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An
ni
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STA M P
vit
26
NUMERO
diAtti
NORDdiTrento
| anno XXIV | ottobre 2013 | bimestrale di cultura | politica | attualità |
e... in Piazza a GARDOLO
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La VALDASTICO a Trento-nord?
Tutt’altro che improbabile!
S
ul n. 21 dell’ottobre 2012 abbiamo
già parlato del progetto dell’Autostrada della Valdastico, e della possibilità
che finisca per congiungersi con l’Autobrennero proprio a nord di Trento, in zona di Lavis. La Serenissima, la società che
la propone (quella che già gestisce la Brescia-Padova), e che ha fatto fare il progetto,
ha avanzato 6 tracciati possibili dicendo che
il suo preferito è quello che sbuca su Besenello, perché è il più breve e quindi farebbe
spendere loro meno denari. Ma il CIPE approvando il progetto fino al confine della provincia di TN – in speranzosa attesa che la
PAT approvi il tratto che passa in Trentino –
ha lasciato aperta la possibilità di farla continuare su Besenello o a nord di Trento. La
società proponente, spalleggiata dalla Regione Veneto e anche dal governo nazionale, sta facendo pressioni fortissime sulla Provincia perché approvi il progetto, nonostante i pesanti ed irreversibili impatti ambientali sui territori attraversati ed il nuovo inquinamento che riverserebbe in valle dell’Adige.
E queste pressioni si intrecciano alla partita per il rinnovo della concessione dell’Autobrennero, per la quale sono già partite le procedure per una gara europea. Il ministro Lupi
S T U D I O
Dr.
dice apertamente: approingorghi frequentissimi alLa
società
proponente
vate il progetto della Valdale gallerie che verrebbero
sta facendo
stico anche per il Trentino e
a funzionare come collo di
pressioni fortissime
avrete il rinnovo della conbottiglia, riversando quinsulla Provincia perché
cessione senza passare per
di nuovo pesante inquinala gara (ne abbiamo parlato
mento su Trento. Per queapprovi il progetto.
sul numero scorso).
sto, nel caso la PAT fosse
Il tracciato su Besenello è più comodo per la portata a cedere alle pressioni, dando l’OK
società proponente, ma avrebbe una con- alla realizzazione della nuova autostrada, l’itroindicazione anche viabilistica (oltre agli im- potesi di farla arrivare direttamente a Lavis,
patti ambientali) nelle gallerie della Autobren- tagliando fuori Trento, mi pare tutt’altro che
nero a Trento-sud. Portando ad un aumen- improbabile. Nelle pagine seguenti trovate la
to di traffico sulla Autobrennero creerebbe descrizione di quali sarebbero gli impatti sulla
[continua in pagina 2]
SOGNO d’una notte di fine estate
H
o sognato che a Trento, nel palazzo di fronte al monumento dedicato al sommo poeta, le cose erano cambiate. Le nuove inquiline e i nuovi inquilini erano illustri sconosciuti, al punto che
– appena entrati – avevano dovuto chiedere una guida per capire dove si trovassero i vari uffici: essendo in massima parte giovani, sembravano anche un po’ imbarazzati e facevano quasi tenerezza.
[continua in pagina 3]
D E N T I S T I C O
Panzolato Manuel
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ai documenti progettuali.
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NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO
2
Attualità
[continua da pag. 1 LA VALDASTICO A TRENTO-NORD?...]
Leggete, avrete un’idea di quali sconvolgimenti qualcuno sta provando a progettare per queste zone. Per fare una autostrada
inutile, che collega Vicenza a Trento risparmiando una mezzora sul collegamento au-
tostradale che già c’è via Verona, al costo
di un paio di miliardi (nelle previsioni!!!). La
prossima legislatura provinciale sarà quella
in cui la PAT deciderà di rifiutare il permesso di passaggio alla nuova autostrada o si
piegherà alle pressioni. È bene che i cittadini lo abbiano ben presente. Tra l’altro, sul
tratto sud della Valdastico – quello fra Vicenza e Rovigo – neanche il tempo di completare l’opera e già s’è dovuta muovere la Direzione distrettuale anti-mafia di Venezia, che
ha iscritto nel registro degli indagati 27 persone (fra cui l’ex presidente della autostrada
Schneck) con l’accusa di traffico illegale di ri-
fiuti: secondo il pm potrebbero essere rifiuti
di fonderia occultati nel sottofondo dell’autostrada, che hanno inquinato di cromo i campi attraversati e i canali di irrigazione. Animali erano infatti morti per aver bevuto acqua
nei canali a fianco del cantiere. Oltre al danno le beffe.
Roberto Antolini
Tratto da Pergine Valsugana – S.S. 47 alla A22
Superato lo svincolo di Pergine Valsugana il tracciato autostradale con il viadotto Fersina
(L=947 m) supera il torrente omonimo, la linea ferroviaria e la statale della Valsugana, piegando poi decisamente verso ovest per riportarsi verso la valle dell’Adige che viene raggiunta tramite due tratti in galleria (galleria Madrano Lmedia=2.175 m e galleria S. Agnese Lme=11.600 m ) intervallate da un breve tratto all’aperto di circa 210 m dove è ubicato il viadia
dotto Valgranda (L=176) m. La galleria S. Agnese prevede l’uscita all’aperto nella valle dell’Adige in trincea, sottopassando la statale S.S. 12, la ferrovia del Brennero e riemergendo nella
piana successiva per collegarsi con l’interconnessione di Lavis all’Autostrada A22 del Brennero. La progressiva convenzionale di fine intervento è stata assunta pari a km 57+300 m, in
corrispondenza dell’ultima sezione dove le 2+2 corsie autostradali sono complanari. La conformazione dell’interconnessione autostradale è stata oggetto di attente valutazioni per tener conto non solo delle problematiche relative all’esercizio autostradale della A22 (difficoltà a realizzare sottopassi al rilevato autostradale che richiederebbero deviazioni provvisorie
di difficile attuazione per la vicinanza del ponte sull’Adige), ma per le interferenze con il tessuto territoriale che conta la pista ciclabile sull’argine sinistro dell’Adige, la viabilità comunale e provinciale (S.P. 1 di destra Adige), i canali idraulici di scolo e di irrigazione anche di dimensioni notevoli e da ultimo la presenza di un metanodotto con annesso ponte tubo di scavalco dell’Adige. Lo schema proposto prevede di collegare la direzione in destra mano A22
sud verso A31 staccando la pista prima dell’attraversamento dell’Adige da parte della A22,
mentre le altre tre manovre vengono portate a nord del citato metanodotto, prevedendo uno
scavalco dell’Adige ed una intersezione con schema a “pseudo-trombetta”. Tutte le curvature dell’interconnessione sono state valutate cercando di trovare un ragionevole equilibrio tra i
raggi di curvatura e il consumo di territorio, con velocità di progetto di 40 km/h per le manovre indirette e 70 km/h per le manovre dirette. Il riepilogo degli sviluppi per tipologia di intervento del tracciato 1 sono riepilogati nella tabella a sinistra.
Nell’immagine la zona dell’interconnessione con la A22 a Lavis, dalla quale si evince la presenza
del viadotto autostradale (A22) sull’Adige, il ponte tubo di un metanodotto e la pista ciclabile arginale.
Sviluppi per tipologia di intervento del Tracciato T1
Lunghezza [m] % sul tot.
Sviluppo complessivo
57.300
–
Sviluppo in galleria
45.617
79,61%
Sviluppo in viadotto
5.443
9,50%
Sviluppo tratti all’aperto
6.240
10,89%
Un nome per il portico di Gardolo
Il giorno 7 settembre è stato intitolato a Sabino Uber il portico pedonale di Via Sant’Anna. La proposta di intitolazione era stata presentata a suo tem-
“A NORD DI TRENTO”
Periodico bimestrale iscritto al Registro Stampa
n. 1367 del Tribunale di Trento, in data 31.07.2008
PROPRIETÀ
Associazione culturale “IL GRUPPO”
Via Caproni 15, Roncafort (TN)
[email protected] - www.ilgrupporoncafort.org
DIRETTORE RESPONSABILE
Ugo Bosetti
IN REDAZIONE
Renato Beber, Maria Giovanna Conci,
Franco Faes, Alberto Mattedi, Anna Mussi,
Luisa Nicolini, Alessandro Serra
TIRATURA/DIFFUSIONE 5000 copie
REALIZZAZIONE GRAFICA E STAMPA
litografica
Trento - [email protected]
ni
vit
An
RESPONSABILE PUBBLICITÀ
Gianni Angelini (0461.993046)
à
REDAZIONE
c/o Anna Mussi (0461.420577)
po al consiglio Circoscrizionale da Luciano Casotti, presidente della Commissione Cultura, e dopo l’approvazione dello stesso aveva ottenuto anche
il favore della maggioranza del Consiglio Comunale. Nel frattempo le classi quinte delle elementari di Gardolo (grazie alla collaborazione della circoscrizione ed in particolare dei consiglieri Lenzi e Campestrini hanno abbellito il portico con manufatti e vetri artistici che testimoniano le attività che
si erano svolte in quel sito quando ancora lo stesso era suddiviso in locali.
Sabino aveva fortemente voluto la realizzazione del portico per il transito in
sicurezza dei pedoni in Via S.Anna. Da ciò è derivata la certezza della scelta mirata di quel sito per dedicarlo a Sabino. Il gruppo Donne E.B. Battisti è
orgoglioso di questa iniziativa non solo perchè Sabino era il marito, padre e
fratello di tre socie fondatrici del gruppo, un cronista puntuale delle attività
del nostro gruppo, e principalmente testimone attivo della vita sociale e politica del nostro paese.
Il gruppo Donne E.B. Battisti
diAtti
Ottobre-Novembre 2103
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sulla 2° guerra
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sullo stesso tema
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| numero
26 | ottobre 2013 |
3
“Sulla tua strada passeggia
ormai sempre più spesso
la necessità di pensare al futuro
ma di agire adesso”.
po sindacale, ma la possibilità di notare cose
che gli occhi adulti e stanchi si sono abituati
a vedere, senza reagire.
Così, nel 2011, è nata Radio Adelante, una web radio che ha come scopo principale quello di dare voce non solo a chi effettivamente la voce ce la mette, ma anche al terdesso. Ma cos’è questo “ades- ritorio di Gardolo e dintorni. Il percorso fatso”? In un mondo liquido, in cui to con la radio ci ha portati ad essere paril progresso è
ticolarmente sensibili al teNel 2011, è nata Radio
la parola d’orma dell’informazione e coAdelante che ha come
dine, il presente sembra
sì, quando è arrivato il moscopo
principale
quello
essere svuotato della sua
mento di farci sentire, noi
di
dare
voce
al
territorio
consistenza. Oltretutto, il
c’eravamo.
di
Gardolo
e
dintorni.
loro progresso non ha nulla
Non ci piaceva proprio la
a che fare col nostro futuro.
campagna pubblicitaria leCerchiamo quindi di creghista di gennaio 2013.
are nuove occasioni in cui
Non ci piaceva perché, olpoter essere protagonisti,
tre a fomentare xenofoanche per dare una nuobia, diceva una mezza veva prospettiva a questiorità e, allo stesso tempo, uni che altrimenti passerebna mezza bugia. A tale probero sotto silenzio. Il nostro
posito, si ricordi il cartelloessere giovani non implica
ne riportante “Un immigrauna presa di posizione di tito sposato con quattro figli
A
può ricevere dalla provincia fino a 2.000 euro.
