AGENZIA DI MAZARA Quindicinale di informazione della Diocesi di Mazara del Vallo Via Marsala, 185/B Tel/Fax 0923-931932 [email protected] Poste Italiane Spa – Sped. Abb. Post. – Art. 2 com. 20/C Legge 662/96 DCB Sicilia 2003 - Reg. Tribunale Marsala n. 140/7 – 2003 - Distribuzione gratuita Editoriale PER UNA “AGENDA DI SPERANZA REGIONALE” “Voce” dei deboli, responsabili L per l’Italia unita e giusta a 46a Settimana sociale dei cattolici italiani che si è svolta a Reggio Calabria è stata un appuntamento molto importante per il nostro Paese, ma dovrà avere - per essere efficace - delle “ricadute” concrete e praticabili a partire dai territori nei quali risiediamo. Qualcuno coerentemente si sta muovendo per predisporre una “agenda di speranza” locale che sia adeguata alla situazione ambientale della propria regione. Una mera elencazione dei principi o valori della dottrina sociale della Chiesa e la sola analisi dettagliata delle problematiche e delle sfide che quotidianamente affrontano i cittadini dell’Italia non ci pare sufficiente. Le nostre comunità cristiane con i loro Pastori devono decidersi a essere la “voce” di coloro che non hanno alcun “peso” nella società (circa 12 milioni di italiani sono “fortemente impoveriti”) e che purtroppo non mettono in seria discussione coloro che governano la nostra Nazione e gli enti territoriali. Non si può più non ascoltare - per dirla con le parole profetiche di Paolo VI del 1967 - la “collera dei poveri” che va crescendo da ogni parte e in particolare nel Sud. Nel quindicinale della Compagnia di Gesù, La Civiltà Cattolica, il gesuita padre Giovanni Cucci scrive: “la collera non è di per sé negativa: se il fine e i mezzi perseguiti sono buoni, essa può diventare un sostegno prezioso”. È davvero giunta l’ora in cui i cattolici italiani - e non in maniera sparpagliata come sovente avviene - ascoltino il grido forte, finora non violento, di tanti uomini e donne che aspirano a una vita dignitosa senza essere schiavi di nessuno, né del politicante di turno né di coloro che sfruttano la disoccupazione crescente per fare i loro affari con il lavoro nero e non retribuito adeguatamente. Alla Chiesa sono ancora tanti a rivolgersi per chiedere di essere dalla loro parte. Migliaia di famiglie sono in attesa di autentiche riforme che eliminino tanti sprechi (province da abolire, consulenze inutili, enormi rimborsi elettorali, privilegi a ex parlamentari, troppi consiglieri regionali con le loro cospicue indennità, ecc.) e che servano a dare “respiro” e fiducia a tanti che hanno perso il loro posto di lavoro. I laici cristiani, “illuminati” dai Vescovi, devono farsi promotori di una reale presenza propositiva e critica nei confronti delle fondamentali istituzioni statali. L’art. 49 della nostra Costituzione stabilisce che “tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi nei partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Occorre riaffermare questo diritto e richiamare tutti i cattolici a “ricominciare” a partecipare responsabilmente alla vita sociale e pubblica a cominciare dai comuni. Si deve ribadire che l’attività politica - anche di quelli che sistematicamente si rifanno “a parole” alla fede cristiana - non può ridursi alla conservazione di “una poltrona del potere” e tanto meno a interventi episodici e a pioggia - senza alcuna seria programmazione a favore dei destinatari - per aumentare il numero dei “clienti elettorali”. Anche i cattolici che operano nel cosiddetto “Terzo settore” (cooperative, associazioni di promozione sociale e di volontariato, onlus) devono dimostrare nei fatti che al centro del loro agire vi sono le persone con le proprie necessità e non i “profitti” da realizzare. I cattolici italiani devono dunque agire con maggiore coerenza e unità. La testimonianza cristiana nel nostro Paese - contrassegnato da splendidi modelli di cristiani impegnati nel sociali e per il bene comune - deve continuare ad avere una configurazione che aiuti a far crescere le persone come membri di una comunità più grande e pronti a dare il proprio apporto positivo. Un’idea - che nell’occasione ci permettiamo con semplicità di offrire - potrebbe essere quella di far incontrare in ogni zona (due per ogni regione) della nostra penisola, i “cattolici per l’Italia” per donare un contributo serio, condiviso ed effettivo, allo sviluppo armonico dei nostri territori e per presentare - per esempio ogni semestre - una sostanziosa elaborazione di proposte per i rispettivi rappresentanti nelle sedi parlamentari. Ci auguriamo - vivendo la fedeltà a Cristo e all’uomo - che i cattolici italiani siano davvero una luce per quanti cercano giustizia e libertà in ogni “contrada” del nostro Bel Paese. Don Francesco Fiorino Anno VIII - n° 18 - 29 Ottobre 2010 Cattolici nell’Italia di oggi Un’agenda di speranza per il futuro del Paese Reggio Calabria (14-17 ottobre 2010) Politica, educazione, immigrazione, lavoro, sviluppo: sono stati alcuni dei temi al centro delle sessioni tematiche “C attolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del paese.” È il tema della 46a settimana sociale svoltasi a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre 2010. Le settimane sociali organizzate dalla CEI sono iniziative periodiche pensate come occasione per favorire il confronto dei cattolici su temi di rilevanza pubblica alla luce dei principi della Dottrina Sociale della Chiesa. La prima edizione risale al 1907; i temi affrontati nelle prime edizioni, a cadenza annuale, furono soprattutto il lavoro, la scuola, la condizione della donna, la famiglia. Nel periodo fascista, a causa degli attriti con il regime, le Settimane Sociali furono sospese, ripresero nel 1945 e continuarono fino al 1970, anno in cui si ha una seconda sospensione, per riprendere nel 1991 grazie alle sollecitazioni del Convegno Ecclesiale di Loreto (1985). Nella 45a settimana svoltasi a Pisa nel 2007 si sono celebrati i cento anni dalla