1
P
PR
RE
EM
ME
ES
SS
SA
A
L’attuale complessità della vita sociale e le conseguenti condizioni di
marginalità e difficoltà d’inserimento negli ambienti di vita prossimali di molti
adolescenti, rappresentano i più frequenti fattori causali di stili di vita e attitudini
improntate alla dipendenza. È necessario che le organizzazioni e le Istituzioni
territoriali (Azienda U.S.L., Scuole, Enti Locali) offrano, attraverso azioni integrate,
efficaci programmi di prevenzione, capaci di rispondere ai bisogni individuali,
relazionali e di benessere dei ragazzi.
Il progetto ha come finalità principale e prioritaria la strutturazione e lo sviluppo
di una “Rete di moltiplicatori territoriali” promotori di salute per la Comunità (ragazzi,
genitori, insegnanti).
Tutte le più recenti indicazioni nel campo della prevenzione delle dipendenze,
infatti, sottolineano l’importanza del coinvolgimento della comunità ed in particolare di
quelle categorie di adulti con responsabilità educative.
Tale azione presuppone l’acquisizione di conoscenze e competenze che
permettano loro di divenire (in sinergia e con il supporto dell’Asl) stabili riferimenti sul
territorio per la prevenzione delle dipendenze attraverso la realizzazione di iniziative
di educazione alla salute.
La scuola, quale luogo di passaggio “obbligato” di tutta la popolazione
giovanile, rappresenta un “contenitore” privilegiato per creare “laboratori” in cui
attività didattiche e finalità educative si supportano reciprocamente, promuovendo la
salute attraverso strategie di empowerment individuale e collettivo.
Il modello di intervento proposto fa riferimento agli orientamenti metodologici
che assumono come presupposto l’importanza del contesto in quanto fattore
continuamente interagente con lo sviluppo delle azioni sociali. In tale prospettiva la
condizione dei ragazzi non viene considerata come elemento isolato, ma piuttosto in
termini di costrutto personale, elaborato attraverso l’esperienza e la comunicazione.
Sulla base di tale presupposto si ritiene necessario fornire ai ragazzi proposte
alternative e possibilità realistiche per costruire e sviluppare azioni che offrano loro
l’opportunità di acquisire competenze a sostegno del benessere e che siano in
grado di promuovere un contenitore sociale per il “rischio tutelato” nell’assumere il
ruolo di protagonisti.
2
C
ON
NT
TE
ES
ST
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OT
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ME
EN
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TO
O
CO
AREA TERRITORIALE INTERESSATA
Le azioni progettuali programmate saranno svolte in tutto il contesto territoriale
del Distretto che comprende: Milazzo, Torregrotta, Pace del Mela, Santa Lucia del
Mela , San Filippo del Mela, Gualtieri Sicaminò, San Pier Niceto, Condrò, Monforte
San Giorgio, Valdina, Roccavaldina, Venetico e Spadafora.
I Comuni presentano differenti caratteristiche per quanto riguarda la
dislocazione territoriale essendo situati sia nella fascia costiera che nelle zone
collinari.
Anche dal punto di vista della evoluzione culturale, urbanistica ed economica
esistono notevoli variabilità tra il comune di Milazzo, crocevia turistico e punto di
riferimento dei paesi limitrofi, la zona di sviluppo industriale, a notevole impatto
ambientale e i piccoli e medi centri investiti da fenomeni di rapida trasformazione.
Tali eterogeneità, associate alla crisi delle attività economiche e alla perdita delle
identità culturali, concorrono a comporre un contesto caratterizzato da molteplici
fattori di disgregazione e complessità socio – ambientale.
STUDIO ED ANALISI DEL CONTESTO SOCIALE INTERESSATO
La popolazione residente
La popolazione complessiva del Distretto ammonta a 77.227 con una prevalenza
femminile di 2.459 unità.
I dati riportati nella tabella dettagliata relativi ai Comuni, evidenziano l’esistenza, dal
punto di vista demografico, di rilevanti differenze nella
distribuzione della
popolazione. Da una concentrazione del 42,1% della popolazione nel Comune di
Milazzo si passa ad una incidenza dello 0,7% in quello di Condrò con soli 515
abitanti.
Gli altri Comuni oscillano da un minimo di 1161 a Roccavaldina a 7.103 abitanti a
San Filippo del Mela.
3
POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31. 12. 2002
MASCHI
FEMMINE
TOTALE
MILAZZO
15814
16723
32537
Pace del Mela
3006
3110
6116
S. Filippo del Mela
3458
3645
7103
S. Lucia del Mela
2331
2463
4794
Gualtieri Sicaminò
967
1081
2048
Spadafora
2551
2737
5288
Venetico
1840
1937
3777
Valdina
603
631
1234
Roccavaldina
537
624
1161
Torregrotta
3197
3447
6644
Monforte S. Giorgio
1454
1633
3087
S. Pier Niceto
1380
1543
2923
Condrò
246
269
515
37384
39843
77227
COMUNI DISTRETTO
TOTALE
Il confronto della popolazione per grandi fasce di età (vedi grafico sottostante)
evidenzia che la fascia giovanile e quella anziana si equivalgono raggiungendo
rispettivamente una incidenza complessiva del 18,4% e del 18,5%. Nella fascia
intermedia si concentra il 63,1 della popolazione maschile e femminile.
POPOLAZIONE
POPOLAZIONE RESIDENTE
RESIDENTE PER
PER CLASSI
CLASSI DI
DI ETÀ
ETÀ ANNO
ANNO 2002
2002
INCIDENZA
INCIDENZA SUL
SUL TOTALE
TOTALE DELLA
DELLA POPOLAZIONE
POPOLAZIONE
Maschi
Maschi
80
80
64,3
64,3
70
70
Femmine
Femmine
61,8
61,8
60
60
50
50
40
40
30
30
20
20
19,5
19,5
16,2
16,2
17,4
17,4
20,8
20,8
10
10
00
Minori
Minori00 --17
17
Adulti
Adulti18
18 --64
64
Anziani
Anziani65
65 ee più
più
4
Natalità e mortalità
Nel periodo che va dal 1991 al 2002 si registra, nel Distretto, un decremento
della natalità pari all’1,8% passando dal 10,3 all’8,5 nati ogni cento abitanti. Nello
stesso periodo di riferimento si osserva un incremento della mortalità pari allo 0,5%.
L’analisi longitudinale evidenzia che, negli anni precedenti al 1997, la natalità
risultava prevalente rispetto alla mortalità, mentre successivamente i valori della
mortalità superano tendenzialmente quelli della natalità.
Tuttavia, la media dei valori dell’intero periodo risulta favorevole alla natalità (9,4
contro 9,1).
Saldo Naturale e Saldo Sociale
L’analisi del saldo naturale evidenzia che la differenza tra nati e morti, ogni mille
abitanti, pur mantenendosi mediamente positivo nell’arco di tempo compreso tra il
1991 e il 2002 (0,3), a partire dal 1997 si attesta su crescenti valori negativi.
La differenza tra immigrati ed emigrati, rappresentata dal saldo sociale, si mantiene
mediamente su valori positivi (3,2 ogni mille abitanti).
