REGIONE ABRUZZO UFFICIO STAMPA Dott.ssa MAURA DEL GIOVINE 16 Dicembre 2002 Indirizzo Internet: www.aslteramo.it Ufficio Stampa Tel. e fax 0861-420248 e-mail [email protected] cell. 3478889256 Il Centro LUNEDÌ' 16 dicembre 2002 ALL'OSPEDALE DI TERAMO Nuovo test per la diagnosi precoce del Parkinson L'ospedale Mazzini di Teramo TERAMO. L'ospedale Mazzini è all'avanguardia nel campo della prevenzione della malattia di Parkinson. Si chiama Datscan (Spet con loflupano, trasportatore di dopamina) la nuova metodica diagnostica che è stata testata di recente nel reparto di medicina nucleare dell'ospedale. Si tratta di una tecnica d'indagine che attualmente viene eseguita in Abruzzo solo a Teramo. Il metodo innovativo permette la diagnosi precoce della malattia di Parkinson, una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita di neuroni. La tipica sintomatologia si evidenzia con tremori, bradicinesia e rigidità. La prova eseguita all'ospedale di Teramo, come riferisce il dottor Francesco Fabiani dell'unità operativa di medica nucleare, ha coinvolto i medici degli ospedali di Sulmona, Chieti, e Pescara giunti a Teramo per collaborare alla messa a punto della metodica. La Asl annuncia che presto inizierà in modo routinario l'esecuzione del test Datscan. In Italia vengono diagnosticati ogni anno 15.000 nuovi casi di malattia di Parkinson di cui almeno mille in soggetti con età inferiore ai 40 anni. La diagnosi nella maggioranza dei casi avviene solo dopo alcuni mesi, talvolta anni, dall'insorgenza dei sintomi. Le attuali indicazioni per la diagnosi di malattia prevedono l'osservazione clinica e la dimostrazione di risposta alla terapia farmacologica come elementi importanti per la diagnosi. Questo tipo di percorso diagnostico può essere notevolmente abbreviato utilizzando la Spect con un nuovo radiofarmaco, lo loflupano. Questo tracciante consente di confermare il sospettto di malattia di Parkinson o parkinsonismo fino al 98% dei casi. Il Messaggero DOMENICA 15 dicembre 2002 Malattia di Parkinson, nuovo metodo di diagnosi All'ospedale Mazzini si sperimentano metodi innovativi e all'avanguardia nel campo della prevenzione della malattia di Parkinson. Si chiama Datscan la nuova metodica diagnostica che è stata testata di recente nel reparto di medicina nucleare. Una tecnica d'indagine che attualmente viene eseguita in Abruzzo solo nel presidio ospedaliero teramano e che permette la diagnosi precoce della malattia di Parkinson, una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita dei neuroni ed evidenziata con tremori, bradicinesia e rigidità. «La prova eseguita a Teramo - riferisce il dottor Francesco Fabiani dell'unità operativa di medicina nucleare - ha coinvolto i collcghi degli ospedali di Sulmona, Chieti e Pescara». L'Azienda informa che al "Mazzini" presto inizierà l'esecuzione del test Datscan. L'applicazione della nuova metodologia, oltre alla possibilità di ottenere il risultato di una diagnosi precoce con un'accuratezza fino al 98 per cento, consente anche il risparmio dei costi aziendali relativi ai tempi di permanenza ospedaliera del paziente in osservazione clinica per l'esecuzione dell'indagine diagnostica stessa. News Le news da "II Cittadino' 13 Dicembre 2002 DIAGNOSI PRECOCE DELLA MALATTIA DI PARKINSON Viene fatta all'ospedale civile Mazzini di Teramo SANITÀ TERAMO, ALL'OSPEDALE NUOVA METODICA DIAGNOSTICA DEL MORBO DI PARKINSON (ASTRA) - Teramo, 13 dic - L'ospedale " Mazzini" di Teramo e' all'avanguardia nel campo della prevenzione della malattia di Parkinson. Si chiama Datscan (Spet con loflupano, trasportatore di dopamina) la nuova metodica diagnostica che e' stata testata di recente nel reparto di medicina nucleare del presidio ospedaliero. Si tratta di una tecnica d'indagine che attualmente viene eseguita in Abruzzo solo presso l'ospedale di Teramo. Il metodo innovativo permette la diagnosi precoce della malattia di Parkinson, una patologia neurodegenerativa caratterizzata dalla perdita di neuroni. La tipica intomatologia del