prima edizione. La 46a settimana sociale ha avuto inizio nel pomeriggio del 14 ottobre con il messaggio del Papa Benedetto XVI letto dal Nunzio apostolico in Italia Monsignore Bertello e con la prolusione del cardinale Angelo Bagnasco. Hanno fatto seguito la relazione di monsignore Arrigo Miglio, presidente del comitato scientifico delle settimane sociali, che ha sollecitato” un’educazione al bene comune” e quella del sociologo Luca Diotallevi, vice presidente dello stesso comitato, che ha spiegato che la posta in gioco “è l’Italia stessa”. Nella mattinata di venerdì tre ricche relazioni: Lorenzo Ornaghi (rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) con una relazione dal titolo “Lo stato dell’Italia: il presente che c’è, il futuro che possiamo ancora costruire”; Vittorio Emanuele Parsi (docente di Relazio- ni internazionali all’Università Cattolica del Sacro Cuore) “Le trasformazioni del Sistema Politico Internazionale”; infine Ettore Gotti Tedesco (presidente IOR) “Crisi economica globale-origini rischi e opportunità”. Si sono svolte quindi cinque assemblee tematiche su: “Intraprendere”, “Educare”, “Includere”, “Slegare la mobilità sociale”, “Completare la transizione istituzionale”. Sabato pomeriggio la relazione di Giuseppe Savagnone (direttore del centro diocesano per la pastorale della cultura di Palermo) “Per un Paese solidale. Chiesa Italiana e Mezzogiorno” ha preceduto una serie di testimonianze dal titolo “Un Paese solidale, storie–racconti–esperienze -immagini”. Domenica 17, la messa in Cattedrale presieduta da Mons.Vittorio Luigi Mondello cui ha fatto seguito l’ultima sessione nella quale si sono condivisi i risultati dei lavori condotti nelle assemblee tematiche. “Sono stati giorni molto intensi in cui abbiamo sperimentato un modo nuovo di essere Chiesa, facendo i conti con le cose, così come sono” come ci ha ricordato il Prof. Diotallevi nel suo ultimo intervento e sicuramente ci siamo assunti l’impegno ad “educare e formare una nuova generazione di laici cattolici chiamati al servizio per il nostro Paese”. Vilma Angileri Il bene comune nel pensare e nell’agire dei cattolici Rapporto del prof. Diotallevi sulla 46a settimana sociale dei cattolici “S ettimana sociale dei cattolici da 103 anni termometro sensibile alle trasformazione culturali e sociali del nostro paese”. Sono le parole con cui Luca Diotallevi, vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore delle settimana sociali, martedì 26 ottobre ha iniziato il suo intervento presso l’Aula Magna del Seminario Vescovile di Mazara del Vallo. Le settimane sociali nascono nel 1907 – ha spiegato il relatore – ad opera dell’economista Giuseppe Toniolo, come espressione del laicato di assumere fino in fondo le proprie responsabilità nella Chiesa e nella società. Funzione delle settimane sociali – ha puntualizzato – è principalmente individuare un numero ristretto di problemi che siano prioritari e cruciali e per i quali esiste un’alternativa realisticamente praticabile. Che cosa è emerso dall’ultima settimana sociale dei cattolici? Una serie di cose che largamente eccedono quello che le settimane sociali possono fare come per esempio la ‘clericalizzazione’ dei laici. “Abbiamo assistito in questo secolo – ha detto Diotallevi – ad una umiliazione dei laici che si sono sempre più clericalizzati e non riescono più a gustare la propria fede. La Chiesa si sfregia se i laici si clericalizzano – ha conti- nuato il sociologo. Occorre urgentemente che essi si rimettano in piedi, che prendano piena coscienza del loro posto all’interno della Chiesa. Il problema della nostra Chiesa non è la mancanza dei preti, che tutto sommato sono ancora abbastanza in Italia, ma la mancanza dei laici. A questo, le settimane sociali non possono dare alcun contributo” – ha precisato. Funzione della settimana sociale è prendere atto di alcune cose e preparare un’agenda di discussione. Per esempio, dai lavori degli oltre 2000 partecipanti è emerso che il nostro paese è una società solo apparentemente sicura, che protegge solo chi arriva prima e nella quale i privilegi non possono essere estesi a tutti. Appare ormai chiaro, infatti, che il futuro che ci aspetta è quello con più opportunità ma meno sicurezza. Altro fondamentale punto su cui la settimana sociale ha riflettuto e ci vuol fare riflettere è che “il bene comune non è il principio primo su cui si fonda la società, ma la dignità della vita umana deve essere a fondamento di qualsiasi altro impegno e di qualsiasi altro diritto. Questo principio fondamentale deve investire per prima le istituzioni che devono essere scelte in base al servizio che le loro attività offro- I cattolici italiani non devono sentirsi “sotto assedio” Commento di Mons. Mogavero a margine della Settimana sociale dei cattolici I cattolici italiani non devono sentirsi “sotto assedio”, ma avere il coraggio di “uscire allo scoperto” dando un “giudizio sul presente alla luce del progetto di Dio”, in particolare sulla questione morale. Lo ha detto il vescovo di Mazara del Vallo mons. Domenico Mogavero al Sir, a margine della Settimana sociale dei cattolici italiani che si è chiusa il 17 ottobre a Reggio Calabria dopo tre giorni di intenso dibattito sul rapporto con la politica e la società. In Italia, per mons. Mogavero, “la questione morale è oggi molto più ampia rispetto al passato: va al di là della questione dell’illegalità, perché coinvolge il giudizio morale sulla nostra storia, il modo in cui le istituzioni vengono gestite, il rapporto tra il bene comune e il modo in cui esso viene declinato da parte di coloro che gestiscono la cosa pubblica, e se da ciò ne consegue il bene comune o un interesse personale, più o meno mascherato”. Occorre perciò “aprire gli occhi, non farci condizionare dal giudizio che altri, in maniera non interessata, possono dare”, ha detto mons. Mogavero, “evitando la sindrome del fortino: noi cattolici non siamo sotto assedio - ha