18 Pubblichiamo in questa sezione, come ogni anno, un resoconto sintetico delle attività principali dei singoli Ordini degli APPC delle province lombarde. Bergamo a cura di Francesca Perani e Francesco Valesini Un anno di cambiamenti Nel luglio 2009 le elezioni anticipate conseguenti al commissariamento del nostro Ordine, hanno portato ad un cambiamento radicale nella composizione del nuovo Consiglio, dopo una lunga stagione di veleni e di sterili personalismi che avevano avuto come risultato un rallentamento dell’attività e la perdita di credibilità dell’istituzione. Il nuovo Consiglio si è trovato di fronte ad una situazione difficile che ha richiesto uno sforzo di volontà e di impegno per rispondere alle richieste di rilancio e cambiamento dell’Ordine stesso e, a distanza ormai di un anno, credo che si possa dire che sia stato raggiunto. Il cambiamento c’è stato ed è stato percepito e questo primo passo è stato compiuto da parte di un Consiglio composto per la maggior parte, lo voglio ricordare anche con un pizzico d’orgoglio, da una nuova generazione di architetti (età media tra i 30 e i 35 anni) che ha saputo lavorare con chiari obiettivi e con un senso di coesione. A dimostrazione di come non sia vero che si tratti di generazioni prive di interesse per la cosa pubblica e capaci solo di esprimere un forte individualismo; se si creano le condizioni per metterle alla prova, condizioni nella società italiana sempre troppo scarse, le risposte ci sono e sono, come nel nostro piccolo caso, dettate da un pragmatismo e da un desiderio di miglioramento della realtà. Tutto questo lo si è potuto toccare con mano nell’evento apice e, mediaticamente parlando, più significativo della nuova gestione e cioè la Notte OAB; un evento conviviale e culturale, atteso da tempo, che ha visto la presenza oltre che di centinaia di persone, del premio Pritzker Alvaro Siza Viera. Centinaia di persone che hanno partecipato mosse da una sincera passione per l’architettura. Ed è questo, ritengo, uno dei risultai più belli che un Ordine possa raggiungere nell’interesse di tutti i suoi iscritti. Ma sappiamo bene che non deve essere il solo. Per questo, uno sforzo lo si è voluto rivolgere anche nei confronti dei numerosi compiti istituzionali e amministrativi che caratterizzano la vita di un organizzazione professionale come la nostra. Ricordo, primo fra tutti, vista anche la situazione che aveva portato al commissariamento, l’approvazione, nel gennaio di quest’anno, del Regolamento; uno strumento di cui l’Ordine non era dotato e che, come ricordava il presidente Belloni, risulta “fondamentale per una gestione delle attività e dei doveri del Consiglio tra- sparente e corretta nei confronti degli iscritti”. E all’insegna della massima trasparenza è stato improntato anche l’altro appuntamento di questa stagione, vale a dire l’Assemblea che ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio della nuova gestione per quest’anno. A molti questo potrà probabilmente sembrare un fatto di normale amministrazione, ma chi ha avuto modo di conoscere l’attività del nostro Ordine in questi ultimi anni saprà che così non era. Si sono inoltre “riagganciati” rapporti con le principali istituzioni cittadine e provinciali, prime fra tutte Comune, Provincia e Camera di Commercio, oltre che con altri Ordini professionali e altre associazioni di categoria. Si sono voluti rilanciare anche i numerosi corsi necessari per un aggiornamento della professione, grazie al lavoro svolto dal gruppo Formazione, oltre che al miglioramento dei servizi, in particolare con l’attività svolta dalla commissione parcelle, e della attività professionale, con nuove convenzioni. Un occhio di riguardo è andato al lavoro del gruppo Bandi e Concorsi, con una scelta volta ad un continuo monitoraggio dei bandi pubblicati nel nostro territorio, troppe volte imprecisi, incompleti e, assai di frequente, inadeguati per la dignità e il valore della nostra professione, con una costante azione di stimolo nei confronti delle varie amministrazioni per il loro sempre più auspicato utilizzo. Proprio per questa ragione il gruppo Cultura ha promosso uno degli eventi che, insieme a quello ricordato all’inizio della notte OAB, ha riscosso maggior successo: quello sui nuovi stadi. Tema sentito in città, vista l’ipotesi di una sua nuova costruzione e su cui le diverse forze politiche si sono schierate con ipotesi localizzative diverse ma mai sufficientemente attente agli strumenti necessari per riuscire ad ottenere i risultati sperati. Per questa ragione l’Ordine si è voluto inserire per dare il suo contributo, portando alcuni felici esempi di strutture sportive costruite recentemente in altre città europee, proprio attraverso lo strumento del concorso. Non vanno dimenticati anche gli altri appuntamenti promossi da questo gruppo, come quelli relativi ai “Luoghi dell’architettura”, che hanno voluto evidenziare l’alto livello qualitativo presente in contesti nazionali ed internazionali quali l’Alto Adige, la Svizzera e la Sicilia. Le “Colazioni all’Ordine” sono state una delle modalità con cui questo Ordine ha voluto inoltre rapportarsi con i suoi giovani iscritti, con incontri su temi diversi della professione alla quale hanno partecipato esperti di diversa provenienza. Il “Progetto Leonardo” è stato un’altra tappa importante, con una borsa di studio assegnata ad un iscritto portandolo a maturare una esperienza di tirocinio presso studi in altri contesti europei. Queste sono solo alcune delle proposte avanzate dal gruppo giovani che è intervenuto in tutte le decisioni promosse dal Consiglio, non relegandosi, come spesso accade, a un gruppo di secondaria importanza. Attenzione particolare si è rivolta alla comunicazione, con un aggiornamento del sito web, arricchito nei contenuti e reso più pratico, nelle nuove newsletter settimanali, F. V. Brescia a cura di Roberto Saleri e Paola Tonelli Un nuovo Ordine Nel 2009 tutti gli Ordini Architetti d’Italia sono stati chiamati a rinnovare i propri consigli non senza un poco di affanno causato dalla rigida scaletta temporale che la normativa nazionale impone ed alla quale le istituzioni preposte non hanno permesso alcuna minima deroga, nonostante le promesse verbali fornite al CNAPPC. L’indizione delle elezioni dei nuovi consigli provinciali è stata, per l’Ordine di Brescia, l’occasione per procedere ad un profondo rinnovamento dei mezzi di comunicazione dell’attività dell’Ordine presso i propri iscritti. In particolare il rinnovo ha riguardato il progetto grafico e di contenuti del sito internet in cui i corsi, i convegni, le comunicazione ed in sostanza l’attività del consiglio più recenti sono costantemente presenti ed in primo piano e dove attraverso la creazione dello spazio virtuale del “Centro documentazione architetti bresciani” si vuole costruire un regesto delle opere degli architetti bresciani proprio con la collaborazione degli architetti interessati. Un restyling è stato riservato anche al servizio di newsletter settimanale, mediante il