EUROCIN G.E.I.E. News
n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
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Eurocin G.E.I.E. News è la newsletter mensile di aggiornamento riguardante:
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Seminari – Convegni – Infodays che si svolgono a livello nazionale ed europeo;
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Flash dall’Europa, eventi e novità di interesse generale.
Per un’informazione sui finanziamenti europei, sulle normative applicabili alle attività di
impresa, sulle gare d'appalto comunitarie di fornitura, lavori e servizi, sulla ricerca di
partner commerciali o produttivi, è possibile consultare il sito www.eurocin.eu alla
sezione SPORTELLO EUROPA, un servizio on line nato dalla collaborazione con
Unioncamere Piemonte e l'Euro Info Centre della Camera di Commercio di Torino.
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Per un’informazione sulle tematiche e i servizi legati all’innovazione e al trasferimento
tecnologico consultare la sezione on line INNOVAZIONE E TRASFERIMENTO
TECNOLOGICO, servizio nato dalla collaborazione a livello regionale delle Camere di
commercio piemontesi.
Amministratore Delegato
Eurocin G.E.I.E.
- Dr. Ferruccio Dardanello -
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SEMINARI
CONVEGNI
INFODAYS
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APRILE
Noordwijk (Paesi Bassi), 14 e 15 aprile 2008
ESA Investment Forum
L'Agenzia spaziale europea (ESA) presenta un forum sugli investimenti presso lo European Space Research
and Technology Centre (ESTEC). La manifestazione, organizzata dal Technology Transfer Programme Office
(TTPO) dell'ESA, si propone di offrire alle start-up che utilizzano tecnologie, applicazioni o servizi spaziali una
piattaforma non spaziale in cui presentare i propri piani d'impresa alle comunità finanziarie e agli investitori e
ottenere fondi e sostegno.
Per ulteriori informazioni visitare: http://www.congrex.nl/08c04/
Berlino, 15 e 16 aprile 2008
Workshop sui sistemi di trasporto basati sull'idrogeno
La manifestazione «Prepararsi per un futuro all'idrogeno» focalizzerà l'attenzione sui risultati del progetto
HyFLEET:CUTE finanziato dall'UE ed esaminerà la complessità dell'impresa, mettendo in evidenza anche gli
aspetti non tecnici che devono essere affrontati per un'efficace applicazione delle nuove tecnologie.
Il workshop è rivolto:
- agli operatori del settore autobus per il trasporto pubblico e al loro personale addetto alla comunicazione;
- ai funzionari di governo responsabili dell'erogazione dei servizi di trasporto pubblico e della loro
regolamentazione;
- agli operatori industriali delle industrie affini: produttori di autobus e di energia; distributori di carburante;
- ai consulenti del governo e delle amministrazioni comunali in materia di trasporti pubblici;
- agli istruttori dei tecnici addetti alla manutenzione degli autobus.
La manifestazione prevede anche una visita alla stazione di rifornimento d'idrogeno e all'officina di
manutenzione degli autobus del progetto HyFLEET:CUTE a Berlino. I partecipanti avranno altresì l'opportunità di
effettuare un giro su un autobus con celle a combustibile e su un autobus con motore a combustione interna a
idrogeno.
Fonte: Progetto HyFLEET:CUTE
Torino, 17 aprile 2008
PathogenCombat Workshop
Il 17 aprile si svolgerà a Torino un workshop dal titolo "Culture Independent Techniques, Microarrays and
Resuscitation and Enrichment Methods: Principles and Applications". L'iniziativa è organizzata da
PathogenCombat, un progetto finanziato nell'ambito del Sesto programma quadro dell'UE (6PQ), il cui obiettivo
è affrontare il problema della sicurezza e della qualità alimentari.
Il workshop è organizzato dal Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali
(Di.Va.P.R.A.) dell'Università di Torino. La lingua di lavoro sarà l'inglese.
Fonte: University of Stuttgart
http://www.pathogencombat.com/Aktiviteter/2008/Culture%20Independend%20Techniques.aspx
Stoccolma (Svezia), 16 - 17 aprile 2008
Conferenza sulle prospettive europee nel settore dell'innovazione e della politica
La manifestazione, organizzata dal progetto VISION Era-Net finanziato dall'UE, analizzerà in particolare le sfide
dell'innovazione aperta per i responsabili politici e le nuove direttive sulle strutture di governance delle politiche
nazionali in materia di innovazione.
Obiettivo principale della conferenza è agevolare l'interazione tra ricercatori, responsabili politici e operatori
incaricati del finanziamento della ricerca per elaborare prospettive di sviluppo delle strategie europee di ricerca
in materia di politica dell'innovazione.
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In occasione della conferenza saranno inoltre presentati i risultati iniziali della ricerca VISION Era-Net
sull'innovazione aperta e la governance politica.
Il progetto dovrà concludere nella primavera del 2008 i primi programmi di ricerca congiunti basati sui temi
«Innovazione collaborativa e aperta: sfide future per le politiche nazionali dell'innovazione nell'emergente Spazio
europeo della ricerca» e "Strutture di governance nelle politiche nazionali della ricerca e dell'innovazione".
Osservazioni: Termine ultimo per l'iscrizione: 31 marzo 2008.
Per ulteriori informazioni visitare: http://www.visioneranet.org/
Sofia (Bulgaria), 17 - 18 aprile 2008
Conferenza 'Spazi verdi urbani: una chiave per la creazione di città sostenibili'
Gli spazi verdi urbani svolgono un ruolo cruciale per migliorare la qualità della vita nelle zone urbane e
costituiscono un importante pilastro per lo sviluppo sostenibile.
Obiettivo della conferenza è fornire un'opportunità ai membri del mondo accademico, ai ricercatori, ai
professionisti, ai politici, ai giovani professionisti e a chi si occupa di valorizzare il territorio, in Europa e in altri
paesi, di riflettere in modo critico su aspetti pertinenti per il futuro delle città e sugli spazi verdi urbani. I
partecipanti avranno anche l'opportunità di prendere parte a visite di studio negli spazi verdi di Sofia.
L'iniziativa è stata organizzata nell'ambito del progetto finanziato dall'UE «GreenKeys» (Urban Green as a Key
for Sustainable Cities - Verde urbano: una chiave per la creazione di città sostenibili).
Per ulteriori informazioni visitare: http://www.greenkeys-project.net/
Parigi, 19 aprile 2008
Iniziativa di incontro nell'ambito delle scienze umane
L'incontro è organizzato dal partenariato «Scienze umane nello Spazio europeo della ricerca» (HERA Humanities in the European Research Area).
L'iniziativa intende contribuire all'elaborazione di proposte di ricerca transnazionali potenzialmente valide da
presentare nel quadro dei due progetti di ricerca congiunti di HERA sulle dinamiche culturali e le scienze umane
quali fonte di creatività e innovazione, il cui lancio è previsto per il 2009.
Le due tematiche saranno al centro di presentazioni e dibattiti e i ricercatori potranno sfruttare numerose
occasioni di illustrare i propri interessi, proporre idee e stabilire nuovi contatti. L'iniziativa si rivolge a tutti i
ricercatori junior e senior ritenuti idonei che intendono approfondire la conoscenza dei programmi di ricerca
congiunti di HERA e trovare potenziali partner di ricerca.
Fonte: HERA http://www.heranet.info/Default.aspx?ID=102
Bologna, 19 aprile 2008
Incontri Mensili sulla Ricerca Traslazionale
Finalità e Obiettivi
Con le nanotecnologie il nostro livello di osservazione e comprensione della materia si avvicina alle strutture
molecolari e atomiche, consentendo soluzioni inedite e introducendo un nuovo modo di realizzare le interazioni
fra mondo vivente e artificiale.
L'incontro ha lo scopo di mostrare come la nanomedicina sia già oggetto di ricerca e applicazione nella
prevenzione, nella diagnosi e nel trattamento di malattie d'interesse ortopedico. Si propone come importante
momento formativo per il personale sanitario medico e non medico degli Istituti Ortopedici Rizzoli.
Valutazione e apprendimento
A conclusione dell'incontro sarà verificato l'avvenuto apprendimento mediante la compilazione di un questionario
a risposta multipla.
L'accreditamento regionale ECM è stato richiesto per tutte le figure professionali
Responsabile del corso
Dott. Gaetano Bacci - Tel. 051-6366400 - E-mail: [email protected]
Iscrizioni presso Direzione Scientifica - Tel. 051-6366721
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Viborg (Danimarca), dal 21 al 23 aprile 2008
Cooperazione tra imprese europee : PAVE VIBORG 2008
PAVE VIBORG 2008 - BIOMASS TO BIOENERGY è un’iniziativa di incontro tra imprese ed organizzazioni
europee operanti nel campo delle energie rinnovabili e dedicata specificatamente al settore della biomassa.
L'iniziativa è promossa dalla Commissione Europea con il supporto di enti (camere di commercio, enti di
sviluppo economico e simili) dei seguenti paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania,
Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Norvegia, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Uk.
I settori coinvolti sono in particolare:
produzione di biomassa
• tecnologie per la trasformazione di biomassa
• impianti decentrati di bioenergie
• servizi e consulenza
E’ prevista la partecipazione di imprese europee provenienti dai paesi-partner nell’organizzazione dell’evento. Le
aziende interessate avranno la possibilità di aderire all’iniziativa registrandosi, entro e non oltre il 26 marzo
2008, al sito web della manifestazione http://www.trademeeting.com/Default.aspx?ID=6815 Tramite questo sito
è anche possibile accedere ai profili delle imprese partecipanti. Ogni impresa potrà selezionare personalmente
le imprese che desidera incontrare e sulla base delle preferenze espresse riceverà un’agenda personalizzata di
incontri business to business. Il costo per la partecipazione alle iniziative sarà calcolato sulla base delle
dimensioni delle aziende partecipanti:
• 0 – 20 dipendenti, Università e enti pubblici: 100 € + IVA (50 € + IVA per un secondo partecipante)
• 21 – 50 dipendenti: 150 € + IVA (75 € + IVA per un secondo partecipante)
• Più di 51 dipendenti: 200 € + IVA (100 € + IVA per un secondo partecipante)
L' Euro Info Centre è comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti:
Camera di commercio di Torino - Euro Info Centre
Tel 011 5716342
Email : [email protected]
Ljubljana (Slovenia), dal 21 al 24 aprile 2008
Transport Research Arena 2008
Il convegno "Trasporti su strada più ecologici, più sicuri e più intelligenti in Europa" è organizzato
congiuntamente dalla Conference of European Directors of Roads, la Commissione Europea e lo European
Transfport Research Advisory Council.
Per maggiori informazioni www.traconference.com
26 aprile 2008
Giornata mondiale sulla Proprietà Intellettuale
Ogni anno World Intellectual Property Organization (WIPO) e gli Stati Membri celebrano una giornata
mondiale sulla Proprietà Intellettuale con attività, eventi e campagne di informazione e di sensibilizzazione.
Lo scopo principale dell'iniziativa è quello di far crescere la consapevolezza dell'impatto di brevetti, marchi,
copyright e disegni industriali nella vita quotidiana, di facilitare la comprensione degli strumenti a tutela della
Proprietà Intellettuale quali fattori di promozione della creatività e dell'innovazione, di celebrare la creatività e il
contributo offerto da creativi e operatori di innovazione allo sviluppo della società globale e infine incoraggiare il
rispetto dei Diritti di Proprietà Intellettuale.
L'evento si terrà il prossimo 26 aprile, come ogni anno, data in cui, nel 1970, è entrata in vigore la Convenzione
di WIPO.
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Torino, 29 aprile 2008
Incontri di formazione sulla tutela della proprietà industriale - La tutela del design
Lo Sportello Tutela proprietà industriale, nato per orientare PMI e utenti nel quadro delle diverse opportunità di
tutela della proprietà industriale, con riferimento alle procedure di deposito di Invenzioni, Modelli di utilità,
Disegni e modelli, Marchi d'impresa a livello nazionale, comunitario ed internazionale, arricchisce il proprio
servizio con un ciclo di incontri di formazione a tema.
