Il Direttore dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria, Psicologia,
Infanzia e Adolescenza dell’A.U.S.L. - I Dirigenti della Istituzioni scolastiche autonome di ogni ordine e grado - I Legali rappresentanti degli Enti e dei
Centri di Formazione professionale - I Rappresentanti dei gestori dei servizi per la prima infanzia privati convenzionati - La F.I.S.M. provinciale per conto
delle scuole aderenti - Il Dirigente Reggente dell’Ufficio Scolastico provinciale
Il Politecnico di Milano – sede di Piacenza - L’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza – All'Accordo è allegato come parte integrante un
Protocollo di adesione sottoscritto da Associazione Spina Bifida Italia Onlus A.S.B.I. -Unione Italiana Ciechi U.I.C.I.
Impegni di mezzi finanziari
Legati a progetti finalizzati all’abbattimento di barriere architettoniche e ad interventi formativi
Durata dell’accordo
quinquennale
L’accordo è operativo
Data sottoscrizione : 19.09.2007
Oggetto
Accordo di programma per l’approvazione del Piano Sociale di Zona del Distretto Ponente (Legge 328/2000, L.R. 2/2003).
Altri soggetti partecipanti
Comuni del Distretto: Agazzano, Bobbio, Borgonovo, Calendasco, Caminata, Castel San Giovanni, Cerignale, Coli, Cortebrugnatella, Gazzola,
Gossolengo, Gragnano, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Pianello, Piozzano, Rivergaro Rottofreno, Sarmato, Ziano e Zerba
ASL di Piacenza
Impegni di mezzi finanziari
Individuati da accordo costituzione distretto.
Durata dell’accordo
pluriennale
L’accordo è operativo
Data sottoscrizione: settembre 2007
Oggetto
Accordo di programma per l’approvazione del Piano Sociale di Zona del Distretto Levante (Legge 328/2000, L.R. 2/2003)
Altri soggetti partecipanti
Comuni del Distretto Val d’Arda : Alseno, Besenzone, Cadeo, Caorso, Carpaneto, Castell’Arquato, Castelvetro, Cortemaggiore, Fiorenzuola, Gropparello,
Lugagnano, Monticelli, Morfasso, Pontenure, San Pietro in Cerro, Vernasca, Villanova, Farini , Ferriere, Bettola, Pontedell’Olio San Giorgio e Vigolzone
ASL di Piacenza
Impegni di mezzi finanziari
Individuati da accordo costituzione distretto..
Durata dell’accordo
Pluriennale
L’accordo è operativo
Data sottoscrizione: 28 luglio 2005
49
Oggetto
Accordo con TECNOBORGO
Altri soggetti partecipanti
Provincia di Piacenza, e Tecnoborgo
Impegni di mezzi finanziari
Nessuno
Durata dell’accordo
Pluriennale
L’accordo diventa operativo con l’approvazione del PPGR
Data sottoscrizione : 8 aprile 2003
Oggetto
Accordo Territoriale per la valorizzazione e sviluppo dell’area del “Parco Provinciale del monte Moria” L.R. 20/2000
Altri soggetti partecipanti
Provincia di Piacenza, Comuni di Lugagnano e Morfasso, Comunità Montana
Impegni di mezzi finanziari
Euro 60.000,00 a carico del Bilancio Prov.le
Euro 236.000,00 a carico del Bilancio Regionale
Durata dell’accordo
pluriennale
L’accordo è divenuto operativo nel 2004
Data sottoscrizione : dicembre 2003
Oggetto
Accordo di Programma per la realizzazione itinerario ciclabile “via Po”
Altri soggetti partecipanti
Comuni di: Piacenza, Castel San Giovanni, Rottofreno, Calendasco, Caorso, Sarmato, Monticelli d’Ongina, Castelvetro Piacentino, Villanova sull’Arda,
Regione Emilia-Romagna
Impegni di mezzi finanziari
Euro 943.324,00 a carico dei Bilanci Comunali
Euro 690.001,00 a carico del Bilancio Prov.le
Euro 1.549.370,00 a carico del Bilancio Regionale
Durata dell’accordo
Sino al completamento dell’intervento
L’accordo è diventato operativo attraverso la sottoscrizione di apposita Convenzione
Data sottoscrizione : luglio 2003
50
Oggetto
Accordo preliminare per l’attuazione delle azioni di coordinamento tra i piani territoriali di coordinamento provinciale e il piano stralcio
per l’assetto idrogeologico, ai fini dell’intesa di cui agli artt. 57 del D.Lgs. 31 marzo 1988, n° 112 e 21, comma 2, della L.R. 24 marzo
2000 n: 20.
Altri soggetti partecipanti
Autorità di Bacino del fiume Po, Provincia di Piacenza, Parma, Reggio-Emilia, Modena, Ferrara e la Regione Emilia-Romagna.
Impegni di mezzi finanziari
Durata dell’accordo
Sino al completamento delle azioni previste
L’accordo è operativo
Data sottoscrizione: dicembre 2003
Oggetto
Progetto G.I.M. (Gestione informata per la mobilità) nell'ambito degli Accordi di Programma per la mobilità sostenibile e per i servizi minimi
autofiloviari per il 2007/2010.(Deliberazione regionale n. 2136/2008).Installazione di infrastrutture e tecnologie come A.V.M. e tecnologie di
controllo e gestione del percorso “on time” nei veicoli del trasporto pubblico, paline intelligenti alle fermate del T.P.L. e pannelli a messaggio
variabile.
Altri
partecipanti
Impegni
finanziari
soggetti Regione Emilia Romagna , Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza, Provincia e Comune di Reggio Emilia, Provincia e Comune di Ferrara, Provincia di Ravenna,
Provincia di Forlì-Cesena, Comuni di Cesena e Forlì, Provincia di Rimini, Provincia di Ancona, Provincia di Ascoli Piceno, Provincia di Macerata e Provincia di Pesaro
Urbino, Regione Marche.
di
mezzi €. 275.934,50 a carico del Bilancio Regionale
€. 275.934,50 a carico del Bilancio Provinciale
€. 76.121,85 ( finanziamento ministeriale erogato tramite la Provincia di Milano quale Ente Capofila)
Durata dell’accordo
Sino al completamento delle azioni previste
L’accordo è operativo
Data sottoscrizione: Protocollo d'Intesa tra Enti coinvolti sottoscritto in data 24.03.2009 ( sottoscrizione approvata con atto di Giunta Provinciale n. 140 del 20.03.2009).
Oggetto
Accordo per Tangenziale Sud-Ovest di Piacenza
Altri soggetti partecipanti
Comune di Piacenza
Impegni
finanziari
di
Durata dell’accordo
mezzi Il Comune di Piacenza deve erogare alla Provincia un importo complessivo di € 4.745.000,00, con la rateizzazione specificata dall'art. 4 dell'Accordo.
Fino al completamento delle attività e degli adempimenti previsti (art. 6).
Data sottoscrizione: 14 dicembre 2006.
51
1.3.4.3 – ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
Oggetto
Programma d’area “Polo logistico di Piacenza” (L.R. 30/96)
Altri soggetti partecipanti
Regione Emilia Romagna, Comune di Piacenza, Camera di Commercio
Impegni di mezzi finanziari
Regione= 7.900; Comune= 2.095; Provincia di Piacenza= 70
Camera di Commercio=20 (valori in migliaia di €)
Durata dell’accordo
pluriennale
L’accordo è operativo
Data sottoscrizione : 28 aprile 2004
Oggetto
Protocollo d’intesa per la realizzazione di Variante, su nuova sede, alla S.P. n° 6 di Carpaneto da Crocetta a Case Nuove.
Altri soggetti partecipanti
Comuni di : Piacenza, Podenzano, S. Giorgio
Autostrade Centro Padane S.P.A.
Impegni di mezzi finanziari
Euro 12.275.744,57 a carico di Autostrade Centro Padane S.P.A.
Euro 150.000,00 a carico della Provincia
Euro 150.000,00 Comune di Podenzano
Durata dell’accordo
Sino al completamento dell’intervento
L’accordo è diventato operativo a seguito della sottoscrizione di apposita Convenzione
Data sottoscrizione : nuova convenzione novembre 2006
Oggetto
Protocollo d’intesa fra la Regione Emilia-Romagna e Amministrazioni Provinciali dell’Emilia-Romagna per la realizzazione delle attività
dell’Osservatorio Regionale del sistema abitativo.
Altri soggetti partecipanti
Province della Regione Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna.
Impegni di mezzi finanziari
Euro 12.000,00 annui, ulteriori impegni di mezzi finanziari a carico degli altri soggetti partecipanti.
Durata dell’accordo
Sino al completamento delle azioni previste
L’accordo è operativo.
Data sottoscrizione: maggio 2003
52
Oggetto
Protocollo d’intesa tra la Regione Emilia Romagna e R.F.I. per la realizzazione di interventi per il risanamento acustico del rumore
prodotto dall’esercizio ferroviario nei comuni di Cadeo, Castel San Giovanni e Rottofreno.
Altri soggetti partecipanti
Regione Emilia Romagna, R.F.I., Comune di Cadeo, comune di Castel San Giovanni e Comune di Rottofreno.
Impegni di mezzi finanziari
€ 78.613,49 Regione Emilia Romagna
(L’impegno finanziario è riferito all’anno 2003)
Durata dell’accordo
Sino al completamento delle azioni previste
Il protocollo d’intesa è operativo.
Data sottoscrizione: Aprile 2003
Oggetto
Protocollo d’Intesa per il collocamento in emergenza di minori in grave stato di disagio
Altri soggetti partecipanti
Enti titolari e gestori delle funzioni in materia di minori, Azienda U.S.L. di Piacenza, Forze dell’ordine, Realtà di accoglienza della provincia di Piacenza
appartenenti a C.A.MINO (Coordinamento accoglienza minori)
Impegni di mezzi finanziari
Nessuno
Durata dell’accordo
Annuale
L’accordo è operativo dal 1 ottobre 2005
Data sottoscrizione : 28 luglio 2005
1.3.5 FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA
1.3.5.1 - FUNZIONI E SERVIZI DELEGATI DALLO STATO
Riferimenti normativi
DLgs n. 112/98 art.139
Funzioni o servizi
Programmazione scolastica , diritto allo studio, università della terza età
Trasferimenti di mezzi finanziari
Attraverso la Regione
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
DLgs n. 112/98 art.163
Funzioni o servizi
Riconoscimento della nomina a Guardia Giurata volontaria – rilascio e rinnovo decreti
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 3.500,00
Unità di personale trasferito
0
53
Riferimenti normativi
DLgs n. 112/98 art.108
Funzioni o servizi
Predisposizione piani provinciali di emergenza
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 45.000,00
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
DLgs n. 469/97
Funzioni o servizi
Funz. Relative al collocamento, ai servizi per l’impiego, all’avviamento e selezione negli enti pubblici
Trasferimenti di mezzi finanziari
Non definiti
Unità di personale trasferito
26
Riferimenti normativi
Legge 68/99
Funzioni o servizi
Funzioni relative al collocamento mirato dei disabili
Trasferimenti di mezzi finanziari
0
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L. n. 298 del 6/6/1974 - L. n. 454 del 23/12/1997 – D. Lgs. N. 84 del 14/3/1998 – D.P.R. n. 616 del 24/7/1977 – D.lgs. 395/2000 – D. Lgs. 478/2991 –
D. Lgs. 112/98 – D.M. n. 161/2005.
Funzioni o servizi
Tenuta Albo Provinciale degli Autotrasportatori di cose per conto terzi e rilascio autorizzazioni
Trasferimenti di mezzi finanziari
0
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L. 298/74 – D. lgs. 112/98
Funzioni o servizi
Provvedimenti autorizzativi in materia di trasporto di merci per conto proprio
Trasferimenti di mezzi finanziari
0
Unità di personale trasferito
0
1.3.5.2 - FUNZIONI E SERVIZI DELEGATI DALLA REGIONE
Riferimenti normativi
L.R. 7/98
Funzioni o servizi
Programmazione della promozione turistica
Trasferimenti di mezzi finanziari
134.299,00
Unità di personale trasferito
0
54
Riferimenti normativi
L.R. n. 6/83
Funzioni o servizi
Funzioni tecnico amministrative di programmazione
Trasferimenti di mezzi finanziari
Quota parte di finanziamento regionale per deleghe
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
D. Lgs. 152/99 - L.R. 3/99 e loro s.m.l.
Funzioni o servizi
Potestà autorizzativa degli scarichi delle reti fognarie e scarichi acque reflue industriali e assimilate alle domestiche che non
recapitano in reti fognarie
Trasferimenti di mezzi finanziari
Rif.: Quota parte del finanziamento regionale per le deleghe
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L. 203/88 - L. R. 3/99
Funzioni o servizi
Potestà autorizzativa e di controllo delle emissioni in atmosfera. Pianificazione (piani di risanamento)
Trasferimenti di mezzi finanziari
Rif.: Quota parte del finanziamento regionale per le deleghe
Unità di persone trasferite
0
Riferimenti normativi
L.R. 27/94 - D. Lgs. 22/97 - L.R. 3/99
Funzioni o servizi
Potestà autorizzativa e di controllo in materia di smaltimento rifiuti. Pianificazione (P.P.G.R.)
Trasferimenti di mezzi finanziari
Quota parte del finanziamento regionale per le deleghe
Unità di persone trasferite
0
Riferimenti normativi
LL.RR. 17/81 – 42/81 – 29/81 – 31/84 – 1/85 – 34/88 – 30/89 – 28/93 – 26/94
Funzioni o servizi
Quelli connessi alle suddette leggi
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 180.760
Unità di persone trasferite
0
Riferimenti normativi
L.R. n. 15/97
Funzioni o servizi
Funzioni amministrative in materia di agricoltura con particolare riferimento a produzioni animali e vegetali, sviluppo economico del
settore agricolo e agro-alimentare, agevolazioni fiscali
Trasferimenti di mezzi finanziari
0
Unità di persone trasferite
0
55
Riferimenti normativi
L.R. n. 26/94
Funzioni o servizi
Funzioni in materia di agriturismo
Trasferimenti di mezzi finanziari
Unità di persone trasferite
0
Riferimenti normativi
L.R. n. 8/94
Funzioni o servizi
Funzioni in materia di danni provocati alle colture dalla fauna selvatica
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 58170
Unità di persone trasferite
0
Riferimenti normativi
L.R. n. 30/81
Funzioni o servizi
Funzioni in materia di forestazione pubblica
Trasferimenti di mezzi finanziari
Unità di persone trasferite
0
Riferimenti normativi
L.R. n. 50/95
Funzioni o servizi
Potestà autorizzativa sulle attività di spandimento sul suolo dei liquami provenienti da insediamenti zootecnici
Trasferimenti di mezzi finanziari
Quota parte del finanziamento regionale per le deleghe
Unità di persone trasferite
0
Riferimenti normativi
L.R. 41/97, L.R. 3/99 (art. 75) - L. 266/97 (art. 16 c. 1)
Funzioni o servizi
Concessione incentivi finanziari nel settore del commercio
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 600.000,00
Unità di persone trasferite
0
Riferimenti normativi
L.R. 17/05 e L.R. 12/03
Funzioni o servizi
Funzioni relative alle politiche del lavoro e formazione p.
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 4.317.500,00
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L.R. 3/99 (art. 190)
Funzioni o servizi
Funzioni concernenti l’iscrizione, la cancellazione e l’aggiornamento dell’Albo delle Cooperative sociali di cui alla L.R. 7/94
Trasferimenti di mezzi finanziari
0
Unità di personale trasferito
0
56
Riferimenti normativi
L.R. 47/78 - L.R. 6/95 – L.R. 20/2000
Funzioni o servizi
Attività di pianificazione a carattere sovra comunale e aggiornamento S.I.T.
Trasferimenti di mezzi finanziari
18000 €
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L.R. 15/96 – Delibera Cons. Reg. n. 1196 del 28/7/1999
Funzioni o servizi
Educazione ambientale
Trasferimenti di mezzi finanziari
Contributi regionali (fino al 50% della spesa) per realizzazione attività di informazione ed educazione ambientale di cui al programma provinciale INFEA
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
Direttive CEE 85/337 e 97/11. D.P.R. 856500 Del 12/4/96 – L.R. 9/99 – L.R. 35/2000
Funzioni o servizi
Valutazione impatto ambientale
Trasferimenti di mezzi finanziari
0
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L. 125/91 – L. 215/1992 - Statuto provinciale
Funzioni o servizi
Promozione pari opportunità donne / uomini
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 50.000
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L.R. 27/2000 – L. 281/1991
Funzioni o servizi
Tutela e controllo popolazione canina e felina
Trasferimenti di mezzi finanziari
Contributi regionali per strutture (sino al 50% della spesa)
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L.R. n.8 del 15/2/1994
Funzioni o servizi
Funzioni amministrative in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell’attività venatoria
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 120.000,00
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L.R. n. 11 del 22.2.1993
Funzioni o servizi
Funzioni amministrative in materia di tutela e sviluppo della fauna ittica e regolazione della pesca
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 190.000,00
Unità di personale trasferito
0
57
Riferimenti normativi
L.R. n.3 del 21/4/1999 – L.R. n. 1 del 07/02/2005
Funzioni o servizi
Funzioni tecniche e amministrative in materia di protezione civile e spegnimento incendi boschivi
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 15.000,00
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
D. lgs. 112/98 – D.P.C.M. 12/9/2000 – L.R. 3/99
Funzioni o servizi
Autorizzazioni allo svolgimento di gare motoristiche su strade pubbliche
Trasferimenti di mezzi finanziari
0
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L.R. 157/92
Funzioni o servizi
In materia di caccia
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 33.000,00
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L.R. 2/85
Funzioni o servizi
Programmazione locale
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 95.048,00
Unità di personale trasferito
0
Riferimenti normativi
L.R. 7/2004 e Del. G.R. 1191/2007 (Direttiva Natura 2000)
Funzioni o servizi
Trasferimento funzioni in materia di: adozione delle Misure Specifiche di Conservazione e degli eventuali Piani di Gestione relativi ai
siti Rete Natura 2000; effettuazione della valutazione di incidenza di piani, progetti ed interventi di approvazione provinciale;
individuazione nuovi siti e aggiornamento banca-dati Rete Natura 2000.
Trasferimenti di mezzi finanziari
€ 220.000,00 da PRSR 2007-2013, Misura 323, Sottomisura 2, per redazione Misure Specifiche di Conservazione ed eventuali Piani di Gestione di tutti i
siti provinciali (compresi quelli del Parco Regionale Fluviale del Trebbia)
Unità di personale trasferito
0
1.3.5.3 - Valutazioni in ordine alla congruità tra funzioni delegate e risorse attribuite
Per quanto esposto la valutazione in ordine alla congruità tra funzioni delegate e risorse attribuite si osserva, sia per quanto riguarda i rapporti con l’amministrazione
dello Stato (si pensa alle deleghe connesse al mercato del lavoro e ai trasporti) sia per quanto riguarda i rapporti con la Regione Emilia – Romagna, che i già
insufficienti fondi a sostegno delle spese di funzionamento per le attività trasferite o delegate, da anni non vengono adeguati all’andamento dei livelli dei prezzi.
58
1.4 – Economia insediata
Imprese (extra agricole – no istituzioni) Censimento 2001
22.350
Unità locali (extra agricole – no istituzioni) Censimento 2001
24.285
Addetti alle Unità locali (extra agricole – no istituzioni) Cens. 2001
84.564
Tasso di occupazione
Totale 2009
67,9
Tasso di occupazione
Maschi 2009
77,3
Tasso di occupazione Femmine 2009
58,3
Tasso di disoccupazione Totale 2009
2,1
Tasso di disoccupazione Maschi 2009
2,2
Tasso di disoccupazione Femmine 2009
2,0
Tasso di attività
Totale 2009
69,5
Tasso di attività
Maschi 2009
79,1
Tasso di attività
Femmine 2009
59,5
Ore C.I.G. – Ordinaria 2009
2.804.315
Gestione edilizia 2009
337.718
Straordinaria 2009
999.825
Indice di natalità imprese 2009
Indice di mortalità 2009
6,0
6,8
Energia elettrica venduta alle imprese (migl. Kwh) 2001
1.097
Esportazioni (milioni di Euro) 2009
2.098
Importazioni (milioni di Euro) 2009
2.243
59
60
SEZIONE 2 - ANALISI DELLE RISORSE
61
2.1 Fonti di finanziamento
2.1.1 Quadro riassuntivo
ENTRATE
- Tributarie
- Contributi e Trasferimenti Correnti
- Extratributarie
TOTALE ENTRATE CORRENTI
- Avanzo di amministrazione applicato per spese correnti
TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER SPESE
CORRENTI E RIMB. PRESTITI (A)
- Alienazione e Trasferimenti capitale
- Accensione mutui passivi
- Altre accensioni prestiti
- Avanzo di amministrazione applicato per:
- fondo ammortamento
- finanziamento investimenti
TOTALE ENTRATE C/CAPITALE DESTINATE A
INVESTIMENTI (B)
- Riscossione crediti
- Anticipazione di cassa
TOTALE MOVIMENTO FONDI (C)
TOTALE GENERALE ENTRATE (A+B+C)
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio
anno 2008
anno 2009
(accertamenti
(accertamenti
competenza)
competenza)
1
2
28.885.617,08
27.701.711,91
26.771.470,34
19.239.457,14
8.668.838,84
5.507.046,18
64.325.926,26
52.448.215,23
0,00
0,00
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Esercizio in
corso 2010
(previsione)
Previsione del
Bilancio annuale
2011
2° anno
successivo 2013
3
28.289.888,92
16.426.214,78
5.101.261,85
49.817.365,55
0,00
4
26.793.285,16
15.471.391,76
5.128.304,24
47.392.981,16
0,00
5
26.317.116,29
14.047.269,79
4.699.865,65
45.064.251,73
6
26.584.844,62
13.850.769,79
4.711.818,00
45.147.432,41
45.064.251,73
7.744.640,00
1.300.000,00
0,00
45.147.432,41
5.594.640,00
4.200.000,00
0,00
-4,86
-49,77
0,00
0,00
9.044.640,00
10.000.000,00
0,00
10.000.000,00
64.108.891,73
9.794.640,00
10.000.000,00
0,00
10.000.000,00
64.942.072,41
-50,15
-33,30
0,00
-33,30
-20,46
64.325.926,26
6.524.855,16
0,00
0,00
52.448.215,23
13.040.240,68
0,00
0,00
49.817.365,55
17.383.491,96
0,00
0,00
47.392.981,16
8.730.445,32
0,00
0,00
0,00
3.957.186,17
1.570.000,00
2.455.375,30
1.682.000,00
608.500,00
0,00
1.076.221,32
10.482.041,33
10.050.000,00
0,00
10.050.000,00
84.857.967,59
17.065.615,98
5.003.393,97
0,00
5.003.393,97
74.517.225,18
19.673.991,96
15.000.000,00
0,00
15.000.000,00
84.491.357,51
9.806.666,64
10.000.000,00
0,00
10.000.000,00
67.199.647,80
62
1° anno
successivo 2012
%
scostamento
della col. 4
rispetto
alla col. 3
7
-5,29
-5,81
0,54
-4,86
2.2 Analisi delle risorse
2.1.1 Entrate tributarie
2.2.1.1
ENTRATE
Imposte
Tasse
Tributi speciali ed altre
Entrate proprie
TOTALE
Esercizio
anno 2008
(accertamenti
competenza)
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio in corso
anno 2009
anno 2010
(accertamenti
(previsione)
competenza)
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione anno
2011
Previsione anno
2012
Previsione anno
2013
1
28.885.233,95
383,13
2
27.701.711,91
0,00
3
28.288.888,92
1.000,00
4
26.792.285,16
1.000,00
5
26.316.116,29
1.000,00
6
26.583.844,62
1.000,00
0,00
28.885.617,08
0,00
27.701.711,91
0,00
28.289.888,92
0,00
26.793.285,16
0,00
26.317.116,29
0,00
26.584.844,62
% scostamento della col.
4 rispetto
alla col. 3
7
-5,29
0,00
0,00
-5,29
2.2.1.2 - Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro evoluzione nel tempo, dei mezzi utilizzati per accertarli.
Le entrate tributarie ammontano nel 2010 complessivamente a 28.289.888,92 (riviste in ribasso in sede di assestamento), mentre la previsione dell’anno in corso è
26.793.285,16.
•
Compartecipazione provinciale al gettito dell’imposta sul reddito delle personale fisiche. E’ prevista dall’art. 12 della l. 15.3.1999, n. 133 e istituita dall’art.
31, comma 8 della l. 27.12.2002, n. 289.
La compartecipazione è finalizzata al finanziamento delle nuove funzioni e dei compiti trasferiti. E’ importante sottolineare che la Provincia, differentemente
dai Comuni, non ha alcun margine di discrezionalità a riguardo e, viste le esperienze anche recenti, deve “fare i conti” con una incompleta copertura dei
maggiori oneri conseguenti alle funzioni assegnate.
La compartecipazione è stata attribuita a partire dal 2003. In realtà la stessa non è mai stata aggiornata.
Con la legge 30 luglio 2010 n. 122, di conversione del D.L. 31/5/2010 n. 78, alla compartecipazione va applicata la riduzione sui trasferimenti secondo criteri
proporzionali che, al momento, si ipotizzano con riferimento alla popolazione.
Il taglio stimato per il 2011 e per il 2012 a seguito della manovra correttiva estiva Assemblee
diminuzione della compartecipazione di oltre il 31% nel 2011 e di oltre il 27 %, rispetto all'esercizio antecedente, nel 2012. E' evidente che ci troviamo di
fronte ad una svolta “storica” che pone di fronte a nuove sfide per la programmazione delle attività delle Province e per il mantenimento dei servizi e degli
interventi.
63
Con lo schema di decreto sul federalismo regionale e provinciale la compartecipazione all'Irpef viene prorogata per il solo 2011, mentre dal 2012 verrà
compensata dall'attribuzione della compartecipazione all'accisa sulla benzina.
Si ricorda che dalla compartecipazione si detraggono le somme da recuperarsi da parte dello Stato a seguito dell’introduzione di tributi provinciali e del
trasferimento del personale Ata dalla Provincia allo Stato (la dimostrazione del recupero è fornita nella sezione dedicata ai trasferimenti).
Si profilano dunque i seguenti andamenti:
2010 iniziale
Compartecipazione irpef lorda
Recupero dello Stato
Compartecipazione Irpef netta
Variazione percentuale rispetto anno precedente
•
2010 assestato
2011
2012
2013
6.402.665,95
6.402.665,95
6.402.665,95
6.402.665,95
6.402.665,95
- 1.688.060,33
- 1.798.777,03
-3.260.380,77
- 4.126.549,66
- 4.158.821,33
4.714.605,62
4.603.888,92
3.142.285,18
2.276.116,29
2.243.844,62
2,3%
-0,1%
-31,7%
- 27,6%
-1,4%
Addizionale provinciale sul consumo di energia elettrica. E’ prevista dall’art. 6, d.l. 28.11.1998, n. 511 convertito dalla l. 27.1.1989, n. 20, modificato dall’art.
10, c. 9 lett. c), l. 13.5.1999, n. 133 e dall’art. 5 del d.lgs. 02.02.2007, n. 26.
L’addizionale si applica sui consumi di energia elettrica per qualsiasi uso in locali e luoghi diversi dalle abitazioni in misura di 9,30 euro per mille kWh fino ad
un limite massimo di 200.000 kWh di consumo al mese con potenza disponibile uguale o inferiore a 200 kWh. L’addizionale è liquidata e riscossa con le
stesse modalità dell’imposta erariale di consumo sull’energia elettrica. Le Province hanno la facoltà di incrementare la suddetta misura dell’addizionale fino a
11,40 euro per mille kWh. Questa aliquota è applicata a partire dal 2006 e fino al 2007 era riferita ad un singolo kWh e era pari a 0,01136 euro.
Il d.lgs. 16.3.1999, n. 79 e la l. 23.08.2004, n. 239 hanno disposto la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica. Dal 01.07.2004 tutti i clienti
extradomestici possono accedere al mercato liberalizzato e rivolgersi ai grossisti o comunque a società diverse da Enel distribuzione Spa. A partire dal
01.07.2007 la liberalizzazione si è completata ed è stata estesa alle utenze domestiche (che sono tassate dai Comuni).
L’art. 2, comma 39 della l. 24.12.2003, n. 350, ha chiarito che anche i grossisti sono tenuti all’applicazione dell’imposta provinciale, e ciò è stato chiaramente
ribadito dall’ufficio per il Federalismo fiscale del Dipartimento per le politiche fiscali con nota 13.1.2005, n. 139 emessa dal Servizio delle Dogane.
Il passaggio da una situazione di monopolio ad uno scenario concorrenziale, caratterizzato dalla presenza di decine di nuovi operatori ha creato e crea
problemi agli Enti impositori. Ad esempio, la Provincia di Piacenza, allo stato attuale, riceve il tributo da circa cinquanta operatori.
Le difficoltà di gestione dell’addizionale sono state recepite anche dal legislatore. L’art. 1, comma 152 della l. 27.12.2006, n. 296 (finanziaria 2007) ha
previsto la trasmissione a favore degli Enti locali da parte dell’Agenzia delle Dogane di dati e informazioni riguardanti le addizionali comunali e provinciali
sull’imposta dell’energia elettrica. La determinazione 27.02.2007 dell’Agenzia delle Dogane ha previsto l’accesso al “Servizio Telematico Doganale – E.D.I.”
da parte dei Comuni e delle Province a partire dal 01.06.2007.
L’erogazione del gettito avviene ogni mese sulla base dei consumi dell’anno precedente, nel 2010 l'andamento è stato positivo grazie ai conguagli 2009. Si
64
ipotizza un andamento positivo anche per il 2011, ma occorre tener conto che nella bozza di decreto sul nuovo sistema di finanza provinciale l'addizionale
sarà soppressa dal 2012 e compensata dall'accisa sulla benzina.
Si profilano quindi i seguenti andamenti del gettito rispetto all’anno precedente:
2010 iniziale
Importo
2010 assestato
2011
2012
2013
4.980.000,00
5.230.000,00
5330000
5.350.000,00
5.390.000,00
-4,23
0,60
1,92
+0,38
+ 0,70
Variaz. percen.rispetto anno precedente
Le previsioni sono in linea con gli elementi appena evidenziati, con la dinamica media degli anni passati e con le ipotesi di crescita economica.
•
Imposta provinciale sulle formalità di iscrizione, annotazione e trascrizione dei veicoli al pubblico registro automobilistico (Ipt).
E’ prevista dall’art. 3, c. 149, lett. d), l. 23.12.1996 e art. 56 del d.lgs. 15.12.1997, n. 446. L’Ipt a partire dal 1999 sostituisce l’addizionale provinciale (Apiet)
e l’imposta erariale di trascrizione (Iet). Le misure della tariffa possono essere aumentate nella misura del 30%, così come da ultimo previsto dall’art. 1,
comma 154 della l. 27.12.2006, n. 296 (finanziaria 2007). Il consiglio provinciale ha approvato il regolamento per la gestione dell’imposta con atto C.P.
28.2.2000, n. 28, successivamente modificato con atto 17.12.2007, n. 98. Altre modifiche sono operative dall'1.01.2008 e riguardano in particolare le
agevolazioni per i portatori di handicap sensoriale. Dal 2009 si sono introdotte agevolazioni per i trasferimenti di proprietà per successione ereditaria
(applicazione dell'Ipt in misura fissa). Finora gli adempimenti di liquidazione e riscossione sono stati affidati al concessionario del pubblico registro
automobilistico (deliberazione C.P. 27.04.2006, n. 99, esecutiva). In provincia di Piacenza la dinamica delle trascrizioni al Pra è in diminuzione, passando da
oltre 31600 pratiche nel 2007 alle 28700 nel 2009, per il 2010 si prevede che non si raggiungeranno le 28.000 pratiche.
Per quanto riguarda le nuove immatricolazioni, il valore massimo raggiunto nel 2004 non è stato più superato (evidentemente ciò è un effetto del calo del
reddito reale di molte famiglie).
A partire dal 2008 l’aliquota è stata portata dal 20% al 30%.
Tenendo conto di quanto sopra esposto si ipotizzano i seguenti andamenti:
2010 iniziale
Importo
Variaz. percen..rispetto anno precedente
2010 assestato
2011
2012
2013
6.390.000,00
5.935.000,00
6.070.000,00
6.210.000,00
6.330.000,00
-0,93
-5,04
2,27
2,31
1,93
Nel 2011 e nel 2012 si prevede un incremento annuo di circa il 2,3% confidando in una ripresa del mercato automobilistico.
•
Imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile dei veicoli immatricolati. E’ prevista dall’art. 60, c. 1 del d.lgs. 15.12.1997, n. 446: il gettito
dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, è attribuito alle Province
65
dove hanno sede i pubblici registri automobilistici nei quali i veicoli sono iscritti ovvero, per le macchine agricole, alle Province nel cui territorio risiede
l’intestatario della carta di circolazione. Si tratta del principale contributo provinciale, ma dal 2006 il suo gettito è in calo secondo le seguenti percentuali
rilevate a Piacenza: -1,8% nel 2006, -3,5% nel 2007, -3,0 nel 2008, -7,5 nel 2009. Nel 2010 non si è verificata la sperata ripresa.
Anche a livello nazionale dal 2007 il gettito è in diminuzione. Le ragioni di questo andamento stanno nella maggiore concorrenza e, soprattutto, le
conseguenze della crisi economica.
Si richiama inoltre il regolamento (d.p.r. 254 in G.U. 28.8.2006 n. 198), che disciplina le modalità di attuazione del sistema del risarcimento diretto
nell’ambito dell’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per i danni derivanti dalla circolazione stradale, previsto dall’art. 150 del Codice delle
assicurazioni private (d.lgs. 209/2005). In base a tale regolamento, per i sinistri verificatisi a partire dal 01.01.2007, l’automobilista danneggiato non deve
più rivolgersi all’assicurazione del danneggiante, bensì alla propria impresa che, a sua volta, ha il diritto di rivalersi nei confronti dell’impresa danneggiante.
Tutto ciò ha reso più veloci e meno costose le procedure, almeno per la maggior parte degli incidenti, cioè quelli che coinvolgono solo due veicoli e in cui le
uniche persone che abbiano riportato lesioni siano i conducenti. Per tutti gli altri, per la maggiore complessità, resta l’iter tradizionale.
Si rammenta poi che in virtù del regolamento dell’authority di controllo del mercato assicurativo (ISVAP) in data 09.08.2006, in vigore dal 01.01.2007, le
compagnie sono obbligate ad inviare direttamente al domicilio degli assicurati l’attestato di rischio che indica la classe (bonus malus) di appartenenza senza
il quale non è possibile stipulare una nuova polizza con un’altra compagnia.
Ormai la diversificazione concorrenziale delle offerte è un dato di fatto. Oltre al canale delle compagnie “telefoniche” si segnala il diffondersi di condizioni
particolari: ad esempio polizze chilometriche, bonus protetto, guida esclusiva..
I controlli sul gettito sono pressoché impossibili.
Il tributo sulla rc auto è di pertinenza statale, benché il suo gettito, come si è visto, sia interamente attribuito alle Province dove hanno sede i pubblici
registri automobilistici nei quali i veicoli sono iscritti ovvero, per le macchine agricole, alle Province dove risiede l’intestatario della carta di circolazione. I
pagamenti concernenti il tributo rc auto sono effettuati dalle società di assicurazione ai concessionari della riscossione, che riversano a loro volta gli incassi
alle Province interessate. In tale contesto normativo le Province, non avendo titolarità giuridica in merito, non possono controllare i flussi di cassa periodici
del gettito di tale imposta, che presentano:
o
da un punto di vista sintetico, andamenti incostanti degli incassi complessivi mensili raffrontati sia rispetto ai mesi precedenti che al pari periodo
degli anni pregressi;
o
da un punto di vista analitico, versamenti altalenanti nei vari mesi da parte dei singoli ambiti di concessione.
Per questo le Province da tempo richiedono di affiancare l’erario nelle verifiche delle riscossioni al fine di limitare forme di elusione e di evasione. Dal 2012
l'imposta costituirà tributo proprio derivato delle province, con aliquota fissa da applicare del 12,5%.
Si ipotizzano dunque i seguenti andamenti:
2010 iniziale
Importo
Variazione percentuale rispetto anno precedente
2010 assestato
2011
2012
2013
10.660.000,00
10.230.000,00
10.460.000,00
10.690.000,00
10.830.000,00
+3,25
-0,1
2,24
2,20
1,31
66
Nel prossimo biennio si prevede una graduale ripresa.
•
Tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente. E’ previsto dall’art. 19, del d.lgs. 30.12.1992, n. 504. Il tributo è liquidato e
riscosso congiuntamente alla tassa/tariffa comunale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani con l’osservanza delle relative norme previste per la tassa.
L’aliquota dal 2006 è pari al 5%, valore uguale a quello applicato dalle altre Province della Regione. In Italia 79 Province su 110 hanno deliberato l’aliquota
massima (5%).
Negli anni passati diversi Comuni hanno trasformato la tassa in tariffa (art. 49 d.lgs. 05.02.1997, n. 22) e sono state rideterminate con i Comuni le
procedure di riscossione del tributo provinciale.
Il gettito affluisce alla Provincia secondo tre diverse modalità:
o
attraverso l’esattore provinciale (Equitalia) per i Comuni che hanno mantenuto la tassa e dunque adottano ruoli;
o
direttamente dai Comuni che gestiscono la tariffa in proprio;
o
dal gestore del servizio incaricato di introitare la tariffa.
La sentenza 24.07.2009, n. 238 della Corte Costituzionale stabiliva che la tariffa di igiene ambientale avesse natura tributaria con conseguente inapplicabilità
dell’Iva si estende alla Tia, con la l. 122/2010 il c. 33 dell' art. 14 interpreta l'art. 238 del Dlgs 152/2006 stabilendo che la Tia ha natura tariffaria e pertanto
sulla stessa deve essere conteggiata l' IVA.
Per quanto riguarda il tributo provinciale non dovrebbero esserci ripercussioni negative.
Il tributo provinciale si caratterizza per un andamento per ora costante:
2010 iniziale
Importo
2011
2012
2013
1.790.000,00
1.790.000,00
1.790.000,00
1.790.000,00
1.790.000,00
0,00
0,00
11,18
0,00
0,00
Variazione percentuale rispetto anno precedente
•
2010 assestato
Tassa per la partecipazione a concorsi. Garantisce un introito (1.000 euro), assolutamente trascurabile.
2.2.1.3 - Illustrazione delle aliquote applicate e dimostrazione della congruità del gettito iscritto per ciascuna risorsa nel triennio in rapporto ai cespiti imponibili.
Le aliquote applicate nel triennio 2011 – 2013 per i singoli tributi , sono le seguenti:
•
addizionale provinciale sul consumo di energia elettrica: 11,40 euro per mille kWh;
67
•
Ipt: è applicata la maggiorazione del 30% alle misure della tariffa base;
•
tributo per l’esercizio di funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente: l’aliquota è prevista nella misura del 5% della tassa/tariffa comunale per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
•
imposta contro la responsabilità civile veicoli a motore: 12,5% dei premi netti assicurativi (si tratta di un valore fisso per tutto il triennio non modificabile
dalle provincie).
Per la dimostrazione della congruità del gettito dei tributi provinciali si rimanda al punto precedente.
2.2.1.4 - Indicazione del nome, del cognome e della posizione dei responsabili dei singoli tributi.
La responsabilità dei tributi provinciali fa capo al dirigente del settore
2.2.1.5 - Altre considerazioni e vincoli.
Si osserva che le entrate tributarie rappresentano una componente dell’entrata molto rilevante, ma d’altro canto manovrabile solo marginalmente. Senz’altro
preoccupante è il ridimensionamento del gettito dei tributi provinciali che si conferma nel 2011 e influisce negativamente sull’assetto finanziario della Provincia.
2.2.1 Contributi e trasferimenti correnti
2.2.2.1
ENTRATE
Contributi e trasferimenti correnti
dallo Stato
Contributi e trasferimenti correnti
dalla Regione
Contributi e trasferimenti dalla
Regione per funzioni delegate
Contributi e trasferimenti da parte
di organismi comunitari e
internazionali
Contributi e trasferimenti da altri
enti del settore pubblico
TOTALE
Esercizio
anno 2008
(accertamenti
competenza)
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio in
anno 2009
corso anno 2010
(accertamenti
(previsione)
competenza)
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione anno
2011
Previsione anno
2012
Previsione anno
2013
4
5
6
% scostamento della
col. 4 rispetto
alla col. 3
1
2
3
542.714,21
277.811,15
365.558,18
0,00
0,00
0,00
-100,00
361.664,87
332.723,50
882.600,28
327.045,00
264.600,00
264.600,00
-62,94
14.913.170,78
17.102.125,12
14.776.880,20
14.598.992,68
13.477.377,68
13.377.377,68
-1,20
200.253,69
0,00
47.680,50
29.830,00
0,00
0,00
-37,40
10.753.666,79
26.771.470,34
1.526.797,37
19.239.457,14
353.495,62
16.426.214,78
515.524,08
15.471.391,76
305.292,11
14.047.269,79
208.792,11
13.850.769,79
45,84
-5,81
68
7
2.2.2.2 - Valutazione dei trasferimenti erariali programmati in rapporto ai trasferimenti medi nazionali e regionali.
Da oltre quindici anni i trasferimenti erariali sono regolati dalle disposizioni dall’ormai lontano d.lgs. 504 del 1992 e dunque sono costituiti da:
•
fondo ordinario
•
fondo consolidato
•
fondo perequativo per gli squilibri della finanza locale
•
fondo sviluppo investimenti
•
fondo ordinario investimenti
•
fondo speciale investimenti.
In seguito alla realizzazione del processo del federalismo sono stati previsti trasferimenti per le funzioni trasferite in parte corrente e in parte capitale.
Per completezza si evidenzia che il collegamento con il d.lgs. 504 è garantito dalla seguente “catena di provvedimenti” (per il 2011 si attende ancora la definizione
del riparto del taglio effettuato dal d.l. 78/2010 convertito dalla legge 122/2010):
art. 2 quater, c. 2, dl 07.10.2008, n. 154 convertito dalla l.04.12.2008, n. 189
art. 1, c. 2, l. 24.12.2007, n. 244,
art. 1, c. 696, l. 27.12.2006, n. 296,
art. 1, c. 153 e 154, l. 23.12.2005, n. 266,
art. 1, c. 63, l. 30.12.2004, n. 311,
art. 31, c. 1 l. 27.12.2002, n. 289,
artt. 24 e 27, l. 28.12.2001, n. 448,
art. 53, l. 23.12.2000, n. 388,
art. 30, c. 9 l. 23.2.1999, n. 448,
art. 31, c. 11 l. 23.12.1998, n. 448,
art. 1, c. 164, l. 23.12.1996, n. 662.
Nelle pagine precedenti già si è detto dello stato di attuazione del federalismo fiscale. Al momento l’impatto fiscale di questo processo non è quantificabile per cui le
stime avverranno a legislazione vigente.
In ogni caso, le disposizioni delle ultime leggi finanziarie e collegate, non solo non hanno provveduto a compensare il deprezzamento dell’inflazione, ma hanno
apportato varie decurtazioni. Nel 2008, l'art. 2, c. 31 della l. 244/2007 ha previsto la riduzione complessiva di 313 milioni del fondo ordinario a fronte di riduzioni del
“costo della politica”.
69
Nel 2009 l'art. 61 c. 11 del d.l. 112/2008 ha stabilito la riduzione del contributo ordinario di 200 milioni annui per i Comuni e di 50 per le Province a cui si
aggiungono gli effetti della diminuzione del fondo sviluppo investimenti.
Nel 2011 la legge 122/2010, di conversione del d.l. 78/2010, ha operato un taglio, per le Province, di 300 milioni, per il 2012 e seguenti di 500 milioni. Il criterio di
riparto sarà determinato previa intesa della Conferenza Stato-città; in mancanza di intesa provvederà un decreto del Ministero dell'Interno secondo un criterio
proporzionale.
Per comprendere l'ammontare (effettivamente assegnato) dei trasferimenti erariali è utile riprendere qualche vicenda degli ultimi anni:
•
dal 1999 è stato ridotto il fondo ordinario spettante alle Province a seguito dell’attribuzione a tali Enti del gettito dell’imposta rc auto e del gettito della
soppressa imposta erariale di trascrizione, iscrizione e annotazione dei veicoli al pubblico registro automobilistico
•
dal 2000 l’importo dei trasferimenti sconta gli effetti recati dall’art. 10, commi 9 e 11, della legge 13.5.1999, n. 133 che ha disposto la riduzione dei
trasferimenti erariali alle Province ed ai Comuni in concomitanza all’attribuzione a tali Enti dell’addizionale sul consumo di energia elettrica
•
dal 2000 è apportata una riduzione corrispondente al trasferimento del personale Ata allo Stato (l. 23/96) per il quale la Provincia dal 1.1.2000 non sostiene
l’onere degli stipendi
•
dal 2001 al contributo ordinario si aggiunge l’importo (al netto della quota del 30% versata allo Stato) della compartecipazione Irap, in quanto abrogata
•
dal 2003 è stabilita la compartecipazione Irpef (art. 31, c. 8, l. 27.12.2002, n. 289) a fronte della quale sono state operate decurtazioni ai trasferimenti
erariali di uguale importo.
Il fondo sviluppo investimenti è stato quantificato analizzando i singoli contributi a favore dei mutui contratti in passato, considerando, ovviamente, le scadenze
originali (e dunque non rinegoziate) di questi ultimi. Il fondo è ormai di importo relativamente modesto e rimane pressoché invariato.
Molto importanti sono i trasferimenti per le nuove funzioni ex l. 59/1997, determinati dal d.p.c.m. 22.12.2000, pubblicato sulla G.U. il 21.12.2001, e assegnati per un
totale di 5.697.471,69 euro, in gran parte associati alle nuove competenze in materia di viabilità. Questi trasferimenti dovrebbero coprire non solo le spese dirette,
ma anche quelle generali per la quota di competenza.
Le stime compiute e le metodologie di finanziamento utilizzate dalla Comunità Europea portano a valutare in una percentuale del 20% il grado di rilevanza della
quota di spese generali rispetto al totale delle risorse gestite. Purtroppo la consistenza effettiva dei trasferimenti non permette di coprire questi margini.
