Distretto Pianura Ovest
Associazione
Intercomunale
Terre d’Acqua
Piano di Zona per la Salute
e il Benessere sociale 2009-2011
Programma Attuativo
2011
San Giovanni in Persiceto (Comune Capofila)
Anzola dell’Emilia
Calderara di Reno
Crevalcore
Sala Bolognese
Sant’Agata Bolognese
INDICE
PREMESSA: Le principali novità del Programma Attuativo 2011
Cap.1.
Cap.2.
Cap.3
pag 06
Il Sistema di Governance distrettuale e l’organizzazione dell’
Ufficio di Piano
pag 07
Gli Interventi 2011 :
pag 09
•
elenco dei Programmi e Progetti Distrettuali
•
Elenco dei Programmi Provinciali e dei Progetti Sovrazonali
Le Aree d’intervento e le Schede Operative distrettuali e
provinciali
pag 11
1. AREA RESPONSABILITÀ FAMIGLIARI, INFANZIA
E ADOLESCENZA:
Premessa: il Programma distrettuale Infanzia ed Adolescenza
pag 11
Interventi Distrettuali:
Sostegno all'affido familiare
Interventi di sostegno alle famiglie
Promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza
Orientamento in Terred’Acqua
Prevenzione e Sostegno a minori in difficoltà
Protezione tutela e cura dell’infanzia
La qualificazione dei servizi per 0/3 anni: formazione permanente degli operatori
Interventi di armonizzazione tempi di vita e di lavoro
Attività natatoria per studenti disabili
Interventi Provinciali/Sovrazonali:
Programma di promozione di politiche d’accoglienza e tutela dell’infanzia e
adolescenza
Il Coordinamento Pedagogico Provinciale e la Qualità dei servizi educativi 0/3 anni
Progetto sovrazonale relativo al funzionamento del Centro specialistico per la
prevenzione dell’abuso e maltrattamento: “Il Faro”
2. AREA GIOVANI
Interventi Distrettuali
pag 41
Programma Giovani-Dipendenze: Progetto Far West 2011
Interventi di strada per la prevenzione delle dipendenze e la riduzione del danno: Progetto
Per una Comunità competente 2011
2.1. Area delle Politiche Giovanili
2
Premessa sul coordinamento provinciale e quadro degli interventi
nella Pianura Ovest
Buone Pratiche di cittadinanza attiva dei giovani
Investimento al Centro
Giovani Protagonisti di Terred’Acqua 2011
Interventi Provinciali/sovrazonali:
Coordinamento provinciale delle Politiche giovanili
Sensibilizzazione e formazione al servizio civile volontario
Arti ed Emozioni dal Sociale
3. AREA IMMIGRATI STRANIERI
pag 60
Interventi Distrettuali
Mediazione linguistica e culturale a scuola e nei servizi
integrazione sociale dei cittadini stranieri nella Comunità locale
Interventi Provinciali/sovrazonali:
Osservatorio delle Immigrazioni
Assistenza al funzionamento del Consiglio dei cittadini stranieri
e apolidi della Provincia di Bologna
Sostegno ad iniziative a carattere interculturale
Proposta di formazione sui temi dell’Immigrazione
4. AREA POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE
pag 71
Interventi Distrettuali
Programma di contrasto alla crisi economica
Progetto Anticrisi
Interventi Provinciali/sovrazonali:
Contrasto alla vulnerabilità sociale
Pronto intervento sociale
Sostegno al reinserimento sociale di minori e adulti in esecuzione penale
Rete dei Servizi provinciali per il Lavoro e inserimento lavorativo
soggetti svantaggiati
Percorsi integrati di transizione e inserimento lavorativo a favore di persone
in situazione di grave disagio sociale
5. AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA:
pag 80
Premessa
5.1.ANZIANI
3
Interventi Distrettuali
Assistenza residenziale anziani
Domiciliarità anziani, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle
famiglie
Assistenti familiari in rete
Interventi Provinciali/sovrazonali:
Progetto E-care Fragili
5.2 .DISABILI
pag 87
Interventi Distrettuali
Sostegno all’integrazione sociale di minori e adulti disabili
Interventi di sostegno all’autonomia
Assistenza residenziale disabili
Domiciliarità disabili, nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie
Centri diurni e laboratori protetti
Interventi Provinciali/sovrazonali:
Auto mutuo aiuto
Adattamento domestico: gestione del servizio CAAD
6. AREA SALUTE MENTALE
pag 102
Interventi Distrettuali
Progetto I.E.S.A
Progetti sovrazonali:
Benessere e salute mentale
7. AREA PROGETTI TRASVERSALI
pag 105
Interventi Distrettuali
Sviluppo sistema informativo informatico degli sportelli sociali
Consolidamento dell’Ufficio di Piano
Politiche di Pari Opportunità: Convenzioni UDI e Casa delle Donne
per non subire violenza
Interventi Provinciali/sovrazonali:
La rete degli sportelli sociali ed il portale degli sportelli sociali
Azioni di supporto alla raccolta, elaborazione e analisi dati in ambito
sociale e sociosanitario a supporto delle funzioni della CTSS
Promozione del Servizio Sociale Territoriale
Sviluppo e valorizzazione del Terzo settore e modelli di partecipazione
4
8. AREA SANITARIA E DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
pag 121
Ambiti strategici d’intervento del Distretto Pianura Ovest
Interventi Provinciali/sovrazonali:
Educazione alimentare, orientamento e qualificazione ai consumi
Laboratorio dei cittadini per la Salute
Obiettivo Salute
Piano provinciale d’intervento per la lotta al tabagismo
Sistema di allerta e sorveglianza delle ondate di calore
Cap. 4 . ACCREDITAMENTO:
pag 134
Prosecuzione del percorso distrettuale per l’accreditamento transitorio e
provvisorio dei servizi sociosanitari per anziani e disabili
Cap. 5 SISTEMA DI VALUTAZIONE ED
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO
pag 138
Cap 6. TABELLE RIEPILOGATIVE DEL FINANZIAMENTO
E DELLA PREVISIONE DI SPESA PER IL PA 2011
pag 143
5
PREMESSA: Le principali novità del Programma Attuativo 2011.
Il Programma attuativo 2011 sviluppa la terza annualità del Piano triennale per la Salute ed il
Benessere sociale 2009-2011 della Pianura Ovest e ne conferma le priorità e gli indirizzi strategici,
secondo una logica di progressiva integrazione di tutte le politiche che concorrono alla salute ed al
benessere delle persone e delle comunità locali.
In quest’ottica, ed in base alle indicazioni del Comitato di Distretto, il Programma attuativo 2011
propone la continuità degli interventi già avviati nel 2010, confermando, in via generale, la scelta di
trasferire a livello comunale la progettazione di dettaglio delle attività e le relative risorse. Sono
state però introdotte alcune significative novità rispetto al PA dell’anno precedente che vengono di
seguito sintetizzate:
Il Programma per l’Infanzia e l’Adolescenza 2011: in attuazione del Programma regionale per la
promozione e tutela dei diritti, la protezione e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva ed il
sostegno alla genitorialità (L.r. n. 14/08), il Piano distrettuale integrato d’attività a favore delle
giovani generazioni e delle loro famiglie, è stato finalizzato alla qualificazione dei Servizi, la
promozione dell’agio, della socialità e del benessere psicofisico, la prevenzione dei rischi sociali
e la tutela dei minori, il sostegno alla genitorialità ed ai compiti educativi degli adulti, anche in
chiave interculturale. Per l’anno 2011 si arricchisce di ulteriori interventi dedicati in particolare
all’integrazione sociale, scolastica e formativa dei ragazzi disabili ed a rischio d’insuccesso
scolastico.
(Area 1. Responsabilità familiari, Infanzia ed Adolescenza e Area 5.2. Disabili)
Il Programma di contrasto alla crisi economica: Intende potenziare, diversificare e
personalizzare ulteriormente gli interventi di contrasto alla crisi economica realizzati dai Comuni
già dal 2009 e 2010. Nel 2011 sono state comprese, in un unico Progetto quadro, le azioni di
sostegno all’occupazione e gli interventi di sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà per
effetto della crisi del mercato del lavoro, con particolare riferimento al rischio di sfratto o
d’interruzione di erogazione delle utenze
(Area 4. Povertà ed Esclusione sociale)
L’attivazione del Sistema d’Accreditamento dei Servizi per Anziani e Disabili. In base alle
indicazioni regionali (DGR 514/09 e 2110/09) entro il 12.6.2011 saranno sottoscritti i contratti di
servizio con i soggetti gestori ed avviata a tutti gli effetti la nuova modalità di fornitura dei Servizi
residenziali, diurni e d’ assistenza domiciliare per Anziani e per Disabili (cap.6 Accreditamento)
Tutta la normativa e la documentazione di riferimento per la programmazione triennale a cui si fa riferimento nel
presente atto è disponibile nel Sito della Provincia di Bologna
(www.Provincia.Bologna.it/sanitasociale/engine/raservepg.php)L’Atto d’indirizzo, il Profilo di Comunità ed il Piano di
Zona per la Salute ed il Benessere sociale della Pianura Ovest ed i Programmi attuativi annuali sono disponibili anche
sul sito dell’Associazione Terred’Acqua (www.terredacqua.net)
6
Cap.1. Il Sistema di Governance distrettuale e
l’organizzazione dell’Ufficio di Piano
Il PA 2010 ha approvato la sperimentazione del nuovo modello organizzativo dell’Ufficio di
Piano distrettuale, proposto per razionalizzare e migliorare il processo di programmazione e
progettazione degli interventi integrati del Piano di Zona.
La nuova struttura organizzativa, con la definizione dei compiti e delle funzioni assegnate, è
stata così rappresentata:
Schema e struttura della governance distrettuale:
Comitato di Distretto
Tavolo del Welfare
Tavolo Politico
Comunali
Assessori
Tavolo delle Organizzazioni
Sindacali
Responsabile
Ufficio
di
Piano
Staff di supporto tecnico amministrativo
Compiti e funzioni:
.
.
Tavolo di
integrazione
coordinamento,
raccordo
Gruppo Tecnico
Genitorialità, Infanzia,
Adolescenza e Giovani
Sottogruppo
operativo
Sottogruppo
operativo
Tavolo Dirigenti
Comunali
Gruppo Tecnico
Povertà ed Esclusione
sociale
Sottogruppo
operativo
Gruppo Tecnico
Intercultura
Sottogruppo
operativo
Sottogruppo
operativo
Gruppo Tecnico
Adulti disabili, Anziani ed Interventi
per la non-autosufficienza
Sottogruppo
operativo
Sottogruppo
operativo
Sottogruppo
operativo
7
Compiti e funzioni:
COM ITATO DI DISTRETTO:
Governo del Sistema e Deliberazioni
Istruttorie,elaborazioni e
proposte, monitoraggio e
valutazione, integrazione
sociale e sanitaria
Tavolo Politico Assessori
Comunali
Programmazione
tecnica
Staff tecnico:
supporto alle funzioni, pianificazione, programmazione,
progettazione, coordinamento, gestione amministrativa,
bilancio, segreteria.
Gruppo Tecnico
Sottogruppo
operativo
Tavolo
Dirigenti Comunali
Responsabile
Ufficio di Piano
Tavolo di Raccordo, Integrazione
e
Coordinamento
Servizi di
supporto esterni
(Siat/Amm.vi)
Elaborazione
Decisioni politiche
Gruppo Tecnico
Gruppo Tecnico
Sottogruppo
operativo
Raccordo e
coordinamento
sovraccomunale,
istruttorie ed
Sottogruppo
operativo
Gruppo Tecnico
Sottogruppo
operativo
Progettazione,
produzione,
valutazione
Nel 2010 il lavoro dei Gruppi tecnici si è così articolato:
GRUPPO TECNICO
MACROAREA:
Genitorialità, Infanzia,
Adolescenza, Giovani
Intercultura:
Povertà e Esclusione
sociale
Anziani, Disabili adulti,
Interventi per la Non
Autosufficienza
Interventi trasversali ed
Azioni di Sistema
SOTTOGRUPPI
OPERATIVI
PROGETTI
DISTRETTUALI
n.7
n.13
n. 2
n. 2
n. 2
n. 3
n. 3
n. 10
CONVENZIONI
n. 2
(Pari Opportunità)
n. 6
Nel corso del 2011 l’Ufficio di Piano intende proseguire l’azione di miglioramento del processo
di programmazione e progettazione integrata degli interventi dei servizi socio-sanitari,
individuando, come oggetto di lavoro prioritario, il sistema di monitoraggio delle attività.
8
Cap. 2 Gli interventi del 2011:
Programmi e Progetti del Distretto Pianura Ovest :
Programma straordinario per l’Infanzia e l’Adolescenza
Programma straordinario di Interventi a sostegno delle famiglie
Programma di contrasto alla Crisi economica
Programma Giovani - Dipendenze
Piano distrettuale per azioni di integrazione sociale a favore dei cittadini stranieri immigrati
Sostegno all’affido
Promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza
Orientamento in Terred’Acqua
Prevenzione e sostegno a minori in difficoltà
Protezione e cura dell’infanzia e dell’adolescenza
La qualificazione dei servizi educativi 0-3 anni
Interventi di armonizzazione tempi di vita e di lavoro
Attività natatoria per studenti disabili
Far West 2011
Per una Comunità competente 2011
Buone pratiche di cittadinanza attiva dei Giovani
Investimento al Centro (d’aggregazione giovanile)
Giovani Protagonisti di Terred’Acqua 2011
La mediazione linguistica e culturale a scuola
Integrazione sociale di cittadini stranieri nella comunità locale
Progetto Anticrisi
Assistenza residenziale Anziani
Domiciliarità Anziani, nuove opportunità assistenziali, sostegno alle famiglie
Assistenti familiari in rete
Sostegno all’integrazione sociale dei minori ed adulti disabili nella comunità locale
Interventi di Sostegno all’Autonomia
Assistenza Residenziale Disabili
Domiciliarità Disabili, Nuove opportunità assistenziali e sostegno alle famiglie
Centri Diurni e Laboratori protetti
Progetto I.E.S.A. (inserimento eterofamiliare sopportato adulti con disturbi psichici)
Sviluppo del Sistema informativo-informatico degli Sportelli sociali
Consolidamento dell’Ufficio di Piano
Azioni per le Politiche di Pari Opportunità
Programmi Provinciali e Progetti sovrazonali
1. Programma provinciale per la “Promozione di politiche di accoglienza e tutela dell’infanzia e
dell’adolescenza” (Piano adozione nazionale ed internazionale, Piano per l’affido familiare e
in comunità, Piano di contrasto all’abuso e al maltrattamento)
2. Programma provinciale “Piano territoriale provinciale per azioni di integrazione sociale a
favore dei cittadini stranieri immigrati”
a) Osservatorio provinciale immigrazioni
9
b) Progetto “Assistenza al funzionamento del Consiglio provinciale dei cittadini stranieri e
apolidi residenti in provincia di Bologna
c) Progetto “Sostegno ad iniziative a carattere interculturale e all’associazionismo dei
cittadini stranieri”
d) Progetto di formazione sulle tematiche dell’immigrazione
3. Progetto sovrazonale Coordinamento pedagogico provinciale e la qualità dei servizi
educativi 0-3 anni
4. Progetto sovrazonale relativo al funzionamento del Centro specialistico per la
prevenzione dell’abuso e maltrattamento: “Il Faro”
5. Progetto sovrazonale Sostegno al successo scolastico e formativo
6. Progetto sovrazonale Coordinamento provinciale delle politiche giovanili
7. Progetto sovrazonale Benessere e salute mentale
8. Progetto sovrazonale Sperimentazione coordinata dello sportello sociale e portale
9. Progetto sovrazonale su dati, monitoraggio e valutazione
10. Progetto sovrazonale Sviluppo e valorizzazione del terzo settore e modelli di
partecipazione
11. Progetto sovrazonale Sensibilizzazione e formazione al servizio civile volontario
12. Progetto sovrazonale Cantiere vulnerabilità
13. Progetto sovrazonale pronto intervento sociale
14. Progetto sovrazonale sostegno al reinserimento sociale di minori e adulti in esecuzione
penale
15. Progetto sovrazonale teatro sociale
16. Progetto sovrazonale promozione del Servizio Sociale Territoriale
17. Progetto sovrazonale Laboratorio cittadini per la salute *
18. Progetto sovrazionale Obiettivo Salute*
19. Progetto sovrazonale Auto Mutuo Aiuto *
20. Progetto sovrazonale Piano provinciale d’intervento per la lotta al tabagismo *
* progetti sovrazonali di bacino ausl
10
Cap 3. Aree e Schede operative degli Interventi
distrettuali, provinciali e sovrazonali:
1. AREA RESPONSABILITÀ FAMIGLIARI, INFANZIA E
ADOLESCENZA.
Premessa:
Il monitoraggio delle attività del Programma attuativo 2010 ha evidenziato un residuo di spesa
nei seguenti progetti:
- prevenzione e sostegno minori in difficoltà: € 9.039,00 (quota di Crevalcore)
- protezione e cura dell’infanzia e dell’adolescenza: €16.769,00 (quota di Crevalcore) ed
€ 6.348,77 (quota di Sala Bolognese)
- Protezione e cura dell’infanzia e adolescenza: € 37.665,56 (quota ASP)
- Pris: € 6.784,47
Per l’anno 2011 il Distretto Pianura Ovest conferma la programmazione di un Piano integrato
d’attività per l’Infanzia e l’Adolescenza da realizzarsi in ambito sociale, educativo, culturale ed
interculturale, a scuola e nell’extra scuola, per offrire, ai minori ed alle loro famiglie, risposte
appropriate e diversificate ai bisogni emergenti.
Complessivamente sono 10 i Progetti del PA 2011 che afferiscono al Piano distrettuale per
l’Infanzia e l’Adolescenza, comprendendo anche il Progetto Mediazione linguistica e culturale a
scuola e nei servizi, inserito nell’Area 3. Immigrati stranieri (scheda 3.1):
INTERVENTI DISTRETTUALI:
SCHEDA INTERVENTO PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 1.1
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Resp.
Infanzia
Familiari
adol.za
X
CON LE FINALITÀ DI:
Giovani
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
X
Anziani
Prevenzione
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipen
denze
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
11
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
No X
Sì
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra
2. Presa in carico
3.Costituzione
1.Supporto
multidisciplinare e lavoro
integrazione di un
domiciliarità x
d’èquipe
Fondo comune
Altro
4.Sistema
accoglienza in
emergenza
X
INTERVENTO/PROGETTO:
SOSTEGNO ALL'AFFIDO FAMILIARE
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
• Promuovere la cultura dell’affido familiare come limitazione ed alternativa al ricorso
all’istituzionalizzazione dei minori.
• Sperimentazione di forme di presa in carico “leggera” dei bambini e adolescenti in
difficoltà e delle loro famiglie.
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
1.Soggetto
capofila
dell’intervento
2. Ambito
territoriale
Distretto Pianura Ovest
(Provincia di Bologna)
3. Referente
dell’intervento:
Responsabile dell’Area Minori e Famiglie
dell’Azienda Pubblica Servizi alla Persona SENECA
tel. 051. 827956
•
4. Destinatari
•
•
5. interventi
politiche
integrate
collegate
Politiche sociali e sociosanitarie
•
6. Azioni previste
La cittadinanza del territorio distrettuale, potenzialmente
disponibile all’accoglienza e all’affido familiare
Le Associazioni ed i gruppi informali di famiglie affidatarie.
Gli Operatori dei Servizi e delle Comunità d’accoglienza
•
•
•
Percorsi formativi di I e II livello, per gli operatori degli sportelli sociale
dei comuni e per l’equipe centralizzata affidi
Campagna di sensibilizzazione sull’accoglienza (diffusione di
materiali informativi ed azioni di sensibilizzazione)
Azioni di sostegno per famiglie affidatarie
Corsi di formazione per famiglie affidatarie
12
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
Servizi e sportelli sociali dei Comuni, Servizi Ausl, Associazioni familiari,
Comunità d’accoglienza per minori, associazioni e gruppi di volontariato.
Equipe centralizzata Affidi dell’Asp Seneca
Assistenti sociali e educatori dell’Area Minori dei Comuni.
•
9. Risultati attesi
10. Piano
finanziario:
Aggiornamento e miglioramento delle competenze degli operatori
attraverso la realizzazione di almeno 1 percorso formativo di
primo e di secondo livello
• Attivazione di almeno 200 contatti diretti del Servizio con persone
disponibili all’accoglienza dei minori
• Incremento degli affidamenti familiari in atto nel 2010 (n.16):
almeno > 20%
• Costituzione di almeno un gruppo di famiglie affidatarie.
• Realizzazione di almeno un corso di formazione per famiglie
affidatarie
Previsione di spesa TOTALE di cui risorse regionali (Deliberazione di
Giunta regionale n.350/2011 Quota
programma infanzia e genitorialità)
€ 10.000,00
€10.000,00
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011
SCHEDA
N. 1. 2
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Familiari
X
Infanzia
Adol.za
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclus.
sociale
X
Salute
mentale
Dipende
nze
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
No X
Sì
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra:
2. Presa in carico
3. Costituzione
1. Supporto
integrazione Fondo
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
d’èquipe
comune
Altro
4. Sistema di
accoglienza in
emergenza
X
13
INTERVENTO/PROGETTO:
INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
Contrastare le situazioni di impoverimento dovute alla crisi economica attraverso
dispositivi di sostegno al reddito delle famiglie in comprovata situazione di difficoltà.
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
1.Soggetto capofila
dell’intervento
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
2. Ambito territoriale
di realizzazione
Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna)
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
3. Referente
dell’intervento:
Tel: 051.6813412 / 051.6813480 - Fax: 051.823650
E.mail : [email protected]
4. Destinatari
5. Eventuali
interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Famiglie con figli
Nuclei familiari monogenitoriali
Politiche sociali di contrasto alla povertà; interventi di contrasto alla
crisi economica.
•
Presa in carico degli Sportelli sociali comunali ed elaborazione
del piano d’assistenza familiare
•
Interventi di agevolazione tariffaria, riduzione / esenzione rette
per i servizi dell’infanzia
•
Erogazione di contributi in relazione al numero dei figli e alla
condizione economica del nucleo familiare
•
Mappatura degli interventi e monitoraggio dell’attuazione delle
iniziative adottate dagli sportelli sociali comunali
•
Rendicontazione entro marzo 2012
7. Istituzioni/attori
sociali
Servizi sociali e Servizi alla persona Comunali
8. Risorse umane
Assistenti sociali ed Operatori degli Sportelli Sociali Comunali
9. Risultati attesi
•
Valutazione e presa in carico dei Comuni dei nuclei familiari
aventi diritto
•
Attivazione del gruppo tecnico per il monitoraggio e la
rendicontazione degli interventi
14
Previsione di spesa
TOTALE
Di cui risorse
comunali
di cui risorse regionali:
Deliberazione di Giunta
regionale n.2288/10 e
determinazione Servizio
politiche familiari infanzia
e adolescenza n.15678
del 31.12.2010.
Programma straordinario
a favore delle famiglie
10. Piano
finanziario
€ 210.748,95
Comuni
€ 150.748,95
Pop.minorile
%
0/17 al 1.1.10 pop.minorile
demo.istat.it
Contributi
RER
€ 60.000,00
Contributi
comunali
Totali
Anzola
dell’Emilia
2012
14,49%
€ 8.694,00
€ 10.000,00 € 18.694,00
Calderara di
Reno
2248
16,19%
€ 9.714,00
€
Crevalcore
2339
16,84%
€ 10.104,00
€
Sala
Bolognese
1484
10.69%
€
€
S.G. in
Persiceto
4423
31,85%
€ 19.110,00
€ 125.890,00 € 145.000,00
S.Agata
Bolognese
1380
9.94%
€ 5.964,00
€
13.886
100%
€ 60.000,00
€ 150.748,95 € 210.748,95
Totali
6.414,00
2.000,00 € 11.714,00
0
€ 10.104,00
6.000,00 € 12.414,00
6.858,95
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
€ 12.822,95
SCHEDA
N. 1.3.
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Familiari
infanzia
adol.za
X
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipend.
ze
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute,
stili di vita sani
X
Prevenzione X
Cura/Assistenza
15
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
attivazione?
No X
Sì
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra
1. Supporto
domiciliarità X
2. Presa in carico
multidisciplinare e lavoro
d’èquipe X
3.Costituzione
integrazione di un
Fondo comune
Altro
4. Sistema di
accoglienza in
emergenza
X
INTERVENTO/PROGETTO:
PROMOZIONE DI DIRITTI ED OPPORTUNITÀ
PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
• Promuovere i diritti e le opportunità per i minori attraverso il Sistema integrato dei servizi
educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale e
ricreativa.
• Promuovere la salute ed il benessere dei bambini e bambine e degli adolescenti e
prevenire i fenomeni ed i comportamenti a rischio.
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
1.Soggetto capofila
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
dell’intervento
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna)
2. Ambito territoriale
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
3. Referente
dell’intervento:
4. Destinatari
5. interventi/politiche
integrate collegate
•
•
Bambini ed adolescenti (popolazione 0-17 anni)
Genitori ed Associazioni di familiari
Politiche sociali, sociosanitarie, culturali ed interculturali,
dell’istruzione, l’orientamento e la formazione professionale, Progetto
mediazione linguistica e culturale a scuola (Piano di Azioni per
l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati)
6. Azioni previste
Promozione in ciascun Comune di opportunità, iniziative e servizi
per l’orientamento, la consulenza e la formazione dei genitori
sulla relazione educativa ed il rafforzamento delle competenze
16
genitoriali, realizzati in ambito scolastico ed extrascolastico
(sportelli d’ascolto e consulenza; cicli di formazione ed incontri
tematici con esperti; laboratori di partecipazione attiva dei genitori
e delle loro Associazioni)
Iniziative di promozione dell’agio e della socialità dei bambini e
degli adolescenti nell’ambito della comunità locale, con il
coinvolgimento delle famiglie e del sistema integrato dei servizi
sociali, educativi, scolastici e formativi, sanitari, culturali, sportivi e
ricreativi (laboratori teatrali e di espressività; rassegne, mostre e
spettacoli; attività ludiche, ricreative e culturali; incontri con esperti
e testimoni)
Interventi per la promozione della salute e degli stili di vita sani,
con approccio preventivo rispetto ai comportamenti a rischio,
anche in chiave interculturale (laboratori; attività educative di
gruppo; incontri con esperti in ambito scolastico ed
extrascolastico)
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
I Servizi educativi, sociali e culturali dei Comuni, le Scuole, i Servizi
Ausl (Consultorio famigliare, Pediatria di Comunità, Medici di base,
Neuropsichiatria infantile, Sert), Asp Seneca Servizio Minori, le
Organizzazioni del Terzo Settore, l’Associazionismo ed il Volontariato
locale.
8. Risorse umane
Pedagogisti, Educatori, Operatori sociali dei Comuni, Operatori dei
Servizi Ausl Operatori delle organizzazioni del Terzo Settore, mediatori
interculturali.
9. Risultati attesi
•
Potenziamento delle competenze genitoriali ed educative: almeno
un percorso in ciascun Comune rivolto ai genitori ed agli adulti
significativi, in ambito scolastico/extrascolastico
•
Programma di attività in ciascun Comune delle iniziative per la
promozione dell’agio e della socialità dei bambini e degli
adolescenti, in ambito scolastico ed extrascolastico
•
Report di monitoraggio delle attività.
Previsione di spesa Di cui risorse di cui risorse regionali: (Fondo
TOTALE
comunali Sociale Locale in attuazione D.A.L
26/10, DGR n. 2288/10 e
Determinazione
Servizio
programmaz. e sviluppo sistema
servizi
sociali
n.15679
del
31.12.2010)
10. Piano
finanziario
€ 224.452,99 € 148.116,99
Comuni
Pop.minorile
%
0/17 al 1.1.10 pop.minorile
demo.istat.it
Anzola
dell’Emilia
2012
Calderara di
Reno
2248
€ 76.336,00
Contributi
RER
14,49%
Contributi
comunali
€
Totali
5.400,00 € 16.461,09
€ 11.061,09
16,19%
€ 30.335,00 € 42.693,80
€ 12.358,80
17
Crevalcore
2339
16,84%
Sala
Bolognese
1484
10,69%
S.G. in
Persiceto
4423
S.Agata
Bolognese
1380
Totali
€ 12.854,98
€ 26.695,00 € 39.549,98
€
4.000,00 € 12.160,32
€ 8.160,32
31,85%
€ 81.686,99 € 106.000,00
€ 24.313,01
9,94%
€
0 €
7.587,80
€ 7.587,80
13.886
100%
€ 76.336,00
€ 148.116,99 € 224.452,99
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respon
Infanzia Giovani
Familiari
adol.za
X
CON LE FINALITÀ DI:
Anziani
Prevenzione
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani X
Disabili
Immigrati
stranieri
X
Povertà
Esclus.
sociale
SCHEDA
N. 1.4.
Salute
mentale
Dipend.
ze
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
No X
Sì
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra:
1. Supporto
2. Presa in carico
4. Sistema di
3.Costituzione/integrazio
della
multidisciplinare e lavoro
accoglienza in
ne Fondo comune
d’èquipe X
domiciliarità
emergenza
Altro
X
INTERVENTO/PROGETTO:
ORIENTAMENTO IN TERRED’ACQUA
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
Rafforzare il sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi con la
dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale e ricreativa.
•
Contrastare la dispersione e l’insuccesso scolastico; sviluppare il benessere e l’agio dei
ragazzi a scuola; sostenere la fase di scelta del proprio progetto formativo e di transizione
al lavoro.
18
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
1.Soggetto
capofila
dell’intervento
2.Ambito
territoriale
Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna)
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
3. Referente
dell’intervento:
•
Allievi delle Scuole Medie (Secondaria di I Grado) del Territorio di
4. Destinatari
Terred’Acqua (Conferenza Territoriale dell’Ambito 1)
• Genitori
5. interventi
Politiche scolastiche; per l’Orientamento, la formazione professionale ed il
politiche
lavoro; per l’integrazione degli alunni disabili (Accordo di Programma
104/92); politiche d’integrazione della popolazione immigrata
integrate
•
Interventi informativi e di orientamento alla scelta scolastica con i
gruppi classe di seconda media.
•
Percorsi d’ orientamento con i gruppi classe in terza media
6. Azioni previste
•
Attività laboratoriali di piccolo gruppo sulle professioni e la conoscenza
del mondo del lavoro
•
Incontri orientativi per genitori
Servizi Scuola dei Comuni, Scuole e Centri di Formazione professionale
7. Istituzioni
della Conferenza territoriale dell’Ambito 1 (coincidente territorialmente con
attori sociali
il Distretto Pianura Ovest/Associazione intercomunale Terred’Acqua)
8. Risorse
umane
Pedagogisti e operatori dei servizi Scuola dei Comuni, insegnanti,
orientatori e consulenti del Servizi Ciop.
Coinvolgimento di tutte le scuole medie del territorio (n.7)
Coinvolgimento di almeno 800 alunni (classi II e III)
Attivazione di n. 7 iniziative informativo/consulenziali rivolte ai genitori
9. Risultati attesi
(una per scuola)
Produzione di un Report sui risultati del Progetto triennale (2009-11)
Orientamento in Terred’Acqua
Previsione di spesa TOTALE
10. Piano
finanziario
€ 17.000,00
di cui risorse regionali (Deliberazione di
Giunta regionale n.2288/2010 e
Determinazione Servizio programmaz. e
sviluppo servizi sociali n.15679 del
31.12.2010: Fondo sociale locale, quota
indistinta)
€ 17.000,00
19
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons Infanzia Giovani
Anziani
Disabili
Familiari
adol.za
X
CON LE FINALITÀ DI:
Prevenzione X
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
Immigrati
stranieri
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
Povertà
Esclus.
sociale
SCHEDA
N. 1.5.
Salute
mentale
Dipend.
ze
Cura/Assistenza
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
No X
Sì
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra:
2. Presa in carico
3. Costituzione
4. Sistema di
1. Supporto
multidisciplinare e
integrazione Fondo
accoglienza in
domiciliarità
lavoro d’èquipe
X
emergenza
comune
Altro
INTERVENTO/PROGETTO:
PREVENZIONE E SOSTEGNO A MINORI IN DIFFICOLTA’
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
Rafforzare il sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi con la
dimensione sociale, sanitaria, sportiva, culturale e ricreativa.
•
Contrastare la dispersione e l’insuccesso scolastico; sviluppare il benessere e l’agio dei
ragazzi a scuola e nell’extra scuola; sostenere la fase di scelta del proprio progetto
formativo e di transizione al lavoro.
1.Soggetto
capofila
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
2. Ambito
territoriale
Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna)
3. Referente
dell’intervento:
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
20
Bambini e ragazzi fragili, con difficoltà psico-sociali, relazionali, socioculturali
Politiche scolastiche, d’orientamento e formazione. Interventi dei
5. interventi
Programmi per la promozione di diritti ed opportunità per l’infanzia ed
politiche
adolescenza; Progetto Orientamento a Terred’Acqua, Progetto mediazione
integrate
linguistica e culturale a scuola (Programma per l’integrazione sociale dei
collegate
cittadini stranieri immigrati)
•
Interventi, individuali e di piccolo gruppo, realizzati in ambiente
scolastico o extrascolastico, per sostenere l’integrazione, la
socializzazione, l’apprendimento ed il successo scolastico dei bambini
e dei ragazzi che presentano difficoltà e fragilità sociali, relazionali e di
6. Azioni previste
comportamento
•
Interventi educativi, ricreativi e di socializzazione, orientati allo sviluppo
delle autonomie, dell’autostima, delle competenze relazionali,
espressive e comunicative dei bambini e degli adolescenti.
I Servizi educativi, sociali e culturali dei Comuni, le Scuole, i Servizi Ausl
7.
(Consultorio famigliare, Pediatria di Comunità, Medici di base,
Istituzioni/attori
Neuropsichiatria infantile, Sert), Asp Seneca-Servizio Minori, le
Organizzazioni del Terzo Settore, l’Associazionismo ed il Volontariato
sociali
locale.
