Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - Aosta | Bimestrale d’informazione del Comune di Aosta - anno XIV - n. 81 - numero 6/2012
aostainforma
6)2012
Ville d’Aoste Città di Aosta
Giunta comunale
orari di ricevimento
al pubblico
BRUNO GIORDANO, Sindaco
1, piazza émile Chanoux - Solo su appuntamento
tel. 0165.300413
ALBERTO FOLLIEN, Vice Sindaco e Assessore
ai Lavori Pubblici, alla Viabilità, ai Servizi cimiteriali
e ai Rapporti con le frazioni e i quartieri.
1, piazza émile Chanoux - Martedì dalle 9.30 alle 13
Mercoledì dalle 15 alle 18 su appuntamento
tel. 0165.300413
DELIO DONZEL, Assessore allo Sviluppo sostenibile,
al Servizio idrico integrato, all’Ambiente, all’Igiene urbana
e alla Distribuzione del gas naturale.
196, via Parigi - Su appuntamento - tel. 0165.300626
MAURO BACCEGA, Assessore ai Servizi finanziari,
al Patrimonio e all’Edilizia residenziale pubblica.
1, piazza émile Chanoux - Martedì e giovedì
su appuntamento tel. 0165.300457
ANDREA EDOARDO PARON,
Assessore alla Pubblica istruzione, alla Cultura,
alle Politiche giovanili, ai Rapporti con l’Università
e all’Innovazione tecnologica.
1, piazza émile Chanoux - Su appuntamento
tel. 0165.300485
STEFANO BORRELLO, Assessore all’Edilizia,
all’Urbanistica, agli Espropri e alla mobilità.
1, piazza émile Chanoux - Solo su appuntamento
tel. 0165.300531
Aostainforma
anno XIV - n. 81 - numero 6/2012
Registrazione Tribunale di Aosta
n. 12/96 del 3 giugno 1996
Direttore Responsabile
Christian Diemoz
Redazione
Francesco Mileto
Hanno collaborato a questo numero
Marco Framarin, Cristina Galassi,
Roberto Gens
Editore e Redazione
Comune di Aosta
1, piazza émile Chanoux
11100 Aosta
tel. 0165.300413
fax 0165.44020
[email protected]
Fotografie
Comune di Aosta - Ufficio Stampa
Immagine di copertina
Piazza Carlo Alberto
in inverno - 1900
VdArchives - fondo Jules Brocherel
su gentile concessione
dell'Assessorato Istruzione e Cultura
della Regione autonoma
Valle d'Aosta
Progetto grafico e impaginazione
Thomas Linty, metroaosta.it
Stampa
Musumeci Spa
11020 Quart
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nominati dall’Ente. I dati sono trattati adottando tutte le sicurezze previste dalla legge.
In qualsiasi momento è possibile esercitare
i diritti previsti dall’art. 7 del d.lgs. 196/03,
rivolgendosi al Comune di Aosta.
PATRIZIA CARRADORE, Assessore al Turismo,
allo Sport, al Commercio e alle Pari opportunità.
1, piazza émile Chanoux - Su appuntamento
tel. 0165.300462
MARCO SORBARA, Assessore alle Politiche sociali.
29, corso Padre Lorenzo - Martedì dalle 8 alle 13
Gli altri giorni su appuntamento - tel. 0165.300200
in questo numero
4 | • Le Istantanee
• La Posta del Comune
turismo&cultura
5 | • Ad Aosta batte
il cuore delle feste!
6 | • Lo Gnalèi : La tsevalie
7 | • Al teatro Giacosa si rinnova
la magia di “Enfanthéâtre„
8 | • La nuova amicizia
tra Aosta e Kaifeng
10 | • Aosta si candiderà a “Capitale
europea della cultura„
11 | • L’omaggio di Aosta
agli ex combattenti
e alle Forze armate
infocittadino
12 | • IMU: adottato il regolamento
dell’imposta
• Dal Consiglio le nuove
regole per i déhors
13 | • “Emissioni zero„
per le consegne in centro
innovazioneincomune
14 | • Una rete in fibra ottica
collegherà Comune,
Regione e Azienda USL
sociale
15 | • Farmacie comunali:
un po’ di storia
16 | • Un sopralluogo
alla refezione scolastica
• Nuova casa
per i “climbers„ di Aosta
17 | • Auto-mutuo aiuto e sostegno
nella città di Aosta
• Confermato il contributo
“una tantum„
ambienteinforma
18 | • Rimedi contro la crisi,
a favore dell’ambiente
editoriale
Guardare al futuro senza catastrofismi,
ma consapevolmente
Questo numero di Aostainforma è il sesto - e quindi l’ultimo
- a uscire nel 2012. E’ pertanto naturale dedicarsi alle righe
che state leggendo con un’attitudine tra il bilancio dei dodici
mesi che si chiudono e l’analisi delle prospettive future. Su
entrambi gli aspetti, pesa come un macigno la crisi di sistema, che continua a colpire Europa e Italia con durezza senza
precedenti. Una fase economica tale da condurre il Governo
nazionale a provvedimenti dall’impatto significativo sui bilanci degli Enti locali, determinando una contrazione della
capacità di spesa dei Comuni anch’essa senza eguali, almeno in epoca recente. In un contesto del genere, governare
diventa compito non semplice, specie perché i “correttivi”
si sono susseguiti a brevi intervalli l’uno dall’altro. Ciò porta
a una mutazione continua del contesto giuridico ed economico di riferimento, con la necessità di rivalutare le priorità
dell’azione amministrativa e cercare soluzioni alternative
per conseguire comunque gli obiettivi prefissi. Quest’Amministrazione, nell’anno che volge al termine, ha trovato
risorse preziose grazie alle disposizioni della legge regionale
su “Aosta capitale”, che ha consentito di disporre di fondi sia
in parte corrente (quindi per la gestione dei servizi e la manutenzione), sia per gli investimenti. Un intervento legislativo frutto del confronto continuo tra il Comune e la Regione, con quest’ultima a riconoscere la natura di Aosta di polo
di servizi a dimensione regionale. Ciò, unito alla politica di
razionalizzazione della spesa e di riorganizzazione dell’Amministrazione attuata dalla Giunta sin dal suo insediamento, ha fatto sì che il 2012 abbia visto il mantenimento dei
livelli dei servizi erogati alla popolazione. Non va dimenticato come questo sia stato l’anno dell’apertura dello sportello unico amicoinComune, che ha ridefinito il rapporto tra
i cittadini e l’Ente, con un unico ufficio al quale depositare
pratiche e istanze. Sono anche prossime al completamento
nuove opere pubbliche, che forniranno ulteriori risposte alle
esigenze della popolazione. Cosa porterà il futuro è, per ora,
prematuro dirlo. Al momento di chiudere questo numero
della rivista, sono in corso le valutazioni sul bilancio preventivo comunale 2013-2015. L’intento della Giunta è di operare
per la compressione estrema delle uscite non obbligatorie,
così da non gravare sui cittadini. Si vogliono evitare l’inasprimento della pressione fiscale, o la riduzione dei servizi.
