Direzione Scientifica Fondazione Marincola Politi
Periodico calabrese
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cultura - attualità - politica - salute
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Copia Omaggio
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dal 1985
Registrato Tribunale Lametia Terme al n° 60 del 05.01.85 - Anno XXVII n. 01 di aprile/maggio 2012
UNA “RETE”
PER
LA SALUTE
È un bell’esempio di solidarietà pubblico-privata “ in rete ”.
Un’azione già avviata su un territorio
che, pur se apparentemente delimitato,
conta un numero esorbitante di abitanti
in sofferenza per la progressiva riduzione delle dotazioni sanitarie pubbliche.
L’idea nasce dalla rete costruita da:
Federfarma Catanzaro che desidera
ripristinare in chiave moderna l’antico ed
insostituibile ruolo del servizio sanitario
permanente sul territorio;
dalle Farmacie Defilippo di Girifalco, Corapi di Chiaravalle,
Raspa come testa di ponte su Lametia Terme, Barbalace di Catanzaro Lido, Giusti di Catanzaro,
Aielli di Vallefiorita, Apostoliti di
Gagliato, Chiefari di Soverato Superiore, Leone di Caraffa;
dai Medici di medicina generale
del territorio interessato ( quali supporti irrinunciabili tra il paziente e le Farmacie );
dal Poliambulatorio Specialistico “la casa
di don Bosco ”.
Quale il fine?
Rendere meno esposta la salute di una
cittadinanza che non può farsi carico di
viaggi e maggiori spese motivate da
beghe e dissesti annunciati.
Incrementare, con campagne mirate,
l’oramai insostituibile cultura della prevenzione posto che, sulla fascia Jonica,
è stato registrato un aumento percentuale del 30% dei tumori; tra gli altri,
alla prostata ed alla mammella.
Con quali mezzi? Mettendo a disposizione, presso le Farmacie, gli studi medici o lo stesso domicilio del paziente,
specialisti, attrezzature ed unità mobili
del Poliambulatorio “ la Casa di don
Bosco “ di Soverato.
A quali costi? … Questo l’esempio
di vera solidarietà tipico della
presenza di una no -profit!...
Prezzi “ low cost “ da far dimenticare il ticket!....
Il tutto, a garanzia della salute e dell’economia delle famiglie e degli anziani
preoccupati per il decentramento logistico che li lascia ancor più da soli e vittime delle distanze.
A tutti, …. i migliori auguri da “ il piccolissimo ”.
Salute: a “basso costo”
la nostra qualità certificata!..
Come già nel nord d’Italia, la Fondazione Marincola Politi ed il Poliambulatorio
“la casa di don Bosco ” di Soverato offrono servizi a “ basso costo” .
Il
“ low cost ” (o basso costo) è
considerato dappertutto come
“azione sociale ” utile per aiutare il
cittadino oberato dalle spese.
Per noi della FMP (Fondazione Marincola
Politi) é l’esito del “ prendersi cura ” del
cittadino e dei suoi cari in ossequio al
principio solidale che è tipico del Terzo
Settore cui apparteniamo.
“La politica del basso costo che abbiamo
adottato - afferma il Dr. Antonio D.
Marincola presidente della Fondazione
Marincola Politi di Soverato - non è
sintomo di minore qualità e neppure di
poca trasparenza dell’attività medicospecialistica profusa.
Iin assoluto, infatti, Rappresenta il non
semplice risultato dovuto alla ricerca
dell’innovazione, all’ottimizzazione dei
processi interni, al taglio degli sprechi,
alla disponibilità del personale e di quei
medici legati al territorio che condividono
in pieno il progetto del nostro
Poliambulatorio Specialistico il cui operato
clinico è garantito, tra l’altro, dalla
Certificazione di Qualità.
Non ultimo, in relazione alle notizie
incresciose circa la crescita percentuale
dei casi di tumore sulla fascia Jonica,
concretizza
la
volontà
di
promuovere, insieme alla Farmacie,
la necessaria opera di prevenzione:
l’unica,
vera
“medicina
che
guarisce”.
Da qui l’invito che, volta per volta,
sarà
proposto
perché
la
popolazione si dica sensibile alla
“medicina
preventiva”
offerta
anch’essa a “basso costo” e con
accorgimenti economici personalizzati ed
atti a sostenere l’auspicabile cultura per
la prevenzione.
Il “ low cost” voluto dalla FMP, quindi,
non deve essere considerato come un
qualsiasi servizio in concorrenza, ma
come
metodo che consente visite
specialistiche ed esami diagnostici ad un
buon prezzo ed in tempi brevi.
Per tutti, quindi, prenotazioni e
“consulenze”
anche
on-line,
indicazioni su come prepararsi alle visite,
e sconti speciali che premiano
particolarmente
gli
ultra
sessantacinquenni, … mentre la seconda
settimana di ogni mese, secondo il
calendario pubblicato, prevede visite
per
l’indirizzo
specialistico
totalmente gratuite “per tutti ”.
Nessun miracolo, quindi, e nessun
conflitto da accertare.