La popolazione minorile
POPOLAZIONE MINORILE AL 31.12.2002
MINORI
COMUNI
Milazzo
Pace del Mela
S.Filippo del Mela
S.Lucia del Mela
Gualtieri Sicaminò
Spadafora
Venetico
Valdina
Roccavaldina
Torregrotta
Monforte S.Giorgio
S. Pier Niceto
Condrò
TOTALE
INCIDENZA
M
F
TOTALE
2950
630
766
446
167
525
373
112
112
663
258
253
43
7298
51,3
2761
608
759
396
148
476
360
89
102
689
276
229
31
6924
48,7
5711
1238
1525
842
315
1001
733
201
214
1352
534
482
74
14222
100%
5
La popolazione in età scolare
P O P O L A Z IO N E IN E T À S C O L A R E A L 3 1 .1 2 .2 0 0 2
FASCE
D ’E T À
CO M UNI
M ila z z o
P a c e d e l M e la
S .F ilip p o d e l M e la
S .L u c ia d e l M e la
G u a ltie r i S ic a m in ò
S p a d a fo ra
V e n e tic o
V a ld in a
R o c c a v a ld in a
T o r r e g r o tta
M o n f o r te S . G io r g io
S . P ie r N ic e to
C o n d rò
TO TALE
IN C ID E N Z A
0 - 2
3 - 5
6 - 10
11 - 13
14 - 18
TO TALE
520
128
139
73
24
85
63
22
14
147
56
42
7
1320
9 ,2 %
816
178
223
112
49
147
97
30
28
184
65
72
13
2014
1 4 ,1 %
1546
347
390
226
98
276
205
54
55
348
135
141
13
3834
2 6 ,8 %
1037
219
258
175
48
200
119
34
37
270
116
77
15
2605
1 8 ,2 %
1792
366
515
256
96
342
249
61
80
406
163
150
26
4502
3 1 ,5 %
5711
1238
1525
842
315
1050
733
201
214
1355
535
482
74
14275
100%
CAUSE E FATTORI PECULIARI DEL DISAGIO CHE SI INTENDE
AFFRONTARE CON IL PROGETTO
La identificazione delle peculiari cause di disagio nel contesto distrettuale è stata
condotta sulla base di diverse fonti e prospettive di analisi. I dati provenienti dai
Comuni e dai Servizi territoriali, basati sulla tipologia della domanda, mettono in
evidenza, tra le principali problematiche, quelle di seguito riportate:
Mancanza di interventi coordinati ed integrati tra Istituzioni scolastiche, Enti
Locali,
Servizi Territoriali e necessità di formalizzare la rete con protocolli
operativi.
Aumento del disagio sociale e relazionale e delle difficoltà di inserimento in
ambito scolastico.
Inserimento di minori nella rete della microcriminalità e della prostituzione.
Elevate difficoltà di inserimento sociale e lavorativo.
Rilevanza del sommerso, scarsa conoscenza delle reali dimensioni del fenomeno.
Mancanza di alternative e luoghi di aggregazione per il tempo libero.
Incremento dei fattori di disgregazione in ambito familiare.
Ulteriori informazioni sulle cause del disagio hanno preso in considerazione:
I dati forniti dagli operatori del SerT
I dati relativi all’insuccesso e alla dispersione scolastica
I risultati emersi da un’indagine mirata sui livelli di adattamento degli adolescenti
condotta dagli operatori dei Consultori Familiari
6
Caratteristiche utenza del Sert di Milazzo
L’utenza totale presso il SERT di Milazzo, ammonta a 193 unità nell’anno
2002 e a 212 nel 2003 . Nei due anni sono stati accolti rispettivamente 16 e 27 nuovi
utenti. La distribuzione dei soggetti per età evidenzia una maggiore incidenza delle
fasce comprese tra i 25 e i 34 anni.
La scarsa presenza di utenti registrata nelle fasce adolescenziali, non indica tuttavia
l’assenza di giovani consumatori, ma l’esistenza di un vasto fenomeno sommerso.
SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE MILAZZO
UTENZA PER FASCE DI ETÀ
Fasce di età
Numero Utenti
Incidenza
2002
2003
2002
2003
< 15
0
0
0,0
0,0
15 – 19
1
3
0,5
1,4
20 – 24
16
19
8,3
8,9
25 – 29
43
47
22,3
22,2
30 – 34
51
52
26,4
24,5
35 – 39
42
43
21,8
20,3
> 39
40
48
20,7
22,6
TOTALE
193
212
100%
100%
I consumatori delle nuove droghe,
infatti, non si rivolgono ai servizi territoriali
considerando “norma sociale” l’assunzione di sostanze per evadere i problemi della
quotidianità.
SERVIZIO TOSSICODIPENDENTI MILAZZO
UTENZA E USO DI SOSTANZE
Numero Utenti
Incidenza
Sostanze
2002
2003
2002
2003
Benzodiazepine
8
2
4,1
0,9
Cannabinoidi
14
8
7,3
3,8
Cocaina
2
4
1,1
1,9
Eroinomani
146
189
75,6
89,1
Metadone
18
1
9,3
0,5
Altro
5
8
2,6
3,8
TOTALE
193
212
100%
100%
7
La tabella riguarda l’uso primario delle sostanze che spesso vengono
associate all’assunzione di altre droghe. La principale sostanza utilizzata risulta
l’eroina, con un incremento del 13,5% nell’anno 2003 rispetto al 2002.
Questi ultimi dati, oltre a confermare l’esiguità di consumatori di droghe
leggere e sintetiche
in trattamento presso il Sert, confermano l’esigenza di
potenziare le azioni di prevenzione rivolte all’intera popolazione giovanile .
La distribuzione degli utenti per paese di provenienza, riportata nella tabella
seguente, evidenziando le zone in cui si registra la principale concentrazione di casi,
può fornire utili informazioni riguardo le priorità e l’articolazione degli interventi
preventivi.
DISTRIBUZIONE UTENZA SERT PER COMUNE
ANNO 2003
COMUNI
NUMERO
INCIDENZA %
MILAZZO
49
23,1
Pace del Mela
6
2,8
S. Lucia del Mela
25
11,8
S. Filippo del Mela
4
1,9
S. Pier Niceto
1
0,5
Condrò
1
0,5
Torregrotta
5
2,4
Spadafora
1
0,5
Venetico
1
0,5
Rometta
2
0,9
FUORI DISTRETTO
80
37,7
IN APPOGGIO
37
17,4
TOTALE
212
100%
Gli indicatori relativi all’utenza utilizzati per valutare l’evoluzione delle attività svolte
presso il SerT registrano, nell’anno 2003, un incremento sia delle prime visite che del
numero totale di utenti trattati.
EVOLUZIONE ATTIVITÀ
2002
2003
Nuova Utenza
16
27
Utenza Totale
193
212
2002
2003
Prime visite ogni 10.000 abitanti (15 – 44 anni)
4,83
8,19
Totale Utenti trattati ogni 1.000 abitanti (15 – 44 anni)
5,85
6,43
INDICATORI
8
Insuccesso e dispersione scolastica nel Distretto
Gli studi del settore hanno chiaramente individuato, tra le principali cause di
insorgenza dei comportamenti di dipendenza, Il disagio derivante dalle condizioni di
insuccesso e dispersione scolastica.