aggiunto - ma dobbiamo uscire allo scoperto con quella ‘parresia’ evangelica che ci consente di dare un giudizio sul presente alla luce del progetto di Dio”. no alla vita umana; e su ciò sono chiamate ad operare. Certo il servizio al bene comune è fondamentale ma deve essere motivato dall’impegno per la difesa della dignità della vita umana; esso deve inoltre essere necessariamente un’azione collettiva che coinvolga istituzioni, Chiesa, agenzie educative, associazioni, movimenti e che non obbligatoriamente deve svolgersi solo tra Cattolici. Certo lavorare insieme non è facile, occorre intelligenza, generosità, realismo e disciplina. Ma il bene comune è un opera d’arte che si può realizzare solo assieme – ha puntualizzato. Il “popolo” di Reggio Calabria, ha infine ricordato Diotallevi, ha realizzato un’agenda comune da cui partire, una piccola strada per arrivare dal particolare al generale. “Il primo compito del Comitato, tornati a casa – ha assicurato il vicepresidente – sarà quello di raccontare ai vescovi quello che è successo, in termine di conquiste e di problemi”, attraverso il documento conclusivo. Quindi ogni diocesi sarà chiamata a formulare, sulla base di questa agenda, una propria agenda che sarà, per forza, diversa da quella di qualsiasi altra diocesi, perché differenti sono le necessità e le specificità di ognuna. Successivamente toccherà ad ognuno di noi lavorare per il Paese; “infatti – ha concluso il relatore – il futuro dell’Italia è più che mai nelle nostre mani”. Vittore Saladino Vita della Diocesi 29 Ottobre 2010 Gli agricoltori in crisi chiedono aiuto al Vescovo ppello al Vescovo di Mazara del Vallo, Mons. Domenico Mogavero, da parte degli agricoltori marsalesi e petrosileni riuniti due settimane fa nella chiesa della Pastorella di Marsala. Tanti gli interventi di agricoltori, politici locali e rappresentanti di istituzioni per spiegare al Vescovo la terribile situazione dell’agricoltura locale. Ad un anno dalle proteste che portarono all’occupazione del piazzale della Cantina Europa, i promotori di quella protesta si sono ritrovati per chiedere aiuto non più ai politici ma alla Chiesa, al Vescovo in particolare quale “voce autorevole del territorio”. La sfiducia nella politica – a tutti i livelli – è chiara. “Dalla politica europea e da quella nazionale non ci possiamo attendere nessun aiuto”, è stato detto da più voci. L’Europa ha delle dinamiche proprie da cui, l’Italia e soprattutto la Sicilia, sono rimaste escluse per mancanza di potere contrattuale. Quella stessa mancanza che rende sordi gli assessori nazionali alle grida d’aiuto degli agricoltori. La soluzione? Ancora una volta è emersa con forza la necessità di fare sistema. I problemi del mercato siciliano sono molti: concorrenza globale a prezzi stracciati, tassazione, burocrazia. Problemi che altri Paesi, sostenuti da adeguate politiche nazionali, non hanno e che invece penalizzano fortemente i nostri prodotti. In un sistema così, l’unica soluzione è abbandonare la logica assistenzialista “che ci tiene legati al politico di turno”, come è stato più volte sottolineato durante la serata, ed essere “uniti nella lotta”. “In Europa contiamo meno di niente ha detto il Sindaco di Petrosino Biagio Valenti – L’assistenzialismo ci ha fatto perdere la molla, ha soppresso anche l’iniziativa privata. E il Ministro all’Agricoltura, veneto ora e legista prima, non ha fatto altro che sostenere i gruppi industriali del nord-est”. Una politica nazionale dunque rivolta altrove, verso l’industria e il terziario, piuttosto che verso la produzione primaria, incapace del “do ut des” necessario alla logica del voto. “L’agricoltura è la nostra risorsa ma è anche la cenerentola della nostra strategia politica” – ha ribadito anche il Vescovo che già dall’anno scorso segue gli Giovedì 11 novembre 2010 Ufficio liturgico: incontro di formazione per gli animatori della Liturgia Ammissione agli ordini del diaconato e del presbiterato agricoltori nella loro lotta a difesa del proprio lavoro - Chi, al mondo, non ha saputo dei 1500 operai della Fiat senza lavoro? Perché invece in pochi sanno dei problemi degli agricoltori siciliani e trapanesi? – ha continuato, sottolineando così anche un grosso problema di comunicazione. Siamo in preda a logiche perverse, senza criterio, dove se la produzione è alta il prezzo scende ma se la quantità cala, il prezzo continua a calare ugualmente. Dobbiamo essere protagonisti – ha infine ribadito – e lavorare insieme affinché il bene per l’uno sia anche il bene per l’altro e cercare soprattutto un rapporto dialettico con la politica. Da pari a pari”. Castelvetrano Mons. Mogavero presenta alla Forania il Piano pastorale 2010-2011 “G uardare l’esempio del Cristo fedele, che ha testimoniato in modo perfetto il suo Amen al Padre; nello stesso modo noi, suoi discepoli, dobbiamo esprimere il nostro Amen a Cristo attraverso i nostri fratelli.” Con questa esortazione si è conclusa presso la chiesa di Santa Lucia la presentazione, da parte del nostro Vescovo, del nuovo itinerario che la nostra comunità è chiamata a percorrere; frutto di una riflessione collegiale del Consiglio Pastorale Diocesano e del Consiglio Presbiterale, il piano si propone di ripercorrere, nel segno della sosta sapienziale, il cammino fatto nei sei anni precedenti, per verificarne i risultati e assimilarne meglio i contenuti. Si vuole, infatti, evitare che quanto sperimentato fino ad oggi possa “scorrerci addosso come acqua nelle grondaie”; occorre, quindi, una profonda riflessione su quanto vissuto nei sei anni passati dalle nostre comunità e se ciò sia compenetrato nel nostro essere cristiani, se abbiamo compreso la miseria della nostra dimensione umana, se ha cambiato il nostro agire nel mondo, per essere, ad immagine di Cristo, “Volto della Speranza”. Ed è questo tema che orienterà l’azione pastorale della Chiesa locale, tema che, se dal lato concettuale sintetizza le azioni