cosiddetto Parkinson si evidenzia con tremori, bradicinesia, e rigidità'. La prova eseguita ali' ospedale di Teramo, come riferisce il dottor Francesco Fabiani dell 'unita1 operativa di medica nucleare, ha coinvolto i colleghi medici degli ospedali di Sulmona, Chieti, e Pescara giunti a Teramo per collaborare alla messa a punto della metodica. L'Azienda informa che presto inizierà' in modo routinario l'esecuzione del test Datscan appunto presso il reparto di medicina nucleare del "Mazzini". (SEGUE) SG - Teramo; 13 dic - In Italia vengono diagnosticati ogni anno 15000 nuovi casi di malattia di Parkinson di cui almeno 1000 in soggetti con età' nferiore ai 40 anni. La diagnosi nella maggioranza dei casi ha luogo solo dopo alcuni mesi, talvolta anni dall'insorgenza dei sintomi. Le attuali indicazioni per la diagnosi di malattia prevedono l'osservazione clinica e la dimostrazione di risposta alla terapia farmacologica come elementi importanti per la diagnosi. Questo tipo di percorso diagnostico può essere notevolmente abbreviato utilizzando invece la Spect con un nuovo radiofarmaco, lo loflupano. Questo tracciante consente di confermare il sospettto clinico di malattia di Parkinson o parkinsonismo con una accuratezza fino al 98%, fin da primi stadi della patologia. Si evidenzia che l'applicazione della metodica cosiddetta Datscan, oltre alla possibilità' di ottenere il risultato di una diagnosi precoce, consente il risparmio dei costi aziendali relativi ai tempi di permanenza ospedaliera del paziente in osservazione clinica per l'esecuzione dell'indagine con altra metodologia diagnostica. SG . Sanita' , fondi all'assistenza domiciliare Sabatini: 3,7 milioni di euro per aiutare malati e famiglie IL PIANO SOCIALE «Attualmente», ha detto Sabatini, «sosteniamo una spesa sanitaria crescente. Occorre una strategia che la ponga sotto controllo, anche attraverso la deospedalizzazione di alcune patologie. Faremo un'analisi delle situazioni che possono essere curate a casa, con particolare attenzione per gli anziani. Avvieremo la formazione di operatori in grado di svolgere l'assistenza a domicilio, sicuramente più delicata rispetto a quella ospedaliera». La sperimentazione del servizio integrato - già attuata negli ambiti territoriali e nei corrispondenti distretti sanitari di Martinsicuro e San Salvo sarà estesa, in collaborazione con il settore sanità della Regione, ai territori delle sei Asl abruzzesi. Il finanziamento previsto è di 500 mila euro. Un milione di euro andrà al programma di «qualificazione del ruolo del terzo settore nella programmazione locale» che - in collaborazione con le Università (non solo abruzzesi), con gli enti di ricerca e i centri di servizi per il volontariato - provvedere, tra l'altro, alla formazione di figure professionali specifiche per l'erogazione di servizi alla persona». Con 500 mila euro saranno integrate le risorse previste dalla legge regionale 95/1995 per l'attuazione del Piano annuale della famiglia, in modo da consentire il finanziamento di almeno un progetto per ciascun ambito territoriale. Altri 300 mila euro saranno impiegati nella sperimentazione, in alcuni ambiti territoriali, di punti unici di accesso alla rete di servizi sociali e sanitari. Un PESCARA. La Giunta regionale ha destinato tre milioni e 695mila euro - pari al 35% delle risorse del Piano sociale regionale - ad azioni innovative mirate a integrare servizi sociali e sanitari. L'obiettivo principale - ha spiegato l'assessore regionale alle Politiche sociali, Bruno Sabatini - è favorire la cura a domicilio dei malati, in collaborazione con le famiglie e il settore del volontariato. programma da realizzare in collaborazione con le Province, le Asl, la direzione regionale sanità, in modo da attivare «sportelli unici» per la prenotazione di prestazioni. In alcune aree sarà realizzato un servizio di «Pronto intervento sociale», una sorta di «118» per emergenze sociali che riguardino anziani, disabili e ragazzi in situazioni di disagio. L'importo previsto è