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Pubblichiamo in questa sezione, come ogni anno, un resoconto sintetico delle attività principali dei singoli Ordini
degli APPC delle province lombarde.
Bergamo
a cura di Francesca Perani e Francesco Valesini
Un anno di cambiamenti
Nel luglio 2009 le elezioni anticipate conseguenti al commissariamento del nostro Ordine, hanno portato ad un
cambiamento radicale nella composizione del nuovo
Consiglio, dopo una lunga stagione di veleni e di sterili
personalismi che avevano avuto come risultato un rallentamento dell’attività e la perdita di credibilità dell’istituzione. Il nuovo Consiglio si è trovato di fronte ad una
situazione difficile che ha richiesto uno sforzo di volontà
e di impegno per rispondere alle richieste di rilancio e
cambiamento dell’Ordine stesso e, a distanza ormai di
un anno, credo che si possa dire che sia stato raggiunto.
Il cambiamento c’è stato ed è stato percepito e questo
primo passo è stato compiuto da parte di un Consiglio
composto per la maggior parte, lo voglio ricordare anche
con un pizzico d’orgoglio, da una nuova generazione di
architetti (età media tra i 30 e i 35 anni) che ha saputo
lavorare con chiari obiettivi e con un senso di coesione.
A dimostrazione di come non sia vero che si tratti di generazioni prive di interesse per la cosa pubblica e capaci
solo di esprimere un forte individualismo; se si creano le
condizioni per metterle alla prova, condizioni nella società
italiana sempre troppo scarse, le risposte ci sono e sono,
come nel nostro piccolo caso, dettate da un pragmatismo e da un desiderio di miglioramento della realtà.
Tutto questo lo si è potuto toccare con mano nell’evento
apice e, mediaticamente parlando, più significativo della
nuova gestione e cioè la Notte OAB; un evento conviviale
e culturale, atteso da tempo, che ha visto la presenza oltre che di centinaia di persone, del premio Pritzker Alvaro
Siza Viera. Centinaia di persone che hanno partecipato
mosse da una sincera passione per l’architettura. Ed è
questo, ritengo, uno dei risultai più belli che un Ordine
possa raggiungere nell’interesse di tutti i suoi iscritti.
Ma sappiamo bene che non deve essere il solo. Per questo, uno sforzo lo si è voluto rivolgere anche nei confronti dei numerosi compiti istituzionali e amministrativi che
caratterizzano la vita di un organizzazione professionale
come la nostra. Ricordo, primo fra tutti, vista anche la
situazione che aveva portato al commissariamento, l’approvazione, nel gennaio di quest’anno, del Regolamento;
uno strumento di cui l’Ordine non era dotato e che, come
ricordava il presidente Belloni, risulta “fondamentale per
una gestione delle attività e dei doveri del Consiglio tra-
sparente e corretta nei confronti degli iscritti”. E all’insegna della massima trasparenza è stato improntato anche l’altro appuntamento di questa stagione, vale a dire
l’Assemblea che ha approvato all’unanimità il bilancio di
esercizio della nuova gestione per quest’anno. A molti
questo potrà probabilmente sembrare un fatto di normale amministrazione, ma chi ha avuto modo di conoscere l’attività del nostro Ordine in questi ultimi anni saprà
che così non era. Si sono inoltre “riagganciati” rapporti
con le principali istituzioni cittadine e provinciali, prime fra
tutte Comune, Provincia e Camera di Commercio, oltre
che con altri Ordini professionali e altre associazioni di
categoria. Si sono voluti rilanciare anche i numerosi corsi
necessari per un aggiornamento della professione, grazie
al lavoro svolto dal gruppo Formazione, oltre che al miglioramento dei servizi, in particolare con l’attività svolta
dalla commissione parcelle, e della attività professionale,
con nuove convenzioni. Un occhio di riguardo è andato
al lavoro del gruppo Bandi e Concorsi, con una scelta
volta ad un continuo monitoraggio dei bandi pubblicati
nel nostro territorio, troppe volte imprecisi, incompleti e,
assai di frequente, inadeguati per la dignità e il valore della nostra professione, con una costante azione di stimolo
nei confronti delle varie amministrazioni per il loro sempre
più auspicato utilizzo. Proprio per questa ragione il gruppo Cultura ha promosso uno degli eventi che, insieme
a quello ricordato all’inizio della notte OAB, ha riscosso
maggior successo: quello sui nuovi stadi. Tema sentito
in città, vista l’ipotesi di una sua nuova costruzione e su
cui le diverse forze politiche si sono schierate con ipotesi localizzative diverse ma mai sufficientemente attente
agli strumenti necessari per riuscire ad ottenere i risultati
sperati. Per questa ragione l’Ordine si è voluto inserire
per dare il suo contributo, portando alcuni felici esempi
di strutture sportive costruite recentemente in altre città
europee, proprio attraverso lo strumento del concorso.
Non vanno dimenticati anche gli altri appuntamenti promossi da questo gruppo, come quelli relativi ai “Luoghi
dell’architettura”, che hanno voluto evidenziare l’alto livello qualitativo presente in contesti nazionali ed internazionali quali l’Alto Adige, la Svizzera e la Sicilia.
Le “Colazioni all’Ordine” sono state una delle modalità
con cui questo Ordine ha voluto inoltre rapportarsi con i
suoi giovani iscritti, con incontri su temi diversi della professione alla quale hanno partecipato esperti di diversa
provenienza. Il “Progetto Leonardo” è stato un’altra tappa importante, con una borsa di studio assegnata ad un
iscritto portandolo a maturare una esperienza di tirocinio
presso studi in altri contesti europei. Queste sono solo
alcune delle proposte avanzate dal gruppo giovani che è
intervenuto in tutte le decisioni promosse dal Consiglio,
non relegandosi, come spesso accade, a un gruppo di
secondaria importanza.
Attenzione particolare si è rivolta alla comunicazione, con
un aggiornamento del sito web, arricchito nei contenuti e reso più pratico, nelle nuove newsletter settimanali,
F. V.
Brescia
a cura di Roberto Saleri e Paola Tonelli
Un nuovo Ordine
Nel 2009 tutti gli Ordini Architetti d’Italia sono stati chiamati a rinnovare i propri consigli non senza un poco di
affanno causato dalla rigida scaletta temporale che la
normativa nazionale impone ed alla quale le istituzioni
preposte non hanno permesso alcuna minima deroga,
nonostante le promesse verbali fornite al CNAPPC.
L’indizione delle elezioni dei nuovi consigli provinciali è
stata, per l’Ordine di Brescia, l’occasione per procedere ad un profondo rinnovamento dei mezzi di comunicazione dell’attività dell’Ordine presso i propri iscritti. In
particolare il rinnovo ha riguardato il progetto grafico e
di contenuti del sito internet in cui i corsi, i convegni, le
comunicazione ed in sostanza l’attività del consiglio più
recenti sono costantemente presenti ed in primo piano
e dove attraverso la creazione dello spazio virtuale del
“Centro documentazione architetti bresciani” si vuole
costruire un regesto delle opere degli architetti bresciani
proprio con la collaborazione degli architetti interessati.