Pedagogisti, Educatori, Operatori sociali dei Comuni, Insegnanti ed
8. Risorse
Operatori scolastici, Operatori dei Servizi Ausl, Operatori delle
umane
organizzazioni del Terzo Settore, mediatori interculturali.
4. Destinatari
•
9. Risultati attesi
•
•
10. Piano
finanziario
Programma d’ attività in ciascun Comune di interventi in ambito
scolastico ed extrascolastico
rilevazione del n/genere bambini e adolescenti coinvolti
Report di monitoraggio delle attività.
Previsione di spesa TOTALE
di cui risorse regionali (Deliberazione di
Giunta regionale n.350/2011 Quota
programma infanzia e genitorialità)
€ 63.205,00
Prevenzione e sostegno Popolazione minorile
0/17 al 1.1.10
% pop
a minori in difficoltà
Dati demo.istat.it
minorile
Comuni
Anzola dell’Emilia
2012 14,49%
Calderara di Reno
2248 16,19%
Crevalcore
2339 16,84%
Sala Bolognese
1484 10,69%
S. G. in Persiceto
4423 31,85%
S. Agata Bolognese
1380
9,94%
Totali
13.886 100,00%
€ 63.205,00
Contributi regionali
€ 9.158,41
€ 10.232,89
€ 10.643,72
€ 6.756,61
€ 20.130,79
€ 6.282,58
€ 63.205,00
21
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 1.6
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Familiari
infanzia
Giovani
Anziani
Disabili
adolesc.
X
CON LE FINALITÀ DI:
Promozione benessere
Prevenzione
sociale, salute, stili di vita
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipen
denze
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
No X
Sì
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra
Altro
2. Presa in carico
3. Costituzione
4. Sistema di
1. Supporto
multidisciplinare e lavoro
integrazione Fondo
accoglienza in
domiciliarità X
d’èquipe X
comune X
emergenza X
INTERVENTO/PROGETTO:
PROTEZIONE E CURA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
• Promuovere i diritti e le opportunità per i minori attraverso il Sistema integrato dei
servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva,
culturale e ricreativa.
• Promuovere la salute ed il benessere dei bambini e bambine e degli adolescenti e
prevenire i fenomeni ed i comportamenti a rischio.
1.Soggetto
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
capofila
Corso Italia, 70
dell’intervento
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
Distretto Pianura Ovest
2. Ambito
territoriale
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
3. Referente
Tel:
051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
dell’intervento:
E.mail : [email protected]
4. Destinatari
•
•
•
•
Minori in situazione di grave marginalità socio-relazionale
Minori soggetti a provvedimento di autorità giudiziaria
Nuclei familiari Madre-bambino/i, in situazione d’emergenza
sociale
Nuclei familiari con limitazione della potestà genitoriale o con gravi
22
carenze educative nei confronti dei figli.
5
Politiche sociali e sociosanitarie; Progetto Prevenzione e sostegno a
interventi/politiche minori in difficoltà, programma di Sostegno all’Affido familiare. Progetto
integrate collegate sovrazonale Pronto intervento sociale
Percorsi educativi, individualizzati e in piccolo gruppo
Interventi di sostegno alla domiciliarità dei minori, con supporto
educativo in famiglia, a scuola e nell’extrascuola
Inserimento del minore in affidamento familiare
6. Azioni previste
Inserimento del minore in Comunità
Inserimento in Comunità delle madri sole con figli con provvedimento
dell’autorità giudiziaria e nelle situazioni d’emergenza in carico ai
Servizi sociali dei Comuni
Azienda
Servizi alla Persona, Servizi e Sportelli sociali dei Comuni,
7. Istituzioni/attori
Associazioni familiari, Comunità d’accoglienza minori e donne con figli.
sociali
8. Risorse umane Educatori professionali ed assistenti sociali dei Comuni e dell’ASP
n. interventi a sostegno della domiciliarità (educatore in famiglia)
n. progetti educativi individualizzati o di piccolo gruppo
n. inserimenti in affidamento familiare
n. inserimenti in Comunità di minori con provvedimento giudiziario
9. Risultati attesi
n. inserimenti in Comunità donne sole con figli in provv. giudiziario
n. inserimenti in Comunità di donne sole con figli in emergenza
Report di monitoraggio delle prese in carico degli Sportelli sociali dei
Comuni e dell’Servizio Minori dell’Asp Seneca
Previsione di di cui risorse Di cui risorse di cui risorse regionali:
spesa
comunali
ASP per
(Deliberazione di Giunta
TOTALE
affido,
regionale n.350/2011
10. Piano
residenziale Quota programma infanzia
finanziario
e borse
e genitorialità) Quota per
lavoro
ASP € 50.000,00 e quota
per Comuni € 100.000,00
€ 792.780,00
Riparto quota
RER per i
Comuni
€
100.000,00
Pop.minorile
0/17 al 1.1.10
demo.istat.it
€ 8.500,00
%
pop.minorile
€ 150.000,00
€ 634.280,00
Contributi RER
Contributi
comunali
Totali
Anzola
dell’Emilia
2012
14,49%
€ 14.490,00
€
0 € 14.490,00
Calderara di
Reno
2248
16,19%
€ 16.190,00
€ 5.000,00 € 21.190,00
Crevalcore
2339
16,84%
€ 16.840,00
€
Sala
Bolognese
1484
10,69%
€ 10.690,00
€ 3.500,00 € 14.190,00
S.G. in
Persiceto
4423
31,85%
€ 31.850,00
€
0 € 31.850,00
S.Agata
Bolognese
1380
9,94%
€ 9.940,00
€
0
0 € 16.840,00
€
9.940,00
23
Totali
13.886
100%
€ 100.000,00
€ 8.500,00 € 108.500,00
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 1.7
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Familiari
infanzia
adol.za
X
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipende
nze
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani X
Prevenzione
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
No X
Sì
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra :
2. Presa in carico
4. Sistema di
1. Supporto
3.Costituzione/integrazio
multidisciplinare e lavoro
accoglienza in
domiciliarità
ne di un Fondo comune
d’èquipe
emergenza
Altro
X
INTERVENTO/PROGETTO:
LA QUALIFICAZIONE DEI SERVIZI 0-3 ANNI:
FORMAZIONE PERMANENTE DEGLI OPERATORI DEI NIDI D’INFANZIA, SERVIZI
INTEGRATIVI E SPERIMENTALI (artt. 35 e 14, comma 4, L.R. 1/2000)
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
• Promuovere i diritti e le opportunità per i minori attraverso il Sistema integrato dei
servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva,
culturale e ricreativa.
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
1.Soggetto
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
capofila
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
2. Ambito
territoriale
Distretto Pianura Ovest
24
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
3. Referente
dell’intervento:
4. Destinatari
5. interventi
politiche
integrate
Operatori dei servizi educativi 0-3 anni pubblici e privati
Politiche sociali e sociosanitarie; Interventi dell’Area Responsabilità
familiare, Infanzia, Adolescenza.
6. Azioni
previste
7.Istituzioni e
attori sociali
8. Risorse
umane
Progettazione partecipata ed integrata degli interventi formativi (Piano
Distrettuale di Formazione)
Attivazione interventi formativi
Servizi Scuola dei Comuni; Enti Gestori dei Servizi 0-3
pedagogisti e coordinatori pedagogici dei Servizi educativi 0-3; docenti e
formatori
n. corsi
9. Risultati attesi n. partecipanti
n. servizi 0/3 pubblici e privati coinvolti
Previsione (non
definitiva) spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario
di cui risorse
comunali/privati (20%)
ripartite in base al n. dei
partecipanti
€ 7.810,34
Di cui risorse provinciali
(Programma d’ interventi di
consolidamento e
qualificazione servizi 0-3)
Deliberazione di Giunta
provinciale n. 175 del
26.4.11
€ 1.562,07
€ 6.248,27
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 1. 8
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respon
Familiari
X
infanzia
adolesc X
Giovani
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione Promozione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani X
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Prevenzione
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipen
denze
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
25
L’azione è di nuova
Sì X
No
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra:
2. Presa in carico
3. Costituzione
1. Supporto
multidisciplinare e lavoro
integrazione Fondo
domiciliarità
d’èquipe
comune
Altro
4. Sistema di
accoglienza in
emergenza
X
INTERVENTO/PROGETTO:
INTERVENTI DI ARMONIZZAZIONE TEMPI DI VITA E DI LAVORO
(Delibera Assemblea Legislativa regionale n.26 del 23.11.2010
Delibera di Giunta Regionale n.2288 del 27/12/2010)
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
• Promuovere i diritti e le opportunità per i minori attraverso il Sistema integrato dei
servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva,
culturale e ricreativa.
• Sostenere la genitorialità e gli impegni di cura delle famiglie
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
1.Soggetto
Corso Italia, 70
capofila
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
Distretto Pianura Ovest
2. Ambito
territoriale
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice
Progettista dell’Ufficio di Piano:
3. Referente
Tel:
051–6813412
/ 051-6813480 - Fax: 051/823650
dell’intervento:
E.mail : [email protected]
-
Genitori occupati, privi del supporto di reti familiari/amicali per
l’accudimento dei minori durante il tempo di lavoro,
Donne occupate in difficoltà a conciliare tempi di lavoro e impegni di
cura familiare.
4. Destinatari
-
5. interventi
politiche
integrate
Politiche sociali e sociosanitarie; Interventi dell’Area Responsabilità
familiare, Infanzia, Adolescenza.
6. Azioni
7. Istituzioni
attori sociali
8. Risorse
umane
Attività per l’accoglienza prolungata presso i servizi educativi e le
scuole
Attività con i minori nei tempi pomeridiani extrascuola.
Iniziative per la promozione delle relazioni di mutuo auto aiuto e di
solidarietà amicale fra famiglie.
attivazione degli interventi entro Dicembre 2011
Servizi per l’Infanzia e Uffici Minori -Scuola dei Comuni
pedagogisti e coordinatori pedagogici dei Servizi educativi e per l’infanzia
26
n. ore di servzio accoglienza prolungata
9. Risultati attesi n. Servizi e Scuole interessate
n. bambini e famiglie beneficiarie
Previsione
Di cui risorse comunali:
spesa TOTALE
10. Piano
finanziario
€119.591,23
Comuni
Anzola
dell’Emilia
Calderara di
Reno
Crevalcore
Sala
Bolognese
S.G. Persiceto
S.Agata
Bolognese
Totali
Popolaz
ione 017
1.1.201
0 Dati
demo.is
tat.it
%
Deliberazione di Giunta
regionale n.2288/2010: Fondo
Programma “Progetti
Innovativi territoriali per
l’armonizzazione dei tempi di
vita e di lavoro” e det. RER
n.65/2011
€ 99.799,52
pop
femmi
nile
reside
nte
1.1.10
Dati
demo.i
stat.it
€ 19.791,71
rer quota
su pop
rer quota su
femm
pop. 0/17
15/64
%
risorse
comunali
tot
2.012 14,49%
3756
14,51%
€ 1.470,11 € 1.399,64 € 7.130,35
€ 10.000,10
2.248 16,19%
2.339 16,84%
4348
4173
16,80%
16,13%
€ 1.642,59 € 1.620,53 € 52.326,00
€ 1.708,54 € 1.555,90 € 12.765,00
€ 55.589,12
€ 16.029,44
1.484 10,69%
4.423 31,85%
2770
8497
10,70%
32,83%
€ 1.084,58 € 1.032,12 € 1.800,00
€ 3.231,40 € 3.166,79 € 6.330,73
€ 3.916,70
€ 12.728,92
1.380 9,94% 2336
13.886 100,00% 25880
9,03%
100%
€ 1.008,48 € 871,03 € 19.447,44
€ 10.145,70 € 9.646,01 € 99.799,52
€ 21.326,95
€ 119.591,23
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 1.9
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respon.
Familiari
infanzia
adolesc
X
CON LE FINALITÀ DI:
Giovani
Anziani
Prevenzione
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e
di stili di vita sani
X
Disabili
Immigrati
stranieri
X
X
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipende
nze
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
27
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
Sì X
No
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra
2. Presa in carico
3. Costituzione
1. Supporto
multidisciplinare e lavoro
integrazione Fondo
domiciliarità
d’èquipe
comune
Altro
4. Sistema di
accoglienza in
emergenza
X
INTERVENTO/PROGETTO:
ATTIVITA’ NATATORIA PER STUDENTI DISABILI
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
• Promuovere i diritti e le opportunità per i minori attraverso il Sistema integrato dei
servizi educativi, scolastici e formativi, con la dimensione sociale, sanitaria, sportiva,
culturale e ricreativa.
1.Soggetto
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
capofila
Corso Italia, 70
dell’intervento
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
2. Ambito
Distretto Pianura Ovest
territoriale
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
3. Referente
Tel:
051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
dell’intervento:
E.mail : [email protected]
Minori disabili che partecipano alle attività di nuoto con la propria classe
di riferimento
4. Destinatari
Studenti disabili che svolgono un programma individualizzato di attività
di nuoto in orario scolastico.
5. Eventuali
interventi
politiche
integrate
6. Azioni
previste
7. Istituzioni
attori sociali
8. Risorse
umane
Politiche sociali e sociosanitarie di sostegno alla Disabilità, Interventi
dell’Area Responsabilità familiare, Infanzia, Adolescenza per la
promozione delle opportunità e degli stili di vita sani, Accordo Territoriale
per l’integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni disabili
(L.104/92)
Cicli di lezioni di nuoto per alunni disabili, insieme al proprio gruppo
classe
Programmi individualizzati di attività natatoria in orario scolastico
per studenti disabili delle Scuole superiori.
Uffici Scuola dei Comuni, Scuole dell’Ambito 1, Idropolis Piscine Srl (ex
Consorzio Piscine) di San Giovanni Persiceto
Educatori ed istruttori di nuoto
9. Risultati attesi n. alunni disabili che partecipano con la classe
n. alunni e studenti disabili (progetti individualizzati)
28
Previsione spesa
TOTALE
10. Piano
finanziario
Risorse Regionali. (Deliberazione di Giunta regionale
n.2288/2010 e Determinazione Servizio programmaz.
e sviluppo servizi sociali n.15679 del 31.12.2010:
Fondo sociale locale, quota indistinta)
€ 6.500,00
€ 6.500,00
INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI:
scheda n. 1.10
PROMOZIONE DI POLITICHE DI ACCOGLIENZA E TUTELA
DELL’INFANZIA E ADOLESCENZA
(Piano adozione, accoglienza, abuso)
Comune o altro
ente capofila
PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile
progetto/progr
amma:
Claudia Ceccarelli
051-6598100
[email protected]
Ilaria Folli
051-6598997
[email protected]
M. Agnese Cheli
051/4141611
[email protected]
operatori dei servizi sociali e sanitari;
autorità giudiziaria;
operatori degli enti autorizzati;
operatori delle comunità di accoglienza;
educatori e insegnanti;
associazioni di famiglie affidatarie;
famiglie disponibili all’accoglienza;
coppie interessate all’adozione;
cittadinanza.
Destinatari
-
Specificare se è in
continuazione
Sì
Ambito
territoriale
Provincia di Bologna
Istituzioni
attori sociali
coinvolti
Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario Imolese, Asp
Seneca, Asc Insieme, Asp Irides, Aziende Usl, Associazioni
famiglie affidatarie, Comunità di accoglienza per minori, Enti
Autorizzati adozioni internazionali convenzionati con la Provincia
di Bologna, Tribunale per i Minorenni, Ufficio Scolastico Regionale
IX Ambito.
29
Obiettivi del
progetto
promuovere e realizzare quanto previsto nelle direttive regionali, in
particolare in riferimento all’accoglienza e all’adozione;
predisporre e realizzare i piani provinciali accoglienza e affido,
adozione e abuso;
realizzare azioni di coordinamento tra operatori dei diversi territori e
tra operatori dei servizi pubblici e del privato realizzare iniziative
formative per operatori, volontari e famiglie;
attuare raccolta di dati e riflessioni sulle problematiche emergenti
30
•
Azioni previste
Coordinamento e segreteria organizzativa del Coordinamento
provinciale infanzia e adolescenza e dei suoi sottogruppi di lavoro
(accoglienza e adozione)
• Attuazione piani provinciali:
Affido e accoglienza:
◦ Prosecuzione progetto Essere genitori, azione di sostegno alle
famiglie d'origine dei minori fuori famiglia e realizzazione
seminario regionale;
◦ Prosecuzione Progetto di valorizzazione dell’affidamento
familiare in collaborazione con Asp Seneca;
◦ Prosecuzione gruppo riflessioni/scambi sul tema affido, su
mandato del Coordinamento infanzia e adolescenza;
Le azioni storiche:
◦ prosecuzione iniziative di sensibilizzazione all’accoglienza;
◦ programmazione e coordinamento dei corsi di preparazioni e dei
corsi specifici per le persone disponibili all’affidamento familiare
e alla gestione di comunità familiari;
◦ progettazione e avvio tirocini 50h;
◦ tenuta elenco nuclei dichiarati attivabili per l’affido familiare;
◦ formazione operatori dei servizi, delle comunità e associazioni
dei servizi;
◦ formazione insegnanti neo assunti;
◦ prosecuzione sostegno a gruppi di famiglie affidatarie;
◦ elaborazione materiali di approfondimento;
◦ prosecuzione attività di coordinamento;
Adozione
◦ programmazione e prosecuzione dei corsi di preparazione per le
coppie interessate all’adozione
◦ prosecuzione dei nuovi corsi sperimentali a valenza provinciale
per famiglie con figli naturali interessate all’adozione;
◦ attivazione attività formativa di supervisione per operatori delle
équipe adozione e degli enti autorizzati;
◦ formazione adozione – scuola: attivazione sottogruppo di lavoro
per valutazione modalità di prosecuzione attività di
sensibilizzazione/formazione dirigenti scolastici/insegnanti in
raccordo con il coordinamento pedagogico, formazione insegnati
neo assunti in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale IX
Ambito;
◦ pubblicazione atti formazione e materiali di ricerca;
◦ acquisto materiale per equipe adozione (testi e materiale
multimediale);
◦ potenziamento interventi post adottivi (sostegno gruppi condotti
dalle équipe adozioni) in collaborazione con gli enti autorizzati )
e messa in rete attraverso sito provincia.bologna.it/tutelaminori
di tutte le opportunità per le famiglie;
◦ organizzazione di un evento rivolto alla cittadinanza sui temi
dell’adozione – tutela dei diritti dell’infanzia;
◦ promozione di azioni di prevenzione abbandono minori:
◦ sensibilizzazione su opportunità e progetti del sostegno a
distanza/prosecuzione attività legate alla rete ELsad;
◦ prosecuzione attività di coordinamento;
31
◦
Azioni previste
Piano
finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio
valutazione
raccolta dati e monitoraggio liste d’attesa
Abuso:
1. Progetti a valenza sanitaria
− Progetto a carattere terapeutico “Come mi regolo” rivolto
ai minori con problemi di devianza, reduci da gravi
esperienze infantili di maltrattamento, in carico all’USSM;
2. Progetti a valenza sociale
o Progetto Individuazione di strumenti “evidence-based” per
l’anamnesi psico-sociale delle competenze genitoriali e la
relazione per l’Autorità Giudiziaria.
3. Progetti a valenza formativa
o Formazione “Faro nella Scuola” terza edizione rivolto agli
insegnanti delle scuole della provincia;
o Seminario “Il percorso integrato per la visita del minore
vittima di abuso sessuale” rivolto a medici e personale
sanitario degli ospedali e del territorio, operatori dei servizi
sociosanitari;
o Formazione “La valutazione delle competenze genitoriali”
seconda edizione rivolto alle assistenti sociali dei servizi
provinciali;
o Seminario di presentazione degli strumenti per l’anamnesi
psico-sociale delle competenze genitoriali e la relazione
per l’Autorità Giudiziaria rivolto a tutti gli operatori dei
servizi socio-sanitari;
o Aggiornamento interno all’equipe de Il Faro.
4. Progetti trasversali
o Spazio attrezzato per lo Spazio Neutro e l’ascolto del
minore nel procedimento giudiziario;
o Progetto “C’entro anch’io”. Creazione di un opuscolo
rivolto ai minori coinvolti nel procedimento giudiziario e
alle loro famiglie;
o Centro di documentazione per la gestione della
documentazione, dell’attività di ricerca, dello spazio
attrezzato rivolto all’autorità giudiziaria e agli operatori dei
servizi educativi e sociali per lo spazio neutro.
Costo totale Quota
Quota
Quota
Quota
previsto:
regionale
Comuni e
Provincia
privato
106.491,76 106.491,76 ausl
costo
costo
+ costo del
costo
personale
personale
personale
personale
sedi
segreteria
Accoglienza:
- realizzazione di almeno 2 progetti di sostegno alle famiglie affidatarie;
- realizzazione di un’attività formativa per insegnanti o operatori dei
servizi, associazioni, comunità;
- realizzazione corsi di almeno 3 corsi di preparazione per adulti
accoglienti;
- n. minimo 3 incontri Tavolo accoglienza.
Adozione:
- Realizzazione di almeno 15 corsi di informazione e formazione alle
32
coppie.
- Realizzazione di almeno un’iniziativa formativa sul tema/supervisione;
- Realizzazione di almeno 3 incontri del Coordinamento adozione misti
tra servizi ed Enti Autorizzati.
- Realizzazione attività di formazione insegnanti;
Abuso:
- N. casi seguiti
- N. minori accolti nello spazio attrezzato per il procedimento giudiziario
- Individuazione e adozione strumenti per la diagnosi sociale delle
competenze genitoriali nei casi di maltrattamento
- Realizzazione n. 2 iniziative formative e N. 2 iniziative di
aggiornamento
- Realizzazione laboratorio a carattere terapeutico “Come mi regolo” e
presentazioni risultati raggiunti tramite relazione finale.
Scheda 1.11
Il Coordinamento Pedagogico Provinciale
e la qualità dei servizi educativi 0/3 anni
Comune o altro ente capofila
Responsabile
Progetto/Programma
Destinatari
Specificare se è in continuazione
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia e Comune di Bologna
Maria Cristina Volta –Provincia di BolognaResponsabile Servizi socio educativi
Mirca Ognissanti –
Comune di Bologna- Responsabile RIESCO
coordinatori pedagogici di servizi pubblici e privati
convenzionati ed operatori dei servizi educativi
Si
territorio provinciale
Comuni ed enti gestori privati convenzionati (Cooperative,
Associazioni, F.i.s.m)
•
•
Obiettivi del progetto
•
•
•
promuovere la qualificazione e la visibilità dei servizi,
la ricaduta delle attività sugli operatori e il loro
coinvolgimento, il raccordo con il territorio e le altre
istituzione,
programmare iniziative di formazione permanente
per i pedagogisti e realizzare attività di
accompagnamento
nei
confronti
dei nuovi
pedagogisti assunti o incaricati
dare spazio allo scambio di informazioni e alla
messa in rete delle esperienze realizzate nel
territorio provinciale
realizzare attività formative per sostenere le
competenze e le funzioni utili al lavoro di
coordinatore e rispondere ad esigenze riguardanti
bisogni e problematiche emergenti,
individuare bisogni ed elaborare proposte in merito
33
Azioni previste
Piano finanziario:
ai programmi provinciali
• produrre e realizzare iniziative di documentazione
che potenzino la visibilità dei servizi e della cultura
dell'infanzia da questi prodotta,
• contribuire alla raccolta, elaborazione e restituzione
dei dati relativi ai servizi e alla documentazione delle
esperienze
L’attività viene svolta all’interno del Coordinamento
Pedagogico Provinciale che organizzerà azioni di
formazione/ricerca/scambio,
programmazione/raccordo
con i dirigenti e gli amministratori su temi riguardanti
infanzia/educazione/adolescenza.
In specifico le attività previste saranno:
• realizzazione di attività di formazione rivolta agli
educatori e ai coordinatori
• attuazione di progetti specifici concordati con la
Regione quali: corso di formazione sull'autismo
(rivolto agli educatori) e corso sulla valutazione
pedagogica (rivolto ai coordinatori)
• attivazione di ricerche e approfondimenti su
argomenti e tematiche inerenti i servizi alla prima
infanzia
• partecipazione a progetti di documentazione quali
“Bambini in Europa” e Gred (Progetto di
Documentazione Educativa Regionale)
• prosecuzione delle attività sul progetto pedagogico
attraverso la raccolta e il confronto dei progetti
pedagogici presenti nel territorio provinciale e analisi
e riflessioni su dimensioni, sottodimensioni e criteri,
proposti dalla Regione, per la valutazione della
realizzazione del progetto pedagogico.
• Confronto per la revisione della direttiva regionale
646/05
• potenziamento delle attività sovraterritoriali e del
raccordo con la programmazione dei Piani di zona
• elaborazione di documenti sul lavoro svolto e
raccolta di documentazione
Per l’organizzazione di queste azioni andrà previsto l’uso
degli spazi del Centro di Documentazione di Bologna e
potenziata l’attività di documentazione e di segreteria
organizzativa già prevista per le attività del
Coordinamento
Costo totale
Quota
Eventuale Quota
previsto
regionale
nazionale
60.599 euro
+ costo del
60.599 euro
personale
dipendente di EELL
e privati
34
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
n ° incontri realizzati
n° partecipanti al coordinamento pedagogico
n° documenti prodotti
n° operatori coinvolti in attività di formazione
Scheda 1.12
Progetto relativo al funzionamento del
Centro specialistico per la prevenzione dell’abuso e del maltrattamento:
IL FARO
Centro specialistico Il Faro/ Az. Usl Bologna
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
Responsabile del
progetto/programma:
Destinatari
Specificare se è in continuazione
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
Azioni previste
Mariagnese Cheli
Tel 051/4141611
[email protected]
Operatori dei servizi socio sanitari territoriali ed
ospedalieri, insegnanti della scuola di ogni ordine e
grado, operatori delle associazioni, del volontariato,
autorità giudiziaria
Si
Provincia di Bologna
Provincia di Bologna, Comuni, ASP del Circondario
Imolese, Asp Seneca, Ausl Bologna, Ausl Imola,
Az. Ospedaliere, Centro Giustizia Minorile
Dotare il territorio provinciale di un servizio di 2°
livello contro l’abuso e il maltrattamento all’infanzia
che:
• sviluppi una rete di servizi e di azioni
caratterizzata
da
specifica
competenza
multiprofessionale, per la tutela della salute
infantile e la prevenzione dell’abuso e del
maltrattamento;
• valuti in modo qualificato i casi e la presa in
carico delle situazioni più problematiche;
• promuova eventi formativi;
• promuova
interventi di sensibilizzazione,
informazione e documentazione sul fenomeno;
• attività di consulenza specialistica;
• presa in carico diagnostica e terapeutica;
• elaborazione progetto di intervento riparativo e
terapeutico con l’equipe del territorio
• Realizzazione dell’attività formativa e di
supervisione;
• Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e
informazione;
• Attività di documentazione e ricerca sul
35
fenomeno;
• Gestione Centro di documentazione;
Gestione spazio attrezzato per l’ascolto del
minore nel procedimento giudiziario
• Elaborazione relazione annuale sull’attività
svolta
Costo
Quota
Quota
Eventuale
totale
regionale
comunale
quota di
previsto
come da
altri
166.000,00
convenzione soggetti
euro
come da
convezione
N°:
casi di consulenza/presa in carico;
realizzazione attività formative e supervisione;
incontri tra i soggetti coinvolti;
realizzazione dei progetti previsti nel piano.
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Scheda 1.13
Sostegno al successo formativo e scolastico
Comune o altro ente capofila
Responsabile del
progetto/programma:
•
•
Destinatari
•
PROVINCIA
Anna Del Mugnaio
051-6598374
anna.del [email protected]
Claudio Magagnoli
051-6598508
[email protected]
Studenti delle scuole secondarie di primo e secondo
grado e del sistema di Istruzione e Formazione
Professionale Regionale
Insegnanti, coordinatori pedagogici e dirigenti
scolastici, figure di sistema, Operatori dei servizi
Sociali e Sanitari, in rete tra loro e con Centri
Servizio Specializzati
Reti interistituzionali territoriali
Specificare se è in
continuazione
Si
Ambito territoriale
Provincia
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Comuni, Zone sociali, Istituzioni scolastiche, Servizi sociali
e Sanitari, Conferenze territoriali per il miglioramento
dell’Offerta formativa,
Agenzie educative, Centri di documentazione di supporto
all’autonomia scolastica – Istituzione Gian Franco MinguzziCentro risorse per l'orientamento
36
Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico di
adolescenti e giovani in diritto-dovere promuovendo :
• interventi diretti sulle situazioni
• iniziative di supporto alla autonomia scolastica e alla
integrazione tra Autonomie e Territorio (formazione,
aggiornamento, consulenza tra operatori scolastici e dei
servizi)
• elaborazione e diffusione di materiali informativo , di
riflessione e documentazione
Obiettivi del progetto
Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione
delle diverse linee di programmazione territoriale (piani
attuativi di Zona, , Accordi territoriali attuativi della L.104.
Accordi per la prevenzione e il contrasto al disagio
scolastico ) tra di loro e con le programmazioni provinciali
(Piani per il diritto allo studio, progetti Provinciali sostenuti
dal FSE, azione dei Centri per l’Impiego tramite il Servizio di
tutorato..) promuovendo in particolare
l’integrazione
degli organismi di programmazione
provinciali e territoriali , istituzionali e tecnici che operano
su questa tematica e il miglioramento della l’integrazione
interprofessionale e organizzativa;
- l’individuazione di modalità condivise di raccordo e di
segnalazione tra Servizi sociali e Istituzioni scolastiche ,
Centri di Formazione e la realizzazione di Accordi ,
protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello
territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà, con
particolare riferimento al successo formativo.
- la condivisione e coprogettazione, di interventi e progetti
sul tema del successo formativo promossi dall’Assessorato
Istruzione e dall'Assessorato Politiche sociali con Scuole ,
Enti di Formazione, Servizi sociali e sanitari
37
Azioni previste
Sostenere direttamente il successo formativo e scolastico
attraverso:
- interventi diretti sulle situazioni,
o Programmazione dell'Offerta formativa per il sistema di
Istruzione e Formazione Regionale (Istituti professionali
di Stato/Centri di formazione accreditati), finanziamento
Formazione Professionale biennale a completamento
del triennio
− Attivazione di progetti speciali finanziati anche con
Fondi Regionali straordinari dal rivolti a minori in
difficoltà nell’assolvimento del diritto dovere ( in
particolare minori privi del titolo di terza media da
conseguire all'interno del Centri per l'Istruzione degli
adulti)
− Programmazione di interventi di orientamento in
alternanza
tra scuola formazione territorio per
giovani con disabilità
− Predisposizione annuale del Piano Provinciale per il
Diritto allo studio, attraverso fondi regionali in più
stretto raccordo ,in particolare per quanto riguarda le
borse di studio, con i Servizi sociali
− Individuazione degli studenti a rischio dispersione
attraverso incroci periodici dei dati dell’Anagrafe
Scolastica
Regionale,
della
Formazione
Professionale, del Sistema informativo lavoro con i
dati dell’Anagrafe sanitaria e segnalazione al servizio
di tutorato per l’obbligo formativo attivo presso i
Centri per l'impiego
− Servizio informativo
realizzato dall'Osservatorio
provinciale scolarità attraverso ricerche di tipo
anagrafico, su richiesta motivata di Istituzioni/enti
locali per individuare la posizione scolastica e
formativa di singoli studenti.
iniziative di
supporto alla autonomia scolastica e alla
integrazione tra Autonomie e Territorio :
− realizzazione
da parte dell'Istituzione Minguzzi del
Centro Servizi Aneka e del Centro risorse provinciale
per l'orientamento di
−
seminari e giornate di studio su specifiche tematiche
− coordinamento della rete provinciale Gold,in stretto
raccordo con la rete regionale
− raccordo con Università, USP, Regione, sul tema del
Bullismo e del Cyberbulling in particolare
− Promozione e supporto per la partecipazione a specifici
progetti Europei sul tema dell'orientamento e del
contrasto alla dispersione e del successo formativo.
elaborazione e diffusione di materiali informativi , di
riflessione e documentazione
- Approfondimento sugli sportelli d’ascolto nelle scuole
38
-
-
per rafforzarne il raccordo con i servizi del territorio ;
individuazione di criteri di qualità anche in funzione
dell'erogazione e del monitoraggio di finanziamenti
provinciali e locali su questi servizi
Produzione e diffusione di strumenti per l’informazione e
l’Orientamento scolastico, anche in riferimento a
particolari categorie di giovani in situazione di
svantaggio
Produzione annuale di uno specifico Report
a cura
dell'Osservatorio Provinciale dei dati sulla scolarità,
anche declinato per ciascun Ambito/distretto sociosanitarioe di uno specifico Report sul tema della
integrazione scolastica e formativa dei bambini e alunni
con disabilità
Sostenere il successo formativo attraverso l’integrazione
delle diverse programmazioni e azioni
• Consolidamento ed ampliamento del Gruppo Interservizi
e Interistituzionale per il contrasto alla dispersione
scolastica e formativa ( coordinato in forma congiunta
dal Servizio Politiche Sociali e dal Servizio scuola e
Formazione) e del confronto tra istituzioni che operano
in ambito educativo, sociale, scolastico, sanitario
• Prosecuzione del Gruppo provinciale Interservizi
"Programmazione
scolastica
e
diritto-dovere
all'istruzione e alla formazione". sottogruppo operativo
“Diritto dovere all'istruzione e alla formazione per
migliorare la affidabilità dei dati relativi ai giovani a
rischio di dispersione.
• Prosecuzione
del
Gruppo
previsto
all'art.5.2
dell'ACCORDO PROVINCIALE DI PROGRAMMA PER
L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA E FORMATIVA DEI
BAMBINI E ALUNNI DISABILI 2008-2013 ( Gruppo
tecnico Interistituzionale provinciale per l'aggiornamento
e il monitoraggio della Applicazione dell'AdP)
• Aggiornamento delle Linee Provinciali di indirizzo per il
contrasto alla dispersione scolastica ( alla luce delle
innovazioni normative relative alla Istruzione e
Formazione che si avvieranno nell'a.s 2011-2012 ) ,
proposta agli organismi di concertazione, verifica della
loro implementazione nel territorio.
