FIRMATO DIGITALMENTE DA: Luigi Confessore MOTIVO: Il Dirigente scolastico DATA: 16/04/2013 - 12:08:04 Premessa: Il presente documento è redatto ai sensi del T.U. D.L.vo n.81/2008. Esso sintetizza il complesso delle operazioni svolte ai fini della valutazione di cui allo stesso Decreto Legislativo. Il documento si articola nelle seguenti tre sezioni: - 1- Relazione; - 2- Indicazione delle misure di prevenzione; - 3- Programmazione delle misure per migliorare i livelli di sicurezza. 1) -R E L A Z I O N E Unità produttiva: ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE di BOIANO (CB) Via Colonno s.n. Rappresentante legale: DIRIGENTE SCOLASTICO dott. Luigi cONFESSORE Sedi dell’ unità produttiva: 1)-Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore di Via Colonno in Boiano (CB); ATTIVITA’ SVOLTE : Istruzione Superiore. AMBIENTI ESAMINATI: - Aule; - Uffici; - Laboratori/Aule Speciali; - Depositi e/o Archivi; - Servizi Igienici; - Locali Tecnologici. Superficie struttura scolastica utilizzata : cd. “ALA NUOVA” mq. 792 circa; Superficie cd “ALA VECCHIA” corpo A e corpo B - mq. 1800 circa. (utilizzo attuale circa mq. 500.) Superficie struttura “Elvio ROMANO” mq. 2500 circa. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: dott. Antonio BUTTINO. Medico Competente: dott. Saverio CAFASSO Numero totale dei lavoratori e/o utenti: n. persone, nella sede dell’unità produttiva: n. 474 alunni: di cui n. 463 alunni + n.11 alunni diversamente abili così distribuiti: - I.T.C. n. 169 alunni; - Liceo Scientifico n.174 alunni; - Scienze Umana n. 83 alunni; -Liceo Scienze Applicate n.48. n. 60: 52 insegnanti + 8 insegnanti di sostegno; Sono presenti nella struttura scolastica anche n.3 Operatori Socio Assistenziali per alunni diversamente abili. n. 21 A.T.A : - n. 1 D.S.G.A, n.5 Assistenti Amministrativi, n.4 Assistenti Tecnici, n.9 Collaboratori Scolastici. Descrizione delle attività lavorative svolte nei vari ambienti : Aule normali attività didattiche in n. 25 aule distribuite in tre strutture: 1)- 1^ struttura – cd. “Ala Vecchia” ex Istituto Mag.le, vi sono allocate cinque classi dell’I.T.C. di cui tre aule al primo piano e due al piano terra. La struttura in parola è utilizzata solo per la parte adiacente la “cd. “ala nuova”, così come consegnata in piantina dall’Amministrazione Provinciale di Campobasso, per una capienza che non superi le 100 unità, così come da nota del Comando Vigili del Fuoco di Campobasso del giugno 2010. In tale struttura comunicato in vi sono allocate data 9 n.97 unità lavorative, così come novembre 2011 prot.n.4848/A16b, all’Amministrazione Provinciale di Campobasso. Nella predetta struttura è allocato il laboratorio di Inglese. Vi si trovano n.3 Uffici Amministrativi, Presidenza e un “mini-bar”, allocato nel corridoio su autorizzazione della Provincia e parere favorevole del Consiglio di Istituto per la somministrazione di bevande e alimenti agli alunni. Al primo piano si trova anche un deposito di materiale cartaceo tutto da sistemare ed ufficialmente non utilizzabile. 2)- 2^ struttura, cd. “Ala Nuova”, unita da un corridoio con la cd. “ala vecchia”, vi sono allocate cinque classi dell’I.T.C., di cui quattro al primo piano ed una classe a piano terra. In questa struttura si trovano due ambienti che non possono essere utilizzati a scopi didattici a seguito ispezione ASL del 2007 e relativa relazione. In questa struttura vi si trovano allocati, al piano terra, n.2 laboratori di informatica. Al primo piano si trova un ambiente adibito ad infermeria (solo il lettino). L’aula inibita all’uso didattico, situata al primo piano, è utilizzata come appoggio per alunni disabili e appoggio per la bibliotecaria, poiché la biblioteca sita nell’edificio “E. Romano” è utilizzata anche come sala insegnanti. L’altra aula inibita all’uso didattico, situata al piano terra, è utilizzata come sala di appoggio insegnati dell’ I.T.C. 3) - 3^ struttura scolastica “Elvio ROMANO”, vi sono allocate quindici classi di cui quindici del Liceo Scientifico e cinque del Liceo delle Scienze Sociali. Per quanto riguarda la cd. “vecchia struttura” e la cd.”nuova struttura”, non esistono rischi particolari