Tutto questo senza lavorare”. Non è questa l’informazione che vorremmo: un’informazione fatta di slogan e titoli ad effetto, in cui la persona
non è portata a guardare al di là del cartellone,
fermandosi quindi in superficie. Perché non pretendere un’informazione limpida, assoluta da
interessi politici? Perché
non far sì che il cittadino
possa esserne al contempo fruitore e promotore? Apprezzando molto, quindi, l’invito da
parte della redazione di “A Nord di Trento” di
scrivere su questo periodico, abbiamo intenzione di sfruttare lo spazio che ci è stato af-
Nuove realtà
Radio ADELANTE: la radio di Gardolo
fidato occupandoci di tutto ciò che ci sta intorno, sempre con quella prospettiva “diversa” che un giovane può dare.
Lo staff di Radio Adelante
[continua da pag. 1 SOGNO DI UNA NOTTE DI FINE ESTATE]
Erano stati eletti con voti di preferenza espressi direttamente dai cittadini; per la
campagna elettorale non avevano speso nulla, né di fondi propri, né – tantomeno – di
fondi pubblici; si erano presentati liberi da
vincoli ideologici, non intendevano restaura-
re nessuno dei sistemi soto riservato al gentil sesLe
nuove
inquiline
ciali che avevano dimoso; si erano auto-esclue
i
nuovi
inquilini
erano
strato - nella storia anche
si gli imprenditori di sucillustri
sconosciuti
recente - il proprio fallicesso che avevano premento; i giornali loca- in massima parte giovani, ferito continuare a fare gli
li, invece di giocare al toimprenditori di successo,
un po’ imbarazzati e
to-elezioni e di scommet- facevano quasi tenerezza. assicurandosi in tal modo
tere sulla vittoria dei canla riconoscenza di lavoradidati più quotati, avevano dato a ciascuno lo tori dipendenti, conoscenti, clienti e fornitori;
si erano auto-esclusi pure i professionisti
stesso spazio per esprimere le proprie idee in
merito alla soluzione dei problemi più urgen- di fama, che avevano optato per continuare
ti; le domande erano state poste direttamen- a rivestire il loro ruolo, con conseguente prote dai cittadini e non riguardavano affatto fonda gratitudine da parte dei loro utenti;
l’ultimo libro letto o il piatto preferito, bensì: erano rimasti fuori dall’agone coloro che già
disoccupazione, ambiente, trasparenza nella campavano di politica da più di cinque anpubblica amministrazione; per presentar- ni: erano dovuti tornare all’occupazione presi alla “sfida” dovevano possedere una fedi- cedente, se mai ne avevano avuta una, altrina penale, civile, fiscale immacolata (dove- menti anche per loro c’era l’esperienza abvano appunto essere dei candidati candidi) bastanza comune della disoccupazione;
e già questo aveva messo fuori gioco mol- il continuo e franco contatto con gli elettote vecchie conoscenze; erano rimasti d’ac- ri non era uno slogan da schiaffare su cartelcordo che – contando la popolazione della loni delle dimensioni di un mini-appartamenprovincia più donne che uomini – il nume- to, bensì un impegno sottoscritto prima delro maggiore di rappresentanti sarebbe sta- le elezioni, al mancato rispetto era prevista la
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decadenza da eletto; si accontentavano di uno stipendio, omnicomprensivo, di 3.000 euro: a chi abitava in città veniva data in comodato gratuito una bicicletta e chi veniva da
lontano aveva diritto all’uso gratuito dei mezzi pubblici, ma la maggior parte di loro aveva
rinunciato a questi “privilegi” per dimostrare
che potevano benissimo usare i propri mezzi
o pagarsi un abbonamento; chiunque poteva entrare nel palazzo e vederli al lavoro,
per nulla distratti dai fatti propri (cellulari, tablet, computer venivano lasciati in custodia
all’esterno della sala riunioni fino alla fine dei
lavori); la ridicola “gabbietta” utilizzata in
precedenza per le votazioni segrete era stata
regalata ad una scuola materna per trasformarla in teatrino delle marionette: ora si votava solo in modo palese; gli eletti non temevano di incontrare le persone comuni, di
rispondere alle loro domande, di farsi carico
di risolvere i loro problemi, perché godevano di stima, fiducia e benevolenza da parte di
tutti i cittadini.
MaGiCo
NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO
4
Ritorno al passato
Mostra STORICO fotografica
S
i è svolta a Spini dal 12 al 21 luglio
presso la sala civica una mostra
storico fotografica nell’ambito dell’iniziativa “Noi quartiere Spini di Gardolo“ dedicata ai lavori rurali e all’evoluzione
della zona da campagna a centro abitativo.
La mostra è stata organizzata dal comitato
“Amizi del pont dei Vodi“ in collaborazione
con Alberto Mattedi. Perché una mostra
storico fotografica? Ci sono così tanti testi
ricchi di fotografie e racconti un po’ per tutti
i gusti, c’è internet in tutte le case, ma in
tutto questo manca una cosa: la socialità, il
ritrovarsi assieme e non perché “si deve far
qualcosa” ma per il semplice gusto di trovarsi e rivedersi.
Gardolo 26 luglio 1942.
Soldati che posano sul ponte della Roggia.
1. Pedrolli Oscar – 2. Lazzari Carlo – 3. Decarli Oscar – 4. Mattedi Luigi – 5. ... – 6. Gianni Aldo –
7. Manincor Bruno – 8. Gilli Massimino – 9. Cainelli Clemente – 10. Pocher Marco – 11. Caracristi Aldo
una mostra
Stiamo preparando
ra
più immagini di guer
sui caduti-dispersi
diale,
a
della II Guerra Mon
afico
gr
to
le fo
ricerchiamo materia
m
e docu enti.
Sfogliare un libro, un album da soli non può
rendere ciò che l’esperienza può raccontare
e viceversa non può essere motivo di condivisione, la mia intenzione è proprio quella
di trovarci e far parlare tra loro due mondi,
quello che un po’ ha vissuto queste foto e
quello che non può altro che immaginarle.
Vorrei tanto che questi due mondi così lontani, ma in realtà così vicini, comunicassero tra loro e si potessero scambiare nuove
emozioni.
Quante cose non sappiamo sul nostro passato che vorremo sapere ma se non troviamo i momenti e le occasioni per poterne
parlare, per poterci confrontare con chi le ha
vissute, come potremmo costruire il nostro
futuro! Secondo me la storia è ciò che ci può
permettere di costruire un futuro migliore,
custode di esperienze e vissuti che dovremmo ascoltare maggiormente per trasmettere
alle nuove generazioni saperi mai sopiti.
Ecco il perché di una mostra: il passaggio
di notizie che altrimenti potrebbero andar
perdute nella frenesia quotidiana. Non è retorica, perché sono convinto che i momenti
di incontro siano importanti per una società
sempre più divisa ed alla ricerca di risposte.
Un ringraziamento particolare a tutti coloro
che, privati ed enti pubblici, hanno concesso
l’utilizzo delle proprie foto e a coloro che in
diverse maniere abbiano dato un contributo
alla realizzazione di questa mostra.
Una bellissima emozione durante il percorso
della mostra è trovare un anziano che illustri
qualche foto, nei mie tanti incontri non sapete che soddisfazione sia per un ANZIANO
parlare del suo passato, siamo sempre di
corsa, non sappiamo più ascoltare .
Per finire un piccolo SUGGERIMENTO, le foto che avete a casa cercate di commentarle
con i genitori, con i nonni, non lasciate che
diventino FOTO mute.
Alberto Mattedi
Nello specifico ricerchiamo notizie di:
ANDREATTA GIUSEPPE 1910
BATTISTATA UMBERTO 1915
BAZZANELLA CARLO 1918
BERTEOTTI FAUSTO 1915
BERTOLDI MARIO 1919
CAINELLI LUIGI 1919
CAMIN LUIGI 1921
CAMIN NATALE 1914
CANEPPELE LUIGI 1913
CAPPELLETTI VELIO 1913
CESTARI VITTORIO 1918
CHEMELLI EZIO 1921
CONCI PIETRO 1919
DALLAPE’ BARTOLOMEO 1920
DEGASPERI ALDO 1920
DIVINA LUIGI 1920
FAES LINO 1912
FRIZZERA ALCIDE 1918
GALVAGNI ENRICO 1914
GARZETTI ALBINO 1920
GIANNI MARIO 1922
GILLI TITO 1914
MANINCOR CARLO 1919
MATTEDI LUIGI 1919
MATTEDI MANSUETO 1919
MAZZALAI LEONE 1913
MERLER ALFEO 1914
MERLER CARMELO 1912
MERLER MARIO ……
MERLER REMO 1909
MICHELI LUIGI 1922
PAISSANI ELIO 1918
PAISSANI GIUSEPPE 1919
PAISSANI VIRGILIO 1923
PEDROLLI BRUNO 1921
PEDROLLI SERGIO 1910
PEGORETTI MARIO 1921
POCHER VITTORINO 1912
SLOMP SESTO 1912
SOVILLA VITTORIO 1917
ZADRA ERNESTO 1922
ZADRA LUIGI 1923
ZATELLI TULLIO 1920
Per eventuali contatti ed informazioni
telefonare ore serali ad
Alberto 340-7921309
CANOVERI de SOTO
D
opo l’ottimo riscontro avuto l’anno scorso, abbiamo deciso con
entusiasmo di organizzare, anche
quest’anno, il ritrovo dei “canoveri de soto”.
La macchina organizzatrice si è messa in
moto per tempo e quindi già ai primi del mese di agosto erano fissati i tempi e modi per
operare. La nostra comunità, cosi ci piace
definirla, anche se piccola è molto coesa e
desiderosa di poter promuovere questo tipo
di incontri dove la gente assapora il gusto
di rivivere alcuni momenti di vita comune in
Canova de soto.
Ci siamo trovati per fissare la data del secondo ritrovo, e tutti d’accordo si è deciso per il
giorno 31 agosto 2013. Tipologia uguale a
quella dello scorso anno, con una variante di
non poco conto, siamo riusciti ad avere un
tendone a protezione di eventuale malaugurata pioggia. Menù: canederli in brodo o
con burro fuso, wurstel, braciola e pasta “de
luganega”, pane, pomodori, cappucci , dolci
vari, caffè e resentin. Si informano gli interessati, alcuni personalmente molti altri con
invito scritto. Siamo al mattino del 31 agosto
e si fanno gli ultimi controlli, ed ultimi eventuali aggiustamenti alla macchina organizzatrice in modo che tutto possa filare liscio.
Anche quest’anno è stato deciso di dare ad
ogni capo famiglia un piccolo omaggio, raffigurante il nostro il centro storico di “Canova
de soto”, che diventerà anche
il nostro logo.