quale si cerca di facilitare la veicolazione delle informazioni di interesse professionale, culturale e di divulgazione verso gli iscritti che non sono avvezzi all’uso del sito internet. L’attività dell’Ordine ha comunque trovato una continuità temporale, di contenuti e di intenti tra il precedente consiglio e quello neo-eletto; l’attività, sempre indirizzata al coinvolgimento e all’informazione degli iscritti, ha previsto la riattivazione dei lavori delle commissioni preesistenti (sospesi nel periodo elettorale) e l’attivazione della commissione “Cultura”, il cui fine è quello di indagare il territorio bresciano nella sua storia relativamente a tutti quegli aspetti riguardanti la sua produzione urbanistica ed architettonica, anche con il chiaro obbiettivo di solleticare una più ampia sensibilità verso l’architettura in senso ampio e la figura dell’architetto. La commissione “urbanistica” si è preoccupata di inda- gare le proposte ed indirizzi pervenute dagli estensori del nuovo Piano di Governo del Territorio del Comune di Brescia per mezzo dell’interscambio di informazioni avvenuto a più riprese in una serie di incontri; si è altresì occupata di approfondimenti circa i riflessi delle normative vigenti sul territorio bresciano e le relative valutazioni ambientali strategiche. La commissione Concorsi si è concentrata soprattutto sulle tematiche relative alla costruzione dei bandi di concorso e le procedure di esplicazione delle stesse, caratterizzate spesso da disomogeneità di applicazione sul territorio provinciale. La commissione “pubbliche amministrazioni” attraverso l’organizzazione di una serie di incontri bilaterali o plurilaterali con enti ed amministrazioni pubbliche ha cercato di concordare delle linee di condotta tese a smussare le difficoltà che spesso la categoria patisce per effetto delle spigolosità della crescente burocrazia. La commissione “Agenda 21 – Città sostenibili”, ha perseguito l’obbiettivo di incentivare la diffusione della cultura architettonica nelle scuole di primo e secondo grado, attraverso la collaborazione dell’Università Cattolica di Brescia, organizzando lezioni di architettura e il monitoraggio dell’esperienze di insegnamento sul tema dell’educazione ambientale e l’accostamento all’architettura. La commissione “energia e sostenibilità”, dopo aver organizzato una mostra itinerante in sei momenti e sedi distinte dal titolo “Sostenibilità oltre la norma” ha organizzato l’incontro pubblico “Percorsi di Architettura sostenibile”, di chiusura del ciclo quadriennale nell’ambito di “Ambient Festival”. La commissione ha inoltre partecipato attivamente con suggerimenti e proposte all’organizzazione della 14° Conferenza Nazionale ASITA (Federazione italiana delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali) che si terrà a Brescia in novembre. L’attività di consiglio, che si è avvalsa dell’operato delle varie commissioni, ha poi individuato alcuni temi di particolare interesse e prestigio; tra questi sono da citare: l’iniziativa del Giornale di Brescia “Casa se non ora quando” che ha coinvolto le principali realtà economiche e sociali presenti sul territorio bresciano con l’esplicito obiettivo di creare sinergie tra gli operatori che si occupano di edilizia e territorio per far fronte alla crisi economica incalzante; il progetto MOSLO, riguardante la mobilità su ferro della regione Lombardia e gli sviluppi e ricadute sul territorio regionale connesse ad EXPO 2015, seguito dagli Ordini di Brescia e Varese e dai rispettivi presidenti Paolo Ventura e Angelo Monti per conto della Consulta Regionale degli Architetti Lombardi e vincitore di una delle gare bandite dalla Provincia di Milano, con il dichiarato obiettivo di diffondere la cultura architettonica nell’ambito regionale; le borse di studio prevedono un tirocinio della durata di complessive 420 ore e sono assegnate in collaborazione con la Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggio delle province di Brescia Cremona e Mantova ai neo-iscritti. 19 FORUM ORDINI da tempo adottate da altri Ordini lombardi, nella qualità grafica con un lavoro, ancora in itinere, di revisione dell’immagine coordinata. Si sono voluti inoltre aprire canali privilegiati con i principali mezzi di comunicazione locali, raccogliendo risposte positive. Molte ancora sono le cose da fare ma i risultati per ora raggiunti fanno ben sperare. 20 Poche battute per condensare questo ultimo anno di lavoro, che si pone come transizione dalla conclusione del quadriennio e del nuovo mandato di Consiglio 20062010, quale dovuto atto di resoconto a disposizione tutti gli iscritti affinché possano valutarne l’attività e far emergere riflessioni, suggerimenti ed osservazioni. Operato che si è espletato in occasioni differenti. Particolare rilevanza è stata assegnata alle iniziative di aggiornamento professionale; si ricordano il Corso “Sicurezza nei cantieri ex D.Lgs 81/2008” in collaborazione con Federcoordinatori (luglio-dicembre 2009); il Corso “Aggiornamento per certificatori energetici degli edifici” (ottobre 2009) in collaborazione con il Politecnico di Milano, dipartimento BEST; il Corso “Acustica nell’edilizia” con la collaborazione dell’Associazione Missione Rumore (gennaio-febbraio 2010); l’Incontro di formazione sulla “Detrazione fiscale del 55%”, con la collaborazione di ENEA (maggio 2010); il Corso “I mezzi espressivi nella rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente”, a cura dell’arch. Salvatore Grande (maggio 2010); il Corso “Autodesk Revit Architecture 2010”, predisposto con la collaborazione di One Team srl (giugno 2010) e la Conferenza sulle Tematiche di Acustica, a cura dell’ing. Campolongo (luglio 2010). Da ricordare anche le iniziative condivise dal nostro Ordine nell’ambito dell’attività della Consulta Regionale, di cui ricordiamo per gli aspetti for- mativi, il convengno “Architetti ed energia – verso una progettazione consapevole”. Il viaggio-studio del 2009 ad Istanbul è stato integrato dalla conferenza “Istanbul, capitale dell’impero ottomano: le cupole di Sinan” (prof. Paola Sonia Gennaro) e dalla conferenza “Istanbul: una città e le sue architetture” (prof. Graziella Leyla Ciagà). Tra le altre iniziative culturali attivate si ricordano la Celebrazione “I cinquant’anni dell’Ordine” con la Lectio Magistralis di Francesco Venezia (settembre 2009); il Premio Maestri Comacini 2009 con la mostra dei progetti partecipanti (novembre 2009) e la pubblicazione del catalogo che ha avuto, per la prima volta, un’ampia diffusione attraverso la rivista “Tal&a”; l’incontro con Giacomo Polin in occasione della ristampa di “Elementi di architettura” di Gino Pollini, in collaborazione con l’Archivio Cattaneo (novembre 2009); “Le piazze del sapere. Biblioteche e libertà” Incontro–conferenza con Antonella Agnoli, in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Como (novembre 2009); “Il progetto dello spazio” incontro con Aurelio Galfetti, organizzato con l’Archivio Cattaneo (dicembre 2009); la Mostra “L’architettura dei