Un altro elemento di inadeguatezza dei trasferimenti per le funzioni trasferite è costituito dalla mancata previsione di un meccanismo di indicizzazione delle
spettanze che impedisce di aggiornare i valori delle assegnazioni, ancorati al 2002, nonostante il procedere dell’inflazione.
Si prospetta dunque la seguente situazione:
2009
contributo ordinario base 2006
contributo ordinario: mobilità
personale da stato
2010
2011
2012
2013
10.309.018,24
10.309.018,24
10.309.018,24
10.309.018,24
10.309.018,24
39.415,15
39.415,15
39.415,15
39.415,15
39.415,15
70
2009
contributo ordinario: conferma
incremento trasferimenti erariali (art.
2, c. 2, l. 24.12.2007, n. 244)
2010
2012
2013
677,98
677,98
677,98
677,98
1.244.576,64
1.244.576,64
1.244.576,64
1.244.576,64
1.244.576,64
contributo perequazione fiscalità locale
342.098,86
342.098,86
342.098,86
342.098,86
342.098,86
altri contributi generali (contratti
segretari provinciali e CCNL
2004/2005)
105.839,26
105.839,26
105.839,26
105.839,26
105.839,26
funzioni trasferite (parte corrente)
984.069,69
984.069,69
984.069,69
984.069,69
984.069,69
0
0
0
0
0
4.713.402,00
4.713.402,00
4.713.402,00
4.713.402,00
4.713.402,00
282.623,07
282.623,07
261.034,33
258.955,04
226.683,37
18.021.312,50
18.021.720,89
18.000.132,15
17.998.052,86
17.965.781,19
-1.227,60
-1.147,00
-1.147,00
-1.227,60
-1.227,60
decurtazione per rc auto (art. 61, c.1,
d. lgs. 15.12.1997, n. 446)
-7.148.715,53
-7.148.715,53
-7.148.715,53
-7.148.715,53
-7.148.715,53
decurtazione per imposta provinciale
di trascrizione (art. 61, cc.2 e 3, d.lgs.
15.12.1997, n. 446)
-2.567.293,67
-2.567.293,67
-2.567.293,67
-2.567.293,67
-2.567.293,67
decurtazione addizionale Enel (art. 10,
c.11, l. 13.5.1999, n. 133 modificato
dall'art. 5, l. 11.10.2000, n. 290)
-1.211.056,57
-1.211.056,57
-1.211.056,57
-1.211.056,57
-1.211.056,57
decurtazioni Ata (art. 8, c.5, l.
3.5.1999, n 124)
-1.790.823,77
-1.790.823,77
-1.790.823,77
-1.790.823,77
-1.790.823,77
contributo ordinario: restituzione rc
auto
contributi Aran anni precedenti
contributo consolidato
contributo nazionale ordinario
investimenti
funzioni trasferite (parte capitale)
fondo sviluppo investimenti
TOTALE ASSEGNAZIONI AL LORDO DI
DECURTAZIONI
detrazione per Aran
677,98
2011
1.975,51
-2.383,90
71
2009
riduzione teorica per
compartecipazione Irpef (art. 31, l.
27.12.2002, n. 289)
2010
2011
2012
2013
-6.402.665,95
-6.402.665,95
-6.402.665,95
-6.402.665,95
-6.402.665,95
riduzione contributo ordinario (art. 2,
c.2, l. 24.12.2007, n. 244)
-337.292,93
-337.292,93
-337.292,93
-337.292,93
-337.292,93
riduzione contributo ordinario (art. 61,
c.11, d. l. 25.06.2008, n. 112)
-250.705,20
-250.705,20
-250.705,20
-250.705,20
-250.705,20
-110.797,30
-110.797,30
-110.797,30
-110.797,30
-1.440.015,00
-2.304.024,00
-2.304.024,00
-19.820.497,92
-21.260.512,92
-22.124.602,52
-22.124.602,52
-1.796.283,49
-1.798.777,03
-3.260.380,77
-4.126.549,66
-4.158.821,33
6.402.665,95
6.402.665,95
6.402.665,95
6.402.665,95
6.402.665,95
-1.796.283,49
-1.798.777,03
-3.260.380,77
-4.126.549,66
-4.158.821,33
4.606.382,46
4.603.888,92
3.142.285,18
2.276.116,29
2.243.844,62
riduzione contributo ordinario (art. 2,
c.183, l.191/09)
riduzione contributo (art.14 c.2,
l.122/2010-€ 5/8x.288003)
TOTALE DECURTAZIONI
SOMME CORRISPOSTE DALLO STATO
TOTALE DA RECUPERARE DA PARTE
DELLO STATO
compartecipazione teorica Irpef
recupero stato
SALDO COMPARTECIPAZIONE
-19.709.781,22
107.814,77
Gli “altri contributi” comprendono il contributo per il personale in aspettativa sindacale e per il contratto dei segretari provinciali.
Il risultato netto è fortemente negativo, ragion per cui i trasferimenti erariali sono meramente virtuali. Anzi, lo Stato recupererà in misura crescente oltre 3,2 milioni
per il 2011 ed oltre 4,1 milioni dal 2012. La restituzione avverrà tramite una minore assegnazione della compartecipazione Irpef (art. 31, comma 14 della l.
27.12.2002, n. 289).
2.2.2.3 – Considerazioni sui trasferimenti regionali in rapporto alle funzioni delegate o trasferite, ai piani o programmi regionali di settore.
I trasferimenti correnti regionali nella classificazione del bilancio sono divisi in due categorie in modo da distinguere le funzioni non delegate da quelle delegate.
I trasferimenti sono quantificati dai servizi provinciali sulla base delle comunicazioni di assegnazione e di previsioni congruenti con i piani e programmi di settore.
Dato il taglio subito dalle Regioni con la manovra estiva, si registrano ripercussioni negative anche sui bilanci provinciali..
72
Nel primo gruppo (ovvero nella categoria 2) rientra la quota del tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi (cap. 620). A partire dal 2007 il valore
complessivo della quota corrisposto alle Province emiliane è stato limitato a 3.000.000. Successivamente è stato forfettizzato a 2,5 milioni di euro. Per la Provincia di
Piacenza si stima in 220.000 euro annui.
Nel secondo gruppo (tit. II, categoria 3), che è il più consistente, figura il rimborso delle spese di finanziamento per la gestione di deleghe e funzioni regionali ai
sensi della l.r. 28.12.1992, n. 51, e per il trasferimento delle funzioni in materia di agricoltura e altri settori (le somme comprendono i costi per il personale). Il
9.5.2008 era stata stipulata l' ”intesa tra la Regione e le Province per il trasferimento delle risorse alle Province per l'esercizio delle funzioni e dei compiti ad esse
conferiti per quadriennio 2007 - 2010”. Con questa intesa erano state quantificate le risorse che la Regione trasferirà alle Province. L'intesa aveva durata di 4 anni a
decorrere dal 1.1.2007. L'intesa è stata prorogata all’anno 2011 e contiene la riduzione del trasferimento regionale annualmente erogato. Nel bilancio dell’esercizio
2011, il taglio del fondo regionale è di 296.000 euro rispetto all’anno precedente.
Si ritorna ad osservare che l’entità degli importi corrisposti, in mancanza anche di un meccanismo di aggancio all’inflazione, è inferiore ai costi effettivi sopportati
dagli Enti delegati, che sono crescenti e senz’altro maggiori dell’importo assegnato.
Si rammenta infine che circa la metà del totale dei trasferimenti regionali per le funzioni delegate (che come si è visto sono in gran parte vincolati all'effettuazione di
specifiche spese) riguarda la funzione “contributi e trasferimenti per funzioni di istruzione pubblica” (per oltre 7 milioni di euro), nella quale sono compresi i fondi per
le politiche del lavoro e la formazione professionale, i fondi per il diritto allo studio in applicazione della l.r. 26/2001 e il finanziamento delle attività in obbligo
formativo.
Altre importanti entrate, sempre connesse all’esercizio di deleghe e funzioni, sono le seguenti:
•
funzioni relative alla cultura e ai beni culturali (155.000)
•
turismo e sport (193.000)
•
viabilità (1.274.000) compresa nella gestione del territorio
•
tutela ambientale, che comprende caccia e pesca (349,500)
•
funzioni nel settore sociale (737.000)
•
commercio (200.000), inserimento lavoratori disabili e contributi a datori di lavoro (790.000) nelle funzioni nel campo dello sviluppo economico
Le spese finanziate da contributi regionali, sono evidenziate in apposito prospetto del bilancio in cui sono state inserite le somme a specifica destinazione.
2.2.2.4 - Illustrazione altri trasferimenti correlati ad attività diverse (convenzioni, elezioni, leggi speciali, ecc.).
Gli altri trasferimenti raggiungono un importo senz’altro meno consistente. Si ricordano:
•
dalla Comunità Europea per l'analisi della situazione sociale e sanitaria dei cittadini stranieri (29.000)
•
trasferimenti dai comuni per versamento del 20% degli introiti per le attività estrattive: le spese finanziate sono documentate negli allegati (120.000), per il
sostegno dell'inserimento lavorativo di lavoratori a rischio emarginazione (60.000), per il progetto Rilander (96.500), per la gestione della rete di
monitoraggio dell'aria (20.000)
73
•
dall'Agenzia regionale di protezione civile per attività connesse (53.000)
•
dall'UPI per il progetto P2P a favore delle giovani generazioni (49.000)
•
dalla Camera di Commercio a sostegno dell'inserimento lavorativo di lavoratori a rischio cassa integrazione (100.000)
2.2.2.5 - Altre considerazioni e vincoli.
I trasferimenti di parte corrente costituiscono il 32,65% del totale delle entrate correnti. Ciò nondimeno occorre sottolineare l'assoluta inadeguatezza delle risorse
statali, a fronte della specificità del nostro territorio e dell'autonomia finanziaria. Anche per i fondi regionali si osserva l'inadeguatezza delle risorse trasferite, a fronte
del forte decentramento di funzioni.
2.2.3 Proventi extratributari
2.2.3.1
ENTRATE
Proventi dei servizi pubblici
Proventi dei beni dell'ente
Interessi su anticipazioni e crediti
Utili netti delle aziende spec.e
partecipate, dividendi di società
Proventi diversi
TOTALE
Esercizio
anno 2008
(accertamenti
competenza)
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio in
anno 2009
corso anno 2010
(accertamenti
(previsione)
competenza)
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione anno
2011
Previsione anno
2012
Previsione anno
2013
1
1.028.209,11
1.799.290,67
626.774,16
2
1.252.994,45
923.651,59
313.005,22
3
923.200,00
986.500,00
94.000,00
4
769.300,00
963.300,00
73.000,00
5
769.200,00
967.600,00
81.000,00
6
768.700,00
972.200,00
90.000,00
61.609,38
5.152.955,52
8.668.838,84
73.344,50
2.944.050,42
5.507.046,18
0,00
3.097.561,85
5.101.261,85
0,00
3.322.704,24
5.128.304,24
0,00
2.882.065,65
4.699.865,65
0,00
2.880.918,00
4.711.818,00
% scostamento della
col. 4 rispetto alla col.
3
7
-16,00
-2,00
-22,00
0,00
7,27
0,54
2.2.3.2 - Analisi quali-quantitative degli utenti destinatari dei servizi e dimostrazione dei proventi iscritti per le principali risorse in rapporto alle tariffe per i servizi
stessi nel triennio.
La Provincia non gestisce direttamente servizi a domanda individuale o relativi all’art. 112 del d.lgs. 18.8.2000, n. 267 e che siano pagati dagli utenti mediante
tariffe. I proventi dei servizi pubblici iscritti in bilancio sono relativi a diritti di segreteria, oneri di istruttoria e sanzioni amministrative.
74
2.2.3.3 - Dimostrazione dei proventi dei beni dell'ente iscritti in rapporto all'entità dei beni ed ai canoni applicati per l'uso di terzi, con particolare riguardo al
patrimonio disponibile.
I proventi degli affitti attivi sono conteggiati per 876.600 euro e si riferiscono ad immobili in gran parte affittati allo stato (prefettura e caserme) a canoni concordati
con l’ufficio tecnico erariale. La rimanente parte del patrimonio immobiliare disponibile è di consistenza assai modesta; i relativi canoni, definiti dal servizio
provinciale competente in materia di patrimonio edilizio, risentono delle caratteristiche qualitativamente mediocri degli immobili.
2.2.3.4 - Altre considerazioni o vincoli.
Le principali entrate extratributarie sono costituite da:
•
proventi dei servizi pubblici costituiti da:
•
diritti di segreteria (81.000),
•
proventi dei servizi pubblici per 469.000 fra i quali spiccano i rimborsi per istruttorie in campo ambientale (280.000), per pubblicità stradale (80.000), per
trasporti eccezionali (78.000),
•
sanzioni amministrative (218.000),
•
proventi dei beni dell’ente (968.000) in gran parte costituiti da affitti attivi e secondariamente dal canone di occupazione per aree e spazi pubblici (90.000),
•
interessi attivi (78.000),
•
proventi diversi che rappresentano la categoria più significativa (3.322.000) comprendente:
•
proventi per usura delle strade provinciali (116.000) con vincolo di destinazione,
•
rimborsi da enti diversi per spese per il personale (140.000)
•
rimborsi di spese di riscaldamento, illuminazione e diverse sostenute dall’ente in locali occupati da terzi (80.000),
•
risarcimenti per danni al patrimonio provinciale (40.000),
•
compartecipazioni e sponsorizzazioni per iniziative culturali (60.000),
•
sovracanoni per l’energia elettrica (41.000),
•
proventi connessi alla raccolta funghi (100.000) destinati a spese vincolate,
•
proventi per misure compensative a seguito di estrazione di marna da cemento (24.000),
•
contributi per interventi di qualificazione energetica (273.000),
•
introiti per la gestione della rete di monitoraggio dell’aria (137.000),
•
fondo di rotazione per la progettazione interna (20.000) a cui corrisponde una specifica destinazione,
•
nuove entrate in attesa di destinazione (2.000.000) a cui corrisponde un analogo stanziamento di spesa,
75
Riguardo l’intero complesso delle entrate extratributarie pari a 5.128.000, si osserva che la sua quota (10,8%) rapportata al totale delle entrate correnti è
relativamente modesta; la Provincia, in effetti, si caratterizza più come ente fornitore di servizi pubblici e ente di programmazione e coordinamento, piuttosto che
come erogatore di beni e servizi di mercato.
2.2.4. Contributi e trasferimenti in conto capitale
2.2.4.1
ENTRATE
Esercizio
anno 2008
(accertamenti
competenza)
1
Alienazione di beni patrimoniali
Trasferimenti di capitale dallo Stato
Trasferimenti di capitale dalla
Regione
Trasferimenti di capitale da altri
enti del settore pubblico
Trasferimenti di capitale da altri
soggetti
TOTALE
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio in
anno 2009
corso anno 2010
(accertamenti
(previsione)
competenza)
2
3
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione anno
2011
Previsione anno
2012
Previsione anno
2013
4
5
6
% scostamento della
col. 4 rispetto alla col. 3
7
4.300,00
20.556,55
9.033,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.690.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
3.187.768,61
12.608.395,83
15.008.517,28
7.025.445,32
7.729.640,00
5.579.640,00
-53,19
3.312.230,00
422.811,85
1.119.769,50
15.000,00
15.000,00
15.000,00
-98,60
0,00
6.524.855,16
0,00
13.040.240,68
1.255.205,18
17.383.491,96
0,00
8.730.445,32
0,00
7.744.640,00
0,00
5.594.640,00
-100,00
-49,77
2.2.4.2 - Illustrazione dei cespiti iscritti e dei loro vincoli nell'arco del triennio.
Coerentemente ai principi contabili della veridicità, attendibilità e prudenza le entrate dalle alienazioni patrimoniali non sono inserite nell’esercizio 2011 e nemmeno
nel biennio successivo in quanto i tempi di effettiva e positiva conclusione delle procedure dipendono da fattori non governabili dall’amministrazione.
L’elenco dei cespiti alienabili è evidenziato nel piano delle alienazioni, a cui si rimanda per ulteriori informazioni di dettaglio.
Le successive categorie del titolo IV sono dedicate ai trasferimenti di capitale e alla riscossione dei crediti.
I trasferimenti di capitale riguardano finanziamenti di regola vincolati a precise destinazioni i cui impieghi sono documentati negli allegati al bilancio e nei programmi
di competenza.
I trasferimenti dallo stato (categoria 2) riguardano, per il 2011, i finanziamenti a favore dell’edilizia scolastica. Si tratta di un canale di finanziamento essenziale e,
per il 2011, significativo (1.690 euro).
I trasferimenti di capitale dalla regione (categoria 3) sono variabili nel tempo. Nel 2011 sono pari a 7.025.000. Si tratta di:
a) fondi a destinazione vincolata destinati all’esercizio di funzioni trasferite. Riguardano principalmente:
•
funzioni di istruzione pubblica (diritto allo studio, prima infanzia ed edilizia scolastica) (1.048.000),
76
•
programmazione bibliotecaria e piano provinciale musei (167.000)
•
vianilità (484.000)
•
viabilità comunale (668.000)
•
tutela ambientale (26.000)
•
commercio (750.000).
b) altri fondi destinati ad investimenti:
•
per interventi straordinari sulla viabilità di interesse regionale si stanziano 4.000.000 nella funzione dedicata alla gestione del territorio.
I trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico (categoria 4) riguardano contributi dall'Agenzia regionale di protezione civile per la realizzazione di
strutture intercomunali di protezione civile (15.000).
I trasferimenti di capitale da altri soggetti (categoria 5) non presentano stanziamenti.
La riscossione di crediti (categoria 6) comprende 10 milioni di prelievi da conti bancari di deposito. I prelievi sono collegati alla estinzione di operazioni di impiego
della liquidità e al riversamento dei fondi presso i conti di tesoreria. In corrispondenza di questa voce esiste una correlata voce di spesa classificata tra gli
investimenti.
2.2.4.3 - Altre considerazioni e illustrazioni.
Si sottolinea la necessità di incrementare la capacità di finanziamento degli investimenti, avvalendosi di trasferimenti di capitale da soggetti pubblici e privati.
2.2.5. Accensione di prestiti
2.2.5.1
ENTRATE
Esercizio
anno 2008
(accertamenti
competenza)
1
Finanziamenti a breve termine
Assunzione di mutui e prestiti
Emissione di prestiti obbligazionari
TOTALE
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio in
anno 2009
corso anno 2010
(accertamenti
(previsione)
competenza)
2
0,00
0,00
0,00
0,00
3
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione anno
2011
Previsione anno
2012
Previsione anno
2013
4
5
6
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.300.000,00
0,00
1.300.000,00
0,00
4.200.000,00
0,00
4.200.000,00
2.2.5.2 - Valutazione sull'entità del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico o privato.
77
% scostamento della
col. 4 rispetto alla col. 3
7
0,00
0,00
0,00
0,00
Nel 2011 il ricorso al credito non è previsto a causa dei limiti imposti dal patto di stabilità e dalla diminuzione delle entrate correnti che non permette di disporre di
risorse sufficientemente consistenti e certe nel tempo per il rimborso dell’indebitamento.
I valori previsti per il biennio successivo sarà rispettivamente 1.300.000 e 4.200.000 euro, confidando, per il 2013, in una straordinaria ripresa dell'economia che
possa abbattere i limiti all'indebitamento, per ora assai contenuto da parte delle Province.
Il totale del triennio è dunque pari a 2.330.000 euro.
Si tratta di previsioni oggettivamente contenute e dunque coerenti con la linea guida di limitazione dell’indebitamento e di salvaguardia del bilancio provinciale.
Assunzione di prestiti e passività a
carico dell’ente
a
Rimborsi di prestiti
Rimborsi di altre passività
b
c
Differenza
a meno b e c
2011
0
1.152.300
27.000
-1.179.300
2012
1.300.000
1.148.000
27.000
125.000
2013
4.200.000
1.157.000
28.000
3.015.000
5.500.000
3.457.300
82.000
1.960.700
TOTALE
Rispetto al valore di 6.403.679 euro stimato al 31.12.2010, il valore dell’indebitamento al 31.12.2011 si porterà a 5.251.379.
Nel 2010 non si sono contratti mutui, né vi sono stati casi nel 2009 di contrazione di mutui con ammortamento posticipato al secondo esercizio successivo.
Anche nel 2011 il ricorso all’indebitamento è sostituito dall’applicazione di avanzo vincolato derivante dal fondo ammortamento.
2.2.5.3 - Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione sull'impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti
comprese nella programmazione triennale.
Per la dimostrazione del tasso di delegabilità si rimanda all’apposito prospetto degli allegati, precisando che il ricorso al credito programmato è pienamente
compatibile con la delegabilità dei cespiti dell’entrata e il limiti di impegno del 15% per gli interessi passivi (ai sensi dell’art. 204, c. 1, del d.lgs. 18.8.2000, n. 267) e
dell'8% così come previsto dalla bozza della legge di stabilità.
Per l’impatto degli oneri di ammortamento si rimanda al punto precedente: risulta evidente che è stato contenuto nei minimi termini.
2.2.5.4 - Altre considerazioni e vincoli.
Per completare il quadro si aggiunge che per gran parte degli enti locali, e dunque non solo per la nostra provincia, indipendentemente dai rigorosi limiti imposti dal
patto di stabilità, esiste una oggettiva tensione tra la scarsità delle risorse finanziarie e la necessità di mantenimento e manutenzione degli immobili con particolare
riferimento al demanio stradale.
78
Rimane da osservare che questa tensione deriva, nel caso della nostra provincia, da una insufficienza delle entrate che solo un adeguato federalismo fiscale potrà
compensare.
2.2.6 Riscossione di crediti e anticipazioni di cassa
2.2.6.1
ENTRATE
Riscossione di crediti
Anticipazioni di cassa
TOTALE
Esercizio
anno 2008
(accertamenti
competenza)
1
10.050.000,00
0,00
10.050.000,00
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio in
anno 2009
corso anno 2010
(accertamenti
(previsione)
competenza)
2
5.003.393,97
0,00
5.003.393,97
3
15.000.000,00
0,00
15.000.000,00
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione anno
2011
4
10.000.000,00
0,00
10.000.000,00
Previsione anno
2012
5
10.000.000,00
0,00
10.000.000,00
Previsione anno
2013
6
10.000.000,00
0,00
10.000.000,00
% scostamento della
col. 4 rispetto
alla col. 3
7
-33,00
0,00
-33,00
2.2.6.2 - Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso alla anticipazione di tesoreria.
Per la dimostrazione si rimanda all’apposito prospetto degli allegati.
E’ in ogni caso ampiamente rispettato il limite di cui all’art. 222 del d.lgs. 18.8.2000, n. 267 per il quale l’importo massimo delle anticipazioni di tesoreria è pari a tre
dodicesimi delle entrate accertate nel 2009 ai primi tre titoli di entrata.
2.2.6.3 - Altre considerazioni e vincoli.
Le giacenze della cassa provinciale da alcuni anni si sono portate a livelli molto elevati per cui l’ipotesi di ricorso di anticipazione di cassa è remota: non si iscrivono
dunque in bilancio importi a titolo di anticipazione di cassa e perciò la dimostrazione richiamata dal paragrafo precedente mantiene un significato meramente
teorico.
79
80
SEZIONE 3 - PROGRAMMI E PROGETTI
81
3.1 – Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto
all’esercizio precedente
A seguito dell’insediamento della nuova amministrazione, il Presidente ha presentato le linee programmatiche per azioni e progetti per il periodo 2009 –
2014; le linee sono state approvate nella seduta del 19 ottobre, con atto C.P. n. 95/09.
L’approvazione delle linee programmatiche di mandato è prevista all’art. 46 del Testo Unico in materia di ordinamento degli enti locali, e definisce le scelte e le
priorità strategiche a cui riferirsi, con un orizzonte temporale pluriennale pari alla durata del mandato dell’Amministrazione.
Sono previste 8 linee programmatiche:
•
Per la famiglia, i giovani e l’infanzia
•
Per un welfare di qualità
•
Per lo sviluppo economico e del territorio
•
Per la valorizzazione e la tutela del territorio e dell’ambiente
•
Per la viabilità e i trasporti
•
Per la scuola la formazione e il lavoro
•
Per la cultura e lo sport
•
Per il governo delle risorse dell’Ente, per l’efficienza e la qualità della spesa
Ogni linea è dettagliata in ambiti di riferimento, che ne rappresentano la sfera specifica d’intervento.
Le proposte contenute nei programmi della Relazione previsionale e programmatica trovano quindi fondamento nelle scelte indicate in tale programma di governo.
Dal 2010 l’ossatura dei programmi è rinnovata, con una struttura adeguata a garantire un collegamento più stretto sia con la programmazione strategica e le linee
programmatiche di mandato, che con i portatori d’interesse finali delle politiche (stakeholders).
I programmi individuati sono 10:
Linea programmatica “Per la famiglia, i giovani e l’infanzia “
•
PROGRAMMA 1: Per la famiglia, l’infanzia, i giovani e l’università (famiglia – giovani – università e ricerca – infanzia)
Linea programmatica “Per un welfare di qualità”
•
PROGRAMMA 2: Per un welfare di qualità (sanità - welfare, politiche sociali e sicurezza civile – minori, disabili e donne – politiche abitative)
Linea programmatica “Per lo sviluppo economico e del territorio”
82
•
PROGRAMMA 3: Per lo sviluppo economico e del territorio e dell’ambiente (imprese) (turismo, marketing e comunicazione – sostegno alle imprese agricoltura)
•
PROGRAMMA 4 : Per lo sviluppo economico e del territorio e dell’ambiente (enti locali) (rapporti con le istituzioni ed Expo 2015 – la sussidiarietà – per una
provincia digitale – la telematica)
Linea programmatica “Per la valorizzazione e la tutela del territorio e dell’ambiente”
•
PROGRAMMA 5: Per la valorizzazione e la tutela del territorio e dell’ambiente (cittadini) (ambiente, aria, acqua e rifiuti – protezione civile – tutela faunistica)
•
PROGRAMMA 6 : Per la valorizzazione e la tutela del territorio e dell’ambiente (enti locali) (Programmazione e sviluppo economico del territorio – urbanistica
– montagna)
Linea programmatica “Per la viabilità e i trasporti”
•
PROGRAMMA 7: Per la viabilità e i trasporti (pendolarismo – viabilità – trasporti)
Linea programmatica “Per la scuola, la formazione e il lavoro”
•
PROGRAMMA 8: Per la scuola, la formazione e il lavoro (edilizia scolastica – scuola – formazione e lavoro)
Linea programmatica “Per la cultura e lo sport”
•
PROGRAMMA 9: Per la cultura e lo sport (cultura e identità popolare – biblioteche e musei – sport e salute)
Linea programmatica “Per il governo delle risorse dell’Ente, per l’efficienza e la qualità della spesa”
•
PROGRAMMA 10: Per il governo delle risorse dell’Ente, per l’efficienza e la qualità della spesa (una struttura snella ed efficiente – risorse economicofinanziarie – il patrimonio e le società partecipate)
Come sopra evidenziato, ognuno dei dieci programmi elaborati è contenuto in una delle otto linee programmatiche definite con il programma di governo, e
racchiude in sé un raggruppamento omogeneo di ambiti di riferimento.
Riguardo al collegamento con la specifica categoria di portatori d’interesse, dei nove programmi individuati per otto è presente un unico stakeholder, mentre dalla
stessa natura del programma n. 10 (per il governo delle risorse dell’Ente, per l’efficienza e la qualità della spesa) consegue un legame di tipo trasversale con i vari
stakeholder.
I programmi della relazione previsionale e programmatica dettagliano, per ogni ambito di riferimento, le linee guida a cui riferirsi per la programmazione degli
obiettivi e delle attività da realizzare.
83
84
3.2 – Obiettivi degli organismi gestionali dell’ente
Riguardo agli indirizzi da osservare nella gestione delle società partecipate si osserva innanzitutto che in nessuna di esse la quota della Provincia di Piacenza è
maggioritaria. Ciò premesso si ritiene in ogni caso necessario che gli amministratori delle società (e in particolare quelli designati dalla Provincia) operino in stretto
raccordo con il Presidente di questo Ente. Particolare attenzione dovrà essere conferita, nel caso di gestioni in perdita, alla ideazione e adozione di misure di
razionalizzazione e contenimento dei costi.
Per quanto riguarda le partecipazioni nel campo dei trasporti in base anche a quanto specificato nelle linee programmatiche per il mandato 2009 – 2014 si evidenzia
quanto segue:
•
Tempi Spa: è necessario razionalizzare l’organizzazione del trasporto pubblico extraurbano alla domanda del servizio in modo anche da contenere i costi.
Inoltre i dati negativi del bilancio della società rendono imprescindibile la necessità di introdurre miglioramenti gestionali ed organizzativi all’interno della
società nell’ambito di una efficace politica di risanamento aziendale;
•
Tempi Agenzia Spa: occorre procedere ai sensi della l.r. 10/2008 alla trasformazione in società a responsabilità limitata e alla modifica delle funzioni della
società stessa alla quale non potranno essere assegnate attività gestionali che non siano strettamente connesse alle funzioni proprie attribuite dalla legge
regionale alle Agenzie per i trasporti.
3.3 - Quadro generale degli impieghi per programma
Anno 2011
Program
Spese Correnti
Spese per
ma n°
Totale
investimento
Consolidate Di sviluppo
001
002
003
004
005
006
007
008
009
010
Totali
Anno 2012
Spese Correnti
Spese per
Totale
investimento
Consolidate Di sviluppo
Anno 2013
Spese Correnti
Spese per
Totale
investimento
Consolidate Di sviluppo
1.074.431,97
1.019.184,00
3.405.460,73
625.500,00
1.971.342,00
1.367.720,00
7.675.840,00
15.220.868,00
309.183,00
12.845.930,82
4.000,00
9.000,00
70.000,00
16.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
61.500,00
0,00
800.000,00
22.500,00
767.584,00
0,00
108.600,00
29.500,00
6.014.500,00
2.075.072,64
166.640,00
10.360.000,00
1.878.431,97
1.050.684,00
4.243.044,73
641.500,00
2.079.942,00
1.397.220,00
13.690.340,00
17.295.940,64
537.323,00
23.205.930,82
1.058.055,00
989.354,00
3.387.307,14
624.700,00
1.911.542,00
1.357.720,00
7.505.990,00
13.551.658,00
309.183,00
12.794.752,04
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
800.000,00
22.500,00
768.000,00
0,00
79.100,00
5.500,00
7.214.500,00
212.630,00
166.640,00
10.174.500,00
1.858.055,00
1.011.854,00
4.155.307,14
624.700,00
1.990.642,00
1.363.220,00
14.720.490,00
13.764.288,00
475.823,00
22.969.252,04
1.058.055,00
989.354,00
3.373.749,49
528.200,00
2.273.442,00
1.357.720,00
7.506.190,00
13.382.258,00
309.183,00
12.786.017,77
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
800.000,00
22.500,00
518.000,00
0,00
79.100,00
5.500,00
5.714.500,00
2.812.630,00
166.640,00
10.074.500,00
1.858.055,00
1.011.854,00
3.891.749,49
528.200,00
2.352.542,00
1.363.220,00
13.220.690,00
16.194.888,00
475.823,00
22.860.517,77
45.515.460,52
160.500,00
20.344.396,64
66.020.357,16
43.490.261,18
0,00
19.443.370,00
62.933.631,18
43.564.169,26
0,00
20.193.370,00
63.757.539,26
85
3.4 - Programmi
PROGRAMMA
1 – Per la famiglia, i giovani e l’infanzia
Massimo Trespidi (Agenzia per le politiche della famiglia)
RESPONSABILE
Pierpaolo Gallini (infanzia da 0 a 3 anni)
Massimiliano Dosi (Università e ricerca, politiche giovanili)
Descrizione del programma
Relativamente alle politiche familiari, si evidenzia come le politiche sociali del nostro Paese siano diventate sempre più attente a considerare la famiglia un
soggetto non solo destinatario di aiuti e di interventi, ma anche protagonista delle politiche stesse.
Il benessere della comunità, infatti, è sempre più legato al benessere della famiglia, ma anche alla sua capacità di prendere parte attiva alla definizione degli
obiettivi e dei contenuti delle iniziative che la riguardano. Da qui nasce l’esigenza di configurare politiche specifiche per le famiglie, nello scenario degli orientamenti
e delle scelte delle istituzioni, e la necessità di immaginare che ogni ambito di vita della comunità (trasporti, lavoro, scuola, servizi sociali …) assuma la famiglia
come punto di snodo e come partner degli interventi: non assistita ma risorsa, soggetto attivo.
La L.R. 14/08 ha fornito un quadro di riferimento importante per le politiche rivolte ai giovani in quanto, per la prima volta, affrontate in modo trasversale. E’
necessaria infatti una interconnessione sempre maggiore tra i vari ambiti di intervento (scuola, formazione, lavoro, politiche abitative, cultura, sport, politiche sociali,
etc …), per creare sinergia a sostegno delle politiche giovani.
In particolare, relativamente alle politiche giovanili, si intende quindi:
•
procurare un maggior coordinamento tra i vari soggetti pubblici e privati interessati sul territorio;
•
promuovere la partecipazione attiva dei giovani anche attraverso la promozione di un Forum giovani, l’organizzazione di occasioni di incontro tra giovani ed
istituzioni, il supporto all’associazionismo giovanile;
•
rafforzare i servizi informativi in materia di studio, formazione, lavoro e tempo libero in Italia e all’estero;
•
sostenere la formazione e transizione al lavoro dei giovani.
In tema di infanzia, la Provincia esercita da un decennio tutte le funzioni di programmazione precedentemente esercitate dalla Regione. E' infatti alla L.R. 1/2000
che si deve tale riposizionamento istituzionale, che comporta la programmazione triennale degli interventi, la pianificazione annuale, la gestione del sistema dei
servizi, la presidenza della Commissione per l'autorizzazione al funzionamento e la gestione del Coordinamento Pedagogico provinciale e delle sue specifiche attività.
L'esercizio del complesso delle funzioni indicate ha permesso di consolidare, nel tempo, un patrimonio conoscitivo di rilievo a disposizione dell'intero territorio.
86
È ampiamente riconosciuto come lo sviluppo di una politica di competitività del territorio non può prescindere dallo sviluppo di un’economia fondata sulla
conoscenza, sull’innovazione e sulla qualità e competenza del capitale umano. In tal senso, risulta strategico consolidare e sviluppare ulteriormente legami stretti e
forti sinergie tra le Università, il sistema scolastico e formativo e le imprese locali maggiormente innovatrici.
L’avviato processo di integrazione tra il Polo universitario piacentino ed il sistema universitario regionale, la costituzione ed il recente riconoscimento nel Tecnopolo
dei Consorzi di ricerca MUSP e LEAP ed il forte coinvolgimento delle Università piacentine nei principali documenti programmatici provinciali ed organismi di
monitoraggio, dimostrano la grande attenzione e l’impegno della Provincia a contribuire alla piena affermazione e sviluppo di un Polo universitario di qualità e
pienamente inserito nelle politiche locali. C’è infatti da rilevare la forte azione innovatrice sviluppata da tali strutture a favore del sistema produttivo locale, con
attività formative e di ricerca, pienamente coerenti e rispondenti ai bisogni espressi dal sistema economico piacentino. Si intende pertanto proseguire in tale
direzione, consolidando l’offerta formativa e di ricerca e l’integrazione del Polo universitario con il territorio locale, intervenendo anche a livello di supporto al diritto
allo studio, con la partecipazione all’Azienda Regionale per il diritto agli studi superiori recentemente istituita ed il previsto polo tecnico superiore, che opererà
nell’ambito dell’alta formazione tecnico-professionale in materia di logistica e trasporti, che concorreranno anche ad innalzare il tasso di scolarizzazione universitaria
dei giovani piacentini.
Motivazione delle scelte
Relativamente alle politiche familiari, le scelte programmatiche derivano dal nuovo programma politico-amministrativo dell’Amministrazione che fa dell’Agenzia
della Famiglia uno dei pilastri del proprio programma di governo.
Riguardo ai giovani, si intende in modo particolare sostenere i giovani nella fase di transizione al lavoro, in considerazione anche dell’attuale difficile contesto
economico, fornendo strumenti di conoscenza e offrendo la possibilità di realizzare esperienze dirette, sia nella fase di ricerca attiva del lavoro che sul campo. La
promozione di una partecipazione attiva dei giovani è un supporto importante per favorire il processo di ricambio generazionale ed il senso di appartenenza alla
comunità.
Relativamente all’infanzia, le caratteristiche del sistema educativo territoriale, esplicitate negli atti di programmazione triennali approvati dal Consiglio, richiedono di
intervenire sullo squilibrio territoriale ancora esistente, a scapito dei Comuni montani e sul significativo divario tra posti disponibili e domande espresse dalle famiglie
e sul potenziamento del livello di qualità delle prestazioni offerte dai servizi a tutela delle bambine e dei bambini.
In tema di università e ricerca, il processo di integrazione del polo universitario piacentino all’interno del sistema universitario regionale, ha necessità di essere
ancora sostenuto. Resta confermata l’esigenza di garantire agli studenti universitari piacentini tutte le opportunità disponibili nel resto della regione in tema di diritto
allo studio, direzione nella quale dovrà operare anche la recente ASP Morigi – De Cesaris.
Finalità da conseguire
AMBITO
Famiglia
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Coordinare e sostenere progetti di rete sussidiari alla famiglia partecipati da più attori sociali (associazioni, istituzioni, cooperative,
mondo economico e famiglie) attraverso il progetto “Agenzia per la famiglia” avviato nel corso del 2010
87
Tipologia
Svil
AMBITO
Giovani
Università
ricerca
Infanzia
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Istituire un tavolo di coordinamento provinciale delle politiche giovanili, con la partecipazione dei Soggetti pubblici e privati
interessati
Tipologia
Svil
Promuovere un Forum giovani o di momenti partecipativi tra giovani ed istituzioni
Svil
Revisione ed aggiornamento della rete provinciale Informagiovani
Svil
e Sostenere il rafforzamento e l’ampliamento del Polo Universitario Piacentino e delle sue strutture di supporto attraverso il
Svil
riconoscimento all’EPIS ed all’Associazione PoliPiacenza di risorse finanziarie della Provincia
Proseguire nell’impegno affinché ci sia la piena integrazione delle due università presenti a Piacenza nel sistema universitario
regionale
Svil
Concorrere a ricercare le soluzioni più idonee per ampliare i servizi residenziali e di mensa a favore degli studenti universitari
piacentini e per agevolare l’accesso di questi ultimi ai servizi ed incentivi previsti dall’Azienda Regionale per il diritto allo studio
universitario e dall’ASP Morigi – De Cesaris
Svil
Partecipare e monitorare l’attività dei laboratori universitari di ricerca e trasferimento tecnologico (MUSP e LEAP), favorendo un
rapporto sempre più stretto con il sistema formativo e produttivo locale
Svil
Istituire un tavolo permanente di confronto tra sistema universitario, laboratori di ricerca e imprese
Svil
Confermare il supporto e l’assistenza ai soggetti pubblici e privati relativamente alle procedure autorizzatorie e di accreditamento
dei servizi educativi
Cons
Sostenere, d’intesa con i soggetti gestori, i programmi di estensione e qualificazione dell’attuale offerta educativa, soprattutto nelle
zone prive o carenti di servizi, quali attualmente risultano i Comuni montani, ricercando forme flessibili, sperimentali e offerte
differenziate anche ai fini di contenere i costi e rendere più personalizzato il sistema educativo territoriale
Cons
Sostenere il processo di qualificazione dei servizi esistenti, attraverso interventi articolati e flessibili, riferiti alle figure di
coordinamento pedagogico sovra-comunale, da gestire in forma associata, per una maggiore efficacia degli interventi ed una
razionalizzazione delle spese, oltre al consolidamento del Coordinamento provinciale pedagogico e della formazione permanente
degli operatori dei servizi
Cons
Rafforzare il sistema di rilevazione, di monitoraggio e valutazione dei servizi
Cons
88
Illustrazione, analisi e valutazione delle risorse finanziarie più significative con riferimento anche alle modificazioni rispetto
all’esercizio 2010
I fondi riferiti alle politiche giovanili sono prevalentemente di provenienza regionale, in alcuni casi con un cofinanziamento provinciale ed indirizzati a progetti
specifici (Rete, GAER, Rete Informagiovani, GECO).
Si segnalano trasferimenti regionali per interventi di investimenti e servizi inerenti alle scuole dell'infanzia per circa 1 milione di euro.
Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è coerente con le programmazioni sovraordinate.
Risorse umane da impiegare
Il programma si avvale della collaborazione dei dipendenti assegnati alle strutture coinvolte; si rinvia a tal proposito al piano di assegnazione del personale.
Risorse strumentali da utilizzare
Tutti i dipendenti con funzione amministrativa sono dotati di un personal computer; per le altre dotazioni (in sostanza mobili e attrezzature, si fa riferimento
all’inventario provinciale).
89
3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
001 PER LA FAMIGLIA,L'INFANZIA, I GIOVANI E UNIVERSITA'
ENTRATE
ENTRATE SPECIFICHE
Anno 2011
- STATO
Anno 2012
Anno 2013
Legge di finanziamento e articolo
0,00
0,00
0,00
1.437.045,00
1.437.100,00
1.437.100,00
- UNIONE EUROPEA
0,00
0,00
0,00
- CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI
PREVIDENZA
- ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
64.731,97
16.000,00
16.000,00
TOTALE (A)
1.501.776,97
1.453.100,00
1.453.100,00
TOTALE (B)
0,00
0,00
0,00
RISORSA GENERALE
376.655,00
404.955,00
404.955,00
TOTALE (C)
376.655,00
404.955,00
404.955,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
1.878.431,97
1.858.055,00
1.858.055,00
- REGIONE
- ALTRE ENTRATE
PROVENTI DEI SERVIZI
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
90
3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
001 PER LA FAMIGLIA,L'INFANZIA, I GIOVANI E UNIVERSITA'
IMPIEGHI
Anno 2011
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
1.074.431,97
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
57,20
entità (b)
4.000,00
% su tot.
entità (c)
800.000,00
1,00
% su tot.
43,00
1.878.431,97
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
2,85
Anno 2012
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
1.058.055,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
57,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
800.000,00
0,00
% su tot.
44,00
1.858.055,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
3,00
Anno 2013
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
1.058.055,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
57,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
800.000,00
0,00
91
% su tot.
44,00
1.858.055,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
3,00
PROGRAMMA
2 – Per un welfare di qualità
Massimo Trespidi (sanità)
Pierpaolo Gallini (welfare, politiche sociali, tutela animali)
RESPONSABILE
Paolo Passoni (politiche abitative)
Maurizio Parma (sicurezza)
Filippo Pozzi (vigilanza)
Descrizione del programma
Relativamente alla sanità, la Provincia esercita funzioni amministrative in tema di tutela della salute (programmazione esercizi farmaceutici e tutela animali) ed è
componente di diritto della CTSS (Conferenza Territoriale Socio Sanitaria), di cui, nel presente mandato e in continuità con quelli precedenti, esprime la presidenza.
Entrambe le funzioni, amministrative e programmatorie, sono da assicurare in esercizio coordinato con gli organismi e gli strumenti di programmazione distrettuali,
aziendali e all'interno delle funzioni proprie della CTSS, perseguendo tuttavia una più evidente specificità del ruolo istituzionale provinciale.
La Provincia è titolare della predisposizione del Piano provinciale di tutela e di promozione dei diritti dei minori, che sostanzia uno dei pochi segmenti di
programmazione sovradistrettuale, definiti dal piano sociale e sociosanitario. Ciò richiede che la programmazione provinciale a pieno titolo si dispieghi all'interno
degli indirizzi propri della CTSS ed inoltre in coerenza con l'esercizio delle funzioni istituzionali provinciali in materia di minori.
In materia di politiche sociali, si interviene inoltre per promuovere:
•
l’autonomia delle Associazioni locali e delle forme di rappresentanza del terzo settore e per promuovere l’alfabetizzazione
•
la conoscenza dei diritti e dei doveri da parte dei cittadini stranieri residenti nella provincia di Piacenza
•
le forme partecipative e di rappresentanza dei cittadini immigrati ai fini di agevolare i processi di integrazione tra nuovi e vecchi cittadini.
In materia di politiche abitative alla Provincia sono attribuite funzioni di coordinamento interistituzionale, che si esplicano principalmente attraverso la presidenza
del Tavolo provinciale di concertazione delle politiche abitative previsto dalla Legge Regionale. Il Tavolo:
•
esprime l'intesa sui programmi di alienazione e reinvestimento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (erp);
•
sviluppa forme di coordinamento della gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (erp), anche attraverso la formazione di graduatorie
intercomunali, l’individuazione di meccanismi di mobilità intercomunale degli assegnatari, la definizione di canoni uniformi per ambiti territoriali omogenei, e
92
la predisposizione di un contratto-tipo di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Inoltre l’azione della Provincia in materia può esplicarsi attraverso le politiche territoriali e l’orientamento delle politiche urbanistiche comunali. La recente
approvazione del PTCP (piano territoriale di coordinamento provinciale), e le norme contenute nella legge regionale 6/2009, offrono sotto questo aspetto nuovi e più
incisivi strumenti per le politiche urbanistiche e per l'opera di coordinamento della Provincia.
Il programma è orientato inoltre alla promozione di iniziative che promuovono il social housing facendo leva sull’integrazione tra risorse pubbliche e private e sulla
cooperazione tra soggetti diversi, anche sulla base degli obiettivi e delle previsioni normative contenute nel PTCP.
In materia di sicurezza, l’azione della Polizia Provinciale sarà volta, nei campi di competenza, a garantire la tutela del patrimonio ambientale e faunistico e a
contribuire a migliorare il senso di sicurezza dei cittadini residenti nella nostra Provincia, con particolare riguardo alle zone più isolate. Il sistema della Vigilanza
volontaria ittico-venatoria ed ecologica verrà coordinato dalla Polizia provinciale che assicurerà un riferimento costante di professionalità anche mediante iniziative
congiunte e specifica formazione nelle materie di competenza.
Motivazione delle scelte
In tema di sanità e di minori, le scelte devono prioritariamente collocarsi nell'ambito delle disposizioni di legge e dei puntuali indirizzi regionali, entro le quali si
colloca la programmazione provinciale, nella richiesta e consentita declinazione al contesto territoriale.
