N. 21 Documenil della Rivoluzione A~fSSnNDRO TnUH~tR IL LAVORO DEI CONSIGLI e le traoe~ie dell'Anemblea nazionaìe n~:le rivoluzloni I FONDA/IO!'< E ISTITUTO GRAMSCI BIBLIOTECA F . COL Op. 000101775 MILA.NO SOOI E'l'A. ED ITRI CE AVANTI! 19~0 , I DOCUMENTI DELLA RIVOLUZIONE N. 21 ALESSANDRO TAUBLER IL ~AUOHO Df I COHSl~LI e le tra~e~ie ~!li'Assem~lea nazionale FO'\O\/IONF IS I ll LTO GRA\ISCI BIBl.IOTl.CA F.COL Op. 2570 000101775 ( / I NELLE RIVOLUZIONI \ Ded'.cato ~i Consigli degli operai, dei soldati e dei co:itadini po\eri dell'Austria tedesca. MILANO SOCIETÀ EDITRICE AVANTii Il Parlamentarismo nella Rivoluzione I • ··--------------------- Milano - '.rip. Società Editrice Avnnt.i! - Via S. Daru'1aoo 16. L· mt cosa è gm crnare una cu--a cù ultra cosa è l'cclifìcarla. Cosi un conto è assumere le redini di uno Stato co...;tituito, co11--en arnc il già ~pcrimcrnato u1·ùinamento, apportare, mediante llUO\ e leggi, dci perfezionamenti, eliminare tutto ciò che è di ostacol·o; cd altro cont110 è il rico:-.Lruirc una casa colo; cd altro conto è il r1co-.trnirc una ca.c::.a i' nccc"'.::ario un bra' o amministratore, per la ricosLrnzionc di essa si richiede un buon architetto. Ciò che gli arnmini::,lratori sono per la ca~a, i Parlamenti son·o per lo Stato. Nelle elezioni cooperano lutti gli clementi di potere e di comsen·azione dcl Yccch io onliin~mcnlo, c<l il pa.rlamenlo che ne risulta è un organo « conscnntorc dello Stalo », nel quale, le forze con<:en atrici, che agiscon-0 per il manlenimcnLo del Yccchio sistema, appaiono tanto maggiori di quanto la prcs:-io.nc e l'influenza dcl Yccchio ordinamento e dei suoi mezzi d'educazione. di oppressione e di allcllamenlo possano incrurrc gli inlcressati ad un nuo,·o regime, a dare il proprio Yolo ai rappresentanti di quello già esistente. O\'c poi non entrino :in questione le basi fondamcnlali dell 'assclto poliliC<J, ma si Lratti semplicemente di appor tare piccoh n~iglioramc·n f i a1llc numerose leggi giù Yigcnli ncff csi-slent'C) ordinamento, tali organi conc::.rrvatori, c·oi loro la\'ori pm·lamrnlnl'i, lenii, cir- 1 -4- -5- c~.;;pcll_1, pG;:,unl_i e c~n le loro discu.;;sioni di giorni, di ...;ell11nnne, d1 rnes1, sono slnuncnli più che udalli allo sc~·po .. .:\01_i imporla gran che se c~:;i, per una legge, 11np1cgluno •t·ilinwnt' n llH'"l e 'C le 11uo\'C leggi siano così poco <li~simili dalle 'ccchie, e.la 11011 produrre ~1ua"i alcun mutumcn:tu nell'anùamc11t<> d~'lla Yila sociale. l 1 grnndr cùificio dell'online è 11, giù bell'e coslruilo e tale <lc\'l' rimanere; cd è anzi th~ui nrnlaggioso ~e al :-:uo ubuigliamenlo cd ai ~uoi orna men li \ icn pro\\ i... tu con Jen ta pr~dcnza parlame 11 lure . . .Bc11 lli\'ersa è la cu ... a in li·mpi 1·i\'uluzionari, in cui il \ecrhio a:-.·ello polilico, sc·0::5"0 fì11 dalle fund<tmenla, giace in completa rovina e dc\ 'c-,serc totalmente rico..,tiluilo con nuore lem»i fondamentali nuo\Ì <liril~i, nuo\e isltluz10ni e ~?10\i organi. (h~i è necc:::<;ar1.a la rapidilù d'azione. che faccia supcr~rc, nel p1ù breve Lernpo1 pos:-,iLilc, il doloroso pcl'lodu che segue il crollo dcl \ ccchi·o· rci!imc, cd è conclizionc impre.;;cindibilc, che le forze i~i\ oluzio11arir, che vogliono il nuovo, arquistino lihcrtù di mo\ irncnlo per l'audace opera di rcsluurazionc. I Pat1lamen li non rispondono in, alcun mo.do alle c~igen~e di tali tempi: e"'::,i, che, per la loro nnlura, fav·onscono le forze con::ien alrici e che per In lcnlczza con cui funzionano Ìll1[JieuÌ1crcLb~ro dcccnm a creare ciò che la nccc-s<-ilà dcl rn,omcnlo richiede sia fallo in un anno. Quale unico mezzo si impone, i\1n-cce, la legisla::.ior;e falla direllamenle rlal popolo e J'ac:cendenle clac:se riYoluzionaria nel~ àmbilo dcl suo polere, inlrod ucc colla \iolenza le mnovazioni che scnlc essere necc::;.saric: e ciò senza atl~nclcrc o chiedere che una rappresentanza cosli1.uz_10nale lo incarichi, lo autorizzi où approvi i suoi al l1. In sulle prime tale legislazione a mezzo del popolo ha lullo l'aspctl-o di un schnggio e pazzesco 1 • , 1') tumulto, di una ribellione c·onlro l'orclinamcnlo esisl.enlc, contro ogni legge, ogni dirill-o, sembra un accesso di anarchismo, cd i rivoluzionari della nuoYa epoca vengono perseguitali a sangue dalle forze del \Cccbio regime, quali pcl'lurbalori dell'ordine sociale. I\Ia ecco che in questo rnovirncnlo si formano qua e lù degli organi direllivi, che, nel loro· Lcrrilorio funzionano da legislatori e da reo-o·enLi. Da qncsli slrurncnli della rivoluzione, poi, na~~e il nuo,.? or~ano lcgiiSlaliYo generale. In questa fase dcl nvolgHnenlo, i vecchi JParlamen li n-on hanno che una parie di secondaria impo-rlanza nella rivoluzionr. La legislazione viene decentralizzata ed i grandi parlamcnli nazionali non hanno per lo più ~he <la co~1frr1~are o gencralinarc ciò che il popolo stesso o t suo·1 rappresentanti hanno già direllamenle compiuto nei vari territori del paese. In tempi rivoluzionari il cen lro cli aravi là della lrgi~lazionc non ~i troYa più nei parla~1cnti, bensì fuon, sulla slr~da, nelle masse dcl popol-0, e non la volontà dei membri dcl Parlamento ma la volontà e la forza dcl popolo sono quelli che determinano il contenuto delle leggi. Ed ove collaborano i Parlamenti, la pressione della forza dcl popolo agente dircllamentc, po r la nel loro interno rad i cali in n()'\'azioni e i1 loro lavoro legisla liv o si limila a dar forma. legale a quanto la volontà delle mas<:.e ri\'oluzionaric e la loro azione diretta ha già alt.ualo, od a creare, sollo l'azione dittatoria d~lle mac::,se medesime, leggi che corrispondano a•lla volontà'. dcl popolo rivoluziJOnario, ben differenti da quelle che _la grande maggi·oranza dei legislatori parlamrnlan ha progettalo, volulo e cercalo di mctlrrc in Yigorc. A render chiara !'i.dea valgano alCl_tni c.c;crnpi Lolli dalla storia delle grandi riv,oluzioni. 1 • ·- G -- Parlamento e [onsigli ~ei soldati nella Rivoluzione inglese La ri' ul uziolle i11gle::e del ~ec.:ulu dccimo::ellimo \ IL:lll! ('lllllllllCllll!lllC l'ilJ>J>l'l!'-l'Illalu CUlllC Ullè.l riYolu:ltillc dcl parla111enlu coulru J'a..::-..u]uli::;mo <lel re; cd 111\ Pro 111 11e:3::-t111'allra 1·0111c m quc:::la il parlamento l1a :t\'ulcha . una . parie ru::1 irnportulltl'. Qual! su<rni 00 I I < a 11 t I1 ::-è ti parla111e11lari::ll10 nella ri\ oluzionc e fin du\'1· gi1111 . . 1• la sua forza crealncc '! li :J no\emhl'e lti'11J .. i ritllli il <TIPIJl'e (( Parlu111c11lo lung·o »: 1·. . . . u 1•1·;1 radicale, più radicak del suo predece..;..::ore, <1 Il P ~1l'la111e1Ilu lm~\t'. » rlic, appunto per Il suo rad1ea!i . . 1110. crn ::-lalu ~ciullo. 11 11 Parla111enl() litn!!o 11 voleva abolire la m-01w1·rhia n::-=olula e lullù ~·on tulle le forze contro il n·o-i1111· dci 11101111poli che dis:;angLHna Ja popolazione. c;1ù il O 110\l'111l1r1· l'"""H il\'l'\'él deliberalo di dirl1i:1r:1rc <lccaduli dai loro mnnduli lutti i ~uoi rncmlil'i. che are\ ano "' uto parie in q11alclie monopolio, 1· di l' ... IH'llPrli dalla Cnnwra dci Comuni. Olio furono i nwmhri che, rnlpili da Inie 1111<..ura, <lo\'ellero ab!tand1111arc il Parlnmrnto. I ,'a . . ~cm blca nazionali' kdesca, ~cgur nùo la 'olonlù della clnE=:::e ltì\ orali ice, ùeYe ora abolire il capi!:ili::-1111>. Che cosa dirrhhrro i nostri odierni 1< Dc11HJcratiri >• e fanatici <lcl Parlamento. c;e i socialcle1110<Tatici facc..;;~cro la proposta <li e'-prllere dall'As:-1·mblra :\azionale lulli i rapprcc:rntanli che parlc<'ipamno o partecipano allo c;fruUamcnlo capita.l.i. . 