N. 18
la Rivolu1ione ~roletaria un1~ernie
MILANO
SOCIETÀ EDITRICE AVANTI!
1'>~0
FONDAZJONE
ISTITUTO GRAMSCI
DOCUMENTI DELLA RIVOLUZIONE
N.
18
BIBLIOTECA
Op.
G
B
. ,-. .,_
''·'' CJm>nissario del Pop olo in Unvlieiia
24
b
.L A
+.).
RIVOLUZIONE PROLETARIA
Jex 'Jlibria
:a. '.JLurascbi
lDott. 1ng.
m. .
.
CJ
UNGHERESE
\
MIL1\Nt)
!J'ocietà Etlilrice llvauti !
1920
Cl
Milano - Tip. Società IDditri~ Avanti! - Via S. Damiano 16.
Quella lrasfurmazionc, clic lullo J'onlinamcnlo
economico e poJitico della "ociclù dc\ e incvilahilmcntc subire per adattarsi all'odierno S\ iluppo tecnico dci mezzi <li produzione cd alle po~...,ibililù tecniche connesse - mezzi e po...;sihililù, che oramai tcndo1Jo, fino a spezzarle, le slrclle cor11ici dell'cco11omia
anarchica ba~a t a sull'isliluzione della propriclù privala
::;i fà sempre più cosciente, veloce e ùolcnla.
Uno dei sintomi indubhiarnen lc più caratteristici, cd uno degli episodi più notevoli di questa trasl'cn·u1 af',i•o1nc, la quale si estrinseca, dal pu lo di vish1
sociologico, nel movimento ri\ oluzionario iulcrnazionalc dcl prolcl<:rnia lo tenclcnlc'al cornnnisrno moù1<lialc, fu la rivoluzione proletaria ungherese sYollasi l'anno scorso.
Vis la l'inaudita pioggia di .9ugic, con cui i borghes1i interessali e i 101'01 proslituti cli giornalismo
hanno coperta, per odio, per paura e per ignoranza,
la rivoluzione proletaria ungherese, i compagni c.;:.leri difficilmen te possono valutare con csallczza, clal
pwn Lo di vista dd dec·oirso della ri"voluz.ionc mondiale, la nascila de1la1 Repubblica lunghe.rese dci
4 -
-- 5
Consigli e la sua caduta dopo' m0z70 anno di Iolln.
per poterne in tJur.::ta manicrn dedurre corretta.
mente gli 1n:::cgnamcnti per la propria azione futura ..\ppunlo perciò, cloYendo in quel clic segue far
cono1.Scerc brc' emcnle il decorso della ri\'uluzionc
ungherese, Yoglio in primo luogo me!lcrc in eYidcnm il giuoco di quelle forze e ncce:::silù cconorniclie, che oggi dominano le lolle s·oieiuli ([i lullo il
mondoi, risullando determinati ìl decorso e la ~orle
della riYoluzione proletaria unghcre~c dal giusto 0
erra to. adallamcnto a quelle forze e a quelle necessilù.
...
I ..;oldati prolct:ari, csa::-perali a morte dalle soffercnz_c e dalle rni"'erie di cinque anni cli guerra, impron barnenle po::,ero fine nell 'ollohrc dcl HH8
cp1cl m~cello irragionc\'Ole, con una decisione pro~
paga.lac,1 ~u tutto il fronte e C(Jll Ja rapidilù dcll'inr?nd1~. .\on dando::-i pcn..;iero quali hollcllini cli
\'Jllona.
urlerebhc al mondo
Io ··c:;[ulo n· 1«ob
.... r,.rr1·
.
. .
ore nen:1co, negarono ubbidienza ai loro ufficiali e ::;i
rffcr~arono ne11a patria a centinaia di wigliaia, molli
portando :eco le. armi, col pensiero, per nulla dis::;im,ulalo,
.
cl eh
. fare 1 conti con coloro che erano 1a ca_
~·10ne. ci I?ro patimenti cd i mar.ssacralori deì rorc
lrnlclli. Ali
che il froulc -.;.1· ci·a mosso, ne. annunzio
. .
guro.no l ubb1d1enza ulteriore ~ii loro comand.
I
·
I
·d
1 anc 1c
I pro ctari
elle caserme di Buda1)c..;f
- , f or·za l:. a F tare
:-ul!o le armi, coi~ .a capo una schiera d'ufficiali di
complcmcn lo, usc1t1 per la maggior parte dal pro-
I
lelal'ialo inlcllclluak, i quali 11011 Ycdcrano l'ora ai:ch 'c::--i di po lcr l·on1arse11c alk' famiglie.
La rÌ\C>luzionc dcl 31 ollohrc 1018 fu e:'-clu~i­
' nmente la ri\'oluzione dcll'e..;crcil.o sl.anca[o-.i della
guerra. Le ma"SC degli opcrni a"'solulamcnte non
presero parie a quell'anenimeu!o. Gli operai di
Bndape-;l, 1rn:ec·oilli nelle iabhrichc,, aspri la\ nno il
:H ollohrc le islrnzioni della Dil'ezione dcl partilo
'-Ocial-dcnwcratico, le quali, uscite il l.0 110\'cmhrc,
cli ce\ ano di <lu\'cr c.o1ntinuarc 11ormahr1cnrc il ln1'oro1. I bworntori unghcrc,i, in quel tempo, non
a\·e\ ano ancora ne::::-una organizzazion~ i·i,·n!uzìonaria, coll'c1iulo della trualc ... i fO""C puluto npprofitlnrc
dcl crollo militare in fay.ore dcl prolcl:ll'iato. 11 partilo social-clcmocralico concentrò, durante la guerra,
tu~ln la :--ua alliYitù intorno alla conqui~la dcl "uffra~io
uni\'crsalc, ca.me una specie di ricompensa all<' ma~:::c
per i lor-o· sacrifici fatti durante la guerra.
E..;isi si adoperarnno di concentrare sullo stesso
argomen to anche Lulla l' attenzione degli operai. Sradicavano con ùolenza dal par tilo ogni lcndenzn di
carallcrc rcramcnte ri\'oluzionario: Lcndenzc, che necessariamente dovcYano Yenirc in opposizione con
la Direzione dcl pal'Lilo, quasi che in ciò fossero
::;Iuli soccorritori della polizia deliberatamente e non
per ~ola in~ipienza.
Al posto dcl Yecchio gorerno, fuggilo perchc
C·01Scie11te della c:;ua responsabilità di guerra, succcsc:;e
il conte l\lichele J\àrolri con l'aiuto dcl partilo ra{lù:ale borghese e dci socialdemocratici.
La· borghesia \'ide che lo sfrutlarncnlo si polcYa
-
-6-
conlinuare soHanto su una base dcmocralica, essendo
cesc.ala l'organizzazione di \iolcnza mililare cd essendo la socialdemocrazia pronta a dare d'aiuto a
tale riorganizzazione dell'ordine sociale borghese,
non ric-0noscendo assolutamente che la democrazia
borghese fosse S-OHanlo un'altra forma dello stesso
ordinamento capitalistico.
Il 1. 0 novembre, quando il crollo militare era
già palese, sarebbeI'01 stati pronli ad offrire l'aiuto
degli operai anche alla salvezza della dinastia asburghcse, per la promessa dcl suffragio universale.
In questo giorno i due ministri candidali dcl partilo socialdemocratico della nuova coalizione « democralica », Kunfi e Bòhm, giurarono fedeltà nelle
mani dell'arciduca Giuseppe. L'indignazione elementare degli operai i Budapest, che seguì quesl"allo dci due capipartilo, fu la prima mossa alla
vera organizzazione rivoluziona1ria della classe operaia, la quale trovò in breve tempo i suoi quadri nella
costituzione dcl parLito comunista. Ma quelle forze
economiche e necessità, da mc in generale già indicale in ciò che precede, resero chiaro ben preslo
che, senza l'oppressione militare delle masse, era impoc:;sibilc sostenere 1' ordine sociale borghese basato
sulla proprietà pri\·ata, neanche con tutta la ver11icc. democratica.
Nelle fabbriche di Budapest quasi ogni produ-.
zione era cessata in seguilo alla diminuzione del potere redditizio della pl'oieluzionc, cagionata diretta men te dalla ce::isazione dell'organizzazione di violenza militare.