Per quanto riguarda le politiche sociali, si intende rafforzare la piena e matura partecipazione dei cittadini alle politiche di welfare locali in coerenza con le
normative di settore e gli indirizzi regionali e favorire la coesione sociale del territorio nel rispetto della normativa di settore e delle direttive emanate dalla Regione
Emilia Romagna in materia di integrazione sociale dei cittadini stranieri.
In materia di politiche abitative, la motivazione delle scelte risiede nella volontà di rispondere al fabbisogno di alloggi di coloro che non riescono a risolvere le
proprie esigenze abitative per ragioni economiche e sociali.
Riguardo alle scelte in materia di sicurezza, sono orientate a rispondere ai compiti istituzionali e propri del Corpo di Polizia Provinciale e garantire insieme alle altre
forze di polizia un presidio del territorio ai fini di garantire la tutela del patrimonio ambientale e naturalistico nonché la sicurezza delle persone soprattutto nelle aree
più isolate della nostra Provincia.
Finalità da conseguire
AMBITO
Sanità
Welfare,
sociali e
civile
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Sostenere in seno alla CTSS e ai suoi organismi la richiesta di attivazione di un monitoraggio sullo stato di attuazione dell'Atto
di indirizzo e coordinamento per verificarne l'efficacia ed eventualmente riallineare la programmazione a favore dei cittadini
utenti
politiche Rafforzare il rapporto di collaborazione con le altre Forze di Polizia Locale e statale anche in relazione al Protocollo d’intesa in
sicurezza materia di sicurezza urbana sottoscritto il 20/10/2010 tra Prefettura, Comune di Piacenza e Provincia di Piacenza
Attivare possibili forme di collaborazione con le Province limitrofe per garantire forme di vigilanza più puntuale sul fiume Po
93
Tipologia
Cons
Cons
Cons
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Ottimizzare l’attività svolta dalla Polizia provinciale nell’ambito del sistema di vigilanza volontaria in materia venatoria, ittica ed
ecologica
Tipologia
Cons
Erogare il necessario supporto alle associazioni e agli altri Soggetti del Terzo Settore per la realizzazione del Forum provinciale
del terzo settore
Cons
Avviare e realizzare iniziative informative/formative orientate al sostegno dell’autonomia gestionale ed organizzativa dei
Soggetti del terzo settore
Svil
Erogare il necessario supporto all’interscambio informativo tra le realtà associative
Promuovere le forme di impegno civile e di solidarietà, quale il servizio civile volontario
Consolidare il Forum provinciale dell’immigrazione
disabili
Politiche abitative
Svil
Cons
Implementare i contenuti del Portale Immigrati Piacenza
Minori,
donne
Cons
Svil
Consolidare i percorsi di alfabetizzazione rivolti a cittadini stranieri organizzati dai centri territoriali permanenti (CTP) del
territorio
Cons
e Garantire efficacia e sostenibilità ai programmi a favore dei minori e perseguirne l'integrazione con la programmazione
Cons
educativa e scolastica di competenza provinciale
Individuare azioni per perseguire l’obiettivo di razionalizzazione dei servizi e delle attività delle ACER (Azienda casa dell’Emilia
Romagna), fornendo gli opportuni indirizzi ai propri rappresentanti e di ottimizzazione nell’uso delle risorse, anche attraverso
un coordinamento con altre Province
Svil
Sostenere l’accesso al mercato delle abitazioni in affitto da parte di fasce sociali non assistite dal sistema dell’edilizia
residenziale pubblica prevedendo opportune garanzie per le eventuali insolvenze, attraverso la partecipazione all’Agenzia per
l’affitto
Svil
Promuovere l'attuazione, da parte degli strumenti urbanistici comunali, delle norme del PTCP in materia di edilizia sociale
Svil
Proseguire la cooperazione, anche finanziaria, con la Regione nella gestione dell’Osservatorio sulle Politiche Abitative e nella
divulgazione dei suoi risultati
Svil
94
Illustrazione, analisi e valutazione delle risorse finanziarie più significative con riferimento anche alle modificazioni rispetto
all’esercizio 2010
I finanziamenti sono prevalentemente assegnati dalla Regione Emilia Romagna, parte attraverso cofinanziamento provinciale (Associazionismo). Si segnalano inoltre
trasferimenti dalla Commissione Europea per progetto "HEALTHY AND WEALTHY TOGETHER” (cittadini stranieri) pari a circa euro 29.830; dalla Regione Emilia
Romagna a favore dei cittadini stranieri euro 62.754; infine euro 50.000 per la programmazione locale sociosanitaria.
Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è coerente con le programmazioni sovraordinate. In particolare, per quanto riguarda la pianificazione territoriale, tale coerenza è stata espressamente
riconosciuta dalla Regione preliminarmente alla sua approvazione da parte del Consiglio provinciale.
Risorse umane da impiegare
Il programma si avvale della collaborazione dei dipendenti assegnati alle strutture coinvolte; si rinvia a tal proposito al piano di assegnazione del personale.
Risorse strumentali da utilizzare
Tutti i dipendenti con funzione amministrativa sono dotati di un personal computer; per le altre dotazioni (in sostanza mobili e attrezzature, si fa riferimento
all’inventario provinciale).
95
3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
002 PER UN WELFARE DI QUALITA'
ENTRATE
ENTRATE SPECIFICHE
Anno 2011
- STATO
Anno 2012
Anno 2013
Legge di finanziamento e articolo
0,00
0,00
0,00
143.754,00
143.754,00
143.754,00
29.830,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
3.400,00
3.400,00
3.400,00
TOTALE (A)
176.984,00
147.154,00
147.154,00
TOTALE (B)
0,00
0,00
0,00
RISORSA GENERALE
876.275,00
867.275,00
867.275,00
TOTALE (C)
876.275,00
867.275,00
867.275,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
1.053.259,00
1.014.429,00
1.014.429,00
- REGIONE
- UNIONE EUROPEA
- CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI
PREVIDENZA
- ALTRI INDEBITAMENTI (1)
- ALTRE ENTRATE
PROVENTI DEI SERVIZI
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
96
3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
002 PER UN WELFARE DI QUALITA'
IMPIEGHI
Anno 2011
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
1.019.184,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
98,00
entità (b)
9.000,00
% su tot.
entità (c)
22.500,00
1,00
% su tot.
3,00
1.050.684,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
2,00
Anno 2012
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
989.354,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
98,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
22.500,00
0,00
% su tot.
3,00
1.011.854,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
2,00
Anno 2013
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
989.354,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
98,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
22.500,00
0,00
97
% su tot.
3,00
1.011.854,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
2,00
PROGRAMMA
3 – Per lo sviluppo economico e del territorio (imprese)
Maurizio Parma (turismo, marketing)
RESPONSABILE
Andrea Paparo (sostegno all’artigianato e al commercio)
Filippo Pozzi (agricoltura)
Descrizione del programma
In materia di turismo, le azioni derivanti dal programma dovranno coerentemente svilupparsi in modo integrato e con ampia sinergia facendo particolare
riferimento alle iniziative del Programma Turistico di Promozione Locale (PTPL) e agli eventi ormai consolidatisi sul territorio. I progetti sostenuti nel PTPL attraverso
diretto intervento regionale rappresentano e definiscono l'indicazione guida anche per le altre attività aventi lo scopo di valorizzare e promuovere il territorio.
Sono da prevedersi inoltre a completamento della promozione e della comunicazione dell'immagine di Piacenza alcune partecipazioni a fiere di carattere
internazionale.
Relativamente all’agricoltura, alla luce del monitoraggio sullo stato di attuazione del Programma Rurale Integrato Provinciale 2007/2013 (PRIP), saranno revisionati
i contenuti dello strumento provinciale alle scopo di indirizzare i canali di finanziamento verso le reali esigenze espresse dal territorio, anche attraverso la
rimodulazione delle priorità e delle risorse.
L’intervento provinciale nell’ambito del settore agricolo si esercita sia nell’attuazione dei Regolamenti e dei Programmi Comunitari che nell’applicazione dei
provvedimenti nazionali e regionali.
L'obiettivo generale da perseguire, anche attraverso la messa in campo di sostegni mirati, è rivolto ad aumentare il grado di competitività del sistema
agroalimentare garantendo produzioni di qualità e rafforzando il ruolo che l'agricoltura può interpretare in termini di sostenibilità ambientale e di presidio del
territorio.
In materia di sostegno alle imprese, il programma prevede la gestione delle risorse attivabili sulla base della legislazione statale e regionale a favore del
commercio, sia mediante l’erogazione di contributi a favore di progetti pubblici per il miglioramento dell’attrattività commerciale dei centri abitati, sia mediante
contributi a imprese per iniziative di qualificazione, sviluppo ed innovazione.
Motivazione delle scelte
Le scelte programmatiche derivano dal programma politico-amministrativo dell'Amministrazione e dalle normative di settore e rispondono alla esigenza di aderire alle
necessità dell'utenza.
In particolare riguardo all’agricoltura, le esigenze principali a cui deve rispondere la programmazione agricola provinciale riguardano:
98
•
la necessità, per le imprese ed i territori più competitivi, di consolidare i processi di innovazione tecnologica e qualificazione dei prodotti, oltre a rafforzare e
migliorare il sistema organizzativo ed i servizi, in coerenza con la nuova politica comunitaria, che tende a conseguire un’agricoltura competitiva e sostenibile
sotto il profilo ambientale;
•
l’esigenza, per le imprese ed i territori più deboli, di sviluppare e sostenere le produzioni tipiche di elevata e riconosciuta qualità valorizzando le piccole filiere
e ricercando più efficaci modelli organizzativi;
•
la questione ormai emergente di identificare l'agricoltura quale protagonista, oltre che nella capacità produttiva, anche nella funzione di presidio e
manutenzione del territorio, da svolgere con interventi mirati, ma anche attraverso l’intensificazione di forme di programmazione integrata con gli attori
pubblici locali per quanto riguarda la messa in opera di servizi e infrastrutture e attività per migliorare la qualità della vita rurale.
Le principali linee di intervento riguarderanno pertanto:
•
le azioni di identificazione, promozione e valorizzazione dei prodotti tradizionali e tipici locali, in stretta connessione con il settore turistico;
•
il rafforzamento delle iniziative di educazione e di orientamento dei consumi alimentari;
•
la valorizzazione delle aziende agrituristiche e della rete delle fattorie didattiche;
•
il consolidamento dei progetti di filiera corta;
•
il rafforzamento dell’Associazione interprovinciale “Distretto del pomodoro” e il suo potenziamento a livello territoriale;
•
la definizione delle esigenze/opportunità di profilo agricolo nell’ambito della programmazione degli impianti di produzione energetica.
Finalità da conseguire
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Turismo,
Elaborazione di un piano di sviluppo del territorio piacentino, realizzato attraverso il concorso degli attori del turismo, in grado di
marketing
e individuare e definire modalità di accoglienza, prodotti e mercati in modo puntuale, accessibile e con criteri di qualità
comunicazione
Realizzare progetti di promozione e accoglienza anche attraverso i contributi regionali di cui alla L.R. n. 7/98
Tipologia
Svil
Cons
Sviluppare iniziative di comunicazione e marketing con il sostegno del Comitato di Coordinamento Turistico Provinciale e di tavoli
di lavoro tematici
Svil
Sviluppare iniziative di partecipazione alle principali fiere di settore (BIT, TTI,...).
Svil
99
AMBITO
Sostegno
imprese
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
alle Nel quadro di una politica di promozione della piccola distribuzione e dei negozi specializzati e della loro integrazione con le
iniziative per la valorizzazione dei centri storici e con il turismo, sostenere finanziariamente, mediante le risorse provenienti dalla
Regione e dallo Stato:
•
progetti di innovazione e di qualificazione degli ambiti urbani a vocazione commerciale
•
progetti di innovazione, sviluppo e qualificazione presentati dalle imprese commerciali
Tipologia
Inv
Sarà attivata una maggiore informazione relativamente a tali opportunità di finanziamento, anche al fine di migliorare la qualità
delle proposte progettuali presentate dai soggetti pubblici e privati.
Saranno inoltre realizzate azioni per favorire l'integrazione con le altre politiche settoriali di sostegno alle imprese (agricoltura,
por fesr)
Agricoltura
Inv
Favorire la competitività
•
Sostenere l’ammodernamento delle imprese attraverso il pieno utilizzo delle risorse del PRIP con particolare riferimento
all’Asse 1, Misura 121 (ammodernamento aziende agricole);
Cons
•
rafforzare e qualificare il ricambio generazionale degli imprenditori agricoli, sostenendo i nuovi insediamenti di giovani
imprenditori qualificati, attraverso le risorse del PRIP – Asse 1 – Misura 112 (insediamento dei giovani agricoltori);
Cons
•
mantenere una rete qualificata di servizi di consulenza tecnica anche attraverso l’erogazione di servizi informativi e
formativi, anche individuali, rivolti in particolare ai giovani imprenditori coinvolti in processi innovativi. A tal fine verranno
principalmente utilizzate risorse del PRIP – Asse 1 – Misure 111 e 114 (formazione professionale e consulenza
aziendale);
Cons
•
sostenere le imprese, con l’utilizzo delle risorse provinciali e d’intesa con il GAL-SOPRIP, nello sviluppo delle piccole
filiere situate soprattutto nelle aree più svantaggiate del territorio (ulivo, patata, piccoli frutti, suino brado, ecc);
Svil
Rafforzare la sostenibilità ambientale
•
Cons
sostenere lo sviluppo delle produzioni biologiche e l’agricoltura ecosostenibile che mirano alla salvaguardia della risorsa
acqua, alla tutela del suolo, alla salvaguardia e valorizzazione delle biodiversità e del paesaggio agrario ed al
miglioramento della qualità dell’aria, incentivando altresì la diffusione di tecniche di allevamento che migliorano il
benessere animale. A tal fine verranno riconosciuti gli aiuti previsti dal PRIP – Asse 2 – Misure 214 “Pagamenti
agroambientali” e 215 “Pagamenti per il benessere animale”;
100
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
•
sempre attraverso l’utilizzo delle risorse del PRIP – Asse 2 – Misure 216 “Sostegno agli investimenti non produttivi” e
221 ”Imboschimento dei terreni agricoli”, incentivare la conservazione di ecosistemi di alta valenza naturale e
paesaggistica, il ripristino di spazi naturali e l'intensificazione degli interventi boschivi con particolare riferimento ai
territori interessati da fenomeni di precarietà idrogeologica;
•
promuovere azioni per il risparmio idrico in agricoltura nonchè lo smaltimento sostenibile dei rifiuti. A tal fine saranno
destinate risorse provinciali, regionali e del PRIP (Asse 3) e saranno attivati appositi accordi con i soggetti competenti sul
territorio (Iren e Consorzio fitosanitario).
Sostenere la multifunzionalità dell’impresa agricola e la ruralità del territorio
Tipologia
Cons
Svil
Svil
•
valorizzare le aziende agrituristiche, anche ai fini di un ampliamento dell’accoglienza turistica di qualità e la rete delle
fattorie didattiche, rafforzando i collegamenti con il sistema scolastico ed i cittadini. In tal senso si intende anche
razionalizzare l'assetto agrituristico provinciale attraverso un piano di controlli innovativi sulla base delle nuove
disposizioni normative (L.R. n. 4/2009), nonché migliorare la rete dei servizi di supporto, utilizzando le risorse del PRIP –
Asse 3 – Misure 311”Diversificazione in attività non agricole” e 313 “Incentivazione delle attività turistiche”;
•
favorire gli investimenti per il miglioramento della vita rurale quali il miglioramento della rete acquedottistica e della
viabilità, così come lo sviluppo ed il rinnovamento di elementi tipici e strutture testimoniali per attività collettive e
turistico-culturali. In questo senso, verranno utilizzate le risorse del PRIP – Asse 3 – Misure 321 “Investimenti per servizi
essenziali all'economia e alla popolazione rurale”e 322 “Sviluppo e rinnovamento dei villaggi”;
Cons
•
sostenere le imprese operanti nelle aree più svantaggiate di collina e montagna, riconoscendo specifiche indennità agli
imprenditori che si impegnano a mantenere l’attività agricola, attraverso l'utilizzo delle risorse del PRIP – Asse 2 – Misure
211 e 212 indennità per gli agricoltori nelle zone svantaggiate.
Cons
Sarà inoltre garantito supporto al GAL (Gruppo di Azione Locale) per lo sviluppo delle azioni dell'Asse 4 Leader “Sostegno
alle strategie di sviluppo locale” in area svantaggiata.
101
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Promozione e valorizzazione produzioni tipiche
•
Tipologia
Svil
rafforzare gli interventi di identificazione, promozione e valorizzazione dei prodotti tradizionali e tipici locali, in stretta
connessione con il turismo. In questa direzione si interverrà anche con le iniziative di educazione alimentare nonché
attraverso l'attuazione di misure specifiche del PRIP; in tal senso verranno utilizzare risorse provinciali e regionali nonché
quelle legate alla Misura 132 “Partecipazione degli agricoltori a sistemi di qualità alimentare”.
Si intende inoltre consolidare la realizzazione di iniziative e manifestazioni specifiche anche attraverso il raccordo e il
coordinamento territoriale degli eventi promozionali.
La valorizzazione delle produzioni locali sarà perseguita inoltre mediante l'attuazione di progetti pilota integrati per il
sostegno di produzione, trasformazione e promo-commercializzazione dei prodotti, nell'ambito di apposito bando (Asse 4
del Piano di Sviluppo Rurale) in raccordo con il GAL
•
rafforzare il ruolo della Provincia nel “Distretto del pomodoro”, accompagnando attivamente il percorso di allargamento
territoriale e di evoluzione verso le nuove regole di gestione del comparto;
Svil
•
migliorare i servizi di supporto a favore delle aziende vitivinicole, in relazione alle nuove regole e ai nuovi disciplinari
DOC e IGT.
Svil
Illustrazione, analisi e valutazione delle risorse finanziarie più significative con riferimento anche alle modificazioni rispetto
all’esercizio 2010
Saranno gestiti i finanziamenti del PRIP per oltre 10 milioni di euro, mentre risultano azzerati gli annuali trasferimenti regionali in materia di assistenza tecnica ed
educazione alimentare. Si evidenziano inoltre trasferimenti dalla Regione Emilia Romagna destinati al commercio per 950.000 euro; trasferimenti per turismo e
iniziative culturali per circa 200.000 euro.
Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è coerente con la programmazione comunitaria, nazionale, regionale, di settore.
Risorse umane da impiegare
Il programma si avvale della collaborazione dei dipendenti assegnati alle strutture coinvolte; si rinvia a tal proposito al piano di assegnazione del personale.
Risorse strumentali da utilizzare
Tutti i dipendenti sono dotati di un personal computer; per le altre dotazioni (in sostanza mobili e attrezzature) si fa riferimento all’inventario provinciale.
102
3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
003 PER LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL TERRITORIO (IMPRESE)
ENTRATE
ENTRATE SPECIFICHE
Anno 2011
- STATO
Anno 2012
Anno 2013
Legge di finanziamento e articolo
0,00
0,00
0,00
1.123.307,68
1.123.723,68
873.723,68
- UNIONE EUROPEA
0,00
0,00
0,00
- CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI
PREVIDENZA
- ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
71.943,35
60.895,76
49.848,11
1.195.251,03
1.184.619,44
923.571,79
RISORSA 0020
0,00
0,00
0,00
RISORSA 0030
12.500,00
12.500,00
12.500,00
RISORSA 0040
106.000,00
106.000,00
106.000,00
TOTALE (B)
118.500,00
118.500,00
118.500,00
RISORSA GENERALE
2.929.293,70
2.852.187,70
2.849.677,70
TOTALE (C)
2.929.293,70
2.852.187,70
2.849.677,70
TOTALE GENERALE (A+B+C)
4.243.044,73
4.155.307,14
3.891.749,49
- REGIONE
- ALTRE ENTRATE
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
103
3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
003 PER LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL TERRITORIO (IMPRESE)
IMPIEGHI
Anno 2011
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
3.405.460,73
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
80,26
entità (b)
70.000,00
% su tot.
entità (c)
767.584,00
2,00
% su tot.
19,00
4.243.044,73
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
6,43
Anno 2012
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
3.387.307,14
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
81,52
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
768.000,00
0,00
% su tot.
19,00
4.155.307,14
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
6,61
Anno 2013
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
3.373.749,49
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
86,69
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
518.000,00
0,00
104
% su tot.
14,00
3.891.749,49
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
6,11
PROGRAMMA
4 – Per lo sviluppo economico e del territorio (enti locali)
Massimo Trespidi (sussidiarietà, rapporti con i sindaci e gli enti locali, Expo 2015)
RESPONSABILE
Massimiliano Dosi (Piacenza provincia d’Europa, Sportello Europa)
Andrea Paparo (Innovazione tecnologica)
Descrizione del programma
Il programma riguarda diversi ambiti, come l’attivazione di iniziative ed azioni utili a creare un sistema della pubblica amministrazione fondato sulla cooperazione e la
sussidiarietà. La sussidiarietà è il principio che indica la priorità delle iniziative che nascono "dal basso", dalle persone e dalle comunità, per la realizzazione del
bene comune e impone ai livelli superiori di organizzazione sociale di non sostituirsi a quelli inferiori, ma di intervenire, se necessario, solo in loro aiuto. Alla base
della sussidiarietà c'è il valore unico e irripetibile della singola persona e della sua libertà di agire per il bene comune.
Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” rappresenta una grande opportunità di sviluppo non solo a livello nazionale ma anche per il territorio piacentino.
Expo 2015, che si terrà a Milano dal 1° Maggio al 31 Ottobre 2015 e sarà dedicata alla sicurezza e qualità alimentare, può servire da volano per l'economia del
territorio e sarà un evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all'innovazione investendo tutti i comparti del settore produttivo, il turismo, la
ristorazione, l'agricoltura. E' fondamentale proseguire nel percorso intrapreso in collaborazione con le categorie economiche, le associazioni, le Università e i cittadini
per fare in modo che Expo 2015 non sia solo un evento espositivo di grandi, ma anche un’occasione per la realizzazione di stabili rapporti di collaborazione finalizzati
all'innalzamento del livello dello sviluppo economico e sociale del proprio territorio.
A tal fine, in attuazione del protocollo d’intesa stipulato nel 2010 con la società di gestione di Expo 2015, è importante che la Provincia sviluppi un ruolo come
regista di idee e coordinatore di progetti e attività in raccordo con tutte la realtà locali piacentine e come punto di riferimento anche per i singoli soggetti.
Il programma riguarda poi l’organizzazione e la gestione di incontri periodici con le Istituzioni del territorio per proseguire il necessario confronto sulle azioni che
hanno ricadute rilevanti sul territorio piacentino.
Un ulteriore ambito di azione riguarda lo sviluppo dello Sportello Europa integrato con il Comune di Piacenza e la locale Camera di Commercio, come da Accordo
operativo approvato con atto GP 29.10.2010 n. 470.
In materia di innovazione tecnologica, le caratteristiche della realtà piacentina, la complessità delle tematiche da affrontare, le dimensioni degli investimenti
richiedono la definizione di un programma concordato e condiviso del sistema della Pubblica Amministrazione Locale che abbia al centro i seguenti punti:
•
garantire a tutto il territorio provinciale condizioni eguali per quanto riguarda la disponibilità di banda sia per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione
che i privati;
105
•
creare un sistema della Pubblica Amministrazione fondato sulla cooperazione e la sussidiarietà;
•
mettere tutte le Amministrazioni Comunali in grado di fornire servizi equiparabili ai cittadini e alle imprese;
•
diffondere la cultura dell'innovazione.
Motivazione delle scelte
In particolare, in materia di sussidiarietà, si esprime la volontà di proseguire nell’organizzazione di iniziative e momenti di incontro per favorire l’attuazione
concreta del principio di sussidiarietà nel territorio piacentino.
Relativamente ad Expo 2015, si conferma la necessità di divulgare, promuovere e coordinare idee e progetti e di contribuire a diffondere la consapevolezza che
prima di domandarsi quali sono i benefici che il nostro territorio può trarre da Expo 2015, serve chiedersi cosa il nostro territorio può fare per l'Expo.
Riguardo ai rapporti con le istituzioni, le scelte derivano dalla volontà di ricercare di un confronto e un dialogo sulle iniziative e progetti più rilevanti che
investono tutto il territorio per realizzare uno sviluppo equilibrato e condiviso del territorio.
Riguardo allo Sportello Europa, le scelte derivano dalla volontà dell'amministrazione di rafforzare la capacità di predisporre progetti trasversali sul territorio
candidabili ai bandi della CE (finanziamenti, agli enti locali e alle imprese), che abbiano una significativa ricaduta sul territorio piacentino
In materia di innovazione tecnologica, la Provincia di Piacenza è un territorio con una sua specificità e a rischio di “digital divide”, perchè presenta molti elementi
di debolezza legati alla sua struttura amministrativa fatta di piccoli Comuni, alla presenza di larghe aree montane e a una popolazione complessivamente più
anziana.
Finalità da conseguire
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Rapporti con le Organizzare momenti di confronto ed eventi di divulgazione rivolti a categorie economiche, Comuni, associazioni, Università e
istituzioni
ed cittadini
Expo 2015
Svil
Attivare un sistema di coordinamento tra Provincia, Comuni, categorie economiche e Università per avviare iniziative per la
valorizzazione delle eccellenze del territorio piacentino, anche in attuazione del protocollo d’intesa stipulato nel 2010 con la società
di gestione di Expo 2015
Svil
Creare una rete sul territorio attraverso un accordo fra i principali enti locali (Provincia, Comune capoluogo e Camera di Commercio)
al fine di migliorare i servizi all’utenza e sviluppare progetti condivisi fra i partner e fra questi e gli altri interlocutori (Comuni,
imprese, associazioni, università)
Svil
Sviluppare progetti da finanziare con i fondi comunitari
Inv
Creare un punto informativo sul territorio sulle possibilità offerte dai finanziamenti comunitari e promuovere progettualità trasversale
fra i diversi attori locali
Svil
106
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Sviluppare, attraverso il dialogo e la collaborazione permanente e costante con i Sindaci e gli amministratori locali, iniziative a
supporto di Comuni, in particolare di quelli di più piccole dimensioni per la realizzazione dei loro programmi
Svil
La sussidiarietà Sviluppare iniziative per favorire l’attuazione di politiche sussidiarie nel territorio
Svil
Per
Provincia
digitale
Svil
una Promuovere il processo di dematerializzazione favorendo un maggior utilizzo della Posta Elettronica Certificata nella corrispondenza
La telematica
tra la PA sia locale che statale, anche nell'ambito del protocollo di intesa stipulato con la Prefettura di Piacenza e gli enti statali
periferici
Intensificare i rapporti con e tra i Comuni del territorio riducendo gli spostamenti fisici mediante l'utilizzo delle tecnologie quali
videoconferenza e forum di discussione
Svil
Promuovere l'utilizzo delle tecnologie telematiche tra l'utenza e la PA locale favorendo l'utilizzo dei sistemi certificati quali il SUAP
telematico e, più in generale, il sistema di Autorizzazioni e Concessioni acquisito nell'ambito del progetto Ali-Rilander
Svil
Completare le infrastrutture di competenza pubblica necessarie per il contrasto al “digital divide”
Svil
Promuovere e agevolare gli investimenti privati che consentono ai cittadini e alle attività produttive l'accesso alla banda larga
Svil
Proseguire nel collegamento in banda larga delle scuole di competenza provinciale
Svil
Illustrazione, analisi e valutazione delle risorse finanziarie più significative con riferimento anche alle modificazioni rispetto
all’esercizio 2010
Tra le risorse più significative si segnalano trasferimenti dai comuni per il progetto RILANDER pari a 96.500 euro, stanziamenti provinciali destinati all’innovazione
tecnologica e rete telematica pari 60.000 euro.
Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è coerente con la programmazione sovraordinata.
Risorse umane da impiegare
Il programma si avvale della collaborazione dei dipendenti assegnati alle strutture coinvolte; si rinvia a tal proposito al piano di assegnazione del personale.
Risorse strumentali da utilizzare
Tutti i dipendenti sono dotati di un personal computer; per le altre dotazioni (in sostanza mobili e attrezzature) si fa riferimento all’inventario provinciale.
107
3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
004 PER LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL TERRITORIO (ENTI LOCALI)
ENTRATE
ENTRATE SPECIFICHE
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
Legge di finanziamento e articolo
- STATO
0,00
0,00
0,00
- REGIONE
0,00
0,00
0,00
- UNIONE EUROPEA
0,00
0,00
0,00
- CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI
PREVIDENZA
- ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
96.500,00
96.500,00
0,00
96.500,00
96.500,00
0,00
0,00
0,00
0,00
TOTALE (B)
0,00
0,00
0,00
RISORSA GENERALE
545.000,00
528.200,00
528.200,00
TOTALE (C)
545.000,00
528.200,00
528.200,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
641.500,00
624.700,00
528.200,00
- ALTRE ENTRATE
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
RISORSA 0020
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
108
3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
004 PER LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL TERRITORIO (ENTI LOCALI)
IMPIEGHI
Anno 2011
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
625.500,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
98,00
entità (b)
16.000,00
% su tot.
entità (c)
3,00
% su tot.
0,00
0,00
641.500,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
1,00
Anno 2012
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
624.700,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
100,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
0,00
% su tot.
0,00
0,00
624.700,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
1,00
Anno 2013
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
528.200,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
100,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
0,00
% su tot.
0,00
109
0,00
528.200,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
1,00
PROGRAMMA
5 – Per la valorizzazione e la tutela del territorio e dell’ambiente (cittadini)
Massimiliano Dosi (Protezione civile)
RESPONSABILE
Massimo Trespidi (Ambiente, governo dell’attività estrattiva e degli interventi in materia
energetica)
Filippo Pozzi (tutela faunistica, vigilanza)
Descrizione del programma
Il programma opera nella pianificazione e programmazione territoriale a fini faunistici attraverso la definizione e la gestione del Piano Faunistico Venatorio, definito
nell’ambito degli indirizzi forniti dalla regione Emilia Romagna. Viene inoltre effettuata un’attività di coordinamento dell’attività dei Comitati Direttivi degli A.T.C. e
delle Aziende Venatorie e dei tecnici dei medesimi.
Il programma prevede altresì azioni di controllo delle specie selvatiche a salvaguardia degli equilibri ecologici e della sicurezza pubblica ed azioni per il miglioramento
delle condizioni ambientali del territorio a fini faunistici e la promozione del recupero faunistico di alcune specie di particolare interesse conservazionistico.
Sono poi realizzate azioni di formazione e informazione ai cacciatori.
È gestito il Piano ittico provinciale con istituzione, modifica e revoca di ambiti di protezione e di gestione speciale. Sono inoltre effettuate azioni di monitoraggio delle
popolazioni ittiche ai fini della programmazione, azioni di controllo ed esecuzione diretta di recuperi di fauna ittica a fini di salvaguardia delle popolazioni, oltre ad
iniziative tese alla limitazione della presenza di specie ittiche alloctone.
Nell’ambito della polizia provinciale, sono programmate e realizzate iniziative nei settori di:
•
vigilanza faunistico-venatoria e ittica,
•
tutela della fauna della flora e del prodotto del sottobosco,
•
tutela delle riserve e dei parchi naturali,
•
protezione e igiene dell’ambiente,
•
tutela del patrimonio naturale e paesistico.
Sono inoltre predisposte e gestite le convenzioni relative al coordinamento della vigilanza volontaria in materia di caccia, pesca e ambiente e guardie zoofile e per i
raggruppamenti delle guardie ecologiche volontarie.
110
Si realizzano iniziative di promozione di attività e coordinamento degli enti e associazioni appartenenti al sistema di protezione civile, e si prosegue nella redazione
e aggiornamento del programma provinciale di previsione e prevenzione dei rischi.
La Provincia inoltre offre supporto ai Comuni per la elaborazione dei Piani comunali di protezione civile e favorisce la nascita di nuove forme di volontariato civile.
In materia di ambiente il programma fa riferimento all’espletamento delle attività amministrative assegnate alla Provincia in materia di tutela ambientale e
all’implementazione di attività e progetti mirati alla qualificazione del sistema ambientale ed alla sua valorizzazione.
Sotto il primo aspetto si ricordano le attività connesse con:
•
la tutela dei corpi idrici, attraverso il controllo degli scarichi nei corpi idrici superficiali e degli spandimenti di fanghi e liquami;
•
la tutela dell’aria, con il controllo delle emissioni in atmosfera da parte delle attività produttive;
•
le funzioni in materia di rifiuti, impianti di produzione di energia, bonifica dei siti contaminati.
Quanto al secondo aspetto l’Amministrazione è impegnata a far confluire sul territorio risorse finalizzate alla realizzazione di progetti che contribuiscano a sviluppare
politiche ed azioni mirate alla tutela e valorizzazione del territorio medesimo.
I catasti amministrativi ambientali e dei relativi procedimenti, informatizzati e già in uso, sono costantemente implementati al fine di disporre in misura crescente
delle informazioni di natura amministrative nella attività di diagnosi dello stato dell’ambiente, nonché di garantire un sistematico monitoraggio dei tempi dei
procedimenti, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza degli stessi.
Motivazione delle scelte
Riguardo alla tutela faunistica e alla protezione civile, le scelte programmatiche derivano dal nuovo programma politico-amministrativo dell’Amministrazione e
dalle normative di settore, e rispondono alla esigenza di aderire alle necessità dell’utenza, di garantire a livello territoriale rapporti di stretta collaborazione con le
amministrazioni comunali e di valorizzare le risorse di volontariato presenti sul territorio.
In materia di ambiente, le scelte compiute trovano riferimento nelle competenze amministrative dell’Ente e negli orientamenti della Programmazione Regionale che
in materia rappresenta il necessario ed imprescindibile quadro di riferimento. Esse sono orientate da un lato a governare l’impatto delle attività antropiche, ed in
particolare delle attività produttive, sulle matrici ambientali, dall’altro lato a realizzare attività e progetti mirati a promuovere, da parte di cittadini ed imprese,
comportamenti più in sintonia con gli obiettivi di sostenibilità che improntano l’azione dell’Ente.
Finalità da conseguire
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Ambiente, aria, Proseguire nell’attuazione del programma regionale di azione ambientale relativo alle passate annualità perseguendo in modo
particolare il rafforzamento della raccolta differenziata dei rifiuti e la loro riduzione nel quadro del PPGR, il miglioramento della
acqua e rifiuti
Tipologia
Inv
qualità dell’aria, il risanamento dei corpi idrici, la tutela della biodiversità
Aggiornare i catasti ambientali gestiti dall’ente sviluppandone l’integrazione con le attività di monitoraggio ambientale
111
Cons
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Sostenere le iniziative di educazione ambientale e di educazione alla sostenibilità, promosse dagli istituti scolastici, dai centri di
educazione ambientale da enti e da associazioni, mirate al conseguimento di buone pratiche
Tipologia
Cons
Sostenere l’attività dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente
Cons
Proseguire, tramite Arpa, la gestione dell’Osservatorio Provinciale sui Rifiuti, nonché nella gestione della Rete di monitoraggio
sulla qualità dell’aria
Cons
Proseguire la gestione delle attività estrattive in termini di ripristino e sostenibilità ambientale, attraverso un’adeguata restituzione
del territorio anche ai fini di una possibile fruibilità del medesimo in un’ottica di garanzia della qualità ambientale e paesaggistica
degli insediamenti estrattivi
Cons
Sostenere le azioni di tutela ambientale e valorizzazione territoriale afferenti alla Riserva del Piacenziano, al Parco del Monte
Moria e al Parco dello Stirone, nel rispetto delle loro specificità e potenzialità
Cons
Protezione civile
Sviluppare sinergie tra il Polo logistico della Protezione civile dell’Italia settentrionale con le attività del territorio provinciale al fine
di sviluppare ricadute sia economiche sia culturali
Cons
Tutela faunistica
Definire, attraverso procedure concertate con la società civile, il giusto equilibrio tra sviluppo e conservazione del territorio,
attraverso un maggiore utilizzo degli attuali strumenti di consultazione dei portatori di interesse e la creazione di tavoli tematici di
consultazione per integrare le azioni di conservazione (progetto di reintroduzione della starna, monitoraggio lupo, monitoraggio
cervo ecc.) con la fruizione venatoria (calendario venatorio) e le attività agropastorali, rendendo sostenibili ed accessibili le
presenze faunistiche del territorio provinciale
Cons
Valorizzare degli ATC (ambiti territoriali di caccia) come strumento di autogoverno del territorio, migliorando il coordinamento
provinciale degli ATC ed aumentando contemporaneamente i trasferimenti di competenze a livello locale, previa verifica
dell’efficacia delle modalità delle collaborazioni in essere e della eventuale conseguente necessità di introdurre correttivi per il
superamento delle criticità riscontrate
Cons
Modificare la perimetrazione degli ATC sulla base delle risultanze derivanti dalle attività di valutazione della loro funzionalità
effettuata nell’anno 2010
Cons
Attivare percorsi formativi finalizzati alla preparazione di figure con competenze adeguate a garantire la corretta applicazione dei
protocolli gestionali in materia di caccia già definiti nell’anno 2010
Svil
Individuare forme di caccia compatibili con lo stato di ciascuna specie
Cons
Operare per una modifica delle legge regionale sull’uso pubblico delle acque, anche al fine di migliorare la fruizione turistica delle
acque pregiate dei Comuni montani
Cons
112
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Instaurare di rapporti di collaborazione con il Parco del Ticino per il mantenimento degli esemplari di Storione Acipenser Naccarii
attualmente ospitati presso il Centro Ittico La Casella, previa analisi genetica degli esemplari, ai fini di promuovere un programma
di riproduzione degli esemplari in cattività
Tipologia
Svil
Verificare la funzionalità e l’efficienza degli incubatoi presenti sul territorio provinciale al fine di valutare l’opportunità di installare
sul territorio altre strutture, previa ricerca di siti idonei per la loro collocazione e la proposizione alla Regione Emilia Romagna di
progetti finalizzati all’ottenimento di adeguate risorse finanziarie
Svil
Illustrazione, analisi e valutazione delle risorse finanziarie più significative con riferimento anche alle modificazioni rispetto
all’esercizio 2010
Si evidenziano tra le risorse più significative i fondi destinati alla protezione civile pari a 96.000 euro; trasferimenti diversi destinati alla Riserva del Piacenziano e al
Parco dello Stirone per un totale di 119.000 euro circa; ulteriori trasferimenti dalla Regione Emilia Romagna per danni causati da fauna selvatica alle produzioni
agricole per 110.000 euro, 235.000 euro di contributi in materia di caccia e pesca, oltre a 270.000 euro in materia ambientale.
Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è coerente con la programmazione sovraordinata.
Risorse umane da impiegare
Il programma si avvale della collaborazione dei dipendenti assegnati alle strutture coinvolte; si rinvia a tal proposito al piano di assegnazione del personale.
Risorse strumentali da utilizzare
Tutti i dipendenti sono dotati di un personal computer; per le altre dotazioni (in sostanza mobili e attrezzature) si fa riferimento all’inventario provinciale.
113
3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
005 PER LA VALORIZZAZIONE E LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE (CITTADINI)
ENTRATE
ENTRATE SPECIFICHE
Anno 2011
- STATO
Anno 2012
Anno 2013
Legge di finanziamento e articolo
0,00
0,00
0,00
672.000,00
610.000,00
610.000,00
- UNIONE EUROPEA
0,00
0,00
0,00
- CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI
PREVIDENZA
- ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
715.562,00
707.762,00
717.162,00
1.387.562,00
1.317.762,00
1.327.162,00
RISORSA 0020
0,00
0,00
0,00
RISORSA 0030
100.500,00
100.200,00
100.200,00
TOTALE (B)
100.500,00
100.200,00
100.200,00
RISORSA GENERALE
591.880,00
572.680,00
925.180,00
TOTALE (C)
591.880,00
572.680,00
925.180,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
2.079.942,00
1.990.642,00
2.352.542,00
- REGIONE
- ALTRE ENTRATE
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
114
3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
005 PER LA VALORIZZAZIONE E LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE (CITTADINI)
IMPIEGHI
Anno 2011
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
1.971.342,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
95,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
108.600,00
0,00
% su tot.
6,00
2.079.942,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
4,00
Anno 2012
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
1.911.542,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
97,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
79.100,00
0,00
% su tot.
4,00
1.990.642,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
4,00
Anno 2013
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
2.273.442,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
97,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
79.100,00
0,00
115
% su tot.
4,00
2.352.542,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
4,00
PROGRAMMA
RESPONSABILE
6 – Per la valorizzazione e la tutela del territorio e dell’ambiente (enti locali)
Patrizia Barbieri (programmazione e sviluppo economico del territorio, urbanistica, politiche per
la montagna)
Massimiliano Dosi (Sistema del Po)
Descrizione del programma
Il programma riguarda il governo del territorio, la promozione del suo sviluppo, il sostegno alla montagna. Il suo nucleo centrale è rappresentato, da un lato,
dall’elaborazione, applicazione e aggiornamento degli strumenti di pianificazione a contenuto territoriale e, dall’altro lato, dalla programmazione ed attuazione di
programmi e progetti per lo sviluppo. Le attività previste si sviluppano in quattro direzioni:
•
l’aggiornamento e la gestione degli strumenti di programmazione territoriale nonché di quelli in materia di energia, attività estrattiva, rifiuti, parchi ed aree
protette di competenza della Provincia;
•
la partecipazione alla programmazione urbanistica dei Comuni, attraverso l’intervento nelle conferenze di pianificazione per la formazione dei Piani
Strutturali, l’espressione dei pareri di competenza, l’approvazione delle varianti ai PRG comunali. Particolarmente significativa in questo contesto è l'avvenuta
approvazione del nuovo PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), che innova in profondità il quadro di riferimento per le politiche urbanistiche
comunali e prevede un diffuso ricorso, per l'attuazione degli interventi di rilievo provinciali, a strumenti quali l'accordo territoriale e l'intesa pubblico privato
di cui all'art. 18 della Legge Regionale 20/2000;
•
lo sviluppo e l’aggiornamento dei sistemi informativi territoriali e dell’informazione statistica come strumento di conoscenza del territorio e come supporto
alle decisioni. L’attività di pianificazione territoriale che la Provincia esercita direttamente, attraverso l’elaborazione dei propri strumenti, ed indirettamente,
partecipando alla formazione degli strumenti urbanistici comunali, necessita di una conoscenza dei fenomeni territoriali e socioeconomici costantemente
aggiornata. Ciò richiede che siano sviluppati e implementati nel tempo adeguati sistemi informativi utilizzando le tecnologie informatiche oggi disponibili ed i
relativi sistemi di elaborazione;
•
la programmazione e l’attuazione di programmi e progetti complessi, caratterizzati dal coinvolgimento di soggetti istituzionali diversi e dall’integrazione di
molteplici fonti di finanziamento, finalizzati a promuovere lo sviluppo del territorio provinciale e a sostenere le aree montane.
Motivazione delle scelte
Le scelte compiute sono funzionali alla promozione dello sviluppo locale nell’attuale contesto di difficoltà e a sostenere la parità di opportunità di accesso alle reti ed
ai servizi per tutti i cittadini del nostro territorio, con particolare attenzione a coloro che vivono nelle zone montane, oggi sfavorite dal contesto socioeconomico ed
116
infrastrutturale. Ciò viene perseguito attraverso l’adeguamento degli strumenti di pianificazione, la collaborazione con i Comuni nella definizione delle politiche
urbanistiche in un’ottica di sussidiarietà e di leale cooperazione, la promozione di progetti per lo sviluppo e la valorizzazione dell’attrattività del territorio.
Finalità da conseguire
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Programmazione
e
sviluppo
economico del
territorio
Nel prossimo esercizio inizierà a trovare piena attuazione il nuovo PTCP. Le modifiche introdotte in fase di approvazione, pur con le
limitazioni imposte dalla fase procedimentale, hanno consentito di rendere più chiaro e semplice l’apparato normativo del Piano e di
renderlo più funzionale alle esigenze del nostro territorio e della nostra economia. Per migliorare la corrispondenza tra le politiche
urbanistiche dei Comuni e le indicazioni del Piano, sarà sviluppato un più stretto rapporto con i Comuni, già nella fase di formazione
dei loro strumenti. Sarà inoltre apportate una specifica variante al Piano in materia di fasce fluviali per recepire le modifiche già
decise in fase di controdeduzione alle osservazioni e poi stralciate per evitare la ripubblicazione dello strumento
Svil
Adottare la variante al Piano Infraregionale delle Attività Estrattive sulla base del documento preliminare predisposto nell'esercizio
2010 con l’obiettivo di renderlo più adeguato alle esigenze degli operatori e di migliorarne la sostenibilità ambientale; l’elaborazione
della variante avverrà sulla base di un ampio dialogo con i Comuni, gli operatori economici, le associazioni ambientaliste
Svil
Avviare gli adempimenti di competenza dell'Ente in materia di programmazione degli impianti di produzione energetica sulla base
delle indicazioni regionali, attualmente ancora in corso di definizione
Inv
Proseguire lo sviluppo del sistema informativo territoriale attraverso l’estensione delle banche dati, l’aggiornamento dei sistemi
software e hardware, sviluppando la fruibilità del sistema da parte dell’utenza interna ed esterna all’Ente e l’integrazione delle
banche dati con il livello regionale e con quello degli Enti Locali. In particolare sarà migliorata la fruibilità delle informazioni
organizzate durante la costruzione del Quadro conoscitivo del PTCP; ciò consentirà ai Comuni di elaborare i propri strumenti
utilizzando un ampio patrimonio informativo già disponibile e li agevolerà pertanto nell’attività di analisi. In tale ottica sarà
promossa l'implementazione di un portale cartografico con finalità di divulgazione ed di trasferimento delle banche dati
Svil
Proseguire la cooperazione con la Regione per l’incentivazione di interventi per la qualificazione delle Aree Produttive
Ecologicamente Attrezzate (APEA) in precedenza segnalate dall’Amministrazione (relative ai Comuni di Sarmato, Piacenza,
Monticelli. In particolare si darà impulso all'attuazione delle convenzioni tra Regione, Provincia, Comuni interessati ed altri soggetti
attuatori per l'attuazione degli interventi individuati
Inv
Proseguire l'impegno per l’attuazione dell’Accordo per l’integrazione delle politiche territoriali (in attuazione del Documento Unico di
Programmazione) attraverso l’identificazione, in accordo con la Regione e con i Comuni, dei progetti da finanziare mediante le
risorse dallo stesso previste. Si tenderà a privilegiare progetti adatti, per dimensione economica, rilevanza territoriale, integrazione
funzionale, ad incidere in modo significativo sull’attrattività e/o la competitività della nostra provincia
Inv
Sostenere iniziative tese a valorizzare il territorio interessato dal tratto piacentino del fiume Po
Svil
117
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Avviare l’attività del nuovo Ente di gestione del Parco del Trebbia di recente costituzione
Cons
Urbanistica
La partecipazione all’elaborazione delle politiche urbanistiche, mediante l’attività svolta nelle conferenze di pianificazione comunali e
le verifiche di conformità alla pianificazione provinciale, privilegerà il confronto sulle scelte e sui contenuti per gli aspetti di rilevanza
sovracomunale, sulla base di un rapporto non gerarchico ma collaborativo. Sarà incentivata la cooperazione intercomunale nella
definizione degli strumenti urbanistici, anche valorizzando i nuovi strumenti introdotti dal PTCP. La realizzazione di un rapporto più
stretto con i Comuni nel momento di formazione delle decisioni sarà altresì finalizzata allo snellimento dei tempi di esame degli
strumenti urbanistici degli stessi
Svil
Montagna
Sostenere, anche finanziariamente, l’attuazione da parte delle Comunità montane dei progetti pubblici finanziati nell’ambito del
Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Nell’ambito dello stesso programma, proseguirà
l'attuazione del sostegno ai progetti privati già finanziati sulla base del bando pubblicato nell’anno 2009
Inv
Avviare l’attività finalizzata all’integrazione delle politiche sulla montagna con particolare riferimento al sostegno delle iniziative di
carattere sociale
Svil
Illustrazione, analisi e valutazione delle risorse finanziarie più significative con riferimento anche alle modificazioni rispetto
all’esercizio 2010
Le risorse di maggiore rilevanza sono relative alla gestione del POR – FESR, al DUP e alla L.R. 3/99 e smi (art. 167 bis). Le prime, essendo state accertate
nell’esercizio 2009, sono allocate nel bilancio dello stesso anno, anche se saranno utilizzate a partire dal 2010, e sono pari a € 1.255.200,00 per quanto riguarda gli
interventi a favore delle imprese e ad € 1.600.000,00 per quanto riguarda gli interventi pubblici.