Ogni seminario è gratuito ed è tenuto da consulenti in proprietà industriale iscritti al relativo Ordine e operativi in
Piemonte.
SEDE E ORARIO DEGLI INCONTRI
La sede di ogni incontro è il Centro Congressi Torino Incontra, in Via Nino Costa, 8 a Torino. I seminari si
terranno in Sala Sella dalle ore 14:30 alle ore 17:00.
MODALITA' DI PARTECIPAZIONE
Dato il numero limitato di posti, per partecipare al ciclo degli incontri di formazione sulla tutela della proprietà
industriale è necessario inviare una e-mail all'indirizzo [email protected] , oppure inviare un fax al
numero 0039 011 5716935, specificando in quale data si desidera partecipare. La Segreteria provvederà ad
inviare una conferma dell'iscrizione.
Edimburgo (Regno Unito), 28-29 aprile 2008
Convegno DEISA 2008
Il convegno DEISA 2008 (Infrastruttura europea distribuita per le applicazioni di supercalcolo) si svolgerà il
28 e 29 aprile a Edimburgo, Regno Unito.
Lo scopo dell'evento è quello di fornire un forum in cui gli scienziati di tutto il mondo possano discutere sulle
risorse di calcolo ad alte prestazioni (HPC) e sulle infrastrutture in rete in generale, e in cui gli utenti DEISA
possano condividere le loro esperienze e i loro risultati.
Fonte: CSC, il Centro di calcolo per le scienze finlandese
http://www.deisa.eu/symposium/Edinburgh2008/
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MAGGIO
L’Aquila, 7 Maggio 2008
Open Day Conference 2008: La Cina e le PMI. Minacce, opportunità e strategie
Quest'anno lo Studio Pier Paolo Visione ha ritenuto utile organizzare una conferenza per avvicinare e conoscere
il movimento culturale, sociale ed economico della Cina ed il suo impatto attuale e futuro sul contesto
competitivo delle piccole e medie imprese italiane.
Le grandi imprese italiane, da tempo, hanno avviato un processo di conoscenza delle opportunità e delle
minacce derivanti dallo sviluppo economico della Cina ed hanno adattato, o stanno cercando di adattare, le
proprie strategie per rimanere competitive a livello globale. Le Pmi (imprese con meno di 500 dipendenti),
invece, seppure rappresentano il 98% del tessuto imprenditoriale italiano e seppure siano le più esposte a
subire le conseguenze dell'aumento della pressione competitiva derivante dalla forza produttiva ed economica
della Cina, non hanno il tempo e non possono da sole capire cosa sta succedendo a livello globale, pensare ad
una soluzione, pianificare una strategia ed implementarla (anche in termini di collaborazione) creativamente così
come hanno sempre fatto trasformando le minacce in opportunità.
Per informazioni http://openday.studiovisione.com/
Berlino, 5 - 9 maggio 2008
Corso di formazione gestionale per ricercatori del settore delle scienze della vita
Il corso, che beneficia del sostegno del progetto finanziato dall'UE TRAYSS PRIME, darà ai ricercatori
l'opportunità di acquisire informazioni su importanti aspetti della gestione scientifica in forma schematizzata e
interattiva. Durante la settimana i partecipanti apprenderanno le basi della gestione di progetti, della gestione
della proprietà intellettuale, dell'utilizzo dei risultati della ricerca e dell'acquisizione di fondi comunitari; saranno
trattate competenze trasversali quali l'autogestione e la gestione dei conflitti e sarà possibile discutere con gli
esperti su questioni bioetiche. Le lezioni, ampiamente corredate di esercizi pratici, sono svolte da esperti di fama
internazionale provenienti dal mondo dell'industria, della consulenza e della gestione aziendale o specialisti di
finanziamenti europei.
Il workshop è rivolto a giovani leader di gruppi, ricercatori postdottorato, dottorandi prossimi alla conclusione
degli studi e altri scienziati del settore delle scienze della vita della regione del Baltico.
Per ulteriori informazioni visitare:
http://www.scanbalt.org/trayss
Torino, 12 maggio 2008
Incontri di formazione sulla tutela della proprietà industriale - Contratti e cause in materia di brevetti e
marchi
Lo Sportello Tutela proprietà industriale, nato per orientare PMI e utenti nel quadro delle diverse opportunità di
tutela della proprietà industriale, con riferimento alle procedure di deposito di Invenzioni, Modelli di utilità,
Disegni e modelli, Marchi d'impresa a livello nazionale, comunitario ed internazionale, arricchisce il proprio
servizio con un ciclo di incontri di formazione a tema.
Ogni seminario è gratuito ed è tenuto da consulenti in proprietà industriale iscritti al relativo Ordine e operativi in
Piemonte.
Sede e orario degli incontri
La sede di ogni incontro è il Centro Congressi Torino Incontra, in Via Nino Costa, 8 - Torino.
I seminari si terranno in Sala Sella dalle ore 14:30 alle ore 17:00.
Modalità di partecipazione
Dato il numero limitato di posti, per partecipare al ciclo degli incontri di formazione sulla tutela della proprietà
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industriale è necessario inviare una e-mail all'indirizzo [email protected], oppure inviare un fax al
numero 011 5716935, specificando in quale data si desidera partecipare.
La Segreteria provvederà ad inviare una conferma dell'iscrizione.
Per informazioni www.to.camcom.it
Trento, 16 maggio 2008
Brokerage event OpenSource 2008
L'incontro si svolgerà presso la sede della Facoltà di Economia e consisterà in incontri tra imprese, enti di
ricerca, enti pubblici e privati finalizzati alla creazione di nuove collaborazioni nel campo del software libero, delle
sue applicazioni nella ricerca e sviluppo, della realizzazione di prodotti e servizi per il mercato.
OpenSource 2008 rappresenta una preziosa opportunità per i partecipanti, che potranno dare visibilità alle
proprie attività, spazio alle proprie proposte o richieste di tecnologia/know-how, costituendo un'occasione
concreta per prendere contatto diretto con potenziali partner nazionali e internazionali.
OpenSource 2008 si terrà in concomitanza con CONFSL 2008, la seconda conferenza nazionale
Per informazioni:
http://www.innovationrelay.net/bemt/home.cfm?
eventid=1736&CFID=831333&CFTOKEN=99992561
Nitra (Slovacchia), 22 e 23 maggio 2008
Fiera internazionale dei macchinari, utensili e tecnologie incontri d’affari tra imprese europee
L'Azienda Speciale S.I.D.I. -Eurosportello della Camera di Commercio di Ravenna partecipa al progetto
comunitario Global Cluster, co-finanziato dalla Commissione europea, che ha lo scopo di promuovere e favorire
attività di business cooperation e di clustering tra aziende dei vecchi e dei nuovi Stati Membri dell'UE attraverso
la realizzazione di incontri d'affari one-to-one tra imprese in occasione di importanti fiere di settore in UE.
Per informazioni
Francesca Triossi - tel. 0544 481482
E-mail: [email protected]
Bergisch Gladbach (Germania), 28 - 29 maggio 2008
Conferenza di formazione sui trasporti di superficie più silenziosi
Il progetto finanziato dall'UE SILENCE ('trasporti di superficie più silenziosi nelle aree urbane') sta organizzando
una conferenza di formazione conclusiva per i partecipanti sul potenziale abbattimento del rumore di diverse
misure. Negli ultimi tre anni, il progetto SILENCE, che si sta ora avvicinando alla propria conclusione, ha
sviluppato una metodologia integrata per un migliore controllo del rumore del traffico di superficie nelle aree
urbane. Esso fornisce le tecnologie per un efficiente controllo del rumore del traffico di superficie, strategie
innovative per piani di azione sull'abbattimento del rumore del traffico urbano e strumenti pratici per la loro
attuazione.
Per ulteriori informazioni: http://www.silence-ip.org/
Genova, 29 maggio - 1° giugno 2008
Convegno sullo sviluppo di farmaci pediatrici
L'iniziativa mira a stimolare e promuovere l'interazione tra le tre principali parti interessate nel processo di
sviluppo dei farmaci, vale a dire mondo accademico, industria e autorità normative. Si prenderà in esame il
processo di ricerca e sviluppo dei medicinali, dai test preclinici e dalla prima sperimentazione clinica ad aspetti
quali la convalida dei biomarcatori, la progettazione e gestione degli studi, l'analisi dei dati, la revisione etica, la
normativa e la governance nella ricerca, utilizzando come paradigma il campo dei disturbi reumatici pediatrici
rari. Il convegno rientra in una serie di avvenimenti promossi dalle Azioni Marie Curie sul tema "Translational
Research in Paediatric Rheumatology" (TRiPR).
Per maggiori informazioni, consultare: http://www.sispge.com/tripr/
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Flash dall’Europa
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DG Affari economici e finanziari
DG Affari istituzionali
DG Agricoltura
DG Allargamento
DG Ambiente
DG Consumatori
DG Cultura
DG Energia
DG Impresa e Industria
DG Istruzione e Formazione
DG Libertà, Sicurezza e Giustizia
DG Mercato interno
DG Occupazione, Affari sociali e Pari opportunità
DG Politica regionale
DG Ricerca & Sviluppo
DG Salute pubblica
DG Società dell’informazione e Media
DG Trasporti
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DG Affari economici e finanziari
Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013
Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale: Italia
Per i dettagli sulle regioni ammissibili e massimali per gli aiuti a finalità regionale agli investimenti si veda il testo
completo.
Per informazioni:
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2008:090:0004:0015:IT:PDF
Un sistema fiscale ben studiato può contribuire alla crescita ed a mantenere e creare posti di lavoro.
Durante il forum fiscale di Bruxelles (7-8 aprile 2008) si è discusso su come fare in modo che la politica fiscale
contribuisca alla crescita e alla competitività e ad un modello sociale europeo moderno, innovativo e sostenibile.
La politica fiscale dell'UE si propone obiettivi importanti, quali la libera circolazione dei capitali, la competitività ,
la crescita e l'occupazione , cercando di evitare nel contempo qualsiasi concorrenza fiscale dannosa tra paesi
dell’UE.
“La cooperazione tra le amministrazioni fiscali, il coordinamento delle politiche fiscali degli Stati membri e
l’armonizzazione di alcuni aspetti della tassazione, se e quando si rivela opportuna, possono migliorare la
competitività delle imprese,” ha spiegato László Kovács, commissario per la Fiscalità e l'Unione doganale .
I partecipanti al forum hanno ascoltato relazioni sulle esperienze dei paesi dell’UE che hanno introdotto
importanti riforme fiscali. La Commissione è sempre alla ricerca di idee innovative e, nel campo della politica
fiscale, ricompensa le idee migliori con il premio europeo per una tesi in materia fiscale , cui possono concorrere
lavori su temi di diritto fiscale comparato, europeo e/o internazionale.
Fiscalità e Unione doganale
http://ec.europa.eu/taxation_customs/taxation/gen_info/tax_policy/index_fr.htm
Aiuti di stato: la Commissione autorizza un regime di aiuti italiano volto a promuovere l’impiego del
biodiesel
Conformemente alle norme in materia di aiuti di Stato previste dal trattato CE, la Commissione europea ha
autorizzato l’istituzione in Italia di uno sgravio fiscale volto a favorire la produzione e l’impiego di biodiesel. La
misura modifica e proroga un regime approvato in precedenza e introduce un obbligo di fornitura di
biocarburanti. La coesistenza dell’obbligo di fornitura e dello sgravio fiscale rappresenta una novità e non si può
prevedere in questa fase in che modo essa inciderà sul mercato. Nonostante tali incertezze, non esistono rischi
di sovracompensazione in quanto lo sgravio fiscale proposto si applicherà soltanto ad una percentuale del
biodiesel immesso e coprirà soltanto una parte della differenza dei costi di produzione. L’aiuto è stato quindi
considerato compatibile con il mercato unico.