L’elaborazione dei dati provenienti da tutte le scuole del Distretto ha consentito di
delineare l’ampiezza dei fattori analizzati in ogni singolo Istituto:
Insuccesso e Dispersione Scolastica nelle Scuole Medie Inferiori del
Distretto di Milazzo
0,4
TOTALE
Scuola Media Rizzo Milazzo
0
Istituto C.vo Venetico
0
Istituto C.vo S. L. del Mela
0
2,4
1,6
1,7
1,9
0,4
Istituto C.vo Pace del Mela
2,1
0
Istituto C.vo S. Pier Niceto
2,3
0,3
Istituto C.vo S. F. del Mela
2,6
0,7
Istituto C.vo Torregrotta
4,4
1,5
Istituto C.vo Milazzo 1
0
1
4,4
2
3
Insuccesso
4
5
Dispersione
I grafici tracciano un quadro complessivo ed articolato sulla distribuzione dei
fenomeni e sulla loro incidenza fornendo nel contempo chiare indicazioni riguardo i
contenuti e le priorità operative.
Insuccesso e Dispersione Scolastica negli Istituti Superiori del Distretto di
Milazzo
3,2
TOTALE
0
Lic. Sc. Meucci Milazzo
0,8
3,3
Lic. Sc. Galilei Spadafora
15,4
6,1
0
Lic. Cl. Im pallom eni Milazzo
12,6
2,1
I.T.C.G. L. Vinci Milazzo
14,2
4,6
Istituto d'Arte Milazzo
22
5,3
I. P. S. I. A. Pace del Mela
28,2
15,3
I. P. S. A. Milazzo
30
5,3
Antonello Milazzo
0
5
35,1
10
Insuccesso
15
20
25
Dispersione
30
35
40
9
I livelli di adattamento degli adolescenti nel Distretto
L’indagine territoriale condotta attraverso il questionario “Io ragazzo” ha
preso in considerazione un campione rappresentativo di 1.369 adolescenti
frequentanti le scuole medie inferiori del territorio provinciale.
L’obiettivo generale della ricerca è stato la rilevazione epidemiologica dei livelli
di adattamento dei ragazzi. Nei diversi ambiti di vita (personale, familiare, scolastico
e sociale) sono state prese in considerazione le seguenti aree problematiche:
educazione alla salute, sessualità, emotività, dipendenza, ansia, problem solving,
autostima, comunicazione, aggressività.
L’elaborazione statistica dei dati ha consentito:
la definizione dei valori standard di riferimento per l’intera provincia
l’analisi e il confronto delle diverse realtà distrettuali
Distretto di Milazzo
Dai dati generali dell’intera ricerca sono state estrapolate le informazioni
relative al Distretto di Milazzo con l’obiettivo di analizzare le peculiari caratteristiche
dei ragazzi attraverso il confronto con i valori standard di riferimento.
Campione Distretto Milazzo: 352 ragazzi, 185 maschi (52,6%),167 femmine
(47,4%), fascia d’età 10 -15 anni;
Scuole coinvolte nella rilevazione: Milazzo, Venetico, San Pier Niceto, Santa Lucia
del Mela, Pace del Mela.
Vengono
di
seguito
sinteticamente
presentati
alcuni
risultati
relativi
all’autopercezione del rendimento scolastico e ai livelli di adattamento nelle diverse
aree considerate e nei diversi ambiti di vita.
Per quanto riguarda il rendimento scolastico:
il 19,9% dei ragazzi riferiscono d’incontrare difficoltà a scuola
il 34,3% dei ragazzi percepiscono il loro rendimento scolastico da scarso ad
appena sufficiente.
Abitudini di vita
Tra le diverse modalità di trascorrere il tempo libero emergono in modo rilevante
consuetudini di tipo passivo connesse prevalentemente alla fruizione dei media e
all’utilizzo del computer come strumento per i video giochi (la coincidenza dei dati
relativi ai video e all’uso del computer conferma tale ipotesi).
10
TRASCORRO IL MIO TEMPO LIBERO IN CASA
sem pre: 7,4
Utilizzando il
com puter
spesso: 18,5
sem pre: 7,1
Adoperando i video
spesso: 19,1
sem pre: 6,3
Davanti alla T V
spesso: 35,5
0
5
10
15
20
25
30
35
40
Inserimento negli ambiti di vita
I valori medi riportati evidenziano che i ragazzi incontrano maggiori difficoltà
d’inserimento in ambito sociale e scolastico. Probabilmente il dato può essere “letto”
quale espressione della dipendenza dai modelli familiari che caratterizza tale ciclo
evolutivo.
AMBITI DI INDAGINE
VALORI MEDI RILEVATI
55,6
55,5
53,8
53,5
Familiare
Personale
Scolastico
Sociale
Il confronto tra il rendimento scolastico e l’inserimento negli ambiti di vita mette in
evidenza una correlazione significativa
riscontrate in ambito scolastico.
tra i livelli d’inserimento e le difficoltà
11
A SCUOLA INCONTRO PARTICOLARI DIFFICOLTA’
56,2
56,1
54,6
53,9
53,2
53
51,8
50,6
Familiare
Personale
Scolastico
NO
Sociale
SI
Aree problematiche
I dati riportati nel grafico evidenziano che un’alta percentuale di ragazzi
presenta consistenti disabilità nelle aree relative alla sessualità, alla percezione di
autostima e all’emotività. Seguono le difficoltà riguardanti i comportamenti di
salvaguardia della salute e i problemi di dipendenza. Nell’’ambito di queste aree
dovrebbero essere sviluppati interventi operativi prioritari.
Sostenere i ragazzi in scelte utili al mantenimento di una “buona salute”,
evitando le condotte a rischio, significherebbe fornire competenze di autoefficacia
che si rifletterebbero positivamente sul miglioramento di tutte le altre abilità.
DIFFICOLTÁ DI ADATTAMENTO NELLE AREE ANALIZZATE
S e s s ua lit à
6 ,5
A ut o s t im a
5
E m o t iv it à
15
6
S a lut e
4 ,8
D ipe nde nza
5
A ns ia / P a ure
5
P ro ble m s o lv ing
4 ,3
C o m unic a zio ne
A ggre s s iv it à
16
13 ,8
14
13
11
10
3
2
9
6
M A G G IO R I D IF F IC O LT A '
D IF F IC O LT A '
12
D
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LP
PR
RO
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GE
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TT
TO
O
DA
NUMERO E TIPOLOGIA DEI DESTINATARI FINALI
La tipologia preventiva del progetto richiede che le iniziative condotte vengano
rivolte non solo ai soggetti a rischio ma anche agli altri adolescenti in età scolare, alle
loro famiglie e al corpo docente.
Si intende intervenire indirettamente (attraverso l’azione formativa) su tutta la
popolazione target dei ragazzi appartenenti alla fascia di età 11 – 18 anni,
frequentanti le scuole medie inferiori e gli istituti superiori dell’intero Distretto.
L’azione diretta (lavoro in classe, formazione gruppi referenti, formazione gruppi pari)
sarà rivolta a:
Circa 600 ragazzi per ogni annualità, in entrata al primo anno delle scuole medie
inferiori. Gli interventi di mantenimento negli anni successivi saranno garantiti
anche dagli insegnanti referenti formati, con la guida e la supervisione dell’equipe
di progetto.