di 250 mila euro. Al sostegno degli interventi provinciali in favore dei ciechi plurirninorati andranno 295 mila euro. Altri 50 mila euro saranno impiegati per la sperimentazione di iniziative volte a favorire la trasformazione degli ex istituti di beneficenza Ipab in aziende di servizio alla persona, con eventuali accorpamenti territoriali. La Regione investirà, inoltre, 400 mila euro sul programma di promozione e sostegno dell'affido familiare, estendendo, a tutti gli ambiti territoriali che ne faranno richiesta, il progetto pilota già realizzato nei quattro Comuni capoluogo. Un settore nel quale la Regione Abruzzo è all'avanguardia in Italia, insieme all'Emilia Romagna. Altri 100 mila euro andranno al sostegno del servizio di assistenza scolastica per gli alunni portatori di handicap, mentre con 300 mila euro sarà promossa la sperimentazione delle «carte per la cittadinanza sociale». «Da queste azioni», ha detto Sabatini, «ci aspettiamo una crescita dell'intero sistema delle Politiche sociali, in grado di migliorare in concreto la qualità della vita delle persone in situazioni di disagio». Un malato. In alto, l'assessore Bruno Sabatini II Centro DOMENICA 15 dicembre 2002 SABATO 14 DICEMBRE 2002 Il Tempo Sarà sperimentata nell'ospedale di Pescara su 20 malati una terapia innovativa Cellule killer contro il cancro Si chiamano «Cik» e sono cellule killer per curare il cancro: costituiscono una terapia innovativa di alta specializzazione. A partire da gennaio venti pazienti affetti da tumori solidi, leucemie e linfomi saranno sottoposti a trattamento con questo tipo di cellule presso l'ospedale civile di Pescara. Partirà infatti all'inizio del nuovo anno il progetto di ricerca per le malattie neoplastiche, frutto di una collaborazione trasversale fra pubblico e privato, ovvero tra la Asl pescarese e la Fater, a favore della comunità. Il progetto si basa sulla immunoterapia cellulare adottiva, ossia sul potenziamento del sistema immunitario mediante l'infusione nel corpo dei malati di linfociti specializzati, programmati per riconoscere e distruggere le cellule tumorali. La sperimentazione che partirà a gennaio su 20 pazienti sarà a cura di un gruppo di ricerca coordinato dal dottor Antonio laco- ne, gruppo che ha già lavorato alla fase preclinica di questo progetto nel corso degli ultimi due anni. I risultati finora ottenuti saranno illustrati martedì 17 dicembre, alle ore 11, presso la sala della biblioteca del Centro Trasfusionale di via Fonte Romana. Saranno presenti i massimi dirigenti dell'Azienda Asl di Pescara e della Fater Spa, colosso industriale che ha sede nell'area pescarese e che ha contribuito al progetto sostenendo il lavoro dei ricercatori dell'ospedale «Santo Spirito» nella fase preclinica attraverso il finanziamento di borse di studio. La validità scientifica di questo progetto è stata riconosciuta da una commissione di esperti dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha identificato le cellule "Cik" come un nuovo prodotto per la terapia cellulare ed ha espresso parere favore, autorizzando l'avvio alla sperimentazione clinica. Il Tempo All'avanguardia il reparto di Oculistica. Operazioni anche a Pescina La miopia non è più un problema Da tutt'Italia per sottoporsi all'intervento. Presentata la Carta del malato di ANDREA BOVE AVEZZANO — Il 13 dicembre, il giorno di Santa Lucia, la protettrice della vista. All'Unità operativa di Oculistica dell'ospedale di Avezzano hanno scelto questa ricorrenza per presentare il loro ultimo programma. Si tratta della «Carta servizi del malato», un opuscolo realizzato in collaborazione con la Asl, con lo scopo di dare un'informazione completa sull'offerta che il reparto mette a disposizione dell'utenza, garantendo la permanenza migliore possibile. Dopo la messa nella cappella del «Ss. Filippo e Nicola» e una festicciola con personale e ricoverati, in onore della Santa patrona, c'è stato l'incontro con i dirigenti. Un'occasione per parlare non solo della «Carta servizi» ma anche per celebrare