“Didattica della Comunicazione Didattica” – Rete scuole Puglia – Seminari regionali 2010
MIUR
– USR
Puglia
Generale
MIUR
– USR
Puglia– –Direzione
Direzione Generale
Progetto
"DIDATTICA
DELLA
COMUNICAZIONE DIDATTICA"
Progetto
“DIDATTICA
DELLA
COMUNICAZIONE
DIDATTICA”
Fase regionale 2010 del
Progetto nazionale
“Didattica della Comunicazione didattica”
Fase regionale 2010 del
Progetto nazionale
“Didattica della
Comunicazione Didattica”
I.T.C. “Domenico ROMANAZZI” - Bari
Centro Servizi DILOS
-1-
Questo fascicolo raccoglie le sintesi degli interventi e dei materiali relativi alle attività svolte nell’a.s. 2009/2010
in Puglia per il Progetto Nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”.
Le schede-progetto – redatte dalle scuole e discusse nei sei laboratori delocalizzati – e gli interventi di esperti e
ospiti sono stati adattati per esigenze di sintesi editoriale.
Il fascicolo è destinato ad esclusiva diffusione interna.
Il team editoriale si scusa per eventuali omissioni o imprecisioni.
Materiali e informazioni della fase regionale del progetto sono disponibili al link
http://alternanzasl.diloscenter.it >>> NEWS o EVENTI “Didattica della Comunicazione Didattica”
E-mail di contatto: [email protected]
Portale nazionale del Progetto DCD: http://community.comunicazionedidattica.it
In copertina:
BARI — Teatro Petruzzelli
BAT — Castel del Monte
BRINDISI — Monumento al Marinaio
FOGGIA — Fontana Sele
LECCE — Santa Croce
TARANTO — Castello Aragonese
Immagini dal Seminario Regionale del 18 febbraio 2010
INDICE
Premessa
Seminario regionale del 18 febbraio 2010
Agenda
Cecilia Pirolo – Dirigente ITC Romanazzi – Bari
Vincenzo Melilli – Dirigente USR Puglia
Francesco Butturini – Coordinatore nazionale
Progetto DCD
Alberto Agosti – Università degli Studi di Verona
Pino Guario – GET csrl – Centro per la Ricerca e la
Didattica dell’Immagine
Oscar Iarussi – Presidente Apulia Film Commission
Andrea Tedeschi – Giornalista televisivo, Antenna
Sud
Michele Tortorici – Dirigente Dipartimento
Istruzione MIUR
Germana Berardi – Centro Servizi “Dilos Center”
– ITC Romanazzi – Bari
Francesca Palumbo – ITC Romanazzi – Bari
Report dei laboratori delocalizzati
Laboratorio 9 marzo 2010
presso ITIS “A. Pacinotti” di Taranto
Laboratorio 11 Marzo 2010
presso Liceo “O. Flacco” di Bari
Laboratorio 16 Marzo 2010
presso I.T.G.”E. Masi” di Foggia
Laboratorio 18 Marzo 2010
presso IP “N. Garrone” – Barletta
5
9
9
9
10
10
13
15
17
18
18
19
20
23
23
25
26
29
Laboratorio 23 marzo 2010
presso ITAS “G. Deledda” di Lecce
Laboratorio 24 marzo 2010
presso l’ITC “ D. Romanazzi” di Bari, in
collaborazione con Liceo Classico “Cagnazzi”
di Altamura
35
Sintesi del Seminario nazionale 18 marzo 2010 –
IISS “Gioberti” – Roma
41
Report incontro conclusivo istituti capofila
provinciali del 20/04/2010
43
Schede-progetto
Gruppo BA1 – Provincia di Bari
Gruppo BA2 – Provincia di Bari
Gruppo BAT – Provincia di Barletta-Andria-Trani
Gruppo FG – Provincia di Foggia
Gruppo BR-LE – Province di Brindisi e Lecce
Gruppo TA – Provincia di Taranto
45
47
87
127
145
163
191
Presentazioni del Seminario regionale del 18/02/2010
213
Allegati
Articolo BariLive
Atto di costituzione Rete regionale
Scuole della Rete regionale
(aggiornata al 20/4/2010)
Protocollo di intesa MIURUniversità La Sapienza – Roma
237
239
241
249
Credits
255
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
32
245
3
sa
PREMESSA
Center)
- Fase di promozione e diffusione regionale 2010
La Direzione Generale dell’USR Puglia ha autorizzato, con nota del 11 novembre
– Fasedel
di promozione
e diffusione
regionaledella
2010 Comunicazione didattica
diffusionePuglia
regionale
Progetto nazionale
“Didattica
Il progetto,
promosso
dalla
D.G.Puglia
perhailautorizzato,
Personale
della
Uff.la VI
La Direzione
Generale
dell’USR
con nota
dell’11Scuola
novembre-2009,
fase-diDipartim
ne del MIUR,
coordinato
a nazionale
livello nazionale
dal
Liceo Classico
diffusione è
regionale
del Progetto
“Didattica della
Comunicazione
Didattica”. “Scipione Ma
ed è curato
in Puglia
dall’ITC
come
da– Uff.
indicazione
del per
MIUR
Il progetto,
promosso
dalla D.G.“Romanazzi”,
per il Personale della
Scuola
VI – Dipartimento
l’Istru-e della D
zione
del MIUR, è coordinato a livello nazionale dal Liceo Classico “Scipione Maffei” di Verona ed
e dell’USR
Puglia..
è curato
in Puglia
dall’ITChanno
“Romanazzi”,
come da
indicazione
MIURdi
e della
Direzione
Decine di
Istituti
pugliesi
aderito
alla
primadel
fase
raccolta
diGenerale
proposte ed
dell’USR Puglia.
con la circolare USR 4267 del 26/05/2009 - segnalando le proprie esperienze nella
Decine di Istituti pugliesi hanno aderito alla prima fase di raccolta di proposte ed attività – avviata
nguaggi espressivi,
nella prospettiva di costituire una rete regionale di scuole e di i
con la circolare USR 4267 del 26/05/2009 – segnalando le proprie esperienze nella didattica dei
vere attività
che includano
e utilizzino
nuovi
nuovicurricolari
linguaggi espressivi,
nella prospettiva
di costituirei una
rete linguaggi.
regionale di scuole e di indivie promuovere
curricolari
che includano
e utilizzino i nuovidilinguaggi.
La faseduare
regionale
haattività
avuto
la finalità
complessiva
promuovere i nuovi lin
zione di Lacompetenze
pratiche
curricolari
di condividere e
fase regionale ha acquisibili
avuto la finalità con
complessiva
di promuovere
i nuoviintegrate
linguaggi per e
l’acquisizione
competenze attraverso
pratiche curricolari integrate e di condividere e comparare percorsi didatdidattici dipositivamente
sperimentati.
tici positivamente sperimentati.
La sala
Seminario regionale
La sala
deldelSeminario
regionale
DEL PROGETTO
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
tto si è articolato
a livello regionale con la seguente agenda:
ebbraio 2010
- Incontro preliminare degli Istituti capo-fila
5
Agenda del progetto
Il progetto si è articolato a livello regionale con la seguente agenda:
•
•
•
•
3 febbraio 2010 – Incontro preliminare degli Istituti capo-fila
18 febbraio 2010 – seminario regionale di promozione e diffusione del progetto
febbraio-marzo 2010 – elaborazione schede-progetto da parte degli istituti aderenti alla rete
La sala del Seminario regionale
Laboratori decentrati
– 9 marzo – Gruppo TA – ITIS Pacinotti – Taranto
AGENDA–
DEL
11 PROGETTO
marzo – Gruppo BA2 – L.C. Flacco -Bari
Il progetto
si
è articolato
a livello
la seguente agenda:
– 16 marzo
– Gruppo
FG –regionale
I.T.G. Masicon
– Foggia
 3 –
febbraio
2010
Incontro
preliminare
degli
Istituti capo-fila
18 marzo – Gruppo BAT – I P Garrone – Barletta
 18–febbraio
2010
- seminario
di promozione
23 marzo
– Gruppo
LE-BR – regionale
ITAS Deledda
– Lecce e diffusione del progetto
 febbraio-marzo
2010
elaborazione
schede-progetto
– 24 marzo – Gruppo BA1 – ITC Romanazzi – Barida parte degli istituti aderenti
 Laboratori decentrati
• aprile-maggio 2010 – Raccolta e pubblicazione dei percorsi didattici
 9 marzo - Gruppo TA - ITIS Pacinotti - Taranto
• 20aprile
2010 –-Incontro
conclusivo
degli -Bari
Istituti capo-fila
11 marzo
Gruppo BA2
- L.C. Flacco
• maggio
2010
–
Editing
e
pubblicazione
materiali
 16 marzo - Gruppo FG - I.T.G. Masi - Foggia
18 marzo - Gruppo BAT - I P Garrone - Barletta
23 marzo - Gruppo LE-BR - ITAS Deledda - Lecce
 24 marzo
- Gruppo BA1E- INCONTRI
ITC Romanazzi
- Bari
SEMINARIO
REGIONALE
DECENTRATI


 aprile-maggio 2010 - Raccolta e pubblicazione dei percorsi didattici
Seminario
regionale-di
diffusione,
con ladegli
partecipazione
di esperti regionali e del gruppo di
 Il20
aprile 2010
Incontro
conclusivo
Istituti capo-fila
progetto
nazionale,
ha
avuto
la
durata
di
un’intera
giornata
ed
è stato aperto a un referente per
 maggio 2010
- Editing e pubblicazione materiali
ciascuna delle scuole aderenti alla rete regionale.
SEMINARIO REGIONALE E INCONTRI DECENTRATI
Sono state illustrate le finalità generali, le potenziali ricaIl Seminario regionale di diffusione, con la
dute sui curricoli della scuola dell’obbligo e sull’acquisipartecipazione di esperti regionali e del gruppo di
zione nazionale,
di competenze
relative
assi culturali
del primo
progetto
ha avuto
la agli
durata
di un’intera
biennio
aspetto
nella progiornata
ed èsuperiore,
stato aperto
a unfondamentale
referente per anche
ciascuna
spettiva
del
riordino
degli
istituti
superiori,
nonché
dei tradelle scuole aderenti.
Sono
stateobiettivi
illustrate
finalitàprimaria
generali,
le
guardi
e degli
dellale scuola
e secondaria
potenziali
ricadute
sui
curricoli
della
scuola
dell’obbligo
di 1° grado.
e sull’acquisizione di competenze relative agli assi
I sei incontri-laboratorio
di mezza
giornata
culturali
del primo biennioprovinciali
superiore,
aspetto
sono
stati
dedicati
a
2/3
docenti
per
ogni
scuola
e
fondamentale anche nella prospettiva del riordino deglisi sono
istituti
superiori,
nonché deidelocalizzate.
traguardi e degli obiettivi
svolti
in sedi capoluogo
della scuola primaria e secondaria di 1. grado.
Gli Istituti della provincia di Brindisi, in base all’attuale numero di adesioni, sono stati aggregati alla sede di Lecce.
-5-
Gli incontri-laboratorio sono stati finalizzati alla diffusione capillare del progetto, alla promozione di una rete collaborativa e alla condivisione dei materiali strutturati elaborati dalle scuole.
GRUPPI DI LAVORO PROVINCIALI
I gruppi di lavoro provinciali sono stati coordinati da una scuola capo-fila in collaborazione con una
scuola primaria e una secondaria di 1° grado del proprio gruppo.
Le attività potranno essere configurate nei singoli Istituti aderenti alla rete come attività integrate
di “formazione in situazione”, e – in base alla struttura del POF – con le opportune ricadute sulle
attività formative sperimentali di ciascun Istituto.
Ciascuna sede dei laboratori delocalizzati ha curato l’organizzazione degli incontri (sensibilizzazione, raccolta delle prenotazioni, attestazione delle presenze, accoglienza, predisposizione degli
ambienti e delle attrezzature, promozione del progetto presso altre scuole) assicurando con un
proprio tutor, in collaborazione con le scuole collaboranti del proprio gruppo di lavoro, la raccolta
6
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
I gruppi di lavoro provinciali sono stati coordinati da una scuola capo-fila in collaborazione con
una scuola primaria e una secondaria di 1. grado del proprio gruppo.
Le attività potranno essere configurate nei singoli
deiIstituti
materiali
didattici
e ilcome
raccordo
con
il coordinamento
readerenti
alla rete
attività
integrate
di “formazione
in
situazione”,
e
in
base
alla
struttura
del
POF
con
le
gionale dell’ITC Romanazzi.
opportune ricadute sulle attività formative sperimentali di
Agenda
gruppi
di lavoro provinciali o sub-provinciascun dei
singolo
Istituto.
Ciascuna
sede da
deiuna
laboratori
delocalizzati ha curato
ciali
coordinati
scuola “capo-fila”.
l’organizzazione degli incontri (sensibilizzazione, raccolta
• delle
Analisi/perfezionamento
delle schede-progetto
propoprenotazioni,
attestazione
delle
presenze,
accoglienza,
predisposizione
degli
ambienti
e
delle
ste dalle scuole della rete provinciale
promozione del progetto presso altre scuole)
• attrezzature,
Individuazione
degli aspetti curricolari delle proposte e
assicurando con un proprio tutor, in collaborazione con le
della collaboranti
loro fattibilità
scuole
del proprio gruppo di lavoro, la raccolta
• dei
Discussione
sull’impostazione
delle diverse
materiali didattici
e il raccordocomplessiva
con il coordinamento
Intervento dell’IP Garrone - Barletta
regionale
dell’ITC
Romanazzi.
proposte:
distinzione
per ordini e gradi di istruzione per
Intervento
dell’IP Garrone – Barletta
tipologia
di linguaggi, individuazione di fili conduttori
Agenda dei gruppi di lavoro provinciali o sub-provinciali coordinati da una scuola “capo-fila”.
comuni, ecc.

Analisi/perfezionamento
delle schede-progetto
dalle scuole
della
rete provinciale
• Elaborazione
di una scheda-summary
(a proposte
cura della
scuola
capofila)
che riassuma il lavoro delle

Individuazione degli aspetti curricolari delle proposte e della loro fattibilità
scuole
del gruppo
provincialecomplessiva
ai fini della
su un fascicolo
sintesi
regionale.

Discussione
sull’impostazione
dellepubblicazione
diverse proposte: distinzione
per ordini e di
gradi
di istruzione
per tipologia di
linguaggi, individuazione
di fili conduttori
comuni,
ecc.
• Perfezionamento
delle adesioni
alla rete
regionale
(firma del DS, delibere CdD e CdI)


Elaborazione di una scheda-summary (a cura della scuola capofila) che riassuma il lavoro delle scuole del gruppo provinciale
ai fini della pubblicazione su un fascicolo di sintesi regionale.
Perfezionamento delle adesioni alla rete regionale (firma del DS, delibere CdD e CdI)
CONCLUSIONI
L’ITC
Romanazzi ha curato l’organizzazione complessiva, il raccordo con il progetto nazionale, la
CONCLUSIONI
raccolta delle
adesioni
alla rete
e la pubblicazione
deicomplessiva,
materiali. il raccordo con il progetto nazionale, la
L’ITC
Romanazzi
ha curato
l’organizzazione
raccolta delle adesioni alla rete e la pubblicazione dei materiali.
I materialiI raccolti
evidenziano
la vitalità progettuale
della scuola
pugliese
realizzare
prospet- e
materiali
raccolti evidenziano
la vitalità progettuale
della
scuolanel
pugliese
nel erealizzare
tare
pratiche pratiche
significative
della COMUNICAZIONE
comecome
strumento
didattico.
prospettare
significative
della COMUNICAZIONE
strumento
didattico.
La raccolta di schede-progetto e il consistente
Lanumero
raccoltadidiadesioni
schede-progetto
e il consistente
numero di adesioni alla Rete regionale documenalla Rete regionale
documentano
tano
quanto
sentite
e diffuse
l’esigenza
di confronto,
di collaborazione interscolastica e di
quanto
sianosiano
sentite
e diffuse
l’esigenza
di confronto,
di
collaborazione
interscolastica
di apertura della
scuola,
apertura
della scuola,
a nuoveeopportunità
di comunicazione
didattica, attraverso l’utilizzo di struovvero
a
nuove
opportunità
di
comunicazione
didattica,
menti di comunicazione “altri” rispetto a quelli tradizionali del “libro” o della “parola”. Questo al fine
attraverso l’utilizzo di strumenti di comunicazione “altri”
di rispetto
veicolare
argomenti
e problematiche
di interesse
a quelli
tradizionali
del “libro” o della
“parola”. trasversale (attualità, cittadinanza, integrazione,
ecc.)
perdil’apprendimento
attivo
di disciplinedicurricolari.
Questo
al efine
veicolare argomenti
e problematiche
interesse
trasversale
(attualità,
cittadinanza,
Leintegrazione,
idee-progetto
coprono
i settori dei nuovi
cinema,
giornalismo,
comunicazione
I. Monopoli,
F. Palumbo,
E. Dalfino
- Team DCD
ecc.)
e pertutti
l’apprendimento
attivo linguaggi:
di
digitale
e multimediale,
musica e arti teatrali. Molte attività si prospettano già come soluzioni curridiscipline
curricolari.
Le idee-progetto
copronoa tutti
i settori dei curricolari
nuovi linguaggi:
cinema,
giornalismo,
comunicazione
colari o integrate,
altre si aprono
tale prospettiva
partendo
da positive
esperienze.
digitale e multimediale, musica e arti teatrali. Molte attività si prospettano già come soluzioni curricolari o
Si ringraziano
glisiIstituti
per lacurricolari
preziosapartendo
collaborazione
e il esperienze
contributoextra-curricolari
di idee. Un ringraintegrate, altre
apronopartecipanti
a tale prospettiva
da positive
Si
ringraziano
gli
Istituti
partecipanti
per
la
preziosa
collaborazione
e
il
contributo
idee.
ziamento particolare alla Direzione Generale dell’USR Puglia per il fondamentale sostegnodiallo
svi-Un
ringraziamento
particolare
alla
Direzione
Generale
dell’USR
Puglia
per
il
fondamentale
sostegno
allo
luppo del progetto e al Coordinamento Nazionale per la preziosa collaborazione.
sviluppo del progetto e al Coordinamento Nazionale per la preziosa collaborazione.
Bari, maggio 2010
Team
Dilos 2010
Center
Bari,
maggio
Team Dilos Center
-6-
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
7
Seminario regionale
del 18 Febbraio 2010
Sintesi estratte dalla registrazione
degli interventi
Agenda della giornata
Ore 9.00 Accoglienza – Registrazione partecipanti
Ore 10.00 Introduzione e saluti – Cecilia Pirolo – Dirigente ITC Romanazzi – Bari
Vincenzo Melilli in rappresentanza di Lucrezia Stellacci – D.G. USR Puglia
Ore 10.30 Francesco Butturini – Coordinatore nazionale del progetto
“Didattica della Comunicazione Didattica”
Alberto Agosti – Università degli Studi di Verona
Ore 11.20 Pino Guario – Presidente csrl GET – Accademia del cinema – Il linguaggio del cinema
Oscar Iarussi – Presidente Apulia Film Commission
Andrea Tedeschi – Antenna Sud – Giornalismo e linguaggi multimediali
Ore 12.30 Aspetti operativi della fase regionale a cura del team del Centro Servizi:
Elisabetta Dalfino, Irene Monopoli – Laboratori decentrati, format per la raccolta delle
esperienze
Ore 14.00 Michele Tortorici – Dirigente MIUR – Presentazione del portale
“Didattica della Comunicazione Didattica”
Ore 15.00 Strumenti e tecnologie per l’innovazione didattica
Germana Berardi – Centro Servizi “Dilos Center”
Ore 15.30 Francesca Palumbo – Un’esperienza didattica sul cinema
Ore 15.50 Rete regionale – Alcune esperienze significative presentate dalle scuole pugliesi
dalle stesse
Interventi dei partecipanti
Ore 17.30 Dibattito e conclusioni
Cecilia Pirolo – Dirigente ITC Romanazzi – Bari
Porgo un benvenuto, il più cordiale, a tutti i colleghi che ormai rivediamo spesso e a coloro che si
aggiungono man mano al gruppo di persone che lavorano nella istituzione scuola con l’intento di
favorire l’innovazione. Ciò che ci interessa oggi è il percorso metodologico didattico innovativo
proposto dal progetto DCD; al riguardo voglio condividere con tutti l’articolo, redatto dai docenti
del Dilos Center, che è apparso su BariLive, giornale telematico della città di Bari, ed in particolare
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
9
primo tra tutti il Dirigente del Liceo “Maffei” di Verona, il prof. Francesco Butturini, che ne è il
Coordinatore Nazionale.
Questo è l’inizio di un discorso che spero
sempre
più concreto
e condiviso
nelle Dalfino,
scuole
dalle diventi
prof.sse
Francesca
Palumbo
ed Elisabetta
pugliesi:
la
vostra
presenza
così
numerosa
conferma
che di questo progetto sono animatrici, insieme alla
le attese. Auspichiamo che la rete che intendiamo
prof.ssa
Irenesia
Monopoli.
formare
ricca e articolata e che possa fornire
l’immagine
di una
regione
si muove
Si apre, per la Scuola,
per tutti
coloroche
che nelle
scuole
significativamente in questo ambito.
mirano ai risultati
Cedo la dell’apprendimento,
parola al Dott. Melilli, una
che stagione
è stato
nuova,
il
cui
paradigma
costitutivo
è
determinato
dalla
designato quale Referente Tecnico dell’USR Puglia
per
questo
progetto,
ed
oggi
qui
rappresenta
la
discoperta di tutti i linguaggi possibili nella quotidianità
Dott.ssa
Stellacci,
che
invia
il
suo
cordiale
saluto
e
si
didattica, linguaggi utilizzati sino ad oggi nella scuola
duole di non poter seguire questi interessanti lavori
soltanto
a livello
Sui datigiorni
peculiaricon
del
perchè
moltoextra-curricolare.
impegnata in questi
C.C.Pirolo,
Pirolo,F.F.Butturini,
Butturini,V.V.Melilli
Melilli
progetto
parleranno
i graditi ospiti che ne sono stati i
l’attuazione
della Riforma.
promotori, primo tra tutti il Dirigente del Liceo “Maffei”
di Verona, il prof. Francesco Butturini, che ne è il Coordinatore Nazionale.
Vincenzo
Melilli
Pugliadiventi sempre più concreto e condiviso nelle scuole puQuesto
è l’inizio
di un- Dirigente
percorso USR
che spero
Sono
d’obbligo
i saluti
del Direttore
Generale
Lucrezia
Stellacci,
vari fronti
gliesi: la vostra
presenza
così
numerosa
conferma
le attese.
Auspichiamo
cheimpegnata
la rete chesuintendiamo
istituzionali,
uno
tra
questi
quello
della
confluenza
degli
indirizzi
delle
scuole
secondarie.
formare sia ricca e articolata e che possa fornire l’immagine di una regione che si muove significatiL’Ufficio Scolastico Regionale ci tiene a seguire questi aspetti innovativi della scuola pugliese,
vamente
in questo
ambito. appieno con le altre regioni italiane sia nelle innovazioni tecnologiche che in
che riesce
a concorrere
didattiche;
come
si può
constatare
dal numero quale
di scuole
che partecipano
progetti Puglia
nazionali,
Cedoquelle
la parola
al Dott.
Melilli,
che
è stato designato
Referente
Tecnico ai
dell’USR
per
come in quelli del tipo Innovadidattica, oppure nella diffusione delle LIM.
questo progetto, ed oggi qui rappresenta la Dott.ssa Stellacci, che invia il suo cordiale saluto e si
-7duole di non poter seguire questi interessanti lavori perchè molto impegnata in questi giorni con
l’attuazione della Riforma.
Vincenzo Melilli – Dirigente USR Puglia
Sono d’obbligo i saluti del Direttore Generale Lucrezia Stellacci, impegnata su vari fronti istituzionali, uno tra questi quello della confluenza degli indirizzi delle scuole secondarie.
L’Ufficio Scolastico Regionale ci tiene a seguire questi aspetti innovativi della scuola pugliese, che
riesce a concorrere appieno con le altre regioni italiane sia nelle innovazioni tecnologiche che in
quelle didattiche; come si può constatare dal numero di scuole che partecipano ai progetti nazionali, come in quelli del tipo Innovadidattica, oppure nella diffusione delle LIM.
Ritengo, per esperienza diretta, che la scuola pugliese sia molto attiva e sensibile agli aspetti delle
competenze multimediali e della comunicazione didattica che, come ribadito nell’articolo dei docenti del Romanazzi, che ringraziamo per la collaborazione, sono un’ottima sintesi delle finalità che
questo progetto persegue.
Il dualismo del rispetto della tradizione didattica e dell’attenzione all’innovazione richiede la collaborazione di docenti, dirigenti e responsabili dell’Amministrazione scolastica.
Lo spirito del lavoro in rete, con cui questo progetto si muove, è il punto di partenza migliore per un
lavoro di equipe. Garantisco tutta la disponibilità e il supporto che si potrà assicurare a questo progetto.
Francesco Butturini – Dirigente Liceo Maffei – Verona
Coordinatore nazionale Progetto DCD
Sono commosso nel vedere un’Aula magna piena, anche se ormai ci stiamo abituando a tale partecipazione.
La rete che sta nascendo è partita due anni e mezzo fa con i primi seminari a Verona nell’ottobre del
2007, con 85 scuole selezionate dagli Uffici Scolastici Regionali o individuate da noi.
10
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
regole fondamentali: la distanza dallo schermo e le sue
dimensioni.
Non è teatro: non c’è palcoscenico, non c’è lo
spazio
scenico
delnon
teatro,
tanto meno
dellama
classicità,
del
Adesso i numeri esatti
li conosco
ancora,
vi cito qualche
teatro
alla
luce
del
sole.
Non
è
neanche
musica,
è
ascolto
dato: 150 scuole in Piemonte, 100 in Campania, 100 in Lombardella musica.
dia, un centinaio
nel Veneto,
50 in Sicilia,
40 indell’uomo;
Sardegna.
È necessario
non perdere
il “sapore”
la Insomma
siamo nell’ordine
di centinaia
di scuole
parte
digitalità
è sicuramente
importante,
ma che
se fanno
adesso
improvvisamente
mancasse
la luce,
la digitalitàcon
quiGiudi questa
rete e tutto questo
in stretta
collaborazione
mentre
noi.
seppesparirebbe
Cosentino,
Caporesteremmo
del Dipartimento
per l’Istruzione, e LuMultimedialità significa (la definizione è del
ciano Chiappetta, Direttore Generale per il personale scolastico.
Consiglio Europeo) cinema, teatro, musica, danza,
immagine,
arte, accordo
linguaggidi rete
digitali:
tutto questo per
è reRiteniamo
che questo
sia fondamentale
multimedialità.
gionalizzare e provincializzare quella che inizialmente era una F.
F. Butturini,
Verona
Butturini, Liceo Maffei
Maffei -–Verona
Fatta questa precisazione si può parlare di
piccola
rete, facilmente
gestibile,
costituita dal
solo
da 85con
scuole
comunicazione
multimediale
cominciando
rapporto
sparsei nostri
in tutta
Italia;gli
oggi
può continuare
ad esserlo
se saremo
“clienti”:
studenti
dal primo anno
di scuola,
che può essere anche la scuola dell’infanzia,
alle scuole
secondarie
di 2° grado. di cambiare non solo le opinioni e il modo di pensare ma,
capacifino
di lavorare
insieme,
di confrontarci,
soprattutto, ilI comportamenti
modo di fare. relazionali all’interno dell’insegnamento/apprendimento sono variegati: molto
aperti alla multimedialità nelle scuole primarie; diventa più difficile trovarli nelle scuole secondarie di
Deriviamo
strategia
di Lisbona
2000/2010,
che conclude
la suagliprima
a
1° e 2°questa
grado.iniziativa
E’ ancoradalla
più difficile
trovarli
nelle facoltà
universitarie,
dove ci sono
esamiparte
di storia
del cinema
(e non di cinema), storia del teatro (e non di teatro), storia della musica (e non di musica).
dicembre
del 2010.
Tutto è iniziato il 22-23 Marzo del 2000 e ha avuto una sequenza di raccomandazioni e di incontri. I
- 8 - nel significato delle parole che noi adopenuclei principali della strategia di Lisbona stanno proprio
riamo quando parliamo, lavoriamo, pensiamo di multimedialità, in riferimento alle otto competenze chiave e alla nona, la competenza mediatica.
Cosa significa multimedialità? Tendenzialmente quando si pensa alla multimedialità si pensa al linguaggio digitale, all’ambito digitale che tuttavia non è multimediale, ma è “monomediale”; non è
cinema, non è teatro, non è musica, somiglia alla televisione.
Non è cinema perché non c’è quel processo psico-fisico con cui si “entra” nello schermo rispettando
alcune regole fondamentali: la distanza dallo schermo e le sue dimensioni.
Non è teatro: non c’è palcoscenico, non c’è lo spazio scenico del teatro, tanto meno della classicità,
del teatro alla luce del sole. Non è neanche musica, è ascolto della musica.
È necessario non perdere il “sapore” dell’uomo; la digitalità è sicuramente importante, ma se adesso
improvvisamente mancasse la luce, la digitalità qui sparirebbe mentre resteremmo noi.
Multimedialità significa (la definizione è del Consiglio Europeo) cinema, teatro, musica, danza, immagine, arte, linguaggi digitali: tutto questo è multimedialità.
Fatta questa precisazione si può parlare di comunicazione multimediale cominciando dal rapporto
con i nostri “clienti”: gli studenti dal primo anno di scuola, che può essere anche la scuola dell’infanzia, fino alle scuole secondarie di 2° grado.
I comportamenti relazionali all’interno dell’insegnamento/apprendimento sono variegati: molto
aperti alla multimedialità nelle scuole primarie; diventa più difficile trovarli nelle scuole secondarie
di 1° e 2° grado. È ancora più difficile trovarli nelle facoltà universitarie, dove ci sono gli esami di
storia del cinema (e non di cinema), storia del teatro (e non di teatro), storia della musica (e non di
musica).
Noi invece parliamo di cinema, teatro, musica, riflettendo anche su quanto previsto nel decreto
ministeriale 139 del 20 agosto 2007 (decreto per l’innalzamento dell’obbligo di istruzione).
Il primo asse, quello dei Linguaggi, è già definito come un modo di conoscere, produrre e di manifestarsi attraverso la multimedialità. Cosa implica questo? Che senza “gestualità” comunicativa non
c’ è insegnamento-apprendimento.
Ex-cattedra, nel silenzio solenne di quest’aula, si comunica poco; bisogna invece che ci sia tutta
quanta la complessità della comunicazione, che è fatta di gesto, del suono della parola.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
11
Il suono della parola è fondamentale nella traduzione, il suono della parola cambia, e cambia anche
il contesto di comunicazione, ma cambia anche quando io adopero insieme con la parola la “strumentazione” che la accompagna e cioè le immagini, i suoni, la musica, altre immagini, altri gesti,
quella complessità che nella classicità è all’origine dell’ insegnamento/apprendimento che è il dialogo: il dialogo socratico. Cito un testo “Le origini del pensiero europeo” di Onians (Adelphi Editore),
in cui viene sviluppata l’idea che nella cultura mediterranea confluisce l’esperienza della “grecità”,
per cui parlare e apparire sono la stessa cosa; apparire ed esser-ci sono la stessa cosa e questo vuol
dire che nella prassi comunicativa, quando parlo, appaio e, se non sono capace di fare apparire, non
appare nulla e non c’è insegnamento/apprendimento.
Dunque il linguaggio è dia-logico – “passa attraverso” – ed ha un minimo di due referenti. Io dico
invece sempre tre: Me con Me e chi ho davanti. Perché il primo dialogare è Io con Io o Io con Me,
citando Paul Ricoeur.
Ma qual è il linguaggio dei nostri “clienti”?
É quello della lavagna? Della carta, della penna, della matita? Quello della parola? Prima di tutto è il
linguaggio multimediale, come linguaggio del dialogo.
È quindi importantissimo parlare con lo studente dia-logando attraverso “tutte” le multimedialità,
come forma normale dei contenuti, che restano fondamentali.
Nel settembre del 2009 Mario Morcellini, Preside della Facoltà Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza e coordinatore delle Facoltà di Scienze della Comunicazione e Giuseppe Cosentino, Capo del Dipartimento Istruzione del MIUR, hanno firmato un protocollo di intesa, che dobbiamo ora attivare.
Siamo ora interessati ad un’indagine che individui le esperienze esistenti, perché c’è nelle scuole
una ricchezza enorme; le nostre scuole sono molto più ricche di quello che si pensi, ricche di esperienze, di passione, di professionalità. Quali esperienze ci sono effettivamente? Qual è il livello di
queste esperienze di musica, cinema, teatro, ecc..
Bisogna verificare il rapporto fra le conoscenze da acquisire e queste esperienze.
Un altro passaggio è impegnativo: non tanto i curricoli, perché i contenuti non cambiano; è il modo
di comunicarli che cambia, bisogna cioè vedere come curvare, attraverso la comunicazione multimediale, i tempi; e i tempi cambiano perché una lezione frontale ha un tempo limitato, ma una lezione comunicativa ha un tempo che si espande.
Quindi all’interno dei curricoli di qualsiasi ordine di scuola bisogna fare delle scelte, individuare i
nuclei fondanti per partire con un’azione di “ricostruzione” della loro comunicazione. Verificare
quando serve il teatro, quando il cinema, quando la televisione, quando la danza.
È importante il dialogo fra tutte le componenti del consiglio di classe, riflettere sull’importanza che
questi nuclei di aggiornamento e di programmazione hanno, prima del Collegio dei Docenti, che è
monocratico, riservato ai soli docenti.
La comunicazione come categoria epocale è al centro della storia. La comunicazione formativa (che
è quello di cui stiamo parlando) sarà una risorsa, un rischio e una sfida: questa è la sfida epocale.
È stato bello arrivare qui e vedervi accoglienti; l’accoglienza è fondamentale per vivere il dialogo,
nella scuola, nella famiglia, nella società.
Ricordiamocelo: la democrazia è nella scuola che nasce; una scuola allo sbando non crea democrazia, non per nulla gli articoli 3, 9, 33, 34 della Costituzione sono il fondamento della nostra scuola.
Guardate che cosa è in gioco: l’architettura più profonda della realtà, della storia individuale, della
scuola collettiva, quindi non stiamo scherzando.
Noi siamo in gioco. Noi, nel senso di questa nostra età.
12
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Agosti
– Università
degli Studi di Verona
uto affettuosoAlberto
perché ogni
volta che
torno
Ringrazio
gli organizzatori
di Cinema come
strumento
di formazione.e vi rivolgo anche un saluto affettuoso perché ogni volta che torno a Bari
mi sentodelparticolarmente
bene.
gnanti per l’impiego
testo filmico nella
on gli insegnanti.
insegno
all’Università
di Verona e mi interesso di Cinema come strumento di formazione. Costrua l’altro è unoIodei
due grandi
film della mia
isco
anche
dei
percorsi
con gli insegnanti per l’impiego del testo filmico nella
tratta di “L’enigma di Kaspar Hauser” cinematografici
di
cuola superiore,
ma Adopero
anche in cioè
una scuola
scuola.
il testo filmico anche per fare ricerca con gli insegnanti.
Oggi vi propongo un film che amo enormemente; tra l’altro è uno
dei due grandi film della mia vita, (dopo “Il posto delle fragole” di
Ingmar Bergman). Si tratta di “L’enigma di Kaspar Hauser” di Werner
Herzog. Credo che proiettare questo film in una scuola superiore,
ma anche in una scuola media, apra delle possibilità infinite.
solitario,
essere
na stalla
itari per
(perché
ero delle
tico che
piazza,
tà, solo
he forse
a niente
Herzog ci offre infatti la storia di questo individuo solitario, che vediamo sullo schermo in mezzo ad una piazza dopo essere stato tenuto rinchiuso per 16 anni, dalla sua nascita, in una stalla che somigliava molto a una caverna.
Così proietto questo film ai miei studenti universitari per stimolare
A. Agosti, Università di Verona dei ragionamenti e per accendere il loro pensiero (perché fare forolta anche l’insegnante non si senta in una
mazione significa principalmente accendere il pensiero delle perle attese di rinnovamento del suo modo di
sone) e farli parlare tra di loro. Questo è un film, nello specifico, molto problematico che invita a rigie.
flettere
anche
sulla solitudine:
il suo stare nella piazza, dopo 16 anni di reclusione, è il suo ingresso
realtà, di questi
nuovi
linguaggi.
Come
nella società, solo contro tutti, in qualche modo esposto al rischio, ma anche forse all’opportunità
apevolezza. Riprendo
cheistruito,
ha dettoperché lui non sa niente della cultura.
di essere quello
educato,
A. Agosti, Università di Verona
o insieme ad altri”, da cui deriva l’essere
Parto da
questa immagine perché spesso mi chiedo se talvolta anche l’insegnante non si senta in
della valorizzazione
reciproca.
ale e dice “Iouna
esisto
grazie adi
te,solitudine
e tu esisti – e forse di smarrimento – rispetto alle attese di rinnovamento del suo
posizione
enta fondazione
reciproca.
modo di fare didattica, di innovazione dei linguaggi e delle tecnologie.
’è qualcosa che insegnate con particolare
ra didattica? Io
penso
che ognuno
di noi lo
Non
possiamo
non tener
conto di questa nuova realtà, di questi nuovi linguaggi. Come possiamo
che tanto pensarci,
eppure
qualcosa
di
fare per venirne fuori?
i speciale che parte il disvelamento.
Ed ecco cosa voglio dire: fondamentale è la consapevolezza. Riprendo quello che ha detto Butturini
abbiamo molti
elementi
in comune
e sono
quando
afferma
”Cum
sapio” ovvero “Io apprendo insieme ad altri”, da cui deriva l’essere consapea che ci avvicina.
Io
credo
che
l’input
di altri, ovvero nell’ottica della valorizzazione reciproca.
vole, “cum”, cioè insieme ad
tale che ci consorziamo, tra insegnanti
mettere insieme
le nostre
competenze,
per
Butturini
spinge
l’acceleratore
a livello dell’esistenziale e dice “Io esisto grazie a te, e tu esisti grazie
RDIPENDENZA
POSITIVA.
a me”, in qualche modo la nostra comunicazione diventa fondazione reciproca.
a bella immagine e parlo anche della mia
solisti dell’educazione?
Moltosapere
più spesso
Mi piacerebbe
dai docenti presenti qui se c’è qualcosa che insegnate con particolare pasmia professionalità
a
quella
di
un
altro
mio
sione. C’è qualcosa di speciale
che apportate nella vostra didattica? Io penso che ognuno di noi lo
uò che tradursi in qualcosa di vantaggioso,
faccia, magari lo facciamo continuamente senza neanche tanto pensarci, eppure qualcosa di speciale,miesiste
in ognuno
noi; ed è da questo qualcosa di speciale che parte il disvelamento.
delle teorie che
guidano
nel miodifare
idattico proponiamo ai nostri allievi?
Anch’io sono un insegnante, anche se universitario; abbiamo molti elementi in comune e sono imtempo per pensare a tutte queste cose!
merso
come
voi nella
pratica didattica: c’è questa cosa che ci avvicina. Io credo che l’input di Butturaduciamo nelle
nostre
pratiche
didattiche;
rini
sia
importantissimo,
ovvero che è fondamentale che ci consorziamo, tra insegnanti universitari
palle una teoria che ci sorregge. E dove
ai pedagogisti,
l’abbiamo
imparata
e dibensì
altri ordini
di scuola,
al fine di esplicitare e mettere insieme le nostre competenze, per costruire
nuove progettualità didattiche in un’ottica di INTERDIPENDENZA POSITIVA.
ricoleur, che in qualche modo architetta,
che poi in qualche
modo lo fa vivere
di
Chi è l’insegnante?
Non sempre
ne viene fuori una bella immagine e parlo anche della mia realtà.
e anche una Sappiamo
routine.
lavorare insieme o siamo soltanto dei solisti dell’educazione? Molto più spesso siamo dei
solisti! Ma, se riesco invece ad accompagnare la mia professionalità a quella di un altro mio collega
che si occupi di un progetto comune, questo non può che tradursi in qualcosa di vantaggioso, sia
per i ragazzi che per noi.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
13
A questo punto sorge un’altra domanda: ci sono delle teorie che mi guidano nel mio fare scuola? Ci
sono dei modelli, e se sì, quali sono? Che stile didattico proponiamo ai nostri allievi?
Ecco, di fatto accade che a volte non c’è neanche il tempo per pensare a tutte queste cose!
Dunque noi siamo dei modelli didattici viventi che traduciamo nelle nostre pratiche didattiche; noi
abbiamo uno stile di insegnamento e abbiamo alle spalle una teoria che ci sorregge. E dove l’abbiamo imparata? La risposta è: né all’università, né dai pedagogisti, bensì l’abbiamo imparata facendola! L’insegnante è, per certi aspetti, un artista, un bricoleur, che in qualche modo architetta, costruisce il suo modo di far scuola, speciale, originale, che poi in qualche modo lo fa vivere di rendita.
Certo c’è il pericolo che il suo lavoro possa diventare anche una routine.
Nell’Università stiamo lavorando proprio sulle routine degli insegnanti perché abbiamo capito che
è in queste routine che noi troviamo la pratica dell’insegnante. Ed in essa risiede l’esperienza, il suo
essere esperto, ed è da lì che dobbiamo partire.
In questo incontro di esperienze diventa molto interessante darsi la possibilità di narrare le proprie
pratiche, cioè si chiede all’insegnante di raccontare una unità didattica, di illustrarla mostrandone le
difficoltà. Poiché far scuola è spesso molto problematico, è proprio dagli incagli che derivano le
idee interessanti.
Allora, io direi, che sarebbe interessante recuperare la volontà di ascoltarsi tra colleghi, in un’ottica
che sia sempre più di accoglienza e non di giudizio.
Per questo è valida l’idea della rete, dove le persone si possono consorziare per mettere insieme le
idee e le competenze, con coraggio, senza la paura di fare tutto in maniera perfetta e senza la paura
del giudizio! Dobbiamo dunque uscire dal modello del deficit, per cui vengono avanti le nuove tecnologie e l’insegnante sembra non essere capace di fronteggiarle!
La scommessa della comunicazione didattica e della rete didattica è un’altra.
La scommessa è: partiamo dalla nostra expertise, partiamo da ciò che sappiamo fare e anche da ciò,
perché no, che non sappiamo fare e, attraverso il confronto tra colleghi, scambiamoci le competenze e integriamole.
C’è un bellissimo libro di Elio Damiano dal titolo” La nuova alleanza”, che vi suggerisco insieme ad
un altro bel libro di Paolo Calidoni “Insegnamento e ricerca in classe”, che allude alla inevitabile
condivisione.
Per chiudere direi che questa utilizzazione dei diversi linguaggi, l’intreccio tra essi, è utile perché
consente proprio la visione da diversi punti di vista e, secondo me, questa è un’ottica che è alla base
dell’interculturalità, dove l’interculturale si gioca proprio tra me e il collega, perché lui è portatore
di una cultura che non è la mia, per cui se mi metto ad ascoltarlo veramente, già mi pongo in un
dialogo davvero interculturale.
Allora io credo che la scommessa di questo progetto vada proprio in questa direzione e consenta
di educarci “interculturalmente” tra di noi, tra di noi e gli allievi, e tra gli allievi e la realtà esterna,
nell’ottica anche di una cittadinanza attiva. E Butturini in tutto questo, sottolineava che alla base di
tutto c’è un umanesimo che promuove anche noi come persone, come professionisti dell’insegnare, perché è bello lavorare assieme, e solo nello scambio ci può essere restituito il nostro senso
dell’insegnare.
Forse, allora, se riusciremo, questo sarà il più bel regalo che possiamo farci, che ci aiuterà anche a
recuperare quel senso del “voler insegnare” piuttosto che del “dover insegnare”.
È un augurio che faccio a me e che faccio a voi.
14
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
gruppali. Il cinema infatti è uno spazio nec
alla discussione, alla condivisione, all’inte
percorso di crescita, possano attivare un
Pino Guario – GET – Centro per la Ricercaintegrata
e la Didattica
dell’Immagine
con la
socialità.
L’Accademia
ragazzi di
Ringrazio la Preside e gli organizzatori per avermi invitato in questa
scuola dovedel
sonocinema
stato varie
volte per attività legate al cinema.
Sono uno psicologo innanzitutto e molti anni fa ho fondato la cooperativa GET, che ha realizzato
molti progetti di didattica dell’immagine e del cinema. Da quattro anni sono direttore dell’Accademia del cinema ragazzi, che ha sede ad Enziteto, che chi è di Bari sa molto bene essere una delle
realtà più periferiche non soltanto in termini urbanistici. È una
periferia umana e della mente, in un luogo isolato della Città di
Bari dove non accade assolutamente nulla.
In questo quartiere, che solo oggi comincia ad assumere lentamente una dimensione sociale migliorativa, abbiamo realizzato
questa struttura, ideata cinque anni fa dal responsabile della Circoscrizione di Palese-Santo Spirito (Mario Vito Bello) e avviata
con fondi messi a disposizione dalla Prefettura di Bari per contrastare la devianza e la tossico-dipendenza.
Pino Guario, GET csrl – Bari
La Circoscrizione emise un avviso pubblico per finanziare un Progetto operativo e la nostra cooperativa, vinto il Bando, dal 2005
gestisce questa struttura, che per me è stata una grande scommessa, perché andare ad Enziteto,
andarci per fare cinema sembrava una cosa assurda.
Le domande più frequenti erano: “Cosa vengono a fare? A farePino
cinema?
Che cos’é
il cinema?”
Guario,
GET
csrl - Bari
Non abbiamo avuto paura delle difficoltà e con i miei colleghi esperti professionisti e lo staff di
Cito Pasolini:
educatori abbiamo avviato gruppi di lavoro per molti mesi prima, di cominciare, senza scoraggiarci.
"I miei eroi sono sempre d
ingredie
Il primo anno riuscimmo a coinvolgere 20 ragazzi di cui 4 di Enziteto, segnalati dalla Circoscrizione,
costituisce uno degli
e tutti gli altri venuti da altri quartieri di Bari.
Questo ha consentito l’integrazione prevista dal progetto: punto estremamente positivo, quello di
non creare una Accademia-ghetto alla quale i ragazzi di Enziteto partecipassero come degli emarginati, ma di farvi partecipare ragazzi di altri quartieri, quale strumento di integrazione sociale e
culturale. La fascia di età dei partecipanti si è poi ulteriormente allargata a 16-25 anni, e questa diversità (e anche altre) è diventata la linea guida, un elemento portante, che fa parte un po’ della mia
impostazione professionale.
Nella gruppalità docenti-allievi ritrovano la trasversalità e la possibilità di far sentire, con il rispetto
di ciascuno, le proprie idee, anche da parte del ragazzo di Enziteto che non sa parlare bene l’italiano. Alcuni di questi ragazzi hanno vinto anche dei premi, grazie alla possibilità loro data di confrontarsi continuamente in questo spazio, che oggi è diventato un luogo dove si “alimentano”.
Oggi abbiamo 45 ragazzi e da un anno si sono costituite l’Accademia junior, con ragazzi di 11-14
anni, e l’Accademia donne, formata da 15 donne del quartiere, dai 20 ai 30 anni.
Le donne sono custodi delle scelte e dei vissuti che in questi quartieri si diramano in tutte le situazioni e i percorsi a rischio, sino a volte nella devianza o nell’illegalità. Dopo i primi contatti, non
molto facili, oggi le donne di Enziteto sono diventate una gruppalità essenziale nella nostra azione.
Ora vi mostro un breve cortometraggio realizzato da un ragazzo dell’Accademia, che dopo commentiamo.
[…]
L’adolescenza è la zona franca della vita, quella in cui il tumulto e l’inquietudine fanno da padrona;
l’adolescenza è il tempo della trasgressione, delle emozioni forti e imprevedibili, della scoperta
della sessualità che fa paura, delle passioni imprevedibili, instabili.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
15
L’adolescente ha un bisogno primario, impellente di essere ascoltato, accolto, anche di essere guidato nella tempesta delle proprie pulsioni.
Il cinema, con la sua capacità catartica ed espressiva, può essere un ottimo strumento di formazione, il cinema è espressione del linguaggio semiologico delle emozioni; la scena filmica diventa
una potente icona del simbolismo della realtà-sogno.
Il cinema è lo strumento migliore per esprimere il mondo dei sogni, delle emozioni, dell’istinto; è
l’incursione nella notte dell’inconscio. Le immagini, come nel sogno, compaiono e scompaiono, fra
dissolvenze e oscuramenti; il tempo e lo spazio si fanno flessibili, si contraggono e si dilatano a volontà; l’ordine cronologico e i valori relativi della durata non corrispondono più alla realtà.
I meccanismi di condensazione, l’ellissi temporale, le metafore, la drammatizzazione, lo spostamento continuo dei punti di vista, l’interpretazione soggettiva della realtà del cinema spesso sono
paragonate nella letteratura allo specchio; e in effetti nel video spesso si riflettono i contenuti della
realtà, il cinema è contenitore di tanti elementi di analisi della realtà, che sono il rispecchiamento
della vita vissuta e sognata.
Il cinema offre maggiori opportunità di interazione con altri linguaggi espressivi: corporeo, sonoro,
gestuale, semiologico, iconico. È anche il luogo ideale per poter vivere le interrelazioni gruppali. Il
cinema infatti è uno spazio necessariamente di gruppo, dove ciascun membro è vincolato alla discussione, alla condivisione, all’integrazione con l‘altro. Ci si aspetta che possa favorire un percorso
di crescita, possa realizzare una attività formativa e di forte sviluppo della individualità integrata
con la socialità.
L’Accademia del cinema dei ragazzi di Enziteto si fonda su questi principi.
Cinema e periferia sono un binomio in cui noi stiamo credendo; un altro binomio è quello della
cultura e della socialità.
Spesso abbiamo trovato difficoltà: ad esempio i politici a volte non comprendono come possano
essere integrati questi due concetti. Ho avuto difficoltà con alcuni assessorati perché non capivano
chi dovesse finanziare un progetto: se è cultura, vai all’Assessorato alla cultura, se è un progetto
sociale vai all’Assessorato alla socialità…
Sottolineo invece che la socialità ha bisogno della cultura e viceversa, perché sono entrambe situazioni che si integrano; una persona che ha difficoltà sociali non è detto che non debba “fare” cultura. Nel settore cosiddetto della socialità non ci si può occupare solo di case, strade, accoglienza,
sussidi, perché la cultura è più potente, con essa i ragazzi possono essere più se stessi, possono
parlare di sé.
Cito Pasolini:
“I miei eroi sono sempre dei perdenti, perché sono sconfitti in anticipo, cosa che costituisce uno degli ingredienti principali della tragedia. Da molto tempo si sono messi d’accordo con la morte e la disfatta, per
cui non gli resta nulla da perdere. Essi non hanno più apparenze, né illusioni da salvare, e così rappresentano l’avventura disinteressata, quella da cui non si trae alcun profitto al di là della semplice soddisfazione d’essere ancora vivi”
Vi assicuro che molte persone rispecchiano perfettamente quello che Pasolini dice.
A Enziteto, periferia come risorsa e arricchimento, come luogo di storia e narrazione i ragazzi raccontano innanzitutto se stessi.
I quartieri periferici di una città diventano solitamente luoghi di emarginazione; il nostro obiettivo
è invece quello di rivalutare questi luoghi come spazi di vita, di creatività e aggregazione sociale: la
periferia come fucina di idee, luogo di sperimentazione di nuovi linguaggi comunicativi e di crescita culturale fra diverse, di integrazione quale strumento di crescita e formazione.
16
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
itamente luoghi di emarginazione; il nostro
me spazi di vita, di creatività e aggregazione
entazione di nuovi linguaggi comunicativi e di
ento di crescita
e formazione.
Più che
trasmettere contenuti, insegnare le tecniche, è la relazione il nostro insegnamento; è la creiche, è la relazione
il
nostro insegnamento;
scita dei ragazzi
che ci interessa.è
è un’occasione
per per
creare un tempo, un luogo di incontro, un’opportunità per diventare
po, un luogoLodispazio
incontro,
un’opportunità
coro di voci vivi
dove
ognuno protagonisti
ha la possibilità
e creativi,
di sedistessi, è un coro di voci dove ognuno ha la possibilità di discutere e
favorire il guardarsi
dentro
e fuori.storie; è uno spazio per favorire il guardarsi dentro e fuori.
raccontare
le proprie
Oscar Iarussi – Presidente Apulia Film Commission
È difficile
Guario: perché lui è un campione della didattica delle immagini a livello
è un campione
della parlare
didatticadopo
dellePino
immagini
ascoltavo
Pino in realtà guardavo la sala e notavo che mentre lui parlava molti di
rdavo la salanazionale.
e notavo Mentre
che mentre
lui parlava
noi lo ascoltavano guardando lo schermo.
parentela stretta tra schermo e specchio: si
Ricordo
la battuta
Cocteau
a proposito della parentela stretta tra schermo e specchio: si doe che l’immagine
è ormai
partedidella
nostra
evisione
l nostro
e le sue
amo lo
anche
habitat
più un
w” che
sa che
vrebbe un po’ riflettere prima di riflettere, voglio dire che l’immagine è ormai parte della nostra
antropologia culturale.
Nelle case la tv è sempre accesa. Oggi la televisione ha acquisito un che di naturale, qualcosa che attiene al nostro paesaggio, ed è per questo che se qualcuno parla, e se le sue parole
vengono proiettate sullo schermo, noi guardiamo lo schermo,
quindi viviamo in un paesaggio visivo.
Il cinema è un’arte relativamente giovane anche avendo ormai
oltre un secolo di vita, ma questo nuovo habitat risale agli anni
‘60, oggi è diventato prevalente, sempre più un habitat dominante. Un esempio è il “reality show” che lessicalmente è un
equivoco straordinario: è qualcosa che coniuga la realtà allo
spettacolo.
ontratto
O.
Apulia Film
Film Commission
Commission
ermo di
O. Iarussi,
Iarussi, Apulia
ce a
ualcosa di abitudinario.
Prima si andava al cinema e si stipulava un contratto onirico, e si diceva che “sognavi ad occhi
tico”, qualcosa che non esiste più. Siamo
un cinema
problema di aperti”.
studiareLo
le schermo
immagini,diladdove
già è qualcosa che ci sovrasta e quindi contribuisce a questa dimensione
onirica,
mentre
quella
televisiva
è qualcosa di abitudinario.
ndo permeato da una lingua “marziana”, dove
tre i nostri figli sono diventati già “marziani”.
Oggi tutto questo è un “piccolo mondo antico”, qualcosa che non esiste più. Siamo drammaticatra apocalittici e integrati: i primi sono quelli
mente
indietro,
stiamo ponendo il problema di studiare le immagini, laddove già viviamo
ermano che sia
il migliore
deiperché
mondi cipossibili,
in queste immagini, ed è come vivere in un mondo permeato da una lingua “marziana”, dove ci
chiediamo
se è il caso didiimparare
fatti; per esempio
la dichiarazione
guerra questa lingua, mentre i nostri figli sono diventati già “marziani”.
lecamere da Bin Laden. Ma chi è Bin Laden?
ben oltredila effetti
dicotomia
avanzata da Eco tra apocalittici e integrati: i primi sono quelli che sorande registaSiamo
hollywoodiano
speciali;
stengononel
che2001
la tv dei
fa male,
invece
diamo la distruzione
Buddha
di i secondi affermano che sia il migliore dei mondi possibili, per cui
la
tecnologia
favorirà
la
qualità
della vita.
to pregno di cultura occidentale iconica.
più aut-aut ma et-et.
Questa è una coppia antinomica superata dai fatti; per esempio la dichiarazione di guerra dell’11
magine, ma educazione alla cecità. Che vuol
settembre 2001 fu consegnata all’occhio delle telecamere da Bin Laden. Ma chi è Bin Laden? É un
icononofobo,
suo malgrado
re e il riguardare,
ma ancheche
portare
riguardo, è divenuto un grande regista hollywoodiano di effetti speciali;
importante ribattezzare
le cose
dare loro
il delle immagini (ricordiamo la distruzione nel 2001 dei Buddha di
quindi chi, come
lui,eaveva
paura
Bamiyan in Afghanistan) in realtà ha promosso un evento pregno di cultura occidentale iconica.
Quindi l’apocalisse è dentro l’integrazione, non più aut-aut ma et-et.
Noi oggi potremmo fare non educazione all’immagine, ma educazione alla cecità. Che vuol dire?
Vuol dire imparare nuovamente.
Si tratta di stabilire nuove relazioni tra il guardare e il riguardare, ma anche portare riguardo, capire
i nessi tra ciò che guardiamo e riguardiamo. É importante ribattezzare le cose e dare loro il giusto
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
17
valore, quindi educarsi alla cecità vuol dire imparare le regole, dimenticarle per poi educarsi al
ole, dimenticarle
per poi educarsi al
nuovo sguardo.
giusto valore, quindi educarsi alla cecità vuol dire imp
nuovo sguardo.
Andrea Tedeschi – Giornalista televisivo, Antenna Sud
Vi porto i saluti del Direttore di Antenna Sud Annamaria Ferretti.
Andrea Tedeschi - Giornalista televisivo, Antenna
porto cercando
i saluti della
Rappresento oggi il punto di vista di chi la comunicazione la fa tutti i Vi
giorni,
di Direttore
mediaredilaAntenna Sud
Rappresento
oggi
il
punto di vista di chi la
realtà per narrarla a voi tutti.
Ferretti.
mediare la realtà per narrarla a voi tutti.
Noi
che
facciamo
tv
abbiamo
una
responsabilità
maggiore
nei
confronti
del pubblico:
unabbiamo
giornaleuna
Noi che
facciamo tv
one la fa tutti i giorni, cercando di
responsa
la tv basta
guardarla. Il me
bisogna leggerlo, la tv basta guardarla. Il messaggio arriva piùgiornale
diretto:bisogna
l’ uomoleggerlo,
è un animale
sociale
sociale - la comunicazione è innata - portato naturalm
– la comunicazione è innata – portato naturalmente al voler conoscere e capire quello che c’è inintorno a lui.
ore nei confronti
del pubblico: un
torno a lui.
C’è molta differenza tra comunicazione e info
va più diretto: l’ uomo è un animale
C’è molta differenza tra comunicazione e informazione.
r conoscere
e capire quello che c’è
o
e
n
o
e
i
i
,
r
o
Spesso si parla di informazione, ma questo è
unilaterale ; cioè una persona parla non presupp
dall’altra parte
ci sia
una parla
risposta.
Spesso si parla di informazione, ma questo è un concetto unilaterale;
cioè una
persona
non La comunica
concetto
bilaterale:
dall’esterno
c’è
una
presupponendo che dall’altra parte ci sia una risposta. La co-risposta, un fe
Questo accade ogni giorno, gli inseg
municazione è un concetto
bilaterale: dall’esterno
c’è una Per
ri- questo m
comunicazione,
non informazione.
sposta, un feed-back. spostare l’attenzione sui ragazzi.
Gli adulti costruiscono la propria cultura, in
Questo accade ogni giorno,
gli insegnanti
comunicamessaggi
della tv, fanno
dei
giornali,
della radio, d
zione, non informazione.comunicazione.
Per questo miNon
piacerebbe
spostare
c’è mai stato
un periodo come q
l’attenzione sui ragazzi. in cui c’è una disponibilità estrema di informazione.
Anche i ragazzi sono bombardati da not
Gli adulti costruiscono laessendo
propria cultura,
interpretando
i mesla loro capacità
di apprendimento
enorme
come
leggere.
muovendo per orientar
saggi della tv, dei giornali,
della
radio, La
deiscuola
mezzisidistacomunicacomprendere
meglio
determinati
messaggi
zione. Non c’è mai stato un
periodo come
quello
attuale,
in cui e a trasfor
Rischiamo però di dimenticare qualcosa: si cr
c’è una disponibilità estrema di informazione.
produrre comunicazione, comunicazione e non solo
non costruiamo
ancheche,
una pur
salda
cultura.
Anche i ragazzi sono bombardati
da notizie
essendo
I
ragazzi
oggi
sono
confusi
e bombardati: no
Andrea Tedeschi, Antenna Sud
la loro capacità di apprendimento enorme, non sanno come
fornire ai ragazzi gli strumenti per capire il mare tempe
leggere. La scuola si sta muovendo per orientarli a comprendere meglio determinati messaggi e a trasformare l’informazione in comunicazione.
Andrea Tedeschi, Antenna Sud
Rischiamo però di dimenticare qualcosa: si creano nuovi corsiMichele
di giornalismo
insegnare
a proTortorici per
- Dirigente
Dipartimento
Istruzion
durre comunicazione, comunicazione e non solo informazione, che rischiano di essere inutili se non
E’ importante chiarire che questo progetto
azione incostruiamo
comunicazione.
anche una salda cultura.
Personale Scolastico, ed è per sua natura un proge
orsi di giornalismo
a
forma di ricerca-azione
nella quale
la pratica dida
I ragazzi oggi per
sonoinsegnare
confusi e bombardati:
non basta una preparazione
didattica, dobbiamo
fornire
riflessioni, e le riflessioni facciano nascere altra pratic
e, che rischiano
di
essere
inutili
se
ai ragazzi gli strumenti per capire il mare tempestoso in cui stanno nuotando.
Formare per che cosa? Oggi non stiamo qu
multimedialità non parliamo di tecnologia, ma di u
cambiare gli ambienti di apprendimento. Il problema d
preparazione didattica, dobbiamo
Michele Tortorici – Dirigente Dipartimento Istruzione
MIURall’interno di un ambiente che non è l
alunni si trovano
stanno nuotando.
È importante chiarire che questo progetto nasce nell’ambito della Direzione Generale del Personale Scolastico, ed è
per sua natura un progetto di formazione dei docenti che
punta a una forma di ricerca-azione nella quale la pratica
didattica sia in grado di portare avanti le nostre riflessioni,
e leDirezione
riflessioni facciano
nasceredel
altra pratica.
mbito della
Generale
l’ambien
alunni:
l’ambien
con-sap
docente
esperie
può es
problem
può ess
azione deiFormare
docenti
puntaOggi
a una
perche
che cosa?
non stiamo qui a parlare di
grado ditecnologie.
portare Quando
avanti parliamo
le nostre
di multimedialità non par-
liamo di tecnologia, ma di una modalità di comunicazione
che punta
a cambiare
gli ambienti
di tecnologie.
Quando
parliamo
di di apprendimento. Il
à di comunicazione che punta a
e di apprendimento è importante: gli
18
.
ità offerte dai media rendono
M. Tortorici - Dirigente MIUR
M.
Tortorici – Dirigente MIUR
naziona
http://co
- 14 -
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
problema dell’ambiente di apprendimento è
importante: gli alunni si trovano all’interno di
un ambiente che non è loro familiare.
Le possibilità offerte dai media rendono l’ambiente di apprendimento più vicino al contesto degli alunni: se cambia l’ambiente di apprendimento
cambia
l’ambiente
di
insegnamento, ciò significa lavorare in con-sapevolezza e con-divisione: dalla solitudine del
docente a una condivisione, una interdipendenza di esperienze e competenze.
Portale
Portalehttp://community.comunicazionedidattica.it
http://community.comunicazionedidattica.it
Portale
Germana Berardi - Centro Ser
La piattaforma predisposta per questo progetto può essere utile, non è la soluzione miracolosa dei
problemi di condivisione che
gli insegnanti
ma
può essere
degli- ITC
strumenti.
Germana
Berardihanno,
- Centro
Servizi
“Dilos uno
Center”
Romanazzisu
- Bari
Riferirò
alcune
mod
Riferirò
su alcune
modalità dedicata
e attività
realizzate
nelDCD
nostro
Istituto dal Centro lo
Se
Illustra quindi il funzionamento della
piattaforma
nazionale
al
Progetto
http://comCenter,
che
sta
supportando
Center,
che
sta
supportando
lo
sviluppo
di
questo
progetto
in
ambito
regionale.
munity.comunicazionedidattica.it/
Possiamo
il Cent
Possiamo definire il Centro Servizi come una “agenzia
virtuale”definire
interna all’Istituto
che
di facilitare il supporto ad attività progettuali,
mediante
gruppi
di
lavoro
informali
che
prom
di facilitare il supporto ad attivit
seguono l’iter progettuale di attività tecnologiche, multimediali, dedicate al linguaggio visiv
Germana Berardi – Centro
Serviziall’innovazione
“Dilos Center”
– seguono
ITC Romanazzi
Bari
l’iter –progettuale
di atti
all’interculturalità,
metodologica.
Questa
realtà
opera
da
diversi
anni
e
si
è
consolid
all’interculturalità,
all’innovazione
Riferirò su alcune modalità e attività realizzate nel nostro Progetto
Istituto dal
Centro
Diloscomunitario
Center,
che Leonardo D
pilota
del Servizi
Programma
partire
dal 1999.
sta supportando lo sviluppo di questo progetto in ambito
regionale.
Le attività sviluppate dal Centro Servizi hanno co
Possiamo definire il Centro Servizi come una “agenzia virtuale”
in- nostro istituto un “terreno” favorevole allo svilupp
creare nel
progettuali
terna all’Istituto che si occupa di facilitare il supporto ad
attività e creative, basate su risorse promosse dallo ste
di
lavoro,
progettuali, mediante gruppi di lavoro informali che promuovonoelaborando progetti che sono stati approvati e fina
L’esperienza ci porta a sottolineare che nei percors
e seguono l’iter progettuale di attività tecnologiche, multimediali,
è importante procedere non da soli, nell’ambito di un solo
dedicate al linguaggio visivo, filmico, all’interculturalità,una
all’innosola classe; si deve tendere a costituire gruppi e reti co
non
solo formali, procurandosi la disponibilità di strutture
vazione metodologica.
interne ed esterne, che facilitino l’innovazione e l’interazione
Questa realtà opera da diversi anni e si è consolidata con un Pro-Un’attività funziona quando è gestita da un grupp
affiatato,
getto pilota del Programma comunitario Leonardo Da eVinci,
a mentre figure o soggetti “individuali” posson
G. Berardi - Centro Servizi
isolati
nel
loro stesso contesto
partire dal 1999.
Per quello che è nelle nostre possibilità abbiamo sempre ce
diffondere
nell’ambito
Le attività sviluppate dal Centro
Serviziquesto
hannoapproccio
contribuito
a creare delle scuole che hanno aderito alle nostre iniz
esempio
è
questo
stesso
percorso,
che ha replicato modalità già sperimentate di inc
nel nostro istituto un “terreno” favorevole allo sviluppo di attività
G. Berardi – Centro Servizi
integrazione territoriale e culturale.
progettuali e creative, basate su Ora
risorse
promosse
dallo
stesso
qualche cenno ad alcuni “prodotti” realizzati.
gruppo di lavoro, elaborando progetti
che sono
stati
approvatiportali
e finanziati.
Abbiamo
avviato
e sviluppato
web di supporto alle varie iniziative, per la co
delle informazioni e dei risultati. Abbiamo anche realizzato un portale in web-streaming
L’esperienza ci porta a sottolineare
neiprodotti
percorsi
innovativi
importante
procedere
non dainsoli,
video e che
filmati
dalle
scuole oè da
soggetti culturali,
classificati
base a diverse
G.
Berardi
Centro
Servizi
nell’ambito di un solo istituto
o
di
una
sola
classe;
si
deve
tendere
a
costituire
gruppi
e
reti
collabofiction, documentari, progetti, prodotti della simulazione d’impresa. Questa
modalità accresc
partecipazione
degli studenti,diche
vedono e
il proprio
pubblicato
e diffuso
rative non solo formali, procurandosi
la disponibilità
strutture
risorse,lavoro
interne
ed esterne,
che in rete, ovvia
le
opportune
procedure
di
autorizzazione.
facilitino l’innovazione e l’interazione.
Il Centro Servizi ha anche realizzato
vari prodotti espressamente
dedicati alla dida
diffondere
questo approccio
n
quali
cito
il
Progetto
“Arcipelago”
finanziato
da
INDIRE
e
al
quale
ha
partecipato
come part
Un’attività funziona quando è gestita da un gruppo motivato e affiatato,
mentre
figure
o
soggetti
esempio
è questo
per
altri,isolati
anche nel
la cooperativa
Un CD - fruibile
anche in Internet
- delineastesso
tracce per un
pe
“individuali” possono ritrovarsi
loro stessoGET.
contesto.
cinema interculturale, con una serie di film, integrazione
autori e riferimenti storico-geografici
si inte
territoriale eche
cultura
si aggregano
base alle sempre
esigenzecercato
del fruitore.
Per quello che è nelle nostre
possibilitàinabbiamo
di diffondere
questo
approccio
Ora
qualche
adsupa
Il
CD
contiene
anche
percorsi
didattici
realizzati
con
i
ragazzi
ecenno
schede di
nell’ambito delle scuole che hanno aderito alle nostre iniziative. Un esempio è questo stesso perpossono essere utilizzate per lo sviluppo di specifici progetti
curricolari.avviato e svilu
Abbiamo
corso, che ha replicato modalità già
sperimentate
inclusione
e integrazione
e cultuAltri
percorsi didirilievo
realizzati
nel nostroterritoriale
Istituto sono
un ipermedia
delle
informazioni
e dei
risultat
rale.
all’apprendimento della lingua tedesca e un
progetto
realizzato nell’ambito
dell’indirizzo
mediante un viaggio ideale multimediale geografico
Puglia, premiato
co
video ee storico
filmatinella
prodotti
dalle sc
Ora qualche cenno ad alcunieuropeo
“prodotti”
dellerealizzati.
lingue. Il sito di riferimento è stato realizzato in inglese e può essere con
fiction, documentari, progetti, pr
chiunque
in Puglia.
Abbiamo avviato e sviluppato
portalidebba
web viaggiare
di supporto
alle varie iniziative, per la condivisione delle
partecipazione
degli
studenti,
- 15 informazioni e dei risultati. Abbiamo anche realizzato un portale in web-streaming
che ospita
video
ch
le opportune procedure di autor
Il Centro Servizi ha anc
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione
Didattica”
19
quali
cito il Progetto “Arcipelago
altri, anche la cooperativa GET.
e filmati prodotti dalle scuole o da soggetti culturali, classificati in base a diverse tipologie: fiction,
documentari, progetti, prodotti della simulazione d’impresa. Questa modalità accresce molto la
partecipazione degli studenti, che vedono il proprio lavoro pubblicato e diffuso in rete, ovviamente
con le opportune procedure di autorizzazione.
Il Centro Servizi ha anche realizzato vari prodotti espressamente dedicati alla didattica, fra i quali
cito il Progetto “Arcipelago” finanziato da INDIRE e al quale ha partecipato come partner, tra gli altri,
anche la cooperativa GET. Un CD – fruibile anche in Internet – delinea tracce per un percorso sul
cinema interculturale, con una serie di film, autori e riferimenti storico-geografici che si intersecano
e si aggregano in base alle esigenze del fruitore.
Il CD contiene anche percorsi didattici realizzati con i ragazzi e schede di supporto che possono
essere utilizzate per lo sviluppo di specifici progetti curricolari.
Citodi infine
il portalenel
http://alternanzasl.diloscenter.it
alle attività di Alternanza e
Altri percorsi
rilievo realizzati
nostro Istituto sono un ipermedia dedicato
dedicato all’apprendimento
Simulazione
d’Impresa
per
le
quali
il
Centro
Servizi
cura
il
Simucenter
regionale.
Il sito ospita
della lingua tedesca e un progetto realizzato nell’ambito dell’indirizzo linguistico mediante
un viaginformazioni
anche di geografico
tipo generale,
comenella
quelle
relative
proprio
percorsodelle
di formazione.
gio
ideale multimediale
e storico
Puglia,
premiato
conailquesto
Label europeo
lingue. Il sito di riferimento è stato realizzato in inglese e può essere consultato da chiunque debba
viaggiare in Puglia.
Cito
infine il portale
http://alternanzasl.diloscenter.it
Francesca
Palumbo
- ITC Romanazzi - Bari dedicato alle attività di Alternanza e Simulazione d’Impresa per le quali il Centro Servizi cura il Simucenter regionale. Il sito ospita informazioni
Illustrerò un’esperienza condotta sulla tematica del cibo attraverso il cinema.
anche di tipo generale, come quelle relative proprio a questo percorso di formazione.
Perché occuparsi a scuola di cibo? Intanto per far riflettere sulla sua valenza culturale.
Basti qualche esempio: la cultura della carne tra i popoli germanici contrapposta a quella
mediterranea
dell’olio, –del
e del vino;– Bari
anche le radici religiose hanno profondi legami col cibo
Francesca
Palumbo
ITCpane
Romanazzi
dal cannibalismo rituale all’Eucarestia, dalla manna ai cibi proibiti. Col cibo comunichiamo, anche
quandoun’esperienza
lo rifiutiamo.condotta
Bulimiasulla
e Anoressia
tra i disturbi
più diffusi tra i nostri adolescent
Illustrerò
tematica delsono
cibo attraverso
il cinema.
purtroppo. Dunque il cibo unisce, il cibo divide.
Perché occuparsi a scuola di cibo? Intanto per far riflettere sulla sua valenza culturale.
Questa tematica, trattata ampiamente nel cinema, ben si presta ad una approfondita
riflessione
può coinvolgere
diversi
ambiti
disciplinari.
Basti
qualcheche
esempio:
la cultura della
carne
tra i popoli
germanici contrapposta a quella mediterNell’ambito
di
una
filmografia
di
riferimento
ho hanno
dato laprofondi
mia preferenza,
tre film
ranea dell’olio, del pane e del vino; anche le radici religiose
legami cola cibo,
dal abbastanza
noti: “Chocolat”,
”Mangiare,bere,
uomo,
donna”
e “Pomodori
verdi
fritticomunichiamo,
alla stazione del
treno”.
cannibalismo
rituale
all’Eucarestia, dalla
manna
ai cibi
proibiti. Col
cibo
anche
Come
affrontare
allora
questo
viaggio?
Partendo
dalla
considerazione
che
quando lo rifiutiamo. Bulimia e Anoressia sono tra i disturbi più diffusi tra i nostri adolescenti, pur- il cibo è
comunicazione
ci trasmette
perciò
un messaggio culturale che dovremmo interpretare.
troppo.
Dunque il e
cibo
unisce, il cibo
divide.
In “Chocolat” madre e figlia sono appena arrivate in un piccol
Questa
tematica,
trattatainampiamente
si
villaggio
francese,
cui aprono nel
un cinema,
negozioben
di cioccolata
ch
presta
ad unagliapprofondita
riflessione
che può
coinvolrisveglia
appetiti nascosti
o repressi
della
sparuta comunità
gere diversi ambiti
disciplinari.
“Mangiare,
bere, uomo, donna” è più un film sull
dinamiche
familiari.
La storia
raccontata
dal la
regista
Nell’ambito
di una
filmografia
di riferimento
ho dato
mia taiwanes
Ang
Lee
associa
il
ritratto
di
una
società
molto
ricca in pred
preferenza, a tre film abbastanza noti: “Chocolat”, ”Manuna
evoluzione
sconvolgente,
tra alla
americanizzazion
giare,adbere,
uomo,
donna” e “Pomodori
verdi fritti
staviolenta
e
la
conservazione
della
cinesità.
zione del treno”.
Qui il cibo assume una valenza di metafor
Come
affrontare allora
questoalla
viaggio?
Partendo
conesistenziale.
Rispetto
scena
inizialedalla
di preparazione
de
siderazione
cheessere
il cibo èinteressante
comunicazione
e ci trasmette
per- l’accentuat
cibo, può
sottolineare
anche
F.
ITCRomanazzi
Romanazzi
- Bari
F. Palumbo
Palumbo –- ITC
– Bari
ciò un
messaggio
che dovremmo
sensibilità
di culturale
alcuni studenti
rispettointerpretare.
agli animali destinati all
nostre tavole.
In “Chocolat” madre e figlia sono appena arrivate in un picAlcune sequenze sono state accompagnate da espressioni di disgusto e riprovazione a
colo villaggio francese, in cui aprono un negozio di cioccolata che risveglia gli appetiti nascosti o
significare che la cultura vegetariana sta entrando anche da noi. Ma se vogliamo vedere il taglio
repressi della sparuta comunità.
interculturale di questo film, devo dire che ha avuto una forte presa sui numerosi alunni cinesi presen
in questabere,
scuola
e donna”
mi ha èofferto
di fare
ulteriori
approfondimenti
usi e costum
“Mangiare,
uomo,
più un la
filmpossibilità
sulle dinamiche
familiari.
La storia
raccontata dalsuregiorientali.
sta taiwanese Ang Lee associa il ritratto di una società molto ricca in preda ad una evoluzione sconIn “Pomodori
verdi fritti”,
la storia
è ambientatadella
nell’America
volgente, tra
americanizzazione
violenta
e la conservazione
cinesità. degli anni ’30 - il periodo del Ku
klux clan - dà modo di parlare di xenofobia e di razzismo.
Ho poi pensato, in corso d’opera, di associare anche un altro film,” Pummarò” di M. Placido
un viaggio attraverso il razzismo presente in Italia all’inizio degli anni ‘90. Un film sullo sfruttamento
degli immigrati da parte di datori d lavoro senza scrupoli, e dunque una tematica quanto mai attuale!
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
20
Averlo mostrato in classe dopo i recenti e terribili fatti di Rosarno ha costituito una ulteriore
occasione preziosa di arricchimento e confronto con la classe.
Passo al lato più pragmatico. Come ho lavorato in classe su questo percorso filmico? Poiché
Qui il cibo assume una valenza di metafora esistenziale. Rispetto alla scena iniziale di preparazione
del cibo, può essere interessante sottolineare anche l’accentuata sensibilità di alcuni studenti rispetto agli animali destinati alle nostre tavole.
Alcune sequenze sono state accompagnate da espressioni di disgusto e riprovazione a significare
che la cultura vegetariana sta entrando anche da noi. Ma se vogliamo vedere il taglio interculturale
di questo film, devo dire che ha avuto una forte presa sui numerosi alunni cinesi presenti in questa
scuola e mi ha offerto la possibilità di fare ulteriori approfondimenti su usi e costumi orientali.
In “Pomodori verdi fritti”, la storia è ambientata nell’America degli anni ’30 – il periodo del Ku Klux
Klan – dà modo di parlare di xenofobia e di razzismo.
Ho poi pensato, in corso d’opera, di associare anche un altro film,” Pummarò” di M. Placido, un viaggio attraverso il razzismo presente in Italia all’inizio degli anni ‘90. Un film sullo sfruttamento degli
immigrati da parte di datori d lavoro senza scrupoli, e dunque una tematica quanto mai attuale!
Averlo mostrato in classe dopo i recenti e terribili fatti di Rosarno ha costituito una ulteriore occasione preziosa di arricchimento e confronto con la classe.
Passo al lato più pragmatico. Come ho lavorato in classe su questo percorso filmico? Poiché ci interessa anche capire come attuare la valutazione e la verifica di quello che facciamo, e non dobbiamo
perdere di vista questi assiomi fondamentali, ho proposto agli studenti coinvolti delle schede filmiche e ho sottoposto loro delle domande di comprensione. Così, attraverso una discussione guidata
ho avuto modo di verificare le conoscenze acquisite.
I raccordi disciplinari emersi sono numerosissimi, per citarne solo alcuni:
Boccaccio, Parini, Dante Alighieri per ITALIANO, Rabelais e Flaubert per FRANCESE, Arcimboldo e le
miniature del 15° secolo per ARTE, gli ecosistemi e la biodiversità per SCIENZE, la produzione e commercializzazione del cibo nell’ epoca della globalizzazione con una riflessione più attenta su spreco,
abbondanza e paesi del 3° Mondo per ECONOMIA, il cibo e l’eucarestia per RELIGIONE, i contesti
geografici dei film in questione per GEOGRAFIA, la fame e la carestia, la crisi che investe l’Europa nel
300 per STORIA.
E ancora Joyce per INGLESE; ma anche interessante è stata l’analisi comparata, fondamentale, come
sottolineava il dott. Tortorici, tra testo letterario e testo filmico e quindi la decodifica dei due diversi
linguaggi.
“Pomodori verdi fritti” è tratto da uno splendido libro di Fannie Flagg e alla fine del testo si può
trovare la ricetta reale dei pomodori fritti che ci ha dato l’idea (dovendo pensare ad un prodotto
finale) di un ricettario interculturale, ma anche il testo dell’ americana Joanne Harris da cui è tratto
il film “Chocolat”, ha offerto una buona occasione di raffronto tra i due linguaggi, letterario e filmico.
Sempre parlando di ricaduta sul territorio e apertura a enti esterni è stata coinvolta, in orario extra
curricolare, un’associazione di Counselling, che si occupa di disturbi alimentari, e abbiamo anche
coinvolto gli studenti in una bella iniziativa che ha avuto luogo a livello nazionale solo nella nostra
città presso il Teatro Kursaal Santalucia, ovvero la presentazione del libro “Terra Madre” di Carlo
Pedrini, presidente di Slow Food.
Confesso che per me è stato facile mettere in atto questo percorso perché nel Romanazzi abbiamo
un orario curricolare, attraverso un’articolazione modulare, il P.I.D. (Piano di Intensificazione Didattica) che si avvale della codocenza di due insegnanti in alcune ore di lezione e questo valorizza
l’integrazione dei contenuti delle varie discipline.
Concludo il mio discorso sul cinema con una citazione di Giuseppe Tornatore in “Nuovo Cinema
Paradiso” a me molto cara: “Tutto nel Cinema ha rinchiuso la vita e tutte le metafore le ho scovate nei
film”
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
21
Report dei laboratori
delocalizzati
Laboratorio 9 marzo 2010 presso ITIS “Pacinotti” di Taranto
All’incontro del 9 marzo 2010 presso l’Istituto Pacinotti – Taranto hanno partecipato il 1° Circolo
Didattico R. Moro, il 1°Circolo Didattico di San Giorgio Jonico, il Liceo Tecnologico Righi, l’Istituto
Professionale Lisi, l’ITC Einaudi, e la Scuola Primaria G. Salvemini. Sono intervenuti la prof.ssa Bosci,
il prof. Miccoli, il prof. Ercolani, la Prof.ssa Tresolini, la prof.ssa D’Adamo, la prof.ssa Avakian e la prof.
ssa Bruno.
La referente della Scuola primaria R. Moro di Taranto ha illustrato le modalità del laboratorio di
scrittura creativa e giornalismo conclusosi nel precedente anno scolastico e realizzato nell’ambito
del PON “La Scuola per lo sviluppo”.
Tale progetto si è concretizzato in fase finale nella realizzazione di un giornalino on-line. La verifica
del progetto in ambito curricolare ha avuto luogo attraverso incontri di 4 ore fissati ogni 15 giorni
con i docenti dei vacorsisti. La valutazione è stata agevole perché conteneva attività afferenti al
piano curricolare di Italiano e dunque le insegnanti valutavano nell’orario antimeridiano. Non sono
stati coinvolti esperti esterni, ma due insegnanti interni.
C’è la possibilità di inserire tale progetto a sistema, tuttavia emergono alcune difficoltà logistiche
per quanto riguarda gli spazi; di pomeriggio infatti risulta più facile prenotare i laboratori.
Il punto di forza di questa esperienza riguarda la possibilità di coniugare l’apprendimento con il
divertimento.
Interviene di seguito il referente del 1° Circolo San Giorgio Jonico. Nella scuola in cui insegna esiste già da un po’ una esperienza consolidata nell’editoria, pur tuttavia organizzata come “iniziativa
extra” non sistematizzata.
Nell’anno in corso è partito un Concorso interno per “Giornalisti in gamba”, cui hanno aderito 100
bambini. La scuola ha richiesto l’ausilio di esperti esterni: sono stati coinvolti dei giornalisti ed una
poetessa, che sono intervenuti in orario curricolare. È stata organizzata una selezione attraverso
una commissione esterna alla scuola, ma tutti i bambini partecipanti sono stati premiati con dei
gadget offerti da enti esterni. I 13 alunni selezionati hanno composto la redazione e il progetto ha
potuto avere una sua prosecuzione grazie ai fondi ricevuti dalla Provincia.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
23
È prevista l’ipotesi di creare un “Albo”, una lista cioè di “mini giornalisti” che posseggano questa
competenza come credito.
Il progetto potrebbe potenzialmente diventare curricolare, almeno inserendo delle fasi di valutazione che riportino ai colleghi gli esiti positivi dei traguardi raggiunti dai bambini; si rileva comunque uno scarso incoraggiamento sul piano economico e professionale. In conclusione della propria
illustrazione il docente ipotizza l’idea di una redazione di giornale scolastico che possa avere una
propria visibilità anche all’esterno della scuola stessa, al fine di recuperare il valore etico della comunicazione e valorizzare la competenza della criticità.
I docenti del Liceo Scientifico Tecnologico Righi di Taranto spiegano che nella loro scuola le
tecnologie si utilizzano già da diversi anni e sottolineano che questo è dovuto anche alla continuità
della dirigenza in tale scuola. Molti percorsi sulle tecnologie sono stati realizzati attraverso i PON:
Moodle, Microflash, Digiscuola.
I docenti che hanno frequentato questi corsi li hanno poi socializzati, anche se sussiste da parte dei
colleghi più anziani una certa resistenza alle tecnologie. In questa scuola le programmazioni sono
pluridisciplinari e le tecnologie vengono utilizzate in orario curricolare, più come strumenti e tecniche che come finalità, per cui non emerge l’obiettivo di valutazioni relative alle tecniche utilizzate.
Attraverso un percorso di conoscenza del territorio che ha coinvolto colleghi di italiano e storia, e di
scienze, con l’ausilio di un ente di arch\eologia (Kairos) e uno di cultura naturalista (CAI), è stato portato a termine un interessante progetto sul carsismo, il cui materiale didattico verrà presto inserito
nella banca dati della scuola.
Nel corso della realizzazione del progetto è emersa una grande cooperazione tra i colleghi e tra gli
studenti partecipanti. Ne emerge che l’aver coniugato lo studio della storia con il rilevamento dati
ha prodotto un incremento notevole sul livello di attenzione delle classi coinvolte.
Il progetto è stato impostato come unità didattica, sviluppato in 2 ore/settimanali più alcune escursioni fuori dalla scuola. È prevista la valutazione curricolare.
I media hanno avuto un ruolo rilevante nel progetto, attraverso l’archeologia multimediale, la ricostruzione dei siti con AUTOCAD, il montaggio dei video, con riprese fatte dagli stessi ragazzi.
Va sottolineato che all’inizio del percorso, troppo materiale veniva scaricato dagli alunni dalla rete,
e per questo il progetto si è reso utile anche per portare i discenti ad una maggiore consapevolezza
per l’educazione all’etica su Internet.
Quali i limiti? Un progetto di questo tipo per essere utile deve essere condiviso e interdisciplinare,
ma non è sempre facile in C.d.C. trovare gli spazi per condividere questo tipo di didattica.
Sempre dall’Istituto Righi – Taranto proviene l’esperienza del prof. Corrado Ercolani, che illustra il
progetto del Laboratorio di musica elettronica nelle classi del corso serale. Tale progetto ha consentito una infinità di raccordi disciplinari: con Fisica (i decibel in discoteca, il metallo, i metallari, la
polarizzazione dei transistor), con l’Elettronica (attraverso la costruzione di un sintetizzatore), l’applicazione dell’Elettronica alla Fisica (i semiconduttori) e la Storia (i fenomeni storici, le mode).
Attraverso “SCUOLE APERTE” la scuola ha ottenuto dei fondi (che tuttavia non stati sufficienti).
Segue l’intervento dell’ Istituto Professionale e per l’ Industria grafica LISIDE di Taranto nel
quale viene condotta durante la pausa della ricreazione una vera e propria trasmissione radiofonica, grazie all’impianto di diffusione presente in tutte le aule. Il progetto non è curricolare e non
rientra in un PON, ma fa parte di un progetto di Istituto. I contenuti sono legati alla giornata, prevedono brani musicali, ma anche delle comunicazioni di servizio e delle curiosità relative a ricorrenze
particolari. L’unico neo riguarda la timidezza degli alunni nel parlare al microfono; il punto di forza
consiste nell’aver creato una vera e propria redazione (che a rotazione coinvolge tutte l classi) e un
sito web, nel quale si possa arrivare a registrare lezioni e a condividerle sull’I-pod.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Viene segnalato come “problema difficile da superare” la mancanza di fondi adeguati e le resistenze relative al progettare e al condividere insieme.
Il referente dell’ITC Einaudi di Manduria fa riferimento a tre esperienze presentate nelle schedeprogetto (un cortometraggio, gli spot pubblicitari e il CLIL) e illustra in maniera più approfondita
l’esperienza del CLIL, come metodologia in grado di offrire un approccio diverso per l’apprendimento non solo della L2 ma anche di materie diverse dall’Inglese.
“Il ritorno di Falanto” è il titolo del progetto presentato dall’Istituto Pacinotti – Taranto e realizzato
da tre gruppi di studenti del 5° anno con un taglio sia archeologico, che artistico e agricolo.
Gli studenti hanno ideato il progetto, hanno presentato la città vecchia di Taranto attraverso la realizzazione di una performance in costume (anche i costumi sono stati realizzati dai partecipanti).
L’idea ancora da sviluppare è di tradurre i testi e renderli bilingue. Il lavoro è stato sempre discusso
in classe e la valutazione, non basata sui contenuti ma sugli aspetti relazionali, ha coinvolto l’Inglese
e l’Informatica.
Il referente dell’Istituto Comprensivo Salvemini di Talsano illustra il progetto in progress all’interno del PON che prevede la realizzazione di un cortometraggio basato su varie storie di ragazzi,
focalizzando l’attenzione sull’inquinamento ambientale.
Gli attori sono stati selezionati attraverso veri e propri provini aperti a tutto il territorio (anche ai
genitori) è tutto si è svolto attraverso un lavoro integrato dai docenti in orario curricolare.
Tra i vari i raccordi disciplinari: Italiano (per la stesura dello script), Tecnologie e Scienze Matematiche (per l’individuazione di alcuni dati statistici relativi alla presenza dell’ILVA), Musica (per la creazione del soundtrack).
Fondamentali sono stati anche i ruoli dietro le quinte.
Èstato possibile estendere il progetto a varie classi in orario sia curricolare che extracurricolare. È
prevista la valutazione degli alunni attraverso test iniziali e finali, dopo che nei C.d.C sono state
esplicitate le competenze da acquisire.
Laboratorio 11 Marzo 2010 presso Liceo “Orazio Flacco” di Bari
Laboratorio 11 Marzo 2010 presso Liceo “O. Flacco” di Bari
Introduce il dibattito Il Dirigente Scolastico Antonio d’Itollo illustrando, insieme alla Prof.ssa Celeste
Maurogiovanni, l’organizzazione dell’incontro. Le scuole si riuniscono poi in gruppi di lavoro per
Introduce il dibattito Il Dirigente Scolastico Antonio d’Itollo illustrando, insieme
ritrovarsi successivamente in plenaria
e discutere insieme
le osservazioni
emerse.Le scuole si riuniscono poi in gru
Celeste Maurogiovanni,
l’organizzazione
dell’incontro.
per ritrovarsi
plenaria edi
discutere
insieme
osservazioni emerse.
Segue una presentazione in Power
Point successivamente
che raccoglie uninventaglio
riflessioni
sullaleComunicaSegue una presentazione in Power Point che raccoglie un ventaglio di rifl
zione. Si parte da un articolo diComunicazione.
Umberto Eco dal
titoloda
“DaunInternet
cuititolo
si sottolinea
Si parte
articolo adiGutemberg”
Umberto Ecoin
dal
“Da Internet a Gutemb
l’importanza di acquisire una forma
di Competenza
critica,
per proseguire
riferimenti
a scritti
sottolinea
l’importanza di
acquisire
una forma dicon
Competenza
critica,
per di
proseguire con
scritti
di
Morcellini,
Frabboni,
Don
Milani.
Morcellini, Frabboni, Don Milani.
Viene sottolineata la valenza del Progetto di Didattica della Comunicazione Didattica come progetto
sperimentale di Ricerca-Azione e l’importanza di
portare a sistema (a curricolo) tale importante iniziativa.
Dopo aver discusso nel loro interno, i gruppi di lavoro si incontrano nuovamente in Aula Magna per
far emergere alcuni punti salienti emersi nel confronto tra scuole.
Laboratorio presso Liceo “Orazio Flacco” - Bari
Laboratorio
presso Liceo “Orazio Flacco” – Bari
Viene sottolineata la valenza del Progetto di Didattica della Comunicazione Di
progetto sperimentale di Ricerca-Azione e l’importanza di portare a sistema (a c
importante iniziativa.
Dopo aver discusso nel loro interno, i gruppi di lavoro si incontrano nuovame
Magna
per far
emergeredella
alcuni
punti salienti emersi
nel confronto tra scuole.
Fase regionale 2010 del Progetto
nazionale
“Didattica
Comunicazione
Didattica”
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La referente del Liceo Scientifico Salvemini di Bari, denota come punto di deb
progettualità in oggetto il problema “tempo”, sottolineando che, prima di muoversi opera
scuola deve riflettere su “come” occupare il tempo-scuola. Il Dirigente del Salvemini pr
La referente del Liceo Scientifico Salvemini di Bari, denota come punto di debolezza delle progettualità in oggetto il problema “tempo”, sottolineando che, prima di muoversi operativamente, la
scuola deve riflettere su “come” occupare il tempo-scuola. Il Dirigente del Salvemini prof. Mario De
Pasquale, focalizza l’attenzione su un modo di fare scuola che evidentemente non è più funzionale,
per cui sottolinea l’urgenza dello sperimentare.
È necessario un percorso che tenda a sperimentare la valenza formativa, lasciando uno spazio
aperto alla molteplicità dei codici, con dei curricola centrati sempre più sulla didattica per competenze in cui si apprendano contenuti e modi su come utilizzare i contenuti. I LMNV (Linguaggi multimediali non verbali) diventano così non una disciplina, ma un agitatore, un facilitatore.
Le convergenze possono anche essere viste in verticale, si possono anche realizzare mirando ai
traguardi delle competenze. Aggiunge che bisogna entrare in una dimensione di laboratorio con
l’obiettivo di chiarirsi sul taglio da dare. La scuola va intesa come laboratorio continuo.
Segue l’intervento della Prof.ssa Fresa, la quale, sintetizzando le riflessioni pervenute dal proprio
gruppo di lavoro, in cui erano presenti una scuola elementare, una media e tre superiori, sottolinea
quanto sia interessante conoscere le esperienze di tipologie di scuole così diverse. Quel che appare
è che la scuola primaria sembra avere più chànces di successo: più tempo, l’insegnante prevalente
per 22 ore nella classe dalla prima alla quinta elementare, e soprattutto nelle ore curricolari.
Il dibattito collettivo riprende incentrandosi soprattutto sulla necessità (avvertita da tutti) di pensare ad una alternanza della scuola con il territorio attraverso stages nei musei, nelle scuole di cinema, e così via.
La prof.ssa Dalfino insiste sull’importanza di raccordare i progetti emersi dalle scuole con la partecipazione di esperti esterni, ipotizzando eventualmente delle convenzioni con enti, teatri, musei, e
via di seguito e soprattutto nell’ottica di creare sempre il consenso nell’ambiente scolastico.
Chiude l’incontro Il Preside d’Itollo ribadendo la necessità della condivisione tra scuole nell’ottica di
una vera e propria rete di intenti.
Laboratorio 16 Marzo 2010 presso I.T.G.”E. Masi” di Foggia
Nel corso
dell’incontro
intervenuti: Il Dirigente Scolastico prof.ssa Stellacci, le docenti Tibollo,
Marzo 2010 presso
I.T.G.”E.
Masi” di sono
Foggia
Tafuro, Forte, Carella, Gladio, Guerra, Pescorelli, Massaro e il prof Contenegro,
referente
del XIlCircolo
Feltre Stellacci,
– Foggialeillustra
o dell’incontroLa
sono
intervenuti:
DirigenteVittorino
Scolasticoda
prof.ssa
docentiil progetto dal titolo: “La notte dei
orte, Carella, diritti”,
Gladio, realizzato
Guerra, Pescorelli,
Massaro
e
il
prof
Contenegro,
in occasione della ricorrenza sui diritti dei minori.
La scuola
in tale
occasione
è rimasta
dalla
dalle 8,30 fino alla mezzanotte – con
nte del X Circolo
Vittorino
da Feltre
- Foggia
illustra aperta
il progetto
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titolo: “La–notte
ato in occasione
ricorrenza
sui diritti
dei minori.
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ricaduta
enorme
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a tutti i livelli e una fortissima partecipazione da parte delle famia in tale occasione
rimasta aperta
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8,30
finoconsapevolezza
alla mezzanotte -di essere cittadini a tutti gli effetti,
glie. Ilèprogetto
sui diritti
minori
nasce
dalla
enorme sul territorio a tutti i livelli e una fortissima partecipazione da parte delle
depositari
di diritti.
L’iniziativa ha coinvolto
soggetti
Libera, Unicef, l’Ordine dei medici, le
to sui diritti dei
minori nasce
dalla consapevolezza
di essere vari
cittadini
a tutti quali
gli effetti,
Vigili
del fuoco,
quelle
realtà
agiscono
a pieno titolo sul rispetto dei
ti. L’iniziativa Parrocchie,
ha coinvolto i vari
soggetti
quali ovvero
Libera, tutti
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medici,
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tutti
quelle
realtà
che
agiscono
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titolo
sul
rispetto
dei
diritti.
diritti.
Il X Circolo, scuola di periferia distribuita su 3 plessi,
ha coinvolto nel progetto docenti e alunni di varie
scuole dell’infanzia e il comitato dei genitori (che ha
realizzato un dvd).
Alcuni Enti del territorio hanno offerto la disponibilità di attrezzature, il palco e anche fuochi d’artificio.
È intervenuta la Circoscrizione e molti partecipanti
si sono autotassati.
Laboratorio
ITG “E.
“E. Masi”
Foggia
Laboratorio presso
presso ITG
Masi” –
- Foggia
olo, scuola di periferia distribuita su 3 plessi, ha coinvolto nel progetto docenti e
uole dell’infanzia
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
26 e il comitato dei genitori (che ha realizzato un dvd).
nti del territorio hanno offerto la disponibilità di attrezzature, il palco e anche fuochi
rvenuta la Circoscrizione e molti partecipanti si sono autotassati.
è stato pubblicizzato in una conferenza stampa e con volantini affissi in tutta la città.
L’evento è stato pubblicizzato in una conferenza stampa e con volantini affissi in tutta la città.
Oltre alla valutazione relativa all’analisi dei testi e dei materiali sui diritti, ci si è soffermati su una
valutazione più a lungo termine relativa ai comportamenti, come obiettivi educativi per il rispetto
e lo sviluppo della persona. È prevista la prosecuzione dell’iniziativa con un maggiore coinvolgimento di altre scuole e una manifestazione finale estesa anche ad altri ordini di scuola.
Il referente del 6° Circolo Santa Chiara – Foggia illustra il progetto sul giornalino scolastico organizzato ogni anno, in situazione integrata, e rivolto, nell’extracurricolare, ai bambini di 4^ e 5^
classe, anche con l’obiettivo di rendere i bambini di quarta classe tutor per i nuovi iscritti.
Sono stati coinvolti tre giornalisti professionisti che hanno istruito gli alunni accompagnandoli anche nelle loro redazioni. Generalmente viene analizzato un argomento giornalistico, poi riproposto
in vari linguaggi, mettendo in campo non solo processi di analisi critica ma anche utilizzando materiale multimediale che viene poi immesso sul sito della scuola.
Per problemi economici il giornalino viene stampato solo due volte l’anno. Molta attenzione viene
rivolta all’aspetto grafico e ogni anno viene denominato con un nuovo titolo.
Poiché la scuola è divisa in 4 plessi il giornale funge anche da collante.
È molto forte la ricaduta sul coinvolgimento e la partecipazione nella preparazione di materiale
fotografico con fotocamere, cineprese, lavagne interattive. È notevole la ricaduta sia sulla lingua
madre che sulla lingua straniera (Inglese). Va rilevato che una tale esperienza si pone come forte
riscatto della scuola per contrastare la dispersione scolastica.
Il Liceo Bonghi di Lucera illustra la propria esperienza relativa al giornale d’istituto che, nello specifico, risulta essere extra curricolare. Per la valutazione, vengono esaminati gli argomenti di attualità durante le lezioni. Come nota dolente emerge la scarsa partecipazione da parte dei colleghi e la
mancanza di fondi.
La Scuola secondaria di 1° grado N. Zingarelli – Foggia porta avanti, oltre ad una attività teatrale
con un esperto, il giornalino scolastico in collaborazione con la Gazzetta del Mezzogiorno. Il progetto si intitola “Giocare con la complessità”, e consiste nella realizzazione di un ipermedia, costruito con un software fornito dal Politecnico di Milano.
Si tratta di una forma di scrittura progettata, multimediale e cooperativa, partendo da un webcasting con tutti i siti da cui i ragazzi estrapolano i dati, strutturando poi il piano editoriale in capitoli
e paragrafi e costruendo l’ipertesto.
La struttura è anche multimediale perché utilizza tutti i linguaggi, prevede la scelta delle immagini,
dei file sonori e di brani musicali. È cooperativo perché gli studenti lavorano in gruppo e all’interno
del gruppo si assumono una propria responsabilità rispettando il punto di vista dell‘altro.
Nel percorso rientra anche l’uso delle rubriche e il brainstorming.
Si tratta dunque di una riflessione meta-cognitiva continua e la rubrica racchiude grandi possibilità
valutative per il docente. Lo svolgimento riguarda l’ora di approfondimento linguistico.
Quest’anno il percorso viene svolto in ambito curricolare e, essendo coinvolti molti docenti in progetti di questo tipo, il consenso è diffuso. La scuola raccoglie una utenza mista ed opera in un quartiere periferico: questa attività mantiene vivo l’interesse per la scuola.
“Un cortometraggio per Comunicare” è il titolo di un altro progetto della “Zingarelli” di Foggia, con
approccio e tematica completamente diversi. Si svolge in orario extracurricolare, mediante un finanziamento del PON, in una prima e seconda classe con bambini in età particolare che manifestano i primi cambiamenti e che hanno voglia di comunicarlo, di parlarne ma non hanno sempre
voglia di scrivere. Attraverso l’uso della videocamera questo diventa più facile, gli alunni diventano
registi e così le loro conoscenze vengono trasferite in un prodotti filmico.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
27
Si parte con la visione di alcuni corti prescelti dagli insegnanti e si chiede poi loro di rielaborare ciò
che hanno osservato attraverso delle schede. Il corto realizzato quest’anno dal titolo ”Giù la maschera” ha costituito una interessante occasione per lavorare sul tema del Bullismo.
Il lavoro di verifica si è basato sulle caratteristiche del corto. La ricaduta curricolare è passata attraverso il lavoro di analisi linguistica e ricostruzione del testo filmico.
Le referenti del 5° Circolo Didattico San Lorenzo Maiorano – Manfredonia illustrano l’esperienza
di arti espressive integrate attuata nella loro scuola, finalizzata agli obiettivi di cittadinanza attraverso canali di comunicazione preferiti dai bambini e orientati di volta in volta verso una nuova tematica sociale.
