FONDO SOCIALE EUROPEO E SALUTE Commissione europea SCHEDA RIASSUNTIVA Né la Commissione europea né alcuna persona che agisca a nome della Commissione europea è responsabile dell’uso che dovesse essere fatto delle informazioni contenute nella presente pubblicazione. Europe Direct è un servizio a vostra disposizione per aiutarvi a trovare le risposte ai vostri interrogativi sull’Unione europea. Numero verde unico (*) 00 800 6 7 8 9 10 11 (*) Alcuni gestori di telefonia mobile non consentono l’accesso ai numeri 00 800 o non ne accettano la gratuità. Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet consultando il portale Europa (http://europa.eu). © Unione europea, 2010 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. Printed in Belgium STAMPATO SU CARTA BIANCA SENZA CLORO NOTA IMPORTANTE L’informazione in questa brochure è estratta da uno studio più estensivo, prodotto da Bernard Brunhes International (BBI, www.bb-international.eu) all’interno del contratto “Rapporti sugli interventi del FSE in UE”. Il rapporto “FSE e salute” è stato scritto da Mark Delmartino, Marianne De Troyer e Renger Afman in collaborazione con Georgios Voudouris ed è disponibile in lingua inglese all’indirizzo http://ec.europa.eu/esf La salute come diritto fondamentale e questione principale per il futuro L’organizzazione mondiale della sanità definisce la salute come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”. La salute è un diritto umano fondamentale, un valido investimento sociale e un fattore di sviluppo economico e sociale. I governi hanno l’obbligo di creare le condizioni necessarie per preservare e favorire il più possibile la salute dei cittadini. Tali condizioni vanno dal garantire la disponibilità di servizi sanitari a condizioni di lavoro sicure e igieniche, alloggi adeguati e cibo nutriente. Il reperimento di un numero sufficiente di personale qualificato, oltre a metodi di finanziamento sostenibili del sistema sanitario sono tra le principali problematiche per il futuro,. Le ricerche mostrano che le nazioni ricche sono solitamente sane e che il miglioramento delle condizioni sanitarie di un Paese contribuisce alla crescita economica. La salute riveste grande importanza sotto vari aspetti economici, quali salari, utili, numero di ore lavorate, partecipazione della forza lavoro, allungamento della vita lavorativa e offerta di lavoro da parte di chi si occupa dei familiari malati. Gli studi sul costo delle malattie mostrano che il relativo impatto economico è notevole. Il settore sanitario assorbe gran parte delle risorse finanziarie e le stime sono in aumento in ragione dell’invecchiamento della popolazione. Nell’Unione Europea, gli Stati Membri hanno la responsabilità di progettare e implementare politiche sanitarie nazionali. Il Trattato di Lisbona stabilisce che l’Unione può integrare le azioni degli Stati Membri soprattutto in relazione alla salute pubblica. L’UE considera la salute un concetto olistico che include non soltanto misure mirate alla sanità pubblica ma anche al benessere fisico, psichico e sociale sul lavoro e alla capacità di ogni cittadino di condurre una vita produttiva dal punto di vista sociale ed economico. Sebbene la salute non sia tra le priorità centrali del Fondo Sociale Europeo, quest’ultimo sostiene interventi legati alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro, all’assistenza sanitaria a lungo termine o a campagne su questioni inerenti alla salute pubblica. L’obiettivo è aumentare il numero di anni di attività della popolazione, mantenere una partecipazione attiva nella società per il maggior numero possibile di lavoratori e migliorare la qualità della vita in regioni meno sviluppate. 