7
Gli immensi debiti di guerra e gli u1lri oneri
statali non si polc\'ano infatti trn--fcrire semplicemente ..;ulla cla:::se operaia, la quale inoltre prctcndeY<l ~emprc più energicamente u11n :-ll":-islcnza umana e condizioni di la\ oro aclrguatc. Il rnanlcnimenlo
della produzione e la c;opraproduzionc non signifi:
cantlo anche sopraprofitlo, i proprietari non _:s~
adoperaro.no per nulla di c;frultnre c;nffìcic11lcmcnlc '.
mezzi di produzione, e così pro\ ocarono loro sLcss1
l'occupazi.onc di una fabbrica tlielro l'nllra e ln presa
di pos-"e:-:.so delle loro amrninisLrazioni per ~)arte
degli operai, già duranlc il regime di _K~r1~l~i. In
lulli g1i C"-Crcizi yennero giù alloru cosl1lu1l1 1 Conc.i o-li cli fabbrica. Inollre sul go\ crno pesava una
;11~1 ..,::-a inl.cra di còmpiti finanziari in::--olubili. Le masse
degli operai, che si rive.rsaya~1~ d_al. fro1~Le, ?.rctc~1~
elevano laYoro o adeguali sus~1d1 di disoccupazione. i
proletari agricoli nullatenenti. prclentle\'an.o terre,_
naturalmente senza Yolerle pagure, non a: endo d~
che farlo. Gli invalidi chiede\ano il mant.cmmenlo, i
feriti un cornpenso1, le vedove cli guerra un sostentamento dci l1oro bambini.
Il governo non aveva la forza armala, per soff~carc la voce delle giuste pretese delle masse. Ma viceversa, come a\Tebbe potuto soddisfare queste ~re:
tese uno stato borghese, che rispettava la propnet~
ri\,ala un-0 Stato in cui, per mancanza della poss1P
,
l quale pebililà cli profitto, non si procluccYa, e su . ' .
savano o·li immensi debiti <li guerra da ripagar~,
·
·
a·I gue11
· ··a che do\'C\ a
a tacereb della ccnlnbuz10ne
pagare?
•
-
-8-
Intanto in tutto il paese. c:'organizzan1 la controrivoluzione bianca. I lalifoncli.;;ti che teme\'ano per
i proprì fondi, i magnati, migliaia e.li ufficiali che mcrnn-0 perduto i guadagni e il potere, come pure il
clero preoccupalo della ::,orte della ~ua ,·ila p:1rassilaria, cominciarono <li na.;;coslo, e qua e lù anche
apertamente, a organizzarsi e ad armarsi.
Essi vedevano chiaramenle - ciò che i socialdemocratici non v-0llero osservare a nessun costo che il sistema della proprietà privala polcrn essere
'3·0slcnuto solamente colil'opprcssione armala delle
masse. e a buon diritto si senlinrno più chiamali a
ciò della coalizione democratica, che non pole\'a collocarsi apertamente sulla base della ùolcnza colla
ris·olulezza necessaria.
Il goYcrno democratico, a cui doYerano ec;c;crc
egualmente cari i.latifondisti, i banchieri, gli ufficiali
e gli operai, assisteYa oziosamente all'organizzarsi
dci bianchi sollio1 parole d'ordine nazionaliste.
Tanto più energicamente esso si volse però co~­
tro i « ri\·Oluzionari cli sinistra»: contro il partilo comunis-ta che si anda\'a rinforzando sempre maggiormente, e che naturalmente non poteva av\'olgersi in
un manto protetliYo di nazionalismo, ma minacciava
aperlamenle di sopprimere tutta la democrazia bo-rghese.
Di fronte ai comunisti, il go\'erno dfsistctle ben
presto dall'applicare il liberalismo della democrazia·
'
<lopo aver impedito in ogni modo l'agitazione, alla
metà <li febbraio fece arrestare c1uasi tutta la dirc=,..,ne del partito c-0munista. Bela Kun venne percosso
•
9 --
quasi a morte clai « comprig11i-poliziolli » mcmhri
dcl partii.o socialdemocratico.
C-0ll'incarccrarnenlo dci capi comlu1i...,li non si
poterono però eliminare i problemi economici, ehc
erano le \ere ba~i dcl moYimcn lo comuni:-.la; le pc1rsccuzioni poi aurncnla\'ano in misura slraordinarrn
l'effìcacia clcll'agilazione.
In queste circostanze. ~i ebbe 1'1tllirnn :-;cossa, che
rovesciò clefinitivam1cnLc il go'' crno Kùrolyi, oscilJan le, sul terreno elci problc mi economici insolubili, fra ri\'ol uzionc e con Lrori\'ol uzi one.
L'Intesa fece c·omunicarc al governo - per mezzo
dcl suo rappresentante a Budapest, il tencntc-colonnollo Vyx -, cli considerare la linea di demarcazione d'allora come frbnlicra definitiva, cosicchè l'Ungheria perde\ a due terzi dcl suo lcrri lo rio.
Questa fu la causa immediata della caduta dcl
governo I\àrolyi e délla proclamazione della rcpubbhca elci Consigli, che, all'occhio {lcll'osc:crvalorc
slranier·O', dava alla rivoluzione proil.claria ungherese
uno strano c-0lorito nazionalisLiro. Però qucsLo moclo
di vedere ò complcLamcntc falso e si basa sul disconoscimento dci falli: la rivoluzione rrolclaria
ungherese, non solamente n-011 aveva nessun contenuto « palriolLico », ma era edificala, nel massimo
grado, sul pensiero della solidarietà internazionale
<lei p1,olclariato.
Appunto perciò dobbiamo chiarire più da vicino quc.;,Lo suo punto cli partenza, apparentemente
nazionalistico.
Il governo I\.àrolyi - come necessariamente
-11-
-10-
o,..,cr 111· ocroycrno boro·hcc;c
o
l' sl<1lo unn formazione
. .
«"patriottica», « nazionalista n, che :,i c1·a r.os.tlltu!a
nella ::-:pcranza di polor ottenere nl'l trattato di pncc
« rinlcgrilù territoriale dcl pac.:;e », ::-e Hll('he -.11 uPa
qualche ba-.c confcdcralr. E' ::-!<!la qtt'.'"ta ::-pcr;1n~n
che teneva dietro al go\ crno (li J\arol~ 1 In lwrgltr-;1:1
ao-.iata i cui inLcres:;;i economici erano legali alla
t">
'
unitù dcl pac"C, e i contadini po~-.;idrnli dcl lullu i111bc\'uti da una ideologia :::ciovini.;;la lllill:.·11a1·iu . .\"f'inmcno i socialdemocratici, cclucali ncllr c1ollri11e marxi.,lichc, ric<lnobbero - ciò che ri<"o1w:;c·c, <1110 pienamente solo i cornunic;ti - che il capitnli-.mo dc1l'Inlcsa, sotto l'influenza di nccc~silù economiche elcmcnlari. do\'C\ a tendere alla occupnzion<', alla e olunizzazionc e al saccheggiamenlo quanto più completo
elci paesi Yin ti, se non 'oforn crollare '-o! lo il peso
dci problemi economici insolubili per fo1 za propria,
che rendcrnno anche in Ungheria q1iasi irnpossibile
il go,verno bo1~ghese . E' per c1uc.;;to clic la nota cli
Vyx riuscì così rnrprendenlc al goYcrno cli Kùrolyi e
agli sLrati borghesi che gli stavano diclro noia, che
pose subitamente fine a tulle le speranze riposlc nella
bcncrnlenza dell'Intesa.
,\cccltand<l queste condizioni, 11011 avrebbe pot.uL~
rimanere sul poslo neanche per una settimana nè
il gorerno Kàrolyi, nè qualsia:--i altro go\ erno bor-'
ghcse.
Se il proletariato non m·csse subito· afferrnlo ;1
potere sulla bac:e dcl prograrnrna dcl partilo comunista, in una settimana la controrivoluzion" fcudalista-militarc, coll'aiuto dell'ari~Locrazin, delle mi-
•
gliain di ufnciali rima.:;ti senza orcupnzionr, elci r.ontadini facilmente eccitabili <l<1i preti con fra...;i patriolliche. anebbe spezzalo quabiasi gm·erno horgltr::-c.