Si tratta di una proposta che consente
una visita specialistica essenziale a
POLIAMBULATORIO SPECIALISTICO
www.casadonbosco.it
0967.25942
Settimana solidale
seconda settimana di ogni mese
Lunedì
Martedì
mercoledì
10.30/11.30
10.00/11.00
10.00/11.00
17.30/18.30
09.30/12.30
10.00/11.00
giovedì
10.00/11.00
09.30/12.30
venerdì
Urologia
Reumatologia
Medicina interna
Cellulite
Neuropsicologia per
adulti ed anziani
Cardiologia
Pneumologia
Geriatria
Disturbi apprendimento
infantile
12.00/13.00
10.00/11.00
Fisioterapia
Medicina Interna
visite gratuite
di indirizzo specialistico
no liste d’attesa
eccellenza medica,
tecnologie avanzate
diagnostica domiciliare
a soverato, in via g. verdi, 5
www.fondazionemarincolapoliti.com
partire da 60 euro, nel pieno rispetto
della remunerazione erogata e percepita
dai medici nel settore pubblico.
Ma … tutto non si esaurisce qui.
Il servizio offerto dispone di una lodevole
diagnostica presso il domicilio del
paziente o gli studi di medicina
generale in rete, con strumentazioni
sino ad oggi utilizzate soltanto nei
laboratori.
Nutriamo speranza che i servizi saranno
utilizzati e compresi per la loro semplice
natura di sostegno e di risparmio del
tempo e del denaro che manca sempre
di più nelle tasche del cittadino; che la
popolazione possa convincersi che il
nostro unico utile …. è la loro
salute.
Caro lettore...
“ Il Piccolissimo ” cambia pelle.
Il suo antico interesse per il sociale, affiorato per la
prima volta nel 1985 dalle penne di De Virgilio e Asta,
non può e non vuole cambiare;
anzi,
il suo
“ perché ” d’oggi è ancor più entusiasmante.
Come tutti i suoi fratelli minori e maggiori che si rispettano, ci siamo dati il compito di comunicare rispettando
le regole e senza lasciarci fermare dagli ostacoli.
La politica, la sanità, l’ambiente, la cultura, l’etica, saranno considerati sotto la lente della qualità, dell’interesse sociale e del coraggio misurato sul piano della
serenità e dell’onestà del pensiero.
La promessa: una conversazione chiara, scelta e accurata tra i principali temi quotidiani; alla Fondazione
Marincola Politi la Direzione Scientifica.
Il valore: la “ condotta ” nel trattare gli argomenti.
Se è vero che la bellezza, la sincerità e la verità salveranno il mondo dalla barbarie delle notizie falsate e tendenziose, la nostra regola sarà pervasa dalla voglia di
mostrarci sereni, attenti e circondati dalla simpatia dei
colori e da una veste grafica semplice e strutturata.
Un’ultima annotazione.
Questo periodico continua a prediligere coloro che desiderano leggere ed intervenire con verità ed in maniera
garbata e concreta.
1
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Cultura
NEWS
Non solo macchine.
Nulla è possibile senza l’esperienza di Specialisti e della capacità di un Direttore Sanitario che tante ne ha viste e incontrate: ...
il nostro Direttore Sanitario é il Dr. Giuseppe
Condò.
Alla medicina ha donato tutta la sua vita;
proprio tutta!... posto che continua ad essere in trincea per affermare il principio
sacro ed incontestabile del diritto alla salute
ad un costo agevolato.
Macchine evolute e metodiche innovative
…. ma, ciò che più conta, sono le “persone” pronte in vari modi a “ prendersi cura
” ancor prima che “ curare ”.
Il progetto della FMP intende riproporre le
certezze, il sorriso ed il senso dell’amicizia
che rendevano i nostri paesi forti della sobrietà del farmacista e dei loro medici di
medicina generale appoggiati, oggi, da
una realtà no-profit che invita a riconciliarsi
con se stessi e la propria salute.
LA CALABRESITÀ
NELL’ARTE
DI MATTIA PRETI
Antonio D. Marincola
C
redo sia importante soffermarsi
sulla calabresità che è nell’arte del
Preti.
La calabresità è una componente del DNA
di ogni uomo che è nato e, bene o male,
ha vissuto anche e soltanto i primi anni
della sua vita in questa terra magica chiamata Calabria.
E’ un distintivo di appartenenza, la carica
vitale, il segno forte che, tra i sacrifici, ha
saputo costruire il carattere ed il senso di
un gusto profondo.
È la bandiera che resta issata nel cuore di
tutti; la prima immagine conosciuta che
resta impressa nello sguardo, nei pensieri
e nei sogni.
Infine, è l’identità che continua ad esistere
nelle inaccessibili ed irremovibili zone dell’inconscio esprimendosi caparbiamente
nella lingua d’origine.
Tutto ciò era nell’anima ed è nell’arte del
Preti.
Spalmata nel chiaroscuro dominante, é la
forza paesana di quei corpi di lavoratori
o santi che fossero; é la sofferenza delle
espressioni che ancora oggi mostrano la
costrizione nella pur grande ampiezza
delle tele.