territori lombardi” presso il M.E.C.I. 2010, organizzata con l’Ordine APPC di Lecco e promossa dalla Consulta Regionale Lombarda Ordini APPC (marzo 2010); l’Incontro “Il mercato della progettazione tra crisi e ripresa” con l’arch. Lorenzo Bellicini di CRESME, per la presentazione dell’iniziativa dell’osservatorio della professione nato inizialmente proprio dalla sinergia del nostro Ordine con il CNAPPC (giugno 2010); la visita guidata alla Mostra “Rubens e i fiamminghi” con l’Assessore Sergio Gaddi, curatore della mostra (luglio 2010) mentre sono imminenti la conferenza di Yosuke Taki (autunno 2010 in occasione di Miniartextil) e la conferenza dell’arch. Gaddo Morpurgo (autunno 2010 in occasione di Com’ON ediz. 2010). Il nuovo viaggio previsto per ottobre, è dedicato a New York e presentato dalla conferenza del Marco De Michelis “New York alle soglie del duemila”. Sul tema del Lungolago ricordiamo il progetto di concorso che il nostro Ordine, con ANCE, CCIA e Ingegneri sta promuovendo presso l’Amministrazione Pubblica sull’area dello stadio. In tema di concorsi l’Ordine ha trovato disponibilità e sinergia di ANCE con FeNEAL, UIL, FILCA- Un anno di attività. Il Presidente Angelo Monti e Francesco Venezia. Oltre alle attività sopra citate, l’Ordine ha proseguito nell’opera ascrivibile all’ordinaria amministrazione dell’istituzione, mantenendo attivi i servizi di consulenza legale, fiscale oltre alla commissione parcelle e deontologia. R. S. Como a cura di Roberta Fasola Agosto 2009 - agosto 2010 Serata inaugurale del Cinquantenario dell’Ordine. • Commissione Progetto Urbano. Grafie e Scorie. La Commissione “temi urbani” si propone di riflettere attorno al tema della Città pubblica, sul ruolo della progettualità architettonica, urbana, territoriale e ambientale nell’epoca contemporanea delle grandi “reti globali” (reti tecniche di infrastrutture materiali e reti tecnologiche di infrastrutture immateriali). La finalità del lavoro della commissione sarà quella di articolare gli argomenti preparatori da portare all’attenzione degli iscritti e della società attraverso incontri con protagonisti del territorio e della scena internazionale. • Commissione Giovani ed Europa. In un momento in cui il concetto di “frontiera” viene meno a scapito di una nuova “identità” collettiva il gruppo della commissione giovani ed Europa propone una ricerca sulla realtà della professione dell’architetto esaminando condizioni e realtà di altri Paesi. R. F. 21 FORUM ORDINI CISL e FILLEA-CGIL che hanno promosso il concorso la “Cittadella dell’Edilizia”. Il nuovo Consiglio, in continuità con il precedente, e al fine di promuovere iniziative sulle numerose tematiche della cultura, della disciplina e della professione, ha istituito nuove commissioni con cui si intende coinvolgere gli iscritti per affrontare insieme le tante problematiche della professione. Tra queste: • Commissione di Esame dei Bandi di Assegnazione di incarico per i lavori pubblici e per i servizi di progettazione urbana; • Commissione Energia; • Commissione Viaggio; • Commissione Itinerari di Architettura. In occasione della prevista mostra regionale sul Novecento lombardo e dell’Expo 2015, il gruppo di lavoro si propone di affrontare il tema dell’architettura comasca del ‘900 promuovendone una ragionata mappatura. 22 Cremona a cura di Maria Luisa Fiorentini Un anno di domande e nuove intenzioni Ordine degli Architetti PPC di Cremona, ottobre 2009. Il nuovo Consiglio Direttivo, con la continuità della presidenza di Emiliano Ambrogio Campari, è fin da subito al lavoro tra questioni contingenti rimaste in sospeso, nuove iscrizioni, contenziosi, problemi di deontologia e provvedimenti disciplinari, con la ferma intenzione di guardare oltre e di prefiggersi nuovi orizzonti. Ai tanti dubbi e quesiti cruciali legati alla difficile situazione della nostra professione si sono dedicate lunghe sedute cercando di trovare se non una soluzione almeno una via d’uscita. Cosa può fare l’Ordine per sostenere e promuovere la figura dell’architetto? Come difendere gli interessi di chi ha scelto una professione spesso spinto dalla passione, che ha studiato anni costruendosi un discreto bagaglio culturale per sua natura ampio e multidisciplinare? Come muoversi per mostrare alla società che tutto ciò che ci circonda, l’ambiente in cui viviamo, è architettura, dalle stanze delle nostre case fino ai luoghi di lavoro e quelli pubblici, alle strade e ai giardini, insomma la nostra vita? Come trasmettere alla società che architettura, paesaggio e territorio sono l’identità socio-culturale di un paese? Come avvicinarsi e dialogare di più con il cittadino, lo studente, l’ente privato e quello pubblico, superando le distanze e chiamando tutti a partecipare e discutere sui temi dell’architettura? Promuovere eventi culturali, mostre e convegni, curare la pubblicazione di libri e riviste, opuscoli e cataloghi, intrattenere rapporti con università, enti e amministrazioni, organizzare corsi di aggiornamento professionale, incontri e dibattiti, visite a luoghi di interesse e viaggi studio, sostenere e incoraggiare la qualità architettonica e urbanistica, continueranno ad essere tra le attività dell’Ordine tese a sensibilizzare l’opinione pubblica e privata sul valore sociale e civile dell’architettura e sul ruolo di chi l’ha pensata ideata e ne ha coordinato la realizzazione. Eppure la professione dell’architetto, sempre più complessa e difficile, è tenuta in poco conto e non ha il giusto riconoscimento da parte di enti, amministrazioni e ambiente privato. Manca una coscienza architettonica civile che riconosca il giusto valore al lavoro del professionista, senza che questo sia sottovalutato o banalizzato come semplice e superfluo abbellimento estetico dell’edificio, senza che il professionista venga scavalcato dall’intervento di altre figure professionali che operano liberamente nel campo dell’edilizia con percorsi scolastici qualitativamente inferiori e una preparazione tecnica, scientifica e culturale inadeguata a realizzare architettura di qualità. La qualità del prodotto architettonico, urbanistico e pae- saggistico, intesa come forma e funzione che si integrano e dialogano armonicamente con l’ambiente circostante, che segua criteri di risparmio energetico e salvaguardia ambientale, risultato ideale ed equilibrato di più componenti e dell’azione di più attori, va salvaguardata e difesa. Prima di tutto individuando strumenti che consentano di superare la lotta storica tra i protagonisti che operano nel campo dell’edilizia trasformandola in collaborazione e sinergia, scambio culturale e professionale con una necessaria specializzazione che segua le varie fasi di realizzazione dell’edificio per avere un prodotto di qualità e competenze professionali riconoscibili. In questo senso la preparazione e il costante aggiornamento tecnico, scientifico, culturale e normativo continuerà ad essere tra gli obiettivi fondamentali dell’attività dell’Ordine. Così come il controllo dei bandi di concorso e di