Arrivano i primi amici e mentre per la maggior parte ormai
si tratta di un ritorno, per alcuni è la prima volta, e quindi
sono presi dalle domande del
tipo: chi set ti? ottenendo risposte tipo: ma
son la o el ...fiol o fiola del ..., no te ricordet
.... Abbiamo avuto il piacere di rivedere persone che mancavano da Canova de soto da
oltre 50 anni. Sono ormai tutti a tavola ad
assaporare quanto da noi preparato, e con
nostra grande soddisfazione rileviamo che
sono presenti oltre 140 persone. Più tardi
ci ha allietato della sua presenza anche don
Franco.
Siamo ai commiati e tutti non
fanno altro che ringraziarci
per questa bella serata, auspicando che la stessa possa
ripetersi anche per il 2014.
Siamo felici dei consensi
ottenuti, ma pensiamo e ne siamo più che
convinti che dobbiamo essere noi a ringrazi
are gli intervenuti, poiché senza la loro presenza i nostri sforzi sarebbero risultati vani.
Quindi cari amici canoveri de soto, grazie per
la vostra massiccia ed entusiasta presenza
ed arrivederci al terzo ritrovo del 2014.
Diego
5
Esperienze di vita
TRENTO - IL CAIRO... la storia continua
l progetto “Maestri Burattini” di cui
abbiamo parlato nello scorso numero,
ha dato alla “luce” un progetto figlio:
“Maestro terapeuta”.
L’idea del progetto è nata durante la narrazione e le chiacchierate sulle storie dei ragazzi di Sr Teresa con Aurora che ha sentito forte la necessità di fare qualcosa per i ragazzi, che andasse al di là della sola donazione. Ha compreso che l’esigenza di fondo è quella del sostegno psicologico e, data la sua “vocazione” scolastica, ha pensato
di trovar loro un sostegno in questo senso.
Ex studentessa del Rosmini, ora al secondo anno di psicologia a Padova, ha esposto il suo pensiero a Padre Giovanni Esti, durante la sua visita estiva in Italia. Avendo seguito assieme a me il progetto Maestri Burattini, P. Giovani ha aderito con entusiasmo
all’idea aiutando Aurora a definire obiettivi e
struttura finanziaria del progetto. Ora si tratta di lanciare il progetto e di farlo camminare perché, come ci insegna Padre Govanni,
una delle cose principali nell’azione di aiuto
dell’altro, è quella della continuità. Trattandosi poi del fragile mondo interiore dei ragazzi, è ancora più importante garantire una presenza costante che li aiuti a cresce-
raton) in modo che possano elaborare il loro vissuto ed acquisire una serenità maggiore che dia loro la capacità di continuare a
scrivere la loro storia e, in futuro, aiutare altri
bambini a fare percorsi di guarigione interiore. Ogni classe, che decide di prendere parte al progetto, si dovrà impegnare a versare un euro al mese per ciascun alunno della
classe. Si potranno avere notizie e aggiornamenti riguardo il progetto accedendo al sito
www.sags-egypt.net tenuto da Ilaria Costa, insegnante di italiano al Cairo da tre anni, che ha anche collaborato con l’orfanotrofio. Quello che viene offerto secondo criteri di diagnosi professionale è un “pacchet-
Ecco qui una storia significativa raccontata da sour Teresa, la loro “mamma”...
re elaborando i loro pesanti vissuti. Non solo. Uno dei pensieri che sta dietro a quest’idea e ai ragionamenti di Aurora, è la convinzione che guarire le ferite di 16 fra bambini
e ragazzi, consenta a loro di diventare a loro
volta “maestri terapeuti” in grado di aiutare
gli altri. Insomma: seminare per far progredire. Ma ora passiamo ad una scheda molto sintetica del progetto: Il progetto intende raccogliere fondi grazie all’aiuto degli Istituti Superiori di Trento per garantire il supporto psicologico ai bambini dell’orfanotrofio del Cairo “Il buon samaritano” (alias She-
to” pro capite - per anno con i seguenti servizi: 20 ore d’incontro individuale con psicologo dell’età evolutiva, 40 ore d’incontro terapeutico come dinamica di gruppo, 40 pasti
per le terapie di gruppo ed una piccola merenda per quello individuale (il progetto dettagliato nella parte finanziaria e accessoria,
sarà pubblicato sul sito www.sags-egypt.
net). Aurora, compatibilmente con gli impegni universitari, ed in ogni caso supportata
da un gruppo di amici, presenterà il prgetto
ai presidi delle scuole in autunno. Per l’anno
2014 il progetto “Maestro Terapeuta” si pre-
fissa d’aiutare 16 bambini disagiati ed è comunque aperto alla generosità di chiunque
deisderi dare il proprio contributo.
“A.S, frequenta la terza superiore, è molto timido, parla poco, si sente rifiutato da suor Afaf e dagli altri. È un bel ragazzo ma lui si sente molto brutto. Soffre tanto perché la mamma, che era molto malata, è morta
quando era piccolo. Lui è l’ultimo di otto: 7 maschi e una femmina. Dopo la morte della mamma il papà ha portato A. al Buon Samaritano e gli
altri fratelli in altri orfanotrofi. Il padre è molto povero, fa il contadino
e lavora come operaio nei campi degli altri.Si è risposato e ha avuto altri
bambini, per cui la povertà è aumentata. A. si sente senza futuro per via
della povertà della famiglia. Io cerco di aiutarlo ad accettarsi, gli faccio
capire che è molto bello e che è amato da Dio e da me.”
Salam!
P
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F A S O
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Intestazione del conto:
Maestro Terapeuta - Cordi Jesu
Cairo - Egitto
MONDO APERTO - ONLUS
V.lo Pozzo, 1 - 37129 VERONA - 045/8092200
[email protected]
Banca Etica > BIC/SWIFT: CCRTIT2T84A
IBAN: IT 68 V 05018 12101 000000512250
C
U
N
E
L
Simonetta Gabrielli
[email protected]
SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA DI PAGINA 12
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26 | ottobre 2013 |
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| numero
FARMACIA
DI GARDOLO
dott. RENATO BRANDOLANI
Dietetica applicata - Omeopatia - Fitoterapia - Preparazioni galeniche - Analisi
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6
Iniziative
TUT GARDOLO ’n FESTA... e la festa continua!
Q
uest’anno la 33° edizione di “Tut
Gardol ‘n Festa” si è svolta nei giorni 6-7-8 settembre tra spiazzi e
porteghi, con la collaudata formula
che permette di conoscere scorci di Gardolo
molto suggestivi. È una manifestazione molto impegnativa dal punto di vista organizzativo e resa possibile soltanto grazie alla generosa collaborazione tra il direttivo del C.C.A.G
e le tante associazioni del Sobborgo. Nei 13
portici allestiti si sono potuti assaporare otti-
me pietanze tradizionali e gustosi piatti etnici, e nel contempo realizzare contatti umani e scambi culturali tra la popolazione ormai
multietnica di Gardolo.
Sono state allestite delle mostre molto interessanti: quella micologica( quest’anno era a
rischio per la carenza di materia prima), il laboratorio del legno a cura dello scultore Federico Bernard, la mostra fotografica “Piedi
Mani e Volti” di Adelfo Bayer, le “Ciavi e seradure de sti ani” di Marco Santuari, “La radio
agli albori” di Sergio Uber, quella di pittura del
gruppo Belle arti La Fontana in collaborazione con gli amici di Neufahrn Der Farbklecks
e infine “Immagini di un territorio unico: a
nord di Trento, a sud di Bolzano” a cura della
Circoscrizione di Gardolo.
Quest’anno abbiamo proposto due novità:
la gara podistica non competitiva “Do pasi per le frazion de Gardol”,svoltasi domenica 1° settembre, e la “Caccia al tesoro nascosto di Gardolo”. Tanti spettacoli in
piazza Libertà e nei portici per adulti e bambini e vari tornei sportivi hanno fatto divertire e allietare il folto pubblico che ha riempito
durante i tre giorni di festa il centro storico di
Gardolo. E questo certamente ci ha ripagato
delle tante fatiche.
Grazie a tutti i volontari e ai proprietari che
con grande spirito di collaborazione hanno
messo a disposizione i loro portici e... appuntamento al 2014 per la 34a edizione di “Tut
Gardol ‘n Festa”.
C.C.A.G.
P
remessa: una ricercatrice inglese di Cambridge, tale Molly Fox, ha
dimostrato, dati alla mano, che una pulizia eccessiva del corpo ha
un rovescio della medaglia: un rischio elevato di sviluppare demenza, declino cognitivo e Alzheimer, tre patologie da brivido! Il perché: il nostro sistema immunitario, dopo millenni passati a far fuori batteri, microbi, agenti patogeni, virus e altri microrganismi, ospiti abituali della nostra pelle, si sarebbe impigrito perché sostituito in questa lotta da sapone, bruschino, vasche da bagno, docce, bagnoschiuma, idromassaggi eccetera: al giorno d’oggi avrebbe perso la capacità di difenderci con efficacia!
La prova? I cittadini dei Paesi dove ci si lava di
più, tipo i pulitissimi Svizzeri e Islandesi, hanno il 12% di probabilità in più di sviluppare
malattie neurodegenerative e infettive rispetto ad altri meno adusi al sapone come quelli di Cina e Ghana.
Spavento, stordimento e dubbi: saremo costretti a rivalutare gli aggettivi brodec, engrepà, brodegon, smuzeg, sporcon come sinonimi di persone molto attente alla salute?
Sarà il caso di trasformare il bagno in caneva
o almeno coltivare ortiche nella vasca per evi-
OMAGGIO al GREP
tare la malsana tentazione di sguazzarci dentro un’oretta? Forse che quei de zità (Trent),
per decenni additati come modelli de net da
imitare, sarebbero stati invece da tenere alla larga a pedate perché portatori potenziali di gravi patologie? Anni per eliminare cessi costruiti con quattro assi direttamente sopra le concimaie, per portare in casa l’acqua
corrente, per allestire un bagno con WC, doccia e bidet e perfino la Jacuzzi, senza riciclo
e con lampade abbronzanti, sono stati anni di
rincorsa alle malattie?
Ebbene, la risposta è sì a tutti quattro i dubbi: troppa pulizia ci lascia disarmati di fronte
agli attacchi di tanti pericoli. Il rimedio? Tenetevi forte: un po’ de grep, quell’untuoso impasto di pelle morta, sudore, polvere, sebo, resti
di parassiti, popò di acaro, forfora, strati di micosi ecc... popolato da microbi, batteri & soci
che una volta costringevano il sistema immunitario a stare sempre con le “rece su drite”.
Caro, vecchio e amato grep.. ti ricordi?
Ben spalmato da dietro gli orecchi alla punta
dei piedi, eri misurato a “dedi”: fino a mezzo
ti tenevano come una seconda pelle, fino a uno eri roba da laorentoni che non si fermavano mai, a due per chi aveva la fontana dall’altra parte del paese e a tre beh.. cominciavi ad
esser un po’ tanto anche
per allora!
