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REGIONE
DELL'UMBRTA
Consiglio Regionale
!iitliti]]!
ATTO N. 2047/B18
Relazione della II Commissione ConsiIiare Permanente
ATTIVITÀ ECONOMICHE,
ASSETTO E UTILIZZAZIONE
DEL TERRITORIO,
AMBIENTE
E INFRASTRUTTURE,
FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Re/atore di maggioranza Consigliere Maurizio Donati
Re/atore di minoranza Consigliere Pietro Laffranco
Relazioni orali ai sensi dell'art. 20, comma 7 del Regolamento Interno
,
suIl'
I,
l,
ATTO AMMINISTATIVO
l
"Programma
di attività dell' A.R. U .S.LA. per l'anno 2004 - art. 30 della legge
regionale 26.10.1994, n. 35".
Approvato
dalla II Commissione
Consiliare
Permanente il] Luglio 2004
Trasmesso alla Presidenza del Consiglio regionale il 6-7-2004
I
I
I
:'Wlh"la't:
1m mB
'In
REGIONE
DELL'U~mRJA
Consiglio Regionale
II[,,[,J,'II
COMUNICAZIONE
DELLA II COMMISSIONE
CONSILIARE PERMANENTE
Si comunica che la II Commissione
Consiliare Permanente nella seduta del l
Luglio 2004 ha esaminato
parere
esprimendo
l'atto
n, 2047
favorevole
a
maggIOranza
Nel richiedere
medesimo
alla
l'iscrizione
prossima
dell' atto
seduta
del
Consiglio regionale si comunica che le
relazioni sararmo illustrate
sensi
del
comma
7
oralmente, ai
dell' art
20
del
Regolamento interno, rispettivamente, per
la maggioranza, dal Consigliere Maurizio
Donati e per la minoranza dal Consigliere
Pietro Laffranco.
il::'!::'!I{
REGIONE
Iimmì
DELVU~mRTA
Consiglio Regionale
i i: '1I11
(Schema di delibera proposto dalla II Commissione Consi/iare permanente)
IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTA la proposta di atto aIlllIÙ1listrativo di iniziativa della Giunta regionale con
deliberazione n. 151 del 25.02.2004, concernente: "Programma di attività
dell'A.R.U.S.I.A. per l'anno 2004 - art. 30 della legge regionale 26.10.1994, n. 35",
depositata al Consiglio regionale il 4.03.2004 e trasmessa alla II Commissione
Consiliare permanente in data 5.03.2004 (ATTO N. 2047);
PRESO ATTO della successiva deliberazione della Giunta regionale n. 788 del
9.6.2004 con la quale viene effettuata una variazione al "Programma di attività
dell'ARUSIA per l'anno 2004";
VISTO il Programma di attività dell' A.R.U.S.I.A per l'anno 2004, cosi come
modificato dalla DGR n. 788/2004, che costituisce parte integrante della presente
deliberazione (Allegato A);
VISTI il parere e la relazione della II Commissione Consiliare permanente illustrati
oralmente, ai sensi dell'art. 20 comma 7, per la maggioranza dal Consigliere Maurizio
Donati e per la minoranza dal Consigliere Pietro Laffranco (ATTO N. 2047/BIS);
VISTA la legge regionale 26 ottobre 1994, n.35;
VISTO lo Statuto;
VISTO il Regolamento interno;
con...
voti favorevoli,
contrari e ... di
astensione espressi nei modi di legge dai ....
Consiglieri presenti e votanti
DELIBERA
-
di approvare il "Programma di attività dell' A.R.U.S.I.A. per l'anno 2004 - art.
30 della legge regionale 26.10.1994, n. 35", come risulta dal!' Allegato A che
costituisce parte integrante della presente deliberazione.
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ALLEGA TG "A"
AGENZIA
REGIONALE
UMBRA PER LO
SVILUPPO E L'INNOVAZIONE IN
AGRICOLTURA
PROGRAMMA DI ATTIVITA'
ANNO 2004
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INDICE
:,
INTRODUZIONE
AZIONI
PAG.
DI FILIERA
F1LIERA vrnCOLO
ENOLOGICA
..
OLEARIA
..
F1LIERA OUVICOLO
F1LIERA ZOOTECNICA
..
F1LIERA COLTIJRE PROTEICHE
..
.,.....~ONI ORlZ7..oNTALI.
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3
7
10
20
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DIFESA. moSANITARIA
..
SISTEMA INFORMATIVO
..
AZIONI
l
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27
DI ls.1Il'UTO
"
PARTECIPAZIONE IN SOCIETA' EDENTI
PARTECIPAZIONE
A MANIFESTAZIONE
FIERISTICHEE CONVEGNI
RIEPILOGO FINANZIARIO
..