1i<'n? [ :::-nriali:::li maggioritari non propongono c10: <la hra\'Ì clcmocrntici C''-i si spaYrnlOnO già al sofo 'ril<'re romr nella ri\ oluzionr rus.;;a i I3nlsce' i ch i ahlii<rnn rsc·Ju.;;o dal c]i.rillo di nito k prrsonr che hanno p:ir!P dirella nello ..,fru!larnrnlo capi tnlislico. . ~Ia la celebre ri\ oluzione 1< parlamentare» 111. -7- glcse 11011 si arrestò qui; ben ull ri a lli « parlamcntari» e democratici essa do\·e, a ancora compiere. La Camera <lei Comuni mise s·ollo accusa di allo tradimento il ministro rcc:::pon-:,abilc, conle Slrafford. La Camera dei Lords doYeva giudicare. I vescovi e i compagni di casta dollo Slraff ord tentarono. di sa!n.rlo; ma il popol-0 intervenne . Il 3 maggro 1G4.l circa GOOO persone, armale di spade, .-li mazze o di basli0ni, mossero dalla Cily ycrso Wcstminstcr e reclamarono >l'esecuzione dcl conlc, che si era reso colpevole della loro miseria. S?llo L?lc p_ressione il 7 maggio 1G4.1 fu \ '-O lato il relati\ o Bill dai lords con 2G voli contro 10: il re non osò rifìularc la sua appro' azione e sah·arc, come a\ e' a promesso, il suo fedele servitore, e il 1:2 maggio la tesla <li Strafford cadeva sollo la scure dcl rarncfìce. Allora il terrore s'impadronì degli animi dei reazionari. J,'Alla Corte <li giustizia, che, con le sue sentenze di morte, a\'eYa ricmpit-0 le prigioni e dato mollo la\'oro al carnefice. sospese la sua alliYilà e i carccratii vennciro liberati dai} popolo. La polizia vescovile fu come spazzala via; ìl popol-0' teneva liberamente le sue riunioni con piena libertà di opinione; gli editori slampaYano i loro scritti ri\·oluzioni, senza darsi alcun pensiero della censura r delle sue prescrizioni . Di· sua propria iniziativa il popolo creò il nuovo o-rdinai:nenlo .e solo. in seguit~ il parlamento, con una dehbera~1~ne, impresse 11 proprio sigillo su questo nuovo diritto, crealo dalla dirella leo-islazione dcl popolo . I nobili, per esempio, erano andati sempre più cingendo di siepi il terreno comunale allo scopo di poter allevare la sclraggin.a. I con~adin~ perdevano in tal modo i loro pascoli e ne risenln·ano grave danno. Essi chiesero· che i rccin lii e le siepi fQ~sç.ro tolti ; ma .il Parla.men lo non polò per la rqs.islenz-q, opposta dai Lords e dal re, creare alcuna legge che -9- -- 8 - imponesse quan!to il popolo dornanù<n a. Allora i contadini si solleYarono, abballcrono le siepi cd i recinLi od in moll~ luoghi fecero essi stessi la legge. N aluralmcntc in principio si \·enne a comballimcnli. ~Ia i conLa<lini e i filtaY-0li ebbero il sopran cnto e le leggi <la loro· falle rimasero. In scgui!to il Parlamenlo Le confc~mò e le elevò a legge generale. I Purilani avevano alla Camera dci Comuni una debole maggioranza. La grande rimostranza che conteneva il loro più vaslo programma di riforme venne approvala da quella Camera sollanto con 159 voti contro 11.8, ossia con appena 11 \'Oli di maggioranza. Alla Camera dei Lords, in\'ccc, dominavano i partigiani della SO\Tanilà ac:so luta, <li cui buona parte era formala da vescoù e da prelati. La Camera dci Comuni non era perciò in grado di ric;ol\'erc la questione ecclesiasLica; essa non po tè nemmeno ottenere che almeno i prelati fossero esclusi dal cooperare nella legislazione alla Carnera dci Lords. Allora il popolo inteirvcnnc nuovamente. I Londinesi scesero sulla strada a dimostrare, cd ogni giorno lanciavono violenti ingiurie ai vescovi che si recavano alle loro se·dute. Il 27 dicembre 1G41 questi si lamentarono presso il re e i Lords che le violenze della plebe impedissero loro di prender paiie alle riuni-0ni della Camera e dichiararono dover ritenere nulli tutti gli alti. compiuti o<l approvali durante la loro assenza. Il 30 dicembre la maggioranza della Camera dei Comuni deliberò, per tal motivo, di accusarli presso i Lords, come rei ai allo tradimento. In ginocchio· essi dovettero sen Lire la loro accusa; dopo di che vennero inviati e rinchiusi nella cc Citt~della » . Ora che i vcc;covi e prelati erano in prigione, polè esser falla la legge sulla chiesn, alla Camera dei Lords, senza <li lor.o. Gon altre fuoruscite di deputali, che avcvan~ avuto parte nei monopoli, e anche oo·l decesso dei rccclii ùepulali rruzio1rnrì, In Carnera Llei Co1m~ni \enne, a poco a poco, ad il\ rrc _una forte magg1?rnnza puritana; ma il parti~o ~1 "-C~::-"'C pr~sto i_n prr--b1lcria11i cd inù1pcndc11l1. Quc:,t1 ull1m.1 cost1lui\ano la minoranw, appunlo come ora rn Gcrrnania rrli inclipcndcllti elci ~ocialdcmocratici. I prcsbitcria~i, cioè i puritani ùclla maggioranza, era.no i moderali i conciliali\ i, quelli che \ olcYano rom.re acl un co11;prorncsso col re, gi~1 prig:ioni.cro dcl Parlamento. li 18 maggio ](j.'t7 i punlan1 della maggioranza ~i acccrclaro_no. ~·hc ncl~a ri.::p~s la dcl re alle ultime pro po~lc mdmzzalcgli dal 1 arlarncnlo, sa·rcbbcro <-tale rnc:::sc le ba~i per un accomodamento. Gli indipendenti cnmo con t1.'~r!, ma si lrova\·ano in rninoranrn. 1\llora ln cc mtllZla p-0polarc ,, inlcrrrnnc. La « milizia popnlurc ,, inglese era l'c.c;crcito popolare, che la e< Cam?r~ ~ci ~omuni n, EU proposta di Croll1\\ cli, ?\C\'D. 1::d1lullo il 28 .gennaio lG-1'.5. E.::"'o non con.::1.slrra, come u~m·as1 allora, di soli mercenari, ma ::lllre~ì cli com~att.enti per la lihcrlù, infiumn:a ti da una salc~a co.nnnz1.on.e rivoluzionaria. L'c~crc1lo a\'C\'a puro i suoi ufficiali, per la cui scelta c.::so .teneva pr_cscnlc il principio contenuto nelle ~co-ucnlI parole di Cronnvcll: <e Prc[cri.;;co un capilan~ vestito da conlac~ino che sappia per che cosa combatte a,tl un cos1dcllo e.e Genll c~ man n il quale non eia null'altro n. Ques[1 soldal1 che sapc\·ano per quale c::c-opo 1.ottanrno, crearono nel 1G'i7 i cc Consigli dci c:;olclal1 ,, e presero pari e alti\ issima alla politica. Quanclo dunque ~ pre:::bitrriani yollcro c-oncl udcre la pace col re, rnlen:cnncro i Con!"'i!.di dci soldati, e, dietro loro dehbcrnzione, un fo...r!c riparlo di cavalleggeri, ~?lLo il co: mando dcl colonnello Foycc, cx-c::arto, s nnpadroni della persona dcl r~, che si 11~0\ a:·a _internalo nel castello di IIolmby e che passò .crrn1:d1 !"-Oll? la c':slodia clcll'csc·rcilo. In tal modo 11 piano dci prc~b1lcriani ero complclamcn lc fruslraLo. - 10 - Quan<lo, dopo un anno e mezzo, cwc il 5 dicembre l04.8 i prc~b it crian i alla Camera dci Comun i 'oliera approYala la clclibcrazionc che le conccs~ioni, fatte dal re in recenti traltali\ c, ba::,tassero per ri..,t abilire la pace nel regno, i Consigli dci soldali s'interposero nuo\amcntc; e :per tulla risposta il gior!lio dopo fecero Lron1rc sbarrnti gli ingressi dcl Parlamcnlo da un r eparto <li soldati sollo il comando dcl colonnello Pridc, cd interdissero l'accesso a circa 10 presbiterian i (1).. Siccome ciò non sembrava anco·ra sufncicnlt', conLinuar-0no co n qucslo sistema anche il 7 dicembre, escludendo dalla Camera {]ci Comuni altri !10 membri cd ammettendo alle f<'dulc sollanto uHa maggioranza di indipendenti e <li repubblicani. Co:~ì il parlamento funz,ion~n-a secondo la 'olon là ccl i liisogni dci riYoluzionari; a richic..,la <lei popolo e dci soldati, il re Yenne processalo e, condannalo a morte, lasciò la tesla sul patibolo il 30 gennaio 104.0; al O febbraio \'enne abolita la Camera <lei Lords e l'Inghilterra fu dichiarala repubblica. Quc,:,l.i pochi falli allinli dalla s toria della rivoluzione inglese, mostrano già, che la rivoluzione slessa cd il Parlamc11 to cogli ordinari mezzi della « democrazia » e C·O l parlamen tarismo non av.rebbcro potuto ris.olvcrc i. problem i, che la rivoluz.ionc si era imposli. Non dunque nel Parlamcnlo, ma fuori, 11ellr !'