La contrazione della spesa da attuare, tuttavia, è ingente.
Occorre esserne consapevoli, senza catastrofismi (in questo
senso, eloquente è il segnale di aver mantenuto le iniziative
di fine d’anno di cui potrete leggere nelle prossime pagine),
ma prospettando correttamente la situazione. La serietà resta un valore insostituibile nel rapporto con la cittadinanza.
/l'Amministrazione comunale
4
l e
i s t a n t a n e e
Nuovo impulso
per il teleriscaldamento
Nelle scorse settimane, nel Salone Ducale del Municipio,
è stato presentato il progetto del teleriscaldamento che
sarà realizzato dalla società Telcha nella città di Aosta. Il
progetto – che ha ricevuto nuovo impulso con l’ingresso
nella società di un importante partner multinazionale attivo nel settore energetico – prevede la realizzazione di
una centrale termica di cogenerazione situata nell’area
“Espace Aosta”. La centrale sarà collegata ad un sistema
di recupero del calore di scarto delle acque di raffreddamento della società “Cogne Acciai Speciali”, per risparmiare combustibile e ridurre le emissioni inquinanti. Secondo i
responsabili di Telcha, il completamento della rete dovrebbe avvenire entro il 2018, mentre le prime utenze saranno
allacciate nel 2014 nella zona Est del capoluogo.
La scuola di Saint-Martin
intitolata a Giovanni Pezzoli
Nel pomeriggio del 15 novembre si è tenuta l’intitolazione a
Giovanni Pezzoli delle scuole, facenti parte dell’istituzione
scolastica “Eugenia Martinet”, site in via Parigi n. 137, nel
quartiere di Saint-Martin-de-Corléans. La cerimonia, che
ha visto la presenza delle autorità comunali e regionali, è
stata resa ancora più allegra dall’intervento dei giovani allievi della scuola, intervenuti con poesie, balli e altre simpatiche esibizioni. Giovanni Pezzoli, classe 1925, ha dedicato
buona parte della sua vita all’insegnamento e al mondo
della scuola, fino alla sua scomparsa nel 2000. Insegnante didattico, ispettore tecnico e presidente dell’Irrsae della
Valle d’Aosta, ha promosso politiche educative di carattere
innovativo, puntando anche sulla valorizzazione, nel pianeta scolastico, del francese, del patois e dei dialetti walser.
la Posta del Comune
Alcuni quesiti posti originariamente al sindaco Bruno Giordano, o agli uffici dell’Amministrazione,
ma ritenuti dalla redazione di interesse generale e, pertanto, da portare a conoscenza
dell’intera comunità di Aosta.
Sono titolare di una concessione di un loculo cimiteriale, prossima alla scadenza. Come devo comportarmi?
Nel prossimo anno, a partire dal 1° gennaio 2013 quindi,
giungeranno a scadenza le concessioni trentennali dei loculi e degli ossari assegnati durante il 1983. Se è interessata al rinnovo, non dovrà fare altro che rivolgersi, prima
della scadenza, all’Ufficio Stato Civile del Municipio, in
piazza Chanoux n. 1 (al primo piano). Il numero telefonico è
lo 0165 300421 – 300498. Qualora trascorresse il termine,
senza che la concessione venga rinnovata, i resti saranno
collocati nell’ossario comune, oppure, qualora non mineralizzati, inumati nel “Campo biennale di consumo”.
Ho sentito di un cambio di viabilità per l’ingresso
all’“Isola ecologica” di via Caduti del lavoro. E’ vero?
Sì. Con un’ordinanza, l’Amministrazione ha disposto,
nell’ottica di ridurre code ed intralci al traffico lungo via
Caduti del lavoro, di invertire il senso di marcia per l’ingresso e l’uscita dall’area ove conferire alcune tipologie
di rifiuti. In sostanza, l’accesso può avvenire solo transitando dal piazzale dell’ex Foro Boario, ad eccezione del
martedì (giorno di mercato e, di conseguenza, di chiusura al traffico dello stesso). L’uscita avverrà invece immettendosi su via Caduti del lavoro, con obbligo di svolta
a destra e di precedenza.
turismo&cultura
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Ad Aosta
batte il cuore delle feste!
Marché Vert Noël e animazioni colorano la città
Aosta ha vestito i panni delle feste, per dare il miglior
benvenuto possibile a turisti e residenti. Le luminarie,
che richiamano alcuni motivi classici della tradizione
natalizia, sono accese lungo le principali vie del centro e
l’abete natalizio fa bella figura di sé in piazza Chanoux
(e altri decorano le piazze Salvadori, Roncas e dell’Arco
di Augusto). Il fulcro della proposta dell’Amministrazione
comunale per le festività di fine anno è il “Marché Vert
Noël”, il mercatino natalizio che raggiunge quest’anno
la sua quinta edizione e resterà aperto, in piazza Caveri,
fino al prossimo 6 gennaio. Una vera e propria meta obbligata per lo shopping natalizio. Con le sue trentuno “botteghe”, allestite in chalets che trasportano il visitatore in un
villaggio alpino, il “Marché” si è ormai imposto in ambito
nazionale, divenendo uno degli appuntamenti più attesi
tra le manifestazioni del genere. I motivi diventano chiari
visitandolo: il curato allestimento offre al mercatino una
vera e propria cornice di fascino e, tra uno chalet e l’altro, si
può trovare davvero tutto ciò che può servire per un regalo.
Da non perdere, tra l’altro, la possibilità di raggiungere il
mercatino in carrozza, visto che le corse che l’Amministrazione ha promosso, nel centro, prevedono fermate specifiche nell’area del “Marché”. Fino al 5 gennaio proseguiran-
no, inoltre, ogni pomeriggio, le animazioni natalizie, con
base in piazza Chanoux e momenti itineranti lungo le vie
del centro. Da giovedì 20 a lunedì 24 dicembre, il “Wanda
Circus” seminerà l’allegria classica del teatro di strada.
Mercoledì 26, concerto di campane e laboratorio creativo
“Campanelle per l’albero”. Giovedì 27 sarà all’insegna del
teatro, con la rappresentazione di “Ingresso nel vuoto”, e
venerdì 28, “Natale a tutto gusto” con delle ghiotte degustazioni.Sabato 29, l’itinerante banda dei Babbi Natale
si esibirà in cinque diversi punti del centro e domenica 30,
giochi sportivi a tema: le “miniolimpiadi di Babbo Natale”.
Lunedì 31, sarà la volta del laboratorio creativo “Accendi un
desiderio”, che sarà possibile affidare, in vista dell’anno nuovo, ad una delle tante lanterne di carta in volo verso il cielo.
La serata, dalle 22.30, scorrerà all’insegna dell’allegria e
della musica, con il “Capodanno in piazza” aspettando il
brindisi di mezzanotte. Mercoledì 2 gennaio, le animazioni
riprenderanno con un duo di zampognari e con le Nataline che distribuiranno dolcetti natalizi. Giovedì 3, musica
tradizionale itinerante e danze popolari con l’“Occitango”.