Le risorse DUP saranno allocate nell’ambito del bilancio solo successivamente all’identificazione dei progetti, poiché solo in quella sede saranno chiarite le modalità di
gestione dei flussi finanziari.
Si segnala inoltre in entrata il cap. 1180 - che presenta uno stanziamento pari a € 120.000,00 - principalmente utilizzato per analisi ed indagini a supporto della
attività di pianificazione.
Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è coerente con la pianificazione sovraordinata.
Risorse umane da impiegare
Il programma si avvale della collaborazione dei dipendenti assegnati alle strutture coinvolte; si rinvia a tal proposito al piano di assegnazione del personale.
118
Risorse strumentali da utilizzare
Tutti i dipendenti sono dotati di un personal computer; per le altre dotazioni (in sostanza mobili e attrezzature) si fa riferimento all’inventario provinciale.
Il programma si avvale, in aggiunta a hardware e software standard, di svariate banche dati georeferenziate, di specifici pacchetti software per la gestione delle basi
informative territoriali (Arcgis, Arcinfo), di una stazione grafica e di un server specificamente dedicato al Sistema Informativo Territoriale.
3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
006 PER LA VALORIZZAZIONE E LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE (ENTI LOCALI)
ENTRATE
ENTRATE SPECIFICHE
Anno 2011
- STATO
Anno 2012
Anno 2013
Legge di finanziamento e articolo
0,00
0,00
0,00
50.000,00
50.000,00
50.000,00
- UNIONE EUROPEA
0,00
0,00
0,00
- CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI
PREVIDENZA
- ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
- ALTRE ENTRATE
0,00
0,00
0,00
50.000,00
50.000,00
50.000,00
RISORSA 0020
700,00
700,00
700,00
RISORSA 0040
700,00
700,00
700,00
TOTALE (B)
1.400,00
1.400,00
1.400,00
RISORSA GENERALE
1.345.820,00
1.311.820,00
1.311.820,00
TOTALE (C)
1.345.820,00
1.311.820,00
1.311.820,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
1.397.220,00
1.363.220,00
1.363.220,00
- REGIONE
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
119
3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
006 PER LA VALORIZZAZIONE E LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE (ENTI LOCALI)
IMPIEGHI
Anno 2011
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
1.367.720,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
98,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
29.500,00
0,00
% su tot.
3,00
1.397.220,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
3,00
Anno 2012
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
1.357.720,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
100,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
5.500,00
0,00
% su tot.
1,00
1.363.220,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
3,00
Anno 2013
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
1.357.720,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
100,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
5.500,00
0,00
120
% su tot.
1,00
1.363.220,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
3,00
PROGRAMMA
RESPONSABILE
7 – Per la viabilità e i trasporti
Massimo Trespidi (rapporti con le associazioni dei pendolari)
Sergio Bursi (viabilità)
Paolo Passoni (politiche dei trasporti)
Descrizione del programma
L'efficienza dell'esistente sistema di infrastrutture per la mobilità, contestualizzato alle dinamiche evolutive del territorio e alle crescenti esigenze di sicurezza,
costituisce una condizione imprescindibile per le prospettive di sviluppo. La rete viabilistica di competenza provinciale si sviluppa per oltre 1.100 km, dei quali circa
245 km costituiti da strade ex statali. Poiché, inoltre, circa i due terzi dello sviluppo chilometrico complessivo sono costituiti da strade di montagna e di collina, il
mantenimento della sua efficienza rappresenta uno degli impegni di maggiore rilevanza per l'Ente.
Il programma è articolato secondo tre direttrici:
•
assicurare l'efficienza delle infrastrutture viabilistiche di competenza provinciale, attraverso la programmazione e l'attuazione dei necessari interventi
manutentivi, anche mediante l'individuazione di nuove modalità di appalto e/o l'adesione a convenzioni già stipulate da centrali di committenza pubbliche, in
considerazione della prevista scadenza, a luglio 2011, dei vigenti “Contratti aperti” di durata triennale. Correlativamente all'evoluzione migliorativa dei
contenuti degli appalti a ditte esterne, e ad integrazione delle attività in essi comprese, verrà resa più mirata ed efficiente l'azione del personale dell'Ente
preposto alla manutenzione e alla sorveglianza della rete viaria;
•
programmare, progettare ed attuare interventi per la qualificazione e l’estensione delle infrastrutture, al fine di proseguirne l'adeguamento alle esigenze
della mobilità e di migliorarne le condizioni di sicurezza;
•
sostenere la possibilità, per i cittadini residenti nel territorio provinciale, di accedere ad adeguati servizi di trasporto pubblico, gestiti in modo efficiente e tale
da garantire moderni standard di qualità sia all'utenza che se ne serve all'interno del territorio provinciale, sia all'utenza che si reca fuori dai confini
provinciali.
Relativamente ai pendolari, il programma si occupa dei rapporti con le associazioni dei pendolari, al fine di supportare adeguatamente le loro attività e per
migliorare la fruibilità dei servizi.
Il programma tende a sostenere la possibilità per i nostri cittadini di accedere, compatibilmente con le risorse disponibili, ad adeguati servizi di trasporto pubblico
sia per chi viaggia all’interno del territorio provinciale, sia per coloro che si recano fuori dai nostri confini.
121
Motivazione delle scelte
Riguardo alla viabilità, le scelte operate derivano dall’analisi del fabbisogno di interventi di riqualificazione e di manutenzione di carattere straordinario a favore
della rete viaria, dall’applicazione di criteri di manutenzione ordinaria programmata, dall’individuazione delle esigenze prioritarie di sviluppo, qualificazione e
miglioramento della sicurezza del sistema infrastrutturale, anche in coerenza con il quadro della pianificazione territoriale, sia a livello regionale che provinciale.
In materia di pendolarismo, le scelte derivano dalla volontà dell’Amministrazione di fornire adeguato supporto alle associazioni dei pendolari in merito alla qualità e
fruibilità dei collegamenti verso le direttrici più frequentate.
In relazione ai trasporti, il principale elemento di novità per il prossimo esercizio sarà la drastica riduzione delle risorse finanziarie disponibili per il TPL. Ciò richiede
che siano sviluppate azioni in tre direzioni:
•
la razionalizzazione dei servizi, in un'ottica di miglioramento dell'efficacia degli stessi;
•
l'efficientamento della gestione mediante il contenimento dei costi;
•
il rafforzamento dell'azienda di gestione del TPL (trasporto pubblico locale).
Finalità da conseguire
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Pendolarismo
Procedere alle opportune convocazioni tavolo permanente con le Regioni Emilia – Romagna e Lombardia, Trenitalia, gli Enti
interessati e le Associazioni dei Pendolari
Svil
Viabilità
Gestire la manutenzione ordinaria della rete stradale ottimizzando l'azione del personale dell'Ente e individuando nuove modalità di
appalto, con l'eventuale adesione a convenzioni già stipulate da centrali di committenza pubbliche. L'efficacia dell'attività potrà essere
conseguita anche mediante l’attuazione, all’occorrenza, di interventi urgenti integrativi, con particolare riferimento alle situazioni di
criticità provocate dal dissesto idrogeologico nelle zone montane, nell’ottica del progressivo miglioramento del livello manutentivo
delle strade provinciali.
Inv
Mantenere aggiornato ed efficiente il sistema informativo della viabilità, consentendone la fruibilità anche all’utenza esterna
Svil
Potenziare le azioni per l’adeguamento dei sistemi di sicurezza attivi e passivi sulle infrastrutture esistenti, con particolare riferimento
all’installazione e alla sostituzione delle barriere di sicurezza e all’adeguamento della segnaletica verticale, nonché all’installazione
delle barriere antirumore (ove necessarie), anche mediante la partecipazione ai programmi di attuazione del “Piano nazionale per la
sicurezza stradale”
Inv
Attuare tempestivamente gli interventi previsti dall’Elenco annuale 2011 del Programma triennale dei lavori pubblici 2011-2013,
proseguendo ed ultimando quelli già in corso
Inv
122
AMBITO
Trasporti
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Individuare e predisporre, in coerenza con la pianificazione territoriale, progetti di intervento da proporre al co-finanziamento
nell’ambito del nuovo Programma Triennale Regionale di prossima redazione e/o di programmi statali, quali il Programma Nazionale
per la Sicurezza Stradale, con particolare riferimento alla prosecuzione della Tangenziale sud-ovest di Piacenza e all’asse cispadano,
nonché alla riqualificazione in sede e al miglioramento della sicurezza della Strada Provinciale n. 654R di Val Nure
Inv
Proseguire l’azione, in accordo con il Comune di Piacenza, per il monitoraggio della funzionalità del ponte sul Po, ricostruito da parte
del Compartimento ANAS della Lombardia
Cons
Proseguire la collaborazione con la Regione Emilia Romagna per la raccolta e l’elaborazione dei dati sull’incidentalità stradale
nell’ambito del progetto MISTER
Cons
Proseguire l’attività di valutazione dello stato della conservazione e della manutenzione delle strade provinciali, anche realizzando
un’indagine sullo stato manutentivo, allo scopo di orientare gli interventi ad una maggiore efficacia, compatibilmente con le risorse
finanziarie disponibili
Cons
Proseguire nella realizzazione di un censimento delle piste ciclabili e di un piano provinciale della viabilità ciclabile
Cons
Valutare la possibilità di affidare, previo espletamento delle necessarie procedure previste dalle normative vigenti, ad un soggetto
esterno di provata capacità ed esperienza l’attività di accertamento e riscossione del canone per l’occupazione di spazi e aree
pubbliche, la gestione del canone di concessione per l’installazione di impianti pubblicitari (anche, eventualmente, per stralci
territoriali e/o tipologici), allo scopo di accertare le conseguenti potenzialità del servizio in termini di maggiori entrate
Svil
Valutare la possibilità di affidare ad un soggetto esterno in possesso di idonei requisiti e capacità operative, previo espletamento
delle necessarie procedure previste dalle normative vigenti, il servizio di pronto intervento sulla rete viaria provinciale per la
rimozione dei materiali solidi e liquidi sversati sulle sedi stradali in seguito ad incidenti, con bonifica dei siti
Svil
Aggiornamento e prima attuazione, sulla base delle risorse finanziarie effettivamente disponibili, mediante il conferimento di uno
specifico mandato a Tempi Agenzia, del piano per la riorganizzazione della rete di trasporto pubblico extraurbano, al fine di
razionalizzare la sua rispondenza alla domanda del servizio e di contenere i costi, anche in considerazione della prevista riduzione dei
trasferimenti regionali; in tale piano dovrà essere riservata particolare attenzione alle esigenze degli studenti e dei giovani e si
dovranno prevedere protocolli di intesa con aziende per favorire il trasporto pubblico “casa – lavoro”
Svil
Ricerca di un partner industriale per TEMPI S.p.A., con l'obiettivo di rafforzare la patrimonializzazione dell'azienda e di sviluppare
sinergie ed economie di scala in un'ottica di miglioramento dell'efficienza e di contenimento dei costi
Svil
Proseguire il supporto, anche finanziario, all'attività di ITL (istituto trasporti e logistica)
Svil
123
Illustrazione, analisi e valutazione delle risorse finanziarie più significative con riferimento anche alle modificazioni rispetto
all’esercizio 2010
Le risorse finanziarie di provenienza regionale, finalizzate al miglioramento della sicurezza della viabilità comunale di montagna (Legge Regionale 21/04/1999 n. 3),
ammontano, presuntivamente, ad un importo dello stesso ordine di grandezza di quello stanziato nel 2010, pari ad € 668.000,00 (Deliberazione della Giunta
Regionale n. 1113 del 26/07/2010).
Per quanto riguarda le risorse finanziarie proprie dell’Ente, è prevista la finalizzazione di una quota dell’avanzo di amministrazione utilizzabile nel 2011 al
miglioramento della viabilità provinciale. Per il dettaglio degli interventi, si rimanda al Programma triennale dei lavori pubblici 2011-2013, con particolare riferimento
all’annualità 2011.
Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è coerente con la pianificazione sovraordinata, sia di livello regionale che provinciale.
Risorse umane da impiegare
Si rimanda al piano di assegnazione del personale.
Risorse strumentali da utilizzare
Per l’attuazione del programma ci si avvale, in aggiunta alle dotazioni hardware e software standard, di banche dati georeferenziate, di specifici pacchetti software
per la gestione delle basi informative territoriali (Arcgis, Arcinfo), di una stazione grafica e di un server specificamente dedicato al Sistema Informativo Territoriale.
Tutti i dipendenti operanti all’interno della sede dell’Ente sono dotati di un personal computer. I dipendenti in servizio esterno preposti al coordinamento del
personale addetto alla manutenzione e alla sorveglianza stradale (capi cantonieri e assistenti di vigilanza stradale) sono dotati di strumenti di tipo palmare idonei per
la registrazione e il successivo trasferimento di informazioni relative alle caratteristiche geometriche e ai punti singolari della rete viaria.
124
3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
007 PER LA VIABILITA' E I TRASPORTI
ENTRATE
ENTRATE SPECIFICHE
Anno 2011
- STATO
Anno 2012
Anno 2013
Legge di finanziamento e articolo
0,00
0,00
0,00
6.306.000,00
7.146.000,00
5.246.000,00
- UNIONE EUROPEA
0,00
0,00
0,00
- CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI
PREVIDENZA
- ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
1.100.000,00
1.500.000,00
0,00
0,00
0,00
202.800,00
202.800,00
202.800,00
6.508.800,00
8.448.800,00
6.948.800,00
RISORSA 0020
101.000,00
101.000,00
101.000,00
RISORSA 0030
101.000,00
101.000,00
101.000,00
TOTALE (B)
202.000,00
202.000,00
202.000,00
RISORSA GENERALE
6.979.540,00
6.069.690,00
6.069.890,00
TOTALE (C)
6.979.540,00
6.069.690,00
6.069.890,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
13.690.340,00
14.720.490,00
13.220.690,00
- REGIONE
- ALTRE ENTRATE
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
125
3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
007 PER LA VIABILITA' E I TRASPORTI
IMPIEGHI
Anno 2011
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
7.675.840,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
57,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
6.014.500,00
0,00
% su tot.
44,00
13.690.340,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
21,00
Anno 2012
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
7.505.990,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
51,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
7.214.500,00
0,00
% su tot.
50,00
14.720.490,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
24,00
Anno 2013
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
7.506.190,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
57,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
5.714.500,00
0,00
126
% su tot.
44,00
13.220.690,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
21,00
PROGRAMMA
8 – Per la scuola, la formazione e il lavoro
RESPONSABILE
Sergio Bursi (infrastrutture – edifici scolastici)
Andrea Paparo (sistema scolastico e della formazione, politiche del lavoro)
Massimo Trespidi (pari opportunità)
Descrizione del programma
Relativamente al sistema scolastico, nel quadro non completato del sistema concorrente delle fonti, in esito alla modifica del titolo V° della Costituzione, la
Provincia esercita numerose funzioni ricondottele in parte dal legislatore nazionale (funzioni amministrative connesse al funzionamento), e in parte da quello
regionale. In quest'ultimo caso si tratta di funzioni assai rilevanti, fra cui quelle connesse agli istituti del diritto allo studio, alla qualificazione del sistema, anche
attraverso la valorizzazione delle autonomie scolastiche e soprattutto alla periodica programmazione dell'offerta educativa e formativa e dell’organizzazione della rete
scolastica. Quest'ultima si intreccia da tempo con i processi di riforma e revisione ordinamentale, di competenza ministeriale e soprattutto con il tema
dell'assegnazione degli organici, pure tuttora ricondotto al Ministero dell'Istruzione. Inoltre, ormai collocato a sedici anni l'obbligo di istruzione e tenuto conto delle
scelte regionali in tema di formazione professionale relativa a tale fascia di obbligo, il sistema scolastico si trova ancor più del recente passato attraversato da
notevoli trasformazioni, che seguono la cornice delle competenze provinciali in materia.
In materia di formazione e lavoro, i documenti di programmazione (Accordo e Intesa con la Regione Emilia Romagna in ordine al Programma Provinciale delle
politiche dell'istruzione, formazione e lavoro) costituiranno le linee di riferimento per la pianificazione degli interventi finanziati con le risorse FSE e finalizzati a
perseguire i parametri di Lisbona e Goteborg.
Anche le linee guida per la formazione 2010, ovvero l'intesa siglata il 17/02/2010 da Governo, Regioni e parti sociali puntano nell'investire nella formazione e quindi
nelle competenze delle persone, per dar loro uno strumento concreto contro le difficoltà occupazionali. Benchè nata dall'esigenza immediata di reagire nella crisi
economica e arginarne gli effetti negativi, le linee guida assumono una valenza prospettica anche di più lungo periodo, poiché investono il sistema nel suo
complesso. Sono difatti i due livelli d'intervento: da una parte le persone e la conseguente necessità di garantire l'incontro domanda e offerta di competenza e di
ribadire la centralità della formazione e per l'occupazione; dall'altro i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, e la loro integrazione o comunque raccordo.
In particolare, il nuovo Fondo Sociale Europeo 2007 / 2013 è finalizzato a perseguire tre obiettivi:
•
accrescere l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese;
•
migliorare l’accesso all’occupazione ed alla partecipazione al mercato del lavoro;
•
rafforzare l’inclusione sociale, combattendo la discriminazione ed agevolando l’accesso ai disabili al mercato del lavoro.
127
La programmazione degli interventi dovrà tener conto, sul versante “lavoro”, del protocollo d'Intesa tra Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Unione delle
Province d'Italia siglato a luglio 2010, i cui punti cardine riguardano:
•
l'elaborazione e la promozione di un piano di miglioramento volto ad individuare obiettivi strategici, scadenze , modalità di monitoraggio per accompagnare
l'adeguamento e il rafforzamento dei servizi per l'impiego;
•
la previsione di modalità di promozione sul territorio di diversi programmi che porranno in essere iniziative orientate al rafforzamento e al sostegno delle
attività dei Cpi per migliorare la capacità di intervento e di impatto delle misure ottimizzando e finalizzando al meglio le risorse disponibili.
Anche gli Standard regionali relativi alle prestazioni dei Servizi Pubblici per l'impiego costituiscono documenti di riferimento al fine dell'espletamento dei servizi di
competenza dei Cpi.
Sul versante della regolarità e sicurezza del lavoro i punti cardine dell'intervento dell'Ente, in collaborazione con i soggetti pubblici con competenze in materia e con
le parti sociali, saranno definiti nell'ambito del “Tavolo interistituzionale per la regolarità , sicurezza e qualità sociale del lavoro” attivato nel corso del 2010.
Altro documento di riferimento per la programmazione saranno, se licenziate dal Ministero del Lavoro, le linee guida per i servizi per l'impiego.
Relativamente all’edilizia scolastica, il programma si articola su due linee principali:
•
garantire l’efficienza e la rispondenza alle vigenti normative del patrimonio edilizio ad uso scolastico, tramite il completamento degli interventi in corso e la
realizzazione degli interventi previsti nell’annualità 2011 del Programma triennale dei lavori pubblici 2011-2013;
•
adeguare la disponibilità di spazi alla mutevole domanda proveniente dal mondo della scuola, mediante una tempestiva rilevazione e una valutazione
ponderata delle necessità emergenti, procedendo, conseguentemente, alla progettazione e all’attuazione degli interventi necessari.
Motivazione delle scelte
Relativamente al sistema scolastico, come noto la scuola, in particolare la scuola media superiore, genera un rilevante impatto sul sistema economico – sociale. Si
tratta di un sistema ad alta complessità che si estende alle strutture fisiche (aule, laboratori) che negli ultimi anni è stato segnato dall’aumento del numero
complessivo degli studenti e dalle iscrizioni ai singoli istituti anche a seguito dell’innalzamento dell’obbligo di istruzione a 16 anni. Per assolvere al meglio tale obbligo
è anche importante contrastare la dispersione scolastica.
Forti problemi e criticità si sono però determinati anche nella scuola dell’infanzia statale, dove si assiste ad una consistente e costante espansione della domanda
(oltre 200 utenti) ed una contestuale carenza di assegnazioni dei docenti necessari all’apertura di nuove sezioni statali.
La natura e consistenza della domanda di accesso in tale ambito comportano l’assunzione di forti responsabilità che nel caso dovrà esplicitarsi nella costruzione di
una condivisa e rivisitata politica locale.
Nell’ambito formativo si renderà necessario sviluppare un costante impegno sia per garantire una qualificata offerta formativa nell’ambito del diritto – dovere sia
per eventuali progetti di alternanza scuola/lavoro, che per pianificare una adeguata offerta formativa da rivolgere a tutti i cittadini, per tutto l’arco della vita.
La necessaria integrazione tra i diversi Soggetti, e la continua diversificazione e qualificazione dell’offerta, il nuovo obbligo di istruzione, il necessario raccordo tra il
sistema scolastico, quello formativo e mondo del lavoro, rappresentano importanti traguardi da consolidare, definendo nuove strategie e progettando interventi
innovativi con la partecipazione e la concertazione di tutti i Soggetti interessati.
128
In particolare la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali coinvolti è necessaria per garantire il diritto di tutti alla formazione e all'occupabilità, anche a fronte di
una riduzione delle risorse finanziarie rispetto al passato e, quindi, una maggiore finalizzazione ed efficacia degli interventi da programmare.
Sarà pertanto necessario garantire la massima concorrenza delle risorse disponibili anche con riferimento ai fondi interprofessionali, nello sforzo di ripensamento
delle modalità di erogazione della formazione assicurando interventi che si dimostrino idonei a rapportarsi al contesto territoriale, ai fabbisogni reali dei lavoratori e
dei datori di lavoro.
Per la politiche del lavoro, si conferma l’esigenza di intervenire per concorrere a propiziare una migliore trasparenza del mercato del lavoro locale , qualificando
sempre più l’azione pubblica - soprattutto in questo periodo di crisi che vede i Servizi per l’Impiego sottoposti ad una forte pressione da parte delle persone sospese
o espulse dai processi produttivi ed alla ricerca di nuova occupazione. Tale qualificazione dovrà essere accompagnata da una verifica relativa agli ambiti di
collaborazione attivabili con gli operatori privati del settore, operanti nell'ambito del raccordo tra domanda ed offerta di lavoro, così come previsto dagli indirizzi
nazionali e regionali.
L’esigenza di rispondere e sostenere la forte domanda che viene avanzata ai Centri per l’Impiego, richiede sforzi per la qualificazione della Struttura pubblica -che
dovrà garantire e rispettare gli standard di servizio regionali- di continua revisione e snellimento delle procedure (oggi per la maggior parte informatizzate) di
organizzazione di servizi innovativi, anche in accordo ed integrazione con Soggetti privati che partecipano alla gestione di una serie di servizi per il lavoro.
Significativi livelli di attenzione dovranno essere riservati al sostegno dei momenti di transizione dalla scuola al lavoro, con particolare riguardo ai tirocini formativi e
di orientamento attivati dai Centri per l'impiego.
Particolare attenzione dovrà essere riservata ai percorsi di qualificazione ed aggiornamento della forza lavoro, tenendo conto del perdurare del periodo di crisi
economica ed occupazionale, che sta interessando il contesto produttivo. Gli interventi saranno quindi orientati a supportare l’innovazione tecnologica ed
organizzativa del sistema produttivo, al rafforzamento professionale dei lavori atipici, alla riqualificazione e al reinserimento lavorativo delle persone espulse dal
mondo del lavoro e al consolidamento di nuove imprese.
La congiuntura economica attuale a suggerisce una particolare attenzione al coordinamento e alla conduzione delle vertenze di lavoro collettive, affiancata ad una
opportuna azione di consulenza ai datori di lavoro e ai lavoratori.
Relativamente alle persone svantaggiate o diversamente abili si ritiene utile consolidare azioni formative finalizzate ad un inserimento lavorativo , anche in
collaborazione della rete dei servizi pubblici e privati operanti sul territorio. Forte attenzione sarà volta alla creazione di sinergie che colleghino i due versanti,
professionale e formativo, in modo che le politiche del lavoro e l'education procedano in maniera sincronizzata. A tal fine si valuterà l'opportunità di procedere a
rilevazioni periodiche di fabbisogni di competenze e figure professionali, che forniscano informazioni spendibili nel breve periodo, ma integrabili con le
macrotendenze di lungo periodo.
Dovranno essere presidiate le azioni di sostegno rivolte ai lavoratori collocati in cassa integrazione o inseriti nelle liste di mobilità, al fine di agevolare l’acquisizione di
informazioni in tema di ammortizzatori sociali. Agli stessi dovranno essere prospettate le opportunità disponibili in materia di formazione e lavoro, nel pieno rispetto
delle indicazioni nazionali e regionali, miranti all'armonizzazione delle politiche attive e passive del lavoro.
Dovranno essere presidiate le esigenze espresse dal sistema produttivo locale relativamente alla facilitazione dell'accesso (soprattutto per le piccole imprese) al
credito.
129
Si renderà necessario sostenere le imprese, anche con risorse Provinciali, disponibili alla ricollocazione lavorativa di persone sospese o espulse dai processi
produttivi. Sempre a favore delle imprese. Per promuovere iniziative finalizzate ad agevolare l’accesso al credito, soprattutto per interventi innovativi, si opererà per
l’attivazione di relazioni sinergiche con altri Enti e Istituzioni, valutando gli scenari e le opportunità di finanziamento comunitario. Attenzione sarà dedicata al
mantenimento dei livelli di servizio relativamente alle attività di orientamento, supporto e accesso alla linea di credito agevolato a favore delle persone che
intendono avviare una propria attività imprenditoriale.
Relativamente alle persone disabili, iscritte al collocamento obbligatorio, saranno consolidate le azioni formative e di supporto nelle fasi di inserimento lavorativo
mirato, così come sono confermate le azioni di sostegno finanziario a favore delle imprese che assumono persone con disabilità.
In tema di sicurezza del lavoro e di contrasto del lavoro irregolare saranno presidiate le iniziative di sensibilizzazione/formazione rivolte ai settori più critici, agli
utenti dei Centri per l’Impiego ed al sistema scolastico superiore, nonché gli interventi definiti nell'ambito del “Tavolo interistituzionale”.
Verranno promossi interventi volti alla sensibilizzazione di tematiche connesse agli interventi della Consigliera di parità, in stretto rapporto con la stessa e in
relazione alle più generali politiche dell'Ente in materia di pari opportunità .
Per quanto concerne l’edilizia scolastica, le scelte operate tengono conto sia delle necessità manutentive e di adeguamento evidenziatesi (anche su segnalazione
di dirigenti scolastici), sia della concreta possibilità di utilizzo di finanziamenti regionali e statali finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza degli edifici.
Esse, pertanto, tendono a privilegiare le possibilità di recupero e di riqualificazione del patrimonio esistente, limitando il ricorso alla realizzazione di nuove costruzioni
ai soli casi di effettiva necessità, come rilevabile dagli interventi previsti nel Programma triennale dei lavori pubblici 2011-2013.
Finalità da conseguire
AMBITO
Edilizia
scolastica
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Per quanto concerne l’edilizia scolastica, nelle more del rifinanziamento, da parte dello Stato, della Legge 11/01/1996 n. 23, atteso nel
corso del 2011, saranno utilizzate le risorse rese disponibili dalla Regione Emilia-Romagna, ai sensi della Legge Regionale 22/05/1980
n. 39, (Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 17 in data 07/10/2010) e dal C.I.P.E., per conto del Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti (Deliberazione n. 32 del 13/5/2010 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 215 del 14/09/2010). Tali trasferimenti
ammontano rispettivamente ad € 136.221,32 (Regione) e ad € 1.690.000,00 (C.I.P.E.).
Inv
I suddetti finaziamenti statali e regionali consentiranno la realizzazione di n. 10 interventi su altrettanti edifici scolastici di competenza
dell'Ente, finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza e alla rimozione di materiali contenenti fibre di amianto.
Per il dettaglio degli interventi, si rimanda all'annualità 2011 del Programma triennale dei lavori pubblici 2011-2013, nella quale è
previsto un significativo utilizzo, a titolo di cofinanziamento, dell'avanzo di amministrazione
Attuare tempestivamente gli interventi previsti nell'elenco annuale 2011 del Programma triennale dei lavori pubblici 2011-2013,
proseguendo e ultimando quelli già in corso.
Inv
Gestire la manutenzione ordinaria del patrimonio edilizio scolastico dell'Ente, nell'ottica del suo progressivo adeguamento alle esigenze
e alle aspettative dell'utenza
Cons
130
AMBITO
Scuola
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Formulare proposte finalizzate all'inserimento, nei successivi Programmi triennali dei lavori pubblici, di interventi di carattere
straordinario (riqualificazioni, ampliamenti di edifici esistenti o nuove costruzioni) funzionali al soddisfacimento delle eventuali nuove
esigenze di tipo quantitativo derivanti dall'incremento e dall'evoluzione della composizione della popolazione scolastica
Svil
Rinegoziare e ridefinire d'intesa con i Comuni e le autonomie scolastiche, gli strumenti della programmazione scolastica al fine di
rafforzare la qualificazione del sistema educativo e formativo, con particolare riferimento ai punti di criticità
Cons
Stabilizzare e rafforzare il tavolo permanente dei dirigenti scolastici delle scuole superiori e sviluppare l'allargamento dei processi di
partecipazione finalizzati alla qualificazione dell'intero sistema scolastico territoriale
Cons
Individuare nuovi strumenti e modalità di integrazione pubblico/privato per favorire l'ampliamento e la diversificazione dell'offerta
educativa nelle scuole dell'infanzia, non ascritte all'obbligo di istruzione
Cons
Finalizzare la prossima programmazione territoriale dell'offerta formativa ed educativa e organizzazione della rete scolastica al
miglioramento del sistema scolastico e la suo più efficace adeguamento alle trasformazioni sociali, culturali ed economiche,
considerando la necessità della progettazione integrata con la formazione professionale, per quanto concerne l'ambito dell'obbligo
d'istruzione
Cons
Nei processi di programmazione e qualificazione del sistema scolastico, esercitare una forte azione di raccordo e coordinamento
dell'intero sistema territoriale
Cons
Fondare i processi di programmazione su una base conoscitiva allargata all'analisi delle condizioni organizzative e gestionali
dell'erogazione dei servizi educativi scolastici
Cons
Sostenere i processi di qualificazione scolastica e gli interventi di diritto allo studio (borse di studio, libri di testo, trasporto scolastico,
servizio per alunni con handicap), utilizzando tutte le risorse disponibili, perseguendo l'efficace ricaduta degli interventi programmati
Cons
Definire ed applicare il sistema di riconoscimento e certificazione dei crediti e competenze degli allievi, acquisite anche nei progetti di
alternanza scuola/lavoro e messe a punto con le sperimentazioni degli ultimi anni, per consentire un reciproco riconoscimento da parte
del sistema scolastico, formativo e delle imprese
Cons
Formazione e Concorrere e sostenere percorsi formativi di alternanza scuola/lavoro e di transizione al lavoro di giovani disoccupati di media-elevata
scolarizzazione, in accordo con il sistema delle imprese e attraverso l'attivazione di tirocini formativi e di orientamento
lavoro
Cons
131
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Pianificare e sostenere i percorsi formativi finalizzati:
Tipologia
Cons
•
a qualificare la forza lavoro occupata, sospesa e/o espulsa dai processi produttivi;
•
all'internazionalizzazione;
•
all'innovazione tecnologica, organizzativa, di processo e/o di prodotto;
•
al reinserimento lavorativo;
•
al consolidamento di attività imprenditoriali.
Pianificare e sostenere interventi volti:
Cons
•
al reinserimento nel ciclo produttivo, mediante percorsi di orientamento e/o formativi, i lavoratori sospesi in cassa integrazione
e iscritti alle liste di mobilità;
•
sostenere le imprese che attivano operazioni di analisi e di miglioramento dell'organizzazione e del ciclo aziendale.
Consolidare le azioni formative rivolte a persone svantaggiate e /o diversamente abili finalizzate ad un inserimento lavorativo qualificato
Cons
Sostenere percorsi formativi e servizi in grado di facilitarne l’occupabilità ed il reinserimento lavorativo, incrociando i percorsi di
orientamento e di qualificazione
Cons
Sostenere percorsi formativi e servizi nell'ambito agricoltura
Cons
Pianificare attività di formazione continua mediante voucher individuali per sostenere le imprese e i lavoratori
Cons
Promuovere, nell’ambito degli accordi e delle intese con la regione Emilia Romagna relativamente alla programmazione 2011 / 2013,
interventi e risorse atte ad assicurare idonea funzionalità dei servizi per l’impiego (anche mediante forme di esternalizzazione)
Cons
Consolidare i livelli di erogazione dei servizi per l'Impiego, al fine di garantire, nel rispetto dei previsti standard regionali, un qualificato
servizio strutturato e completo , con particolare attenzione ai lavoratori sospesi o espulsi dai processi produttivi
Cons
Attuare e perfezionare le intese sottoscritte con le Parti Sociali e gli Istituti di Credito per facilitare le modalità di anticipo dei pagamenti
degli ammortizzatori sociali
Cons
Coordinare le attività relative alle vertenze collettive di lavoro con le azioni di sostegno ai lavoratori sospesi/espulsi dal contesto
produttivo, anche al fine di attuare le previste azioni di armonizzazione tra le politiche attive e passive del lavoro
Cons
Promuovere iniziative finalizzate ad agevolare l’accesso al credito, soprattutto per interventi innovativi, promuovendo l’attivazione di
relazioni sinergiche con altri enti ed istituzioni, e valutando gli scenari e le opportunità di finanziamento comunitario
Cons
Consolidare il servizio di supporto alla creazione di nuove imprese, garantendo la linea di credito agevolato sostenuta con i fondi
Provinciali
Cons
132
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Rafforzare l’intervento di sostegno finanziario alle imprese che assumono persone disabili iscritte al collocamento obbligatorio e
consolidare il servizio di supporto e di accompagnamento nelle fasi di preselezione ed inserimento lavorativo
Svil
Confermare l'operatività dei progetti (rete pubblico/privato) di supporto per le persone svantaggiate nelle fasi di transizione al lavoro
Cons
Consolidare a livello provinciale l'intervento diretto a favorire l’inserimento lavorativo regolare di assistenti familiari qualificati, con il
coinvolgimento degli Enti locali
Cons
Avviare attività propedeutiche tese alla valutazione delle linee di azione previste dal Protocollo UPI – Ministero del Lavoro (luglio 2010)
sui Servizi per l'Impiego
Svil
Rafforzare i servizi di orientamento, di preselezione focalizzando l'attenzione su strumenti di transizione al lavoro rivolti in particolare ai
giovani disoccupati, alle donne e ai lungo-disoccupati, anche d’intesa con la Consigliera di Parità
Svil
Rafforzare le azioni di prevenzione e lotta al lavoro irregolare e insicuro, d’intesa con gli Enti rappresentati in seno al “Tavolo
interistituzionale” e con le parti sociali (Commissione di Concertazione)
Svil
Rafforzare le sinergie con la Consigliera di Parità nelle fasi di promozione di progetti di azioni positive, anche in coerenza alle politiche
dell'Ente in materia di pari opportunità
Svil
Avviare una sperimentazione su forme innovative di partecipazione al lavoro da parte di donne impegnate nei servizi di cura familiare,
attraverso l’uso di nuove tecnologie e strumenti di lavoro flessibili
Cons
Garantire le funzioni di rilevazione e monitoraggio del mercato del lavoro provinciale e la loro diffusione a tutti i soggetti interessati
Favorire processi di alfabetizzazione informatica, attraverso il supporto di specifici progetti (Pane ed internet)
Svil
Cons
Illustrazione, analisi e valutazione delle risorse finanziarie più significative con riferimento anche alle modificazioni rispetto
all’esercizio 2010
I settennio di programmazione FSE si è sviluppato in una prima fase relativa al periodo 2007 / 2009, una seconda relativa all’annualità 2009 / 2010, mentre la terza
fase per il periodo 2011 / 2013 è in fase di definizione; per questo ultimo triennio di programmazione è preventivabile, rispetto al quadriennio precedente, un
sensibile calo delle risorse.
Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è coerente con le programmazioni di settore sovraordinate, comprese le previsioni del Piano triennale regionale per l'edilizia scolastica.
Risorse umane da impiegare
Il programma si avvale della collaborazione dei dipendenti assegnati alle strutture coinvolte; si rinvia al piano di assegnazione del personale.
133
Relativamente ai servizi per il lavoro è stata esperita procedura di gara finanziata con fondi FSE e finalizzata all’appalto di alcuni servizi (scadenza agosto 2011, salvo
proroga quadrimestrale).
Definite le procedure relative ai distacchi presso la struttura di dipendenti di enti di formazione professionale.
Risorse strumentali da utilizzare
Per l’attuazione del programma ci si avvale delle normali dotazioni hardware e software, oltre che di specifici programmi per calcoli strutturali sugli edifici.
Tutti i dipendenti tecnici e amministrativi sono dotati di personal computer. Per le altre dotazioni (costituite prevalentemente, da arredi, strumenti ed attrezzature) si
fa riferimento all'inventario provinciale.
Il programma si avvale, in aggiunta alle hardware e software standard utilizzati da tutti i servizi dell'Ente, di banche dati e di specifici pacchetti software per la
gestione delle attività (SIFER per formazione, SILER per il lavoro, COMETA QUALITA' per gli operatori coinvolti nel Sistema Gestione Qualità).
Tutti i dipendenti con funzione amministrativa sono dotati di computer; per le altre dotazioni (in sostanza mobili e attrezzature) si fa riferimento all'inventario
provinciale.
134
3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
008 PER LA SCUOLA, LA FORMAZIONE E IL LAVORO
ENTRATE
ENTRATE SPECIFICHE
Anno 2011
1.690.000,00
- STATO
Anno 2012
Anno 2013
Legge di finanziamento e articolo
0,00
0,00
8.209.736,32
7.007.400,00
6.907.400,00
- UNIONE EUROPEA
0,00
0,00
0,00
- CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI
PREVIDENZA
- ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
100.000,00
2.700.000,00
0,00
0,00
0,00
259.000,00
49.000,00
49.000,00
TOTALE (A)
10.158.736,32
7.156.400,00
9.656.400,00
TOTALE (B)
0,00
0,00
0,00
RISORSA GENERALE
7.137.204,32
6.607.888,00
6.538.488,00
TOTALE (C)
7.137.204,32
6.607.888,00
6.538.488,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
17.295.940,64
13.764.288,00
16.194.888,00
- REGIONE
- ALTRE ENTRATE
PROVENTI DEI SERVIZI
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
135
3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
008 PER LA SCUOLA, LA FORMAZIONE E IL LAVORO
IMPIEGHI
Anno 2011
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
15.220.868,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
89,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
2.075.072,64
0,00
% su tot.
12,00
17.295.940,64
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
26,20
Anno 2012
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
13.551.658,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
99,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
212.630,00
0,00
% su tot.
2,00
13.764.288,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
22,00
Anno 2013
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
13.382.258,00
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
83,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
2.812.630,00
0,00
136
% su tot.
18,00
16.194.888,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
26,00
PROGRAMMA
RESPONSABILE
9 – Per la cultura e lo sport
Maurizio Parma (cultura ed identità popolare, attività sportive e ricreative)
Descrizione del programma
Il programma riguarda gli ambiti relativi agli eventi culturali, sistema bibliotecario e museale. Si tratta inoltre di sostenere la partecipazione al sistema informativo
bibliotecario e di cooperazione interbibliotecaria e di valorizzare il sistema museale locale attraverso il coordinamento degli enti e delle istituzioni di gestione, e
attraverso specifiche iniziative di promozione.
Motivazione delle scelte
Le scelte programmatiche derivano dal programma politico-amministrativo dell'Amministrazione e dalle normative di settore e rispondono alla esigenza di aderire alle
necessità dell'utenza.
Finalità da conseguire
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Cultura
e Valorizzare il patrimonio culturale e musicale locale attraverso la promozione delle realtà esistenti; tra le iniziative promosse e/o
identità popolare sostenute si segnalano la rassegna di teatro antico a Veleia, il Festival della Val Tidone e l'Appennino folk festival, il sostegno al
Tipologia
Svil
teatro stabile del dialetto
Organizzazione e programmazione delle celebrazioni del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi
Biblioteche
musei
Sport e salute
e Sostenere gli interventi di sistema al fine di migliorare la possibilità di accesso ai servizi anche attraverso le tecnologie telematiche
per la virtualizzazione del patrimonio museale
Promuovere in collaborazione con il mondo dello sport eventi in grado di sottolineare il valore educativo dello sport
Svil
Svil
Svil
Illustrazione, analisi e valutazione delle risorse finanziarie più significative con riferimento anche alle modificazioni rispetto
all’esercizio 2010
Si segnalano trasferimenti dalla Regione Emilia Romagna per: attività di spettacolo per 135.000 euro, programmazione bibliotecaria 56.540, piano musei 110.000
euro e sport 32.000 euro.
Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è coerente con la programmazione sovraordinata.
137
Risorse umane da impiegare
Il programma si avvale della collaborazione dei dipendenti assegnati alle strutture coinvolte; si rinvia a tal proposito al piano di assegnazione del personale.
Risorse strumentali da utilizzare
Tutti i dipendenti sono dotati di un personal computer; per le altre dotazioni (in sostanza mobili e attrezzature) si fa riferimento all’inventario provinciale.
3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
009 PER LA CULTURA E LO SPORT
ENTRATE
ENTRATE SPECIFICHE
Anno 2011
- STATO
Anno 2012
Anno 2013
Legge di finanziamento e articolo
0,00
0,00
0,00
353.640,00
353.640,00
353.640,00
- UNIONE EUROPEA
0,00
0,00
0,00
- CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI
PREVIDENZA
- ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
50.000,00
50.000,00
50.000,00
TOTALE (A)
403.640,00
403.640,00
403.640,00
TOTALE (B)
0,00
0,00
0,00
RISORSA GENERALE
133.683,00
72.183,00
72.183,00
TOTALE (C)
133.683,00
72.183,00
72.183,00
TOTALE GENERALE (A+B+C)
537.323,00
475.823,00
475.823,00
- REGIONE
- ALTRE ENTRATE
PROVENTI DEI SERVIZI
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
138
3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
009 PER LA CULTURA E LO SPORT
IMPIEGHI
Anno 2011
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
309.183,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
58,00
entità (b)
61.500,00
% su tot.
12,00
entità (c)
166.640,00
% su tot.
32,00
537.323,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
1,00
Anno 2012
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
309.183,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
65,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
166.640,00
0,00
% su tot.
36,00
475.823,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
1,00
Anno 2013
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
309.183,00
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
65,00
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
166.640,00
0,00
139
% su tot.
36,00
475.823,00
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
1,00
PROGRAMMA
10 – Per il governo delle risorse dell’Ente, per l’efficienza e la qualità della spesa
Massimo Trespidi (personale e organizzazione, affari istituzionali)
Sergio Bursi (infrastrutture – edifici dell’Ente)
RESPONSABILE
Paolo Passoni (risorse economico – finanziarie, società partecipate, patrimonio)
Massimiliano Dosi (Federalismo demaniale)
Maurizio Parma (comunicazione)
Descrizione del programma
Il programma riguarda il governo delle risorse umane, finanziarie e patrimoniali, la gestione dei processi decisionali concernenti la traduzione degli indirizzi di
governo in programmi operativi, oltre che i compiti di controllo e valutazione strategica e gestionale.
In particolare, in tema di controllo e valutazione il programma verte sulla predisposizione di strumenti di supporto alle decisioni strategiche degli organi politici e di
controllo dell’attività gestionale, oltreché sulle modalità di rendicontazione agli utenti della Provincia dei risultati raggiunti in attuazione delle linee di mandato
dell’amministrazione.
Riguardo al patrimonio provinciale, il programma proseguirà nel realizzare la miglior gestione e razionalizzazione degli spazi attraverso un accurato monitoraggio
delle locazioni attive e passive e si propone di procedere ad approfondite analisi e valutazioni rispetto alla cessione di beni patrimoniali provinciali che non hanno
interesse strategico.
Nel corso del 2010, il Governo ha approvato il decreto legislativo n. 85 del 28 maggio relativo all’ “attribuzione ai Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni di
un proprio patrimonio”, realizzando i primi passi per l’avvio del cosiddetto federalismo demaniale. La Provincia intende avviare iniziative volte a favorire e
supportare l’attuazione piena del processo di valutazione ed eventuale acquisizione dei beni da parte delle amministrazioni locali interessate.
