GUIDA
PER LA CONSERVAZIONE
DEL FRATICELLO
P.C. Haddon & R.C.Knight
Guida per la
conservazione del fraticello
Sovvenzionato da:
RSPB
WWF
Creato da:
Richard C. Knight
Compilato, scritto e illustrato da:
Pamela C. Haddon B. Sc
Contributo principale di:
Richard C. Knight
Publicato e stampato da:
RSPB, The Lodge, Sandy, Bedfordshire SG19 2DL
Prima pubblicazione:
1983
con l’assenso degli autori e di RSPB è stata effettuata la traduzione e la ripubblicazione:
LIPU/BirdLife
Traduzione:
LIPU sezione di Venezia
Contatti:
Federico Antinori, cell.: +39 347 6675317, email: [email protected]
Editing foto, impaginazione:
Alvise Luchetta,
Pubblicazione:
Marzo 2014
cell.: +39 348 0342354, email: [email protected]
© 2014 RSPB e LIPU BirdLife
Citazione consigliata: R.C. Knight e P.C. Haddon, 1983, A GUIDE TO LITTLE TERN CONSERVATION,
traduzione italiana del 2014 a cura di F. Antinori e A. Luchetta
Indice
Premessa all’edizione italiana
Prefazione all’edizione italiana
Indice del libro tradotto
1.
Introduzione
2.
La protezione del fraticello per legge
3.
Come usare questa guida
4. Il futuro
5. Ringraziamenti
Sezione 1
-
Il fraticello: Aspetti di biologia generali
15
Sezione 2
-
Creare la documentazione
22
Sezione 3
-
Il disturbo antropico e la sorveglianza
30
Sezione 4
-
Gli allagamenti da alta marea
42
Sezione 5
-
Gli effetti del cattivo tempo
56
Sezione 6
- Varie tecniche di gestione
60
Sezione 7
-
I predatori
64
Sezione 8
-
Le malattie e i residui tossici
93
Appendice A - L' inanellamento
94
Appendice B - Finanziamenti, risorse e manodopera
per i progetti di conservazione e
le riserve naturali
Appendice C - Le organizzazioni per la conservazione,
le loro sigle e indirizzi
103
107
Premessa all’edizione italiana
Nel 1983, la Royal Society for the Protection of Birds (RSPB), partner britannico di BirdLife International, preoccupata per la conservazione del fraticello Sternula albifrons
pubblicava una dettagliata guida alla gestione della specie con soluzioni tecniche sagge e all’avanguardia. In quel
intorno alle 6000 coppie, circa il 30% dell’intera regione paleartica occidentale (dati del 1983-84). Dal 1990,
però, è iniziato un preoccupante declino della specie su scala europea, particolarmente marcato per quello che
costituisce la roccaforte principale per questa elegantissima specie ma, come sappiamo, anche in questa regione
non mancano i problemi e le minacce. Con grande costanza e caparbietà la Delegazione LIPU di Venezia, da
conservazione della biodiversità, e delle specie ornitiche in particolare, è fatta di costanza, creatività, capacità di
BirdLife International consente di aver accesso ad un patrimonio inestimabile di conoscenze, idee, soluzioni. Ed è
guida dell’RSPB. Ne colpisce l’attualità e la lungimiranza. La sua traduzione, ad opera della sezione LIPU di Venezia,
vuole essere un omaggio alla forza delle idee buone, quelle che durano, e un auspicio per il futuro del fraticello.
L’impegno che tutti dobbiamo assumerci è quello di riportare la specie in uno stato favorevole di conservazione,
così come richiesto dalla Direttiva Uccelli.
Claudio Celada
Direttore conservazione LIPU /Birdlife
Prefazione all’edizione italiana
Agli inizi degli anni ’80, sulla spiaggia di Ca’ Roman, alcuni soci della Sezione LIPU di Venezia scoprirono l’esistenza
larono i primi sopralluoghi, era seriamente minacciata dal crescente uso turistico-balneare dell’arenile.
Le azioni a tutela di queste specie, avviate in quel lontano periodo, furono estese, un decennio più tardi, anche
alle altre più piccole colonie presenti sul litorale del Lido. Queste azioni con alterne vicende, dovute ai sopravvenuti cambiamenti ambientali e ai rapporti altalenanti e non sempre facili con l’Amministrazione comunale, sono
nostra Sezione.
Una parte considerevole degli sforzi da essa sostenuti si è concentrata nelle tipiche azioni sul campo: monitoraggi,
sorveglianza, informazione, realizzazione di recinzioni e sperimentazione d’avanguardia di tecniche antipredatorie.
zate ad un pubblico più ampio), la stampa di depliant e libri.
E’ in quest’ultimo contesto che s’inserisce questa traduzione della “Guida per la conservazione del fraticello”
frutto, nell’ormai lontano 1983, della collaborazione tra RSPB e WWF.
Può sembrare curioso pubblicare oggi un testo così datato. In realtà la Guida, grazie alla sua impalcatura rigorosaattualissima e costituisce un insuperato modello di divulgazione ambientale.
Rimane, tuttavia, intatto il suo ricchissimo e utilissimo compendio di dati e informazioni sull’etologia di questa
specie e sugli interventi attuati a sua tutela.
Abbiamo cercato di realizzare una traduzione il più fedele possibile al testo originale e ridotto al minimo indispensabile le note redazionali.
Abbiamo scelto, invece del tradizionale supporto cartaceo, quello digitale che, oltre a non comportare oneri eco-
La traduzione della Guida, nelle nostre intenzioni, costituisce il primo, fondamentale passo di un progetto più
ampio, aperto ai contributi di tutti gli appassionati a questa materia, dove troveranno spazio monitoraggi, aggiorBuona lettura.
Federico Antinori
Alvise Luchetta
LIPU Birdlife Sezione di Venezia
Dicembre 2013
Fraticello
Introduzione
Questa guida è stata pensata per fornire un aiuto all’attività di conservazione del fraticello. Mira a raccogliere
tutte le informazioni disponibili per la tutela di questa specie in Gran Bretagna. Vari aspetti delle informazioni
descritte in queste pagine potrebbero essere pertinenti anche in altre aree di tutela ambientale.
Timori per il futuro del fraticello in Gran Bretagna hanno portato alla sua inclusione nella categoria 1 (Schedule
del 1981. In aggiunta a queste tutele, sono stati impiegati considerevoli sforzi e somme di denaro in vari progetti
mirati alla conservazione di questa specie.
Incoraggiante è che la popolazione di fraticelli in Gran Bretagna e Irlanda sembra abbia avuto un incremento negli
anni recenti con 2100 coppie che si riproducono nei siti protetti.
Tuttavia, la continua diminuzione di questi siti (-30% circa negli ultimi venti anni) ha portato la popolazione a
concentrarsi in aree più ristrette e ad essere, quindi, più vulnerabile.
I conservazionisti devono continuare a lavorare insieme per tutelare i siti di riproduzione rimanenti e sostenere
le colonie riproduttive sane. Dobbiamo aumentare le nostre conoscenze su questi uccelli e cercare un metodo
per valutare il livello di riproduzione necessaria al mantenimento di una popolazione stabile.
Attraverso questo lavoro cercheremo di tutelare il fraticello e di rendere il pubblico consapevole dell’importanza
della sua conservazione. In certi siti una colonia di fraticelli può essere di grande importanza nell’attirare l’interesse e il sostegno richiesto per mantenere lo status quo e la futura prosperità di un’intera riserva naturale.
La conservazione del fraticello potrebbe comportare la protezione del sito dal disturbo antropico, dai raccoglitori di uova, dai predatori e dal danno causato dalle alte maree e richiederà certamente altre ricerche. In questa
guida che, in larga misura, è una compilazione delle informazioni raccolte dai sorveglianti dei siti del fraticello in
tutta la Gran Bretagna, sono descritte tutte queste tecniche e altre ancora.
Le richieste di collaborazione per la realizzazione della guida risalgono ad un convegno sul fraticello organizzato
dalla RSPB nel 1980. Naturalmente, un convegno raggiunge solo una minima parte della popolazione. E’ stato,
tuttavia, ben seguito e ha dato un inizio incoraggiante a questo progetto di più vasta portata.
Abbiamo imparato molto dalla stesura di questa guida e ci auguriamo che tutti coloro che la adopereranno impareranno nello stesso modo e la troveranno interessante e utile.
Pam Haddon e Richard Knight
1 Coastguard Cottages,
Rye Harbour,
Rye, East Sussex, TN31 7TS
Primavera 1983
11
Sternula albifrons
La protezione per legge del fraticello
Con poche eccezioni, tutti gli uccelli selvatici, i loro nidi e le loro uova, sono protetti dalla legge nella prima Parte
del Wildlife and Countryside Act 1981.
Il fraticello è un uccello incluso nella Schedule One (categoria 1 della Wildlife and Contryside Act 1981) e come
turare un fraticello, danneggiarne o distruggerne il nido mentre è in uso, portare via o distruggere le uova.
E’ un reato disturbare intenzionalmente un fraticello mentre costruisce il nido, cova o si trova vicino un nido
contenente uova o piccoli. E’ un reato disturbarne intenzionalmente i piccoli e/o sottrarne le uova.
Queste regole valgono, ovviamente, anche per ogni visitatore del sito di riproduzione.
o conservativo, a meno di essere in possesso di una licenza, le cui condizioni devono, comunque, essere rispettate.
Le licenze possono essere ottenute chiedendo l’apposito modulo al Nature Conservancy Council - Licensing
Section, 19-20 Belgrave Square, London. Nel modulo si devono dichiarare le ragioni per cui sarà arrecato il disturbo, lo scopo delle attività proposte e inoltre si devono fornire i nomi di due garanti.
Per ulteriori informazioni riguardo la legge, ai fraticelli e agli altri uccelli selvatici vedi sezione 3.4.C.
Come usare questa guida
La Guida è divisa in otto sezioni. Ognuna tratta un diverso aspetto della conservazione del fraticello. Ci sono, inol-
Non c’è nella guida un indice di rimando, ma dove necessario, le diverse sezioni iniziano con una lista dei contenuti i quali insieme all’indice principale, con la dovuta numerazione, dovrebbero permettere un facile accesso
all’informazione desiderata.
Abbiamo cercato di concentrarci sugli aspetti pratici della conservazione del fraticello includendo il più possibile
le informazioni fondamentali. Per eventuali approfondimenti, sono state incluse anche le fonti dei consigli dati. Gli
autori, inoltre, sono disponibili a rispondere ad altre richieste.
Durante la stesura di questa guida è stata fatta una lista di tutti i siti del fraticello conosciuti con i nomi e gli indirizzi dei loro sorveglianti e dei comitati direttivi. Questa lista non sarà pubblicata, ma se qualcuno desiderasse con-
12
Fraticello
Il futuro
Con l’arrivo di nuove scoperte e la disponibilità di ulteriori informazioni, verranno aggiornate alcune sezioni della
guida.
celli oppure se qualcuno avesse delle domande da fare o richieste, si prega di contattare: Little Tern Conservation
Guide, c/o Species Protection Department, RSPB, The Lodge, Sandy, Bedfordshire.
13
Sternula albifrons
Ringraziamenti
Gli autori desiderano ringraziare tutti coloro che hanno collaborato a rendere possibile la pubblicazione di questa
-
Nature Reserve, più tutti quelli che sostengono queste associazioni e i soci del Sussex Ornithological Society.
14
Fraticello
Sezione 1
Il fraticello Sterna albifrons
biologia generale
Sternula albifrons N.d.R.) - aspetti di
Introduzione
Questa sezione tratta principalmente dell’informazione biologica che potrebbe essere rilevante nella gestione
delle colonie di fraticelli. Una grande quantità di informazioni riguardanti il fraticello è già stata pubblicata ed è
Contenuto
L’habitat, l’alimentazione, il corteggiamento, la costruzione del nido, la deposizione delle uova, l’incubazione, la
schiusa, i pulcini, i movimenti dei pulcini e la loro reazione al pericolo, l’alimentazione dei piccoli e il loro sviluppo.
Sappiamo che il fraticello può riprodursi all’età di 2 anni, ma non possiamo nemmeno escludere la possibilità che
già ad un anno abbia questa capacità.
Il fraticello di un anno, ovvero alla sua prima estate, potrebbe non essere facilmente distinguibile dall’adulto. Tuttavia, esemplari della stessa età potrebbero presentare le tre primarie esterne di color nerastro e le copritrici
inferiori di un grigio-azzurro smorto (Witherby et al., 1941).
FIG 1.1
Fraticello
15
Sternula albifrons
L’habitat
nel terreno, si trova di solito in zone, dove la dimensione media dei ciottoli non supera mai quella delle uova che
saranno deposte. Normalmente i siti si trovano di solito entro 150 metri da dove arriva la marea e molto spesso
formano delle sub-colonie.
L’alimentazione
Il fraticello preferisce pescare in acque poco profonde. Cerca nelle pozze di acqua bassa e nei rigagnoli che rimangono sulla spiaggia quando la marea si ritira e durante l’alta marea pesca vicinissimo alla riva.
Le prede consistono in piccoli pesci come lo spratto (Sprattus sprattus), giovani platesse o sogliole (Pleuronectidae), l’anguilla di sabbia (Ammodytes tobianus), crostacei - gamberetti (Natantia) e gli anellidi.
Il corteggiamento
Il fraticello arriva in Gran Bretagna dalla metà di aprile e inizia presto a fare voli di corteggiamento e ad offrire
pesci al potenziale partner.
I voli possono essere d’inseguimento (quando gli uccelli volano bassi e veloci), o di competizione, di natura
aggressiva (quando due uccelli cercano di guadagnare altezza l’uno sopra l’altro), una specie d’inseguimento ad
alta quota. Questi voli veloci possono poi tramutarsi in planate, quando due uccelli, presumibilmente una coppia,
scendono planando, con uno che vola leggermente sopra e dietro l’altro, e il tutto termina con un volo lento ed
esagerati ed esitanti battiti d’ala. Tali voli di esibizione sono di solito accompagnati da un gran vociare. Lo scopo
e Woodfall, 1979)
L’offerta di cibo durante il corteggiamento, in altre parole quando il maschio presenta un pesce alla femmina,
è spesso preceduta da un volo di corteggiamento e potrebbe terminare con una lunga esibizione a terra e un
tentativo di accoppiamento. Il maschio si avvicina alla femmina agitando il pesce ed emettendo dei versi. Questo
Mentre il maschio le monta sopra e procede all’accoppiamento la femmina rivolge la testa indietro e prende il
pesce. Dopo l’accoppiamento e spesso quando avviene solo la presentazione del pesce, tutte e due gli uccelli, o
qualche volta soltanto il maschio, si allungano in avanti con il becco puntato in alto in modo caratteristico prima
di alzarsi in volo.
La preparazione del nido
Entrambi gli adulti prendono parte alla scelta del sito per il nido e scavano varie buchette prima di scegliere la
più che una piccola depressione nel terreno, delle volte disadorna, altre completata con l’aggiunta di sassolini,
maggio e le prime uova deposte di seguito.
16
Fraticello
La deposizione delle uova
Vengono deposte due o tre uova, occasionalmente soltanto una, in giorni alterni. L’incubazione vera e propria
inizia dopo la deposizione dell’ultimo uovo.
Le uova sono di color grigiastro, oppure danno sull’azzurrino o marroncino con macchie nerastre o marrone
La maggioranza dei fraticelli completa la prima nidiata entro la metà di giugno, ma non è insolito vedere un nuovo
risultato della perdita della prima covata. Di solito, comunque, gli uccelli che perdono i loro pulcini non depongono di nuovo. L’ultima data registrata per un inizio di covata, conclusasi poi con successo, è stata il 9 luglio a Rye
Harbour.
In Gran Bretagna la stagione riproduttiva va da metà maggio a metà agosto con la partenza dal Paese entro i
primi di settembre.
L’incubazione
Si conoscono esempi di uccelli che continuano a covare uova non fertili sino a 45 giorni.
Entrambi i genitori partecipano alla cova (la femmina in misura maggiore nei primi e negli ultimi giorni). Il madi cambio.
La schiusa
I pulcini di una covata nascono normalmente entro le 24 ore, ma delle volte il periodo fra ciascuna schiusa risulta
più lungo. Contrariamente a quello che viene spesso detto, i pulcini non lasciano il nido, a meno che non vengono
Dapprima, mentre la femmina copre la nidiata, è il maschio a portare dei piccolissimi pesci, ma dopo un paio di
giorni entrambi i genitori condividono i compiti dell’alimentazione e della cova.
I pulcini sono coperti da una sottile lanugine color sabbia/camoscio con chiazze che variano dal marrone scuro
al nero nella parte superiore e con la parte inferiore del corpo bianca. Ci possono essere delle variazioni nel
colore della lanugine con alcuni pulcini visibilmente più scuri. Il dente bianco del guscio sparisce verso il quinto
Movimento dei pulcini e la loro reazione al pericolo
Una volta che i pulcini hanno raggiunto qualche giorno di vita, i genitori possono formare dei nuovi nidi lontani
da quello originale per poterli meglio covare e riparare. I pulcini stessi, inoltre, cercheranno riparo dal vento, dalla
pioggia e dalle tempeste di sabbia nascondendosi dietro la vegetazione disponibile o il materiale spiaggiato che
si trova nelle vicinanze dei nidi.
17
Sternula albifrons
FIG 1.2
Covata tipica
FIG 1.3
Pulcino
18
Fraticello
La reazione dei pulcini al pericolo, se non sono troppo giovani o non sono ancora in grado di volare, è quella di
fuggire o di nascondersi e il loro piumaggio, a volte, serve a mimetizzarli. Più giorni hanno, più lontano correranno.
A Rye Harbour furono visti pulcini di 2 settimane di età spostarsi di 100 m e, passato il pericolo, ritornare al loro
territorio originale. I pulcini che per sbaglio entrano nel territorio di un’altra coppia sono attaccati.
arrivare a una zona paludosa con adeguato riparo (Davies, 1981). A Rye Harbour, in due anni successivi, gli ultimi
pulcini della stagione, non ancora capaci di volare, furono spostati di mezzo miglio attraverso dislivelli ciottolosi e
poi obbligati a nuotare per 50 m per raggiungere la sicurezza di un’isola.
La reazione dei genitori varia a seconda del tipo di minaccia. Le reazioni alle specie predatrici sono descritte in
Sezione 7.2.3., mentre gli intrusi innocui, per esempio la lepre del Capo (Lepus capensis), la starna (Perdix perdix),
le varie pernici (Alectoris), la tortora (Streptopelia turtur), il merlo (Turdus merula) ecc. sono furiosamente e rumoL’alimentazione dei pulcini
offerto.
19
Sternula albifrons
FIG 1.4
Pulcino di 10-14 giorni
FIG 1.5
Pulcino di 28 giorni circa
pronto per l’involo
20
Fraticello
Lo sviluppo dei pulcini
La crescita dei pulcini avviene in due stadi: nel primo periodo, che dura 10-14 giorni, il loro peso quadruplica, la
seconda fase la crescita corporale rallenta per cedere il passo alla crescita delle penne alari (Davies,1981).
I pulcini compiono i primi tentativi di volo verso i 18 giorni di età e intorno ai 28 giorni sono in grado di manteQuesta tabella di crescita dipende totalmente dalla quantità di cibo disponibile. La mancanza di cibo può rallentare molto la crescita e portare alla morte per fame i pulcini più piccoli. La mancanza di cibo, inoltre, è la causa della
differenza di misura corporale fra pulcini della stessa nidiata, fatto che porta spesso alla morte del più piccolo.
I genitori continuano a portare da mangiare ai piccoli per almeno 3-4 settimane dopo che hanno imparato a vosono nati per 5-6 settimane dopo aver imparato a volare, altre volte si allontanano entro pochi giorni.