Poi, in pochi anni sei
stato spazzato via da saponette, bagni, detergenti e bruschini con l’accusa di non fa respirare la pelle, di alloggiare e sfamare pidocchi, di portare malattie, rovinare la biancheria, di rendere irrespirabile l’aria per centinaia
di metri eccetera. Di te restarono rare tracce
solo nei ricordi e nelle barzellette. Zia, in visita al mas del nipote ‘ngrepà, scorge in cucina
‘na caora: Pora bestia.. ma come fat a tegnirla chi.. no sentet che spuza? Nipote: No preocuparte zia.. la se abitua ben!
Ora, grazie a Molly, è giunto il momento di restituirti l’onore: la notizia che una pelle troppo
pulita soddisfa occhi e naso ma non difende
dall’Alzheimer e affini ti darà nuovo slancio! Il
vecchio detto “Ogni lavada l’è ‘na strazada”
riferito ai vestiti verrà rivisto e adattato agli esseri umani di oggi: Chi si lava si “straza”! Forse l’Asl non ci spedirà pieghevoli con l’invito a
tenerti addosso almeno fino a mezzo dito ma
lo slogan “Più grep per tutti!” potrebbe diventare un grido di rivendicazione generale!
Semmai, a questo punto il problema sarà:
come “ngreparse” adeguatamente? Mhmm..
qualcuno sa come si fa? Fino agli anni ‘50 e
’60 erano (eravamo?) tutti capaci! Consideriamo la giornata tipo di un gardoloto di inizio
novecento: alle sei va in stalla a governar le
bestie, poi in bici alla Ferriera. Alle cinque torna a casa e via nei campi col carretto del camerel a concimare verze, patate e fasòi, “mez
crazidel de chi, mez de là”. Prima di cena sega e spacca qualche quintale di legna, copa
en cunel e sgosa il camino dal graniz. Alle sette a tavola, poi onze le rode del car e ancora in stalla a monzer e via in bici al casel. Alle
nove, dritto a letto senza passare per vasche
o docce, un’Ave Maria col segn dela cros e
buonanotte! Una settimana e grep e salute erano garantiti!
Con la vita di oggi, invece, prima di averne addosso abbastanza da essere al sicuro, ci sarà
da aspettare mesi, forse anni! Ce la faremo?
Tranquilli: sarà presto disponibile come balsamo in farmacie e nei migliori supermercati
in pratiche confezioni per single, coppie “LuiLei” e “Lui-Lui”, per famiglie e gruppi d’acquisto. A pubblicizzarlo la stessa dicitura dell’amaro Petrus: Occidit qui non servat (in libera traduzione: O ‘l te copa o e ‘l te fa ben)! La
scelta ora è solo vostra: brodeghi o marodeghi? Meditate gente... meditate!
UB
26 | ottobre 2013 |
NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO 7
Bolzano. Un INCENERITORE
che “pare un museo di arte contemporanea”
I
n Alto Adige è finalmente operativo l’inceneritore modello, costruito secondo il
detto typisch Südtiroler “chi fa da sé fa
per sé”. Tuttavia, per pagare questo bendidio ci dovranno pensare almeno tutti quegli altoatesini che vorranno conferire i propri
rifiuti all’impianto di Bolzano. Il teleriscaldamento, tuttora al palo, è sempre stato un tema caro ai verdi Stefano Fattor, ex assessore comunale all’ambiente ora presidente di
Ecocenter, e Helmuth Moroder, ex consigliere comunale ora city manager. Per loro, così
come per l’assessora Patrizia Trincanato, nota per balbettare cose strampalate però in linea col detto di cui sopra, carriera e qualche
migliaio di euro in più al mese valgono più di
qualsiasi “lentius, profundius, suavius”, come diceva Alex Langer. Per Argante Brancalion è una patacca bollente: “Per portare avanti il teleriscaldamento occorrono 60 milioni da spendere nei prossimi 6 anni. Ma
nessuno li ha. Per trovarne almeno 30 Ecotherm cerca di vendere il proprio 50% a SEAB alla quale però mancano 4,8 milioni di
Euro per saldare il conto, poi dovrà trovarne altri 30 per portare avanti il progetto…”.
I Verdi altoatesini, sponsor instancabili di inceneritore e teleriscaldamento, potrebbero
coerentemente cominciare ad organizzare
qualche lotteria all’anno per raccogliere fon-
arrivano da sud”. La nuodi per i loro gioielli. In TrenI
nuovi
rifiuti
prodotti
va offerta turistica della
tino si è dovuto convenire,
non si deve sapere
regione Trentino Alto Adiinvece, che la “termovalorizzazione” è una fregatu- né vedere dove finiscono, ge potrebbe prevedere in
sia che preferiscano
futuro la visita-pacchetto
ra, archiviando il progetai due Musei: una al Muto di Ischia Podetti. Ora,
viaggiare di giorno o
il Comune di Trento, che di notte (e a quali costi). se della scienza e un’altra
a quell’inceneritore che conta gli stessi abitanti di
Bolzano e presenta analoghe criticità gestio- secondo il giornalista Marco Angelucci - “panali nella raccolta dei rifiuti, si pone l’obietti- re un museo di arte contemporanea” (Corrievo di valorizzare, riciclandola, la frazione dei re dell’Alto Adige, 25 luglio 2013). Non si sa
pannolini, con una rd al 74% (l’Adige, 3 a- se il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli abbia
gosto 2013), destinata ad andare oltre. Pra- mai pensato di ridurre o riciclare qualcosa,
tica virtuosa o reale che non è mai piaciu- forse le ceneri di quell’inceneritore che si è
ta, tra i tanti rappresentanti istituzionali, agli visto sfrecciare davanti come un treno in corassessori altoatesini Michl Laimer (diventa- sa – come ha sostenuto - senza possibilità
to ex, in seguito al processo per lo scanda- di fermarlo: sia le ceneri pesanti, pericolose,
lo Sel) e Florian Mussner e al presidente Lu- sia quelle leggere, tossiche, che sommano a
is Durnwalder, ai costruttori e alle banche. I 35-40.000 tonn/anno. Scriveva Spagnolli il
trentini potrebbero, perciò, non aver ancora 10 agosto 2006: Non accetto in alcun modo
capito i vantaggi della scienza e della tec- che chiunque… ci dipinga come dei malfatnologia pro combustioni di parte, se hanno tori per scelta… Le soluzioni più virtuose, nel
invece speso per il Muse (l’Adige, 29 luglio contesto in cui ci troviamo, sono quelle che
2013 - pag. 9 - pag. 10) la metà dei sol- abbiamo scelto e siamo pronti a dimostrardi spesi per bruciare i rifiuti altoatesini. L’as- lo in qualsiasi sede e con qualsiasi interlocusessore Mussner guarda avanti, forse fin ol- tore. Oggi, dati e costi alla mano, Spagnoltre la sua legislatura, proponendosi promo- li dovrebbe poter dimostrare che la Sua sotore turistico: “… il termovalorizzatore oltre luzione è la più virtuosa, non scordando che
che sicuro è anche bello architettonicamen- la fame di rifiuto in Alto Adige è il primo gete e sarà un biglietto da visita per i turisti che bot* di quell’esemplare opera di architettura
Che cosa vuol dire
“addomesticare”?
“È una cosa da molto
n questo numero del dimenticata. Vuol dire Mentre parla estrae da una
giornale vi voglio rac- <creare dei legami>...” borsa di stoffa il libro, lo apre
contare la storia di una
e mi fa leggere il suo dialosignora, che in questo
go preferito (capisco che è il
mio racconto chiamerò Risuo preferito perché è sottona, (come la mia nonna che
lineato in rosso)... da sempre mi ha insegnato
“Che cosa vuol dire “addocosa conta nella vita) che umesticare”?
no di questi giorni è passata
“Gli uomini” disse la volpe,
in negozio. In una calda mat“hanno dei fucili e cacciano.
tinata d’estate la signora RiÈ molto noioso! Allevano anna entra timidamente in neche delle galline. È il loro sogozio e mi porta un suo dilo interesse. Tu cerchi delle
pinto da incorniciare. Il dipingalline?” to è molto semplice ma al“No”, disse il piccolo prinlo stesso tempo molto espressivo. Appena lo cipe. “Cerco degli amici. Che cosa vuol dire
vedo mi torna alla mente quando da bambi- “addomesticare”?
no (e non solo) leggevo e rileggevo la storia “È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire
che il dipinto raffigura. Quella storia che, ogni <creare dei legami>...” volta, cambiava a seconda dell’età, l’umore, “Creare dei legami?” il momento. Non c’è una volta che leggendo “Certo”, disse la volpe. “Tu, fino ad ora, per
“Il Piccolo Principe” io non abbia riscoperto, me, non sei che un ragazzino uguale a cencome per magia, una parte di me che anco- tomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E
ra non conoscevo. La signora Rina sembra neppure tu hai bisogno di me. Io non sono
interpretare il mio pensiero e mi dice: “que- per te che una volpe uguale a centomila volsta è la mia storia preferita perché mi ha in- pi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisegnato cosa è davvero importante”. Io an- sogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico
nuisco ma la signora Rina vede sul mio vi- al mondo, e io sarò per te unica al mondo”. so un piccolo punto di domanda. Sorride e Mentre leggo la signora Rina mi dice:”i lemi dice: “I legami, questo è quello che conta gami sono la cosa più importante anche se
nella vita.. era così per la volpe ed è così an- spesso ce lo dimentichiamo. Ognuna li crea
che per me”.
come può e io lo faccio anche attraverso la
I
da 130.000 tonn/anno che non prevede alcuna “architettura” capace di smaltire anche
i nuovi rifiuti prodotti, peggiori di quelli in entrata all’impianto. Di questi, infatti, non si deve né sapere né vedere dove finiscono, sia
che preferiscano viaggiare di giorno o di notte (e a quali costi). In Trentino si procede al
Quarto aggiornamento del piano provinciale
dei rifiuti, con auspicabile progressiva pianificazione verso riduzione della quota residua
indifferenziata, secondo alcuni eternamente non riciclabile.** In Alto Adige l’aggiornamento del Piano rifiuti non si fa accontentandosi dell’inaugurazione dell’inceneritore modello e di rassicurare che, ieri come in futuro,
tutte le emissioni saranno monitorate in tempo reale e non sforeranno mai i limiti di legge. Buone combustioni e tasse agli altoatesini, almeno fino al 2035-40, sperando (per
Ecocenter e futuri gestori) che anche i trentini nel frattempo possano conferire al nuovo inceneritore qualche migliaio di tonnellate/anno da “termovalorizzare”, chissà quando per “teleriscaldare” l’ecologica Bolzano di
CasaClima.
Redazione Ecce Terra
Un quadro che crea legami...
pittura. Io esprimo me stessa, il mio desiderio
di stare con gli altri e il valore che do alle persone anche con i tuoi colori, quindi ti ringrazio perché mi permetti di fare questo e sicuramente lo permetti a tanti altri che non te lo
dicono”. Io non so cosa dire, sorrido, aiuto la
signora Rina a scegliere la sua cornice, in silenzio, uno di quei silenzi piacevoli e ricchi di
significato. Quando la signora Rina esce dal
negozio mi sento felice, felice non per i complimenti ma perché, ho donato senza sapere
anche se ho ricevuto molto di più. Ho voluto condividere con voi questa mia
magica esperienza prima di tutto per ringraziare la signora Rina ma anche per fare altrettanto con tutti voi che con i vostri dipinti
riuscite ad esprimere voi stessi (o magari im-
parerete a farlo, io ve lo consiglio) o a creare dei legami con chi si delizia gli occhi guardandoli.
