Coordinato da Valeria Lai Agenzia Adiconsum - anno XXII - n. 68 - 6 dicembre 2010 Stampato in proprio in dicembre 2010 In questo numero: Crisi: allarmanti i dati di Bankitalia Parmalat: giusta la condanna a Tanzi, insufficienti i risarcimenti Crisi - Allarmanti i dati di Bankitalia Parmalat - Giusta la condanna a Tanzi, insufficienti i risarcimenti per le vittime Credito al consumo - Innovato il Protocollo d’Intesa tra Adiconsum e Agos Ducato Energia - Il bilancio dello Sportello del Consumatore dell’Authority dell’energia - Elettricità e gas: il punto sul mercato libero - Da gennaio bollette energetiche semplificate Assicurazioni - +14,9% la raccolta premi delle assicurazioni - Attenzione alla Ala Assicurazioni Sicurezza - Luminarie natalizie: solo un terzo risulta idoneo alla vendita Test noi consumatori periodico settimanale di informazione e studi su consumi, servizi, ambiente Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 Iscriz. ROC n. 1887 Crisi Allarmanti i dati di Bankitalia Adiconsum chiede a sistema bancario e Governo di prorogare le iniziative avviate con le parti sociali e di estenderle anche ad altre operazioni di credito. I l tasso di insolvenza per chi accende un mutuo sembra essere in aumento durante la crisi che affligge il nostro paese. Da un recente studio di Bankitalia, infatti, risulta che un 5% di chi accende un mutuo non riesce a rimborsarlo secondo la scadenza. Questo dato ovviamente cambia a seconda delle condizioni familiari ed economiche. Prevedibilmente, il 19% di chi non ha un’occupazione stabile, fatica a saldare le rate del mutuo; la percentuale cala all’8,5% nel caso di lavoratori part-time ed al 7,9% nel caso di lavoratori dotati di contratti a tempo determinato. La situazione rispecchia lo status economico delle famiglie; sono infatti le famiglie con un basso reddito a non riuscire a saldare puntualmente le rate del mutuo, con un tasso di insolvenza del 14,5%. Le famiglie con un solo genitore hanno invece un tasso di insolvenza pari al 10,1%, e la situazione migliora per la fascia d’età tra i 44 e i 54 anni, con un tasso del 6,1%. Il tasso di insolvenza si è quindi aggravato con la crisi. L’indagine della Banca d’Italia sulla difficoltà delle famiglie a rimborsare le rate di mutuo già nel 2007 è molto preoccupante. Secondo Adiconsum, se nel 2007 il 5% delle famiglie non riusciva ad onorare i pagamenti dei mutui per il forte aumento delle rate di quelli a tasso variabile, oggi i dati rilevati da Bankitalia assumono un aspetto molto più grave, tenuto conto dell’aumento dell’inflazione, del mancato aumento, se non addirittura della riduzione del potere d’acquisto e dell’aumento della fiscalità a livello locale. Per questo motivo Adiconsum chiede al sistema bancario e al Governo che le iniziative messe in campo con le parti sociali, come il Piano Famiglia tra Associazioni dei consumatori e Associazione Bancaria Italiana e il Fondo del Ministero dell’Economia per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui, siano prorogate, fortemente rifinanziate ed estese ad altre operazioni di credito (credito al consumo). Test noi consumatori L’accoglimento di tali richieste è di fondamentale importanza visto il perdurare della crisi e la scarsa forza della ripresa economica che non danno alcuna certezza di recupero del reddito a lavoratori e pensionati. Il rischio è, ad avviso di Adiconsum, che dopo i dati diffusi da Bankitalia si affronti solo l’aspetto dell’aumento delle sofferenze del sistema bancario, e non le difficoltà delle famiglie a gestire la propria situazione economica ancora per molto tempo in futuro. Parmalat Giusta la condanna a Tanzi, insufficienti i risarcimenti per le vittime Urge l’introduzione di seri controlli e pesanti sanzioni alla finanza speculativa. L a sentenza emessa dal Tribunale di Parma nei confronti di Tanzi e degli altri dirigenti responsabili di uno dei crack finanziari più rilevanti nel nostro Paese e a livello