->Lrade, dalle masse dcl popolo Ycng.ono, in lempi di ri\'o]uzione, prese le grandi decisioni storiche. (1) Pride era, in origine, carrettiere; oltro a lui copriv-ano la. ca11ica di colonne11o nell'esercito parlamentare e comandaYano reg,!rimenti, il ciabattino Hewson, il fuochista. Okey. il Yettnmle Rainsborough e li conc'iaculd.ale Fox. Notizie più det- tagliate su questo esercito popolare inglese e su i suoi Consig;Ji <liei solootl - li chiamavano anche agitatori - si trovano ancl1e nell'opera di A. Konr:id.v Geschichte der Revolutionen vom ?1iederlii11disohen A.ufstand bis zum Vorabend der franzos·i sohen Re- volutioqi spedi.a'l'rn.ente nel cu.p itoli VI e VII. Libreria ,~itri~ « Yorwarts » - B<"rlino. - 11 - Le A~~emblee nazionati nella ~rande Rivoluzione franrn~e Ancor più chiaramente che la ri\ olt~ zione . ino-J c~c clcl XVII secolo, mostra la granclc fl\'Olurzw.11e lr·ancc 8 e dcl ~ecolo ::\..V 111 come le 0-ssem~Jlee Nazwnnli in tempi di rìYol~zioni, siano <l1 pes:_imo cffcL.l?. Anche la Hì\ oluzwnc france"c dcl 1180 fu figlia drlla fame. Nel 177-1 morì L.uigi ">..V; e, ~ome ~v\ iene a oo·ni cambiamento d1 regnante, l AuLorità perdei le }; su::i. energia: L'annata ebbe un .racc~llo slrnorclinariamcnle calli\'O, e ad ~sa s.~gu 1 un.clniwla di pc.'llUJ'ia. Dal. 1_775' al 1777 era gia scorpiata . cli tumnll1 rn causa della S1110 al . fame. f ù una ccric . 178:3 quc':-li si rnnnifc,taro~10. c~n mmor rcqucnza c. i 11 forma più Jic\·e; ma po1 s1 rnrnovarono con nuo\ a focza, fìnchè nel 17&9, quanclo anche le finanze dell.o Stato si tro\ anrno dm·anl~ al loro s!acelo,. c_u1:11;narono nella riYoluzi.onc. L 8 agc'-lo l 188. Lrn~1 X~I fu finalmente coslrello a com'ocare per 11 1. mat'lgio 1780 gli Stati Generali, ossia ~e ~'apprcscnlanze ri un ile .delle classi cli lui le le pr-0\ rnc1c._ Secondo la kggc, Ja noh ill ù, il clcro. e fa horghesia dov~\ ano a\·erc negli Stai.i Generali ognuno 300 rapp1c:--cnlanli e le tre clas-=i do\e\ano \' O l ~rc scparalamenlc. Ì;opinione pubblica i11\ ~cc chiede\ a pc: la l~r.za cln~sc un doppio numero cli. rnppresenlan l1, e cn1cclrnt aJlre--ì che l'elezione c;,1 f.acCS"'C', per pc~·so.nc C non er c1as'-Ì. Il re cd il mi111~Lro ;.\ecker n s1 oppoc:ei~o· e in un'As~cmhlca Naz10nalc espressa.mente 1788 , fcccr.o resprngere con\·oca· la i·1 G no,·embre · . rruclla d.ornanda. Se non che il mov1mcnlo popolar.e rroyerno doYellero ccclerc, cd il. } l . l·1 re cd 1·1 e CI'C))C, · , · .- S .'J. maog10 - .· 1~8(\ c;1· aclunar ono a Ve1sailles gli • tali I V • 0 ·G cnera l.i co . 11 GOO rappresentanti della . ,, terza clasc:c ; . 1 . Cosi, cou tro i 300 della nobiltà e allre Llan li uc 1 cero 12 - nella rin>luzionc francese del 1780, la borghesia ottenne :::-0llanlo colla pr<'~::ionc della « effetti\ a cosliluzionc ùcl paese > colla pre..::~ionc c-.crc1lula dalla reale potenza di que-.lo, per I'« !\s'-'cmhlcn :'.\ a7ionale µro':' isoria » un Dumcnlalo numero di rapprescnlanl1, nello ::-te.;;"o modo che nel l!l l8 l'ottenne il proletariato nell'.\u . . lria Tedc::ca. Per cinque sclL1mane i dcp11lali della terza classe cercarono cl'inclnrrc q11elli delle altre .due classi ad una c:.cs<.,ionc comune e quindi alla volnziollC per tesla; ma la nobillù cd il clero pcr:-.i::-lcllrro nel rnlcrc che, anche in ~eguito, come fino allora, si \Ota.;;se per cla-.si. In tal modo 1rna dclibera?ionc, preca dalle curie della n-0hillù e dcl clero, cs::-cndo pre:--a dalla maggioranza delle clnssi, arqui--lm a 'igorc di legge e nulla polcYa fare la terza classe, anche ~e la controdcliberazi-011c fos· e stata ,·otnta <la lulli i suoi GOO membri. « Jfa {li giorno in giorno il populo cli Parigi ac:.sume\ ~ un contegno sempre più minaccioco ... Gli orat~r1'. che parlano a ciclo 8perlo, sulla strada, daYanti ai caffè, sulle Yellure, fanno giù intendere al popolo come sia ncccc:;"'ario im{HHlron il'si dcrrli cclio , . {1c:1 pubblici e dc i castelli. Giù ~i odono a lzar:-:.i le ~maccic c~cl regime lerrori:.,lico, e intanto il popDlO ~1 raccoglie ogni giorno n \'cr . . uillcs da,·anli alle I~o~·te c1?1l'Assemhlen per ingiuriare gli Arislocral1c1 » (Pietro I\ropolkin). .\llora. i rapprc.::cnlanli della terza clac:;sc deli1>?rnrono cli proclamare sè c:ola co1nc Assemblea .:\azumale. Le due altre classi ora reclcltcro e si unirono con la terza classe; ma il 23 giugno, nella FO~rn~1c adunanza tcnutac:;i in C[lh"l r··iorn'o. Luiai XVI h · o I111\l[Ò l.e: l re ~ l as.;;1· a c:;r1~n::ir::-i momcnlaneamcnle. '.a noh1lld cd il clero ubh1d1rono, ma 111 terza clas~c rrn.1asr e Mirnbcau lcnnc il suo celebre discorso in Ctu offerm ò cc cl1c erano colà pc.r \'olonlà dcl popolo ' -13- 1, e che :-;olo la \ iolc11za delle Luionelle potrebbe scac- ciarveli)), ;\~a ud oppor-.:i u quc.:;tc ulli1.11c ci a\'cva pensalo li popolo sulla slruda. Lasoarno la parola a I<ropolkin: cc In \'ersaillcs slc~-sa, il giorno prima della scdula reale, il popolo a\e\ a quasi ucciso un rapprc..:cnlunlc dcl clero, l'abate i\Iaun·, nonchè il :-:i~11or d'E"premc.:-.nil, un n1p1H·c~enln1~le clel teno celo clic crn passaLo alla nobillù . .:\cl giorno <lelln scLlula reale, il gran guar<lasigilli e l'arciyesco\·o di Parigi ,·cngono in lal modD fr•chiali, scherniti e sputacchiati che morirono dalla 'crgogna e dalla rabbia; lu slessa sorte e la s[e-.;'-a fine ebbe in quel g10rno il segretario <lel re, Pas:--crel, che accompagna' a il minislro :.\cckcr. 11 2-1. giugno il ,·escavo di l3cau\ ais \'iene qua:"')i morlalmcnlc colpilo al capo da una pietra . Il 25 giugno la folla accoglie a fischi i rappre~entanli della noLillù e dcl clero. Nel palazzo dell'arcivescovo <li Parigi \'cngDno spezzali lulli i vclri delle finestre. «I soldati si rifiuterebbero di sparare sul popolo », a\'C\'a dello Artur Y oung con fermezza. L'alleggiamcnlo dcl papa.lo era infalli troppo minaccioso, pcrchè la Gorle potesse fare il lcnlaLi\'o di ricorrere all'aiuto delle baionette » (1). Tale era lo stato delle cose; e s.olto l'impressione di queslo umore popolare l 'impolen le re, parlando dei rappresentanti del terzo celo rimasti alla Assemblea, disse: « Dopo tutto, perbacco, ci rimangon-0! ». Più lardi ritornarono alla riunione anche i due ceti, e alla fine di giugno, dopo una perdita di tempo di due mesi, incominciò finalmente a funzionare l'Assemblea Naziionalc Costilucnte. Il significalo dell'nssalto dato alla Bastiglia il 14. luglio 1789 non vuole esser qui in modo partico(1) PIETRO KROPOTKIN. - al 1793. La ?'