21
Sternula albifrons
Sezione 2
Creare la documentazione
Contenuto
Introduzione
2.1. Fattori ambientali
1.1. L’uso del suolo, proprietà e fattori umani
1.2. La descrizione del sito di riproduzione
1.3. Il tempo
2.2. Le specie
2.1. I fraticelli
2.2. Le specie associate
2.3. Le specie predatrici
2.3.
L’organizzazione del lavoro
2.4.
Il materiale necessario alla documentazione
Introduzione
La raccolta e archiviazione dei dati è parte essenziale di un qualsiasi progetto di conservazione. Attraverso la
documentazione si dovrebbe mirare a ottenere un’ampia conoscenza sulle specie, che sia immediatamente disponibile per interventi futuri.
La documentazione dovrebbe essere il più possibile dettagliata e accurata. Deve essere presentata in modo
chiaro usando metodi standard. Le piantine, particolarmente quelle a larga scala, sono essenziali per indicare
dettagliatamente i siti usati dal fraticello.
Il benessere del fraticello è di primaria importanza durante la fase di documentazione. L’ingresso nella colonia con
relativo disturbo deve essere contemplato solo quando assolutamente necessario (vedi capitolo Introduzione
per gli appunti sulle licenze necessarie).
Idealmente dovrebbe essere raccolta quanta più informazione possibile su ogni aspetto della specie e sul suo
ambiente. In pratica il grado di documentazione raggiunto dipende da ciascun individuo e dal tempo che ha a
disposizione.
I dati raccolti in questa sezione sono di provata utilità.
Un Reserves Recording Scheme (Progetto per la documentazione delle Riserve) è stato istituito dal Biological
Records Centre in collaborazione con il Nature Conservancy Council. Chi desidera ricevere il libretto che spiega
il progetto può scrivere a B.R.C., Institute of Terrestrial Ecology, Bangor Research Station, Penrhos Road, Bangor,
22
Fraticello
2.1. Fattori ambientali
2.1.1. L’uso del suolo, la proprietà e i fattori umani
Fate una pianta della zona circostante riportando com’è usato il suolo e i vari habitat presenti. Siate sicuri di
di telefono.
Prendete nota di qualsiasi cambiamento, di proprietà, dell’uso del suolo, degli habitat, delle pratiche agricole e
delle attività ricreative. Prendete nota inoltre di qualsiasi impatto antropico presente nella zona come visitatori,
intrusi, vandali ecc.
2.1.2. La descrizione del sito di riproduzione
Dove l’habitat è soggetto a cambiamenti dovuti a condizioni ambientali, può essere utile tracciarne annualmente
gamenti.
- una sequenza di foto prese dai medesimi luoghi ogni anno con uguale vista e angolazione (una puntazione
segnata da qualche caratteristica permanente).
- Si potrebbero forse ottenere delle copie di foto aeree fatte dalla locale amministrazione per le acque, la piani-
utile per lo studio della distribuzione dei nidi nei diversi livelli e per predire quali nidi sarebbero stati a rischio
Procedura: Fu segnata, dentro il sito, una linea di riferimento su un posto “datum” (in agrimensura e geodetica è
dal quale furono calcolati tutti gli altri livelli.
Per fare una mappa isometrica dell’area caratterizzata dai ciottoli, un secondo palo di riferimento (datum post)
fu posto sul bordo della stessa area, dove sarebbero arrivati i diversi livelli delle maree, e segnato a intervalli di
10 cm. Poi, quando il mare è calmo e quando l’acqua dell’alta marea, poco mobile, raggiungeva uno dei segni di
(Plane Tabling). Questa procedura fu poi ripetuta per altri livelli di 10 cm compilando così una mappa isometrica
Un “Occasional Bulletin” molto utile che spiega per intero la procedura di livellazione è disponibile dal Reserves
Department del RSPB.
23
Sternula albifrons
FIG 2.1
24
dune
zona di
accrescimento
zona tradizionale
palude
cordone
capanno di
avvistamento
nuovo dislivello
battigia
metri
Mappa isometrica della striscia di terra (lido ) fatta di ciottoli a Titchwell, 1977
Fraticello
La vegetazione
Bisogna catalogare ogni specie di pianta presente nel sito e rilevare la distribuzione delle specie più caratteristiche.
Dove esiste un pericolo d’invasione da parte di alcune piante, si consiglia di monitorare la densità della vegetazione, particolarmente se messa in correlazione con l’ubicazione dei nidi. (vedi sezione 6.1.) In questo modo sarà
possibile prevedere in anticipo la necessità di un eventuale controllo della vegetazione.
Botanici locali, collegi e università potrebbero mostrarsi pronti a offrire il loro aiuto per tale catalogazione.
Questo lavoro, comunque, va fatto prima o dopo la stagione riproduttiva per evitare qualsiasi disturbo agli uccelli.
2.1.3. Il tempo
Si dovrebbe tenere un registro giornaliero che descrive le condizioni climatiche e le varie misurazioni devono
che documenta i fattori climatici, disposto a fornire copia dei loro dati. L’orario delle maree della zona fornisce
un essenziale contributo alla documentazione.
Qualsiasi informazione ottenuta dalla documentazione dettagliata, registrata giorno per giorno, può essere riprodotta in forma d’istogramma o di diagramma e sarà utile per confrontare, anno dopo anno, le condizioni
climatiche e la riuscita della riproduzione.
La temperatura
La temperatura dell’aria, minima e massima, va presa quotidianamente usando un termometro in una posizione
di ventilazione libera senza l’esposizione ai raggi diretti del sole.
La pioggia
La pioggia viene misurata quotidianamente usando un pluviometro.
I set di pluviometri completi o pluviometri ad imbuto di plastica della misura corrispondente, cioè 100 mm di
diametro, possono esser comprati nei negozi di ferramenta o di giardinaggio.
La posizione ideale per sistemare un pluviometro è 30 cm sopra il livello del suolo, in luogo ampio e aperto.
La copertura nuvolosa
La copertura nuvolosa deve essere stimata in ottavi, per esempio 3/8, 8/8 ecc. e i cambiamenti principali dovranno essere registrati quotidianamente.
25
Sternula albifrons
Il vento
La velocità del vento può essere misurata accuratamente usando un anemometro oppure può essere stimata
secondo la scala di Beaufort:
Forza del
vento
Descrizione
Effetti
0
1
Calmo
Bava di vento
Il fumo sale verticalmente
La direzione del vento è indicata dalla nuvola del fumo e non dall’indicatore del
vento.
2
3
4
Brezza leggera
Brezza tesa
Vento moderato
Foglie e rami più piccoli in movimento costante.
rami piccoli si agitano.
5
6
7
8
9
10
11-12
Vento teso
Vento fresco
-
Vento forte
Burrasca
I ramoscelli vengono strappati dagli alberi, impossibile camminare contro vento.
Burrasca forte
Leggeri danni alle strutture con tegole e camini asportati
Tempesta
Rara nell’entroterra. Sradicamento degli alberi e considerevoli danni strutturali.
Tempesta violenta e
Avvenimenti rari. Danni ingenti e estesi.
uragano
2.2 Le specie
2.2.1. Il fraticello
L’informazione di base che dovrà essere registrata è la seguente:
e degli individui non intenti a riprodursi.
- il numero delle coppie intente a riprodursi
- il numero dei tentativi - idealmente per ogni tentativo si dovrebbe tracciare l’ubicazione del nido e annotare la
data dell’inizio dell’incubazione.
comprende gli spostamenti dal nido, il comportamento, lo sviluppo e il numero di giovani che arrivano a involarsi.
- se un tentativo fallisce, la data del fallimento - se conosciuta - la causa, per esempio l’abbandono, l’allagamento
dovuto all’alta marea, la sottrazione delle uova, la predazione, il cattivo tempo ecc. Bisogna, inoltre, annotare se la
causa è nota con certezza, oppure si tratta di una supposizione.
- se si compie un’incursione dentro la colonia, può essere documentato il numero delle uova deposte.
26
Fraticello
FIG 2.2
Fogli per la documentazione
Legenda:
uccello in cova
numero di immaturi visti
numero di uova, se conosciuto
data del primo giovane pronto al volo
data della schiusa
numero di giovani presenti
27
Sternula albifrons
tidiane di tutti i nidi di una colonia.
Le ulteriori informazioni che si potrebbero raccogliere sul comportamento, le abitudini nutrizionali e i fattori di
l’istituzione di un dettagliato programma di registrazione delle stesse informazioni.
2.2.2. Le specie associate
prendete nota del loro complessivo successo riproduttivo. Ci potrebbero essere per esempio il corriere grosso
(Charadrius hiaticula), la beccaccia di mare (Haematopus ostralegus), la pavoncella (Vanellus vanellus), la pettegola
(Tringa totanus)…
Registrate l’informazione come per il fraticello: il numero di coppie che si stanno riproducendo, il livello di successo, i motivi di un qualunque insuccesso.
2.2.3. Le specie predatrici
E’ necessario monitorare tutte le specie potenzialmente predatrici presenti nelle vicinanze del sito. Per esempio:
la volpe (Vulpes vulpes), l’ermellino (Mustela erminea), la donnola (Mustela nivalis), il visone (Mustela vison), il ratto
(Rattus norvegicus), il gatto (Felis spp.), i corvi (Corvus spp
Strix, Asio), i gabbiani (Larus spp), il gheppio (Falco
tinnunculus). Questo monitoraggio potrebbe comportare delle osservazioni notturne.
Se all’interno del sito o dai proprietari adiacenti al sito, sono attuati sistemi di controllo dei predatori, si dovrebbe tenere un apposito registro annotando l’entità del controllo usato, quanti predatori di ogni specie sono stati
rimossi e l’effetto risultante sui fraticelli.
2.3. L’organizzazione del lavoro
Tenete un resoconto dettagliato di tutti gli interventi gestionali realizzati nel sito e gli effetti prodotti da tale lavomarea, il salvataggio dei nidi, il controllo della vegetazione…
2.4. Il materiale necessario per la documentazione
Il materiale elencato sotto dovrà essere raccolto prima che inizi la stagione riproduttiva.
Nei siti dove è impiegato un sorvegliante ingaggiato solo per il breve periodo estivo, che magari non conosce
la zona, i responsabili del sito dovrebbero assicurarsi che tutto il materiale necessario sia pronto per l’arrivo del
sorvegliante.
a)
Cartine - Ordnance Survey standard (O.S.) della zona, scale 1:50000 e 1:25000
- numerose mappe del sito a larga scala in cui registrare dati dettagliati delle specie
- cartine che indicano come la terra è utilizzata, l’habitat e le zone di proprietà.
c)
d)
Orario delle maree della zona
Taccuino per annotazioni.
28
Fraticello
e)
f)
Binocolo (essenziale) e cannocchiale (consigliabile).
La documentazione sul sito degli anni precedenti.
terrieri, gli aiutanti volontari ecc.
h) Una copia della Guida alla Conservazione del fraticello.
Può essere di grande utilità creare un orario di lavoro e se saranno coinvolti parecchi volontari nelle attività,
anche una lista di istruzioni scritta in modo chiaro in modo che la documentazione raccolta risulti standardizzata.
Le cartine dell’Ordnance Survey sono di tanti tipi e scale e sono disponibili a tutti in Gran Bretagna. Un catalogo
delle cartine può essere ottenuto (gratis) scrivendo a Information and Public Enquiries, Ordnance Survey
I dipartimenti di progettazione del consiglio di contea e gli ecologisti di contea usano fotocopie delle carte su
scala grande e forse potrebbero essere persuasi a prestarle per una causa cosi meritevole.
In alternativa è possibile mettere in scala le proprie cartine annotate e contrassegnarle con i punti di riferimento
che ritenete utili. Copie delle stesse possono essere adoperate per la documentazione dettagliata dei siti usati
29
Sternula albifrons
Sezione 3
Disturbo antropico e sorveglianza
Contenuto
3.1.
Distruzione dei siti di riproduzione
3.2.
2.1.
2.2.
2.3.
Disturbo recato ai siti di riproduzione
La recinzione e i cartelli indicatori
Sorveglianza e relazioni pubbliche
Sorveglianti volontari
3.3.
3.1.
3.2.
3.3.
Disturbo intenzionale ai fraticelli
Intermediazione della polizia
Gli intrusi
I raccoglitori di uova
3.4.
4.1.
4.2.
4.3.
La legge
L’intrusione
L’accesso e la proprietà delle spiagge
I fraticelli e la legge
3.1. La distruzione dei siti di riproduzione
Nel passato alcuni siti di riproduzione sono stati distrutti per cause assai diverse fra loro: dalla costruzione di
centrali nucleari ai parcheggi per caravan.
Se dovesse essere presentata una richiesta per il rilascio di licenza edilizia che potrebbe minacciare un sito,
bisogna entrare in azione velocemente. Esiste sempre un periodo limitato entro il quale possono essere fatte
della propria regione oppure il responsabile regionale del Trust Naturalistico della Contea o, se presente presso
la vostra contea, l’ecologista che lavora con il Consiglio di Contea.
Il porticciolo di Rye LNR (Local Nature Reserve – Riserva Naturale Locale) ha subito diverse minacce di sviluppo
e l’iter da seguire per contrastare queste minacce, acquisito grazie a questa esperienza, è ottenibile dagli autori
della Guida.
3.2. Disturbo recato ai siti di riproduzione
Il disturbo antropico è causato da diverse attività ricreative e da persone ignare dell’esistenza dei fraticelli.
I metodi principali per prevenire o almeno ridurre questo tipo di disturbo sono la recinzione, i cartelli esplicativi
e la sorveglianza della zona.
30
Fraticello
Regolamenti municipali
Questi possono portare degli ulteriori vantaggi per la protezione di un sito e dovrebbero essere esposti all’ingresso dell’area interessata.
I regolamenti municipali possono già esistere per alcuni siti. Nuovi regolamenti possono essere redatti per proteggere altri siti, specialmente se vengono dichiarati riserve naturali. Ogni nuovo regolamento municipale deve
essere redatto dal Consiglio di Contea e poi confermato dal Segretario di Stato per l’Ambiente. Questo iter
richiede tempo, ma una volta operanti, questi regolamenti possono essere usati per controllare l’intrusione, il
bracconaggio, la caccia, il campeggio e l’ingresso dei veicoli.
3.2.1. Recinzione o cartelli esplicativi
La recinzione e i cartelli esplicativi sono usati in circa il 70% dei siti con fraticelli e il successo, che senza dubbio
hanno ottenuto nel ridurre il disturbo casuale recato dagli esseri umani, suggerisce il loro uso ovunque.
supporto di un sorvegliante. Queste difese di solito vengono erette soltanto per il periodo di riproduzione dei
fraticelli. I vantaggi di questi sistemi sono:
- Il deterioramento della recinzione e dei cartelli dovuto al cattivo tempo è ridotto.
- L’accesso in spiaggia al pubblico non viene negato per più del tempo necessario.
- La recinzione può essere adattata per un altro sito l’anno seguente.
Bisogna sempre concedere un’ampia zona cuscinetto fra la recinzione e l’area dei nidi.
Esempi:
a) RYE HARBOUR LNR, EAST SUSSEX
La recinzione, su terreno di proprietà privata, è permanente e offre protezione dal disturbo antropico alla fauna
per tutto l’anno permettendo anche l’accesso alla battigia da parte del pubblico.
I pali per la recinzione:
I cartelli per gli avvisi:
Sono posti su pali separati da quelli della recinzione stessa e posizionati al suo interno a intervalli di 50 metri.
Sono realizzati in compensato 10 mm, con caratteristiche per l’esterno, misurano 40x40 cm e sono resistenti alle
intemperie grazie ad alcune mani d’impregnante per legno, una mano di fondo e poi, per ultima, si applica una pittura bianca lucida. Cura particolare è stata adottata nel lisciare i bordi vulnerabili per assicurare una buona tenuta.
31
Sternula albifrons
I pali per i cartelli:
Sono di castagno e alti 1,7 metri. Su ciascuno palo sono state inserite ed inchiodate due asticelle dove vengono
inoltre, l’uso di viti zincate o di ottone che possono essere più facilmente sostituite. (Fig. 3.1.a.) Un pezzo di legno
sradicamento del palo.
Gli avvisi:
Stampati in nero su carta bianca, con magari il simbolo della riserva, non costano molto. (Fig. 3.1.b.)
Un avviso nuovo viene incollato al cartello ogni primavera. La colla migliore è di tipo solubile in acqua ma impermeabile quando si asciuga, per esempio la Ness Snythabond, adesivo universale o la colla, Unibond pva. In
avvisi di carta, facilmente sostituibili, considerato che spesso i cartelli sono oggetto di vandalismi.
FIG 3.1
Riserva protetta
Si prega di
non entrare
32
Fraticello
B) CHESIL BEACH, DORSET
I pali della recinzione:
Sono di legno e rimangono al loro posto tutto l’anno.
I cartelli:
to attraverso 2 paia di fori creati col trapano in alto e sul fondo di ciascun cartello, in modo che possano essere
(Fig.3.2.)
Gli avvisi:
Stampati in nero su carta bianca (15x23 cm) e incollati ai cartelli con una colla resistente. Quando la colla è
asciutta viene applicata una mano di vernice chiara. Questo sistema viene giudicato soddisfacente e a basso costo.
FIG 3.2
attraverso l’avviso e
avvolto intorno al palo
33
Sternula albifrons
C) LE SPIAGGE DI FORVIE NNR (NATIONAL NATURE RESERVE - RISERVA NATURALE NAZIONALE)
ABERDEENSHIRE, SCOTLAND
I pali della recinzione:
Qui i pali sono tubi di plastica neri. Hanno il vantaggio di rimanere al loro posto, nonostante le alte maree occasionali e sono anche facilmente riparabili. Sono molto leggeri da portare, una caratteristica utile se il sito dovesse
distare dall’accesso per le auto e, inoltre, possono, facilmente, essere piantati nella sabbia. (Fig. 3.3.a.). Se dovessero
mente si può usare una vanga per facilitare l’operazione.
Questo tipo di tubature (Class B, tubatura PVC, lunga1.5 m x 80 mm di diametro) può essere trovata presso un
qualsiasi fornitore di materiali per l’edilizia.
Gli avvisi:
Sono piccoli, di plastica, con l’adesivo sul retro e sono attaccati alla sommità di ciascun tubo. Questi avvisi, designati dalla Countryside Commission hanno la dicitura rossa su sfondo bianco. Di solito rimangono intatti sui loro
D) THE SWALE NNR, KENT
La ricerca ha indicato che i cartelli che si armonizzano con i loro dintorni sono meno soggetti al vandalismo. Sulla
base di questi criteri, nel sito non si usa alcun tipo di recinzione ma ai visitatori è richiesto di tenersi dalla parte
esterna di una serie di pali corti (0.5 m) di color giallo pallido. Sembra che questa sistema funzioni adeguatamente.
E) I SITI DELLE ISOLE
In questi luoghi, dove il pericolo viene o dalla gente che arriva in barca o da coloro che passano a guado quando
la marea è bassa, si usano solo cartelli con gli avvisi. Anche se non completamente soddisfacente è sempre meglio
mantenere questi cartelli. Di recente, al termine della stagione di riproduzione sull’isola dei fraticelli, nel porto
di Langstone, l’eliminazione del cartello con la scritta “tenersi lontano” ha visto un immediato incremento degli
sbarchi.
A Colne Point in Essex, è stata realizzata una migliore cooperazione con le persone che utilizzano le barche
indirizzandoli verso un’area alternativa per mezzo di avvisi esplicativi e frecce rosse.
La dicitura degli avvisi:
Al convegno RSBP sui fraticelli del 1980 l’opinione generale fu che fosse preferibile utilizzare il termine “uccelli
l’idea di evidenziare come il disturbo agli uccelli durante il periodo di riproduzione costituisca un reato - un utile
aiuto quando si ha da fare con gli intrusi e i raccoglitori di uova.