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DG Affari istituzionali
Politica marittima e della pesca
La Commissione europea ha deciso di riorganizzare in modo radicale la Direzione generale della Pesca e degli affari
marittimi. Quella che attualmente viene anche chiamata DG FISH diventerà la Direzione generale degli Affari marittimi e
della pesca o DG MARE. Il cambiamento più importante riguarda la creazione di tre direzioni geografiche, cui competerà la
gestione sia della politica comune della pesca sia della nuova politica marittima integrata dell’UE nelle tre principali regioni
marittime europee. A queste sarà affiancata una nuova direzione responsabile del coordinamento e dell’elaborazione delle
politiche. Le altre due direzioni (Politica esterna; Risorse e questioni giuridiche) non subiranno cambiamenti di rilievo.
Maggiore attenzione sarà dedicata alla pesca nel Mediterraneo e al controllo nelle acque internazionali, nel rispetto
dell’impegno assunto dall’UE di lottare contro la pesca illegale.La politica marittima integrata, adottata nell’ottobre 2007 a
seguito di un ampio processo di consultazione delle parti interessate, mira ad attuare un approccio integrato ai mari e agli
oceani europei, per sviluppare sinergie tra le politiche settoriali (trasporti, ambiente, ricerca, pesca, ecc.) e instaurare
un’interazione più efficace e sostenibile con i mari e con gli oceani. Nelle conclusioni del Consiglio europeo del dicembre
2007 i capi di Stato e di governo dell’UE hanno approvato l’approccio proposto dalla Commissione riguardo alla politica
marittima integrata. La politica marittima integrata, che tiene pienamente conto del principio di sussidiarietà, intende
promuovere una migliore comprensione tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei mari (istituzioni dell’UE, Stati membri,
regioni costiere, settore privato, società civile e altri portatori di interessi). Essa intende inoltre sviluppare nuovi strumenti atti
a consentire un approccio più integrato in settori quali, per esempio, la sorveglianza marittima, la raccolta dei dati, la
pianificazione territoriale. La ristrutturazione della direzione generale incaricata del coordinamento di questa politica
rispecchia il passaggio a una fase più concreta nello sviluppo della politica marittima integrata dell’UE e nell’attuazione di tale
approccio integrato nell’organizzazione interna della Commissione.
La politica comune della pesca (PCP) costituisce il quadro giuridico dell’UE per la gestione della pesca. Essa comprende la
gestione delle risorse, le questioni relative alla flotta, il controllo e la sorveglianza delle attività di pesca, le azioni strutturali
finanziate dal Fondo europeo per la pesca, i mercati e le relazioni internazionali. La riforma della PCP attuata nel 2002 ha
permesso di adeguare maggiormente la gestione della pesca alle peculiarità dei vari mari ed oceani. Tra le principali
innovazioni adottate in tale contesto figura la creazione dei consigli consultivi regionali, organismi destinati a promuovere il
dialogo tra i portatori di interesse e a rafforzarne la consultazione da parte della Commissione e degli Stati membri. La nuova
struttura rispecchia inoltre la necessità di adeguarsi ai vari allargamenti dell’Unione europea e la crescente diversità delle
regioni di pesca dell’Europa. Per gestire in modo più efficiente queste nuove politiche la Commissione europea ha dunque
deciso di riorganizzare la Direzione generale Pesca e affari marittimi (DG FISH), che diventerà la Direzione generale Affari
marittimi e pesca (DG MARE). In particolare, verranno create tre direzioni geografiche, cui competerà la gestione sia della
politica comune della pesca sia della politica marittima integrata nelle tre principali regioni marittime europee.
Alle tre direzioni geografiche competeranno le seguenti regioni:
- Artico, Atlantico e regioni ultraperiferiche
- Mediterraneo e Mar Nero
- Mare del Nord, Mar Baltico e paesi privi di sbocco sul mare.
Per la terza volta funzionari dell’UE tornano nelle loro scuole
In occasione di una giornata dedicata all’UE, il 31 marzo più di 100 funzionari sloveni dell’UE, nonché il commissario per la
Scienza e la Ricerca Janez Potočnik, hanno visitato le loro vecchie scuole superiori per portare nelle classi la loro esperienza
di lavoro al servizio dell’UE. I funzionari sloveni seguiranno le orme dei loro colleghi tedeschi e portoghesi, che l’anno scorso
hanno partecipato ad un’iniziativa analoga. L’evento è stato promosso per la prima volta nel gennaio 2007 dalla cancelliera
Angela Merkel durante il semestre di presidenza tedesco dell’UE. L’obiettivo era quello di avvicinare gli studenti all’UE e di
far loro conoscere i programmi europei che potrebbero interessarli più da vicino, come Leonardo Da Vinci, Erasmus,
Gioventù in azione ed il Servizio volontario europeo. La direzione generale Istruzione e Cultura della Commissione europea
presenterà inoltre il programma di cooperazione Comenius, destinato a promuovere la qualità dell’istruzione, consolidare i
legami tra le scuole europee ed incoraggiare la mobilità e l’apprendimento delle lingue. Il programma intende coinvolgere
entro il 2013 almeno tre milioni di studenti in attività educative comuni.
La giornata dedicata all’UE, che ha visto la partecipazione di 35 000 studenti in Germania, 208 scuole in Portogallo ed ora 79
scuole in Slovenia, ha ricevuto un’accoglienza entusiasta ed è stata riproposta nei Paesi Bassi il 14 aprile.
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Agricoltura
Rimborso di spese agricole
In virtù di una decisione adottata dalla Commissione europea, gli Stati membri dovranno rimborsare un totale di
83 milioni di euro, corrispondente a importi indebitamente versati a carico del bilancio agricolo UE.
Il reintegro di questo importo nel bilancio comunitario è dovuto a procedure di controllo inadeguate o al mancato
rispetto delle norme comunitarie in materia di spese agricole. Gli Stati membri sono responsabili del pagamento
e della verifica delle spese effettuate nell'ambito della politica agricola comune (PAC), mentre la Commissione
deve garantire che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi.
Commentando la decisione, la commissaria per l'Agricoltura e lo Sviluppo rurale Mariann Fischer Boel ha
dichiarato: “Stiamo facendo tutto il possibile per garantire il massimo controllo possibile delle spese agricole. La
Corte dei Conti ha preso atto dei sensibili miglioramenti introdotti nel nostro sistema di controllo in questi ultimi
anni; dal canto nostro, ci adoperiamo per conseguire ulteriori progressi. I contribuenti hanno il diritto di sapere se
il loro denaro viene speso oculatamente”.
Principali rettifiche finanziarie
Questa recente decisione, la ventisettesima a datare dalla riforma del 1995 relativa al sistema di recupero
dell'indebito nell'ambito della PAC, prevede il recupero di fondi presso la Repubblica ceca, la Danimarca, la
Germania, l'Irlanda, la Spagna, la Francia, l'Italia, il Lussemburgo, i Paesi Bassi, l'Austria e il Portogallo. Le
rettifiche più cospicue sono:
- 54,9 milioni di euro a carico della Spagna per impianti viticoli non autorizzati nel 2003 e nel 2004;
- 11,0 milioni di euro a carico della Francia per inosservanza dei criteri di riconoscimento delle organizzazioni di
produttori operanti nel settore ortofrutticolo e per insufficiente assistenza prestata da queste ultime ai singoli
produttori.
Per maggiori informazioni Comunicato Stampa Commissione UE
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/08/545&format=HTML&aged=0&language=IT&gui
Language=fr
Nuovi prodotti alimentari. Revisione del regolamento 258/97
La Commissione europea ha adottato una proposta di revisione del regolamento (CE) n. 258/97 relativo ai nuovi
prodotti alimentari. Lo scopo della proposta è quello di facilitare l’immissione sul mercato Ue di prodotti
alimentari nuovi ed innovativi, mantenendo però un elevato grado di tutela dei consumatori.
La proposta prevede che i nuovi prodotti alimentari vengano sottoposti ad una procedura d’autorizzazione più
semplice e più efficace che permetta una commercializzazione più rapida dei prodotti alimentari innovativi che
non comportano rischi. È stata anche semplificata l’autorizzazione dei prodotti alimentari non tradizionalmente
venduti nell’Unione europea, ma il cui utilizzo in paesi terzi si è dimostrato innocuo. La proposta contiene inoltre
disposizioni dirette a proteggere i dati relativi ai prodotti alimentari innovativi recentemente messi a punto, in
modo da incoraggiare l’industria ad investire nello sviluppo di nuovi tipi di prodotti alimentari e di nuove tecniche
produttive.
Markos Kyprianou, commissario europeo per la salute, ha dichiarato: “Questa proposta mira a creare un sistema
più efficace e più pratico per disciplinare la commercializzazione dei nuovi prodotti alimentari. Il nuovo sistema
offrirà ai consumatori europei il vantaggio della scelta di prodotti alimentari più ampia e aggiornata possibile e
creerà un ambiente favorevole per l’industria alimentare in Europa.”
Per maggiori informazioni:
http://ec.europa.eu/food/food/biotechnology/novelfood/index_en.htm
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Allargamento
La politica di vicinato: un vero successo
Facilitazione degli scambi, programmi comuni di ricerca e innovazione, libertà di movimento, maggiore sicurezza energetica:
questi i benefici concreti della politica europea di vicinato.
Nel fare un bilancio dell’evoluzione della politica europea di vicinato (PEV), l’UE saluta i progressi realizzati in una serie di
settori e propone di intensificare la cooperazione con Israele, Moldova, Ucraina e Marocco.
Come dimostrano le relazioni sui singoli paesi, il successo di questa politica è dovuto sia al contributo degli specialisti nell’UE
che all’impegno dei paesi partner. “Lavoriamo a stretto contatto con i nostri partner per portarli più vicino all’Unione europea”,
ha dichiarato la commissaria per le Relazioni esterne Benita Ferrero-Waldner, precisando poi che “ciascun paese sviluppa le
proprie relazioni con l’UE su base individuale”.
Alcuni esempi della cooperazione attuata dalla fine del 2006:
• commercio: istituzione di una zona di libero scambio con l’Ucraina;
• migrazione: apertura in Moldova del primo centro comune UE per la presentazione delle domande di visto;
• lotta contro la criminalità: programmi di formazione nei paesi del Mediterraneo per giudici, avvocati e alti funzionari
di polizia. Mille di loro hanno già beneficiato di una formazione;
• energia: sviluppo di diversi oleodotti e gasdotti per collegare l’UE ai paesi vicini e migliorare la sicurezza energetica;
• ambiente: via libera a 44 progetti per disinquinare il Mediterraneo.
La politica di vicinato è stata varata nel 2004 per promuovere buone relazioni tra l’UE, con i suoi nuovi membri, e i paesi
limitrofi. In linea con la strategia europea in materia di sicurezza , la politica di vicinato si propone di accrescere la prosperità,
la stabilità e la sicurezza di tutte le parti interessate. Nel 2007, l’UE ha stanziato per il sostegno ai paesi partner della politica
di vicinato 1,65 miliardi di euro, pari a poco più di 3 euro per cittadino dell’UE.
Lavorare Insieme. Politica europea di vicinato
http://ec.europa.eu/world/enp/pdf/information/enp_brochure_it.pdf
Aboliti dal 30 marzo 2008 i controlli alle frontiere aeree
Il 21 dicembre 2007 sono entrati nello spazio Schengen l’Estonia, la Repubblica ceca, la Lituania, l’Ungheria, la Lettonia,
Malta, la Polonia, la Slovacchia e la Slovenia e sono stati rimossi i controlli alle frontiere terrestre e marittime.
Il 30 marzo 2008 il processo di allargamento si è concluso con la soppressione dei controlli alle frontiere aeree sia tra
Estonia, Repubblica ceca, Lituania, Ungheria, Lettonia, Malta, Polonia, Slovacchia e Slovenia, sia fra questi Paesi e i vecchi
Stati Schengen.
Il vicepresidente della Commissione europea, Jacques Barrot, ha dichiarato: “L’abolizione dei controlli alle frontiere aeree
segna la conclusione di un processo storico unico: la soppressione delle frontiere interne fra 24 Paesi dell’Unione. La
Commissione rende omaggio agli Stati membri che hanno installato sofisticati sistemi di sicurezza e speciali "terminali
Schengen" nei loro aeroporti. L’allargamento dello spazio Schengen dimostra l’impegno dell’Unione a facilitare gli
spostamenti legittimi all’interno e verso l’Unione, rafforzando nel contempo la sicurezza delle frontiere esterne dell’Europa”.