mondiale è una sentenza che ci porta a dire che forse per la prima volta si è fatta giustizia. Giusta rispetto ai reati che vanno dall’associazione a delinquere alla bancarotta fraudolenta, ma tuttavia ingiusta rispetto alle migliaia di risparmiatori che hanno visto bruciare i risparmi di una vita. Il caso Parmalat richiama alla mente l’urgenza dell’introduzione di seri controlli e pesanti sanzioni alla finanza speculativa, controlli che a tre anni dall’esplosione della crisi non sono stati ancora attuati, non tutelando adeguatamente i piccoli risparmiatori. Adiconsum ribadisce che solo un’azione collettiva più efficace e introdotta in tempi non sospetti avrebbe potuto tutelare adeguatamente i piccoli risparmiatori e non solo quella piccola parte che si è costituita parte civile. Adiconsum sottolinea che l’azione collettiva avviata dopo lo scandalo Parmalat e approvata poi dal Parlamento è una legge sostanzialmente inefficace a tutelare i risparmiatori. Ne è riprova la stessa sentenza che prevede per i risparmiatori coinvolti un modestissimo risarcimento provvisionale, ferme restando eventuali e future azioni in sede civile. Test noi consumatori Credito al consumo Innovato il Protocollo d’Intesa tra Adiconsum e Agos Ducato Accanto all’impegno per la prevenzione del sovraindebitamento delle famiglie, istituita anche una Commissione di Conciliazione per i casi di contenzioso. A un anno dalla sua nascita, è stato recentemente rinnovato ed innovato il Protocollo d’Intesa siglato da Adiconsum e Agos Ducato con lo scopo di rafforzare il diritto all’informazione e la difesa del consumatore. Tra i capisaldi di questo importante accordo bilaterale emerge l’impegno in campo di prevenzione del sovraindebitamento, unitamente all’impegno nel garantire un adeguato accesso e grado qualitativo delle informazioni ai consumatori. Un’importante novità introdotta dal nuovo Accordo Bilaterale consiste nella creazione di un’apposita Commissione di Conciliazione composta, pariteticamente, da Adiconsum e Agos Ducato e finalizzata a prevenire l’insorgere di controversie con i consumatori, agevolando la risoluzione di eventuale contenzioso in via conciliativa paritetica e stragiudiziale. Attraverso il potenziamento del Protocollo d’Intesa, Adiconsum e Agos Ducato riconfermano il proprio impegno a una collaborazione continuativa e costante, allo scopo di individuare le forme di tutela più idonee a garantire l’effettività dei diritti dei consumatori e di partecipare attivamente allo sviluppo del dialogo sociale, affinché siano analizzati e approfonditi i percorsi di armonizzazione delle normative legislative. Inoltre, attraverso la costituzione di un Osservatorio Paritetico Nazionale per il rilevamento e il monitoraggio del settore, sarà possibile individuare obiettivi e realizzare tutte le iniziative oggetto dell’accordo, anche coordinando indagini e rilevazioni dati, elaborando stime e proiezioni. Energia Il bilancio dello Sportello del Consumatore dell’Authority dell’energia Oltre 750 mila telefonate gestite solo nell’ultimo anno, con un grado di soddisfazione pari al 90%; più di 30 mila reclami ricevuti e 32 mila lettere di risposta inviate a clienti o per chiedere spiegazioni alle imprese sui disservizi segnalati. È questo il bilancio dello Sportello per il Consumatore di energia che il 1° dicembre compie i primi 12 mesi di attività. Test noi consumatori Promosso dall’Autorità per l’energia e gestito in collaborazione con l’Acquirente Unico, lo Sportello mette a disposizione di famiglie e imprese 80 esperti, attraverso un call center (numero verde 800.166.654) per informazioni e una pronta assistenza sui diritti e le tutele nei mercati di elettricità e gas, e una task force specializzata in segnalazioni o reclami. Il call center (attivo dalle 8,00 alle 18,00, dal lunedì al venerdì) dà informazioni sui bonus elettricità e gas e sui nuovi prezzi biorari, che a dicembre saranno applicati a circa 20 milioni