34
Fraticello
FIG 3.3
Tubo in plastica vuoto
Livello del suolo
Avviso in plastica con il retro aderente
Terreni di riproduzione del fraticello
Si prega di non entrare e
di non disturbare
35
Sternula albifrons
Gli avvisi devono essere facili da leggere e capire, brevi e scritti con un linguaggio garbato. Gli avvisi, che danno
una breve spiegazione e quindi un messaggio positivo, funzionano meglio di quelli che proibiscono soltanto. Per
offrire un’ulteriore informazione a visitatori, uno o più avvisi più dettagliati possono essere sistemati in punti
strategici vicino al sito.
E’ risaputo quanto sia importante l’aspetto di un sito all’occhio del pubblico. Una linea irregolare, dei pali mal
sarà trattato con disprezzo. Dedicare un po’ di tempo in più per creare un sito curato e ben tenuto, gli farà guadagnare il rispetto che merita.
Alcune pubblicazioni utili:
“Construction and Design of Signs.”
“Information Signs dor the Countryside.”
“The construction and design of signs in the Countryside”
3.2.2. Sorveglianza e relazioni pubbliche
Una zona chiaramente recintata con cartelli troppo numerosi per essere ignorati o non visti, impedirà gran parte
del disturbo umano. Comunque per assicurare un ulteriore grado di protezione e per instaurare un contatto con
i visitatori ed offrire un servizio educativo di grande importanza, è essenziale la presenza di un sorvegliante. In
Si consiglia di analizzare i fattori che ad ogni sito costituiscono il disturbo antropico in modo che i potenziali incidenti possono essere risolti in anticipo. Il sorvegliante deve dimostrarsi positivo, professionale e garbato nel suo
modo di porsi davanti alla gente ma anche risoluto quando lo ritiene necessario. La comunità locale, comunque,
va sempre rispettata.
In quei siti dove alcune attività organizzate (la pesca, la vela ecc.) potrebbero causare un disturbo, i sorveglianti
hanno sperimentato che un approccio personale verso gli organizzatori di tali eventi porta spesso alla cooperazione.
Gli stampati mono pagina con informazioni descriventi il progetto di protezione in atto possono essere recapitati
ai vari organizzatori e anche attaccati ai cartelli per gli avvisi nei siti stessi.
La pubblicità nella stampa locale deve essere redatta con cura, altrimenti potrebbe portare a un’informazione
errata oppure a un maggiore disturbo. D’altro lato però la stessa potrebbe suscitare interesse e simpatia nel
pubblico per il progetto ed indurlo a fornire un aiuto pratico. Il comportamento da tenersi dovrà essere valutato
di caso in caso.
3.2.3. Sorveglianti volontari
La necessità e la praticabilità di assicurarsi l’appoggio di un volontario deve essere valutata, di volta in volta, per
ciascun sito. Attualmente, comunque, in molti siti il sorvegliante volontario è diventato una parte essenziale di
ogni progetto di protezione.
La maggior parte dei volontari proviene dalle società di storia naturale o di ornitologia. Il modo migliore per
36
Fraticello
ottenere il loro aiuto è di partecipare a un loro incontro per parlare del sito, degli uccelli e dei problemi che
insorgono nel proteggerli. Bisogna spiegare chiaramente che aiuto potranno dare, quali mansioni avranno e quali
strutture sono fornite dal sito, ecc…
Bisogna annotare nome, indirizzo, numero telefonico e l’orario confacente di tutti gli interessati e chiamarli al
bisogno . Una volta che un volontario ha prestato il suo servizio e magari si è anche divertito l’esperienza viene
raccontata in giro. A Ray Harbour per esempio c’è una squadra di 80 persone più un’altra trentina che possono
essere chiamate all’occorrenza.
Il sorvegliante e il sorvegliante volontario hanno la necessità di usufruire di qualche tipo di riparo per poter avere il minimo di conforto durante le lunghe ore del giorno e della notte. Il riparo deve essere posto il più vicino
possibile alla zona protetta, senza ovviamente causare disturbo agli uccelli, con una vista completa del sito e delle
vie d’accesso.
Se un capanno, un rifugio o un caravan rimangono sul sito per più di 28 giorni l’anno è necessario ottenere il
Tutti i volontari devono ricevere una comunicazione verbale riguardo ai loro compiti ed essere istruiti per affrontare qualsiasi caso che potrebbe sorgere. Queste informazioni possono essere fornite tramite una scheda di
istruzioni con l’elenco dei compiti, la procedura da seguire quando si deve trattare o con il pubblico o con intrusi
e/o raccoglitori di uova, come contattare il sorvegliante capo, la polizia o la guardia costiera. E’ necessario inoltre
che il volontario sia fornito di una piantina con le indicazioni dei diritti di passaggio e degli accessi vicino al sito.
Idealmente, inoltre, ogni volontario dovrebbe avere un binocolo e/o un cannocchiale, un taccuino con matita e
una fascia sul braccio con la scritta “sorvegliante”.
Alcune direttive generali su “come sorvegliare” sono state stilate dal Dipartimento per la Protezione delle Specie
3.3. Il disturbo intenzionale dei fraticelli
Sfortunatamente esiste sempre un piccolo numero di persone che perseguono pratiche illegali come l’intrusione,
la raccolta di uova e il bracconaggio. Sotto sono elencati dei suggerimenti per affrontare questo tipo di disturbo
alquanto serio.
3.3.1 L’intermediazione della polizia.
Prima di ogni stagione riproduttiva è consigliabile andare a parlare alla polizia locale.
del Dipartimento Investigativo del RSPB e della sua disponibilità a consigliare e assistere in qualsiasi attività giuriloro tutela. Indicate le vie d’accesso verso e da i siti e spiegate le tipologie di avvenimenti che potrebbero causare
problemi. Se, poi, un tale avvenimento dovesse accadere, saranno in una posizione migliore per assistervi.
37
Sternula albifrons
3.3.2 Gli intrusi
In presenza di cartelli esplicativi chiari e di recinzioni, le intrusioni sono normalmente poche. Non ci dovrebbe
essere bisogno di controllare le persone presenti nella vicinanze a meno che non entrino nella zona recintata.
Sono i cani “fuori controllo” che obbligano spesso ad intervenire. Una richiesta garbata di tenere l’animale al
un insulto personale!).
Le relazioni riportate dai sorveglianti concordano nel dire che la maggior parte delle persone sono disponibili
seguente codice di comportamento.
Se gli intrusi hanno un aspetto “poco raccomandabile”, teppisti, bracconieri, ecc. sarebbe meglio evitare qualsiasi
tipo di contatto chiamando subito la polizia (non sarebbe la prima volta che sorveglianti vengano feriti). Se invece
non è così e si decide di avvicinarsi ad un intruso bisogna comportarsi in modo garbato e ragionevole, spiegando la situazione e la legge. Non affrontarli o metterli in un angolo con una scusa ma lasciar loro la possibilità
di allontanarsi con l’orgoglio ancora intatto! Se invece dovessero continuare a comportarsi in modo ostinato e
maleducato o addirittura incominciare a ingiuriare violentemente, restate calmi, non lasciate trapelare la vostra
rabbia e ripetete la vostra richiesta spiegando di nuovo qual è la vostra autorità e quello che dice la legge. Fateli
la vostra autorità e non ascoltano le spiegazioni si può suggerirgli di fornire il loro nome e indirizzo in modo che
la polizia possa passare per casa loro per spiegare la legge oppure che loro stessi contattino la polizia o i propriepolizia più tardi spiegando le circostanze e chiedendo loro assistenza nell’ “educare” il trasgressore. Spessissimo gli
3.3.3 I raccoglitori di uova
Sebbene il prelievo di uova sia illegale, rimane un’attività svolta ancora da una minoranza della popolazione ed
è un’eventualità che tutti i sorveglianti devono prepararsi ad affrontare. (Per i dettagli sulla legge vedi l’appendice
Procedura da seguire quando si avvista una persona sospetta
Una persona avvistata dentro la zona recintata oppure che manifesti un comportamento sospetto può essere
fermata. Se non riesce a dare una risposta soddisfacente, può essere invitata, ma non forzata, ad accompagnarvi al
un’automobile, prendete nota scritta della marca, del colore e del numero di targa. Prendete nota, inoltre, della
conversazione che c’è stata fra di voi e dei nomi e dei dati di eventuali testimoni.
pito investigare su qualsiasi attività illegale che riguardi gli uccelli. Avvisate la polizia locale dei particolari del caso
e date a loro il numero di telefono del Dipartimento investigativo del RSPB - 0767 80551.
sorvegliante con più anzianità o almeno di un testimone. Assicuratevi che la persona sospetta non riesca a disfarsi
38
Fraticello
di qualche prova, per esempio, le uova! Se, dalle risposte ottenute, o da quello che avete visto, siete sicuri che è
stata violata la legge, dovete raccontare i fatti alla polizia appena possibile e poi aspettare il loro arrivo, annotando,
nel frattempo, qualunque conversazione che intercorra tra voi e la persona sospetta. Questa precauzione può
rivelarsi di grande importanza.
Cercate di assicurarvi che ogni domanda posta alla persona sospetta, da voi o dalla polizia, sia espressa in modo
tale che, qualsiasi violazione di legge la persona abbia commessa o fosse stata in procinto di commettere, risulti
evidente nelle vostre dichiarazioni. Se è possibile producete delle prove a dimostrazione del reato.
L’agente di polizia pretenderà una vostra dichiarazione, che, in caso di un successivo mandato di comparizione,
sarà mostrata nell’aula del tribunale. Presumendo, quindi, l’esistenza di una violazione di legge, fate attenzione
che, in tribunale, la vostra dichiarazione non lasci dubbi. (Per esempio: una dichiarazione riguardante un disturbo
gli uccelli siano stati disturbati).
tesi, diventano indispensabili gli appunti nel vostro taccuino e la vostra dichiarazione scritta.
Prendete nota, inoltre, del nome dell’agente di polizia, del suo numero, grado e indirizzo di servizio. Fategli sapere che il Dipartimento Investigativo del RSPB possiede molte informazioni sul tipo di persone con cui ha a che
fare e una considerevole conoscenza in materia. Ditegli di non esitare a contattare l’RSPB se dovesse avere dei
dubbi facendogli avere il recapito telefonico. Dovete chiarire che l’RSPB ha grande esperienza in questi casi e che
sarà disposta a ricorrere alla prosecuzione privata del caso se ce ne fosse bisogno. Di questo deve essere data
comunicazione anche ai suoi superiori in modo che la pratica possa essere passata al Dipartimento Investigativo
del RSPB nel caso che la polizia decidesse di non procedere.
39
Sternula albifrons
3.4. La legge
Quest’appendice contiene alcune semplici linee guida di tre aspetti della legge che sono di particolare rilevanza.
3.4.1. L’intrusione
L’intrusione “ordinaria” è una questione civile e non criminale, a meno che non sia aggravata in qualche modo,
per esempio, l’intrusione armata è considerata un reato serio sotto il Firearms Act.
tanata con la forza, la minima necessaria comunque. Spesso l’intrusione viene commessa inavvertitamente e se
è inutile che un intruso asserisce di non essersi accorto di ciò che faceva, è anche vero che non vale la pena di
iniziare una querela civile contro un intruso casuale.
Se invece l’intruso avesse causato un danno, per esempio, la rottura di una recinzione, il proprietario ha il diritto
di chiedere il risarcimento completo attraverso un procedimento civile.
zione per fermare il trasgressore.
stesso. Diversamente, una persona compie l’intrusione a suo rischio e pericolo e non può reclamare se dovesse,
sibilità di essere attratti in alcune zone, per esempio per raccogliere le more, senza rendersi conto dei pericoli
presenti.
3.4.2. L’accesso e la proprietà delle spiagge
Questo è un argomento molto complesso e le seguenti note devono essere prese solo come linee guida.
Il quadro viene complicato dalla variazione esistente nei diritti di accesso locali e nei regolamenti municipali per
quanto riguarda la pesca e il possedimento. E’ consigliabile, quindi, tentare di scoprire chi possiede la terra del
vostro sito e i diversi diritti di accesso esistenti.
La battigia, cioè la zona compresa fra il livello massimo e minimo dell’acqua appartiene spesso o alla Corona o
alle autorità locali. Il pubblico ha i diritti comuni per la pesca e la navigazione e potrebbe avere anche il diritto
d’accesso da un’immemorabile consuetudine.
al mare passandovi sopra. Il pubblico invece può accedere alla battigia e al mare solamente attraverso stradine
autorizzate, cioè pubblici sentieri.
Fonti utili di riferimento sono Coastlands pubblicato da BTCV (British Trust for Conservation Volunteers) e Legislation and the coastal zone pubblicato dal Nature Conservancy Council ed il National Environmental Research
Council nel 1979.
40
Fraticello
3.4.3. I fraticelli e la legge
Il fraticello è un uccello di First Schedule - Prima Categoria ed è, quindi, protetto da speciali sanzioni in ogni
momento, così come il suo nido e le sue uova. E’ un reato disturbarlo intenzionalmente oppure fotografarlo con
i suoi piccoli presso o vicino il nido senza una regolare licenza rilasciata dal Nature Conservancy Council. L’ammenda massima per la sottrazione di un uovo di fraticello è di £1000.
N.d.R.:
Informazioni inerente gli uccelli e leggi:
abbiamo inserito l’allegato non tradotto delle leggi che interessano l’ornitologia in Gran Bretagna.
41
Sternula albifrons
Sezione 4
Inondazioni di alta marea
Contenuto
Introduzione
4.1.
Le maree e gli allagamenti.
4.2.
Sistemi per prevenire gli allagamenti e resoconto del lavoro portato a termine in sei siti.
4.3.
3.1.
3.2.
3.3.
Salvataggio dei nidi dagli allagamenti con esempi e risultati comparativi di tre metodi.
L’innalzamento dei nidi su scatole riempite di sabbia oppure di ghiaia
Lo spostamento dei nidi su un terreno più alto
Il prelievo delle uova per la durata delle alte maree.
Introduzione
Circa 50% dei siti britannici del fraticello subiscono perdite dovute agli allagamenti provocati dalle alte maree e
un terzo di questi siti documenta le loro perdite come serie.
Sono stati sperimentati, spesso con successo, parecchi metodi per prevenire gli allagamenti e per mettere in salvo
4.1. Le maree e gli allagamenti
collegati alle fasi della luna nuova e piena. Le altezze previste e l’orario delle maree possono essere consultati sul
bollettino delle maree della vostra zona.
con bassa pressione atmosferica, possono aumentare il pericolo di allagamenti specialmente se coincidono con
biosi sono meno stabili di siti ghiaiosi e sono, dunque, più vulnerabili.
Progetti per prevenire gli allagamenti
a) NEEDS ORE POINT, NORTH SOLENT NNR (NATIONAL NATURE RESERVE), HAMPSHIRE
Descrizione: Gull Island è un argine basso e fangoso con una striscia sottile di ghiaia e ciottoli sul lato sud verso il
Questa barra di ghiaia, in origine un’area di pochi metri quadrati appena sopra il livello d’acqua, è stata trasformata, grazie a un grande lavoro portato avanti durante gli inverni 1977 – 1980. Aumentata in larghezza e altezza,
ora è allagata solo dalle mareggiate invernali. Essa viene risistemata ogni anno.
42
Fraticello
Metodo:
Fu necessario trasportare tutto il materiale occorrente in barca e questo comportò un doppio lavoro, per di più
fatto a mano, considerato che il trasporto di macchinari era quasi impossibile.
1977 - I proprietari dell’isola ricevettero una sovvenzione dal NCC (Nature Conservancy Council) per costruire
(Fig. 4.1.a.)
FIG 4.1
Con l’uso di travi di legno rotondi
Con l’uso di tavolette di legno grosse
Con l’uso di tavolette di legno sottili
43
Sternula albifrons
Il risultato: un grande successo, ma faticoso.
1978, ‘79 e ‘80 - Furono tagliate tavolette di varie qualità di legno sia duro che dolce a 1,2 m di lunghezza e
legno da spostare e le misure delle tavole più maneggevoli per il trasporto in barca e a mano fecero la differenza.
Da allora questo stesso metodo è stato usato dal Hampshire and Isle of Wight Trust for Nature Conservation
con ottimi risultati.
tavolette. Per prima cosa il terreno deve essere composto da ciottoli mobili che facilmente saranno intrappolati
latura per catturare questi ciottoli. E’ consigliabile non cercare di alzare i ciottoli troppo presto. Questi si alzeranno
quanto le alte maree spingeranno e qui, a Needs Ore Point, è bastato alzare l’argine di ciottoli di pochi pollici per
cm sopra il livello dei ciottoli esistenti. In questo modo la marea non erode il terreno e le tavolette non vengono
trascinate via.
B) STAKES ISLAND, CHICHESTER HARBOUR, NUTBOURNE MARSHES LNR (LOCAL NATURE RISERVE), WEST
SUSSEX.
Descrizione: un progetto, della durata di tre anni, che ha coinvolto 160 volontari con lo scopo di aumentare l’alaccessibili a piedi solo durante la bassa marea.
Metodo:
1978 - SOUTH STAKES ISLAND: per rompere la forza dell’onda, favorire il deposito dei ciottoli e diminuire
aggiunta una montagnola di massi, fango e ciottoli per elevare ancora di più l’area sopra il livello dell’alta marea
Sfortunatamente l’altezza ottenuta non servì, comunque, a proteggere i nidi dalle alte maree.
Nel 1979 fu formulato un progetto a basso costo per incrementare ancora di più la montagnola di ciottoli su
dola di 1,25 m sopra il livello del suolo.
Si riuscì ad ottenere questo risultato realizzando una struttura composta da quattro tombini di cemento alti 1,5
reno con pali di legno lunghi 2 m sul lato nord-est della montagnola descritta precedentemente, dove sarebbero
riparati dal poggio stesso e dalle Searle paraonde. Ogni spazio vuoto fra i tombini fu riempito con detriti e il lato
Questo lavoro, eseguito nel febbraio e marzo 1979, fu il frutto della cooperazione fra Chichester Harbour Con44
Fraticello
FIG 4.2
Sistema per prevenire gli allagamenti a Stakes Island, Chichester Harbour
South Stakes Island
Isola
Numero dei
pali richiesti
Paraonde
Difesa dal mare
precedente
Totale
Disegno delle paraonde
Centro
10 pali distanziati ad
intervalli di 3 volte il diametro
dei pali
Estremità del sistema
formata da 6 pali
3 pali distanziati ad intervalli di
2 volte il loro diametro
45
Sternula albifrons
FIG 4.2
South Stakes Island
Paraonde
L’isola da elevare
Numero dei pali
richiesti
Difesa precedente
Totali
Sequenza delle paraonde
Centro
8 pali distanziati ad intervalli
di 3 volte il loro diametro
46
Estremità del sistema formata
da 6 pali
4 pali distanziati ad intervalli
di 2 volte il loro diametro
Fraticello
FIG 4.3
Sistema usato per aumentare l’altezza della North Stakes Island
Tubo di cemento
Nuovo livello
Ciottoli e calcinacci
Livello di riferimento
Calcinacci e sassi grossi
usati come materiale stabilizzante tutt’attorno
Livello del suolo attuale
Tubo interrato
Livello di riferimento
Pali di legno che
sostengono il tubo
47
Sternula albifrons
-
ingrandita nel 1980. Furono utilizzati altri sei tombini e il lato esterno della struttura fu rinforzata con l’uso di altri
anche se il rivestimento per la maggior parte è stato spazzato via.
Eventuali pali e ciottoli spazzati via durante l’inverno vengono risistemati ogni primavera.
spostata in un altro sito vicino. Comunque nel 1982 sei coppie allevarono quattro piccoli.
C) HOOGE PLATEN NATURE RESERVE, PAESI BASSI
Descrizione:
tosto piatto e il problema principale è costituito dalle alte maree.