Le grazie delle donne sono rappresentate
sulle tele nel pieno della loro matriarcalità, mentre la femminilità emerge dai disegni del Preti che, personalmente, amo
di più.
Ed anche il retaggio nobile della sua Taverna, è venuto fuori tutte le volte che, insignito con pubbliche ed esclusive
onorificenze, si è trovato a far parte degli
ambienti nobili del tempo.
In Mattia era un qualcosa di imperscrutabile che, pur nella sua più assoluta assenza fisica, è stata avvertita in tutto il
mondo.
Un qualcosa,… esito degli intensi silenzi
dei monti della Piccola Sila; della vita che
nasce dalle onde spumeggianti dell’inquieto Jonio, l’antico mare pieno d’arte e
di storia che s’infrange sulle spiagge lunghe e bianchissime che si estendono in
linea d’aria a meno di una decina di chilometri dalla ricca Taverna.
Ma, la più vivida calabresità del Preti si
evince da un particolare inedito che rivela
il suo desiderio insopprimibile di tornare
a casa nel 1672.
… Aveva avuto quanto un pittore potesse
desiderare: la fama ed i soldi.
Era stato ricevuto a La Valletta come Cavaliere di Grazia dell’Ordine di Malta;
un’onorificenza, questa, considerata tra le
più significative ed esclusive.
Alla sua Arte si erano spalancate le porte
dell’Europa intera!....
Ma…. Un mattino, non ebbe più la possibilità di resistere al richiamo della nostalgia; a quel rimprovero intimo che si
propone ad ogni calabrese, in quella lingua originaria che resta nei sogni e nei
pensieri.
E, così, Mattia partì da Malta per poter
gioire della sua Taverna e dei suoi amici.
Portò se stesso ed anche tante tele per
farne dono ed ingraziarsi, così, la popolazione intera.
Altrettanto inedito è l’entusiasmo che lo
portò a comprare un pezzo di terra vicino
Cropani!...
Ma rimase a Taverna per poco,… anche
se in lui era forte il bisogno di quel Paese
che non gli assicurava le comodità e gli
spazi per esprimere la sua opera.
La cultura del cibo
Sulla tomba di Papa Martino IV si legge questo epitaffio:
“ Gioiscono le anguille perché giace qui morto colui che,
quasi fossero colpevoli di morte, le scorticava ”.
Si dice che morì di indigestione a Perugia e che la sua
salma fu lavata con vernaccia calda ed infuso di erbe segrete.
In suo ricordo, per voi, la ricetta de
…la vostra rubrica
I vostri pensieri, le vostre domande allo specialista, il vostro piccolo intervento, in una
vostra e-mail a [email protected].
“ l’anguilla al vino doc di S. Gimignano ”.
“ Spellatela, pulitela e tagliatela a tocchi.
Lasciatela dorare in padella con olio ed aggiungete alloro,
rosmarino, aglio e sale.
Raggiunta la doratura bagnate con un bicchiere di vernaccia.
Fate evaporare ed ultimate la cottura.
Buona abitudine sarebbe far marinare l’anguilla nel vino con
aglio, erbe e pepe per una notte.”
2
Malta possedeva gli spazi ed un’atmosfera che ricordava Taverna. In Malta, era
la tipica luce mediterranea di cui avevano
bisogno quei suoi quadri inabissati nelle
ombre più impenetrabili della sofferenza
e di quel modo tormentato d’esprimersi.
In Malta era la possibilità di creare al di
fuori dagli intrighi europei ed i ogni caso
lontano dal fragore delle grandi città.
In Malta erano le sensazioni che egli riconosceva a pelle…. la solitudine, la semplicità, e quelle infinite tonalità del verde
che incorniciavano e definivano, con
struggenti sfumature, i residuali dell’antica
cultura e della storia che anche lì riposava
in uno stato di indomito sopore.
Ed a Malta tornò come in esilio; dopo
aver ordinato a Taverna alcune messe per
la sua anima.
Era la terra che lui aveva gemellato a Taverna per le abitudini e le condizioni
socio-climatiche ed ambientali; é per
questo che amò quell’isola dove la luce
del mattino è il riflesso dell’oro e dell’argento scolpito nei suoi ricordi.
Egli ebbe nel cuore due isole felici, poste
sul mare più antico del mondo.
Due realtà insovrapponibili che respirano l’aria pulita del Mediterraneo.
Due storie diverse che, esposte all’inclemenza ed alla generosità del tempo,
continuano ad essere scrigni inesplorati
e fonte d’ispirazione.
i l p i c c o l i s s i m o | Aprile/Maggio 2 0 1 2
Artrosi…. per favore vai via.
l’Horizontal Therapy.
È un’attrezzatura sanitaria di ultima generazione che assicura effetti immediati adattandosi ai più diversi casi diagnosticati con
protocolli predisposti e testati per intensità,
tempo, e frequenza. È particolarmente indicato per:
spalla dolente non traumatica, artrosi, gonartrosi, blocchi articolari,
artrite reumatoide, dolori cervicali,
colpo di frusta, periartriti, epicondiliti, sindrome del tunnel carpale,
lombalgie, lombo sciatalgie, nevralgie (trigemino), mal di testa (cefalea), fratture, distorsioni, contusioni,
strappi muscolari, tendinite, torcicollo o contrattura dei muscoli del
collo.