In tema di partecipazioni provinciali, ci si propone principalmente di monitorare le partecipazioni provinciali e formulare valutazioni riguardo al mantenimento
delle stesse.
Sono oggetto del programma, infine, la gestione pratiche legali ed attività connesse agli affari istituzionali e alla gestione dell’archivio, oltre alle azioni in materia
di comunicazione, che tenderanno a raggiungere il pubblico della Provincia usando i consueti canali di comunicazione ed esplorandone di nuovi.
140
Motivazione delle scelte
Le motivazioni delle scelte sono da ricercarsi principalmente nell’orientamento dell’Amministrazione come espresso nelle linee di mandato, in particolare agli obiettivi
connessi ad una gestione efficiente dell’apparato burocratico ed orientata al raggiungimento dei risultati, alla garanzia dei diritti di informazione e partecipazione
dei cittadini ai processi decisionali, ovviamente all’interno delle linee tracciate dagli ineludibili processi di contenimento della spesa pubblica.
Le nuove disposizioni del d.lgs. 150/2009, possono certamente soccorre a prefigurare un’organizzazione orientata ai risultati e, in particolare, agli impatti della
propria azione sui bisogni dei cittadini, nella quale le performance individuali e di struttura costituiscano fattori precipui di valutazione del merito.
Per questa ragione, in un'ottica di incremento dei livelli di trasparenza e totale accessibilità, ma anche di semplificazione dei rapporti con le strutture burocratiche, si
deve puntare allo snellimento e alla semplificazione dei procedimenti di maggiore rilevanza esterna, sia per razionalizzare l'impiego di risorse e ridurre i tempi di
gestione, che per promuovere, attraverso l'informatizzazione, l'efficace interazione, anche on line, con i cittadini.
Relativamente al personale, le scelte derivano inoltre dalla necessità di assolvimento di adempimenti, da assicurare nei vincoli maturati principalmente finalizzati al
contenimento della spesa pubblica.
In un'ottica di contenimento delle spese, inoltre, si rendono necessarie nuove modalità di allocazione e gestione delle risorse patrimoniali provinciali, relative sia
ai beni immobili che alle partecipazioni. E' fondamentale pertanto una scelta costituita dal perseguimento di livelli più elevati di efficienza ed efficacia nell'impiego di
tali risorse finalizzata alla ottimizzazione della gestione sia del patrimonio immobiliare che delle partecipazioni provinciali. L'utilizzo diretto di immobili di proprietà
dell'Amministrazione può contribuire senz'altro al raggiungimento dei citati obiettivi.
Con il federalismo demaniale, inoltre, l’ente locale sarà in grado di valorizzare e riconvertire i beni oggetto di trasferimento secondo modalità e forme che
maggiormente si adattano a soddisfare le esigenze dei cittadini e delle imprese del territorio
In materia di comunicazione, le scelte derivano dalla consapevolezza che l'efficienza di una organizzazione e la qualità dell'agire amministrativo, come ogni altra
attività, per essere conosciuta va comunicata.
Finalità da conseguire
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Una
Formulare proposte agli organi di indirizzo politico-amministrativo, per l'adeguamento dell'ordinamento e delle regole di funzionamento
provinciale alle disposizioni del d.lgs. 150/2009, in una logica di trasparenza e integrità del sistema e di premialità della performance
struttura
snella
ed individuale e organizzativa, implementando la cultura della gestione per risultati e della loro rendicontazione ai cittadini
efficiente
Svil
Supportare, sul piano metodologico, l'attività di analisi e i conseguenti interventi di semplificazione degli iter dei procedimenti delle
strutture provinciali, anche ai fini di una loro informatizzazione
Svil
Consolidare e sviluppare gli strumenti di programmazione e controllo in un’ottica di trasparenza e di più agevole supporto al sistema
decisionale degli organi politici e tecnici e sviluppare strumenti per la rendicontazione ai cittadini sull’attuazione delle linee di mandato
del Presidente, compresa una campagna di comunicazione istituzionale per illustrare l'attività della Giunta e le iniziative più significative
Cons
141
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Attivare, per le sedi decentrate, l'utilizzo della posta on-line per le spedizioni al fine di migliorare l’efficienza dell'archivio e di usufruire
del servizio 24 ore su 24 estendendo quindi l'informatizzazione
Cons
Sviluppare l'attività di informazione legislativa e consulenza legale agli Amministratori e agli enti locali del territorio
Cons
Monitorare gli effetti delle manovre finanziarie sulla spesa del personale e, conseguentemente, sui processi organizzativi dei quali, nel
triennio considerato, occorre perseguire prioritariamente la coerenza e la sostenibilità rispetto alle funzioni istituzionali
Svil
Completare il nuovo assetto organizzativo e le relative norme di funzionamento dell'Ente, procedendo agli adeguamenti regolamentari
Svil
Sviluppare analisi e rilevazioni del fabbisogno di risorse umane, ai fini della determinazione della provvista di personale necessaria, in
una logica di contenimento della relativa spesa
Svil
Gestire e sviluppare la rete informativa interna, con l'ammodernamento delle relative apparecchiature, con particolare riguardo agli
apparati attivi di rete, al fine di aumentare l'efficienza della banda trasmissiva, per dati e voce
Svil
Risorse
Proseguire le azioni per migliorare la programmazione ed il monitoraggio delle risorse finanziarie, al fine di superare il criterio della
economico spesa storica e favorire una gestione efficiente ed efficace delle risorse ed il conseguimento dell’obiettivo del patto di stabilità
– finanziarie
Cons
Il
Assicurare un livello manutentivo del patrimonio edilizio adeguato alle esigenze dell'Ente e delle Istituzioni scolastiche e pubbliche
patrimonio ospitate negli edifici di proprietà provinciale.
e le società
partecipate
Cons
Progettare e realizzare interventi di riqualificazione degli edifici istituzionali, allo scopo di acquisire nuovi spazi da destinare agli uffici
provinciali. Per il dettaglio degli interventi, si rimanda al Programma triennale dei lavori pubblici.
Inv
Realizzare il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al presente bilancio, valutando l'innesto di eventuali nuovi cespiti
Inv
Procedere ad ulteriori analisi e valutazioni rispetto all’individuazione e alla cessione di beni patrimoniali che non hanno interesse
strategico
Inv
Gestire le locazioni passive dell'ente, compresa la definizione di nuovi accordi contrattuali, avendo cura di reperire da terzi gli immobili
necessari al buon funzionamento degli Istituti scolastici
Cons
Gestire le locazioni attive dell'Ente, compresi i rinnovi contrattuali ed eventuali nuovi accordi
Cons
Effettuare analisi e valutazioni delle partecipazioni provinciali in società e supportare l'attività di gestione societaria, anche formulando
valutazioni rispetto al mantenimento delle partecipazioni provinciali ed eventuali nuove acquisizioni
Cons
142
AMBITO
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Tipologia
Promuovere iniziative, con il coinvolgimento di esperti del settore, rivolte in particolare alle amministrazioni comunali al fine di illustrare
i vantaggi derivanti dall’acquisizione di beni ora di proprietà del demanio
Svil
Illustrazione, analisi e valutazione delle risorse finanziarie più significative con riferimento anche alle modificazioni rispetto
all’esercizio 2010
Relativamente al patrimonio, le spese per affitti passivi sono state nel 2010 pari a circa € 1.600.000. Appare basilare sottolineare che questa Amministrazione ha
comunicato il recesso anticipato dal contratto di locazione passiva relativo agli uffici provinciali siti a Borgo Faxhall. Pertanto a partire dal 1° gennaio 2011 tali uffici
saranno rilasciati in disponibilità, con un notevole contenimento della spesa relativa alle locazioni (pari a circa € 450.000 annui oltre oneri accessori). Gli uffici
provinciali precedentemente ubicati nel complesso immobiliare di Borgo Faxhall saranno dislocati, sempre a partire dal 1° gennaio 2011, presso la Casa ex Beltrami
situata in Via Mazzini, 62 di proprietà di questa Amministrazione.
Anche per quanto riguarda l'allocazione della Protezione Civile nel 2011 si realizzerà un notevole risparmio di risorse poiché entro il 30 aprile 2011 sarà rilasciato
l'immobile ubicato nel quartiere Le Mose adibito a Centro Polivalente di Protezione Civile. Tale Centro sarà trasferito, a partire dal 1° maggio 2011, presso due
magazzini situati in Via Pennazzi 22 di proprietà del Consorzio Agrario Provinciale di Piacenza, con contratto d'affitto che prevede la decorrenza del pagamento del
canone a partire dal terzo anno di locazione.
Per quanto riguarda le partecipazioni provinciali in società particolare attenzione deve essere conferita, nel caso di gestioni in perdita, alla ideazione e adozione di
misure di razionalizzazione e contenimento dei costi.
Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
Il programma è coerente con la programmazione sovraordinata.
Obiettivi degli organismi gestionali dell’ente (consorzi, aziende, istituzioni, società di capitale, concessioni)
L'obiettivo è quello di rispettare i vincoli di economicità e pareggio di bilancio. Si ritiene essenziale che gli amministratori designati dalla Provincia individuino e
contribuiscano ad implementare i possibili interventi a tutela dell'economicità delle società/aziende gestite. A tal fine gli amministratori dovranno mantenere
costantemente informato il Presidente e gli Assessori competenti.
Risorse umane da impiegare
Il programma si avvale della collaborazione dei dipendenti assegnati alle strutture coinvolte; si rinvia a tal proposito al piano di assegnazione del personale.
Risorse strumentali da utilizzare
Tutti i dipendenti sono dotati di un personal computer; per le altre dotazioni (in sostanza mobili e attrezzature) si fa riferimento all’inventario provinciale.
143
3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
010 PER IL GOVERNO DELLE RISORSE DELL'ENTE, PER L'EFFICIENZA E LA QUALITA' DELLA SPESA
ENTRATE
ENTRATE SPECIFICHE
Anno 2011
- STATO
Anno 2012
Anno 2013
Legge di finanziamento e articolo
0,00
0,00
0,00
3.929.091,00
3.600.000,00
3.600.000,00
- UNIONE EUROPEA
0,00
0,00
0,00
- CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO ISTITUTI DI
PREVIDENZA
- ALTRI INDEBITAMENTI (1)
0,00
100.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
13.461.300,00
13.373.600,00
13.387.200,00
17.390.391,00
17.073.600,00
16.987.200,00
RISORSA 0020
0,00
0,00
0,00
RISORSA 0030
3.000,00
3.000,00
3.000,00
3.000,00
3.000,00
3.000,00
RISORSA 0005
3.142.285,16
2.276.116,29
2.243.844,62
RISORSA 0010
5.330.000,00
5.350.000,00
5.390.000,00
RISORSA 0010
0,00
0,00
0,00
RISORSA 0020
6.070.000,00
6.210.000,00
6.330.000,00
RISORSA 0025
10.460.000,00
10.690.000,00
10.830.000,00
RISORSA 0030
100,00
100,00
100,00
RISORSA 0030
1.790.000,00
1.790.000,00
1.790.000,00
RISORSA 0040
0,00
0,00
0,00
RISORSA GENERALE
-20.979.845,34
-20.423.564,25
-20.713.626,85
TOTALE (C)
5.812.539,82
5.892.652,04
5.870.317,77
TOTALE GENERALE (A+B+C)
23.205.930,82
22.969.252,04
22.860.517,77
- REGIONE
- ALTRE ENTRATE
TOTALE (A)
PROVENTI DEI SERVIZI
TOTALE (B)
QUOTE DI RISORSE GENERALI
(1): Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili.
144
3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA
010 PER IL GOVERNO DELLE RISORSE DELL'ENTE, PER L'EFFICIENZA E LA QUALITA' DELLA SPESA
IMPIEGHI
Anno 2011
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
12.845.930,82
Spesa per investimento
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
55,36
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
10.360.000,00
0,00
% su tot.
45,00
23.205.930,82
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
35,15
Anno 2012
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
12.794.752,04
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
55,71
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
10.174.500,00
0,00
% su tot.
45,00
22.969.252,04
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
36,50
Anno 2013
Spesa per investimento
Spesa Corrente
Consolidata
entità (a)
12.786.017,77
Totale (a+b+c)
Di Sviluppo
% su tot.
55,94
entità (b)
% su tot.
0,00
entità (c)
10.074.500,00
0,00
145
% su tot.
45,00
22.860.517,77
V. % sul totale
spese finali
tit. I e II
35,86
3.9 - Riepilogo programmi per fonti di finanziamento
3.9 - RIEPILOGO PROGRAMMI PER FONTI DI FINANZIAMENTO
Denominazione
del Programma
(1)
FONTI DI FINANZIAMENTO
(Totale della previsione pluriennale)
Cassa DD.PP.
Altri
Regione
+ CR.SP.
indebitamenti (2)
+ Ist. Prev.
Previsione pluriennale di spesa
Anno di
competenza
1° Anno
success.
2° Anno
success.
Quote di
risorse
generali
Stato
Altre Entrate
001
1.878.431,97
1.858.055,00
1.858.055,00
1.186.565,00
0,00
4.311.245,00
0,00
0,00
96.731,97
002
1.050.684,00
1.011.854,00
1.011.854,00
2.603.100,00
0,00
431.262,00
0,00
0,00
10.200,00
003
4.243.044,73
4.155.307,14
3.891.749,49
8.986.659,10
0,00
3.120.755,04
0,00
0,00
182.687,22
004
641.500,00
624.700,00
528.200,00
1.601.400,00
0,00
0,00
0,00
0,00
193.000,00
005
2.079.942,00
1.990.642,00
2.352.542,00
2.390.640,00
0,00
1.892.000,00
0,00
0,00
2.140.486,00
006
1.397.220,00
1.363.220,00
1.363.220,00
3.973.660,00
0,00
150.000,00
0,00
0,00
0,00
007
13.690.340,00
14.720.490,00
13.220.690,00
19.725.120,00
0,00
18.698.000,00
2.600.000,00
0,00
608.400,00
008
17.295.940,64
13.764.288,00
16.194.888,00
20.283.580,32
1.690.000,00
22.124.536,32
2.800.000,00
0,00
357.000,00
009
537.323,00
475.823,00
475.823,00
278.049,00
0,00
1.060.920,00
0,00
0,00
150.000,00
010
23.205.930,82
22.969.252,04
22.860.517,77
17.584.509,63
0,00
11.129.091,00
100.000,00
0,00
40.222.100,00
Leggi di finanziamento e regolamenti UE (esterni)
L. 135/2001, L.R. 7/1998, L.R. 41/1997, L.R.16/2004, L. 388/2000 art.129 c.1, L.R. 6/1996,
L.R. 34/1983
L.R.12/2003, L.R. 17/2005, L. 236/1993, L. 53/2000, L. 68/1999 ART.13
L.R.17/1991, L.R. 22/1993, L.R. 17/1991 ART. 12
L.R. 27/2000, L.R.11/1993, L.R. 8/1994, L.R. 3/1999, L.R. 23/1989, L.127/1992
ART.15 c.1, L.R. 47/1978 ART.34, L. 3/1999 ART.146, D.Lgs. 22/1997 e 99/1992
D.Lgs. 152/2006, L.R. 21/1984 ART.18, L.R.32/1998, L.R. 30/1981
L.R.10/1976, D.Lgs. 285/1992, L.R. 3/1999, L.R. 21/2001
L.R.1/2000,L.R. 2/2003, L.328/2000, L. 285/1997, L.R. 17/2005, L.R.68/1999
L.R. 18/2000, L.R. 37/1994, L.R. 13/1999
L.R. 12/2003, L. 26/2001, L.R. 21/1996, L.R.13/2000, L.R.12/2002
L.R. 16/2002, L.R.15/1997, L.R. 51/1992
146
SEZIONE 4 - STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DELIBERATI
NEGLI ANNI PRECEDENTI E CONSIDERAZIONI SULLO STATO DI
ATTUAZIONE
147
4.1 Elenco delle opere pubbliche finanziate negli anni precedenti e non realizzate (in tutto
o in parte)
4.1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI
PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)
Descrizione (oggetto dell’opera)
Codice
funzione
e servizio
Anno di
impegno
fondi
EX S.S. N. 654 DI VAL NURE. VARIANTE PER LA
RIORGANIZZAZIONE
E
LA
MESSA
IN
SICUREZZA
DELL'INTERSEZIONE CON LA TANGENZIALE DI PIACENZA
0601
2002
126.324,10
0,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE €.
72.324,10;
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE €. 54.000,00
S.P.
N.
10R
PADANA
INFERIORE.
LAVORI
DI
CONSOLIDAMENTO STATICO E MANUT. STRAORDINARIA DEL
PONTE SUL FIUME TREBBIA AL KM. 184+000
0601
2003
400.001,10
0,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE €.
400.001,10
EX S.S. N. 654 DI VAL NURE. RIQUALIFICAZIONE IN SEDE
DEL TRATTO INTERESSANTE LA LOC. I CASONI
0601
2004
3.100.000,00
2.918.856,45 ALTRI TRASFERIMENTI CORRENTI VINCOLATI €.
187.649,21;
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
297.350,79;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE
ATTO2004/4650 €.2.115.000,00;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLO STATO DM
MINISTERO DELL’ECONOMIA €. 500.000,00
PROGRAMMA SPECIALE D'AREA "PO FIUME D'EUROPA"
ITINERARIO TURISTICO CICLABILE DEL PO PIACENTINO L.R.
30/1996 LOTTO III/A E LOTTO III/B
0601
2005
1.015.397,07
398.241,72 ENTRATE TRIBUTARIE ED EXTRATRIBUTARIE NON
VINCOLATE €. 290.001,17;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE DD 7782
DEL 06/06/2005 €.496.504,00;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA ALTRI €. 228.891,90
148
Importo
Totale
Già liquidato
Fonti di Finanziamento
(descrizione estremi)
4.1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI
PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)
Descrizione (oggetto dell’opera)
Codice
funzione
e servizio
Anno di
impegno
fondi
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE INDUSTRIALE
"GUGLIELMO MARCONI" DI PIACENZA. LAVORI URGENTI PER
LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI ACCESSI DI LOCALI UBICATI
AL PIANO SEMINTERRATO
0106
2005
2.315,91
S.P. N.8 DI BEDONIA. INTERVENTO URGENTE DI
CONSOLIDAMENTO E RICOSTRUZIONE DEL PONTICELLO AL
KM. 7+150 IN COMUNE DI FARINI
0601
2005
177.765,88
173.946,88 ENTRATE EXTRATRIBUTARIE VINCOLATE €. 2.852,68;
ENTRATE TRIBUTARIE ED EXTRATRIBUTARIE NON
VINCOLATE €. 128.813,50;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE NOTA GR
PROT. 06/13460 €. 46.099,70
CENTRO SCOLASTICO MEDIO ITI DI FIORENZUOLA
REALIZZAZIONE NUOVA PALESTRA SISTEMAZIONE AREA
ESTERNA
0201
2005
1.635.000,00
0,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLO STATO L.
311/2004 C. 29 €. 1.193.000,00; ENTRATE TRIBUTARIE
ED EXTRATRIBUTARIE NON VINCOLATE €.26.515,46;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE €.
165.484,54;
TRASFERIMENTI DA ALTRI ENTI PUBBLICI DEL. CIPE
111/08 €.250.000,00
S.P. N. 586R VAL D'AVETO.INTERVENTO DI SOMMA URGENZA
ATTIVATO AI SENSI ART. 147 DPR 554/1999 A SEGUITO
DISSESTO DEL PIANO VIABILE ALLA PROGRESSIVA KM.
11+300
0601
2005
200.000,00
183.115,57 ENTRATE EXTRATRIBUTARIE VINCOLATE €. 24.550,76;
ENTRATE TRIBUTARIE ED EXTRATRIBUTARIE NON
VINCOLATE €. 49.374,54;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE NGR
PROT. 06/13460 €. 126.074,70
INTERVENTO PIANO NAZIONALE SICUREZZA STRADALE:S.P.
DI INTERESSE REGIONALE N. 10R PADANA INFERIORE E N.
654R VAL NURE. MESSA IN SICUREZZA INTERSEZIONE S.P.
10R E S.P. 462R DI VAL D'ARDA
0601
2005
370.000,00
251.609,50 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLO STATO €.
142.352,32;
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
227.647,68
149
Importo
Totale
Già liquidato
Fonti di Finanziamento
(descrizione estremi)
2.268,00 ENTRATE TRIBUTARIE
VINCOLATE €. 2.315,91
ED
EXTRATRIBUTARIE
NON
4.1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI
PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)
Descrizione (oggetto dell’opera)
Codice
funzione
e servizio
Anno di
impegno
fondi
Importo
INTERVENTO PIANO NAZIONALE SICUREZZA STRADALE:S.P.
DI INTERESSE REGIONALE N. 10R PADANA INFERIORE E N.
654R VAL NURE.MESSA IN SICUREZZA INTERSEZIONE S.P.
N.654R E S.C. DI TURRO
0601
2005
804.868,55
750.719,02 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLO STATO €.
192.368,01;
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
127.631,99;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA ALTRI €. 180.000,00;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE €.
304.868,55
TANGENZIALE SUD-OVEST DI PIACENZA.VARIANTE SU
NUOVA SEDE DALLA PROGRESSIVA KM. 3+500 DELLA S.P. N.
7 DI AGAZZANO ALLA STRADA TAV IN COMUNE DI PIACENZA
0601
2006
26.500.000,00
6.433.473,90 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
1.116.724,00;
TRASFERIMENTI
DI
CAPITALE
DA
ALTRI
€.
5.345.000,00;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE ATTO GR
1128 DEL 23/07/2007 €. 20.038.276,00
PROGETTAZIONE DEFINITIVA ESECUTIVA S.P. N. 73 DI
LAGO. LAVORI DI RICOSTRUZIONE DEL TRACCIATO
STRADALE IN SOSTITUZIONE DEL PONTE BAILEY
0601
2006
451.000,00
11.870,13 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE PROT.
CIV. N. 38 DEL 21/12/2005 OPCM €. 451.000,00
S.P. N. 40 DI STATTO. LAVORI DI RIPROFILATURA DELLA
SAGOMA TRASVERSALE E RIPRESA DELLA PAVIMENTAZIONE
BITUMINOSA NEL CENTRO ABITATO DI TRAVO
601
2007
18.272,11
0,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE €.
18.272,11
S.P. N. 359R DI SALSOMAGGIORE E BARDI. LAVORI URGENTI
PER RIPRISTINO TRANSITABILITA' IN CONDIZIONI DI
SICUREZZA AL KM. 46+300
0601
2007
200.000,00
182.954,50 ENTRATE TRIBUTARIE ED EXTRATRIBUTARIE NON
VINCOLATE €. 40.000,00;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE DGR
1781 DEL 26/11/2007 €. 160.000,00
Totale
150
Già liquidato
Fonti di Finanziamento
(descrizione estremi)
4.1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI
PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)
Descrizione (oggetto dell’opera)
Codice
funzione
e servizio
Anno di
impegno
fondi
S.P. N.39 DEL CERRO. LAVORI DI RIPRESA DELLA
PAVIMENTAZIONE BITUMINOSA NEI TRATTI MAGGIORMENTE
DEGRADATI E CONSOLIDAMENTO DEL DISSESTO FRANOSO
AL KM. 9+200
0601
2008
200.000,00
162.377,02 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
200.000,00
S.P. N.359R DI SALSOMAGGIORE E BARDI. LAVORI DI
CONSOLIDAMENTO DEI DISSESTI FRANOSI INTERAGENTI
CON IL TRACCIATO
0601
2008
200.000,00
2.516,54 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
200.000,00
S.P. N. 6 BIS DI CASTELL'ARQUATO. LAVORI DI
CONSOLIDAMENTO DEL MANUFATTO DI ATTRAVERSAMENTO
DEL TORRENTE CHIAVENNA
0601
2008
900.000,00
7.065,60 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
350.000,00;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA ALTRI ENTI PUBBLICI
L.368/03 E DELIB.CIPE 101/07 €. 550.000,00
S.P. N. 38 DI SAN PROTASO. LAVORI DI CONSOLIDAMENTO
DELLA SOVRASTRUTTURA DEL PONTE SUL TORRENTE
CHIAVENNA
0601
2008
200.000,00
197.057,41 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA ALTRI ENTI PUBBLICI
L.368/03 E DELIB.CIPE 101/07 €. 50.000,00;
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
100.000,00;
QUOTE MUTUI NON UTILIZZATE €. 50.000,00
S.P.N. 49 DI ROSSAROLA, N. 45 DI TASSARA, N.45BIS DI
STADERA LAVORI DI CONSOLIDAMENTO DEI DISSESTI
FRANOSI A SEGUITO EVENTI DEL 31/8/2007
0601
2008
200.000,00
198.570,61 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE
DECRETO PROTEZIONE CIVILE N. 28 DEL 11/11/2008 €.
200.000,00
S.P. N. 654R DELLA VALNURE. LAVORI DI CONSOLIDAMENTO
STRUTTURALE MANUFATTO ATTRAVERSAMENTO TORRENTE
NURE IN COMUNE DI FARINI E QUELLI MAGG. DISSESTATI
FRA BETTOLA E IL CONFINE PROV.LE
0601
2008
500.000,00
0,00 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
500.000,00
S.P. N. 586R DI VAL D'AVETO. LAVORI DI MANUTENZIONE
STRAORDINARIA DEL MANUFATTO DI ATTRAVERSAMENTO
RIO SCABBIE
0601
2008
350.000,00
0,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA ALTRI ENTI PUBBLICI
L.368/03 E DELIB.CIPE 101/07 €. 350.000,00
151
Importo
Totale
Già liquidato
Fonti di Finanziamento
(descrizione estremi)
4.1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI
PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)
Descrizione (oggetto dell’opera)
Codice
funzione
e servizio
Anno di
impegno
fondi
S.P. N. 11 DI MOTTAZIANA. LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA
INTERSEZIONE S.P. 48 DI CENTORA
0601
2008
500.000,00
0,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA ALTRI ENTI PUBBLICI
L.368/03 E DELIB.CIPE 101/07 €. 500.000,00
EDIFICI SCOLASTICI PROV.LI: ADEGUAMENTO LOCALI ALLE
NORMATIVE VIGENTI IN MATERIA DI SICUREZZA CON
ELIMINAZIONE DEI MATERIALI NOCIVI
0201
2008
466.216,98
366.478,76 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DA ALTRI ENTI PUBBLICI
L.368/03 E DELIB.CIPE 101/07 €. 155.405,66;
TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE L.R.
23/96, ATTO GR 774 DEL 26/05/2008 €. 310.811,32
INTERVENTO PIANO NAZIONALE SICUREZZA STRADALE:S.P.
DI INTERESSE REGIONALE N. 10R PADANA INFERIORE E N.
654R VAL NURE.OPERE COMPLEMENTARI COPERTURA RIO
RIAZZA DI GRAZZANO LOC. GARIGA
0601
2008
141.948,43
115.275,32 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
95.131,45;
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE VINCOLATO €.
30.032,24;
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE VINCOLATE €. 16.784,74
STRADA PROVINCIALE DI GROPPARELLO. CONSOLIDAMENTO
E AMPLIAMENTO DEL CORPO STRADALE NEL TRATTO
COMPRESO FRA IL CIMITERO DI CIMAFAVA E LA LOC
CELLERI
0601
2009
870.000,00
318.489,83 AVANZO DI
€.870.000,00
L.R. 30/81. INTERVENTO DI FORESTAZIONE AMPLIAMENTO
DEGLI INTERVENTI DI RINATURALIZZAZIONE ISOLA DEL
PINEDO
0706
2009
26.583,98
0,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE - DG N.
1438 DEL 15/9/2008 €. 26.583,98
S.P. N.654R DI VALNURE. LAVORI DI CONSOLIDAMENTO DEI
DISSESTI FRANOSI INTERAGENTI CON IL TRACCIATO ALLA
PROGRESSIVA KM.59+900 E KM. 68+050
0601
2009
350.000,00
3.000,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE – DG N.
828 DEL 15/06/2009 €. 245.000,00;
ALTRI TRASFERIMENTI CORRENTI VINCOLATI €.
105.000,00
S.P. N.461R DEL PENICE. LAVORI DI CONSOLIDAMENTO DEI
DISSESTI FRANOSI INTERAGENTI CON IL TRACCIATO ALLA
PROGRESSIVA KM.46+950, KM. 47+050, KM. 49+120, KM.
50+850 EKM. 54+050
0601
2009
500.000,00
11.000,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE – DG N.
828 DEL 15/06/2009 €. 350.000,00;
ALTRI TRASFERIMENTI CORRENTI VINCOLATI €.
150.000,00
152
Importo
Totale
Già liquidato
Fonti di Finanziamento
(descrizione estremi)
AMMINISTRAZIONE
NON
VINCOLATO
4.1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI
PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)
Descrizione (oggetto dell’opera)
Codice
funzione
e servizio
Anno di
impegno
fondi
S.P. N.586R DI VAL D'AVETO. LAVORI DI PROTEZIONE DALLA
CADUTA MASSI DALLE SCARPATE SOTTESE AL KM. 1+750,
KM. 3+100 E KM. 11+600 NONCHE' CONSOLIDAMENTO DEI
DISSESTI FRANOSI AL KM. 2+350 E KM. 5+250
0601
2009
550.000,00
265.371,32 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE – L.
12/2001 €. 385.000,00;
ALTRI TRASFERIMENTI CORRENTI VINCOLATI €.
96.675,08;
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
68.324,92
S.P. N. 462R DELLA VAL D'ARDA. LAVORI DI
RIQUALIFICAZIONE FRA CORTEMAGGIORE E FIORENZUOLA
D'ARDA. OPERA PC 1)2008
0601
2009
1.740.000,00
0,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE €.
1.740.000,00
RIQUALIFICAZIONE, RECUPERO E RINATURALIZZAZIONE
DELLE PERINENZE FLUVIALE DELLA CONOIDE DEL FIUME
TREBBIA
0706
2009
499.920,00
24.722,70 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE – ATTO
GR N. 779 DEL 03/06/2009 €. 374.940,00;
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
124.980,00
REALIZZAZIONE DI PERCORSI VERDI E DI AREE ATTREZZATE
ATTI A FAVORIRE LA FRUIZIONE SOSTENIBILE DEL FIUME
TREBBIA E DELLA RISERVA NATURALE GEOLOGICA DEL
PIACENZIANO PER DIVERSE TIPOLOGIE DI UTENZA
0706
2009
300.000,00
13.859,85 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE – ATTO
GR N. 779 DEL 03/06/2009 €. 225.000,00;
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
75.000,00
S.P. 586 R DELLA VAL D'AVETO. INTERVENTO DI SOMMA
URGENZA ATTIVATO AI SENSI DELL'ART. 147 DEL D.P.R.
554/1999 PER IL RIPRISTINO DELLA TRANSITABILITA' IN
CONDIZIONI DI SICUREZZA ALLA PROGRESSIVA KM. 11+400
.
0601
2009
250.000,00
216.149,52 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE €.
175.000,00
NOTA
ASSESSORATO
MOBILITA'
E
TRASPORTI PROT. 74658;
AVANZO DI AMMINISTRATIONE NON VINCOLATO
€.75.000,00
EDIFICIO PROVINCIALE MULINO DI RIE'.LAVORI
RESTAURO E RISANAMENTO CONSEVATIVO
0106
2009
120.000,00
0,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE- L.R.
10/2002 – DGR N. 364 DEL 17/03/2008 €. 60.000,00;
AVANZO DI AMMINSITRAZIONE NON VINCOLATO €.
60.000,00
DI
153
Importo
Totale
Già liquidato
Fonti di Finanziamento
(descrizione estremi)
4.1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI
PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)
Descrizione (oggetto dell’opera)
Codice
funzione
e servizio
Anno di
impegno
fondi
Importo
ED. SCOL. PROV.LI (ITC DE NICOLA, LICEO RESPIGHI, ITC
ROMAGNOSI, LICEO GIOIA,ISII MARCONI). ADEGUAMENTO
DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DELLE STRUTTURE E DEI
LOCALI
0201
2009
360.143,52
256.793,60 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE – ATTO
GR N. 815 DEL 08/06/2010 €. 240.095,68;
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO
€.120.047,84
ITA RAINERI. REALIZZAZIONE E RIFACIMENTO DI IMPIANTI
ASCENSORI PRESSO LE SEZIONI DI CORTEMAGGIORE E DI
PIACENZA
0201
2009
150.000,00
394,40 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
150.000,00
S.P. N.412R DI VAL TIDONE. LAVORI DI RIPRESA
PAVIMENTAZIONE BITUMINOSA NEI TRATTI MAGGIORMENTE
DEGRADATI DA TREVOZZO A CONFINE PAVESE E
MANUTENZIONE DEL VIADOTTO SUL RIO RICCO' E RIO
DELL'ERTA
0601
2009
250.000,00
150,00 AVANZO DI
€.250.000,00
S.P.N. 462R DI VAL D'ARDA. LAVORI DI CONSOLIDAMENTO
DEL CORPO STRADALE E RIPRSA PAVIMENTAZIONE
BITUMINOSA NEI TRATTI MAGGIORMENTE DEGRADATI DA
CORTEMAGGIORE AL BIVIO CON LA S.P. N. 10R PADANA
INFERIORE
0601
2009
300.000,00
0,00 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE NON VINCOLATO €.
300.000,00
REALIZZAZIONE INFRASTRUTTURA A SERVIZIO DELLA
MOBILITA' CICLABILE (PERCORSO SICURO CASA-SCUOLA,
CASA-LAVORO) KM. 1,8
0601
2009
667.090,00
0,00 TRASFERIMENTI DI CAPITALE DALLA REGIONE- ATTO
GR N.435 DEL 31/03/2008 E ACCORDO MIN. AMBIENTE
E RER DEL 07/05/2008 €. 320.400,00;
TRASFERIMENTI DA COMUNI ACCORDO DEL 08/05/2009
€. 346.690,00
Totale
Già liquidato
Fonti di Finanziamento
(descrizione estremi)
AMMINISTRAZIONE
NON
VINCOLATO
4.2 Considerazioni sullo stato di attuazione dei programmi dell’ente
Si fa riferimento alle valutazioni compiute in occasione della ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi dell’ente, formalizzate con atto di Consiglio n. 88 del
30.09.2010 a cui si rinvia per ulteriori approfondimenti. La rendicontazione si sviluppa nel seguente modo:
154
PROGRAMMA 1 – PER LA FAMIGLIA, L’INFANZIA, I GIOVANI E L’UNIVERSITÀ
Famiglia
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Coordinare e sostenere progetti di rete sussidiari
alla famiglia, anche attraverso la costituzione di
un’Agenzia per la famiglia, partecipati da più attori
sociali (associazioni, istituzioni, cooperative, mondo
economico e famiglie)
Sono state individuate le esperienze presenti sul territorio nazionale, in particolare è emersa quella della Provincia di Trento; sono stati
quindi presi contatti con tale realtà e sono stati effettuati due incontri, uno a Trento e uno a Piacenza, durante i quali si sono focalizzate le
possibili iniziative mirate del progetto.
Nel contempo, sono stati effettuati due primi incontri con il Forum delle famiglie e La Ricerca, interlocutori privilegiati delle realtà associative
familiari presenti sul territorio.
L’11 giugno 2010, con delibera n. 318, la Giunta Provinciale ha approvato lo schema del protocollo d’intesa tra la nostra Provincia e quella
autonoma di Trento per l’avvio del progetto “Agenzia della famiglia”. Il Protocollo d’intesa è stato firmato dai rispettivi Presidenti il giorno
8 luglio 2010.
Nel mese di luglio sono state individuate le realtà associative presenti sul nostro territorio impegnate sui temi che riguardavano la famiglia,
al fine di organizzare un primo incontro di presentazione del progetto che si terrà il 7 settembre e a cui parteciperà il dr. Malfer,
responsabile del Coordinamento delle politiche familiari e di sostegno alla natalità della Provincia Autonoma di Trento.
Nel mese di agosto si è partecipato ad un convegno a Rimini sul tema "Quali politiche per la famiglia? Le prospettive del welfare locale", con
la presenza del sindaco di Parma Pietro Vignali, del sindaco di Roma Gianni Alemanno, del Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota.
Giovani
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Costituire un Osservatorio provinciale giovani,
che veda la partecipazione dei Comuni, Azienda
U.S.L., Associazioni giovanili e del volontariato,
Diocesi, sistema formativo e mondo del lavoro, in
grado di supportare la Provincia nell’opera di
coordinamento e raccordo delle politiche giovanili,
nelle fasi di definizione delle linee triennali di indirizzo
e dei piani annuali di intervento previsti, tra l’altro,
dall’art. 36 della L.R. 14/2008 e nell’organizzazione
annuale di uno specifico FORUM dedicato alle
politiche giovanili
E' stata avviata una prima fase di ricerca di documentazione utile ai fini della ricognizione delle realtà associative formali ed informali e delle
forme di partecipazione diffuse sul territorio a partire dalla documentazione disponibile, in attuazione del progetto di promozione
dell’associazionismo di promozione sociale tra i giovani finalizzato alla costituzione di uno strumento di coordinamento partecipativo
provinciale.
Rafforzare l’attuale Servizio informativo
integrato, in materia di studi, formazione, lavoro e
tempo libero in Italia ed all’estero, con revisione ed
aggiornamento della Rete Provinciale InformaGiovani
Con atto GP 81 del 22.2.2010 sono state individuate le categorie di soggetti da invitare ai fini della gara di assegnazione del servizio
informativo integrato, cui è seguita la fase istruttoria. Con DD 699 del 8.4.2010 si è provveduto all'aggiudicazione della gara ed affidamento
del servizio di sportello informativo alla Coop. Eureka. Sono quindi stati avviati n. 13 sportelli informagiovani.
155
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Sostenere la transizione al lavoro dei giovani
attraverso
il
programma
UPI
“Azione
ProvincEgiovani” ed il progetto Comunitario L. Da
Vinci “Genius II”, che prevedono momenti formativi e
di assistenza per organizzare e progettare la ricerca
autonoma del lavoro e l’utilizzo dello strumento del
tirocinio, da sviluppare anche all’estero
STATO DI ATTUAZIONE
Upi:
Si è concluso il progetto “Gestione creativa del futuro”, con capofila la Provincia di Modena, rivolto a studenti delle scuole superiori, per i
quali sono stati organizzati momenti di confronto e momenti seminariali più tecnici per illustrare le tematiche legate all’inserimento nel
mondo del lavoro, e a disoccupati, per i quali sono stati organizzati moduli propedeutici alla ricerca del lavoro (creazione d’impresa,
sicurezza del lavoro, tecniche di ricerca attiva, …).
È stato inoltre elaborato un progetto in collaborazione con l'associazione La Ricerca, Cotepi e la cooperativa Codici, in partenariato con le
Province di Reggio Emilia, Forlì Cesena e Parma (capofila). Il progetto, inoltrato all'UPI dal capofila, non è stato finanziato.
E’ in corso il progetto OltreGenius, con capofila la Provincia di Rimini, rivolto ai giovani diplomati o laureati, che prevede un’esperienza di
tirocinio all’estero per 15 settimane.
Consolidare il servizio di orientamento e supporto e
la linea di credito agevolato, finanziata con le risorse
Provinciali, per favorire l’autoimprenditoria giovanile
più innovativa, in collegamento con il sistema
universitario ed i centri di ricerca
Finora hanno avuto accesso al servizio di informazione e accoglienza 573 utenti e sono stati effettuati 1.179 colloqui.
Sono stati valutati 217 progetti di cui 30, relativi all'anno 2010, inviati ai Confidi e Istituto di credito per la valutazione in ordine al mutuo
agevolato. I progetti finanziati nel 2010 sono 7.
Nel periodo l'ufficio ha seguito 243 imprese in start up. L'esito favorevole delle istruttorie di domande comporterà l'esaurimento dello
stanziamento complessivo (pari a euro 30.000)
Il 4 giugno si è tenuto l'evento di sensibilizzazione e promozione di strumenti di finanza innovativa a sostegno della neo impresa "Finanza
e innovazione: Business Angels risorsa per lo sviluppo dell'innovazione territoriale”. La tavola rotonda è stata un'occasione di confronto
tra i diversi attori del tessuto economico e sociale piacentino. L'iniziativa ha raccolto ampio consenso tra i partecipanti e sono quindi stati
attivati ulteriori momenti di confronto con le realtà universitarie e le Istituzioni per l'avvio di strumenti di finanziamento per le imprese
locali.
Si è intervenuti anche a sostegno dei percorsi di transizione al lavoro dei giovani disoccupati di media – elevata scolarizzazione:
sono stati effettuati 6 seminari informativi presso 5 istituti di istruzione secondaria di secondo grado con il coinvolgimento di 423 studenti, e
realizzati 8 seminari informativi rivolti a giovani diplomati, laureati e disoccupati che hanno coinvolto 55 persone.
Sono in corso le attività preliminari finalizzate all'organizzazione del Career Day presso l'Università Cattolica di Piacenza.
E’ in fase di predisposizione la relazione sul monitoraggio degli utenti coinvolti a tre mesi dall'iniziative.
Organizzare momenti di confronto tra giovani e
studenti e ”maestri” nel campo imprenditoriale,
culturale, sportivo, ecc.
Garantire la partecipazione all’Associazione GAER
(Giovani Artisti Emilia-Romagna), per favorire lo
sviluppo della creatività giovanile, con definizione dei
progetti di intervento da presentare al GAER per il
relativo finanziamento e da realizzare nel corso del
2010
Sostenere finanziariamente d’intesa con la Diocesi la
rete degli oratori, la realizzazione di iniziative a
favore dei giovani e per contrastare i fenomeni di
disagio sociale
Da pianificare
Sono state approvate con atto GP 361 del 16.7 le modifiche allo statuto dell'associazione GAER (Giovani artisti Emilia – Romagna).
E’ stato inoltrato in Regione il rendiconto per le attività 2009/2010.
Si è in attesa di nuove direttive per attività 2010/2011 da parte della Regione.
Sono stati firmati i Protocolli di intesa con le diocesi di Piacenza - Bobbio e Fidenza a sostegno della rete degli oratori.
In data 4 Giugno 2010 è stato firmato il protocollo con la Diocesi di Piacenza-Bobbio (G.P. 313 del 4.6.2010), in data 21 Luglio 2010 quello
con la Diocesi di Fidenza.
156
Università e ricerca
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Sostenere il rafforzamento Polo Universitario
Piacentino e l’ampliamento delle sue strutture di
supporto attraverso il riconoscimento all’EPIS ed
all’Associazione PoliPiacenza di adeguate risorse
finanziarie della Provincia
Nel bilancio 2010 sono state stanziate e già corrisposte risorse finanziarie per l’Epis (circa 152 mila euro) e per l’associazione Polipiacenza
(50.000 euro).
Proseguire nell’impegno affinché ci sia la piena
integrazione delle due università presenti a Piacenza
nel sistema universitario regionale
La Provincia di Piacenza si è fata partner del nuovo master universitario di secondo livello "Executive Master in Management e
Innovazione delle Pubbliche Amministrazioni (Master MIPA)" attivato per l’anno accademico 2010/2011 dall’Università Cattolica del
Sacro Cuore, per iniziativa di Altis (alta scuola Impresa e Società), Fondazione per la sussidiarietà e Centro di ricerca per il cambiamento
delle Amministrazioni Pubbliche. La formula integrata utilizzata per l’attività didattica, ovvero 3 giorni d’aula al mese + formazione a
distanza, è pensata per favorire la partecipazione dei lavoratori.
La Provincia ha sostenuto la partecipazione di 4 dipendenti della Provincia nel 2010 al master dell'Università Cattolica di Piacenza in
Formazione e politiche del lavoro
Concorrere a ricercare le soluzioni più idonee per
ampliare i servizi residenziali e di mensa a favore
degli studenti universitari piacentini e per agevolare
l’accesso di questi ultimi ai servizi ed incentivi previsti
dall’Azienda Regionale per il diritto allo studio
universitario e dall’ASP Morigi – De Cesaris
Da pianificare
Partecipare e monitorare l’attività dei laboratori
universitari di ricerca e trasferimento tecnologico
(MUSP e LEAP), favorendo un rapporto sempre più
stretto con il sistema formativo e produttivo locale
La Provincia è associata al Leap ed ha versato la prevista quota associativa.
Istituire un tavolo permanente di confronto tra
sistema universitario, laboratori di ricerca e imprese
Da pianificare
Infanzia
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Rafforzare il supporto e l’assistenza ai Soggetti
pubblici e privati relativamente alle procedure
autorizzatorie e di accreditamento dei servizi
educativi
L'attività è avviata regolarmente con accoglimento al 100% delle richieste di supporto, assistenza e consulenza.
Sostenere, d’intesa con i Comuni, i programmi di
estensione e qualificazione dell’attuale offerta
educativa, soprattutto nelle zone prive o carenti di
servizi, quali attualmente risultano i Comuni montani,
ricercando forme flessibili, sperimentali e offerte
differenziate anche ai fini di contenere i costi e
rendere più personalizzato il sistema educativo
territoriale
L'attività è svolta regolarmente all'interno degli specifici indirizzi di programmazione approvati dal Consiglio provinciale con atto
09.11.2009 n. 108 (Programma provinciale triennale degli interventi per lo sviluppo, il consolidamento e la qualificazione
dei servizi educativi rivolti ai bambini in età 0-3 anni - triennio 2009-2011).
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LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Sostenere il processo di qualificazione dei
servizi esistenti, attraverso interventi articolati e
flessibili, riferiti alle figure di coordinamento
pedagogico sovra-comunale, da gestire in forma
associata, per una maggiore efficacia degli interventi
ed una razionalizzazione delle spese, oltre al
consolidamento del coordinamento provinciale ed
alla formazione permanente degli operatori dei
servizi
L'attività è svolta regolarmente all'interno degli specifici indirizzi di programmazione approvati dal Consiglio provinciale con atto
09.11.2009 n. 108 (Programma provinciale triennale degli interventi per lo sviluppo, il consolidamento e la qualificazione dei servizi
educativi rivolti ai bambini in età 0-3 anni - triennio 2009-2011).
Rafforzare il sistema di rilevazione, di monitoraggio e
valutazione dei servizi
Sono state inoltre svolte iniziative per il decennale della L.R. 1/2000 “Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia:
con atto G.P. 22.02.2010 N. 98 (iniziative a favore del sistema scolastico) sono stati approvati.
