Il volontariato
in Svizzera
Neuchâtel, 2008
Impressum
Edito da:
Ufficio federale di statistica (UST)
Settore:
20 Situazione economica e sociale della popolazione
Diffusione:
UST, 2010 Neuchâtel, tel. +41 (0)32 713 60 60,
fax +41 (0)32 713 60 61, [email protected]
Elaborazione: Jacqueline Schön-Bühlmann, UST, tel. +41 (0)32 713 64 18
Informazioni:
[email protected]
Lingue:
Testo originale in tedesco, disponibile in francese e italiano
Traduzione:
Servizi linguistici UST
Grafica/Layout: UST, Sezione DIAM, Prepress/Print
Grafica del titolo: Roland Hirter, Berna
N. di ordinazione:427-0800, pubblicazione gratuita
2
Indice
Quanto volontariato viene svolto? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Quali attività sono svolte nel volontariato organizzato? . . . . . . . 4
Quali attività sono svolte nel volontariato informale? . . . . . . . . 5
Chi svolge lavori di volontariato organizzato? . . . . . . . . . . . . . 6
Chi svolge lavori di volontariato informale? . . . . . . . . . . . . . . . 7
Quanto tempo viene investito nel volontariato? . . . . . . . . . . . . 8
Cos’è cambiato dal 1997 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Differenze regionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Motivazione e potenziale nascosto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Donazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Tipi di volontari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Fonti dei dati e indirizzi utili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
3
Dal 1997, l’Ufficio federale di statistica (UST) rileva ogni tre-quattro anni dati sul volontariato nell’ambito del progetto «Lavoro non
remunerato», considerando l’impegno svolto sia nel contesto di organizzazioni sia in quello informale. Le cifre attuali risalgono al 2007
e si riferiscono alla popolazione residente di 15 anni e più.1 Sono
presentati inoltre i risultati dell’Osservatorio del volontariato 2006,
una rilevazione della Società svizzera di utilità pubblica (SSUP), con
informazioni dettagliate sulle differenze regionali, sulla motivazione
dei volontari, sul potenziale nascosto e sulle donazioni della popolazione residente.2
Quanto volontariato viene svolto?
In Svizzera, una persona su quattro, ossia circa 1,5 milioni di persone, svolge almeno un’attività non retribuita in seno a organizzazioni o istituzioni. L’impegno degli uomini in questo ambito formale3
supera quello delle donne (28% contro 20%). Esistono inoltre altre
attività, anch’esse non retribuite, svolte in un contesto informale,
quale l’aiuto di vicinato, la custodia di bambini, i servizi per terzi nonché l’assistenza e la cura di conoscenti e parenti non appartenenti
alla propria economia domestica. Anche in questo campo l’impegno
volontario è notevole: a rendere simili servizi è infatti il 21% della
popolazione residente, ossia circa 1,3 milioni di persone. In questo settore l’impegno delle donne è maggiore di quello degli uomini
(rispettivamente 26% e 15%).
Quali attività sono svolte nel
volontariato organizzato?
Gli uomini e le donne non si impegnano negli stessi settori. La grande
maggioranza delle attività di volontariato degli uomini è svolta in
seno ad associazioni sportive. Seguono le associazioni culturali e
i gruppi d’interesse. I campi in cui la partecipazione degli uomini
risulta essere minore sono i partiti politici e le cariche pubbliche.
Anche l’impegno delle donne si rivolge innanzitutto alle associazioni
sportive. Seguono le istituzioni socio-caritative e le istituzioni religiose. Le associazioni culturali si situano solo al quarto posto. Anche
per le donne l’impegno in ambito politico è piuttosto raro.
1 Fonte:
UST, Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS): modulo «Lavoro non
remunerato».
2 Fonte:
SSUP, Osservatorio del volontariato 2006. Cfr. Isabelle Stadelmann-Steffen,
Markus Freitag und Marc Bühlmann: Freiwilligen-Monitor Schweiz. Seismo Verlag,
Zurigo 2007.