gara, attraverso l’istituzione di una commissione che esamini e tenga un monitoraggio costante della correttezza e trasparenza, dell’impostazione dei tempi e dell’esito finale. Il concorso di progettazione è uno degli strumenti in grado di salvaguardare la qualità soprattutto in relazione al delicato procedimento per l’affidamento di incarichi pubblici, consente di avere alternative, di giudicare e scegliere la migliore soluzione progettuale con la garanzia di una corretta concorrenza che valorizzi la competitività e garantisca la qualità dell’intervento. Purtroppo il concorso è uno strumento poco usato, ritenuto complicato e oneroso oppure semplicemente ridotto ad essere un’arida procedura di legge, lasciando così che la trasformazione del nostro territorio avvenga attraverso gare dal carattere quasi esclusivamente economico. Parlare di qualità porta subito a pensare anche a questioni di etica e di corretto svolgimento della professione. Spesso siamo a conoscenza di situazioni poco chiare, di attività liberamente eseguite in mancanza di lealtà e correttezza, di doveri dimenticati o ignorati, e, allora, lasciamo tutto nell’ombra. Abbiamo un codice deontologico che l’Ordine intende far rispettare anche attraverso la revisione di alcuni articoli con una versione più restrittiva, nella ferma intenzione di difendere la professione e quindi la qualità progettuale. Occorre però la collaborazione e la partecipazione attiva degli iscritti alla vita dell’Ordine, nella speranza di superare la deludente partecipazione all’ultima Assemblea del giugno scorso. Il Consiglio suggerisce a tutti di non temere di far sentire la propria voce con suggerimenti, pensieri, iniziative, consigli e richieste, perché l’Ordine riesca ad essere più vicino agli iscritti con un utile appoggio e sostegno, un servizio migliore che permetta di intravedere un futuro più ottimistico per la nostra professione. M. L. F. a cura di Enrico Castelnuovo e Maria Elisabetta Ripamonti Tre domande a Marco Introini All’interno dell’attività dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Lecco segnaliamo un Concorso aperto a tutta la popolazione il cui obiettivo è quello di capire come le persone “vedano” l’architettura del proprio territorio. L’articolo che segue è frutto di alcune telefonate, incontri, mail, scambiate con uno dei membri della giuria. Marco Introini (1968) è architetto e fotografo d’architettura. Docente di Fotografia d’architettura e Tecnica della rappresentazione presso il Politecnico di Milano, ha avuto numerosi riconoscimenti e menzioni d’onore sia in Italia che in Europa. Da anni collabora con le maggiori riviste Marco Introini, metafisica costruita. d’architettura quali “Casabella”, “Abitare”, “Domus”, “Arketipo” e molte altre. Marco, abbiamo guardato il tuo book di provini fotografici riguardante la città di Lecco e abbiamo avuto la sensazione di non aver mai notato alcuni edifici e brani di paesaggio. È una nostra disattenzione o è un merito della fotografia? Il lavoro del fotografo porta a selezionare lo spazio: nel momento in cui appoggio il cavalletto al suolo, attraverso la mia macchina opero una selezione dello spazio che mi sta intorno, concentro il mio sguardo verso un punto preciso e ritaglio una porzione di realtà. Questo, per un fruitore qualunque dello stesso luogo, può essere sorprendente, perchè la percezione del luogo diviene un flusso di immagini, non una singola immagine sintetica. È questo il motivo per cui il lavoro su Lecco di cui parli presenta questo effetto di sorpresa. 23 FORUM ORDINI Lecco 24 Come fai a progettare la campagna fotografica di una intera città? Come fai a riconoscere il “genius loci”? Quando fotografo una città inizia un rito di preparazione del “viatico”. La carta geografica, la mappa della città è il primo oggetto del viatico su cui mi muovo, è il primo luogo dove compio il viaggio, il luogo che continuo a percorrere mentalmente durante la progettazione della campagna fotografica, durante le riprese fotografiche e dopo nella costruzione del racconto attraverso le immagini raccolte. La carta, la mappa con i suoi segni codificati, con la sua bidimensionalità mi inizia al racconto: comincio in modo apparentemente neutrale; noto la ricchezza o la povertà di quei segni convenzionali: le aree verdi, le montagne, i fiumi, i laghi il mare, la gerarchia delle strade e dei loro snodi, le aree costruite, gli isolati, gli edifici pubblici, i monumenti, infine i nomi delle città, dei quartieri, delle vie, la toponomastica. Strade che cambiano la loro dimensione, la loro sezione, che disegnano un reticolo ortogonale, che acquistano una loro sinuosità dettata da situazioni orografiche, da piani urbani che per rispondere a esigenze ideologiche, difensive, o semplicemente per crescita spontanea hanno rotto l’impianto ippodameo. La città, il territorio inizia a raccontare di sé. La preparazione continua. La ricerca della bibliografia: guide turistiche, libri storici, racconti; la ricerca va avanti con l’iconografia: vedute storiche, campagne fotografiche già realizzate, album di cartoline. Il luogo inizia ad avere la sua tridimensionalità ma poi tutto torna sulla carta geografica, ciò che ho letto, i racconti e le descrizioni, ciò che ho visto attraverso altri occhi ritorna ad avere la sua collocazione sulla mappa, mi avvicino, inizio a tracciare segni, appunti di oggetti architettonici e di spazi che possano essere ritratti; mi allontano la mappa mi restituisce una visione più ampia e ancora noto il ritmo dei miei segni che si sovrappone al ritmo dei segni convenzionali di qualsiasi carta geografica. Il progetto fotografico su Lecco, nato da un grande censimento delle architetture significative tra Otto e Novecento di Maurizio Grandi, si è evoluto verso la rappresentazione della città inserendosi in questo metodo di lavoro. Nelle tue fotografie lecchesi hai rappresentato una città non abitata, eppure le tue sono fotografie che “raccontano” e che comunicano il senso della vita che scorre. Questa “metafisica costruita” che rappresenti nelle tue fotografie da dove nasce? Le risposte potrebbero essere molteplici, a partire dalla possibilità di ribaltare tutto in un’altra domanda: “in questo ritaglio di paesaggio urbano che stiamo osservando le persone stanno per entrare, e quindi vivere lo spazio, oppure uscire, e quindi hanno abbandonato lo spazio?”; sarà lo stato d’animo dell’osservatore a dare la risposta, la propria risposta, ed è forse qui la forza di fascinazione della fotografia. Uno strumento apparentemente oggettivo che in realtà apre molti quesiti. Un autore fotografico opera delle scelte linguistiche: in- serirsi in una determinata tradizione di rappresentazione dell’architettura e dello spazio urbano, essere fedele al linguaggio documentaristico, usare il bianco e nero o il colore, ecc... così le mie fotografie sono prive della figura umana. La mia formazione di fotografo deriva dall’avere studiato la storia della rappresentazione scenografica, architettonica, la tradizione del vedutismo e