Venerdì 4, giochi giganti in legno (“Legningegno”) e sabato
5 musica itinerante con la “Banda di Gaby”. Un programma
vasto, per delle festività da ricordare! /Christian Diemoz
www.patoisvda.org
La tsevalie
Lo mariadzo d’eun vevvo ou d’eunna vevva l’iye vu comme
eunna bagga contréra a l’équilibro di veladzo, surtoù can le
vevvo ou le vevve mariavon catcheun de pi dzouvin-o eun
se beuttèn eun compétichoùn avouì la jenesse que l’a lo
drouet naturel de la procréachoùn. Seutta compétichoùn
l’iye co pi grave can lo vevvo ou la vevva l’iyan reutso,
bagga frécanta puisque, de coutimma, lo bièn di dzi d’eun
sertèn adzo, mersì a leur travaille ou a l’etadzo, l’è pi
eumportàn de site di dzouvin-o.
Soun le dzouvin-o pa marià, surtoù le-z-ommo, que
s’occupon de la tsevalie. Deun no pégno veladzo l’è
diffesilo catché la volontoù de se marié. …Caque cou
le dzouvin-o tsertson de prédjé a la cobla devàn lo
mariadzo, mi l’è pa fasilo de fére tsandzé idì a sise que
voulon se marié ! Le dzouvin-o vèillon le fianchà, caze
todzor a catsoùn, é désidon eunna premiye tsevalie. Se
pason la parola é, lo dzor établì, de nite, s’accappon pa
llouèn di mitcho de la cobla avouì le-z-eunstremèn le pi
drolo pe beutté eun pià an fanfara trambeluya.
La cobla pou réajé de difiente magnie. Eun jénéral fi
semblàn de ren é lèiche fére. La tsevalie pou allé eun
devàn tota la nite é contenevé pe de dzor, comme le
dou san bièn. Pe nen frenì, caze todzor, la cobla dèi
martchandé avouì le dzouvin-o. Can lo vevvo ou la vevva
asetton de prédjé i dzouvin-o, eun de leur reprézantàn
demande eun baroù de veun, an seuncanten-a de
litre, ou de sou pe la mima valeur eun payemèn di
tor fi a la jenesse. Lo vevvo ou la vevva, mimo se l’an
l’euntenchoùn de payé, lèi baillon pa fèi to de suite. L’è an
sorta de djouà ioù tsaqueun l’a son role. Se eun se beutte
pa d’accor, la tsevalie conteneve tanque can eunna di doe
partie, a la feun, dèi sédé.
La tsevalie pou comenché can le dou soun fianchà, ou
finque devàn, é contenevé tanque aprì lo mariadzo. Lo
refù de payé l’iye, seloùn le cas, eunna demonstrachoùn
de caratéro, d’orgueuille ou d’avarise. Caque cou la cobla
denonsave le dzouvin-o é queriave le carabignì : le-zistorièn prédjon finque de prèizoùn. La motivachoùn
offisiella pe beutté le dzi eun borna l’iye lo tapadzo que
fiavon a traver la nite, mi l’è normal pensé que fusse
pitoù pe l’intoléranse de la justise offisiela countre sise
que prétégnon de réillé le baggue a leur modda.
Le dériye tsevalie l’an perdù leur vioù sanse : i dzor de
voueu soun surtoù eunna occajoùn pe le fianchà é pe le
dzouvin-o de fére an fita eun cou de pi.
Teste : Alexis Bétemps
Projet financé par la Loi 482/99 portant
sauvegarde et soutien des langues minoritaires historiques.
« Lo gnalèi » se propose de publier des textes
en patois afin de stimuler tous les lecteurs à
entrer en contact avec ses collaborateurs : souhaitez-vous contribuer au travail du guichet
pour que votre patois reste toujours vivant ?
Nous sommes à votre disposition pour suggestions, conseils, documentation !
Région autonome Vallée d’Aoste
Assessorat de l’éducation et de la culture
Lo Gnalèi - Guetset Leungueusteucco
16/18, rue Croix-de-Ville - 11100 Aoste
Tél. 0165.32413 - Fax 0165.44491
Skype : gnalei | [email protected]
[email protected]
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Collaborateur d’Aoste pour les traductions : Iris Morandi - Image : © Archives Assessorat de l'éducation et de la culture de la Région autonome Vallée d'Aoste - Transcription : Guichet linguistique
turismo&cultura
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Al teatro Giacosa si rinnova
la magia di “Enfanthéâtre„
Riprendono gli spettacoli della rassegna di teatro per ragazzi
Anche nel nuovo anno “Enfanthéâtre”, la rassegna di teatro
per ragazzi organizzata dall’Amministrazione comunale con il
contributo della Compagnia di San Paolo, proporrà al giovane
pubblico valdostano la magia e le emozioni del palcoscenico.
Dopo la pausa in occasione del periodo festivo, il festival teatrale tornerà fino alla metà del mese di aprile,
con i tradizionali e attesi appuntamenti del sabato pomeriggio alle ore 15, al teatro Giacosa.
Nel 2013 la rassegna, giunta alla ventesima edizione assoluta e alla diciassettesima quale Festival internazionale, debutterà il 12 gennaio con la pièce “Acqua” della
compagnia teatrale di Torino “Il dottor Bostik / Unoteatro”, mentre la settimana successiva sarà di scena il
“Teatro dell’Archivolto” di Genova con “La (s)fortuna di
Ganda – La Vera storia del rinoceronte di Dürer”.
“Enfanthéâtre” proseguirà poi il 2 febbraio con “Sogni di
carta”, della compagnia “Art.ò” di Torino, ed il 16 dello stesso mese con “L’inventafavole”, rappresentato dalla formazione teatrale veronese “Liberart”, mentre il giorno 23 toccherà alla compagnia “Onda teatro” di Torino presentare
al giovane pubblico valdostano lo spettacolo “Da grande”.
Nel mese di marzo sono in programma due rappresentazioni: il giorno 9 l’“Ensemble delle fiabe dell’Eurythmeum”
di Stoccarda porterà in scena “Fiabe dei fratelli Grimm Fratellino e sorellina”; il 23 sul palcoscenico del teatro Giacosa saliranno gli attori della “Compagnie Christophe Magdinier” di Sevrier (Francia) con la pièce “Plumo le clown”.
Infine, la stagione 2012/2013 del Festival internazionale di
teatro “Città di Aosta” si chiuderà il 13 aprile con lo spettacolo
“Anima blu” della compagnia padovana “Tam teatro musica”,
dedicato al pittore russo naturalizzato francese Marc Chagall.
Come in passato, una delle peculiarità di “Enfanthéâtre”
è data dalla possibilità, per i piccoli spettatori, di votare
lo spettacolo cui hanno appena assistito. La media dei
voti concorre a definire la pièce maggiormente gradita
dell’intera stagione, la cui compagnia verrà premiata in
occasione della presentazione della rassegna successiva.