3 Nella
presente pubblicazione i termini volontariato formale e volontariato organizzato
sono utilizzati come sinonimi.
4
Partecipazione al volontariato organizzato
secondo il tipo d'organizzazione e il sesso, in per cento della popolazione residente
Donne
Uomini
Associazioni
sportive
Associazioni
culturali
Istituzioni
socio-caritative
Istituzioni
religiose
Gruppi
d'interesse
Servizio
pubblico
Partiti politici,
cariche pubbliche
5,0
3,9
4,4
4,3
3,0
1,3
1,0
12%
9%
6%
3%
0%
11,4
5,8
2,7
2,7
5,1
3,1
2,3
0%
3%
6%
9%
Fonte: Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS): Lavoro non remunerato 2007
12%
© UST
Quali attività sono svolte
nel volontariato informale?
Circa un quinto della popolazione residente in Svizzera svolge lavori
di volontariato informale. L’attenzione delle donne è rivolta in primo
luogo alla cura dei figli di parenti e conoscenti, attività in cui la partecipazione degli uomini è nettamente inferiore. Dal canto loro, gli
uomini si dedicano prevalentemente ad altre prestazioni per conoscenti o vicini, quali lavori domestici, servizi di trasporto o lavori di
giardinaggio. Alla cura di parenti adulti che non fanno parte della
stessa economia domestica si dedicano invece, rispettivamente,
l’1,8% delle donne e lo 0,6% degli uomini.
Partecipazione al volontariato informale
secondo il tipo d'attività e il sesso, in per cento della popolazione residente
Donne
Uomini
Custodia dei figli
di parenti
8,2
Cura di parenti adulti
1,8
0,6
Altre prestazioni
per parenti
Custodia dei figli
di conoscenti
3,5
7,4
3,0
1,8
Cura di conoscenti adulti
1,5
0,5
Altre prestazioni
per conoscenti
6,8
6%
4%
2%
6,6
Altro
0,3
10% 8%
3,7
0%
0,2
0%
2%
4%
Fonte: Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS): Lavoro non remunerato 2007
6%
8% 10%
© UST
5
Chi svolge lavori di volontariato organizzato?
Osservando le quote di partecipazione delle varie classi d’età a questo tipo di volontariato, non si notano grandi differenze. La partecipazione a tali attività tende ad aumentare fino ai 40–54 anni per
diminuire successivamente in maniera contenuta. Come facilmente
prevedibile, soltanto a partire dai 75 anni il calo diventa consistente.
È interessante notare che l’impegno dei giovani adulti (tra i 15 e i
24 anni) in organizzazioni e istituzioni è analogo a quello dei pensionati più giovani. Tra gli uomini, il pensionamento sembra coincidere più spesso rispetto alle donne con un loro parallelo ritiro dal
mondo del volontariato organizzato.
A dedicarsi ad attività non remunerate in seno a organizzazioni o
istituzioni sono in particolare le categorie seguenti: le persone con
una formazione elevata, coloro che svolgono un’attività professionale, i casalinghi e le casalinghe nonché le persone che vivono in
economie domestiche di coppie con figli. Questo profilo si applica
tanto agli uomini quanto alle donne, benché queste ultime presentino ovunque quote di partecipazione inferiori. Il fatto che la popolazione straniera si impegni in minor misura in questo campo è riconducibile alla complessa problematica dell’integrazione.
Partecipazione al volontariato organizzato
per gruppo di età e sesso, in per cento della popolazione residente
9,8
75+ anni
13,0
19,5
64/65–74 anni
20,4
55–63/64 anni
23,8
30,4
25,6
40–54 anni
20,4
25–39 anni
17,1
15–24 anni
26,3
20,1
Totale
0%
5%
Uomini
10%
15%
20%
32,7
28,1
28,0
25%
30%
35%
Donne
Fonte: Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS): Lavoro non remunerato 2007
© UST
A impegnarsi nel volontariato organizzato sono in primo luogo le persone che, grazie alla loro età, alla loro formazione o alla loro situazione familiare e professionale, dispongono delle qualifiche necessarie e sono integrate sul piano sociale, e non i gruppi di popolazione che di per sé disporrebbero di più tempo libero, come gli
inoccupati o i pensionati.4
4 Come
confermato dai risultati dell’Osservatorio del volontariato (v. nota n. 2). Cfr.
inoltre Beat Schmid «Determinanten der Freiwilligenarbeit», in: Nonprofit-Organisationen im Wandel. Ed. R. Schauer, E.-B. Blümle, D. Witt, H.K. Anheier, Linz 2000, pagg.