Il progetto viene sviluppato attraverso 2 ore curricolari recuperate dalla flessibilità e integrato con
altre 30 ore curricolari a partire dal mese di marzo. Attraverso una coprogettazione dal titolo “Water
for life”, ogni alunno è partito con una libera investigazione sulla tematica scelta e il reperimento di
filmati, articoli, ecc. in Internet.
Usando la fantasia tutti sviluppano idee e approfondimenti sull’arte nell’acqua, l’acqua nella storia
e nella religione, il risparmio dell’acqua e poi alcuni di essi sono entrati nel ruolo dei “grilli parlanti”
per divulgare e sensibilizzare anche gli altri.
È stato facile coinvolgere tutte le discipline: Linguaggi multimediali non verbali, Inglese, Canto,
Scienze, e così via.
È stato coinvolto un esperto di danza che ha contribuito a realizzare le coreografie dello spettacolo
che è stato presentato presso il Comune.
I vantaggi? Lo sviluppo delle competenze trasversali, l’autonomia, la cooperazione, l’apertura verso
l’altro. Anche i più timidi si sono sentiti coinvolti e protagonisti.
La valutazione “disciplinare” è stata svolta in contesti formali, mentre per le competenze trasversali
si è lavorato sulle relazioni. È emersa una maggiore disponibilità dei bambini e anche una maggiore
consapevolezza da parte degli stessi sull’interdisciplinarietà degli argomenti affrontati.
Grazie alla collaborazione di un collega di informatica è stata realizzata una presentazione del prodotto finale in Power Point. Non è stato utilizzato alcun finanziamento.
Potenzialmente si potrebbero coinvolgere anche altre scuole in senso verticale.
La referente del Liceo Classico Virgilio di Vico del Gargano illustra un progetto che ha l’obiettivo
di avvicinare gli studenti alle favole e alla riscrittura, alla sceneggiatura, alla creazione di un fumetto.
Emerge forte la difficoltà relativa ai tempi di realizzazione, al tempo da dedicare per non penalizzare la didattica curricolare. La valutazione è prevista come autovalutazione o valutazione tra pari.
Come realizzazione finale si prevede una pubblicazione, fondi permettendo.
L’Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II di Candela con sezione staccata a Rocchetta, in occasione del la Festa del 4 novembre, ha condotto un progetto condiviso con le quinte e terze classi,
partendo dalla ricerca sulla storia locale, sulle memorie degli avi e sulla toponomastica del territorio.
Risultato finale: un ricco lavoro di raccordo, con poesie, filastrocche incentrate sulla pace e testimonianze in diretta di anziani.
Si sottolinea la forte ricaduta sul territorio, che ha visto la celebrazione della Santa Messa la mattina,
il coinvolgimento del Comune, del Prefetto e dell’Associazione dei combattenti.
L’attività si è sviluppata attraverso un lavoro curricolare, fino all’evento del 4 novembre, ed è ancora
in corso; si prevede, come prodotto finale, la realizzazione di un ipertesto.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
L’Istituto Comprensivo di Lesina illustra il progetto di musicoterapia, attuato in orario curricolare
prevalentemente sui ragazzi del sostegno, in un’ora a settimana, durante la quale l’insegnante di
sostegno viene affiancata da una musicoterapeuta.
Si tratta di un percorso guidato, con ascolto da CD e poi setting in single time, predisposto in cooperazione, fino al coinvolgimento diretto e all’interazione del ragazzo diversamente abile.
Il docente di sostegno viene contemporaneamente formato dal musico terapista perché possa continuare il lavoro anche durante il resto della settimana da solo. Punti di forza: interazione anche con
la famiglia dell’alunno, affiancamento del docente della classe.
L’ITG Eugenio Masi – Foggia illustra il progetto “Lettura e oltre”.
Si tratta di andare oltre il testo e l’autore, e lo stesso libro di testo.
I ragazzi hanno spesso problemi con la lettura e per questo, partendo dall’idea del programma televisivo “Per un pugno di libri”, è stata utilizzata la competizione come idea di base, partendo dalla
lettura di un testo per partecipare ad una gara ad eliminazione, utile anche per accettare le sconfitte e far capire quanto il lavoro di ognuno sia utile a tutti.
La “gara” si svolge in tre manches.
La prima manche richiede che i ragazzi presentino un testo in non più di 5 minuti attraverso varie
modalità (musica o corti); la seconda manche riguarda le domande sull’ autore, il contesto storico e
sociale; la terza manche riguarda la conoscenza del testo.
È stata individuata una giuria esterna. Le classi vincitrici si sono confrontate su un ulteriore testo e
hanno partecipato ad una gara finale che ha avuto in palio un mini viaggio per due classi vincitrici,
una per il biennio e una per il triennio.
La valutazione si è basata su prove libere e prove di produzione.
Non sono state coinvolte le quinte classi. perché questo progetto utilizza molte ore curricolari. Le
difficoltà: la presentazione in collegio registrò pareri negativi poiché verteva troppo sull’italiano e
non era ritenuto ideale per una scuola tecnica.
Ma poi il progetto è passato grazie alla caparbietà di alcuni nel sottolineare che anche in tale tipologia di scuola la padronanza della lingua madre è alla base di tutto!
Laboratorio 18 Marzo 2010 presso IP “N. Garrone” – Barletta
Sono intervenuti: Il Dirigente Scolastico A. F. Diviccaro, ledocenti Insanguine e Agatino, i prof. Tavani
e Putignano.
Il prof. Diviccaro, dopo il saluto ai colleghi delle scuole presenti, ha sottolineato l’importanza del
Progetto “DCD” evidenziando che, poiché è in atto il riordino, è molto chiara una cosa già emersa
col Decreto Fioroni del 2007, ovvero che questo è un momento in cui la scuola passa dalla programmazione per obiettivi alla programmazione per competenze, e che proprio a tal riguardo questo
progetto coglie un aspetto fondamentale della riforma perché si focalizza sulla ricaduta delle competenze nel curricolo.
La prof.ssa Insanguine del Liceo Classico Casardi di Barletta illustra alcune delle difficoltà incontrate nel suo percorso, dovute fondamentalmente al fatto che, spesso, ciò che esula dalla lezione
tradizionale frontale viene considerato “bizzarro”. Il laboratorio teatrale infatti, prima che venisse
attuato il progetto “DCD” sembrava completamente staccato dal contesto scolastico.
Il Progetto in questione pone l’accento sull’importanza dell’immagine e su come recuperarla attraverso la classicità, da cui appunto il titolo “Iconofilia, iconoclastia…”
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Inizialmente gli studenti mostravano resistenze a frequentare il laboratorio in orario extracurricolare, ma poi l’entusiasmo ha prevalso. È stato coinvolto il Teatro Borgia di Barletta, quale esperto
esterno, con il quale il laboratorio va avanti già da vari anni.
In mancanza di fondi le famiglie hanno contribuito alle spese perché il laboratorio fosse comunque
realizzato.
La competenza fondamentale in gioco è la “Compteenza emozionale”. Tuttavia il progetto resta
quasi un fatto “privato”, perché manca il consenso da parte dei colleghi, laddove invece – ribadisce
la prof.ssa Elisabetta Dalfino (referente regionale del Progetto DCD) – dovrebbe essere condiviso
anche a livello di Collegio dei docenti, perché altrimenti un tale investimento rischia di perdersi.
Viene ulteriormente sottolineato, nel dibattito che segue, quanto sia importante creare il consenso
intorno a se stessi, passando anche sopra gli attacchi degli altri e quanto sia necessario sforzarsi di
mettere a sistema certe metodologie didattiche. Un’esperienza come quella appena illustrata potrebbe creare un prezioso raccordo con i teatri del territorio e, perché no, con i musei.
Il referente della Scuola Media Garibaldi di Trinitapoli sottolinea l’urgenza di svecchiamento
della scuola, nell’ottica di una comunicazione più attiva e più digitale, che renda tutti protagonisti.
È importante inoltre che ogni tipo di iniziativa venga presentata a livello di unità di apprendimento
e sempre condivisa a livello di C.d.C., anche per comunicare meglio alle famiglie ciò che si fa di “diverso” nella scuola e non perdendo mai di vista il motto di Einstein, secondo cui ”La fantasia conta
più del sapere”.
Segue l’illustrazione del progetto “Benessere dello studente” che è entrato a sistema nella Scuola
Media Garibaldi, in quanto tutte le classi partecipano all’attività di fine anno e prevede non solo la
drammatizzazione, ma anche il musical.
È in corso anche il progetto sulla legalità, che viene sviluppato partendo proprio dal Regolamento
della scuola. Forte è la ricaduta sul territorio. L’unico neo è che ogni anno cambiano vari docenti e i
fondi disponibili sono sempre piuttosto scarsi per cui generalmente si cerca di coinvolgere le famiglie a livello di consiglio di Istituto, chiedendo loro qualche piccolo contribuito.
Segue la presentazione del progetto della Scuola Secondaria di primo grado di Minervino
Murge a cura del docente di Educazione Musicale, il quale si cimenta sui musical da 7 anni.
Dopo aver illustrato come organizza il proprio lavoro all’inizio dell’anno scolastico, spiega che condivide sin dall’inizio il progetto in consiglio di classe e in consiglio congiunto poiché si tratta di una
Scuola Comprensiva e, successivamente, in Consiglio di Istituto.
Vengono organizzati tre laboratori – artistico, musicale e motorio – svolti in orario curricolare con
tutti i ragazzi dalle prime alle terze, classi cioè eterogenee, coinvolgendo così non solo i ragazzi in
difficoltà, ma anche le eccellenze.
Dopo l’individuazione dei ragazzi più “predisposti” il progetto viene distribuito su 150 ore extracurricolari e coinvolge un esperto esterno, che segue soprattutto la parte iconografica.
La ricaduta sul territorio è molto forte perché a Minervino Murge non esiste neanche un cinema!
Purtroppo mancano gli spazi, per le prove. L’amministrazione comunale dà una mano offrendo il
Parco comunale per la manifestazione finale e l’impianto luci. Le famiglie collaborano molto con la
realizzazione dei costumi.
I ragazzi affrontano un pubblico e questo è assolutamente efficace. Si è fatto ricorso ai PON 3.2.b e
ciclicamente qualche contributo viene mutuato dalle associazioni culturali con le quali è stato stipulato un vero e proprio patto. Lo spettacolo ha avuto anche dei riconoscimenti esterni, ma soprattutto sopravvive nei ragazzi questo vissuto ritrasferibile nelle famiglie.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Non vengono mai perse di vista le competenze e le conoscenze che gli studenti, attraverso queste
iniziative riescono a raggiungere.
Il Dirigente Scolastico dell’ Istituto N. Garrone di Barletta mostra un video dell’Associazione Nazionale ADI, nato dalle provocazioni di Darren Draper sui digital natives, e presentato durante il Seminario internazionale ”Da Socrate a Google: come si apprende nel nuovo millenio”.
La visione del filmato sottolinea ancora una volta le difficoltà e le resistenze di alcuni docenti di
fronte alle tecnologie e alla multimedialità, che sono tuttavia inevitabilmente necessarie laddove si
voglia favorire l’acquisizione di determinate competenze. In poche parole per essere ascoltati e
compresi è necessario e indispensabile parlare lo stesso linguaggio dei giovani e per questo motivo
sarebbe dovere di ogni docente sforzarsi di imparare e di calare nella propria didattica ogni tecnologia utile ai fini di un più efficace apprendimento.
Rispetto a questa grande urgenza si segnala, pur tuttavia, la ristrettezza di mezzi e dotazioni di
molte scuole, contingenza resa più evidente dai recenti tagli finanziari.
La prof.ssa Palumbieri dell’ITC M. Cassandro di Barletta, parla della propria “esperienza di volontariato” nel perseguire un progetto partito già da qualche anno sul giornale scolastico dal titolo
“Stay tuned”,che ha visto la realizzazione soltanto di due numeri.
Pur con la scarsa collaborazione da parte dei colleghi (perché svolto in orario extracurricolare), il
progetto ha coinvolto tutti i ragazzi dell’indirizzo Igea e Mercurio. Gli articoli redatti vertono sulle
problematiche individuate all’interno della scuola, anche nell’ottica di condividere il giornalino con
il Polivalente (Istituto adiacente al “Cassandro”) e di andare a intervistare al Sindaco.
Nel corso degli anni il progetto ha assunto un taglio sempre più competitivo perché si è aggiunto
anche il Liceo Classico e si è creata una vera e propria sfida tra le due scuole.
Entrambe infatti si sono misurate attraverso due pubblicazioni. In seguito il progetto della redazione è stato sostenuto dal P.O.N. e l’esperienza è stata allargata con il coinvolgimento di due esperti,
tra cui un vignettista, che ha guidato gli studenti nell’ideazione di vignette satiriche.
È emerso che alcuni ragazzi coinvolti, pur non avendo studiato molto durante l’anno, hanno pur
tuttavia dimostrato, durante gli esami di Stato, che attraverso il giornale scolastico hanno potuto
sviluppare delle competenze incredibili!
Resta il fatto che il progetto purtroppo non è andato avanti per mancanza di fondi; si sta cercando
di proseguire l’esperienza on line.
La referente del 4° Circolo San Domenico Savio di Barletta socializza l’esperienza del progetto
Comenius “Coma’ gatta” mostrando il DVD realizzato dalla propria scuola, ispirato ad una favola
pugliese.
“Un ponte tra il passato e il presente” è il titolo del lavoro, “ponte” inteso soprattutto come mezzo
di comunicazione tra le genti di ogni cultura. Il DVD si avvale di una traduzione in vernacolo, la rielaborazione della fiaba in versi e poi la traduzione in inglese, oltre alla creazione di filastrocche.
Queste ultime hanno avuto una forte ricaduta sul senso del recupero della tradizione orale. L’utilizzo della fiaba ha avuto l’obiettivo di creare un collegamento anche con i partner europei (Germania e Polonia).
Per il Primo Circolo Oberdan di Andria, i progetti presentati sono due: “Incontriamoci su Skype”
e “Il giornalino”.
Quello su Skype è nato come e-twinning con una scuola rumena, facendo seguito ad un progetto
dell’ anno precedente. Attraverso questo gemellaggio insegnanti e studenti avevano lavorato su un
ricettario del nostro paese e dei bambini rumeni.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
31
Inizialmente si era notata una scarsa condivisione tra i bimbi rumeni e gli italiani e così le docenti
italiana e rumena, per favorire la comunicazione, hanno deciso di far “incontrare” i bambini mediante Skype, in video conferenza, per tre volte in occasione del Natale, poi nuovamente a Pasqua
e successivamente a fine anno scolastico.
La docente rumena traduceva in simultanea in italiano. Alcuni genitori hanno partecipato filmando
tutta l’esperienza. I bambini si sono così “incontrati a distanza” e hanno chattato. Tutto questo lavoro è stato pianificato con mappe concettuali in classe per preparare gli argomenti da trattare con
i giovanissimi rumeni. È stato scelto il tema delle vacanze, delle abitudini, delle tradizioni natalizie e
pasquali. Numerosi i raccordi disciplinari con Tecnologia, Italiano, Religione, Geografia.
Il progetto ora è terminato ma potrebbe avere un suo proseguo nell’anno successivo. Si è rivelato
molto utile sul piano della socializzazione e condivisone in un’ottica interculturale.
Il secondo progetto della stessa scuola riguarda il giornalino, inteso come mezzo per divulgare conoscenze e collaborare in toto. Si è costituita una redazione formata dai bimbi delle quinte classi,
che hanno lavorato sugli argomenti proposti dalle altre classi, raccogliendo informazioni sui concorsi, le iniziative a livello locale, e anche tutte le esperienze relative al POF, e successivamente anche al PON.
Alcune pagine sono state dedicate ai giochi linguistici, alla produzione di testi poetici, ai premi vinti.
Per la grafica ci si é affidati ad un esperto che ha anche fatto lezione di redazione.
Il giornalino viene distribuito a docenti, genitori, enti e al quartiere. Si conta di continuare facendo
affidamento sulle risorse disponibili, e come al solito sul volontariato…
Segue l’intervento della Scuola Media “G. Rocca”di Trani che utilizza l’orario flessibile da anni, e
che ha un indirizzo musicale, per cui si è pensato, l’anno scorso, di presentare un progetto del PON
e di mettere in scena il testo di un’altra scuola, eseguendo e inventando musiche e testi per il concerto, il coro e per il percorso teatrale.
Un modulo ha messo insieme le tre esperienze e tutto è stato rappresentato al Teatro Impero di
Trani con concerto e orchestra.
Sono state sviluppate le competenze trasversali, come l’attenzione alle indicazioni del maestro, la
drammatizzazione, e così via.
Nell’ultimo anno invece il progetto è stato solo musicale, giocando sull’improvvisazione e sulla creatività, che è uno degli elementi guida del PON in corso nella scuola. C’è un medio tasso di condivisione perché alcuni docenti fanno ancora fatica a capire che partecipare a un PON non significa
sottrarre tempo allo studio.
Alla domanda “Come è stata condotta la valutazione?” la referente risponde entusiasticamente: ”In
base all’applauso del pubblico!”
Laboratorio 23 marzo 2010 presso ITAS “G. Deledda” di Lecce
Nel corso dell’incontro tenutosi a Lecce sono intervenuti i referenti degli istituti: I.T.I.S. “G. Giorgi” di
Brindisi, I.I.S.S. “Epifanio Ferdinando” di Mesagne, Istituto d’Istruzione di 1° grado “ Grandi” di Lecce,
Scuola Primaria di Minervino Lecce, Scuola Primaria “ De Amicis” di Squinzano, I.C. “Giannuzzi” di
Acquarica del Capo, I.I.S.S. “De Pace” di Lecce, I.T.A.S “G. Deledda” di Lecce.
Le Referenti dell’ITIS “Giorgi” di Brindisi, Marina Perdonimi e Ersilia Meo, illustrano due progetti
curriculari.
Il primo progetto, dal titolo “Back to the 60’s”, è stato svolto in una classe quinta ed è nato dalla
difficoltà riscontrata dalla docente di non riuscire a terminare entro maggio il programma di Storia.
La collega ha modificato la sequenza del programma iniziando a settembre – dopo una breve in32
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
troduzione – dalla Seconda Guerra Mondiale, per giungere poi ai fatidici anni ‘60 che sembravano
interessare maggiormente gli alunni.
Si tratta di un progetto in progress, che vedrà la realizzazione di un ipertesto sugli anni ‘60. Dopo
una introduzione sugli anni ‘50, la presentazionPPTe conterrà una cronologia che presterà attenzione a eventi chiave, a personaggi (Kennedy), al mondo spettacolo e ai simboli degli anni ‘60: jeans, motociclette, auto.
Nella realizzazione del PPT entreranno in campo le competenze che i ragazzi possiedono in campo
informatico. Molto interesse ha suscitato la visione di alcuni film sulla condizione femminile: “Sedotta e abbandonata” di Pietro Germi – facendo riferimento anche al Codice Rocco – “La moglie più
bella” di Damiano Damiani, che racconta la storia di Franca Viola, la prima ragazza siciliana a rifiutare un matrimonio riparatore, “Monna Lisa smile” di Mike Newel, che analizza la condizione della
donna negli anni ‘50 negli USA.
Questo approccio ha comportato qualche problema sull’attendibilità delle fonti; è necessario anche una educazione alla ”ricerca”.
La docente suggerisce l’idea di un elenco di siti affidabili.
Tra i punti di forza l’entusiasmo degli studenti, la collaborazione creata dal progetto comune.
Tra i punti di debolezza: i tempi di realizzazione (se dovesse riproporre il progetto non coinvolgerebbe una quinta classe, ma una quarta e andrebbe a circoscrivere maggiormente l’argomento), la
mancata condivisione del progetto da parte di tutti i docenti del C.d.C.
Sono state utilizzate solo le sue ore di lezione (per la visione dei film si è preferito il pomeriggio); il
docente di Informatica ha fatto da supporto, ma è mancata l’idea di essere un team.
La verifica e la valutazione hanno riguardato l’acquisizione dei contenuti, il rispetto delle consegne,
la capacità di lavorare in gruppo, la rielaborazione scritta, l’ assemblaggio, l’ inserimento musicale e
video.
Il secondo progetto dell’Istituto “Giorgi” è nato invece da una difficoltà riscontrata dalla docente
di inglese in una classe quarta: alunni molto problematici, con scarsa motivazione allo studio e limitata o assente applicazione a casa.
La difficoltà è emersa nella memorizzazione dei verbi irregolari, dopo vari tentativi di coinvolgimento e numerose strategie didattiche, uno studente ha proposto di trovare verbi irregolari nelle
canzoni inglesi.
La proposta è piaciuta subito alla classe che ha iniziato a cercare canzoni, e a “ tagliare” pezzi di
musica contenenti i verbi irregolari.
In questo lavoro il docente di Informatica è stato di supporto. Il tempo dedicato al progetto è stato
di tre ore settimanali (una di inglese e due di informatica). Tra i punti di forza il maggior coinvolgimento degli studenti, il comportamento del gruppo classe, le ricadute positive sul lavoro a casa. Il
progetto ha permesso l’acquisizione di competenze trasversali.
Tra i punti di debolezza il limitato coinvolgimento degli altri docenti.
La verifica e la valutazione sono avvenute in itinere.
La referente dell’I.C. “Giannuzzi” di Acquarica del Capo, prof.ssa Paola Villani, illustra il progetto
“Piedibus”, attività interdisciplinare (italiano, arte e immagine, informatica, cittadinanza e costituzione) che ha interessato tre ordini di scuola (primaria, S.S di 1° grado, S.S di 2° grado), e che ha riguardato l’educazione stradale. Sono stati coinvolti genitori, studenti, Enti territoriali, Polizia municipale, Protezione civile, Pro Loco.
Il progetto prevede una manifestazione finale; è stato creato un blog per conoscere commenti,
suggerimenti e criticità al fine di ri-progettare “aggiustando il tiro”.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
33
Tra i punti critici la mancata collaborazione dei docenti della S.S. di 2° grado (i docenti sembrano
molto legati all’individualità, manca il coinvolgimento).
Tra i punti di forza la motivazione degli studenti scolasticamente più deboli, le nuove tecnologie,
l’utilizzo di internet, le ricadute positive sulle competenze linguistiche e sulla capacità di sintesi.
La prof.ssa Bernadette Salice illustra il progetto della Scuola Primaria “De Amicis” di Squinzano
”Cineforum in continuità” che ha coinvolto i genitori degli studenti di una classe quinta, una prima
di una S.S. di 1° grado e un’associazione di disabili.
Gli studenti sono stati preventivamente formati e informati sui film, fornendo una scheda filmica. La
visione dei film è avvenuta nel pomeriggio, basata su argomenti curricolari. Nel precedente anno
scolastico è stato realizato un cortometraggio sui diritti dei bambini.
Tra i punti di forza del progetto la possibilità per i bambini di “fare qualcosa con i genitori”.
Un incontro con il regista E. Winspeare – che è stato molto apprezzato – ha permesso la stesura di
una sceneggiatura con temi riguardanti la salute, l’integrazione e l’istruzione.
Tra i punti di debolezza l’assenza di collaborazione con la scuola secondaria. Il progetto sarà riproposto con una quarta e una quinta classe della scuola primaria.
La prof.ssa Antonella Corvaglia dell’I.C. di Minervino di Lecce illustra il progetto “Chi fermerà la
musica?” finanziato dal Programma “Scuole aperte”, finalizzato alla creazione di un coro scolastico.
L’idea è nata dall’esigenza di creare un senso di appartenenza dei nove plessi dell’Istituto.
Il progetto ha previsto momenti dedicati alla recitazione teatrale, all’ educazione alla legalità, alla
danza e alla pittura.
È stato previsto un modulo con adulti – genitori e nonni – per creare il coro della scuola.
Tra i punti di forza del progetto il grande impatto sul curricolo, il miglioramento dei risultati in lingua italiana, il miglioramento delle prestazioni degli alunni scolasticamente più deboli, il rafforzamento dell’identità.
Tra i punti di debolezza: la difficoltà di mettere insieme le varie attività, i tempo per mettere d’accordo tutti, la ricerca dei mezzi di trasporto, il limitato coinvolgimento di alcuni docenti.
La prof.ssa Antonella Rizzello illustra il secondo progetto dell’ I.C. di Minervino di Lecce, curricolare, nato dalla necessità di inclusione e di integrazione di un alunno diversamente abile in una
quarta classe. L’alunno necessitava del computer in classe; per non sottolineare negativamente
questa necessità, tutta la classe è stata coinvolta nell’informatizzazione della biblioteca utilizzando
un software gestionale per catalogare i libri per argomenti
L’esperienza ha permesso al ragazzo di fare da tutor ad altri perché possedeva competenze che
poteva “trasmettere” agli altri alunni. Il progetto si è concluso con uno stage alle Terme di Santa
Cesarea, dove è stato possibile fare un confronto con il software utilizzato dalle Terme per catalogare i trattamenti e i dati dei clienti.
Inoltre gli alunni sono stati sensibilizzati all’analisi del messaggio pubblicitario.
Il progetto si è concluso con un opuscolo inviato alle famiglie, un video e una presentazione ppt. La
valutazione ha utilizzato schede e griglie di osservazione. Tra i punti di criticità: la difficoltà a trovare
docenti accompagnatori per lo stage alle Terme.
I referenti dell’ITAS “Deledda” espongono tre progetti relativi a: Teatro, Murales, utilizzo della LIM.
Il progetto Teatro si è avvalso della collaborazione di un docente di Storia del Teatro dell’ Università
del Salento e di due attori. È stata evidenziata la difficile collocazione nel curricolare e la difficoltà a
far accettare dai colleghi l’importanza del progetto, visto come ”distrazione”.
34
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Il progetto Murales ha visto la collaborazione di esperti esterni che hanno supportato gli alunni
nella creazione di prototipi di murales.
Il progetto LIM è iniziato due anni fa con la formazione dei docenti.
Tra i punti di forza: la maggior attenzione durante le lezioni, la positiva ricaduta sul clima della
classe, l’integrazione con la multimedialità che affascina i giovani.
Tra i punti di criticità: la resistenza da parte di alcuni colleghi
Il prof. Lorenzo Delicato dell’IISS “Epifanio Ferdinando” di Mesagne, illustra il progetto extracurriculare della durata di 25 ore “Reinterpretazione delle favole di Rodari”
L’obiettivo è stato quello di avvicinare i ragazzi alla musica e alla letteratura. È stata prevista la realizzazione di un video. Il progetto si è avvalso della collaborazione di un esperto e rientra nelle attività consolidate che si svolgono ormai da vari anni, interessando gli studenti del biennio per valorizzarne le abilità individuali.
L’Istituto secondario di 1° grado “Grandi“ di Lecce illustra il progetto che si prefigge di “educare
alla decodificazione del linguaggio filmico”. La prof.ssa Maria Rita Ancona spiega che il progetto
coinvolge tutti gli alunni dell’Istituto. Ogni anno, ogni classe – preparata dai docenti di lettere – assiste alla visione di tre film. I temi rientrano nella curricularità.
Tra i punti di forza: il miglioramento del comportamento in classe e nella sala (divieto di consumare
cibo, attenzione e concentrazione per la compilazione della scheda filmica, l’acquisizione di competenze/abilità: comprensione, analisi, interpretazione e valutazione della realtà).
Il prof. Francesco De Vincentis dell’IISS “De Pace” di Lecce presenta “Fare Salento”, progetto che si
prefigge di promuovere la cultura del territorio.
Il progetto, in progress, vede coinvolti gli studenti del settore audiovisivo (terza quarta e quinta
classe di video montaggio) e coinvolge la Letteratura (il poeta Vittorio Bodini) e la multimedialità
per avvicinare i ragazzi al testo poetico. Il progetto prevede cento ore di attività extracurriculari e
una fase curricolare che riguarda la poesia del ‘900 e il Barocco leccese.
Laboratorio 24 marzo 2010 presso l’ITC “ D. Romanazzi” di Bari
in collaborazione con Liceo Classico “Cagnazzi” di Altamura
Nel corso dell’incontro tenutosi presso l’ITC “Romanazzi” sono intervenuti i seguenti Istituti: Liceo
“Cagnazzi” di Altamura, C.D. “Perone” di Bari, ITC “ Tannoia” di Corato, Istituto “A. Vespucci “di Molfetta, ITC “Calamandrei” di Bari, IISS di Santeramo, Istituto “Salvemini” di Molfetta, C.D Japigia 1 di
Bari, ITC. De Viti Demarco di Triggiano, 3° CD “Mazzini” Bari, S.S di 1° grado “Fraccracreta” di Bari
Palese, 3° CD “Melvin Jones” di Monopoli, 2° C.D. “Angiulli” di Castellana Grotte, C.D. “Principessa di
Piemonte” di Bari, ITC “Tannoia” di Ruvo di Puglia, S.S di 1° grado “Lombardi” di Bari, S.S di 1° grado
“Levi” di Bari.
La prof.ssa Rosa Cirillo della S.S. di 1° grado “Carlo Levi” illustra il progetto curricolare, in progress,
che utilizza la musica per il ristabilimento, il mantenimento e il miglioramento della salute fisica e
mentale degli alunni. Il progetto è finalizzato ad una crescita più armonica ed emotiva degli adolescenti che vivono in un contesto classe con problematiche relazionali e implementa tecniche di
comunicazione prevalentemente non verbale.
Le attività proposte si configurano come dei “giochi” corporeo-musicali che hanno come finalità
quella di scoprire, attraverso il corpo e l’ascolto, la propria identità e la relazione con l’altro.
Tra i punti di forza la docente riconosce che la Musica è un linguaggio plurivoco, universalmente
amato e riconosciuto dai ragazzi così come il gioco e il movimento corporeo.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
35
La Musicoterapia è in grado di adattarsi alle varie tipologie caratteriali dei soggetti coinvolti.
Punti di criticità : i ridotti tempi disponibili.
La Musicoterapia è in
grado di adattarsi alle varie tipologie caratteriali
dei soggetti coinvolti.
Punti di criticità: i ridotti
tempi disponibili.
La prof.ssa Nicla Zaccaria
del 3° Circolo didattico
La prof.ssa Nicla Zaccaria del 3° Circolo didattico “Melvin Jones” Monopoli illustra
il
“Melvin
Jones” Monogetto integrato
“Teatro
in
Musica”.
La
storia
si
svolge
all’interno
di
un
teatro.
Qui
rivivono
anime
poli illustra il progetto integrato “Teatro in Musica”. La storia si svolge all’interno di un teatro. Qui
e riecheggiano i momenti più significativi di alcune opere liriche quali: “Il Barbiere di Siviglia”, “Il
anime
che riecheggiano
i momenti
più significativi
di alcune
operecon
liriche quali: “Il Barbiere
uto Magico”,rivivono
“Carmen”,
“Turandot”.
Si interpretano
arie famose
e dialoghi
significativi
di
Siviglia”,
“Il
Flauto
Magico”,
“Carmen”,
“Turandot”.
Si
interpretano
arie
famose
e dialoghi significaeografie originali.
Il percorso
che coinvolge
120 bambini dai 5 ai 10 anni e 10 docenti di scuola
tivi teatrale,
con coreografie
originali.
Laboratorio presso ITC Romanazzi in collaborazione con Liceo Cagnazzi
Laboratorio
presso ITC Romanazzi in collaborazione con Liceo Cagnazzi
’infanzia, si prefigge di avvicinare i bambini alla straordinaria forma di teatro musicale, quale è
Il percorso
cheteatrale,
coinvolge
120 bambini
dai 5impersoneranno
ai 10 anni e 10idocenti
di scuola dell’infanzia, si
era lirica. Nell’ambito
del teatrale,
laboratorio
gli alunni
partecipanti
diversi ruoli
personaggi della
storia,
vivendo
e
interpretando
con
la
mimica
corporea,
il
canto
di
arie
famose,
prefigge di avvicinare i bambini alla straordinaria forma di teatro musicale, quale è l’opera lirica.
etti, una storia
che, pur essendo
insolita, diventa
parte
loro
sfera socio-affettiva.
Nell’ambito
del laboratorio
teatrale,
gli della
alunni
partecipanti
impersoneranno i diversi ruoli dei persoIl progetto è pluridisciplinare: Lingua italiana, Lingua Tedesca, Lingua Francese, Arte e
naggi
della storia,
vivendo
e interpretando
mimica
corporea,
canto di arie famose, balletti,
magine, Scienze
motorie
e sportive,
Educazione
al suonocon
e la
alla
musica,
Storia, il
Geografia,
una
storia
che,
pur
essendo
insolita,
diventa
parte
della
loro
sfera
socio-affettiva.
ucazione alla cittadinanza, Tecnologia e informatica.
Gli strumenti utilizzati sono: computer, impianti audio per la riproduzione di suoni, fotocamera
Il progetto
è pluridisciplinare:
Lingua
italiana,
Lingua Tedesca, Lingua Francese, Arte e immagine,
le foto di scena,
videoproiettore
per la visione delle
immagini
realizzate.
Scienze
motorie canore,
e sportive,
Educazione eal suono
e alla musica,
Geografia, Educazione alla
Valutazione:
esecuzioni
partecipazione
motivazione,
armonia Storia,
coreografica,
pressività linguistica.
cittadinanza, Tecnologia e informatica.
Punti di forza: la proposta ha ricevuto consensi da parte degli alunni e una notevole
Gli strumenti
sono:
computer,
impianti audio per la riproduzione di suoni, fotocamera per
tecipazione soprattutto
degliutilizzati
alunni della
scuola
dell’infanzia.
Punti dilecriticità:
difficoltà
maggiore è data
presenza
di immagini
bambini di realizzate.
diversa età, che
foto dilascena,
videoproiettore
perdalla
la visione
delle
suppone strategie e metodologie di lavoro diversificate.
Valutazione: esecuzioni canore,
partecipazione e motivazione, armonia coreografica, espressività
- 30 linguistica.
Punti di forza: la proposta ha ricevuto consensi da parte degli alunni e una notevole partecipazione
soprattutto degli alunni della scuola dell’infanzia.
Punti di criticità: la difficoltà maggiore è data dalla presenza di bambini di diversa età, che presuppone strategie e metodologie di lavoro diversificate.
Sempre il 3° Circolo didattico “Melvin Jones” Monopoli presenta il progetto già concluso
“Scienze in quiz”, che è finalizzato a ricostruire le esperienze scientifiche vissute dagli alunni durante
le ore curricolari e opzionali, attraverso un approccio ludico al computer.
La società odierna è caratterizzata da un alto livello tecnologico-scientifico per cui la scuola primaria è chiamata a dare un avvio corretto all’acquisizione di tali “conoscenze”, stimolando negli alunni
la curiosità per il mondo che li circonda e per i fenomeni che accadono nella realtà.
Il processo di insegnamento/apprendimento in ambito tecnologico/scientifico, visto in questa prospettiva, non si identifica con un processo di trasmissione di saperi ma con quello di costruzione
individuale e collettiva di conoscenze e abilità, da realizzarsi mediante la pratica laboratoriale.
Le attività di laboratorio, infatti, aiutano gli alunni a porsi al centro del proprio processo di apprendimento, valorizzano l’operatività suscitando curiosità e desiderio di “scoperta”.
Il computer, inoltre, per le sue possibilità ludiche, attrae favorevolmente i bambini facendo vivere
loro situazioni di apprendimento in modo piacevole e accattivante.
Le tecnologie informatiche, infatti, hanno generato nuovi linguaggi con i quali i bambini familiarizzano facilmente e di cui è necessario tener conto.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Discipline coinvolte: Scienze (esperienze pratiche in laboratorio), Matematica (classificazioni, uso di
grafici, tabelle e schemi), Lingua italiana (verbalizzazioni orali e scritte, relazioni, sintesi, arricchimento del lessico specifico, comprensione di letture adeguate), Geografia (studio degli ambienti
naturali), Storia (acquisizione del concetto di tempo: successione, durata, ciclicità), Studi sociali (progresso dell’acqua per lo sviluppo delle civiltà), Educazione all’Immagine (rappresentazione grafica
delle attività svolte), Informatica (realizzazione di un prodotto multimediale).
La valutazione è stata effettuata in itinere, in relazione a: partecipazione, motivazione, interesse, livello di cooperazione e comportamento durante le attività laboratori ali e finale, in relazione all’acquisizione di competenze specifiche
Punti di forza: valorizzazione delle attività laboratoriali, personalizzazione delle proposte formative,
con grande impatto sulla didattica.
La referente della S.S. di 1° grado “U. Fraccracreta” di Bari Palese prof.ssa Anna Piscopo ha illustrato il progetto “Percorsi di cinema per ragazzi” che prevede la proiezione di pellicole scelte per
approfondire tematiche significative programmate nel triennio attraverso dibattiti, questionari,
schede strutturate, ricerche, commenti.
Sono coinvolte le classi prime, seconde e terze con i rispettivi docenti di Lettere e un esperto di cinema.
Una prima fase si svolge presso la sede del cinema “Il Piccolo” di Bari S.Spirito, con la guida di un
esperto di cinema e la seconda fase si svolge in classe durante le ore di Lettere.
Ciascun docente all’inizio dell’anno scolastico sceglie le pellicole significative per la classe, seguendo
un percorso tematico vicino alla realtà e alle problematiche dei ragazzi.
La pellicola viene presentata in sala; seguono, subito dopo la visione del film, l’analisi e l’approfondimento della tematica in un dibattito guidato dall’esperto.
Successivamente, in classe, la docente ripropone le schede filmiche e guida gli allievi alla riflessione
e al confronto con il proprio vissuto.
Le opere proposte provengono generalmente da rassegne e selezioni di film per ragazzi, come il
Festival di Giffoni.
Il progetto si prefigge di sviluppare la socializzazione (durante il dibattito nel cinema prima e in
classe, rispettando il parere degli altri, confrontandosi tra loro, esprimendo sentimenti) e la comunicazione (si perfeziona il linguaggio orale e scritto, si analizza, si sintetizza, si decodifica il messaggio).
Punti di forza: collegialità della proposta didattica, ricchezza dell’offerta di pellicole di qualità, disponibilità nella scuola di video, videoregistratori, cassette, dvd, lettori dvd.
Punti di criticità: costi impegnativi per il trasporto degli alunni, limitata disponibilità di fotocopie
nella scuola.
“Come_in_us” … Comenius: Positive Play-The European Way è il progetto presentato dalla docente
Antonella Nardina del 3° CD “ Mazzini” di Bari, con un monte ore di 33 ore annue – che prevede
l’elaborazione di spot multimediali per favorire l’acquisizione dell’identità di cittadino attivo e responsabile.
Le ore utilizzate sono quelle relative alla disciplina di Cittadinanza e Costituzione ma il progetto si
interseca con tutte le altre discipline, in merito ai temi che richiedono il linguaggio e le competenze
proprie di ciascuna materia.
Il progetto mira alla realizzazione di spot multimediali per comunicare, in forme alternative a quelle
consuete, le attività di scambio con alcuni Paesi europei (Italia, Inghilterra, Spagna, Irlanda, Cipro),
nell’ambito del progetto Comenius, al fine di promuovere i valori del vivere sano.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
37
Il breve messaggio audiovisivo deve informare la comunità (famiglie, amministrazioni locali, società) dell’adesione della scuola ad un progetto comunitario che mira a promuovere la cittadinanza
attiva e il sentirsi parte integrante dell’Europa.
Le attività didattiche sono stabilite durante gli incontri di programmazione settimanale, poiché il
progetto di partenariato prevede, oltre alle ore attribuite di Cittadinanza e Costituzione, anche momenti operativi trasversali alle varie discipline.
Tra gli strumenti operativi utilizzati ci sono: Election Day, recupero dei “giochi di strada”, lingua inglese ed uso delle TIC. Queste ultime rivestono un ruolo essenziale nell’espletamento del progetto,
poiché attraverso esse avviene lo scambio comunicativo con le scuole europee (e-mail, blog, eTwinning, foto e filmati multimediali).
Strumenti utilizzati: postazioni e supporti multimediali. Internet. E-twinning. Videocamera. Fotocamera. Giornali. La verifica e la valutazione avviene tramite questionari a risposta aperta e/o a scelta
multipla, osservazioni dirette, giochi organizzati. conversazioni libere e guidate, esercitazioni individuali
Punti di forza: arricchimento formativo dei soggetti partecipanti, inserimento degli scambi culturali
europei nella pratica didattica quotidiana.
Interviene la prof.ssa Lucrezia Iannola del C.D. 1 Japigia che illustra il progetto: e-learning per bambini infanzia e primaria. La piattaforma permette ai bambini di avvicinarsi ad un processo di apprendimento diverso da quello solito. Oggi molte attività formative passano attraverso le piattaforme e-learning, realtà con cui gli adulti si trovano spesso a confrontarsi.
L’obiettivo primario del progetto è quello di dare la possibilità ai bambini di essere cittadini di domani consapevoli e coscienti.
La piattaforma diviene un supporto alla didattica classica: il bambino capace di muoversi su una
piattaforma e-learning, è capace di un percorso consapevole. La piattaforma contiene ambienti
divisi in boschi: “bosco incantato”, “bosco delle conoscenze” per conoscere, attraverso puzzle, regioni d’Italia.
Le docenti Giancaspro e Giammario dell’Istituto “Vespucci“ di Molfetta illustrano il progetto in
progress – integrato – “ Comunicare per crescere: educare al genere”. Il progetto si avvale della Collaborazione della Consulta femminile del Comune di Molfetta.
Un gruppo di docenti e studenti si formano in incontri tenuti da esperti nella cultura di genere. Gli
studenti coinvolgeranno altri compagni per dibattere, confrontarsi e produrre materiali multimediali da presentare in convegni cittadini, in un video, in una trasmissione radiofonica e anche nel
web, mediante murales e performance teatrali.
La prof.ssa Angela Alessandrini presenta il progetto “Dal banco al palcoscenico” – La scuola dei
mariti – Molière.
Il teatro, ambiente di linguaggi diversi: verbale, mimico, gestuale, musicale, si configura come prezioso strumento formativo, multidisciplinare e interdisciplinare, insostituibile come strumento di
attivazione emotiva, dinamico-relazionale, culturale ed interculturale.
L’idea di teatro didattico non si riferisce solamente al momento finale della rappresentazione, ma
anche e soprattutto all’iter dei processi che conducono alle forme rappresentative della realtà.
Il progetto prevede il coinvolgimento delle seguenti discipline: Lettere, I.R.C., Diritto, Lingua, Tecniche di settore (Modellistica e confezione).
Punti di forza: la passione che gli studenti dimostrano nonostante le difficoltà che incontrano.
Punti di criticità: alcuni docenti non comprendono la passione degli studenti coinvolti nell’attività
teatrale, legati ad una logica fatta di interrogazioni e compiti in classe non flessibili.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Il terzo progetto del “Vespucci” di Molfetta, “La scuola incontra il territorio”, prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare, è nato dall’esigenza di coinvolgere il mondo della scuola e
la realtà territoriale in un percorso di educazione cooperativa, con al centro i temi della responsabilità solidale e della salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali, naturalistiche, storiche e
culturali. Esso vede l’adesione, sia in orizzontale che in verticale, di una “rete di scuole” che si apre alle agenzie e alle realtà territoriali, attraverso l’analisi di siti di rilievo archeologico e/o storico-culturale
(Duomo, Centro storico, Porto, Pulo di Molfetta, Casale Zappino di Bisceglie).
Gli studenti dovranno elaborare la mappa concettuale per strutturare gli strumenti informativi multimediali, rielaborare i materiali in vista dell’assemblaggio, organizzare il lavoro, rivedere e analizzare il processo di elaborazione, assemblare i materiali, verificare l’efficacia dell’ipermedia, riflettere
sulla organizzazione dei contenuti e sull’interfaccia, riconoscere il ruolo delle tecnologie nella vita
quotidiana e nell’economia della società.
Il progetto coinvolge allievi di 2^ e 3^ classe della Scuola Media e 1^ e 2^ classe della Scuola superiore, utilizza metodologia laboratoriale e di ricerca-azione, metodo cooperativo e giochi di ruolo,
con il partenariato di enti ed istituzioni.
Discipline coinvolte: Italiano, Matematica, Scienze, Lingua Inglese nelle S.S. 2° e Italiano, Matematica
e Scienze, Lingua Inglese, Tecnologia (o Arte) nelle S.S. 1° grado.
I docenti lavorano in compresenza per aree disciplinari. Tutte le discipline sinergicamente contribuiscono alla costruzione di competenze, superando la divisione fra le “materie” di studio.
Punti di forza: sperimentare percorsi di continuità verticale in rete, attuare la compresenza, insegnare per competenze, rompere con la tradizionale lezione ex cathedra a favore della costruzione
concettuale, superando l’impostazione classica.
Punti di criticità: difficoltà ad attuare la flessibilità oraria per ragioni organizzative.
La prof.ssa Laforgia dell’ITC “Tannoia” di Corato illustra il progetto PON interdisciplinare extracurriculare e curriculare “Il viaggio”- Alice nel paese delle meraviglie – Alice im Wunderland – Alice in
Wonderland – Alice aux pays des merveilles.
L’anno scolastico 2009-2010 è il terzo anno del Progetto Sperimentale “Teatro in lingua”, realizzato
attraverso progetti PON, che coniuga l’acquisizione e il potenziamento di tre lingue straniere (tedesco, inglese e francese) con la recitazione teatrale.
Un teatro interculturale a scopi didattici non solo per fare conoscere le lingue e le culture diverse
dalla nostra, ma anche per educare e far crescere gli studenti in termini di autonomia e responsabilità ai fini dell’acquisizione delle competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza. Rappresentare in forma scenica le culture significa non solo conoscerle ma anche attivare forme rielaborative
interculturali.
L’esibizione teatrale della meravigliosa storia “Alice nel paese delle meraviglie – Alice im Wunderland- Alice in Wonderland – Alice aux pays des merveilles” si sviluppa in un avvicendarsi di personaggi e di incontri durante il viaggio nel Paese delle Meraviglie, il mondo fantastico concepito da
Lewis Carroll che di sorpresa in sorpresa ci introduce in un non-mondo di sogno senza il quale,
forse, non potremmo concepire la nostra “vera” esistenza.
La progettazione dei laboratori linguistico e teatrale, relazionandosi al curricolo formativo dei corsi
di indirizzo, è finalizzata a potenziare il lavoro negli ambiti linguistico-comunicativo e trasversali che
più decisamente facilitano l’apprendimento e l’esercizio della cittadinanza attiva e di varie competenze chiave.
Forme e strumenti di valutazione: il progetto prevede valutazione in ingresso delle funzioni linguistiche e della strutture morfosintattiche nelle lingue straniere attraverso un questionario.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Punti di forza: il teatro in lingua si rivela uno strumento preziosissimo per motivare maggiormente
e agevolare l’apprendimento linguistico.
Punti di criticità: il monte ore a disposizione per lo sviluppo del progetto non sempre è sufficiente
a esaurire tutto il lavoro.
L’ITC “Tannoia” illustra il secondo progetto: “Avanguardie a confronto: reinterpretazione attuale
delle opere artistiche più significative del Novecento”
La classe 5^ Erica coinvolta prevede lo studio di tre lingue straniere e della storia dell’arte.
L’ottica interdisciplinare è finalizzata alla promozione del CLIL per favorire l’acquisizione in lingua
straniera del linguaggio settoriale che attiene alla storia dell’arte
Strumenti utilizzati: Power point per illustrare il percorso didattico-formativo di ricerca-azione; e la
documentazione.
Prodotto multimediale finale: elaborato-video
Punti di forza: Si registrano una disponibilità diffusa nel Consiglio di Classe coinvolto nella qualificazione progressiva dell’Offerta Formativa, anche su stimolo ed indirizzo del Dirigente Scolastico e la
presenza di docenti con competenze specialistiche (nuovi linguaggi – lingue straniere – multimedialità):
Punti di criticità: l’esiguità del tempo a disposizione ha richiesto una concentrazione del lavoro.
La prof.ssa Maria Summo dell’ITC Tannoia, sede di Ruvo di Puglia, illustra progetto dal Titolo: “ Io
imparo sul web 2.0”.
Il progetto si prefigge l’obiettivo di sperimentare l’attività di insegnamento-apprendimento per
integrare e innovare l’insegnamento curriculare con il supporto delle nuove tecnologie e con l’utilizzo di dotazioni multimediali per motivare gli alunni, stimolarli ad ampliare il proprio bagaglio
culturale fornendo loro abilità e competenze spendibili in altri contesti.
Gli strumenti utilizzati sono la lavagna interattiva multimediale (LIM) e la piattaforma di apprendimento online Moodle.
Nel progetto sono coinvolti docenti di Informatica, Italiano e Storia, Inglese, Francese, Trattamento
testi,Matematica e gli alunni di tutte le classi dell’Istituto.
La LIM permette di integrare facilmente le ICT nella didattica in classe in modo trasversale alle diverse discipline e migliora la comunicazione in classe, stimolando la partecipazione degli studenti
attraverso l’uso di una varietà di contenuti multimediali (testi, immagini, video, etc) nella didattica.
Tempi di svolgimento del progetto: tutto l’anno.
Punti di forza della proposta: fruizione di lezioni multimediali, accesso allo spazio di lavoro della
disciplina gestito dal docente del corso, ai contenuti dei moduli proposti dal docente, con link a
pagine web o ad altri documenti di approfondimento, accesso ai forum di discussione, uso di altri
luoghi comunicativi virtuali (chat e blog)
Punti di criticità: necessità di collegamento Internet da parte degli alunni, tempi di realizzazione
degli object learning e per la correzione dei compiti predisposti in Moodle
La prof.ssa Licia Massari dell’ITC ”Calamandrei” di Bari illustra il progetto integrato, in progress: “La
donna e le sue immagini”, che prevede l’analisi dell’immagine della donna così come viene rappresentata nella fiaba, nell’arte (dalla preistoria, all’arte greca e romana), nella pubblicità in Italia, Regno
Unito e Francia.
I ragazzi saranno invitati a riflettere su pregiudizi e stereotipi e sui diversi linguaggi utilizzati per
presentare l’immagine della donna (verbale, letterario, simbolico, iconografico).
40
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
I temi trattati riguardano: i codici fondamentali della comunicazione verbale e non verbale, varietà
lessicale in rapporto ad ambiti e contesti diversi, il testo narrativo, principali forme di espressione
artistica, la civiltà egiziana, greca e romana.
Strumenti: programmi di video-scritura, power point, internet, social network dell’asse storico-sociale.
Discipline coinvolte: italiano, storia, cittadinanza e costituzione, lingua inglese e francese, informatica.
Forme e strumenti di valutazione per le competenze disciplinari: dopo aver concordato una griglia
di valutazione e individuato gli indicatori, ad ogni alunno sarà assegnato un tema da trattare e rappresentare attraverso un prodotto multimediale: per esempio l’analisi di un personaggio femminile
in una favola araba, l’esame di una figura femminile in uno spot, lo studio di un’opera.
Punti di criticità: coordinamento dell’attività tra i vari docenti, risorse economiche.
L’Istituto “Salvemini” di Molfetta presenta un’attività già conclusa “Video spot-L’ acqua per tutti”,
realizzazione di unità di apprendimento su un argomento trasversale: l’acqua.
Il progetto, illustrato dalla prof.ssa Caterina Sallustio, ha previsto un’intensa attività di discussione e
di ricerca sui temi dell’acqua, come risorsa di pubblica utilità in via di esaurimento, finalizzata alla
creazione di un video-spot per sensibilizzare alla difesa e al risparmio dell’acqua.
I temi affrontati sono stati: le risorse idriche: disponibilità, scarsità, processi di privatizzazione:
La valutazione è avvenuta in itinere mediante osservazione diretta, tenendo conto dei criteri di
valutazione propri delle discipline coinvolte (Italiano, Impianti, Inglese).
Ogni gruppo ha prodotto un breve video spot realizzato montando immagini e brevi filmati con
slogan e con commento sonoro.
Il video ritenuto più originale ed efficace dagli stessi studenti – in fase di autovalutazione – verrà
diffuso su un canale di condivisione video.
Punti di forza: utilizzo di linguaggi vicini alla realtà giovanile (immagini, musica), superamento
dell’uso “scolastico” della lingua italiana, allenamento ad una forma di comunicazione in lingua
italiana sintetica e incisiva, acquisizione di una nuova competenza (video-editing).
Punti di criticità: possesso di competenze iniziali non omogenee da parte dei ragazzi nell’uso del
software.
Sintesi del Seminario nazionale 18 marzo 2010 – IISS “Gioberti” – Roma
All’incontro hanno partecipato i referenti di 17 regioni; sono intervenuti, per il MIUR, il dott. Luciano
Chiappetta, Direttore Generale per il Personale Scolastico e i dirigenti Michele Tortorici e M. Piscitelli.
Ha introdotto i lavori il dirigente del Liceo Maffei Francesco Butturini, informando sul reperimento
dei fondi per la le fasi nazionali di formazione degli aderenti alla rete che, allo stato attuale, conta
centinaia di scuole, mentre sono in via di definizione gli accordi di rete e la designazione dei referenti tecnici regionali.
È stato confermato che nell’autunno 2010 si terrà a Bussolengo (VR) un Seminario nazionale, destinato ad una riflessione sul futuro della rete, alla luce dell’avvio dei nuovi ordinamenti della scuola
secondaria superiore.
Butturini ha sottolineato che, essendo la scuola in una delicata fase di transizione, si trova nelle
condizioni migliori per la sperimentazione di nuovi modelli di comunicazione didattica, come del
resto sta emergendo dagli incontri regionali delle scuole aderenti alla rete.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
41
Il dirigente Tortorici ha affrontato gli aspetti tecnici della sperimentazione, indirizzando il suo intervento sulla presenza di interessanti proposte nel campo della didattica attraverso il cinema.
Il dott. Chiappetta ha ribadito che l’avvio del riordino garantirà adeguati margini di flessibilità per
l’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche e che le indicazioni e programmi ministeriali riflettono le linee europee, confermate dalla normativo sull’obbligo di istruzione.
Sono seguiti brevi interventi dei rappresentanti regionali. L’intervento della Puglia è stato riferito
dal dirigente Antonio d’Itollo, in sostituzione della collega Cecilia Pirolo, e concordato con la medesima:
Al Seminario regionale del 18 febbraio 2010 di Bari hanno partecipato 110 persone, tra docenti (85) e dirigenti (15), provenienti da 80 scuole, nonché esperti regionali, nazionali e personalità del settore della
Comunicazione.
Il Seminario è risultato significativo come momento d’incontro per un approfondimento tematico,
per l’illustrazione delle fasi del progetto e per consolidare la rete regionale.
La finalità, esplicitata dal prof. Francesco Butturini, Coordinatore Nazionale “DCD”, è quella di far
diventare sistema e curricolo le esperienze di insegnamento-apprendimento nell’area dei linguaggi
non verbali e multimediali, da sempre praticate dalle scuole, ma come attività opzionali, quasi mai
considerate organiche al sistema didattico tradizionale.
Dai numerosi e variegati interventi è emersa la copiosa esperienza già esistente nelle scuole, anche
se realizzata spesso solo a livello extracurricolare. Il successo che tali attività riscontrano tra gli
studenti indica una nuova possibilità di stabilire un contatto efficace con una utenza di cui risulta
sempre più difficile individuare lo stile cognitivo.
Particolarmente interessanti gli interventi “esterni” alla scuola, quale quello del giornalista
dell’emittente televisiva Antenna Sud, Andrea Tedeschi, e quelli di Oscar Iarussi, Presidente di Apulia Film Commission e di Pino Guario, responsabile del GET.
Il D.S. del Liceo Flacco di Bari, come contributo alla discussione, ha aggiunto le sue personali considerazioni relative al delicato momento di transizione, consigliando molta cautela nel compiere
operazioni di adeguamento dell’impianto orario-disciplinare o di “maquillage” del curricolo.
Ha segnalato le necessità di una adeguata informazione dell’utenza e di rasserenare il clima nelle
scuole e nei collegi, in vista della definizione, da parte del MIUR, del quadro definitivo delle confluenze degli indirizzi, esprimendo preoccupazione per un assetto programmatico e metodologico
che, a suo parere, non va assolutamente nel senso degli “assi culturali”.
Ha poi rimarcato che storicamente, da almeno trent’anni, la scuola italiana si è rinnovata (anzi “innovata”) dal basso, e questo è stato il risultato proprio di quelle sperimentazioni di cui, presuntamente, si dichiara l’inutilità (ma alcune sono portate a regime, come ad esempio il liceo economicosociale o quello delle scienze applicate).
Il valore e la funzione della rete della DCD stanno proprio nella loro capacità innovatrice, in un momento di forte cambiamento, caratterizzato da un ridimensionamento delle risorse, dove soltanto
gli operatori della scuola possono imprimere la svolta necessaria.
Vanno sostenute sia la motivazione delle scuole della rete che quella dei docenti, al fine di dare a
questa sperimentazione la valenza curricolare che merita.
Infine, in campo regionale, ha sottolineato la necessità di coinvolgere gli enti locali, in particolare
province e regioni, al fine di costituire sperimentazioni sulla multimedialità anche di rete.
42
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
nclusa la fase dei laboratori decentrati del Progetto Nazionale
tica” coordinatiReport
dalle scuole
capofila provinciali
sedi didegli
Bari, Istituti capo-fila del 20 aprile 2010.
dell’incontro
dinelle
lavoro
pazione delleNel
scuole
aderenti
alla sirete
regionalelaDCD-Puglia:
mese
di marzo
è conclusa
fase dei laboratori
decentrati del Progetto Nazionale “Didattica
Comunicazione
Didattica”
coordinati
dalle scuole capofila provinciali nelle sedi di Bari, Bari quali 51 delledella
Scuole
Superiori, 22 delle
Scuole Medie
o I.C. e 28
letta,
Foggia,
Lecce
e Taranto.
risulta concluso,
mentre
il 55%
è in progress.
o così distribuiti: 31% multimedialità-web, 23% video e spot, 22%
È stata
rilevante
la partecipazione
delle scuole
cinema ed infine
2 progetti
per radio
e murales.
a (curricolare con
integrazioni
extracurricolari).
vamente 70.
forte
che già
logici e
rea dei
i nella
aggiore
ci, che
hanno
no forti
ancora
e e si
solidati
affidati
aderenti alla rete regionale DCD-Puglia: complessiI progetti raccolti sono 100, dei quali 51 delle Scuole
Superiori, 22 delle Scuole Medie o I.C. e 28 dei Circoli Didattici. Il 45% dei progetti risulta concluso,
mentre il 55% è in progress.
I settori di intervento risultano così distribuiti: 31%
multimedialità-web, 23% video e spot, 22% giornalismo,19% teatro e musica, 5% cinema ed infine 2
progetti per radio e murales.
La tipologia prevalente è mista (curricolare con inIncontro delle scuole capofila del 20 aprile 2010 tegrazioni extracurricolari).
à, come
Il dato emergente è la forte progettualità degli Istiimento
scita delle iniziative,
resistenze
di
natura
culturale
da
parte
di
una
tuti partecipanti, che già da anni sperimentano aspetti metodologici e curricolari relativi allo svie ai cambiamenti. Si rilevano anche forme di individualismo
luppo dell’area
dei linguaggi
non verbali
senso e la condivisione
degli obiettivi
e di conseguenza
il lavoroeinmultimediali nella scuola, nei quali si rileva una magibilità oraria in giore
ambitooperatività
curricolare. da parte dei Circoli Didattici, che da sempre utilizzano didattica ludica, hanno
tradizione di lavoro in team e non hanno forti vincoli nei programmi.
Incontro delle scuole capofila del 20 aprile 2010
enziano invece la possibilità di coniugare l’apprendimento con una
ento e di conseguente
motivazione
allo studio:
questoal sistema
è
Molte attività
non sono ancora
organiche
delle discipline e si presentano come interventi
e scuole che operano
in
zone
periferiche,
dove
queste
esperienze
non consolidati nella prassi didattica, spesso affidati all’iniziativa di singoli docenti.
d hanno un alto effetto di attrazione verso forme d’arte altrimenti
Si sono rilevate alcune criticità, come le difficoltà economiche per il coinvolgimento di esperti
testimoniano lo sviluppo di competenze trasversali, abbastanza
esterni, necessari
per la
riuscita
delle
iniziative,
zionale e di conseguenza,
un grande
impatto
nella
rottura
degli resistenze di natura culturale da parte di una componente
di
docenti
poco
incline
ai
cambiamenti.
Si rilevano anche forme di individualismo progetnali, a favore di una didattica laboratoriale e multidisciplinari.
tuale che rendono difficile il consenso e la condivisione degli obiettivi e di conseguenza il lavoro in
e e all’entusiasmo dei docenti impegnati in tali esperienze, si
team,
e, non da
scarsa
flessibilità
oraria in ambito curricolare.
ali percorsi con
l’esperienza
e il ultimo,
contatto la
con
esperti
esterni, che
amento e arricchimento del bagaglio professionale del docente.
I punti di forza emersi, evidenziano invece la possibilità di coniugare l’apprendimento con una
di divertimento
di conseguente motivazione allo studio: questo è particolarpofila del 20 buona
aprile , componente
presso l’ITC Romanazzi,
è stato epossibile
già nei laboratori
decentrati
e
condividere
le
proposte
sulle in zone periferiche, dove queste esperienze prevenmente rilevante per alcune scuole che operano
a.
gono il rischio dispersione ed hanno un alto effetto di attrazione verso forme d’arte altrimenti sconosciute.
rilevati in alcune
situazioni:
renti delle scuole della rete nello scambio di informazioni.
Inoltre i progetti presentati testimoniano lo sviluppo di competenze trasversali, abbastanza trascurmazione anche all'interno degli Istituti aderenti alla rete DCD
-rate
36 - in ambito didattico tradizionale e di conseguenza, un grande impatto nella rottura degli schemi
di insegnamento unidirezionali, a favore di una didattica laboratoriale e multidisciplinare.
Infine, accanto alla passione e all’entusiasmo dei docenti impegnati in tali esperienze, si inserisce la
possibilità di migliorare tali percorsi con l’esperienza e il contatto con esperti esterni, che svolgono
un ruolo implicito di aggiornamento e arricchimento del bagaglio professionale del docente.
Nell’incontro fra le scuole capofila del 20 aprile, presso l’ITC Romanazzi, è stato possibile mettere a
fuoco i problemi emersi già nei laboratori decentrati e condividere le proposte sulle prospettive del
Progetto DCD in Puglia.
Sono stati riassunti i problemi rilevati in alcune situazioni:
• Difficoltà nei contatti con i referenti delle scuole della rete nello scambio di informazioni.
• Scarsa circolazione delle informazione anche all’interno degli Istituti aderenti alla rete DCD
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
43
•
•
•
•
•
Turn-over e discontinuità di docenti fra la fase preliminare di rilevazione e l’avvio del progetto
Difficoltà di reperire fondi per esperti, materiali, attrezzature
Extracurricolarità di alcune iniziative, per la rigidità dei tempi-scuola e dei programmi
Coinvolgimento non sempre agevole di un gruppo di lavoro e del Consiglio di Classe
Azione individuale/volontaria dei docenti promotori
Aspetti positivi rilevati nei percorsi legati ai linguaggi non verbali:
• Entusiasmo e coinvolgimento di studenti e docenti, soprattutto nelle realtà con gruppi di lavoro
coesi
• Coinvolgimento In alcune situazioni di famiglie e portatori di interesse (istituzioni, imprenditori,
enti)
• Creatività emergente
• Coinvolgente interazione fra docenti dei diversi ordini di scuole e dei diversi territori regionali
• Attenzione a progettare/selezionare attività significativamente integrate nel curricolo
• Contributo importante degli esperti esterni, sia nell’interazione con gli studenti che per la crescita professionale e relazionale dei docenti
In merito ad Indicazioni, suggerimenti e riflessioni per il prosieguo del progetto, i referenti delle
scuole capofila hanno concordemente sottolineato la necessità di lavorare prefigurando, in prospettiva, uno scenario comune e definito per la diffusione della Comunicazione Didattica a livello
regionale.
La proposta, scaturita da un confronto molto produttivo, prevede l’individuazione di:
• figure e/o gruppi di lavoro territoriali di riferimento per la diffusione, la sensibilizzazione e il supporto alle scuole
• nuclei di competenza a supporto del territorio per tipologia di linguaggio/media/ prodotto da
realizzare in riferimento
• nuclei di supporto su tematiche specifiche che afferiscano a diverse opzioni di linguaggi non
verbali.
Inoltre è parso molto importante che queste varie modalità di attuazione di esperienze di successo,
integrate e/o integrabili nella didattica curricolare, vengano raccolte e diffuse, con la pubblicazione
di un “manuale di pratiche didattiche”, ai fini del trasferimento e della “traduzione” delle proposte
in vari contesti, a supporto delle scuole che vogliano avviare un percorso di innovazione.
È stata infine prospettata la possibilità di avviare fasi curricolari di “stage-studio” – anche nella
scuola dell’obbligo – integrate mediante gruppi di studenti impegnati nella “produzione” di esiti
concreti delle attività (video, siti web, ipermedia, ipertesti, ecc.) e altri impegnati direttamente mediante “study-placement” presso soggetti di tipologia attinente ai temi/linguaggi oggetto dei percorsi curricolari.
Partecipanti all’incontro del 20 aprile 2010
Cecilia Pirolo, Elisabetta Dalfino, Irene Monopoli, Francesca Palumbo,
Francesco F. Maiorano, Germana Berardi
Antonio d’Itollo, Celeste Maurogiovanni, Francesco Palmisano
Emanuele Epiro, Angela Massaro, Mario Scelsa, Carlo Tavani,
M. Elisabetta Tundo
44
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Schede-progetto
ITC “D. Romanazzi” – Bari
L.C. “Cagnazzi” – Altamura
GRUPPO BA1
Provincia di Bari
ITC “D. Romanazzi” – Bari
Titolo: Progetto “ARCIPELAGO”
Prof.ssa Elisabetta Dalfino – Disciplina/e Inglese
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto di cinema interculturale
Breve descrizione:
Il progetto “Arcipelago” è creazione e sviluppo di un percorso ipertestuale multimediale strutturato, come supporto alla formazione linguistica, interculturale e multimediale e all’implementazione concreta della cultura del linguaggio filmico nei curricoli
scolastici.
Il percorso contiene proposte per la realizzazione di moduli formativi, basati sull’analisi critica di opere filmiche, dalle quali far
partire itinerari didattici di ricerca, approfondimento ed integrazione sui temi della multiculturalità e sullo specifico del linguaggio filmico e delle immagini
Il progetto promuove la cultura del linguaggio filmico, usandone le suggestioni e gli strumenti per l’accettazione della diversità
etnica.
Il superamento di stereotipi e di immagini convenzionali, si avvale dello sguardo di grandi autori che,nell’arcipelago delle
culture,guidano alla lettura di una realtà altra, rispetto ai propri orizzonti.
Il progetto è stato effettuato all’ITC Romanazzi con la collaborazione di docenti e studenti dell’Istituto, ed ha avuto partner/
esperti sia di didattica dell’immagine e di ricerca sul linguaggio filmico che di didattica multimediale.
La motivazione alla scelta del percorso di analisi del linguaggio e dell’opera cinematografica nasce dalla consapevolezza del
potere di penetrazione comunicativa del linguaggio visivo e il valore educativo dei film proposti come stimolo a guardare il
mondo con i propri occhi attraverso lo sguardo dell’autore, e a comprendere come gli altri vedono se stessi e il mondo, riconoscendo la mano dei grandi maestri nella creazione e direzione delle opere cinematografiche.
Il cinema, come processo di comunicazione, i generi, il cinema d’autore, i maestri e le tendenze – che si integrano con la sensibilizzazione ai temi dell’intercultura e dell’integrazione – propongono un itinerario didattico basato su schede introduttive, finalità e obiettivi, fasi, attività e verifiche precedute dall’analisi dei film, dei temi narrativi, del “finale” e del montaggio.
L’ulteriore scelta di curvare l’analisi ai temi dell’integrazione, della convivenza fra etnie diverse e della multiculturalità, ricorrenti
della cinematografia di questi ultimi anni, è perché fanno parte dell’esperienza quotidiana, sia attraverso il confronto-scontro
con l’altro, sia attraverso l’accettazione o l’intolleranza, che, in alcuni ambiti geografici, si manifestano in modo più stridente e
violento rispetto alla nostra realtà.
I contenuti riferibili ai percorsi curricolari partono dalla conoscenza e dal confronto delle diversità, costituendo un primo passo
per la comunicazione e lo scambio di idee ed esperienze.
Partendo dalla “storia” dei film, potranno essere sviluppate azioni di ricerca culturale su:
• Scuola, cultura, religione e tradizioni nei vari paesi;
• Legami con il paese di origine e rapporti con il paese ospitante;
• Nuove tecnologie nella scuola e nella comunicazione “globale”
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
47
Tema e/o argomenti didattici affrontati
Il tema principale dello strumento didattico proposto è quello dell'interculturalità, oggi di stringente attualità, avvertito come
una necessità sociale su cui dibattere e confrontarsi, considerando che esso rappresenta una sfida educativa per ripensare criticamente l'educazione in toto, come offerta di nuove procedure operative e come occasione di “comunicazione”.
La struttura complessiva del progetto ARCIPELAGO ospita materiali e proposte per la realizzazione di moduli formativi interculturali, basati sull’analisi critica di opere filmiche, dalle quali far partire itinerari didattici di ricerca, approfondimento ed integrazione sui temi dell’interculturalità e della multiculturalità e sullo specifico del linguaggio filmico e delle immagini.
L’ipertesto assume, in questo senso, la connotazione di “itinerario forte” ove si confrontano la parola e l’immagine: i “contenuti”
diventano strumento di analisi e gli “obiettivi” si “concretizzano” in attività e prodotti.
Il progetto promuove contestualmente la cultura del linguaggio filmico, usandone le suggestioni e gli strumenti. per avvicinare
gli studenti alla comprensione dell’enorme portata dei problemi delle etnie, delle identità culturali, delle “diversità”, attraversando l’arcipelago delle culture in compagnia dello “sguardo” di grandi autori di cinema.
Finalità
• Educazione alla decodificazione della "grammatica" del film, cioè delle soluzioni tecniche ed estetiche adottate dal regista per
comunicare
• Educazione alla correlazione tra linguaggi comunicativi: analisi delle relazioni, analogie e differenze tra la struttura del linguaggio filmico, la struttura grammaticale e logica del linguaggio scritto e la struttura formale del linguaggio cinematografico
• Educazione al confronto tra film e fatti o personaggi storici
• Educazione al confronto tra film ed opere letterarie
• Superamento del legame emotivo e del rapporto superficiale che lega lo studente all'immagine in generale ed al film in particolare.
Obiettivi per il docente
• Acquisire strumenti didattici utili ad una lettura "critica" dell'opera filmica
• Utilizzo del prodotto filmico come ampliamento didattico per un determinato tema di studio
• Utilizzo del prodotto filmico come veicolo culturale
• Integrazione del cinema nel percorso curricolare, come mezzo per condurre l'alunno, partendo da ciò che ha visto e dalle
sensazioni provate, alla rielaborazione logico-critica delle proprie conoscenze
Tra gli obiettivi trasversali sono particolarmente significativi i seguenti:
• Potenziare la comprensione e lo sviluppo delle competenze comunicative e dei linguaggi
• Fornire una conoscenza specifica degli aspetti socio-economici che hanno caratterizzato lo sviluppo culturale e sociale di vari
ambiti del “pianeta globale”
• Offrire una conoscenza specifica di culture "minoritarie" e delle relative tendenze comunicative e creative
• Fornire una più consapevole conoscenza delle diversità delle culture e dei messaggi culturali
Discipline coinvolte: Italiano, Storia, Storia dell’arte, Lingua Straniera, Geografia, Diritto
Eventuali media impiegati/utilizzati
L’uso consapevole delle tecnologie multimediali, ICT e audio-visive, le ricerche individuali e di gruppo in Internet, l’analisi, la
discussione attraverso un forum e la realizzazione di prodotti fruibili on-line (moduli formativi, pagine web, forum e chat) e
creativi (video, foto) costituiscono un altro elemento innovativo per una formazione integrata multiculturale.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti
Sono stati sperimentati percorsi formativi innovativi, maturando significative esperienze di educazione interculturale, attraverso il confronto e lo scambio con scuole e realtà formative Europee, con la condivisione di materiali, risultati di ricerche
sull’analisi dei bisogni. Queste esperienze e contatti hanno operato da fattori propulsivi di processi destinati alla ricerca e all'individuazione di strategie in grado di migliorare la qualità della pratica didattica e di consolidare o accrescere la competenze
necessarie allo sviluppo dell'educazione interculturale, nella molteplicità delle sue dimensioni: comunicativo – relazionale, linguistica, curricolare, metodologica.
Forme e strumenti di valutazione:
Intermedie
• Questionario di comprensione ed interpretazione su vicende, personaggi, temi
• Questionario sulle relazioni tra i temi interni all'opera e l'ideologia dell'autore
• Questionario sul confronto tra film e fatto storico
• Questionario sul confronto tra film ed opera letteraria
Finali
• Stesura di un testo di riflessione sul film (previa consultazione di schede o altro)
• Stesura di una recensione
• Stesura di una relazione di confronto tra fatto storico e film, tra testo letterario e film
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale
L’archivio multimediale realizzato per il progetto si basa sulla gestione di un data-base contenente i documenti, le unità didattiche, i test e i questionari, le immagini e i video-clip, i contributi dei ragazzi.
Il prodotto distribuito su CD e la versione pubblicabile on-line – estratti dal materiale progettuale così realizzato – è fruibile
autonomamente su PC multimediali dotati di Browser e opportune device multimediali di mercato.
L’ innovatività di questo progetto è data dalla sua particolare configurazione tecnologica e formativa, basata su un ambito di
particolare attualità e potenzialità come il linguaggio universale dei film, finalizzato ad affrontare i temi di estrema attualità
dell’interculturalità, della multiculturalità e della diversità delle culture, tutte risorse da proteggere e integrare.
48
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Liceo Classico “Cagnazzi” – Altamura (BA)
Titolo: “Introduzione alla Storia del Costume dell’Arte Teatrale”
Prof. ANTONIO MARROCCOLI Disciplina Disegno e Storia dell’Arte.
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
Collaborazioni con soggetti esterni:
Contati informali con sarti, esperti musicali e musicisti (esecutori di musiche antiche), eventuali esperti di teatro, scenografia e
balli dell’epoca trattata (Tardo Medioevo-Rinascimento).
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: in affiancamento al programma tradizionale di Storia dell’Arte, a livello sperimentale in una classe 5ª è stato introdotto un approfondimento specifico sulla Storia del Costume, del teatro e delle Arti che potremmo definire di Corte nel periodo
tardo-Medioevale e Rinascimentale.
Breve descrizione
Potenziamento dei “Linguaggi Non Verbali Multimediali” ( LNVM ).
In questo contesto si prevede, tra l’altro, a fine a.s., una rappresentazione di
CANZONI e BALLI in costume del Tardo Medioevo-Rinascimento
su temi amorosi e cavallereschi, con testi e musiche di autori dell’epoca, con:
• Realizzazione dei Costumi d’Epoca per la scena: abbigliamento – acconciature – accessori.
• Realizzazione di Scenografie.
• Realizzazione di Balli di Corte.
• Declamazione di Testi poetici di Canzoni.
Il progetto prevedeva lo svolgimento in due fasi: la parte teorica e la prima parte pratica in classe in programma curriculare; la
seconda parte pratica in progetto interdisciplinare con svolgimento pomeridiano.
La parte curriculare, infatti, prevedeva lezioni teoriche sulla Storia del Costume del periodo tardo-medievale e rinascimentale
sulla base della iconografia artistica riferita a quel periodo, elementi di Storia del Teatro, della Musica e dei Balli dell’epoca, della
Scenografia, con studio dei costumi dell’epoca stessa e riproduzione di alcuni fra i più significativi, loro riproduzione graficopittorica.
La seconda fase – con svolgimento pomeridiano – prevedeva la realizzazione pratica degli abiti studiati, con misure sartoriali
adattate agli allievi stessi che li avrebbero indossati, previa ricerca delle stoffe, delle ornamentazioni e degli accessori adatti,
nonché lo studio delle acconciature; la realizzazione di balli con musiche eseguite da musicisti e strumenti ad hoc.
L’intervallo didattico considerato parte da Gennaio 2010 per la parte teorico–grafica; da marzo 2010 per la parte pratica.
Il monte ore utilizzato le percorso curriculare è quello sostanzialmente corrispondente al 2° Quadrimestre; mentre il prolungamento pomeridiano prevedeva almeno ulteriori 30 ore.
La genesi del progetto e le relative motivazioni vanno ricercate nelle competenze specifiche (anche se di tipo amatoriale) del
docente proponente, nell’allargamento della Storia dell’Arte ad uno degli aspetti più interessanti della cultura di un’epoca, ad
un interesse più coinvolgente nella materia da parte degli alunni, dimostratisi fortemente motivati in questo tipo di approccio
ad una materia scolastica spesso vista come un po’ troppo teorica, senza ricadute pratiche nel reale.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Parte teorico–grafica: Storia del Costume del periodo considerato (Tardo Medioevo-Rinascimento), con particolare accento e
studio sugli abiti da realizzare; cenni di Storia del Teatro, Scenografia, Musica e Testi.
Parte pratica: realizzazione degli abiti e accessori, dei balli e di preparazione alla esibizione di fine anno.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Gli Obiettivi che il progetto si prefigge consistono in:
• migliorare la relazione che si instaura tra studente e docente (elemento portante dell’intera azione didattica), agevolandone
il rapporto e migliorando il rendimento didattico degli stessi alunni, attraverso lo sviluppo di nuove motivazioni al di fuori dei
classici canoni scolastici, tramite iniziative e metodologie diverse, aggiuntive e alternative di intervento nella materia del Disegno e Storia dell’Arte
• vivere il lavoro di gruppo nel rispetto di ognuno, in un clima di lavoro che possa favorire un’opportunità di crescita psico-fisica
dei singoli partecipanti;
• confronto con le idee altrui, che prende spunto dal concetto di continuità scolastica tante volte cercata ma poco realizzata;
questo avverrà attraverso momenti di incontro strutturati secondo le modalità stabilite con i ragazzi;
• potenziamento dei “Linguaggi Non Verbali Multimediali / LNVM”:
• realizzare un video finale con possibile back-stage, da mettere a disposizione della Scuola.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
• approfondire la conoscenza del patrimonio storico-artistico, antropologico e di costume del proprio territorio, attraverso
l’indagine, la visita, la rilevazione e documentazione delle sue memorie (documentali e testimoniali) e dei suoi luoghi (musei,
raccolte private, etc.) più significativi;
• accrescere le competenze tecnico-professionali su un aspetto della Storia dell’Arte, in particolare sulla Storia del Costume e
della Moda;
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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• indirizzo verso un percorso didattico-formativo a sostegno della cultura d’impresa: future possibilità di cimentarsi professionalmente nella creazione e gestione di un business legato a questo argomento: ideazione-realizzazione-vendita-locazione di
abiti antichi e relativi accessori, ideazione e riproposizione di “progetti di costume” legati anche alla storia del proprio territorio, etc.;
• saper realizzare e gestire un prodotto multimediale.
Discipline coinvolte
• Disegno e Storia dell’Arte (Arte – Costumi – Disegno – Teatro – Scenografia)
• Letteratura Italiana – Poesia (analisi dei testi)
• Musica (non in curriculum scolastico) (cenni di educazione musicale)
Eventuali media impiegati/utilizzati Filmati divulgativi
• Videocassette amatoriali (del docente di Storia dell’Arte prof. Antonio Marroccoli)
• CD musicali (del docente di Storia dell’Arte prof. Antonio Marroccoli)
• Pubblicazioni specialistiche e/o “libretti” delle opere per i Testi scritti (a cura del docente di Storia dell’Arte prof. Antonio Marroccoli).
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti Il Progetto è stato accuratamente studiato e
preparato dal docente di Storia dell’Arte prof. Antonio Marroccoli, contando già su una propria dotazione di materiale specifico
(video amatoriali, discografia di musiche d’epoca), procurandosi in itinere altro materiale via via reperibile e utile al progetto.
Forme e strumenti di valutazione (descrizione il più possibile dettagliata):
La valutazione in itinere e finale del lavoro svolto avviene secondo i metodi consueti adottati dal docente nella scuola, con
particolare riferimento all’impegno individuale profuso dai singoli allievi, dalla loro capacità di interagire con l’esterno (ricerca
e reperimento del materiale occorrente, spirito di iniziativa), capacità di relazionale di gruppo, interesse per la materia in generale e per l’attività specifica svolta, risultai finali, condizionamento e impatto del lavoro dei singoli sul gruppo classe.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: Realizzazione di un CD/DVD finale, da inserire sul sito web della Scuola ed
– eventualmente – pubblicare.
Punti di forza della proposta.
Interesse vivo per un aspetto la materia.
Nuove conoscenze pluridisciplinari su materie affini a quelle curriculari.
Sviluppo di capacità di indagine storico-culturale e di realizzazione pratica di manufatti.
Indirizzo verso un percorso didattico-formativo a sostegno della cultura d’impresa.
Sviluppo delle manualità.
Punti di criticità della proposta.
Estrema difficoltà a reperire i fondi (seppur esigui) necessari alla realizzazione del progetto.
Mancanza di strumenti multimediali (videocamere – fotocamere – attrezzature adeguate e personale preparato).
Drammatica mancanza di spazi anche minimamente adeguati (sarebbe troppo … chiederli attrezzati) per attività di questo genere.
Titolo: “Poesia e Musica”
Prof. Scarola Nicola Disciplina Italiano
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: ‘unità didattica’
Breve descrizione:
Il progetto è nato per attivare un piccolo laboratorio musicale all’interno del progetto teatro già esistente nel Liceo, privilegiando il settore musica molto gradito ai giovani, considerando il carattere poetico di molti testi di canzoni, e ad un tempo
evidenziando le cadenze musicali dei testi poetici classici.
Docente di Italiano e Latino titolare del progetto. Alunne delle classi 2^A e C del liceo socio- psico pedagogico più una alunna
della 5^C in qualità di pianista. Luoghi: aula e aula magna del pedagogico. Periodo:da gennaio ad aprile 2010.
Metodologie: Attività individuali e di gruppo sulla recitazione e sul canto. Esecuzione ed interpretazione di melodie dal vivo con
accompagnamento di pianoforte e chitarra classica e con basi musicali in formato cd.
Monte ore settimanali: due ore a settimana.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
• L’amore e la vita attraverso i testi poetici nella musica e nella poesia classica.
• Potenziamento della didattica dell’ascolto attivo e partecipativo.
• Scoperta e comprensione dell’esperienza musicale in termini di emozioni e riflessioni.
Elenco dei traguardi/ obiettivi:
• imparare a recitare un testo poetico
• interpretare un testo musicale
• sviluppare la sensibilità all’ascolto.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
• Arricchimento del bagaglio comunicativo con riferimento alla pluralità dei linguaggi verbali,non verbali, strumentali e vocali
con supporto tecnologico.
• Sviluppare l’autonomia nella recitazione e interpretazione di testi poetici e musicali
Discipline coinvolte: Italiano nella unità di apprendimento “poesia e teatro”
Eventuali media impiegati/utilizzati:
pianoforte, chitarra classica, sassofono, spartiti, software musicali, Cd musicali, Mp3, wave.
Titolo: “METAMORFOSI”
Prof.ssa Tirelli Maria Francesca – Disciplina Psicologia
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: – Esperto di regia e montaggio
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: ‘unità didattica’: ideazione progettazione e realizzazione di cortometraggio
Breve descrizione/sinossi/racconto in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta:
L’idea nasce durante lo svolgimento del programma di Psicologia sui temi indicati al punto 5, incoraggiati dalla pubblicazione
del libro di Daniel Pennac “Diario di Scuola” e considerate le dinamiche interne alla classe competitive e conflittuali tra le studentesse e fortemente dialettiche con i docenti. Il cortometraggio narra la storia della metamorfosi di una alunna da distratta
e demotivata a volenterosa e capace grazie all’incontro con un insegnante che, modificando lo stile comunicativo incide positivamente sullo stile cognitivo dell’allieva.
Sono state coinvolte tutte le alunne della classe 4^B del liceo pedagogico (a.s.2007/08) e i docenti di Psicologia, Latino e Disegno della stessa classe. Sono stati coinvolti degli sponsor, anche tra i genitori delle alunne, per sostenere le spese dell’esperto
esterno.
Tutte le attività sono state svolte in classe o negli ambienti della scuola, più due scene esterne in campagna e a scuola di ballo.
Periodo di realizzazione: marzo- aprile 2008 attraverso 5 fasi:
1.Lezioni frontali di Psicologia, Latino e Disegno;
2. definizione dell’idea progettuale attraverso brainstorming e circe time;
3. Lavori di gruppo per realizzare storyboard e copione;
4. assegnazione ruoli agli attori protagonisti (docenti e alunne) e allo staff tecnico
5. realizzazione delle riprese del corto e del back-stage.
Tema e/o argomenti didattici affrontati – Ruolo della motivazione nell’apprendimento – Effetto Pigmalione in classe. – Analisi e
traduzione del testo classico “Metamorfosi” di Ovidio.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze: • Stimolare le studentesse ad un maggior senso di responsabilità reciproca nel raggiungimento di un obiettivo comune
• Motivare, attraverso nuovi linguaggi, ad un maggior senso di appartenenza e partecipazione alla comunità scolastica
• Avviare, attraverso il linguaggio filmico, un processo di riflessione e di rispecchiamento delle dinamiche relazionali e di apprendimento in classe
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
• Comprendere la realtà delle dinamiche relazionali in classe e rappresentarle con immagini e metafore.
• Comprendere e saper comunicare la relazione che intercorre tra gli stili comunicativi degli insegnanti e gli stili cognitivi degli
allievi. – Riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale – Collegare ed integrare i saperi della letteratura
latina e della psicologia
Discipline coinvolte: PSICOLOGIA e LATINO per i temi riportati nel punto 5. DISEGNO per la realizzazione grafica dello storyboard.
Eventuali media impiegati/utilizzati: videocamera, computer per le registrazioni audio, proiettore, fotocamera.
Forme e strumenti di valutazione: Le forme e gli strumenti di valutazione sono stati quelli classici usati da ogni docente per
verificare la ricaduta dell’attività sull’apprendimento.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
È stato prodotto un cortometraggio presentato durante la Rassegna del Teatro Classico del liceo “Cagnazzi”. Il Corto ha partecipato alla IV edizione di Corti a Scuola – Bari- risultando terzo classificato.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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ITC “Calamandrei” – Bari-Carbonara
Titolo: ”LA DONNA E LE SUE IMMAGINI”
Prof. Massari Felicia Disciplina/e Inglese
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: in fase progettuale
PROGETTO INTERDISCIPLINARE
Breve descrizione/sinossi/racconto:
Il progetto prevede l’analisi dell’immagine della donna così come viene rappresentata nella fiaba, nell’arte (dalla preistoria
all’arte greca e romana), nella pubblicità in Italia, Regno Unito e Francia. I ragazzi saranno invitati a riflettere su pregiudizi e
stereotipi e sui diversi linguaggi utilizzati per presentare l’immagine della donna (verbale, letterario, simbolico, iconografico…)
Indicare chi, dove, come, quando, motivazione alla scelta del percorso:
CHI: alunni delle classi prime dell’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” e “Turismo”, docenti di Italiano, storia, cittadinanza e costituzione, inglese, francese e informatica, un informatico esperto nella produzione di audiovisivi (montaggio, ripresa, suono). QUANDO: gennaio/febbraio 2011. DOVE: aule e laboratorio multimediale dell’Istituto. COME: flessibilità didattica;
durante le due settimane che seguono le festività natalizie, l’attività curricolare delle materie interessate alla realizzazione del
progetto sarà intensificata utilizzando anche le ore di altre discipline. La realizzazione del prodotto finale sarà svolta in orario
extracurriculare e con la collaborazione di un esperto esterno. È stata individuata questa modalità perché, ormai da un paio
d’anni, il collegio docenti ha adottato la suddivisione dell’anno scolastico in un trimestre, che termina prima della pausa natalizia, ed un pentamestre; il periodo che segue le vacanze natalizie è generalmente caratterizzato da attività di revisione e approfondimento di quanto appreso nella prima parte dell’anno.
Pur avendo già realizzato in passato attività che utilizzavano linguaggi multimediali (teatro, cinema, danza), in cui gli alunni
sono stati sia fruitori, sia protagonisti, i progetti sono sempre nati “a latere” dell’attività curricolare come approfondimento extracurriculare. In questo caso si vuole sperimentare la realizzazione di un percorso che nasce già curvato sul curricolo delle classi
prime e con l’intento di facilitare la conquista di alcune competenze base. È stato individuato un tema (l’immagine della donna
rappresentata attraverso diversi media ) che potesse essere affrontato in modo interdisciplinare utilizzando linguaggi più accattivanti attraverso i quali sviluppare uno spirito critico soggettivo rispetto ai testi/messaggi multimediali dai quali gli adolescenti
sono costantemente suggestionati.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
• ITALIANO: codici fondamentali della comunicazione verbale e non verbale, varietà lessicale in rapporto ad ambiti e contesti
diversi, il testo narrativo; principali forme di espressione artistica;
• STORIA: la civiltà egiziana, greca e romana;
• INGLESE e FRANCESE: strategie di comprensione di testi, lessico su argomenti di vita quotidiana e sociale, aspetti socio-culturali della lingua e dei paesi di cui si studia la lingua;
• INFORMATICA: programmi di videoscritura, power point, internet, social network.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
• leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo in lingua madre e in lingua straniera;
• utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico;
• comprendere e interpretare differenti registri comunicativi e diversi tipi di linguaggio verbale e non verbale;
• comprendere il cambiamento e la diversità attraverso il confronto tra epoche e tra aree geografiche e culturali diverse;
• utilizzare e produrre testi multimediali.
Per quanto riguarda quest’ultima competenza, essa si tradurrà nella capacità di:
• accedere alle informazioni on line;
• comprendere i prodotti della comunicazione audiovisiva;
• acquisire, leggere e rappresentare testi, immagini e suoni usando tecnologie digitali;
• cercare, raccogliere e trattare le informazioni usandole in modo critico, accertandone la pertinenza e distinguendo il reale dal
virtuale;
• acquisire, gestire, archiviare, pubblicare/condividere dati/file in riferimento ad una pluralità di fonti.
e nella acquisizione delle seguenti conoscenze:
• posta elettronica, blog, forum, videogiochi;
• servizi on line: browser, motori di ricerca;
• semplici applicazioni per la elaborazione audio e video;
• funzioni principali per la navigazione nel web.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono
raggiunte e in che modo.
• Imparare ad imparare: attraverso l’individuazione e l’utilizzo di varie fonti e varie modalità di informazione (testi scritti, opere
pittoriche, messaggi pubblicitari cartacei e televisivi);
• progettare: attraverso la realizzazione del prodotto finale definendo strategie e verificando i risultati;
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
• comunicare: mediante la comprensione di messaggi trasmessi utilizzando linguaggi e supporti diversi e la successiva rappresentazione delle conoscenze disciplinari apprese attraverso l’uso di linguaggi multimediali;
• collaborare e partecipare: attraverso attività di lavoro di gruppo, cooperative learning, ecc.;
• risolvere problemi;
• acquisire e interpretare le informazioni.
Discipline coinvolte
Il progetto prevede il coinvolgimento delle discipline che fanno parte dell’asse dei linguaggi e dell’asse storico-sociale: italiano,
storia, cittadinanza e costituzione, lingua inglese e francese, e informatica.
Il tema scelto sarà affrontato da ogni disciplina utilizzando diversi tipi di testo: libri, quadri, sculture, messaggi pubblicitari televisivi e cartacei. L’informatica fungerà da supporto alle altre discipline per la raccolta di informazioni on line e per l’organizzazione, la gestione e la rappresentazione dei dati e delle informazioni raccolte.
Eventuali media impiegati/utilizzati: TV e Web, saranno utilizzati per raccogliere le informazioni che saranno poi analizzate per
comprenderne il messaggio.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
I docenti delle discipline interessate si incontreranno prima dell’avvio del progetto per programmare il percorso in modo dettagliato e puntuale, ricercare materiali e concordare strategie didattiche e strumenti di monitoraggio e valutazione.
In itinere si svolgeranno alcuni incontri di monitoraggio del progetto.
Per quanto riguarda la capacità dei docenti di leggere e interpretare linguaggi multimediali, ci si affiderà alle competenze personali; naturalmente sarebbe opportuno che tutti i docenti fossero preparati ad affrontare questo modo nuovo di presentare i
contenuti del curricolo.
Forme e strumenti di valutazione:
Competenze disciplinari: dopo aver concordato una griglia di valutazione e individuato gli indicatori, ad ogni alunno sarà assegnato un tema da trattare e rappresentare attraverso un prodotto multimediale; per es. l’analisi di un personaggio femminile in
una favola araba, l’esame di una figura femminile in uno spot non esaminato durante il progetto, lo studio di un’opera pittorica
appartenente ad un periodo storico non ancora studiato.
Gli studenti dovranno realizzare il prodotto a casa e in un tempo congruo.
Competenze trasversali: griglie di osservazione del comportamento.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Sarà realizzato un power point multimediale che sarà presentato dagli studenti durante la manifestazione di fine anno.
Punti di forza della proposta.
L’utilizzo di linguaggi diversi e accattivanti che possano facilitare l’apprendimento di contenuti disciplinari.
Punti di criticità della proposta.
Il coordinamento dell’attività tra i docenti delle discipline interessate; limitate risorse economiche (il progetto prevede l’intervento di un informatico esperto nella produzione di audiovisivi).
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Leggere, comprendere ed interpretare Lettura di racconti e fiabe in lingua matesti scritti di vario tipo in lingua madre e dre e in lingua straniera; analisi del testo
in lingua straniera;
con particolare riferimento all’analisi dei
personaggi femminili; costruzione di
semplici testi descrittivi;
Modalità di verifica
Si realizzerà una sola verifica finale.
Si chiederà ad ogni studente di realizzare
individualmente un prodotto multimediale utilizzando le competenze acquisite durante la realizzazione
del progetto.
utilizzare gli strumenti fondamentali per ricerca, visione e analisi delle principali
una fruizione consapevole del patrimo- forme di espressione artistica di un denio artistico;
terminato periodo storico. Visita al Museo Nazionale di Taranto e alla Galleria
De Vanna di Bitonto;
comprendere e interpretare differenti registri comunicativi e diversi tipi di linguaggio verbale e non verbale sia in lingua madre, sia in lingua straniera;
lettura di testi autentici, visione di spot
televisivi e ascolto di spot radiofonici in
lingua madre e in lingua straniera, rielaborazione e discussioni in circle time;
comprendere il cambiamento e la diver- analisi comparativa di testi, riflessione su
sità attraverso il confronto tra epoche e somiglianze e differenze;
tra aree geografiche e culturali diverse;
utilizzare e produrre testi multimediali.
ricerca di informazioni nel web;
elaborazione delle informazioni ottenute.
Le attività saranno realizzate prevalentemente nel laboratorio multimediale utilizzando sia materiale
didattico tradizionale, sia strumenti come internet, video, cd rom, lavagna interattiva.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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ITC e Turistico “Padre A.M. Tannoia”- Corato (BA)
Titolo: “Il Viaggio”- Alice nel paese delle meraviglie – Alice im Wunderland –
Alice in Wonderland – Alice aux pays des merveilles
Prof. ssa FALCO Rosanna Lingua e civiltà tedesca
Prof. ssa LA FORGIA Anna Lingua e civiltà francese
Prof.ssa ARCADITE Lucia Lingua e civiltà inglese
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: Esperto teatrale-direttore artistico
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …:
Progetto Pon interdisciplinare extracurriculare e curriculare- lingue straniere: tedesca, inglese, francese.
Breve descrizione/sinossi/racconto in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta:
L’anno scolastico 2009-2010 è per l’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per il Turismo “Tannoia” di Corato il terzo anno del
Progetto Sperimentale “Teatro in lingua” realizzato attraverso progetti PON che coniugano l’acquisizione con il potenziamento
di tre lingue straniere: tedesca, inglese e francese, con la recitazione teatrale.
Un teatro interculturale a scopi didattici non solo per fare conoscere le lingue e le culture diverse dalla nostra, ma anche per
educare e far crescere gli studenti in termini di autonomia e responsabilità ai fini dell’acquisizione delle competenze chiave per
l’esercizio della cittadinanza attiva e per rappresentare i sistemi di vita e i "valori" delle culture diverse dalla nostra.
Rappresentare in forma scenica le culture significa non solo conoscerle ma anche attivare forme rielaborative interculturali.
L’esibizione teatrale della meravigliosa storia “Alice nel paese delle meraviglie – Alice im Wunderland- Alice in Wonderland –
Alice aux pays des merveilles – si sviluppa in un avvicendarsi di personaggi e di incontri durante il viaggio nel Paese delle Meraviglie, il mondo fantastico concepito da Lewis Carroll che di sorpresa in sorpresa ci introduce in un non-mondo di sogno senza
il quale, forse, non potremmo concepire la nostra “vera” esistenza.
Una carrellata di personaggi strani che parlano lingue diverse; chi in inglese, chi in francese e chi addirittura in tedesco, e poi c’è
l’italiano di Alice. Insomma meraviglie teatrali e linguistiche che si intrecciano sino a creare e definire un “paese” auspicato e
sognato, la cui dimensione onirica lo rende accettabile nelle sue diversità: l’Europa nostro “paese delle meraviglie”: “Provate a
chiudere gli occhi… così, bravi! E ora immaginate di vedere apparire, come dal nulla..... Piano, non così veloci! Di colpo, è scomparso. Ora c’è di nuovo..... ora non c’è più. E adesso, chi vi è passato accanto, facendovi vento? Uno strano signore in cappello?
Vi sembra di conoscerlo?.. Scommetto che vi viene voglia di seguirlo per vedere dove va… Pochi passi più in là! Sembra che
pioverà… meglio cercar riparo! Sarà più simpatico. Certo-che-sì o Certo-che-no?... Ma cosa c’è là dietro? Se credete di non poter
entrare, basterà girare l’angolo”.
Chi: Docenti esperti: Lettrici di madrelingua inglese e francese e docente di lingua tedesca; esperto teatrale-direttore artistico.
Docenti-tutor: docenti curriculari di lingue straniere
Dove: I.T.C. “Tannoia” Corato, Aula Magna; Chiostro del Palazzo di Città – Corato
Come: Attività laboratoriali interattive e cooperative in lingua inglese, francese e tedesca; traduzioni e rielaborazioni in lingua;
attività teatrali.
Quando: Febbraio-Giugno 2009/2010
Motivazione alla scelta del percorso:
L’innovazione dei percorsi formativi e di studio caratterizzanti l’Istituto Tecnico Commerciale e per il Turismo “Tannoia” di Corato ha trovato nel teatro uno strumento preziosissimo per motivare maggiormente e agevolare l'apprendimento linguistico.
Inoltre, il coinvolgimento di alunni che non studiano la lingua tedesca in maniera curricolare permette l’approccio a un’altra
lingua straniera e, di conseguenza, un arricchimento del patrimonio culturale degli alunni partecipanti.
I percorsi linguistici sono integrati e approfonditi, a cadenza settimanale, nelle ore curriculari anche grazie al supporto delle
lettrici di madrelingua.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
Nuclei portanti di questo progetto sono il potenziamento delle lingue straniere e una forma teatrale che avvicini i giovani alla
commedia dell’arte- il teatro – in grado di esprimere creatività e il gioco delle parti anche in lingua straniera.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
La progettazione dei laboratori linguistico e teatrale, relazionandosi al curricolo formativo dei corsi di indirizzo degli studenti
frequentanti, è finalizzata a potenziare il lavoro negli ambiti linguistico-comunicativo e trasversali che più decisamente facilitano l’apprendimento e l’esercizio alla cittadinanza attiva sviluppando altresì l’acquisizione delle seguenti competenze chiave:
- imparare ad imparare, – progettare, – comunicare in lingua straniera, – collaborare e partecipare, – agire in modo autonomo e
responsabile, – individuare e risolvere problemi
- individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi, – individuare collegamenti e relazioni, – acquisire e interpretare l’informazione;
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
raggiungendo gli obiettivi di:
- potenziare tre lingue straniere
- fruire del patrimonio artistico e letterario
- utilizzare le tecnologie della comunicazione e dell’informazione.
Nella pratica didattica l’uso del linguaggio multimediale è finalizzato in primo luogo alla ricerca-azione, attraverso ricerche in
internet e lettura di immagini, ai lavori di gruppo orientati a creare percorsi di documentazione in power point, utilizzando anche foto e video per la creazione di un cortometraggio.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo. La recitazione
in lingua straniera dà la possibilità agli studenti di:
- comunicare correttamente e efficacemente con linguaggi appropriati
- stimolare la capacità di ascolto nei confronti di sé e dell’altro
- scoprire le potenzialità espressive di corpo e voce
- controllare e superare le inibizioni
- acquisire la capacità di lavorare in team
- assumersi le responsabilità
- acquisire le modalità di apprendimento autonomo
- conoscere le tecniche di allestimento di uno spettacolo teatrale
Discipline coinvolte
Gli alunni, nella fase iniziale del progetto analizzano tutto il copione nelle tre lingue straniere lingue straniere: Tedesco, Inglese,
Francese, oltre che in italiano. Solo in seguito verranno assegnate le parti che dovranno essere memorizzate per la recitazione.
Le lingue diventano, dunque, un mezzo espressivo fondamentale per la “messa in opera” dello spettacolo teatrale.
Eventuali media impiegati: Power point: percorso didattico-formativo di ricerca-azione; percorso di documentazione – Riprese
video e foto: integrazione della documentazione
Cortometraggio – Video finale della rappresentazione
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Il percorso progettuale, come negli anni precedenti, è iniziato con la scelta di un tema che fosse non solo significativo dal punto
di vista didattico-educativo, ma anche coinvolgente per alunni adolescenti.
Questa prima fase richiede generalmente tempi più lunghi per reperire il testo tradotto nelle tre lingue straniere coinvolte.
Successivamente l’esperto teatrale ha individua le parti da drammatizzare che ogni esperto di lingua straniera analizzerà con gli
alunni.
In seguito, dopo la fase dell’apprendimento delle tecniche di recitazione, l’esperto teatrale assegna a ciascun alunno una parte
che sarà recitata in lingua straniera o in italiano. L’alternanza dell’italiano alle lingue straniere è indispensabile per permettere
agli spettatori, che non conoscono le lingue straniere, di comprendere i momenti salienti dello spettacolo teatrale,che peraltro
è reso abbastanza comprensibile grazie alle tecniche caratteristiche della Commedia dell’Arte.
I docenti tutor, in qualità di docenti di lingue curricolari, prevedono nella programmazione curriculare l’ approfondendo di alcuni aspetti del testo scelto attraverso attività laboratoriali finalizzate al potenziamento delle quattro abilità linguistiche e
all’elaborazione di prodotti multimediali.
