Direzione Scientifica Fondazione Marincola Politi Periodico calabrese | cultura - attualità - politica - salute | Copia Omaggio | dal 1985 Registrato Tribunale Lametia Terme al n° 60 del 05.01.85 - Anno XXVII n. 01 di aprile/maggio 2012 UNA “RETE” PER LA SALUTE È un bell’esempio di solidarietà pubblico-privata “ in rete ”. Un’azione già avviata su un territorio che, pur se apparentemente delimitato, conta un numero esorbitante di abitanti in sofferenza per la progressiva riduzione delle dotazioni sanitarie pubbliche. L’idea nasce dalla rete costruita da: Federfarma Catanzaro che desidera ripristinare in chiave moderna l’antico ed insostituibile ruolo del servizio sanitario permanente sul territorio; dalle Farmacie Defilippo di Girifalco, Corapi di Chiaravalle, Raspa come testa di ponte su Lametia Terme, Barbalace di Catanzaro Lido, Giusti di Catanzaro, Aielli di Vallefiorita, Apostoliti di Gagliato, Chiefari di Soverato Superiore, Leone di Caraffa; dai Medici di medicina generale del territorio interessato ( quali supporti irrinunciabili tra il paziente e le Farmacie ); dal Poliambulatorio Specialistico “la casa di don Bosco ”. Quale il fine? Rendere meno esposta la salute di una cittadinanza che non può farsi carico di viaggi e maggiori spese motivate da beghe e dissesti annunciati. Incrementare, con campagne mirate, l’oramai insostituibile cultura della prevenzione posto che, sulla fascia Jonica, è stato registrato un aumento percentuale del 30% dei tumori; tra gli altri, alla prostata ed alla mammella. Con quali mezzi? Mettendo a disposizione, presso le Farmacie, gli studi medici o lo stesso domicilio del paziente, specialisti, attrezzature ed unità mobili del Poliambulatorio “ la Casa di don Bosco “ di Soverato. A quali costi? … Questo l’esempio di vera solidarietà tipico della presenza di una no -profit!... Prezzi “ low cost “ da far dimenticare il ticket!.... Il tutto, a garanzia della salute e dell’economia delle famiglie e degli anziani preoccupati per il decentramento logistico che li lascia ancor più da soli e vittime delle distanze. A tutti, …. i migliori auguri da “ il piccolissimo ”. Salute: a “basso costo” la nostra qualità certificata!.. Come già nel nord d’Italia, la Fondazione Marincola Politi ed il Poliambulatorio “la casa di don Bosco ” di Soverato offrono servizi a “ basso costo” . Il “ low cost ” (o basso costo) è considerato dappertutto come “azione sociale ” utile per aiutare il cittadino oberato dalle spese. Per noi della FMP (Fondazione Marincola Politi) é l’esito del “ prendersi cura ” del cittadino e dei suoi cari in ossequio al principio solidale che è tipico del Terzo Settore cui apparteniamo. “La politica del basso costo che abbiamo adottato - afferma il Dr. Antonio D. Marincola presidente della Fondazione Marincola Politi di Soverato - non è sintomo di minore qualità e neppure di poca trasparenza dell’attività medicospecialistica profusa. Iin assoluto, infatti, Rappresenta il non semplice risultato dovuto alla ricerca dell’innovazione, all’ottimizzazione dei processi interni, al taglio degli sprechi, alla disponibilità del personale e di quei medici legati al territorio che condividono in pieno il progetto del nostro Poliambulatorio Specialistico il cui operato clinico è garantito, tra l’altro, dalla Certificazione di Qualità. Non ultimo, in relazione alle notizie incresciose circa la crescita percentuale dei casi di tumore sulla fascia Jonica, concretizza la volontà di promuovere, insieme alla Farmacie, la necessaria opera di prevenzione: l’unica, vera “medicina che guarisce”. Da qui l’invito che, volta per volta, sarà proposto perché la popolazione si dica sensibile alla “medicina preventiva” offerta anch’essa a “basso costo” e con accorgimenti economici personalizzati ed atti a sostenere l’auspicabile cultura per la prevenzione. Il “ low cost” voluto dalla FMP, quindi, non deve essere considerato come un qualsiasi servizio in concorrenza, ma come metodo che consente visite specialistiche ed esami diagnostici ad un buon prezzo ed in tempi brevi. Per tutti, quindi, prenotazioni e “consulenze” anche on-line, indicazioni su come prepararsi alle visite, e sconti speciali che premiano particolarmente gli ultra sessantacinquenni, … mentre la seconda settimana di ogni mese, secondo il calendario pubblicato, prevede visite per l’indirizzo specialistico totalmente gratuite “per tutti ”. Nessun miracolo, quindi, e nessun conflitto da accertare. Si tratta di una proposta che consente una visita specialistica essenziale a POLIAMBULATORIO SPECIALISTICO www.casadonbosco.it 0967.25942 Settimana solidale seconda settimana di ogni mese Lunedì Martedì mercoledì 10.30/11.30 10.00/11.00 10.00/11.00 17.30/18.30 09.30/12.30 10.00/11.00 giovedì 10.00/11.00 09.30/12.30 venerdì Urologia Reumatologia Medicina interna Cellulite Neuropsicologia per adulti ed anziani Cardiologia Pneumologia Geriatria Disturbi apprendimento infantile 12.00/13.00 10.00/11.00 Fisioterapia Medicina Interna visite gratuite di