231. Sul portale Statistica svizzera l’UST mette a disposizione tabelle di dati dettagliate secondo le caratteristiche sociodemografiche: http://www.bfs.admin.ch/bfs/
portal/fr/index/themen/20/04/blank/key/freiwilligen-arbeit/ueberblick.html
6
Chi svolge lavori di volontariato informale?
Contrariamente a quanto avviene nell’ambito del volontariato organizzato, nel volontariato informale le quote di partecipazione crescono con l’avanzare dell’età e raggiungono i valori più elevati tra
i pensionati più giovani. Questo vale sia per gli uomini che per le
donne, benché queste ultime presentino ovunque quote di partecipazione più elevate. Nelle classi di età mediane, la partecipazione
degli uomini progredisce soltanto lentamente per poi aumentare rapidamente a partire dall’età di pensionamento, a seguito dello spostamento dell’impegno dalla sfera professionale a quella privata. A
partire dai 75 anni, le attività di volontariato informale di uomini e
donne tendono a diminuire nettamente.
Partecipazione al volontariato informale
per gruppo di età e sesso, in per cento della popolazione residente
75+ anni
17,3
11,9
64/65–74 anni
55–63/64 anni
32,2
17,2
40–54 anni
14,8
25–39 anni
15–24 anni
11,7
Totale
0%
37,3
23,2
28,4
25,6
14,8
15,6
26,3
15,2
5%
Uomini
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
Donne
Fonte: Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS): Lavoro non remunerato 2007
© UST
A occuparsi dei bambini altrui e a fornire aiuto di vicinato o altre
prestazioni non remunerate a favore di altre economie domestiche
sono soprattutto le casalinghe, le madri di famiglia nonché le persone che vivono in un contesto familiare e le coppie. Questo profilo
fa apparire la struttura delle attività informali non retribuite in gran
parte come una rete di prestazioni di aiuto reciproco fornite nella
sfera personale. La partecipazione è nettamente minore tra le persone in formazione e tra la popolazione straniera. Quanto alla situazione familiare sono degne di nota sia le elevate quote di partecipazione delle famiglie monoparentali sia l’esigua rappresentanza dei
giovani tra i 15 e i 24 anni che vivono ancora in famiglia.
7
Quanto tempo viene investito nel volontariato?
Sull’insieme della popolazione residente, il tempo mediamente investito nelle attività di volontariato in seno ad associazioni od organizzazioni, oppure nell’aiuto di vicinato e in altre prestazioni di aiuto
resi su iniziativa personale è di circa 3 ore al mese.
Per i volontari ciò comporta un onere medio di quasi mezza giornata lavorativa la settimana (circa 13 ore mensili per il volontariato
organizzato e 15,5 per il volontariato informale).
Questo equivale a un volume complessivo di quasi 700 milioni di ore
l’anno, suddivise in parti più o meno uguali tra volontariato organizzato e volontariato informale. A titolo comparativo, nel 2006 circa
lo stesso volume di lavoro, tuttavia retribuito, è stato prestato nei
sistemi sanitario e sociale (706 milioni di ore).5
Tempo dedicato al volontariato
ore medie mensili per persona
Ore per mese
20
15
Volontariato organizzato
13,2
12,3
13,8
10
5
3,0
2,4
3,7
0
Volontari
Ore per mese
20
15
Popolazione totale
Volontariato informale
15,5
17,1
12,6
10
5
3,1
4,3
1,8
0
Volontari
Totale
Popolazione totale
Donne
Uomini
Fonte: Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS): Lavoro non remunerato 2007
© UST
Volontari: tutte le persone che svolgono almeno un’attività di volontariato organizzato o informale.