La data di abolizione dei controlli alle frontiere aeree è stata ritardata in modo da coincidere con il cambiamento semestrale
degli orari dei voli aerei e da permettere agli aeroporti dell’UE un più graduale adeguamento.
E' ora possibile viaggiare da un aeroporto all’altro dello spazio Schengen allargato senza ulteriori formalità, il che avrà
l’effetto positivo di ridurre le file e agevolare le procedure per i cittadini dell’Unione e di altri Paesi in viaggio aereo nello
spazio Schengen. Saranno beninteso mantenuti i controlli di identità effettuati dalle compagnie aeree ai check-in e
all’imbarco, al pari dei normali controlli di sicurezza previsti per qualunque volo, a prescindere dalla destinazione.
L’abolizione dei controlli alle frontiere aeree nello spazio Schengen allargato fa seguito alla decisione del novembre 2007 con
la quale i ministri della Giustizia e degli Affari interni hanno stabilito che tutti i Paesi che avevano chiesto di aderire allo
spazio Schengen soddisfacevano i requisiti relativi all’applicazione della normativa in materia.
Per informazioni Spazio di Schengen
http://ec.europa.eu/justice_home/faq/freetravel/faq_freetravel_en.htm
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Ambiente
Ambiente: la Commissione è soddisfatta dell'adozione definitiva della direttiva sulla qualità dell'aria
La Commissione europea esprime soddisfazione per l'adozione della direttiva relativa alla qualità dell'aria ambiente e per
un'aria più pulita in Europa. Il testo adottato riprende quasi integralmente la proposta che la Commissione aveva presentato
nel settembre 2005 e dimostra il forte impegno dell'Unione europea a migliorare la qualità dell'aria nell'UE attraverso la
definizione di livelli di concentrazione vincolanti per le particelle sottili (PM2,5). La direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta
ufficiale dell'Unione europea nel maggio 2008, corredata di una dichiarazione della Commissione sui risultati ottenuti
nell'elaborazione e adozione di altri provvedimenti destinati a contenere le emissioni provenienti da varie fonti.
Proteggere il Mediterraneo dall'inquinamento
Proposto un programma di investimenti per le zone a rischio del Mediterraneo (MeHSIP)
La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti hanno presentato i risultati di uno studio sui potenziali
investimenti volti a risanare alcune zone particolarmente inquinate dei Paesi del Mediterraneo meridionale ed orientale. Lo
studio è stato realizzato nell’ambito dell’iniziativa della Commissione “Horizon 2020”, diretta a ridurre le principali fonti di
inquinamento del Mediterraneo entro il 2020, ed ha messo in luce la necessità di un programma che aiuti i Paesi del
Mediterraneo sudorientale a limitare le immissioni inquinanti in mare. Il degrado del Mediterraneo costituisce una minaccia
per la salute dei 143 milioni di persone che vivono sulle sue coste e rischia di compromettere lo sviluppo a lungo termine di
settori economici essenziali quali la pesca e il turismo. Il programma di investimenti proposto per le zone a rischio del
Mediterraneo (Mediterranean Hot Spot Investment Programme o MeHSIP) e l’iniziativa “Horizon 2020” rientrano nella
cooperazione dell’Unione europea con i Paesi del Mediterraneo meridionale ed orientale che partecipano al processo di
Barcellona e alla politica europea di vicinato.
Per informazioni:
Mediterranean Hot Spot Investment Programme (MeHSIP)
http://ec.europa.eu/environment/enlarg/med/pdf/mehsip_report.pdf
The Commission's Horizon 2020 webpage:
http://ec.europa.eu/environment/enlarg/med/horizon_2020_en.htm
Cosa fai in concreto per l'ambiente?
Se le preoccupazioni ambientali sono ben presenti nella mente degli europei, le buone intenzioni fanno ancora fatica a
tradursi in comportamenti concreti.
Salvare il pianeta è importante per il 96% degli europei, ma pochi di loro sono disposti ad impegnarsi personalmente per
questa causa, modificando il proprio comportamento: è questo il risultato del più recente sondaggio condotto
sull’atteggiamento degli europei nei confronti dell'ambiente .
Anche se la maggior parte di noi ammette la necessità di impegnarsi di persona per proteggere l'ambiente, è raro che ci si
decida a modificare le proprie abitudini di consumatori. Sono pochi quelli che fanno qualcosa di concreto, come usare meno
l’auto o comprare prodotti ecocompatibili al posto di quelli abituali.
Le buone intenzioni abbondano, ma è raro che vengano tradotte in pratica. Sembra invece che gli europei si aspettino che
siano i governi a prendere l’iniziativa. I due terzi sono favorevoli a che le decisioni in materia ambientale vengano prese
insieme a livello europeo, mentre l’82% è d’accordo che sono necessari provvedimenti legislativi dell'UE. Il messaggio
sembra chiaro: rispettare l’ambiente dev’essere un obbligo, non una scelta facoltativa. Ci sono però molte cose che
possiamo fare per dare un contributo in prima persona, diminuendo il nostro impatto ambientale. Per incoraggiarci a farlo,
l’UE propone una scelta di siti che offrono consigli per modificare il proprio comportamento. Dal sondaggio risulta inoltre che
la conoscenza dei problemi ambientali varia notevolmente da un paese all'altro. I più informati abitano in prevalenza
nell'Europa settentrionale ed occidentale, mentre si considerano meno informati soprattutto gli abitanti dell’Europa
meridionale e dei paesi entrati da ultimo nell’UE.
La città croata di Koprivnica si è conquistata quest’anno un posto di tutto rilievo tra i difensori dell’ambiente aggiudicandosi il
premio della settimana europea della mobilità 2008. Il suo contributo alla protezione dell’ambiente consiste nella
promozione degli spostamenti a piedi e in bicicletta, nella restituzione di una parte della rete stradale al traffico non
motorizzato e nel maggior uso di carburanti alternativi nei trasporti pubblici.
Per informazioni http://europa.eu/debateeurope/climate-change/index_it.htm
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Consumatori
Prodotti sicuri: Etichetta di avvertimento per i giocattoli contenenti magneti
Dal 2006 in tutto il mondo si sono verificati decine di casi di bambini che dopo aver ingerito alcune parti
magnetiche di giocattoli dovevano essere sottoposti ad un intervento chirurgico. I magneti sono particolarmente
pericolosi quando ingeriti, poiché attirandosi l'un l'altro possono causare delle lacerazioni del tratto digestivo.
Numerosi sono stati i reclami dei consumatori e le denunce di incidenti; sono state inoltre emanate anche
diverse notifiche RAPEX (http://ec.europa.eu/consumers/dyna/rapex/rapex_archives_en.cfm), il sistema europeo
di allerta rapida per i prodotti pericolosi, in relazione a misure aventi per oggetto giocattoli magnetici. Un
particolare eco mediatico aveva suscitato il caso Mattel, che nell'estate 2007 ha richiamato circa 18 milioni di
giocattoli in tutto il mondo.
La proposta di decisione della Commissione europea la quale verrà prossimamente sottoposta all'esame del
Parlamento europeo, prevede a livello comunitario l'apposizione obbligatoria di un'etichetta di avvertimento per
tutti i giocattoli che contengono magneti sciolti o staccabili, ovvero componenti magnetici di dimensioni e forma
tali da poter essere ingeriti dai bambini.
L’UE vieta la vendita degli accendini non a prova di bambino e degli accendini fantasia
L’11 marzo 2008 è entrato in vigore la decisione della Commissione che vieta la vendita di accendini non a
prova di bambino e di accendini fantasia. La decisione è stata adottata il 13 febbraio 2007 dagli Stati membri
dell’UE rappresentati in seno al comitato della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti. La decisione
accresce la sicurezza dei consumatori introducendo l’obbligo, a decorrere dall’11 marzo, che gli accendini
pericolosi per i bambini non possano più essere venduti ai consumatori europei. L’immissione sul mercato e
l’importazione di questi accendini sono già proibite a partire dall’11 marzo 2007 e all’industria del settore era
stato concesso un anno per liquidare le scorte. La decisione fa obbligo inoltre ai governi di assicurare che gli
accendini comunemente commercializzati nell’UE siano sicuri per i bambini. Essa vieta anche l’immissione sul
mercato di accendini che somigliano ad oggetti suscettibili di esercitare un’attrattiva sui bambini (detti anche
"accendini fantasia").
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare:
http://ec.europa.eu/consumers/safety/prod_legis/prod_legislation_lighters_en.htm
Rapex: il sistema europeo di allarme per i prodotti non sicuri
In seguito al forte allarmismo creatosi in Italia attorno alla pericolosità dei giocattoli cinesi il Centro Europeo
Consumatori ritiene opportuno fornire informazioni utili circa il sistema europeo di allerta per i prodotti non sicuri
(RAPEX). RAPEX è un importante meccanismo a livello europeo per aiutare gli Stati membri a controllare i
prodotti sul mercato. Consente infatti una rapida circolazione delle informazioni riguardanti i prodotti non
alimentari (ad eccezione dei farmaci e delle apparecchiature elettromedicali) venduti sul mercato europeo che
presentano seri rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori. Qualora venga individuato sul mercato
nazionale un prodotto non sicuro l'autorità nazionale competente adotta innanzitutto le misure opportune per
eliminare il rischio per i consumatori, per esempio ritirando il prodotto dal mercato. In secondo luogo il punto di
contatto nazionale (in Italia presso il Ministero dello Sviluppo Economico) provvede a segnalare il prodotto
pericoloso alla Commissione europea. La Commissione diffonde gli avvertimenti a tutti i Paesi europei, i quali
adottano tutti i provvedimenti opportuni per eliminare il rischio.
Inoltre, la Commissione pubblica sul proprio sito un riepilogo dei prodotti ritenuti pericolosi che le autorità
nazionali dei Paesi membri hanno segnalato ed i provvedimenti adottati in merito dagli Stati membri:
http://ec.europa.eu/consumers/dyna/rapex/rapex_archives_en.cfm
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Cultura
Il 2009 sarà l'Anno europeo della creatività e dell'innovazione
La Commissione europea ha annunciato che proporrà di far dichiarare il 2009 Anno europeo della creatività e
dell'innovazione. L'Europa si sta impegnando per diventare, entro il 2010, la principale economia basata sulla conoscenza al
mondo. Tutti sono d'accordo nel riconoscere che per raggiungere questo obiettivo si dovranno incoraggiare le persone a
sviluppare capacità in una serie di campi che rappresentano la chiave per costruire una società orientata alla conoscenza.
Uno di questi campi è l'istruzione e in particolare materie specifiche come la matematica, le scienze, l'informatica e altre
tecnologie. Quindi, questo Anno si concentrerà sull'aiutare le persone a sviluppare migliori capacità nel problem-solving e
nell'applicare la conoscenza e le idee in situazioni reali. Verranno incoraggiate anche attività mirate nel campo
dell'innovazione sociale e imprenditoriale. Data l'importanza del settore culturale nell'economia, nel 2009 verranno promossi
anche la creatività artistica e il talento, come prosecuzione dell'Anno europeo del dialogo interculturale (2008). Altre aree
politiche interessate da questo Anno saranno l'economia, i media, la ricerca e lo sviluppo sociale, regionale e rurale.
Questa proposta della Commissione verrà valutata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nei prossimi mesi.
Fonte: Commissione europea
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/08/482&format=HTML&aged=0&language=FR&guiLanguage=f
r
Cultura 2007 - programma pluriennale unico per le azioni comunitarie nel settore della cultura
L’obiettivo generale del programma è contribuire alla valorizzazione di uno spazio culturale condiviso dagli europei e
basato su un comune patrimonio culturale, sviluppando la cooperazione culturale tra i creatori, gli operatori culturali e le
istituzioni culturali dei paesi partecipanti al programma, al fine di favorire l’emergere di una cittadinanza europea. Il
programma è aperto alla partecipazione delle industrie culturali non audiovisive, in particolare delle piccole imprese culturali,
laddove tali industrie svolgano una funzione culturale senza scopo di lucro.