Un restyling è stato riservato anche al servizio di newsletter settimanale, mediante il quale si cerca di facilitare la
veicolazione delle informazioni di interesse professionale,
culturale e di divulgazione verso gli iscritti che non sono
avvezzi all’uso del sito internet.
L’attività dell’Ordine ha comunque trovato una continuità temporale, di contenuti e di intenti tra il precedente
consiglio e quello neo-eletto; l’attività, sempre indirizzata
al coinvolgimento e all’informazione degli iscritti, ha previsto la riattivazione dei lavori delle commissioni preesistenti (sospesi nel periodo elettorale) e l’attivazione della
commissione “Cultura”, il cui fine è quello di indagare il
territorio bresciano nella sua storia relativamente a tutti
quegli aspetti riguardanti la sua produzione urbanistica
ed architettonica, anche con il chiaro obbiettivo di solleticare una più ampia sensibilità verso l’architettura in senso
ampio e la figura dell’architetto.
La commissione “urbanistica” si è preoccupata di inda-
gare le proposte ed indirizzi pervenute dagli estensori
del nuovo Piano di Governo del Territorio del Comune di
Brescia per mezzo dell’interscambio di informazioni avvenuto a più riprese in una serie di incontri; si è altresì
occupata di approfondimenti circa i riflessi delle normative vigenti sul territorio bresciano e le relative valutazioni
ambientali strategiche.
La commissione Concorsi si è concentrata soprattutto
sulle tematiche relative alla costruzione dei bandi di concorso e le procedure di esplicazione delle stesse, caratterizzate spesso da disomogeneità di applicazione sul
territorio provinciale.
La commissione “pubbliche amministrazioni” attraverso
l’organizzazione di una serie di incontri bilaterali o plurilaterali con enti ed amministrazioni pubbliche ha cercato
di concordare delle linee di condotta tese a smussare le
difficoltà che spesso la categoria patisce per effetto delle
spigolosità della crescente burocrazia.
La commissione “Agenda 21 – Città sostenibili”, ha perseguito l’obbiettivo di incentivare la diffusione della cultura architettonica nelle scuole di primo e secondo grado,
attraverso la collaborazione dell’Università Cattolica di
Brescia, organizzando lezioni di architettura e il monitoraggio dell’esperienze di insegnamento sul tema dell’educazione ambientale e l’accostamento all’architettura.
La commissione “energia e sostenibilità”, dopo aver organizzato una mostra itinerante in sei momenti e sedi
distinte dal titolo “Sostenibilità oltre la norma” ha organizzato l’incontro pubblico “Percorsi di Architettura sostenibile”, di chiusura del ciclo quadriennale nell’ambito
di “Ambient Festival”. La commissione ha inoltre partecipato attivamente con suggerimenti e proposte all’organizzazione della 14° Conferenza Nazionale ASITA (Federazione italiana delle Associazioni Scientifiche per le
Informazioni Territoriali e Ambientali) che si terrà a Brescia
in novembre.
L’attività di consiglio, che si è avvalsa dell’operato delle
varie commissioni, ha poi individuato alcuni temi di particolare interesse e prestigio; tra questi sono da citare: l’iniziativa del Giornale di Brescia “Casa se non ora quando”
che ha coinvolto le principali realtà economiche e sociali
presenti sul territorio bresciano con l’esplicito obiettivo di
creare sinergie tra gli operatori che si occupano di edilizia
e territorio per far fronte alla crisi economica incalzante;
il progetto MOSLO, riguardante la mobilità su ferro della
regione Lombardia e gli sviluppi e ricadute sul territorio
regionale connesse ad EXPO 2015, seguito dagli Ordini di
Brescia e Varese e dai rispettivi presidenti Paolo Ventura e
Angelo Monti per conto della Consulta Regionale degli Architetti Lombardi e vincitore di una delle gare bandite dalla
Provincia di Milano, con il dichiarato obiettivo di diffondere
la cultura architettonica nell’ambito regionale; le borse di
studio prevedono un tirocinio della durata di complessive
420 ore e sono assegnate in collaborazione con la Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggio delle province
di Brescia Cremona e Mantova ai neo-iscritti.
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FORUM ORDINI
da tempo adottate da altri Ordini lombardi, nella qualità grafica con un lavoro, ancora in itinere, di revisione
dell’immagine coordinata. Si sono voluti inoltre aprire
canali privilegiati con i principali mezzi di comunicazione
locali, raccogliendo risposte positive. Molte ancora sono
le cose da fare ma i risultati per ora raggiunti fanno ben
sperare.
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Poche battute per condensare questo ultimo anno di
lavoro, che si pone come transizione dalla conclusione
del quadriennio e del nuovo mandato di Consiglio 20062010, quale dovuto atto di resoconto a disposizione tutti
gli iscritti affinché possano valutarne l’attività e far emergere riflessioni, suggerimenti ed osservazioni. Operato
che si è espletato in occasioni differenti.
Particolare rilevanza è stata assegnata alle iniziative di
aggiornamento professionale; si ricordano il Corso “Sicurezza nei cantieri ex D.Lgs 81/2008” in collaborazione
con Federcoordinatori (luglio-dicembre 2009); il Corso
“Aggiornamento per certificatori energetici degli edifici”
(ottobre 2009) in collaborazione con il Politecnico di Milano, dipartimento BEST; il Corso “Acustica nell’edilizia”
con la collaborazione dell’Associazione Missione Rumore (gennaio-febbraio 2010); l’Incontro di formazione
sulla “Detrazione fiscale del 55%”, con la collaborazione di ENEA (maggio 2010); il Corso “I mezzi espressivi
nella rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente”, a cura dell’arch. Salvatore Grande (maggio 2010); il
Corso “Autodesk Revit Architecture 2010”, predisposto
con la collaborazione di One Team srl (giugno 2010) e la
Conferenza sulle Tematiche di Acustica, a cura dell’ing.
Campolongo (luglio 2010). Da ricordare anche le iniziative
condivise dal nostro Ordine nell’ambito dell’attività della
Consulta Regionale, di cui ricordiamo per gli aspetti for-
mativi, il convengno “Architetti ed energia – verso una
progettazione consapevole”.
Il viaggio-studio del 2009 ad Istanbul è stato integrato
dalla conferenza “Istanbul, capitale dell’impero ottomano: le cupole di Sinan” (prof. Paola Sonia Gennaro) e dalla
conferenza “Istanbul: una città e le sue architetture” (prof.
Graziella Leyla Ciagà).