1 Il Fondo Sociale Europeo in sintesi Il Fondo Sociale Europeo si dedica alla promozione dell’occupazione nell’Unione Europea. Il Fondo supporta gli Stati Membri nel fornire alla forza lavoro e alle imprese europee gli strumenti adatti ad affrontare nuove sfide di portata globale. Esso contribuisce a finanziare gli interventi sostenuti da fondi pubblici e privati nazionali. La strategia e il budget del FSE vengono negoziati e approvati tra Stati Membri dell’UE, rappresentati nel Consiglio dell’Unione Europea, Parlamento e Commissione Europea. Su tali basi, i Programmi Operativi (OP) su base settennale sono pianificati dagli Stati Membri e approvati dalla Commissione Europea. Programmi operativi 2000-2006: spesa complessiva richiesta (espressa in milioni di Euro) per Stato Membro aggiornata al 2 settembre 2008 Stato Membro Spesa Stato Membro Spesa Austria 1,326 Lettonia 115 Belgio 2,416 Lituania 166 Cipro 22 Lussemburgo 47 Repubblica Ceca 297 Malta 9 Danimarca 779 Polonia 1,776 Estonia 71 Portogallo 7,145 Finlandia 2,365 Slovacchia 241 Francia 12,204 Slovenia 60 Germania 20,930 Spagna 17,388 Grecia 4,783 Svezia 2,661 Ungheria 288 Paesi Bassi 2,458 Irlanda 1,778 Regno Unito 13,285 Italia 12,909 Gli interventi e le spese presentate non tengono conto dell’Iniziativa comunitaria EQUAL, anch’essa finanziata dal FSE nel periodo 2000 – 2006. 2 FSE: fatti e cifre La maggior parte delle informazioni contenute nel presente opuscolo fa riferimento al periodo 2000-2006. Nel 2000 il FSE era aperto agli allora 15 Stati Membri dell’UE. Nel 2004 sono stati avviati dei programmi aggiuntivi per andare incontro alle priorità dei dieci nuovi Stati Membri. Vengono riportati in seguito alcuni dati che illustrano la portata degli interventi del FSE: FSE 2000-2006 ®® Per gli oltre 200 Programmi operativi sono stati spesi complessivamente 105 miliardi di Euro (fino a settembre 2008): la metà circa dei contributi (54 miliardi di Euro) è stata erogata dal FSE, mentre la differenza è stata investita dal settore pubblico (45 miliardi di Euro) e privato (6 miliardi di Euro) negli Stati Membri. ®® Le attività del FSE hanno coinvolto direttamente oltre 75 milioni di cittadini, pari a circa il 24% della popolazione complessiva dell’Unione Europea tra i 16 e i 64 anni. ®® Il FSE è impegnato nella promozione delle pari opportunità. Nel complesso l’impegno nelle azioni finanziate dal FSE è risultato equilibrato, coinvolgendo il 52% di donne e il 48% di uomini. ®® Il FSE ha aiutato i giovani a trovare un lavoro adeguato: il 37% dei partecipanti ai programmi si colloca nella fascia di età compresa tra i 16 e i 25 anni. ®® Il FSE finanzia iniziative volte a mantenere i cittadini nel mondo del lavoro, in particolare i lavoratori più anziani: il 7% dei partecipanti alle attività del FSE aveva, infatti, più di 55 anni. ®® In totale, il 54% dei partecipanti è risultato disoccupato, il 38% aveva un posto di lavoro e l’8% è risultato inattivo, ovvero non disponibile immediatamente a entrare e restare nel mondo del lavoro. ®® I dati delle valutazioni e dei monitoraggi rivelano che una percentuale tra il 40% e l’80% (in media circa la metà) dei partecipanti ha trovato un impiego nei dodici mesi successivi al completamento dell’attività. FSE 2007-2013 ®® I dati preliminari disponibili sui programmi attuali dimostrano che nel 2007, 2008 e 2009, 18 milioni di cittadini hanno già beneficiato degli interventi di sostegno del FSE. ®® Il 17% dei partecipanti appartiene a gruppi di soggetti vulnerabili quali migranti, minoranze, soggetti diversamente abili, Rom, ex detenuti, ecc. 3 Ambito degli interventi del FSE nel settore sanitario Pur non rientrando tra le principali politiche quali l’adattabilità dei lavoratori e delle aziende, le politiche attive del mercato del lavoro o la formazione permanente, coperte da quasi tutti i programmi del FSE, la salute è un’importante area di intervento per il Fondo. Importanti azioni sanitarie sono state spesso inserite in una più ampia serie di iniziative politiche e interventi previsti da misure e assi prioritari di programmi. Inoltre, il settore sanitario e i soggetti interessati sono stati anche raggiunti tramite progetti organizzati nel quadro di misure, priorità o programmi non specificamente mirati. Il Programma Operativo sulla salute e prevenzione in Grecia Il programma prevedeva cinque aree prioritarie