indirizzo specialistico no liste d’attesa eccellenza medica, tecnologie avanzate diagnostica domiciliare a soverato, in via g. verdi, 5 www.fondazionemarincolapoliti.com partire da 60 euro, nel pieno rispetto della remunerazione erogata e percepita dai medici nel settore pubblico. Ma … tutto non si esaurisce qui. Il servizio offerto dispone di una lodevole diagnostica presso il domicilio del paziente o gli studi di medicina generale in rete, con strumentazioni sino ad oggi utilizzate soltanto nei laboratori. Nutriamo speranza che i servizi saranno utilizzati e compresi per la loro semplice natura di sostegno e di risparmio del tempo e del denaro che manca sempre di più nelle tasche del cittadino; che la popolazione possa convincersi che il nostro unico utile …. è la loro salute. Caro lettore... “ Il Piccolissimo ” cambia pelle. Il suo antico interesse per il sociale, affiorato per la prima volta nel 1985 dalle penne di De Virgilio e Asta, non può e non vuole cambiare; anzi, il suo “ perché ” d’oggi è ancor più entusiasmante. Come tutti i suoi fratelli minori e maggiori che si rispettano, ci siamo dati il compito di comunicare rispettando le regole e senza lasciarci fermare dagli ostacoli. La politica, la sanità, l’ambiente, la cultura, l’etica, saranno considerati sotto la lente della qualità, dell’interesse sociale e del coraggio misurato sul piano della serenità e dell’onestà del pensiero. La promessa: una conversazione chiara, scelta e accurata tra i principali temi quotidiani; alla Fondazione Marincola Politi la Direzione Scientifica. Il valore: la “ condotta ” nel trattare gli argomenti. Se è vero che la bellezza, la sincerità e la verità salveranno il mondo dalla barbarie delle notizie falsate e tendenziose, la nostra regola sarà pervasa dalla voglia di mostrarci sereni, attenti e circondati dalla simpatia dei colori e da una veste grafica semplice e strutturata. Un’ultima annotazione. Questo periodico continua a prediligere coloro che desiderano leggere ed intervenire con verità ed in maniera garbata e concreta. 1 i l p i c c o l i s s i m o | Aprile/Maggio 2 0 1 2 Cultura NEWS Non solo macchine. Nulla è possibile senza l’esperienza di Specialisti e della capacità di un Direttore Sanitario che tante ne ha viste e incontrate: ... il nostro Direttore Sanitario é il Dr. Giuseppe Condò. Alla medicina ha donato tutta la sua vita; proprio tutta!... posto che continua ad essere in trincea per affermare il principio sacro ed incontestabile del diritto alla salute ad un costo agevolato. Macchine evolute e metodiche innovative …. ma, ciò che più conta, sono le “persone” pronte in vari modi a “ prendersi cura ” ancor prima che “ curare ”. Il progetto della FMP intende riproporre le certezze, il sorriso ed il senso dell’amicizia che rendevano i nostri paesi forti della sobrietà del farmacista e dei loro medici di medicina generale appoggiati, oggi, da una realtà no-profit che invita a riconciliarsi con se stessi e la propria salute. LA CALABRESITÀ NELL’ARTE DI MATTIA PRETI Antonio D. Marincola C redo sia importante soffermarsi sulla calabresità che è nell’arte del Preti. La calabresità è una componente del DNA di ogni uomo che è nato e, bene o male, ha vissuto anche e soltanto i primi anni della sua vita in questa terra magica chiamata Calabria. E’ un distintivo di appartenenza, la carica vitale, il segno forte che, tra i sacrifici, ha saputo costruire il carattere ed il senso di un gusto profondo. È la bandiera che resta issata nel cuore di tutti; la prima immagine conosciuta che resta impressa nello sguardo, nei pensieri e nei sogni. Infine, è l’identità che continua ad esistere nelle inaccessibili ed irremovibili zone dell’inconscio esprimendosi caparbiamente nella lingua d’origine. Tutto ciò era nell’anima ed è nell’arte del Preti. Spalmata nel chiaroscuro dominante, é la forza paesana di quei corpi di lavoratori o santi che fossero; é la sofferenza delle espressioni che ancora oggi mostrano la costrizione nella pur grande ampiezza delle tele. Le grazie delle donne sono rappresentate sulle tele nel pieno della loro matriarcalità, mentre la femminilità emerge dai disegni del Preti che, personalmente, amo di più. Ed anche il retaggio nobile della sua Taverna, è venuto fuori tutte le volte che, insignito con pubbliche ed esclusive onorificenze, si è trovato a far parte degli ambienti nobili del tempo. In Mattia era un qualcosa di imperscrutabile che, pur nella sua più assoluta assenza fisica, è stata avvertita in tutto il mondo. Un qualcosa,… esito degli intensi silenzi dei monti della Piccola Sila; della vita che nasce dalle onde spumeggianti dell’inquieto Jonio, l’antico mare pieno d’arte e di storia che s’infrange sulle spiagge lunghe e bianchissime che si estendono in linea d’aria a meno di una decina di chilometri dalla ricca Taverna. Ma, la più vivida calabresità del Preti si evince da un particolare inedito che rivela il suo desiderio insopprimibile di tornare a casa nel 1672. … Aveva avuto quanto un pittore