Tra le altre iniziative culturali attivate si ricordano la Celebrazione “I cinquant’anni dell’Ordine” con la Lectio Magistralis di Francesco Venezia (settembre 2009); il Premio
Maestri Comacini 2009 con la mostra dei progetti partecipanti (novembre 2009) e la pubblicazione del catalogo
che ha avuto, per la prima volta, un’ampia diffusione attraverso la rivista “Tal&a”; l’incontro con Giacomo Polin
in occasione della ristampa di “Elementi di architettura”
di Gino Pollini, in collaborazione con l’Archivio Cattaneo
(novembre 2009); “Le piazze del sapere. Biblioteche e
libertà” Incontro–conferenza con Antonella Agnoli, in
collaborazione con la Biblioteca Comunale di Como (novembre 2009); “Il progetto dello spazio” incontro con Aurelio Galfetti, organizzato con l’Archivio Cattaneo (dicembre 2009); la Mostra “L’architettura dei territori lombardi”
presso il M.E.C.I. 2010, organizzata con l’Ordine APPC
di Lecco e promossa dalla Consulta Regionale Lombarda Ordini APPC (marzo 2010); l’Incontro “Il mercato
della progettazione tra crisi e ripresa” con l’arch. Lorenzo Bellicini di CRESME, per la presentazione dell’iniziativa dell’osservatorio della professione nato inizialmente
proprio dalla sinergia del nostro Ordine con il CNAPPC
(giugno 2010); la visita guidata alla Mostra “Rubens e i
fiamminghi” con l’Assessore Sergio Gaddi, curatore della
mostra (luglio 2010) mentre sono imminenti la conferenza
di Yosuke Taki (autunno 2010 in occasione di Miniartextil)
e la conferenza dell’arch. Gaddo Morpurgo (autunno
2010 in occasione di Com’ON ediz. 2010).
Il nuovo viaggio previsto per ottobre, è dedicato a New
York e presentato dalla conferenza del Marco De Michelis
“New York alle soglie del duemila”.
Sul tema del Lungolago ricordiamo il progetto di concorso che il nostro Ordine, con ANCE, CCIA e Ingegneri sta
promuovendo presso l’Amministrazione Pubblica sull’area dello stadio. In tema di concorsi l’Ordine ha trovato
disponibilità e sinergia di ANCE con FeNEAL, UIL, FILCA-
Un anno di attività.
Il Presidente Angelo Monti e Francesco Venezia.
Oltre alle attività sopra citate, l’Ordine ha proseguito
nell’opera ascrivibile all’ordinaria amministrazione dell’istituzione, mantenendo attivi i servizi di consulenza legale, fiscale oltre alla commissione parcelle e deontologia.
R. S.
Como
a cura di Roberta Fasola
Agosto 2009 - agosto 2010
Serata inaugurale del Cinquantenario dell’Ordine.
• Commissione Progetto Urbano. Grafie e Scorie.
La Commissione “temi urbani” si propone di riflettere
attorno al tema della Città pubblica, sul ruolo della progettualità architettonica, urbana, territoriale e ambientale
nell’epoca contemporanea delle grandi “reti globali” (reti
tecniche di infrastrutture materiali e reti tecnologiche di
infrastrutture immateriali). La finalità del lavoro della commissione sarà quella di articolare gli argomenti preparatori da portare all’attenzione degli iscritti e della società
attraverso incontri con protagonisti del territorio e della
scena internazionale.
• Commissione Giovani ed Europa. In un momento in
cui il concetto di “frontiera” viene meno a scapito di una
nuova “identità” collettiva il gruppo della commissione
giovani ed Europa propone una ricerca sulla realtà della
professione dell’architetto esaminando condizioni e realtà di altri Paesi.
R. F.
21
FORUM ORDINI
CISL e FILLEA-CGIL che hanno promosso il concorso la
“Cittadella dell’Edilizia”.
Il nuovo Consiglio, in continuità con il precedente, e al
fine di promuovere iniziative sulle numerose tematiche
della cultura, della disciplina e della professione, ha istituito nuove commissioni con cui si intende coinvolgere gli
iscritti per affrontare insieme le tante problematiche della
professione.
Tra queste:
• Commissione di Esame dei Bandi di Assegnazione di
incarico per i lavori pubblici e per i servizi di progettazione
urbana;
• Commissione Energia;
• Commissione Viaggio;
• Commissione Itinerari di Architettura. In occasione della prevista mostra regionale sul Novecento lombardo e
dell’Expo 2015, il gruppo di lavoro si propone di affrontare il tema dell’architettura comasca del ‘900 promuovendone una ragionata mappatura.
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Cremona
a cura di Maria Luisa Fiorentini
Un anno di domande e nuove intenzioni
Ordine degli Architetti PPC di Cremona, ottobre 2009. Il
nuovo Consiglio Direttivo, con la continuità della presidenza di Emiliano Ambrogio Campari, è fin da subito al
lavoro tra questioni contingenti rimaste in sospeso, nuove iscrizioni, contenziosi, problemi di deontologia e provvedimenti disciplinari, con la ferma intenzione di guardare
oltre e di prefiggersi nuovi orizzonti. Ai tanti dubbi e quesiti cruciali legati alla difficile situazione della nostra professione si sono dedicate lunghe sedute cercando di trovare
se non una soluzione almeno una via d’uscita.
Cosa può fare l’Ordine per sostenere e promuovere la
figura dell’architetto? Come difendere gli interessi di chi
ha scelto una professione spesso spinto dalla passione,
che ha studiato anni costruendosi un discreto bagaglio
culturale per sua natura ampio e multidisciplinare? Come
muoversi per mostrare alla società che tutto ciò che ci
circonda, l’ambiente in cui viviamo, è architettura, dalle
stanze delle nostre case fino ai luoghi di lavoro e quelli
pubblici, alle strade e ai giardini, insomma la nostra vita?
Come trasmettere alla società che architettura, paesaggio e territorio sono l’identità socio-culturale di un paese? Come avvicinarsi e dialogare di più con il cittadino, lo
studente, l’ente privato e quello pubblico, superando le
distanze e chiamando tutti a partecipare e discutere sui
temi dell’architettura? Promuovere eventi culturali, mostre e convegni, curare la pubblicazione di libri e riviste,
opuscoli e cataloghi, intrattenere rapporti con università,
enti e amministrazioni, organizzare corsi di aggiornamento professionale, incontri e dibattiti, visite a luoghi di interesse e viaggi studio, sostenere e incoraggiare la qualità
architettonica e urbanistica, continueranno ad essere tra
le attività dell’Ordine tese a sensibilizzare l’opinione pubblica e privata sul valore sociale e civile dell’architettura e
sul ruolo di chi l’ha pensata ideata e ne ha coordinato la
realizzazione.
Eppure la professione dell’architetto, sempre più complessa e difficile, è tenuta in poco conto e non ha il giusto
riconoscimento da parte di enti, amministrazioni e ambiente privato. Manca una coscienza architettonica civile
che riconosca il giusto valore al lavoro del professionista,
senza che questo sia sottovalutato o banalizzato come
semplice e superfluo abbellimento estetico dell’edificio,
senza che il professionista venga scavalcato dall’intervento di altre figure professionali che operano liberamente nel campo dell’edilizia con percorsi scolastici qualitativamente inferiori e una preparazione tecnica, scientifica
e culturale inadeguata a realizzare architettura di qualità.
La qualità del prodotto architettonico, urbanistico e pae-
saggistico, intesa come forma e funzione che si integrano
e dialogano armonicamente con l’ambiente circostante,
che segua criteri di risparmio energetico e salvaguardia
ambientale, risultato ideale ed equilibrato di più componenti e dell’azione di più attori, va salvaguardata e difesa.
Prima di tutto individuando strumenti che consentano di
superare la lotta storica tra i protagonisti che operano
nel campo dell’edilizia trasformandola in collaborazione e
sinergia, scambio culturale e professionale con una necessaria specializzazione che segua le varie fasi di realizzazione dell’edificio per avere un prodotto di qualità e
competenze professionali riconoscibili.
