Distretto Pianura Ovest Associazione Intercomunale Terre d’Acqua Piano di Zona per la Salute e il Benessere sociale 2009-2011 Programma Attuativo 2011 San Giovanni in Persiceto (Comune Capofila) Anzola dell’Emilia Calderara di Reno Crevalcore Sala Bolognese Sant’Agata Bolognese INDICE PREMESSA: Le principali novità del Programma Attuativo 2011 Cap.1. Cap.2. Cap.3 pag 06 Il Sistema di Governance distrettuale e l’organizzazione dell’ Ufficio di Piano pag 07 Gli Interventi 2011 : pag 09 • elenco dei Programmi e Progetti Distrettuali • Elenco dei Programmi Provinciali e dei Progetti Sovrazonali Le Aree d’intervento e le Schede Operative distrettuali e provinciali pag 11 1. AREA RESPONSABILITÀ FAMIGLIARI, INFANZIA E ADOLESCENZA: Premessa: il Programma distrettuale Infanzia ed Adolescenza pag 11 Interventi Distrettuali: Sostegno all'affido familiare Interventi di sostegno alle famiglie Promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza Orientamento in Terred’Acqua Prevenzione e Sostegno a minori in difficoltà Protezione tutela e cura dell’infanzia La qualificazione dei servizi per 0/3 anni: formazione permanente degli operatori Interventi di armonizzazione tempi di vita e di lavoro Attività natatoria per studenti disabili Interventi Provinciali/Sovrazonali: Programma di promozione di politiche d’accoglienza e tutela dell’infanzia e adolescenza Il Coordinamento Pedagogico Provinciale e la Qualità dei servizi educativi 0/3 anni Progetto sovrazonale relativo al funzionamento del Centro specialistico per la prevenzione dell’abuso e maltrattamento: “Il Faro” 2. AREA GIOVANI Interventi Distrettuali pag 41 Programma Giovani-Dipendenze: Progetto Far West 2011 Interventi di strada per la prevenzione delle dipendenze e la riduzione del danno: Progetto Per una Comunità competente 2011 2.1. Area delle Politiche Giovanili 2 Premessa sul coordinamento provinciale e quadro degli interventi nella Pianura Ovest Buone Pratiche di cittadinanza attiva dei giovani Investimento al Centro Giovani Protagonisti di Terred’Acqua 2011 Interventi Provinciali/sovrazonali: Coordinamento provinciale delle Politiche giovanili Sensibilizzazione e formazione al servizio civile volontario Arti ed Emozioni dal Sociale 3. AREA IMMIGRATI STRANIERI pag 60 Interventi Distrettuali Mediazione linguistica e culturale a scuola e nei servizi integrazione sociale dei cittadini stranieri nella Comunità locale Interventi Provinciali/sovrazonali: Osservatorio delle Immigrazioni Assistenza al funzionamento del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna Sostegno ad iniziative a carattere interculturale Proposta di formazione sui temi dell’Immigrazione 4. AREA POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE pag 71 Interventi Distrettuali Programma di contrasto alla crisi economica Progetto Anticrisi Interventi Provinciali/sovrazonali: Contrasto alla vulnerabilità sociale Pronto intervento sociale Sostegno al reinserimento sociale di minori e adulti in esecuzione penale Rete dei Servizi provinciali per il Lavoro e inserimento lavorativo soggetti svantaggiati Percorsi integrati di transizione e inserimento lavorativo a favore di persone in situazione di grave disagio sociale 5. AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA: pag 80 Premessa 5.1.ANZIANI 3 Interventi Distrettuali Assistenza residenziale anziani Domiciliarità anziani, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie Assistenti familiari in rete Interventi Provinciali/sovrazonali: Progetto E-care Fragili 5.2 .DISABILI pag 87 Interventi Distrettuali Sostegno all’integrazione sociale di minori e adulti disabili Interventi di sostegno all’autonomia Assistenza residenziale disabili Domiciliarità disabili, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie Centri diurni e laboratori protetti Interventi Provinciali/sovrazonali: Auto mutuo aiuto Adattamento domestico: gestione del servizio CAAD 6. AREA SALUTE MENTALE pag 102 Interventi Distrettuali Progetto I.E.S.A Progetti sovrazonali: Benessere e salute mentale 7. AREA PROGETTI TRASVERSALI pag 105 Interventi Distrettuali Sviluppo sistema informativo informatico degli sportelli sociali Consolidamento dell’Ufficio di Piano Politiche di Pari Opportunità: Convenzioni UDI e Casa delle Donne per non subire violenza Interventi Provinciali/sovrazonali: La rete degli sportelli sociali ed il portale degli sportelli sociali Azioni di supporto alla raccolta, elaborazione e analisi dati in ambito sociale e sociosanitario a supporto delle funzioni della CTSS Promozione del Servizio Sociale Territoriale Sviluppo e valorizzazione del Terzo settore e modelli di partecipazione 4 8. AREA SANITARIA E DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE pag 121 Ambiti strategici d’intervento del Distretto Pianura Ovest Interventi Provinciali/sovrazonali: Educazione alimentare, orientamento e qualificazione ai consumi Laboratorio dei cittadini per la Salute Obiettivo Salute Piano provinciale d’intervento per la lotta al tabagismo Sistema di allerta e sorveglianza delle ondate di calore Cap. 4 . ACCREDITAMENTO: pag 134 Prosecuzione del percorso distrettuale per l’accreditamento transitorio e provvisorio dei servizi sociosanitari per anziani e disabili Cap. 5 SISTEMA DI VALUTAZIONE ED INDICATORI PER IL MONITORAGGIO pag 138 Cap 6. TABELLE RIEPILOGATIVE DEL FINANZIAMENTO E DELLA PREVISIONE DI SPESA PER IL PA 2011 pag 143 5 PREMESSA: Le principali novità del Programma Attuativo 2011. Il Programma attuativo 2011 sviluppa la terza annualità del Piano triennale per la Salute ed il Benessere sociale 2009-2011 della Pianura Ovest e ne conferma le priorità e gli indirizzi strategici, secondo una logica di progressiva integrazione di tutte le politiche che concorrono alla salute ed al benessere delle persone e delle comunità locali. In quest’ottica, ed in base alle indicazioni del Comitato di Distretto, il Programma attuativo 2011 propone la continuità degli interventi già avviati nel 2010, confermando, in via generale, la scelta di trasferire a livello comunale la progettazione di dettaglio delle attività e le relative risorse. Sono state però introdotte alcune significative novità rispetto al PA dell’anno precedente che vengono di seguito sintetizzate: Il Programma per l’Infanzia e l’Adolescenza 2011: in attuazione del Programma regionale per la promozione e tutela dei diritti, la protezione e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva ed il sostegno alla genitorialità (L.r. n. 14/08), il Piano distrettuale integrato d’attività a favore delle giovani generazioni e delle loro famiglie, è stato finalizzato alla qualificazione dei Servizi, la promozione dell’agio, della socialità e del benessere psicofisico, la prevenzione dei rischi sociali e la tutela dei minori, il sostegno alla genitorialità ed ai compiti educativi degli adulti, anche in chiave interculturale. Per l’anno 2011 si arricchisce di ulteriori interventi dedicati in particolare all’integrazione sociale, scolastica e formativa dei ragazzi disabili ed a rischio d’insuccesso scolastico. (Area 1. Responsabilità familiari, Infanzia ed Adolescenza e Area 5.2. Disabili) Il Programma di contrasto alla crisi economica: Intende potenziare, diversificare e personalizzare ulteriormente gli interventi di contrasto alla crisi economica realizzati dai Comuni già dal 2009 e 2010. Nel 2011 sono state comprese, in un unico Progetto quadro, le azioni di sostegno all’occupazione e gli interventi di sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà per effetto della crisi del mercato del lavoro, con particolare riferimento al rischio di sfratto o d’interruzione di erogazione delle utenze (Area 4. Povertà ed Esclusione sociale) L’attivazione del Sistema d’Accreditamento dei Servizi per Anziani e Disabili. In base alle indicazioni regionali (DGR 514/09 e 2110/09) entro il 12.6.2011 saranno sottoscritti i contratti di servizio con i soggetti gestori ed avviata a tutti gli effetti la nuova modalità di fornitura dei Servizi residenziali, diurni e d’ assistenza domiciliare per Anziani e per Disabili (cap.6 Accreditamento) Tutta la normativa e la documentazione di riferimento per la programmazione triennale a cui si fa riferimento nel presente atto è disponibile nel Sito della Provincia di Bologna (www.Provincia.Bologna.it/sanitasociale/engine/raservepg.php)L’Atto d’indirizzo, il Profilo di Comunità ed il Piano di Zona per la Salute ed il Benessere sociale della Pianura Ovest ed i Programmi attuativi annuali sono disponibili anche sul sito dell’Associazione Terred’Acqua (www.terredacqua.net) 6 Cap.1. Il Sistema di Governance distrettuale e l’organizzazione dell’Ufficio di Piano Il PA 2010 ha approvato la sperimentazione del nuovo modello organizzativo dell’Ufficio di Piano distrettuale, proposto per razionalizzare e migliorare il processo di programmazione e progettazione degli interventi integrati del Piano di Zona. La nuova struttura organizzativa, con la definizione dei compiti e delle funzioni assegnate, è stata così rappresentata: Schema e struttura della governance distrettuale: Comitato di Distretto Tavolo del Welfare Tavolo Politico Comunali Assessori Tavolo delle Organizzazioni Sindacali Responsabile Ufficio di Piano Staff di supporto tecnico amministrativo Compiti e funzioni: . . Tavolo di integrazione coordinamento, raccordo Gruppo Tecnico Genitorialità, Infanzia, Adolescenza e Giovani Sottogruppo operativo Sottogruppo operativo Tavolo Dirigenti Comunali Gruppo Tecnico Povertà ed Esclusione sociale Sottogruppo operativo Gruppo Tecnico Intercultura Sottogruppo operativo Sottogruppo operativo Gruppo Tecnico Adulti disabili, Anziani ed Interventi per la non-autosufficienza Sottogruppo operativo Sottogruppo operativo Sottogruppo operativo 7 Compiti e funzioni: COM ITATO DI DISTRETTO: Governo del Sistema e Deliberazioni Istruttorie,elaborazioni e proposte, monitoraggio e valutazione, integrazione sociale e sanitaria Tavolo Politico Assessori Comunali Programmazione tecnica Staff tecnico: supporto alle funzioni, pianificazione, programmazione, progettazione, coordinamento, gestione amministrativa, bilancio, segreteria. Gruppo Tecnico Sottogruppo operativo Tavolo Dirigenti Comunali Responsabile Ufficio di Piano Tavolo di Raccordo, Integrazione e Coordinamento Servizi di supporto esterni (Siat/Amm.vi) Elaborazione Decisioni politiche Gruppo Tecnico Gruppo Tecnico Sottogruppo operativo Raccordo e coordinamento sovraccomunale, istruttorie ed Sottogruppo operativo Gruppo Tecnico Sottogruppo operativo Progettazione, produzione, valutazione Nel 2010 il lavoro dei Gruppi tecnici si è così articolato: GRUPPO TECNICO MACROAREA: Genitorialità, Infanzia, Adolescenza, Giovani Intercultura: Povertà e Esclusione sociale Anziani, Disabili adulti, Interventi per la Non Autosufficienza Interventi trasversali ed Azioni di Sistema SOTTOGRUPPI OPERATIVI PROGETTI DISTRETTUALI n.7 n.13 n. 2 n. 2 n. 2 n. 3 n. 3 n. 10 CONVENZIONI n. 2 (Pari Opportunità) n. 6 Nel corso del 2011 l’Ufficio di Piano intende proseguire l’azione di miglioramento del processo di programmazione e progettazione integrata degli interventi dei servizi socio-sanitari, individuando, come oggetto di lavoro prioritario, il sistema di monitoraggio delle attività. 8 Cap. 2 Gli interventi del 2011: Programmi e Progetti del Distretto Pianura Ovest : Programma straordinario per l’Infanzia e l’Adolescenza Programma straordinario di Interventi a sostegno delle famiglie Programma di contrasto alla Crisi economica Programma Giovani - Dipendenze Piano distrettuale per azioni di integrazione sociale a favore dei cittadini stranieri immigrati Sostegno all’affido Promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza Orientamento in Terred’Acqua Prevenzione e sostegno a minori in difficoltà Protezione e cura dell’infanzia e dell’adolescenza La qualificazione dei servizi educativi 0-3 anni Interventi di armonizzazione tempi di vita e di lavoro Attività natatoria per studenti disabili Far West 2011 Per una Comunità competente 2011 Buone pratiche di cittadinanza attiva dei Giovani Investimento al Centro (d’aggregazione giovanile) Giovani Protagonisti di Terred’Acqua 2011 La mediazione linguistica e culturale a scuola Integrazione sociale di cittadini stranieri nella comunità locale Progetto Anticrisi Assistenza residenziale Anziani Domiciliarità Anziani, nuove opportunità assistenziali, sostegno alle famiglie Assistenti familiari in rete Sostegno all’integrazione sociale dei minori ed adulti disabili nella comunità locale Interventi di Sostegno all’Autonomia Assistenza Residenziale Disabili Domiciliarità Disabili, Nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie Centri Diurni e Laboratori protetti Progetto I.E.S.A. (inserimento eterofamiliare sopportato adulti con disturbi psichici) Sviluppo del Sistema informativo-informatico degli Sportelli sociali Consolidamento dell’Ufficio di Piano Azioni per le Politiche di Pari Opportunità Programmi Provinciali e Progetti sovrazonali 1. Programma provinciale per la “Promozione di politiche di accoglienza e tutela dell’infanzia e dell’adolescenza” (Piano adozione nazionale ed internazionale, Piano per l’affido familiare e in comunità, Piano di contrasto all’abuso e al maltrattamento) 2. Programma provinciale “Piano territoriale provinciale per azioni di integrazione sociale a favore dei cittadini stranieri immigrati” a) Osservatorio provinciale immigrazioni 9 b) Progetto “Assistenza al funzionamento del Consiglio provinciale dei cittadini stranieri e apolidi residenti in provincia di Bologna c) Progetto “Sostegno ad iniziative a carattere interculturale e all’associazionismo dei cittadini stranieri” d) Progetto di formazione sulle tematiche dell’immigrazione 3. Progetto sovrazonale Coordinamento pedagogico provinciale e la qualità dei servizi educativi 0-3 anni 4. Progetto sovrazonale relativo al funzionamento del Centro specialistico per la prevenzione dell’abuso e maltrattamento: “Il Faro” 5. Progetto sovrazonale Sostegno al successo scolastico e formativo 6. Progetto sovrazonale Coordinamento provinciale delle politiche giovanili 7. Progetto sovrazonale Benessere e salute mentale 8. Progetto sovrazonale Sperimentazione coordinata dello sportello sociale e portale 9. Progetto sovrazonale su dati, monitoraggio e valutazione 10. Progetto sovrazonale Sviluppo e valorizzazione del terzo settore e modelli di partecipazione 11. Progetto sovrazonale Sensibilizzazione e formazione al servizio civile volontario 12. Progetto sovrazonale Cantiere vulnerabilità 13. Progetto sovrazonale pronto intervento sociale 14. Progetto sovrazonale sostegno al reinserimento sociale di minori e adulti in esecuzione penale 15. Progetto sovrazonale teatro sociale 16. Progetto sovrazonale promozione del Servizio Sociale Territoriale 17. Progetto sovrazonale Laboratorio cittadini per la salute * 18. Progetto sovrazionale Obiettivo Salute* 19. Progetto sovrazonale Auto Mutuo Aiuto * 20. Progetto sovrazonale Piano provinciale d’intervento per la lotta al tabagismo * * progetti sovrazonali di bacino ausl 10 Cap 3. Aree e Schede operative degli Interventi distrettuali, provinciali e sovrazonali: 1. AREA RESPONSABILITÀ FAMIGLIARI, INFANZIA E ADOLESCENZA. Premessa: Il monitoraggio delle attività del Programma attuativo 2010 ha evidenziato un residuo di spesa nei seguenti progetti: - prevenzione e sostegno minori in difficoltà: € 9.039,00 (quota di Crevalcore) - protezione e cura dell’infanzia e dell’adolescenza: €16.769,00 (quota di Crevalcore) ed € 6.348,77 (quota di Sala Bolognese) - Protezione e cura dell’infanzia e adolescenza: € 37.665,56 (quota ASP) - Pris: € 6.784,47 Per l’anno 2011 il Distretto Pianura Ovest conferma la programmazione di un Piano integrato d’attività per l’Infanzia e l’Adolescenza da realizzarsi in ambito sociale, educativo, culturale ed interculturale, a scuola e nell’extra scuola, per offrire, ai minori ed alle loro famiglie, risposte appropriate e diversificate ai bisogni emergenti. Complessivamente sono 10 i Progetti del PA 2011 che afferiscono al Piano distrettuale per l’Infanzia e l’Adolescenza, comprendendo anche il Progetto Mediazione linguistica e culturale a scuola e nei servizi, inserito nell’Area 3. Immigrati stranieri (scheda 3.1): INTERVENTI DISTRETTUALI: SCHEDA INTERVENTO PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 1.1 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Resp. Infanzia Familiari adol.za X CON LE FINALITÀ DI: Giovani Informazione/Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani X Anziani Prevenzione Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipen denze Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* 11 PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No X Sì attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra 2. Presa in carico 3.Costituzione 1.Supporto multidisciplinare e lavoro integrazione di un domiciliarità x d’èquipe Fondo comune Altro 4.Sistema accoglienza in emergenza X INTERVENTO/PROGETTO: SOSTEGNO ALL'AFFIDO FAMILIARE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Promuovere la cultura dell’affido familiare come limitazione ed alternativa al ricorso all’istituzionalizzazione dei minori. • Sperimentazione di forme di presa in carico “leggera” dei bambini e adolescenti in difficoltà e delle loro famiglie. Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna) 3. Referente dell’intervento: Responsabile dell’Area Minori e Famiglie dell’Azienda Pubblica Servizi alla Persona SENECA tel. 051. 827956 • 4. Destinatari • • 5. interventi politiche integrate collegate Politiche sociali e sociosanitarie • 6. Azioni previste La cittadinanza del territorio distrettuale, potenzialmente disponibile all’accoglienza e all’affido familiare Le Associazioni ed i gruppi informali di famiglie affidatarie. Gli Operatori dei Servizi e delle Comunità d’accoglienza • • • Percorsi formativi di I e II livello, per gli operatori degli sportelli sociale dei comuni e per l’equipe centralizzata affidi Campagna di sensibilizzazione sull’accoglienza (diffusione di materiali informativi ed azioni di sensibilizzazione) Azioni di sostegno per famiglie affidatarie Corsi di formazione per famiglie affidatarie 12 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane Servizi e sportelli sociali dei Comuni, Servizi Ausl, Associazioni familiari, Comunità d’accoglienza per minori, associazioni e gruppi di volontariato. Equipe centralizzata Affidi dell’Asp Seneca Assistenti sociali e educatori dell’Area Minori dei Comuni. • 9. Risultati attesi 10. Piano finanziario: Aggiornamento e miglioramento delle competenze degli operatori attraverso la realizzazione di almeno 1 percorso formativo di primo e di secondo livello • Attivazione di almeno 200 contatti diretti del Servizio con persone disponibili all’accoglienza dei minori • Incremento degli affidamenti familiari in atto nel 2010 (n.16): almeno > 20% • Costituzione di almeno un gruppo di famiglie affidatarie. • Realizzazione di almeno un corso di formazione per famiglie affidatarie Previsione di spesa TOTALE di cui risorse regionali (Deliberazione di Giunta regionale n.350/2011 Quota programma infanzia e genitorialità) € 10.000,00 €10.000,00 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011 SCHEDA N. 1. 2 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Familiari X Infanzia Adol.za Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclus. sociale X Salute mentale Dipende nze CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani Prevenzione X Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No X Sì attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra: 2. Presa in carico 3. Costituzione 1. Supporto integrazione Fondo multidisciplinare e lavoro domiciliarità d’èquipe comune Altro 4. Sistema di accoglienza in emergenza X 13 INTERVENTO/PROGETTO: INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: Contrastare le situazioni di impoverimento dovute alla crisi economica attraverso dispositivi di sostegno al reddito delle famiglie in comprovata situazione di difficoltà. Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 1.Soggetto capofila dell’intervento 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 2. Ambito territoriale di realizzazione Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna) Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: 3. Referente dell’intervento: Tel: 051.6813412 / 051.6813480 - Fax: 051.823650 E.mail : [email protected] 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Famiglie con figli Nuclei familiari monogenitoriali Politiche sociali di contrasto alla povertà; interventi di contrasto alla crisi economica. • Presa in carico degli Sportelli sociali comunali ed elaborazione del piano d’assistenza familiare • Interventi di agevolazione tariffaria, riduzione / esenzione rette per i servizi dell’infanzia • Erogazione di contributi in relazione al numero dei figli e alla condizione economica del nucleo familiare • Mappatura degli interventi e monitoraggio dell’attuazione delle iniziative adottate dagli sportelli sociali comunali • Rendicontazione entro marzo 2012 7. Istituzioni/attori sociali Servizi sociali e Servizi alla persona Comunali 8. Risorse umane Assistenti sociali ed Operatori degli Sportelli Sociali Comunali 9. Risultati attesi • Valutazione e presa in carico dei Comuni dei nuclei familiari aventi diritto • Attivazione del gruppo tecnico per il monitoraggio e la rendicontazione degli interventi 14 Previsione di spesa TOTALE Di cui risorse comunali di cui risorse regionali: Deliberazione di Giunta regionale n.2288/10 e determinazione Servizio politiche familiari infanzia e adolescenza n.15678 del 31.12.2010. Programma straordinario a favore delle famiglie 10. Piano finanziario € 210.748,95 Comuni € 150.748,95 Pop.minorile % 0/17 al 1.1.10 pop.minorile demo.istat.it Contributi RER € 60.000,00 Contributi comunali Totali Anzola dell’Emilia 2012 14,49% € 8.694,00 € 10.000,00 € 18.694,00 Calderara di Reno 2248 16,19% € 9.714,00 € Crevalcore 2339 16,84% € 10.104,00 € Sala Bolognese 1484 10.69% € € S.G. in Persiceto 4423 31,85% € 19.110,00 € 125.890,00 € 145.000,00 S.Agata Bolognese 1380 9.94% € 5.964,00 € 13.886 100% € 60.000,00 € 150.748,95 € 210.748,95 Totali 6.414,00 2.000,00 € 11.714,00 0 € 10.104,00 6.000,00 € 12.414,00 6.858,95 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. € 12.822,95 SCHEDA N. 1.3. INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Familiari infanzia adol.za X Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipend. ze CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione benessere sociale, salute, stili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza 15 INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova attivazione? No X Sì Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra 1. Supporto domiciliarità X 2. Presa in carico multidisciplinare e lavoro d’èquipe X 3.Costituzione integrazione di un Fondo comune Altro 4. Sistema di accoglienza in emergenza X INTERVENTO/PROGETTO: PROMOZIONE DI DIRITTI ED OPPORTUNITÀ PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Promuovere i diritti e le opportunità per i minori attraverso il Sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale e ricreativa. • Promuovere la salute ed il benessere dei bambini e bambine e degli adolescenti e prevenire i fenomeni ed i comportamenti a rischio. Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 1.Soggetto capofila 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) dell’intervento Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna) 2. Ambito territoriale Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] 3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari 5. interventi/politiche integrate collegate • • Bambini ed adolescenti (popolazione 0-17 anni) Genitori ed Associazioni di familiari Politiche sociali, sociosanitarie, culturali ed interculturali, dell’istruzione, l’orientamento e la formazione professionale, Progetto mediazione linguistica e culturale a scuola (Piano di Azioni per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati) 6. Azioni previste Promozione in ciascun Comune di opportunità, iniziative e servizi per l’orientamento, la consulenza e la formazione dei genitori sulla relazione educativa ed il rafforzamento delle competenze 16 genitoriali, realizzati in ambito scolastico ed extrascolastico (sportelli d’ascolto e consulenza; cicli di formazione ed incontri tematici con esperti; laboratori di partecipazione attiva dei genitori e delle loro Associazioni) Iniziative di promozione dell’agio e della socialità dei bambini e degli adolescenti nell’ambito della comunità locale, con il coinvolgimento delle famiglie e del sistema integrato dei servizi sociali, educativi, scolastici e formativi, sanitari, culturali, sportivi e ricreativi (laboratori teatrali e di espressività; rassegne, mostre e spettacoli; attività ludiche, ricreative e culturali; incontri con esperti e testimoni) Interventi per la promozione della salute e degli stili di vita sani, con approccio preventivo rispetto ai comportamenti a rischio, anche in chiave interculturale (laboratori; attività educative di gruppo; incontri con esperti in ambito scolastico ed extrascolastico) 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti I Servizi educativi, sociali e culturali dei Comuni, le Scuole, i Servizi Ausl (Consultorio famigliare, Pediatria di Comunità, Medici di base, Neuropsichiatria infantile, Sert), Asp Seneca Servizio Minori, le Organizzazioni del Terzo Settore, l’Associazionismo ed il Volontariato locale. 8. Risorse umane Pedagogisti, Educatori, Operatori sociali dei Comuni, Operatori dei Servizi Ausl Operatori delle organizzazioni del Terzo Settore, mediatori interculturali. 9. Risultati attesi • Potenziamento delle competenze genitoriali ed educative: almeno un percorso in ciascun Comune rivolto ai genitori ed agli adulti significativi, in ambito scolastico/extrascolastico • Programma di attività in ciascun Comune delle iniziative per la promozione dell’agio e della socialità dei bambini e degli adolescenti, in ambito scolastico ed extrascolastico • Report di monitoraggio delle attività. Previsione di spesa Di cui risorse di cui risorse regionali: (Fondo TOTALE comunali Sociale Locale in attuazione D.A.L 26/10, DGR n. 2288/10 e Determinazione Servizio programmaz. e sviluppo sistema servizi sociali n.15679 del 31.12.2010) 10. Piano finanziario € 224.452,99 € 148.116,99 Comuni Pop.minorile % 0/17 al 1.1.10 pop.minorile demo.istat.it Anzola dell’Emilia 2012 Calderara di Reno 2248 € 76.336,00 Contributi RER 14,49% Contributi comunali € Totali 5.400,00 € 16.461,09 € 11.061,09 16,19% € 30.335,00 € 42.693,80 € 12.358,80 17 Crevalcore 2339 16,84% Sala Bolognese 1484 10,69% S.G. in Persiceto 4423 S.Agata Bolognese 1380 Totali € 12.854,98 € 26.695,00 € 39.549,98 € 4.000,00 € 12.160,32 € 8.160,32 31,85% € 81.686,99 € 106.000,00 € 24.313,01 9,94% € 0 € 7.587,80 € 7.587,80 13.886 100% € 76.336,00 € 148.116,99 € 224.452,99 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respon Infanzia Giovani Familiari adol.za X CON LE FINALITÀ DI: Anziani Prevenzione Informazione/Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani X Disabili Immigrati stranieri X Povertà Esclus. sociale SCHEDA N. 1.4. Salute mentale Dipend. ze Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No X Sì attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra: 1. Supporto 2. Presa in carico 4. Sistema di 3.Costituzione/integrazio della multidisciplinare e lavoro accoglienza in ne Fondo comune d’èquipe X domiciliarità emergenza Altro X INTERVENTO/PROGETTO: ORIENTAMENTO IN TERRED’ACQUA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Rafforzare il sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale e ricreativa. • Contrastare la dispersione e l’insuccesso scolastico; sviluppare il benessere e l’agio dei ragazzi a scuola; sostenere la fase di scelta del proprio progetto formativo e di transizione al lavoro. 18 Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] 1.Soggetto capofila dell’intervento 2.Ambito territoriale Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna) Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] 3. Referente dell’intervento: • Allievi delle Scuole Medie (Secondaria di I Grado) del Territorio di 4. Destinatari Terred’Acqua (Conferenza Territoriale dell’Ambito 1) • Genitori 5. interventi Politiche scolastiche; per l’Orientamento, la formazione professionale ed il politiche lavoro; per l’integrazione degli alunni disabili (Accordo di Programma 104/92); politiche d’integrazione della popolazione immigrata integrate • Interventi informativi e di orientamento alla scelta scolastica con i gruppi classe di seconda media. • Percorsi d’ orientamento con i gruppi classe in terza media 6. Azioni previste • Attività laboratoriali di piccolo gruppo sulle professioni e la conoscenza del mondo del lavoro • Incontri orientativi per genitori Servizi Scuola dei Comuni, Scuole e Centri di Formazione professionale 7. Istituzioni della Conferenza territoriale dell’Ambito 1 (coincidente territorialmente con attori sociali il Distretto Pianura Ovest/Associazione intercomunale Terred’Acqua) 8. Risorse umane Pedagogisti e operatori dei servizi Scuola dei Comuni, insegnanti, orientatori e consulenti del Servizi Ciop. Coinvolgimento di tutte le scuole medie del territorio (n.7) Coinvolgimento di almeno 800 alunni (classi II e III) Attivazione di n. 7 iniziative informativo/consulenziali rivolte ai genitori 9. Risultati attesi (una per scuola) Produzione di un Report sui risultati del Progetto triennale (2009-11) Orientamento in Terred’Acqua Previsione di spesa TOTALE 10. Piano finanziario € 17.000,00 di cui risorse regionali (Deliberazione di Giunta regionale n.2288/2010 e Determinazione Servizio programmaz. e sviluppo servizi sociali n.15679 del 31.12.2010: Fondo sociale locale, quota indistinta) € 17.000,00 19 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Infanzia Giovani Anziani Disabili Familiari adol.za X CON LE FINALITÀ DI: Prevenzione X Informazione/Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani Immigrati stranieri INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE Povertà Esclus. sociale SCHEDA N. 1.5. Salute mentale Dipend. ze Cura/Assistenza X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No X Sì attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra: 2. Presa in carico 3. Costituzione 4. Sistema di 1. Supporto multidisciplinare e integrazione Fondo accoglienza in domiciliarità lavoro d’èquipe X emergenza comune Altro INTERVENTO/PROGETTO: PREVENZIONE E SOSTEGNO A MINORI IN DIFFICOLTA’ OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Rafforzare il sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale e ricreativa. • Contrastare la dispersione e l’insuccesso scolastico; sviluppare il benessere e l’agio dei ragazzi a scuola e nell’extra scuola; sostenere la fase di scelta del proprio progetto formativo e di transizione al lavoro. 1.Soggetto capofila Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] 2. Ambito territoriale Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna) 3. Referente dell’intervento: Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] 20 Bambini e ragazzi fragili, con difficoltà psico-sociali, relazionali, socioculturali Politiche scolastiche, d’orientamento e formazione. Interventi dei 5. interventi Programmi per la promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia ed politiche adolescenza; Progetto Orientamento a Terred’Acqua, Progetto mediazione integrate linguistica e culturale a scuola (Programma per l’integrazione sociale dei collegate cittadini stranieri immigrati) • Interventi, individuali e di piccolo gruppo, realizzati in ambiente scolastico o extrascolastico, per sostenere l’integrazione, la socializzazione, l’apprendimento ed il successo scolastico dei bambini e dei ragazzi che presentano difficoltà e fragilità sociali, relazionali e di 6. Azioni previste comportamento • Interventi educativi, ricreativi e di socializzazione, orientati allo sviluppo delle autonomie, dell’autostima, delle competenze relazionali, espressive e comunicative dei bambini e degli adolescenti. I Servizi educativi, sociali e culturali dei Comuni, le Scuole, i Servizi Ausl 7. (Consultorio famigliare, Pediatria di Comunità, Medici di base, Istituzioni/attori Neuropsichiatria infantile, Sert), Asp Seneca-Servizio Minori, le Organizzazioni del Terzo Settore, l’Associazionismo ed il Volontariato sociali locale. Pedagogisti, Educatori, Operatori sociali dei Comuni, Insegnanti ed 8. Risorse Operatori scolastici, Operatori dei Servizi Ausl, Operatori delle umane organizzazioni del Terzo Settore, mediatori interculturali. 