La mappatura dei nei.
Esposizioni costante al sole!…
nevi in pericolo di tumore!...
Con il “dermatoscopio computerizzato” è possibile valutare direttamente ed
in modo assolutamente non invasivo ed indolore, le microstrutture anatomiche che si
trovano all’interno della pelle.
Il dermatoscopio computerizzato …. é
unico per l’esame delle strutture e delle loro
caratteristiche e consente di stabilire se la
lesione è da considerarsi benigna o maligna.
Inoltre, la digitalizzazione delle immagini e
la loro archiviazione computerizzata consente il controllo temporale delle lesioni
pigmentarie ritenute sospette, attraverso il
semplice confronto delle immagini.
Mai più!..quella fastidiosa
incontinenza!…
Quattro risposte dagli esperti: Maria
Teresa Inzitari e Maria Carmela
Falvo.
1) È possibile dire basta all’incontinenza urinaria?
Si.
2) Quali sono le cause di incontinenza?
indebolimento dei muscoli che sorreggono
l’apparato genitale ed urinario; effetti secondari di farmaci o interventi chirurgici; patologie urinarie e vaginali; malattie
neurologiche; obesità; parto- gravidanze
3) Quali sintomi riconoscere?
perdita di urina mentre si tossisce, si ride o
starnutisce, bisogno urgente di urinare, essere stimolati ad urinare se si ascolta o si
vede acqua scorrere, sensazione di residui
di acqua nella vagina dopo aver effettuato
un bagno, desiderio di urinare più volte durante il sonno, minzione dolorosa.
4) Quale prevenzione-terapia per
l’incontinenza?
Oltre la terapia chirurgica (soltanto nei casi
gravi ), la riabilitazione occupa un ruolo importante nella terapia quanto nella prevenzione. Per completezza d’informazione, è
giusto segnalare che presso il Poliambulatorio de “ la casa di don Bosco ” di Soverato esiste una strumentazione avanzata
utilizzata dalla NASA ed unica in tutto il Meridione. Il suo effetto è la muscolarizzazione.
LE
NOSTRE INTERVISTE
EFFETTI DELL’ESERCIZIO TERAPEUTICO NELLA PERSONA OSTEOPENICA O OSTEOPOROTICA
Dott. Davide Marchese
Prof. Maurizio Iocco
L’
Osteporosi è una patologia sistemica e progressiva
dello scheletro caratterizzata da riduzione del volume
del tessuto osseo rispetto al volume anatomico dell’
osso stesso (in presenza di un normale rapporto tra contenuto minerale e matrice organica).
Una classificazione della patologia in base al sesso e all’età definisce uno spettro caratterizzato da: osteoporosi
idiopatica giovanile, osteoporosi idiopatica del giovane
adulto, osteoporosi post-menopausale (tipo I) e osteoporosi
involutiva (senile, tipo II). Una corretta nosografia, tuttavia,
non può escludere le forme secondarie, la cui eziopatogenesi, talvolta non chiara, può essere compresa solo alla
luce delle alterazioni fisiopatologiche determinate dalla
malattia principale. Secondo uno studio multicentrico nazionale sull’ Osteoporosi (ESOPO), risultano affetti da questa patologia il 23% delle donne con età superiore a 40
anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni1. Questo
dato va associato ad una mortalità per frattura femorale
pari al 15-25%, con riduzione dell’ attività e limitazione
della partecipazione presenti in oltre il 50% dei pazienti ad
un anno dall’ evento fratturativo; solo il 30-40% di queste
persone riprende autonomamente e completamente le attività quotidiane. A ciò si aggiunga che l’Italia rappresenta
la nazione europea con maggior percentuale di ultrasessantacinquenni, il che rende conto dell’enorme aumento
delle fratture stimate nei prossimi anni.
Il razionale terapeutico dell’osteoporosi è articolato in multiple aree di intervento: correzione dei fattori di rischio modificabili, incremento della massa ossea, incremento della
forza muscolare e della funzionalità articolare, miglioramento della capacità aerobica, prevenzione delle cadute,
eventuale trattamento del dolore e dei postumi di frattura.
La presa in carico globale della persona osteoporotica ha
bisogno di un intervento per opera di un team multidisciplinare (fisiatra, ortopedico, reumatologo, radiologo, geriatra, fisioterapista, terapista occupazionale) con
impostazione di un progetto riabilitativo individuale costituito da programmi orientati a specifiche aree d’intervento
(funzione motoria, equilibrio e coordinazione, mobilità e
trasferimenti, deambulazione). È inoltre importante tenere
in considerazione l’unitarietà biopsicosociale del soggetto
con osteoporosi, considerando oltre agli eventuali aspetti
clinici, anche le dimensioni personali, culturali e sociali
(ambientali) nonché l’impatto indotto dal problema in termini di limitazione delle attività e della partecipazione.
