(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: SPES –Associazione Promozione e Solidarietà Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio Sede regionale: Via dei Mille, 6 - 00185 Roma Tel. 06.44702178 Fax 06.45422576 Sito internet: www.volontariato.lazio.it Indirizzo e-mail: [email protected] 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: R12NZ02016 Regione Lazio 1 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Accoglienza e sostegno – L’impegno del volontariato per i malati oncologici nel Lazio 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A08 Settore: assistenza-paziente affetti patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale. 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il contesto settoriale in cui si realizza il progetto è quello dell’assistenza e del sostegno ai malati oncologici. LA MALATTIA ONCOLOGICA Il cancro è una delle patologie più complesse e diffuse nella popolazione: molteplici sono i fattori che concorrono a determinarlo, molte le differenti patologie oncologiche e le diverse manifestazioni cliniche, gravi e articolate le problematiche assistenziali, psicologiche e sociali. La rilevanza della malattia oncologica in Italia è fatto noto. Il numero di nuove diagnosi di tumore nel 2007 ha superato le 253.000 unità. Il numero di persone che nel 2007 avevano vissuto o stavano vivendo l’esperienza della malattia (indice di prevalenza) era di 1.797.736. Nello stesso anno sono morte per malattia oncologica 125.886 (dati stimati, tratti dal sito www.tumori.net realizzato con la collaborazione di Istituto Nazionale Tumori di Milano, Istituti di Ricerca in campo oncologico IRCCS , Associazione Italiana Registri Tumore – AIRT). Nel Lazio si stima che nell’anno 2007 siano stati diagnosticati 24.407 nuovi casi di tumore, che circa 176.836 persone al 2007 avevano vissuto in qualche momento della loro vita l’esperienza della malattia oncologica e che circa 11.200 persone siano decedute nello stesso anno per cancro (dati stimati, tratti dal sito www.tumori.net realizzato con la collaborazione di Istituto Nazionale Tumori di Milano, Istituti di Ricerca in campo oncologico - IRCCS, Associazione Italiana Registri Tumore – AIRT). Se il paziente oncologico ha oggi una maggiore probabilità di sopravvivenza rispetto al passato, soprattutto se riceve una diagnosi nella fase iniziale della malattia, dall’altro lato ancora non risulta 1 sufficiente la capacità delle strutture sanitarie e sociali pubbliche di rispondere agli innumerevoli bisogni che la malattia oncologica innesca. Ne deriva un carico enorme che grava sulle famiglie, che da sole si trovano a far fronte alle necessità sociali, sanitarie e psicologiche del familiare malato. Spesso peraltro, i familiari non sono a conoscenza dei servizi sociosanitari pubblici, privati e del privato sociale esistenti sul territorio, e riescono così ad usufruirne solo in minima parte. E’ ancora insufficientemente diffusa tra la popolazione un’informazione sulle problematiche oncologiche sotto tutti i diversi aspetti: prevenzione, diagnosi precoce, servizi attivi sul territorio per il sostegno al malato oncologico e alla sua famiglia, diritti del malato oncologico ecc. IL CONTESTO TERRITORIALE Sul territorio della Regione Lazio l’offerta di strutture socio-sanitarie, pubbliche e private, è certamente molto ampia, con servizi che vanno dalla prevenzione all’assistenza palliativa nell’ultima fase della malattia oncologica. Se si fa un’analisi più dettagliata non si può trascurare la diversità di servizi offerti tra le varie province, la provincia di Roma e Roma città. Con riferimento alle strutture ospedaliere che hanno almeno un reparto di oncologica, ematologia o radioterapia, si contano nel Lazio (fonte www.poslazio.it Portale Sanitario della Regione Lazio): TERRITORIO ONCOLOGIA RADIOTERAPIA EMATOLOGIA ROMA CITTA’ 19 13 15 ROMA PROVINCIA 6 1 2 FROSINONE 1 1 1 LATINA 1 1 1 RIETI 1 1 0 VITERBO 3 2 1 A queste strutture vanno aggiunti gli ambulatori presenti in alcuni dei distretti sanitari della regione. Nella provincia di Frosinone i servizi sono ben distribuiti sul territorio. Non si limitano, infatti, ad essere presenti solo nell’ospedale del capoluogo, dove naturalmente sono più numerosi e specializzati, ma anche nei vari comuni. Alle strutture ospedaliere pubbliche, dove è possibile fare radioterapia, chemioterapia, terapia del dolore, si vanno ad aggiungere i numerosi CAD, le strutture private convenzionate e l’Associazione Antea di Cassino che offre cure palliative a domicilio. È importante evidenziare la presenza di un servizio di Nutrizione Artificiale a Domicilio (NAD) prestato dalla Asl di Frosinone. Risulta ancora carente sul territorio un’area di prevenzione dei tumori, è attiva in questo settore la Lega Italiana dei Tumori che promuove annualmente delle campagne di screening e diagnosi precoce. Inadeguata alle necessità sembra essere ancora la divulgazione di informazioni che consentano ai cittadini di conoscere e quindi orientarsi nella scelta delle strutture sanitarie e sociali disponibili nella provincia di Frosinone. Il volontariato oncologico è presente sul territorio di Frosinone con 6 organizzazioni che operano in diversi settori dalla prevenzione, all’assistenza al malato oncologico e terminale, alla donazione di midollo per i malati ematologici; di queste 2 aderiscono al presente progetto In provincia di Rieti è recente un progetto di globale ristrutturazione organizzativa della AUSL (Bollettino Uff. Regione Lazio n. 13 del 7/4/2008) che definisce una nuova articolazione del Polo Ospedaliero di Rieti-Amatrice in 5 Dipartimenti. Tali dipartimenti sono responsabili della corretta, efficace ed efficiente gestione delle risorse al fine di garantire la massima qualità dell’offerta ospedaliera. È stato inoltre istituito il ‘Dipartimento di Oncologia’ che assolve ai trattamenti di diagnosi e cure delle patologie oncologiche sia di tipo ambulatoriale che in ricovero e che prevede al proprio interno gruppi professionali interdisciplinari e un Ambulatorio Oncologico Integrato per la presa in carico del paziente e la continuità assistenziale. All’interno del Dipartimento il malato oncologico verrà preso in carico dal primo momento e seguito ed indirizzato, in modo coordinato, verso tutte le unità di cura ospedaliere necessarie e idonee alla gestione della patologia. Il paziente oncologico non dovrà più farsi carico di produrre impegnative, prendere appuntamenti, regolarizzare le prestazioni richieste; sarà compito del Dipartimento assolvere a tutte le incombenze burocratiche interne, dando notizia al paziente degli impegni prenotati e degli orari previsti. Questa ristrutturazione dovrà rispondere alle precedenti carenze sul piano dell’assistenza, fino ad oggi fortemente sentite soprattutto a livello di assistenza sanitaria domiciliare ai malati ed ai terminali. Sul territorio rimane forte la domanda della cittadinanza di un servizio di trasporto che consenta ai malati di recarsi presso le strutture sanitarie di Rieti, ma anche delle altre province del Lazio, per analisi, diagnosi e terapia. Questo territorio, rispetto alle altre province, vede meno realtà associative attive in campo oncologico. Oltre alle 2 che partecipano al presente progetto opera la Lega Italiana Tumori con attività prevalente di prevenzione e diagnosi precoce. Rilevante è stata la 2 partecipazione al processo di riorganizzazione del Dipartimento oncologico da parte dell’associazione di volontariato ALCLI che opera a pieno titolo in coordinamento con il Dipartimento. La realtà territoriale della provincia di Viterbo è tra le migliori della regione. Quattro sono gli ospedali che hanno un reparto o un day hospital di oncologia e/o ematologia. Questo permette di servire un’utenza di circa mille persone l’anno. È importante sottolineare che queste strutture vengono scelte anche da pazienti provenienti da fuori provincia o regione. Forte sul territorio è l’impegno sul tema dell’oncologia, dalla prevenzione, alla diagnostica, alla cura. Oltre alle strutture ospedaliere e ai CAD sono presenti nella provincia due Hospice, uno a Viterbo e un altro a Nepi. Anche sul fronte della presenza associativa nella provincia di Viterbo si contano 7 organismi di volontariato oncologico che operano ognuno con la sua specificità (leucemie, tumori del seno, pazienti laringectomizzati, prevenzione e diagnosi precoce, donatori di midollo), una di queste partecipa al presente progetto. Nella provincia di Latina, come in quella di Rieti, sono pochi i servizi offerti; è presente infatti un reparto di oncologia nell’ospedale della città di Latina, un reparto di ematologia e due ambulatori di oncologia e day hospital oncologico, uno nel distretto di Terracina - Fondi e l’altro nel distretto Formia – Gaeta. Nei restanti distretti ci sono strutture ospedaliere pubbliche o private convenzionate ma non prestano servizi specifici nel campo oncologico. Le associazioni attive in campo oncologico sul territorio di Latina sono 6 ed anche queste operano in ambiti diversi dalla prevenzione, all’assistenza sociale o sanitaria, rivolte ad alcune categorie particolari o a tutti i malati oncologici. Ben diversa è la situazione su Roma città, dove c’è un’alta presenza di strutture sanitarie con reparti oncologici e radioterapici, tra cui spiccano alcuni poli di eccellenza come l’IFO - Regina Elena, il S. Andrea, il Bambino Gesù (pediatrico), o specialistici come l’IDI e il S. Gallicano per la dermatologia. Risulta elevata e in continuo aumento la domanda di supporto sociale e psicologico che le Amministrazioni non riescono a soddisfare completamente, dato che nella sola città di Roma vengono diagnosticati 15.000 nuovi casi di malattia oncologica l’anno. Anche sul fronte della presenza associativa in campo oncologico la città di Roma vede molte realtà attive (60 fra associazioni e fondazioni) con una enorme varietà di tipi di intervento (sociale, sanitario, psicologico) e di categorie di destinatari (donne, bambini, leucemici, terminali). Sono 6 le associazioni di volontariato attive sulla città di Roma che partecipano al presente progetto. Nella provincia di Roma invece, pochi sono gli ospedali con reparti di oncologia e molto spesso i malati scelgono di curarsi nelle strutture della capitale. Le associazioni e fondazioni attive nel vasto territorio della provincia di Roma sono circa 14 anche queste con ambiti di attività e destinatari diversi; fra queste 1 prende parte al presente progetto. Ad aprile del 2008, l’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, in collaborazione con l’IFO, ha presentato il progetto “La Rete Oncologica della Regione Lazio” che prevede la strutturazione di una rete di tutti i soggetti coinvolti nell’assistenza al paziente oncologico in tutte le fasi della cura e dell’assistenza: presidi ospedalieri, aziende ospedaliere, aziende universitarie, IRCCS, assistenza domiciliare, hospice, servizi di prevenzione primaria e secondaria, medici di medicina generale. Il progetto prevede anche l’attivazione di collegamenti con il mondo del volontariato per una presa in carico integrata del malato. Se in continuo miglioramento risulta la capacità di cura del paziente oncologico presso le strutture sanitarie, una carenza si registra ancora rispetto all’offerta di una continuità assistenziale sul territorio (assistenza sanitaria al domicilio, cure palliative domiciliari). Sul piano del sostegno sociale al malato e alla sua famiglia la situazione è ancora più problematica. Mentre minori e anziani sono fra le categorie assistite dai Servizi Sociali dei Comuni e dei municipi e dunque possono richiedere i servizi previsti (per esempio l’assistenza domiciliare sociale), per gli adulti malati oncologici non sono previsti corrispondenti servizi, sul territorio romano per esempio sono solo due o tre i municipi che hanno promosso piccoli progetti di assistenza domiciliare sociale per questa fascia di età, ma alcuni di questi sono stati già sospesi. Sono inoltre carenti sul territorio punti di informazione che facilitino il malato oncologico nel conoscere i suoi diritti e nell’accedere alle indennità previste. Il bisogno di un sostegno psicologico per il malato ed il familiare non trova una risposta adeguata presso i servizi pubblici se non per i pazienti ricoverati o in cura presso alcuni day hospital. Inoltre non ci sono servizi che possano sostenere il malato oncologico nella gestione quotidiana di alcune problematiche come: l’essere accompagnato con un mezzo per le chemioterapie e radioterapie o per altre prestazioni mediche, ricevere farmaci e prescrizioni al domicilio o anche solamente la spesa quando i familiari siano impossibilitati a provvedere; avere compagnia al domicilio quando si è impossibilitati ad uscire e i familiari sono assenti. Questo tipo di necessità trovano, oggi come oggi, risposta nell’azione delle associazioni di volontariato, che oltre a fornire questi servizi di tipo sociale offrono una integrazione 3 alle carenze di alcuni servizi sanitari domiciliari. IL RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ED I SERVIZI OFFERTI Il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio SPES, istituito in base alla legge n° 266/91 ha lo scopo di qualificare l’attività di volontariato, fornendo gratuitamente servizi di promozione, informazione, consulenza e formazione. Destinatari delle attività sono le Organizzazioni di volontariato. La Banca Dati Associazioni SPES censisce 2140 organizzazioni di volontariato (dato 31 luglio 2008) sulle circa 2500 attualmente stimate come attive nella Regione. Delle 2140 quelle che risultano iscritte (al 30 giugno 2008) nel Registro regionale per le associazioni di volontariato sono 1361. In totale gli organismi che offrono servizi di volontariato in campo oncologico nel Lazio sono 92, fra associazioni e fondazioni, di queste, 58 OdV risultano iscritte al registro regionale, al 30 giugno 2008 (dati del censimento effettuato dai Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio nel periodo febbraio 2007 – febbraio 2008 e successivi aggiornamenti). Le sedi attive sono così dislocate sul territorio (tre associazioni hanno sedi su più provincie): FROSINONE RIETI VITERBO 6 3 7 LATINA PROVINCIA DI ROMA ROMA (città) 6 14 60 In una logica di stretta collaborazione con le strutture amministrative sociali e sanitarie dei diversi territori della regione, in linea con la legge 328 del 2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, le associazioni di volontariato assumono come obiettivo l’integrazione dei servizi territoriali che siano pubblici, privati o del privato sociale. Esse cercano di rispondere alle difficoltà che i malati e le loro famiglie incontrano nel muoversi e orientarsi lungo l’iter della malattia (a partire già dalla diagnosi), offrendo informazioni e indicazioni sui servizi e le strutture presenti nei diversi territori regionali. In alcuni casi le associazioni concorrono a potenziare le capacità strumentali delle strutture; in altri casi favoriscono un incontro diretto ed una risposta efficace fra struttura e cittadino; in altri ancora coadiuvano il servizio pubblico offrendo quella parte di assistenza supplementare che l’Ente pubblico non sempre è in grado di garantire. Alcune poi si occupano in modo specifico di acquisire ed assistere nuovi donatori di midollo osseo per i malati oncoematologici. La comune finalità è quella di dare sostegno al malato ed ai suoi familiari nella consapevolezza che non solo il malato, ma l’intero nucleo familiare, quando si trova a dover affrontare l’evento “malattia oncologica” viene travolto emotivamente e coinvolto in una situazione di “crisi” che va ad alterare le normali dinamiche e relazioni parentali. Tutto l’assetto della vita quotidiana viene messo in discussione con conseguenze psicologiche, economiche e sociali per la famiglia oltre che per il malato. Un’attenzione particolare viene poi rivolta a quei malati, spesso anziani, che vivono situazioni di solitudine, di marginalità, di disagio economico e che si trovano quindi già in condizioni di “svantaggio” nell’affrontare la malattia. Accanto a questo le associazioni, in quanto organizzazioni di volontariato e quindi orientate fortemente alla “educazione alla solidarietà”, operano per sensibilizzare la cittadinanza, formare e informare sulla malattia e stimolare una presa di coscienza ed un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i cittadini per ricostruire un tessuto sociale partecipativo, solidale e attento nei confronti di quanti intorno a noi si trovano in uno stato di sofferenza. I servizi che le associazioni aderenti al presente progetto offrono sono tra gli altri: Sportello di informazione e orientamento presso le sedi associative o gli ospedali. Sostegno burocratico, per il disbrigo delle pratiche di accesso alle strutture e per le richieste di invalidità, accompagno, sussidi per i medicinali e per gli strumenti di terapia. Assistenza domiciliare di tipo sociale e/o sanitaria. Per assistenza di tipo sociale si intende un sostegno relazionale e sociale e di cura alla persona, preparazione dei pasti, igiene personale, compagnia, disbrigo di piccole faccende quotidiane, aiuto per pagare le bollette, realizzazione di gite e visite turistiche con animatori peri bambini dimessi dagli ospedali, in convalescenza o terminali; l’assistenza di tipo sanitario invece, prevede prestazioni infermieristiche, riabilitative, mediche o specialistiche. Assistenza ospedaliera, con supporto morale e pratico ai malati e alle famiglie, attività ludico – terapeutiche, come la clownterapia nei reparti pediatrici degli ospedali. Ospitalità e supporto in case di accoglienza, generalmente rivolto a malati e familiari che 4 provengono da altre città, con problemi economici e/o logistici. Servizio di trasporto con mezzo dell’associazione per accompagnare i malati presso le strutture per visite mediche, terapie, analisi. Ascolto e supporto psicologico ai malati e alle loro famiglie in ogni fase della malattia. Campagne informative e di sensibilizzazione, convegni, raccolta fondi con l’obiettivo di offrire un servizio di informazione, sensibilizzazione e prevenzione sul tema dell’oncologia in tutti i suoi aspetti. Molte associazioni, nell’ottica di essere risorsa per la cittadinanza e di rispondere ai bisogni delle fasce fragili, non indirizzano in modo esclusivo i propri servizi ai malati oncologici estendendoli anche a persone affette da altre forme di patologia grave o invalidante. Nell’ultimo anno di attività (2007) le associazioni del presente progetto hanno potuto raggiungere con i loro servizi un significativo numero di malati oncologici: Associazione n. utenti oncologici raggiunti nel 2007 Wellness (Ceccano FR) 400 SOGIT (FR) 756 ALCLI (RI) 231 Ospedale Domiciliare 70 Fara in Sabina (RI) AMAN (VT) 1545 ACROS (RM) 153 AMSO (RM) 23.000 perlopiù assistiti presso il polo oncologico Regina Elena Associazione Andrea Tudisco (RM) 5020 Associazione Peter Pan Onlus (RM) Coordinamento La Mela Blu (RM) Ospedale Domiciliare (RM) SANeS (RM) Totale 5300 910 123 1500 39.008 IL LAVORO DI RETE ED IL RUOLO DEL CENTRO DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO SPES In considerazione del numero delle organizzazioni di volontariato che si occupano dei malati oncologici e dell’importanza che il loro ruolo riveste, SPES ha promosso la nascita di una rete tematica allo scopo di creare, attraverso il confronto, lo scambio di informazioni e di competenze, la comunicazione e dove possibile l’integrazione dei servizi, di favorire una presa in carico dell’utente ed un supporto il più esteso e continuativo possibile lungo tutto il decorso della malattia. La Rete Oncologia opera nell’ottica di realizzare, attraverso la rete dei collegamenti di ciascuna associazione, quanto indicato dalla legge 328/2000 per l’integrazione dei servizi socio-sanitari. Sono valori fondanti del mondo del volontariato e quindi centrali