4. Destinatari • 9. Risultati attesi • • 10. Piano finanziario Programma d’ attività in ciascun Comune di interventi in ambito scolastico ed extrascolastico rilevazione del n/genere bambini e adolescenti coinvolti Report di monitoraggio delle attività. Previsione di spesa TOTALE di cui risorse regionali (Deliberazione di Giunta regionale n.350/2011 Quota programma infanzia e genitorialità) € 63.205,00 Prevenzione e sostegno Popolazione minorile 0/17 al 1.1.10 % pop a minori in difficoltà Dati demo.istat.it minorile Comuni Anzola dell’Emilia 2012 14,49% Calderara di Reno 2248 16,19% Crevalcore 2339 16,84% Sala Bolognese 1484 10,69% S. G. in Persiceto 4423 31,85% S. Agata Bolognese 1380 9,94% Totali 13.886 100,00% € 63.205,00 Contributi regionali € 9.158,41 € 10.232,89 € 10.643,72 € 6.756,61 € 20.130,79 € 6.282,58 € 63.205,00 21 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 1.6 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Familiari infanzia Giovani Anziani Disabili adolesc. X CON LE FINALITÀ DI: Promozione benessere Prevenzione sociale, salute, stili di vita Immigrati stranieri Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipen denze Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No X Sì attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra Altro 2. Presa in carico 3. Costituzione 4. Sistema di 1. Supporto multidisciplinare e lavoro integrazione Fondo accoglienza in domiciliarità X d’èquipe X comune X emergenza X INTERVENTO/PROGETTO: PROTEZIONE E CURA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Promuovere i diritti e le opportunità per i minori attraverso il Sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale e ricreativa. • Promuovere la salute ed il benessere dei bambini e bambine e degli adolescenti e prevenire i fenomeni ed i comportamenti a rischio. 1.Soggetto Comune di S.Giovanni in Persiceto, capofila Corso Italia, 70 dell’intervento 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] Distretto Pianura Ovest 2. Ambito territoriale Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: 3. Referente Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 dell’intervento: E.mail : [email protected] 4. Destinatari • • • • Minori in situazione di grave marginalità socio-relazionale Minori soggetti a provvedimento di autorità giudiziaria Nuclei familiari Madre-bambino/i, in situazione d’emergenza sociale Nuclei familiari con limitazione della potestà genitoriale o con gravi 22 carenze educative nei confronti dei figli. 5 Politiche sociali e sociosanitarie; Progetto Prevenzione e sostegno a interventi/politiche minori in difficoltà, programma di Sostegno all’Affido familiare. Progetto integrate collegate sovrazonale Pronto intervento sociale Percorsi educativi, individualizzati e in piccolo gruppo Interventi di sostegno alla domiciliarità dei minori, con supporto educativo in famiglia, a scuola e nell’extrascuola Inserimento del minore in affidamento familiare 6. Azioni previste Inserimento del minore in Comunità Inserimento in Comunità delle madri sole con figli con provvedimento dell’autorità giudiziaria e nelle situazioni d’emergenza in carico ai Servizi sociali dei Comuni Azienda Servizi alla Persona, Servizi e Sportelli sociali dei Comuni, 7. Istituzioni/attori Associazioni familiari, Comunità d’accoglienza minori e donne con figli. sociali 8. Risorse umane Educatori professionali ed assistenti sociali dei Comuni e dell’ASP n. interventi a sostegno della domiciliarità (educatore in famiglia) n. progetti educativi individualizzati o di piccolo gruppo n. inserimenti in affidamento familiare n. inserimenti in Comunità di minori con provvedimento giudiziario 9. Risultati attesi n. inserimenti in Comunità donne sole con figli in provv. giudiziario n. inserimenti in Comunità di donne sole con figli in emergenza Report di monitoraggio delle prese in carico degli Sportelli sociali dei Comuni e dell’Servizio Minori dell’Asp Seneca Previsione di di cui risorse Di cui risorse di cui risorse regionali: spesa comunali ASP per (Deliberazione di Giunta TOTALE affido, regionale n.350/2011 10. Piano residenziale Quota programma infanzia finanziario e borse e genitorialità) Quota per lavoro ASP € 50.000,00 e quota per Comuni € 100.000,00 € 792.780,00 Riparto quota RER per i Comuni € 100.000,00 Pop.minorile 0/17 al 1.1.10 demo.istat.it € 8.500,00 % pop.minorile € 150.000,00 € 634.280,00 Contributi RER Contributi comunali Totali Anzola dell’Emilia 2012 14,49% € 14.490,00 € 0 € 14.490,00 Calderara di Reno 2248 16,19% € 16.190,00 € 5.000,00 € 21.190,00 Crevalcore 2339 16,84% € 16.840,00 € Sala Bolognese 1484 10,69% € 10.690,00 € 3.500,00 € 14.190,00 S.G. in Persiceto 4423 31,85% € 31.850,00 € 0 € 31.850,00 S.Agata Bolognese 1380 9,94% € 9.940,00 € 0 0 € 16.840,00 € 9.940,00 23 Totali 13.886 100% € 100.000,00 € 8.500,00 € 108.500,00 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 1.7 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Familiari infanzia adol.za X Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipende nze CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani X Prevenzione Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No X Sì attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra : 2. Presa in carico 4. Sistema di 1. Supporto 3.Costituzione/integrazio multidisciplinare e lavoro accoglienza in domiciliarità ne di un Fondo comune d’èquipe emergenza Altro X INTERVENTO/PROGETTO: LA QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI 0-3 ANNI: FORMAZIONE PERMANENTE DEGLI OPERATORI DEI NIDI D’INFANZIA, SERVIZI INTEGRATIVI E SPERIMENTALI (artt. 35 e 14, comma 4, L.R. 1/2000) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Promuovere i diritti e le opportunità per i minori attraverso il Sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale e ricreativa. Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 1.Soggetto 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) capofila Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] 2. Ambito territoriale Distretto Pianura Ovest 24 Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] 3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari 5. interventi politiche integrate Operatori dei servizi educativi 0-3 anni pubblici e privati Politiche sociali e sociosanitarie; Interventi dell’Area Responsabilità familiare, Infanzia, Adolescenza. 6. Azioni previste 7.Istituzioni e attori sociali 8. Risorse umane Progettazione partecipata ed integrata degli interventi formativi (Piano Distrettuale di Formazione) Attivazione interventi formativi Servizi Scuola dei Comuni; Enti Gestori dei Servizi 0-3 pedagogisti e coordinatori pedagogici dei Servizi educativi 0-3; docenti e formatori n. corsi 9. Risultati attesi n. partecipanti n. servizi 0/3 pubblici e privati coinvolti Previsione (non definitiva) spesa TOTALE 10. Piano finanziario di cui risorse comunali/privati (20%) ripartite in base al n. dei partecipanti € 7.810,34 Di cui risorse provinciali (Programma d’ interventi di consolidamento e qualificazione servizi 0-3) Deliberazione di Giunta provinciale n. 175 del 26.4.11 € 1.562,07 € 6.248,27 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 1. 8 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respon Familiari X infanzia adolesc X Giovani CON LE FINALITÀ DI: Informazione Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani X Anziani Disabili Immigrati stranieri Prevenzione Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipen denze Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: 25 L’azione è di nuova Sì X No attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra: 2. Presa in carico 3. Costituzione 1. Supporto multidisciplinare e lavoro integrazione Fondo domiciliarità d’èquipe comune Altro 4. Sistema di accoglienza in emergenza X INTERVENTO/PROGETTO: INTERVENTI DI ARMONIZZAZIONE TEMPI DI VITA E DI LAVORO (Delibera Assemblea Legislativa regionale n.26 del 23.11.2010 Delibera di Giunta Regionale n.2288 del 27/12/2010) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Promuovere i diritti e le opportunità per i minori attraverso il Sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale e ricreativa. • Sostenere la genitorialità e gli impegni di cura delle famiglie Comune di S.Giovanni in Persiceto, 1.Soggetto Corso Italia, 70 capofila 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] Distretto Pianura Ovest 2. Ambito territoriale Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: 3. Referente Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 dell’intervento: E.mail : [email protected] - Genitori occupati, privi del supporto di reti familiari/amicali per l’accudimento dei minori durante il tempo di lavoro, Donne occupate in difficoltà a conciliare tempi di lavoro e impegni di cura familiare. 4. Destinatari - 5. interventi politiche integrate Politiche sociali e sociosanitarie; Interventi dell’Area Responsabilità familiare, Infanzia, Adolescenza. 6. Azioni 7. Istituzioni attori sociali 8. Risorse umane Attività per l’accoglienza prolungata presso i servizi educativi e le scuole Attività con i minori nei tempi pomeridiani extrascuola. Iniziative per la promozione delle relazioni di mutuo auto aiuto e di solidarietà amicale fra famiglie. attivazione degli interventi entro Dicembre 2011 Servizi per l’Infanzia e Uffici Minori -Scuola dei Comuni pedagogisti e coordinatori pedagogici dei Servizi educativi e per l’infanzia 26 n. ore di servzio accoglienza prolungata 9. Risultati attesi n. Servizi e Scuole interessate n. bambini e famiglie beneficiarie Previsione Di cui risorse comunali: spesa TOTALE 10. Piano finanziario €119.591,23 Comuni Anzola dell’Emilia Calderara di Reno Crevalcore Sala Bolognese S.G. Persiceto S.Agata Bolognese Totali Popolaz ione 017 1.1.201 0 Dati demo.is tat.it % Deliberazione di Giunta regionale n.2288/2010: Fondo Programma “Progetti Innovativi territoriali per l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro” e det. RER n.65/2011 € 99.799,52 pop femmi nile reside nte 1.1.10 Dati demo.i stat.it € 19.791,71 rer quota su pop rer quota su femm pop. 0/17 15/64 % risorse comunali tot 2.012 14,49% 3756 14,51% € 1.470,11 € 1.399,64 € 7.130,35 € 10.000,10 2.248 16,19% 2.339 16,84% 4348 4173 16,80% 16,13% € 1.642,59 € 1.620,53 € 52.326,00 € 1.708,54 € 1.555,90 € 12.765,00 € 55.589,12 € 16.029,44 1.484 10,69% 4.423 31,85% 2770 8497 10,70% 32,83% € 1.084,58 € 1.032,12 € 1.800,00 € 3.231,40 € 3.166,79 € 6.330,73 € 3.916,70 € 12.728,92 1.380 9,94% 2336 13.886 100,00% 25880 9,03% 100% € 1.008,48 € 871,03 € 19.447,44 € 10.145,70 € 9.646,01 € 99.799,52 € 21.326,95 € 119.591,23 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 1.9 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respon. Familiari infanzia adolesc X CON LE FINALITÀ DI: Giovani Anziani Prevenzione Informazione/Promozione benessere sociale, salute e di stili di vita sani X Disabili Immigrati stranieri X X Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipende nze Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* 27 PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova Sì X No attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra 2. Presa in carico 3. Costituzione 1. Supporto multidisciplinare e lavoro integrazione Fondo domiciliarità d’èquipe comune Altro 4. Sistema di accoglienza in emergenza X INTERVENTO/PROGETTO: ATTIVITA’ NATATORIA PER STUDENTI DISABILI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Promuovere i diritti e le opportunità per i minori attraverso il Sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale e ricreativa. 1.Soggetto Comune di S.Giovanni in Persiceto, capofila Corso Italia, 70 dell’intervento 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] 2. Ambito Distretto Pianura Ovest territoriale Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: 3. Referente Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 dell’intervento: E.mail : [email protected] Minori disabili che partecipano alle attività di nuoto con la propria classe di riferimento 4. Destinatari Studenti disabili che svolgono un programma individualizzato di attività di nuoto in orario scolastico. 5. Eventuali interventi politiche integrate 6. Azioni previste 7. Istituzioni attori sociali 8. Risorse umane Politiche sociali e sociosanitarie di sostegno alla Disabilità, Interventi dell’Area Responsabilità familiare, Infanzia, Adolescenza per la promozione delle opportunità e degli stili di vita sani, Accordo Territoriale per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili (L.104/92) Cicli di lezioni di nuoto per alunni disabili, insieme al proprio gruppo classe Programmi individualizzati di attività natatoria in orario scolastico per studenti disabili delle Scuole superiori. Uffici Scuola dei Comuni, Scuole dell’Ambito 1, Idropolis Piscine Srl (ex Consorzio Piscine) di San Giovanni Persiceto Educatori ed istruttori di nuoto 9. Risultati attesi n. alunni disabili che partecipano con la classe n. alunni e studenti disabili (progetti individualizzati) 28 Previsione spesa TOTALE 10. Piano finanziario Risorse Regionali. (Deliberazione di Giunta regionale n.2288/2010 e Determinazione Servizio programmaz. e sviluppo servizi sociali n.15679 del 31.12.2010: Fondo sociale locale, quota indistinta) € 6.500,00 € 6.500,00 INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI: scheda n. 1.10 PROMOZIONE DI POLITICHE DI ACCOGLIENZA E TUTELA DELL’INFANZIA E ADOLESCENZA (Piano adozione, accoglienza, abuso) Comune o altro ente capofila PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile progetto/progr amma: Claudia Ceccarelli 051-6598100 [email protected] Ilaria Folli 051-6598997 [email protected] M. Agnese Cheli 051/4141611 [email protected] operatori dei servizi sociali e sanitari; autorità giudiziaria; operatori degli enti autorizzati; operatori delle comunità di accoglienza; educatori e insegnanti; associazioni di famiglie affidatarie; famiglie disponibili all’accoglienza; coppie interessate all’adozione; cittadinanza. Destinatari - Specificare se è in continuazione Sì Ambito territoriale Provincia di Bologna Istituzioni attori sociali coinvolti Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp Seneca, Asc Insieme, Asp Irides, Aziende Usl, Associazioni famiglie affidatarie, Comunità di accoglienza per minori, Enti Autorizzati adozioni internazionali convenzionati con la Provincia di Bologna, Tribunale per i Minorenni, Ufficio Scolastico Regionale IX Ambito. 29 Obiettivi del progetto promuovere e realizzare quanto previsto nelle direttive regionali, in particolare in riferimento all’accoglienza e all’adozione; predisporre e realizzare i piani provinciali accoglienza e affido, adozione e abuso; realizzare azioni di coordinamento tra operatori dei diversi territori e tra operatori dei servizi pubblici e del privato realizzare iniziative formative per operatori, volontari e famiglie; attuare raccolta di dati e riflessioni sulle problematiche emergenti 30 • Azioni previste Coordinamento e segreteria organizzativa del Coordinamento provinciale infanzia e adolescenza e dei suoi sottogruppi di lavoro (accoglienza e adozione) • Attuazione piani provinciali: Affido e accoglienza: ◦ Prosecuzione progetto Essere genitori, azione di sostegno alle famiglie d'origine dei minori fuori famiglia e realizzazione seminario regionale; ◦ Prosecuzione Progetto di valorizzazione dell’affidamento familiare in collaborazione con Asp Seneca; ◦ Prosecuzione gruppo riflessioni/scambi sul tema affido, su mandato del Coordinamento infanzia e adolescenza; Le azioni storiche: ◦ prosecuzione iniziative di sensibilizzazione all’accoglienza; ◦ programmazione e coordinamento dei corsi di preparazioni e dei corsi specifici per le persone disponibili all’affidamento familiare e alla gestione di comunità familiari; ◦ progettazione e avvio tirocini 50h; ◦ tenuta elenco nuclei dichiarati attivabili per l’affido familiare; ◦ formazione operatori dei servizi, delle comunità e associazioni dei servizi; ◦ formazione insegnanti neo assunti; ◦ prosecuzione sostegno a gruppi di famiglie affidatarie; ◦ elaborazione materiali di approfondimento; ◦ prosecuzione attività di coordinamento; Adozione ◦ programmazione e prosecuzione dei corsi di preparazione per le coppie interessate all’adozione ◦ prosecuzione dei nuovi corsi sperimentali a valenza provinciale per famiglie con figli naturali interessate all’adozione; ◦ attivazione attività formativa di supervisione per operatori delle équipe adozione e degli enti autorizzati; ◦ formazione adozione – scuola: attivazione sottogruppo di lavoro per valutazione modalità di prosecuzione attività di sensibilizzazione/formazione dirigenti scolastici/insegnanti in raccordo con il coordinamento pedagogico, formazione insegnati neo assunti in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale IX Ambito; ◦ pubblicazione atti formazione e materiali di ricerca; ◦ acquisto materiale per equipe adozione (testi e materiale multimediale); ◦ potenziamento interventi post adottivi (sostegno gruppi condotti dalle équipe adozioni) in collaborazione con gli enti autorizzati ) e messa in rete attraverso sito provincia.bologna.it/tutelaminori di tutte le opportunità per le famiglie; ◦ organizzazione di un evento rivolto alla cittadinanza sui temi dell’adozione – tutela dei diritti dell’infanzia; ◦ promozione di azioni di prevenzione abbandono minori: ◦ sensibilizzazione su opportunità e progetti del sostegno a distanza/prosecuzione attività legate alla rete ELsad; ◦ prosecuzione attività di coordinamento; 31 ◦ Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio valutazione raccolta dati e monitoraggio liste d’attesa Abuso: 1. Progetti a valenza sanitaria − Progetto a carattere terapeutico “Come mi regolo” rivolto ai minori con problemi di devianza, reduci da gravi esperienze infantili di maltrattamento, in carico all’USSM; 2. Progetti a valenza sociale o Progetto Individuazione di strumenti “evidence-based” per l’anamnesi psico-sociale delle competenze genitoriali e la relazione per l’Autorità Giudiziaria. 3. Progetti a valenza formativa o Formazione “Faro nella Scuola” terza edizione rivolto agli insegnanti delle scuole della provincia; o Seminario “Il percorso integrato per la visita del minore vittima di abuso sessuale” rivolto a medici e personale sanitario degli ospedali e del territorio, operatori dei servizi sociosanitari; o Formazione “La valutazione delle competenze genitoriali” seconda edizione rivolto alle assistenti sociali dei servizi provinciali; o Seminario di presentazione degli strumenti per l’anamnesi psico-sociale delle competenze genitoriali e la relazione per l’Autorità Giudiziaria rivolto a tutti gli operatori dei servizi socio-sanitari; o Aggiornamento interno all’equipe de Il Faro. 4. Progetti trasversali o Spazio attrezzato per lo Spazio Neutro e l’ascolto del minore nel procedimento giudiziario; o Progetto “C’entro anch’io”. Creazione di un opuscolo rivolto ai minori coinvolti nel procedimento giudiziario e alle loro famiglie; o Centro di documentazione per la gestione della documentazione, dell’attività di ricerca, dello spazio attrezzato rivolto all’autorità giudiziaria e agli operatori dei servizi educativi e sociali per lo spazio neutro. Costo totale Quota Quota Quota Quota previsto: regionale Comuni e Provincia privato 106.491,76 106.491,76 ausl costo costo + costo del costo personale personale personale personale sedi segreteria Accoglienza: - realizzazione di almeno 2 progetti di sostegno alle famiglie affidatarie; - realizzazione di un’attività formativa per insegnanti o operatori dei servizi, associazioni, comunità; - realizzazione corsi di almeno 3 corsi di preparazione per adulti accoglienti; - n. minimo 3 incontri Tavolo accoglienza. Adozione: - Realizzazione di almeno 15 corsi di informazione e formazione alle 32 coppie. - Realizzazione di almeno un’iniziativa formativa sul tema/supervisione; - Realizzazione di almeno 3 incontri del Coordinamento adozione misti tra servizi ed Enti Autorizzati. - Realizzazione attività di formazione insegnanti; Abuso: - N. casi seguiti - N. minori accolti nello spazio attrezzato per il procedimento giudiziario - Individuazione e adozione strumenti per la diagnosi sociale delle competenze genitoriali nei casi di maltrattamento - Realizzazione n. 2 iniziative formative e N. 2 iniziative di aggiornamento - Realizzazione laboratorio a carattere terapeutico “Come mi regolo” e presentazioni risultati raggiunti tramite relazione finale. Scheda 1.11 Il Coordinamento Pedagogico Provinciale e la qualità dei servizi educativi 0/3 anni Comune o altro ente capofila Responsabile Progetto/Programma Destinatari Specificare se è in continuazione Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia e Comune di Bologna Maria Cristina Volta –Provincia di BolognaResponsabile Servizi socio educativi Mirca Ognissanti – Comune di Bologna- Responsabile RIESCO coordinatori pedagogici di servizi pubblici e privati convenzionati ed operatori dei servizi educativi Si territorio provinciale Comuni ed enti gestori privati convenzionati (Cooperative, Associazioni, F.i.s.m) • • Obiettivi del progetto • • • promuovere la qualificazione e la visibilità dei servizi, la ricaduta delle attività sugli operatori e il loro coinvolgimento, il raccordo con il territorio e le altre istituzione, programmare iniziative di formazione permanente per i pedagogisti e realizzare attività di accompagnamento nei confronti dei nuovi pedagogisti assunti o incaricati dare spazio allo scambio di informazioni e alla messa in rete delle esperienze realizzate nel territorio provinciale realizzare attività formative per sostenere le competenze e le funzioni utili al lavoro di coordinatore e rispondere ad esigenze riguardanti bisogni e problematiche emergenti, individuare bisogni ed elaborare proposte in merito 33 Azioni previste Piano finanziario: ai programmi provinciali • produrre e realizzare iniziative di documentazione che potenzino la visibilità dei servizi e della cultura dell'infanzia da questi prodotta, • contribuire alla raccolta, elaborazione e restituzione dei dati relativi ai servizi e alla documentazione delle esperienze L’attività viene svolta all’interno del Coordinamento Pedagogico Provinciale che organizzerà azioni di formazione/ricerca/scambio, programmazione/raccordo con i dirigenti e gli amministratori su temi riguardanti infanzia/educazione/adolescenza. In specifico le attività previste saranno: • realizzazione di attività di formazione rivolta agli educatori e ai coordinatori • attuazione di progetti specifici concordati con la Regione quali: corso di formazione sull'autismo (rivolto agli educatori) e corso sulla valutazione pedagogica (rivolto ai coordinatori) • attivazione di ricerche e approfondimenti su argomenti e tematiche inerenti i servizi alla prima infanzia • partecipazione a progetti di documentazione quali “Bambini in Europa” e Gred (Progetto di Documentazione Educativa Regionale) • prosecuzione delle attività sul progetto pedagogico attraverso la raccolta e il confronto dei progetti pedagogici presenti nel territorio provinciale e analisi e riflessioni su dimensioni, sottodimensioni e criteri, proposti dalla Regione, per la valutazione della realizzazione del progetto pedagogico. • Confronto per la revisione della direttiva regionale 646/05 • potenziamento delle attività sovraterritoriali e del raccordo con la programmazione dei Piani di zona • elaborazione di documenti sul lavoro svolto e raccolta di documentazione Per l’organizzazione di queste azioni andrà previsto l’uso degli spazi del Centro di Documentazione di Bologna e potenziata l’attività di documentazione e di segreteria organizzativa già prevista per le attività del Coordinamento Costo totale Quota Eventuale Quota previsto regionale nazionale 60.599 euro + costo del 60.599 euro personale dipendente di EELL e privati 34 Indicatori per il monitoraggio/valutazione n ° incontri realizzati n° partecipanti al coordinamento pedagogico n° documenti prodotti n° operatori coinvolti in attività di formazione Scheda 1.12 Progetto relativo al funzionamento del Centro specialistico per la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento: IL FARO Centro specialistico Il Faro/ Az. Usl Bologna Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: Destinatari Specificare se è in continuazione Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Azioni previste Mariagnese Cheli Tel 051/4141611 [email protected] Operatori dei servizi socio sanitari territoriali ed ospedalieri, insegnanti della scuola di ogni ordine e grado, operatori delle associazioni, del volontariato, autorità giudiziaria Si Provincia di Bologna Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp Seneca, Ausl Bologna, Ausl Imola, Az. Ospedaliere, Centro Giustizia Minorile Dotare il territorio provinciale di un servizio di 2° livello contro l’abuso e il maltrattamento all’infanzia che: • sviluppi una rete di servizi e di azioni caratterizzata da specifica competenza multiprofessionale, per la tutela della salute infantile e la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento; • valuti in modo qualificato i casi e la presa in carico delle situazioni più problematiche; • promuova eventi formativi; • promuova interventi di sensibilizzazione, informazione e documentazione sul fenomeno; • attività di consulenza specialistica; • presa in carico diagnostica e terapeutica; • elaborazione progetto di intervento riparativo e terapeutico con l’equipe del territorio • Realizzazione dell’attività formativa e di supervisione; • Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e informazione; • Attività di documentazione e ricerca sul 35 fenomeno; • Gestione Centro di documentazione; Gestione spazio attrezzato per l’ascolto del minore nel procedimento giudiziario • Elaborazione relazione annuale sull’attività svolta Costo Quota Quota Eventuale totale regionale comunale quota di previsto come da altri 166.000,00 convenzione soggetti euro come da convezione N°: casi di consulenza/presa in carico; realizzazione attività formative e supervisione; incontri tra i soggetti coinvolti; realizzazione dei progetti previsti nel piano. Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Scheda 1.13 Sostegno al successo formativo e scolastico Comune o altro ente capofila Responsabile del progetto/programma: • • Destinatari • PROVINCIA Anna Del Mugnaio 051-6598374 anna.del [email protected] Claudio Magagnoli 051-6598508 [email protected] Studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e del sistema di Istruzione e Formazione Professionale Regionale Insegnanti, coordinatori pedagogici e dirigenti scolastici, figure di sistema, Operatori dei servizi Sociali e Sanitari, in rete tra loro e con Centri Servizio Specializzati Reti interistituzionali territoriali Specificare se è in continuazione Si Ambito territoriale Provincia Istituzioni/attori sociali coinvolti Comuni, Zone sociali, Istituzioni scolastiche, Servizi sociali e Sanitari, Conferenze territoriali per il miglioramento dell’Offerta formativa, Agenzie educative, Centri di documentazione di supporto all’autonomia scolastica – Istituzione Gian Franco MinguzziCentro risorse per l'orientamento 36 Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico di adolescenti e giovani in diritto-dovere promuovendo : • interventi diretti sulle situazioni • iniziative di supporto alla autonomia scolastica e alla integrazione tra Autonomie e Territorio (formazione, aggiornamento, consulenza tra operatori scolastici e dei servizi) • elaborazione e diffusione di materiali informativo , di riflessione e documentazione Obiettivi del progetto Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione delle diverse linee di programmazione territoriale (piani attuativi di Zona, , Accordi territoriali attuativi della L.104. Accordi per la prevenzione e il contrasto al disagio scolastico ) tra di loro e con le programmazioni provinciali (Piani per il diritto allo studio, progetti Provinciali sostenuti dal FSE, azione dei Centri per l’Impiego tramite il Servizio di tutorato..) promuovendo in particolare l’integrazione degli organismi di programmazione provinciali e territoriali , istituzionali e tecnici che operano su questa tematica e il miglioramento della l’integrazione interprofessionale e organizzativa; - l’individuazione di modalità condivise di raccordo e di segnalazione tra Servizi sociali e Istituzioni scolastiche , Centri di Formazione e la realizzazione di Accordi , protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà, con particolare riferimento al successo formativo. - la condivisione e coprogettazione, di interventi e progetti sul tema del successo formativo promossi dall’Assessorato Istruzione e dall'Assessorato Politiche sociali con Scuole , Enti di Formazione, Servizi sociali e sanitari 37 Azioni previste Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico attraverso: - interventi diretti sulle situazioni, o Programmazione dell'Offerta formativa per il sistema di Istruzione e Formazione Regionale (Istituti professionali di Stato/Centri di formazione accreditati), finanziamento Formazione Professionale biennale a completamento del triennio − Attivazione di progetti speciali finanziati anche con Fondi Regionali straordinari dal rivolti a minori in difficoltà nell’assolvimento del diritto dovere ( in particolare minori privi del titolo di terza media da conseguire all'interno del Centri per l'Istruzione degli adulti) − Programmazione di interventi di orientamento in alternanza tra scuola formazione territorio per giovani con disabilità − Predisposizione annuale del Piano Provinciale per il Diritto allo studio, attraverso fondi regionali in più stretto raccordo ,in particolare per quanto riguarda le borse di studio, con i Servizi sociali − Individuazione degli studenti a rischio dispersione attraverso incroci periodici dei dati dell’Anagrafe Scolastica Regionale, della Formazione Professionale, del Sistema informativo lavoro con i dati dell’Anagrafe sanitaria e segnalazione al servizio di tutorato per l’obbligo formativo attivo presso i Centri per l'impiego − Servizio informativo realizzato dall'Osservatorio provinciale scolarità attraverso ricerche di tipo anagrafico, su richiesta motivata di Istituzioni/enti locali per individuare la posizione scolastica e formativa di singoli studenti. iniziative di supporto alla autonomia scolastica e alla integrazione tra Autonomie e Territorio : − realizzazione da parte dell'Istituzione Minguzzi del Centro Servizi Aneka e del Centro risorse provinciale per l'orientamento di − seminari e giornate di studio su specifiche tematiche − coordinamento della rete provinciale Gold,in stretto raccordo con la rete regionale − raccordo con Università, USP, Regione, sul tema del Bullismo e del Cyberbulling in particolare − Promozione e supporto per la partecipazione a specifici progetti Europei sul tema dell'orientamento e del contrasto alla dispersione e del successo formativo. elaborazione e diffusione di materiali informativi , di riflessione e documentazione - Approfondimento sugli sportelli d’ascolto nelle scuole 38 - - per rafforzarne il raccordo con i servizi del territorio ; individuazione di criteri di qualità anche in funzione dell'erogazione e del monitoraggio di finanziamenti provinciali e locali su questi servizi Produzione e diffusione di strumenti per l’informazione e l’Orientamento scolastico, anche in riferimento a particolari categorie di giovani in situazione di svantaggio Produzione annuale di uno specifico Report a cura dell'Osservatorio Provinciale dei dati sulla scolarità, anche declinato per ciascun Ambito/distretto sociosanitarioe di uno specifico Report sul tema della integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni con disabilità Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione delle diverse programmazioni e azioni • Consolidamento ed ampliamento del Gruppo Interservizi e Interistituzionale per il contrasto alla dispersione scolastica e formativa ( coordinato in forma congiunta dal Servizio Politiche Sociali e dal Servizio scuola e Formazione) e del confronto tra istituzioni che operano in ambito educativo, sociale, scolastico, sanitario • Prosecuzione del Gruppo provinciale Interservizi "Programmazione scolastica e diritto-dovere all'istruzione e alla formazione". sottogruppo operativo “Diritto dovere all'istruzione e alla formazione per migliorare la affidabilità dei dati relativi ai giovani a rischio di dispersione. • Prosecuzione del Gruppo previsto all'art.5.2 dell'ACCORDO PROVINCIALE DI PROGRAMMA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA DEI BAMBINI E ALUNNI DISABILI 2008-2013 ( Gruppo tecnico Interistituzionale provinciale per l'aggiornamento e il monitoraggio della Applicazione dell'AdP) • Aggiornamento delle Linee Provinciali di indirizzo per il contrasto alla dispersione scolastica ( alla luce delle innovazioni normative relative alla Istruzione e Formazione che si avvieranno nell'a.s 2011-2012 ) , proposta agli organismi di concertazione, verifica della loro implementazione nel territorio. • Aggiornamento