del quadraturismo, dove la presenza della figura umana è, molte volte, assente o relegata a piccole comparse in uno spazio dove i primi attori sono le architetture con i loro segni del tempo e del loro vissuto. E. C. e M. E. R. Mantova a cura di Elena Pradella e Nadir Tarana Attività delle commissioni La Commissione Parcelle, Bandi e Disciplinari, oltre a svolgere il regolare lavoro di liquidazione delle parcelle, si è proposta come referente ai responsabili del servizio tecnico degli Enti territoriali provinciali, in modo da offrire uno strumento professionale di riferimento per consulenze in merito a: redazione dei bandi di gara (di progettazione e di affidamento dei lavori pubblici), calcolo delle parcelle professionali, verifica e validazione dei progetti pubblici, redazione dei disciplinari d’incarico professionali. Sono stati inoltre attivati gruppi di lavoro per l’approfondimento delle tematiche di cui ai “Protocolli prestazionali” recentemente pubblicati dal CNAPPC e che costituiscono un utile riferimento per la definizione dei rapporti contrattuali tra le parti e risultano di stretta attualità nell’esercizio della professione. La Commissione Enti Pubblici, Istituzioni e Territorio ha operato con l’intento di aprire un canale di dialogo e di consulenza con i responsabili del Servizio Tecnico degli Enti Territoriali della Provincia di Mantova, con i dirigenti preposti nonché con gli amministratori interessati, oltre che con gli stessi colleghi. La Commissione ha organizzato una serie d’incontri con D. Rancilio e A. G. Mazzeri, funzionari della competente Soprintendenza: il primo rivolto ai Responsabili del Procedimento degli Enti locali e ai componenti delle Commissioni del Paesaggio, col fine di stabilire criteri unitari per la redazione della relazione tecnica illustrativa; i successivi, rivolti ai colleghi, hanno approfondito il tema specifico della Relazione Paesaggistica. La Commissione Formazione e Informazione Professionale si è data innanzitutto una nuova denominazione, per esplicitare il nuovo indirizzo delle iniziative da intraprendere che verteranno sia sulla formazione, che vede prevalere la componente tecnica necessaria a La Commissione Cultura ha organizzato una serie di incontri aperti al pubblico, le “Serate di Architettura”, presso la Galleria Libreria Einaudi, il primo con lo scultore Vasco Montecchi, le cui opere spesso ideate per una collocazione en plein air, si ispirano a temi sociali, insieme al critico Marzio Dall’Acqua e all’architetto Giorgio Menozzi. Il secondo appuntamento ha visto protagonista il fotografo Kai Uwe Schulte Bunert - artista tedesco che pone al centro del suo lavoro il rapporto tra l’uomo e il paesaggio, gli spazi marginali, abbandonati e di confine - in un piacevole colloquio con l’architetto Andrea Oliva e con la signora Stefania Carretti. In chiusura, l’architetto Enrico Termanini, vincitore del Premio Sostenibilità 2009 Bioecolab. Nel secondo ciclo di “Serate di Architettura” hanno partecipato il pittore Luca Zampriolo, il fotografo Davide Longfils e l’architetto Michele Ghisi. La commissione ha promosso la quarta rassegna cinematografica dedicata all’architettura e alla città dal titolo “Madrid”, in collaborazione col Cinema del Carbone. La programmazione è stata introdotta da un documentario dedicato ad Adriano Olivetti e alla sua idea di città. Inoltre, ha predisposto, in collaborazione con il Comune di Mantova, l’itinerario “Aldo Andreani e le architetture del primo Novecento” nell’ambito dell’iniziativa “Cammina Mantova – Itinerari di trekking urbano”. Infine, ha organizzato la mostra itinerante “Case unifamiliari e non solo...” per promuovere una riflessione sulla cultura dell’abitare oggi diffusa sul territorio mantovano, dove verranno esposti interventi di nuova costruzione e ristrutturazione di edifici a carattere residenziale realizzati negli ultimi decenni dagli architetti iscritti all’Ordine. La mostra è stata allestita in settembre presso le strutture della Fiera Millenaria di Gonzaga, per continuare nel 2011 in altri spazi espositivi a Castiglione delle Stiviere, a Mantova. La Commissione Giovani organizza attività culturali e di indirizzo rivolgendosi principalmente agli iscritti under 40. Tra le recenti iniziative citiamo il viaggio studio organizzato in collaborazione con ProViaggi Architettura “Zumthor, sulle tracce del maestro” nei territori del maestro e l’orga- nizzazione di un archivio dei temi delle tesi di laurea dei giovani iscritti volta alla preparazione di un’esposizione delle tesi stesse. 25 N. T. Milano a cura di Roberto Gamba Attività dell’Ordine Continuando il lavoro di approfondimento dei servizi e degli strumenti utili alle molteplici attività che contraddistinguono il mestiere dell’Architetto, l’Ordine di Milano intende essere ad un tempo sia struttura di servizio che di promozione degli iscritti e più in generale della cultura architettonica contemporanea. In questo senso è possibile descrivere sia le attività del Consiglio, volte alla tutela dell’esercizio della professione ed all’analisi delle questioni emergenti sulla professione, sia quelle organizzate dall’Ordine, dedicate alla formazione e all’informazione. Nel costante rapporto con il Comune di Milano, con la Provincia e con la Regione si sono messi a punto alcuni strumenti volti a garantire trasparenza e accelerazione degli atti amministrativi. In questo senso la serata dedicata alla semplificazione, cui sono intervenuti gli ordini di Roma e Torino, oltre che amministratori e tecnici delle stesse città. Coi medesimi obiettivi è stata attivata una Commissione interprofessionale che raccoglie attorno allo stesso tavolo le varie competenze professionali coinvolte e gli amministratori del Comune, dove affrontare tali tematiche operanti sotto l’aspetto pratico. Complementare ad essa il Forum aperto sul nostro sito “Architetti in Comune!” che, oltre ad aggiornare e diffondere i contenuti delle attività interne alla Commissione, ha raccolto numerosi spunti da parte dei professionisti interessati. Sempre a tutela dell’operato dei professionisti, prosegue l’attività della Commissione, sempre congiunta con L’Ordine degli Ingegneri, che analizza i bandi di concorso e di gara, chiede modifiche là dove necessario e fornisce un costante monitoraggio dell’esito dei concorsi nella nostra provincia. A riguardo è stato ripreso il concorso della Darsena, attraverso interviste ai progettisti pubblicate sul sito ed una serata ad esso dedicata, assurto alle cronache perché accantonato dall’amministrazione, ponendola in questo modo di fronte alle proprie responsabilità. Sono stati prodotti dal Consiglio contributi importanti le- FORUM ORDINI fornire gli strumenti operativi utili all’esercizio della professione, sia sulla informazione. Per informazione si intende quel valore aggiunto di conoscenza che interessa il nostro ambito professionale e quelli ad esso correlati, spaziando quindi in discipline affini ed affrontando e indagando soprattutto tendenze nuove ancora da sperimentare, stimolando quell’atteggiamento che ci distingue, o che ci dovrebbe distinguere, dalle altre categorie professionali. Nel 2010 si è svolto il corso “Il progetto del verde pubblico e privato”, in collaborazione con la Società di Servizi Geometri Mantovani e col Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Mantova, e con l’adesione dell’AIAPP, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio sezione Lombardia. 