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Attualità -Fai da Te
| numero
8
Associazioni
Quando l’ARTE incontra il SOCIALE
Q
uando dico che mi sto specializzando in arte terapia una delle prime
domande che mi sento rivolgere è:
Ma quale arte?
In effetti arte è una parola che apre a un
mondo variegato fatto da discipline e approcci diversi. Quindi provo a rispondere in
questo articolo. Non ho intenzione di approfondire qui il concetto di arte perché ci vorrebbe un trattato a sé. Ci basta sapere che
un prodotto artistico può sprigionare emozioni intense e immediate e ci da l’opportu-
nità di condividerle con più persone anche
se non si conoscono. Ecco che ogni qualvolta si passa da fruitori a creatori in prima persona del processo creativo artistico tutte le
emozioni trovano una via efficace ed immediata per esprimersi. Questo succede con
tutte le arti: musica, pittura, danza, recitazione, narrativa le declinazioni dell’arte terapia
sono a loro volta numerose perché spaziano dalla danza al cinema al teatro. Qui mi limiterò alle quattro discipline nel quale si declina il Corso di formazione Triennale in Arte Terapia promosso da Art.ED.O. e gestito
per il Trentino dall’associazione OndaSalus:
musico terapia, danza-movimento terapia,
dramma-teatro terapia e arte terapia plastico-pittorica. Tutte queste discipline d’aiuto
hanno in comune l’utilizzo della comunicazione non verbale, il coinvolgimento del fruitore come parte attiva, l’adottare e il personalizzare le varie tecniche volta per volta e il
campo di applicazione è sia preventivo, riabilitativo che terapeutico.
Vediamole ora in dettaglio: Musico terapia: favorisce, attraverso il suono, la comunicazione, la relazione, l’apprendimento
e l’organizzazione le necessità mentali e sociali. Usa a questo scopo non solo gli strumenti musicali quali la chitarra, il pianoforte e via dicendo, ma tutto quello che è suono e ritmo. Si possono usare sassi, bastoni oltre ovviamente alla voce e qualsiasi oggetto produca rumore. I suoni i rumori sono all’origine della vita, pensiamo al grembo
materno, ma anche lo stesso respiro è suono, viviamo immersi nei suoni. Provare ad ascoltarli a decodificarli può riuscire a metterci in contatto con le nostre origini. Danza-movimento terapia: si propone di veicolare attraverso il corpo la messa in scena
delle emozioni e delle pulsioni più profonde dell’essere umano. Tutti noi danziamo, ci
muoviamo attraverso i gesti quotidiani, questi gesti parlano di noi. Capirli e sperimentarne di nuovi da l’opportunità di modificare,
comprendere comportamenti che generano
malessere. Di solito il laboratorio di questo
tipo viene fatto in una stanza protetta, confortevole, avvalendosi di sottofondi musicali,
meditativi. Dramma-teatro terapia: utilizza il linguaggio del teatro e quindi la messa in scena e la creazione di propri personaggi allo scopo di accompagnare le persone in un processo di consapevolezza di sé
stessi, dei propri limiti e dei propri confini
corporei, relazionali e sociali. Rende armonico il rapporto tra corpo, voce, mente nella relazione con l’altro, se stessi e la propria
creatività interpretativa. Dà l’opportunità di
mettere in scena attraverso personaggi, altri
da noi, i nostri dolori, le frustrazioni che così
mascherate ci danno l’opportunità di guardarle in faccia con meno angoscia. Arte terapia plastico-pittorica: per mezzo
di materiali quali la creta, i colori di ogni genere come matite o pennelli…dà la possibilità
di una espressività fatta di simboli, disegni,
macchie e manufatti di ogni tipo che permettono, se ben veicolati, di favorire la comunicazione con il mondo esterno a un livello profondamente emotivo. I nostri pensieri
e sentimenti più profondi riescono ad esprimersi con più facilità attraverso le immagini. Il bambino per dirla con le parole di Walter Benjamin non gioca solo a fare il commerciante o il maestro ma anche il mulino
Le quattro discipline
del Corso di formazione
Triennale in Arte Terapia:
Musico terapia,
Danza-movimento terapia,
Dramma-teatro terapia,
Arte terapia plastico-pittorica
a vento o il treno. Purtroppo andando avanti
con l’età ci convinciamo di aver perso queste capacità, questa fantasia ma sono solo
sopite dentro di noi. Riuscire a portarle alla
nostra coscienza apre a meravigliosi mondi inesplorati.
Sempre di più con l’evolversi dell’arte terapia le sfumature che diversificano le varie
discipline si contaminano l’una con l’altra,
favorendone l’utilizzo in contemporanea da
parte dell’arte terapista. La persona che si
accosta a questo tipo di percorso, sia esso utente o aspirante arte terapista, non deve necessariamente aver già acquisito competenze nella disciplina scelta ma sentirsi a
proprio agio con essa. Per ulteriori informazioni vi invito a visitare il sito www.artiterapie-italia.it - www.ondasalus.org
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26 | ottobre 2013 |
NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO 9
Salute
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Impedenziometria
corporea
Non solo farmaci!
L’esame consente di valutare, in rapporto al
proprio peso, altezza ed età, la composizione
del corpo del soggetto misurando i seguenti
parametri: • massa grassa (in kg e in %)
• massa magra (in kg e in %) • volume
di acqua corporea (indice di corretta idratazione) • fabbisogno energetico. L’esame
richiede pochi minuti e non è necessario preavviso. È importante eseguirlo prima e durante
programmi dietetici ipocalorici per verificare
che la perdita di peso non colpisca la parte
magra (muscolare) ma soltanto la massa grassa della corporatura. È importante anche per
valutare il grado di idratazione per eventualmente correggere apporti idrici insufficienti.
L’osteoporosi è una condizione patologica in
cui l’impoverimento minerale delle ossa rende
le stesse più fragili e più facilmente soggette a
rottura soprattutto a livello vertebrale o femorale. La patologia colpisce prevalentemente le
donne in età pre- e post-menopausale come
conseguenza del calo dei livelli ormonali estrogenici. Per la diagnosi, fino a qualche anno fa,
efficace
necessario
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to
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D camera attraverso giche.
lesione tramite un
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e dell’umidità
all’inNOST-2000:
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dotato
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terno
della
camera.
una
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disponibilechio
unaultrasuono
nuova tipologia
di la
esaRiprendiamo l’articolo pubblicato apertura circolare dotata
per
misurazione
una punta con diffusore del gas.
Infine, sulla superficie superiore
della
densità
epochi
della
qualità
Sulla superficie
superiore
del
della
camera
vi è una ossea,
valvola a
di guarnizioni dal diametrome,
va- eseguibile
su
larga
scala
ed
in
istanti,
la volta scorsa proseguendo nel parlare
dispositivo si trovano
un indicamembrana
che permette di eliriabile, allo scopo di garantire
analizzata
a livello
del calcagno.
tore di pressione
ed un igromeminare
la quota
eccessiva di gas
che
consente
di
misurare
la
densità
ossea
con
un chiusura ermetica del dispoE’ una
unobatteria
strumento
di altissima qualità
dei servizi offerti dalle farmacie.sitivo. Durante il funzionamento, tro, alimentati con
introdotta nel dispositivo.
nel determinare
massaed
e la qualità
di ultrasuoni,
in modo non lainvasivo
il dispositivo è collegato adl’impiego
una
dell’osso pertanto fondamentale sia
bombola di ossigeno gassoso
assolutamente sicuro.
Eseguita la misurazione
per uso sanitario. All’apertura
nell’identificare che prevenire il probledel rubinetto, il gas entra nella
Holter motorio-metabolico
di
Mineralometria
ossea
ad ultrasuoni, l’appama
dell’osteoporosi.
camera ed in circa 8 minuti raggiunge la concentrazione recchio
teraindicherà
il
valore
di T score rilevato
COME
ESEGUE IL TEST?
Consiste nell’indossare per alcuni giorni un dispositivo portatile che, programmato in basepeutica.
alle SIcarate
da
qui
l’indicazione
L’
umidificato, seduto,
intro- pone il piede nello strumenIl ossigeno
paziente,
comodamente
teristiche individuali del soggetto, misura e registra, grazie ai sensori incorporati, i seguentidotto
parametri:
tramite un ugello viene
to. Ad un comando dell’operatore,
il misuratore si attiva
di: • Osteopenia:
se eTun
• calorie consumate per metabolismo basale (quello non legato all’attività fisica); • calorie
fascio di ultrasuoni viene trasmesso
attraverso il calcagno.
score
compreso
tra
-1 Il
perche’
scegliere l’ossigenoterapia normobarica
consumate per attività fisica aerobica; • numero di passi compiuti (per valutare lopaziente
stile
dinonvita
avverte alcuna sensazione. In pochi secondi la
e -2,5;
OsteoporoOffre notevoli vantaggi in termini terapeutici
Assenza di controindicazioni
locali e•sistemiche
motorio utile al benessere cardiovascolare) • tempo trascorso da sdraiati e tempo di sonno,
per
massa
ossea
misurataiperbarico
e rappresentata graficamente.
Il l’apporto di ossigeno può arrivare a
in quanto
associate
alviene
trattamento
si:
se
T
score
inferiore
risultato
è
disponibile
subito.
livelli
quadrupli
rispetto a quelli ottenibili con la
Ridotti
costi
rispetto
al
trattamento
iperbarico
mettere in evidenza eventuali anomalie della qualità del sonno.
terapia iperbarica
Riduzione dei costi e deiaconsumi
-2,5;di•medicazioOsteoporoIl dispositivo, che consiste in un bracciale di un paio di centimetri di altezza posizionato sul
E’ estremamente maneggevole
ni ebraccio
presidi medici
IL Riduzione
PIEDE VIENE
POSTOdiNELL’ACQUA
?
si stabilizzata:
sePermette
T con versatilità il trattamento sia di
dei tempi
ricovero
dominante, va indossato per almeno 3 giorni, meglio 5 giorni se si svolge un’attività sportiva
molto
pazienti allettati che in trattamento domiciliare
ridotte,
600x350x350
No.Dimensioni
Contrariamente
a ingombro:
quanto
accadeva
coi primi ultrasonomescore
inferiore
a
-2,5
Consente di ottenere una continuità di trattamm; peso 3.5
Kg e trasportabilità
intensa. Al termine della registrazione, il dispositivo viene riconsegnato alla farmacia chetri,estrapola
il piede noni viene
immerso in acqua. Si applica sulla
pelle
mento.