del Quadro Provinciale dei Referenti per il contrasto alla dispersione • Analisi dei Piani di zona sulle tematiche relative all’infanzia e all’adolescenza e in particolare sulle azioni di contrasto alla dispersione scolastica per orientare la programmazione provinciale e delle zone sociali • Promozione e supporto per la realizzazione di Accordi, protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà in relazione al successo formativo 39 • Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Organizzazione e coordinamento di momenti pubblici di discussione/informazione per gli operatori della Scuola, dei Centri di Formazione Professionale, del Servizi territoriali ( sanitari sociali, del lavoro) sulle azioni in corso per il contrasto alla dispersione, le innovazioni normative, le possibilità di formazione/aggiornamento Costo totale previsto: 11.620.000 Quota regionale 20.000,00 FRD 600.000 Eventuale quota nazionale Altri fondi FSE 11.000.000,00 - N° giovani coinvolti nei percorsi di formazione e orientamento a finanziamento provinciale (con fondi regionali) - realizzazione approfondimento su sportelli d’ascolto - aggiornamento Linee guida e Quadro dei referenti - 40 2. AREA GIOVANI Premessa: Il monitoraggio delle attività del Programma attuativo 2010 ha evidenziato un residuo di spesa nei seguenti progetti: - Giovani e dipendenze: Far West € 3.578,00 (quota di Crevalcore) - Comunità competente 2010: € 38.000,00 Anche nel 2011 il programma distrettuale Giovani-Dipendenze è articolato in due Progetti, entrambi finalizzati alla prevenzione e contrasto di comportamenti a rischio della popolazione giovanile, delle diverse forme di uso o abuso di sostanze psicoattive, ed alla promozione di stili di vita sani e comportamenti consapevoli ed informati. La realizzazione degli interventi progettuali si diversifica per il contesto di riferimento: il Progetto Far West 2011 sviluppa le attività ed azioni con i giovani in contesto extrascolastico, con particolare riferimento ai Centri Giovanili ed ai luoghi informali d’aggregazione e d’incontro dei giovani. Le risorse 2011 saranno trasferite ai Comuni per la gestione diretta dei servizi, così come è avvenuto per quelle del P.A. 2010. Il Progetto Per Una Comunità Competente 2011 si rivolge principalmente agli studenti delle Scuole Secondarie di I e II grado del Distretto e propone attività di informazione, formazione, sensibilizzazione, consulenza agli adulti di riferimento (insegnanti e genitori) già a partire dalle Scuola primaria. INTERVENTI DISTRETTUALI: SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 2 .1 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Resp. Familiari infanzia adol.za Giovani Anziani Disabili Immigr. stranieri X CON LE FINALITÀ DI: Prevenzione x Informazione/Promozione benessere sociale, salute e di stili di vita sani x Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipend. enze X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: 41 L’azione è di nuova No X Sì □ attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra, 2. Presa in carico 3. Costituzione 1. Supporto multidisciplinare e lavoro integrazioneFondo domiciliarità d’èquipe comune Altro 4. Sistema di accoglienza in emergenza INTERVENTO/PROGETTO: PROGRAMMA GIOVANI – DIPENDENZE: Progetto Far West 2011 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Potenziare il raccordo intersettoriale ed il sistema integrato dei Servizi educativi e sociali dei Comuni, dell’Azienda USL, (Sert, Unità di Strada, Centro di salute mentale, Consultorio Familiare/Spazio giovani) le Scuole, le Associazioni del Terzo Settore per la prevenzione dei comportamenti a rischio, la sensibilizzazione e l’educazione alla responsabilità personale e sociale per il benessere e la salute della Persona e della Comunità. • Elaborare un piano d’azione condiviso per la progettazione comune, il monitoraggio, il coordinamento delle attività e delle iniziative di informazione, sensibilizzazione, prevenzione e contrasto delle diverse forme dipendenza e di uso/abuso di sostanze psicoattive, orientamento ai servizi specialistici • Realizzare “azioni di prossimità” con approccio comunitario in ciascun Comune, nell’ambito delle iniziative programmate per la popolazione giovanile e per l’intera cittadinanza. (manifestazioni ed eventi culturali, musicali e sportivi, feste di piazza e fiere) Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 1.Soggetto 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) capofila Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 dell’intervento E.mail : [email protected] 2. Ambito territoriale 3. Referente dell’intervento: • 4. Destinatari • • 5. interventi politiche integrate collegate 6. Azioni previste Distretto Pianura Ovest Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] Popolazione giovanile (15-34 anni) Operatori sociali, educatori, insegnanti, Associazioni giovanili e Gruppi di Volontariato Interventi dei Servizi educativi e sociali dei Comuni, Servizi Ausl (sert/centro salute mentale/medici di base), progetti ed interventi delle politiche giovanili. • Progettazione, coordinamento, monitoraggio e valutazione degli interventi locali nell’ambito del gruppo tecnico tematico distrettuale • Percorsi informativi, di sensibilizzazione, formativi e consulenziali rivolti ad adolescenti ed agli adulti significativi (genitori, educatori, operatori sociali, insegnanti), anche attraverso piattaforma 42 7. Istituzioni/attori sociali 8. Risorse umane 9. Risultati attesi 10. Piano finanziario informatica (sportello virtuale – via web) • Interventi di educativa di strada e educazione non formale nei luoghi d’aggregazione giovanile • Attività di prevenzione e promozione di stili di vita sani nei Centri e Strutture di Aggregazione giovanile • Laboratori ed Attività di educazione tra pari (peer education) • Attività di prevenzione per e con i giovani in occasione di eventi e manifestazioni pubbliche (feste, fiere e sagre, concerti, manifestazioni sportive) Servizi sociali, culturali educativi dei Comuni, AUSL, Terzo settore, Associazionismo e volontariato locale, Istituti scolastici, Operatori dei servizi sociali, culturali, educativi dei Comuni, operatori dei servizi Ausl, operatori ed educatori del Terzo Settore • Progettazione di dettaglio delle attività Comunali; • Report di monitoraggio dei risultati. Previsione di Di cui risorse di cui risorse regionali spesa TOTALE comunali (Fondo Sociale Locale in attuazione D.A.L 26/10, DGR n. 2288/10 e Determinazione Servizio programmaz. e sviluppo sistema servizi sociali n.15679 del 31.12.2010) € 27.559,00 Far West 2011 Comuni Anzola dell’Emilia Calderara di Reno Crevalcore Sala Bolognese S. G. in Persiceto S. Agata Bolognese Totali Popolazio ne 15/34 al 1.1.10 Dati demo.istat .it € 4.573,00 € 22.986,00 Contributi regionali % pop Contributi comunali 2235 13,88% 2532 15,73% 2838 17,63% 1642 10,20% 5213 32,38% 1639 10,18% 16.099 100,00% € 3.190,46 € 3.615,70 € 4.052,43 € 2.344,57 € 7.442,87 € 2.339,97 € 22.986,00 € € € € € € € 0 0 1.533,00 1.040,00 0 2.000,00 4.573,00 Totali € 3.190,46 € 3.615,70 € 5.585,43 € 3.384,57 € 7.442,87 € 4.339,97 € 27.559,00 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 2.2 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Familiari infanzia adolesc. Giovani X Anziani Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipen denze X CON LE FINALITÀ DI: 43 Informazione/Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani X Prevenzione X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* Programma di Attività Infanzia e Adolescenza l. r. n. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No X Sì attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra 2. Presa in carico 3. Costituzione 1. Supporto multidisciplinare e lavoro integrazione Fondo domiciliarità d’èquipe comune Altro 4. Sistema di accoglienza in emergenza INTERVENTO/PROGETTO: INTERVENTI DI STRADA E A BASSA SOGLIA D’ACCESSO NELL’AREA DIPENDENZE (Fondo Sanitario 2010 ripartizione, assegnazione e concessione di fondi a favore delle Aziende Sanitarie) Progetto Per una Comunità competente 2011 OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Potenziare l’integrazione intersettoriale (Servizi educativi e sociali dei Comuni, Sert, Unità di Strada, Centro di salute mentale, Consultorio Familiare/Spazio giovani, Scuole, Associazioni del Terzo Settore) ed il raccordo fra le diverse iniziative nell’ambito Gruppo tecnico distrettuale Giovani e Dipendenze • Elaborare un piano d’azione condiviso di prevenzione delle dipendenze da sostanze ed orientamento ai servizi specialistici attraverso gli interventi di strada • Realizzare “azioni di prossimità” con approccio comunitario in ciascun Comune, nell’ambito delle iniziative programmate per la popolazione giovanile ed adulta 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale 3. Referente dell’intervento: Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] Distretto Pianura Ovest Davide Rambaldi Unità Operativa SERT/AUSL Tel. 051.6813457 e-mail: [email protected] 44 4. Destinatari Popolazione (15-54 anni) con particolare attenzione alla fascia 15-25 anni Scuole, Centri di formazione, Centri d’Aggregazione giovanile Associazioni giovanili, Associazioni e Gruppi di volontariato. Interventi dei Servizi educativi e sociali dei Comuni, Servizi Ausl 5. (sert/centro salute mentale/medici di base), programmi scolastici per la interventi/politiche promozione della salute e del benessere e la prevenzione dell’uso ed integrate collegate abuso di sostanze psicoattive. • • • 6. Azioni previste • 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane Programmazione attività condivisa con gli operatori del Servizi Scuola dei Comuni e gli insegnanti referenti delle Scuole Ambito 1. Attività di sensibilizzazione e prevenzione rivolte ai giovani studenti nelle Scuole Iniziative di formazione, informazione, consulenza rivolti alla popolazione adulta di riferimento (genitori, insegnanti, operatori sociali, volontari) Interventi del Servizio LOOP (Laboratorio Osservazione Organizzazione Prevenzione) dell’Azienda USL, Dipartimento Salute Mentale - Distretti Pianura Est ed Ovest, Unità Operativa SERT) in occasione di manifestazioni ed eventi pubblici (feste, fiere e sagre, concerti, manifestazioni sportive) Servizi sociali, culturali educativi dei Comuni, AUSL, Istituti Scolastici, Operatori dei servizi sociali comunali , Operatori del SERT/AUSL – Servizio LOOP (Laboratorio Osservazione Organizzazione Prevenzione) Programmazione condivisa e produzione del piano delle attività nelle Scuole dell’Ambito 1 per i giovani e per gli adulti • Produzione di relazioni trimestrali di monitoraggio e di un report finale sui risultati di progetto (a cura degli operatori del Loop) Previsione di spesa di cui risorse regionali:: TOTALE quota parte distrettuale del Fondo sanitario regionale assegnato all’Azienda USL di Bologna con Deliberazione di Giunta regionale n. 2252 del 27.12.2010 e lettera dirigente Dip.to salute mentale prot.51670 18.4.11 • 9. Risultati attesi 10. Piano finanziario € 41.980,00 € 41.980,00 2.1 AREA delle POLITICHE GIOVANILI : Premessa: I Comuni della Zona Pianura Ovest hanno confermato per il mandato amministrativo 2009-2014 l’istituzione del Tavolo politico degli Amministratori con delega alle Politiche giovanili ed il relativo gruppo tecnico tematico, partecipato dai referenti dei Servizi comunali interessati e coordinato dall’Ufficio di Piano. Al tavolo delle Politiche Giovanili sono affidati compiti di 45 raccordo sovracomunale anche con i soggetti sociali ed il Terzo settore, per la progettazione, il monitoraggio e la valutazione degli interventi relativi. La Zona Pianura Ovest partecipa, attraverso l’Ufficio di Piano, al Coordinamento delle Politiche Giovanili istituito dalla Presidenza della Provincia di Bologna, ed alle attività formative, di monitoraggio, di raccolta dati e di valutazione promosse dall’Osservatorio provinciale sulle Politiche Giovanili. In quest’ambito, ed in collegamento con la pubblicazione del Rapporto Sociale Giovani Generazioni della Provincia di Bologna, nei primi mesi del 2011 è stato prodotto il Portafoglio delle Politiche Giovanili 2009 dei Comuni di Terre d’Acqua , prima sperimentazione di uno strumento di rendicontazione sociale degli investimenti e delle risorse dedicate alla popolazione giovanile compresa nella fascia d’età 14-34 anni (Azione 1 del Progetto Giovani Protagonisti di Terred’Acqua finanziato dalla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna nel 2010). I Comuni di Pianura Ovest hanno aderito alla proposta di Governance delle Politiche Giovanili della Presidenza della Provincia di Bologna ed hanno indicato, come referente politico della Zona, la dott.ssa Eleonora Riberto, consigliera del Comune di Sala Bolognese e come referenti del gruppo tecnico, le signore Barbara Martini, del Comune di Anzola ed Erica Regazzi, del Comune di Sala Bolognese. A fine 2010 sono stati approvati dalla Regione Emilia Romagna i progetti ammessi ai contributi di spesa corrente ed in spesa d’investimento per interventi a favore dei Giovani, in attuazione della Deliberazione della Giunta regionale n. 1378/10 (L.R.14/2008). Presentiamo nella tabella sottoriportata i Progetti di titolarità della Pianura Ovest (schede 2.1.1 e 2.1.2.) e quelli a cui si partecipa in partenariato con altri Distretti della Provincia di Bologna. Il progetto Giovani Protagonisti di Terred’acqua (scheda 2.1.3), presentato alla Fondazione Del Monte ed in attesa d’approvazione, propone il completamento delle attività 2011 ad integrazione del Progetto già finanziato nel 2010. FONTE FINANZ.TO SOGGETTO SOGGETTO TITOLARE PARTNER TITOLO PROGETTO COSTO TOTALE € L.R. 14/08 Buone Pratiche DGR 1378/10 Comune di di Cittadinanza Distretto di San Giovanni spesa attiva dei 20.600,00 San Lazzaro corrente 2010 Persiceto Giovani L.R. 14/08 Comuni DGR 1378/10 San Giovanni Comune di Spesa P. San Giovanni investimenti e in Persiceto 2011 Sant’Agata Bolognese Pianura L.R. 14/08 Ovest: DGR 1378/10 Comune di Crevalcore e spesa Casalecchio ISIS corrente 2010 Archimede Investimento al Centro (d’aggregazione 12.285,71 giovanile) Il futuro volta le Pianura O. spalle alle Mafie 3.500,00 FINAZIA MENTO RER € TEMPI 14.350,00 2011 8.600,00 Entro il 31.12. 2013 Pianura O. 2.450,00 2011 46 L.R. 14/08 Informazione e DGR 1378/10 Comune di Distretto partecipazione Pianura O. Pianura O. Pianoro Pianura Ovest dei giovani 700,00 700,00 spesa (Rete Eurodesk) corrente 2010 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2010. 2011 SCHEDA N. 2.1.1 INTERVENTO/PROGETTO: BUONE PRATICHE DI CITTADINANZA ATTIVA DEI GIOVANI 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale 3 Referente dell’intervento: 4. Destinatari 5. interventi politiche integrate Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] Distretto Pianura Ovest e Distretto di San Lazzaro di Savena Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano Pianura Ovest: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] Giovani (18-26 anni) Politiche per le giovani generazioni e relativi progetti d’intervento (L.r.14/08); Pianura Ovest: Attività del gruppo 3.0 “Giovani & Assessori” per il coinvolgimento e la messa in rete dei gruppi giovanili presenti nei sei Comuni coprogettazione dei giovani e realizzazione di attività d’interesse (eventi e 6. Azioni manifestazioni culturali, musicali, teatrali, sportivi) in raccordo con gli previste operatori dei Centri d’aggregazione ed i Servizi Comunali di riferimento San Lazzaro di Savena: Concorso di Idee “Ci sei o ci fai?” per la realizzazione di progetti culturali, interculturali, ludico-ricreativo, d’impegno civico e di solidarietà sociale dei giovani. L’Ufficio di Piano e i Comuni del Distretto di Pianura Ovest e di San Lazzaro di 7. Savena, il Tavolo provinciale di coordinamento e l’Osservatorio delle Politiche Istituzioni/attori giovanili, i Centri di Aggregazione giovanili, Forma Giovani, Società consortile sociali coinvolti di Futura SpA, Società pubblica per la formazione e lo sviluppo del Territorio, Associazioni Giovanili. Operatori dei Comuni, orientatori e tutor, formatori, educatori, animatori 8. Risorse culturali. umane 47 PIANURA OVEST: • Produzione del programma di attività locali e sovracomunali del Gruppo 3.0 G&A • Realizzazione di almeno un evento/iniziativa sovracomunale • Raccolta di proposte finalizzate alla costruzione del Piano Giovani di Terred’Acqua. SAN LAZZARO DI SAVENA: • Realizzazione di almeno 4 iniziative/progetti distrettuali di cui 3 nei Comuni di Ozzano, Pianoro e S.Lazzano e 1 congiunta nei Comuni Loiano, Monghidoro, Monterenzio. 9. Risultati attesi 10. Piano finanziario : spesa TOTALE di cui risorse comunali Pianura Ovest: € 3.650,00 S.Lazzaro: € 2.600,00 € €. 20.600,00 risorse regionali: Pianura.O € 8.350,00 S.Lazzano € 6.000,00 € 6.250,00 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. € 14.350,00 SCHEDA N. 2.1.2 INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE, ADEGUAMENTO E DOTAZIONE STRUMENTALE E TECNOLOGICA DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE: 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale 3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari 5. interventi e politiche integrate Progetto Investimento al Centro (d’aggregazione giovanile) Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] Comuni di Terred’Acqua - Distretto Pianura Ovest Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] Strutture, Centri e Spazi comunali di aggregazione per adolescenti e giovani Politiche per le giovani generazioni e relativi progetti d’intervento (L.r.14/08) Acquisto di dotazioni e beni strumentali e tecnologici nei Centri d’aggregazione dei Comuni di S.Giovanni Persiceto e Sant’Agata 6. Azioni previste Bolognese, per migliorare, qualificare, potenziare l’offerta di opportunità e servizi rivolti alla popolazione giovanile 48 7.Istituzioni e attori sociali 8. Risorse umane 9. Risultati attesi 10. Piano finanziario L’Ufficio di Piano e i Comuni di San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata Bolognese del Distretto di Pianura Ovest, i Centri di Aggregazione giovanili pubblici, il Tavolo provinciale di coordinamento e l’Osservatorio delle Politiche giovanili. Tecnici comunali Qualificare con nuova dotazione strumentale l’offerta d’attività dei centri giovanili interessati Previsione di di cui risorse comunali: di cui risorse regionali: spesa S.G. in Persiceto € L.R. 14/08 TOTALE 2.685,00- S.Agata B. € DGR 1378/2010 e n.477/2011 – 1.000,71 Spese investimento 2011 (S.G. in Persiceto € 6.265,00 – S.Agata B. 2.335,00) • € 12.285,71 € 3.685,71 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. € 8.600,00 SCHEDA N. 2.1.3 INTERVENTO/PROGETTO: GIOVANI PROTAGONISTI DI TERRED’ACQUA 2011 (integrazione al Progetto 2010 presentata alla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna ed in attesa di approvazione) 1.Soggetto capofila 2. Ambito territoriale 3 Referente dell’intervento: Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] Comuni di Terred’Acqua - Distretto Pianura Ovest Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail: [email protected] 4. Destinatari Giovani (16-25 anni) italiani e stranieri di seconda generazione 5. interventi Politiche per le giovani generazioni e relativi progetti d’intervento politiche (L.r.14/08); politiche d’integrazione sociale per gli immigrati stranieri integrate (interventi con Giovani immigrati di II Generazione) • Elaborazione del modello di rendicontazione sociale degli interventi di politica giovanile del Distretto Pianura Ovest, in collaborazione con il Coordinamento e l’Osservatorio Provinciale delle Politiche Giovanili (a 6. Azioni previste cura del gruppo tecnico tematico distrettuale) • Stage educativo/formativo “Giovani & Assessori”: affiancamento con l’amministratore alle politiche giovanili di riferimento, promuove il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei coetanei per realizzare 49 iniziative e proposte a livello locale e sovra comunale. • coprogettazione dei giovani e realizzazione di attività d’interesse (eventi e manifestazioni culturali, musicali, teatrali, sportivi) in raccordo con gli operatori dei Centri d’aggregazione e dei Servizi Comunali di riferimento. L’Ufficio di Piano e i Comuni del Distretto di Pianura Ovest, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, i Centri di Aggregazione giovanili, il 7. Tavolo provinciale di coordinamento e l’Osservatorio delle Politiche Istituzioni/attori giovanili, I Soggetti del Terzo Settore locale (Cooperative sociali, sociali coinvolti Associazioni e Gruppi Volontariato), Forma Giovani, Società consortile di Futura SpA, Società pubblica per la formazione e lo sviluppo del Territorio. 8. Risorse Operatori dei Comuni, orientatori e tutor, formatori, educatori, animatori umane culturali. • Crescita del senso d’appartenenza dei giovani alla comunità locale ed il loro coinvolgimento attivo nella realizzazione di attività ed iniziative per e con i propri coetanei, con particolare attenzione all’interazione interculturale ed al coinvolgimento dei giovani immigrati di Seconda Generazione • Diffusione della cultura della cittadinanza e della partecipazione democratica: coinvolgimento di almeno 1 Centro di Aggregazione 9. Risultati attesi giovanile per ciascun Comune e di almeno 1500 giovani 16-25 anni a livello distrettuale. Realizzazione di almeno un’iniziativa per Comune di carattere interculturale, con il coinvolgimento dei Giovani immigrati di II Generazione. • Rendicontazione sociale degli interventi di politica giovanile: monitoraggio, valutazione, pubblicizzazione, comunicazione dei risultati. Previsione di di cui risorse comunali di cui risorse da spesa TOTALE (valorizzazione delle spese di Fondazione del Monte 10. Piano personale dedicato) di Bologna e Ravenna finanziario: € 18.000,00 Da definire € 18.000,00 PROGETTI SOVRAZONALI: Sheda 2.1.4 COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE GIOVANILI Comune o altro ente capofila Provincia di Bologna Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Dott. Stefano Ramazza Capo di Gabinetto Presidenza - Provincia di Bologna [email protected] 051-6598345 50 Destinatari Giovani a partire dai 11 anni Soggetti diversi (Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Scuole) che lavorano con e per i giovani Specificare se è in continuazione Il progetto è in continuazione rispetto all’anno precedente Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Azioni previste Intero territorio provinciale, con un’articolazione di Tavoli sulle politiche giovanili nelle zone socio sanitarie Soggetti finanziatori ed attuatori di progetti e servizi per i giovani: Istituzioni Pubbliche, Associazioni, ScuoleFondazioni, Istituzione Minguzzi Coordinare e rendere coerenti le azioni messe in atto nei diversi ambiti attraverso il coordinamento delle attività/progetti realizzati nei vari servizi della Provincia e nei territori delle Zone Rafforzare i gruppi di lavoro sovracomunali e provinciali per rispondere alle esigenze formative degli operatori del territorio (in particolare per il supporto nella scrittura di progetti candidabili ad ottenere finanziamenti, e nella fase della valutazione degli stessi). Collaborazione dell'Osservatorio Provinciale sulle Politiche Giovanili con gli operatori pubblici comunali e delle Zone e con gli operatori delle diverse agenzie educative, per il monitoraggio e valutazione dei progetti finanziati da Enti pubblici per il migliore coordinamento degli Enti Locali e delle Associazioni e la produzione di dati e relazioni di sintesi sulle esperienze attuate, al fine di sostenere la ri-progettazione. Redazione del Portafoglio delle politiche giovanili di Zona sulla base dei dati di bilancio 2010 dei Comuni e secondo la metodologia adottata dalla Regione Emilia Romagna e dalla Provincia di Bologna per la redazione del Rapporto Sociale Giovani Generazioni presentato il 17 gennaio 2011. La Provincia affianca e assiste le Zone in tale redazione secondo la sperimentazione positiva nel 2010 della redazione del Portafoglio nelle diverse Zone . Generali: - Focus formativi con gli operatori dei distretti e dei Comuni. - Collaborazioni con il Gabinetto di Presidenza della Provincia e con lo Staff Tecnico dell’Osservatorio Politiche giovanili. Specifiche: Promozione di partecipazione diretta dei giovani nella progettazione e gestione delle azioni degli Enti Locali. Sviluppo dei prodotti informatici già a disposizione del Gabinetto di Presidenza come data base su progetti, servizi e azioni di rilevanza provinciale e comunale per la loro fruizione pubblica tramite sito della Provincia o dell’Osservatorio Politiche giovanili. 51 Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Incontri tra lo staff dell’Osservatorio politiche giovanili e i responsabili di progetti per la redazione delle schede di Monitoraggio in itinere e Valutazione finale per i progetti presentati e finanziati con bandi della Regione. Presenze agli incontri dei 7 tavoli tematici sulle politiche giovanili delle Zone e con i Comuni che hanno il Consiglio Comunale dei ragazzi, per rafforzare la relazione tra il Coordinamento Provinciale, l’Osservatorio e gli operatori delle Zone con scambio di informazioni e coordinamento delle azioni tra le zone. Costo totale previsto Quota regionale Eventuale 862.848,14euro (da 862.848,14euro quota finanziamenti L.R.14/08 per (da finanziamenti nazionale il 2009-2010, assegnati ai L.R.14/08 per il 2009-2010, progetti delle zone ) assegnati ai progetti delle zone Indicatori per il monitoraggio e valutazione dei progetti sono previsti nelle singole schede di ogni progetto redatte in condivisione tra i responsabili dei progetti e Staff Tecnico dell’Osservatorio politiche giovanili Attuazione delle altre azioni previste Scheda 2.1.5. Progetto di sensibilizzazione e formazione al servizio civile volontario Comune o altro ente capofila Responsabile del rogetto/programma: Provincia di Bologna/Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile di Bologna Coordinamento provinciale enti CO.PR.E.S.C. TEL 051/6599261 di servizio civile operatori di enti locali e non profit, adolescenti e giovani del territorio provinciale, cittadinanza, studenti e docenti Destinatari degli istituti di istruzione superiore, studenti e tutor dei centri di formazione professionale, famiglie, studenti universitari, Specificare se è in continuazione Sì Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Il territorio provinciale Enti di servizio civile aderenti al Coordinamento Provinciale di Bologna (enti pubblici, fondazioni, organizzazioni non profit, cooperative ) Associazioni di promozione sociale Organizzazioni di volontariato 52 Obiettivi del progetto Azioni previste Centri di aggregazione giovanile Università Centri sociali e ricreativi Scuole medie superiori Centri di formazione professionale - Diffondere i valori del servizio civile quale strumento di cittadinanza attiva e di impegno sociale per i giovani italiani e stranieri - Creare momenti di incontro e scambio tra i volontari di enti diversi per attività e per territorio - Contribuire alla formazione di cittadini responsabili attraverso percorsi di sensibilizzazione e apprendimento - Creare occasioni di confronto tra gli operatori degli enti di servizio civile per lo scambio di buone pratiche - Avviare esperienze di coprogettazione tra enti per condividere competenze, innalzare la qualità del sevizio civile, rispondere in forma congiunta ai bisogni del territorio - Attivazione di gruppi di lavoro tematici e/o distrettuali tra gli enti per la realizzazione delle attività previste dal sistema di servizio civile; - Formazione generale dei volontari in SCN in forma coordinata e congiunta tra gli enti di SC; - Percorsi formativi coordinati e congiunti tra gli enti del territorio per l’aggiornamento delle figure previste dal sistema di servizio civile: progettisti, selettori, olp; - Interventi di presentazione del servizio civile nelle scuole superiori, nei centri di formazione professionale e nelle facoltà universitarie; - Organizzazione di iniziative promozionali per diffondere la cultura del servizio civile tra i giovani e la cittadinanza - Rilevazione, monitoraggio e valutazione delle azioni previste - Elaborazione di un piano provinciale del servizio civile tramite l’analisi del sistema e la definizione di obiettivi ed azioni prioritarie 53 Costo totale previsto Piano finanziario Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota regionale 750,00 € (quota per formazione olp) € 23.250 3.000,00 € (quota per l’organizzazione di eventi) 1.500,00 € (quota per attività di sensibilizzazione per minori) 5.000,00 € (Attività di monitoraggio ed elaborazione piano provinciale) 5.000,00 € (quota per realizzazione formazione generale) 4.500,00 € (quota per tutoraggio formazione) 2.000,00 € (quota per promozione bandi di SCN) 1.500,00 € (attività di comunicazione e aggiornamento sito web) n. di corsi di formazione generale per volontari realizzati n. di corsi di formazione per operatori realizzati n. di eventi promozionali organizzati n. di incontri di sensibilizzazione realizzati n. di volontari in servizio civile regionale per minori n. di incontri con gli enti di servizio civile n. di coprogettazioni avviate Scheda 2.1.6. PROGETTO Arte ed emozioni dal sociale. Il teatro per l'educazione e l'inclusione PROVINCIA DI BOLOGNA Comune o altro ente capofila Settore Servizi alla Persona ed alla Comunità Istituzione G.F. Minguzzi Responsabile del progetto/programma: Anna Del Mugnaio tel. 051 6598374 [email protected] Staff di progetto: Angela Bianchi, U.O. Coordinamento Handicap Rita Paradisi, U.O. Politiche di contrasto all'esclusione sociale Alessandro Zanini, Settore Documentazione, Istituzione Minguzzi Stefania Sabella, U.O. Programmazione attività formative 54 Fabio Matteuzzi, U.O. Attività Culturali Antonella Lazzari, U.O. Terzo Settore Destinatari Specificare se è in continuazione Diretti: -giovani e adulti in condizioni di particolare fragilità personale e/o sociale (pazienti dei Servizi di salute mentale, persone con disabilità, detenuti, ecc.); - adolescenti e giovani che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado e i centri di formazione professionale accreditati per l'obbligo di istruzione; - comuni proprietari di teatri; - direttori artistici dei teatri della provincia di Bologna; - compagnie amatoriali attive nell'area del teatro sociale; - associazioni di tutela impegnate nella promozione del teatro sociale. Indiretti: - cittadini interessati ai temi del sociale, insegnanti, famiglie; - operatori del sistema educativo in genere e operatori dei servizi territoriali con particolare riferimento ai servizi che afferiscono al DSM, all'area delle politiche giovanili e dell'esecuzione penale; - la cittadinanza in genere, in particolare il pubblico che frequenta i teatri del territorio provinciale. In parte. Il Progetto, a partire da molteplici esperienze attive sul territorio, si propone di ricondurle all'interno di unico intervento che, pur mantenendone le specificità, definisca obiettivi e azioni condivisi. Il Progetto si situa dunque in continuità con azioni già in essere, promosse e in parte finanziate dall'Amministrazione provinciale, che utilizzano il teatro e l'espressione artistica come: - strumento privilegiato di intervento per prevenire ed affrontare creativamente il disagio, - strumento di contrasto alla dispersione e di promozione del successo e del benessere scolastico. Tra le azioni già in essere si segnalano in particolare: - “Teatro in Istituto Penale Minorile” laboratori teatrali, di danza e di scrittura creativa; - “Esperimento di teatro alla Dozza” laboratori teatrali, di danza e di scrittura creativa rivolti ai detenuti del carcere di Bologna; - “Progetto Parole Comuni”, laboratori di musica, teatro e video presso la Casa Circondariale di Bologna; - “La sostanza della vita”, Intervento di in/formazione sull’uso e di prevenzione dell’abuso di sostanze psicoattive rivolti ai giovani adolescenti ospiti delle comunità educative del territorio provinciale; - “Rappresentarsi nelle differenze”, laboratori teatrali e di scrittura creativa realizzati nelle scuole superiori; 55 “Linguaggi creativi”, laboratori teatrali nelle scuole sul tema delle differenze di genere realizzati in collegamento con la campagna nazionale del Fiocco bianco contro la violenza sulle donne. - “Cantamaggio” attività di laboratorio teatrale rivolta a ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori; - “Favolando per le valli” rassegna di teatro per i più piccoli che si svolge nel periodo estivo nel territorio appenninico; - “Bil Bol Bul”, laboratori rivolti a bambini e ragazzi in occasione del festival internazionale del fumetto; “Fieri di leggere” incontri e laboratori per bambini e ragazzi (promozione alla lettura); - Festival "DDT - Diversi Teatri delle Diversità", I edizione, Giugno 2010, Imola. Si segnalano inoltre, quali iniziative di supporto per la promozione di alcuni dei progetti indicati, la realizzazione dei cataloghi: -“Incontri in scena - arte ed emozioni dal sociale”.