di intervento: salute, igiene mentale, prevenzione, sviluppo delle risorse umane e assistenza tecnica. Le misure hanno interessato l’assistenza sanitaria a lungo termine: sviluppo della sanità pubblica, formazione del personale per sostenere la deistituzionalizzazione degli utenti dei servizi di igiene mentale e sviluppo delle risorse umane nel settore della salute e dell’assistenza sociale. Tra il 2000 e il 2006, quasi 92.000 partecipanti sono stati coinvolti nelle misure del FSE, che complessivamente hanno comportato un costo di circa 200 milioni di Euro: il 79% dei costi è stato sostenuto dal FSE. Il programma ha riscosso grande successo soprattutto nel potenziamento del settore sanitario e dell’assistenza sociale. Alla fine del 2006, oltre 16.000 professionisti attivi e quasi 3.000 soggetti disoccupati nel settore sanitario avevano beneficiato della formazione. Quasi tutti i partecipanti hanno ottenuto una qualifica. Le azioni di formazione si sono rivolte per lo più a dipendenti che avevano già completato i propri studi o la propria formazione professionale; di conseguenza, soltanto il 4% dei partecipanti aveva un’età inferiore ai 25 anni. Due terzi dei partecipanti erano donne. Nel settore dell’assistenza sociale, sono stati formati 3.437 dipendenti e 448 disoccupati. Quasi il 90% di essi ha ottenuto una qualifica. L’obiettivo fissato all’inizio del programma, vale a dire la formazione del 10% dei quasi 30.000 elementi del settore dell’assistenza sociale, è stato quindi raggiunto. 4 Il Programma Operativo dedicato alla salute in Portogallo Il programma si è svolto tra il 2000 e il 2006 e ha contribuito ad apportare modifiche strutturali al sistema sanitario portoghese e all’implementazione del Piano sanitario nazionale. La maggior parte delle priorità e delle misure del programma è stata cofinanziata dal FESR. Con l’obiettivo di migliorare la qualità generale dei servizi sanitari, il FSE ha sostenuto principalmente azioni di formazione rivolte ai professionisti sanitari che ricoprivano posizioni di alta e media dirigenza. L’accento è stato posto sull’integrazione delle conoscenze mediche con capacità organizzative, amministrative e gestionali che li rendessero manager più efficienti. A causa degli sviluppi demografici e dell’aumento di malattie invalidanti a lungo termine, questa misura sostenuta dal FSE ha rivolto particolare attenzione al settore dell’assistenza a lungo termine: gli interventi hanno interessato sia lo sviluppo del settore in generale che azioni di formazione specifiche. È indicativo il fatto che queste siano state promosse da organizzazioni no profit quali associazioni volontarie, di pazienti e istituzioni private di solidarietà sociale. Alla misura, implementata tramite non meno di 5.000 progetti, hanno partecipato 227.173 soggetti, la maggior parte dei quali erano donne (74%). Per garantirne la sostenibilità, 167 organizzazioni di formazione hanno ricevuto anche dei finanziamenti. Gli interventi sanitari sostenuti dal FSE hanno coperto principalmente le seguenti aree: ®® Salute e sicurezza sul luogo di lavoro: prevenzione di malattie professionali e incidenti e promozione di una sensazione generale di benessere tra i lavoratori; ®® Assistenza sanitaria a lungo termine: sostegno volto al miglioramento dei servizi medici e sociali per i dipendenti che richiedono cure a lungo termine e promozione di politiche sanitarie sostenibili; ®® Informazioni sanitarie: campagne di salute pubblica, studi clinici e ricerca. Vi sono stati, tuttavia, due Programmi Operativi (in Grecia e in Portogallo) interamente dedicati alla salute sostenuti dal Fondo Sociale Europeo, dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), da fonti pubbliche nazionali e da contributi del settore privato. 