dell’Accoglienza, dell’Ascolto, della Riconciliazione, dell’Offerta, della Memoria e Dono, della Comunicazione e Missione, ne amplia, dall’altro, la dimensione, come di un’orchestra il cui suono è più armonioso della melodia dei singoli strumenti. Il brano del Vangelo cui si ispira il piano pastorale di quest’anno, dell’evangelista Giovanni, guarda lontano ed in profondità, offre una meravigliosa visuale dei molteplici orizzonti in cui innestare l’azione dello Spirito Santo nella vita della Comunità e nei singoli individui. Mons. Mogavero ha chiaramente indicato gli ambiti che devono orientarci ed ha sollecitato i presenti a riflettere sulla coerenza della nostra vita relazionale con quello che è il messaggio di Cristo. Difficile sintetizzare l’ampiezza e la profondità dei contenuti proposti e rimando alla lettura ed analisi dell’opuscolo all’uopo predisposto dalla Diocesi di Mazara del Vallo e dove leggo: “Sono io la sete, ma tu sei il pozzo profondo dell’inesauribile Mistero di Vita … Sei il pozzo e in te mi hai fatto entrare … Ed ecco il prodigio: io, la sete, da te sono inviata. Ed acqua divento di puro annuncio, lieta acqua che canta per loro tutti il tuo essere salvezza”. Franco Puccio Nel cuore dell’Europa Giovane marsalese, vincitrice del Concorso europeo del Movimento per la vita, in visita al Parlamento Europeo di Strasburgo A nche una giovane marsalese tra i 250 partecipanti al viaggio a Strasburgo, vinto attraverso il XXIII Concorso scolastico europeo promosso dal Movimento per la vita italiano. Laura Silvana Adragna, giovane studentessa del Liceo socio-psico-pedagogico “Pascasino” di Marsala ed altri giovani della nostra diocesi, anch’essi vincitori del medesimo concorso, dal 19 al 22 ottobre scorso hanno fatto visita al Parlamento Europeo e partecipato ad una seduta del Parlamento. Il seminario si è concluso con un dibattito dei giovani nell’emiciclo del Consiglio d’Europa e con l’approvazione di un documento finale, una sorta di mozione, che viene poi trasmessa a tutte le scuole che hanno partecipato alla iniziativa e a tutti i Capi di Stato e di Governo dell’intera Europa. Oltre 800mila studenti di tutte le regioni d’Italia hanno finora partecipato al Concorso scolastico, il cui scopo è quello di favorire la partecipazione dei giovani e delle scuole al dibattito culturale che anima la maturazione del nostro e di altri paesi, alla riscoperta del valore dell’uomo e proiettando la dignità del vivere umano nel percorso che sta costruendo l’unione degli stati Europei. Ottomila sono stati i vincitori che, dal 1986 ad oggi, hanno vissuto l’esperienza umana e formativa del viaggio a Strasburgo cuore pulsante dell’Europa unitaria. Per informazioni sul prossimo Concorso il cui tema sarà “Famiglia fondamento della società in Europa e nel mondo” - che è riservato agli studenti che frequentano gli ultimi tre anni delle scuole medie superiori e agli studenti universitari di qualsiasi corso di laurea con età non superiore ai 25 -, ci si può rivolgere ai Movimenti per la Vita e ai Centri di Aiuto alla Vita di Mazara del Vallo, Castelvetrano, Partanna e Marsala. Mazara del Vallo - Lunedì 1 novembre ore 18:00 Nicola Altaserse Marsala - Santuario “Santo Padre delle Perriere” - Domenica 5 dicembre ore 18:00 Alessandro Palermo Salemi - Parrocchia Chiesa Madre Ministero dell’accolitato Agenda A Lunedì 8 novembre - ore 16:00 Ufficio Catechistico: Mediazione al Piano Pastorale 2010-2011 “Il volto della speranza” - Domenica 5 dicembre ore 18:00 Angelo Romano Salemi - Parrocchia Chiesa Madre - Sabato 11 dicembre ore 18:00 Davide Chirco Petrosino - Parrocchia “Maria SS. delle Grazie” - Domenica 12 dicembre ore 10:30 Antonino Gucciardi Salemi - Parrocchia “Maria SS. di Trapani” Biblioteca per bambini nei locali del Seminario vescovile S abato 6 Novembre 2010, alle ore 18.00, alla presenza di S.E. Mons. Domenico Mogavero verrà aperta al pubblico la biblioteca dei bambini “L’isola che non c’è”. La sede della biblioteca, appositamente allestita per i piccoli utenti, è ubicata all’interno del Seminario Vescovile, accanto alla Biblioteca diocesana e dispone di attrezzature, strumenti e operatori adeguati al ricevimento dei fanciulli. L’isola che non c’è si ispira al Progetto per la lettura ai bambini fin dal primo anno di vita promosso dall’Associazione nazionale Nati per leggere che ha come obiettivo la diffusione capillare della lettura tra i bambini, nella convinzione che la lettura è opportunità fondamentale di sviluppo della persona. Tale progetto è promosso a livello nazionale dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP), dall’ Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e dal Centro per la Salute del Bambino (CSB). La biblioteca vuole dare a tutti i bambini un’opportunità di crescita e sviluppo ed è, quindi, aperta anche al mondo arabo con libri in lingua araba e operatori di lingua madre. La biblioteca per bambini sarà aperta all’interno del Seminario Vescovile ogni martedì e giovedì dalle ore 16 e 30 alle ore 18 e 30 ed il mercoledì mattina dalle 10 alle 12. Responsabile della biblioteca è la dott.ssa Maria Cristina Gallo, collaboratrici: dott.ssa Marilena Cipolla e dott.ssa Francesca Paola Massara. IX Convocazione diocesana del RnS “Quali pietre vive siete costruiti anche voi, come edificio spirituale...” D omenica 10 ottobre u.s. si è svolta la IX Convocazione diocesana del Rinnovamento nello Spirito Santo il cui tema, tratto dalla prima lettera di Pietro al capitolo 2, versetto 5a “Quali pietre vive siete costruiti anche voi, come edificio spirituale...”, ha esortato i presenti, come detto dalla coordinatrice diocesana Valeria Di Giovanni, a prendere consapevolezza che, come battezzati, come Chiesa bisogna essere “pietre vive”, per la realizzazione del regno di Dio, attraverso l’evangelizzazione, nelle diverse forme e nei vari ambiti. Alla celebrazione eucaristica, presieduta da Don Filippo Romano, responsabile