Ì'!;Olllzio11e francese dal 1"189 - lare illu:,lralo. E' nolo che tale piega nella ri\ oluzionc non è <la ricundur,-i ad akuua J11flucnza ùell'As:::,en)blea I\ azionale; fu il popolo stc:=;~o che agì. l\la noi <lobb ium o :::.o ffc l'lllarc i s ull 'u t lo più glorio:: o tli qucslu Assemblea. L'aholizionc degli oneri feudali nella nollc dcl /1 agos lo 178D. Come si polè prcn<lcrc L,lle tlclibcrazionc? Giù mollo Lcmpo prima del 4. agosto i con ladini ave\ ano aboliti Lali oneri: in nwlli \ illaggi non pugaYano più nè decima, nè censi, nè lautlerni, nè cano111; a\ e\ ano brucialo i libri in cui erano regi~lruli i dirilli feudali e <lislrullo allresì i castelli cd i comcnli . Molli \Cnnero perseguitali come « brigunli », imprecali e fucilali; ma i nobili nolarono con terrore che nc . . suna misura \ iolcota \ alcrn a frenare la ribellione. E che cosa fecc1 l'As . . cmblca :\azionale? Lo. f:Cduta del 4 agosto Iu aperta con una proposta la quale chiedeva una <lichiarazi·onc contro gli avvenuti tumulti. L'Assemblea fu invitala ad cspr1mere una energica parola cli biasimo con lro i ribelli e ad affermare il principio dcl ri.;;pcllo ùlla proprietà, fosse essa o no feudale e c1ualunquc fo sc:.c la sua origine, fino a tant.o che la questione non fosse legalmente regolata dall't\"semblca. « Sembra che la proprietà sia divenuta preda <lei più infame brigantaggio » diceva la Giunta relatrice. « I castelli vengono arsi dappertutto; i beni rurali abbandonali al saccheggio; le imposte, gli oneri feudali, lullo \·iene annientato. Le leggi sono impotenti, le au torità non sanno più comandare ... » «~on. sono briganti, coloro i quali fanno ciò? . grida il duca di Aiquillon. - In parecchie provincie. l'inl~ro pop.alo ha strcllo una lega per la devastaz1onc e la distruzione dei paesi, e sopratutto V?~li.ono impadronirsi degli archivi dove s·ono custo<l1l1 1 documenti dci dil'illi e dci possedimenti feudali.» 15 - L'Ac,.:::cmLlca <lo\ellc quindi JJrcgare il re di prendere ~ercre misure co.n Lro i con ladini ribclJi. Ciù il giorno avanti si era parlalo di ciò. Peraltro alcuni 11obili liberali più lungimiranti are\ ano, un paio cli giorni prima, deliberato di sal\ are i diritti dcl J.oro ceto, sacrificando spontaneamente i diritti onorifici e i privilegi di poco valore ccl esigendo dai con ladini lo s\ incolo degli oneri feudali che grava\'ano sui fon di cd ave\ ano un val.ore reale. Dietro loro incarico parlarono il visconte di Nouil lcs e il Duca di Aiquillon; essi nclL\ssemble::t 1\1 azionale dichiararono di rinunziare ai tributi feudali. Il duca cli Aiquillon di-.se, dO\cre tutti i cillaclini, ~cconclo le proprie forze, pagare le imposte e, quanto agli oneri feudali - sia i personali che g-li allri - cc:scre in facoltà dci vassalli di riscallarli, corric:pondendo di trenta volle l'importo annuo. Ciò sollevò l'en tuc;iasmo generale e nobiili e clero fecero a [urno «la loro rinuncia » ai tributi feudali. A lutti era completamente sfuggilo che Aiquillon aveva richiesta l'enorme somma pari a trenta \·olle il ricavo annuo. Perciò il primo articolo che l'Assemblea Nazionale volò nelJa notte dcl 4 agoc;to, dichiarava cli « m·crc l 'As~cmb l ca Nazionale, abolito intcramen[c il Feudalismo » . 1\Ia già alla dimane essa si richiamava alla realtà dei folli. e in una serie di deliberazioni dcl 5, G, 8, 10 ed 11 agosto restaurò quanto di soslanziale vi era negli stati feudali ponendolo sollo la sua protezione. Conseguenza di ciò fu una lunga guerra civile nella quale i contadini ribelli, appoggiandosi alla deliberazione dcl /1 agosLo, si rifìulnvano di pagare gli oneri feudali, mentre l'Assemblea Nazionale emanava leggi punitive contro di essi, e ordinava fucilazioni cd impiccagioni in, massa. Alla fine del 1789 e nel 1790 vengono organizzate spedizioni puniti\'e dalle aulorilà comunali con- - l(J - lro i contadini ribelli: e i ri\(Jluzio11ari \cngono impiccali . .\cl febbraio 1700 il Co11~iglio Feudale con~tala <:·Ome la sommossa dci contadini yada c~tcn dcnùosi . .\cl marzo e nel giugno 17<JO \ cngono cnw.nalc leggi draconiane coull'o i contadini, che non vogliono pagai e i tributi feudali, o che soltan to predicano la loro abolizio11c. lnlaulo la ri\ oltn dci con ladini ac<p1i-.ln sempre nuo\·c forze. Solo nel giugno dC'l 1702, poco primn dell'assalto alle Tuileric:::, e nell'<1go:-lo dello stesso :.umo, dopo il crollo della monarchia, l'As~cmblcJ .\azionale legislali\ a fa i primi pa...,...,i clcci,i\i contro gli oneri feudali. Definiti\ amen le ubolili senza l'ohhligo dello s\'incolo, essi lo furono soltanto nel 1793, <J~iando cioè il~ popolo armalo <li Parigi, il 31 maggio· appanc coi cannoni daranti allu ConYenzionc ::.cacciandone con la \·iolcnzu trentadue Girondini. L'.\ssc mblca .\'azionale, così purifìcalé:,, polè solo allora intraprendere il ucccs:"ario \U\'·Oro. E quale calli\ a prova a\ e\ a fallo, l'Assemblea Legislativa nel tempo in cui ebbe luogo l'assalto alla Tuilerics ! Il 7 lugli.o 1702, \'a'lc a dire appena un n:csc prima dcl crollo dcl souano, l'Assemblea Naz10nalc, con \'Olo unanime a\'C\ a rinncrraLo· non solo h ' una seconda Camera, ma anche la Repubblica; la destra e la sinictra si affratellarono e d'accordo in\ iarono al re una deputazione con una servile prot~sla d~ f~deltà. E già prima, al 20 giugno, il popolo <l1 Parigi a\'C\·a daLo l'assalto alle Tuilcries ed era giunto sino al re, chiedendo ad c.c::so la sanzione dei decreti emanali dall'Assemblea Nazionale (ciò che fin? allora egli si era rifiutato di fare), il richiamo c~c1 minis tri girondini e l'espulsione de i preli. Nel] Assemblea N azi·ona lc i Giacobini e i Girondini rin~·cgarono poi concordi il movimento, che aveva per iscopo il rie-0noscimcn to dcl Le ·deliberazioni della Assemblea medesima. - l'i - (;iù il :21 giugno ~lur:-:igliu a\'C\a chic~La l'aboliziu11e della monarchia. (juun<lo tale domanda \ 'Cl111c co1mrnicala all'.\sscrnblcu lcgislali\ a, \i fu una pro lesta quasi generale; e allo1-chè, il 27 luglio, Dultcm propo:.e che si ùisculcsse la detronizzazione dcl re, l'As:--cmblea ~azionale gli rispose ad urli c<l a fisch i. Il 10 agosto il popolo di Parigi caccia il re dalle Tuilcrics; in aperto combat timcnlo s'impadronisce del cu~lcllo, 111cntrc la Comune, corporazione creala dal popolo <luranlc la rin>luzionc, tiene il re prigioniero nella Torre del Tempio. L'.\ssemLlca );azionale Legi::lali\ a non fu un pa::,::.o, e solo dopo una settimana potè esser0 costretta dal popolo ad i'-liluirc una Corte di giustizia per il re. Si dO\ rcLbc raccontare l'inlcrn storia della ri \'oluzione francese per mostrare la condotta dcploreYo1c tenuta da1l'.\~-.:rmblca :\'azionale durante la rivoluzione . Si legga· il libro di Kropotkin, che più c]',ogni altro ha t.rallalo con accuratezza cruesto aspetto della ri\'oluzionc francese. La sua intera opera è una storia delle tragedie delle Assemblee ì\ azionali francesi dal 1789 al 1793, <' un inno alla massa ri.\·oluzionaria cd alla sua forrn creatrice, dn cui è scnturila In nuo\'a s-0cictà, contro la resistenza dcll'Asc:cmblea l\1'azionale ed in lolla ron cc::sa. I [onsigli dei cittadini nella Rivoluzione franrnse l\cll'cpoca dc i Consigli Operai è interessante riro 1·darc come abbia comballula 1a sua lotta di Jihcrazi.onc il popolo nella ri.v,oluzionc franc ese . In principio il suo movimento si manifestò in una serie ·di insurrezioni; \'ere insurrezioni selvagge, senza direzione nè organizzazione . - 18 - . C~>l1'<111darc <lei lclllpu si formò però un 't>rga111zzarnJ11c I'I\ oluziuuuria clic di\'c1111c il ·\'ero centro della ri\ oluzionc - e ciò clic è 111aorriorrne11lc I I . . oo !'U C\ o u · u11 urgan1zza1.1011c, e l1c, poco a poco, :-i w1padrn11ì dcl potere puliLJico e <ln cune, accanto alle morenti autorità regie, fcttd<ili e cilladinc, lu nuo\ a autorità dominali le, ·dalla quale do\ en. cs~cre e fu riordinala la \ila sociale e ricos!n1il~1 dalle funùame11la la nuo\ a ~ociclù. . .\ella ri\·oluzionc fru1H.:c~c una tuie 01ga11izzn:nouc 11acquc dalle elezioni. L'.\-,::.e11ll1lca .