potesse desiderare: la fama ed i soldi. Era stato ricevuto a La Valletta come Cavaliere di Grazia dell’Ordine di Malta; un’onorificenza, questa, considerata tra le più significative ed esclusive. Alla sua Arte si erano spalancate le porte dell’Europa intera!.... Ma…. Un mattino, non ebbe più la possibilità di resistere al richiamo della nostalgia; a quel rimprovero intimo che si propone ad ogni calabrese, in quella lingua originaria che resta nei sogni e nei pensieri. E, così, Mattia partì da Malta per poter gioire della sua Taverna e dei suoi amici. Portò se stesso ed anche tante tele per farne dono ed ingraziarsi, così, la popolazione intera. Altrettanto inedito è l’entusiasmo che lo portò a comprare un pezzo di terra vicino Cropani!... Ma rimase a Taverna per poco,… anche se in lui era forte il bisogno di quel Paese che non gli assicurava le comodità e gli spazi per esprimere la sua opera. La cultura del cibo Sulla tomba di Papa Martino IV si legge questo epitaffio: “ Gioiscono le anguille perché giace qui morto colui che, quasi fossero colpevoli di morte, le scorticava ”. Si dice che morì di indigestione a Perugia e che la sua salma fu lavata con vernaccia calda ed infuso di erbe segrete. In suo ricordo, per voi, la ricetta de …la vostra rubrica I vostri pensieri, le vostre domande allo specialista, il vostro piccolo intervento, in una vostra e-mail a [email protected]. “ l’anguilla al vino doc di S. Gimignano ”. “ Spellatela, pulitela e tagliatela a tocchi. Lasciatela dorare in padella con olio ed aggiungete alloro, rosmarino, aglio e sale. Raggiunta la doratura bagnate con un bicchiere di vernaccia. Fate evaporare ed ultimate la cottura. Buona abitudine sarebbe far marinare l’anguilla nel vino con aglio, erbe e pepe per una notte.” 2 Malta possedeva gli spazi ed un’atmosfera che ricordava Taverna. In Malta, era la tipica luce mediterranea di cui avevano bisogno quei suoi quadri inabissati nelle ombre più impenetrabili della sofferenza e di quel modo tormentato d’esprimersi. In Malta era la possibilità di creare al di fuori dagli intrighi europei ed i ogni caso lontano dal fragore delle grandi città. In Malta erano le sensazioni che egli riconosceva a pelle…. la solitudine, la semplicità, e quelle infinite tonalità del verde che incorniciavano e definivano, con struggenti sfumature, i residuali dell’antica cultura e della storia che anche lì riposava in uno stato di indomito sopore. Ed a Malta tornò come in esilio; dopo aver ordinato a Taverna alcune messe per la sua anima. Era la terra che lui aveva gemellato a Taverna per le abitudini e le condizioni socio-climatiche ed ambientali; é per questo che amò quell’isola dove la luce del mattino è il riflesso dell’oro e dell’argento scolpito nei suoi ricordi. Egli ebbe nel cuore due isole felici, poste sul mare più antico del mondo. Due realtà insovrapponibili che respirano l’aria pulita del Mediterraneo. Due storie diverse che, esposte all’inclemenza ed alla generosità del tempo, continuano ad essere scrigni inesplorati e fonte d’ispirazione. i l p i c c o l i s s i m o | Aprile/Maggio 2 0 1 2 Artrosi…. per favore vai via. l’Horizontal Therapy. È un’attrezzatura sanitaria di ultima generazione che assicura effetti immediati adattandosi ai più diversi casi diagnosticati con protocolli predisposti e testati per intensità, tempo, e frequenza. È particolarmente indicato per: spalla dolente non traumatica, artrosi, gonartrosi, blocchi articolari, artrite reumatoide, dolori cervicali, colpo di frusta, periartriti, epicondiliti, sindrome del tunnel carpale, lombalgie, lombo sciatalgie, nevralgie (trigemino), mal di testa (cefalea), fratture, distorsioni, contusioni, strappi muscolari, tendinite, torcicollo o contrattura dei muscoli del collo. La mappatura dei nei. Esposizioni costante al sole!… nevi in pericolo di tumore!... Con il “dermatoscopio computerizzato” è possibile valutare direttamente ed in modo assolutamente non invasivo ed indolore, le microstrutture anatomiche che si trovano all’interno della pelle. Il dermatoscopio computerizzato …. é unico per l’esame delle strutture e delle loro caratteristiche e consente di stabilire se la lesione è da considerarsi benigna o maligna. Inoltre, la digitalizzazione delle immagini e la loro archiviazione computerizzata consente il controllo temporale delle lesioni pigmentarie ritenute sospette, attraverso il semplice confronto delle immagini. Mai più!..quella fastidiosa incontinenza!… Quattro risposte dagli esperti: Maria Teresa Inzitari e Maria Carmela Falvo. 1) È possibile dire basta all’incontinenza urinaria? Si. 2) Quali sono le cause di incontinenza? indebolimento dei muscoli che sorreggono l’apparato genitale ed urinario; effetti secondari di farmaci o interventi chirurgici; patologie urinarie e vaginali; malattie neurologiche; obesità; parto- gravidanze 3) Quali sintomi riconoscere? perdita di urina mentre si tossisce, si ride o starnutisce, bisogno urgente di urinare, essere stimolati ad urinare se si ascolta o si vede acqua scorrere, sensazione di residui di acqua nella vagina dopo aver effettuato un bagno, desiderio di urinare più volte durante il sonno, minzione dolorosa. 