In questo senso la preparazione e il costante aggiornamento tecnico, scientifico, culturale e normativo continuerà ad essere tra gli obiettivi fondamentali dell’attività
dell’Ordine. Così come il controllo dei bandi di concorso e di gara, attraverso l’istituzione di una commissione che esamini e tenga un monitoraggio costante della
correttezza e trasparenza, dell’impostazione dei tempi e
dell’esito finale. Il concorso di progettazione è uno degli
strumenti in grado di salvaguardare la qualità soprattutto
in relazione al delicato procedimento per l’affidamento di
incarichi pubblici, consente di avere alternative, di giudicare e scegliere la migliore soluzione progettuale con
la garanzia di una corretta concorrenza che valorizzi la
competitività e garantisca la qualità dell’intervento. Purtroppo il concorso è uno strumento poco usato, ritenuto
complicato e oneroso oppure semplicemente ridotto ad
essere un’arida procedura di legge, lasciando così che
la trasformazione del nostro territorio avvenga attraverso
gare dal carattere quasi esclusivamente economico.
Parlare di qualità porta subito a pensare anche a questioni di etica e di corretto svolgimento della professione.
Spesso siamo a conoscenza di situazioni poco chiare,
di attività liberamente eseguite in mancanza di lealtà e
correttezza, di doveri dimenticati o ignorati, e, allora, lasciamo tutto nell’ombra. Abbiamo un codice deontologico che l’Ordine intende far rispettare anche attraverso la
revisione di alcuni articoli con una versione più restrittiva,
nella ferma intenzione di difendere la professione e quindi
la qualità progettuale. Occorre però la collaborazione e
la partecipazione attiva degli iscritti alla vita dell’Ordine,
nella speranza di superare la deludente partecipazione
all’ultima Assemblea del giugno scorso. Il Consiglio suggerisce a tutti di non temere di far sentire la propria voce
con suggerimenti, pensieri, iniziative, consigli e richieste,
perché l’Ordine riesca ad essere più vicino agli iscritti con
un utile appoggio e sostegno, un servizio migliore che
permetta di intravedere un futuro più ottimistico per la
nostra professione.
M. L. F.
a cura di Enrico Castelnuovo e Maria Elisabetta Ripamonti
Tre domande a Marco Introini
All’interno dell’attività dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Lecco segnaliamo un Concorso aperto a
tutta la popolazione il cui obiettivo è quello di capire come
le persone “vedano” l’architettura del proprio territorio.
L’articolo che segue è frutto di alcune telefonate, incontri,
mail, scambiate con uno dei membri della giuria.
Marco Introini (1968) è architetto e fotografo d’architettura. Docente di Fotografia d’architettura e Tecnica della
rappresentazione presso il Politecnico di Milano, ha avuto
numerosi riconoscimenti e menzioni d’onore sia in Italia
che in Europa. Da anni collabora con le maggiori riviste
Marco Introini, metafisica costruita.
d’architettura quali “Casabella”, “Abitare”, “Domus”, “Arketipo” e molte altre.
Marco, abbiamo guardato il tuo book di provini fotografici riguardante la città di Lecco e abbiamo
avuto la sensazione di non aver mai notato alcuni
edifici e brani di paesaggio. È una nostra disattenzione o è un merito della fotografia?
Il lavoro del fotografo porta a selezionare lo spazio: nel
momento in cui appoggio il cavalletto al suolo, attraverso
la mia macchina opero una selezione dello spazio che
mi sta intorno, concentro il mio sguardo verso un punto
preciso e ritaglio una porzione di realtà.
Questo, per un fruitore qualunque dello stesso luogo,
può essere sorprendente, perchè la percezione del luogo
diviene un flusso di immagini, non una singola immagine
sintetica.
È questo il motivo per cui il lavoro su Lecco di cui parli
presenta questo effetto di sorpresa.
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FORUM ORDINI
Lecco
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Come fai a progettare la campagna fotografica di una
intera città? Come fai a riconoscere il “genius loci”?
Quando fotografo una città inizia un rito di preparazione
del “viatico”. La carta geografica, la mappa della città è
il primo oggetto del viatico su cui mi muovo, è il primo
luogo dove compio il viaggio, il luogo che continuo a percorrere mentalmente durante la progettazione della campagna fotografica, durante le riprese fotografiche e dopo
nella costruzione del racconto attraverso le immagini raccolte. La carta, la mappa con i suoi segni codificati, con
la sua bidimensionalità mi inizia al racconto: comincio in
modo apparentemente neutrale; noto la ricchezza o la
povertà di quei segni convenzionali: le aree verdi, le montagne, i fiumi, i laghi il mare, la gerarchia delle strade e dei
loro snodi, le aree costruite, gli isolati, gli edifici pubblici, i
monumenti, infine i nomi delle città, dei quartieri, delle vie,
la toponomastica. Strade che cambiano la loro dimensione, la loro sezione, che disegnano un reticolo ortogonale,
che acquistano una loro sinuosità dettata da situazioni
orografiche, da piani urbani che per rispondere a esigenze ideologiche, difensive, o semplicemente per crescita
spontanea hanno rotto l’impianto ippodameo. La città, il
territorio inizia a raccontare di sé.
La preparazione continua. La ricerca della bibliografia:
guide turistiche, libri storici, racconti; la ricerca va avanti
con l’iconografia: vedute storiche, campagne fotografiche già realizzate, album di cartoline. Il luogo inizia ad
avere la sua tridimensionalità ma poi tutto torna sulla carta geografica, ciò che ho letto, i racconti e le descrizioni,
ciò che ho visto attraverso altri occhi ritorna ad avere la
sua collocazione sulla mappa, mi avvicino, inizio a tracciare segni, appunti di oggetti architettonici e di spazi che
possano essere ritratti; mi allontano la mappa mi restituisce una visione più ampia e ancora noto il ritmo dei miei
segni che si sovrappone al ritmo dei segni convenzionali
di qualsiasi carta geografica.
Il progetto fotografico su Lecco, nato da un grande censimento delle architetture significative tra Otto e Novecento
di Maurizio Grandi, si è evoluto verso la rappresentazione
della città inserendosi in questo metodo di lavoro.
Nelle tue fotografie lecchesi hai rappresentato una
città non abitata, eppure le tue sono fotografie che
“raccontano” e che comunicano il senso della vita
che scorre. Questa “metafisica costruita” che rappresenti nelle tue fotografie da dove nasce?
Le risposte potrebbero essere molteplici, a partire dalla
possibilità di ribaltare tutto in un’altra domanda: “in questo ritaglio di paesaggio urbano che stiamo osservando
le persone stanno per entrare, e quindi vivere lo spazio,
oppure uscire, e quindi hanno abbandonato lo spazio?”;
sarà lo stato d’animo dell’osservatore a dare la risposta,
la propria risposta, ed è forse qui la forza di fascinazione
della fotografia. Uno strumento apparentemente oggettivo che in realtà apre molti quesiti.