spirituale diocesano del RnS, è seguito l’annuncio sul succitato tema della convocazione, tenuto da Sebastiano Fascetta, consigliere nazionale aggiunto – ambito evangelizzazione e missione del Rns. Il fratello ha puntualizzato quanto sia fondamentale,per il cristiano battezzato, stringersi intorno a Cristo e rimanere con Lui, “pietra viva rifiutata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio” (1Pt 2,4), in ogni vicenda della vita, in particolare nel tempo della persecuzione. Come Gesù, anche gli uomini sono pietre vive, costruite come casa spirituale, dove regna lo Spirito Santo, dove si vive la comunione,la fraternità sostenendosi vicendevolmente, sia spiritualmente, attraverso la preghiera, che trasforma l’uomo orante in mediatore tra Dio e il mondo, sia attraverso la condivisione, che rivela l’autenticità della testimonianza umana, quando questa è radicata nell’amore di Dio. Nel pomeriggio, dopo il saluto ed una breve esortazione pastorale del coordinatore regionale del RnS, Ignazio Cicchirillo, i convenuti hanno vissuto un momento di preghiera di intercessione davanti al Santissimo, che ha benedetto e si è preso cura di ogni fratello presente, consolandolo e fasciandogli le feri- te con la potenza del suo amore, lasciando in ognuno un cuore gonfio di gioia ed il proposito di vivere in comunione con i fratelli, affinché il Dio che non si vede, sia reso visibile, attraverso le sue comunità. Maria Celi Vita della Diocesi Essere segno dell’amore di Dio Iniziato anno associativo delle Comunita “Fede e Luce” Seminario di progettazione socio-educativa aperto agli operatori pastorali e sociali della città di Castelvetrano D L “I e tre comunità “Fede e Luce” presenti nella nostra diocesi – due sono a Mazara del Vallo e una a Salemi – hanno iniziato l’anno associativo con una giornata di fraternità nella Parrocchia Madonna della Sapienza di Marsala. Il movimento di “Fede e Luce” fu fondato nel 1971 da Jean Vanier e Marie Melene Matthieu e tuttora è diffuso in tutto il mondo. Ogni comunità Fede e Luce riunisce una trentina di persone (ragazzi e adulti con disabilità mentale, i loro genitori, fratelli e sorelle, amici per lo più giovani) che si incontrano almeno una volta al mese per un momento di amicizia e condivisione, un momento di festa o un momento di celebrazione e preghiera. Oltre che negli incontri mensili, i membri delle comunità rinforzano i legami tra loro attraverso varie attività: visite in famiglia, passeggiate, week-end in comune, soggiorni di vacanze, pellegrinaggi... Durante la festa di inizio anno è stato bello ritrovarsi, parlare insieme, ascoltarsi a vicenda, stabilire relazioni personali, chiamarsi per nome. Insomma, essere segno dell’amore di Dio. L’incontro umano ha trovato il suo compimento nella preghiera e nella celebrazione eucaristica durante la quale il Vangelo è stato anche rappresentato attraverso dei mimi. Marsala Riapre i battenti l’oratorio salesiano opo l’esperienza estiva del Grest, in settembre sono ricominciate le attività sportive organizzate e gestite dalle Polisportive Giovanili Salesiane, ma le attività oratoriane vere e proprie sono ricominciate proprio con l’inaugurazione dell’anno sociale. Martedì 5 ottobre, alle 16,30, i giovani animatori, che durante il Grest hanno vissuto la bellissima esperienza di donazione nei confronti dei più piccoli, hanno accolto i ragazzi invitati all’oratorio con giochi, bans e tanta allegria. Nella stessa giornata il Laboratorio Mamma Margherita, un gruppo di signore che mettono a disposizione il loro tempo e la loro maestria in lavoretti di ricamo, taglio e cucito, decoupage e tanto altro di cui il ricavato della vendita va in beneficenza, ha ricominciato la sua attività. Alle 18,30 tutti, animatori, genitori e ragazzi, hanno celebrato la messa insieme all’ ispettore della Provincia Sicula (il superiore della regione) dei salesiani don Gianni Mazzali. Infine la giornata si è conclusa con uno spettacolino organizzato dagli animatori nel Teatro Don Bosco. Ricomincia così un anno di attività che l’oratorio offre: teatro, doposcuola, corsi di musica, incontri di formazione e tanto sport, aperto a tutta la città. Infatti l’oratorio di don Bosco vuole essere una casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, cortile che educa alla vita per tutti i giovani; un luogo di incontro , l n i e e o UGF Futuro è il piano di risparmio pensato per te che hai a cuore il futuro di tuo figlio o di tuo nipote e vuoi garantire che i suoi progetti si realizzino comunque, anche di fronte ad eventi che possano ostacolarne il cammino e supportare il suo percorso culturale, professionale o di vita. i a UGF Futuro garantisce al raggiungimento dei 19 anni del bambino o ragazzo assicurato un capitale rivalutato oppure una “borsa di studio” per 5 anni. e mod. UPV31439 - Ed. 06/2010 , i e Per informazioni rivolgersi a: AGENZIA DI MAZARA Via Marsala, 185/B dote sogni Tel/Fax 0923-931932 [email protected] unagrande perrealizzare isuoi . per giovani e meno giovani dove ognuno può trovare se stesso e il senso della propria esistenza; dove ogni giovane può mettersi a disposizione degli altri al di là dell’appartenenza, dell’età e del cammino di crescita. In questi giorni si chiude l’anno centenario del beato Don Michele Rua, morto nel 1910, collaboratore e primo successore di don Bosco. Questa figura di infaticabile operaio del Signore ha per Marsala un’importanza particolare, infatti don Rua venne a Marsala da Torino due volte per prendere contatti e visionare la Casa della Divina Provvidenza che il canonico Mons. Sebastiano Alagna aveva aperto nel 1882 e poi donato ai salesiani. Presso l’ex convento del Carmine dal 20 al 29 ottobre sarà esposta una mostra fotografica sul beato salesiano; lunedì il 25, sempre presso l’ex convento, si è tenuta invece una conferenza su don Rua e sul canonico Alagna tenuta dal preside di Gioacchino Aldo Ruggieri e dall’avvocato Diego Maggio. Le