4) Quale prevenzione-terapia per l’incontinenza? Oltre la terapia chirurgica (soltanto nei casi gravi ), la riabilitazione occupa un ruolo importante nella terapia quanto nella prevenzione. Per completezza d’informazione, è giusto segnalare che presso il Poliambulatorio de “ la casa di don Bosco ” di Soverato esiste una strumentazione avanzata utilizzata dalla NASA ed unica in tutto il Meridione. Il suo effetto è la muscolarizzazione. LE NOSTRE INTERVISTE EFFETTI DELL’ESERCIZIO TERAPEUTICO NELLA PERSONA OSTEOPENICA O OSTEOPOROTICA Dott. Davide Marchese Prof. Maurizio Iocco L’ Osteporosi è una patologia sistemica e progressiva dello scheletro caratterizzata da riduzione del volume del tessuto osseo rispetto al volume anatomico dell’ osso stesso (in presenza di un normale rapporto tra contenuto minerale e matrice organica). Una classificazione della patologia in base al sesso e all’età definisce uno spettro caratterizzato da: osteoporosi idiopatica giovanile, osteoporosi idiopatica del giovane adulto, osteoporosi post-menopausale (tipo I) e osteoporosi involutiva (senile, tipo II). Una corretta nosografia, tuttavia, non può escludere le forme secondarie, la cui eziopatogenesi, talvolta non chiara, può essere compresa solo alla luce delle alterazioni fisiopatologiche determinate dalla malattia principale. Secondo uno studio multicentrico nazionale sull’ Osteoporosi (ESOPO), risultano affetti da questa patologia il 23% delle donne con età superiore a 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni1. Questo dato va associato ad una mortalità per frattura femorale pari al 15-25%, con riduzione dell’ attività e limitazione della partecipazione presenti in oltre il 50% dei pazienti ad un anno dall’ evento fratturativo; solo il 30-40% di queste persone riprende autonomamente e completamente le attività quotidiane. A ciò si aggiunga che l’Italia rappresenta la nazione europea con maggior percentuale di ultrasessantacinquenni, il che rende conto dell’enorme aumento delle fratture stimate nei prossimi anni. Il razionale terapeutico dell’osteoporosi è articolato in multiple aree di intervento: correzione dei fattori di rischio modificabili, incremento della massa ossea, incremento della forza muscolare e della funzionalità articolare, miglioramento della capacità aerobica, prevenzione delle cadute, eventuale trattamento del dolore e dei postumi di frattura. La presa in carico globale della persona osteoporotica ha bisogno di un intervento per opera di un team multidisciplinare (fisiatra, ortopedico, reumatologo, radiologo, geriatra, fisioterapista, terapista occupazionale) con impostazione di un progetto riabilitativo individuale costituito da programmi orientati a specifiche aree d’intervento (funzione motoria, equilibrio e coordinazione, mobilità e trasferimenti, deambulazione). È inoltre importante tenere in considerazione l’unitarietà biopsicosociale del soggetto con osteoporosi, considerando oltre agli eventuali aspetti clinici, anche le dimensioni personali, culturali e sociali (ambientali) nonché l’impatto indotto dal problema in termini di limitazione delle attività e della partecipazione. Un ottimale modello di prevenzione o trattamento dell’osteoporosi prevede non solo un’adeguata terapia farmacologica, ma anche una valida igiene alimentare (intesa come adeguato introito con i cibi di calcio e vitamina D), un’efficace igiene comportamentale (con adeguamenti adattivi dell’ambiente per ridurre il rischio di caduta, e nel senso d’invito a rimanere costantemente attivi), e l’esercizio terapeutico specifico2. Gli obiettivi fondamentali di tale modello sono dunque la valorizzazione e il mantenimento della massa ossea, e la minimizzazione dei traumi. L’esperienza clinica degli ultimi decenni ci insegna, e la Letteratura Internazionale lo conferma, che un’attività fisica regolare può contribuire in modo significativo ad ognuno di questi fattori, ma con risultati diversi nel corso del ciclo vitale3. Ecco perché la prevenzione dovrebbe cominciare in giovane età (se non in epoca prenatale mediante un adeguato apporto di calcio alla gestante) e proseguire durante l’età adulta fino ad arrivare, senza interruzione, alla terza età. L’attività fisica è uno dei fattori determinanti del picco di massa ossea, e un esercizio sufficientemente intenso durante l’ infanzia e l’ adolescenza è sicuramente più efficace sulla densità minerale e sulla resistenza ossea in termini quantitativi, che non durante l’età adulta. Al contrario, il principale beneficio dell’ esercizio terapeutico sul tessuto osseo della persona adulta (dopo i 25-30 anni) è la conservazione, e non l’acquisizione della massa ossea (i più recenti lavori riportano che l’ attività fisica influenza positivamente la densità minerale ossea - BMD – nelle giovani donne, ma per provocare variazioni significative