Popolazione totale: tutte le persone a partire dai 15 anni residenti in Svizzera.
5 Cfr.
Guido Münzel e al.: Rapporto sul volontariato in Svizzera. UST, Neuchâtel 2004;
Ueli Schiess e Jacqueline Schön-Bühlmann: Compte satellite de production des ménages. Projet pilote pour la Suisse. UST, Neuchâtel, 2004 e UST: Statistica del volume
di lavoro (SVOL) 2006.
8
Cos’è cambiato dal 1997?
Tra il 1997 e il 2007, le quote di partecipazione al volontariato organizzato sono calate, passando dal 26,5% al 23,9%. Questa diminuzione risulta più marcata tra gli uomini che tra le donne. Osservando l’evoluzione in funzione dei diversi campi di attività, si nota
che l’impegno prestato dagli uomini in seno alle associazioni culturali è in calo dal 2000 (da 7,8 % a 5,8%)6, quello profuso nei partiti
politici e attraverso cariche pubbliche dal 1997 (da 3,8% a 2,3%).
E se tra le donne l’impegno presso istituzioni socio-caritative è in
calo dal 1997 (da 5,3 % a 4,4 %), aumenta parallelamente la loro
partecipazione a gruppi d’interesse (da 2,0% a 3,0%).
Tra il 2000 e il 2007, le quote di partecipazione al volontariato informale sono scese dal 23,2% al 20,9%.7 È diminuita notevolmente sia
la partecipazione maschile che quella femminile, sebbene quest’ultima in misura leggermente maggiore. Osservando l’evoluzione
secondo il tipo di attività informale, si nota un calo dell’impegno
delle donne per altre prestazioni per parenti e conoscenti, diminuito in entrambi i casi di un punto percentuale.8
Evoluzione delle quote di partecipazione
al volontariato organizzato
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
1997 2000 2004 2007
Totale
1997 2000 2004 2007
Donne
1997 2000 2004 2007
Uomini
Intervallo di confidenza
Fonte: Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS): Lavoro non remunerato
© UST
6 In
seguito ai risultati del 1997, nel questionario del 2000 la categoria «Associazioni
sportive e culturali» è stata suddivisa, le quote di partecipazione ai due tipi di associazione sono confrontabili pertanto solo a partire dal 2000.
7 Dal
2000, la domanda relativa all’inizio dell’attività è stata formulata diversamente;
i risultati non sono quindi confrontabili con quelli del 1997.
8 Per
gli uomini, la differenza non è statisticamente rilevante. Per verificare i cambiamenti dal 1997 sono stati calcolati degli intervalli di confidenza. Sono qui riportati
solo i risultati di differenze rilevanti sottoposti a verifica.
9
Evoluzione delle quote di partecipazione
al volontariato informale
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
2000 2004 2007
Totale
2000 2004 2007
Donne
2000 2004 2007
Uomini
Intervallo di confidenza
Fonte: Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS): Lavoro non remunerato
© UST
Differenze regionali
Il volontariato a favore di organizzazioni e di associazioni è caratterizzato da profonde differenze regionali. In primo luogo, si nota
che nella Svizzera tedesca, la quota di persone che si dedicano ad
attività volontarie o rivestono cariche onorifiche supera nettamente
quella della Svizzera francese e italiana. Questa constatazione conferma il risultato di alcuni studi precedenti, secondo i quali la partecipazione alla vita associativa è maggiore nella Svizzera tedesca
rispetto alla Svizzera francese e italiana.9 All’interno delle regioni linguistiche, il volume delle prestazioni rese può variare notevolmente
da un Cantone all’altro. Le quote minori si trovano nei Cantoni di
Ticino, Ginevra, Neuchâtel e Vaud, dove solo una persona su cinque a partire dai 15 anni svolge un’attività di volontariato o riveste
una carica onorifica. Le quote di partecipazione più elevate si trovano invece nei Cantoni dei Grigioni, di Appenzello Esterno, Soletta,
Obvaldo e Uri, dove oltre un terzo della popolazione si impegna a
titolo volontario in seno ad associazioni e organizzazioni. Si nota
inoltre che in questi Cantoni la quota di persone che ricoprono una
carica onorifica supera nettamente quella dei Cantoni dove l’impegno volontario è meno diffuso.
