BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO
INFORMAZIONE EVERGREEN
GARANZIA GIOVANI
Settore d’intervento
EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
Area d’intervento
SPORTELLI INFORMA…
Descrizione del contesto
La disinformazione rappresenta il più misconosciuto ed urgente problema da risolvere dei giorni nostri,
soprattutto, se rapportato alla figura del soggetto anziano, in considerazione alla sua condizione di disagio ed
isolamento. Oggi in Italia la vita media è pari a 81 anni per la donna e 75 anni per l’uomo (Istat, 2013), il numero
degli anziani è sensibilmente aumentato (gli ultra 60enni in Italia sono il 26,2% della popolazione) e il loro “peso”
sociale è più rilevante di prima. Tutto ciò pur avendo una valenza positiva, porta con sé problematiche di ordine
sociale ed economico, nella misura in cui aumenta anche il numero di anziani malati e non autosufficienti, che si
trovano a fronteggiare da soli le molteplici carenze assistenziali, economiche, previdenziali, ed affettive, che la
società non sempre è in grado di affrontare. Che la speranza di vita per ogni individuo si sia allungata rappresenta
un notevole traguardo per tutta la popolazione ma, per ciò che concerne le attività assistenziali del Paese, ciò
comporta che venga effettuata una considerevole rivisitazione di molteplici ambiti sociali, come ad esempio, il
sistema previdenziale, e adeguare ed incrementare i servizi sociali, sanitari ed assistenziali a favore degli anziani.
Come riporta il rapporto istat annuale 2012 “La situazione del Paese”, i servizi destinati agli anziani risultano
essere insufficienti: i tagli di spesa effettuati, infatti, hanno prodotto una contrazione delle risorse disponibili che
inibiscono non solo l’avvio di nuovi servizi ed iniziative, ma anche la conservazione dei livelli di offerta già
raggiunti. In tale considerazione, la Regione Campania promuove e sostiene la rete dei servizi, degli interventi e
delle opportunità per le persone in condizione di disagio/ difficoltà fisiche, psichiche e sociali, con particolare
attenzione alla figura dell’anziano, con l’obiettivo di garantirne il pieno diritto di cittadinanza attraverso la tutela
della dignità, la creazione di condizioni di pari opportunità e di non discriminazione, lo sviluppo dell’autonomia e
dell’autodeterminazione.
Difatti, l’obiettivo dei nuovi impegni e delle nuove politiche regionali in materia di disabilità e/o disagio è quello di
organizzare, attraverso il sistema integrato dei servizi sociali, un efficace progetto di vita che accompagni la
persona nel corso di tutta la sua esistenza attraverso la centralità dell’integrazione operativa tra servizi, per la
predisposizione di progetti individuali in grado di garantire ai soggetti una piena parità di trattamento in ogni
settore della vita.
Per analizzare le abitudini di consumo dei soggetti anziani occorre innanzitutto definire la situazione reddituale di
questa categoria di persone.
La stima dell’incidenza di povertà relativa tra gli anziani fornita dall’Istat, mostra una sostanziale condizione di stasi
nel triennio 2008/2010, registrando una profonda disparità geografica con il Mezzogiorno dove oltre il 26% degli
anziani vive in condizioni di povertà, spesso affidati a strutture residenziali o semiresidenziali.
In Italia i presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari attivi sono 12.033 e dispongono complessivamente
di 386.803 posti letto (6,5 ogni 1.000 persone residenti), (Istat-2013). Dai
Dai dati Istat 2013 si rileva che la componente prevalente dell'offerta residenziale è rappresentata dalle "unità di
servizio" che svolgono una funzione di tipo socio-sanitario e sono destinate ad accogliere prevalentemente anziani
non autosufficienti (74%), con una disponibilità di oltre i due terzi dei posti letto (72%). La restante quota
dell'offerta è di tipo socio-assistenziale. Dal punto di vista territoriale, il quadro è molto eterogeneo: l'offerta
raggiunge i più alti livelli nelle regioni del Nord dove si concentra il 67% dei posti letto complessivi (9,5 ogni mille
residenti) e tocca i valori minimi nel Sud con il 7% dei posti letto (soltanto 3 posti letto ogni mille residenti). Nel
70% dei casi i titolari di queste strutture residenziali sono enti privati. In oltre i due terzi delle residenze sono gli
stessi titolari a gestire direttamente il presidio. I titolari pubblici che non gestiscono direttamente le strutture si
affidano più frequentemente ad altre istituzioni pubbliche nel Nord (53% dei casi), mentre nel Centro e nel
Mezzogiorno affidano la gestione più spesso al settore privato (rispettivamente nel 54% e nell'83% dei casi).
In tale contesto, tuttavia, se da una parte ci si rende conto di quanto spesso sia indispensabile intervenire sulle
persone anziane, anche attraverso metodologie appropriate per la programmazione di interventi specifici,
dall'altra si deve iniziare a comprendere che esiste una dimensione del bisogno ancora nascosta, inevasa dai servizi
sociali, che riguarda quella parte della vita personale che va affrontata non solo attraverso l’erogazione di servizi
specialistici o professionali, ma conferendo, e lasciando, alla persona anziana il diritto di rimanere nella propria
abitazione il più a lungo possibile, anche quando si riducono certe abilità funzionali, realizzando intorno al
soggetto una rete che funga da supporto o sostegno a garanzia dei propri diritti di cittadinanza. Tuttavia, la