Gli obiettivi specifici del programma sono i seguenti:
a) promuovere la mobilità transnazionale degli operatori culturali;
b) incoraggiare la circolazione transnazionale delle opere e dei prodotti artistici e culturali;
c) favorire il dialogo interculturale.
Gli obiettivi del programma sono perseguiti attuando le seguenti azioni:
a) sostegno ad azioni culturali, nel modo seguente:
- progetti di cooperazione pluriennale;
- azioni di cooperazione;
- azioni speciali;
b) sostegno ad organismi attivi a livello europeo nel settore della cultura;
c) sostegno a lavori d’analisi e ad attività di raccolta e diffusione dell’informazione e ad attività che ottimizzino l'impatto di
progetti nel settore della cooperazione culturale europea e dello sviluppo della politica culturale europea
Possono partecipare al programma i seguenti paesi terzi
a) i paesi EFTA membri del SEE, a norma delle disposizioni dell’accordo SEE;
b) i paesi candidati che beneficiano di una strategia di preadesione all’Unione, conformemente ai principi generali ed alle
condizioni e alle modalità generali di partecipazione di tali paesi ai programmi comunitari stabiliti negli accordi quadro;
c) i paesi dei Balcani occidentali, secondo le modalità definite con tali paesi in seguito agli accordi quadro riguardanti la loro
partecipazione ai programmi comunitari. I paesi balcanici, purché siano soddisfatte le condizioni stabilite e mediante
stanziamenti supplementari, partecipano pienamente al programma.
Il programma è altresì aperto alla cooperazione con altri paesi terzi che abbiano concluso con la Comunità accordi
d’associazione o di cooperazione contenenti clausole culturali, sulla base di stanziamenti supplementari e di modalità
specifiche da definire. I paesi dei Balcani occidentali che non desiderassero beneficiare di una piena partecipazione al
programma, possono beneficiare di una cooperazione con il programma alle condizioni previste.
Il programma permette la cooperazione con organizzazioni internazionali competenti nel settore della cultura, come l’Unesco
o il Consiglio d’Europa, sulla base di contributi paritari e nel rispetto delle regole proprie a ciascuna istituzione o
organizzazione per la realizzazione delle azioni previste dal programma.
La dotazione finanziaria per l'esecuzione del programma è pari a 400 milioni di euro
Scadenza: 01/06/2008 - Invito a presentare proposte EACEA05/08 - Azioni speciali di cooperazione culturale con i paesi
terzi. Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, serie C 71 del 18 marzo 2008.
Per informazioni: http://ec.europa.eu/culture/eac/index_en.html
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Energia
Iniziativa ManagEnergy della Commissione europea
ManagEnergy è un'iniziativa della Direzione generale per l'Energia e i trasporti della Commissione europea volta a sostenere
il lavoro dei soggetti attivi nel settore delle fonti di energia rinnovabili e della gestione della domanda energetica a livello
locale e regionale. L'iniziativa ManagEnergy è stata avviata nel marzo 2002 e si basa sulle richieste di miglioramento della
comunicazione e della diffusione di informazione sulle questioni energetiche pertinenti a livello locale sollevate nel corso
della prima conferenza europea delle agenzie locali e regionali per la gestione dell'energia. La maggior parte
dell’informazione relativa a ManagEnergy é disponibile sui siti: www.managenergy.net e www.managenergy.tv.
ManagEnergy sostiene l'attività degli operatori locali attraverso le seguenti azioni:
- gruppo di riflessione di ManagEnergy, composto dai rappresentanti delle associazioni nazionali delle agenzie energetiche
o altri soggetti rappresentativi dei settori della gestione della domanda energetica delle fonti di energia rinnovabili a livello
locale e da rappresentanti della Direzione Generale Energia e Trasporti della Commissione europea;
- informazioni sulle politiche e normative comunitarie in materia di energia e trasporti;
- informazioni sui finanziamenti per progetti e programmi a disposizione dei soggetti attivi a livello locale a sostegno della
legislazione in materia;
- organizzazione di azioni per l'acquisizione di capacità, eventi e seminari europei, compresa un'importante piattaforma
europea per la trasmissione via Internet, in diretta o in differita, di eventi, discorsi e presentazioni in materia di energia, al
fine di garantire una comunicazione e un apprendimento migliori;
- raccolta e diffusione delle migliori pratiche delle agenzie locali al fine di apprendere e condividere le esperienze e le
conoscenze;
- recapiti di agenzie del settore energetico ed altri soggetti attivi nel campo dell'energia per agevolare la comunicazione e il
collegamento in rete;
- un servizio di ricerca di partner per agevolare la creazione di partenariati transnazionali per la partecipazione a
programmi europei nel settore del risparmio energetico e dell’ energia da fonti rinnovabili;
- Help Desk per soggetti attivi nel settore che necessitano di ulteriori informazioni sui servizi offerti da ManagEnergy,
compresa l'organizzazione di eventi, trasmissioni via Internet e conferenze stampa a livello locale;
- statistiche sull'uso dei servizi offerti da ManagEnergy, recapiti del personale di ManagEnergy, modulo di registrazione per
iscriversi al servizio informativo di ManagEnergy, per inviare relazioni sulle buone pratiche e altro ancora.
Per visualizzare l’elenco completo dei documenti disponibili nelle varie lingue sul sito Internet di ManagEnergy:
www.managenergy.net/indexes/I254.htm
Per ulteriori informazioni, è possibile rivolgersi all'agenzia locale per l'energia della propria regione:
www.managenergy.net/emap/maphome.html
Energia eolica regina per un giorno con l'European Wind Day
Un’intera giornata dedicata all’energia eolica. Questo ciò che avverrà il 15 giugno 2008 non solo in Italia, ma in tutta
Europa. EWEA – European Wind Energy Association – ha infatti ideato questo progetto con il chiaro intento di impostare
una campagna formativa e informativa alla portata di tutti i cittadini. Fondamentale quindi il ruolo delle diverse associazione
nazionali che avranno il compito di sollecitare la partecipazione dell’industria eolica locale, un ruolo in Italia ricoperto da
APER. Un buon proposito dunque, che si traduce in una serie di iniziative su scala internazionale per far conoscere i
vantaggi derivanti dall’energia prodotta con il soffio del vento dedicate alle persone comuni e non ad esclusivo appannaggio
degli operatori di settore, che metteranno la loro esperienza e i loro impianti al servizio degli interessati.
Il Wind Energy Day è sicuramente un’occasione per sensibilizzare il futuro neonato governo sulle grandi potenzialità di
crescita e la vivacità di questo settore. La visibilità del frutto del nostro lavoro può dimostrare all’opinione pubblica e ai nostri
politici, in modo diverso dal consueto, che esistono imprenditori ed aziende in Italia che investono nella sostenibilità
ambientale e nelle energie rinnovabili. Sono sicuro che le iniziative che verranno proposte dai nostri associati troveranno un
pubblico curioso di conoscere una realtà ancora poco nota..
Per ulteriori informazioni:
Claudia Abelli - Responsabile Comunicazione APER
Piazza Luigi di Savoia 24 - 20124 MILANO
Tel. (+39) 02 / 7631 9199 Fax (+39) 02 / 7639 7608 Mobile +39 349 1815 891
Sito: http://www.aper.it/ e-mail: [email protected]
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DG Imprese e Industria
REACH: L'industria è invitata a preregistrare tutte le sostanze chimiche entro il 1° dicembre 2008
Circa 30.000 sostanze chimiche attualmente in uso (ad es. acidi, metalli, solventi, tensioattivi, colle) devono essere
preregistrate presso l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) tra il 1° giugno e il 1° dicembre 2008. Poiché la
nuova normativa chimica REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of Chemicals - Registrazione,
valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) diventerà operativa il 1° giugno, la Commissione europea
e l'ECHA stanno allertando le imprese sugli obblighi che ad esse incombono in forza della stessa. Decine di migliaia di
fabbricanti o importatori di sostanze chimiche dovranno preregistrare le sostanze chimiche nel 2008 se vorranno continuare
a fabbricarle o a importarle senza soluzione di continuità. Si stima che verranno presentati più di 180.000 fascicoli di
preregistrazione. Il processo di preregistrazione consentirà alle imprese di condividere dati relativi alle loro sostanze
chimiche e prepara il terreno per acquisire una maggiore conoscenza di tali sostanze. Questo è un requisito essenziale per
migliorare la sicurezza negli anni a venire.
Chi dovrebbe procedere alla preregistrazione?
Tutte le imprese basate nell'UE che fabbricano sostanze chimiche o le importano nell'UE dovrebbero procedere alla
preregistrazione se i quantitativi annuali della sostanza sono pari o superiori a una tonnellata.
Perché le imprese dovrebbero procedere alla preregistrazione?
La preregistrazione è essenziale se le imprese che fabbricano o importano sostanze chimiche vogliono beneficiare delle
scadenze prolungate per la registrazione che si applicano alla maggior parte delle sostanze chimiche attualmente sul
mercato. La preregistrazione consente alle imprese di presentare i loro fascicoli completi di registrazione entro il 2010, il
2013 o il 2018 a seconda dei casi.
Le imprese che non preregistrano una sostanza chimica non possono continuarne la fabbricazione o l'importazione dopo il 1°
dicembre 2008 a meno che non ne facciano una registrazione completa presso l' ECHA.
Cos'è REACH?
REACH è un regolamento dell'UE che impone ai fabbricanti e agli importatori di sostanze chimiche di valutare
sistematicamente e gestire i rischi che le sostanze chimiche possono comportare per la salute e l'ambiente. Le prime fasi di
tale processo sono costituite dalla preregistrazione e dalla registrazione.
Per ulteriori informazioni si rinvia al comunicato Memo/08/240
Informazione in relazione al web-streaming: http://ec.europa.eu/enterprise/reach/events_en.htm
Agenzia europea per le sostanze chimiche: http://echa.europa.eu/
Competitività responsabile
E' uscito un invito a presentare proposte - Competitività responsabile: incoraggiare la responsabilità sociale delle
aziende nei settori industriali europei.
Il bando intende co-finanziare un numero limitato di iniziative per promuovere la CSR (Corporate Social Responsibility) su
base settoriale. Queste iniziative potranno essere nuove o già esistenti, volte a consolidare, espandere o aumentare la
cooperazione o di fondersi con altre iniziative esistenti.
Il bilancio disponibile su questo bando è 510.00,00 euro.
Il contributo massimo sarà del 50% dei costi ammissibili.
Il costo massimo per progetto è pari a 150.00,00 euro.
La scadenza è il 23 maggio 2008
Per informazioni http://ec.europa.eu/enterprise/index_en.htm
Enterprise Europe Network, un aiuto alle imprese europee facilmente accessibile
Il vicepresidente della Commissione europea, Günter Verheugen, ha lanciato Enterprise Europe Network, una nuova,
importante rete europea di supporto alle imprese. I maggiori protagonisti del sostegno alle imprese in Europa si sono uniti
per offrire uno sportello unico di assistenza soprattutto alle piccole e medie imprese (PMI) e sviluppare tutto il loro potenziale
e capacità innovativa.
Enterprise Europe Network si articola in Europa in oltre 500 punti di contatto per imprenditori, in grado di fornire un’ampia
gamma di servizi di supporto legati strettamente alle PMI sull’intero territorio dell’UE e anche al suo esterno.
Enterprise Europe Network coniuga gli sforzi dei precedenti Eurosportelli con le potenzialità dell’ Innovation Relay Centre.
Con la nuova rete, le imprese ricevono, come suggerisce lo slogan, un “Aiuto a domicilio”.
Per maggiori informazioni http://ec.europa.eu/enterprise-europe-network
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Istruzione e Formazione
Qualifiche professionali: la barra si alza
Nei prossimi otto anni l’economia europea dovrebbe creare circa 13 milioni di nuovi posti di lavoro, perlopiù in
settori basati sulla conoscenza. L’esigenza di lavoratori più qualificati si farà quindi ancora più pressante.