9 Bühlmann,
Marc e Freitag, Markus: «Freiwilligkeit als soziales Kapital der Gesellschaft.
Ein Vergleich der Schweizer Kantone», in: Peter Farago, ed., Freiwilliges Engagement
in der Schweiz. Seismo Verlag, Zurigo, 2006 pagg. 56-107.
10
Volontariato formale nei Cantoni
31,0
29,0
27,0
20,0
> 32,9 %
– 32,9 %
– 30,9 %
– 28,9 %
– 26,9 %
< 20,0 %
SH
BS
JU
TG
BL
AG
ZH
AR
SO
ZG
LU
NE
SZ
NW
BE
GL
UR
OW
FR
AI
SG
GR
VD
TI
VS
GE
© UST, ThemaKart, Neuchâtel 2008
Fonte: SSUP, Osservatorio del volontariato 2006
I Cantoni sono suddivisi in sei gruppi in funzione della quota ponderata di volontari. Più scuri
sono i colori, maggiori sono le quote di volontari.
Anche per quanto riguarda il volontariato informale si rilevano chiare
differenze tra le regioni linguistiche: le persone residenti nella Svizzera tedesca sono più frequentemente impegnate in questo ambito
rispetto a quelle residenti nella Svizzera francese o italiana. Il maggior numero di volontari si trova nei Cantoni di Appenzello Interno,
Nidvaldo, Obvaldo, Turgovia e San Gallo. I Cantoni dove invece si
pratica meno volontariato sono i Cantoni di Ginevra, Zugo, Ticino
e Vaud.
Volontariato informale nei Cantoni
41,0
39,0
37,0
34,0
> 42,9 %
– 42,9 %
– 40,9 %
– 38,9 %
– 36,9 %
< 34,0 %
SH
BS
JU
TG
BL
AG
ZH
AR
SO
ZG
LU
NE
BE
FR
SZ
NW
OW
AI
SG
UR
GL
GR
VD
TI
GE
© UST, ThemaKart, Neuchâtel 2008
VS
Fonte: SSUP, Osservatorio del volontariato 2006
I Cantoni sono suddivisi in sei gruppi in funzione della quota ponderata di volontari. Più scuri
sono i colori, maggiori sono le quote di volontari.
11
Motivazione e potenziale nascosto
Oltre l’80% delle persone impegnate in attività di volontariato organizzato in seno ad associazioni e organizzazioni afferma di svolgere
questa attività per il piacere di farlo, il 74% la considera una buona
opportunità di collaborare con gli altri per cambiare le cose, il 69%
è motivato dalla possibilità di fornire aiuto agli altri e il 61% dalla
ricerca di contatti con altre persone.
Questo insieme di motivazioni, dettate sia dall’interesse collettivo
sia da quello personale, coincide in gran parte per gli uomini e per
le donne. Ciononostante, rispetto agli uomini, le donne indicano più
spesso motivazioni quali l’aiutare gli altri, la fede e l’ampliamento
delle proprie conoscenze ed esperienze.
Circa un quarto degli interpellati afferma di aver svolto in passato
attività di volontariato. Per valutare quanto sia elevata la probabilità
che essi riassumano tali impegni è molto importante conoscere i
motivi che hanno portato all’abbandono di queste attività. Tra questi,
il più frequente è la presenza di altri impegni (soprattutto familiari o
professionali) e la conseguente mancanza di tempo (27%). L’11% dei
volontari si è impegnato solo temporaneamente. Circa una persona
su dieci ha interrotto l’attività di volontariato a causa di una pressione
fisica o psichica troppo elevata. La maggior parte delle persone ha
abbandonato l’attività di volontariato spinta da motivi personali legati
alla situazione individuale contingente (p. es. a causa di una formazione o specializzazione). In ogni caso, più della metà degli ex volontari non esclude di impegnarsi nuovamente in futuro.