• Aggiornamento del Quadro Provinciale dei Referenti per
il contrasto alla dispersione
• Analisi dei Piani di zona sulle tematiche relative
all’infanzia e all’adolescenza e in particolare sulle azioni
di contrasto alla dispersione scolastica per orientare la
programmazione provinciale e delle zone sociali
• Promozione e supporto per la realizzazione di Accordi,
protocolli , convenzioni per il governo condiviso a livello
territoriale delle situazioni di disagio e difficoltà in
relazione al successo formativo
39
•
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Organizzazione e coordinamento di momenti pubblici di
discussione/informazione per gli operatori della Scuola,
dei Centri di Formazione Professionale, del Servizi
territoriali ( sanitari sociali, del lavoro) sulle azioni in
corso per il contrasto alla dispersione, le innovazioni
normative, le possibilità di formazione/aggiornamento
Costo totale
previsto:
11.620.000
Quota
regionale
20.000,00
FRD
600.000
Eventuale
quota
nazionale
Altri fondi
FSE
11.000.000,00
- N° giovani coinvolti nei percorsi di formazione e
orientamento a finanziamento
provinciale (con fondi
regionali)
- realizzazione approfondimento su sportelli d’ascolto
- aggiornamento Linee guida e Quadro dei referenti
-
40
2. AREA GIOVANI
Premessa:
Il monitoraggio delle attività del Programma attuativo 2010 ha evidenziato un residuo di spesa
nei seguenti progetti:
- Giovani e dipendenze: Far West € 3.578,00 (quota di Crevalcore)
- Comunità competente 2010: € 38.000,00
Anche nel 2011 il programma distrettuale Giovani-Dipendenze è articolato in due Progetti,
entrambi finalizzati alla prevenzione e contrasto di comportamenti a rischio della popolazione
giovanile, delle diverse forme di uso o abuso di sostanze psicoattive, ed alla promozione di stili
di vita sani e comportamenti consapevoli ed informati. La realizzazione degli interventi
progettuali si diversifica per il contesto di riferimento:
il Progetto Far West 2011 sviluppa le attività ed azioni con i giovani in contesto extrascolastico, con particolare riferimento ai Centri Giovanili ed ai
luoghi informali
d’aggregazione e d’incontro dei giovani. Le risorse 2011 saranno trasferite ai Comuni per la
gestione diretta dei servizi, così come è avvenuto per quelle del P.A. 2010.
Il Progetto Per Una Comunità Competente 2011 si rivolge principalmente agli studenti delle
Scuole Secondarie di I e II grado del Distretto e propone attività di informazione,
formazione, sensibilizzazione, consulenza agli adulti di riferimento (insegnanti e genitori)
già a partire dalle Scuola primaria.
INTERVENTI DISTRETTUALI:
SCHEDA INTERVENTO –
PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 2 .1
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Resp.
Familiari
infanzia
adol.za
Giovani
Anziani
Disabili
Immigr.
stranieri
X
CON LE FINALITÀ DI:
Prevenzione x
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e di
stili di vita sani x
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipend.
enze
X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
41
L’azione è di nuova
No X
Sì □
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra,
2. Presa in carico
3. Costituzione
1. Supporto
multidisciplinare e lavoro
integrazioneFondo
domiciliarità
d’èquipe
comune
Altro
4. Sistema di
accoglienza in
emergenza
INTERVENTO/PROGETTO:
PROGRAMMA GIOVANI – DIPENDENZE:
Progetto Far West 2011
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
Potenziare il raccordo intersettoriale ed il sistema integrato dei Servizi educativi e
sociali dei Comuni, dell’Azienda USL, (Sert, Unità di Strada, Centro di salute mentale,
Consultorio Familiare/Spazio giovani) le Scuole, le Associazioni del Terzo Settore per la
prevenzione dei comportamenti a rischio, la sensibilizzazione e l’educazione alla
responsabilità personale e sociale per il benessere e la salute della Persona e della
Comunità.
•
Elaborare un piano d’azione condiviso per la progettazione comune, il monitoraggio, il
coordinamento delle attività e delle iniziative di informazione, sensibilizzazione,
prevenzione e contrasto delle diverse forme dipendenza e di uso/abuso di sostanze
psicoattive, orientamento ai servizi specialistici
•
Realizzare “azioni di prossimità” con approccio comunitario in ciascun Comune,
nell’ambito delle iniziative programmate per la popolazione giovanile e per l’intera
cittadinanza. (manifestazioni ed eventi culturali, musicali e sportivi, feste di piazza e
fiere)
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
1.Soggetto
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
capofila
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
dell’intervento
E.mail : [email protected]
2. Ambito
territoriale
3. Referente
dell’intervento:
•
4. Destinatari
•
•
5. interventi
politiche integrate
collegate
6. Azioni previste
Distretto Pianura Ovest
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
Popolazione giovanile (15-34 anni)
Operatori sociali, educatori, insegnanti,
Associazioni giovanili e Gruppi di Volontariato
Interventi dei Servizi educativi e sociali dei Comuni, Servizi Ausl
(sert/centro salute mentale/medici di base), progetti ed interventi delle
politiche giovanili.
•
Progettazione, coordinamento, monitoraggio e valutazione degli
interventi locali nell’ambito del gruppo tecnico tematico distrettuale
•
Percorsi informativi, di sensibilizzazione, formativi e consulenziali
rivolti ad adolescenti ed agli adulti significativi (genitori, educatori,
operatori sociali, insegnanti), anche attraverso piattaforma
42
7. Istituzioni/attori
sociali
8. Risorse umane
9. Risultati attesi
10. Piano
finanziario
informatica (sportello virtuale – via web)
•
Interventi di educativa di strada e educazione non formale nei
luoghi d’aggregazione giovanile
•
Attività di prevenzione e promozione di stili di vita sani nei Centri e
Strutture di Aggregazione giovanile
•
Laboratori ed Attività di educazione tra pari (peer education)
•
Attività di prevenzione per e con i giovani in occasione di eventi e
manifestazioni pubbliche (feste, fiere e sagre, concerti,
manifestazioni sportive)
Servizi sociali, culturali educativi dei Comuni, AUSL, Terzo settore,
Associazionismo e volontariato locale, Istituti scolastici,
Operatori dei servizi sociali, culturali, educativi dei Comuni, operatori
dei servizi Ausl, operatori ed educatori del Terzo Settore
•
Progettazione di dettaglio delle attività Comunali;
•
Report di monitoraggio dei risultati.
Previsione di
Di cui risorse
di cui risorse regionali
spesa TOTALE
comunali
(Fondo Sociale Locale in
attuazione D.A.L 26/10,
DGR n. 2288/10 e
Determinazione Servizio
programmaz. e sviluppo
sistema servizi sociali
n.15679 del 31.12.2010)
€ 27.559,00
Far West 2011
Comuni
Anzola dell’Emilia
Calderara di Reno
Crevalcore
Sala Bolognese
S. G. in Persiceto
S. Agata Bolognese
Totali
Popolazio
ne 15/34
al 1.1.10
Dati
demo.istat
.it
€ 4.573,00
€ 22.986,00
Contributi
regionali
% pop
Contributi comunali
2235 13,88%
2532 15,73%
2838 17,63%
1642 10,20%
5213 32,38%
1639 10,18%
16.099 100,00%
€ 3.190,46
€ 3.615,70
€ 4.052,43
€ 2.344,57
€ 7.442,87
€ 2.339,97
€ 22.986,00
€
€
€
€
€
€
€
0
0
1.533,00
1.040,00
0
2.000,00
4.573,00
Totali
€ 3.190,46
€ 3.615,70
€ 5.585,43
€ 3.384,57
€ 7.442,87
€ 4.339,97
€ 27.559,00
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 2.2
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Familiari
infanzia
adolesc.
Giovani
X
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipen
denze
X
CON LE FINALITÀ DI:
43
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
X
Prevenzione
X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
Programma di Attività Infanzia e Adolescenza l. r. n. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
No X
Sì
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra
2. Presa in carico
3. Costituzione
1. Supporto
multidisciplinare e lavoro
integrazione Fondo
domiciliarità
d’èquipe
comune
Altro
4. Sistema di
accoglienza in
emergenza
INTERVENTO/PROGETTO:
INTERVENTI DI STRADA E A BASSA SOGLIA D’ACCESSO
NELL’AREA DIPENDENZE
(Fondo Sanitario 2010 ripartizione, assegnazione e concessione
di fondi a favore delle Aziende Sanitarie)
Progetto Per una Comunità competente 2011
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
Potenziare l’integrazione intersettoriale (Servizi educativi e sociali dei Comuni, Sert, Unità
di Strada, Centro di salute mentale, Consultorio Familiare/Spazio giovani, Scuole,
Associazioni del Terzo Settore) ed il raccordo fra le diverse iniziative nell’ambito Gruppo
tecnico distrettuale Giovani e Dipendenze
•
Elaborare un piano d’azione condiviso di prevenzione delle dipendenze da sostanze ed
orientamento ai servizi specialistici attraverso gli interventi di strada
•
Realizzare “azioni di prossimità” con approccio comunitario in ciascun Comune,
nell’ambito delle iniziative programmate per la popolazione giovanile ed adulta
1.Soggetto
capofila
dell’intervento
2. Ambito
territoriale
3. Referente
dell’intervento:
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
Distretto Pianura Ovest
Davide Rambaldi
Unità Operativa SERT/AUSL
Tel. 051.6813457
e-mail: [email protected]
44
4. Destinatari
Popolazione (15-54 anni) con particolare attenzione alla fascia 15-25
anni
Scuole, Centri di formazione, Centri d’Aggregazione giovanile
Associazioni giovanili, Associazioni e Gruppi di volontariato.
Interventi dei Servizi educativi e sociali dei Comuni, Servizi Ausl
5.
(sert/centro salute mentale/medici di base), programmi scolastici per la
interventi/politiche
promozione della salute e del benessere e la prevenzione dell’uso ed
integrate collegate
abuso di sostanze psicoattive.
•
•
•
6. Azioni previste
•
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
Programmazione attività condivisa con gli operatori del Servizi Scuola
dei Comuni e gli insegnanti referenti delle Scuole Ambito 1.
Attività di sensibilizzazione e prevenzione rivolte ai giovani studenti
nelle Scuole
Iniziative di formazione, informazione, consulenza rivolti alla
popolazione adulta di riferimento (genitori, insegnanti, operatori
sociali, volontari)
Interventi
del
Servizio
LOOP
(Laboratorio
Osservazione
Organizzazione Prevenzione) dell’Azienda USL, Dipartimento Salute
Mentale - Distretti Pianura Est ed Ovest, Unità Operativa SERT) in
occasione di manifestazioni ed eventi pubblici (feste, fiere e sagre,
concerti, manifestazioni sportive)
Servizi sociali, culturali educativi dei Comuni, AUSL, Istituti Scolastici,
Operatori dei servizi sociali comunali , Operatori del SERT/AUSL –
Servizio LOOP (Laboratorio Osservazione Organizzazione Prevenzione)
Programmazione condivisa e produzione del piano delle attività nelle
Scuole dell’Ambito 1 per i giovani e per gli adulti
•
Produzione di relazioni trimestrali di monitoraggio e di un report finale
sui risultati di progetto (a cura degli operatori del Loop)
Previsione di spesa
di cui risorse regionali::
TOTALE
quota parte distrettuale del Fondo sanitario
regionale assegnato all’Azienda USL di
Bologna con Deliberazione di Giunta
regionale n. 2252 del 27.12.2010 e lettera
dirigente Dip.to salute mentale prot.51670
18.4.11
•
9. Risultati attesi
10. Piano
finanziario
€ 41.980,00
€ 41.980,00
2.1 AREA delle POLITICHE GIOVANILI :
Premessa:
I Comuni della Zona Pianura Ovest hanno confermato per il mandato amministrativo
2009-2014 l’istituzione del Tavolo politico degli Amministratori con delega alle Politiche giovanili
ed il relativo gruppo tecnico tematico, partecipato dai referenti dei Servizi comunali interessati e
coordinato dall’Ufficio di Piano. Al tavolo delle Politiche Giovanili sono affidati compiti di
45
raccordo sovracomunale anche con i soggetti sociali ed il Terzo settore, per la progettazione, il
monitoraggio e la valutazione degli interventi relativi.
La Zona Pianura Ovest partecipa, attraverso l’Ufficio di Piano, al Coordinamento delle
Politiche Giovanili istituito dalla Presidenza della Provincia di Bologna, ed alle attività formative,
di monitoraggio, di raccolta dati e di valutazione promosse dall’Osservatorio provinciale sulle
Politiche Giovanili. In quest’ambito, ed in collegamento con la pubblicazione del Rapporto
Sociale Giovani Generazioni della Provincia di Bologna, nei primi mesi del 2011 è stato prodotto
il Portafoglio delle Politiche Giovanili 2009 dei Comuni di Terre d’Acqua , prima sperimentazione
di uno strumento di rendicontazione sociale degli investimenti e delle risorse dedicate alla
popolazione giovanile compresa nella fascia d’età 14-34 anni (Azione 1 del Progetto Giovani
Protagonisti di Terred’Acqua finanziato dalla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna nel
2010).
I Comuni di Pianura Ovest hanno aderito alla proposta di Governance delle Politiche
Giovanili della Presidenza della Provincia di Bologna ed hanno indicato, come referente politico
della Zona, la dott.ssa Eleonora Riberto, consigliera del Comune di Sala Bolognese e come
referenti del gruppo tecnico, le signore Barbara Martini, del Comune di Anzola ed Erica
Regazzi, del Comune di Sala Bolognese.
A fine 2010 sono stati approvati dalla Regione Emilia Romagna i progetti ammessi ai
contributi di spesa corrente ed in spesa d’investimento per interventi a favore dei Giovani, in
attuazione della Deliberazione della Giunta regionale n. 1378/10 (L.R.14/2008). Presentiamo
nella tabella sottoriportata i Progetti di titolarità della Pianura Ovest (schede 2.1.1 e 2.1.2.) e
quelli a cui si partecipa in partenariato con altri Distretti della Provincia di Bologna.
Il progetto Giovani Protagonisti di Terred’acqua (scheda 2.1.3), presentato alla
Fondazione Del Monte ed in attesa d’approvazione, propone il completamento delle attività
2011 ad integrazione del Progetto già finanziato nel 2010.
FONTE
FINANZ.TO
SOGGETTO SOGGETTO
TITOLARE
PARTNER
TITOLO
PROGETTO
COSTO
TOTALE €
L.R. 14/08
Buone Pratiche
DGR 1378/10 Comune di
di Cittadinanza
Distretto di
San Giovanni
spesa
attiva dei
20.600,00
San Lazzaro
corrente 2010 Persiceto
Giovani
L.R. 14/08
Comuni
DGR 1378/10
San Giovanni
Comune di
Spesa
P.
San Giovanni
investimenti
e
in Persiceto
2011
Sant’Agata
Bolognese
Pianura
L.R. 14/08
Ovest:
DGR 1378/10 Comune di
Crevalcore e
spesa
Casalecchio
ISIS
corrente 2010
Archimede
Investimento al
Centro
(d’aggregazione 12.285,71
giovanile)
Il futuro volta le Pianura O.
spalle alle Mafie 3.500,00
FINAZIA
MENTO
RER
€
TEMPI
14.350,00
2011
8.600,00
Entro il 31.12.
2013
Pianura O.
2.450,00
2011
46
L.R. 14/08
Informazione e
DGR 1378/10 Comune di
Distretto
partecipazione Pianura O. Pianura O.
Pianoro
Pianura Ovest dei giovani
700,00
700,00
spesa
(Rete Eurodesk)
corrente 2010
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2010.
2011
SCHEDA
N. 2.1.1
INTERVENTO/PROGETTO:
BUONE PRATICHE DI CITTADINANZA ATTIVA DEI GIOVANI
1.Soggetto
capofila
dell’intervento
2. Ambito
territoriale
3 Referente
dell’intervento:
4. Destinatari
5. interventi
politiche
integrate
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
Distretto Pianura Ovest e
Distretto di San Lazzaro di Savena
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano Pianura Ovest:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
Giovani (18-26 anni)
Politiche per le giovani generazioni e relativi progetti d’intervento (L.r.14/08);
Pianura Ovest:
Attività del gruppo 3.0 “Giovani & Assessori” per il coinvolgimento e la
messa in rete dei gruppi giovanili presenti nei sei Comuni
coprogettazione dei giovani e realizzazione di attività d’interesse (eventi e
6. Azioni
manifestazioni culturali, musicali, teatrali, sportivi) in raccordo con gli
previste
operatori dei Centri d’aggregazione ed i Servizi Comunali di riferimento
San Lazzaro di Savena:
Concorso di Idee “Ci sei o ci fai?” per la realizzazione di progetti culturali,
interculturali, ludico-ricreativo, d’impegno civico e di solidarietà sociale dei
giovani.
L’Ufficio di Piano e i Comuni del Distretto di Pianura Ovest e di San Lazzaro di
7.
Savena, il Tavolo provinciale di coordinamento e l’Osservatorio delle Politiche
Istituzioni/attori giovanili, i Centri di Aggregazione giovanili, Forma Giovani, Società consortile
sociali coinvolti di Futura SpA, Società pubblica per la formazione e lo sviluppo del Territorio,
Associazioni Giovanili.
Operatori dei Comuni, orientatori e tutor, formatori, educatori, animatori
8. Risorse
culturali.
umane
47
PIANURA OVEST:
•
Produzione del programma di attività locali e sovracomunali del Gruppo
3.0 G&A
•
Realizzazione di almeno un evento/iniziativa sovracomunale
•
Raccolta di proposte finalizzate alla costruzione del Piano Giovani di
Terred’Acqua.
SAN LAZZARO DI SAVENA:
•
Realizzazione di almeno 4 iniziative/progetti distrettuali di cui 3 nei Comuni
di Ozzano, Pianoro e S.Lazzano e 1 congiunta nei Comuni Loiano,
Monghidoro, Monterenzio.
9. Risultati
attesi
10. Piano
finanziario
:
spesa TOTALE di cui risorse comunali
Pianura Ovest: € 3.650,00
S.Lazzaro:
€ 2.600,00
€
€. 20.600,00
risorse regionali:
Pianura.O € 8.350,00
S.Lazzano € 6.000,00
€ 6.250,00
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
€ 14.350,00
SCHEDA
N. 2.1.2
INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE, ADEGUAMENTO E DOTAZIONE STRUMENTALE
E TECNOLOGICA DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE:
1.Soggetto
capofila
dell’intervento
2. Ambito
territoriale
3. Referente
dell’intervento:
4. Destinatari
5. interventi e
politiche
integrate
Progetto Investimento al Centro
(d’aggregazione giovanile)
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
Comuni di Terred’Acqua - Distretto Pianura Ovest
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
Strutture, Centri e Spazi comunali di aggregazione per adolescenti e
giovani
Politiche per le giovani generazioni e relativi progetti d’intervento
(L.r.14/08)
Acquisto di dotazioni e beni strumentali e tecnologici nei Centri
d’aggregazione dei Comuni di S.Giovanni Persiceto e Sant’Agata
6. Azioni previste
Bolognese, per migliorare, qualificare, potenziare l’offerta di opportunità e
servizi rivolti alla popolazione giovanile
48
7.Istituzioni e
attori sociali
8. Risorse
umane
9. Risultati attesi
10. Piano
finanziario
L’Ufficio di Piano e i Comuni di San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata
Bolognese del Distretto di Pianura Ovest, i Centri di Aggregazione
giovanili pubblici, il Tavolo provinciale di coordinamento e l’Osservatorio
delle Politiche giovanili.
Tecnici comunali
Qualificare con nuova dotazione strumentale l’offerta d’attività dei
centri giovanili interessati
Previsione di di cui risorse comunali: di cui risorse regionali:
spesa
S.G. in Persiceto €
L.R. 14/08
TOTALE
2.685,00- S.Agata B. € DGR 1378/2010 e n.477/2011 –
1.000,71
Spese investimento 2011 (S.G. in
Persiceto € 6.265,00 – S.Agata B.
2.335,00)
•
€ 12.285,71
€ 3.685,71
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
€ 8.600,00
SCHEDA
N. 2.1.3
INTERVENTO/PROGETTO:
GIOVANI PROTAGONISTI DI TERRED’ACQUA 2011
(integrazione al Progetto 2010 presentata alla Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna ed in
attesa di approvazione)
1.Soggetto
capofila
2. Ambito
territoriale
3 Referente
dell’intervento:
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
Comuni di Terred’Acqua - Distretto Pianura Ovest
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail: [email protected]
4. Destinatari
Giovani (16-25 anni) italiani e stranieri di seconda generazione
5. interventi
Politiche per le giovani generazioni e relativi progetti d’intervento
politiche
(L.r.14/08); politiche d’integrazione sociale per gli immigrati stranieri
integrate
(interventi con Giovani immigrati di II Generazione)
• Elaborazione del modello di rendicontazione sociale degli interventi di
politica giovanile del Distretto Pianura Ovest, in collaborazione con il
Coordinamento e l’Osservatorio Provinciale delle Politiche Giovanili (a
6. Azioni previste
cura del gruppo tecnico tematico distrettuale)
• Stage educativo/formativo “Giovani & Assessori”: affiancamento con
l’amministratore alle politiche giovanili di riferimento, promuove il
coinvolgimento e la partecipazione attiva dei coetanei per realizzare
49
iniziative e proposte a livello locale e sovra comunale.
• coprogettazione dei giovani e realizzazione di attività d’interesse
(eventi e manifestazioni culturali, musicali, teatrali, sportivi) in raccordo
con gli operatori dei Centri d’aggregazione e dei Servizi Comunali di
riferimento.
L’Ufficio di Piano e i Comuni del Distretto di Pianura Ovest, la Fondazione
del Monte di Bologna e Ravenna, i Centri di Aggregazione giovanili, il
7.
Tavolo provinciale di coordinamento e l’Osservatorio delle Politiche
Istituzioni/attori
giovanili, I Soggetti del Terzo Settore locale (Cooperative sociali,
sociali coinvolti
Associazioni e Gruppi Volontariato), Forma Giovani, Società consortile di
Futura SpA, Società pubblica per la formazione e lo sviluppo del Territorio.
8. Risorse
Operatori dei Comuni, orientatori e tutor, formatori, educatori, animatori
umane
culturali.
•
Crescita del senso d’appartenenza dei giovani alla comunità locale ed il
loro coinvolgimento attivo nella realizzazione di attività ed iniziative per
e con i propri coetanei, con particolare attenzione all’interazione
interculturale ed al coinvolgimento dei giovani immigrati di Seconda
Generazione
•
Diffusione della cultura della cittadinanza e della partecipazione
democratica: coinvolgimento di almeno 1 Centro di Aggregazione
9. Risultati attesi
giovanile per ciascun Comune e di almeno 1500 giovani 16-25 anni a
livello distrettuale. Realizzazione di almeno un’iniziativa per Comune di
carattere interculturale, con il coinvolgimento dei Giovani immigrati di II
Generazione.
•
Rendicontazione sociale degli interventi di politica giovanile:
monitoraggio, valutazione, pubblicizzazione, comunicazione dei
risultati.
Previsione di
di cui risorse comunali
di cui risorse da
spesa TOTALE (valorizzazione delle spese di
Fondazione del Monte
10. Piano
personale dedicato)
di Bologna e Ravenna
finanziario:
€ 18.000,00
Da definire
€ 18.000,00
PROGETTI SOVRAZONALI:
Sheda 2.1.4
COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE POLITICHE GIOVANILI
Comune o altro ente capofila Provincia di Bologna
Responsabile del
progetto/programma:
nominativo e recapiti
Dott. Stefano Ramazza
Capo di Gabinetto Presidenza - Provincia di Bologna
[email protected]
051-6598345
50
Destinatari
Giovani a partire dai 11 anni Soggetti diversi (Istituzioni
Pubbliche, Associazioni, Scuole) che lavorano con e per i
giovani
Specificare se è in
continuazione
Il progetto è in continuazione rispetto all’anno precedente
Ambito territoriale di
realizzazione
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Obiettivi del progetto
Azioni previste
Intero territorio provinciale, con un’articolazione di Tavoli
sulle politiche giovanili nelle zone socio sanitarie
Soggetti finanziatori ed attuatori di progetti e servizi per i
giovani: Istituzioni Pubbliche, Associazioni,
ScuoleFondazioni, Istituzione Minguzzi
Coordinare e rendere coerenti le azioni messe in atto
nei diversi ambiti attraverso il coordinamento delle
attività/progetti realizzati nei vari servizi della Provincia e
nei territori delle Zone
Rafforzare i gruppi di lavoro sovracomunali e provinciali
per rispondere alle esigenze formative degli operatori
del territorio (in particolare per il supporto nella scrittura
di progetti candidabili ad ottenere finanziamenti, e nella
fase della valutazione degli stessi).
Collaborazione dell'Osservatorio Provinciale sulle
Politiche Giovanili con gli operatori pubblici comunali e
delle Zone e con gli operatori delle diverse agenzie
educative, per il monitoraggio e valutazione dei progetti
finanziati da Enti pubblici per il migliore coordinamento
degli Enti Locali e delle Associazioni e la produzione di
dati e relazioni di sintesi sulle esperienze attuate, al fine
di sostenere la ri-progettazione.
Redazione del Portafoglio delle politiche giovanili di
Zona sulla base dei dati di bilancio 2010 dei Comuni e
secondo la metodologia adottata dalla Regione Emilia
Romagna e dalla Provincia di Bologna per la redazione
del Rapporto Sociale Giovani Generazioni presentato il
17 gennaio 2011. La Provincia affianca e assiste le
Zone in tale redazione secondo la sperimentazione
positiva nel 2010 della redazione del Portafoglio nelle
diverse Zone .
Generali:
- Focus formativi con gli operatori dei distretti e dei Comuni.
- Collaborazioni con il Gabinetto di Presidenza della
Provincia e con lo Staff Tecnico dell’Osservatorio Politiche
giovanili.
Specifiche:
Promozione di partecipazione diretta dei giovani nella
progettazione e gestione delle azioni degli Enti Locali.
Sviluppo dei prodotti informatici già a disposizione del
Gabinetto di Presidenza come data base su progetti, servizi
e azioni di rilevanza provinciale e comunale per la loro
fruizione pubblica tramite sito della Provincia o
dell’Osservatorio Politiche giovanili.
51
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Incontri tra lo staff dell’Osservatorio politiche giovanili e i
responsabili di progetti per la redazione delle schede di
Monitoraggio in itinere e Valutazione finale per i progetti
presentati e finanziati con bandi della Regione.
Presenze agli incontri dei 7 tavoli tematici sulle politiche
giovanili delle Zone e con i Comuni che hanno il Consiglio
Comunale dei ragazzi, per rafforzare la relazione tra il
Coordinamento Provinciale, l’Osservatorio e gli operatori
delle Zone con scambio di informazioni e coordinamento
delle azioni tra le zone.
Costo totale previsto
Quota regionale Eventuale
862.848,14euro
(da 862.848,14euro quota
finanziamenti L.R.14/08 per (da finanziamenti nazionale
il 2009-2010, assegnati ai L.R.14/08 per il
2009-2010,
progetti delle zone )
assegnati
ai
progetti
delle
zone
Indicatori per il monitoraggio e valutazione dei progetti sono
previsti nelle singole schede di ogni progetto redatte in
condivisione tra i responsabili dei progetti e Staff Tecnico
dell’Osservatorio politiche giovanili
Attuazione delle altre azioni previste
Scheda 2.1.5.
Progetto di sensibilizzazione e formazione al servizio civile volontario
Comune o altro ente capofila
Responsabile del
rogetto/programma:
Provincia di Bologna/Coordinamento Provinciale degli
Enti di Servizio Civile di Bologna
Coordinamento provinciale enti
CO.PR.E.S.C. TEL 051/6599261
di
servizio
civile
operatori di enti locali e non profit, adolescenti e giovani
del territorio provinciale, cittadinanza, studenti e docenti
Destinatari
degli istituti di istruzione superiore, studenti e tutor dei
centri di formazione professionale, famiglie, studenti
universitari,
Specificare se è in continuazione Sì
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Il territorio provinciale
Enti di servizio civile aderenti al Coordinamento
Provinciale di Bologna (enti pubblici, fondazioni,
organizzazioni non profit, cooperative )
Associazioni di promozione sociale
Organizzazioni di volontariato
52
Obiettivi del progetto
Azioni previste
Centri di aggregazione giovanile
Università
Centri sociali e ricreativi
Scuole medie superiori
Centri di formazione professionale
- Diffondere i valori del servizio civile quale strumento di
cittadinanza attiva e di impegno sociale per i giovani
italiani e stranieri
- Creare momenti di incontro e scambio tra i volontari di
enti diversi per attività e per territorio
- Contribuire alla formazione di cittadini responsabili
attraverso
percorsi
di
sensibilizzazione
e
apprendimento
- Creare occasioni di confronto tra gli operatori degli enti
di servizio civile per lo scambio di buone pratiche
- Avviare esperienze di coprogettazione tra enti per
condividere competenze, innalzare la qualità del sevizio
civile, rispondere in forma congiunta ai bisogni del
territorio
- Attivazione di gruppi di lavoro tematici e/o distrettuali
tra gli enti per la realizzazione delle attività previste dal
sistema di servizio civile;
- Formazione generale dei volontari in SCN in forma
coordinata e congiunta tra gli enti di SC;
- Percorsi formativi coordinati e congiunti tra gli enti del
territorio per l’aggiornamento delle figure previste dal
sistema di servizio civile: progettisti, selettori, olp;
- Interventi di presentazione del servizio civile nelle
scuole superiori, nei centri di formazione professionale
e nelle facoltà universitarie;
- Organizzazione di iniziative promozionali per
diffondere la cultura del servizio civile tra i giovani e la
cittadinanza
- Rilevazione, monitoraggio e valutazione delle azioni
previste
- Elaborazione di un piano provinciale del servizio
civile tramite l’analisi del sistema e la definizione di
obiettivi ed azioni prioritarie
53
Costo totale
previsto
Piano finanziario
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Quota regionale
750,00 €
(quota per formazione olp)
€ 23.250
3.000,00 €
(quota per l’organizzazione di
eventi)
1.500,00 €
(quota per attività di
sensibilizzazione per minori)
5.000,00 € (Attività di
monitoraggio ed elaborazione
piano provinciale)
5.000,00 €
(quota per realizzazione
formazione generale)
4.500,00 € (quota per tutoraggio
formazione)
2.000,00 € (quota per promozione
bandi di SCN)
1.500,00 € (attività di
comunicazione e aggiornamento
sito web)
n. di corsi di formazione generale per volontari realizzati
n. di corsi di formazione per operatori realizzati
n. di eventi promozionali organizzati
n. di incontri di sensibilizzazione realizzati
n. di volontari in servizio civile regionale per minori
n. di incontri con gli enti di servizio civile
n. di coprogettazioni avviate
Scheda 2.1.6.
PROGETTO
Arte ed emozioni dal sociale.
Il teatro per l'educazione e l'inclusione
PROVINCIA DI BOLOGNA
Comune o altro ente capofila Settore Servizi alla Persona ed alla Comunità
Istituzione G.F. Minguzzi
Responsabile del
progetto/programma:
Anna Del Mugnaio
tel. 051 6598374
[email protected]
Staff di progetto:
Angela Bianchi, U.O. Coordinamento Handicap
Rita Paradisi, U.O. Politiche di contrasto all'esclusione
sociale
Alessandro Zanini, Settore Documentazione, Istituzione
Minguzzi
Stefania Sabella, U.O. Programmazione attività formative
54
Fabio Matteuzzi, U.O. Attività Culturali
Antonella Lazzari, U.O. Terzo Settore
Destinatari
Specificare se è in
continuazione
Diretti:
-giovani e adulti in condizioni di particolare fragilità
personale e/o sociale (pazienti dei Servizi di salute mentale,
persone con disabilità, detenuti, ecc.);
- adolescenti e giovani che frequentano le scuole
secondarie di primo e secondo grado e i centri di
formazione professionale accreditati per l'obbligo di
istruzione;
- comuni proprietari di teatri;
- direttori artistici dei teatri della provincia di Bologna;
- compagnie amatoriali attive nell'area del teatro sociale;
- associazioni di tutela impegnate nella promozione del
teatro sociale.
Indiretti:
- cittadini interessati ai temi del sociale, insegnanti, famiglie;
- operatori del sistema educativo in genere e operatori dei
servizi territoriali con particolare riferimento ai servizi che
afferiscono al DSM, all'area delle politiche giovanili e
dell'esecuzione penale;
- la cittadinanza in genere, in particolare il pubblico che
frequenta i teatri del territorio provinciale.
In parte.
Il Progetto, a partire da molteplici esperienze attive sul
territorio, si propone di ricondurle all'interno di unico
intervento che, pur mantenendone le specificità, definisca
obiettivi e azioni condivisi.
Il Progetto si situa dunque in continuità con azioni già in
essere,
promosse
e
in
parte
finanziate
dall'Amministrazione provinciale, che utilizzano il teatro e
l'espressione artistica come:
- strumento privilegiato di intervento per prevenire ed
affrontare creativamente il disagio,
- strumento di contrasto alla dispersione e di promozione
del successo e del benessere scolastico.
Tra le azioni già in essere si segnalano in particolare:
- “Teatro in Istituto Penale Minorile” laboratori teatrali, di
danza e di scrittura creativa;
- “Esperimento di teatro alla Dozza” laboratori teatrali, di
danza e di scrittura creativa rivolti ai detenuti del carcere
di Bologna;
- “Progetto Parole Comuni”, laboratori di musica, teatro e
video presso la Casa Circondariale di Bologna;
- “La sostanza della vita”, Intervento di in/formazione
sull’uso e di prevenzione dell’abuso di sostanze
psicoattive rivolti ai giovani adolescenti ospiti delle
comunità educative del territorio provinciale;
- “Rappresentarsi nelle differenze”, laboratori teatrali e di
scrittura creativa realizzati nelle scuole superiori;
55
“Linguaggi creativi”, laboratori teatrali nelle scuole sul
tema delle differenze di genere realizzati in
collegamento con la campagna nazionale del Fiocco
bianco contro la violenza sulle donne.