Forme e strumenti di valutazione:
- Valutazione in ingresso delle funzioni linguistiche e della strutture morfosintattiche nelle lingue straniere attraverso questionari
- Valutazione sull’acquisizione delle funzioni linguistiche e delle strutture morfosintattiche nelle lingue straniere attraverso
questionari o relazioni scritte
- Valutazione delle competenze acquisite attraverso la lettura espressiva
- Questionario di valutazione dell’attività formativa
- Questionario di valutazione degli esiti formativi degli alunni
- Rappresentazione teatrale in lingua
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale
Esibizione teatrale nell’Aula Magna dell’I.T.C. “Tannoia” in occasione della Giornata dell’Europa
Diffusione: Comunità Scolastica – genitori studenti I.T.C – Territorio
Esibizione teatrale “Rassegna del Teatro Studentesco” – Teatro delle Molliche – Corato- Chiostro Palazzo di Città
Diffusione: Comunità Scolastica – genitori studenti I.T.C – Territorio – Scuole
Punti di forza della proposta.
Il teatro in lingua si rivela uno strumento preziosissimo per motivare maggiormente e agevolare l'apprendimento linguistico.
L'uso della drammatizzazione, "la mise en espace", coinvolge gli studenti nell'apprendimento linguistico-comunicativo delle
micro e macrofunzioni (per esempio descrivere, narrare, argomentare, saper relazionale e comunicare affettivamente ecc.)
Punti di criticità della proposta.
Il monte ore che in modo particolare gli esperti di lingua hanno a disposizione per lo sviluppo del progetto non sempre è sufficiente a esaurire tutto il lavoro indispensabile per l’acquisiszione di un corretto apprendimento delle parti, per cui si rende necessario
l’approfondimento durante le ore curricolari da parte delle docenti tutor.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Sviluppare e potenziare le competenze chiave nelle lingue straniere
(francese, inglese, tedesco) educando
all’incontro e al confronto culturale e
linguistico-letterario
Potenziamento nelle lingue inglese,
tedesca, francese:
Schede di lavoro
Lettura e fonetica
Lettura di passaggi di testi letterari
Comprensione orale e scritta
Analisi dei passaggi dei testi letterari e
riflessione linguistica e morfosintattica
Produzione orale e scritta
delle scene da rappresentare
Rielaborazione dei contenuti
Verifica competenze in
Ingresso:
Questionari vero-falso; a scelta multipla
Verifica delle competenze acquisite:
Sintesi di passaggi letterari
Produzione orale
2. Acquisire competenze comunicativorelazionali:
- Controllare e superare le inibizioni, –
Sapersi relazionare. -Saper assumere le
responsabilità
Individuazione dei ruoli e delle regole
nel processo di rappresentazione.
Esercizi sulle tecniche interpretative e di
presenza scenica. Esercizi per il movimento corale e individuale. Improvvisazioni teatrali sulle situazioni testuali.
Esercizi per educare l’attenzione.
Esercitazioni
Drammatizzazioni
Role play
3. Acquisire le tecniche del linguaggio
teatrale e della rappresentazione in
lingua madre e straniera.
Scrittura della drammaturgia in forma di
copione. Prove di recitazione su
copione. Prove di rappresentazione del
personaggio.
Esibizione finale con il pubblico
Titolo: “AVANGUARDIE A CONFRONTO: reinterpretazione attuale delle opere
artistiche più significative del Novecento”
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X già svolta/conclusa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare curriculare – extracurriculare: lingue straniere: tedesca, francese, inglese; storia dell’arte.
Breve descrizione/sinossi/racconto:
La specificità del corso di studi frequentato dagli alunni destinatari del progetto, classe 5 A/Erica – Anno Scolastico 2008-2009
-, che prevede, in particolare, lo studio di tre lingue straniere con il supporto dei lettori di madrelingua, e della storia dell’arte ha
determinato la scelta del tema di questo Progetto che ha l’intento di ripercorrere alcune delle avanguardie più significative
evidenziandone le caratteristiche fondamentali nonché i maggiori autori che ne hanno fatto parte.
Attraverso l’analisi di opere artistiche e di documenti in lingua relativi alle stesse si è voluto potenziare le competenze linguistico-comunicative settoriali connesse alla loro figura professionale. Inoltre, la tematica scelta ha offerto la possibilità di rendere
gli studenti protagonisti del loro percorso formativo attraverso lo sviluppo di capacità interpretative e creative.
Chi: Docenti di lingua tedesca, francese e inglese; docente di storia dell’arte
Lettrici di madrelingua
Dove: Istituto Tecnico Statale Commerciale e per il Turismo “ Padre A. M. Tannoia” Corato
Come: Attività laboratoriali interattive e cooperative in lingua tedesca, francese e inglese; traduzioni e rielaborazioni in lingua
Quando: Marzo-Giugno 2008/2009
Motivazione alla scelta del percorso:
L’I.T.C “Padre A.M. Tannoia” di Corato (Bari) da anni ha impostato l’offerta formativa sulla valorizzazione della dimensione europea attraverso l’ approfondimento di tematiche interculturali utilizzando le tre lingue straniere nelle varie forme espressive e
multimediali: video-documentari e prodotti multimediali.
I percorsi linguistici sono stati integrati e approfonditi, a cadenza settimanale, nelle ore curriculari anche grazie al supporto
delle lettrici di madrelingua, per un totale di 10 ore di lingue straniere, e nelle ore extracurriculari per ulteriori approfondimenti
per un totale di 15 ore di lingue straniere, n. 5 ore di storia dell’arte e n. 10 ore dedicate alla produzione dell’ elaborato-video
come prodotto finale e di una presentazione in Power Point di supporto e documentazione allo stesso.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
Nuclei portanti di questo progetto sono il potenziamento delle tre lingue straniere e della storia dell’arte sviluppando altresì la
progettazione, la comunicazione, la collaborazione e la partecipazione, l’agire in modo autonomo e responsabile, il risolvere
problemi, la fruizione del patrimonio artistico-letterario, l’acquisizione e l’interpretazione dell’informazione anche attraverso
l’utilizzo delle tecnologie
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Traguardi-Finalità
• Educare alla cittadinanza attiva e al dialogo fra culture
• Approfondire tematiche linguistico-culturali
• Valorizzare la Scuola come centro di promozione culturale e sociale
• Conoscere i fenomeni artistici più rilevanti del Novecento
• Acquisire competenze tecnologiche multimediali
Obiettivi formativi
• Conoscere e confrontare diverse opere artistiche del 900 nelle diverse culture
• Operare collegamenti interdisciplinari tra la Storia dell’Arte e le correnti letterarie francesi, tedesche ed inglesi dei primi del
Novecento
• Migliorare le competenze linguistiche e comunicative
• Approfondire la cultura di altri paesi europei
• Conoscere le strutture lineari e coloristiche di un’opera d’arte
• Conoscere i nodi storici relativi alla produzione artistica
• Saper leggere i testi e le immagini, analizzarli, ricavare concetti chiave, ricostruire e produrre strategie argomentative
• Saper lavorare in gruppo
• Rendere autonomi gli studenti nel reperimento e nella selezione di testi e documenti autentici
• Saper organizzare il lavoro
Competenze
• Competenze linguistiche e comunicative
• Competenze relazionali
• Competenze decisionali e organizzative
• Competenze tecniche e disciplinari
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Il percorso formativo sviluppato ha agevolato il raggiungimento delle seguenti competenze:
- comunicare correttamente e efficacemente con linguaggi appropriati
- acquisire la capacità di lavorare in team
- assumersi le responsabilità
- acquisire le modalità di apprendimento autonomo
- utilizzare tecnologie multimediali
Discipline coinvolte
Lingue straniere: tedesco, francese, inglese
Storia dell’arte
L’ottica interdisciplinare è finalizzata alla promozione del CLIL per favorire l’acquisizione in lingua straniera del linguaggio settoriale che attiene alla storia dell’arte.
Eventuali media impiegati/utilizzati:
Power point: percorso didattico-formativo di ricerca-azione; percorso di documentazione
Prodotto multimediale finale: elaborato-video
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Materiali – Strumenti: libri di testo, fotocopie, ricerche in Internet
Metodo
• Individuazione degli elementi di base (analisi dei bisogni) e delle “entità in uscita” (risultati attesi)
• Pianificazione della progettazione:
- fasi di sviluppo, – modalità d’intervento, – suddivisione dei compiti, – risorse necessarie
- tempi di realizzazione
• Riesame della progettazione
• Verifica della progettazione
• Validazione della progettazione
Metodologia
La metodologia utilizzata durante lo svolgimento del progetto si è basata su attività di tipo laboratoriale (lezioni interattive e
cooperative), discussione, cooperative learning, brain storming, ricerca-azione, lavori di ricerca, traduzioni, riflessioni e rielaborazioni in lingua, scelta delle sequenze più significative e creazione di una scaletta-guida per l’assemblaggio del prodotto multimediale finale.
Forme e strumenti di valutazione:
La valutazione dei risultati raggiunti ha riguardato soprattutto l’accertamento di una maggiore consapevolezza dei principi sottesi alla cittadinanza attiva, attraverso discussioni guidate. Le docenti di lingue straniere si sono avvalse, inoltre, della valutazione sommativa curricolare per l’accertamento delle competenze comunicativo-linguistiche acquisite. Il docente di Storia
dell’Arte ha valutato l’acquisizione delle tecniche specifiche e dei fenomeni artistici più rilevanti del Novecento.
Le docenti di Lingua straniera per la valutazione sommativa si sono avvalse della griglia di valutazione concordata a livello di
Dipartimento di Lingue nell’ I.T.C. “Tannoia”.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Diffusione: Comunità Scolastica – articoli giornalistici –
Partecipazione e riconoscimento al Progetto Nazionale GOLD
Il Progetto è presente in vari siti web.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Punti di forza della proposta.
• Il gruppo ha rappresentato lo strumento privilegiato per il confronto, nonché supporto di cooperazione e condivisione di
nuovi apprendimenti.
• L’ originalità dell’elaborato consiste nella reinterpretazione degli studenti di alcune opere artistiche tra le più significative in
chiave contemporanea.
• Buona la disponibilità di risorse in generale. Nello specifico per quanto concerne le risorse umane: si registra una disponibilità
diffusa nel Consiglio di Classe coinvolto nella qualificazione progressiva dell’Offerta Formativa, anche su stimolo ed indirizzo
del Dirigente Scolastico; presenza di docenti con competenze specialistiche (nuovi linguaggi – lingue straniere – multimedialità)
Punti di criticità della proposta.
L’esiguità del tempo a disposizione ha richiesto una concentrazione del lavoro in tempi che avrebbero dovuto essere più diluiti.
Tuttavia, la qualità del lavoro e il risultato finale possono considerarsi più che soddisfacenti.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Il progetto nasce da un tema di attualità: “Il 2009 celebra il centenario del futurismo italiano”.
Gli studenti della classe 5^ A, corso Erica, dell’I.T.C. “TANNOIA” di Corato, hanno voluto ripercorrere alcune delle avanguardie
più significative evidenziandone le caratteristiche fondamentali nonché i maggiori autori che ne hanno fatto parte.
L’originalità dell’elaborato – video in lingua tedesca, francese e inglese con sottotitoli in italiano consiste nella reinterpretazione degli studenti di alcune opere tra le più significative in chiave contemporanea. A fianco alle opere di pittori del calibro di
Picasso, Klee, Kandinsky è stata realizzata una riproposizione che non ambisce a confrontarsi con quella dei grandi pittori sopra
citati ma che vorrebbe costituire un tentativo di proporre una visione dell’arte alternativa, giovanile e soprattutto originale.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Acquisire competenze linguistico-co- Comprensione orale e scritta
municativo nelle lingue straniere (tede- Analisi linguistica e morfosintattica
sco, francese e inglese) educando all’in- Rielaborazione dei contenuti
contro e al confronto culturale e
linguistico-letterario
Produzioni orali e scritte
Rielaborazioni di documenti per la realizzazione dell’elaborato video nelle tre lingue straniere
2. Acquisire competenze comunicativo- Attività linguistiche per favorire l’esposi- Produzione orale dei contenuti
relazionali
zione orale dei contenuti
3. Acquisire le tecniche specifiche e dei Analisi dei documenti artistici
fenomeni artistici più rilevanti del Novecento
Produzione orale
Lettura critica delle immagini
4. Acquisire competenze tecnologiche e Ricerca e rielaborazione multimediale di Produzione di un elaborato-video
multimediali
opere artistiche
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
IPSIAM “A. Vespucci” – Molfetta (BA)
Titolo: “DAL BANCO AL PALCOSCENICO—La scuola dei mariti—Moliere”
Prof.ssa ANGELA ALESSANDRINI Disciplina/e RELIGIONE
Tipologia della proposta: x extracurricolare
Attività: x già svolta/conclusa
Eventuali interazioni didattiche verticali: x 1.grado/2.grado
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Breve descrizione:
Il teatro come forma interattiva di linguaggi diversi: verbale, mimico, gestuale, musicale, ecc..si configura come prezioso strumento formativo, multidisciplinare e interdisciplinare, insostituibile come strumento di attivazione emotiva, dinamico – relazionale, culturale ed interculturale del discente. L’idea di teatro didattico non si riferisce solamente al momento finale della rappresentazione, ma anche e soprattutto all’iter dei processi che conducono alle forme rappresentative della realtà.
Le attività laboratoriali (rivolte agli alunni di tutte le classi dell’istituto, con svolgimento extra-scolastico) consisteranno principalmente in:
- scelta del testo da teatralizzare, elaborazione e/o adattamento di un testo, lettura collettiva del testo, “ messa in spazio”, -elaborazione collettiva del “piano di regia” (organizzazione di recitazione, scenografia, costumistica, scenotecnica,
- realizzazione dello spettacolo e sua eventuale produzione esterna e /o ripresa video.
Dall’analisi dei bisogni degli alunni, è emerso che la scuola deve garantire alcuni bisogni formativi:
- saper comunicare a livello dinamico-relazionale con i simili e gli adulti;
- acquistare identità, coscienza del proprio ruolo nel gruppo;
- sentirsi “persona” con i propri pensieri, sentimenti, emozioni, cultura, visione del mondo;
- acquistare fiducia nei confronti degli altri, della realtà e della scuola;
- educare all’autonomia, all’autostima, alle libere scelte individuali in uno spazio di sana convivenza democratica.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Analisi e libero adattamento del testo teatrale “La scuola dei mariti “ di Moliere.
Realizzazione dei costumi e della scenografia. Ricerca storica sulla musica del seicento.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Conoscenza di ulteriori linguaggi atti ad esprimere le esigenze comunicative;
Appropriazione di metodologie di studio e di lavoro;
Discipline coinvolte: Lettere, religione, diritto, lingua, tecniche di settore (Modellistica e confezione)
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Partecipazione a stage e laboratori teatrali.
Forme e strumenti di valutazione: Si valuteranno l’attiva partecipazione agli incontri, la realizzazione dei costumi di scena e la
rappresentazione stessa.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Rappresentazione riservata agli alunni delle scuole Medie di I grado della città, nonché rappresentazione per genitori e per
tutta la comunità scolastica con riprese video.
Punti di forza della proposta.
La passione che gli studenti dimostrano nonostante gli ostacoli che incontrano.
Punti di criticità della proposta. Gli ostacoli sono rappresentati dai docenti che non comprendono tale passione degli alunni
coinvolti nell’attività teatrale e che sono pertanto sempre più legati ad una logica fatta di interrogazioni e compiti in classe non
flessibili.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale:
Fare teatro aiuta a crescere culturalmente ed umanamente, a saper dominare le proprie emozioni, insegna a stare insieme superando timidezze ed egoismi per un futuro costruttivo. Gli allievi attori si sono cimentati nella preparazione della rappresentazione teatrale “La scuola dei mariti” di Moliere, sono riusciti ad esprimere le loro doti, la loro sensiblità e la loro passione per il
palcoscenico, valorizzando la nostra scuola, che attraverso lo studio del testo teatrale è riuscita a trasmettere messaggi culturali
e valore universali di grande attualità.
Titolo: “La scuola incontra il territorio”
Prof.ssa Maddalena Pansini – Disciplina: Matematica
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Attività: X in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: X 1.grado/2.grado
Collaborazioni con soggetti esterni: DIESSE formazione – Milano; ENAIP –Molfetta; Consorzio Polje; Università degli studi di Bari
(architettura –agraria)
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …:
Progetto interdisciplinare (1°classificato per la regione Puglia nel Progetto nazionale Innovadidattica).
Breve descrizione/sinossi/racconto in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta:
Il progetto è nato dall’esigenza di coinvolgere il mondo della scuola e la realtà territoriale in un percorso di educazione cooperativa, con al centro i temi della responsabilità solidale e della salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali e naturalistiche, storiche e culturali. Esso vede l’adesione, sia in orizzontale che in verticale di una “rete di scuole” che si apre alle agenzie e alle realtà territoriali, attraverso l’analisi di siti di rilievo archeologico e/o storico-culturale (Duomo, Centro storico, Porto, Pulo in Molfetta – Casale
Zappino in Bisceglie).
Allievi di 2^ e 3^ Media -1^ e 2^ superiore; scuola e territorio; metodologia laboratoriale e di ricerca-azione- Metodo cooperativo
– Giochi di ruolo; sperimentare l’insegnamento per competenze, rafforzare rapporti di partenariato con enti ed istituzioni. Periodo: settembre 2009-aprile 2010. Monte ore: 212 extracurriculari (cadenza settimanale) e 150 curriculari (5 scuole in rete).
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei di insegnamento apprendimento): l’asse dei linguaggi
(padronanza della lingua nei suoi diversi usi sociali, utilizzo della L2), della matematica (raccolta ed analisi dei dati), scientifico
tecnologico (acquisizione del metodo scientifico – assemblaggio dei materiali in un opuscolo bilingue – ipermedia).
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
L’allievo: elabora la mappa concettuale per strutturare gli strumenti informativi multimediali – rielabora i materiali in vista dell'assemblaggio – organizza il lavoro – rivede e analizza il processo di elaborazione – assembla i materiali e verifica l’efficacia
dell’ipermedia – riflette sulla organizzazione dei contenuti -riconosce il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
I temi di fondo si prestano alla creazione di percorsi didattici che integrano tutte le competenze trasversali previste dal D.M.
139/07 che l’alunno consegue analizzando itinerari di natura scientifica, storico-socio-economica, politico-istituzionale, matematico-statistica.
Discipline coinvolte: Italiano, Matematica, Scienze, L. Inglese nelle S.S. 2° e Italiano, Matematica e scienze, L. Inglese, Tecnologia
(o Arte) nelle S.S. 1°. I docenti lavorano in compresenza per aree disciplinari. Tutte le discipline sinergicamente contribuiscono
alla costruzione di competenze.
Eventuali media impiegati/utilizzati: Internet (ricerche); pacchetto Office (elaborare una brouchure); strumenti audiovisivi: videocamere, fotocamere e relativi linguaggi iconici (per il DVD).
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Attività di formazione (DIESSE) per i docenti coinvolti (normativa di riferimento sul tema delle competenze: programmare, valutare, certificare).
Forme e strumenti di valutazione: (per gli allievi: somministrazione di questionari (ex ante, in itinere, ex post); per i docenti:
schede di osservazione alunni, clima d’aula, modello EQF (sistema europeo dei crediti) per la certificazione delle competenze,
autoanalisi dei diversi team docenti. Monitoraggio a cura dell’ENAIP.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Opuscolo bilingue – DVD – pubblicizzazione sul sito di Diesse, nella rivista Libertà di Educazione, sul sito ”Gold” dell’INDIRE –
workshop pubblico presso l’istituto capofila.
Punti di forza della proposta:
(Per il docente) sperimentare percorsi di continuità verticale in rete, attuare la compresenza, insegnare per competenze e, (per
l’allievo) rompere con la tradizionale lezione ex cathedra a favore della costruzione concettuale superando l’impostazione classica.
Punti di criticità della proposta.
Difficoltà ad attuare la flessibilità oraria (progettata a monte) per ragioni organizzative.
Il progetto ha preso in esame alcuni siti di particolare importanza presenti sul territorio, scegliendo la pietra come filo conduttore. Sono stati creati percorsi didattici integrati, omogenei nella struttura per ciascuna scuola, articolati in un’ottica laboratoriale (lab. della comunicazione, della ricerca ambientale, geologico, fotografico, manipolativo – creativo, di informatica, etc.)
finalizzati all’acquisizione di corretti strumenti di “lettura” ambientale e scientifica, alla promozione del rispetto del patrimonio
locale e ad una adeguata preparazione tecnologica. La proposta è basata su
basata sulla verifica di:
• competenze-chiave nel biennio della scuola secondaria di 2 grado riferibili agli Assi culturali,
• raggiungimento di obiettivi formativi o di traguardi per lo sviluppo delle competenze, nella scuola primaria e secondaria di 1.
Grado.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Leggere, comprendere, interpretare e
produrre semplici testi in L1 e L2.
Raccoglie con appunti informazioni sul
territorio; organizza le conoscenze
raccolte; legge e interpreta documenti;
elabora diari di bordo.
Produzione di testi in L1 e L2.
2. Individuare strategie appropriate per
la soluzione di problemi
Problem solving;effettua misurazioni,
raccoglie i dati, li classifica e li confronta.
Lettura di carte topografiche. Problemi
su proporzioni (scala).
3. Utilizzare le funzioni di base dei
Fotografa e videoriprende luoghi e
Produzione testi in Word. Uso di
software più comuni per produrre testi e persone. Progetta ed assembla l’iperme- Publisher
comunicazioni multimediali; creare DVD; dia.
comunicare in rete.
Titolo: “POVERI SI, MA NON PER SEMPRE! CI SI ARRICCHISCE INFORMANDOSI”
Prof. MARIA GIANCASPRO Disciplina/e LETTERE
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: Amministrazione comunale di molfetta, Caritas, Fidapa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: ‘progetto interdisciplinare’,
Breve descrizione/sinossi/racconto in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta:
Il progetto rientra nell’ambito dell’iniziativa istituzionale “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola”. Prevede la conoscenza, lo
studio, la riflessione critica, l’indagine politica e sociale sulle tematiche costituzionali.
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari,):Le misure economiche in favore delle famiglie. Il principio della
giusta retribuzione. La tutela della maternità e della lavoratrice madre. Il lavoro minorile. La sicurezza sul lavoro.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:Saper usare strumenti multimediali audio/video. Conoscere i principi
costituzionali attinenti le tematiche trattate. Saper effettuare un’indagine di mercato.
Discipline coinvolte: Diritto/Economia, Religione, Matematica,Lettere
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Cortometraggio
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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ITCGT “G. Salvemini” – Molfetta (BA)
Titolo: “Giornale d’Istituto on line e cartaceo su piattaforma e-learning / Moodle”
Prof. Gadaleta Caldarola Pasqua Disciplina/e materie letterarie
Tipologia della proposta: prevalentemente extracurricolare con integrazione curricolare
Attività: annuale in corso di svolgimento
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto POF
il progetto si propone di gestire il giornale d’Istituto on line il cui scopo è creare:
un canale di comunicazione interno ed esterno alla scuola
uno strumento di interazione fra le componenti della scuola
un servizio aperto alle esigenze dei diversi utenti: docenti, alunni e famiglie.
Il progetto ha una durata annuale con la possibilità di reiterarlo negli anni successivi per assicurare continuità e solidità e consentire il raggiungimento pieno degli obiettivi formativi previsti. Il progetto presuppone una prima fase di formazione dei
partecipanti, poi la costituzione della redazione e la suddivisione dei compiti e delle attività.
Fasi operative
1° fase
12 incontri di docenti ed alunni
• Costituzione del comitato di redazione
• Formazione delle figure operanti nel comitato di redazione
• Progettazione del sito web del Giornale on line (definizione e selezione dei contenuti e degli articoli, video e servizi da inserire
all’interno del sito web del giornale)
2° fase
8 incontri di docenti ed alunni per le seguenti attività
• Produzione giornale
• Manutenzione sito web
Le due fasi si svolgeranno contemporaneamente da novembre a maggio sempre in un laboratorio multimediale con circa 20
computer e altrettante postazioni internet e l’uso di una stampante
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Il giornale d’Istituto on line ha lo scopo di dare l’opportunità agli studenti di essere protagonisti nel comunicare idee e fornire
informazioni; offrire uno strumento di dialogo all’interno dell’istituto, facendo da cassa di risonanza delle iniziative più interessanti
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
La realizzazione del Sito web del Giornale d’Istituto si propone le seguenti finalità:
• produrre scambio di opinioni, informazioni, video, reportage, su una piattaforma on line comune
• utilizzare programmi di impaginazione ed editing per prodotti immediatamente fruibili
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Gli studenti hanno l’opportunità di essere protagonisti e di comunicare le idee e le istanze più urgenti. Sul piano della formazione e ricaduta didattica possono perseguire obiettivi alti come:
• acquisire l’abilità di scrittura adeguata ai diversi fini comunicativi;
• saper scrivere un articolo e individuare le modalità di impaginazione di un giornale;
• lavorare in gruppo con compiti ben definiti, accettare gli altri e le loro opinioni;
• educarsi alla progettualità ed assumersi nel lavoro le proprie responsabilità;
• educarsi alla realtà attraverso la ricerca di informazioni, saperle analizzare, sintetizzare e rielaborarle.
Discipline coinvolte
• Tutte le discipline curricolari perchè gli argomenti trattati riguardano tutti gli aspetti della vita a scuola, dell’attualità e del
tempo libero
• In particolare italiano e informatica
Eventuali media impiegati/utilizzati per il reperimento di informazioni: per la realizzazione del prodotto: software di impaginazione e montaggio video-interviste-reportage
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Il gruppo operativo è costituito da:
• sei docenti.
Il loro compito è quello di coordinare le attività della redazione e quindi: raccogliere gli articoli a seconda degli argomenti; controllare la puntualità nella consegna degli articoli stessi; fornire assistenza nella stesura degli articoli; provvedere a fornire il
materiale necessario per la composizione del sito e del giornale. Alla redazione faranno capo anche i corrispondenti esterni:
alunni e docenti delle diverse classi che per i motivi più diversi non entrano direttamente a far parte della redazione, ma contribuiscono alla realizzazione del sito e del giornale della scuola
• 15 – 20 studenti scelti nelle varie classi. – Il loro compito è la composizione di articoli, la realizzazione di interviste e delle diverse rubriche. Insieme ai docenti e agli esperti esterni provvedono alla correzione delle bozze, all’impaginazione del giornale, all’aggiornamento e manutenzione del sito e contribuiscono alla sua grafica. È loro compito individuare i titoli e selezionare gli articoli per l’edizione in stampa e comporre le diverse pagine da inserire on line
Forme e strumenti di valutazione:
• valutazione in itinere mediante osservazione diretta tenendo conto di:
tutti i criteri di valutazione propri delle discipline coinvolte (italiano,informatica)
capacità di utilizzare autonomamente la piattaforma moodle e i software
valutazione finale del prodotto realizzato mediante i seguenti criteri:
correttezza e efficacia dei testi proposti e accostamento efficace delle immagini, originalità dell’argomento, dei titoli, efficacia
complessiva del messaggio in relazione al target
Punti di forza della proposta.
Nel proporre il progetto Giornale d’Istituto on line e cartaceo su piattaforma moodle è doveroso sottolineare l’interesse che
ha suscitato e che ha confermato la buona riuscita dell’iniziativa progettuale. D’altronde, dovendo confrontarsi con un pubblico
di lettori interni ed esterni alla scuola, era importante che fosse accolto positivamente. Pertanto, si è radicato nel tessuto culturale e nella tradizione dell’Istituto e ottiene contributi anche da esterni alla redazione. Si è rivelato un progetto di eccellenza, di
cui gli stessi alunni sono consapevoli
Punti di criticità della proposta.
È necessario che uno e/o due docenti interni, responsabili del progetto, agiscano da coordinatori e mantengano alto il coinvolgimento di tutti. Sono indispensabili anche le competenze dei docenti in grado di utilizzare i software per l’impaginazione e la
stampa e provvedere alla manutenzione del sito web dove le difficoltà sono maggiori e soprattutto dovute alla necessità di
organizzare le aree ancora in fase di definizione. Anche per il sito web è necessaria una redazione, più o meno la stessa con
compiti individuali precisi.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Tutti hanno lavorato in modo collaborativo ed in armonia. Le specificità e inclinazioni individuali hanno trovato spazio e possibilità di espressione senza limitazioni di alcun tipo.
Gli studenti hanno avuto l’opportunità di essere protagonisti e di comunicare le idee e le istanze più urgenti. Hanno realizzato
interviste, reportage, articoli di cronaca e di commento sulle iniziative più interessanti interne ed esterne alla scuola. Hanno
dedicato un’attenta riflessione su avvenimenti dell’attualità a loro vicini o percepiti come importanti.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
saper selezionare informazioni finaliz- Tutte le tecniche relative alla scrittura di Verifica dell’efficacia del prodotto finale
zate al testo
un testo, alla selezione delle informazioni
saper scegliere immagini connesse al Tecniche di scrittura e selezione delle im- Verifica dell’efficacia del prodotto finale
tema ed efficaci
magini e di individuazione dell’efficacia
in relazione al messaggio
Saper costruire testi incisivi utilizzando Tutte le tecniche finalizzate alla crea- Verifica dell’efficacia del prodotto finale
le risorse retoriche della lingua
zione di un testo originale
saper impaginare con efficacia
Attività laboratoriale finalizzata all’uso Verifica dell’efficacia del prodotto finale
del software di impaginazione e della
piattaforma e-learning
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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ITC “Tannoia” – Ruvo di Puglia (BA)
Titolo: “Io imparo sul web 2.0”
Prof. Zinzi Filomena Disciplina/e Informatica.
Tipologia della proposta; X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione:
Sperimentare attività di insegnamento-apprendimento per integrare e innovare l’insegnamento curriculare con il supporto
delle nuove tecnologie e con l’utilizzo di dotazioni multimediali per motivare gli alunni, stimolarli ad ampliare il proprio bagaglio culturale fornendo loro abilità e competenze spendibili in altri contesti.
Gli strumenti privilegiati utilizzati per attuare quanto esposto sono la lavagna interattiva multimediale (LIM) e la piattaforma di
apprendimento online Moodle di cui è dotato il nostro Istituto
Nel progetto sono coinvolti docenti di: informatica, italiano e storia, inglese, francese, trattamento testi, matematica e gli alunni
di tutte le classi dell’Istituto.
Vengono utilizzati le postazioni multimediali dei laboratori informatici dell’Istituto con collegamento in rete interna ed esterna.
La LIM permette di integrare facilmente le ICT nella didattica in classe in modo trasversale alle diverse discipline e contribuisce
a migliorare la comunicazione in classe, stimolando la partecipazione degli studenti attraverso l'uso di una varietà di contenuti
multimediali (testi, immagini, video, etc) nella didattica.
Tempi di svolgimento del progetto: tutto l’anno.
La scelta di tale percorso innovativo nasce dall’esigenza di utilizzare le opportunità straordinarie offerte dal web 2.0 ai processi
di insegnamento/apprendimento e, contemporaneamente, di sperimentare itinerari didattici alternativi che sostengano la motivazione dei discenti fornendo, altresì, abilità e competenze spendibili anche in altri contesti.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Area umanistico-linguistica: Attività di recupero e approfondimento finalizzate al consolidamento delle conoscenze grammaticali; attività atte ad esercitare e consolidare le abilità linguistiche fondamentali (lettura e comprensione, ascolto e comprensione, produzione scritta); racconti: strutturazione, trascrizione in dialoghi e fumetti.
Area scientifico-tecnologica: Attività di recupero e approfondimento relative a geometria e concetti di base di matematica,
storia della matematica; argomenti di informatica e trattamento testi: architettura dell’elaboratore, algoritmi, database, reti di
computer, programmazione per il web, WORD, EXCEL, POWERPOINT
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Gli obiettivi specifici da raggiungere sono:
• Usare efficacemente e consapevolmente le nuove tecnologie
• Imparare a comunicare attraverso le dotazioni multimediali e le potenzialità dei software didattici e degli strumenti offerti
dalla piattaforma Moodle
• Saper produrre materiali efficacemente rielaborati atti al trasferimento dei saperi
• Organizzare in modo interattivo informazioni e materiali delle attività curriculari
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte:
Le competenze trasversali da raggiungere sono quelle per l’apprendimento permanente declinate nella Raccomandazione
approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio (Il 18 dicembre 2006) al fine di realizzare la strategia di Lisbona. In tal modo
le conoscenze e le competenze acquisiscono il carattere della dinamicità e diventano più competitive.
Le competenze a cui si fa riferimento sono le seguenti:
1. Comunicazione nella madrelingua;
2. Comunicazione nelle lingue straniere;
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4. Competenza digitale;
5. Consapevolezza ed espressione culturale;
6. Imparare ad imparare;
7. Acquisire la capacità di lavorare in team;
8. Acquisire le modalità di apprendimento autonome.
Discipline coinvolte: Italiano, Storia, Lingue, Informatica, Matematica, Trattamento testi.
L’ottica interdisciplinare viene salvaguardata attraverso le scelte dei percorsi, la circolarità delle idee, la programmazione in
team, il confronto, l’ omogeneità degli strumenti e delle attività programmate. Inoltre, l’intero percorso innovativo si arricchisce
delle competenze di ciascun docente coinvolto.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Eventuali media impiegati/utilizzati:
La lavagna interattiva multimediale (LIM)
La piattaforma Moodle viene utilizzata per l’allestimento e successiva fruizione di corsi contenenti vari tipi di risorse: forum,
chat, wiki, sondaggi, pagine web, varie tipologie di compiti, ecc.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
I docenti partecipanti al progetto hanno seguito corsi PON sulla piattaforma Moodle nei due anni precedenti e si apprestano a
seguire un corso per l’utilizzo della LIM.
Forme e strumenti di valutazione:
Il percorso sarà valutato attraverso questionari di gradimento in itinere e finali, compilati dagli alunni e dai docenti, forniti anche
online.
Si valuteranno, altresì, gli esiti di apprendimento degli studenti nelle singole discipline.
Si procederà all’autovalutazione dei docenti coinvolti in relazione ai punti di criticità e di forza osservati nel percorso.
I prodotti finali e tutta la documentazione saranno reperibili sul sito dell’Istituto,nonché sulla piattaforma Moodle attivabile dal
sito stesso.
Caratteristiche del prodotto: Piattaforma Moodle
Punti di forza della proposta.
• Fruizione di lezioni multimediali di vario tipo
• Recupero di lezioni precedentemente svolte ma non completate
• Utilizzo dello stesso materiale didattico in classi diverse e in momenti diversi
• Accesso allo spazio di lavoro della disciplina gestito dal docente del corso
• Accesso ai contenuti dei moduli proposti dal docente nell’attività d’aula con opportuni link a pagine web o ad altri documenti
di approfondimento
• Accesso alle esercitazioni sui contenuti dei moduli
• Accesso ai forum di discussione sulle tematiche sviluppate e uso di altri luoghi comunicativi virtuali (chat e blog)
Punti di criticità della proposta.
• Necessità di collegamento Internet da parte degli alunni
• Tempi di realizzazione dei learning object e di correzione dei compiti predisposti in Moodle
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Area umanistico-linguistica:
- riconoscere le principali strutture narratologiche del testo narrativo
- individuare il percorso evolutivo di un fenomeno storico
- acquisire e consolidare competenze linguistico-comunicative in Inglese e Francese.
- piattaforma Moodle
- attività atte all’esercizio e al consolidamento delle abilità linguistiche fondamentali
- questionari in itinere e finali
- realizzazione di un prodotto
su cui applicare le competenze
acquisite
- elaborazione di documenti da
inserire in piattaforma
2. Area scientifico-tecnologica
- competenze matematiche
- competenze tecnologiche
- attività di recupero e approfondimento in: - questionari, esercizi
geometria, concetti di base, storia della
matematica, informatica e trattamento testi
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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IISS Santeramo (BA)
Titolo: “OGGI SI RECITA A SOGGETTO”
Prof. Leone N. Massimo Disciplina: Lettere
Tipologia della proposta: Integrata (Curricolare/extracurricolare)
Attività: in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: Enzo Toma, attore e regista
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: È un progetto PON giunto al secondo anno intitolato ‘Oggi si recita a soggetto’ orientato a divenire un’esperienza
stabile.
Breve descrizione:
Il progetto mira a costituire una compagnia temporanea di ragazzi e ragazze che lavora per acquisire le abilità teatrali e per
mettere in scena uno spettacolo. Il testo è il prodotto di un breve percorso, all’interno del laboratorio, di riflessione su un tema
scelto dai ragazzi e riletto alla luce di una storia classica o di testi letterari. Il laboratorio prevede che tutti i partecipanti facciano
il percorso dell’attore, anche se non tutti dovranno necessariamente recitare nello spettacolo finale. Lo spettacolo infatti richiede la cura di tutte le competenze teatrali da parte dei ragazzi: costumi, musiche, scenografie sono autoprodotti.
Il laboratorio è tenuto da un esperto esterno, l’attore e regista Enzo Toma coadiuvato per gli aspetti organizzativi e per il lavoro
e la stesura del testo dal tutor, prof. M. Leone; è aperto a ragazzi dei 5 anni di tutti e tre gli istituti dell’IISS, ma di fatto i ragazzi
partecipanti vengono solo dal Liceo, a parte due alunni IPSIA. È aperto e consigliato anche agli alunni disabili (quest’anno abbiamo 1 solo disabile frequentante, l’anno scorso erano 4). Il progetto poi quest’anno, in vista appunto di una sua ‘stabilizzazione’, è aperto anche al personale della scuola adulto (docenti, personale ATA). L’organizzazione prevede incontri settimanali
di tre ore e il tempo per le prove e lo spettacolo da decidersi al momento (totale di 50 ore).
Origine ideale del progetto è nella considerazione dell’esperienza teatrale come formativa sul piano linguistico, letterario e
personale. È un’attività da noi caldamente consigliata ai ragazzi non solo per il consolidamento ma anche per il recupero delle
abilità espressive e le competenze linguistiche, senza considerare che per molti dei partecipanti c’è un esplicito collegamento
al programma curriculare di letteratura italiana, in cui si affronta la storia del teatro e delle sue forme. Altamente formativa risulta l’esperienza di collaborazione, il mescolare le competenze di ciascuno con quelle degli altri per realizzare un fine comune,
in questo caso uno spettacolo, cioè una realizzazione artistica complessa.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
- Storia e cultura teatrale
- Il corpo e l’espressione mimica
- L’espressione individuale e collettiva dei sentimenti
- Il testo teatrale
- rappresentazione di alcune caratteristiche fondamentali del mondo giovanile
- il mito del Minotauro e del labirinto
Elenco degli obiettivi (didattici e/o educativi):
• ESPRIMERSI VERBALMENTE IN MODO PROPRIO E VARIO, A SECONDA DEI CONTESTI COMUNICATIVI.
• SAPER COMUNICARE CON UNA PLURALITA' DI LINGUAGGI
• SAPER COMUNICARE ED ENTRARE IN RELAZIONE CON GLI ALTRI NEI DIVERSI CONTESTI.
SAPER RAPPRESENTARE UN RUOLO
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Il lavoro laboratoriale, la realizzazione dello spettacolo, la collaborazione con gli altri permettono di consolidare e potenziare la
competenza linguistica, in particolare nell’espressione orale, in lingua madre, quella di uso e rappresentazione con il linguaggio
simbolico, la competenza di riflessione e discussione di temi legati anche alla propria esperienza personale di vita, e ancora la
competenza relazionale in contesti informali e formali.
Discipline coinvolte Lettere, arte, religione, filosofia.
Eventuali media impiegati/utilizzati:lettore dvd, cd, pc, mixer, amplificazione.
Forme e strumenti di valutazione:
La valutazione viene condotta in itinere nel lavoro teatrale, quella finale è nella realizzazione dello spettacolo e nella messa in
atto delle competenze acquisite.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Stesura e rappresentazione pubblica di una drammaturgia, partecipazione a concorsi teatrali.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Punti di forza della proposta.
- Partecipazione mista dei ragazzi di varie classi e istituti
- Professionalità del lavoro e dell’esperto
- La concretezza del lavoro
- Interesse suscitato dai temi e dal laboratorio teatrale
- Sostegno dell’istituto
Punti di debolezza della proposta.
I tempi dei PON.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.padroneggiare gli strumenti espressivi Lavoro teatrale
per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
Esercizi del laboratorio
Interpretazione del personaggio
2.leggere, comprendere e interpretare testi Lavoro teatrale
di vario tipo
Lavoro sul testo teatrale
Esercizi del laboratorio
Interpretazione del personaggio
Esercizi del laboratorio
3.utilizzare gli strumenti fondamentali per Lavoro teatrale
una fruizione consapevole del patrimonio Lavoro sul testo teatrale, sui conte- Interpretazione del personaggio
artistico e letterario
nuti e sui personaggi
Realizzazione dello spettacolo
Lezioni sulla storia e cultura teatrale
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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S.S. 1° grado “Carlo Levi” – Bari
Titolo: Progetto di Musicoterapia “Musica M.Y.A.”
(Musicoterapia, Yoga, Armonia)
Prof. Verdebello Elisabetta. Disciplina: Musica
Tipologia della proposta: x Curricolare
Attività: x in progress
Tipologia: Progetto interdisciplinare
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
La Musicoterapia è l’uso della musica per la realizzazione di fini terapeutici, il ristabilimento, il mantenimento e il miglioramento
della salute fisica e mentale. Nel corso dell’attività progettuale essa sarà finalizzata ad una crescita più armonica ed emotiva
degli adolescenti che vivono in un contesto classe con problematiche relazionali, implementando tecniche di comunicazione
prevalentemente non verbale. Essa si configura come un percorso di crescita e di conoscenza di sé attraverso il confronto con
l’altro e l’esplorazione, mediata dall’esercizio della propria corporeità, di tutte le proprie potenzialità emotive e comunicative, in
molti casi sconosciute o lasciate inespresse.
L’attività progettuale sarà realizzata nella sala mensa e nella sala Musica della scuola durante le ore curricolari di Musica nel
periodo: Febbraio-Maggio, utilizzando complessivamente circa 30 ore di lezione con cadenza bisettimanale e viene proposta a
due interi gruppi classe di seconda media che manifestano un contesto relazionale problematico e difficoltà di socializzazione.
Le attività che verranno proposte si configurano come dei “giochi” corporeo-musicali che hanno come finalità quella di scoprire, attraverso il corpo e l’ascolto, la propria identità e la relazione con l’altro. Si partirà da esperienze corporee più quotidiane
e, proprio per questo dimenticate: la respirazione, il silenzio, la postura, il passo, per andare progressivamente verso una più
complessa indagine delle relazioni tra i corpi. Saranno eseguiti giochi ritmici, tecniche di utilizzo di strumenti musicali, tecniche
di yoga e meditazione, libera espressione alla realizzazione grafica di lavori creativi durante l’ascolto e sarà anche utilizzata la
simulazione di vissuti ed emozioni. Ogni gioco proposto sarà intervallato, quando considerato necessario dalla musicoterapeuta o richiesto dagli stessi ragazzi, da verbalizzazioni di gruppo intese a comunicare le sensazioni e/o emozioni vissute. I video estrapolati dalle sedute verranno “supervisionati” dagli alunni e dalle docenti e ne seguirà una discussione costruttiva su
vissuti e sensazioni, al fine di migliorare i disagi evidenziati.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
• Arricchimento emotivo, relazionale e cognitivo di ciascun alunno attraverso il suono e la musica.
• Creazione di momenti facilitanti strategie orientate all’armonizzazione delle personalità individuali e delle identità sonore di
gruppo (ISO).
• Facilitazione delle tecniche di comunicazione e di apprendimento creativo attraverso l’espressione sonora.
• Educazione all’ascolto consapevole.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo:
• Intensificazione della capacità di vivere in armonia con i propri sentimenti e di esprimerli attraverso l’attivazione e la liberazione di processi emozionali e socio-comunicativi.
• Sviluppo di una pedagogia della cooperazione in alternativa alla pedagogia della competizione.
• Sviluppare il senso della comprensione e del rispetto per le differenze di ciascuno affinché ognuno possa sostenere e incentivare la realizzazione dell’altro.
• Accettazione di se stessi come presupposto per la liberazione dai propri blocchi psicologici.
• Capacità di assumere le proprie responsabilità: crescita verso l’essere adulti.
• Realizzare un equilibrio tra regole/adattamento sociale (struttura) e individualità (libertà).
Disciplina coinvolta: Musica.
Strumenti multimediali utilizzati:
strumenti differenti da quelli multimediali: Pianoforte, strumentario Orff, percussioni, cartelloni, colori a dito naturali, creta,
sabbia, farina, attrezzi da disegno.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
la docente di Musica ha conseguito il diploma di Musicoterapia, master biennali di specializzazione, di P.N.L.( Programmazione
Neuro Linguistica), laboratori di formazione e di supervisione con Enti Accreditati e ha frequentato corsi di formazione di Iyengar Yoga.
Forme e strumenti di valutazione:
Al fine di definire con un indice sintetico logico-matematico l’evoluzione relazionale del sistema utente-ambientemusica,vengono identificate due categorie dimensionali di valutazione:
- Categoria dimensionale socio-ambientale (SUA), definita da tre elementi referenziali; a) se stesso; b) l’altro; c) ambiente.
- Categoria dimensionale musicale (MaMp), definita da due elementi referenziali: d)musica ascoltata dall’utente(Ma); e)musica
prodotta dall’utente (Mp). Nel rapporto con gli elementi referenziali di tali categorie dimensionali si definisce la Scala di Evoluzione Relazionale (RES), caratterizzata da cinque sistemi comportamentali: CHIUSURA, ESPLORAZIONE, ESPRESSIONE, INTERAZIONE, INTEGRAZIONE, costruita mediante la scansione parametrica da 0 a 100.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
il prodotto finale sarà un video delle attività svolte e sarà presentato in una manifestazione al termine dell’anno scolastico.
Punti di forza della proposta.
La Musica è un linguaggio plurivoco universalmente amato e riconosciuto dai ragazzi così come il gioco ed il movimento corporeo. La Musicoterapia è in grado di adattarsi alle varie tipologie caratteriali dei soggetti coinvolti.
Punti di criticità della proposta:Tempi ridotti
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.Capacità di ascoltare con più atten- Ascolto di brani musicali di differente Monitoraggio in itinere dei comportazione gli altri partendo dall’ascolto di se ritmo e tipologia, esecuzione musicale menti osservati.
stessi e dei propri vissuti.
con strumenti ritmici. Attività corporea “Supervisione”con conseguente analisi.
mediata da discipline olistiche. Esecuzione manuale di disegni, elaborati e
forme plastiche con materiali naturali.
2.Accettazione di se stessi e degli altri, Simulazione di vissuti ed emozioni con la Monitoraggio in itinere dei comportamenti osservati.
comprensione e rispetto delle disugua- musica e movimenti a corpo libero.
glianze
Esercizi corporei per acquisire fiducia nel “Supervisione”con conseguente analisi.
gruppo
3.Acquisizione delle regole, adatta- P.N.L.: uso del Metamodello come moda- Monitoraggio in itinere dei comportamento sociale, abolizione delle dipen- lità efficace per produrre frasi e parole menti osservati.
denze
chiave in modo più consapevole
“Supervisione”con conseguente analisi.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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S.S. di 1° grado “Lombardi” – Bari
Titolo: “Il valore delle parole”
Prof.ssa Carla D’Ambrosio Disciplina: Ed. musicale
Tipologia della proposta: Curricolare
Attività: Conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: Operatore cinematografico
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: “Curricolo”
Breve descrizione in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta:
- Lettura individuale o collettiva dei libri
- Comunicazione delle emozioni
- Dal linguaggio “convenzionale” all’espressone attraverso linguaggi multipli integrati
- Produzione di cortometraggio
Il progetto è stato attuato da docenti e allievi, nei locali dell’Istituto L.Lombardi, nel 1°
Quadrimestre, durante le ore curricolari, con cadenza settimanale per complessive 20 ore
Temi e argomenti didattici affrontati: di vario genere
Elenco degli obiettivi educativi.
- Acquisire un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale
- Sviluppare armonicamente la propria personalità
- Conquistare la propria identità
- Sviluppare interessi e attitudini
- Essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri
- Promuovere la creatività
- Educare alla progettualità
- Educare a possedere strumenti di giudizio per valutare criticamente
- Educare alla pace
- Educare alla tolleranza e al rispetto della diversità
- Aumentare la motivazione degli alunni
- Arricchire i profili di competenza e la loro qualità
Elenco degli obiettivi didattici:
- Educare al piacere della lettura, conoscendone e utilizzando, in maniera differenziata, le tecniche
- Sviluppare e consolidare a comunicazione verbale
- Adoperare per esprimersi e comunicare con gli altri, anche codici diversi dalla parola, come la fotografia, il teatro, le opere
grafiche, comprendendone il valore, il senso e le tecniche
- Conoscere, leggere, comprendere e gustare sul piano estetico, il linguaggio espressivo-musicale nelle sue diverse forme
- Usare gli strumenti informatici
discipline coinvolte: Italiano – Musica – Sc.motorie – Informatica
Eventuali media impiegati: computer, lettore CD, videocamera
Materiale multimediale,didattica partecipata, laboratori di lettura e scrittura, ricerche individuali, giochi di ruolo,opportunità di
prendere dimestichezza con materiali multimediali diversi dal computer
Forme e strumenti di valutazione:
confronto ad ampio spettro di esperienze, rielaborazione personale delle opere di ogni autore, lezione aperta, produzione di
un DVD.
Eventuale raccolta di risultati in un prodotto finale: cortometraggio in DVD
Sintesi della proposta
Le metodologie più funzionali al tipo di lavoro proposto saranno naturalmente tutte le situazioni che si ispirano alla didattica
partecipata: accanto alla lezione frontale potranno trovare ampio spazio laboratori di lettura e scrittura, drammatizzazioni, ricerche individuali e di gruppo, dibattiti, giochi di ruolo.
La diversificazione dei metodi permette all’alunno di confrontarsi con un ampio spettro di esperienze, favorisce l’individualizzazione, offre all’insegnante diverse modalità di verifica del lavoro svolto.
La rielaborazione personale delle opere di ogni Autore da parte degli alunni, realizzata con l’ausilio di diverse forme espressive,
viene presentata, durante l’incontro, all’autore stesso.
Il dibattito che segue è un positivo momento di incontro fra generazioni, durante il quale emerge il travaglio creativo dell’artista, ma anche la ricerca, da parte dei discenti, di risposte ai loro interrogativi di soggetti in crescita.
È offerta la possibilità di partecipare a questi incontri anche alle famiglie degli alunni
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.capacità di usare gli strumenti informa- Uso di strumenti di acquisizioni sia di im- Produzione del DVD.
tici
magini che di suoni
2.Conoscenza e comprensione del lin- Reinterpretazione critica dei testi letti Lezione aperta
guaggio espressivo/musicale nelle sue con linguaggi non verbali
diverse forme
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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S.S.1°grado “U. Fraccacreta” – Bari Palese
Titolo: “Percorsi di cinema per ragazzi”
Docente Prof. Piscopo Anna Disciplina/Lettere
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: Cinema “Il Piccolo” – S. Spirito Bari
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: Laboratorio di Educazione all’immagine
Breve descrizione:
Proiezione di pellicole scelte per approfondire tematiche significative programmate nel triennio attraverso dibattiti, questionari, schede strutturate, ricerche, commenti, ecc.
CHI Sono coinvolte le classi prime, seconde e terze con i rispettivi docenti di Lettere e un esperto di cinema.
DOVE Una prima fase si svolge presso la sede del cinema “Il Piccolo” di Bari S.Spirito con la guida di un esperto di cinema e la
seconda fase si svolge in classe durante le ore di Lettere.
COME Ciascun docente di Lettere a inizio anno scolastico sceglie quelle pellicole significative per la classe, seguendo un percorso tematico vicino alla realtà e alle problematiche dei ragazzi.
Prima fase. La pellicola viene presentata in sala; seguono, subito dopo la visione del film, l’analisi e l’approfondimento della tematica n un dibattito guidato dall’esperta.
Seconda fase. In classe la docente ripropone le schede filmiche e guida gli allievi per l’analisi, le ricerche, gli approfondimenti, le
riflessioni.
Terza fase. In classe e/o a casa i ragazzi si confrontano con il messaggio del film, confrontano il proprio vissuto e si rapportano
alla realtà che li circonda..
QUANDO. La durata del percorso per ogni film proposto corrisponde generalmente a due-tre incontri: il primo di quattro ore al
cinema, il secondo e il terzo di una-due ore in classe.
Ogni docente propone da uno a tre film presso il cinema durante l’intero anno scolastico, con eventuali integrazioni di pellicole
proposte direttamente in classe.
Non si rende necessaria l’adozione del criterio di flessibilità didattica, piuttosto si ricorre all’adattamento di variazioni di orario
con i docenti del Consiglio di classe dal quale è stato approvato ad inizio a.s. il Percorso di cinema proposto dal docente di Lettere.
MOTIVAZIONE I docenti intendono educare alla lettura e all’analisi critica dell’opera cinematografica, fruendo di pellicole particolarmente significative per gli adolescenti, spesso abituati a film commerciali.
Le opere proposte, infatti, provengono generalmente da rassegne e selezioni di film per ragazzi, come il Festival di Giffoni.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: Adolescenza. Amicizia. Rapporto con i genitori e gli adulti. Diversità. Tolleranza. Olocausto. Ambiente.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze: Educare alla fruizione critica di linguaggi verbali e non verbali. Leggere e
interpretare la realtà contemporanea e passata. Analizzare la struttura del testo filmico. Approfondire la descrizione dei personaggi, dei luoghi, delle atmosfere, dei suoni, ecc. Riflettere sul messaggio. Nella pratica didattica: sintetizzare la trama, approfondire le conoscenze sul contesto, analizzare la struttura, individuare ruoli (protagonista, secondario, antagonista, aiutante) e
il carattere dei personaggi, individuare e descrivere gli ambienti, i suoni, i colori, interpretare il loro significato, conoscere le inquadrature e altri aspetti tecnici, individuare la scena più significativa e il messaggio, cogliere gli elementi di riflessione sulla
tematica, confrontare il proprio vissuto con la vicenda filmica (paure, desideri,), confrontare culture differenti, esprimere un
giudizio sul film
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo. Sviluppo della
socializzazione: durante il dibattito nel cinema prima e in classe poi, si impara a rispettare il parere degli altri e a confrontarsi con
loro, si esprimono sentimenti. Sviluppo della comunicazione: si perfeziona il linguaggio orale e scritto, di analizza, si sintetizza,
si decodifica il messaggio. Consapevolezza critica della realtà: si approfondiscono tematiche, si comprendono problemi, cause,
si riflette sui comportamenti individuali e collettivi, sui pregiudizi, sulle loro conseguenze, sulla necessità di modificare modi di
pensare, di comportarsi per incidere positivamente sulla realtà.
Eventuali media impiegati/utilizzati: Il grande schermo del cinema amplifica la capacità di attenzione, la partecipazione emotiva, la funzionalità dei colori, delle musiche, la condivisione delle reazioni, il confronto delle opinioni nel dibattito. Il piccolo
schermo in classe consente la facilitazione della comprensione globale, l’analisi più approfondita, la reiterazione delle scene più
significative, la comprensione del significato simbolico dei passaggi sonori, dei cromatismi, delle inquadrature.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.): L’azione del docente è rafforzata dalla preparazione personale e dell’esperto di cinema che lo affianca, dalla
disponibilità di pellicole particolarmente significative e di genere diverso (animazione, avventuroso, realistico, storico, sociale,
fantasy, ecc.), da una programmazione didattica efficace, dalla motivazione degli allievi, da schede filmiche aggiornate, dal ricorso a strategie metodologiche diversificate (lezione frontale, lezione interattiva, lavoro di gruppo, dibattito, giochi di ruolo,
ecc.), dalla condivisione di esperienze nel Consiglio di Classe. Opportunità: aprire la scuola al mondo circostante, coinvolgere i
ragazzi in esperienze dinamiche e costruttive, offrire occasioni concrete per l’interpretazione del reale, avvicinare i discenti
all’opera d’arte cinematografica, utilizzare i percorsi ai fini di verifiche orali e/o scritte, partecipare a eventuali concorsi. Difficoltà: i tempi e le scadenze formali della programmazione possono costituire gabbie, se viene a mancare la condivisione di tutto
il Consiglio di Classe.
Forme e strumenti di valutazione: L’adesione ai percorsi proposti è costante in tutte le classi del triennio. I Consigli di classe, i
rappresentanti dei genitori delle singole classi, il Collegio dei Docenti e il Consiglio d’Istituto condividono e sostengono le scelte
del Dipartimento dei docenti di Lettere. Negli anni scolastici pregressi sono stati premiati diversi alunni partecipanti a selezioni
locali e a concorsi nazionali.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: Recensioni e commenti originali degli studenti sono stati pubblicati nei vari
numeri di giornalini scolastici.
Punti di forza della proposta. Collegialità della proposta didattica, vicinanza territoriale della sala cinematografica, ricchezza
dell’offerta di pellicole di qualità, messa a disposizione gratuita dell’esperto di cinema per gli alunni e delle schede filmiche per
i docenti, disponibilità nella scuola di video, videoregistratori, cassette, dvd, lettori dvd.
Punti di criticità della proposta. Costi sempre più impegnativi per il trasporto degli alunni, limitata disponibilità di fotocopie
nella scuola.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale Da molti anni i nostri alunni partecipano ai percorsi di cinema per
ragazzi presso sale cinematografiche del territorio. I docenti di Lettere coinvolgono tutte le classi del triennio nella scelta di pellicole significative che possono rivelarsi funzionali alla riflessione critica della realtà e alla loro crescita personale, nel tentativo
di educarli alla fruizione di opere magari poco commerciali, ma sicuramente artistiche per stile e contenuti. I film vengono scelti
in funzione della programmazione disciplinare di Lettere e ad integrazione dei contenuti e degli obiettivi trasversali della programmazione della classe. La partecipazione è sempre stata notevole e i risultati soddisfacenti per gli studenti, le loro famiglie e
gli insegnanti.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.Leggere, comprendere e Fruizione dei film. Utilizzo di schede filmiche, fotocopie, Questionari strutturati. Schede di
analizzare il prodotto cinema- testi letterari, illustrazioni, fumetti. Discussioni guidate. Di- sintesi. Recensioni.
tografico
battiti.
2.Decodificare il messaggio
Cogliere il significato simbolico delle inquadrature, delle Questionari. Riflessioni personali.
musiche, dei colori, ecc.
Commenti.
3.Approfondire in modo cri- Ricerche. Dibattiti. Confronti di opinioni. Letture di gior- Relazioni. Temi personali e/o artico alcune tematiche
nali.
gomentativi.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
73
2° C. D. “A. Angiulli” – Castellana Grotte (BA)
Titoli: 1. “PERCORSI DI FABULAZIONE MEDIATI DAL CANALE ICONICO,
DOCUMENTATI CON MODALITA’ MISTE (ANCHE VIDEO INTERVISTA)”
2. UNITA’ DIDATTICA INTERDISCIPLINARE “IT’S DELICIOUS”
Prof. SASANELLI SILVANA ANTONIA Disciplina/e INGLESE
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa x in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …:
• PROGETTO: PON C.1 ANNO 08/09 E 09/10 – PERCORSI DI FABULAZIONE MEDIATI DAL CANALE ICONICO, DOCUMENTATI CON
MODALITA’ MISTE (ANCHE VIDEO INTERVISTA)
• UNITA’ DIDATTICA INTERDISCIPLINARE “IT’S DELICIOUS”. PRODOTTO FINALE VIDEOLEZIONE DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
Breve descrizione:
• I LABORATORI CONDUCONO ALLA SCRITTURA COLLABORATIVA DI UN COPIONE, POI MESSO IN SCENA. DURANTE LA FASI DI
LAVORO GLI ALUNNI VENGONO VIDEO-INTERVISTATI E STIMOLATI A SVILUPPARE METAFORE SULLA CONOSCENZA E L’APPRENDIMENTO.
• ESPERIENZA INTERDISCIPLINARE CONDOTTA IN UNA CLASSE TERZA NELLO SCORSO ANNO SCOLATSICO, CHE HA SVILUPPATO
IN FORMA MULTIMEDIALE UN PERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE INTEGRATO ALLA DRAMMATIZZAZIONE IN L2 ED
ALL’USO DELLE TIC PER LA DOCUMENTAZIONE DEL ALVORO DEI BAMBINI.
CHI: DOCENTI E ALLIEVI INTERNI + ESPERTI ESTERNI (PER IL PON C1)
DOVE: AMBIENTI SCOLASTICI (AULA, SALONE, AULA MULTIMEDIALE)
COME: LABORATORIO E COOPERATIVE LEARNING
QUANDO: CURRICOLO ANTIMERIDIANO + RIENTRI POMERIDIANI (1 O 2 VOLTE A SETTIMANA PER CIRCA 2 ORE) NEL II QUADRIMESTRE
MOTIVAZIONE: ANALISI DEI FABBISOGNI – POF
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
FABULAZIONE – SCRITTURA CREATIVA – ABILITA’ DI COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
– ascoltare, comprendere ed eseguire consegne;
– identificare il rapporto tra le icone e i menù di una barra e le relative funzioni;
– accesso a Internet e primi passi di navigazione guidata per la ricerca di informazioni e risorse;
– approfondire l’uso di un programma di videoscrittura e scoprirne nuove funzioni;
– utilizzare un programma per la generazione di immagini e animazioni;
– utilizzare un programma per l’acquisizione audio;
– utilizzare un programma per il montaggio;
– individuare le fasi di progettazione, prevedendone la successione logica e cronologica
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
– interagire e comunicare in modo comprensibile ed efficace;
– interpretare immagini;
– descrivere in modo semplice e chiaro le proprie abitudini quotidiane;
– scrivere semplici frasi per dare informazioni personali usando un editor di testo;
– esercitare la pratica del confronto culturale;
– riflettere sul comportamento: le regole della vita scolastica, le regole di una corretta alimentazione.
Discipline coinvolte (SINTESI RELATIVA AD ENTRAMBI GLI INTERVENTI)
– Italiano: il testo narrativo e poetico, il testo regolativo, il fumetto, le similitudini, le tabelle.
– Arte: riconoscere le diverse funzioni delle immagini, per comunicare emozioni e condividere esperienze; leggere un’immagine individuandone gli aspetti denotativi e connotativi del messaggio.
– Scienze: l’importanza di una giusta alimentazione.
– Storia: lettura dell’orologio; capacità di ricercare e sintetizzare informazioni,
– Matematica: numerazioni e unità di misura; leggere tabelle.
– Ed. alla cittadinanza: esprimere emozioni ed esperienze; conoscere abitudini della cultura anglosassone.
– Musica: Intonare e memorizzare un canto.
Eventuali media impiegati/utilizzati: -Internet -stazione con videoproiettore -videocamera
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
AGGIORNAMENTO PERSONALE
Forme e strumenti di valutazione:
PROVE STRUTTURATE: per gli aspetti strettamente linguistici
GRIGLIE DI OSSERVAZIONE: per gli aspetti socio-affettivi e relazionali
SEMINARIO DI VALUTAZIONE/MOSTRA: feedback dell’esperienza con il coinvolgimento dei genitori.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
-I laboratori afferenti al progetto PON C.1 si concludono con uno spettacolo teatrale normalmente nel mese di maggio; in questa stessa occasione viene allestita una mostra dei prodotti intermedi ed eventuale raccolta multimediale di foto e video di
documentazione; a questo si aggiunge un seminario alla presenza dei genitori, durante il quale viene proiettata la videointervista agli alunni, che contestualmente completano il “blasone” dell’esperienza (raccolta simbolica della “storia formativa” della
scuola).
-per quanto riguarda il video “It’s delicious”, questo è pubblicato sulla piattaforma di condivisione “scuolalab” curata dal laboratorio HOC del Politecnico di Milano.
Punti di forza della proposta.
L’alunno utilizza le nuove tecnologie per sviluppare il proprio lavoro in più discipline e per realizzare un progetto comune con
i compagni.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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1° C.D. “Japigia 1” – Bari
Titolo: “BABY E-LEARNING PER IL FUTURO”
Prof.ssa PATRIZIA ROSSINI – Dirigente
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: scuola dell’infanzia-scuola primaria
Collaborazioni con soggetti esterni: Università degli studi di Bari Facoltà di economia
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Il progetto nasce come progetto PON azione D1, quindi extracurricolare per le docenti che hanno partecipato alla
formazione e all’implementazione e curricolare per gli alunni che della piattaforma elearning usufruiscono. La navigazione in
piattaforma, così come lo svolgimento delle varie attività, può comunque essere fatta in orario extracurricolare, anche da casa.
Le docenti hanno inoltre previsto unità di apprendimento in cui sono inserite attività in modalità e.learning.
Breve descrizione/sinossi/racconto:
Il progetto prevede l’implementazione di una piattaforma e-learning per alunni di scuola primaria e dell’infanzia per avviarli alla
modalità di una formazione a distanza e comunque per un consolidamento degli apprendimenti non in sostituzione della formazione in presenza classica ma per una formazione elearning intesa come soluzione di insegnamento centrato sullo studente.
Il progetto ha previsto una prima fase in cui il percorso e-learning sia un complemento delle attività curricolari in presenza, nella
seconda fase di ogni alunno si avrà una tracciabilità concreta dei percorsi realizzati e dei risultati raggiunti. In questo modo le
attività presenti sulla piattaforma potrebbero essere considerate anche prove di verifica, nota dolente di ogni insegnante che
nella predisposizione delle stesse deve garantire l’ oggettività e allo stesso tempo considerare l’unicità dell’individuo. Inoltre la
gradualità dei percorsi permette alla piattaforma di poter essere fruibile anche dagli alunni diversamente abili, soprattutto dai
bambini affetti da sindrome di down o da chi ha disturbi di dislessia e/o disgrafia che privilegiano l’uso del computer, soprattutto per l’apprendimento strumentale della lettura e della scrittura.
Il motto riportato sul logo creato lo scorso anno come identificativo della nostra scuola cita una famosa ed eloquente frase di
Edgar Morin “ Una scuola per alunni dalla testa ben fatta”. Convinti che la crescita e la formazione dell’alunno nella scuola non
sia solo didattica, ed avendo posto come obiettivo finale, a cui tutti tendere, la formazione di un uomo capace di portarsi per
mano nella società globale della conoscenza, si sta tentando di lavorare sinergicamente su vari fronti e su vari livelli: quale occasione migliore di un piano integrato PON?
Con la Direttiva del 6 agosto 2004 avente come oggetto: Progetti formativi in modalità e-learning nelle pubbliche amministrazioni,
la Commissione europea ha puntato sulla formazione e-learning al fine di accelerare i cambiamenti nei sistemi di istruzione e
formazione che hanno come obiettivo quello di avvicinare l’Europa alla società della conoscenza.
Riteniamo indispensabile formare i nostri alunni non soltanto didatticamente, ma soprattutto formarli come cittadini, come
uomini capaci di portarsi per mano nella società del domani, in cui le porte del mondo non esisteranno più e lasceranno il posto
a varchi immensi che ognuno dovrebbe essere in grado di oltrepassare. È partendo da queste convinzioni che è nata l’esigenza
di implementare una piattaforma che, da un lato abitui gli alunni alla formazione e-learning, quindi ad un apprendimento interattivo e aperto, dall’altra fornisca loro degli strumenti per un apprendimento più ludico, ma allo stesso tempo
mirato ed efficace.
Quando/chi/ come/ dove
Il percorso formativo, azione D1 del piano integrato PON Fse prevede tre fasi:
- A.s. 2008-09, ha visto impegnate 16 corsiste, tra docenti di scuola dell’infanzia, primaria e il Dirigente per 50 ore, sotto la guida
dell’esperto esterno Prof. Agostino Marengo, docente di Informatica presso la facoltà di economia di Bari. Il percorso ha preso il
via fornendo alle corsiste la conoscenza di base di formazione a distanza e allo stesso tempo le competenze per l’utilizzo della
stessa ( forum, chat, comunicazioni condivise…) e per la gestione di un gruppo di lavoro. Successivamente si è passati alla fase
più operativa e le corsiste, divise per gruppi disciplinari, hanno prodotto percorsi didattici diversificati per fasce di età. I giochi
didattici individuati sono stati inseriti facendo un’attenta selezione tra quelli presenti in rete. Parallelamente è stato creato un
percorso per le docenti che potranno definire quali obiettivi l’alunno raggiunge scegliendo i vari percorsi.
- A.s. 2009.10 il corso, in via di svolgimento, sempre di 50 ore, prevede un approfondimento, tenuto dal prof. Agostino Marengo,
del front end e del back end di ogni sito, cosa sono, come si gestiscono, quali le potenzialità. Sono previsti inoltre degli incontri
per la gestione della piattaforma Moodle con cui è stato implementato il sito Baby e-learning tenuti dal prof. Alessandro Pagano
e altri ancora per la progettazione e la realizzazione di giochi didattici inediti, curati invece dalla prof.ssa Laura Scivetti
- A.s. 2010-11 è stata prevista un’ azione di 30 ore in cui sarà approfondita la modalità di valutazione di un percorso e-blended
per dare a questa esperienza un carattere di sperimentazione vera e propria. Questa la fase di progettazione ed implementazione. La fase di fruizione, rivolta agli alunni, ha visto coinvolti un po’ tutti gli alunni del circolo che, a scuola, come a casa hanno
preso dimestichezza con la piattaforma. Dal prossimo anno si attuerà una sperimentazione per poter valutare non solo l’implementazione della piattaforma stessa, ma la ricaduta che il suo utilizzo ha sugli alunni. Quindi saranno individuati degli alunni o
delle classi campione in modo da rendere più oggettiva possibile la valutazione del percorso. L’attività di apprendimento e-learning, ha una cadenza curricolare settimanale, durante le ore destinate all’informatica e libera in quanto gli alunni possono
collegarsi, come abbiamo già detto, da qualsiasi altra postazione e in qualsiasi altro momento della giornata. Comunque, vista
l’interdisciplinarietà dei contenuti del Baby e-learning, spesso le docenti, in modo molto flessibile, utilizzano la piattaforma
anche in ore che non siano prettamente quelle di informatica.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Tema e/o argomenti didattici affrontati: Sulla piattaforma sono sviluppati i seguenti argomenti:
– percorso di lingua italiana- storia e geografia
– percorso di matematica- scienze
– percorso di arte
– percorso Comenius: L’Europa culturale usi-tradizioni e costumi dei paesi partner del progetto
Obiettivi formativi:
– acquisire competenze informatiche specifiche
– integrare e potenziare l'attività didattica tradizionale
– valutare l'incidenza della formazione attraverso la modalità e-blended nella scuola primaria
– ampliare gli scenari formativi dei docenti e di conseguenza degli alunni
– incrementare e motivare l'uso consapevole e critico delle nuove tecnologie
– promuovere il lifelong learning
Competenze DOCENTI:
– Capacità di implementazione di una piattaforma didattica
– Capacità di lavoro in gruppo
Competenze ALUNNI:
– Capacità di percorsi formativi metacognitivi
– Capacità di selezione
– Capacità di conoscere le proprie esigenze formative
Discipline coinvolte – La piattaforma per sua natura è interdisciplinare, infatti l’alunno può spaziare nei vari “parchi”. La piattaforma al momento presenta un percorso per alunni di scuola dell’infanzia ( Il bosco incantato), uno relativo all’ambito logicomatematico-scientifico ( Il parco delle scoperte), uno relativo all’ambito linguistico-storico-geografico ( Il parco delle conoscenze), uno relativo al campo artistico (Il parco dell’arte), uno cvhe raccoglie tutti i lavori prodotti dai paesi partners del progetto
Comenius L’Europa Culturale ( Il parco d’Europa)
Eventuali media impiegati/utilizzati: Vista la natura del progetto, come media è stato utilizzato internet per la comunicazione e la divulgazione
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Nella prima e nella seconda fase, 16 corsiste, tra docenti di scuola dell’infanzia, primaria e il Dirigente
per 50 ore, sotto la guida dell’esperto esterno Prof. Agostino Marengo, docente di Informatica presso la
facoltà di economia di Bari. Il percorso ha preso il via fornendo alle corsiste la conoscenza di base di
formazione a distanza e allo stesso tempo le competenze per l’utilizzo della stessa ( forum, chat,
comunicazioni condivise…) e per la gestione di un gruppo di lavoro. Successivamente si è passati alla fase
più operativa e le corsiste, divise per gruppi disciplinari, hanno prodotto percorsi didattici diversificati
per fasce di età. I giochi didattici individuati sono stati inseriti facendo un’attenta selezione tra quelli
presenti in rete. Parallelamente è stato creato un percorso per le docenti che potranno definire quali
obiettivi l’alunno raggiunge scegliendo i vari percorsi.
Forme e strumenti di valutazione
Il progetto che è nella II^ tappa di svolgimento, prevede nell’ultima, quella che si svolgerà il prossimo
anno scolastico, di approfondire la valutazione su tutti i fronti. Al momento il gruppo di lavoro sta
preparando una scheda di monitoraggio del lavoro effettuato da sottoporre a docenti, genitori e alunni, su scale Likert, che
valuti:
· La facilità d’uso della piattaforma
· La validità dei criteri seguiti per la costruzione dei percorsi
· La fruibilità nelle varie fasce di età
· Le competenze trasversali che le docenti di classe ritengono siano state sviluppate con l’uso della
piattaforma
Per il prossimo a.s. si prevede di valutare gli apprendimenti attraverso una modalità di sperimentazione:
· si individueranno classi attive e classi di controllo
· si somministreranno pre-test ad entrambi i tipi di classi
· si utilizzerà sistematicamente la piattaforma e-learning nelle classi attive
· si somministreranno post-test ad entrambe le tipologie di classi
· si valuteranno i risultati raggiunti
· si stilerà una relazione di riscontro che verrà pubblicata sul sito scolastico e sarà portata a
conoscenza dell’Università di Bari, nonché dell’USP e dell’USR.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: Il prodotto è già diffuso attraverso la rete al sito www.babye-learning.
it, ma la sua implementazione, come ribadito più volte, è in fieri.
Punti di forza della proposta – La piattaforma Baby e-learning, grazie alla sua flessibilità e alla sua struttura modulare, non
solo si rivela adattabile a qualsiasi livello di prerequisiti posseduti, ma permette uno sviluppo al passo con le innovative tecnologie del web nettamente superiore alle attività che normalmente si effettuano durante i cinque anni di scuola primaria.
Punti di criticità della proposta – Dato l’aspetto innovativo dell’attività, non esistono esperienze simili per un sano confronto
costruttivo. Inoltre si è constatata difficoltà nel far accettare prima di tutto alle docenti, l’aspetto innovativo dell’apprendimento
e-learning.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Il progetto nasce dalla convinzione per cui la crescita e la formazione dell’alunno nella scuola e
soprattutto in quella di base, non debba essere solo didattica, ma, obiettivo finale della società e quindi
di tutti gli enti formativi e non, dovrebbe essere quello della formazione di un uomo capace di portarsi
per mano nella società globale della conoscenza, di un uomo dalla testa ben fatta e non ben piena
volendo utilizzare il noto concetto di Edgar Morin. In una società in cui lo sviluppo tecnologico è così
veloce e innovativo da rendere obsoleti i metodi utilizzati sino a ieri, il cittadino deve abituarsi al
cambiamento e aggiornarsi continuamente nell’ottica del life long learning. Oggi qualsiasi approccio
didattico o lavorativo, prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie e corsi di formazione a distanza o/e blended. Perché allora non
formare i nostri allievi già dalla scuola dell’infanzia e da quella primaria?
Perché non dare loro l’opportunità di utilizzare il computer non solo per attività ludiche, spesso
discutibili, ma anche per attività formative? Questa la vision della nostra scuola che la mission non perde mai di vista, tanto da
programmare in modo integrato tutte le azioni nell’arco dell’anno scolastico, dai progetti PON a quelli del POF, a quellifinanziati
da enti esterni, ancora a quelli europei come il Comenius. L’esperienza è impegnativa, ma la motivazione, molla di ogni attività
e di ogni buon successo, è alta e quindi le docenti, con la spinta motivazionale del dirigente che ha ideato il percorso, si impegnano in attività che richiedono anche competenze diverse da quelle che normalmente sono richieste a docenti di scuola
dell’infanzia e primaria
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza alunni
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Conosce le nuove
tecnologie in situazioni di gioco
Uso della piattaforma e-learning
Prove strutturate su scale LIkert
Conosce le proprie
esigenze formative
Uso della piattaforma e-learning
Valutazione dei percorsi effettuati sulla
piattaforma
Conosce strumenti-modalità per imple- Implementazione della
mentare una piattaforma elearning
piattaforma
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Prodotto finale
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
3° C.D. “G. Mazzini” – Bari
Titolo: “Come__in__us” … Comenius: Positive Play – The European Way
Prof. Antonella Nardino – Disciplina/e: Docente prevalente: Lingua italiana-Storia-Geografia-Arte e Immagine-Suono e
musica-Corpo e Movimento-Tecnologia e Informatica-Cittadinanza e Costituzione
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: X altro famiglie, territorio
Collaborazioni con soggetti esterni: Progetto svolto in associazione con gli Enti locali
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Attività progettuale curricolare.
Breve descrizione: Elaborazione di spot multimediali per favorire l’acquisizione della propria identità di cittadino attivo e responsabile.
Chi: Alunni, docenti, famiglie, partner europei, Enti locali (Comune, sponsor, Provveditorato agli Studi).
Dove: Scuola e territorio.
Come: – Attivazione di percorsi laboratoriali di interscambio tra le scuole partner.
- Attività di brain storming, circle time, role playing, simulazioni, giochi da tavolo e di movimento
Quando: Il progetto è biennale – aa.ss. 2009/2010 e 2010/2011
Motivazione della scelta del percorso: – Favorire le competenze personali, interpersonali e culturali.
- Promuovere lo sviluppo, nel campo dell’apprendimento permanente, di contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e metodi
innovativi basati sulle TIC.
Il progetto prevede l’utilizzo di un monte ore pari a 33 ore annue, distribuite a cadenza settimanale, con 1 h alla settimana. Le
ore da utilizzarsi sono quelle relative alla disciplina di Cittadinanza e Costituzione; tuttavia, la flessibilità didattica prevede che
tale progetto sia trattato trasversalmente in tutte le altre discipline, in merito ai temi che richiedono il linguaggio e le competenze proprie di ciascuna materia.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
– Cittadinanza e Costituzione.
– Inclusione e pari opportunità.
– Diritti sociali e culturali della persona.
– Lo spazio e l’orientamento spaziale.
– Il territorio locale, nazionale e transnazionale.
– Linguaggi verbali e non verbali.
– Uso delle TIC.
– Attività espressive, grafiche, motorie.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
– Promuovere lo sviluppo del senso di cittadinanza attiva.
– Incoraggiare l’apprendimento delle lingue straniere moderne.
– Sviluppare la capacità di rispettare i ruoli e risolvere conflitti.
– Favorire l’uso delle TIC nella pratica didattica.
– Sperimentare linguaggi di comunicazione alternativi al codice linguistico tradizionale.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Favorire l’acquisizione di competenze cognitive e relazionali, che consentano a tutti di partecipare in modo costruttivo ed efficace alla vita sociale e lavorativa, attraverso la conoscenza reciproca, lo scambio interculturale, il dialogo, la condivisione, l’appartenenza.
Discipline coinvolte
Tutte. Il ruolo rivestito dalle diverse discipline rientra nell’ambito della flessibilità didattica e della trasversalità operativa (Vedasi
punto 5.)
Eventuali media impiegati/utilizzati:
– Postazioni e supporti multimediali, Internet, E-twinning, Videocamera, Fotocamera. Giornali.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Gli insegnanti operano nelle classi di appartenenza sulla base di attività stabilite collegialmente durante gli incontri di programmazione settimanale, scegliendo contestualmente i materiali, le metodologie e gli strumenti didattici più adeguati all’argomento affrontato di volta in volta.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
79
Forme e strumenti di valutazione:
Monitoraggio delle competenze acquisite attraverso:
– questionari a risposta aperta e/o a scelta multipla; – osservazioni dirette;
– conversazioni libere e guidate; – esercitazioni individuali; – giochi organizzati.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Realizzazione di prodotti di diverso tipo:
– cartacei: elaborati linguistici e grafico-pittorici; – multimediali: – presentazioni video; – e-mail books; – ipertesti; – books fotografici;
– registrazioni audio-video.
– Pubblicazione dei prodotti realizzati sul sito scolastico.
– Diffusione sul web (piattaforme di documentazione didattica, concorsi a tema, ecc.)
Punti di forza della proposta.
- Arricchimento formativo dei soggetti partecipanti.
- Inserimento degli scambi culturali europei nella pratica didattica quotidiana.
Punti di criticità della proposta.
Il progetto è in progress, per cui non è ancora possibile individuarne eventuali punti di debolezza poiché non ne è stata ancora
fatta una valutazione qualitativa.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Il progetto mira alla realizzazione di spot multimediali per comunicare, in forme alternative a quelle consuete, le attività di parternariato con alcuni Paesi europei (Italia, Inghilterra, Spagna, Irlanda, Cipro), nell’ambito del progetto Comenius, al fine di promuovere i valori del vivere sano (corpo sano, mente sana). Il breve messaggio deve informare la comunità (famiglie, Comune,
società, …) dell’adesione della scuola ad un progetto comunitario che miri a promuovere la cittadinanza attiva e il sentirsi parte
integrante dell’Europa. Le attività didattiche sono stabilite durante gli incontri di programmazione settimanale, poiché il progetto di parternariato prevede, oltre alle ore attribuite di Cittadinanza e Costituzione, anche momenti operativi trasversali alle
varie discipline. Tra gli strumenti operativi maggiormente utilizzati ci sono: Election Day, recupero dei “giochi di strada”, lingua
inglese ed uso delle TIC. Queste ultime rivestono un ruolo essenziale nell’espletamento del progetto, poiché attraverso di esse
avviene lo scambio comunicativo con le scuole europee (e-mail, blog, e-Twinning, foto e filmati multimediali).
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.- Socio-relazionale
– Lavoro collettivo, di gruppo e individuale.
– Attività che richiedano il confronto nel
piccolo e nel grande gruppo.
– Modalità del voto democratico
– Osservazioni dirette.
– Conversazioni e discussioni collettive.
– Questionari.
– Election Day
2.- Linguistica
– Utilizzo di codici linguistici di diverso – Questionari.
tipo: espressivi, corporei, grafici, codi- – Schede operative.
ficati (lingua scritta e orale di L1 e L2). – Giochi motori.
– Rappresentazioni grafiche.
– Rappresentazioni iconiche.
3.- Multimediale
– Utilizzo di strumenti informatici e au- – Esercitazioni individuali, di gruppo e
dio-video.
collettive.
– Utilizzo di software di diverso tipo.
– Utilizzo autonomo del computer e
delle sue periferiche.
– Manipolazione semplici prodotti audio-video.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
15° C.D. “Principessa di Piemonte” – Bari
Titolo: “L’attività teatrale come strumento di prevenzione
alla dispersione scolastica”
Prof. Domenica Portoghese Disciplina ins. scuola primaria
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: Associazione Culturale “Il Circoletto”
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: Attività teatrale inserita in orario curricolare
Breve descrizione/sinossi/racconto in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta:
Coinvolgimento di alcune classi del Circolo nella messa in scena di rappresentazioni teatrali sotto forma di musical (recitazione
– canto – danza)
Un giorno alla settimana, l’intero gruppo classe (due classi quinte ed una prima) usufruisce di lezioni di danza, canto corale e
recitazione per un totale di due ore per classe.
Al termine del percorso ogni classe metterà in scena uno spettacolo che sarà presentato al 2° festival del Musical Scolastico organizzato dall’ ANSI di Bari
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Ogni classe mette in scena uno spettacolo diverso che, pertanto, coinvolge discipline curricolari differenti.
In generale è possibile affermare che le discipline coinvolte sono prevalentemente l’Educazione alla convivenza civile e l’Educazione linguistica, data la centralità della parte recitativa. Di non minor considerazione vanno, in ogni caso, considerate le attività
motorie attraverso la danza e l’educazione musicale curata attraverso il canto.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
L’attività, come già precedentemente affermato, coinvolge varie discipline e questo consente di operare un lavoro di approfondimento a più livelli. In particolar modo, la necessità di ricercare informazioni, documenti e immagini relative ai temi trattati nei
testi messi in scena ha favorito l’utilizzo del Web come fonte di conoscenza e ricerca. tale impostazione mentale assume una
particolare rilevanza se si considera che in alcuni casi gli alunni riportano di non possedere libri di alcun genere che non siano i
testi scolastici in uso.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo:
Attraverso la messa in scena di un testo teatrale, ancor più se inteso come musical nel caso specifico, vengono sviluppate diverse
competenze trasversali acquisite principalmente attraverso una migliore conoscenza del proprio corpo e delle proprie capacità
a livello linguistico attraverso la recitazione, psicomotorio attraverso la danza e linguistico espressivo attraverso il canto. Di particolare rilevanza è l’acquisizione della consapevolezza che ognuno assume importanza nel complesso recitativo che si mette in
scena. Si è potuto verificare, nel tempo, che gli alunni acquisita la consapevolezza delle proprie capacità nell’ambito della rappresentazione, non ambiscono al ruolo principale, ma a quello maggiormente adatto a loro anche in relazione alle proprie capacità espressive e di ritenzione mnemonica.
Discipline coinvolte
Educazione alla convivenza civile – Educazione Linguistica – Storia – Educazione ambientale – educazione Motoria – Educazione
al suono e alla musica – Arte e immagine
Eventuali media impiegati/utilizzati:
Personal Computer: attraverso il quale vengono effettuate le ricerche sul Web
Macchina fotografica e videocamera digitale: per la documentazione del percorso effettuato
Tastiera elettronica e amplificazione: per la parte musicale
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/opportunità,
ecc.):
Agli insegnanti coinvolti nel progetto viene richiesto un continuo e costante adattamento della normale programmazione curricolare adattata sul testo teatrale prescelto che diventa la base per attività parallele integrate con il normale curricolo.
Ovviamente ciò richiede un continuo e costante sforzo di flessibilità nell’adeguamento delle esigenze di tipo formativo tradizionali a quelle straordinarie richieste dalle attività trasversali
Forme e strumenti di valutazione:
La valutazione delle attività viene svolta in modo perlopiù aderente ai normali metodi giacchè, come detto altrove, vengono
integrati i contenuti delle attività teatrali con i percorsi didattici programmati. Testi di ogni tipo (descrizioni, riassunti, relazioni,
ecc.) rappresentano la normale procedura di valutazione della ricaduta delle attività sulle competenze acquisite dall’alunno.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Gli spettacoli saranno messi in scena in due tempi differenti:
– in un circuito prettamente scolastico che è quello delle classiche rappresentazioni di fine anno alla presenza di genitori;
– in circuiti alternativi come la partecipazione a concorsi del settore.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
81
Punti di forza della proposta:
Anni di esperienza hanno dimostrato la validità del progetto che permette ai ragazzi l’utilizzazione di canali espressivi non consueti senza i retaggi dei preconcetti legati ad una certa subcultura tipica del quartiere di appartenenza.
Punti di criticità della proposta:
Talvolta si è riscontrata una certa reticenza da parte di alcuni dei genitori degli alunni coinvolti poiché ritengono queste attività
non consone al mondo della scuola.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Il laboratorio teatrale si volge in orario curricolare in tre classi del XV C.D. Principessa di Piemonte, due quinte ed una prima. e
coinvolge tre esperti ( teatro, danza e musica) messi a disposizione della scuola dalla Associazione no profit “Il Circoletto”.
In una giornata stabilita gli alunni incontrano gli esperti che si alternano nelle tre classi.
Le attività vengono svolte in modo differente a seconda delle metodologie richieste dalle differenti discipline.
in linea di massima, nelle classi che hanno già vissuto l’ esperienza, vengono attribuiti i ruoli da parte della regista, mentre la
coreografa comincia ad elaborare e provare i diversi balli legati alla rappresentazione che si metterà in scena. Il direttore del
coro procede in modo parallelo.
Nella classe prima, invece, le attività di tipo organizzativo vengono precedute da una serie di esercizi preliminari tesi a creare il
gruppo e ad individuare i soggetti più idonei ai diversi ruoli da interpretare.
Titolo: “La Costituzione Italiana spiegata ai bambini dai bambini”
Prof. Domenica Portoghese Disciplina ins. scuola primaria
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Unità didattica
Breve descrizione/sinossi/racconto in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta:
Realizzazione di una video guida nella quale vengano spiegati le parti principali della nostra Costituzione in modo comprensibile per i bambini
Due classi quinte realizzeranno testi, sulla base di ricerche e materiali di vario tipo, sulla costituzione in generale e drammatizzeranno alcuni articoli maggiormente importanti per i bambini stessi
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
La Costituzione, scarsamente conosciuta dalla maggior parte delle persone, viene studiata con l’ausilio delle NT. Partendo dalla
storia del secolo scorso si arriverà alla strutturazione di un testo con il coinvolgimento, di conseguenza, delle principali discipline.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Attraverso questa attività si vuole far avvicinare gli alunni ad un senso di storia come appartenenza al periodo storico in cui si
vive poiché, nella scuola primaria italiana, gli alunni non studiano più la storia contemporanea, ma si fermano allo studio della
storia romana. Lo studio della Costituzione e dei passaggi storici che hanno portato alla sua esistenza permette di strutturare
un reale senso di Cittadinanza.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo:
Gli alunni dovranno stendere un testo e drammatizzare alcuni articoli. verranno messi nelle condizioni di filmare i loro interventi
e procedere al montaggio dei filmati realizzati attraverso semplici software di editing video (Windows movie maker).
Discipline coinvolte
Educazione alla convivenza civile
Educazione Linguistica
Storia
Educazione ambientale
Arte e immagine
Eventuali media impiegati/utilizzati:
Personal Computer: attraverso il quale vengono effettuate le ricerche sul Web
Macchina fotografica e videocamera digitale: per la documentazione del percorso effettuato
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità,
ecc.):
Gli insegnanti coinvolti nel progetto utilizzeranno la parte finale dell’anno scolastico per dedicarsi allo studio di questa unità
didattica che si inserisce nello studio dell’ Educazione alla Cittadinanzai
Forme e strumenti di valutazione:
La valutazione delle attività viene svolta in modo perlopiù aderente ai normali metodi giacchè, come detto altrove, vengono
integrati i contenuti delle attività teatrali con i percorsi didattici programmati. Testi di ogni tipo (descrizioni, riassunti, relazioni,
ecc.) rappresentano la normale procedura di valutazione della ricaduta delle attività sulle competenze acquisite dall’alunno.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
La diffusione del prodotto finale sarà affidato alla divulgazione tramite sito web della scuola e realizzazione di un DVD da inviare
alle altre scuole
Punti di forza della proposta:
i ragazzi hanno dimostrato in più occasioni di essere molto interessati allo studio della storia contemporanea che li affascina e,
pertanto, li incuriosisce mettendoli nelle condizioni di porsi interrogativi che la storia antica non fa scaturire
Punti di criticità della proposta:
È necessaria, da parte degli insegnanti, una attività di guida e coordinamento molto elevata data l’età degli alunni che non
permette una buona dose di autonomia nel lavoro
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
L’idea del progetto nasce dall’esperienza del Progetto ministeriale Cittadinanza e Costituzione. L’interesse suscitato negli alunni
ha dato l’idea per la realizzazione di una breve videoguida della Costituzione spiegata ai bambini poiché si è verificato che i
materiali disponibili, anche se indirizzati ad alunni di scuola primaria, non erano spesso adeguati all’età degli alunni.
Nel lavoro, così come lo si è pensato, si alterneranno passaggi esplicativi a scenette esemplificative di alcuni articoli più vicini al
mondo dei bambini-
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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24° C.D. “C. Perrone” – Bari
Titolo: “C’era una volta un libro”
Prof. PUZZOVIO NADIA DOMENICA Disciplina/e DOCENTE PREVALENTE.
Tipologia della proposta: × extracurricolare
Attività: × già svolta/conclusa
Eventuali interazioni didattiche verticali: × primaria/1. grado
Collaborazioni con soggetti esterni: Docenti interni,esperti esterni
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Progetto extracurricolare PON
Dal linguaggio “convenzionale” all’espressione attraverso linguaggi multipli integrati.
Esperti esterni, docenti interni, aula scolastica, laboratorio multimediale, gruppi di alunni di classi diverse, periodo febbraiomaggio con cadenza settimanale anno scolastico 2008/2009. Motivazione: avvicinare i “digital natives” agli “old media” (teatro,
libri, cinema, scrittura, arte) per un percorso di conoscenza integrata.
La sensibilizzazione alla lettura è stato il tema del cortometraggio “C’era una volta un libro”.
Promozione della competenza nella valutazione delle interpretazioni, nella resa della fotografia e nella gestione dei ruoli tecnici
affidati agli alunni; promozione di competenze in merito a componenti tecniche( la fotografia, la sonorizzazione, il montaggio)
quanto semantiche ( la correlazione suono-immagine, la sintesi diegetica del montaggio e la meta-drammaturgia del film nella
sua veste ultima).
Sono state coinvolte le discipline dell’area linguistico-artistico-espressiva e dell’area tecnologica.
Software per realizzare il cortometraggio; scrittura di una sceneggiatura originale.
Visione della documentazione di ogni incontro precedente per effettuare una autovalutazione e per discutere gli aspetti tecnici
e interpretativi.
Produzione di un cortometraggio ideato e realizzato dagli alunni.
Punti di forza della proposta. Gli alunni hanno partecipato attivamente alle fasi di realizzazione, avvicinandosi e “toccando
con mano” l’esaltante mondo della comunicazione video integrata con altre forme di conoscenze più tradizionali, affinando le
capacità di integrazione e socializzazione.
Punti di criticità della proposta. I percorsi citati sono stati avviati grazie alla collaborazione di più professionisti in orario extrascolastico, mentre in orario scolastico un singolo insegnante, pur competente, non può lavorare da solo in un gruppo classe
e occuparsi contemporaneamente delle dinamiche di socializzazione e delle attività proprie del percorso.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Capacità di analizzare la comunicazione educativa attraverso il linguaggio filmico/cinematografico per la produzione di uno spot sociale
favorendo un approccio cooperativo
Acquisire consapevolezza della possibilità di
comunicare con codici diversi
Migliorare con percorsi creativi le abilità di lettura e scrittura
Stimolare i processi creativi utili alla rappresentazione di sè e del mondo esterno
Ampliare le capacità di ascolto e comunicazione.
Acquisire strumenti concettuali elementari specifici.
Migliorare la capacità di ascolto, di analisi e attenzione
“Vivere” le norme che regolano la vita comune
per la realizzazione di un progetto comune.
Favorire un clima relazionale sereno, collaborativo ed amichevole attraverso la conoscenza e la
collaborazione reciproca.
Gli alunni hanno “sentito”
la tematica trattata nel lavoro, ideando e realizzando ogni singola fase del
film/cartone animato condividendole.
Titolo: “ La vera storia dei quadri”
Prof. PUZZOVIO NADIA DOMENICA Disciplina/e DOCENTE PREVALENTE.
Tipologia della proposta: × extracurricolare
Attività: × già svolta/conclusa
Eventuali interazioni didattiche verticali: × primaria/1. grado
Collaborazioni con soggetti esterni: Docenti interni,esperti esterni
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Progetto extracurricolare PON
Dal linguaggio “convenzionale” all’espressione attraverso linguaggi multipli integrati.
Esperti esterni, docenti interni, aula scolastica, laboratorio multimediale, gruppi di alunni di classi diverse, periodo febbraiomaggio con cadenza settimanale anno scolastico 2008/2009. Motivazione: avvicinare i “digital nativities” agli “old media” (teatro, libri, cinema, scrittura, arte) per un percorso di conoscenza integrata.
Per la realizzazione del cartone animato “La vera storia dei quadri” i temi del percorso sono stati quelli della narrazione, del cibo
e dell’arte.
Promozione di competenze in merito a componenti tecniche( la fotografia, la sonorizzazione, il montaggio) quanto semantiche
( la correlazione suono-immagine, la sintesi diegetica del montaggio e la meta-drammaturgia del cartone nella sua veste ultima).
Sono state coinvolte le discipline dell’area linguistico-artistico-espressiva e dell’area tecnologica.
Utilizzo di Paint e “Scratch” per realizzare il cartone animato (new media), del libro: “Camilla e il pirata Caravaggio” e di diversi
tipi di scrittura per presentare ai bambini e alle bambine la grammatica della comunicazione visiva che parte dal valore della
singola lettera dell’alfabeto (old media).
“Backstage Pon”. Tale documentazione ha sostenuto ogni inizio incontro collegandone i percorsi con una molteplicità di funzioni: strutturare e sostenere l’azione educativa; testimoniare un percorso compiuto; dare ordine, sequenza, sceneggiatura al
vissuto; fare retroazione e valutazione del percorso.
Realizzazione di un cartone animato con sceneggiature e rappresentazioni grafiche ideate dai bambini.
Punti di forza della proposta. Gli alunni hanno partecipato attivamente alle fasi di realizzazione, avvicinandosi al mondo della
scrittura creativa, nelle forme e nei modi più disparati, al mondo della pittura, vedendo nascere l’animazione creata con l’utilizzo
di software diversi e innovativi, integrando più forme di conoscenze,affinando le capacità di integrazione e socializzazione.
Punti di criticità della proposta. I percorsi citati sono stati avviati grazie alla collaborazione di più professionisti in orario extrascolastico, mentre in orario scolastico un singolo insegnante, pur competente, non può lavorare da solo in un gruppo classe
e occuparsi contemporaneamente delle dinamiche di socializzazione e delle attività proprie del percorso.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
• Acquisire consapevolezza della possibilità di comunicare con codici diversi
• Migliorare con percorsi creativi le abilità di lettura e scrittura
• Stimolare i processi creativi utili alla
rappresentazione di sè e del mondo
esterno
Ampliare le capacità di ascolto e comunicazione.
Acquisire strumenti concettuali elementari specifici.
Migliorare la capacità di ascolto, di analisi
e attenzione
“Vivere” le norme che regolano la vita
comune per la realizzazione di un progetto comune.
Favorire un clima relazionale sereno, collaborativo ed amichevole attraverso la
conoscenza e la collaborazione reciproca.
Modalità di verifica
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Liceo Ginnasio
“Quinto Orazio Flacco” – Bari
GRUPPO BA2
Provincia di Bari
Liceo-Ginnasio “Quinto Orazio Flacco” – Bari
Titolo: “Visioni del moderno: cinque film per comprendere la storia moderna”
Prof. Liuzzi Tiziana Disciplina/e Filosofia e Storia
Tipologia della proposta: x Integrata (Curricolare/extracurricolare)
Attività: x in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione:
Il progetto propone agli alunni di alcune classi di II liceo la visione di cinque film che hanno a tema problematiche di Storia, Filosofia, Letteratura italiana, inglese, francese relative ai secoli dell’età moderna, compresi fra il XVI e il XIX. Introdotte dai docenti, quindi seguite dal loro commento e da un breve forum, le visioni cinematografiche concorrono all’acquisizione di una
conoscenza organica della “visione del mondo” elaborata in Europa alle origini della modernità e allo sviluppo della capacità di
lettura e interpretazione del linguaggio del cinema.
Il progetto è curato dai docenti di Filosofia e Storia delle stesse classi che vi partecipano e prevede che possano essere coinvolti
50 studenti. Data l’ampia adesione di alunni, le proiezioni si svolgono per 2 gruppi distinti, presso le aule del Liceo attrezzate
per le videoproiezioni.
L’iniziativa è stata proposta dal Dipartimento di Storia e Filosofia
– per educare gli studenti alla comprensione di un linguaggio, quello cinematografico, che è parte integrante dell’universo
giovanile, ma spesso non è oggetto di una lettura critica,
– per suscitare interesse all’approfondimento delle tematiche storiche.
Le proiezioni sono iniziate a gennaio e si concluderanno a maggio con cadenza mensile.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Il dubbio e il dualismo alle origini del pensiero moderno
La Rivoluzione francese
L’unificazione italiana
Il colonialismo inglese e l’incontro con la civiltà indiana
Elenco degli obiettivi (didattici e/o educativi):
Approfondimento delle conoscenze di alcune tematiche di storia moderna.
Sviluppo delle capacità di lettura e di interpretazione del linguaggio cinematografico e del film quale documento storico
Acquisizione di una coscienza critica in riferimento al linguaggio per immagini tipico della cultura contemporanea.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Saper leggere e decodificare il linguaggio cinematografico
Saper elaborare una visione organica delle differenti forme di civiltà
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Discipline coinvolte
Filosofia. Storia. Letterature europee. Letteratura italiana.
Eventuali media impiegati/utilizzati: Proiezioni cinematografiche
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Gli insegnanti hanno utilizzato per la preparazione testi di storia del cinema, visione dei “contenuti extra” dei dvd impiegati,
saggi di storiografia, di filosofia, di letteratura sugli argomenti a tema.
Punti di forza della proposta.
Impiego per l’approfondimento di tematiche storiche, filosofiche, letterarie del linguaggio per immagini tipico della cultura
contemporanea.
Punti di debolezza della proposta.
Difficoltà organizzative relative all’impiego delle attrezzature per la videoproiezione.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
1. Saper decodificare il linguaggio cinematografico
Visioni cinematografiche
Modalità di verifica
2. Saper interpretare il valore di documento storico del Forum
film
Titolo: “L’utopia sulla scena: Uccelli”
Prof. Spataro ilaria Disciplina/e Latino-greco
Tipologia della proposta: X Integrata (Curricolare/extracurricolare)
Attività: X in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: Regista; scenografa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …:
Progetto extracurricolare nell’ambito del PON
Breve descrizione:
Laboratorio teatrale per la messa in scena dell’omonima commedia aristofanea in chiave moderna
Il laboratorio, rivolto a studenti del triennio, prevede incontri di 3 ore ogni settimana a scuola fino alla fine dell’anno scolastico.
La scelta del testo di Aristofane si propone come approfondimento di un genere (la commedia antica) e di un autore oggetto di
studio curricolare.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
1. Struttura e personaggi della commedia aristofanea
2. Il tema dell’utopia nella commedia antica
Elenco degli obiettivi (didattici e/o educativi):
• Capacità di memorizzazione
• Educazione della voce
• Potenziamento della capacità espressiva del corpo
• Lavorare in gruppo intorno ad un compito creativo
• Approfondire la conoscenza del teatro di Aristofane
• Valutare e rielaborare personalmente e in gruppo idee relative al tema principale della commedia (utopia, satira della società)
Discipline coinvolte: Partendo dall’approfondimento di un autore della letteratura greca gli studenti sono stimolati ad approfondire il modo in cui la medesima tematica, utopia e satira della società, è stata sviluppata da altri autori in altre epoche (lett. italiana e inglese, filosofia, storia)
Forme e strumenti di valutazione:
3. 1. Ingresso: testa sulla motivazione (questionario a risposta aperta, colloquio); capacità (sapersi esprimere con il corpo e con
la voce)
4. 2. In itinere: Si valuta l’acquisizione delle tecniche apprese
5. 3. Finale: rappresentazione della messa in scena definitiva dinanzi ad un pubblico
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
6. Rappresentazione finale
7. Produzione di un DVD
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Liceo “Don Lorenzo Milani” – Acquaviva delle Fonti (BA)
Titolo: “NARRARE E NARRARSI”
Prof. Calfapietro Giulia Disciplina/e: Lingua e letteratura inglese
Tipologia della proposta: X Integrata (Curricolare/extracurricolare)
Attività: X già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni:
Docenza del progetto affidata ad esperti esterni (arte /musica)
accanto a due docenti interni all’istituto scolastico (Italiano /Inglese)
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto PON (Piano Integrato 2008/2009) Obiettivo C1 rivolto agli studenti del biennio superiore di studi – Modulo
di sperimentazione sull’asse dei linguaggi
Breve descrizione:
Il progetto è nato intorno all’idea che si può raccontare e raccontarsi usando vari linguaggi. Il più consono ed immediato è
quello verbale (si può parlare di sé, delle proprie esperienze e dei propri stati d’animo nella propria lingua, ma anche utilizzando
una lingua 2, oggetto di studio curricolare nell’Istituto). Ci sono però ulteriori modi per raccontare: lo si può fare utilizzando il
tratto, il disegno, i colori, l’immagine, ma è possibile farlo anche attraverso le note, le melodie.