( 'he co~n ::arebbc ~1nnque succe-;so., se il proletariato in quel n1ornento non ...;j fo.ssc dcri.;;o a prendrrc il potere o 11011 fosse .;;[alo ahhn~Urnza fol'lc per
;i-,sul!H'rlo? C'onlrori' oluzionc hinnca, dillnlura mililnrc, con tulle le ùolcnzc e con l11lli gli OIT<O•ri dcl
terrore bianco, e una nuo\ a guerra nazionale:
Fori Llll a Iarnc11 te l'organizza zio ne com unis la allora era giù ab!Ja ... tanza forte, per poter prendere in
mano il potere ancora prillla che si muc'' cc;sero i
bianchi.
Se il go\ crno E.àrolyi non se ne fosse anelato
spontaneamente e !:'C i capi dcl partit.o, ~ocialdcrno­
cratico non si fo~.;;cro accordati colla direzione incarC('rala del partilo comunista - sulla base dcll'acccLlazione delrintcro programma comunista,
gli operai di Budapest si sarebbero impos:'-essati dcl
potere dopo alcuni giorni con una ~<llJeyazionc ari1iata, preparata completamente dalla seconda Dire~
zionc dcl parlilo comunistn, formatasi tra coloro che
erano a pieùc libero.
Dobbiamo qui fi...;sare, di fronte a mollissime
idee false, che la ri\ oluzionc unghere.se non è slatn
la c·o.nseguenzn nè dcl !radimcnlo dcl gcn L'1·110 I\àrol) i contro la horghc-:.in, nè della dcci...;in11e impro\'\'isa dci sociaklcmocratici eh.e Nano al potere, nè di
qualche cffencsccnza palrioLlica della classe operaia
ungherese. 1Può essere chiarnmente ~[abilito che il
-12 -
proletariato unghcrcc::c agì sollo la c-0slri1ìonc inc\'ilabilc delle ncccsc;ità economiche derivanti dalla
crisi internaziol)alc del capitalismo.
ì\Iomcnlo sostanziale delle sue azioni erano lu
salda conYinzione dcll'inc\ i labilità <lclla ri\'oluzione
mondiale, la rnlonlà dcl suo accelcramen lo con la
propria iniziativa, e l'aspcllazione che il prolelarialo
dci paesi dell'Intesa, se anche non fosse l'npacc, dat"
le circostanze ivi meno fayorc\ oli di prcnclcrc suhi t.o
la via <lclla ri\ oluzionc, potrebbe nlrncno i111;,cd1rr~
che il capitalismo <lcll'Inlcsa yolgr-;sc tutte le ...:uc
forze armale cd economiche contro la piccola repubblica ungherese dci Gon.::igli.
Emerge qui il quesito come poteY:t \a Direzione
dcl partilo comuni--ta, per rcaliaarc il proprio programma, entrare in coalizione coi socialdemocratici,
i quali poc ..anzi erano stati i difensori dci principìi
della democrazia di fronte alla dilla1lnra dcl proletariato.
Questo infatti è sta to per parte sua un errore
così fatale, che non si può scusare, ma soi1 lanlo spiegare in qualche maniera.
Dalla parte dei socialdcrnocralici era naturale
che cercassero l'accordo, giacchè cs:=-:i, nc·gli 11ltimi
momenti, quando già le grandi mac;sc operaie corninciarnno ad abbandonarli, e la con'roriYoltmonc
andarn organizzandosi scn1prc più sfaccial:lrncnle, riconobbero finalmente la s1luaz1one: rl r ··i0ò per e::si
il potere era perd uto in ogni mcdn, vincesse l'una
parte o l'altra.
E pare che comunque \'cdcsscro un pericolo mi-
-13-
norc nella villoria d1~:!1 i !Jper· t:. \"ice\ cr..,a Hèla ]\un
ccl i suoi compagni, per parle loro, non erano informal i nella prigione dello !-'po~Lamcnlo dci rapporti
di forza fra gli operai, e principal111en le n>lc\ ano e\Ìlare u110 spargimento superfluo di sangue tra i due
partili operai, 'isto che apparentemente doYernrn\
fare ai socialdemocratici soltanto dc11e cuucessiom
cli natura personale.
Purtroppo gl~ al\ Yenimcnlli giuslificarono ben
p.rcslo coloro, i quali giù allora a\'cvano dalo espressione al loro conYincimcnto che coloro, i quali fino
allora erano stati i difensori più energici della demo~
crazia borghcc.e, anebbcro potuto essere sollant-0 ì
falsificatori elci principi della dittatura proletaria e
aYrcbbcro impedito il consolidamento dcl potere del
pr,olctariato. Nei primi tempi non potevano ancora
farsi valere le opposizioni inerenti alla composizione
i~tcrna dol Governo dei Consigli, perchè lo strato
n.voluzionario della classe operaia slava ancora saldo
:llctro i capi dcl partilo comuni sta, e avrebbero rcs~
unpossibilc
di
. qualsiasi devia.zionc dal IJrO<Yramma
b
esso par tilo.
Il 21 marzo 1919 si costituì il Co.nsio-lio rroycrnativo ri:oluzi~nario, che dichiarò subito l'Tlngl~eria Hepubb~1ca <lei CoillSigli, e si mise a realizzare colla
massima energia tutto il programma cconomic-01 e cuL
turale dcl prole tariato . Esso in breve tempo sYolse
un complc::so così potente, profondo cd esteso di
lavoro creativo r iorgarùzzalorc economico e culturale
da ~olcrc. ~tabilire tranquillamen te che un'Dpcra con~
s1m1lc è difficile a trovarsi nena storia dcll'uman~tà.
-15
-
~
14-
Conlcmporancamenlc alln di-.lrnzionc dl'gli organi sfruttatori dcl capitali-;mo, .si c1'l.'arn110 tutti gli
organi il!eccs.:'ari della prtHluzio11c• 1t.: della '-pariizionc collctti\'a, si re"ero acccs'-ibili ui più \asti ::Irati
delle ma,ssc lutti i ri":>ultali della scirn1a e clelL.ìrtt'.
imrcc delle scuole organizzate p<'r l'i~t11pidi111cnlo
degli uomini cd in luogo dell'arte prostiluilt1 dclln
società borghese. Sul lavoro creulÌ\'o economico e
culturale della dillalura proletaria ungl1crc:::c compariranno in brcrn tempo maggiori particolari anche
in italinno. Qui yoglio limitarmi soltallto alla cnn::-;lalazionc dcl fatto che la politica economica comuni-;ta della repubblica unghrrr,;;c <lei Consigli - di
fronte a 'ullc fo bugie dci prostituti della stampa
horghe..;c - creò reramcnlc la possibilitù della soluzione .di tutti quei problemi, che ri...;ull:wano i 11 .;; 0 _
lubili pci governi precedenti. Coll'csprnpriazione
della proprietà fondiaria, dci mezzi di produzione e
degli esercizi industriali, colla rnonopo,Jirzazionc dcl
<liri~Lo di organizzazione e di iniziazione della produz101~e (clw fino allora era slato un diritLo legato
ul cap1Lalc) diede la possihililà materiale di sodcJ,isfarc
tutti gli strali cli la\'oratori. La sorializzaziQnc derrli
cse~cizi ~o~di:'.;fece _gli ~pcrai, le cooperali\'c di pi~o­
cluz10~1c ic;l1tmtc sur laflfondi soc.lclisfcccro i coJJ!aclini
P~\ cn,. e, arnndo il denaro perduto il suo carattere
d1 capila]~ .cd. essendo <li\ cnuto un semplice sl rumcnto . aus1hano della "partizione
l1n1·r orme e1e1. J)em,.