- “Cantamaggio” attività di laboratorio teatrale rivolta a
ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori;
- “Favolando per le valli” rassegna di teatro per i più
piccoli che si svolge nel periodo estivo nel territorio
appenninico;
- “Bil Bol Bul”, laboratori rivolti a bambini e ragazzi in
occasione del festival internazionale del fumetto; “Fieri
di leggere” incontri e laboratori per bambini e ragazzi
(promozione alla lettura);
- Festival "DDT - Diversi Teatri delle Diversità", I
edizione, Giugno 2010, Imola.
Si segnalano inoltre, quali iniziative di supporto per la
promozione di alcuni dei progetti indicati, la realizzazione
dei cataloghi:
-“Incontri in scena - arte ed emozioni dal sociale”.(per
l'ambito teatro e disabilità)
-“Catalogo delle Officine”, rassegna dei laboratori creativi
realizzati nelle scuole superiori
e negli enti di
formazione del territorio provinciale
Territorio provinciale di Bologna
-
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Obiettivi del progetto)
Provincia di Bologna:
- Settore Servizi alla Persona ed alla Comunità (U.O.
Coordinamento Handicap)
- Servizio Politiche Sociali e per la Salute (U.O. Terzo
Settore e U.O. Politiche di Contrasto all'esclusione
sociale)
- Servizio Scuola e Formazione (U.O. Programmazione
attività formative)
- Servizio Cultura e Pari Opportunità (U.O. Attività Culturali)
- Istituzione G.F. Minguzzi (Settore Documentazione)
Comuni del territorio provinciale: in particolare comuni sede
di teatro e sede delle istituzioni scolastiche coinvolte nel
progetto
Aziende USL di Bologna e Imola: Dipartimenti di Salute
Mentale, Unità Socio Sanitaria Integrata disabili adulti
Casa Circondariale di Bologna
Istituto Penale Minorile di Bologna
Ufficio Scolastico regionale - Ufficio IX ambito di Bologna
Istituti Scolastici e Centri di formazione professionale del
territorio provinciale
Associazione Scuole Autonome di Bologna (ASABO)
Associazioni culturali
Compagnie amatoriali
Il progetto persegue le seguenti finalità generali:
- sostenere e rafforzare la sinergia fra le esperienze di
teatro in ambito socio-educativo attive sul territorio della
56
provincia di Bologna e la loro messa in rete con il circuito
artistico-teatrale più tradizionale;
- valorizzare e coordinare tali esperienze affinché venga
pienamente riconosciuta la loro valenza terapeutica nella
costruzione sociale della persona, nonché la loro valenza
etica ed estetica, nella capacità di creare valore
sensibilizzando la collettività sui temi dell'emarginazione e
di creare bellezza nel loro essere un vero e proprio
prodotto artistico-culturale;
- sensibilizzare la cittadinanza ed in particolare le giovani
generazioni a temi di valenza sociale quali le differenze di
genere, l'integrazione e l'inclusione sociale, la diversità
come risorse, le pari opportunità, la lotta all'emarginazione
ed allo stigma;
- sostenere e rafforzare l'interdisciplinarietà delle proposte
culturali rivolte a bambini e ragazzi, nonché alle famiglie e
al mondo della scuola.
Il progetto si propone altresì di perseguire i seguenti
obiettivi:
- promozione del teatro in ambito socio-educativo come
prodotto culturale;
- sostegno alla costruzione di una rete di teatri che fanno
“cultura solidale” attivi nella lotta allo stigma attraverso gli
strumenti a loro propri;
- prevenzione del disagio e dell'emarginazione;
- sostegno a laboratori artistici a valenza
terapeutico/riabilitativa anche affinché possano trovare un
pubblico e un palcoscenico come momento finale del loro
percorso;
- sostegno all'espressione artistica declinata in contesti di
disagio e in ambito infantile e giovanile anche avvicinando
bambini e ragazzi alla conoscenza dell'ambito espressivo
spettacolare (musicale, teatrale, ecc..);
- valorizzare le esperienze di teatro realizzate nelle scuole
nella loro valenza didattica e come vettori di promozione del
benessere a scuola;
- accompagnare i direttori artistici dei teatri in un percorso
che li veda soggetti attivi nell'azione di sensibilizzazione e
lotta allo stigma rivolta al loro pubblico abituale.
Il progetto include azioni ed attività previste anche nel
progetto sovrazonale: “Sostegno al reinserimento sociale di
minori e adulti in esecuzione penale”.
Azioni previste
Il progetto, di durata biennale (settembre 2011 – giugno
2013) , prevede la realizzazione - fra settembre 2011 e
giugno 2013 - delle seguenti attività:
1) percorso “laboratori”
sostegno e produzione di laboratori artistico-teatrali rivolti
ad adulti e minori in condizioni di particolare fragilità
personale o sociale;
− realizzazione di laboratori teatrali nelle scuole, negli Enti
57
di formazione professionale e, in generale, sul territorio
provinciale;
− realizzazione, in esito ai laboratori, di eventi spettacolari
che vedano come protagonisti i partecipanti ai laboratori
stessi;
− costruzione di un circuito di spazi per tali
rappresentazioni considerandone: disponibilità,
condizioni per l'utilizzo, accessibilità;
2) percorso “costruzione delle reti”- la rete dei teatri solidali
− sensibilizzazione rivolta ai direttori artistici dei teatri del
territorio provinciale perché inseriscano annualmente
nel cartellone delle programmazioni, in rassegne e/o
abbonamenti, almeno un evento qualitativamente
significativo e preferibilmente scelto fra quelli prodotti
nell'ambito del progetto, con lo scopo di sensibilizzare
sui temi dell'esclusione sociale (“il tredicesimo
spettacolo”);
− coinvolgimento dei comuni proprietari di teatri nella
costruzione di una rete di “teatri solidali”, avendo a
riferimento l'organizzazione dei distretti socio-sanitari e
culturali;
− sostegno alla creazione di una rete tra scuole ed enti di
formazione professionale con particolare attenzione a
quelle che presentano maggiori fattori di complessità ed
alla distribuzione territoriale;
− coinvolgimento dei territori privi di teatri o luoghi
specificamente destinati al pubblico spettacolo,
nell'intento di diffondere il più possibile una progettualità
culturale e sociale;
3) evento pubblico di avvio del progetto
− realizzazione di un seminario pubblico di riflessione sul
rapporto fra teatro in ambito socio-educativo e
produzione artistico-culturale.
4) promozione delle iniziative realizzate
− volantini, brochure, siti web della rete, newsletter, ecc. a
partire da quelli già esistenti;
− creazione di uno slogan e di un logo del progetto
Si prevede che lo Staff di progetto elabori, in fase di avvio
del progetto, un piano operativo per la sua realizzazione.
Piano finanziario
Costo totale previsto
Quota
Quota nazionale
(settembre 2011 – settembre
regionale
2012)
110.000 euro
1) percorso laboratori
tot. 80.000 euro
2) percorso costruzione delle
reti
tot. 25.000 Euro
3-4) evento pubblico e
promozione delle iniziative
tot. 5.000 Euro
58
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Laboratori teatrali artistico-espressivi realizzati (almeno
17 di cui: 3 realizzati con i detenuti adulti o minori, 4
realizzati nelle scuole, 5 realizzati con persone disabili,
1 sul tema delle dipendenze patologiche; 4 per la
promozione dell'espressione artistica infantile e
giovanile);
Eventi spettacolari provenienti dal circuito del teatro
socio-educativo
che
vengono
inseriti
nella
programmazione artistica dei teatri della provincia di
Bologna (almeno 2)
Eventi spettacolari del teatro tradizionale che hanno tra i
protagonisti i soggetti target del progetto e/o che
affrontano tematiche di interesse socio-educativo
(almeno 1)
Partecipanti al seminario pubblico (almeno 70)
59
3. AREA IMMIGRATI STRANIERI
Premessa:
Il monitoraggio delle attività 2010 ha evidenziato un residuo di spesa ancora da programmare
nei seguenti progetti:
- mediazione linguistica e alfabetizzazione: € 13.050,42
- azioni d’integrazione sociale dei cittadini stranieri: € 4.243,83 (quota di Sala Bolognese)
Il Piano Distrettuale per Azioni d’Integrazione sociale a favore dei Cittadini immigrati stranieri
2011 si articola in due progetti distinti:
“La Mediazione linguistica e culturale a Scuola e nei Servizi”: realizza interventi di
alfabetizzazione linguistica e sostegno all’apprendimento per alunni immigrati stranieri
nelle Scuole dell’Ambito 1 ed interventi di mediazione linguistica e culturale nelle Scuole
e nei Servizi. La programmazione è coordinata dall’Ufficio di Piano con il Gruppo tecnico
distrettuale dell’Area 1. Responsabilità Genitoriali, Infanzia ed Adolescenza. Il progetto è
parte integrante del Piano distrettuale per l’Infanzia e l’Adolescenza.
“Azioni d’integrazione sociale dei cittadini immigrati stranieri nella Comunità locale”: è
coordinato dall’Ufficio di Piano con il Gruppo tecnico distrettuale Intercultura. La
progettazione di dettaglio e la gestione delle risorse è affidata ai Comuni, a cui sono
trasferite le risorse regionali per la realizzazione degli interventi locali.
INTERVENTI DISTRETTUALI
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA
ATTUATIVO
ANNUALE
2011.
SCHEDA
N. 3.1.
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons infanzia Giovani Anziani Disabili
Familiari adolesc
X
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
Prevenzione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
x
x
Immigrati Povertà
stranieri
Esclus.
X sociale
Salute
Dipend
mentale enze
Cura/Assistenza
x
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
No x
Sì
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra
Altro
2. Presa in carico
3. Costituzione
4. Sistema di
1. Supporto
multidisciplinare e
integrazione Fondo
accoglienza in
x
domiciliarità
lavoro d’èquipe
emergenza
comune
60
INTERVENTO/PROGETTO:
MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE A SCUOLA E NEI SERVIZI
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
Garantire informazione, orientamento ed accesso alla rete dei servizi e delle opportunità
territoriali alla popolazione immigrata anche con l’intervento di mediazione linguistica ed
interculturale.
•
Favorire ed accompagnare la piena integrazione a scuola e nella Comunità locale delle
seconde generazioni degli immigrati.
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
1.Soggetto
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
capofila
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
2.Ambito
territoriale
3. Referente
dell’intervento:
4. Destinatari
5. interventi
politiche
integrate
Distretto Pianura Ovest
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
Alunni stranieri inseriti nella scuola primaria e secondaria e le loro famiglie
Nuclei familiari che si rivolgono ai servizi sociali dei Comuni
Programmi distrettuali per la responsabilità familiare, l’infanzia e
l’adolescenza (L.r.14/08)
Interventi di alfabetizzazione e sostegno all’apprendimento dell’Italiano
(lingua 2) a Scuola per alunni stranieri
6. Azioni previste Intervento di mediazione linguistica ed interculturale a Scuola e nei
Servizi sociali comunali per genitori immigrati stranieri
Laboratori d’intercultura per bambini e genitori
7. Istituzioni
Servizi Scuola e Sociali dei Comuni, Istituti Comprensivi e Scuole
attori sociali
8. Risorse
Insegnanti, mediatori e facilitatori linguistici e culturali,
umane
Nell’anno scolastico 2011-12 si prevede:
•
almeno 400 interventi di sostegno all’apprendimento dell’italiano (L2)
per alunni stranieri neo arrivati o in difficoltà
9. Risultati attesi
•
almeno 260 interventi di mediazione culturale e facilitazione della
comunicazione fra Operatori scolastici e dei Servizi Comunali ed Adulti
immigrati che non conoscono l’italiano.
Previsione di spesa TOTALE
di cui risorse regionali (Fondo
Sociale Locale in attuazione
D.A.L 26/10, DGR n. 2288/10 e
10. Piano
Determinazione Servizio
finanziario
programmaz. e sviluppo sistema
servizi sociali n.15679 del
31.12.2010)
61
€ 17.813,37
€ 17.813,37
Alunni stranieri anno
Mediazione linguistica e scolastico 2009/2010
dati Comuni Distretto % alunni
culturale a scuola
Pianura Ovest
stranieri
Comuni
Anzola dell’Emilia
231 15,46%
Calderara di Reno
154 10,31%
Crevalcore
397 26,57%
Sala Bolognese
101
6,77%
S. G. in Persiceto
436 29,18%
S. Agata Bolognese
175 11,71%
Totali
1.494 100,00%
Contributi regionali
€ 2.753,95
€ 1.836,56
€ 4.733,01
€ 1.205,96
€ 5.197,94
€ 2.085,95
€ 17.813,37
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 3. 2
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Resp.
Familiari
X
infanzia
adolesc
X
Giovani
Anziani
X
Disabili
Immigrati
stranieri
X
Povertà
Esclus.
sociale
X
Salute
mentale
Dipend.
ze
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
Prevenzione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
Programma di Attività Infanzia e Adolescenza l. r. n. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
No
Sì
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra
2. Presa in carico
3. Costituzione
1. Supporto
integrazioneFondo
multidisciplinare e lavoro
domiciliarità
comune
d’èquipe
4. Sistema di
accoglienza in
emergenza
Altro
62
INTERVENTO/PROGETTO:
INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI
NELLA COMUNITA’ LOCALE.
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
Garantire informazione, orientamento ed accesso alla rete dei servizi anche con
l’intervento di mediazione interculturale.
•
Accompagnare il processo d’integrazione con un piano distrettuale per l’apprendimento
della lingua italiana per i minori, in collaborazione con le scuole, e per gli immigrati
stranieri adulti
•
Promuovere la salute ed il benessere anche con l’intervento di mediazione interculturale
nei servizi, con particolare riferimento alla salute delle donne e dei minori (Consultorio
famigliare, Sportello sociale, Servizi Minori dei Comuni)
•
Favorire ed accompagnare la piena integrazione delle seconde generazioni d’immigrati
•
Favorire l’inserimento lavorativo delle donne immigrate
•
Sostenere i processi di associazionismo e di cittadinanza attiva della popolazione
immigrata.
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
1.Soggetto capofila
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
dell’intervento
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
Distretto Pianura Ovest
2. Ambito territoriale
3. Referente
dell’intervento:
4. Destinatari
5. interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
• Adulti immigrati stranieri
• Giovani di seconda generazione
• Gruppi di Donne immigrate
• Associazioni di cittadini immigrati e nativi
Programmi Responsabilità familiari, Infanzia e Adolescenza;
Programma di contrasto alla Povertà, interventi per il Lavoro,
Progetto Giovani di II generazione.
programmazione delle attività formative per l’apprendimento della
lingua italiana attraverso il Tavolo distrettuale partecipato dal
Centro territoriale di formazione permanente, Agenzie formative,
Associazioni e Volontariato, impegnati nelle attività
d’insegnamento della lingua italiana per immigrati stranieri adulti.
Laboratori di progettazione partecipata d’ iniziative di comunità con
i giovani di seconda generazione
Azioni di orientamento, e tutoring per favorire l’accesso alle
opportunità formative ed occupazionali del territorio anche in
autoimpresa (integrazione con gli interventi di politica attiva per il
lavoro)
Percorsi di sensibilizzazione alla cittadinanza attiva ed
empowerment dei gruppi/associazioni costituiti
63
7. Istituzioni/attori
sociali coinvolti
8. Risorse umane
Servizi e Sportelli Sociali dei Comuni, Scuole e Centri di Formazione
Professionale, Servizi Sanitari (Consultorio familiare e Pediatria di
Comunità, Medicina di base, Centro di salute mentale),
Associazionismo e volontariato locale, Terzo Settore.
Operatori dei servizi comunali, dell’Ausl ed Asp componenti il
Gruppo tecnico distrettuale
Operatori delle Organizzazioni del Terzo Settore
Insegnanti e mediatori culturali
Almeno due incontri del Tavolo distrettuale per l’isegnamento della
lingua italiana per scambio informazioni e buone pratiche del
territorio (metodologia e strumenti didattici; certificazione delle
competenze linguistiche)
•
Progettazione di almeno un percorso di formazione degli operatori
sui temi dell’interculturalità
•
Progettazione e realizzazione di almeno una proposta progettuale
per ogni laboratorio partecipato dai giovani di II generazione e dai
gruppi di donne immigrate.
•
Almeno 100 interventi individuali attivati dagli Sportelli sociali dei
Comuni
Previsione di Di cui risorse
(Fondo Sociale Locale in
spesa
comunali
attuazione D.A.L 26/10, DGR
TOTALE
n. 2288/10 e Determinazione
Servizio programmaz. e
sviluppo sistema servizi sociali
n.15679 del 31.12.2010)
•
9. Risultati attesi
10. Piano
finanziario
€ 44.703,63
Comuni
Pop.
Dati
Reside
demo.istat.it nte
1.1.10
Anzola
11.851
dell’Emilia
Calderara
13.035
di Reno
Crevalcore 13.580
Sala
8.260
Bolognese
S. G. in
26.915
Persiceto
S. Agata
7.336
Bolognese
Totali
80.977
% pop.
Resi
dente
€ 13.803,00
Pop.
% pop.
straniera straniera
1.1.2010
Contributi
regionali
€ 30.900,63
Contributi
comunali
0
Totali
14,64%
1174
15,23% €
4.615,01 €
16,10%
1060
13,75% €
4.611,92 € 5.000,00 € 9.611,92
16,77%
10,20%
1973
464
25,58% €
6,02% €
6.543,21 € 2.803,00 € 9.346,21
0 € 2.506,04
2.506,04 €
33,23%
2034
26,37% €
9.208,39 €
9,06%
1006
13,05% €
3.416,06 € 6.000,00 € 9.416,06
100,00%
7711
0
€ 4.615,01
€ 9.208,39
100,00% € 30.900,63 € 13.803,00 € 44.703,63
64
INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI
Scheda 3.3
OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE IMMIGRAZIONI
Comune o altro ente capofila di progetto Provincia di Bologna
Responsabile del progetto/programma:
Destinatari
Specificare se è in continuazione
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi
Azioni previste
Raffaele Lelleri, Servizio Politiche e Sociali per
la salute, U.O. Politiche dell'immigrazione
raffaele. [email protected]
tel. 051 6598992 fax 051 6598620
La Provincia ed i Comuni del territorio
provinciale, gli Enti pubblici e gli organismi del
privato sociale, i servizi territoriali, gli studenti, i
ricercatori e, in generale, i cittadini italiani e
stranieri che fruiscono delle informazioni diffuse
dall’Osservatorio.
Sì
territorio provinciale di Bologna
La realizzazione delle attività dell’Osservatorio
richiede l’attivazione di rapporti di collaborazione
con una pluralità di soggetti pubblici e privati, sia
quali fonti di informazione che quali destinatari
delle informazioni stesse.
Fornire agli Enti locali uno strumento di
orientamen-to e sostegno alla programmazione
ed al monitorag-gio e valutazione degli interventi
in tema di immigra-zione.
Disporre di informazioni quantitative e qualitative
aggiornate sulla presenza e le modalità di insediamento ed integrazione della popolazione
immi-grata nel territorio provinciale.
Mantenere un punto di consultazione e di documentazione in grado di fornire e diffondere informazioni sul fenomeno migratorio a livello locale,
senza trascurare la dimensione regionale e
nazionale.
- Raccolta, elaborazione e analisi del
materiale
statistico
e
documentale
proveniente da diverse fonti, con particolare
attenzione agli enti che producono
informazioni sulla popolazione straniera
immigrata nel territorio della provincia di
Bologna.
•
Produzione di un Dossier-Annuario
65
contenente la raccolta e analisi di dati
statistici e di materiale documentale sul
fenomeno migratorio a Bologna e provincia,
con opportuni richiami al quadro regionale e
nazionale, riferiti a diverse aree di interesse,
tra le quali: demografia, sanità, educazione,
scuola e servizi sociali, giustizia, casa, lavoro
e formazione professionale, ecc.
•
Produzione di almeno 10 NewsLetter
elettroniche, per la diffusione di informazioni
sui temi dell'immigrazione.
•
Consultazione,
presso
la
Biblioteca
del'Istituzione G.F. Minguzzi, del materiale
documentale archiviato.
•
Realizzazione
di
una
ricerca
di
approfondimento per fare il punto sul tema
“disabilità e immigrazione” con particolare
attenzione ai temi dell'inserimento nelle
scuole di alunni immigrati e disabili, nonché
dell'accesso di minori e adulti immigrati e
disabili, al sistema territoriale dei servizi
previdenziali, sociali, sanitari, educativi e per
l'inserimento al lavoro.
Costo totale Quota
Eventuale quota
previsto
regionale
nazionale
Piano finanziario
40.238,00
Euro
Indicatori per il monitoraggio/valutazione Numero newsletter prodotte (almeno 10)
Report di ricerca
Scheda 3.4
PROGETTO:
ASSISTENZA AL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DEI CITTADINI STRANIERI
E APOLIDI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA
Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA
Responsabile del progetto/programma:
Destinatari
Rita Paradisi, Servizio Politiche e Sociali per la
salute, U.O. Politiche dell'immigrazione
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
STAFF DI PROGETTO:
Antonella Lazzari, U.O. Amministrativa
Il progetto è rivolto prioritariamente ai 30
consiglieri eletti nel Consiglio dei cittadini
stranieri e apolidi della Provincia di Bologna ed
agli Organi dell’Amministrazione provinciale, ma
66
Specificare se è in continuazione
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
Azioni previste
Piano finanziario
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
coinvolge tutta la comunità provinciale, nelle sue
diverse forme ed espressioni, con particolare
riferimento alla popolazione straniera residente.
sì
Territorio provinciale di Bologna
Il Consiglio e la Giunta provinciali, l’Assemblea
del Nuovo Circondario imolese, la Conferenza
Metropolitana dei Sindaci, i Comuni del territorio
provinciale.
Supportare l’attività del Consiglio dei cittadini
stranieri e apolidi della Provincia di Bologna,
eletto a suffragio universale e diretto, dagli
stranieri residenti in provinciale di Bologna, il 2
dicembre 2007
Assistenza alle sedute del Consiglio,
organizzazione della logistica degli incontri,
invio convocazioni, redazione dei verbali e
delle delibere.
Collaborazione con l’Ufficio di Presidenza del
Consiglio: invio convocazioni, revisione
ortografica dei documenti elaborati.
Collaborazione per l’organizzazione di
attività eventualmente promosse dal
Consiglio e invio OdG approvati dal
Consiglio agli enti interessati.
Stanziamento delle indennità di funzione,
compatibilmente alle novità introdotte dalla L.
122/2010 le cui possibili ripercussioni sulle
indennità spettanti ai consiglieri sono
attualmente oggetto di quesito alla Corte dei
Conti.
Attuazione di un piano di informazionecomunicazione sulle attività del Consiglio:
redazione dei comunicati stampa, gestione
del sito.
Costo totale Quota
Eventuale quota
previsto
regionale
nazionale
22.000,00 €
Numero di sedute del Consiglio (almeno 3)
Scheda 3.5
PROGETTO
SOSTEGNO AD INIZIATIVE A CARATTERE INTERCULTURALE
Comune o altro ente capofila di progetto PROVINCIA DI BOLOGNA
67
Specificare se è in continuazione
Rita Paradisi, Servizio Politiche e Sociali per la
salute, U.O. Politiche dell'immigrazione
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
STAFF DI PROGETTO:
Raffaele Lelleri, U.O. Politiche dell'immigrazione
I cittadini stranieri presenti sul territorio
provinciale e le loro associazioni, la popolazione
in genere.
In parte.
Ambito territoriale di realizzazione
Territorio provinciale di Bologna
Responsabile del rogetto/programma:
Destinatari
Provincia di Bologna, Distretti del territorio
provinciale, Associazioni e Centri interculturali
attivi in provincia sui temi dell'immigrazione, rete
Istituzioni/attori sociali coinvolti
provinciale degli Sportelli antidiscriminazione
che operano nell'ambito dell'omonimo Centro
regionale.
Il progetto si propone di:
- incrementare la visibilità in senso positivo della
presenza degli stranieri sul territorio attraverso
una diffusione valorizzante delle loro attività
- sostenere l'associazionismo promosso dai
cittadini stranieri immigrati
Obiettivi del progetto
- intervenire positivamente nel processo
d’integrazione fra comunità straniere e società
italiana;
- testimoniare contro il razzismo e le
discriminazioni, favorendo la mutua
accettazione dell’altro.
Si intende promuovere e sostenere la
realizzazione, in occasione della settimana
antirazzista 2012 e unitamente alle azioni
promosse da UNAR, di iniziative pubbliche di
sensibilizzazione
sui
temi
dell’antidiscriminazione.
Azioni previste
L'iniziativa, denominata “Settimana del dialogo
interculturale”, sarà realizzata in collaborazione
con i Distretti del territorio provinciale e sarà
accompagnata
da
una
campagna
di
comunicazione ad hoc. Si prevede di sostenere
la realizzazione di almeno due iniziative in ogni
Distretto.
Costo totale Quota
Eventuale quota
previsto
regionale
nazionale
Piano finanziario
15.045,00
Euro
Indicatori per il monitoraggio/valutazione n. iniziative realizzate (almeno 14)
68
Scheda 3.6
PROGETTO
PROPOSTA DI FORMAZIONE SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE
Comune o altro ente capofila
Responsabile del rogetto/programma:
Destinatari
Specificare se è in continuazione
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
Azioni previste
PROVINCIA DI BOLOGNA
Rita Paradisi, Servizio Politiche e Sociali per la
salute, U.O. Politiche dell'immigrazione
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
STAFF DI PROGETTO:
Alessandro Zanini, Istituzione Minguzzi, Settore
Documentazione
L’iniziativa è rivolta agli operatori dei servizi
sociali, socio-educativi e socio-sanitari dei
comuni e delle Aziende USL, agli operatori
sociali del Ministero della Giustizia, ad
insegnanti ed educatori, a mediatori culturali e
coordinatori pedagogici.
sì
territorio provinciale di Bologna
Provincia di Bologna (Ufficio Immigrazione)
Istituzione Gian Franco Minguzzi (Settore
Documentazione)
fornire agli operatori dei servizi territoriali
elementi di maggiore conoscenza delle
dinamiche politiche, sociali e relazionali
connesse al fenomeno migratorio, come si va
strutturando sul territorio provinciale,
considerando sia la normativa di riferimento che
gli elementi di criticità ad esso connessi, con
l’obiettivo di contribuire a migliorare la capacità
di risposta dei servizi territoriali a bisogni
diversificati anche culturalmente.
Si ipotizza la realizzazione di una o più iniziative
seminariali sulle dinamiche della migrazione
anche in relazione ai temi del disagio e
dell'intervento sociale in tali contesti, con
approfondimenti relativi alla mediazione dei
conflitti in un ottica interculturale, alla relazione
di aiuto nei contesti della migrazione, al
superamento di stereotipi e pregiudizi. Si
precisa che l’approfondimento dei contenuti e
l’organizzazione di dettaglio delle attività è allo
studio del team di progetto e potrebbe pertanto
subire modifiche rispetto a quanto qui ipotizzato
69
Piano finanziario
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Costo totale Quota
Eventuale quota
previsto
regionale
nazionale
€ 17.322,00
Numero partecipanti alle iniziative (100 circa)
70
4 AREA POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE
Premessa:
Il monitoraggio delle attività 2010 ha evidenziato un residuo di spesa ancora da programmare
nel seguente progetto:
- Contrasto povertà: € 37.499,00 (quota di Crevalcore ) e € 7.803,66 (quota di Sala B.)
il Programma 2011 di contrasto alla crisi economica prosegue ed implementa le attività del
PA2010 finalizzate al sostegno dei nuclei familiari e/o persone in difficoltà economica a seguito
della crisi occupazionale e del mercato del lavoro ed agli interventi di sostegno al reddito delle
famiglie che per morosità sono a rischio di sfratto e/o d’interruzione delle utenze.
Nel PA11 è stato inoltre inserito Il Progetto “Anticrisi” del Comune d’Anzola, sottoscritto da tutte
le parti sociali territoriali per sostenere le famiglie colpite dalla crisi economica ed in particolare
quei lavoratori licenziati dalla ditta Agricola Anzolese che, insieme al lavoro, hanno perso anche
l’abitazione, contrattualmente intestata alla ditta fallita.
INTERVENTI DISTRETTUALI:
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2010.
SCHEDA
N. 4.1
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respon
Familiari
infanzia
adolesc
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
CON LE FINALITÀ DI:
Prevenzione X
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute, stili
di vita sani X
Povertà
Esclus.
sociale
X
Salute
mentale
Dipende
nze
Cura/Assistenza X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
INTERVENTO/PROGETTO:
PROGRAMMA DI CONTRASTO ALLA CRISI ECONOMICA
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
Contrastare gli effetti della crisi economica e sostenere il reddito delle famiglie in
comprovata difficoltà a causa della riduzione o perdita del lavoro di uno o più membri
•
Sostenere il reddito delle famiglie in comprovata difficoltà attraverso dispositivi di
riduzione/esenzione di rette e provvedimenti contro il rischio di sfratto o sospensione delle
utenze per morosità.
71
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
1.Soggetto
capofila
dell’intervento
2. Ambito
territoriale
Distretto Pianura Ovest
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
3. Referente
dell’intervento:
Persone e nuclei familiari in temporanea difficoltà economica a seguito
degli effetti della crisi del mercato del lavoro quali licenziamenti,
mobilità, ricorsi alla cassa integrazione guadagni ordinaria,
4. Destinatari
straordinaria o in deroga, in contratto di solidarietà
Persone adulte disoccupate, inoccupate, con basso profilo e senza
qualifica professionale in carico ai Servizi sociali e sociosanitari
territoriali.
5.
Politiche sociali, politiche economiche, della casa e del lavoro, Piano
interventi/politich straordinario distrettuale di contrasto alla crisi economica.
e integrate
Presa in carico degli Sportelli sociali comunali ed elaborazione del
piano d’assistenza individuale o familiare
Erogazione delle misure di sostegno al reddito e dispositivi per
l’accesso al lavoro (indennità di frequenza per la formazione, tirocini
formativi, rimborso spese di viaggio per raggiungere il posto di lavoro
con mezzi pubblici, borse lavoro)
Dispositivi per il Credito d’Emergenza
Elaborazione del Interventi economici a prevenzione delle procedure
di sfratto per morosità (pagamento affitto o rate di mutuo)
Interventi economici a prevenzione dell’interruzione per morosità delle
utenze (pagamento bollette gas, luce, acqua, riscaldamento, telefono)
6. Azioni previste
provvedimenti di riduzione, esenzione, rateizzazione tariffe e rette per i
servizi per minori ed adulti
Promozione di Servizi informativi e consulenziali alla cittadinanza sulla
gestione dei mutui e prestiti, in collaborazione con Patronati, Sindacati
e Associazioni Territoriali.
Promozione di un Gruppo tematico sull’inserimento lavorativo ed lo
sviluppo occupazionale delle fasce deboli della popolazione,
partecipato dai tecnici comunali e dagli attori sociali interessati (Centro
per l’impiego, Centri di Formazione, Associazioni, Aziende, Sindacati,
Cooperative Sociali) con cui avviare la progettazione per il triennio
2012-14.
Servizi e Sportelli sociali del Comuni, Centri di Formazione Professionale,
7. Istituzioni
Centro per l’Impiego, Aziende Pubbliche e private, Organizzazioni di
attori sociali
categoria e del mondo del lavoro, Terzo settore, Cooperative Sociali
8. Risorse
Assistenti Sociali e Operatori dei Servizi dei Comuni, Formatori ed
umane
operatori della formazione e dell’impresa for/non profit
n. tirocini formativi
9. Risultati attesi
n. borse di lavoro
72
10. Piano
finanziario
n. indennità di frequenza ed assegni formativi
n. rimborso spese di trasporto per raggiungimento posto di lavoro
n. pratiche di credito d’emergenza
n. progetti individualizzati di sostegno al reddito
n. dispositivi a contrasto delle procedure per sfratto o sospensione utenze.
n. interventi di riduzione/esenzione di rette e tariffe dei servizi
Previsione di di cui risorse regionali (Fondo Di cui risorse
spesa
Sociale Locale DGR n. 2288/10 e comunali
Determinazione
Servizio
TOTALE
programmaz. e sviluppo sistema
servizi
sociali
n.15679
del
31.12.2010 per € 33.180,00 e per €
44.000,00 quota indistinta; F.do
straordinario quota indistinta DGR
350/2011
€
187.009,00;
programma straord. A favore
famiglie Det. RER 15678/10 per €
34.456,96)
€ 491.529,91
€ 298.645,96
Popolazione
residente
1.1.2010
Programma di
Dati
contrasto alla crisi
%
demo.istat.it
economica
Anzola dell’Emilia
11851 14,64%
Calderara di Reno
13035 16,10%
Crevalcore
13580 16,77%
Sala Bolognese
8260 10,20%
S. G. in Persiceto
26915 33,23%
S. Agata Bolognese
7336
9,06%
Totali
80977 100,00%
€192.883,95
Contributi
regionali
€ 43.721,77
€ 48.082,00
€ 50.082,93
€ 30.461,89
€ 99.240,05
€ 27.057,32
€ 298.645,96
Contributi comunali
€
0
€ 2.000,00
€ 2.312,00
€ 6.000,00
€ 182.571,95
€
0
€ 192.883,95
Totali
43.721,77
50.082,00
52.394,93
36.461,89
€ 281.812,00
€ 27.057,32
€ 491.529,91
€
€
€
€
Scheda 4.2
PROGETTO “ANTICRISI”
Comune o altro
ente capofila
Anzola dell’Emilia
Responsabile del
progetto
•
Destinatari
MARINA BUSI
Responsabile Servizi alla Persona
Tel.051.6502104
e-mail:[email protected]
Famiglie di lavoratori residenti nel Comune in condizione
reddituale che non consente il soddisfacimento dei bisogni
primari (in cassa integrazione guadagni o riduzione d’orario pari
almeno al 50% del limite contrattuale individuale)
73
Specificare se è
in continuazione
NO
Ambito territoriale Comune di Anzola dell’Emilia
di realizzazione
Organizzazioni sindacali, Associazioni di Volontariato, Cooperative
Istituzioni/attori
sociali, Proprietari di abitazioni.
sociali coinvolti
Prevenire o sospendere le procedure di sfratto
Favorire la riduzione dell’entità del canone di locazione e/o la
stipula di nuovi contratti
Obiettivi del
Fornire sistemazione temporanea in caso di esecuzione dello
progetto
sfratto
Sensibilizzare le imprese locali
Offrire opportunità occupazionali agli operai in cassa integrazione
• stipula di accordi con i proprietari di alloggio abitato da famiglie
colpite dalla crisi economica per la sospensione delle procedure di
sfratto a fronte di un contributo comunale a parziale copertura del
mancato introito del canone d’affitto
• stipula di nuovi contratti di locazione
Azioni previste
• inserimento in strutture d’accoglienza in caso di perdita dell’alloggio
• intervento di sostentamento nei casi di mancanza totale di reddito
ed impossibilità di soddisfacimento dei bisogni primari.