Inoltre, tra tutti i bambini che hanno votato, vengono
estratti a sorte cinque abbonamenti gratuiti per l’ingresso agli spettacoli. /Francesco Mileto
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La nuova amicizia
tra Aosta e Kaifeng
Il resoconto della missione in Cina
Una delegazione del Comune di Aosta - guidata dal sindaco
Bruno Giordano e composta dagli assessori al Turismo Patrizia Carradore e alla Cultura Andrea Paron, nonché dalle
consigliere Cristina Galassi e Iris Morandi (rispettivamente,
presidente e membro della prima Commissione consiliare
“Sviluppo economico e culturale”) - si è recata in visita ufficiale, lo scorso ottobre, nella città cinese di Kaifeng. Sull’esperienza, che ha segnato il primo contatto di Aosta con una
località asiatica, ecco il resoconto della consigliera Galassi.
La visita nella Repubblica Popolare Cinese ha fatto seguito
all’invito a partecipare al 30° “Festival floreale” rivolto al
sindaco Giordano dalla delegazione di Kaifeng che era stata ad Aosta nello scorso luglio. Peraltro, la trasferta è stata
l’occasione per formalizzare i rapporti tra le due città con
la firma di una Carta dell’amicizia. Un’iniziativa che deriva
dalla volontà di consolidare e sviluppare le relazioni internazionali, onde favorire l’apertura ai mercati stranieri, con
conseguenti ripercussioni positive sul tessuto commerciale e turistico cittadino e dell’intera regione.
Cenni storici
Kaifeng, che si chiamava un tempo Bienliang, si trova nella
provincia dello Henan orientale, a 600 km a sud di Pechino,
sulla riva meridionale dello Huang He (Fiume Giallo), dalle cui inondazioni fu sommersa undici volte. E' una delle
sei antiche capitali della Cina e ha una storia di oltre 3.000
anni. Fu capitale di sette dinastie feudali, fino a quella dei
Song, che la abbandonò a seguito di un'invasione. Nel 1163
vi si stabilì una colonia ebraica e vi restò per circa 700 anni,
l'unica conosciuta in Cina prima del XIX secolo. Durante
la dinastia dei Song Settentrionali (960-1127), la città non
solo fu il centro politico, economico e culturale della Cina,
ma anche una delle metropoli del mondo. Kaifeng aveva allora una popolazione di un milione e duecentomila abitanti.
Lo sviluppo arrivò ad un livello senza precedenti, di conseguenza la struttura urbana e demografica, il commercio e
la vita degli abitanti subirono grandi cambiamenti.
Malauguratamente, le continue guerre civili scoppiate
alla fine della dinastia dei Song e le catastrofi causate dal
Fiume Giallo hanno distrutto tutti i monumenti storici di
Kaifeng all'epoca della sua prosperità. Negli ultimi anni, il
Dipartimento del governo centrale e il governo provinciale
dello Henan hanno deciso di ricostruire una parte dei monumenti, in modo che possano risplendere nuovamente.
Oggi, la città è un centro industriale, commerciale, culturale e storico, meta turistica eccellente e famoso luogo
della calligrafia, si estende su un’area di 6444 chilometri
quadrati e ha una popolazione di 5.440.000 abitanti. E’ un
polo scientifico di rilievo, che vanta un importante centro
nazionale di ricerca in ingegneria, altre trentacinque strutture di ricerca e laboratori di vario tipo.
Il sistema scolastico di Kaifeng è composto dalla “Henan
University”, 2.649 scuole di vario livello, inclusi 7 licei, 42
scuole professionali e 14 tecniche, così da poter garantire
una alta qualità della forza lavoro.
turismo&cultura
9
Per quanto riguarda l’aspetto culturale, la città è dotata di
otto gruppi artistici professionistici, sei teatri, centotrentadue
centri culturali e artistici e sei biblioteche pubbliche, con un
totale di 800.000 volumi, così come un museo e undici centri
espositivi, nei quali sono conservati più di 100.000 reliquie.
Kaifeng è inoltre una delle principali destinazioni turistiche
della Cina ed è la città pilota della riforma del turismo culturale nella provincia di Henan. Ricca di reperti storici, vi si
possono apprezzare, oltre alle testimonianze lasciate dalla
dinastia Song, il folklore, gli usi e i costumi locali, la cucina
tradizionale, la letteratura, le leggende degli antichi saggi,
la poesia e anche i bellissimi crisantemi. Importanti investimenti si sono concentrati sul potenziamento dell’industria turistica attraverso la “Kaifeng Culture and Tourism
Investment Group Co, Ltd” sotto la direzione dell’Amministrazione comunale. Riscoprire e portare alla luce più reperti
possibili, per arricchire l’offerta, è l’obiettivo principale.
Lo sviluppo dell’industria turistico-culturale ha contribuito
alla rapida crescita economica di Kaifeng. La città è il più
importante polo industriale del “Central Plains Economic
Area” della Cina, con 1.072 industrie. I principali settori industriali sono: automobilistico (macchine agricole Chery),
chimico, metallurgico (zinco), alimentare, tessile e abbi-
gliamento, legname, dispositivi e apparecchiature, farmaceutico, elettronico e telecomunicazioni.
Anche l’agricoltura è inserita in un piano strategico di sviluppo, “The Planning of food production core area of Henan Province”, grazie alla posizione geografica e alle favorevoli condizioni climatiche. Molta importanza rivestono la
silvicoltura, l’allevamento di bestiame, l’industria alimentare e ittica. I principali prodotti sono: grano, frumento,
cotone, arachidi, angurie e aglio.
Le attività della delegazione
Durante la sua permanenza la delegazione oltre a visitare numerosi luoghi d’interesse come il “Millennium City
Park”, il parco del Padiglione del Drago, il parco della Pagoda di Ferro, la zona commerciale del centro storico, ha:
› incontrato le autorità cittadine, tra cui il Sindaco e il
Vicesindaco;
› preso parte ad un simposio con 100 aziende che si insedieranno a Kaifeng, nel quale sono stati presentati la pianificazione generale e numerosi progetti, nei quali la città
investirà 1.200.000.000 Yuan (circa 149 milioni di Euro), che
riguardano i settori industriale, agricolo, scolastico e sanitario, del turismo culturale, dei trasporti e logistica, delle
10
infrastrutture, della ricostruzione dell’antica città e di alcuni
edifici. E’ stata anche l’occasione della firma del contratto
con il Comune di Kaifeng da parte di 73 imprenditori che daranno inizio ad una attività nella nuova area industriale;
› visitato l’area industriale di Kaifeng, con particolare riferimento a due industrie, tra cui la casa automobilistica Chery. Si
tratta di un importante polo in forte espansione, il “Zhengbian
New Area”, che occupa una superficie di 287 chilometri quadrati e fa parte del progetto di sviluppo industriale “The City Group
of Central Plains” del governo provinciale, nel quale è coinvolta
anche la città di Zhengzhou, per un’area totale di 2.077 km2,
sui quali imprese estere e cinesi svilupperanno le loro attività;
› assistito alla cerimonia di apertura del 30° Festival del
Crisantemo;
› partecipato ad un incontro istituzionale, cui hanno preso parte tra l’altro gli Assessori al turismo e alla Cultura
del Comune di Kaifeng, appositamente organizzato per far
conoscere alla delegazione aostana la città e presentare i
progetti relativi al turismo culturale locale e allo scambio e
cooperazione tra Aosta e Kaifeng.