Ampio spettro di applicazione
con idrofilo.
almeno una frattusolo
del
normale
gel
ecografico
dati e li analizza fornendo i consigli idonei allo specifico caso. L’holter motorio-metabolico, nei soggetti
ra osteoporotica. La presenza di osteopenia o
in sovrappeso, consente di conoscere e valutare se sia più indicato modificare la dieta,PER
aumentare
QUALI PATOLOGIE E' INDICATA L'OSSIGENOTERAPIA NORMOBARICA
COME SI PRESENTA IL RISULTATO
DELL’ANALISI?
addirittura
di osteoporosi mette in evidenza la
l’attività fisica o mettere in atto interventi volti a modificare il metabolismo basale. Da non sottovalutare
Il risultato dell’analisi, oltre necessità
che a Piaghe
video,e di
viene
riprodotto in stampa
conLesioni
graficidi che
che chiariscono
intraprendere
trattamenti
micontinuo
in pazienti invisivateraulcere
flebostatiche.
inoltre la capacità dell’esame di valutare la qualità del sonno: differenze importanti tra tempo
trascorso
cortisonicae come
mente
la condizione del paziente rispetto ai valori assoluti di normalità pia
(T-score)
relativi
allareumatoisua età
rino aPiaghe
recuperare
mineralizzazione
delle ossaartrite
de o simili.
e soluzioni dila
continuo
in ar(Z-score).
da sdraiati e tempo di sonno, possono rappresentare un campanello d’allarme per individuare
episodi
teriopatici.
l’obiettivo
di prevenire
le importanti
ed
in- esposte.
infette edapprofondita.
i dati del report devonocon
essere
poi sottoposti
al proprio medico
perLesioni
una ossee
valutazione
di apnea notturna, spesso sconosciuti ai soggetti che ne soffrono e con effetti negativi sulTutti
benessere
Ferite infette
con flora mista. dell’osteoporosi. Per l’evalidanti
conseguenze
Trapianti cutanei a rischio per condicardiovascolare (possono causare elevata pressione arteriosa durante il sonno e, da studi recenti,
zioni disporre
locali o generali.
Piaghe o dell’esame
ferite o ulcere in è
pazienti
secuzione
necessario
di
diabetici.
possono aumentare il rischio di ictus cerebrovascolare).
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INFORMAZIONI
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FARMACIA
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dello strumento.
CURARSI CON L’OSSIGENOTERAPIA
NORMOBARICA
Esame delle pelle
La pelle non solo è un organo molto importante per la funzione di rivestimento e protezione
dell’organismo, ma anche un elemento che
gioca un importante ruolo nel nostro approccio
sociale con importanti risvolti anche psicologici. Per individuare, misurare e monitorare i problemi della nostra pelle, in farmacia può essere
eseguito un esame con specifiche sonde in
grado di misurare, in modo oggettivo, l’idratazione, la presenza di sebo, l’elasticità, il pH,
la melanina, la qualità della circolazione
sanguigna, la porosità della pelle. Dall’analisi dei risultati ottenuti, il farmacista potrà
consigliare i comportamenti e/o i trattamenti
specifici per migliorareo o mantenere lo stato
di salute della pelle. Per l’esecuzione dell’esame è preferibile prendere un appuntamento e
recarsi in farmacia con la pelle ben detersa e
non truccata. Il costo dell’esame varia in base
al numero di parametri valutati.
Esame del cuoio capelluto
e del capello
È possibile eseguire una valutazione delle condizioni del cuoio capelluto misurando il pH, l’idratazione, la presenza di sebo, la presenza
di forfora, per meglio individuare e risolvere
eventuali problemi generalmente legati a fenomeni irritativi o desquamativi del cuoio capelluto. Riguardo al benessere dei capelli, è anche
possibile valutare, con una telecamera ad alto
ingrandimento, l’integrità del fusto, la densità
dei capelli completamente formati (numero/cm2) e la densità dei capelli “vellus”. È perciò
possibile valutare oggettivamente la necessità di eseguire
trattamenti anticaduta e seguirne nel tempo l’efficacia.
Mineralometria ossea ad
ultrasuoni del calcagno
...ovvero
i NUOVI SERVIZI
in farmacia
2
Holter motorio-metabolico
Attività di prevenzione e consiglio strutturato
In collaborazione con le società scientifiche dei medici di base, la Farmacia partecipa a programmi nazionali di prevenzione e promozione del benessere di diversi distretti dell’organismo. Qualche
esempio: • benessere cardiovascolare; • benessere gastrointestinale; • benessere del sonno;
• benessere della donna in menopausa; • corretto comportamento alimentare. L’attività consiste
in un colloquio durante il quale il soggetto risponderà ad alcune domande anamnestiche mirate al
problema e, su richiesta, potrà eseguire specifiche misurazioni di autoanalisi (per esempio glicemia,
colesterolo, impedenziometria, ...). Il questionario si concluderà con l’elaborazione di
una scheda personalizzata nella quale, in forma grafica e con l’ausilio dei colori rosso
e verde, vengono messi in evidenza gli eventuali punti critici e le possibilità d’intervento per migliorare il benessere. Oltre alla scheda personale vengono consegnati
opuscoli informativi sul tema trattato. Per accedere a questo tipo di attività di consiglio
è necessario prendere un appuntamento con la Farmacia, anche telefonicamente, e
concordare preventivamente se sia necessario presentarsi a digiuno o meno.
Esame urine
L’esame delle urine è entrato nella prassi dei controlli sanitari di laboratorio in quanto le urine, come liquido di scarto prodotto dal
nostro organismo, sono in grado di dare molte informazioni sullo stato di salute. In particolare, con un esame delle urine, non invasivo e di semplice esecuzione, si possono cogliere campanelli di allarme sullo stato metabolico, sulla funzionalità renale, sulla
presenza infezioni delle vie urinarie. Il test richiede un paio di minuti con apparecchiatura che rilascia uno scontrino con il valore
dei 10 parametri misurati che sono: • sangue (segnala la presenza di piccole ferite dovute a piccoli calcoli o infezioni come la cistite o uretrite; nei soggetti di
sesso maschile può essere indicativo di ipertrofia prostatica); • bilirubina (la sua presenza può indicare anemia emolitica, perniciosa o talassemia o ancora
malattie epatiche di varia natura); • urobilinogeno (quando presente in quantità eccessiva, è sintomo di infezione in corso o di alterazione della funzionalità
epatica); • corpi chetonici (se presenti, sono indicativi della presenza di diabete o epatite cronica; i corpi chetonici però possono essere presenti nelle urine
anche dopo un intenso sforzo fisico o diete eccessivamente prive di carboidrati); • proteine (se presenti, segnalano disfunzione renale, anemia, diabete,
cistite, ...); • nitriti (la presenza di nitriti può essere legata al consumo di alimenti con un’eccessiva quantità di conservanti; tuttavia, la loro presenza, specie
quando sono presenti anche i leucociti, è indicativa di specifiche infezioni batteriche); • glucosio (la presenza del glucosio nelle urine è indice di iperglicemia,
come nel diabete, o della presenza di danni renali); • pH (un valore alterato rispetto alla normalità, è segno di diverse patologie metaboliche quali il diabete, la
sindrome di Cushing, la sepsi urinaria...); • peso specifico (valori superiori o inferiori a quelli normali sono indicativi di diverse patologie o anche dell’utilizzo
di sostanze farmacologiche o d’abuso); • leucociti (cioè globuli bianchi; la loro presenza nelle urine, esclusi i grossi traumi, è indicativa, principalmente, di
infezioni delle vie urinarie in corso). Il risultato dell’esame delle urine in un soggetto sano deve essere totalmente negativo. In presenza di valori anomali è
necessario presentare il risultato al medico che deciderà se intraprendere una terapia farmacologica o indirizzare il soggetto a successivi esami diagnostici di
approfondimento. Per l’esecuzione è necessario recarsi in farmacia con una provetta di urine, meglio se quelle mattutine. Non occorre preavviso.
Esame delle
intolleranze
alimentari
È noto che alcuni disturbi dermatologici o
gastrointestinali o neurologici, non riconducibili a vere patologie, sono spesso correlati a reazioni anomale dell’organismo a particolari sostanze contenute negli
alimenti o nelle bevande. Si parla quindi di
intolleranze alimentari, ben distinte, per cause e possibilità di trattamento, dalle allergie.
La valutazione della presenza di intolleranze
alimentari è eseguita in farmacia mediante
un prelievo di sangue capillare (una piccola
puntura sul polpastrello di un dito). Il campione
prelevato viene inviato dalla farmacia al laboratorio specializzato che eseguirà l’analisi,
la diagnosi e, su richiesta dell’interessato,
fornirà anche una dieta personalizzata per
la risoluzione del problema formulata da un
medico dietologo. Il costo degli esami è variabile a seconda del numero di alimenti o
bevande che si intenda testare e a seconda
della richiesta, o meno, del programma dietetico. Per l’esecuzione del test non occorre
prenotazione, ma è importante che il soggetto
non modifichi la propria dieta prima di eseguire
il test che, altrimenti, potrebbe dare risultati falsamente negativi.
Dott.ssa Francesca Di Fonso
La Farmacia di Roncafort
Via L. Caneppele 31 - TRENTO
[email protected]
www.lafarmaciadironcafort.it
I
NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO
10
Tre quarti di secolo
Lettere al Giornale
V+ita vissuta
75 anni più belli di questo secolo che
stanno per finire. Il primo quarto di secolo (1900-1925) non ha strabiliato con
scoperte di risonanza mondiale mentre c’è da ricordare, negativamente, il periodo della prima grande guerra. Nel secondo
quarto di secolo (1926-1950) ricordo (essendo nato nel 1923) che ho potuto vivere,
da quando ero piccolino, un susseguirsi di
grandi scoperte e innovazioni, che di anno in
anno, ci hanno migliorato la vita. In particolare la luce elettrica che, anche se scoperta
molti anni prima, finalmente entrava in tutte
le case anche quelle più povere: nelle stalle, nelle cantine che fino ad allora si illuminavano con candele o nel migliore dei casi
con lucerne a petrolio. Abbiamo inaugurato
la “luce” nella stalla dei Mattedi, in Via Tosetti, all’incirca nei primi anni trenta, in occasione di una recita di una commedia rappresentata da noi piccoli “attori” ai primi passi
nel calcare le scene. Su quel palco, dove si
faceva il “filò” nelle lunghe sere autunnali ed
invernali, che fino a quel momento era stato rischiarato dalla luce di una candela o al
massimo due che riproducevano ombre irreali sui muri, si sono accese, per l’occasione, alcune lampadine di pochi Watt, per dare
al palco l’illusione di essere a teatro. Quel-
1928 - Saggio fascista
le lampadine hanno segnato nei miei ricordi un qualche cosa di magico. Sempre nei
primi anni trenta, o a metà degli anni stessi
(1935/36) è arrivata la radio, non nelle case,
ma a scuola. Un’aula tutta dedicata a quel
grande cassone che dispensava “ciacere” e
musica. Tutte le classi, a turno, si recavano
in quello stanzone per ascoltare l’ora di trasmissione dedicata ai programmi scolastici e alla propaganda fascista. Erano gli anni della guerra d’Africa. La radio ci propinava a tutte le ore le vittorie, dei nostri solda-
NORDIC WALKING a Gardolo
L
unedì 26 agosto è iniziato un corso di Nordic Walking organizzato dalla circoscrizione di Gardolo. Tre sere in settimana ci siamo trovati un gruppo di circa 20 persone al parco
di Melta e dopo i primi giorni le nostre passeggiate si sono allargate in Gardolo e zone limitrofe. Roberto Pedrolli, il nostro istruttore, ha avuto la capacità di rendere veramente gradevoli
questi incontri e di avere creato una piacevolissima atmosfera.