un settore ormai considerato come il fiore all'occhiello della sanità locale. «Questo è un reparto di cui andiamo fieri — ha dichiarato il direttore della Asl ing. Fulvio Catalano — perché funziona perfettamente e ci da indicazioni importanti per poter progredire. Abbiamo intenzione di potenziare tutte le attività, in particolare quelle che possano consentire l'accorciamento delle liste d'attesa, un'autentica piaga della sanità pubblica. Per quanto concerne quest'ultima iniziativa ritengo che dovrebbe essere diffusa non solo tra i degenti ma tra un pubblico più vasto, perché molti non sono a conoscenza delle reali potenzialità della struttura». Un anno d'oro, quello che sta per finire, durante il quale c'è stata una II personale del reparto di Oculistica dell'ospedale di Avezzano al completo. In prima fila al centro il primario dottor Walter Di Bastiano grossa crescita in termini di diffusione, dotazioni e interventi. «Innanzitutto — ha sottolineato il primario dott. Walter Di Bastiano — è da segnalare che da quest'anno anche a Pescina è stato aperto un centro di chinirgia per la cataratta senza ricovero, un arricchimento della nostra presenza sul territorio che ormai riguarda tutti i distretti di base. Poi sono arrivati nuovi servizi, come l'aberrometria e l'obscan. che ci permetteranno di crescere ancor di più da un punto di vista qualitativo. Infine gli interventi che hanno superato i 1.300 dei quali, quelli alle cataratte sono raddoppiati arrivando a circa 1.000 e proprio ieri a Pescina siamo giunti a quota cento. Tutte cifre che il prossimo anno pensiamo di raddoppiare. Ma il nostro più grande motivo di vanto sono le operazioni per la riduzione della miopia. Per sottoporsi alle nostre cure e poter usufruire di apparecchiature all'avanguardia vengono da tutta Italia, tant'è vero che circa il 30% dei pazienti non sono residenti locali. Più volte abbiamo ricevuto i complimenti di colleghi che hanno verificato i risultati post operatori». Alla fine dell'incontro la ciliegina sulla torta, con la visita a quello che viene considerato il «primo della classe». E' il «laser ad eccimeri» un'apparecchiatura che serve per effettuare gli interventi di correzione dei difetti della vista, come la miopia e l'astigmatismo. Quello in dotazione all'ospedale di Avezzano si distingue per il fatto di essere di ultima generazione, esattamente la quarta. Mentre nelle precedenti versioni era possibile immettere solamente dei dati standardizzati, che un computer provvedeva ad eseguire, in questa, attraverso l'introduzione di una scheda del paziente, è possibile effettuare degli interventi altamente personalizzati. SABATO 14 DICEMBRE 2002 Scontro fra i due principali sindacati del settore per un'inserzione sull'acidità di stomaco Spot ingannevole, guerra fra medici La Fimmg: è una pubblicità progresso. Lo Snami: chi l'ha pagata? Sull'episodioè statapresentata un'interrogazione al Garante della Concorrenza e del Mercato e al ministero della Salute di STEFANIA MORDEGLIA «PUBBLICITÀ occulta» o «pubblicità progresso»? È una diversità di vedute non di poco conto quella che ha scatenato un putiferio fra i due principali sindacati dei medici di famiglia, lo Snami (Sindacato autonomi medici italiani), che riunisce 10 mila medici, soprattutto del Nord, e la Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), che conta circa 25 mila iscritti, prevalentemente del Centro-Sud. Ma vediamo l'oggetto del contendere. Lo scorso 31 ottobre sui principali quotidiani italiani e su alcuni settimanali, fra cui «Gente», è apparsa un'intera pagina di pubblicità dove, accanto a una tazza, c'era scritto: «Se conosci tutti i rimedi contro l'acidità, perché ce l'hai ancora? Se soffri spesso di bruciori, acidità, gonfiore e pesantezza di stomaco non sottovalutare questi sintomi. Potrebbe trattarsi di malattia da reflusso acido, una patologia che solo il tuo medico può curare con successo». Lo spot, firmato Fimmg-Simef (la società scienfica del sindacato), si conclude con un'esortazione: «Malattia da reflusso acido: oggi la cura esiste, parlane con il tuo medico». L'annuncio è indubbiamente curioso, in quanto non pubblicizza un prodotto specifico, ma il lettore viene esortato a non trascurare un disturbo e a rivolgersi al suo medico per chiedergli la cura appropriata, guarda caso proprio in concomitanza all'uscita di nuovi farmaci per curare la patologia. Lo spot si è trasformato in un boomerang per la Fimmg. Il sindacato «rivale», lo Snami, ha infatti presentato un'interrogazione al Garante della Concorrenza e del Mercato, all'Ufficio Pubblicità ingannevole, al Giuri dell'Autodisciplina pubblicitaria e al ministro della Salute per denunciare la «pubblicità occulta» che elude le rigorose leggi vigenti (è infatti vietata la pubblicità di farmaci non da banco sui giornali rivolti a largo pubblico, mentre è autorizzata sulle riviste scientifiche). «La Fimmg fa una pubblicità subliminale scorretta - accusa Roberto Anzalone, presidente dello Snami e dell'Ordine dei medici della provincia di Milano - che non ci convince. Inoltre un sindacato non è in grado di spendere cifre cosi alte per un'inserzione. Dietro ci sono le case farmaceutiche che producono i prodotti specifici contro il reflusso acido». «Inoltre l'iniziativa contrasta l'attuale tendenza a ridurre la spesa dei farmaci - aggiunge Anzalone -. La Regione Lombardia ha infatti rimesso i ticket. Sarebbe un fatto gravissimo scoprire, come immaginiamo, che una casa farmaceutica abbia pagato l'inserzione». Prima ancora che dal Garante della Concorrenza e del Mercato e dal ministero della Salute, è lo stesso segretario generale della Fimmg, Mario Falconi, a fornire dei chiarimenti. «È vero, non siamo stati noi a pagare la pubblicità, perché non ne avremmo le risorse - afferma -. È stata la Metis, la Sri controllata dalla Fimmg che si occupa di organizzare convegni e reperire risorse». Ma dietro ancora ci sono le case farmaceutiche? «È ovvio ammette Falconi -. Si pensi che da anni abbiamo aperto una scuola per la formazione di quadri, sponsorizzata dalle case farmaceutiche, nel pieno rispetto delle leggi». «Ma in, fondo all'annuncio abbiamo messo il marchio Fimmg perché rappresenta un valore aggiunto aggiunge Falconi -. Non proviamo affatto vergogna per l'inserzione. Anzi, ne siamo orgogliosi poiché è una pubblicità progresso, nel senso etico del termine. Senza che vengano fatti i nomi dei farmaci, i pazienti che hanno quel disturbo sono incitati a rivolgersi al loro medico. La pubblicità serve a evitare migliaia di morti dovute a problemi gastrici (l'acidità di stomaco può nascondere un cancro in fase iniziale). Inoltre, curandosi in modo appropriato, il cittadino fa risparmiare soldi alla collettività». A questo punto è lecita una domanda, forse ingenua: non è possibile che, quando il paziente si rivolge al suo medico, questi gli prescriva farmaci prodotti dalle ditte che hanno pagato la pubblicità? «Ma che ne sa il medico! Se ciò avvenisse, bisognerebbe m a n d a r l o a quel paese - risponde il segretario generale della Fimmg -. Di farmaci per quella patologia ce ne sono tanti». Il Tempo Il Centro Leucemia: maggiori possibilità di trapianti Perugia, anche il midollo di donatori non compatibili ha attecchito PERUGIA. E' una realtà clinica, dopo 20 anni di ricerche in collaborazione con l'istituto israeliano Weizemann, il trapianto di midollo osseo tra soggetti incompatibili. In 145 pazienti trapiantati a Perugia per leucemia acuta ad alto rischio a partire dal marzo 1983, l'attecchimento delle cellule è stato di circa il 100%, prevenendo anche la GvHd, o malattia del trapianto contro il ricevente. Questi dati sono stati forniti ieri nel convegno, organizzato con gli israeliani. Per i pazienti in fase terminale la percentuale di guarigione - è stato precisato - non supera il 10%, mentre per quelli trapiantati in fasi più precoci si arriva al 60%. Abbattuta la barriera dell'in- compatibilità, oggi il trapianto può essere offerto anche ai pazienti privi del donatore compatibile, in famiglia