Motivazione dei volontari formali secondo il sesso
86,9
81,5
76,6
72,4
75,6
Piacere nello svolgere l'attività
Cambiare le cose insieme agli altri
Aiutare gli altri
61,5
63,9
59,3
66,0
55,3
52,4
52,0
Contatti con persone simpatiche
Ampliamento delle conoscenze
e delle esperienze
Responsabilità e potere decisionale
27,2
26,6
25,8
24,7
33,5
20,7
18,5
17,6
14,9
12,3
Riconoscenza
Miglioramento dell'immagine
di queste attività
Fede
Aiuto per la risoluzione
dei propri problemi
Utilità per la carriera professionale
0%
20%
Uomini
Fonte: SSUP, Osservatorio del volontariato 2006
12
40%
60%
80%
100%
Donne
© UST
Donazioni
In Svizzera, la pratica di elargire donazioni è ampliamente diffusa.
Circa i tre quarti della popolazione residente di più di 15 anni hanno
effettuato, negli ultimi 12 mesi, donazioni in denaro o in natura a
favore di organizzazioni o persone bisognose. Analogamente alle
attività di volontariato, anche le donazioni sono più frequenti nella
Svizzera tedesca rispetto alla Svizzera francese e italiana.
A quali ambiti sono destinate le donazioni?
Povertà /
sviluppo nel terzo mondo
36,1
Invalidi / disabili / malati
35,4
Aiuti / povertà in Svizzera
32,3
Ambiente / natura
27,8
Aiuti in caso di catastrofe
24,6
Giovani / bambini
21,1
Cultura / sport
16,8
Chiesa
13,1
Anziani
Partiti e organizzazioni politiche
8,9
2,3
Altro
9,4
0%
Fonte: SSUP, Osservatorio del volontariato 2006
10%
20%
30%
40%
© UST
Più della metà dei donatori elargisce meno di 300 franchi all’anno,
il 10% più di 1000 franchi.
Le donazioni vengono devolute soprattutto a organizzazioni sociocaritative, istituzioni religiose, organizzazioni impegnate per i diritti
umani e per la difesa dell’ambiente e piuttosto raramente ad associazioni politiche e gruppi d’interesse.
La struttura dell’età dei donatori rispecchia per certi aspetti quella
13
Donazioni effettuate per classi di età e sesso
100%
75,5
80%
60%
40%
70,6
82,2 77,9
81,3 82,4
40–64 anni
65–79 anni
87,4
73,6
53,5
41,0
20%
0%
15–19 anni
20–39 anni
Donne
80+ anni
Uomini
Fonte: SSUP, Osservatorio del volontariato 2006
© UST
dei volontari formali e informali: a partire dai 20 anni circa, la frequenza delle donazioni aumenta nettamente e raggiunge il massimo per le persone a partire dei 40 anni. Contrariamente a quanto
avviene per il volontariato, il comportamento non cambia con il
sopraggiungere dell’età avanzata, ma si stabilizza su un livello relativamente alto.10
Tipi di volontari
Le attività di volontariato possono essere suddivise in tre tipi di impegno: il volontariato organizzato a favore di associazioni e organizzazioni, il volontariato informale prestato al di fuori di queste strutture
e, infine, le donazioni in denaro o in natura. In generale, le quote di
partecipazione a un tipo di attività sono tanto più basse quanto più
elevato e vincolante è l’impegno richiesto per svolgerla. I tre quarti
della popolazione residente in Svizzera a partire dai 15 anni devolvono donazioni in denaro o in natura, mentre solo un quarto si impegna nel volontariato formale.11
Nel grafico seguente, le varie combinazioni dell’impegno volontario sono rappresentate da otto categorie di volontari. Solo il 16,5%
della popolazione non si impegna in nessun ambito del volontariato.