Gli allievi del corso vogliono perciò ringraziare la circoscrizione
di Gardolo ed in particolare Claudio Scaramuzza per aver attivato questa interessante ed utile iniziativa sperando che vengano fatti altri eventi di questo tipo.
Gli allievi
ti, sull’esercito del Negus Aille Selassiè. Noi,
ragazzi balilla, avevamo un bel lavoro a spostare bandierine su quella grande cartina
geografica dell’Africa Orientale, per segnare l’avanzata delle nostre truppe che guadagnavano “l’Impero”. Il periodo fascista, per
me, è un ricordo di amore-odio. Nel periodo scolare, infatuati da una propaganda che
ci lavava il cervello, si era trascinati in un’atmosfera che per i ragazzi era di esaltazione,
si faceva ginnastica in divisa, saggi ginnici
con moschetti che erano quasi armi vere, u-
na banda (quella del maestro Fumai) che a
farci parte era come toccare il cielo col dito. Ricordo quell’oceanico raduno in Piazza
del Duomo, quando è arrivato a Trento il Duce. Ore e ore inquadrati come sardine nelle
scatole, sotto il sole, tanto che a decine sono
stati portati via dalla Croce Rossa perché si
sono sentiti mancare stramazzando al suolo. Per noi ragazzi queste cose potevano anche entusiasmare, ma poi, quando voltavamo la medaglia e vivevamo avvenimenti come quello che ho vissuto in una Vigilia di Natale in casa Pedrolli, dove abitavo, l’infatuazione per quel regime si trasformava in odio. I fatti sono andati così: era una vigilia di
Natale, nella stessa casa abitavamo noi Tomasi e la famiglia Andreatta. Il papà Giovanni, socialista e antifascista, sua moglie Ida,
i figli Lea e Gino, ragazzi come me. Stavamo preparando il presepio in casa Andreatta, l’euforia di noi ragazzi era al massimo, il
giorno dopo sarebbe stato Natale. Tutti presi con muschio, capanna, personaggi, pecore e Re Magi. Verso sera quell’atmosfera
Natalizia si trasformò in tragedia. Due militari fascisti in borghese si presentarono e, mostrando un’ingiunzione di arresto, portarono
Giovanni al confino...
[continua sul prossimo numero]
SCI-CLUB GARDOLO...
CORSI DI PRESCIISTICA
M
ercoledì 2 ottobre inizia la ginnastica presciistica, presso la palestra delle Scuole Elementari S. Anna. Gli incontri si svolgeranno nelle
giornate di lunedì e mercoledì dalle ore 20 alle ore 21, fino a mercoledì 18 dicembre 2013 per
poi proseguire da mercoledì 8 gennaio fino a lunedì
31 marzo 2014. Per le iscrizioni, che si faranno direttamente in palestra, è necessari presentare copia del certificato medico di buona salute. Ricordiamo di portare delle scarpe da ginnastica pulite per
la palestra. Per info: [email protected]
Polo sociale di
Gardolo e Meano
CAPIAMOCI
Lo Sci Club inoltre organizza CORSI DI SCI che,
neve permettendo, inizieranno sabato 11 gennaio 2014. Ulteriori informazioni all’inizio di dicembre
mentre le eventuali iscrizioni si potranno fare all’incirca verso il 13 dicembre.
il Direttivo
OFFICINA
26 | ottobre 2013 |
11
L’uso del BICARBONATO di sodio
I
l bicarbonato è un ottimo alleato naturale per
le mille attività quotidiane. Il bicarbonato di
sodio è uno degli ingredienti più versatili che
possiamo trovare in casa: grazie ai suoi innumerevoli utilizzi il bicarbonato di sodio va a sostituire tutte quelle sostanze chimiche dannose
per la nostra salute e per l’ambiente. Dalla pulizia
della cucina alla cura della nostra persona, ecco
per voi una guida all’uso del bicarbonato di sodio.
BICARBONATO DI SODIO IN CASA
Per le superfici lavabili - Attraverso l’uso del bicarbonato di sodio la casa sarà sempre splendente: lo si può avere semplicemente
preparando una soluzione formata da bicarbonato ed acqua e strofinando vigorosamente la superficie lavabile della vostra cucina, una volta risciacquato avrete degli ottimi risultati. Come
detersivo per i pavimenti - Un ottimo detersivo naturale da adoperare anche per pulire il pavimento in ceramica aggiungendo alla soluzione
un bicchiere di aceto bianco. Per l’argenteria - Per avere dell’argenteria brillante più che
mai, passate con un panno umido sul vostro oggetto un’emulsione di tre parti di bicarbonato ed
una parte d’acqua, volendo potete usare anche il
bicarbonato da solo, risciacquate con acqua tiepida ed asciugate per bene. Contro gli acari
- Non ne potete più degli odiosi acari che si annidano sui vostri tappeti allora cospargeteli con del
bicarbonato, lasciandolo agire per un’intera notte; in seguito rimuovete il tutto aiutandovi con l’aspirapolvere. Quest’ultimoprocesso vi permetterà inoltre di rimuovere i cattivi odori dalla vostra
aspirapolvere. Per lavare i piatti - Un cucchiaio di bicarbonato dentro l’acqua per lavare
piatti e pentole aiuta a rimuovere le macchie ostinate e potenzia l’effetto del detersivo utilizzato
per il loro lavaggio. Contro le macchie nei
muri - Anche voi ritrovate sulle pareti della vostra
casa delle macchie, sopratutto nei pressi dei caloriferi: strofinate con della mollica di pane intrisa di bicarbonato la parte, così da permettere al
muro di tornare bianco e splendente.
CONTRO I CATTIVI ODORI
I cattivi odori in frigorifero - Uno dei luoghi
dove è frequente la formazione di cattivi odori è
il frigorifero, ponendo al suo interno una ciotolina con circa 200 g di bicarbonato da cambiare di
tanto in tanto la puzza andrà via. Mentre per una
pulizia periodica delle pareti interne del frigorifero servitevi di una soluzione composta da 4 cucchiai di bicarbonato in un litro d’acqua. Macchie e cattivi odori della caffetteria - Questo
prodotto miracoloso permette di eliminare macchie e cattivi odori anche dalla nostra caffettiera grazie ad una soluzione fatta da un bicchiere di aceto di mele e due cucchiai di bicarbonato. Nelle lettiere dei gatti - A beneficiare del
bicarbonato di sodio saranno anche i vostri amici animali, spargendolo sul fondo della gabbietta o della lettiera si previene il formarsi di cattivi
odori. Per la biancheria - Cospargetene un
po’ anche sul fondo della cesta della biancheria
sporca oppure ponete al suo interno un sacchettino microforato contenente la polvere, allo stesso modo potete preservare il vostro armadio aggiungendo qualche goccia di olio essenziale così da eliminare gli odori e profumare i vostri capi. Come disinfettante - Di solito il bicarbonato di sodio usato in questi modi dura circa due
mesi. Invece di gettarlo nella spazzatura vi consigliamo di versarlo in tutti gli scarichi così da pulire e disinfettare.
INGREDIENTE SEGRETO NELLE RICETTE
Per lievitare le torte - Per permettere alla
vostra torta di lievitare aggiungete un cucchiaino di bicarbonato al lievito utilizzato. Ricordate il
bicarbonato aiuta la lievitazione, ma non può sostituire la funzione del lievito. Se desiderate eliminare completamente il lievito, basta la punta
di un cucchiaino di bicarbonato mescolato con
un vasetto di yogurt. Per frittate morbide Mentre per ottenere una frittata morbida e soffice vi consigliamo di mettere la punta di un cucchiaino di bicarbonato ogni 3 uova. La medesima
dose sarà necessaria per rendere il vostro bolli-
20 modi per
utilizzarlo al meglio
to meno duro e stoppaccioso. Per i legumi Volete cucinare legumi e verdure in poco tempo?
Un cucchiaio di bicarbonato ogni litro d’acqua aiuterà la cottura al contempo eliminando l’amaro delle verdure. Contro le acidità - Il bicarbonato di sodio ha anche la funzione di smorzare l’acidità del vostro sugo, non esagerate ne basta solo una punta.
PER IL BENESSERE DELLA PERSONA
Per la pulizia dei denti - Partendo da un
gesto estremamente importante come la pulizia
dei denti coadiuvate l’uso del comune dentifricio mettendo una volta a settimana un po’ di bicarbonato sullo spazzolino, spazzolando normalmente. Per rendere il sapore più gradevole, aggiungete poche gocce d’olio essenziale di menta. Non usate troppo spesso, il bicarbonato potrebbe danneggiare lo smalto dei denti. Per
la protesi dentaria - Sciogliendo due cucchiaini di bicarbonato in una tazza d’acqua calda, potrete pulire a fondo il vostro apparecchio o protesi dentaria. Sarà un ottimo rimedio per togliere
i fastidiosi rimasugli di cibo che si incastrano al
suo interno. Per rilassare i piedi - Il bicarbonato permette anche di avere sollievo dopo una
Ecologia
| numero
giornata in piedi, basta aggiungere due cucchiai
in acqua tiepida/calda, ponete in ammollo le vostre gambe per almeno 10-15 minuti. Unendo un
pochino d’acqua ad un cucchiaio di bicarbonato riuscirete attraverso questa pasta a combattere la tallonite, passandola sulle zone ruvide per
ammorbidirle. Per capelli morbidi - Per dei
capelli morbidi e lucenti vi consigliamo di amalgamare un cucchiaino di bicarbonato allo shampoo che utilizzate di solito, permetterà di eliminare i residui di calcare dell’acqua e delle sostanze
dei prodotti di styling. Il bicarbonato di sodio come deodorante - Creare un deodorante
fai da te usando il bicarbonato è semplice… applicatelo su piedi ed ascelle aiutandovi con le dita
o con un piumino da cipria. Se preferite un deodorante liquido invece scioglietene due cucchiaini in un bicchiere d’acqua, lasciate riposare per
24 ore e trasferite il tutto in un contenitore spray,
magari riciclando la confezione di un vecchio deodorante.
Maria Giovanna Tarullo
Fonte: http://ilfattaccio.org/2012/05/14/luso-del-bicarbonato-di-sodio-20-modi-per-utilizzarlo-al-meglio/
Fa’ la Cosa Giusta!
Fa’ la Cosa Giusta! Trento è un viaggio. È un viaggio nel tempo e
nello spazio, che parte dal presente e da Trento e arriva nel passato e nel futuro, in fondo all’Italia e ai quattro angoli del mondo.