celebrazioni si chiuderanno il 29 ottobre presso la chiesa dei Salesiani con la messa delle ore 18,00 presieduta dal vescovo sua eccellenza mons. Domenico Mogavero e la benedizione della lapide che ricorda questi due esimi personaggi che hanno permesso l’apertura dell’ oratorio di Marsala. Tanti marsalesi sono passati dall’oratorio e lì sono cresciuti, ognuno di loro porta nel cuore un ricordo vivido di quegli anni. Ma anche oggi l’oratorio ha un ruolo importantissimo, la presenza di don Bosco nella nostra città, in un periodo di grandi cambiamenti, può essere una opportunità che non possiamo non attenzionare, soprattutto in questi anni in cui la stessa Conferenza Episcopale Italiana lancia la sfida sull’educazione. E allora diciamo ai Salesiani e ai loro collaboratori buon lavoro. Manfredo Spadaro gramma risparmio D In principio è l’ascolto Cambio di sacerdoti presso la Chiesa Madre di Marsala omenica 24 ottobre nella Chiesa Madre di Marsala è stato presentato alla comunità parrocchiale, durante la celebrazione eucaristica di mezzogiorno, presieduta dal Vescovo di Mazara S.E. Domenico Mogavero, il nuovo vicario parrocchiale, don Vito Saladino, di origine salemitana, che ha compiuto i suoi studi alla facoltà di teologia di Palermo e all’Università Gregoriana dove sta completando il dottorato in storia della Chiesa. A lui è stato rivolto il benvenuto di tutta la comunità che lo accoglie con gioia ed affetto. Nella stessa occasione il Vescovo ha salutato e ringraziato Padre Josè Romero, per il servizio reso per quasi cinque anni in Chiesa Madre. Conseguita la licenza in Teologia Pastorale, Padre Josè, infatti, torna in Ecuador, suo paese d’origine. Di lui la comunità, citando le parole di Don Giuseppe Ponte, parroco della Chiesa Madre, ”conserverà con gratitudine il ricordo di un ministro di Dio dedito alle confessioni, ai malati e alla predicazione”. e 29 Ottobre 2010 n Principio è l’ascolto” è il titolo del seminario di progettazione socio-educativa aperto agli operatori pastorali e sociali della città di Castelvetrano. Il seminario di giovedì 28 ottobre è il punto di arrivo di un cammino condiviso durante lo scorso anno tra la fraternità dei Cappuccini di Castelvetrano, i missionari di strada dell’Associazione Camminare insieme, gli operatori della Rete Famiglia Infanzia adolescenza dell’ASP di Trapani, gli artisti della bottega Lighea arte. Si tratta di una riflessione partecipata sul ben-essere, sul ben-fare, sull’aver cura della vita, sul fare il bene e sul ritrovare le parole per costruire spazi comuni. Tutti obiettivi che favoriscono il confronto e la cooperazione tra i credenti e tutte le persone di buona volontà. Il seminario pertanto diventa occasione per mettere in semina parole di comunione, per rispondere al desiderio di costruire comunità con gli altri e per condividere la speranza. Il percorso ha preso avvio dal laboratorio di arte sperimentale che dal novembre 2009 ha accolto nei locali del convento quaranta signore ed un gruppo di adolescenti per un itinerario di riscoperta della propria capacità espressiva e della possibilità di lavorare creativamente insieme. Durante il laboratorio gli operatori della Rete Famiglia Infanzia Adolescenza dell’ASP di Trapani hanno filmato ed intervistato i protagonisti delle attività arrivando a creare un cortometraggio che provoca interrogativi e chiede risposte concrete per affrontare i bisogni del nostro territorio. Pensiamo infatti che l’apporto del nostro essere Chiesa sia indispensabile a creare occasioni di comunione, scambio e progettazione condivisa, ove ogni persona possa ritrovarsi ed esprimersi. Secondo tale prospettiva la nascita del Consultorio familiare di ispirazione cristiana Famiglia insieme in via Santangelo a Castelvetrano e l’apertura di una seconda sede in via Castelli a Mazara del Vallo, viene a testimoniare una delle tante possibilità di impegno cristiano in seno alla nostra società. Fra Mauro e la fraternità dei Cappuccini di Castelvetrano Marsala: UNA PIACEVOLE SORPRESA Poste le basi per favorire una riflessione che tenda a promuovere e a sviluppare una cultura consapevole e rispettosa del valore della vita umana dal concepimento alla morte naturale È stata una piacevole sorpresa vedersi pre- sca a coinvolgere sempre più gente affinché si sentare al primo incontro del seminario possa favorire nella nostra città una riflessioinformativo organizzato dal MpV di Marsala, ne che tenda a promuovere e a sviluppare oltre 50 uomini e donne, tra i 17 e 60 anni. una cultura consapevole e rispettosa del A dispetto di quanto si è tentati di pensa- valore della vita umana dal concepimento re c’è quindi ancora tanta gente che trova il alla morte naturale. tempo e il coraggio di incontrarsi per portare avanti battaglie di testimonianza, culturali, capaci di attrarre ed educare i giovani agli altissimi valori del rispetto della vita. Per il secondo anno consecutivo il Movimento per la Vita di Marsala ha organizzato un corso di sensibilizzazione sulle tematiche inerenti la maternità e la vita prenatale, e quest’anno le iscrizioni sono state addirittura maggiori di quelle dell’anno precedente. Il seminario promosso quest’anno – che si svolgerà in 10 incontri a cadenza mensile – ha come tema “PRENDERSI CURA DELLA VITA”. Il Prof. Paolo Mirabile durante la sua relazione “Abbiamo voluto dare come titolo a questo seminario ‘PRENDERSI CURA DELLA VITA’ – ha dichiarato il presidente Vittore Saladino nel suo messaggio introduttivo del corso – perché ‘prendersi cura della vita’ è ora Membro della Federazione Italiana Settimanali Cattolici più che mai un esigenza. Fin dal concepimento l’essere umano merita di essere riconosciuto, Proprietà: Diocesi di Mazara del Vallo rispettato, difeso, amato e servito come uno Editore: Associaz. Culturale Orizzonti Mediterranei Piazza della Repubblica, 6 - 91026 Mazara delVallo (TP) di noi, uguale in dignità e diritti. Merita cioè Tel. 0923 902737 – 338.2372766 – fax 0923 941108 che ci si “prenda cura” della persona nella sua E-mail: [email protected] integralità. E questo perché la vita, quella di Reg. Tribunale Marsala n. 140/7 - 2003 chiunque: ricco o povero, sano o malato, giovane o vecchio – e senza distinzione di razza Direttore Responsabile Don Francesco Fiorino o religione – è un diritto inviolabile. E se esso è inviolabile ognuno di noi deve assumersi le Redazione: sue responsabilità nei confronti della vita e agiVittore Saladino (Segretario), Nicolò Marino, Rosanna Asaro, re con tempestività e informazione dettagliaFranco Puccio, don Giuseppe Ivan Undari, ta sulla questione”. donVincenzo Noto, Padre AdrianoTitone Fornire una informazione dettagliata sulla difesa della vita è appunto lo scopo del Impaginazione e grafica: corso che ha avuto come relatore del priVittore Saladino - Piero Gancitano mo appuntamento Paolo Mirabile, profesStampa: sore di religione e laureato in bioetica alOfficine grafiche Rallo Via San Domenico Savio, 20/A - Mazara del Vallo l’università di Messina. Per i prossimi appuntamenti speriamo si riePeriodico di informazione della Diocesi di Mazara del Vallo Attualità Sociale e Religiosa 29 Ottobre 2010 Halloween ? No, grazie. Noi festeggiamo i Santi “Diversabilità: da che punto guardi il mondo tutto dipende” Promosso dall’associazione “Spazio Libero Onlus” L il corso di formazione socio-psico-pedagocico A nche quest’anno l’associazione “Spazio Libero Onlus” si fa promotrice del corso di formazione sociopsico-pedagogico di secondo livello “Diversabilità: Da che punto guardi il mondo tutto dipende!”, che si terrà presso la sede sita in Via Marsala 55 a Salemi, dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Il corso è rivolto a operatori sociali, educatori, insegnanti, genitori, volontari, animatori, psicologi, assistenti sociali e a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco. In ogni incontro alla parte frontale seguirà una parte esperienziale. Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il corso mira ad “andare oltre” abbattendo stereotipi e pregiudizi, partendo dal presupposto che l’handicap è un tesoro dentro uno scrigno, ma servono alcune combinazioni per aprirlo: conoscenza, autostima, educazione e formazione. Per conquistare il tesoro bisogna essere animati dal desiderio di viaggiare, di esplorare, di fare esperienze, di toccare con mano. Il 28 Novembre si terrà il primo incontro del corso tenuto dalla Dott. ssa Paola Gandolfo Pedagogista e Presidente dell’Associazione Spazio Libero Onlus - Salemi: “Diversi da chi?...”. Seguiranno: 9 Gennaio Dott. Sergio Pellitteri e Dott.ssa Valentina Castelli, Pedagogisti ed Esperti di tecniche di animazione - Palermo: “Integrazione: azione, interazione e gioco nello sviluppo personale e di gruppo”; 13 Febbraio Dott.ssa Maria Lisma Psicologa presso l’U.O. di Neuropsichiatria Infantile – Mazara Del Vallo: “Sessualità e disabilità: oltre i tabù…i sentimenti”; 13 Marzo Dott.ssa Paola Gandolfo Pedagogista e Presidente dell’Associazione Spazio Libero Onlus – Salemi: “Attività sulle emozioni: relazionando s’impara”; 10 Aprile Dott.ssa Luisa Zaghi Coordinatrice Centro Documentazione Handicap Crespellano – Bologna: “Una persona con disabilità. Viaggio nel tempo e nello spazio con il gruppo come risorsa. Simulazione di un laboratorio di ricerca”. Il corso si concluderà a Maggio 2011 con il convegno “L’Arte del Comunicare… attraverso il corpo” tenuto da Simona Atzori, giovane artista poliedrica, pittrice e danzatrice. Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare: [email protected] 3355826054 - 3272835617 Paola Gandolfo Concorso fotografico organizzato dalla Confraternita Sant’Anna di Marsala Le foto migliori saranno utilizzate per il manifesto della Sacra rappresentazione del prossimo Giovedì santo L a Venerabile Confraternita Sant’Anna, ha bandito un concorso fotografico, con foto amatoriali, della Sacra rappresentazione del Giovedì santo, che poi costituirà, oggetto del manifesto della Sacra rappresentazione anno 2011. A tal fine, si invitano a tutti coloro che sono interessati, a far pervenire le foto, presso la segreteria della Confraternita, sita in Via XIX Luglio 81, che rimane aperta il lunedì e il venerdì dalle ore 17,00 alle ore 19,00, a partire dal giorno 18 ottobre. Il termine ultimo per la consegna delle foto è il 15 novembre 2010. Inoltre si comunica che, sono aperte le iscrizioni per la “Sacra rappresentazione Giovedì santo anno 2011”. Don Tommaso Lombardo a tradizionale festa di Ognissanti è stata da qualche anno, per così dire, soppiantata da una più modaiola festa di Halloween. Pochi però conoscono il vero significato di questa festa e le sue implicazioni. Molti non sanno che questa festa all’apparenza “innocente” e scherzosa nasconde un appuntamento inquietante: il Capodanno dei Satanisti. Persino il giochetto del “dolcetto o scherzetto” deriva dall’antica usanza di andare di casa in casa, in quella notte, a chiedere denaro, cibo e sacrifici umani in cambio di prosperità e fortuna. Al contrario lo scherzetto era una maledizione lanciata alla casa e alla famiglia qualora le loro richieste non fossero state soddisfatte. Chi crede in Satana pensa che questo sia il periodo ideale per ce- lebrare sabba, cioè riti e messe nere in onore del demonio. Proprio per questa accezione per nulla cristiana della festa di Halloween e per rivalutare, invece, il valore della nostra tradizionale festa di Tutti i Santi, la nostra Parrocchia ha deciso di organizzare il 31 ottobre la ‘grande festa di tutti i Santi’. Negli spazi antistanti la Chiesa Madre di Campobello di Mazara tutti i ragazzi della parrocchia e non solo si riuniranno, con tante “simboliche” aureole in testa, a far festa a suon di musica, balli e tanti dolci ma con un pensiero particolare a chi è meno fortunato di noi. Visto lo svolgersi della festa ad Ottobre, mese missionario, i ragazzi con la collaborazione