• Attivazione di stage occupazionale a carattere sociale nel settore
della manutenzione del verde.
Costo totale previsto
Di cui risorse regionali Fondo
Piano finanziario: 15.000,00 euro
straordinario quota indistinta
DGR 350/2011 € 15.000,00
n. nuclei familiare che beneficiano di almeno un provvedimento
Indicatori per il
n. nuclei famigliari con minori
monitoraggio/valu
n. accordi sottoscritti
tazione
INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI
Scheda 4.3
PROGETTO
CONTRASTO ALLA VULNERABILITÀ SOCIALE
Comune o altro ente capofila di progetto Provincia
Responsabile del progetto/programma:
Destinatari
Anna Del Mugnaio
051-6598374
anna.del [email protected]
Laura Venturi
051-6598702
[email protected]
Cittadini in difficoltà
74
Specificare se è in continuazione
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
Azioni previste
Piano finanziario:
si
Provincia
Comuni, Centri per l’impiego, Asp, Ausl,
fondazioni, sindacati, associazioni di categoria,
terzo settore,
• potenziamento di iniziative di supporto
per persone a rischio di impoverimento
• messa in rete di azioni/interventi realizzati
dalle istituzioni e dalle realtà private
presenti nel territorio
- potenziamento delle azioni realizzate dalle
istituzioni e dalle realtà del territorio per
contrastare l’impoverimento e la vulnerabilità
della popolazione
- aggiornamento degli indicatori per analizzare
e monitorare l’impatto della crisi e le aree di
vulnerabilità e realizzazione di focus group con
testimoni significativi
- promozione di nuove azioni di contrasto alla
vulnerabilità, con particolare attenzione alle
tematiche abitative e al sostegno alla
popolazione
giovanile
verso
l'autonomia
lavorativa e familiare.
Costo totale Quota
Eventuale Quota
previsto
regionale
nazionale
€190.000
fondi
provinciali
Scheda 4.4
PROGETTO
PRONTO INTERVENTO SOCIALE:
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
Destinatari
Comune di Bologna
Annalisa Faccini
Comune di Bologna-Responsabile
Ufficio tutele, protezione, pronto intervento
Il Pronto intervento sociale è rivolto a tutti i
cittadini minori, adulti, uomini e donne, disabili,
anziani, presenti sul territorio provinciale in
situazioni di emergenza, con limitata autonomia
e in condizioni d’improvvisa ed imprevista
necessità assistenziale
75
Specificare se è in continuazione
si
Ambito territoriale di realizzazione
Area metropolitana
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
Azioni previste
Piano finanziario:
Comuni
dell'area
metropolitana;
Nuovo
Circondario Imolese, Provincia di Bologna
- dare risposta anche negli orari di chiusura dei
servizi alle persone in situazione di
urgenza ed emergenza sociale.
- dare una più tempestiva e qualificata risposta
ai minori che necessitino di interventi di
protezione immediata, in linea anche con
le indicazioni della Autorità giudiziaria e
con le indicazioni regionali
- ottimizzare
le
risorse
e
realizzare
collaborazioni
efficaci
tra
territori.
Attraverso la gestione associata di servizi
sovra-zonali
• Attivazione di una Centrale operativa
telefonica attiva sulle 24 ore quale primo
accesso per gli operatori e le forze
dell’ordine
• attivazione di un Nucleo professionale,
costituito da operatori sociali con formazione
specifica che garantiscono la reperibilità e
che intervengono qualora la situazione
richieda una valutazione professionale
di
una
rete
di
• individuazione
risorse/servizi/strutture
nel
territorio
provinciale attivabili immediatamente dalla
centrale operativa.
• Raccordo costante con i territori che
aderiscono al progetto attraverso la
sottoscrizione di apposita convenzione per
la condivisione delle scelte, il monitoraggio e
la verifica del progetto e
• Raccordo con i Comuni del Nuovo
Circondario Imolese per il confronto sulle
modalità di gestione dell'emergenza
Eventuale Quota
Costo totale Quota
previsto
Distretto
nazionale
Pianura Ovest
82.449,37
€ 7.000,00
Fondi
regionali di cui
al Programma
straordinario
famiglie DGR
2288/10 e det
rer
15678/2010
76
Scheda 4.5
PROGETTO
SOSTEGNO AL REINSERIMENTO SOCIALE DI MINORI E
ADULTI IN ESECUZIONE PENALE
PROVINCIA DI BOLOGNA
Servizio Politiche Sociali e per la salute (Ufficio
Politiche di contrasto all’esclusione sociale)
Servizio Politiche attive del lavoro e della
formazione
Comune o altro ente capofila di progetto Servizio Scuola e Formazione (Ufficio
programmazione attività formative)
Istituzione Gian Franco Minguzzi (Settore
documentazione)
Servizio Cultura e Pari Opportunità (Ufficio
Attività culturali)
Responsabile del progetto/programma:
Destinatari
Specificare se è in continuazione
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali
Obiettivi del progetto
Anna Del Mugnaio
[email protected]
tel. 051 6598626 fax 051 6598620
Il progetto è rivolto ai minori ed agli adulti in
esecuzione penale, con particolare riguardo ai
detenuti nell’Istituto penale minorile e nella Casa
circondariale di Bologna
Sì, anche se prevede nuove azioni e/o modifica
di alcune attività.
territorio provinciale di Bologna
- Il Tribunale di Sorveglianza di Bologna
- La Casa Circondariale e l’Istituto penale
minorile di Bologna (IPM),
- l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Bologna
(UEPE),
- il Centro Giustizia Minorile di Bologna (CGM),
- il Centro per l'Impiego di Bologna (CIP),
- i Servizi Sociali e Sanitari – Area adulti del
territorio provinciale di Bologna,
- gli Enti di Formazione professionale accreditati
che svolgono attività di formazione e
orientamento nei due istituti penali,
- la UISP provinciale,
- alcune delle associazioni che svolgono attività
artistico-espressive coinvolgendo i detenuti
dell'IPM e della Casa Circondariale di Bologna.
Sostenere i percorsi trattamentali previsti
dall’Ordinamento Penitenziario e finalizzati al
reinserimento sociale degli adulti e dei minori in
77
esecuzione penale.
Azioni previste
Parte delle attività realizzate sono incluse nel
Progetto sovrazonale “Arte ed emozioni dal
sociale. Il teatro per l'educazione e l'inclusione”.
Il progetto prevede la realizzazione delle
seguenti azioni:
1) Attività di orientamento e formazione
professionale rivolte ai minori e agli adulti
detenuti: i contenuti della formazione sono
selezionati sulla base delle indicazioni fornite
dalla
Direzione
dei
due
Istituti.
2) Avviso Pubblico e sostegno presso la
Regione Emilia-Romagna per la realizzazione,
nell'Istituto Penale Minorile, di progetti formativi
orientativi e pre-professionalizzanti nel settore
della
ristorazione
e
della
decorazione/carpenteria, quest'ultimo finalizzato
anche alla produzione di Spettacoli da
realizzare all'interno dell'istituto.
3) Servizio per la facilitazione dell’inserimento
lavorativo di detenuti, di soggetti condannati in
esecuzione penale esterna, di beneficiari di
indulto e di ex detenuti, attraverso la gestione di
uno Sportello Info-Lavoro attivo presso la Casa
Circondariale ed il Centro per l’Impiego di
Bologna.
4) Sostegno alla realizzazione, nei due istituti
penali cittadini, di laboratori teatrali ed artisticoespressivi che coinvolgono i detenuti adulti e
minori e che abbiano quale esito dell'attività
anche la produzione di Spettacoli da realizzare
sia all'interno degli istituti sia, possibilmente, nel
circuito dei teatri del territorio provinciale. Le
compagnie
teatrali
coinvolte
saranno
selezionate sulla base sia delle indicazioni
fornite dalla Direzione dei due Istituti sia in
riferimento alle realtà che operano storicamente
all'interno
dei
due
istituti.
Si prevede di realizzare un'azione
di
documentazione delle attività di laboratorio: tale
azione è ormai consolidata per quanto riguarda
le iniziative in IPM e si ipotizza di ampliarla
anche alle iniziative realizzate nella Casa
Circondariale.
Proseguirà inoltre l'attività di coordinamento del
Comitato scientifico del Centro Teatrale
Interculturale
Adolescenti.
5) Sostegno alla realizzazione del Progetto di
attività motoria e sportiva presso la Casa
Circondariale di Bologna, in collaborazione con
78
la società UISP Bologna che da anni opera
presso l'istituto.
6) Studio di fattibilità di un Progetto di
mediazione penale proposto dal Tribunale di
Sorveglianza di Bologna e finalizzato a
ricomporre il conflitto fra autore e vittima del
reato, in un ottica di giustizia riparativa. Tale
azione prevede il coinvolgimento e la messa in
rete di diverse istituzioni pubbliche e di eventuali
soggetti privati già attivi in area penale.
Piano finanziario:
Le risorse (FSE) per le attività di cui ai punti 1) e
3) saranno definite dopo l'approvazione da parte
del Consiglio provinciale delle linee di
programmazione
2011-2013
e
dopo
l'espletamento delle procedure amministrative di
valutazione e selezione dei progetti in seguito
all'emanazione dell'Avviso Pubblico di chiamata.
Le attività di cui al punto 2) sono finanziate
direttamente dalla Regione Emilia-Romagna per
un importo pari a 120.000 euro
Le risorse per le attività di cui al punto 4) sono
rese disponibili dal Servizio Politiche Sociali e
già previste nel progetto sovrazonale “Arte ed
emozioni dal sociale. Il teatro per l'educazione e
l'inclusione”.
L'attività di cui al punto 5) è finanziata dal
Servizio Politiche Sociali con risorse regionali
per un importo pari a 10.000 euro.
Lo studio di fattibilità di cui al punto 6) sarà
realizzato dal Servizio Politiche Sociali con
risorse di personale interno.
numero moduli formativi realizzati (almeno 5)
Indicatori per il monitoraggio/valutazione numero utenti sportello info-lavoro (almeno 850)
numero laboratori artistico-espressivi realizzati
(almeno 3)
79
5. AREA INTERVENTI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
Premessa:
Per l'anno 2011 la programmazione del Fondo Regionale Non Autosufficienza,
FRNA (assegnazione relativa all'anno 2011) e del Fondo Nazionale Non Autosufficienza FNNA
(assegnazione relativa all'anno 2010) è stata effettuata tenendo conto delle indicazioni fornite
dalla Regione Emilia-Romagna, con comunicazione PG n. 84420 del 4.04.2011. La circolare in
oggetto richiama, difatti, "l'opportunità che la programmazione 2011 si configuri come una
programmazione biennale, con attenzione ad assicurare la sostenibilità anche nel 2012 degli
interventi mantenuti nel 2011. In questo contesto non pare una scelta di prospettiva utilizzare
tutte le risorse disponibili nel 2011".
A tal fine, in fase di preventivo, le risorse 2010 del FNNA, assegnate nel 2011, sono state
accantonate per garantire la sostenibilità del sistema di servizi ed interventi oggi finanziati.
5.1 AREA ANZIANI
INTERVENTI DISTRETTUALI:
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 5.1.1
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Familiari
infanzia
adolesc
Giovani
Anziani
X
Disabili
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipende
nze
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
Prevenzione
Cura/Assistenza X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
X
INTERVENTO/PROGETTO
ASSISTENZA RESIDENZIALE ANZIANI
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
avvicinamento quota di residenzialità al 3% della popolazione ultra settantacinquenne
•
riduzione delle liste d’attesa per ingressi in casa protetta
80
1.Soggetto capofila
dell’intervento
Ausl di Bologna – Distretto Pianura Ovest
Via Marzocchi, 2
S.Giovanni in Persiceto
2. Ambito territoriale
Distretto Pianura Ovest
Direttore Area dell’integrazione sociosanitaria
Mara Draghi
Tel. 051.6812004
Email: [email protected]
3. Referente
dell’intervento:
4. Destinatari
Popolazione ultra settantacinquenne
6. Azioni previste
Inserimento in struttura protetta
7. Istituzioni/attori sociali
Comuni, Ausl, Asp
coinvolti
8. Risorse umane che si Infermieri, assistenti di base, operatori sociosanitari, responsabili
prevede di impiegare
Attività assistenziali
9. Risultati
10. Piano finanziario:
Previsione di spesa totale
€ 5.293.024,70
di cui risorse regionali
€0
di cui FRNA (risorse regionali)
€ 3.378.000,00
di cui Fondo sanitario regionale
€ 1.356.000,00
Eventuali risorse altri soggetti : risorse dei Comuni gestite da ASP
Seneca
€ 559.024,70
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 5.1.2
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Familiari
infanzia
adolesc.
Giovani
Anziani
X
Disabili
Immigrati
stranieri
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
Prevenzione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipende
nze
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* X
81
INTERVENTO/PROGETTO
DOMICILIARITÀ ANZIANI, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI
E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
• Qualificazione dei servizi ed interventi di sostegno alla domiciliarità
1.Soggetto capofila
dell’intervento
Ausl di Bologna – Distretto Pianura Ovest
Via Marzocchi, 2
S.Giovanni in Persiceto
2. Ambito territoriale
Distretto Pianura Ovest
3. Referente
dell’intervento:
4. Destinatari
5. interventi/politiche
integrate collegate
Responsabile Servizio Assistenza Anziani
Sabina Ziosi
Email. [email protected]
Popolazione ultrasettantacinquenne
Familiari e care giver
Assistenti familiari
Promozione della cittadinanza attiva
Interventi di assistenza domiciliare integrata
percorsi di dimissione protetta dalle strutture sociosanitarie e
programmi individualizzati per il rientro e la permanenza al
domicilio
•
attività a sostegno delle demenze (Punti d’incontro, Alzheimer
Cafè, Meeting center)
•
attività di sostegno ai familiari/figure di riferimento (care giver)
e animazione in casa residenza
•
Trasporto sociale, consegna pasti e farmaci
•
Attività ed Interventi di semiresidenzialità: n. 39 posti di Centro
diurno.
•
Interventi di sollievo: n. 6 posti presso le Case Protette del
Distretto
•
Assegni di cura
•
Contributo per assunzione assistente familiare
•
Interventi di supporto ad anziani fragili (Progetto E-care)
Comuni, Ausl, Asp, Terzo settore
•
•
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali
8. Risorse umane
9. Risultati attesi
Infermieri, assistenti di base, operatori sociosanitari, responsabili
Attività assistenziali, assistenti sociali e responsabili del caso dei
Comuni,Volontari
Miglioramento della qualità della vita degli anziani:
n. interventi di assistenza domiciliare integrata
n. dimissioni protette
n. attività a sostegno degli anziani con demenza
n. interventi di trasporto sociale e consegna pasti
n. interventi di semiresidenzialità
82
10. Piano finanziario:
n. ricoveri di sollievo
n. assegni di cura
n. contributi per assunzione assistenti familiari
n. interventi formativi in situazione delle assistenti familiari
n. anziani fragili presi in carico dal Progetto E-care (Ausl-Cup
2000)
Previsione di spesa totale:
€ 2.556.991,00
di cui risorse comunali
€ 65.000,00 (Trasporti sociali)
€ 55.000,00 (Seneca/Alzheimer cafè)
di cui FRNA (risorse regionali)
€ 1.790.478,00
di cui Fondo sanitario regionale
€ 310.500,00
Eventuali risorse altri soggetti: Associazione Punti d’Incontro
€ 35.000,00
Eventuali risorse altri soggetti: risorse dei Comuni gestite da ASP
Seneca € 301.013,00
83
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 5.1.3
PROGETTO/INTERVENTO
ASSISTENTI FAMILIARI IN RETE
(progetto presentato alla Fondazione Carisbo ed in attesa di approvazione)
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
Sostenere la domiciliarità per il mantenimento dell’anziano nel proprio contesto di vita
•
Sostenere la regolarità di rapporti di lavoro delle assistenti familiari
1.Soggetto
Comune di San Giovanni in Persiceto
2. Ambito
territoriale
3. Referente
dell’intervento:
Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna)
Lorenzo Sarti
Responsabile Servizi Sociali
Corso Italia, 70 - San Giovanni in Persiceto
Tel. 051/6812770 - Fax 051/825024
[email protected]
Anziani non abbienti che necessitano di cure domiciliari con continuità
4. Destinatari
5. interventi
interventi a sostegno della domiciliarità organizzati sul territorio:
politiche integrate
assistenza domiciliare, assegni di cura, centri diurni e socio-ricreativi
collegate
•
Ausilio alla famiglia nella ricerca della assistente familiare e
supporto amministrativo nella gestione del rapporto contrattuale
6. Azioni previste • Tutoraggio degli interventi delle assistenti familiari con operatori
sociali di cooperative del territorio
•
Erogazione di contributo a sostegno delle spese
Comuni
Azienda USL di Bologna – Distretto Pianura Ovest
Coop. sociale Inventatempo
7. Istituzioni/attori
Coop. Seraia
sociali coinvolti
Casabase s.r.l.
Associazione Ricerca e Assistenza Demenze A.R.A.D.
Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Coordinatore del progetto
Resp.le e ref. Amm.vi della Fondazione Carisbo
8. Risorse umane Referente A.R.A.D.
che si prevede di Responsabili del Caso dei 6 Comuni del Distretto
impiegare
SAA del Distretto Pianura Ovest dell’Azienda USL di Bologna
Ref.ti delle Coop. Inventatempo e Seraia e di Casabase s.r.l.
Assistenti familiari
Sostegno attraverso contributi; qualificazione, attraverso tutoraggio e
9. Risultati attesi supporto amministrativo, delle cure domiciliari delle assistenti familiari:
n. anziani per Comune
10. Piano
Previsione di spesa totale
finanziario:
€ da definire
84
INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI
Scheda 5.1.4
Comune o altro ente
capofila di progetto
Responsabile del
progetto/programma:
Destinatari
Specificare se è in
continuità
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Obiettivi del progetto
Azioni previste
PROGETTO E-CARE FRAGILI
Azienda USL di Bologna
Dr. Walther Orsi (Coordinatore Comitato Tecnico e-Care)
c/o Poliambulatorio "Zanolini" Via A. Zanolini, 2 40126 Bologna
Tel. 051-2869108 fax 051-244083 E-Mail:
[email protected]
Anziani fragili over 75.
Sì
Territorio dell’Azienda USL di Bologna
CTSS
AUSL di Bologna (Programma Salute Anziani, Dipartimento
Attività Sociali e Sanitarie, Dipartimento Cure Primarie,
Dipartimento di Sanità Pubblica, Serv. Infermieristico,
Progetto demenze, Centrali di continuità assistenziale,
Servizio ospedaliero)
Medici di Medicina Generale
Cup 2000 SpA
Uffici di Piano
Enti locali
Servizi Sociali Territoriali
Terzo settore (ANAP, ASPIC, AUSER, AVIUSS, Ass.
RIVIVERE, BANCA DEL TEMPO, ACLI, ANTEAS, CNA,
CRI, FARMACIE COMUNALI, FEDERFARMA)
Obiettivi principali sono:
supportare l’anziano a domicilio con attività telefonica di
informazione, sostegno relazionale e monitoraggio;
rispondere a bisogni socio-relazionali e di qualità della vita
che incidono sull’accesso ai servizi socio-sanitari;
facilitare la comunicazione tra anziano, operatori dei servizi
socio-sanitari e risorse sociali del territorio.
Il Servizio e-Care (gestito in convenzione con CUP 2000) è
inserito nella rete territoriale dei servizi socio-sanitari. Questi
ultimi provvedono ad individuare e a valutare gli anziani fragili
da inserire nel Servizio e-Care che mette a disposizione i
seguenti interventi:
predispone un dossier personale sulla situazione dell’utente
e del suo contesto socio-relazionale;
svolge un’attività di monitoraggio degli utenti attraverso
telefonata settimanale e possibilità per l’anziano di mettersi in
contatto con il call center di CUP 2000 (con numero verde
24h)
offre sostegno relazionale (telecompagnia);
sostiene comportamenti e stili di vita adeguati;
informa sui servizi di AUSL, Comuni e Terzo settore;
85
fornisce un servizio di prenotazioni CUP;
svolge campagne informative mirate agli anziani fragili
(emergenza caldo, vaccinazioni, ...);
attiva servizi mirati agli anziani con gravi fragilità
(accompagnamenti, compagnia, consegne a domicilio,
sostegno psicologico, sostegno al lutto, attività di
socializzazione), in collaborazione con il Terzo settore;
coinvolge gli operatori dei servizi socio-sanitari nei casi
problematici per approfondire le situazioni di bisogno ed
eventualmente per attivare i servizi competenti (MMG,
Servizio Infermieristico, Servizio Sociale Territoriale)
Il Servizio e-Care svolge inoltre le seguenti azioni:
- offre la possibilità ai MMG, agli infermieri e agli assistenti
sociali, attraverso apposito sistema informativo, di accedere
al dossier personale degli anziani fragili di loro competenza
per un monitoraggio sistematico di tali utenti; MMG,
infermieri e assistenti sociali, sempre attraverso tale sistema
informativo, possono comunicare con gli operatori del call
center per fornire informazioni ed orientamenti nella gestione
delle comunicazioni con gli anziani fragili di loro competenza;
- collabora, nel periodo estivo, con l’Area epidemiologica
dell’AUSL ed i comuni, nella gestione dell’emergenza caldo
attraverso un’attività comunicativa specifica per la
prevenzione dei rischi connessi alle ondate di calore,
interventi di monitoraggio, di telecompagnia e di
socializzazione in collaborazione con il Terzo settore;
- collabora sistematicamente con Uffici di Piano, Enti locali,
Servizi sociali territoriali e Distretti socio-sanitari per
valorizzare, potenziare e mettere in rete tutte le risorse del
terzo settore, disponibili nelle diverse aree territoriali, per
migliorare la qualità della vita degli anziani fragili;
- gestisce un portale (“Bologna solidale”) mirato alle persone
fragili ed utilizzabile anche da operatori, volontari, familiari di
anziani e cittadini in generale. Tale portale si propone di
rilevare e far conoscere tutte le risorse, gli attori e gli
interventi rivolti a tale popolazione target; contiene inoltre i
link ai principali portali sia sanitari che sociali.
Finanziamento a carico del FRNA come da riparto del fondo
approvato dalla CTSS il 13/4/2011
Analisi dati di attività;
Indagine
soddisfazione
utenti
(attraverso
apposito
questionario);
Indagine opinione operatori (MMG, Ass. soc., Operatori callcenter, referenti infermieristici rete e-care), mediante
interviste mirate;
Analisi dati su impatto servizi sanitari (ad es: ricoveri
ospedalieri, consumo farmaceutico).
-
Piano finanziario
Indicatori per il
monitoraggio
valutazione
86
5.2 DISABILI
PREMESSA:
Il monitoraggio delle attività 2010 ha evidenziato un residuo di spesa sul seguente progetto:
- Contributi per la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico (L.29/97): € 7.093,82
(risorse gestite da ASP Seneca su richiesta dei cittadini aventi diritto)
Nel 2011 s’inserisce nell’Area 5.2 Disabili il nuovo Progetto distrettuale “Sostegno
all’integrazione sociale di Minori e di Adulti disabili nella Comunità locale”
L’iniziativa è finalizzata a promuovere e sostenere la piena integrazione delle persone con
handicap nei contesti di vita propri della loro età di riferimento: per quanto riguarda i minori,
principalmente a scuola, nella formazione e nei luoghi d’ aggregazione giovanile; per quanto
riguarda gli adulti, nei luoghi di socialità della loro comunità locale. Il progetto non utilizza
finanziamenti del Fondo Regionale NA.
INTERVENTI DISTRETTUALI:
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons. infanzia Giovani
Anziani
Disabili
Familiari adol.za
X
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
Prevenzione X
benessere sociale, salute e
stili di vita sani X
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclus.
sociale
SCHEDA
N. 5.2.1
Salute
mentale
Dipende
nze
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGETTO:
SOSTEGNO ALL’INTEGRAZIONE SOCIALE DEI MINORI ED ADULTI DISABILI
NELLA COMUNITA’ LOCALE
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
• Promuovere i diritti e le opportunità per le persone disabili (minori ed adulti) attraverso
il Sistema integrato dei servizi educativi, scolastici e formativi, sociali, sportivi, culturali
e ricreativi
• Promuovere la salute ed il benessere sociale e la piena integrazione nella comunità
locale delle persone disabili.
87
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
2. Ambito territoriale di realizzazione
3. Referente dell’intervento:
nominativo e recapiti
4. Destinatari
5. Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori sociali coinvolti
8. Risorse umane che si prevede di
impiegare
9. Risultati attesi
10. Piano finanziario:
Distretto Pianura Ovest
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6812779 / 051-6812721 - Fax: 051/825024
E.mail : [email protected]
Bambini e ragazzi disabili in età scolare
Giovani e adulti disabili
Istruzione, Orientamento, Formazione. Programmi
per la promozione di diritti ed opportunità, politiche
per le pari opportunità, cultura di genere ed
intercultura.
• Interventi individuali e di piccolo gruppo in
ambiente scolastico, extrascolastico e a domicilio
per sostenere l’integrazione, l’apprendimento ed il
successo scolastico dei bambini e ragazzi disabili
• Interventi formativi, educativi, ricreativi, culturali, di
socializzazione, orientati al sostegno delle
autonomie personali ed allo sviluppo della rete di
relazioni interpersonali dei giovani-adulti disabili
• Attivazione del gruppo di lavoro per la revisione e
l’aggiornamento dell’Accordo territoriale per
l’integrazione scolastice e formativa dei bambini e
alunni disabili (L.104/92)
Comuni, Scuole Ambito 1, Enti di formazione
Asp, Organizzazioni di Terzo Settore
Educatori, formatori, animatori del tempo
libero, volontari
- (n. interventi individualizzati e di piccolo gruppo in
ambito scolastico
- n. interventi individualizzati e di piccolo gruppo in
ambito extrascolastico
- n. di giovani - adulti coinvolti
- Aggiornamento dell’Accordo di programma
territoriale 2008 – 2013 L104/92)
Previsione di spesa totale
€ 1.465.351,12
di cui risorse regionali € 39.245,79 (Fondo sociale
locale quota indistinta DGR 2288/10 e det. Regionale
n.15679/2010
di cui risorse comunali € 1.426.105,33
88
Sostegno
all’integrazione Popolazione
residente
sociale dei minori
1.1.2010
ed adulti disabili
Dati
nella comunità
demo.istat.it
%
locale
Anzola dell’Emilia
11851 14,64%
Calderara di Reno
13035 16,10%
Crevalcore
13580 16,77%
Sala Bolognese
8260 10,20%
S. G. in Persiceto
26915 33,23%
S. Agata Bolognese
7336
9,06%
Totali
80977 100,00%
Contributi
regionali
€ 5.745,58
€ 6.318,57
€ 6.581,52
€ 4.003,07
€ 3.041,38
€ 3.555,67
€ 39.245,79
Totali
Contributi comunali
€ 230.000,00€ 235.745,58
€ 144.859,00€ 151.177,57
€ 175.100,00€ 181.681,52
€ 128.000,00€ 132.003,07
€ 649.022,00€ 662.063,38
€
99.124,33€ 102.680,00
€ 1.426.105,33€ 1.465.351,12
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 5.2.2
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Familiari
infanzia
adolesc.
Giovani
Anziani
Disabili
Immigr.
stranieri
X
CON LE FINALITÀ DI:
Prevenzione x
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e stili
di vita sani X
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipen.
ze
Cura/Assistenza x
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
x
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGETTO/INTERVENTO:
INTERVENTI DI SOSTEGNO ALL’AUTONOMIA:
CONTRIBUTI PER LA MOBILITA’ E L’AUTONOMIA NELL’AMBIENTE DOMESTICO
(ARTT.9 E 10 L.R.29/97)
INTERVENTI PER L’ADATTAMENTO DOMESTICO E PERCORSI DI SOSTEGNO
SOCIORIABILITATIVI
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
favorire la mobilità e l’autonomia nell’ambiente domestico delle persone disabili
•
Sviluppare prioritariamente i servizi di sostegno alla permanenza delle persone disabili
al proprio domicilio
•
Adottare le soluzioni strutturali, gli ausilii tecnologici e i percorsi di sostegno
socioriabilitativi che favoriscono il mantenimento della domiciliarità
89
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480
Distretto Pianura Ovest
1. Soggetto capofila
dell’intervento
2,Ambito territoriale
ASP SENECA
Via Matteotti 191
40014-Crevalcore
Luana Forni
[email protected]
tel.051-6828454
3. Referente
dell’intervento:
Direttore Area dell’integrazione sociosanitaria
Mara Draghi
Tel. 051.6812004
Email: [email protected]
4.Destinatari
5.interventi
politiche integrate
collegate
Disabili, certificati in base alla L.104/92
Persone non autosufficienti con grave e gravissima disabilità
Interventi a favore della non autosufficienza
Attività d’informazione rivolta alle persone aventi diritto, presso gli
uffici di relazione con il pubblico e attraverso notiziari e news letter
dei Comuni.
•
Diffusione materiale informativo sui
servizi del Centro di
Adattamento dell’Ambiente Domestico (CAAD)
•
Erogazione contributi per la realizzazione degli interventi
•
Attivazione dei percorsi socioriabilitativi
Comuni, Asp Seneca Ausl, Centri di riabilitazione
•
6. Azioni previste
7. Istituzioni/attori
sociali
8. Risorse umane
9. Risultati attesi
10. Piano
finanziario:
Operatori Asp, Infermieri, terapisti della riabilitazione, operatori
sociosanitari, assistenti sociali e responsabili del caso dei Comuni
Realizzazione della campagna informativa con almeno una
spedizione a domicilio, una distribuzione di materiale presso gli urp
ed almeno un articolo sulle pubblicazioni dei Comuni;
Dare risposta alle le domande pervenute.
Previsione di spesa totale
€ 57.000,00
di cui risorse comunali
€
di cui risorse regionali
(Fondo sociale locale quota indistinta DGR 2288/10 e det.15679/10)
€ 15.000,00 (interventi L.29/97)
di cui FRNA (risorse regionali)
€ 42.000,00
più eventuale integrazione dei contributi in base alle richieste
pervenute
di cui Fondo sanitario regionale
€
90
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 5.2.3
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Resp.
Fam.ri
infanzia
adolesc.
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
x
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
Prevenzione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipende
nze
Cura/Assistenza x
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
X
PROGETTO/INTERVENTO:
ASSISTENZA RESIDENZIALE DISABILI
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
mantenimento degli interventi di residenzialità per disabili gravi e gravissimi
Ausl di Bologna – Distretto Pianura Ovest
Via Marzocchi, 2
Soggetto capofila
S.Giovanni in Persiceto
Ambito territoriale
Referente dell’intervento:
Distretto Pianura Ovest
Direttore Area dell’integrazione sociosanitaria
Mara Draghi
Tel. 051.6812004
Email: [email protected]
Destinatari
utenti con grave e gravissima disabilità, anche acquisita
Azioni previste
Inserimento in struttura residenziale
Istituzioni/attori sociali
Ausl, Asp e Comuni
Infermieri, assistenti di base, operatori sociosanitari,
responsabili Attività assistenziali, educatori, assistenti sociali
e responsabili del caso dei Comuni
Mantenimento della percentuale d’inserimento 2010
Risorse umane che si
prevede di impiegare
Risultati attesi in relazione a
indicatori regionali/distrettuali
Piano finanziario:
Previsione di spesa totale
€ 1.912.132,00
di cui risorse comunali- gestite da ASP Seneca
€ 338.132,00
FRNA (risorse regionali)
€ 1.444.500,00
91
Fondo sanitario regionale
€ 1.500,00 (personale infermieristico)
€ 128.000,00 DGR 2068
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
SCHEDA
N. 5.2.4
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Familiari
infanzia
adolesc.
Giovani
Anziani
Disabili
Immigrati
stranieri
x
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
benessere sociale
Prevenzione X
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
X
Dipende
nze
Cura/Assistenza X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza* x
PROGETTO/INTERVENTO
DOMICILIARITÀ DISABILI, NUOVE OPPORTUNITÀ ASSISTENZIALI
E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
Ausl di Bologna – Distretto Pianura Ovest
Via Marzocchi, 2
S.Giovanni in Persiceto
Soggetto capofila
dell’intervento
Distretto Pianura Ovest
Ambito territoriale di
realizzazione
Referente
dell’intervento:
Destinatari
Direttore Area dell’integrazione sociosanitaria
Popolazione con grave e gravissima disabilità, anche acquisita
Interventi di Assistenza domiciliare
Interventi educativi
•
Erogazione Assegni di cura
•
Ricoveri di sollievo
•
Contributi integrativi per assunzione assistenti familiari
•
Interventi di sostegno alla domiciliarità di psichici
•
Assistenza psicologica a familiari di pazienti in coma (Ass.
Amici di Luca)
Ausl, Asp, Comuni
•
•
Azioni previste
Istituzioni/attori sociali
Risorse umane
Risultati attesi
Infermieri, assistenti di base, operatori sociosanitari, responsabili
Attività assistenziali, educatori, assistenti sociali e responsabili del
caso dei Comuni
Mantenimento disabili a domicilio;
sostegno ai familiari (care giver)
92
Previsione di spesa totale
€ 687.286,00
di cui risorse comunali gestite da Asp Seneca
€ 101.439,00
di cui FRNA (risorse regionali)
€ 443.847,00
Piano finanziario:
di cui Fondo sanitario regionale € 142.000,00
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2010.