o nei registri mondiali di donatori volontari. La nuova tecnica è basata su tre punti: un protocollo di preparazione al trapianto in grado di sopprimere completamente la capacità immunitaria del ricevente e di distruggerne il midollo osseo malato; l'infusione di una gran numero di cellule emopoietiche staminali; la manipolazione in laboratorio delle cellule del donatore, per eliminare quasi del tutto i linfociti T. Il prof. Yair Reisner, del Weizmann, ha sottolinato che ora "c'è da migliorare nel controllare le infezioni e le recidive nei pazienti leucemici". LA BUONA NOTIZIA Tumori, cura migliore analizzando il dna Analizzando il dna è possibile arrivare ad una terapia più etFicace e meno tossica contro i tumori. Con un semplice esame del sangue e dei tessuti si può scrivere la propria carta d'indentità genetica e offrire una cura farmacologica ad hoc, mirata al singolo paziente, perché due persone colpite dallo stesso tipo di tumore necessitano di cure differenti proprio per le caratteristiche genetiche diverse l'uno dall'altro. I marchigiani potranno conoscere da casa la propria posizione sanitaria, accedere alle prenotazioni delle prestazioni ed avere informazioni sanitarie. Potranno, inoltre, ricevere i referti clinici individuali post-prestazione. Lo potranno fare attraverso Internet e con l'uso di una tessera digitale (E-health) strettamente personale. il LA SCOPERTA m Cervello, ecco quale parte ama la musica Il Tempo Anagrafe bovina Cursi nominato commissario IL SOTTOSEGRETARIO alla Salute, Cesare Cursi, è stato nominato con un decreto dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commissario straordinario per la Bse per coordinare tutte le iniziative per fronteggiare le conseguenze della encefalopatia spongiforme bovina. Cursi si dovrà occupare anche dell' emergenza per un'altra epidemia, quella della Blue Tongue, o lingua blu. . Cursi ricoprirà l'incarico sino al 31 marzo del 2003 con il compito di assicurare il regolare funzionamento delTanagrafe bovina. Il commissario potrà anche esercitare poteri sostitutivi. WASHINGTON — L'area del cervello che sa apprezzare la musica - da Manah Carey ad una fuga di Bacii - è stata individuata da un gruppo di ricercatori di un'università americana. L'area in questione - definita a più riprese un punto - è collegata alle parti del cervello umano legate alla memoria e alle emozioni. Questo permetterebbe di spiegare fa causa del potere speciale della musica di suscitare sensazioni e di risvegliare emozioni in chi ascolta. I ricercatori del Dartmouth College, nel New Hampshire, guidati da Petr Janata, hanno fatto ascoltare una serie di brani musicali a otto persone con esperienza nel campo (tutti avevano studiato musica per almeno dodici anni). I volontari erano collegati ad un apparecchio a risonanza magnetica in grado di registrare le reazioni delle varie zone cerebrali agli stimoli musicali. 1 ricercatori hanno scoperto che c'erano diverse zone "attivate" dall'ascolto dei brani musicali ma anche che queste avevano tutte un punto di collegamento comune. Il punto cioè in cui verrebbero elaborate le reazioni di ciascuno alle più diverse melodie. Questo punto - individuato nella corteccia cerebrale prefrontale (ovvero poco dietro la fronte umana) - si trova in un'area dove già transitano le connessioni del sistema nervoso centrale deposte a funzioni di memoria a breve e lungo termine e alle emozioni. «I risultati delle nostre ricerche creano una base importante per spiegare i legami ancora misteriosi tra musica, emozioni e cervello», afferma Petr Janata in un articolo pubblicato sul numero odierno della rivista Science. «È stato un po' come seguire il percorso di una macchina per ricostruire la mappa stradale di una città - ha spiegato uno dei partecipanti alla ricerca - noi abbiamo fatto la stessa cosa, seguendo il percorso dei brani musicali lungo la corteccia cerebrale, in modo da ricostruire la struttura esistente». I ricercatori ritengono che il punto individuato proprio quello che, in primo