(per l'ambito teatro e disabilità) -“Catalogo delle Officine”, rassegna dei laboratori creativi realizzati nelle scuole superiori e negli enti di formazione del territorio provinciale Territorio provinciale di Bologna - Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto) Provincia di Bologna: - Settore Servizi alla Persona ed alla Comunità (U.O. Coordinamento Handicap) - Servizio Politiche Sociali e per la Salute (U.O. Terzo Settore e U.O. Politiche di Contrasto all'esclusione sociale) - Servizio Scuola e Formazione (U.O. Programmazione attività formative) - Servizio Cultura e Pari Opportunità (U.O. Attività Culturali) - Istituzione G.F. Minguzzi (Settore Documentazione) Comuni del territorio provinciale: in particolare comuni sede di teatro e sede delle istituzioni scolastiche coinvolte nel progetto Aziende USL di Bologna e Imola: Dipartimenti di Salute Mentale, Unità Socio Sanitaria Integrata disabili adulti Casa Circondariale di Bologna Istituto Penale Minorile di Bologna Ufficio Scolastico regionale - Ufficio IX ambito di Bologna Istituti Scolastici e Centri di formazione professionale del territorio provinciale Associazione Scuole Autonome di Bologna (ASABO) Associazioni culturali Compagnie amatoriali Il progetto persegue le seguenti finalità generali: - sostenere e rafforzare la sinergia fra le esperienze di teatro in ambito socio-educativo attive sul territorio della 56 provincia di Bologna e la loro messa in rete con il circuito artistico-teatrale più tradizionale; - valorizzare e coordinare tali esperienze affinché venga pienamente riconosciuta la loro valenza terapeutica nella costruzione sociale della persona, nonché la loro valenza etica ed estetica, nella capacità di creare valore sensibilizzando la collettività sui temi dell'emarginazione e di creare bellezza nel loro essere un vero e proprio prodotto artistico-culturale; - sensibilizzare la cittadinanza ed in particolare le giovani generazioni a temi di valenza sociale quali le differenze di genere, l'integrazione e l'inclusione sociale, la diversità come risorse, le pari opportunità, la lotta all'emarginazione ed allo stigma; - sostenere e rafforzare l'interdisciplinarietà delle proposte culturali rivolte a bambini e ragazzi, nonché alle famiglie e al mondo della scuola. Il progetto si propone altresì di perseguire i seguenti obiettivi: - promozione del teatro in ambito socio-educativo come prodotto culturale; - sostegno alla costruzione di una rete di teatri che fanno “cultura solidale” attivi nella lotta allo stigma attraverso gli strumenti a loro propri; - prevenzione del disagio e dell'emarginazione; - sostegno a laboratori artistici a valenza terapeutico/riabilitativa anche affinché possano trovare un pubblico e un palcoscenico come momento finale del loro percorso; - sostegno all'espressione artistica declinata in contesti di disagio e in ambito infantile e giovanile anche avvicinando bambini e ragazzi alla conoscenza dell'ambito espressivo spettacolare (musicale, teatrale, ecc..); - valorizzare le esperienze di teatro realizzate nelle scuole nella loro valenza didattica e come vettori di promozione del benessere a scuola; - accompagnare i direttori artistici dei teatri in un percorso che li veda soggetti attivi nell'azione di sensibilizzazione e lotta allo stigma rivolta al loro pubblico abituale. Il progetto include azioni ed attività previste anche nel progetto sovrazonale: “Sostegno al reinserimento sociale di minori e adulti in esecuzione penale”. Azioni previste Il progetto, di durata biennale (settembre 2011 – giugno 2013) , prevede la realizzazione - fra settembre 2011 e giugno 2013 - delle seguenti attività: 1) percorso “laboratori” sostegno e produzione di laboratori artistico-teatrali rivolti ad adulti e minori in condizioni di particolare fragilità personale o sociale; − realizzazione di laboratori teatrali nelle scuole, negli Enti 57 di formazione professionale e, in generale, sul territorio provinciale; − realizzazione, in esito ai laboratori, di eventi spettacolari che vedano come protagonisti i partecipanti ai laboratori stessi; − costruzione di un circuito di spazi per tali rappresentazioni considerandone: disponibilità, condizioni per l'utilizzo, accessibilità; 2) percorso “costruzione delle reti”- la rete dei teatri solidali − sensibilizzazione rivolta ai direttori artistici dei teatri del territorio provinciale perché inseriscano annualmente nel cartellone delle programmazioni, in rassegne e/o abbonamenti, almeno un evento qualitativamente significativo e preferibilmente scelto fra quelli prodotti nell'ambito del progetto, con lo scopo di sensibilizzare sui temi dell'esclusione sociale (“il tredicesimo spettacolo”); − coinvolgimento dei comuni proprietari di teatri nella costruzione di una rete di “teatri solidali”, avendo a riferimento l'organizzazione dei distretti socio-sanitari e culturali; − sostegno alla creazione di una rete tra scuole ed enti di formazione professionale con particolare attenzione a quelle che presentano maggiori fattori di complessità ed alla distribuzione territoriale; − coinvolgimento dei territori privi di teatri o luoghi specificamente destinati al pubblico spettacolo, nell'intento di diffondere il più possibile una progettualità culturale e sociale; 3) evento pubblico di avvio del progetto − realizzazione di un seminario pubblico di riflessione sul rapporto fra teatro in ambito socio-educativo e produzione artistico-culturale. 4) promozione delle iniziative realizzate − volantini, brochure, siti web della rete, newsletter, ecc. a partire da quelli già esistenti; − creazione di uno slogan e di un logo del progetto Si prevede che lo Staff di progetto elabori, in fase di avvio del progetto, un piano operativo per la sua realizzazione. Piano finanziario Costo totale previsto Quota Quota nazionale (settembre 2011 – settembre regionale 2012) 110.000 euro 1) percorso laboratori tot. 80.000 euro 2) percorso costruzione delle reti tot. 25.000 Euro 3-4) evento pubblico e promozione delle iniziative tot. 5.000 Euro 58 Indicatori per il monitoraggio/valutazione Laboratori teatrali artistico-espressivi realizzati (almeno 17 di cui: 3 realizzati con i detenuti adulti o minori, 4 realizzati nelle scuole, 5 realizzati con persone disabili, 1 sul tema delle dipendenze patologiche; 4 per la promozione dell'espressione artistica infantile e giovanile); Eventi spettacolari provenienti dal circuito del teatro socio-educativo che vengono inseriti nella programmazione artistica dei teatri della provincia di Bologna (almeno 2) Eventi spettacolari del teatro tradizionale che hanno tra i protagonisti i soggetti target del progetto e/o che affrontano tematiche di interesse socio-educativo (almeno 1) Partecipanti al seminario pubblico (almeno 70) 59 3. AREA IMMIGRATI STRANIERI Premessa: Il monitoraggio delle attività 2010 ha evidenziato un residuo di spesa ancora da programmare nei seguenti progetti: - mediazione linguistica e alfabetizzazione: € 13.050,42 - azioni d’integrazione sociale dei cittadini stranieri: € 4.243,83 (quota di Sala Bolognese) Il Piano Distrettuale per Azioni d’Integrazione sociale a favore dei Cittadini immigrati stranieri 2011 si articola in due progetti distinti: “La Mediazione linguistica e culturale a Scuola e nei Servizi”: realizza interventi di alfabetizzazione linguistica e sostegno all’apprendimento per alunni immigrati stranieri nelle Scuole dell’Ambito 1 ed interventi di mediazione linguistica e culturale nelle Scuole e nei Servizi. La programmazione è coordinata dall’Ufficio di Piano con il Gruppo tecnico distrettuale dell’Area 1. Responsabilità Genitoriali, Infanzia ed Adolescenza. Il progetto è parte integrante del Piano distrettuale per l’Infanzia e l’Adolescenza. “Azioni d’integrazione sociale dei cittadini immigrati stranieri nella Comunità locale”: è coordinato dall’Ufficio di Piano con il Gruppo tecnico distrettuale Intercultura. La progettazione di dettaglio e la gestione delle risorse è affidata ai Comuni, a cui sono trasferite le risorse regionali per la realizzazione degli interventi locali. INTERVENTI DISTRETTUALI SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 3.1. INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons infanzia Giovani Anziani Disabili Familiari adolesc X X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione Prevenzione benessere sociale, salute e stili di vita sani x x Immigrati Povertà stranieri Esclus. X sociale Salute Dipend mentale enze Cura/Assistenza x INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No x Sì attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra Altro 2. Presa in carico 3. Costituzione 4. Sistema di 1. Supporto multidisciplinare e integrazione Fondo accoglienza in x domiciliarità lavoro d’èquipe emergenza comune 60 INTERVENTO/PROGETTO: MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE A SCUOLA E NEI SERVIZI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Garantire informazione, orientamento ed accesso alla rete dei servizi e delle opportunità territoriali alla popolazione immigrata anche con l’intervento di mediazione linguistica ed interculturale. • Favorire ed accompagnare la piena integrazione a scuola e nella Comunità locale delle seconde generazioni degli immigrati. Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 1.Soggetto 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) capofila Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] 2.Ambito territoriale 3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari 5. interventi politiche integrate Distretto Pianura Ovest Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] Alunni stranieri inseriti nella scuola primaria e secondaria e le loro famiglie Nuclei familiari che si rivolgono ai servizi sociali dei Comuni Programmi distrettuali per la responsabilità familiare, l’infanzia e l’adolescenza (L.r.14/08) Interventi di alfabetizzazione e sostegno all’apprendimento dell’Italiano (lingua 2) a Scuola per alunni stranieri 6. Azioni previste Intervento di mediazione linguistica ed interculturale a Scuola e nei Servizi sociali comunali per genitori immigrati stranieri Laboratori d’intercultura per bambini e genitori 7. Istituzioni Servizi Scuola e Sociali dei Comuni, Istituti Comprensivi e Scuole attori sociali 8. Risorse Insegnanti, mediatori e facilitatori linguistici e culturali, umane Nell’anno scolastico 2011-12 si prevede: • almeno 400 interventi di sostegno all’apprendimento dell’italiano (L2) per alunni stranieri neo arrivati o in difficoltà 9. Risultati attesi • almeno 260 interventi di mediazione culturale e facilitazione della comunicazione fra Operatori scolastici e dei Servizi Comunali ed Adulti immigrati che non conoscono l’italiano. Previsione di spesa TOTALE di cui risorse regionali (Fondo Sociale Locale in attuazione D.A.L 26/10, DGR n. 2288/10 e 10. Piano Determinazione Servizio finanziario programmaz. e sviluppo sistema servizi sociali n.15679 del 31.12.2010) 61 € 17.813,37 € 17.813,37 Alunni stranieri anno Mediazione linguistica e scolastico 2009/2010 dati Comuni Distretto % alunni culturale a scuola Pianura Ovest stranieri Comuni Anzola dell’Emilia 231 15,46% Calderara di Reno 154 10,31% Crevalcore 397 26,57% Sala Bolognese 101 6,77% S. G. in Persiceto 436 29,18% S. Agata Bolognese 175 11,71% Totali 1.494 100,00% Contributi regionali € 2.753,95 € 1.836,56 € 4.733,01 € 1.205,96 € 5.197,94 € 2.085,95 € 17.813,37 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 3. 2 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Resp. Familiari X infanzia adolesc X Giovani Anziani X Disabili Immigrati stranieri X Povertà Esclus. sociale X Salute mentale Dipend. ze CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione Prevenzione benessere sociale, salute e stili di vita sani Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* Programma di Attività Infanzia e Adolescenza l. r. n. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No Sì attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra 2. Presa in carico 3. Costituzione 1. Supporto integrazioneFondo multidisciplinare e lavoro domiciliarità comune d’èquipe 4. Sistema di accoglienza in emergenza Altro 62 INTERVENTO/PROGETTO: INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI NELLA COMUNITA’ LOCALE. OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Garantire informazione, orientamento ed accesso alla rete dei servizi anche con l’intervento di mediazione interculturale. • Accompagnare il processo d’integrazione con un piano distrettuale per l’apprendimento della lingua italiana per i minori, in collaborazione con le scuole, e per gli immigrati stranieri adulti • Promuovere la salute ed il benessere anche con l’intervento di mediazione interculturale nei servizi, con particolare riferimento alla salute delle donne e dei minori (Consultorio famigliare, Sportello sociale, Servizi Minori dei Comuni) • Favorire ed accompagnare la piena integrazione delle seconde generazioni d’immigrati • Favorire l’inserimento lavorativo delle donne immigrate • Sostenere i processi di associazionismo e di cittadinanza attiva della popolazione immigrata. Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 1.Soggetto capofila 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) dell’intervento Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] Distretto Pianura Ovest 2. Ambito territoriale 3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari 5. interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] • Adulti immigrati stranieri • Giovani di seconda generazione • Gruppi di Donne immigrate • Associazioni di cittadini immigrati e nativi Programmi Responsabilità familiari, Infanzia e Adolescenza; Programma di contrasto alla Povertà, interventi per il Lavoro, Progetto Giovani di II generazione. programmazione delle attività formative per l’apprendimento della lingua italiana attraverso il Tavolo distrettuale partecipato dal Centro territoriale di formazione permanente, Agenzie formative, Associazioni e Volontariato, impegnati nelle attività d’insegnamento della lingua italiana per immigrati stranieri adulti. Laboratori di progettazione partecipata d’ iniziative di comunità con i giovani di seconda generazione Azioni di orientamento, e tutoring per favorire l’accesso alle opportunità formative ed occupazionali del territorio anche in autoimpresa (integrazione con gli interventi di politica attiva per il lavoro) Percorsi di sensibilizzazione alla cittadinanza attiva ed empowerment dei gruppi/associazioni costituiti 63 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane Servizi e Sportelli Sociali dei Comuni, Scuole e Centri di Formazione Professionale, Servizi Sanitari (Consultorio familiare e Pediatria di Comunità, Medicina di base, Centro di salute mentale), Associazionismo e volontariato locale, Terzo Settore. Operatori dei servizi comunali, dell’Ausl ed Asp componenti il Gruppo tecnico distrettuale Operatori delle Organizzazioni del Terzo Settore Insegnanti e mediatori culturali Almeno due incontri del Tavolo distrettuale per l’isegnamento della lingua italiana per scambio informazioni e buone pratiche del territorio (metodologia e strumenti didattici; certificazione delle competenze linguistiche) • Progettazione di almeno un percorso di formazione degli operatori sui temi dell’interculturalità • Progettazione e realizzazione di almeno una proposta progettuale per ogni laboratorio partecipato dai giovani di II generazione e dai gruppi di donne immigrate. • Almeno 100 interventi individuali attivati dagli Sportelli sociali dei Comuni Previsione di Di cui risorse (Fondo Sociale Locale in spesa comunali attuazione D.A.L 26/10, DGR TOTALE n. 2288/10 e Determinazione Servizio programmaz. e sviluppo sistema servizi sociali n.15679 del 31.12.2010) • 9. Risultati attesi 10. Piano finanziario € 44.703,63 Comuni Pop. Dati Reside demo.istat.it nte 1.1.10 Anzola 11.851 dell’Emilia Calderara 13.035 di Reno Crevalcore 13.580 Sala 8.260 Bolognese S. G. in 26.915 Persiceto S. Agata 7.336 Bolognese Totali 80.977 % pop. Resi dente € 13.803,00 Pop. % pop. straniera straniera 1.1.2010 Contributi regionali € 30.900,63 Contributi comunali 0 Totali 14,64% 1174 15,23% € 4.615,01 € 16,10% 1060 13,75% € 4.611,92 € 5.000,00 € 9.611,92 16,77% 10,20% 1973 464 25,58% € 6,02% € 6.543,21 € 2.803,00 € 9.346,21 0 € 2.506,04 2.506,04 € 33,23% 2034 26,37% € 9.208,39 € 9,06% 1006 13,05% € 3.416,06 € 6.000,00 € 9.416,06 100,00% 7711 0 € 4.615,01 € 9.208,39 100,00% € 30.900,63 € 13.803,00 € 44.703,63 64 INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI Scheda 3.3 OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE IMMIGRAZIONI Comune o altro ente capofila di progetto Provincia di Bologna Responsabile del progetto/programma: Destinatari Specificare se è in continuazione Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi Azioni previste Raffaele Lelleri, Servizio Politiche e Sociali per la salute, U.O. Politiche dell'immigrazione raffaele. [email protected] tel. 051 6598992 fax 051 6598620 La Provincia ed i Comuni del territorio provinciale, gli Enti pubblici e gli organismi del privato sociale, i servizi territoriali, gli studenti, i ricercatori e, in generale, i cittadini italiani e stranieri che fruiscono delle informazioni diffuse dall’Osservatorio. Sì territorio provinciale di Bologna La realizzazione delle attività dell’Osservatorio richiede l’attivazione di rapporti di collaborazione con una pluralità di soggetti pubblici e privati, sia quali fonti di informazione che quali destinatari delle informazioni stesse. Fornire agli Enti locali uno strumento di orientamen-to e sostegno alla programmazione ed al monitorag-gio e valutazione degli interventi in tema di immigra-zione. Disporre di informazioni quantitative e qualitative aggiornate sulla presenza e le modalità di insediamento ed integrazione della popolazione immi-grata nel territorio provinciale. Mantenere un punto di consultazione e di documentazione in grado di fornire e diffondere informazioni sul fenomeno migratorio a livello locale, senza trascurare la dimensione regionale e nazionale. - Raccolta, elaborazione e analisi del materiale statistico e documentale proveniente da diverse fonti, con particolare attenzione agli enti che producono informazioni sulla popolazione straniera immigrata nel territorio della provincia di Bologna. • Produzione di un Dossier-Annuario 65 contenente la raccolta e analisi di dati statistici e di materiale documentale sul fenomeno migratorio a Bologna e provincia, con opportuni richiami al quadro regionale e nazionale, riferiti a diverse aree di interesse, tra le quali: demografia, sanità, educazione, scuola e servizi sociali, giustizia, casa, lavoro e formazione professionale, ecc. • Produzione di almeno 10 NewsLetter elettroniche, per la diffusione di informazioni sui temi dell'immigrazione. • Consultazione, presso la Biblioteca del'Istituzione G.F. Minguzzi, del materiale documentale archiviato. • Realizzazione di una ricerca di approfondimento per fare il punto sul tema “disabilità e immigrazione” con particolare attenzione ai temi dell'inserimento nelle scuole di alunni immigrati e disabili, nonché dell'accesso di minori e adulti immigrati e disabili, al sistema territoriale dei servizi previdenziali, sociali, sanitari, educativi e per l'inserimento al lavoro. Costo totale Quota Eventuale quota previsto regionale nazionale Piano finanziario 40.238,00 Euro Indicatori per il monitoraggio/valutazione Numero newsletter prodotte (almeno 10) Report di ricerca Scheda 3.4 PROGETTO: ASSISTENZA AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CITTADINI STRANIERI E APOLIDI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA Responsabile del progetto/programma: Destinatari Rita Paradisi, Servizio Politiche e Sociali per la salute, U.O. Politiche dell'immigrazione [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 STAFF DI PROGETTO: Antonella Lazzari, U.O. Amministrativa Il progetto è rivolto prioritariamente ai 30 consiglieri eletti nel Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna ed agli Organi dell’Amministrazione provinciale, ma 66 Specificare se è in continuazione Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Azioni previste Piano finanziario Indicatori per il monitoraggio/valutazione coinvolge tutta la comunità provinciale, nelle sue diverse forme ed espressioni, con particolare riferimento alla popolazione straniera residente. sì Territorio provinciale di Bologna Il Consiglio e la Giunta provinciali, l’Assemblea del Nuovo Circondario imolese, la Conferenza Metropolitana dei Sindaci, i Comuni del territorio provinciale. Supportare l’attività del Consiglio dei cittadini stranieri e apolidi della Provincia di Bologna, eletto a suffragio universale e diretto, dagli stranieri residenti in provinciale di Bologna, il 2 dicembre 2007 Assistenza alle sedute del Consiglio, organizzazione della logistica degli incontri, invio convocazioni, redazione dei verbali e delle delibere. Collaborazione con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio: invio convocazioni, revisione ortografica dei documenti elaborati. Collaborazione per l’organizzazione di attività eventualmente promosse dal Consiglio e invio OdG approvati dal Consiglio agli enti interessati. Stanziamento delle indennità di funzione, compatibilmente alle novità introdotte dalla L. 122/2010 le cui possibili ripercussioni sulle indennità spettanti ai consiglieri sono attualmente oggetto di quesito alla Corte dei Conti. Attuazione di un piano di informazionecomunicazione sulle attività del Consiglio: redazione dei comunicati stampa, gestione del sito. Costo totale Quota Eventuale quota previsto regionale nazionale 22.000,00 € Numero di sedute del Consiglio (almeno 3) Scheda 3.5 PROGETTO SOSTEGNO AD INIZIATIVE A CARATTERE INTERCULTURALE Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA 67 Specificare se è in continuazione Rita Paradisi, Servizio Politiche e Sociali per la salute, U.O. Politiche dell'immigrazione [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 STAFF DI PROGETTO: Raffaele Lelleri, U.O. Politiche dell'immigrazione I cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale e le loro associazioni, la popolazione in genere. In parte. Ambito territoriale di realizzazione Territorio provinciale di Bologna Responsabile del rogetto/programma: Destinatari Provincia di Bologna, Distretti del territorio provinciale, Associazioni e Centri interculturali attivi in provincia sui temi dell'immigrazione, rete Istituzioni/attori sociali coinvolti provinciale degli Sportelli antidiscriminazione che operano nell'ambito dell'omonimo Centro regionale. Il progetto si propone di: - incrementare la visibilità in senso positivo della presenza degli stranieri sul territorio attraverso una diffusione valorizzante delle loro attività - sostenere l'associazionismo promosso dai cittadini stranieri immigrati Obiettivi del progetto - intervenire positivamente nel processo d’integrazione fra comunità straniere e società italiana; - testimoniare contro il razzismo e le discriminazioni, favorendo la mutua accettazione dell’altro. Si intende promuovere e sostenere la realizzazione, in occasione della settimana antirazzista 2012 e unitamente alle azioni promosse da UNAR, di iniziative pubbliche di sensibilizzazione sui temi dell’antidiscriminazione. Azioni previste L'iniziativa, denominata “Settimana del dialogo interculturale”, sarà realizzata in collaborazione con i Distretti del territorio provinciale e sarà accompagnata da una campagna di comunicazione ad hoc. Si prevede di sostenere la realizzazione di almeno due iniziative in ogni Distretto. Costo totale Quota Eventuale quota previsto regionale nazionale Piano finanziario 15.045,00 Euro Indicatori per il monitoraggio/valutazione n. iniziative realizzate (almeno 14) 68 Scheda 3.6 PROGETTO PROPOSTA DI FORMAZIONE SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE Comune o altro ente capofila Responsabile del rogetto/programma: Destinatari Specificare se è in continuazione Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Azioni previste PROVINCIA DI BOLOGNA Rita Paradisi, Servizio Politiche e Sociali per la salute, U.O. Politiche dell'immigrazione [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 STAFF DI PROGETTO: Alessandro Zanini, Istituzione Minguzzi, Settore Documentazione L’iniziativa è rivolta agli operatori dei servizi sociali, socio-educativi e socio-sanitari dei comuni e delle Aziende USL, agli operatori sociali del Ministero della Giustizia, ad insegnanti ed educatori, a mediatori culturali e coordinatori pedagogici. sì territorio provinciale di Bologna Provincia di Bologna (Ufficio Immigrazione) Istituzione Gian Franco Minguzzi (Settore Documentazione) fornire agli operatori dei servizi territoriali elementi di maggiore conoscenza delle dinamiche politiche, sociali e relazionali connesse al fenomeno migratorio, come si va strutturando sul territorio provinciale, considerando sia la normativa di riferimento che gli elementi di criticità ad esso connessi, con l’obiettivo di contribuire a migliorare la capacità di risposta dei servizi territoriali a bisogni diversificati anche culturalmente. Si ipotizza la realizzazione di una o più iniziative seminariali sulle dinamiche della migrazione anche in relazione ai temi del disagio e dell'intervento sociale in tali contesti, con approfondimenti relativi alla mediazione dei conflitti in un ottica interculturale, alla relazione di aiuto nei contesti della migrazione, al superamento di stereotipi e pregiudizi. Si precisa che l’approfondimento dei contenuti e l’organizzazione di dettaglio delle attività è allo studio del team di progetto e potrebbe pertanto subire modifiche rispetto a quanto qui ipotizzato 69 Piano finanziario Indicatori per il monitoraggio/valutazione Costo totale Quota Eventuale quota previsto regionale nazionale € 17.322,00 Numero partecipanti alle iniziative (100 circa) 70 4 AREA POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE Premessa: Il monitoraggio delle attività 2010 ha evidenziato un residuo di spesa ancora da programmare nel seguente progetto: - Contrasto povertà: € 37.499,00 (quota di Crevalcore ) e € 7.803,66 (quota di Sala B.) il Programma 2011 di contrasto alla crisi economica prosegue ed implementa le attività del PA2010 finalizzate al sostegno dei nuclei familiari e/o persone in difficoltà economica a seguito della crisi occupazionale e del mercato del lavoro ed agli interventi di sostegno al reddito delle famiglie che per morosità sono a rischio di sfratto e/o d’interruzione delle utenze. Nel PA11 è stato inoltre inserito Il Progetto “Anticrisi” del Comune d’Anzola, sottoscritto da tutte le parti sociali territoriali per sostenere le famiglie colpite dalla crisi economica ed in particolare quei lavoratori licenziati dalla ditta Agricola Anzolese che, insieme al lavoro, hanno perso anche l’abitazione, contrattualmente intestata alla ditta fallita. INTERVENTI DISTRETTUALI: SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2010. SCHEDA N. 4.1 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respon Familiari infanzia adolesc Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri CON LE FINALITÀ DI: Prevenzione X Informazione/Promozione benessere sociale, salute, stili di vita sani X Povertà Esclus. sociale X Salute mentale Dipende nze Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* INTERVENTO/PROGETTO: PROGRAMMA DI CONTRASTO ALLA CRISI ECONOMICA OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Contrastare gli effetti della crisi economica e sostenere il reddito delle famiglie in comprovata difficoltà a causa della riduzione o perdita del lavoro di uno o più membri • Sostenere il reddito delle famiglie in comprovata difficoltà attraverso dispositivi di riduzione/esenzione di rette e provvedimenti contro il rischio di sfratto o sospensione delle utenze per morosità. 71 Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] 1.Soggetto capofila dell’intervento 2. Ambito territoriale Distretto Pianura Ovest Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] 3. Referente dell’intervento: Persone e nuclei familiari in temporanea difficoltà economica a seguito degli effetti della crisi del mercato del lavoro quali licenziamenti, mobilità, ricorsi alla cassa integrazione guadagni ordinaria, 4. Destinatari straordinaria o in deroga, in contratto di solidarietà Persone adulte disoccupate, inoccupate, con basso profilo e senza qualifica professionale in carico ai Servizi sociali e sociosanitari territoriali. 