SCHEDA
N. 5.2.5
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Famil.
infanzia
adolesc.
Giovani
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
Anziani
Prevenzione
Disabili
X
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
Dipen
denze
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
x
INTERVENTO/PROGETTO:
CENTRI DIURNI E LABORATORI PROTETTI
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE CON
ALTRE POLITICHE:
• qualificare gli interventi e le attività dei servizi di semiresidenzialità
Ausl di Bologna – Distretto Pianura Ovest
Soggetto capofila
Via Marzocchi, 2
dell’intervento
S.Giovanni in Persiceto
Distretto Pianura Ovest
Ambito territoriale
Direttore Area dell’integrazione
Referente
Sociosanitaria Ausl
dell’intervento:
Destinatari
interventi/politiche
integrate collegate
Popolazione giovane e adulta con disabilità
Interventi sociali, culturali e per il tempo libero
•
Azioni previste
•
Attività a carattere socio ricreative e per il tempo libero
Attività di tipo formativo, per l’acquisizione ed il mantenimento
delle autonomie personali, le competenze sociali e relazionali,
l’occupazione e la transizione al lavoro
93
Istituzioni/attori sociali
Risorse umane
Piano finanziario:
Ausl, Comuni, Centri Diurni, Laboratori protetti del Territorio, Terzo
settore
assistenti di base operatori sociali ed educatori, responsabile Ussi
disabili, assistenti sociali e responsabili del caso dei Comuni,
Previsione di spesa totale
€ 1.173.698,00
di cui risorse comunali gestite da ASP Seneca
€ 236.692,00
di cui FRNA (risorse regionali)
€ 937.006,00
di cui Fondo sanitario regionale
INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI
Scheda 5.2.6
PROGETTO:
PROGETTO AUTO MUTUO AIUTO
Comune o altro ente capofila di progetto
Azienda USL di Bologna
Area Metropolitana
Responsabili del progetto/programma:
Dott. Paolo Pandolfi
Dott.ssa Patrizia Beltrami
Dott. Michele Filippi
Coordinatore del progetto: Dr.ssa Daniela
Demaria
Sede: Viale Pepoli 5 Bologna
Tel. 051 6584267
Segreteria facilitante 349 2346598
E mail: [email protected]
Specificare se è in continuazione
Gruppi A.M.A. esistenti, cittadini interessati,
realtà civili ed istituzionali del territorio, comuni,
MMG e pediatri
Progetto avviato nel 2003 nell’ambito del
percorso dei Piani per la salute
Ambito territoriale di realizzazione
Area metropolitana di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera S. Orsola
Malpigli, distretti, cittadini interessati, Opera Pia
dei Poveri Vergognosi, Comuni, Associazioni
del privato sociale, AMRER (Associazione
Malati Reumatici Emilia Romagna).
Destinatari
Obiettivi del progetto
Prosecuzione dello sviluppo della rete fra
i gruppi A.M.A.;
attivazione di contatti e collaborazioni
continuative
con
Associazioni,
Coordinamento Nazionale A.M.A. e
94
Coordinamenti A.M.A. di altre Regioni e
città;
contatti con MMG e pediatri all’interno
delle loro giornate formative; contatti con
Università corso di laurea in Medicina e
Chirurgia, Scuola di Specialità in
psichiatria;
supporto ai gruppi nascenti relativi a
qualsivoglia disagio o problematica
(familiari di persone autistiche, HIV,
disabilità adulti e minori, genitori in fase
di adozione, genitori di adolescenti,
patologie oncologiche, operatori ausl….)
avvio e sostegno di gruppi di auto mutuo
aiuto legate alla disassuefazione dal
fumo e al sovrappeso;
produzione
di
strumenti
di
comunicazione a supporto del percorso
(sito, indirizzo di posta elettronica,
locandine e depliant).
95
Azioni previste
Piano finanziario:
Corso di formazione per operatori e
cittadini interessati;
due incontri annuali di formazione su
campo (plenarie) per un confronto
allargato con altre realtà regionali o
italiane e per lo sviluppo di temi specifici;
incontri ogni 20 giorni di coordinamento
tecnico-metodologico;
4 incontri annuali con i gruppi; visita ai
gruppi;
partecipazione
ai
coordinamenti
nazionali A.M.A.;
partecipazione
alle
due
giornate
nazionali “Ad un anno dal Convegno
ritroviamoci!” che si terrà a Brescia nel
settembre 2011;
coinvolgimento Comuni, AUSL ed altre
Istituzioni per pubblicizzare informazioni
sui gruppi e sugli incontri;
incontri di Promozione della Salute con
Scuole Secondarie di secondo grado
Area metropolitana di Bologna, ciclo di
incontri pubblici
a richiesta della
committenza (associazioni, popolazione
generale, Comuni) sulla base del
progetto “Cittadini protagonisti dell
comunità”
presente
nel
Catalogo
Obiettivo Salute
partecipazione a iniziative pubbliche,
ricreative e di aggregazione per la
diffusione di informazioni e materiale;
sviluppo del sito intranet/internet per
divulgazione e presentazione gruppi e
informazioni
relative
ai
contenuti
dell’Auto Mutuo Aiuto.
Costo totale
Da definire
Quota
regionale
Quota nazionale
numero degli incontri;
numero dei partecipanti agli incontri
sopraccitati;
- numero delle riunioni del coordinamento
tecnico metodologico;
- numero dei gruppi nati coadiuvati dal
coordinamento stesso
E’ inoltre prevista una valutazione di risultato
già realizzata nel 2007
-
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
96
Scheda 5.2.7
PROGETTO
Adattamento domestico.
Integrazione dei servizi e degli interventi territoriali: gestione del servizio CAAD
(CAAD –Centro provinciale per l'adattamento dell'ambiente domestico disabili – anziani)
Comune o altro ente capofila di
progetto
Comune di Bologna – Asp IRIDeS
- ASP Irides - Raoul Mosconi,
[email protected], tel. 051/227856
e-mail
Responsabile del
progetto/programma:
-
Destinatari
Specificare se è in continuazione
- e-mail [email protected]
- Cittadini disabili e loro famiglie
- Cittadini anziani e loro famiglie
- Operatori dei servizi territoriali impegnati
nell’ambito anziani e disabili
- Funzionari e tecnici dei Comuni impegnati
nell’ambito dell’edilizia
- Soggetti del terzo settore attivi nell’ambito
anziani e disabili
- Soggetti pubblici e privati impegnati nell’ambito
della qualità dell’abitare
- Figure professionali e loro organizzazioni di
rappresentanza impegnate negli ambiti di cui al
Servizio
Progetto in continuità
Ambito territoriale
Distretti del territorio dell’Ausl Bologna
Istituzioni/attori sociali
Comune di Bologna Settore sociale
Asp Irides
Comuni della Provincia di Bologna
UDP dei Distretti
Ausilioteca AIAS onlus (gestione
consulenze tecniche)
-
Obiettivi del progetto
Comune Bologna, Settore sociale - Andrea
Pancaldi, Piazza Liber Paradisus 6, Bologna,
tel 051/2193772,
settore
Consolidare, qualificare e sviluppare le
attività relative all'adattamento domestico
nei Distretti della provincia, con particolare
riferimento al CAAD centro provinciale di
informazione
e
consulenza
per
l’adattamento dell’ambiente domestico
attraverso
azioni
specifiche
che
prevedano:
97
- Proecuzione delle attività organizzative di
decentramento distrettuale del servizio
che favoriscano l’accesso degli utenti provenienti
da tutte le zone sociali e le specifiche attività di
programmazione distrettuale in tema di
adattamento domestico
- la piena attivazione di modalità organizzative
che favoriscano l'integrazione tra l'equipe di
consulenza del Servizio e le risorse operanti dei
Distretti nell'ambito dell' AD
- l’organizzazione di iniziative formative e
informative rivolte: ai tecnici e ai funzionari degli
Enti Locali che hanno funzioni di progettazione,
realizzazione, verifica e controllo nel settore
dell’edilizia abitativa; ai professionisti e artigiani in
collaborazione con le organizzazioni tecnicoprofessionali;
agli
operatori
dei
servizi
sociosanitari dell’area della non autosufficienza
- collaborare alla realizzazione di progetti di
adattamento domestico promossi dai servizi
territoriali sociosanitari nell’ambito del FRNA
tramite attività di consulenza ai servizi, al nucleo
famigliare e relativi tecnici progettisti e attività di
valutazione dei progetti e della loro realizzazione
concreta. La collaborazione è regolamentata da
un apposito “regolamento aziendale” approntato
da un gruppo di lavoro promosso dalla CTSS e
approvato dalla cabina di regia dell’AUSL Bologna
- il monitoraggio e l’azione di indirizzo delle
attività sviluppati da un apposito gruppo di
lavoro sull’AD della CTSS che in
particolari si occupi di: omogeneizzare il
lavoro dei vari distretti alla luce dei profili
prescelti; analizzare congiuntamente le
problematiche che emergono con la
distrettualizzazione;
-coinvolgere nel gruppo i referenti che si stanno
definendo
a
livello
dei
Distretti
(generalmente presso le USSI dis. adulti);
analizzare congiuntamente gli esiti della
applicazione della dgr 1206/07 nel
territorio provinciale in collegamento con il
lavoro di monitoraggio che sta svolgendo
la Regione; rivedere il regolamento
aziendale alla luce di vari input che sono
giunti; affrontare una serie di temi molto
importanti ai fini dello sviluppo di
attenzione ai temi dell' AD e più in
98
generale dell'accessibilità (rapporto con
Acer; avvio di esperienze col mondo del
credito per supportare le famiglie stante il
calo dei finanziamenti pubblici; avvio di
scambio e collaborazione con il settore
degli installatori e ditte di edilizia per il
tramite di CNA e Confartigianato;
collaborazione con i servizi di protesica
dell'ASL; miglioramento degli interventi
FRNA nell'area dei minori e relativi
rapporti con i servizi di NPI; rapporti con
le UVG e UVM; omogeneizzazione delle
informazioni a livello provinciale e
collaborazione con gli sportelli sociali;
proposte di revisione dell'assetto del
coordinamento regionale in materia con
maggiore partecipazione degli enti titolari
dei CAAD;
attività di formazione per
operatori
sociosanitari
e
tecnici;
valorizzazione del lavoro svolto circa i dati
utili per la programmazione distrettuale;
strumenti di analisi costi/benefici degli
intereventi di n AD; ........)
-la prosecuzione e qualificazione delle attività di
carattere informativo e comunicativo del
servizio effettuate tramite il sito della rete
regionale dei CAAD, la mailing list “CaadBologna”, la newsletter specializzata sui
temi dell’AD, la collaborazione con siti,
riviste, centri specializzati per altre azioni
di carattere informativo e promozionale
Azioni previste
AZIONI PREVISTE, STRUMENTI,
METODOLOGIA DI GESTIONE
-gestione del servizio per le funzioni di sportello
informativo e consulenza modulando gli
interventi sia in maniera standard per tutto il
territorio provinciale sia in maniera mirata
rispetto alle singole esigenze Distrettuali
-attività di pianificazione e
coordinamento/monitoraggio periodico delle
attività svolte dal l'ASP col soggetto gestore e
nell'ambito del Gruppo di lavoro specifico
sull'AD della CTSS
-Implementazione
del
sistema
informativo
predisposto dalla Regione e assolvere ai
relativi obblighi informativi
INFORMAZIONE COMUNICAZIONE
-ristrutturazione delle modalità informative sull’AD
tenuto conto della distrettualizzazione del
99
servizio e della necessaria integrazione con la
rete degli sportelli sociali
-produzione di una mailing list di collegamento
per scambio informazioni e documenti tra i
soggetti coinvolti come referenti nella rete
CAAD del territorio bolognese
-produzione di una newsletter specializzata
sull'AD diffusa gratuitamente
-gestione delle pagine del CAAD Bologna nel sito
della rete regionale dei CAAD
-produzione di comunicati stampa sulle attività del
CAAD e di articoli per riviste specializzate
RAPPORTI CON IL TERRITORIO E
CONSULENZA (ai servizi, agli operatori, ai
cittadini).In funzione del:
- cambiamento del meccanismo di finanziamento
di parte dell'AD (legge 29/97; servizi CAAD) col
cessare dei relativi programmi finalizzati regionali
dell'avvio dei progetti di AD domestico sul FRNA
di cui alla DGR 1206/07 è in corso dall'estate
2009 un profondo lavoro di revisione dell'assetto
degli interventi di AD nel territorio della provincia
di Bologna per spostare l'attenzione sul tema
dell'AD che non ricomprende solo il CAAD ma
tutta una serie di interventi erogati e gestito da
enti diversi (legge 13/89 gestita dai Comune, ora
dai Servizi sociali ora dai settori Edilizia; legge
29/97 gestita a livello Distrettuale; attività di
protesica dell'Az.USL: progetti di adattamento
domestico sul FRNA promossi dai servizi
territoriali anziani e disabili e gestiti
amministrativamente dall'Az.USL: servizio
provinciale CAAD Comune capofila Comune di
Bologna, ente gestore ASP Irides.
Il lavoro di revisione, portato avanti in
sede di CTSS e relativo gruppo di lavoro
sull'AD, ha portato:
− all’affidamento della gestione del servizio
da parte del Comune di Bologna all’Asp
IRIDeS e alla successiva individuazione
del soggetto gestore delle attività di
consulenza nell’AIAS ausilioteca Onlus
− alla
organizzazione distrettuale del
servizio che prevede la presenza per ½
volte
al
mese
della
equipe
multidisciplinare del CAAD, per le attività
di consulenza, di informazione, di
formazione, presso la sede dei vari
distretti integrata con i locali servizi di
carattere sociosanitario dedicati all’area
100
degli anziani e dei disabili secondo
quanto indicato dai diversi “profili di
attività” previsti territorialmente
FORMAZIONE (in collaborazione con CRA e
CRIBA)
Progettare e realizzare iniziative di formazione e
aggiornamento, con particolare riferimento:
o ai tecnici delle amministrazioni comunali
impegnati nell’ambito della edilizia e
gli
artigiani installatori
o Progettare e realizzare iniziative di infoformazione e aggiornamento rivolte ad
operatori dell’area sociosanitaria
- Progettare e realizzare iniziative di infoformazione e aggiornamento rivolte ad operatori
degli Sportelli sociali
Costo totale previsto
Quota Eventu
Distretti del territorio Ausl Bologna
region ale
Città di Bologna
ale
quota
€ 80.456,70
naziona
Casalecchio di Reno
le
Piano finanziario
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
€ 24.031,50
San Lazzaro di Savena
€ 16.743,30
Pianura est
€ 33.518,20
Pianura ovest
€ 15.997,70
Porretta Terme
€ 14.252,60
Totale
€ 185.000,00 a valere sul riparto
FRNA 2011
a questo totale va aggiunta la quota
di Imola (Ausl Imola) corrispondente
a euro 26.112,00 per un totale
generale
sull'intero
territorio
provinciale di euro 211.112,00
- valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di
sportello informativo
- valori quali-quantitativi di utenza e prestazioni di
consulenze tecniche
- diffusione strumenti informativi specifici e riscontri
delle attività di comunicazione
--distribuzione dell’utenza complessiva nel territorio
provinciale
- feedback da enti e realtà coinvolte in
collaborazioni, sia di ambito sanitario che sociale
ed edilizio
101
6.AREA SALUTE MENTALE
INTERVENTI DISTRETTUALI :
scheda 6.1
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons.
Familiari
infanzia e Giovani
adolesc.
Anziani
Disabili
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
Prevenzione
benessere sociale, salute, stili
di vita sani
Immigrati
stranieri
Povertà
Esclus.
sociale
Salute
mentale
X
Dipende
nze
Cura/Assistenza
X
PROGETTO I.E.S.A.
(Inserimento Eterofamiliare Supportato di Aduti sofferenti di disturbi psichici)
Soggetto capofila
dell’intervento
Ausl di Bologna, Dipartimento Salute Mentale
Distretto Pianura Ovest, Via Marzocchi,2
San Giovanni in Persiceto
E.mail : [email protected]
Ambito territoriale
Distretto Pianura Ovest
Referente dell’intervento:
Destinatari
Eventuali interventi/politiche
integrate collegate
dott.ssa Angela Tomelli
Responsabile UOSD Pianura Ovest
Tel. 051. 6813766
e-mail: [email protected]
Popolazione adulta con malattie o disturbi psichiatrici in
carico al DSM-DP (Dipartimento salute mentale e
dipendenze patologiche)
Famiglie ed associazioni di familiari
Politiche sociali ed interventi per la non autosufficienza
•
Azioni previste
Istituzioni/attori sociali
Risorse umane
Risultati attesi
Piano finanziario:
Inserimenti presso famiglie volontarie di persone con
disturbi psichici
• Percorsi riabilitativi e potenziamento delle autonomie
• Selezione, Formazione ed accompagnamento delle
famiglie volontarie
Servizi e Sportelli Sociali dei Comuni; Distretto Pianura
Ovest, Area Integrazione Socio Sanitaria; Azienda USL
Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche,
Associazioni e Volontariato locale
Assistenti Sociali, Educatori, infermieri, medici psichiatri;
n. accoglienze temporanee (part time)
n. accoglienze a tempo pieno di breve, medio, lungo
termine.
da definire
102
PROGETTI SOVRAZONALI:
Scheda 6.2.
PROGETTO
BENESSERE E SALUTE MENTALE
Comune o altro ente capofila
Istituzione G.F.Minguzzi - Provincia di Bologna
Specificare se è in
continuazione
Anna Del Mugnaio
Direttore Istituzione Minguzzi
Via S.Isaia 90 –Bologna
[email protected]
051/5288516
operatori dei servizi socio –sanitari
associazioni di utenti e familiari
cittadinanza
Il progetto è in continuità con azioni progettuali avviate
precedentemente
Ambito territoriale
provinciale
Responsabile del
progetto/programma:
Destinatari
Istituzioni/attori sociali
Obiettivi del progetto
Associazioni di famigliari e utenti
Azienda Usl/Dsm di Bologna e di Imola
pubbliche amministrazioni locali
istituzioni scolastiche della provincia di Bologna
Reti interistituzionali e reti progettuali
Secondo le stime ufficiali dell'OMS, i disturbi mentali sono in
forte crescita in tutti i paesi industrializzati.
Il
problema
è
aggravato
dal
fenomeno
della
stigmatizzazione sociale della malattia mentale. Le persone
con disturbi mentali si trovano ad affrontare timori e
pregiudizi che hanno l'effetto di aumentare la sofferenza
personale, aggravando l'emarginazione sociale.
E’ in questa direzione che il progetto Benessere e salute
mentale - in conformità con le indicazioni dell’OMS individua come obiettivi prioritari:
- Promuovere la consapevolezza dell’importanza del
benessere mentale;
- Ridurre lo stigma attraverso interventi contro la
discriminazione, l’ineguaglianza, l'esclusione sociale.
- Favorire empowerment e sostegno, coinvolgendo
attivamente in questo processo le persone con
problemi di salute mentale e le loro famiglie
- Rafforzare la prevenzione, la promozione, il trattamento, la
riabilitazione, l’assistenza e il recupero, attraverso
specifici interventi.
103
-
-
Azioni previste
-
-
-
Realizzazione del secondo Ciclo di incontri”Fra Sisifo
ed Icaro” rivolti a famigliari, operatori ed utenti
Realizzazione della III giornata “Le pratiche del
sogno” dedicata a Nino Loperfido e costituzione
fondo librario, dedicata ai temi della salute mentale
Attivazione del progetto “SOStengo” in collaborazione
con la Fondazione “Dopo di noi”, l’Università, il
Tribunale di Bologna, il Centro Servizi del volontariato
per realizzare uno sportello di consulenza, azioni di
sensibilizzazione ed una ricerca sulla figura
dell’Amministratore di sostegno
Partecipazione
ad
iniziative
organizzate
in
collaborazione con enti e soggetti no-profit sul tema
della promozione della salute mentale
Realizzazione della terza annualità del progetto
triennale su “Teatro e salute mentale” e realizzazione
di un progetto europeo nell’ambito del Programma
Grundtvig.
Realizzazione di un punto informativo informatizzato
sulle attività sociali e ricreative, sugli interventi ed
azioni di interesse per il mondo della salute mentale
Avviamento del progetto RISME
Promozione di incontri con le scuole per superare lo
stigma e il pregiudizio
Costo totale previsto
95.000,00
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Quota già in
Quota nazionale
disponibilità
dell’Istituzione
Minguzzi:
50.0000,00
Quota
regionale :
45.000,00
Si prevede il monitoraggio delle singole attività
104
7 AREA PROGETTI TRASVERSALI
Il monitoraggio delle attività 2010 ha evidenziato un residuo di spesa relativa al progetto:
- Sportelli sociali € 18.000,00. Tale risorsa sarà programmata nel 2011.
INTERVENTI DISTRETTUALI:
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2011.
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Giovani
Respons.
infanzia
Familiari
adolesc.
X
X X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute stili di
vita sani
X
Anziani
X
Disabil
i
X
Prevenzione
Immigrati
stranieri
X
Povertà
Esclus.
sociale
X
SCHEDA
N. 7.1.
Salute
ment.le
X
Dipen
denze
X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGETTO/INTERVENTO:
SVILUPPO SISTEMA INFORMATIVO INFORMATICO
DEGLI SPORTELLI SOCIALI
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
- sviluppare il sistema informativo informatico integrato della rete degli sportelli sociali e
degli sportelli unici distrettuali attraverso interventi sulle tecnologie e sui sistemi
informativo-informatici ad uso dei Comuni, dell’Azienda USL e dell’Asp (utilizzo e
condivisione di software, collegamento e interscambio fra le banche dati)
- individuare strumenti di comunicazione
e condivisione fra ausl, comuni, asp,
eventualmente fruibile dai cittadini - allo scopo di favorire il processo di integrazione
socio-sanitaria, relativamente a:
promozione della conoscenza analitica delle ‘funzioni’ dei rispettivi sportelli da parte di
tutti gli operatori (sociali e sanitari);
diffusione di schede informative operative,in riferimento a compiti e procedimenti svolti
dai rispettivi
sportelli;
diffusione di schede informative sulle ‘sedi’ operative in cui si erogano servizi e
prestazioni (sociali, socio-sanitari e sanitari);
formazione condivisa fra operatori di area sociale e di area sanitaria (sportelli e servizi
sociali; sportello unico distrettuale; servizi sanitari; servizi socio-sanitari) ed elaborazione
di percorsi di accesso integrato.
105
Soggetto
capofila
dell’intervento
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
Tel: 051–6813480
[email protected]
Ambito
territoriale
Referente
dell’intervento:
Distretto Pianura Ovest
SERGIO SOLAZZO
Comune di Calderara di Reno,
tel. 051-6461284
email: [email protected]
LORENZO SARTI
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
tel. 051-6812770
e-mail: [email protected]
operatori dei Comuni, Ausl, Asp Seneca, SIAT (Servizi Informatici
destinatari
Associati Terred’Acqua) e Ced
interventi/politic Politiche Sociali, sanitarie, educative abitative e del lavoro, Interventi di
he integrate
qualificazione Sistemi informativi-informatici dei soggetti coinvolti
•
Installazione ed avvio della sperimentazione su software area disabili e
disagio adulto.
•
Installazione e avvio della sperimentazione su software Area minori ed
integrazione con il SISAM (piattaforma RER ) inclusa l’eventuale
importazione di dati.
•
Estensione e condivisione dei software in uso agli Sportelli sociali
comunali con l’Asp Seneca.
•
Sviluppo del collegamento fra banche dati di area sociale e sociosanitaria (sportello unico distrettuale), compreso la collaborazione per
l’avvio e l’alimentazione del Portale Provinciale degli Sportelli Sociali
ed dell’Osservatorio del Bisogno.
•
Proseguimento dei percorsi di informazione/formazione degli
Azioni previste
operatorio sociali, socio-sanitari e sanitari (Comuni, Asp, Ausl) per la
condivisione di buone pratiche operative per il funzionamento dei
rispettivi ‘sportelli’ e servizi.
•
Analisi e verifica dei percorsi di’integrazione socio-sanitaria nell’ambito
del sistema d’accesso degli Sportelli sociali e dello Sportello Unico
distrettuale
•
Sviluppo ed implementazione hardware ed software del sistema
informativo informatico distrettuale, per la condivisione dei dati
nell’ambito provinciale e regionale
•
formazione specifica degli operatori: miglioramento ed aggiornamento
delle competenze per l’utilizzo del Sistema informativo distrettuale e
del Portale provinciale.
Comuni , Ausl, Asp Seneca
Istituzioni/attori Provincia di Bologna (Servizi Politiche sociali e per la salute e Sistemi di
sociali
comunicazione ed e-government)
n. 2 referenti distrettuali
Risorse umane Operatori degli sportelli sociali comunali; operatori dell’Ausl e dell’Asp;
Referenti ed operatori Ced e SIAT
106
Risultati attesi
Piano
finanziario:
almeno 3 incontri di formazione (specifica e/o congiunta) per gli
operatori sociali e socio-sanitari
Installazione dei nuovi applicativi ed avvio della sperimentazione nei 6
Sportelli sociali comunali e presso l’Asp
Attivazione del collegamento fra le banche dati degli Sportelli Sociali,
Anagrafi Comunali, Asp, Ausl.
Reportistica (generale e specifica)
previsione di spesa totale
€ risorse residue dell’anno 2010
di cui risorse comunali: valorizzazione contributo operativo del Siat/Ced
SCHEDA INTERVENTO – PROGRAMMA ATTUATIVO 2011.
SCHEDA
N. 7.2
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons
Familiari
X
infanzia
adolesc
X
Giovani
Anziani
Disabili
X
X
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani
Immigrati
stranieri
X
Prevenzione
Povertà
Esclus.
sociale
X
Salute
mentale
X
Dipende
nze
X
Cura/Assistenza
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
107
CONSOLIDAMENTO DELL’UFFICIO DI PIANO
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
•
sperimentare e mettere a regime il modello organizzativo e gestionale dell’UdP coerente
con le funzioni di supporto alla programmazione, gestione, coordinamento, controllo e
rendicontazione delle attività del Piano distrettuale.
•
Sviluppare un sistema stabile di relazione e collaborazione con le organizzazioni di
Terzo settore, le Organizzazioni sindacali, i cittadini e le loro forme di rappresentanza.
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
Soggetto capofila
40017
San
Giovanni in Persiceto (BO)
dell’intervento
Tel: 051–6813480
Ambito territoriale
Distretto Pianura Ovest (Provincia di Bologna)
Nadia Marzano
Responsabile dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813009 / 051-6813480
E.mail : [email protected]
Referente
dell’intervento:
Destinatari
interventi/politiche
integrate collegate
Comitato di Distretto
Governance territoriale
•
Azioni previste
•
•
Assistenza tecnica e supporto alla Programmazione Piano di
Zona
Coordinamento gruppi tecnici e sottogruppi operativi
distrettuali
Sviluppo del sisteme di monitoraggio e valutazione
Istituzioni/attori sociali
coinvolti
Risorse umane
Risultati attesi
Staff tecnico dell’Ufficio di Piano; Tavoli dirigenti di raccordo e
coordinamento; Gruppi tecnici e sottogruppi operativi distrettuali
Miglioramento del sistema informativo ed informatico raccolta dati
per il monitoraggio, la valutazione ed il controllo di gestione .
Previsione di spesa totale € 134.582,21
di cui risorse comunali € 73.928,00
Piano finanziario:
di cui risorse regionali €60.654,21 (Fondo sociale locale quota
indistinta DGR 2288/2010 e det. Rer 15679/10)
108
SCHEDA INTERVENTO PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2010.
SCHEDA
N. 7.3
INTERVENTI RIVOLTI AI TARGET*
Respons infanzia Giovani
Anziani
Disabili
Familiari
adolesc
X
CON LE FINALITÀ DI:
Informazione/Promozione del Prevenzione
benessere sociale, salute e
stili di vita sani X
X
Immigrati
stranieri
X
Povertà
Esclus
socialeX
Salute
mentale
Dipen
denze
Cura/Assistenza
X
INTERVENTI PER L’INTEGRAZIONE GESTIONALE E PROFESSIONALE X
PIANO DI ATTIVITA’ FRNA
L’intervento o l’insieme di interventi rientrano nel Piano di attività per la non autosufficienza*
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ INFANZIA E ADOLESCENZA L. R. N. 14/08
AZIONE DA SVILUPPARE:
L’azione è di nuova
No X
Sì
attivazione?
Specificare in quale delle azioni da sviluppare in ogni Distretto rientra
4. Sistema di
1. Supporto
2. Presa in carico
3.Costituzione/integrazio
accoglienza in
della
multidisciplinare e lavoro
ne di un Fondo comune
domiciliarità
d’èquipe
emergenza
Altro
INTERVENTO/PROGETTO:
POLITICHE DI PARI OPPORTUNITA’
OBIETTIVO/I TRIENNALE/I DI RIFERIMENTO COMPRESI QUELLI D’INTEGRAZIONE
CON ALTRE POLITICHE:
• Affrontare i temi della salute, della prevenzione e delle promozione di stili di vita sani
con approccio attento alle differenze di genere, di generazione ed in chiave
interculturale
• Prevenire e contrastare fenomeni e forme di violenza, prevaricazione e
discriminazione
Comune di S.Giovanni in Persiceto,
Corso Italia, 70
Soggetto capofila
40017 San Giovanni in Persiceto (BO)
dell’intervento
Tel: 051–6813480 /Fax 051-823650
E.mail : [email protected]
Ambito territoriale
Referente
dell’intervento:
Destinatari
Distretto Pianura Ovest
Mariaraffaella Ferri
Coordinatrice Progettista dell’Ufficio di Piano:
Tel: 051–6813412 / 051-6813480 - Fax: 051/823650
E.mail : [email protected]
Donne e nuclei familiari
interventi/politiche Politiche sociali, sociosanitarie, abitative, lavorative, culturali ed
integrate collegate interculturali
• Ascolto, informazione e consulenza legale alla donna ed alla
Azioni previste
109
Istituzioni
attori sociali
Risorse umane
Risultati
famiglia (Convenzione con UDI – Unione Donne in Italia )
• Contrasto del fenomento della violenza sulle donne
(Convenzione con Associazione Casa delle Donne per non
subire violenza – Onlus – Accordo provinciale)
Tavolo politico distrettuale degli Amministratori/amministratrici con
delega alle pari opportunità; Gruppo tecnico distrettuale Intercultura;
Sportelli e servizi sociali dei Comuni, Associazionismo e Volontariato
Operatori ed assistenti sociali, consulenti giuridici e psicologici,
avvocatesse, formatori
Monitoraggio, insieme alle Associazioni UDI e Casa delle Donne
Onsus , degli interventi oggetto di Convenzione: report annuale delle
attività
Previsione di spesa TOTALE di cui risorse comunali
Piano finanziario:
€ 12.424,50
€ 12.424,50
INTERVENTI PROVINCIALI/SOVRAZONALI
Scheda 7.4
PROGETTO :
LA RETE DEGLI SPORTELLI SOCIALI ED IL PORTALE DEGLI SPORTELLI SOCIALI
Comune o forma associativa ex-art.16
L.R.2/03 capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
Provincia di Bologna
Anna Del Mugnaio
Dirigente Servizio politiche sociali e per la salute
051/6598269
[email protected]
Destinatari
Comuni e Ausl che hanno partecipato alla
sperimentazione dello sportello sociale secondo
quanto previsto da delibera consiglio regionale
514/2003 e successivi sviluppi (“Programma
distrettuale per la promozione e sviluppo degli
sportelli sociali” - DGR 432/2008)
Specificare se è in continuazione
Sì
Ambito territoriale
Territorio provinciale di Bologna
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia servizio politiche sociali e per la salute,
Provincia sistemi di Comunicazione e EGoverment Dipartimento integrazione attività
socio-sanitarie Ausl di Bologna, Comuni capofila
sede di distretto, ASP Circondario Imolese,
Istituzione G. Minguzzi
110
Obiettivi del progetto
Azioni previste
Il progetto si pone in continuità con quanto
realizzato con la sperimentazione regionale
iniziata nel 2004.
La Provincia di Bologna nel corso di questi anni
si è resa disponibile a:
-realizzare un coordinamento del progetto al fine
di permettere la realizzazione di una rete di
sportelli sociali a livello provinciale che, seppur
con differenziazioni di carattere organizzativogestionale, permetta agli sportelli di essere in
rete ed in comunicazione tra loro,
-attivare un Osservatorio provinciale del bisogno
in grado di monitorare gli accessi agli sportelli
e le richieste dei cittadini, e la creazione di un
portale degli Sportelli Sociali attraverso il quale
fornire informazioni sui servizi via web,
-trasferire risorse provinciali ai comuni Capofila a
sostegno dell’implementazione della rete degli
sportelli sociali, dell’individuazione e nomina di
un
referente/coordinatore
di
progetto
all’interno dell’ufficio di piano e di uno o più
redattori del portale degli sportelli sociali.
Nel corso del 2008 si è inoltre conclusa la
sperimentazione su due distretti di un modello di
collaborazione tra gli Sportelli Lavoro e gli
Sportelli Sociali, nell’ambito del progetto
“Integrazione Sportelli lavoro/Sportelli sociali”.
La sperimentazione ha permesso di definire
modalità operative di raccordo tra i servizi che si
occupano di inserimento lavorativo delle
persone disoccupate che presentano forma di
disagio e sono in carico ai servizi sociali per
varie problematiche, e di attuare il raccordo tra i
servizi anche a livello informativo e informatico
attraverso l’interfaccia tra i diversi sistemi
informativi in uso (Garsia, SILER).