nell’operatività della rete e di tutte le associazioni aderenti: la partecipazione, la cittadinanza attiva, la tutela dei diritti, la solidarietà, la gratuità. È impegno comune diffonderli e attuarli concretamente. A seguito del censimento effettuato nel 2007, i Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio hanno realizzato una guida delle organizzazioni di volontariato oncologico nel Lazio dal titolo Accoglienza e Sostegno – L’impegno del volontariato per i malati oncologici del Lazio. La guida è uno strumento informativo per i cittadini, ma anche per gli enti e le organizzazioni che operano nel campo sanitario. Tale guida ha la finalità di dare visibilità a quest’area del volontariato e di orientare efficacemente la domanda di servizi alle associazioni del territorio in base alle specificità di ognuna. Essa costituisce inoltre lo strumento di base del lavoro di sviluppo della rete. E’ proprio da questa guida che il presente progetto prende il nome ad indicare la continuità delle azioni che la Rete tematica e le associazioni portano avanti nel tempo. La guida riporta 82 sedi associative attive nella regione. A queste se ne sono aggiunte altre che non avendo partecipato al censimento sono comunque entrate in contatto con la rete successivamente. Nel 2007 aderivano alla Rete Oncologia 24 associazioni. A partire dal censimento e dalla realizzazione della guida si è ampliato il bacino di contatti della rete ed è arrivato a 32 il numero di associazioni che hanno espresso la volontà di continuare una collaborazione più stretta, queste sono così ripartite sul territorio regionale: FROSINONE RIETI VITERBO 4 2 3 LATINA PROVINCIA DI ROMA ROMA (città) 1 3 19 5 I dati emersi dal censimento ed il lavoro di aggiornamento continuo costituiranno la base per un ulteriore allargamento della rete di collaborazioni. L’integrazione fra le diverse realtà associative del territorio regionale consente di poter meglio monitorare i bisogni dei diversi territori e della popolazione regionale nel suo insieme, di costruire una mappa delle strutture e dei servizi attivi nel campo dell’oncologia, di promuovere una capillare presenza sul territorio per offrire informazione e orientamento a tutti i cittadini, di mettere a disposizione di altri enti e soggetti interessati le conoscenze, esperienze e competenze maturate in questo settore. L’attività della Rete Oncologia si esplica attraverso il mantenimento di un contatto con le associazioni aderenti, con la finalità di animare lo scambio di informazioni, l’aggiornamento continuo sulle iniziative che si realizzano in campo oncologico nel Lazio, la realizzazione di incontri fra le associazioni per rafforzare la collaborazione e programmare spazi comuni di attività. A tale fine è in costruzione l’area dedicata alla Rete Oncologia all’interno del portale del volontariato (www.volontariato.lazio.it). Sul portale è inoltre attivo il notiziario dedicato all’oncologia che nel periodo 30/06/07 – 05/07/08 ha registrato 3.392 visitatori. Tra le attività svolte è importante segnalare la realizzazione di una Banca Dati telematica, Retekappa, che raccoglie le informazioni sui servizi sociali e sanitari del Lazio rivolti al malato oncologico e ai suoi familiari. Per la realizzazione della Banca Dati hanno rivestito un ruolo importante i volontari del Servizio Civile e alcune tra le Associazioni aderenti al presente progetto. Retekappa (www.retekappa.it), nata nel 2003 su iniziativa di un gruppo di associazioni, attualmente facenti parte della Rete Oncologia, è gestita centralmente da SPES e messa a disposizione di tutte le associazioni aderenti alla rete tematica al fine di fornire informazioni ai malati e ai loro familiari sulle strutture presenti nella regione che possono fornire servizi di carattere sanitario, sociale, psicologico o altri servizi attinenti al settore oncologico. L’aggiornamento della Banca Dati è coordinato dalla rete tematica e curato in collaborazione con tutte le associazioni della rete che si impegnano a trasmettere costantemente informazioni aggiornate sulle strutture del loro territorio. Lo sviluppo delle attività della Rete Oncologia comprende: a. realizzazione di incontri regionali e provinciali per dare vita ad iniziative mirate ai bisogni di ciascun territorio; b. iniziative di formazione per i volontari delle associazioni ma anche per i cittadini che desiderano acquisire una maggiore conoscenza sul mondo della malattia oncologica dal punto di vista medico, sociale, psicologico; c. campagne di sensibilizzazione della cittadinanza sulla malattia oncologica sotto ogni aspetto; d. promozione della solidarietà e del volontariato; e. aggiornamento costante della Banca Dati dei servizi psico-socio-sanitari del Lazio; f. aggiornamento e ampliamento dei contenuti dell’area dedicata nel portale. A fronte di un impegno e di un ambito di bisogno così esteso ed articolato, la condizione delle associazioni di volontariato è quella di poter contare quasi esclusivamente sulla disponibilità di tempo dei volontari, che non sempre possono garantire una continuità ed un’assiduità operativa. La capacità delle associazioni di garantire l’apertura dello sportello informativo ed il funzionamento dei servizi di ascolto telefonico, di realizzare i servizi assistenziali, di trasporto, di accompagno, di supporto sociale e psicologico è strettamente connessa alla disponibilità dei volontari che non sempre è sufficiente a coprire le richieste, a dare continuità ai servizi e a progettare e realizzare nuove iniziative. Negli anni passati le associazioni partner del presente progetto hanno potuto godere della collaborazione di Volontari di Servizio Civile che hanno offerto un contributo sostanziale alla realizzazione dei servizi associativi e alla qualità degli interventi realizzati, dando alle associazioni la possibilità di rispondere in modo più adeguato, sollecito e continuo alla domanda dei malati e dei loro familiari e dando un significativo contributo all’avvio di nuove attività per esempio: la già citata banca dati Retekappa realizzata dalle associazioni AMAN, Wellness, ALCLI, ACROS, Ospedale domiciliare di Roma e Lazio; il servizio di accompagno e trasporto per le sedi di Ostia e di Fara in Sabina dell’associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio, lo sportello informativo presso l’ospedale per l’ALCLI. 6 7) Obiettivi del progetto: I PROBLEMI Dall’analisi del contesto, settoriale e territoriale emergono alcuni dei problemi cui le Organizzazioni di volontariato, grazie alla collaborazione dei Volontari di Servizio Civile, vogliono far fronte. In particolare emergono: 1. carenza di alcuni servizi, soprattutto di carattere sociale, da parte degli Enti pubblici e/o privati; 2. scarsa diffusione delle informazioni sui diritti del malato oncologico e sui servizi cui può accedere e sulle modalità di accesso agli stessi; 3. scarsa diffusione delle informazioni tra la popolazione del Lazio sulle problematiche relative alla malattia oncologica, quali la diagnosi precoce, la prevenzione, i comportamenti a rischio e altre. 4. la necessità di rafforzare sul territorio un vero lavoro di rete che unisca tutte le realtà del pubblico, del privato e del terzo settore impegnate a sostegno dei malati oncologici e dei loro familiari. Le cause Rispetto ai problemi individuati, le cause possono essere diverse; in sintesi: 1. grande diffusione del problema della malattia oncologica e complessa articolazione delle problematiche a questa connesse sul piano sanitario e sociale, cui si aggiunge la carenza di fondi che impedisce agli Enti di attuare servizi adeguati e sufficienti; 2. la mancanza di una mappatura puntuale dei servizi sanitari e sociali del pubblico, del privato e del privato sociale messi disposizione dei malati oncologici e dei familiari e la carenza di punti informativi per conoscere i servizi attivi e le modalità di accesso; 3. non sufficiente attività di informazione/sensibilizzazione rivolta alla popolazione del Lazio, da parte delle Istituzioni e delle organizzazioni preposte, sulle problematiche relative alla malattia oncologica; 4. come evidenziato dalla lg. 328/2000 si rende necessaria un’integrazione dei servizi pubblici, privati e del terzo settore ancora del tutto carente nel campo dell’oncologia, dove si va configurando solo adesso ed ancora in linea puramente progettuale nel Lazio un disegno di Rete delle strutture sanitarie, collegato al mondo del volontariato e ai servizi esistenti in campo sociale. Gli effetti Rispetto ai problemi individuati ed alle relative cause, si verificano conseguenze con ricadute negative sul target di riferimento. In particolare: 1. la carenza di servizi informativi, di orientamento, di supporto al malato oncologico e alla sua famiglia sotto il profilo sociale, psicologico e dell’assistenza sanitaria domiciliare, hanno una forte ricaduta sulla famiglia del malato che si trova a dover fronteggiare molteplici bisogni e problemi cui in molti casi le strutture pubbliche non sono in grado di trovare una risposta; 2. la non conoscenza dei servizi da parte dei cittadini, ma anche degli operatori stessi del settore, determina un forte disorientamento del malato e dei suoi familiari che dunque non sanno a chi rivolgersi per far fronte alle necessità emergenti a seguito della malattia e si trovano caricati della responsabilità di far fronte da soli alle nuove emergenze, vivendo un profondo stato di solitudine e disagio psicologico; 3. la scarsità di attività di informazione/sensibilizzazione fa sì che siano ancora poco diffuse tra la popolazione del Lazio abitudini e usi volti ad aumentare le possibilità di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie oncologiche. 4. la mancanza di una rete attiva ed integrata fra i diversi servizi sanitari, sociali e psicologici, porta all’incapacità dei diversi operatori nel campo dell’oncologia di garantire una continuità assistenziale e di aiutare il malato ed i familiari a trovare una risposta ai bisogni emergenti, lasciando il nucleo familiare solo nella ricerca di un aiuto e di fronte ad una forte frammentazione dei servizi. Obiettivi generali: • Confermare e rafforzare l’efficacia e l’efficienza dei servizi offerti dalle associazioni oncologiche partecipanti al progetto al fine di integrare al meglio i servizi pubblici e privati esistenti e colmare le carenze. • Integrare ed aggiornare la conoscenza degli organismi pubblici, privati, del privato sociale e delle associazioni che nel Lazio offrono servizi al malato oncologico e ai suoi familiari. • Contribuire a diffondere la conoscenza della malattia oncologica sotto i suoi diversi aspetti e 7 • • delle modalità con cui fronteggiarla (prevenzione, diagnosi, terapia, cure palliative, assistenza sociale e sanitaria, servizi e strutture). Consolidare ed ampliare la rete di associazioni oncologiche e la cultura del lavoro in rete. Promuovere la cultura della solidarietà, della partecipazione, della presenza attiva e responsabile a sostegno dei malati oncologici e dei loro familiari. Obiettivi specifici: 1. Incrementare le attività di assistenza per i malati oncologici e loro familiari svolte dalle associazioni aderenti al progetto. 2. Garantire il servizio di informazione e orientamento per i malati oncologici e loro familiari da parte delle organizzazioni aderenti al progetto attraverso punti informativi. 3. Svolgere campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini sui temi della prevenzione e della conoscenza delle malattie oncologiche e delle relative problematiche. 4. Potenziare il lavoro della Rete Oncologia rivolto alle organizzazioni di volontariato promuovendo l’integrazione delle associazioni di volontariato con le altre strutture oncologiche del territorio. Indicatori di risultato: 1. Aumentare di almeno il 5% il volume di utenza raggiunta dai servizi delle associazioni aderenti al progetto nell’anno 2007 (dagli attuali 39.008 a circa 41.000) 2. Garantire l’operatività dei 13 sportelli di informazione, orientamento e attivazione dei servizi associativi, per 5 giorni alla settimana per almeno 3 ore/giorno. 3. Realizzare almeno 25 iniziative di informazione, sensibilizzazione, raccolta fondi nel corso dell’anno di durata del progetto (2009 – 2010). 4. Aumentare del 10% il numero di associazioni partecipanti alle iniziative della Rete (da 32 ad aprile 2008 ad almeno 35 entro la fine progetto). 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi PIANO DI ATTUAZIONE 1 – Accoglienza, inserimento e formazione dei volontari in servizio civile nel contesto operativo dell’Associazione. L’arrivo dei volontari in servizio civile presso le diverse sedi di attuazione è preceduto da almeno due incontri tra il presidente dell’Associazione, le persone individuate come olp e formatori e tutti i volontari che collaborano allo svolgimento delle attività, al fine di facilitare l’ingresso e l’integrazione dei volontari in servizio civile nel contesto operativo. Inoltre, in seguito all’approvazione ed al finanziamento del progetto saranno tutti coinvolti nella fase di promozione e, successivamente, i referenti di ciascuna sede, nelle selezioni di quanti hanno scelto il presente progetto. Nei primi 3 mesi di attuazione del presente progetto si svolgerà la maggior parte della formazione specifica, secondo i moduli descritti al successivo punto 41 del presente formulario, al fine di inserire adeguatamente i volontari nei singoli contesti associativi e a contatto con le specifiche attività svolte dalle Associazioni stesse. In particolare i volontari conosceranno i referenti dell’Associazione, il territorio di riferimento, la rete dei contatti ed i soggetti istituzionali che collaborano alle attività dell’associazione, la struttura organizzativa e le procedure di realizzazione dei servizi offerti dall’associazione. Per potersi inserire adeguatamente in questo contesto fortemente operativo, durante i primi mesi di servizio i volontari in servizio civile saranno affiancati quotidianamente nello svolgimento delle attività, al fine di avviare gli stessi verso un processo di autonomia operativa. PIANO DI ATTUAZIONE 2 – Attuazione presso le diverse sedi di realizzazione del progetto delle attività previste. Il piano di attuazione delle attività previste dal progetto avrà come sedi di attuazione quelle delle organizzazioni di volontariato aderenti al presente progetto: 1. Associazione Wellness, con sede a Ceccano (Fr) e operativa sul territorio provinciale; 2. Opera di Soccorso dell’Ordine di San Giovanni in Italia – S.O.G.IT con sede a Morolo (FR) e attiva sul 8 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. territorio di Ferentino, Morolo, Patrica e Supino; Associazione ALCLI “Giorgio e Silvia”, operativa nella provincia di Rieti; Associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio, sede a Canneto/Fara in Sabina (RI) operativa nel basso reatino Associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio sede a Roma operativa sui Municipio XII e XIII Associazione AMAN per il Miglioramento dell’Assistenza e cura ai malati Neoplastici, con sede a Viterbo ed operativa su tutto il territorio provinciale; Associazione Castelli Romani di Servizio Oncologico ACROS, con sede a Frascati e Grottaferrata ed operativa sul territorio dei Castelli Romani; Associazione AMSO per l’Assistenza Morale e Sociale negli istituti Oncologici, con sede ed attività a Roma; Associazione Andrea Tudisco Onlus, con sede ed attività a Roma; Associazione Peter Pan Onlus – prima sede Associazione Peter Pan Onlus - seconda sede. L’associazione è operativa sul territorio di Roma Coordinamento La Mela Blu, con sede a Roma e attività su tutto il territorio metropolitano e provinciale; Associazione S.A.Ne.S per lo Studio e Assistenza Neoplasie del Sangue, con sede ed attività a Roma; Centro di Servizio per il Volontariato SPES, con sede a Roma e attività rivolta alle organizzazioni di volontariato della Regione Lazio. Presso le sedi su elencate si svolgeranno le seguenti attività: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Sportello di informazione e orientamento Assistenza domiciliare Assistenza ospedaliera Ospitalità e supporto in case di accoglienza Servizio di trasporto Ascolto e sostegno psicologico Informazione e sensibilizzazione Rete tematica Rete Oncologia A ciascuna delle organizzazioni di volontariato aderenti è affidato il compito di pianificazione e coordinamento delle attività specifiche dell’organizzazione stessa, come sopra riportate e meglio descritte al punto 8.2. Le attività si svolgeranno nell’arco dei 12 mesi di durata del progetto. Al referente della Rete tematica Oncologia, del Centro di Servizi per il Volontariato SPES è affidata la pianificazione, l’incremento ed il coordinamento delle attività rivolte alle organizzazioni di volontariato oncologico, il coordinamento ed il monitoraggio del progetto di Servizio civile. Tale attività coprirà l’intero arco di svolgimento del progetto. Alle attività sopra elencate, si aggiungerà la formazione dei volontari in Servizio Civile, che si svolgerà nei primi 4 mesi di realizzazione del progetto. Pianificazione settimanale delle attività Attività /giorni Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Occasionale a) Sportello di informazione e orientamento b) Assistenza domiciliare c) Assistenza ospedaliera d) Ospitalità e supporto in case di accoglienza e) Servizio di trasporto f) Ascolto e sostegno psicologico g) Campagne informative, di sensibilizzazione e raccolta fondi h) Rete tematica malati oncologici Le attività delle associazioni hanno carattere continuativo nei 12 mesi dell’anno. Vengono sospese le attività di segreteria organizzativa nelle settimane centrali di agosto. 