VENERDI’ 28 GIUGNO 2013
ORE 21.00
CASTELFIDARDO – Giardino Palazzo Mordini
REGIONE MARCHE
Assessorato alla Cultura
PROVINCIADI ANCONA
COMUNE DI CASTELFIDARDO
Assessorato alla Cultura
UNITRE - UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’
U N I V E R S I T A’ DELLE TRE ETA’
S e d e a u t o n o m a di Castelfidardo
1
UNITRE - UNIVERSITA’ DELLA TERZA ETA’
U N I V E R S I T A’ DELLE TRE ETA’
S e d e a u t o n o m a di Castelfidardo
Siamo già alla X edizione del “Festival della
Poesia” e possiamo dire che è diventato ormai una
tradizione
ben
consolidata
nella
Città
di
Castelfidardo.
Diffondere e valorizzare la Poesia, gratificare
quanti si dedicano a quest’arte, dare ai cittadini la
possibilità di fruire dei preziosi messaggi che il
linguaggio poetico esprime, sono i nostri principali
obiettivi.
La Poesia infatti è una delle più antiche ed
immediate forme di comunicazione che riesce a
superare le ideologie, le divisioni etniche,
affratellando tutti i popoli.
Sostenendo quest’arte siamo certi, in questi
particolare momento di crisi della Società, di favorire
la pace, la solidarietà, il progresso.
IL PRESIDENTE
(Lucia Vinci Scarnà)
2
INDICE
pag.
“fuori programma”:
Che bella la musica! (Edoardo Melfi)..............................................
4
Addio scuola primaria (Andrea Melfi) ...........................................
5
“poesie straniere”
Arabo: ‫( إﻟﻰ ﺣﺒﯿﺒﺘﻲ ﻓﻲ رأس اﻟﺴﻨﺔ‬Nizar Kabbani) ..................................
6
Russia: Я помню чудное мгновенье... A.S.Puskin......................
16
Cina: 看见你的眼睛 (Luca Taddei)....................................................
25
Argentina:Un ciego (Jorge Luis Borges) ......................................
26
Albania:
36
Afrim Dimri (Ismail Kadarè)...........................................
“poesie in dialetto”
‘L MARCH (Maria Pia Silvestrini)...................................................
14
DEDICA PE N’OMO (Orietta Palanca)...........................................
24
EL CUPERCHIU C'HA INGANATU (Rosanna Carbonari) ..........
34
3
“poesie”
Elena (Marina Orciani) ......................................................................
8
Il silenzio (Paolo Ciucciomei)............................................................
9
Fiocco (Gabriel Mangini) ...................................................................
10
L’amore come un fiume (Stefania Boccardo)................................
11
A mia madre (Eleonora Gallo Magi) ...............................................
12
Emozioni (Rosanna Giuliodori Tondini) ...........................................
18
Bruciare un tesoro (Gino Taborro) .................................................
19
Cieli dipinti d’acqua (Patrizia Paoletti) ..........................................
20
50° di matrimonio (Elio Ronchini)....................................................
21
In silenzio mi guardavi (Corinna Azzi) ...........................................
22
Mio caro amico (Anna Maria Mion) .................................................
23
L’amore (Stefano Rosetti)................................................................
27
Per i nostri figli (Giancarla Gurini) .................................................
28
L’intesa (Ivana Nicoletti) .................................................................
29
Ho immaginato un sogno (Andrea Bugari)......................................
30
Oltrepassare l'infinito (Tiziana Frenquelli) .................................
32
4
“fuori programma”
CHE BELLA LA MUSICA!
Che bella la musica!
Ti fa compagnia
e ti mette in allegria.
DO-DO RE-RE MI-MI FA,
la scala si deve far
per imparare a suonar.
Esercizio e passione,
sono la giusta combinazione.
Quando poi, le note
escono in armonia,
è sempre una grande emozione
e una bella soddisfazione.
Edoardo Melfi (8 anni)
5
“fuori programma”
ADDIO SCUOLA PRIMARIA
La scuola è finita.
5 anni son passati
e sono quasi volati.
Grazie maestre
con pazienza e costanza
mi avete seguito
e accudito.
Son cresciuto
per conoscenza
e intelligenza.