5 Sostegno del FSE al settore sanitario in sintesi: 2000-2006 ®® Un totale di 131 misure (su 1567) appartenenti a 84 Programmi Operativi (su 212) di 19 Stati Membri dell’UE (su 25) è stato identificato come contenente importanti interventi sanitari. Gli Stati Membri hanno dichiarato una spesa pari a quasi 15 miliardi di Euro (tra FSE e contributi nazionali e privati) per tutti gli interventi (sanitari e non) previsti dalle misure nel periodo 2000-2006. Complessivamente, per tali misure (tra interventi sanitari e non) sono stati riferiti quasi 11,2 milioni di partecipanti, una media di 1,9 milioni l’anno. Si è trattato per lo più di donne (51%), giovani (54%) e soggetti che avevano al massimo terminato il primo ciclo di istruzione secondaria inferiore (51%). Oltre il 40% dei partecipanti aveva un’età compresa tra i 26 e i 54 anni e il 23% era in possesso di un diploma universitario. ®® Su un totale di 131, 36 misure negli Stati Membri prevedevano interventi legati alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro. La spesa totale (per interventi sanitari e non) è stata pari a 5,1 miliardi di Euro. ®® 64 misure su 131 in 10 Stati Membri si sono occupate dell’assistenza sanitaria a lungo termine. Oltre la metà delle misure è stata implementata in Grecia e in Italia. La spesa totale (per interventi sanitari e non) è stata pari a 6,7 miliardi di Euro. ®® Su 131 misure, 31 hanno coperto numerosi altri argomenti legati alla salute. Otto misure in sei Stati Membri (Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo e Slovacchia) si sono rivolte agli aspetti della salute legati al genere. Quattro misure in Grecia, Italia e Portogallo hanno realizzato campagne sulla salute. ®® Il FSE ha sostenuto inoltre un numero elevato di progetti sanitari tramite misure non specificamente rivolte alla salute. 6 Sostegno del FSE al settore sanitario in sintesi: 2007-2013 ®® Un totale di 86 assi prioritari (su 633) appartenenti a 57 Programmi Operativi (su 117) di 20 Stati Membri dell’UE (su 27) prevede interventi legati alla salute nel periodo di programmazione 2007-2013. Gli assi prioritari sono ampie unità di programmazione che normalmente coprono numerosi interventi non legati alla salute oltre a vari tipi di interventi sanitari. ®® Il budget totale disponibile (per interventi sanitari e non) per gli 86 assi prioritari è pari a 28,2 miliardi di Euro. ®® Nel 2007, 2008 e 2009 almeno 4,5 milioni di partecipanti (dei quali il 45% donne) sono stati coinvolti in tali assi prioritari (interventi sanitari e non). ®® Un’analisi delle azioni pianificate negli assi prioritari selezionati rivela che 16 Stati Membri hanno in programma interventi mirati alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro tramite 49 assi prioritari; 33 assi prioritari di 14 Stati Membri si interessano all’assistenza sanitaria a lungo termine (la sola Italia ne prevede 11); 22 assi prioritari in nove Stati Membri contengono interventi sugli aspetti della salute legati al genere; 8 assi prioritari di Bulgaria, Spagna, Francia, Grecia e Italia supportano campagne sulla salute pubblica. Avviso importante per i periodi di programmazione 2000-2006 e 2007-2013 del FSE Le misure e gli assi prioritari selezionati non hanno trattato esclusivamente argomenti legati alla salute. Non essendo sempre chiara l’importanza della componente sanitaria all’interno di ciascun asse prioritario e misura selezionati, non è possibile fornire cifre più specifiche per gli interventi sanitari. 7 Il FSE promuove la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro La salute e la sicurezza sul luogo di lavoro costituiscono un campo importante nella politica sociale dell’Unione Europea che mira a promuovere e mantenere il benessere fisico, psichico e sociale dei lavoratori. Negli ultimi decenni, l’adozione e l’applicazione delle leggi comunitarie hanno garantito un maggiore livello di protezione dei lavoratori sul luogo di lavoro. Ciò ha portato all’implementazione di misure preventive contro gli incidenti sul lavoro e le malattie causate dalle condizioni lavorative, attraverso la diffusione di informazioni, servizi di consulenza e formazione dei lavoratori e dei relativi rappresentanti. Inoltre, la promozione di questo campo implica l’inserimento e il mantenimento dei lavoratori