della BMD è richiesto un esercizio ad alto impatto)4,5. Nella persona anziana l’esercizio terapeutico può ridurre la quota di massa ossea perduta nel tempo, e il miglioramento della forza muscolare e della tolleranza cardiovascolare allo sforzo contribuiscono a ridurre ulteriormente il rischio di caduta. Ancora non siamo in grado di stabilire la minima quantità di attività necessaria a minimizzare tale perdita. Basandoci sulle evidenze attualmente disponibili6 possiamo affermare che le raccomandazioni generali all’ esercizio terapeutico in prevenzione primaria o secondaria debbano essere realizzate tenendo presente l’outcome a medio e lungo termine del programma terapeutico, che a sua volta dipende anche dal rischio di frattura individuale. Così, per esempio, pazienti con BMD normale e con assenza di fattori anamnestici di rischio per frattura potranno essere indirizzati ad una attività fisica più intensa (stimolazione meccanica diretta del tessuto osseo, utilizzo di carichi distrettuali, etc). Al contrario, le persone con osteoporosi o con storia di frattura traumatica sono invece ad alto rischio; non vi è alcuna evidenza che in questa specifica tipologia di pazienti l’ esercizio terapeutico a carico gravitario con stimolazione meccanica diretta possa correggere questa condizione, potendo anzi aumentare il rischio di fratture (vertebrali, in primis). In quest’ ultimo gruppo potrà essere proposta un’ attività fisica modificata il cui obiettivo primario è la prevenzione delle fratture mediante un lavoro mirato al miglioramento dell’equilibrio e della coordinazione, delle possibilità di movimento, all’incremento del trofismo muscolare e all’educazione posturale ed ergonomica. L’inattività fisica, l’instabilità posturale e la debolezza muscolare sono fattori di rischio indipendenti per frattura. E’ opinione comune che il miglioramento a carico della forza e della resistenza muscolare, dell’equilibrio e della stabilità del tronco e dei distretti prossimali degli arti, del tempo di reazione riduca drasticamente la predisposizione alle cadute7. Attività come il cammino, il tai chi, il ballo, effettuati a cadenza trisettimanale determinano un miglioramento della fitness, della forza muscolare e dell’ equilibrio. Un programma specificamente mirato alla prevenzione delle caduta ha sicuramente una migliore efficacia di un programma generico, con benefici anche sulla qualità di vita e sul livello di funzionalità giornaliero. A tal fine, per esempio, possono essere considerati esercizi finalizzati al rinforzo dei muscoli estensori del tronco, al miglioramento della postura del tratto cervico-dorsale della colonna (con conseguente miglioramento del range articolare scapoloomerale) e al miglioramento dell’ attivazione dei gruppi muscolari del rachide dorso-lombare, dell’ addome e del pavimento pelvico (il cosiddetto “Core”). I pazienti con esiti algici di fratture vertebrali, o con marcato deficit dell’ equilibrio possono invece beneficiare di esercizi a bassa intensità o di idrocinesiterapia in ambiente riabilitativo. E’ 4 DOMANDE AL DOTT. FRANCESCO MILANO In visita con un folto gruppo di medici di medicina generale convenzionati con il S.S.N. presso il Poliambulatorio “La Casa di Don Bosco “ partecipato dalla Fondazione Marincola Politi, gli abbiamo chiesto: Quali le proposte per una più incisiva assistenza socio-sanitaria del paziente trattato a domicilio? Il crescente incremento della spesa sanitaria e di quella ospedaliera in particolare ( la spesa media di un giorno di degenza oggi in Italia è di 1000 euro) rende pressanti i correttivi. Via obbligata resta la deospedalizzazione per quelle patologie che è possibile risolvere presso gli ambulatori della medicina territoriale e dei medici di base; sempre che tali presidi vengano sostanzialmente potenziati e riorganizzati. Quali le strategie da adottare per ridurre i giorni di ricovero dei pazienti che vengono trattati a domicilio? La FIMMG ( la grande federazione dei medici di medicina generale), si è detta disposta a migliorare la medicina del territorio con orari di apertura degli ambulatori per un tempo non inferiore alle 12 ore giornaliere. Quali le proposte per la Medicina Preventiva con particolare riguardo alla patologia tumorale? Studi epidemiologici recenti, svolti sulla fascia ionica, riferiscono importante sottolineare il concetto che il programma terapeutico è individuale e l’ esercizio deve essere scelto in modo da evitare eventi avversi. Ad esempio, nei pazienti che presentano una diagnosi di osteoporosi (anche se “non conclamata”) è buona norma evitare esercizi di flessione anteriore del tronco per i muscoli fasici dell’ addome. Negli adulti sani, l’ attività fisica ad intensità elevata può preservare la massa ossea, risultando in modesti incrementi del contenuto minerale osseo in siti clinicamente rilevanti, se effettuato ad alta intensità e secondo modalità di carico peculiari per questi distretti. Anche in questi pazienti un programma terapeutico