19/10/2011
BUONE NORME PER
L’INTEGRAZIONE
SCOLASTICA
Un po’ di storia …
Epilessia con assenze, esordio nel 2004 (a anni)
Alla scuola materna bambina insicura e con tendenza
ad isolarsi.
Mamma riferisce che la bambina ha sempre:
difficoltà in memoria (non si ricorda cosa ha mangiato)
denominazione degli oggetti (“non le viene in mente il
nome”).
difficoltà nel comprendere ciò che le viene detto (necessita
di più ripetizioni della consegna)
Progetto pilota per l’inserimento in classe di un
bambino con problemi neurologici
Sviluppo linguaggio e motorio, alimentazione nella
norma.
Velocità di lettura
Le maestre hanno espresso delle perplessità sull’inizio
della scuola media. Segnalano problemi soprattutto
nella memoria sia a breve che a lungo termine. Maggiori
difficoltà nella comprensione del testo (bene dettato),
inglese, geometria (problemi di logica). Massimo
impegno.
Eseguita valutazione Neuropsicologica in marzo 2011
che ha evidenziato punteggi al di sotto della norma:
denominazione rapida di immagini
nella memoria visuo-spaziale a lungo termine
lento calcolo a mente
lettura lenta ma corretta
4,5
4
3,5
3
2,5
NORMA
2
1,5
1
0,5
0
2 ELEM.
3 ELEM
4 ELEM
5 ELEM
1
19/10/2011
Velocità di scrittura
Punti forza
40
35
30
Motivazione e impegno
Famiglia collaborante e supportante
Abilità grafiche
25
ALESSIA
20
NORMA
15
10
5
0
2 ELEM
3 ELEM
4 ELEM
5 ELEM
STRUMENTI COMPENSATIVI
Compensano le carenze funzionali determinate dal
disturbo.
Svolgono la parte “automatica”, tecnica del
compito, permettendo di concentrarsi sui compiti più
complessi dal punto di vista cognitivo.
Aumentano la correttezza e in alcuni casi la
velocità, senza condizionare il contenuto cognitivo.
Non sono disponibili per tutte le attività
Usare il pc?
E’ utile in quanto:
È usato anche dai compagni
Promuove l’autonomia
Aiuta a compensare le
carenze
Permette di mettere in atto
una didattica diversificata
2
19/10/2011
GLI AUSILI INFORMATICI
File di testo di un libro che viene letto attraverso
sintesi vocale.
I libri di testo elettronici sono reperibili con
BiblioAID, oppure altri sono reperibili gratuitamente
in internet (www.liberliber.it)
STUDIO:
SCHEMI, TABELLE, MAPPE CONCETTUALI per porre
l’attenzione sulle informazioni chiave
Mappe concettuali o mentali (CMAP Tools, Impress di Open
Office)
Mappe mentali (Free Mind)
Utilizzo simultaneo di INFORMAZIONI VERBALI E
VISIVE (uso di opuscoli, volantini, lavagna luminosa che
supportano la spiegazione verbale dell’insegnante).
STRUMENTI DISPENSATIVI
CHIARIRE/SEMPLIFICARE le consegne scritte che contengono molte
informazioni, evidenziando le parti significative oppure riscrivendola
(es. CONSEGNA ORIGINALE questo esercizio ti mostrerà come puoi
collegare le congiunzioni. Leggi ogni frase, cerca le congiunzioni.
Quando individui una congiunzione, ecc….CONSEGNA RISCRITTA
Leggi ogni frase e cerchia tutte le congiunzioni.)
RIDURRE LA QUANTITA’ DA LAVORO per casa
EVIDENZIARE LE INFORMAZIONI ESSENZIALI
FORNIRE UN GLOSSARIO DEI TERMINI con relative spiegazioni
divisi per aree di contenuto.
ISTRUZIONI PASSO- PASSO se le informazioni sono nuove o
complesse, per cui vengono fornite istruzioni esplicite, scomponendo
il compito in sotto – fasi.
CAMBIARE O ADATTARE le modalità valutative: non
solo verifiche scritte, ma anche interrogazioni orali.
Prevedere prove scritte strutturate, riducendo le
“domande aperte”.