80 ragazzi frequentanti le prime e le seconde classi degli istituti superiori,
selezionati e formati dall’equipe del progetto nella prima annualità e guidati nel
secondo e nel terzo anno nelle azioni rivolte all’intera popolazione di pari degli
stessi istituti.
20 insegnanti referenti delle scuole inferiori che parteciperanno a cicli formativi
mirati effettuati nella fase iniziale del progetto e nelle due annualità successive,
sulla base delle esigenze di attuazione del progetto.
10 insegnanti referenti degli istituti superiori che parteciperanno ai cicli formativi
mirati per favorire e collaborare alle iniziative dei ragazzi nei confronti dei pari.
20 genitori referenti dei ragazzi frequentanti le scuole medie inferiori che saranno
coinvolti e parteciperanno a percorsi formativi, condotti dall’equipe di progetto,
nella prima e nella seconda annualità. Il terzo anno fruiranno di azioni di supporto
per il coinvolgimento di altri gruppi di genitori.
13
DURATA E FASI
L’iniziativa avrà la durata di 33 mesi a partire dall’approvazione del progetto.
Le azioni dirette saranno svolte prevalentemente in ambito scolastico in
concomitanza con lo svolgimento dell’anno accademico.
Fase I° - Primo anno
Due mesi saranno dedicati all’implementazione del sistema organizzativo della rete
di funzionamento del progetto e alla formazione mirata del gruppo operativo (equipe
di progetto). Quest’ultima azione sarà condotta da esperti del settore che operano
presso l’azienda ASL 5 di Messina.
Un mese sarà utilizzato per la formazione degli insegnanti referenti
Nei mesi successivi saranno condotte:
Le attività di coinvolgimento e di costituzione dei gruppi referenti genitori
I cicli di incontri tematici nelle prime classi delle scuole medie inferiori
il coinvolgimento e la formazione dei gruppi dei pari per ragazzi delle seconde e
delle terze classi degli Istituti Superiori
Fase II° - Secondo anno
Formazione mirata in itinere del gruppo operativo (equipe di progetto) condotta da
esperti del settore che operano presso l’azienda ASL 5 di Messina.
Cicli di incontri tematici nelle prime classi delle scuole medie inferiori
Azione di guida per gli insegnanti finalizzata alla conduzione di incontri tematici
nelle scuole medie inferiori
Azioni di guida per i genitori finalizzati alla sensibilizzazione e al coinvolgimento di
altri gruppi genitori
Formazione per l’attivazione guidata del gruppo di lavoro dei pari
Fase III° - Terzo anno
Formazione mirata in itinere del gruppo operativo (equipe di progetto) condotta da
esperti del settore che operano presso l’azienda ASL 5 di Messina.
Cicli di incontri tematici nelle prime classi delle scuole medie inferiori
Attuazione di incontri tematici autogestiti dagli insegnanti referenti nelle scuole
medie inferiori
Iniziative autonome per la costituzione di gruppi genitori di auto aiuto
Realizzazione di iniziative formative condotte dal gruppo dei pari per ragazzi degli
istituti superiori.
14
Attività svolte nel corso delle tre annualità
Condotte prevalentemente nei periodi extra scolastici e finalizzate a:
Definire e strutturare i protocolli operativi degli interventi
Predisporre i materiali per la realizzazione delle iniziative
Identificare e strutturare gli strumenti e le modalità di verifica e valutazione
Redigere e diffondere la documentazione del lavoro condotto
OBIETTIVI E ATTIVITÀ
Le attività progettuali si fondano sul presupposto
che solo attraverso l’aumento
generale delle competenze di una comunità possiamo anche raggiungere le fasce di
popolazione più disagiata.
Saranno perseguiti specifici obiettivi operativi strettamente correlati alle principali
azioni progettuali di seguito riportate:
AZIONE (A) RMINE
Formazione gruppi di tutors (insegnanti e genitori) per incrementare e diffondere una
cultura di prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti attraverso la realizzazione di
iniziative autogestite finalizzate al benessere psicofisico e relazionale.
INSEGNANTI REFERENTI
I trenta insegnanti che assumeranno la funzione di referenti del progetto in
ambito scolastico, parteciperanno alle attività di formazione condotta dal gruppo
operativo (equipe di progetto), 20 docenti delle scuole medie inferiori e 10 degli
istituti superiori. Il gruppo fruirà di:
10 ore formative il primo anno,
8 ore il secondo anno,
8 ore il terzo anno.
Le ore formative saranno effettuate presso la sede del Distretto o in ambito
scolastico e distribuite nel corso di ciascuna annualità in relazione alle esigenze
attuative del progetto.
15
INSEGNANTI
OBIETTIVI
ATTIVITÀ E CONTENUTI FORMATIVI
Creare, in ambito aziendale e scolastico una
Cicli formativi sui principi di base
cultura comune per l’educazione alla salute
dell’educazione alla salute e degli interventi
finalizzata alla prevenzione delle dipendenze
preventivi
Acquisizione di tecniche di progettazione degli
Incontri di coordinamento e progettazione
interventi
partecipata
Cicli formativi riguardanti modalità di approccio
Apprendimento di metodologie di intervento per
lo sviluppo dei processi di empowerment
multiprospettico per contrastare i fattori connessi
ai modelli comportamentali della dipendenza
Praticare l’integrazione operativa utilizzando
Esperienze guidate ed esercitazioni finalizzate
supporto metodologico e tecnico per la
all’utilizzo di tecniche per la gestione dei gruppi
realizzazione di interventi autogestiti
TUTORS GENITORI
Saranno coinvolti venti tutors genitori in rappresentanza degli istituti scolastici
partners del progetto. L’equipe di progetto provvederà alla loro formazione sia
attraverso incontri presso le scuole, le parrocchie e le associazioni di volontariato sia
mediante azioni di guida per la realizzazione delle iniziative territoriali. Gli specifici
obiettivi ed attività sono schematizzate nella scheda seguente.
GENITORI
OBIETTIVI
Contrastare
educativa
gli
atteggiamenti
favorendo
partecipazione
ATTIVITÀ E CONTENUTI FORMATIVI
attiva
di
delega
le
opportunità
di
alla
definizione
del
percorso evolutivo dei figli
Sviluppare
nei
genitori
la
capacità
di
Incontri di coinvolgimento per la individuazione
e la definizione condivisa dei bisogni formativi
dei figli
Formazione all’ ascolto attivo e alle strategie di
individuare le condizioni di rischio e ricercare
mediazione e soluzione dei conflitti in ambito
soluzioni alternative alle problematiche dei figli.
familiare.
Contrastare le dinamiche di dipendenza
emotiva e relazionale dei figli potenziando le
competenze educative dei genitori.
Percorsi formativi teorico – esperienziali
organizzati in piccoli gruppi intensivi sulle
pratiche educative positive e funzionali alla
comunicazione e alle interazioni con i figli
Favorire le iniziative autonome dei tutor genitori
Azione di supporto per l’organizzazione di
per sensibilizzare, informare e diffondere ad
incontri tematici, seminari, punti di ascolto,
altre famiglie e alla Comunità i contenuti
laboratori permanenti e luoghi di confronto
formativi appresi e la cultura della prevenzione
nell’area delle dipendenze
16
AZIONE (B)
Cicli di interventi tematici per gruppi classe negli istituti comprensivi utilizzando un
approccio multiprospettico per contrastare le dipendenze.