Il gruppo dei volontari completi, ovvero persone impegnate sia nel
volontariato organizzato sia in quello informale e che elargiscono
allo stesso tempo donazioni, costituisce il 10,6% della popolazione.
Il gruppo più consistente è quello delle persone che elargiscono sì
donazioni ma non esercitano attività di volontariato.
10 La quota di partecipazione degli uomini a partire dai 75 anni è fondata solo su 10 uomini
che non effettuano donazioni (contro 77 che ne effettuano). A causa del numero limitato di casi, questi dati non sono statisticamente affidabili e devono pertanto essere
interpretati con la dovuta cautela.
11 I
risultati dell’Osservatorio del volontariato relativi al volontariato formale divergono leggermente da quelli della RIFOS; per quanto riguarda il volontariato informale le quote
di partecipazione sono molto più elevate rispetto a quanto emerge dalla RIFOS. Questo è dovuto alle differenze concettuali tra le due indagini.
14
È interessante notare che l’impegno formale e informale è quasi
sempre accompagnato anche da donazioni, mentre il gruppo di
persone impegnato esclusivamente nel lavoro volontario è relativamente ridotto. Complessivamente i volontari informali, i volontari formali e i volontari non donatori costituiscono solo l’8% della
popolazione residente.
Gli otto gruppi di volontari nella popolazione residente in
Svizzera
Volontari completi 10,6%
Non volontari 16,5%
Volontari formali
e informali non donatori 0,8%
Volontari formali
donatori 12,9%
Volontari formali 1,8%
Donatori 31,6%
Volontari informali
donatori 20,4%
Volontari informali 5,3%
Fonte: SSUP, Osservatorio del volontariato 2006
© UST
Le otto categorie di volontari:
Volontari completi: persone impegnate nel volontariato informale
e organizzato e che elargiscono donazioni
Volontari non donatori: persone impegnate nel volontariato informale e organizzato e che non elargiscono donazioni
Volontari formali donatori: persone impegnate nel volontariato
formale e che elargiscono donazioni
Volontari formali: persone impegnate nel volontariato formale e
che non elargiscono donazioni
Volontari informali donatori: persone impegnate nel volontariato
informale e che elargiscono donazioni
Volontari informali: persone impegnate nel volontariato informale
e che non elargiscono donazioni
Donatori: persone che elargiscono donazioni e non effettuano
attività di volontariato
Non volontari: persone che non effettuano attività di volontariato
e che non elargiscono donazioni
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Fonti dei dati e indirizzi utili
Questo opuscolo è stato realizzato dall’Ufficio federale di statistica
in collaborazione con la Società svizzera di utilità pubblica (SSUP)
e il forum volontariato.ch.
Ufficio federale
di statistica (UST):
Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera,
modulo «Lavoro non remunerato», cadenza
triennale o quadriennale fino al 1997; prossima rilevazione nel 2010: http://www.bfs.
admin.ch/bfs/portal/fr/index/infothek/erhebungen__quellen/blank/blank/ua_sake/01.
html
Società svizzera
di utilità
pubblica (SSUP):
Osservatorio del volontariato 2006; prossimo studio del 2009:
http://www.freiwilligenmonitor.ch/
Ordinazioni:
Ufficio federale di statistica (UST)
Tel.: +41 (0)32 713 60 60
[email protected]
N. di ordinazione: 427-0800
pubblicazione gratuita
Informazioni:
Ufficio federale di statistica:
Jacqueline Schön-Bühlmann
Tel.: +41 (0)32 713 64 18
[email protected]
Osservatorio del volontariato:
Dr. Isabelle Stadelmann-Steffen
Tel.: +49 (0)7531 88 42 74
[email protected]
Ulteriori informazioni
sul volontariato:
www.forum-benevolat.ch
www.volontariato.ch
www.sgg-ssup.ch
www.statistique.admin.ch>Thème 20>
Travail non rémunéré
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Il volontariato in Svizzera