• la mostra fotografica documentativa dei 60 servizi per la prima infanzia pubblici e privati, che è stata aperta e inaugurata dal
Presidente in data 11.06.2010 e al 31 agosto mostra installata e aperta in 4 Comuni;
• i corsi di formazione per i 200 educatori dei servizi pubblici e privati sul sostegno alla genitorialità, attualmente in corso.
L'attività di rilevazione per l'esercizio 2010 è in corso (65% schede di rilevazione inserite).
PROGRAMMA 2 – PER UN WELFARE DI QUALITÀ
Sanità
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Potenziare l’attività di indirizzo e controllo della
Conferenza territoriale sociale e sanitaria al fine
di migliorare la qualità della prestazione
sanitaria in particolare per quanto riguarda il
miglioramento del percorso diagnostico, lo
sviluppo della rete delle cure primarie, il
rafforzamento del ruolo della medicina territoriale
e l’attenzione alla montagna
E’ stata garantita e assolta la funzione di supporto amministrativo alla funzionalità dell'Ufficio di Presidenza, della Conferenza
territoriale sociale e sanitaria, alla funzione di rappresentanza del Presidente.
Sono state verificate, per conto del Presidente, della CTSS le esigenze della governance territoriale, attraverso la partecipazione al 100% agli
organismi e nelle sedi indicate.
E' stata garantita la partecipazione ai lavori del gruppo di lavoro aziendale sul rinnovato sistema informativo socio – sanitario.
E' stata predisposta una bozza condivisa, in seno all'attuale Gruppo interdistrettuale, di disciplina regolamentare CTSS, Ufficio di Presidenza e
Ufficio di Supporto.
Welfare, politiche sociali e sicurezza civile
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Garantire l’accesso generalizzato ai servizi
essenziali coordinando le esigenze della
domanda e dell’offerta dei servizi e l’utilizzo di
tecnologie innovative e la diffusione dello
sportello sociale in tutti i Comuni
Per quanto di competenza, sono avviate le azioni di coordinamento in merito al rinnovato sistema informativo dei servizi e interventi socio
sanitari.
Promuovere la messa in rete di tutti i servizi
pubblici e privati che possano dare risposte ai
bisogni della Comunità in una logica di
sussidiarietà
E’ in corso un progetto di qualificazione e sviluppo integrato delle funzioni di osservatorio e dei sistemi informativi a supporto
della programmazione sociale provinciale e territoriale, che comprende anche la razionalizzazione delle informazioni sul web.
Si è proceduto ad una ricognizione e verifica della natura e dello stato di attuazione delle funzioni di osservatorio e dei siti internet.
158
Minori, disabili e donne
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Cooperare con tutte le istituzioni, a partire da
quelle scolastiche, per una politica integrata di
tutela dei minori, promuovendo in particolare
la cultura dell’affido, e definendo con tutti i
soggetti interessati protocolli di comportamento e
di comunicazione
E' in corso una complessa fase analitica sullo stato di attuazione dei Piani Minori degli ultimi tre esercizi.
Avviare iniziative per le nuove disabilità anche
con riferimento ai percorsi scolastici, alla
transizione scuola lavoro ed al sostegno anche
lavorativo
Ad oggi, sono state stipulate convenzioni ex art. 22 L.R. 17/2005 (collocamento disabili) con Bolzoni S.p.A., Groppalli S.R.L., Workopp
S.p.A., IKEA Italia Distribution S.R.L:, Master S.R.L. e Vetreria di Borgonovo S.p.A. 11 i lavoratori assunti. L'esperienza prosegue con buoni
risultati.
Sono in corso confronti con le cooperative sociali per valutare la possibilità, non semplice, di estendere l'esperienza ad altri datori di lavoro
privati.
Si è ora in attesa delle proposte regionali per l'applicazione delle convenzioni “ex art. 22” ad alcuni Enti Pubblici.
Definire accordi e protocolli di comportamento
con i distretti e le associazioni in favore delle
donne e dei minori in difficoltà e progettazione di
azioni mirate a contrastare il fenomeno della
tratta di uomini, donne e minori e della
prostituzione
Realizzazione Guida “Esci dal silenzio…entra nella tua vita”, opuscolo multilingue in cui le donne possono trovare informazioni e consigli
pratici per prevenire, difendersi e denunciare la violenza dentro e fuori le mura domestiche.
Realizzazione di un corso di formazione rivolto ad un gruppo di dipendenti pubblici che svolgono la funzione di operatori dell’accesso e
dell’informazione all’interno degli Enti Locali e dell’Azienda USL del territorio piacentino finalizzato a sensibilizzare gli operatori rispetto al tema
della violenza di genere e fornire loro strumenti per l'intervento condivisi ed efficaci.
Stesura di “Linee guida per gli operatori dell’accesso e dell’informazione per prevenire e contrastare la violenza di genere”.
Definire di un programma di azioni per il
contrasto del fenomeno della violenza alle
donne, in raccordo con le iniziative inerenti la
sicurezza civile, e in collaborazione con le varie
istituzioni interessate e le associazioni di difesa
della donna, anche attraverso il progetto “Non è
stato un incidente”
159
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Rafforzare i percorsi di rappresentanza dei
cittadini stranieri favorendo altresì la conoscenza
della lingua, della cultura e dei diritti e doveri
anche con l’utilizzo di tecnologie innovative
Predisposizione e approvazione con atto G.P. n. 178 del 26.03.2010 del “Piano territoriale provinciale per azioni di integrazione
sociale a favore dei cittadini stranieri immigrati - anno 2010”.
E’’ stata affidata alla Coop.Interculturando s.c.a.r.l., l'attività di supporto tecnico alla fase di consolidamento del progetto “Forum
provinciale dell'immigrazione”. E’ stata inoltre affidata all'Università Cattolica del Sacro Cuore l'attività di supporto e accompagnamento
tecnico nel campo della progettazione partecipata per la realizzazione del progetto “Donne a confronto – Progettare al femminile in un
contesto multiculturale”.
Nell'ambito del progetto “Integrazione lavorativa e sociale degli immigrati nella provincia di Piacenza” si è pervenuti alla
costruzione e attivazione del Portale Immigrati PC. Si tratta di uno strumento interattivo, multilingue, che contiene, oltre a tutti i contenuti
relativi agli eventi di vita quotidiana, una piattaforma on-line dedicata alla formazione con modalità e-learning, volta a fornire nozioni utili agli
immigrati per inserirsi più facilmente nella nostra società e nel mercato del lavoro locale. Sono stati progettati e realizzati dai CTP del
territorio:
• n. 7 percorsi formativi di base di tipo frontale di 80 ore rivolti ai cittadini stranieri;
• n. 4 moduli formativi di 30 ore ciascuno specifici per fornire alle donne straniere conoscenze necessarie all’accesso alle professioni di cura e
per qualificare personale professionale per svolgere attività di assistenza nell'ambito sia sanitario che socio assistenziale.
Con atto G.P. n. 360 del 16.07.2010 è stato approvato l' “Accordo tra la Regione Emilia-Romagna e le Amministrazioni Provinciali per la
realizzazione di un programma di interventi finalizzati alla diffusione della lingua italiana destinato ai cittadini extracomunitari, finanziato
dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali”. Successivamente, è stata avviata la fase di concertazione per la redazione del Piano
territoriale provinciale.
Sicurezza
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Collaborare con le altre polizie in particolare per
quanto riguarda la sicurezza stradale
STATO DI ATTUAZIONE
E’ in corso un l’ aggiornamento documento “Sicurezza sulle strade provinciali - studi e strategie”:
• è stato monitorato circa il 45% delle strade provinciali già catalogate nel vecchio testo, rilevando eventuali modifiche strutturali e geometriche
delle stesse;
• verificato lo stato attuale della segnaletica verticale e orizzontale, nonché l'usura del manto stradale;
• individuati i punti a maggior rischio di incidentalità.
Si procede inoltre con le attività di controllo dei corpi idrici afferenti al fiume Po: allo stato attuale sono state individuate le aziende da
controllare e sono iniziati i controlli in campo.
Politiche abitative
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Individuare azioni per perseguire l’obiettivo di
razionalizzazione dei servizi e delle attività delle
ACER (Azienda casa dell’Emilia Romagna),
fornendo gli opportuni indirizzi ai propri
rappresentanti e di ottimizzazione nell’uso delle
risorse, anche attraverso un coordinamento con
altre province
Si è proseguito con le politiche attive definite con il Protocollo di Intesa sottoscritto tra le Province di Piacenza, Parma, Modena e Reggio, e
le rispettive ACER, con l'obiettivo di aumentare i livelli di efficienza e qualità dei servizi offerti dalle Aziende - casa delle quattro Province.
Inoltre, la Conferenza degli Enti presieduta dalla Provincia ha approvato il bilancio di ACER per il 2010 cui sono ricollegati obiettivi di
razionalizzazione e ottimizzazione nell'uso delle risorse, nonché il consuntivo 2009 da cui emerge un'attività di recupero di crediti derivanti
dalle morosità degli inquilini che ha concorso ad una diminuzione del valore complessivo della morosità nei primi mesi del 2010 rispetto ai
valori consolidati degli ultimi 5 anni.
Su tale questione, ACER sta definendo con i Comuni uno specifico protocollo per il recupero delle morosità.
160
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Sostenere l’accesso al mercato delle abitazioni in
affitto da parte di fasce sociali non assistite dal
sistema
dell’edilizia
residenziale
pubblica
prevedendo opportune garanzie per le eventuali
insolvenze,
attraverso
la
partecipazione
all’Agenzia per l’affitto
È stata effettuata una riunione del Tavolo di coordinamento dell'Agenzia per l’affitto (il 19 maggio 2010) per avviare una campagna di
promozione dei servizi offerti dall'Agenzia stessa, decidere alcune proposte di miglioramento dei servizi medesimi e per modificare
conseguentemente il Regolamento per il funzionamento dell'Agenzia.
Introdurre nel PTCP norme che
metodologie e parametri atti a
soddisfacimento del fabbisogno
residenziale sociale secondo
bisogni espressi dai territori
Il Consiglio provinciale ha approvato il Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) le cui Norme contengono disposizioni funzionali a
perseguire l'obiettivo di incrementare l'offerta di edilizia residenziale sociale attraverso la definizione di specifici indirizzi e direttive ai
Comuni.
definiscano
garantire il
di edilizia
gli effettivi
Proseguire la cooperazione, anche finanziaria,
con la Regione nella gestione dell’Osservatorio
sulle Politiche Abitative e nella divulgazione
dei suoi risultati
Sono stati inoltre aggiornati i dati relativi all'attività dell'Agenzia in termini di accesso ai servizi e di caratterizzazione sociale del fabbisogno
locativo.
È stato effettuato il focus group (il 19 luglio 2010) previsto all'interno delle attività di gestione dell'Osservatorio del sistema abitativo.
Inoltre, è stato confermato l'incarico a Nuova QUASCO per la prosecuzione delle attività dell'Osservatorio stesso.
PROGRAMMA 3 – PER LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL TERRITORIO (IMPRESE)
Agricoltura
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Favorire la competitività
— attraverso il pieno utilizzo delle risorse del PRIP –
Asse 1 - Misura 121 - sostenere l’ammodernamento
delle imprese, sia dal punto di vista strutturale, sia
tecnologico sia di acquisizione di know-how, al fine
di favorire la competitività e migliorare le condizioni
di lavoro e/o gli standard di sicurezza
STATO DI ATTUAZIONE
È stata data piena attuazione all’Asse 1 del PSR (competitività) attraverso un impiego efficiente dei finanziamenti registrando la capacità
di spesa più alta fra le Province della Regione Emilia Romagna. Tale risultato ha consentito un’integrazione finanziaria di premialità di €
1.064.124.
E' stato impostato un sistema informatico di monitoraggio dei dati strategici relativi all'attuazione del PRIP: sono stati selezionati i
parametri più significativi per evidenziare lo stato di attuazione delle diverse misure di sostegno, con particolare riferimento al grado di
soddisfazione delle richieste di contributo sia per quanto riguarda il numero di domande accolte che per gli importi concessi in relazione alle
disponibilità effettive.
La definizione di cui sopra ha prodotto una reportistica dedicata da aggiornare ordinariamente e da assumere come base per effettuare le
valutazioni propedeutiche alla revisione del PRIP vigente. La compilazione della modulistica predisposta è avvenuta con riferimento al 30
giugno e al 31 agosto in relazione agli atti assunti sui diversi Assi (approvazione bandi, approvazione graduatorie, concessione contributi).
Sono state finanziate 40 domande di contributo per investimenti aziendali pari ad un importo di quasi 3,5 milioni di euro. Inoltre 22
istanze, per un importo di quasi 2,4 milioni di euro, hanno trovato copertura finanziaria nell’ambito di appositi progetti di filiera.
Con atto GP n. 397 del 30/08/10 è stato approvato il nuovo Bando relativo alle annualità 2011/2012/2013 per un importo di € 4,7 milioni.
E’ inoltre in corso un progetto per ottimizzare l’efficienza delle procedure di collaudo dei progetti di filiera, rispetto al quale si è
in attesa dell’invio dei decreti di concessione alle ditte ammesse: si prevede che la Regione provveda entro il mese di ottobre.
161
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
— rafforzare e qualificare il ricambio generazionale
degli imprenditori agricoli, sostenendo i nuovi
insediamenti di giovani imprenditori qualificati,
attraverso le risorse del PRIP – Asse 1 – Misura 112
Sono state finanziate 38 domande di contributo per il primo insediamento dei giovani agricoltori per un importo di quasi 1,5 milioni di
euro.
— garantire alle imprese agricole una rete qualificata
di servizi di consulenza tecnica sia pubblici (Rete
agrometeorologica, Consorzio Fitosanitario), che
privati, in collegamento con il sistema della ricerca
(CRPV, CRPA, Aziende e Centri sperimentali,
sistema universitario). A supporto, si prevede
l’erogazione di servizi informativi e formativi, anche
individuali, rivolti in particolare ai giovani
imprenditori coinvolti in processi innovativi. A tal
fine verranno utilizzate risorse Provinciali, le risorse
del PRIP – Asse 1 – Misure 111, 114 e 331 e quelle
assegnate dalla Regione ai sensi della L.R. 28/’98
Con atto GP n. 397 del 30/08/10 è stato approvato il nuovo Bando relativo alle annualità 2011/2012/2013 per un importo di € 2,4 milioni.
È stato approvato il Piano di Sviluppo al Sistema Agroalimentare in data 21 maggio con atto GP 297/2010 per un importo di
178.000,00 euro idonei a finanziare servizi tecnici alle aziende agricole da parte di soggetti qualificati.
Inoltre è stata costantemente garantita l’attività di supporto alle aziende agricole offerta dalla rete agro-meteorologica provinciale
(bollettino settimanale, attività di consulenza alle aziende e alle Associazioni).
Per garantire la completezza dei servizi tecnici è stata data piena attuazione alle misure del PSR con particolare riferimento al “Catalogo
Verde” (71 domande finanziate per un importo di quasi 70 mila euro per iniziative di consulenza aziendale)
E' in corso il monitoraggio con riferimento agli anni dal 2001 al 2010 riguardante l'analisi delle superfici destinate a pomodoro
costituenti il bacino storico della coltivazione. I parametri oggetto di valutazione riguardano le caratteristiche ambientali, pedologiche, il
fabbisogno idrico, la resa produttiva e qualitativa.
E' in corso la ricognizione delle piccole filiere attraverso contatti con i produttori locali per la verifica delle condizioni di decollo e/o di
sviluppo (analisi di parametri significativi in termini di qualificazione di prodotto, necessità di promozione, confronto con altre realtà
produttive).
— con l’utilizzo delle risorse Provinciali e d’intesa con
il GAL-SOPRIP, sostenere le imprese coinvolte in
alcune importanti microfiliere situate soprattutto
nelle aree più svantaggiate del territorio (asparago,
ulivo, patata, piccoli frutti, suino brado, ecc), sulla
base di specifici progetti operativi di sviluppo
162
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Rafforzare la sostenibilità ambientale
— sostenere lo sviluppo delle produzioni biologiche e
l’agricoltura ecosostenibile che mirano alla
salvaguardia della risorsa acqua, alla tutela del
suolo, alla salvaguardia e valorizzazione delle
biodiversità e del paesaggio agrario ed al
miglioramento della qualità dell’aria. In questo
ambito, si intende ricomprendere anche la
diffusione di tecniche di allevamento che migliorano
il benessere animale. A tal fine, verranno
riconosciuti gli aiuti previsti dal PRIP – Asse 2 –
Misure gli aiuti previsti dal PRIP – Asse 2 – Misure
214 e 215
— sempre attraverso l’utilizzo delle risorse del PRIP –
Asse 2 – Misure 216 e 221, sostenere la
conservazione di ecosistemi di alta valenza naturale
e paesaggistica, il ripristino di spazi naturali e
l’imboschimento di terreni agricoli interessati da
fenomeni di precarietà idrogeologica
— partecipare ad un piano operativo
finalizzato a ridurre e razionalizzare il
consumo dell’acqua a fini irrigui, a ricercare e
sviluppare nuovi processi di produzione di energie
alternative e promuovere lo smaltimento sostenibile
dei rifiuti prodotti in agricoltura. A tal fine, saranno
destinate risorse Provinciali, Regionali e del PRIP –
Asse 3 – Misura 311
STATO DI ATTUAZIONE
È stata data piena attuazione all’Asse 2 del PSR (agroambiente) attraverso un impiego efficiente dei finanziamenti registrando la
capacità di spesa più alta fra le Province della Regione Emilia Romagna. Tale risultato ha consentito un’integrazione finanziaria di premialità
di € 1.255.427.
Sono state liquidate 931 domande di contributo a valere sulla Misura 214 (pagamenti agroambientali) per un importo di oltre 2 milioni di
euro.
E’ stato approvato con atti G.P. n. 263 del 23/04/2010 e n. 275 del 30/04/2010 apposito bando per la Misura 215 (pagamenti per il
benessere degli animali) per un importo di oltre 800mila euro riferito alle annualità 2011/2012/2013
In data 04/06/2010 con atto GP n. 309 è stato approvato l’avviso pubblico per l’annualità 2010 “Imboschimento di terreni agricoli”
(misura 221) per un importo pari ad € 250.000. E’ stata completata la liquidazione delle istanze della passata programmazione (61 pratiche
per oltre 113.000 euro)
È proseguita l’attività istruttoria ordinaria relativa alla misura 216 (bando 2008 – impegni pluriennali).
Sono state attivate iniziative specifiche per lo smaltimento sostenibile dei rifiuti prodotti in agricoltura:
• avvio dell’accordo con ENIA e il Consorzio Fitosanitario del progetto riguardante la raccolta presso le aziende agricole dei
fitofarmaci scaduti;
• definizione in accordo con il Settore Ambiente e ARPA del protocollo relativo all’utilizzazione agronomica dei reflui delle cantine
vitivinicole.
E’ proseguita regolarmente la gestione ordinaria delle istanze a valere sulla misura 311 riferite alle produzione di energie alternative.
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LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Multifunzionalità dell’impresa e ruralità del
territorio
È stata data piena attuazione all’Asse 3 del PSR (qualità rurale) attraverso un impiego efficiente dei finanziamenti registrando la capacità
di spesa più alta fra le Province della Regione Emilia Romagna. Tale risultato ha consentito un’integrazione finanziaria di premialità di €
597.131
— valorizzare le aziende agrituristiche, anche ai
fini di un ampliamento dell’accoglienza turistica di
qualità e la rete delle fattorie didattiche, rafforzando
i collegamenti con il sistema scolastico ed i cittadini.
In tal senso, si intende anche migliorare la rete dei
servizi di supporto, utilizzando le risorse del PRIP –
Asse 3 – Misure 311 e 313
— favorire gli investimenti per i servizi essenziali
all’economia ed alla popolazione rurale quali il
miglioramento e l’ottimizzazione della rete
acquedottistica e della viabilità rurale, così come lo
sviluppo ed il rinnovamento dei villaggi rurali
finalizzati ad attività collettive e turistico-culturale.
In questo senso, verranno utilizzate le risorse del
PRIP – Asse 3 – Misure 321 e 322
— a sostegno delle imprese operanti nelle aree più
svantaggiate di collina e montagna, riconoscere
specifiche indennità agli imprenditori che si
impegnano a mantenere l’attività agricola,
utilizzando le risorse del PRIP – Asse 2 – Misure 211
e 212
È stato garantito supporto al GAL SOPRIP SPA per l’apertura di un nuovo bando sugli agriturismi in area Leader (15/03/2010 –
14/06/2010).
E’ in corso la revisione procedurale dei controlli degli agriturismi, rispetto alla quale sono stati definiti i parametri di riferimento per
l'identificazione di un primo campione di ditte da sottoporre a controllo, ed è stato individuato un apposito gruppo di lavoro che ha
condiviso una specifica metodologia operativa. In data 15/06/2010 è stato convocato un incontro con i Comuni interessati per la necessaria
informativa e il coinvolgimento relativamente alle competenze in materia. E' stata predisposta apposita modulistica per lo svolgimento dei
controlli ed è stata definita la metodologia per il monitoraggio dell'attività a seguito della quale sono state programmate le visite aziendali.
È stato garantito adeguato supporto al GAL SOPRIP SPA per l’apertura di un nuovo bando sui villaggi rurali in area Leader
(01/07/2010 –29/10/2010).
E’ proseguita regolarmente la gestione ordinaria delle istanze a valere sulle misure 321 e 322 in tema di qualità rurale.
Sono state liquidate:
• 580 domande di contributo per la Misura 211 per un importo di oltre 830 mila euro;
• 518 domande di contributo per la Misura 212 per un importo di quasi 800 mila euro.
E’ inoltre in corso un progetto per l’ottimizzazione dei tempi di liquidazione dei contributi in materia agroambientale (PSR
2007/2013) alle aziende agricole di montagna, con particolare riferimento alle ditte zootecniche: è stata svolta la ricognizione delle passate
gestioni delle domande di contributo in materia agroambientale; in relazione a tale quadro di riferimento, e al fine di ottimizzare i tempi di
liquidazione, è stato preliminarmente effettuato un censimento quali-quantitativo delle oltre 800 domande pervenute, sia informaticamente
che in forma cartacea, a valere sulle misure 211 e 212 del PSR (indennità compensative).
164
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Promozione
tipiche
e
valorizzazione
produzioni
— rafforzare gli interventi di identificazione,
promozione e valorizzazione dei prodotti tradizionali
e tipici locali, in stretta connessione con il turismo.
In questa direzione, si interverrà anche con le
iniziative di educazione alimentare e con i progetti
di filiera corta “Dal campo alla tavola”. Verranno
altresì sviluppate intese con la ristorazione collettiva
e la grande distribuzione, così come si intende
rafforzare la partecipazione degli agricoltori a
sistemi di qualità alimentare. A tal fine, verranno
utilizzate le risorse Provinciali e Regionali e quelle
del PRIP – Asse 1 – Misura 132
— rafforzare la partecipazione della Provincia
nell’Associazione interprovinciale “Distretto
del pomodoro”, a salvaguardia del nostro
comparto conserviero ed a migliorare i servizi di
supporto a favore delle aziende vitivinicole, per
agevolare l’ammodernamento del comparto
STATO DI ATTUAZIONE
Sono state attivate specifiche attività di promozione e valorizzazione delle produzioni tipiche piacentine anche attraverso il coordinamento
dei soggetti coinvolti (Comuni, Consorzi, Associazioni). Si evidenziano in particolare:
• la prosecuzione dell’iniziativa “Avanzo divino”;
• l’organizzazione del Valtidone Wine Fest;
• il supporto alla procedura per il riconoscimento IGP all’aglio bianco piacentino
È stato integrato il Piano Operativo per l’educazione alimentare con atto GP n. 376 del 28/07/2010.
Sono stati concessi contributi per euro 216.000 a 336 aziende a valere sulla misura 132 (partecipazione a sistemi di qualità alimentare).
E’ in corso la realizzazione del nuovo schedario vitivinicolo, rispetto al quale sono state convocate diverse riunioni con il partenariato
locale (Associazioni, Consorzio vini doc, Ordini professionali) nei mesi di maggio e giugno, nell'ambito delle quali sono stati definiti gli
elementi di novità per il passaggio dagli Albi doc vigenti al nuovo Schedario vitivinicolo e condivise le modalità procedurali.
E' stato programmato per il mese di settembre il trasferimento informatico dagli attuali elenchi ai nuovi attraverso la collaborazione
tecnico-operativa degli uffici regionali.
Sono inoltre stati individuati i parametri di rilevazione per determinare il numero di impianti olivicoli presenti sul territorio provinciale, da
valutare in connessione alle esperienze di censimento già svolte da organismi scientifici (Centro ricerche Produzioni Vegetali e Università
Cattolica del Sacro cuore di Piacenza), ed è stata definita la metodologia.
Relativamente al comparto del pomodoro da industria delle Province del Nord, è stato predisposto un documento relativo alla
integrazione di filiera costituito da due parti fondamentali, la prima riguardante un sistema di regole condivise per l'accordo in regime di
disaccoppiamento, la seconda relativa a una posizione condivisa sull'indicazione obbligatoria del paese di origine della materia prima
agricola e dei controlli all'importazione.
Il documento è stato condiviso con gli organismi aderenti al distretto (associazioni agricole e industriali, organizzazioni di prodotto, soggetti
istituzionali) ed è stato ufficialmente presentato in seno al Comitato di Coordinamento del Distretto del 7 giugno, nonché in occasione di un
apposito convegno tenutosi presso la Camera di Commercio di Parma, in data 30 giugno, con lo scopo di allargare la consapevolezza delle
decisioni assunte ad una base territoriale più ampia.
Le risultanze del convegno hanno permesso, infatti, di aprire formalmente l'adesione dei territori del Nord Italia (deliberazione
dell'Assemblea del Distretto assunta in data 20 luglio).
Turismo, marketing e comunicazione
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Elaborazione di un piano complessivo per lo
sviluppo del territorio piacentino che abbia al
centro le sinergie tra pubblico e privato,
l’individuazione dei segmenti di mercato e lo
sviluppo delle vocazioni territoriali
E’ stato predisposto un documento contenente le Linee Guida per le attività di promozione locale per una prima valutazione all'interno del
CCTP (EE.LL, Associazioni di categoria, Associazioni di promozione turistica).
Ciò ha permesso di individuare le necessarie integrazioni da proporre ad un successivo confronto.
165
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Proporre modifiche ai criteri di riparto regionale dei
fondi nel settore del turismo che tengano in
considerazione non solo gli aspetti ricettivi attinenti
alle strutture alberghiere ed extralberghiere ma
anche la presenza del fenomeno delle seconde case
ed ai flussi giornalieri
E’ stata realizzata, in questa prima fase, in collaborazione con L’Università Cattolica e la C.C.I.A.A. una ricerca-indagine, per far emergere il
peso del turismo piacentino in termini di PIL locale, utile alla comprensione del fenomeno delle seconde case e dei flussi giornalieri.
Creare le condizioni per lo sviluppo della ricettività
diffusa specialmente nelle aree oggetto delle azioni
di promozione in stretta collaborazione con gli
operatori del territorio
A sostegno della ricettività, nelle sue varie forme, sono stati predisposti e avviati i piani di contribuzione POR-FESR e L.R. 40/02.
Favorire lo sviluppo della imprenditorialità giovanile
nel settore del turismo e dell’accoglienza anche con
apposite forme di incentivazione e sostegno
Da pianificare
Sviluppare le azione di informazione e di
comunicazione turistica legata alle vocazione del
territorio ed agli eventi che vengono promossi con
particolare riferimento all’utilizzo del web marketing
E’ in corso lo studio per implementare un rinnovato sito web di informazione turistica, anche con finalità di promozione e webmarketing, nel rispetto delle specifiche e i disciplinari tecnici del Sistema Informativo Turistico dell’Emilia Romagna.
Fare del 2010 l’anno della enogastronomia
piacentina
Oltre ai contributi concessi sono state realizzate particolari iniziative di valorizzazione enogastronomica, per quanto riguarda la
partecipazione ad eventi e manifestazioni, nonché la realizzazione di iniziative comuni (BIT, Buon Vivere, progetti Leader)
Inoltre sono state discusse e condivise, all’interno del Comitato di Concertazione tecnica Provinciale con le rappresentanze degli operatori
turistici, le linee guida e gli obiettivi specifici per la programmazione delle attività di promozione turistica.
E’ in corso la predisposizione di uno studio di fattibilità per la revisione della segnaletica turistica nel territorio provinciale.
Grande successo ha ottenuto lo stand organizzato dalla Provincia alla BIT (Borsa internazionale del Turismo) di Milano: nei quattro giorni di
apertura, due dedicati gli operatori e due al pubblico, sono state 8 le associazioni e 500 gli operatori piacentini coinvolti, 50.000 pieghevoli
promozionali distribuiti, e le cartine del territorio piacentino sono andate a ruba.
Le principali e consolidate manifestazioni come Veleja Teatro e Appennino Folk Festival hanno avuto costantemente come contorno la
presenza dei prodotti tipici dell’enogastronomia locale. Inoltre sono stati promossi e sostenuti specifici eventi come il Valtidone Wine
Festival.
Partecipare alle azioni previste dal
strategico speciale Valle del fiume Po
progetto
Gli interventi previsti dal progetto strategico speciale Valle del fiume Po non sono stati a tutt'oggi finanziati.
Si segnala comunque che si è attivata una proposta di candidatura al progetto LIFE+: “Il Po in 4 e: educazione, ecologia, economia e
etica” del quale la Provincia di Piacenza è capofila. La proposta di candidatura è stata approvata dalla Giunta Provinciale con Atto n. 392
del 30.08.2010.
Inoltre è stata esaminata una proposta di partnerariato al progetto LIFE+ Environment Policy and governance: “Recupero ambientale di
un suolo degradato e desertificato mediante una nuova tecnologia di trattamento di ricostituzione del terreno” rispetto al
quale la Provincia è partner cofinanziatore, così come disposto dalla Giunta Provinciale con atto n. 396 del 30.08.2010.
Definire il quadro delle iniziative da proporre
nell’ambito delle manifestazioni previste per Expo
2015 con particolare riferimento alla valorizzazione
delle produzioni enogastronomiche piacentine
E’ stato avviato un confronto nell’ambito del Comitato di Concertazione Turistica Provinciale
166
Sostegno alle imprese
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Nel quadro di una politica di promozione della
piccola distribuzione e dei negozi specializzati, e
della loro integrazione con le iniziative per la
valorizzazione dei centri storici e con il turismo,
sostenere finanziariamente, mediante le risorse
provenienti dalla Regione e dallo Stato:
Sono stati attivati i bandi ex L.R. 41/97 e L. 266/97 per l'assegnazione di contributi ad imprese e Comuni. Sono in corso le istruttorie di
valutazione che dovranno terminare entro il 31.10.10.
- progetti di innovazione e di qualificazione degli
ambiti urbani a vocazione commerciale;
- progetti di innovazione sviluppo e qualificazione
presentati dalle imprese commerciali.
Sarà
attivata
una
maggiore
informazione
relativamente a tali opportunità di finanziamento,
anche al fine di migliorare la qualità delle proposte
progettuali presentate dai soggetti pubblici e privati.
Sono in corso di definizione alcune attività propedeutiche all’inizio delle consultazioni, al fine di avviare un servizio costante di
diffusione delle informazioni sulle possibilità di finanziamento a sostegno al commercio e alle imprese
Relativamente alla rete regionale di Sportelli unici per le attività produttive, sono stati censiti gli sportelli unici comunali ed
intercomunali verificando le prospettive di sviluppo degli stessi anche alla luce dell’emanando regolamento e delle iniziative messe in
campo dalla Regione Emilia Romagna; è stata altresì acquisita la banca dati procedimentali al fine di una verifica con i titolari delle funzioni
e per costruire il percorso di personalizzazione.
Si stanno ora definendo i percorsi per l’acquisizione e la gestione della piattaforma tecnologica.
E’ in programma l’incontro con i titolari degli sportelli unici per la definizione delle modalità e dei percorsi per la personalizzazione delle
banche dati e la definizione degli accordi con la Regione.
PROGRAMMA 4 – PER LO SVILUPPO ECONOMICO E DEL TERRITORIO (ENTI LOCALI)
Rapporti con le istituzioni ed Expo 2015
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Organizzare convegni ed eventi di divulgazione
rivolti
a
categorie
economiche,
Comuni,
associazioni, Università e cittadini
Sono stati realizzati viaggi nella Provincia per visitare le principali opere realizzate dall'amministrazione nel corso dei suoi 150 anni (presso
scuole, strade, dighe, ponti ed opere sociali).
E' stato organizzato un evento celebrativo il 18 Marzo 2010 (anniversario della prima seduta del Consiglio provinciale).
E' in corso l'organizzazione di un importante convegno storico.
E' stato realizzato il progetto integrato di celebrazioni "Giorno della Memoria" del 65° anniversario Liberazione, con esperienza diretta di
ricerca storica locale e rielaborazione testimonianze dirette studenti del "Viaggio della Memoria".
167
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Attivare un sistema di coordinamento tra Provincia,
Comuni, categorie economiche e Università e
sviluppare relazioni con la società di gestione di
Expo 2015 anche attraverso l'eventuale stipula di
un protocollo d'intesa
Dopo diverse consultazioni istituzionali sia sul territorio piacentino che su quello lombardo (incontri con il Presidente della Regione Emilia–
Romagna, il Presidente Regione Lombardia, il Sindaco del Comune di Milano e il Presidente della Provincia di Milano), il Presidente Trespidi ha
incontrato il dottor Alberto Mina, direttore generale dello sviluppo del tema e delle relazioni istituzionali di Expo s.p.a.
E' stato avviato un percorso di coinvolgimento con le organizzazioni istituzionali, economiche e sociali del territorio in un incontro pubblico
tenuto il 24 febbraio a cui hanno partecipato anche i vertici di Expo s.p.a.
E' stato successivamente stipulato un protocollo di intesa con la stessa società di gestione (approvato con delibera di Giunta n 117 del 26
febbraio e sottoscritto in data 1° Marzo 2010) volto alla valorizzazione delle eccellenze e al coordinamento delle iniziative che verranno
intraprese sul nostro territorio.
Sussidiarietà
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Sviluppare un percorso rivolto a tutti i soggetti
interessati
(Comuni,
associazioni,
cittadini)
finalizzato a fornire strumenti e metodi per
l’attuazione concreta di politiche sussidiarie nel
territorio
Con delibera di Giunta Provinciale n. 71 del 12.02.2010 si è dato avvio ad un progetto denominato “Scuola di Sussidiarietà”. Tale percorso
formativo è stato affidato alla Fondazione per la Sussidiarietà, soggetto leader nel settore, con maturata esperienza sul tema e ritenuto idoneo
alla realizzazione di interventi formativi rivolti in particolare agli Amministratori locali, ai funzionari e dirigenti degli stessi, ma anche a tutti
coloro che operano nel nostro territorio e che rientrano nel cosiddetto "settore no profit".
Il corso si è svolto dal 23 marzo al 5 giugno per un totale di 5 incontri oltre all'incontro di presentazione con il professor Vittadini, Presidente
della Fondazione; hanno partecipato complessivamente n° 141 iscritti (oltre agli Amministratori) di cui n° 60 interni all'Amministrazione e n° 81
esterni. Il costo di tale progetto è stato di Euro 15.000,00 + IVA, di cui 8.100 euro coperti con entrate incassate dalle quote di partecipazione
richieste agli esterni.
E' in corso l'organizzazione di alcuni incontri con i partecipanti mirati a focalizzare le iniziative da attuarsi nel prossimo futuro.
Per una Provincia digitale
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Dematerializzare
progressivamente
gli
scambi di documentazione tra la Provincia ed
i Comuni utilizzando le infrastrutture già realizzate
in tutti i Comuni (PEC, Protocollo informatico)
E’ attivo nell’ente il collegamento fra il protocollo informatico e la casella di posta elettronica certificata, che consente la registrazione
automatica dei documenti che pervengono alla sopraindicata casella.
Si segnala inoltre che Sono in corso diverse azioni in attuazione del progetto “Rilander e Ali”:
• è stata avviata la collaborazione con l'azienda incaricata dalla Regione per la rilevazione dei sistemi di backoffice utilizzati dai Comuni.
• si è svolta il 29 giugno la Conferenza provinciale dell'innovazione.
• è stato predisposto l'accordo attuativo Comuni - Provincia.
• è in via di completamento il piano di affidamento alle ditte che forniranno le assistenze specialistiche; sono in corso numerosi incontri con i
tecnici comunali per gli approfondimenti del caso.
• è stato predisposto il sistema telematico del forum.
E' stato predisposto nel mese di aprile l'Accordo attuativo catasto e fiscalità e sottoposto ai Comuni. Sono in corso gli approfondimenti
tecnici con i Comuni congiuntamente agli incontri del progetto Rilander e si sta valutando una collaborazione con la Provincia di Parma.
168
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Sviluppare lo scambio di dati ed informazioni
tra la pubblica amministrazione locale e
quella centrale nell’ambito del progetto
Retepiacenza.it, anche con accordi con il
Dipartimento della funzione pubblica
La Prefettura, come da Protocollo d’intesa sottoscritto, deve convocare prossimamente i primi incontri per il sistema informativo unitario
della P.A. del territorio (Portale Retepiacenza).
La telematica
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
E' stato sottoscritto in data 10 giugno il protocollo della teleassistenza con Ausl Piacenza e i Comuni della Val Tidone; prevede un
contributo della Provincia di € 50.000 per offrire agli abitanti della Val Tidone un servizio di teleassistenza.
E' in fase di analisi da parte degli uffici provinciali il sistema di videoconferenza proposto ai Comuni.
Completare la rete wireless della montagna
piacentina
Si stanno verificando le azioni da parte dei Comuni per il completamento della rete Lepida in montagna.
E' stato predisposto un documento con la mappatura completa del territorio relativamente al digital divide e alle carenze dei servizi di telefonia
fissa e mobile; nel complesso 16 Comuni hanno risposto all'indagine segnalando problemi.
Prosegue il supporto ai Comuni per gli adempimenti amministrativi con Lepida S.p.a. al fine di mantenere la qualità di soci e
conseguentemente l'erogazione dei servizi come da normativa.
Operare per favorire la realizzazione delle opere
previste nell’ambito dell’accordo tra Regione e
Ministero dello Sviluppo economico per la
realizzazione di infrastrutture in fibra nel
territorio piacentino
Sono stati presi contatti con UPI per una prima analisi delle caratteristiche dell'accordo fra Provincia, UPI e Ministero dello Sviluppo economico
per la realizzazione di infrastrutture in fibra nel territorio piacentino; al riguardo, sono in corso contatti con l'Ufficio tecnico provinciale
per valutare l'impatto delle nuove tecnologie di scavo.
Collaborare con la Regione per il raggiungimento di
accordi con gli operatori di telecomunicazioni per
la copertura ADSL delle aree ancora scoperte
È stato fatto il monitoraggio di tutte le zone con criticità di telecomunicazioni.
Collaborare con la Regione ed i Comuni per definire
i progetti per la realizzazione delle MAN
(metropolitan area network) di collegamento degli
uffici pubblici
Si è in attesa dell’analisi effettuata dall’istituto Marconi per conto della Regione; le segnalazioni dei Comuni sono già state raccolte.
Promuovere la diffusione delle connessioni a banda
larga negli istituti scolastici superiori
E' stata completata l'analisi dettagliata del progetto per la diffusione della banda larga negli istituti scolastici.
169
PROGRAMMA 5 – PER LA VALORIZZAZIONE E LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE (CITTADINI)
Ambiente, aria, acqua e rifiuti
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Proseguire nell’attuazione del programma
regionale di azione ambientale relativo alle
passate annualità perseguendo in modo particolare
il rafforzamento della raccolta differenziata dei
rifiuti e la loro riduzione nel quadro del PPGR, il
miglioramento della qualità dell’aria, il risanamento
dei corpi idrici, la tutela della biodiversità
E’ avvenuta la presa d’atto dello stato finale dei lavori relativi agli interventi inseriti nel programma di azione ambientale annualità 2004.
Aggiornare i catasti ambientali gestiti dall’ente
sviluppandone l’integrazione con le attività di
monitoraggio ambientale
Al fine di pubblicare sul web i dati ambientali, sono stati analizzati e raccolti in adeguati database i seguenti dati e tematismi ambientali
aggiornati al 31/08/2010:
Sono stati conclusi gli interventi inseriti nel programma di azione ambientale annualità 2006 per i quali è in fase di completamento la verifica
amministrativa e contabile.
Hanno preso avvio e sono in fase di realizzazione gli interventi inseriti nel programma di azione ambientale annualità 2008.
È stato redatto il “Progetto Integrato di inventario territoriale e Piano Clima”, strutturato su due schede riferite a Piano “Clima Locale”
PCLPC della Provincia di Piacenza ed Energia Sostenibile ESP del Comune di Piacenza, progetto approvato dalla Giunta Provinciale con atto n.
306 del 28.05.2010. Si è in attesa di conoscere le determinazioni in merito alla ammissibilità a finanziamento da parte della Regione Emilia
Romagna.
• aree sottoposte ad interventi di bonifica, aree certificate non contaminate e aree in cui sono in atto delle misure di messa in sicurezza;
• principali caratteristiche dei punti di scarico urbani ed industriali;
• tematismi necessari alla predisposizione della carta degli spandimenti dei liquami zootecnici;
• l’individuazione dei dati, relativi alle aziende zootecniche autorizzate ai sensi della L.R. n. 4/07 e dei punti di scarico di acque reflue depurate,
urbane e industriali, adeguati alla pubblicazione.
Collaborare con l’Agenzia d’Ambito per la
definizione degli obiettivi prioritari in materia di
aree
ecologiche,
gestione
raccolte
differenziate ed interventi per nuove
infrastrutture ambientali
Sono stati programmati e sono in fase di realizzazione progetti di nuova costruzione e di ammodernamento delle stazioni ecologiche nei Comuni
del territorio.
Potenziare il sostegno alle iniziative di
educazione ambientale promosse dagli Istituti
scolastici e dai Centri di educazione ambientale
Si sono definiti criteri per l'accesso ai contributi provinciali ed è in corso la predisposizione del progetto di educazione ambientale per le scuole
della provincia di Piacenza.
Avviare l’elaborazione di un programma di iniziative
per favorire l’integrazione delle attività agricole con
gli obiettivi di tutela dell’ambiente
In accordo con gli Enti competenti (ENIA, ARPA, Consorzio Fitosanitario, Regione Emilia - Romagna) sono state definite azioni congiunte per
migliorare la sostenibilità ambientale delle attività agricole con particolare riferimento a tematiche emergenti: deflusso minimo vitale,
smaltimento reflui agricoli, inquinamento da liquami e fitofarmaci.
Si segnala inoltre che sono state attivate iniziative specifiche per lo smaltimento sostenibile dei rifiuti prodotti in agricoltura:
Sostenere l’attività
l’Ambiente
dell’Agenzia
Regionale
per
•
avvio dell’accordo con ENIA e il Consorzio Fitosanitario del progetto riguardante la raccolta presso le aziende agricole dei
fitofarmaci scaduti;
•
definizione in accordo con il Settore Ambiente e ARPA del protocollo relativo all’utilizzazione agronomica dei reflui delle cantine
vitivinicole.
E' stata sottoscritta con Arpa una convenzione per la realizzazione di attività da espletarsi nell'anno 2010.
170
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Collaborare con i comuni nella realizzazione di
iniziative per lo sviluppo delle rete ecologica e per
la valorizzazione delle aree periurbane
E' stata predisposta una prima bozza delle Linee Guida per l'attuazione, a scala comunale, dello Schema Direttore di Rete Ecologica già
inserito nel PTCP approvato con atto C.P. 69 del 2.7.2010.
Proseguire,
tramite
Arpa,
la
gestione
dell’Osservatorio
sulla
sostenibilità
e
dell’Osservatorio Provinciale sui Rifiuti,
nonché nella gestione della Rete di monitoraggio
sulla qualità dell’aria
Proseguono regolarmente le attività di monitoraggio della qualità dell'aria le cui risultanze sono oggetto di rapporti mensili redatti da arpa
che vengono trasmessi alla Provincia ed alle aziende che sostengono le spese di gestione della rete.
Il risultato è frutto del confronto e dei contributi resi dal Consorzio di Bonifica e da alcuni Comuni che hanno in corso la redazione del PSC.
La bozza potrà essere inoltrata a tutti i Comuni per una valutazione più estesa ed approfondita entro la metà del mese di ottobre.
La consultazione dei dati può essere effettuata anche dai cittadini accedendo al sito internet di Arpa o a quello della Provincia nel quale è
inserito un apposito link.
Proseguono regolarmente anche le attività dell'Osservatorio Rifiuti rispetto alle quali si specifica quanto segue:
• è stata effettuata la raccolta e validazione dei dati relativi ai rifiuti urbani anno 2009 ed è in corso di predisposizione il relativo Rapporto
• si stanno effettuando le operazioni di “bonifica” dei dati delle dichiarazioni M.U.D. Anno 2008.
Avviare progettazioni integrate, linee guida e
strategie per la gestione dell’attività estrattive in
termini di ripristino e sostenibilità ambientale, ai fini
di una migliore fruibilità della qualità ambientale e
paesaggistica degli insediamenti estrattivi
E’ un aspetto che verrà approfondito con la predisposizione del nuovo PIAE in corso.
Avviare collaborazioni con università/centri di
ricerca/eccellenze
produttivo-tecnologiche
del
territorio per definire strategie di sviluppo ed
interventi in materia energetica in grado di
proporre modelli e metodologie innovative rispetto
alle filiere delle rinnovabili e della green-economy
Sono già stati avviati i primi contatti con università/centri di ricerca/eccellenze produttivo-tecnologiche ma il tema verrà approfondito dopo che
saranno predisposte le linee guida per l'insediamento e la realizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti alternative.
Valorizzare in chiave di “agricoltura sostenibile” e di
“energie rinnovabili” la Riserva del Piacenziano, il
Parco del Monte Moria e il Parco dello Stirone,
rispetto alle loro specificità e potenzialità
E’ il corso la realizzazione di progetti per la Riserva del Piacenziano: sono stati approvati i progetti esecutivi per una spesa complessiva di €
42.456,96.
Definire un piano per l’utilizzo delle compensazioni
ambientali di cui alla delibera Cipe del 28 settembre
2009
Si è in attesa della pubblicazione della delibera CIPE.