Un ottimale modello di prevenzione o trattamento dell’osteoporosi prevede non solo un’adeguata terapia farmacologica, ma anche una valida igiene alimentare
(intesa come adeguato introito con i cibi di calcio e vitamina D), un’efficace igiene comportamentale (con adeguamenti adattivi dell’ambiente per ridurre il rischio di caduta,
e nel senso d’invito a rimanere costantemente attivi), e
l’esercizio terapeutico specifico2. Gli obiettivi fondamentali
di tale modello sono dunque la valorizzazione e il mantenimento della massa ossea, e la minimizzazione dei
traumi.
L’esperienza clinica degli ultimi decenni ci insegna, e la Letteratura Internazionale lo conferma, che un’attività fisica
regolare può contribuire in modo significativo ad ognuno
di questi fattori, ma con risultati diversi nel corso del ciclo
vitale3. Ecco perché la prevenzione dovrebbe cominciare
in giovane età (se non in epoca prenatale mediante un
adeguato apporto di calcio alla gestante) e proseguire durante l’età adulta fino ad arrivare, senza interruzione, alla
terza età. L’attività fisica è uno dei fattori determinanti del
picco di massa ossea, e un esercizio sufficientemente intenso durante l’ infanzia e l’ adolescenza è sicuramente più
efficace sulla densità minerale e sulla resistenza ossea in
termini quantitativi, che non durante l’età adulta. Al contrario, il principale beneficio dell’ esercizio terapeutico sul
tessuto osseo della persona adulta (dopo i 25-30 anni) è
la conservazione, e non l’acquisizione della massa ossea
(i più recenti lavori riportano che l’ attività fisica influenza
positivamente la densità minerale ossea - BMD – nelle giovani donne, ma per provocare variazioni significative della
BMD è richiesto un esercizio ad alto impatto)4,5. Nella persona anziana l’esercizio terapeutico può ridurre la quota
di massa ossea perduta nel tempo, e il miglioramento della
forza muscolare e della tolleranza cardiovascolare allo
sforzo contribuiscono a ridurre ulteriormente il rischio di
caduta. Ancora non siamo in grado di stabilire la minima
quantità di attività necessaria a minimizzare tale perdita.
Basandoci sulle evidenze attualmente disponibili6 possiamo
affermare che le raccomandazioni generali all’ esercizio
terapeutico in prevenzione primaria o secondaria debbano
essere realizzate tenendo presente l’outcome a medio e
lungo termine del programma terapeutico, che a sua volta
dipende anche dal rischio di frattura individuale. Così, per
esempio, pazienti con BMD normale e con assenza di fattori anamnestici di rischio per frattura potranno essere indirizzati ad una attività fisica più intensa (stimolazione
meccanica diretta del tessuto osseo, utilizzo di carichi distrettuali, etc). Al contrario, le persone con osteoporosi o
con storia di frattura traumatica sono invece ad alto rischio;
non vi è alcuna evidenza che in questa specifica tipologia
di pazienti l’ esercizio terapeutico a carico gravitario con
stimolazione meccanica diretta possa correggere questa
condizione, potendo anzi aumentare il rischio di fratture
(vertebrali, in primis). In quest’ ultimo gruppo potrà essere
proposta un’ attività fisica modificata il cui obiettivo primario è la prevenzione delle fratture mediante un lavoro mirato al miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione,
delle possibilità di movimento, all’incremento del trofismo
muscolare e all’educazione posturale ed ergonomica.
L’inattività fisica, l’instabilità posturale e la debolezza muscolare sono fattori di rischio indipendenti per frattura. E’
opinione comune che il miglioramento a carico della forza
e della resistenza muscolare, dell’equilibrio e della stabilità
del tronco e dei distretti prossimali degli arti, del tempo di
reazione riduca drasticamente la predisposizione alle cadute7. Attività come il cammino, il tai chi, il ballo, effettuati
a cadenza trisettimanale determinano un miglioramento
della fitness, della forza muscolare e dell’ equilibrio. Un
programma specificamente mirato alla prevenzione delle
caduta ha sicuramente una migliore efficacia di un programma generico, con benefici anche sulla qualità di vita
e sul livello di funzionalità giornaliero. A tal fine, per esempio, possono essere considerati esercizi finalizzati al rinforzo dei muscoli estensori del tronco, al miglioramento
della postura del tratto cervico-dorsale della colonna (con
conseguente miglioramento del range articolare scapoloomerale) e al miglioramento dell’ attivazione dei gruppi
muscolari del rachide dorso-lombare, dell’ addome e del
pavimento pelvico (il cosiddetto “Core”). I pazienti con esiti
algici di fratture vertebrali, o con marcato deficit dell’ equilibrio possono invece beneficiare di esercizi a bassa intensità o di idrocinesiterapia in ambiente riabilitativo. E’
4 DOMANDE AL DOTT. FRANCESCO MILANO
In visita con un folto gruppo di medici di medicina generale
convenzionati con il S.S.N. presso il Poliambulatorio “La Casa
di Don Bosco “ partecipato dalla Fondazione Marincola Politi,
gli abbiamo chiesto:
Quali le proposte per una più incisiva assistenza
socio-sanitaria del paziente trattato a domicilio?