Metodo:
Sopra il banco fu costruita una piccola “diga” a forma di cerchio fatta di 1500 sacchi di sabbia raggiungendo un
altezza di 50 cm. Questa zona riuscì a proteggere solo una parte molto piccola del banco e per essere sicuri
conchiglie di “Cardium edule”.
Risultati:
su un totale di 66. Questa sistema offrì ai fraticelli un buon livello di sicurezza.
Altrove nei Paesi Bassi le alte maree sono state tenute a bada con successo per mezzo di un sistema chiamato
Metodo:
Sopra un muro di sabbia si distende un telo di plastica resistente largo 2-3 m con l’orlo ben sotterrato nella
Risultati:
di brashings, ovvero i rami bassi di alcuni tipi di alberi che, piantati in righe diritte, intrappolano la sabbia portata
dal vento
Questo modo di prevenire le maree si può effettuare chiaramente soltanto in spiagge sabbiose e con un leggero
pendio.
48
Fraticello
FIG 4.4
Progetto per North Stakes Island 1979-1980
Tombini di cemento
X= i quattro tubi usati per
la struttura del 1978-1979
Una combinazione di ciottoli, calcimezzo di pali e ricoperti con altro
ciottolo
Le paraonde-pali di ampio diametro
furono usati per rompere la forza delle onde e per favorire l’accrescimento
del ciottolo
Pali
Ciottoli
Sacchi di
ciottoli
Calcinacci vari Tubi
49
Sternula albifrons
FIG 4.5
Metodo usato nei Paesi Bassi per prevenire gli allagamenti
Copetura di sabbia
Muro di sabbia innalzato
Marea montante
Foglio di plastica
Livello del suolo usuale
Colonia di Fraticelli
Muro di sabbia
Mare
50
Fraticello
D) TETNEY, LINCOLNSHIRE
Descrizione:
La riserva del RSPB di Tetney è una palude salata intersecata da profondi ruscelli e stagni. Verso il mare, presenta
bassa marea.
Nel passato la compagnia Conoco installò un oleodotto attraverso il centro della zona lasciando poi parti di
una strada di servizio per le macchine utilizzate nella sua costruzione. Questa strada, o quello che ne rimane
ora, ospita diversi uccelli che si riproducono quali il corriere grosso (Charadrius hiaticula), la beccaccia di mare
(Haematopus ostralegus) e coppie occasionali di fraticelli.
della strada ormai dissestata (verso il mare), dove si trova il materiale (sassi rotti ecc.) usato per la fondamenta
la strada sono abbastanza al sicuro non solo dalle maree ma anche dalla sabbia portata dal vento.
Metodo:
Per ricostruire alcune parti della strada andate distrutte a causa dell’abbandono, fu preso a noleggio (£800) un
escavatore idraulico. Questo lavoro implicò un incontro con la ditta Conoco per evitare qualsiasi possibilità di
danneggiare l’oleodotto. La strada fu restaurata per una lunghezza di 400 m, una larghezza di 5 m e fu sollevata
stagione 1980, il sorvegliante riempì con della sabbia i vari buchi e abbassamenti della strada. All’epoca si pensò
di dover ripetere questo lavoro ogni anno per via dei danni che avrebbero potuto causare le tempeste invernali.
Risultati:
All’inizio della stagione riproduttiva del 1980 fu visto un unico nido di fraticelli dalla parte dove inizia la strada,
stagione, furono notati nel nuovo sito 19 nidi di rimpiazzo, un terzo della colonia. Questa situazione, sfortunatamente, cambiò poco nei due anni seguenti malgrado la creazione di una piccola zona recintata per tenere lontane
le volpi e l’uso di richiami nel 1982 (vedi 6.3.b.).
E) TITCHWELL RSPB RESERVE, NORFOLK
Descrizione:
uova soggetta ad andare persa variò dal 25% al 53%. Non ogni anno comunque.
Furono valutati due sistemi di protezione, anche se l’opportunità di metterli alla prova non si concretizzò.
Metodo 1:
Nel 1975, fu creata un’area nelle vicinanze, ma libera dagli allagamenti. Purtroppo nessun fraticello vi fece il nido.
Se ne dedusse, perciò, che questa zona alternativa avrebbe potuto essere usata soltanto nel caso in cui la colonia
fosse soggetta ad essere disturbata seriamente o frequentemente.
51
Sternula albifrons
Metodo 2:
Si pensò di creare, all’interno del sito esistente un crinale più alto. Un nuovo crinale (0,25 ha), formato delle
ciottoli, conchiglie e sabbia.
Tenendo sotto osservazione alcune coppie di fraticelli venuti al sito in esplorazione, si vide che la maggior parte di
loro dava la preferenza al sito tradizionale e non al nuovo crinale. Per la cronaca il crinale ospitò solo due nidiate,
gione, la costruzione di nuovi crinali serve a ben poco. Nel 1976 e ‘77 si notò che i primi uccelli in arrivo non scelsero automaticamente il terreno più alto ma che furono le altezze delle maree, durante il periodo d’esplorazione,
E’ solo dove il livello del terreno è così basso che gli allagamenti si succedono ad ogni marea equinoziale che la
mare.
La gestione di altre zone costali (vedi inoltre sezione 6):
Molto lavoro è stato portato avanti per stabilizzare le dune sia per motivi di conservazione che di difesa dal mare.
E’ possibile che alcune delle tecniche usate per tali progetti, cioè recinzioni per catturare la sabbia o barriere
contro le onde, potrebbero essere utili per evitare il rischio di allagamenti in alcuni siti dei fraticelli. Tutti i dettagli,
le istruzioni e le valutazioni per la gestione di queste e altre zone costiere possono essere trovati nel manuale del
British Trust for Conservation Volunteers’ “Coastlands”.
4.3. Il recupero dei nidi allagati dall’alta marea
Osservazioni sull’allagamento dei nidi (McLannahan, 1974) hanno mostrato che l’uccello adulto rimane sul nido
ancora asciutto oppure vola verso il mare per poi ritornare alla ricerca del nido.
In un’occasione una nidiata, covata da 3 giorni, fu sommersa dall’acqua per 40 minuti ma non fu trascinata via.
Gli adulti ripresero a covare e le uova si schiusero al momento giusto. Di solito, con la marea montante, le uova
vengono o distrutte o spazzate via.
Per cercare di salvare i nidi esposti alle alte maree furono tentati i seguenti tre metodi.
4.3.1 Innalzare i nidi con cassette riempite di sabbia o ciottoli
Esempi:
a) WINTERON/THORNHAM, NORFOLK.
I sette nidi che si trovavano nel sito insieme a qualche oggetto presente nelle vicinanze, per esempio dei grossi
sassi, furono posizionati sopra casse d’imballaggio riempite di sabbia.
52
Fraticello
stavano covando rispettivamente da 3, 20 e 21 giorni, accettarono la nuova sistemazione sia pure con esitazione.
(McLannahan 1974)
B) TITCHWELL, NORFOLK
In questo sito l’esperienza basata su un piccolo numero di nidi portò a concludere che le uova covate da pochi
giorni sono quasi sempre abbandonate, mentre quelle covate da più giorni hanno maggiore probabilità di successo.
C) CRICCIETH, GWYNEDD (GALLES)
Anche qui le uova furono poste dentro scatole riempite di sassi ma l’operazione fallì.
D) ST. CYRUS, ANGUS (SCOZIA)
Nel 1974 tre nidi furono alzati con conseguente abbandono.
E) TETNEY, LINCOLNSHIRE
Durante gli anni 1976 e 1979 furono provati vari modi per alzare i nidi usando, per esempio, secchi riempiti di
sabbia, mattoni cavi per l’edilizia oppure barattoli per la pittura ma tutti fallirono per la poca altezza, l’instabilità
ecc...
Nel 1980, furono usati con un discreto successo cassette per la vendita del pesce e capaci contenitori di plastica.
Da un totale di 105 nidi (questo numero include le covate di rimpiazzo), ne furono alzati 28 con una schiusa
dell’82% in confronto a soltanto del 26% di quelli non alzati. Questo sistema fu ripetuto nel 1981 ma con un tasso
di schiusa inferiore, soltanto il 38% per quanto riguarda i nidi alzati e 13% per quelli non alzati. Fu evidente che i
Nel 1982, durante il periodo delle prime 2 alte maree, l’innalzamento dei nidi non fu portato avanti adeguatamente ma durante la terza serie di maree due sorveglianti, lavorando sodo, innalzarono 26 nidi su un totale di
30. Messi in cassette riempite di sabbia e poste sopra delle grosse bobine di cavi distese su un lato, furono alzati
di un metro. I fraticelli accettarono questa sistemazione e dai 26 nidi 25 si schiusero. I 4 nidi rimasti al loro posto
furono, invece, spazzati via.
4.3.2. Lo spostamento dei nidi verso terreni più alti
Esempi:
A) ST. CYRUS, ANGUS (SCOZIA)
Nel 1974 dieci nidi furono spostati di un metro verso l’interno e non furono abbandonati. Da allora tutti i nidi
ripreso a covare.
E’ da notare che i nidi che si trovano su strette lingue di terra non sempre possono essere salvati con questo
sistema.
53
Sternula albifrons
B) COLNE POINT, ESSEX
Nidi di corriere grosso, beccaccia di mare e fraticello furono spostati di 2 metri senza alcun effetto avverso.
Si pensa che le uova dovrebbero essere deposte almeno da una settimana prima che gli adulti accettino questa
trattamento, comunque, non ci sono prove per sostenere tale teoria.
C) CRICCIETH, GWYNEDD (GALLES)
Dei tre nidi, spostati di un metro alla volta per alcuni giorni, uno fu abbandonato, mentre gli altri due furono covati
con successo.
D) LONG NANNY, NORTHUMBERLAND
della schiusa.
4.3.3. Raccogliere le uova per la durata delle alte maree
Esempi:
A) TITCHWELL, NORFOLK
Nel 1976, di tutte le uova raccolte prima dell’arrivo delle alte maree, e collocate poi in scatole per le uova (le confezioni nelle quali si acquistano le uova) numerate e poi rimesse nelle loro posizioni originali, se ne schiuse il 90%.
Nel 1977, il 79% di tutte le uova raccolte risultarono ancora vitali, anche se più tardi il 22% fu distrutta da predatori. Tuttavia, con questo sistema si ebbe un tasso di schiusa del 57% per uova che, altrimenti, sarebbero andate
perse.
Gli allagamenti disturbano allora quei nidi che effettivamente sarebbero abbastanza alti per sopravvivere? Nel
1977, delle 48 uova deposte abbastanza alte per evitare gli allagamenti, 25 (52%) andarono perse prima della
schiusa ma soltanto 6 di queste per causa dell’alta marea. In breve, il numero di uova che arrivano alla schiusa è
certamente maggiore utilizzando questo sistema.
di giugno, conviene perdere le uova piuttosto di sconvolgere la necessaria distribuzione regolare dei piccoli.
Alcune uova furono raccolte e poi rimesse al loro posto con successo molte volte durante una lunga serie di 10
o 12 alte maree. Erano nidi posti in posizioni basse sulla sabbia del mesolitorale (zona della spiaggia che emerge in
condizioni di bassa marea ed è sommersa con l’alta marea ndr) dove la marea uscente lasciava la sabbia imbevuta
d’acqua. Prima di rimettere le uova al loro posto furono sistemati dei fogli quadrati di polietilene di 13 cm di lato
ricoperti, poi, con della sabbia asciutta. Questo sistema non ha avuto alcun effetto negativo.
Due nidi furono raccolti alle 22.00 e rimessi al loro posto alle 23.15 BST (British Summer Time) in una notte
molto buia. Tutti e due erano ancora caldi alle 02.00 del giorno seguente.
Le uova, raccolte da cinque a sette volte, furono tenute dentro le scatole da 45 minuti a 150 minuti.
54
Fraticello
B) WINTERTON/THORNHAM, NORFOLK
Quindici nidi e due nidiate di piccoli vennero messi dentro delle scatole foderate di cotone e tenute per circa
75 minuti durante un’alta marea. Tutti i nidi tranne uno vennero poi accettati dagli adulti. Si trattò di uova in varie
fasi di covata che, poi, si schiusero.
Tuttavia altri 5 nidi furono abbandonati dopo analoghi tentativi di preservarli dalle alte maree. (McLannahan
1974)
C) GIBRALTAR POINT, LINCOLNSHIRE
Altre uova e altri piccoli furono prelevati prima di essere spazzati via dalla marea, collocati nelle solite scatole
foderate di cotone e rimessi al loro posto esatto una volta terminata la marea. Per ricordare la posizione esatta
di ogni nido furono usati come segnale dei pali. Un nido di corriere grosso fu prelevato 9 volte in questo modo
con successo.
55
Sternula albifrons
Sezione 5
Gli effetti del cattivo tempo
Contenuto
Introduzione
5.1 Vento - sabbia trasportata dal vento e mare agitato
5.2. Pioggia
5.3. Come si combattono gli effetti del cattivo tempo - provvedere al riparo e alla rianimazione dei piccoli
Introduzione
come causa della perdita - spesso particolarmente grave - dei piccoli.
Le perdite che possono essere attribuite al cattivo tempo avvengono in diversi modi:
5.1.Vento
I venti forti da soli non sembrano avere un effetto diretto sui pulcini del fraticello anche se potrebbero causarne
il raffreddamento, particolarmente se accompagnati dalla pioggia.
Sabbia trasportata dal vento
possono essere, velocemente, coperti da uno strato di sabbia trasportata dal vento (o in alcuni casi dalla schiuma
marina).
Qualche volta gli adulti riescono a trovare le loro uova sepolte dalla sabbia. Questa capacità è stata provata da
alcuni esperimenti effettuati da G. & A. Marples (1934).
Come descritto più avanti in questa sezione (5.3), il comportamento degli uccelli adulti indicherà quando e approssimativamente dove le uova o i piccoli sono andati persi, così da poter aiutare gli operatori nella loro ricerca.
Nel sito dei fraticelli a Long Nanny in Northumberland i sorveglianti riuscirono in questo modo a ritrovare alcuni
nidi sepolti dalla sabbia a causa dei forti venti.
Mari agitati
E’ possibile che il mare agitato per via del vento forte sia alla base delle perdite imputabili al cattivo tempo. Tale
meno.
56
Fraticello
tori riuscirono a portare al loro pulcino solo tre pesci, invece dei 23 portati in otto ore di bel tempo.
cave di ghiaia allagate e i canali di scolo, dove gli uccelli adulti possono pescare durante i periodi di brutto tempo.
La mancanza di cibo, in una nidiata con tre piccoli, può colpire il più debole e causarne la morte.
5.2. La Pioggia
Anche se esistono diverse segnalazioni in merito, non è certo che molti nidi siano abbandonati a causa della
pioggia non subiscono effetti dannosi. (McLannahan, 1974)
Le perdite dovute alla pioggia avvengono per lo più fra i pulcini cresciuti troppo per essere accuditi a dovere dagli
delle perdite avviene fra i 4 e i 14 giorni dalla schiusa fra covate di 3 elementi, troppi per essere ben ripartiti dai
genitori.
Quando i pulcini rimangono esposti per troppo tempo alla pioggia il loro piumino si impregna di acqua, si arruffa
e perde le sue proprietà isolanti. I pulcini si raffreddano rapidamente, diventando immobili e non sono più capaci
di rispondere ai richiami degli adulti, che, senza ricevere un segno di vita dei loro piccoli, smettono di accudirli.
Questo comportamento può causarne la morte.
E’ più probabile che le perdite dovute alla pioggia accadono in siti molto esposti senza possibilità di riparo e nei
siti sabbiosi piuttosto che in quelli composti di ciottoli che hanno un miglior drenaggio. (Il ciottolo puro trattiene
pochissima acqua, ma anche l’aggiunta di una piccola quantità di sabbia incrementa la capacità del substrato di
trattenere l’acqua).
Gli effetti del raffreddamento sembrerebbero più gravi nei pulcini già sofferenti per la fame.
Un monitoraggio intensivo condotto al Porticciolo di Rye constatò alcuni fatti interessanti: malgrado il cattivo
tempo nell’estate del 1980 soltanto 11 degli 80 pulcini morirono (un numero maggiore sarebbe morto se non
fossero stati salvati) per causa del cattivo tempo. E’ interessante notare che questi pulcini morirono per l’esposizione al freddo tra il tramonto e le prime ore del mattino - 06.00 BST (British Summer Time) e che le perdite
non sempre coincidevano con i periodi peggiori di pioggia e vento. Il fatto che la pioggia sembri recare più danno
di notte può essere dovuto alle temperature più basse, alla mancanza di cibo per sostenere i piccoli e alla presenza inquietante di predatori notturni i quali tengono gli uccelli adulti lontani dai loro piccoli.
5.3. Combattere gli effetti del cattivo tempo
Fornire riparo
Dove disponibile sia gli uccelli adulti che i piccoli usano un riparo dalla pioggia e dal vento. Piante come il cavolo
marino (Crambe maritima), il papavero giallo (
) e altre, oltre a pezzi di legno portati dalla corrente,
forniscono un considerevole riparo per i giovani uccelli.
57
Sternula albifrons
Conseguentemente, nei siti privi di qualsiasi crinale naturale, cavità nel terreno o vegetazione l’aggiunta di legna
La rianimazione dei piccoli
La rianimazione dei piccoli dipende molto dalla possibilità di tenere sotto osservazione continuamente e da vicino la colonia dei fraticelli e dalla conoscenza ogni nido e ogni famiglia presente. Tuttavia questa procedura è di
valore limitato e può essere applicabile soltanto alle colonie in pericolo che hanno poche coppie.
Il comportamento degli uccelli adulti in seguito a un prolungato periodo di pioggia e di forti venti, potrebbe indicare che alcuni piccoli mancano: porteranno del pesce al nido e cercheranno i loro pulcini girando sopra al nido
e chiamando. Se non riceveranno risposta eventualmente inghiottiranno loro stessi il cibo e voleranno verso il
mare.
In parecchie occasioni sono stati osservati adulti intenti alla ricerca dei piccoli, qualche volta con successo. Camminano nelle vicinanze, dove hanno visto i pulcini per l’ultima volta e trovandoli si mettano a beccare il corpo
apparentemente senza vita. Di solito a quel punto i piccoli saranno troppo deboli per potere rispondere e l’esperienza ci dice che il troppo beccare, particolarmente sulle zampine, può provocare danni.
altri uccelli della colonia, si può fare una visita veloce al territorio del pulcino perso. Di solito, dopo una breve
ricerca il pulcino viene ritrovato: arruffato, bagnato e molto infreddolito. Tuttavia, se non dovesse essere ritrovato
entro pochi minuti, sarà bene abbandonare la ricerca.
Il trattamento immediato consiste nel mettere il pulcino, spesso moribondo, sopra un asciugamano, a sua volta
posto sopra una borsa di acqua calda. In un paio di ore il pulcino, se è destinato a sopravvivere, sarà attento e in
cerca dei genitori e del cibo. A questo punto i pulcini più resistenti, che magari hanno sofferto meno per quest’esperienza, possono essere riportati nello stesso punto dove sono stati trovati. I più deboli, invece, prima di portarli
indietro, si possono rimettere in forze dandogli qualche frammento di pesce crudo. Spesso i primi pezzettini di
pesce devono essere spinti gentilmente dentro la bocca: si tratta di un’operazione delicata che è opportuno sia
eseguita da due operatori. I pezzettini di pesce sono prima inumiditi con dell’acqua e poi presi con una pinzetta.
Se il pulcino è sano prenderà il pesce spontaneamente quando gli viene offerto. Degli otto piccoli aiutati a rida un gheppio (Falco tinnunculus).
Se si vuole tentare questo genere di salvataggio bisogna ricordarsi di valutare quanto disturbo verrà recato al
resto della colonia. E’ importante, inoltre, che i piccoli siano riportati nello stesso punto dove sono stati prelevati,
territorio di altri fraticelli saranno attaccati ferocemente (per ulteriori appunti su come evitare di recare disturbo
alle colonie dei fraticelli vedi Appendice A).