luogo, consente di distinguere una serie melodiosa di note da una sequenza di rumori, e, in secondo luogo, di apprezzare o meno un brano musicale. Il Tempo Venerdì il Papa firma il decreto, ultima tappa prima della proclamazione Madre Teresa verso la beatificazione La cerimonia avverrà l'anno prossimo, dopo la fine di aprile di DAVID MURGIA CONTO alla rovescia per la beatificazione di Madre Teresa, la piccola «matita di Dio», la suora conosciuta in tutto il mondo per le sue opere umanitarie e caritative, premiata con il Nobel per la pace. Venerdì prossimo, infatti, Giovanni Paolo II, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano, firmerà il decreto che concluderà il suo processo di beatificazione. La firma del decreto rappresenta l'ultima tappa di un iter, quello della raccolta delle testimonianze, dell' eroicità delle virtù e soprattutto del riconoscimento del miracolo, che darà il via alla proclamazione pubblica della beata Madre Teresa. Alla firma del decreto assisteranno il cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il segretario del medesimo dicastero, l'arcivescovo Edward Nowak, il postulatore della causa (una sorta di avvocato di difesa in questi processi), padre Prajan Kolodiejchuck e alcuni fedeli. La cerimonia della firma Venerdì Giovanni Paolo II, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano, firmerà il decreto che concluderà il processo di beatificazione di Madre Teresa di Calcutta del decreto è molto semplice. Non appena arriva il Pontefice, il segretario della Congregazione legge, in latino, una sorta di riassunto della causa di beatificazione e quindi chiede al Santo Padre di firmare il decreto. Prima, la cerimonia era molto più lunga, ma da qualche tempo a questa parte, è stato deciso di rendere questa cerimonia più breve possibile per non affaticare troppo il Papa. La data in cui verrà pro- clamata pubblicamente beata Madre Teresa, sarà decisa dalla postulazione, d'intesa con il Vaticano. Dal 28 aprile in poi, ogni giorno potrebbe essere quello giusto. Sicuramente la data sarà fissata entro l'anno prossimo. E' da escludere, almeno per ora, che la beatificazione si possa fare a Calcutta, città di origine di Madre Teresa. Il miracolo approvato dal Vaticano riguarda una donna benegalese, Monica Besra, che è stata guarita da un tumore grazie all'intercessione della santa di Calcutta. La guarigione è stata riconosciuta dalla commissione medica della congregazione delle Cause dei Santi, come la formula e la prassi canonica prevede: «istantanea, miracolosa e permanente». «Monica Besra - si legge nella relazione medica - aveva una grande massa nella zona dello stomaco, forse tumorale, perché non era stata fatta una diagnosi precisa. Era il primo anniversario della morte di Madre Teresa e lei si trovava nella casa delle Missionarie della Carità, a Calcutta. Le suore la portarono dai medici perché la visitassero e questi dissero che doveva essere operata, ma le sue condizioni fìsiche non lo permettevano. La donna ritornò nella casa, erano circa le cinque del pomeriggio. Le suore poggiarono sullo stomaco della malata una "medaglia miracolosa" che era stata trovata adosso alla Madre e si misero a pre§are. La donna poi si adormentò. Verso l'una di notte si svegliò e vide che lo stomaco era tornato normale. Qualcosa di straordinario era accaduto». Se mai diverrò santa, sarò certamente una santa " del nascondimento": mi assenterò in continuazione dal paradiso per recarmi sulla terra ed accendere la luce di quelli che si trovano nell'oscurità". Madre Teresa di Calcutta Non abbiamo tempo per pregare. Non siamo pazienti. Non sappiamo comprendere. Non vogliamo capire. Non abbiamo la carità. Non siamo capaci di compassione. Non usiamo la cortesia. Non rinunciamo all'egoismo. Non sfuggiamo all'edonismo. Non sappiamo amare. Non ricordiamo la nostra origine. Lui ha stabilito la nostra vera natura. Qual è ? "Divina, regale, sacerdotale", parola di Dio. A Sua immagine e somiglianzà. Non possiamo dimenticarlo. m. del giovine