Lo schema evidenzia le diverse prospettive di intervento prese in
considerazione per la realizzazione degli incontri tematici previsti nelle tre annualità
per ogni gruppo classe. In modo prioritario le azioni saranno indirizzate alla modifica
delle autopercezioni di inadeguatezza riguardo le potenzialità personali di affrontare
autonomamente la quotidianità. Nelle fasi successive le iniziative formative
riguarderanno i possibili fattori di rischio per la dipendenza negli ambiti relazionali e
sociali.
LE ATTITUDINI
Modificare gli atteggiamenti di
dipendenza potenziando i processi
di autostima
Cicli di incontri tematici per
l’incremento delle credenze di auto
efficacia e delle capacità di
soddisfare le aspettative personali
LE ABITUDINI RELAZIONALI
Modificare i comportamenti
interattivi di dipendenza
incrementando le abilità di
affermazione personale
Cicli di incontri tematici sulle
tecniche della comunicazione
funzionale e sulle modalità per
resistere alle pressioni
LA NORMA SOCIALE
Contrastare i condizionamenti
ambientali stimolando l’autonomia
critica nei processi decisionali e la
consapevolezza del consumo
Cicli di incontri tematici utilizzando
una metodologia di didattica attiva
(deduzione) per la comprensione
dell’influenza esercitata dai media
sul nostro comportamento e sul
contesto di appartenenza.
Si prevede di raggiungere almeno 35 classi ogni anno effettuando almeno 2 incontri
strutturati in ogni gruppo classe. I cicli tematici condotti con modalità interattive
prevedono la costruzione condivisa di materiale educativo, utilizzando anche
strumenti multimediali per favorire la comunicazione e i processi di apprendimento.
17
AZIONE (C)
Corsi di educazione tra pari (Empowered peer education) negli istituti superiori
per sviluppare le
competenze
dei ragazzi nel farsi carico della propria salute
aumentando la consapevolezza delle risorse personali.
Contenuti e modello operativo
Numerosi e attendibili studi psico - sociali hanno ampiamente dimostrato che il
possesso di informazioni corrette sui rischi delle dipendenze non è sufficiente a
determinare automaticamente cambiamenti negli atteggiamenti e negli stili di vita dei
ragazzi ma perché ciò avvenga è necessario passare dai modelli informativi a quelli
educativi. I processi di apprendimento saranno fondati sul principio delle intelligenze
multiple: quella intrapsichica relativa alla consapevolezza dei propri limiti e risorse;
quella interpersonale riguardante l’uso di adeguate modalità interattive e il modello
dell’intelligenza emotiva che consente di utilizzare al meglio tutte le abilità e
competenze per affrontare la vita (life skills).
Il protagonismo dei ragazzi sarà favorito attraverso la costituzione di un
proprio gruppo di lavoro che, mediante lo sviluppo progressivo delle attività
progettuali, riscopre, sviluppa, risignifica il proprio potere d’azione (autoefficacia),
stimolando la speranza del cambiamento possibile all’interno del proprio contesto di
vita. Il gruppo di lavoro, scelto autonomamente dai ragazzi stessi, sarà formato per
assumere il ruolo di veicolo privilegiato di trasmissione di competenze ai pari, oltre
che quello di ideatore e realizzatore di proprie iniziative.
Il ruolo degli adulti sarà quello di offrire le proprie competenze svincolate dalla
centratura sui contenuti (informazioni), ma piuttosto orientati alle dimensioni dei
processi
(competenze
di
comunicazione,
dinamiche
di
gruppo,
abilità
di
progettazione). Adulti che da esperti diventano consulenti, cioè facilitatori di processi.
Obiettivi formativi, specifici e trasversali
Promuovere il protagonismo effettivo dei ragazzi coinvolti, non più considerati in
termini di destinatari, ma ideatori, realizzatori e valutatori di iniziative per il
proprio benessere.
Sviluppo della comprensione critica degli ambienti e contesti di vita dei ragazzi,
attraverso
l’analisi
delle
diverse
componenti
partecipazione attiva alla vita di comunità.
e
la
promozione
della
18
Sviluppo di competenze sociali con particolare riferimento alle life skills e
incremento delle capacità di organizzare e realizzare le azioni necessarie per
raggiungere obiettivi prefissati.
Costituzione e formazione di gruppi di pari che organizzerà e realizzerà
iniziative atte a favorire la prevenzione delle dipendenze e trasferire le
competenze acquisite ad altri ragazzi .
Tempistica
PRIMO ANNO
Fase
I°
Durata
2 mesi
Obiettivi operativi e destinatari
Contenuti/Attività
Coinvolgimento alla partecipazione
Lancio della proposta ai
dei ragazzi frequentanti le seconde e
ragazzi della fascia
le terze classi degli istituti superiori
tagert
Incontri formativi per
II°
6 mesi
Costituzione e formazione del gruppo
accompagnare i
di lavoro
processi di definizione
del gruppo
SECONDO ANNO
Fase
Durata
Obiettivi operativi e destinatari
Contenuti / Attività
Realizzazione di una
I°
4 mesi
Attivazione del gruppo di lavoro
ricerca su tema gestita
dai ragazzi nel contesto
scolastico
II°
4 mesi
Progettazione da parte degli educatori
Azione di guida alla
tra pari delle iniziative da realizzare
progettazione delle
nel terzo anno
iniziative
19
TERZO ANNO
Fase
Durata
Obiettivi e destinatari
Contenuti/Attività
Azione di coinvolgimento da parte
I°
3 mesi
degli educatori tra pari delle iniziative
progettate a tutta la scuola
Lancio a tutta la scuola delle
iniziative
Realizzazione delle iniziative
II°
6 mesi
Incrementare le competenze dei pari
Accompagnando il passaggio
sulle tematiche scelte
dall’autonomia progettuale
all’autonomia operativa
AZIONI DI COORDINAMENTO (D)
Attività di pianificazione delle iniziative sulla base di linee guida condivise tra
Azienda e Scuola
Incontri per la progettazione integrata, il coordinamento e la supervisione
metodologica
Elaborazione di protocolli di intervento e schede operative condivise
Produzione di opuscoli informativi, supporti multimediali e report dei risultati
Costruzione di una rete per favorire la sinergia tra le iniziative aziendali e quelle
scolastiche
RICADUTE SUL TERRITORIO
La
principale
ricaduta
in
ambito
scolastico
potrebbe
derivare
dalla
sperimentazione di modalità organizzative improntate ai principi del lavoro di
comunità. In tale prospettiva le istituzioni scolastiche non dovrebbero essere più
considerate nella loro dimensione monolitica, bensì in un’ottica pluridimensionale,
aperte al territorio del quale fanno parte in un sistema complesso di rapporti, ma
ricco di potenzialità.
Si prevede, pertanto di favorire
dinamiche di reciproco sviluppo tra le
componenti interne ed esterne alla scuola non solo per diffondere pratiche di tutela
della salute nella popolazione adolescenziale, ma soprattutto per costruire sistemi
sinergici di competenze e risorse con le famiglie e l’intera Comunità.