Il legame fra genitore e pulcino è notevolmente forte. Gli adulti continueranno la ricerca dei loro piccoli per
almeno due giorni dopo averli persi.
Un pulcino che si credeva abbandonato dai propri genitori fu tenuto per 40 ore e poi riportato indietro con
58
Fraticello
successo.
Gran Bretagna, la sua popolazione è vitale. Il loro numero è rimasto stabile durante gli ultimi 10-15 anni, quindi,
chiaramente, la specie riesce a tollerare una bassa riproduttività per lunghi periodi.
59
Sternula albifrons
Sezione 6
Varie tecniche di gestione
Contenuto
6.1 Il Controllo della vegetazione
6.2 Fornire un riparo
6.1 Il Controllo della vegetazione
da vegetazione con il pericolo che diventi inadatto per i fraticelli.
ciottolo. Generalmente sembrano preferire zone con scarsa vegetazione ma in alcuni casi la copertura vegetale
è importante. Quando i piccoli hanno 3-4 giorni, si muoveranno verso le piante vicine per proteggersi dalle
intemperie e dai predatori.
Prima di agire sul controllo della vegetazione, bisogna tenere presente i rischi d’erosione del substrato che potrebbero essere causati dalla sua rimozione e prestare attenzione ai danni che queste operazioni potrebbero
causare a piante o sistemi vegetativi rari e di valore.
Metodi:
a) Sarchiare
La liberazione di piccole aree dalla vegetazione, eradicando gruppi di piante con le mani, è stata attuata in diversi
siti, per esempio a Pagham Harbour Tern Island, nel West Sussex
b) Meccanici
Alcune zone della spiaggia di Rye Harbour sono erpicate ogni anno con il trattore nel tardo autunno.
dicembre 1980, in un’area dove furono rimosse 1000 yards cubiche (914,4 metri cubi N.d.R.) di dune sabbiose,
c) Chimici
L’utilizzo di spray chimici può essere opinabile, specialmente se attuato in riserve naturali, ma il Dalapon è considerato sicuro e viene utilizzato in diverse riserve.
Per arrestare la crescita delle piante in una piccola zona di fraticelli in Olanda, si è utilizzato del sale marino, spargendolo sulla zona da tenere sotto controllo.
60
Fraticello
6.2. Fornire un riparo
Il riparo per i piccoli uccelli è molto importante e quando è disponibile viene regolarmente utilizzato. Oggetti
pio, per compensare la mancanza di ripari dovuto alla rimozione della vegetazione, sono stati collocati nella zona
ecc.) Questi rifugi sono stati utilizzati immancabilmente dai pulcini, specialmente in presenza di brutto tempo.
E’ comunque raccomandato creare ulteriori ripari in luoghi particolarmente esposti e con poca vegetazione.
Riparo per i pulcini
protezione dal sole e dai predatori aviari. (vedi sezione 7.3.)
Progettazione: il riparo, costruito con parti riciclate di uno steccato per la neve, consisteva in undici doghe unite
insieme da un cavo in una forma conica, come una “tenda di pellerossa”, attorno ad un perno centrale di supporto. Gli spazi tra le doghe alla base del cono erano di circa 10 cm di larghezza, un disegno “aperto” per permettere
FIG 6.1
Riparo per pulcino
Palo centrale di sostegno
di ferro nella forma di un cono,
forniscono riparo e ombra
Altezza
Diametro
61
Sternula albifrons
Risultati: il primo utilizzo di un riparo fu osservato il 3 luglio, quando una famiglia di tre pulcini si fece strada per
giovani pronti al volo ripararsi nella loro ombra. Questi ripari non vennero difesi dagli adulti come invece accatrasportando pesce entrarono nei ripari per portare cibo ai loro piccoli. L’utilizzo maggiore dei ripari avveniva in
concomitanza con temperature elevate.
Metodi:
a) Bandiere
A metà maggio 1979, a Rye Harbour, 10 coppie di fraticelli, le prime arrivate, iniziarono a perlustrare un area di
50 m all’esterno del recinto elettrico anti-volpe che racchiudeva il sito di riproduzione principale usato l’anno
precedente. Le prime uova vennero deposte fuori del recinto il 21 maggio.
bandierine di plastica su altrettanti paletti alti 1,5 metri. Si ottenne il risultato desiderato e tutte le coppie, tranne
stante la loro presenza. Il recinto è stato poi allargato per proteggere tutta l’area.
b) Richiami
stata portata ad un’altezza maggiore per evitare gli allagamenti delle alte maree (vedi sezione 4.2.) Il 23 aprile,
quando si notarono due coppie di fraticelli in perlustrazione, furono posizionati gli stampi nei luoghi dove i fratiuna giornata nebbiosa. La terza, rimossa il 18 giugno, risultò coperta di beccate e anche se questi attacchi non
furono visti si pensò che potessero esser stati effettuati da qualche sterna comune (Sterna hirundo), beccapesci
(Sterna sandvicensis) o gabbiano comune (Larus ridibundus
non attirò nessun fraticello.
Nel 1982, una dozzina di stampi furono utilizzati a Tetney, Lincolnshire, nel tentativo di attrarre i fraticelli verso la
Probabilmente l’utilizzo degli stampi richiede un lavoro più approfondito: il fatto che il richiamo occupi un buon
posto per un nido forse scoraggia il fraticello? Negli USA sono stati utilizzati anche suoni registrati in concomitanza con gli stampi per attrarre altre specie di sterne e forse questo sistema si potrebbe utilizzare anche con i
fraticelli.
62
Fraticello
63
Sternula albifrons
Sezione 7
La predazione
Contenuto
Introduzione
7.1. La documentazione sulla predazione nei siti di fraticello
7.2. Le specie predatrici
2.1. Tracce, orme, impronte, segni
2.2. Gli escrementi
2.3. I segni della predazione e le reazioni del fraticello
7.3. Deterrenti contro i predatori
7.4. Il controllo dei predatori
Introduzione
Quando in un sito avviene una predazione è importante stabilire subito l’identità della specie responsabile e registrarne l’effetto sulla colonia. Soltanto osservando e documentando tutti i fattori implicati possiamo migliorare
le nostre conoscenze sull’interazione fra fraticello e predatore e valutare in modo più preciso se sia necessario
l’uso di un deterrente o di un controllo del predatore.
Un tale lavoro potrebbe richiedere parecchie ore sul campo per osservare e ascoltare l’arrivo di un qualche
predatore non soltanto nelle ore diurne, ma anche in quelle notturne,. La prima parte di questa sezione fornisce
le informazioni utili per capire quando c’è stato un predatore e l’identità dello stesso.
La seconda parte fornisce dettagli sui deterrenti e sul controllo dei predatori.
64
Fraticello
7.1 Documentazione sul predazione avvenuta in 34 siti di fraticello in Gran Bretagna
Specie
Numero di siti predati
Provato
Frequenza e livello del danno
Sospetto
Volpe Vulpes vulpes
16
2
Annualmente in molti siti con
perdite considerevoli di uova e piccoli.
Gatto domestico
Felis domesticus
1
1
Poco frequente, cattura gli adulti
dai nidi durante la notte
Ermellino Mustela erminea
3
4
Donnola Mustela nivalis
1
Ratto delle chiaviche
Rattus norvegicus
1
Riccio Erinaceus europaeus
2
Gheppio Falco tinnunculus
11
Sparviere Accipiter nisus
3
Predatore poco frequente di adulti e giovani.
Albanella minore
Circus pygargus
1
Insolito.
Gufo di palude
predati. In un’occasione son state predate 12 uova in 30’
Un anno soltanto con alcune
uova predate
2
Poco frequente, prende le uova e forse anche i piccoli.
Poco frequente.
6
Annualmente in parecchi siti, vengono
presi molti giovani di tutte le età
2
1
Annualmente in due siti con perdite
considerevoli di adulti e piccoli.
Civetta Athene noctua
1
1
Poco frequente ma la documentazione afferma che sono
stati catturati molti adulti in una sola stagione.
Cornacchia nera
Corvus corone
12
1
Predatore frequente di uova; il grado
della predazione varia.
Gazza Pica pica
1
Gabbiani
Larus spp.
2
Beccaccia di mare
Haemantopus ostralegus
3
La predazione è attuata da singoli uccelli; uno catturò 12
nidiacei nello spazio di 30 minuti.
Airone cenerino
Ardea cinerea
1
Insolito.
5
Predatori poco frequenti di uova e pulcini
Altri possibili predatori sono il tasso (Meles meles), il visone (Mustela vison), il furetto (Mustela furo) e la lontra
(Lutra lutra).
65
Sternula albifrons
7.2. Le specie predatrici
7.2.1. Tracce/orme/impronte/segni
Gli indizi lasciati
Quello che rimane di una preda delle volte può dare un indizio sull’identità del predatore anche se bisogna ricordare che gli avanzi possono essere toccati da altri animali. Spesso poi la preda o quello che rimane viene portato
nella tana del predatore o nascosti in un altro luogo per essere poi mangiato.
I mammiferi che mangiano gli uccelli staccano a morsi le penne più grandi masticando le basi dei calami che quindi
mancheranno. Le ossa possono risultare morse e frantumate, la testa di solito viene mangiata per prima per via
del cervello.
Anche i rapaci strappano la testa e mangiano il cervello, lasciando il teschio ed il becco. Spennano, poi, la preda:
le penne grandi rimangono intatte e complete con i loro follicoli ma con ben visibili segni nel punto in cui sono
state afferrate. I muscoli del petto vengono mangiati per primi e talvolta si possono osservare i segni lasciati dal
becco del rapace sullo sterno.
Nel decidere se un uovo sia stato predato o se si sia schiuso naturalmente, bisogna osservare i seguenti segni:
uova schiuse naturalmente - la dura membrana del rivestimento interno si estende oltre il bordo del guscio, si
uovo predato - la membrana non si estende oltre il bordo del guscio e si possono notare tracce del tuorlo e di
uno strato sottile e lucente di albume nell’interno del guscio. Nel caso di un uovo prossimo alla schiusa, ci potrebbero essere anche tracce di sangue. (vedi inoltre le specie predatrici elencati individualmente 7.2.2.)
Gli escrementi (vedi 7.2.2.)
Gli escrementi dei mammiferi odorano e spesso sono usati per marcare il territorio. Ogni singola specie ha una
forma e una misura caratteristica anche se quest’ultima può dipendere dall’età dell’animale e la forma e il colore
dal cibo mangiato.
Le borre (vedi 7.2.2.)
Le borre di cibo non digerito sono prodotte nel magone degli uccelli per essere rigurgitate nei loro siti di riproduzione oppure dove si sistemano per la notte. Il diametro e la forma di una borra sono dei fattori importanti
per il riconoscimento. Dall’esame delle borre si può ricavare il tipo di cibo mangiato: potrebbero contenere pelo,
piume, chitina, conchiglie, ossa, frammenti di piante ecc. La produzione di due borre al giorno è la norma.
Alcuni riferimenti utili per maggiori informazioni:
BANG, P & DAHLSTROM, P., Collins Guide to Animals Tracks and Signs, Collins, London, 1974.
ENNION, E.A.R. & TINBERGEN, N.,Tracks, Oxford, 1976.
LAWRENCE, M.T. & BROWN, R.W., Mammals of Britain, their Tracks, Trails and Signs, London,1967.
LEUTSCHER, A. ,Tracks and Signs of British Animals, London,1960.
66
Fraticello
FIG 7.1
Impronte
Unghie
Mammifero
Cuscinetto
Dito esterno
Dito interno
Cuscinetti
intermedi
Cuscinetti
prossimali
In molti casi il dito interno della zampa dell’animale non lascia impronta. Il dito numero
3 è sempre il più lungo; in questo modo sarà forse possibile distinguere fra il piede destro
e quello sinistro. Nella maggior parte dei mammiferi, con l’eccezione dei roditori, le orme
zampe posteriori.
Misurazione di un’impronta
La LUNGHEZZA si misura dal bordo anteriore dall’impronta lasciata dal cuscinetto del dito
Lunghezza
intermedio più centrale.
La LARGHEZZA si misura dai due punti più
esterni dell’impronta.
Larghezza
67
Sternula albifrons
FIG 7.2
A grandezza naturale; tutte orme di piede sinistro.
Lunghezza espressa in cm.
f = zampa anteriore (forefoot)
h = zampa posteriore (hindfoot)
Gatto: si vedono i 4 cuscinetti e nessun segno
delle unghie. L’impronta è quasi circolare con
le zampe anteriori e posteriori simili.
Volpe: i 4 cuscinetti e il cuscinetto principale
sono simmetrici; i segni delle unghie sono visibili. La zampa risulta più allungata e sottile
rispetto a quella del cane. (vedi sotto)
Cane:
Tasso: facilmente riconoscibile con le 4 dita
anteriori in linea e i segni delle unghie ben
visibili.
La zampa posteriore è notevolmente più
piccola.
68
Fraticello
FIG 7.3
Ermellino (sinistra): spesso poco
chiara per via della misura minuta
della zampa.
Donnola (destra): simile all’ermellino ma ancora più piccola .
i segni delle 5 unghie. Le zampe
sono meno rivolte all’infuori rispetto al furetto e alla puzzola (non
segnati qui) che, altrimenti, sono
simili.
Riccio: nell’impronta si possono
distinguere di solito solo 4 dita e 4
unghie.
Ratto delle chiaviche (a sinistra)
e topo d’acqua (a destra): molto
simili, più piccola l’impronta del
topo d’acqua.
69
Sternula albifrons
FIG 7.4
Andature:
E’ importante la posizione relativa di un’impronta perché può essere
Zampa anteriore
Zampa posteriore
Zampa posteriore che si imprime nell’impronta della zampa anteriore
Camminata
Trotto
Galoppo
Salto
Lunghezza del
passo
Distanza tra piede sx e piede dx
Lunghezza del passo = la distanza fra due orme successive impressa dalla stessa zampa.
Divaricamento delle gambe = la distanza fra le orme di sinistra e quelle di destra
70
Fraticello
FIG 7.5
Tracce e impronte:
Asse del corpo
Trotto:
Camminata:
Volpe: lunghezza del passo di
70-80 cm. Trotta di solito con il
corpo obliquo alla direzione del
cammino con le impronte lasciate
dalle zampe posteriori sul medela zampa posteriore si imprime
nell’impronta di quella anteriore.
Trotto:
Camminata:
Trotto:
Tasso: lunghezza del
passo di 50 cm con
ampia divaricazione.
La zampa posteriore si
imprime nell’impronta di
quella anteriore.
Gatto: lunghezza del
passo di 30 cm quando
cammina e di 35-40
quando trotta, divaricamento ridotto con
le orme in linea diritta
simili a quelle della volpe
ma più piccole.
Visone e furetto: saltellano,
oppure camminano o trottano;
lunghezza del passo dai 50-60
cm. Le impronte delle zampe
posteriori sono visibili davanti,
oppure sovrapposte, a quelle
anteriori . Di solito è visibile sul
terreno il segno del trascinamento della coda.
Ermellino: saltella; lunghezza del
passo dai 30-70 cm con le orme
raggruppate insieme.
Donnola: saltella, lunghezza del
passo molto irregolare con le
orme raggruppate insiemi.
Riccio: di solito cammina
con una lunghezza del
passo di 10 cm, divaricazione ampia (6 cm)
con la zampa posteriore
appena dietro quella
anteriore.
Ratto delle chiaviche: cammina
o saltella lasciando il segno
della coda.
FIG 7.6
Segni lasciati da una donnola sull’uovo
71
Sternula albifrons
7.2.2. Escrementi e borre
Le misure in cm.
L = Lunghezza, D = diametro.
E’ probabile che tutti gli escrementi dei mammiferi e le borre degli uccelli elencati sotto contengono pelo, piuma,
ossa o frammenti di ossa. La chitina degli insetti si troverà probabilmente negli escrementi di volpe, tasso, riccio,
gheppio e civetta. Rimasugli di frutta/bacche sono probabili negli escrementi di volpe, tasso e riccio. Se non speSpecie
Descrizione
Luogo / commenti
Volpe
L 8-10, D 2. Ritorto e appuntito,
di colore nero, grigio o bianco con
forte odore.
I segni sul territorio: su rocce, erba, cespugli, sentieri
ecc. con l’odore particolare rende la sua presenze
Gatto
secco o semi-liquido
Sul suolo in piccoli buchi coperti
con forte odore di urina.
“Latrine” non coperte - piccoli buchi vicini alla tana o al
Tasso
L 6-8, D 1-1,5
di quello della volpe.
Ermellino
L 2-4, D 0,5
Ritorto e appuntito
Su siti elevati.
Donnola
L 1-3, D 0,2
Come l’ermellino ma più piccolo
Visone/
Furetto
L 6-8, D 0,9
Ritorto e appuntito
liquido se ha mangiato pesce o rana.
Surmolotto
L 1.7 , D 0,6
Cilindrico con le
estremità smussate
Spesso parecchi pezzi insieme in latrine oppure sparsi.
(Per il topo d’acqua è simile ma più piccolo, arrotondato e viene ammassato nei luoghi dove mangia).
Riccio
L 3-4, D 0.8-1.
Nero lucente e appuntito
ad una estremità
Sparsi in modo casuale
Gheppio
L 3-3,5, D 1,5
Appuntito ad una estremità.
Nei siti di riproduzione, dove si sistema
per la notte e dove mangia.
Gufo di
palude
L 4-7,5, D 2-3
Arrotondato o a una o a tutte e
due le estremità.
Sopra o vicino ai cespugli.
Civetta
L 2,5, D 1,5
72
Fraticello
7.2.3. I segni della predazione e le reazioni del fraticello al predatore.
zione e le annotazioni in merito alle reazioni del fraticello nei confronti del predatore. Acquisire familiarità con
il comportamento del fraticello e imparare a interpretare i suoi richiami può aiutare molto a capire l’umore e il
grado del disturbo all’interno di una colonia.
Lista di pubblicazioni:
British bird of prey, Collins, London, 1976.
Cramp, S. e Simmons, K.E.L., Birds of the western paleartic, vol. 2, Oxford, 1979.
Corbett, G.B. e Southern, N.H.,
The atlas of breending birds in Britain and Ireland, T. and A.D. Poyser, 1976.
, London, 1977.
La volpe Volpes volpes
Attiva all’alba, al tramonto e durante la notte, la volpe segue abitualmente le stesse rotte e la stessa routine e
ritornerà verso una fonte di cibo scovata la notte precedente.
Si capisce quando una tana è occupata dalla volpe per via dell’acre odore percepito annusando l’aria presso l’entrata. Se dovessero essere presenti dei volpacchiotti grandicelli si troveranno degli avanzi di cibo sparsi intorno
all’ingresso e il suolo e la vegetazione saranno calpestati e consumati.
Alcune relazioni hanno suggerito che la predazione delle uova avviene più spesso quando sono sul punto di
schiudersi.
La volpe che sottrae le uova per poi nasconderle (un avvenimento piuttosto comune) o per mangiarsele in un
altro luogo non lascerà segni. Quando invece vengono mangiate subito dentro il nido, la volpe romperà il guscio
mangiandone la maggior parte e svuotandolo del contenuto. In questo modo rimarranno nella buchetta (nido)
soltanto dei frammenti di guscio che potrebbero sparire cadendo fra i ciottoli. Diverse nidiate o con uova o con
avvisare della presenza di una volpe (molto utile di notte) ma sappiamo anche di occasioni in cui non fu lanciato
alcun allarme.
Il gatto domestico Felis domesticus
I gatti prediligano gli uccelli adulti e i giovani, raramente le uova. Sono assassini disordinati,
mangiano l’uccello sopra o vicino al nido spargendo in giro le ali, le zampe, la testa e le piume.