Il Protocollo d’intesa
Infine, in una cerimonia appositamente organizzata, i sindaci Ji Bingwei e Bruno Giordano hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa, imperniato su una precisa serie di impegni:
› promuovere e sviluppare rapporti di amicizia e cooperazione a lungo termine tra Aosta e Kaifeng, a beneficio delle rispettive collettività;
› sviluppare alcuni progetti di “scambio” internazionale,
riguardanti relazioni economiche, commerciali, culturali,
turistiche e di istruzione, con lo scopo di promuovere e instaurare rapporti di crescente, e reciproca, collaborazione.
› individuare nei settori della cultura e del turismo degli ambiti prioritari d’interesse su cui sviluppare il legame. I progetti di cooperazione internazionale riguarderanno, tra l’altro, il
settore del restauro e della conservazione dei beni culturali:
Kaifeng è, infatti, interessata a capitalizzare l’esperienza e
la professionalità che Aosta ha acquisito in tale ambito.
› formalizzare in futuro (sulla base dei risultati raggiunti
grazie alle relazioni di collaborazione reciproca intrattenute)
un rapporto di gemellaggio istituzionale. /Cristina Galassi
Aosta si candiderà a “Capitale europea della cultura„
Nel 2019 possibile assegnazione a una città italiana
Nel 2006, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea decisero un’azione comunitaria, programmata dal 2007 al 2019, denominata “Capitale europea della cultura”. In sostanza, attraverso un meccanismo
di rotazione, ogni anno una città di uno Stato diverso viene “eletta” a tale ruolo, allo scopo di valorizzare la
ricchezza, la diversità e le caratteristiche comuni delle culture europee, nonché di contribuire a migliorare la
comprensione reciproca tra i cittadini degli Stati membri. L’ordine di presentazione delle designazioni fa sì che,
nel 2019, la nomina spetti ad una città italiana o bulgara. Sulla base di questo elemento, è previsto che, entro
la fine del 2012, il Ministero per i Beni e le Attività culturali pubblichi una richiesta di proposte a tale ruolo. La
Giunta comunale ha valutato come la candidatura di Aosta quale “Capitale europea della cultura” costituisca
un’imperdibile occasione per far meglio conoscere ed apprezzare il patrimonio storico, monumentale e artistico
cittadino, attraverso un progetto che evidenzi la peculiarità di Aosta come capitale dell’autonomia, inserita a
pieno titolo nel contesto culturale e sociale europeo e che rappresenti, al tempo stesso, un esempio di valorizzazione degli aspetti comuni delle varie culture europee e dell’importanza delle diversità. Considerate inoltre le
importanti ricadute in termini di turismo culturale internazionale, la Giunta ha adottato una deliberazione che
stabilisce l’avvio delle attività preliminari e propedeutiche alla presentazione della candidatura di Aosta al ruolo
di “Capitale europea della cultura”. Una carta che sarebbe un peccato non tentare di giocare. /C.D.
turismo&cultura
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L’omaggio di Aosta
agli ex combattenti
e alle Forze armate
Celebrate le ricorrenze del 2 e 4 Novembre
L’inizio di novembre, come di consueto, ha visto l’Amministrazione comunale impegnarsi, assieme al Presidio militare e alle associazioni di settore, per la celebrazione dedicata
ai caduti in guerra (il 2), nonché per la giornata dell’Unità
nazionale, delle Forze armate e del combattente (il 4).
La prima ricorrenza ha avuto per teatro il cimitero di Aosta. Le autorità hanno dapprima proceduto alla posa di
una corona al cippo del parco della Rimembranza, ove
sono presenti gli oltre duecento “picchetti” che ricordano
i caduti aostani nelle guerre, in memoria dei quali il trombettiere dell’Esercito ha eseguito il “Silenzio”. Quindi,
all’interno del cimitero, nell’ossario dei caduti in guerra, il
cappellano militare Don Flavio Riva ha celebrato la Messa
in memoria di tutti coloro che hanno perso la vita combattendo in guerra, o assolvendo il loro dovere verso lo Stato.
Anche il programma delle celebrazioni del 4 Novembre si
è aperto con una Messa, officiata stavolta nella chiesa di
Santo Stefano. Il corteo con tutti i labari delle associazioni
combattentistiche e d’arma ha quindi percorso il centro,
sino a raggiungere piazza Chanoux, luogo ove ha avuto se-
guito la celebrazione. Il primo a prendere la parola è stato
Pietro Mortara, presidente della Federazione regionale ex
Combattenti e Reduci, sottolineando l’importanza di proseguire nella commemorazione di ricorrenze del genere,
soprattutto nei confronti delle giovani generazioni.
E’ poi intervenuto il generale Antonio Maggi, comandante
del Centro Addestramento Alpino, che ha ribadito come
la data del 4 novembre segni il completamento del processo di unificazione dell’Italia, soffermandosi inoltre sul
profondo legame esistente tra la Valle d’Aosta e il Corpo
degli Alpini. Infine, il presidente della Regione, Augusto
Rollandin, ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione
per valorizzare, nell’ambito dei lavori di riconversione in
polo Universitario della caserma “Testafochi”, il Museo
e il Sacrario del IV Reggimento Alpini, tributando così
omaggio e mantenendo viva la memoria alpina.
Le celebrazioni si sono chiuse nel tardo pomeriggio, sempre in piazza Chanoux, con un’esibizione della Banda municipale di Aosta, seguita dall’ammainabandiera.
/Christian Diemoz
12
infocittadino
IMU: adottato il regolamento dell’imposta
Potenziata inoltre l’azione informativa in materia
La fine del mese di ottobre ha visto il Comune attivo sul
versante dell’Imposta Municipale Propria, nota come IMU
(che, dal 1° gennaio 2012, ha sostituito l’ICI). Le azioni poste in campo in questo settore hanno riguardato dapprima
il Consiglio comunale che ha approvato il Regolamento destinato a disciplinare l’applicazione del tributo sul territorio comunale di Aosta. Esso, frutto della personalizzazione
di un “testo tipo” elaborato dal Consorzio degli Enti Locali
della Valle d’Aosta, si compone di ventotto articoli, nonché
di una planimetria relativa alla delimitazione dei terreni
agricoli ai fini dell’esenzione dall’imposta.
A seguire, in vista della scadenza di dicembre dell’IMU,
mese del versamento del saldo dell’imposta, l’attenzione ha riguardato il versante informativo. E’ quindi stata
allestita un’apposita sezione sul sito dell’amicoinComune (www.comune.aosta.it/amicoincomune, scheda n. 15
delle sezioni “cittadini” e “imprese”). All’interno di essa
sono rinvenibili tutti gli adempimenti previsti per i contribuenti aostani, unitamente alle aliquote in vigore (per
il 2012, 0,4% per l’abitazione principale, 0,96% per unità
immobiliari ad uso abitativo tenute a disposizione, 0,76%
per tutti i restanti immobili), nonché alle indicazioni delle
detrazioni e alle procedure in materia di dichiarazione IMU.