\azioualc, \enne clcllu inùircltumcnle. Per l'clcziunc delle pcr"llllC che do\·evano poi eleggere i rapprc.scnla11t1, :-.i <li\'isero i : arì tcrrilorì Ìil di--lrclli e sezioni. Parigi, per c-,cmp10, conta\·a !'-es::anla <li':llrelli. 1u ogni distretto gli clcllori originari delle sc11oni elegge\ ano la loro rapprc..,enlanza clelloralc. Però dopo l 'elczionc dcl deputalo, nè le rnpprcscnlanzc elettorali dcl terzo celo, nè i loro elettori origrnari si !'-ciuJ,cro, ma dcci.;;ero di rimanere e cosliluirnuo in lai modo u11'orgu11izzazionc pcrnw11e11lc. Gli elettori rapprc-:enlanti ùcl terzo ceto furm[lrono una din'zionc di;:;lrcllualc cd i loro elettori delle \arie ... cz10ui ~i riuni\ ano ronlinuamenlc a discutere c<l a deliberare ::ulla politica dcl IDro paese. In seguilo frn gli elettori rapprc~cnlnnli di cia~cun dislrello si formò un comitato di cillaclini compo"-li d[l sedici a \culiquatlrn membri: qu!'Ho che oggi \·crrcùbc chiamalo il Consiglio dci Cittadini. Quc..,lo Consiglio dci Cittadini dri \ m·i disirc!lì organizzò <li propria iniziali\ a la i\Iilizia CiLtaàìna. Già alcune settimane dopo l'clczi-0nc, crucsta milizia contava a Pnrigi 4.8.000 saldali; ogni dis!rclLo aveva scelto ali 'uopo fra i suoi elettori origi nnri 800 uomini conoc;ciuti cd abili al servizio delle armi. Siccome mancavano i \ irerc e le \ ccchic aulorilù non - 19- erano in grado di procurarli, il Comilalo Ciltadino .si sosliluì ad esse e regolò esso ~lesso l'approv\ i· g1onamcnlo dci generi <li su"sislcnza; così esso fissò il prezzo <lei pane, della carne e di allre derrale. Ogni dislrcllo si organizza da 8è « meglio che può» - come osscn a Lacroix nella in~roduzione agli alti sulla Comune <li Parigi . un distretto « che previene le intenzioni dell'Assemblea Nazionale nei i i rruardi dcll 'or<li11:11ncnlo gi ucliziaf'iO, nomina i proo . prì giudici di pace e i ~uoi giudici pcnah ». f\Ia allo scopo di ottenere una uniformità di funzionamento e d'intenti « c... c:.i istituiscono un uffìcio cc11 Lrale, <lorn com engono speciali delega ti e ~i fanno reciproche comunicazioni. » Così ogni <listrello coslitui\'a di per se stesso una repubblica autonoma - e ciò tanto a Parigi che altrove. I GO distreLli di Parigi sentirono più tardi il bisogno <l'i riunir::.i per certi loro scopi, formando in tal modo la Comune; ciò non impedì loro pertanto <li continuare ancora per un pezzo nel loro stato <l'indipendenza . Essi entrarono anche in relazione coi dislretLi· della provincia; e fu così che nel paese, accanl.o all'Assemblea N'azionale cd al Go\ erno sorse una nuo\ a organizzazione generale amrninistrali\'a e governativa. Tullo ciò a\'vcnnc, naturalmente, senza « aulorizzazione » legale, ma per spontanea iniziati\'a. Quando, più tardi, i di~trelli cercarono di <lare alla l·oro Comune una base legislativa, essi, come osserva Lacroix, badarono sopralullo a non perder <li vi':ila la consen·azione della propria indipendenza. Non colla so.tlomissionc ad un comitato centrare essi risolsero il problema di dar unità alla loro politica, ma colla loro unione federativa. « La tendenza spirituale dei distrelli è falla di uno spiccal-0 sentimento per l'unità della Comune e <li una non meno forte inclinazione al governo cli- - - 20- rello », dice Latruix. « l'arigi 11011 \'Uol es..,crc una icderazio11e d1 se~--anla repubhl iche, in cui ::iia ca~ualmc11tc di\ i--o il ~uo territorio; In Comune è un lutto wiilurio, fo1malo l(.lall'in-..icmc di tuLli i <li::it.relti ... In llessuna parie si lro\ a l'e::iempio di un d1..;lrc.llo, che \·-0glia \i\ ere i:::olaturnc11te dagli altr 1. .. » ~fa, accanto a tale principio i1H!i..:c11s:-;o, un allrn --i impone; e cioè: La Comu11c \ uol 1ien!:'arc essa slc:-:i:'3:t _alle P_ropyic leggi e pc1· quu11lo e possibile arnmrnblrars1 <l1rettame11tc; il l'C'"·ime rappresentali\ o dc\''esscrc ricloll-0 u un minin~um; luLto ciò che la Comune può fare, clc\ 'cs~cr da c-;sa mcdc:::iima cffclluaLo senza i:::itanza intermedia, senza delegazione, oppure per opera di,. <l~lcgati (deputali), i quuli non !-:-Ono altro che spcc1ah mandatari, continuamente sollop{)Sti ul controllo dci loro mandanti ... Ai <lislrelti, infìnc, ai cilladini che si riuni~con-0· nelle assemblee generali dci di~lrctli, spella il <lirilto di far leggi per la Comune e <li governare questa. . Quando, al 30 novembre f780, Brissot propose di dare a Parigi un'amminic:;trazione municipale com'era stal-0 convenuto lra l'Assemblea Nazi-0nalc cd un comitato clelto Ira l'Ac:;c::cmhlca Nazionale cd l~n com~lalo clello dall'Assemblea dci rappresentanti (il Comitato permanente di Parigi), i Distre:lli \'i si opposero immediatamente. .Nulla poteva venir inlrapre~-0 c::enza la loro immediata approvazione e il progetto di Brissot do\:ctte. essere aLbandonato. E quando più lardi, nel] apr1l~ 179~, l'Assemblea Nazionale diede principio alla ~1scuss1one sulle leggi municipali essa doveva scegliere fra due pr-0ge~li. Quell? dell'~ssemblea (libera e illegale) nel palazzo ar~1v~scov1le, . approvalo dalla maggioranza delle sezwm (cletl-Ori), e quello dei rappresentanti della Comune (simile a un Consiglio comunale), ap- 21 - poggialo '-Oltanlo <la un paio di <li--trclli. L'Ac::c.crnblca ~azionale 'olò per il primo, ossiu per quello degli clcll-0ri. . ~ Dic:..l~elli presero parie a tulle le grandi quc"t1oni pol1tichc. Il Ycl.o dcl re, il mandalo impcrali\·o, l'as~i':)tcnza ai po\cri, il problema ic:;raelita, la questione elci « jforco .<l'argento» tullo \'enne discusso nel ~cno dci Di'-lrclli. « E"~i prendono le loro dclibcr~zi·oni_»,. di.::.!'-c Lacroix « ignorano i rapprrscntanl1 uffìcrnli della Comune r all"8 febbraio (1700) i1~dirizzano all'Assemhlca Nazionale il primo indirizzo <lclla Comune di Parigi. » Questa è una nrnnife"lazionc personale dci dis~rrlli, che prescinde <la ogni rappre~cntanza ufficiale ccl ha per iscopo cli appoggiare nell'Assemblea ~azionale l'attcggiamcnlo di Rohc~picrrc contro il .1farco d'Argento. La legge sugli oneri feudali U\'C\'a bensì ordinalo la Ycndila dri hcni crclesia-.lici e il loro trapasso alla nazione. ~Ia non si era ancora trovala u~1a Yi? pra.ti~a. P?r l'~ ttuazio~e <li quc~ta legge. l cl1<::.lretl1 par1gm1 s1 offrirono d1 fore da intermediari e im·ilaron-0 tulle le amministrazioni comunali francesi a far altreLLanlo; cd in tal modo la questione ebbe finalmente una soluzione pratica. L'Assemblea «lega.le » dei rappresen tanti la Comune, ormai, per \'Cc~h1czza, troppo debole per esercitare una azione scr1.n, ~d il Consi3lio Comunale che \'OlC\'a immi~~·h1~rs~. \'Cnn?ro sempli~cmcnlc messi <la parte. « I c.1~l1 cll1 chc:c::c Lacro1x preferiscono istituire r_cr qu?slo scopo speciale un 'appoc:i la Assemblea dcli~erat1nl composta. di GO Dcl~gati - uno per disii ello - cd un piccolo comitato cseculi,·o <li 12 mrmbri da eleggersi dai GO delerrati ». Quando o·li f'lclli dcl Consiglio comunale p;~lcslarÒno c-0nl1·0 questo mo<lo di procedere elci dis<lrclli osservando essere essi gli clclli, e quindi i \'Cri rappresentanti - 22 - <lei popolo, e competere per ciò a I-oro il dirillu di compera di quei beni; i J)j..;[~·clli 1:cspinscr? le lor~ rimostranze opponendo che il <l1ntto clcgl clcllon sta al disopra <li quello degli eletti. « Come è possibile - essi dicevano - che l'acqui..,to, compiulu da una Commissione nominala dalla Comune stessa per qucslo speciale scop·o, sia meno legale che ~·e c'c:o fossecffcllualo da rapprcc:cnlnnli