~
·
no1.1 ~1 -~r~ ncs_sl~na _<lifficc~ltà finanziaria per prov\·ccln ~- a~h mvahc~1, a1 mutilali, alle vedove cl i guerra
cd dl d1soccupal1. I salar! dco-li
opcr"1·
e' e1eg·1 i· 1rnp1e. .
b
u
gati p()lcrnno c-.;serc c..labilili in misur~ tali da pcr;1H'tl<-1·c loro di "ocldi-.farc ai }Jis og11i, in proporzione
alle quanlilù di'-pn11ilJili degli articoli <li co11-.umo, in
1110<10 di~crclamcntc u11ifor111c. E ~e quc"lo appro\'' ioio11amc11to uniforme, realizzalo anche pralica::i
nH·nlc in grnnde rni:-;ura, non poteva essere mollo
~1blwndautc in cow:cguenza dcl })]occo e delle rovine
cau:-ale d11lla guerra, ciò non può cs~crc ascrillo all'ordi11au1c11to r.ornunista
\·l'1111c re:-:a la \"ilalità alla produzione i11dusl11ialc.
con la sua liberazione dal sabotaggio elci capitalisti,
e <lai punti di \ ii:;ta di profillo. La direzione centrale
della produzione \Cniva cffclluata dal Con::-iglio ec-0..
no111ico dcl popolo, che era la rnpprc.:'entanza di tutti
gli . . [rati dci lavoratori; la direzione locale degli c"crcizì \ cniYa e"plicata dal cornmi.;;..;ario• di produzione,
delegalo dal Con~iglio suddetto e dni Con~igli operai
di i'ahhrica. I tecnici speciali...,Li rima.;;cro <lappcrlullo
al loro posto, però col diritto di prendere cli~posi­
zio11i unicnrncnlc tecniche, cosa che tornò sollanto ::i.
vantaggio clclla produzione. Si cercava di radunare
nelle :-czioui principali arnminislrali\e dcl C·onsiglio
suddrtto i migliori specialisti e \enne anche c-0iStil uito un appo<::ilo consiglio scientifico tecnico, compo:-to di profes~ori d'tmirersità e di altre autorilù
lecnichc, affinchè nella produzione si facessero veramente nllcrc tulle le c::igenzc della scienza. Si riuscì
a rcali1.zarc in brcYe lc1npo anche mo·llc conccntn:zioni di c~ercizi-0', cosicchè i \antaggi raggiunti col
migliommcnto Lecnico della produzione con1inciavano
giù allol'a a compensare le differenze di produzione,
1
-18-
causale dalln diminuzione dcl rendimento di lav-01·0
personale in ::;eguilo alla s~riuliuazione e ~pccial­
menle in scg'llito alla ce'--.,az10ne generale dcl lavoro
a collimo.
I critici borghesi ùcllu produzi,o,nc cornu11i...;la
amano richjamarsi a gran voce su quc..;ln diminuzione dci rendimenti di lavoro, non calcolano però
che i migliori operai dc\ e vano venire sol!rnUi agli
esercizi e inquadrati nctll 'cscrcilo ro~so, e che le conlin ue eccitazioni dovute alla guerra e alle conlrori\'oluzioni impedirnno notevolmcnLc la produzione.
E ancora meno essi ci richiamano al fallo, che, c-0i
salari di fame della precedente amministrazione capitalistica e bellica, gli operai <love\·ano sforzarsi nel
lavoro a delrimenlo della propria salute a tal punto,
che la rirnluzione proletaria doveva a\'Cre, come uno
degli scopi principati, quello di smctlcrla con questi
sl'rutlamcnti esagerati. Gosì, per esempio, quasi tutti
i libelli anlibolscevichi ricordano che nelle fabbriche
dci tabacchi la produzione c1uoticliana media di una
lavoratrice è sceso da 800 pezzi a 250 . Ma <limenticarnno di aggiungere che in qucs lc fabbriche, d urante
l'ordine capitalistico, il collimo era fissalo in modo
che una larnratrice, con un lavoro forzalo di 11 ore
gi-0rnalicre, ragg1ungern appena il guadagno medio
di uno spazzino, che con questo lavoro quasi il cento
per cento degli operai diventavano tisici, e che una
larnratrice, in media, non la\'ora più di ott-0 o noYc
mesi all'anni, nel tcmipo rimanente do,·cndo assenlarsi1 dalla fabbrica per malattia.
Hummcnliamo ancora sollanto alcuni ordina-
-
17 -
mcnli di ... alule puhblica. Per inczzo dcll'espropria-
zion<' delle ca::-e <l'affilio, <liccinc di migliaia cli operai
e di fallliglic proletarie nllc1111ero1abitazioni adeguale.
Furono cambiali tutti i sanatori di lusc;-0 in ospedali
comunali. Prima a Budapest si pote\ a collocare qualcuno negli O<;pcdalli comunali gremiti, solta11to1 con
11rnc.;sima difficollù; inYccc, duranlc la dillulura era
fncilc ol'frirc acl ognuno che ~i prC'scnla\'a la cura
d'ospedale più adeguata. Dci . palazzi aristocrat.ici
venne formala una schiera <l'usili per inrnlicli e \'Ccclii (dai quali quc ...;ti vennero cacciati il giorn-01 della
caduta) . .:\lei dintorni della ca pilale, nei 'illini di
lllSS·O presso il I3alalon, vennero alloggiati migliaia
cli lrnmbini proletari malati, per la villeggiatura.
:.\Icnlrc la riorganizzazione economica e culturale progrcclirn in tal modo su ogni linea colla massima energia, l'organizzazione polilLca <lcl paese e il
cons·oliclamento dcl polere dcl proletariato riuscivano molto meno bene. Causa cli ciò era la politica vacillante e fìacca, usala con(ro le classi antiche
dci capitaJi.sti e dci piccoli borghesi, in conseguenza
della coalizione cogli antichi soiCiahlcrnocralici. I
prcli nei !villaggi polc\'ano eccitare indislmbati i
contaclini all'affamarncnto della città; per i social<lemocra lici la rcligi-0ne era sempre que~lione privata
e C·On questo pretesto impcilirnno il rigido disciplinarncnlo dcl clero. Eccello alcuni ministri del go\'Crno precedente intcriìati nei :-;anatorì migliori, gli
aristocralici, gli ufficiali cd in generale ogni borghese di sentimento c·onlrorivoluzionario s'aggiravano, liberi in lu!to il paese, perchè il commissario
-
18 -
<li friuc;tizia, un .socialclemocl'al ico. ,-..'oppo-..c ad ogni
offesa dellu libertù pcr~mrnk. 1 i--ociuldPm-0r1·nti"i
lrornrono ll'uppo radirnli anche le• di~p11-.izio11i ecuuomiche e le sabota\ ano cl.o·\ 'era po-..::-iliik.
E' naturale che ùal lavoro i111111cn~o della riorg-aniuazione economica, u-=cirono q11akll<' 'olla anche clispo:-;izioni, che non corri..;pu1Hk\ u110 ::-UlJi!o al le
c--igenze della Yila pratica. Cu1n'è u11cl1c' 11atur~1le
che, CJUando in tanti l1U0\'Ì 11fficj Jij..;oglla\'H Ìlllpicgare migliaia cli nuo\i impiegali, multe \'olle era
impo~c;ibilc cli mettere subito in tutti 1 po~ll l'uomo
adatto. Le confusioni uc;cite da q uc::-te circostanze 'eni\ ano imputate dai hurocra!ici dei Sindacnti (dci
quali molti collaborarnno ade . . so col frO\ emo di
IIorthy), anche profondumc1dc of'fcsi nella propria
rnnità, ai cc giornni cornuni...,ti » clcl GoYcrno, Yenendo da loro eccitala in tal modo la ... ficlucin nelle
file degli operai. In circo-..tanze tali 'e11ne alla rnetù
d'aprile l'offcnsi,-a romena.
Il primo eserci to rosc;o, clic in ma<;sirna parte era
composto d'operai, ma sollan~o· di clementi raccogliticci presentatisi pcl sold·o elevalo, 11011 potè Lrallenerla, e i rumeni a\'anzarono, in meno di due sclLimane, sino alla l.inca dcl Tibi.sco, occupando in questa maniera la zona più fertile dcl paese. ;\cl frattempo. dal nord anche gli czcchi iniziarono I'aYanzata, e giun"cro fino alle ùcinanzc di Salgò-Tadùn,
una delle più importanti miniere di carhonc dcl
paese, alla distan~a. cli appena 70-80 km. da Budapest. Il pericolo che i rumeni paiSsasscro anche il
Tibi~co crai immincnLc e <1ucs t.0i ancbhe
resa
-19-
in-.oslr1;ihilc la ~iluaziunc cl i Bwlapc~l. Il go\'erno
dci Con-;igli com·ocò il 2 nrnggio il eonsiglio operaio
dr Bllllnpc::,l, per clisculcrc se fo,::-c il caso di continuare nella resistenza o se ci ~i dovc::..::c arrendere all'l11lcsa, per la quale seconda soluzione \i sarebbe
stata già allora la tendenza in molli socialdemocra1il'i: essi ~i seni\ano tlcffargomcnlo che cru \'cnuto
a ma11cnrc l'aiuto russo e l'appoggio dcl proletariato estero. Ma il consiglio operaio, sollo l'influenza
delle argomentazioni cli Bèla l\tm, essendosi reso
conto che si polc\'a trattare solamente di \'iltoria com~
plcta o di sconfil la completa, decise per la resic;lenza.