L’idea progettuale si prestava alla proposta di un percorso formativo pluri- interdisciplinare a livello di saperi, da recuperare e/o
approfondire, ma anche alla traccia di un percorso laboratoriale per competenze specifiche disciplinari, ma soprattutto trasversali, indicate dalle direttive sull’innalzamento dell’obbligo scolastico per la formazione del cittadino del mondo di domani. Non
per ultimo, le attività suggerite dal percorso formativo richiamavano all’utilizzo di metodologie innovative e stimolanti quali
quella del problem solving e del learning by doing attraverso l’ausilio del mezzo multimediale che favoriva anche l’acquisizione
delle competenze digitali.
Infine il progetto prevedeva la realizzazione laboratoriale di un video sul raccontarsi (musica, parole ed immagini), la scrittura
di brevi racconti in italiano, tradotti poi in lingua inglese e, durante tutto il percorso, a testimonianza del lavoro svolto, la creazione un blog di gruppo (diario di bordo) a cui hanno partecipato gli studenti, gli esperti docenti ed il tutor del progetto.
Il progetto è stato rivolto ad un gruppo di 25 allievi scelti dalle classi prime e seconde dell’intero Istituto scolastico a seguito di
un test motivazionale e di indagine sugli interessi degli studenti e sulle loro competenze di base (competenze di scrittura, competenze digitali). I docenti coinvolti nel progetto sono stati scelti fra quelli interni ed esterni alla scuola così da considerare
questa esperienza formativa più motivante anche per loro, in uno scambio continuo fra conoscenze, competenze e modalità di
insegnamento diversificate. I loro interventi nel progetto sono stati organizzati in modo alternato per non far mai perdere ai
corsisti il senso della trasversalità del percorso. Gli incontri hanno avuto luogo nelle aule scolastiche, nel laboratorio multimediale ed in biblioteca, sempre nelle ore pomeridiane ( incontri settimanali di tre ore ciascuno, dalle 14.00 alle 17.00).
Il percorso descritto sopra è stato voluto dall’intero corpo docenti e dalla Dirigenza dell’Istituto scolastico come ulteriore verifica di un percorso di studio ed approfondimento sull’innalzamento dell’obbligo scolastico e sul curricolo per competenze già
iniziato negli anni precedenti. Per tale ragione il percorso è stato monitorato in modo attento e costante durante tutte le sue
fasi per la verifica delle metodologie, dei contenuti e degli obiettivi e per quantificarne il grado di ricaduta sul curricolo dei ragazzi.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Italiano:
– scrivere di sé (esperienze e moti dell’anima) Attività di lettura, scrittura creativa, giochi di ruolo. Ascolto di testimonianze.
Inglese:
– Scrivere di sé (esperienze e moti dell’anima) Attività di lettura, traduzione, analisi di brani, scrittura creativa, giochi di ruolo in
lingua straniera. Ascolto di testimonianze.
Storia dell’Arte
– Dai graffiti degli uomini primitivi alla pittura moderna (il racconto della propria storia e della propria cultura)
– Il racconto dei murales
– L’immagine digitale
– Le immagini pubblicitarie Attività di ricerca sulla rete, lavori di gruppo, ascolto ed elaborazione critica dell’immagine proposta.
Musica
– Esprimersi con le note
– Dai grandi compositori ai cantautori moderni
– Il rapporto fra le parole e la musica
– La musica ed il linguaggio del corpo (la danza) Attività di ascolto guidato e libero. Attività di scrittura creativa durante l’ascolto
di un brano musicale. Composizione di un testo per canzone. La nascita di una base musicale. Ricerca di video clip musicali
su youtube.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Elenco degli obiettivi (didattici e/o educativi)
Lavorare e progettare insieme percorsi pluridisciplinari è fonte di ricchezza per tutti, non solo per gli studenti, ma per gli stessi
docenti perché significa:
• migliorare le capacità organizzative di un gruppo di lavoro
• potenziare ed affinare capacità di approfondimento
• valorizzare la “diversità” anche attraverso la riflessione sui diversi approcci metodologici delle diverse discipline ed il linguaggio specialistico che le caratterizza
• individuare, attraverso strategie di analisi e comparazione, tematiche e modalità operative di interesse comune.
Per quanto attiene più specificatamente agli obiettivi didattici degli itinerari interdisciplinari che qui di seguito si presentano,
va sottolineato che essi mirano a:
• sviluppare una visione organica del sapere
• acquisire i contenuti come strumenti di indagine della realtà
• sviluppare capacità di problem solving e decision making
• acquisire capacità di analisi, argomentazione e comparazione
• applicare strategie di cooperative learning
• valutare e verificare gli effettivi progressi in termini di conoscenze, capacità e competenze acquisite al termine del percorso.
Finalità/Competenze
• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire L’interazione comunicativa verbale e non
verbale in vari contesti
• Promuovere ed approfondire percorsi didattici pluridisciplinari di ricerca(azione a valenza euristica)
• Promuovere un approccio didattico basato sulla metodologia del learning by doing
• Promuovere la creatività narrativa degli alunni invogliandoli alla scrittura e lettura
• Saper adoperare strategie di cooperative learning( suddivisione della classe in gruppo ognuno con task specifici)
• Saper valorizzare le “differenze” nel confronto con una cultura diversa dalla propria e nel confronto con diverse espressioni
artistiche dello “svelamento di se’ ’’
• Favorire la capacità di un individuo di utilizzare e produrre testi scritti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le
proprie conoscenze e le proprie potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società.
• Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
• Utilizzare la scrittura e la ri-scrittura come verifica della comprensione approfondita.
• Utilizzare una lingua straniera (lingua inglese)per i vari scopi comunicativi:
• Utilizzare e produrre testi multimediali
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo
Avere uno spazio di confronto e una palestra di scrittura in lingua, di ascolto, di video apprendimento
Avere la possibilità di aprire i confini dell’aula (avviare una corrispondenza fatta via e-mail tra ragazzi di paesi diversi che “si
raccontano”)
Un modo per imparare divertendosi
Esperienze di confronto culturale e nuove forme di socializzazione
Un modo simpatico per acquisire competenze professionali(un uso amichevole dell’ausilio informatico)
• Individuare e valutare le finalità sociali delle forme narrative espresse nelle diverse arti e attraverso diversi linguaggi
• Fornire strumenti e concetti per l’analisi interdisciplinare dell’immaginario
• Motivare lo studente ad un approccio creativo della narrazione Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico
• Saper individuare i diversi aspetti formali e stilistici che caratterizzano un’opera d’arte
• Saper individuare gli elementi di innovazione e conservazione nel linguaggio espressivo artistico
• Sviluppare competenze intersemiotiche (saper mediare tra ciò che si apprende mediante il cartaceo e ciò che si apprende
attraverso le immagini e la navigazione su Internet)
• Sviluppare capacità riflessive (relating, experimenting, exploring, reinterpreting from other points of view, theorizing) e
meta-cognitive
• Fare ipotesi e verificarle nel produrre una mappa dei contenuti (struttura reticolare)
• Saper operare la lettura formale dell’opera d’arte
Discipline coinvolte
Le quattro discipline coinvolte fanno parte dell’asse dei linguaggi e rappresentano diverse forme di espressione. Condividendo,
ognuna, il raggiungimento degli stessi obiettivi e lo sviluppo delle medesime competenze trasversali, esse hanno sempre rappresentato un corpo unico di apprendimento – formazione nell’alternarsi degli interventi e nell’intelligente interscambio delle
metodologie.
Eventuali media impiegati:Computer e rete internet per le attività di ricerca e la creazione ed aggiornamento del blog. Software
Media player e video media player per la creazione del video finale.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Gli insegnanti coinvolti nel percorso progettuale avevano partecipato alle altre attività di sperimentazione di curricoli trasversali e programmazione per assi e per competenze. Durante lo svolgimento del corso hanno, con cadenza regolare, tenuto incontri fra di loro di programmazione di attività, di sperimentazione di procedure e, naturalmente, di valutazione in itinere e finale. Anche il tutor del progetto è stato scelto dall’Istituto scolastico per le competenze sulla tematica dell’innalzamento
dell’obbligo scolastico e programmazione per competenze.
90
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Forme e strumenti di valutazione:
Sono stati valutati durante e a fine percorso:
– il grado di raggiungimento degli obiettivi
– i tempi del percorso
– l’alternanza e la validità delle attività
– le metodologie
– il grado di motivazione, interesse ed impegno dei corsisti
– le competenze dei docenti esperti
– il prodotto finale
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
I prodotti del percorso sono stati presentati all’intero Istituto (docenti, genitori, alunni) nel corso di una manifestazione finale
del piano integrato 2008/2009 che si è tenuta a scuola a fine anno scolastico. Nel corso di tale manifestazione sono stati distribuiti gli attestati di partecipazione, evidenziate le note di merito dei corsisti (assiduità di presenza, particolare estro creativo),
pubblicizzato l’intero percorso nei contenuti e negli esiti, sottolineata la ricaduta sui curricoli di studio.
Punti di forza della proposta.
L’interdisciplinarietà
L’utilizzo del supporto multimediale
Punti di debolezza della proposta.
Il numero complessivo di ore
L’orario pomeridiano della proposta
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Comprendere il messaggio, cogliere le Ascolto guidato e libero, scrittura crearelazioni logiche, esporre in modo chiaro tiva, analisi di brani, ricerca in rete, lavoro
e coerente, riconoscere i registri comuni- di gruppo, problem solving.
cativi, esprimere il proprio punto di vista
Prove intermedie scritte e orali. Test di
verifica fine modulo.
Creazione e aggiornamento del blog
Realizzazione del video finale
Padroneggiare le strutture della lingua, Ascolto guidato e libero, scrittura creaapplicare strategie diversificate di lettura tiva, analisi di brani, ricerca in rete, lavoro
e scrittura, cogliere i caratteri specifici di di gruppo, problem solving.
un testo (diario, articolo giornale, brano
letterario).
Prove intermedie scritte e orali. Test di
verifica fine modulo.
Creazione e aggiornamento del blog
Realizzazione del video finale
Ricercare, acquisire e selezionare infor- Ricerca in rete, lettura e sottolineatura di Prove intermedie scritte e orali. Test di
mazioni, prendere appunti, redigere te- brani, scrittura creativa, learning by verifica fine modulo.
sti, rielaborare
doing.
Creazione e aggiornamento del blog
Realizzazione del video finale
In lingua straniera:
Comprendere, ricercare informazioni,
descrivere, utilizzare in modo adeguato
le strutture grammaticali, interagire, scrivere correttamente, riflettere su se stessi
e sull’altro in contesti multiculturali.
Ascolto guidato e libero, traduzione lineare e simultanea, scrittura creativa, ricerca in rete, role play, problem solving.,
conversazioni in lingua straniera
Prove intermedie scritte e orali. Test di
verifica fine modulo.
Creazione e aggiornamento del blog
Realizzazione del video finale
Riconoscere ed apprezzare le opere Visione di slides, lettura critica, scrittura Prove intermedie scritte e orali. Test di
d’arte, rispettare i beni culturali ed am- creativa, ricerca in rete, visita ai musei verifica fine modulo.
bientali del proprio territorio
virtuali.
Creazione e aggiornamento del blog
Realizzazione del video finale
Comprendere i prodotti della comunica- Ricerca in rete, caricamento di immagini Prove intermedie scritte e orali. Test di
zione audiovisiva, elaborare prodotti e suoni, utilizzo di media player e video verifica fine modulo.
multimediali con tecnologie digitali.
media player, attività di video scrittura.
Creazione e aggiornamento del blog
Realizzazione del video finale
Titolo: “PODCAST …CHIAMA… SCUOLA:
INTERACTIVE ENGLISH LAB”
Responsabile: Anna Santorsola, Giulia Calfapietro
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Analisi delle esigenze formative – Il podcast è uno degli aspetti di un fenomeno più vasto che coinvolge l’evoluzione del web
negli ultimi anni: una nuova forma di comunicazione e condivisione per lo più gratuita che cresce con un ritmo vertiginoso.
DEFINIZIONE
Podcast è un neologismo basato sulla fusione di due parole: iPod (il popolare riproduttore di file audio e video della Apple) e
broadcasting (dalla lingua inglese = trasmettere). Si riferisce alla possibilità di rendere disponibili su Internet contenuti audio,
video e testuali, in formato pdf, liberamente scaricabili da chiunque sui propri computer e riproduttori Mp3 utilizzando un client
gratuito o podcast feeder.
Come già accennato i podcast possono essere di tre tipi:
• gli audio podcast, i più diffusi, che possono essere paragonati a trasmissioni radiofoniche sulla rete
• i video podcast che trasmettono filmati
• i podcast testuali che consentono la lettura di un file in pdf.
PERCHÈ A SCUOLA?
Il podcast può innovare fortemente la prassi educativa e didattica in aula. Il docente può utilizzarlo come integrazione e
potenziamento della sua attività didattica con l’obiettivo di informare, guidare, registrare lezioni o parti importanti di esse o
anche per creare un archivio di spiegazioni in formato digitale, pronte per essere riutilizzate. Lo scopo è quello di consentire agli
studenti di accedere all’archivio dei materiali on line per riascoltare ciò che essi ritengono opportuno secondo i propri spazi,
tempi e ritmi di apprendimento. Ma, ancor prima del docente, gli studenti stessi possono creare un podcast per realizzare interviste, discutere su argomenti di loro interesse, migliorare l’esposizione orale, preparare momenti di verifica in lingua straniera,
creare trasmissioni radio e video da condividere con altri ragazzi o da mettere a disposizione dei loro compagni.
Così tutti imparano ad usare e ripensare alle nuove tecnologie in modo critico, riflessivo e creativo, secondo i principi delle teorie costruttivistiche ed insegnare diventa per il docente più stimolante e piacevole.
Finalità-Obiettivi-Destinatari-Metodologie
• Migliorare la qualità dell’istruzione attraverso un percorso formativo rivolto a studenti attraverso il potenziamento di competenze trasversali;
• Promuovere l’acquisizione di nuove conoscenze;
• Promuovere un approccio didattico alla lingua inglese basato sulla metodologia del learning by doing
• Abituare al lavoro collaborativo e al metodo di ricerca e reperimento dati
• Saper organizzare il proprio lavoro nei tempi dati
• Acquisire capacità progettuali e di problem-solving
• Esporre gli studenti a forme di organizzazione dei contenuti di tipo reticolare (collegamenti ipertestuali)
FINALITA’ DELL’UTILIZZO DEL PODCAST NELLA CLASSE D’INGLESE
• compiere attività di studio individuale in modo alternativo a quello tradizionale svolto in condizioni di staticità
• esercitarsi sulle varie tipologie di ascolto e di produzione orale della lingua straniera
• ricevere un sostegno nello svolgimento dei compiti
• soddisfare le proprie necessità di studio in un contesto diverso da quello delle lezioni tradizionali in presenza
• ottenere assistenza in caso non si trovi una risposta immediata e diretta alle proprie esigenze di apprendimento nell’ambito
della normale prassi didattica
• usare le nuove tecnologie per migliorare la qualità dell’apprendimento.
IMPLICAZIONI PEDAGOGICO-DIDATTICHE
• Agevolare studenti con problemi di concentrazione nell’apprendimento
• Rispondere alle esigenze di alunni con differenti stili di apprendimento
• Stimolare in maniera specifica l’apprendimento di una lingua straniera
• Consentire forme alternative di autovalutazione
• Aumentare motivazione ed interesse alle attività di apprendimento dato che i giovani dimostrano propensione verso l’uso
delle nuove tecnologie
• Stimolare l’interazione
• Educare ad un uso critico positivo ed efficace di tecnologie che sono molto diffuse fra i ragazzi, ma non sempre risultano usate
con giudizio.
Obiettivi linguistici
• Migliorare la propria competenza linguistica
• Approfondire subject areas che potrebbero essere pertinenti la preparazione di certificazioni linguistiche così importanti
nella classe di lingua inglese
• Approfondire aspetti linguistici di testi scritti e testi di canzoni
• Apprendere nuove tecniche/strategie di sintesi ( i testi dei podcast devono essere brevi)
Destinatari – Studenti del secondo anno
Metodologie
Il progetto sarà improntato alla metodologia del Project work che porterà alla creazione di un prodotto finito in lingua inglese.
In ogni momento porrà i corsisti al centro del processo di formazione. Tutte le attività proposte saranno calibrate sulle loro conoscenze, abilità e competenze pregresse. Si procederà a lavorare attraverso un metodo interattivo e di tipo euristico.
• web quest
• learning by doing
• cooperative learning
• problem solving
• Attività laboratoriale
Ci si servirà delle opportunità offerte da Internet sia in termini di risorsa informativa comunicativa, sia come ricca area di servizi
in maniera selettiva e critica.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Durata – Fasi di attuazione
Le attività proposte su podcast possono essere estremamente varie: spaziano dalla filastrocca alla storiella divertente o da completare, dalla poesia all’analisi critica di una canzone pop, dal brano clil all’ascolto di un brano linguistico per la preparazione ad
un esame di certificazione a vari livelli.
ARTICOLAZIONE DEL CORSO:
FASE 1 Introduzione teorica – La storia del podcast (lezioni frontali)
FASE 2 Ricerca / azione – i tipi di podcast, ricercare podcast sulla rete (group work)
FASE 3 Attività di Laboratorio – creare un podcast in una condizine di learning by doing
FASE 4 Cooperative learning (momento cooperativo) – imparare ad usare un podcast come supporto al processo di insegnamento/apprendimento
Conclusione valutativa – analisi dei risultati (analisi dei podcast realizzati)
Le lezioni si svolgeranno in massima parte nel laboratorio multimediale. Si farà uso di materiale in fotocopia e soprattutto di
materiale scaricato dalla rete.
MATERIALI:
– Fotocopie, Foto, Computer, Registratore, MP3, Podcast scaricati dalla rete
Monitoraggio
La rilevazione dei dati significativi del percorso formativo avverrà attraverso un monitoraggio sistematico qualitativo e quantitativo.
Si prevedono tre momenti di monitoraggio:
• Iniziale per verificare la motivazione al percorso formativo ed i prerequisiti informatici e di lingua inglese
• A medio percorso per monitorare il gradimento dei corsisti, il loro rapporto con i docenti del corso e le competenze tecnologico-linguistiche apprese nella prima fase
• Finale per ipotizzare con gli altri docenti modalità di ricaduta concreta del percorso sui curriculum degli allievi e sul resto
dell’utenza scolastica a livello di metodo di studio e supporto
Valutazione
Il feedback delle attività proposte sarà immediato ed in tempo reale e la verifica assumerà il ruolo del monitoraggio continuo.
Al termine di ogni fase sarà somministrata una prova strutturata e semi strutturata e/o prove pratiche per valutare il grado di
apprendimento dei ragazzi. La valutazione si focalizzerà principalmente sull’analisi dei prodotti realizzati ossia i podcast di lingua inglese ideati dagli studenti.
Titolo: “Mysteries and legends of England:
Blogging in group”
Responsabile: Prof.ssa Anna Santorsola e Prof.ssa Giulia Calfapietro
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Questo percorso linguistico e culturale attraverso l’utilizzo della lingua straniera e con il supporto delle moderne tecnologie
informatiche trova la sua origine in un assunto fondamentale: la matura e responsabile valorizzazione del grado di autonomia
dello studente durante il processo di insegnamento/apprendimento della lingua inglese, problematica a cui la nuova normativa
sull’obbligo scolastico e sulla programmazione per competenze presta un’attenzione rinnovata. Nel raggiungimento di tale
obbiettivo la relazione studio autonomo/studio con l’insegnante viene ribaltata: la capacità di autonomia è potenziata ed è
l’elemento cardine di questo itinerario didattico che, attraverso l’exploitation di diversi approcci metodologici, si propone di
fornire allo studente gli strumenti necessari per lo studio della lingua straniera, senza che egli debba sempre necessariamente
dipendere dalla presenza e dall’apporto dell’insegnante.
Finalità-Obiettivi-Destinatari-Metodologie
Finalità
4.
Saper riflettere criticamente sul rapporto tra mito e realtà, leggenda e realtà
5.
Promuovere attraverso il divertimento e il piacere di letture stimolanti e rilevanti per il vissuto degli alunni l’acquisizione di nuove conoscenze;
6.
Promuovere un approccio didattico alla lingua inglese basato sulla metodologia del learning by doing
7.
Migliorare la qualità dell’istruzione attraverso il potenziamento di competenze trasversali
8.
Acquisire competenze comunicative e linguistiche legate al registro linguistico tipico del racconto breve
9.
Approfondire e sviluppare strategie di lettura e di analisi del testo narrativo
10.
Applicare strategie di scrittura narrativa adeguata ai testi da produrre
11.
Promuovere la creatività poetica degli alunni invogliandoli alla scrittura e lettura
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Obiettivi
Obiettivi trasversali
• Abituare al lavoro collaborativo e al metodo di ricerca e reperimento dati
• Saper organizzare il proprio lavoro nei tempi dati
• Acquisire capacità progettuali e di problem-solving
• Sviluppare la capacità di usare linguaggi alternativi a quello verbale
• Esporre gli studenti a forme di organizzazione dei contenuti di tipo reticolare (collegamenti ipertestuali)
• Acquisire competenze comunicative e linguistiche legate al registro linguistico tipico dell’informatica
Obiettivi tecnici
• Saper aprire, gestire un blog
3. Sapere pubblicare un articolo sul blog
4. Saper inserire immagini sul blog
Saper creare un blog tematico
Obiettivi linguistici
• Saper praticare sia la lettura intensiva che estensiva nella consultazione del materiale ricercato in lingua inglese
• Saper produrre in lingua un testo narrativo di media lunghezza nel rispetto delle sue parti e con l’uso corretto di connettori
• Saper preparare un topic a scelta per affrontare la prima parte dell’esame trinity
• Saper parlare del topic prescelto con l’utilizzo di una lingua corretta, grammaticalmente e nei suoni, e fluente
• Saper rispondere a domande sulle subject areas appartenenti al proprio grado d’esame
• Saper mantenere viva una conversazione in lingua straniera coinvolgento il proprio interlocutore in uno scambio di informazioni, idee ed opinioni.
Destinatari Classi del biennio del nostro liceo (20 studenti)
PREREQUISITI/SITUAZIONE DI PARTENZA:
A. Principali tempi verbali
B. Aspetti morfo-sintattici di tales
C. Saper individuare le sequenze di un racconto
D. Aspetti storici del paese di cui si studia la lingua
E. Saper utilizzare programmi di videoscrittura
F. Saper utilizzare Power Point
G. Saper comprendere istruzioni semplici
H. Saper parlare di attività ed esperienze personali
Metodologie
• Si procederà a lavorare attraverso un metodo interattivo e di tipo euristico. Gli alunni saranno sollecitati ed invitati ad esprimere liberamente opinioni su quanto letto ed analizzato, a costruire e organizzare percorsi di rielaborazione personale e
creazione di testi scritti. La metodologia sarà quella del learning by doing per motivare l’alunno ad un più proficuo apprendimento dei contenuti. Ci si servirà anche di tecniche di apprendimento cooperativo per migliorare il clima emotivo e il rendimento del gruppo classe, poichè mettono in atto relazioni positive e forniscono le esperienze interpersonali di cui i ragazzi
hanno bisogno per un sano sviluppo cognitivo, psicologico e sociale.
• Communicative approach to language
• Cooperative learning
• Lezione partecipata
• Lavoro individuale
• Attività laboratoriale
Analisi di fattibilità
Saranno assicurati per una buona riuscita del progetto in termini di crescita linguistica, culturale e tecnologica degli studenti ed
in termini di creazione di un prodotto finale:
– un’attenzione particolare nella creazione e nel mantenimento di un clima di lavoro sereno, basato sul confronto costruttivo e
sullo scambio reciproco
– una stretta collaborazione fra i docenti impegnati nel progetto ed il tutor dello stesso per individuare, sul nascere, bisogni,
necessità, difficoltà, problematiche a livello sia individuale che di gruppo per studiare in brave tempo strategie di recupero e
di superamento.
Ricaduta del percorso formativo sul curricolo
La ricaduta è da intendersi in termini di:
– acquisizione di conoscenze
– sviluppo di competenze di settore
– sviluppo di competenze trasversali
– crescita di autonomia organizzativa e di gestione
– sviluppo di senso critico e capacità di lavorare in gruppo in situazioni di tipo laboratoriale
– Possesso di una certificazione europea di lingua inglese, preziosa per il proprio curriculum e spendibile nel mondo del lavoro.
Durata – Fasi di attuazione
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PROCESSO – PERCORSO DIDATTICO:
La fase di attuazione del progetto di intervento (5 UD), ha previsto un’analisi attenta e dettagliata di alcuni misteri legati alle
zone del Sud dell’Inghilterra, in particolare a Salisbury e Glastonbury.
• Il progetto partirà da una fase di warm-up che servirà per motivare gli studenti all’ascolto e alla lettura successive e che sarà
centrata sulla libera discussione di carattere generale di misteri e leggende popolari di loro conoscenza; gli studenti, infatti
saranno invitati ad esprimere liberamente le loro opinioni sull’argomento.
• Si passerà successivamente ad una listening-reading activity su alcuni brani narrativi “The secret of the stones” e “True or
false ? The mystries of Stonehenge”, “The mystery of the Graal”. La comprensione dei brani avverrà attraverso un’intensa
exploitation of the text (grammar, syntax, style, register, vocabulary, figures of speech) che permetterà attività di extensive
and intensive reading( true/false, multiple choice questions, crosswords, re-arrange the words, write sentences, paragraph
building, fill in the gaps pair work,etc) per approfondire e sviluppare strategie di lettura e di analisi del testo narrativo. In
questa fase risulta determinante acquisire delle competenze comunicative e linguistiche legate al registro linguistico tipico
della narrazione di fantasia, così come appropriarsi di un lessico pertinente e avviare gli studenti all’applicazione di strategie
di scrittura narrativa adeguata ai testi da produrre.
• La terza UD può essere definita Project on the web in cui agli studenti divisi in piccoli gruppi viene chiesto di svolgere un task
ben preciso di ricerca guidata su Internet dei mysteries e legends legati a quattro località inglesi. La ricerca sarà guidata per
motivi di tempo anche se si darà spazio alla libera espressione dei sentimenti, sensazioni e preferenze degli alunni in quanto
verrà loro chiesto di scegliere ed approfondire uno dei miti/o leggenda inglesi di cui si parla, nei diversi i link/indirizzi web
suggeriti dall’insegnante legati a questa tematica che li ha maggiormente colpiti.
Le ricerche ootenute consultando vari siti web, sotto forma di brevi schede sintetiche costituiranno una sorta di archivio tematico e saranno pubblicate sul blog affinché ogni studente o utente della blogsfera possa visionarle.
• Nella quarta UD gli studenti devono imparare ad aprire, gestire e mantenere un blog. L’attenzione sarà focalizzata principalmente sulla possibilità di creare link, collegamenti ipertestuali, e di inserire suoni ed immagini. In questa fase gli studenti
acquisiranno familiarità con il web-publishing anche attraverso il confronto e l’analisi di altri blog tematici presenti in rete
attraverso una serie di attività didattiche suggerite dall’insegnante.
• L’ultima parte di questo itinerario vedrà gli studenti impegnati questa volta a lavorare prima individualmente per inventare
i propri racconti e successivamente in maniera collaborativa per la pianificazione, l’organizzazione del layout,, la scelta delle
immagini, la correzione dei testi prodotti prima della loro pubblicazione sul blog.
Le ore complessive del progetto saranno 50 affinchè si raggiungano le seguenti conoscenze:
English mysteries and legends
• Usi e costumi popolari del Sud dell’Inghilterra
• Elementi storici legati al folklore inglese
• Il racconto breve
• Modalità di editing sul blog
MATERIALI:
• Fotocopie, Foto, Magazines, Newspapers, Computer, Registratore
Tutte le lezioni si svolgeranno nel laboratorio multimediale e si avvarranno dell’utilizzo dei computer ed, a volte, del video
proiettore.
Monitoraggio
Attraverso l’utilizzo di questionari si rileverà all’inizio del percorso il grado di motivazione ed il possesso dei prerequisiti degli
studenti coinvolti.
In itinere si somministreranno schede di verifica non soltanto sulle conoscenze e competenze acquisite, ma sul grado di gradimento del corso, sul clima relazionale all’interno del gruppo di lavoro, sulla validità degli interventi e sulle aspettative finali.
I risultati di tali monitoraggi saranno preziosi per valutare, lì dove fosse necessario, un aggiustamento di contenuti, metodi e
strategie, in termini di qualità e quantità di somministrazione.
L’ultimo monitoraggio servirà ad ottenere una lettura completa ed accurata di tutto il percorso svolto in termini di risultati
raggiunti.
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Valutazione
La rilevazione dei dati significativi del percorso formativo avverrà attraverso un monitoraggio sistematico qualitativo e quantitativo. Al termine di ogni modulo saranno somministrate prove semi-strutturate e/o prove pratiche di scrittura creativa per
valutare il grado di apprendimento degli alunni. La valutazione sarà fatta per l’accertamento di ciascuna delle microcompetenze–obiettivo acquisita, previste nei moduli. Vi sarà, inoltre, una costante discussione dei risultati delle prove con il gruppo
classe e il docente, per un eventuale aggiustamento “in itinere” dei processi attivati. La somministrazione di questionari per la
rilevazione periodica del livello di soddisfazione personale degli alunni servirà infine, per rilevare le eventuali aree di recupero
e/o l’effettivo progresso realizzato.
Verifica
• Brainstorming
• Somministrazione di prove strutturate e semi-strutturate quali:
• Items vero/falso
• Scelte multiple
• Riempimento spazi vuoti
• Formazione di parole
• Note-taking (schemi, appunti, mappe ecc.)
• Eliciting contenuti culturali sulla base dell’esperienze degli alunni
• Questionari
• Produzione di commenti sotto forma di post
• Produzione di brevi racconti
• Discussioni guidate sull’argomento
• Rispondere a domande dirette sulla tematica in questione e su elementi caratteristici della società e cultura di cui si studia la
lingua
• Discutere di argomenti aperti a tutto il gruppo classe,a piccoli gruppi o simulazione di ruoli (attività di apprendimento cooperativo)
• Colloquio orale teso a valutare i momenti critici del processo di ideazione e realizzazione del blog
• Error analysis (capacità di riconoscere i propri errori e correggerli in base alle regole linguistiche e poetiche apprese)
Valutazione
• Griglie per il rilevamento del grado di soddisfacimento del percorso proposto/per.la registrazione dei progressi ottenuti/per
l’efficacia dell’utilizzo del cooperative learning strategy
Creazione di un dossier personale contenente le verifiche ed i lavori svolti di volta in volta.
La verifica del grado di competenza linguistica raggiunto passerà attraverso il conseguimento della Certificazione Europea
Trinity (gradi 5/6) per quegli studenti che avranno partecipato con assiduità agli incontri ed avranno mostrato di possedere
competenze linguistiche di livello B1 secondo il quadro comune europeo di riferimento.
Documentazione – La creazione di:
– portfolio personale per ciascuno studente contenente tutti i percorsi di ricerca ed il materiale prodotto
– blog di gruppo (link con il sito della scuola)
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Istituto Magistrale “San Benedetto” – Conversano (BA)
Titolo: “Smontiamo la TV”
Prof. De Perte Rossana Disciplina Lettere
Tipologia della proposta: Integrata
Attività: già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: La Compagnia delle vigne; La Comunità Fratello Sole.
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto pilota territoriale in rete di prevenzione dei disagi giovanili e delle dipendenze
Breve descrizione: Attivazione/consolidamento di una rete locale intersistemica per la sperimentazione di un nuovo modello
d’intervento attraverso il quale un piccolo gruppo di “pari” opera per informare il gruppo esteso cui appartiene
Sono stati coinvolti: Studenti, docenti e personale dell’Istituto Magistrale “San Benedetto” Conversano; del Liceo scientifico
“Sante Simone” Conversano; del Liceo classico “E Laterza” Putignano; dell’ I.T.C. “S. Pertini”, Turi; I.I.S.S. “A. Agherbino”di Putignano-Noci; La Comunità Fratello Sole; La Compagnia delle Vigne; é stato coinvolto tutto il territorio e le sedi scolastiche
Aspetti metodologici: laboratorio di ricerca-azione, che ha avuto lo scopo di individuare/analizzare i bisogni della persona
nell’era della comunicazione globale e di tutelare/valorizzare le risorse dell’ambiente sociale; laboratori multimediali che hanno
avuto lo scopo di risvegliare la creatività della persona come atto propositivo e autonomo; laboratori teatrali.
Motivazione alla scelta del percorso: analizzare i bisogni comunicativi della persona;
individuare/progettare/sperimentare forme e linguaggi di comunicazione efficace;
migliorare le strutture di dialogo e confronto tra i diversi livelli di rappresentanza: giovani, adulti, territorio; valorizzare la vocazione socio-psico-pedagogica dell’Istituto;
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Il dibattito pedagogico relativo all’uso dei mass-media; la comunicazione multimediale ed i suoi effetti; il ruolo di affiancamento
dei media alle agenzie formative.
Obiettivi educativi: garantire la continuità di un intervento territoriale basato sulla relazione quotidiana tra pari e non su azioni
sporadiche gestite da soggetti esterni(centralità delle relazioni)
definire strategie e metodi di prevenzione che coinvolgono la partecipazione propositiva-attiva della popolazione giovanile (da
destinatari ad attori)
stimolare interventi capaci di incidere sugli stili di vita, sul sistema di credenze cognitivo-comportamentali-emotive, sui valori
giovanili a partire dalle loro caratteristiche e bisogni specifici, rafforzando i fattori di auto protezione piuttosto che proporre
interventi informativi sui rischi collegati alla dipendenza da sostanze o altro (cellulari, TV, Internet etc.)
Obiettivi specifici:
approfondire il lavoro sulla comunicazione efficace, ampliando lo studio e l’osservazione a fenomeni più generali propri dell’ambiente sociale come l’informazione e l’utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa; promuovere la consapevolezza dei giovani
sui bisogni comunicativi per favorire lo sviluppo della capacità di esercitare scelte autonome, in un’ottica di prevenzione del
disagio; attivare nuovi canali di informazione; formare peer educator; promuovere il coinvolgimento della popolazione giovanile.
Discipline coinvolte: Pedagogia, Psicologia, Sociologia, Italiano, Lingua inglese, Matematica, Informatica, Statistica.
Media impiegati: TV, Computer, Internet, cellulari
Sono stati elaborati grafici. È stato progettato e prodotto un fascicolo illustrativo ed esplicativo della ricerca effettuata. È stato
elaborato e rappresentato uno spettacolo teatrale
Punto di forza della proposta è stato un diverso modo di approcciarsi al mondo della comunicazione
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità acquisizione
Modalità verifica
Contatto con il territorio
Ricerca-azione
Tabelle e grafici
Cittadinanza attiva
Laboratorio teatrale
Valutazione dell’autonomia
Uso di nuove tecnologie
Laboratori multimediali
Acquisizione di nuove abilità
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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IISS “E. Morante” – Giovinazzo (BA)
Titolo: Musical “SISTER ACT”
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Linguaggio di riferimento: Teatro-danza, musica – fruizione
Modalità di attuazione: Extracurricolare
Esperti esterni coinvolti: n.1 regista
Descrizione sintetica del percorso:
Il progetto ha previsto un laboratorio teatrale che coinvolge più codici comunicativi: recitazione, canto, danza, musica e scenografia.
Sono stati coinvolti 30 studenti del Liceo Classico di classi diverse e con inclinazioni e capacità diversificate.
Dopo il percorso di 100 ore, gli studenti hanno portato in scena il Musical in una manifestazione divulgativa nei giorni 8-10
marzo 2008.
Scheda descrittiva
Finalità del percorso:
migliorare le capacità espressive e comunicative degli studenti
potenziare inclinazioni e risorse individuali
sviluppare la consapevolezza del sé e dell’espressione del mondo interiore
responsabilizzarsi per portare a compimento un progetto
conseguire abilità trasversali di lavoro in gruppo e spirito di squadra
Modalità operative e ricadute curricolari:
Lavoro di gruppo – gli studenti sono stati organizzati in gruppi di recitazione, danza, ballo, canto e scenografia.
In orario extracurricolare sono state svolte le prove per ciascuna scena, coordinate dall’esperto che ha svolto il ruolo di collegamento e regia dei gruppi.
Ricadute curricolari: ITALIANO – scrittura scene e dialoghi teatrali, afffinamento dizione
STORIA DELL’ARTE – allestimento scenografie e costumi
EDUCAZIONE FISICA – coordimanento motorio, competenze comunicative e prossemico-motorie
Esiti del percorso:
Sono stati sperimentati linguaggi prossemici e mimico-gestuali, iconici, che hanno coinvolto gli studenti potenziandone le capacità espressive a tutto campo, attraverso l’utilizzo di linguaggi verbali e non verbali.
Conseguita la piena espressione della creatività, alla quale sono stati associati il rigore e la disciplina, qualità necessarie alla
preparazione di uno spettacolo pubblico.
Il musical è stato presentato in due serate, a genitori, docenti, studenti, autorità del territorio.
Conseguite, nel livello più alto, le abilità trasversali di lavoro in gruppo. I conflitti sono stati superati nell’ottica della collaborazione al comune lavoro di squadra.
Collaborazioni interne ed esterne:
Un esperto esterno con il ruolo di regista
Tre docenti interni con il ruolo di tutor che hanno seguito tutte le fasi di svolgimento delle attività
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
IISS – Liceo Classico “Leonardo da Vinci” – Molfetta (BA)
Titolo: “Liceo Classico della Comunicazione”
Prof. Maddalena Salvemin Discipline Filosofia, Storia e Tecniche e strategie della Comunicazione
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Curricolo
Breve descrizione:
Liceo Classico della Comunicazione, attuato seguendo le direttive ministeriali relative all’autonomia, all’interno del monte orario
curricolare
Il curricolo di Liceo Classico della Comunicazione inizialmente ha coinvolto una sola sezione, poi, date le richieste al momento
delle iscrizioni, ha interessato due sezioni su tre.
Nell’alveo delle possibilità offerte dall’autonomia scolastica, l’istituzione di tale curricolo ha comportato, per il 15 % consentito
dalle norme, una modifica, sia pure minima, del monte ore tradizionale attribuito a ciascuna disciplina.
L’orario curricolare, fin dalla quarta ginnasiale, è stato rimodulato in maniera da affiancare alle tradizionali discipline l’insegnamento di 2 ore di Tecniche e strategie della comunicazione, al Ginnasio a carico dell’area umanistica e al Liceo, sempre per due ore
settimanali, dell’insegnamento di Filosofia e Storia. Per un anno si è sperimentato anche l’insegnamento di Tecniche e strategie
della comunicazione nel secondo Liceo a carico di Latino. In un primo momento ha fatto parte del curricolo ginnasiale anche
l’insegnamento di Linguaggi non verbali e multimediali, che negli anni passati si è esaurito in prima Liceo con un corso affidato
ad un esperto esterno e svoltosi in orario extracurricolare, mentre in questo anno scolastico non è presente.
La scelta è stata motivata dalla volontà di far crescere negli alunni la capacità di gestire le loro abilità di comunicazione e di relazione, comprendendone e padroneggiandone le dinamiche fondamentali.
Un apprendimento quanto mai essenziale in una società che sempre più si caratterizza come società dell’informazione e della
comunicazione e dove il dominio dei principali strumenti, soprattutto quelli di massa, e dei linguaggi più diffusi diventa un’abilità capace di garantire un migliore inserimento sociale, anche guardando al futuro professionale degli alunni.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
La comunicazione interpersonale
La comunicazione nei gruppi e fra i gruppi
I fattori che influenzano la comunicazione
La discomunicazione
Oralità e scrittura
Stampa e mass media
La comunicazione elettronica
Parlare in pubblico
Fare ufficio stampa
Comunicare se stessi agli altri: il curriculum
Elementi di semiotica
La natura del segno: segno e relazione; da ciò che è manifesto a ciò che è nascosto. Gli elementi del segno
Elenco degli obiettivi (didattici e/o educativi):
• Comprendere i meccanismi che regolano il processo di comunicazione;
• definire e distinguere le modalità di comunicazione verbale e i diversi linguaggi;
• comprendere il ruolo della comunicazione analogica nel rapporto fra due o più soggetti;
• comprendere il ruolo della componente relazionale nei rapporti interpersonali;
• comprendere i meccanismi della pragmatica della comunicazione;
• apprendere gli atteggiamenti più idonei ad ottimizzare il messaggio;
conoscere l’articolazione e le caratteristiche della comunicazione di massa
Le metodologie di insegnamento si richiamano a quelle tradizionali della lezione frontale, integrata massicciamente con simulazioni di situazioni comunicative e relazionali, sperimentazioni di situazioni reali, costruzione di materiale come relazioni, report, articoli e così via.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Tra le competenze trasversali di base richieste nei diversi contesti sia di lavoro che di vita quotidiana, le abilità comunicative risultano sicuramente una variabile che fortemente influisce sulla capacità di integrazione di una persona straniera in un nuovo
tessuto sociale. Quindi:
– utilizzare i meccanismi della pragmatica della comunicazione
– padroneggiare gli atteggiamenti più idonei ad ottimizzare il messaggio
– conoscere le principali dinamiche che si instaurano all’interno di un gruppo e i relativi riflessi sulla comunicazione.
Discipline coinvolte: Italiano, Geografia, Filosofia, Storia, Latino.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Eventuali media impiegati/utilizzati (indicare anche il ruolo svolto nell’azione didattica dei diversi media):
Utilizzo del quotidiano e soprattutto dei più moderni strumenti multimediali ed informatici per la produzione di: cd rom; filmati,
power point, siti internet.
Forme e strumenti di valutazione:
Alla tradizionale modalità di verifica orale, sono state affiancate discussioni di gruppo guidate, test e verifiche scritte, ma soprattutto esercitazioni pratiche con produzione di materiale multimediale, per gruppo o individuali.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Siti internet
Filmati
Power point
Presentazioni in classe
Cd rom
Punti di forza della proposta.
Rafforzare negli alunni la capacità di gestire le loro abilità di comunicazione e di relazione, comprendendone e padroneggiandone le dinamiche fondamentali
Punti di debolezza della proposta.
Necessità di ridimensionare i programmi curricolari delle discipline decurtate nel loro monte ore.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. padroneggiare gli atteggiamenti più Studio teorico
idonei ad ottimizzare il messaggio
Role playng
Attività laboratoriale
Test scritto
Esercitazione pratica con produzione di
materiale
2. utilizzare i meccanismi della pragma- Studio teorico
tica della comunicazione
Role playng
Attività laboratoriale
Test scritto
Esercitazione pratica con produzione di
materiale
3. conoscere le principali dinamiche che Studio teorico
si instaurano all’interno di un gruppo e i Role playng
relativi riflessi sulla comunicazione.
Attività laboratoriale
Test scritto
Esercitazione pratica con produzione di
materiale
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Liceo Classico e Linguistico “C. Sylos” – Bitonto (BA)
Titolo: “Musical: Montecchi e Capuleti una storia d’odio e d’amore”
Prof.ssa Morea Angela Disciplina Lingua e Civiltà Francese..
Tipologia della proposta: x Curricolare x Integrata (Curricolare/extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione:
• Lettura, traduzione e analisi dell’opera “Romeo and Juliet”;
• Ascolto, lettura e traduzione delle canzoni della commedia musicale francese “Roméo et Juliette, de la haine à l’amour”;
• Adattamento dei testi tradotti in italiano alle musiche;
• Analisi delle canzoni dell’opera popolare di R.Cocciante
• Realizzazione di musiche dal vivo;
• Messa in scena del Musical.
CHI: 5 Docenti, 2 ex allievi, 30 allievi, 2 esperti; DOVE: luogo di preparazione: scuola, luogo di rappresentazione:teatro; COME:
metodologia di gruppo, di ricerca e laboratoriale. QUANDO: da novembre a maggio, in orario extracurriculare, una volta alla
settimana(80 ore);
3. MOTIVAZIONE: Aggiungere al curriculum altri oggetti di studio “interessanti” e “attraenti” per attirare e incentivare la partecipazione degli studenti alla vita scolastica
4. Permettere di mettere in luce abilità espressive personali non emerse, attraverso diversificati linguaggi culturali, quali la recitazione, la musica, il canto e la danza.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Lingua inglese, Lingua francese, Letteratura inglese, Lingua italiana, Storia dell’Arte, Musica, Danza, Canto, Dizione.
Elenco degli obiettivi (didattici e/o educativi):
• Far sperimentare agli studenti il lavoro in team, strumento per lo sviluppo della tolleranza e dello spirito di aggregazione
• Favorire l’educazione ai linguaggi verbali e non verbali e alla creatività
• Offrire a studenti e docenti,, l’opportunità di sperimentare nuove tecniche didattiche e di comunicazione
• Sviluppare l’autostima;
• Incentivare la socializzazione;
• Potenziare il controllo della timidezza;
• Favorire e incentivare la crescita e lo sviluppo fisico, linguistico e culturale;
• Avvicinare a forme d’arte;
• Permettere di mettere in luce abilità espressive personali non emerse, attraverso diversificati linguaggi culturali, quali la recitazione, la musica, il canto e la danza.
• Arricchimento e potenziamento delle abilità comunicative in lingua francese, inglese e italiana;
• Sviluppo e potenziamento di abilità operative ed artistico-pittoriche;
• Sviluppo e potenziamento di abilità musicali e vocali;
• Sviluppo e potenziamento di abilità motorie e ginniche.
(Descrivere come viene promossa nella pratica didattica, la competenza “dell’utilizzare e produrre testi multimediali”, traducendola in
abilità e conoscenze.)
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo. Potenziamento delle competenze comunicative in lingua italiana e lingue straniere
Discipline coinvolte
Lingua italiana, Lingue straniere, Storia dell’Arte, Educazione Fisica
Eventuali media impiegati/utilizzati (indicare anche il ruolo svolto nell’azione didattica dei diversi media):
Laboratorio multimediale – Laboratorio linguistico – Palestra – Biblioteca – Aula speciale di Storia dell’Arte – Attrezzature musicali
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Ricerca, preparazione del materiale, coinvolgimento degli allievi nell’organizzazione dei laboratori.
Forme e strumenti di valutazione:
Griglie di osservazione relative ai progressi nell’ambito:
• della socializzazione e dell’autostima
• della comunicazione e della relazione
• dello sviluppo delle competenze linguistiche (in italiano e in francese)
• dello sviluppo delle abilità espressive, artistiche e motorie (dizione, recitazione, canto, danza, disegno e operatività)
Schede di raccolta dati e fascicoli di raccolta di tutti i materiali comprovanti il percorso didattico di ogni laboratorio.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
101
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Rappresentazioni
– La “Prima”: presso il teatro T. Traetta di Bitonto o presso il Cinema Coviello, in presenza di pubblico costituito dalla comunità
scolastica e dalla cittadinanza di Bitonto; altre rappresentazioni presso il teatro.
Produzione di DVD contenente: rappresentazione della “prima”, scene di backstage, documenti e scene filmate delle attività di
laboratorio.
Realizzazione di Brochure e di Manifesti
Inviti alle autorità locali, a rappresentanze di tutte le comunità scolastiche della cottà ed ai genitori
Mostre fotografiche
Punti di forza della proposta.
L’interesse, il sacrificio e la totale dedizione che gli allievi coinvolti rivolgono a questa attività.
Punti di debolezza della proposta.
Difficoltà operative ed economiche che riguardano gli aspetti tecnici (reperire basi musicali, utilizzare casse e microfoni, interagire con service,..)
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Presa di coscienza e sviluppo delle abi- Recitazione e canto
lità, espressive, artistiche e motorie, personali
Griglie di osservazione
Arricchimento e potenziamento delle Ricerca, traduzione e canto
abilità comunicative in lingua italiana,
inglese e francese
Griglie di osservazione e monitoraggio
Acquisizione e potenziamento dei lin- Danza, Canto, recitazione, scenografia.
guaggi verbali e non verbali e delle diversificate forme d’arte
Griglie di osservazione e monitoraggio
Potenziamento di capacità relazionali e Lavori in team; gruppi di laboratorio.
comunicative.
Griglie di osservazione e monitoraggio
102
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Liceo Statale “T. Fiore” – Terlizzi (BA)
Titolo: “Aspettando Godot”
Prof.ssa Maria Teresa Santacroce
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Il laboratorio di educazione al linguaggio teatrale ha visto gli alunni impegnati nell’apprendimento delle tecniche attoriali di
dizione, di espressione dei diversi stati d’animo, di gestualità, di rispetto delle regole sceniche.
Gli alunni hanno sviluppato capacità di improvvisazione su canovaccio o su parole chiave. Sono stati condotti alla scoperta e
all’utilizzo dei vari linguaggi tecnico-artistici, fonici, fisici per una cultura dell’esibizione, della ricerca della libera espressività
nella pratica attoriale e per la scoperta dell’arte drammatica.
Nell’attività curriculare gli studenti, con i docenti di lingua inglese, francese, tedesco, italiano hanno curato i mezzi espressivi e
la fonetica oltre che la correttezza linguistico-espressiva. Inoltre hanno fatto ricerche sull’utilizzo dei materiali per la realizzazione della scenografia con la docente di arte.
Un aspetto rilevante è stato lo studio dell’opera ASPETTANDO GODOT, di cui è stata preparata la riduzione, sono state tradotte
le scene selezionate per la rappresentazione, è stato analizzato il significato e l’interpretazione dell’opera.
Considerazioni sulle finalità del percorso
Il percorso ha avuto come obiettivo la conoscenza del teatro moderno e la sperimentazione con un teatro che è difficile sia da
non solo come fruitori ma anche come attori. Tale percorso è stato proposto dalla scuola per aiutare i ragazzi a crescere nella
autoconsapevolezza, ad acquisire controllo sul proprio corpo e pensiero, a sapersi relazionare positivamente con gli altri, a saper gestire la propria ansia.
Soprattutto a saper gestire in modo sincronico i diversi linguaggi che in primo luogo devono essere conosciuti e studiati perché
niente si improvvisa. Gli alunni hanno scoperto che ogni gesto, ogni postura, ogni sguardo è finalizzato alla trasmissione di un
messaggio, di una emozione.
Modalità operative del percorso didattico e ricadute curricolari
Il percorso si è articolato in incontri pomeridiani durante i quali si è molto concentrata la attenzione sulla COMUNICAZIONE e la
METACOMUNICAZIONE.
Le ricadute sul curricolo sono soprattutto di natura trasversale: maggiore consapevolezza nel relazionarsi con gli altri, maggiore responsabilità e trasversalità.
Apporto innovativo del/dei nuovi linguaggi
L’apporto innovativo sta nel fatto che le alunne hanno riflettuto in modo particolare sulla comunicazione, sulle modalità di
espressione di un concetto, sentimento, bisogno. La riflessione è avvenuta su due livelli: quello che vogliamo dire e come viene
decodificato.
L’altro apporto innovativo, secondo noi, è dato dal nuovo modo di vedersi all’interno della scuola e della classe. Di scoprire un
nuovo modo di imparare, di esercitare la memoria.
Esiti del percorso
Produzione di una opera teatrale.
Messa in scena dell’opera.
Collaborazioni interne ed esterne
Collaborazioni interne: Docenti, alunni, consiglio di classe
Collaborazioni esterne: Regista, Genitori, Cooperative sociali, Servizi sociali del comune, Assessorato alla solidarietà
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
La produzione di una “opera” teatrale ha permesso alle alunne di incontrare esperti del mondo teatrale, di conoscere le difficoltà di conciliare i tempi personali, di studio, con i tempi di lavoro. L’esperienza del teatro è molto positiva perché il singolo
impara a sentirsi parte del tutto, ognuno mette alla prova la sua forza di volontà e determinazione perchè lo spettacolo si può
fare se tutti si muovono in modo sincronico come gli ingranaggi di un orologio.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
103
Liceo Scientifico e Linguistico “Cartesio” – Triggiano (BA)
Titolo: “Musica Maestro”
Prof. ANNA MORMANDI Disciplina/e MATERIE LETTERARIE E LATINO
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare inserito nel PON
Breve descrizione:
Il Progetto si colloca nella prospettiva di potenziare le abilità e le competenze comunicative attraverso l’uso del linguaggio e
della comunicazione in ambito musicale
Docenti un esperto esterno affiancato da un tutor docente interno
Allievi: alunni del biennio
Luoghi: laboratorio musicale della scuola
Aspetti metodologici: didattica laboratoriale
Motivazione: allargare l’orizzonte delle conoscenze artistiche attraverso l’acquisizione di competenze musicali di base
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Ascolto e preparazione di:
1. una canzone a più voci del Trecento
2. 'Il est bel bon' di Passereau
3. 'Contrappunto bestiale' di Banchieri
4. 'Jesu meine Freude' di J. S. Bach
5. 'Kanon' di W. A. Mozart
6. 'Kinderlieder' di E. H. Grieg
7. brano 23 'Esti' di Z. Kodaly
8. 'Let it be' di J. Lennon e McCartney
9. 'Imagine' di J. Lennon
10. un brano tratto dal musical 'Jesus Christ Superstar'
11. un brano tratto dal Musical 'Grease'
Elenco degli obiettivi (didattici e/o educativi):
Acquisizione della consapevolezza della dimensione culturale e universale del linguaggio musicale Acquisizione di strumenti e
criteri per una fruizione/ produzione più consapevole della musica
(Descrivere come viene promossa nella pratica didattica, la competenza “dell’utilizzare e produrre testi multimediali”, traducendola in
abilità e conoscenze.)
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
– Sviluppo della dimensione espressiva e socializzante della musica
– Acquisizione di competenze sociali
Discipline coinvolte
L’ottica interdisciplinare è salvaguardata attraverso l’apporto originale delle singole discipline, riferite ai propri statuti epistemologici:
• Italiano, per l’analisi e l’approfondimento dei testi in lingua madre
• Inglese, per l’analisi e l’approfondimento dei testi in lingua inglese
• Storia, per la contestualizzazione degli autori e della loro produzione
• Storia dell’arte, per le connessioni con le arti figurative.
Eventuali media impiegati/utilizzati:Televisione satellitare, Internet, Radio
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
strumenti musicali,
metodologia laboratoriale
è emersa la difficoltà di conciliare i tempi delle prove con i tempi di studio degli alunni
9. Forme e strumenti di valutazione:
si è deciso di adottare di valutare il prodotto dell’attività, consistente in un concerto finale, secondo i seguenti indicatori:
• Puntualità
/10
• Partecipazione /10
• Impegno
/10
• Intonazione
/10
• Dizione del testo in lingua straniera /10
• Rispetto del ritmo
/10
• Rispetto del gruppo
/10
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
10. Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Concerto finale, presentato a scuola in occasione della Giornata dell’arte
Punti di forza della proposta.
L’alta motivazione dei ragazzi al lavoro di gruppo in ambito espressivo, attraverso il quale assumono maggiore consapevolezza
di se stessi nel rapporto con gli altri, favorendo la piena realizzazione degli obiettivi proposti.
Punti di debolezza della proposta.
Tempi di realizzazione e difficoltà talvolta registrata dai ragazzi nel conciliare i tempi di studio con quelli del progetto.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
• Acquisizione della consapevolezza Pratica laboratoriale e strumentale
della dimensione culturale e universale
del linguaggio musicale
• Acquisizione di strumenti e criteri per
una fruizione/ produzione più consapevole della musica
3. Sviluppo della dimensione espressiva
e socializzante
Modalità di verifica
Esecuzione strumentale e corale di brani
musicali
Titolo: “Mediterrante”
Prof. ANNA MORMANDI Disciplina/e MATERIE LETTERARIE E LATINO
Collaborazioni con soggetti esterni:
esperti, Associazione Culturale Fantarca, Enti Istituzionali, Università degli studi di Bari
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: Progetto interdisciplinare inserito nel POF
Breve descrizione:
Il Progetto intende potenziare le abilità e le competenze comunicative degli alunni coinvolti migliorando l’ educazione alla
fruizione consapevole del linguaggio cinematografico
Docenti: referente ANNA MORMANDI
Allievi del Liceo
Luoghi: Auditorium del Liceo e cinema “Royal” di Bari
Aspetti metodologici: didattica laboratoriale
Motivazione: proporre films prodotti nei Paesi del Mediterraneo, promovendo il confronto con nuovi linguaggi.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
• Interculturalità;
• Solidarietà.
Elenco degli obiettivi (didattici e/o educativi):
• Saper leggere un film;
• Sapersi confrontare con nuovi linguaggi e con ragazzi di altre culture;
• Promuovere l’interculturalità e la pace tra i popoli.
(Descrivere come viene promossa nella pratica didattica, la competenza “dell’utilizzare e produrre testi multimediali”, traducendola in
abilità e conoscenze.)
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
– Sviluppo della dimensione espressiva e socializzante
– Acquisizione di competenze sociali
Discipline coinvolte: Italiano, lingue straniere, storia, filosofia, geografia
Eventuali media impiegati/utilizzati (indicare anche il ruolo svolto nell’azione didattica dei diversi media): cinema
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Forme e strumenti di valutazione: Una giuria formata da alunni
11. Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Premi assegnati dalle giurie ai film ed ai documentari
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Titolo: “Giornalismo digitale 1”
Prof. Di Bari Anna Disciplina Materie Letterarie e Latino
Tipologia della proposta: × Integrata (Curricolare/extracurricolare)
Attività. × in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: Giornalista professionale
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: PON C1 extracurricolare
Breve descrizione/sinossi/racconto in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta.
Il progetto si articola nelle seguenti direttrici essenziali:
distinzione tra comunicazione e informazione
evoluzione in senso digitale dei più comuni sistemi di diffusione della notizia e delle nuove possibilità di manipolare-interagiredeterminare il sistema di comunicazione e informazione
nascita e diffusione dei blog giornalistici in rete e loro effetti sul sistema comunicazione-informazione
lettura del quotidiano in versione cartacea e digitale
laboratorio di scrittura: video-intervista
:ativa/proposta).
Studenti di una prima classe della sezione scientifica
Docente di Materie Letterarie e Latino
Esperto esterno giornalista professionale de La Gazzetta del Mezzogiorno
Luoghi: locali dell’Istituto,
Tempi: lezioni da Gennaio a Giugno 2010 (30 ore con cadenza settimanale di 2 ore)
Motivazione: sviluppare competenze nell’uso delle tecnologie multimediali; potenziare strutture della lingua madre; rendere
consapevoli gli studenti della potenzialità delle tecnologie in relazione al contesto culturale e sociale.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Informazione e comunicazione.
Informazione giornalistica.
Lettura del quotidiano.
Laboratorio di scrittura: intervista.
Elenco degli obiettivi (didattici e/o educativi):
Comprendere ed interpretare attraverso la comparazione tra diversi strumenti tecnologici i prodotti della comunicazione e
della informazione. Organizzare ed elaborare una video-intervista.
(Descrivere come viene promossa nella pratica didattica, la competenza “dell’utilizzare e produrre testi multimediali”, traducendola in
abilità e conoscenze.)
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Sviluppare competenze nell’uso delle tecnologie multimediali, potenziare strutture della lingua madre, rendere consapevoli gli
studenti della potenzialità delle tecnologie in relazione al contesto culturale e sociale, sviluppare capacità di analisi e di critica.
Discipline coinvolte
Italiano: competenze linguistiche
Informatica: competenze digitali
Educazione alla cittadinanza: analisi e sintesi critiche
Eventuali media impiegati/utilizzati (indicare anche il ruolo svolto nell’azione didattica dei diversi media): Computer (attivo e
passivo), LIM (passivo).
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Forme e strumenti di valutazione:
Test a risposta multipla.
Interesse e partecipazione più o meno attiva-fattiva
Produzione del prodotto finale
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Power point su CD ROM.
Si prevede di effettuare una video-intervista e di renderla fruibile on-line attraverso il sito dell’Istituto.
Punti di forza della proposta.
Attività laboratoriali in team e project work e
Attitudine al vaglio critico delle informazioni
Punti di debolezza della proposta.
Extracurricolarità integrale
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
106
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Saper determinare i diversi livelli di infor- Cooperative Learning
mazione in base allo strumento cartaceo Didattica laboratoriale
e digitale.
Discussione
Lezione frontale
Test a risposta multipla.
Interesse e partecipazione.
Saper distinguere tra comunicazione ed Cooperative Learning
informazione.
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Test a risposta multipla.
Interesse e partecipazione.
Saper interpretare l'informazione gior- Cooperative Learning
nalistica anche attraverso i sistemi digi- Didattica laboratoriale
tali.
Discussione
Lezione frontale
Test a risposta multipla.
Interesse e partecipazione.
Saper leggere il quotidiano e la sua ver- Cooperative Learning
sione on line.
Didattica laboratoriale
Discussione
Lezione frontale
Test a risposta multipla.
Interesse e partecipazione.
S aper organizzare una video- intervista Cooperative Learning
e pubblicarla in rete.
Problem solving
Project work
Test a risposta multipla.
Interesse e partecipazione.
Produzione del prodotto finale.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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S.S. di 1° grado “Giovanni Pascoli” – Molfetta
Titolo: “Voglio andare a scuola!”
Prof. Patrizia Dinoi Disciplina/e Matematica e Scienze
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X in fase progettuale
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: progetto interdisciplinare
Progetto di alfabetizzazione DAOW (Oral, Written, Art, Digital) mediante storytelling.
Idea progettuale
Oggi alunni e docenti grazie alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono raccogliere informazioni, organizzarle, analizzarle, interpretarle, metterle in relazione, e infine rappresentarle usando linguaggi multimediali. Ogni docente
del consiglio di classe si impegna a progettare percorsi didattici disciplinari innovati sul piano metodologico grazie ai nuovi
strumenti a sua disposizione. Anche i docenti, ancora insicuri sul piano strettamente tecnico-operativo, possono singolarmente
pensare a nuovi metodi per definire modelli didattici ed elaborare informazioni. I tempi distesi (un triennio) e il coinvolgimento
dell’intero Consiglio di Classe garantiranno loro la serenità necessaria per consolidare le proprie strumentalità. L’interdisciplinarietà dei linguaggi multimediali favorirà inizialmente riflessioni condivise dei docenti sui processi da avviare, incoraggerà, in
itinere, scambi e interazioni, consentirà al termine delle attività una definizione unitaria e pluridisciplinare degli elaborati multimediali.
Motivazioni del progetto
Le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali consentono di mettere in relazione in modo semplice e concreto le otto competenze chiave definite nel Trattato di Lisbona in merito all’istruzione formazione permanente dell’individuo. Nei lavori a carattere
multimediale le otto competenze si integrano perfezionandosi l’una con l’altra poiché sono in gioco diverse abilità e si riuniscono svariate e differenti conoscenze. I linguaggi e le espressioni multimediali sono vicine alle esigenze e al vissuto dei ragazzi.
A casa, però, i ragazzi le usano spesso in modo inconsapevole, a scuola possono apprendere i processi e i criteri per utilizzare,
quelli che appaiono come apprendimenti informali, in modo costruttivo e formativo. Inoltre sebbene sia decisamente interessante e proficua, nella dimensione laboratoriale del lavoro, l’interazione tra pari (si sviluppa la capacità di relazione e l’autonomia), la guida e l’interazione con l’insegnante permettono una costruzione più articolata e complessa delle conoscenze. La
grande polivalenza e versatilità del Digital storytelling consentirà di farne un utilizzo fortemente personalizzato e aderente allo
stile cognitivo di ciascun ragazzo.
Digital storytelling per la didattica disciplinare
Una digital tale è una breve narrazione (generalmente al massimo 5 min.) di un evento che integra diversi linguaggi: alcuni tipici
della narrazione, altri della sceneggiatura. L'alunno, impostando la narrazione e la sceneggiatura, sviluppa alcune abilità: capacità di scrittura e di espressione orale, abilità tecnologiche e sensibilità artistica. Possono essere utilizzate immagini, fotografie,
disegni (o altro materiale scannerizzabile) video, musica, la voce o effetti sonori. Si tenta di mixare una serie di codici espressivi
e di tecniche, accostando parole scritte, sonoro, immagini e assemblandoli tramite l’uso di semplici transizioni. Questo nuovo
tipo di testualità si sta affermando come un inedito modo di raccontare. Ne sono chiara testimonianza alcuni esempi che è
possibile reperire sulla Rete.
Descrizione dell’innovazione nei processi e del modello organizzativo da mettere in atto.
Il testo narrativo sempre amato dai ragazzi, e non meno dagli adulti, di solito è un testo che viene ascoltato sospendendo ogni
forma di giudizio. Se la storia è ben narrata, è una storia a comprensione immediata che ci prende, ci emoziona. Con il Digital
storytelling si intende scrivere racconti che combinino approccio narrativo e analitico.
La sfida per i docenti è combinare l’enorme potere persuasivo del racconto, che normalmente ci sorprende e ci appassiona, con
la riflessione, il problem solving e il ragionamento.
Il racconto diventa uno strumento per l’apprendimento e l’esercizio del pensiero critico, conservando la sua peculiarità di essere
una forma di comunicazione coinvolgente che consente una comprensione pressoché intuitiva.
Sul piano organizzativo poiché questa tematica potrà avere innumerevoli implicazioni disciplinari e risvolti didattici tutti i docenti si sentono ugualmente coinvolti e daranno il loro personale contributo al controllo dei processi messi in atto e alla realizzazione dei prodotti.
Competenze attese e risorse disponibili
Il Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 ha riconosciuto che l’Europa si trova ad affrontare le sfide legate alla globalizzazione e al passaggio ad economie basate sulla conoscenza. “Occorre che ogni cittadino possieda le conoscenze necessarie per
vivere e lavorare in questa nuova società dell’informazione” e che “un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze
di base da fornire lungo tutto l’arco della vita. Vengono indicate come essenziali, tra le altre, le competenze in materia di tecnologia dell’informazione, di imprenditorialità e le competenze sociali. Le competenze di base attese per uno studente, in realtà,
non sono più quelle indicate dalle classiche 3 R: Reading, wRiting, aRithmetic. Nel XXI secolo le competenze vengono definite
mediante 3 X: eXploration, eXpression, eXchange ( Idit Harel: A new necessity for the young clickerati).
108
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Contenuti/Azioni disciplinari che prevedano l’uso della tecnologia per il raggiungimento delle 3 competenze attese.
Saper esplorare
Saper usare media digitali per esprimere Saper condividere idee e lavorare con gli
idee e rappresentare conoscenze
altri
Uso della LIM, esplorazione di siti internet per attività di ricerca. Esperienze di
scrittura digitale per andare oltre la parola scritta e recuperare forme espressive complesse, basate sulla sinergica
combinazione di parole, immagini e
suoni al fine di acquisire competenze linguistico –comunicative più adatte ai
tempi.
Strutturazione di mappe delle storie per
rappresentare il flusso delle emozioni, di
story board per analizzare le fasi della
narrazione; ricerca di immagini, produzione finale di presenta­zioni, Photostory
e video. Produzione e mani­po­lazione digitale di tavole grafico-pittori­che (uso
dello scanner); impagina­zione grafica di
un testo narrativo; rielaborazioni statiche e dinamiche attra­verso l’uso di software di grafica vettoriale e/o audio-visivi. Uso di software didattici disciplinari
specifici reperiti in rete.
Uso del blog per pubblicare periodicamente, come in una sorta di diario racconti e le relazioni, assieme ad altre tipologie di materiale elettronico come
immagini o video. Il blog per interagire
nel gruppo, intensificare i rapporti, migliorare la conoscenza di sé e degli altri.
Interventi su forum tematici di classe.
Esperienze di scrittura collaborativa con
wiki.
Attività preparatorie
La scuola è stata autorizzare per l’a.s. 2009/10 un PON B1 che è stato suddiviso in due moduli. Il primo affronta il tema dell’uso
didattico del web 2.0, il secondo la metodologia del Digital Storytelling. Gli insegnanti della classe stanno frequentando regolarmente le lezioni.
Valutazione
I Consigli di Classe e i colloqui anche informali tra docenti, dirigente/docenti e alunni, dirigente/docenti e genitori serviranno
per socializzare le esperienze, i risultati provvisori del proprio lavoro, lo stato di attuazione del progetto, per individuare le soluzioni più efficaci e le buone pratiche. Diverse saranno quindi le forme e i momenti in cui si concretizzerà la valutazione al di là
della prevista pianificazione in tre fasi, ex ante, in progress ed ex post.
I prodotti attesi sono diversi e propri delle fasi di sviluppo di una narrazione digitale: mappe delle storie (rappresentano il
flusso delle emozioni), story board (analizzano le fasi della narrazione), prodotti finali digitali (presentazioni Power Point, Photostory, video)
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
109
S.S. di 1° grado “N. Pende” – Noicattaro (BA)
Titolo: “LUNA (1969 – 2009)”
Prof.ssa Maria COLUCCI Disciplina/e Matematica e Scienze
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X già svolta/conclusa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: Unità di apprendimento interdisciplinare
Breve descrizione:
Riconoscere il segno lasciato nella storia del Novecento dal “grande balzo” di N. Armstrong (antefatto e successivi sviluppi), nel
quarantennale dell’evento.
Nel progetto sono stati coinvolti 30 alunni di una classe prima a tempo prolungato, guidati dai docenti di Scienze, Lettere, Tecnologia. Le attività di progetto si sono svolte in aula e nel laboratorio di informatica. Si sono utilizzate le metodologie dell’esperienza (pratica dei laboratori) e della ricerca; attività di gruppo.
Tempi: ore di compresenza e non, per la durata dell’intero anno scolastico (ottobre-giugno a.s.2008/2009). La proposta progettuale è stata avanzata dalla docente di scienze, in occasione della rievocazione dell’impresa dell’Apollo 11 (quarantennale).
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Da Aristotele ad Averroè, passando per Tolomeo. I padri della moderna astronomia:
Copernico, Galileo, Keplero, Newton. Gli studi di Werner Von Braun.
Il mondo bipolare negli anni della Guerra Fredda.Houston e Baikonur: una partita a scacchi. L’avventura dello spazio (dallo
Sputnik, al progetto “Apollo”, allo Shuttle). L’agenzia spaziale europea.“ASI” e “Alenia”: orgoglio italiano.
Suggestioni su “Luna e…dintorni” (letteratura,cinema e…tanto altro).
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze: Traguardo finale:
- Condurre gli alunni a riconoscere e comprendere, attraverso l’approccio storico, le soluzioni che gli uomini e le società hanno
dato ai loro problemi.
- Abituare gli studenti a comunicare con diversi mezzi espressivi e tecnici i risultati di un
percorso di studio e di ricerca.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo. a) Utilizzo
critico e creativo di diversi codici linguistici e di strumenti tecnologicamente avanzati; b) rielaborazione/applicazione delle conoscenze acquisite in contesti apprenditivi nuovi; c) sviluppo delle competenze comunicative ed espressive.
Discipline coinvolte Scienze, Lettere, Tecnologia (ruolo: evidenziazione delle relazioni pluri- e
interdisciplinari tra i contenuti; organizzazione/rielaborazione dei materiali;
realizzazione del prodotto finale)
Eventuali media impiegati/utilizzati (indicare anche il ruolo svolto nell’azione didattica dei diversi media): PC; enciclopedie on
line; siti dedicati.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
È stato impegnativo riuscire a ritagliare, e poi ricollegare, per ogni gruppo di allievi un argomento ugualmente interessante e di
pari impatto partecipativo (luna e scienza; luna e cinema; luna e letteratura; ecc.)
Forme e strumenti di valutazione:
Osservazione sistematica dei comportamenti in situazione; colloqui informali; produzione di: brevi testi (ricerche, saggi, narrazioni); raccolte fotografiche; disegni; filmati; libri- cartellone.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Il prodotto finale principale è il filmato: LUNA (1969-2009) presentato al I Workshop “La Storia della Scienza va a scuola” (11/12/09
– Ateneo di Bari). È stato realizzato anche un libro-cartellone presentato allo stesso Workshop.
Punti di forza della proposta.
Per gli alunni: il piacere di affrontare argomenti vari e del tutto nuovi e di impegnarsi per la buona riuscita del progetto; la soddisfazione di mostrare pubblicamente (a dirigente e genitori) i risultati del proprio lavoro; per i docenti: la condivisione di un
percorso progettuale di notevole impatto culturale e scientifico
Punti di criticità della proposta
Difficoltà di armonizzare e raccordare i contributi dei vari gruppi; fattivo coinvolgimento di tutti i ragazzi nel lavoro; superamento degli atteggiamenti di passività e di disimpegno di alcuni allievi nel corso delle attività di gruppo.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Si è trattato di un fantastico viaggio poetico-scientifico con destinazione: LUNA!
110
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.Analisi di contenuti e
problemi; individuazione di
relazioni
Ricerca di materiale d’approfondimento
Utilità del materiale.
Puntualità nei tempi di consegna.
2.Rielaborazione personale
e critica di quanto appreso.
Produzione di testi in forma di:
narrazione, saggio, relazione.
Realizzazione di disegni.
Coerenza del materiale prodotto
con le specifiche richieste.
3.Espressione di giudizi
motivati.
Dibattiti liberi e guidati.
Razionalità dei ragionamenti alla base
delle motivazioni.
Titolo: “Il futuro è la memoria. Dalle leggi razziali alla Shoah”
Prof.ssa Maria Teresa TOMASINO Disciplina/e Materie Letterarie
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: X 1.grado/2.grado
Collaborazioni con soggetti esterni: Esperti: a) scenografia; b) dizione e recitazione; c) danza.
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: LABORATORIO TEATRALE Progetto integrato di Educazione alla Cittadinanza attiva e alla Legalità
Breve descrizione:
Il lavoro teatrale, che sarà rappresentato dagli allievi del laboratorio stabile della scuola, racconta le vicende di alcuni attori
ebrei, costretti ad abbandonare le scene per effetto delle leggi razziali del 1938. Muovendo dalla convinzione che la memoria
storica può essere un potente strumento dell’impegno etico e civile, attraverso la riflessione sulla discriminazione degli Ebrei
d’Italia, questo progetto intende sensibilizzare i giovani alla conoscenza critica, per renderli pronti ad accogliere le sfide di una
società multiculturale, in nome della solidarietà e del dialogo.
Indicare chi (docenti/allievi/altre persone, scuole, enti coinvolti), dove (luoghi di effettuazione), come (aspetti metodologici/
organizzativi caratterizzanti), quando (periodi/tempi di svolgimento), motivazione alla scelta del percorso (genesi dell’iniziativa/proposta):
Nel laboratorio teatrale sono coinvolti circa 40 alunni delle classi prime, seconde e terze dell’Istituto ed alcuni ex alunni, attualmente iscritti a scuole sec. di 2° grado del territorio; i ragazzi sono guidati da una docente di Materie letterarie e da una di Musica. Le attività di progetto si svolgono nell’auditorium e in altri ambienti della scuola, prevalentemente in orario extracurricolare, per la durata dell’intero anno scolastico (novembre-giugno a.s.2009/2010). Gli interventi sono impostati secondo la
dimensione laboratoriale, tesa a favorire il coinvolgimento degli allievi attraverso l’utilizzo di tecniche partecipative e dei metodi della comunicazione e della ricerca-azione. Il teatro, come forma interattiva di linguaggi diversi, si configura come prezioso
strumento formativo, multidisciplinare e interdisciplinare; a livello pedagogico, appare un mezzo molto efficace per educare
alla collaborazione, al rispetto e all'integrazione delle diversità, e quindi ad una Cittadinanza attiva e partecipata.
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei di nsegnamento/apprendimento):
L’offesa della razza: leggi razziali e propaganda antisemita. Gli effetti delle leggi razziali nel mondo dello spettacolo. La deportazione degli Ebrei d’Italia.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze: Traguardo finale:
– Superamento di stereotipi e pregiudizi a carattere razziale
– Miglioramento delle dinamiche relazionali all’interno e all’esterno della scuola, nel gruppo dei pari e nell’interazione con gli
adulti
– Consapevolezza della necessità di lottare contro ogni forma di intolleranza e di razzismo per l’affermazione dei valori dell’interculturalità e della pace
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
a) valorizzazione delle potenzialità espressive individuali attraverso l’ampliamento e l’arricchimento delle capacità di comprensione ed uso dei diversi linguaggi, delle capacità operative e progettuali, della fantasia e della creatività; b) sviluppo delle capacità critiche e del pensiero divergente attraverso l’utilizzo critico delle fonti documentali per la ricostruzione di vicende di rilevanza storico- sociale e culturale.
Discipline coinvolte: Lettere, Musica, Arte e immagine, Tecnlogia. Ruolo: compartecipazione alla realizzazione delle varie fasi di
lavoro e alla realizzazione dei prodotti finali (mostra; rappresentazione teatrale conclusiva del laboratorio)
Eventuali media impiegati/utilizzati (indicare anche il ruolo svolto nell’azione didattica dei diversi media): PC; enciclopedie on
line; siti dedicati.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
111
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
In fase di progettazione si sono resi necessari numerosi incontri tra i docenti e gli esperti per la messa a punto dell’intervento,
in particolare, per accostare ad un tema forte come quello della Shoah studenti della fascia d’età preadolescenziale.
Forme e strumenti di valutazione:
Osservazione sistematica dei comportamenti; rilevazione della partecipazione e dell’impegno nella realizzazione delle diverse
attività. I risultati saranno ritenuti positivi allorquando risultino potenziate l’attenzione, la partecipazione attiva, le competenze
dei
diversi soggetti coinvolti nel progetto.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Il prodotto finale del laboratorio sarà costituito dall’allestimento di una mostra fotografica a documentazione del percorso di
lavoro compiuto, e dalla messa in scena dello spettacolo teatrale.
Punti di forza della proposta: Possibilità di affrontare un argomento difficile con un approccio più “attraente” per gli studenti, a
cui viene data anche l’opportunità di valorizzare attitudini e talenti naturali e di mettersi alla prova in un contesto diverso da
quello curricolare.
Punti di criticità della proposta: Difficoltà organizzative dovute alla necessità di conciliare i molteplici impegni dei docenti e
degli studenti; limitate risorse a disposizione per la gestione del laboratorio e la realizzazione dei prodotti finali.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
L’esperienza, tuttora in corso, risulta molto coinvolgente per alunni e docenti, tra i quali si sono avviate dinamiche relazionali
serene e gratificanti.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenze
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Relazionali
Attività di laboratorio
Dialogo interpersonale
2.Logico-critiche
Ricerca di materiali documentali sul pe- Discussioni; confronto costante sul lariodo storico in esame
voro in fase di realizzazione
3.Espressive
Partecipazione alla messa in scena del Prove di recitazione e di danza
lavoro teatrale
112
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Istituto Comprensivo – Sammichele di Bari (BA)
Titolo: ”IL CINEMA PER CAPIRE IL VALORE DEI DIRITTI”
Prof. ANGELA BATTISTA Disciplina/ Lettere
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto curricolare interdisciplinare
Breve descrizione:
In relazione all’insegnamento”Cittadinanza e costituzione”,l’alunno percorre “un viaggio” fra diversità e identità decodificando
il linguaggio del testo filmico.
L’attività coinvolge due classi terze a tempo prolungato per un’ora settimanale in compresenza con Arte e Tecnologia per un
totale di trentatré ore. Creazione di un lavoro finale ”Il Cantiere dei diritti”.
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei insegnamento.)-La lanterna magica della differenza:Identità
e appartenenza. Alterità e relazione. Partecipazione. Dignità umana. Il cammino delle leggi nel mondo. I Documenti per la libertà ieri e oggi.Educazione ai Diritti umani.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze: Codificazione dei diversi linguaggi e decodificazione dei messaggi multimediali. Confronto dei i linguaggi espressivi (visivo, musicale,corporeo)di culture diverse. Gli alunni riescono a schedare criticamente i film in relazione al filo conduttore del lavoro e alle riflessioni ritenute più significative;individuano gli elementi che
contribuiscono a definire la propria identità.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte.- Sviluppare un’etica della
responsabilità per riflettere sui propri diritti e doveri.
Riconoscere e utilizzare in produzioni personali le tecniche apprese. Manifestare la creatività attraverso la lettura e la comprensione dei molteplici messaggi presenti,nelle loro diverse manifestazioni linguistiche,visive,musicali e corporee. Favorire la scoperta di sé e dell’altro nelle differenze culturali.Elaborare una cultura che miri ad educare alla tolleranza,al rispetto e alla considerazione delle differenze come valori.Il Cinema per suscitare la riflessione.
Discipline coinvolte: Italiano- Storia – Cittadinanza – Geografia. Arte e Immagine -Tecnologia.
Eventuali media impiegati/utilizzati (indicare anche il ruolo svolto nell’azione didattica dei diversi media): Lavagna Lim,Computer,
Televisione, Giornali,Video sono risultati utili e coinvolgenti per la tematica trattata.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):preparazione di schede prima e dopo la proiezioni, lettura del film come documento letterario su più
livelli,colonna visiva,sonora, letteraria, artistica. Immissione ed elaborazione dati in reti informatiche.
Forme e strumenti di valutazione:
L’attività dopo una prima analisi dei prerequisiti mediante conversazione guidata, questionario sulle aspettative del lavoro
proposto,sarà monitorata in itinere, mediante l’uso di un registro su cui riportare osservazioni e proposte. Gli alunni prepareranno opuscoli illustrativi con il materiale realizzato personalmente e che costituirà elemento di valutazione.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Gli alunni prepareranno opuscoli illustrativi, materiale multimediale.
Punti di forza della proposta. Emozione nell’apprendimento!
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
I testi filmici sono presentati come tappe di un viaggio alla scoperta di sé in cui ogni alunno si sente protagonista e spettatore
contemporaneamente. L’attenzione dei ragazzi si rivolge a cercare il punto di contatto tra la storia e la realtà,a decodificare il
linguaggio,a tentare i primi passi realizzando lavori creativi da mostrare ai compagni delle classi non coinvolte nel progetto.
L’educazione alla Cittadinanza viene “testimoniata”dai comportamenti dei protagonisti dei film,ritratti in situazioni o brevi
sequenze in cui l’osservanza della norma,l’accettazione e il rispetto comportino sacrifici e rinunce. Il Cinema,nella sua natura
di “macchina narrativa” complessa,permette una migliore gestione della presentazione di alcuni contenuti facilitando così la
coordinazione di livelli diversi di competenza.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.Giungere,attraverso i testi filmici,a Presentazione di sequenze filmiche e Valutazione collettiva attraverso converforme di contestualizzazione connesse narrative su temi e valori utili alla crescita sazioni guidate.Stesura di relazioni perai saperi.
personale e culturale.
sonali.
2.Individuare nei fatti storici e nelle situa- Testi predisposti -Lavagna Lim
zioni politiche elementi che testimonino
l’unità e l’indivisibilità della Repubblica
Realizzazione di ipertesti,cartelloni.
3.Interiorizzare i concetti appresi.
Prodotto finale in Power Point.
Confronto tra film e libro.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
113
1° C.D. “Via Dieta” – Monopoli (BA)
Titolo: “Bollicine”
Prof.ssa LIPPOLI MARIELLA Disciplina/e AMBITO PREVALENTE
Tipologia della proposta: x Curricolare x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Collaborazioni con soggetti esterni: Signor Gianfranco Summo- giornalista “Gazzetta del Mezzogiorno”
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: progetto interdisciplinare
Breve descrizione:
progetto trasversale realizzato durante alcune ore di lingua italiana destinate al laboratorio di lettura. Tale progetto ha visto
impegnati gli alunni nell’analisi e successiva produzione personale di articoli, cronache, interviste, recensioni, inchieste, indagini,… su avvenimenti quotidiani e occasionali della vita scolastica.
Indicare chi: classe quinta “C” composta da 26 alunni, docente dell’ambito prevalente e giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno.
dove: aula scolastica
come:si è partiti da: studio del giornale, approfondimento dei criteri generali utili alla scelta di una buona notizia, articolo giornalistico (attacco e regola delle cinque W), cronaca (esposizione fedele dei fatti), editoriale ( opinione del direttore o collaboratore), intervista, titolazione (titolo, occhiello, catenaccio), menabò (organizzazione della pagina), timone (organizzazione del
giornale), impaginazione con Microsoft Publisher, visita alla sede della Gazzetta del Mezzogiorno e consulenza giornalistica.
quando: periodo da febbraio a maggio 2009 con cadenza di due ore settimanali.
motivazione alla scelta del percorso: la costruzione di un giornale rappresenta un’attività accattivante, ricca di potenzialità
formativa in cui l’atto dello scrivere assume un reale significato comunicativo, facendo diventare i ragazzi protagonisti; il giornale è anche occasione di educazione sociale.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: settori giornalistici: cronaca italiana, cronaca scolastica e oltre la scuola attualità, cultura, arte, sport e giochi.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:stimolare gli alunni a ricercare, informarsi, produrre, correggersi,… insomma migliorarsi a livello di comunicazione orale e scritta, di padronanza linguistica; approfondire il giornale come veicolo
fondamentale della comunicazione che permette di raccogliere informazioni, sviluppare la capacità critica.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo: instaurare
rapporti interpersonali finalizzati a lavorare in gruppo, e confrontarsi con gli altri.
Discipline coinvolte: italiano, arte e immagine, informatica.
Eventuali media impiegati/utilizzati: uso del Pc per realizzare il giornale ed in particolare del software Microoft Publisher;
stampa e divulgazione in tipografia; messa in rete sul sito della scuola.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti: conoscenza a livello autodidatta del Pc e del
programma per l’impaginazione; utilizzo della posta elettronica tra alunni e docente per l’invio degli articoli; uso dello scanner
per la scansione dei disegni realizzati.
Forme e strumenti di valutazione: il giornalino è stata un’occasione per avviare i ragazzi e successivamente motivarli alla rilettura e revisione dei testi, consapevoli che occorre mettere il lettore nella conduzione di comprendere il testo
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: tutto il percorso ha portato alla pubblicazione di un mensile “Bollicine “ nel
mese di maggio.
Punti di forza della proposta:
gli alunni sono diventati più disinvolti per quanto riguarda la relazione tra alunni e l’uso del linguaggio specifico; hanno potuto
osservare oggettivamente il risultato del loro lavoro.
Punti di criticità della proposta: presenza in classe di un solo computer portatile, tempi curriculari ristretti.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale: l’esperienza è risultata entusiasmante per gli alunni che si sono
così avvicinati al mestiere di giornalista.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.Capacità di lavorare in gruppo
Potenziate in itinere
Collaborazione e disponibilità alla realizzazione del giornalino
2.Capacità di confrontarsi con gli altri
Potenziate in itinere
Accettazione delle idee altrui e condivisione delle proposte.
114
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Titolo: “Basta differenziare”
Prof. LEGGIERO ROSALBA Disciplina/e AMBITO PREVALENTE
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: Cineoperatore Antonio Dibello
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione:
Un bambino osservando una pagina di un libro di scienze che descrive principi di ecologia, evade con la mente immaginandosi
un supereroe che con i suoi poteri risolve le difficoltà quotidiane dello smaltimento dei rifiuti. Una bambina si anima dalla pagina del libro e lo riporta alla realtà dicendogli che per rispettare la natura non occorrono superpoteri ma basta differenziare.
Indicare chi: Tre docenti e venti alunni di classi terze, quarte e quinte, cineoperatore.
dove: ambienti scolastici, villa comunale Sant’Antonio, Lama Belvedere.
come: ideazione e realizzazione dello storyboard, scrittura dei testi, invenzione di uno slogan finale, scelta degli ambienti, individuazione dei ruoli, assegnazione agli alunni, interpretazione degli alunni e registrazione.
Quando: Febbraio 2009, in quindici giorni scolastici con un monte ore di 32, così suddiviso: 10 ore di ideazione e progettazione,
8 ore di memorizzazione e prove,14 ore di registrazione.
motivazione alla scelta del percorso: Concorso indetto dall’Assessorato all’Ambiente, in collaborazione con la Lombardi Ecologia.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: la raccolta differenziata.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:sensibilizzare la cittadinanza ad effettuare una corretta raccolta differenziata.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo: capacità di
lavorare in gruppo, conoscenza approfondita della tematica affrontata.
Discipline coinvolte: Italiano, scienze,cittadinanza, geografia.
Eventuali media impiegati/utilizzati: riprese video-audio con telecamera, messa in onda dello spot sull’emittente locale Canale
7.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti: conoscenza individuale delle fasi per la realizzazione di uno storyboard.
Forme e strumenti di valutazione: corretta interpretazione del ruolo assegnato. A livello comunale, dopo la messa in onda dello
spot, la percentuale dei cittadini che ha effettuato la raccolta differenziata è notevolmente aumentata.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: realizzazione in DVD di uno spot pubblicitario di circa 30 secondi, mandato
in onda sull’emittente locale; è stato presentato al Festival del Cortometraggio scolastico “Corti a scuola” di Bari.
Punti di forza della proposta: conoscenza di un nuovo linguaggio di comunicazione; comprensione dell’importanza della salvaguardia dell’ambiente.
Punti di criticità della proposta: tempi ristretti di ideazione e realizzazione.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale: l’esperienza è risultata entusiasmante per gli alunni, stimolante
ma impegnativa per i docenti; gli stessi hanno sentito l’esigenza di approfondire la conoscenza dei nuovi linguaggi, in particolare quello filmico, mediante la partecipazione a seminari regionali di formazione.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Capacità di lavorare in gruppo
Potenziata In itinere
Collaborazione, disponibilità alla realizzazione dello spot
2. Conoscenza approfondita della tema- Conversazioni,lettura e comprensione Assunzione di comportamenti corretti in
tica affrontata
dei testi.
classe.
Titolo: “Guido sobrio”
Prof. DRAGONE MARIA Disciplina/e AMBITO LINGUISTICO
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni:
COMANDO POLIZIA MUNICIPALE DI MONOPOLI – STUDIO FOTOGRAFICO “LO SCATTO” DI MONOPOLI
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Curricolo
Breve descrizione:
Un gruppo di bambini trascorre un sabato sera in discoteca, consumando una cena e assumendo alcolici e sostanze stupefacenti. Al termine della serata si mettono alla guida delle proprie autovetture, delle quali una viene fermata ad un posto di
blocco di Polizia Municipale e il conducente viene sottoposto all’alcool test; l’altra autovettura invece, provoca un incidente
stradale e i coinvolti vengono trasportati al Pronto Soccorso.
Indicare chi: Ins. Referente Dragone Maria, le classi Prime sezioni E-F (totale alunni 44); Ente coinvolto: Amministrazione comunale di Monopoli e Comando di Polizia Municipale.
Dove: Discopub “Il Trappeto” di Monopoli; Studio Medico Associato; Scuola Primaria 1° Circolo “Via Dieta”; vie cittadine.
Come: Spiegazione della problematica, conversazione finalizzata all’individuazione di comportamenti corretti; presentazione
della trama; assegnazione dei ruoli; prove generali in classe e successivamente sul luoghi indicati.
Quando: Marzo/Aprile 2009 con cadenza settimanale; monte ore destinato: 25 ore di cui 15 per la preparazione dei bambini e
10 per la registrazione.
Motivazione alla scelta del percorso (genesi dell’iniziativa/proposta): Il verificarsi di gravi incidenti stradali che hanno visto
coinvolti molti giovani del territorio.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: Educazione stradale con riferimento alle problematiche emergenti dall’utilizzo di sostanze alcoliche e stupefacenti che influiscono sulla sicurezza stradale.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Educare alla legalità dei comportamenti stradali; Educare alla salute fisica mentale e sociale; Riconoscere norme e servizi di
primo soccorso.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Interiorizzazione dei valori di prudenza e cautela nelle abitudini alimentari; Capacità di trasferire norme e regole in comportamenti adeguati per la sicurezza individuale e collettiva; Abilità di drammatizzazione e interpretazione dei ruoli.
Discipline coinvolte:
Lingua italiana: conversazioni e dialoghi, compilazione di questionari, drammatizzazioni.
Arte e immagine: rappresentazione grafico-pittorica con varie tecniche di situazioni in cui ogni alunno si è sentito particolarmente coinvolto.
Scienze: cenni di alimentazione corretta, conoscenza di atteggiamenti devianti derivanti dall’uso di sostanza alcoliche e sostanze stupefacenti.
Musica: fruizione di brani musicali tipici della discoteca.
Corpo/ movimento: interpretazione corporea dei brani ascoltati, esecuzione ritmica.
Geografia: scoperta di ambienti lontani dal centro cittadino, con particolari caratteristiche (discoteca).
Cittadinanza: conversazione sui comportamenti corretti da assumere.
Eventuali media impiegati/utilizzati:
Utilizzo di fotocamera per imprimere e documentare i momenti più significativi dell’esperienza vissuta, e della videocamera
per riprendere i momenti di drammatizzazione realizzati dagli alunni.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
L’insegnante responsabile, con precedente esperienza lavorativa in qualità di Operatore di Polizia Municipale, nonché referente
di Educazione Stradale nella Scuola dell’Infanzia e Primaria, ha utilizzato immagini tratte da giornali locali e da Internet per
avvicinare i bambini alla problematica delle stragi del sabato sera. Partendo dalla conversazione guidata ha sollecitato i bambini ad analizzare le possibili cause del verificarsi delle stragi del sabato sera, una volta individuate, l’insegnante ha chiesto agli
alunni di individuare i possibili rimedi. Gli alunni infatti hanno elencato una serie di comportamenti e soluzioni per evitare tali
stragi.
Forme e strumenti di valutazione:
Compilazione di un questionario a risposta multipla. Corretta interpretazione del ruolo assegnato.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Realizzazione in DVD di uno spot pubblicitario della durata di circa 3 minuti, immesso in rete sul sito del Comune di Monopoli;
il DVD è stato presentato: al Concorso “CinemainSicurezza” Film-festival di Milano presso la Polizia locale, al Festival del Cortometraggio scolastico “Corti a scuola” di Bari, al Festival Sicurezza Stradale “Riprendiamoci la Strada” organizzato dalla Regione
Puglia.
Punti di forza della proposta:
Superamento dell’iniziale timidezza e imbarazzo degli alunni, dovuti alla presenza di operatori esterni e della videocamera;
prima consapevolezza delle problematiche affrontate; comprensione dell’importanza di salvaguardare la propria e altrui salute; prontezza nell’avvicinarsi ai nuovi linguaggi.
Punti di criticità della proposta:
Difficoltà organizzativa nel gestire un cospicuo numero di alunni e rendere ognuno di essi protagonista.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale: l’esperienza è risultata entusiasmante per gli alunni, i quali si sono
impegnati ad inventare uno spot pubblicitario che avesse un forte impatto comunicativo.
116
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Interiorizzazione dei valori di prudenza Conversazione e discussione su imma- Assunzione di comportamenti corretti.
e cautela nelle abitudini alimentari.
gini proposte.
2. Capacità di trasferire norme e regole in Gioco motorio.
comportamenti adeguati per la sicurezza personale e collettiva.
Assunzione di comportamenti corretti.
3. Abilità di drammatizzazione ed inter- Drammatizzazione, gioco dei ruoli.
pretazione dei ruoli.
Realizzazione di un DVD.
Titolo: “Tg dei ragazzi”
Prof. LIPPOLIS MARIELLA Disciplina/e AMBITO PREVALENTE
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
Collaborazioni con soggetti esterni:
EMITTENTE LOCALE CANALE 7 DI MONOPOLI, DOTT. ROSITANI DEL LABORATORIO DI BIOLOGIA DI BARI
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto formativo
Breve descrizione:
Gli alunni hanno già costruito un tg e l’altro è in fase di preparazione; hanno organizzato lanci, servizi, interviste che hanno riguardato alunni, docenti, progetti scolastici, ed il territorio di appartenenza.
Indicare chi: 3 docenti, 18 alunni della 5. classe, collaboratori dell’emittente locale, biologo marino.
dove: ambienti scolastici.
come: si è partiti da un primo e rapido momento di formazione a cura di alcuni giornalisti dell’emittente locale per giungere alla
costruzione del TG dei ragazzi con contenuti significativi decisi e discussi all’interno del gruppo.
quando: nel periodo mese di febbraio/marzo sono state necessarie 11 ore di cui 6 curriculari per la preparazione dei servizi e 3
per la registrazione finale; 2 ore invece extracurriculari per intervistare soggetti esterni alla scuola.
motivazione alla scelta del percorso: nel moderno odierno in cui la TV entra nelle case in ogni momento della giornata, si è
pensato di offrire agli alunni gli strumenti per comprendere e diventare critici nei confronti del TG.
Tema e/o argomenti didattici: festa dei lettori, adozione di vicoli, strette e chiassi del centro storico monopolitano, installazione
della piattaforma petrolifera al largo della costa monopolitana.
Elenco dei traguardi/ obiettivi: Avvicinare i ragazzi in modo corretto al mondo dell’informazione televisiva, sia per quanto riguarda la fruizione e sia soprattutto la produzione; stimolare gli alunni a guardare il TG per imparare a confrontarsi, informarsi,
produrre, correggersi; migliorarsi a livello di comunicazione orale e scritta e di padronanza linguistica; ampliare il patrimonio
lessicale dei ragazzi, approfondendo il testo informativo.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo:instaurare
rapporti interpersonali finalizzati ai lavori di gruppo, al confronto tra ragazzi.
Discipline coinvolte: italiano, cittadinanza, scienze, geografia, arte e immagine.
Eventuali media impiegati/utilizzati: uso del Pc e del programma di videoscrittura per la trascrizione dei testi e della videocamera per intervistare i soggetti esterni alla scuola.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti: a livello autodidatta montaggio del filmato realizzato mediante Movie maker e presentazione in Power Point delle foto scattate durante le manifestazioni.
Forme e strumenti di valutazione: produzione di lanci, servizi, interviste; osservazioni personali.
Eventuale raccolta risultati in un prodotto finale: messa in onda del TG sull’emittente locale Canale 7.
Punti di forza: gli alunni hanno potuto osservare oggettivamente il risultato del loro lavoro, sono diventati più disinvolti nella
comunicazione orale e padroni nell’uso della strumentalità linguistica.
Punti di criticità della proposta: esiguo numero di ore per l’ideazione e preparazione degli alunni
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale: l’esperienza è risultata entusiasmante per gli alunni che si sono
messi alla prova avvicinandosi al mestiere di giornalista sia come conduttore del TG sia come intervistatore e intervistato. Hanno
superato l’imbarazzo nei confronti della telecamera.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.Capacità di lavorare in gruppo
Potenziata e in itinere
Collaborazione e disponibilità alla realizzazione del TG
2.Capacità di confrontarsi con gli altri.
Potenziata e in itinere
Accettazione delle idee altrui e condivisione delle proposte.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
2° C.D. “G. Modugno” – Monopoli (BA)
Titolo: “FANTÁSIA”
Ins. Tiziana Fornarelli Disciplina/e…Inglese/Scienze/Tecnologia/Corpo Mov.Sport/Cost. e Citt.
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: x primaria/1. grado
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: PROGETTO EXTRACURRICOLARE
Breve descrizione:
Percorso teatrale creativo destinato agli alunni dalla prima alla quinta. Attività: mimo, pantomima, dizione, recitazione, costruzione di performance ispirate a classici teatrali o di libera ideazione.
PREMESSA
“Fantàsia” (tratto dal film “La storia infinita”), è il regno incantato abitato da tutti i personaggi dei sogni dei bambini e rappresenta la
consapevolezza che il “nulla” può essere sconfitto solo dall’immaginazione. Dover affrontare ogni giorno la realtà esterna, fa venire
facilmente voglia di evadere. I bambini a differenza degli adulti possono farlo senza difficoltà, basta chiudere gli occhi e sognare.
Quando un bambino si lascia andare al richiamo della fantasia, acquista il potere di costruire con i suoi desideri una nuova realtà;
l’immaginazione è necessaria alla creatività.
L’idea che ci guida è quella di pensare al teatro non solo come spettacolo ma al suo essere forma di espressione e comunicazione. Il teatro nasce infatti come il frutto di una comunità che racconta a se stessa e agli altri, la propria visione del mondo.
Nel teatro gioca un ruolo centrale il meccanismo della finzione; la comunicazione quindi si sposta dal piano reale a quello fantastico coinvolgendo insieme chi sta sul palco e chi partecipa.
Lo spazio della finzione teatrale diventa un luogo di comunicazione e di relazione con gli altri per crescere insieme.
LO SPETTACOLO
Costruzione di un RECITAL tratto da un classico del teatro: “Lo Schiaccianoci” su musiche di Chaiikoskij. La performance prenderebbe ispirazione dal racconto di E.T.A. Hoffmann e verrebbe ricostruita con l’introduzione di dialoghi tra i vari personaggi e
la trasformazione completa della coreografia.
METODOLOGIA
Con i bambini è importante, prima di passare al copione e alle azioni sceniche, lavorare sul corpo e sulla espressione delle emozioni attraverso la mimica.
Nei giochi di ruolo e imitativi, i bambini creano senza alcuno sforzo drammatizzazioni di grande varietà e ricchezza immaginativa. Si tratta di un’attitudine innata che può essere stimolata tramite il teatro, per permettere loro di esprimere consapevolmente concetti e sentimenti attraverso l’immagine, il suono, il movimento.
Attraverso l’esperienza teatrale, infatti, i bambini avranno l’opportunità di conoscere meglio il proprio corpo: attraverso la
danza, il mimo, il canto, la recitazione e la creazione di personaggi nei quali immedesimarsi, infine, potranno vincere la paura di
mostrarsi davanti agli altri, al pubblico, aumentando in tal modo la propria autostima.
Laboratorio è sinonimo di duttilità, luogo in cui si svolgono esperienze: pomeridiano, extracurricolare, trasversale con allievi di
classi diverse, questo laboratorio sarà gestito da alcuni docenti di questa scuola, con competenze diverse, evitando però gli
“esperti”, cioè le persone di teatro, con cui il prodotto rischierebbe di essere più importante del processo, offuscando del tutto
il secondo.
Fare “laboratorio teatrale” significa avvicinare gli alunni al mondo del teatro attraverso un percorso attivo che è “conoscenza”,
“saper fare” cioè costruire un canovaccio, calarsi nei ruoli dei personaggi, realizzare le scene mantenendo un “tempo teatrale”.
Un’attività dunque dove diventano importanti i gesti, i silenzi, le parole, le espressioni del volto e sono necessari la memoria, la
coordinazione dei movimenti, l’armonia dei gesti, il rispetto dei tempi.
Alcuni elementi fondamentali del teatro, tipo la “dizione”, pur essendo oggetto di studio, non saranno esasperati perché si farà
fede sulla tenuta scenica innata dei bambini e diventeranno importanti altri elementi: la gestualità, il gioco di squadra, le musiche.