rlclli una \'Olla per sempre? Non vale f.orse il principio che le fu11.zio11i dcl mandatario cessano quando è presente colui che ha conferilo il mand;:t<lo? >> (1). Ecco in qual mo<lo argorncnlaYano i Di:;trclti. Essi dicc\'ano: Voi, rappresentanti dcl p-0polo, non siete i nostri padroni, ma i nostri incaricali, e come tali doYele eseguire ciò che vi è slato commc"SO di fare. ì\Ia quando noi intendiamo di sbrigare clircltamcnlc una faccenda, senza ric-0rrerc alla ,·o~tra <lpcra, noi siamo in facoltà. cli farlo, cd il Yoslro intervento non è più nccc'--~ario. E non è poca coc:a ciò che i Dislretti operano cl ircttamcnlc ! '\'on solo essi si riserbarono la frrnollà i nominare i giudici di pace cd i loro assistenti e i probiviri, ma assun~ero nelle loro mani anche l'esercizio dcl scn izio di p·Olizia, l'iisliluzione e l'organizzazi·onc della milizia per la difesa nazionale; e inoltre esplicarono grande alti,•ità anche nel campo sociale. Ecco quanto scri\·c I\ropolkin in proposito: «D'altra parte quc . . li Consigli di Cittadini delle c;rzioni, dopo una \"iyacc lotta, giunsrro, alla fine dcl 1700, ad aver nelle mani l'ammini-.:trazionc degli affari degli istituti di beneficenza cd d dirillo di vigilare e di organizzare la pubblica assistenza, riò che permi:::e loro di s·osliluirr alle •< opere pie ii <lel vecchio regime, dr,lle \Cl'C «.officine di SO$lcnl::l(1) P.rETUO KRoroTKIN. - 1° YO]Uill"- Storia dellci Rivoluzione tranocsc. a111mi11i:-lrale dalle ~cziolli mc<lesimc. Nel che ncl\C' l'Ì\'<Jl uzioni, [H·ogre<li\ ano nelle "t'zw111 le H.lcc soc1ali. Coc..1 quec;te si fecero, a puco a poco, fornitrici di \'esliario, biancheria ~·rnrpc all'escrcilo, organizzarono l'industria dci mu~ lilli e~·c., co<.;i.ccl1è. 1~cl l/O:J ogni cittadino cd ogni c1lla<l11H:, re~1ùenll rn una ùt~la c:ezionc, potevano, prcc;so I ofnc111a <lcllu loro sezione, l!'ovare il laYorn nccco..:!-;ari o al 1orn rnslc n ta men Lo. Da quc'-'li pl'imi inizi sorse più lardi una pi0lenlc r 'a-.ta orga11izrnzione, e nell'anno II (1703 al lì01) le sezioni fecero il lental i\ o cli rnsliluirsi cornplclnnicnlc agli uffici 'csliario dell'esercito· ed ai fornitori. ~Ia ancora di più fecero le sezioni: non solo c.;;s? \igilarono durante l'i11Lcro periodo della ri\'-0luz1?nc, .l'appro:·' igion~rn1cnto e la Ycndita dcl pane, I<~ f1sc;az1onc dci prezzi pei generi indispensabili al1a 'ila e l'applicazione dei prezzi di calmiere inlrod?lli dalla legge, ma prc ... cro anche l'iniziativa di <1.1..;~odurc la campagna incolla dci dintorni ctt I'ang1, perchè colla coltivazione degli ortaggi fos::c aun:cnlala la produzione. Ciò potrebbe sembrare cosa p1utLosto meschina a coloro che nella riv·oluziqnc non \'Cdono allro che fucilale e barricale; ma fu appunto quc~ta cura delle sezioni di Parigi di non lrn~'{'Urarc lutlc le parlic'olarilà che diede \'alorc alla l·oro potenza politica e ri\'Oluzionaria (1). Fu quc5la organ.jzzazionc della cittadinanza, furono i cittadini armali delle :':'Czioni, che interYenncro, con ri.::ullalo così deci'--i\ o nella riYoluzionc e che anche il 31 maggio 1703 ripuliron·o con le armi ln « CouYenzionc n dai Girondini. :\on nelle .\sscrnblce, non nei C'111bs r nelle Framenlu n, lllCde-.im~ g~·udo (1) KnoPomix. - Storia dcllci Rii-olu~ione frances e. - 24 - ~t·i\a "'ccondo le indagi11i di J\ropolkin, la . . l. leli nnc "-c ' za', e~ forza della ri\ oluz10nc, ma lll qucs i 1 l \era po ' . . . . ,. · · t. · f' Il. l'<:.l' lli e scziom; il Club dci Grncob1111 culle nr1 tl .1 ~~ll~c rivoluzione una gran<lis':iima. parte 5olo pcrchc a oo·uadaunarc molla 111flucnrn nelle esso i.·1 u~c· ·'=> 1 o . 1 sc· , · · e:· fece oro-ano esecutivo della loro \o on la. zIO111 C • I b · (' · \' (" [ E' criù slal-o us-=cn nlo come quc"-lt ons1g 1.. 1 h.dini della gra11<le D.iYoluzionc Prn~cc.'-c uhh:ano ;na spiccala assomiglianza coi_ Con~1gli operai Cll 1 acrricoli {]cll'allualc gnmùc D.1\ ~}uz101.ìC proletaria r~ssa. I Consigli cilladini della 1\1\'oluz1onc f1?1.1cc!"~ vcnner-o creali dngli elcllori dcl ~crzo rel~, r1oe cla1 cilla<lini di di~lrclli; gli elcllon c.ll'l prnno e se~ condo celo, la nobiltà ccl il cler.o, in. passalo :'-Oli padroni del potere,. non ~\ eYa1~0 m e~:1 al.ru~rn ~·ap prcscnlanza. I « D1slr~ll1 » coi loro ( on:1gh, C1ll.~ dini e coi loro elel lori formarono la \ c1 n 01 garnzzazionc di cla"<:.C della cillaclinanza ri\'oluzio~rnria: Ciò si è ripetuto ora nella ri\oluzi~nc ru~sa, 1111 ~u~ la clas~c ri\ oluzionaria degli operai e dci conta-ùrn1 c;i creò nei Consigli Operai cd Agricoli una organizzazione pura, di clasc:c, dall::t qua le ~u~ono escluse le classi che in passalo tenevano le rec11111 dcl polcrc. Nella ri\·oluzionc proletaria, dirclla conlro il capitale e perciò con lro la borghesia, gl.i c<:.~lusi furono naturalmente i rapprc.:.·cn!anli della c1llad1nanzn po~ sidenle. Così, si Yerifìca anche qui. come già nella ri\'oluzionc francc.;;c, che la rivoluzione è una loll:1 di clac:se colla più ferrea diltnlura. Come i Con~i~ gli cittadini di Francia. roc.ì anche i C'onc;igli opcra1 cd agricoli rnsc:i cominciarono ad allirarc a c:è a poco a poco lulli i pubblici scn izi: giù c:ollo I\0rcnc:ky coc;;[i[ uirono, accanto alla Dnrna ccl al GoYcrno. lllì c-ccondo Parlamento, un secondo governo, finchè nella rivoluzione <lcll'ollobrc, s'impadronirono inlcramenle dcl potere. In Francia l'organizzazi01w dci DislrcHi cd i - 25 - Con..,igli cittadini soccombcllcro nella lolla conlro il si--tema rappre:::enlali\'o, e man mano che la loro forza sccmasa, aumenta\ a quella <lclla reazione, come ~i può leggere in I<ropnlkin. Dapprima il <lirilt-0 clctlondc \enne limitalo ai « cilladini atli\i »che pagavano una imposta annuale corric;ponùcnle ad almeno lrc giornale di laYoro. In tal modo \'Cnnero allonla11ali gli elemen li proletari. ln seguilo \enne inlcrdcllo ai Distrelli cd alle sezioni di riunirsi in A--c:cmblca; venne lolla al popolo la facoltà di cooperare <lircllamcnte nell'azione dcl go\ crno; il si-, terna rapprcscn talivo che fa eseguire lutto tla incaricali fu amplialo, fìnchè giunse al :::uo ma<:.simo, quand·o alla lc<:.ta dcl popolo 5Ì ebbe un unico «incaricalo n polcnli-..simo <lominalore della llazionc, nella pcr--ona di :\ apolconc Bonaparte. In Russia, il ~i<:.lema dci Consigli ha lrionfalo; cs::io ha progredito sino a dare una propria costill.~ zione, sulle basi della quale il proletariato russo edifica la nuova società. Ogni \ illaggio, ogni città è oggi una piccola repubblica, in cui i Consigli .operai, agricoli e, (do\'c esistono)' i Consigli dei soldati promu1o·ano le legcri e so\ rin tendono all'amrninistrao ~ b . d' zione. Parecchi comuni formano una federaz10ne 1strcltualc, la quale, unila ad allrc. coslituis~e ~m~ più ampia federazione di go' crno. Le fecleraz10n~ d~ goYerno compongono al1::i loro vol.ta, _l~ f~deraz10~1 di provmcia, e tulle queste Fedcraz10rn mchpenden.ll, inconcepibili per un europeo ·Occi~lcnlalc. pa_rl~ cluamandoc:.i comuni, parte repubbliche, ~o~lltmscono tutte inc;iemc la grande Repubblica Socialista Federativa dei Soviets. l\'ella attuale riv·oluzionc tedesca, osscnia.mo i medesimi falli, a cui abbiamo acccnn~lo pa~·la~d~ clcllc altre rivoluzioni. Vediamo come 1 Consigli_ <~1 operai e soldali attirino a sè i 'ari c?m.pili ammm~ sl.rativi, co1111e essi inc·omincino a socializzare le mi- - - 2G "' 11 iere e come - l·o ~le:::so che iu Franc ia nella Ti u"sia - siano in lolla pe r il potere, cont ro J'. \s~cmblea .