mancanza di un'autentica cultura dell’anzianità si associa spesso all'isolamento e all'incoerenza anche di pur validi
interventi in favore di essa, a errori di strategia, ad una scarsa integrazione delle soluzioni formulate e all'assenza
di proposte che superino la semplice assistenza ed individuazione, nondimeno imprescindibile, di aspetti
psicopatologici e fisiopatologici della senescenza.
I bisogni emergenti richiedono nuove forme di intervento. Al bisogno assistenziale, domiciliare, residenziale o
ospedaliero, si accompagna, difatti, una necessità ben più strutturata, posta alla base del sistema, in grado a sua
volta di attivare a catena, tutta una serie di processi, finalizzati alla realizzazione e al mantenimento del benessere
dell’anziano: la diffusione e circolazione di informazioni, coerenti, adeguate, tempestive, facilmente reperibili in
funzione dei bisogni manifesti da tale classe di soggetti, spesso posti in una condizione di isolamento e di non
accesso ai servizi di cui hanno diritto ad usufruire.
Tant’è vero che, nel territorio campano soprattutto, nonostante l’ingente presenza di strutture ed enti, pubblici e
privati, in grado di rispondere a tali esigenze e di offrire servizi di assistenza, sostegno, integrazione e supporto a
soggetti anziani che versano in condizioni di disagio fisico, psichico e sociale, spesso si assiste a fenomeni di vera e
propria disinformazione generalizzata, che colpisce la maggior parte delle persone in difficoltà, che sembrano non
avere gli strumenti informativi ed operativi necessari, non sapendo a chi rivolgersi, quale iter seguire e che tipo di
documentazione produrre.
Tali condizioni diventano quindi terreno fertile per il proliferare di luoghi comuni, “panico da disinformazione” e
svalutazione nei confronti delle politiche nazionali, regionali e locali che appaiono, agli occhi dei soggetti
disinformati, non in grado di soddisfare le richieste della popolazione, determinando dinamiche di astio ed attriti
dialettici tra le parti coinvolte.
Eppure, tale problematica, o parte di essa, sembra possa essere risolta a partire dalla promozione di una cultura
più estesa in grado di garantire una valida circolazione delle informazioni necessarie circa le strutture presenti sul
territorio che offrono servizi di assistenza e sostegno a soggetti in difficoltà, appartenenti alle categorie cosiddette
“deboli” della popolazione, anziani in particolare, ponendo specifica attenzione alle modalità di interazione e
diffusione delle informazioni, affinché queste possa risultare quanto più immediate e vicine possibili ai bisogni
eterogenei della popolazione in difficoltà.
Promuovere tale prospettiva, fa si che, mediante l’attivazione di un processo circolare di informazioni/ domanda –
offerta, si possano ristabilire gli equilibri interni alla comunità, affinché questa possa sentirsi accolta nei suoi
bisogni, integrata e assistita nelle sue difficoltà, affidandosi a strutture competenti, presenti e attive sul proprio
territorio di appartenenza. La comunità è attiva quando, attraverso le proprie risorse formali ed informali, offre
risposte assistenziali a lungo termine, quando partecipa a processi d’inserimento ed integrazione sociale,
rendendo la persona anziana più autonoma e capace di ricrearsi proprie reti sociali, quando incentiva l'assistenza
informale, quando consente al cittadino di aumentare il proprio potere e l’autonomia nel decidere cosa fare o cosa
scegliere per il proprio bene e per incrementare la propria qualità di vita, quando è in grado di far capire che
esistono modi diversi di interpretare un dato problema e di intervenire su di esso.
Offrire spazi di informazione, e garantirne l’accesso, mediante la strutturazione di panoramiche generalizzate,
stimola e promuove, dove possibile l’autosufficienza, come strumento per l’anziano di ricostruzione della propria
identità e recupero della propria dignità.
OBIETTIVO GENERALE
Obiettivo generale
Il Progetto “Obiettivo Informa-Anziani” muove dall’intento di porre l’ attenzione necessaria sui diritti di informazione
ed i bisogni di orientamento/ assistenza delle fasce di popolazione in difficolta, con particolare attenzione all’ambito
della terza età, attraverso l’incremento di attività volte in particolare alla tutela ed alla promozione dei loro diritti,
alla permanenza attiva nel tessuto sociale della comunità, garantendo dignità e qualità di vita soprattutto nei
confronti di coloro che vivono in condizione di non autosufficienza, totale o parziale.
Obiettivo generale del Progetto sarà quello di ottimizzare la proposta globale degli interventi rivolti alla persona in
condizione di disagio fisico, psichico e sociale che intende usufruire dei servizi presenti sul territorio, erogati dalla
cooperativa “Vega”, o da altri enti, privati o sociali, informando circa convenzioni/ collaborazioni, attraverso un’
adeguata assistenza, logistica e/o pratica, supporto, sostegno ed integrazione, mediante la valorizzazione ed
incremento dell’informazione, estendendola, circa le possibilità di accesso a enti e strutture presenti sul territorio
che erogano servizi, in grado di soddisfarne bisogni e richieste.
Inoltre la legge 328/2000 introduce come livello essenziale dei servizi sociali, alla persona ed alla comunità, la
funzione di informazione e consulenza per l’accesso alla rete integrata dei servizi al fine di:



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Avere informazioni complete in merito ai diritti, alle prestazioni, alle modalità di accesso ai servizi;
Conoscere le risorse disponibili nel territorio che possono risultare utili per affrontare esigenze e bisogni
legate alla condizione di difficoltà in cui versano;
Avere maggiore supporto circa le modalità di accesso (accompagnamento fisico ai servizi);
Estendere le informazioni ad un maggior numero di soggetti, mediante una capillare diffusione;
Promuovere interventi di sensibilizzazione territoriale, volti a restituire al soggetto in difficoltà uno spazio
di accoglimento, orientamento ed integrazione
Tale azione permetterà di raggiungere uno standard qualitativo minimo ed omogeneo sull’intero territorio
provinciale.
Obiettivi specifici
1° Obiettivo specifico
Incrementare la quantità e la qualità del flusso informativo, di assistenza ed orientamento ai servizi
Come rilevato nell’analisi del territorio, uno dei bisogni riscontrati nel comune di Casoria è l’informazione, e la
circolazione delle stesse, al fine di soddisfare richieste ed esigenze di assistenza, sostegno e supporto per accedere ad
enti e strutture che erogano servizi di cui i soggetti anziani in difficoltà, fisica- psichica e socio- culturale hanno
bisogno.
Soddisfare il bisogno di informazione risulta essere uno degli elementi cardine da cui partire al fine di creare una
solida rete territoriale di assistenza volta ad integrare ed accogliere il soggetto nella sua richiesta di supporto, in un
contesto, quale quello di Casoria, in cui si constata l’assenza di strutture e/o sportelli che erogano i medesimi servizi
di informazione, assistenza logistica circa il disbrigo di pratiche in materia burocratica, e/o accompagnamento degli
utenti, laddove necessario, presso gli enti preposti.
Offrire informazioni, adeguate, coerenti ed aggiornate, rappresenta quindi il primo passo da consolidare, affinché
possa attivarsi, a catena, la rete assistenziale tessuta intorno al soggetto che versa in condizioni di difficoltà e
disagio, in funzione dei servizi erogati a suo favore, e di cui ha pieno diritto ad usufruirne.
Tale intervento fa si che il soggetto in difficoltà possa sentirsi accolto, ascoltato, meno solo, e più integrato nel tessuto
sociale di appartenenza, sviluppando un senso di fiducia e stima, di dignità e di non discriminazione in funzione della
sua condizione.
Quest’obiettivo, perciò, mira a supportare il sistema, di modo da accorciare la distanza tra la domanda e l’offerta
effettiva, incrementando la qualità e la quantità del flusso informativo e di orientamento verso i servizi offerti,
presenti sul territorio, che garantiscono il soddisfacimento dei bisogni manifesti dei soggetti anziani che versano in
condizione di difficoltà e disagio fisico, psichico e socio- culturale.
Appare opportuna pertanto un’individuazione e mappatura approfondita dei servizi offerti, in funzione dei bisogni dei
singoli, offrendo al soggetto la possibilità non solo di informarsi adeguatamente, ma anche di essere assistito e
supportato logisticamente e /o fisicamente nel disbrigo di pratiche, nella produzione di documentazioni necessarie,
nonché di accompagnamento fisico presso i servizi, enti e strutture, nei casi in cui tali competenze e/ o possibilità
mancano.
2° Obiettivo specifico
Garantire e promuovere la diffusione dei servizi offerti dallo Sportello informa
L’obiettivo mira a diffondere i servizi offerti dallo Sportello informa erogato dalla Cooperativa sociale
“Vega”, attraverso strumenti di diffusione di massa, di pubblicizzazione e divulgazione sul territorio
mediante canali comunicativi immediati (opuscoli in cartaceo, pagine internet/ profili web) ed attività volte
alla sensibilizzazione territoriale. Tale obiettivo muove dall’intento di generare una vera e propria
capillarizzazione del flusso informativo, creando una solida rete, ampiamente condivisa, di informazioni,
che sia in grado di giungere non solo alla popolazione sita nelle aree centrali del territorio, ma anche in
quelle periferiche.
In particolare, il Progetto “Obiettivo Informa-Anziani”, mediante la realizzazione di tale obiettivo, si prefissa
di ampliare il numero di attività garantite dallo Sportello, destinando l’incremento all’attivazione di interventi
volti alla diffusione e alla sensibilizzazione territoriale, al fine di promuovere l’integrazione ed il sostegno
della rete sociale che orbita intorno al soggetto anziano.
Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il ruolo dei volontari in servizio civile sarà quello di supportare, sia in termini di ore di servizi resi che di gamma di
attività, le azioni descritte nel presente progetto, con particolare riguardo alla funzione di sostegno ed
implementazione delle attività specifiche per ciascuna figura professionale impiegata.
Attività per l’attuazione dell’ Obiettivo Specifico 1:
Incrementare la quantità e la qualità del flusso informativo, di assistenza ed orientamento ai servizi
Azione A: Potenziamento delle attività erogate dallo Sportello Informa
Principali attività
Attività A 1: Ampliamento delle attività di raccolta e selezione delle informazioni