Un autore fotografico opera delle scelte linguistiche: in-
serirsi in una determinata tradizione di rappresentazione
dell’architettura e dello spazio urbano, essere fedele al
linguaggio documentaristico, usare il bianco e nero o il
colore, ecc... così le mie fotografie sono prive della figura
umana.
La mia formazione di fotografo deriva dall’avere studiato
la storia della rappresentazione scenografica, architettonica, la tradizione del vedutismo e del quadraturismo,
dove la presenza della figura umana è, molte volte, assente o relegata a piccole comparse in uno spazio dove i
primi attori sono le architetture con i loro segni del tempo
e del loro vissuto.
E. C. e M. E. R.
Mantova
a cura di Elena Pradella e Nadir Tarana
Attività delle commissioni
La Commissione Parcelle, Bandi e Disciplinari, oltre a
svolgere il regolare lavoro di liquidazione delle parcelle, si
è proposta come referente ai responsabili del servizio tecnico degli Enti territoriali provinciali, in modo da offrire uno
strumento professionale di riferimento per consulenze in
merito a: redazione dei bandi di gara (di progettazione e
di affidamento dei lavori pubblici), calcolo delle parcelle
professionali, verifica e validazione dei progetti pubblici,
redazione dei disciplinari d’incarico professionali. Sono
stati inoltre attivati gruppi di lavoro per l’approfondimento
delle tematiche di cui ai “Protocolli prestazionali” recentemente pubblicati dal CNAPPC e che costituiscono un
utile riferimento per la definizione dei rapporti contrattuali
tra le parti e risultano di stretta attualità nell’esercizio della
professione. La Commissione Enti Pubblici, Istituzioni e
Territorio ha operato con l’intento di aprire un canale di
dialogo e di consulenza con i responsabili del Servizio
Tecnico degli Enti Territoriali della Provincia di Mantova,
con i dirigenti preposti nonché con gli amministratori interessati, oltre che con gli stessi colleghi. La Commissione
ha organizzato una serie d’incontri con D. Rancilio e A. G.
Mazzeri, funzionari della competente Soprintendenza: il
primo rivolto ai Responsabili del Procedimento degli Enti
locali e ai componenti delle Commissioni del Paesaggio,
col fine di stabilire criteri unitari per la redazione della relazione tecnica illustrativa; i successivi, rivolti ai colleghi,
hanno approfondito il tema specifico della Relazione Paesaggistica. La Commissione Formazione e Informazione
Professionale si è data innanzitutto una nuova denominazione, per esplicitare il nuovo indirizzo delle iniziative
da intraprendere che verteranno sia sulla formazione,
che vede prevalere la componente tecnica necessaria a
La Commissione Cultura ha organizzato una serie di
incontri aperti al pubblico, le “Serate di Architettura”,
presso la Galleria Libreria Einaudi, il primo con lo scultore Vasco Montecchi, le cui opere spesso ideate per una
collocazione en plein air, si ispirano a temi sociali, insieme
al critico Marzio Dall’Acqua e all’architetto Giorgio Menozzi. Il secondo appuntamento ha visto protagonista il
fotografo Kai Uwe Schulte Bunert - artista tedesco che
pone al centro del suo lavoro il rapporto tra l’uomo e il
paesaggio, gli spazi marginali, abbandonati e di confine
- in un piacevole colloquio con l’architetto Andrea Oliva
e con la signora Stefania Carretti. In chiusura, l’architetto
Enrico Termanini, vincitore del Premio Sostenibilità 2009
Bioecolab.
Nel secondo ciclo di “Serate di Architettura” hanno partecipato il pittore Luca Zampriolo, il fotografo Davide
Longfils e l’architetto Michele Ghisi. La commissione ha
promosso la quarta rassegna cinematografica dedicata
all’architettura e alla città dal titolo “Madrid”, in collaborazione col Cinema del Carbone. La programmazione è
stata introdotta da un documentario dedicato ad Adriano
Olivetti e alla sua idea di città. Inoltre, ha predisposto,
in collaborazione con il Comune di Mantova, l’itinerario
“Aldo Andreani e le architetture del primo Novecento”
nell’ambito dell’iniziativa “Cammina Mantova – Itinerari
di trekking urbano”. Infine, ha organizzato la mostra itinerante “Case unifamiliari e non solo...” per promuovere
una riflessione sulla cultura dell’abitare oggi diffusa sul
territorio mantovano, dove verranno esposti interventi di
nuova costruzione e ristrutturazione di edifici a carattere
residenziale realizzati negli ultimi decenni dagli architetti
iscritti all’Ordine. La mostra è stata allestita in settembre
presso le strutture della Fiera Millenaria di Gonzaga, per
continuare nel 2011 in altri spazi espositivi a Castiglione
delle Stiviere, a Mantova.
La Commissione Giovani organizza attività culturali e di
indirizzo rivolgendosi principalmente agli iscritti under 40.
Tra le recenti iniziative citiamo il viaggio studio organizzato in collaborazione con ProViaggi Architettura “Zumthor,
sulle tracce del maestro” nei territori del maestro e l’orga-
nizzazione di un archivio dei temi delle tesi di laurea dei
giovani iscritti volta alla preparazione di un’esposizione
delle tesi stesse.
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N. T.
Milano
a cura di Roberto Gamba
Attività dell’Ordine
Continuando il lavoro di approfondimento dei servizi e
degli strumenti utili alle molteplici attività che contraddistinguono il mestiere dell’Architetto, l’Ordine di Milano
intende essere ad un tempo sia struttura di servizio che
di promozione degli iscritti e più in generale della cultura
architettonica contemporanea.
In questo senso è possibile descrivere sia le attività del
Consiglio, volte alla tutela dell’esercizio della professione
ed all’analisi delle questioni emergenti sulla professione,
sia quelle organizzate dall’Ordine, dedicate alla formazione e all’informazione.
Nel costante rapporto con il Comune di Milano, con la
Provincia e con la Regione si sono messi a punto alcuni strumenti volti a garantire trasparenza e accelerazione
degli atti amministrativi.
In questo senso la serata dedicata alla semplificazione,
cui sono intervenuti gli ordini di Roma e Torino, oltre che
amministratori e tecnici delle stesse città.
Coi medesimi obiettivi è stata attivata una Commissione
interprofessionale che raccoglie attorno allo stesso tavolo
le varie competenze professionali coinvolte e gli amministratori del Comune, dove affrontare tali tematiche operanti sotto l’aspetto pratico.
Complementare ad essa il Forum aperto sul nostro sito
“Architetti in Comune!” che, oltre ad aggiornare e diffondere i contenuti delle attività interne alla Commissione,
ha raccolto numerosi spunti da parte dei professionisti
interessati.
Sempre a tutela dell’operato dei professionisti, prosegue
l’attività della Commissione, sempre congiunta con L’Ordine degli Ingegneri, che analizza i bandi di concorso e di
gara, chiede modifiche là dove necessario e fornisce un
costante monitoraggio dell’esito dei concorsi nella nostra
provincia. A riguardo è stato ripreso il concorso della Darsena, attraverso interviste ai progettisti pubblicate sul sito
ed una serata ad esso dedicata, assurto alle cronache
perché accantonato dall’amministrazione, ponendola in
questo modo di fronte alle proprie responsabilità.