Nell’ottica di una massima assistenza alla cittadinanza,
sul sito sono stati previsti anche strumenti informatici
mirati al calcolo dell’imposta e alla compilazione della
relativa dichiarazione. Dalla metà di novembre, inoltre,
un punto informativo IMU è stato attivato nei locali dell’amicoinComune. Un complesso di iniziative per
rendere il più chiara possibile una novità tributaria nata
proprio nell’anno in corso.
/Christian Diemoz
Dal Consiglio le nuove regole per i déhors
Nella seduta di novembre il Consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento sui déhors cittadini,
destinato a mettere ordine nella materia a quattro anni dalla precedente normativa di settore.
In particolare, le strutture sono classificate in due tipologie, A e B: la prima di tipo più semplice e amovibile; la
seconda con maggiore complessità strutturale, caratterizzata da elementi quali pedane, montanti verticali, copertura e tende a rullo scorrevoli verso il basso. I déhors di tipo A potranno essere installati sia nel periodo estivo (da
marzo a ottobre) sia in quello invernale (da novembre a febbraio), mentre, sempre nel periodo invernale, quelli di
tipo B non potranno essere posati nel centro storico per consentire le operazioni di sgombero neve. Fanno eccezione slarghi, piazze nonché le vie Torino e Festaz, dove i titolari di déhors dovranno provvedere a liberare il perimetro
della struttura dalla neve per una fascia di due metri. Il nuovo regolamento prevede, infine, procedure semplificate
per ottenere l’autorizzazione alla posa delle strutture. Per i déhors “mobili” di tipo A sarà sufficiente il pagamento
dell’occupazione del suolo pubblico, mentre per quelli “fissi” di tipo B non sarà più necessario il passaggio in Commissione edilizia, ma solo la presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (Scia). /F.M.
infocittadino
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“Emissioni zero„
per le consegne
in centro
Tre furgoni elettrici nella flotta del “CityPorto”
Nell'ambito del progetto “Merci a impatto zero” – uno
“stralcio” del progetto “CityPorto” realizzato dall’Amministrazione comunale con il contributo dell’Assessorato alle
Attività produttive della Regione autonoma Valle d’Aosta
e la collaborazione del Laboratorio di Meccatronica, sede
di Verrès del Politecnico di Torino - dal mese di novembre
sono entrati in funzione tre veicoli elettrici a emissioni
zero per la distribuzione delle merci in città.
Lo scopo della dotazione di nuovi furgoni è quello di ridurre
ulteriormente il già limitato impatto sull’ambiente dei mezzi
“CityPorto”utilizzati per la consegna dei colli nel centro storico, servendo, al contempo, le vie più piccole e strette, mentre
i furgoni a metano della portata di 3,5 tonnellate continueranno a rifornire di merci gli esercizi delle vie principali.
I tre mezzi sono stati acquistati con il sostegno finanziario dell’Amministrazione regionale. La spesa, di circa
60mila euro, è stata ripartita per il 90% a carico della Regione Valle d’Aosta e per il 10% del Comune.
Attualmente, i mezzi vengono ricaricati utilizzando le
normali prese di corrente elettrica da 220 volt, ma sono
in fase di progettazione gli interventi che porteranno
all’installazione di sette colonnine di ricarica rapida, alimentate da fonti energetiche rinnovabili, che in futuro
potranno essere utilizzate anche dai cittadini in possesso di auto elettriche. Due colonnine saranno ubicate nel
parcheggio di via Garibaldi (ex Foro Boario), tre in prossimità dell’autostazione di via Carrel, e un’altra coppia
in piazza Ducler (ex area Ferrando).
I veicoli utilizzati per la consegna delle merci saranno costantemente oggetto di un’attività di monitoraggio da
parte del Laboratorio di Meccatronica di Verrès. Sui furgoni, infatti, saranno installati alcuni dispositivi di trasmissione dati che forniranno ai tecnici del Politecnico torinese
informazioni in tempo reale inerenti allo stato dei mezzi,
alla trazione elettrica e ai consumi.
Il sistema di monitoraggio, finanziato dall’Amministrazione regionale, servirà a raccogliere informazioni tecniche sul funzionamento dei veicoli in ambito urbano, che
verranno confrontate con altri dati raccolti nell’ambito
di progetti di mobilità sostenibile in corso sul territorio
regionale, per fornire indicazioni utili per lo sviluppo di
sistemi di mobilità elettrica. /Francesco Mileto
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innovazioneincomune
Una rete
in fibra ottica collegherà
Comune, Regione e Azienda USL
Stipulata una convenzione con “IN.VA.” per la posa
Più volte, è stato sottolineato in queste pagine come, per
l’Amministrazione comunale di Aosta, l’innovazione tecnologica sia anzitutto un’opportunità, da applicare a tutti
i settori in cui essa può consentire ai cittadini di ridurre le
lungaggini e le code, soprattutto nei casi in cui permette di
svolgere pratiche comodamente da casa.
Un ulteriore passo, in questa direzione, è stato mosso
dalla Giunta comunale, stipulando (attraverso la delibera
n. 231 del 12 ottobre 2012) una convenzione con la società
in house “In.Va.”, per la posa di fibra ottica nel sottosuolo,
necessaria alla realizzazione di una rete che colleghi le sedi
del Comune di Aosta, della Regione Autonoma Valle d’Aosta e dell’Azienda USL della Valle d’Aosta.
Le caratteristiche tecniche del collegamento sono tali da
rendere la trasmissione di dati tra gli enti coinvolti estremamente performante ed affidabile, e di disporre anche
dei relativi servizi a tariffe competitive rispetto al mercato. Il progetto di creazione della rete verrà realizzato in
diversi lotti, con priorità basate sul collegamento tra le
sedi principali degli Enti e sulla volontà di causare meno
disservizi possibili alla cittadinanza.
Le fasi previste per la posa delle fibre sono quattro. La prima permetterà di collegare, entro il 30 giugno 2013, il Palazzo regionale, la Biblioteca regionale e il “Cral Cogne”. La
seconda, al termine entro luglio dell’anno prossimo, vedrà
la copertura estendersi all’ospedale “Parini”, al Municipio e
al comando della Polizia locale, in via Mont Emilius. Il terzo lotto, entro ottobre 2013, consentirà di aggiungere alle
strutture in rete anche l’ospedale “Beauregard”, mentre
entro il luglio 2014 la posa si completerà collegando la sede
di via Guido Rey dell’Azienda USL, i parchi “Grand Eyvia” e
“Saumont”, nonché l’area verde di “Villa Chicco”.