al di là di quelli derivanti dalle caratteristiche fisiche dei vari ambienti, dall’illuminazione e/o aerazione, dal fissaggio delle finestre, dalla considerevole ampiezza di apertura interna dei finestroni, dall'apertura interna di qualche porta, dal necessario rialzo delle “ringhiere” delle scale e delle finestre nelle aule e corridoi, dall’arredo e da spazi ristretti entro cui gli alunni di alcune aule devono muoversi. Sicuramente andrebbero risistemate o installate nuove tende ignifughe. Per quanto riguarda invece la struttura “Elvio ROMANO”, dove sono allocate n.15 aule, sono in funzione aule speciali o laboratori: - Aula di Fisica - piano terra- Aula di Chimica - piano terra – - Biblioteca e Sala Docenti – primo piano – - Lab. Informatica – secondo piano- Sala Video – Secondo piano- - Lab. Inglese - Secondo PianoQuesta struttura di recentissima costruzione non presenta particolari rischi per gli utenti o esigenze particolari, considerato le ampie aule disponibili e i locali di supporto di grosse dimensioni. Obiezioni potrebbero essere fatte a proposito dello spazio, poco al disotto di quanto previsto dal Decreto Legge del 1992, di una sola aula allocata al piano terra n.16 alunni, ma confortata dalla brevissima distanza circa mt. 2,00 dall’uscita principale quale via di fuga in caso di emergenza. Le diverse vie di fuga, in caso di emergenza, sono idonee ad un deflusso celere, tuttavia andrebbero migliorati i percorsi per gli inconvenienti già evidenziati all’ente proprietario e che sono specificati nel documento sulla valutazione dei rischi. Inconvenienti potrebbero essere rappresentati da eventuale disturbo di luminosità nelle aule, attenuata con installazione di tende ignifughe. Infiltrazioni di acqua, che potrebbero essere motivo di pericolo da scivolamento, avvengono alle varie entrate /uscite di emergenza. “applicare” Sarebbe opportuno, inoltre, una pensilina all’ingresso principale della scuola. Rischi potrebbero ravvisarsi dal ghiaccio formatosi a seguito di eventuali nevicate sulla rampa di accesso e uscite di emergenza. Rischi potrebbero derivare dall’ampia apertura delle finestre mancanza di attenzione degli utilizzatori poiché le stesse o dalla hanno una apertura ad altezza testa dell’uomo medio. A tal proposito si è intervenuti di recente, anche a seguito di ispezione ASL, per ridurre i rischi da apertura delle finestre installando delle catenelle e lasciando solo la possibilità di apertura integrale, con fissaggio a muro dell’anta della finestra, in caso di necessità di un ricambio veloce dell’aria. Tappeti antiscivolo posti all’ingresso della scuola dovrebbero ridurre i rischi di cadute durante le giornate di pioggia o di neve. Di recente si è intervenuti con applicazione di strisce antiscivolo alle varie uscite ed all’ingresso principale per evitare cadute. Difficoltà e attenzione deve essere usata, dagli utenti, nei momenti di entrata e di uscita in massa degli stessi, per quanto riguarda la chiusura delle porte interne tagliafuoco prive della calamita e lo stesso discorso dovrebbe essere fatto per le porte interne nelle altre strutture senza il ricorso a materiali frenanti le stesse. Per quanto riguarda le vie di fuga/esodo, le stesse devono essere usate – “aperte” solo in caso di emergenza, così da evitare presenze non controllabili nelle strutture. E’ ovvio che le vie di esodo devono essere libere, non vi devono essere impedimenti alcuni, lo stesso vale per i corridoi, considerato il numero elevato di utenti che si trovano all’interno della struttura scolastica. Uffici : (Presidenza, Segreteria, Amministrazione) In questi ambienti si svolgono normali lavori d’Ufficio finalizzati al corretto funzionamento dell’unità produttiva. I rischi sono quelli tipici dell’attività d’Ufficio, riconducibili, quasi esclusivamente, a fattori ergonomici, alle attrezzature di lavoro, alle ore di lavoro al P.C.. Da sottolineare che è fatto divieto di usare s “stufette” da riscaldamento. Nel Documento di Valutazione dei Rischi è stato tutto dettagliato. Laboratori/aule speciali: esercitazioni chimiche, chimico/fisiche; ascolto di lingue straniere mediante supporto di P.C. e videoterminali; attività