È questa la principale conclusione delle prime previsioni pubblicate dal Centro europeo per lo sviluppo della
formazione professionale, che ha tentato di individuare le competenze e le qualifiche che permetteranno ai
lavoratori europei di restare competitivi.
Lo studio conferma che le economie europee stanno progressivamente abbandonando l’agricoltura e l’industria
manifatturiera per concentrarsi su settori ad alta intensità di conoscenze. Entro il 2015, circa il 30% dei posti di
lavoro dovrebbero richiedere quelle che lo studio definisce "qualifiche elevate" – vale a dire di livello
universitario. Persino per svolgere una serie di mansioni relativamente semplici saranno necessarie qualifiche
superiori a quelle di base. Già oggi, quasi 80 milioni di lavoratori svolgono lavori non manuali ed altamente
qualificati; si tratta di circa il 38% dei 210 milioni di persone che costituiscono la popolazione attiva europea.
I lavoratori dovranno continuare a formarsi per mantenere aggiornate le proprie competenze: le strategie in
materia di apprendimento permanente saranno quindi fondamentali. Come ha spiegato il commissario
responsabile per l’istruzione Ján Figel’: “L’economia mondiale è in continua evoluzione, così come le
competenze richieste ai lavoratori.”
Lo studio permette di individuare più chiaramente i settori in cui la carenza di competenze sarà più avvertita in
futuro. Queste informazioni potrebbero essere di aiuto sia ai giovani che ai meno giovani per identificare il
percorso di apprendimento e formazione professionale che apra loro prospettive di lavoro soddisfacenti.
Primavera dell'Europa 2008
La Primavera dell’Europa è un evento annuale che invita le scuole a dedicare uno o più giorni del loro calendario
per organizzare eventi focalizzati sul dibattito, l’interazione e la riflessione su temi legati all’Europa. La Primavera
dell'Europa rappresenta per i giovani un’opportunità per esprimere i loro punti di vista e per rendere manifeste le
loro voci in Europa. La campagna per la Primavera dell’Europa ha, per ogni anno scolastico, un focus differente.
Nel 2008 si unisce all’iniziativa dell’Anno Europeo del Dialogo Interculturale per promuovere tra i giovani il
dialogo interculturale e per stimolare e accrescere la consapevolezza della diversità culturale, una considerevole
risorsa per la nostra comune eredità culturale europea.
Ormai giunta al suo sesto anno, la campagna del 2008 lo scopo di preparare e assistere le scuole nel
pianificare, organizzare e gestire i loro stessi eventi come parte dell’Anno Europeo del Dialogo Interculturale. È
prevista una vasta gamma di attività ed eventi da realizzare a livello locale, nazionale ed europeo
Quest’anno la Primavera dell’Europa va dal 25 marzo al 30 giugno 2008, con un focus particolare il 9 maggio,
giorno in cui si celebra la Giornata Europea. La Primavera dell’Europa è aperta a tutte le scuole, da quelle per
l’infanzia alle primarie fino alle secondarie di primo e secondo grado, così come alle scuole di tutto il resto del
mondo. È anche aperta a corsi da parte di organizzazioni preposte ad attività extracurriculari, il cui obiettivo è
sviluppare e rafforzare le abilità connesse al curriculum scolastico. Durante questo periodo, il team della
Primavera dell’Europa incoraggerà e organizzerà, sia a livello centrale che nazionale, visite da parte di figure
pubbliche locali, nazionali ed europee nelle scuole. Questi incontri sono un’opportunità per discutere su temi e
argomenti legati all’Europa e per rendere manifeste le voci delle nuove generazioni ai rappresentanti degli
organi decisionali. La Primavera dell’Europa è gestita da European Schoolnet (EUN) per conto del Comitato
Direttivo Generale per la Comunicazione della Commissione Europea. La campagna fa parte anche del “Piano
D” per accrescere la democrazia, il dialogo e il dibattito
Per informazioni http://www.springday2008.net/ww/i/pub/spring2008/about/glance.htm
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Libertà, Sicurezza e Giustizia
Il nuovo centro europeo per le politiche migratorie
La Commissione Europea appoggia la creazione del Centro Europeo per le Politiche Migratorie (EMPC), con
sede a Bruxelles, che sarà attivo a partire dall’autunno 2008 e seguito dall’Istituto Universitario Europeo (EUI) di
Firenze, specializzato nella ricerca sulle politiche di immigrazione internazionale.
L’obiettivo dell’EMPC è di fornire consulenza ai policy makers su strategie di breve e lungo periodo relative alle
decisioni pubbliche in tema di immigrazione, sempre in accordo con gli indirizzi europei.
Inoltre, il centro rappresenterà un forum di discussione tra ricercatori e intellettuali per stimolare il confronto e la
formazione di idee e pareri. Saranno condotti studi sui fenomeni migratori con lo scopo di sviluppare strumenti e
metodologie per l’implementazione ed il monitoraggio delle politiche e la valutazione dei risultati delle stesse
sull’economia e la società.
Inizialmente, le risorse finanziarie saranno assicurate dall’Istituto Universitario Europeo di Firenze e da fondi
esterni pubblici e privati, insieme alla sponsorizzazione di istituzioni e fondazioni. Il Centro potrà godere in un
secondo momento anche di finanziamenti europei.
Per maggiori informazioni
http://www.ec.europa.eu/justica_home/
http://www.ec.europa.eu/commission_barroso/frattini/
Agenzia UE per i diritti fondamentali
L'Agenzia Ue sostituisce l’Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia, sviluppandone le attività
e ampliandone la portata.
L’Agenzia ha sede a Vienna e raccoglie informazioni e dati, offre consulenza alle istituzioni comunitarie e agli
Stati membri e sensibilizza il pubblico promuovendo il dialogo con la società civile.
Il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali è un valore comune, condiviso da tutti gli Stati membri
dell’UE. Ai sensi dell’articolo 6 del trattato sull’UE: “L’Unione rispetta i diritti fondamentali quali sono garantiti
dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il
4 novembre 1950, e quali risultano dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati membri, in quanto principi
generali del diritto comunitario”.
L’Agenzia ha lo scopo di fornire alle istituzioni europee e alle autorità nazionali competenti assistenza e
consulenza sui diritti fondamentali nell’attuazione del diritto comunitario, nonché di aiutarle ad adottare le misure
o a definire le iniziative appropriate.
L’Agenzia svilupperà le sue attività in linea con i seguenti compiti che le sono stati affidati:
• raccogliere, analizzare e diffondere dati obiettivi e attendibili;
• migliorare la comparabilità e attendibilità dei dati con nuovi metodi e norme;
• condurre e/o promuovere ricerche e studi nel campo dei diritti fondamentali;
• formulare e pubblicare conclusioni e pareri su argomenti specifici, di propria iniziativa o su richiesta del
Parlamento europeo, del Consiglio o della Commissione;
• promuovere il dialogo con la società civile per sensibilizzare l’opinione pubblica ai diritti fondamentali.
L’Agenzia NON ha invece la facoltà di pronunciarsi su ricorsi individuali o di emanare atti normativi.
Per maggiori informazioni
http://ec.europa.eu/justice_home/fsj/rights/fsj_rights_agency_en.htm
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Mercato Interno
Libro bianco della Commissione europea in materia di azioni di risarcimento del danno da violazione delle
norme antitrust comunitarie
La Commissione europea ha pubblicato un Libro Bianco che propone un nuovo modello per ottenere il risarcimento di
consumatori e imprese che sono vittime di violazioni delle norme antitrust (infrazione delle norme del trattato CE
sulle pratiche commerciali restrittive e sull'abuso di posizioni dominanti nel mercato).
Tutti i cittadini e tutte le imprese che subiscono un danno a seguito di un'infrazione delle norme antitrust comunitarie
(articoli 81 e 82 del Trattato CE) devono poter richiedere un risarcimento alla parte che ha causato il danno. Il diritto
delle vittime al risarcimento del danno è garantito dal diritto comunitario, come affermato dalla Corte di giustizia nel
2001 e nel 2006.
Il Libro bianco presenta una serie di raccomandazioni volte a garantire che i soggetti danneggiati da questo tipo di
violazioni abbiano accesso a meccanismi veramente efficaci per chiedere un risarcimento completo del danno subito.
Queste raccomandazioni offrono una soluzione equilibrata rispetto ai sistemi di risarcimento attualmente esistenti e
spesso inefficienti, evitando al tempo stesso l'accesso di incentivi all'azione giudiziaria che determinano abusi a livello
di controversie in alcune giurisdizioni non europee.
La Commissione invita le parti interessate a commentare le raccomandazioni contenute nel Libro Bianco entro il 15
luglio 2008 inviando le osservazioni all'indirizzo [email protected]
Per ulteriori informazioni, consultare:
http://ec.europa.eu/comm/competition/antitrust/actionsdamages/documents.html#link1
Mercati delle operazioni di post-negoziato: la Commissione incoraggia le candidature per il nuovo gruppo
CESAME II
La Commissione europea creerà un gruppo CESAME II per dare seguito al successo ottenuto con il primo gruppo
consultivo sulla compensazione ed il regolamento-consegna (CESAME; vedere IP/04/935).
Il nuovo gruppo proseguirà i lavori di CESAME sulla soppressione degli ostacoli alle operazioni di post-negoziato
transfrontaliere, continuerà a coordinare i lavori di definizione di norme comuni in questo settore e sorveglierà
l'applicazione di queste norme. Il gruppo sarà composto da specialisti e di partecipanti sul mercato competenti nel
settore del post-negoziato (regimi giuridici europeo e nazionali, organizzazione e pratiche proprie del mercato) e,
quindi, ben messi per individuare i problemi e, se necessario, proporre (e attivare) delle soluzioni per rimediarvi. Le
persone interessate sono invitate a fare pervenire la loro candidatura alla Commissione entro il 30 maggio 2008.
CESAME II assumerà due funzioni.
1. Da un lato, il gruppo contribuirà a realizzare l'obiettivo di una più grande efficacia delle attività di postnegoziato mediante il dialogo, la diffusione di informazioni e la trasparenza.
2. D'altra parte, garantirà la coerenza dell'azione condotta trasmettendo i lavori di CESAME sulla soppressione
degli "ostacoli di Giovannini" e altri ostacoli registrati, sorvegliando l'attuazione delle soluzioni formulate dal
settore e seguendo generalmente le evoluzioni nel settore del post-negoziato. Le condizioni di formazione e
di funzionamento del gruppo sono enunciate nel suo mandato.
Criteri di partecipazione
I membri del gruppo devono essere specialisti di alto livello dotati di un'esperienza giuridica o commerciale nei settori
coperti dal mandato del gruppo. Le persone interessate - che possono arrivare dal settore pubblico (ad eccezione di
osservatori delle istituzioni competenti dell'Ue, cioè la BCE ed il CERVM) - sono invitate a fare pervenire la loro
candidatura alla Commissione entro il 30 maggio 2008, conformemente alle istruzioni dell'appello a manifestazione
d'interesse. La Commissione nominerà in seguito i membri del gruppo in funzione delle qualificazioni e delle
competenze dei candidati. La Commissione delibererà sulla composizione definitiva del gruppo nel giugno 2008.
Una volta scelti i membri, l'elenco completo dei loro nomi sarà pubblicato.
Per ulteriori informazioni, consultare:
http://ec.europa.eu/internal_market/financial-markets/clearing/cesame_fr.htm
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Occupazione, Affari sociali e Pari Opportunità
L'Europa sociale può affrontare la globalizzazione
Il modello sociale europeo è più valido che mai, ma deve essere migliorato per affrontare le sfide poste dalla
globalizzazione, afferma un importante nuovo studio presentato recentemente dalla Commissione europea.
Da recenti sondaggi d'opinione Eurobarometro (maggio 2006) emerge che il 47% dei cittadini europei vede nella
globalizzazione una minaccia per i posti di lavoro e per le imprese insediate nel loro paese (rispetto al 37% che vi
ravvisa una buona opportunità per le imprese). Ma il nuovo studio – 'Is social Europe fit for globalisation?'