Il tasso Meles meles
La predazione di questa specie è possibile ma, probabilmente, rara. Nel 1982, su un isolotto a Rye Harbour, le
uova e i piccoli di alcuni gabbiani comuni (Larus ridibundus) e di 70 coppie di sterna comune (Sterna hirundo)
L’ermellino Mustela erminea e la donnola Mustela nivalis
uccisa con un morso sul dorso del collo e le uova predate si presentano con un buco oblungo dove l’animale
morde il guscio e attraverso il quale svuota il contenuto.
73
Sternula albifrons
A Colne Point in Essex, le uova di un Corriere grosso (Charadrius hiaticula), predate da una donnola, si presentaL’ermellino spesso porta via la sua preda. A St. Cyrus in Angus (Scozia), sono stati visti attaccare durante il giorno
La reazione del fraticello verso questi due animali è di stare sospesi in aria sopra il predatore in un gruppo serrato,
per poi seguirlo mentre si sposta sul terreno. Occasionalmente scendono in picchiata, emettendo grida d’allarme.
Il ratto delle chiaviche Rattus norvegicus
I ratti sono animali notturni e sanno nuotare bene. Di solito portano il cibo predato in un luogo sicuro. Mangiano
una gran parte del guscio e i suoi incisivi lasciano una caratteristica dentellatura intorno al foro.
Il riccio Erinaceus europaeus
Il ricco o addenta l’uovo facendo un buco irregolare sul lato per poi svuotarne il contenuto o sgranocchia l’uovo
sono mangiatori disordinati.
Il gheppio Falco tinnunculus
I gheppi si getteranno sulla preda dai pali della luce, della recinzione ecc., si abbatteranno in picchiata dall’alto o
effettueranno un attacco a sorpresa, per esempio volando basso attraverso le dune di sabbia.
Una fonte di cibo quale può essere una colonia di fraticelli sarà sfruttata regolarmente, in modo particolare, quando i gheppi hanno dei piccoli da sfamare. Ritorneranno molto spesso per catturare i pulcini, e in via eccezionale,
anche gli adulti sul nido. Un gheppio è stato visto ritornare e attaccare sei volte nello spazio di mezz’ora. Di solito
sono i maschi a compiere questi scempi. Bisogna stare attenti al fatto che il gheppio può attaccare e poi dileguarsi
così velocemente che le sue azioni non vengono individuate, specialmente se il sorvegliante è un volontario con
poca esperienza. Si avrà così una situazione dove i piccoli fraticelli spariscono durante il giorno per nessun motivo
apparente. La reazione dei fraticelli all’avvicinarsi di un gheppio può allertare l’osservatore prima ancora che il
rapace sia visibile.Tutti gli adulti si alzano in volo allontanandosi dalla colonia verso il mare emettendo il loro breve
e acuto grido d’allarme “tic-tic-tic” usato sempre in presenza di un predatore aviario. I giovani per proteggersi
fanno ricorso alla mimetizzazione. Quando il gheppio è in procinto di ritirarsi avendo magari già afferrato la preda e si ferma appollaiato su un qualche palo nella vicinanza, i fraticelli adulti ritornano alla colonia per cercare di
assalirlo o almeno di rincorrerlo. I fraticelli di una colonia che hanno subito gli attacchi di un gheppio diverse volte
diventano nervosi e scervellati, agitandosi al più piccolo allarme. Spesso i fraticelli giovani sono spostati dai loro
genitori dal sito sotto attacco e questo comporta confusione fra le famiglie e l’innescarsi di dispute territoriali. In
una colonia che non viene disturbata i giovani di ogni famiglia rimarranno a pochi passi dalla loro pianta adottata
Il gufo di palude
Questo gufo predilige il tramonto e la notte ma delle volte caccia anche di giorno. Le osservazioni compiute
in procinto di schiudersi. Il gufo ritornò alla colonia diverse volte ogni notte. Gli adulti presi vennero sempre decapitati e mentre furono predati sia i pulcini che le uova dei beccapesci (Sterna sandvicensis), gli adulti non vennero
toccati. Furono trovate borre contenenti pezzi di guscio d’uovo e attorno a un nido di un gufo con tre giovani
furono rinvenuti gli avanzi di circa 150 adulti di sterna comune.
74
Fraticello
La civetta Athena noctua
La civetta fu fortemente sospettata di aver predato anche gli adulti del fraticello a Rye Harbour nel 1981.
diverse volte nella colonia verso l’imbrunire.
Al termine della notte, nidi con pulcini appena venuti alla luce o con uova prossime alla schiusa furono trovati
vuoti. Furono trovati, inoltre, pulcini morti, senza segni di ferite quindi probabilmente morti per esposizione, insieme a uova non schiuse. Altre nidiate si spostarono dal loro sito e furono viste in compagnia di un solo genitore.
Altri adulti furono visti alla ricerca del loro compagno e/o dei loro piccoli. I corpi decapitati di due fraticelli adulti
furono trovati dentro la colonia semi-nascosti sotto le piante, possibilmente un modo usato dalla civetta per immagazzinare il cibo. Tutti meno due dei 24 nidi predati contenevano pulcini molto piccoli e il suono proveniente
da loro, dagli adulti o dai pulcini pronti ad uscire dal guscio può aver attratto il predatore. Può essere pertinente
il fatto che, durante il giorno, il fraticello con pulcini molto piccoli abbandona con riluttanza il nido: quindi quando
scatta un allarme questi sono gli ultimi a lasciare il nido e, di notte, un tale indugio potrebbe facilitare l’attacco
della civetta.
La civetta ha compiuto atti predatori sul fraticello anche a Dungeness.
Cornacchia nera Corvus corone e Cornacchia grigia Corvus cornix
Pesanti atti predatori di questi corvidi su uccelli costieri sono stati ben documentati ovunque: il fraticello e le
sterna comune sono stati attaccati per esempio in Germania. (Schonert 1961). La cornacchia osserva gli uccelli
intenti alla cova e quando c’è l’opportunità ruba le uova e i pulcini che sono portati singolarmente a breve distanza e poi mangiati sul terreno. Le cornacchie lavorano pure in coppia: a Chesil Beach in Dorset sono state viste
mentre camminavano lungo la spiaggia circa 25 m l’una dall’altra, cercando, ascoltando, esplorando, beccando.
Un uovo predato da una cornacchia presenterà un buco di forma irregolare o su un lato o su un’estremità con
frammenti di guscio che aderiscono alla membrana che pende all’interno dell’uovo. Sul lato opposto dell’uovo si
può trovare anche una piccola “stella” o foro dalla spinta pesante del becco della cornacchia. Dal momento che
la cornacchia porta via le uova, non ci saranno segni nei nidi predati del fraticello, del corriere grosso o di uccelli
più piccoli,
In colonie dove i fraticelli sono numerosi, il mobbing aggressivo e gli attacchi in picchiata degli adulti sono spesso
7.3. Deterrenti contro i predatori
Per quanto ne sappiamo, in Gran Bretagna è stato fatto poco nei siti del fraticello per contrastare i predatori di
uccelli. Nel 1980, invece, a Least Tern Island in Massachusetts negli USA, furono usati con successo ripari per i
pulcini contro i gheppi americani (Falco sparverius) e le albanelle reali (Circus cyaneus). I ripari furono pensati per
proteggere sia dal sole che dai rapaci. Per questo progetto vedi sezione 6.2. Durante la stagione 1980 furono
visti vicini a tre colonie ma non al loro interno sia gheppi che albanelle. Precedentemente, nel 1978, una coppia
di gheppi americani con piccoli da sfamare ridussero notevolmente il numero dei pulcini in una colonia di 80 nidi
e, nel 1979, una coppia di albanelle con piccoli da sfamare fece altrettanto.
Per quanto riguarda le volpi e i cani e possibilmente altri mammiferi di una certa taglia qualche deterrente è stato
usato con un tasso di successo variabile.
75
Sternula albifrons
a) Sostanze chimiche repellenti
è stato infruttuoso in tre siti di fraticelli e a Rye Harbour il carburante per diesel non ha impedito a una volpe di
predare un nido di beccaccia di mare.
che producono fumi repellenti.
b) Lanterne, fuochi e la presenza dell’uomo.
Tradizionalmente le lanterne venivano usate per fermare la predazione delle volpi ma la loro utilità effettiva è
dubbiosa.
luglio in un sito del fraticello in Galles.
In altri siti sono state istituite delle veglie notturne per proteggerli dalle volpi.
c) Recinzioni
Il migliore deterrente contro la volpe comunque rimane una recinzione fatta di rete metallica alta 2 metri con
sere interrata per almeno 60 cm. Questo tipo di recinzione è, talvolta, usato per gli allevamenti della selvaggina
di penna.
d) La recinzione elettrica
Questo è l’unico deterrente pratico provato con successo contro le volpi e i cani. Sebbene non garantisca una
difesa totale contro questi animali, è stato usato con successo in sei siti per il fraticello in Gran Bretagna. Metodi e
Molto si può apprendere dai cataloghi per recinzioni elettriche usate in agricoltura o da una visita a qualche
esposizione promozionale. Un enorme quantità di ricerca e sviluppo è stata portata avanti nel mondo per quanto
riguarda l’uso delle recinzioni elettriche. Alcuni di questi sviluppi, la documentazione e le idee (per esempio l’uso
di un panello solare per caricare la batteria di un energizer) potrebbe venire adattato alle esigenze degli ambienLe regole di base essenziali per il successo del funzionamento di una qualsiasi recinzione elettrica anti-volpe sono
A guide to electric fencing – relating to principles, installation and safety,
in Aberdeenshire, Scozia. Riferimento:
The control of fox movement by electric fencing. Biological Conservation 11: 267 – 278, 1977.
76
Fraticello
Esempi di recinzione elettrica in uso:
a) SANDS OF FORVIE NNR, ABERDEENSHIRE, SCOZIA
Si cominciò a usare la recinzione elettrica quando si constatò un aumento notevole di volpi con conseguente
minaccia per le popolazioni di fraticelli e anatre. Sino al 1971, le volpi erano rare.
La recinzione fu stesa lungo una linea di demarcazione fatta di dune di sabbia per isolare un lido di 50 m di terreno sabbioso e per creare una specie di “zona di individuazione” dalla quale i movimenti delle volpi e le loro
reazioni alla recinzione potevano essere studiati. Le impronte furono studiate quotidianamente per permettere
poi il riconoscimento almeno di un certo numero di volpi attraverso la misura e la forma delle loro orme.
I risultati: nella parte centrale della recinzione si contarono 95 piste di volpe, ma solo 5 indicarono un suo attraversamento. L’analisi di queste 5 tracce sembrò indicare che la stessa volpe avesse saltato la recinzione una volta
e 4 volte l’avesse attraversata. In seguito si capì che le volpi avevano imparato che il passaggio verso la zona sud
del lido era chiuso e avevano, così, cambiato la loro tattica. Dopo alcune settimane intuirono, infatti, la possibilità di
girare intorno alle estremità della recinzione visto che non era stato possibile chiuderla dalla parte del bagnasciuga. Questi punti di accesso limitati, comunque, permisero l’ingresso al sito ad un minor numero di volpi. Sembrò
chiaro, inoltre, che gli animali evitavano di avvicinarsi troppo alla recinzione come se avessero avuto precedenti
esperienze poco piacevoli. Soltanto una traccia indicò l’avvicinamento di una volpe e la conseguente scossa.
Sebbene non “a prova di volpe” questa recinzione ridusse l’attività di questo predatore nella parte sud della riserva di circa 16%.(Patterson, 1977)
I pali: di metallo, con uno spazio di 10 m fra l’uno e l’altro dove il terreno era piano e più vicini dove questo
risultava ondulato. I pali per gli angoli e/o le estremità, invece, erano di legno per dare più stabilità e mantenere
tutta la struttura in tensione,.
Isolatori: tre per ciascun palo, fabbricati industrialmente, con in più tre “uova” di ceramica per isolare i pali in legno.
Unità elettriche per la recinzione: un Koltec “Big Tom” con una batteria a secco di 10 volt e un Wolseley “Scorpion” con 2 batterie a secco di 6 volt. Se, al momento della messa in opera della recinzione, si comprano batterie
nuove, dureranno tutta la stagione.
recinzione.
vicino ad esse.
77
Sternula albifrons
FIG 7.7
Recinzione elettrica: Aberdeenshire
Palo in legno per l’estremità
Isolatori
Isolatori tipo “uova”
Palo terminale
Messa a terra
Filo sotto tensione collegato
alla recinzione
Energizer
78
Fraticello
La politica per il controllo della volpe:
sradicare le volpi dalla riserva ma di tenere il loro numero a un livello accettabile.
Mantenere un programma di controllo continuo è l’unico modo sicuro per tenere il numero delle volpi a un
dovranno portare avanti un programma di culling della volpe, ossia, la eliminazione delle volpi in sovrannumero. Si
cercherà inoltre di sparare a qualsiasi volpe che costantemente riesce a superare o girare intorno alla recinzione
causando così un disturbo ai fraticelli in fase di riproduzione.
Le stagioni 1977 e 1978: si utilizzò una recinzione elettrica dello stesso disegno di Sands of Forvie. Nel 1977
“barriera da scossa” ed essendo piccolo ebbe solo l’effetto di mandare le volpi intorno all’unico nido nel recinto.
Il motivo di questo fallimento fu l’elevata proprietà isolante della spiaggia composta di puro ciottolo, che protesse
le volpi dalle scosse elettriche se non in condizioni di grande umidità.
La stagione del 1979: prima dell’arrivo dei fraticelli, furono eretti due recinti di nuova progettazione, ciascuno di
circa 4 ha.
saltare una recinzione alta preferiscono trovare un modo facile per spingersi attraverso un’apertura. Quindi
provocandosi, così, una scossa.
In un secondo tempo fu eretto un ulteriore piccolo recinto di 4 ha intorno a un gruppo di 5 coppie di fraticelli.
Fu completato in brevi turni di lavoro nello spazio di 2-3 giorni mentre gli uccelli stavano covando. Questo breve
disturbo non causò alcuna perdita.
I risultati: nessun uovo o pulcino fu preso dalle volpi dall’interno dei recinti mentre la predazione continuò come
negli anni precedenti nel resto della riserva. Risultò inoltre che gli uccelli covando al di fuori, ma vicino, al recinto
ottennero un certo grado di protezione.
La stagione 1980: furono ampliati due dei tre recinti esistenti per portare l’estensione della zona protetta a 10
L’attività delle volpi fu evidente fuori dalle recinzioni durante tutta la stagione. In una notte di forte pioggia, una
delle recinzioni ebbe un corto circuito provocato da un pezzo di plastica caduto sulla rete a causa del vento.
Una volpe riuscì, così, ad entrare nel recinto e a predare sette nidi. Non ci furono notizie di ulteriori problemi in
seguito.
anche a una popolazione di lepri Lepus capensis
79
Sternula albifrons
FIG 7.8a
Recinzione elettrica: Rye Harbour
Filo sotto tensione
Filo con la messa a terra
Isolatori
Palo della recinzione
Altezza complessiva
80
Fraticello
Gli altri due recinti, che furono mantenuti della stessa misura dell’anno precedente, contenevano tutte le aree
dove i fraticelli avevano tentato di riprodursi nella stagione 1981. Purtroppo durante il periodo dal 10 al 21 giugno le volpi riuscirono ad entrare. Furono predati i nidi di 14 fraticelli insieme ad alcuni di beccaccia di mare e di
pavoncella (Vanellus vanellus). Una famiglia di volpi fu trovata in una vecchia chiavica presso un campo di grano
adiacente alla riserva.Tenendo sotto osservazione queste volpi fu palese che alcuni dei volpacchiotti, cresciuti per
due terzi della loro grandezza, avevano imparato o a saltare sopra la recinzione o ad attraversarla, senza ricevere,
zione di questa famiglia nessuna ulteriore perdita avvenne dentro i recinti anche se almeno un’ altra volpe fu vista
cacciare nella riserva durante il resto della stagione.
Nel 1982 la volpe che entrò in uno dei recinti e predò alcuni nidi di fraticelli e di beccacce di mare era un giovane
di solo un anno di età.
7.8.a.)
I pali: in legno di castagno di 1,5 m messi ad intervalli di circa 6 m, e più vicini dove il terreno risultava ondulato. I
per rinforzare e tenere salda l’intera struttura.
.8. b.). Questo materiale è ancora in uso nei primi due recinti ma visto che ci sono stati degli inconvenienti, per
il recinto nuovo, eretto nel 1981, furono usati dei pezzi di tubatura di polipropilene grosso (disponibile presso i
Unità elettriche per recinzione elettrica: dal 1977 al 1980 furono usate due unità di Wolseley scorpion azionate
da 2 batterie a secco di 6 volt e per mantenere un impulso rapido (55-60 a minuto) vennero sostituite ogni mese.
Così furono usate 4 batterie automobilistiche di seconda mano in rotazione nei 3 recinti, ciascuna a turno veniva
ricaricata per un giorno e poi utilizzata per 3 giorni.
A causa della grande ampiezza dei recinti, non fu possibile rimuovere a mano le piante che crescevano lungo la
linea della recinzione, quindi, fu spruzzato il diserbante “Dalapon”per tutta la lunghezza delle sezioni con abbondante vegetazione e su una striscia larga 1m.
I recinti elettrici a Rye Harbour, essendo assai ampi e sul suolo privato che a sua volta è chiuso da un recinzione,
81
Sternula albifrons
FIG 7.8b
Recinzione elettrica: Rye Harbour
Palo della recinzione
Filo
Chiodo
Un gancio di ferro potrebbe rendersi necessario per
recinzione
Isolatori fatti di tubatura di polipropilene
Palo della recinzione
Filo sotto tensione
Filo usato per tenere l’isolatore a posto sul palo
82
Fraticello
La politica per il controllo della volpe:
La recinzione elettrica ha ridotto notevolmente la predazione delle volpi tuttavia non può essere considerato
una difesa completa senza l’uso di altri metodi per tenere sotto controllo il numero di questo predatore, in particolare i giovani di un anno. Dal 1978 le singole volpi vengono rimosse durante l’estate se trovate nelle colonie
e all’inizio della primavera le tane della volpe vengono ispezionate entro un raggio di 2 miglia.
Qui la recinzione elettrica, basata sul modello di Rye Harbour, fu usata per la prima volta nel 1980.
Un susseguirsi di problemi iniziali dovuti alla prossimità del sito al mare fornì utili informazioni su quali materiali
7.9.b.).
-
Energizer per recinzione elettrica: un sistema di batteria “UA 2000 Horizont” funzionò di continuo, giorno e notte, dal 1 maggio al 15 agosto senza mostrare segni di perdita di potenza.
soggetto ad andare in corto circuito durante la pioggia, un problema mai sorto a Rye ma, naturalmente, più pronunciato in un sito a diretto contatto con gli spruzzi del mare.
che può capitare in qualsiasi sito vicino al mare. Inoltre il livello dalla spiaggia cambiò drammaticamente dopo
tali allargamenti, un fatto che richiedeva la rimozione e risistemazione dell’ impianto elettrico per compensare il
cambiamento di livello nel suolo.
Grazie a queste condizioni, l’ingresso della volpe al sito fu certamente facilitato, cosa che avvenne due volte.
Comunque non c’è dubbio che senza questa recinzione nel 1980 nessun fraticello si sarebbe riprodotto con
La stagione del 1981 e 1982: nella prima parte del 1981 si notò che, in alcune occasioni, una volpe aveva supe-
industriale e la distanza fra i pali non supera i 4-6 m.
anni è riuscita in modo eccellente.