Al fine di ottimizzare gli investimenti, su tale rete verranno progressivamente collegati gli impianti di videosorveglianza in corso di realizzazione, le telecamere che
controllano gli accessi alle zone a traffico limitato (ZTL) e
gli hotspot “WiFi” che copriranno sempre più zone della
nostra città. Questo intervento, oltre a voler assicurare
infrastrutture tecniche di sempre miglior livello, punta
anche a una razionalizzazione dei costi, centrando così
due significativi obiettivi dell’Amministrazione nel settore dell’innovazione. /Roberto Gens
sociale
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Farmacie comunali: un po’ di storia
Un’evoluzione continua cominciata all’inizio del Novecento
le farmacie
Dove e perché sono nate le Farmacie comunali? Qual è il
loro significato? Spesso si dà per scontata la presenza di
una determinata insegna, di una certa attività in un luogo
a noi familiare: ci si è abituati, la si vede sempre lì ma, presi
dalla frenetica quotidianità, non ci si sofferma a porsi delle
domande. Le Farmacie comunali nacquero a Reggio Emilia e
a Cremona nei primi anni del ’900. Qui, gli Enti locali acquistarono da alcuni titolari le licenze, al fine di rompere piccoli
accordi fra professionisti privati che non garantivano sufficientemente la libera concorrenza. In seguito, le Farmacie
comunali furono aperte dagli Enti locali nelle zone più povere
della provincia italiana, particolarmente nell’area settentrionale, laddove molti professionisti privati non intervenivano,
poiché si trattava di aree disagiate e di scarsa redditività. In
questo modo, soprattutto subito dopo la seconda guerra
mondiale, fu garantita la presenza del servizio farmaceutico
“in loco”, anche alla parte meno fortunata della popolazione. Perché, proprio le farmacie? Perché esse erano e sono il
primo presidio sanitario sul territorio, oltre al più numeroso,
che chiunque può facilmente raggiungere: spesso, sotto
casa propria o appena svoltato l’angolo della strada. Perché il
farmacista è il primo “camice bianco” con cui si ha a che fare,
una figura che ci conosce e di cui ci fidiamo. Perché comunali,
che cosa significa? Significa che, fin dalle loro origini fatte di
servizio, libera concorrenza e solidarietà, le Farmacie comunali hanno presentato la peculiarità di essere “in comune”
alla popolazione: erano e sono le farmacie di tutti, con anche un’importante funzione di redistribuzione degli utili, nei
confronti della collettività. Attraverso le Farmacie comunali,
infatti, indirettamente ognuno di noi sovvenziona le attività,
compreso quelle sociali, delle quali il Comune è promotore.
Presenza sul territorio, indotto, servizio, professionalità, lavoro per i dipendenti, utili che vanno al Comune. In questo
modo, il cerchio si chiude. Non è un caso che, proprio le Farmacie comunali, abbiano rappresentato il nucleo dal quale è
partita l’Azienda Pubblici Servizi S.p.A. della città di Aosta,
sviluppandosi in seguito fino a diventare così come ora la
conosciamo, cioè comprendente anche Edilizia Residenziale
Pubblica, Sosta e mobilità, Servizi cimiteriali, Riscossione e
accertamento dell’imposta di pubblicità e Diritti sulle pubbliche affissioni. Tornando alle nostre, o meglio alle vostre,
Farmacie comunali, cosa mai aggiungere? Che la bella storia
continua e, sempre più consapevolmente all’interno della
collettività aostana, le Farmacie comunali dovranno continuare a essere le farmacie di tutti, aumentando i propri servizi nei confronti della popolazione.
Comunale 1
corso Battaglione Aosta, 57
t. 0165.262316
[email protected]
Orario lunedì-sabato
9.00-12.30/15.00-19.30
Comunale 3
viale Conte Crotti, 18
t. 0165.553839
[email protected]
Orario lunedì-venerdì
9.00-12.30/15.00-19.30
Comunale 2
corso Ivrea, 50
t. 0165.40626
[email protected]
Orario lunedì-sabato
9.00-12.30/15.00-19.30
Comunale 4
via Saint-Martin-de-Corléans ,65
t. 0165.41940
[email protected]
Orario lunedì-venerdì
9.00-12.30/15.00-19.30
Comunale di Gignod
(in convenzione tra i Comuni
di Aosta e Gignod)
Gignod - località Château, 1
t. 0165.256749
[email protected]
Orario lunedì-venerdì
9.00-12.30/14.30-19.00
pagina a cura
dell’APS Aosta SpA
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Un sopralluogo
alla refezione scolastica
Lo ha compiuto la terza Commissione consiliare
Verifiche “sul campo”, per constatare direttamente lo
stato dell’arte di opere e servizi comunali. E’ questa l’attitudine intrapresa dalle Commissioni consiliari, nell’ottica di “monitorare” direttamente alcuni compiti di competenza del Comune. Dopo la visita a diversi cantieri
aostani (di cui abbiamo detto sullo scorso numero della
rivista), la terza Commissione, competente in fatto di
“Servizi alla persona” e presieduta da Salvatore Luberto,
ha compiuto un sopralluogo – su proposta dell’assessore alla Pubblica istruzione, Andrea Edoardo Paron - per
prendere coscienza del funzionamento della refezione
scolastica nelle scuole primarie, oggetto di un appalto
recentemente esperito dall’Amministrazione comunale.
Prima di visitare la scuola primaria “San Francesco”, i
commissari hanno incontrato il Dirigente dell’area A4,
Elisabetta Comin, che ha illustrato loro alcuni dettagli
organizzativi, spiegando inoltre le ragioni che hanno condotto a determinate scelte nella definizione del capitolato. In particolare, è stato analizzato il concetto di “global
service”, vale a dire l'unione di più servizi (nella fattispecie, refezione, pulizie e interventi suppletivi per sanare
alcune carenze nelle sedi scolastiche) in un unico bando.
Dopodiché, i Commissari, all’orario in cui arrivano i pasti, si
sono recati alla scuola primaria dell’istituzione “San Francesco”. Là, hanno potuto assistere alla preparazione dei
carrelli scaldavivande e allo “sporzionamento” (termine
tecnico che indica la preparazione dei piatti per i bambini).
Dopo essersi intrattenuti con i bambini durante il pranzo,
i componenti della Commissione hanno dialogato con gli
assistenti e gli inservienti alla refezione. Nell’insieme, il
clima è stato valutato sereno e alcuni aspetti del servizio
sono risultati più chiari. /Christian Diemoz
Nuova casa per i “climbers„ di Aosta
Inaugurata la palestra di arrampicata del Palaindoor
Il già ampio mosaico di strutture comunali a disposizione degli sportivi di Aosta si è arricchito
di un nuovo tassello con l’inaugurazione della palestra di arrampicata realizzata all’interno
del Palaindoor. Gestito dal Coni in collaborazione con l’associazione sportiva “Oasi vertical”
di Valtournenche aderente alla Fasi, la Federazione di arrampicata sportiva italiana, il nuovo
impianto fornisce una riposta ai cultori di una disciplina, quella dell’arrampicata sportiva, che
può contare su una vasta platea di praticanti, ma che ad Aosta e nella Plaine non disponeva ancora di una parete attrezzata aperta al pubblico. La palestra del Palaindoor presenta
percorsi adatti ai “climbers” più esperti, così come ai neofiti, di difficoltà variabile dal 4 al
7C+, per 700 metri quadrati totali di superficie arrampicabile che raggiungono un’altezza
massima di 14 metri. Completa l’offerta un settore dedicato al “bouldering”, l’arrampicata
senza sicurezza, equipaggiato con alti materassi a prova di caduta. La struttura, inoltre, potrà essere utilizzata anche per corsi e attività rivolti alle persone disabili, in quanto dispone
di un montascale per accedere alla base della parete. /F.M.