Quando entri nei padiglioni di Trento Fiere è autunno inoltrato e
le Dolomiti poco lontane sono spesso imbiancate dalla prima neve. Eppure, dentro, la prima cosa che colpisce è il calore, persino fra gli stand degli agricoltori, che sono nel cortile dove qualche volte il termometro non è molto generoso. È un calore fatto
di incontri, di chiacchiere, di sorrisi, di storie ascoltate e raccontate, di amicizie che incrociano di nuovo trame interrotte un anno
prima. Fra i duecento espositori che popolano il quartiere fieristico di Trento, ogni anno sono molti i ritorni, perchè, come dicono
loro, “Ci sono talmente tante persone qualificate sia tra gli operatori che tra i visitatori, che anche per noi diventa un momento
di confronto e di ascolto di nuove idee”. E sono moltissimi i visitatori che ogni anno fanno della edizione trentina della fiera del
consumo critico e degli stili di vita sostenibili un appuntamento
fisso del loro calendario, l’occasione non solo per fare la spesa,
ma anche per incontrare di nuovo chi ha prodotto il dentifricio
che adorano, i pantaloni tanto comodi, i pannelli solari con cui
fanno la doccia gratis da anni, o le scarpe che non sono così comode come pensavano e su cui vogliono proporre delle modifiche. In mezzo agli stand si viaggia fra le stagioni, con le marmellate che conservano il sole dell’estate, le castagne e la frutta fresca appena raccolti in autunno, le essenze e le tisane che hanno
catturato l’energia della primavera, gli aromi del vino che solo uno o più inverni hanno permesso di affinarsi. Si viaggia negli anni, per riscoprire mestieri e prodotti del passato che rispettavano
l’ambiente e non sprecavano risorse tanto da essere indicazioni importanti verso un futuro come tutti lo vorrebbero. E si risco-
pre così che a lavare i pannolini si guadagna in salute
e in denaro, che un’auto può essere sufficiente per soddisfare le esigenze di mobilità di molte famiglie, che dalle piante possono venire i rimedi per la maggior parte dei malanni, che
la canapa, il lino e perfino il bambù sono degli ottimi sostituti dei
tessuti sintetici. Dal Trentino arrivano la maggior parte dei formaggi, della frutta e della verdura, ma poi ci sono gli olii d’oliva
e le arance del sud, la cioccolata e i salumi del Piemonte, la pasta e le salse della Toscana, il pesce dell’Adriatico, il riso del Veneto. Per non parlare dei prodotti del commercio equo e solidale
che portano a Trento le ricchezze del sud del mondo, o degli espositori di turismo responsabile che in quel sud aiutano i visitatori ad andarci con consapevolezza e attenzione. Anche in questa nona edizione, dal 25 al 27 ottobre, non saranno solo gli espositori a tenere occupati i visitatori. I più piccoli troveranno un
angolo dedicato a loro, dove potranno sostare e divertirsi mentre i genitori visiteranno la fiera o saranno impegnati a seguire il
ricco programma culturale o nelle attività dei quasi 30 laboratori, prima di mangiare tutti insieme al GAStorante, il punto ristoro curato dai GAS trentini in collaborazione con i cuochi di Slow
Food. E per un fine settimana completo fra i colori dell’autunno
ai piedi delle Dolomiti, chi viene da fuori provincia potrà approfittare dell’occasione anche per concedersi un fine settimana nelle strutture di turismo diffuso della Val dei Mocheni, o per visitare il nuovo Museo della Scienza, a pochi passi dalla fiera.Altre
informazioni, programma aggiornato ed elenco espositori sul sito www.trentinoarcobaleno.it.
Dario Pedrotti
Coordinatore Fiera “Fa’ la Cosa Giusta! Trento”
9a Edizione 25-27 ottobre 2013 - skype: dariobici - Tel. 0461.261644 - Fax 0461.019959 - www.trentinoarcobaleno.it
38121 Roncafort - Gardolo (TN)
tel. 0461.993272 - fax 0461.1591805
RIPARAZIONI
MACCHINE AGRICOLE E INDUSTRIALI - COSTRUZIONI IN FERRO
NORDdiTrento e... in Piazza a GARDOLO
Storia
12
Un po’ di storia di Gardolo attraverso le sue vie: VIA AL PONT DEI VODI
VIA AL PONT DEI VODI, Spini.
Fino ai primi anni ’90, soltanto una strada
bianca affiancata da fossi, vigne e pomari
portava a Spini. Poi un’alluvione di case,
capannoni, il carcere, lavorazioni del porfido
ecc... hanno trasformato l’area in un vero
pezzo di città. Non potevano mancare strade
di servizio, piazzette e vie, una delle quali è
stata intitolata “Via al Pont dei Vodi”, un nome che non dirà niente ai men che trentenni
ma che significò due anni di corse disperate
allo stol più vicino, miseria e terrore per migliaia di persone e, per qualcuno, perfino la
morte.
Dopo l’inaugurazione del 1858 il ponte funzionò ininterrottamente fino all’autunno del
’43 in piena seconda guerra mondiale. A
quel tempo transitava sopra i suoi vodi il 90
per cento o più dei rifornimenti alle forze tedesche combattenti in Italia, essendo l’altra
via d’entrata, il Tarvisio, troppo scomodo e
decentrato e la Svizzera neutrale.
Per gli Americani divenne un punto strategico da distruggere ad ogni costo sicché,
appena fu a tiro dei loro aeroplani, per lui
iniziarono i guai: ogni giorno stormi di 150200 velivoli mitragliavano e lanciavano ordigni di ogni genere, incendiari, al fosforo,
a schegge, a scoppio ritardato ecc. Quando si trattava di bombardare gli Americani
U
n po’ di storia di Gardolo attraverso le sue vie: Via Silvio Pegoretti. Spesso abitiamo
in vie o piazze intitolate a persone il cui nome non ci dice assolutamente nulla
oppure trae origine da toponimi locali per noi totalmente privi di significato. Un
esempio a Trento Nord? via Giuseppe Tosetti, via Gaspare Crivelli, via Crosare, via
Carpenedi ecc.. Da qui la proposta di Fabio Giacomoni: presentare il “titolare” (con attenzione
speciale ai Gardoloti!) di una via o piazza di Gardolo, Roncafort, Canova ecc... ed il perché di
tanto riconoscimento! In questo numero via al Pont dei Vodi, a Spini.
non badavano a spese: cominciavano a
sganciare un chilometro prima dell’obiettivo e finivano uno dopo. Per chi si trovava in
mezzo era dura! Numerose case coloniche
andarono distrutte come il 15 dicembre ’44
al Mas dei Sordomuti quando morirono due
contadini. Oltretutto gli aviatori americani
non erano tutti dei duri e puri John Wayne
e spesso, pur di evitare di mettere il sedere
nelle cannonate della Flak, antiaerea sotto
comando tedesco ma fatta funzionare perlopiù da trentini, sganciavano le bombe dove il
rischio era ridotto (Sarche, Verla, Vigo, Camparta) o approfittavano del minimo danno
all’aereo per “vedersi costretti” ad atterrare
in Svizzera (e mettere le chiappe sicuro!).
Ogni incursione causava danni al ponte ma
il rombo degli aerei non aveva ancora finito
di rintronare gli orecchi che già centinaia di
uomini correvano a rimetterlo in funzione.
Ai lavori provvedeva la mitica Todt, organizzazione dalle maniere brusche ma efficaci
che, utilizzando prigionieri di guerra di mezza Europa e affamati locali, riusciva regolar-
CRUCIVERBA “italo-trentino-gardoloto”
Questa volta il cruciverba contiene ben
trenta parole in dialetto! Troppe? Poche?
Facili? Difficili? Mentre ci pensate, ecco la sfida di Natale: un cruciverbone
di Natale 20x16 (il doppio del solito!!)
con almeno cinquanta parole dialettali!
Come sempre, le definizioni che hanno
per risposta una parola in dialetto, ad
esempio la 1 orizzontale, sono affiancate da asterischi, uno* per i termini ancora di uso comune, due** per quelli utilizzati più raramente e tre*** per quelli
ormai in bocca e orecchi di chi ha passato, ahilui, più volte gli “anta”. Grazie
a Rosy per la collaborazione!! A proposito, se avete qualche parola dialettale
di mettere nel cruciverba, inviatela tramite la email de “Il Gruppo Roncafort”:
[email protected]
ORIZZONTALI: 1- Sempliciotto, fessacchiotto (*). 9- Ripido (*). 12- Colpo secco (*).
13- Orologio (*). 15- Il contrario di convesso.
17- Ubriaco, rigido, indurito (*). 18- Tra la ele
e la ene (*). 19- Noto pesce affumicato (*).
20- Due assicelle da neve. 21- Una roccia
tipo Paganella. 23- Piano (*). 24- Targa di
Aosta. 25- Il contrario di anticipo. 29- Il nome del compianto giornalista Uber. 32- Sacco (*). 34- Né sì né no. 35- Malga in cui si
lavora il latte (*). 39- Bruciacchiato, tostato
(**). 42- Trieste in auto. 43- Raucedine (***).
44- Fagiolo (*). 46- Mare greco. 47- Mettere
a zero. 49- Scontro. 50- Ape (**).
VERTICALI: 1- Fango (*). 2- Sapore, gusto. 3- Cesta per la legna(**). 4- Poco (*).
5- Acre, non dolce. 6- Labbro (*). 7- Targa
di Gorizia. 8- C’è la costellazione di quella
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ti (*). 31- Gas ricavato da residui vegetali.
32- Strappo (**). 33- Ottimo con la polenta
(*). 36- Essere, trovarsi, rimanere. 37- Abbastanza (*). 38- Allevato, di allevamento
(***). 40- Rifugio antiaereo (**). 41- Lacci
per scarpe (*). 44- Fieno (*). 45- Vento del
Garda. 48- Giù (*).
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Ugo Bosetti
a cura di Ugo Bosetti
maggiore e di quella minore. 9- Sciroppo.
10- Dissodatore di terreni (**). 11- Fiume
della Lombardia. 14- La metà di otto. 16Incarichi faticosi,doveri. 22- Verme della
frutta o verdura (**). 23- In auto a Palermo.
26- Antico popolo del Perù. 27- Tua (*). 28Pesce di mare. 30- Porticine per armadiet1
mente ad aggiustarlo e a prepararlo per il...
bombardamento del giorno dopo!!
A quel tempo ebbe grandissima diffusione il
motto: Magna, bevi e godi ma sta lontan dal
pont dei Vodi, rimasto nella parlata comune
per decenni. Era un invito a non rischiare per
qualche lira la vita al ponte ma a godersela
(per il poco che si poteva allora!) da un’altra
parte (lontan dai Vodi).
Non che da parte americana se la cavassero
a luganeghe e champagne! Bombardare per
un dollaro e 66 al giorno sfidando l’antiaerea metteva addosso una strizza micidiale,
spesso liquida: in queste incursioni, infatti, venivano abbattuti dal tre al cinque per
cento degli aerei con punte del 10. Il pont
dei Vodi poi, oltre che dall’antiaerea era ben
protetto dal Soprasasso e da altre montagne
sui duemila metri sicché gli aviatori erano
costretti a sganciare da alta quota perdendo
in efficacia. L’unica via per centrare il bersaglio era la direzione sud-nord ma quelli della
Flak, piazzati a Martignano, Fai, Candriai,
Povo ben lo sapevano e li aspettavano col
dito sul grilletto.
Fortunatamente a fine aprile ‘45 ritorna la
pace! Il ponte ricostruito per l’ultima volta,
diventa un passaggio strategico della rinascita economica italiana!
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La VALDASTICO a Trento-nord? Tutt`altro che improbabile!