Sono stati prodotti dal Consiglio contributi importanti le-
FORUM ORDINI
fornire gli strumenti operativi utili all’esercizio della professione, sia sulla informazione. Per informazione si intende
quel valore aggiunto di conoscenza che interessa il nostro ambito professionale e quelli ad esso correlati, spaziando quindi in discipline affini ed affrontando e indagando soprattutto tendenze nuove ancora da sperimentare,
stimolando quell’atteggiamento che ci distingue, o che ci
dovrebbe distinguere, dalle altre categorie professionali.
Nel 2010 si è svolto il corso “Il progetto del verde pubblico e privato”, in collaborazione con la Società di Servizi
Geometri Mantovani e col Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Mantova, e con l’adesione
dell’AIAPP, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio sezione Lombardia.
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gati alle politiche e nuove normative a livello nazionale,
in merito al così detto Piano Casa, alle ingerenze della
“Protezione Civile spa” piuttosto che in relazione al nuovo
strumento del PGT di Milano.
In merito, va ricordato l’importante ciclo di approfondimento sviluppato in 5 serate, dedicato ai diversi aspetti
che lo connotano: il suo inquadramento, le infrastrutture,
la regione urbana, il Piano dei servizi, oltre che una serata
finale dedicata alla simulazione secondo le nuove norme
introdotte.
Continua poi il lavoro di approfondimento e dialogo riguardo lo sviluppo del Masterplan di Expo 2015, attraverso serate dedicate ai concorsi che a breve verranno
banditi sull’area, oltre che al tema vero e proprio della
manifestazione relativo la nutrizione.
La Fondazione, come tutti gli anni, ha proposto corsi di
aggiornamento dedicati a diversi temi emergenti, quali la
certificazione energetica, il coordinamento della sicurezza, i requisiti acustici degli edifici, la corretta stesura delle parcelle professionali, a fianco degli ormai consolidati
corsi di formazione informatica, dedicati ai programmi di
disegno e di visualizzazione per l’architettura. A riguardo
non va dimenticato il nuovo corso di fotografia per l’architettura, che dato il successo di quest’anno verrà replicato
il prossimo.
La Fondazione dell’Ordine, in collaborazione con diverse aziende, ha poi proposto diversi seminari di aggiornamento tecnico sull’uso dei materiali e delle tecnologie
legate alla costruzione (architettura tessile, massetto
ecosostenibile, progettare senza vincoli dedicato agli elevatori, rivestimenti laminati).
Appuntamento oramai consolidato quello con il “Fuorisalone” dedicato al design per outdoor, in occasione del
quale si sono svolte importanti serate con ospiti di eccezione, dedicate all’hotel design e alla città verde.
Infine, sempre la Fondazione ha organizzato anche
quest’anno gli itinerari di architettura milanese, giunti
così alla loro settima edizione, che per la partecipazione
sempre più massiccia sono stati programmati in replica
a novembre.
Ricordiamo che quest’anno gli itinerari sono dedicati a:
studio BBPR, architettura sostenibile, il sistema teatrale
milanese, i Piani urbanistici, architetture moderne a Legnano.
L’attività della Biblioteca, attiva da poco più di un anno,
oltre che promuovere l’acquisizione, mediante acquisto
o donazioni, di testi che si riferiscono in particolare alla
storia urbana milanese, alla sua architettura e alla professione nella provincia di Milano, soprattutto negli anni
che vanno dal 1900 a oggi, ha proposto diversi incontri
dedicati a novità editoriali che valorizzano il ruolo della
professione attraverso la diffusione della conoscenza degli architetti e del loro lavoro.
Complementare a questa attività di formazione ed informazione, il nostro sito prosegue anche la sua attività di
informazione e promozione dei propri iscritti.
Esso quest’anno ha aperto la possibilità di dibattito tra gli
interessati attraverso Forum dedicati ad alcuni dei temi
più sopra elencati.
In programma per l’autunno sarà l’apertura di sempre
maggiori opportunità di intervento.
Inoltre, prosegue l’attività di documentazione riguardo le
importanti trasformazioni del territorio, Milano che Cambia, attraverso la pubblicazione di numerosi interventi di
progetto documentati attraverso la viva voce dei suoi
progettisti.
Daniela Volpi
Monza e Brianza
a cura di Cristina Magni e Francesco Redaelli
Nell’articolo viene illustrata dal Presidente Fabiola Molteni l’attività svolta, a poco meno di un anno dall’insediamento, dall’attuale Consiglio, il secondo dalla nascita
dell’Ordine di Monza e Brianza, ma soprattutto vengono
identificati gli obiettivi per il futuro, con una programmazione che porge la sua attenzione sia alle tematiche istituzionali e di segreteria, sia agli argomenti di attualità che
coinvolgono la professione, dall’aggiornamento tecnico
al rispetto del codice deontologico, dalla valorizzazione
della professione ad un nuovo rapporto con le Istituzioni,
l’Università ed il modo del lavoro.
C. M.
Attività dell’Ordine
Dalla data del 1° febbraio 2010, giorno di convocazione
del primo nuovo Consiglio dell’Ordine e di designazione delle cariche, è iniziato per me un impegno che fino
ad ora ho cercato di svolgere nella consapevolezza della
responsabilità che il ruolo di Presidente comporta, soprattutto trattandosi della gestione del secondo Ordine
lombardo per numero di iscritti.
Il nuovo Consiglio è composto da un congruo numero di
colleghi alla loro prima esperienza che hanno da subito
dimostrato un’attiva volontà di collaborare per continuare
e rafforzare l’impegno profuso dal precedente Consiglio
e dal precedente Presidente, a sostegno della crescita
professionale degli iscritti.
In questo primo anno il Consiglio, pur garantendo la continuità dei servizi agli iscritti in merito a tutte le necessarie
attività di gestione ordinaria, ha affrontato vari problemi gestionali ed ha voluto delineare delle fondamentali
regole certe, partendo dalla modifica del Regolamento
di preparazione e calcolo delle tariffe professionali. In riferimento ai servizi da attivare si intende ampliare il servizio
di consulenza giuridica e legale con l’aggiunta di nuovi
servizi di consulenza tributaria e finanziaria, così come
nuove convenzioni con enti, pubblici e privati, di supporto
alla formazione professionale.
Gli obiettivi sono certo ambiziosi e ci auguriamo che la
nostra attività per raggiungerli possa contribuire in modo
incisivo nel farci percepire di far parte di un’entità univoca
e nel far identificare l’Ordine, dal mondo esterno, come
interlocutore importante e necessario nelle dinamiche di
trasformazione urbana e sociale. Se riusciremo a raggiungere questo obiettivo sarà grazie anche alla collaborazione degli iscritti stessi, nostri importanti interlocutori,
che con suggerimenti, critiche costruttive, richieste di
approfondimenti o di sviluppo di nuove tematiche sono
un indispensabile supporto per raggiungere gli obiettivi
comuni.
Fabiola Molteni
Pavia
a cura di Vittorio Prina
Iniziative 2010
Nel 1789, Antoine Lavoisier, chimico parigino, affermò, riprendendo Anassagora, che in natura “nulla si crea, nulla
si distrugge tutto si trasforma”.