Supporto per l’organizzazione dell’espletamento delle attività

Affiancamento per la presa di contatto con Asl, Comuni, Associazioni, Cooperative ed enti del settore
assistenziale

Supporto per la raccolta e selezione delle informazioni riguardanti risorse e servizi del territorio per
tipologia di utenza

Sostegno per la raccolta documentazione per le procedure di accesso ai servizi

Affiancamento per la ricerca sulle nuove disposizioni legislative in materia di assistenza, nonché
notizie/informazioni pertinenti ed aggiornate sulle risorse sociali pubbliche e private disponibili, nel
territorio della Provincia

Supporto per la ricerca di nuove informazioni circa visite guidate e/o eventi folkloristici, di tipo religioso,
sociale e culturale, promossi sul territorio

Sostegno per la creazione di una mailing list di persone interessate a ricevere ulteriori informazioni e
aggiornamenti

Sostegno per la creazione di una lista dei recapiti degli enti e strutture, con specifiche dei servizi offerti.
Attività A 2: Disposizione del materiale informativo

Supporto per l’organizzazione dell’espletamento delle attività

Affiancamento per la gestione ed aggiornamento periodico della banca dati

Supporto per l’aggiornamento dei portali internet dedicati agli Sportelli Informa

Affiancamento per la predisposizione di schede informative sulle attività e sui servizi erogati, con
indicazione degli uffici afferenti, sedi, recapiti, orari