26 gati alle politiche e nuove normative a livello nazionale, in merito al così detto Piano Casa, alle ingerenze della “Protezione Civile spa” piuttosto che in relazione al nuovo strumento del PGT di Milano. In merito, va ricordato l’importante ciclo di approfondimento sviluppato in 5 serate, dedicato ai diversi aspetti che lo connotano: il suo inquadramento, le infrastrutture, la regione urbana, il Piano dei servizi, oltre che una serata finale dedicata alla simulazione secondo le nuove norme introdotte. Continua poi il lavoro di approfondimento e dialogo riguardo lo sviluppo del Masterplan di Expo 2015, attraverso serate dedicate ai concorsi che a breve verranno banditi sull’area, oltre che al tema vero e proprio della manifestazione relativo la nutrizione. La Fondazione, come tutti gli anni, ha proposto corsi di aggiornamento dedicati a diversi temi emergenti, quali la certificazione energetica, il coordinamento della sicurezza, i requisiti acustici degli edifici, la corretta stesura delle parcelle professionali, a fianco degli ormai consolidati corsi di formazione informatica, dedicati ai programmi di disegno e di visualizzazione per l’architettura. A riguardo non va dimenticato il nuovo corso di fotografia per l’architettura, che dato il successo di quest’anno verrà replicato il prossimo. La Fondazione dell’Ordine, in collaborazione con diverse aziende, ha poi proposto diversi seminari di aggiornamento tecnico sull’uso dei materiali e delle tecnologie legate alla costruzione (architettura tessile, massetto ecosostenibile, progettare senza vincoli dedicato agli elevatori, rivestimenti laminati). Appuntamento oramai consolidato quello con il “Fuorisalone” dedicato al design per outdoor, in occasione del quale si sono svolte importanti serate con ospiti di eccezione, dedicate all’hotel design e alla città verde. Infine, sempre la Fondazione ha organizzato anche quest’anno gli itinerari di architettura milanese, giunti così alla loro settima edizione, che per la partecipazione sempre più massiccia sono stati programmati in replica a novembre. Ricordiamo che quest’anno gli itinerari sono dedicati a: studio BBPR, architettura sostenibile, il sistema teatrale milanese, i Piani urbanistici, architetture moderne a Legnano. L’attività della Biblioteca, attiva da poco più di un anno, oltre che promuovere l’acquisizione, mediante acquisto o donazioni, di testi che si riferiscono in particolare alla storia urbana milanese, alla sua architettura e alla professione nella provincia di Milano, soprattutto negli anni che vanno dal 1900 a oggi, ha proposto diversi incontri dedicati a novità editoriali che valorizzano il ruolo della professione attraverso la diffusione della conoscenza degli architetti e del loro lavoro. Complementare a questa attività di formazione ed informazione, il nostro sito prosegue anche la sua attività di informazione e promozione dei propri iscritti. Esso quest’anno ha aperto la possibilità di dibattito tra gli interessati attraverso Forum dedicati ad alcuni dei temi più sopra elencati. In programma per l’autunno sarà l’apertura di sempre maggiori opportunità di intervento. Inoltre, prosegue l’attività di documentazione riguardo le importanti trasformazioni del territorio, Milano che Cambia, attraverso la pubblicazione di numerosi interventi di progetto documentati attraverso la viva voce dei suoi progettisti. Daniela Volpi Monza e Brianza a cura di Cristina Magni e Francesco Redaelli Nell’articolo viene illustrata dal Presidente Fabiola Molteni l’attività svolta, a poco meno di un anno dall’insediamento, dall’attuale Consiglio, il secondo dalla nascita dell’Ordine di Monza e Brianza, ma soprattutto vengono identificati gli obiettivi per il futuro, con una programmazione che porge la sua attenzione sia alle tematiche istituzionali e di segreteria, sia agli argomenti di attualità che coinvolgono la professione, dall’aggiornamento tecnico al rispetto del codice deontologico, dalla valorizzazione della professione ad un nuovo rapporto con le Istituzioni, l’Università ed il modo del lavoro. C. M. Attività dell’Ordine Dalla data del 1° febbraio 2010, giorno di convocazione del primo nuovo Consiglio dell’Ordine e di designazione delle cariche, è iniziato per me un impegno che fino ad ora ho cercato di svolgere nella consapevolezza della responsabilità che il ruolo di Presidente comporta, soprattutto trattandosi della gestione del secondo Ordine lombardo per numero di iscritti. Il nuovo Consiglio è composto da un congruo numero di colleghi alla loro prima esperienza che hanno da subito dimostrato un’attiva volontà di collaborare per continuare e rafforzare l’impegno profuso dal precedente Consiglio e dal precedente Presidente, a sostegno della crescita professionale degli iscritti. In questo primo anno il Consiglio, pur garantendo la continuità dei servizi agli iscritti in merito a tutte le necessarie attività di gestione ordinaria, ha affrontato vari problemi gestionali ed ha voluto delineare delle fondamentali regole certe, partendo dalla modifica del Regolamento di preparazione e calcolo delle tariffe professionali. In riferimento ai servizi da attivare si intende ampliare il servizio di consulenza giuridica e legale con l’aggiunta di nuovi servizi di consulenza tributaria e finanziaria, così come nuove convenzioni con enti, pubblici e privati, di supporto alla formazione professionale. Gli obiettivi sono certo ambiziosi e ci auguriamo che la nostra attività per raggiungerli possa contribuire in modo incisivo nel farci percepire di far parte di un’entità univoca e nel far identificare l’Ordine, dal mondo esterno, come interlocutore importante e necessario nelle dinamiche di trasformazione urbana e sociale. Se riusciremo a raggiungere questo obiettivo sarà grazie anche alla collaborazione degli iscritti stessi, nostri importanti interlocutori, che con suggerimenti, critiche costruttive, richieste di approfondimenti o di sviluppo di nuove tematiche sono un indispensabile supporto per raggiungere gli obiettivi comuni. Fabiola Molteni Pavia a cura di Vittorio Prina Iniziative 2010 Nel 1789, Antoine Lavoisier, chimico parigino, affermò, riprendendo Anassagora, che in natura “nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma”. È simbolico che, nello stesso anno della Rivoluzione Francese (che portava con sé propositi di radicale e immediata creazione un nuovo stato sociale estremamente diverso dal passato), uno degli intellettuali più noti di Parigi e membro dell’Academie de Sciences postulasse il principio che, secondo cicli naturali, tutto si evolve e si modifica sulla base di quanto già esiste. In tempi confusi come i nostri in cui a più riprese giungono voci di soppressione degli ordini e dei collegi professionali, di libero mercato e di istituzione, sempre più frenetica di nuove, e a volte nebulose, figure professionali è lapalissiano che sia l’Ordine a doversi fare carico dei compiti di riorganizzazione, aggiornamento e apertura verso i propri appartenenti, verso le istituzioni e verso le altre categorie professionali al fine di svolgere, al meglio, le proprie funzioni di “utilità sociale” nei confronti dei cittadini. La nostra professione è antica e complessa: rappresentare il territorio, progettarne le trasformazioni, comprendere le ripercussioni delle antropizzazioni che operiamo sul paesaggio sono attività che implicano un’estrema professionalità e un rigore (anche etico) che devono essere un riferimento costante del nostro operare. 