LASCIARE TEMPI PIU’ LUNGHI NELLE VERIFICHE
Non chiedere la LETTURA AD ALTA VOCE se il
bambino non lo richiede spontaneamente
3
19/10/2011
GLI STRUMENTI COMPENSATIVI
e DISPENSATIVI
Attraverso l’uso di questi strumenti, l’allievo con
difficoltà di apprendimento incontra gli stessi
vantaggi di coloro che vedono abbattere le
barriere architettoniche.
Diventa capace di fare ciò che prima non era in
grado di fare senza l’aiuto di un adulto.
Accetta di lavorare da solo e perde la paura di
sbagliare, nata a causa di una serie di insuccessi a
ripetizione.
I disturbi dell’apprendimento non spariscono, però
si modificano a seguito dello sviluppo cognitivo,
psicologico e delle strategie compensative che la
scuola, la famiglia e i servizi adottano per
favorire l’evoluzione e l’apprendimento.
INTERVENTO SCUOLA
Creare un ambiente accogliente con insegnanti che sanno
accettare con normalità le differenze individuali.
Utile parlare in modo sereno con Alessia delle sue difficoltà
senza colpevolizzarla, questo permette di stabilire
quell’alleanza
che facilita l’intervento didattico mirato
Condurre i compagni a capire per attivare il lavoro
cooperativo ed evitare inutili giudizi e conflitti.
È necessario essere flessibili, vanno accettate le differenze
anche di prestazione nei diversi contesti funzionali
Accettare risultati parziali
Conoscere il livello di abilità raggiunte
Personalizzare il percorso
INTERVENTO SCUOLA
Mantenere alto l’interesse per l’ascolto e la
comprensione
Porsi obiettivi finalizzati ad acquisire un metodo di
studio, tenendo conto delle difficoltà di lettura
Favorire l’acquisizione di strategie di autocontrollo
delle difficoltà (abilità metacognitive)
Non penalizzare i risulti per le difficoltà nelle
strumentalità, ma valorizzare la crescita cognitiva
4
19/10/2011
COSA NON DIRE:
Sei troppo lento
Non ti impegni a sufficienza
Ma come è possibile che ancora tu non sappia
leggere e/o scrivere?
Sei svogliato
Tutti ci riescono tu no
Non si possono usare strumenti diversi dagli altri
…
Compiti a casa
Didattica metacognitiva
Attivare una didattica metacognitiva
Portare lo studente a riflettere sui propri processi
cognitivi perché possa attivare delle strategie di
controllo.
Il ragazzo sviluppa consapevolezza di quello che
sta facendo, del perché lo fa, di quando è
opportuno farlo e in quali condizioni.
Prevedere percorsi per l’acquisizione di strategie di
studio (fare schemi, preparare mappe concettuali,
sottolineature, ecc…)
Simulare un’interrogazione
Prevedere interrogazioni programmate
Utilizzo di materiale audiovisivo e sussidi vari (cd,
registratore, lavagna luminosa, pc)
Fornire schemi e materiali già predisposto
Ridurre la quantità di materiale da studiare
Sono consapevole che vi sono modi diversi per
affrontare un testo?
Sono in grado di differenziare tra vari testi e applicare
le strategie di lettura più efficaci per ricavare le
informazioni che mi servono?
Sono consapevole del percorso che la mia mente deve
compiere per ricavare le informazioni più importanti?
Quali strategie devo utilizzare per memorizzare i
contenuti utili?
Quali errori compio più frequentemente e come posso
correggerli?
Quali strategie sono più utili per me per correggere la
mia produzione scritta?
5
19/10/2011
Difficoltà emotive nei DSA
COLLEGARE: integrare le nuove conoscenze con quelle
precedenti, compiere dei collegamenti.
RIPASSARE: dedicare tempo al ripasso del materiale
studiato precedentemente e di quello appena appreso
per consolidare la memorizzazione degli stessi.
MOTIVARSI: stabilendo un obiettivo da conseguire
entro un certo tempo, accresce la motivazione a
studiare e a concentrarsi.