20
La scelta è quella di investire tempo e risorse in un percorso che dia i suoi
frutti sul territorio in una prospettiva temporale non solo a breve, ma anche, a lungo
termine.
L’attuazione di una metodologia di lavoro flessibile e dinamica tra tutti i soggetti che,
all’interno del medesimo contesto, partecipano alla definizione dell’intervento avrà lo
scopo di avviare e stabilizzare modelli di sviluppo “autosostenuto” e durevole nel
tempo, basati sulle connessioni tra gruppi formali e informali presenti sul territorio.
OBIETTIVI FINALI ED ESITI ATTESI IN RELAZIONE ALLE CAUSE DI
DISAGIO
Nella figura sottostante vengono messi in stretta relazione i singoli obiettivi
finali con i rispettivi esiti attesi al fine di facilitare la lettura dei fattori di congruenza e
coerenza esistenti.
Favorire ed organizzare le azioni
autonome della Comunità per prevenire
le diverse manifestazioni della
dipendenza individuando e formando
“referenti responsabili” all’interno di ogni
soggetto partecipante
Contrastare i fattori di isolamento e di
marginalità sociale attraverso un’azione
trasversale che prenda in
considerazione le esigenze evolutive dei
ragazzi e i loro ambienti prossimali
(scuola, famiglia)
Creazione di una rete
distrettuale permanente di
“moltiplicatori” dell’azione
preventiva a livello territoriale
nell’area delle dipendenze.
Riduzione dei fattori di rischio
in ambito sociale
Incremento del benessere
globale e della sinergia tra
persone e ambiente.
Potenziamento dei fattori
Incrementare le competenze di
autoefficacia personali e sociali
attivando interventi finalizzati al
potenziamento dell’autonomia personale
autoprotettivi dei ragazzi
sviluppando e ridefinendo il
loro potere di azione
Decremento dell’uso di
sostanze stupefacenti
21
INTEGRAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEL PROGETTO CON LE
POLITICHE DEL TERRITORIO E COLLEGAMENTO CON GLI ALTRI
PROGETTI ED INIZIATIVE
Il progetto “Self Control” nasce per dare continuità e potenziare le azioni di
prevenzione esistenti nell’ambito distrettuale ed in particolare per sistematizzare e
coordinare le iniziative che hanno come punto di riferimento la scuola e coinvolgono i
ragazzi e le loro famiglie. A tal fine è stato
avviato un raccordo programmatico tra
l’Azienda U.S.L., gli Enti territoriali e le
associazioni di Volontariato che, a vario
titolo,
intervengono
nelle
politiche
di
prevenzione. Nello specifico, con i Dirigenti
responsabili delle scuole Medie Inferiori e
degli Istituti Superiori, ricadenti nell’ambito
distrettuale, sono stati stipulati protocolli di
intesa al fine di perseguire un’azione
sinergica per contrastare le diverse forme di
dipendenza.
Il
primo
schema
illustra
l’integrazione programmata del nuovo piano distrettuale (Self Control) con il Sert di
Milazzo e con il progetto “Una rete per la salute” che cura, in ambito aziendale, la
definizione delle linee guida per la
programmazione, la realizzazione e il
monitoraggio
degli
interventi
di
educazione alla salute. Lo stesso
schema illustrativo evidenzia, inoltre, i
collegamenti
tra
le
nuove
attività
proposte, le iniziative previste nel
Piano di zona e quelle dei tre progetti
di contrasto delle dipendenze, in fase
di attuazione nei Comuni del Distretto.
• Cent ri di aggregazione
Spadafora
• Animazione di st rada
Liceo Scient ifico
• Informazione /formazione
Ist it ut o Comprensivo
• Cent ro ascolt o
• Inseriment o lavorat ivo
• Realizzazione di imprese
Milazzo
S.Lucia del Mela
• Cent ri di aggregazione
• At t ivit à sport ive
• Counseling – aut o aiut o
Pace del Mela
Monfort e S. Giorgio
S. Pier Nicet o
• Ascolt o informat ico
• Gruppi di self-Help
• Int ervent i educat ivi
Territ orio
Dist ret t uale
Nella seconda illustrazione sintetica, relativa alla tipologia delle attività e ai
luoghi di operatività, si evidenzia l’esiguità degli interventi condotti in raccordo con le
22
scuole e con le altre agenzie educative che nel nostro contesto non fruiscono di
sufficienti azioni di supporto per contrastare i fattori di rischio.
Sulla base di tali presupposti e in considerazione del ruolo determinante che
in ambito preventivo riveste una guida formativa finalizzata all’autotutela dei giovani,
con il programma di intervento proposto si intende, non solo colmare le carenze
rilevate, ma avviare processi di organizzazione autonoma dei diversi attori della
Comunità.
SOGGETTI COINVOLTI NELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO E
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
L’ Azienda U. S. L. N° 5 di Messina – Distretto di Milazzo (soggetto
proponente) parteciperà attivamente alla realizzazione del progetto curando la
puntuale attuazione di tutte le iniziative previste, l’integrazione con gli altri soggetti
partecipanti e Il raccordo istituzionale con l’Ufficio Piano del Distretto Socio –
Sanitario per la contestualizzazione delle attività.
UNA
UNA RETE
RETE
PER
PER LA
LA SALUTE
SALUTE
Suppor t o
met odologico
DOCENTI
DOCENTI
REFERENTI
REFERENTI
SERT
SERT
FORM ATORI
Suppor t o
t ecnico
GRUPPO
GRUPPO
OPERATIVO
OPERATIVO
Facilit at or i dei
pr ocessi
for mat ivi
Coor dinament o e
at t uazione delle
at t ivit à
TUTOR
TUTOR
RAGAZZI
RAGAZZI
TUTOR
TUTOR
GENITORI
GENITORI
Iniziat ive aut ogest it e
per la t r asmissione di
compet enze t r a par i
Coinvolgiment o e
sensibilizzazione di
alt r i genit or i
23
Nello specifico l’equipe del Ser.T di Milazzo e gli operatori referenti del
progetto aziendale “Una rete per la Salute” svolgeranno interventi di supervisione
fornendo nelle diverse fasi di attuazione supporto metodologico e tecnico per il
monitoraggio delle attività e la valutazione degli esiti raggiunti. Tali azioni saranno
raccordate con il gruppo tecnico dell’ufficio Piano del Distretto Socio – Sanitario.
Si prevede di realizzare un’azione formativa di base nella fase avvio del
progetto e brevi cicli di supporto nel corso dei tre anni per i componenti del gruppo
operativo e per i docenti referenti.
L’organizzazione, Il coordinamento e l’attuazione delle attività sarà garantita dal
gruppo operativo composto da:
due psicologi
due educatori professionali
due volontari
I docenti referenti, in rappresentanza delle scuole partners del progetto, avranno
la funzione di facilitatori dei processi formativi dei ragazzi e di promotori di iniziative
autonome.
I gruppi tutor genitori e ragazzi svolgeranno rispettivamente il compito di
coinvolgimento e sensibilizzazione di altri genitori e quello di trasmettere le
competenze acquisite ai pari.