extracurriculari varie, didattica informatica. Le situazioni potenziali di rischio sono riconducibili principalmente, alle attrezzature di laboratorio, all’uso di sostanze chimiche, all’impiantistica elettrica di collegamento ai banchi di dimostrazione degli insegnanti nei laboratori di Fisica e Chimica, ai fattori ergonomici, alle caratteristiche di luminosità naturale e/o di illuminazione artificiale di alcuni ambienti, arredi non idonei. I Responsabili dei Laboratori sono stati invitati a mezzo nota del Dirigente Scolastico a fornire eventuali accorgimenti per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro di cui è parola. DEPOSITI E/O ARCHIVI: accantonamento di materiale vario, deposito di cancelleria e di carta, accatastamento di piccole attrezzature. Si evidenziano prevalentemente i pericoli connessi al rischio d’incendio (molto basso), data la natura dei materiali in deposito e le caratteristiche strutturali e di aerazione degli ambienti. PALESTRA: Attualmente l’attività di Educazione Fisica viene svolta presso il Palazzetto (Comunale) dello Sport “Varazi” situato in località Monteverde di Boiano. E’ stato stipulato contratto con Società di autopullman che assicurano il servizio Boiano-Monteverde, per l’attività di Educazione Fisica. I rischi, per l’esercizio ginnico, sono connessi maggiormente a quelli in itinere ed all’uso delle attrezzature. SERVIZI IGIENICI: utilizzo per l’igiene personale delle persone presenti. Situazioni potenziali di rischio dovute prevalentemente ad una eventuale carenza delle pulizie dei locali stessi o mancata efficienza degli impianti idrosanitari. LOCALI TECNOLOGICI: le centrali termiche, per la produzione di acqua calda da riscaldamento, sono situate all’esterno degli edifici (adiacente) o sui terrazzi degli edifici scolastici. Nella centrale termica della struttura “E. Romano” andrebbero rimossi delle rimanenze allocate in fase di costruzione. Situazione di rischio dovuta prevalentemente a pericolo di scoppio e/o incendio. Da precisare che esisto n.3 locali per la produzione di acqua calda per uso riscaldamento. Le situazioni di rischio precedentemente evidenziate sono dettagliate nel rapporto di valutazione dei rischi. Le attività esaminate si svolgono tutte in orario diurno e rientri pomeridiani in n.2 volte alla settimana. L’assembramento, riunioni e assemblee, della scolaresca avviene negli ampi spazi disponili nella struttura “E.Romano” a causa della mancanza di un auditorium. La valutazione è stata effettuata dalla collaborazione del Dirigente Scolastico (datore di lavoro) dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, dal Rappresentante dei Lavoratori e dal Medico Competente. Il Rappresentante dei Lavoratori sulla Sicurezza è stato preventivamente interpellato, dal datore di lavoro. Sono stati interpellati anche I Responsabili dei laboratori, per comunicare elementi migliorativi sui luoghi di lavoro. Nella valutazione si è tenuto conto dei lavoratori dell’unità produttiva e, per quanto utile ai fini preventivi, delle persone presenti occasionalmente nei luoghi di lavoro esaminati. Per la stima dei rischi rilevati sono stati presi a riferimento gli elementi seguenti: - Regolamentazione di legge D.P.R. 27.04.55 n.547; - Ex Decreto Legislativo 19.09.94 n.626 – - D.L.vo n.81/2008 e successive modifiche del 2009; - Norme di buona tecnica (CEI – UNI); 2- INDICAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE Le misure di prevenzione definite a seguito della valutazione dei rischi sono quelle sotto indicate, suddivise in: A) Misure volte al miglioramento di situazioni già conformi: - Verifica e controllo degli impianti elettrici eventualmente modificati, adeguati e da adeguare, sulla base della legge 46/90. - Istruzioni operative per attività specifiche tendenti ad evitare l’instaurazione di possibili rischi; - Accertamento di caratteristiche specifiche di materiali (ininfiammabilità, autoestinguenza, reazione al fuoco); - Riordino di documentazione (verbali di verifica di impianti di protezione, di denunce, di richieste di verifica, di consegne di documenti, di informazioni, di consegne di D.P.I., di riunioni, etc..). B) Misure