In alcuni giorni dagli operai delle fabbriche
venne organizzalo un esercito di quasi centomila uomini. L'arnnzaLa dci rumeni ycnnc fermala al Tibisco, e dopo appena dicci giorni cominciò la conlroffcnsira sul fronte czeco, con vitlorià cornplcla dcl
nuovo c~crcilo ·O·pcraio. L'esercilo rosso aYanzò rapidamente su tullo il fronte, minacciando l'intera
~lovacchia. Bisogna però rilcvurc che nell'esi to dell'offensiva e nella rapidità dell'avanzala ebbe parte
no tcvo1lc a nchc l'indisciplina lczza dell'esercito czeco,
dovutn, non solo alla stanchezza <li guerra, ma anche
alla riu..;cita agitazione comunisla, proseguita anche
al traverso la linea di demarcazione.
I dittatori di pace di Versaglia, dietro la domanda d'aiuto clc'l governo czcco, il quale, pcl ca.::.o
dcld'avanzala dell'esercito rosso, tcmc,·a giustamenle
l'esplosione della riYoluzionc anche nel suo territorio,
trovarono allora finalmente ncccssar.i·o di rivolgere la
parola al G·0:vcrno ungherese dci Consigli, anche in
-
-
21 -
20-
ufficio;.;a. Per mezzo delle loro mis.::i011i <li Bml<1pes! e"'"'i erano beni.':'.'simo informati che nulla più facilmente della prnspelli\'a di pncc pule\ H scornporrc
l'unità della decisione a resistere nel proletariato un gherese. Perciò inYilaruuo il Govcmo dci Consigli a
rii ira re l'esercì io rosso <lai tcrri Iorio czcco-slo\ arco,
{)<ffrcnclo in contraccambio
co 11 la soli la ùoppiezrn
della diplomazia borghese - J'cnicuazione dci tcrrilori di lù dal TilJi::;co per parlc dell'esercito romeno, e l'inizio delle lrallali\ e di pace col Go,·erno
elci Consigli.
Que:-'ta mossa diplomatica riu~cì perfettamente
causa la debolezza inte"1ina dcl Con~iglio goYcrnantc. La classe operaia era veramente giù molto
stanca ddla guerra, che durarn da più cli cinque anni,
r. mentre la maggioranza dci comunisti \'Cri combat- _ Lc,·a in linea, i burocrntici cDnsc1Talori elci sindaCéJli operai, i quali acccLLaro110 la dittatura solamente
peh·hé immaginarnno che ir comunismo si potes;:;e realizzare senza loltc e sacrifiz1, riuscù1ono facilmente a
5uscitarc un'atmosfera farnrcrn.Jc all.»acccltaziDne
della nota nc11'ambicnlc degli opera.i rirnéisli a Budapc.-:t. ~::;si, nella J.or-oi cecità, non erano capaci di avvedersi che non si pote\a trattare d'<dli .,
d'un \Olgarc trucco diplomatico, poichè la sussi,..(cnza d'una Repubblica di C'onc;igli in mezzo all'Euro1_Ja li\ rchbc minaccialo gli intercs::;i vita!; del ca ilalismo <lell'Inlcsa.
p
\'Ia
Il Governo, dci Consigli, sollo l'inf'lnsso d II'
· l 1·
. .
e umore e eg I Dpcra1 n_masti a .Budapest, fu costretto a
Jiroponc 1 acccUaz10ne della nola al Congresso dci
So\'iel nulunatu..;i proprio anoru. e qne:'-lo l'acccllù a
"n·o-1·0 1..<
l11z·l
cuonnc ll1 '-'t-o
.< · Dobbiamo o"servarc
. che qucsto rongrc . . so, la cui $tragramlc _magg1.ornnza era
dcl •irnrl1tll
scH·wlde111oc·1"1 cornpo::- l.nele g-1 1· ""l1li'cl11· ca1Ji
<
•
_. . •
•
lico nel ~no giudizio :::ulla pol:l1ca dcl .co·n.:.:1gl10 g~' ICC .... ttlla
ra<.:SODllvl'l'IHlll
, -r·1',lltaz1"o·
< - ne riolilica JllO!lclLUlc, .
.
ul·· ..., mollo di più a uiÙì'-'..;cmhlea conlrornoluzio0 ld \te
.
.
.
l . . , ,•
naria che ad una corpor::iz10ne1 d1. nvo _llz1~m<ui.
.
L'r:;crcito rosso !-'Ì ritirò dn1 trrnlon occL~pn~1
e_·i · "
." n1· fronte a ciò i Clc'rncnccau-rnrn,
JlC li a ,-., O\ ,\CC111 "·
.
.
.
nù iniziarono le tratlalivc col Go\ erno clc1 Con~1gh,
nè ordinarono ai rumeni di rilirar:-.i.
L'inutile ritirala, o meglio l"t~pp~rcnza dell'ìn~­
lilità dci cornballirncnti prcccdcnl1 chsg11::-tarono 1 c"crcilo. Anche la mancanza di parola di Clèmcnceau
.amarc 0 .0 .·.
10 f<l1·lc111c11lc
·
· Il 1)rolctarialo conficlaYa pm
.
che i 0°~ciopcro1 mondiale, progettalo pcl :?l luglio,
auehhe almeno costretta la conferenza. ~e11a pace all~
. e <lei1 })locco e ad una polil1cn onesta . d1
ccssaz10n
fl'onlc alla HcpubLlica dci Consigli_. ì\Ia questo s~101wo11n0i iiclla Francia e
pero com 'è I ioLo •. fece fiasco
e •
ncll'I1whilLcrra, e così non polè fare nc~sun effetto
. rapti11l'cscntanti del capilalìsmo mondrnlc a Vcr:-itu
·
1·
l
lela
saillcs . Il pI"olclariato unghcrc~e ~1 ~cn i c~ np . c.e l ao·
1taz1one d1sfall1--ta.
rncnlc so 1o e a])ban donalo
e
'
b
troYaYa un terreno
troppo
foc1Cl. ,c;oc1·aldcmocratici
e
•
•
Yorcvolc. Capi cli sindacali operai, ~n_z1 pcr~m~ c,01,1;.
, 1 l pop olo c;ocialclrrnocrahc1
1111~..;nn e e
··
. ' com111c1ai o.10
.·,, . Il , a t1·atlare
con le mi--siom <lrll'Intesa,
"l<t ,1 01 a ·
'
· · alle
1
; rnllc dcl Consiglio governante, per ycndcrc 1 n-:u l;lli della rivoluzione proletaria nnghcrc~e per al-
-22 -
-23
cuni rngoni cli alimento. Es:3i proclamarono apcrlamcnle che. se il proletariato rinuncias~c al sistema
elci Consigli e, in conseguenza di ciò, il hlo.cco ,·cnissc tolto, tornerchbrro nuo\ amen te il Jicne~sere e
l'abbondanza per la cla~c:e operaia unghere.se, non
anedendosi che la cessazione <lel blocco 11011 avrebbe
port.at.0 anche capacitù d'acqui-;lo, e che l'Inle-..:a.
1D quale Yuol far...;i mantenere prnpt'iu dai paesi
Yinli, avrebbe tutt'al più offerto delle sue pr<J\Tisle,
al proletariato ungherrse, un bocc<J11e come C<;ca.
L'umore controriYoluzionari.0 clic serpeggiarn
nelle file operaie, imbaldanzì anche i bianchi, che c:egret.amente
•stamno ·orgallizzand·0isi. Il 21 !"'o-ilio-no
.