Si prevede il coinvolgimento attivo delle associazioni di volontariato e dei Comuni del
Distretto attraverso il collegamento operativo con il Piano di Zona.
METODOLOGIE PER FAVORIRE IL RAGGIUNGIMENTO
OBIETTIVI E SISTEMA DI VALUTAZIONE
DEGLI
Linee metodologiche
La strategia di fondo perseguita è quella di non indirizzare le azioni
esclusivamente sulla popolazione a rischio, ma spostare l’attenzione sui gruppi così
detti “normali”, considerati non solo in termini di sistemi da formare e potenziare ma
anche come agenti di cambiamento che contribuiscono attivamente al miglioramento
della salute collettiva.
Gli obiettivi prefissati saranno, pertanto, raggiunti attraverso metodologie di
tipo partecipativo seguendo lo schema della programmazione che si realizza grazie
alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. Il modello adottato, piuttosto che
24
considerare gli individui come destinatari passivi delle azioni, prevede di fornire gli
strumenti e il supporto necessario per fare in modo che la Comunità si prenda cura
di se stessa “autosostenendosi”.
Uno strumento di lavoro privilegiato per attuare con i ragazzi tali presupposti
metodologici sarà quello della “Educazione tra pari” (empowered peer education).
Si intende, pertanto, non limitare gli interventi di prevenzione a modalità di
tipo trasmissivo e allarmistico, ma adottare un’azione formativa che, contemplando la
reale prospettiva dei ragazzi, preveda che le acquisizioni avvengano in termini di
“costruzione condivisa”. A tal fine, gli adolescenti saranno guidati ad attuare
autonomamente l’elaborazione e la rielaborazione delle esperienze, decodificando e
attribuendo significati nuovi alla realtà con forme di pensiero attivo, coerente con i
propri stati evolutivi.
Sistema di valutazione
Il processo valutativo sarà strettamente legato agli obiettivi formativi previsti
dal progetto ed oltre a prendere in considerazione l’incremento di conoscenze
riguarderà la modificazione degli atteggiamenti e dei comportamenti dei ragazzi a
breve e a lungo termine. Per tutte le attività progettuali saranno condotte valutazioni
ex ante e post la realizzazione degli interventi al fine di misurare, attraverso il
confronto, le variazioni nei livelli di apprendimento.
Sulla base delle esigenze di rilevazione saranno utilizzate tecniche e strumenti
conoscitivi differenziati che comprenderanno: questionari di auto-valutazione
standardizzati, interviste libere e/o strutturate, checklist e focus group
La raccolta in itinere delle informazioni qualitative e quantitative consentirà di
documentare lo sviluppo del percorso prendendo in considerazione i metodi adottati,
le attività del programma di intervento, le risorse e i materiali utilizzati. Saranno
costantemente
registrate
le
principali
azioni
condotte
e
progressivamente
sperimentate dai ragazzi, per ridefinire, se necessario, le attività e le modalità
operative a fronte degli risultati ottenuti.
A tale scopo si prevede di utilizzare i seguenti strumenti di rilevazione: schede di
osservazione, cartelle di sintesi, griglie di raccolta, schede di monitoraggio delle
riunioni e degli elaborati prodotti.
25
Indicatori e strumenti di rilevazione
INSEGNANTI
INDICATORI
DI
PROCESSO
DI
ESITO
STRUMENTI
• Frequenza partecipativa agli incontri
formativi
• Registri delle presenze
• Grado di apprendimento delle tecniche
proposte
• Questionari tematici per valutare i
livelli di apprendimento ex ante e
post
• Percentuale di referenti partecipanti alle
esperienze di conduzione guidata delle
attività di prevenzione
• Numero e tipologia delle iniziative
di prevenzione attivate alla fine del
periodo formativo (livelli di autonomia
raggiunti)
• Decremento dei casi di disagio e
dispersione scolastica
• Schede di registrazione delle attività
• Schede di monitoraggio delle
iniziative
• Osservatorio della dispersione
scolastica
GENITORI
INDICATORI
• Percentuale di partecipanti agli incontri
agli incontri di coinvolgimento e ai
percorsi formativi
DI
PROCESSO
• Livelli di gradimento dei corsi
frequentati
• Grado di partecipazione durante i
percorsi esperienziali
DI
ESITO
STRUMENTI
• Schede di registrazione dei
partecipanti
• Strumenti di valutazione relativi alla
funzionalità dei temi affrontati e delle
metodologie didattiche utilizzate
• Schede strutturate per
l’osservazione
diretta
• Schede di monitoraggio delle riunioni
• Percentuale di persone coinvolte dai
gruppi di auto aiuto attivati
• Schede di monitoraggio delle
iniziative
• Decremento dei casi di disagio in
ambito
familiare
• Indagini epidemiologiche mirate
• Casistica dei servizi territoriali
26
RAGAZZI
INDICATORI
DI
STRUMENTI
Livello di gradimento delle iniziative
Questionari strutturati
Interviste libere
Grado di apprendimento degli specifici
contenuti formativi proposti
Questionari tematici per valutare i
livelli di competenza ex ante e post
PROCESSO Grado di coinvolgimento e di
partecipazione alle iniziative
Quantità e qualità degli elaborati
prodotti
Schede strutturate per
l’osservazione diretta
Focus group
Report informativi delle iniziative
Numero di iniziative di coinvolgimento
dei pari attivate
Schede di monitoraggio delle
iniziative
Incremento dei livelli di adattamento
Indagini epidemiologiche mirate
Rapporto tra i livelli di abilità valutati
all’inizio e alla fine degli interventi
Questionari di autovalutazione
standardizzati
DI
ESITO
M
MO
OD
DA
AL
LIIT
TÀ
ÀD
DII R
RE
EA
AL
LIIZ
ZZ
ZA
AZ
ZIIO
ON
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ED
DE
EL
LP
PR
RO
OG
GE
ET
TT
TO
O
Gestione operativa
La gestione del personale previsto per la realizzazione delle attività progettuali
(n° 2 Psicologi – n° 2 Educatori Professionali) pot rà essere affidata ad organismi del
Privato Sociale, mentre la supervisione e il coordinamento tecnico del progetto sarà
direttamente curata dagli operatori ASL, individuati dal Direttore del Distretto di
Milazzo. Il gruppo di lavoro operativo (equipe progettuale) coordinerà e realizzerà
tutte le iniziative e farà riferimento alla sede organizzativa (sita in via Impallomeni –
Milazzo) messa a disposizione dall’Azienda Sanitaria. I due psicologi e i due
educatori dell’equipe saranno presenti rispettivamente per 12 e 16 ore settimanali.
Il tempo lavorativo, per entrambe le figure professionali, sarà distribuito sulla
base delle esigenze organizzative. Prevalentemente le attività si svolgeranno in
ambito scolastico e territoriale in raccordo con gli altri partner del progetto.
Le attrezzature informatiche e multimediali verranno utilizzate:
Dagli operatori per realizzare gli incontri con i gruppi classe, con gli insegnanti
con i genitori;
e
27
Dai ragazzi per elaborare prodotti multimediali e coinvolgere i pari nelle iniziative.
Anche dopo la conclusione del progetto, per almeno cinque anni, tali attrezzature
saranno destinate ad attività di prevenzione e di contrasto delle dipendenze.