È simbolico che, nello stesso anno della Rivoluzione
Francese (che portava con sé propositi di radicale e immediata creazione un nuovo stato sociale estremamente
diverso dal passato), uno degli intellettuali più noti di Parigi e membro dell’Academie de Sciences postulasse il
principio che, secondo cicli naturali, tutto si evolve e si
modifica sulla base di quanto già esiste.
In tempi confusi come i nostri in cui a più riprese giungono
voci di soppressione degli ordini e dei collegi professionali, di libero mercato e di istituzione, sempre più frenetica
di nuove, e a volte nebulose, figure professionali è lapalissiano che sia l’Ordine a doversi fare carico dei compiti di
riorganizzazione, aggiornamento e apertura verso i propri
appartenenti, verso le istituzioni e verso le altre categorie professionali al fine di svolgere, al meglio, le proprie
funzioni di “utilità sociale” nei confronti dei cittadini. La
nostra professione è antica e complessa: rappresentare
il territorio, progettarne le trasformazioni, comprendere le
ripercussioni delle antropizzazioni che operiamo sul paesaggio sono attività che implicano un’estrema professionalità e un rigore (anche etico) che devono essere un
riferimento costante del nostro operare.
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FORUM ORDINI
dell’Ordine, per continuare con la stesura di norme regolamentari in seno alla commissione parcelle e, non ultima
per importanza, la predisposizione del Regolamento della
Fondazione, ad oggi inesistente, ma indispensabile strumento per perseguire gli scopi che lo statuto impone.
L’intero Consiglio ha voluto rimarcare un momento di
progettualità anche nella predisposizione del bilancio
preventivo, col quale individuare gli scopi da raggiungere
per migliorare i servizi rivolti agli iscritti, per definire un
organismo democratico che riaffermi e difenda il ruolo
dell’architettura e dell’architetto.
Consapevoli dell’esistenza di una situazione di disagio e
debolezza in cui versa la professione dell’architetto, le cui
cause possiamo sintetizzare nel continuo svilimento delle
competenze, aggravato da perversi meccanismi legislativi, il Consiglio ha la volontà di collaborare con la Consulta
Regionale Lombarda per farsi promotore di un progetto
per rinnovare il CNAPPC, affinché diventi un organismo
trasparente, democratico e di riferimento per gli architetti
italiani, ma soprattutto riaffermi e difenda il ruolo dell’architettura e dell’architetto, per valorizzare le competenze
professionali e costruire un nuovo scenario, soprattutto
per i giovani e i neo laureati.
Riteniamo infatti fondamentale che il Consiglio Nazionale
debba essere una struttura di attivo servizio agli Ordini
provinciali e ai loro iscritti, in grado di rispondere rapidamente alle esigenze di coloro che operano sul territorio.
Con l’aiuto della stessa Consulta Regionale Lombarda,
grazie a quello che deve essere il suo ruolo di “mediazione” fra Ordini Provinciali, Consiglio Nazionale ed enti
istituzionali di riferimento, volontà di questo Consiglio è
quella di concretizzare la possibilità come Ordine professionale di partecipare attivamente ai tavoli di lavoro
nazionali, regionali, provinciali e comunali, finalizzati all’elaborazione delle norme, soprattutto quelle tecniche che
vincolano la stessa progettazione, perché costruendo
una relazione di maggiore collaborazione e di dialogo con
le realtà istituzionali, si può tutelare la nostra professione,
rafforzarne il potere contrattuale, incrementare il servizio
agli iscritti sensibilizzandoli al rispetto delle norme deontologiche a volte disattese.
Altro obiettivo concreto che vogliamo raggiungere è quello di cercare di rendere l’Ordine un luogo vivo, grazie al lavoro delle commissioni e con l’organizzazione di incontri
anche conviviali tra gli iscritti, nel quale la partecipazione
possa essere strumento per restituire alla nostra professione quello “spirito” di appartenenza che oggi spesso
non riusciamo a ritrovare.
Ogni singola rinnovata commissione ha al proprio interno
già delineato le linee programmatiche che vuole percorrere, dall’incentivazione dei concorsi di progettazione, all’attivazione di nuovi strumenti di comunicazione, dall’organizzazione di eventi, all’aggiornamento professionale e
non per ultima alla definizione di nuove convenzioni per
la fornitura agli iscritti di nuovi programmi di supporto alla
professione, fra i quali già in fase di analisi il programma
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Da qui viene l’impegno e l’obiettivo di affrontare e di confrontarsi con la complessità di un mondo in evoluzione
che la nostra professione deve essere in grado di gestire
agilmente e con estrema perizia.
A seguito del rinnovo del Consiglio dell’Ordine Architetti
PPC della Provincia di Pavia, nel settembre 2009, e l’elezione del neopresidente Aldo Lorini, in continuità con
il consiglio precedente presieduto da Marco Bosi, sono
ripartite, con rinnovato entusiasmo, le attività dell’Ordine. Al di là dei normali e consueti corsi di aggiornamento derivanti dalle novità normative (D.Lgs 81/2008,
D.Lgs 311/2006, ecc.), a fronte di uno schietto dibattito
apertosi all’interno dell’Ordine sulla necessità di ridefinire
l’immagine della figura professionale dell’Architetto nella
visione del cittadino/committente, ma anche delle Istituzioni e delle Amministrazioni Pubbliche, le Commissioni
di concerto con il consiglio dell’Ordine hanno intrapreso
e programmato per il futuro numerose iniziative.
Nell’ottica di una comunicazione diretta tra Architetti e
fruitori è stata organizzata, a cura della Commissione
Cultura/Giovani, la mostra itinerante di edifici residenziali
realizzati da architetti pavesi denominata “10 Cose che
non sai di lei (la tua casa)” in ambiti nuovi, inusuali per l’architetto. Ambiti che siano quelli delle persone disinteressate dall’architettura. Ambiti della nostra provincia, quali
fiere, manifestazioni ed eventi già esistenti con una forte
affluenza di persone, ma che non siano di settore. Qui la
presenza di uno stand dell’Ordine con esposte opere dei
propri iscritti realizzate nel territorio provinciale ha reso
l’Architettura molto più credibile, concreta e vicina alle
persone e al loro territorio. La mostra, allestita in un padiglione espositivo espressamente progettato e realizzato
dagli stessi componenti della Commissione Cultura/Giovani, ha toccato le tre realtà della provincia: la Lomellina
a Vigevano, I’Oltrepo a Rivanazzano e il Pavese a Pavia
riscuotendo un buon risultato di pubblico e di critica sulla
stampa locale, tanto da stimolare l’organizzazione della
seconda edizione della manifestazione .
La Commissione Urbanistica si è occupata di redigere
un ponderoso documento di analisi e proposte nell’ambito della procedura di consultazione con i cittadini e le
istituzioni del redigendo PGT del Comune di Pavia, identificando temi, strategie e scenari sullo sviluppo di Pavia.
Di nuovo la Commissione Giovani/Cultura ha organizzato
e realizzato un corso sul Project Financing rivolto ai professionisti e agli amministratori locali al fine di divulgare il
più possibile anche i sistemi ed i mezzi di finanza di progetto “altrernativi” alla realizzazione diretta da parte delle
amministrazioni pubbliche delle opere di utilità sociale.