Grazie compagni,
con voi i giorni
son passati
felici e spensierati.
Vi avrò tutti
sempre
nel mio cuore.
Andrea Melfi (10 anni)
6
‫)‪(lingua araba‬‬
‫‪..‬إﻟﻰ ﺣﺒﯿﺒﺘﻲ ﻓﻲ رأس اﻟﺴﻨﺔ‬
‫ﻋﺎم إﻟﻰ ﻋﺎم‬
‫‪..‬أﻧﻘﻞ ﺣﺒﻲ ﻟﻚ ﻣﻦ ٍ‬
‫دﻓﺘﺮ ﺟﺪﯾﺪ‬
‫ﻛﻤﺎ ﯾﻨﻘﻞ اﻟﺘﻠﻤﯿﺬ ﻓﺮوﺿﮫ اﻟﻤﺪرﺳﯿﺔ إﻟﻰ‬
‫ٍ‬
‫‪..‬أﻧﻘﻞ ﺻﻮﺗﻚ‪ ..‬وراﺋﺤﺘﻚ‪ ..‬ورﺳﺎﺋﻠﻚ‬
‫‪..‬ورﻗﻢ ھﺎﺗﻔﻚ‪ ..‬وﺻﻨﺪوق ﺑﺮﯾﺪك‬
‫‪..‬وأﻋﻠﻘﮭﺎ ﻓﻲ ﺧﺰاﻧﺔ اﻟﻌﺎم اﻟﺠﺪﯾﺪ‬
‫‪..‬وأﻣﻨﺤﻚ ﺗﺬﻛﺮة إﻗﺎﻣﺔ داﺋﻤﺔ ﻓﻲ ﻗﻠﺒﻲ‬
‫‪..‬إﻧﻨﻲ أﺣﺒﻚ‬
‫‪..‬ﺳﺄﺣﻤﻠﻚ ﻋﻠﻰ ذراﻋﻲ‬
‫‪..‬وأﺗﻨﻘﻞ ﺑﻚ ﺑﯿﻦ اﻟﻔﺼﻮل اﻷرﺑﻌﮫ‬
‫‪..‬ﻓﻔﻲ اﻟﺸﺘﺎء‪ ،‬ﺳﺄﺿﻊ ﻋﻠﻰ رأﺳﻚ ﻗﺒﻌﺔ ﺻﻮف ﺣﻤﺮاء‬
‫‪..‬ﻛﻲ ﻻ ﺗﺒﺮدي‬
‫وﻓﻲ اﻟﺨﺮﯾﻒ‪ ،‬ﺳﺄﻋﻄﯿﻚ ﻣﻌﻄﻒ اﻟﻤﻄﺮ اﻟﻮﺣﯿﺪ‬
‫‪..‬اﻟﺬي أﻣﺘﻠﻜﮫ‬
‫‪..‬ﻛﻲ ﻻ ﺗﺘﺒﻠﻠﻲ‬
‫‪..‬وﻓﻲ اﻟﺮﺑﯿﻊ‬
‫‪..‬ﺳﺄﺗﺮﻛﻚ ﺗﻨﺎﻣﯿﻦ ﻋﻠﻰ اﻟﺤﺸﺎﺋﺶ اﻟﻄﺎزﺟﮫ‬
‫وءﻧﺜﺮ ﺣﻮﻟﻚ اﻟﻜﺜﯿﺮ ﻣﻦ اﻟﻮرود اﻟﻌﺒﻘﺔ‬
‫وﻓﻲ اﻟﺼﯿﻒ‬
‫ﻗﻤﺔ اﻟﺠﺒﻞ ‪..‬‬
‫ﺳﺄﺣﻤﻠﻚ ﺑﯿﻦ‬
‫ذراﻋﻲ وأﺻﻌﺪ ﺑﻚ إﻟﻰ ّ‬
‫ّ‬
‫‪..‬ﻛﻲ ﺗﺴﺘﻨﺸﻘﻲ أﻧﻘﻰ ھﻮاء ‪.‬‬
‫ّ‬
‫أﺣﺒﻚ ‪...‬‬
‫ّ‬
‫وأﺣﺐ راﺋﺤﺔ ﻋﻄﺮك وھﻤﺲ ﺷﻔﺘﯿﻚ‬
‫‪...‬‬
‫‪..‬أﺣﺒﻚ‬
‫‪..‬وأﺣﺐ أن أرﺑﻄﻚ ﺑﺰﻣﻨﻲ‪ ..‬وﺑﻄﻘﺴﻲ‬
‫‪..‬وأﺟﻌﻠﻚ ﻧﺠﻤﺔً ﻓﻲ ﻣﺪاري‬
‫‪..‬أرﯾﺪ أن ﺗﺄﺧﺬي ﺷﻜﻞ اﻟﻜﻠﻤﺔ‬
‫‪..‬وﻣﺴﺎﺣﺔ اﻟﻮرﻗﮫ‬
‫‪..‬ﺣﺘﻰ إذا ﻧﺸﺮت ﻛﺘﺎﺑﺎ ً‪ ..‬وﻗﺮأه اﻟﻨﺎس‬
‫‪..‬ﻋﺜﺮوا ﻋﻠﯿﻚ‪ ،‬ﻛﺎﻟﻮردة ﻓﻲ داﺧﻠﮫ‬
‫‪..‬وﺷﻜﺮاً‪ ..‬ﻷﻧﻚ ﻋﻠﻤﺘﻨﻲ أﺑﺠﺪﯾﺔ اﻟﻌﺸﻖ‬
‫وﺷﻜﺮاً ‪ ..‬ﻷﻧﻚ ﻗﺒﻠﺖ أن ﺗﻜﻮﻧﻲ ﺣﺒﯿﺒﺘﻲ‬
‫‪Nizar Kabbani‬‬
‫‪7‬‬
AL MIO AMORE PER IL CAPODANNO (traduzione)
Ti trasmetto il mio amore di anno in anno
Come trascrive l’alunno i suoi compiti nel suo nuovo diario
…..conservo la tua voce ... il tuo odore…..le tue epistole…il tuo
numero di telefono…e la tua casella postale
…..tutto in evidenza nell’armadio del nuovo anno
E ti concedo un biglietto di residenza permanente nel mio cuore
TI AMO
Ti portero’ tra le mie braccia e navighero’ con te tra le quattro
stagioni
In inverno mettero’ sul tuo capo un berretto di lana rosso per