di famiglie; fornisce informazioni su come presentare un reclamo allo Sportello e sullo stato dei reclami già presentati, sui diritti e le opportunità offerte dalla liberalizzazione dei mercati dell’energia; dà assistenza nell’utilizzo degli strumenti TrovaOfferte e Pesa-Consumi, messi a disposizione dall’Autorità (www.autorita.energia.it). Il primo, è un motore di ricerca che consente di trovare e confrontare le offerte di elettricità o gas o di fornitura congiunta dual fuel, di una trentina di venditori (i contatti sono stati 800 mila dal suo avvio nell’aprile 2009); il secondo, permette di capire come sfruttare al meglio i prezzi biorari, utilizzando gli elettrodomestici nei momenti in cui l’elettricità costa di meno. Le domande più frequenti riguardano i bonus elettricità e gas, i nuovi prezzi biorari e informazioni sulle regole del mercato. Energia Elettricità e gas: il punto sul mercato libero “I risultati dello Sportello evidenziano l’efficacia di questo strumento di tutela che accresce la conoscenza delle regole del mercato elettrico e gas, agevolando i consumatori nel cogliere le nuove opportunità offerte dalla liberalizzazione, con scelte sempre più consapevoli e informate” ha affermato il Presidente dell’Autorità per l’energia, Alessandro Ortis. l’apertura del mercato elettrico dal luglio 2007 nel nostro Paese ha già prodotto risultati soddisfacenti anche al confronto con altre esperienze europee. Infatti, in poco più di 3 anni, il 14,3% circa delle famiglie e delle PMI hanno cambiato venditore. In totale sul mercato libero sono oltre 5 milioni i clienti domestici o le imprese di piccole dimensioni”. Per quanto riguarda il cambio di fornitore nell’ultimo anno da settembre 2009, sono stati circa 1 milione 750mila clienti domestici che hanno scelto un nuovo contratto, con un aumento del 5,1% dei passaggi al mercato libero. Nel dettaglio, al 30 settembre 2010, al netto dei rientri in maggior tutela, i clienti domestici sul mercato libero sono quasi raddoppiati, arrivando a 3.735.355 (13%) rispetto ai 2.220.100 (7,8%) dello scorso anno, mentre una piccola e media impresa su tre ha cambiato fornitore negli ultimi sei anni. Nel settore del gas, i clienti domestici (famiglie e condomini) che hanno cambiato venditore sono poco più della metà che nel settore elettrico (7,8%), nonostante il mercato del gas sia libero da 7 anni. Tutto ciò, a causa di ritardi nello sviluppo infrastrutturale e della concorrenza, sui quali l’Autorità ha più volte richiamato l’attenzione. Test noi consumatori Energia Da gennaio bollette energetiche semplificate Fra le novità a tutela dei consumatori, dal prossimo 1° gennaio saranno introdotte bollette “semplificate” con uno schema più chiaro e di facile lettura anche per il confronto e il controllo dei consumi. Le nuove bollette conterranno informazioni aggiuntive per agevolare i clienti nel rapporto con i fornitori (ad esempio, come fare un reclamo, procedure in caso di mancato o tardivo pagamento della bolletta, etc.) ed informazioni sulle fonti utilizzate per la produzione di elettricità e il tipo di impianti (ad esempio centrali idroelettriche, a carbone, a olio combustibile o a gas). L’Autorità, inoltre, ha reso disponibile sul proprio sito un glossario (www.autorita.energia.it/allegati/docs/10/167-10argalla. pdf) per spiegare, in un linguaggio semplificato, i termini che vengono comunemente utilizzati nelle bollette (ad esempio “quota potenza”, “standard metri cubi”, etc). Anche le imprese di vendita sono tenute a pubblicarlo sui propri siti. La novità riguarda le bollette dell’energia elettrica, del gas e di fornitura congiunta di elettricità e gas (contratti dual fuel, sempre più diffusi nel mercato libero) per le famiglie e per le Pmi. In particolare, le nuove bollette saranno composte da un quadro sintetico ed un quadro di dettaglio. Il primo conterrà le principali informazioni: caratteristiche della fornitura, riepilogo dei consumi e dell’importo