(L'Europa sociale è pronta per la globalizzazione?) – indica che questi timori sono ampiamente infondati. Alcune
delle economie più floride nell'Europa settentrionale coniugano elevati tassi di occupazione con un grado di equità dei
redditi molto più alto che in alte parti del mondo, conservando nel contempo un settore pubblico importante e
efficiente.
Secondo lo studio non vi è nessuna prova empirica del fatto che la globalizzazione abbia prodotto un'erosione del
dispositivo sociale. La spesa per la protezione sociale in proporzione del PIL è rimasta nell'UE essenzialmente stabile
negli ultimi due decenni, gravitando attorno al 27-28% sin dall'inizio degli anni '90. Analogamente, i dati evidenziano
continui progressi in direzione di obiettivi sociali che suscitano un ampio consenso quali la riduzione dei differenziali
retributivi legati al genere e gli squilibri occupazionali tra donne e uomini, anche se tali differenze rimangono ancora
sensibili (il differenziale retributivo tra i sessi nell'UE era ancora del 15% nel 2005). Ciò implica che non è l'entità
dell'erogazione di previdenza sociale quanto piuttosto il modo in cui questa è usata a ripercuotersi sulla competitività.
Lo studio riconosce inoltre la necessità di modernizzare le politiche sociali e di investire nelle risorse umane se si
vuole che l'UE faccia il miglior uso delle opportunità offerte dalla globalizzazione. Affinché l'UE e i suoi Stati membri
procedano in tal senso occorrerà tutta una serie di risposte politiche, in particolare:
Attrezzare l'economia a competere investendo in attività del futuro nonché apportando i necessari adattamenti per
tener conto del cambiamento climatico, dell'invecchiamento demografico e delle nuove fonti di competizione;
Un adeguamento morbido che tenga conto del fatto che la globalizzazione richiederà un cambiamento
socioeconomico che imporrà costi e implicherà la ridistribuzione delle risorse;
Il miglioramento della governance socioeconomica in modo da agevolare questi cambiamenti, fatto questo che
richiederà un'azione concertata dell'UE e degli Stati membri.
Il 16 aprile si terrà a Bruxelles una conferenza di alto livello in cui si discuteranno le implicazioni politiche di questo
studio. Vi parteciperanno gli attori chiave: responsabili politici a livello europeo e nazionale, quadri di organizzazioni
internazionali e rappresentanti della società civile, per condurre una discussione aperta sul miglior modo di cogliere e
divulgare le implicazioni della globalizzazione e farne un'opportunità per l'Unione europea.
Per ulteriori informazioni per lo studio, il policy brief e il programma della conferenza si rinvia a:
http://ec.europa.eu/employment_social/spsi/simglobe_en.htm
Salute e sicurezza sul lavoro. Una nuova iniziativa aiuta le piccole imprese di tutta Europa ad adottare
provvedimenti più efficaci per la salute e la sicurezza dei loro lavoratori.
Un ambiente di lavoro sicuro costituisce un buon investimento: è indispensabile non soltanto per la salute dei
lavoratori, ma anche per quella delle imprese in cui lavorano. E dalla buona salute e sostenibilità delle imprese
dipende la prosperità a lungo termine dell'economia. In quest'ottica l'Agenzia europea per la sicurezza e la salute
sul lavoro ha lanciato già due edizioni dell'iniziativa europea per un ambiente di lavoro salubre.
In stretta collaborazione con la rete degli eurosportelli, questa campagna si rivolge alle piccole imprese dei 12 paesi
che hanno recentemente aderito all'Unione europea, nonché a quelle della Croazia e della Turchia.
Il messaggio è chiaro: salute e sicurezza sono nell'interesse di tutti. Buone condizioni di lavoro vanno infatti a
vantaggio sia dei lavoratori che delle imprese. Nell'ambito della campagna è stato inoltre realizzato uno strumento per
la valutazione del rischio che consente ai datori di lavoro e ai lavoratori di valutare e cercare di migliorare il proprio
ambiente di lavoro in base alle esigenze del settore di attività specifico.
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Politica Regionale
Quali saranno i progetti più innovativi d'Europa nel 2009
Le autorità di gestione dei Fondi strutturali europei di tutte le regioni d’Europa sono invitate a preparare la
propria candidatura per RegioStars 2009.
I premi saranno attribuiti secondo tre nuove categorie:
- "ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione";
- "adattamento al cambiamento climatico o attenuazione dei suoi effetti";
- "spot o trasmissione radiofonica o televisiva che rilevi l’importanza del contributo della politica di coesione".
La data di scadenza per l’invio delle candidature è il 15 luglio 2008.
Per ulteriori informazioni:
http://ec.europa.eu/regional_policy/cooperation/interregional/
ecochange/regiostars_en.cfm?nmenu=4
OPEN DAYS 2008
217 regioni e città di 32 paesi (una cifra record) hanno aderito come partner agli OPEN DAYS 2008 (Settimana
europea delle regioni e delle città) la manifestazione annuale più importante che raduna responsabili politici
dell’UE e delle regioni, esperti e rappresentanti del settore bancario, gruppi del mondo imprenditoriale e della
società civile che operano nel settore della politica regionale.
La manifestazione “OPEN DAYS”, organizzata dal Comitato delle Regioni e dalla Direzione Generale della
Politica regionale della Commissione europea, avrà il suo centro a Bruxelles dal 6-9 ottobre 2008 e includerà
oltre 200 eventi collegati tra loro, che si svolgeranno in ottobre negli Stati membri.
Come negli anni precedenti, le regioni e le città si sono raggruppate secondo ambiti tematici.
Sono rappresentati partner di 26 Stati membri, mentre altri provengono dalla Turchia, Croazia, Norvegia,
Svizzera e – per la prima volta – Bosnia-Erzegovina e Islanda. I paesi che registrano il maggior numero di
partecipanti sono la Francia (22), l’Italia e la Spagna (19), il Regno Unito (18) e la Polonia (17).
Per informazioni
http://ec.europa.eu/regional_policy/conferences/od2008/index.cfm
Al servizio delle regioni
È ora disponibile il nuovo opuscolo «Al servizio delle regioni. Politica regionale dell’Unione europea 20072013». Questa pubblicazione di 36 pagine, spiega con un linguaggio comprensibile i dettagli della politica
regionale dell’UE per i prossimi anni: obiettivi, settori, ripartizione e uso dei Fondi strutturali nei 27 Stati membri,
cooperazione tra regioni e città, valutazione dei programmi etc.
http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/presenta/working2008/work_it.p
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DG Ricerca & Sviluppo
Guida pratica dei finanziamenti dell'UE per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione
La 'guida pratica dei finanziamenti dell'UE per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione', compilata dai servizi della Commissione
europea oltre a fornire informazioni pratiche su come le diverse fonti di finanziamento possono essere combinate tra loro,
offre una descrizione di ogni fondo, consigli per i fautori delle politiche e anche una innovativa lista di controllo e un
segnapunti. Il testo inglese della guida pratica è stato presentato in forma di bozza dal Commissario Potočnik in occasione
della recente conferenza sulle infrastrutture della ricerca organizzata dalla Commissione e la presidenza slovena (Brdo,
Slovenia, 5-6 marzo 2008).
Alla conferenza, il commissario ha annunciato che gli utilizzatori potenziali della guida pratica avrebbero avuto tempo fino a
fine aprile per fornire commenti e suggerimenti su come il testo potrebbe essere reso ancora più pratico e facile da usare,
prima della versione finale
Per scaricare la guida ftp://ftp.cordis.europa.eu/pub/fp7/docs/practical-guide_en.pdf
Scienza e ricerca nell'Europa di domani
Riuscirà il continente europeo a vivere un « nuovo rinascimento » basato sulla scienza, sulle arti, sulla cultura?
Riuscirà l’Unione di domani a unire gli sforzi frammentati di una trentina di paesi, di duemila università, di migliaia e migliaia
di ricercatori, di laboratori, di centri pubblici e privati ? E soprattutto, riuscirà il « sistema Europa » a ricollocarsi al centro del
mondo, diventando lo spazio economico più dinamico del pianeta, come auspicato più volte dai Capi di Stato e di Governo
europei? Sono queste alcune delle sfide alle quali le politiche europee in campo scientifico ed educativo stanno cercando di
rispondere. Nel tradizionale summit di primavera a Bruxelles, i leaders europei hanno inviato un segnale forte: la "quinta
libertà" del mercato interno, cioè la libera circolazione del sapere, deve essere alla base dell'economia europea.
La mobilità dei ricercatori, dei docenti e degli studenti deve dunque essere ulteriormente rafforzata e la Commissione
proporrà nel corso dell'anno nuove misure in questo settore, dopo aver lanciato iniziative come il "visto scientifico", il
portale ERA-Career e la Carta europea dei ricercatori, per aumentare la mobilità tra paesi, tra discipline e tra settori
(università/impresa). Tutto questo fa parte dello "spazio europeo della ricerca" che l'UE e i suoi 27 paesi membri stanno
cercando di costruire sin dal 2000. Questa iniziativa ha ispirato il sesto e il settimo programma-quadro per la ricerca
scientifica e tecnologica dell’Unione europea e si propone di evitare la dispersione delle diverse politiche nazionali, attraverso
la messa in rete e il coordinamento di tali politiche. Inoltre essa mira a rafforzare l’innovazione e il trasferimento tecnologici,
soprattutto a favore delle PMI ed a rafforzare l’elemento «risorse umane» della ricerca.
Per informazioni:
Massimo Gaudina
Commissione Europea, DG Comunicazione
[email protected]
Fare tesoro dei risultati della ricerca
L’UE invita a paesi membri a far tesoro dei risultati della ricerca e propone un approccio comune
I ricercatori europei pubblicano quanto i loro colleghi americani, ma rispetto a loro sono molto in ritardo per quanto riguarda il
numero di invenzioni, brevetti, contratti di licenza e spin-off. Università e altri organismi di ricerca devono impegnarsi di più
nello sfruttamento dei loro risultati “per trasformare la ricerca scientifica in nuovi prodotti e servizi, che daranno vita a nuove
industrie e nuovi posti di lavoro”, spiega il commissario per le Imprese e l’industria Günter Verheugen. Secondo l’UE, i
ricercatori devono pensare a gestire e condividere i loro diritti di proprietà intellettuale. Così facendo, non si metterebbero in
contraddizione con i loro obiettivi di insegnamento e di ricerca; al contrario, stimolerebbero un aumento degli investimenti e
attirerebbero più studenti e scienziati. La Commissione europea ha prodotto una serie di principi guida comuni per aiutare gli
Stati membri ad eliminare le differenze tra le normative nazionali che tutelano i risultati della ricerca ed ha presentato un
codice di condotta destinato agli istituti di ricerca, per guidarli nella formulazione dei loro progetti. Di recente i paesi dell’UE
hanno fatto molto per promuovere il trasferimento e la condivisione delle conoscenze, tra l’altro modificando le leggi e
adottando nuove linee guida, ma si sono troppo spesso limitati ad intervenire su scala puramente nazionale. Perché
l’insieme dell’UE possa beneficiare pienamente dei vantaggi economici recati dalla ricerca scientifica è necessario un
approccio su scala europea.
More info (CE Bruxelles) http://ec.europa.eu/research/index.cfm?lg=it
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Salute Pubblica
Invecchiare con dignità: come proteggere gli anziani dai maltrattamenti
Gli anziani hanno diritto ad essere protetti dai maltrattamenti, che sembrano essere un fenomeno diffuso. Una conferenza
dell’UE denuncia spiacevoli verità e chiede un’assistenza migliore.
Allo stato attuale, sembra che molti di noi non siano tanto fiduciosi: da un recente sondaggio dell’UE è risultato che il 47%
degli intervistati sono convinti che i maltrattamenti agli anziani siano un fenomeno diffuso nel loro paese. Ora l’Unione
europea ha deciso di affrontare il problema. La conferenza sui maltrattamenti agli anziani organizzata recentemente dall’UE
riunisce esperti e responsabili politici allo scopo di sensibilizzare al problema e avviare un franco dibattito che non esiti a fare
i conti con una sgradevole realtà. In qualche caso, si abusa degli anziani intenzionalmente: si veda il caso dei figli adulti che
estorcono denaro dai loro anziani genitori o delle case di riposo che imbottiscono i loro ospiti di tranquillanti. Ma nella
maggior parte dei casi il maltrattamento è solo il risultato della negligenza di coloro che dovrebbero assistere l'anziano e non
hanno le risorse per farlo in modo adeguato semplicemente non sono in grado di far fronte a questo compito.