necessarie per dare attuazione alle norme introdotte dall’ ex Decreto Legislativo 626/94 – D.Lvo n.81/2008. - Nel caso in esame sono limitate a: - Eventuale rivestimento degli spigoli acuti di tavoli e scrivanie poste su passaggi aventi larghezza minore di cm.80, interventi di climatizzazione in ambienti sensibilmente soggetti a variazioni climatiche; - Fornitura di informazioni sui rischi esistenti negli ambienti di lavoro ove lavoratori autonomi o ditte esterne dovessero eseguire interventi (manutenzione di attrezzature, etc..); I Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) a disposizione dei lavoratori sono i seguenti: - Addetti alle pulizie: guanti, mascherine, camici, occhiali e se occorrenti anche le calzature; - Addetti e/o utenti dei laboratori di chimica: occhiali protettivi da usare durante ogni operazione pericolosa come: apertura di contenitori, travasi, riscaldamenti, distillazioni, etc, guanti di protezione, camice, mascherine. 3- PROGRAMMAZIONE DELLE MISURE PER MIGLIORARE I LIVELLI DI SICUREZZA. Il programma di attuazione delle misure di cui al paragrafo precedente è il seguente: Gruppo A : - iniziative di verifica e di controllo: se ne prevede l’esecuzione, subordinata, se necessario, anche alla disponibilità degli esperti.” - formulazione di istruzioni: rientrando tra i compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione, si programma l’elaborazione entro due mesi; - accertamenti delle caratteristiche di materiali particolari; assunte le necessarie informazioni al riguardo presso i responsabili dei lavori di adeguamento di prevenzione incendi, le eventuali richieste ai fabbricanti saranno formulate entro tempi brevi. - Reperimento della documentazione: i tempi sono quelli necessari alla eventuale ricerca dei documenti ed al loro raggruppamento in modo razionale. Gruppo B : - le sistemazioni relative all’ambiente di lavoro saranno attuate nei termini stabiliti dalla legge; - le informazioni a lavoratori autonomi ed a ditte esterne verranno fornite tempestivamente all’occasione; - i D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuali) sono già stati resi disponibili e integrativi a richiesta. Il Servizio di Prevenzione e di Protezione definirà in tempi brevi un programma di controllo delle misure di sicurezza attuate per verificarne lo stato di efficienza e funzionalità e redigerà, secondo planimetrie fornite dalla Provincia, il Piano di Evacuazione. L'informazione e formazione dei lavoratori vengono fatte sistematicamente ad inizio di anno scolastico, eventualmente anche nel corso dell’anno; - gli studenti, con i rispettivi insegnanti, vengono informati sul come comportarsi in caso di emergenza nelle rispettive classi e viene inserito nel registro di classe un opuscolo con le informazioni di come comportarsi in caso di emergenza; - agli alunni ed al personale “nuovo” viene consegnato un libretto “ La sicurezza nella scuola”; Il R.S.P.P., in ogni singola classe informa gli utenti sui rischi potenziali e i comportamenti da tenere in caso di emergenza, consegna supporti cartacei contenenti notizie di comportamenti da tenere in tale situazione. Per quanto riguarda gli operatori scolastici, agli stessi è consegnato un Libretto " La sicurezza nella Scuola" e per gli operatori di nuova nomina, o trasferiti, viene fatto informazione/formazione sostenere un breve corso di inerente la sicurezza con l'uso di un P.C. e l'assistenza di un addetto al S.P.P. (Ass.Tecnico). Per quanto riguarda i soggetti facenti parte degli Organismi scolastici, si provvederà all’aggiornamento o formazione eventuale. Per quanto riguarda l’informazione – formazione adeguata dei lavoratori, si provvederà secondo quanto indicato dall’art. 36 del D.L.vo 81/2008 prevista dal nuovo accordo Stato –Regioni del 21 dicembre 2011. Documentazione allegata: - Copia Relazione di Valutazione dei Rischi; - Documento sulla sicurezza; - Piano di evacuazione; - Prescrizione. Nota finale: Il presente documento sarà portato a conoscenza dei Rappresentanti dei Lavoratori e dei Preposti; IL R.S.P.P. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (dott. Antonio BUTTINO) (dott. Luigi CONFESSORE)