Il crescente incremento della spesa sanitaria e di quella ospedaliera in particolare ( la spesa media di un giorno di degenza
oggi in Italia è di 1000 euro) rende pressanti i correttivi. Via obbligata resta la deospedalizzazione per quelle patologie che è
possibile risolvere presso gli ambulatori della medicina territoriale e dei medici di base; sempre che tali presidi vengano sostanzialmente potenziati e riorganizzati.
Quali le strategie da adottare per ridurre i giorni di ricovero dei pazienti che vengono trattati a domicilio?
La FIMMG ( la grande federazione dei medici di medicina generale), si è detta disposta a migliorare la medicina del territorio
con orari di apertura degli ambulatori per un tempo non inferiore alle 12 ore giornaliere.
Quali le proposte per la Medicina Preventiva con particolare riguardo alla patologia tumorale?
Studi epidemiologici recenti, svolti sulla fascia ionica, riferiscono
importante sottolineare il concetto che il programma terapeutico è individuale e l’ esercizio deve essere scelto in
modo da evitare eventi avversi. Ad esempio, nei pazienti
che presentano una diagnosi di osteoporosi (anche se “non
conclamata”) è buona norma evitare esercizi di flessione
anteriore del tronco per i muscoli fasici dell’ addome. Negli
adulti sani, l’ attività fisica ad intensità elevata può preservare la massa ossea, risultando in modesti incrementi del
contenuto minerale osseo in siti clinicamente rilevanti, se
effettuato ad alta intensità e secondo modalità di carico
peculiari per questi distretti. Anche in questi pazienti un
programma terapeutico completo dovrebbe prevedere attività volte al miglioramento della forza muscolare, della
flessibilità e dell’ esecuzione articolare, dell’ equilibrio e
della coordinazione, con riferimento agli arti superiori ed
inferiori e al tronco. Per influenzare positivamente la BMD,
un’ attività fisica di tale intensità potrà sortire effetti se effettuata 2-3 volte a settimana. Un esercizio a basso impatto, come la deambulazione in piano, ha solo minimi
effetti sul contenuto minerale osseo.
E’ bene ricordare che ogni beneficio ottenuto in termini di
BMD in relazione ad un programma terapeutico, sarebbe
perduto se l’ individuo tornasse ad uno stile di vita sedentario. Nella nostra esperienza specifica in merito, un programma riabilitativo effettuato su un gruppo di donne in
età post-menopausale con diagnosi densitometrica di
osteopenia e normalizzate per i livelli plasmatici di Vitamina D, con sedute della durata di sessanta minuti a cadenza trisettimanale per ventiquattro settimane, ha fornito
importanti vantaggi sul metabolismo osseo (incremento
della BMD media femorale e lombare e riduzione dei valori plasmatici medi di Osteocalcina e CTX, due marcatori
di riassorbimento osseo), sulla funzione neuromuscolare
(misurata mediante elettromiografia di superficie), sulla riduzione del rischio di caduta e sulla Qualità di Vita8. In
conclusione l’attività fisica regolare include non solo miglioramenti qualitativi e quantitativi sul tessuto osseo, ma
consente anche la prevenzione delle fratture riducendo il
rischio di caduta, migliorando la performance cardiovascolare con benefici sul piano psicologico, cognitivo e in
termini di qualità di vita percepita dalla persona9. I miglioramenti sistemici dovuti all’esercizio terapeutico inoltre costituiscono un substrato fondamentale per incrementare
l’efficacia delle altre terapie.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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Exercise and Sports Sciences Reviews, Vol 24. Baltimore: Williams and Wilkins, 1996; 233-266.
3
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4
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Res 1998; 13:483-490.
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Callreuss M, McGuigan F, Ringsberg K, Akesson K. Self-reported recreational exercise combinity
regularity and impact is necessary to maximize bone mineral density in young adult women: a population based-study based on 1061 women 25 years of age. Osteoporos Int. 2012 Jan 13.
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Tolomio S. Ermolao A. Travain G. Zaccaria M. Short term adapted physical activity program improbe bone quality in osteopenic/osteoporotic post-menopausal women. J Phys Act Health. 2008
Nov; 5(6);844-853;
7
Simmons V, Hansen P D. Effectiveness of water exercise on postural mobility in the well elderly: an experimental study on balance enhancement. J Gerontology 1996; 51A:M233-M238.
8
D. Marchese, M. D’ Andrea, V. Ventura, T. Montalcini, D. Foti, A. Pujia, E. Gulletta, M. Iocco. Effects
of a weight-bearing exercise training on BMD and neuromuscular function of osteopenic women.
Poster and Communication from the 17th ESPRM, 2010.
9
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1
di un incremento medio della patologia tumorale del 20-30%
per i tumori del seno, dell’intestino e della prostata. È viva,
quindi, la necessità di un monitoraggio del territorio che è bene
operi sinergicamente con le componenti pubbliche o private
che siano.
Nel settore della prevenzione c’è molto da fare; raccomandare
ed evitare gli interventi a pioggia sul territorio, che poco incidono nella lotta contro la patologia tumorale.