sociale
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Auto-mutuo aiuto
e sostegno
nella città di Aosta
Gruppi di
Mutuo
Auto- AIuto
SoStEGNo
In una brochure le 30 realtà che operano sul territorio
Uno dei risultati tangibili ottenuti dal progetto “Dinamo”, avviato nel 2011 nell’ambito del Piano di Zona di cui
il Comune di Aosta è ente capofila, è la realizzazione di
una brochure dedicata ai gruppi di auto-mutuo aiuto che
operano nel territorio cittadino. L’opuscolo, presentato
nelle scorse settimane, è nato allo scopo di fare conoscere e diffondere l’attività di 30 tra associazioni e gruppi
che costituiscono realtà importanti nel contesto sociale della comunità, in quanto rispondono ai bisogni delle
persone in modo spontaneo secondo principi fondamentali quali la solidarietà, la gratuità e la partecipazione.
Nel volume di 48 pagine, realizzato con la collaborazione
del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta Onlus, sono
contenute le schede inerenti all’attività di auto-mutuo e
sostegno di gruppi e associazioni divise per argomento:
salute; anziani; disagio mentale; donne; disabilità; dipendenza; emozioni; famiglia e immigrazione.
Ogni scheda riporta il nominativo della persona di riferimento, le informazioni di contatto, caratteristiche,
obiettivi e finalità, oltre a informazioni utili quali luogo
e orario degli incontri, tipologia dei partecipanti, regole del gruppo e modalità di ingresso, nonché una breve
descrizione delle modalità di svolgimento delle riunioni.
La brochure è stata stampata in 1.000 copie in distribuzione gratuita nello Sportello Sociale di Aosta, nella
sede di via Xavier de Maistre del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta e nei consultori.
/Francesco Mileto
Confermato il contributo “una tantum„
Per giovani coppie, nuclei monoparentali e genitori separati
Anche quest’anno, l’Amministrazione comunale ha confermato l’impegno economico utile a concedere il
contributo “una tantum”, a favore di giovani coppie, nuclei monoparentali e genitori separati legalmente.
Questo aiuto si prefigge di sostenere tali figure nelle spese di locazione della loro casa e prevede l’erogazione, agli aventi diritto, di un contributo dell’importo di 1500 Euro, che viene aumentato di 200 Euro per il
primo e di 100 Euro per il secondo figlio (fino ad un massimo di 1800 Euro). Dopo la raccolta delle domande,
iniziata il 26 novembre, l’Amministrazione procederà alla formazione della graduatoria degli aventi diritto.
Il contributo “una tantum” è stato introdotto dall’Amministrazione nel maggio dello scorso anno, quale
misura per sostenere alcune fasce sociali sensibili al periodo di complessità economica. Il regolamento che
lo disciplina può essere scaricato dal sito Internet del Comune (www.comune.aosta.it), quale allegato alla
deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 24 maggio 2011. /C.D.
ambienteinforma
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Rimedi
contro la crisi,
a favore
dell’ambiente
Alcuni consigli pratici
La crisi finanziaria internazionale sta mettendo a dura
prova il reddito delle famiglie, anche nella nostra regione.
Ognuno di noi cerca di trovare soluzioni personali per affrontare al meglio il momento e sui giornali, in televisione
e in Internet si susseguono elenchi e decaloghi di consigli
per abbandonare vecchie e costose abitudini ed abbracciare i nuovi paradigmi del vivere sobriamente. Ci proviamo
anche noi, con un occhio ovviamente rivolto all’ambiente,
limitandoci, responsabilmente, a tre consigli.
1 › Dall’acqua minerale in bottiglia all’acqua di rubinetto
Com’è risaputo, gli italiani sono forti consumatori di acqua minerale in bottiglia, nonostante l’acqua di rubinetto
sia efficacemente controllata e, di norma, di qualità paragonabile se non migliore a quella imbottigliata. Si può
quindi evitare l’acquisto dell’acqua minerale in bottiglia,
con il risultato di risparmiare e di produrre meno rifiuti. E
se proprio non riusciamo rinunciare alle bollicine, possiamo
sempre utilizzare gasatori da casa.
Considerando un consumo medio di 1.000 litri
all’anno per una famiglia di tre persone adulte e
il prezzo medio di 25 centesimi per litro di alcune
acque minerali naturali in commercio, la spesa è di
circa 250 Euro all’anno. Per la stessa quantità di
acqua proveniente dall’acquedotto si spenderebbe
invece solo 1 Euro l’anno.
2 › Dalle confezioni di detersivo al detersivo alla spina
Gli imballaggi in plastica ti invadono la casa? Quando torni
dalla spesa, ti sembra di aver comprato un sacco di confezioni piuttosto che il contenuto? Almeno per i detersivi, la
soluzione è a portata di mano. Anche nella nostra città,
esistono diversi punti di rifornimento ove è possibile ricari-
care qualunque contenitore portato da casa dei diversi tipi
di detersivo. Il risultato è doppio: si paga solo il prodotto e
si abbatte la produzione di rifiuti.
Una famiglia spende mediamente 277 Euro di detersivi l’anno, considerando i diversi prodotti per
l’igiene della casa. Acquistare le stesse quantità
di prodotto “alla spina”, comporta una spesa di circa 147 Euro, con un risparmio di 130 Euro annui.
3 › Dall’uso della macchina a quello della bicicletta
L’uso della bicicletta su percorsi urbani fino a 10 km. risulta
concorrenziale rispetto all’uso della macchina. Il vantaggio
aumenta se consideriamo il tempo per trovare parcheggio
e il relativo costo. Inquinamento zero e attività fisica divertente: anche con il nostro rigido clima invernale, è possibile
recarsi al lavoro in bicicletta tutti i giorni e, con l’abbigliamento giusto, rimanere glamour e chic, senza sacrificare
stile e personalità!
Ipotizzando di percorrere in un anno circa 1.000 km
su un percorso giornaliero di 10 km, con una utilitaria, al costo chilometrico di 0,5313 (fonte ACI) si
sostiene un costo annuale di circa 530 Euro. Tale
costo è completamente azzerato nel caso si usi la
bicicletta per percorrere lo stesso tragitto.
/Marco Framarin
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Gli appuntamenti che,
nei prossimi mesi,
Aosta offrirà ai suoi residenti
e visitatori. Visita il sito
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e scopri dove puoi trovare
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La Commune
est après la famille
le premier organisme social
qui lie l’homme à l’homme
et qui lui fait sentir
sa nature d’être sociable.
émile Chanoux
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Aostainforma 6/2012