completo dovrebbe prevedere attività volte al miglioramento della forza muscolare, della flessibilità e dell’ esecuzione articolare, dell’ equilibrio e della coordinazione, con riferimento agli arti superiori ed inferiori e al tronco. Per influenzare positivamente la BMD, un’ attività fisica di tale intensità potrà sortire effetti se effettuata 2-3 volte a settimana. Un esercizio a basso impatto, come la deambulazione in piano, ha solo minimi effetti sul contenuto minerale osseo. E’ bene ricordare che ogni beneficio ottenuto in termini di BMD in relazione ad un programma terapeutico, sarebbe perduto se l’ individuo tornasse ad uno stile di vita sedentario. Nella nostra esperienza specifica in merito, un programma riabilitativo effettuato su un gruppo di donne in età post-menopausale con diagnosi densitometrica di osteopenia e normalizzate per i livelli plasmatici di Vitamina D, con sedute della durata di sessanta minuti a cadenza trisettimanale per ventiquattro settimane, ha fornito importanti vantaggi sul metabolismo osseo (incremento della BMD media femorale e lombare e riduzione dei valori plasmatici medi di Osteocalcina e CTX, due marcatori di riassorbimento osseo), sulla funzione neuromuscolare (misurata mediante elettromiografia di superficie), sulla riduzione del rischio di caduta e sulla Qualità di Vita8. In conclusione l’attività fisica regolare include non solo miglioramenti qualitativi e quantitativi sul tessuto osseo, ma consente anche la prevenzione delle fratture riducendo il rischio di caduta, migliorando la performance cardiovascolare con benefici sul piano psicologico, cognitivo e in termini di qualità di vita percepita dalla persona9. I miglioramenti sistemici dovuti all’esercizio terapeutico inoltre costituiscono un substrato fondamentale per incrementare l’efficacia delle altre terapie. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Maggi S, Noale M, Gonnelli S, Nuti R, Crepaldi G. et al. Quantitative ultrasound calcaneus measurement: normative data for the italian population. The ESOPO study. J Clin Densitom. 2007 JulSept; 10(3):340-6. 2 Bailey D A, Faulkner R A, McKay H A. Growth, physical activity and bone mineral acquisition. In: Holloszy J O ed. Exercise and Sports Sciences Reviews, Vol 24. Baltimore: Williams and Wilkins, 1996; 233-266. 3 Henderson N K, White C P, Eisman J A. The roles of exercise and fall risk reduction in the prevention of osteoporosis. Endocrinol Metab Clin Nth Am 1998; 27:369-387. 4 Heinonen A, Oja P, Sievanen H, Pasanen M, Vuori I. Effect of two training regimens on bone mineral density in healthy peri-menopausal women: a randomised controlled trial. J Bone Miner Res 1998; 13:483-490. 5 Callreuss M, McGuigan F, Ringsberg K, Akesson K. Self-reported recreational exercise combinity regularity and impact is necessary to maximize bone mineral density in young adult women: a population based-study based on 1061 women 25 years of age. Osteoporos Int. 2012 Jan 13. 6 Tolomio S. Ermolao A. Travain G. Zaccaria M. Short term adapted physical activity program improbe bone quality in osteopenic/osteoporotic post-menopausal women. J Phys Act Health. 2008 Nov; 5(6);844-853; 7 Simmons V, Hansen P D. Effectiveness of water exercise on postural mobility in the well elderly: an experimental study on balance enhancement. J Gerontology 1996; 51A:M233-M238. 8 D. Marchese, M. D’ Andrea, V. Ventura, T. Montalcini, D. Foti, A. Pujia, E. Gulletta, M. Iocco. Effects of a weight-bearing exercise training on BMD and neuromuscular function of osteopenic women. Poster and Communication from the 17th ESPRM, 2010. 9 Jahelka B, Dornet T, Terkula R, Quittan M, Broll H, Erlacher L. Health related quality of life in patients with osteopenia or osteoporosis with and without fractures in a geriatric rehabilitation departiment. Wien Med Wochenschr. 2009 May.159(9-10):235-40. 1 di un incremento medio della patologia tumorale del 20-30% per i tumori del seno, dell’intestino e della prostata. È viva, quindi, la necessità di un monitoraggio del territorio che è bene operi sinergicamente con le componenti pubbliche o private che siano. Nel settore della prevenzione c’è molto da fare; raccomandare ed evitare gli interventi a pioggia sul territorio, che poco incidono nella lotta contro la patologia tumorale. La Fondazione Marincola Politi ha realizzato la Simul University , la più grande Scuola del Mezzogiorno su Simulatori. Quali le possibilità di utilizzo per la formazione e l’aggiornamento dei Medici FIMMG ? La formazione continua e l’aggiornamento scientifico da parte dei medici di base in particolare, costituisce premessa per il progresso della medicina territoriale; ogni anno, i medici realizzano crediti formativi partecipando a convegni, congressi o corsi di aggiornamento. Ben venga l’iniziativa della Fondazione Marincola Politi che, nel ruolo di provider e titolare della SimulUniversity, offrirà corsi estremamente utili per 1’aggiornamento continuo nella nostra professione. Il Dott. Franco Milano é