non farti prendere freddo
In autunno ti daro’ il mio unico impermeabile per non farti
bagnare
In primavera ti lascero’ dormire sull’erba fresca \e adagero’
attorno a te tanti fiori profumati
In estate ti portero’ in braccio e saliro’ sul monte per farti
respirare l’aria pura
TI AMO
Amo l’aroma del tuo profumo, i sussurri delle tue labbra, amo
legarti anche ai miei tempi …..alla mia atmosfera e fare di te una
stella brillante nel mio sistema
Voglio che tu prenda forma di parola e spazio di foglio per
quando pubblichero’ il mio libro ……la gente lo leggera’ e ti
trovera’ come un fiore all’interno
Ti ringrazio perche’ sei stata tu ad insegnarmi l’alfabeto della
beatitudine e grazie ancora perche’ hai accettato di essere il
mio amore
Ti AMO
Nizar Kabbani
8
ELENA
Dolce donna
di un tempo antico,
che avanza leggiadra
con i suoi capelli ricci, corti e folti ancora,
leggermente innevati,
come il picco di un monte.
S’incammina al sorgere del nuovo anno,
ancor più degnamente e serena del precedente.
La sua eterna calma
la distinguono tra tante
e con il suo immenso cuore
di mamma e nonna
affronta gioiosamente
e penosamente le avversità quotidiane.
Marina Orciani
9
IL SILENZIO
E quanto desidero due ore tutte per me!
In solitudine in quella che è la mia stanza
so d’esser vivo in una scatola magica,
lì penso… ed oltre il respiro altro non v’è.
Amo il silenzio per questo che io l’ascolto
già mi sembra di goder un qual sollievi
e nel contemplare fraternizzo con esso,
rimango con questa sordità e non me ne pento.
Fingo di vagabondare sulla cima di un monte
lì accomodarmi ad osservare il ciel sereno
sotto di me solo nuvole basse ed uniformi
così pervade la profondità di codesta quiete.