da pagare, scadenza del pagamento, numeri per i reclami e per il servizio guasti. Nel secondo quadro verranno spiegate nel dettaglio le diverse voci di spesa, suddivise fra Servizi di vendita (liberalizzati) e Servizi di rete (tariffati), consentendo così alle aziende di vendita di chiarire le diverse componenti previste nei contratti ed ai consumatori di controllare e verificare al meglio la corretta applicazione del contratto stesso. La nuova bolletta è frutto di un processo di consultazione e confronto che ha coinvolto anche operatori del settore ed Associazioni dei consumatori e ha incluso la realizzazione di un’indagine demoscopica e focus group per conoscere le opinioni di diverse categorie di cittadini interessati. Assicurazioni +14,9% la raccolta premi delle assicurazioni Nei primi nove mesi del 2010 la raccolta premi totale realizzata dalle imprese assicurative italiane e dalle rappresentanze in Italia di imprese non appartenenti allo Spazio Economico Europeo è stata pari a 94,1 miliardi di euro, con un incremento del 14,9% rispetto al corrispondente periodo del 2009. È quanto si rileva dalla circolare statistica sui “Premi lordi contabilizzati a tutto il terzo trimestre 2010 dalle Imprese di assicurazione nazionali e dalle rappresentanze per l’Italia delle imprese di assicurazione estere” consultabile sul sito dell’Autorità www.isvap.it Test noi consumatori In particolare, la raccolta premi nei rami vita, pari a 69,1 miliardi di euro, ha registrato un incremento del 22,9%, con un’incidenza sul portafoglio globale che si attesta al 73,4% (68,6% nello stesso periodo del 2009). All’interno dei rami vita, se le polizze tradizionali di ramo I registrano un incremento del 15,8% rispetto allo stesso periodo del 2009, le polizze di ramo III a contenuto più strettamente finanziario, rappresentate prevalentemente da index e unit linked, confermano il trend positivo in atto con un aumento dell’84%; seguono le operazioni di capitalizzazione di ramo V, con un incremento del 3,5%. L’andamento della raccolta nei rami danni, che totalizza 25 miliardi di euro, mostra una diminuzione del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2009. Tuttavia, tale variazione risulta influenzata in modo significativo dall’uscita dal portafoglio diretto italiano dei rami danni di un’Impresa nazionale e di una Rappresentanza in Italia di impresa esterna allo Spazio Economico Europeo, i cui portafogli sono stati totalmente assegnati a due Rappresentanze in Italia di imprese SEE. Al netto di questo effetto, la variazione della raccolta danni cambierebbe di segno evidenziando un incremento dell’1,8% e quella complessiva (rami vita e danni) del 16,5%. In particolare, la raccolta premi R.c.auto registrerebbe un incremento del 3,4% invece della diminuzione dell’1,1% al lordo dell’effetto delle operazioni sopra descritte. Sicurezza Luminarie natalizie: solo un terzo risulta idoneo alla vendita Gli esperti del TÜV Rheinland – Gruppo internazionale fornitore di servizi sulla sicurezza – hanno acquistato e testato 22 catene luminose destinate all’utilizzo interno o esterno. Tutti i prodotti sono stati sottoposti a test di usura, trazione, isolamento. Sotto esame ovviamente i componenti elettrici, gli accessori e la temperatura delle lampade, ma anche la documentazione e la leggibilità dei fogli illustrativi, elementi che, secondo la normativa, concorrono a rendere sicuro il prodotto. Ecco i risultati: • 8 prodotti hanno superato il test, sono totalmente sicuri e idonei alla vendita; • 5 prodotti sono risultati sicuri ma mancanti di informazioni e quindi non idonei alla vendita; • 9 prodotti sono pericolosi e carenti nelle informazioni. Non idonei alla vendita. “Con questi test il nostro gruppo conferma la mission aziendale di diffondere la cultura della sicurezza. Il risultato italiano ci dice quanto siamo ancora distanti da standard che mettano al sicuro le famiglie e le aziende. Il dato è ancora più