.•
o
c-,s1 s impossessarono deì monitori <lanubinni , e con
<1uest i, in..,iemc con circa 300 allic\ i dell 'cx-J\ccadernia
militare, tentarono. con le armi, d'impadronir..;! della
capitale. Questa ribellione. prepnrata in grande stile
c·on l'aiuto deJle l\fr.;sioni dell'Intesa, ,·enne facilmente repressa; ma la mancata ritorsione adeguata
ebbe per con::cguenza una tanto maggiore recrudesceuzu dell'ngitazione controrivoluzionaria, specialmente in provincia. Jnfo1lli, il Consiglio goYcrnanle
graziò i .300 allievi ufficiali ribelli, condannandoli solamente all'educazione sociale c<Jrrcttiva . Il tribunale
rirnluzionario arnrn condannalo a morle i tredici ufficiali organizzatori della rivolta; ma anche que::-li fu_
remo graziali per l"intrornis"ionc delle missioni. La
i11lercc""ionc di queste ottenne nnchc la Jihrrazione
degli "lc-.si ostaggi, prc~i nell'urislocrnzia e nella
Jwrgll es ia, dopo pochi giorn~ e.li in !cm amen lo.
Ancbc i contadini piccoli proprielari della pro1
1,
~
\ iucia. cominciarono a mostrare sempre più a.perl<11iirulr la loro a\'\Crsione al c;j-,tpma dei So\'iety. Xcl
contempo la massa degli ex-impieguti ~i ~tnto e .dci
para-..:::-ili borghe~i, lu::-ciati - per « rag10111 uman_1taric » -- nell'apparato! dell'amminic:trn1ione e dcli apJll'O''' igionamento pubblico, F.al~o.ta\ ~l con. ogni zel~
J'co;;;eCllzione efficuce delle dispo'iiziom clel ~1.;;lema dci
So\'iely, riYollc all'uppro\\ igionamrnto pubbliC.o.
Prov\rclerr di viYeri la capitale cliYenne un còmp1to
sempre più difficile. I rudimenti c1c1l'ic1eo.Jogia ?emo~
cralica impedirono l'applicazione di J1l'O\'\'el~1~1?11t~
decisi coulro il contadiname renitente. Reqmsmom
cncro-ichc di alimenti si faccrnno c:ollanto nei luoghi
in c~i i contadini proprietnr:ì a\ cvano organizzato
c<Julrcri,·oluzioni armate. Queste, sempre più frequenti, yeninrno fino allora oYunque. facilrnenle ~c­
pre..,::-c: e ciò principalrnenle per 1:1enlo .dcl.la dcci-a
cnerrrin di Ot t.onc Konin nella capitale, cli T1bov Sza...
muelly nella provincia, aiutali da poche centinaia di
so.lcluti fidali.
Oui cade acconcio dirre due. parole dcl c<J.sidello
« tcn~.orc posso n, su cui tante fiabe d'orrori si sono
stromlrnuale per il mondo. Secondo Ie oonslatazio ni
stesse dcll'atLuale goYerno bianco, ln riYoluzione proletaria uno·herese ebbe, in tutta la sua durata, 201
vittime ho~o-hesi in tutto. (Sono. tanti infatti gli « aso
. '
.
.
sassinii » di cui accusan<J, per « 1c;t1gaz10ne », i membri dcl Con:.;iglio goYernanle, re"i prr;-;onaJmente re.
spon:.;ubili per ogni ùllima che. si. può .constata_r~).
Di c1 ueslc, sei persone cra~o. 'i.ti n~1e. cli . ass~ss1111~
illegale per parle di s.o.ldah 111cllsc1phnati; gh altri
1
-24-
cadclero in buona parie duranle le rÌ\ ollr co nlrorivoluzionarie, con armi in mano_; il I'C01o vennero condannati a morte per aYcr pre-::o parte all'organizza_
zionr delle conlroriYoluzioni. E' dn nnlé'lr~i che, rontomporancarnentc, questi slec;;c;i cornhallimcnli chbcro
parecchie centinaia <li \'Ìltirnc prolctnric !
:\In la confroriYoluzionc hinnca 11011 a\ rchhc mai
abbattulo con le sole sue forzr il s i ~ l cma dci Sovicty,
se le masse operaie stcs::e, lrmiatc nall'agilazionc
socialdcrn ocralica, non ayc,c;scro pianlalo in asso la
ifroluzione. ·
Il mormorio della cla"se operaia per le difficoltà
alimentari - per quanto le prÌ\'azioni non fossero
neanche lontanamente gra\'Ì c1uan to in non pochi periodi della guerra - troYa\'a alimento sempre magg iore nelle promec:se delle missioni, prese e proclamate per moneta sonante dall'otlusilù dci hunocralici della socialdemocrazia; lant.o che il C'onsiglio go,·crna11 le do\'cltc decider.si al passo cl ie;; pera lo d cll 'offc nsi\ a contro i rumeni. ln falli, la rioccnpazi>C}l1C
ci el fertilissimo territorio al di lù drl Tihisco av rebbe
resa possibile la Eoddisfazionc delle esigenze degli
oprrai. ì\la questa· offcnsirn non riuscì e condusse
allo sfacelo totale dell'esercito rosso.
L 'esercito, demoralizzalo in ~cg uil o alla ritirata
da I Ironle czeco, e parlicolarmcnlc per le notizie pro' rnicn li da Budapest, fuggì alla prima c;cria re azione
rnmcna, ad eccezione di alcune truppe rirnluzionarie
f'he re..-.islcllcro' sino all'estremo: la maggioranza non
volle combaltcre più oltre, sapendo cbe nei compag ni rima::_;[i a casa non c'era più il menomo spi·
-
23
rilo di ~acl'ificio per la difesa della ri\ oluzione .. L'o~­
fcn.sh a era s taia iniziala i11torno1 al 20 lugli~; 11
i .o ago::-lo i ruml'ni erano appena n 20 chilomcln da
B ud:1 pesi.
.
.
11 tcutaliYo di--pcrato dci capi dcl parl1Lo com.uni-;la, pl'r incitare ancora una Y0ilt~ alla. resis lenz.a
gli operai di I3u<lapcsl e ferma re I cs?rc ilo clic_ ri~
ffoiva riu::-cì \'ani01. Tornò il tempo dci burocrati d1
p~rlil~i socialdemocr atici. Le missioni }H'omic:cro loro
che ancbbcro riconosciuto . un governo, puramente
socialdemocratico, che avesse ri5labilito J'.ordi.w P: 11 •ridico ])()rghe~c; cd essi, lasciatisi abbindol_a~·e d~
questa promessa, accettarono la rc:3ponsab1.h~à- d~
ridare alla classe operaia la pace, fo lranqrnlhla, 1
\'ivcri e il benessere, liberandoli dalle sofferenze della
n \'o I uzione.
Il '! 8 goslo il Con.:.:iglio oprraio (ii lhdar\e•'.
abdicò, nclil'ultima sua, sedu ta , al potere .dcl proilclariaGo, e affidò al goYcrTuo socialdcmocral1co la. pirosccuzionc dcl disbrigo degli a ffari secondo gh ac.
. . .
cordi pre~i con l'Intesa.
Il o-.0 vcrno so·cialdcmocral1co rcsl1tu1 m due
giorni lcb fabbriche, le terre e le case ngli antichi proprieta ri, rcc;c nuovamente libero il con11~1crcio, ricollo cò negli uffici tutti gili antichi impiegati ~kl. g:n ~rn~
borrrhese rioonobbc il grado degli ufficrnh, i tit oli
n
'
· bb
<lcll'm·is tocrazia . X on gli rcstm a ormai che ria. ac~
~a re all'antico li\'ello i salarì, cc.;:;:::;arc i .::uss1clì ai
di-:;occupnti, agli orfani e alle vedoYC, scacciar? dalle
abilazioui loro procurale le famig_lic pr.olctari~, dai
~a nalorì, ridivenu li istituli di lusso, le masse d1 ma-
-26-
- 27 -
lali grcwi. gli inYalidi, Yecch~ e bambin~ dai palazzi
e dalle Yillc della borghesia, e ristabilire su lutla la
linea le condizioni del libero sfrullmncnt€;.
:\la gli sfrullatori di me.;;(iere e i loro sgherri
erano d'aniso che essi pote\ ano riYendicar:'-i con
maggior diritto l'esecuzione di questo còmpito, che
non i capi socialdemocratici della classe operaia. Appena entrali nella città i rumeni, e lolle da questi Ir.
ultime armi a1l ceto operai·o, uscirono- dalle tane Lulli
i mantenuti dell'ordine borghese, frementi di Lulla }a
rabbia e di tutlo l'odio della fame e dell'opprcs.c;ione
pat.ila. D'altro canto, il nuo\'O goYerno con le sue disposizioni s'era srnascherat.o in due giorni, e non
potè appoggiarsi più sulla c.la .. se operaia, che cominciò a rendersi appena conto disperato di ciò che
aYc\'a perduto con la dillatura. :.\on era dunque difficile ai primi cento ufficiali mossisi insieme scacciare
e ri~pellivamentc arrestare questo goYerno senza go,·crnati e, con l'aiuto degli impiegati conLrorivoluzionari già prima ricollocali negli uffici, rimettere il
piede sul collo dcl proletariato, con tntLo l'apparato
di goYcrno.