Sì, vorrei aver le ali in cambio della parola,
persuaso che il silenzio è d’oro
sorvolo questa Babele che sta in confusione,
io di fatto non più mi ci ritrovo.
Paolo Ciucciomei
10
FIOCCO
Il mio cane è tenero e carino.
Quando lo accarezzo sembra di sognare,
di toccare una nuvola.
Mi guarda e sono felice.
La sua vicinanza mi da sicurezza,
mi diverto tantissimo.
Lo guardo e sento sensazioni
che non provavo da tempo:
l’amore e la felicità.
Un bambino e un cane
che giocano insieme,
che leggerezza!
Sembriamo due batuffoli
di lana e di cotone.
Gabriel Mangini
11
L’AMORE COME UN FIUME
L’amore che scorre
su di un fiume in piena,
straripa ma poi si cheta
nel suo letto.
Morbida è la sensazione di calma
associata ad una brezza marina
che la salsedine assapora
in sordina.
Tutto l’amore è così
consacrato come Iddio
ha creato.
Stefania Boccardo
12
A MIA MADRE
Ho nostalgia di fiabe
dalla tua voce sussurrate,
di quel balcone
adorno di gerani
e rose rosse profumate.
Di là da quello il mare
dove ammiravo di buon’ora
nella tiepida quiete mattutina
il lento andar
di vele colorate.
Di questo mare
sento ancora la nostalgia
del suo fragore
del suo profumo
che si scioglieva in casa presto la mattina.
13
Ho nostalgia di te
delle tue parole
del tuo sorriso
nella tristezza velata della sera
di quella canzone mamma
che allegramente
d’estate insieme
si cantava nel giardino di casa
sotto la collina.
Eleonora Gallo Magi
14
‘L MARCH
La dulcezza e la puesia,
incurnig.n ,ma ‘l March mia.
Quant‘è stata b.nigna la madr natura,
ch c’ fa perd ‘l squard,
‘n tra ‘l b.lezz d’l criat.
L’azurra vision d’l ciel d’l mar,
è l’etern sp.tacul natural.
‘L vall ‘l culin tap.zat d’ verd e d’ giall,
’l cost plamast da la rosa d’i venti.
Propi ‘n t’ st’ unica r.gion ch’èn
archius tutt ‘l b.lezz Italian.
Sarà p.r quest ch la nott d’i tempi,
ch la Madunina girandolona
è vuluta div.ntà lauritana.
Lia curr a sucor ma chi la chiama.
Si la voi truvà ‘n tra ‘l ros e ‘l viol,
basta andà ‘nt la chiesina d’ Port.nov
opur ‘n ‘ t quella d’ Muntagnol.
Si voi sta ‘n bucon in cumpagnia basta a buccà t’na
abazia.
Lia sa l’aurevula splendent è sempr pr.sent
‘n tra chi t.sori d’ la grotta d vent.
Ch armunia ‘n tra ‘l firmament,
quant rintoch.n milla campan
‘ncora l’ora tutt marchigian.
Maria Pia Silvestrini
15
LE MARCHE (traduzione)
La dolcezza, poesia
incorniciano le mie Marche.
Come è stata benigna madre natura
che ci fa perdere lo sguardo
fra le infinite bellezze del creato.
L’azzurra visione del cielo del mare
è l’eterno spettacolo naturale.
Le valli le colline ornate di verde e di giallo.
Le coste plasmate dalla rosa dei venti.
Proprio in questa unica regione che sono racchiuse tutte le
bellezze Italiane.
Per questo nella notte dei tempi
quella Madonnina girandolona è voluta diventare lauretana,
lei corre a soccorrere ha chi la chiama.
Se la vuoi trovare fra le rose e le viole
puoi recarti alla chiesina di Portonovo
oppure in quella di Montagnolo.
Se vuoi stare in compagnia basta entrare in una Abbazia.
Lei con l’aureola splendente è sempre presente fra i
tesori della grotta del vento.
Che armonia fra il firmamento,
quando si sciolgono mille campane
anche loro tutte marchigiane.