medico di medicina generale convenzionato con il S.S.N. nonché Consigliere provinciale FIMMG e fiduciario per la stessa Associazione presso il Distretto socio sanitario N. 3 di Soverato - ASP di Catanzaro. i l p i c c o l i s s i m o | Aprile/Maggio 2 0 1 2 3 SimulUniversity: L’unico Ente nel Mezzogiorno che forma su “ simulatori ”. Quasi un monito che dimostra come l’addestramento pratico consenta ogni tipo d’errore risparmiando vite umane. A lcuni ne hanno sentito parlare, ma non tutti ne conoscono esattamente l’importanza. La SimulUniversity non è un’idea astratta ma una Scuola di Formazione voluta completamente dalla nostra Fondazione perché, presso la propria sede e non solo, si pongano in essere iniziative formative e culturali attinenti la Formazione e l’Aggiornamento degli Operatori Sanitari; trattasi di iniziative incentrate sull’apprendimento di una “ nuova metodologia “ : “ l’ apprendere facendo “. Fino ad oggi l’addestramento pratico in medicina è stato contemplato dopo il corso degli studi: il medico o l’ infermiere passa direttamente dalla teoria al suo “ apprendere sul campo ” . Il nostro metodo di formazione, invece, è diverso perché favorisce le “ non Techinical Skills “ alle simulazioni pratiche. L’ausilio di pazienti robot a grandezza naturale e la simulazione pratica di scenari possibili e reali annullano le complicanze, gli imprevisti ed i rischi che potenzialmente potrebbero verificarsi in un paziente. Tutto, proprio tutto, … può essere previsto e vissuto, impedendo ed individuando il giusto intervento . È così che la “ calabrese ” SimulUniversity non si propone semplicemente come una Scuola ma come luogo privilegiato dove l’obiettivo principale non è “ parlare di formazione “ ma far “ vivere la formazione ”.Un luogo atto a promuovere una costante e determinante esperienza pratica che, lo si spera, possa riscuotere, come avviene in altre Regioni italiane, il plauso delle Università, delle Emittenti televisive e delle realtà imprenditoriali che dovrebbero fare a gara per sostenere ed as- sicurare al territorio la cultura all’addestramento su simulatori che riducono di molto i costi ed i rischi in sanità. Ma non è tutto qui!... perché ci piace sottolineare che ” l’esperienza pratica ” della simulazione consente di trasferire competenze non soltanto agli addetti ai lavori della sanità ma a chiunque possa essere professionalmente spettatore, e quindi fortunato autore di un primo soccorso; quanto questa nuova formazione possa superare i più qualificati principi delle vigenti leggi sulla sicurezza in ogni momento della vita civile. Un’ultima segnalazione importante: la simulazione per qualità e livello di attrezzature, si inquadra tra le più significative realtà internazionali e nazionali; non è un caso che ad oggi la SimulUniversity annoveri partners di assoluto livello come: la Fondazione GIMBE; una Fondazione privata con sede a Bologna che ha lo scopo di diffondere i principi ed i metodi dell’EBM Evidence based medicine : medicina basata sulle prove; l’associazione nazionale del C.R.S. “ Clinical Risk Simulation “con sede ad Arezzo; ingloba gli unici Formatori italiani su simulatori. È una struttura impegnata con programmi e protocolli basati sulla simulazione atti a ridurre il rischio clinico in sanità, ed in tutte le atre situazioni nel campo civile ( teatri, scuole, supermercati, cinema, uffici, ecc.), militare (addestramento), e quant’altro. CIMO (Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri ) ASMD (Associazione Sindacale Medici Dirigenti ). Per informazioni sull’organizzazione dei corsi è possibile contattare il numero 0967. 530182 oppure scrivere a [email protected]. 5 x 1000: Il primo modo per sostenerci è parlare della nostra realtà ad un amico o conoscente. In tempo di dichiarazione dei redditi è possibile aiutarci anche destinando alla nostra Fondazione il 5x1000 della Sua dichiarazione dei redditi. E’una scelta che non costa nulla ed è un importo che comunque deve allo Stato. Può scegliere però di destinarlo a Enti senza fine di lucro o a soggetti specifici che svolgono attività di rilevanza sociale come la nostra Fondazione. Basta inserire il Codice Fiscale della Fondazione Marincola Politi 02527560797 all’interno dei moduli CUD, 730 e UNICO, alla voce “ Sostegno del Volontariato, etc. “ saremo lieti di reinvestirlo in progetti e attività a beneficio dei nostri sostenitori. Non è un alternativa all’8x1000, non lo sostituisce, è possibile fare entrambe le scelte. Se desidera ricevere assistenza su come compilare il modello della dichiarazione dei redditi contattati il numero 0967. 