in un ambiente di lavoro adatto alle loro esigenze fisiologiche e psicologiche. Riduzione dei rischi professionali in Estonia Nel gennaio 2010, il Ministero degli Affari Sociali estone ha lanciato un programma da 3,4 milioni di Euro, co-finanziato dal FSE, mirato a ridurre i rischi per la salute legati al lavoro e a migliorare la qualità delle relazioni lavorative. Il programma si rivolge a datori di lavoro, dipendenti, alla popolazione in età lavorativa nel suo insieme e a funzionari dell’Ispettorato del lavoro. L’Ispettorato del lavoro organizzerà campagne informative annuali rivolte alla popolazione generale, oltre ad azioni specifiche per settori ad alto rischio, tra cui quello edile e metallurgico in collaborazione con i partner sociali. Ispirandosi a un’iniziativa simile dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, il Ministero creerà un database delle migliori pratiche. Infine, verrà organizzato un concorso per premiare l’impegno da parte delle aziende nel comunicare informazioni in merito a luoghi di lavoro igienici e sicuri. Gli interventi del FSE nell’area della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro mirano a migliorare le condizioni lavorative nelle aziende del settore pubblico e privato. La maggior parte delle attività supportate ha previsto la formazione e l’istruzione su questioni legate alla salute e alla sicurezza, la promozione di una forza lavoro sana o l’implementazione di misure volte alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro. 8 Paesi Bassi, una forza lavoro sana nel settore dell’assistenza Leekerweide, un fornitore di servizi per soggetti diversamente abili nella provincia olandese della Frisia, ha sfruttato le opportunità di finanziamento del FSE per organizzare corsi rivolti al personale e ai tirocinanti con l’obiettivo di aumentare il benessere fisico generale e nello specifico la loro capacità di gestire l’aggressività dei clienti. Questi corsi interni su determinazione, situazioni di emergenza e servizi di primo soccorso si sono svolti nel 2005 e nel 2006 e avevano come obiettivo secondario quello di fornire al personale e di conseguenza ai clienti le competenze necessarie per operare in sicurezza in caso di incidenti. Questa iniziativa ha rappresentato un’integrazione pratica della normale formazione degli studenti in assistenza sanitaria e ha fornito al futuro personale dell’azienda una visione completa e realistica della pratica sanitaria. Prestare attenzione agli aspetti della salute legati al genere Sono diversi gli interventi legati alla salute che si rivolgono specificatamente alle donne e al loro benessere sul luogo di lavoro. Ciò si ottiene attraverso la creazione di opportunità all’interno di aziende che possano offrire un miglior equilibrio tra vita privata e professionale, il reinserimento nel mercato del lavoro di donne che si occupano dell’assistenza domiciliare facilitando l’accesso all’assistenza dei soggetti a carico o attraverso il supporto della partecipazione al mercato del lavoro da parte delle donne che lavorano nel settore sociale e sanitario. L’Italia è stata particolarmente attiva nell’affrontare la questione di genere all’interno del contesto generale della salute. Formazione e comunicazione sulla gravidanza e sul parto in Italia Tra il 2005 e il 2007, i servizi sanitari locali riuniti della Valle d’Aosta, hanno implementato il progetto “Effetto Nascita”, che prevedeva una serie di iniziative volte a promuovere la conoscenza e la sensibilizzazione sulla gravidanza e sul parto. Il risultato più concreto e sostenibile del progetto è un museo virtuale sul parto (www.museodellanascita.it), alla cui creazione hanno contribuito non soltanto medici e professionisti della comunicazione ma anche artisti. Tra le altre attività, una serie di seminari per i professionisti che operano nei reparti maternità, l’istituzione di un servizio di ostetricia permanente per le giovani madri che hanno appena lasciato l’ospedale oltre a campagne informative sulla genitorialità. 