\1uzionale. E per:::ino in A us lria, Ùu \ e i Con..,igli opera i sono anc·Ora in uno s ladio iniziale, 'ed iamo come quc~l 1 sl.iano giù i m 1~ad 1'?11e ndo~i dcl :-:en izio clell 'uppnn \'Ìg i·oname nto v1rnn , ne l quale le vecch ie a utorità si ? i mo~ l rano incapaci, eù os~en iamo come, al lemp·o m cui ebbero luogo i saccheggi a Linz, no n il Consiglio comun~1e nè bo rgomu . . lro, che ern p ure clcpulu to e presidente della repubblica au~lro-ledcsca, nè alcun 'allra autorità, ma ~ollan t-0 i : on.;.;icrJi di D operai e saldali seppero ristabilire l'or <Iinc . Essi soli, i \'eri rappre~cntanli della cfa-:; .... c ri\'?luzion~ria, ebbero l'aulorilù, la fìducia cd il polcre <l1 sc~ngnu:are la bt~fera. I\ropolkin ne l suo capitolo «_I D 1<:~rell1 e le scz10ni di Parigi» os8ena: « Per la nvoluz1one non era sufficiente che U\ <..:!--~Cro tl\"ulo luogo s·ommosse pop-0lari più o meno 'i ll orio~e. Era necessario che dopo quesle r imanrsse nelle istituzioni qualche cosa di nuov·o che permelle· se aì1c nuorn fanne di ,·ila cli perfczionar!--i e di slabilir~i n. . Kropol kin ricono~ce che nella granclr rivoluz1-011e lJ.orghese di Francia que::,[{1• « cpnlche co ... a di nuo\·o » erano i Con::-igli dci cii ladini, le ... czioni eù : di<..l rdl i. :\on donà for~e. nella noslra odierna riH>luzione proletaria, que"la « co,.,a nuo\ a 11clle i~lilu zioni », necessaria aJlo ':.Viluppo cd al rnanlcnimenlo ~elle n~1·0\'C. forme di 'ila, e::,sere rappre"'enlala dal! orgamzzaz10ne ùei Con:-:igli operai agricoli e rniJt!un '( '- '.!.7 Dal Parlamenlo di frauoforfe all'Assemble~ nazionale di Weimar Etl ora \ cnwmu al i'ulli111a lrageùia di u1J ',hsemblca :\'aziu11ale i11 lclllpo di ri\·oluzione: al Parlamen to di Francoforte . I ri\o luziouari lcdcsci ucl 1818 erano i più ~calma11ali fautori di quella « Dcmo"rnzia », che intende affidare i cò111pil1 di Ullé\ rn ol uzione ad u11 'i\ssemùlcu 1\ az1011ale <lcmocrnlic:a. ]a CJliale pcr ... 011ifirl1i. l_a \. olo11la generale dcl popolo: ma anche per C."Sl li ri"ullalu fu un cu111plclo follimen~o. E"':::-i crcd.e\ ano di poter dure al popolo lcdc~c·o il I~UO\O 01d111arnenlo la11lu agognalo, per cui la rn·oluz1011e ~lc-;sa cm "Coppiata, in una Co . . lituz10nc -::le:-n c.opra un foglio di cal'la e clclihcrala dall'.\"sC'mlJlea ~ ~zio.nule d~·1~10cra.1.icu, che dull'allo profonde~:::e 1 :::uo1 benefici . . u]J mlero popolo e !--ull'i 11 tero pac~e lede,co. Es~i <limc11lirnnrno cornplc.'!umente che, per lra.;;forrnare una socielù, (• nccc . . !--Hl'io clic in ogni cillù,. in ogni \ illaggio lullo \'enga riformat.o: che le forze cri'alrici dcl n110\'o orclinan'.c.11'.{) '-lana o\ uncruc ~ralcnalc', ancorale e i·e~e ,laù,Il1 1.n 11~10\ e it:liluzioni; in nitre parole, che la <<,cm Cosl1tuz1one », vale a dire le reali co11clizioni di forza. debbono essere J () . . .rnulute e che ~olo do1>0 lutto cio 111 l man eners1 m 'ila u1rn nuo\·a Co:::-liluzione. In:'ece ~i la\'_urarc' in In! scnc.o, di . . catcnai r ~orze rn·oluz10.1rn1·1c, cli nearc 11110\ e i ... liluzìoni. elle rnfonde""'Cro !orza alla 1 i\ oluzione e de-.sero llll:l ha~e cd un c;<.'"'~'gno al lanlo dc'-ideralo 11uo' 0 ordi11a,?1rnlo.' cs~1 d1-=culcvano nel J>arlame11lo ùi Prnnc·olorle 1 pnragraD <' le form11 lc' di clirillo cl" 'I· . 11 . d lllj)èl l'::il su a caria c.11 un fur,.lio <1Cll<' Jco-c,·i r ti ' 11011 eH]l p-0 <1.gianùo nemmeno le ~-011c, azioni popolari che n~i <l . I') , ::.; - I I / I I. I ì I I I I I '' I 28 - 'ari punti ùel pae~e 'ole\ ano, di propria iniziatiYa, introdurre nuo' e e reali forme di a"sello politico. i\lcnlrc i « Ri' oluzionari n ~i perdevano a Francoforte in inutili discor::ii sulla forma che do\·cnmo <lare al lesto della Costituzione, la Hcazionc lavora\'a cslcri.ormenlc ai danni di quello che sarebbe dovuto essere rcalmcnlc il nuovo ordinamento cd organizzò un cscJ·cito in difesa dcll'ac:solulismo. L'esito di questa politica fu che, un giorno, il popol,o stesso, insorse a Francoforte contro questa Assemblea N azionale di chiacchieroni, e non ebbe gran che a ridire, quando alla fine gli eserciti regi sciolc:cro colla ,·i·olcnza qucsla « spregevole Assemblea n, come la chiamò Marx. La rivoluzione tedcc;ca era perduta. La tragedia dcl Parlamento di Francoforlc è stata magistralmente trattala nel 1851 da Carlo Marx, nella sue lcllerc alla « New York Tribune n (1). La lettura di queste lettere è mollo raccomandabile. Anzi nell'attuale periodo, in cui tanto si è propensi alle Assemblee Nazi.anali democratiche, essa è necessaria, affinchè l'esempio dcl Parlamento di Francoforte rimanga sempre vivo nelle mcm.arie, quale costante ammonimento agli odierni rivoluzionari. Delle molle verità, che il nostro maestro esprime, ci limiteremo a citare un giudizio ch'egli emise sui democratici e rivoluzionari tedeschi del 184.8, i qua li volevano risolvere i problemi della rivoluzione col parlamentarismo democratico. Egli dice: « La sinistra drll'Asscmhlca questo fiore ed orgoglio della Germania rivoluzionaria, come cc:sa stessa si credeva - era completamente incbbriata da poche e meschine \'illoric, dii cui essa andava dcb1~ lricc alla benevolenza o piult-0slo al malvo1rrc cli una serie di politicanti austriaci, operanti sollo l"influen(1) CARLO MARX. Rit•olu::ione e Oonlro1frol11::io11e fo Germania. - Li.breria. Editrice dell'Avanti!, MiLnno. - 29 - za e ncll"inlcrcssc <lel <li--p0Li~rno au:-ll'iaco. ::\on appc11a w1 quabia-,i piccolo a\\ icinamcnlo ai loro prinupì 11011 troppo c. . ullun.cnlc determinati, ollcncYa in forma omeopatica mollo diluita uua specie <li sanziu11e <lal Parlarncuto di Fraucufurlc, c~si annuncia\ ano d1 aver sai\ ala la palria cd il popolo. Essi, che, nel corso della loro 'i la silenzio~a e quasi sconosciuln, erano stati co::iì poco aLiluuti a ciò che potesse assomigliare a un successo, credc\'ano infatti che le loro insignificanti proposte, accettale talvolta con una maggioranza <li soli due o lrc voli, dovessero carnbiar la faccia all'Europa. Tali uomini, fin dal principio della loro carriera, erano, più di qualsiasi allru frazione <lell 'As~crnblca, infc~tali dall'insanaLile n1alattia dcl cretinismo parlamentare, una malallia che colma le sue disgrazia le 'illimc della gran<lio-.a pcrsuasi-0nc che lutto il mondo, la sua storia e i suoi deslini, 'engano guidali e <lcle.rminali da una maggioranza di \Oli dati ncHo speciale corpo rappl'e-,enlati\'o che ha l'onore <li annoverare loro fra i suoi membri, e che lutto quanto esiste fuori dalle mura dcl Parlamento - guerra, l'ivoluzi.one, colonizzazione di rnleri nuoù c-011 tincnli, miniere aurifere di California, canali dell'America centrale, esercito ru:-c;;o e quanto altro ancora può influenzare i destini <lell"umanilà - non sia nulla in confronto con quella qualsiasi questione, alla quale in quel momento è riYolla J"at tcnzione dell'Assemblea». E ciò I a.-ti '-'ull'.\.::semblea Nazionale tedesca del 184.8. Ora dovremmo parlare dell'ultima .\.ssemblea i.\azi-0nale; l'Assemblea Nazionale russa; ma su questa poco 'i è da dire poichè i I3olsce\ ichi cd i loro proletari la sciolsero prima ch'c::,sa potesse mostrare quale fosse la sua incapacità. l\on si può quindi in alcun mod{l yalularc ciò ch'cssa avrebbe fallo . A ogni modo la sua sorte non può essere considerala come successo di un 'Assemblea N'azionale, sebbene anche -:m r-;z.a fo..., .. c mollo {lcmof'l'alica e di c1·cazil ne« crninc11IC'1111'11lc popolare ». \tl11almcn[c in Gclll1a11ia \Ì è..