Spazi:
Laboratorio multimediale, palestra, teatro
Destinatari:
35 alunni circa dalla prima alla quinta
Rapporti con le altre istituzioni:
Comune, Provincia, Regione, Enti ed Associazioni locali.
Tempi di attuazione:
Sempre in orario extracurricolare 2 giorni a settimana da scegliere tra martedi’/ giovedì/ venerdì (in base alle esigenze scolastiche).
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
FINALITA’
• Sviluppare la dimensione creativa che sviluppa il pensiero divergente e genera originalità.
• Contribuire alla formazione della persona, rivolgendosi all’individuo nella sua interezza coinvolgendo la sfera espressiva, affettiva ed emozionale, comunicativa e relazionale, intellettiva e razionale.
• Attivare competenze multiple per contribuire alla formazione di una armonica personalità.
• Prendere consapevolezza di sé attraverso l’uso del corpo.
• Sollecitare all’intelligenza critica.
• Sviluppare comportamenti diversificati e produrre in forma personale e autonoma, conoscenze.
• Sviluppare lo spirito collaborativo attraverso rapporti di intersoggettività e incrementare una maggiore sicurezza e senso di
responsabilità. Saper interagire con gli altri per uno stesso fine
• Sviluppare l’autostima, la capacità di azione assegnando responsabilità nelle scelte e nel raggiungimento degli obiettivi.
OBIETTIVI
– Modellare stili di pensiero e mondi immaginari partendo da realtà concrete.
– Saper fare, ovvero diventare protagonisti di una realtà teatrale di solito fruita solo come spettatori passivi.
– Educare alla pluralità dei linguaggi.
– Potenziare attività artistiche ed espressive.
– Fruizione, scrittura creativa e interpretazione di una rappresentazione scenica.
– Ideazione e realizzazione di una scenografia e dei costumi.
– Scelta e/o esecuzione di una colonna sonora.
– Impiego creativo e guidato delle capacità motorie in situazioni espressive e comunicative.
– Organizzazione nello spazio e nel tempo del prodotto.
– Leggere e comprendere testi
– Sperimentare varie tecniche espressive
– Orientarsi nello spazio, coordinare i movimenti
– Cooperare e partecipare a un progetto di gruppo
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
3° C.D. “Melvin Jones” – Monopoli (BA)
Titolo: “Scienze in quiz”
Ins. Rosa Mangiarano Disciplina/e Matematica/Scienze
Tipologia della proposta: X integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X già svolta/conclusa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione: Il progetto “Scienze in quiz” si proponeva di ricostruire le esperienze scientifiche vissute dagli alunni durante
le ore curricolari e opzionali, attraverso un approccio ludico al computer.
Destinatari: 24 alunni delle classi terze
Docenti coinvolti: Rosa Mangiarano, Carmela Turchiarulo
Spazi: Laboratorio scientifico – Laboratorio multimediale
Periodo: Marzo – Aprile – Maggio 2007
Tempi:
Per le esperienze scientifiche, svolte in orario curricolare, sono state utilizzate le ore di Scienze: 2 ore settimanali.
Per la creazione dei quiz interattivi sono state utilizzate 24 ore: 6 incontri di 2 ore per 2 gruppi, in orario extracurricolare, a cadenza settimanale.
Indicazioni metodologiche e strategie organizzative
Per le attività scientifiche l’iter didattico e metodologico è stato articolato nel seguente modo:
– Osservazione e descrizione dei fenomeni della realtà.
– Riflessione sui fenomeni osservati e problematizzazione degli stessi.
– Formulazione delle ipotesi con probabili risposte al problema.
– Esecuzione di verifiche attraverso esperienze pratiche in laboratorio.
– Verbalizzazione dei procedimenti con l’utilizzo del linguaggio specifico.
Per le attività informatiche il percorso seguito è stato il seguente:
– Brainstorming sul lavoro svolto nel laboratorio scientifico.
– Scelta delle esperienze scientifiche più significative.
– Interventi a gruppi ristretti per lavori specifici (scansione di immagini, manipolazione di immagini, download e registrazione
di suoni…).
– Strutturazione di quiz interattivi.
– Realizzazione di un CD contenente le esperienze effettuate.
Motivazione
La società odierna è caratterizzata da un alto livello tecnologico – scientifico per cui la scuola primaria è chiamata a dare un
avvio corretto all’acquisizione di tali “conoscenze”, stimolando negli alunni la curiosità per il mondo che li circonda e per i fenomeni che accadono nella realtà.
Il processo di insegnamento/apprendimento in ambito tecnologico/scientifico, visto in questa prospettiva, non si identifica più
con un processo di trasmissione di saperi ma con quello di costruzione individuale e collettiva di conoscenze e abilità da realizzarsi mediante la pratica laboratoriale.
Le attività di laboratorio, infatti, aiutano gli alunni a porsi al centro del proprio processo di apprendimento, valorizzano l’operatività suscitando curiosità e desiderio di “scoperta”. Il computer, inoltre, per il suo aspetto ludico, attrae favorevolmente i bambini facendo vivere loro situazioni di apprendimento in modo piacevole e accattivante.
Le tecnologie informatiche, infatti, hanno generato nuovi linguaggi con i quali i bambini familiarizzano facilmente e di cui è
necessario tener conto.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: L’acqua, proprietà e trasformazione.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Educare al metodo scientifico
• Costruire in sequenze logico-temporali le esperienze scientifiche effettuate.
• Verbalizzare e registrare i dati.
Promuovere un uso interattivo del computer come strumento didattico trasversale e interdisciplinare.
Familiarizzare con le funzioni base del software MS Power Point.
Progettare e gestire le procedure e le tecniche per inserire link, suoni e animazioni nelle singole slide (MS Power Point).
Attivare relazioni positive nei confronti di altri.
Attività riguardanti l’utilizzo e la produzione di testi multimediali
• Creazione collettiva di una mappa concettuale come momento di organizzazione del lavoro.
• Selezione e rielaborazione del materiale che si intendeva utilizzare
• Stesura di schemi riassuntivi, verbalizzazioni e disegni sulle esperienze fatte.
• Digitazione al computer.
• Scansione di foto ed immagini.
• Utilizzo di Power Point per creare una presentazione.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
121
• Realizzazione di diapositive.
• Realizzazione di links.
• Inserimento di tasti di navigazione, immagini e suoni (voci degli alunni, colonna sonora, suoni e rumori).
• Inserimento di semplici effetti di animazione predefiniti.
• Realizzazione di un CD finale contenente il lavoro realizzato.
Competenze trasversali:
• Educare gli alunni alla multimedialità e alla comunicazione.
• Migliorare l'efficacia dell'insegnamento e l'apprendimento delle discipline.
Discipline coinvolte
• Scienze: esperienze pratiche in laboratorio.
• Matematica: classificazioni, uso di grafici, tabelle e schemi.
• Lingua italiana: verbalizzazioni orali e scritte, relazioni, sintesi, arricchimento del lessico specifico, comprensione di letture
adeguate.
• Geografia: studio degli ambienti naturali.
• Storia: acquisizione del concetto di tempo (successione, durata, ciclicità).
• Studi sociali: il progresso dell’acqua per lo sviluppo delle civiltà.
• Ed. Immagine: rappresentazione grafica delle attività svolte.
• Informatica: realizzazione di un prodotto multimediale.
Forme e strumenti di valutazione:
- In itinere, in relazione a partecipazione, motivazione, interesse, livello di cooperazione e comportamento durante le attività
laboratoriali.
- Finale, in relazione all’acquisizione di competenze specifiche.
Prodotto finale Realizzazione di un CD contenente le esperienze effettuate.
Punti di forza della proposta.
• Valorizzazione delle attività laboratoriali.
• Personalizzazione delle proposte formative, con grande impatto sulla didattica.
• Realizzazione di unità di apprendimento su un argomento quanto mai trasversale quale è l’acqua.
Punti di criticità della proposta.
• Il rilevante numero di alunni che, in qualche modo, può ostacolare l’applicazione di una metodologia laboratoriale.
• Il limitato numero di ore dedicato all’attività extracurricolare.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Educare al metodo scientifico
Esperienze pratiche nel laboratorio Osservazione in itinere.
scientifico.
Prove oggettive.
2. Promuovere un uso interattivo del Attività finalizzate alla realizzazione di Rilevazione del grado di autonomia
computer come strumento didattico tra- un prodotto multimediale riguardante le nell’esecuzione di procedure informatisversale e interdisciplinare.
esperienze scientifiche effettuate.
che.
3. Attivare relazioni positive nei confronti Strategie didattiche specifiche:
Osservazioni sistematiche dei comportadi altri.
lavori di gruppo, cooperative learning, tu- menti.
toring.
Titolo: “Teatro in Musica”
Prof. Delia Palmitessa Disciplina/e Linguistico-espressive
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: scuola dell’infanzia
Collaborazioni con soggetti esterni: Si prevede la possibilità di collaborare con altri enti presenti sul territorio; verrà attivata una
rete di contatti con il territorio in vista di possibili sponsor.
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …:
Progetto interdisciplinare
Breve descrizione:
La storia si svolge all’interno di un teatro. Qui rivivono anime che riecheggiano i momenti più significativi di alcune opere liriche
quali: Il Barbiere di Siviglia, Il Flauto Magico, la Carmen, la Turandot. Si interpretano arie famose e dialoghi significativi con coreografie originali.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Il percorso teatrale coinvolge 120 bambini dai 5 ai 10 anni, 10 docenti di scuola dell’infanzia e primaria. Il progetto si prefigge di
avvicinare i bambini alla straordinaria forma di teatro musicale, quale è l’opera lirica. Nell’ambito del laboratorio teatrale, gli
alunni partecipanti impersoneranno i diversi ruoli dei personaggi della storia, vivendo e interpretando con la mimica corporea,
il canto di arie famose, balletti, una storia che, pur essendo insolita, diventa parte della loro sfera socio-affettiva. La scelta di tale
progetto nasce dalla convinzione che la pratica musicale deve poter realizzarsi a scuola fin dalla prima infanzia. La finalità principale del progetto è aiutare i bambini ad uscire da sé, interpretando personaggi vari, attraverso la rappresentazione scenica, il
canto, il mimo, il ballo, per superare insicurezza, timidezza, stereotipizzazioni mentali e/o comportamentali.
Il progetto si propone, altresì, di realizzare una sinergia operativa d’intenti tra docenti e alunni, al fine di ottenere una rappresentazione di musica e teatro che sia di un certo spessore musicale, coreografico e drammatico.
La metodologia utilizzata sarà prevalentemente di tipo laboratoriale, tale da creare situazioni d’apprendimento, attraverso relazioni interpersonali, collaborazione costruttiva e pragmatica, emozionale ed empatica. Le attività di gruppo saranno il presupposto imprescindibile che interseca le attività varie, supportate da un insegnamento induttivo e deduttivo, il cui intento
sarà quello di guidare il gruppo alla rappresentazione e alla visione della stessa. Ogni bambino sarà coinvolto in compiti concreti da svolgere.
I bambini saranno divisi in vari gruppi di circa 20 alunni, secondo le preferenze e le qualità di ciascuno, ed ognuno di loro avrà
un ruolo specifico. Ogni gruppo si occuperà di aspetti diversi del progetto. Complessivamente verranno utilizzate 50 ore extracurricolari con cadenza settimanale.
Il progetto ingloba, inoltre, un altro percorso: la realizzazione del libretto d’opera, prodotto attraverso un laboratorio di scrittura e di un book fotografico con le immagini di scena da realizzarsi attraverso un corso formativo di fotografia. Contemporaneamente, gli stessi alunni avranno la possibilità di formarsi nella lettura e realizzazione di immagini da proiettare e stampare.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: L’opera lirica tra il ‘700 e l’800 – La fotografia
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
• Facilitare la padronanza di strumenti creativi, quali la recitazione e il canto
• Incentivare la motivazione individuale e di gruppo nelle attività proposte
• Sperimentare nuove forme di comunicazione come i linguaggi verbali e non verbali e le relazioni interpersonali
• Apprendere diverse metodologie di lavoro sia individuali che di gruppo
• Padroneggiare strumenti di espressione vocale, corporea, sonora, visiva, multimediale.
• Sviluppare diverse capacità motorie, di concentrazione, di rilassamento
• Esplorare le proprie potenzialità espressive corporee, manuali, verbali, visive
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Capacità di padroneggiare strumenti di espressione vocale, corporea, sonora, visiva, multimediale; esplorare le proprie potenzialità artistico-espressive, corporee. Conoscere e utilizzare nuove forme di comunicazione verbale e non verbale.
Il percorso mira ad avvicinare i bambini ad una realtà musicale da loro poco conosciuta, stimolando la loro curiosità, educandoli
all’ascolto di una straordinaria forma di teatro musicale, quale è l’opera lirica.
Discipline coinvolte: Lingua italiana, Lingua Tedesca, Lingua Francese, Arte e immagine, Scienze motorie e sportive, Educazione
al suono e alla musica, Storia, Geografia, Educazione alla cittadinanza, Tecnologia e informatica.
Eventuali media impiegati/utilizzati
Computer, impianti audio per la riproduzione di suoni.
Macchina fotografica per la realizzazione di foto di scena. Videoproiettore per la visione delle immagini realizzate.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.)
La referente, in collaborazione con un esperto regista, ha suggerito la tematica che successivamente è stata accolta e rielaborata dalle insegnanti in base alle proprie competenze e attitudini (canto, ballo, recitazione, lingua straniera, fotografia). Il copione è una rivisitazione delle opere summenzionate, riadattate per essere comprese e rappresentate dai bambini. I bambini,
guidati dalle docenti e dal regista, hanno esercitato l’abilità di ascolto per interpretare e rappresentare coreograficamente le
musiche. Gli impianti audio e video sono gli strumenti attraverso i quali i lavori vengono svolti.
L’opera lirica consente un’educazione globale della musica sia pure con le sue difficoltà canore e di contenuto.
Forme e strumenti di valutazione:
Osservazioni sistematiche rivolte alla correzione canora e gestuale del ruolo da interpretare; valutazione delle esecuzioni canore; valutazioni della partecipazione e motivazione; valutazione dell’armonia coreografica; valutazione dell’espressività linguistica.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Rappresentazione teatrale alla presenza dei genitori ed alunni all’interno di un teatro della città. Realizzazione di un book fotografico delle foto di scena.
Punti di forza della proposta.
La proposta ha ricevuto consensi da parte degli alunni e una notevole partecipazione soprattutto degli alunni della scuola
dell’infanzia.
Punti di criticità della proposta.
La difficoltà maggiore è data dalla presenza di bambini di diversa età, che presuppone strategie e metodologie di lavoro diverse.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
1. Capacità di Padroneggiare strumenti Esercitazioni corali
di espressione vocale, corporea, sonora,
visiva, multimediale;
Modalità di verifica
Osservazioni sistematiche rivolte alla
correzione canora e gestuale del ruolo
da interpretare; valutazione delle esecuzioni canore.
2. Esplorare le proprie potenzialità arti- Esercitazioni coreografiche e di recita- Valutazioni della partecipazione e motistico-espressive, corporee.
zione
vazione; valutazione dell’armonia coreografica; valutazione dell’espressività linguistica.
3. Conoscere e utilizzare nuove forme di Esercitazioni con l’uso della macchina fo- Verifica della capacità di fotografare indicomunicazione verbale e non verbale.
tografia
viduando gli elementi essenziali per il
corretto uso della macchina fotografica.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
1° C.D. “Don P. Pappagallo” – Terlizzi (BA)
Titolo: “MANGIAR SANO PER VIVERE BENE”
Ins. Volpe Giovanna
Tipologia della proposta: Curricolare
Attività: X già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni:
Commercianti presenti sul territorio, operai frantoio, caseificio, panificio,pasticceria
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: PERCORSO DIDATTICO
Breve descrizione: Il progetto ha previsto iniziative volte a sensibilizzare alunni e famiglie verso una corretta educazione alimentare. I bambini hanno incontrato esperti, visitato luoghi di produzione di alimenti, hanno compiuto esperienze pratiche in
cucina.
Indicare chi, come, quando, motivazione alla scelta del percorso:
Nel percorso sono stati coinvolti gli alunni cinquenni e i docenti delle sezioni A e G della Scuola dell’Infanzia “Via Tripoli”, i commercianti del quartiere, proprietari e dipendenti di laboratori di produzione alimentare presenti sul territorio. Il progetto si è
svolto, perciò a scuola e sul territorio e ha previsto conversazioni libere e guidate, uscite didattiche, esperienze culinarie, rielaborazioni grafiche delle esperienze vissute, documentazione attraverso un ricco reportage fotografico.
Le attività sono state svolte da Ottobre a Dicembre 2009 con una ultima uscita “extra” sul territorio: il giorno 11.02.2010, in occasione della sfilata “Carnevale per le vie della Città” i bambini travestiti da “alimenti sani…in allegria” hanno comunicato alla
città ciò che durante l’ attività curricolare avevano interiorizzato.
Il percorso didattico è nato dall’esigenza di avviare i bambini ad una corretta educazione alimentare mediante la scoperta degli
alimenti, degli ingredienti e delle loro funzioni e caratteristiche nutrizionali, attraverso attività coinvolgenti, dinamiche, stimolanti.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
– Individuazione, conoscenza e preferenze alimentari dei bambini
Provenienza degli alimenti e loro proprietà nutritive
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
– Riconoscere e identificare gli alimenti;
– Saper identificare le caratteristiche dei cibi per un pasto sano e corretto;
– Individuare sapori, gusti e sensazioni legati ai cibi;
– Conoscere il cibo e la sua funzione;
– Consolidare la familiarizzazione con alimenti e cibi sani.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
– Inventare storie e filastrocche a tema alimentare e memorizzarle;
– Acquisire adeguate capacità di manipolazione;
– Saper effettuare misurazioni, quantificazioni e raggruppamenti;
– Saper rappresentare a livello grafico- pittorico le esperienze;
– Condividere momenti di socializzazione;
– Favorire la crescita individuale attraverso la condivisione di una esperienza;
– Sviluppare abilità percettivo- motorie;
– Sviluppare abilità espressivo comunicative.
Discipline coinvolte
Hanno interagito nel progetto tutti i Campi di esperienza
Eventuali media impiegati/utilizzati
Sono stati utilizzati volantini pubblicitari e riviste per la conoscenza dei prodotti alimentari; macchina fotografica e computer
per documentare esperienze; canti e filastrocche.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti
I docenti hanno utilizzato quale metodo di lavoro
– Vita di sezione;
– Attività ludiche;
– Esperienze strutturate, guidate, libere e differenziate;
– Esplorazione e ricerca.
Materiali e strumenti: piccoli mobili con vari ripiani, prodotti alimentari, attrezzi e utensili da cucina, grembiuli e cappellini, tavoli per assaggi e degustazioni, zone attrezzate per la preparazione dei cibi, materiale di facile consumo, strumenti multimediali.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Forme e strumenti di valutazione:
• Osservazione occasionale e sistematica;
• Documentazione delle attività;
• Registrazione in itinere delle abilità e competenze acquisite;
• Rappresentazioni grafico- pittoriche.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Realizzazione di un CALENDARIO che ha raccolto parte della documentazione delle esperienze svolte durante il percorso. Tale
calendario è stato distribuito sul territorio per sensibilizzare ad una corretta educazione alimentare.
Punti di forza della proposta.
Stimolo ai bambini, ma anche alle famiglie e al territorio ad acquisire abitudini alimentari corrette.
Punti di criticità della proposta.
Carenza di fondi, per cui i genitori degli alunni hanno contribuito alla realizzazione del calendario.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Il progetto è stato svolto con coinvolgimento e vivo entusiasmo sia da parte di quanti operano nella scuola, sia da parte di
quanti abbiamo incontrato nel territorio.
Ciascuno ha dato un contributo attivo ed efficace. La felicità, la gioia e l’ interesse dei bambini in ogni fase del percorso didattico
proposto ha stimolato ulteriormente i docenti a ricercare e a far vivere ai piccoli altre esperienze così significative.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.Acquisizione di abitudini alimentari Esperienze libere, guidate, strutturate e Osservazione occasionale e sistematica,
corrette per ricevere tutti i nutrimenti differenziate
registrazione in itinere delle compenecessari all’ organismo
tenze, documentazione delle attività
2.Acquisizione della consapevolezza che Esperienze libere, guidate, strutturate e Osservazione occasionale e sistematica,
esistono relazioni tra gli alimenti, il pro- differenziate
registrazione in itinere delle compeprio corpo e la propria salute
tenze, documentazione delle attività
3.Acquisizione della capacità di avvici- Esperienze libere, guidate, strutturate e Osservazione occasionale e sistematica,
narsi agli alimenti per gustarli attraverso differenziate
registrazione in itinere delle compeuna attenzione all’ apparato masticatotenze, documentazione delle attività
rio e digerente
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Gruppo BAT
Provincia
di Barletta-Andria-Trani
I.P.S.S.C.T.S.P.
“N. Garrone” – Barletta
I.P.S.S.C.T.S.P. “N. Garrone” – Barletta
Titolo: “CANTA E BALLA CON LA STORIA”
Antonio Francesco DIVICCARO Dirigente Scolastico
Proff. Carlo TAVANI Italiano e storia
Salvatore SIMONETTI Italiano e storia
Federica RIZZO Lingua e civiltà inglese
Collaborazioni con soggetti esterni:
• Programma Nazionale “SCUOLE APERTE” in rete con la S.M.S. “R. DIMICCOLI”, con il patrocinio del Comune di Barletta, la consulenza esterna dell’Università degli Studi di Bari, dell’Associazione Archeoclub e della Società Storia Patria – Barletta, la collaborazione di musicisti locali esperti in musica popolare.
• Progetto “COMENIUS” su invito dell’ITIS “E. FERMI” di Barletta.
• Progetto “SCUOLE NEL MONDO” in rete con altri Istituti di ogni ordine e grado di Barletta.
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione/sinossi/racconto
Questo progetto mira a sviluppare conoscenze, abilità e competenze nel campo del canto e della danza popolari, in quanto
immediati e ‘ingenui’ espressioni di un popolo.
Il nucleo principale del progetto riguarda l’attività di ricerca sulle tradizioni coreutiche e musicali del proprio territorio, facendo
avvicinare gli studenti al contesto sociale e culturale di provenienza, promuovendo così la consapevolezza di essere cittadini di
un microcosmo locale e, allo stesso tempo, di un macrocosmo nazionale.
Inoltre, la conoscenza e lo studio dei testi oggetto della ricerca conducono l’alunno ad un naturale interesse e confronto con i
testi più tradizionali della letteratura nazionale, costituendo una prima fonte di informazione della costruzione del curricolo di
base individuale.
A fine percorso gli alunni eseguono, con l’ausilio di esperti e/o insegnanti, i brani raccolti ed elaborati in una più ampia ‘cornice
testuale’ (uno spettacolo) da loro stessi elaborata.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
127
I soggetti coinvolti nelle attività progettuali sono gli alunni, provenienti da classi diverse, i docenti, gli esperti esterni e altre
scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
Il luogo di effettuazione delle attività è un’aula dell’istituto attrezzata.
La metodologia didattica adottata è quella dell’ ‘apprendere pratico e situato’, in cui si strutturano esperienze in grado di favorire l’apprendimento del ‘sapere’ congiunto con quello del ‘fare’. In una tale prospettiva lo studente apprende in quanto è parte
attiva e consapevole della situazione didattica nella quale è calato.
La pratica laboratoriale è quella più idonea per imparare ed apprendere in maniera cooperativa. Essa è un momento significativo di relazione interpersonale, intrapersonale e di collaborazione costruttiva tra studenti e docenti davanti a un progetto didattico condiviso da realizzare e a compiti comuni da svolgere. Il laboratorio teatrale è un modo collettivo di fare cultura: partecipando con il corpo, con le mani, con tutto l’apparato percettivo e cognitivo, lo studente confronta le sue competenze con
quelle del gruppo.
Il periodo di svolgimento delle attività copre all’incirca l’arco del secondo quadrimestre (a.s. 2008/09), per due ore al giorno una
o due volte a settimana.
La scelta della tematica della riscoperta della tradizione popolare non è casuale. Spesso questa è considerata in modo negativo,
quale inutile e retrogrado attaccamento al passato, un ‘non volersi mettere’ al passo con i tempi, in nome di un passato visto
nostalgicamente come fonte di ogni bene e depositario di antiquati valori da salvaguardare. Solo l’innovazione e il progresso
sembrano essere le parole d’ordine da seguire, e l’andare avanti ad ogni costo senza voltarsi indietro l’unica ragione del nostro
vivere quotidiano. Certo, il richiamo alla tradizione come atto difensivo rispetto alla modernizzazione dominante, la volontà di
ancorarsi a valori del passato per non perdersi nel mare magnum del presente è un atteggiamento sterile e improduttivo, un
inutile tentativo di immunizzarsi da un futuro prossimo venturo. La tradizione, però, può ritornare riportando alla memoria le
storie comuni, il vissuto quotidiano di individui anonimi ma non per questo meno produttivi, l’immaginario simbolico – fatto
anche di suoni e di gesti- di un luogo. Essa è il nostro essere stati come un unico complesso di valori ed esperienze che deve essere traghettato nel nostro presente e, possibilmente, nel nostro futuro. Ed è solo in questo senso che la tradizione deve essere
intesa. Buona parte di questo serbatoio tradizionale è conservato nella cultura popolare, nelle storie che intere generazioni –
spesso analfabete, spesso in modo disordinato e inconsapevole – tramandano le une alle altre, affidandole a suoni e movimenti
che nella loro essenzialità racchiudono l’essenza di un paese, di un territorio, di una regione. Un gruppo – verrebbe di dire indigeno e tribale – ritrova la propria memoria anche nei canti e nei suoni che vengono dal passato: quando parte la musica,
quando uomini e donne, giovani e anziani iniziano a cantare e ballare, quando ci si ritrova in gesti e parole che indicano una
comune appartenenza, allora le persone vincono il senso di solitudine e di isolamento di fronte al mondo ormai globalizzato e
ristabiliscono nella sua elementarità un legame sociale tra generazioni diverse.
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei di insegnamento/apprendimento):
I. Breve storia della musica popolare (competenze riferite all'asse storico-sociale)
J. Principali strumenti popolari e percussioni da materiale di risulta: tamburello, putipù, castagnette, scetavaiasse, bubbole,
oggetti di latta, chiavi, bottiglie ecc.;
K. brani musicali della tradizione popolare meridionale, scelti in base ai periodi storici in cui furono composti, selezionati per
nuclei tematici e per aree geografiche (competenze riferite all'asse storico-sociale – economico e a quello dei linguaggi);
L. analisi e studio delle figure coreutiche relative ai brani selezionati (competenze emotive e di appartenenza);
M.produzione e memorizzazione di un testo che funge da cornice di collegamento dei brani prescelti (competenze chiave di
cittadinanza);
N. messa in scena dello spettacolo (competenze curricolari e trasversali);
O. realizzazione alla fine del percorso di ricerca pluriennale di un prodotto multimediale (ipertesto) di ampio respiro (competenze curricolari e trasversali).
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
I.T.C. “M. Cassandro” – Barletta
Titolo: Giornale di istituto “Nuvole parlanti”
Prof.ssa Ida Palumbieri Disciplina/e Italiano/Storia
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X già svolta/conclusa
Eventuali interazioni didattiche verticali: X 1.grado/2.grado
Collaborazioni con soggetti esterni: giornalista e vignettista
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: progetto interdisciplinare
Breve descrizione/sinossi/racconto
L’attività realizzata è stata finalizzata a promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale. È stata svolta
in orario curriculare ed extracurriculare.
Si è partiti dalle regole della scrittura giornalistica e relative considerazioni sulle modalità di lavoro in una redazione reale.
Quindi, la prima fase è stata quella di suddividere il magazine in varie sezioni e cercare di capire i temi più interessanti per gli
articoli, le fonti da cui trarre le informazioni, le inchieste da fare. Si è preparata una scaletta dei temi da trattare, ponendoli
nell’ordine in cui si vogliono presentare al lettore, con una sistemazione logica che lega i vari punti tra di loro. Vari gli argomenti
trattati, senza dimenticare giochi e cruciverba. L’ordine della struttura dell’articolo ha rispettato lo schema classico, diviso in tre
parti: l’inizio (detto anche attacco o lead, cioè l’introduzione), lo sviluppo e la conclusione, o chiusura. Nel testo costruito per
sviluppare l’argomento, è stata sottolineata la distinzione tra la presentazione dei fatti e quella delle opinioni e dei diversi punti
di vista sull’argomento. È molto importante, infatti, che le opinioni di chi scrive l’articolo siano il più possibile separate dai fatti,
in modo da permettere al lettore di farsi un’idea precisa dell’avvenimento.
Gli allievi partecipanti alla redazione giornalistica appartengono alle diverse classi dell’Istituto, coordinati dall’insegnante di
Italiano e storia, con la collaborazione, per le tematiche sviluppate,dei docenti di diritto e, per il laboratorio multimediale, del
docente di informatica. Collaborazioni esterne sono state quelle del giornalista e del vignettista. Eventualmente, sono possibili
collaborazioni con i docenti della scuola secondaria di primo grado. Metodologia adottata: lezioni frontali – lavori di gruppo –
attività laboratoriali – uscite sul territorio – interviste – vignette. La motivazione è stata quella di promuovere l’immagine della
scuola; favorire le relazioni con il territorio; rendere visibili le attività dell’istituto; promuovere un clima sociale positivo, il decentramento del proprio punto di vista, la capacità di percepire e ascoltare l’altro.
Utilizzare un’ora settimanale curriculare di italiano, un’ora ogni quindici giorni di diritto, un’ora settimanale di informatica e due
ore extracurriculari ogni quindici giorni, con criteri di flessibilità didattica tra le quattro discipline.
Tema e/o argomenti didattici affrontati teatro, sport, danza, problematiche adolescenziali, scolastiche, interviste a personaggi
istituzionali, cinema, gare e competizioni scolastiche, eventi storici, tematiche giuridiche.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
– interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo alla realizzazione delle attività collettive;
– affrontare situazioni problematiche, proponendo soluzioni;
– acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti ed opinioni;
– redigere un magazine di istituto;
– usare correttamente le strutture grammaticali della lingua italiana;
– organizzare il discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo;
– esporre in modo chiaro, logico e coerente esperienze vissute o ascoltate.
Saper usare i programmi Word, Publisher, Gimp e Photoshop, saper modificare lo schema e il colore della pubblicazione prescelta, saper inserire testi e immagini, saper manipolare immagini in modo creativo, salvare quanto realizzato.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
– interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo alla realizzazione delle attività collettive;
– affrontare situazioni problematiche, proponendo soluzioni;
– utilizzare e produrre testi multimediali
Ogni alunno può contare sulle proprie risorse e su quelle del gruppo, all’interno del quale riveste un ruolo necessario per portare a termine l’obiettivo comune.
Discipline coinvolte: Italiano – Diritto – Informatica – Storia – Matematica
Italiano: per padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili alla comunicazione Diritto e Storia per la
cittadinanza attiva – Informatica: per gestire gli strumenti multimediali
Matematica: per costruire diagrammi di flusso, per grafici, per rappresentare la successione temporale degli eventi attraverso
algoritmi, ecc.
Eventuali media impiegati/utilizzati: il giornale cartaceo, on line, la fotocamera digitale, lo scanner, la videocamera, internet.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
129
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.): riunioni preventive per il lavoro organizzativo, riunioni di monitoraggio del lavoro svolto e delle difficoltà
incontrate.
Forme e strumenti di valutazione: redazione di articoli coerenti con le consegne date, corredati da immagini giornalistiche possibilmente.
Eventuale raccolta dei risultati: un giornale d’istituto diffuso tra gli studenti delle scuole secondarie del territorio. Pubblicazione
di n.2/3 numeri del giornale scolastico, di 16 pagine ciascuno, in un anno scolastico per un numero di copie previsto di 400 per
ogni pubblicazione.
Punti di forza della proposta.
Una grande opportunità per i ragazzi di farsi conoscere e di entrare in contatto con altre realtà scolastiche, spinta al lavoro cooperativo e all’inclusione di soggetti demotivati verso lo studio disciplinare, ma ricchi di creatività.
Punti di criticità della proposta.
Mancanza di fondi per incentivare il lavoro dei docenti e per supportare i costi delle pubblicazioni tipografiche.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Lo scopo di un notiziario o di un giornale scolastico è fornire informazioni agli alunni, ai genitori ed alle altre scuole del territorio.
La prima regola da rispettare nello scrivere articoli giornalistici é quella di utilizzare una scrittura semplice e chiara. Tutti dovranno capire ciò che si scrive per catturare l’attenzione di tutti i lettori e convincerli a leggere l'articolo fino alla fine. Lo spazio
di un giornale scolastico è limitato, quindi gli articoli dovranno essere scelti con attenzione: se è possibile, scegliere un tema
centrale, per dare continuità al numero. Una volta scelto "cosa" scrivere (la notizia) occorre sapere "come" scrivere.
La regola delle 5 w è il modo migliore per attirare la curiosità del lettore: cominciare un articolo dicendo subito nel "lead" (è
l'inizio, il “cappello"), chi ne é il protagonista (who), che cosa è successo (what) e dove (where), quando (when), perché (why) e
come è accaduto.
Realizzare un giornale coniuga bene le esigenze di creatività, innovazione, espressione di linguaggi innovativi appartenenti al
mondo giovanile ed educa alla cittadinanza attiva.
La simulazione di una redazione giornalistica, con l’assegnazione di ruoli specifici, ha richiesto un forte impegno per tutti gli
alunni, che si sono messi in gioco, pur presentando carenze di carattere linguistico-espositivo, che hanno colmato in progress.
Grande interesse per le modalità di organizzazione di testo e immagini in una pagina, per la scelta degli argomenti, oggetto
degli articoli, per lo schema da seguire, una volta concordato.
Grande interesse e motivazione per la scelta degli argomenti delle strisce umoristiche legate alla scuola, come anche per le foto
giornalistiche, scattate con il cellulare o con macchine fotografiche digitali, a corredo degli articoli redatti da ciascuno di loro, in
base ad una scaletta dei temi da trattare. Per l’impaginazione del magazine, si è partiti dalla definizione del progetto editoriale,
per passare al disegno della testata, alla costruzione della copertina, alle divisioni proporzionali, alle griglie e le gabbie di un
impaginato, alle aree di testo e al numero di colonne, alla scelta dei caratteri, agli spazi e interlinee, all’inserimento di illustrazioni
e vignette a corredo degli articoli. Insomma, come diventare creativi nel’impaginare il numero del magazine scolastico.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili
per gestire l’interazione comunicativa scritta e grafica.
2.Individuare principali fonti da cui
trarre informazioni e notizie.
Lettura critica e consapevole del quotidiano
e dei mezzi di comunicazione.
Uso dei codici fondamentali della comunicazione scritta: contesto, scopo e destinatario.
Who?, what?, where?, when?, why?
Uso di varietà lessicali in rapporto ad ambiti e
contesti diversi.
Preparazione di una scaletta dei temi da trattare.
Ideazione, stesura e produzione di testi informativi, espositivi, narrativi ed argomentativi
in una tipologia giornalistica.
Attraverso lavori individuali e/o di
gruppo, verificare la presenza dei concetti chiave, la chiarezza del linguaggio
usato, la capacità di sintesi, l’appetibilità
della notizia e la sua visibilità mediante
strategie grafiche.
Confronto e discussione all’interno della
redazione sui risultati ottenuti.
Stesura definitiva.
Padroneggiare l’uso degli strumenti Ricerca di immagini, disegni, grafici, vignette Effettuare l’impaginazione grafica degli
informatici e multimediali.
e quant’altro sia opportuno per illustrare l’ar- articoli nel menabò ed eventuali modifiticolo. Uso di software specifici e di laboratori che dei testi
multimediali.
Partecipare al lavoro organizzato e di Suddivisione dei ruoli previsti in una reda- I redattori, il caporedattore, l’impaginagruppo con responsabilità e contri- zione giornalistica
tore, il/i vignettisti, coniugando il saper
buto personale, raccogliere e valudire e il saper fare creano il prodotto fitare i dati e le informazioni.
nale.
Realizzare strisce umoristiche, vi- Tecniche di narrazione del linguaggio “fugnette satiriche a corredo di alcuni metto” con disegno a matita, inchiostrazione
articoli.
e colorazione, lettering ed editing. Uso del
programma di grafica Gimp.
130
Organizzare i contenuti mantenendo
una immagine unitaria, riconoscibile,
con particolare attenzione alla scelta da
compiere nell’organizzare testo e immagini in una pagina, al formato e alla distanza di testo e immagini dai bordi
della carta.
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
4° C.D. “San Domenico Savio“ – Barletta
Titolo: “ IL MIO PARACADUTE “
Prof. NESTA MARIA TERESA. Disciplina/e AMBITO LOGICO MATEMATICO- ED. AL SUONO E ALLA MUSICA
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: CASA DISCOGRAFICA
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: CURRICOLO
Breve descrizione/sinossi/racconto
BRANO MUSICALE INEDITO CANTATO DAL “PICCOLO CORO STABILE “ DEL IV C.D. “ S. DOMENICO SAVIO” – BARLETTA.
DOCENTI ESPERTI INTERNI AL CIRCOLO. PROVE SVOLTE A CADENZA BISETTIMANALE; AULA DI MUSICA DELLO STESSO CIRCOLO.
TEMPO DI SVOLGIMENTO: CIRCA UN MESE. CREAZIONE DI UN TESTO INEDITO E RELATIVA COMPOSIZIONE MUSICALE FINALIZZATA ALLA PARTECIPAZIONE DI UN CONCORSO INTERNAZIONALE.
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei di insegnamento/apprendimento):” L’AMORE DELLE CREATURE “ FORZA GENERATRICE DI FRATELLANZA, ALTRUISMO, SOSTEGNO, COME L’AMORE DELLA FAMIGLIA PU0’ GENERARE FIDUCIA, CORAGGIO PER AFFRONTARE LE DIFFICOLTA’ DELLA VITA. IL PARACADUTE È LA METAFORA DELL’UNIONE DI TUTTE LE
“FORZE”POSITIVE( GENITORI, NONNI, INS., ECC) CHE INTERVENGONO NELLA CRESCITA DI UN BAMBINO E GLI EVITANO LE “CADUTE”
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
1.EDUCAZIONE ALLA VOCALITA’ NEL RAPPORTO MUSICA-PAROLE;
2.STUDIO DELLO STILE E DELLA TECNICA VOCALE;
3.PROMUOVERE E FAVORIRE LA FORMAZIONE DI COMPLESSI VOCALI E CANTANTI SOLISTI;
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
FAVORIRE E ORGANIZZARE MANIFESTAZIONI MUSICALI ED EVENTI CULTURALI NELLE QUALI I PICCOLI CANTORI PARTECIPERANNO E SI ESIBERANNO, IN LIBERTA’: AVVIARE INIZIATIVE MUSICALI NELLA SFERA DEL TEMPO LIBERO PER LA FORMAZIONE
DELLA PERSONA E PER LA QUALITA’ DELLA VITA
Discipline coinvolte: ED. MUSICALE; ITALIANO ( PRODUZIONE ED INTERPRETAZIONE TESTO); LOGICO MATEMATICO( LETTURA
DELLA PARTITURA); ED. IMMAGINE( FRUIZIONE DI IMMAGINI ISPIRATE DALLA COMPOSIZIONE); ED. MOTORIA( ACCOMPAGNAMENTO RITMICO DEL BRANO); ED. CIVICA( RISPETTO DEI RUOLI: SOLISTI CORO )
Eventuali media impiegati/utilizzati:COMPUTER, TELECAMERA.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.): PIANOFORTE – BASE MUSICALE. DIFFICOLTA’: CORO POLIFONICO A 3 VOCI – OPPORTUNITA’: CRESCERE COL
CANTO; GIOIA NEL CREARE UN UNICO ENSAMBLE.
Forme e strumenti di valutazione:
VALUTAZIONE IN ITINERE DELLA PROPEDEUTICA VOCALE
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
PRODUZIONE DI BASE MUSICALE SU CD; VIDEO ESPLICATIVO DEL TESTO; REGISTRAZIONE VOCALE IN SALA D’INCISIONE.
Punti di forza della proposta. INDIRIZZARE IL BAMBINO VERSO IL “ PIANETA MUSICA” AL FINE DI STIMOLARE UNA CURIOSITA’;
PROBABILE OGGETTO DI STUDIO FUTURO.
Spazio libero per altre note che si ritengano essenziali ai fini di una comunicazione efficace ed esauriente:FARE MUSICA “ IN
CORO “ RAPPRESENTA UN’OPPORTUNITA’ PER IMPARARE A STARE INSIEME AGLI ALTRI, MISURARSI E RISPETTARSI PER UN PROGETTO COMUNE.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.CONOSCERE LA TECNICA VOCALE
RESPIRO E PAUSA
IL TEMPO
L’ACCENTO RITMICO
L’INTONAZIONE
-ESEGUIRE UNA GIUSTA RESPIRAZIONE
DIAFRAMMATICA
-INTONARE UN BRANO MUSICALE
2.EDUCARE LA VOCE COME “INTER- COGLIERE IL RAPPORTO MUSICA-PA- INTERPRETARE IN MANIERA ORIGINALE
PRETE“
ROLE
UN BRANO MUSICALE
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
131
3.RAPPORTARSI CON LA VOCE AI VARI ARTICOLAZIONE DEI SUONI E DEI FO- CANTARE E RITMARE, COL CORPO E CON
RITMI E GENERI MUSICALI
NEMI – ELEMENTI VOCALI NON LINGUI- GLI STRUMENTI MUSICALI, BRANI DEL
STICI
REPERTORIO PROPOSTO.
Titolo: “COMA’ GATTA “
Prof. AGATINO VINCENZA-SIMONE LUCIA-GIANNELLA CATERINA Disciplina/e ITALIANO.
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X già svolta/conclusa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …:
PROGETTO INTERDISCIPLINARE: ALLA RISCOPERTA DI UNA FIABA POPOLARE PUGLIESE
Breve descrizione/sinossi/racconto
ANALISI, RIFLESSIONE E MANIPOLAZIONE DI UNA FIABA POPOLARE UTILIZZANDO DIVERSI CODICI ESPRESSIVO ( POETICO –
VERNACOLO – LINGUA INGLESE )
DOCENTI – ALUNNI CLASSI 3^-4^-5^; AULE ED AMBIENTISCOLASTICI( PALESTRA- SALA INFORMATICA E SALA AUDIOVISIVI ) RIPRESE AUDIOVISIVI NEL CENTRO STORICO DI BARLETTA- SCAMBIO CULTURALE CON PAESI EUROPEI
Tema e/o argomenti didattici affrontati LA NARRAZIONE DI FIABE POPOLARI TRAMANDATE ORALMENTE COME PATRIMONIO
CULTURALE DA SALVAGUARDARE
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
AUMENTARE IL LIVELLO DI AUTOSTIMA E DI INDIVIDUAZIONE ALL’APPRENDERE; FAVORIRE LA CREATIVITA’ E LA FANTASIA; POTENZIARE LE CAPACITA’ ESPRESSIVE; CONOSCERE NOZIONI DEL LINGUAGGIO INFORMATICO.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo. CONOSCERE
ED UTILIZZARE IL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO, INFORMATICO POETICO – ESPRESSIVO.
Discipline coinvolte
ITALIANO ( NARRAZIONE E COMPRENSIONE DELLA FIABA IN ITALIANO- RIELABORAZIONE E TRADUZIONE IN VERNACOLO ) STORIA ( RECUPERO DEL NOSTRO REPERTORIO CULTURALE ) LINGUA INGLESE ( PRODUZIONE SCRITTA E ORALE IN LINGUA INGLESE)
ARTE E IMMAGINE ( RAPPRESENTAZIONE GRAFICO-PITTORICA )
Eventuali media impiegati/utilizzati:VIDEOCAMERA – MACCHINA FOTOGRAFICA – COMPUTER – MAXISCHERMO DIGITALE
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
RICERCA DELLE VERSIONI – ORIGINALI INTERPRETAZIONI DELLE STESSE – CREAZIONI DEGLI AMBIENTI E DEI PERSONAGGI
Forme e strumenti di valutazione:
OSSERVAZIONI SISTEMATICHE DEI SINGOLI ALUNNI; RILEVAZIONI E REGISTRAZIONI DEI RISULTATI RAGGIUNTI MEDIANTE
SCHEDE, QUESITI QUESTIONARI A SCELTA MULTIPLA.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: tipologia e caratteristiche del prodotto, eventuale diffusione, presentazione, ecc.:
REALIZZAZIONE DI UN LIBRO DURANTE IL LABORATORIO MANIPOLATIVO CREATIVO – PRODUZIONE DI UN DVD CON IMMAGINI
IN MOVIMENTO – REGISTRAZIONE DI VOCI DEI BAMBINI IN LINGUA STRANIERA, IN VERNACOLO MUSICHE DA SOTTOFONDO E
SUONI ONOMATOPEICI.
Punti di forza della proposta.
POTENZIAMENTO DELLA COMUNICAZIONE E DELLE CAPACITA’ ESPRESSIVE; SVILUPPO DELLA IMMAGINAZIONE E DELLA CREATIVITA’; RAFFORZAMENTO DELL’IDENTITA’ E DEL PENSIERO CRITICO.
Punti di criticità della proposta.
TEMPI MINIMI PER LO SVOLGIMENTO DEL PROGETTO ( 25 ORE ) IN ORARIO EXTRACURRICOLARE.
SPAZI RISTRETTI.
Spazio libero per altre note che si ritengano essenziali ai fini di una comunicazione efficace ed esauriente. COGLIERE IL SENSO E
CONTENUTI CULTURALI CHE LE FIABE POPOLARI RIVESTONO NELLA STORIA PRESENTE.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.CAPACITA’ DI LEGGERE E USARE I DI- USO DELL’AULA DI INFORMATICA CREA- PRODUZIONE DI UN DVD CON I PUNTI
VERSI LINGUAGGI MULTIMEDIALI
ZIONE DI ANIMAZIONI COL PC-VIDEO- SALIENTI DEL PERCORSO
SCRITTURA
132
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
2.MANIPOLARE I DIVERSI LINGUAGGI
TRASFORMAZIONE DELLA STORIA DAL REALIZZAZIONE DI UN LIBRO COL TESTO
LINGUAGGIO VERBALE A POETICO E ICO- NARRATIVO ED UNA FILASTROCCA
NICO
3.POTENZIARE LA COMUNICAZIONE
RILETTURA E RISCRITTURA DELLA FIABA VERBALIZZARE IN “ SLIDES “ IL PROIN PROSA, POESI E LINGUA INGLESE
GETTO NELLE VARIE FASI ATTUATIVE
Titolo: “UOMO ….DOV’ERI? WWW RICERCA IN CORSO”
Prof. CAVALIERE MARIA Disciplina/e ITALIANO
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: x primaria/1. grado
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
Breve descrizione/sinossi/racconto
IL PROGETTO È STATO AVVIATO DOPO UN PERCORSO DI LETTURA, VISIONE DI FILM RELATIVI ALLA SHOA CON RELATIVA DISCUSSIONE E DIBATTITI COLLETTIVI. LE RIFLESSIONI EMERSE DA CIASCUNO DEGLI ALUNNI COSTITUIRANNO IL TESSUTO DI UN COPIONE TEATRALE.
I DOCENTI GUIDERANNO GLI ALUNNI ALLA CREAZIONE DI POESIE, FILASTROCCHE E A METTERE IN SCENA ALCUNI ASPETTI SALIENTI DEL PERCORSO. IN ORARIO POMERIDIANO, NEL CORSO DEL 1 QUADRIMESTRE GLI ALUNNI METTERANNO IN SCENA UNO
SPETTACOLO CON RECITAZIONE E BALLO.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
SARANNO AFFRONTATI TEMI STORICI, QUELLI RELATIVI ALLA CITTADINANZA
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
CONOSCERE GLI STRUMENTI NECESSARI PERCHÈ UNO STATO DIVENTI GARANTE DEI DIRITTI UMANI.
RIFLETTERE SUI TERMINI DIGNITA’ – GIUSTIZIA E LIBERTA’ DELL’UOMO.
ESPRIMERE LE PROPRIE EMOZIONI E SAPER INTERPRETARE QUELLE DEGLI ALTRI
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
L’ALUNNO INTERIORIZZA LE REGOLE E I PRINCIPI CHE DEVONO REGNARE PER LA TUTELA DEI DIRITTI DELL’UOMO E DEL CITTADINO
L’ALUNNO SA LEGGERE CRITICAMENTE I FATTI DELLA STORIA.
Discipline coinvolte: ITALIANO – STORIA – GEOGRAFIA – CITTADINANZA- MOTORIA – MUSICA
Eventuali media impiegati/utilizzati: POICHÈ LO SPETTACOLO NASCENTE DAL PROGETTO HA CONCORSO ALLA SELEZIONE DI
UNA RASSEGNA MONDIALE E DI TEATRO –SCUOLA SARA’ DIFFUSO ANCHE SU EMITTENTI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI OLTRE CHE LOCALI.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Forme e strumenti di valutazione:
CONVERSAZIONI COLLETTIVE, INCONTRO-DIBATTITO. CREAZIONI DI TESTI POETICI E TEATRALI DA RAPPRESENTARE IN SCENA.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: tipologia e caratteristiche del prodotto, eventuale diffusione, presentazione, ecc.: SPETTACOLO TEATRALE
Punti di forza della proposta.
COINVOLGIMENTO DI ALUNNI CON CARATTERISTICHE CAPACITA’ DIVERSE ED APPARTENENTI A DIVERSI GRUPPI DI CLASSE.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.INTERIORIZZA LE REGOLE E PRINCIPI LETTURA DELLA CORTE COSTITUZIO- CREAZIONE DI TESTI POETICI
PER LA TUTELA DEI DIRITTI E DOVERI DEI NALE
CITTADINI
2.LEGGE CRITICAMENTE I FATTI DELLA VISIONE DI FILM E DIBATTITO
STORIA
CONVERSAZIONI COLLETTIVE
3.ESPRIME LE PROPRIE EMOZIONI ED VISIONE DI FILM
ESTERNA QUELLE ALTRUI
DRAMMATIZZAZIONE TEATRALE
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
133
Titolo: “Sicuri insieme nel rispetto della salute e dell’ambiente”
Prof. Maria Filannino Disciplina/e matematica-scienze
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: X primaria/1. grado
Collaborazioni con soggetti esterni: Assessore all’ambiente-Esperto di ED. Ambientale-Allergologo
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione/sinossi/racconto
La scuola primaria S.Domenico Savio di Barletta già da alcuni anni si occupa di tematiche ambientali, di sicurezza e di corretta
alimentazione. Con questo progetto il nostro circolo ha partecipato, nel mese di novembre, alla settimana dello Sviluppo Sostenibile indetta dall’UNESCO. Con la partecipazione a questa iniziativa a livello nazionale si è voluto, ancora una volta, sensibilizzare non solo gli alunni ma anche le famiglie. La scuola perciò ha rappresentato e rappresenta un canale di fondamentale importanza per diffondere informazioni corrette sulle tematiche trattate e di sviluppare un atteggiamento propositivo e attivo nei
ragazzi.
Docenti, allievi, esperti del settore. All’interno del proprio istituto. Il percorso, mediante una metodologia di tipo attivo- animativo, ha permesso agli alunni di comprendere le varie tematiche, in particolar modo il tema legato all’intensa produzione dei
rifiuti causata dal nostro stile di vita, portandoli ad adottare un comportamento consapevole, volto alla riduzione. Periodo ottobre novembre. Le tematiche affrontate: RIFIUTI-SICUREZZA-ALIMENTAZIONE, sono state la motivazione per la quale si è voluto
indurre gli alunni ad adottare uno spirito critico nei confronti della salvaguardia della salute dell’uomo e dell’ambiente. Il progetto è stato collocato come apertura di inizio anno scolastico. Le varie tematiche sono state affrontate in orario curricolare da
tutte le classi.
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei di insegnamento/apprendimento): Tema dei Rifiuti- Sicurezza- Ed. alimentare.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze: Sviluppare nei ragazzi l’attenzione verso alcune problematiche universalmente diffuse. Proporre piccole modifiche delle nostre abitudini per promuovere un comportamento responsabile.- creare la
collaborazione fra alunni e insegnanti per un progetto interdisciplinare.- Sviluppare la capacità di affrontare in modo personale
temi e problematiche.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.Promozione
dei genitori quali partners in educazione, valorizzazione della funzione dei genitori nella scuola. Il coinvolgimento delle famiglie
ha fatto sì che i genitori si sono sentiti “genitori” attivi e consapevoli.
Discipline coinvolte: Tutte
Eventuali media impiegati/utilizzati: presentazione ppt Filmati
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):Per la fase organizzativa le insegnanti( REf. All’ambiente M Filannino, ref. Alla Legalità M. Cavaliere, ref. all’
Alimentazione V. Agatino) hanno preparato un percorso che ha previsto il coinvolgimento di esperti. Durante la settimana sono
stati organizzati incontri per discutere sulle tematiche dei rifiuti e della sicurezza. Per quanto riguarda l’alimentazione si è organizzata una merenda sana a base di frutta e dolci fatti in casa.
Forme e strumenti di valutazione:Questionari, schede strutturate e non.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Foto- Relazione finale- Raccolta dati- Diffusione e socializzazione sul sito Unesco.
Punti di forza della proposta.
Collaborazione attiva scuola famiglia. Collaborazione gratuita di esperti del settore.
Punti di criticità della proposta. Sviluppo del progetto in tempi brevi.
134
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
S.S. 1°grado ”G.Rocca.” – Trani
• Titolo: Insieme in musica
• Titolo: Impariamo a cantare
• Titolo: Una storia che danza con tutti i colori
• Titolo: Suoniamo, cantiamo e recitiamo insieme
Prof. Roberta Boffoli Disciplina/e Italiano
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: Esperti.
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
PON C1 – quattro moduli: orchestrale, corale, teatrale e d’insieme
Breve descrizione:Ideazione e messa in scena di uno spettacolo teatrale/musicale/corale
Indicare chi, dove, come, quando, motivazione alla scelta del percorso:
La nostra scuola ha una sezione ad indirizzo musicale con attivi 4 percorsi strumentali (flauto, violoncello, pianoforte, chitarra)
integrati da materie teoriche, di musica d’insieme e orchestrali. Al fine di aumentare l’offerta formativa relativa a quest’ultima
disciplina e di integrare la stessa con le altre attività educative dell’istituto, si è proposto il PON suddetto. Gli alunni quindi provenivano prevalentemente dal corso ad indirizzo musicale per il modulo orchestrale, da tutti gli altri corsi per gli altri due moduli. Gli esperti provenivano dal mondo delle professioni e segnatamente: un maestro di coro, un regista teatrale e un compositore/direttore d’orchestra con esperienza nella realizzazione di spettacoli in cui concorressero più linguaggi artistici. I docenti
di strumento, ed. musicale ed una docente di italiano sono stati impegnati come tutor, realmente collaborando alla costruzione
del progetto. Alcuni docenti di strumento hanno partecipato all’esecuzione della rappresentazione finale. Il progetto è stato
realizzato in tre mesi e in due fasi: nella prima vi è stato un lavoro autonomo dei tre gruppi artistici (orchestra, coro, attori) (30
ore, un incontro a settimana); la seconda ha messo insieme i tre gruppi per la realizzazione di un progetto unitario (30 ore due
incontri a settimana). Il tutto si è svolto nelle ore pomeridiane. Per gli alunni del corso musicale, il progetto si inserisce naturalmente nel percorso di studi; per gli altri, il controllo della voce, del gesto, la comunicazione empatica, la capacità di concentrazione, l’esperire la comunicazione non verbale, la costruzione di un percorso emozionale complesso, si inseriscono nello sviluppo di capacità trasversali che hanno una positiva ricaduta sulla formazione della persona.
Tema e/o argomenti didattici: Improvvisazione, Lettura dello spartito, Ensemble di sezione e orchestra, Esercitazioni corali, Interpretazione del testo e recitazione.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
• Competenze creative e di improvvisazione con i suoni
• Competenze di esecuzione in gruppo
• Interpretazione del gesto del direttore
• Approfondimento tecnico sullo strumento
• Acquisizione di un corretto approccio verso la comunicazione artistica in concerto
• Controllo della propria vocalità
• Controllo della gestualità e dello spazio
• Sviluppo della memorizzazione
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo: Capacità di
ascolto, sviluppo della creatività e di un pensiero divergente, autodisciplina, controllo della voce e del gesto, comunicazione
empatica, capacità di concentrazione, l’esperire la comunicazione non verbale, la costruzione di un percorso emozionale complesso, vengono raggiunte nella pratica del fare.
Discipline coinvolte: educazione musicale, strumento e italiano.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Gli insegnanti coinvolti sono stati essenzialmente quelli di strumento musicale, ed.musicale e un docente di italiano che hanno
affiancato gli esperti. Questi docenti sono stati direttamente coinvolti nella realizzazione del progetto per cui si è assistito ad un
travaso di competenze tra esperti del mondo delle professioni e docenti.
Forme e strumenti di valutazione:
Sono stati predisposti quattro strumenti di valutazione: test d’ingresso, per accertare le competenze di base; uno in itinere mirante a verificare la validità del percorso svolto;uno finale per verificare l’assunzione di conoscenze tecniche sulla forma d’arte
esperita (strumentale, corale, recitativa). A fine esperienza è stato allestito uno spettacolo, eseguito in pubblico, in cui hanno
interagito orchestra, coro e gruppo teatrale senza giustapporsi ma in sinergia sotto la direzione del direttore/compositore.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
135
Lo spettacolo è stato messo in scena in teatro (500 posti) aperto al pubblico e gratuito in orario serale. La sua pubblicizzazione
è stata realizzata sugli organi di stampa. Lo spettacolo, in un solo atto, vedeva l’orchestra e coro in scena e gli attori alternarsi o
integrarsi in un percorso multidisciplinare. Le musiche sono state commissionate appositamente per la realizzazione di questo
spettacolo.
Punti di forza della proposta.
Miglioramento delle competenze strumentali
Capacità di interazione tra più discipline artistiche
Miglioramento delle competenze relative alla gestione del corpo, della tensione, della concentrazione, dell’interplay, della creatività
Forte motivazione negli alunni
Promozione di competenze emotive legate all’empatia docente-alunno e allo spirito di aggregazione di gruppo.
Punti di criticità della proposta.
– Scarso interesse di alcuni Consigli di classe alla proposta
– Scarsa propensione di alcuni docenti ad integrare la prassi didattica consueta con la valorizzazione dei linguaggi non verbali
e multimediali rendendola parte integrante del curricolo.
– Carenza attrezzature
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.saper suonare in un ensemble
Pratica di musica d’insieme e orchestra
Spettacolo finale
2.creatività e improvvisazione
Organizzazione dei suoni, su base com- Spettacolo finale
positiva informale, in ambiti comunicativi di valenza estetica e artistica
3.riconoscere e trasferire emozioni
Tecniche recitative e gestuali
136
Spettacolo finale
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
1° C.D. “G. Oberdan” – Andria
Titolo: “Incontriamoci su Skype” (Progetto Etwinning)
prof. CASIERO ANTONIA Disciplina/e ITALIANO e TECNOLOGIA
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X già svolta/conclusa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione/sinossi/racconto
Gemellaggio elettronico tra una scuola italiana e una scuola rumena che utilizza come strumenti privilegiati di comunicazione
didattica i tool del web 2.0: il Twinspace Etwinning e Skype
Attori del progetto:
Antonia Casiero (Fondatore)
1 CIRCOLO DIDATTICO (Italia)
Manafu Georgeta (Fondatore)
Liceul Teoretic Tudor Arghezi (Romania)
Età degli studenti: 8-10 anni
Questo progetto nasce di seguito ad un altro precedentemente avviato tra le due scuole partner e intitolato "Digiricettario
multilingue". Alunni, docenti e dirigenti scolastici italiani e rumeni, in rete via web, utilizzano Skipe audio, video e chat per conoscersi "più da vicino" e per confrontarsi su tematiche comuni.
Il progetto, integrato nel curricolo, ha previsto tre incontri su Skype tra alunni, docenti e dirigenti: nelle settimane antecedenti
le vacanze natalizie e pasquali e a conclusione dell’anno scolastico.
I docenti referenti del progetto hanno utilizzato il Twinspace Etwinning, Shype e l’email per scambi molto più frequenti, da casa,
per la pianificazione degli incontri on line, a scuola.
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei di insegnamento/apprendimento):
– Le vacanze (Dove, quando, come, con chi, perché)
– Natale (tradizioni, scambio augurale)
– Pasqua (tradizioni, scambio augurale)
Elenco degli obiettivi (didattici e/o educativi):
Promuovere l'educazione alla convivenza civile e alla pace.
Sapersi presentare in chat, via audio e video.
Superare le difficoltà relazionali.
Saper autocontrollare la propria emotività
Saper esprimere il proprio punto di vista
Saper confrontare il proprio punto di vista con quello degli altri
Apprendere ad utilizzare Internet come strumento di collaborazione e di ricerca
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Sostenere il dialogo interculturale
Sviluppare il senso di cittadinanza europea
Utilizzo delle TIC per creare, comunicare, condividere
Discipline coinvolte Italiano – Tecnologia – L2 – Religione – Geografia – Musica
Eventuali media impiegati/utilizzati:
Skype e Email – Come “luoghi” di scambio e di apprendimento informale
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/opportunità, ecc.):
La metodologia ha privilegiato un apprendimento inteso come processo collaborativo, nell’ottica della wikinomics, nuova metafora che vede la collaborazione intesa sia come arte che come scienza, fondata su quattro nuovi elementi: l’apertura (partecipazione), l’orizzontalità (non ci sono più gerarchie tra docente e discente nell’apprendimento), la condivisione (attraverso l’ausilio del digitale e di Internet) e l’azione globale (attraverso Internet si può diffondere informazione).
Nella fase precedente gli “incontri” su SkYpe, attraverso mappe concettuali realizzate con Cmap, docenti e alunni hanno negoziato i contenuti delle conversazioni on line.
Forme e strumenti di valutazione:
Sono stati utilizzati test di verifica iniziali, intermedi e finali, per la verifica dell’acquisizione di abilità, conoscenze e competenze.
La valutazione, inoltre, ha tenuto conto dell’osservazione del clima affettivo relazionale maturato tra pari e tra alunni e docenti.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: tipologia e caratteristiche del prodotto, eventuale diffusione, presentazione, ecc.:
Documentazione del progetto sul portale nazionale Etwinning per la pubblicizzazione e la disseminazione dell’esperienza
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
137
Punti di forza della proposta.
Apprendimento significativo in “situazione informale”
Pieno coinvolgimento degli alunni
Superamento di difficoltà di tipo relazionale
Acquisizione maggiore autocontrollo della propria emotività
Partecipazione attiva della scuola partner
Punti di debolezza della proposta.
Disfunzioni infrastrutture tecnologiche
Titolo: “IL GIORNALE DELLA SCUOLA”
prof. TESSE Teresa Maria Disciplina/e ITALIANO
Tipologia della proposta: x Integrata (Curricolare/extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa x in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: GRAFICO
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: PROGETTO EXTRA-CURRICOLARE
Breve descrizione/sinossi/racconto
La costruzione di un giornale della scuola rappresenta una delle attività più avvincenti per i bambini e allo stesso tempo una
delle più ricche di potenzialità formative. Attraverso la redazione di un giornalino si vuole rendere gli alunni protagonisti di una
attività motivante e finalizzata alla comunicazione, in cui l’atto dello scrivere assume un reale significato comunicativo.
I lavori e le attività saranno coordinati, oltre che dalla referente, da due docenti e saranno impegnati con 20 alunni provenienti
dalle classi 5^ del Circolo.
Gli incontri si terranno in orario extrascolastico presso l’edificio “ G: OBERDAN” e avranno inizio ad aprile con cadenza settimanale per un totale di 14 ore.
Il progetto nasce dal “bisogno” di comunicare, socializzare, condividere e favorire la conoscenza delle attività e delle esperienze
vissute dalla Comunità scolastica all’interno e all’esterno del Circolo, in orario curricolare ed extracurricolare.
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei di insegnamento/apprendimento):
Temi predominanti sono.
• le azioni del P.O.N. e del P.O.F. e le attività ad esse connesse;
• i concorsi, con i relativi premi ricevuti, ai quali gli alunni del Circolo hanno partecipato nell’arco dell’intero anno scolastico
OBIETTIVI EDUCATIVI
-Promuovere l’interazione, la collaborazione e il confronto.
-Promuovere la propria identità culturale come presa di coscienza della realtà ambientale.
-Sviluppare la capacità di espressione, comunicazione e produzione con mezzi linguistici ed attraverso l’operatività e manipolazione artistica.
-Acquisire la capacità critica di leggere e produrre articoli.
-Utilizzare il computer.
-Favorire il dialogo e gli scambi di esperienze tra bambini.
-Acquisire la capacità di risolvere in modo creativo problemi di gestione di un’attività.
OBIETTIVI DIDATTICI
-Favorire la circolazione delle informazioni offrendo agli alunni l’opportunità di diffondere notizie di loro interesse.
-Favorire lo sviluppo della creatività.
Stimolare le capacità critiche.
Sviluppare la capacità all’osservazione, alla relazione, all’interpretazione personale.
-Utilizzare le nuove tecnologie.
-Stimolare a vivere momenti di aggregazione e collaborazione per acquisire consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e
impegnarsi per la realizzazione di un progetto comune.
-Acquisire una conoscenza adeguata della lingua italiana.
Nella pratica didattica, un prodotto multimediale favorisce un lavoro di:
• Ricerca di informazioni disciplinari o interdisciplinari.
• Rielaborazione di concetti e informazioni.
• Costruzione di mappe cognitive che contengano i legami e i rapporti tra i diversi nodi concettuali.
• Assimilare e consolidare le conoscenze.
• Organizzare le conoscenze acquisite
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Saranno raggiunte le seguenti competenze trasversali:
• competenza linguistica attraverso la redazione del giornale;
• competenza logico-matematica per la sequenzialità delle operazioni e per la interconnessione di tipo logico-intuitivo;
• competenza spaziale attraverso la distribuzione nella pagina delllo scritto;
• competenze informatiche con l’uso finalizzato e “strutturato” del computer.
138
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Discipline coinvolte:
12. area linguistico – artistico – espressiva;
13. area scientifico – matematico – tecnologica;
14. area storico – geografica.
Il ruolo predominante è assegnato alla lingua italiana e al corretto uso della stessa; gli argomenti che saranno trattati daranno
risalto alla Matematica e alle Scienze con la presentazione di obiettivi e attività nuovi per gli alunni.
Studiare poi la “ storia” dei numeri e scoprire i popoli che per primi li usarono favorirà conoscenze nuove e avvincenti.
Realizzare disegni su quanto imparato e dare “ vita” alle notizie, permetterà un lavoro individuale di interpretazione e creazione
( di situazioni e personaggi) molto importante darà modo a ciascuno di esprimere la propria creatività.
Eventuali media impiegati/utilizzati (indicare anche il ruolo svolto nell’azione didattica dei diversi media)
Lettura e analisi della struttura dei quotidiani per pervenire ad una puntuale impostazione del “Giornale della scuola”.
Lettura e analisi della struttura delle pagine di giornale sul web per pervenire ad una strutturazione adeguata del “Giornale
della scuola”.
Utilizzo del sito web della scuola per la pubblicazione dei prodotti e degli esiti.
CRITERI METODOLOGICI:
- Promuovere il metodo della ricerca-azione.
15. Favorire l’esplorazione e la scoperta attraverso contesti di ricerca e di confornto.
16. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.
17. Attuare interventi adeguati a tutti.
18. Realizzare percorsi “ laboratoriali” incoraggiando l’apprendimento attraverso il fare.
MATERIALI / STRUMENTI
Il progetto sarà attuato con la disponibilità di:
19. AULA INFORMATICA con postazioni multimediali collegate in rete;
20. Stampante;
21. Scanner (per la cattura delle immagini);
22. Masterizzatore;
23. Macchina fotografica digitale;
24. Consulenza del grafico (esperto esterno) per l’impaginazione e la stampa del giornale.
25. Quotidiani.
26. Internet.
Forme e strumenti di valutazione:
Il processo valutativo rappresenta un elemento costitutivo dei percorsi formativi prescelti.
Solo attraverso una corretta valutazione sarà possibile verificare il possesso ed il concreto utilizzo delle conoscenze acquisite.
La verifica dell’apprendimento verrà realizzata durante le attività attraverso osservazioni sugli alunni riguardo alla maturazione
di atteggiamenti, abilità, capacità.
Al termine di ogni itinerario di lavoro sia all’interno di ogni classe del Circolo, sia a livello di gruppo di redazione, saranno invece
valutati i lavori svolti dagli alunni con schede predisposte tese ad individuare la valenza di strutture e contenuti testuali richiesti
per la realizzazione del “Giornale della scuola”
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Stampa del “IL GIORNALE DELLA SCUOLA” da distribuire ad alunni, genitori, docenti in un unico numero annuale.
Pubblicazione sul sito web di un estratto del giornale.
Punti di forza della proposta.
Il progetto offre l’occasione per configurare la scuola:
27. centrata sugli alunni, sui loro bisogni, sulle loro risorse;
28. attenta al metodo della ricerca-azione, del problem-solving;
29. capace di favorire l’invenzione e la creatività individuale e collettiva;
30. caratterizzata da elementi di collaborazione e di cooperazione.
31. Attenta alla raccolta e disseminazione delle buone pratiche.
Punti di debolezza della proposta.
Le difficoltà del progetto sono economiche.
Servirebbero infatti più risorse economiche per un maggior coinvolgimento di docenti e alunni.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1 Linguistica-espressiva.
La redazione del giornale
Ex ante – In itinere – Ex post
2 Logico-matematica.
La sequenzialità delle operazioni e la in- Ex ante – In itinere – Ex post
terconnessione di tipo logico-intuitivo
3 Spaziale.
La distribuzione nella pagina dello scritto In itinere – Finale
4 Informatiche
Uso finalizzato e “strutturato” del com- Ex ante – In itinere – Ex post
puter.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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I.C. Minervino Murge – (BAT)
Titolo: “Orchestra di musica riciclata” – Musical “I Dieci Comandamenti”
Prof.ssa Bevilacqua Nunzia
Tipologia della proposta: X extracurricolare
Collaborazione con altre scuole Liceo Scientifico “E.Fermi” Minervino Murge
Esperti esterni: scenografo, coreografo, animatore teatrale, musicisti.
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: ‘unità didattica’
Breve descrizione:
Realizzazione di performances teatrali – sonore (sonorizzazioni – drammatizzazioni – costruzioni fantastiche).
Modalità operative del percorso didattico e ricadute curricolari
Il linguaggio musicale, nel percorso del musical “I Dieci Comandamenti” abilità trasversale, ha veicolato obiettivi disciplinari per
potenziare, attraverso il laboratorio, il cooperative learning, il role play, la comunicazione, la logica, la padronanza dello spazio,
il tempo, l’ascolto, le capacità motorie e creative, portando una ricaduta positiva sulle materie curriculari sia dal punto di vista
metodologico, che didattico.
Nel progetto “ Musica reciclata” nella prima fase l’obiettivo è stato quello di stimolare i ragazzi all’ascolto e, in modo ludico, attraverso linguaggi verbali e non, favorire l’apprendimento, la conoscenza e la comprensione dei nostri archetipi e, di conseguenza, della nostra realtà.
Anche i ragazzi cosiddetti “difficili” sono riusciti a lavorare insieme, a mettere fuori i vissuti personali, i loro sentimenti e le loro
emozioni, attraverso la scrittura delle loro storie
Gli stessi, attraverso l’utilizzo di tecniche teatrali hanno scoperto il piacere del fare e ascoltare il silenzio, il piacere e la valenza
del gesto nella comunicazione.
Il percorso ha visto la formazione di un’orchestra fatta di strumenti non convenzionali legati alla tradizione culturale del luogo
ed ha ridato nuova vita ad utensili destinati alla discarica come: molloni, vecchie conche, lastre di metallo, frammenti di chianche, campanacci, bidoni ecc... Così i ragazzi hanno musicato la loro storia che si è trasformata un una fiaba sonora.
Il progetto ha visto la collaborazione attiva delle famiglie che hanno supportato la scuola nella costruzione degli abiti, utilizzando esclusivamente materiale riciclato.
Obiettivi raggiunti dai ragazzi:
• COGLIERE IL RITMO DELLE PROPRIE EMOZIONI PER SCOPRIRE E RICONOSCERE LE PROPRIE TENDENZE EMOTIVE.
• COGLIERE L’IMPORTANZA DEL SILENZIOPER IMPARAREAD ASCOLTARE.
• ESPLORARELE PROPRIETA’ SONORE DEGLI OGGETTI DI USO COMUNE, DEL PROPRIO CORPO, DELLA VOCE E DELLE PERCUSSIONI.
• SVILUPPARE IL SENSO RITMICO E RICONOSCERE SEMPLICI SEQUENZE RITMICHE PER COGLIERE IL CONCETTO DI TEMPI MUSICALI.
• ACQUISIRE CONOSCENZA DELLA SCRITTURA E LINGUAGGIO MUSICALE.
• SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI PRODURRE SEMPLICI RITMI ATTRAVERSO IL CORPO, LE PERCUSSIONI CONVENZIONALI E QUELLE
REALIZZATE CON MATERIALI DI RECUPERO.
• PROMUOVERE LA CONOSCENZA DEGLI STRUMENTI MUSICALI CONVENZIONALI E DEI LORO SUONI.
• SCOPRIRE DIFFERENTI ASPETTI MUSICALI IN UNA PROSPETTIVA INTERCULTURALE.
Le collaborazioni interne ed esterne hanno migliorato l’organizzazione e la condivisione, con una ricaduta sul lavoro di tutti,
migliorando l’autostima e le relazioni.
Altre osservazioni
I nuovi linguaggi migliorano le competenze di ognuno, fanno emergere le vocazioni nascoste, facilitano la comunicazione, il
lavoro di gruppo, il senso di appartenenza, l’accettazione delle diversità e aumentano il livello di autostima.
La scuola si fortifica e diventa competente e competitiva.
140
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
S. S. 1°grado “G. Garibaldi” – Trinitapoli (BAT)
Titolo: “EDUCARE ALLA LEGALITÀ E ALLA LEGALITÀ AMBIENTALE”
Prof. Michele Orlando
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x in progress
Collaborazioni con soggetti esterni:
Arma dei Carabinieri, Questura, Fondazione Falcone di Palermo (la quale ha negli scopi statutari l’intento di sollecitare la società
civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia), Corpo di Polizia Municipale di Trinitapoli, MIUR, Centro di Educazione Ambientale “Casa di Ramsar” – Trinitapoli
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia:
Il progetto è sviluppato e realizzato in ambito curricolare, in stretto collegamento con le attività disciplinari e interdisciplinari,
con particolare attenzione all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, tema interdisciplinare e trasversale. Tale scelta è
motivata dallo scopo di coinvolgere tutti gli alunni e di estenderne i benefici in termini di acquisizione di conoscenze, soprattutto di atteggiamenti e comportamenti, in un processo creativo di riflessione e di rielaborazione delle tematiche improntate
alla cultura della legalità e del rispetto dei diritti umani, promuovendo altresì nelle giovani generazioni la comprensione delle
problematiche riferite alle componenti naturali, paesaggistiche, culturali dell’ambiente e del territorio in cui vivono, la consapevolezza che è possibile rispettare, conservare, tutelare e migliorare l’ambiente e il territorio, la riflessione sul valore dell’aria,
dell’acqua, della terra come bene comune e come diritto universale per rilanciare nella scuola, nella famiglia e in tutti gli ambienti di vita comportamenti di consumo sostenibile di questi beni, avendo cura della loro tutela e del loro sviluppo, anche a
favore delle generazioni future.
Breve descrizione/sinossi/racconto
Il progetto si pone in continuità con quanto proposto nei precedenti anni scolastici e prevede la promozione di iniziative volte
a promuovere nelle giovani generazioni i temi della legalità, i principi della cittadinanza attiva e consapevole, dell’educazione
ambientale, dello sviluppo sostenibile e della convivenza civile. Tali iniziative hanno come motivazione principale quella di promuovere un rispetto quanto più consapevole e condiviso delle regole scolastiche e delle leggi.
Tutte le classi sono coinvolte in incontri con esterni sul tema dei diritti di cittadinanza e di integrazione. Oltre a ciò, sono in corso
di realizzazione incontri con esperti o esponenti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia municipale di Trinitapoli, volti a fornire
conoscenze sui diritti e sui doveri degli adolescenti per preservare l’intersezione tra vivibilità, crescita, equità sociale e tutela
della natura e ad esaminare i comportamenti a rischio, per prevenire lo sviluppo di condotte devianti. Gli incontri si estendono
per l’intero anno scolastico con cadenza mensile e hanno luogo la mattina presso l’aula magna dell’Istituto. Sono presentate
letture di testi scelti e proiezioni di file in power point, DVD e film su temi legati alla diffusione dell’illegalità e del mancato rispetto delle norme della sostenibilità ambientale, socio-culturale ed economica.
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei di insegnamento/apprendimento):
Si affrontano i seguenti contenuti:
• Funzione delle norme e delle regole;
• La Costituzione italiana;
• Il dialogo tra culture e civiltà diverse;
• La Dichiarazione dei Diritti universali dell’uomo e del bambino;
• L’organizzazione dello Stato italiano e dell’Unione Europea;
• I linguaggi delle diverse Istituzioni
• le fonti rinnovabili in Italia e in Europa;
• analisi della diffusione delle fonti rinnovabili a livello internazionale, in particolare in Italia, con particolare riferimento al rapporto costi/benefici degli impianti per la produzione di energia elettrica e termica;
• le potenzialità energetiche del territorio regionale e nazionale;
• analisi preliminare e mappe energetiche (solare, eolica, geotermica, della biomassa);
• analisi di esempi di promozione e diffusione in ambito locale delle fonti rinnovabili.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
• approfondire, dal punto di vista educativo, i concetti di prevenzione, diritto, dovere, regole, responsabilità, autonomia, autostima, rapporto con l’altro;
• aiutare gli alunni ad imparare a vivere con significato e coinvolgimento affettivo la propria realtà ambientale;
• contribuire a creare una cultura dell’ambiente, come prerequisito per l’acquisizione di una sana e permanente educazione
ambientale;
• comprendere che l’etica ambientale va sperimentata e che le esperienze vanno comunicate, anche usando strumenti innovativi, perché possano essere riconosciute e diventare abitudini condivise;
• sollecitare il senso di responsabilità, del rispetto della tutela e valorizzazione dell’ambiente, favorire capacità percettive globali e di indagine locale e l’importanza di trasformare le conoscenze in comportamenti eco-compatibili;
• portare a compimento esperienze di pratica comportamentale e partecipazione ad azioni concordate nel gruppo di lavoro;
• recupero, analisi e divulgazione di dati;
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
141
• attivare dibattiti sui temi “rifiuto”, legalità e comportamenti di consumo sostenibile;
• comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, rappresentare
eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc., utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
• approfondire, dal punto di vista educativo, i concetti di prevenzione, diritto, dovere, regole, responsabilità, autonomia, autostima, rapporto con l’altro;
• sollecitare il senso di responsabilità, del rispetto della tutela e valorizzazione dell’ambiente, favorire capacità percettive globali e di indagine locale e l’importanza di trasformare le conoscenze in comportamenti eco-compatibili;
• portare a compimento esperienze di pratica comportamentale e partecipazione ad azioni concordate nel gruppo di lavoro
Discipline coinvolte: Italiano, Scienze, Geografia, Storia, Tecnologia e Informatica, Religione
Eventuali media impiegati/utilizzati: Per affrontare adeguatamente queste problematiche è necessario adottare nuove tecniche
e metodologie, facendo uso di differenti paradigmi di progettazione, sfruttando un’attrezzatura di supporto ampiamente presente all’interno dell’Istituto, che risponde ai requisiti precedentemente delineati. In modo particolare, gli aspetti innovativi
nell’azione didattica del progetto non riguardano unicamente il tipo di utilizzazione dei media, oltretutto mai statica e fissa ma
adattabile al contesto, ma riguardano anche i supporti elettronici e multimediali messi a disposizione dall’Istituto: computer,
proiettore, lavagne LIM, scanner.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/opportunità, ecc.):
Allo scopo di consentire anche un riscontro della validità e dei vantaggi dei corsi PON B1 – Tech e Multimedia e B4 – Didattica
Disciplinare Individualizzata, tenuti nell’a.s. 2008-’09, i docenti coinvolti nel progetto hanno potuto sfruttare le risorse culturali di
quei corsi, allestendo i materiali (sussidi multimediali, proiezione di filmati, immagini, osservazioni al microscopio, letture di
brani antologici, letture di carte tematiche e storico-geografiche, ecc…) secondo quel grande campo di raccordo interdisciplinare di conoscenze ed attività curriculari integrate nel P.O.F.
Forme e strumenti di valutazione:
Al progetto sono dedicati un’attenta e condivisa elaborazione, ma anche i necessari momenti comuni di confronto, di comprensione delle dinamiche evolutive e del contesto, possibili risultati misurabili, momenti di raccordo migliorativo di ciò che si realizza. Di qui l’opportunità di precisare e condividere momenti valutativi nell’ottica del miglioramento continuo e di modulazioni
specifiche per ciò che attiene a esigenze non previste. La flessibilità innovativa è il filo conduttore anche sul piano della valutazione: per questo si è optato per verifiche periodiche, documentazione dei percorsi operativi distinti in fasi e comprensivi di
elaborati, monitoraggio tramite questionari, verifiche attraverso la presentazione, da parte degli alunni, del prodotto delle attività progettuali (giornalino, mostre, presentazioni in power point, questionari).
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: tipologia e caratteristiche del prodotto, eventuale diffusione, presentazione, ecc.:
Elaborazione di un “questionario-osservatorio” sulla qualità dell’ambiente urbano circostante il contesto scolastico, riferito anche alla presenza e fruibilità delle strutture di raccolta e differenziazione, prospettato anche a sensibilizzare l’opinione pubblica
alle esigenze e ai problemi dell’ambiente, di ipertesti, lavori multimediali, cartelloni o altro, che presentino le esperienze differenziate di attività. Inoltre i risultati del Progetto vengono diffusi attraverso pubblicazioni, cartacee e on-line sul sito della Scuola
www.scuolagaribaldi.eu
Punti di forza della proposta.
Il progetto concentra il suo aspetto innovativo nella costruzione di consapevolezze e responsabilità sui temi “ambientali”, della
legalità e della legalità ambientale, che interessano e qualificano sempre di più la qualità della vita e degli ambienti di vita.
Punti di criticità della proposta.
La gestione del Progetto ha richiesto un forte coinvolgimento del mondo della scuola nell’approfondimento della conoscenza
delle sue eterogenee tematiche. In modo particolare, si correva il rischio di limitarsi più ad un’educazione formale, di concetti e
contenuti: tuttavia il problema è stato gestito intelligentemente attraverso un forte impulso anche all’educazione informale, con
la promozione di campagne di comunicazione e di sensibilizzazione sul corretto rapporto dei cittadini, e in particolare dei più
giovani, con l’ambiente di vita, atto a favorire una conoscenza diretta e un approccio operativo e concreto ai problemi legati allo
sviluppo culturale, economico, sociale e ambientale.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. sapersi inserire in modo attivo e consa- lezione frontale, lavoro di gruppo, lavoro
pevole nella vita sociale e far valere al individuale, ricerca, lezione dialogata,
suo interno i propri diritti e bisogni rico- uso di guide strutturate
noscendo al contempo quelli altrui, le
opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità
142
interrogazione
dibattito
produzione di testi
presentazioni grafiche e multimediali
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
2. affrontare situazioni problematiche lezione frontale, lavoro di gruppo, lavoro
costruendo e verificando ipotesi, indivi- individuale, ricerca, lezione dialogata,
duando le fonti e le risorse adeguate, rac- uso di guide strutturate
cogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il
tipo di problema, contenuti e metodi
delle diverse discipline
interrogazione
dibattito
questionari
produzione di testi
presentazioni grafiche e multimediali
3. comprendere messaggi di genere di- lezione frontale, lavoro di gruppo, lavoro
verso (quotidiano, letterario, tecnico, individuale, ricerca, lezione dialogata,
scientifico) e di complessità diversa, rap- uso di guide strutturate
presentare eventi, fenomeni, principi,
concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc., utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.)
mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)
interrogazione
dibattito
questionari
produzione di testi
presentazioni grafiche e multimediali
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
143
Liceo Classico “Alfredo Casardi” – Barletta
Titolo: “Iconofilia e iconoclastia:
le due sponde ermeneutiche del mondo moderno”
Prof.ssa Maddalena Insanguine Disciplina: Materie letterarie
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa x in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: Teatro dei Borgia
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione: Trattasi di un progetto che vuole porsi come obiettivo primario quello di aiutare i ragazzi a saper cogliere la
verità al di là dei feticci, dei simboli, degli emblemi della società moderna anche attraverso l’esame degli archetipi della classicità e a pervenire ad un uso appropriato e critico delle nuove tecnologie.
Risorse interne: docente di lettere delle classi coinvolte
Risorse esterne: esperti di arti grafiche e di teatro
Destinatari: alunni delle classi ginnasiali VA e VD
Metodologia: metodi espositivi, esplicativi-deduttivi, euristici, inferenziali-empirici
Luoghi di effettuazione: aule scolastiche e “Tana” del Castello Svevo di Barletta
Tempi di svolgimento: novembre-giugno 2008/2009, novembre-giugno 2009/2010.
Si utilizzano il 20% del curricolo delle discipline coinvolte e 60 ore di laboratorio teatrale.
Temi: A.A. 2008/2009 Sogni infranti; testo teatrale con brani scelti di Eschilo, Sofocle, Ugo Foscolo, J. W. Goethe, Alessandro Baricco, Maria Pace Ottieri.
A.A. 2009/2010 Il lamento delle donne; testo teatrale con brani scelti di Euripide, Eschilo, Erri De Luca, Pier Maria Rosso di San
Secondo, Elsa Morante, Henrik Ibsen.
Obiettivi
5.
Saper scoprire sotto l’odierna, estetizzante verniciatura delle apparenze la profondità comunicativa ed espressiva
della parola.
6.
Riuscire ad esprimere il proprio sé liberando tutte le potenzialità linguistiche, espressive e riflessive attraverso una
competenza pragmatica, comunicativa, rielaborativa e testuale.
7.
Impossessarsi della password che permette di entrare nel mondo, per vivere il presente come punto di accordo tra
passato e futuro.
Competenze
1.Saper individuare i principali stereotipi di genere in ambito artistico, comunicativo e letterario
2. Acquisire una competenza comunicativa come equilibrio tra pensiero analogico, logico, digitale, astratto, analitico e lineare.
3. Maturare capacità critiche, personali ed autonomia nelle scelte per saper capire, osservare, curare e affrontare l’imprevedibile.
Discipline coinvolte Italiano, Latino, Greco, Musica
Strumenti e sussidi
– Musica: cd audio, lettore cd.
– Fotografia: macchine fotografiche, scanner.
– Arti grafiche: materiale e supporti per disegno artistico, scanner, software di grafica.
– Presentazioni powerpoint, videoproiettore, schermo.
Forme e strumenti di valutazione Monitoraggio interno ed esterno
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: Realizzazione di uno spettacolo teatrale
Punti di forza della proposta
il progetto può contribuire a far riscoprire l’importanza della lettura dei classici come mezzo di suggestiva dimensione comunicativa, che annulla gli stereotipi e gli automatismi mentali e a dare una spinta etica e formativa alle tendenze aggregatrici dei
ragazzi, impegnandoli in positive esperienze umane e culturali. Lo scorso anno gli alunni coinvolti nel progetto hanno partecipato al Tribù Festival organizzato dal Teatro dei Borgia, aggiudicandosi il premio per il miglior spettacolo d’enseble.
Punti di criticità della proposta
la difficoltà di riuscire ad armonizzare nuovi postulati pedagogico-formativi con il tradizionale sapere trasmissivo.
144
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
ITC “E. Masi” – Foggia
Gruppo FG
Provincia di Foggia
ITCG “E. Masi” – Foggia
Titolo: “Lettura e … oltre”
Proff. Massaro Angela – Scelsa Mario Discipline Lettere
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: esperti in letteratura italiana
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: progetto a carattere disciplinare
Breve descrizione/:
Il progetto, realizzato negli ultimi tre anni scolastici, nasce dall'esigenza di invogliare gli studenti alla lettura, nella consapevolezza che tale attitudine è poco sviluppata e non adeguatamente soddisfatta dalla normale attività curricolare. Il progetto riguarda una gara fra classi e fa leva sul bisogno degli adolescenti di confrontarsi e di misurarsi con i coetanei sui temi, anche
impegnativi, vicini a loro geograficamente e culturalmente.
Il porogetto è così articolato:
• lettura di un testo di narrativa di un autore contemporaneo da parte delle classi coinvolte
• Contestualizzazione dell'opera e dell'autore con la guida dei docenti di lettere
• Gara ad eliminazione per classi parallele (biennio e triennio) sulla base di quesiti formulati da una giuria di docenti esterni alla
scuola
• Eventuale incontro con l'autore
• Finalissima con l'individuazione di una classe vincitrice del biennio ed una del triennio
• Viaggio premio per le due classi vincitrici nei luoghi rappresentati nell'opera
CHI: studenti (protagonisti) e docenti di lettere (biennio-triennio)
DOVE: aule scolastiche nella fase di lettura; altri locali interni ed esterni alla scuola per la rappresentazione; aula magna – aperta
al pubblico – per la gara finale.
COME: l'attività è articolata in fasi a cui partecipano parallelamente classi del biennio-triennio. La prima fase è dedicata alla
lettura in classe di un testo di narrativa di autore contemporaneo. La seconda è caratterizzata dalla ricerca dei temi di fondo e
della loro trasposizione nelle forme e nei “linguaggi” più idonei e congeniali ai modi espressivi dei ragazzi: azione teatrale,
danza, musica, video, immagini, anche variamente combinati. La terza fase consiste nella partecipazione ad una gara ad eliminazione diretta tra le classi. La gara prevede il superamento di tre prove: la rappresentazione del testo nelle forme prescelte
(danza, video, etc.); domande di diverso grado di difficoltà e relativo punteggio su testo, contesto, autore. Le classi vincitrici
della prima manche si affrontano nella gara finale che prevede tutti i passaggi previsti nella prima e seconda fase. Due classi
vincitrici (biennio e triennio) si aggiudicano il viaggio premio. Una giuria composta da esperti esterni predispone le domande,
valuta le performance degli studenti e attribuisce i punteggi secondo criteri oggettivi precedentemente divulgati e condivisi.
QUANDO: nell'arco dell'intero anno scolastico
La comoetizione si ispira liberamente al programma televisivo “per un pugno di libri” ed è stata adattata alle esigenze formative
previste dal curriculum studi.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Tema e/o argomenti didattici affrontati: Legalità e mafia – disagio e droga – il “diverso” in chiave fantastica – la complessità della
condizione esistenziale.
Obiettivi formativi /competenze: Socializzazione – abilità di lettura – comprensione e analisi critica del testo narrativo – nessi
significativi fra autore e situazione storico-sociale e ambiantale – gusto della lettura – abilità linguistico-espressive – bagaglio
lessicale.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Abilità di lettura e comprensione del testo, competenze espositive, capacità di tradurre le conoscenze in una molteplicità di
linguaggi che trovano applicazione in altri ambiti disciplinari.
Discipline coinvolte: Italiano, Storia, diritto, informatica.
L’interazione delle discipline avviene in modo indiretto. Gli studenti, sotto la guida del docente di lettere, sono stimolati ad
utilizzare le compaìetenze che in qualche modo hanno già acquisite, in funzione della performance interdisciplinare. Nel progetto non è previsto un coinvolgimento diretto di altri docenti oltre quelli di lettere.
Eventuali Media impiegati/utilizzati: Emittenti locali (Teleblu) – Testate giornalistiche locali (GdM)
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Riunioni dipartimentali delle discipline coinvolte
Materiale povero e strumenti in dotazione della scuola e degli studenti (strumenti, cineprese, etc.)
Difficoltà: conciliare i tempi del curricolare-disciplinare con altri tempi non sempre riconducibili all’articolazione oraria antimeridiana-pomeridiana.
Opportunità: Coinvolgimento di tutta loa classe, anche dei soggetti meno motivati e deboli, che presi dallo spirito agonistico,
riescono a sviluppare competenze trasversali significative, con ricaduta positiva sul profitto globale.
Forme e strumenti di valutazione:
L’attività viene valutata con gli strumenti di verifica formali, per quanto attiene al lavoro in classe (elaborati, quesiti a risposta
breve, ecc.). La valutazione della giuria, come pure la risonanza sui mass-media, costituiscono un ulteriore riconoscimento
esterno alla qualità del lavoro svolto.
Eventuale raccolta di risultati in un prodotto finale:
Presentazione che raccoglie una esemplificazione dell’idea progettuale, di immagini e brevi sequenze video significative.
Punti di forza della proposta.
8. Rinforzo della motivazione e dell'autostima
9. Valorizzazione delle capacità creative
10. potenziamento dei linguaggi espressivi
11. sviluppo della dimensione democratica e della capacità relazionale, attraverso il confronto leale e il rispetto delle regole
12. sviluppo delle competenze cognitive disciplinari e metacognitive
Punti di criticità della proposta.
• La tenuta dei tempi in orario curricolare
• Conflitto con le aree disciplinari di indirizzo
• Limitate disponibilità del fondo di Istituto
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale:
L’esperienza è stata riproposta per tre anni consecutivi, in considerazione dell’entusiasmo e della ricaduta positiva sulla crescita
degli studenti. L’iniziativa è nata in seno al Dipartimento di Lettere ed è stata approvata dal Collegio dei docenti, inizialmente
con qualche perplessità e diffidenza, ma poi con una crescente convinzione, visti i risultati positivi. La scelta del testo di narrativa, l’individuazione della giuria di esperti, il coinvolgimento degli autori – quando possibile – la condivisione delle proposte di
lettura all’interno delle classi, sono le tappe di un processo complesso di crescita, che ha rotto gli schematismi nel rapporto
docente-studente-testo e ha portato una ventata di fresca energia e ha dato nuovo impulso al modo di fare scuola.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Leggere comprendere e interpretare te- Lettura, riflessione e analisi testuale
sti scritti
Quesiti, prove strutturate, esposizione
orale, interventi dialettici
Utilizzare e produrre testi di vario tipo, Attività di tipo laboratoriale
anche multimediali
Presenze, grado di impegno, performance finale
Lavorare in gruppo
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Attività funzionali alla elaborazione di un Osservazione sistematica del processo di
prodotto
tenuta del gruppo attraverso presenze,
partecipazione, scelte condivise.
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Liceo Classico “R. Bonghi” – Lucera (FG)
Titolo: “Il Bonghiano – La voce degli studenti”
Prof.ssa Tafuro Daniela Discipline Italiano e Latino
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: Privati che si occupano della stampa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione/:
“Il Bonghiano” è da diversi anni una bella realtà della nostra scuola, il Liceo classico-scientifico “R. Bonghi” di Lucera (FG). Nato
un po’ in sordina, è diventato ben presto un punto di riferimento per tutti: alunni, docenti e non docenti. L’obiettivo principale
è stato fin dall’inizio quello di realizzare un progetto formativo che rendesse gli studenti capaci di comunicare in maniera efficace e li coinvolgesse in rapporti interpersonali profondi e stimolanti, li aiutasse a confrontarsi con un linguaggio nuovo e interessante come quello del giornalismo, sperimentando l’energia e la positività del lavoro d’equipe.
Il progetto vede come docenti referenti le prof.sse Adelia Mazzeo e Daniela Tafuro, che stabiliscono di volta in volta gli argomenti da trattare, naturalmente sulla base di suggerimenti degli alunni stessi; quindi correggono (nella forma, non nelle idee
espresse) gli articoli, curano l’impaginazione di ciascun numero da mandare in stampa, realizzata cortesemente da privati. La
redazione fissa è stata negli ultimi due anni sostituita da una più “mobile”, infatti forniscono il proprio contributo al giornale
tutti quelli che hanno qualcosa da dire, infatti esso mira ad essere il luogo del dibattito, del confronto, della documentazione,
dell’approfondimento, della discussione del Liceo. Dopo aver raccolto il materiale scelto molto autonomamente dagli alunni, il
lavoro viene svolto a casa dalle insegnanti che curano tutte le fasi della progettazione: correzione degli articoli, costruzione
dell’assetto editoriale, struttura, impostazione grafica dei numeri. Il Giornale non ha una scadenza fissa (anche per motivi economici) ma di solito si mandano in stampa due numeri all’anno, uno per quadrimestre.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:Il Giornale si compone di alcune rubriche fisse, vale a dire: About us (sulle realtà locali e
più strettamente scolastiche), Attualità, Sport, Scienze e tecnologie, Cultura e spettacolo, Musica e cinema e la “Bacheca” dell’ultima pagina con annunci relativi a varie attività organizzate all’interno della scuola. I temi affrontati sono i più disparati ma
un’attenzione particolare viene data agli articoli che si occupano di diritti umani e di problematiche giovanili.
Obiettivi formativi /competenze:
• Avvicinare gli studenti al mondo dell’informazione in generale ed in particolare al giornale, considerato come uno dei più
importanti mass-media;
• Stimolare un processo creativo che permetta ai ragazzi l’utilizzo delle proprie competenze in un contesto metadisciplinare;
• Incentivare la scrittura ed altre forme di espressione come processo comunicativo;
• Sviluppare lo spirito critico e le capacità analitiche.
In relazione alla tipologia del percorso, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
• Valorizzare le predisposizioni naturali e le capacità degli allievi in situazioni differenti da quelle meramente scolastiche;
• Avvicinando i ragazzi alla stampa si favorisce la conoscenza delle problematiche attuali, offrendo loro uno strumento in più
per integrarsi nella società;
• Avvicinare gli allievi alla scrittura e alla produzione di articoli di giornale come strumenti e veicoli di idee, opinioni, fatti
Discipline coinvolte prevalentemente scientifiche e letterarie.
Punti di forza della proposta.
Il principale è sicuramente l’entusiasmo delle docenti referenti e dei ragazzi via via coinvolti.
Punti di criticità della proposta.
La scarsa partecipazione di alcuni colleghi, ma soprattutto, specialmente negli ultimi anni, i problemi legati all’aspetto economico (ore pomeridiane, uso dei laboratori, stampa ecc.)
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Liceo Classico “P. Virgilio Marone” – Vico del Gargano (FG)
Titolo: “Leggere, riscrivere, video narrare”
Prof. Michele Afferrante
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: progetto interdisciplinare
Breve descrizione/:
Riscrittura, con l'utilizzo di strumenti multimediali, di testi, partendo dalla lettura di favole morali in italiano, tratte dai testi di
Fedro e di Esopo, per motivare gli studenti alla lettura e alla produzione scritta. Portata a termine la riscrittura, si passa alla sceneggiatura e drammatizzazione del nuovo racconto, ovvero alla realizzazione di un fumetto o di un testo multimediale.
CHI: docenti e studenti DOVE: aule e laboratori del Liceo Virgilio.
COME: viene adottata una prospettiva pedagogica fondamentale di tipo costruttivista, coinvolgendo i ragazzi come autori
QUANDO: due ore settimanali per tre mesi, con qualche incontro pomeridiano a livello laboratoriale.
Lo spunto viene fornito dal concorso nazionale – Premio Letterario per la Scuola – che annualmente il Liceo Virgilio indice, e che
ha per tema la riscrittura di testi tratti da autori classici, a cui partecipano anche gli studenti del nostro Liceo. L'attività, inoltre,
facendo ricorso a strumenti molto vicini al mondo dei ragazzi, mira a conseguire il risultato di coinvolgerli maggiormente proponendo esperienze che utilizzano anche in campo didattico tecnologie a loro note. Ci si riaggancia anche alla cinematografia,
al teatro e alla multimedialità, che sono attività svolte nel nostro Istituto.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: La riscrittura, la sintesi, l’arricchimento lessicale, l’utilizzo di altri codici.
Obiettivi formativi /competenze: L’attività parte dalla lettura di favole morali in italiano, tratte dai testi di Fedro ed Esoppo; la
lettura mira alla comprensione del testo per rafforzare e ampliare le conoscenze lessicali degli studenti. La riscrittura in chiave
attualizzante del racconto scelto stimola la loro creatività. Il lavoro di revisione viene fatto in maniera collettivaq grazie alle
opportunità offerte dalla LIM. Viene realizzata una scrittura cognitiva.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo: Conoscenza
delle retoriche legate alla VIDEOSCRITTURA – conoscenza del linguaggio cinematografico – lettura espressiva
Discipline coinvolte: Italiano, latino, greco.
Eventuali Media impiegati/utilizzati: Computer, scanner, videocamera digitale, monitor TV, software di cattura, programmi per
l’elaborazione delle immagini e per il montaggio audio-video.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
serve una conoscenza di base degli strumenti multimediali e delle metodologie didattiche cooperative
Forme e strumenti di valutazione: Valutazione tra pari e autovalutazione
Eventuale raccolta di risultati in un prodotto finale:
Il prodotto atteso è costituito dalla realizzazione di racconti a fumetti, testi multimediali attraverso l’integrazione di testo, grafica, suono, video.
Punti di forza della proposta.
Coinvolgimento maggiore degli studenti resi protagonisti del loro apprendimento
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Abilità di lettura, comprensione, scrittura Lettura espressiva, scrittura cognitiva, Valutazione per mezzo di schede, valutadei testi anche in forma visuale.
con l’utilizzo della multimedialità
zione tra pari, autovalutazione.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
S.S. 1° grado “Zingarelli” – Foggia
Titolo: “Giochiamo con la complessità”
Prof.ssa Maria Assunta Forte Disciplina: Lettere
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: già svolta
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: progetto interdisciplinare
Breve descrizione/sinossi/racconto in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta:
La proposta di un laboratorio di multimedialità risponde alle esigenze della moderna società in cui la rivoluzione digitale ha
segnato la storia della comunicazione. Il linguaggio ipermediale rappresenta il superamento della forma lineare di organizzazione delle informazioni, tipica del libro, e porge, attraverso i legami della sua intelaiatura associativa, una rappresentazione più
complessa del sapere e insieme una possibilità di esplorazione e di costruzione autonoma del sapere. In questo scenario l'educazione assume i connotati di una realtà aperta in cui è l'allievo a doversi costruire le “conoscenze”, utilizzando le tecnologie
innovative di comunicazione. Il progetto “Giochiamo con la complessità” esemplifica questo principio ed è una testimonianza
operativa che coniuga cultura, tecnologia e nuova pedagogia. Tenendo presente l'interesse dei ragazzi cinetici verso l'uso delle
tecnologie innovative e considerando la loro naturale predisposizione a comprendere messaggi visivi, in quanto naqti e cresciuti in una cultura di tipo orale-televisiva, il progetto vuole avvicinare la cultura dei giovani ai saperi formalizzati, creando un
ambiente di apprendimento attivo e collaborativo.