27 FORUM ORDINI dell’Ordine, per continuare con la stesura di norme regolamentari in seno alla commissione parcelle e, non ultima per importanza, la predisposizione del Regolamento della Fondazione, ad oggi inesistente, ma indispensabile strumento per perseguire gli scopi che lo statuto impone. L’intero Consiglio ha voluto rimarcare un momento di progettualità anche nella predisposizione del bilancio preventivo, col quale individuare gli scopi da raggiungere per migliorare i servizi rivolti agli iscritti, per definire un organismo democratico che riaffermi e difenda il ruolo dell’architettura e dell’architetto. Consapevoli dell’esistenza di una situazione di disagio e debolezza in cui versa la professione dell’architetto, le cui cause possiamo sintetizzare nel continuo svilimento delle competenze, aggravato da perversi meccanismi legislativi, il Consiglio ha la volontà di collaborare con la Consulta Regionale Lombarda per farsi promotore di un progetto per rinnovare il CNAPPC, affinché diventi un organismo trasparente, democratico e di riferimento per gli architetti italiani, ma soprattutto riaffermi e difenda il ruolo dell’architettura e dell’architetto, per valorizzare le competenze professionali e costruire un nuovo scenario, soprattutto per i giovani e i neo laureati. Riteniamo infatti fondamentale che il Consiglio Nazionale debba essere una struttura di attivo servizio agli Ordini provinciali e ai loro iscritti, in grado di rispondere rapidamente alle esigenze di coloro che operano sul territorio. Con l’aiuto della stessa Consulta Regionale Lombarda, grazie a quello che deve essere il suo ruolo di “mediazione” fra Ordini Provinciali, Consiglio Nazionale ed enti istituzionali di riferimento, volontà di questo Consiglio è quella di concretizzare la possibilità come Ordine professionale di partecipare attivamente ai tavoli di lavoro nazionali, regionali, provinciali e comunali, finalizzati all’elaborazione delle norme, soprattutto quelle tecniche che vincolano la stessa progettazione, perché costruendo una relazione di maggiore collaborazione e di dialogo con le realtà istituzionali, si può tutelare la nostra professione, rafforzarne il potere contrattuale, incrementare il servizio agli iscritti sensibilizzandoli al rispetto delle norme deontologiche a volte disattese. Altro obiettivo concreto che vogliamo raggiungere è quello di cercare di rendere l’Ordine un luogo vivo, grazie al lavoro delle commissioni e con l’organizzazione di incontri anche conviviali tra gli iscritti, nel quale la partecipazione possa essere strumento per restituire alla nostra professione quello “spirito” di appartenenza che oggi spesso non riusciamo a ritrovare. Ogni singola rinnovata commissione ha al proprio interno già delineato le linee programmatiche che vuole percorrere, dall’incentivazione dei concorsi di progettazione, all’attivazione di nuovi strumenti di comunicazione, dall’organizzazione di eventi, all’aggiornamento professionale e non per ultima alla definizione di nuove convenzioni per la fornitura agli iscritti di nuovi programmi di supporto alla professione, fra i quali già in fase di analisi il programma 28 Da qui viene l’impegno e l’obiettivo di affrontare e di confrontarsi con la complessità di un mondo in evoluzione che la nostra professione deve essere in grado di gestire agilmente e con estrema perizia. A seguito del rinnovo del Consiglio dell’Ordine Architetti PPC della Provincia di Pavia, nel settembre 2009, e l’elezione del neopresidente Aldo Lorini, in continuità con il consiglio precedente presieduto da Marco Bosi, sono ripartite, con rinnovato entusiasmo, le attività dell’Ordine. Al di là dei normali e consueti corsi di aggiornamento derivanti dalle novità normative (D.Lgs 81/2008, D.Lgs 311/2006, ecc.), a fronte di uno schietto dibattito apertosi all’interno dell’Ordine sulla necessità di ridefinire l’immagine della figura professionale dell’Architetto nella visione del cittadino/committente, ma anche delle Istituzioni e delle Amministrazioni Pubbliche, le Commissioni di concerto con il consiglio dell’Ordine hanno intrapreso e programmato per il futuro numerose iniziative. Nell’ottica di una comunicazione diretta tra Architetti e fruitori è stata organizzata, a cura della Commissione Cultura/Giovani, la mostra itinerante di edifici residenziali realizzati da architetti pavesi denominata “10 Cose che non sai di lei (la tua casa)” in ambiti nuovi, inusuali per l’architetto. Ambiti che siano quelli delle persone disinteressate dall’architettura. Ambiti della nostra provincia, quali fiere, manifestazioni ed eventi già esistenti con una forte affluenza di persone, ma che non siano di settore. Qui la presenza di uno stand dell’Ordine con esposte opere dei propri iscritti realizzate nel territorio provinciale ha reso l’Architettura molto più credibile, concreta e vicina alle persone e al loro territorio. La mostra, allestita in un padiglione espositivo espressamente progettato e realizzato dagli stessi componenti della Commissione Cultura/Giovani, ha toccato le tre realtà della provincia: la Lomellina a Vigevano, I’Oltrepo a Rivanazzano e il Pavese a Pavia riscuotendo un buon risultato di pubblico e di critica sulla stampa locale, tanto da stimolare l’organizzazione della seconda edizione della manifestazione . La Commissione Urbanistica si è occupata di redigere un ponderoso documento di analisi e proposte nell’ambito della procedura di consultazione con i cittadini e le istituzioni del redigendo PGT del Comune di Pavia, identificando temi, strategie e scenari sullo sviluppo di Pavia. Di nuovo la Commissione Giovani/Cultura ha organizzato e realizzato un corso sul Project Financing rivolto ai professionisti e agli amministratori locali al fine di divulgare il più possibile anche i sistemi ed i mezzi di finanza di progetto “altrernativi” alla realizzazione diretta da parte delle amministrazioni pubbliche delle opere di utilità sociale. Altre proposte di carattere formativo e culturale sono in fase di definizione che, di seguito, si elencano sinteticamente: • acquisizione di materiale originale dell’intervento “Patrizia” di