Essi fecero le cose con pcrfczi one ben maggiore.
1n poche c.eltirnane i C·Ontrorivolnzionari trasformarono l'Ungheria in un cimitero di proletari. Assassinarono cliecine di migliaia dci loro migliori, ne sti!)arono diccina di migliaia in carceri e in campi di
111 tcrnamcnto, per t.orturarli i\i a morte con bast.onaLurc e affamamcnt.i s i~Lem alici. E, mentre rendernno iu1p...>""ibile ogni mossa della classe operaia col
ler~· orc piu sfr9nato, demoliYano LuLLc le isliluzioni
0
1
di sulutc pubblica create durante la dittatura, ce<:$ar<mo quaJ..;ja..;i aiuto alle crntinuin <li migliaia cli disoccupati, ablrns.::arono a un qual'lo i salari, e in poclie sct1i111ane la:::ciarono salire dcl clecup1o, 11el libero com111crcio, i prezzi dei \'i\ cri e degli al'licoli ind nst.riuli di prima in ece..;-.;j tù. fo poche parole, essi
riuscirono a creare quelle condizioni, in cui « l'onlille
gforiclico e l'economia borghc:-,c potcn1110 nuoYamcnle poggiare su solide basi in Ungheria».
L'Inlec.a, contro il governo dei ma~calzoni bianchi. ccs:--ò il blocco; ciò malgraclo il prole!arialo ungherese raccoglie in sè, tra le più atroci sofferenze,
~an:--ale da miseria e da fame mai Yedule sinora, gli
msegnainenlì, le amarene, e la prontezza al ..;ncrificio per la pro<::-;Ìrna rivoluzione. i\Ia per ora ciò non
causa . al governo dcl terrore hianc.01 mao·o·iori
rweocbb
cupaz1oni di quella, di cui rende conto la noticina
r~ccnlo cl'uno dci suoi giornali: « :'\egli ultimi tempi
dn cnta sempre più difficile pro\ vedere dcl legname
nccr.;;sario le fabbriche di ca..;...,e da morto. Fummo
~:o,slrelli a iniziare tralLativc éli oompcnsazionc per
HnporLare dall'estero il quantiLalivo ncccssari·o ».
Pcrchè il prole tariato unghrrcsc rimase solo
nella sua 10.Ua, e perchè cloYelle cc;50 soccombere, in
mancanza d'aiuto per parte dCtl prnletariato estero?
Quei comunisti, i quali cercarono di condurre
scientemente sulla \'Ìa della riYoluzione il prolclnriato
ungherese, non aYeYano1 certo fallo assegnamento sull'aiu.lo solidale dcl proletariato estero per ragioni
s?nt1mcnlali. Essi s'attendevano il progresso della
rivoluzione mondiale dalle stesse necessilù economi1
-
-28~
che, le quali l'aYernno resa ine\·itahile i11 Cugheria.
Anche negli stati ùncitori diminuì nolernlmcnte h
forza, propellente la produzione, dcl profìtlo, e nel
contempo crebbero le e.::igcnze dcl prolrtnrin lo, accontentabili solo con una produzione più intensa. E
que~to contrasto, che va rafforzand-0..,i automalicamcn te, può trornrc la .::ua .:-·o l uzio ne :'-o ll · 1ti o ne J1 a
rivoluzione: nel passaggio alla prodnzi()nC comuni!-lica. Il fallo, sul quale i comuni..,li 11nghcrc:-;i non
potcrnno contare, era la ammireY olc chiaro\·c!.rncnza,
con cui i supremi rappresentanti dcl cnpilalism-0 riconobbero la situazione disperala, e con l'ingcgno8ÌLà della disperazione, trovarono il modo cli procra~ Lin are la crisi. La concezione della pace cli Ycrsailles, che espropria ogni ricchezza rag!:!,·iungibile dei
paesi \'in ti in favore dei capilaJic;ti dell'Intesa; che
rapi ... rc ogni frutto del larnro dci prolcla11 appartenenti ai paesi battuti; che priYa cosLoro della posc::.ibiliLà di calmare la propria fame con le riserve cli
\'iveri dcl mondo; quesL'Imalaia dell'arte di sfru ttamento, è veramente aUo a differire ancora la caduta
del capilalism-0: .esso è la soluzione dcl problema di
poter cedere alle esigenze dci proprì sfruttali indipenclcnlcmenle dalle condizioni interne di produzione. I proletari italiani, francc5i, inglesi ancora 11011
si sono acc·O·rli, che ogni qualvolta vengono accolte
le loro nuo\ e esigenze di salario e migliorale le loro
condizioni sociali, i loro stati capitalistici non fanno
che gettare a loro un ".o,ffa della carne e dcl sangue di
cculo rnilio'ni di ~cbia\·i dell'Europa centrale. Ma è
chiaro, che questo duplice sfrullamcnlo del proleta1
rialo medinrmnpco per parie dci rapilali-=li propri
,. <h·Jl'J11it'=--a ncn puù durare a lungo. O C!-So muore
di fame, e cessano le conlrilrnzioni lJl'I' que-.l·i \in, o
..;cuote con la ri\ ulnzione l'organis mo statale borµJic.::r. e <lllon.l cc--sa ug11 alnw11lc la po-. ... i!Jililù dell0
sfrnllament.o• per parte dci pae'-i esteri. Quel giorno.
il proletariato dell'Intesa si troverà dinanzi allo stesso
problema economico, che co~t1:i11..;c il proletaria to
ungherese a bnttcre la strada drlln ri\oluzionc.
. ..
0
L.
29 -
,
La slmia della ri\ oluzione ungherese, clnl periudu di I\ùrnlyi :-ino al Terrore bianco. mo-.tra chiaramente che una mezza soluzione dci problemi ora
più urgenti , con un e'-pcdicnlc democratico quabiasi
pc! man lcnimo11 lo della sociclù horghcc.c, non è> possibile. Solta11lo il !errore bianco e la ricaduta nel
più fosco mcdioc\·o, -0 il passaggio alla produzione
connrnislirn, po:-;s•ono dare una :-;olu zionc. Con ogni
prohahilitù, rc~crnpio ·d ella Germania donù dare di
ciò ww pro..;sinia ripro\'a.
ln l ' 11ghcria, per ora, la lolla si è deci"a in fa' urc dcl mediocYo . ì\Ia se i proletariati degli altri
paesi deducono e rnlorizzano tulti gli insegnamenti
che scaturiscono. dalla riYoluzionc proletaria ungherese, ne C\ ilano le debolezze, gli errori e le colpe,
poirnnnn impegnare con le più grandi prolrnhililù cl i
..;ucccsso, la loro immincn!e e inc\ilahile lotta, la cui
\ illoria farebbe sì che i sacrifici e le sofferenze dcl
prolclariuto ungherese non siano slnti vani.
•
LE DpErE di MRHX, Ett6ELS, LA55ALLE
LE Opere di MDHX, EN6EL5, LA55ALLE
Jfolu11ae p1•i11io:
f'otunae <JHi1&lo:
CARLO MARX
FERDINANDO LASSALLE
Le dismissioni del sesto Lcindtag delle Provinaie Renane (1842). - Un carteggio del 18·13. - Miseria della
filosofia (1847). - Il Manifesto del Partito Oornunista
1848. - Innanzi ai giurati di Colonia (U febbraio 1849) .
- J,e lotte di olasse in Francia dal 1818 ai 1850. - Il
Diciotto Brumaio di Luigi Bonapa1·te (1858). - Rivelazioni sul processo dei comimisti 1n Colonia . L. 15.-
DISCORSI ALLE ASSISI (1848-49). La guerra
'<l'Italiri e il còmpilo della Prussia (1859). - Goltholà
J::111traini f;ess;nr1 (18Gl). - Delle costituzioni (1862) . Lettera aperta in dsposta al Oomitato centrale genern./e degli operai tedeschi (1862). - Il legato politico di
J1'iohtC'. f;ri filosofia di Ficllte e il significato dello spirito na~ional<' f/ennanico (1860-G2). - ARRINGilFJ DE11181\ SJO.\ .lJ,I: L'imposta indiretta e la condizione
</('lle classi Tavoralrici (1863). - J,ibro di lettura r>e1· gli
operai. - f,e feste, ia stampa e la Dieta di l 1'ra11coforte. - Programma operaio.