171
Protezione civile
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Sviluppare sinergie tra il Polo logistico della
Protezione civile dell’Italia settentrionale con le
attività del territorio provinciale al fine di sviluppare
ricadute sia economiche sia culturali
E’ in corso la creazione di una banca dati dei volontari di protezione civile che hanno compiuto un percorso formativo con la Provincia di
Piacenza: sono state predisposte specifiche schede con l'indicazione delle tipologie di dati necessari; sulla base di tali schede è stato avviato il
reperimento dei dati utili presso le associazioni di protezione civile ai fini dell'inserimento nel data base (associazione di appartenenza, tipologia
di corsi e periodo di frequenza, altri interessi...).
Sono state raccolte le informazioni utili ai fini della predisposizione di documenti informativi sulle attività di protezione civile. E' ora in fase di
elaborazione la documentazione complessiva da presentare alle scuole.
E' in corso di predisposizione uno studio di fattibilità per valutare l'ipotesi di collegamento funzionale fra l'attuale polo logistico di via
Pennazzi e l'ipotizzato centro in via Val Nure.
Si sta concludendo il reperimento dei dati utili in materia di incendi boschivi presso i Comuni della provincia di Piacenza e gli enti operativi
(vigili del fuoco, forestale, associazioni di volontariato).
Ridefinire i contenuti della Convenzione con il
Consorzio agrario
Sono in corso verifiche per il trasferimento del Centro polivalente di protezione civile dall’attuale ubicazione sita nel quartiere di Le Mose all’area
ove è situato il polo logistico di protezione civile del Nord Italia.
Tutela faunistica
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Definizione, attraverso procedure concertate con
la società civile del giusto equilibrio tra sviluppo e
conservazione del territorio, attraverso un
maggiore utilizzo degli attuali strumenti di
consultazione dei portatori di interesse e la
creazione di tavoli tematici di consultazione
per integrare le azioni di conservazione (Progetto
di reintroduzione della Starna, Monitoraggio
Lupo, Monitoraggio Cervo ecc.) con la fruizione
venatoria (Calendario venatorio) e le attività
agro-pastorali, rendendo sostenibili ed accessibili
le presenze faunistiche del territorio provinciale
Sono state effettuati diversi incontri ai quali hanno partecipato le Associazioni ambientaliste, venatorie e agricole che hanno portato alla
definizione di “linee guida” per la predisposizione di strumenti di gestione faunistica.
Valorizzare degli ATC come strumento di
autogoverno del territorio migliorando il
coordinamento provinciale degli ATC
aumentando
contemporaneamente
i
trasferimenti di competenze a livello locale
(stipula di convenzioni con gli ATC per
l’indennizzo dei danni da fauna, per la
predisposizione di presidi di prevenzione, per la
realizzazione di interventi di miglioramento
ambientale)
Sulla scorta delle “linee guida” condivise con le associazioni ambientaliste, venatorie e agricole sono state definiti protocolli e convenzioni,
da sottoscrivere con gli ATC, con i quali si andranno a disciplinare le modalità operative di intervento relative ad aspetti critici della gestione
faunistica.
Attività per la valutazione della funzionalità degli
ATC nella loro attuale perimetrazione
E' in fase di redazione il documento di valutazione dell'attività pregressa al fine di presentare alla Giunta un'analisi della funzionalità degli ATC
nell'attuale perimetrazione e proposte di miglioramento funzionale
Sono tuttora in corso incontri con gli ATC finalizzati alla definizione condivisa di tali strumenti gestionali.
172
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Semplificare le procedure nel settore della caccia
definendo protocolli per la predisposizione
dei piani e delle attività gestionali che
individuino in modo esplicito i tempi ed i modi di
realizzazione
degli
interventi
programmati
(Protocollo per la stesura dei piani di prelievo dei
Cervidi, protocollo per la segnalazione dei danni
da fauna selvatica ecc.)
Sono in corso due progetti:
Individuare forme di caccia compatibili con lo
stato di ciascuna specie
Rispetto alle modalità di caccia tradizionalmente applicate si stanno creando le condizioni per poter definire nuove forme di caccia. E' stato
avviato in tal senso un primo confronto con l'ATC 7 che potrebbe portare ad una sperimentazione nella stagione venatoria 2011.
Operare per una modifica delle legge regionale
sull’uso pubblico delle acque.
Sono state indette due riunioni che hanno visto coinvolte le Commissioni ittiche di bacino, i comuni interessati e alcuni consiglieri regionali.
Nel corso delle riunioni è stata discussa una proposta di modifica della Legge Regionale.
- definizione del protocollo per la realizzazione di interventi di contenimento del cinghiale: in data 25 marzo 2010 e 25 giugno 2010 sono
stati effettuati incontri preliminari con le Associazioni di categoria e con gli ATC, raccogliendo ogni osservazione. In data 25 agosto è stato
effettuato un ulteriore incontro durante il quale è stato sottoposta la bozza di protocollo aggiornata.
- definizione protocollo per la redazione di Piani di gestione dei Cervidi: in data 24 febbraio 2010 e 24 marzo 2010 sono stati effettuati
incontri preliminari con le Associazioni di categoria e con gli ATC, raccogliendo ogni osservazione. Nel corso di un ulteriore incontro è stata
condivisa la parte del protocollo riguardante i censimenti.
Collegare l’esercizio della pesca alla fruizione
turistica concordando con i comuni montani con
disponibilità di acque pregiate (acque di categoria
D) e con i comuni di pianura con possibilità di
effettuazione di forme incentivanti di pesca
sportiva (Carp fishing sul Po) manifestazione ed
eventi ed attività che consentano la promozione
del territorio
PROGRAMMA 6 - PER LA VALORIZZAZIONE E LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE (ENTI LOCALI)
Programmazione e sviluppo economico del territorio
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Completare il procedimento di approvazione della variante
al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che è
stato adottato e pubblicato nell’anno in corso. La risposta alle
osservazioni al Piano adottato sarà l’occasione per migliorarlo, pur
con i limiti consentiti dall’attuale fase procedimentale, operando
per rendere più chiaro e semplice l’apparato normativo, e per
renderlo più funzionale alle esigenze del nostro territorio e della
nostra economia
Le controdeduzioni alle osservazioni e alle riserve Regionali sono state predisposte entro i termini previsti.
Adottare la variante al Piano Infraregionale delle Attività
Estrattive con l’obiettivo di renderlo più adeguato alle esigenze
degli operatori e di migliorarne la sostenibilità ambientale;
l’elaborazione della variante avverrà sulla base di un ampio dialogo
con i Comuni, gli operatori economici, le associazioni ambientaliste
Si sta completando il Quadro Conoscitivo relativo al Piano Infraregionale Attività Estrattive.
Per l'illustrazione e la discussione delle stesse si sono svolte 5 sedute di commissione consiliare.
Il Consiglio Provinciale ha approvato il PTCP nella seduta del 2 luglio.
L'aggiornamento degli elaborati sulla base delle controdeduzioni è stato completato ed è prevista la pubblicazione dell'avvenuta
approvazione sul BUR del 29 Settembre.
173
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Avviare l’elaborazione del Piano Programma dell’Energia,
che sarà preceduta dalla approvazione dei relativi indirizzi da parte
del Consiglio Provinciale; il piano costituirà lo strumento per
portare a sintesi le esigenze di tutela dell’ambiente e del territorio
con quelle di sviluppare adeguatamente nella nostra provincia il
comparto delle energie rinnovabili, che possono rappresentare una
occasione di sviluppo anche per le zone montane
Si è in attesa che si completi il quadro normativo relativamente ai contenuti ed al ruolo della pianificazione provinciale in
materia, poiché le linee Guida ministeriali ad oggi non sono ancora state pubblicate. Peraltro la versione preliminare delle
stesse assegna un ruolo chiave alle Regioni, anche rispetto alle definizione dei compiti che saranno demandati agli Enti locali.
Avviare la gestione provvisoria del Parco del Basso Trebbia
da poco istituito. L’azione della Provincia, pur nella consapevolezza
dei limiti imposti dalla normativa, sarà tesa a minimizzare gli
appesantimenti burocratici e vincolistici e a valorizzare le
opportunità di sviluppo e di qualificazione dell’attrattività dei
territori interessati
Sono in corso le procedure per la costituzione dell’Ente di Gestione del Parco Regionale Fluviale del Trebbia: è stata
redatta una bozza della proposta di costituzione dell'Ente di Gestione, da proporre alla Regione per l'approvazione, nonché una
bozza dello Statuto dell'Ente stesso, documenti sui quali si è già aperto il confronto con gli Enti locali territorialmente
competenti.
E' previsto un incontro conclusivo con la Regione il prossimo 9 settembre finalizzato alla definizione di tutti i passaggi
amministrativi necessari.
L'attività di controllo e di informazione nel territorio del Parco è stata avviata. E' stata inoltre predisposta una bozza di
pieghevole informativo.
Proseguire lo sviluppo del sistema informativo territoriale
attraverso l’estensione delle banche dati, l’aggiornamento dei
sistemi software e hardware, sviluppando la fruibilità del sistema
da parte dell’utenza interna ed esterna all’Ente e l’integrazione
delle banche dati con il livello regionale e con quello degli Enti
Locali adeguandolo a supportare la revisione del regolamento in
materia di cartellonistica pubblicitaria. In particolare sarà
migliorata la fruibilità delle informazioni organizzate durante la
costruzione del Quadro conoscitivo del PTCP; ciò consentirà ai
comuni di elaborare i propri strumenti utilizzando un ampio
patrimonio informativo già disponibile e li agevolerà pertanto
nell’attività di analisi
Sulla base della G.P. n. 222/2010 di approvazione dell'accordo attuativo con la RER sono stati condivisi con la Regione gli
aggiornamenti degli elaborati geotopografici relativi alla carta tecnica regionale alla scala 1:5000, nonché l'accesso alle
procedure web per la consultazione del database catastale presso il DBTR.
Con la DCP n. 69/2010 è stata approvata la variante al PTCP: in funzione delle osservazioni ed emendamenti accolti sono stati
aggiornati tutti gli elaborati costitutivi, dalla Relazione alla Cartografia di Piano. Sono state riprodotte le Bozze dei documenti
per la verifica finale preliminare alla riproduzione e distribuzione a tutti gli Enti coinvolti.
La sperimentazione del modello digitale dei nuovi strumenti urbanistici è stata avviata a livello regionale ed i primi
esempi sono già consultabili sul sito dedicato della RER; tale sperimentazione passa attraverso il coinvolgimento dei Comuni
che, oltre ad essere gli estensori dei piani sono tenuti a presentare gli stessi in formato digitale rispettando le regole come da
L.R. 20/2000.
Nel quadro dell’attività di gestione delle banche dati dell’ufficio
statistica, ampliare il portale web per l’informazione statistica
realizzato in cooperazione con la locale Camera di Commercio e
verrà sviluppata l’attività di divulgazione delle informazioni
statistiche gestite, anche mediante la realizzazione di specifiche
monografie ed indagini attinenti la realtà socioeconomica della
nostra provincia
E’ stata completata la prima parte del portale web; è in attesa di pubblicazione
Proseguire la cooperazione con la Regione per l’incentivazione di
interventi per la qualificazione delle Aree Produttive
Ecologicamente Attrezzate (APEA) in precedenza segnalate
dall’Amministrazione. E’ prevista la stipula di una convenzione tra
Regione, Provincia, Comuni interessati e altri soggetti attuatori
nell’ambito della quale saranno definiti gli interventi da
realizzare e le relative tempistiche
A seguito della conclusione della concertazione tra Provincia e Regione, la Giunta Regionale ha deliberato in data 1 Febbraio di
individuare quali aree finanziabili quelle del Polo Logistico di Piacenza, di san Nazzaro di Monticelli, dell'ex Eridania di
Sarmato, per un importo di contributo par ad € 7.000.000.
E’ stato pubblicato il primo numero 2010 della rivista Piacenza Economia.
E’ stato pubblicato sul sito della Provincia il report della popolazione residente 2010, oltre a tutti gli aggiornamenti del sottosito
dedicato alla statistica.
E' in corso di definizione da parte della Regione dello schema di convenzione che dovrà essere sottoscritto con i soggetti
attuatori.
174
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Avviare l’attuazione dell’Accordo per l’integrazione delle
politiche territoriali (in attuazione del Documento Unico di
Programmazione)
di
recente
approvazione
attraverso
l’identificazione, in accordo con la Regione e con i Comuni, dei
progetti da finanziare mediante le risorse dallo stesso previste. Si
tenderà a privilegiare progetti adatti, per dimensione economica,
rilevanza territoriale, integrazione funzionale, ad incidere in modo
significativo sull’attrattività e/o la competitività della nostra
provincia
La Regione ha finanziato, nell'ambito dei progetti DUP, la realizzazione del nuovo campo pozzi di Mortizza con un contributo
pari ad € 2.500.000. La Provincia ha svolto un'azione di promozione per il finanziamento del progetto.
Confermare il sostegno finanziario alle attività dell’Istituto
per i Trasporti e la Logistica, in considerazione del rilevo
strategico che il comparto logistico riveste per il territorio
provinciale, operando per una più attiva e incisiva presenza
dell’Ente nelle gestione dello stesso e per favorire maggiori
sinergie tra l’azione della Provincia e le attività della fondazione
In data 24 Febbraio il Consiglio di Amministrazione di Arco Latino ha approvato la realizzazione di un progetto di ricerca sulle
aree logistiche di alcuni dei paesi aderenti. La Provincia è capofila del progetto.
Il 15 luglio si è svolta a Novara la Conferenza di presentazione del progetto ai potenziali partners (Lleida, Tarragona e Novara)
che hanno confermato in quella sede la loro adesione.
La Provincia di Piacenza ha fornito il necessario supporto per il progetto di monitoraggio degli insediamenti logistici del territorio
locale, attraverso la fornitura dei dati necessari all’Istituto sui trasporti e la logistica.
Urbanistica
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Partecipare all’elaborazione alla definizione delle politiche
urbanistiche mediante l’attività svolta nelle conferenze di
pianificazione comunali e le verifiche di conformità alla
pianificazione provinciale privilegerà il confronto sulle scelte e sui
contenuti per gli aspetti di rilevanza sovracomunale, sulla base di
un rapporto non gerarchico ma collaborativo. Sarà incentivata la
cooperazione intercomunale nella definizione degli strumenti
urbanistici, anche valorizzando i nuovi strumenti introdotti dalla
recente legge regionale n. 6. La realizzazione di un rapporto più
stretto con i comuni nel momento di formazione delle decisioni,
sarà altresì finalizzata allo snellimento dei tempi di esame degli
strumenti urbanistici degli stessi
E’ in corso la predisposizione di Linee Guida relative alla revisione delle disposizioni concernenti i contenuti e le procedure di
approvazione degli strumenti urbanistici comunali e alla valutazione ambientale di piani e programmi (L.R. 6/2009).
Al riguardo sono state predisposte n. 4 schede di completezza atti (verifica di completezza per dimostrare che sono stati
trasmessi tutti gli elaborati necessari per rispettare le funzioni istruttorio del procedimento) che hanno considerato in modo
coordinato i disposti di valutazione ambientale e urbanistici, oltre a 3 schede illustrative delle procedure di valutazione
ambientale, coordinate con quelle urbanistiche come stabilito dalla L.R. 20/2000.
Al fine di rendere univoco il lavoro di istruttoria e la consulenza fornita ai Comuni, si stanno predisponendo delle schede di
approfondimento partendo dai quesiti più ricorrenti e con riferimento allo strumento urbanistico del caso, fornendo un
preciso inquadramento legislativo corredato da un commento che serva a fornire una sorta di interpretazione coordinata delle
varie norme vigenti.
Sono state inoltre considerate le varianti di adeguamento al PAI in un'ottica di ieri – oggi – domani (prima dell'adozione del
PTCP, con PTCP adottato, con PTCP efficace), con riferimento al PTCP e all'intesa da sottoscrivere con l'Autorità di Bacino.
175
Montagna
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Sostenere, anche finanziariamente, l’attuazione da parte
delle Comunità montane, dei progetti pubblici finanziati
nell’ambito del Programma Operativo Regionale del Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale. Nell’ambito dello stesso
programma, saranno inoltre individuati e finanziati i progetti privati
già candidati sulla base del bando pubblicato nell’anno 2009
STATO DI ATTUAZIONE
Per quanto riguarda i contributi alle imprese:
• in data 10 Febbraio è stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento.
• in data 15 Febbraio sono stati concessi i relativi contributi alle imprese per un importo complessivo pari a € 1.255.200.
• i progetti presentati sono stati 76, quelli ammessi 64 - i finanziati 13 (dei quali però 3 hanno rinunciato).
Per quanto riguarda i contributi agli enti pubblici
• in data 12 e 15 Marzo sono state stipulate le convenzioni per l'attuazione dei progetti pubblici rispettivamente con la
Comunità Montana Val 'dArda e Val Nure e con la Comunità Montana dell'Appennino Piacentino
• l'importo complessivo dei contributi assegnati per i progetti pubblici è pari a € 1.600.000 di fondi regionali, a cui vanno
aggiunti € 206.000 di fondi provinciali.
Migliorare i livelli manutentivi della rete viabilistica di montagna di
competenza provinciale, mentre gli interventi dei Comuni saranno
sostenuti finanziariamente tramite gli specifici fondi messi a
disposizione della Regione
Nel corso dell’anno sono stati attivati interventi volti ad assicurare la transitabilità della rete viaria provinciale
interessata da fenomeni di dissesto, finanziati con risorse provinciali. Nell’ambito dei Piani redatti dall’Agenzia Regionale di
Protezione Civile è stato ottenuto un cofinanziamento di € 372.000,00 per la realizzazione di quattro interventi.
Sono stati ottenuti, inoltre, ulteriori fondi (€ 300.000) per il cofinanziamento di altri due interventi (L.R. 3/99). Sono stati
assegnati alla Provincia di Piacenza € 668.000,00, da ripartire fra i Comuni per interventi su strade di montagna ai sensi della
L.R. n. 3/1999.
Il complesso degli interventi sopra sintetizzati, pertanto, consentirà di migliorare la sicurezza e i livelli manutentivi della viabilità
di montagna
Proseguire l’impegno per sostenere i Comuni maggiormente
interessati dai fenomeni di dissesto
Nell’ambito dei Piani redatti dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile è stato fornito il supporto tecnico ai Comuni nella fase di
redazione delle schede di segnalazione alla Regione dei dissesti, oltre a fornire le ulteriori informazioni e conferme richieste
direttamente dai funzionari regionali in relazione alle richieste di finanziamento inoltrate alla Regione a cura dei Comuni del
territorio provinciale.
PROGRAMMA 7 – PER LA VIABILITÀ E I TRASPORTI
Pendolarismo
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Istituire un tavolo permanente con Regione Lombardia ed Emilia
Romagna, Province, anche del Nord ovest, Trenitalia e
l’associazione pendolari
E’ stato istituito il tavolo di consultazione con le Associazione dei Pendolari e, su richiesta, vengono organizzati incontri con
l’Assessorato ai Trasporti della Regione Emilia Romagna. In particolare, sono stati organizzati due incontri con l’Associazione
pendolari e un incontro con il nuovo assessore di riferimento della regione Emilia Romagna.
Supportare le azioni amministrative promosse dall’associazione
pendolari al fine di ottenere più adeguati servizi di trasporto
E’ previsto in bilancio un fondo di 5.000 euro a supporto dei pendolari piacentini.
176
Viabilità
LINEE GUIDA E OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Curare la manutenzione ordinaria della rete stradale, gestendo il
relativo contratto aperto ed effettuando all’occorrenza interventi urgenti
integrativi, con particolare riferimento alle situazioni di criticità provocate dal
dissesto idrogeologico nelle zone montane, e predisponendo un’indagine sullo
stato manutentivo delle strade provinciali
E’ in fase di avanzato svolgimento la riorganizzazione della gestione della manutenzione della rete
stradale, ed stata integrata con l'analisi di un diverso sistema di affidamento parziale all'esterno delle attività
manutentive (Global Service).
Mantenere aggiornato ed integrare il sistema informativo della viabilità per
renderlo fruibile anche all’utenza esterna
Il sistema informativo della viabilità è stato mantenuto in costante aggiornamento, con particolare riferimento alla
segnaletica verticale e alle installazioni pubblicitarie.
Potenziare le azioni per l’adeguamento alle normative dei sistemi di sicurezza
attivi e passivi sulle infrastrutture esistenti con particolare riferimento
all’installazione e sostituzione delle barriere di sicurezza e all’adeguamento
della segnaletica verticale, nonché all’installazione delle barriere antirumore
anche attraverso la partecipazione ai programmi di attuazione del “Piano
nazionale per la sicurezza stradale
E’ infatti in corso la predisposizione di un piano di riordino degli impianti pubblicitari lungo la rete
stradale: con atto G.P. n. 325 del 18.06.2010 sono state approvate le Linee Guida, con l'indicazione delle
modalità per procedere al riordino della cartellonistica pubblicitaria e della segnaletica verticale lungo le strade
provinciali.
Attualmente sono in corso di valutazione i dati acquisiti, ai fini della predisposizione dell'elenco degli impianti
pubblicitari aventi titolo all'adeguamento.
E' inoltre stato esaminato e condiviso l'Accordo di programma tra la Provincia di Reggio Emilia (capofila) con le
Province di Piacenza, Parma, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Ferrara, Ravenna e Rimini, relativo all'attuazione
del piano coordinato di interventi per la segnaletica verticale. Si procederà ora con la redazione del
previsto piano di intervento costituente la proposta della Provincia di Piacenza.
Attuare tempestivamente gli interventi previsti dall’Elenco Annuale
del Programma delle opere pubbliche 2010-2012 ed ultimare quelli già
in corso. Attuare tempestivamente gli interventi previsti dal programma
annuale delle opere pubbliche e ultimare quelli già in corso.
Individuare e predisporre, in coerenza con la pianificazione territoriale progetti
di intervento da proporre al finanziamento nell’ambito del Programma
Triennale Regionale, e /o programmi statali, quali il Programma Nazionale per
la Sicurezza con particolare riferimento a:
Asse Cispadano, assi viari di fondovalle (SP4 di val d’Arda, SP654R di Val Nure,
SP412 di Val Tidone, SS45 di Val Trebbia), Cortemaggiore – Piacenza,
Provinciale di Mottaziana, variante di Camia alla SP654R, e ad altri significativi
interventi di riqualificazione e messa in sicurezza di tratti stradali ad elevata
intensità di traffico
Proseguire l’azione, in accordo col Comune di Piacenza, per la rapida
ricostruzione del ponte sul Po da parte di Anas
Gli interventi previsti nell’annualità 2010, e per i quali i pagamenti conseguenti sono risultati compatibili con il
rispetto del patto di stabilità interno, sono stati appaltati e sono attualmente in corso di regolare esecuzione.
Per quanto attiene alla Tangenziale sud-ovest di Piacenza, comprendente il nuovo ponte sul fiume Trebbia, è
stata approvata la variante progettuale migliorativa in corso d’opera proposta dall’A.T.I. appaltatrice, previa
approfondita valutazione. I lavori sono, attualmente, in fase di regolare esecuzione.
E' stata avviata una interlocuzione con i competenti Uffici regionali per individuare nuove possibili fonti di
finanziamento utilizzabili per la realizzazione di interventi sulla rete stradale.
Poiché al momento non sono individuate nuove possibili fonti di finanziamento l’attività viene finalizzata
principalmente allo sviluppo delle progettazioni più urgenti sotto il profilo dell’introito delle risorse regionali già
previste, nell’ottica del rispetto del patto di stabilità.
I lavori di ricostruzione del ponte sul fiume Po, commissionati dal Compartimento ANAS della Lombardia,
procedono in linea con le tempistiche ipotizzate. Il completamento dell’opera è previsto per il 18 dicembre 2010.
Il Dirigente responsabile del Settore ha partecipato a tutte le riunioni relative all’intervento, svoltesi presso i
diversi enti coinvolti (Prefettura, Compartimento ANAS Lombardia, Comuni di Piacenza e di San Rocco al Porto),
favorendo ogni iniziativa utile al contenimento dei tempi di esecuzione.
177
LINEE GUIDA E OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Proseguire la collaborazione con la Regione Emilia Romagna per la raccolta e
l’elaborazione dei dati sull’incidentalità stradale nell’ambito del progetto
MISTER
E’ in corso l’implementazione a livello locale del progetto regionale Mister; il completamento della banca dati
relativa al primo semestre è previsto per i primi giorni di settembre.
Successivamente, si procederà all'analisi dei dati acquisiti per consentire una prima valutazione degli elementi
che caratterizzano gli incidenti stradali verificatisi nel territorio provinciale.
Predisposizione di un’indagine sullo stato della manutenzione delle strade
provinciali, effettuando anche analisi specifiche delle cause reali degli
ammaloramenti per orientare gli interventi di manutenzione ad una maggiore
efficacia
E’ stata avviata una prima analisi degli elementi significativi per la valutazione dello stato manutentivo, con
l’individuazione delle relative indagini necessarie.
Realizzazione di un censimento delle piste ciclabili e di un piano provinciale
della viabilità ciclabile
E' stata avviata la ricerca della documentazione esistente al fine di predisporre una base cartografica su cui
impostare l'aggiornamento della rete ciclabile su scala provinciale.
Trasporti
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Avviare, mediante il conferimento di uno specifico mandato a Tempi Agenzia, della predisposizione e
attuazione di un piano per la riorganizzazione della rete di trasporto pubblico extraurbano
che razionalizzi la sua rispondenza alla domanda del servizio e consenta di contenere i costi; in tale
piano dovrà essere riservata particolare attenzione alle esigenze degli studenti e dei giovani e
prevedere protocolli di intesa con aziende per favorire il trasporto pubblico “casa – lavoro”
E’ stato predisposto il documento preliminare del nuovo Piano di trasporto pubblico
extraurbano, in collaborazione con Tempi Agenzia.
Attuare, in accordo col Capoluogo, della modifica di funzioni e forma giuridica di Tempi Agenzia,
secondo quanto previsto dalla legge regionale 10/2008 che ha introdotto alcuni cambiamenti finalizzati
a semplificare programmazione e gestione del trasporto pubblico locale
Con atto di Consiglio n. 46 del 21/05/2010 è stata approvata la trasformazione della
Società da Spa a Società a responsabilità limitata ed è stato approvato un nuovo schema
di Statuto.
PROGRAMMA 8 – PER LA SCUOLA, LA FORMAZIONE E IL LAVORO
Scuola
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Rinegoziare e ridefinire, d’intesa con i Comuni e le autonomie
scolastiche, gli strumenti della programmazione scolastica
al fine di rafforzare la qualificazione del sistema educativo e
formativo, con particolare riferimento ai punti di criticità
Relativamente alla progettazione ed implementazione della strumentazione analitica a supporto della programmazione
dell'offerta formativa ed educativa e dei processi di riorganizzazione e consolidamento della rete scolastica, è iniziata a luglio
l’acquisizione delle fonti informative disponibili, a seguito della disponibilità degli Uffici regionali e territoriale
dell'amministrazione scolastica.
Il processo di partecipazione è stato avviato con le autonomie scolastiche il 21 maggio e ha prodotto, come prima fase
l'organizzazione della Conferenza provinciale di coordinamento in forma aperta, fissata per il 13.09.2010.
La ricognizione delle fonti informative collaterali interne è stata effettuata.
L'integrabilità è piena per quanto concerne i documenti prodotti.
178
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Stabilizzare e rafforzare il Tavolo permanente dei dirigenti
scolastici delle Scuole superiori e sviluppare l’allargamento dei
processi di partecipazione finalizzati alla qualificazione dell’intero
sistema scolastico provinciale
E in corso un obiettivo legato alla “Co -Responsabilizzazione delle Autonomie scolastiche nel controllo e razionalizzazione delle
spese di funzionamento” - il confronto specifico sul tema con le Autonomie scolastiche è stato avviato il 21/06/2010.
Nel periodo considerato si sono svolti i necessari confronti interni finalizzati a definire compiti e quadro di contesto in cui
collocare gli approfondimenti necessari.
Individuare nuovi strumenti e modalità di integrazione
pubblico/privato per favorire l’ampliamento e la diversificazione
dell’offerta educativa nelle scuole dell’infanzia, non ascritte
all’obbligo di istruzione
La tematica è stata affrontata lo scorso anno con uno strumento innovativo: il Protocollo d'Intesa per l’ampliamento
dell’offerta educativa territoriale di servizi per bambine e bambini da 3 a 6 anni. Le questioni sono oggetto di ipotesi di lavoro
con la Regione.
Finalizzare la prossima programmazione territoriale
dell'offerta formativa ed educativa e organizzazione della
rete scolastica al miglioramento del sistema scolastico e al suo più
efficace adeguamento alle trasformazioni sociali, culturali ed
economiche
Tale aspetto verrà affrontato in sede di deliberazione della programmazione per l’anno scolastico 2011-2012, che si
concluderà alla fine del mese di novembre.
Nei processi di programmazione e qualificazione del sistema
scolastico, esercitare una forte azione di raccordo e
coordinamento dell'intero sistema territoriale
Tutte le azioni sono state improntate al massimo raccordo e coordinamento.
Fondare i processi di programmazione su una base conoscitiva
allargata all'analisi delle condizioni organizzative e gestionali
dell'erogazione dei servizi educativi scolastici
In corso l’ampliamento delle basi conoscitive, tra cui il Consiglio aperto del 1 ottobre
Sostenere i processi di qualificazione scolastica e gli interventi di
diritto allo studio (borse di studio, libri di testo, trasporto
scolastico, servizio per alunni con handicap), utilizzando tutte le
risorse disponibili, perseguendo l'efficace ricaduta degli interventi
programmati
Attività svolta regolarmente e in fase di conclusione
Assicurare agli Istituto superiori Mattei di Fiorenzuola e Volta di
Borgonovo l’utilizzo gratuito dei laboratori che saranno messi a
disposizione rispettivamente dai Centri di FP Tutor ed Endofap a
seguito di specifiche convenzioni onerose con la Provincia fatte
salve le valutazioni connesse all'attuazione nel territorio
provinciale delle scelte riformatrici del sistema scolastico
superiore
Alla data considerata le convenzioni innovate sono predisposte in forma di bozza
179
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Concorrere all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione ed alla
formazione sia nel sistema scolastico, anche attraverso i percorsi
integrati che si realizzano nel biennio superiore, che nella
formazione professionale
I percorsi integrati rappresentano un'offerta scolastica realizzata in integrazione con la formazione professionale ed hanno
la caratteristica di consentire agli alunni che si iscrivono, di assolvere il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione.
L'integrazione ha come obiettivo il successo scolastico/formativo, il contrasto alla dispersione e al disagio sociale attraverso
metodologie didattiche innovative caratterizzate da un forte intreccio tra conoscenze teoriche e applicazioni pratiche.
Nel mese di luglio sono stati presentati 14 progetti integrati che coinvolgono 8 classi seconde e 6 classi terze degli Istituti
professionali e tecnici (circa 220 allievi) e si metteranno a disposizione risorse per 388.044,00 euro. Gli istituti scolastici
sono:
• IPSIA L. DA Vinci di Piacenza
• IPSIA Mattei di Fiorenzuola d'arda
• IPS Casali di Piacenza
• istituto Marcora di Piacenza e di Cortemaggiore
• itis Volta di Borgonovo v.t.
• istituto Casali di Castel san Giovanni
Gli Enti di Formazione sono:
• Enaip
• Ecipar
• Tutor
• Tadini
• Endofap
Tali attività stanno terminando in quanto, nei prossimi due anni, si concluderanno i progetti in essere, rilasciando le previste
qualifiche triennali (operatore del verde, operatore dell'accoglienza e promozione turistica, installatore/manutentore impianti
elettrici, costruttore su macchine utensili e montatore meccanico di sistemi).
In febbraio 2010 è stato inoltre pubblicato il volume dal titolo “ Dal progetto al sistema”: percorsi integrati di istruzione e
formazione professionale nella provincia di Piacenza. Tale documento raccoglie tutta la documentazione prodotta dagli
operatori della scuola e della formazione che in questi anni hanno contribuito a sviluppare l'esperienza dell'integrazione.
Per quanto concerne l’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione ed alla formazione, per la parte relativa alla formazione
professionale, si segnala il sostegno e la gestione dei 24 percorsi formativi in obbligo di istruzione, che quest’anno
coinvolgono oltre 500 ragazzi, con il monitoraggio e la valutazione della domanda 2010, concorrendo con le altre Province a
ridefinire condizioni e parametri per consentire il giusto equilibrio tra le risorse Regionali disponibili e la progressiva domanda
espressa dalle famiglie.
Definire ed applicare il sistema di riconoscimento e
certificazione dei crediti e competenze degli allievi, acquisite
anche nei progetti di alternanza scuola/lavoro e messe a punto
con le sperimentazioni degli ultimi anni, per consentire un
reciproco riconoscimento da parte del sistema scolastico,
formativo e delle imprese
Da pianificare
180
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Concorrere alla diffusione della cultura europea e garantire un
supporto al sistema scolastico per migliorare l’accesso alle
istituzioni europee ed ai programmi di iniziativa Comunitaria
STATO DI ATTUAZIONE
L’attività dello Sportello Europa prosegue costantemente, si segnala:
• Sono stati organizzati tre infoday (sui temi dell'agricoltura, dell'ambiente e della cultura), giornate informative sulle
opportunità di finanziamento comunitario dalle quali sono sortite richieste di informazioni e proposte di candidature: le
giornate sono state organizzate in data:
13 maggio 2010 ("I finanziamenti europei per la valorizzazione del territorio rurale", organizzato in collaborazione con il
Servizio Territorio Rurale della Regione Emilia Romagna)
28 maggio 2010 ( “Le politiche e i finanziamenti europei nel settore ambiente ed energia”, organizzato in collaborazione con
l’Ufficio di Bruxelles della Regione Emilia Romagna, l’Agenzia per la promozione della ricerca europea e l’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Piacenza)
15 luglio 2010 ("Il Programma Cultura 2007 - 2013", organizzato in collaborazione con la società InEuropa s.r.l.)
• sono state istruite diverse richieste di accesso a finanziamento istruite provenienti da soggetti esterni (Comuni, Scuola,
Università, altri) e da Uffici interni (Autoimprenditoria, Assessorati, Ambiente)
• si sta sviluppando il progetto di definizione dello Sportello Integrato: nel mese di luglio sono stati attivati incontri
individuali con i responsabili, a livello operativo, degli Enti individuati come partner: Camera di Commercio, Comune di
Piacenza, Università Cattolica del Sacro Cuore. E' seguito un tavolo che espliciterà in un documento scritto disponibilità,
proposte e individuazione delle criticità da affrontare e risolvere. Si sta lavorando all'affinamento del progetto, cercando
contatti anche con altre realtà che hanno fatto scelte analoghe con lo stesso obiettivo di potenziare la ricaduta in termini di
sviluppo del territorio.
Garantire un supporto orientativo agli studenti in uscita
dalle scuole superiori per agevolare la scelta universitaria più
idonea, attraverso l’organizzazione ed il sostegno del Salone
informativo dell’Orientamento post - diploma
Il salone informativo dell’Orientamento è stato organizzato in data 29 e 30 marzo 2010.
181
Formazione e lavoro
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Concorrere e sostenere percorsi formativi
innovativi di alternanza scuola/lavoro e di
transizione al lavoro di giovani disoccupati di mediaelevata scolarizzazione, in accordo con il sistema delle
imprese
Si è intervenuti a sostegno dei percorsi di transizione al lavoro dei giovani disoccupati di media – elevata scolarizzazione:
sono stati effettuati 6 seminari informativi presso 5 istituti di istruzione secondaria di secondo grado con il coinvolgimento di 423
studenti, e realizzati 8 seminari informativi rivolti a giovani diplomati, laureati e disoccupati che hanno coinvolto 55 persone.
Sono in corso le attività preliminari finalizzate all'organizzazione del Career Day presso l'Università Cattolica di Piacenza.
E’ in fase di predisposizione la relazione sul monitoraggio degli utenti coinvolti a tre mesi dall'iniziative.
E’ in corso lo sviluppo di nuove modalità di attivazione dei tirocini: l’adozione della nuova delibera di Giunta regionale 1988/2009
(destinata a rendere il Sistema Regionale delle Qualifiche strumento per dare riconoscimento formale alle competenze acquisite
rendendo possibile la certificazione degli esiti del tirocinio secondo gli standard del Sistema Regionale di Formalizzazione e
Certificazione), ha reso necessaria l’attivazione di nuove procedure di progettazione dei tirocini, secondo gli standard regionali.
L’adozione del nuovo sistema ha comportato una profonda revisione dell’operatività degli uffici, al fine di supportare la necessaria
formazione degli operatori e supportare datori di lavoro pubblici e privati nella predisposizione dei progetti di tirocinio secondo le nuove
modalità.
Da febbraio ad agosto 2010 sono stati attivati 380 progetti di tirocinio, predisposti integralmente dagli uffici.
Si è inoltre ritenuto di iniziare una attività di diffusione delle nuove modalità. Nel mese di settembre sarà organizzato una riunione
formale con consulenti del lavoro, associazioni datoriali e sindacali, cui seguiranno momenti di affiancamento rivolti ai tutor aziendali.
Sostenere e gestire i 24 percorsi formativi in obbligo di
istruzione, che quest’anno coinvolgono oltre 500
ragazzi, monitorare e valutare la domanda 2010,
concorrendo con le altre Province a ridefinire
condizioni e parametri per consentire il giusto
equilibrio tra le risorse Regionali disponibili e la
progressiva domanda espressa dalle famiglie
I percorsi in obbligo formativo riguardano i giovani nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 18 anni.
Tale opportunità di partecipazione ai percorsi consente da una parte di assolvere all'obbligo di istruzione e dall'altra di acquisire
un'importante qualifica che permette un positivo sviluppo professionale. Attraverso un attento monitoraggio si cerca di contrastare la
dispersione scolastica e l'abbandono scolastico e preparare gli i ragazzi ad affrontare il mondo del lavoro.
Nel 2009 sono stati approvati e finanziati 14 percorsi formativi biennali, in obbligo di istruzione che coinvolgono circa 300 ragazzi; la
prima annualità terminerà a settembre 2010 con azioni di recupero e sostegno al successo formativo. Il biennio si concluderà in giugno
2011 con il rilascio della relativa qualifica professionale. Il finanziamento complessivo è pari ad € 3.520.000,00.
A giugno 2010 si sono concluse anche le iniziative relative alle seconde annualità dell'obbligo formativo 2008/2010. Gli allievi che hanno
ottenuto la qualifica sono stati circa 200.
In questo periodo (giugno-settembre) si sta sviluppando un lavoro molto consistente di orientamento da parte degli operatori del Centro
Impiego che attraverso colloqui forniscono le opportune informazioni riguardanti le scelte del percorso più idoneo e gradito. Dall’inizio
dell’anno i colloqui con gli utenti sono stati n. 195.
Per l'anno formativo 2010/2011 sono stati confermati da parte della Regione tali percorsi biennali in attesa del nuovo quadro normativo
che si sta delineando relativo all'istruzione secondaria superiore.
Per i nuovi bienni che partiranno ad ottobre, inoltre, attraverso incontri con la Regione e le Province avvenuti nel mese di luglio, si sono
ridefiniti i finanziamenti e i parametri di costo al fine di rendere maggiormente efficiente l'utilizzo delle risorse.
182
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Pianificare e sostenere i percorsi di qualificazione della
forza lavoro occupata, sospesa o espulsa dei processi
produttivi finalizzati all’innovazione tecnologica ed
organizzativa del sistema produttivo, al reinserimento
lavorativo ed alla nascita di nuove attività
imprenditoriali
Sulla base dell'accordo con la Regione della proroga al Programma provinciale delle politiche per l'istruzione, la formazione e il lavoro, è
stata approvata l'intesa con la regione relativa alla programmazione 2010, recepita dalla Regione stessa.
Dopo l'insediamento della Giunta regionale, sono stati avviati primi contatti relativi alla nuova programmazione, tenuto conto della
situazione di crisi.
Relativamente alla nuova programmazione, di particolare significato è la partecipazione (suffragata il 4/8/2010 dall'incontro tenutosi
presso il Ministero del lavoro e presieduto dal Sottosegretario Generale Francesco Verbaro) della Provincia di Piacenza alla cabina di
regia nazionale per la realizzazione del Protocollo UPI/Ministero del lavoro il 27/7/2010.
Si segnala inoltre che, a sostegno dell’occupazione con riguardo anche ai soggetti deboli o provvisoriamente usciti dal mercato del
lavoro, nel II° avviso pubblico FSE 2009 e nel I° 2010, sono stati previsti progetti per la ricollocazione di lavoratori in lista di
mobilità, in CIGS anche in deroga o in stato di disoccupazione. I progetti si articolano in attività di formazione personalizzata e di
proposta delle professionalità ai datori di lavoro.
Consolidare le azioni formative rivolte alle persone
svantaggiate o diversamente abili finalizzate ad un
inserimento lavorativo qualificato
In conseguenza della crisi economica già dal 2009 particolare attenzione è stata data alle nuove situazioni di svantaggio che affiancano
quelle tradizionalmente contemplate (portatori di handicap).
Con il 3° avviso pubblico FSE 2009, approvato in data 04/12/2009 con atto G.P. 609 (stanziamento euro 309.755,00) e il 1° avviso
pubblico FSE 2010, approvato con atto G.P. 301 del 28/05/2010 (stanziamento euro 751.168,11) sono stati previsti, pertanto, percorsi
destinati anche a persone segnate da fenomeni di nuova povertà e a coloro che abbiano difficoltà ad entrare senza assistenza nel
mercato del lavoro e versino in condizioni a rischio di vulnerabilità sociale.
Tramite i 2 Avvisi pubblici (di cui il primo avviso 2010 con istruttorie ancora in essere in relazione alle scadenza), sono state finanziate
11 operazioni contenenti n. 78 progetti formativi di cui n. 6 formazione iniziale per euro 188.000 circa e n. 72 progetti di tirocinio
individuale per euro 228.000 circa per un totale FSE asse III di Euro 416.000 circa.
Le attività di formazione iniziale hanno coinvolto 59 partecipanti di cui circa 30 disabili/portatori di handicap, altri 29 persone
immigrate /nuove povertà.
I tirocini formativi hanno coinvolto circa 72 persone di cui 8 portatori di handicap, i restanti immigrati e persone segnalate dai servizi
sociali. Di queste attività, 33 progetti di tirocini per altrettanti utenti (migranti/segnalati dai servizi sociali) per un importo di circa
107.000 sono riferiti alla parziale attuazione delle azioni inserite nel primo avviso FSE 2010 per il quale l'istruttoria è tuttora in essere.
Assicurare la piena funzionalità dei servizi per
l’impiego garantendo, anche mediante forme di
esternalizzazione, il pieno rispetto degli standard
regionali
È stato approvato un nuovo capitolato speciale d'appalto e la gara per l’affidamento del servizio è indetta con scadenza 8 ottobre 2010.
Si segnala come le risorse FSE disponibili per l'affidamento dianzi citato siano allo stato sufficienti per un periodo di 8 mesi e che
eventuali risorse per una proroga (prevista nell'ambito del capitolato) dovranno essere stanziate (in assenza di diversi scenari da parte
della Regione in ordine all'utilizzo del FSE per il personale dei centri per l'impiego) da parte della Provincia.
183
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Rafforzare i Servizi per l’Impiego, al fine di
garantire, nel rispetto dei previsti standard Regionali,
un qualificato servizio strutturato e completo alle
persone sospese o espulse dai processi produttivi. In
questo senso, si darà attuazione alle intese sottoscritte
con le Parti Sociali e gli Istituti di Credito e si opererà
anche per favorire l’anticipo dei pagamenti degli
ammortizzatori sociali
E' stato approvato il Bando per l'assegnazione di contributi finanziati con risorse del Fondo Regionale per l'occupazione dei disabili a
datori di lavoro che assumono disabili nel corso del 2010 (scadenza 31.12.2010).
E' in corso la raccolta delle domande per l'assegnazione di contributi ex art. 13 della L. 68/99 a datori di lavoro che assumono nel 2010
lavoratori con caratteristiche di disabilità particolarmente problematiche e che stipulano l'apposita convenzione.
Sono pervenute 25 domande. L'importo dei contributi è definito alla scadenza dei termini del Bando (31.12.2010) sulla base del costo
salariale annuo e della effettiva permanenza nel posto di lavoro.
Prosegue il consolidamento del servizio di supporto/accompagnamento in preselezione e in inserimento lavorativo. Sono stati
inseriti ca. 110 lavoratori nonostante questa fase di crisi.
Parallelamente alle procedure per l’ammissione dei datori di lavoro ai trattamenti per imprese colpite dalla situazione di crisi (Del.
G.R. 692/09, 2219/09, 1159/10), per i lavoratori interessati alla CIGO/CIGS in deroga sono stati avviati (Del. G.R. 1769/09) interventi
di politica attiva del lavoro.
Gli uffici hanno svolto un’opera di consulenza capillare a lavoratori, datori di lavoro, organizzazioni sindacali, associazioni imprenditoriali,
consulenti del lavoro attraverso riunioni, produzione di numerose note informative, contatti individuali.
Il percorso seminari e colloqui risulta a regime senza evidenziare fattori di criticità. Dal 18.11.2009, data di avvio formale delle politiche
attive del lavoro:
• sono stati firmati accordi sindacali per l’avvio della procedura per l’ammissione di 1.460 lavoratori alla CIGO/CIGS
• 980 lavoratori sono stati effettivamente sospesi e, quindi, “presi in carico” dai CPI, avviati all’orientamento collettivo attraverso i
seminari e all’orientamento individuale per la scelta dei corsi di formazione specifici
• 775 lavoratori sono già stati avviati ai corsi.
• ogni settimana sono organizzati 2 – 3 seminari.
In data 8 giugno 2010 è stato realizzato, in collaborazione con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, un seminario dedicato
a “L'intreccio tra politiche passive ed attive del lavoro. Riflessioni ad un anno dagli Accordi in materia di ammortizzatori sociali in
deroga”, con la partecipazione in qualità di relatori di Docenti universitari ed esperti del settore. Al seminario hanno partecipato n. 90
persone in rappresentanza delle istituzioni e delle organizzazioni legate al mondo del lavoro, oltre ai partecipanti ai Master e studenti e al
personale provinciale.
Sono stati organizzati due seminari, uno rivolto ai datori di lavoro pubblici e uno per i privati, con la partecipazione di oltre 120 persone.