EVITARE LO STUDIO DEL GIORNO PRECEDENTE
L’INTERROGAZIONE E/O LA VERIFICA
(importanza di interrogazioni programmate)
Normativa DSA
Documenti ministeriali specifici sulla dislessia e i DSA
n. 4099 del 05.10.2004
n. 26 del 05.01.2005
n. 1787 del 01.03.2005
n. 4674 del 10.05.2007
n. 5018 del 30.06.2009
Difficoltà di separazione dai genitori
Difficoltà di socializzazione con i coetanei e ricerca
di un rapporto esclusivo con l’adulto
Difficoltà nella gestione delle emozioni: inibizione
emotiva o eccessiva irrequietezza
Somatizzazioni: nausea, mal di stomaco, giramenti
di testa
Isolamento, mancanza di interesse, chiusura,
emarginazione
Centro Territoriale di Supporto
http://www.provincia.padova.it/provveditorato/ce
ntrodari/sinte.asp
Documenti generali sulla valutazione, con importanti riferimenti agli alunni con
DSA
Nota ministeriale
Nota ministeriale
Nota ministeriale
Nota ministeriale
Nota ministeriale
C.M. 15.03.2007, n. 28
C.M. 20.05.2009, n. 51
Ordinanza Ministeriale 15.03.2007, n.26
Ordinanza ministeriale 22.06.2009, n. 122
Regolamento ministeriale pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 19.08.2009
Legge nazionale 170/2010
Tutte scaricabili da www.aiditalia.org
6
19/10/2011
Centro Territoriale di Supporto
In relazione al progetto “Nuove tecnologie e Disabilità” l’ Ufficio Scolastico
Regionale per il Veneto ha costituito 8 Centri di supporto territoriale nel
Veneto, articolati su base provinciale, per coprire adeguatamente le
esigenze di tutte le istituzioni scolastiche.
Le funzioni dei Centri di Supporto sono quelle di:
- ottimizzare le risorse nella fase di acquisizione delle attrezzature
hardware e software e nella loro gestione, con trasferimenti da una scuola
all’ altra secondo il variare dei bisogni;
- fornire assistenza tecnica a docenti e scuole, aiutare le scuole a risolvere i
più comuni problemi di funzionamento e adattamento delle tecnologie alle
esigenze dei singoli utenti;
- assistenza didattica, fornire indicazioni idonee per utilizzare lo strumento
in modo davvero efficace in tutte le attività scolastiche, considerando anche
gli aspetti psico-pedagogici e le specifiche esigenze delle varie discipline;
- formazione agli operatori grazie all’attuazione di interventi flessibili,
puntuali e mirati, in grado di rispondere anche a esigenze contingenti.
Centri Territoriali di Supporto Regione
Veneto
Prov.
Sede del Centro
Referente
Tel.
1
BL
D.D. 1° Circolo Belluno
Fulvio De Bon
0437.913406
2
PD
I.C. 7° Padova
Aurelio Micelli
3
RO
I.C. Badia Polesine
4
TV
I.S.I.S.S. “Fabio Besta”
Vanna Sandre
0422.410164
5
TV
S.M.S. “Toti dal Monte” Mogliano Veneto
Anacleto Reale
041.5902898
6
VE
I.I.S. “L.Luzzatti” Mestre
Cesare Raunisi
041.5441546
7
VI
I.P.C. “Almerico da Schio” Vicenza
Giulia Tognato – Renato Vezzaro
0444.294320
8
VR
I.T.I.S. “G. Marconi” Verona
Roberto Grison
045.8086517
049.8073100
0425.51368
* Per i servizi e gli orari di sportello vanno contattati gli operatori dei CTS
http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa
Una riflessione …
Grazie per l’attenzione
“E’ possibile cercare di “provare” quello che
prova un cieco bendandosi gli occhi o un sordo
tappandosi le orecchie o, ancora, stare per un
giorno sulla sedia a rotelle per vivere 24 ore
come un paraplegico, ma è praticamente
impossibile “far finta” di non saper leggere o
di non riuscire a leggere una volta acquisita
questa abilità che diventa un automatismo;
perciò è estremamente difficile riuscire a
cogliere profondamente le difficoltà che
incontra una persona con dislessia”
(AID, associazione Italiana Dislessia)
7
Scarica

dislessia e scuola - Uniti per Crescere Onlus