Maria Pia Silvestrini
16
Я помню чудное мгновенье... (RUSSIA)
Я помню чудное мгновенье:
Передо мной явилась ты,
Как мимолетное виденье,
Как гений чистой красоты.
В томленьях грусти безнадежной
В тревогах шумной суеты,
Звучал мне долго голос нежный
И снились милые черты.
Шли годы. Бурь порыв мятежный
Рассеял прежние мечты,
И я забыл твой голос нежный,
Твой небесные черты.
В глуши, во мраке заточенья
Тянулись тихо дни мои
Без божества, без вдохновенья,
Без слез, без жизни, без любви.
Душе настало пробужденье:
И вот опять явилась ты,
Как мимолетное виденье,
Как гений чистой красоты.
И
И
И
И
сердце бьется в упоенье,
для него воскресли вновь
божество, и вдохновенье,
жизнь, и слезы, и любовь.
Alexander Sergeevic Puskin
17
RICORDO IL MERAVIGLIOSO ISTANTE (traduzione)
Ricordo il meraviglioso istante:
davanti a me apparisti tu,
come una visione fugace,
come il gesto della pura bellezza.
Nei tormenti di una tristezza disperata,
nelle agitazioni di una rumorosa vanità,
suonò per me a lungo la tenera voce,
e mi apparvero in sogno i cari tratti.
Passarono gli anni.
Il ribelle impeto delle tempeste
disperse i sogni di una volta,
e io dimenticai la tua tenera voce,
i tuoi tratti celestiali.
Nella mia remota e oscura reclusione
trascorrevano quietamente i miei giorni
senza deità, senza ispirazione,
senza lacrime, senza vita, senza amore.
Ma venne dell’animo il risveglio:
ed ecco di nuovo sei apparsa tu,
come una visione fugace,
come il genio della pura bellezza.
E il cuore batte nell’inebriamento,
e sono per esso risuscitati di nuovo
e la divinità e l’ispirazione,
e la vita, e le lacrime e l’amore.
Alexander Sergeevic Puskin
18
EMOZIONI
L’amore non si compra
ma si costruisce
giorno dopo giorno.
Avvicinati a me,
appoggia la tua testa sul mio cuore
ed io ti coccolerò.
Con uno sguardo,
un sorriso ed una carezza
proviamo emozioni…..
Facciamone tesoro
perché l’emozioni
sono fatte di piccole soddisfazioni.
Rosanna Giuliodori Tondini
19
BRUCIARE UN TESORO
Cercare conforto
in un angolo buio,
una panchina,
un anfratto.
Annegare
in una polvere,
una siringa,
un confetto,
fiducia, speranze, amore…
Comprare
un attimo di euforia
per bruciare un tesoro,
la tua gioventù;
e la vita buttare,
forse anche la vita.
Profondamente turbato
osservare impotente
adorata gioventù
in quest’ardita discesa.
Che annulla il futuro
e sprofonda nel fango…
pochi attimi inebria,
per sempre ti segna.
Gino Taborro
20
CIELI DIPINTI D’ACQUA
Incontrerò in silenzio
strade di latta
e cieli dipinti d’acqua;
pensieri a terra
scalderanno le ragioni
come fabbriche di tempo.
Dovrò spezzare a forza
il ritorno dei sogni,
l’infinito ritmo
dei campi di cotone,
e guarire in fretta
dai sorrisi ufficiali,
le lunghe estati
chiuse a chiave
nel cerchio della notte.
Invecchio sola.
E addormentata.
Patrizia Paoletti
21
50° DI MATRIMONIO
Eravamo ragazzi l’altro ieri e
non ci siamo accorti che scorreva il tempo:
anche se parecchio.
E oggi c’è allo specchio un strano viso
che non sembra il nostro:
ci ritroviamo vecchi d’improvviso
in un grande sogno di capire.
Ma ci dà fastidio soprattutto
l’aspetto acquisito molto brutto.
Eppure a entrambi
sembra di avere quarant’anni circa,
non di più.
Invece già da cinquant’anni
ci stiamo sopportando
ci stiamo tollerando! con alti e bassi
è stata un’avventura.
Una irripetibile avventura.
Eravamo ragazzi l’altro ieri
e abbiamo remato come pazzi
verso il meglio:
che è stato semplice miraggio
e vi abbiamo speso un mare di coraggio.