5. Politiche sociali, politiche economiche, della casa e del lavoro, Piano interventi/politich straordinario distrettuale di contrasto alla crisi economica. e integrate Presa in carico degli Sportelli sociali comunali ed elaborazione del piano d’assistenza individuale o familiare Erogazione delle misure di sostegno al reddito e dispositivi per l’accesso al lavoro (indennità di frequenza per la formazione, tirocini formativi, rimborso spese di viaggio per raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici, borse lavoro) Dispositivi per il Credito d’Emergenza Elaborazione del Interventi economici a prevenzione delle procedure di sfratto per morosità (pagamento affitto o rate di mutuo) Interventi economici a prevenzione dell’interruzione per morosità delle utenze (pagamento bollette gas, luce, acqua, riscaldamento, telefono) 6. Azioni previste provvedimenti di riduzione, esenzione, rateizzazione tariffe e rette per i servizi per minori ed adulti Promozione di Servizi informativi e consulenziali alla cittadinanza sulla gestione dei mutui e prestiti, in collaborazione con Patronati, Sindacati e Associazioni Territoriali. Promozione di un Gruppo tematico sull’inserimento lavorativo ed lo sviluppo occupazionale delle fasce deboli della popolazione, partecipato dai tecnici comunali e dagli attori sociali interessati (Centro per l’impiego, Centri di Formazione, Associazioni, Aziende, Sindacati, Cooperative Sociali) con cui avviare la progettazione per il triennio 2012-14. Servizi e Sportelli sociali del Comuni, Centri di Formazione Professionale, 7. Istituzioni Centro per l’Impiego, Aziende Pubbliche e private, Organizzazioni di attori sociali categoria e del mondo del lavoro, Terzo settore, Cooperative Sociali 8. Risorse Assistenti Sociali e Operatori dei Servizi dei Comuni, Formatori ed umane operatori della formazione e dell’impresa for/non profit n. tirocini formativi 9. Risultati attesi n. borse di lavoro 72 10. Piano finanziario n. indennità di frequenza ed assegni formativi n. rimborso spese di trasporto per raggiungimento posto di lavoro n. pratiche di credito d’emergenza n. progetti individualizzati di sostegno al reddito n. dispositivi a contrasto delle procedure per sfratto o sospensione utenze. n. interventi di riduzione/esenzione di rette e tariffe dei servizi Previsione di di cui risorse regionali (Fondo Di cui risorse spesa Sociale Locale DGR n. 2288/10 e comunali Determinazione Servizio TOTALE programmaz. e sviluppo sistema servizi sociali n.15679 del 31.12.2010 per € 33.180,00 e per € 44.000,00 quota indistinta; F.do straordinario quota indistinta DGR 350/2011 € 187.009,00; programma straord. A favore famiglie Det. RER 15678/10 per € 34.456,96) € 491.529,91 € 298.645,96 Popolazione residente 1.1.2010 Programma di Dati contrasto alla crisi % demo.istat.it economica Anzola dell’Emilia 11851 14,64% Calderara di Reno 13035 16,10% Crevalcore 13580 16,77% Sala Bolognese 8260 10,20% S. G. in Persiceto 26915 33,23% S. Agata Bolognese 7336 9,06% Totali 80977 100,00% €192.883,95 Contributi regionali € 43.721,77 € 48.082,00 € 50.082,93 € 30.461,89 € 99.240,05 € 27.057,32 € 298.645,96 Contributi comunali € 0 € 2.000,00 € 2.312,00 € 6.000,00 € 182.571,95 € 0 € 192.883,95 Totali 43.721,77 50.082,00 52.394,93 36.461,89 € 281.812,00 € 27.057,32 € 491.529,91 € € € € Scheda 4.2 PROGETTO “ANTICRISI” Comune o altro ente capofila Anzola dell’Emilia Responsabile del progetto • Destinatari MARINA BUSI Responsabile Servizi alla Persona Tel.051.6502104 e-mail:[email protected] Famiglie di lavoratori residenti nel Comune in condizione reddituale che non consente il soddisfacimento dei bisogni primari (in cassa integrazione guadagni o riduzione d’orario pari almeno al 50% del limite contrattuale individuale) 73 Specificare se è in continuazione NO Ambito territoriale Comune di Anzola dell’Emilia di realizzazione Organizzazioni sindacali, Associazioni di Volontariato, Cooperative Istituzioni/attori sociali, Proprietari di abitazioni. sociali coinvolti Prevenire o sospendere le procedure di sfratto Favorire la riduzione dell’entità del canone di locazione e/o la stipula di nuovi contratti Obiettivi del Fornire sistemazione temporanea in caso di esecuzione dello progetto sfratto Sensibilizzare le imprese locali Offrire opportunità occupazionali agli operai in cassa integrazione • stipula di accordi con i proprietari di alloggio abitato da famiglie colpite dalla crisi economica per la sospensione delle procedure di sfratto a fronte di un contributo comunale a parziale copertura del mancato introito del canone d’affitto • stipula di nuovi contratti di locazione Azioni previste • inserimento in strutture d’accoglienza in caso di perdita dell’alloggio • intervento di sostentamento nei casi di mancanza totale di reddito ed impossibilità di soddisfacimento dei bisogni primari. • Attivazione di stage occupazionale a carattere sociale nel settore della manutenzione del verde. Costo totale previsto Di cui risorse regionali Fondo Piano finanziario: 15.000,00 euro straordinario quota indistinta DGR 350/2011 € 15.000,00 n. nuclei familiare che beneficiano di almeno un provvedimento Indicatori per il n. nuclei famigliari con minori monitoraggio/valu n. accordi sottoscritti tazione INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI Scheda 4.3 PROGETTO CONTRASTO ALLA VULNERABILITÀ SOCIALE Comune o altro ente capofila di progetto Provincia Responsabile del progetto/programma: Destinatari Anna Del Mugnaio 051-6598374 anna.del [email protected] Laura Venturi 051-6598702 [email protected] Cittadini in difficoltà 74 Specificare se è in continuazione Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Azioni previste Piano finanziario: si Provincia Comuni, Centri per l’impiego, Asp, Ausl, fondazioni, sindacati, associazioni di categoria, terzo settore, • potenziamento di iniziative di supporto per persone a rischio di impoverimento • messa in rete di azioni/interventi realizzati dalle istituzioni e dalle realtà private presenti nel territorio - potenziamento delle azioni realizzate dalle istituzioni e dalle realtà del territorio per contrastare l’impoverimento e la vulnerabilità della popolazione - aggiornamento degli indicatori per analizzare e monitorare l’impatto della crisi e le aree di vulnerabilità e realizzazione di focus group con testimoni significativi - promozione di nuove azioni di contrasto alla vulnerabilità, con particolare attenzione alle tematiche abitative e al sostegno alla popolazione giovanile verso l'autonomia lavorativa e familiare. Costo totale Quota Eventuale Quota previsto regionale nazionale €190.000 fondi provinciali Scheda 4.4 PROGETTO PRONTO INTERVENTO SOCIALE: Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: Destinatari Comune di Bologna Annalisa Faccini Comune di Bologna-Responsabile Ufficio tutele, protezione, pronto intervento Il Pronto intervento sociale è rivolto a tutti i cittadini minori, adulti, uomini e donne, disabili, anziani, presenti sul territorio provinciale in situazioni di emergenza, con limitata autonomia e in condizioni d’improvvisa ed imprevista necessità assistenziale 75 Specificare se è in continuazione si Ambito territoriale di realizzazione Area metropolitana Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Azioni previste Piano finanziario: Comuni dell'area metropolitana; Nuovo Circondario Imolese, Provincia di Bologna - dare risposta anche negli orari di chiusura dei servizi alle persone in situazione di urgenza ed emergenza sociale. - dare una più tempestiva e qualificata risposta ai minori che necessitino di interventi di protezione immediata, in linea anche con le indicazioni della Autorità giudiziaria e con le indicazioni regionali - ottimizzare le risorse e realizzare collaborazioni efficaci tra territori. Attraverso la gestione associata di servizi sovra-zonali • Attivazione di una Centrale operativa telefonica attiva sulle 24 ore quale primo accesso per gli operatori e le forze dell’ordine • attivazione di un Nucleo professionale, costituito da operatori sociali con formazione specifica che garantiscono la reperibilità e che intervengono qualora la situazione richieda una valutazione professionale di una rete di • individuazione risorse/servizi/strutture nel territorio provinciale attivabili immediatamente dalla centrale operativa. • Raccordo costante con i territori che aderiscono al progetto attraverso la sottoscrizione di apposita convenzione per la condivisione delle scelte, il monitoraggio e la verifica del progetto e • Raccordo con i Comuni del Nuovo Circondario Imolese per il confronto sulle modalità di gestione dell'emergenza Eventuale Quota Costo totale Quota previsto Distretto nazionale Pianura Ovest 82.449,37 € 7.000,00 Fondi regionali di cui al Programma straordinario famiglie DGR 2288/10 e det rer 15678/2010 76 Scheda 4.5 PROGETTO SOSTEGNO AL REINSERIMENTO SOCIALE DI MINORI E ADULTI IN ESECUZIONE PENALE PROVINCIA DI BOLOGNA Servizio Politiche Sociali e per la salute (Ufficio Politiche di contrasto all’esclusione sociale) Servizio Politiche attive del lavoro e della formazione Comune o altro ente capofila di progetto Servizio Scuola e Formazione (Ufficio programmazione attività formative) Istituzione Gian Franco Minguzzi (Settore documentazione) Servizio Cultura e Pari Opportunità (Ufficio Attività culturali) Responsabile del progetto/programma: Destinatari Specificare se è in continuazione Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali Obiettivi del progetto Anna Del Mugnaio [email protected] tel. 051 6598626 fax 051 6598620 Il progetto è rivolto ai minori ed agli adulti in esecuzione penale, con particolare riguardo ai detenuti nell’Istituto penale minorile e nella Casa circondariale di Bologna Sì, anche se prevede nuove azioni e/o modifica di alcune attività. territorio provinciale di Bologna - Il Tribunale di Sorveglianza di Bologna - La Casa Circondariale e l’Istituto penale minorile di Bologna (IPM), - l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Bologna (UEPE), - il Centro Giustizia Minorile di Bologna (CGM), - il Centro per l'Impiego di Bologna (CIP), - i Servizi Sociali e Sanitari – Area adulti del territorio provinciale di Bologna, - gli Enti di Formazione professionale accreditati che svolgono attività di formazione e orientamento nei due istituti penali, - la UISP provinciale, - alcune delle associazioni che svolgono attività artistico-espressive coinvolgendo i detenuti dell'IPM e della Casa Circondariale di Bologna. Sostenere i percorsi trattamentali previsti dall’Ordinamento Penitenziario e finalizzati al reinserimento sociale degli adulti e dei minori in 77 esecuzione penale. Azioni previste Parte delle attività realizzate sono incluse nel Progetto sovrazonale “Arte ed emozioni dal sociale. Il teatro per l'educazione e l'inclusione”. Il progetto prevede la realizzazione delle seguenti azioni: 1) Attività di orientamento e formazione professionale rivolte ai minori e agli adulti detenuti: i contenuti della formazione sono selezionati sulla base delle indicazioni fornite dalla Direzione dei due Istituti. 2) Avviso Pubblico e sostegno presso la Regione Emilia-Romagna per la realizzazione, nell'Istituto Penale Minorile, di progetti formativi orientativi e pre-professionalizzanti nel settore della ristorazione e della decorazione/carpenteria, quest'ultimo finalizzato anche alla produzione di Spettacoli da realizzare all'interno dell'istituto. 3) Servizio per la facilitazione dell’inserimento lavorativo di detenuti, di soggetti condannati in esecuzione penale esterna, di beneficiari di indulto e di ex detenuti, attraverso la gestione di uno Sportello Info-Lavoro attivo presso la Casa Circondariale ed il Centro per l’Impiego di Bologna. 4) Sostegno alla realizzazione, nei due istituti penali cittadini, di laboratori teatrali ed artisticoespressivi che coinvolgono i detenuti adulti e minori e che abbiano quale esito dell'attività anche la produzione di Spettacoli da realizzare sia all'interno degli istituti sia, possibilmente, nel circuito dei teatri del territorio provinciale. Le compagnie teatrali coinvolte saranno selezionate sulla base sia delle indicazioni fornite dalla Direzione dei due Istituti sia in riferimento alle realtà che operano storicamente all'interno dei due istituti. Si prevede di realizzare un'azione di documentazione delle attività di laboratorio: tale azione è ormai consolidata per quanto riguarda le iniziative in IPM e si ipotizza di ampliarla anche alle iniziative realizzate nella Casa Circondariale. Proseguirà inoltre l'attività di coordinamento del Comitato scientifico del Centro Teatrale Interculturale Adolescenti. 5) Sostegno alla realizzazione del Progetto di attività motoria e sportiva presso la Casa Circondariale di Bologna, in collaborazione con 78 la società UISP Bologna che da anni opera presso l'istituto. 6) Studio di fattibilità di un Progetto di mediazione penale proposto dal Tribunale di Sorveglianza di Bologna e finalizzato a ricomporre il conflitto fra autore e vittima del reato, in un ottica di giustizia riparativa. Tale azione prevede il coinvolgimento e la messa in rete di diverse istituzioni pubbliche e di eventuali soggetti privati già attivi in area penale. Piano finanziario: Le risorse (FSE) per le attività di cui ai punti 1) e 3) saranno definite dopo l'approvazione da parte del Consiglio provinciale delle linee di programmazione 2011-2013 e dopo l'espletamento delle procedure amministrative di valutazione e selezione dei progetti in seguito all'emanazione dell'Avviso Pubblico di chiamata. Le attività di cui al punto 2) sono finanziate direttamente dalla Regione Emilia-Romagna per un importo pari a 120.000 euro Le risorse per le attività di cui al punto 4) sono rese disponibili dal Servizio Politiche Sociali e già previste nel progetto sovrazonale “Arte ed emozioni dal sociale. Il teatro per l'educazione e l'inclusione”. L'attività di cui al punto 5) è finanziata dal Servizio Politiche Sociali con risorse regionali per un importo pari a 10.000 euro. Lo studio di fattibilità di cui al punto 6) sarà realizzato dal Servizio Politiche Sociali con risorse di personale interno. numero moduli formativi realizzati (almeno 5) Indicatori per il monitoraggio/valutazione numero utenti sportello info-lavoro (almeno 850) numero laboratori artistico-espressivi realizzati (almeno 3) 79 5. AREA INTERVENTI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA Premessa: Per l'anno 2011 la programmazione del Fondo Regionale Non Autosufficienza, FRNA (assegnazione relativa all'anno 2011) e del Fondo Nazionale Non Autosufficienza FNNA (assegnazione relativa all'anno 2010) è stata effettuata tenendo conto delle indicazioni fornite dalla Regione Emilia-Romagna, con comunicazione PG n. 84420 del 4.04.2011. La circolare in oggetto richiama, difatti, "l'opportunità che la programmazione 2011 si configuri come una programmazione biennale, con attenzione ad assicurare la sostenibilità anche nel 2012 degli interventi mantenuti nel 2011. In questo contesto non pare una scelta di prospettiva utilizzare tutte le risorse disponibili nel 2011". A tal fine, in fase di preventivo, le risorse 2010 del FNNA, assegnate nel 2011, sono state accantonate per garantire la sostenibilità del sistema di servizi ed interventi oggi finanziati. 5.1 AREA ANZIANI INTERVENTI DISTRETTUALI: SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 5.1.1 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Familiari infanzia adolesc Giovani Anziani X Disabili Immigrati stranieri Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipende nze CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani Prevenzione Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X INTERVENTO/PROGETTO ASSISTENZA RESIDENZIALE ANZIANI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • avvicinamento quota di residenzialità al 3% della popolazione ultra settantacinquenne • riduzione delle liste d’attesa per ingressi in casa protetta 80 1.Soggetto capofila dell’intervento Ausl di Bologna – Distretto Pianura Ovest Via Marzocchi, 2 S.Giovanni in Persiceto 2. Ambito territoriale Distretto Pianura Ovest Direttore Area dell’integrazione sociosanitaria Mara Draghi Tel. 051.6812004 Email: [email protected] 3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari Popolazione ultra settantacinquenne 6. Azioni previste Inserimento in struttura protetta 7. Istituzioni/attori sociali Comuni, Ausl, Asp coinvolti 8. Risorse umane che si Infermieri, assistenti di base, operatori sociosanitari, responsabili prevede di impiegare Attività assistenziali 9. Risultati 10. Piano finanziario: Previsione di spesa totale € 5.293.024,70 di cui risorse regionali €0 di cui FRNA (risorse regionali) € 3.378.000,00 di cui Fondo sanitario regionale € 1.356.000,00 Eventuali risorse altri soggetti : risorse dei Comuni gestite da ASP Seneca € 559.024,70 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 5.1.2 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Familiari infanzia adolesc. Giovani Anziani X Disabili Immigrati stranieri CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione Prevenzione benessere sociale, salute e stili di vita sani Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipende nze Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X 81 INTERVENTO/PROGETTO DOMICILIARITÀ ANZIANI, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Qualificazione dei servizi ed interventi di sostegno alla domiciliarità 1.Soggetto capofila dell’intervento Ausl di Bologna – Distretto Pianura Ovest Via Marzocchi, 2 S.Giovanni in Persiceto 2. Ambito territoriale Distretto Pianura Ovest 3. Referente dell’intervento: 4. Destinatari 5. interventi/politiche integrate collegate Responsabile Servizio Assistenza Anziani Sabina Ziosi Email. [email protected] Popolazione ultrasettantacinquenne Familiari e care giver Assistenti familiari Promozione della cittadinanza attiva Interventi di assistenza domiciliare integrata percorsi di dimissione protetta dalle strutture sociosanitarie e programmi individualizzati per il rientro e la permanenza al domicilio • attività a sostegno delle demenze (Punti d’incontro, Alzheimer Cafè, Meeting center) • attività di sostegno ai familiari/figure di riferimento (care giver) e animazione in casa residenza • Trasporto sociale, consegna pasti e farmaci • Attività ed Interventi di semiresidenzialità: n. 39 posti di Centro diurno. • Interventi di sollievo: n. 6 posti presso le Case Protette del Distretto • Assegni di cura • Contributo per assunzione assistente familiare • Interventi di supporto ad anziani fragili (Progetto E-care) Comuni, Ausl, Asp, Terzo settore • • 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali 8. Risorse umane 9. Risultati attesi Infermieri, assistenti di base, operatori sociosanitari, responsabili Attività assistenziali, assistenti sociali e responsabili del caso dei Comuni,Volontari Miglioramento della qualità della vita degli anziani: n. interventi di assistenza domiciliare integrata n. dimissioni protette n. attività a sostegno degli anziani con demenza n. interventi di trasporto sociale e consegna pasti n. interventi di semiresidenzialità 82 10. Piano finanziario: n. ricoveri di sollievo n. assegni di cura n. contributi per assunzione assistenti familiari n. interventi formativi in situazione delle assistenti familiari n. anziani fragili presi in carico dal Progetto E-care (Ausl-Cup 2000) Previsione di spesa totale: € 2.556.991,00 di cui risorse comunali € 65.000,00 (Trasporti sociali) € 55.000,00 (Seneca/Alzheimer cafè) di cui FRNA (risorse regionali) € 1.790.478,00 di cui Fondo sanitario regionale € 310.500,00 Eventuali risorse altri soggetti: Associazione Punti d’Incontro € 35.000,00 Eventuali risorse altri soggetti: risorse dei Comuni gestite da ASP Seneca € 301.013,00 83 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 5.1.3 PROGETTO/INTERVENTO ASSISTENTI FAMILIARI IN RETE (progetto presentato alla Fondazione Carisbo ed in attesa di approvazione) OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Sostenere la domiciliarità per il mantenimento dell’anziano nel proprio contesto di vita • Sostenere la regolarità di rapporti di lavoro delle assistenti familiari 1.Soggetto Comune di San Giovanni in Persiceto 2. Ambito territoriale 3. Referente dell’intervento: Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna) Lorenzo Sarti Responsabile Servizi Sociali Corso Italia, 70 - San Giovanni in Persiceto Tel. 051/6812770 - Fax 051/825024 [email protected] Anziani non abbienti che necessitano di cure domiciliari con continuità 4. Destinatari 5. interventi interventi a sostegno della domiciliarità organizzati sul territorio: politiche integrate assistenza domiciliare, assegni di cura, centri diurni e socio-ricreativi collegate • Ausilio alla famiglia nella ricerca della assistente familiare e supporto amministrativo nella gestione del rapporto contrattuale 6. Azioni previste • Tutoraggio degli interventi delle assistenti familiari con operatori sociali di cooperative del territorio • Erogazione di contributo a sostegno delle spese Comuni Azienda USL di Bologna – Distretto Pianura Ovest Coop. sociale Inventatempo 7. Istituzioni/attori Coop. Seraia sociali coinvolti Casabase s.r.l. Associazione Ricerca e Assistenza Demenze A.R.A.D. Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Coordinatore del progetto Resp.le e ref. Amm.vi della Fondazione Carisbo 8. Risorse umane Referente A.R.A.D. che si prevede di Responsabili del Caso dei 6 Comuni del Distretto impiegare SAA del Distretto Pianura Ovest dell’Azienda USL di Bologna Ref.ti delle Coop. Inventatempo e Seraia e di Casabase s.r.l. Assistenti familiari Sostegno attraverso contributi; qualificazione, attraverso tutoraggio e 9. Risultati attesi supporto amministrativo, delle cure domiciliari delle assistenti familiari: n. anziani per Comune 10. Piano Previsione di spesa totale finanziario: € da definire 84 INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI Scheda 5.1.4 Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: Destinatari Specificare se è in continuità Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Azioni previste PROGETTO E-CARE FRAGILI Azienda USL di Bologna Dr. Walther Orsi (Coordinatore Comitato Tecnico e-Care) c/o Poliambulatorio "Zanolini" Via A. Zanolini, 2 40126 Bologna Tel. 051-2869108 fax 051-244083 E-Mail: [email protected] Anziani fragili over 75. Sì Territorio dell’Azienda USL di Bologna CTSS AUSL di Bologna (Programma Salute Anziani, Dipartimento Attività Sociali e Sanitarie, Dipartimento Cure Primarie, Dipartimento di Sanità Pubblica, Serv. Infermieristico, Progetto demenze, Centrali di continuità assistenziale, Servizio ospedaliero) Medici di Medicina Generale Cup 2000 SpA Uffici di Piano Enti locali Servizi Sociali Territoriali Terzo settore (ANAP, ASPIC, AUSER, AVIUSS, Ass. RIVIVERE, BANCA DEL TEMPO, ACLI, ANTEAS, CNA, CRI, FARMACIE COMUNALI, FEDERFARMA) Obiettivi principali sono: supportare l’anziano a domicilio con attività telefonica di informazione, sostegno relazionale e monitoraggio; rispondere a bisogni socio-relazionali e di qualità della vita che incidono sull’accesso ai servizi socio-sanitari; facilitare la comunicazione tra anziano, operatori dei servizi socio-sanitari e risorse sociali del territorio. Il Servizio e-Care (gestito in convenzione con CUP 2000) è inserito nella rete territoriale dei servizi socio-sanitari. Questi ultimi provvedono ad individuare e a valutare gli anziani fragili da inserire nel Servizio e-Care che mette a disposizione i seguenti interventi: predispone un dossier personale sulla situazione dell’utente e del suo contesto socio-relazionale; svolge un’attività di monitoraggio degli utenti attraverso telefonata settimanale e possibilità per l’anziano di mettersi in contatto con il call center di CUP 2000 (con numero verde 24h) offre sostegno relazionale (telecompagnia); sostiene comportamenti e stili di vita adeguati; informa sui servizi di AUSL, Comuni e Terzo settore; 85 fornisce un servizio di prenotazioni CUP; svolge campagne informative mirate agli anziani fragili (emergenza caldo, vaccinazioni, ...); attiva servizi mirati agli anziani con gravi fragilità (accompagnamenti, compagnia, consegne a domicilio, sostegno psicologico, sostegno al lutto, attività di socializzazione), in collaborazione con il Terzo settore; coinvolge gli operatori dei servizi socio-sanitari nei casi problematici per approfondire le situazioni di bisogno ed eventualmente per attivare i servizi competenti (MMG, Servizio Infermieristico, Servizio Sociale Territoriale) Il Servizio e-Care svolge inoltre le seguenti azioni: - offre la possibilità ai MMG, agli infermieri e agli assistenti sociali, attraverso apposito sistema informativo, di accedere al dossier personale degli anziani fragili di loro competenza per un monitoraggio sistematico di tali utenti; MMG, infermieri e assistenti sociali, sempre attraverso tale sistema informativo, possono comunicare con gli operatori del call center per fornire informazioni ed orientamenti nella gestione delle comunicazioni con gli anziani fragili di loro competenza; - collabora, nel periodo estivo, con l’Area epidemiologica dell’AUSL ed i comuni, nella gestione dell’emergenza caldo attraverso un’attività comunicativa specifica per la prevenzione dei rischi connessi alle ondate di calore, interventi di monitoraggio, di telecompagnia e di socializzazione in collaborazione con il Terzo settore; - collabora sistematicamente con Uffici di Piano, Enti locali, Servizi sociali territoriali e Distretti socio-sanitari per valorizzare, potenziare e mettere in rete tutte le risorse del terzo settore, disponibili nelle diverse aree territoriali, per migliorare la qualità della vita degli anziani fragili; - gestisce un portale (“Bologna solidale”) mirato alle persone fragili ed utilizzabile anche da operatori, volontari, familiari di anziani e cittadini in generale. Tale portale si propone di rilevare e far conoscere tutte le risorse, gli attori e gli interventi rivolti a tale popolazione target; contiene inoltre i link ai principali portali sia sanitari che sociali. Finanziamento a carico del FRNA come da riparto del fondo approvato dalla CTSS il 13/4/2011 Analisi dati di attività; Indagine soddisfazione utenti (attraverso apposito questionario); Indagine opinione operatori (MMG, Ass. soc., Operatori callcenter, referenti infermieristici rete e-care), mediante interviste mirate; Analisi dati su impatto servizi sanitari (ad es: ricoveri ospedalieri, consumo farmaceutico). - Piano finanziario Indicatori per il monitoraggio valutazione 86 5.2 DISABILI PREMESSA: Il monitoraggio delle attività 2010 ha evidenziato un residuo di spesa sul seguente progetto: - Contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico (L.29/97): € 7.093,82 (risorse gestite da ASP Seneca su richiesta dei cittadini aventi diritto) Nel 2011 s’inserisce nell’Area 5.2 Disabili il nuovo Progetto distrettuale “Sostegno all’integrazione sociale di Minori e di Adulti disabili nella Comunità locale” L’iniziativa è finalizzata a promuovere e sostenere la piena integrazione delle persone con handicap nei contesti di vita propri della loro età di riferimento: per quanto riguarda i minori, principalmente a scuola, nella formazione e nei luoghi d’ aggregazione giovanile; per quanto riguarda gli adulti, nei luoghi di socialità della loro comunità locale. Il progetto non utilizza finanziamenti del Fondo Regionale NA. INTERVENTI DISTRETTUALI: SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons. infanzia Giovani Anziani Disabili Familiari adol.za X X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione Prevenzione X benessere sociale, salute e stili di vita sani X Immigrati stranieri Povertà Esclus. sociale SCHEDA N. 5.2.1 Salute mentale Dipende nze Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGETTO: SOSTEGNO ALL’INTEGRAZIONE SOCIALE DEI MINORI ED ADULTI DISABILI NELLA COMUNITA’ LOCALE OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Promuovere i diritti e le opportunità per le persone disabili (minori ed adulti) attraverso il Sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi, sociali, sportivi, culturali e ricreativi • Promuovere la salute ed il benessere sociale e la piena integrazione nella comunità locale delle persone disabili. 87 Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 2. Ambito territoriale di realizzazione 3. Referente dell’intervento: nominativo e recapiti 4. Destinatari 5. Eventuali interventi/politiche integrate collegate 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali coinvolti 8. Risorse umane che si prevede di impiegare 9. Risultati attesi 10. Piano finanziario: Distretto Pianura Ovest Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6812779 / 051-6812721 - Fax: 051/825024 E.mail : [email protected] Bambini e ragazzi disabili in età scolare Giovani e adulti disabili Istruzione, Orientamento, Formazione. Programmi per la promozione di diritti ed opportunità, politiche per le pari opportunità, cultura di genere ed intercultura. • Interventi individuali e di piccolo gruppo in ambiente scolastico, extrascolastico e a domicilio per sostenere l’integrazione, l’apprendimento ed il successo scolastico dei bambini e ragazzi disabili • Interventi formativi, educativi, ricreativi, culturali, di socializzazione, orientati al sostegno delle autonomie personali ed allo sviluppo della rete di relazioni interpersonali dei giovani-adulti disabili • Attivazione del gruppo di lavoro per la revisione e l’aggiornamento dell’Accordo territoriale per l’integrazione scolastice e formativa dei bambini e alunni disabili (L.104/92) Comuni, Scuole Ambito 1, Enti di formazione Asp, Organizzazioni di Terzo Settore Educatori, formatori, animatori del tempo libero, volontari - (n. interventi individualizzati e di piccolo gruppo in ambito scolastico - n. interventi individualizzati e di piccolo gruppo in ambito extrascolastico - n. di giovani - adulti coinvolti - Aggiornamento dell’Accordo di programma territoriale 2008 – 2013 L104/92) Previsione di spesa totale € 1.465.351,12 di cui risorse regionali € 39.245,79 (Fondo sociale locale quota indistinta DGR 2288/10 e det. Regionale n.15679/2010 di cui risorse comunali € 1.426.105,33 88 Sostegno all’integrazione Popolazione residente sociale dei minori 1.1.2010 ed adulti disabili Dati nella comunità demo.istat.it % locale Anzola dell’Emilia 11851 14,64% Calderara di Reno 13035 16,10% Crevalcore 13580 16,77% Sala Bolognese 8260 10,20% S. G. in Persiceto 26915 33,23% S. Agata Bolognese 7336 9,06% Totali 80977 100,00% Contributi regionali € 5.745,58 € 6.318,57 € 6.581,52 € 4.003,07 € 3.041,38 € 3.555,67 € 39.245,79 Totali Contributi comunali € 230.000,00€ 235.745,58 € 144.859,00€ 151.177,57 € 175.100,00€ 181.681,52 € 128.000,00€ 132.003,07 € 649.022,00€ 662.063,38 € 99.124,33€ 102.680,00 € 1.426.105,33€ 1.465.351,12 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 5.2.2 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Familiari infanzia adolesc. Giovani Anziani Disabili Immigr. stranieri X CON LE FINALITÀ DI: Prevenzione x Informazione/Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani X Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipen. ze Cura/Assistenza x INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE x PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGETTO/INTERVENTO: INTERVENTI DI SOSTEGNO ALL’AUTONOMIA: CONTRIBUTI PER LA MOBILITA’ E L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE DOMESTICO (ARTT.9 E 10 L.R.29/97) INTERVENTI PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO E PERCORSI DI SOSTEGNO SOCIORIABILITATIVI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • favorire la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico delle persone disabili • Sviluppare prioritariamente i servizi di sostegno alla permanenza delle persone disabili al proprio domicilio • Adottare le soluzioni strutturali, gli ausilii tecnologici e i percorsi di sostegno socioriabilitativi che favoriscono il mantenimento della domiciliarità 89 Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 Distretto Pianura Ovest 1. Soggetto capofila dell’intervento 2,Ambito territoriale ASP SENECA Via Matteotti 191 40014-Crevalcore Luana Forni [email protected] tel.051-6828454 3. Referente dell’intervento: Direttore Area dell’integrazione sociosanitaria Mara Draghi Tel. 051.6812004 Email: [email protected] 4.Destinatari 5.interventi politiche integrate collegate Disabili, certificati in base alla L.104/92 Persone non autosufficienti con grave e gravissima disabilità Interventi a favore della non autosufficienza Attività d’informazione rivolta alle persone aventi diritto, presso gli uffici di relazione con il pubblico e attraverso notiziari e news letter dei Comuni. • Diffusione materiale informativo sui servizi del Centro di Adattamento dell’Ambiente Domestico (CAAD) • Erogazione contributi per la realizzazione degli interventi • Attivazione dei percorsi socioriabilitativi Comuni, Asp Seneca Ausl, Centri di riabilitazione • 6. Azioni previste 7. Istituzioni/attori sociali 8. Risorse umane 9. Risultati attesi 10. Piano finanziario: Operatori Asp, Infermieri, terapisti della riabilitazione, operatori sociosanitari, assistenti sociali e responsabili del caso dei Comuni Realizzazione della campagna informativa con almeno una spedizione a domicilio, una distribuzione di materiale presso gli urp ed almeno un articolo sulle pubblicazioni dei Comuni; Dare risposta alle le domande pervenute. Previsione di spesa totale € 57.000,00 di cui risorse comunali € di cui risorse regionali (Fondo sociale locale quota indistinta DGR 2288/10 e det.15679/10) € 15.000,00 (interventi L.29/97) di cui FRNA (risorse regionali) € 42.000,00 più eventuale integrazione dei contributi in base alle richieste pervenute di cui Fondo sanitario regionale € 90 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 5.2.3 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Resp. Fam.ri infanzia adolesc. Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri x CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione Prevenzione benessere sociale, salute e stili di vita sani Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipende nze Cura/Assistenza x INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X PROGETTO/INTERVENTO: ASSISTENZA RESIDENZIALE DISABILI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: mantenimento degli interventi di residenzialità per disabili gravi e gravissimi Ausl di Bologna – Distretto Pianura Ovest Via Marzocchi, 2 Soggetto capofila S.Giovanni in Persiceto Ambito territoriale Referente dell’intervento: Distretto Pianura Ovest Direttore Area dell’integrazione sociosanitaria Mara Draghi Tel. 051.6812004 Email: [email protected] Destinatari utenti con grave e gravissima disabilità, anche acquisita Azioni previste Inserimento in struttura residenziale Istituzioni/attori sociali Ausl, Asp e Comuni Infermieri, assistenti di base, operatori sociosanitari, responsabili Attività assistenziali, educatori, assistenti sociali e responsabili del caso dei Comuni Mantenimento della percentuale d’inserimento 2010 Risorse umane che si prevede di impiegare Risultati attesi in relazione a indicatori regionali/distrettuali Piano finanziario: Previsione di spesa totale € 1.912.132,00 di cui risorse comunali- gestite da ASP Seneca € 338.132,00 FRNA (risorse regionali) € 1.444.500,00 91 Fondo sanitario regionale € 1.500,00 (personale infermieristico) € 128.000,00 DGR 2068 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. SCHEDA N. 5.2.4 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Familiari infanzia adolesc. Giovani Anziani Disabili Immigrati stranieri x CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione benessere sociale Prevenzione X Povertà Esclus. sociale Salute mentale X Dipende nze Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* x PROGETTO/INTERVENTO DOMICILIARITÀ DISABILI, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE Ausl di Bologna – Distretto Pianura Ovest Via Marzocchi, 2 S.Giovanni in Persiceto Soggetto capofila dell’intervento Distretto Pianura Ovest Ambito territoriale di realizzazione Referente dell’intervento: Destinatari Direttore Area dell’integrazione sociosanitaria Popolazione con grave e gravissima disabilità, anche acquisita Interventi di Assistenza domiciliare Interventi educativi • Erogazione Assegni di cura • Ricoveri di sollievo • Contributi integrativi per assunzione assistenti familiari • Interventi di sostegno alla domiciliarità di psichici • Assistenza psicologica a familiari di pazienti in coma (Ass. Amici di Luca) Ausl, Asp, Comuni • • Azioni previste Istituzioni/attori sociali Risorse umane Risultati attesi Infermieri, assistenti di base, operatori sociosanitari, responsabili Attività assistenziali, educatori, assistenti sociali e responsabili del caso dei Comuni Mantenimento disabili a domicilio; sostegno ai familiari (care giver) 92 Previsione di spesa totale € 687.286,00 di cui risorse comunali gestite da Asp Seneca € 101.439,00 di cui FRNA (risorse regionali) € 443.847,00 Piano finanziario: di cui Fondo sanitario regionale € 142.000,00 SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2010. SCHEDA N. 5.2.5 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Famil. infanzia adolesc. Giovani CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani Anziani Prevenzione Disabili X Immigrati stranieri Povertà Esclus. sociale Salute mentale Dipen denze Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* x INTERVENTO/PROGETTO: CENTRI DIURNI E LABORATORI PROTETTI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • qualificare gli interventi e le attività dei servizi di semiresidenzialità Ausl di Bologna – Distretto Pianura Ovest Soggetto capofila Via Marzocchi, 2 dell’intervento S.Giovanni in Persiceto Distretto Pianura Ovest Ambito territoriale Direttore Area dell’integrazione Referente Sociosanitaria Ausl dell’intervento: Destinatari interventi/politiche integrate collegate Popolazione giovane e adulta con disabilità Interventi sociali, culturali e per il tempo libero • Azioni previste • Attività a carattere socio ricreative e per il tempo libero Attività di tipo formativo, per l’acquisizione ed il mantenimento delle autonomie personali, le competenze sociali e relazionali, l’occupazione e la transizione al lavoro 93 Istituzioni/attori sociali Risorse umane Piano finanziario: Ausl, Comuni, Centri Diurni, Laboratori protetti del Territorio, Terzo settore assistenti di base operatori sociali ed educatori, responsabile Ussi disabili, assistenti sociali e responsabili del caso dei Comuni, Previsione di spesa totale € 1.173.698,00 di cui risorse comunali gestite da ASP Seneca € 236.692,00 di cui FRNA (risorse regionali) € 937.006,00 di cui Fondo sanitario regionale INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI Scheda 5.2.6 PROGETTO: PROGETTO AUTO MUTUO AIUTO Comune o altro ente capofila di progetto Azienda USL di Bologna Area Metropolitana Responsabili del progetto/programma: Dott. Paolo Pandolfi Dott.ssa Patrizia Beltrami Dott. Michele Filippi Coordinatore del progetto: Dr.ssa Daniela Demaria Sede: Viale Pepoli 5 Bologna Tel. 051 6584267 Segreteria facilitante 349 2346598 E mail: [email protected] Specificare se è in continuazione Gruppi A.M.A. esistenti, cittadini interessati, realtà civili ed istituzionali del territorio, comuni, MMG e pediatri Progetto avviato nel 2003 nell’ambito del percorso dei Piani per la salute Ambito territoriale di realizzazione Area metropolitana di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera S. Orsola Malpigli, distretti, cittadini interessati, Opera Pia dei Poveri Vergognosi, Comuni, Associazioni del privato sociale, AMRER (Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna). Destinatari Obiettivi del progetto Prosecuzione dello sviluppo della rete fra i gruppi A.M.A.; attivazione di contatti e collaborazioni continuative con Associazioni, Coordinamento Nazionale A.M.A. e 94 Coordinamenti A.M.A. di altre Regioni e città; contatti con MMG e pediatri all’interno delle loro giornate formative; contatti con Università corso di laurea in Medicina e Chirurgia, Scuola di Specialità in psichiatria; supporto ai gruppi nascenti relativi a qualsivoglia disagio o problematica (familiari di persone autistiche, HIV, disabilità adulti e minori, genitori in fase di adozione, genitori di adolescenti, patologie oncologiche, operatori ausl….) avvio e sostegno di gruppi di auto mutuo aiuto legate alla disassuefazione dal fumo e al sovrappeso; produzione di strumenti di comunicazione a supporto del percorso (sito, indirizzo di posta elettronica, locandine e depliant). 95 Azioni previste Piano finanziario: Corso di formazione per operatori e cittadini interessati; due incontri annuali di formazione su campo (plenarie) per un confronto allargato con altre realtà regionali o italiane e per lo sviluppo di temi specifici; incontri ogni 20 giorni di coordinamento tecnico-metodologico; 4 incontri annuali con i gruppi; visita ai gruppi; partecipazione ai coordinamenti nazionali A.M.A.; partecipazione alle due giornate nazionali “Ad un anno dal Convegno ritroviamoci!” che si terrà a Brescia nel settembre 2011; coinvolgimento Comuni, AUSL ed altre Istituzioni per pubblicizzare informazioni sui gruppi e sugli incontri; incontri di Promozione della Salute con Scuole Secondarie di secondo grado Area metropolitana di Bologna, ciclo di incontri pubblici a richiesta della committenza (associazioni, popolazione generale, Comuni) sulla base del progetto “Cittadini protagonisti dell comunità” presente nel Catalogo Obiettivo Salute partecipazione a iniziative pubbliche, ricreative e di aggregazione per la diffusione di informazioni e materiale; sviluppo del sito intranet/internet per divulgazione e presentazione gruppi e informazioni relative ai contenuti dell’Auto Mutuo Aiuto. Costo totale Da definire Quota regionale Quota nazionale numero degli incontri; numero dei partecipanti agli incontri sopraccitati; - numero delle riunioni del coordinamento tecnico metodologico; - numero dei gruppi nati coadiuvati dal coordinamento stesso E’ inoltre prevista una valutazione di risultato già realizzata nel 2007 - Indicatori per il monitoraggio/valutazione 96 Scheda 5.2.7 PROGETTO Adattamento domestico. Integrazione dei servizi e degli interventi territoriali: gestione del servizio CAAD (CAAD –Centro provinciale per l'adattamento dell'ambiente domestico disabili – anziani) Comune o altro ente capofila di progetto Comune di Bologna – Asp IRIDeS - ASP Irides - Raoul Mosconi, [email protected], tel. 051/227856 e-mail Responsabile del progetto/programma: - Destinatari Specificare se è in continuazione - e-mail [email protected] - Cittadini disabili e loro famiglie - Cittadini anziani e loro famiglie - Operatori dei servizi territoriali impegnati nell’ambito anziani e disabili - Funzionari e tecnici dei Comuni impegnati nell’ambito dell’edilizia - Soggetti del terzo settore attivi nell’ambito anziani e disabili - Soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito della qualità dell’abitare - Figure professionali e loro organizzazioni di rappresentanza impegnate negli ambiti di cui al Servizio Progetto in continuità Ambito territoriale Distretti del territorio dell’Ausl Bologna Istituzioni/attori sociali Comune di Bologna Settore sociale Asp Irides Comuni della Provincia di Bologna UDP dei Distretti Ausilioteca AIAS onlus (gestione consulenze tecniche) - Obiettivi del progetto Comune Bologna, Settore sociale - Andrea Pancaldi, Piazza Liber Paradisus 6, Bologna, tel 051/2193772, settore Consolidare, qualificare e sviluppare le attività relative all'adattamento domestico nei Distretti della provincia, con particolare riferimento al CAAD centro provinciale di informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico attraverso azioni specifiche che prevedano: 97 - Proecuzione delle attività organizzative di decentramento distrettuale del servizio che favoriscano l’accesso degli utenti provenienti da tutte le zone sociali e le specifiche attività di programmazione distrettuale in tema di adattamento domestico - la piena attivazione di modalità organizzative che favoriscano l'integrazione tra l'equipe di consulenza del Servizio e le risorse operanti dei Distretti nell'ambito dell' AD - l’organizzazione di iniziative formative e informative rivolte: ai tecnici e ai funzionari degli Enti Locali che hanno funzioni di progettazione, realizzazione, verifica e controllo nel settore dell’edilizia abitativa; ai professionisti e artigiani in collaborazione con le organizzazioni tecnicoprofessionali; agli operatori dei servizi sociosanitari dell’area della non autosufficienza - collaborare alla realizzazione di progetti di adattamento domestico promossi dai servizi territoriali sociosanitari nell’ambito del FRNA tramite attività di consulenza ai servizi, al nucleo famigliare e relativi tecnici progettisti e attività di valutazione dei progetti e della loro realizzazione concreta. La collaborazione è regolamentata da un apposito “regolamento aziendale” approntato da un gruppo di lavoro promosso dalla CTSS e approvato dalla cabina di regia dell’AUSL Bologna - il monitoraggio e l’azione di indirizzo delle attività sviluppati da un apposito gruppo di lavoro sull’AD della CTSS che in particolari si occupi di: omogeneizzare il lavoro dei vari distretti alla luce dei profili prescelti; analizzare congiuntamente le problematiche che emergono con la distrettualizzazione; -coinvolgere nel gruppo i referenti che si stanno definendo a livello dei Distretti (generalmente presso le USSI dis. adulti); analizzare congiuntamente gli esiti della applicazione della dgr 1206/07 nel territorio provinciale in collegamento con il lavoro di monitoraggio che sta svolgendo la Regione; rivedere il regolamento aziendale alla luce di vari input che sono giunti; affrontare una serie di temi molto importanti ai fini dello sviluppo di attenzione ai temi dell' AD e più in 98 generale dell'accessibilità (rapporto con Acer; avvio di esperienze col mondo del credito per supportare le famiglie stante il calo dei finanziamenti pubblici; avvio di scambio e collaborazione con il settore degli installatori e ditte di edilizia per il tramite di CNA e Confartigianato; collaborazione con i servizi di protesica dell'ASL; miglioramento degli interventi FRNA nell'area dei minori e relativi rapporti con i servizi di NPI; rapporti con le UVG e UVM; omogeneizzazione delle informazioni a livello provinciale e collaborazione con gli sportelli sociali; proposte di revisione dell'assetto del coordinamento regionale in materia con maggiore partecipazione degli enti titolari dei CAAD; attività di formazione per operatori sociosanitari e tecnici; valorizzazione del lavoro svolto circa i dati utili per la programmazione distrettuale; strumenti di analisi costi/benefici degli intereventi di n AD; ........) -la prosecuzione e qualificazione delle attività di carattere informativo e comunicativo del servizio effettuate tramite il sito della rete regionale dei CAAD, la mailing list “CaadBologna”, la newsletter specializzata sui temi dell’AD, la collaborazione con siti, riviste, centri specializzati per altre azioni di carattere informativo e promozionale Azioni previste AZIONI PREVISTE, STRUMENTI, METODOLOGIA DI GESTIONE -gestione del servizio per le funzioni di sportello informativo e consulenza modulando gli interventi sia in maniera standard per tutto il territorio provinciale sia in maniera mirata rispetto alle singole esigenze Distrettuali -attività di pianificazione e coordinamento/monitoraggio periodico delle attività svolte dal l'ASP col soggetto gestore e nell'ambito del Gruppo di lavoro specifico sull'AD della CTSS -Implementazione del sistema informativo predisposto dalla Regione e assolvere ai relativi obblighi informativi INFORMAZIONE COMUNICAZIONE -ristrutturazione delle modalità informative sull’AD tenuto conto della distrettualizzazione del 99 servizio e della necessaria integrazione con la rete degli sportelli sociali -produzione di una mailing list di collegamento per scambio informazioni e documenti tra i soggetti coinvolti come referenti nella rete CAAD del territorio bolognese -produzione di una newsletter specializzata sull'AD diffusa gratuitamente -gestione delle pagine del CAAD Bologna nel sito della rete regionale dei CAAD -produzione di comunicati stampa sulle attività del CAAD e di articoli per riviste specializzate RAPPORTI CON IL TERRITORIO E CONSULENZA (ai servizi, agli operatori, ai cittadini).In funzione del: - cambiamento del meccanismo di finanziamento di parte dell'AD (legge 29/97; servizi CAAD) col cessare dei relativi programmi finalizzati regionali dell'avvio dei progetti di AD domestico sul FRNA di cui alla DGR 1206/07 è in corso dall'estate 2009 un profondo lavoro di revisione dell'assetto degli interventi di AD nel territorio della provincia di Bologna per spostare l'attenzione sul tema dell'AD che non ricomprende solo il CAAD ma tutta una serie di interventi erogati e gestito da enti diversi (legge 13/89 gestita dai Comune, ora dai Servizi sociali ora dai settori Edilizia; legge 29/97 gestita a livello Distrettuale; attività di protesica dell'Az.USL: progetti di adattamento domestico sul FRNA promossi dai servizi territoriali anziani e disabili e gestiti amministrativamente dall'Az.USL: servizio provinciale CAAD Comune capofila Comune di Bologna, ente gestore ASP Irides. Il lavoro di revisione, portato avanti in sede di CTSS e relativo gruppo di lavoro sull'AD, ha portato: − all’affidamento della gestione del servizio da parte del Comune di Bologna all’Asp IRIDeS e alla successiva individuazione del soggetto gestore delle attività di consulenza nell’AIAS ausilioteca Onlus − alla organizzazione distrettuale del servizio che prevede la presenza per ½ volte al mese della equipe multidisciplinare del CAAD, per le attività di consulenza, di informazione, di formazione, presso la sede dei vari distretti integrata con i locali servizi di carattere sociosanitario dedicati all’area 100 degli anziani e dei disabili secondo quanto indicato dai diversi “profili di attività” previsti territorialmente FORMAZIONE (in collaborazione con CRA e CRIBA) Progettare e realizzare iniziative di formazione e aggiornamento, con particolare riferimento: o ai tecnici delle amministrazioni comunali impegnati nell’ambito della edilizia e gli artigiani installatori o Progettare e realizzare iniziative di infoformazione e aggiornamento rivolte ad operatori dell’area sociosanitaria - Progettare e realizzare iniziative di infoformazione e aggiornamento rivolte ad operatori degli Sportelli sociali Costo totale previsto Quota Eventu Distretti del territorio Ausl Bologna region ale Città di Bologna ale quota € 80.456,70 naziona Casalecchio di Reno le Piano finanziario Indicatori per il monitoraggio/valutazione € 24.031,50 San Lazzaro di Savena € 16.743,30 Pianura est € 33.518,20 Pianura ovest € 15.997,70 Porretta Terme € 14.252,60 Totale € 185.000,00 a valere sul riparto FRNA 2011 a questo totale va aggiunta la quota di Imola (Ausl Imola) corrispondente a euro 26.112,00 per un totale generale sull'intero territorio provinciale di euro 211.112,00 - valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di sportello informativo - valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di consulenze tecniche - diffusione strumenti informativi specifici e riscontri delle attività di comunicazione --distribuzione dell’utenza complessiva nel territorio provinciale - feedback da enti e realtà coinvolte in collaborazioni, sia di ambito sanitario che sociale ed edilizio 101 6.AREA SALUTE MENTALE INTERVENTI DISTRETTUALI : scheda 6.1 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons. Familiari infanzia e Giovani adolesc. Anziani Disabili CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione Prevenzione benessere sociale, salute, stili di vita sani Immigrati stranieri Povertà Esclus. sociale Salute mentale X Dipende nze Cura/Assistenza X PROGETTO I.E.S.A. (Inserimento Eterofamiliare Supportato di Aduti sofferenti di disturbi psichici) Soggetto capofila dell’intervento Ausl di Bologna, Dipartimento Salute Mentale Distretto Pianura Ovest, Via Marzocchi,2 San Giovanni in Persiceto E.mail : [email protected] Ambito territoriale Distretto Pianura Ovest Referente dell’intervento: Destinatari Eventuali interventi/politiche integrate collegate dott.ssa Angela Tomelli Responsabile UOSD Pianura Ovest Tel. 051. 6813766 e-mail: [email protected] Popolazione adulta con malattie o disturbi psichiatrici in carico al DSM-DP (Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche) Famiglie ed associazioni di familiari Politiche sociali ed interventi per la non autosufficienza • Azioni previste Istituzioni/attori sociali Risorse umane Risultati attesi Piano finanziario: Inserimenti presso famiglie volontarie di persone con disturbi psichici • Percorsi riabilitativi e potenziamento delle autonomie • Selezione, Formazione ed accompagnamento delle famiglie volontarie Servizi e Sportelli Sociali dei Comuni; Distretto Pianura Ovest, Area Integrazione Socio Sanitaria; Azienda USL Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, Associazioni e Volontariato locale Assistenti Sociali, Educatori, infermieri, medici psichiatri; n. accoglienze temporanee (part time) n. accoglienze a tempo pieno di breve, medio, lungo termine. da definire 102 PROGETTI SOVRAZONALI: Scheda 6.2. PROGETTO BENESSERE E SALUTE MENTALE Comune o altro ente capofila Istituzione G.F.Minguzzi - Provincia di Bologna Specificare se è in continuazione Anna Del Mugnaio Direttore Istituzione Minguzzi Via S.Isaia 90 –Bologna [email protected] 051/5288516 operatori dei servizi socio –sanitari associazioni di utenti e familiari cittadinanza Il progetto è in continuità con azioni progettuali avviate precedentemente Ambito territoriale provinciale Responsabile del progetto/programma: Destinatari Istituzioni/attori sociali Obiettivi del progetto Associazioni di famigliari e utenti Azienda Usl/Dsm di Bologna e di Imola pubbliche amministrazioni locali istituzioni scolastiche della provincia di Bologna Reti interistituzionali e reti progettuali Secondo le stime ufficiali dell'OMS, i disturbi mentali sono in forte crescita in tutti i paesi industrializzati. Il problema è aggravato dal fenomeno della stigmatizzazione sociale della malattia mentale. Le persone con disturbi mentali si trovano ad affrontare timori e pregiudizi che hanno l'effetto di aumentare la sofferenza personale, aggravando l'emarginazione sociale. E’ in questa direzione che il progetto Benessere e salute mentale - in conformità con le indicazioni dell’OMS individua come obiettivi prioritari: - Promuovere la consapevolezza dell’importanza del benessere mentale; - Ridurre lo stigma attraverso interventi contro la discriminazione, l’ineguaglianza, l'esclusione sociale. - Favorire empowerment e sostegno, coinvolgendo attivamente in questo processo le persone con problemi di salute mentale e le loro famiglie - Rafforzare la prevenzione, la promozione, il trattamento, la riabilitazione, l’assistenza e il recupero, attraverso specifici interventi. 103 - - Azioni previste - - - Realizzazione del secondo Ciclo di incontri”Fra Sisifo ed Icaro” rivolti a famigliari, operatori ed utenti Realizzazione della III giornata “Le pratiche del sogno” dedicata a Nino Loperfido e costituzione fondo librario, dedicata ai temi della salute mentale Attivazione del progetto “SOStengo” in collaborazione con la Fondazione “Dopo di noi”, l’Università, il Tribunale di Bologna, il Centro Servizi del volontariato per realizzare uno sportello di consulenza, azioni di sensibilizzazione ed una ricerca sulla figura dell’Amministratore di sostegno Partecipazione ad iniziative organizzate in collaborazione con enti e soggetti no-profit sul tema della promozione della salute mentale Realizzazione della terza annualità del progetto triennale su “Teatro e salute mentale” e realizzazione di un progetto europeo nell’ambito del Programma Grundtvig. Realizzazione di un punto informativo informatizzato sulle attività sociali e ricreative, sugli interventi ed azioni di interesse per il mondo della salute mentale Avviamento del progetto RISME Promozione di incontri con le scuole per superare lo stigma e il pregiudizio Costo totale previsto 95.000,00 Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Quota già in Quota nazionale disponibilità dell’Istituzione Minguzzi: 50.0000,00 Quota regionale : 45.000,00 Si prevede il monitoraggio delle singole attività 104 7 AREA PROGETTI TRASVERSALI Il monitoraggio delle attività 2010 ha evidenziato un residuo di spesa relativa al progetto: - Sportelli sociali € 18.000,00. Tale risorsa sarà programmata nel 2011. INTERVENTI DISTRETTUALI: SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011. INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Giovani Respons. infanzia Familiari adolesc. X X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione benessere sociale, salute stili di vita sani X Anziani X Disabil i X Prevenzione Immigrati stranieri X Povertà Esclus. sociale X SCHEDA N. 7.1. Salute ment.le X Dipen denze X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGETTO/INTERVENTO: SVILUPPO SISTEMA INFORMATIVO INFORMATICO DEGLI SPORTELLI SOCIALI OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: - sviluppare il sistema informativo informatico integrato della rete degli sportelli sociali e degli sportelli unici distrettuali attraverso interventi sulle tecnologie e sui sistemi informativo-informatici ad uso dei Comuni, dell’Azienda USL e dell’Asp (utilizzo e condivisione di software, collegamento e interscambio fra le banche dati) - individuare strumenti di comunicazione e condivisione fra ausl, comuni, asp, eventualmente fruibile dai cittadini - allo scopo di favorire il processo di integrazione socio-sanitaria, relativamente a: promozione della conoscenza analitica delle ‘funzioni’ dei rispettivi sportelli da parte di tutti gli operatori (sociali e sanitari); diffusione di schede informative operative,in riferimento a compiti e procedimenti svolti dai rispettivi sportelli; diffusione di schede informative sulle ‘sedi’ operative in cui si erogano servizi e prestazioni (sociali, socio-sanitari e sanitari); formazione condivisa fra operatori di area sociale e di area sanitaria (sportelli e servizi sociali; sportello unico distrettuale; servizi sanitari; servizi socio-sanitari) ed elaborazione di percorsi di accesso integrato. 105 Soggetto capofila dell’intervento Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) Tel: 051–6813480 [email protected] Ambito territoriale Referente dell’intervento: Distretto Pianura Ovest SERGIO SOLAZZO Comune di Calderara di Reno, tel. 051-6461284 email: [email protected] LORENZO SARTI Comune di S.Giovanni in Persiceto, tel. 051-6812770 e-mail: [email protected] operatori dei Comuni, Ausl, Asp Seneca, SIAT (Servizi Informatici destinatari Associati Terred’Acqua) e Ced interventi/politic Politiche Sociali, sanitarie, educative abitative e del lavoro, Interventi di he integrate qualificazione Sistemi informativi-informatici dei soggetti coinvolti • Installazione ed avvio della sperimentazione su software area disabili e disagio adulto. • Installazione e avvio della sperimentazione su software Area minori ed integrazione con il SISAM (piattaforma RER ) inclusa l’eventuale importazione di dati. • Estensione e condivisione dei software in uso agli Sportelli sociali comunali con l’Asp Seneca. • Sviluppo del collegamento fra banche dati di area sociale e sociosanitaria (sportello unico distrettuale), compreso la collaborazione per l’avvio e l’alimentazione del Portale Provinciale degli Sportelli Sociali ed dell’Osservatorio del Bisogno. • Proseguimento dei percorsi di informazione/formazione degli Azioni previste operatorio sociali, socio-sanitari e sanitari (Comuni, Asp, Ausl) per la condivisione di buone pratiche operative per il funzionamento dei rispettivi ‘sportelli’ e servizi. • Analisi e verifica dei percorsi di’integrazione socio-sanitaria nell’ambito del sistema d’accesso degli Sportelli sociali e dello Sportello Unico distrettuale • Sviluppo ed implementazione hardware ed software del sistema informativo informatico distrettuale, per la condivisione dei dati nell’ambito provinciale e regionale • formazione specifica degli operatori: miglioramento ed aggiornamento delle competenze per l’utilizzo del Sistema informativo distrettuale e del Portale provinciale. Comuni , Ausl, Asp Seneca Istituzioni/attori Provincia di Bologna (Servizi Politiche sociali e per la salute e Sistemi di sociali comunicazione ed e-government) n. 2 referenti distrettuali Risorse umane Operatori degli sportelli sociali comunali; operatori dell’Ausl e dell’Asp; Referenti ed operatori Ced e SIAT 106 Risultati attesi Piano finanziario: almeno 3 incontri di formazione (specifica e/o congiunta) per gli operatori sociali e socio-sanitari Installazione dei nuovi applicativi ed avvio della sperimentazione nei 6 Sportelli sociali comunali e presso l’Asp Attivazione del collegamento fra le banche dati degli Sportelli Sociali, Anagrafi Comunali, Asp, Ausl. Reportistica (generale e specifica) previsione di spesa totale € risorse residue dell’anno 2010 di cui risorse comunali: valorizzazione contributo operativo del Siat/Ced SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO 2011. SCHEDA N. 7.2 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons Familiari X infanzia adolesc X Giovani Anziani Disabili X X X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione benessere sociale, salute e stili di vita sani Immigrati stranieri X Prevenzione Povertà Esclus. sociale X Salute mentale X Dipende nze X Cura/Assistenza INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA 107 CONSOLIDAMENTO DELL’UFFICIO DI PIANO OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • sperimentare e mettere a regime il modello organizzativo e gestionale dell’UdP coerente con le funzioni di supporto alla programmazione, gestione, coordinamento, controllo e rendicontazione delle attività del Piano distrettuale. • Sviluppare un sistema stabile di relazione e collaborazione con le organizzazioni di Terzo settore, le Organizzazioni sindacali, i cittadini e le loro forme di rappresentanza. Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 Soggetto capofila 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) dell’intervento Tel: 051–6813480 Ambito territoriale Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna) Nadia Marzano Responsabile dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813009 / 051-6813480 E.mail : [email protected] Referente dell’intervento: Destinatari interventi/politiche integrate collegate Comitato di Distretto Governance territoriale • Azioni previste • • Assistenza tecnica e supporto alla Programmazione Piano di Zona Coordinamento gruppi tecnici e sottogruppi operativi distrettuali Sviluppo del sisteme di monitoraggio e valutazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Risorse umane Risultati attesi Staff tecnico dell’Ufficio di Piano; Tavoli dirigenti di raccordo e coordinamento; Gruppi tecnici e sottogruppi operativi distrettuali Miglioramento del sistema informativo ed informatico raccolta dati per il monitoraggio, la valutazione ed il controllo di gestione . Previsione di spesa totale € 134.582,21 di cui risorse comunali € 73.928,00 Piano finanziario: di cui risorse regionali €60.654,21 (Fondo sociale locale quota indistinta DGR 2288/2010 e det. Rer 15679/10) 108 SCHEDA INTERVENTO PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2010. SCHEDA N. 7.3 INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET* Respons infanzia Giovani Anziani Disabili Familiari adolesc X CON LE FINALITÀ DI: Informazione/Promozione del Prevenzione benessere sociale, salute e stili di vita sani X X Immigrati stranieri X Povertà Esclus socialeX Salute mentale Dipen denze Cura/Assistenza X INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X PIANO DI ATTIVITA’ FRNA L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08 AZIONE DA SVILUPPARE: L’azione è di nuova No X Sì attivazione? Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra 4. Sistema di 1. Supporto 2. Presa in carico 3.Costituzione/integrazio accoglienza in della multidisciplinare e lavoro ne di un Fondo comune domiciliarità d’èquipe emergenza Altro INTERVENTO/PROGETTO: POLITICHE DI PARI OPPORTUNITA’ OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON ALTRE POLITICHE: • Affrontare i temi della salute, della prevenzione e delle promozione di stili di vita sani con approccio attento alle differenze di genere, di generazione ed in chiave interculturale • Prevenire e contrastare fenomeni e forme di violenza, prevaricazione e discriminazione Comune di S.Giovanni in Persiceto, Corso Italia, 70 Soggetto capofila 40017 San Giovanni in Persiceto (BO) dell’intervento Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650 E.mail : [email protected] Ambito territoriale Referente dell’intervento: Destinatari Distretto Pianura Ovest Mariaraffaella Ferri Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano: Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650 E.mail : [email protected] Donne e nuclei familiari interventi/politiche Politiche sociali, sociosanitarie, abitative, lavorative, culturali ed integrate collegate interculturali • Ascolto, informazione e consulenza legale alla donna ed alla Azioni previste 109 Istituzioni attori sociali Risorse umane Risultati famiglia (Convenzione con UDI – Unione Donne in Italia ) • Contrasto del fenomento della violenza sulle donne (Convenzione con Associazione Casa delle Donne per non subire violenza – Onlus – Accordo provinciale) Tavolo politico distrettuale degli Amministratori/amministratrici con delega alle pari opportunità; Gruppo tecnico distrettuale Intercultura; Sportelli e servizi sociali dei Comuni, Associazionismo e Volontariato Operatori ed assistenti sociali, consulenti giuridici e psicologici, avvocatesse, formatori Monitoraggio, insieme alle Associazioni UDI e Casa delle Donne Onsus , degli interventi oggetto di Convenzione: report annuale delle attività Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali Piano finanziario: € 12.424,50 € 12.424,50 INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI Scheda 7.4 PROGETTO : LA RETE DEGLI SPORTELLI SOCIALI ED IL PORTALE DEGLI SPORTELLI SOCIALI Comune o forma associativa ex-art.16 L.R.2/03 capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: Provincia di Bologna Anna Del Mugnaio Dirigente Servizio politiche sociali e per la salute 051/6598269 [email protected] Destinatari Comuni e Ausl che hanno partecipato alla sperimentazione dello sportello sociale secondo quanto previsto da delibera consiglio regionale 514/2003 e successivi sviluppi (“Programma distrettuale per la promozione e sviluppo degli sportelli sociali” - DGR 432/2008) Specificare se è in continuazione Sì Ambito territoriale Territorio provinciale di Bologna Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia servizio politiche sociali e per la salute, Provincia sistemi di Comunicazione e EGoverment Dipartimento integrazione attività socio-sanitarie Ausl di Bologna, Comuni capofila sede di distretto, ASP Circondario Imolese, Istituzione G. Minguzzi 110 Obiettivi del progetto Azioni previste Il progetto si pone in continuità con quanto realizzato con la sperimentazione regionale iniziata nel 2004. La Provincia di Bologna nel corso di questi anni si è resa disponibile a: -realizzare un coordinamento del progetto al fine di permettere la realizzazione di una rete di sportelli sociali a livello provinciale che, seppur con differenziazioni di carattere organizzativogestionale, permetta agli sportelli di essere in rete ed in comunicazione tra loro, -attivare un Osservatorio provinciale del bisogno in grado di monitorare gli accessi agli sportelli e le richieste dei cittadini, e la creazione di un portale degli Sportelli Sociali attraverso il quale fornire informazioni sui servizi via web, -trasferire risorse provinciali ai comuni Capofila a sostegno dell’implementazione della rete degli sportelli sociali, dell’individuazione e nomina di un referente/coordinatore di progetto all’interno dell’ufficio di piano e di uno o più redattori del portale degli sportelli sociali. Nel corso del 2008 si è inoltre conclusa la sperimentazione su due distretti di un modello di collaborazione tra gli Sportelli Lavoro e gli Sportelli Sociali, nell’ambito del progetto “Integrazione Sportelli lavoro/Sportelli sociali”. La sperimentazione ha permesso di definire modalità operative di raccordo tra i servizi che si occupano di inserimento lavorativo delle persone disoccupate che presentano forma di disagio e sono in carico ai servizi sociali per varie problematiche, e di attuare il raccordo tra i servizi anche a livello informativo e informatico attraverso l’interfaccia tra i diversi sistemi informativi in uso (Garsia, SILER). Ad oggi sono state realizzate le seguenti fasi: Rete degli sportelli sociali e Osservatorio Bisogno: - attivazione Osservatorio del bisogno presso tutti gli sportelli comunali e collegamento con l’Osservatorio del bisogno provinciale; - attivazione del sistema Garsia anziani presso tutti i comuni; - formazione realizzata per tutte le zone; - aggiornamento/validazione base informativa di supporto all’osservatorio del bisogno e al Portale della rete Sportelli Sociali, attraverso gruppo di lavoro tra provincia di Bologna e Comune di Bologna (inserimento base 111 informativa per descrivere il “bisogno espresso dal cittadino”). - conclusa migrazione Sportello Sociale e Garsia su piattaforma web Portale della rete degli sportelli sociali: - realizzati incontri di coordinamento per la definizione del portale ed incontri con soggetti che hanno a disposizione data base o servizi di sportello informativo in materia sociale per futura integrazione, - definita e realizzata architettura portale, - implementazione area Anziani e completato il caricamento delle schede informative di servizi/interventi di tutti i comuni - attivazione del portale come strumento extranet ad uso esclusivo degli operatori, in un secondo momento si potrà procedere all’attivazione del portale sul web accessibile su internet. Questa area web è stata realizzata con uno strumento di Content Management System di tipo open source, che consentirà l’aggiornamento autonomo e decentrato dei contenuti delle schede informative da parte dei redattori sia all’interno della Provincia che da parte dei referenti presso le Zone e/o i Comuni coinvolti nel progetto; - formazione dei redattori del portale per l’utilizzo del sistema CMS, al fine di consentire il caricamento e aggiornamento autonomo e decentrato dei contenuti delle schede informative da parte dei referenti/redattori presso le Zone e/o i Comuni coinvolti nel progetto; Attività in corso o da implementare per l’anno 2011 Rete degli sportelli sociali e Osservatorio Bisogno: -in corso estensione software Garsia minori e relativa integrazione con il SISA Minori regionale con approfondimento sull' analisi del bisogno e la strutturazione del PAI -estensione Osservatorio provinciale del bisogno, prevedendo sistema di reportistica predefinita -realizzazione di un Protocollo d’intesa tra gli enti coinvolti nel progetto per formalizzare e strutturare le relazioni tra i soggetti coinvolti nel progetto rete degli sportelli sociali. 