Ad oggi sono state realizzate le seguenti fasi:
Rete degli sportelli sociali e Osservatorio
Bisogno:
- attivazione Osservatorio del bisogno presso
tutti gli sportelli comunali e collegamento con
l’Osservatorio del bisogno provinciale;
- attivazione del sistema Garsia anziani presso
tutti i comuni;
- formazione realizzata per tutte le zone;
- aggiornamento/validazione base informativa di
supporto all’osservatorio del bisogno e al
Portale della rete Sportelli Sociali, attraverso
gruppo di lavoro tra provincia di Bologna e
Comune di Bologna (inserimento base
111
informativa per descrivere il “bisogno
espresso dal cittadino”).
- conclusa migrazione Sportello Sociale e Garsia
su piattaforma web
Portale della rete degli sportelli sociali:
- realizzati incontri di coordinamento per la
definizione del portale ed incontri con
soggetti che hanno a disposizione data base
o servizi di sportello informativo in materia
sociale per futura integrazione,
- definita e realizzata architettura portale,
- implementazione area Anziani e completato il
caricamento delle schede informative di
servizi/interventi di tutti i comuni
- attivazione del portale come strumento
extranet ad uso esclusivo degli operatori, in
un secondo momento si potrà procedere
all’attivazione del portale sul web accessibile
su internet. Questa area web è stata
realizzata con uno strumento di Content
Management System di tipo open source,
che consentirà l’aggiornamento autonomo e
decentrato dei contenuti delle schede
informative da parte dei redattori sia
all’interno della Provincia che da parte dei
referenti presso le Zone e/o i Comuni
coinvolti nel progetto;
- formazione dei redattori del portale per
l’utilizzo del sistema CMS, al fine di
consentire il caricamento e aggiornamento
autonomo e decentrato dei contenuti delle
schede
informative
da
parte
dei
referenti/redattori presso le Zone e/o i
Comuni coinvolti nel progetto;
Attività in corso o da implementare per l’anno
2011
Rete degli sportelli sociali e Osservatorio
Bisogno:
-in corso estensione software Garsia minori e
relativa integrazione con il SISA Minori
regionale con approfondimento sull' analisi
del bisogno e la strutturazione del PAI
-estensione
Osservatorio
provinciale
del
bisogno, prevedendo sistema di reportistica
predefinita
-realizzazione di un Protocollo d’intesa tra gli
enti coinvolti nel progetto per formalizzare e
strutturare le relazioni tra i soggetti coinvolti
nel progetto rete degli sportelli sociali.
112
-.Realizzazione attività di formazione per
operatori degli sportelli attivati nei singoli
comuni e/o zone sociali, su contenuti da
definire in apposito gruppo di progetto.
- attivazione di un Coordinamento provinciale sul
nomenclatore degli interventi e servizi sociali
in uso agli sportelli sociali, che garantisca
aggiornamenti condivisi a livello provinciale.
Portale della rete degli sportelli sociali:
- individuazione e nomina di un comitato di
redazione del portale composto da specialisti
dei diversi ambiti di intervento, il quale dovrà
coordinarsi con le fonti di documentazione
sociale già esistenti sul territorio;
- aggiornamento della base informativa di
supporto al Portale della rete Sportelli
Sociali, relativa alla mappatura dell’offerta dei
servizi/interventi (nomenclatore condiviso) .
Piano finanziario:
Osservatorio del bisogno (dati anno 2011):
Indicatori per il monitoraggio/valutazione Numero di contatti:
Numero di richieste:
Numero di comuni collegati:
Scheda 7.5
PROGETTO
Azioni di supporto alla raccolta, elaborazione e analisi dati in ambito sociale e
sociosanitario a supporto delle funzioni delle CTSS. Anno 2011
Provincia di Bologna Servizio politiche sociali e sanità
Ufficio di supporto alla CTSS di Bologna
Comune o altro ente capofila di
progetto
Responsabile del
progetto/programma:
Destinatari
-Del Mugnaio Anna
Responsabile Ufficio supporto CTSS Bologna
Dirigente Servizio politiche sociali e sanità Provincia
Bologna
Provincia, Uffici di piano, Comuni, Ausl Bologna, Ausl
Imola
Specificare se è in
continuazione
si
Ambito territoriale
Provinciale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Provincia di Bologna Servizio politiche sociali e per la
salute
Uffici di piano della provincia di Bologna
Ausl Bologna Dipartimento integrazione sociale e
sanitaria
Ausl Imola
113
Obiettivi del progetto
Il progetto si inserisce nell’ambito delle funzioni attribuite
alle Province e agli Uffici di supporto alle CTSS da Piano
sociale e sanitario regionale 2008-2011 e da documenti
di programmazione in materia sociale e prevede:
- coordinamento e partecipazione alla definizione dei
Piani di zona, assicurando il necessario supporto tecnico
e informativo e attività di supporto alla Conferenza
territoriale sociale e sanitaria;
- realizzazione Atto di indirizzo e coordinamento triennale
e Profilo di comunità, in accordo con tempistica regionale
- implementazione e gestione dei sistemi informativi
provinciali dei servizi sociali in raccordo con il Sistema
Informativo Regionale.
Tali funzioni sono da svolgere in stretta interconnessione
con gli Uffici di piano e Ausl del territorio provinciale.
Il progetto prevede lo sviluppo di attività inerenti:
-raccolta, elaborazione ed analisi dati in materia sociale,
socio-educativa, socio-sanitaria e sanitaria a supporto
delle funzioni di programmazione e coordinamento;
-monitoraggio e valutazione servizi e interventi;
-ricerca e approfondimenti in materia sociale socio
sanitaria
-realizzazione di attività di formazione /
accompagnamento a supporto delle funzioni di
programmazione in materia sociale e sociosanitaria sia al
livello intermedio che distrettuale
114
Azioni previste
Piano finanziario:
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
Nello specifico si prevedono le seguenti attività:
-implementazione del sistema di monitoraggio dei piani di
zona per la salute e il benessere sociale triennali, esito
del percorso laboratoriale realizzato nel corso del 2010.
- realizzazione di un percorso formativo sull’integrazione
socio-sanitaria realizzato di concerto con l’Ausl di
Bologna. L’azione formativa risponde alla necessità di
migliorare le capacità di programmazione e di analisi del
bisogno e prevede il coinvolgimento degli attori dell’Ausl
e degli enti locali nell’analisi delle condizioni di governo e
degli strumenti dell’integrazione sociosanitaria attraverso:
- mappatura di risorse, attori e funzioni
- analisi dei meccanismi di governo della produzione
- analisi degli attori e degli strumenti di governo
dell’accesso ai servizi
Si prevedono 2 cicli di workshops formativi in action
learning da maggio 2011 a dicembre 2011.
-come concordato in sede di riparto FRNA 2011, si
prevede l’attivazione di un tavolo tecnico di
approfondimento che analizzi le fonti di finanziamento
disponibili sull’area sociosanitaria (FRNA, bilanci dei
comuni, compartecipazione utenti..) e realizzi proiezioni
sull'andamento dei costi nel corso dell'anno 2011 al fine
di perfezionare le capacità di programmazione in materia
sociale e sociosanitaria.
-realizzazione attività di elaborazione ed analisi dati
relativamente alle attività formative nell’ambito del
disagio e dello svantaggio sociale ed in materia socioeducativa con particolare riferimento ai minori.
Costo totale Quota
Quota nazionale
105.350
regionale
euro
73.350 euro
Relativamente al modello di valutazione dei piani di zona
per la salute e il benessere triennali:
-utilizzo dello strumento predisposto a livello locale
Relativamente al percorso formativo sull’integrazione
sociosanitaria:
- numeri di incontri realizzati nel corso dell’attività
formativa
- n° partecipanti coinvolti (afferenti alle diverse r ealtà
istituzionali)
115
Scheda 7.6
PROGETTO
PROMOZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE
Provincia di Bologna
servizio politiche sociali e per la salute
Comune o altro ente capofila di progetto Area Innovazione sociale - Agenzia sanitaria e
sociale Regione ER
Responsabile del progetto/programma:
Destinatari
Anna Del Mugnaio
Provincia di Bologna
Raffaele Tomba
Area Innovazione sociale - Agenzia sanitaria e
sociale Regione ER
Uffici di piano
Servizi sociali territoriali
Assistenti sociali
Specificare se è in continuazione
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
Azioni previste
provinciale /regionale
istituzione G. Minguzzi –Provincia di Bologna,
udp, servizi sociali territoriali, ausl
In questi anni il sistema di welfare della Regione
Emilia Romagna è stato oggetto di un forte
processo di innovazione (a partire dalla L.R.
2/2003 sino al Piano sociale e sanitario
regionale) che ha toccato solo trasversalmente
il Servizio sociale territoriale.
Il progetto prevede attività di promozione e
qualificazione del Servizio Sociale Territoriale
attraverso:
-realizzazione di una attività di ricerca sugli
assetti organizzativi e gestionali del servizio
sociale territoriale in Emilia-Romagna per
arrivare a definire un Profilo di qualità del SST
-realizzazione di una attività formativa di bacino
provinciale per promuovere il Lavoro di
comunità come approccio in grado di produrre
innovazione sociale.
La ricerca regionale Promozione della qualità
del servizio sociale territoriale ha previsto una
prima fase di ricostruzione degli assetti
istituzionali e delle modalità organizzative del
Servizio Sociale Territoriale in Emilia Romagna
ed è attualmente in fase conclusiva. La seconda
parte della ricerca si pone come obiettivo
l’individuazione dei criteri minimi di qualità dei
SST in Emilia Romagna nelle tre aree mission
116
del sst (presa in carico, committenza,
promozione di comunità) al fine di arrivare a
delineare un Profilo di qualità del servizio
sociale territoriale, la metodologia di ricerca
prevista in questa seconda fase sarà
prevalentemente di tipo qualitativo e partecipato
dagli interlocutori del territorio.
Il percorso formativo sulla promozione di
comunità si propone di valorizzare e migliorare il
ruolo e le funzioni degli operatori sociali
impegnati nel lavoro territoriale di rete, nella
promozione
sociale
della
comunità,
nell’empowerment delle organizzazioni e dei
cittadini, nello sviluppo di buone pratiche di
inclusione sociale. Nello specifico gli obiettivi del
percorso sono:
- aumentare la capacità di lettura del contesto in
cui ci si propone di sviluppare
innovazione sociale partecipata;
-facilitare l’individuazione di mappe delle risorse
sociali del territorio;
-sviluppare competenze per rilevare e
decodificare i bisogni sociali sommersi e
la domanda latente di qualità della vita;
-individuare i fattori, i determinanti sociali e gli
attori esterni al sistema di welfare che
incidono sulla salute ed il benessere;
-aumentare le competenze di lavorare in rete e
in gruppo;
-sviluppare competenze per il coordinamento di
percorsi progettuali partecipati e per la
promozione di buone pratiche di
inclusione sociale;
-sviluppare competenze per la valutazione degli
interventi di promozione sociale di
comunità gestiti dal Servizio Sociale
Territoriale.
Sono previsti 30 partecipanti per un monte ore
complessivo di 35 ore.
Eventuale quota
Costo totale Quota
nazionale
previsto
regionale
Piano finanziario
71.000 euro
- definizione del profilo di qualità del servizio
sociale territoriale
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
- n° partecipanti al percorso formativo
promozione del lavoro di comunità
117
Scheda 7.7
PROGETTO
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TERZO SETTORE
E MODELLI DI PARTECIPAZIONE
Comune o altro ente capofila di progetto Provincia di Bologna
Responsabile del
progetto/programma:
Destinatari
Provincia di Bologna
Antonella Lazzari
Tel 051/659.8377
-
associazioni di promozione sociale
organizzazioni di volontariato
cooperazione sociale
cittadini
Specificare se è in continuazione
è in continuità con le azioni intraprese negli anni
precedenti a favore del terzo settore
Ambito territoriale
provinciale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
Provincia di Bologna
comuni
associazioni di promozione sociale
organizzazioni di volontariato
altri soggetti del terzo settore
scuole
Consolidamento del “Tavolo del confronto con
il terzo settore” istituito nel dicembre 2011 (di
cui fanno parte rappresentanti: del comitato
paritetico provinciale del volontariato, del forum
del terzo settore, delle aps, della cooperazione
sociale). Realizzazione di un percorso condiviso
di partecipazione che giungerà - attraverso il
lavoro di 5 tavoli tematici composto ciascuno da
10 rappresentanti del terzo settore - ad un
documento complessivo di riflessione e
proposta sulla programmazione socio-santaria
provinciale.
Sarà realizzata un incontro aperto rivolto al
terzo settore nel mese di giugno teso ad
ampliare la partecipazione del terzo settore ai
materiali elaborati dai tavoli tematici.
Dovranno essere inoltre svolte attività per la
valorizzazione e promozione del terzo settore, in
continuità con gli interventi realizzati in questi
anni con il volontariato, l’associazionismo e la
cooperazione sociale e per la promozione di
forme di cittadinanza attiva nelle giovani
generazioni.
118
Azioni previste
Relativamente alla definizione del sistema di
relazioni Enti pubblici e terzo settore
-supporto al tavolo del confronto con il terzo
settore e condivisione delle modalità di
funzionamento e raccordo con gli organismi
del “Terzo settore”
-attività di supporto alla attività del Comitato
paritetico provinciale del volontariato e
promozione
delle
consulte
del
volontariato/terzo
settore
a
livello
locale/distrettuale
-collaborazione con la cooperazione sociale e
partecipazione all’Osservatorio provinciale
della cooperazione sociale.
Azioni specifiche per la promozione e
valorizzazione del terzo settore
-realizzazione attività formativa e informativa a
favore delle associazioni di promozione
sociale;
-implementazione e aggiornamento della banca
dati sul Terzo Settore, nell’ambito del
sistema regionale TESEO
-realizzazione VII Edizione di “Volontassociate”
-sportello di consulenza fiscale a favore delle
associazioni di promozione sociale
-proseguo progetto della free press on-line e
cartacea dell’associazionismo avviata nel
2009
-promozione dell’associazionismo dei cittadini
stranieri ed immigrati e realizzazione di una
ricerca quanti/ qualitativa sulle associazioni
di e per immigrati della provincia
-proseguo del progetto “l’isola che c’è” rivolto
alle persone con disabilità
-organizzazione
di
un’assemblea
del
volontariato
richiesta
dalle
stesse
organizzazioni in occasione di quella del
2010
-costituzione gruppo di lavoro sul rapporto
cooperazione sociale ed enti locali
-collaborazione con l’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano per la ricerca su “La
condivisione nella prassi e nei valori delle
associazioni di volontariato”
-sottoscrizione protocollo d'intesa con il Centro
servizi di volontariato per promuovere e
realizzare azioni condivise sui seguenti
temi: promozione del volontariato nei minori
e nelle giovani generazioni, teatro sociale,
azioni formative congiunte, amministratore
di sostegno, volontassociate,
119
Piano finanziario
Indicatori per il
monitoraggio/valutazione
-studio di fattibilità per la realizzazione di un
progetto di comunità con Ancescao per la
valorizzazione dei centri sociali per anziani
presenti sul territorio
-presentazione
della
ricerca
il
“Valore
economico della attività della cooperazione
sociale di inserimento lavorativo” nell'ambito
di un seminario da realizzare nell'autunno in
collaborazione con le centrali
-convenzione con Ancescao per la realizzazione
di un progetto sulla valorizzazione dei centri
sociali per anziani
-compartecipazione alla realizzazione di progetti
promossi dal terzo settore di interesse per la
comunità
strumenti:
incontri del Comitato di monitoraggio,
composto da associazioni di promozione
sociale e del gruppo di lavoro per
l’organizzazione di Volontassociate con i
referenti individuati dai distretti e/o dai
Comuni
incontro annuale con le associazioni di
promozione sociale
supporto organizzativo all’Assemblea
del Volontariato
incontri
del
Comitato
Paritetico
provinciale del volontariato
metodologie:
confronto e scambio con associazioni e
organizzazioni di volontariato, con
Volabo, con operatori enti locali
Costo
Quota
Eventuale quota
totale
regionale
nazionale
previsto
60.500,00
80.0000
euro
euro
-attivazione dei corsi di: informatica gestione
avanzata siti web, progettazione e realizzazione
grafica di prodotti di comunicazione, gestione di
un ufficio stampa, progettazione europea di base
-Realizzazione di volontassociate
-proseguo attività dello sportello
120
8 AREA SANITARIA E DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE:
Con il 2011 si conclude il triennio di validità del primo Piano di zona per la Salute e il Benessere sociale;
ad esso si intende fare un rapido riferimento in merito agli elementi di maggior interesse che connotando
il 2009 e 2010, trovano continuità anche nel 2011 (rendicontazioni puntuali per la parte sanitaria sono
facilmente reperibili in strumenti quali: bilancio consuntivo, bilancio di missione facilmente fruibili).
Il Distretto si è impegnato per presidiare gli ambiti individuati come strategici per assicurare una risposta
appropriata e sostenibile ai bisogni dei cittadini residenti:
• Consolidamento dei Nuclei di Cure Primarie (la maggior parte dei Medici di Medicina Generale è
in gruppo e situata all’interno di strutture pubbliche); come si vedrà più avanti si individuano
ulteriori occasioni di miglioramento e sviluppo.
• Impulso all’Assistenza Infermieristica soprattutto specializzando ruoli e funzioni di presa in carico
multiprofessionale dei pazienti cronici sul territorio, (Infermiere di famiglia) anche in questo
ambito sono in cantiere ulteriori traguardi .
• Sostegno ad iniziative di continuità delle cure mediche al fine di ridurre il ricorso inappropriato al
pronto Soccorso ospedaliero (ad es.: ambulatori dei Medici di Continuità Assistenziale e dei
Pediatri di Libera Scelta).
• L’accesso alla Specialistica costituisce un banco di prova di notevole portata, e non solo per il
Distretto Pianura Ovest ma per tutti i sistemi sanitari che si pongano in una logica universalistica,
le azioni realizzate hanno portato alcuni risultati (ad es.: agende di garanzia e agende di Nucleo),
ma per migliorare l’appropriatezza, in una situazione di così elevata complessità, è necessario
ancora molto lavoro, come previsto negli obiettivi 2011.
• Sul versante dell’integrazione tra Dipartimenti e tra livelli assistenziali nella visione di rete, pur
essendosi registrato uno sviluppo sensibile (ad es.: miglioramento attività chirurgica e
ambulatoriale nell’ambito della rete ortopedica, piena integrazione del territorio distrettuale nelle
reti stroke e cardiologica, professionisti del Dipartimento di Salute Mentale come riferimento fisso
per i Nuclei di Cure Primarie) deve ancora essere profuso ulteriore impegno, come pure si dirà
più specificamente a proposito dei percorsi clinico-assistenziali dei pazienti.
• Solo un accenno allo sviluppo della prevenzione che si conferma funzione diffusa in tutti i
Dipartimenti, in particolare in quello delle Cure Primarie, in questo settore sono attive numerose
iniziative (dagli screening, in cui sono coinvolti la maggior parte dei Dipartimenti, alle iniziative dei
Medici di Medicina Generale per combattere l’obesità, le malattie metaboliche, quelle
cardiovascolari e promuovere il benessere psicologico), molte di esse verranno continuate e altre
se ne aggiungeranno.
Da quanto sopra sintetizzato appare evidente il legame che unisce le diverse iniziative sopra citate
(primo e più potente fra tutti l’approccio multidisciplinare e multiprofessionale ai bisogni di salute) e,
soprattutto, la loro valenza di interventi non puntuali ma tendenti ad assestarsi come elementi
continuativi la cui presenza, estesa contemporaneamente anche a livello generale, concorre a
determinare un sensibile cambiamento dell’intero assetto dell’offerta sanitaria.
La logica della presa in carico non si limita alla mera erogazione di prestazioni singole al Cittadino e, in
caso di mancata soluzione del problema, di inviarlo in ospedale per il proseguimento dell’iter diagnostico
e/o per le cure, considerando ogni “passaggio di mano” come se fosse un episodio a se stante.
Il traguardo di valore è, pertanto, la presa in carico!
Occorre “legare” il ciclo di definizione dei bisogni e di predisposizione delle risposte appropriate in un
continuum organizzato e condiviso che risponda alle molte dimensioni dell’assistere e del curare; la
qualità tecnico- professionale, la sicurezza, la tracciabilità e la misurazione dei risultati, l’equità,
l’accessibilità, la comunicazione, l’umanizzazione e la sostenibilità.
In questa direzione occorre concentrare ulteriormente nel 2011 e negli anni a venire, la nostra
attenzione per accompagnare un cambiamento che ha una forte valenza culturale.
Già a partire dall’ultima parte del 2010 sono stati concretamente introdotti importanti elementi di
innovazione:
I.
Il nuovo Distretto nell’AUSL di Bologna
Il Distretto ha cambiato il proprio ruolo riservando al Dipartimento Cure Primarie (spostamento
dell’attività produttiva) le funzioni gestionali ad eccezione di quelle legate all’assistenza socio-sanitaria
121
centrando la propria azione sul tema della garanzia, qualificando così il ruolo di governo e committenza,
non più limitato ai precedenti ambiti di gestione diretta, ma esteso a tutti i macrolivelli assistenziali.
Il mandato del nuovo Distretto può essere così sintetizzato:
• Garanzia: “garantire ad ogni cittadino una risposta appropriata al bisogno espresso in coerenza
alle risorse disponibili“
• Accesso: “luogo dove si garantisce l’adeguatezza della risposta e si rende possibile la
rendicontazione verso il cittadino”
• Gestione del FRNA: ”pianificare l’utilizzo del FRNA di concerto con tutti gli attori istituzionali
interessati”
Nella pratica il nuovo ruolo del Distretto assume connotazioni strategiche soprattutto in relazione alla sua
funzione di programmazione pianificazione in sintonia con il comitato di distretto, di “Dinamizzatore” del
sistema delle responsabilità, di luogo dove si analizzano gli obiettivi proposti dalla Direzione Aziendale ai
Dipartimenti, che qui si arricchiscono con elementi di programmazione a valenza locale, di sede di una
visione complessiva sui consumi e sulle possibili situazioni di crisi o difficoltà, di valutazione dei bisogni,
di analisi dei risultati, di rendicontazione e di luogo delle relazioni con le istituzioni.
II.
Il nuovo Dipartimento delle Cure Primarie
Le modifiche di ruolo previste per i Distretti, che comportano il trasferimento delle responsabilità legate
alla produzione di prestazioni e servizi clinico-assistenziali al Dipartimento delle Cure Primarie ne
determinano la trasformazione da dipartimento funzionale in gestionale, al pari di tutti gli altri dipartimenti
che erogano prestazioni e servizi.
Mandato fondamentale del Dipartimento Cure Primarie è il rispetto degli indirizzi aziendali e delle risorse
assegnate, nella erogazione dell’assistenza vicino ai luoghi di vita delle persone sia per la risposta alla
prima manifestazione di un problema di salute che per il trattamento di patologie croniche. Il governo
clinico, lo sviluppo della medicina generale con particolare riferimento ai Nuclei di Cure Primarie, sono
elementi centrali del nuovo dipartimento
Il Dipartimento Cure Primarie si integra sistematicamente con i Distretti e assicura la piena
collaborazione agli altri Dipartimenti aziendali, e con gli altri erogatori pubblici e privati, nella costruzione
congiunta/condivisa di percorsi integrati di presa incarico di pazienti complessi e nella programmazione
integrata e complementare dell’attività specialistica ambulatoriale territoriale.
Azioni e obiettivi significativi sul territorio della Pianura Ovest del 2011
Semplificare i percorsi:
• Miglioramento del percorso preoperatorio: prenotazione, esecuzione, consegna referti
• Semplificazione completamento prestazioni di post-PS
• Sviluppo SOLE per la facilitazione dell'accesso
Offrire ai cittadini percorsi clinico assistenziali
Il distretto si pone l’obiettivo di offrire ai cittadini percorsi clinico assistenziali per alcune delle patologie
più importanti per frequenza e rilevanza clinico assistenziale. Viene perfezionato il collegamento dei
servizi distrettuali di diagnosi, trattamento e follow-up in coerenza al percorso complessivo aziendale,
valorizzando le caratteristiche locali e garantendo progressivamente ai residenti nel Distretto tutti gli
standard di qualità che l’organizzazione per reti cliniche è in grado di fornire.
• Percorso mammella
• Percorso per i pazienti colpiti da ictus
• Percorso scompenso cardiaco
• Percorso post IMA (Infarto Miocardio Acuto)
Sviluppare le reti cliniche a sostegno dei percorsi clinico assistenziali
Rete Cardiologica
• Consolidamento del percorso di presa in carico Ospedale-Territorio attraverso la relazione diretta
fra Specialisti e Cure Primarie
Rete Ortopedica metropolitana
• Sviluppo delle attività ortopediche presso H. S. Giovanni
122
• Ampliamento specialistica ortopedica presso Barberini
Rete delle Cure Intermedie e continuità dell’assistenza
• Completamento della messa a sistema dell’intera offerta pubblica di Lungo Degenza,
Riabilitazione Estensiva, RSA e Case Residenza per Anziani.
• Informatizzazione della CEMPA e CCOT
Rete Oncologica
• Completamento del percorso per le neoplasie ginecologiche
• Attivazione del percorso integrato ADI-ANT
Rete dell’Emergenza
• pazienti acuti, chirurgici, traumatizzati, internistici
• Definizione del modello organizzativo e di percorsi integrati per la gestione in rete delle urgenze
endoscopiche tra AUSL e AOSP
• Rispetto degli standard di attesa dichiarati per codice colore
Rete delle attività della Salute Mentale e Dipendenze Patologiche
• Elaborazione ed adozione del modello di gestione dell’emergenza psichiatrica ospedaliera
secondo progetto condiviso AUSL/AOSP
• Realizzazione progetto di riorganizzazione Neuropsichiatria Infantile e dell'Adolescenza (NPIA)
• Realizzazione e applicazione del Programma aziendale per la Psicologia
Promuovere l’Assistenza Primaria
• Implementazione del modello aziendale unico UVM su tutto territorio
• Continuare nelle sperimentazioni di modelli di Casa della Salute
• Applicazione delle linee di indirizzo per la tutela sociale della maternità e sull’Interruzione
Volontaria di Gravidanza
Migliorare gli interventi in ambito riabilitativo
• Ridefinizione dei percorsi di presa in carico nel trattamento riabilitativo ospedaliero e
ambulatoriale orientandoli a maggiore appropriatezza
Innovare i Servizi Socio-Sanitari
• Integrazione della committenza dei servizi sociosanitari con quella dei Comuni nella definizione
dei contratti di servizio con i gestori dei servizi accreditati
• Sviluppo del sistema informativo sociale e sociosanitari
Migliorare la qualità dei Servizi residenziali e semiresidenziali per gli Anziani
• Valutazione e miglioramento della qualità dell’assistenza nelle strutture residenziali
Contrastare il dolore
• Audit su trattamento del dolore in aree critiche (intensive, pediatriche, chirurgiche e mediche)
Governare il farmaco
• Centralizzazione della preparazione della terapia antiblastica e relativi per corsi
• Farmacovigilanza per le persone anziane politrattate
• Utilizzo dei Farmaci a brevetto scaduto
• Governo della prescrizione dei farmaci ad alto costo
Promuovere gli interventi di Prevenzione
• Adeguamento agli standard indicati dalla Regione per i Programmi di screening
• Sorveglianza delle malattie infettive
• Garanzia degli interventi a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
• Implementazione dei programmi di Promozione della Salute
• Garanzia degli interventi per la sicurezza alimentare
Sviluppare le Professioni
• Sperimentazione della figura del Case Manager secondo quanto definito nel documento
aziendale sul Case Management
Coinvolgere i Cittadini
• Adozione del “Piano Programma Aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino”
• Sperimentazioni di interventi di empowerment di comunità
• Verifica congiunta delle azioni di miglioramento per l’utilizzo appropriato del PS in collaborazione
con CCM sulla base delle segnalazioni pervenute
123
Sviluppare l’integrazione delle piattaforme informatiche per la gestione delle informazioni sanitarie e
socio-sanitarie
• Consolidamento e sviluppo delle funzionalità avviate del ciclo SOLE
• Estensione della sperimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico personale e del Patient
Summary
• Estensione e utilizzo delle funzionalità di GESI
Presentiamo di seguito la proposta distrettuale in materia di Tutela sociale della maternità:
PROTOCOLLO DISTRETTUALE ATTUATIVO DEL PROTOCOLLO APPROVATO DALLA CTSS del
29/9/2010 IN MATERIA DI
“LINEE DI INDIRIZZO PER LA TUTELA SOCIALE DELLA MATERNITA’ E SULL’INTERRUZIONE
VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA”
Il presente protocollo elaborato a livello distrettuale definisce le linee operativo metodologiche da
applicarsi nel Distretto Pianura Ovest nell’ambito della tutela della maternità e sulla interruzione
volontaria di gravidanza.
I percorsi di attuazione della DGR n. 1690/2008 rappresentati costituiscono l’applicazione di quanto
contenuto nel quadro di riferimento approvato dalla CTSS in data 29/9/2010 ed assicurano l’apporto e
l’integrazione delle diverse competenze sociali e sanitarie.
Nell’ ambito territoriale del Distretto Pianura Ovest le pratiche operative sperimentate nel tempo hanno
già in larga parte reso concreta un’integrazione fra i bisogni sanitari e sociali dei cittadini.
Partendo pertanto dai percorsi informali finora seguiti, si ribadisce come il primo accesso delle donne al
consultorio debba essere gestito esclusivamente dal servizio pubblico (consultorio e sportello sociale
comunale)
L’integrazione delle attività sociali e sanitarie avviene attraverso una collaborazione tra gli operatori delle
due aree – sociale e sanitario - sul singolo caso per la predisposizione di un piano di intervento
Ogni Comune individua un’assistente sociale alla quale affidare un ruolo di raccordo con l’ambito di
intervento consultoriale ed una funzione di gestione dei progetti assistenziali rientranti nei propri compiti
istituzionali ritenuti indispensabili per un sostegno della gravidanza ed una valorizzazione della maternità
e paternità .
L’accesso del cittadino al consultorio richiede una prima valutazione da parte degli operatori del servizio
consultoriale.
Qualora vengano rilevate problematiche di carattere socio-assistenziale che necessitano di un esame o
una presa in carico congiunta con l’assistente sociale del Comune competente per residenza sarà
adottata la modalità ritenuta più adeguata per ogni singola situazione ovvero:
- potrà essere richiesta la presenza presso il consultorio dell’assistente sociale territorialmente
competente ai fini di effettuare congiuntamente una valutazione o fornire informazioni ;
- potrà essere curato dagli stessi operatori del consultorio un accompagnamento al servizio sociale
comunale previo accordo del cittadino e sulla base di un progetto di intervento concordato
preventivamente tra operatori sanitari e sociali.
PROGETTI SOVRAZONALI:
scheda 8.1
PROGETTO :
Laboratorio dei Cittadini per la Salute:
Progetto partecipato di empowerment dei cittadini e delle comunità locale
e di promozione della salute.
Progetto “Non ti scordar di te”,
Progetto di empowerment sul corretto uso di farmaci.
124
Comune o altro ente capofila di progetto
Azienda USL di Bologna
Responsabile del progetto/programma:
Destinatari
Specificare se è in continuazione
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi
disuguaglianze
Fasce target dei tre Programmi Regionali
di screening per la prevenzione dei tumori.
Fasce deboli di popolazione, con
maggiori
difficoltà
nell’accesso
all’informazione e ai servizi (anziani,
immigrati, senza fissa dimora)
Progetto “FarmaCom’è” di empowerment sul
corretto uso di farmaci:
Pazienti che utilizzano terapie inalatorie,
colliri antiglaucoma, statine, e altre
tipologie
di
farmaci
da
definire
successivamente.
Il Laboratorio dei Cittadini per la Salute è attivo
dal 2004 e le attività previste rappresentano la
prosecuzione e lo sviluppo di quelle avviate
negli anni precedenti nell’ambito del percorso
PPS.
Area Metropolitana di Bologna
RER, CTSS, Comune di Bologna, AFM,
Federfarma Bologna, Forum Metropolitano
Associazioni Cittadini non Comunitari, AUSER,
SPI-CGIL, FNP-CISL, UIL-P, CNA Pensionati
Bologna,
CCM,
CNA-Impresa
Donna,
Associazione “Il seno di poi”, Manutencoop,
Centro Diritti del Malato, Ass. La Carovana,
CARITAS, AMISS, Coop La Strada, Circolo
Ravone, Ass. Il Mosaico, CRN Madre Teresa di
Calcutta.
Favorire la partecipazione della comunità
alle scelte per la salute;
accrescere le conoscenze dei cittadini
nell’ambito delle varie tematiche affrontate,
per utilizzare con maggior consapevolezza
i servizi sanitari (empowerment);
creare una rete di relazioni e di alleanze
nel territorio per favorire la diffusione di
una cultura di promozione della salute;
costruire canali di comunicazione
bidirezionali tra l’istituzione sanitaria e la
comunità locale.
Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi
disuguaglianze:
aumentare
la
partecipazione
ai
Programmi
Regionali
di
screening
125
Azioni previste
oncologici;
accrescere le conoscenze delle fasce
deboli rispetto ai test di screening e
facilitare i percorsi di accesso;
accrescere l’attenzione nei confronti di
una prevenzione corretta ed efficace;
proseguire le attività svolte a livello
territoriale ed estenderle ad altri territori,
con il supporto degli strumenti realizzati
(materiali informativi in lingua, guida alle
disuguaglianze)
Progetto “FarmaCom’è” di empowerment sul
corretto uso di farmaci:
Migliorare l’aderenza al trattamento
prescritto
e
la
corretta
autosomministrazione, da parte dei
pazienti, di terapie inalatorie, colliri
antiglaucoma, statine, e altre tipologie di
farmaci da definire successivamente;
sviluppare consapevolezza e capacità
critica del cittadino sulle informazioni che
riceve sulla salute;
valorizzare
l’importanza
di
un’informazione indipendente dal conflitto
di interessi e favorire la condivisione di tale
informazione tra MMG, professionisti e
pazienti su farmaci e percorsi clinici e
organizzativi per arrivare a costruire
consapevolmente uno stile di vita sano.
Il progetto intende operare con strategie
multisettoriali e trasversali di promozione della
salute e stili di vita sani e di arricchimento del
“capitale sociale” del nostro territorio, alla base
dell’azione politica e di governo (Atto di Indirizzo
della CTSS di Bologna, approvato in data
03.11.2008).
Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi
disuguaglianze:
iniziative sul territorio, comunicazione
diretta con i cittadini;
attività di formazione e auto-formazione
rivolte a operatori - dei servizi territoriali
legati allo screening (es. consultori
familiari) e non (es. strutture di accoglienza
per senza fissa dimora) - e cittadini (es.
opinion leader formali e informali);
coinvolgimento di gruppi di popolazione
straniera per la realizzazione partecipata di
altri strumenti informativi in lingua.
Progetto “FarmaCom’è” di empowerment sul
corretto uso di farmaci:
126
costituzione di un gruppo partecipato
interistituzionale e con rappresentanze
della comunità locale;
analisi dei dati di acquisto dei farmaci
considerati;
rilevazione bisogni di cittadini e
prescrittori;
realizzazione partecipata strumenti
comunicativi;
costruzione e avvio di una campagna di
comunicazione sulle diverse tipologie di
farmaci;
iniziative di comunicazione diretta con i
cittadini;
attività di formazione sulle modalità
relazionali operatore/paziente
(compliance).
Costo totale Quota
Quota nazionale
previsto
regionale
Piano finanziario:
Da valutare
in fase
operativa
Progetto “Non ti scordar di te” e percorsi
disuguaglianze:
percentuale di adesione ai programmi di
screening;
numero di operatori dei servizi territoriali
coinvolti nella campagna
numero di iniziative (formazione, autoformazione, incontri pubblici) effettuate
numero di strumenti informativi in lingua
partecipati costruiti
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
numero di opinion leader formali e
informali coinvolti nel progetto.
Progetto “FarmaCom’è” di empowerment sul
corretto uso di farmaci:
evidenze della costituzione del gruppo
partecipato;
numero di pazienti che utilizza i farmaci
in modo conforme alla prescrizione medica
(variazione dati di utilizzo)
127
scheda 8.2
PROGETTO:
“Obiettivo salute”.
Catalogo dell’offerta educativo formativa per la promozione della salute
Azienda Usl di Bologna
Comune o altro ente capofila di progetto
Responsabile del progetto/programma:
Destinatari
Specificare se è in continuazione
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
Azioni previste
Dott. ssa Patrizia Beltrami
Dipartimento
di
Sanità
Pubblica
–
Responsabile U.O.S Promozione della salute
051 6224228/330
3486555280
[email protected]
Popolazione generale,studenti, famiglie ed
insegnanti, adolescenti, lavoratori, anziani,
operatori del volontariato e del terzo settore
Il progetto si attua in coerenza e in
applicazione al Piano Sociale e Sanitario della
Regione Emilia-Romagna, agli Atti di indirizzo
della Conferenza Territoriale Sociale e
Sanitaria della Provincia di Bologna, al Piano
Nazionale e Regionale della Prevenzione ed
al Programma Nazionale e Regionale
“Guadagnare Salute”
Area Metropolitana di Bologna
Enti Locali, scuole ed altre agenzie educative,
mondo del lavoro, privato sociale, volontariato,
mondo dello sport e del tempo libero,
associazioni
• Rafforzare le capacità delle persone ad
effettuare scelte consapevoli rispetto alla
salute
• Costruire partnership tra cittadini e
servizi per migliorare la salute e la
qualità della vita
• Valorizzare le risorse di cui gli individuai
sono portatori per il miglioramento della
salute
• Sviluppare strategia multisettoriale e
trasversale di Promozione della salute e
di stili di vita sani
Il progetto Aziendale e le ricadute operative a
livello locale distrettuale prevedono per i singoli
ambiti di intervento:individuati nel catalogo:
azioni
di tipo educativo attraverso
campagne
d’informazione
e
sensibilizzazione
che
favoriscano
l’adozione di sani stili di vita, in
particolare tra le giovani generazioni
128
azioni di carattere educativo e formativo
rivolte a diversi gruppi target condivise
con i committenti , secondo metodologie
orientate alla progettazione partecipata
e all’implementazione di buone pratiche
azione di monitoraggio e di valutazione
di processo e di risultato
Le azioni saranno
coordinate in una logica di integrazione
e di sinergia grazie al contributo della
rete aziendale di Promozione della
salute
mirati a contesti di comunità definite
(creazione di ambienti favorevoli alla
promozione della salute come scuole,
comunità locali e luoghi di lavoro)
realizzate con l’obiettivo primario
di
consentire
la
crescita
della
consapevolezza
individuale
e
di
comunità e del contesto sociale per
affermare la cultura della salute e del
ben-essere e l’assunzione da parte del
cittadino di un ruolo attivo e protagonista
(empowerment)
Costo
Quota
Quota nazionale
totale
regionale
Da valutare
in fase
esecutiva
Per il 2011
Evidenza della realizzazione de catalogo
aziendale/distrettuale secondo le aree di
priorità individuate e coerenti con gli strumenti
di Pianificazione regionali e locali
Report annuale di monitoraggio degli interventi
per le singole aree di intervento (a valenza
Aziendale/ distrettuale )
Piano finanziario:
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Scheda 8.3
PROGETTO
Piano Provinciale d’intervento per la lotta al tabagismo
Azienda Usl di Bologna Azienda Usl di Imola,
Comune o altro ente capofila di progetto Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna,
Istituto Ortopedico Rizzoli)
Responsabile del progetto/programma:
Dott. ssa Patrizia Beltrami
(Coordinatore provinciale )
051 6224228/330
129
Destinatari
Specificare se è in continuazione di un
progetto dell'anno precedente
Ambito territoriale
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
[email protected]
Dott. Mario Lavecchia (Coordinatore AUSL di
Bologna )
Dott Stefano Cifiello (Coordinatore AUSL di
Imola )
Dott. Alessandro Zanasi (Coordinatore Azienda
Ospeliera-Universitaria di Bologna )
Dott.ssa Manula Monti (Coordinatore Istituto
Ortopedico Rizzoli)
Popolazione generale, studenti, famiglie ed
insegnanti, adolescenti, operatori sanitari e
lavoratori
Il progetto si attua a seguito della Delibera della
Giunta regionale 11giugno 2008 n. 844 - Piano
regionale di intervento per la lotta al tabagismo
e in continuità con la precedente Deliberazione
n. 785 del 26.5.1999 ed in applicazione al Piano
strategico interaziendale prodotto nel novembre
2009 dal Gruppo di Progetto “Territorio senza
fumo”
Provincia di Bologna
Enti Locali, scuole ed altre agenzie educative ,
mondo del lavoro, privato sociale, volontariato,
mondo dello sport e spettacolo, mass media,
associazioni di consumatori ecc
Ridurre il numero di fumatori sia attraverso
l’aumento della quantità di coloro che
smettono di fumare sia mediante la
riduzione del numero di giovani che iniziano
a fumare
Ridurre il numero di persone esposte
all’inalazione del fumo passivo
nei seguenti ambiti e programmi di intervento:
A)Promozione della salute e prevenzione
dell’abitudine al fumo tra gli adolescenti:
1)Prevenzione dell’abitudine al fumo tra i
giovani
B) Assistenza e supporto alla
disassuefazione:
2) Centri antifumo
3) Intervento antifumo dei Medici di medicina
generale e degli altri operatori sanitari
C)Ambienti favorevoli alla salute e liberi dal
fumo:
4 ) Luoghi di lavoro liberi dal fumo
5) Ospedali e servizi sanitari senza fumo
6) Scuole libere dal fumo
D) Comunicazione, formazione, innovazione
e valutazione (a carattere trasversale)
Il Progetto intende operare con strategia
130
multisettoriale e trasversale di Promozione della
salute e di stili di vita sani alla base dei
contenuti indicati nel Piano strategico
interaziendale.
Il programma provinciale e le ricadute operative
a
livello
locale
(Aziendale/distrettuale)
prevedono per i singoli ambiti di intervento:
azioni
di tipo educativo attraverso
campagne
d’informazione
e
sensibilizzazione
che
favoriscano
l’adozione di sani stili di vita, in
particolare tra le giovani generazioni
azioni di sostegno alla disassuefazione
che
favoriscano
ed
incrementino
l’accesso dei fumatori ai programmi per
smettere di fumare
Azioni di tipo normativo per il controllo
del fumo di tabacco negli ambienti
pubblici e di lavoro
Le azioni saranno
coordinate in una logica di integrazione e
di sinergia
Azioni previste
mirati e circoscritti a contesti di comunità
definite (creazione di ambienti favorevoli
alla promozione della salute come
scuole, ospedali e luoghi di lavoro)
realizzate con la gradualità necessaria a
consentire
la
crescita
della
consapevolezza e del contesto sociale
per affermare la cultura del non fumo e
l’assunzione da parte del cittadino di un
ruolo
attivo
e
protagonista
(empowerment)
Parte integrante e coerente di una
strategia multisettoriale e trasversale di
promozione della salute e di sani stili di
vita nella comunità locale (progetto di
empowerment di comunità comune di
Medicina e di Monte San Pietro)
Costo totale Quota
Quota nazionale
Da valutare regionale
Piano finanziario:
in fase
esecutiva
Per il 2011
Evidenza della realizzazione delle azioni
previste per ciascuna Area progettuale
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
Report annuale di monitoraggio degli interventi
per i singoli programmi previsti dal Piano (a
valenza Aziendale/ Provinciale )
131
Scheda 8.4
PROGETTO :
SISTEMA DI ALLERTA E SORVEGLIANZA ONDATE DI CALORE
Comune o altro ente capofila di progetto
Azienda USL di Bologna
Area Metropolitana
Responsabile del progetto/programma:
nominativo e recapiti
Dott. Fausto Francia
Dott. Paolo Pandolfi
Sede: Via Seminario,1 San Lazzaro di Savena
Tel. 051 6224164 e 051 6224423
e mail: [email protected]
[email protected]
Destinatari
Tutta la cittadinanza ed in particolare i cittadini
di età over 65 anni risultanti anagraficamente
soli; strutture sanitarie pubbliche e private;
amministrazioni comunali; MMG.
Specificare se è in continuazione
Progetto avviato nel 2004 in relazione ad
indicazioni
nazionali
mai
individuato
formalmente come progetto sovrazonale
Ambito territoriale di realizzazione
Istituzioni/attori sociali coinvolti
Obiettivi del progetto
Area metropolitana di Bologna
AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera S. OrsolaMalpigli, Distretti, Strutture Sanitarie Private,
cittadini interessati, Comuni, Associazioni del
privato sociale, MMG, farmacie, CUP2000,
ARPA Emilia Romagna, Dipartimento di
Protezione
Civile,
Dipartimento
di
Epidemiologia ASL Roma E.
prosecuzione ed ampliamento della rete
oggetto del sistema di previsione ed
allerta per ondate di calore;
attivazione
di modelli comunicativi
efficaci attraverso i media e produzione
di materiale informativo (locandine,
volantini, ecc.);
realizzazione
di
un
sistema
di
sorveglianza sanitaria sulla mortalità,
interventi 118, accessi al PS su
popolazione generale e su cittadini over
65 anni;
costruzione di coorti di soggetti “fragili”
disaggregate per singolo comune di
residenza al fine di verificare l’efficacia di
mirati interventi socio-sanitari;
collaborazione con le associazioni di
volontariato e con i servizi sociali dei vari
comuni
alla
progettazione
e
132
Azioni previste
Piano finanziario:
realizzazione di interventi di prevenzione
e
supporto
nei
confronti
della
popolazione fragile.
- diffusione di materiale informativo su
comportamenti adeguati da adottare in
occasione di ondata di calore;
redazione di rapporti a sintesi del
sistema di sorveglianza sanitaria;
produzione in occasione di prevista
ondata di calore di mail di allerta
indirizzate ai soggetti istituzionali della
rete;
costituzione di un gruppo tecnico di
coordinamento per la gestione di
situazioni di emergenza;
partecipazione
ai
coordinamenti
nazionali del Dipartimento di Protezione
Civile;
collaborazione
con
Amministrazioni
Comunali ed altre Istituzioni per l’invio di
materiale informativo a cittadini “fragili”;
realizzazione
ed aggiornamento di
pagine
dedicate
al
sistema
di
sorveglianza nel sito intranet/internet
dell’Azienda USL di Bologna;
organizzazione e realizzazione di un
evento seminariale destinato a tecnici di
ARPA, Amministrazioni comunali e
Azienda USL di Bologna.
Quota nazionale
Costo totale Quota
regionale
Da definire
Indicatori per il monitoraggio/valutazione
numero di cittadini “fragili” distinti per
livelli di intensità di fragilità;
numero di rapporti di sorveglianza
sanitaria realizzati;
numero di interventi socio-sanitari
effettuati;
numero di interventi comunicativi distinti
per i diversi strumenti utilizzati;
tassi grezzi di mortalità, di accesso ai PS
e di chiamata al 118 per sottogruppi di
popolazione in corso di ondata di calore.
133
CAP. 4 ACCREDITAMENTO:
Prosecuzione del percorso distrettuale per
l’accreditamento transitorio e provvisorio dei servizi
sociosanitari per anziani e disabili.
1. Inquadramento giuridico.
L’Accreditamento è un provvedimento amministrativo discrezionale (di natura concessoria)
rilasciato da un soggetto istituzionale (Comune capofila) al termine di un procedimento
valutativo, la cui istruttoria è di competenza dell’Ufficio di Piano e dell’Organismo tecnico
Provinciale (OTAP). Le modalità e le fasi del procedimento amministrativo sono definite dalla
normativa regionale.
Il rilascio del provvedimento deve essere coerente con la programmazione territoriale prevista
dal Piano di Zona per la Salute ed il Benessere sociale.
Attraverso la verifica del possesso dei requisiti di qualità e di organizzazione richiesti e
dell’adesione dei Gestori al sistema tariffario regionale, si rende possibile l’instaurazione del
rapporto di servizio pubblico tra il soggetto istituzionale titolare della committenza ed il soggetto
gestore del servizio o della struttura.
Nell’anno 2011 il sistema di accreditamento dei servizi sociosanitari verrà implementato per i
seguenti servizi, così come previsto dall’art. 23 comma 1 della legge regionale 4/200:
- assistenza domiciliare;
- casa – residenza per anziani non autosufficienti (casa protetta/RSA);
- centro diurno assistenziale per anziani;
- centro socio-riabilitativo residenziale per disabili;
- centro socio-riabilitativo semiresidenziale per disabili.
La DGR n. 390 del 13 aprile 2011, “Accreditamento dei servizi socio-sanitari: attuazione dell’Art.
23 delle Legge Regionale n. 4/2008 e modifiche ed integrazione della DGR 514/2009 e DGR
2110/2009” ha stabilito che entro il 12 giugno 2011 dovranno essere sottoscritti i contratti di
servizio con i soggetti gestori ai quali è stato rilasciato l’accreditamento.
Nel Distretto di Pianura Ovest, in base a quanto previsto dalla programmazione distrettuale, alla
normativa regionale vigente, ai servizi presenti ed ai relativi gestori, sono stati rilasciati, entro il
31.12.2010, i seguenti accreditamenti transitori:
Servizio
Ente gestore
ASP Seneca
Posti
accreditati
60
N. determina
dirigenziale
1288
Casa
residenza
anziani
San
Giovanni in Persiceto
Casa residenza anziani Crevalcore
Casa residenza anziani Sant’Agata
Bolognese
Casa residenza anziani Crevalcore
(ex RSA)
Centro diurno per anziani Angola
dell’Emilia
ASP Seneca
ASP Seneca
66
68
1289
1290
CADIAI
18
1291
ASP Seneca
17
1292
134
Centro diurno per anziani Calderara
di Reno
Centro
diurno
per
anziani
Crevalcore
Centro diurno per anziani Sala
Bolognese
Centro diurno per anziani San
Giovanni in Persiceto
Servizio di assistenza domiciliare
CSRD per disabili Le farfalle
CSRD per disabili Accanto
CSRD per disabili Maieutica
CSRR per disabili La corte del sole
ASP Seneca
13
1293
ASP Seneca
14
1294
ASP Seneca
7
1295
ASP Seneca
3
1296
15
16
16
19
1297
1298
1299
1300
1301
Consorzio Aldebaran
CADIAI
CADIAI
Coop. Attività sociali
CADIAI
L’accreditamento è un percorso facoltativo che il gestore ha intrapreso presentando una
specifica istanza al Comune capofila.
Presentando domanda di accreditamento e sottoscrivendo i contratti di servizio che disciplinano
la materia, i soggetti gestori hanno assunto i seguenti obblighi:
accettazione delle modalità e dei percorsi di verifica relativamente al possesso dei requisiti
previsti, alle valutazioni periodiche sui servizi erogati e sul modello gestionale;
accettazione di tariffe predeterminate;
assunzione del debito informativo verso le amministrazioni competenti;
accettazione dei principi e dei criteri che informano il sistema locale dei servizi a rete (L.R.
2/2003 ed atti attuativi).
Per i soggetti gestori che, al momento della pubblicazione sul BUR delle DGR 2110/2009 per i
servizi per anziani e per l’assistenza domiciliare, 219/2010 e 1336/2010 per i servizi per disabili,
erano titolari di rapporti giuridici con le Aziende USL o gli Enti Locali, la richiesta di
accreditamento transitorio comporta, inoltre, la definizione di un percorso di graduale verso il
pieno possesso dei requisiti individuati dalla normativa regionale per giungere al provvedimento
di accreditamento definitivo.
Con i soggetti gestori accreditati occorre sottoscrivere un contratto di servizio che disciplini in
modo dettagliato i rapporti amministrativi ed economici coerentemente con la normativa e gli atti
di indirizzo regionali, definendo inoltre i volumi annuali di attività.
Il percorso che ha portato alla sottoscrizione dei contratti di servizio con i soggetti gestori
sopraelencati è stato condiviso a livello provinciale da tutti i distretti sociosanitari presenti sul
territorio: a partire dallo schema tipo di contratto di servizio definito dalla regione, si è arrivati
all’elaborazione dei modelli di contratto di servizio da adottare, dopo opportuni adattamenti, ad
ogni realtà distrettuale.
Nel nostro distretto, in particolare, si esercita la subcommittenza con l’ASP Seneca, la quale
gestisce direttamente molti dei servizi per anziani, mentre avrà funzioni di subcommittenza nei
confronti degli enti gestori dei rimanenti servizi, come da prospetto soprariportato.
I contratti di servizio avranno la durata di un anno, al fine di poter sperimentare, per un arco di
tempo congruo, la validità degli stessi e quanto in essi disciplinato.
2. Applicazione delle tariffe regionali per i servizi accreditati transitoriamente o
provvisoriamente
135
Il sistema di remunerazione di ogni singolo servizio accreditato dovrà essere indicato nei
contratti di servizio sulla base dei seguenti elementi:
Costo per
Livello
Retta utente /
Tipologia
FRNA
giornata /
assistenziale
Comune
ora
Livello A
40,75
49,50
90,25
Livello B
40,75
49,50
90,25
Case Protette e RSA
Livello C
31,50
49,50
81,00
Livello D
26,00
49,50
75,50
Livello base
21,00
29,00
50,00
Centri Diurni
Livello disturbi del
29,00
29,00
58,00
comportamento
Assistenza Domiciliare
14,00
10,00
24,00
socio-assistenziale
Assistenza Domiciliare
16,00
10,00
26,00
socio-educativa
Tali importi sono suscettibili delle seguenti variazioni in diminuzione o in aumento:
Tipologia
servizio
Elementi in DIMINUIZIONE
Assenza o presenza
animatore 36 ore settimanali
Servizi integrativi quali
pedicure, manicure, barbiere,
parrucchiere forniti a
Case Protette e
pagamento extra retta
RSA
Personale con qualifica OSS
inferiore all’80%, ma
superiore al 65%
Personale con qualifica OSS
inferiore al 65%
Rapporto personale ass. /
utenti inferiore a 1:5 per
livello disturbi del
comportamento e 1:8 per
livello base
Assenza o presenza
animatore 18 ore settimanali
Centri DIurni
Apertura del servizio inferiore
alle 10 ore giornaliere
Personale con qualifica OSS
inferiore all’80%, ma
superiore al 65%
Personale con qualifica OSS
inferiore al 65%
Personale con qualifica OSS
Assistenza
inferiore all’80%, ma
Domiciliare
superiore al 65%
Importo max
diminuizione
€ 1,50
Riparto
diminuizione
40% FRNA
60% Retta
€ 0,40
100% Retta
€ 0,50
100% Retta
€ 1,00
100% Retta
€ 2,00
40% FRNA
60% Retta
40%FRNA
60% Retta
Da determinare
40%FRNA
proporzionalmente 60% Retta
€ 2,5
€ 0,30
100% Retta
€ 0,60
100% Retta
€ 0,25
100% Retta
136
Personale con qualifica OSS
inferiore al 65%
Tutti i servizi
Costo del personale inferiore
a quello del settore profit
Tipologia
servizio
Elementi in AUMENTO
Costo del personale
superiore a quello del settore
Case Protette e
profit
RSA
Regime IRAP superiore al
3,9%
Costo del personale
superiore a quello del settore
Centri Diurni
profit
Regime IRAP superiore al
3,9%
Costo del personale
superiore a quello del settore
Assistenza
profit
domiciliare
Regime IRAP superiore al
3,9%
€ 0,50
100% Retta
40% FRNA
Da determinare
proporzionalmente 60% Retta
Importo max
aumento
Riparto aumento
€ 4,00
€ 4,00
€ 2,00
€ 2,00
€ 3,50 socio-ass.
€ 4,50 socio-educ.
100% FRNA solo
se
gestione
pubblica
e
applicazione retta di
riferimento
regionale a carico
utenti.
Altrimenti
possibile con fondi
Comune.
€ 3,50 socio-ass.
€ 4,50 socio-educ.
Ulteriori elementi che determinano un aumento delle tariffe sono:
- servizi dedicati alle demenze. In questi casi la quota a carico del FRNA per il livello A è
aumentata del 10% nelle residenze e del 15% nei diurni;
- accoglienze temporanee di sollievo. Quota a carico del FRNA per i primi 30 giorni: € 67,00,
oltre il trentesimo giorno € 44,00.
Le prestazioni ed attività sanitarie sono a carico del FSR e per quanto concerne quelle fornite di
norma dal soggetto gestore accreditato nel periodo di accreditamento transitorio sono
remunerate in base al rimborso delle spese effettivamente sostenute, nei limiti delle indicazioni
regionali.
Fino alla sottoscrizione dei contratti di servizio, i servizi in essere sono stati remunerati sulla
base delle modalità contrattuali o delle convenzioni in vigore.
Sulla base di quanto premesso e dei confronti specifici effettuali a livello dapprima provinciale e
poi a livello del nostro distretto con i soggetti gestori, si è arrivati alla determinazione delle tariffe
servizio per servizio, così come specificate all’interno di ogni contratto.
137
CAP.5 SISTEMA DI VALUTAZIONE ED
INDICATORI PER IL MONITORAGGIO
Il Distretto Pianura Ovest ha partecipato al Laboratorio attivato nel 2011 dalla Provincia
di Bologna – Servizio Politiche Sociali e per la Salute (Azioni di supporto alla valutazione della
programmazione provinciale e distrettuale in ambito sociale, sociosanitario e sanitario)
finalizzato all’elaborazione di un sistema condiviso per il monitoraggio e la valutazione
qualitativa-quantitativa della programmazione zonale. Il laboratorio ha prodotto un modello di
valutazione per prossimo Piano di Zona per la Salute ed il benessere triennale (2012-2014).
Ciascun Distretto si è impegnato ad approfondire i tema e – dove possibile – ad iniziare ad
applicare gli strumenti di valutazione proposti.
Riportiamo di seguito la struttura del modello di valutazione provinciale/distrettuale
elaborato da IRESS, Istituto Regionale Emiliano-Romagnolo per i Servizi Sociali e Sanitari, la
ricerca applicata e la formazione. (Relazione Finale, Parte I cap. 4.3):
Il modello di valutazione del PdZS&B a livello provinciale
Di seguito si riportano, in forma schematica, i principali aspetti definitori del sistema di
valutazione individuato (obiettivo e oggetto della valutazione, principali attori e protagonisti
delle azioni di valutazione, i destinatari delle azioni di valutazione, i tempi della valutazione
distinti per ogni criterio individuato).
Livello: valutazione in itinere/ex-post del PdzS&B
Obiettivo : valutare “l’adeguatezza” del piano
Cosa (oggetto della valutazione): come abbiamo declinato l’idea di ‘adeguatezza’
»
Integrazione
»
Partecipazione
»
Comunicabilità
»
Rispondenza
»
Rilevanza
»
Impiego delle risorse
6 criteri di valutazione
Fig. 2 Schema di riferimento per la Valutazione dell’‘adeguatezza’ del piano di
zona triennale per la salute ed il benessere sociale
Criteri di
valutazione
1
specifica
domande di valutazione 1
Gli aspetti valutati afferiscono al tema più ampio dell’analisi delle policies; i criteri di valutazione
individuati non interessano tutti i vari attori allo stesso modo: chi ha più un ruolo di tipo politico sarà più
interessato ad alcuni elementi, chi ha funzioni tecniche ad altri e così via. Questa impostazione di quesiti
valutativi riesce quindi a cogliere i vari interessi valutativi dei diversi stakeholder coinvolti nel processo di
programmazione. Molti criteri, inoltre, come ad esempio quello della rispondenza, richiamano la
necessità di una valutazione partecipata.
138
Integrazione
Integrazione delle
politiche (socio sanitarie,
urbanistiche/ambientali;
sanitarie, abitative, ecc.)
Integrazione degli
attori/soggetti
Abbiamo effettivamente integrato gli strumenti e le
politiche entro gli obiettivi dichiarati nel Piano di Zona
per la salute ed il benessere? Che risultati abbiamo
raggiunto?
Abbiamo effettivamente integrato attori e soggetti
entro l’obiettivo che ci eravamo dati nel Piano? Che
risultati abbiamo raggiunto?
Si è sviluppata una visione dei fenomeni oggetto di
intervento maggiormente condivisa e/o arricchita da
contributi, analisi e prospettive diverse?
Si è sviluppata nel corso dell’azione una maggiore
integrazione tra interventi e attori che operano in
diversi settori e ambiti?
Quale è stato il livello di qualità raggiunto nella
Partecipazione Qualità della
partecipazione
partecipazione
anche
in
termini
di
responsabilizzazione dei vari soggetti che partecipano
al processo programmatorio?
La capacità di cooperazione tra soggetti si è
accresciuta?
Grazie ai processi di preparazione e attuazione del
Piano sono state mobilitate risorse rilevanti
precedentemente non rilevate?
dei Quali azioni sono state attivate per comunicare alla
Comunicabilità Comunicabilità
risultati del piano
popolazione i risultati del Piano?
Quali esiti sono stati comunicati, come e a chi?
Contributo
delle
scelte
Abbiamo letto i bisogni del territorio in termini di
Rispondenza
effettuate alla soluzione
esigenze
rilevate
ed
appropriatezza
della
dei problemi di
risposta/servizio? Come?
riferimento/bisogni
Rilevanza
Impiego
risorse
rilevati
Importanza degli
interventi per la
produzione del
benessere
Se il 60-70% dei fattori che determinano la nostra
salute dipende dalla dimensione socio-relazionale ed
ambientale e solo il 10-15% dai servizi sanitari occorre
occuparsi del tema del benessere e salute in senso
ampio. Quali sono gli interventi più rilevanti (quelli che
maggiormente ‘contano’) per promuovere il
benessere sociale?
delle Utilizzo e ripartizione dei Come sono state spese le risorse e ripartiti i costi?
costi sostenuti
Rendiconto risorse utilizzate, impegno di spesa, per
area e percentuale sul totale. In base a quale criterio,
individuazione di priorità sono state allocate le risorse
del fondo indistinto?
Fig. 3 Schema di riferimento per i criteri di valutazione e quesiti valutativi
Mentre UdP allargato e Tavolo del Welfare sono i soggetti principalmente deputati a rispondere
alle domande valutative, il gruppo ha individuato, spesso nella logica di praticare una
valutazione ‘partecipata’ (così come viene da tempo attuata la programmazione in modo
partecipato), altri soggetti che contribuiranno (per alcuni criteri valutativi e per specifici
oggetti) secondo una metodologia di volta in volta definita (e specificata di seguito) a
completare/integrare i contenuti della valutazione.
139
In altri termini gli attori della valutazione sono coloro che cercheranno di rispondere ai quesiti
valutativi o direttamente o indirettamente, attraverso strumenti da declinare a livello
distrettuale e suggeriti in questa sede.
Si segnala che tra i protagonisti della valutazione vi sono soggetti che non necessariamente
hanno redatto il piano, ma che risultano strategici per arrivare ad una valutazione il più
possibile partecipata ed integrata.
Infine, è opportuno riportare una serie di riflessioni emerse dal gruppo in merito al ruolo del
Tavolo del Welfare all’interno della programmazione e valutazione del PdZS&B.
Secondo le indicazioni provinciali, il Tavolo del Welfare si è infatti consolidato come sede di
confronto nei processi di programmazione: occorre potenziare il suo ruolo rispetto ai processi
valutativi di quanto programmato. Ciò significa continuare a dare centralità al tavolo welfare
per potenziarlo rispetto a quello che è chiamato a fare e per fargli fare un ‘salto di qualità’
rispetto ad essere un luogo di comunicazione sintetica del processo, “cominciando anche a
richiamare gli assenti cronici dicendo: qui mettiamo in atto la valutazione”.
Per fare ciò è comunque necessario uno sforzo e un lavoro di preparazione da parte degli UdP,
dei referenti del Terzo Settore e di altre organizzazioni di rappresentanza, dei tecnici dei servizi,
affinché questo ‘luogo’ diventi effettivamente uno dei luoghi della messa in atto della
valutazione del PdzS&B.
A tal proposito occorre anche stimolare la partecipazione (alla programmazione e alla
valutazione) nel tavolo del Welfare delle Consulte sociali dei Comuni e dei tavoli del
Volontariato, anche loro ‘antenne sul territorio’ rispetto all’emersione dei bisogni e
all’intercettazione di questi.
L’attribuzione di un ruolo valutativo al tavolo del Welfare è anche (forse innanzitutto) un
processo culturale: non è sufficiente dichiararlo o deciderlo, ma deve essere sostenuto da
azioni in questa direzione. Già nell’Atto di indirizzo e coordinamento triennale 2009 –2011 la
Provincia di Bologna aveva condiviso di attribuire al Tavolo del Welfare un ruolo strategico.
Sarebbe forse giunto il momento di continuare ad investire sulle funzioni di tale organismo
anche in ambito valutativo, rafforzandone ruolo e finalità in modo comune ed omogeneo tra i
Distretti interessati.
Chi: (quali sono i protagonisti della valutazione)
1. UDP allargato (responsabile dell’udp e suoi collaboratori, coordinatore e progettista) e
Direttore di distretto
2. TAVOLO WELFARE
3. CENTRO PER L’IMPIEGO
4. FIGURE DI SISTEMA O REFERENTI SERVIZI EDUCATIVI DEL TERRITORIO
5. REFERENTI SERVIZI CASA DEL TERRITORIO
6. responsabile DSMDP (psichiatria adulti, tossicodip. Neuropsichiatria)
7. responsabile DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA (stili di vita, prevenzione, educazione
sanitaria)e ospedale
8. responsabile Ufficio tecnico per il Piano strutturale comunale
9. Sportelli sociali
10. Comitato Consultivo Misto
11. sanità territoriale (MMG)
12. Tavoli tematici
13. Sottoscrittori Accordo di Programma
140
14. Tavolo di concertazione OOSS
15. Cittadini e cittadinanza organizzata
Fig. 3 Elenco di tutti gli attori della valutazione
Dei sei criteri di valutazione individuati, due, ovvero impiego delle risorse e partecipazione
vengono rilevati al termine di ogni anno di attività mentre la rispondenza è oggetto di attività di
valutazione del secondo anno di attività. Ovviamente il terzo anno è quello che comporta un
maggior numero di risorse da dedicare alla valutazione; si tratta infatti di fare sintesi rispetto a
quanto rilevato durante il triennio (impegno risorse, partecipazione, rispondenza) e di affrontare
i criteri valutativi della rilevanza, integrazione e comunicabilità.
Di seguito uno schema riassuntivo permette di visualizzare immediatamente i diversi momenti
della valutazione.
Quando:
PdZS&B
1° anno
2° anno
Impiego
risorse
Impiego
risorse
delle
Partecipazione
delle
Partecipazione
Rispondenza
3° anno
Rilevanza
Impiego delle
risorse
Partecipazio
ne
Integrazio
ne
Comunicabilità
Rispetto alla ‘committenza’, ovvero a chi riportare le risposte ai quesiti valutativi, il gruppo
concorda sui seguenti destinatari della valutazione:
a) Comitato di Distretto_Sindaco e Assessori anche non del sociale (urbanistica, viabilità,
casa, ecc.) e Direttore distretto
b) I sottoscrittori dell’Accordo di Programma e aderenti
c) Il Tavolo del Welfare
Quest’ultimo, come si potrà notare, è sia protagonista che destinatario: infatti, per la sua
composizione e mission, esso può essere protagonista di certi aspetti valutativi e destinatario di
altri.
141
Analogo ragionamento si ha, per certi aspetti, come di seguito indicato, nel caso dei
sottoscrittori dell’Accordo di programma.
Per quanto riguarda le attività del PA 2011, con il progetto di consolidamento dell’Ufficio di
Piano (Area 7 Progetti trasversali. scheda intervento 7.2) s’intende migliorare il sistema
informativo ed informatico di raccolta dati per il monitoraggio, la valutazione ed il controllo di
gestione.
Nelle Schede degli interventi/progetti 2011 che vanno in continuità con le azioni già realizzate
(e quindi valutabili) negli anni precedenti, ed in generale quando è stato possibile, sono stati
evidenziati gli indicatori quantitativi e qualitativi dei risultati attesi.
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Cap.6
TABELLE RIEPILOGATIVE DEL FINANZIAMENTO E DELLA
PREVISIONE DI SPESA PER IL P.A.A. 2011
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Scarica

Programma attuativo - Città metropolitana di Bologna