9 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione. La concretizzazione dei piani di attuazione, di cui al punto 8.1, prevede lo svolgimento di una serie di attività, come meglio dettagliate di seguito. PIANO DI ATTUAZIONE 1 – Accoglienza, inserimento e formazione dei volontari in servizio civile nel contesto operativo dell’Associazione. Nei primi tre mesi di attuazione del presente progetto si svolgerà la maggior parte della formazione specifica, secondo i moduli descritti al successivo punto 41 del presente formulario, al fine di inserire adeguatamente i volontari sia nei singoli contesti associativi che per metterli in grado di avvicinarsi con sicurezza e adeguata preparazione agli utenti oncologici, ai loro familiari ed ai soggetti di riferimento degli altri enti con cui le associazioni collaborano. I Volontari di Servizio Civile verranno inseriti in modo progressivo all’interno delle diverse attività che ogni associazione svolge. Inizialmente saranno accompagnati dai Volontari esperti e dall’OLP e svolgeranno le attività in affiancamento. Man mano che sarà verificata l’acquisizione delle competenze necessarie saranno avviati ad una gestione più autonoma delle diverse attività. PIANO DI ATTUAZIONE 2 - Attuazione presso le diverse sedi di realizzazione del progetto delle attività previste. Si dettagliano di seguito le attività necessarie al conseguimento degli obiettivi specificati al punto 7 del formulario: a) SPORTELLO DI INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO Il servizio è finalizzato ad una prima conoscenza delle problematiche dei bisogni dell’utente e alla successiva elaborazione di una risposta adeguata. In molti casi questa risposta si concretizza nell’avviare l’utente ad uno o più servizi offerti dalle stesse associazioni ed indicati qui di seguito ai punti da b) ad f). L’attività di informazione e orientamento viene svolta attraverso uno “sportello” sito presso le sedi delle organizzazioni aderenti o presso le strutture sanitarie. Le associazioni sono inoltre dotate di un riferimento telefonico cui ci si rivolge per avere informazioni sui servizi offerti dal territorio: strutture pubbliche, private e del privato sociale, presenti nella regione Lazio, che offrono servizi di assistenza sanitaria, sociale, psicologica. Tale servizio è offerto dalle associazioni avvalendosi anche della Banca Dati (Retekappa). Gli operatori degli sportelli oltre al servizio di informazione e orientamento offrono un ascolto attento e qualificato ai malati e ai familiari anche al fine di offrire un primo supporto morale. Al servizio di informazione e orientamento si affianca quello di supporto burocratico, che consiste nel prestare aiuto per la compilazione di moduli di richiesta per assistenza domiciliare sanitaria, invalidità, accompagno, ecc. L’associazione Wellness di Ceccano offre, oltre al supporto burocratico, un servizio di consulenza legale a tutela dei diritti dei malati e dei familiari. I volontari che operano presso gli sportelli delle associazioni offrono anche un servizio di ascolto e sostegno morale. Gli sportelli presso gli ospedali (per esempio quello dell’ALCLI presso la postazione ASL dell’ospedale S. Camillo De Lellis di Rieti, o quello dell’AMSO presso l’ospedale Regina Elena di Roma) orientano i pazienti ai diversi servizi interni, offrono un sostegno nel primo impatto con la struttura sanitaria, informano sulle risorse territoriali per chi è in dimissione, attivano eventuali servizi dell’associazione. Relativamente allo specifico del Coordinamento La Mela Blu, l’attività mira a svolgere un’analisi attenta del bisogno del paziente che vi si rivolge, al fine di attivare poi i servizi necessari attraverso le Associazioni afferenti al Coordinamento stesso oppure attraverso altre associazioni di volontariato, servizi istituzionali sanitari o sociali, parrocchie, case di cura. Il Coordinamento a questo fine svolge accurate ricerche sul territorio di Roma e provincia, su servizi e strutture socio-sanitari, per un continuo aggiornamento della banca della dati. L’attività viene svolta in media 5 giorni la settimana (dal lunedì al venerdì) per almeno 3 ore al giorno. Nel corso dell’anno di progetto, come indicato al punto 7, si prevede che il numero complessivo di persone che si rivolgeranno alle 13 sedi associative saranno circa 41.000. b) ASSISTENZA DOMICILIARE L’assistenza domiciliare sociale è finalizzata a supportare il malato oncologico nel disbrigo di alcune attività quotidiane, come piccole commissioni, spesa, ritiro ricette mediche o farmaci, pratiche burocratiche o anche semplice compagnia. Questo servizio può essere svolto da volontari senza particolari qualifiche. L’attività si svolge mantenendo un contatto continuo con i familiari e in assenza di questi con gli amici della persona malata al fine di costruire un’efficace rete di supporto. L’associazione Andrea Tudisco, realizza l’assistenza domiciliare rivolta ai bambini, con l’intervento di ludoterapisti che si recano con il Ludobus a casa del bambino per aiutarlo a vivere serenamente il proprio ambiente quotidiano, e per portare un clima più disteso e positivo in 10 famiglia. Questo tipo di attività viene svolto da persone con formazione specifica in ludoterapia. L’assistenza domiciliare sociale si svolge in genere dal lunedì al venerdì accordandosi con il malato o con la famiglia per definire i momenti più opportuni anche in base alle disponibilità delle associazioni. Dove si riscontri la necessità il servizio può essere realizzato anche il sabato o più raramente la domenica. Ogni intervento dura al minimo 1 ora poiché anche lo svolgimento di commissioni è sempre accompagnato da un momento di scambio relazionale con il malato per garantire sempre una sua socializzazione ed evitare che si isoli. L’assistenza domiciliare sanitaria, prevede l’impiego di infermieri, psicologi, personale medico e specialistico, necessari per lo svolgimento di terapie, anche farmacologiche, fisioterapia, oltre che supporto psicologico. Il servizio viene svolto in base alla richiesta rivolta agli sportelli delle associazioni, dai malati direttamente, dai loro familiari, dai Servizi Sociali, dal personale sanitario prima delle dimissioni dall’ospedale. Talvolta l’intervento di assistenza domiciliare sociale da parte dei volontari dell’associazione si integra con quello di assistenza sanitaria offerto da èquipe mediche degli ospedali, delle ASL o di altri enti. Il servizio è solitamente attivo dal lunedì al venerdì ed esteso al sabato e domenica in situazioni di necessità. Alcune associazioni operano nell’assistenza sociale e sanitaria in stretta collaborazione con le strutture pubbliche territoriali al fine di garantire la massima copertura di tutte le esigenze del malato. L’assistenza sanitaria è strettamente strutturata sulle necessità del malato e dunque garantita durante tutto l’arco della settimana anche se le visite programmate vengono prevalentemente effettuate dal lunedì al venerdì. Le 8 associazioni che realizzano i servizi di assistenza domiciliare sociale e sanitaria raggiungeranno nel corso dell’anno di progetto circa 750 utenti - (dei 41.000 complessivi che si prevede si rivolgeranno agli sportelli di cui al punto a). c) ASSISTENZA IN OSPEDALE Presso le strutture sanitarie le associazioni attivano dei presìdi per dare informazioni e orientare il malato nell’impatto con la struttura. Alcune associazioni offrono inoltre dei servizi all’interno dei reparti come: ascolto, compagnia, sostengo morale, aiuto pratico per l’assunzione dei pasti, lettura di libri. Nei reparti pediatrici, inoltre, alcune associazioni svolgono la clownterapia e la ludoterapia, svolta da opratori qualificati in collaborazione con i volontari. Gli Ospedali presso cui è presente una delle associazioni del progetto sono a Roma: S. Camillo Forlanini, Ospedale Bambino Gesù., Policlinico Gemelli, Polo Oncologico Regina Elena; a Viterbo Ospedale Belcolle; a Rieti S. Camillo De Lellis. Nell’anno di progetto saranno assistiti dalle 6 associazioni che effettuano l’assistenza in ospedale almeno 10.300 utenti. d) OSPITALITÀ E SUPPORTO IN CASE DI ACCOGLIENZA In considerazione dell’alta concentrazione a Roma di strutture specialistiche per la cura delle malattie oncologiche, alcune associazioni mettono a disposizione dei malati e dei loro familiari non residenti e in difficoltà economiche le Case di accoglienza. In queste strutture, con circa 10 posti letto, i malati ed i loro parenti vengono ospitati per un periodo che va da una settimana a 20 giorni ma in casi di necessità anche per periodi più lunghi. La gestione delle Case è affidata alle organizzazioni di volontariato ed ai loro volontari che, oltre ad offrire un ambiente accogliente, organizzano anche alcune attività come: corsi di lingua italiana per gli ospiti stranieri; assistenza e supporto relazionale, informativo e burocratico (come ad esempio l’espletamento delle pratiche per i permessi di soggiorni per i bambini provenienti dall’estero); piccole commissioni e visite guidate nel territorio circostante. L’Associazione SANeS gestisce la casa di accoglienza all’interno dell’azienda ospedaliere S. Camillo Forlanini in collaborazione con l’Associazione Cilla. L’associazione AMSO gestisce una casa di accoglienza per i pazienti in cura presso il polo oncologico Regina Elena, l’associazione Peter Pan ospita bambini in cura presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù e presso altre strutture sanitarie. Nelle case di accoglienza rivolte ai bambini e ragazzi (Associazione Andrea Tudisco e Associazione Peter Pan) è previsto un servizio di animazione, un servizio di trasporto o di Ludobus per gite e visite guidate a Roma e provincia, rallegrate da animatori e clowndottori, per permettere ai bambini ed ai loro genitori di vivere momenti di aggregazione e svago. Quest’ultima attività può prevedere il coinvolgimento anche di bambini malati ospiti in strutture di accoglienza di altre Associazioni. Vengono inoltre realizzate attività didattiche e di sostegno scolastico. E’ garantita un’assistenza morale e pratica ai familiari dei minori ospiti della casa. Le case di accoglienza sono attive 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana. Saranno ospitati dalle 4 associazioni che offrono ospitalità in case di accoglienza, nell’anno di progetto, almeno 420 utenti (dei 41.000 complessivi che si prevede si rivolgeranno agli sportelli di cui al punto a). e) SERVIZIO DI TRASPORTO Il servizio viene messo a disposizione dalle associazioni per terapie, visite mediche, analisi; viene attivato su richiesta dei malati o dei loro familiari presso lo Sportello delle associazioni. Oltre all’autista è presente anche un accompagnatore che assiste il paziente nel disbrigo delle cose da fare. Insieme al malato può essere trasportato un familiare o persona di fiducia del malato. Il servizio si svolge in genere dal lunedì al venerdì ma in casi di necessità anche il sabato e nei giorni festivi e 11 viene svolto esclusivamente con un mezzo di proprietà dell’associazione e nella sua disponibilità. Alcune associazioni come AMAN di Viterbo si avvalgono per la realizzazione del servizio di trasporto della collaborazione di una Misericordia sostenendo il costo del trasporto per i malati indigenti. L’associazione SOGIT di Morolo, in particolare concentra la propria attività soprattutto sul servizio di trasporti per malati oncologici ed altri malati cronici a fronte della necessità di queste persone di raggiungere strutture sanitarie in tutta la provincia di Frosinone e di Roma. Le 8 associazioni che effettuano il servizio di trasporto raggiungeranno nell’anno di servizio circa 1.250 utenti (dei 41.000 complessivi che si prevede si rivolgeranno agli sportelli di cui al punto a). f) ASCOLTO E SUPPORTO PSICOLOGICO Le associazioni offrono, con la collaborazione di professionisti, un servizio di ascolto e sostegno psicologico ai malati oncologici e ai loro familiari. Questo servizio viene svolto presso la sede associativa, presso le strutture di accoglienza o presso ambulatori e strutture sanitarie. Alcune associazioni inoltre mirano questo servizio in modo particolare a pazienti terminali o alla elaborazione del lutto per i familiari anche attraverso i gruppi di automutuo aiuto. A scopo di sostegno psicologico alcune associazioni come l’AMAN di Viterbo realizzano dei laboratori espressivi che consentono alla persona malata di affrontare il proprio disagio emotivo di fronte alla malattia. Le 7 associazioni che offrono il servizio di sostegno psicologico si prefiggono di raggiungere nel corso dell’anno di progetto circa 1000 utenti fra malati e familiari (dei 41.000 complessivi che si prevede si rivolgeranno agli sportelli di cui al punto a). g) CAMPAGNE INFORMATIVE E DI SENSIBILIZZAZIONE Nell’arco dell’anno vengono regolarmente organizzate dalle associazioni una o più manifestazioni, incontri, eventi, banchetti, per diffondere presso la cittadinanza la conoscenza della malattia oncologica sotto i suoi diversi aspetti (prevenzione, diagnosi, terapia, cure palliative, assistenza sociale e sanitaria, servizi e strutture) e la cultura della solidarietà, della partecipazione e del sostegno al malato oncologico. Iniziative di sensibilizzazione vengono realizzate da alcune associazioni presso le scuole. Alcune manifestazioni costituiscono anche un’occasione per promuovere le proprie attività e per raccogliere fondi. I fondi raccolti attraverso queste iniziative, oltre a finanziare le attività associative, vengono utilizzati per aiutare le strutture sanitarie ad offrire servizi più adeguati e di più alta qualità (nuovi macchinari per diagnosi e terapie, ristrutturazioni di reparti, arredi, etc.); possono essere in parte destinati al supporto economico di persone malate e loro nuclei familiari in particolare condizione di disagio economico. Per il sostegno a situazioni di disagio alcune associazioni organizzano anche raccolte alimentari e di abbigliamento. Le associazioni inoltre promuovono e organizzano convegni a carattere informativo e formativo anche in collaborazione con esperti e enti del settore. Al fine di mantenere costante e regolare il lavoro di sensibilizzazione ed informazione alcune associazioni lavorano anche alla redazione di un giornale periodico. Nell’anno di progetto le associazioni realizzeranno circa 25 iniziative fra incontri, manifestazioni, raccolte fondi, convegni per informare e sensibilizzare la cittadinanza. h) RETE TEMATICA MALATI ONCOLOGICI Al fine di promuovere la crescita delle organizzazioni di volontariato che si occupano del sostegno ai malati oncologici, la Rete Oncologia continuerà a promuovere attività quali: • Aggiornare la Banca Dati Retekappa, promuovendo la raccolta di informazioni e dati sulle strutture psicosocio-sanitarie del Lazio, in collaborazione con le organizzazioni di volontariato aderenti alla Rete tematica; • Realizzare periodicamente degli incontri, presso la sede della Rete tematica o presso sedi provinciali, per la verifica e la programmazione delle attività di rete e per il confronto con gli enti locali e con altri soggetti attivi nel settore oncologico; • Promuovere notizie, informazioni ed eventi di settore attraverso il portale www.volontariato.lazio.it ed un servizio di informazione via e-mail rivolto alle associazioni aderenti alla Rete Oncologia. La rete tematica si prefigge di portare il numero di associazioni partecipanti in modo continuativo alle attività della rete ad almeno 35 e di accrescere il numero di contatti alla sezione dedicata del portale fino a 4000. Le attività sopra descritte si svolgeranno presso le diverse sedi di attuazione del progetto così come riportato nella tabella sottostante, in cui viene evidenziata l’organizzazione settimanale. Le attività che si svolgono nello stesso modo nell’arco dei 12 mesi di realizzazione del progetto di servizio civile. Ad esse si aggiungerà la formazione dei volontari in servizio civile, che si svolgerà prevalentemente nei primi 3 mesi di realizzazione del progetto e secondo le modalità riportate al punto 41 del presente formulario. Attività/giorni WELLNESS a) Informazione, orientamento e supporto Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom occasionale 12 burocratico a) Aggiornamento banca dati a) Consulenza legale b) Assistenza domiciliare sociale c) Attività ricreative e sociali (ospedale) e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi f) Ascolto e sostegno psicologico g) Campagne informative e di sensibilizzazione SOGIT a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi g) Campagne informative e di sensibilizzazione ALCLI a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati b) Assistenza domiciliare sanitaria e sociale c) Assistenza presso hospice e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi f) Ascolto e sostegno psicologico (press il dipartimento oncologico e il radioterapia) g) Raccolta fondi per finanziamento alla ricerca; borse di studio; acquisto macchinari, sostentamento dell’associazione, attività di sensibilizzazione nelle scuole e attraverso eventi. Osp. Domiciliare di Roma e Lazio(sede di Fara Sabina) a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati b) Assistenza domiciliare sociale e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi g) Campagne informative e di sensibilizzazione AMAN a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati b) Assistenza domiciliare sociale c) Assistenza in ospedale e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi f) Attività di supporto psicologico g) Campagne informative e di sensibilizzazione g) Raccolta fondi per attrezzature sanitarie ACROS a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati b) Cure palliative a domicilio f) Sostegno psicologico g) Corsi di formazione e convegni informativi g) Campagne informative e di sensibilizzazione AMSO a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati b) Assistenza e sostegno morale e sociale presso domicilio dei malati s.r. s.r. s.r. s.r. s.r. 13 c) Assistenza e sostegno morale e sociale presso l’ospedale, d) Ospitalità e supporto in casa di accoglienza g) Campagne informative e di sensibilizzazione ANDREA TUDISCO a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati b) Assistenza domiciliare psico-sociale e ludica c) Ludoterapia nei reparti pediatrici d) Gestione 2 Case di accoglienza per minori e) Servizio di trasporto f) Ascolto e sostegno psicologico h) Campagne informative e di sensibilizzazione ASSOCIAZIONE PETER PAN a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati c) Assistenza, sostegno morale e animazione in ospedale d) Gestione 2 Case di accoglienza per minori, ospitalità e supporto ai bambini e ai genitori e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi per gli ospiti delle case di accoglienza g) Campagne informative e di sensibilizzazione LA MELA BLU a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati e) Servizio di trasporto (in via di attivazione) g) Campagne informative e di sensibilizzazione Osp. Domiciliare di Roma e Lazio (sede di Roma) a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati b) Assistenza domiciliare sociale e)Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi f) Ascolto e sostegno psicologico g) Campagne informative e di sensibilizzazione S.A.Ne.S. a) Informazione, orientamento e supporto burocratico a) Aggiornamento banca dati b) Assistenza domiciliare ematologica c) Assistenza morale in ospedale d) Gestione casa accoglienza e sostegno agli ospiti e) Servizio di trasporto per terapie, visite e analisi (su richiesta) f) Ascolto e sostegno psicologico g) Campagne informative e di sensibilizzazione RETE MALATI ONCOLOGICI a) Aggiornamento banca dati a supporto degli sportelli informativi h) Ricerca e diffusione notizie sul tema dell’oncologia h) Realizzazione incontri periodici s.r. = su richiesta s.r. s.r. s.r. 14 Conclusione Le attività sopra descritte rispondono agli obiettivi indicati al punto 7 del presente formulario; in particolare: • L’attività a) risponde all’obiettivo specifico 2 • Le attività da b) a f) rispondono all’obiettivo specifico 1 • L’attività g) risponde all’obiettivo specifico 3 • L’attività h) risponde all’obiettivo specifico 4 Losvolgimento delle stesse presso tutte le diverse sedi di attuazione del progetto, di concerto tra gli operatori, i volontari ed i volontari di servizio civile, mira al raggiungimento degli indicatori di risultato individuati. 