Adesso con la barca a pezzi
stremati verso il porto dell’anzianità
ci rallegrano, scordando ogni fatica,
quattro fiorellini spuntati sul balcone della vita
Elio Ronchini
22
IN SILENZIO MI GUARDAVI
In silenzio mi guardavi
sguardo tenero, dolce
io entravo nei tuoi occhi
ma non sapevo leggerli.
Erano illeggibili per me
che non avevo valicato con te
il monte della vita.
Manca il tuo sguardo azzurro.
Manca il tuo amore silenzioso.
Manca il tuo passo in casa.
Il vento ti era amico
rientravi fremente di vita
eri zingaro nel prato
e godevi del rosso ciliegio.
Eri caldo rifugio
ma le nostre mani
non si toccano più
Corinna Azzi
23
MIO CARO AMICO
Mio caro amico
groviglio d’idee
Tra le dita i sogni
che prima o poi
s’avvereranno.
L’anima leggera
ti rende un aquilone
Ondeggiante nel cielo
hai spiccato il grande volo
con l’angoscia delle
emozioni
del tuo profondo Io
roccia sicura
in un deserto di sabbia
Anna Maria Mion
24
DEDICA PE N’OMO
Omo,
sta attento a nun fa piagne ‘na donna,
perché qualcuno lassù cunterà le lacrime.
Lia nun è nata dalla testa
per capì più de te.
Lia nun è nata dai piedi
pe esse pistata o presa a calci.
Lia è nata da ‘na custarela del fianco tua
pe esse uguale a te,
pogo più ‘ngiù del braccio,
no per busca’,
ma pe esse prutetta
e dala parte del core
perché vole solo l’amore.
Orietta Palanca
25
看见你的眼睛 (CINA)
看见你的眼睛,就是看你的心
看见你的心,好像看你的神
看见你的神,就是呼吸世界的美丽
呼吸世界的美丽,好像听你的神
听你的神,就是使你的心焕发
使你的心焕发,最后你的眼睛唱幸福的一眼。
GUARDANDO I TUOI OCCHI (traduzione)
Guardando i tuoi occhi, è come guardarti il cuore
Guardandoti il cuore, è come guardarti l’anima
Guardando la tua anima, è come respirare la bellezza del
mondo
Respirando la bellezza del mondo, è come ascoltare la tua
anima
Ascoltando la tua anima, è come illuminarti il cuore
Illuminandoti il cuore, alla fine i tuoi occhi cantano sguardi
di felicità.
Luca Taddei
26
(ARGENTINA)
27
L’AMORE
Sulla tua pelle,
liscia, morbida,
appoggio, con la punta delle labbra,
le mie parole.
Potrebbero cadere a terra
alla fine della corsa e
morire inutili,
o arrivare al tuo cuore,
appena in tempo,
mentre si apre
per l’attimo del suo battito
e una volta lì,
prigioniere,
il loro amore sarà
il tuo nuovo ritmo.
Stefano Rosetti
28
PER I NOSTRI FIGLI
La nostra vita in 50 anni matrimonio.
Il passato non si può dimenticare
50 anni sono stati belli
le foto ci ricordano
tempi belli e felici
poi la gioia di due figli
quella gioia così grande lo sa solo chi li ha!
Son passati molti anni
Io mi sveglio al mattino
guardo lui che mi sta accanto
il suo viso è cambiato e stanco
poi mi guardo allo specchio
anche il mio viso è sfiorito dal tempo.
Ora siamo nonni
la vita è cambiata
guardiamo i nipotini vivaci e belli
ci riportano al passato
ci ricordano i tempi belli.
Ora è tutto chiaro
tutto quello che succederà
gioie e dolori con amore si supererà
il passato che ritorna
la nostra vita che se ne và
ma il nostro amore qui rimarrà
e sempre vi proteggerà.
Giancarla Gurini
29
L’INTESA
Quando i nostri corpi si sfiorano
tutto è magia
le nostre carezze si trasformano
da sottili strati armonici
ad onde passionali
arrivando ad una sconvolgente affinità
unendoci delicatamente
e con un’amabile violenza
ci ritroviamo a divenire tutt’uno.