9 Il FSE sta lavorando verso sistemi sanitari globali e sostenibili L’assistenza sanitaria a lungo termine comprende una gamma di servizi per i soggetti che richiedono assistenza per svolgere le attività quotidiane di base per un lungo periodo di tempo. Le cure a lungo termine includono riabilitazione, servizi medici di base, assistenza domiciliare e sociale, alloggio e servizi quali trasporto, pasti e attività occupazionali e di responsabilizzazione. Gli interventi del FSE nel settore dell’assistenza sanitaria a lungo termine si sono incentrati sul consolidamento delle risorse dei servizi e sulla fornitura ai soggetti interessati delle competenze necessarie per trovare impiego nel settore. Tali interventi sono stati sostenuti in tutte le principali politiche e priorità del FSE: aumentare l’adattabilità delle aziende (istituzioni e servizi sanitari), migliorare l’accesso all’impiego, promuovere l’inclusione sociale e le pari opportunità, sviluppare il capitale umano e promuovere le collaborazioni. Accogliere le minoranze etniche nella professione infermieristica in Danimarca Il progetto “Promuovere la diversità nella professione infermieristica” (“Promoting diversity in the nursing profession”), con il sostegno del FSE, si è incentrato sull’educazione e sull’accesso all’impiego nel settore sanitario dei soggetti appartenenti a minoranze etniche. Il progetto è stato lanciato nello Jutland meridionale con vari partner che hanno sviluppato un approccio integrato all’assunzione, alla formazione e alla fidelizzazione delle minoranze etniche nella professione infermieristica. Per raggiungere tale obiettivo, le scuole di infermeria di Ribe, Vejle e Sonderjylland hanno sviluppato un approccio su tre fronti: in primo luogo, hanno offerto un corso introduttivo all’infermeria; in secondo luogo, il personale infermieristico esistente ha ricevuto una formazione nel campo della sensibilizzazione interculturale e della gestione dei conflitti; in terzo luogo, è stato supportato uno schema di mentoring che ha previsto corsi specifici in tutoring e supervisione rivolti agli infermieri che seguivano la formazione degli adulti. Tra i risultati una riduzione del tasso di abbandono da parte dei soggetti appartenenti a minoranze etniche che iniziano studi infermieristici professionali. Il progetto ha riscosso grande interesse e varie autorità regionali stanno considerando la possibilità di replicare integralmente o in parte lo schema nel proprio sistema sanitario. Il contributo del FSE al progetto è stato pari a 1 milione di Euro. 10 Sviluppo delle risorse umane nel sistema sanitario Ungherese Il Programma di rinnovamento sociale (“Social Renewal Programme”) in Ungheria ha dedicato un asse prioritario alla preservazione della salute e allo sviluppo delle risorse umane nel settore sanitario. La priorità è inserita in un quadro di riferimento nazionale più ampio che si incentra sulla “guarigione del sistema sanitario” e mira a riformare il settore. Tra il 2007 e il 2013, il FSE apporterà un contributo massimo di 188 milioni di Euro (su un budget totale di 221 milioni di Euro) a interventi mirati a migliorare l’occupabilità nel settore, a promuovere la reintegrazione dei lavoratori disoccupati e a preservare la salute dei lavoratori attivi del settore. Si prevede che tali attività aumenteranno l’efficacia e garantiranno servizi di qualità in tutte le regioni dell’Ungheria. Un’attenzione speciale sarà dedicata alla configurazione di sistemi IT per la gestione della qualità, il monitoraggio dei singoli casi e della salute a livello nazionale. Il FSE sostiene le campagne informative sulla salute Mentre la fornitura di informazioni e la sensibilizzazione fanno spesso parte di interventi di dimensioni più ampie, sono molti gli assi prioritari e le misure del FSE che si incentrano sulle campagne informative. Campagna di prevenzione del cancro in Bulgaria Ogni anno, in Bulgaria a oltre 1.000 donne viene diagnosticato un cancro della cervice, una malattia che può spesso essere curata se individuata in fase