Alvar Aalto da parte dell’Ordine onde sistematizzare, catalogare e dare una lettura critica del progetto del maestro scandinavo, redatto nel 1966, per una successi- va pubblicazione e esposizione; • raccolta e sistematizzazione di tesi redatte su Pavia e provincia negli ultimi 15 anni; • organizzazione di un convegno sul tema della valorizzazione delle identità culturali ed ambientali; • organizzazione di corsi base per architetti sui software più utilizzati al momento: Rhino, Revit, Photoshop, Cinema 4D, 3D Studio Max e ultimazione del programma per attuare il corso ArchGis; • ciclo di conferenze “Architettura: Regionalismo e internazionalismo. Esperienze recenti”; • consultazione tra iscritti all’Ordine volta ad individuare all’interno delle singole aree di influenza, affezione o frequentazione, “Luoghi non luoghi”, in cui sarebbe auspicabile indire un concorso di progettazione con possibile realizzazione, stilare la proposta da presentare all’amministrazione comunale competente. Sarà un nuovo anno di intenso lavoro nella convinzione che, come affermò Disraeli “Il segreto del successo risiede nella costanza con cui si persegue uno scopo”. Riccardo Genta Sondrio a cura di Enrico Scaramellini Attività dell’Ordine 2010 l lavoro svolto dai Consiglieri e dalle Commissioni, in questi primi mesi del nuovo mandato (a seguito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale svoltesi a fine 2009), è stato utile per focalizzare i bisogni a livello locale e poter programmare sia le attività di supporto allo svolgimento della professione, sia le attività di promozione della cultura architettonica. In continuità con le azioni svolte negli ultimi anni e riconoscendo l’indispensabilità della formazione continua sono stati programmati i corsi di aggiornamento professionale, che hanno visto interesse e partecipazione da parte degli iscritti; inoltre, sono stati organizzati i consueti viaggi studio per conoscere direttamente, e con il supporto dei progettisti interessati, recenti e significative opere di architettura pubblica e privata. È stato dato il patrocinio e la partecipazione a mostre e manifestazioni aventi come argomento la conoscenza dell’architettura contemporanea in provincia di Sondrio e il delicato rapporto tra costruzione di un edificio e territorio montano. È stato proseguito il lavoro di sensibilizzazione per porre all’attenzione di tecnici e politici l’importanza del concorso di architettura quale strumento efficace per la realizzazione delle opere pubbliche. Lavori Pubblici Da alcuni anni a questa parte, in nome di trasparenza e concorrenza, la progettazione delle opere pubbliche, con una errata considerazione riguardo la fornitura di prestazione intellettuale, viene messa a confronto sulla base di parametri quali il costo e la rapidità di esecuzione. Dall’entrata in vigore del D.Lgs 163/2006, nel settore degli appalti pubblici, ancora oggi è da costruire un quadro normativo efficace che garantisca criteri oggettivi di aggiudicazione degli incarichi senza che sia soltanto il fattore economico il principale strumento per la decisione. È urgente e necessario eliminare il sistema dell’affidamento di incarico con l’offerta al massimo ribasso a favore dell’obbligatorietà dell’offerta economicamente più vantaggiosa secondo criteri di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza e introducendo alcuni correttivi riguardo la procedura utilizzata relativa a fattori ponderali di valutazione e relativi punteggi. Studi professionali Dalla recente ricerca CRESME “Il mercato della progettazione architettonica in Italia”, commissionata dal CNAPPC, risulta che il ciclo edilizio in costante crescita, che ha caratterizzato i 10-15 anni precedenti i recenti periodi di crisi, non ha visto protagonisti gli architetti. Già da allora si è riscontrato un calo consistente delle commesse pubbliche e private a favore di altre figure professionali e la situazione attuale ha ulteriormente evidenziato i problemi strutturali. La responsabilità, oltre che a un sistema normativo confuso che non garantisce né chiarezza, né controllo sui limiti delle competenze (anzi continua a proporre nuove figure con confini sempre più labili tra le possibilità di intervento) è da ricercare anche nella categoria che stenta a riformarsi nell’organizzazione del lavoro e nell’adeguamento degli strumenti tecnologici. Troppi studi sono an- cora formati da un solo componente, evidenziando una resistenza, non ragionevole, a formare gruppi stabili ed interdisciplinari di progettazione. È urgente e necessario un confronto e un intervento tra le varie professionalità tecniche che definisca chiaramente campo d’azione e limiti di competenza di ognuno e un impegno finanziario a favore del comparto della progettazione (con il coinvolgimento dei ministeri interessati e attraverso un’azione comune con la nostra cassa di previdenza) per favorire una riorganizzazione dell’attività degli studi professionali. Riforma delle professioni In attesa della ormai improrogabile riforma delle professioni, gli architetti italiani possono, da subito, rinnovare l’attuale organizzazione tra i vari livelli del sistema ordinistico rivedendo ruoli e compiti sia a livello centrale del CNACCP, sia a livello periferico delle Consulte Regionali. È urgente e necessario rinnovare il sistema ordinistico attraverso la organizzazione di strutture capaci di lavorare in costante sinergia e fornire assistenza e consulenze sia agli ordini provinciali, sia ai singoli iscritti che sempre di più hanno bisogno di un servizio efficiente e rapido di risposta in materia di norme, decreti, deontologia, fiscalità. Compito del nuovo Consiglio, oltre che continuare ad operare in ambito locale per agevolare lo svolgimento della professione e porre anche la figura dell’architetto, del pianificatore, del paesaggista e del conservatore al centro degli interessi collettivi, è di fornire un contributo al raggiungimento, in tempi rapidi, di questi obiettivi per poter uscire dalla crisi con un nuovo e positivo scenario di riferimento. Giuseppe Sgrò 29 FORUM ORDINI A lato di queste iniziative l’attività del Consiglio è stata dedicata ad un’approfondita riflessione riguardo una serie di argomenti che risultano prioritari per un rinnovamento del sistema professionale e per una valorizzazione della figura dell’architetto, cercando di individuare gli argomenti e le strategie da sottoporre all’agenda dei prossimi e rinnovati Consigli nazionali e regionali, con la consapevolezza che soltanto un’azione forte ed efficace nei confronti di Stato e Regione può essere lo strumento utile a modificare l’attuale situazione. La crisi economica degli ultimi anni ha accentuato problemi già da tempo presenti nel settore libero-professionale e in particolare ha messo in evidenza: • l’urgenza di rivedere il quadro normativo che interessa soprattutto i lavori pubblici; • la necessità di una riorganizzazione delle attività degli architetti; • il bisogno di una profonda riforma delle professioni e del sistema ordinistico.