La Fondazione Marincola Politi ha realizzato la Simul
University , la più grande Scuola del Mezzogiorno su
Simulatori. Quali le possibilità di utilizzo per la formazione e l’aggiornamento dei Medici FIMMG ?
La formazione continua e l’aggiornamento scientifico da parte
dei medici di base in particolare, costituisce premessa per il progresso della medicina territoriale; ogni anno, i medici realizzano
crediti formativi partecipando a convegni, congressi o corsi di
aggiornamento. Ben venga l’iniziativa della Fondazione Marincola Politi che, nel ruolo di provider e titolare della SimulUniversity, offrirà corsi estremamente utili per 1’aggiornamento
continuo nella nostra professione.
Il Dott. Franco Milano é medico di medicina generale convenzionato con il S.S.N. nonché Consigliere provinciale FIMMG
e fiduciario per la stessa Associazione presso il Distretto socio
sanitario N. 3 di Soverato - ASP di Catanzaro.
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SimulUniversity:
L’unico Ente nel Mezzogiorno che forma su “ simulatori ”.
Quasi un monito che dimostra come l’addestramento pratico
consenta ogni tipo d’errore risparmiando vite umane.
A
lcuni ne hanno sentito parlare, ma non
tutti ne conoscono esattamente l’importanza.
La SimulUniversity non è un’idea astratta
ma una Scuola di Formazione voluta completamente dalla nostra Fondazione perché,
presso la propria sede e non solo, si pongano
in essere iniziative formative e culturali attinenti
la Formazione e l’Aggiornamento degli Operatori Sanitari; trattasi di iniziative incentrate
sull’apprendimento di una “ nuova metodologia “ : “ l’ apprendere facendo “.
Fino ad oggi l’addestramento pratico in medicina è stato contemplato dopo il corso degli
studi: il medico o l’ infermiere passa direttamente dalla teoria al suo “ apprendere sul
campo ” . Il nostro metodo di formazione,
invece, è diverso perché favorisce le “ non
Techinical Skills “ alle simulazioni pratiche.
L’ausilio di pazienti robot a grandezza naturale
e la simulazione pratica di scenari possibili e
reali annullano le complicanze, gli imprevisti
ed i rischi che potenzialmente potrebbero verificarsi in un paziente. Tutto, proprio tutto, …
può essere previsto e vissuto, impedendo ed
individuando il giusto intervento . È così che
la “ calabrese ” SimulUniversity non si
propone semplicemente come una Scuola ma
come luogo privilegiato dove l’obiettivo principale non è “ parlare di formazione “
ma far “ vivere la formazione ”.Un luogo
atto a promuovere una costante e determinante esperienza pratica che, lo si spera,
possa riscuotere, come avviene in altre Regioni
italiane, il plauso delle Università, delle Emittenti televisive e delle realtà imprenditoriali che
dovrebbero fare a gara per sostenere ed as-
sicurare al territorio la cultura all’addestramento su simulatori che riducono di molto i
costi ed i rischi in sanità. Ma non è tutto qui!...
perché ci piace sottolineare che ” l’esperienza pratica ” della simulazione consente
di trasferire competenze non soltanto agli addetti ai lavori della sanità ma a chiunque
possa essere professionalmente spettatore, e
quindi fortunato autore di un primo soccorso;
quanto questa nuova formazione possa superare i più qualificati principi delle vigenti leggi
sulla sicurezza in ogni momento della vita civile.
Un’ultima segnalazione importante:
la simulazione per qualità e livello di attrezzature, si inquadra tra le più significative realtà
internazionali e nazionali; non è un caso che
ad oggi la SimulUniversity annoveri partners
di assoluto livello come:
la Fondazione GIMBE; una Fondazione
privata con sede a Bologna che ha lo scopo
di diffondere i principi ed i metodi dell’EBM
Evidence based medicine : medicina
basata sulle prove;
l’associazione nazionale del C.R.S. “
Clinical Risk Simulation “con sede ad
Arezzo; ingloba gli unici Formatori italiani
su simulatori. È una struttura impegnata
con programmi e protocolli basati sulla simulazione atti a ridurre il rischio clinico in
sanità, ed in tutte le atre situazioni nel
campo civile ( teatri, scuole, supermercati,
cinema, uffici, ecc.), militare (addestramento), e quant’altro.
CIMO (Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri )
ASMD (Associazione Sindacale Medici Dirigenti ).
Per informazioni sull’organizzazione dei corsi
è possibile contattare il numero 0967.
530182
oppure
scrivere
a
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5 x 1000:
Il primo modo per sostenerci è parlare della nostra realtà ad un amico o conoscente. In tempo di dichiarazione dei redditi è possibile aiutarci anche destinando alla nostra Fondazione il 5x1000 della
Sua dichiarazione dei redditi.
E’una scelta che non costa nulla ed è un importo che comunque deve allo Stato. Può scegliere però di
destinarlo a Enti senza fine di lucro o a soggetti specifici che svolgono attività di rilevanza sociale come
la nostra Fondazione.