Altre proposte di carattere formativo e culturale sono in
fase di definizione che, di seguito, si elencano sinteticamente:
• acquisizione di materiale originale dell’intervento “Patrizia” di Alvar Aalto da parte dell’Ordine onde sistematizzare, catalogare e dare una lettura critica del progetto del
maestro scandinavo, redatto nel 1966, per una successi-
va pubblicazione e esposizione;
• raccolta e sistematizzazione di tesi redatte su Pavia e
provincia negli ultimi 15 anni;
• organizzazione di un convegno sul tema della valorizzazione delle identità culturali ed ambientali;
• organizzazione di corsi base per architetti sui software
più utilizzati al momento: Rhino, Revit, Photoshop, Cinema 4D, 3D Studio Max e ultimazione del programma per
attuare il corso ArchGis;
• ciclo di conferenze “Architettura: Regionalismo e internazionalismo. Esperienze recenti”;
• consultazione tra iscritti all’Ordine volta ad individuare
all’interno delle singole aree di influenza, affezione o frequentazione, “Luoghi non luoghi”, in cui sarebbe auspicabile indire un concorso di progettazione con possibile
realizzazione, stilare la proposta da presentare all’amministrazione comunale competente.
Sarà un nuovo anno di intenso lavoro nella convinzione
che, come affermò Disraeli “Il segreto del successo risiede nella costanza con cui si persegue uno scopo”.
Riccardo Genta
Sondrio
a cura di Enrico Scaramellini
Attività dell’Ordine 2010
l lavoro svolto dai Consiglieri e dalle Commissioni, in questi primi mesi del nuovo mandato (a seguito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale svoltesi a fine
2009), è stato utile per focalizzare i bisogni a livello locale
e poter programmare sia le attività di supporto allo svolgimento della professione, sia le attività di promozione della
cultura architettonica.
In continuità con le azioni svolte negli ultimi anni e riconoscendo l’indispensabilità della formazione continua sono
stati programmati i corsi di aggiornamento professionale,
che hanno visto interesse e partecipazione da parte degli iscritti; inoltre, sono stati organizzati i consueti viaggi
studio per conoscere direttamente, e con il supporto dei
progettisti interessati, recenti e significative opere di architettura pubblica e privata.
È stato dato il patrocinio e la partecipazione a mostre
e manifestazioni aventi come argomento la conoscenza
dell’architettura contemporanea in provincia di Sondrio e
il delicato rapporto tra costruzione di un edificio e territorio montano.
È stato proseguito il lavoro di sensibilizzazione per porre
all’attenzione di tecnici e politici l’importanza del concorso di architettura quale strumento efficace per la realizzazione delle opere pubbliche.
Lavori Pubblici
Da alcuni anni a questa parte, in nome di trasparenza
e concorrenza, la progettazione delle opere pubbliche,
con una errata considerazione riguardo la fornitura di
prestazione intellettuale, viene messa a confronto sulla
base di parametri quali il costo e la rapidità di esecuzione. Dall’entrata in vigore del D.Lgs 163/2006, nel settore
degli appalti pubblici, ancora oggi è da costruire un quadro normativo efficace che garantisca criteri oggettivi di
aggiudicazione degli incarichi senza che sia soltanto il fattore economico il principale strumento per la decisione.
È urgente e necessario eliminare il sistema dell’affidamento di incarico con l’offerta al massimo ribasso a favore dell’obbligatorietà dell’offerta economicamente più
vantaggiosa secondo criteri di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza e introducendo alcuni correttivi riguardo la procedura utilizzata relativa a fattori ponderali di valutazione e relativi punteggi.
Studi professionali
Dalla recente ricerca CRESME “Il mercato della progettazione architettonica in Italia”, commissionata dal
CNAPPC, risulta che il ciclo edilizio in costante crescita,
che ha caratterizzato i 10-15 anni precedenti i recenti periodi di crisi, non ha visto protagonisti gli architetti. Già da
allora si è riscontrato un calo consistente delle commesse pubbliche e private a favore di altre figure professionali
e la situazione attuale ha ulteriormente evidenziato i problemi strutturali.
La responsabilità, oltre che a un sistema normativo confuso che non garantisce né chiarezza, né controllo sui
limiti delle competenze (anzi continua a proporre nuove
figure con confini sempre più labili tra le possibilità di intervento) è da ricercare anche nella categoria che stenta
a riformarsi nell’organizzazione del lavoro e nell’adeguamento degli strumenti tecnologici. Troppi studi sono an-
cora formati da un solo componente, evidenziando una
resistenza, non ragionevole, a formare gruppi stabili ed
interdisciplinari di progettazione.
È urgente e necessario un confronto e un intervento tra
le varie professionalità tecniche che definisca chiaramente campo d’azione e limiti di competenza di ognuno e
un impegno finanziario a favore del comparto della progettazione (con il coinvolgimento dei ministeri interessati
e attraverso un’azione comune con la nostra cassa di
previdenza) per favorire una riorganizzazione dell’attività
degli studi professionali.
Riforma delle professioni
In attesa della ormai improrogabile riforma delle professioni, gli architetti italiani possono, da subito, rinnovare
l’attuale organizzazione tra i vari livelli del sistema ordinistico rivedendo ruoli e compiti sia a livello centrale del
CNACCP, sia a livello periferico delle Consulte Regionali.
È urgente e necessario rinnovare il sistema ordinistico attraverso la organizzazione di strutture capaci di lavorare
in costante sinergia e fornire assistenza e consulenze sia
agli ordini provinciali, sia ai singoli iscritti che sempre di
più hanno bisogno di un servizio efficiente e rapido di risposta in materia di norme, decreti, deontologia, fiscalità.
Compito del nuovo Consiglio, oltre che continuare ad
operare in ambito locale per agevolare lo svolgimento
della professione e porre anche la figura dell’architetto,
del pianificatore, del paesaggista e del conservatore al
centro degli interessi collettivi, è di fornire un contributo
al raggiungimento, in tempi rapidi, di questi obiettivi per
poter uscire dalla crisi con un nuovo e positivo scenario
di riferimento.
Giuseppe Sgrò
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FORUM ORDINI
A lato di queste iniziative l’attività del Consiglio è stata dedicata ad un’approfondita riflessione riguardo una serie di
argomenti che risultano prioritari per un rinnovamento del
sistema professionale e per una valorizzazione della figura dell’architetto, cercando di individuare gli argomenti e
le strategie da sottoporre all’agenda dei prossimi e rinnovati Consigli nazionali e regionali, con la consapevolezza
che soltanto un’azione forte ed efficace nei confronti di
Stato e Regione può essere lo strumento utile a modificare l’attuale situazione.
La crisi economica degli ultimi anni ha accentuato problemi già da tempo presenti nel settore libero-professionale
e in particolare ha messo in evidenza:
• l’urgenza di rivedere il quadro normativo che interessa
soprattutto i lavori pubblici;
• la necessità di una riorganizzazione delle attività degli
architetti;
• il bisogno di una profonda riforma delle professioni e del
sistema ordinistico.
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