Visto che, secondo le previsioni, entro il 2050 il12% della popolazione avrà più di 80 anni, sempre più numerose saranno
le persone non autosufficienti che dovranno essere assistite dai familiari o da professionisti dell’assistenza agli anziani. Con
le sue iniziative nel campo della politica sanitaria, l'UE cerca di affrontare alcuni dei problemi legati all'invecchiamento della
popolazione.
“Gli Stati membri hanno cominciato a sostenere meglio gli addetti all’assistenza e le famiglie, offrendo formazione e
consulenza”, ha spiegato Vladimír Špidla, commissario per gli Affari sociali, prima della conferenza. L’assistenza agli anziani
dovrebbe rientrare nelle norme per la protezione dei diritti umani, ha aggiunto il commissario, che ha espresso il suo
apprezzamento per l’opera dei gruppi di sostegno e delle linee di assistenza telefonica attivate per combattere gli abusi.
Secondo gli esperti, il dibattito sui maltrattamenti agli anziani è oggi al punto in cui era la discussione sugli abusi nei confronti
dei bambini venti o trent'anni fa: si comincia appena a parlarne. La speranza è che, come è accaduto per i bambini, si riesca
a portare il problema al centro dell'attenzione e farne una priorità politica.
Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/health-eu/my_health/elderly/index_it.htm
Sanità pubblica - Sovvenzioni per il funzionamento di enti non-governativi e reti specializzate
L’obiettivo di queste sovvenzioni è migliorare la previdenza sanitaria dei cittadini, promuovere la salute, compresa la
riduzione delle disuguaglianze in materia sanitaria e creare e diffondere informazioni e conoscenze in campo sanitario.
Le sovvenzioni di funzionamento sono ammissibili per le seguenti aree:
Promuovere la salute
3.3.1. I lavori relativi alle malattie rare si concentreranno su un'azione continuata per migliorare le conoscenze e
facilitare l'accesso alle informazioni su queste malattie. Preparazione di iniziative volte ad aumentare il numero di anni
di vita in buona salute e ad affrontare le disuguaglianze sanitarie
Priorità per il 2008: sviluppo delle capacità in materia di sanità pubblica: Sostegno finanziario alle ONG attive per lo più
nel settore della sanità pubblica e della promozione della salute a livello europeo.
3.3.3. Migliorare la salute mentale e favorire stili di vita più sani
3.3.3.2. Salute sessuale
Priorità per il 2008: sostegno sotto forma di finanziamento di base per le reti nuove o già esistenti a livello europeo in
materia di salute sessuale.
3.3.3.3. HIV/AIDS
Priorità per il 2008: sostegno sotto forma di finanziamento di base per le reti di prevenzione dell'HIV/AIDS.
Beneficiari: Organismi non-governativi o a reti specializzate nel settore della sanità
Il programma è aperto a:
Ue 27
Efta/See: Norvegia, Islanda e Liechtenstein
Croazia
Contributo: Fino al 60% dei costi ammissibili di progetto. In casi eccezionali il contributo può essere aumentato fino all'80%.
Budget: € 2.300.000,00
Contatti: e-mail : [email protected]
Tel. : +352 4301-37707 - Fax: +352 4301-30359
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Società dell'Informazione e Media
La Commissione apre la strada all'uso dei telefoni cellulari sui voli europei
La Commissione europea ha introdotto nuove norme destinate ad armonizzare le condizioni per il decollo dei servizi
paneuropei di comunicazione mobile sugli aerei.
Questi servizi permetteranno a tutti i viaggiatori di utilizzare il proprio telefono cellulare in modo sicuro per chiamate e
messaggi durante i voli in Europa.
Il 90% dei passeggeri aerei europei, che già porta il proprio telefono cellulare a bordo, sarà quindi raggiungibile
durante i voli. L'armonizzazione dei requisiti tecnici per l'introduzione dei servizi di comunicazione mobile in volo in
condizioni di sicurezza permetterà il riconoscimento, a livello comunitario, delle licenze nazionali concesse alle singole
compagnie aeree dallo Stato membro in cui sono registrate. Un aeromobile registrato in Francia o in Spagna, ad
esempio, potrà offrire servizi di comunicazione mobile ai passeggeri a bordo di aerei che sorvolano la Germania o
l'Ungheria senza dover richiedere ulteriori licenze.
Il 26 marzo l’autorità di regolamentazione del settore delle comunicazioni del Regno Unito (OFCOM) ha annunciato
che consentirà alle compagnie aeree di offrire comunicazioni mobili a bordo degli aerei in linea con l'approccio
comune europeo (http://www.ofcom.org.uk/consult/condocs/mca/statement/ ).
Per maggiori informazioni:
Testi delle decisioni della Commissione: MEMO/08/220
http://ec.europa.eu/information_society/policy/radio_spectrum/ref_documents/index_en.htm
Nuovo progetto dell'UE per aumentare la sicurezza on-line
Un nuovo progetto finanziato dall'UE è stato studiato per aumentare la nostra comprensione delle minacce nuove e
già esistenti legate a Internet e ai suoi utenti. Il progetto WOMBAT ("Worldwide observatory of malicious
behaviours and attack threats") è finanziato dal programma Tecnologie dell'informazione e della comunicazione
(TIC) del settimo Programma quadro (7°PQ).
I risultati del progetto verranno condivisi con le parti interessate competenti per aiutarle a identificare le minacce più
serie e, in base a questo, ad assegnare le priorità ai propri investimenti sulla sicurezza di Internet. I partner del
progetto lavoreranno anche sul miglioramento della consapevolezza in tema di sicurezza informatica tra i cittadini
europei. Il progetto WOMBAT riunisce alcuni dei più importanti esperti europei in tema di sicurezza su Internet. Presi
insieme, dispongono di una serie di fonti di informazioni sulle minacce alla sicurezza on-line, come il sistema di
gestione delle minacce Deepsight di Symantec e il sistema distribuito a livello mondiale di honeypot di Eurecom.
Fonte: Partner del progetto WOMBAT (Symantec)
Per informazioni http://www.wombat-project.eu/
L'Europa in onda: avvio di una rete di radio europee
A partire dal mese di aprile 2008, 16 stazioni radio di 13 paesi riunite in un consorzio e 7 stazioni radio associate
potranno coprodurre e trasmettere simultaneamente, giorno dopo giorno, programmi dedicati all'attualità e alla società
nell'Europa a 27. Tra i programmi di questa rete europea, trasmessi quotidianamente, rientreranno radiogiornali
quotidiani, interviste, dibattiti, rubriche di approfondimento, eventi in diretta. Le prime trasmissioni inizieranno
nell'aprile 2008. In un primo tempo verranno utilizzate 10 lingue (bulgaro, francese, greco, inglese, polacco,
portoghese, rumeno, spagnolo, tedesco e ungherese), poi gradualmente tutte le 23 lingue dell'UE. Questa rete –
aperta a tutti i tipi di radio, nazionali, regionali, locali, pubbliche o private – va già da "Radio Polskie" a "Punto Radio"
(Spagna), passando per "Deutsche Welle", "Radio Netherlands", "Radio France Internationale" e "Radio Slovenia
International". Altre radio potranno aggiungersi, se saranno conformi alle regole definite dal consorzio. Il carattere
interattivo di questo programma quotidiano, la cui durata è compresa tra 30 e 60 minuti, sarà rafforzato dall'avvio di un
portale Internet comune nel luglio 2008.
Per maggiori informazioni: RAPID
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/08/303&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=e
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n. 4 /2008 - Aggiornato al 14 aprile 2008
DG Trasporti
Lista nera delle compagnie aeree soggette a divieto operativo: la Commissione europea adotta nuove misure
Due anni dopo la pubblicazione del primo elenco comunitario delle compagnie aeree sottoposte a un divieto operativo
nell'Unione europea, la Commissione europea ha adottato oggi il settimo aggiornamento della "lista nera". La
Commissione impone un divieto a tutte le attività di volo di un'altra compagnia aerea ucraina (Ukraine Cargo Airways)
e del vettore congolese Hewa Bora Airways.
Contemporaneamente, la Commissione continua a seguire da vicino i progressi compiuti nelle azioni correttive da
parte di vettori come l'iraniana Mahan Air, TAAG Angola Airlines e dei vettori indonesiani, i quali, per il momento,
restano tutti nell'elenco. Jacques Barrot, Vice-presidente della Commissione e responsabile del settore dei trasporti,
ha dichiarato "La conclusione è chiara: gli Stati o le compagnie aeree che non sono in grado di intervenire con
decisione per risolvere le loro carenze in materia di sicurezza verranno inseriti nell'elenco. Il nostro obiettivo però non
è solo di individuare i problemi inerenti alla sicurezza, ma di risolverli. La Commissione continuerà instancabilmente a
dialogare con gli Stati, con le rispettive autorità per l'aviazione civile e con le loro compagnie aeree, per fare in modo
che vengano raggiunti livelli accettabili di sicurezza aerea su una base sostenibile."
Il nuovo elenco sostituisce il precedente e può già essere consultato sul sito Internet della Commissione
(http://ec.europa.eu/transport/air-ban/)
Più sicurezza sulle strade europee
Parità di trattamento tra i conducenti residenti e quelli in transito
La Commissione europea ha adottato recentemente una proposta di direttiva volta ad agevolare l’applicazione
transfrontaliera della normativa nel caso delle violazioni del codice della strada considerate più pericolose per la
sicurezza. Il testo intende mettere in atto i meccanismi tecnici e gli strumenti giuridici necessari per far sì che un
conducente europeo possa essere identificato e quindi sanzionato se commette un’infrazione in uno Stato membro
diverso da quello di immatricolazione del veicolo. Questa misura servirà ad aumentare sensibilmente la sicurezza
stradale in Europa e comporterà un cambiamento positivo nel comportamento dei conducenti in transito e residenti.
Metterà inoltre fine alla disparità di trattamento spesso esistente tra queste due categorie di utenti della strada. «La
sicurezza stradale è un problema che riguarda tutti ed è una priorità della Commissione. Nel 2001 avevamo fissato
l’obiettivo di dimezzare in dieci anni il numero di morti sulle strade.
Oggi, se un conducente commette un’infrazione al codice della strada con un veicolo immatricolato in un altro paese
dell’Unione europea resta impunito, salvo rare eccezioni, perché non è possibile identificarlo né verificare l’indirizzo
corrispondente al veicolo. Questa situazione di impunità non compromette solo la sicurezza stradale ma è anche
discriminatoria nei confronti dei trasgressori residenti, che sono invece sanzionabili.
Per ovviare a questa situazione la Commissione intende istituire un sistema UE per facilitare il sanzionamento delle
infrazioni che più di altre sono responsabili di incidenti stradali al di fuori dei confini nazionali. Una rete comunitaria per
lo scambio elettronico dei dati permetterà così di trasmettere le notifiche di infrazione all’estero. Tutto ciò richiederà,
da parte degli Stati membri, l’istituzione di strumenti amministrativi adeguati ma sarà anche una semplificazione
rispetto all’iter manuale seguito oggi.
La direttiva proposta riguarderà quattro tipi di infrazioni al codice della strada:
- eccesso di velocità,
- guida in stato di ebbrezza,
- mancato uso della cintura di sicurezza
- mancato rispetto del semaforo rosso.
Queste infrazioni sono la causa principale degli incidenti stradali e quelle che provocano il maggior numero di vittime,
con quasi il 75% dei decessi che avvengono sulle strade.
Parigi 13 ottobre 2008: Giornata europea della sicurezza stradale 2008 - "Sicurezza stradale nelle città"
http://ec.europa.eu/transport/roadsafety/index_it.htm
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