Si segnala la particolare attenzione che il Ministero del Lavoro e l'UPI hanno nei confronti della tematica che, tra l'altro, costituisce uno
dei punti di maggior rilevo del protocollo UPI - Ministero del Lavoro siglato in data 27/07/2010.
Promuovere e attuare il piano di intervento a
favore delle imprese per l’assunzione di lavoratori in
difficoltà, utilizzando le risorse finanziarie messe a
disposizione dalla Provincia
Sono state svolte azioni a sostegno del reinserimento professionale di aree del mercato del lavoro a rischio di emarginazione per età o
per genere, intervenendo sul costo del lavoro.
In attesa della scadenza di presentazione delle domande (28.10.2010), sono pervenute 29 domande di contributo per un totale di
Euro 80.925,00.
E' proseguita la consulenza a lavoratori, datori di lavoro, associazioni, organizzazioni sindacali, consulenti sulle caratteristiche del
bando.
184
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Definire, promuovere sostenere con i Fondi
Provinciali il piano di intervento a favore delle
imprese, per agevolare l’accesso al credito da parte di
queste ultime per gli interventi innovativi e di ricerca
STATO DI ATTUAZIONE
Con atto G.P. n. 302 la Giunta ha approvato la destinazione della somma di € 80.000,00 alla controgaranzia di operazioni di
finanziamento accese da piccole imprese del territorio socie dei Confidi operanti nei settori dell’artigianato e del terziario ed
assistite dal sistema locale dei Confidi, per innovazione, investimenti ed esigenze di liquidità.
Con lo stesso atto sono stati approvati altresì l'Avviso Pubblico relativo alla procedura ad evidenza pubblica per la raccolta delle adesioni
da parte dei Confidi e lo schema di accordo per interventi a sostegno del credito d’impresa da sottoscrivere con i Confidi aderenti.
La procedura si è conclusa con esito positivo, in data 28 luglio è stato sottoscritto l'accordo con le cooperative di garanzie ed il 3 agosto
si tenuto il primo incontro operativo. Sono attualmente in fase di liquidazione i fondi ripartiti.
Consolidare il servizio di supporto alla creazione di
nuove imprese, garantendo la linea di credito
agevolato sostenuta con i fondi Provinciali
Finora hanno avuto accesso al servizio di informazione e accoglienza 573 utenti e sono stati effettuati 1.179 colloqui.
Sono stati valutati 217 progetti di cui 30, relativi all'anno 2010, inviati ai Confidi e Istituto di credito per la valutazione in ordine al
mutuo agevolato. I progetti finanziati nel 2010 sono 7.
Nel periodo l'ufficio ha seguito 243 imprese in start up. L'esito favorevole delle istruttorie di domande comporterà l'esaurimento dello
stanziamento complessivo.
Il 4 giugno si è tenuto l'evento di sensibilizzazione e promozione di strumenti di finanza innovativa a sostegno della neo impresa
"Finanza e innovazione: Business Angels risorsa per lo sviluppo dell'innovazione territoriale"; l'incontro ha costituito un momento di
riflessione sull'opportunità dei "Business Angels" quale nuovo strumento di finanza innovativa. La tavola rotonda è stata un'occasione di
confronto tra i diversi attori del tessuto economico e sociale piacentino. L'iniziativa ha raccolto ampio consenso tra i partecipanti e sono
quindi stati attivati ulteriori momenti di confronto con le realtà universitarie e le Istituzioni per l'avvio di strumenti di finanziamento per le
imprese locali.
E’ in corso un azione di sviluppo del servizio di supporto alla creazione di nuove imprese; tuttavia la prima procedura ad evidenza
pubblica attivata nei confronti degli Istituti di credito del territorio, per la concessione di crediti a tasso agevolato a favore
dell’autoimprenditoria giovanile e femminile, è andata deserta ed è in corso l’attivazione di una nuova procedura di selezione.
Rafforzare l’intervento di sostegno finanziario alle
imprese che assumono persone disabili iscritte al
collocamento obbligatorio e consolidare il servizio di
supporto e di accompagnamento nelle fasi di
preselezione ed inserimento lavorativo
Con atto G.P. 234 del 9.4.2010 sono state approvate le modalità di intervento per il supporto all’inserimento lavorativo con uno
stanziamento di € 240.771,39. Il termine per la presentazione delle domande è il 31.12.2010.
Confermare l’accordo riguardante la rete
pubblico/privato (Provincia, Comune di Piacenza,
Az. U..S.L., Ass. La Ricerca, Consorzio SolCo), di
supporto alle persone svantaggiate nelle fasi di
transizione al lavoro
A seguito della delibera G.P. 9.4.2010, n. 233 ”Sviluppo della Rete integrata pubblico/privata per l’inclusione socio-lavorativa dei
soggetti svantaggiati. Approvazione Protocollo d’intesa 2010/2011”, è stato sottoscritto in data 21.4.2010, del Protocollo d’intesa esteso
a tutto il livello provinciale, con il coinvolgimento anche del Comune di Castel San Giovanni in rappresentanza dei Comuni del Distretto di
Ponente e del Comune di Fiorenzuola d’Arda per conto dei Comuni del Distretto di Levante.
E’ stato realizzato un incontro del Comitato di gestione in data 28.4.2010 per esaminare gli aspetti attuativi del Protocollo e per definire
attività del 2010.
E’ stato poi realizzato in data 27.7.2010 un incontro di formazione con educatrici territoriali dei Distretti di Ponente e Levante relativo
alla presentazione progetto, alla condivisione della procedura e degli strumenti.
185
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Consolidare il progetto sperimentale, avviato con
il Comune di Piacenza, diretto a favorire
l’inserimento lavorativo regolare di assistenti
familiari qualificati e per soddisfare il bisogno di
assistenza delle famiglie, con il coinvolgimento anche
di altri Enti locali
Sono state definite le metodologie per la raccolta dei curricula dei lavoratori interessati all'attività di assistenza familiare e gli
strumenti atti a supportare le funzioni di incontro domanda/offerta di lavoro nel settore dell'assistenza familiare.
Si sono attivate le opportune azioni di diffusione per passare da forme di sperimentazione del servizio, attuate in base ad un progetto
sperimentale in collaborazione con il Comune di Piacenza, all’implementazione dello stesso su tutto il territorio provinciale, coinvolgendo
anche i Centri per l’Impiego di Castel San Giovanni, Fiorenzuola d’Arda, Bettola e Bobbio.
Alla data del 31.8.2010 l’implementazione del servizio a livello provinciale ha fatto registrare i seguenti esiti:
• Colloqui effettuati con assistenti familiari alla ricerca di occupazione: 158
• Persone che hanno già fatto formazione: 33
• Persone senza requisiti formativi o esperienze certificabili: 27
• Famiglie che si sono rivolte al servizio: 54 di cui residenti nel comune di Piacenza: 35
Sono stati predisposti materiali informativi sia per le persone di ricerca di occupazione che per le famiglie, diffusi in ambito
provinciale. La diffusione del progetto è stata curata anche tramite la partecipazione ad incontri nei comuni di: Nibbiano, Villanova,
Bettola.
Al fine di diffondere informazioni anche sul possibile utilizzo, da parte delle famiglie, di agenzie di somministrazione, si è tenuto un
incontro con i responsabili dell’unica agenzia di somministrazione (MAW) che si occupa, su Piacenza, dello specifico settore.
E’ stato organizzato, in data 7 luglio 2010, un seminario relativo all’utilizzo del lavoro occasionale accessorio.
Al fine di diffondere corrette e puntuali informazioni si sono attivati contatti con l’Albo Consulenti del Lavoro, associazioni datoriali e
sindacali. Verrà predisposto materiale informativo in materia.
Rafforzare i servizi di orientamento e preselezione e gli
strumenti di transizione al lavoro rivolti in particolare ai
giovani disoccupati, alle donne e ai lungo-disoccupati,
anche d’intesa con la Consigliera di Parità
Le attività proseguono regolarmente. Si sta predisponendo un programma di incontri collettivi con lavoratori in “mobilità” o in CIGS
coinvolti nelle crisi aziendali, come fase propedeutica al rapporto individuale con i servizi dei CPI, dell'orientamento, della formazione e
della ricollocazione.
Rafforzare le azioni di prevenzione e lotta al lavoro
irregolare e insicuro, d’intesa con DPL – INPS – INAIL
e USL, attraverso l’incrocio delle banche dati, di cui al
progetto
LABOR
e
le
iniziative
di
sensibilizzazione/formazione rivolte sia ai lavoratori, sia
alle imprese, sia alla committenza pubblica previste
negli accordi con le Istituzioni e Parti Sociali finalizzate
a diffondere la cultura della sicurezza e regolarità del
lavoro
E’ stato definito, nell'ambito del progetto Labor, il prototipo diffondibile su tutto il territorio regionale.
Rafforzare le sinergie con la Consigliera di
Parità nelle fasi di promozione di progetti di
azioni positive per favorire la conciliazione tra vita
lavorativa e familiare, anche attraverso iniziative che
favoriscano la flessibilità dell’orario di lavoro
Sono stati superati positivamente tutti gli audit del soggetto finanziatore (Dipartimento per gli Affari regionali).
La Regione Emilia Romagna sta attivando le procedure per l'implementazione del progetto a livello regionale.
In data 21/06/2010 con Decreto Presidenziale n. 48 sono state designate la consigliera effettiva di Parità e la consigliera supplente.
Su promozione della Consigliera Provinciale di Parità e in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, si svolgono azioni di
aggiornamento professionale e inserimento lavorativo di donne in stato di disoccupazione.
Sono stati avviati 21 dei 23 tirocini previsti dall'Avviso approvato con Del. G.P. 271 del 30.04.2010.
I 2 tirocini residui (per rinuncia da parte dei datori di lavoro) saranno riassegnati.
186
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Avviare
una
sperimentazione
su
forme
innovative di partecipazione al lavoro da parte
di donne impegnate nei servizi di cura familiare,
attraverso l’uso di nuove tecnologie e strumenti di
lavoro flessibili
Garantire le funzioni di rilevazione e monitoraggio del
mercato del lavoro provinciale
STATO DI ATTUAZIONE
E’ stato attivato il servizio di supporto per l'incontro domanda offerta di lavoro.
Sono stati attivati i contatti con il Comune di Piacenza per il sostegno al lavoro di cura tramite uso nuove tecnologie (secondo i
dettami delle “ Linee guida per l'innovazione e lo sviluppo di attività di contatto ed aggiornamento per le assistenti familiari”- Delibera
G.R. Emilia Romagna n. 2375 del 28-12-2009).
Sul portale Retepiacenza – parte dedicata al sociale, viene esplicitato il significato di “servizi di cura familiare” si svolgono inoltre corsi di
formazione in aula tramite i Centri Territoriali permanenti, ed on line per le professioni di cura.
Le funzioni proseguono regolarmente mediante la costante rilevazione dei dati dei centri per l’impiego e le elaborazioni dell'ufficio:
in proposito è proseguita l'azione di monitoraggio dei dati relativi ai Centri per l'impiego ed è stata redatta ampia elaborazione rispetto
alla situazione locale sulla base delle rilevazioni condotte da ISTAT a livello nazionale. Relativamente alle fonti di indagine è proseguita
l'attività di collaborazione alla rivista periodica Piacenz@ che nel n. 17 (pubblicata sul sito della Provincia) con realizzazione di parti
monografiche relative ai fabbisogni professionali e di indagini congiunturali sull'andamento del mercato del lavoro.
Il materiale costituisce il presupposto elaborativo per gli approfondimenti che dovranno effettuarsi ai fini della nuova negoziazione con la
Regione.
Edilizia scolastica
LINEE GUIDA E OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Realizzare tempestivamente gli interventi
previsti dall’elenco annuale al fine di garantire la
manutenzione del patrimonio edilizio esistente e di
adeguarlo alle nuove esigenze derivanti dalla domanda
attuale e prevista di spazi scolastici.
Gli interventi sul patrimonio edilizio provinciale previsti nell’annualità 2010, e per i quali i pagamenti conseguenti sono risultati compatibili
con il rispetto del patto di stabilità interno, sono stati appaltati e sono attualmente in corso di regolare esecuzione.
Curare la manutenzione ordinaria del patrimonio
edilizio scolastico dell’Ente
La manutenzione degli edifici scolastici è attuata compatibilmente con il patto di stabilità, ed è stata finalizzata, prevalentemente,
all’esecuzione di interventi a carattere conservativo o, comunque, orientati al miglioramento della sicurezza.
Tutti gli interventi, in ogni caso, vengono eseguiti previa consultazione dei Dirigenti scolastici interessati.
Predisporre di un piano di interventi per l’edilizia
scolastica che tenga conto dell’evoluzione della
popolazione scolastica
In considerazione delle previsioni degli organici di fatto ipotizzabili per l’anno scolastico 2010-2011, non si rendono necessari, al
momento, interventi strutturali finalizzati ad eventuali ricollocazioni di istituti scolastici o di loro sezioni.
Per quanto concerne lo stato di conservazione e i fabbisogni manutentivi degli edifici scolastici, è in corso una specifica ricognizione,
che, coordinata con la ponderata valutazione delle richieste presentate dai Dirigenti scolastici, porterà alla redazione di schede analitiche
riferite ai singoli istituti.
187
PROGRAMMA 9 – PER LA CULTURA E LO SPORT
Cultura e identità popolare
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
Valorizzare il patrimonio culturale e musicale locale
attraverso la valorizzazione delle realtà esistenti e la
loro promozione; tra le iniziative promosse o
sostenute si segnalano la rassegna di teatro antico
a Veleia, il Festival della Val Tidone e l’Appennino
folk festival
STATO DI ATTUAZIONE
Sono state realizzate:
• la rassegna di teatro antico a Veleia
• il Festival della Val Tidone.
E’ in fase di realizzazione - l’Appennino folk festival, la cui conclusione è prevista per il 31.10.2010.
Biblioteche e musei
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Sostenere gli interventi di sistema al fine di
migliorare le possibilità di accesso ai servizi e
facendo ricorso alle tecnologie telematiche per la
virtualizzazione e delocalizzazione dei servizi
E’ in corso la predisposizione sia la bozza del modello di regolamento generale, sia la bozza del regolamento per l'accesso al servizio internet
delle biblioteche di pubblica lettura del territorio provinciale, che saranno illustrati alle biblioteche allo scopo di raccogliere osservazioni e
suggerimenti.
Entro il 31 luglio 2010 è stata effettuata la disamina di alcuni regolamenti recentemente adottati da biblioteche della RER e di altre regioni.
Sport
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Promuovere, in collaborazione con il mondo dello
sport, di eventi in grado di sottolineare il valore
educativo dello sport
La Provincia di Piacenza ha partecipato, in collaborazione con Ufficio Scolastico Provinciale, CONI, Comune di Piacenza, al Progetto “A
scuola per Sport”.
La Provincia di Piacenza ha patrocinato numerose iniziative, fra cui la settima edizione del giro della Provincia delle valli piacentine, la
manifestazione podistica “terza scarpinata dei corsari - Memorial Andrea Di Muzzo”, “Quattro passi tra il Nure e il Po – Memorial Padre
Gherardo”, “Camminare fa bene al cuore”, “Triathlon Alta Valtidone”, la manifestazione sportiva dedicata allo sport disabili (basket in
carrozzina), 6 edizione Granfondo Colnago, 40 edizione “Lunga Marcia in val Nure – Dante Cremonesi”, “festival della bici in Valtrebbia”,
progetto “Sport in piazza 2010”.
188
PROGRAMMA 10 – PER IL GOVERNO DELLE RISORSE DELL’ENTE, PER L’EFFICIENZA E LA QUALITÀ DELLA SPESA
Una struttura snella ed efficiente
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI
PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Analizzare e ridefinire le voci di spesa del
bilancio al fine di un più efficiente e mirato
utilizzo delle risorse
E’ in corso un’analisi approfondita di tutte le voci di spesa che compongono il bilancio dell’Ente, soprattutto per quanto riguarda le spese di
funzionamento per le quali sono già state attuate le prime azioni di contenimento in sede di approvazione del bilancio 2010 e con le successive
variazioni.
Supportare, sul piano metodologico,
l'attività di analisi e i conseguenti
interventi di semplificazione degli iter dei
procedimenti delle strutture provinciali, ai
fini della loro progressiva informatizzazione,
mediante l'impiego di software web based, per
consentire ai cittadini di verificare, on line, lo
stato di avanzamento e lavorazione delle
pratiche di loro interesse
E’ stata avviata un’analisi di tutti i regolamenti vigenti al fine di programmare gli opportuni aggiornamenti.
Si è provveduto all’approvazione del regolamento relativo al catalogo dei procedimenti con atto C.P. n. 70 del 2.07.2010 aggiornando il
precedente, che risaliva al 1997, e la Giunta con atto n. 363 del 16.07.2010 ha adottato il provvedimento temporaneo per l'adeguamento alla
normativa (art. 7 L 69/2009) del catalogo a cura degli uffici competenti..
Il regolamento di sponsorizzazione e quello di Consiglio sono stati trasmessi al Segretario, mentre quello dei contratti è stato predisposto ed è
al vaglio degli uffici interessati.
Si è provveduto ad una esaustiva ricognizione degli interventi in corso di esecuzione, in fase di progettazione o previsti nella corrente annualità
2010 del vigente Programma Triennale dei lavori pubblici 2010-2012. E’ fase di redazione il prospetto di dettaglio contenente le tempistiche
stimate per i singoli interventi.
E’ stata redatta una bozza di nuovo Regolamento per l’esecuzione di lavori e l’acquisizione di forniture in economia. Attualmente è in
corso una fase di confronto con i responsabili dei Servizi tecnici allo scopo di esaminare approfonditamente il testo definitivo del regolamento.
E’ stato adottato l'Albo dei professionisti esterni per prestazione di servizi tecnici di importo inferiore ad euro 100.000,00. Preliminarmente si è
proceduto alla pubblicazione di apposito avviso pubblico, a seguito del quale sono pervenute 174 istanze che sono state esaminate, durante sei
sedute, dalla Commissione appositamente costituita.
E’ stata predisposta la bozza della modulistica inerente il rilascio delle concessioni, delle autorizzazioni e dei nulla-osta relativi al C.O.S.A.P.
Si segnalano inoltre alcuni progetti in corso:
• è stato predisposto uno specifico progetto di sviluppo per la creazione di una banca dati dei contributi concessi alle imprese, per la cui
attuazione è stato costituito un gruppo di progetto.
• è in corso l’installazione della versione web based del programma di gestione delle delibere e determine
• è in corso il progetto di ottimizzazione dell'efficienza delle procedure di collaudo dei progetti di filiera
• è in corso un progetto per l’ottimizzazione dei tempi di liquidazione dei contributi in materia agroambientale (PSR 2007/2013) alle
aziende agricole di montagna, con particolare riferimento alle ditte zootecniche: è stata svolta la ricognizione delle passate gestioni delle
domande di contributo in materia agroambientale; in relazione a tale quadro di riferimento è stato effettuato un censimento quali-quantitativo
delle oltre 800 domande pervenute, sia informaticamente che in forma cartacea, a valere sulle misure 211 e 212 del PSR (indennità
compensative).
189
STATO DI ATTUAZIONE
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI
PRIORITARI
• sono stati predisposti progetti di candidatura al finanziamento del Piano Regionale Sviluppo Rurale Misura 3.2.3 Siti Natura 2000; in
data 24.5.2010 sono state consegnate in Regione le domande di adesione al bando (n. 15 domande per Misure Specifiche di Conservazione
e n. 11 domande per Piani di Gestione, corredate dei relativi progetti di candidatura approvati con Del. G.P. n. 295 del 21.5.2010) per un
totale di € 220.000,00 di co-finanziamento regionale, come attribuito con Del. G.R. n. 2253/2009. Si è in attesa di conoscere l'esito
dell'istruttoria regionale e le conseguenti graduatorie definitive: ad oggi non sono pervenute richieste di chiarimenti o integrazioni in merito.
• relativamente al sistema di monitoraggio, di misurazione e di controllo delle performance gestionali degli Enti Gestori di Formazione
Professionale, sono state avviate le attiviate le attività per la realizzazione di un sistema in grado di evidenziare, per ciascun Ente Gestore una
fotografia chiara delle performance, evidenziando situazioni particolari di “sofferenza” gestionale attraverso l'adozione di pratici indicatori di
misurazione. Relativamente alla valutazione della formazione è stato avviato un percorso di studio e confronto in sede Universitaria e con la
Regione volto alla finalizzazione dello studio preliminare e alla definizione di indicatori.
• una prima ipotesi di banca-dati dei tirocini a livello provinciale è stata formulata partendo dalle comunicazioni preventive obbligatorie (art. 9
bis, comma 2, legge n. 608/1996) relative instaurazione dei tirocini formativi e di orientamento aventi finalità di inserimento lavorativo. E' stata
realizzata una condivisione tecnica, tra i diversi Soggetti interessati, dello strumento di monitoraggio, al fine di implementare la banca-dati
comprendendo anche le esperienze realizzate nei percorsi di istruzione e formazione. E’ stato predisposto uno strumento di rilevazione dei dati
comune (dati tirocinante, azienda ospitante e tirocinio). L’implementazione del sistema è avvenuta con una importazione dei dati trasmessi dagli
altri Soggetti promotori relativi agli anni 2007-2008-2009; al momento sono stati implementati i dati di n. 5 Istituti superiori e di n. 2 Enti di
formazione e sollecitato l'invio da parte degli altri Soggetti Promotori. I tirocini implementati attualmente nella banca-dati, riferiti al periodo
2007-2009, sono n. 640.
• è stata implementata e resa operativa la nuova procedura per la concessione dei patrocini e dei contributi, ed è in fase di studio la struttura
della banca dati.
• si è concluso il progetto di revisione dell’albo fornitori dell’Ente, compresa la valutazione di ogni domanda, a cura dell’apposita commissione, al
fine di consentire l’iscrizione all’Albo (se regolare), l’invito a regolarizzare ove necessario, oppure la cancellazione dall’Albo in caso di mancata
risposta o di irregolarità.
• è stato avviato in parte il processo di informatizzazione delle procedure inerenti l'applicazione delle sanzioni accessorie a carico dei cacciatori
residenti in Emilia Romagna.
• è stata predisposta la check list dei documenti da allegare alla domanda di autorizzazione per l’istruttoria delle istanze ex art. 12 del D.Lgs.
387/03 (impianti fonti rinnovabili) ed è stata effettuata una valutazione delle istanze medesime prima dell'indizione della Conferenza di Servizi.
Ciò ha consentito di concludere l'attività istruttoria della Conferenza, nella maggior parte dei casi, in una sola seduta, di esaminare un
consistente numero di istanze, e di rilasciare conseguentemente le autorizzazioni in tempi molto contenuti rispetto a quelli stabiliti dalla legge.
Sviluppare
idonei
strumenti
di
comunicazione on line, tra i cittadini e le
strutture al fine di rilevare l’impatto e l’efficacia
dei servizi offerti, anche sperimentando,
mediante apposite intese, le metodologie messe
a punto dal Ministero per la Pubblica
Amministrazione
Gestire e sviluppare la rete informativa
interna, con l'ammodernamento delle relative
apparecchiature, con particolare riguardo agli
apparati attivi di rete, ai fini di aumentare
l'efficienza della banda trasmissiva, per dati e
voce
È in corso la predisposizione di uno studio per la razionalizzazione dei siti web
E’ in corso di predisposizione una ricognizione delle attrezzature informatiche dell’Ente e dei software inseriti al fine di predisporre un piano di
aggiornamento.
190
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI
PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Qualificare, secondo logiche di customer
relationship
management,
l'attività
di
accoglienza al pubblico e front office, anche
sviluppando e applicando metodologie di
rilevazione del gradimento dei servizi, da parte
dei cittadini
L'attività di accoglienza al pubblico prosegue nelle tre sedi dell'Urpel con la rilevazione dei contatti, elaborazione dei risultati e del gradimento
dell'utenza seppur con orari e target differenti.
L'Urpel della sede centrale osserva un orario no stop da lunedi a venerdi con quattro pomeriggi di apertura al pubblico, quello di Borgo Faxhall
osserva le aperture del Centro per l'Impiego, quello di via Colombo le aperture al pubblico del Servizio Agricoltura.
L'attività di accoglienza viene misurata sulla qualità della relazione al front office e nelle comunicazioni telefoniche ma anche sulla quantità dei
contatti che si risolvono con risposte esaustive, senza ricorso agli uffici interni.
Massima attenzione viene prestata alla predisposizione, allo studio e all'aggiornamento del materiale interno che consente di prevenire e
rispondere alle domande del pubblico.
Quest'anno, per facilitare l'utenza nei pagamenti, è stata introdotta l'agevolazione del bancomat.
Formulare di proposte agli organi di indirizzo
politico-amministrativo,
per
l'adeguamento
dell'ordinamento e delle regole di funzionamento
provinciale alle disposizioni del d.lgs. 150/2009,
in una logica di trasparenza e integrità del
sistema e di premialità della performance
individuale e organizzativa, implementando la
cultura della gestione per risultati e della loro
rendicontazione ai cittadini, anche attraverso le
attività di studio e le sperimentazioni che
saranno proposte dal Ministero per la
pubblica amministrazione nell’ambito di
specifiche intese, nonché degli accordi già
sottoscritti con l’Upi
In sintonia con il decreto Brunetta si stanno sviluppando azioni per il potenziamento della cultura della gestione per obiettivi; in particolare si sta
lavorando sul Piano esecutivo di gestione.
Implementare
il
organizzativo e le
funzionamento dell'Ente
La riorganizzazione è stata approvata nella seduta di Giunta del 23.4.2010, in dettaglio:
nuovo
relative
assetto
norme di
Nella fase di predisposizione del nuovo Piano esecutivo di gestione, si è provveduto alla riclassificazione di attività e capitoli sulla base della nuova
riorganizzazione; sono inoltre stati individuati e assegnati ai singoli responsabili di incarichi dirigenziali o posizioni organizzative precisi obiettivi
gestionali per l'anno 2010, per un totale di 124 obiettivi (a fronte di 9 obiettivi individuati nel 2009 e 21 nel 2008)
E’ in corso l’analisi dell’attuale sistema di programmazione e controllo per strutturare efficacemente anche la rendicontazione strategica, al fine di
rendicontare in maniera funzionale ai cittadini sullo stato di attuazione delle linee di mandato.
E’ in corso inoltre la definizione di un sistema di indicatori funzionali al controllo di gestione. E' stata predisposta una bozza contenente la
proposta di metodologia generale ed un prototipo contenente la selezione dei possibili indicatori suddivisi per macro-attività per alcuni dei
principali servizi della Provincia.
- con atto n. 264 è stato approvato il regolamento di organizzazione;
- con atto n. 265 sono stati approvati l'articolazione funzionale, l'organigramma funzionale e l'assegnazione dei dipendenti alle
strutture;
- con atto n. 266 è stata approvato il sistema di valutazione e graduazione delle posizioni dirigenziali e organizzative.
Gli incarichi dirigenziali sono stati assegnati nel mese di aprile. Gli incarichi di posizione organizzativa sono stati conferiti nel mese di maggio.
E’ prevista dopo 6 mesi la verifica del nuovo assetto organizzativo.
Attuare l'intervento di rilevazione dei
bisogni formativi e predisporre la proposta
di Piano triennale della formazione, anche
alla luce del nuovo modello organizzativo
Sviluppare analisi e rilevazioni del
fabbisogno di risorse umane, ai fini della
determinazione della provvista di personale
necessaria, in una logica di contenimento della
relativa spesa
E’ in corso l’analisi dei fabbisogni informativi. Si segnala che oltre alle attività specialistiche, sono stati avviati
• percorsi formativi della scuola di sussidiarietà;
• formazione per il nuovo programma delibere / determine.
È in corso di organizzazione l’attività formativa in materia amministrativa
Il piano occupazionale 2010 1° stralcio è stato approvato in data 1.04.2010, modificato il 16/07/2010 ed è in fase di realizzazione.
E’ in corso il rilevamento dei fabbisogni da parte delle strutture organizzative.
191
LINEE GUIDA ED OBIETTIVI
PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Realizzare iniziative di sviluppo delle
politiche di pari opportunità nell'Ente, in
attuazione del relativo piano triennale delle
azioni positive, anche attraverso la formulazione
di proposte alla Giunta per il rinnovo del
comitato pari opportunità, del comitato paritetico
sul fenomeno del mobbing e per l'adozione di un
codice di comportamento per la tutela e
prevenzione delle molestie sessuali e morali
Si sono avviate iniziative di contrasto alla violenza contro le donne. Fra queste realizzazione Guida “Esci dal silenzio…entra nella tua vita”,
opuscolo multilingue in cui le donne possono trovare informazioni e consigli pratici per prevenire, difendersi e denunciare la violenza dentro e fuori
le mura domestiche.
• realizzazione di un corso di formazione rivolto ad un gruppo di dipendenti pubblici che svolgono la funzione di operatori dell’accesso e
dell’informazione all’interno degli Enti Locali e dell’Azienda USL del territorio piacentino finalizzato a sensibilizzare gli operatori rispetto al tema
della violenza di genere e fornire loro strumenti per l'intervento condivisi ed efficaci;
Verificare e analizzare i principali contratti
in essere per valutare prospettive di
miglioramento delle condizioni previste e dei
prezzi praticati
Sono stati verificati ed analizzati i principali contratti in essere. La principale decisione al riguardo è stata quella di recedere anticipatamente dal
contratto di locazione passiva con la Soc. “Immobiliare Cavour 18” srl relativamente alle unità immobiliari ubicate nel complesso denominato
“Borgo Faxhall” utilizzato per gli uffici provinciali. Si è deciso di ubicare tali uffici presso l’immobile “Casa ex Beltrami” di proprietà provinciale
situato in Via Mazzini, 62.
Gestire l’attività di archivio e protocollo
procedendo nella riorganizzazione dei flussi
documentali
e
nell’estensione
dell’informatizzazione
Riguardo alla riorganizzazione degli archivi provinciali, è stato approvato lo scarto della prima tranche di documenti d'archivio per un totale
di 2.950 kg di carta da macero; si è scelto di procedere poi con gli archivi dei Servizi agricoltura e Piccole filiere, per proseguire con Borgo Faxhall,
per poi terminare con la sede della Provincia in via Garibaldi. Entro l'anno si inoltrerà alla Soprintendenza archivistica, per il previsto nulla osta, la
seconda ed ultima tranche di documenti da scartare.
• stesura di “Linee guida per gli operatori dell’accesso e dell’informazione per prevenire e contrastare la violenza di genere”.
Si segnala inoltre la campagna del “Fiocco bianco” in occasione dell’8 marzo, contro la violenza alle donne.
Nel corso del mese di settembre si procederà con le operazioni di esame dei contratti per proseguire, nei tempi previsti, con la loro
digitalizzazione.
Sono in corso le fasi per la pubblicazione della guida dell’archivio storico della Provincia di Piacenza: a seguito di un incontro con la
Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna e l'I.B.C., sono state apportate a luglio alcune modifiche alla struttura della Guida.
Con atto G.P. n. 342 del 25/06/2010 è stato approvato lo schema di Convenzione per il deposito dell'Archivio storico della Provincia presso
l'Archivio di Stato; in data 28/06/2010 il Comitato Tecnico Scientifico nazionale per gli archivi ha espresso parere favorevole riguardo al
deposito in questione; in data 22/07/2010 è stata firmata la Convenzione da parte del Presidente e del Direttore dell'Archivio di Stato. Nella prima
metà del mese di Ottobre si procederà con il trasferimento effettivo all'Archivio di Stato dell'archivio storico, per terminare nei tempi previsti.
In attesa del trasferimento degli uffici da Borgo Faxhall, si è intanto proceduto a rilevare, in occasione dell'aggiornamento del Manuale di gestione
dei documenti, le esigenze delle varie strutture in merito alle postazioni decentrate di protocollo e, con nota prot. 62216 del 24/08/2010 si è
chiesta la disattivazione di quelle ritenute dai Dirigenti non più necessarie.
Sviluppare
l’attività
di
informazione
legislativa, consulenza legale, compresa
l’espressione di pareri in riferimento alla tutela
giudiziaria e degli interessi dell’Ente e gestire le
procedure per garantire il patrocinio legale
dell’ente
Sviluppare attività di assistenza ai Comuni della
provincia nel campo dell’attività dei servizi
generali e dei contratti
Sviluppo quotidiano di resa pareri, istruite n. 20 vertenze.
Dal primo giugno è stato assunto il nuovo Segretario Generale al quale è richiesto il supporto agli Organi, alla Direzione e agli uffici.
L’attività viene svolta sulla base delle richieste pervenute. Si sta valutando la modalità con cui sviluppare ulteriori azioni di supporto.
192
Risorse economico - finanziarie
LINEE GUIDA E OBIETTIVI
PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Sviluppare la programmazione e il
monitoraggio delle risorse finanziarie per
superare il criterio della spesa storica e
favorire il conseguimento dell’obiettivo del patto
di stabilità
Riguardo al monitoraggio dei flussi del patto di stabilità interno – anno 2010, sono stati effettuati 7 monitoraggi ed e' stato periodicamente
verificato il rispetto dei budget assegnati ai responsabili di strutture.
L'attività di monitoraggio dell'obiettivo e' proseguita con regolarità. In aprile e' stato inviato alla regione Emilia Romagna il fabbisogno sulla base del
quale verrà quantificato, da parte della Regione, l'importo escludibile dal patto di cui all'art. 7 quater c. 1 lettera a) l. 33/2009.
Il contenimento degli accertamenti delle entrate tributarie e la difficoltà nel realizzare gli incassi previsti in c/capitale rendono problematico il
raggiungimento dell'obiettivo del patto.
Sono in corso azioni per il contenimento della spesa tramite l’analisi delle singole voci di spesa del bilancio.
Sviluppare una politica di bilancio caratterizzata
dal contenimento dei mutui, da trasferimenti in
conto capitale di terzi e dal mantenimento di un
margine di autofinanziamento degli investimenti
In un contesto che presenta ampi margini di incertezza, è in corso di predisposizione il documento di valutazione generale dei mezzi finanziari.
Il patrimonio e le società partecipate
LINEE GUIDA E OBIETTIVI
PRIORITARI
STATO DI ATTUAZIONE
Realizzare il piano delle alienazioni e
valorizzazioni
immobiliari
allegato
al
presente bilancio
Si è proceduto all’alienazione per trattativa privata di aree provinciali lungo la Strada Provinciale n. 15 di Prato Barbieri alla progressiva Km 0 + 300
circa in Comune di Bettola (PC).
Per quanto riguarda il fabbricato ubicato in loc. Besurica (PC) si è proceduto alla regolarizzazione catastale NCT e NCEU nonché all’accorpamento di
un’area residua annessa al fabbricato. Si procederà ora alla perizia di stima.
Si è proceduto al primo esperimento di gara per l’alienazione della ex casa cantoniera di Castel San Giovanni. La gara è andata deserta. Per
procedere al secondo esperimento sarà necessario, come previsto dal comma 14 dell’art. 19 del D.L. 78/2010 convertito in L. 122/2010, adeguare lo
stato dei luoghi alle planimetrie depositate presso il Catasto nonché dotarsi di ulteriori certificazioni, da redigersi da esperti, tra cui la certificazione
energetica.
Procedere ad ulteriori analisi e valutazioni
rispetto alla cessione di beni patrimoniali che non
hanno interesse strategico, da concretizzare nei
prossimi piani delle alienazioni
Si stanno valutando le unità immobiliari da inserire nel Piano delle alienazioni 2011.
193
STATO DI ATTUAZIONE
LINEE GUIDA E OBIETTIVI
PRIORITARI
Gestire le locazioni attive e passive
compresa la definizione di nuovi accordi
contrattuali avendo anche cura di reperire da
terzi
gli
immobili
necessari
al
buon
funzionamento degli Istituti scolastici
I canoni delle locazioni attive sono aggiornati annualmente, ove previsto, in base agli indici Istat.
Le locazioni passive in corso proseguono sulla scorta dei contratti in essere, i cui canoni, ove previsto, vengono annualmente aggiornati secondo il
dato Istat. Le rinnovazioni non tacite vengono disposte, sentiti i pareri degli uffici provinciali competenti e i canoni locatizi sono soggetti a verifica di
congruità dell’Ufficio Tecnico dell’Ente.
Si è rinnovata tacitamente ex lege per un ulteriore sessennio dal 01/07/2010 al 30/06/2016 la locazione passiva per la Sezione staccata dell’I.T.G.
“A. Tramello sita a Bobbio (PC).
Si sta predisponendo una nuova scrittura privata per il rinnovo non tacito dell’affitto di n 50 pertiche piacentine per l’Istituto Statale di Istruzione
Superiore Agraria e Alberghiera “G. Raineri – G. Marcora” di Piacenza. Il Dirigente scolastico, con nota del 22/06/2010, ha confermato la necessità
di poter continuare a disporre del terreno.
Si sta predisponendo, inoltre, una nuova scrittura privata della durata di tre anni per il rinnovo non tacito della concessione in uso di una palestra in
Piacenza, Cso Vittorio Emanuele n. 37, per il Liceo Ginnasio Statale “M. Gioia” di Piacenza. Il Dirigente Scolastico dell’Istituto, con nota del
15/06/2010, ha confermato l’esigenza di poter usufruire della palestra.
Infine si sta predisponendo il rinnovo tacito ex lege per anni 6 dal 01/01/2011 della locazione passiva di locali in Castel San Giovanni (PC) adibiti a
sede dell’Istituto “Casali” di Castel San Giovanni. Con nota del 02/08/2010 il Dirigente del Settore Sistema scolastico e servizi alla persona e alla
comunità ha confermato il contratto.
Formulare valutazioni rispetto al mantenimento
delle partecipazioni provinciali
Conformemente alla normativa recente, è stata trasmessa alla Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia – Romagna in data
09/02/2010, la delibera di Consiglio con cui era stato autorizzato il mantenimento di tutte le partecipazioni provinciali con l’eccezione della società
Sintra Srl in liquidazione in attesa degli sviluppi della procedura di concordato preventivo (n. 96 del 03/11/2008).
Successivamente, con atto di Consiglio n. 37 del 12/04/2010, è stato deliberato di aderire alla Società Lepida Spa attraverso la sottoscrizione di
quota azionaria del valore di euro 1000, già liquidati.
Inoltre con atto di consiglio n. 61 del 21/06/2010 è stato deliberato di alienare, anche mediante esercizio del recesso, la quota di partecipazione
nella Società TETA Srl.
Assicurare la necessaria manutenzione del
patrimonio edilizio dell’Ente, compresa la messa
in sicurezza del Palazzo della Provincia
Conformemente con il rispetto del patto di stabilità, e considerata la vetustà del patrimonio edilizio non scolastico dell’Ente, la manutenzione viene
finalizzata, prevalentemente, all’esecuzione di interventi a carattere conservativo o, comunque, orientati al mantenimento delle condizioni di
sicurezza.
Tutti gli interventi relativi agli edifici adibiti a sedi di istituzioni vengono eseguiti previa consultazione dei rappresentanti delle medesime.
Per quanto attiene alle certificazioni in materia di agibilità e di sicurezza degli edifici provinciali, è stata eseguita una esaustiva ricognizione della
situazione di ogni fabbricato, ed è stata avviata la fase di definizione delle azioni necessarie per il conseguimento delle certificazioni mancanti.
Attuare interventi di riqualificazione degli
immobili provinciali per acquisire nuovi spazi da
destinare agli uffici provinciali
Con nota del 25/06/2010 è stata comunicato al locatore delle unità immobiliari site nel complesso “Borgo Faxhall” il recesso anticipato dal
contratto di locazione da parte della Provincia per consentire il trasferimento degli uffici provinciali nel Palazzo di proprietà ubicato in Via Mazzini,
62 all’uopo ristrutturato.
E’ stata effettuata la progettazione del lay-out della sede di via Mazzini e del nuovo lay-out della sede di Borgo Faxhall. Sono in corso le ulteriori
attività per rendere pienamente operativa la sede di via Mazzini.
Sono inoltre stati accorpati in un’unica ala del palazzo della Provincia gli uffici del turismo.
Sono in corso contatti per acquisire alcuni locali dalla Prefettura.
194
SEZIONE 5 - RILEVAZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO DEI CONTI
PUBBLICI
195
196
5.2 - Dati analitici di cassa dell'ultimo consuntivo deliberato dal consiglio per l'anno
2009
Classificazione Funzionale
Classificazione economica
1
2
3
Amm.ne
gestione
e controllo
Istruzione
pubblica
Cultura e
beni
culturali
4
Settore
turismo
sport e
ricreativo
5
6
Trasporti
Gestione del
territorio
A) SPESE CORRENTI
1. Personale
di cui
- oneri sociali
- ritenute IRPEF
2. Acquisto di beni e servizi
Trasferimenti Correnti
3. Trasferimenti a famiglie e
Ist. Soc.
4. Trasferimenti a imprese private
5. Trasferimenti a Enti Pubblici
di cui
- Stato e Enti Amm.ne C.le
- Regione
- Province e Città Metropolitane
- Comuni e Unione Comuni
- Az. sanitarie e Ospedaliere
- Consorzi di comuni e istituzioni
- Comunità montane
- Aziende di pubblici Servizi
- Altri Enti Amm.ne Locale
6. Totale Trasferimenti
Correnti (3+4+5)
7. Interessi Passivi
8. Altre Spese Correnti
TOTALE SPESE CORRENTI
(1+2+6+7+8)
B) SPESE IN C/CAPITALE
6.717.310,50
432.607,18
0,00
285.985,22
0,00
3.241.321,74
1.288.825,52
0,00
5.146.422,80
116.105,14
0,00
3.571.654,31
0,00
0,00
179.546,76
72.633,80
0,00
141.957,89
0,00
0,00
55.421,00
742.499,17
0,00
8.247.874,78
128.015,12
1.702.185,26
115.726,49
7.311.177,75
0,00
1.127.457,27
494.783,00
0,00
423.904,02
31.032,91
56.526,10
125.179,52
0,00
375.000,00
0,00
86.621,08
0,00
77.965,28
0,00
0,00
5.000,00
27.500,00
0,00
0,00
0,00
0,00
83.226,49
0,00
0,00
3.200,00
673.131,19
0,00
0,00
3.000,00
0,00
448.126,08
0,00
0,00
0,00
274.451,85
0,00
0,00
26.000,00
0,00
123.452,17
0,00
0,00
0,00
104.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
21.179,52
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
44.465,28
0,00
0,00
33.500,00
0,00
0,00
1.945.926,87
15.371,97
2.218.285,61
8.438.635,02
205.752,20
690.186,06
918.687,02
0,00
0,00
212.738,53
0,00
21.561,28
375.000,00
8.145,28
0,00
164.586,36
276.213,54
276.885,25
16.043.317,75
13.338.834,77
1.098.233,78
662.242,92
438.566,28
12.206.881,67
197
1. Costituzione di capitali fissi
di cui
- beni mobili, macchine e
attrezz. tecnico-scient.
Trasferimenti in c/capitale
2. Trasferimenti a famiglie e
Ist. Soc.
3. Trasferimenti a imprese private
4. Trasferimenti a Enti pubblici
di cui
- Stato e Enti Amm.ne C.le
- Regione
- Province e Città Metropolitane
- Comuni e Unione Comuni
- Az. sanitarie e Ospedaliere
- Consorzi di comuni e istituzioni
- Comunità montane
- Aziende di pubblici servizi
- Altri Enti Amm.ne Locale
5. Totale Trasferimenti
in c/capitale (2+3+4)
6. Partecipazioni
e Conferimenti
7. Concess. Cred.
e anticipazioni
TOTALE SPESE
IN C/CAPITALE (1+5+6+7)
TOTALE GENERALE
SPESA
495.169,38
415.135,66
0,00
0,00
0,00
6.358.368,14
229.690,50
27.044,80
0,00
0,00
0,00
146.882,49
0,00
50.000,00
0,00
60.960,60
0,00
612.214,65
0,00
0,00
0,00
0,00
122.857,23
22.620,00
0,00
0,00
0,00
50.000,00
561.641,68
4.804.667,18
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
612.214,65
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
22.620,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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0,00
4.804.667,18
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
50.000,00
673.175,25
0,00
145.477,23
0,00
5.416.308,86
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5.003.393,97
0,00
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0,00
0,00
0,00
5.548.563,35
1.088.310,91
0,00
145.477,23
0,00
11.774.677,00
21.591.881,10
14.427.145,68
1.098.233,78
807.720,15
438.566,28
23.981.558,67
198
SEZIONE 6 - CONSIDERAZIONI FINALI SULLA COERENZA DEI
PROGRAMMI RISPETTO AI PIANI REGIONALI DI SVILUPPO, AI
PIANI REGIONALI DI SETTORE, AGLI ATTI PROGRAMMATICI DELLA
REGIONE
199
6.1 - Valutazioni finali della programmazione
Nel dare atto della coerenza dei programmi rispetto ai piani regionali di sviluppo, di settore e agli atti di programmazione regionali, già evidenziata nelle pagine
precedenti, si esprimono le seguenti valutazioni finali.
La programmazione dell’Ente, che trova concreta attuazione nel bilancio 2011, è stata definita in piena coerenza rispetto al programma politico – amministrativo
di governo dell’Amministrazione.
La tensione per realizzare tale programma richiede che le strutture organizzative sviluppino una consistente flessibilità operativa e una forte capacità di
intervento, soprattutto in relazione alle nuove e molteplici funzioni trasferite dall’amministrazione centrale dello Stato e dalla Regione.
Significativa è stata la ricerca di una sintesi tra le esigenze molteplici della collettività amministrata e tra le politiche di rientro dal deficit e le politiche di bilancio
dell’amministrazione centrale, concretizzate nel patto di stabilità, tenendo anche conto delle reali disponibilità finanziarie dell’Ente.
Per il 2011 viene mantenuto l’impianto strutturale dei programmi sulla base delle linee di mandato del Presidente Massimo Trespidi: sono individuati dieci
programmi collegati direttamente sia alle strategie dell’Ente sia ai portatori d’interesse finali su cui impattano le politiche; ciò consentirà di proseguire più
efficacemente il processo di pianificazione strategica per la definizione dei grandi temi e delle priorità di intervento.
Su questa esperienza di programmazione si innesta il controllo di gestione, che permette l’osservazione del raggiungimento degli obiettivi ed una migliore
conoscenza delle conseguenze delle attività esercitate.
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