112 -.Realizzazione attività di formazione per operatori degli sportelli attivati nei singoli comuni e/o zone sociali, su contenuti da definire in apposito gruppo di progetto. - attivazione di un Coordinamento provinciale sul nomenclatore degli interventi e servizi sociali in uso agli sportelli sociali, che garantisca aggiornamenti condivisi a livello provinciale. Portale della rete degli sportelli sociali: - individuazione e nomina di un comitato di redazione del portale composto da specialisti dei diversi ambiti di intervento, il quale dovrà coordinarsi con le fonti di documentazione sociale già esistenti sul territorio; - aggiornamento della base informativa di supporto al Portale della rete Sportelli Sociali, relativa alla mappatura dell’offerta dei servizi/interventi (nomenclatore condiviso) . Piano finanziario: Osservatorio del bisogno (dati anno 2011): Indicatori per il monitoraggio/valutazione Numero di contatti: Numero di richieste: Numero di comuni collegati: Scheda 7.5 PROGETTO Azioni di supporto alla raccolta, elaborazione e analisi dati in ambito sociale e sociosanitario a supporto delle funzioni delle CTSS. Anno 2011 Provincia di Bologna Servizio politiche sociali e sanità Ufficio di supporto alla CTSS di Bologna Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: Destinatari -Del Mugnaio Anna Responsabile Ufficio supporto CTSS Bologna Dirigente Servizio politiche sociali e sanità Provincia Bologna Provincia, Uffici di piano, Comuni, Ausl Bologna, Ausl Imola Specificare se è in continuazione si Ambito territoriale Provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Provincia di Bologna Servizio politiche sociali e per la salute Uffici di piano della provincia di Bologna Ausl Bologna Dipartimento integrazione sociale e sanitaria Ausl Imola 113 Obiettivi del progetto Il progetto si inserisce nell’ambito delle funzioni attribuite alle Province e agli Uffici di supporto alle CTSS da Piano sociale e sanitario regionale 2008-2011 e da documenti di programmazione in materia sociale e prevede: - coordinamento e partecipazione alla definizione dei Piani di zona, assicurando il necessario supporto tecnico e informativo e attività di supporto alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria; - realizzazione Atto di indirizzo e coordinamento triennale e Profilo di comunità, in accordo con tempistica regionale - implementazione e gestione dei sistemi informativi provinciali dei servizi sociali in raccordo con il Sistema Informativo Regionale. Tali funzioni sono da svolgere in stretta interconnessione con gli Uffici di piano e Ausl del territorio provinciale. Il progetto prevede lo sviluppo di attività inerenti: -raccolta, elaborazione ed analisi dati in materia sociale, socio-educativa, socio-sanitaria e sanitaria a supporto delle funzioni di programmazione e coordinamento; -monitoraggio e valutazione servizi e interventi; -ricerca e approfondimenti in materia sociale socio sanitaria -realizzazione di attività di formazione / accompagnamento a supporto delle funzioni di programmazione in materia sociale e sociosanitaria sia al livello intermedio che distrettuale 114 Azioni previste Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Nello specifico si prevedono le seguenti attività: -implementazione del sistema di monitoraggio dei piani di zona per la salute e il benessere sociale triennali, esito del percorso laboratoriale realizzato nel corso del 2010. - realizzazione di un percorso formativo sull’integrazione socio-sanitaria realizzato di concerto con l’Ausl di Bologna. L’azione formativa risponde alla necessità di migliorare le capacità di programmazione e di analisi del bisogno e prevede il coinvolgimento degli attori dell’Ausl e degli enti locali nell’analisi delle condizioni di governo e degli strumenti dell’integrazione sociosanitaria attraverso: - mappatura di risorse, attori e funzioni - analisi dei meccanismi di governo della produzione - analisi degli attori e degli strumenti di governo dell’accesso ai servizi Si prevedono 2 cicli di workshops formativi in action learning da maggio 2011 a dicembre 2011. -come concordato in sede di riparto FRNA 2011, si prevede l’attivazione di un tavolo tecnico di approfondimento che analizzi le fonti di finanziamento disponibili sull’area sociosanitaria (FRNA, bilanci dei comuni, compartecipazione utenti..) e realizzi proiezioni sull'andamento dei costi nel corso dell'anno 2011 al fine di perfezionare le capacità di programmazione in materia sociale e sociosanitaria. -realizzazione attività di elaborazione ed analisi dati relativamente alle attività formative nell’ambito del disagio e dello svantaggio sociale ed in materia socioeducativa con particolare riferimento ai minori. Costo totale Quota Quota nazionale 105.350 regionale euro 73.350 euro Relativamente al modello di valutazione dei piani di zona per la salute e il benessere triennali: -utilizzo dello strumento predisposto a livello locale Relativamente al percorso formativo sull’integrazione sociosanitaria: - numeri di incontri realizzati nel corso dell’attività formativa - n° partecipanti coinvolti (afferenti alle diverse r ealtà istituzionali) 115 Scheda 7.6 PROGETTO PROMOZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE Provincia di Bologna servizio politiche sociali e per la salute Comune o altro ente capofila di progetto Area Innovazione sociale - Agenzia sanitaria e sociale Regione ER Responsabile del progetto/programma: Destinatari Anna Del Mugnaio Provincia di Bologna Raffaele Tomba Area Innovazione sociale - Agenzia sanitaria e sociale Regione ER Uffici di piano Servizi sociali territoriali Assistenti sociali Specificare se è in continuazione Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Azioni previste provinciale /regionale istituzione G. Minguzzi –Provincia di Bologna, udp, servizi sociali territoriali, ausl In questi anni il sistema di welfare della Regione Emilia Romagna è stato oggetto di un forte processo di innovazione (a partire dalla L.R. 2/2003 sino al Piano sociale e sanitario regionale) che ha toccato solo trasversalmente il Servizio sociale territoriale. Il progetto prevede attività di promozione e qualificazione del Servizio Sociale Territoriale attraverso: -realizzazione di una attività di ricerca sugli assetti organizzativi e gestionali del servizio sociale territoriale in Emilia-Romagna per arrivare a definire un Profilo di qualità del SST -realizzazione di una attività formativa di bacino provinciale per promuovere il Lavoro di comunità come approccio in grado di produrre innovazione sociale. La ricerca regionale Promozione della qualità del servizio sociale territoriale ha previsto una prima fase di ricostruzione degli assetti istituzionali e delle modalità organizzative del Servizio Sociale Territoriale in Emilia Romagna ed è attualmente in fase conclusiva. La seconda parte della ricerca si pone come obiettivo l’individuazione dei criteri minimi di qualità dei SST in Emilia Romagna nelle tre aree mission 116 del sst (presa in carico, committenza, promozione di comunità) al fine di arrivare a delineare un Profilo di qualità del servizio sociale territoriale, la metodologia di ricerca prevista in questa seconda fase sarà prevalentemente di tipo qualitativo e partecipato dagli interlocutori del territorio. Il percorso formativo sulla promozione di comunità si propone di valorizzare e migliorare il ruolo e le funzioni degli operatori sociali impegnati nel lavoro territoriale di rete, nella promozione sociale della comunità, nell’empowerment delle organizzazioni e dei cittadini, nello sviluppo di buone pratiche di inclusione sociale. Nello specifico gli obiettivi del percorso sono: - aumentare la capacità di lettura del contesto in cui ci si propone di sviluppare innovazione sociale partecipata; -facilitare l’individuazione di mappe delle risorse sociali del territorio; -sviluppare competenze per rilevare e decodificare i bisogni sociali sommersi e la domanda latente di qualità della vita; -individuare i fattori, i determinanti sociali e gli attori esterni al sistema di welfare che incidono sulla salute ed il benessere; -aumentare le competenze di lavorare in rete e in gruppo; -sviluppare competenze per il coordinamento di percorsi progettuali partecipati e per la promozione di buone pratiche di inclusione sociale; -sviluppare competenze per la valutazione degli interventi di promozione sociale di comunità gestiti dal Servizio Sociale Territoriale. Sono previsti 30 partecipanti per un monte ore complessivo di 35 ore. Eventuale quota Costo totale Quota nazionale previsto regionale Piano finanziario 71.000 euro - definizione del profilo di qualità del servizio sociale territoriale Indicatori per il monitoraggio/valutazione - n° partecipanti al percorso formativo promozione del lavoro di comunità 117 Scheda 7.7 PROGETTO SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TERZO SETTORE E MODELLI DI PARTECIPAZIONE Comune o altro ente capofila di progetto Provincia di Bologna Responsabile del progetto/programma: Destinatari Provincia di Bologna Antonella Lazzari Tel 051/659.8377 - associazioni di promozione sociale organizzazioni di volontariato cooperazione sociale cittadini Specificare se è in continuazione è in continuità con le azioni intraprese negli anni precedenti a favore del terzo settore Ambito territoriale provinciale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Provincia di Bologna comuni associazioni di promozione sociale organizzazioni di volontariato altri soggetti del terzo settore scuole Consolidamento del “Tavolo del confronto con il terzo settore” istituito nel dicembre 2011 (di cui fanno parte rappresentanti: del comitato paritetico provinciale del volontariato, del forum del terzo settore, delle aps, della cooperazione sociale). Realizzazione di un percorso condiviso di partecipazione che giungerà - attraverso il lavoro di 5 tavoli tematici composto ciascuno da 10 rappresentanti del terzo settore - ad un documento complessivo di riflessione e proposta sulla programmazione socio-santaria provinciale. Sarà realizzata un incontro aperto rivolto al terzo settore nel mese di giugno teso ad ampliare la partecipazione del terzo settore ai materiali elaborati dai tavoli tematici. Dovranno essere inoltre svolte attività per la valorizzazione e promozione del terzo settore, in continuità con gli interventi realizzati in questi anni con il volontariato, l’associazionismo e la cooperazione sociale e per la promozione di forme di cittadinanza attiva nelle giovani generazioni. 118 Azioni previste Relativamente alla definizione del sistema di relazioni Enti pubblici e terzo settore -supporto al tavolo del confronto con il terzo settore e condivisione delle modalità di funzionamento e raccordo con gli organismi del “Terzo settore” -attività di supporto alla attività del Comitato paritetico provinciale del volontariato e promozione delle consulte del volontariato/terzo settore a livello locale/distrettuale -collaborazione con la cooperazione sociale e partecipazione all’Osservatorio provinciale della cooperazione sociale. Azioni specifiche per la promozione e valorizzazione del terzo settore -realizzazione attività formativa e informativa a favore delle associazioni di promozione sociale; -implementazione e aggiornamento della banca dati sul Terzo Settore, nell’ambito del sistema regionale TESEO -realizzazione VII Edizione di “Volontassociate” -sportello di consulenza fiscale a favore delle associazioni di promozione sociale -proseguo progetto della free press on-line e cartacea dell’associazionismo avviata nel 2009 -promozione dell’associazionismo dei cittadini stranieri ed immigrati e realizzazione di una ricerca quanti/ qualitativa sulle associazioni di e per immigrati della provincia -proseguo del progetto “l’isola che c’è” rivolto alle persone con disabilità -organizzazione di un’assemblea del volontariato richiesta dalle stesse organizzazioni in occasione di quella del 2010 -costituzione gruppo di lavoro sul rapporto cooperazione sociale ed enti locali -collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per la ricerca su “La condivisione nella prassi e nei valori delle associazioni di volontariato” -sottoscrizione protocollo d'intesa con il Centro servizi di volontariato per promuovere e realizzare azioni condivise sui seguenti temi: promozione del volontariato nei minori e nelle giovani generazioni, teatro sociale, azioni formative congiunte, amministratore di sostegno, volontassociate, 119 Piano finanziario Indicatori per il monitoraggio/valutazione -studio di fattibilità per la realizzazione di un progetto di comunità con Ancescao per la valorizzazione dei centri sociali per anziani presenti sul territorio -presentazione della ricerca il “Valore economico della attività della cooperazione sociale di inserimento lavorativo” nell'ambito di un seminario da realizzare nell'autunno in collaborazione con le centrali -convenzione con Ancescao per la realizzazione di un progetto sulla valorizzazione dei centri sociali per anziani -compartecipazione alla realizzazione di progetti promossi dal terzo settore di interesse per la comunità strumenti: incontri del Comitato di monitoraggio, composto da associazioni di promozione sociale e del gruppo di lavoro per l’organizzazione di Volontassociate con i referenti individuati dai distretti e/o dai Comuni incontro annuale con le associazioni di promozione sociale supporto organizzativo all’Assemblea del Volontariato incontri del Comitato Paritetico provinciale del volontariato metodologie: confronto e scambio con associazioni e organizzazioni di volontariato, con Volabo, con operatori enti locali Costo Quota Eventuale quota totale regionale nazionale previsto 60.500,00 80.0000 euro euro -attivazione dei corsi di: informatica gestione avanzata siti web, progettazione e realizzazione grafica di prodotti di comunicazione, gestione di un ufficio stampa, progettazione europea di base -Realizzazione di volontassociate -proseguo attività dello sportello 120 8 AREA SANITARIA E DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE: Con il 2011 si conclude il triennio di validità del primo Piano di zona per la Salute e il Benessere sociale; ad esso si intende fare un rapido riferimento in merito agli elementi di maggior interesse che connotando il 2009 e 2010, trovano continuità anche nel 2011 (rendicontazioni puntuali per la parte sanitaria sono facilmente reperibili in strumenti quali: bilancio consuntivo, bilancio di missione facilmente fruibili). Il Distretto si è impegnato per presidiare gli ambiti individuati come strategici per assicurare una risposta appropriata e sostenibile ai bisogni dei cittadini residenti: • Consolidamento dei Nuclei di Cure Primarie (la maggior parte dei Medici di Medicina Generale è in gruppo e situata all’interno di strutture pubbliche); come si vedrà più avanti si individuano ulteriori occasioni di miglioramento e sviluppo. • Impulso all’Assistenza Infermieristica soprattutto specializzando ruoli e funzioni di presa in carico multiprofessionale dei pazienti cronici sul territorio, (Infermiere di famiglia) anche in questo ambito sono in cantiere ulteriori traguardi . • Sostegno ad iniziative di continuità delle cure mediche al fine di ridurre il ricorso inappropriato al pronto Soccorso ospedaliero (ad es.: ambulatori dei Medici di Continuità Assistenziale e dei Pediatri di Libera Scelta). • L’accesso alla Specialistica costituisce un banco di prova di notevole portata, e non solo per il Distretto Pianura Ovest ma per tutti i sistemi sanitari che si pongano in una logica universalistica, le azioni realizzate hanno portato alcuni risultati (ad es.: agende di garanzia e agende di Nucleo), ma per migliorare l’appropriatezza, in una situazione di così elevata complessità, è necessario ancora molto lavoro, come previsto negli obiettivi 2011. • Sul versante dell’integrazione tra Dipartimenti e tra livelli assistenziali nella visione di rete, pur essendosi registrato uno sviluppo sensibile (ad es.: miglioramento attività chirurgica e ambulatoriale nell’ambito della rete ortopedica, piena integrazione del territorio distrettuale nelle reti stroke e cardiologica, professionisti del Dipartimento di Salute Mentale come riferimento fisso per i Nuclei di Cure Primarie) deve ancora essere profuso ulteriore impegno, come pure si dirà più specificamente a proposito dei percorsi clinico-assistenziali dei pazienti. • Solo un accenno allo sviluppo della prevenzione che si conferma funzione diffusa in tutti i Dipartimenti, in particolare in quello delle Cure Primarie, in questo settore sono attive numerose iniziative (dagli screening, in cui sono coinvolti la maggior parte dei Dipartimenti, alle iniziative dei Medici di Medicina Generale per combattere l’obesità, le malattie metaboliche, quelle cardiovascolari e promuovere il benessere psicologico), molte di esse verranno continuate e altre se ne aggiungeranno. Da quanto sopra sintetizzato appare evidente il legame che unisce le diverse iniziative sopra citate (primo e più potente fra tutti l’approccio multidisciplinare e multiprofessionale ai bisogni di salute) e, soprattutto, la loro valenza di interventi non puntuali ma tendenti ad assestarsi come elementi continuativi la cui presenza, estesa contemporaneamente anche a livello generale, concorre a determinare un sensibile cambiamento dell’intero assetto dell’offerta sanitaria. La logica della presa in carico non si limita alla mera erogazione di prestazioni singole al Cittadino e, in caso di mancata soluzione del problema, di inviarlo in ospedale per il proseguimento dell’iter diagnostico e/o per le cure, considerando ogni “passaggio di mano” come se fosse un episodio a se stante. Il traguardo di valore è, pertanto, la presa in carico! Occorre “legare” il ciclo di definizione dei bisogni e di predisposizione delle risposte appropriate in un continuum organizzato e condiviso che risponda alle molte dimensioni dell’assistere e del curare; la qualità tecnico- professionale, la sicurezza, la tracciabilità e la misurazione dei risultati, l’equità, l’accessibilità, la comunicazione, l’umanizzazione e la sostenibilità. In questa direzione occorre concentrare ulteriormente nel 2011 e negli anni a venire, la nostra attenzione per accompagnare un cambiamento che ha una forte valenza culturale. Già a partire dall’ultima parte del 2010 sono stati concretamente introdotti importanti elementi di innovazione: I. Il nuovo Distretto nell’AUSL di Bologna Il Distretto ha cambiato il proprio ruolo riservando al Dipartimento Cure Primarie (spostamento dell’attività produttiva) le funzioni gestionali ad eccezione di quelle legate all’assistenza socio-sanitaria 121 centrando la propria azione sul tema della garanzia, qualificando così il ruolo di governo e committenza, non più limitato ai precedenti ambiti di gestione diretta, ma esteso a tutti i macrolivelli assistenziali. Il mandato del nuovo Distretto può essere così sintetizzato: • Garanzia: “garantire ad ogni cittadino una risposta appropriata al bisogno espresso in coerenza alle risorse disponibili“ • Accesso: “luogo dove si garantisce l’adeguatezza della risposta e si rende possibile la rendicontazione verso il cittadino” • Gestione del FRNA: ”pianificare l’utilizzo del FRNA di concerto con tutti gli attori istituzionali interessati” Nella pratica il nuovo ruolo del Distretto assume connotazioni strategiche soprattutto in relazione alla sua funzione di programmazione pianificazione in sintonia con il comitato di distretto, di “Dinamizzatore” del sistema delle responsabilità, di luogo dove si analizzano gli obiettivi proposti dalla Direzione Aziendale ai Dipartimenti, che qui si arricchiscono con elementi di programmazione a valenza locale, di sede di una visione complessiva sui consumi e sulle possibili situazioni di crisi o difficoltà, di valutazione dei bisogni, di analisi dei risultati, di rendicontazione e di luogo delle relazioni con le istituzioni. II. Il nuovo Dipartimento delle Cure Primarie Le modifiche di ruolo previste per i Distretti, che comportano il trasferimento delle responsabilità legate alla produzione di prestazioni e servizi clinico-assistenziali al Dipartimento delle Cure Primarie ne determinano la trasformazione da dipartimento funzionale in gestionale, al pari di tutti gli altri dipartimenti che erogano prestazioni e servizi. Mandato fondamentale del Dipartimento Cure Primarie è il rispetto degli indirizzi aziendali e delle risorse assegnate, nella erogazione dell’assistenza vicino ai luoghi di vita delle persone sia per la risposta alla prima manifestazione di un problema di salute che per il trattamento di patologie croniche. Il governo clinico, lo sviluppo della medicina generale con particolare riferimento ai Nuclei di Cure Primarie, sono elementi centrali del nuovo dipartimento Il Dipartimento Cure Primarie si integra sistematicamente con i Distretti e assicura la piena collaborazione agli altri Dipartimenti aziendali, e con gli altri erogatori pubblici e privati, nella costruzione congiunta/condivisa di percorsi integrati di presa incarico di pazienti complessi e nella programmazione integrata e complementare dell’attività specialistica ambulatoriale territoriale. Azioni e obiettivi significativi sul territorio della Pianura Ovest del 2011 Semplificare i percorsi: • Miglioramento del percorso preoperatorio: prenotazione, esecuzione, consegna referti • Semplificazione completamento prestazioni di post-PS • Sviluppo SOLE per la facilitazione dell'accesso Offrire ai cittadini percorsi clinico assistenziali Il distretto si pone l’obiettivo di offrire ai cittadini percorsi clinico assistenziali per alcune delle patologie più importanti per frequenza e rilevanza clinico assistenziale. Viene perfezionato il collegamento dei servizi distrettuali di diagnosi, trattamento e follow-up in coerenza al percorso complessivo aziendale, valorizzando le caratteristiche locali e garantendo progressivamente ai residenti nel Distretto tutti gli standard di qualità che l’organizzazione per reti cliniche è in grado di fornire. • Percorso mammella • Percorso per i pazienti colpiti da ictus • Percorso scompenso cardiaco • Percorso post IMA (Infarto Miocardio Acuto) Sviluppare le reti cliniche a sostegno dei percorsi clinico assistenziali Rete Cardiologica • Consolidamento del percorso di presa in carico Ospedale-Territorio attraverso la relazione diretta fra Specialisti e Cure Primarie Rete Ortopedica metropolitana • Sviluppo delle attività ortopediche presso H. S. Giovanni 122 • Ampliamento specialistica ortopedica presso Barberini Rete delle Cure Intermedie e continuità dell’assistenza • Completamento della messa a sistema dell’intera offerta pubblica di Lungo Degenza, Riabilitazione Estensiva, RSA e Case Residenza per Anziani. • Informatizzazione della CEMPA e CCOT Rete Oncologica • Completamento del percorso per le neoplasie ginecologiche • Attivazione del percorso integrato ADI-ANT Rete dell’Emergenza • pazienti acuti, chirurgici, traumatizzati, internistici • Definizione del modello organizzativo e di percorsi integrati per la gestione in rete delle urgenze endoscopiche tra AUSL e AOSP • Rispetto degli standard di attesa dichiarati per codice colore Rete delle attività della Salute Mentale e Dipendenze Patologiche • Elaborazione ed adozione del modello di gestione dell’emergenza psichiatrica ospedaliera secondo progetto condiviso AUSL/AOSP • Realizzazione progetto di riorganizzazione Neuropsichiatria Infantile e dell'Adolescenza (NPIA) • Realizzazione e applicazione del Programma aziendale per la Psicologia Promuovere l’Assistenza Primaria • Implementazione del modello aziendale unico UVM su tutto territorio • Continuare nelle sperimentazioni di modelli di Casa della Salute • Applicazione delle linee di indirizzo per la tutela sociale della maternità e sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza Migliorare gli interventi in ambito riabilitativo • Ridefinizione dei percorsi di presa in carico nel trattamento riabilitativo ospedaliero e ambulatoriale orientandoli a maggiore appropriatezza Innovare i Servizi Socio-Sanitari • Integrazione della committenza dei servizi sociosanitari con quella dei Comuni nella definizione dei contratti di servizio con i gestori dei servizi accreditati • Sviluppo del sistema informativo sociale e sociosanitari Migliorare la qualità dei Servizi residenziali e semiresidenziali per gli Anziani • Valutazione e miglioramento della qualità dell’assistenza nelle strutture residenziali Contrastare il dolore • Audit su trattamento del dolore in aree critiche (intensive, pediatriche, chirurgiche e mediche) Governare il farmaco • Centralizzazione della preparazione della terapia antiblastica e relativi per corsi • Farmacovigilanza per le persone anziane politrattate • Utilizzo dei Farmaci a brevetto scaduto • Governo della prescrizione dei farmaci ad alto costo Promuovere gli interventi di Prevenzione • Adeguamento agli standard indicati dalla Regione per i Programmi di screening • Sorveglianza delle malattie infettive • Garanzia degli interventi a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori • Implementazione dei programmi di Promozione della Salute • Garanzia degli interventi per la sicurezza alimentare Sviluppare le Professioni • Sperimentazione della figura del Case Manager secondo quanto definito nel documento aziendale sul Case Management Coinvolgere i Cittadini • Adozione del “Piano Programma Aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino” • Sperimentazioni di interventi di empowerment di comunità • Verifica congiunta delle azioni di miglioramento per l’utilizzo appropriato del PS in collaborazione con CCM sulla base delle segnalazioni pervenute 123 Sviluppare l’integrazione delle piattaforme informatiche per la gestione delle informazioni sanitarie e socio-sanitarie • Consolidamento e sviluppo delle funzionalità avviate del ciclo SOLE • Estensione della sperimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico personale e del Patient Summary • Estensione e utilizzo delle funzionalità di GESI Presentiamo di seguito la proposta distrettuale in materia di Tutela sociale della maternità: PROTOCOLLO DISTRETTUALE ATTUATIVO DEL PROTOCOLLO APPROVATO DALLA CTSS del 29/9/2010 IN MATERIA DI “LINEE DI INDIRIZZO PER LA TUTELA SOCIALE DELLA MATERNITA’ E SULL’INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA” Il presente protocollo elaborato a livello distrettuale definisce le linee operativo metodologiche da applicarsi nel Distretto Pianura Ovest nell’ambito della tutela della maternità e sulla interruzione volontaria di gravidanza. I percorsi di attuazione della DGR n. 1690/2008 rappresentati costituiscono l’applicazione di quanto contenuto nel quadro di riferimento approvato dalla CTSS in data 29/9/2010 ed assicurano l’apporto e l’integrazione delle diverse competenze sociali e sanitarie. Nell’ ambito territoriale del Distretto Pianura Ovest le pratiche operative sperimentate nel tempo hanno già in larga parte reso concreta un’integrazione fra i bisogni sanitari e sociali dei cittadini. Partendo pertanto dai percorsi informali finora seguiti, si ribadisce come il primo accesso delle donne al consultorio debba essere gestito esclusivamente dal servizio pubblico (consultorio e sportello sociale comunale) L’integrazione delle attività sociali e sanitarie avviene attraverso una collaborazione tra gli operatori delle due aree – sociale e sanitario - sul singolo caso per la predisposizione di un piano di intervento Ogni Comune individua un’assistente sociale alla quale affidare un ruolo di raccordo con l’ambito di intervento consultoriale ed una funzione di gestione dei progetti assistenziali rientranti nei propri compiti istituzionali ritenuti indispensabili per un sostegno della gravidanza ed una valorizzazione della maternità e paternità . L’accesso del cittadino al consultorio richiede una prima valutazione da parte degli operatori del servizio consultoriale. Qualora vengano rilevate problematiche di carattere socio-assistenziale che necessitano di un esame o una presa in carico congiunta con l’assistente sociale del Comune competente per residenza sarà adottata la modalità ritenuta più adeguata per ogni singola situazione ovvero: - potrà essere richiesta la presenza presso il consultorio dell’assistente sociale territorialmente competente ai fini di effettuare congiuntamente una valutazione o fornire informazioni ; - potrà essere curato dagli stessi operatori del consultorio un accompagnamento al servizio sociale comunale previo accordo del cittadino e sulla base di un progetto di intervento concordato preventivamente tra operatori sanitari e sociali. PROGETTI SOVRAZONALI: scheda 8.1 PROGETTO : Laboratorio dei Cittadini per la Salute: Progetto partecipato di empowerment dei cittadini e delle comunità locale e di promozione della salute. Progetto “Non ti scordar di te”, Progetto di empowerment sul corretto uso di farmaci. 124 Comune o altro ente capofila di progetto Azienda USL di Bologna Responsabile del progetto/programma: Destinatari Specificare se è in continuazione Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi disuguaglianze Fasce target dei tre Programmi Regionali di screening per la prevenzione dei tumori. Fasce deboli di popolazione, con maggiori difficoltà nell’accesso all’informazione e ai servizi (anziani, immigrati, senza fissa dimora) Progetto “FarmaCom’è” di empowerment sul corretto uso di farmaci: Pazienti che utilizzano terapie inalatorie, colliri antiglaucoma, statine, e altre tipologie di farmaci da definire successivamente. Il Laboratorio dei Cittadini per la Salute è attivo dal 2004 e le attività previste rappresentano la prosecuzione e lo sviluppo di quelle avviate negli anni precedenti nell’ambito del percorso PPS. Area Metropolitana di Bologna RER, CTSS, Comune di Bologna, AFM, Federfarma Bologna, Forum Metropolitano Associazioni Cittadini non Comunitari, AUSER, SPI-CGIL, FNP-CISL, UIL-P, CNA Pensionati Bologna, CCM, CNA-Impresa Donna, Associazione “Il seno di poi”, Manutencoop, Centro Diritti del Malato, Ass. La Carovana, CARITAS, AMISS, Coop La Strada, Circolo Ravone, Ass. Il Mosaico, CRN Madre Teresa di Calcutta. Favorire la partecipazione della comunità alle scelte per la salute; accrescere le conoscenze dei cittadini nell’ambito delle varie tematiche affrontate, per utilizzare con maggior consapevolezza i servizi sanitari (empowerment); creare una rete di relazioni e di alleanze nel territorio per favorire la diffusione di una cultura di promozione della salute; costruire canali di comunicazione bidirezionali tra l’istituzione sanitaria e la comunità locale. Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi disuguaglianze: aumentare la partecipazione ai Programmi Regionali di screening 125 Azioni previste oncologici; accrescere le conoscenze delle fasce deboli rispetto ai test di screening e facilitare i percorsi di accesso; accrescere l’attenzione nei confronti di una prevenzione corretta ed efficace; proseguire le attività svolte a livello territoriale ed estenderle ad altri territori, con il supporto degli strumenti realizzati (materiali informativi in lingua, guida alle disuguaglianze) Progetto “FarmaCom’è” di empowerment sul corretto uso di farmaci: Migliorare l’aderenza al trattamento prescritto e la corretta autosomministrazione, da parte dei pazienti, di terapie inalatorie, colliri antiglaucoma, statine, e altre tipologie di farmaci da definire successivamente; sviluppare consapevolezza e capacità critica del cittadino sulle informazioni che riceve sulla salute; valorizzare l’importanza di un’informazione indipendente dal conflitto di interessi e favorire la condivisione di tale informazione tra MMG, professionisti e pazienti su farmaci e percorsi clinici e organizzativi per arrivare a costruire consapevolmente uno stile di vita sano. Il progetto intende operare con strategie multisettoriali e trasversali di promozione della salute e stili di vita sani e di arricchimento del “capitale sociale” del nostro territorio, alla base dell’azione politica e di governo (Atto di Indirizzo della CTSS di Bologna, approvato in data 03.11.2008). Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi disuguaglianze: iniziative sul territorio, comunicazione diretta con i cittadini; attività di formazione e auto-formazione rivolte a operatori - dei servizi territoriali legati allo screening (es. consultori familiari) e non (es. strutture di accoglienza per senza fissa dimora) - e cittadini (es. opinion leader formali e informali); coinvolgimento di gruppi di popolazione straniera per la realizzazione partecipata di altri strumenti informativi in lingua. Progetto “FarmaCom’è” di empowerment sul corretto uso di farmaci: 126 costituzione di un gruppo partecipato interistituzionale e con rappresentanze della comunità locale; analisi dei dati di acquisto dei farmaci considerati; rilevazione bisogni di cittadini e prescrittori; realizzazione partecipata strumenti comunicativi; costruzione e avvio di una campagna di comunicazione sulle diverse tipologie di farmaci; iniziative di comunicazione diretta con i cittadini; attività di formazione sulle modalità relazionali operatore/paziente (compliance). Costo totale Quota Quota nazionale previsto regionale Piano finanziario: Da valutare in fase operativa Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi disuguaglianze: percentuale di adesione ai programmi di screening; numero di operatori dei servizi territoriali coinvolti nella campagna numero di iniziative (formazione, autoformazione, incontri pubblici) effettuate numero di strumenti informativi in lingua partecipati costruiti Indicatori per il monitoraggio/valutazione numero di opinion leader formali e informali coinvolti nel progetto. Progetto “FarmaCom’è” di empowerment sul corretto uso di farmaci: evidenze della costituzione del gruppo partecipato; numero di pazienti che utilizza i farmaci in modo conforme alla prescrizione medica (variazione dati di utilizzo) 127 scheda 8.2 PROGETTO: “Obiettivo salute”. Catalogo dell’offerta educativo formativa per la promozione della salute Azienda Usl di Bologna Comune o altro ente capofila di progetto Responsabile del progetto/programma: Destinatari Specificare se è in continuazione Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Azioni previste Dott. ssa Patrizia Beltrami Dipartimento di Sanità Pubblica – Responsabile U.O.S Promozione della salute 051 6224228/330 3486555280 [email protected] Popolazione generale,studenti, famiglie ed insegnanti, adolescenti, lavoratori, anziani, operatori del volontariato e del terzo settore Il progetto si attua in coerenza e in applicazione al Piano Sociale e Sanitario della Regione Emilia-Romagna, agli Atti di indirizzo della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della Provincia di Bologna, al Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione ed al Programma Nazionale e Regionale “Guadagnare Salute” Area Metropolitana di Bologna Enti Locali, scuole ed altre agenzie educative, mondo del lavoro, privato sociale, volontariato, mondo dello sport e del tempo libero, associazioni • Rafforzare le capacità delle persone ad effettuare scelte consapevoli rispetto alla salute • Costruire partnership tra cittadini e servizi per migliorare la salute e la qualità della vita • Valorizzare le risorse di cui gli individuai sono portatori per il miglioramento della salute • Sviluppare strategia multisettoriale e trasversale di Promozione della salute e di stili di vita sani Il progetto Aziendale e le ricadute operative a livello locale distrettuale prevedono per i singoli ambiti di intervento:individuati nel catalogo: azioni di tipo educativo attraverso campagne d’informazione e sensibilizzazione che favoriscano l’adozione di sani stili di vita, in particolare tra le giovani generazioni 128 azioni di carattere educativo e formativo rivolte a diversi gruppi target condivise con i committenti , secondo metodologie orientate alla progettazione partecipata e all’implementazione di buone pratiche azione di monitoraggio e di valutazione di processo e di risultato Le azioni saranno coordinate in una logica di integrazione e di sinergia grazie al contributo della rete aziendale di Promozione della salute mirati a contesti di comunità definite (creazione di ambienti favorevoli alla promozione della salute come scuole, comunità locali e luoghi di lavoro) realizzate con l’obiettivo primario di consentire la crescita della consapevolezza individuale e di comunità e del contesto sociale per affermare la cultura della salute e del ben-essere e l’assunzione da parte del cittadino di un ruolo attivo e protagonista (empowerment) Costo Quota Quota nazionale totale regionale Da valutare in fase esecutiva Per il 2011 Evidenza della realizzazione de catalogo aziendale/distrettuale secondo le aree di priorità individuate e coerenti con gli strumenti di Pianificazione regionali e locali Report annuale di monitoraggio degli interventi per le singole aree di intervento (a valenza Aziendale/ distrettuale ) Piano finanziario: Indicatori per il monitoraggio/valutazione Scheda 8.3 PROGETTO Piano Provinciale d’intervento per la lotta al tabagismo Azienda Usl di Bologna Azienda Usl di Imola, Comune o altro ente capofila di progetto Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna, Istituto Ortopedico Rizzoli) Responsabile del progetto/programma: Dott. ssa Patrizia Beltrami (Coordinatore provinciale ) 051 6224228/330 129 Destinatari Specificare se è in continuazione di un progetto dell'anno precedente Ambito territoriale Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto [email protected] Dott. Mario Lavecchia (Coordinatore AUSL di Bologna ) Dott Stefano Cifiello (Coordinatore AUSL di Imola ) Dott. Alessandro Zanasi (Coordinatore Azienda Ospeliera-Universitaria di Bologna ) Dott.ssa Manula Monti (Coordinatore Istituto Ortopedico Rizzoli) Popolazione generale, studenti, famiglie ed insegnanti, adolescenti, operatori sanitari e lavoratori Il progetto si attua a seguito della Delibera della Giunta regionale 11giugno 2008 n. 844 - Piano regionale di intervento per la lotta al tabagismo e in continuità con la precedente Deliberazione n. 785 del 26.5.1999 ed in applicazione al Piano strategico interaziendale prodotto nel novembre 2009 dal Gruppo di Progetto “Territorio senza fumo” Provincia di Bologna Enti Locali, scuole ed altre agenzie educative , mondo del lavoro, privato sociale, volontariato, mondo dello sport e spettacolo, mass media, associazioni di consumatori ecc Ridurre il numero di fumatori sia attraverso l’aumento della quantità di coloro che smettono di fumare sia mediante la riduzione del numero di giovani che iniziano a fumare Ridurre il numero di persone esposte all’inalazione del fumo passivo nei seguenti ambiti e programmi di intervento: A)Promozione della salute e prevenzione dell’abitudine al fumo tra gli adolescenti: 1)Prevenzione dell’abitudine al fumo tra i giovani B) Assistenza e supporto alla disassuefazione: 2) Centri antifumo 3) Intervento antifumo dei Medici di medicina generale e degli altri operatori sanitari C)Ambienti favorevoli alla salute e liberi dal fumo: 4 ) Luoghi di lavoro liberi dal fumo 5) Ospedali e servizi sanitari senza fumo 6) Scuole libere dal fumo D) Comunicazione, formazione, innovazione e valutazione (a carattere trasversale) Il Progetto intende operare con strategia 130 multisettoriale e trasversale di Promozione della salute e di stili di vita sani alla base dei contenuti indicati nel Piano strategico interaziendale. Il programma provinciale e le ricadute operative a livello locale (Aziendale/distrettuale) prevedono per i singoli ambiti di intervento: azioni di tipo educativo attraverso campagne d’informazione e sensibilizzazione che favoriscano l’adozione di sani stili di vita, in particolare tra le giovani generazioni azioni di sostegno alla disassuefazione che favoriscano ed incrementino l’accesso dei fumatori ai programmi per smettere di fumare Azioni di tipo normativo per il controllo del fumo di tabacco negli ambienti pubblici e di lavoro Le azioni saranno coordinate in una logica di integrazione e di sinergia Azioni previste mirati e circoscritti a contesti di comunità definite (creazione di ambienti favorevoli alla promozione della salute come scuole, ospedali e luoghi di lavoro) realizzate con la gradualità necessaria a consentire la crescita della consapevolezza e del contesto sociale per affermare la cultura del non fumo e l’assunzione da parte del cittadino di un ruolo attivo e protagonista (empowerment) Parte integrante e coerente di una strategia multisettoriale e trasversale di promozione della salute e di sani stili di vita nella comunità locale (progetto di empowerment di comunità comune di Medicina e di Monte San Pietro) Costo totale Quota Quota nazionale Da valutare regionale Piano finanziario: in fase esecutiva Per il 2011 Evidenza della realizzazione delle azioni previste per ciascuna Area progettuale Indicatori per il monitoraggio/valutazione Report annuale di monitoraggio degli interventi per i singoli programmi previsti dal Piano (a valenza Aziendale/ Provinciale ) 131 Scheda 8.4 PROGETTO : SISTEMA DI ALLERTA E SORVEGLIANZA ONDATE DI CALORE Comune o altro ente capofila di progetto Azienda USL di Bologna Area Metropolitana Responsabile del progetto/programma: nominativo e recapiti Dott. Fausto Francia Dott. Paolo Pandolfi Sede: Via Seminario,1 San Lazzaro di Savena Tel. 051 6224164 e 051 6224423 e mail: [email protected] [email protected] Destinatari Tutta la cittadinanza ed in particolare i cittadini di età over 65 anni risultanti anagraficamente soli; strutture sanitarie pubbliche e private; amministrazioni comunali; MMG. Specificare se è in continuazione Progetto avviato nel 2004 in relazione ad indicazioni nazionali mai individuato formalmente come progetto sovrazonale Ambito territoriale di realizzazione Istituzioni/attori sociali coinvolti Obiettivi del progetto Area metropolitana di Bologna AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera S. OrsolaMalpigli, Distretti, Strutture Sanitarie Private, cittadini interessati, Comuni, Associazioni del privato sociale, MMG, farmacie, CUP2000, ARPA Emilia Romagna, Dipartimento di Protezione Civile, Dipartimento di Epidemiologia ASL Roma E. prosecuzione ed ampliamento della rete oggetto del sistema di previsione ed allerta per ondate di calore; attivazione di modelli comunicativi efficaci attraverso i media e produzione di materiale informativo (locandine, volantini, ecc.); realizzazione di un sistema di sorveglianza sanitaria sulla mortalità, interventi 118, accessi al PS su popolazione generale e su cittadini over 65 anni; costruzione di coorti di soggetti “fragili” disaggregate per singolo comune di residenza al fine di verificare l’efficacia di mirati interventi socio-sanitari; collaborazione con le associazioni di volontariato e con i servizi sociali dei vari comuni alla progettazione e 132 Azioni previste Piano finanziario: realizzazione di interventi di prevenzione e supporto nei confronti della popolazione fragile. - diffusione di materiale informativo su comportamenti adeguati da adottare in occasione di ondata di calore; redazione di rapporti a sintesi del sistema di sorveglianza sanitaria; produzione in occasione di prevista ondata di calore di mail di allerta indirizzate ai soggetti istituzionali della rete; costituzione di un gruppo tecnico di coordinamento per la gestione di situazioni di emergenza; partecipazione ai coordinamenti nazionali del Dipartimento di Protezione Civile; collaborazione con Amministrazioni Comunali ed altre Istituzioni per l’invio di materiale informativo a cittadini “fragili”; realizzazione ed aggiornamento di pagine dedicate al sistema di sorveglianza nel sito intranet/internet dell’Azienda USL di Bologna; organizzazione e realizzazione di un evento seminariale destinato a tecnici di ARPA, Amministrazioni comunali e Azienda USL di Bologna. Quota nazionale Costo totale Quota regionale Da definire Indicatori per il monitoraggio/valutazione numero di cittadini “fragili” distinti per livelli di intensità di fragilità; numero di rapporti di sorveglianza sanitaria realizzati; numero di interventi socio-sanitari effettuati; numero di interventi comunicativi distinti per i diversi strumenti utilizzati; tassi grezzi di mortalità, di accesso ai PS e di chiamata al 118 per sottogruppi di popolazione in corso di ondata di calore. 133 CAP. 4 ACCREDITAMENTO: Prosecuzione del percorso distrettuale per l’accreditamento transitorio e provvisorio dei servizi sociosanitari per anziani e disabili. 1. Inquadramento giuridico. L’Accreditamento è un provvedimento amministrativo discrezionale (di natura concessoria) rilasciato da un soggetto istituzionale (Comune capofila) al termine di un procedimento valutativo, la cui istruttoria è di competenza dell’Ufficio di Piano e dell’Organismo tecnico Provinciale (OTAP). Le modalità e le fasi del procedimento amministrativo sono definite dalla normativa regionale. Il rilascio del provvedimento deve essere coerente con la programmazione territoriale prevista dal Piano di Zona per la Salute ed il Benessere sociale. Attraverso la verifica del possesso dei requisiti di qualità e di organizzazione richiesti e dell’adesione dei Gestori al sistema tariffario regionale, si rende possibile l’instaurazione del rapporto di servizio pubblico tra il soggetto istituzionale titolare della committenza ed il soggetto gestore del servizio o della struttura. Nell’anno 2011 il sistema di accreditamento dei servizi sociosanitari verrà implementato per i seguenti servizi, così come previsto dall’art. 23 comma 1 della legge regionale 4/200: - assistenza domiciliare; - casa – residenza per anziani non autosufficienti (casa protetta/RSA); - centro diurno assistenziale per anziani; - centro socio-riabilitativo residenziale per disabili; - centro socio-riabilitativo semiresidenziale per disabili. La DGR n. 390 del 13 aprile 2011, “Accreditamento dei servizi socio-sanitari: attuazione dell’Art. 23 delle Legge Regionale n. 4/2008 e modifiche ed integrazione della DGR 514/2009 e DGR 2110/2009” ha stabilito che entro il 12 giugno 2011 dovranno essere sottoscritti i contratti di servizio con i soggetti gestori ai quali è stato rilasciato l’accreditamento. Nel Distretto di Pianura Ovest, in base a quanto previsto dalla programmazione distrettuale, alla normativa regionale vigente, ai servizi presenti ed ai relativi gestori, sono stati rilasciati, entro il 31.12.2010, i seguenti accreditamenti transitori: Servizio Ente gestore ASP Seneca Posti accreditati 60 N. determina dirigenziale 1288 Casa residenza anziani San Giovanni in Persiceto Casa residenza anziani Crevalcore Casa residenza anziani Sant’Agata Bolognese Casa residenza anziani Crevalcore (ex RSA) Centro diurno per anziani Angola dell’Emilia ASP Seneca ASP Seneca 66 68 1289 1290 CADIAI 18 1291 ASP Seneca 17 1292 134 Centro diurno per anziani Calderara di Reno Centro diurno per anziani Crevalcore Centro diurno per anziani Sala Bolognese Centro diurno per anziani San Giovanni in Persiceto Servizio di assistenza domiciliare CSRD per disabili Le farfalle CSRD per disabili Accanto CSRD per disabili Maieutica CSRR per disabili La corte del sole ASP Seneca 13 1293 ASP Seneca 14 1294 ASP Seneca 7 1295 ASP Seneca 3 1296 15 16 16 19 1297 1298 1299 1300 1301 Consorzio Aldebaran CADIAI CADIAI Coop. Attività sociali CADIAI L’accreditamento è un percorso facoltativo che il gestore ha intrapreso presentando una specifica istanza al Comune capofila. Presentando domanda di accreditamento e sottoscrivendo i contratti di servizio che disciplinano la materia, i soggetti gestori hanno assunto i seguenti obblighi: accettazione delle modalità e dei percorsi di verifica relativamente al possesso dei requisiti previsti, alle valutazioni periodiche sui servizi erogati e sul modello gestionale; accettazione di tariffe predeterminate; assunzione del debito informativo verso le amministrazioni competenti; accettazione dei principi e dei criteri che informano il sistema locale dei servizi a rete (L.R. 2/2003 ed atti attuativi). Per i soggetti gestori che, al momento della pubblicazione sul BUR delle DGR 2110/2009 per i servizi per anziani e per l’assistenza domiciliare, 219/2010 e 1336/2010 per i servizi per disabili, erano titolari di rapporti giuridici con le Aziende USL o gli Enti Locali, la richiesta di accreditamento transitorio comporta, inoltre, la definizione di un percorso di graduale verso il pieno possesso dei requisiti individuati dalla normativa regionale per giungere al provvedimento di accreditamento definitivo. Con i soggetti gestori accreditati occorre sottoscrivere un contratto di servizio che disciplini in modo dettagliato i rapporti amministrativi ed economici coerentemente con la normativa e gli atti di indirizzo regionali, definendo inoltre i volumi annuali di attività. Il percorso che ha portato alla sottoscrizione dei contratti di servizio con i soggetti gestori sopraelencati è stato condiviso a livello provinciale da tutti i distretti sociosanitari presenti sul territorio: a partire dallo schema tipo di contratto di servizio definito dalla regione, si è arrivati all’elaborazione dei modelli di contratto di servizio da adottare, dopo opportuni adattamenti, ad ogni realtà distrettuale. Nel nostro distretto, in particolare, si esercita la subcommittenza con l’ASP Seneca, la quale gestisce direttamente molti dei servizi per anziani, mentre avrà funzioni di subcommittenza nei confronti degli enti gestori dei rimanenti servizi, come da prospetto soprariportato. I contratti di servizio avranno la durata di un anno, al fine di poter sperimentare, per un arco di tempo congruo, la validità degli stessi e quanto in essi disciplinato. 2. Applicazione delle tariffe regionali per i servizi accreditati transitoriamente o provvisoriamente 135 Il sistema di remunerazione di ogni singolo servizio accreditato dovrà essere indicato nei contratti di servizio sulla base dei seguenti elementi: Costo per Livello Retta utente / Tipologia FRNA giornata / assistenziale Comune ora Livello A 40,75 49,50 90,25 Livello B 40,75 49,50 90,25 Case Protette e RSA Livello C 31,50 49,50 81,00 Livello D 26,00 49,50 75,50 Livello base 21,00 29,00 50,00 Centri Diurni Livello disturbi del 29,00 29,00 58,00 comportamento Assistenza Domiciliare 14,00 10,00 24,00 socio-assistenziale Assistenza Domiciliare 16,00 10,00 26,00 socio-educativa Tali importi sono suscettibili delle seguenti variazioni in diminuzione o in aumento: Tipologia servizio Elementi in DIMINUIZIONE Assenza o presenza animatore 36 ore settimanali Servizi integrativi quali pedicure, manicure, barbiere, parrucchiere forniti a Case Protette e pagamento extra retta RSA Personale con qualifica OSS inferiore all’80%, ma superiore al 65% Personale con qualifica OSS inferiore al 65% Rapporto personale ass. / utenti inferiore a 1:5 per livello disturbi del comportamento e 1:8 per livello base Assenza o presenza animatore 18 ore settimanali Centri DIurni Apertura del servizio inferiore alle 10 ore giornaliere Personale con qualifica OSS inferiore all’80%, ma superiore al 65% Personale con qualifica OSS inferiore al 65% Personale con qualifica OSS Assistenza inferiore all’80%, ma Domiciliare superiore al 65% Importo max diminuizione € 1,50 Riparto diminuizione 40% FRNA 60% Retta € 0,40 100% Retta € 0,50 100% Retta € 1,00 100% Retta € 2,00 40% FRNA 60% Retta 40%FRNA 60% Retta Da determinare 40%FRNA proporzionalmente 60% Retta € 2,5 € 0,30 100% Retta € 0,60 100% Retta € 0,25 100% Retta 136 Personale con qualifica OSS inferiore al 65% Tutti i servizi Costo del personale inferiore a quello del settore profit Tipologia servizio Elementi in AUMENTO Costo del personale superiore a quello del settore Case Protette e profit RSA Regime IRAP superiore al 3,9% Costo del personale superiore a quello del settore Centri Diurni profit Regime IRAP superiore al 3,9% Costo del personale superiore a quello del settore Assistenza profit domiciliare Regime IRAP superiore al 3,9% € 0,50 100% Retta 40% FRNA Da determinare proporzionalmente 60% Retta Importo max aumento Riparto aumento € 4,00 € 4,00 € 2,00 € 2,00 € 3,50 socio-ass. € 4,50 socio-educ. 100% FRNA solo se gestione pubblica e applicazione retta di riferimento regionale a carico utenti. Altrimenti possibile con fondi Comune. € 3,50 socio-ass. € 4,50 socio-educ. Ulteriori elementi che determinano un aumento delle tariffe sono: - servizi dedicati alle demenze. In questi casi la quota a carico del FRNA per il livello A è aumentata del 10% nelle residenze e del 15% nei diurni; - accoglienze temporanee di sollievo. Quota a carico del FRNA per i primi 30 giorni: € 67,00, oltre il trentesimo giorno € 44,00. Le prestazioni ed attività sanitarie sono a carico del FSR e per quanto concerne quelle fornite di norma dal soggetto gestore accreditato nel periodo di accreditamento transitorio sono remunerate in base al rimborso delle spese effettivamente sostenute, nei limiti delle indicazioni regionali. Fino alla sottoscrizione dei contratti di servizio, i servizi in essere sono stati remunerati sulla base delle modalità contrattuali o delle convenzioni in vigore. Sulla base di quanto premesso e dei confronti specifici effettuali a livello dapprima provinciale e poi a livello del nostro distretto con i soggetti gestori, si è arrivati alla determinazione delle tariffe servizio per servizio, così come specificate all’interno di ogni contratto. 137 CAP.5 SISTEMA DI VALUTAZIONE ED INDICATORI PER IL MONITORAGGIO Il Distretto Pianura Ovest ha partecipato al Laboratorio attivato nel 2011 dalla Provincia di Bologna – Servizio Politiche Sociali e per la Salute (Azioni di supporto alla valutazione della programmazione provinciale e distrettuale in ambito sociale, sociosanitario e sanitario) finalizzato all’elaborazione di un sistema condiviso per il monitoraggio e la valutazione qualitativa-quantitativa della programmazione zonale. Il laboratorio ha prodotto un modello di valutazione per prossimo Piano di Zona per la Salute ed il benessere triennale (2012-2014). Ciascun Distretto si è impegnato ad approfondire i tema e – dove possibile – ad iniziare ad applicare gli strumenti di valutazione proposti. Riportiamo di seguito la struttura del modello di valutazione provinciale/distrettuale elaborato da IRESS, Istituto Regionale Emiliano-Romagnolo per i Servizi Sociali e Sanitari, la ricerca applicata e la formazione. (Relazione Finale, Parte I cap. 4.3): Il modello di valutazione del PdZS&B a livello provinciale Di seguito si riportano, in forma schematica, i principali aspetti definitori del sistema di valutazione individuato (obiettivo e oggetto della valutazione, principali attori e protagonisti delle azioni di valutazione, i destinatari delle azioni di valutazione, i tempi della valutazione distinti per ogni criterio individuato). Livello: valutazione in itinere/ex-post del PdzS&B Obiettivo : valutare “l’adeguatezza” del piano Cosa (oggetto della valutazione): come abbiamo declinato l’idea di ‘adeguatezza’ » Integrazione » Partecipazione » Comunicabilità » Rispondenza » Rilevanza » Impiego delle risorse 6 criteri di valutazione Fig. 2 Schema di riferimento per la Valutazione dell’‘adeguatezza’ del piano di zona triennale per la salute ed il benessere sociale Criteri di valutazione 1 specifica domande di valutazione 1 Gli aspetti valutati afferiscono al tema più ampio dell’analisi delle policies; i criteri di valutazione individuati non interessano tutti i vari attori allo stesso modo: chi ha più un ruolo di tipo politico sarà più interessato ad alcuni elementi, chi ha funzioni tecniche ad altri e così via. Questa impostazione di quesiti valutativi riesce quindi a cogliere i vari interessi valutativi dei diversi stakeholder coinvolti nel processo di programmazione. Molti criteri, inoltre, come ad esempio quello della rispondenza, richiamano la necessità di una valutazione partecipata. 138 Integrazione Integrazione delle politiche (socio sanitarie, urbanistiche/ambientali; sanitarie, abitative, ecc.) Integrazione degli attori/soggetti Abbiamo effettivamente integrato gli strumenti e le politiche entro gli obiettivi dichiarati nel Piano di Zona per la salute ed il benessere? Che risultati abbiamo raggiunto? Abbiamo effettivamente integrato attori e soggetti entro l’obiettivo che ci eravamo dati nel Piano? Che risultati abbiamo raggiunto? Si è sviluppata una visione dei fenomeni oggetto di intervento maggiormente condivisa e/o arricchita da contributi, analisi e prospettive diverse? Si è sviluppata nel corso dell’azione una maggiore integrazione tra interventi e attori che operano in diversi settori e ambiti? Quale è stato il livello di qualità raggiunto nella Partecipazione Qualità della partecipazione partecipazione anche in termini di responsabilizzazione dei vari soggetti che partecipano al processo programmatorio? La capacità di cooperazione tra soggetti si è accresciuta? Grazie ai processi di preparazione e attuazione del Piano sono state mobilitate risorse rilevanti precedentemente non rilevate? dei Quali azioni sono state attivate per comunicare alla Comunicabilità Comunicabilità risultati del piano popolazione i risultati del Piano? Quali esiti sono stati comunicati, come e a chi? Contributo delle scelte Abbiamo letto i bisogni del territorio in termini di Rispondenza effettuate alla soluzione esigenze rilevate ed appropriatezza della dei problemi di risposta/servizio? Come? riferimento/bisogni Rilevanza Impiego risorse rilevati Importanza degli interventi per la produzione del benessere Se il 60-70% dei fattori che determinano la nostra salute dipende dalla dimensione socio-relazionale ed ambientale e solo il 10-15% dai servizi sanitari occorre occuparsi del tema del benessere e salute in senso ampio. Quali sono gli interventi più rilevanti (quelli che maggiormente ‘contano’) per promuovere il benessere sociale? delle Utilizzo e ripartizione dei Come sono state spese le risorse e ripartiti i costi? costi sostenuti Rendiconto risorse utilizzate, impegno di spesa, per area e percentuale sul totale. In base a quale criterio, individuazione di priorità sono state allocate le risorse del fondo indistinto? Fig. 3 Schema di riferimento per i criteri di valutazione e quesiti valutativi Mentre UdP allargato e Tavolo del Welfare sono i soggetti principalmente deputati a rispondere alle domande valutative, il gruppo ha individuato, spesso nella logica di praticare una valutazione ‘partecipata’ (così come viene da tempo attuata la programmazione in modo partecipato), altri soggetti che contribuiranno (per alcuni criteri valutativi e per specifici oggetti) secondo una metodologia di volta in volta definita (e specificata di seguito) a completare/integrare i contenuti della valutazione. 139 In altri termini gli attori della valutazione sono coloro che cercheranno di rispondere ai quesiti valutativi o direttamente o indirettamente, attraverso strumenti da declinare a livello distrettuale e suggeriti in questa sede. Si segnala che tra i protagonisti della valutazione vi sono soggetti che non necessariamente hanno redatto il piano, ma che risultano strategici per arrivare ad una valutazione il più possibile partecipata ed integrata. Infine, è opportuno riportare una serie di riflessioni emerse dal gruppo in merito al ruolo del Tavolo del Welfare all’interno della programmazione e valutazione del PdZS&B. Secondo le indicazioni provinciali, il Tavolo del Welfare si è infatti consolidato come sede di confronto nei processi di programmazione: occorre potenziare il suo ruolo rispetto ai processi valutativi di quanto programmato. Ciò significa continuare a dare centralità al tavolo welfare per potenziarlo rispetto a quello che è chiamato a fare e per fargli fare un ‘salto di qualità’ rispetto ad essere un luogo di comunicazione sintetica del processo, “cominciando anche a richiamare gli assenti cronici dicendo: qui mettiamo in atto la valutazione”. Per fare ciò è comunque necessario uno sforzo e un lavoro di preparazione da parte degli UdP, dei referenti del Terzo Settore e di altre organizzazioni di rappresentanza, dei tecnici dei servizi, affinché questo ‘luogo’ diventi effettivamente uno dei luoghi della messa in atto della valutazione del PdzS&B. A tal proposito occorre anche stimolare la partecipazione (alla programmazione e alla valutazione) nel tavolo del Welfare delle Consulte sociali dei Comuni e dei tavoli del Volontariato, anche loro ‘antenne sul territorio’ rispetto all’emersione dei bisogni e all’intercettazione di questi. L’attribuzione di un ruolo valutativo al tavolo del Welfare è anche (forse innanzitutto) un processo culturale: non è sufficiente dichiararlo o deciderlo, ma deve essere sostenuto da azioni in questa direzione. Già nell’Atto di indirizzo e coordinamento triennale 2009 –2011 la Provincia di Bologna aveva condiviso di attribuire al Tavolo del Welfare un ruolo strategico. Sarebbe forse giunto il momento di continuare ad investire sulle funzioni di tale organismo anche in ambito valutativo, rafforzandone ruolo e finalità in modo comune ed omogeneo tra i Distretti interessati. Chi: (quali sono i protagonisti della valutazione) 1. UDP allargato (responsabile dell’udp e suoi collaboratori, coordinatore e progettista) e Direttore di distretto 2. TAVOLO WELFARE 3. CENTRO PER L’IMPIEGO 4. FIGURE DI SISTEMA O REFERENTI SERVIZI EDUCATIVI DEL TERRITORIO 5. REFERENTI SERVIZI CASA DEL TERRITORIO 6. responsabile DSMDP (psichiatria adulti, tossicodip. Neuropsichiatria) 7. responsabile DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA (stili di vita, prevenzione, educazione sanitaria)e ospedale 8. responsabile Ufficio tecnico per il Piano strutturale comunale 9. Sportelli sociali 10. Comitato Consultivo Misto 11. sanità territoriale (MMG) 12. Tavoli tematici 13. Sottoscrittori Accordo di Programma 140 14. Tavolo di concertazione OOSS 15. Cittadini e cittadinanza organizzata Fig. 3 Elenco di tutti gli attori della valutazione Dei sei criteri di valutazione individuati, due, ovvero impiego delle risorse e partecipazione vengono rilevati al termine di ogni anno di attività mentre la rispondenza è oggetto di attività di valutazione del secondo anno di attività. Ovviamente il terzo anno è quello che comporta un maggior numero di risorse da dedicare alla valutazione; si tratta infatti di fare sintesi rispetto a quanto rilevato durante il triennio (impegno risorse, partecipazione, rispondenza) e di affrontare i criteri valutativi della rilevanza, integrazione e comunicabilità. Di seguito uno schema riassuntivo permette di visualizzare immediatamente i diversi momenti della valutazione. Quando: PdZS&B 1° anno 2° anno Impiego risorse Impiego risorse delle Partecipazione delle Partecipazione Rispondenza 3° anno Rilevanza Impiego delle risorse Partecipazio ne Integrazio ne Comunicabilità Rispetto alla ‘committenza’, ovvero a chi riportare le risposte ai quesiti valutativi, il gruppo concorda sui seguenti destinatari della valutazione: a) Comitato di Distretto_Sindaco e Assessori anche non del sociale (urbanistica, viabilità, casa, ecc.) e Direttore distretto b) I sottoscrittori dell’Accordo di Programma e aderenti c) Il Tavolo del Welfare Quest’ultimo, come si potrà notare, è sia protagonista che destinatario: infatti, per la sua composizione e mission, esso può essere protagonista di certi aspetti valutativi e destinatario di altri. 141 Analogo ragionamento si ha, per certi aspetti, come di seguito indicato, nel caso dei sottoscrittori dell’Accordo di programma. Per quanto riguarda le attività del PA 2011, con il progetto di consolidamento dell’Ufficio di Piano (Area 7 Progetti trasversali. scheda intervento 7.2) s’intende migliorare il sistema informativo ed informatico di raccolta dati per il monitoraggio, la valutazione ed il controllo di gestione. Nelle Schede degli interventi/progetti 2011 che vanno in continuità con le azioni già realizzate (e quindi valutabili) negli anni precedenti, ed in generale quando è stato possibile, sono stati evidenziati gli indicatori quantitativi e qualitativi dei risultati attesi. 142 Cap.6 TABELLE RIEPILOGATIVE DEL FINANZIAMENTO E DELLA PREVISIONE DI SPESA PER IL P.A.A. 2011 143