Ivana Nicoletti
30
HO IMMAGINATO UN SOGNO
Ho immaginato un sogno
in una prigione conquistata dal sole
dove un soffio coccolava pensieri
sbadatamente seguiti ricchi di passione
verso orizzonti lontani
Ho immaginato un sogno
colmo di amicizie
dove la vita era un bene comune
senza arroganza o disuguaglianza
e la vita era un fiume in piena
Ho immaginato un sogno
in una notte stellata
tanto luminosa quanto complice
dove i rumori facevano eco alla serenità
ed io stavo a guardare
31
Ho immaginato un sogno
dove gli errori erano cancelli aperti
dove la vita si faceva vigorosa
quando il rimpianto la delusione e la pazzia
diventavano parole di un altro vocabolario
Ho immaginato un sogno
ricolmo di lacrime felici e gesti rassicuranti
dove la vita si riscaldava di passioni
quando abbracci e sorrisi aiutavano il cuore
e la vita era un ponte da attraversare insieme
non con passi veloci ma come fiume…….
Ma ho solo immaginato un sogno
Andrea Bugari
32
OLTREPASSARE L'INFINITO
Come un gabbiano nell'aria salmastra
specchiandosi nel mare...
così io m'immagino lassù,
in quella dimensione pura
dove sfuma la forma di ogni mortal creatura.
Scrivere versi è come alto volare...
oltre modi, discorsi, l'umana saccenza...
lassù, dove forte ulula il vento
svegliando la sopita coscienza.
Scrivere è sogno, poetico, tenace,
è sublimare sentimenti, forse trovare pace,
è allontanare i tormenti, la mente sgravare...
è soglia di mondi infiniti oltrepassare...
senza limiti, senza pregare, umiliarsi o bussare,
...neanche una rotta da seguire.
A volte anch'io scrivo
e libera volo...tenera...audace...
d'oltrepassare l'infinito...a volte sono capace.
Volo nel freddo universo, immemore mi libro
e da quella dimension cosmica,
un po' selvaggia,
guardo agitarsi crudele il mondo
che gira e stride nella sua folle danza
in doloroso moto...perpetuo...senza fondo.
Si placa allor l'angoscia che stritolava il cuore
in questa eterna notte, scevra di dolore.
Volo...io...pulviscolo dorato d'un arcano Mistero,
aleggio lieve, mi cullo e ricordo com'ero.
Disillusa donna, in cerca sempre...
sempre a metà
con enormi ceste gonfie d'amore,
e l'incompresa smania di condividere...accettare.
Una pazza...chissà, o una donna bambina,
pur nell'età,
che ancor crede alla favola bella del rispetto...dell'umana
pietà.
Da lontano, potente, risuona una voce:
33
“Quietati donna, scendi per terra,
la vita purtroppo sempre si guerra
e il sentiero è spinoso per chi, innocente,
si sforza a dar tanto...in cambio di niente.”
Imperterrita...io...continuo a volare,
mi manca il coraggio, no...non voglio ascoltare,
disperata è la forza e continuo a salire...
al Cielo si volge il mio umano pensiero,
Dio mio...non so più chi sono...non so più dov'ero.
La mia anima stanca di vagabondare
approda quasi morente a eterne dimore,
ma...un raggio infuocato di Sole nascente
offre nuovo vigore alla mente ormai esangue...
l'universo sorride, senz'umano dolore...
è di nuovo speranza nell'affannato cuore.
Ho scritto Amica mia...ho oltrepassato l'infinito,
ho volato alto...io...libera nell'Assoluto...
ho anche sognato, gli occhi aperti, in silenzio,
solo anima pura...puro sentimento.
Ma...ora basta, basta sognare,
si fa tempo per me...ritorno al reale,
alle voci di casa, a quel mondo fallace
...dove mai più tacer desideri di pace.
Ecco...ritorno agli effetti, alle persone care,
al mio piccolo nido di donna normale...ma,
qualunque sia il mio destino
porterò con me il sogno di essere speciale,
e...porterò in me, Donna, ancor più sete di Vita
che un domani...chissà...mi farà volare...
mi farà essere di nuovo infinita.