· J':\..:~c·1111Jlca \azio1wle di \\'cimar, la quulc ha du\'ulo, Jin dal prinr1pio. fnµ-girc da\ a1t11 ai prnlda_ri di l>el'li1_10, allo . ..ic·-."o mu<lo che 1 .h...,c:nllJlca >. azw11alc uu~lnaca dcl 1 18 18 do\ellc, quanl1111que lllollo più lardi, fuggire di:Ha1di ai ~olda[1 <lell'<l"':--uli!li:--n10 di \'ic11na e ripal'nr-..i a l\rcrn:;icr. (_)111·1 che l '.\.::,scn11Jlea di \ \'cilllal', In quale ha lulla l'aria di camminare :;ullc ll'accc <lei Parlamento di Fru11coforlc. polrù fare e quale ~orte le i· ri:::crbala, no11 ...,j può a11co1· dire. Tullm in il ~uu inizio non <lù lllollo a '>perare: finora c-:;:-a ha ~ollanlo contribuilo éld accendere e ad ina:::prirc la guet'l'a ci\'ilc, e pochi <lcbbono e"<:c.re oggi gli uomini chr da es~a "i aspclltmo la ~oluzione dci probl0mi ri\ oluzionari e la liberazione dcl proletari alo dnll'a...:sen imenio capilali. . 1ico. i\Iai i Parlamenti han110 compiuto i grandi rirnlgimenli sociali; furono :::empre le masse oppresse, <·ornr già ebbe a seri' ere nel 1702 Maral riguardo alla Hiv.oluzione France::.c. « La ri\ oluzionc - egli dice - è slata fa lla soHanto dai più has ...;i slraii della socie là, dagli operai, dagli al'! igiani, dai contnclini, dalla plebe, da lullì quegli infelici, che In prolenn ricchezza chiama canaglia e clic la sfacciataggine elci Romalli disse Proletari. Ma quello che nessuno m rehhc mai immaginato, è il fallo che la rivoluzione r "'la la conpiula soltanto a fa\ ore dci proprietari di lcrl'e, dci giuristi, <li altri intriganti». L'odierno proletariato c-0scienle di classe che rbJ,r per maestri e duci l\farx, Engels, L::i.ssalle e molli altri, pen~erà a prO\'\'Cclcre pcrchò la ri\'oluzione non sia questa volta falla per aitri; esso non s_'acconlen lerà di una semplice repubblica democral1 ca. Cli i e\ eh i ama lo a far parie di u nn ri voluzionc o - 31 - ~culr in ..;:è il bi~ogno di collaborare all 'a~selLo de~ urdinamcnlo, farù bene ad ·uccu1>ar:::-1 meno di pal'lan1cnlarc e di ((J..;:_IIl11zi~ni e ~ludiar_ mo.g.o·iorml'llle la ::loria delle J'l\ oluzwrn; per lui sara ~crn...,igl ia bi le, nel :::uo lm 01 ·o <"_O~lrulli~ o, di !1on fidar~i dci metodi parlamenlal'I, spenrnenlal.1 nelle ('por lt e lnrn q u ili e ed o~·di~ a t~·, ma ~o Han L~ d I a::,so~ \ere i cùmpiti della r1\uluz1011e cui mezzi della ri\u luzione. I,e 1·i, oluzionì :-i S\'iluppano seguendo leggi proprie, c1·ca1Hlosi i loro ~JI·op'.·i mezz~, ben d~\·er~i da quelli che sono le leggi cd 1 rnelod1 dcl pallarnenta1·i...,mo, i quali non scn ono ad. altro che a mantenere in , ila un ordinamento già c~1slcnlc. Perciò sarebbe anche ~lato meglio che la stampa europea si fu:;,!::e indignala men~ ~oniro i Bolscc' ichi ~ ayc...:se mago-iori ragguagli rntorno al progre..;~o della riYolu~i?ne e ai nu?' ! melo.di da essa C"l'<'ali nel nuo\·o ·onl10ume11lo cola rnslam ato. Il popolo tedesco dc\ e ora fare una simile ri,·olu~ione, r dalla sua prccursora russa a\Tcbb_e poluio irnpararr mollo, ri .. parrnianclosi parecc~1ie amare ~spe1·ic11zc. Con ciò 11011 è dello che s1 debbano ciecamente adol lare i mezzi cd i metodi rn~~i: ma lullo f'iò che colà ha ormai as~unlo, in condizioni speciali'. una forma or~anica polrcb?r recare a. 1101 molli utili grrmi pc! giardino "'oc1alc che dc\' c<:.::.rrc ora piantalo a modo ...:uo <:.ul ...,uolo t0ùc..;co. ni1<>\ o ::-lciri~1 • •:------------.....------------------------Biblioteca dell'Avanti! CartolinE artistiche in tricromia a Cent. 20 cadauna Marx - Lenin - - Enucls - - Onocchi-Viani - Oosta t ello - - Reclus - Tolstoi - Cipriani Niet zsche - - la spada. - Gori Ferrer Miollel Bakounine - Bandiera Rossa . - Il mar- Trionfo della Pace La pace borghese. Roi;ella aurora. - compagno L 1ucemburg - Malatest a - Gorki Kropotkine - infrange Lavoro. - J(burès - Bebel - Darwin - Lleb Tcneollt - - nel Simbolo dei Soviet. Oaratterlsticl ooggcLti del nostro Scalarini: La legge è uguale per t utti. Non sparare ... sono tuoi fratelli! - I ncrociando le lavo r ator i sottooano la borghesia. - Il por- tafoglio della guerra e quello delle pensioni. - A.vanti, braccia & Savoia/ - Luce e ombra. - 24 Maggio 1915. - Oapitalismo e Oomunismo. La t"iconoscenza della patria. - Due dli;ers i compensi. - La pace social e. - P . P. dà la terra ai contadin i. - Corne il Un P. per i padron i e l 'alt ro P . per i contad ini. - Le trappo le de l P. P . Verso la vita. - Crist o ai preti di guerra. 1000 cartoline assortite L. 150 (franco porto) Ordinazioni, con relativo l mp0rto anticipato, a lla L illR ERIA ElDITRICEl AVANTI ! - V.i.a San Damiano, N. 10 - Milaoo. ;;;..____________..______._.._____________________ 9 I DOCUMENTI tL U~:>UbbliCCJ, Soc:iaLisla aei . • . . • • • . . Lw~t: '1'11<rrzK1. LlaUa J(1vutuzi·uw ci"OltC1bre al 'J.'r".ittato di l'ace d1 Urt8l-iJltcu;11k L~ te1·ra alla liaz1011e ver i contadini . . . • N. LllNlN. -- Lii foitii per il p•nw. - LroNm Taol'.ZKL - i,;i,i;oro, c/1.~cJ1J1llf1a e ordine aaLver<.!1mo la llepu/Jùli.ca ~u01alista dei S°"1iet • • . • . • . . . . . . . . . S1•Ann~us. Scopt, vbb1etlh:t e 1.·1c1mdr. (Edi- l. 0G8(ituzione l:fo1Xet » 2. ll 1> il. 4. » 5. » 6. La & 1> l) DELLA HIVOrnZIONE ddla z.l-0ne completa, o.m a~:unte le parti glà <'ensurnte) . . . . . . . . . . , Frano:ia Rusavs svciali$lu contro L'i11tervenlo . . . • . . . . . . . in 7. L'opera economica, poìitica e sooial~ dci So-i:iet <1' Russia (Leg;i e ll~l'eti) . • . . . . . 8. N. Li!::\!:\. - L'11pem rii 1·ioostruzionP. dei Soviet - T,a dLAciplina dcl lavoro - I ftni e i rtez:i d~lla Rii:oluziOne Rus~a . . . . . . . ~- 7'entlr•1n11ian:r.e sullo st:il11p710 dcll1i Rivoluzione L. O 60 » 1.» 0.60 , 0.60 » 0.5-0 » 1.» 1.& 0.00 Rus&a • . • • . . . . • • . . . . . " 0.00 JO. D,i/la ·"ecvnda alla Terza Trlternazionale » 1.50 11. nucAtH'l. · - Il Programma dei Oomt1r118ti (Ro!· ~vichl) . . . . . . . . . . . . » 1.25 , J2. llA'<!'O~E. - Sri 8pffimrme in Russin tll!Z Fl19 . . 11 1.50 , 13. RADf:K. - L'e1:0Zuzi1me del E;ociaìism'> a.1lla. 11clenz11 11ll'azi•me . . . . . . . . . . » O. fl 1> H KAR"KI J. - 1~'he co~n 1> il boT.rne-t;iM1io " ohe cnsa 1innno f11tto i bol.~cei,ic71i in R1111si1t » 0.4-0 » 1:1. P. ~TCTTC'S:A. -- T,n nostit11zior1e dt'lln Reptth· 1i1i!Y1 Snatalil$ta F'ed1•ralP- del So1•iet di Rnsa!<S in d•)m6nde 6 rl~st(' . . . 11 0.7n , 16. r.rn~P: TncTZKI. If l;olsc?1:i.'1mo dinanzi alla 1> ll (f•1i'rt'rl ~ alla 1l'1Ce drl mrmffo . . . . . . G:i;):JF.. TT T?oT~crd.~mn nll'cr>"rn . . . li iR. G n -- T,a u:1·nlu~i01IP 1wn]pfnrln 1ir.rrhrr(>.~P . >> J!l N. T.E'.'i'I:-<. T,11 Gmnde Ini intivn (L'eroismo <lell'of)l'rni0 rt1sso n I fronte interno - I sa'i:>atl '-orn11n I!;i !'o • • • • • . • . . • . • . 11 2() FEu KuN. La Gla.<1se operala 1mgl1ere.'1e .'lofl'> il terrore 7ifrmco . • . . . . • . . . . . . )) 21. AT.E!':'l.\".\"ORO TA!TRTER. - - n J111·oro <lei (!onsfr1lt ,, Te trnof'<lfe deTl'A.'1.'lf'miill'a nazfon111r nrrle 1·irotuzfo11i . . . . . . . . . . . . . . . , 17. W. 'T' » 1.~1 » l.IVI » 0.50 >' O ti() J1 <HO >) O.GO Quei:;ti opuscoli si invlau-0, frs;,nco dl pc,rto rn~~numdato pe1 Lire 1-'.l3i:LA KuN. - Di rivuluzione in rivnl11zfo11f., cent. 75. Invi11ro -0r'1inazloni. l\coompa.gnate dal relativi) importo, pii!. per !lf>{'JlzJ()ne Tlli:!COTCD.Dcl.atn, cent. 30, ::in~ LIBP..ERIA ED!. T'RTCE AVANTI: • Via S Darnian-0, JG e Via Dogena, ! MILANO.