Basta inserire il Codice Fiscale della Fondazione Marincola Politi
02527560797
all’interno dei moduli CUD, 730 e UNICO, alla voce “ Sostegno del Volontariato, etc. “
saremo lieti di reinvestirlo in progetti e attività a beneficio dei nostri sostenitori.
Non è un alternativa all’8x1000, non lo sostituisce, è possibile fare entrambe le scelte.
Se desidera ricevere assistenza su come compilare il modello della dichiarazione dei redditi contattati il numero 0967. 530182
oppure scriva a [email protected]
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della FONDAZIONE MARINCOLA POLITI
“ Ambasciatore “ è il titolare di una realtà economica che affianca alla propria attività la mission della nostra Fondazione.
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“ affiancando uno o più prodotti alla nostra realtà non profit.
Potrà posizionare il nostro banner sull’ home page del sito della Sua Azienda, oppure inserire un nostro articolo o logo all’interno
della newsletter aziendale; così facendo trasferirà ad altri questa importante opportunità. Una tale interazione sarà motivo di reciproca
visibilità.
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a disposizione dei Suoi clienti. Grazie!
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Osteria “Lanterna Rossa”
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C.so Umberto, 1 - 88068 SOVERATO (CZ)
Tel. 0967.25802 - Cell. 338.6159210
www.ristorantelanternarossa.com
Dopo il cannibalismo
d’élite e...democratico
C
ol termine “ primo soccorso ” da
sempre si è identificata quell’azione
che, “ per prima ” ha preso provvedimenti in relazione ad una specifica emergenza. Il luminare, l’infermiere, il medico di
famiglia, ma …. primi ancora il farmacista,
l’ostetrica, la “comare” o il compagno di lavoro che ne aveva viste tante, hanno, da
sempre, garantito l’intervento immediato.
Il miracolo della vita sembrava essere sempre dietro la porta di casa o sullo stesso posto
di lavoro; in ogni dove, la necessità comune
faceva si che tutti sapessero un po’ di tutto al
punto che in molti ricordiamo chi ci ha salvato la vita oppure ci è stato utile in qualche
modo con il suo concorso spesso inatteso.
Era questa “ l’élite ” che, fino a non molto
tempo fa, era a disposizione di tutti; era questa l’immagine di una società strattonata da
pensieri diversi muniti, però, della stessa fede
nella vita.
Oggi, il democratico diritto alla salute viene
gestito dal diritto al lavoro in un pronto soccorso ospedaliero, secondo l’ordine d’arrivo
e senza alcuna obbligatoria altra possibilità
intermedia.
Porte aperte e telefono libero prima d’attendere, senza far nulla, che il SSN giunga nella
scuola pubblica in cui un bambino è vittima;
il caso di un malore, di un falso allarme o di
un malessere importante, meriterà una domanda non esaudita all’arrivo, un dubbio, o
la sensazione che suggerisce di rimandare
tutti a casa.
Ridisegnare gli ospedali, riproporre la formazione d’elite d’un tempo o l’eguaglianza democratica del soccorso d’oggi? Optare per
la concentrazione dei servizi secondo il migliore dato statistico degli esiti percentuali,
potrebbero dare in ritardo risultati insufficienti?...
Forse, sarebbero necessari “corsi” d’etica e
di umanità. Nessuno più presta attenzione o
soccorso; il pronto soccorso di un Ospedale
sembra una centrale di smistamento dove si
spera che i casi vengano riconosciuti ed affrontati da chi ne ha avuto, sino a quel
giorno, la minima esperienza.
Eppure, il luogo dove si dovrebbe sbagliare
di meno dovrebbe essere l’ospedale, ed
ancor prima la scuola, l’ufficio, il campo di
calcio, il cinema, il teatro, il supermercato e
qualsiasi altro luogo pubblico, in cui un volontario o un intermedio efficiente potrebbe
“ mandare in ospedale ” il paziente dopo la
prima ricognizione e dopo il provvidenziale
tentativo di un primo soccorso prestato con
perizia e secondo l’esperienza vissuta almeno su un simulatore.
Oggi, anche “ le parrucchiere ”e le “manicure” che costituiscono “l’elite formata
dal moderno concetto pedagogicodemocratico regionale calabrese ”
usano già da tempo le teste finte perché non
è più possibile trovare persone che si lasciano sfregiare i capelli con una forbiciata
sbagliata.
Se i sistemi moderni per la salute che pur
esistono potessero essere adottati anche
per l’esperienza precoce del primo
soccorso, di certo si potrebbero annoverare
nel breve migliori professionalità, facendo di
più e meglio; risparmiando soldi, sofferenze,
e quelle vite umane oggi fortemente osteggiate da un’infinità di pericoli latenti.
IL PICCOLISSIMO
Registrato Tribunale Lametia Terme
al n° 60 del 5.01.85
Anno XXVII n°01 di Aprile/Maggio 2012
R.O.C. n. 22071 del 27/03/2012
Direttore Responsabile: Antonio D. Marincola
Redazione: Vittoria Grotteria
Stampa: Grafiche Simone - Catanzaro
Editore: Fondazione Marincola Politi
Direzione, redazione e amministrazione:
Via Verdi, 5 - 88068 Soverato ( CZ )
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