530182 oppure scriva a [email protected] DIVENTA “Ambasciatore“ della FONDAZIONE MARINCOLA POLITI “ Ambasciatore “ è il titolare di una realtà economica che affianca alla propria attività la mission della nostra Fondazione. Se ha un’azienda e Le interessa promuovere i nostri progetti o le campagne di prevenzione potrà essere anche Lei “ Ambasciatore “ affiancando uno o più prodotti alla nostra realtà non profit. Potrà posizionare il nostro banner sull’ home page del sito della Sua Azienda, oppure inserire un nostro articolo o logo all’interno della newsletter aziendale; così facendo trasferirà ad altri questa importante opportunità. Una tale interazione sarà motivo di reciproca visibilità. Se ha un negozio o un ufficio, non esiti a chiamaci! Potremo consegnare locandine o piccoli opuscoli informativi da lasciare a disposizione dei Suoi clienti. Grazie! Desidera effettuare una donazione ? La donazione è libera. Non sono previste cifre minime da versare. Può effettuare un versamento su Conto Corrente Postale N° 64297211 intestato alla Fondazione Marincola Politi – Via G. Verdi, 5 – 88068 Soverato ( CZ ) – causale: erogazione liberale; per donazioni in memoria: erogazione liberale in memoria di…… Tramite Bonifico Bancario presso BANCA POPOLARE DEL MEZZOGIORNO - Agenzia S. Maria di Catanzaro - IBAN: IT 66 I 05256 04401 000000 936291 Un convenzione? E’ possibile sostenere la nostra realtà anche attraverso l’ “ uso preferenziale” dei prodotti o dei servizi erogati dalla Fondazione.. Se rappresenta un’ Associazione, una categoria, un gruppo potrà richiedere una convezione telefonando al n. 0967 530182 oppure inviando la Sua richiesta con una e-mail all’indirizzo [email protected]. Osteria “Lanterna Rossa” 4 i l p i c c o l i s s i m o | Aprile/Maggio 2 0 1 2 C.so Umberto, 1 - 88068 SOVERATO (CZ) Tel. 0967.25802 - Cell. 338.6159210 www.ristorantelanternarossa.com Dopo il cannibalismo d’élite e...democratico C ol termine “ primo soccorso ” da sempre si è identificata quell’azione che, “ per prima ” ha preso provvedimenti in relazione ad una specifica emergenza. Il luminare, l’infermiere, il medico di famiglia, ma …. primi ancora il farmacista, l’ostetrica, la “comare” o il compagno di lavoro che ne aveva viste tante, hanno, da sempre, garantito l’intervento immediato. Il miracolo della vita sembrava essere sempre dietro la porta di casa o sullo stesso posto di lavoro; in ogni dove, la necessità comune faceva si che tutti sapessero un po’ di tutto al punto che in molti ricordiamo chi ci ha salvato la vita oppure ci è stato utile in qualche modo con il suo concorso spesso inatteso. Era questa “ l’élite ” che, fino a non molto tempo fa, era a disposizione di tutti; era questa l’immagine di una società strattonata da pensieri diversi muniti, però, della stessa fede nella vita. Oggi, il democratico diritto alla salute viene gestito dal diritto al lavoro in un pronto soccorso ospedaliero, secondo l’ordine d’arrivo e senza alcuna obbligatoria altra possibilità intermedia. Porte aperte e telefono libero prima d’attendere, senza far nulla, che il SSN giunga nella scuola pubblica in cui un bambino è vittima; il caso di un malore, di un falso allarme o di un malessere importante, meriterà una domanda non esaudita all’arrivo, un dubbio, o la sensazione che suggerisce di rimandare tutti a casa. Ridisegnare gli ospedali, riproporre la formazione d’elite d’un tempo o l’eguaglianza democratica del soccorso d’oggi? Optare per la concentrazione dei servizi secondo il migliore dato statistico degli esiti percentuali, potrebbero dare in ritardo risultati insufficienti?... Forse, sarebbero necessari “corsi” d’etica e di umanità. Nessuno più presta attenzione o soccorso; il pronto soccorso di un Ospedale sembra una centrale di smistamento dove si spera che i casi vengano riconosciuti ed affrontati da chi ne ha avuto, sino a quel giorno, la minima esperienza. Eppure, il luogo dove si dovrebbe sbagliare di meno dovrebbe essere l’ospedale, ed ancor prima la scuola, l’ufficio, il campo di calcio, il cinema, il teatro, il supermercato e qualsiasi altro luogo pubblico, in cui un volontario o un intermedio efficiente potrebbe “ mandare in ospedale ” il paziente dopo la prima ricognizione e dopo il provvidenziale tentativo di un primo soccorso prestato con perizia e secondo l’esperienza vissuta almeno su un simulatore. Oggi, anche “ le parrucchiere ”e le “manicure” che costituiscono “l’elite formata dal moderno concetto pedagogicodemocratico regionale calabrese ” usano già da tempo le teste finte perché non è più possibile trovare persone che si lasciano sfregiare i capelli con una forbiciata sbagliata. Se i sistemi moderni per la salute che pur esistono potessero essere adottati anche per l’esperienza precoce del primo soccorso, di certo si potrebbero annoverare nel breve migliori professionalità, facendo di più e meglio; risparmiando soldi, sofferenze, e quelle vite umane oggi fortemente osteggiate da un’infinità di pericoli latenti. IL PICCOLISSIMO Registrato Tribunale Lametia Terme al n° 60 del 5.01.85 Anno XXVII n°01 di Aprile/Maggio 2012 R.O.C. n. 22071 del 27/03/2012 Direttore Responsabile: Antonio D. Marincola Redazione: Vittoria Grotteria Stampa: Grafiche Simone - Catanzaro Editore: Fondazione Marincola Politi Direzione, redazione e amministrazione: Via Verdi, 5 - 88068 Soverato ( CZ ) Tel. 0967 530182 - e-mail: [email protected]