precoce. Un progetto da 10 milioni di Euro chiamato “Stop and Go per un check-up” cofinanziato dal Ministero della salute bulgaro e dal FSE, sta finanziando 300.000 operazioni di screening per il tumore della cervice e altri tipi di tumori femminili nell’ambito della campagna nazionale bulgara per la diagnosi precoce del cancro. In occasione di una cerimonia svoltasi durante il Cervical Cancer Summit Meeting presso il Parlamento Europeo nel gennaio 2010, l’Associazione europea per il cancro della cervice ha premiato questo progetto bulgaro nell’ambito dell’iniziativa “Perla di saggezza” (“Pearl of Wisdom”), il cui obiettivo è prevenire il cancro della cervice attraverso lo screening e la sensibilizzazione. 11 Fondo Sociale Europeo 2007-2013: investire nelle persone Nell’attuale periodo di programmazione 2007-2013, il FSE ha stanziato 76 miliardi di Euro per contribuire a finanziare 117 Programmi Operativi in tutti i 27 Stati Membri. I fondi pubblici e privati nazionali prevedono altri 41 miliardi di Euro di finanziamento. Gli interventi sostenuti si concentrano nei settori seguenti: (i) adattabilità di lavoratori e imprese; (ii) accesso all’impiego e inserimento nel mercato del lavoro; (iii) inclusione sociale dei soggetti svantaggiati; (iv) riforme dei sistemi di istruzione e formazione; (v) buona governance, collaborazione e coinvolgimento delle parti sociali. La tabella mostra come il FSE sostenga attività in tutti i 27 Stati Membri in base a due Obiettivi. Le ulteriori priorità nelle cosiddette regioni di convergenza sono: (i) formazione, ricerca e innovazione permanenti; (ii) rafforzamento delle capacità delle amministrazioni e dei servizi pubblici. Programmi operativi 2007-2013: budget complessivo (espresso in milioni di Euro) comprendente anche il finanziamento nazionale per Stato Membro Stato Membro Budget Stato Membro Budget Austria 1.184 Lussemburgo 50 Belgio 2.320 Malta 132 Bulgaria 1.395 Paesi Bassi 1.705 Cipro 150 Polonia 11.42 Danimarca 510 Portogallo 9.210 Estonia 462 Regno Unito 8.598 Finlandia 1.420 Repubblica Ceca 4.436 Francia 10.275 Romania 4.335 Germania 15.666 Slovacchia 1.764 Grecia 5.726 Slovenia 889 Irlanda 1.360 Spagna 11.426 Italia 15.321 Svezia 1.383 Lettonia 657 Ungheria 4.270 Lituania 1.210 12 ESF 2007-2013 Investiamo nel vostro futuro Il livello dei finanziamenti FSE differisce da regione a regione in base alla rispettiva ricchezza relativa. Le regioni dell’Unione europea sono divise in quattro categorie in base al PIL regionale pro capite messo a confronto con la media UE (a 27o 15 Stati membri). Regioni “Convergenza” con un PIL procapite inferiore al 75% della media UE-27 Regioni in phasing-out con un PIL pro capite maggiore del 75% della media UE-27, ma inferiore al 75% della media UE-15 Regioni in phasing-in con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE-15 nel periodo 2000-2006, ma superiore al 75% della media UE-15 nel periodo 2007-2013 Regioni “Competitivitá e occupazione”: tutte le restanti regioni Pozizionne a gennaio 2007 © EuroGeographics Association for the administrative boundaries Cosa fa il FSE per te FSE: politiche attive del lavoro e servizi pubblici per l’impiego FSE: adattabilità delle imprese e formazione continua dei lavoratori FSE: sviluppo del potenziale umano in materia di ricerca e innovazione FSE e mobilità della manodopera FSE: educazione ed apprendimento durante tutto l’arco della vita FSE: politiche in favore delle pari opportunità e conciliazione della vita privata e professionale FSE e Rom FSE: sviluppo sostenibile ed eco-tecnologie FSE: migranti e minoranze FSE: aree urbane e lo sviluppo locale dell’occupazione FSE e lavoratori piú anziani FSE e salute FSE ed imprenditorialità FSE e i giovani FSE e disabili FSE e capacità istituzionale FSE e inclusione sociale FSE e le parti sociali FSE e la promozione delle pari opportunità Il supporto del FSE alla costruzione di partenariati FSE: cultura e turismo Scopri le ultime novità su queste pubblicazioni sul sito internet http://ec.europa.eu/esf