Genesi, soggetti coinvolti, aspetti metodologici/organizzativi:
Il Progetto, nato dall’adesione all’iniziativa POLICULTURA e sperimentato con successo nei precedenti anni scolastici, è tuttora
in progress. Gli allievi e docenti coinvolti, utilizzando il motore web “1001 Storia” – messo a disposizione dal Politecnico di Milano, realizzano ipertesti multimediali su argomenti coerenti con il percorso curricolare. Il laboratorio segue tre fasi: in una
prima fase i ragazzi identificano con test le proprie competenze informatiche e la conoscenza della scrittura multimediale, partecipano alla progettazione teorica e alla ricerca di materiali didattici. Una seconda situazione è quella in cui i ragazzi intervengono attivamente nella fase di editing e lavorano in gruppi individuati sulla base di predisposizioni e competenze, alla sistemazione di testi, al trattamento delle immagini e degli audio. In un terzo momento gli alunni, definito il piano editoriale e la
struttura ipertestuale, completano il lavoro inserendo tutti gli elementi alfabetici, sonori, iconici, preparati fino ad ottenere un
risultato definitivo multimediale. Le attività delle prime due fasi sono svolte in orario curricolare con cadenza settimanale di
un’ora di approfondimento linguistico, il lavoro di assemblaggio finale è svolto in orario extracurricolare, sempre all’interno
dell’Istituto in quanto dotato di aule informatiche e di tutti i software necessari.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: I contenuti didattici affrontati hanno carattere pluridisciplinare: lo zucchero nell’alimentazione, nella cultura dei popoli e possibile alternantiva ecologica, razzismo anti-nero negli USA, la cultura contadina nel borgo
più antico della città di Foggia. Le operazioni logiche complesse che i saperi disciplinari mettono in campo sono l’analisi selettiva, concettuale e semantica finalizzata alla costruzione di conoscenze, l’uso di codici verbali e non verbali funzionali alla situazione operativa e la metodologia costruttivista per la scrittura consapevole.
Obiettivi formativi /competenze: La didattica proposta è una didattica del “saper creare” e del “saper fare “, che si propone di far
conseguire agli studenti
benefici legati all'apprendimento: migliorare il metodo di studio, sviluppare abilità di rilevazione, interpretazione e organizzazione dei dati, programmare un piano di lavoro, costruire un sapere coniugandoloo con le nuove tecnologie digitali, acquisire
capacità autonome di autovalutazione
benefici legati alle abilità: tecniche (usare tutte le potenzialità dei software e degli ambienti operativi tecnologici); comunicative
(capire e produrre messaggi orali, visivi, scritti e multimediali, adattare contenuti spesso complessi ad un formato semplice, interessante e comprensibile).
Benefici legati agli “atteggiamenti”: lavorare in gruppo assumendosi le responsabilità del contributo apportato.
Discipline coinvolte: un multimedia è un oggetto con una sua logica e una sintassi interdisciplinare, pertanto sono coinvolte
tutte le discipline strumentali alla costruzione del sapere. Gli strumenti formativi forniti dai singoli docenti tendono a sviluppare
capacità trasversali e disciplinari mirate alla maturazione di competenze personali.
Eventuali Media impiegati/utilizzati: a supporto della ricerca e della produzione didattrca gli alunni utilizzano ambienti operativi tecnologici e web (scanner, programmi di trattamento testi/ immagini/ audio, software “2001 Storia”)
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Nella fase pre-attiva è opportuno che i docenti definiscano alcuni aspetti metodologici e organizzativi. Bisogna identificare i
risultati desiderati, decidere in anticipoil livello di partecipazione degli alunni alle fasi di progettazione-assemblaggio dell’ipertesto e la modalità di organizzazione dei gruppi di lavoro e determinare il sistema di osservazione e di valutazione delle prestazioni dei ragazzi. In itinere tutte le scelte si traducono in azioni. Per evitare il rischio del sovraccarico cognitivo della navigazione
in rete, si sviluppa un web-quest, uno strumento didattico che consente agli studenti di ricavare informazioni da internet, partendo da siti già validati dal docente stesso. Durante il percorso di elaborazione sono invece fondamentali la “mappa” della
struttura concettuale progettata e le rubriche per la valutazione.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
149
Forme e strumenti di valutazione: Nella fase iniziale i docenti, in collaborazione con gli alunni, creano le rubriche per la valutazione. Con attività di brainstoming gli studenti individuano ruoli e modalità di partecipazione funzionali ad un lavoro cooperativo proficuo, mentre attraverso l’analisi di esempi di ipermedia ben eseguiti, identificano le caratteristiche di un buon lavoro.
Ne risultano due rubriche per la valutazione che forniscono, con indicatori descrittivi, i differenti livelli di partecipazione al lavoro di gruppo e di qualità di un prodotto finito. In itinere le rubriche diventano per i ragazzi strumento di autovalutazione del
processo di apprendimento e della qualità dell’interazione nel gruppo e del compito eseguito. Il docente, invece, può contare
sull’attività di osservazione diretta delle singole prestazioni e dei lavori di gruppo, del rispetto dei tempi per le consegne e della
qualità dell’uso degli strumenti operativi, osservazione di cui tiene memoria nel proprio diario di bordo. A conclusione del percorso il docente valuta le competenze acquisite sia in ambito trasversale che specifico e le capacità emotive-relazionali, usando
le due rubriche di valutazione, mentre l’alunno con una scheda di debriefing è guidato ad autovalutare il percorso eseguito e il
prodotto finale.
Eventuale raccolta di risultati in un prodotto finale: Ipertesti multimediali pubblicati su pagine del sito WEB www.policultura.it
“Itinerario al monte zucchero”; “La lunga marcia dei neri: dalla schiavitù alla Casa Bianca”.
Punti di forza della proposta.
Valenza culturale e pedagogica del progetto
Atteggiamento positivo dei ragazzi e partecipazione attiva e consapevole al processo di apprendimento
Punti di criticità della proposta.
Difficoltà di coinvolgimento del Consiglio di Classe.
Racconta in forma narrativa l’esperienza progettuale.
Presentata l’iniziativa il docente esplicita i risultati attesi. Con domande di aggancio “che cosa è un ipertesto multimediale?
Come nasce? Perchè farlo?” inizia la fase di problem solving. I saperi degli allievi sono raccolti in una attività di brainstorming,
confrontati e rappresentati in una mappa concettuale di conoscenze ingenue. Segue una fase laboratoriale distinta in due momenti. Il primo riguarda la visione e l’analisi guidata di ipermedia realizzati con l’ambiente operativo “1001 Storia”; tale percorso
mette in discussione la mappa concettuale di partenza e fa acquisire consapevolmente delle conoscenze strutturate sulla struttura organizzativa di un ipermedia e sulla funzione svolta dai diversi elementi verbali e non verbali. Ciò consente anche di elaborare una rubrica di valutazione di un ipermedia, basata su un insieme di criteri che vanno da un livello minimo ad un massimo,
che sarà punto di riferimento per una attività metacogniticìva in itinere. Il secondo momento riguarda la progettazione e realizzazione del prodotto. Gli studenti, definito il tema da trattare e suddivisi in gruppi di lavoro cooperativo, utilizzano la tecnologia come strumento per analizzare la realtà, accedere ad informazioni ed interpretarle. Il docente, regista del processo di apprendimento in atto, guida gli alunni nella navigazione su Internet alla ricerca, selezione e organizzazione logica dei dati. I
ragazzi assumono il ruolo di designer, definiscono il piano editoriale, eloaborano i testi, selezionano immagini e suoni adeguati
ad illustrare i contenuti, procedono con il trattamento dei testi, di immagini, audio. Il tutto è revisionato e trasferito sul motore
“1001 Storia” per rappresentare ciò che conoscono agli altri. L’ipertesto multimediale è poi pubblicato sul sito www.policultura.
it. Una scheda debriefing finale aiuta i ragazzi a riflettere sul percorso effettuato, sulle eventuali dufficoltà incontrate, sulle strategie e procedure utilizzate, sulle conoscenze acquisite, sulle abilità e competenze maturate.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Linguistico-espressiva
Uso di strumenti di lettura funzionali alla Osservazione diretta e prove strutturate
situazione operativa
di analisi
Tecnologica e multimediale
Uso di ambienti operativi tecnologici
Rubrica di valutazione del prodotto finale
Relazionale
Cooperative-learnong
Rubrica di valutazione del lavoro in
gruppo cooperativo
Titolo: “Un cortometraggio per comunicare”
Prof.ssa Loredana Carella Disciplina: Lettere
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: già svolta
Collaborazioni con soggetti esterni: regista
Scheda descrittiva dei progetti/attività/esperienze/unità didattiche
Tipologia: progetto PON
Breve descrizione/sinossi/racconto in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta:
Il progetto intende offrire una pista metodologico-didattica spendibile nella pratica quotidiana affinchè si attui un apprendimento significativo e di notevole soddisfazione sia per l’insegnante che per gli alunni. In questo laboratorio si propone, in
chiave di discussione problematica di individuare un possibile scenario di realizzazione di una narrazione filmica. L’idea è quella
di provare ad affiancare al linguaggio verbale il linguaggio audiovisivo nell’analisi, comprensione e produzione di un racconto,
per aprire possibili spazi di creatività e potenziare il pensiero critico e divergente.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Giocare a fare il produttore anziché il consumatore passivo è una scommessa promettente sul piano pedagogico: leggere,
smontare, comprendere, produrre una narrazione può risultare difficile e noioso se si procede in maniera teorica. Invece
dall'esperienza concreta risulta più divertente ed efficace comprendere le strategie della comunicazione e le sue regole all'interno di un testo misto, quale quello filmico, che utilizza tre tipi di codice: verbale, iconico e visivo, sonoro. Il modello didattico
di tipo collaborativo, inoltre, restituisce centralità allo studente e ridefinisce il ruolo dell'insegnante che diventa guida e regista
dei processi di apprendimento.
Genesi, soggetti coinvolti, aspetti metodologici/organizzativi:
Il continuo bombardamento di immagini al quale i ragazzi sono esposti può lasciar pensare ad una alfabetizzazione mediatica
“naturale”, ma il processo di auto-apprendimento può portare i ragazzi a conclusioni poco consapevoli che, comunque, dipendono dalle competenze linguistico-culturali del singolo. Il laboratorio cinematografico proposto si pone all’avanguardia nel
discorso didattico-formativo indirizzato ai nostri ragazzi, riuscendo a far stare insieme la creatività e l’esuberanza giovanili con
le capacità e le tecniche più avanzate, per rispondere a due esigenze: consentire la familiarizzazione con i linguaggi propri
dell’universo filmico e offrire una occasione ai giovani registi di cimentarsi nella produzione di un cortometraggio per proporre
aspetti particolari e salienti del loro vissuto. Nel curricolo di educazione linguistica i docenti di italiano, Arte e Immagine, Educazione Musicale, e gli allievi progettano il percorso laboratoriale da svolgere in orario curricolare con cadenza settimanale per 30
ore per l’attività di analisi testuale su modelli letterari e filmici e in orario extracurricolare per l’attività di produzione di un corto.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: Caratteristiche strutturali e ricorrenti dei racconti nei testi letterari e filmici; grammatica
del linguaggio cinematografico; piano di lavorazione di un corto.
Nuclei di insegnamento-apprendimento: analisi e comprensione delle caratteristiche narratologiche e della grammatica di un
film; uso della struttura della recensione e dei vari tipi di sceneggiatura; operazioni di transcodifica.
Obiettivi formativi /competenze:
Accanto alle abilità di ordine relazionale, e dunque trasversali, il percorso intende sviluppare abilità e competenze specifiche in
ordine alla comprensione dei testi verbali e non, lungo due fondamentali assi di intervento: un primo asse costituito dalle abilità
metacognitive, fondamentali per un corretto approccio alla lettura verbale e mediatica; un secondo asse, basato invece sulle
strategie specifiche di traslazione dal codice verbale a quello filmico. L’itinerario segue tre livelli di intervento formativo: leggere,
individuare le caratteristiche narratologiche del testo narrativo e filmico, analizzare-riconoscere gli espedienti tecnici e linguistici di cui si serve lo scrittore, lo sceneggiatore e il regista; produrre-rielaborare le conoscenze, progettare, realizzare una narrazione filmica per esprimere messaggi e valori.
Discipline coinvolte: Saranno coinvolte le discipline dell’area linguistico-espressiva in una ottica interdisciplinare facendo emergere i linguaggi e i contenuti specifici.
Eventuali Media impiegati/utilizzati: videoproiettore per la visione di cortometraggi proposti, telecamera per le riprese e computer per il montaggio e l’edizione del filmato.,
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Fase pre-attiva: attività di ricerca-azione per la progettazione del percorso e condivisione dell’idea progettuale con il consiglio
di classe.
1^ fase – problem posing (brainstorming sulle domkande di aggancio “come nasce un cortometraggio e perchè farlo”);
2^ fase – laboratorio (allestimento e presentazione di schede informative per l’analisi di un film, di schede conoscitive per la
grammatica del linguaggio cinematografico e per le fasi della realizzazione di un cortometraggio);
3^ fase – problem solving (guida alla stesura di una sceneggiatura sulla problematica scelta, “disagio adolescenziale”, alla preparazione di uno story-board, alla definizione del piano di lavorazione, alle riprese e montaggio del corto).
Forme e strumenti di valutazione: Nella fase iniziale i docenti, in collaborazione con gli alunni, creano le rubriche per la valutazione. Con attività di brainstoming gli studenti individuano ruoli e modalità di partecipazione funzionali ad un lavoro cooperativo proficuo.
Attraverso l’analisi di esempi di cortometraggi ben eseguiti, docenti e studenti identificano le caratteristiche di un buon lavoro. Ne
risultano due rubriche per la valutazione che forniscono con indicatori descrittivi differenti livelli di partecipazione al lavoro di
gruppo e di qualità di un prodotto finito. In itinere gli studenti, utilizzando le rubriche, autovalutano il proprio processo di apprendimento e la qualità dell’interazione nel gruppo. I docenti possono contare sull’attività di osservazione diretta delle abilità relazionali e operative degli alunni. Completato il compito, il docente usa le rubriche per la valutazione finale, mentre l’alunno, con una
scheda di debriefing, è guidato a ricostruire, giustificare il percorso di lavoro e a riflettere sulle eventuali difficoltà.
Eventuale raccolta di risultati in un prodotto finale:
Cortometraggio “Giù la maschera”.
Punti di forza della proposta.
Atteggiamento positivo dei ragazzi al percorso di apprendimento proposto.
Punti di criticità della proposta.
Difficoltà di coinvolgimento del Consiglio di Classe.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Linguistico-espressiva
Uso di strumenti di lettura funzionali alla Osservazione diretta e prove strutturate
situazione operativa
di analisi
Tecnologica e multimediale
Uso di strumenti propri delle riprese, Rubrica di valutazione del prodotto fimontaggio ed edizione di un filmato
nale
Relazionale
Cooperative-learnong
Rubrica di valutazione del lavoro in
gruppo cooperativo
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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I.C. “Papa Giovanni Paolo II” – Candela (FG)
Titolo: “IV Novembre 2009: “Per non Dimenticare”
Prof. ssa Anna Di Micco Dirigente Scolastico
Tipologia della proposta: X Curricolare I
Attività: già svolta/conclusa
Eventuali interazioni didattiche verticali: primaria/1. grado
Collaborazioni con soggetti esterni:
Comune – di Candela – Associazione Locale Nazionale Combattenti e Reduci
“ Rocchetta S.A. – Associazione Locale Nazionale Combattenti e Reduci
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: “Progetto interdisciplinare”
Breve descrizione/:
Valorizzare eventi storici di portata nazionale ed europea calati nelle realtà locali, dov’è presente l’Istituzione per recuperare le
proprie Radici e sviluppare il senso di appartenenza alla comunità nazionale.
Sono stati coinvolti docenti e allievi Scuola Primaria e Sec. di I° gr. di Candela e Rocchetta S. A.,testimoni di eventi locali occorsi
nel II conflitto Mondiale, famiglie degli alunni i rappresentanti delle sezioni locali delle Associazione Combattenti e Reduci,le
Amministrazione comunali locali per la manifestazione conclusiva del IV Novembre. I luoghi dove sono state svolte le attività
sono: le aule e i laboratori scolastici, la biblioteca d’Istituto,le biblioteche comunali e le Piazze cittadine di Candela e Rocchetta
S.A.. È stato dato spazio alla libera organizzazione delle attività nelle singole classi e, in base alle risorse, sono state effettuate
diverse esperienze didattiche con l’utilizzo di diversi linguaggi espressivi,compreso quello multimediale. Le metodologie utilizzate sono state per lo più quelle della ricerca-azione,del lavoro di gruppo e laboratoriale che hanno consentito l’interscambio
tra generazioni e il dialogo tra pari.L’attività ha consentito di aprire la scuola al territorio e di porsi come luogo di cultura che è
in grado di offrire un prodotto spendibile anche all’esterno della scuola. L’attività progettuale è stata svolta nella sua prima fase
da metà settembre al IV novembre.
La seconda fase si svolgerà dalla meta di marzo alla fine di aprile.
Le ore sono curriculari con una cadenza settimanale per 1 ore giornaliera dal lunedì al venerdì,con utilizzo dei criteri della flessibilità.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
La guerra e la pace attraverso immagini d’epoca, documenti,slogan pubblicitari – i conflitti mondiali- la patria e il senso del
dovere – il coraggio dei caduti di Candela e di Rocchetta S.A.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
L’uso e la produzione dei testi multimediali, sia nei laboratori d’informatica sia nelle biblioteche sia a casa di ogni alunno e di
tutti coloro che sono coinvolti nell’attività, ha consentito di raggiungere padronanza nell’uso di software specifici (PT,foto shop
e prodotti macromedia) finale la.
(Descrivere come viene promossa nella pratica didattica, la competenza “dell’utilizzare e produrre testi multimediali”, traducendola in
abilità e conoscenze.)
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Le competenze trasversali sono: 1)Saper leggere,saper decodificare,saper produrre nell’ambito dei diversi linguaggi
espressivi,convertendoli nel linguaggio multimediale; 2)la capacità di lavorare nel gruppo,ricoprendo ruoli diversificati e sviluppando senso di responsabilità; 3)sviluppare senso critico, creatività, abilità metacognitive.
Discipline coinvolte: Tutte
Eventuali media impiegati/utilizzati: Computer,televisione e videocamera.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Preventivamente sono stati raccolti materiali prodotti negli anni precedenti (cartelloni, ricerche storiche), si è proceduti a contattare gli ultimi testimoni di eventi bellici e i loro familiari per fermare sulla carta ciò che poteva essere perduto e consentire di
salvaguardare la memoria storica di Candela e Rocchetta S.A.
Forme e strumenti di valutazione (descrizione il più possibile dettagliata):
Il progetto ha previsto una valutazione interna che ha riguardato tutto coloro che hanno partecipato all’attività progettuale, a
carattere promozionale – orientativa, finalizzata all’ acquisizione di modelli di comportamento più maturi e responsabili e al
potenziamento di linguaggi espressivi privilegiati dai partecipanti al progetto stesso;e una valutazione esterna da parte della
collettività dell’Istituzione al fine di creare un ponte tra la realtà culturale formale e quella informale,base per un apprendimento
condiviso all’interno del territorio di Candela e Rocchetta S.A.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Sono stati prodotti testi cartacei che raccolgono le diverse esperienze delle classi coinvolte nel progetto: classi V della Scuola
Primaria e classi III della Scuola sec. di I° gr. con supporto MM.
152
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Punti di forza della proposta.
Coesione dei gruppi, originalità dei lavori proposti anche dai ragazzi e prodotti dal gruppo alunni – docenti – testimoni.
Punti di criticità della proposta.
Difficoltà nel reperire materiale storico locale e testimonianze legate all’esperienza della guerra che non sempre hanno reso
agevole il riconoscimento della veridicità storica degli accadimenti presi in esame.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Acquisite le informazioni in merito alle esperienze della guerra vissute da Candela e Rocchetta, si è proceduto a organizzare le
classi per gruppi di ricerca; si sono fissati incontri con i testimoni e/o loro familiari;si è poi proceduto alla raccolta,all’analisi,alla
comparazione e alla codificazione del materiale anche informatico e alla produzione nei diversi linguaggi espressivi di testi che
poi sono stati raccolti in uno schedario.Successivamente si è provveduto ad assemblare tutti i lavori su supporto magnetico in
attesa di procedere alla messa in essere di un Ipertesto.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Leggere testi di tipo diverso in vista di
scopi funzionali,legati alla individuazione del senso globale e/o le informazioni principali,
approfondendo le modalità tecniche
delle varie scritture per produrre vari tipi
di testi.
Utilizzo di Laboratorio di scrittura creativa
Utilizzo di Laboratorio d’informatica
Utilizzo di Laboratorio artistico espressivo
Conversazioni su episodi della vita sociale
Ascolto brani poetici e musicali.
Produzione di materiale vario, a
tema,anche su proposta degli stessi
alunni, con utilizzo di linguaggi espressivi loro più congeniali, e validi per la costruzione dell’ipertesto.
2. Essere in grado di comprendere i mutamenti legati allo scorrere del tempo
tramite le esperienze vissute, la lettura e
l’analisi dei documenti, la conoscenza
dei quadri sociali più significativi.
Osservazioni e analisi di immagini, persone e oggetti noti
Lavori di gruppo e individuali Conversazioni
Riprese fotografiche multimediali
Lettura documenti anche lapidei
Visite guidate presso biblioteche e
presso i monumenti ai caduti di Candela
e Rocchetta S.A.
Interviste
Produzione di materiale vario, a
tema,anche su proposta degli stessi
alunni e con utilizzo di linguaggi espressivi loro più congeniali, e validi per la costruzione dell’ipertesto.
3. Essere in grado di comprendere il
ruolo che ciascuno di noi riveste nella
piccola società locale e in quella più vasta nazionale
Conversazione
Raffigurazioni grafiche
Verbalizzazioni
Riprese fotografiche multimediali
Visione di DVD specifici,anche documentari e/o iniziative presenti sui siti specifici
Produzione di materiale vario,a tema, anche su proposta degli stessi alunni e con
utilizzo di linguaggi espressivi loro più
congeniali, e validi per la costruzione
dell’ipertesto.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Istituto Comprensivo di Lesina (FG)
Titolo: “Musicoterapia, “l’arte di comunicare” –
Progetto di integrazione disabili e/o disagiati”
Prof. Nicola Contegreco – Disciplina: Lettere
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: musico-terapista
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Breve descrizione/:
Utilizzare la musica, in modo sia attivo (fare) che passivo (ascoltare), per favorire l'integrazione di alunni con problematiche sia
di tipo sociale che psico-fisiche. La musica, dunque, come linguaggio alternantivo di comunicazione e relazione, nonché di
aiuto nel recupero e nella stimolazione di attività latenti
Il progetto, da svolgersi durante l’intero anno scolastico, sarà svolto da un musico-terapista qualificato, affiancato dal docente
di sostegno, in orario curricolare.
Il progetto sarà svolto con una seduta settimanale individualoe per disabile (per favorire il recupero delle attività latenti) e di
una seduta di integrazione con il gruppo classe ogni tre sedute individuali. Potrà essere svolto in aule, palestra, cortile.
Strumenti necessari: strumentario didattico Orff, tastiera elettronica, tappetini, lettore CD e DVD,cancelleria (fogli colori matite)
Metodologie: 1^ fase – Sedute individuali
Esplicitazione del percorso e coinvolgimento del nucleo familiare e docenti del gruppo-classe
Intervento individuale mirato al soggetto fruitore
Anamnesi del fruitore
Individuazione obiettivo specifico
Scelta dlla metodologia specifica
Attuazione dll’intervento
Verifica
2^ Fase – Intervento di integrazione ed inclusione del soggetto fruitore nel gruppo classe
Esplicitazione del percorso e coinvolgimento del gruppo classe
Analisi del gruppo c lasse
Individuazione obiettivo specifico
Scelta metodologia specifica
Attuazione intervento
Verifica in itinere
Monitoraggio dei risultati
Per raggiungere gli obiettivi specifici saranno utilizzati esercizi mediante l’uso dello strumentario Orff, tecniche di canto, respirazione e dizione, cellule ritmiche, nonché somministrazione passiva di musica volta a stimolare l’immaginario e ad evocare
emozioni e dialogo.
Obiettivi formativi /competenze:
Migliorare la comunicazione e la relazione sociale
Aumentare l’autostima
Motivare, stimolare e sostenere atteggiamenti di carattere affettivo ed emozionale disturbati
Migliorare la creatività e il potenziale intellettivo
Stimolare e sostenere il movimento dal punto di vista funzionale ed espressivo
Attivare processi di comunicazione non verbale
Contribuire a favorire la coordinazione motoria
Migliorare la propriocezione ed il controllo motorio
Migliorare la relazione del corpo con le persone, gli oggetti e lo spazio
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo:
Rispetto della diversità intesa come valore
Diverso utilizzo della voce e del proprio corpo
Favorire la comunicazione – le abilità cognitive – le abilità motorie – l’immaginazione e la creatività
Conoscere i linguaggi non verbali ed utilizzarli
Stimolare l’attenzione e la concentrazione
Scoprire i valori della vita – Aiutare il prossimo
Discipline coinvolte: Italiano, musica, educazione fisica.
Eventuali Media impiegati/utilizzati: WEB
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Gli esercizi e le attività svolte durante le sedute dal musico-terapista saranno oggetto di formazione per l’insegnante di sostegno, che potrà continuare le attività anche negli altri giorni.
Molti esercizi ed attività potranno subire adattamenti e modifiche a seguito delle evoluzioni in fase di terapia con l’allievo disabile.
Forme e strumenti di valutazione: Anamnesi individuale del disabile, colloqui, incontri, relazioni e griglie.
Eventuale raccolta di risultati in un prodotto finale:
Materiale video e fotografico, da proporre eventualmente in un convegno informativo di fine progetto, in accordo con le famiglie
Punti di forza della proposta.
Seduta individuale del disabile e successive integrazioni nel gruppo classe. Questa metodologia consente di creare un rapporto
empatico con l’alunno e consentirà di stimolare attività latenti e difficoltà cognitive e di relazione.
Punti di criticità della proposta: Mancanza della figura dello psicologo della scuole
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Scuola Primaria e dell’Infanzia “V. da Feltre” – Foggia
Titolo: “LA NOTTE DEI DIRITTI”
Prof. Anna Maria Stellacci Disciplina/e ITALIANO – Inglese – Storia
Collaborazioni con soggetti esterni:
Patrocinio del Comune di Foggia – Assessorato alla Legalità Sicurezza – Assessorato Politiche Sociali
Assessorato Cultura Sport Decentramento – Assessorato Pubblica Istruzione – Associazione Genitori "Vittorino da Feltre" – 3ª
Circoscrizione Comune di Foggia – Unicef – Polizia Postale – Vigili del Fuoco Comando Provinciale Foggia – Camera Minorile di
Capitanata – Scuola Media Statale Zingarelli – Scuole Comunali dell'Infanzia ("Don Milani", "Giovanni XXIII", "Gianni Rodari") –
Lega Ambiente – "Il Vangelo della Vita" – Solidaunia – Parrocchia S. Pietro – Parrocchia S. Paolo – Parrocchia Annunciazione –
Azione Cattolica diocesana – Associazione "S. Michele Arcangelo" pro bambini Chernobyl – Emergency – Associazione Consumatori Sezione di Foggia – Associazione "Libera"
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto Interdisciplinare inserito nel POF.
Breve descrizione/:
L'idea di dare un segnale forte di conoscenza e coscienza dei diritti dei cittadini-bambini nasce dalla sinergia tra insegnanti che
hanno lavorato e lavorano con grande motivazione ed entusiasmo alla tematica fortemente educativa e formativa della promozione dei diritti dei minori e operatori socio-culturali che da molti anni diffondono e approfondiscono con metodologia ludica
il tema dei Diritti dell'Infanzia e Adolescenza.
-La direzione e gli insegnanti della Scuola Elementare "Vittorino Da Feltre";
-Gli animatori del Lunabus, ludoteca itinerante dell'Associazione Cultura e Ambiente (e nello specifico Michele dell'Anno a cui si
deve l'idea de “La Notte dei Diritti” Giustina Ruggiero che lavora da anni in progetti di animazione teatrale e musicale);
-I genitori, ai quali è riconosciuto un ruolo fondamentale nella tutela e promozione dei diritti dei loro figli e che sempre sono
stati positivamente coinvolti;
-L’Ufficio Minori della Questura che si sta prodigando nel perseguire gli stessi obiettivi, e che si propone come una presenza
autorevole e "amorevole" col valore aggiunto di rappresentare al più alto grado la legalità, l'esercizio del diritto, l'istituzione in
cui avere fiducia e che si pone affianco dei cittadini e soprattutto, in questo caso, dei piccoli cittadini;
propongono alle bambine e ai bambini del Circolo e alle loro famiglie una manifestazione di forte impatto per la celebrazione
del Ventennale della storica Convenzione ONU del 1989, che stravolga tempi e luoghi della vita quotidiana di bambini e famiglie, e spinga al coinvolgimento attivo e alla riflessione. Nell’Auditorium della Scuola Elementare Vittorino Da Feltre, plesso di
Ordona Sud, dalle 20.00 alle 24.00, la scuola che si apre di sera, fino a tardi, è una novità per il nostro territorio, per bambini e
genitori insieme, per riflettere, divertendosi, su cose molto serie.
In questa occasione gli alunni e le insegnanti hanno realizzato mostre di lavori, momenti di animazione teatrale e musicale,
partendo dalle filastrocche di Tognolini sui diritti dei bambini, che hanno costituito lo stimolo per tutte le attività interdisciplinari curricculari, effettuate nel periodo precedente alla manifestazione.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Conoscere la CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DEI MINORI, in occasione del Ventennale della sua emanazione. L'idea di dare un
segnale forte di conoscenza e coscienza dei diritti dei cittadini-bambini nasce dalla sinergia tra insegnanti che hanno lavorato
e lavorano con grande motivazione ed entusiasmo alla tematica fortemente educativa e formativa della promozione dei diritti
dei minori e operatori socio-culturali che da molti anni diffondono e approfondiscono con metodologia ludica il tema dei Diritti
dell'Infanzia e Adolescenza. Gli alunni della Scuola Primaria Statale 10° Circolo "Vittorino Da Feltre", hanno già affrontato la tematica dei diritti con le maestre e con gli animatori del Lunabus negli anni scolastici 2008 e 2009. Le attuali terze A e B hanno
partecipato nell'anno scolastico 2008/2009 a un'iniziativa dell'Ufficio Minori della Questura di Foggia di sensibilizzazione sul
tema dei Diritti (incontri con esperti e approfondimenti in classe), risultando vincitori in un concorso indetto dal Ministero degli
Interni. Le bambine e i bambini delle attuali prima e seconda hanno lavorato sui Diritti nella Scuola dell'Infanzia Comunale "don
Milani" con gli stessi animatori del Lunabus, nel 2007, nel progetto "Storti e Diritti" che ha portato una mostra e uno spettacolo
in giro per Foggia con "L'Autobus dei Diritti".
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Gli alunni, attraverso questo percorso, hanno acquisito una maggior padronanza di se stessi, di controllo sui propri comportamenti in gruppo, rispetto delle regole, consapevolezza dei propri diritti e doveri, relazionalità positiva con i coetanei ed adulti,
sistematicità nel lavoro individuale e di gruppo.
Gli alunni hanno potuto sperimentare un modo divertente ed appassionante di svolgimento dell’attività didattica con la realizzazione di una manifestazione finale, anche mediante l’apporto innovativo dei nuovi linguaggi. A tal proposito è perseguito il
miglioramento delle competenze:
1. nell’uso della tecnologia multimediale;
2. nelle tecniche grafico-pittoriche e manipolative;
3. nella lettura e comprensione del testo;
4. nella fruizione e produzione di testi di vario tipo;
5.i n generale, nell’uso della lingua italiana.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo. Competenze
trasversali:
1.lettura espressiva;
2.sforzo mnemonico;
3.lettua del testo e costruzione scenica del prodotto;
4.produzione di disegni e cartelloni seguendo un percorso di lettura;
5.costruzione di sequenze;
6.acquisizione del metodo;
7.conoscenza dei diversi tipi di linguaggio;
8.lettura di immagini;
9.rappresentazioni grafiche con materiali poveri;
Attraverso compiti proposti in modo graduale dai più semplici ai più complessi, tali da migliorare l’autostima e la partecipazione
attiva di tutti i partecipanti, attraverso il gioco, la danza, il canto e il canale iconico, sono state veicolate conoscenze e competenze, favorendo anche il coinvolgimento fisico degli alunni, con lo scopo di rendere attraente e stimolante il compito.
Discipline coinvolte: Sono state coinvolte tutte le discipline curriculari in un’ottica interdisciplinare, tipica della scuola primaria.
Eventuali media impiegati/utilizzati: 1.macchina fotografica; 2.macchina da presa; 3.impianto di amplificazione; 4.video-proiettore; 5.audio-visivi di vario genere; 6.laboratori multimediali.
Gli alunni hanno sperimentato le potenzialità dei diversi media nella comunicazione, integrandola con altre forme di conoscenza più tradizionale.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Allestimento di banchetti con materiale divulgativo delle associazioni; esposizione di pensieri, disegni, libri di bambini, libri
della Sala Ragazzi della Biblioteca provinciale.
Attività di accoglienza e socializzazione con musica e danze.
STORTI E DIRITTI: i Diritti della Convenzione ONU letti, cantati e recitati dai bambini (con l’aiuto delle filastrocche di Bruno Tognolini e la fisarmonica e la voce di Michele e Giustina dell’Anno).
Interventi degli adulti amici: I poliziotti, le associazioni, i papà, le mamme, i nonni, gli assessori, il sindaco bambino e quello
“grande”, i vigili, i dottori… che hanno firmato un “Patto educativo di corresponsabilità”, un giuramento ufficiale su pergamena
controfirmato dai bambini.
Giochi grandi, giochi piccoli, giochi di gruppo, giochi musicali, giochi con i papà, con le mamme e con i nonni. Interventi di artisti amici dei bambini.
Forme e strumenti di valutazione (descrizione il più possibile dettagliata):
Valutazione a lungo termine del pieno sviluppo della persona umana.
Riconoscimento dei valori che rendono possibile la convivenza umana, manifestati nei corretti comportamenti scolastici, sociali
e familiari.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Allestimento di mostre con manufatti realizzati dagli alunni.
Realizzazione della manifestazione finale. Produzione di un DVD. Comunicati stampa.
Manifesti e locandine. Conferenza stampa.
Punti di forza della proposta.
Massiccia partecipazione di tutta la comunità scolastica, dei cittadini e delle associazioni del territorio.
Punti di criticità della proposta: Difficoltà nel reperire fondi per la realizzazione del progetto.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
157
5° C.D. San Lorenzo Maiorano – Manfredonia (FG)
Titolo: “Accadueo” … Dall’acqua, nell’acqua, per l’acqua, con l’acqua.
Ins. Lucia Guerra Disciplina/e Matematica-Scienze-Tecnologia/Informatica
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: già svolta/conclusa
Eventuali interazioni didattiche verticali: Classi Terze – Quarte di scuola Primaria
Collaborazioni con soggetti esterni: Associazione culturale ARTEDANZA (Esperto di attività espressive)
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto curriculare con ampliamento e completamento in tempi extracurriculari.
Breve descrizione:
L’intento è stato quello di perseguire importanti traguardi di “Cittadinanza attiva e consapevole” attraverso i canali didattici
preferiti dai bambini di oggi:
• computer con relative potenzialità multimediali ( software – Internet youtube, audiovisivi … )
• teatro/danza – pittura – musica
Docenti/allievi/altre persone, scuole, enti coinvolti
Inss: LUCIA GUERRA (referente)-ROSA GRANATIERO- CATERINA SANTUCCI
Alunni: delle classi terze – quarte Genitori: degli alunni impegnati
Esperti: di attività espressive (esterno) – di informatica(docente interno) – di biologia (un genitore)Enti: Comune di Manfredonia- Regione Puglia – Acquedotto Pugliese – Consorzio per la bonifica
della Capitanata.
Luoghi di effettuazione: Aule- palestra- laboratorio scientifico- laboratorio di informatica- aula Magna- Territorio -Teatro comunale.
Periodi/tempi di svolgimento::Il progetto è stato svolto dal mese di Novembre al mese di Maggio in 2 ore curricolari settimanali
ricavate dalla quota di flessibilità, grazie alla detrazione di 40 minuti da ognuno dei tre ambiti. A partire dal mese di Marzo,fino
a Maggio, è cominciata l’integrazione settimanale di 3 ore pomeridiane, per 10 incontri.
Genesi dell’iniziativa/proposta:
Le “Arti espressive integrate” come mediatore didattico eccellente per il conseguimento delle
Competenze chiave di cittadinanza.
Questa in pratica la motivazione alla base del nostro progetto
Trattare tematiche importanti attraverso i linguaggi tradizionali ha il limite di coinvolgere e motivare poco … allora abbiamo
deciso di puntare sull’utilizzo di mediatori didattici più convincenti ed efficaci in quanto canali preferiti ed utilizzati ormai dai
bambini nella loro quotidianità: computer, Internet, youtube, audiovisivi, teatro, danza...
Discipline coinvolte
Tutte le discipline dei quattro assi culturali, con predominanza di: Tecnologia – Informatica – Corpo movimento- Musica- Arte e
Immagine (Cfr. punto 5)
(In che modo viene salvaguardata l’ottica interdisciplinare e quale ruolo hanno le diverse discipline nell’ambito dell’attività proposta)
(Cfr. punto 5)
Eventuali media utilizzati: Internet –Youtube ( per ricerche, documentazioni, ispirazioni,) TV – Riviste
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Per un apprendimento realmente significativo ed efficace si sono progettate situazioni di apprendimento laboratoriali che favorissero il coinvolgimento di tutti i ragazzi e che li ponesse nelle condizioni ideali per sentirsi protagonisti attivi nelle varie fasi
del percorso progettuale.
Pratiche metodologiche impiegate:
- Esplorazione/investigazione libera e guidata – Espressione/comunicazione libera e guidata – Lavoro in autonomia, in piccoli e
grandi gruppi – Peer tutoring – Simulazione – Gioco di ruolo – Immedesimazione
Forme e strumenti di valutazione (descrizione il più possibile dettagliata):
La valutazione dell'apprendimento,avvenuta in situazioni formali e non formali, è stata strettamente correlata al complesso
delle attività svolte durante il processo di insegnamento-apprendimento, ed incentrata sugli obiettivi prefissati (cfr. punti 5-6-7)
In particolare i risultati sono stati valutati tenendo in considerazione il grado di raggiungimento dei seguenti aspetti:
comprensione della forte connotazione interdisciplinare delle forme di espressione e comunicazione
accoglimento della valenza educativa dell’esperienza laboratoriale avvenuta in un contesto di “Artiespressive integrate”
crescita in ordine a creatività, vivacità intellettuale, introspezione,sicurezza, autonomia, autostima
rafforzamento del desiderio di conoscere l’altro, di cooperare
manifestazione di volontà, impegno ed attivismo in dinamiche sociali (grazie alla trattazione di tematiche culturali-sociali).
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
I prodotti finali incentrati sulle arti espressive integrate ( recitazione, danza, musica, multimedialità, composizione di testi, e
molto altro), che tra l’altro hanno in pratica costituito “il percorso del percorso”, sono i seguenti:
• Rappresentazione teatrale pubblica presso il Teatro comunale di Manfredonia,dal titolo “Dall’acqua, nell’acqua, per l’acqua,
con l’acqua”
• Presentazioni/report in formato digitale e cartaceo dei percorsi vissuti
• Composizioni creative, copione, report in PowerPoint, stralci dello spettacolo.
Punti di forza della proposta.
• L’utilizzo della quota di flessibilità che ha consentito lo svolgimento di un percorso annuale sistematico, organico e completo
e non riduttivo ed approssimativo.
• L’entusiasmo e la motivazione dei bambini: le due ore settimanali erano attese freneticamente
• La partecipazione attiva di tutti i bambini, specie di quelli più deboli i quali,a causa di una scarsa autostima e a causa dei “più
bravi” hanno sempre limitate possibilità di sentirsi protagonisti.
Punti di criticità della proposta.
– La mancanza di fondi per pagare gli esperti: gli esperti che hanno collaborato al nostro progetto lo hanno fatto a titolo gratuito: questa situazione può costituire l’eccezione, non la regola.
Tematica dell’ “Acqua”con tutte le sue implicazioni
Nuclei d’ins./apprend.
Argomenti didattici affrontati
Discipline coinvolte
Prepariamoci per l’argomento: fil- La navigazione in Internet per effettuare ricerche, scaricare fil- Tecnologia/Informatica
mati, documenti, articoli
mati, documenti
Le forme dell’acqua
L’acqua nell’arte, nella danza, nella poesia, nella musica: giochi Arte e imm. – Corpo,
e composizioni creativo/espressive di tipo corporeo, musicale, movim. – Musica – Teclinguistico.
nologia – Informatica
-Lingua italiana
L’acqua nel nostro pianeta … nella Individuazione della presenza dell’acqua nel pianeta e negli
nostra vita
esseri viventi – Grafici rappresentativi I fenomeni legati all’assenza di acqua:”Siccità e desertificazione”- Composizione chimica dell’Acqua – Acqua potabile e
non potabile
Geografia
Matematica
Scienze
Informatica
L’acqua nella storia e nella religione Miti, leggende, riti, culti
Storia
Religione
L’acqua dove …
Individuazione delle varie forme di acqua presenti: nuvolepioggia- mare-laghi-fiumi-cascate-dighe
Visite guidate e viaggi d’istruzione nel territorio:
“Consorzio per la Bonifica della Capitanata” “Diga di Occhitto”.
Costruzione dei “Pali della pioggia” e movimento ritmico e coreografico
Geografia
Scienze
Tecnologia
Arte Immagine
Musica
L’acqua di chi è
L’acqua bene e diritto comune, di tutti e non di pochi: La carta Cittadin. E costituz.
europea dell’acqua… ma questo diritto viene rispettato? Ri- Scienze
flessioni etico-sociali
Geografia
Modifichiamo le nostre abitudini:
“Risparmiare acqua si puo’…anzi si
deve e noi lo faremo!”
“Fare qualcosa per noi e per gli altri
è bello… Fatelo anche voi!”
Riflessioni sulle abitudini domestiche relative al consumo Matematica
dell’acqua (emerse in seguito ad un’indagine), individuazione Cittadin. E costituz.
delle forme di spreco, formulazione di correttivi possibili da far Lingua italiana
diventare “abito mentale naturale”, impegno a perseguire
l’obiettivo e a divulgarlo pubblicizzando (slogan).
Grilli parlanti:
Allestimento di uno spettacolo teatrale dal titolo “Dall’acqua,
“Disseminiamo e predichiamo per nell’acqua, per l’acqua, con l’acqua” incentrato su filmati, testi e
convincere e sensibilizzare gli altri” danze a tema creati,canti (tra cui “We are the world” in lingua
inglese).
Arte e imm. – Corpo,
movim. – Musica
Lingua Italiana
Lingua straniera
Organizziamo l’evento
Realizzazione di inviti creativi con Microsoft Word e Publisher
“Diamoci da fare per pubblicizzarlo!”
Tecnologia
Informatica
Ricordiamo e raccontiamo l’evento: Realizzazione di presentazioni in PowerPoint
Report
Tecnologia
Informatica
“Educazione alla Cittadinanza attiva e consapevole”
Competenze traversali
COME Attraverso…
IDENTITA’
APPARTENENZA
CONSAPEVOLEZZA
AUTONOMIA
Sviluppo del senso di: autostima cooperazione –attivismo-autonomia –partecipazione – senso critico
Acquisizione di competenze: disciplinari – metodol./ operative – problem solving
– imprenditoriali – di orientamento
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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COMUNICAZIONE ED ESPRESSIONE CUL- Acquisizione di competenze comunicative ed espressive di vario tipo: letterario,
TURALE CONSAPEVOLI
musicale, motorio,psicomotorio, creativo manipolativo, mediatico, teatrale
SOCIALITA’
AFFETTIVITA’
INTEGRAZIONE
LEGALITA’
INTERCULTURA
Sviluppo di competenze sociali:
Senso civico- Rispetto dei ruoli e delle regole -atteggiamenti di condivisione e di
corresponsabilità – atteggiamenti di inclusione sociale attraverso il rispetto degli
usi e dei costumi di etnie diverse ed il riconoscimento di “pari dignita’ e diritti” per
tutti
SALUTE E BENESSERE
Sviluppo della consapevolezza di dover assumere atteggiamenti di salvaguardia e
tutela della propria ed altrui persona
CONOSCENZA-INTERPRETAZIONE-INTE- Avvio allo sviluppo di di competenze in ordine ai vari approcci disciplinari: linguiRAZIONE (del e con L’AMBIENTE FISICO- stico-comunicativo,
matematico-scientifico-tecnologico,
storico-socialeNATURALE E SOCIALE)
geografico,ecologico/ambient.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
– Migliorare la strutturazione dei rapporti interpersonali
– Utilizzare consapevolmente le molteplici forme espressive verbali e non per esprimere e comunicare idee, punti di vista, stati
d’animo, messaggi, argomenti.
– Sviluppare la capacità di comprendere la complessità del rapporto tra uomo e ambiente e di sapersi relazionare con esso
– Imparare a leggere e interpretare i fenomeni sociali e culturali
– Modificare il proprio comportamento per arginare o risolvere problemi
– Comprendere la necessità di diventare “Ambasciatori” di un messaggio di sensibilizzazione ad un problema
– Sviluppare una coscienza democratica: accettazione e rispetto (persone, idee, regole) tolleranza, solidarietà, apertura nei
confronti di culture diverse, rispetto e tutela della propria vita e di quella degli altri
– Cogliere la trasversalità e l’interdisciplinarità in un argomento
Descrizione di come viene promossa nella pratica didattica, la competenza “Utilizzare e produrre testi multimediali”,
traducendola in abilità e conoscenze
Conoscenze
Abilità
Conoscere le basi di utilizzo del computer per Utilizzare con diversi gradi di approfondimento i programmi necessari per la
trattamento testi, immagini, suoni
gestione di testi, immagini, suoni e filmati
Conoscere le funzioni principali, le potenzialità Utilizzare le conoscenze apprese per realizzare efficaci accattivanti ed esaucomunicative e le modalità di efficacia comuni- stivi presentazioni e report degli argomenti trattati e dei percorsi vissuti
cativa di un programma di presentazioni (Power
Point)
Conoscere le principali funzioni e comunicative Utilzzare Microsoft Word e Publisher per realizzare testi, brochures pubblicidi Word e Publisher
tarie, inviti,relativi all’esperienza
Conoscere i principali canali mediatici:
Utilizzare i browser (web – email – chat – socialnetwork ),
Internet e il Web nei suoi elementi principali e nei Effettuare ricerche utilizzando i principali motori di ricerca
suoi diversi aspetti
Documentarsi, visionare e scaricare filmati (Youtube- keepvid)
– Conoscere e riflettere sulle potenzialità “docu- Utilizzare il cellulare,oltre che come mezzo per comunicare, anche come
mentative” ed “informative” immediate del mezzo per documentare (foto, registrazione, video-riprese) e documentarsi
cellulare
( navigazione in Internet)
160
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
6° C.D. “Santa Chiara” – Foggia
Titolo: “Redazione giornale di Istituto”
Ins. Riccardo Pasquarella Area Disciplinare Antropologica.
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: Esperti giornalisti di giornali e televisioni locali.
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Attività laboratoriale di scrittura creativa.
Breve descrizione: Il Laboratorio intende far avvicinare i bambini a un codice linguistico tipico degli adulti, come il linguaggio
giornalistico, nella sua funzione informativa ed espressiva. Il percorso formativo si propone di far aumentare l’attenzione degli
alunni nella comunicazione riflettendo su ciò che si scrive, rendendo gli alunni più consapevoli del loro processo evolutivo e
artefici in prima persona del proprio apprendimento e arricchimento culturale.
Indicare chi, dove, come, quando, motivazione alla scelta del percorso: Il percorso formativo prevede il coinvolgimento di docenti interni alla scuola ed esperti giornalisti esterni, un numero di venti alunni, selezionati fra le classi quarte e quinte della
scuola primaria. Il laboratorio si svolge nell’aula multimediale, con l’ausilio di personal computer, lavagna interattiva, fotocamere e videocamere digitali, scanner. Gli incontri cominciano nel mese di ottobre e finiscono nel mese di maggio, con cadenza
settimanale, da due a quattro ore, in orario pomeridiano. Gli alunni compiono almeno una visita a una redazione di un giornale
di carta stampata e a una redazione televisiva. È prevista la pubblicazione di due numeri del giornale, uno nel mese di febbraio,
uno nel mese di maggio. Le attività didattiche hanno inizio già in orario curricolare antimeridiano, con la lettura, tre volte a
settimana, di un quotidiano regionale.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
1. La comunicazione giornalistica: funzione informativa- funzione espressiva 2. La stampa periodica: classificazioni 3. Come individuare le informazioni di un articolo di giornale 4. Le sezioni di un quotidiano (Editoriale / Informazioni generali / Pagina di
vita sociale / Spettacoli / Avvenimenti sportivi / Economia e finanza / Annunci economici / Rubriche / Cronaca) 5. Il titolo, l’occhiello, il sommario 6. La cronaca 7. L’intervista 8. La breve recensione 9. L’inchiesta.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Alla fine del corso gli alunni hanno acquisito l’uso di tecnologie multimediali e una maggiore capacità di esprimersi attraverso
la scrittura. Sanno distinguere le caratteristiche peculiari di un quotidiano da quelle di un settimanale o di altro periodico; riescono a riconoscere l’occhiello, il sommario, il titolo; l’editoriale, l’inchiesta, sanno scrivere una cronaca, progettare e condurre
un’intervista; realizzano indagini; sanno lavorare in gruppo e operare rispettando i diversi ruoli assegnati.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali sono raggiunte e in che modo: capacità di osservazione, analisi, critica; saper lavorare in gruppo; saper scrivere entro un certo numero di battute al p.c.
Discipline coinvolte: Italiano, inglese, geografia, storia.
Eventuali media impiegati/utilizzati: gli alunni sono portati a osservare quotidiani anche via web; stendere al p.c. articoli, interviste, recensioni; creare immagini grafico-pittoriche e multimediali tramite fotocamere digitali, rete internet, scanner; impaginare tramite apposito software; riprendere con videocamera digitale e pubblicare i filmati sul sito internet della scuola.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti: gli insegnanti coinvolti hanno avuto esperienze
nel campo della scrittura creativa e in quello del giornalismo; sanno usare le tecnologie utilizzate nel corso.
Forme e strumenti di valutazione (descrizione il più possibile dettagliata):
per la valutazione vengono utilizzati questionari a risposta aperta; si testa sul campo la capacità di utilizzare le tecnologie utilizzate nel corso; si impagina il giornalino.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: tipologia e caratteristiche del prodotto, eventuale diffusione, presentazione, ecc.:
Vengono stampati e diffusi all’utenza della scuola due numeri del giornalino, che vengono presentati in conferenza stampa alla
fine dell’anno scolastico. I numeri del giornalino sono pubblicati anche via web e spesso partecipano a specifici concorsi per
giornalini scolastici
Punti di forza della proposta.
a. Imparare ad esprimersi in modo formale e corretto; b. Acquisire l’uso di tecnologie multimediali; c. Saper lavorare in squadra.
Punti di criticità della proposta.
a. I bambini spesso non possiedono i mezzi multimediali e non possono continuare ad utilizzarli fuori della scuola; b. spesso non
proseguono l’esperienza nella scuola media.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
I bambini compiono un percorso che li vede crescere, aumentando la loro capacità critica, la loro attitudine di stare insieme e la
loro abilità nell’usare le tecnologie multimediali.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
161
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
• promuovere la produzione di testi e
immagini anche con l’uso di tecnologie
multimediali; • aumentare l’attenzione degli alunni
nella comunicazione riflettendo su ciò
che si scrive; • sviluppare la capacità di leggere, comprendere e comunicare le connessioni
tra i fatti che accadono nel proprio ambiente di vita e il mondo;
• lavorare con altri per raggiungere uno
scopo, valorizzare gli apporti di
ognuno, operare scelte, esprimere pareri, comunicare;
• saper partecipare in modo costruttivo
alla vita scolastica e sociale.
32. Osservazione e analisi di quotidiani e
riviste locali e nazionali; visita presso
redazioni di giornali o televisioni; cimentarsi nella stesura di articoli di
vario genere;
33. suddivisione dei compiti in modo da
simulare l’organizzazione di una vera
redazione;
34. stesura di articoli, interviste, recensioni;
35. visita a redazioni giornalistiche presenti sul territorio, sia della carta
stampata che televisive;
36. creazione di immagini grafico-pittoriche e multimediali;
37. impaginazione tramite apposito software.
Giochi; questionari; esercizi; scrittura di
recensioni, articoli di cronaca, interviste;
colloqui orali per accertare gli apprendimenti degli obiettivi svolti.
162
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
ITAS “G. Deledda” – Lecce
Gruppo BR-LE
Province di Brindisi
e Lecce
ITAS “G. Deledda” – Lecce
Titolo: “Dall’esperienza alla scrittura per la scena”
Prof.ssa TUNDO Maria Elisabetta Disciplina Sostegno
Prof.ssa Prof.ssa D’Arienzo Daniela Disciplina Ed. Fisica
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X già svolta/conclusa
Eventuali interazioni didattiche verticali: X Università
Collaborazioni con soggetti esterni:
Università del Salento, Associazione “Telateatro” di Lecce, “Dark Camera” di Roma
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione
La proposta consiste in un seminario che prevede un percorso di studio ludico su due autori salentini: Girolamo Comi e Vittorio
Bodini. Dopo la lettura delle poesie dei due poeti a cura dei docenti di italiano, gli studenti saranno guidati alla selezione di alcuni versi e all’integrazione di brevi componimenti personali che esprimano le sensazioni provate durante gli esercizi corporei
svolti nel laboratorio pomeridiano.
Il corpo, lo spazio, il tempo e la voce vengono esplorati e messi in relazione attraverso movimenti liberi e guidati, improvvisazioni, giochi teatrali, esperienze di contatto ponendo l’attenzione ai diversi piani di espressività.
I materiali e i suoni usati stimolano le diverse qualità di percezione del movimento.
Si userà l’attività teatrale come linguaggio, come mezzo di conoscenza e trasformazione della realtà interiore, relazionale e sociale.
Chi? – N. 20 Alunni provenienti da classi diverse.
• Studenti diversamente abili, non oltre un terzo del numero totale di partecipanti
• N. 10 Studenti universitari anche diversamente abili
Il laboratorio è condotto da due esperti di teatro, coadiuvati da un esperto in informatica multimediale di Roma.
Dove? Aula, palestra, teatro.
Come? Improvvisazioni, studio fonetico della voce, esercizi corporei.
Quando? Da gennaio a maggio, due incontri settimanali di due ore pomeridiani oltre l’impegno in orario curriculare a discrezione del docente di italiano per ogni classe coinvolta.
Perché? Il teatro è particolarmente indicato per l’ integrazione dei diversamente abili. Non un terreno di dimostrazione di abilità,
ma un luogo dove mettere in gioco sentimenti e la capacità insita in ognuno di noi di esprimere poesia per ridurre gli handicap.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
– Poesie di Comi e Bodini, La cultura salentina, L’inclusione a scuola
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
163
Quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo: Sono tutte competenze trasversali
Discipline coinvolte: Educazione fisica, italiano, storia, sostegno.
Eventuali media impiegati/utilizzati:
In ogni lezione di laboratorio uno studente effettuava le riprese video che venivano inserite in un blog creato appositamente.
In tempo reale, tramite skype, l’informatore multimediale, visionava i filmati dando consigli e suggerimenti. Inoltre gli studenti
potevano collegarsi al sito lasciando i loro commenti sull’esperienza vissuta.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Gli insegnanti coinvolti partecipano agli esercizi del laboratorio
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
A fine maggio lo spettacolo “Io son poeta! Scrivo e come vivo vivo!” è stato rappresentato presso gli spazi esterni della scuola.
È stato replicato presso il teatro Paisiello di Lecce nell’ambito della rassegna “Teatro in jeans” e in occasione del “Festival del
Teatro Antico” a cura della Provincia di Lecce presso gli scavi archeologici di Vaste.
Lo spettacolo realizzato anche nel precedente anno aveva ricevuto il terzo premio nel concorso nazionale indetto dal MIUR in
collaborazione con l’Agiscuola.
Punti di forza della proposta.
– Consulenza di esperti del settore
– Sensibilità del Dirigente Scolastico verso i temi dell’inclusione e dei linguaggi alternativi
– Appoggio del Consiglio degli studenti universitari
– Riconoscimenti da parte di enti esterni
– Blog in tempo reale
Punti di criticità della proposta.
• Scarsa ricaduta sul curricolo
• Scarso coinvolgimento del resto dei Consigli di Classe
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Il laboratorio di teatro sociale è ormai un appuntamento che dura da sette anni. Molti dei ragazzi diversamente abili e non attendono con impazienza l’avvio dello stesso. Anche per coloro che entrano a far parte del gruppo per la prima volta, superato
l’imbarazzo delle prime lezioni, entrano talmente in empatia con ognuno dei compagni da diventare una sola entità. Lo spettacolo finale prende forma solo gli ultimi quindici giorni e la performance è spesso caratterizzata da improvvisazioni da parte
dei ragazzi che vivono il palcoscenico come uno spazio giocoso delle emozioni vissute tra di loro nei mesi precedenti in modo
molto naturale. Non devono imparare lunghi versi o dialoghi ma solo esprimere il loro vissuto attraverso il linguaggio corporeo.
Il messaggio che trasmettono è forte perché rompe le barriere dei pregiudizi e degli schemi sociali scontati per lasciare spazio
alla voce del loro cuore accompagnata da musiche ben scelte e da frammenti di poesie selezionate.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
1.Leggere, comprendere e interpre- Lettura delle poesie di Comi e Bodini;
tare un testo poetico operando col- analisi e riflessioni personali;
legamenti tra le tradizioni culturali elaborazione dei testi;
locali
rappresentazione di alcuni versi attraverso l’improvvisazione teatrale.
2. interpretare il proprio ruolo auto- Esercizi corporei; momenti di confronto e riflesnomo nel gruppo
sioni di gruppo.
3. essere consapevole del valore so- Esercizi vari.
ciale dell’attività, del rispetto dell’altro e della sua diversità.
Modalità di verifica
Riprese delle improvvisazioni.
Analisi degli interventi spontanei;
Analisi delle performance di ogni singolo alunno e del gruppo.
Titolo: “Progetto giovani 2009. Integrazione e reciprocità tra sé,
gli altri e il territorio”
Prof.ssa Basurto Irene Disciplina/e: Disegno e storia dell’arte
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto curricolare
Breve descrizione
Le nostre città, sempre più spesso deturpate nelle espressioni più belle dell’arte e della cultura, denunciano l’ansia di trasgressione di molti adolescenti dissennati, dalla loro richiesta di senso. Valori, leggi, norme,regole sono la risposta alla loro richiesta…
per poter trasgredire. La finalità è quella di promuovere, attraverso percorsi informativi-formativi, l’educazione alla legalità, al
rispetto e l’amore per l’ambiente. Come linguaggio sarà utilizzato il murales da realizzare in strutture comunali di importanza
culturale da recuperare.
164
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Chi?: Il progetto vede coinvolta una moltitudine di soggetti ed enti:
alunne della terza e quinta classe dell’indirizzo generale dell’ITAS “G. Deledda”;
studenti di altre scuole superiori della città;
n. 1 docente referente del progetto;
funzione strumentale per la dispersione e il disagio;
membri della Delegazione FAI di Lecce;
studenti dell’università del Salento – facoltà di Beni Culturali;
studenti e docenti dell’Accademia di Belle Arti;
docente universitario.
Il progetto si compone di tre fasi:
PRIMA FASE: presentazione del progetto alle scuole. Richiesta di adesione. Produzione in aula di murales su compensato 100x70
cm da parte degli studenti di ciascun istituto. Tema: “La mia città”. Una commissione composta da studenti dell’Accademia di
Belle Arti e della Facoltà di Beni Culturali, da un docente universitario, dai rappresentanti delle istituzioni competenti e da membri della Delegazione FAI di Lecce valuterà i lavori al fine di scegliere quelli che verranno riportati sui muri della città, previa
autorizzazione delle autorità comunali.
SECONDA FASE: corsi formativi- informativi, incontri e conversazioni con esperti per l’acquisizione di tecniche e materiali
dell’arte murale con la collaborazione degli studenti dell’Accademia.
TERZA FASE: Realizzazione dei murales scelti dall’apposita commissione in spazi destinati dalle autorità comunali.
I soggetti coinvolti in tutte le fasi del progetto Allestimento di una mostra finale in cui saranno esposti i progetti, presentata la
relativa documentazione laboratoriale e tutti i graffiti/murales prodotti nella prima fase.
Dove? Laboratorio creativo della propria scuola, aule di incontro tra scuole diverse, luoghi scelti per i murales.
Come? Suddivisione delle classi in gruppi. Progettazione e realizzazione di murales su formato ridotto.
Quando? Orario curriculare: ore di disegno.
Perché? Il progetto è stato proposto dal FAI per educare le nuove generazioni al rispetto per l’ambiente.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
• Beni culturali della propria città;
• storia e tradizioni del Salento;
• tecniche dei murales e graffiti.
Elenco delle competenze:
• Comprensione di messaggi e trasmessione utilizzando il linguaggio visivo mediante murales;
• Elaborazione e progettazione di un murales;
• Organizzazione del proprio apprendimento utilizzando varie forme di informazione e di formazione (monumenti, testi scritti,
dipinti ecc.)
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Il lavoro di gruppo, all’interno del quale è stato promosso il “peer tutoring”, consente di raggiungere le seguenti competenze
trasversali:
• Imparare ad imparare, avendo consapevolezza del proprio processo di apprendimento, acquisendo ed elaborando nuove
conoscenze ed abilità.
• Tradurre le idee in azioni, pianificando e gestendo il progetto al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Discipline coinvolte Disegno e storia dell’arte.
Forme e strumenti di valutazione:
Si fara riferimento a:
• rapporto tra progetto e processo formativo, tra gli obiettivi dichiarati e quelli via via conseguiti;
• opinioni e giudizi di tutti i partecipanti;
• attività dei gruppi di lavoro e loro prodotti.
Metodi di valutazione:
• osservazione costante su schede strutturate;
• discussione per il confronto di idee, conoscenze...
I prodotti sono sottoposti alla valutazione di una commissione esterna composta da esperti.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: Murales.
Punti di forza della proposta.
• Metodologie usate (peer tutoring, attività di laboratorio)
• Valutazione ad opera di esperti esterni.
Punti di criticità della proposta.
- finanziamenti limitati.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Il progetto è ancora in progress. Sono state realizzate la prima e quasi tutta la seconda fase. Alta è stata la motivazione degli
studenti che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con altre realtà del territorio e con esperti d’arte. Hanno appreso nuove
tecniche e avranno la possibilità di realizzare due murales nello spazio assegnato dal Comune di Lecce, in quanto dei cinque
prototipi presentati, la commissione esterna ne ha scelti due.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
165
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. uso di tecniche murali
Analisi di lavori svolti
Opinioni e discussioni
Ricerca personale sotto la guida dell’insegnante.
Realizzazione prodotti in scala e
Riproduzione di opere con il tutoraggio degli studenti su muro
dell’Accademia
2.
Comunicazione
Analisi storica e culturale della città;
Discussioni;
lettura e analisi di monumenti storici e leggende legate al questionari.
territorio;
Titolo: “L’insegnante multimediale – La LIM in classe per tutti”
Prof. MAURIZIO MOLENDINI Disciplina SOSTEGNO AREA SCIENTIFICA
Collaborazioni con soggetti esterni: CSH Aradeo, CSH Casarano, CSH Lecce, Esperti esterni
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione
Formazione docenti di classi prime sull’uso delle nuove tecnologie (in particolare la LIM) per lo sviluppo dei contenuti e per la
conduzione dell’attività in classe. Approfondimento degli aspetti teorici, comunicativi e pedagogici implicati nell’uso della lavagna interattiva, compresa la progettazione e la realizzazione di Learning Object. Uso consapevole di strumenti digitali, al fine di
realizzare un apprendimento condiviso e una migliore integrazione degli alunni disabili. Progettazione e realizzazione di contenuti didattici digitali, utilizzando diversi linguaggi non verbali.
Docenti: CdC di 5 classi prime; curricolari, specializzati, funzioni strumentali
Allievi: 1 A Biologico – 1 B Biologico – 1 C Biologico – 1 A Generale – 1 B ERICA
Centri:Centri Servizi Handicap di Lecce, Aradeo e Casarano. Centro Territoriale di Supporto per favorire l’utilizzo delle Nuove
Tecnologie alle persone disabili nella Provincia di Lecce.
Azienda: Edinform S.p.a. di Lecce.
Docenti esperti: Vittoria Paiano; Antonino Giuffrida; Damiano Longo
Luoghi: auditorium – aule delle classi indicate in precedenza
Motivazione alla scelta del percorso: L’uso delle nuove tecnologie a scuola ha trasformato la relazione comunicativa tra studenti
ed insegnanti, modificando gli stili di apprendimento, le strategie formative e le metodologie educative. Tra le tecnologie emergenti in ambito educativo, la Lavagna Multimediale Interattiva (LIM), insieme all’utilizzo di linguaggi non verbali, introduce un
potenziale di innovazione radicale per la didattica e la comunicazione formativa. Tali tecnologie diventano risorse per tutta la
classe e di riflesso strumenti per una migliore integrazione degli alunni con disabilità.
Articolazione del progetto:
• 1a fase (set 08 – ott 08) – Formazione docenti di classi prime sull’uso delle nuove tecnologie (in particolare la LIM) per lo sviluppo dei contenuti e per la conduzione dell’attività in classe.
• 2a fase (nov 08 – dic 08) – approfondimento degli aspetti teorici, comunicativi e pedagogici implicati nell’uso della lavagna
interattiva, compresa la progettazione e la realizzazione di Learning Object.
• 3a fase (feb 09 – mar 09) – uso consapevole di strumenti digitali, al fine di realizzare un apprendimento condiviso e una migliore integrazione degli alunni disabili.
• 4a fase (set 09 – dic 09) – progettazione e realizzazione di contenuti didattici digitali, utilizzando diversi linguaggi non verbali,
come ad esempio il fumetto animato. Uso del web streaming.
Ogni fase del progetto ha avuto una ricaduta didattica sulle classi coinvolte: tutti i docenti hanno colto l’opportunità offerta
dalle nuove tecnologie per proporre ai loro alunni attività più efficaci e coinvolgenti.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
• Introduzione alla LIM
• Funzioni avanzate della LIM nella didattica multimediale/multimodale
• Progettazione e sperimentazione di percorsi didattici innovativi
• Progettazione e realizzazione di Learning Object
• Progettazione e realizzazione di contenuti didattici digitali con il sw della lavagna
• Uso consapevole di vari SW didattici e mappe concettuali
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
L’uso delle nuove tecnologie e dei diversi contenuti digitali nella didattica ha facilitato il percorso educativo didattico. Nei docenti ha stimolato una riflessione sulle metodologie innovative impiegate, mentre negli alunni, innalzando la soglia di attenzione, ha favorito la partecipazione e l’inclusione
166
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Docenti: Facilitare il passaggio da una didattica tradizionale ad una multimediale/multimodale che consenta di cogliere le opportunità che le TIC offrono per una attività più efficace e coinvolgente.
Alunni: Aumentare l’attenzione, la partecipazione e la motivazione dell’intera classe, ma soprattutto migliorare la comunicazione in classe, stimolando la partecipazione degli studenti attraverso l’uso di una varietà di contenuti multimediali (testi, immagini, video, etc.) nella didattica.
Discipline coinvolte
Tutte le discipline dei corsi di studi indicati in precedenza. In particolare alcuni docenti (Italiano, Musica, Inglese, Matematica,
Laboratorio di Economia) hanno collaborato in attività relative ad un percorso comune.
Eventuali media impiegati/utilizzati: Ogni aula è dotata di strumenti digitali (Lavagna Interattiva Multimediale, computer, video
proiettore, SW didattici, etc..)
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
La formazione si svolgerà con la modalità “imparo facendo”: I Corsisti, a partire dai contenuti da loro posseduti sulle discipline
di competenza, saranno aiutati ad analizzarli e a predisporli, per essere utilizzati in un ambiente digitale dotato di LIM, rispettando le esigenze specifiche di tutti gli alunni compresi quelli con disabilità (esempi di didattica multimodale). Si potranno organizzare simulazioni, sia di docenza, che di comunicazione e di verifica, con la possibilità di valutare i materiali prodotti per le
attività con la LIM, il loro passaggio verso le singole postazioni degli studenti e la loro adeguatezza in termini di accessibilità e
fruibilità.
Forme e strumenti di valutazione:
Ogni docente che ha partecipato al corso di formazione ha prodotto materiale didattico relativo alla propria disciplina che ha
poi utilizzato in classe.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Repository con contenuti digitali su alcune piattaforme (Kayros, Lavagne Interattive)
Punti di forza della proposta.
Integrazione facilitata di nuove tecnologie nella didattica in classe; aumento dell’attenzione, della motivazione e del coinvolgimento degli studenti; miglioramento della comunicazione in classe.
Punti di criticità della proposta.
Docenti legati ad una didattica più tradizionale.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
1. Tecnico-Pratiche
Utilizzo di varie applicazioni
2. Comunicativa
Utilizzo della lavagna interattiva
Modalità di verifica
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
167
I.I.S.S. “Antonietta De Pace” – Lecce
Titolo: “Angeli di pietra. Omaggio a Vittorio Bodini, poeta salentino”
Prof. Francesco De Vincentis Disciplina: Linguaggio Audiovisivo
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …:
Progetto: Letteratura e Multimedialità
Progetto comunicazionale per valorizzare e avvicinare sempre più la cultura e la letteratura al mondo dei giovani studenti
Breve descrizione
L’Istituto De Pace ha accolto con coraggio la sfida formativa dello studio della cultura del territorio, progettando una strategia
che sappia utilizzare la forza comunicativa ed espressiva del linguaggio audiovisivo e multimediale, in una dimensione trasversale alle aree disciplinari, per divulgare, diffondere e radicare efficacemente questi valori agli studenti.
Obiettivi
Q. Costruire uno schema di lavoro redazionale e laboratoriale, funzionale allo scopo comunicativo e multimediale.
R. Formare gruppi di lavoro per operare in autonomia nelle diverse fasi operative: ideazione e sceneggiatura, piano di lavorazione, organizzazione delle attività operative e di equipaggiamento tecnico, regia, fotografia, riprese audio-video, scenografia, costumi e processo di montaggio
Spazi e risorse
– Attrezzature informatiche, audio e video, del laboratorio audiovisivo.
– Laboratori del settore moda per la ricerca di costumi e di supporto sartoriale.
Laboratori del settore grafico per l’elaborazione digitalizzata di immagini, caratteri e testo
Monte orario
L’attività progettuale coinvolge quattro discipline:
Linguaggio Audiovisivo, Tecnica Registrazione Audio, Ripresa e Montaggio Video. Totale monte orario: 100 ore.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
Poeti, prosatori, storici, pittori e scultori che hanno fissato i punti cardinali della cultura salentina del ‘900, sono i protagonisti di
un’apertura istituzionale che conferma la necessità e l’importanza di dedicare un’attenzione sempre più qualificata agli autori
del territorio. Fare Salento nelle scuole significa, difatti, percorrere gli itinerari culturali legati alle opere letterarie di Bodini,
Comi, Pagano, Don Tonino Bello, o lasciarsi trasportare dalle sollecitazioni artistiche di Geremia Re e Agesilao Flora. Esempi eccellenti che ci conducono alla conoscenza e alla promozione di una civiltà, creativa e poetica, qual è quella salentina.
L’Istituto De Pace ha accolto con coraggio la sfida formativa dello studio della cultura del territorio, progettando una strategia
che sappia utilizzare la forza comunicativa ed espressiva del linguaggio audiovisivo e multimediale, in una dimensione trasversale alle aree disciplinari, per divulgare, diffondere e radicare efficacemente questi valori agli studenti.
Pensiamo sia irrinunciabile, proprio tra i banchi di scuola, l’incontro con gli autori conterranei che hanno offerto un elevato
contributo alla storia della civiltà letteraria, affinché nei giovani studenti si sviluppi un inevitabile orgoglio “identitario” e, con
esso, la consapevolezza della partecipazione a forme culturali e d’arte in cui la “provincia” smette di svolgere un ruolo marginale, diventando produttrice di differenze utili all’ampliamento del dibattito letterario, artistico e civile
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Obiettivi formativi
• Valorizzare l’intuizione, l’immaginazione e l’intelligenza creativa.
• Potenziare l’operatività nella composizione di un elaborato visivo che corrisponda a criteri di comunicazione.
• Comporre per immagini.
• Rafforzare fiducia e capacità operative nella realizzazione di un cortometraggio cinematografico.
• Utilizzare i linguaggi del cinema, della letteratura, della storia dell’arte, del design, della pubblicità
– Prendere coscienza dell’apporto dato dagli autori salentini alla conoscenza della nostra terra e ai suoi valori.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
– Realizzare un progetto comunicazionale per valorizzare e avvicinare sempre più la cultura e la letteratura al mondo dei giovani studenti
– Potenziare le abilità linguistiche e suscitare un orgoglio “identitario” nei giovani lettori
– Sperimentare una strategia che utilizzi la forza comunicativa ed espressiva del linguaggio audiovisivo e multimediale, in una
dimensione trasversale alle aree disciplinari, per divulgare, diffondere, radicare efficacemente il patrimonio culturale e letterario del Salento
Discipline coinvolte: L’attività progettuale coinvolge quattro discipline:
Linguaggio Audiovisivo, Tecnica Registrazione Audio, Ripresa e Montaggio Video.
Totale monte orario: 100 ore.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Forme e strumenti di valutazione:
Durante il percorso formativo, ogni singolo proporrà:
- ex ante un test d’ingresso per valutare le conoscenze di ogni singolo/a corsista,
- in itinere i/le corsiste saranno monitorate per accertare le conoscenze e competenze raggiunte sino a quel momento
- ex post, una prova di valutazione delle conoscenze e competenze sviluppate, decidendo in maniera discrezionale la tipologia
delle stesse e prove di simulazione pratica. Alla fine dell’intero corso, i corsisti sosterranno due prove: una orale, sui fondamentali contenuti del progetto ed una pratica, per la realizzazione di un manufatto originale.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: Cortometraggio in DVD
Punti di forza della proposta.
L’azione didattica è rivolta agli allievi delle classi 3^-4^-5^ del Settore Audiovisivo, in coerenza con il percorso formativo e in
relazione con gli obiettivi da raggiungere.
Essa è finalizzata a creare le condizioni per nuove competenze tecniche professionali specifiche nella progettazione, sviluppo e
lavorazione del prodotto audiovisivo, promovendo l’utilizzo delle tecnologie informatiche indispensabili a una maggiore e più
diffusa professionalità.
Al termine dell’azione didattica, gli allievi avranno raggiunto non soltanto le capacità tecniche necessarie per operare sulla
progettazione, sviluppo e produzione audio e di illuminazione, ma anche le conoscenze sufficienti sulle modalità di costituzione di star-up e gestione di una propria impresa.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Queste forme di esperienza comunicativa rappresentano, meglio di altre, delle valide forme di contrasto alla dispersione e
al disagio scolastico, di miglioramento del successo formativo, sia nella percezione che nell’esecuzione, in quanto capaci di
attivare fenomeni, esperienze e comportamenti che consentono una migliore socializzazione, lo sviluppo di lingua e linguaggi
funzionali e valori di cittadinanza attiva, nel rispetto delle regole e dello stile cognitivo ed espressivo di ciascuno.
La pratica del laboratorio, realizzata con studenti della stessa o di classi diverse, che progettano insieme, determina un’interazione creativa finalizzata a pervenire ad un prodotto finale e, soprattutto, alla consapevolezza del percorso compiuto. L’interdisciplinarità e la cooperazione aprono un dialogo tra i vari ambiti e già alle prime lezioni gli allievi possono confrontarsi tra loro
e iniziare una collaborazione efficace sulla base di un intento comune.
L’immagine, il suono, la parola, il ritmo, rappresentano strumenti completi di esplorazione del vissuto dell’uomo investendo:
• la dimensione interiore;
• il corpo come insieme bio-psico-dinamico;
• le relazioni umane;
• la conoscenza del contesto culturale, storico e ambientale in cui si trova;
• i linguaggi ed i sistemi simbolici;
• gli strumenti tecnologici.
I partecipanti hanno evidenziato livelli di partenza assai eterogenei di conoscenze e competenze.
Hanno perciò fruito di interventi di omogenizzazione e della costante azione di monitoraggio, volti a rilevare il grado di motivazione e di soddisfazione durante il percorso e ad assicurare il successo dell’azione formativa. L’approccio didattico utilizzato è
stato quello comunicativo; l’azione formativa ha consentito agli allievi di riorganizzare i contenuti teorico-pratici, attraverso una
azione guidata protesa al fare, che ha favorito la partecipazione attiva e l’apprendimento delle diverse problematiche affrontate.
Il programma d'insegnamento ha puntato su una polivalenza metodologica, partendo dalla riorganizzazione integrata dei
contenuti teorici e pratici. L'intervento formativo, in relazione agli obiettivi da raggiungere, ha previsto diverse situazioni didattiche: lezioni pratiche, simulazioni operative, ricerca, problem solving, project work, formazione sul campo (action learning).
La realizzazione di un cortometraggio sulla poesia salentina del ‘900 ha coinvolto i ragazzi e rafforzato la cultura letteraria, di
cogliere le potenzialità della didattica audiovisiva e della diffusione attraverso le tecnologie multimediali.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Saper utilizzare i saperi multidiscipli- Uso dei linguaggi e delle tecniche della comunari
di
ambito
linguistico, nicazione audiovisiva, con particolare riletterario,tecnologico e organizza- guardo al cinema e alla televisione
tivo per operare autonomamente
nei processi in cui è coinvolto
Alla fine dell’intero corso, i corsisti sosterranno due prove: una orale, sui fondamentali contenuti del progetto ed
una pratica, per la realizzazione di un
manufatto originale.
Saper realizzare un prodotto audiovisivo, con autonomia operativa e
competenza, intervenendo nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione
sistemica
Alla fine dell’intero corso, i corsisti sosterranno due prove: una orale, sui fondamentali contenuti del progetto ed
una pratica, per la realizzazione di un
manufatto originale.
Formare gruppi di lavoro per operare in autonomia nelle diverse fasi operative: ideazione e
sceneggiatura, piano di lavorazione, organizzazione delle attività operative e di equipaggiamento tecnico, regia, fotografia, riprese
audio-video, scenografia, costumi e processo
di montaggio
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
169
S.S. 1°grado “Ascanio Grandi” – Lecce
Titolo: RASSEGNA CINEFORUM 2009-2010
“I RAGAZZI E IL CINEMA: DALLA FANTASIA ALLA REALTA’”
Prof. Ancona Maria Rita e Caione Maria Concetta — Disciplina: Lettere
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: nessuna
Collaborazioni con soggetti esterni: Operatori del Sert – ASL Lecce – Gestori sale cinematografiche citta’ di Lecce – Altri luoghi
idonei presenti sul territorio
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: PROGETTO INTERDISCIPLINARE
Breve descrizione:
Il Progetto Cineforum, attuato ormai da diversi anni nel nostro istituto, propone – nell’arco dell’anno scolastico – agli allievi delle
classi prime, seconde e terze la visione, l’analisi interpretativa e la discussione, relative a due o tre film selezionati dai referenti
del progetto per la loro importanza artistica e per le tematiche affrontate (storiche, sociali, ambientali, letterarie…)
Motivazione
Offrire agli adolescenti gli strumenti culturali necessari ad orientarsi nel mondo della comunicazione in generale ed in una
forma particolare di comunicazione qual è quella cinematografica, che si serve di linguaggi espressivi e di tecniche narrative
articolate e complesse ma coinvolgenti e capaci di sviluppare capacità di lettura ed interpretazione della realtà affatto nuove ed
efficaci.
Offrire agli studenti una occasione importante per la maturazione delle capacità critiche di valutazione di un testo filmico e di
un’opera d’arte in generale; offrire opportunità e luoghi idonei al confronto di idee e punti di vista.
Destinatari: Tutti gli allievi delle classi prime, seconde e terze (circa 680 alunni)
Docenti coinvolti
- due docenti referenti del Progetto; Insegnanti di Italiano, Storia, Geografia, Cittadinanza e Costituzione;
• Insegnanti di Musica e Arte
Durata
La Rassegna, di durata annuale, prevede due o tre incontri rispettivamente per gli allievi delle classi prime, delle classi seconde,
delle classi terze.
Il Progetto attualmente si svolge nelle ore curricolari. Per ogni ordine di classe le attività di Cineforum occupano un monte
orario di n.25 ore circa (preparazione, visione film, discussione, attività di classe e interclasse..)
Luoghi
• Sale cinematografiche di Lecce; Auditorium città di Lecce.
• Aula Magna dell’Istituto
Fasi progettuali
- Individuazione del tema generale della rassegna annuale a cura dei referenti
- Selezione (a cura dei referenti) dei film da proporre
- Visione del film presso una delle sale cinematografiche della città.
- Dibattito in sala sotto la guida dei referenti sugli aspetti formali e contenutistici del film proposto
- Compilazione, a cura degli allievi, di un questionario di comprensione, analisi, interpretazione e valutazione
- Attività di classe: discussioni, ricerche, approfondimenti, relazioni, recensioni, grafici, audizione colonne sonore
- Valutazione finale complessiva degli esiti educativi e didattici del progetto
- Questionario di valutazione finale sull’efficacia del progetto e sulla sua ricaduta didattica.
N.B. Il progetto potrebbe prevedere, in futuro, una diversa articolazione oraria, utilizzando criteri di flessibilità.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
Nel corrente anno scolastico 2009-2010 le tematiche affrontate si possono raggruppare nei seguenti nuclei di insegnamento/
apprendimento:
CLASSI PRIME: Vivere bene con se stessi, con gli altri, con l’ambiente naturale
CLASSI SECONDE: Vivere bene con se stessi, con gli altri, nell’ambiente sociale e culturale
CLASSI TERZE: Vivere bene con se stessi, con gli altri, nell’ambiente sociale, storico, culturale di appartenenza.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Obiettivi formativi
• Promuovere l’interesse degli allievi per il cinema quale fenomeno culturale e artistico che caratterizza il mondo della comunicazione nell’età contemporanea
• Far acquisire agli allievi autocontrollo emozionale in relazione alla visione di un film
• Far acquisire agli allievi capacità di riflettere su se stessi e sulla realtà affettivo-relazionale e sociale in cui vivono
• Far riflettere gli allievi – attraverso le tematiche dei film proposti – su scelte e comportamenti atti ad assicurare condizioni di
benessere per sé e per gli altri.
170
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
• Far riflettere gli allievi sulla necessità del rispetto regole e sull’importanza dei diritti per una civile convivenza
• Favorire la formazione di uno spettatore consapevole, capace di accostarsi al cinema in modo critico per imparare a valutare
ed essere in grado di scegliere, tra la vastissima produzione cinematografica contemporanea, le opere che possono comunicare valori positivi
• Favorire la maturazione del pensiero critico e delle capacità di valutazione e scelta.
Obiettivi didattici – Conoscenze.
Conoscenza generale dei generi letterari e cinematografici
Conoscenze di base delle tecniche e del linguaggio cinematografico
Competenze trasversali
Saper “leggere”, analizzare ed interpretare un testo complesso, in cui siano utilizzati linguaggi verbali e non verbali
Saper interpretare, riflettere, valutare, scegliere; discutere in gruppo confrontando idee ed esperienze.
Discipline coinvolte
Il Progetto Cineforum è per sua natura un progetto interdisciplinare per cui offre spazi adeguati ad interventi di tipo trasversale,
coinvolgendo discipline diverse: l’Italiano, la Storia, la Geografia, la Cittadinanza per gli aspetti letterari, storici, ambientali, di
educazione alla legalità; l’Educazione musicale per gli aspetti relativi alle musiche e colonne sonore; l’Educazione artistica per
gli aspetti grafici e fotografici; l’Educazione tecnica per gli aspetti tecnici del linguaggio cinematografico (inquadrature, montaggio..)
Media utilizzati: Cinema
Preparazione preventiva
Prima di ogni proiezione viene fornito agli insegnanti, che sono coinvolti nel Progetto, materiale informativo ( trama,recensioni
sul film, notizie sulla colonna sonora, sui personaggi e sugli interpreti, sul regista…) per una preparazione immediata alla visione del film da parte dei docenti e degli alunni.
Viene inoltre fornito loro un questionario predisposto dai referenti e destinato agli alunni per ulteriori approfondimenti nella
lettura ed interpretazione del film.
Tale fase non presenta difficoltà ma, al contrario, offre l’opportunità ai docenti di partecipare più consapevolmente e attivamente al Progetto, preparando nel contempo gli allievi ad una visione consapevole e proficua del film.
Forme e strumenti di valutazione:
Questionari, testi scritti di diverso genere, osservazione dei comportamenti
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Gli allievi sono incoraggiati a inserire i loro commenti al film e le loro recensioni in un’apposita sezione presente nel sito dell’Istituto.
Si prevede la realizzazione di una mostra finale con giornali murali e cartelloni dedicati ai film proposti nel corso dell’anno scolastico e che sono risultati particolarmente interessati e/o graditi ai ragazzi.
Punti di forza della proposta.
- Sviluppo dell’autocontrollo emozionale, delle capacità di lettura/interpretazione/valutazione; sviluppo delle capacità relazionale; sviluppo del senso critico
Punti di criticità della proposta: coinvolgimento solo parziale delle diverse aree disciplinari
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.Lettura, analisi, interpretazione e
valutazione di un testo complesso
Preparazione e visione del film
Forum e confronto in sala e in classe; recensioni, saggi, risposte a questionari
2. Confronto di idee, punti di vista ed Discussione al termine del film e dibattiti Osservazione dei comportamenti e valuesperienze all’interno di un gruppo
in classe
tazione degli interventi degli allievi
3. Maturazione del senso critico
Discussione ed elaborazione dell’espe- Valutazione del senso critico attraverso
rienza
testi orali e scritti
Titolo: ”In cammino con la musica”
Prof. Manieri Stefano Disciplina Strumento musicale
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: X primaria/1. grado
Collaborazioni con soggetti esterni:
Amministrazione comunale – Parrocchia – emittenti televisive locali – associazioni culturali
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
171
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Curricolare
Breve descrizione
preparazione di un lavoro orchestrale che permetta ai ragazzi di affrontare la musica d’insieme attraverso un cammino formativo e culturale che termina con l’esecuzione pubblica in occasione del Natale, della chiusura dell’anno scolastico e di Rassegne
e Concorsi specifici.
I docenti interessati sono prevalentemente quelli dell’ambito musicale (docenti di strumento e di ed. musicale)con possibili interazioni con le materie letterarie per l’analisi dei testi;
-sono coinvolti i ragazzi delle classi dell’indirizzo musicale e, nell’attività corale, anche alunni delle quinte elementari;
-nell’organizzazione delle rappresentazioni pubbliche si collabora con istituzioni musicali, culturali o benefiche del territorio,
con le amministrazioni locali, con eventuali sponsor e emittenti televisive locali.;
-i concerti vengono effettuati in teatri,chiese,luoghi aperti scelti per dimensioni, localizzazione e prestigio;
- il progetto copre, nelle sue varie fasi, tutto l’anno scolastico;
- la motivazione della realizzazione del progetto nasce da una consolidata tradizione ed esperienza della scuola nel campo
dello spettacolo musicale con i ragazzi che offre loro l’opportunità di esibirsi in pubblico al termine di un percorso di apprendimento tecnico-musicale e di crescita formativa individuale;
- si utilizzano le previste ore pomeridiane di lezione di strumento dei corsi ad indirizzo musicale, le ore antimeridiane della
musica d’insieme e del solfeggio e, nelle fasi terminali della preparazione si stabilisce uno specifico calendario di prove corali ed
orchestrali;
-criteri di flessibilità didattica sono insiti nel tipo di approccio alla materia con lezioni individuali, collettive, prove per sezioni,
prove corali, adattamenti dei repertori scelti all’organico disponibile, proposte degli stessi alunni;
Tema e/o argomenti didattici affrontati
-per il concerto natalizio si è scelto il tema della spiritualità e della gioia approntando un testo che potesse raccordare queste
tematiche con le esecuzioni musicali scelte;per il concerto di fine anno scolastico il tema sarà la pace e la guerra e la speranza di
un mondo migliore e la scelta dei brani dovrà ripercorrere un cammino che tocchi queste tematiche principali.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:utilizzare il linguaggio musicale per produrre musica direttamente con
gli strumenti,condividere con gli altri momenti creativi ed espressivi, migliorare il controllo di se e della propria emotività.
Discipline coinvolte; educazione musicale per la scelta e la ricerca sul repertorio;strumento musicale per la realizzazione pratica
delle parti strumentali e per il compimento del lavoro corale-orchestrale;italino e storia per un analisi dei testi, dei periodi storici
e delle tematiche; religione per un approfondimento tematico specifico.
Eventuali media impiegati/utilizzati:
-al termine del lavoro viene realizzato uno spettacolo a carattere prevalentemente musicale ma che richiede l’utilizzo di strumentazione per amplificazione ed elaborazione del suono,per la proiezione di eventuali video correlati alle esecuzioni, per la
videoregistrazione complessiva dello spettacolo con la successiva realizzazione di un dvd.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
-tutto il materiale utilizzato nel progetto viene ricercato, elaborato e adattato alla realtà scolastica dai docenti coinvolti ognuno
dei quali mette a disposizione le proprie peculiari conoscenze per la realizzazione al meglio del lavoro.
-un’opportunità di finalizzazione del progetto è rappresentata dalla annuale Rassegna Nazionale che il Ministero organizza per
le scuole ad indirizzo musicale che permette il confronto con altre analoghe realtà scolastiche.
Forme e strumenti di valutazione:la valutazione avviene essenzialmente in due fasi.
-valutazione sul lavoro individuale a lezione di strumento che tiene conto dell’impegno, delle capacità, dell’assiduità di frequenza, dell’interesse propositivo;
-valutazione nella fase di musica d’insieme in cui gli elementi fondamentali diventano il comportamento, l’autocontrollo,la
capacità di gestire spazi e materiali, la puntualità e lo spirito collaborativo.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Il prodotto finale è rappresentato dalla realizzazione di un DVD dei concerti in collaborazione di emittenti televisive che ne
danno pubblica diffusione e dalla esecuzione pubblica,tutte le volte che i contesti lo rendano possibile, del lavoro preparato.
Punti di forza della proposta:
-punti di forza sono l’entusiasmo dei ragazzi, la vicinanza al loro mondo nelle scelte di programma,la crescita nei rapporti di
condivisione e collaborazione per ottenere un obiettivo comune;
Punti di criticità della proposta.
-un punto di criticità è rappresentato dalla esiguità degli spazi idonei alle attività d’insieme per le quali si è costretti ad utilizzare
l’aula magna della scuola;
-inoltre è spesso necessario ricorrere al contributo finanziario delle famiglie o reperire con difficoltà sponsor in grado di coprire
alcune spese indispensabili per la riuscita del progetto (affitti teatro, tipografia, siae, ecc).
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.Fare musica direttamente Lezione pratica individuale,lezione te- Verifica sistematica a lezione sui progressi
con lo strumento
orica, musica d’insieme,lezioni di tecnici,ritmici,di acquisizione del linguaggio musicale.
ascolto,ricerche sul repertorio.
Verifica dei comportamenti e dell’autocontrollo in
particolare nelle esperienze di musica d’insieme.
172
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Istituto Comprensivo Statale – Acquarica del Capo (LE)
Titolo: “BLOG PIEDI-BUS”
Ins. Paola Loredana Villani Disciplina/e: Italiano – storia – geografia – arte – tecnologia informatica
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: in progress
Eventuali interazioni didattiche verticali: infanzia/primaria/secondaria I grado
Collaborazioni con soggetti esterni: Genitori – enti locali (Comando Polizia Municipale – Protezione civile- Pro loco) – aziende
private (Autoscuola Olimpio).
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare: Informatica – arte immagine – lingua italiana – matematica – geografiacittadinanza e costituzione.
Breve descrizione
Il Weblog o Blog “PIEDI-BUS” è uno spazio virtuale nato dall’esigenza di coinvolgere docenti,
studenti, famiglie e territorio nel processo di formazione dell’alunno, utente consapevole
della strada.
Il blog nasce come strumento didattico per alimentare:
-negli alunni la motivazione ad apprendere;
-nei genitori la consapevolezza che l’utilizzo dello strumento informatico va seguito e
monitorato;
- nel territorio la consapevolezza che la sinergia tra scuola e territorio, nel processo
educativo degli alunni, è un punto di forza ineludibile.
Indicare chi (docenti/allievi/altre persone, scuole, enti coinvolti), dove (luoghi di
effettuazione), come (aspetti metodologici/organizzativi caratterizzanti), quando
(periodi/tempi di svolgimento), motivazione alla scelta del percorso (genesi
dell’inizi:
Il PROGETTO coinvolge studenti, insegnanti, genitori, Polizia Municipale, Protezione civile, Istruttore
autoscuola; si svolge a scuola e a casa, in orario curricolare ed extracurricolare, dal mese di dicembre
sino al mese di maggio, in correlazione con il progetto di educazione stradale “Strada amica mia”. Gli
incontri programmati con gli esperti si svolgono con cadenza settimanale o quindicinale nelle ore di
tecnologia/informatica, cittadinanza e costituzione, lingua italiana, matematica, geografia, arte/immagine, Utilizzando una
parte del 20% del curricolo destinato al territorio, nelle ore
antimeridiane in compresenza del docente curricolare, per un totale di 20 ore.
È rivolto agli studenti della scuola dell’Infanzia, delle classi quinte della Scuola Primaria e delle classi
prime, seconde e terze della Scuola Secondaria e mira a:
• Potenziare i valori della convivenza civile;
• Sviluppare la scrittura creativa;
• Favorire la pluridisciplinarietà e l’interdisciplinarietà;
• Stimolare con il blog, l’utilizzo ATTIVO di Internet;
• Incentivare la motivazione ad apprendere;
• Sviluppare l’autostima;
• Favorire la comunicazione tra scuola-famiglia-territorio;
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei di
insegnamento/apprendimento):
Educazione alla cittadinanza (Gestione dei diritti e doveri), Educazione stradale (Rispetto
delle regole e comportamenti corretti in strada e sui mezzi), Educazione dell’ambiente e della
salute (Promozione di uno stato di benessere psicofisico e di comportamenti adeguati per la
sicurezza propria ed altrui).
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Utilizzando il BLOG gli alunni:
• Acquisiscono la capacità di esprimersi attraverso una forma di comunicazione alternativa a quella tradizionale.
• Utilizzano ATTIVAMENTE Internet;
• Sviluppano la scrittura creativa;
• Alimentano la motivazione ad apprendere e l’autostima;
• Potenziano la capacità di collaborare, condividere e confrontare esperienze.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
173
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono
raggiunte e in che modo.
Ogni alunno acquisisce la capacità di:
• Rispettare le principali norme che regolano la vita associata;
• Assumere comportamenti corretti nelle varie circostanze;
• Rispettare gli altri e l’ambiente interagendo positivamente.
Discipline coinvolte
(In che modo viene salvaguardata l’ottica interdisciplinare e quale ruolo hanno le diverse
discipline nell’ambito dell’attività proposta)
Attraverso l’utilizzo del blog gli alunni imparano a:
• Elaborare post e commenti rispondenti la tematica affrontata, sintetizzando l’intervento e usando un linguaggio coerente, coeso e
adeguato (Italiano);
• Produrre testi grafici finalizzati ad esplicitare il messaggio verbale o a sostituirlo
• (Arte/immagine);
• Usare algoritmi per la gestione del blog (Matematica);
• Interagire, collaborare e condividere con i compagni esperienze significative, rispettando diritti e doveri (Cittadinanza e costituzione);
• Utilizzare in modo funzionale e consapevole le informazioni riferite alla tematica affrontata (Informatica);
• Utilizzare mappe e cartine per effettuare percorsi sicuri casa/scuola, scuola/casa. (Geografia);
• Rispettare il Codice della strada (Educazione stradale).
Eventuali media impiegati/utilizzati:
• ito istituto comprensivo www.icsacquarica.it; Portale Scuola Er, sezione Blog Er,
regione Emilia Romagna; Sito Protezione civile “La Fontana” Acquarica del Capo per:
- pubblicizzare il progetto;
-motivare all’apprendimento;
-coinvolgere il territorio nell’azione educativa (Comunità educante).
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali,
metodologie, strumenti, difficoltà/opportunità, ecc.):
Preparazione preventiva
Gli insegnanti, nell’anno 2008/09, hanno:
– Registrato nel portale Scuola Er regione Emilia Romagna, il blog dal titolo Piedi-bus;
– Ricercato nel Web materiali per la realizzazione della veste grafica;
– Lavorato in gruppo per la condivisione di percorsi didattici;
– Individuato un moderatore per la gestione del blog;
– Illustrato il blog agli alunni e guidato gli stessi nell’inserimento di post e commenti;
– Socializzato il blog ai genitori per un’azione di guida/controllo nell’utilizzo di Internet a casa.
Metodologia:
-Lavoro individuale e di gruppo; cooperative learning; problem solving.
In itinere
Si è partecipato al Talk Show “Senso Vietato” (Campagna di sicurezza sull’educazione stradale) e si è
proseguito con uscite sul territorio per osservazioni dirette, simulazioni… con l’ausilio del Com.te
della Polizia Municipale e dell’Assessore alla Viabilità. Si è ottenuto in tal modo, il coinvolgimento
degli alunni e del territorio. Le lezioni teoriche in classe e presso l’autoscuola hanno avuto lo scopo di
consolidare quanto precedentemente appreso. Tappa conclusiva è stata la manifestazione finale che
ha visto gli alunni coinvolti in percorsi pedonali e ciclistici ( con rilevazione di infrazioni da parte
degli esperti) e in attività grafico-pittoriche ( realizzazione segnali stradali, manifesti pubblicitàprogresso,
“asfalto in colore”).
Forme di valutazione
• Verifiche in situazione e valutazione dell’insegnante, secondo criteri concordati;
Strumenti di valutazione
• esercitazioni multimediali, questionari di valutazione e autovalutazione.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: tipologia e caratteristiche del prodotto,
eventuale diffusione, presentazione, ecc.:
Partecipazione, da parte degli alunni e dei genitori, al blog.
Realizzazione di percorsi ciclistici con il coinvolgimento delle altre agenzie educative presenti
sul territorio (Polizia Municipale – Protezione Civile – genitori)
Punti di forza della proposta.
– Per la didattica: Utilizzo del mezzo informatico per avvicinare i ragazzi alle competenze di decodifica e di selezione di testi,
attraverso internet, e alla codifica degli stessi (post e commenti);
• Per gli alunni: utilizzo di un diario on line per progetto di Educazione Stradale “Strada, amica mia”;
• Per le famiglie: utilizzo del blog per coinvolgere i genitori nel processo educativo degli alunni;
Esiti del percorso
Il monitoraggio del progetto ha avuto un esito positivo. Gli alunni e i genitori coinvolti ( l’80%), hanno
espresso il desiderio di continuare ad utilizzare tale strumento didattico/educativo.
174
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Il Weblog o Blog “PIEDI-BUS” è uno spazio virtuale nato in correlazione con il progetto di
Educazione Stradale “Strada, amica mia” dell’Istituto Comprensivo di Acquarica del Capo (Le).
Ha lo scopo di pubblicare i contenuti del progetto sul Web. In esso studenti, genitori, docenti,
esperti esterni al progetto hanno interagito ed interagiscono con i messaggi scritti
dall’amministratore, commentandoli e/o integrandoli.
Il coinvolgimento di tutti gli attori del progetto è stato totale in quanto ha permesso e
permette l’interazione tra insegnanti e studenti, tra gli stessi studenti e tra scuola famiglia e
territorio.
Sintesi della proposta – al fine di poter comparare esperienze in diverse realtà scolastiche e ordini di
scuola– basata sulla verifica di:
• competenze-chiave nel biennio della scuola secondaria di 2. grado riferibili agli Assi culturali,
• raggiungimento di obiettivi formativi o di traguardi per lo sviluppo delle competenze, nella scuola primaria e secondaria di 1.
grado.
Interagire e collaborare
con gli altri.
Lavoro cooperativo, tutoraggio
tra pari, problem solving.
Osservazioni dirette
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Sapersi esprimere attraverso una forma di
comunicazione alternativa a quella
tradizionale
esercitazioni sul web.
Esercitazioni multimediali
Verifiche in situazione
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
175
Istituto Comprensivo Minervino di Lecce (LE)
Titolo: “Chi fermerà la musica?”
Insegnante: CORVAGLIA ANTONELLA Discipline: STORIA, GEOGRAFIA, INGLESE, MUSICA
Tipologia della proposta: Integrata (curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa
Eventuali interazioni didattiche verticali: Scuola dell’infanzia/scuola primaria
Collaborazioni con soggetti esterni:
-Associazione Culturale Filarmonica e Coro “Vox Maris” di Santa Cesarea Terme.
-Associazione Musico-Culturale e Scuola di Musica “Arcadia” di Minervino di Lecce.
-Amministrazioni Comunali di Minervino di Lecce e di Santa Cesarea Terme.
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia:
Progetto extracurricolare comprendente tre moduli formativi integrati: 2 per alunni e 1 per adulti.
Breve descrizione( l’idea della proposta)
Premesso che le esperienze pregresse realizzate da questo Istituto Comprensivo nel settore musicale hanno maturato la convinzione che la musica è:
• motore di sviluppo della sicurezza individuale e della capacità di integrarsi con gli altri e, in senso più generale, mezzo per
promuovere e sviluppare negli alunni la capacità di star bene insieme a scuola, fuori della scuola, dopo la scuola;
• strumento per educare la capacità cooperativa, il lavorare in gruppi, il creare e il fare insieme secondo i principi della legalità;
• linguaggio che, all’interno di una pluralità di linguaggi, contribuisce all’arricchimento delle abilità comunicative ed espressive
e “concorre allo sviluppo di tutte le altre forme di intelligenza” (Gardner);
• veicolo di elevazione, oltre che personale, anche etica, sociale e culturale perché promuove l’autostima, l’interazione, la crescita globale
si è realizzato un progetto integrato di
- pratica corale per circa 50 alunni della scuola dell’infanzia e primaria
-drammatizzazione per circa 50 alunni della scuola primaria
-canto polifonico per circa 40 genitori.
L’intero percorso, che ha come sfondo integratore l’educazione alla legalità, si è concluso con la rappresentazione pubblica di
uno spettacolo finale.
Indicare chi, dove, come, quando,genesi dell’iniziativa
Il progetto ha previsto tre percorsi modulari:
-uno per l’apprendimento e l’esecuzione dei canti destinato ai bambini che compongono il coro di voci bianche dell’istituto,
curato da un insegnante interno di musica, della durata di 40 ore;
-uno per la drammatizzazione e la riproduzione di opere d’arte destinato ai bambini del gruppo- teatro/pittura curato da un
docente interno di lingua italiana/arte e immagine, della durata di 40 ore con la consulenza di un esperto in pittura, in compresenza per 20 ore;
-uno per l’apprendimento di canti polifonici riservato ai genitori/nonni curato da un esperto esterno maestro concertatore,
della durata di 20 ore.