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente. I volontari in servizio civile affiancheranno e supporteranno gli operatori nelle sedi di attuazione del progetto nel coordinamento e nella realizzazione delle attività descritte al precedente 8.2, oltre ad affiancare gli operatori nello svolgimento dell’attività ordinaria delle Associazioni stesse. Associazione Wellness Per lo svolgimento delle attività l’associazione si avvale della collaborazione di 10 volontari attivi con diverse modalità e tempi di impegno tra cui: 1 avvocato impegnato nella consulenza legale ai malati; 2 psicologhe; 1 operatore sociale. Gli altri 6 volontari prestano la loro opera nelle diverse attività associative secondo le necessità e la programmazione settimanale. Tutte queste figure operano a titolo gratuito. Opera di Soccorso dell’Ordine di San Giovanni in Italia – S.O.G.IT I volontari che collaborano a titolo completamente gratuito per l’associazione sono 10 fra cui: 1 con funzioni di Presidenza, amministrazione, rapporti con le istituzioni, ricezione telefonica dei contatti 1 con funzioni di contabile 1 per la gestione del sito e addetto stampa 6 per il servizio di trasporti 1 impartisce corsi di primo soccorso per i volontari. Associazione ALCLI Onlus “Giorgio e Silvia” I volontari coinvolti nelle attività descritte al punto 8.2, a vario titolo e con impegni differenziati, sono oltre 300. Tra questi operano in particolare per l’assistenza sanitaria a domicilio: 4 medici che operano normalmente presso il reparto del day hospital oncologico e radioterapia dell’OGP di Rieti; 8 infermieri che operano normalmente presso vari reparti dell’OGP di Rieti. Inoltre offrono la loro collaborazione: 1 assistente sociale che normalmente opera presso la struttura ADI della USL di Rieti; 1 psicologa; 1 assistente spirituale. Tutte queste figure collaborano a titolo completamente gratuito. Associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio, sede di Canneto/Fara in Sabina Per lo svolgimento delle attività, l’Associazione si avvale della collaborazione di 6 volontari tra questi: 1 volontario con funzioni di relazioni con il territorio, coordinamento generale e raccordo con la sede di Ostia; 2 volontari per la gestione dello sportello di informazione e orientamento; 1 volontario per la realizzazione del servizio di trasporto e per la gestione della Banca Dati; 2 volontari per supporto a tutte le attività associative. Tutto il personale collabora a titolo gratuito. Associazione AMAN L'Associazione si avvale della collaborazione stabile di 25 volontari che svolgono la loro attività in diversi settori dell'associazione a titolo gratuito. A questi si affiancano numerosi altri che collaborano in maniera non continuativa nella raccolta fondi, pesche di beneficenza, organizzazione di eventi, consulenze legali, creazione ed aggiornamento del sito internet, manutenzione del giardino pensile creato dall’associazione all'interno del reparto di oncologia. Circa quindici volontari ruotano al mattino dal lunedì al venerdì presso il punto di accoglienza del Day Hospital 15 per offrire informazione e supporto ai malati e ai familiari. Tra i volontari del'associazione vi sono: 3 medici; 2 psicologhe per il servizio di ascolto e supporto psicologico. Associazione ACROS L’associazione per le sue attività si avvale della collaborazione delle seguenti figure professionali retribuite: - 1 medico oncologo per assistenza domiciliare; - 1 psicologo per assistenza domiciliare ed in sede, facilitatore dei GAMA, formatore dei volontari; - 2 infermieri per assistenza domiciliare; - 1 segretaria per found-raising. Può inoltre contare sui seguenti Volontari impegnati nell'assistenza domiciliare e non retribuiti: 15 volontari; 1 medico. Associazione AMSO Lo staff dell’Associazione è composto da: 110 volontari a titolo gratuito che collaborano con tempi e modalità diverse alle attività della casa di Accoglienza e alle attività di assistenza nei reparti dell’IFO Regina Elena; 1 segretaria con contratto di lavoro dipendente; 1 custode della casa di accoglienza con contratto di collaborazione retribuita. Associazione Andrea Tudisco Onlus Attualmente operano nelle attività dell’Associazione 78 fra volontari e collaboratori retribuiti con le seguenti mansioni: Retribuiti: 1 coordinatore dei volontari; 1 psicologo; 2 amministrativi; 6 clowndottori. Volontari a titolo gratuito: 2 coordinatori dei ludoterapisti; 2 supervisori; 2 psicologi; 2 legali; 2 assistenti sociali; 2 amministrativi; 2 clowndottori; 12 ludoterapisti; 2 responsabili delle case di accoglienza; 4 autisti per ludobus e accompagni; 36 volontari con mansioni varie. Associazione Peter Pan Onlus L’associazione si avvale della collaborazione di: 3 persone con funzione direttiva con contratto di lavoro dipendente; 3 assistenti con contratto di lavoro dipendente; 1 contabile con contratto di lavoro dipendente; 1 addetto alle relazioni esterne con contratto di lavoro dipendente; 1 coordinatore di segreteria con contratto di lavoro dipendente; 1 segretaria con contratto di collaborazione retribuita; 2 addetti all’area immagine di cui uno con contratto di lavoro dipendente ed uno con contratto di collaborazione retribuita; 1 addetto all’ufficio stampa con contratto di collaborazione professionale; 251 volontari impegnati nelle diverse attività dell’associazione in base alle diverse disponibilità (attività di promozione, attività nelle case di accoglienza, attività in ospedale, attività di informazione e sostegno alle famiglie, attività ludico-didattiche). Coordinamento La Mela Blu Lo staff del Coordinamento La Mela Blu è composto da 4 operatori retribuiti: 1 assistente sociale, coordinatrice delle attività del centro e responsabile dei volontari di servizio civile (OLP); 2 operatrici telefoniche per attività di call center, ricerca informazioni, contatti con i servizi; 16 1 segretaria amministrativa per la gestione di tutta la parte amministrativa. Oltre al personale stabilmente impegnato nel centro, sono presenti anche 1 o 2 volontari che operano a titolo gratuito all’aggiornamento banche dati e ricerca informazioni. Associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio, sede di Roma Per lo svolgimento delle attività, l’Associazione si avvale di: 1 volontaria con funzione di coordinamento operativo dei servizi di assistenza e trasporto; 1 volontaria psicoterapeuta che opera per il servizio di supporto psicologico; 6 volontari per la realizzazione dei servizi di assistenza e di trasporto. Tutto il personale collabora a titolo gratuito. Associazione S.A.Ne.S La S.A.Ne.S. può contare su: 17 infermieri professionali ematologici, collaboratori con parziale contributo economico (borse di studio, retribuzione a prestazione), che assicurano l’assistenza domiciliare per il pazienti ematologici; 2 medici ematologi, membri del consiglio direttivo per la definizione di strategie ed iniziative e coordinatori dell’attività di assistenza domiciliare; 2 medici ematologi, membri del consiglio direttivo per la definizione di strategie ed iniziative; 1 psicologo, che presiede la segreteria, si occupa di sostegno psicologico di pazienti ed accompagnatori e intrattiene rapporti con le altre associazioni; 2 sociologi, che presiedono la segreteria, intrattengono rapporti con le altre associazioni ed i reparti ed organizzano eventi benefici; 3 volontari, membri del consiglio direttivo per la definizione di strategie ed iniziative; 3 volontari, con funzione di fund-raising ed organizzazione di eventi benefici; 2 volontari, che intrattengono rapporti con associazioni e direzione sanitaria; 1 volontario, coordinatore delle attività di segreteria e gestore del comparto contabile ed amministrativo; 3 volontari, impegnati nel servizio navetta per il trasporto dei pazienti. Area Rete tematica La Rete Oncologia si avvale della collaborazione stabile di una persona dipendente del Centro Servizi Volontariato in qualità di coordinatrice della rete. 6% 94% Personale a titolo gratuito (824) Personale retribuito (52) 17 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Il ruolo dei volontari, in quanto integra in modo sostanziale le risorse riportate al punto 8.3, avrà un’importanza decisiva per il conseguimento degli obiettivi, di cui al punto 7. Nei primi quattro mesi del progetto i Volontari di Servizio Civile saranno impegnati in modo significativo nelle attività di formazione. Nelle diverse sedi di realizzazione del progetto (punto 8.1) e lungo tutto l’anno di svolgimento del progetto, i Volontari di Servizio Civile affiancheranno gli operatori sia nelle attività indicate al punto 8.2, sia nell’attività ordinaria delle associazioni ed in tutte le iniziative che le associazioni realizzeranno a supporto e per lo sviluppo delle attività di cui al punto 8.2. Man mano che i giovani inseriti dimostreranno di aver acquisito le competenze necessarie saranno progressivamente coinvolti nelle attività con un maggior grado di autonomia e responsabilità. Nello svolgimento delle attività previste i volontari utilizzeranno a pieno la dotazione informatica messa a loro disposizione dalle associazioni; saranno, quindi, chiamati all’utilizzo di posta elettronica, word ed altre funzioni specifiche del pacchetto Office. Infine, per meglio qualificare la presenza a contatto con l’utenza diversificata, i volontari in servizio civile saranno dotati di nozioni sufficienti a rispondere adeguatamente in caso di emergenze di primo soccorso (vedi formazione). L’impegno dei Volontari di Servizio Civile sarà prevalentemente concentrato su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, saranno però coinvolti secondo le necessità e le opportunità anche nelle attività associative che si svolgono nei giorni di sabato e domenica. a) SPORTELLO DI INFORMAZIONE E ORIENTAMENTO I volontari in Servizio Civile affiancheranno gli operatori, sia negli “sportelli” presenti nelle strutture ospedaliere che presso le sedi delle Associazioni aderenti, nelle seguenti attività: • offrendo ascolto e sostegno all’utente sia telefonicamente che di persona; • fornendo informazioni e orientamento sui servizi che possono rispondere al bisogno dell’utente; • raccogliendo informazioni sui servizi presenti sul territorio anche attraverso contatti diretti con le strutture; • inserendo i dati nella banca dati o nei supporti dedicati; • raccogliendo e schedando le richieste e verificando con volontari esperti e con operatori i servizi associativi da attivare; • partecipando all’elaborazione dei piani di intervento; • collaborando con gli operatori nell’espletamento di alcune pratiche burocratiche quali: la richiesta di particolari servizi come l’assistenza domiciliare, le procedure di invalidità, il sussidio per i medicinali e per strumenti di terapia. • ricercando informazioni e dati per l’aggiornamento della banca dati della rete. b) ASSISTENZA DOMICILIARE (sociale e sanitaria) I volontari in Servizio Civile affiancheranno gli operatori delle Associazioni nella realizzazione delle attività di assistenza domiciliare sociale descritta al punto 8.2 e, una volta formati adeguatamente, potranno effettuare il servizio anche in autonomia. Per le attività rivolte ai bambini i volontari partecipano attivamente all’ideazione, all’organizzazione e allo svolgimento delle attività svolte dai ludoterapisti. Nell’ambito dell’assistenza domiciliare sanitaria, il loro supporto si concretizzerà nel lavoro di segreteria per la raccolta e lo smistamento delle richieste. c) ASSISTENZA IN OSPEDALE Oltre che collaborare con gli operatori delle Associazioni negli sportelli informativi presenti nelle strutture sanitarie, i volontari saranno coinvolti nell’organizzazione e nella realizzazione delle attività di sostegno ai malati e ai familiari e in quelle ludiche, che si svolgono nei reparti ospedalieri pediatrici. d) OSPITALITÀ E SUPPORTO IN CASE DI ACCOGLIENZA Nelle Case di accoglienza i volontari in Servizio Civile affiancheranno gli operatori in: • servizio di accoglienza, assistenza e supporto relazionale e informativo; • supporto agli ospiti nella conoscenza del territorio circostante la Casa (luoghi di shopping, Parrocchia, ASL); • organizzazione e realizzazione delle attività didattiche rivolte ai bambini e ragazzi; • risoluzione di piccoli problemi pratici di adattamento; • organizzazione di pomeriggi di svago per bambini e familiari; • organizzazione e realizzazione di laboratori ludici e ricreativi per i bambini e i ragazzi; • dove necessario, espletamento pratiche burocratiche per permessi di soggiorno o altro; • supporto alle attività di alfabetizzazione degli ospiti stranieri; 18 • visite ai bambini ospiti delle Case di accoglienza nei periodi di ricovero ospedaliero. Le case di accoglienza sono attive 24 ore su 24 tutti i giorni della settimana. I Volontari di Servizio Civile vengono impegnati prevalentemente nei giorni dal lunedì al venerdì, in base alle necessità potrà talvolta essere chiesto loro di partecipare alle attività del sabato e della domenica. e) SERVIZIO DI TRASPORTO I volontari in Servizio Civile opereranno di concerto con gli operatori delle Associazioni per la realizzazione del servizio di trasporto dei malati e dei loro familiari attraverso la registrazione delle richieste di trasporto e accompagno, la conduzione del mezzo associativo o l’accompagnamento del malato. I volontari saranno inoltre chiamati ad effettuare il trasporto dei materiali associativi utili ai fini della realizzazione di eventi, campagne, manifestazioni fuori dalla sede. f) ASCOLTO E SUPPORTO PSICOLOGICO Relativamente al supporto psicologico, per il quale è necessaria una specifica competenza professionale, saranno coinvolti nell’attività di ascolto dei pazienti e dei loro familiari, quei Volontari di Servizio Civile che per titolo di studio, o percorso di studio in atto, avranno già acquisito alcune competenze specifiche necessarie. g) CAMPAGNE INFORMATIVE E DI SENSIBILIZZAZIONE Nella realizzazione delle campagne informative, i volontari in Servizio civile opereranno di concerto con gli operatori delle Associazioni nella realizzazione di opuscoli informativi, divulgativi ed esplicativi nonché nell’organizzazione e realizzazione di iniziative promozionali, di sensibilizzazione, raccolte fondi, raccolte alimentari e distribuzione. Saranno presenti alle manifestazioni di promozione e di sensibilizzazione presidiando gli stand e distribuendo il materiale informativo. Parteciperanno alla costruzione e al mantenimento dei rapporti con istituzioni ed altri soggetti in funzione della promozione e realizzazione delle attività associative. Rispetto all’organizzazione di incontri nelle scuole, i volontari in Servizio Civile parteciperanno alla pianificazione e alla realizzazione delle attività curando i rapporti con le scuole e partecipando, prima in affiancamento e poi autonomamente, all’animazione degli incontri. Saranno inoltre impegnati nella redazione delle pubblicazioni periodiche che le Associazioni realizzano e nella gestione e aggiornamento dei siti internet, al fine di garantire una continua e aggiornata informazione e comunicazione. h) RETE TEMATICA MALATI ONCOLOGICI I volontari in servizio civile affiancheranno il coordinatore della Rete Tematica nello svolgimento delle attività descritte al punto 8.2. In particolare: • aggiornamento dei dati contenuti nella Banca Dati Retekappa; • supporto alla realizzazione degli incontri periodici, sia presso la sede centrale di SPES a Roma che presso le sedi delle Case del Volontariato presenti nelle province, con le organizzazioni aderenti alla Rete Tematica e con gli enti che operano in campo oncologico: preparazione dei materiali, convocazioni, partecipazione agli incontri e verbalizzazione degli stessi; • supporto nell’organizzazione e partecipazione a manifestazioni ed eventi sia nella fase di preparazione che nella gestione degli stessi; • collaborazione nella ricerca e diffusione di notizie ed eventi di settore da promuovere sul portale dedicato e per e-mail. Inoltre i volontari in Servizio Civile supporteranno il coordinatore della Rete Tematica nella gestione dell’attività ordinaria e nei rapporti con le Associazioni e con gli altri soggetti attivi in campo oncologico. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 35 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 35 12) Numero posti con solo vitto: 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 0 1.400/h12 19 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: • • Flessibilità negli orari. Disponibilità a guidare un mezzo associativo (automezzo previsto per le varie attività di accompagno ed altre). • All’occorrenza disponibilità a svolgere il servizio anche nei giorni di sabato e domenica. Disponibilità a missioni esterne e brevi trasferimenti per formazione, per partecipazione a convegni, per realizzazione di eventi, manifestazioni, campagne informative, per raccolta di dati ed informazioni utili allo svolgimento delle attività associative, trasporti, accompagni e assistenze al domicilio, visite a strutture e servizi, per un periodo non superiore ai 30 giorni. 20 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: N. 1 2 3 4 5 6 7 Sede di attuazione del progetto Comune WELLNESS Ceccano Prevenzione e (FR) Salute S.O.G.IT. Opera di Soccorso Morolo dell'Ordine di San Giovanni in Italia i (FR) Giovanniti - sezione di Morolo ALCLI “GIORGIO Rieti E SILVIA” Associazione Onlus Ospedale Fara Domiciliare di Sabina (RI) Roma e Lazio A.M.A.N.Associazione per il Miglioramento Viterbo dell’Assistenza ai Malati Neoplastici ACROS Associazione Grottaferra Castelli Romani di ta (RM) Servizio Oncologico A.M.S.O. Associazione per l’Assistenza Morale Roma Cod. ident. Sede N. vol. per sede Via Roma, 9 13102 Piazza Sant’Antonio, snc Indirizzo Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. 4 Pala Maria Rosa 03/02/1955 PLAMRS55B43E376L 83625 2 Alteri Carlo 02/01/1947 LTR CRL 47A02 F740X Via Ticino, 22-24 19594 4 Londei Mario 07/04/1945 LNDMRA45D07A035V P.zza Pacieri, snc 55718 2 Tarizzo Angelo 28/08/1930 TRZNGL30M28H501D Via F. Cristofori, 5 19587 2 Neve Maria 17/12/1943 NVEMRA43T57H501I Via Verdi, 12 55710 2 Carocci Romana 14/05/1956 CRCRMN56E54H432L Via delle Messi d’Oro, 156 19922 2 Barbasetti Maria Sofia 21/03/1926 BRBMSF26C21H501G 21 8 9 10 11 12 13 14 e Sociale negli Istituti Oncologici Associazione ANDREA TUDISCO ONLUS 2 Associazione Peter Pan - ONLUS Associazione Peter Pan – ONLUS 2 Coordinamento La Mela Blu Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio Associazione per lo Studio e Assistenza Neoplasie del Sangue S.A.Ne.S. Claudio Pacifici SPES Associazione promozione e solidarietà Galimberti Beatrice Via degli Aldobrandeschi, 3 Roma Via S. Francesco di Sales, 16 Via di Vigna Fabbri, 39 Roma Roma 94000 6 GLMBRC54P52H501B 12/09/1954 Marinacci Federica 06/01/1979 MRNFRC79A46H501G 90628 2 Tomasetto Silvia 04/06/1971 TMSSLV71H44H501T 90790 2 Colella Barbara 29/12/1973 CLLBBR73T69C632U 18/09/1968 STBNNA68P58C199Q Stabile Anna Roma Via Portuense, 220 19924 2 Roma Via Arduino Forgiarini, 22 19927 2 De Bortoli Antonella Roma Circonvallazione Gianicolense, 87 55715 2 Memoli Rossella 13/03/1975 MMLRSL75C53H703O Roma Via dei Mille, 36 19933 1 Lombardi M. Letizia 19/03/1961 LMBMLT61C59H501O 25/08/1980 DBRNNL80M65H501G 17) Altre figure impiegate nel Progetto: TUTOR N. 1 2 Sede di attuazione del progetto WELLNESS Prevenzione e Salute S.O.G.IT. Opera Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Cognome e nome Ceccano (FR) Via Roma, 9 13102 4 Morolo Piazza Sant’Antonio, 83625 2 Data di nascita RESP. LOCALI ENTE ACC. C.F. Cognome e nome Data di nascita C.F. 22 3 4 5 6 7 8 di Soccorso (FR) dell'Ordine di San Giovanni in Italia i Giovanniti - sezione di Morolo ALCLI “GIORGIO E Rieti SILVIA” Associazione Onlus Fara Ospedale Domiciliare di Sabina Roma e Lazio (RI) A.M.A.N.Associazione per il Miglioramento Viterbo dell’Assistenza ai Malati Neoplastici ACROS Associazione Castelli Romani di Servizio Grottaferra Oncologico ta (RM) A.M.S.O. Associazione per l’Assistenza Morale e Sociale negli Istituti Oncologici Associazione ANDREA snc Via Ticino, 22-24 19594 4 P.zza Pacieri,snc 55718 2 Ferrari Marina Via F. Cristofori, 5 Via Verdi,12 19587 55710 13/03/ 1973 FRRMRN73C53 C773L 2 2 Roma Via delle Messi d’Oro, 156 19922 2 Roma Via degli Aldobrandeschi, 3 94000 6 Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H 1975 501E Vecchi Govinda 09/01/ VCCGND80A49 1980 A269T Frioni Federica 14/6/1 FRNFRC77H501 977 K Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H 1975 501E Vecchi Govinda 09/01/ VCCGND80A49 1980 A269T Frioni Federica 14/6/1 FRNFRC77H501 K 97719 80 Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H 1975 501E Venturi Massimilia no 30/01/ VNTMSM71A30C773Z 1971 Fonovic Ksenija 01/03/ 1969 FNVKNJ69C41Z118X 01/03/ 1969 FNVKNJ69C41Z118X 01/03/ 1969 FNVKNJ69C41Z118X Fonovic Ksenija Fonovic Ksenija 23 TUDISCO ONLUS 2 Vecchi Govinda 09/01/ 1980 VCCGND80A49 A269T Frioni Federica Associazione Peter Pan ONLUS 9 Roma Via S. Francesco di Sales, 16 90628 2 Associazione Peter Pan – ONLUS 2 10 Roma Via di Vigna Fabbri, 39 90790 2 Coordinamento La Mela Blu 11 Roma Via Portuense, 220 19924 4 Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio 12 13 Roma Associazione per Roma Via Arduino Forgiarini, 19927 22 Circonvallazione 55715 2 2 14/6/1 FRNFRC77H501 977 K Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H 1975 501E Vecchi Govinda 09/01/ VCCGND80A49 1980 A269T Frioni Federica 14/6/1 FRNFRC77H501 977 K Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H 1975 501E Vecchi Govinda 09/01/ VCCGND80A49 1980 A269T Frioni Federica 14/6/1 FRNFRC77H501 977 K Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H 1975 501E Vecchi Govinda 09/01/ VCCGND80A49 1980 A269T Frioni Federica 14/6/1 FRNFRC77H501 977 K Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H 1975 501E Vecchi Govinda 09/01/ VCCGND80A49 1980 A269T Frioni Federica 14/6/1 FRNFRC77H501 977 K Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H Fonovic Ksenija 01/03/ 1969 FNVKNJ69C41Z118X 01/03/ 1969 FNVKNJ69C41Z118X 01/03/ 1969 FNVKNJ69C41Z118X 01/03/ 1969 FNVKNJ69C41Z118X 01/03/ FNVKNJ69C41Z118X Fonovic Ksenija Fonovic Ksenija Fonovic Ksenija Fonovic 24 lo Studio e Assistenza Neoplasie del Sangue S.A.Ne.S. Claudio Pacifici 14 SPES Associazione promozione e solidarietà 1 Gianicolense, 87 Vecchi Govinda 1975 501E 09/01/ 1980 VCCGND80A49 A269T Ksenija 1969 Frioni Federica Roma Via dei Mille, 36 19933 1 14/6/1 FRNFRC77H501 977 K Troia Irene 04/08/ TRORNI75M44H 1975 501E Vecchi Govinda 09/01/ VCCGND80A49 1980 A269T Frioni Federica 14/6/1 FRNFRC77H501 977 K Fonovic Ksenija 01/03/ 1969 FNVKNJ69C41Z118X 15 16 17 18 25 18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: SPES - Associazione Promozione e Solidarietà si impegna nella promozione e diffusione del Servizio Civile Nazionale, anche in virtù della capillare presenza nella regione, nella quale è dislocata una rete di sportelli territoriali. L’attività di sensibilizzazione si realizzerà con incontri in alcuni plessi scolastici per promuovere il servizio civile fra gli studenti delle classi IV e V delle scuole medie superiori (a titolo di esempio, nel 2008, SPES ha incontrato gli studenti degli Istituti scolastici di scuola media superiore del XIII municipio di Roma) e attraverso momenti specifici all’interno di eventi (per esempio Insieme per la solidarietà - Giornata del Volontariato Giovani 2008). In occasione dell’uscita del bando e per tutto il periodo di validità dello stesso, verrà dato ampio spazio al servizio civile sul portale www.volontariato.lazio.it e sul sito www.spes.lazio.it con numerose pagine di approfondimento riguardanti i singoli progetti, che saranno presenti anche sui siti delle singole associazioni partner. Un’altra azione promozionale consisterà nella distribuzione di volantini a ragazzi compresi nella fascia di età 18-28 anni; a questa si affiancherà l’affissione di locandine promozionali in specifici spazi frequentati dai giovani, potenziali candidati, quali università, stazioni ferroviarie, stazioni di pullman e in particolari luoghi di aggregazione quali pub, bar, librerie, biblioteche. Per completare la strategia promozionale, saranno pubblicate, ancora, campagne pubblicitarie sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, con esplicito riferimento ai progetti proposti dall’Ente. Di seguito si riporta a titolo esemplificativo la riproduzione di uno degli inserti pubblicati in occasione del Bando 2008: Tutte le azioni precedentemente descritte verranno potenziate dall’attività dell’ufficio stampa SPES che promuoverà i progetti di Servizio Civile Nazionale presso i principali quotidiani locali e nazionali, radio e web-radio, televisioni e siti informativi su internet, focalizzando l’attenzione sui media maggiormente apprezzati dal pubblico giovanile e identificando per ciascun progetto promosso i media maggiormente interessati alla pubblicazione. Ore dedicate all’attività di sensibilizzazione: Realizzazione eventi ed incontri: Realizzazione apposite pagine su sito web: Realizzazione locandine e volantini: Realizzazione inserti pubblicitari: Affissione locandine promozionali: Volantinaggio: Ufficio stampa: 4 ore 5 ore 5 ore 2 ore 5 ore 7 ore 8 ore 26 Totale: 36 ore Un’importante opera di collegamento è comunque attribuita a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto (associazioni, loro volontari, operatori, partner) che avranno il compito di diffondere gli obiettivi della proposta progettuale all’interno del proprio network sociale. 19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri autonomi di selezione come da Mod. S/REC/SEL – Sistema di Reclutamento e Selezione accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile 20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): Si 21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Si fa rinvio al sistema di monitoraggio presentato nel Mod. S/VAL/MON – Sistema di Valutazione e Monitoraggio accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile 22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): Si 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Seppure non vincolanti per la partecipazione al progetto costituiscono elementi preferenziali per un più consapevole e proficuo coinvolgimento nelle attività: • Aver conseguito diploma di scuola media superiore • La conoscenza di base del computer e dei principali software • Possesso della patente B e disponibilità alla guida di un mezzo associativo • Conoscenza delle lingue per operare con utenti stranieri • Studi (in atto o terminati) di carattere sociale, psicologico, medico o comunque attinenti con le attività della specifica associazione per cui si fa domanda • Corsi di formazione in ambiti attinenti alle attività svolte dall’associazione specifica per cui si fa domanda • Attività di volontariato svolte nel settore specifico in cui opera l’associazione e/o con la stessa tipologia di utenza • Precedenti esperienze lavorative attinenti ai contenuti del presente progetto (sostegno psicosociale, relazione di aiuto, conoscenza della malattia oncologica, conoscenza dei servizi socio sanitari); • Predisposizione e sensibilità personale verso le problematiche della malattia oncologica e verso l’impegno in relazioni di aiuto. • Buone capacità relazionali ed in particolare buona capacità di rapportarsi ad adulti e bambini malati, persone in difficoltà, persone straniere, persone di cultura differente • Buone doti comunicative ed in particolare capacità di trasmettere chiare e corrette informazioni e capacità di coinvolgimento degli altri. 27 • • • • • • Consapevolezza e conoscenza di sé. Predisposizione a lavorare in gruppo Desiderio di acquisire nuove competenze ed abilità e di formarsi Propositività, creatività, capacità di adattamento. Non avere in corso malattie organiche gravi, personali o nel sistema familiare di appartenenza In caso di lutti in famiglia, devono essere trascorsi almeno 18 mesi dall’evento. 24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Formazione specifica 5.700 Bilancio di competenze 7.000 Materiale di cancelleria 1.000 Promozione 4.000 Trasporti 20.000 Utenze Telefoniche 5.000 Laboratori ludico didattici 7.000 Totale 49.700 L’impegno di spesa dell’Ente è superiore al 25% dell’assegno medio dei volontari calcolato su base annua. 25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto: L’Ente Upter Sport, Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council: partner del progetto con ruolo molto rilevante rispetto ai moduli della formazione specifica relativi alle nozioni di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce (BLSD). Associazione di Volontariato Antea: partner del progetto con ruolo molto rilevante per quanto attiene la formazione specifica, come da accordo siglato in data 23.10.2008 e qui allegato. Associazione Cilla Ente Morale Onlus: partner del progetto per la gestione in collaborazione della Casa di accoglienza “S.A.Ne.S. Claudio Pacifici” garantendo lo svolgimento di attività burocratiche e amministrative e l’affiancamento ai volontari e al personale qualificato per il sostegno degli ospiti. Associazione culturale Tolerus di Ceccano, partner del progetto con l’associazione Wellness di Ceccano per la realizzazione delle attività connesse al progetto in oggetto, mettendo a disposizione i locali dell’Ecostazione; collabora inoltre nelle attività di promozione del progetto, anche per la realizzazione di seminari specifici sulla prevenzione oncologica. 26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Per la realizzazione delle attività del presente progetto le associazioni metteranno a disposizione in relazione ai piani di attuazione indicati al punto 8.2: WELLNESS Per attività di organizzazione e di sportello informativo: telefono e fax 1 computer con collegamento internet software dedicato per banca dati 1 stampante, armadi archivio 2 scrivanie Per organizzazione di eventi e di incontri: 1 gazebo, 6 poltroncine due tavoli 28 10 sedie da esterno Opera di Soccorso dell’Ordine di San Giovanni in Italia – S.O.G.IT Per attività di organizzazione e di sportello informativo: 2 telefoni 1 fax 1 pc con stampante e connessione internet armadi archivio con documentazione arredi ufficio Per attività di trasporto: 1 ambulanza per il trasporto di persone allettate 1 pullmino 9 posti 1 autoveicolo 5 posti ALCLI GIORGIO E SILVIA Per le attività di sportello informativo e di organizzazione generale di tutti gli impegni associativi: 4 computer, 2 linee telefoniche/fax 1 fotocopiatrice 1stampante da uffici 1 stampante professionale per la produzione di locandine a colori di varie dimensioni scrivanie e cancelleria di ufficio Per le attività di trasporto dei malati oncologici: 1 pullmino 9 posti 1 automobile 5 posti adatta per il trasporto dei disabili con sedia a rotelle OSPEDALE DOMICILIARE DI ROMA E LAZIO (Fara Sabina) L’associazione dispone presso lo sportello informativo e di orientamento di: 1 PC 1 Stampante 1 Fax 1 Apparecchio di registrazione ECG per via telematica 1 PC portatile per attività di registrazione ECG 2 apparecchi telefonici di cui uno con n° Verde Per l’attività di trasporto: 1 automobile (5 posti) AMAN Per le attività di sportello informativo e di organizzazione: 2 PC con stampante, collegamento a internet 1 Fax 1 Fotocopiatrice Per eventi, incontri e laboratori: 1 gazebo Sedie portatili 3 tavoli trasportabili 1 sala attrezzata con strumenti per proiezioni (messa a disposizione di AMAN da un’altra associazione per gli incontri e le attività laboratori ali). ACROS Per attività di organizzazione e sportello informativo: 3 personal computer 1 fotocopiatrice 2 stampanti 1 Fax Per l’organizzazione di eventi: 1 gazebo Per l’assistenza sanitaria: letto ortopedico, materassi antidecupido, presidi sanitari. AMSO 29 La sede associativa dispone per le attività di sportello informativo di: 2 computer con collegamento internet, 1 stampante, 1 fax, 1 fotocopiatrice La casa di accoglienza dispone per l’ospitalità di 10 persone di: arredi completi; vettovaglie, stoviglie, pentole e altro materiale per la cucina; generi alimentari. ASSOCIAZIONE ANDREA TUDISCO Per l’attività di segreteria e organizzazione delle attività e degli eventi: 3 postazioni internet 1 fotocopiatrice 2 stampanti 2 televisioni Ha inoltre a disposizione 1 casa di accoglienza di 550mq, completamente arredata, divisa in 9 stanze, 8 bagni, 2 cucine, 1 sala da pranzo ed 1 cappella privata, per ospitare fino a 22 nuclei familiari. Per lo svolgimento di attività di ludoterapia, clownterapia e trasporto degli ospiti ha a disposizione: 1 ludoteca 1 laboratorio didattico 1 camper attrezzato a Ludobus 1 automobile Renault Kangoo 1 automobile Fiat Panda Strumentazioni ed accessori per clownerie ASSOCIAZIONE PETER PAN ONLUS Dotazioni informatiche per attività di segreteria e organizzative: 15 PC 14 postazioni internet 1 centralino 1 telefono fax 2 fotocopiatrici Dotazioni sanitarie per il supporto agli ospiti delle case di accoglienza: 4 kit Pronto Soccorso come da Legge 626 3 carrozzine per diversamente abili 5 apparecchiature per misurazione pressione arteriosa Autoveicoli per il trasporto degli ospiti della casa e di altri minori malati e familiari e per il trasporto delle attrezzature necessarie alla realizzazione di eventi: 2 pulmini da 8 posti cd 1 pulmino per trasporto merci 1 automobile da 5 posti Materiale per laboratori ricreativi e ludici: colori, pastelli, pennarelli, acquarelli, colori a dita materiale di cancelleria giochi vari per bambini Attrezzature per le Case di Accoglienza: Arredi per le stanze e per le sale comuni 3 televisori 3 lettori dvd 4 passeggini 2 carrozzine per neonati Vettovaglie e materiali di consumo Attrezzature per la realizzazione di eventi: 4 roll-up 4 stand 4 gazebo 2 tavolini in plastica OORDINAMENTO LA MELA BLU Per l’attività di informazione e orientamento l’associazione dispone di: 30 5 computer 2 stampanti 1 fax 1 lavagna 1 centralino telefonico + 5 apparecchi telefonici e 1 segreteria telefonica, linea con N° Verde Software per gestione banca dati OSPEDALE DOMICILIARE DI ROMA E LAZIO (Roma) L’associazione dispone per le sue attività di sportello informativo di: linee e attrezzature di telefonia fissa 1 fax 2 computers con connessione internet adsl, posta elettronica e programmi per la realizzazione di documenti, presentazioni e materiale promozionale 1 fotocopiatrice documentazione e materiale di consultazione Per il servizio di trasporto: Automobile di proprietà dell’associazione (5 posti) 2 telefoni cellulari per comunicazioni fra la sede e l’automobile e con utenti SANeS Per attività organizzative e di sportello informativo: 2 pc completi con collegamenti internet 1 stampante bianco e nero 2 stampanti a colori 1 fotocopiatrice 1 fax 1 cellulare 2 telefoni fissi 1 cordless con doppia cornetta Per la casa di accoglienza l’associazione dispone di un padiglione all’interno dell’azienda ospedaliera S. Camillo al cui interno si trovano: cinque stanze con bagno completamente arredate, in ciascuna delle quali possono essere ospitate 2/3 persone; una cucina comune attrezzata con cinque frigoriferi, piani cottura, lavelli, armadi pensili con dotazione completa di stoviglie; vano dedicato alla lavanderia con lavatrice automatica; soggiorno e sala da pranzo, con divani, televisore e satellite Per servizio di trasporto dei malati e della èquipe medica nella assistenze domiciliari: 1 Fiat Doblò con pedana per disabili Per attività di formazione e organizzazione di eventi: 1 gazebo piccolo 2 tavoli di legno con cavalletti grandi 2 tavoli di legno pieghevoli piccoli con 2 sedie ciascuno 1 tavolo ovale grande di plastica 4 televisori 1 visore diapositive piccolo 2 diaproiettori 2 teloni per proiezione 1 microscopio scientifico SPES Centro di Servizi per il Volontariato del Lazio – Rete Oncologia La Rete Oncologia dispone per l’attività di coordinamento del progetto e di gestione della banca dati di 2 postazioni dotate di pc, internet, stampanti, fax, software dedicato Il Centro di Servizi per il Volontariato del Lazio Spes, dispone per le attività della Rete e mette a disposizione delle associazioni a supporto delle attività di promozione, comunicazione, formazione: Aule attrezzate con lavagna, videoproiettore, pc portatile Aula attrezzata con postazioni informatiche Gazebo, tavoli e sedie per manifestazioni Centro di documentazione 31 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Università degli Studi Roma Tre (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica) 28) Eventuali tirocini riconosciuti : La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma riconosce i progetti di Servizio Civile Nazionale presentati da SPES validi ai fini di tirocini che fanno maturare crediti formativi come da convenzione allegata sottoscritta in data 28 ottobre 2008 L’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce crediti formativi universitari (CFU) per le attività realizzate nel corso del Servizio Civile Nazionale valide ai fini di tirocini formativi come indicato nella delibera del Senato Accademico datata 22/09/2004 ancora valida e riconosciuta come applicabile ai progetti dell’ente SPES come da nota allegata. 29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Le competenze che i volontari di servizio civile potranno maturare nell’ambito del progetto verranno attestate dall’ente proponente. Queste sono: • • • • • • • • • • Competenze informatiche relative alla gestione di una banca dati, inserimento, aggiornamento, consultazione. Competenze nell’uso dei principali pacchetti software come videoscrittura, fogli elettronici, elaborazione di presentazioni, internet e intranet. Competenze nella ideazione e realizzazione di piani e strumenti di comunicazione esterna. Competenze di primo soccorso. Competenze relazionali di base nel contatto telefonico con gli utenti e altri interlocutori delle associazioni; nel contatto faccia a faccia con utenti, familiari, personale di strutture sanitarie e sociali, personale di altre associazioni; relazioni con il pubblico per la promozione della associazione, raccolta fondi, informazione. Competenze relazionali e di sostegno nelle relazioni di aiuto, primo supporto telefonico, supporto faccia a faccia con persona in difficoltà (anziano, malato), supporto al malato oncologico e al malato terminale, supporto alla famiglia. Competenze relazionali quali la collaborazione con figure di pari grado e con figure professionali nella progettazione e realizzazione dei diversi servizi; la capacità di lavorare in gruppo; la capacità di curare e accrescere i contatti con molteplici nodi di una rete. Competenze organizzative, relative alla capacità di pianificare il proprio lavoro, di pianificare assistenze e interventi fuori sede, di organizzare materiale documentale e di archivio, di pianificare e realizzare eventi particolari come incontri, meeting, convegni. Conoscenze di carattere normativo, relative al campo dei servizi sanitari e dei servizi sociali. Competenze nel disbrigo di pratiche burocratiche quali domande di sussidio, pensione, esenzione etc. Conoscenze in ambito sociale e sanitario specifiche del settore dell’oncologia. Prevenzione, diagnosi, terapie, cure palliative, assistenza psicologica nelle diverse fasi della malattia. Modalità di supporto al malato adulto e bambino e alla famiglia. L’ANTEA Formad riconosce e certifica le competenze, come da accordo siglato in data 23/10/2008, a firma del suo Coordinatore sanitario e scientifico, di cui si allega copia. IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio, ente accreditato presso la Regione Lazio, riconosce e certifica le competenze acquisite dai volontari durante l’espletamento 32 dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come da accordo allegato, sottoscritti in data 28 ottobre 2008. L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisite attraverso il modulo formativo di “Esecutore BLSD”, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC, come da accordo allegato, sottoscritto il 23/10/2008. Il valore legale del certificato di “Esecutore BLSD” è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche. La società Fusilla s.r.l valorizza l’esperienza di servizio civile attraverso il rilascio di attestato di frequenza al modulo informatico, valido ai fini curriculari come da accordo sottoscritto il 24/10/2008 e qui accluso. Formazione generale dei volontari 30) Sede di realizzazione: Sede centrale dell’Ente accreditato Spes : Via dei Mille, 6 – Roma Via del Pigneto, 12 – Roma Casa del volontariato di Viterbo: Via Garbini, 29 – Viterbo Casa del volontariato di Frosinone: Via Pierluigi da Palestrina, 14 – Frosinone Casa del volontariato di Rieti: Piazzale Mercatanti, 5 - Rieti 31) Modalità di attuazione: La formazione generale sarà effettuata in proprio da Spes, presso la propria sede, con formatori propri e formatori esperti. 32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Si 33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso” formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare una effettiva occasione di crescita personale. La formazione generale si svolgerà entro i primi cinque mesi di servizio, in modo da garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole, con aule formate da non più di 25 unità (come previsto dalle Linee Guida). Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi protagonisti del processo di apprendimento. Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento. 33 Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate: - è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione; - il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative; - infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai partecipanti. - il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento, in quanto luogo di “sospensione” della pratica e di confronto, elaborazione e assunzione di consapevolezza rispetto alle competenze e capacità (tecniche e relazionali) acquisite attraverso l’esperienza vissuta dai volontari nell’ambito dello svolgimento del progetto di servizio civile. Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori. Saranno inoltre promosse occasioni di scambio e condivisione con i volontari dell’associazione, presso le quali i giovani sono impegnati, in relazione ad alcuni contenuti emersi nel percorso formativo e con particolare riferimento al quelli sul rapporto tra volontariato, associazionismo e Servizio civile e al lavoro per progetti. In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 50% del monte ore complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della Patria, alla difesa non armata e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile nazionale. Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere sia a dinamiche non formali (per un monte ore complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 20%). In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, nel decimo e nell’ultimo modulo. 34) Contenuti della formazione: Il sistema formativo messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile 2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte. La formazione generale si svolgerà entro i primi 5 mesi di servizio e avrà inizio in concomitanza con l’avvio del progetto. Sarà articolata secondo 11 moduli, per la durata totale di 42 ore. Di seguito si propone la progressione dei moduli, che segue criteri di opportunità ed adeguatezza per la migliore realizzazione del progetto e solo alcuni elementi di dettaglio che si aggiungono, non sostituendoli, ai contenuti previsti dalle Linee Guida. 1. L’identità del gruppo in formazione. Questo primo modulo costituisce un fondamentale momento di accoglienza e conoscenza dei volontari avviati (4 ore) 2. La solidarietà e le forme di cittadinanza 3. Presentazione dell’Ente (Spes) Questi due moduli saranno realizzati all’inizio del percorso formativo (fatto salvo il modulo propedeutico sopra proposto) valutando necessaria l’esatta contestualizzazione dello svolgimento del progetto. Risulta, dunque, opportuno presentare in stretta successione sia l’Ente presso il quale, e a cura del quale, si realizza il progetto sia i temi sottesi al mondo della solidarietà organizzata e delle forme di cittadinanza attiva, che questa assume. Una particolare attenzione sarà dunque data alla introduzione delle forme di cittadinanza, propedeutica alla più dettagliata e successiva trattazione delle realtà associative, così come previste dal sistema legislativo italiano: volontariato, associazionismo, cooperazione sociale (6 ore) 4. Il sistema Servizio civile: la normativa vigente e la Carta d’impegno etico 34 5. Diritti e doveri del volontario in servizio civile Con questi due moduli vengono recuperate e ulteriormente dettagliate le informazioni già fornite all’atto di avvio dei volontari relativamente ai vincoli normativi del servizio civile (8 ore) 6. Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà 7. Il dovere di difesa della Patria 8. La difesa civile non armata e non violenta 9. La protezione civile Questi quattro moduli formativi seguono la medesima progressione proposta dalle linee Guida; sono qui articolati in un unico blocco per la stretta interconnessione dei contenuti, ma saranno, naturalmente, realizzati in diverse giornate formative. Per quanto riguarda il tema della protezione civile, questo vedrà, accanto alla presentazione del Sistema di protezione civile nazionale, anche la trattazione del ruolo ricoperto dal volontariato impegnato in questo ambito (16 ore) 10. Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato Il modulo sarà finalizzato ad una disamina attenta ed approfondita che tracci affinità e differenze tra le forme di impegno sociale ed organizzato reso possibile dai “corpi sociali intermedi”, all’interno dei quali si svolge il servizio civile prestato nei progetti di Spes, ed il Servizio Civile stesso. La collocazione di questo modulo al quasi termine dell’iter formativo generale è funzionale a sviluppare una partecipazione attiva sui temi sollevati, da parte dei volontari stessi, a questo punto, già inseriti nelle strutture e nelle attività progettuali (4 ore) 11. Il lavoro per progetti Con quest’ultimo modulo formativo si forniranno nozioni relative al lavoro per progetti, utile a consegnare ai volontari strumenti volti ad una loro prima positiva autonomizzazione relativamente alla programmazione ed organizzazione delle attività in cui sono inseriti (4 ore) 35) Durata: E’ previsto un totale di 42 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: Presso le sedi dell’Ente Accreditato Spes: Spes – Via dei Mille, 6 – Roma Spes – Via dei Mille, 36 - Roma Spes – Via del Pigneto, 12 – Roma Casa del volontariato di Viterbo: Via Garbini, 29 – Viterbo Casa del volontariato di Frosinone: Via Pierluigi da Palestrina, 14 – Frosinone Casa del volontariato di Rieti: Piazzale Mercatanti, 5 - Rieti Presso le sedi di realizzazione del progetto: Wellness – Via Roma, 9 – Ceccano (FR) SOGIT – Piazza Sant’Antonio, snc – Morolo (FR) Alcli – Via Ticino, 22/24 – Rieti Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio – P.zza Pacieri, snc – Fara in Sabina Aman – Via F. Cristofori, 5 – Viterbo Acros – Via G. Verdi, 12 – Grottaferrata Amso – Via delle Messi d’Oro, 156 - Roma Andrea Tudisco – Via degli Aldobrandeschi, 3 – Roma Associazione Peter Pan Onlus – Via S. Francesco di Sales, 16 – Roma Associazione Peter Pan Onlus – Via di Vigna Fabbri, 39 - Roma Coordinamento La Mela Blu – Via Portuense, 220 – Roma 35 Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio – Via Arduino Forgiarini, 22 – Roma Sanes – Circollazione Gianicolense, 87 – Roma 37) Modalità di attuazione: a) In proprio presso l’ente con formatori dell’ente c) Affidata ad altri soggetti terzi 38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Moduli a cura delle associazioni: a) CONTESTO OPERATIVO b) CONOSCENZE DI BASE SULL’ONCOLOGIA WELLNESS OLGA MASI, nata a Frosinone il 13/02/1969 ANGELO MASTROGIACOMO, nato a Ceccano il 24/05/54 ROSA PALA, nata a Ittireddu (SS) il 03/02/1955 SOGIT ANNA GIROLAMI, nata a Morolo il 30/09/1951 ALCLI LUCIA SOLLAZZO, nata a Roma il 20/12/1957 OSPEDALE DOMICILIARE DI ROMA E LAZIO sede di Roma (Ostia) e sede di Fara in Sabina ANTONELLA DE BORTOLI, nata a Roma il 25/08/1980 ANGELO TARIZZO, nato a Roma il 28/08/1930 AMAN MATILDE RUSPANTINI, nata a Acquapendente (VT) il 25/11/1946 PALIFERI GIORGIA, nata a Viterbo il 09/08/1972 PROTTI SIMONETTA, nata a Roma il 09/07/1949 TUPINI CRISTIANA, nata a Civitavecchia (RM) il 15/04/1977 ACROS ROMANA CAROCCI, nata a Rocca Priora (RM) il 14/05/1956 CLAUDIA PROIETTI , nata a Roma il 18/10/1979 AMSO PAOLA AGATENSI, nata a Roma il 28/09/1962 MARIA SOFIA APOLLONI BARBASETTI DI PRUN, nata a Roma il 21/03/1926. LIA RODOLETTI, nata a Roma il 16/11/1938 ANDREA TUDISCO BEATRICE GALIMBERTI, nata a Roma il 12/09/1954 FEDERICA MARINACCI, nata a Roma il 06/01/1979 GIUSEPPE MARIA TALLARICO, nato a Taranto il 08/12/1958 FIORELLA TOSONI, nata a Roma il 30/04/1957 ASSOCIAZIONE PETER PAN ONLUS PAOLA D’ALESSIO, nata a Roma 28/10/1950 36 FLAVIA ROMANO, nata a Roma 28/01/1978 COORDINAMENTO LA MELA BLU CLAUDIA DE MASI, nata a Roma il 12/05/1978 ANNA STABILE, nata a Castelluccio Inferiore (Pz) il 18/09/1968 SANeS ROSSELLA MEMOLI, nata a Salerno il 13/03/1975 NICOLA PETTI, nato a Roma il 11/10/1949 SPES - Rete Malati Oncologici MARIA LETIZIA LOMBARDI, nata a Roma il 19/03/1961 Modulo a cura di ANTEA FORMAD: c) Il SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA DEL MALATO ONCOLOGICO E TERMINALE MONIA BELLETTI nata a Milano il 20/08/1969 CARBONARA LAURA a Roma il 17/04/1980 GIUSEPPE CASALE nato a Tagliacozzo (AQ) il 16/03/1955 SABRINA CASTELLANA nata a Roma il 22/02/1968 GIUSEPPINA MARCHI nata a Roma il 05/05/1955 CHIARA MASTROIANNI nata a Roma il 02/03/1976 Modulo a cura di SPES: d) ELEMENTI DI COMUNICAZIONE SOCIALE E STRUMENTI DI PROMOZIONE LUCA TESTUZZA, nato a Roma il 12.07.1978 CLAUDIA FARALLO, nata a Roma il 26.04.1984 Modulo a cura dell’Ente UPTER Sport: e) ESECUTORE BLSD CRISTIAN VENDER, nato a Roma il 19.12.1973 LORELLA CALAFATO, nata a Roma il 04.04.1963 ANTONELLO NICOLETTI, nato a Roma il 10.02.1972 Modulo a cura della SOCIETÀ FUSILLA f) MODULO INFORMATICO FRANCESCO CARRÀ, nato a Roma il 25/12/1954 GABRIELLA URBANI, nata a Roma l’11/08/1964 39) Competenze specifiche del/i formatore/i: Moduli a cura delle associazioni: a) CONTESTO OPERATIVO b) CONOSCENZE DI BASE SULL’ONCOLOGIA Formatori WELLNESS OLGA MASI, nata a Frosinone il 13/02/1969. Avvocato civilista, ha conseguito l’abilitazione alla libera professione nel 1997 presso la Corte di Appello di Roma E’ specializzata in diritto della previdenza sociale. Ha collaborato dal 1994 al 2002 con uno studio legale di Frosinone. Dal 2002 esercita in proprio. Collabora con l’Associazione Wellness come volontaria, consulente legale per gli utenti e formatrice dal 2000. ANGELO MASTROGIACOMO, nato a Ceccano il 24/05/54. Diploma di Perito tecnico industriale. Qualifica di “Operatore dei Servizi Sociali” e diploma di “Tecnico dei Servizi Sociali” conseguiti presso l’IPSSS di Frosinone. Attestati di partecipazione a corsi di indirizzo psicologico, oncologico, formazione sociale. Esperienze come Operatore di Servizi 37 Sociali nei settori: anziani, minori, handicap. Esperienze lavorative in Casa famiglia, Centri anziani, soggiorni estivi per disabili. Fondatore e rappresentante legale della Cooperativa Sociale Onlus “Stella Polare”. Fondatore dell’associazione Wellness e formatore informatico del personale coinvolto. ROSA PALA, nata a Ittireddu (SS) il 03/02/1955. Qualifica di “Operatore dei Servizi Sociali” e diploma di “Tecnico dei Servizi Sociali” conseguiti presso l’IPSSS di Frosinone. Attestati di partecipazione a corsi di indirizzo psicologico, oncologico, formazione sociale. Esperienze lavorative in Casa famiglia e Centri anziani. Operatore dei Servizi Sociali presso la Casa famiglia “Etnie” di Ceccano, per minori ed adolescenti. Assistenza per conto di privati ad anziani, bambini e portatori di handicap. Fondatore e Presidente dell’associazione Wellness. Formatori SOGIT ANNA GIROLAMI, nata a Morolo il 30/09/1951. Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso l’università La Sapienza di Roma. E’ medico di base nel comune di Morolo dal 1978. Socia dell’associazione Opera di Soccorso dell’Ordine di San Giovanni in Italia – S.O.G.IT. Dal 2005 è direttrice e formatrice del corso di primo soccorso rivolto ai volontari dell’associazione. Formatori ALCLI LUCIA SOLLAZZO nata a Roma il 20/12/1957. Laurea in Neurofisiopatologia presso L’Università degli studi Sapienza di Roma. Specializzazione e diploma di Counselor Professionista presso ASPIC (Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell’Individuo e della Comunità). Diploma accreditato presso la European Association for Counselling. Iscritta al C.N.C.P. (Coordinamento Nazionale Counselor Professionisti) e alla REICO (Registro Italiano Counselor). Ha lavorato presso uno studio neuropsichiatrico. Ha prestato servizio di counselling oncologico presso il reparto di radioterapia oncologica dell’Ospedale S. Camillo de Lellis di Rieti. Svolge libera professione di counselling individuale e di gruppo. Presta servizio di volontariato presso l’Associazione ALCLI “Giorgio e Silvia” di Rieti, organizzando corsi di formazione sull’ascolto attivo e sulla comunicazione. Formatori OSPEDALE DOMICILIARE DI ROMA E LAZIO sede di Roma (Ostia) e sede di Fara in Sabina ANTONELLA DE BORTOLI nata a Roma il 25/08/1980. Collabora dal 2002 con l’associazione Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio per la quale ha svolto numerosi incarichi: realizzazione della Banca dati Rete Kappa, organizzazione dei servizi di trasporto e di assistenza domiciliare, sportello informativo di prima accoglienza. Attualmente svolge il ruolo di coordinatrice dei volontari e di tutte le attività dell’associazione. Ha seguito alcuni corsi sulla comunicazione sociale e sull’assistenza ai malati di Alzheimer e agli anziani fragili. E’ stata OLP dei volontari di Servizio Civile negli anni 2006-2007-2008. ANGELO TARIZZO, nato a Roma il 28/08/1930. Laureato in Chimica Organica ed in Farmacia. Dal 1959 al 1992 ha lavorato presso una azienda farmaceutica multinazionale arrivando a coprire il ruolo di dirigente. E’ stato volontario presso l’associazion AUSER coprendo l’incarico di responsabile dei progetti di Educazione alla Salute e di Assistenza Domiciliare ai malati di Alzheimer. E’ stato presidente del Coordinamento La Mela Blu, associazione che offre servizi per l’informazione, l’orientamento ed il supporto ai malati oncologici. Dal 1998 opera con l’associazione Ospedale Domiciliare per la quale ha collaborato nell’assistenza sociale e socio sanitaria con ANTe nella supervisione del progetto Nonna Roma del Comune di Roma. Attualmente copre il ruolo di Vice presidente dell’associazione e coordinatore delle attività presso la sede di Fara in Sabina. Formatori AMAN MATILDE RUSPANTINI, nata a Acquapendente (VT) il 25/11/1946. Laureta in Lettere moderne presso l’università La Sapienza di Roma. Abilitata all’insegnamento, ha svolto la funzione di docente negli istituti scolastici statali ininterrottamente dall’ottobre 1970 al 30 settembre 2001. Svolge da alcuni mesi attività di volontariato nell’associazione A.M.A.N. di Viterbo attraverso una collaborazione nella gestione e nei compiti di segreteria. 38 GIORGIA PALIFERI, nata a Viterbo il 09/08/1972. Laureata in Psicologia clinica e di comunità presso l’Università Sapienza di Roma, ha svolto tirocinio post-lauream e frequenza volontaria presso l’U.O. di Psicologia ospedaliera dell’ASL di Viterbo, di cui è attualmente collaboratore esperto in qualità di psicologa clinica. Ha effettuato un Master in Psicologia delle dipendenze presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. E’ iscritta al quarto anno della scuola di specializzazione in Psicoterapie brevi ad approccio strategico presso l’Istituto per lo studio delle psicoterapie S.r.l. di Roma ed ha effettuato numerosi corsi di aggiornamento e seminari sullo psicodramma analitico. Da marzo 2006 presta servizio presso l’A.N.D.O.S. di Viterbo. Ha effettuato formazione per i volontari delle associazioni dei pazienti oncologici sui temi “il ruolo del volontariato” e “le risonanze emotive”. SIMONETTA PROTTI, nata a Roma il 09/07/1949. Laureata in Medicina e chirurgia. Specializzata in Malattie del fegato e del ricambio e Medicina dello sport. Ha esercitato la professione come medico ospedaliero a tempo pieno dal 1976 al 1989 in Medicina generale presso l’Ospedale di Soriano nel Cimino e dal 1989 al 2006 in Malattie infettive presso l’ospedale Belcolle di Viterbo, collaborando frequentemente con il reparto di Oncologia. Dal 2007 partecipa come volontaria all’attività dell’associazione AMAN, occupandosi del lavoro organizzativo, dei rapporti diretti con i pazienti e della preparazione delle attività di formazione. CRISTIANA TUPINI, nata a Civitavecchia (RM) il 15/04/1977. Laureata in Psicologia presso l’Università Sapienza di Roma, è specializzanda in Psicoterapia presso l’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale. Ha svolto tirocinio post-lauream e frequenza volontaria presso il Centro diurno del C.I.M. della ASL di Viterbo ed ha lavorato come volontaria presso la comunità terapeutica Agatos. È attualmente consulente psicologa presso l’Unità operativa complessa di psicologia della ASL di Viterbo. È stata docente di Psicologia dello sviluppo in un progetto della Provincia di Viterbo. Ha partecipato al laboratorio di teatro integrato effettuato con pazienti psichiatrici e diretto dal regista Pascal ed ha partecipato a numerosi corsi di formazione e seminari. Dal 2007 collabora con l’associazione A.N.D.O.S. di Viterbo e con l’associazione LILT di Viterbo. Formatori ACROS ROMANA CAROCCI, nata a Rocca Priora (RM) il 14/05/1956. Laureata in Psicologia, ha frequentato il corso biennale di Psicologia oncologica presso IFO Regina Elena di Roma. Dal 1999 si occupa di assistenza ai malati terminali e sostegno alle famiglie. Dal 2002 collabora con l’A.C.R.O.S. (Associazione Castelli Romani Servizio Oncologico); è coordinatrice del progetto “Per non restare soli”, realizza interventi di supporto al malato oncologico e alla famiglia. E’ socia SICP (Società Italiana di Cure Palliative). E’ facilitatore di gruppi automutuo aiuto all’elaborazione del lutto. CLAUDIA PROIETTI, nata a Roma il 18/10/1979. Laureata in Scienze politiche, nel 2007. Dal 1998 al 2005 si è occupata del coordinamento e della gestione di gruppi di volontari e della formazione ed educazione degli adolescenti presso l’Istituto Salesiano Villa Sora di Frascati. Ha partecipato al corso di formazione in diritti umani presso il VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo. Nel 1998 ha fatto una esperienza di volontariato in Madagascar. Formatori AMSO PAOLA AGATENSI, nata a Roma il 28/09/1962. Ha lavorato per circa tredici anni come informatore medico scientifico in ambito ortopedico. Tra il 2003 e il 2004 ha seguito il Corso di Formazione per Assistenti Volontari AMSO e successivamente ha svolto servizio come assistente volontaria al numero verde della segreteria dell’associazione. A partire dal mese di aprile del 2005 è segretaria dell'Associazione AMSO. MARIA SOFIA APOLLONI BARBASETTI DI PRUN, nata a Roma il 21/03/1926. Laurea in Tecnica di foniatria. Da 35 anni fa parte dell'associazione AMSO. Ha svolto servizio come assistente ospedaliera in vari reparti. Nel reparto di otorinolaringoiatria ha istituito da volontaria un servizio di logopedia per laringectomizzati. Ha partecipato a moltissimi convegni di volontariato. Da delegata AMSO ha partecipato agli incontri biennali della IAVE (International Association for Volunteer Effort). Sempre da delegata AMSO ha partecipato come membro fondatore della AVE (Association pour le Volontariat en Europe), seguendo moltissimi dei loro incontri. E’ stata fino al 2003 per due anni Presidente ad interim della AVE. E’ attualmente Vicepresidente AMSO. 39 LIA RODOLETTI, nata a Roma il 16/11/1938. Vice presidente dell’Associazione AMSO e Responsabile della Casa di Accoglienza AMSO ha conseguito il diploma di Assistente AMSO ed ha svolto per l’associazione numerosi incarichi, in particolare: coordinatore ospedaliero degli Assistenti, Tesoriera. Formatori ANDREA TUDISCO BEATRICE GALIMBERTI, nata a Roma il 12/09/1954. Laurea in Psicologia. Ha frequentato numerosi corsi e attività formative nel campo della psicologia relazionale, della psicodiagnostica, della psicosomatica. Dal 1982 al 1983 ha prestato la sua collaborazione presso la Divisione Pediatrica dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita. Dal 2002 è animatrice volontaria presso l’Associazione Andrea Tudisco, dove è coordinatrice del progetto “Pillole di Pagliaccio”. Dal 2005 è inoltre coordinatrice del corso “Specialisti in Clownterapia”, organizzato dall’Associazione Andrea Tudisco, l’ente di formazione System Service, la Regione Lazio e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. FEDERICA MARINACCI, nata a Roma il 06/01/1979. Ha conseguito l’attestato professionale “Specialista in clown terapia” della Regione Lazio e Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha partecipato al corso su “Le tecniche non farmacologiche per il controllo del dolore del bambino”. Si è formata attraverso la frequenza a numerosi corsi nel campo della psico-oncologia e della clown terapia. Collabora con l’associazione Andrea Tudisco dal 2005 in qualità di clown dottore e animatrice nei reparti