Sostegno per la predisposizione di dossier/bacheche per un veloce reperimento delle informazioni in
evidenza
Affiancamento per la rielaborazione contenuti del materiale informativo
Sostegno per l’elaborazione di una bozza grafica di opuscoli, volantini e locandine
Affiancamento per la realizzazione di contenuti da inserire nella bozza
Attività A 3: Orientamento ed accompagnamento ai servizi

Supporto per la predisposizione, somministrazione e compilazione di schede anamnestiche per la raccolta
di dati, esigenze ed esplicitazioni delle difficoltà del soggetto

Affiancamento per l’accoglienza e consulenza sul bisogno espresso

Affiancamento per la valutazione della richiesta e del bisogno

Supporto per la segnalazione e trasmissione diretta al servizio di competenza

Affiancamento per l’accompagnamento diretto ai servizi/interventi

Aiuto nella compilazione della modulistica necessaria per l’accesso ai servizi

Affiancamento alle attività di messa in rete con altri attori sociali

Supporto per il disbrigo pratiche

Mappare/ informare i soggetti circa i servizi presenti sul territorio e le relative modalità di accesso
Azione B: Incrementare la rete di utenti che afferiscono allo Sportello Informa
Attività B 1: Creazione di Sportello Informa itinerante

Supporto per l’organizzazione logistica dell’espletamento delle attività

Supporto per l’allestimento del Gazebo preposto

Affiancamento per la predisposizione, somministrazione e compilazione di schede anamnestiche per la
raccolta di dati, esigenze ed esplicitazioni delle difficoltà del soggetto

Supporto per la raccolta di segnalazioni e richieste d’aiuto da parte di soggetti in situazioni di disagio

Sostegno per l’accoglienza e consulenza sul bisogno espresso

Supporto per la valutazione della richiesta e del bisogno

Mappare/ informare i soggetti circa i servizi presenti sul territorio e le relative modalità di accesso

Sostegno per l’organizzazione logistica dell’attività di supporto/ sostegno in funzione delle richieste
presentate

Supporto per la segnalazione e trasmissione diretta al servizio di competenza

Aiuto nella compilazione della modulistica necessaria per l’accesso ai servizi

Sostegno per l’attività di messa in rete con altri attori sociali

Supporto per il disbrigo pratiche
Attività per l’attuazione dell’ Obiettivo Specifico 2:
Garantire e promuovere la diffusione dei servizi offerti dallo Sportello informa
Azione C: Promozione dei servizi offerti dallo Sportello Informa
Attività C 1: Diffusione delle informazioni on line

Supporto per l’organizzazione dell’espletamento delle attività

Sostegno per la creazione di pagina on line

Affiancamento per la creazione di un profilo web dello Sportello Informa online sui principale social
network

Supporto alla redazione e predisposizione dei materiali divulgativi in formato digitale

Sostegno per l’aggiornamento quotidiano circa le informazioni trasmesse

Affiancamento alla realizzazione di un forum di Sportello Informa, in grado di rispondere
tempestivamente, e in via telematica, alle domande che vengono poste
Attività C 2: Diffusione delle informazione sul territorio

Supporto per l’organizzazione dell’espletamento delle attività

Supporto alla redazione e predisposizione dei materiali divulgativi (materiali stampa, manifesti,
presentazioni, ecc.)

Sostegno alla realizzazione e stampa volantini, materiale informativo e divulgativo

Affiancamento nella distribuzione del materiale informativo e promozionale prodotto presso le principali
sedi di accoglienza anziani

Mappare/ informare i soggetti circa i servizi presenti sul territorio e le relative modalità di accesso

Supporto per la valutazione ed approfondimento di proposte dei soggetti su tematiche di loro interesse
Azione D: Sensibilizzazione territoriale
Attività D 1: Interventi mensili di animazione di strada

Supporto alla redazione e predisposizione dei materiali divulgativi (materiali stampa, manifesti,
presentazioni, ecc.)

Sostegno per l’organizzazione logistica degli eventi

Supporto per l’allestimento dello stand

Sostegno per la realizzazione degli interventi di strada

Sostegno per la pubblicizzazione territoriale degli eventi, anche mediante mezzi online

Affiancamento per la realizzazione di attività di front- office, in risposta alle principali domande poste
dalla comunità

Supporto per la realizzazione e diffusione di riprese degli eventi mediante social network

Coinvolgimento della comunità locale alle rappresentazioni/ eventi
Partecipazione alla pari alle attività
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