83
Sternula albifrons
FIG 7.9
Recinzione elettrica: Colne Point
1980
delle alte maree
pali della recinzione
L’asticella è posata sul palo
nella posizione corretta per
mezzo di una vite
Fili
attacati
all’asticella mobile
Livello del suolo
Filo sotto tensione
Filo con messa a terra
Isolatore
FIG 7.10
Fili
Rete metallica con
la parte inferiore
interrata nella
sabbia
84
Livello del suolo
Fraticello
d) GIBRALTAR POINT, LINCOLNSHIRE
La stagione del 1976: in questo sito, il primo modello di recinzione elettrica a venir usata era composta da due
dozzina circa di volpi furono presenti nella zona ma sembrava che riuscissero ad attraversare le rete soltanto
quando il terreno era asciutto.
problema della messa a terra non fu pienamente superato. Qualche volpe era presente e certamente una riuscì
a penetrare dentro il recinto in diversi momenti causando danni considerevoli.
senti 1-5 volpi. Anche qui si pensò che le volpi fossero riuscite a saltare le recinzioni e, specialmente a luglio, la
situazione divenne di nuovo drammatica.
In giugno e luglio alcune volpi furono eliminate col fucile. Non vi furono perdite dentro la recinzione ma fuori di
questa, tutti i nidi meno uno furono predati.
Un altro problema da affrontare ogni anno fu il danno causato alla recinzione dalle alte maree.
FIG 7.11
Recinzione elettrica: Gibraltar Point
1979
1978
Pali della recinzione
Altezza complessiva
Livello
del suolo
Filo sotto tensione
Filo con messa a terra
Isolatore
85
Sternula albifrons
C) CAPE COD, NATIONAL SEASHORE, U.S.A.
Dopo aver visto la documentazione delle Sands of Forvie, il sorvegliante dei fraticelli a Cape Cod decise di usare
Il 20 giugno, nella colonia di Nauset Spit, erano presenti almeno 129 nidi di fraticello. Il 22 giugno la predazione
delle volpi ridusse questo numero a 61 e il 23 giugno rimasero soltanto 45 nidi. Le orme delle volpi erano ovunque.
Lavorando contro il tempo, il 24 giugno fu montato un recinto elettrico con un perimetro di oltre un miglio con
Il 6 luglio furono conteggiati 85 nidi dentro il recinto. Nuove impronte di volpi vennero viste ma a non più di 3
m dalla rete. I nidi nuovi che si trovarono fuori dalla rete furono predati.
Per vari motivi la corrente venne spenta per più di una settimana e anche cosi le volpi si tennero alla larga. Comunque il 1 settembre, 4 giorni dopo la rimozione della rete impronte di volpi erano ben visibili in tutta la zona.
Nella zona recintata arrivano ad involarsi 27 pulcini - 0,67 per nido, in confronto con una colonia simile a Orleans
North Beach dove un certo numero di volpi cacciarono costantemente i piccoli e le uova del fraticello. Con 90
nidi solo 3 pulcini arrivarono al volo - 0.03 per nido. La colonia di Orleans rimase deserta dal 6 agosto mentre i
Due metodi ideati per superare il danno provocato alle rete elettriche dalle alte maree:
velocemente e facilmente dal solo riposizionamento di una vite. Per far si che questo sistema funzioni in modo
b) Il metodo seguente risulta più adatto a un terreno relativamente stabile, per esempio dove la recinzione attragraffette metalliche ai pali ad una altezza superiore al livello atteso della marea. Sopra a questa rete e attaccato
Alcuni appunti sul montaggio e sulla manutenzione generale di tutte le recinzioni elettriche
dal contesto di ogni singolo sito. Per quanto riguarda la rimozione l’unico svantaggio starà nelle ore e nella manodei pali e dell’ altro materiale usato per la sua fabbricazione e, soprattutto, il fatto che una recinzione rimontata
con sospetto.
Idealmente, per i fraticelli, una recinzione dovrebbe essere montata e funzionante per il 1 maggio, anche se una
86
Fraticello
Quando si monta una recinzione bisogna ricordare che il posizionamento dei pali dovrà garantire la giusta ten-
Bisogna usare sempre dei validi isolatori di plastica, fatti in casa o fabbricati industrialmente. Gli isolatori di gomma
Fabbricare da soli gli isolatori usando lunghi pezzi di tubatura può essere un lavoro faticoso ma con un banco di
lavoro adatto e l’aiuto di alcuni volontari si può fare. Per tagliare la tubatura si avrà bisogno di una cesoia a leva
da banco, ma può andar bene anche un grande coltello da lavoro e un paio di elementi in ferro a forma di L
verranno attorcigliati strettamente intorno, per esempio una punta metallica o un grosso chiodo tenuto in una
-
migliore per terminarli sarà in un punto a metà strada del recinto, con il risultato di tagliarlo in due. Se dovesse
del recinto sia in corto.
in modo corretto, altrimenti il sistema potrebbe non funzionare. Delle volte può ottenere questo risultato colleBisogna assicurarsi che la recinzione sia funzionante a piena intensità per tutta la durata del suo utilizzo e che
produca un impulso veloce, 50-60 impulsi al minuto (più veloce di 60 impulsi a minuto è vietato dalla legge.) Ciò
la volpe riceve una forte scossa al suo primo contatto, potrebbe pensarci due volte prima di riprovarci. Mettere
più di una linea elettrica sulla stessa recinzione è contrario alle norme del codice di sicurezza. Le linee elettriche
87
Sternula albifrons
FIG 7.12
Recinzione elettrica: Rye Harbour
Filo di distribuzione
Sistema di sostegno fatto
con mollette o altro per
zione sul fondo rotante
Il fondo rotante posto su
un asse centrale
è sostenuto da una base
di legno
Fabbricazione degli isolatori
Punta
Coltello
Filo attorcigliato
intorno all’isolatore
Bullone per imperniare il
coltello
plastica
88
Fraticello
FIG 7.13
Recinzione elettrica: Rye Harbour
Isolatori per i pali agli angoli e alle estremità della recinzione
Palo dell’angolo
Filo sotto tensione
di plastica
Palo dell’angolo o
dell’estremità
Isolatore
sotto tensione
Filo sotto tensione
Filo che connette
89
Sternula albifrons
Il modo ideale per far funzionare un energizer sarebbe di allacciarlo alla rete elettrica usando un trasformatore,
ma, di solito si deve ricorrere alle batterie. Sia che vengano usate batterie a secco o a umido risultano sempre
costose e fare economia è spesso importante. Gli energizers che vengono forniti di energia per mezzo di batterie
a secco possono bastare per una recinzione non troppo lunga e se le batterie sono nuove all’inizio della stagione
energizers con una maggiore potenza di uscita usata per le recinzioni molto estese funzionano sicuramente meglio con le batterie a umido. In genere vengono adoperate di solito le batterie per automobili di 12 volt e devono
essere tenute in carica. Un energizer di alta potenza di uscita funzionerà per 15 giorni se la batteria è ben carica.
Comunque sarà meglio alternare due batterie scambiandole dopo 4-5 giorni. In questo modo non si scaricano
troppo e quella non in uso può venire caricata.
Batterie automobilistiche possono essere prese in prestito da un garage amichevole per la durata della stagione.
Cosi facendo si risparmia e non si ha la loro responsabilità durante il resto dell’anno.
Le recinzioni vanno controllate ogni giorno, prima del tramonto, per vedere se sono in buono stato di funzionamento. Dove il terreno è costituito da ciottolo secco si possono controllare gli impulsi toccando con mano un
gadgets per controllare il funzionamento degli energizers ma non sono essenziali. Gli impulsi lenti potrebbero
indicare che le battere stanno perdendo energia e che hanno bisogno di essere cambiate mentre gli impulsi de-
tempo è asciutto ma può provocare un corto durante la pioggia o in presenza di una quantità eccessiva di rugiada. Bisogna accorciare, strappare o spruzzare con il diserbante tutta le vegetazione che cresce sotto la recinzione
su entrambi i lati. Il diserbante “Dalapon” è raccomandato per le erbe alte. Va controllata ogni due settimane.
Disporre degli avvisi con la scritta “Recinzione Elettrica” è un codice di comportamento raccomandato e sono
un preciso requisito di certe amministrazioni locali se vengono eretti vicini ai sentieri pubblici ecc..
Quando la campagna diventa secca c’è sempre il rischio che una recinzione elettrica possa causare un incendio,
quindi, in alcuni siti occorre prestare una particolare attenzione alla sua collocazione.
La spesa:
Per dare un’idea del costo di una recinzione elettrica anti-volpe seguono dettagli sui prezzi del materiale usato a
Rye Habour nel 1982.
I pali - (100 in legno di castagno alti 152 cm) = £ 30.00 (sterline)
Punti metallici (graffette) - costo approssimativo per 30 pezzi = 5 p (pence).
Costo unitario per 1metro di recinzione =17 p
Potenza/energia - 2 batterie automobilistiche da 12 volt più caricabatteria, in prestito = costo stimato intorno ai
£ 50.00
90
Fraticello
FIG 7.14
Recinzione elettrica, connessione dell’energizer alla recinzione
Conduttore dell’energia che connette tutti
Conduttore terra che connette
“Energizer”
bastone di metallo
Il controllo del predatore
La predazione è una problema comune, registrato come la causa di perdite considerevoli nel 50% dei siti. Il 25
% dei siti impiegano o hanno impiegato qualche forma di controllo ed un numero simile di siti ha deciso di non
impiegarli.
Usare o no i sistemi di controllo contro i predatori è una decisione che deve essere presa in ogni singolo sito
delle direttive dell’organizzazione.
fattori.
Per esempio:
Qual è l’effetto a livello nazionale della predazione a cui è soggetto il fraticello? C’è, dal punto di vista nazionale,
una responsabilità verso la conservazione di una colonia vitale al sito in questione?
Quale effetto ha questa predazione in una graduatoria locale e esiste la responsabilità di mantenere la colonia
dal punto di vista locale? Qual è lo status delle specie predatorie in questione?
Quali potrebbero essere le implicazioni nel decidere per l’impiego di un controllo dal punta di vista dell’organizzazione, dei sostenitori, dei sorveglianti volontari, dei rapporti con i proprietari terrieri adiacenti e con altri
organizzazioni locali e nazionali ecc.?
91
Sternula albifrons
E il futuro? Se si decide per un sistema di controllo ci sarà l’impegno di mantenere la stessa linea anche negli anni
a venire?
Se i predatori potessero essere catturati sarebbe fattibile il loro trasporto altrove?
Qual è il consiglio e l’esperienza dei sorveglianti del fraticello e delle organizzazioni di conservazione quali la
RSPB, la NCC (National Conservation Council) e le County Trusts?
La politica migliore potrebbe essere di non decidere ma di aspettare un paio d’anni e continuare a monitorare
la situazione.
I metodi di controllo
Ci sono diversi metodi per controllare i mammiferi predatori, la maggior parte dei quali non richiede licenze, ma
se si tratta di uccelli predatori allora spesso queste sono necessarie. Inoltre un certo grado di conoscenza ed
Se, dopo aver considerati tutti i fattori, i responsabili per la direzione del sito decidono di portare avanti un qualche livello di controllo, sarebbe meglio ottenere la consulenza specialistica di altri siti del fraticello, della RSPB,
della NCC e del MAFF/DAFS (Ministry of Agriculture, Forestry & Fishing/Department of Agriculture & Fishing
Scotland) e possibilmente del responsabile per la disinfestazione del consiglio distrettuale.
Due libretti utili e di poco prezzo che danno informazione sui metodi di controllo sono stati scritti da un gruppo
di lavoro che include soci di organizzazioni dedite alla conservazione, all’agricoltura e allo sport.
Si intitolano Predatory Mammals in Britain e Predatory Birds in Britain.
92
Fraticello
Sezione 8
Malattie e residui tossici
8.1. Malattie
L’idea di aggiungere una sezione sulle malattie fu suggerita dal fatto che nell’estate 1980 i giovani fraticelli di Rye
Riferimento: HARRIS, M.P.,
, 1965
Il National Environmental Research Council’s Institute of Virology è molto interessato ai virus associati agli uccelli
marini.
In qualsiasi evenienza di malessere dei fraticelli, non esitate a contattare il dott. Nuttall. Inoltre eventuali zecche
8.2. Residui tossici
stanze chimiche tossiche. Le analisi mostrarono i seguenti bassi livelli:
0.2 – 0.6 parti per milione residui di DDE
0.01 – 0.09 parti per milione residui di Dieldrin
Si sa molto poco dei residui di sostanze chimiche tossiche nei fraticelli o nelle loro uova e, a meno che non insorga localmente un problema maggiore, non c’è al momento, dato l’alto costo, un sistema di monitoraggio pronto
per analizzare i residui.
93
Sternula albifrons
Appendice A
L’inanellamento
La parte A.1 è una sintesi dell’attività di inanellamento del fraticello in Gran Bretagna realizzato grazie al contributo di Chris Mead del British Trust for Ornithology.
tale progetto potrebbe avere su una loro colonia.
A.1. L’inanellamento del fraticello
Da quando, nel 1909, ebbe inizio l’inanellamento in Gran Bretagna, circa 6000 fraticelli sono stati inanellati. Il nusuccesso. I numeri, comunque, sono aumentati molto in questi ultimi 25 anni da quando la specie ha cominciato
ad attirare un maggior interesse.
e la loro cattura dentro la colonia, mentre sono sul nido, è praticata soltanto da inanellatori di grande esperienza
che fanno studi dettagliati sulle colonie.
Un buon numero di dati di uccelli inanellati provengono da ricatture di esemplari vivi, maneggiati e rilasciati dagli
inanellatori. Ciò permette di spiegarne gli spostamenti all’interno delle colonie: un aspetto davvero interessante
documentato negli ultimi 10 anni. Comunque, molto prima che si cominciasse a tenere tale documentazione,
l’inanellamento era già fondamentale per avere informazioni sulle rotte migratorie e sui luoghi scelti dalla specie
per trascorrere l’inverno.
Figura A.2. indica le località dove sono stati recuperati gli uccelli inanellati in Gran Bretagna e poi ritrovati oltrete altre specie, la loro capacità di compiere lunghi spostamenti aumenta con l’età, e il loro recupero diventa più
raro. Gli uccelli più anziani furono tutti recuperati in agosto ed è possibile che nei loro spostamenti lungo la costa
occidentale del continente europeo siano stati molto più veloci dei giovani. Lascia molta perplessità il recupero,
nell’entroterra del nord della Francia, di un unico uccello di un anno di età. Si è ipotizzato che stesse esplorando
e che non fosse ancora pronto alla riproduzione.
rato in Gran Bretagna durante la migrazione primaverile. La scarsità di recuperi deve suggerire una migrazione
nano i fraticelli della Gran Bretagna. Dal recupero di altre sterne nell’area sembrerebbe che nei mesi di aprile e
94
Fraticello
FIG A.1
Sommari annuali dell’inanellamento del fraticello fatto in Gran Bretagna
Pulcini inanellati
Numero
Anno
Uccelli inanellati che già volano
Uccelli inanellati in Gran Bretagna e poi ricatturati
95
Sternula albifrons
FIG A.2
Mappa 1
I numeri si riferiscono al mese in cui gli uccelli sono stati ricatturati
Individui di un anno
Individui di due anni
Individui adulti
(probabilmente troppo giovane per
riprodursi)
96
Fraticello
FIG A.3
Mappa 2
Documentazione del passaggio primaverile di uccelli inanellati
I numeri si riferiscono al mese in cui gli uccelli sono stati ricatturati
Individui del primo inverno
Individui adulti
97
Sternula albifrons
Il recupero di uccelli inanellati non solo fornisce informazioni sui loro spostamenti ma anche sull’arco vitale e
sul tasso di mortalità. I metodi piuttosto complessi che vengono usati per calcolare questi parametri avrebbero
bisogno di un campione di esemplari recuperati più ampio di quello che dà il fraticello ma la stima complessiva è
poi e provengono quindi da anni nei quali vennero inanellati uccelli che potrebbero essere ancora vivi (l’uccello
agosto, moriranno l’anno seguente. Dopo di che il tasso di mortalità è intorno al 22%, che indica un alto grado
di sopravvivenza, normale fra uccelli marini ma, in zone temperate, insolito per un uccello grande poco più di
un passeraceo. Anche senza l’immigrazione da altre colonie, un così alto livello di sopravvivenza può spiegare in
L’aspetto più interessante del recupero del fraticello inanellato è lo scambio di colonia che sembra abbia luogo
frequentemente. Alcuni degli uccelli si sono spostati per lunghe distanze, compresi sette che avevano attraversato
5 probabilmente erano in fase di riproduzione visti che sono stati recuperati durante la stagione riproduttiva e
Questo livello di scambio di colonia ha implicazioni molto importanti per la conservazione della specie. E’ evidente che le colonie che hanno successo, cioè che producono un grande numero di piccoli, potrebbero fornire delle
“reclute” alle colonie poco produttive che hanno avuto anni di insuccessi. A breve termine il successo continuo
di tali “centri di eccellenza” sarebbe vitale quindi, in una graduatoria dell’ Europea occidentale, per il benessere
della specie. A lungo termine invece si può sperare nel ristabilimento e nell’ulteriore colonizzazione dei fraticelli
colonie maggiori esistenti sia mantenuto.
Bisognerebbe fare dunque uno sforzo maggiore per quanto riguarda l’inanellamento per mettere in chiaro i
dettagli degli scambi nelle colonie. Un sistema ovvio ma forse poco pratico sarebbe di marchiare gli adulti per
scoprire se rimangono fedeli ai siti dove si riproducono. Catturarli quando sono sui nidi è una tecnica perfettamente sicura se fatta con competenza ma richiede tempo e fatica. Per scoprire se e quanto si spostano gli adulti
si dovrebbero fare degli accertamenti su vasta scale e ciò è di sicuro inattuabile. Tuttavia continuare a marchiare
i piccoli produrrà una ulteriore prova della prevalenza dello scambio di colonie, particolarmente se la cattura sul
nido verrà fatta in un buon numero di colonie in Gran Bretagna e all’estero. Ulteriore informazione sulla migrazione e sulla distribuzione invernale verrà accumulata gradualmente dal normale recupero degli uccelli già inanellati.
C’è una semplice operazione addizionale che potrebbe essere di grande valore per quanto riguarda il fraticello.
Molti degli uccelli in fase di riproduzione vengono tenuti sotto stretta osservazione nelle colonie dal sorvegliante.
Se nelle colonie molto produttive i piccoli venissero inanellati con un colore insieme al numero che già ricevono
c’è una buona probabilità che negli anni seguenti saranno notati quando ritornano per riprodursi. Il fraticello ha
un tarso corto però con lo spazio per un unico anello quindi è essenziale che quest’anello venga colorato e che
i colori disponibili vengano distribuiti fra le colonie che di solito producono un buon numero di piccoli. Alcune
terà in contatto con gli inanellatori competenti.
98
Fraticello
FIG A.4
Tabella 1
Indice del tasso di mortalità/sopravvivenza dei fraticelli inanellati in GB
Anno di
inanellamento
Età in anni degli uccelli quando sno stati recuperati
Totali recuperati
cui erano nati: la tabella parte da questa data.
99
Sternula albifrons
A.2: Commento
I punti più interessanti e rilevanti venuti alla luce da questo sommario sono i seguenti:
- una valutazione del tasso di mortalità del fraticello che da un’idea approssimativa di quanti piccoli devono essere allevati per poter mantenere una popolazione stabile, e cioè 0,5 piccoli per coppia all’anno.
- Lo scambio di colonia, che deve essere preso in considerazione in qualsiasi stratagemma per la conservazione
della specie.
- Il bisogno di stabilire un programma ben organizzato su scala nazionale per l’inanellamento con anelli colorati
per il fraticello.
guadagnerebbe. Comunque, l’aspetto primario per qualsiasi persona responsabile di una colonia di fraticelli è il
benessere degli stessi.