pediatrici del policlinico Agostino Gemelli di Roma, al domicilio dei bambini assistiti dall’associazione, presso il centro anziani fragili del XIX Municipio. GIUSEPPE MARIA TALLARICO, nato a Taranto il 08/12/1958. Laureato in Psicologia e specializzato in Psicologia Clinica ed in Psicoterapia sistemico relazionale, della coppia e della famiglia. E’ referente dell’Unità di Psicologia delle Emergenze presso la Consulta Provinciale per la Sicurezza Stradale - Gabinetto di Presidenza della Provincia di Roma. Ha frequentato un corso biennale per l’intervento psicologico ed educativo a favore degli adolescenti nell’ambito dei Centri di Formazione Professionale della Regione Lazio. E’ stato psicologo coordinatore del personale della Cooperativa Il Brutto Anatroccolo attiva nei servizi di Assistenza Domiciliare a soggetti portatori di handicap. E’ stato responsabile coordinatore della Casa Famiglia per Giovani con disagio psichico dell’associazione A89 di Ciampino.E’ stato progettista e coordinatore di numerosi progetti sulla clown terapia per l’associazione Andrea Tudisco realizzati presso il reparto di Neurochirurgia pediatrica del policlinico Agostino Gemelli. Ha svolto attività di docenza, tutoraggio, coordinamento di corsi di formazione per enti pubblici e nell’ambito di progetti FSE. Collabora come volontario con l’associazione Andrea Tudisco come coordinatore e supervisore degli operatori e dei clown dottori. Per l’associazione svolge attività di consulenza psicologica all’interno delle case di Accoglienza per i bambini e i familiari. FIORELLA TOSONI, nata a Roma il 30/04/1957. Psicologa e Psicoterapeuta. Ha partecipato fra gli altri ai corsi di Formazione e di Perfezionamento in Psico-oncologia presso l’U.C. del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chiurugia Agostino Gemelli di Roma; al corso di Psicologia Oncologica e delle Patologie Organiche Gravi presso l’Unità di Psicologia Oncologica del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università Sapienza di Roma. E’ stata Operatrice Sociale della Formazione e dell’Orientamento presso l’Assessorato alla Formazione Professionale della Regione Lazio e Tutor nell’ambito del Progetto “Per Corso Lavoro” organizzato dall’Assessorato alla Formazione Professionale delle Provincia di Roma e dall’Università Roma Tre- Dip. Di Scienze dell’Educazione. E’ stata docente in numerosi corsi formativi tra cui il corso “Specialisti in Clownterapia” organizzato dalla Regione Lazio in collaborazione con l’ente System Service e l’Università Cattolica del Sacro Cuore (docente in Psicologia dell’Età Evolutiva e Psicologia Generale). E’ volontaria dell’Associazione Antea per l’assistenza ai malati terminali. E’ stata fondatrice del Comitato Andrea Tudisco ed è attualmente Presidente dell’Associazione Andrea Tudisco. Formatori ASSOCIAZIONE PETER PAN ONLUS PAOLA D’ALESSIO, nata a Roma 28/10/1950. Laureata in Psicologia e specializzata in Psicologi Clinica. Lavora dal 1979 presso il Servizio Materno Infantile della ASL RM E. E’ stata tutor per i tirocinanti e specializzandi della facoltà di psicologia presso la ASL RME. Collabora con l’Associazione Peter Pan dalla sua costituzione nel 40 1994. Per l’associazione si occupa di formare i volontari e fa parte del Consiglio Direttivo. FLAVIA ROMANO, nata a Roma 28/01/1978. Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità. Specializzata in Psicologia della Salute. Collabora con l’Associazione Peter Pan in qualità di responsabile della formazione degli aspiranti volontari e dei tirocinanti. E’ referente per il monitoraggio dei bisogni formativi delle equipe che operano nell’associazione e dei singoli volontari. Organizza e coordina i percorsi formativi per i volontari e gli operatori. Svolge attività di supporto psicologico per i volontari attivi nell’associazione. Formatori COORDINAMENTO LA MELA BLU CLAUDIA DE MASI, nata a Roma il 12/05/1978. Psicologa clinica, iscritta all’albo degli psicologi del Lazio. Dal 2003 collabora con l’Associazione Andrea Tudisco Onlus come animatrice nei reparti di Pediatria I e II, Neuropsichiatria Infantile e Chirurgia del Policlinico Gemelli. Dal 2004 al 2005 è stata segretaria della stessa Associazione. Dal 2006 si occupa sempre per l’Associazione Andrea Tudisco del coordinamento dei volontari e dei progetti che li coinvolgono. Ha coordinato anche i volontari di servizio civile per le due annualità 2006-2007 e 2007-2008. Dal 2008 svolge il ruolo di Counselor telefonico presso l’Associazione Coordinamento La Mela Blu. E’ attiva a livello volontario come animatrice e conduttrice di gruppi giovanili per l’accompagnamento alla crescita personale. Ha partecipato a molti corsi di formazione e laboratori fra cui: corso su “La conduzione dei colloqui personali” e corso su “Gestire i rapporti con le altre persone” organizzati dall’associazione Re.Hope; corso di PNL Practitioner. ANNA STABILE, nata a Castelluccio Inferiore (Pz) il 18/09/1968. Laureata in Servizio Sociale. Nell’A.A. 1998/99 ha seguito un corso di formazione della Regione Lazio, conseguendo l’attestato di qualifica professionale Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari. Ha lavorato dal 2000 al 2005 nella Comunità Alloggio e come Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari presso la cooperativa sociale S. Onofrio in Roma. Nello stesso periodo ha lavorato come AEC (Assistente Educativo Culturale) presso alcune scuole del Municipio XIX di Roma. Ha partecipato al progetto S.E.S.I. preceduto da un corso di formazione sulle patologie degenerative. Da gennaio 2008 lavora presso il Coordinamento La Mela Blu. Ha partecipato ad alcuni corsi, seminari e convegni sui temi volontariato ed oncologia. Formatori SANeS ROSSELLA MEMOLI, nata a Salerno il 13/03/1975. Psicologa clinica dal 2002. Nel 2005 ha collaborato in qualità di consulente psicologo presso il CIDAP (Centro Italiano per i Disturbi Alimentari Psicogeni). Dal 2005 ad oggi collabora in qualità di consulente psicologico presso l’associazione SA.Ne.S. per il sostegno psicologico ai pazienti e ai loro familiari presso l’U.O. Ematologia dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, e agli ospiti della casa di accoglienza “S.A.Ne.S. Claudio Pacifici”. È responsabile, per conto della stessa S.A.Ne.S, del found-raising e della cura dei rapporti con enti pubblici, strutture private e altre associazioni. Dal 2006 ad oggi ha maturato esperienza di OLP per il SCN ed ha collaborato in qualità di formatore in ambito psico-oncologico per i volontari del SCN presso l’ente SPES. NICOLA PETTI, nato a Roma il 11/10/1949. Laurea nel 1976 e specializzazione nel 1979 in Ematologia clinica e di laboratorio. Dalla laurea ha sempre lavorato come medico nelle divisioni di Ematologia di vari ospedali. Dal 1986 ha lavorato presso l’U.O. di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo della azienda S. Camillo-Forlanini, dove ha svolto numerosi incarichi di responsabilità sempre maggiore. Dal 1982 è stato docente della Scuola Medica Ospedaliera della Regione Lazio in corsi di formazione post-laurea in Ematologia e Scienze mediche. E’ stato relatore e docente in 26 corsi scientifici. Ha frequentato 37 corsi di perfezionamento e aggiornamento. Ha partecipato a numerosi congressi sui temi oncoematologici. E’ socio fondatore e Presidente dell’associazione SANeS. Formatori SPES - Rete Malati Oncologici MARIA LETIZIA LOMBARDI, nata a Roma il 19/03/1961. Laureata in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, ha seguito un corso di Formazione dei formatori presso la società di consulenza TIVA.. Si è occupata di formazione, consulenza, orientamento, bilancio delle competenze, selezione del personale, per enti pubblici, privati e del privato sociale. Collabora da alcuni anni con SPES – Centro di servizi per il volontariato per cui 41 coordina alcune reti tematiche tra cui la Rete Oncologia. Nell’ambito dei progetti di servizio civile svolge il ruolo di selezionatore. Per i progetti di servizio civile della Rete delle associazioni oncologiche ha progettato la formazione specifica ed è stata docente in alcuni moduli. Collabora con le associazioni di volontariato Archè e Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio per la supervisione organizzativa. Presso quest’ultima in particolare ha svolto a titolo volontario attività di coordinamento organizzativo, formazione e supervisione dei volontari. Ha lavorato in attività di ricerca, consulenza, formazione e selezione per Ministero del Lavoro, Ministero della Pubblica Istruzione, Unioncamere, Istituto Tagliacarne, Formez, ISFOL, Università degli Studi di Roma Sapienza - Facoltà di Psicologia 2. Formatori Modulo a cura di ANTEA FORMAD: c) Il SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA DEL MALATO ONCOLOGICO E TERMINALE MONIA BELLETTI nata a Milano il 20/08/1969. Laureata in Psicologa clinica e di comunità. Ha conseguito la specializzazione presso la Scuola Europea Quadriennale di Psicoterapia Ipnotica Eriksoniana (AMISI). E’ Membro Associato dell’Associazione Medica Italiana per lo Studio della Ipnosi, Fondazione Amisi. Opera dal 2005 presso l’Associazione Antea in qualità di ipnoterapeuta e psicologa al fine di dare supporto psicologico ai malati terminali e ai familiari. E’ stata educatrice di comunità per adolescenti presso l’Asilo Mariuccia a Milano. Ha svolto attività di docenza sulla comunicazione, assertività, patologie da stress di lavoro, mobbing) presso Associazione Millennium e Istituto Formativo Europeo. GIUSEPPE CASALE nato a Tagliacozzo (AQ) il 16/03/1955. Specialista in Oncologia , docente e realizzatore dei corsi di perfezionamento in cure palliative per l’università “Tor Vergata. Direttore didattico Antea Formad-Scuola di formazione per Assistenza domiciliare e Cure Palliative.Ha ideato anche l’associazione Antea (Antea Hospice + Assistenza domiciliare). Coordinatore Sanitario del progetto Sperimentale della Regione Lazio per la realizzazione della prima U:O:C:P: dell’Italia Centro Sud. Membro della Commissione e Comitato Cure Palliative della Regione Lazio. Autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali e dell’ABECEDARIO, guida pratica sull’assistenza domiciliare e sui principi delle cure palliative .E’ già stato Responsabile di sede del progetto di servizio Civile “Educazione, Formazione e Sviluppo delle Cure Palliative”, approvato e realizzato per l’anno 2004-2005. SABRINA CASTELLANA nata a Roma il 22/02/1968. Laureata in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni presso l’Università degli Studi di Roma Sapienza. Ha seguito il Corso sulla Progettazione Europea presso il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio ed il Corso di Specializzazione sul Processo di Selezione realizzato dalla Società Master Wheel. Dal 2000 collabora con Antea Associazione ed Antea Formad, di cui è membro del Comitato Didattico. Si occupa della selezione del personale per Antea Formad e per l’U.O.C.P. Antea. Ha collaborato in qualità di Tutor d’aula, docente e membro della Commissione discussione Tesi nel I e II Master Universitario di I e II livello in Medicina Palliativa, Nursing Care in Medicina Palliativa e Medicina Palliativa Territoriale. E’ stata docente in vari corsi di formazione, perfezionamento ed alta specializzazione in Cure Palliative ed Assistenza Domiciliare, sia per medici sia per infermieri, nonché in corsi di formazione per volontari. GIUSEPPINA MARCHI nata a Roma il 05/05/1955. Laureata in Psicologia. Ha svolto attività di volontariato in qualità di Psicologa presso il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale di S. Spirito in Saxia. Ha seguito il corso di formazione in Psicologia Oncologica presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Ha conseguito la Specializzazione quadriennale presso la Scuola Internazionale in Psicoterapia nel Setting Istituzionale (S.I.P.S.I.). Ha svolto attività di Psicooncologo presso l’Unità Organizzativa Complessa di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera S. Andrea di Roma. Attualmente copre il ruolo di Psiconcologa di sostegno presso l’Associazione Antea di Roma. CHIARA MASTROIANNI nata a Roma il 02/03/1976 E’ laureata in Scienze Infermieristiche. Ha seguito il Corso di perfezionamento in Assistenza Domiciliare e Cure Palliative presso l’Unviersità Campus Bio-Medico di Roma. Ha conseguito il Master Universitario di I livello in Nursing Care in Medicina Palliativa, Università di Studi di Roma “Tor Vergata”. Svolge attività di infermiera presso l’Unità di Cure Palliative dell’Antea Associazione sia presso l’Hospice che per l’assistenza domiciliare. E’ Responsabile della Formazione e dei Rapporti Scientifici dell’U.O.C.P. Antea. È membro del consiglio direttivo e della Commissione 42 Infermieristica della Società Italiana di Cure Palliative – Sezione Lazio. È coordinatrice dei Master in Medicina Palliativa per medici, Medicina Palliativa Territoriale per medici di base, Nursing Care in Medicina Palliativa per infermieri organizzati dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e da Antea Formad. E’ presidente di Antea Formad. LAURA CARBONARA, nata a Roma il 17/04/1980. Laurea di Infermiere generale pediatrico di I livello conseguita nel 2002. Dal 2003 al 2005 è stata docente del corso di formazione professionale per assistenza ad anziani e malati terminali organizzato dall’associazione Casa Verde. Docente e tutor nel corso per operatori socio-sanitari organizzato dall’ospedale Celio sul tema delle Cure palliative, malato terminale e assistenza domiciliare nel 2005. Docente e tutor nel corso per operatori socio-sanitari organizzato dalla ASL RME sul tema Hospice e Cure Palliative. Ha partecipato a numerosi corsi di formazione, convegni e seminari sul tema oncologico e delle Cure palliative. Dal 2003 è infermiera presso l’unità operativa di Cure Palliative Antea. Formatori Modulo a cura di SPES: d) ELEMENTI DI COMUNICAZIONE SOCIALE E STRUMENTI DI PROMOZIONE LUCA TESTUZZA Laureando in Scienze della Comunicazione indirizzo comunicazione istituzionale Responsabile progettazione e realizzazione di materiali promozionali del Settore Comunicazione SPES. Realizzazione progetti di grafica web Attività di tutoraggio per le organizzazioni di volontariato riguardo alla realizzazione di materiale promozionale CLAUDIA FARALLO Laurea in Scienze della Comunicazione Curatrice dell’Ufficio Stampa SPES. Redattrice del trimestrale dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio “Reti Solidali”. Formatrice sulle tecniche e la pratica dell’ufficio stampa in percorsi di formazione dedicati alle organizzazioni di volontariato Formatori Modulo a cura di UPTER SPORT e) ESECUTORE BLSD CRISTIAN VENDER Laurea infiermeristica I livello presso l’Università di Tor Vergata Attestato di superamento corso di Advanced Life Support presso I.R.C. – E.R.C Università Cattolica del Sacro Cuore Coordinamento e direzione dei corsi di BLSD – I.R.C. presso l’UPTER SPORT Diploma di istruttore di base IRC Attestato di competenza Advanced esecutore ACLS Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007 LORELLA CALAFATO Diploma di maturità professionale per Analista Contabile conseguito presso l’Ist. Prof. per il Commercio “Pietro della Valle”; Attestato per il Corso del Primo Soccorso ed Educazione Sanitaria rilasciato dalla Croce Rossa Italiana –Volontario del Soccorso; Diploma di Infermiere Professionale rilasciato dalla Scuola per infermieri Professionali di Frascati; Corso di Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia; Corso di Defibrillazione Precoce Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia Corso di Pediatric Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia; Master di Primo Livello in “Infermieristica clinica nel paziente critico” (biennale) rilasciato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con votazione finale 110/110. Attestato di partecipazione al Corso di Rianimazione cardiopolmonare di Base e 43 defibrillazione precoce secondo le linee guida dell’Italian Resuscitation Council svoltosi presso Upter-Sport. Corso di Basic Life Support - Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007. ANTONELLO NICOLETTI Diploma di Infermiere Professionale conseguito presso l’Azienda U.S.L. Roma C scuola per infermieri presidio ospedaliero S. Eugenio; Iscritto all’albo: Infermiere Professionale del Collegio Provinciale di Roma dal 28/07/1997 con N° di Posizione 21364; Qualifica di Istruttore BLS-D secondo le linee guida ILCOR, Roma 23-24-25 marzo 2006 – Iscrizione IRC n° 1624 del 02/02/2007; Corso di Formazione “BLSD rivolto a Medici e Infermieri”; Corso di formazione “Qualità e Accreditamento all’eccellenza nei servizi di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza della regione Lazio”; Attestato “BLS-D”; Attestato “P-BLS”; Attestato “Gestione del Traumatizzato nel territorio”; “P.C.A.E. Infarto.net” secondo le linee guida internazionali e normative vigenti A.R.E.S. 118; Esperienza pluriennale come Infermiere Professionale. Formatori Modulo a cura della SOCIETÀ FUSILLA f) MODULO INFORMATICO FRANCESCO CARRÀ 2006: Analista e sviluppo per diversi progetti (Banca Dati Associazioni di Protezione Civile del Lazio, Sviluppo portale web per conto di ConfProfessioni, analisi e sviluppo sistema gestionale per il Fondo Interprofessionale Fondoprofessioni); 2006: Docente di informatica di base per conto dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio CESV-Spes; 2004-2005: Docente di Office, HTML, Javascript, per conto dell’Associazione “Performare” in due corsi di 60 ore finanziati dalla Regione Lazio; 2001-2002: Progetto “Libra” nel quadro del programma Integra della CE, con docenze di HTML, CSS, Vbscript, Javascript ed ASP, per un totale di 120 ore su incarico A.L.FOR. Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della Società Fusilla s.r.l. (ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007. GABRIELLA URBANI 1990: Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Maggio-Luglio 2006: Docente di alfabetizzazione informatica nell’ambito del Programma Speciale “Informatizzazione 2005-2006” dei Centri di Servizio per il Volontariato CESV-SPES; Ottobre 2004-Maggio 2005: Docente di Web Marketing nel Corso di Formazione Professionale “Progettista sistemi e processi aziendali”; progetto co-finanziato dall’Unione Europea, approvato dalla Regione Lazio; Gennaio-Giugno 2003: Docente di metodologie didattiche di corsi pilota di autoformazione (“Matera e dintorni”, “Metodi di studio”, “La scuola creativa”), metodologia riconosciuta ambito UE; Luglio 2002: Progettazione, stesura testi ed ideazione interfaccia grafica e di navigazione del corso interattivo di e-learning “Obiettivo: comunicare”; Settembre 2001-Giugno 2002: Corso “Formazione per Formatori” e “Metodi di Gestione dell’aula” per personale MAFRAU Srl. Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della Società Fusilla s.r.l. (ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007. 