TEMPI E SPAZI
Le lezioni per il Coro di voci bianche si sono tenute nel pomeriggio di venerdì dalle ore 16.30 alle ore 18.30, per un totale di 20
settimane, presso la scuola primaria di Cerfignano.
Le lezioni di drammatizzazione e pittura si sono svolte nel pomeriggio di mercoledì dalle ore 16.30 alle ore 18.30, per un totale
di 20 settimane, presso la scuola primaria di Minervino.
Le lezioni di canto polifonico si sono tenute nel pomeriggio di martedì dalle ore 17.30 alle ore 18.30 per un totale di 20 settimane, presso la scuola primaria di Cerfignano.
Si sono previsti incontri collettivi per le prove d’assieme nella settimana che ha preceduto lo spettacolo finale.
RISORSE UMANE
-1 docente interno di musica per un impegno di 40 ore extracurricolari;
-1 docente interno di lingua italiana/ arte e immagine per 40 ore extracurricolari;
-1 esperto esterno maestro concertatore per un impegno di 20 ore di docenza;
-1 esperto esterno per la realizzazione delle scenografie per 20 ore di docenza in
compresenza con la docente interna di lingua italiana/ arte e immagine;
-1 collaboratore scolastico per l’apertura e la vigilanza della sede scolastica di Cerfignano per 60 ore;
-1 collaboratore scolastico per l’apertura e la vigilanza della sede scolastica di Minervino per 40 ore;
-1 assistente amministrativo per le attività amministrativo-contabili per un totale di 20 ore.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI
Per l’attuazione del progetto si sono utilizzate le seguenti risorse tecniche e strumentali:
per le attività didattiche- strumenti multimediali(portatile, lettore Cd, proiettore);
-materiale didattico (libri, cd, video, cartoncini, tempere, pennelli, tele, cornici)
per la realizzazione della socializzazione finale -palco-service -impianto audio-impianto luci
ASPETTI METODOLOGICI-ORGANIZZATIVI
Gli obiettivi e i contenuti selezionati mirano all’apprendimento pratico della musica attraverso la metodologia laboratoriale che
prevede l’esplorazione delle potenzialità espressive della voce nei tre settori d’intervento:
• l’ascolto
• la riproduzione
• l’esecuzione
Nella selezione dei brani si è tenuto conto dell’estensione vocale degli alunni e, nel rispetto dei ritmi di apprendimento propri
dell’età infantile, si sono intercalati esercizi di respirazione, vocalizzi, esecuzioni individuali e collettive in vista del graduale apprendimento delle tecniche canore negli elementi basilari.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
1° MODULO -Canti di musica leggera sulle tematiche educative ritenute irrinunciabili per la scuola(educazione ambientale,
stradale, cittadinanza e costituzione)
-Vocalizzi -Tecniche di respirazione -Esercitazioni individuali e collettive
2° MODULO -Drammatizzazione di un copione dal titolo ”Processo all’uomo”
-Movimenti coreografici -Rappresentazioni pittoriche -Scenografie
3° MODULO -Canti polifonici di musica leggera e classica.
OBIETTIVI FORMATIVI
– Potenziare le abilità di canto
– Assumere iniziative personali non sollecitate
– Gestire emozioni e stati d’ansia
8. Conoscere ed utilizzare il linguaggio musicale
9. Condividere sensazioni, stati d’animo e sentimenti
10. Produrre ed interpretare in maniera originale e creativa brani noti e non
11. Apprendere i parametri musicali, timbri, volume
12. Conoscere in maniera elementare la notazione, la tecnica ed il linguaggio musicale
13. Esprimersi e comunicare creativamente
COMPETENZE
• Associa ritmi vocali, musicali, motori, strumentali
• Controlla l’intonazione, il volume, gli accenti sintonizzandosi con gli altri
• Esegue da solo e in gruppo rime, filastrocche e canti di altre culture
• Attribuisce significati a melodie apprese
• Interpreta e comunica emozioni e sensazioni.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
• Vivere positivamente il rapporto con gli altri in esperienze ludico –ricreative
• Sentire maggiormente il senso di appartenenza al gruppo
• Considerare il gruppo come contesto alternativo di apprendimento
• Sentire il gruppo come spazio di crescita personale
• Contribuire al raggiungimento di risultati comuni
• Scoprire la Scuola come spazio di relazioni gratificanti
Discipline coinvolte – Musica, arte e immagine, motoria, lingua italiana,
L’ottica interdisciplinare viene salvaguardate puntando sulle seguenti abilità trasversali:
• abilità comunicative, espressive, creative(lingua italiana e musica)
• abilità grafico-pittoriche(arte immagine)
• abilità coreografiche(motoria)
• abilità interpretativo-recitative(lingua italiana)
Eventuali media impiegati/utilizzati impianto hi-fi
– registratore audio
– lettore CD – DVD
– videoregistratore
– telecamera e fotocamera
– impianto di amplificazione (altoparlanti mixer e microfoni)
L’istituto non dispone di un vero e proprio laboratorio di musica ed utilizza attrezzature promiscue tradizionali e una postazione
multimediale mobile attrezzata di software e hardware musicali che di volta in volta viene collocata nell’aula utilizzata per le
attività.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/opportunità, ecc.)
Il docente di pratica corale ha frequentato laboratori di musicoterapia ed ha esperienza pluriennale di corista in un’ associazione
musicale del territorio.
Il docente di pittura ha pluriennale esperienza di insegnamento di arte e immagine nella scuola primaria ed ha, oltre ad una
naturale inclinazione alla pittura, una competenza maturata da autodidatta.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
177
Forme e strumenti di valutazione (descrizione il più possibile dettagliata)
Per ogni modulo vengono definiti degli indicatori per misurare gli esiti attesi, per valutare l’impatto sul curricolo e il processo.
1° Modulo(Performance canore e musicali)
La verifica dei risultati è stata condotta sulla base dei seguenti indicatori:
• Associa ritmi vocali, musicali, motori, strumentali
• Controlla l’intonazione, il volume, gli accenti sintonizzandosi con gli altri
• Esegue da solo e in gruppo rime, filastrocche e canti di altre culture
• Attribuisce significati a melodie apprese
• Interpreta e comunica emozioni e sensazioni.
IMPATTO SUL CURRICOLO
Oltre alla verifica dei risultati si è valutato l’impatto sul curricolo monitorando:
13. il miglioramento dei risultati quadrimestrali in musica;
14. il miglioramento delle abilità musicali, ritmiche, di intonazione;
15. il potenziamento della memoria uditiva, del senso ritmico;
16. il miglioramento della riproduzione vocale dei suoni.
VERIFICA DEL PROCESSO
La verifica del processo è stata condotta sulla base dei seguenti indicatori:
§ Frequenza assidua
§ Concentrazione e ascolto cosciente di sé e degli altri
§ Partecipazione corretta e motivata alle attività
§ Autodisciplina e autocontrollo
2° Modulo (Performance teatrali)
La verifica dei risultati è stata condotta sulla base dei seguenti indicatori:
• esegue da solo e in gruppo forme parlate, recitate, declamate
• controlla l’intonazione, il volume, gli accenti, le pause nella recitazione
• interpreta e comunica emozioni e sensazioni
• decodifica messaggi espliciti ed impliciti di un’opera d’arte.
IMPATTO SUL CURRICOLO
Oltre alla verifica dei risultati si è valutato l’impatto sul curricolo monitorando:
• il miglioramento dei risultati quadrimestrali in arte e immagine, educazione motoria, comportamento;
• il miglioramento delle abilità espressivo- comunicative e corporee;
• il potenziamento dell’abilità di lettura e di produzione orale.
VERIFICA DEL PROCESSO
La verifica del processo è stata condotta sulla base dei seguenti indicatori:
• Frequenza assidua
• Interazione
• Partecipazione corretta e motivata alle attività
• Autodisciplina e autocontrollo.
3° Modulo(performance adulti)
I seguenti indicatori sono presi in considerazione per la valutazione delle performance degli adulti:
• Sicurezza, coinvolgimento ed entusiasmo nelle esecuzioni
• Superamento dell’individualismo e dell’isolamento
• Avviamento di nuovi rapporti di amicizia con pari
• Apertura al dialogo interistituzionale e intergenerazionale.
VERIFICA DEL PROCESSO
Per la verifica del Processo si sono considerati i seguenti indicatori di risultato:
• Frequenza assidua
• Partecipazione motivata alle attività
• Spirito di gruppo.
La verifica è stata condotta in itinere rendicontando periodicamente nel Collegio dei docenti e nei consigli di interclasse sulla
frequenza rilevata per mezzo dei registri di presenza. L’interesse e il gradimento delle attività è stato monitorato a metà percorso e in fase conclusiva attraverso la raccolta informale di osservazioni e suggerimenti proposti dai genitori e dagli stessi
alunni.
L’adattamento costante dei contenuti da proporre, la rimodulazione degli obiettivi, la flessibilità organizzativa nel gestire tempi
e spazi delle attività sulla base delle esigenze sopravvenute hanno consentito la realizzazione dell’iniziativa.
La valutazione finale è stata espressa sulla base degli esiti attesi previsti in fase di progettazione e fatti poi oggetto di misurazione e di registrazione su un’apposita griglia di sintesi.
Anche la manifestazione finale prevista per la fine del mese di giugno, con necessità di rinvii nel mese successivo, è stata utilizzata per verificare l’impatto dell’iniziativa sull’utenza diretta e indiretta.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Si è prevista la realizzazione dei seguenti prodotti finali:
DVD, album fotografico in modalità cartacea e digitale e presentazione in power point da destinatare alla mostra didattica di
fine anno allestita a scuola, pubblicazione sul sito web dell’Istituto di alcune foto della manifestazione finale, libretto con i testi
delle canzoni presentate e le immagini delle riproduzioni dei quadri d’autore realizzate dagli alunni, quadri su tela, altri elementi
scenografici.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Punti di forza della proposta
Asse formativo
• Realizzazione di percorsi su gruppi integrati formati da alunni appartenenti a classi parallele e/o verticali a plessi diversi e a
ordini di scuola diversi
• Continuità nella conduzione dell’esperienza
Asse organizzativo
• Promozione di iniziative finalizzate allo sviluppo dell’identità unitaria di scuola e al rafforzamento dell’immagine della stessa
• Collaborazione con associazioni del territorio
• Coinvolgimento e partecipazione dei genitori/nonni
Punti di criticità della proposta
Asse formativo
12. Difficoltà nel conciliare gli impegni extrascolastici degli alunni
Asse organizzativo
13. Mancanza di un’aula di musica attrezzata
14. Mancanza di spazi idonei per la socializzazione finale
15. Difficoltà nell’assicurare il trasporto degli alunni
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Dall’analisi della situazione di estrema frammentazione della popolazione scolastica della nostra scuola distribuita su più plessi,
nasce l’idea di progettare un’iniziativa che, sulla base della coesione esperienziale, promuove l’integrazione fra studenti appartenenti a più classi, a più plessi, a più ordini di scuola.
La costituzione di un coro di voci bianche dell’Istituto Comprensivo di Minervino di Lecce, con allievi appartenenti alla scuola
dell’infanzia (5 anni ) e alla scuola primaria e la formazione di un gruppo teatrale stabile può contribuire alla promozione e al
rafforzamento dell’identità istituzionale nonché il senso di appartenenza alla comunità scolastica.
Coinvolgendo anche i genitori in attività musicali e teatrali, si punta a fare della scuola un luogo di incontro e di aggregazione
anche per gli adulti che hanno bisogno di spazi di interazione, accattivanti opportunità per l’integrazione e l’arricchimento
culturale, nuove sollecitazioni al dialogo con gli operatori scolastici.
In linea con le recenti Indicazioni per il curricolo e secondo quanto affermato nel Profilo in uscita elaborato dal nostro Istituto
relativamente ai traguardi disciplinari attesi per l’area linguistico- espressiva della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, si
intende sviluppare nell’alunno la conoscenza di sé, attraverso la gestione delle diverse possibilità espressive della voce, le esperienze ritmico- musicali, l’utilizzo del linguaggio corporeo e motorio, la drammatizzazione. L’alunno, inoltre, esercita la cittadinanza attiva partecipando ad attività di gruppo apportando il proprio contributo e sentendosi ben integrato ed accettato.
In aderenza a quanto esplicitato nel POF del nostro Istituto, il presente percorso mira a promuovere, altresì, le eccellenze in
ambito espressivo- artistico- musicale, potenziando e perfezionando le abilità linguistico- comunicative di cui alcuni alunni
sono particolarmente dotati.
Il progetto “Chi fermerà la musica?”:
– circa 50 alunni provenienti dai vari plessi della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria costituiranno il coro stabile di voci
bianche dell’Istituto Comprensivo di Minervino di Lecce;
– parallelamente un altro gruppo di 50 alunni curerà la realizzazione di un copione teatrale centrato sul tema dell’educazione
alla legalità;
– un terzo modulo formativo è destinato ai genitori e ai nonni per la realizzazione di un coro polifonico guidato da un esperto
esterno.
Il progetto si conclude con uno spettacolo finale previsto per la fine del mese di giugno.
La nostra scuola intende, così, proporsi come luogo di integrazione sociale e, attraverso il dialogo intergenerazionale e interistituzionale, come centro di aggregazione per bambini e adulti.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Associa ritmi vocali, musicali, motori,
strumentali
Controlla l’intonazione, il volume, gli accenti sintonizzandosi con gli altri
Esegue da solo e in gruppo rime, filastrocche e canti di altre culture
Attribuisce significati a melodie apprese
Interpreta e comunica emozioni e sensazioni.
L’acquisizione pratica delle abilità è avve- Controllo sistematico delle performance
nuta attraverso l’esercizio individuale e canore attraverso
collettivo, reiterato per complessità cre- l’esecuzione individuale e collettiva.
scente nel rispetto delle seguenti fasi:
• ascolto
• riproduzione
• esecuzione
Esegue da solo e in gruppo forme parlate, recitate, declamate
controlla l’intonazione, il volume, gli accenti, le pause nella recitazione
interpreta e comunica emozioni e sensazioni
decodifica messaggi espliciti ed impliciti
di un’opera d’arte.
Partendo da concrete esperienze multisensoriali dove si intersecano il piano
uditivo, ritmico, motorio, gestuale, vocale, linguistico, l’alunno sperimenta le
sue potenzialità espressive.
In tal senso le attività di drammatizzazione sono un’opportunità preziosa per
offrire agli alunni esperienze globali di
sviluppo
Controllo sistematico delle performance
recitative attraverso l’esecuzione individuale e collettiva.
Riproduzioni personali di opere d’arte.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
179
Titolo: “TECNOLOGICAMENTE ABILI”
Ins. ANTONIA RIZZELLO Disciplina SOSTEGNO
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: Società Terme di Santa Cesarea
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto d’inclusione
Breve descrizione
Il progetto “Tecnologicamente abili” promuove la piena inclusione degli alunni disabili nel contesto classe consentendo a tutti di
comprendere quanto sia importante sentirsi parte attiva in una società sempre più informatizzata come quella attuale. Valorizza, pertanto, l’importanza dell’utilizzo del computer nella classe evidenziando le attività lavorative presenti nel proprio territorio che ricorrono all’utilizzo delle nuove tecnologie per migliorare la qualità di vita dei lavoratori.
Docenti: docente di italiano, docente di sostegno – Allievi: classe quarta
Enti coinvolti: Società Terme S.p.A
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
• Biblioteca di classe
• Catalogazione di libri
• Trattamento dati
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
I risultati ottenuti hanno palesato una notevole crescita individuale e collettiva. Tutti gli alunni hanno:
5. migliorato le conoscenze informatiche;
6. utilizzato il computer con sicurezza;
7. aumentato l’interesse verso la lettura;
8. saputo gestire la biblioteca con responsabilità;
9. conosciuto una struttura lavorativa;
10. capito che il computer non è utilizzato solo per eseguire giochi didattici, ma anche come valido supporto per migliorare e
pianificare la vita dei lavoratori.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo:
Gli alunni hanno migliorato la propria autonomia personale grazie al lavoro svolto in classe sotto la guida esperta delle docenti,
raggiungendo obiettivi sociali trasversali e svolgendo, in forma consapevole e partecipe, il ruolo di cittadinanza attiva nel rispetto delle indicazioni condivise e rapportandosi con altre figure.
Il confronto con figure diverse da quelle che quotidianamente i bambini vivono a scuola (sia all’interno del gruppo classe che
nel territorio circostante) ha comportato nuove modalità di approccio, migliorando le relazioni interpersonali e arricchendo
tutti ed ognuno della propria diversità/ricchezza. La gestione, in coppia, della biblioteca ha stimolato i ragazzi alla collaborazione ed alla consapevolezza.
Discipline coinvolte: italiano e tecnologia/informatica
Eventuali media impiegati/utilizzati:
Il computer è stato inserito in aula per apportare miglioramenti nella qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento, funzionale non solo ad apprendere tecniche informatiche ma anche allo sviluppo di tutti i contenuti disciplinari ed interdisciplinari. Gi
alunni, inoltre, hanno utilizzato Internet per la ricerca di notizie su alcuni autori di libri letti. La lettura, poi, dell’opuscolo informativo dell’Ente Terme ha permesso un’attenta analisi del linguaggio adottato per pubblicizzare le offerte e l’organizzazione
attraverso immagini accattivanti e testimonianze.
Il ruolo dei docenti ha, così, assunto funzione di guida, accompagnamento, sostegno e modello.
Il percorso attuato ha consentito l’acquisizione di conoscenze attraverso un processo attivo, dinamico, in continua evoluzione il
cui oggetto non è stato più identificabile nel “saper cosa” ma nel “saper come”. Ciò ha richiesto osservazione ed esplorazione
della realtà, capacità di affrontare situazioni problematiche ricercandone soluzioni adeguate e di collegare procedure concettuali e discorsive nonché di utilizzare strategie di vario tipo.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Gli insegnanti, esaminando preventivamente il software gestionale della biblioteca di Ivana Sacchi e il software gestionale della
clientela della società Terme S.p.A., hanno incontrato difficoltà nell’attuare tutte le attività previste, soprattutto quelle relative
alla formazione presso il centro termale in orario curricolare.
Di notevole aiuto è stato l’utilizzo del software per la somministrazione, l'analisi dei dati e l'interpretazione del “Sociogramma
di Moreno”.
180
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Forme e strumenti di valutazione:
Forme: Osservazione sistematica
Esecuzione di schede e di prove
Sociogramma di Moreno
Schede di lettura dei libri
Strumenti: Griglie per l’osservazione sistematica
Prove pratiche su comando
Schede strutturate
Test sociogramma Moreno
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Sono stati prodotti un video e una presentazione di PowerPoint. I prodotti sono stati socializzati ai genitori e al territorio in occasione della manifestazione di fine anno scolastico.
Il progetto ha ricevuto una segnalazione speciale al concorso “LE CHIAVI DI SCUOLA 2008” – Le buone prassi dall’integrazione
all’inclusione – organizzato dalla FISH – MILANO – 17.01.2009
Punti di forza della proposta.
Innovazione nella gestione della biblioteca di classe
inserimento del computer in aula, utilizzato anche per altre attività didattiche
Punti di criticità della proposta.
Brevità degli stages presso il centro termale
articolazione del progetto solo nell’orario curricolare.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale – FASI E MODALITÀ:
Fase preparatoria:AUSILI
Scelta ausili supportati dalla psicologa ASL; fornitura ausili da parte del CSH; inserimento in aula della postazione multimediale.
Prima fase:COSTRUZIONE DELLA BIBLIOTECA
Gli alunni hanno costruito materialmente, utilizzando alcuni cartoni, gli “scaffali” della biblioteca di classe. Successivamente
hanno esaminato il software libero di ”Ivana Sacchi” per la gestione della stessa.
Seconda fase:INSERIMENTO DATI
Gli alunni hanno provveduto, in coppia, ad inserire i dati relativi agli elenchi degli alunni e dei libri, suddividendo questi ultimi
nei diversi generi letterari. Alla fine dell’operazione si è proceduto alla stampa dell’elenco dei libri presenti nella biblioteca.
Terza fase:GESTIONE DELLA BIBLIOTECA
Gli alunni hanno gestito la biblioteca offrendo ed attuando servizi relativi ai prestiti dei libri e alla restituzione degli stessi.
Quarta fase:VISITA ALLO STABILIMENTO TERMALE
Gli alunni si sono recati presso lo stabilimento termale, hanno visitato l’ufficio “accettazioni” e hanno avuto la possibilità di
utilizzare il programma di gestione dei clienti delle terme, inserendo ognuno i propri dati. Hanno così tratto le prime conclusioni: come nella classe gestiscono la biblioteca e possono visionare in qualsiasi momento l’elenco dei libri in prestito, dei libri letti
da ogni bambino e la “storia” di un libro, nello stabilimento termale, l’utilizzo del computer, tramite software specifici, permette
di gestire i clienti, di sapere in qualsiasi momento la loro “storia”, di conoscere quanti fruiscono delle cure in un determinato
periodo e quali cure sono maggiormente scelte dalla clientela stessa. Nell’incontro successivo gli alunni si sono spostati presso
il reparto ”Otorino” dove hanno appreso che per poter gestire i dati tutti gli operatori devono usare una password personale,
così come richiesto dal programma utilizzato a scuola. Sono stati informati,inoltre, che tutti i dati inseriti sono gestibili in rete
in modo che, una volta forniti i propri all’ufficio accettazione, è possibile essere richiamati dalle diverse postazioni. Nell’ultimo
incontro i discenti si sono spostati presso la sede amministrativa, situata in uno stabile differente dal precedente dove hanno
compreso che anch’essa è collegata in rete con tutti gli altri uffici, permettendo lo scambio di dati.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Digitale
Attraverso:
Prove pratiche
• l’utilizzo di software gestionali di dati
sia a scuola sia in un ambiente di lavoro.
2. Comunicazione nella madrelingua
Attraverso:
• la lettura per arricchire il lessico;
• il confronto con altre figure per migliorare l’uso della comunicazione in contesti diversi.
3. Sociali e civiche
Attraverso:
Osservazione sistematica
il benessere personale di tutti gli alunni
chiamati a “fare”;
la comprensione dei codici di comportamento in diversi ambienti (scuola-lavoro).
Osservazione sistematica
Relazioni scritte
Relazioni orali
Schede di lettura
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Istituto Comprensivo Polo 1 – Squinzano (LE)
Titolo: “COSI’ DIVERSI COSI’ UGUALI”
Prof. SALICCIA BERNARDETTA Disciplina/e ITALIANO/MATEMATICA
Prof. SARINELLI ANNA RITA INGLESE
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni:
ASSOCIAZIONE GENITORI IN DIFESA DEI FIGLI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: PROGETTO INTERDISCIPLINARE EXTRACURRICULARE
Breve descrizione/sinossi/racconto in poche righe esplicative che diano l’idea della proposta
IL CORTOMETRAGGIO COSI’ DIVERSI COSI’ UGUALI HA VOLUTO RAPPRESENTARE ALCUNI DIRITTO DEI FANCIULLI UTILIZZANDO
COME SOGGETTO SCENOGRAFICO I PIU’ COMUNI GIOCHI DEI BAMBINI
• FASE PROGETTUALE incontro docenti-genitori ( FINE NOVEMBRE )
• SCELTA ARGOMENTO incontro docenti-genitori- alunni (INIZIO DICEMBRE ) DA PROPORRE E FILM DA VISIONARE
• ACQUISIZIONE LINGUAGGIO laboratorio con alunni (INIZIO DICEMBRE ) FILMICO
• VISIONE CON DIBATTITO DEL incontro docenti-genitori-alunni-relatore) FILM SUI DIVERSAMENTE ABILI ( GENNAIO )
• INCONTRO CON IL REGISTA WINSPEARE ( GENNAIO )
• VISIONE CON DIBATTITO DEL incontro docenti-genitori-alunni-relatore) FILM SULLA SOLIDARIETA’ ( FEBBRAIO )
• STESURA DEL COPIONE laboratorio con alunni PER IL CORTOMETRAGGIO (FEBBRAIO-MARZO )
• RIPRESE DELLE VARIE PARTI laboratorio con alunni DEL CORTOMETRAGGIO (MARZO.APRILE-MAGGIO)
Queste attivita’ sono state svolte in H 20,00
Tema e/o argomenti didattici affrontati I DIRITTI DELL’INFANZIA
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
– IMPARARE A LAVORARE INSIEME AI COMPAGNI
– CONOSCERE LA STORIA DEL CINEMA E LE VARIE TECNICHE CINEMATIGRAFICHE
– SAPER COGLIERE IL TEMA CENTRALE DEL FILM E SAPER INDIVIDUARE L’INTENZIONE COMUNICATIVA DELL’AUTORE
– SAPER INTERVENIRE IN UNA DISCUSSIONE COMMENTANDO IN MODO PERSONALE LE IMMAGINI FILMICHE
– ACQUISIRE UN METODO DI LAVORO NELLA LETTURA DI UN FILM
– ESERCITARE IL PENSIERO CRITICO E CREATIVO
– PERMETTERE L’ACQUISIZIONE DI INFORMAZIONI, OSSERVAZIONI, EMOZIONI DI TIPO ESTETICO- AFFETTIVO
Eventuali media impiegati/utilizzati: VIDEOCAMERA – PROGRAMMA DI MONTAGGIO VIDEO
I ragazzi sono stati avviati all’uso di tali mezzi
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.): CONOSCENZA DEL LINGUAGGIO FILMICO
CONOSCENZA DI PROGRAMMI PER MONDAGGIO IMMAGINI
Forme e strumenti di valutazione:
OSSERVAZIONE IN ITINERE:
• INTERESSE
• ATTENZIONE
• RICHIESTA DI INTERVENTI
• FREQUENZA
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
REALIZZAZIONE DI UN DVD E SOCIALIZZAZIONE DELLO STESSO SUL TERRITORIO
Punti di forza della proposta.
- COLLABORAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA
- INNOVAZIONE
- DISPONIBILITA’
- VOLONTARIATO
Punti di criticità della proposta.
- ESIGUE RISORSE ECONOMICHE
- MEZZI TECNICI NON ADEGUATAMENTE ADEGUATI
182
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Il Progetto: “ A SCUOLA DI CINEMA FACCIAMO CINEMA” ( cineforum) ha offerto agli alunni interessati un’opportunità formativa
piena di significato in quanto coinvolgendoli con naturalezza, ha sollecitato loro stessi a scandagliare e riflettere su tematiche
della società in cui vivono utilizzando un nuovo linguaggio: quello filmico.
Infatti, il percorso proposto ha costituito una nuova disciplina che si è aggiunta a quelle curriculari configurandosi come momento in cui sono confluiti strumenti, obiettivi, tecniche e strategie educative relative all’educazione e al linguaggio cinematografico.
Il percorso di lavoro ha visto impegnati 35 alunni della scuola primaria di classi 4^ e 5^, che con incontri serali, dopo la visione
di alcuni film hanno discusso e si sono confrontati su argomenti come:
– Diversità e uguaglianza
Nella realizzazione del progetto sono state coinvolte le famiglie degli alunni per creare azioni di sinergia formativa tra istituzioni del territorio.
La didattica laboratoriale ha trovato nelle attività proposte una coerente cornice di senso, rispettando:
– La centralità della persona
– La priorità dell’apprendimento sull’insegnamento
– La visione alogrammatica del sapere
– La rilevanza del gruppo
– La concezione unitaria di competenze.
Infatti, con momenti di RICERCAZIONE gli alunni coinvolti nel laboratorio, hanno imparato ad imparare, costruendo il proprio
sapere in modo spontaneo e commisurato alle personali capacità e motivazioni.
La realizzazione di un progetto conclusivo, la scelta e la visione del film il completamento della scheda filmica, concretizzato in
un ambiente di lavoro in cui la collaborazione si è sostituita alla competizione, ha messo in evidenza la possibilità di apprendere anche fuori dai banchi di scuola, quando si stabiliscono regole semplici e si offrono strumenti adeguati per giungere ad un
corretto e autonomo approccio con la cultura e il sapere.
La rilevanza del gruppo sia per docenti, sia per gli alunni che per le famiglie è stato elemento fondamentale per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo.
Il progetto ha previsto all’interno del PERCORSO FORMATIVO un momento in cui gli alunni da spettatori sono diventati attori,
realizzando, un prodotto filmico sui DIRITTI DEL FANCIULLO
L’idea è stata quella di rappresentare ogni diritto utilizzando come soggetto scenografico i più comuni giochi dei bambini e
come linguaggio il nostro dialetto. Partendo dai DIRITTI DEI BAMBINI si è trattato il diritto alla famiglia, alla salute, all’integrazione, all’istruzione, alla pace. L’intero cortometraggio dal titolo COSI’ DIVERSI, COSI’ UGUALI (della durata di 32’ ma di cui sono stati
stralciati per la partecipazione al festival solo 8.36’) è stato una testimonianza del valore della diversità e delle differenze in una
società complessa e multietnica.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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I.T.I.S. “G. Giorgi” – Brindisi
Titolo: “BACK IN THE ‘60s”
Prof.ssa Perdomini Marina Disciplina/e: Italiano e Storia
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: PROGETTO DISCIPLINARE
Breve descrizione
Si tratta di un ipertesto sugli Anni Sessanta, destinato ad un pubblico giovanile. Lo scopo è quello di offrire una panoramica sul
periodo considerato, capace di interessare e di coinvolgere gli utenti grazie anche al repertorio di immagini, di sequenze video
e di musiche che sono parte integrante del prodotto. Il lavoro, ancora in fieri, prevede inoltre un segmento introduttivo sugli
Anni Cinquanta e alcuni Focus su argomenti di particolare rilievo.
Chi? Gli studenti della 5^B di Elettronica e Telecomunicazioni.
Dove? L’aula; il Laboratorio di Telecomunicazioni.
Come? Individuazione dei contenuti; suddivisione della Classe in microgruppi; distribuzione dei compiti in base agli interessi
manifestati; cernita delle “fonti”; scelta delle immagini, delle sequenze video, delle musiche; uso degli strumenti informatici e di
Internet; integrazione fra i microgruppi per la struttura finale.
Quando? In orario antimeridiano, utilizzando parte del monte ore dell’Area di Progetto (una settimana = 36 ore). Sono, tuttavia,
previste altre ore. Non è escluso qualche incontro pomeridiano. Va considerato anche l’impegno a casa. Inizio dell’attività: 22
Febbraio; conclusione: metà/fine Aprile.
Perché? Tutto è nato da una proposta dell’insegnante, accolta dagli alunni: quella di “capovolgere”, dopo un’adeguata introduzione, l’iter del programma di Storia, anticipando quindi i periodi storici più vicini alla contemporaneità. Periodi che, in genere,
non vengono trattati, privando così i ragazzi di importanti conoscenze e di una diversa consapevolezza del proprio presente.
L’interesse manifestato dagli allievi durante i percorsi di insegnamento/apprendimento, nonché la loro vicinanza “affettiva” a
certi miti e mode di quegli anni hanno stimolato l’idea di realizzare questo progetto. Non va taciuta, infine, l’insofferenza per
una società, quella attuale, nella quale non si “riconoscono” idealmente e sentimentalmente.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
Panoramica sugli Anni Cinquanta; simboli e personaggi simbolo del periodo; cronologia degli Anni Sessanta(gli eventi significativi); simboli e personaggi simbolo del periodo; radio e televisione; trasporti; petrolio; welfare state; la condizione femminile;
la rivoluzione artistica; musica e abbigliamento. Brevi Focus: il Sessantotto, lo sbarco sulla Luna, la tecnologia elettronica.
Elenco delle competenze:
• Possedere gli elementi fondamentali che connotano il periodo esaminato, sapendoli interpretare e collegare.
• Saper padroneggiare concetti e termini.
• Saper ricercare e utilizzare i documenti.
• Saper rielaborare; saper scegliere immagini, sequenze video, musiche.
• Sapersi organizzare autonomamente.
• Saper configurare un prodotto gradevole, destinato ad un’utenza giovanile.
La competenza “dell’utilizzare e produrre testi multimediali” appartiene già, sebbene a livelli diversi, alla Classe. L’esperienza ha
permesso di consolidarla e di potenziarla.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo: L’adozione di
specifiche metodologie didattiche, quali il “cooperative learning” e la lezione interattiva, consente di raggiungere queste competenze trasversali:
comunicare con gli altri; lavorare in gruppo; assumersi responsabilità; prendere decisioni; definire e risolvere problemi.
Discipline coinvolte: Sono coinvolte, indirettamente, le discipline tecniche, poiché le competenze informatiche (conoscenza e
uso dei software) derivano dalla pratica delle attività laboratoriali. Anche le competenze linguistiche (Inglese) entrano in gioco,
soprattutto per quanto attiene al Cinema e alla Musica.
Eventuali media impiegati/utilizzati: Cinema (alcuni film “cult” sono stati utili per cogliere il “vissuto” e la mentalità di quegli
anni). Televisione (filmati e discorsi hanno consentito di “rivivere” alcuni personaggi ed eventi di allora). La fotografia, l’Arte e la
Musica hanno permesso di “vedere” e “sentire” secondo il “gusto” che si stava affermando in quel periodo.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Si rimanda al punto 4 e al punto 9. L’insegnante ha indicato le letture, i film, gli artisti, gli spettacoli televisivi ai quali fare riferimento. La ricerca musicale non ha necessitato di input particolari.
Difficoltà: non esiste un Laboratorio per le Discipline Umanistiche.
Opportunità: la disponibilità dei colleghi, l’uso del Laboratorio di Telecomunicazioni, Internet, la Biblioteca della Scuola, l’uso
della postazione mobile in classe, i PC degli studenti.
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Forme e strumenti di valutazione: Osservazione/verifica dell’interesse, della partecipazione, della produttività, della collaborazione, del rispetto degli impegni e delle scadenze. In ordine alla produttività, controllo della ricerca, del materiale realizzato,
dell’organizzazione multimediale. Per la verifica del prodotto finale, si potrà somministrare un questionario di “gradimento”.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: Ipertesto in Power Point. Presentazione dell’ipertesto “BACK IN THE ‘60s” a
fine Maggio, in concomitanza del Cinquantenario dell’Istituto. Potrà essere preceduta da un incontro di verifica con altri studenti e insegnanti, nonché con i genitori.
Punti di forza della proposta: La trattazione di argomenti capaci di generare una diversa consapevolezza storica negli studenti
e una maggiore attenzione per la contemporaneità. La realizzazione di un’esperienza che consente di mettersi alla prova, di
lavorare con creatività. La possibilità di saggiare le opportunità che offrono i media per “fare lezione” e “imparare”.
Punti di criticità della proposta: L’ampiezza dell’argomento preso in esame, che nel corso dei lavori appare inesauribile e provoca momenti di “crisi” nella gestione delle scelte. L’impossibilità di precisare diverse fonti: il problema Internet! Le costrizioni
dell’orario, dell’organizzazione scolastica, la spada di Damocle del programma tradizionale.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.Leggere, comprendere ed interpretare Ricerca ed utilizzazione di documenti re- Scelta di documenti pertinenti alle finatesti scritti di vario tipo.
lativi agli Anni Sessanta.
lità del Progetto Disciplinare.
2.Produrre testi di vario tipo in relazione Riscrittura di parti di documenti scelti e Elaborazione di brevi testi destinati alla
ai differenti scopi comunicativi.
analizzati.
visione di documenti in Power Point.
3.Utilizzare e produrre testi multimediali. Scelta e abbinamento di “testi” apparte- Assemblaggio organico delle diaposinenti a media diversi.
tive.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Titolo: “LET’S PLAY…IRREGULAR VERBS!”
Prof.ssa Meo Ersilia Disciplina/e: Lingua e Civiltà Inglese
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: PROGETTO INTERDISCIPLINARE
Breve descrizione
Si tratta della progettazione e realizzazione di una pagina WEB da inserire nel Blog di Lingua Inglese della scuola, all’interno
della quale è possibile svolgere attività inerenti l’apprendimento dei verbi irregolari inglesi. La novità della proposta consiste
nell’aver collegato ogni verbo ad una canzone in inglese che sarà possibile ascoltare; sarà possibile anche trovare notizie interessanti sugli autori delle canzoni
Chi? Studenti della 4 A, specializzazione Informatica; un docente di Inglese e uno di Informatica.
Dove? Laboratorio di Informatica e Linguistico
Come? Suddivisione della classe in due gruppi; distribuzione dei compiti in base agli interessi manifestati; scelta delle canzoni;
uso delle competenze e strumenti informatici; integrazione fra i lavori svolti dai due gruppi.
Quando? Orario curriculare: 1ore di inglese a settimana; 2 ore di informatica a settimana da ottobre ad aprile.
Perché? Il progetto è stato pensato e organizzato assieme agli studenti per dare risalto all’importanza dell’apprendimento della
microlingua informatica nel curricolo dei periti informatici.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
1.I verbi irregolari inglesi.
2.Costruzione di pagine WEB utilizzando il linguaggio JAVA
Elenco delle competenze:
• Saper ricercare informazioni all’interno di testi di canzoni in inglese.
• Saper scrivere testi in inglese riguardanti le informazioni biografiche degli autori delle canzoni.
• Saper utilizzare i programmi ed i linguaggi necessari per la costruzione di pagine WEB.
• Sapersi organizzare autonomamente e in gruppo.
• Saper produrre un lavoro multimediale destinato essenzialmente ai giovani dai 14 ai 19 anni, abituati a navigare in Internet.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo. Il lavoro di
gruppo, all’interno del quale è stato promosso il “peer tutoring”, consente di raggiungere le seguenti competenze trasversali:
• Imparare ad imparare, avendo consapevolezza del proprio processo di apprendimento, acquisendo ed elaborando nuove
conoscenze ed abilità.
• Tradurre le idee in azioni, pianificando e gestendo il progetto al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati.
Discipline coinvolte
Il progetto è interdisciplinare tra inglese ed informatica. L’approccio CLIL (content and language integrated learning) consente
di dare pari importanza ad entrambe le discipline, aiutando gli studenti a progredire acquisendo sia competenze linguistiche,
sia informatiche.
Eventuali media impiegati/utilizzati: I testi delle canzoni in inglese presi in considerazione sono stati fonte di informazione sia
sulla cultura anglosassone, sia sul veloce evolversi della lingua inglese.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.):
Gli insegnanti hanno condiviso momenti extracurriculari per la pianificazione delle attività. La difficoltà principale è stata non
aver potuto lavorare in compresenza durante le ore curriculari.
Forme e strumenti di valutazione:
Osservazione/verifica dell’interesse, della partecipazione, della produttività, della collaborazione, del rispetto degli impegni e
delle scadenze. In ordine alla produttività, controllo della ricerca, del materiale realizzato, dell’organizzazione multimediale. Per
la verifica del prodotto finale, si potrà somministrare un questionario di “gradimento”.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: Pagina WEB sul Blog di inglese della scuola.
Punti di forza della proposta: Presentare l’inglese non come mera materia scolastica, ma come lingua transnazionale utile per la
comunicazione in vari settori: scolastici, lavorativi, inerenti il tempo libero.
Punti di criticità della proposta: Le poche ore di lingua Inglese (3 ore settimanali) nel curricolo della specializzazione di Informatica. Il non poter lavorare in compresenza col docente di Informatica.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
1.Leggere e comprendere testi di can- Ricerca ed utilizzazione di canzoni i cui
zoni in lingua inglese.
testi presentano verbi irregolari.
2.Utilizzare software e linguaggi infor- Progettazione delle varie parti che costimatici per la costruzione di pagine WEB. tuiscono una pagina WEB.
3.Utilizzare e creare prodotti multime- Scelta e abbinamento di immagini, colori
diali.
e testi dei diversi media.
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Modalità di verifica
Scelta di testi di canzoni pertinenti alle
finalità del Progetto Interdisciplinare.
Elaborazione delle varie parti che costituiscono una pagina WEB.
Assemblaggio organico delle varie parti
di una pagina WEB.
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
I.I.S.S. Epifanio Ferdinando – Mesagne (BR)
Titolo: “Raccontiamoci le favole”
Prof. Alessandra Lotesoriere Disciplina/e Lettere
Tipologia della proposta x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: Associazione Culturale “Nany Music”
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione:
Il progetto ha previsto la lettura e l’analisi di alcune favole e filastrocche di Gianni Rodari. In seguito si sono svolti laboratori per
insegnare agli allievi a recitare e per inserirli direttamente nello spettacolo “Raccontiamoci le favole” che è stato tenuto nella
stessa scuola. La rappresentazione, che ha portato in scena anche canzoni a tema ideate da Pino Ingrosso, ha restituito alle
parole di Rodari quella dimensione teatrale necessaria per farle volare dalla carta stampata direttamente al cuore del pubblico
giovanile.
Il progetto si è svolto nel mese di novembre; in particolare gli incontri extra-curricolari sono stati in tutto due di quattro ore
ciascuno, e nello stesso periodo si è lavorato in classe nelle ore curricolari di italiano. Un altro laboratorio si è tenuto la mattina
prima dello spettacolo teatrale per coordinare i musicisti che hanno accompagnato la performance ed i ragazzi che hanno recitato le opere di Rodari.
Sono stati coinvolti i docenti di lettere, in particolare la professoressa M. Conversano e la Prof.Carluccio, che hanno deciso di
aderire all’iniziativa per permettere ai discenti di apprendere le tecniche di analisi del testo in modo ludico. I testi sono stati
scelti anche per la loro grande attualità e lo spunto che offrono per possibili discussioni e approfondimenti.
Tutto ciò ha permesso di scoprire che la letteratura spesso precorre i tempi e che Rodari, raccontando le favole ai bambini, voleva metterli in guardia dai pericoli che essi possono correre da adulti.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
Si è affrontata l’analisi del testo narrativo, in particolare della fiaba e della favola, partendo da una breve storia del genere testuale preso in considerazione.
Si è analizzato il sistema dei personaggi e le funzioni di Propp.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
38. Padronanza della lingua italiana: leggere, comprendere e interpretare testi di tipo diverso.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
39. Agire in modo autonomo e responsabile.
40. Collaborare e partecipare superando piccole difficoltà, quali essere su un palco.
41. Imparare ad imparare.
Discipline coinvolte Italiano,storia, musica.
Eventuali media impiegati/utilizzati
Videocamera per le riprese delle prove e dello spettacolo.
Impianto stereo per la musica e strumenti musicali; microfoni.
Forme e strumenti di valutazione: La valutazione degli alunni è stata effettuata sugli obiettivi previsti dalla programmazione,
attraverso gli strumenti preventivati.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: Il prodotto finale, consistito in una rappresentazione, è stato interamente
ripreso e passato su dvd usabile per proiezioni interne.
Punti di forza della proposta.
Studiare testi di italiano ed effettuarne l’analisi in modo originale e creativo, cogliendo l’attualità scritti non recenti.
Punti di criticità della proposta.
Impossibilità di rivolgerla a tutti gli alunni delle prime classi.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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I.T.N. “Carnaro” – Brindisi
Titolo: T.G. “ IL gioco della comunicazione “
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
IL progetto si sta svolgendo prevalentemente nell’extracurricolare con integrazione nel curricolare
Breve descrizione
L’ambito proposto è quello della comunicazione e della informazione.
Realizzazione di un telegiornale impiegando e facendo riferimento alle classiche e alle nuove tecniche di comunicazione ( internet, facebook, youtube ).
Sono coinvolti alunni delle classi prime,seconde e terze,due docenti,un tecnico di laboratorio.
Le attività vengono svolte prevalentemente nel laboratorio di informatica,si prevedono visite alle redazioni delle TV locali. Periodo di svolgimento Febbraio /Maggio, per un totale di 50 ore.
Il progetto, proposto nell’ambito del dipartimento di lettere,ha lo scopo di avvicinare gli studenti al mondo della comunicazione in generale e della informazione in particolare,stimolandoli ad un processo creativo che permetta loro di utilizzare le
proprie competenze e capacità, facendo leva sulla comunicazione verbale e non verbale.
Il lavoro di gruppo,potenzierà, altresì,forme di comunicazione interpersonale.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
Si intendono affrontare i seguenti argomenti:
– Conoscere se stessi,riflessioni sulle proprie caratteristiche personali,l’autobiografia.
– Comunicare se stessi,le basi per comprendere l’importanza della comunicazione e della relazione interpersonale l’ intervista.
– Elementi teorici per comprendere le caratteristiche della comunicazione interpersonale e le forme in cui essa si realizza.
– Elementi base per riconoscere i vari canali comunicativi e gestire in modo consapevole il proprio modo di ìnviare messaggi.
– Elementi teorici e pratici dell’ascolto per migliorare le relazioni interpersonali
– Differenze tra i vari ambiti della comunicazione
– La comunicazione attraverso i media. Le caratteristiche del linguaggio giornalistico
– Come produrre testi informativi ordinati in una tipologia giornalistica.
Elenco delle competenze:
• Saper interagire in modo corretto e pertinente in una situazione comunicativa
• Comunicare attraverso linguaggi verbali e non verbali
• Educare all’uso dei mezzi della comunicazione come espressione di formazione e di informazione.
• Acquisire capacità di documentarsi, selezionare ed organizzare le informazioni.
• Saper utilizzare la comunicazione digitale.
• Potenziare e sviluppare le abilità linguistiche.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Oltre alle competenze che riguardano prevalentemente l’ uso corretto della lingua italiana in forma orale e scritta indirizzata
all’utilizzo dello stile giornalistico, sono previste importanti ricadute sul piano delle tecniche informatiche, e di educazione
all’immagine.
Eventuali media impiegati/utilizzati: Le attività laboratoriali sono svolte utilizzando:computer,videocamera,macchina fotografica. I servizi della nostra redazione verranno filmati, mixati e mandati in rete.
Forme e strumenti di valutazione:
La valutazione si svolge in itinere ed è mirata alla rilevazione dei processi formativi tramite apposite schede di autovalutazione
riguardo a:
• Apprendimento: padronanza di conoscenza del linguaggio dei media,sviluppo delle competenze comunicative ed espressive.
• Sviluppo personale:maturazione ed identità, capacità di autocontrollo dell’emotività, responsabilizzazione
• Sviluppo sociale: disponibilità a collaborare nel gruppo.
Prodotto finale
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Si intende realizzare un video che raccolga le esperienze maturate e realizzate in fase progettuale: T.G.” Carnaro “ NEWS. Nel
videogiornale ci sarà spazio per l’attualità,la vita scolastica,la cultura, lo sport e le previsioni meteorologiche interamente realizzate presso i laboratori dell’istituto
Punti di forza della proposta.
a. Il progetto coinvolge gli alunni in maniera positiva. Da semplici utenti hanno assunto il ruolo di protagonisti dell’informazione.La redazione non ha un direttore responsabile,ma c’è una distribuzione degli incarichi e dei ruoli condivisa da tutti.
Punti di criticità della proposta.
Immancabili problemi di tempo e risorse finanziarie inadeguate.
188
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale.
L’esperienza proposta nasce dal convincimento che la scuola ha il dovere e il compito di idirizzare i giovani verso una diffusione
della informazione in maniera consapevole ma soprattutto “ corretta “. Abbiamo mosso i primi passi costituendoci in un gruppo
chiuso su Facebook (una realtà con la quale non si può fare a meno di avere a che fare ) dove ognuno di noi può apportare il
proprio contributo, questo ci permetterà di rimanere in contatto anche al di fuori dalla scuola rispettando, altresì, un codice
comportamentale ed alcune imprescindibili regole.Siamo passati poi a sviluppare le varie fasi del progetto. In una prima fase si
è partiti dal riconoscimento della propria identità per comprendere l’importanza di conoscere se stessi per poter impostare un
buon rapporto comunicativo e come ciò sia possibile solo se ci si apre con l’altro. Nella seconda fase abbiamo preso in esame i
primi elementi della comunicazione interpersonale; mediante apposite schede e attività laboratoriali gli alunni hanno percepito
come nella comunicazione si veicolano una molteplicità di informazioni e che pertanto un messaggio è sempre caratterizzato da
significati plurimi che devono essere decodificati per una corretta interpretazione.Si è parlato e si è sperimentata l’importanza
del feedback e dei diversi contesti e canali comunicativi. Attualmente il progetto è in via di svolgimento, la nostra redazione, che
non ha un direttore responsabile ma lavora su una distribuzione degli incarichi e dei ruoli condivisa da tutti, sta lavorando sulla
scelta delle esperienze e degli argomenti che costituiranno il prodotto finale. Si intende infatti realizzare un telegiornale: T.G.
“Carnaro “ News, nel quale sarà dato spazio a notizie di attualità,culturali,di vita scolastica, sportive; condizioni meteo, quest’ultime rielaborate dal nostro centro meteo “Carnaro”, con l’ausilio dei docenti di navigazione.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Saper interagire in modo corretto e pertinente in una situazione comunicativa.
Comunicare attraverso linguaggi verbali
e non verbali.
Educare all’uso dei mezzi della comunicazione come espressione di formazione
e di informazione.
Acquisire capacità di documentarsi, selezionare ed organizzare le informazioni.
Saper utilizzare la comunicazione digitale.
Potenziare e sviluppare le abilità linguistiche.
Ascoltano,prendono appunti,fanno do- Schede di autovalutazione.
mande.
Correzione individuale dei testi.
Lavoro individuale,lavoro di gruppo, di- Prodotto finale.
battito.
Attività laboratoriali.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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ITIS “A.Pacinotti” – Taranto
Gruppo TA
Provincia di Taranto
ITIS “A. Pacinotti” – Taranto
Titolo: “IL RITORNO DI FALANTO”
Prof. Avakian Mary Disciplina Inglese
Tipologia della proposta: X Curricolare
Attività: X già svolta/conclusa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: PROGETTO INTERDISCIPLINARE
Breve descrizione:
L’attività partiva dall’invito a partecipare al concorso interregionale “La Puglia è dei Giovani”, concorso che mira alla promozione
del turismo scolastico/giovanile nel proprio territorio con la produzione di un video di cinque minuti seguendo un dato percorso. Un gruppo di alunni della 5B Informatica ha prodotto un video sulla Città Vecchia in un percorso storico-architettonico.
Il lavoro è stato seguito principalmente dalla referente Prof.ssa Mary Avakian e dal Prof. Sergio Carrieri ed è stato svolto nelle ore
di lingua Inglese (3 ore settimanali) e, saltuariamente, nelle ore di Informatica nel mese di dicembre (c’era una stretta scadenza
da rispettare). Il gruppo è partito da un’attività di brainstorming che ha portato all’ idea alquanto originale di riprendere la Città
Vecchia seguendo la guida (un’alunna) che porta Falanto, impersonato da un alunno, in giro per la città commentandone gli
aspetti storici ed architettonici. Il video è stato prodotto in lingua italiana mentre tutte le fasi del lavoro (scelta dell’argomento,
pianificazione, produzione di costumi, determinazione di tempi, luoghi, ricerche) sono state condotte in lingua inglese. La multimedialità è servita come mezzo operativo ed è stato il prodotto finale.
Tema e/o argomenti didattici affrontati (contenuti disciplinari, nuclei insegnamento/apprendimento): Tema base era il turismo
scolastico affrontato attraverso un lavoro pluridisciplinare: l’inglese è stato la lingua veicolare, l’informatica lo strumento di ricerca, di montaggio.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
• Utilizzo della lingua inglese “sul campo”, ovvero in situazioni “lavorativo-produttive” reali ha dato risultati davvero buoni. Gli
alunni coinvolti sono passati tutti dal livello B1 al livello B2 del European Framework
• Accresciuta conoscenza storico-culturale del proprio territorio
• Maggiore consapevolezza dell’efficacia degli strumenti multimediali
• Consapevolezza dell’efficacia dei testi multimediali
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
• Gli alunni hanno acquisito competenze tecniche e informatiche (filmare, fotografare, montare, ritoccare) assieme a competenze linguistiche, storiche e culturali.
Discipline coinvolte: Oltre alla lingua inglese e l’informatica il lavoro prevedeva ricerche storiche nonché una cura ed un arricchimento della conoscenza della lingua italiana.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Eventuali media impiegati/utilizzati:
• Sono stati visionati filmati sul territorio
• È stato fatto uso di Internet per le ricerche
Entrambi i mezzi hanno facilitato l’attività rendendola stimolante
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
– Si è trattato di un’attività “sperimentale” per cui, più che una preparazione preventive, c’è stata una “formazione” in itinere
che servirà come preparazione preventiva per future azioni. Il tempo limitato a disposizione ha impedito l’attuazione dell’attività con la cura dei dettagli preventivata. Per lo stesso motivo non è stato possibile produrre il video anche in lingua inglese
come avremmo voluto fare.
Forme e strumenti di valutazione
– Il gruppo di lavoro è stato costantemente tenuto sotto osservazioni dai docenti che, in un “diario di bordo”, hanno annotato
i livelli di partecipazione più o meno attiva di ogni componente, il contributo di ognuno in termini di idee e di creatività, la
capacità di lavorare in gruppo, di dividersi i compiti, di rapportarsi in modo armonioso e costruttivo.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
– Il prodotto finale ovvero il video è stato presentato al concorso interregionale che si è concluso nel mese di Gennaio 2010 con
un convegno tenuto a Bari in presenza di rappresentati di numerose scuole pugliesi e di autorità sia del mondo dell’istruzione
sia del mondo del turismo.
Titolo: “Taranto tra mito e storia”
Prof. Basile Mimma Disciplina/e Calcolo delle probabilità, Statistica, Ricerca Operativa.
Tipologia della proposta: x Curricolare
Attività: X in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: Progetto didattico
Breve descrizione:
Breve presentazione di Taranto, a partire dalla storia, intrecciata con il mito, della città, centro della Magna Grecia, della sua
successiva trasformazione da cittadina di pescatori a città industriale. Visita virtuale della città. Immutabilità delle tradizioni
popolari.
Il progetto sarà sviluppato dagli allievi della V C informatica, con la supervisione del docente di Statistica. Nasce dalla volontà di
predisporre un oggetto didattico, come esempio di una modalità comunicativa basata sulle Nuove Tecnologie e sulla Multimedialità.
Tempi di realizzazione: 10 ore circa durante il mese di marzo 2010, da realizzare in orario curricolare, con compiti da svolgere in
gruppi.
Il prodotto finale sarà un filmato realizzato con un video-editor come Windows Movie Maker.
Fasi del progetto:
42. Predisposizione linee generali e storyboard
43. Reportage video fotografico per la Città Vecchia e il Borgo
44.Reperimento materiali in rete
45. Predisposizione materiale (file audio, narrazioni, immagini, filmati)
46. Montaggio video
47. Disseminazione
Il progetto si integra nel curriculum in maniera trasversale, in quanto traendo spunto dalla presentazione della propria città,
fornisce competenze nella comunicazione, spendibili anche nelle altre discipline.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
La comunicazione attraverso l’uso delle Nuove Tecnologie.
La città in cui vivo: storia ed evoluzione, struttura architettonica e artistica, tradizioni popolari e caratteristiche culturali.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
• Rendere gli alunni consapevoli dell'impatto che le tecnologie per la comunicazione hanno sulla propria formazione
• Rendere gli alunni consapevoli delle potenzialità formative dei nuovi Media
• Acquisire le conoscenze di base per la realizzazione e la gestione di audio, immagini e video digitalizzati
• Usare la rete Internet per reperire informazioni
• Produrre e utilizzare materiale e testi multimediali
• Documentare il proprio lavoro
• Conoscere la storia della propria città
• Conoscere la struttura architettonica e artistica della propria città.
• Conoscere le caratteristiche culturali e le tradizioni popolari della propria città
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MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Conoscere e utilizzare vari media per scopi didattici.
Usare le Nuove Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione come pratica didattica
Discipline coinvolte: Statistica – Italiano come lingua veicolare
Storia, relativamente ai principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio
Eventuali media impiegati/utilizzati Internet, che ha la funzione di reperire informazioni e materiale e di promuovere e condividere il progetto
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Necessaria la pianificazione con l’articolazione della sceneggiatura, della scelta della location e dello storyboard e la predisposizione di tutti i materiali occorrenti, dei videoclip, dei file audio e video, delle narrazioni.
Forme e strumenti di valutazione
Il lavoro sarà valutato in base ai seguenti parametri:
• Organizzazione del lavoro
• Validità del videoreportage
• Capacità di approfondire e ampliare le risorse
• Qualità e correttezza delle informazioni
• Efficacia della documentazione
• Validità della produzione multimediale
Per ciascun parametro si assegnerà un punteggio crescente da 1 a 5. Il lavorò sarà ritenuto positivo se avrà raggiunto almeno il
punteggio 18.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Il prodotto finale sarà un filmato realizzato con un video-editor come Windows Movie Maker e messo a disposizione dell’Istituto
e in condivisione per favorire forme di confronto e di scambio.
Punti di forza della proposta.
Spendibilità delle competenze in altri ambiti.
Punti di criticità della proposta.
Tempo esiguo da poter dedicare al progetto per non sottrarre un numero eccessivo di ore alla normale programmazione disciplinare
– Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Il progetto non è ancora concluso, è stata realizzata solamente la raccolta di informazioni e di materiale video fotografico per la
città, insieme agli allievi della classe interessata.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
1. Utilizzare gli strumenti fondamentali Reportage per la città
per una fruizione consapevole del patrimonio artistico (Asse dei linguaggi)
Modalità di verifica
Griglia di osservazione e valutazione
2. Utilizzare e produrre testi multimediali Utilizzo di media e delle Nuove Tecnolo- Griglia di osservazione e valutazione
(Asse dei linguaggi)
gie per la produzione di audio, video, immagini ed elaborazione di prodotti multimediali
3. Essere consapevole delle potenzialità Rinvenimento di informazioni e mate- Griglia di osservazione e valutazione
delle tecnologie rispetto al contesto cul- riale attraverso la rete Internet.
turale e sociale in cui vengono applicate Montaggio della presentazione finale.
(Asse scientifico-tecnologico)
4. Comprendere il cambiamento e la di- Attraverso il rinvenimento di notizie sui Griglia di osservazione e valutazione
versità dei tempi storici in una dimen- principali sviluppi storici che hanno coinsione diacronica attraverso il confronto volto il territorio
fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. (Asse storico-sociale)
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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I.P.S.S.S. “Liside” – Taranto
Titolo: “Radio Liside”
Prof. Trisolini Enrica / Giannese Domenico Discipline: Italiano / Lab. Arti Grafiche
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: operatori radiofonici
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: progetto interdisciplinare
Breve descrizione:
Preparare e condurre una trasmissione radiofonica.
Soggetti coinvolti: Docenti e allievi di ambedue i corsi e di ogni classe;
Luogo: Laboratori tecnologici dell’Istituto ed aule didattiche;
Aspetti metodologici/organizzativi: Ricerche, discussione su temi di argomento generale e tematici, organizzazione di palinsesti radiofonici.
Trasmissione quotidiana di circa 10 min. in diretta o registrata, Incontri redazionali settimanali.
Motivazione: favorire lo spirito di lavoro in gruppo, potenziare la circolazione delle informazioni, sviluppare le capacità critiche
e di lettura della realtà.
Temi affrontati: attualità, storia, musica, informazione.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Imparare ad ascoltare e a decodificare messaggi radiofonici; sviluppare le capacità di ascoltare storie e di crearne, prendere la
parola in modo consapevole; ascoltare e rispettare i turni di parola; acquisire nuove competenze tecnologiche; migliorare la
propria capacità di lavorare in gruppo in uno spazio di socializzazione.
Discipline coinvolte: italiano, storia, inglese, musica, grafica multimediale.
Eventuali media impiegati/utilizzati: internet, software di trasmissione e comunicazione.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti: esperienze multimediali, produzioni editoriali.
Forme e strumenti di valutazione: la valutazione sarà effettuata in itinere prendendo in considerazione i progressi compiuti
dagli alunni rispetto alla situazione di partenza in termini di partecipazione e interesse, assiduità della frequenza e contributo
propositivo.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: conduzione di una trasmissione radiofonica di circa 10 minuti a cadenza
giornaliera, partecipazione a trasmissioni radiofoniche su emittenti locali per condividere le esperienze.
Punti di forza della proposta: permettere agli allievi di vincere timidezze e paure, sentirsi in grado di esprimere pubblicamente
idee ed opinioni senza timori.
Punti di criticità della proposta: far sì che il progetto venga condiviso da un maggior numero di docenti e studenti e diventi uno
strumento di maggiore e diffusa collaborazione nella sperimentazione di nuove forme di didattica.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
Imparare ad ascoltare e a decodificare Ricerche, discussione su temi di argomessaggi radiofonici; sviluppare le capa- mento generale e tematici, organizzacità di ascoltare storie e di crearne, pren- zione di palinsesti radiofonici.
dere la parola in modo consapevole;
ascoltare e rispettare i turni di parola; acquisire nuove competenze tecnologiche;
migliorare la propria capacità di lavorare
in gruppo in uno spazio di socializzazione.
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Considerazione dei progressi compiuti
dagli alunni rispetto alla situazione di
partenza in termini di partecipazione e
interesse, assiduità della frequenza e
contributo propositivo.
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
ITIS-Liceo Sc.Tec. “Augusto Righi” – Taranto
Titolo: “L’ALIMENTAZIONE DAGLI ANTENATI AI PRONIPOTI”
Prof. RITA BIANCHI Disciplina/e CHIMICA
Tipologia della proposta: X Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: dott. Ignazio Aprile (a titolo di collaborazione gratuita)
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: Progetto interclasse e interdisciplinare
Breve descrizione:
Il progetto analizza le abitudini alimentari dei giovani di oggi, con uno sguardo particolare agli studenti dell’Istituto Righi, confrontandole con quelle del passato e di un …futuro probabile (inteso come alimenti usati nello spazio dagli astronauti e alimenti OGM)
Chi e come:Coinvolti allievi di 4 seconde classi, di cui 3 del liceo ed una del tecnico,che hanno curato le ricerche, disegnato i
personaggi, a cui hanno anche dato voce, e le scene e scelto i brani musicali. 6 docenti: Rita Bianchi (doc. di Chimica), per gli
OGM, la grafica, l’animazione e la realizzazione del CD, Diego Carlucci (doc. di Laboratorio di Chimica e Fisica) per l’alimentazione nello spazio, Mariela Oliva (doc. di Scienze), per le patologie alimentari, Loredana Palumbo (doc. di Scienze)per i principi
alimentari, l’alimentazione degli adolescenti e l’indagine statistica, Michelina Pastore (doc.di Scienze) per i disturbi alimentari,
Irma Troso (referente del progetto) per l’alimentazione nel passato e nel presente. Inoltre al progetto ha collaborato il dott.
Ignazio Aprile per la parte riguardante gli integratori alimentari.
Luoghi: aule scolastiche, laboratorio multimediale della scuola.
Quando: fine primo quadrimestre, secondo quadrimestre.
Motivazione: far riflettere gli allievi sulle loro abitudini alimentari per farne acquisire di più corrette
Tema e/o argomenti didattici affrontati alimentazione dei popoli nei vari periodi storici (preistoria, Egizi, Etruschi, Greci, Romani,
Cristiani, Medioevo, Rinascimento); principi di scienze dell’alimentazione, disturbi alimentari, patologie derivanti dall’alimentazione, integratori alimentari, errori alimentari, come smaltire i cibi, dieta di un adolescente, guinness alimentari, cibi transgenici,
cibi nello spazio, indagine statistica sulle abitudini alimentari degli studenti del Righi.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
• Prendere coscienza degli stili di vita corretti e sbagliati
• Diffondere stili di vita corretti fra i coetanei
• Conoscere l’evoluzione dell’alimentazione dell’uomo nella storia
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo. Saper leggere, comprendere, interpretare e produrre testi di vario tipo (attraverso la lettura, la ricerca degli argomenti e la stesura delle
parti di testo), saper utilizzare e produrre testi multimediali (attraverso la costruzione di un ipertesto, la scelta e l’inserimento
delle immagini collegate), saper osservare, descrivere e analizzare fenomeni dela realtà (attraverso l’indagine statistica e la costruzione dei relativi grafici)
Discipline coinvolte: Scienze, biologia, chimica (trasversalmente anche italiano e storia)
Osservazioni sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti: Preparazione di dispense, ricerche in Internet, incontri
con l’esperto, corso di Animazione grafica sul Web (prof.ssa Bianchi)
Forme e strumenti di valutazione
verifiche sui contenuti e sulla alimentazione seguita a casa e a scuola
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Preparazione di un CD presentato in ambito scolastico.
Punti di forza della proposta.
Interesse mostrato – Impegno profuso – Socializzazione fra classi differenti
Valorizzazione di capacità e abilità non mostrate durante le normali attività didattiche
Punti di debolezza della proposta.
Tempi di preparazione e realizzazione lunghi, non sempre facilmente conciliabili con le programmazioni curriculari.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Saper leggere, comprendere, interpre- lettura, ricerca degli argomenti e stesura Relazioni tecniche
tare e produrre testi
delle parti di testo
2. Saper utilizzare e produrre testi multi- costruzione di un ipertesto, scelta e inse- Produzione CD multimediale
mediali
rimento delle immagini collegate
3.Saper osservare, descrivere e analiz- indagine statistica e costruzione dei rela- Compilazione tabelle e grafici
zare fenomeni della realtà
tivi grafici
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
195
Titolo: “Sentieri archeologici a Porto Selvaggio (Le)”
Prof. ssa Mariaclaudia Salvaggio Disciplina/e Italiano e Storia
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: Società Kairòs s.n.c. – Lecce; Studio ambientale Avanguardie
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: “Progetto interdisciplinare”
Breve descrizione: Progetto orientato alla valorizzazione e fruizione dei beni archeologici e naturalistici del territorio pugliese e
al consolidamento della capacità di lavorare in gruppo, utilizzando le proprie conoscenze scolastiche in contesti nuovi e comunicando con le nuove tecnologie.
a) soggetti coinvolti
Docenti di storia e scienze del biennio.- Alunni prime e seconde classi istituto.- Esperti società Kairòs s.n.c.(archeologo, paleontologo, antropologo) – Studio ambientale Avanguardie ( naturalista, geologo)
b) luoghi:aule – Parco archeologico di Porto Selvaggio (LE)- aula multimediale
c) aspetti metodologici/organizzativi caratterizzanti:
• Novembre 2009(8 ore,in orario curricolare, ripartite fra gli insegnamenti di Italiano, Storia, Scienze): in aula- lezioni frontali e ricerche sulla storia della Puglia in epoca preistorica, sui fossili, sulla macchia mediterranea e sul carsismo;
• 30 novembre 2009: visita guidata e laboratorio nel parco – Lezione sulla preistoria + Simulazione di scavo archeologico +
scheggiatura della pietra + lavorazione della ceramica + percorso archeologico-naturalistico all'interno del Parco di porto Selvaggio (LE).
• Febbraio – aprile 2010: in aula e in aula multimediale- il racconto e la documentazione dell’esperienza: relazioni tecniche; realizzazione di presentazioni pps sul percorso storico, archeologico e naturalistico; montaggio con Windows Movie Maker delle riprese
dell’esperienza sul campo e delle lezioni degli esperti in un unico file documentaristico (8 ore, in orario curricolare, ripartite fra gli
insegnamenti di Storia, Scienze, e Sistemi automatici).
• Maggio 2010- escursione naturalistica in luoghi significativi del Parco e del Salento per opportuni confronti e generalizzazione del
modello di studio ambientale. Reportage.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: La relazione tecnica (italiano) La cronaca di un evento (italiano); Il metodo dello storico
(Storia)Lineamenti di storia antica e medievale del Salento (Storia) Geografia fisica e antropica del Salento in epoca preistorica;
Il carsismo (Geografia e Scienze)
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
L’alunno:
Conosce la storia del Salento in età greco-romana
Conosce le caratteristiche naturalistiche dell’area protetta “Porto Selvaggio”
Conosce le tecnologie di produzione dei manufatti esaminati
Esegue correttamente le operazioni di rilievo insegnate durante il laboratorio
Sa utilizzare tecniche di riproduzione e trattamento dei dati
Sa svolgere una relazione tecnica
Sa utilizzare Power Point per realizzare una presentazione multimediale
Sa utilizzare Windows Movie Maker per montare brevi filmati
Competenze trasversali:
• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
contesti.
• Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
• Utilizzare e produrre testi multimediali.
• Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
• Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti, anche con l’ausilio di strumenti di tipo informatico.
• Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme
i concetti di sistema e di complessità.
• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche
e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
Metodologie utilizzate:
Lezioni frontali – Lavori di gruppo – Problem solving – Laboratorio con l’ausilio di esperti
Discipline coinvolte: Italiano, Storia, Geografia, Scienze
Eventuali media impiegati/utilizzati:Internet (attività di documentazione). Sito web della scuola.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Riunione programmatica per suddividersi i compiti. Attività di raccordo svolta dal docente referente del progetto. Necessità di
ricorrere ad una società di servizi per la simulazione di uno studio del territorio, di uno scavo archeologico e di un laboratori
tecnologico.
196
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Forme e strumenti di valutazione
Realizzazione di manufatti e stesura di relazione finale valutabile sull’esperienza.(scheda di osservazione delle procedure, per i
lavori pratici e griglia di valutazione della relazione)
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Realizzazione di relazioni, di tavole illustrative e disegni tecnici. Reportage fotografico. Montaggio dei materiali in presentazioni
pps, video. Relazione sull’esperienza. Pubblicazione dei materiali,in maggio, sul sito della scuola.
Punti di forza della proposta.
Apprendere “facendo” fissa procedure e contenuti in maniera indelebile.
Punti di criticità della proposta.
Difficoltà di condivisione delle procedure in corso d’opera. Esiguità del tempo a disposizione.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
• Padroneggiare gli strumenti espressivi Lezioni frontali
ed argomentativi indispensabili per Esercitazioni guidate.
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
Produzione di testi scritti e orali
• Produrre testi di vario tipo in relazione Lezioni frontali
ai differenti scopi comunicativi.
Esercitazioni guidate.
Produzione di testi scritti e orali
• Utilizzare e produrre testi multimediali. Laboratorio con l’ausilio di esperti
Realizzazione di pps e video
• Individuare le strategie per la solu- Problem solving
zione di problemi.
Osservazione.
• Analizzare dati e interpretarli svilup- Laboratorio con l’ausilio di esperti
pando deduzioni e ragionamenti, con Problem solving
l’ausilio di strumenti informatici.
Produzione di testi scritti e orali, con l’ausilio di grafici e tabelle
• Osservare, descrivere ed analizzare fe- Laboratorio con l’ausilio di esperti
nomeni della realtà naturale e artifi- Problem solving
ciale e riconoscere nelle sue varie
forme i concetti di sistema e di complessità.
Produzione di testi scritti e orali
• Comprendere il cambiamento e la di- Problem solving
versità dei tempi storici in una dimen- Laboratorio
sione diacronica attraverso il confronto Lavori di gruppo
fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
Prova semistrutturata
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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I.T.S.G. “L. Einaudi” – Manduria (TA)
Titolo: “Big Brother is not watching you any longer”
Prof.Mariella D’Adamo Disciplina/Lingua e Civ. Inglese
Tipologia della proposta: Curricolare
Attività: già svolta/conclusa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: elaborazione di un percorso CLIL
Breve descrizione:
Il percorso CLIL “Big Brother is not watchig you any longer” è inserito nel Progetto Internazionale CoE “Didattica della Storia in
dimensione europea”, progetto finalizzato a realizzare uno spazio europeo dell’Istruzione e della Formazione e a valorizzare le
iniziative didattiche e progettuali che sostengano percorsi di internazionalizzazione di un POF adeguato alla costruzione di uno
spazio pubblico europeo degli studenti.
Il nostro Istituto ha inteso far propri gli obiettivi del progetto CoE per rafforzare le iniziative didattiche e progettuali inserite nel
Pof d’Istituto che sostengono la vocazione internazionale dell’istituto stesso, impegnato da diversi anni in progetti di collaborazione internazionale. La volontà di sperimentare questo tipo di educazione bilingue nasce anche dall’esigenza da parte dei
docenti di far propri alcuni obiettivi basilari dell’insegnamento veicolare, quali far acquisire agli studenti i contenuti disciplinari,
migliorando la loro competenza comunicativa in L2, che diventa uno strumento per apprendere. L’interesse per l’approccio CLIL
è quindi visto come ulteriore strumento per migliorare la qualità del processo insegnamento/apprendimento.
Il progetto ha coinvolto la classe 4A mercurio, composta da 22 alunni,che hanno lavorato al progetto in classe o nei laboratori
di informatica e linguistico. I docenti coinvolti, di Italiano, Diritto e Inglese,hanno concordato i contenuti, le metodologie e i
tempi di svolgimento, dettati dall’agenda del Progetto Internazionale Coe. Nel lavoro l’analisi storica del crollo del Muro di Berlino si è allargata sino a comprendere una riflessione sul concetto di “muro” e sui “muri mentali”. Le discipline coinvolte si sono
raccordate in modo interdisciplinare e multiprospettico, facendo ricorso principalmente a discussioni guidate, ad elaborazioni
personali degli studenti e all’utilizzo delle TIC.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Il percorso CLIL, realizzato in lingua inglese, ha avuto come punto di partenza la data storica del 1989. Lo studio dell’evento del
crollo del Muro di Berlino ha portato ad una riflessione sul concetto di “muro” e sui “muri mentali”. Questo topic trasversale ha
coinvolto le discipline di Lett. Italiana, Storia, Lingua e Lett. Inglese e Diritto. I docenti hanno condiviso e dimensionato il materiale sul livello di competenza linguistica e conoscenza disciplinare degli studenti, selezionando contenuti chiari, interessanti e
rilevanti per il loro curricolo, in modo da favorirne lo sviluppo delle competenze comunicative e motivarne l’apprendimento dei
contenuti.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Gli obiettivi di un modulo CLIL sono quelli di motivare, suscitare interesse, operare su un campo di indagine reale, sviluppare
competenze linguistico-comunicative in L2 e sperimentare diverse metodologie e attività in un contesto multidisciplinare. L’apporto innovativo è quindi significativo, poiché in primo luogo è stato rinforzato l’apprendimento esperienziale degli studenti,
cioè l’imparare facendo anziché solo guardando o memorizzando. L’autenticità del contesto ha aiutato gli studenti a comprendere che la lingua è uno strumento di acquisizione e trasmissione del sapere e non un’astratta entità regolata da grammatica e
sintassi.
L’insegnamento veicolare stimola quindi non solo una maggiore competenza linguistica ma anche abilità trasversali quali la
capacità di partecipare attivamente ad una discussione in L2, di chiedere chiarimenti, di fare obiezioni, ed abilità cognitive, quali
saper sintetizzare e fare ipotesi.
Per quanto possibile sono stati privilegiati campi di indagine concreti: ad es. sono stati utilizzati visual aids ed altri strumenti per
schematizzare la presentazione del contenuti, come key words, maps, list points. L’ampio ricorso alle ICT per ricerche e produzioni ha favorito la messa in atto di strategie di cooperative learning ed attività di problem solving. La rilevanza degli aspetti
pragmatici e comunicativi ha favorito la motivazione all’apprendimento di lingua e contenuti, così le conoscenze acquisite in
ambito storico, letterario, del Diritto, la riflessione profonda e consapevole sui concetti di “muro reale” e “muro mentale” e sui
loro significati, in contrapposizione a concetti-chiave del Diritto Internazionale e a significative produzione letterarie, la presa di
coscienza da parte degli studenti dei pregiudizi e delle difficoltà di accettare “l’altro” diverso da noi sono state sintetizzate in un
prodotto multimediale in lingua inglese. Gli studenti hanno lavorato molto sulla scelta di testi musicali significativi che fanno da
tappeto alla presentazione ed hanno selezionato accuratamente il video, “cuore” del lavoro, elaborando un prodotto finale che
è un esempio di un modo diverso di “fare scuola” e “apprendere”, che ha interessato e coinvolto docenti e studenti.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Il sostegno del Dirigente Scolastico e un’atmosfera positiva e partecipata sono stati fondamentali per lo svolgimenti del progetto, per il quale i docenti hanno condiviso strategie, metodi di insegnamento ed hanno fatto largo ricorso ad internet, a materiale cinematografico, fotografico e musicale.
198
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Tuttavia vi sono degli ostacoli da superare. Sarebbe necessaria una diversa strutturazione dell’orario interno che potesse permettere un lavoro svolto su classi parallele, ma soprattutto è fondamentale l’acquisizione di una competenza linguistica in L2
da parte dei docenti della disciplina e una formazione CLIL del docente di L2 e del docente della disciplina. Una formazione
linguistica e metodologico-didattica e la presenza di condizioni strutturali permetterebbero di soddisfare le sollecitazioni che
provengono dalla Unione Europea, a cui per il momento non si può dare una risposta efficace per la mancanza di condizioni di
fattibilità a livello istituzionale.
Forme e strumenti di valutazione: L’effettuazione di un modulo CLIL ha un risultato “a lungo termine”. Infatti gli studenti coinvolti in questo tipo di sperimentazione didattica quest’anno frequentano il 5° anno e dimostrano di possedere più fluidità
espositiva e soprattutto di saper gestire l’apprendimento in L2 in modo più efficace. Per quanto riguarda le tipologie di verifica
le modalità possono essere molto diverse ma la comprensione e produzione orale ha prevalso su quella scritta, anche se gli
studenti hanno affrontato tipologie di test con quesiti a risposta multipla e reading comprehensions.
I docenti hanno prevalentemente guidato gli studenti in oral reports basati su alcuni aspetti del percorso didattico, in approfondimenti di alcuni dei temi affrontati, in collegamenti e/ espansioni.
Punti di forza della proposta:
Approccio Clil utile strumento per migliorare le qualità del processo insegnamento/ apprendimento. Trasversalità e pluridisciplinarietà dei contenuti. Utilizzo di metodologie e strumenti multimediali.
Punti di criticità della proposta:
Limitata competenza linguistica in L2 dei docenti della disciplina. Necessità di approfondire la formazione CLIL del docente di
L2 e del docente della disciplina. Problematicità della compresenza docente di disciplina/docente L2.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
S. BICS (Basic Interpersonal Communica- – Brainstorming
– Interazione con gli studenti
tive Skills)
– Input comprensibile e compreso
– Lavori di gruppo
– Lezioni
interattive
– Griglie di osservazione e monitoragT. CALP (Cognitive Academy Learning
– Attività
mirate
ad
aumentare
la
produgio
Proficiency)
zione autonoma.
U. Sviluppo del ragionamento autonomo
e delle capacità argomentative
Osservazioni: È evidente come il percorso CLIL descritto abbia toccato nel suo svolgimento tutte le 8 competenze-chiave riferibili
agli Assi culturali. Gli studenti, in relazione alle loro capacità individuali, hanno privilegiato e sviluppato in modo particolare qualche competenza preferita a qualche altra, ma l’obiettivo finale della responsabilità ed autonomia è stato raggiunto sia pure con
livelli diversi.
Titolo: “MOVIE!”
Prof. Mariella D’Adamo Disciplina Lingua e Civ. Inglese
Tipologia della proposta: Integrata
Attività già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: Esperto in sceneggiatura e regia cinematografica
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione:
Il progetto “Movie!” si è collocato nell’ambito del progetto Comenius 1 “Identità culturale e sviluppo turistico) che ha visto impegnato il nostro Istituti negli a.s. 2006/2007 – 2007/2008 – 2008/2009. esso ha trovato una motivazione nella possibilità di dare
a studenti ed insegnanti una opportunità di riflettere sulla propria identità culturale(linee-guida del Comenius 1) e di rafforzarla,
di aumentare la motivazione all’apprendimento della lingua inglese, rafforzando la conoscenza della micro lingua relativa al
settore turistico, di migliorare le capacità di utilizzo delle TIC, di acquisire le tecniche del linguaggio cinematografico e di tradurlo in un cortometraggio che è stato utilizzato come strumento di promozione del territorio.
Indicare chi, dove, come, quando, motivazione alla scelta del percorso:
Al progetto “Movie!” hanno partecipato 15 alunni di classi 3a e 4a;il gruppo di progetto è stato costituito dal Dirigente Scolastico
e due docenti interne e si sono avvalsi della collaborazione di un regista e sceneggiatore professionista, esperto esterno. Il progetto è stato articolato in orario scolastico ed extra-scolastico e si è svolto nei mesi di febbraio, marzo, aprile con attività di docenza relativa alla individuazione di un itinerario turistico, all’approfondimento della micro lingua inglese pertinente all’ambito
turistico-culturale, alla acquisizione di conoscenze e competenze relative alle tecniche del linguaggio cinematografico.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Il gruppo di progetto ha guidato i ragazzi in ricerche riguardanti il patrimonio artistico, naturale, culturale, utilizzando sia gli
strumenti multimediali che visite guidate presso biblioteche e siti, mentre l’esperto esterno ha tenuto un ciclo di seminari intensivi sulla realizzazione di un prodotto cinematografico, articolati in lezioni frontali e workshops. La docente di lingua Inglese ha
guidato gli studenti nella rielaborazione della sceneggiatura, ideata e scritta dai ragazzi, in lingua inglese.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
199
Elenco degli obiettivi/ competenze trasversali raggiunte:
• Sensibilizzare gli studenti alla conoscenza del proprio territorio dal punto di vista naturale, artistico e culturale;
• Favorire lo sviluppo del senso di appartenenza ad esso e stimolarne la sua valorizzazione;
• Acquisire le capacità di indagine e ricerca;
• Acquisire e/o consolidare un metodo di lavoro basato su attività di gruppo;
• Stimolare l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze relative al campo della cinematografia;
• Acquisire le competenze specifiche relative alla realizzazione di un cortometraggio;
• Approfondire la conoscenza della lingua inglese, con particolare rferimento alla micro lingua relativa al settore turistico.
Discipline coinvolte: Lingua e Lett. Italiana – Storia – Lingua e Lett. Inglese
Le diverse discipline hanno costantemente interagito: è stato privilegiato un approccio interdisciplinare, per cui non si è proceduto per schemi rigidi, ma le docenti hanno costantemente cooperato per rendere omogeneo il discorso didattico. La metodologia utilizzata è stata flessibile e basata principalmente sul learning by doing, attraverso l’interazione costante docente-discente.
Eventuali media impiegati/utilizzati:
I media sono stati impiegati principalmente per pubblicizzare l’esperienza e il prodotto finale presso le scuole partners, gli enti
territoriali e la comunità locale. Il sito web dell’Istituto ha permesso un’ampia diffusione del lavoro prodotto e anche la partnership del progetto Comenius ha elaborato una pagina web dove è possibile visionare il cortometraggio (http://www.tourismandidentity.info)
Gli enti territoriali e la comunità locale sono stati informati regolarmente dell’attività in corso tramite articoli di stampa e servizi
televisivi delle emittenti locali. I meetings internazionali del Comenius hanno poi offerto una ulteriore possibilità di diffusione e
pubblicizzazione del prodotto all’estero; in particolare il cortometraggio è stato presentato ad Uppsala (Svezia) in occasione
dell’incontro di progetto. La lettura degli articoli di giornale, la visione dei servizi televisivi ha dato modo agli studenti di riflettere sull’importanza di un corretto utilizzo dei media che porti ad una rappresentazione della realtà senza distorsioni, volute o
fortuite.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Il progetto ha dato agli insegnanti l’opportunità di migliorare le loro abilità nell’uso delle TIC e nel project management, specie
per quanto riguarda i raccordi interdisciplinari e le metodologie e gli strumenti da utilizzare.
Forme e strumenti di valutazione:
All’inizio del percorso è stato somministrato un test motivazionale per l’individuazione degli studenti corsisti. Il controllo in itinere è stato continuo attraverso una attività di monitoraggio articolata in tre fasi finalizzate proprio a fornire una panoramica
esauriente dello svolgimento delle attività progettuali. Sono stati inoltre predisposti strumenti di rilevazione, come ad es. questionari in entrata, in itinere e in uscita, che hanno permesso di elaborare una scheda finale di valutazione che ha fornito informazioni sugli aspetti più rilevanti del progetto, come ad es. la qualità del percorso.
Punti di forza della proposta. Gli studenti hanno:
17. Migliorato la comprensione dell’importanza della propria identità culturale, vista anche come attrazione turistica e quindi
mezzo di sviluppo del territorio;
18. Accresciuto la motivazione e la fiducia in sé;
19. Migliorato la competenza nelle 4 abilità linguistiche in L2;
20. Migliorato le competenze nell’uso delle TIC;
21. Acquisito conoscenze e competenze nell’uso delle TIC;
Acquisito conoscenze relative ai mezzi di comunicazione di massa.
Punti di criticità della proposta.
Sostanzialmente nessuno, perché le difficoltà emerse sono state di ordine essenzialmente organizzativo.
Osservazioni: Il progetto descritto ha toccato nel suo svolgimento tutte le 8 competenze-chiave riferibili agli Assi culturali. Gli
studenti, in relazione alle loro capacità individuali, hanno privilegiato e sviluppato in modo particolare qualche competenza
preferita a qualche altra, ma l’obiettivo finale della responsabilità ed autonomia è stato raggiunto, sia pure con livelli diversi.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Acquisire le capacità di indagine e ricerca;
2.Acquisire e/o consolidare un metodo di
lavoro basato su attività di gruppo;
3.Stimolare l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze relative al campo
della cinematografia;4.Acquisire le competenze specifiche relative alla realizzazione di un cortometraggio;5.Approfondire la conoscenza della lingua inglese,
con particolare riferimento alla micro lingua relativa al settore turistico.
– Brainstorming
– Input comprensibile e compreso
– Lezioni interattive
– Attività mirate ad aumentare la produzione autonoma.
– Griglia di osservazione e monitoraggio
– Interazione con gli studenti
– Lavori di gruppo
– Questionari
200
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Titolo: “Manduria, Salento”
Prof. Mariella D’Adamo Disciplina Lingua e Civ. Inglese
Tipologia della proposta: Integrata
Attività già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: Esperto in comunicazione audiovisiva.
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …: Progetto interdisciplinare
Breve descrizione:
Il progetto “Manduria, Salento” si è collocato nell’ambito del progetto Comenius 1 “Identità culturale e sviluppo turistico) che
ha visto impegnato il nostro Istituto negli a. s. 2006/2007 – 2007/2008 – 2008/2009. esso ha trovato una motivazione nella possibilità di dare a studenti ed insegnanti ulteriori spunti di approfondimento nella conoscenza e riappropriazione della propria
identità culturale (linee-guida del Comenius 1) ed ancora di acquisire le competenze di base del linguaggio pubblicitario e di
tradurle nella realizzazione di spot pubblicitari che sono stati utilizzati come strumento di promozione del territorio. Gli studenti hanno avuto, inoltre, l’opportunità di migliorare la conoscenza della lingua inglese ed acquisire la terminologia della micro lingua relativa a marketing, advertising e settore turistico.
Indicare chi, dove, come, quando, motivazione alla scelta del percorso:
Al progetto “Manduria, Salento” hanno partecipato 20 alunni di classi 4a e 5a;il gruppo di progetto è stato costituito dal Dirigente Scolastico e due docenti interne e si è avvalso della collaborazione di un esperto (esterno) in comunicazione audiovisiva.
Il progetto è stato articolato in orario scolastico ed extra-scolastico e si è svolto nei mesi di febbraio, marzo, aprile con attività di
docenza relativa alla conoscenza del territorio attraverso fonti diverse, all’approfondimento della micro lingua inglese pertinente all’ambito marketing, advertising, turismo, all’ acquisizione di conoscenze e competenze specifiche relative alla realizzazione di spot pubblicitari di promozione del territorio.
Tema e/o argomenti didattici affrontati:
Il gruppo di progetto ha guidato i ragazzi in ricerche riguardanti il patrimonio artistico, naturale, culturale, utilizzando sia gli
strumenti multimediali che visite guidate presso biblioteche e siti, mentre l’esperto esterno ha tenuto un ciclo di seminari intensivi riguardanti tecniche di advertising e marketing applicate alla comunicazione audiovisiva, articolati in lezioni frontali e workshops. La docente di lingua Inglese ha guidato gli studenti nella rielaborazione della sceneggiatura, ideata e scritta dai ragazzi,
in lingua inglese.
Elenco degli obiettivi/ competenze trasversali raggiunte:
• Sensibilizzare gli studenti alla conoscenza del proprio territorio dal punto di vista naturale, artistico e culturale;
• Favorire lo sviluppo del senso di appartenenza ad esso e stimolarne la sua valorizzazione;
• Acquisire le capacità di indagine e ricerca;
• Acquisire e/o consolidare un metodo di lavoro basato su attività di gruppo;
• Stimolare l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze relative a un settore stimolante quale quello della pubblicità;
• Acquisire le competenze specifiche relative alla realizzazione di uno spot pubblicitario;
• Approfondire la conoscenza della lingua inglese, con particolare riferimento alla micro lingua relativa a marketing, advertising
e turismo.
• Discipline coinvolte: Lingua e Lett. Italiana – Storia – Lingua e Lett. Inglese
Le diverse discipline hanno costantemente interagito: è stato privilegiato un approccio interdisciplinare, per cui non si è proceduto per schemi rigidi, ma le docenti hanno costantemente cooperato per rendere omogeneo il discorso didattico. La metodologia utilizzata è stata flessibile e basata principalmente sul learning by doing, attraverso l’interazione costante docente-discente.
Eventuali media impiegati/utilizzati:
I media sono stati impiegati principalmente per pubblicizzare l’esperienza e il prodotto finale presso le scuole partners, gli enti
territoriali e la comunità locale. Il sito web dell’Istituto ha permesso un’ampia diffusione del lavoro prodotto e anche la partnership del progetto Comenius ha elaborato una pagina web dove è possibile visionare gli spot prodotti (http://www.tourismandidentity.info)
Gli enti territoriali e la comunità locale sono stati informati regolarmente dell’attività in corso tramite articoli di stampa e servizi
televisivi delle emittenti locali. Gli spot sono stati anche trasmessi per un certo periodo di tempo presso l’emittente televisiva
TRCB, assolvendo quindi alla loro funzione di messaggi pubblicitari.
I meetings internazionali del Comenius hanno poi offerto una ulteriore possibilità di diffusione e pubblicizzazione del prodotto
all’estero; in particolare gli spot sono stati presentati a Istanbul (Turchia) in occasione dell’incontro di progetto finale.
La lettura degli articoli di giornale, la visione dei servizi televisivi ha dato modo agli studenti di riflettere sull’importanza di un
corretto utilizzo dei media che porti ad una rappresentazione della realtà senza distorsioni, volute o fortuite.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
Il progetto ha dato agli insegnanti l’opportunità di migliorare le loro abilità nell’uso delle TIC e nel project management, specie
per quanto riguarda i raccordi interdisciplinari e le metodologie e gli strumenti da utilizzare.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
201
Forme e strumenti di valutazione:
All’inizio del percorso è stato somministrato un test motivazionale per l’individuazione degli studenti corsisti. Il controllo in itinere è stato continuo attraverso una attività di monitoraggio articolata in tre fasi finalizzate proprio a fornire una panoramica
esauriente dello svolgimento delle attività progettuali. Sono stati inoltre predisposti strumenti di rilevazione, come ad es. questionari in entrata, in itinere e in uscita, che hanno permesso di elaborare una scheda finale di valutazione che ha fornito informazioni sugli aspetti più rilevanti del progetto, come ad es. la qualità del percorso.
Punti di forza della proposta.
Gli studenti hanno:
Migliorato la comprensione dell’importanza della propria identità culturale, vista anche come attrazione turistica e quindi
mezzo di sviluppo del territorio;
Accresciuto la motivazione e la fiducia in sé;
Migliorato la competenza nelle 4 abilità linguistiche in L2;
Migliorato le competenze nell’uso delle TIC;
Acquisito conoscenze e competenze nell’uso delle TIC;
Acquisito conoscenze relative alla realizzazione di uno spot pubblicitario.
Punti di criticità della proposta.
Sostanzialmente nessuno, perché le difficoltà emerse sono state di ordine essenzialmente organizzativo.
Osservazioni: Il progetto descritto ha toccato nel suo svolgimento tutte le 8 competenze-chiave riferibili agli Assi culturali. Gli
studenti, in relazione alle loro capacità individuali, hanno privilegiato e sviluppato in modo particolare qualche competenza
preferita a qualche altra, ma l’obiettivo finale della responsabilità ed autonomia è stato raggiunto, sia pure con livelli diversi.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1. Acquisire le capacità di indagine e ricerca;
2.Acquisire e/o consolidare un metodo di
lavoro basato su attività di gruppo;
3.Stimolare l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze relative al campo
della pubblicità;
4.Acquisire le competenze specifiche relative alla realizzazione di uno spot pubblicitario;
5.Approfondire la conoscenza della lingua inglese, con particolare riferimento
alla micro lingua relativa al settore marketing, advertising, turismo.
– Brainstorming
– Input comprensibile e compreso
– Lezioni interattive
– Attività mirate ad aumentare la produzione autonoma.
– Griglia di osservazione e monitoraggio
– Interazione con gli studenti
– Lavori di gruppo
– Questionari
202
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
S.S. 1°grado “Don Luigi Sturzo” – Grottaglie (TA)
Titolo: “Scriviamo…. la realtà con il linguaggio giornalistico”
Prof. Clemente Maria Disciplina/e italiano storia geografia
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x in progress
Collaborazioni con soggetti esterni: esperto esterno giornalista
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Progetto interdisciplinare
Breve descrizione: Finalità dell’attività è avvicinare gli alunni al mondo dell’informazione per imparare a decodificare il linguaggio giornalistico e imparare ad utilizzarlo. La prima fase prevede infatti la familiarizzazione con il mondo della carta stampata,
la seconda fase la costruzione di un giornale della scuola, elaborato da una redazione di alunni, coordinati dagli insegnanti
destinatari alunni delle sei terze classi della scuola e di tre seconde classi. Ogni venerdì vengono consegnate alle classi delle
copie gratuite di un quotidiano, affinché gli alunni possano avvicinarsi e conoscere il mondo della carta stampata.Le classi dedicano 1 o due ore settimanali alla lettura e analisi del giornale.La redazione formata da 25 alunni provenienti da tutte le classi
che leggono il giornale, lavorerà per 60 ore pomeridiane fino alla fine dell’anno per elaborare il giornale d’istituto (PON az. F1)
Tema e/o argomenti didattici affrontati: la comunicazione giornalistica nella sua peculiarità,la comprensione della lingua scritta,
la produzione della lingua scritta in modo organico e coerente con la tipologia testuale, la creazione di un menabò correlato di
testi e immagini problematiche vicine al mondo dei ragazzi
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
– Saper comprendere un testo informativo, individuando le tecniche proprie del giornale.
– Conoscere le regole delle 5 W
– Produrre testi informativi applicando le regole delle 5 W
– Saper riconoscere e usare il linguaggio e le tecniche proprie dei diversi settori giornalistici.
– Saper produrre testi di tipo giornalistico
– Saper correlare immagini ai testi attraverso l’uso di programmi di videoscrittura ed elaborazione immagini
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo. – Acquisizione
delle competenze linguistiche di comprensione e produzione il lingua italiana acquisizione di competenze informatiche multimediali, acquisizione di creatività
Discipline coinvolte: italiano, geografia, storia, informatica, tecnologia
le discipline vengono ugualmente coinvolte nella realizzazione del prodotto finale
Eventuali media impiegati/utilizzati:giornale quotidiano, internet, strumenti multimediali. Tutti strumenti indispensabili per la
realizzazione dell’attività
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:il lavoro è stato facilitato dal fatto che giungono
a scuola nelle classi copie gratuite di un quotidiano.La lettura e comprensione del giornale viene inserita nel lavoro curriculare
del docente di lettere
Forme e strumenti di valutazione
la valutazione sarà effettuata sulla comprensione del testo e sulla produzione.Nella produzione scritta si andrà a valutare l’organicità e la coerenza,il rispetto della tipologia testuale, l’uso appropriato del lessico e delle strutture morfosintattiche.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: realizzazione di un giornale d’istituto
Punti di forza: I ragazzi saranno coinvolti direttamente nella stesura degli articoli e soprattutto nella simulazione di una vera e
propria redazione
Punti di criticità: Il tempo limitato a disposizione
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Si è cercato avvicinare gli alunni al mondo dell’informazione per imparare a decodificare il linguaggio giornalistico e imparare
ad utilizzarlo. La prima fase del progetto prevede infatti la familiarizzazione con il mondo della carta stampata, la seconda fase
la costruzione di un giornale della scuola, elaborato da una redazione di alunni,attraverso le seguenti attività: Creazione di una
redazione formata da circa 20 alunni. Scelta di articoli e immagini significative tra quelli giunti in redazione Uso del computer
per trascrivere articoli Correzione degli articoli Creazione del menabò. Realizzazione del giornale d’istituto per fine anno scolastico
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
1.comprensione della lingua scritta
Attraverso la lettura e l’analisi di articoli
estrapolati da quotidiani
2.produzione della lingua scritta
Stesura di articoli giornalistici corredati
da immagini
3.applicazione delle regole per la co- Simulazione di una redazione di giornale
struzione di pagine di giornale
Modalità di verifica
Prove oggettive di comprensione
soggettiva
Soggettiva Elaborato con sistemi multimediali
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
203
Titolo: “In viaggio verso..la creazione audiovisiva”
Prof. Urso Lorenzo Disciplina scienze motorie
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa
Collaborazioni con soggetti esterni: esperti audio video e beni culturali
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …:
progetto interdisciplinare PON azione F1
Breve descrizione: realizzazione di un video effettuato dopo aver analizzato e studiato un bene artistico di grottaglie. Il convento di San Francesco
Indicare chi nella realizzazione sono stati coinvolti i docenti di arte e immagine, i docenti di lettere i docenti di tecnologia di 4
classi ( 1 prima, 2 seconde, 2 terze) sono state utilizzate 60 ore curriculari di storia, informatica e arte e immagine nel corso
dell’anno e 60 ore extracurriculari con l’ausilio di un esperto esterno di riprese audio video e di esperto in beni culturali.lo studio
è stato effettuato in classe in una prima fase poi direttamente sul sito scelto sono state svolte le descrizioni e le riprese, successivamente in laboratorio informatico il montaggio video.
Tema e/o argomenti didattici affrontati: Il linguaggio filmico e la sua sintassi le tecniche di ripresa e di montaggio video la storia
artistica e culturale del convento di San Francesco a Grottaglie
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze: acquisire il linguaggio cinematografico come forma espressiva e di comunicazione – saper utilizzare gli strumenti di ripresa audio/video conoscere gli elementi di base nel settore delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, con particolare riferimento all’elaborazione multimediale audio e video acquisire le tecniche di avviamento alla regia attraverso esempi di aiuto regia, analisi delle riprese e del montaggio, studio
dell’inquadratura e delle ottiche – sviluppare comportamenti responsabili e offrire spunti di approfondimento e riflessione
verso la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali.
saper illustrare i beni locali individuati con le loro caratteristiche storiche e culturali.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
sensibilizzare le giovani generazioni sui grandi temi della salvaguardia e della conservazione del patrimonio artistico e naturalistico italiani
stimolare la conoscenza, la familiarità e l’amore per il Bello nell’arte e nella natura, attraverso la conoscenza del patrimonio artistico locale
saper esprimere conoscenze usando il linguaggio dell’audiovideo
Discipline coinvolte: Arte e immagine (elementi di storia dell’arte e conoscenza del patrimonio artistico) il linguaggio cinematografico – Storia elementi di storia del territorio dal 1700 al 1950 circa
Eventuali media impiegati/utilizzati videocamera, programmi di elaborazione video digitali, computer
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
gli insegnanti curriculari hanno collaborato con gli esperti esterni per l’organizzazione dei contenuti e per le riprese digitali, da
montare successivamente
Forme e strumenti di valutazione:
la valutazione in itinere è stata svolta considerando il livello di impegno e il contributo personale nella realizzazione dell’attività,la
valutazione finale ha considerato il livello di acquisizione delle competenze
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: produzione di un video documentario
Punti di forza della proposta.
Trasformazione delle conoscenze teoriche in un’attività che ha reso gli alunni protagonisti.
Punti di criticità della proposta.
Poco tempo a disposizione
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Gli alunni hanno prima studiato le caratteristiche storiche artistiche del convento di san francesco a Grottaglie, successivamente hanno imparato a descriverlo simulando di essere delle guide turistiche per realizzare infine un documentario per la
presentazione del sito con tutte le sue caratteristiche.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
1. conoscere gli elementi di base nel Attività laboratoriale
settore delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, con
particolare riferimento all’elaborazione
multimediale audio e video
2. sviluppare comportamenti responsa- Attività di ricerca fonti e documenti, di
bili e offrire spunti di approfondimento analisi e descrizione del sito individuato
e riflessione verso la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali.
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Modalità di verifica
In itinere e finale per la realizzazione del
documentario
In itinere e finale per la realizzazione del
documentario
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
I.C. “G. Salvemini” – Talsano (TA)
Titolo: “CAMPO DI VOLO 1”
Prof.ssa Concetta BRUNI Disciplina: Materie Letterarie
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione: PON – FSE – C1: PROGETTO EXTRACURRICULARE E CURRICULARE
Breve descrizione:
Il progetto nasce con l’obiettivo di educare ad una corretta analisi del linguaggio
dell’immagine, attraverso la realizzazione di un cortometraggio che, prendendo spunto da una storia di ragazzi, li sensibilizzi
verso il problema dell’inquinamento nella città di Taranto nonché verso l’esclusione sociale. Nello specifico, ci si soffermerà sulla
lettura dell’immagine cinematografica, che rappresenta a tutti gli effetti il punto di partenza dei moderni mezzi di comunicazione legati alla percezione di una realtà ricostruita attraverso una fiction parziale e soggettiva. Inoltre, il gruppo di lavoro sarà
diretto protagonista nelle diverse fasi operative che porteranno alla realizzazione finale del cortometraggio. Le attività svolte
durante la progettualità del POF si avvarranno di approfondimenti in ambito curriculare, soprattutto ad opera dei docenti di
lettere, di tecnologia, di materie scientifiche e di educazione musicale. Infatti, il Progetto è collocato nel POF come strumento
di ampliamento del curricolo e di potenziamento delle attività linguistico-espressive e delle competenze multimediali.
Il percorso prevede la durata di 50 ore nell’ambito del Programma Operativo Nazionale FSE 2007/13 alla presenza del docente
tutor, Prof.ssa Bruni Concetta, e dell’esperto esterno, Dott. Fumarola Gianluca. È coinvolto un numero di 22 alunni selezionati,
frequentanti l’Istituto Compr. “G. Salvemini”, guidato verso un itinerario di alfabetizzazione alla produzione video, all’acquisizione di elementi di base della scrittura di un soggetto cinematografico ed, infine, ad un laboratorio per la sceneggiatura e la
produzione di un cortometraggio.
I docenti di lettere, tecnologia, materie scientifiche, educazione musicale, in orario curriculare, rappresentano un valido supporto alla realizzazione del progetto, in quanto contribuiscono concretamente all’ideazione di una storia, alla stesura ( in forma
narrativa prima, in sceneggiatura poi) di un copione, alla ricerca e all’elaborazione di dati, all’approfondimento delle tematiche
individuate, le quali forniscono ai ragazzi importanti spunti di riflessione.