Tiziana Frenquelli
34
EL CUPERCHIU C'HA INGANATU
Alice! E' passato un anno da quanto sei nata!
Me pareva ieri!
Manco me pare de esse nona!
Te guardu e digu: quantu sei bela,
c'hai 'na facetina tonda tonda cume el sole quantu ride!
E po' sei bona bona un angiuletu.
E subè che mama va a fadigà,
te stai un giorno cun nonna Carla e un giornu cun nonna
Rosanna:
no' famo a gara per tenette!
Ma Alice cara: qualche giorno fa
n'emo cumbinata una troppo grossa tute do',
che per face perdonà da mamma
bisogna racuntà la verità.
Nonna t'era venuta a pià a casina tua,
t'ho vestita tuta,
t'ho fato i ciuceti 'nti capeli, erimi pronte per partì.
Oh, digu: avemo preso tutu?
La giachetina, la scialpeta, fori c'è tantu ventu!
El ciuccì induè? Sarà rimastu intel letì?
E corru a pialu, ma in quelo stesso mumentu
me passa intela testa un'idea strana
e te digu: “el vulemu inzazzà 'ntantì 'ntel zucarì?”
Oh, ma prò nun dimu gnente a mama per carità sa!
E chi la vole sentì!”
35
Te me guardi, me fai no cu la testina
e po' te smovi tuta da le cuntenteze
e me indichi el baratolo cul detì.
Inzazzamo e 'ndamu via tute cuntente!
Ma il giorno dopu, me telefona tu madre tuta rabita:
“Oh, cus'è hai datu el zuchero a Alice?”
“Iooo, per carità! Ce vurìa! Cus'è, so mata?
Cel saprò che fa male ai denti? Sta' tranquila fiola mia!”
Ma lìa insiste e dice: “Stavolta nun poi dì che nun è veru!”
El baratolo te sei scurdata a chiudelo el cuperchio!
Era da 'nantra parte!”
A 'stu puntu Alice nun c'è versu, nun c'è scampo
che per face perdonà invece de fa' nooo
bisogna che fai scì cu la testina!!!
Rosanna Carbonari
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AFRIM DIMRI (ALBANIA)
Vjeshta mbi fusha hedh hapat e fundit.
Fushë të bredh më pëlqen tani mua.
Shkreté, ja, mbeti dhe rrugé e katundit,
Fletèt u zverdhèn si flokèt e tua.
Shpejt dhe dëborë në fushë do qëmtojë
Rrugët do bien gjith' në qetsi.
Do presin pranverën nga gjumi t'i zgjojë.
Bashkë me lulet do vish edhe ti.
Ismail Kadarè
APPROSSIMARSI D’INVERNO (traduzione)
L'autunno allunga gli ultimi passi sui campi.
Ora mi piace giocare all'aperto.
La strada di paese è diventata triste,
E le foglie si sono ingiallite come i tuoi capelli.
Presto anche la neve scenderà sui campi
Le strade sprofonderanno tutte nel silenzio.
Attenderanno di essere risvegliate dalla primavera.
Con i fiori ritornerai anche tu.
Ismail Kadarè
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Teatro Aperto di Osimo
Presidente Maria Antonietta Canapa
Fini dicitori
Letizia David
Maria Grazia Mariani
Luca Marchetti
Norma Saluzzi
Letture di viaggio:
“Genova” di Antonio Tabucchi
Legge: Maria Grazia Mariani
“Lisbona, rue da saudade” di Antonio Tabucchi
Legge: Letizia Davide
So’ ‘ndada a Venezia cu‘ Italia Nostra di Norma Saluzzi
Legge: Norma Saluzzi
da “La Sicilia di Montalbano” di Ernesto Fagiani
Legge: Norma Saluzzi
da “Il viaggio della luna” di Giacomo Leopardi
legge: Luca Marchetti
“Autogrill horror” di Stefano Benni
Leggono: Luca Marchetti e Norma Saluzzi
Intermezzi musicali
Fisarmonica: Vincenzo Borsini
Fisarmonica: Teresa Rita: "Coleurs de la France"
arrangiamento di Edgardo Giorgio.
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opuscolo delle poesie - UNITRE Castelfidardo