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I primi incontri saranno dedicati innanzi tutto alla presentazione degli ambiti di impiego in cui i volontari presteranno servizio oltre che alla presentazione dell’associazione stessa e dei relativi 44 responsabili o comunque delle persone che fungeranno da punto di riferimento per i volontari. Già in questi primi incontri i vari argomenti saranno affrontati facendo ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive che prevedono il coinvolgimento in prima persona dei formandi, considerati come primi protagonisti del processo di apprendimento. Per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate: • è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che – a seconda degli obiettivi specifici di ciascun modulo formativo - potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione; • il lavoro in piccoli gruppi, per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative; • si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi, simulazioni presentati dai formatori o dai partecipanti; • il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento, in quanto luogo di “sospensione” della pratica e di confronto, elaborazione e assunzione di consapevolezza rispetto alle competenze e capacità (tecniche e relazionali) acquisite attraverso l’esperienza vissuta dai volontari nell’ambito dello svolgimento del progetto di servizio civile. La formazione specifica utilizzerà inoltre la modalità del learning on the job, ovvero della riflessione e dell’approfondimento, con l’aiuto dei formatori e degli OLP, su tematiche specifiche che emergono direttamente dal coinvolgimento dei volontari di servizio civile nelle attività di realizzazione del progetto e verranno somministrati test di apprendimento in modo tale da poter confrontare le conoscenze iniziali e quelle finali dei partecipanti alla formazione. Per quanto riguarda il modulo informatico, la formazione si articolerà in 6 ore di aula e 10 ore nell’uso di un LMS (Learning Management System) con tecnologia open source (Docebo). Docebo è una piattaforma che consente ad ogni singolo utente di fruire il modulo informatico citato in modalità e-learning. Le ore in aula si svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo volontario e saranno così articolate: - all’inizio, presentazione del modulo e della piattaforma LMS (3 ore) alla fine, scambio e socializzazione delle eventuali principali difficoltà, test di verifica e consegna dell’attestato (3 ore). Il termine del modulo informatico sarà calcolato entro i primi 5 mesi di servizio dedicati alla formazione, lasciando così a ciascun volontario un periodo adeguato al completamento dei learning object. Sia le ore in aula che quelle svolte in modalità e-learning sono da considerarsi all’interno delle ore previste per la formazione specifica, rientrando, quindi, nelle ore di servizio previste dal progetto. Saranno messe a disposizione presso le sedi di realizzazione del progetto e/o della formazione postazioni attrezzate idonee allo svolgimento del modulo sia on-line che off-line. La piattaforma adotta lo standard Scorm 1.2 per il tracciamento della fruizione di ciascun singolo learning object da parte dell’utente. Ciascun utente autorizzato a seguire il corso avrà accesso alla piattaforma attraverso user-id e password, che consente alla piattaforma di: 1. riconoscere l’utente ogni volta che accede; 2. registrare i dati di monitoraggio - o metadati. Attraverso l’LMS sarà possibile erogare contenuti “altri” rispetto al corso come file word, pdf, filmati audio e video, animazioni. La piattaforma è inoltre dotata di sistemi di comunicazione sincrona (chat) o asincrona (forum, mail) che danno facoltà all’utente di dialogare sia con il tutor che con gli altri utenti su tematiche relative: ai contenuti dei singoli learning object; alla modalità di utilizzo della piattaforma. Questi sistemi di comunicazione sono integrabili, attivati, utilizzati in base a: 1. gli obiettivi didattici del corso; 2. le tematiche o problematiche che via via si presentano 3. esigenze di socializzazione tra gli utenti. L’LMS consente infatti di creare tra gruppi di utenti, tutti gli utenti, gli utenti ed il tutor (in modalità uno a uno, uno a molti, molti a molti), una comunità virtuale di apprendimento all’interno della quale si possono porre domande, ricevere suggerimenti, raccontare esperienze e conoscenze acquisite. In questo il tutor avrà un ruolo fondamentale: 45 faciliterà l’utilizzo degli strumenti di comunicazione; stimolerà gli utenti a partecipare; proporrà temi di discussione, che potranno essere proposti anche dagli utenti stessi. I vantaggi dell’utilizzo di un tale sistema integrato di formazione sono così riassunti: 1. l’LMS offre la possibilità agli utenti di seguire percorsi didattici personalizzati, ovvero scelti sulla base delle personali modalità di apprendimento e “tempi di studio”. 2. favorisce una condivisione dell’esperienza formativa al di là dei contenuti. 3. è flessibile in quanto permette, laddove non sia possibile avere una connessione internet, di fruire del corso off line (anche su Cd-rom) ed inviare i dati di monitoraggio in un secondo momento. Infine, il modulo formativo sulle nozioni di primo soccorso e BLSD sarà sviluppato attraverso contribuiti teorici e la realizzazione di esercitazioni e applicazioni pratiche su manichini. 41) Contenuti della formazione: a) CONTESTO OPERATIVO (Modulo a cura di ciascuna associazione) Condotto dai formatori delle associazioni( p.38-39) • • • • • • • • L’Associazione: storia, attività, sedi operative, ruoli e responsabilità Il malato oncologico e la sua famiglia: specificità dell’utenza Modalità di intervento e di aiuto al malato e ai familiari Le attività: aspetti tecnici e operativi, procedure e regole Strumenti e risorse tecniche: Modulistica, banche dati, sistemi operativi dedicati, archivi e documentazione Il contesto territoriale di riferimento: enti pubblici, privati e del privato sociale; collaborazioni attive e gestione dei rapporti istituzionali La promozione dell’associazione, eventi, supporti cartacei, sito web Il ruolo dei volontari in servizio civile nel contesto specifico b) CONOSCENZE DI BASE SULL’ONCOLOGIA (Modulo a cura di ciascuna associazione) Condotto dai formatori delle associazioni( p.38-39) • • • • • TOT. 20 ORE 2 ore 3 ore 4 ore 3 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore TOT. 10 ORE La malattia oncologica dal punto di vista medico: cosa è un tumore, prevenzione, diagnosi, terapie Problematiche sociali legate alla malattia oncologica Servizi sanitari e sociali per il malato oncologico La legislazione a tutela del malato oncologico Impatto psicologico della malattia sul malato e sui familiari 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore 2 ore c) Il SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA DEL MALATO ONCOLOGICO E TERMINALE (Modulo a cura di Antea Formad) TOT. 15 ORE Condotto da Monia Belletti, Laura Carbonara, Giuseppe Casale, Sabrina Castellana, Giuseppina Marchi e Chiara Mastroianni • • • • • Il percorso medico sanitario del malato oncologico e del malato terminale Il nucleo familiare del malato oncologico: dinamiche e bisogni Il supporto alla famiglia del malato nella malattia e nella fase del lutto Il ruolo del volontario nel processo di aiuto Il lavoro di èquipe 3 ore 3 ore 4 ore 2 ore 3 ore d) ELEMENTI DI COMUNICAZIONE SOCIALE E STRUMENTI DI PROMOZIONE (Modulo a cura di Spes – Associazione Promozione e Solidarietà) TOT. 6 ORE Condotto da Claudia Farallo e Luca Testuzza - Come si scrive un comunicato stampa: tecniche di scrittura. - Come si gestisce un archivio di contatti e come individuare i media da contattare. 46 - Come si valutano i risultati (tramite lo strumento della rassegna stampa). - Come si costruisce un’immagine coordinata di un’associazione: comprendere le esigenze comunicative di un’organizzazione di volontariato e trasformarle in concreti progetti visivi. - Apprendimento dell’utilizzo di schemi e format specifici della comunicazione visuale con i programmi Word e Publisher. e) ESECUTORE BLSD (Modulo a cura dell’Ente UPTER Sport) Condotto da Cristian Vender, Antonello Nicoletti, Calafato Lorella. TOT. 8 ORE a) Nozioni di Primo soccorso b) Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce f) MODULO INFORMATICO (Modulo a cura della Società Fusilla) Condotto da Francesco Carrà e Gabriella Urbani TOT. 16 ORE Le funzioni del pacchetto Office utili alle attività progettuali suddivise nei seguenti learning object (10 ore): EXCEL: Avviare Excel, Il foglio elettronico, Celle e intervalli, Le formule; POWER POINT: Avviare Power Point, Azioni e animazioni, Modifica delle diapositive, Gli oggetti. Le ore in aula si svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo volontario e saranno così articolate: - all’inizio, presentazione del modulo e della piattaforma LMS (3 ore) alla fine, scambio e socializzazione delle eventuali principali difficoltà, test di verifica e consegna dell’attestato (3 ore). Pianificazione della formazione specifica TEMPI/LEZIONI I MESE II MESE III MESE IV MESE V MESE a b c d e f 42) Durata: 75 ore Altri elementi della formazione 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si fa rinvio al sistema di monitoraggio presentato nel Mod. S/VAL/MON – Sistema di Valutazione e Monitoraggio e al Mod. S/FORM – Sistema di Formazione accreditati dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile. 47 CARATTERISTICHE PROGETTO IN RELAZIONE ALLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA AI 20 PUNTI AGGIUNTIVI 44) Valorizzazione dell’esperienza di volontariato . Il presente progetto è frutto di un partenariato tra il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio e 9 Organizzazioni di volontariato che si occupano di oncologia, operative sul territorio regionale, come indicato al punto 8.1. Il Centro di Servizio per il volontariato del Lazio SPES, istituito in base alla Legge Quadro sul Volontariato n° 266/91, ha lo scopo di qualificare l’attività di volontariato fornendo, gratuitamente, servizi di promozione, informazione, consulenza, formazione. Le organizzazioni partner sono iscritte al Registro Regionale del Volontariato, come previsto dalla Legge Regionale sul Volontariato 29/93. In particolare sono iscritte nelle seguenti sezioni: Wellness Servizi Sociali, SOGIT Servizi Sociali, A.L.C.L.I. “Giorgio e Silvia” Sanità, Ospedale Domiciliare di Roma e Lazio Sanità, A.M.A.N. Servizi Sociali, A.C.R.O.S. Sanità, A.M.S.O. Servizi Sociali, Andrea Tudisco Servizi Sociali e Protezione Civile, Coordinamento La Mela Blu Servizi Sociali, ,S.A.Ne.S Sanità e Servizi Sociali, Associazione Peter Pan Sanità e Servizi Sociali. Queste associazioni svolgono la loro attività in favore dei malati oncologici e delle loro famiglie al fine di alleviare il carico di sofferenza legato al vissuto della malattia e di migliorare la qualità della loro vita. Per questo offrono servizi di informazione e orientamento alle strutture socio sanitarie; assistenza sociale, psicologica e sanitaria; assistenza al domicilio e supporto nella vita quotidiana; campagne di sensibilizzazione e prevenzione; sostegno economico alle famiglie e alle strutture sanitarie come indicato più dettagliatamente al punto 8.2. Per lo svolgimento delle attività descritte, le Associazioni si avvalgono di personale volontario, come indicato al punto 8.3, appositamente formato per la realizzazione delle stesse. Ci sono in tutte le organizzazioni, figure professionali che mettono a disposizione delle stesse la loro professionalità, come medici, assistenti sociali, psicologi, legali, insegnanti. Oltre ad essere impegnate nella realizzazione delle attività associative queste figure professionali offrono le loro competenze per la formazione e la supervisione dei volontari. 45) Valorizzazione del percorso formativo: Metacompetenze - Empowerment – Formazione Per la valorizzazione del percorso formativo Spes ha stabilito principalmente accordi con i seguenti enti terzi volti rispettivamente al: Riconoscimento del percorso formativo L’Ente IAL Istituto per la Formazione Professionale di Roma e Lazio, rilascerà un attestato di riconoscimento del percorso formativo. Rilascio di attestato L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC (ai sensi dell’art. 1, c. 2 bis della Legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modifiche) di “Esecutore BLSD”, il cui valore legale è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche (cfr. formazione specifica alla Voce 41 del progetto). Sviluppo di strategie di empowerment Nell’ottica di strategie di empowerment, l’Ente IAL, Istituto per la Formazione professionale di Roma e Lazio, fornirà assieme al bilancio delle competenze (v. voce 46), che consente una comparazione tra competenze attese e competenze possedute all’inizio del percorso, proprie del bilancio stesso, anche una verifica di quelle acquisite al termine dell’anno di servizio civile. Il bilancio, consegnato individualmente a tutti i giovani che abbiano completato il periodo di servizio, costituirà un utile strumento a sostegno della pianificazione del futuro professionale e di vita messo a disposizione del singolo volontario. Sviluppo di competenze trasversali La Società Fusilla srl, attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi 48 strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica e professionale, fornirà ai volontari impiegati nel progetto competenze di tipo informatico. La partecipazione al modulo formativo informatico sarà certificata con attestato, valido ai fini curriculari. Il modulo sarà inoltre realizzato attraverso l’uso di metodologie formative innovative quali l’e-learning, così come illustrato alle voci 40 e 41 della presente Scheda progettuale. Si evidenzia, inoltre, come l’attestato di “Esecutore BLSD” possa essere compreso all’interno del percorso di sviluppo di competenze trasversali risultando tale qualifica spendibile in diversi contesti sociali e di lavoro. In riferimento allo sviluppo di meta competenze, si rileva come la stretta interconnessione fra percorso formativo, impegno attivo dei volontari di servizio civile nelle attività del progetto e Bilancio delle Competenze consente ai volontari di servizio civile di maturare meta competenze che essi potranno applicare non solo all’interno della stessa esperienza di servizio civile, ma anche nel lavoro e in ogni altro contesto in cui si troveranno ad impegnarsi. Il coinvolgimento nelle attività costantemente monitorato dall’OLP e da volontari esperti; la riflessione all’interno del percorso formativo su quanto viene dai volontari sperimentato e vissuto nel corso della realizzazione del progetto; l’analisi delle competenze maturate e dei propri punti di forza e debolezza all’interno del Bilancio di competenze; la partecipazione attiva all’interno di un progetto caratterizzato da una elevata complessità del contesto di riferimento; la forte valenza relazionale dell’impegno nelle attività del progetto; la costante necessità di organizzare e modulare gli interventi in funzione di esigenze nuove e mutevoli; tutti questi elementi concorrono a far maturare nei volontari una capacità di lettura dei contesti complessi, una consapevolezza delle dinamiche relazionali e delle proprie modalità di gestirle, una conoscenza delle proprie modalità di azione e reazione nelle situazioni, un’ottica progettuale nell’affrontare il futuro, una capacità di modulare le proprie conoscenze e competenze in modo consapevole e costruttivo all’interno di situazioni lavorative e di vita anche molto diverse fra loro. 46) Eventuali collegamenti con il mondo del lavoro: Bilancio delle competenze Attuatore: IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio. L’Istituto in questione svolge l’attività di bilancio di competenze in quanto accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento. L’accreditamento è stato riconosciuto allo IAL con DGR n. 1510 del 21/11/2002 con codice di accreditamento 0071IL-6. Descrizione All’interno del presente progetto è stato previsto un percorso di bilancio delle competenze, finalizzato alla definizione di un profilo individuale che consenta, coerentemente con il contesto e con le risorse individuate, di inserire, nel limite del possibile, il singolo volontario in strutture idonee rispetto alle caratteristiche personali (attitudinali, motivazionali, ecc..). A questo scopo verranno realizzati interventi strutturati di gruppo che aiutino il singolo beneficiario a definire con precisione le proprie capacità, competenze e aspirazioni professionali. Nell’ottica dell’adozione di strategie di empowerment, al termine del periodo di servizio civile, si procederà ad una valutazione e certificazione delle competenze acquisite e derivate dallo svolgimento dell’intero percorso, superando, con ciò, gli obiettivi classici del solo bilancio delle competenze, il cui intento è la comparazione delle competenze attese con quelle possedute all’inizio, e non anche alla fine, di un’attività lavorativa. Per lo sviluppo di questa azione conclusiva si stabiliranno collegamenti con le attività di monitoraggio e valutazione tanto del progetto quanto della formazione, con particolare riferimento a quella specifica. Per la verifica delle competenze acquisite dai volontari in ambito non formativo sarà cura dell’Operatore Locale di Progetto elaborare un documento di sintesi (di cui verrà fornita traccia all’inizio di progetto) che riporti le attività in cui il volontario è stato coinvolto e, per ogni tipologia di attività, le competenze acquisite. Obiettivi dell’azione di bilancio delle competenze L’obiettivo generale di quest’azione è quello di produrre un documento di sintesi che consenta agli OLP di orientare i volontari in servizio civile in attività che valorizzino ed accrescano le loro capacità ed attitudini personali. Per raggiungere l’obiettivo generale saranno perseguiti i seguenti obiettivi operativi: ¾ Condividere con i destinatari gli obiettivi del percorso di bilancio; ¾ Identificare competenze e potenzialità che il destinatario può investire nella elaborazione/realizzazione di un progetto professionale e di vita; 49 ¾ Identificare fabbisogni formativi individuali sia manifesti che latenti; Certificare, in chiusura di progetto, le competenze acquisite sia nell’ambito della formazione che in quello delle attività realizzate Struttura dell’intervento Ognuna delle azioni di bilancio si svolgerà nell’arco di mezza giornata e verrà rivolta a piccoli gruppi (6 persone circa) secondo la seguente articolazione: ¾ Fase Preliminare ¾ Fase Investigativa ¾ Fase Conclusiva Nel dettaglio ogni fase sarà così realizzata. Fase preliminare con: Esposizione degli obiettivi e delle attività della valutazione delle competenze e sua funzione nell’ambito del progetto nel suo insieme; ¾ Attivazione e motivazione dei destinatari Fase investigativa con Questionario in plenaria al fine di: ¾ Identificare i bisogni individuali; ¾ Ricostruire l’itinerario scolastico, professionale e personale; ¾ Individuare i contenuti delle attività e delle competenze utilizzate nella vita e valutazione del grado di possesso; ¾ Individuare competenze specifiche da utilizzare nel corso del progetto; ¾ Individuare gli interessi, i valori, le aspirazioni e i principali fattori di motivazione; Individuare informazioni sull’ambiente socio-professionale ed economico, per poter prefigurare percorsi realistici di sviluppo personale e professionale. Fase conclusiva con ¾ analisi individuale degli elementi raccolti e l’individuazione delle possibilità di evoluzione professionale nel settore individuato dal progetto; Certificazione delle competenze acquisite durante le attività di progetto, elaborata verificando con il volontario gli esiti delle valutazioni effettuate durante lo svolgimento del progetto e contenute nel dossier individuale Prodotti di bilancio: Per la fase preliminare: Contratto di bilancio Per la fase investigativa: Portfolio delle competenze Per la fase conclusiva: Progetto di sviluppo personale e attestato di acquisizione di competenze Accordi per il riconoscimento delle competenze Fusilla srl, società attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica professionale, valorizza l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nel progetto, rilasciando attestato di frequenza al modulo informatico. STAGES: La Società ITER S.r.l. di Roma, che si occupa di gestione di un gabinetto di fisioterapia, offre ai Volontari in Servizio Civile che prenderanno parte al presente progetto la possibilità di effettuare un periodo di stage della durata di 12 settimane per acquisire conoscenze ed esperienze nel campo della riabilitazione e degli interventi psicofisici. L’Ente si impegna a certificare la partecipazione allo stage rilasciando un attestato dell’esperienza. Roma, 30 ottobre 2008 Il Progettista Il Responsabile legale dell’ente/ Il Responsabile del Servizio civile nazionale 50