Livello professionale degli operatori e rispetto della normativa contrattuale
Per lo svolgimento delle attività progettuali si prevede di utilizzare due
Psicologi, due Educatori professionali, provvisti di specifici titoli professionali e
regolare iscrizione agli albi di categoria. Detti operatori saranno impiegati rispettando
la normativa vigente in materia di assolvimento degli obblighi contrattuali e
assicurativi previsti per la tutela dei lavoratori.
Modalità e forme di diffusione dei risultati
Nelle diverse fasi di svolgimento del progetto tutte le attività condotte saranno
dettagliatamente documentate attraverso: report informativi, fascicoli, opuscoli
illustrativi e raccolte di supporti multimediali. La raccolta e l’organizzazione dei
risultati sarà curata dal gruppo operativo, dai ragazzi, dagli insegnanti e dagli
operatori referenti dell’Azienda Sanitaria.
La diffusione degli esiti e degli elaborati avverrà attraverso incontri tematici e
seminari condotti da tutti i partner coinvolti nel progetto. L’Azienda, inoltre,
provvederà a divulgare le iniziative anche attraverso i media e l’inserimento delle
diverse fasi attuative del Progetto nel sito informatico.
28
PIANO ECONOMICO I° ANNO
Personale
N° 2 Psicologi per 48 ore mensili cdauno x 10 mesi x € 18,97 ora
Costo
€ 18.211,20
N° 2 Educatori Professionali per 64 ore mensili cda uno x 10 mesi x € 15,60 ora € 19.968,00
N° 2 Volontari – Rimborso spese
€ 2.500,00
Spese per la formazione (a carico ASL)
€
TOTALE PERSONALE
€ 40.679,20
0,00
Materiale e attrezzature
Attrezzature informatiche e multimediali (vedi preventivo allegato)
€ 10.400,00
Cancelleria e Materiale di Consumo (cartucce, floppy, CD, Carta, ecc.)
€ 1.350,00
Assicurazione e Spese di gestione, organizzazione e funzionamento
€ 2.806,90
Utenze
€ 1.600,00
Sede operativa presso il Distretto Sanitario
€
TOTALE MATERIALI E ATTREZZATURE
€ 16.156,90
TOTALE PRIMO ANNO
€ 56.836,10
0,00
29
PIANO ECONOMICO II° ANNO
Personale
N° 2 Psicologi per 48 ore mensili cdauno x 10 mesi x € 18,97 ora
Costo
€ 18.211,20
N° 2 Educatori Professionali per 64 ore mensili cda uno x 10 mesi x € 15,60 ora € 19.968,00
N° 2 Volontari – Rimborso spese
€ 2.500,00
Spese per la formazione (a carico ASL)
€
TOTALE PERSONALE
€ 40.679,20
0,00
Materiale e attrezzature
Cancelleria e Materiale di Consumo (cartucce, floppy, CD, Carta, ecc.)
€ 1.350,00
Assicurazione e Spese di gestione,organizzazione e funzionamento
€ 2.806,90
Utenze
€ 1.600,00
Sede operativa presso il Distretto Sanitario
€
0,00
TOTALE MATERIALI E ATTREZZATURE
€ 5.756,90
TOTALE SECONDO ANNO
€ 46.436,10
30
PIANO ECONOMICO III° ANNO
Personale
Personale
N° 2 Psicologi per 48 ore mensili cdauno x 10 mesi x € 18,97 ora
Costo
Costo
€ 18.211,20
N° 2 Educatori Professionali per 64 ore mensili cda uno x 10 mesi x € 15,60 ora € 19.968,00
N° 2 Volontari – Rimborso spese
€ 2.500,00
Spese per la formazione (a carico ASL)
€
TOTALE PERSONALE
€ 40.679,20
0,00
Materiale e attrezzature
Cancelleria e Materiale di Consumo (cartucce, floppy, CD, Carta, ecc.)
€ 1.350,00
Assicurazione e Spese di gestione,organizzazione e funzionamento
€ 2.806,90
Utenze
€ 1.600,00
Sede operativa presso il Distretto Sanitario
€
0,00
TOTALE MATERIALI E ATTREZZATURE
€ 5.756,90
TOTALE SECONDO ANNO
€ 46.436,10
TOTALE GENERALE DELLE TRE ANNUALITÀ
€ 149.708,30
31
Allegato 1
SCHEDA RIASSUNTIVA
Protocollo N__________________data_______________________
Ente richiedente: Azienda U.S.L. n° 5 di Messina - Distretto di Milazzo
Sede: Via Impallomeni – Milazzo
Telefono: 090/9290739
Fax: 090/9290731
Notizie riassuntive
Abitanti Distretto: Numero 77.227
Tossicodipendenti utenti Ser.T. Distretto Milazzo anno 2003: Numero 212
Estremi delibera di richiesta finanziamento: ____________________________
Importo richiesto: € 213.869,00 Importo rimodulato: € 149.708,30
Denominazione del progetto: “Self Control”
Distretto interessato all’attuazione del progetto: Milazzo
Obiettivi dell’iniziativa:
Favorire ed organizzare le azioni autonome della Comunità
per prevenire le
diverse manifestazioni della dipendenza individuando e formando “referenti
responsabili” all’interno di ogni soggetto partecipante
Contrastare i fattori di isolamento e di marginalità sociale attraverso un’azione
trasversale che prenda in considerazione le esigenze evolutive dei ragazzi e i
loro ambienti prossimali (scuola, famiglia)
Incrementare le competenze di autoefficacia personali e sociali
attivando
interventi finalizzati al potenziamento dell’autonomia personale
Descrizione sintetica dell’iniziativa:
Formazione gruppi di tutors (insegnanti e genitori) per incrementare e diffondere
una cultura di prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti attraverso la
realizzazione di iniziative autogestite finalizzate al benessere psicofisico e
relazionale.
Cicli di interventi tematici per gruppi classe negli istituti comprensivi utilizzando un
approccio multiprospettico per contrastare le dipendenze.
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Corsi di educazione tra pari (Empowered peer education) negli istituti superiori
per sviluppare le competenze dei ragazzi nel farsi carico della propria salute
aumentando la consapevolezza delle risorse personali.
Risultati attesi
Creare una rete distrettuale permanente di “moltiplicatori” dell’azione preventiva
a livello territoriale nell’area delle dipendenze
Perseguire il benessere globale e condiviso incrementando la sinergia tra
persone e ambiente
Rafforzare i fattori autoprotettivi dei ragazzi sviluppando e ridefinendo il proprio
potere di azione (empowered)
Funzionario responsabile del Progetto: Perino Concetta Telefono: 090/9290739
Fax: 090/9290731
Il rappresentante legale
DIRETTORE GENERALE
Dr. Giuseppe Stancanelli
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AZIENDA U.S.L. N° 5 MESSINA
DICHIARAZIONE RAPPRESENTANTE LEGALE
Si dichiara che per il progetto “Self Control” - Piano di prevenzione contro l’uso di
sostanze stupefacenti del Distretto di Milazzo – non sono stati chiesti né ottenuti altri
finanziamenti da parte di Enti Pubblici.
IL DIRETTORE GENERALE
Dr. Giuseppe Stancanelli
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Progetto Self Contol