Si individua, per i docenti di tecnologia, di materie scientifiche ed educazione musicale un’ora settimanale delle attività didattiche da dedicare agli approfondimenti di cui sopra, mentre il docente di lettere vi dedicherà due ore settimanali per tutta la
durata del percorso, in quanto gli argomenti trattati e le attività proposte si integrano perfettamente nelle programmazioni
portate avanti per ciascuna classe.
Il Progetto si articolerà a partire dal 2/02/10 fino al 5/05/10
Tema e/o argomenti didattici affrontati
– Dal testo narrativo alla sceneggiatura
– L’inquinamento nella città di Taranto
– Il problema ambientale
– La salute
– Il disagio economico-socio-culturale
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
– Sviluppare le capacità linguistico-espressive attraverso l’uso della scrittura filmica
– Creare un soggetto originale scritto in vista della successiva messa in scena
– Individuare le giuste location per la realizzazione delle scene, tenendo conto dei presupposti tematici ed emotivi richiesti
dalla sceneggiatura.
– Comprendere su quali presupposti ideologici e visivi si basi la scelta degli attori
– Sviluppare le capacità scientifiche attraverso l’uso di supporti multimediali delegati alla produzione filmica
– Rafforzare l’elemento narrativo attraverso la musica
– Sviluppare le conoscenze economiche legate al territorio
– Sviluppare la capacità di condurre un’indagine utilizzando i linguaggi della tecnica (statistica, grafici..)
Nella pratica didattica, la competenza “dell’utilizzare e produrre testi multimediali” sarà acquisita attraverso l’utilizzo, da parte
dei ragazzi, di diversi programmi multimediali per la trascrizione del copione, per la ricerca e la scelta delle basi musicali, per le
ricerche in campo scientifico e tecnologico, per il montaggio filmico, per la produzione di materiale a scopi pubblicitari.
Discipline coinvolte: o Lettere o Materie scientifiche o Tecnologia o musica
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti (materiali, metodologie, strumenti, difficoltà/
opportunità, ecc.): I docenti coinvolti sono stati guidati dall’esperto nell’individuazione delle tematiche da approfondire;
ognuno ha poi integrato, all’interno del proprio curriculum, le attività attraverso momenti di ricerca e di elaborazione dei dati
raccolti
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
205
Forme e strumenti di valutazione
La valutazione complessiva, intesa non come misurazione del sapere, ma come valutazione dei processi in atto nella formazione dei ragazzi, registrerà il grado di competenze raggiunte dagli alunni tenendo presente il livello di partenza, l’impegno
profuso, gli obiettivi raggiunti, la partecipazione al dialogo educativo, senza prescindere dai limiti soggettivi e dai condizionamenti dovuti all’ambiente, seguendo l’ottica per la quale:
· la valutazione rappresenta un incentivo al perseguimento dell’obiettivo del massimo possibile sviluppo della personalità (valutazione formativa);
· la valutazione come confronto fra risultati ottenuti e risultati previsti, tenendo conto delle condizioni di partenza (valutazione
sommativa);
· la valutazione come impulso alla costruzione di un realistico concetto di sé (autostima) Saranno pertanto utilizzati test, questionari ed osservazione diretta
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: tipologia e caratteristiche del prodotto, eventuale diffusione, presentazione, ecc.:
Il prodotto finale è rappresentato dalla produzione di un cortometraggio intitolato “Nero fumo”; si prevede l’elaborazione di un
manifesto, si sceglieranno le foto ufficiali di scena da proporre nella fase promozionale e si individuano le strategie di comunicazione adeguate per la diffusione del prodotto, scrivendo i comunicati stampa ed organizzando la proiezione inaugurale di
presentazione.
Punti di forza della proposta.
Il percorso progettuale permetterà di avvicinare i ragazzi al mondo del cinema non più solo come spettatori passivi, ma soprattutto come protagonisti attivi della creazione stessa del prodotto filmico, permettendo loro anche di accrescere l’autostima e la
fiducia in se stessi, nonché di socializzare e di crescere emotivamente.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
1.sviluppare le capacità
linguistico-espressive attraverso
l’uso della scrittura filmica
Ideazione della storia; scrittura della sto- Test, questionari, osservazione
ria in forma narrativa;
diretta
riscrittura della storia seguendo le regole
della sceneggiatura
2.sviluppare le capacità
scientifiche attraverso l’uso di
supporti multimediali delegati
alla produzione filmica
Utilizzo di supporti
multimediali
Test, questionari, produzioni
multimediali
3. Rafforzare l’elemento
narrativo attraverso la musica
Ricerca ed elaborazione di
musiche adatte al copione
Produzioni multimediali
206
Modalità di verifica
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
S.S. Di 1°grado “Renato Moro” – Taranto
Titolo: “informazione e cre-attività”
Prof. Borsci Stefania Disciplina/e Italiano – Storia – Cittadinanza e Costituzione
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: x già svolta/conclusa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: indicare, scrivendo qui sotto, di che cosa si tratta: ‘curricolo’, ‘progetto interdisciplinare’, ‘unità didattica’, altra denominazione …:
PROGETTO PON 2008/2009 – LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA E GIORNALISMO
Breve descrizione:
Il progetto si è collocato nella dimensione dell’imparare ad imparare per incentivare negli alunni l’esigenza di essere non solo
fruitori del sapere e delle esperienze di vita, ma anche creatori responsabili, cioè cre-attivi.
La valenza formativa del progetto sta, nell’incentivare una lettura attenta della realtà e nel creare uno spazio adeguato alla
fantasia, per stimolare la personalità dei bambini verso una educativa creatività.
Il percorso si è sviluppato per 20 alunni inseriti dalle classi terze e quarte. Le attività sono state realizzate nell’arco di 30 ore con
10 incontri pomeridiani, guidati da due docenti del Circolo, con funzione rispettivamente di esperto e di tutor del progetto.
Sono state usate le metodologie del problem solving, del gioco di ruolo e del cooperative learning. Nel percorso didattico si è
dato ampio spazio allo scambio dialogico e alle discussioni guidate, all’interno del gruppo dei corsisti, che si è attivato come
gruppo della redazione, responsabile del “menabò” del giornale che bisognava creare e della scelta degli articoli. Da quanto è
emerso nei periodici report delle attività, effettuati secondo le modalità previste nell’arco della progettazione PON, con la partecipazione delle docenti curricolari, l’esperienza del laboratorio di Giornalismo e Scrittura creativa, ha effettivamente incentivato negli alunni il gusto di esprimersi e comunicare, non solo attraverso le parole, ma anche attraverso le immagini, le forme e
i nuovi media. L’uso del metodo giornalistico per la cronaca, come anche l’uso del problem solving, hanno inoltre, rafforzato la
capacità di cogliere i dati essenziali della realtà, per pianificare e produrre testi orali e scritti. Si è anche arricchito il lessico con
termini dei linguaggi specifici. Molti bambini hanno, infine, imparato ad usare nuove funzioni degli strumenti informatici.
Tema e/o argomenti didattici affrontati
Si sono analizzati, da un lato, aspetti della realtà, con la produzione di cronache giornalistiche e inserimento in un giornale online, realizzato a chiusura del percorso, di materiale scolastico prodotto da alunni del Circolo, dall’altro lato, si è sperimentata
l’espressività creativa, con la produzione di calligrammi, di poesie, di un fumetto e con la manipolazione di una fiaba nota. L’uso
del laboratorio informatico, di sussidi didattici multimediali realizzati dalla docente tutor a supporto del percorso stesso, affiancati da un laboratorio grafico-espressivo, hanno permesso la produzione del giornalino elettronico, in cui si integrano linguaggi
verbali e non.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
TRAGUARDO: Imparare ad imparare
OBIETTIVI FORMATIVI
Attivare strategie di ascolto e comprensione
Esplorare, analizzare, descrivere il vissuto personale e comunitario
Interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative
COMPETENZE
L’alunno sa:
– Decodificare e rielaborare messaggi ricevuti dall’ambiente.
– Scrivere una varietà di forme testuali per una pluralità di scopi sulla base di modelli sperimentati
– Saper recepire ed utilizzare in modo integrato,nelle varie situazioni comunicative, codici verbali e non
– Utilizzare e produrre testi multimediali
CONOSCENZE
Gli elementi, gli scopi, i registri della comunicazione
Vari tipi di giornali
Informazioni di carattere generale sulla redazione e i giornalisti
Analisi di un quotidiano
Gli elementi di un articolo di cronaca
La funzione delle immagini nelle riviste
Gli elementi essenziali della narrazione
La grammatica del fumetto
Gli elementi del messaggio pubblicitario
Il linguaggio ipertestuale
Strumenti per la creazione di ipertesti
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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abilità
Saper distinguere diverse tipologie testuali
Saper produrre un testo rispondente ai requisiti richiesti
Ampliare il proprio patrimonio lessicale utilizzando linguaggi specifici
Interagire in modo corretto e pertinente in una situazione comunicativa
Utilizzare parole e immagini per esprimere esperienze e stati d’animo
Utilizzare gli strumenti di base di un editor web
Saper assumere scelte personali
(Descrivere come viene promossa nella pratica didattica, la competenza “dell’utilizzare e
produrre testi multimediali”, traducendola in abilità e conoscenze.)
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
-Progettare, sviluppare e realizzare un’idea
-Trasferire conoscenze procedurali e abilità operative per eseguire un compito o risolvere un problema
-Usare comportamenti consoni ad un arricchimento significativo e costruttivo della vita nella comunità scolastica
Discipline coinvolte
Italiano – Arte e immagine – Tecnologia – Cittadinanza e Costituzione
Le prime tre discipline sono state trattate dal punto di vista della comunicazione linguistica e dei codici, in un’ottica interdisciplinare. Cittadinanza e Costituzione ha fornito argomenti trasversali, riguardanti la socialità, che si sono ben integrati con tutto
il progetto.
Eventuali media impiegati/utilizzati Oltre al PC per ogni corsista, è stato molto utile l’uso del video-proiettore per favorire le
strategie di ascolto e comprensione nel gruppo. Sono stati molto coinvolgenti, inoltre, alcuni giochi didattici interattivi realizzati
per favorire la comprensione dell’ambiente e del linguaggio giornalistico.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
La preparazione delle docenti coinvolte, riguarda preventivamente, l’acquisizione di competenze linguistico-espressive e informatiche, maturate con lo studio, l’aggiornamento, personale e istituzionale e con la frequenza di specifici corsi di formazione
documentati, oltre che con l’esperienza maturata negli anni di insegnamento. Le risorse strumentali e logistiche sono state:
giornali, riviste, risme di carta, colori di vario tipo, cartucce di inchiostro nero e a colori per stampanti, CD-ROM, aule, laboratorio
informatico.
Le attività sono state di tipo laboratoriale con lavori realizzati sia individualmente che in piccoli gruppi, coordinati dalle docenti
responsabili secondo lo stile della redazione giornalistica. Si sono usate strategie finalizzate all’ascolto, alla lettura e alla discussione, per la stesura delle varie rubriche. Si promosse ricerche per la conoscenza delle tipologie di giornali, articoli, tecniche
giornalistiche. Si è fatto uso dei mezzi informatici.
Forme e strumenti di valutazione
Le modalità di verifica e valutazione sono quelle concordate nell’ambito della progettazione PON, con la somministrazione ai
corsisti di un test d’ingresso e un test finale, con domande a risposta multipla. Si sono effettuati, inoltre, incontri periodici di
valutazione, sotto forma di discussione e stesura di diari di bordo, con i docenti curricolari degli alunni partecipanti, per accertare la ricaduta didattica delle attività laboratoriali del corso.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Realizzazione del giornalino on–line del 1° Circolo Didattico “Quei cybermonelli della Renato Moro” pubblicato sul sito della
scuola.
Tutte le attività degli incontri laboratoriali sono state inoltre, raccolte in un CD sotto forma di presentazione-video, distribuito al
termine dell’esperienza, a tutti gli alunni partecipanti.
Punti di forza della proposta.
-Ottima collaborazione tra docenti coinvolte ed alunni
-Esperienza di didattica laboratoriale come apprendistato, con apprendimento attivo e autovalutativo
Punti di criticità della proposta.
-Tempi di svolgimento del progetto ristretti e poco distesi
-Difficoltà di gestione delle attività differenziate
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
L’esperienza è stata valida perché si sono coniugati divertimento e apprendimento. Molti bambini, durante il corso, prendevano
spontaneamente appunti sui passaggi da eseguire per utilizzare i software sperimentati nel progetto, in modo da poter continuare l’esercitazione a casa.
Il desiderio di usare la creatività e le tecniche imparate nella produzione dei testi, ha anche motivato alcuni alunni a produrre
spontaneamente articoli giornalistici e fumetti che hanno socializzato ai compagni di classe. I corsisti del laboratorio di scrittura
creativa e giornalismo hanno dimostrato grande interesse e partecipazione per ogni attività svolta. Con entusiasmo hanno
parlato del loro lavoro ai compagni di classe e alle proprie docenti.
Dall’osservazione durante le attività e da quanto hanno riferito le insegnanti di classe dei corsisti, il ruolo di “giornalisti in erba”
li ha coinvolti e motivati, per cui anche qualche alunno più timido e riservato in classe, ha dimostrato maggiore sicurezza e
più spesso ha partecipato in modo spontaneo alle conversazioni e alle esperienze scolastiche. L’apporto innovativo dei nuovi
linguaggi che si è potuto constatare nel percorso progettuale, è dato indubbiamente dall’interattività che ha reso molto
coinvolgente l’apprendimento. I corsisti hanno preso efficacemente parte attiva all’elaborazione del giornale e si sono sentiti
impegnati in un ruolo da “protagonisti”.
208
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
1. Decodificare e rielaborare messaggi ricevuti Problem solving
dall’ambiente.
Cooperative learning
Uso di TIC
2. Scrivere una varietà di forme testuali per una Giochi di ruolo
pluralità di scopi sulla base di modelli sperimen- Didattica laboratoriale
tati
Modalità di verifica
Osservazioni sul campo
Elaborazione di prodotti cartacei e multimediali derivati dai lavori svolti
Test di verifica strutturato
3. Saper recepire ed utilizzare in modo Cooperative learning
integrato,nelle varie situazioni comunicative, co- Didattica laboratoriale
dici verbali e non
4. Utilizzare e produrre testi multimediali
Giochi di ruolo
Uso di TIC
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
209
1° C.D. Principessa Maria Pia – San Giorgio Jonico (TA)
Titolo: “Buongiorno mondo – Viaggio nel villaggio globale”
Ins. Miccoli Gaetano – F.S. Comunicazione
Tipologia della proposta: Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: in progress
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Breve descrizione:
Viaggio nel Villaggio globale e nella buona comunicazione
Coinvolti in particolate i docenti referenti F.s. Mediateca e Infoetica e soprattutto gli alunni delle quinte classi
Tema e/o argomenti didattici affrontati
La comunicazione, dall’esperienza orale alle moderne tecniche di socializzazione
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
Obiettivi
• Saper produrre testi ai fini delle pubblicazioni previste
• Conoscere la storia della Comunicazione
Competenze trasversali
• Saper interpretare i codici della Comunicazione
• Scrivere testi giornalistici e non, cogliendo l’aspetto etico ed estetico
Media impiegati:
• Giornali
• TV
• Radio
• Internet
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale:
Abbiamo sino ad oggi pubblicato il primo numero di “MV” (Matite volanti)
Sarà distribuito “good Morning Wordld”, pubblicazione di 40 pagine.
Punti di forza della proposta.
Coinvolgimento di tutti gli alunni e riflessione sui temi della Comunicazione
Punti di debolezza
Twmpi contenuti delle lezioni frontali
IDEA PROGETTUALE: REALIZZAZIONE DI N.2 PERIODICI DI MV ( MATITE VOLANTI)IL GIORNALE SCOLASTICO.
N.1 PUBBLICAZIONE SULLA COMUNICAZIONE A TUTTO TONDO
I due numeri del giornale scolastico hanno 24 pagine, 16 in b/n e 8 a colori.Il primo numero è stato pubblicato a dicembre.Il secondo è previsto a fine maggio.
La pubblicazione ( il cui titolo dovrebbe essere BUON GIORNO, MONDO!)sulla comunicazione tout court avrà 40 pagine e spazierà dall’ambiente storico ( da Gutenberg alla storia del giornalismo)sino a quello informatico ( Internet e Web.2).La pubblicazione avrà come sfondo il valore della comunicazione, da quella semplice e quotidiana ( l’importanza del saluto e le buone abitudini perdute) a quella multimediale con i suoi rischi e i suoi paradossi.
MODALITA’ DEL LAVORO: Alla pubblicazione concorrono le quinte classi che fanno parte del progetto “CERCASI GIORNALISTI IN
GAMBA” e tutti coloro che a vario titolo inviano articoli utili alla realizzazione della stessa.In programma ci sono incontri con gli
studenti e alcuni momenti di socializzazione con la presentazione della pubblicazione sulla comunicazione.
210
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
23° C.D. “R. Carrieri” – Taranto
Titolo: “MUSICA E DINTORNI”
Prof.ssa PAPAPICCO FRANCESCA Disciplina/eMusica, Storia, Geografia, Scienze.
Tipologia della proposta: x Integrata (Prevalentemente curricolare con integrazione extracurricolare)
Attività: X già svolta/conclusa
SCHEDA DESCRITTIVA DEL PROGETTO
Tipologia: PROGETTO INTERCULTURALE
Breve descrizione:
Attraverso l’apprendimento di uno strumento e l’attività corale, predisporre l’alunno all’apprendimento e al coinvolgimento
musicale sollecitando la curiosità nei confronti della storia della musica, dell’acustica musicale, prendendo atto della produzione musicale nelle diverse parti del mondo.
- docenti/allievi; -plesso scolastico; – acquisizione di nuove pratiche di apprendimento;
- n° 6 ore settimanali; totale ore 30
Tema e/o argomenti didattici affrontati
Suoni-canti e musica appartenenti al vissuto musicale degli allievi, con attezione anche ai suoni e alle musiche dei contesti multimediali; canti appartenenti a culture diverse; incastri ritmico- melodici; testi letterari e poetici.
Elenco dei traguardi/ obiettivi formativi /competenze:
• sviluppare la competenza vocale(intonazione, emissione, interpretazione)
• sviluppare le competenze di base (melodiche/ritmiche/armoniche)
• sviluppare la competenza per l’uso di semplici strumenti.
In relazione alla tipologia del percorso proposto, quali competenze trasversali vengono raggiunte e in che modo.
Le competenze trasversali raggiunte riguardano gli insegnanti di storia/italiano/scienze/matematica, che attraverso una significativa indagine conoscitiva hanno ampliato le conoscenze della storia e delle tradizioni popolari.
Discipline coinvolte
Storia/italiano/matematica/scienze, con interventi atti a completare il sapere nelle sue diverse sfaccettature.
Eventuali media impiegati/utilizzati filmati/documentari-articoli di giornali-riviste specifiche- ricerche su Internet.
Osservazioni e note sulla preparazione preventiva e in itinere degli insegnanti:
laboratorio di musica- documentazione di strumentazione-utilizzo strumentario Orff.
Forme e strumenti di valutazione
Analisi situazione di partenza:Apertura e flessibilità/ Condizionamenti psicologici e culturali
Valutazione intermedia: Capacità di percezione,risposta spontanea, rappresentazione
Valutazione finale: Capacità di provare curiosità e interesse per le diversità espressione gestuale, corporea, figurativa e
musicale,capacità di eseguire piccole attività orchestrali
cantare in coro.Verifica e monitoraggio/incontri e iniziative di divulgazione.
Eventuale raccolta dei risultati in un prodotto finale: Rappresentazione musicale.
Punti di forza della proposta.
Rendere visibili i percorsi musicali sperimentati e i prodotti artistici, gli spettacoli conclusivi, le manifestazioni, le esibizioni, gli
incontri con altre scuole e con la cittadinanza, si terranno anche presso strutture esterne, da individuare di volta in volta.
Punti di criticità della proposta.
Numero elevato di alunni.
Racconta/elabora in forma narrativa l’esperienza progettuale
Si è cercato di rispondere,prima attraverso i racconti ed i miti, poi con l’ausilio della scienza, alla più antica domanda:come ha
avuto origine l’Universo? La teoria del Big bang ha fatto immaginare il rumore di una grande esplosione, che fu seguita da
una grande luce, dubitando, così, del buio e del silenzio assoluti. Si è riflettuto su posti in cui il silenzio si crea maggiormente,
considerando,però che non vi sono luoghi dove il silenzio regni in assoluto.
In base a questi presupposti, si sono inventati giochi, in cui l’ascolto attento del bambino lo ha portato alla consapevolezza
della relatività del silenzio. È stato organizzato un laboratorio espressivo in cui i bambini hanno potuto drammatizzare la nascita dell’Universo, scoprendo con la comparsa dei vari elementi della natura il diffondersi di suoni e ritmi. Ogni considerazione
successiva ha dato luogo ad interventi di discipline capaci ampliare le conoscenze e il sapere.
Riepilogo delle competenze e delle modalità di acquisizione e verifica
Competenza
Modalità di acquisizione
Modalità di verifica
1.competenze di base
Letture/lezioni frontali
Schede operative/questionari/quesiti/dibattiti
2. competenze vocali
Attività corali
Esecuzioni di canti
3 competenze uso semplicistru- Utilizzo di strumenti ritmici e melodici Brevi e semplici esecuzioni corali
menti
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
211
Seminario 18 febbraio
e laboratori
Presentazioni
Seminario 18 febbraio e laboratori Presentazioni Patrizia
Patrizia
Rossini,
Rossini,
C.D.
Japigia
Japigia
-- Bari
Bari
Patrizia
Rossini.
C.D.C.D.
Japigia
1 – 11Bari
Maria
Maria F.
Tirelli,
Tirelli,Lic.
Lic.
Lic.Cagnazzi
Cagnazzi
Cagnazzi–-- Altamura
Altamura
Maria
F.F.Tirelli,
Altamura
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
1 1 213
Presentazione Butturini
18/02/2010
Presentazione Butturini
È vitale per la nostra storia un innesto
la comunicazione come categoria epocale al centro della storia
fra
comunicazione
formazione
comunicare
Per una comunicazione antropologicamente
identificare
autentica
id tifi
identificarsi
i
critica
dialogica
consapevole
La comunicazione si comunica e comunicandosi
si verifica
si analizza
si studia
francesco butturini
Per una comunicazione formativa per un nuovo
francesco butturini
Questa è la
Comunicare per esistere
Quasi una deriva?
Comunicare per esserci
Per una comunicazione autentica, regolatrice
Governare la comunicazione
famiglia
interpretare
operare
scuola
Comunicazione formativa
risorsa
società
sfida
rischio
francesco butturini
francesco butturini
Agendo sui media e su tutte le parole della comunicazione
amicizia\ascolto\accoglienza
a scuola\in famiglia\nella società
Per la salvaguardia e la crescita della legalità e della democrazia
è in gioco
l’architettura più profonda della realtà della storia individuale
e della storia collettiva=
NOI SIAMO IN GIOCO
francesco butturini
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
215
1
Presentazione Dalfino-Monopoli
18/02/2010
Presentazione Dalfino-Monopoli
Direzione Generale USR Puglia
I.T.C. “D. ROMANAZZI” - Bari
Coordinamento regionale
I.T.C. “
“D.Romanazzi
D.Romanazzi”
”
Progetto Nazionale “ Didattica della
Comunicazione Didattica”
Seminario regionale
Bari - 18 Febbraio 2010
L.C.
Fl
Flacco
BA 1
L.C.
I.P.C.T
C
Cagnazzi
i Garrone
G
BA2
BAT
I.T.G.
M i
Masi
FG
I.T.A.S.
Deledda
LE/BR
I.T.I.S.
Pacinotti
TA
Coordinamento provinciale
Organigramma Regionale e Provinciale
I.T.C. “Domenico ROMANAZZI” - Bari
Centro Servizi DILOS
L. C. “CAGNAZZI” - Altamura
Gruppo BA1
3° Circolo Didattico
“MAZZINI”
BARI
S.S.1 ° grado
“LEVI”
BARI
Circolo Didattico
“PAPPAGALLO”
TERLIZZI
S.S. 1° grado
“PASCOLI”
MOLFETTA
Scuole collaboranti BA1
Scuole collaboranti BA2
I.P.C.T. “GARRONE” - Barletta
Gruppo BAT
I.T.G. “MASI” - Foggia
Gruppo FG
1° Circolo Didattico
“G.OBERDAN”
ANDRIA
S.S.
S
S 1
1° grado
“G. ROCCA”
TRANI
Scuole collaboranti BAT
216
L.C. “O. FLACCO” - Bari
Gruppo BA2
10° Circolo Didattico
“V. da FELTRE”
FOGGIA
S.S.
S
S 1
1° grado
“ZINGARELLI”
FOGGIA
Scuole collaboranti FG
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
1
Presentazione Dalfino-Monopoli
18/02/2010
I.T.I.S. “PACINOTTI” - Taranto
Gruppo TA
I.T.A.S. “G. Deledda “ - Lecce
Gruppo LE/BR
1° Circolo Didattico
1
Minervino L.
LECCE
1° Circolo Didattico
“R.MORO”
TARANTO
S.S
S
S 1° grado
d
Achille Grandi
LECCE
Scuole collaboranti LE/BR
y
y
y
Febbraio-Marzo
• Elaborazione delle singole schede-progetto a
cura delle scuole in base al format definito
Entro 8 marzo:
• Invio delle schede-progetto alle scuole capofila
e all’ITC Romanazzi (in formato word)
• Invio
I i eventuale
t l foto
f t (formato
(f
t jpg
j
max 100 KB)
Febbraio-Marzo
• Adesione alla rete regionale:
• (Delibere Collegio Doc. e Consiglio di Istituto)
Attività delle scuole
S.S.
S
S 1° grado
“SALVEMINI”
TARANTO
Scuole collaboranti TA
y
y
y
y
y
y
Martedì
Giovedì
Martedì
Giovedì
Martedì
Giovedì
9 Marzo gruppo TA – ITIS Pacinotti
11 Marzo gruppo BA 2 – LC Flacco
16 Marzo gruppo FG – ITG Masi
18 Marzo gruppo BAT – IP Garrone
23 Marzo gruppo LE/BR – ITAS Deledda
25 Marzo gruppo BA1 – ITC Romanazzi
ore 15.00 – 18.00
y Classificazione/discussione progetti
y Condivisione scheda di sintesi del gruppo
Calendario Laboratori Decentrati
Informazioni e news sul portale regionale
(a cura Centro Servizi Dilos Center):
y
y
Martedì 20 Aprile 2010 - ore 15.00–17.00
x Prima stesura elaborato finale
x Incontro di raccordo scuole capofila c/o ITC
Romanazzi – Bari
http://alternanzasl.diloscenter.it >> News
Email:: [email protected]
Email
Entro metà Maggio 2010
Editing e pubblicazione materiali delle scuole e
dei laboratori
Portale nazionale di condivisione
(social network a cura del Liceo Maffei):
http://community.comunicazionedidattica.it
ATTIVITA’ CONCLUSIVE
I.T.C. “Domenico ROMANAZZI” - Bari
Centro Servizi DILOS
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
217
2
Presentazione Berardi
18/02/2010
Presentazione Berardi
QUALI OBIETTIVI?
“Strumenti e tecnologie
per l’innovazione didattica”
Centro Servizi Dilos Center
ITC Romanazzi – Bari, 18 febbraio 2010 PERCHE’?
La pubblicità richiama l’attenzione dei consumatori/utenti; se la comunicazione è d’interesse e stimolante, l’obiettivo risulta essere più facile da raggiungere.
Il modo di comunicare si adegua ai cambiamenti in atto nel contesto sociale, secondo principi di marketing messaggio Æ destinatario impatto ed efficacia
Ricerca nuove forme comunicative, soluzioni originali e creative
La COMUNICAZIONE
DIDATTICA e
la COMUNICAZIONE
SOCIALE
QUINDI …
L’adozione di stili comunicativi adeguati agli obiettivi formativi e all’età degli studenti, calati nella DIDATTICA CURRICOLARE
• dalla sperimentazione di percorsi formativi che prevedano l’utilizzo dei linguaggi non verbali e multimediali (Verona, 17 novembre 2008)
• alla progettazione didattica
alla progettazione didattica curricolare curricolare
attraverso l’uso dei linguaggi di comunicazione
– organizzazione del contesto‐aula
– metodologia didattica e gestione della classe
– documentazione del percorso
– valutazione dei percorsi formativi
PER ESEMPIO …
• Geografia Æ cartina geografica – fotografia –
google earth ‐ documentari
• Storia Æ film – video‐documentari
• Storia dell’arte Æ
i d ll’
Æ visite –
ii
web b
• Aritmetica/Geometria Æ giochi – animazioni
• Scienze – Fisica Æ Video – simulazioni –
osservazione della realtà
• …. Æ COMUNICAZIONE VISIVA
ORIENTAMENTO dei DOCENTI
Dall’impostazione didattica TRASMISSIVA alla Æ DIDATTICA INTERATTIVA
Æ INSEGNANTE REGISTA
Æ INTERNET
Linguaggio filmico
non solo in attività extra-curricolari
218
risorsa
opportunità
Æ LINGUAGGIO
FILMICO
cultura e
comunicazione
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
1
Presentazione Berardi
18/02/2010
COME …
VINCOLI
Costituzione di una rete di scuole / gruppi di insegnanti che interagiscono e si sostengono nell’innovazione e nella ricerca (risorse)
TEMPO INSEGNANTE / GRUPPI DI LAVORO
disciplinari e multidisciplinari per la “TRASPOSIZIONE DIDATTICA” dei contenuti
TEMPO SCUOLA
per la
“FRUIZIONE
e
l’APPRENDIMENTO”
QUALI STRUMENTI ?
Disponibilità e fruibilità di strutture adeguate
Know‐how del personale e supporto tecnico Interazione col territorio ed esperti di settore
Il Centro Servizi DILOS
• Agenzia virtuale che opera nella scuola
• Gruppi di lavoro informali che si aggregano per progetti
• Progettazione di ambienti di simulazione, Progettazione di ambienti di simulazione
azioni di supporto e percorsi formativi
• Promozione azioni di rete nel territorio e con il contesto europeo/internazionale (partenariati)
Il Centro Servizi DILOS – Progetto KOS • Micro‐seminari di formazione sulle tecnologie della comunicazione • Sviluppo e implementazione portali e siti web per il document‐sharing e per la diffusione delle ICT
• Supporto alla progettazione di ambienti tecnologici e all’uso degli strumenti di comunicazione web
• Diffusione della comunicazione multimediale audiovisiva, portale per il WEB‐streaming (http://www.webstreamingkos.net)
Il Centro Servizi DILOS
Il Centro Servizi DILOS
Prodotti didattici multimediali Prodotti audiovisivi
• Arcipelago: percorsi di cinema nell’arcipelago delle culture (http://www.romanazziservice.net/arcipelago)
• Documentazione incontri, seminari, attività didattiche e back‐stage
• Net Deutsch: percorso multimediale per ll’apprendimento
apprendimento della lingua tedesca della lingua tedesca
• Cortometraggi
C t
t
i
(http://www.romanazziservice.net/net_deutsch)
• Video‐documentari
• Multicultura e ICT: Puglia crocevia di popoli e culture (http://www.itcromanazzi.it/indire/home.htm)
• Use English to project your future: viaggiare in Puglia (http://europe.diloscenter.it/pugliawebsite/usenglish.htm)
(http://www.webstreamingkos.net)
(http://www.romanazziservice.net/the-L-road/file/vd.htm)
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
219
2
Presentazione Guario
18/02/2010
Presentazione Guario
“Il cinema è lo strumento migliore per
esprimere il mondo dei sogni, delle emozioni,
dell’istinto, l’incursione attraverso la notte
dell’inconscio:
IL CINEMA E’ ESPRESSIONE
DEL LINGUAGGIO SEMIOLOGICO
DELLE EMOZIONI
le immagini, come nel sogno, compaiono e
scompaiono fra dissolvenze e oscuramenti;
LA SCENA FILMICA DIVENTA UNA POTENTE
ICONA DEL SIMBOLISMO DELLA
REALTA’/SOGNO
il tempo e lo spazio si fanno flessibili,
si contraggono e si dilatano a volontà, l’ordine
cronologico e i valori relativi della durata non
corrispondono più alla realtà”
Luis Bunuel
1
Il cinema ha delle proprie caratteristiche peculiari tali da
creare una “rappresentazione” della realtà attraverso la
costruzione di uno spazio/tempo molto simili alla
struttura onirica del sogno:
- i meccanismi di condensazione
- le ellissi temporali
- la metafora
2
Il cinema spesso viene paragonato, nella
letteratura specializzata, allo “specchio”,
e in effetti nel video spesso si riflettono i
contenuti della realtà.
Il cinema stesso è contenitore di tanti
elementi di analisi della realtà che in fondo
sono il “rispecchiamento” della vita vissuta
e anche di quella sognata.
-la drammatizzazione
- la metafora
- lo spostamento di punti di vista continui
- l’interpretazione soggettiva della realtà
3
Il principio ispiratore dell’atto creativo del
“linguaggio filmico” è quello di rendere il più
possibile l’autore protagonista di se stesso:
…parlare, esprimere, raccontare tutto ciò che
appartiene al proprio mondo, “proiettandolo”
sullo schermo
Il cinema a differenza di altri linguaggi offre
maggiori opportunità di interazione con altri
linguaggi espressivi : corporeo, sonoro, gestuale,
semiologico, iconico.
5
220
4
Il cinema è anche il luogo ideale
per poter vivere le interrelazioni gruppali
Il cinema infatti è di per sé uno spazio
necessariamente “di gruppo”, dove ciascun
membro è vincolato alla discussione
discussione, alla
condivisione, all’integrazione con l’altro … tutti
aspetti che possono garantire un percorso di
crescita, possono attivare un’attività formativa e
di forte sviluppo della individualità intergrata
con la socialità
6
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
1
Presentazione Guario
18/02/2010
Che cos’è:
L’ACCADEMIA DEL CINEMA
RAGAZZI ENZITETO
ACCADEMIA DEL CINEMA RAGAZZI
ENZITETO
E’ un servizio nato nel mese di ottobre del 2005
nella zona di Enziteto, all’interno di una
progettualità
tt lità finalizzata
fi li t all recupero del
d l disagio
di i
giovanile. L’intento era quello di creare una
struttura formativa rivolta a 25 ragazzi di età
compresa tra i 16 e i 19 anni, con la possibilità
di cimentarsi con il linguaggio filmico
IL CINEMA DEGLI ALTRI
7
8
L’idea era - ed è – quella di integrare due pensieri
(riproponendo) il binomio
Oggi è una vera e propria
SCUOLA DI CINEMA DI PERIFERIA
…l’intento era - ed è - quello di istituire, in un
territorio della Città di Bari ai margini della vita
cittadina,
itt di uno spazio
i di vita
it e di cultura
lt
dedicato al cinema, farlo diventare un luogo
duraturo e permanente, una struttura stabile,
punto di riferimento dei ragazzi di un quartiere
periferico.
CINEMA E PERIFERIA
un tentativo di mettere insieme il valore di un
intervento CULTURALE con una finalità più
legata ad un significato di tipo SOCIALE
9
"I miei eroi sono sempre dei "perdenti",
perché sono sconfitti in anticipo, cosa che costituisce uno
degli ingredienti principali della tragedia.
Da molto tempo si sono messi d'accordo
con la morte e la disfatta, per cui non gli resta
nulla da perdere.
Essi non hanno più apparenze,
né illusioni da salvare, e così rappresentano l'avventura
disinteressata, quella da cui non si trae alcun profitto
al di là della semplice soddisfazione
d'essere ancora vivi."
Pier Paolo Pasolini
11
10
Periferia dunque come risorsa e arricchimento,
come luogo di storie e di narrazioni
che i ragazzi stanno raccontando con il cinema,
raccontando innanzitutto se stessi!
Le zone decentrate di una città solitamente
diventano luoghi di degrado e di emarginazione.
Il nostro obiettivo è quello di rivalutare questi
luoghi come spazi di vita, di creatività e di
aggregazione sociale; la periferia come una
"fucina di idee", come luogo di sperimentazione
di nuovi linguaggi comunicativi e di crescita
culturale.
12
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
221
2
Presentazione Guario
18/02/2010
L'Accademia del Cinema nasce dunque come un
luogo di incontro, di scambi sociali e culturali tra
ragazzi, e soprattutto d’integrazione tra culture
diverse, tra età diverse, tra modi di esprimersi
diverse, tra socialità diverse …
proprio
p l’integrazione
g
tra le “diversità” ad
Ed è p
essere un elemento di crescita e di formazione.
Una scuola di vita innanzitutto: più che insegnare
dei “contenuti”, è la crescita dei ragazzi che ci
interessa; più che insegnare tecniche, è la relazione
il nostro insegnamento…
LO SPAZIO:
Lo spazio dell’Accademia oggi è diventato
“un respiro”
un’occasione per creare un tempo e un luogo
d’incontro, un’opportunità per diventare vivi e
creativi “protagonisti”
creativi,
protagonisti di se stessi;
…è un “coro di voci” dove ognuno ha possibilità
di discutere e raccontare le proprie “storie”; è uno
spazio costruito per favorire il “guardarsi”
dentro e fuori
13
I NOSTRI OBIETTIVI
Ö Stimolare e valorizzare le capacità
comunicative logiche e analogiche del
ragazzo, facilitando l’espressione e la
comunicazione emozionale;
Ö Soddisfare la voglia di protagonismo;
Ö Promuovere momenti di socializzazione e
aggregazione gruppale
14
Molto spesso i ragazzi hanno talenti nascosti e
inespressi, … tutte le volte che abbiamo dato loro
la possibilità di potersi esprimere in un clima di
assoluta “libertà” emozionale, ci siamo accorti
dell’enorme possibilità che veniva data a questi
ragazzi di far uscire fuori “se stessi”: una voglia
di parlare delle proprie ansie, preoccupazioni,
incubi, storie e vicende vissute, alcuni di grande
valore espressivo e narrativo.
15
Siamo convinti che il cinema sia uno dei
linguaggi preferiti da tale fascia di età,
lo è perché siamo convinti che i ragazzi
d’ i abbiano
d’oggi
bbi
nell loro
l
codice
di
Ö Creare un setting laboratoriale all’insegna
della collaborazione,
dell’educazione all’ascolto dell’altro,
g
,
dell’educazione alla legalità,
dell’integrazione e comprensione
comunicativo una maggiore facilità e
della cultura e del punto di vista dell’altro.
propensione per l’espressione visiva
17
222
16
18
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
3
Presentazione Guario
18/02/2010
Il “fare cinema” nasce proprio come un’attività
di gruppo in senso “aggregativo” e
“socializzante”: non si può per esempio fare un
film se non con il contributo di una troupe che
deve necessariamente avvalersi dell’apporto di
competenze diverse, ognuna con delle
specificità ma al tempo stesso con la capacità di
saper stare con gli altri.
La necessità, infatti, di identificare tanti ruoli
con tante funzioni porta questo tipo di specifica
attività, necessariamente alla determinazione di
un contesto socializzante.
Ecco che il ragazzo
g
impara
p a condividere con
l’altro il proprio pensiero, lo deve discutere, deve
necessariamente imparare ad accettare il parere
di un altro, si abitua ad ascoltare anche un parere
opposto e dunque deve sottoporsi a piccole
forme di mediazione e di accettazione.
19
Tutto ciò crea indirettamente un grosso stimolo di
crescita, nasce nei ragazzi una identità cosiddetta
gruppale: si tratta di quella identità che ci spinge a
ricercare un equilibrio nello stare con gli altri, nel
saper socializzare con i compagni di un gruppo e
nel crescere imparando a non pensare di essere
solo dentro noi stessi, ma continuamente proiettati
anche nella vita con gli altri.
20
Ö Stimolare la creatività e la socializzazione
dei ragazzi, favorendo l’integrazione e il
potenziale creativo a partire dal diritto di
ciascuno di essere l’uno diverso dall’altro.
La nostra cura e attenzione a tale principio ci porta
continuamente
ti
t a seguire
i una metodologia
t d l i di
lavoro a partire da questo “diritto” dei ragazzi di
essere rispettati a seconda delle proprie differenze
e attitudini in un clima di forte integrazione,
rispettando la loro condizione
psico-sociale, spesso l’una diversa dall’altro.
21
Ö Trasmettere conoscenze specifiche in merito
all’utilizzo delle tecniche e della strumentazione
multimediale.
Educare i ragazzi alla lettura semantica delle
immagini e dei suoni, stimolandone
il senso critico
23
22
ÖFavorire il ruolo attivo e partecipativo dei
ragazzi in tutte le fasi del progetto:
dall’idea alla post-produzione alla creazione di
colonne sonore o di suoni d’ambiente…
all'edizione finale.
Il percorso di produzione audiovisiva presuppone
tutta una serie di passaggi molto rigorosi: s’inizia
con il pensare ad un’idea, fase questa spesso
tralasciata e poco stimolata nei ragazzi.
E’ nel pensare un’idea che invece nasce il senso e
il significato di quello che poi si dovrà realizzare.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
24
223
4
Presentazione Guario
18/02/2010
Molto spesso l’idea è “calata” dall’alto, e i ragazzi
in un certo senso “subiscono” un contenuto,
importante ma a volte “distante" dal proprio
vissuto; nel dare importanza invece all’idea si attiva
nel ragazzo un processo di stimolazione del
pensiero e di “rivisitazione”
rivisitazione del proprio mondo e
della propria vita vissuta; nella nostra esperienza è
in questa fase che nasce il significato progettuale;
dopo l’idea si da la possibilità ai ragazzi di
“scrivere” le immagini con forme codificate di
piccole sceneggiature.
Quindi si passa alla preparazione dei materiali,
poi alle riprese vere e proprie e quindi alla fase
della post-produzione che consiste nel montaggio
e nella sonorizzazione del film;
il ragazzo in tutto questo processo è, e deve
essere, il vero protagonista,
t
i t dalla
d ll nascita
it ddell’idea
ll’id
all’individuazione degli elementi sonori: solo
dando a lui la centralità dell’atto creativo ed
espressivo si rispetterà il diritto
alla partecipazione attiva.
25
26
LE RISORSE UMANE
LA STUTTURA
Staff di coordinamento : direttore, coordinatore,
segretaria amministrativa, responsabile organizzazione
Lunedì/Venerdì : 16.00/19,00
Equipe docenti : 12 docenti
A d i R
Accademia
Ragazzii : tre
t sezioni,
i i ragazzii 15/25 annii
E i educatori
Equipe
d t i 4 educatori
d t i
Accademia Junior : una sezione, ragazzi di 12/14 anni
GRUPPO DEI RAGAZZI : 45 adolescenti, 10 ragazzini
Accademia Donne : una sezione, mamme di 25/35 anni
GRUPPO DELLE DONNE : 20 donne
27
LA FORMAZIONE
28
L’ORGANIZZAZIONE
Gennaio/aprile : lezioni didattiche e laboratoriali
CIRCOLARITA’ DELLE INFORMAZIONI
ORIZZONTALITA’ DEI RUOLI
CONDIVISIONE TRASVERSALE DELLE DECISIONI
PARTECIPAZIONE ATTIVA E RESPONSDABILE
Maggio : scelta dei soggetti, edizione della
pre-produzione e casting
Giugno/settembre : produzione dei corti
- Riunioni d’èquipe settimanali staff educatori
Ottobre/dicembre: post produzione
- Riunioni d’èquipe mensili staff docenti
- Assemblee mensili tra docenti/educatori/ragazzi
29
224
30
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
5
Presentazione Palumbo
18/02/2010
Presentazione Palumbo
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
225
1
Presentazione Palumbo
226
18/02/2010
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
2
Presentazione Cagnazzi
18/02/2010
Presentazione Cagnazzi
M E T A M O R F O S I
Cortometraggio ideato, prodotto e realizzato
dalla prof.ssa Tirelli e le alunne della classe 4^ B nell’A.S. 2007/08
Attività Curriculare svolta nelle ore di Psicologia
Alt di
Altre
discipline
i li coinvolte
i
lt = LATINO e DISEGNO
Come è nata l’Idea
Durante lo svolgimento del programma di psicologia sui temi:
- Ruolo della motivazione nell’apprendimento
- Effetto Pigmalione in classe
IIncoraggiati
i ti d
dalla
ll pubblicazione
bbli
i
del
d l libro
lib di Daniel
D i l Pennac
P
“Diario di Scuola”
Periodo di realizzazione: MARZO - APRILE 2008
Liberamente tratto da “Metamorfosi” di Ovidio
FINALITA’
• Stimolare le studentesse ad un maggior senso di
responsabilità reciproca nel raggiungimento di un
obiettivo comune
• Motivare, attraverso nuovi linguaggi
g gg ad un maggior
gg
senso di appartenenza e partecipazione alla comunità
scolastica
• Avviare, attraverso il linguaggio filmico, un processo di
riflessione e rispecchiamento delle dinamiche relazionali
e di apprendimento in classe
FASI DI LAVORO
Considerate le dinamiche interne alla classe competitive e
conflittuali tra le studentesse e fortemente dialettiche con i
docenti
OBIETTIVI
• Comprendere la realtà delle dinamiche relazionali in
classe e rappresentarle con immagini e metafore
• Comprendere e saper comunicare la relazione che
intercorre tra gli stili comunicativi degli insegnanti e gli
g
degli
g allievi
stili cognitivi
• Riconoscere il valore delle regole e della responsabilità
personale
• Collegare ed integrare i saperi della letteratura latina e
della psicologia.
Fase 2: Definizione dell’idea progettuale
attraverso brainstorming e circle time
• FASE 1:
• Lezioni frontali di
Psicologia e di
Latino
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
227
1
Presentazione Cagnazzi
18/02/2010
Fese 3: Lavori di Gruppo per
realizzare story board e copione
Fase 4: Assegnazione ruoli agli attori protagonisti
(alunni e docenti)…
• Ogni attore ha interpretato se stesso,
riproducendo scene quotidiane di
dinamiche relazionali in classe
… E allo staff tecnico: cameraman, aiuto
regista, segretaria di edizione, trucco
Fase 5: realizzazione delle riprese
cinematografiche a scuola ed in esterno
Attraverso simboli, metafore
e forme espressive del linguaggio cinematografico
• Supporto di esperto esterno di regia e montaggio
è stata messa in scena
la metamorfosi possibile
Realizzazione back stage
in ogni rapporto educativo
228
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
2
Patrizia Rossini - Japigia1
18/02/2010
Presentazione Rossini
Il contesto
Baby ee-learning:
un caso di studio
al Circolo Japigia I di Bari
„
da rendere obsoleti i metodi utilizzati sino a
ieri
Il contesto: Direttiva del 6 agosto 2004:
Progetti formativi in modalità e-learning nelle
pubbliche amministrazioni.
La Commissione europea ha puntato sulla
formazione e-learning al fine
di accelerare i
cambiamenti nei sistemi di istruzione e formazione
che hanno
come obiettivo quello di avvicinare
l’Europa alla società della conoscenza.
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
„
„
Qualsiasi approccio didattico o lavorativo,
prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie e
corsi di formazione a distanza o e-blended
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
Perché non dare loro l’opportunità di utilizzare
il computer non solo per attività ludiche,
spesso discutibili, ma anche per attività
formative?
Perché allora non formare i nostri allievi
già dalla scuola dell’infanzia e da quella
primaria?
3
L'idea
„
Il cittadino deve abituarsi al cambiamento e
aggiornarsi continuamente nell’ottica del life
long learning
2
L'idea
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
„
„
1
L'idea
„
Sviluppo tecnologico è così veloce e innovativo
Edgar Morin
„
„
“ Una scuola per alunni dalla
testa ben fatta”.
Formazione di un uomo capace per mano
nella società globale della conoscenza
Formazione e-learning intesa come
soluzione di insegnamento centrato sullo
studente
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
4
Il progetto
L’esigenza di implementare una
piattaforma che, da un lato abitui gli
alunni alla formazione e-learnin,un
apprendimento interattivo e aperto
dall’altra fornisca loro degli strumenti per
un apprendimento più ludico, ma allo
stesso tempo mirato ed efficace
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
5
Finanziato con i fondi PON FSE, azione D1,
con un corso di 50 ore, nell’a.s. 2008.09
è nata Baby e-learning,
una piattaforma per alunni di scuola
dell’infanzia e primaria
Durante l’anno in corso si sta procedendo,
con un’altra azione di 50 ore per la
creazione inedita di giochi didattici
http://www.babye-learning.it
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
6
229
1
Patrizia Rossini - Japigia1
18/02/2010
La struttura
„
„
La struttura
La piattaforma prevede vari percorsi,
con contenuti differenziati per argomento
e difficoltà.
L’alunno
’ l
è accompagnato nella
ll scelta
l d
dell
percorso da effettuare da personaggi
animati che simpaticamente lo
coinvolgono in momenti ludici e allo
stesso tempo formativi.
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
7
La struttura
Un percorso per
alunni di scuola
dell’infanzia
d ll’i f
i
Il bosco incantato
GULLY
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
La struttura
Un percorso
linguistico-storicolinguisticostoricogeografico
per alunni di
scuola primaria
Il parco delle
conoscenze
PA--SCO
PA
PA--CO
PA
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
9
La struttura
Un percorso
logicomatematicoscientifico per
alunni di scuola
primaria
Il parco delle
scoperte
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
10
La struttura
Un percorso sul
mondo dell'arte
per alunni di
scuola primaria
Il parco dell'arte
Percorso in via di
definizione in cui
saranno inseriti i
lavori dei paesi
partner europei
afferenti al
progetto
PA--COMENIUS
PA
Comenius
P-ART
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
230
8
11
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
12
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
2
Patrizia Rossini - Japigia1
18/02/2010
Caratteristiche
La struttura
„
Percorso per le
docenti in cui sono
elencati
gli obiettivi di
apprendimento
che gli alunni
raggiungono
effettuando
un determinato
percorso
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
13
Caratteristiche
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
14
Campo di applicazione
„
Il progetto risulta fortemente innovativo
considerando sia la fascia di età dei fruitori, sia il
fatto che sia stato realizzato in una scuola, dalle
docenti e non da società o enti privati. Ha quindi
una valenza prettamente didattica e formativa,
senza fini di lucro.
„
Flessibilità e struttura modulare adattabile a
qualsiasi livello di prerequisiti posseduti,
permette uno sviluppo al passo con le innovative
tecnologie del web superiore alle attività che
normalmente si effettuano nellascuola primaria.
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
L'attenzione che,
nell’implementazione delle
tecnologie e nelle metodologie
pedagogiche, è stata data agli
aspetti metacognitivi sia degli
alunni che degli insegnanti
15
Il progetto prevede che il percorso e-learning sia
dapprima un complemento delle attività
curricolari in presenza. In una seconda fase, che
si sta attuando nell’anno in corso e che si
concluderà
à il prossimo anno, il gruppo di lavoro
si sta cimentando nella creazione inedita di
giochi didattici, per poi curare la tracciabilità
concreta dei percorsi realizzati, ma anche dei
risultati raggiunti. In questo modo le attività
presenti sulla piattaforma potrebbero essere
considerate anche prove di verifica.
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
16
Campo di applicazione
Campo di applicazione
La gradualità dei percorsi permette alla
piattaforma di poter essere fruibile anche
dagli alunni diversamente abili, in
particolar modo dai bambini affetti da
sindrome di down o da chi ha disturbi di
dislessia e/o disgrafia che privilegiano
l’uso del computer, soprattutto per
l’apprendimento strumentale della lettura
e della scrittura.
In un progetto integrato d’istituto è previsto anche
che la piattaforma sia aperta ai partners europei
del progetto Cultural Europe, di cui il Circolo è il
paese coordinatore.
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
17
Scambio dei lavori concordati dai paesi membri,
previsto normalmente per via epistolare o email, avverrebbe su un’area della piattaforma
dedicata a questo.
In questo modo gli orizzonti di applicazione della
piattaforma si amplierebbero a livello europeo.
Baby e-learning IX Circolo Japigia1 Bari
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
18
231
3
Antonio d'Itollo - Laboratorio BA2
11/03/2010
Presentazione d’Itollo
Antonio d’Itollo
Didattica della
comunicazione
didattica
didattica.
Appunti per un percorso unitario.
“Gli educatori possono
dare
da aai ragazzi
aga solo due
d
cose: le radici e le ali”
Seminario Rete BA2
Bari, 11 marzo 2010
Liceo Ginnasio “O.
“O. Flacco”
Flacco” Bari
Gli assiomi della comunicazione
1° principio:
Non si può non comunicare
2° principio:
Ogni comunicazione ha un aspetto di
contenuto e uno di relazione.
3° principio:
L’interpretazione del messaggio
dipende dalla punteggiatura.
4° principio:
Ogni comunicazione è composta da un
modulo numerico e da un modulo
analogico.
U. Eco,
Eco, Da Internet a Gutenberg
3
I principi generali della comunicazione:
1°Principio
20/04/2010
I principi generali della comunicazione:
2°Principio
CONTENUTO
Cosa
Compito
Esplicito
Quindi occorre porre
Molta attenzione a cosa,
intenzionalmente o meno,
stiamo comunicando
232
5° principio:
Le comunicazioni sono simmetriche e
complementari, a seconda che sono basate
sull’uguaglianza o sulla differenza4
Ogni comunicazione ha un aspetto
di contenuto e uno di relazione..
Non si può non comunicare !!!!!!!
20/04/2010
2
I principi generali della comunicazione
"In Internet non siamo in grado di
selezionare, almeno a colpo d'occhio, fra
una fonte "credibile" ed una "folle".
Abbiamo bisogno di una nuova forma di
competenza critica, di una ancora
sconosciuta facoltà di selezionare le
a
, in breve,,
informazioni,
di un nuovo buon senso.
Ciò che ci serve è una nuova forma di
educazione."
20/04/2010
[Antico proverbio indiano del Quebec]
Quebec]
20/04/2010
5
20/04/2010
RELAZIONE
Come
Processo
Implicito
6
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
1
Antonio d'Itollo - Laboratorio BA2
11/03/2010
COMUNICAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI
Che cosa significa comunicare
CONTENUTO
CRESCITA PROFESSIONALE
COMUNICAZIONE
DIDATTICA
ƒ Trasferire e comprendere un messaggio
ƒ Rendere partecipe un altro del proprio
pensiero
p
ƒ Instaurare una relazione con un nostro
interlocutore
ƒ Modulare la propria comunicazione
affinché l’interlocutore possa comprendere
il messaggio e le intenzioni
RELAZIONE
CRESCITA PERSONALE
TEAM BUILDING
20/04/2010
7
Fattori di distorsione nella comunicazione
20/04/2010
8
Fattori di distorsione nella comunicazione
Ciò che trattiene
Ciò che egli comprende
Un processo di comunicazione, non
garantisce che i messaggi arrivino in
maniera coerente con le intenzioni ed i
significati che ciascun soggetto vuole
trasferire all’altro.
20/04/2010
Ciò che egli ascolta
Ciò che l’altro sente
Ciò che si dice
Ciò che si vuole dire
9
20/04/2010
10
Elementi chiave del processo di comunicazione
La metafora dell’iceberg
IL FEEDBACK
ƒ Ciò che lega l’intero processo di
comunicazione, con lo scopo di
controllare il messaggio ed evitare
fraintendimenti
Gran parte della nostra comunicazione non passa attraverso le parole.
.
Area informazioni
Verbale
ƒ Quando gli interlocutori si scambiano
messaggi chiari e feedback la
comunicazione risulta più efficace
20/04/2010
Area relazione
Non verbale
Paraverbale
11
20/04/2010
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
12
233
2
Antonio d'Itollo - Laboratorio BA2
11/03/2010
STILI DI RELAZIONE INTERPERSONALE
Segnali non verbali: Criteri percettivi
PASSIVO
AGGRESSIVO
I cinque criteri percettivi da considerare per
leggere il piano non verbale sono:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
L’atteggiamento dell’individuo
La mimica del volto
La gestualità del corpo
La prossemica
Il paraverbale
20/04/2010
ASSERTIVO
13
MONOLOGICITÀ E DIALOGICITÀ:
MODALITÀ DI COMUNICAZIONE
FACILITANTI O MENO
1.
L’APPRENDIMENTO.
ƒ
20/04/2010
All’interno di una comunicazione didattica asimmetrica,
asimmetrica, è
dialogico un discorso in cui il regista della comunicazione,
l’insegnante (one
(one--up
up)) non solo si rivolge esplicitamente agli allievi
(one down),
down), formula domande e raccoglie risposte, ma anche:
ƒ
cerca di far emergere conoscenze precedenti;
In genere, in ambito scolastico, si
presentano tre diversi tipi di
comunicazione:
i
i
ƒ
raccoglie dagli allievi informazioni associabili in vario modo
all’argomento;
ƒ
data dall’allievo una risposta errata, la discute in modo da attivare
il frame,
frame, la mappa cognitiva adatta;
l. dialogica;
2. apparentemente dialogica;
3. monologica.
monologica.
ƒ
accetta la contraddizione;
ƒ
fornisce un supporto per la rielaborazione dei vari interventi suoi
e degli allievi.
20/04/2010
a) I docenti si pongano il problema della comunicazione
comunicazione,,
insieme con quello della differenza
differenza,, come aspetto
centrale della propria professionalità, attraverso la
consapevolezza che, quando la comunicazione non
funziona o funziona male, le stesse finalità della scuola, sia
formative che di “istruzione”, sono poste a rischio;
3. Il discorso monologico
monologico,, che sembra caratterizzare il momento della
spiegazione nei livelli superiori di scuola
scuola, non è monologico solo
come forma, ma risulta spesso non tenere in alcun conto le
conoscenze previe degli allievi (se non quelle già proposte
all'interno della disciplina), il loro punto di vista, il loro “interesse”, i
loro “frames
“frames”” e le loro mappe concettuali.
234
16
Per uno sviluppo felice della comunicazione è necessario
che:
2. Nelle situazioni solo apparentemente dialogiche,
dialogiche, la forma è quella
dell’interazione
dell’
interazione,, dello scambio
scambio,, ma in realtà l’insegnante
costruisce a più voci un discorso da lui rigidamente predeterminato
e programmato. Le conoscenze non “utili” che gli allievi possono
apportare vengono non discusse e messe da parte come non
pertinenti..
pertinenti
20/04/2010
14
b) si pensi agli strumenti che possono essere utilizzati per il
passaggio di informazioni e per sperimentare seriamente i
processi indotti e i risultati raggiungibili attraverso strumenti
multimediali che, a loro volta, richiedono interazione
interazione,,
seppure di altra natura, da parte degli allievi che “dialogano”
con la macchina;
17
20/04/2010
18
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
3
Antonio d'Itollo - Laboratorio BA2
11/03/2010
c)
c) bisogna dedicare, a scuola. spazi consistenti al dialogo come momento
comune, cognitivamente impegnativo, di costruzione delle
conoscenze,
ƒ dialogo nel senso forte ed originario di “conversare
“conversare,,
discutere,, domandare e rispondere tra persone
discutere
associate dal comune interesse per la ricerca”;
ricerca”;
ƒ il dialogo può e deve instaurarsi sia tra pari (cooperative
learning)) sia in situazione di interazione
learning
tendenzialmente asimmetrica, studiandone anche le
potenzialità telematiche;
d) la comunicazione deve diventare un reale oggetto di
riflessione anche per gli allievi , che devono essere resi
consapevoli
ƒ delle variabili comunicative che più spesso ricorrono
nelle loro esperienze al di fuori della scuola
ƒ e di quelle che sono proprie della
comunicazione per apprendere in ambito
scolastico;
ƒ delle caratteristiche, dei vantaggi e dei limiti
dei diversi mezzi di comunicazione;
ƒ dei
d i comportamenti
t
ti da
d loro
l
messii in
i atto
tt nelle
ll
diverse situazioni.
ƒ Deve essere loro permesso di scoprire forme
e mezzi di comunicazione che risultano, per il
singolo, particolarmente efficaci
efficaci..
ƒ
20/04/2010
19
20/04/2010
a)
ƒ Per bene dialogare occorre avere
consapevolezza di che cosa significhi
dialogare e, in particolare, dialogare per
costruire conoscenze e, dunque,
esplicitare alcune “consapevolezze
“consapevolezze”” ed
abilità cruciali sottese al dialogo:
20/04/2010
21
20
necessità di ascolto attento,
attento, finalizzato
verso lo scopo condiviso, creativo,
creativo, che
prevede cioè, motivazione
motivazione,, interes
interesse e
un’attiva partecipazione mentale,
mentale, con
l’evocazione rapida di dati pertinenti
ricavati dalla propria mappa cognitiva,
g
per un’interazione a sua volta pertinente,
e, infine, critico
critico,, tale da poter percepire
e poter valutare il messaggio dell’altro
per aderirvi o per dissentire, per
integrare, per stabilire confronti, per
argomentare, e così via;
20/04/2010
22
ƒ
b) necessità della cooperazione verso
uno scopo comune attraverso
l’argomentazione cooperativa e non
competitiva;
ƒ “Per
un paese moderno la cultura e l'istruzione
non sono un lusso: senza di esse anche
l'economia ed ogni altra attività si svilupperanno
o più lentamente, o in modo precario e illusorio.
c) la capacità di “costruire
“costruire””
l’interlocutore,, ovvero di riconoscere
l’interlocutore
impliciti e presupposizioni logiche diverse
dalle proprie
20/04/2010
23
ƒ
Giulio Einaudi,
[29 settembre 1963].
20/04/2010
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
24
235
4
Allegati
Bari – Seminario regionale – 18 febbraio 2010
Una scuola capace di “Discoprirsi” –
Didattica della Comunicazione Didattica.
Il 18 Febbraio presso l’I.T.C. Romanazzi di Bari avrà luogo il Seminario sul tema
“Didattica della Comunicazione Didattica”.
L’incontro di Bari avvia la fase di diffusione regionale del Progetto Nazionale “Didattica della
Comunicazione Didattica”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e curato dal Centro Servizi Dilos
in collaborazione con il Liceo Maffei di Verona.
All’evento partecipano, accanto a esperti nazionali, il Direttore Generale dell’USR Puglia Lucrezia
Stellacci, Oscar Iarussi, presidente di “Apulia Film Commission”, Anna Maria Ferretti (Antenna Sud) e
Pino Guario (csrl GET).
In Puglia il progetto è coordinato dall’ITC Romanazzi, sede del Centro Servizi “Dilos Center”, con il
sostegno dell’Ufficio Scolastico Regionale e prevede la costituzione di una rete regionale con il
coinvolgimento di un centinaio di scuole di vario ordine e grado delle sei province.
Perché un convegno sulla DCD?
Intanto perché la presenza massiccia dei media e delle nuove tecnologie in diversi settori della nostra società richiama l’urgenza assoluta di un reale adeguamento delle specifiche conoscenze e
competenze per potersi inserire attivamente in questo particolare contesto culturale.
In altre parole essere cittadini a tutti gli effetti nella nostra contemporaneità implica il saper decodificare i linguaggi dei media e saper padroneggiare nel miglior modo possibile le tecnologie
dell’informazione.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
239
I media nutrono, animano e suggestionano costantemente la vita intellettuale, affettiva e sociale di
tutti, ma più in particolare quella degli adolescenti: dai media i giovani attingono elementi importanti per costruire la propria identità e la propria visione del mondo, i propri modelli di salute e
comportamento sociale, la rappresentazione del mondo del lavoro, del consumo, della società in
generale.
Se il ruolo della scuola è quello di fornire strumenti e conoscenze per l’interpretazione della realtà,
la decodifica del linguaggio e dei messaggi dei media, riveste dunque un ruolo primario all’interno
del processo educativo.
Diventa fondamentale allora una educazione alla comunicazione nelle diverse forme e nei diversi
modi in cui oggi si manifesta.
Tutti i linguaggi (musica, arte, teatro, danza, televisione, cinema, web…) singolarmente o in forma
integrata, hanno oggi più che mai un ruolo comunicativo molto marcato.
Ma la presenza di questi specifici ambiti culturali nella scuola deve essere intesa NON come supporto ad altre discipline, bensì come area disciplinare autonoma e integrata, per così dire una zona
o un luogo in cui sono presenti elementi che, seppure diversi, sono legati da tre direttive di fondo.
In primo luogo tutti i linguaggi di quest’area disciplinare sono accomunati dal fatto di non utilizzare
(del tutto o come predominante) la parola scritta, ma di usare altri strumenti per esprimere i loro
contenuti (scegliendo fondamentalmente impostazioni didattiche prettamente laboratoriali).
In secondo luogo c’è il metodo, ovvero tutte le “materie” vengono utilizzate puntando alla logica
del linguaggio in cui si esprimono, cercando di coglierne per così dire, la grammatica e la sintassi.
Infine tutte rispondono allo stesso scopo già indicato:
educare alla comunicazione nelle diverse forme in cui, oggi, essa si presenta.
Tuttavia la comunicazione non può essere ridotta a un fatto tecnologico (come spesso si è portati
a pensare, solo informatico): l’area della comunicazione e della multimedialità, per quanto sia strettamente congiunta alle tecniche e alle tecnologie contemporanee, non deve porsi in antitesi con
l’umanesimo caratteristico della nostra tradizione, che anzi arricchisce ed esalta.
Se infatti la configurazione della nostra contemporaneità rende doveroso orientare ogni sforzo
verso un futuro comunicativo modellato sull’animo umano e non sopraffatto e sterilizzato dalla
macchina tecnologica, allora non vi è comunicazione educante senza sensibilità umanistica, senza
coscienza estetica, senza intelligenza percettiva ed emotiva. Appare evidente come la scuola si
trovi a fronteggiare una nuova grande sfida organizzativa e come questi aspetti richiedano una
impostazione didattica complessa e ragionata, basata sulla modularità, sulla flessibilità, nonché su
un imprenscindibile raccordo scuola-territorio che preveda la partecipazione attiva di associazioni,
enti, cooperative ed esperti del settore e capaci di svolgere un ruolo di effettiva collaborazione con
la scuola. Un seminario, allora, sulla comunicazione come relazione, come condivisione di cambiamenti ineludibili, come verità, nel senso greco del termine, ovvero discoprimento, per una scuola
dunque efficace e capace di…discoprirsi.
(Articolo pubblicato da BariLive.it)
240
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Progetto Ministeriale
“Didattica della Comunicazione Didattica”
ATTO DI COSTITUZIONE DI RETE
Il giorno 18 del mese di febbraio dell’anno 2010 presso la Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico
Regionale per la Puglia
I DIRIGENTI SCOLASTICI
Dott.ssa Cecilia Pirolo – ITC Romanazzi – Bari – Istituto Referente regionale Puglia
Dott. Filippo Tarantino – L.C. Cagnazzi – Altamura – Istituto Referenti provinciale BA1
Dott. Antonio d’Itollo – L.C. Flacco – Bari – Istituto Referenti provinciale BA2
Dott. Antonio F. Diviccaro – I.P. Garrone – Barletta – Istituto Referenti provinciale BAT
Dott. Vincenzo Nicolì. – ITAS Deledda – Lecce – Istituto Referenti provinciale LE-BR
Dott.ssa Carla D’Orta – I.T.G. Masi – Foggia – Istituto Referenti provinciale FG
Dott. Gennaro Esposito – I.T.I.S. Pacinotti – Taranto – Istituto Referenti provinciale TA
…..
VISTO
CONSIDERATO
PRESO ATTO
CONSIDERATO
il D.P.R. 275/99 recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche e segnatamente l’art. 7 che regolamenta le Reti di scuole;
che le opzioni strategiche del progetto “Didattica della Comunicazione Didattica” sono state definite nel corso dei seminari realizzati dall’ottobre 2007 in poi, di
cui hanno potuto visionare gli Atti nel Quaderno n. 8 del MIUR;
che il giorno 3 settembre 2009 è stato stipulato un protocollo di intesa tra il MIUR,
la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza” e
la Presidenza delle Facoltà di Scienze della comunicazione;
che il progetto “Didattica della Comunicazione Didattica” è coordinato da una
Cabina di regia nominata dal direttore generale per il Personale scolastico;
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
241
CONSIDERATO
ESAMINATO
che esso si articola in reti regionali rappresentate dai referenti del Comitato nazionale nominati con decreto del direttore generale per il personale scolastico e
da referenti tecnici nominati dai direttori degli Uffici scolastici regionali;
il presente testo di costituzione della rete al fine di adottare i successivi adempimenti di adesione;
sottoscrivono il presente accordo
con il quale viene istituita nella Regione Puglia la rete per la realizzazione del progetto “Didattica
della Comunicazione Didattica”
Articolo 1 – COSTITUZIONE DELLA RETE
Le istituzioni scolastiche sopra elencate, con delibere del collegio docenti e del consiglio d’istituto
indicate in calce aderiscono alla rete regionale per la realizzazione del progetto “Didattica della
Comunicazione Didattica”.
Articolo 2 – FINI E OBIETTIVI ISTITUZIONALI DELLA RETE
a) Realizzare percorsi di ricerca-azione didattica nell’ambito disciplinare Linguaggi non Verbali e
Multimediali come descritti nel Primo Asse “Linguaggi” del D.M. 22 agosto 2007 n. 139 e individuati nelle Otto Competenze Chiave indicate nelle Raccomandazioni del parlamento e consiglio
europeo del 18 dicembre 2006 (dal 31 luglio 2008 parte integrante del Trattato di Lisbona approvato all’unanimità dal nostro Parlamento) e nella nona competenza chiave, come descritta nelle
Raccomandazioni del 16 dicembre 2008;
b) Elaborare proposte da sottoporre al MIUR in merito a decisioni che incidono sui curricoli delle
scuole di ogni ordine e grado per quanto attiene agli oggetti della ricerca-azione indicati nel
punto a);
c) stabilire rapporti di consulenza scientifico-laboratoriale con Università, ANSAS e con Istituti di
alta cultura;
d) potenziare ed estendere la Rete oltre i confini nazionali, promovendone le finalità presso istituzioni scolastiche europee ed extraeuropee;
e) avviare attività di ricerca-azione finalizzate al rinnovamento della didattica delle discipline del
curricolo, con la costituzione in ogni scuola di un gruppo di progetto;
f) sviluppare l’attitudine al monitoraggio, alla valutazione e alla documentazione secondo criteri di
efficacia, promozione e valorizzazione delle risorse professionali dei docenti;
g) promuovere iniziative di formazione in servizio del personale scolastico sui temi della innovazione didattico-metodologica nelle varie discipline, con attenzione volta anche allo sviluppo di
competenze nell’uso delle tecnologie multimediali;
h) mettere in rete attraverso la piattaforma di social network del progetto (http://community.comunicazionedidattica.it), anche attraverso attività di formazione d’aula, blended e on line, il patrimonio di esperienze e di attività accumulato nel tempo;
i) attuare iniziative di formazione anche in rete con gli Enti Locali;
l) attuare scambi temporanei di personale specializzato (ex art. 7, comma 3 del citato DPR 275/99).
Articolo 3 – DURATA DELL’ACCORDO DI RETE
Il presente accordo di rete ha durata triennale a decorrere dal corrente anno scolastico. Potrà essere
prorogato tacitamente qualora entro il 30 giugno del terzo anno scolastico di vigenza non pervenga disdetta da parte della scuola aderente al direttore regionale dell’USR che lo comunicherà al
coordinatore della Cabina di regia. La rete resta costituita con un minimo di tre scuole aderenti.
242
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Articolo 4 – MODALITÀ DI ADESIONE DI NUOVE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
La richiesta di adesione alla Rete da parte di nuove Istituzioni scolastiche dovrà pervenire tramite il
Referenti scientifico regionale al direttore generale dell’USR, che lo comunicherà al coordinatore
della Cabina di regia, entro il 31 maggio di ciascun anno. L’adesione decorrerà dall’anno scolastico
successivo.
Articolo 5 – NOMINA DEI REFERENTI PROVINCIALI
Nelle province della regione nelle quali abbiano aderito alla rete tre o più scuole, i dirigenti scolastici delle scuole aderenti di quelle province possono designare nel loro ambito un Referenti scientifico provinciale la cui nomina sarà ratificata dal direttore generale dell’USR.
Articolo 6 – ORGANI DI GESTIONE DEL PROGETTO
a) Cabina di regia nominata dal direttore generale del Personale scolastico;
b) Comitato nazionale costituito dai referenti regionali nominati dal direttore generale del Personale scolastico;
c) referenti tecnici nominati dal direttore generale dell’USR di competenza e referenti provinciali di
cui al precedente art. 5;
d) Assemblea generale costituita dai dirigenti scolastici referenti provinciali delle istituzioni scolastiche aderenti, dal Comitato nazionale, dai referenti tecnici regionali, dalla Cabina di regia e dal
Gruppo di lavoro paritetico nazionale per l’attuazione del protocollo d’intesa tra il MIUR, la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Roma “La Sapienza” e la Presidenza delle
Facoltà di Scienze della comunicazione.
Articolo 7 – RIUNIONI DELL’ASSEMBLEA GENERALE
L’assemblea generale si riunisce di norma una volta all’anno, per monitorare lo stato dei lavori di ricerca-azione didattica e di formazione in servizio realizzati durante il precedente anno scolastico e
programmare le nuove attività di formazione e ricerca-azione didattica.
Articolo 8 – CUSTODIA DEGLI ATTI
Copie del presente accordo vengono depositate presso l’Ufficio scolastico generale competente e
presso la Direzione generale del Personale scolastico del MIUR.
Articolo 9 – SEDE
La rete regionale ha sede presso l’Ufficio scolastico regionale competente. La sede nazionale organizzativa è presso il Liceo “S. Maffei” di Verona, che è sede amministrativa del progetto “Didattica
della Comunicazione Didattica”.
Articolo 10 – PIATTAFORMA INTERATTIVA
La rete regionale si avvale del portale del progetto “Didattica della Comunicazione Didattica”:
http://community.comunicazionedidattica.it.
Il presente atto potrà essere modificato in tutto o in parte a seguito di deliberazione della Cabina di
regia.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
243
D.G. USR Puglia
Progetto Nazionale
Didattica della Comunicazione Didattica
Rete regionale
Istituti del Gruppo provinciale BA1
Prov. Sede
Sede
regionale
S.S. 2.gr.
ITC D. Romanazzi
BA
Bari
Capo fila
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
L.C. Cagnazzi
ITC P. Calamandrei
BA
BA
Altamura
Bari
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
IPSCST P. A.M.Tannoia
IPSIAM A. Vespucci
ITCGT G. Salvemini
IPSCST P. A. M.Tannoia
BA
BA
BA
BA
Corato
Molfetta
Molfetta
Ruvo di P.
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
S.S. 1.gr.
S.S. 1.gr.
S.S. 1.gr.
C. D.
C. D.
C. D.
C. D.
C. D.
IISS (IPSIA-ITC-LS) Santeramo
ITCS De Viti de Marco
Carlo Levi
S.M. Luigi Lombardi
S.M. Fraccacreta
C.D. Andrea Angiuli
IX C.D. Japigia1
3 ^ C.D. G.Mazzini
I. XV Principessa di Piemonte
XXIV C.D. C. Perone
BA
BA
BA
BA
BA
BA
BA
BA
BA
BA
Santeramo
Triggiano
Bari
Bari
Bari
Castellana
Bari
Bari
Bari
Bari
Ref prov
Ref prov
Istituti del Gruppo provinciale BA2
Capo fila
Prov. Sede
D.S.
Referenti
Cecilia Pirolo
Elisabetta Dalfino
Irene Monopoli
Francesca Palumbo
Filippo Tarantino
Bruno Tirelli
Giovanna Piacente
Licia Massari
Adriana DalMaso
Caterina Montaruli
Lucia Arcadite
Antonio Vacca
Angela Alessandrini
Sabino Lafasciano
Maria Messere
Caterina Montaruli
Nicoletta De Feo
Francesca Minervini
Maddalena Ragone
Maria Giove
Francesco Robles
Chiarastella Alberti
Paola Petruzzelli
Chiara Veronico
Ugo Giovanni Castorina Patrizia Sollecito
Teresa Caputo
Anna Piscopo
Maria Anna Buttiglione Silvana Sasanelli
Patrizia Rossini
Lucrezia Iannola
Maria Dentamaro
Antonella Nardino
Ermelinda Cucumazzo
Salvatore Speranza
Maria Cristina Portulano Nadia Puzzovio
D.S.
Referenti
Celeste Maurogiovanni
Anna Santorsola
Giulia Calfapietro
Adriana L’abbate
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
L.C. Flacco
IS Don Lorenzo Milani
BA
BA
Bari
Acquaviva
Antonio d’Itollo
Agnello Sgura
S.S. 2.gr.
I.I.S.S. S. Benedetto
BA
Conversano
Anna Maria Galizia
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
245
Ref prov
Ref prov
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
SS 2 gr
SS 2 gr
S.S. 1.gr.
S.S. 1.gr.
IISS E. Morante
IISS Lic.S. Liceo Ginnasio
LC Sylos Terlizzi
I.M. T. Fiore
L.S. Cartesio
L.S. Salvemini
Giovanni Pascoli
N. Pende
BA
BA
BA
BA
BA
BA
BA
BA
Giovinazzo
Molfetta
Bitonto
Terlizzi
Triggiano
Bari
Molfetta
Noicattaro
S.S. 1.gr.
I. C.
Michelangelo
Ist. Comp Sammichele
BA
BA
Bari
Gaetano Scotto
Sammichele Luciana Cicoria
C. D.
C. D.
C. D.
C. D.
C. D.
2° C.D. di Modugno
1° C.D. Monopoli
2° C.D. G. Modugno
3° CD Monopoli
1° CD don P. Pappagallo
BA
BA
BA
BA
BA
Modugno
Monopoli
Monopoli
Monopoli
Terlizzi
Istituti del Gruppo provinciale BAT
Capo fila
Ref prov
Ref prov
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
C. D.
S.S. 2.gr.
S.S. I gr.
C. D.
I. C.
S.S. I gr.
S.S. 2.gr.
IPSSCTSP N. Garrone
ITC M. Cassandro
4^ C.D. S. D. Savio
ITC Aldo Moro
S.M. Rocca
1° C.D. Oberdan
I. comp. Minervino M.
S.S. 1. Gr. G. Garibaldi
L.C. Casardi
Istituti del Gruppo provinciale FG
Capo fila
Ref prov
Ref prov
Ref prov
Ref prov
246
BAT
BAT
BAT
BAT
BAT
BAT
BAT
BAT
BAT
Barletta
Barletta
Barletta
Trani
Trani
Andria
Minervino
Trinitapoli
Barletta
Prov. Sede
Manuela Baffari
Vito Intini
Paolo Centomani
Anna de Iatta
Margherita Anna Bufi
D.S.
Referenti
Antonio Fr. Diviccaro
Carla D’urso
Carmine Cristallo
Angela Adducci
Domenico Maffei
Nicoletta Ruggiero
Amalia Masiello
Anna Maria Trufini
Giuseppe Lagrasta
Carlo Tavani
Ida Palumbieri
Agatino Vincenza
Francesca Carrera
Roberta Boffoli
Antonia Casiero
Nunzia Bevilacqua
Anna Maria Terlizzi
Maddalena Insanguine
D.S.
Referenti
Mario Scelsa
Angela Massaro
Elisabetta Tundo
M.Principia Chiechi
Anna Maria Renzetti
Maria Assunta Forte
Michela Strazza
Maria Libera Bubici
Anna Stellacci
Lucia Guerra
Riccardo Pasquarella
ITG Masi
FG
Foggia
Carla D’Orta
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
S.S. 1.gr.
I. C.
I. C.
C. D.
C. D.
C.D.
Liceo Classico R. Bonghi
L,C. P. Virgilio Marone
N. Zingarelli –
Papa Giovanni II
Ist. Comp Lesina
10^ C.D. V. da Feltre
5° C.D. S. Lorenzo Maiorano
C.D. S. Chiara
FG
FG
FG
FG
FG
FG
FG
FG
Lucera
Vico G.
Foggia
Candela
Lesina
Foggia
Manfredonia
Foggia
Pasquale Palmisano
Michele Afferrante
Pasquale Bonnì
Alessandro Forlè
Vincenza Amelia Cardo
Giovannino Iuliani
Rossella Diana
Maria F. Goduto
Prov. Sede
Teresa Camporeale
Maddalena Salvemini
Anna Allegretta
M. Teresa Santacroce
Anna Mormandi
Patrizia Dinoi
Maria T. Tomasino
Lorella Iera
Grazia Martino
Franca Cicoria
Angela Battista
Angela Toscano
Mariella Lippolis
Tiziana Fornarelli
Giuseppina Gallo
Tiziana Caldarola
S.S. 2.gr.
Istituti del Gruppo provinciale BR-LE
Capo-fila
Prov. Sede
Anna Maria Amoruso
Giuseppe Cannizzaro
Michele De Palma
Nunzia Tarantini
Tommaso Montefusco
Mario De Pasquale
Matteo G. Azzollini
Rosaria Giannini D’Urso
D.S.
Referenti
S.S. 2.gr.
I.T. Grazia Deledda
LE
Lecce
Vincenzo Nicolì
S.S. 2.gr.
IISS A. De Pace
LE
Lecce
Giuseppa Antonaci
S.S. I gr.
I. C.
I. C.
I. C.
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
S.S. 1. Gr. A. Grandi
Ist C. Acquarica del Capo
Ist. Comp di Minervino di L.
Ist Comp Polo 1 Squinzano
ITIS G. Giorgi
I.I.S.S. Epifanio Ferdinando
I.T. N. S. Carnaro
LE
LE
LE
LE
BR
BR
BR
Lecce
Acquarica C.
Minervino L.
Squinzano
Brindisi
Mesagne
Brindisi
Anna Lucia Graziuso
Rosa Grappa
Annarita Corrado
Cosimo Rollo
Roberto Pecoraro
Antonio Ennio Micelli
Rosalba Lopriore
Maurizio Molendini
Antonio Romano
Francesco
De Vincentis
Stefano Manieri
Paola Villani
Antonella Corvaglia
Bernadetta Saliccia
Marina Perdomini
Alessandra Lotesoriere
Sion Rossella
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
Istituti del Gruppo provinciale TA
Capo fila
Ref prov
Ref prov
D.S.
Referenti
S.S. 2.gr.
ITIS Pacinotti
Prov. Sede
TA
Taranto
Gennaro Esposito
S.S. 2.gr.
S.S. 2.gr.
IPSS Liside
ITI-L.T. A. Righi
TA
TA
Taranto
Taranto
S.S. 2.gr.
S.S. I gr.
I. C.
C. D.
C. D.
C. D.
ITCG Einaudi
Don Luigi Sturzo
IC G. Salvemini
1° CD M.Pia San Giorgio J.
1° C.D. R. Moro
XXIII C.D. R. Carrieri
TA
TA
TA
TA
TA
TA
Manduria
Grottaglie
Talsano
S. Giorgio J.
Taranto
Taranto
Cataldo Perrone
Vincenzo G.Carlo
Dentico
Italo Montinaro
Anna Cecilia Clemente
Rosmunda Gentili
Antonio Di Comite
Loredana Bucci,
Rita Atonia Carulli
Emanuele Filiberto Epiro
Antonio Soldo
Roberto Calienno
Enrica Trisolini
Corrado Ercolani
Maria D’Adamo
Lorenzo Urso
Concetta Bruni
Cataldo Miccoli
Stefania Borsci
Francesca Papapicco
I dati riportati sono quelli comunicati dalle scuole. Le adesioni sono aggiornate al 20/04/2010.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
247
PROTOCOLLO
D'INTESA
PROTOCOLLO
D'INTESA
TRA
TRA
MINISTERO
DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITÀ
E DELLA
RICERCA
MINISTERO
DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITÀ
E DELLA
RICERCA
DIPARTIMENTO
PER
L’ISTRUZIONE
DIPARTIMENTO PER L’ISTRUZIONE
LALA
CONFERENZA
DEIDEI
PRESIDI
DELLE
FACOLTÀ
DIDI
SCIENZE
DELLA
COMUNICAZIONE
CONFERENZA
PRESIDI
DELLE
FACOLTÀ
SCIENZE
DELLA
COMUNICAZIONE
LALA
FACOLTÀ
DIDI
SCIENZE
DELLA
COMUNICAZIONE
FACOLTÀ
SCIENZE
DELLA
COMUNICAZIONE
SAPIENZA
UNIVERSITÀ
DIDI
ROMA
SAPIENZA
UNIVERSITÀ
ROMA
Conferenza dei presidi
delle Facoltà di Scienze della Comunicazione
VISTO
il Decreto
Legislativo
1616
aprile
1994
n. n.
297
e successive
modificazioni
e integrazioni,
contenente
VISTO
il Decreto
Legislativo
aprile
1994
297
e successive
modificazioni
e integrazioni,
contenente
il Testo
Unico
delle
disposizioni
legislative
in
materia
di
istruzione;
il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione;
VISTO
il DPR
1010
ottobre
1996,
n. n.
567
integrato
e modificato
daldal
DPR
156/99
e dal
DPR
105/2001
VISTO
il DPR
ottobre
1996,
567
integrato
e modificato
DPR
156/99
e dal
DPR
105/2001
concernenti
D'INTESA degli
concernentile leattività
attivitàintegrative
integrativee elePROTOCOLLO
leiniziative
iniziativecomplementari
complementari
deglistudenti
studential alpiano
pianodi distudio
studio
realizzate
negli
istituti
di
istruzione
secondaria
di
2°grado;
realizzate negli istituti di istruzione secondaria diTRA
2°grado;
MINISTERO
DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITÀ
Epersonalità
DELLA RICERCA
VISTO
l’art.
2121
della
legge
n.
5959
deldel
1515
marzo
1997
che
riconosce
giuridica
a tutte
le le
VISTO
l’art.
della
legge
n.
marzo
1997
che
riconosce
personalità
giuridica
a tutte
DIPARTIMENTO
PER
L’ISTRUZIONE
istituzioni
istituzioniscolastiche
scolastichee enenestabilisce
stabiliscel’autonomia,
l’autonomia,quale
qualegaranzia
garanziadi dilibertà
libertàdi diinsegnamento
insegnamentoe e
pluralismo
culturale;
LA CONFERENZA
pluralismo
culturale; DEI PRESIDI DELLE FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
LA FACOLTÀdel
DI SCIENZE DELLA
COMUNICAZIONE
SAPIENZA
UNIVERSITÀ
DI ROMA
VISTO
VISTOil ilDecreto
Decreto delPresidente
Presidentedella
dellaRepubblica
Repubblican. n.275
275dell’8
dell’8marzo
marzo1999
1999che
cheregolamenta
regolamenta
l’autonomia
l’autonomiadidattica,
didattica,organizzativa
organizzativae edi diricerca,
ricerca,sperimentazione
sperimentazionee esviluppo
sviluppodelle
delleistituzioni
istituzioni
scolastiche;
scolastiche;
VISTO
il Decreto Legislativo 16 aprile 1994 n. 297 e successive modificazioni e integrazioni, contenentelailLegge
Testo10
Unico
delle
disposizioni
legislative
inper
materia
di istruzione;
VISTA
marzo
2000
n. n.
6262
recante
le le
norme
la la
parità
scolastica
e le
disposizioni
sulsul
diritto
VISTA la Legge
10
marzo
2000
recante
norme
per
parità
scolastica
e le
disposizioni
diritto
allo
studio
all’istruzione;
VISTO
il eDPR
10 ottobre 1996, n. 567 integrato e modificato dal DPR 156/99 e dal DPR 105/2001
allo
studio
e all’istruzione;
concernenti le attività integrative e le iniziative complementari degli studenti al piano di studio reVISTO
il decreto
ministeriale
n. n.
4747
deldel
1313
giugno
2006
con
il quale
è stato
previsto
che
le le
scuole
alizzate
istituti
di istruzione
secondaria
di 2°grado;
VISTO
ilnegli
decreto
ministeriale
giugno
2006
con
il quale
è stato
previsto
che
scuole
possono,
nella
loro
autonomia,
disciplinare
fino
al
20%
i
curricoli
scolastici
dell’ordinamento
vigente;
possono,
nella
disciplinare
fino al1997
20% che
i curricoli
scolastici
dell’ordinamento
VISTO
l’art.
21 loro
dellaautonomia,
legge n. 59
del 15 marzo
riconosce
personalità
giuridica vigente;
a tutte le
istituzioni
scolastiche
e ne stabilisce
l’autonomia,
quale garanzia
di libertà di
e pluraVISTA
la la
Direttiva
ministeriale
2424
maggio
2007
n. n.
4646
riguardante
la la
formazione
deiinsegnamento
dirigenti
scolastici;
VISTA
Direttiva
ministeriale
maggio
2007
riguardante
formazione
dei
dirigenti
scolastici;
lismo culturale;
VISTA
la la
Direttiva
ministeriale
2424
maggio
2007.
n. n.
4747
riguardante
formazione
e l’aggiornamento
deldel
VISTO
il Decreto
del
Presidente
della
Repubblica
n.
275
dell’8 la
marzo
1999 che
l’autoVISTA
Direttiva
ministeriale
maggio
2007.
riguardante
la
formazione
eregolamenta
l’aggiornamento
personale
docente,
educativo,
amministrativo,
tecnico
e
ausiliario;
nomia
didattica,
organizzativa
e di ricerca, sperimentazione
e sviluppo delle istituzioni scolastiche;
personale
docente,
educativo, amministrativo,
tecnico e ausiliario;
VISTAILlaDecreto
Legge 10
marzo 2000
n. 62 recante
le normeRegolamento
per la parità scolastica
e le disposizioni di
sul
VISTO
Ministeriale
2222agosto
VISTO allo
IL Decreto
Ministeriale
agosto2007
2007n. n.139,
139, Regolamentorecante
recantenorme
normein inmateria
materia di
diritto
studio
e
all’istruzione;
adempimento
dell’obbligo
di di
istruzione
adempimento
dell’obbligo
istruzione
VISTO il decreto ministeriale n. 47 del 13 giugno 2006 con il quale è stato previsto che le scuole
possono, nella loro autonomia, disciplinare fino al 20% i curricoli scolastici dell’ordinamento vigente;
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
249
VISTA la Direttiva ministeriale 24 maggio 2007 n. 46 riguardante la formazione dei dirigenti scolastici;
VISTA la Direttiva ministeriale 24 maggio 2007. n. 47 riguardante la formazione e l’aggiornamento
del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario;
VISTO IL Decreto Ministeriale 22 agosto 2007 n. 139, Regolamento recante norme in materia di
adempimento dell’obbligo di istruzione
CONSIDERATO che la società, il mondo della cultura e le tendenze in atto nel settore dell’informazione pongono i giovani a contatto con un contesto comunicativo complesso, in cui la scuola contribuisce, insieme ad altri soggetti, alla decodificazione della pluralità dei linguaggi;
CONSIDERATO che la formazione dell’individuo comprende anche l’ambito dei media per sviluppare un atteggiamento critico e consapevole nei riguardi dei messaggi variamente codificati e che
i linguaggi non verbali sono in grado di offrire un contributo integrativo significativo all’offerta formativa e didattica;
PREMESSO CHE
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
• favorisce le autonomie scolastiche e la loro interazione con le autonomie locali, i settori culturali,
economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni del territorio per la definizione e la realizzazione di un piano dell’offerta formativa rispondente ai bisogni dell’utenza e alle vocazioni
locali;
• ricerca le condizioni atte a realizzare nelle scuole la massima flessibilità organizzativa, la tempestività e l’efficacia degli interventi anche attraverso l’apporto costruttivo di soggetti e risorse diverse presenti sul territorio;
• promuove il raggiungimento degli obiettivi determinati dalla Strategia di Lisbona; in questa prospettiva tiene conto della Raccomandazione del Consiglio e del Parlamento dell’Unione Europea
del 18 dicembre 2006 e opera per il conseguimento delle otto competenze chiave da parte dei
cittadini in età scolare e in età adulta;
• nel quadro sopra delineato, sviluppa piani di ricerca-azione in relazione a quanto indicato dalla
citata Raccomandazione a proposito delle competenze chiave 1, 2, 4 e 8; in particolare, a questo
fine, ha promosso e sostiene il progetto “Didattica della Comunicazione Didattica”.
La Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze della Comunicazione
• svolge attività di Coordinamento nelle Scienze della Comunicazione, con particolare riferimento
alle Facoltà e ai Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione. Essa si propone di:
a) promuovere e approfondire lo studio delle problematiche attinenti alla formazione e alla ricerca, proponendo coerenti linee di indirizzo, coordinamento e sviluppo nell’ambito delle
Scienze della Comunicazione, sviluppando percorsi formativi sulla educazione mediale per
laureati e insegnanti;
b) individuare, proporre e incentivare forme di intervento utili a migliorare l’organizzazione interna e le attività culturali delle Facoltà e dei Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione;
c) promuovere e approfondire le tematiche attinenti ai settori formativi e ai percorsi curriculari,
anche al fine di realizzare un raccordo sempre più proficuo con il sistema produttivo ed il
mercato del lavoro pubblico e privato;
d) promuovere la creazione di un sistema di accreditamento dei Corsi di Laurea in Scienze della
Comunicazione, nonché la realizzazione di un data-base relativo alle caratteristiche e all’attività didattica, di ricerca e culturali del corpo docente di tali corsi;
250
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
e) promuovere e incentivare i rapporti di collaborazione con le altre analoghe Conferenze di
settore anche con riferimento al contesto europeo e internazionale.
• può individuare e proporre criteri specifici di valutazione e di autovalutazione dell’attività dei
Corsi di Laurea al fine di garantire un sempre più elevato standard di qualità dell’offerta formativa, nel rispetto dei criteri generali dell’autonomia universitaria,.
La Facoltà di Scienze della Comunicazione, Sapienza, Università di Roma
• attiva corsi di laurea specialistica, master e corsi di Alta Formazione in Media education o sull’applicazione delle tecnologie comunicative nei contesti formativi;
• svolge attività di ricerca e sperimentazione territoriale sul rapporto fra media e minori da circa
un ventennio, approfondendo i consumi culturali delle nuove generazioni, alla luce della continua trasformazione mediale, i cambiamenti dei percorsi di socializzazione nel passaggio al moderno e i contesti sociali e culturali di utilizzo;
• collabora con istituzioni pubbliche e private, associazioni territoriali mediaeducative ed organizza corsi di aggiornamento e di formazione per insegnanti e dirigenti scolastici, animatori culturali, educatori e professionisti della comunicazione, nonché eventi, seminari e laboratori di
educazione mediale anche per ragazzi;
• collabora allo sviluppo del progetto “Didattica della Comunicazione Didattica”, con supporto
scientifico.
PER FINALITÀ INDICATE IN PREMESSA IL MIUR, LA CONFERENZA DEI PRESIDI DELLE FACOLTÀ
DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE, LA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA, DI SEGUITO DENOMINATI PARTI, CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE
Art.1 Obiettivi generali
Il presente accordo ha lo scopo di sviluppare la ricerca didattica nel campo della media education
e, in generale, dell’educazione ai linguaggi, di approfondirne le basi scientifiche e di sviluppare
processi di formazione del personale scolastico coerenti con i risultati di tali ricerche.
Art.2 Attuazione
Per l’attuazione della presente Intesa le parti operano in modo coordinato, avvalendosi delle proprie strutture, anche attraverso lo sviluppo dello specifico progetto Didattica della Comunicazione
Didattica indicato nelle premesse. Nell’ambito di tale progetto, le scuole aderenti saranno coinvolte
in processi di formazione secondo quanto specificato all’art. 1.
Art.3 Impegni delle parti
Il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca si impegna a:
– attivare iniziative di formazione del personale docente coerenti con il quadro delle innovazioni
delineate a livello nazionale ed europeo e riguardanti gli ambiti dei linguaggi (connessi alle competenze chiave 1, 2 e 8) e quello del “digitale” (connesso alla quarta competenza chiave) con
tutte le implicazioni sia in direzione dell’uso di strumenti digitali nella didattica, sia nella prospettiva dei linguaggi non verbali latamente intesi e dei media in generale (media education);
– a proseguire, in particolare, gli indirizzi di ricerca propri del progetto “Didattica della Comunicazione Didattica”.
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
251
La Conferenza dei presidi delle Facoltà di Scienze della Comunicazione si impegna a:
– validare i percorsi formativi proposti nel progetto all’interno dei loro percorsi di laurea;
– garantire supporto scientifico ed operativo a livello territoriale;
– promuovere la sperimentazione e la ricerca intorno ai nuclei tematici proposti dal progetto “Didattica della Comunicazione Didattica” attraverso tesi di laurea;
– garantire attività di tutoring per lo svolgimento degli interventi territoriali, con riconoscimento di
crediti formativi universitari;
– garantire il coinvolgimento dei docenti nei convegni e negli incontri seminariali previsti nel progetto.
La Facoltà di Scienze della Comunicazione, Sapienza Università di Roma, si impegna a:
– partecipare alla Direzione Scientifica del progetto in tutte le sue fasi, dalla ideazione alla realizzazione;
– coordinare le attività di analisi, sperimentazione e ricerca fornendo contributi nella progettazione di strumenti di rilevazione, nella somministrazione e nella elaborazione dei risultati, nonché nell’attività di tutoring (soprattutto on line) o supporto analitico dei risultati emersi;
– garantire, rispetto alle attività on line predisposte dall’ANSAS:
· il supporto on line attraverso attività di tutoraggio;
· la produzione e la post produzione di materiale didattico on line;
· le attività laboratoriali virtuali;
· il monitoraggio delle attività svolte dai corsisti;
– garantire, rispetto alle attività in presenza:
· il coinvolgimento dei docenti nei convegni e gli incontri seminariali organizzati;
· il supporto scientifico e operativo sul territorio, individuando referenti territoriali, esperti nel
settore media educativo, già in collaborazione con la stessa Università.
Art.4 Soggetti esterni
La Conferenza dei Presidi e la Facoltà di Scienze della Comunicazione, Sapienza Università di Roma,
per la realizzazione delle iniziative indicate, potranno avvalersi di associazioni mediaeducative territoriali: quali i MED regionali (Associazione Italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione),
che si rapporteranno con le istituzioni scolastiche presenti sul territorio per svolgere le attività indicate nel progetto.
Art.5 Gruppo di lavoro
Per l’attuazione della presente intesa sarà istituito un gruppo di lavoro nazionale paritetico composto da 3 membri designati dal Ministero della Pubblica Istruzione, da un rappresentante della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Scienze della Comunicazione e da due rappresentanti della Facoltà di Scienze della Comunicazione, Sapienza Università di Roma. Il coordinamento del gruppo
sarà affidato a uno dei componenti di parte del MIUR.
Art.6 Monitoraggio e valutazione
Il gruppo di lavoro curerà la corretta applicazione del presente accordo, coordinando e individuando modalità idonee per la più ampia diffusione delle iniziative che verranno avviate. Curerà
inoltre la definizione e l’attuazione del progetto Didattica della Comunicazione Didattica, stabilendo la tempistica delle fasi realizzative e predisponendo gli strumenti per la realizzazione di azioni
252
MIUR – USR Puglia – Direzione Generale
di monitoraggio ex ante, in itinere ed ex post, finalizzate alla valutazione periodica dei risultati raggiunti.
Art.7 Attività gestionali
I profili organizzativi e di gestione afferenti all’attuazione del presente Protocollo d’Intesa, anche ai
fini del necessario coordinamento dei vari soggetti coinvolti, nonché di supporto al Gruppo di lavoro paritetico di cui al precedente articolo 6, verranno curati dalla Direzione Generale per il Personale scolastico.
Art.8 Risorse finanziarie
Le parti individuano le fonti di finanziamento per l’attuazione della presente intesa nell’ambito
delle rispettive disponibilità, anche attraverso azioni congiunte.
Art.9 Durata
Il presente Protocollo entrerà in vigore alla data della stipula, avrà durata triennale, potrà essere
modificato, previo accordo tra le parti, in ogni momento e sarà rinnovato per un uguale periodo,
salvo diverso avviso di una delle Parti, espresso almeno tre mesi prima della scadenza.
Roma,
Il Capo Dipartimento per l’istruzione
Dott. Giuseppe COSENTINO
Il Presidente della Conferenza Nazionale
dei Presidi di Scienze della Comunicazione
Il Preside della Facoltà di Scienze della
comunicazione ”Sapienza” di Roma
Prof. Mario MORCELLINI
Fase regionale 2010 del Progetto nazionale “Didattica della Comunicazione Didattica”
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Credits
Riferimenti istituzionali
MIUR
Giuseppe Cosentino – Capo Dipartimento per l’Istruzione
Luciano Chiappetta – Direttore Generale per Il Personale scolastico
Francesco Butturini – Responsabile nazionale Progetto DCD – Dirigente Lic. Maffei – Verona
Michele Tortorici – Dirigente MIUR
Alberto Agosti – Università degli Studi di Verona
Direzione Generale USR per la Puglia
Lucrezia Stellacci – Direttore Generale USR Puglia
Ruggiero Francavilla – Dirigente Ufficio III – Sistema formativo integrato
Cecilia Pirolo – Dirigente ITC Romanazzi – Referente scientifico DCD
Vincenzo Melilli – Dirigente USR – Referente tecnico DCD
Team Dilos Center – Centro Polifunzionale di Servizio
Elisabetta Dalfino – Coordinamento, formazione
Irene Monopoli, Francesca Palumbo – Formazione, editing interventi
Francesco F. Maiorano, Germana Berardi, Giuseppe V. Clarizio – Ottimizzazione, layout, documentazione
Team studenti
Carmela Diana, Roberta Lavermicocca, Donato Campagna, Fabio Carlucci, Fabrizio Costantino – Stage accoglienza
Supporto amministrativo e tecnico
Maria Introna – Direttore Servizi G.A.
Rosa Cristallo, Gina Evangelista, Mariella Madio, Francesco Loizzo – personale ATA
Capo-fila Rete Regionale DCD
Gruppo
REG
BA1
BA2
BAT
FG
BR-LE
TA
Istituto
I.T.C. D. Romanazzi
L.C. Cagnazzi
L.C. O. Flacco
IPSSCTSP N. Garrone
I.T.G. E. Masi
I.T.A.S. G. Deledda
I.T.I.S. A. Pacinotti
Sede
Bari
Altamura
Bari
Barletta
Foggia
Lecce
Taranto
Dirigente Scolastico
Cecilia Pirolo
Filippo Tarantino
Antonio d’Itollo
Antonio F. Diviccaro
Carla D’Orta
Vincenzo Nicolì
Gennaro Esposito
Si ringraziano per la partecipazione al Seminario regionale:
Francesco Butturini – Dirigente Liceo Maffei – Verona
Michele Tortorici – Dirigente MIUR – Roma
Alberto Agosti – Scienze della Formazione – Università di Verona
Vincenzo Melilli – Dirigente USR per la Puglia
Oscar Iarussi – Presidente Apulia Film Commission
Pino Guario – GET csrl – Centro per la Ricerca e la Didattica dell’Immagine
Alberto Tedeschi – Giornalista Antenna SUD
Referenti
Elisabetta Dalfino, Irene Monopoli, Francesca Palumbo
Maria F. Tirelli, Domenica Bruno
Celeste Maurogiovanni
Carlo Tavani
Mario Scelsa, Angela Massaro
Maurizio Molendini, Antonio Romano, M. Elisabetta Tundo
Emanuele Epiro
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Seminari regionali 2010 - Istituto Tecnico Economico e Liceo