Agli overai di Bel"/i110
(1863)
L. 15.-
Jfotu11ae secondo :
CARLO MARX
La questione orientale, lettere (1853 56). Per la
Critica aell'eoonomia politica (1859) . - Indirizzo inaugurale dell'Associazione internazionaie deb lavoratori
(1864). - La guerra civile in Francia o la Oornune rivendicata 1870-71). - L'alleanza della clernocrazia sooialista e la Associazione internazionale dei lavoratori.
(1873). - Per la critica del programma della clemocrazia sooiaUsta (1875) .
. L . 15.Jfoluuae terzo :
FEDERICO ENGELS
f'olunae sesto :
FERDINANDO LASSALLE
Forza e Diritto (1863). - Per la Questione operaia.
L'agitazione de/L'Unione generale operaia germanica.
- Il processo per allo tradimento (1S61-6i). - Il processo dinanzi alla Corte d' AppC'llo di Diisseldorf (1864).
Storia della democrazia sooiale tedesca (1863.1891).
- Parte prima.
. L. 15.-
Le oondizioni dell'Inghilterra (1843). - Le condizioni
della classe operaia in Inghilterra (1845). - La Sacra
P(}/rniglia, ossia Critica della Critica critica, contro
Bruno Mauer e consorti (1841). - Adunanze in Elberteld. La fe'Sta delle nazioni in Londra. Un frammento
di Pourier sul commercio. La guerra civile svizzera
( 1843-47). Il « Volkstribun ». Protezione e libero
scambio. Il c01nunisnio del « Rheinisohe Beobachter ii
(1845-47)
. L. 15.-
Jfolunae settilno:
Jfolu11ae quarto :
Storia della democrazia tedesca. - Parte secondn .
(1863-1891). - F. Ei\GIDLS. - La scienza sovvertita dai
signor Eugenio Duhring
. L. 15.-
FEDERICO ENGELS
r,:a campagna tedesca 'Pe.r ~a cos~ituzione dell'impero
(1850). - La legge delle dieci ore in Inghilterra (1850.
- La g~ierr~. dei co1!'taclini (1850). - Po e Reno (1859.
- ·~avo i;;, i:. izza e il Reno (1860). - Oose internazionali . (1811.75) . . La evoluzione del sooialìsrno dalla
iitopia alla SC)lenza (1878). - Lodovico Feuerbaoh e il
punto d'appr~do dell~ (ì-losofia classica tedesca (1866).
-: Sulla ta~tic_a socialista. Due lettere sull'interpretazione materz.alistica della storia (1890-95) . . L. 15.-
CARLO MARX
Il Oapitale: Critica dell'Elconomia Politica
Volu.
me primo .
L. 15.Jfoltune ottavo :
FRANZ MEHRING
L'opera. completa di otto volumi si cede per L . 110
franco di <porto.
01·dinazioni, accompagnate dall'imvorto alla Società Editrice Avanti! - MILANO, San Damiuno 16.
;
::--------------------------------..-----------------[il
Biblioteca dell'Avanti!
-
Letteratura e Romanzi
llHOCCHI V. - Le aquile
- La gironda
- I sentieri della vita
- Il labirinto
.
- La coda del diavolo . '
- Miti
- Seconclo il ouor mio
- I/ Amore beffardo
- L'Isola sonante
- La bottega degli scandaU
BARBUSS.EJ H.
D'Inferno
- Il fuoco
- Ohiare::::a - Chi siamo
DOSTOIE>WSKY F. - Dal sepolcro dci ?;ivi
- Delitto e castigo (3 volumi)
- L'Idiota (2 volumi) .
GORKI M. - I coniugi Orlow
- La vita è una sciocchezza
- I decaduti
- I tre
- Wania
IIUGO V. - I miserabili (4 volumi)
- I/uomo che ride .
- I lavoratori del mare
- Il novantatre .
- La t"ivoluzione
- Parigi
1\IA~:N .EJ. I po-veri
- Il suddito .
ORIANI A. nemico (2 volun :ii)
- Gelosia
- Olocausto
- La disfatta
- Vortice
POE El. - Racconti straordinari .
»
»
(2° volume)
n
I
L. 5.» 5.)) 5.))
))
!).!),-
)) <>.-
)) 5.))
!).-
))
))
))
))
))
))
5.5.5.50
6.6.5.50
)) 2.30
)) 7.50
)) 5.))
2.;)0
» 2.:JO
))
))
2.40
~~..!O
» 2. IO
)) 20.))
(i.W
)) 2.:;o
))
2.50
))
))
))
))
))
))
))
2.2.3.50
3.7.3.50
3.50
)) 5.)) 3.50
» 4.:JO
)) 4.50
·-------------------------------------------·
I DOCUMENTI DELLA RIVOLUZIONE
N. 1. oostituzione
Bo-vie&
deila
Repubblica
Sooialista
. • • • • • • • . • • .
•
dei
Dalla ~ivoluzion,e d'Ottobre
al Trattato di Pa-0e di Brest-Lito10s'k . .
1>
a. La terra alla Nazkme per i contadini . . . .
» 4. N. LENIN. - La lotta per. il pane. - I~NE
TROTZKI. Lavoro, disciplma
e ordine
$alveranno la Repubbli'Ca Socnaiista dei
So'Viet . . . . . . . . . . .
» e: 3PARTACUB. - Scopi, obbiettlvi e vicende (Edizione completa, oon aggiunte le parti già
censurate)
» 6. La Francia socialista contro l'intervento in
Russia . . . . . . . . . .
>>
7. L'opera economica, politica e sociale dei Soviet
di Russia (Leggi e decreti) . . . . . . .
» 8. N. LENI!'. - L'opera di ricostrtizione dei Soviet
- La àisoiplina del Z<woro - I ftni e i mezzi
della RtvoluziOne Ru1tsa
. . . . .
» 9, Testimonianze su&lo svilttppo della Rivoluzione
Russa . . . . . . . . . . . .
» 10. Dalla Seconda alla Terza Internazionale
)) n. BUCARIN. - Il Programma deì Oomunisti (Bolscevichi) . . . . . . . . . . . . . .
» 12. RANSOME. - Sei settimane in Russia nel 1919 .
» 13. RADEK. - L'evoluzione del Socialismo dalla
scienza all'azione . . . . . . . . . . .
» 14. KARSKI J. - Ohe cosa è il bolsoevismo e ohe cosa
hanno fatto i bolsoe1Jic1ti in Russia . . .
» 15. P. STUTCKA. - La Oostituzione della Reptibblioa Socialista Federale dei Soviet d' Russia in dom111nde e rlsI><>ste . . . . .
» 16. LEONE TROTZKI. Il b1Jlsce'Vismo dinanzi alla
guerra e alla pace del mondo . . . . . '.
» 17. W. T. GooDE. - Il Bolsce,,;ismo all'opera . . .
» 18. G. II. - La Rivolmi:ione proletaria 1tngherese. .
» 2.
Ltx>NE TROTZKI. -
L. O 50
» 1.» 0.6')
>> 0.00
i>
0.5-0
)) 1.i> 1.-
» 0.7fl
)) 0.60
)) 1.50
» 1.25
» 1.50
» 0.50
i>
0.40
i> 1.50
» 1.50
» OJ'iO
I diciotto oi:mscoll si invia.no franro di porto r:1N'om. JWr
Lire 13.7 5
BELA KuN. -
ri;r
Di rivoluzione in rivoluzione, cent. 75.
Invia_r~ ordinazioni ::iccompagnate d.al relati\·o importo, più,
~iz1~ne ra(ooma~data, cent.
al.l:i LIBRIORIA EDI-
ao,
'IRIOID A\ ANTI. - Via S. Damiano ]() e V•n Domnn.n •)
)fILANO.
'
L<•
"'"' ' ' •
~
Pt·ezzo del presente opuscolo Ce "· 50
Scarica

la Rivolu1ione ~roletaria un1~ernie