Dentro le loro colonie i fraticelli sono territoriali e in una colonia non disturbata si noterà spazio fra le coppie e
la loro prole. I pulcini di ciascuna famiglia rimangono entro pochi piedi dal loro “punto di riferimento”, di solito
un ciuffo di vegetazione che loro usano per ripararsi. I pulcini che si avventurano nel territorio di un’altra coppia
verranno attaccati e scacciati. Verranno attaccati pure gli uccelli adulti se sposteranno i loro piccoli troppo vicino
al territorio di un’altra coppia, anzi potranno risultare delle lotte piuttosto aggressive. Crescendo i piccoli diventeranno parecchio mobili e di fronte a una minaccia scapperanno.
Gli inanellatori con esperienza si renderanno conto delle conseguenze che un loro ingresso nella colonia potrebpulcini potrebbero soffrire o dell’aggressione diretta da parte di altri adulti o del dispendio delle loro energie o
quelle dei loro genitori nel risolvere le dispute territoriali che potrebbero presentarsi. Questo tipo di disturbo
potrebbe inoltre aumentare i rischi di raffreddamento e di attacchi dalla parte dei predatori. Il disturbo nel suo
insieme più il pericolo di pestare le uova o i piccoli così ben mimetizzati, può comunque essere ridotto al minimo
facendo visite brevi e diluite nel tempo con il tentativo ogni volta di inanellare soltanto una/due famiglie avendo
cura di decidere quali prima di cominciare.
Si spera che i fraticelli possano essere inanellati con sicurezza in tutte le colonie, comunque deve essere fatto
solo da personale con esperienza e non iniziato senza la dovuta progettazione e considerazione delle condizioni
locali. Gli uccelli saranno disturbati e di conseguenza abbandoneranno la protezione della recinzione elettrica? Si
può unire l’inanellamento con altre attività di routine o con lo spostamento dei nidi quando la marea minaccia? Si
può cambiare giorno se il tempo non è adatto? Anche l’inanellatore più esperto potrebbe non aver inanellato un
fraticello prima d’ora quindi certamente apprezzerà il consiglio del sorvegliante sui modi migliori per avvicinarsi
ad una colonia senza dare disturbo.
Visto che il fraticello è elencato in Schedule 1 del Wildlife and Countryside Act 1981, qualsiasi persona desiderosa di portare avanti l’inanellamento di questo uccello dovrà ricevere l’approvazione dal BTO (British Trust for
Ornithology) prima che l’inanellamento abbia luogo.
100
Fraticello
FIG A.5
Mappa 3
Spostamenti intercoloniali del fraticello inanellato da pulcino
La direzione dello spostamento
Individuo sicuramente in fase di riproduzione quando ricatturato
101
Sternula albifrons
FIG A.6
Tabella 2
I fraticelli inanellati da pulcini e trovati in riproduzione (o probabilmente in riproduzione) in estati successive
Età in anni degli individui
quando recuperati
Numero totale di pulli
Numero degli stessi individui
trovati a riprodursi
nelle stagioni successive
102
Distanza dello spostamento tra una ricattura e l’altra
Fraticello
Appendice B
Finanze, risorse e manodopera per progetti di conservazione e riserve naturalistiche
Contenuto
B.1 Finanze
1.1. Raccolta fondi
1.2. Sovvenzioni/donazioni
B.2. Risorse e aiuto pratico
B.3. Manodopera volontaria
B.4. Pubblicazioni utili
B.1. Finanze
B.1.1. Raccolta fondi
no, normalmente, uno o più dei seguenti metodi:
a) Organizzare un evento a scopo di lucro che potrebbe essere sponsorizzato da una ditta locale:
Esibizioni d’arte e esposizioni dell’operato in luoghi come le vetrine delle Building Societies.
b) Organizzare un evento sponsorizzato:
c) Organizzare una riffa, una lotteria, delle gare sportive ecc.
d) Vendere pubblicazioni :
opuscoli, cartoline, relazioni sull’operato ecc.
e) Richiedere donazioni:
sistemare contenitori per le donazioni in punti strategici agli incontri delle varie società locali di storia naturali ecc.
f) Far pagare una quota per entrare nelle riserve e anche nei capanni di avvistamento.
g) Fondare un’associazione/società registrata senza scopo di lucro con una quota d’iscrizione per i soci:
Presso la riserva naturalistica di Rye Harbour è stata fondata l’associazione senza scopo di lucro Friends of Rye
Harbour Nature Reserve. La quota minima per iscriversi è £ 1,00, ma i soci sono incoraggiati a dare di più. Attualmente i soci sono 470 circa e la cifra totale annua che si raccoglie è di £ 1200,00.
Ai soci si chiede, inoltre, di rinnovare le loro iscrizioni ogni anno.
103
Sternula albifrons
L’associazione è diretta da un comitato responsabile del mantenimento degli obiettivi associativi e dell’organizzazione degli eventi proposti: si raccolgono i fondi (ogni anno 200-300 £ frutto di varie iniziative), si iscrivono i
nuovi soci, s’incoraggiano le proposte per i lavori e la sorveglianza volontaria, si tutelano gli interessi della riserva,
si promuove la cooperazione con altre associazioni simili, si realizza un bollettino d’informazione quadrimestrale
e si producono pubblicazioni educative.
B.1.2. Sovvenzioni e donazioni
Si possono richiedere sovvenzioni e donazioni a una varietà di organizzazioni che possono essere enti e istituti
Enti e Società di Conservazione: World Wildlife Fund, Nature Conservancy Council, Countryside Commission,
County Conservation Trusts, Local conservation and natural history societies.
Altre strutture: Consiglio di Contea, Consiglio Distrettuale, Consiglio Municipale, industrie e ditte locali, Building
tipo il Rotary Club e il Round Table.
Si può inoltre chiedere ad altre società locali dove sono riuscite a trovare sovvenzioni o donazioni: potrebbero
conoscere altre possibili fonti.
B.2. Risorse e assistenza materiale
fornire un aiuto pratico.
Il consiglio più utile che si può dare è di non aver mai paura di chiedere. La risposta potrebbe essere “no” ma
molto spesso è “si”.
Anche questa sezione è facilmente illustrata grazie ad alcuni esempi d’assistenza data a Rye Harbour.
104
Fraticello
B.3. Mano d’opera volontaria
Progetto
Assistenza data
Donatore
Scavo dei ciottoli per creare delle
isole a Ternery Pool
Sovvenzione
World Wildlife Fund e
Nature Conservancy Council
Ulteriori scavi a Pool per creare
un sentiero e una nuova
capanna di avvistamento.
L’uso di un bulldozer e
di un escavatrice.
Southern Water Authority
(proprietario terriero della riserva)
Materiale per il tetto.
ditta locale.
Cemento per le fondamenta
Spun Concrete Ltd (industria locale)
Southern Water Authority
Costruzione di una nuova capanna
di avvistamento
Trasporto del cemento con camion.
Costruzione dell’isola a Ternery Pool
Mano d’opera volontaria più una
zattera
Gruppi di volontari del Sussex
Ornithologic Society
Carriole ed attrezzi dati in prestito
Dipartimento studi rurale di una
scuola locale.
Controllo della vegetazione
Trattore ed erpice dati in prestito
Agricoltore locale
Creazione di un laghetto
poco profondo
Bulldozer dato in prestito
Agricoltore locale
Recinzione
Legno per pali
Recinzione elettrica
Batterie automobilistiche e carica
batteria dati in prestito
Garage locale
105
Sternula albifrons
Le squadre di lavoratori volontari potrebbero essere composte da pochi singoli che aiutano con un lavoro spePer qualsiasi mansione devono essere fornite ai volontari istruzioni chiare e deve essere prevista la presenza di
un supervisione. Molti di questi lavori all’aperto implicano elementi di pericolo: lavoro vicino all’acqua, utilizzo di
attrezzi pesanti ecc., quindi, è consigliabile assicurare le persone coinvolte. Il British Trust for Conservation Volunteers ha pubblicato una serie di opuscoli che trattano la formazione del volontario e anche alcuni manuali che
descrivono l’uso corretto di attrezzi e tecniche di gestione (vedi B.4.).
Dove cercare i volontari (vedi anche sezione 3.2.3.)
B. 4. Pubblicazioni Utili
Pubblicazioni del British Trust for Conservation Volunteers:
Publications list available from BTCV 36,St MAry’s Strett, Wallingford, Oxford
Countryside Commission Publications:
Grants to Private INdividuals and Bodies for Conservation...CCP79
Grants to local authorities and other PUblic Bodies for Conservation...CCP78
Volunteers in the Countryside Commission, CCP Advisory Series N. 11
Available from Countryside Commission,
3RA
Sources of Statutory Money: a guide for voluntary organisations,
available from National Council for Voluntary Organisations, Bedford Square Press, 26 Bedford Square, London
WC1B 3HU
106
Fraticello
Appendice C
Le organizzazioni che lavorano per la conservazione in Gran Bretagna, i loro titoli abbreviati:
Botanical Society of the British isles (BSBI)
British trust for conservation volunteers (BTCV)
British trust for ornitology (BTO)
Countryside commission
Countryside commission for Scotland
Farming and Wildlife Advisory Group (FWAG)
Institute of terrestrial ecology (ITE)
National trust (NT)
Nature conservancy council (NCC)
Royal society for nature conservation (RSNC)
Royal society for the protection of birds (RSPB)
Seabird group
107
Sternula albifrons
che informazioni sulle sterne. La seconda parte, compilata da Chris Harbard, il responsabile dell’informazione alla
RSPB, comprende un elenco di saggi (papers) che si riferiscono a un qualche particolare aspetto del fraticello, alla
sua biologia, allo status e alla sua conservazione.
Altre informazioni sulla distribuzione e sullo status locale passato e presente del fraticello possono essere spesso
reperite nella documentazione sugli uccelli tenuta dalle contee o nei quaderni regionali molti dei quali sono stati
ornitologica della vostra contea o alla biblioteca pubblica locale.
BICKERTON, W., The Homelife of the Terns or Sea Swallows, London, Witherby, 1912.
CRAMP. S., BOURNE, W.R.P. & SAUNDERS, D. , The Seabirds of Britain and Ireland, London, Collins, 1974.
LIPPENS, L., & WILLE, H.,
, Tielt, Lannoo, 1972
MARPLES, G., & MARPLES A., Sea Terns or Sea Swallows, London, Country Life, 1934
NADLER, T., Die Zwergseeschwalbe, Die Neue Brehm-Bucherei, Lutherstadt,
Wittenberg, 1934.
Breeding Birds of Britain and Ireland
The Atlas of Breeding Birds in Britain and Ireland
VAURIE, C., The Birds of the Palearctic fauna: Non-Passeriformes, London, Witherby,1965.
VOOUS, K.H., Atlas of European Birds, London, Nelson,1960.
The Handbook of British Birds, Vol. 5: Terns to Gamebirds, London, Witherby, l938-4l
Fogli:
ANDERSON
Cons.”,18:65-80, 1980.
in “Biol.
ANON, Disaster for Little Terns. in “Habitat”, 6(8) 4, 1970
ATKINSON, N.K., The Little Terns At St Cyrus in “N.N.R. Seabird Report 1977-1981”,:86-92, 1982
Predation and Protection at Dungeness Bird Reserve, in “Brit.Birds”, 49: 193-212, 1956
BLINDELL, R.M., Protection at Little Tern colonies, in “Brit.Birds”, 68: 250-251, 1975
BLINDELL, R.M. , The Status of the Little Tern Sterna albifrons in Essex, 1950-1974, in “Essex Bird Report1974”, :
69-75, 1976
108
Fraticello
, in “Wilson Bull.”, 91:62-71, 1979
BOULTWOOD, T., Report of the Little Tern Warden for the National Trust (Northumbria region), Unpublished, 1977
BOURNE, W.R.P., The Fate of Dungeness and the Chesil Bank in “Seabird Bull.”, 4:46-48, 1976
CAMPION, C.B., Banding the Little Tern, in “Austr.Bird Bander”, 1 125-132, 1963
CAMPION, C.B., Little Tern banding progress, in “Austr.Bird Bander”, 2:23-25, 1964
COLLINGE,W.E., An investigation of the food of terns at Blakeney Point,
12:35-53, 1926
DAVIES, S., Development and behaviour of Little Tern Chicks, in “Brit.Birds.”, 74:291-298, 1981
DAVIS, M.E., Nesting behavior of Least Tern (Sterna albifrons), Unpublished, Los Angeles, M.A. thesis, University of
California, 1968
DAVIS, M.E., Experiments on the nesting behavior of the Least Tern,
72:25-43, 1974
DOWNING, R.L., A preliminary nesting survey of Least Terns and Black Skimmers in the East, in “American Birds”,
27:946-949, 1973
Little Terns at St. Cyrus, in “N.N.R. Tay Ringing Group Report 1972”, :1-3, 1972
Notes on the breeding biology of Little Terns in Northumberland, in “Birds in
Northumbria 1979”, 106-114, 1980
ERWIN, R.M., Coloniality in terns: the role of social feeding, in “Condor”, 80:211-215, 1978
ERWIN, R.M., Breeding habitat use by colonially nesting waterbirds in two mid-Atlantic U.S. regions under different
regimes of human disturbance, in “Bio1.Cons.”, 18:65-80, 1980
Proceedings of a Symposium on Little Terns, RSPB, 1980
Sparrowhawk as a predator in a Least Tern colony, in “Bird Banding”, 43:288-289, 1972
Least Tern: beleagured, opportunistic and roof-nesting, in “American Birds”, 29: 15-16, 1975
GANIER, A.F., Breeding of the Least Tern on the Mississippi River, in “Wilson Bull.”, 42:103-107, 1930
GOCHFIELD, M., Recent status of the Least Tern Sterna albifrons on the south shore of Western Long Island, in “Engelhardtia”, 6:1-9, 1974
109
Sternula albifrons
The Least Tern in the Mississippi Valley, in “Pub1.Mus.Mich.St.Univ.Bio1”, 1:1-60, 1957
HILDEN, O., & VAISANEN,R.A., A northern colony of Little Tern in Finland, in “Orn.Fenn.”, 49:17-19 (English Summary), 1972
HOGSTEDT, G., & PERSSON, C., Smartarnan, Sterna albifrons in Sverige 1973, in “Var Fagelvarld”, 34: 37-42 (English Summary), 1975
HOWELL,T.R.,
71:19-32, 1959”
,in “Wilson Bull”,
Some aspects of the nesting ecology of Least Terns on the Mississippi Gulf coast, in “Mississippi Kite”,
6:25-35, 1976
Protection and management of the Californian Least Tern in “Pac.Seabird Group Bull.”, 3:17, 1976
KNIGHT, R.C., & HADDON, P.C., Little Terns (Sterna albifrons) in England and Wales 1977-79, with details of conservation work carried out at Rye Harbour L.N.R., in “Seabird Report”, 6:70-85, 1981
LEA, D., Little Terns, in “Birds”, 2:216-217, 1969
LEWIS, T., Notes on the breeding habits of the Little Tern, in “Brit. Birds”, 14:174-182, 1920
Breeding terns in Britain and Ireland, 1969-1974, in “Brit.Birds”, 68:221237, 1975
LOHRER, F.E., & LOHRER, C.E., Inland nesting of the Least Tern in Highlands, in “County, Florida. Florida Field Nat.”,
1 3-5, 1973
MCLANNAHAN, H.M.C., Conservation of the Little Tern, Unpub report, 1974
MCNICHOLL, M.K., Larid site tenacity and group adherence in relation to habitat
Breeding biology of the Least Tern,
Vocal differences between American Least and European Little Terns
MEAD, C., Feeling the Crunch - Little Tern, in “
Reports of the Tern warden, Cape Cod National, Seashore, Unpublished, 1976, 1977, 1978
Preventing fox predation at a Least Tern colony with an electric fence,
MORRIS, A.K, The declining status of the Little Tern in New South Wales, in “Corella”, 3(5):l05-110, 1979
Behavior and communication in the Least Tern (Sterna albifrons),Unpub. Ph. D.Thesis, Univ. N. Carolina,
1976
110
Fraticello
Individual auditory recognition in the Least Tern (Sterna albifrons),
Fairy and Little Terns breeding on Tasmania’s East Coast, in “Austr.Bird Watcher”, 42103-109 1972
NISBET, l.C.T., Disaster year for Terns, in “Man and Nature”, 72:16-21, 1972
NISBET, I.C.T., Terns in Massachusetts: present numbers and historical changes, in “Bird Banding”, 44:27-55, 1973
NORMAN, R.K. & SAUNDERS D.R., Status of Little Terns in Great Britain and Ireland in 1967, in “Brit. Birds”, 62:413, 1969
NUGENT, P., Least Terns in a cantaloupe patch, in “Chat”, 38 : 72, 1974
OUWENEEL, G.L., Broedende dwergsterm op het Hellegatsplein, in “Limosa”, 43:161-162, 1970
OWENS, N.S., Little Tern Conservation, Unpublished typescript, 1973
RITTINGHAUS, H., Der Star des Nahrungsschmarotzer der Zwergseeschwalbe
RITTINGHAUS, H., Betrachtungen zu den Nistgewohnheiten der Zwergseeschwalbe, in “Natur u. Mus.”, 94 231-237,
1964
ROCHE, S.W., Comparative breeding success in the Least Tern, in “Bull. S.C.Acad.Sci”, 40:97, 1978
, in “Vogeljaar”, 75:681-688, 1974
The status of some piscivorous birds in the Netherlands
555, 1972
ROWAN, W., The Little Tern, some observations from Blakeney Point, Norfolk, in “Wildlife”, 101-105, 1916
SCHONERT C., Zur Brutbiologie und Ethologies der Zwergseeschwalbe (Sterna albifrons albifrons) in Schildmacher,
H., 1961
SCOTT, R.E., The Little Tern population of Romney Marsh, Unpublished, 1971
Notes on the Little Tern and young, in “Brit.Birds”, 15:50-56, 1921
, in “Brit. Birds”, 16:94-98, 1922
SOIKKELI, M., 1962,
in “Ornis Fenn.”, 39:60-67, 1962
STIEFEL, A., Gemeinsames ubernachten von Zwergseeschwalben (Sterna albifrons), in “Orn.Mitt.Gott.”, 18 31-33,
1966
SWICKARD, D.K., Status of the Least Tern at Camp Pendleton, Calfornia, in “Cal.Birds”, 3:49-58,1972
SWICKARD, D.K.,
, in “Cal.Fish and Game”, 60:88-90, 1974
111
Sternula albifrons
The effect on tern populations of black-headed gull numbers Seabird Report 4:36-39, 1974
Factors affecting the breeding success of Little Terns (Sterna albifrons), M.Sc thesis, Univ. Coll. N.WaReport of the Little Tern Warden for the National Trust, (Northumbria region) Unpublished, 1978
Breeding terns in Britain and Ireland, in “Seabird Report”, 6:59-69, 1981
THOMAS G., & RICHARDS, P., Success for tern volunteers, in “Birds”, 6(6) 60-61, 1977
TOMKINS, I.R., Life history notes on the Least Tern, in “Wilson Bull.”, 71:313-322, 1959
VAN ZURK,H., La sterne naine (Sterna albifrons), in “Riviera Scient”,10:50-52, 1974
VON SCHMIDT,K., Note on the mating behavior of the Least Tern, Sterna albifrons
WATERS, R., Little Terns at Winterton Dunes N.N.R., Warden’s Reports, unpublished, 1976
Recent history of shore-line breeding birds at the Naze, with particular reference to the Little Tern, in
“Essex Bird Report”, 1974:76—82, 1976
WILBUR,S.R., The literature of the Calfornia Least Tern, in “Special scient.rep U.S. Fish Wildlife Serv.”, 175:1-18, 1974
WOLK, R.G., Reproductive behavior of the Least Tern
WOODRIDGE, K.F., Report of the Gibraltar Point Tern Warden, Unpublished, 1976
Breeding of the Least Tern in Iowa, in “Wilson Bull.”, 42:102-103, 1930
in “Fauna”, 4:162-167, 1960
112
Fraticello
stampato nel mese di Marzo 2014
113
Scarica

Guida per la conservazione del fraticello