delle catechiste, le animatrici “Un film per la vita” Tutti al cinema per costruire progetti di ‘speranza’ I l Movimento per la Vita di Marsala e l’Anspi “Madonna della Sapienza” di Sappusi, organizzano, a partire da domenica 7 novembre p.v., il 1° ciclo Cineforum 2010 dal titolo “Un film per la vita – Tutti al cinema per costruire progetti di speranza”. Convinti che il linguaggio cinematografico sia tuttora un valido mezzo di espressione e di comunicazione, quindi di arricchimento culturale e spirituale, le due associazioni hanno avuto l’idea di organizzare questa iniziativa per poter ragionare e confrontarsi sulla società, sull’amore, sulla famiglia, sui giovani e attraverso storie coinvol- genti promuovere una riflessione che tenda a sviluppare una cultura consapevole e Cambio di Gioco 7 novembre ore 17.00 Happy feet 21 novembre ore 17.00 Nativity 5 dicembre ore 17.00 la stragrande produzione viene mal pagata al contadino. In merito al mercato delle olive da mensa, per esempio, puntualmente, anche questo anno, come ogni anno, si realizza una selezione poco veritiera, adducendo che c’è tanta competizione, poca richiesta, non c’è mercato, e sottovalutando il prodotto si riduce al minimo il prezzo . Hanno che dire i contadini che il loro prodotto è genuino, naturale, talvolta imperfetto, ma biologico. Per le olive da olio addirittura, si ventila di lasciare le olive ai proprietari dei frantoi a costo x - -, la vendita dell’olio successivamente si realizzerà a costi x++; come e dove non è dato saperlo. Per indurre il contadino ad accettare il prezzo, taluni commercianti minacciano di usare l’oliva spagnola o tunisina, perchè a minor costo . Dovrebbero aver chiaro però, che sebbene la prospettiva economica del mercato nell’immediato reggerebbe bene, anzi ne gioverebbe in quanto a guadagni per loro, nel futuro però, pagherebbe male tutti. È la nostra produzione, infatti, che mantiene l’economia del territorio, garantisce la qualità, la specificità del prodotto, ed evita che con la globalizzazione si perda la qualità di nicchia del nostro prodotto. Mi chiedo se sarebbe auspicabile una com- partecipazione, tra produttore e commerciante nella scelta di un prezzo base, tale da coprire le spese di produzione, pagare equamente il prodotto e completare il compenso, dopo la commercializzazione, con un premio di produzione. Mi chiedo se sarebbe auspicabile commercializzare il nostro prodotto,sempre in IL LIBRO Rubrica a cura di Rosanna Asaro Il mercato, o chi il mercato lo gestisce, spesso strozza il contadino ’economia sostenibile, il mercato equo è garanzia per l’uomo e per la natura. E’ trascorso un altro anno. Il contadino si appresta a raccogliere il frutto del lavoro. Egli ha portato a compimento un ciclo di produzione: ha arato, potato, concimato, irrigato, curato con opportuni trattamenti. Ha atteso faticosamente, con la speranza nel cuore, che tutto andasse bene: la semina, il clima, i trattamenti, ora naturalmente, si aspetta il giusto compenso. Arriverà l’adeguato compenso? Ebbene, non arriverà, perché prevarranno le esigenze di chi ha investito nella seconda parte della filiera, cioè di chi si occupa della commercializzazione del prodotto, che si assicurerà lauti guadagni. Per contenere le spese, colui che commercia il prodotto fa di tutto per pagare al minimo la materia prima. Il mercato dice, non consente di compensare il lavoro del contadino, di riconoscere il valore del prodotto, per cui “questa avventura”, solo così si può definire, della coltivazione della terra potrebbe essere sempre più disattesa. Si assiste, infatti, sempre più spesso all’estirpazione dei vigneti, si distruggono gli agrumeti, si lascia all’albero il suo frutto. Costa troppo infatti, raccogliere il prodotto che poi viene pagato male o inadeguatamente, ed in tempi eccessivamente lunghi! La nostra terra, così facendo, cambierà la sua specificità di terra di agrumeti, di vigneti, di uliveti e il contadino rinuncerà alla coltivazione e produzione, data la mortificazione del prodotto e del produttore. Esclusa una modesta quantità di eccellenza, rispettosa del valore della vita umana dal concepimento alla morte naturale. Le proiezioni si terranno presso il salone del Centro sociale di Sappusi. Alle proiezioni, che inizieranno puntuali agli orari indicati, seguirà un breve dibattito. L’ingresso è gratuito. I PRIMI FILM IN PROGRAMMA: Mi riguarda L ACR e Oratorio ANSPI e le mamme dei nostri ragazzi, prepareranno la tipica frutta martorana e tanti altri dolci da offrire agli intervenuti in cambio di un offerta. L’intero ricavato verrà inviato alle missioni. Dopo la festa alcuni ragazzi hanno preparato una piccola rappresentazione con le vite di alcuni Santi. Con l’augurio che questa iniziativa possa portare a riscoprire il vero valore della Santità a discapito di certe nuove mode che ci allontanano dalla luce di Gesù Cristo. Antonella Cappellino L compartecipazione, su mercati nuovi, in America, Giappone, Germania, lanciando la nostra economia, evitando di ridurre al lastrico la nostra rigogliosa agricoltura, e di creare deserti appezzamenti di nulla. Questi miei pensieri, da persona non addetta ai lavori, ma testimone della problematica, vogliono dare voce alla sofferenza silenziosa e sfiduciata dei nostri contadini. Non possiamo stare a guardare morire le nostre origini e tradizioni, i nostri prodotti e il nostro futuro. Francesca Catania Il Cattolico in politica Manuale per la ripresa Autore Giampaolo Crepaldi Edizione Cantagalli Prezzo € 14,50 Pagine 236 a chiarezza di pensiero di un vescovo cattolico a disposizione di ogni lettore cristiano e cattolico, che voglia comprendere a fondo i principi che possono ordinare anche le scelte concrete. Una presentazione il più possibile piana, senza tuttavia perdere di densità, dei principali criteri e delle tematiche più importanti circa l’impegno dei cattolici in politica. Prefazione del Cardinale Angelo Bagnasco.