grave se si considera che i prodotti arrivano da grandi negozi che dovrebbero concorrere a vigilare sulla qualità dell’offerta” – ha spiegato Ralf Schunk, Amministratore Delegato di TÜV Rheinland Italia S.r.l. di Milano –. “Quasi tutte le luci testate sono state prodotte in Cina, ma non è questo il punto. Quando un prodotto viene introdotto su un mercato è compito di ogni paese vigilare sulla conformità di quel prodotto. La nostra organizzazione si occupa di accompagnare le aziende a valutare il prodotto prima che questo venga venduto proprio per evitare l’irreparabile.” Per capire con quanto rigore siano stati esaminati e giudicati i prodotti è bene focalizzare l’attenzione sui cinque che, pur risultando sicuri, non sono stati ritenuti idonei alla vendita. Test noi consumatori In tre casi non è stata trovata la raccomandazione di non accendere le luci quando ancora si trovano nella confezione. In un altro non vengono allegate le istruzioni per la sostituzione dei led presenti nella scatola e ancora, in un prodotto, non compare un marchio adeguato sulla spina. Sconcertante invece la situazione a carico dei nove prodotti ai quali i tecnici hanno dato il semaforo rosso: connessioni di lampadine che si staccano, carenza di isolamento, cavi e spine non approvati, bulbi che ruotano, rischio di surriscaldamento delle lampade che a contatto con l’albero potrebbe provocare un incendio. L’Italia è uno dei paesi europei dove il tema della sicurezza di prodotto è ancora poco sentito. Diffondere cultura e informazioni è fondamentale. Per questo motivo dal sito www. tuv.com è possibile informarsi attraverso la piattaforma TUVdotCOM. Questo servizio, ad accesso libero, offre un orientamento neutrale a produttori, rivenditori e consumatori che possono accedere ad informazioni affidabili sulla sicurezza dei prodotti testati. Assicurazioni Attenzione alla Ala Assicurazioni La Ala Assicurazioni, con sede legale e direzione in Austria, sede italiana in Roma, Via Settecamini 106 e sito internet www.alaassicurazioni.it, non è autorizzata all’esercizio dell’attività assicurativa sul territorio italiano. La sua denominazione sociale è del tutto similare a quella della Ala Assicurazioni SpA, una compagnia italiana regolarmente autorizzata all’esercizio dell’attività assicurativa nei rami danni nel nostro Paese, ed avente sede legale in Milano, Via Porro Lambertenghi, 7, e sito internet www.ala-assicurazioni.it In dettaglio, la documentazione assicurativa contraffatta riporta indicazioni sulla sede legale e sugli estremi autorizzativi non corrispondenti a quelli della società italiana autorizzata ad operare in Italia. Inoltre i casi finora segnalati riguardano, in particolare, polizze di durata temporanea (5 giorni) rilasciate da un intermediario non autorizzato. L’Isvap richiama pertanto l’attenzione degli utenti e degli intermediari sulla circostanza che l’eventuale stipulazione delle polizze r.c. auto recanti le informazioni sopra richiamate comporta per i contraenti l’insussistenza della copertura assicurativa e per gli intermediari lo svolgimento di un’attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative. Più in generale l’Isvap raccomanda sempre di verificare, prima della sottoscrizione dei contratti, che gli stessi siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell’attività assicurativa. Chiarimenti ed informazioni in merito potranno essere richiesti presso la sede dell’Isvap (Via del Quirinale, 21 – 00187 Roma – tel. 06.42.133.1 – telefax 06.42.133.206) o acquisiti direttamente attraverso la consultazione dell’Albo delle imprese sul sito Internet www.isvap.it Direttore: Paolo Landi • Direttore responsabile: Francesco Guzzardi • Comitato di redazione: Riccardo Comini, Pietro Giordano, Fabio Picciolini, Grazia Simone • Amministrazione: Adiconsum, via Francesco Gentile 135, 00173 - Roma • Reg. Trib. Roma n. 350 del 9.06.88 • Iscriz. 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