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33
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IN'IRODUZIONE
"
Nel contesto relativo al settore
agroalimentare regionale il ruolo esercitato daII'ARUSlA si è
sempre rilevato, a diversi livelli, di decisiva
importanza per le molteplici funzioni che attraverso il
proprio intervento l'Agenzia è riuscita ad assicurare al mondo della produzione e nella complessa'
rete istituzionale.
~
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In tal senso, particolare rilevanza assume la fàse di programmA.,;onedelle attività annuAli.come
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~'
previsto dalla L.R 35194, per l'idonea finAli7:7JI.,;one
de11e azioni che
risorse impegnate.
."
"
.
andnmno intraprese e delle
Pur nelIa ridenn;.,;one degli assetti relativi aIle funzioni dei diversi soggetti operanti in
l
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I
agricoltura,
tuttora in via di completamento a livello regionale, l'ARUSIA si colloca nel
contesto
dell'intervento pubblico nel settore con un ruolo di primaria importanza quale
l'...,
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',
'aIl'intcnwdeis'.stcwi1Jl'oUImiviedc:Ue
'cconomierimùidelIàregione.
n supporto tecnico che l'Agenzia rappresenta e garantisce nelle più
pr'e""""7A
consolidata
li
.. .. - ."..., ."
forme, e la capacità di
collocarsi in ogni contesto operativo e gestionale, trovano natora1e disparate
interrelazione
sia con i diversi
.
.
'.
soggetti che ÌJ1teragiscono nel settore. sia con funzioni più direttamente rivolte alla gestione delle
politiche di intervento nel settore, riuscendone ad esaItarne gli effetti e i risultati.
Cosi non risulta propriamentescindibilela funzione di gestione di
n1JJDerOse
misure del Piano di
Sviluppo Rurale 2000-2006 quale strumento di cui la Regione si è dotata per ridisegnare, nel breve
periodo, gli scenari produttivi dell'economia rorale e territoriale umbra in un' ottica di sviluppo, da
quella di supporto e consulenza
più propriamente tecnica e connessa con le innovazioni,
i risultati
sperimentali, la conduzione economica del territorio e de11'impresa.La razionAli77A'7Ìoneed il
C'~
conseguimentode1Ia
~SÌDUiefficienza de11e risorse, passa infiuti atImverso un
ragionato che sia in grado cioè di fornire al singolo produttore le risorse, disponibili, intervento.ma anche
,
.1
sostenere nel complesso un sistema di conoscenze e di supporto in grado di
..
territorio e con le economie produttive in ambito rurale.
;;.
n contesto produttivo nel quale le attività
ÌDteragire con il
dell 'Agenzia si andranno ad
innestare, risulta tuttora
e derivanti dall'adozione di politiche
comunitarie, statali e regionali che dovranno consemire l'individuazione di direttrici lungo le quali
interessato da UDa..serie di dinAmiche
condizionate
poter condurre le imprese e l'intero sistema
.
agroalimemare, verso condizioni di mu1ti11mzionalità,
dei processi e dei prodotti,
di tnlcciabilità deJle produzioni primarie ed alimentari. di qualificazione
di capacità di penetrazione nei mercati, di riassetto del territorio.
L'agricoltura umbra per caratteristiche
intrinseche
e per CODnotazioni
proprie del territorio in cui si
definire un modello di agricoltura di qualità dal quale
poter sviluppare Percorsi
atti a consolidare elementi economici e sociali fondamentali per la regione. quali la tennnt
esercita, s~candida a
1
I
l
II
I
I
I
I
occupazionale
del settore, un' equa distribuzione
produzioni con l'economia ed
del valore aggiunto, l'integrazione
il territorio di appartenenza,
la garanzia
delle
I
alimentare per il
I
consumatore,l'affermazione sui mercati nazionali ed esteri.
r
A far luogo dalle considerazioni espresse. il Programma di Attività per l'anno 2004 si compone di.
iniziative OTgJIn;'7'7At1>
con un approccio di filiera riguardanti la prosecuzione
di attività gia avviate
in passato e che vanno condotte a compimeuto, e di interventi aventi conno1Ìlzione
.0
interessanti risorse specifiche. L'obiettivo è quello di definire
valorizzazione e promozione del settore agroalimentare
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.,
"
progetttiaIe
e
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l
le condizioni per una opportuna
I
regionale. Vanno cioè riproposti ed
I
I
P.nfioti7:7JOti
i legami che il singolo prodotto detiene, con il territorio, con l'ambiente, con la cultura,
.
con le popolazioni delle zone in cui la produzione stessa
viene a collocmi.
Tale approccio è
\.~--;;..':fonriAmP.nt>llein un contesto produttivo come quello umbro in cui saldi c vitali risultano i rapporti
tmpmdottQ
.çteI:rttori!\j,,~C!!~IJUipici~
a5$\1I11':una connotazione
çhg.VA ben oltre la m.em.'
definizione di un nome, ma evoca tradizioni, cultura, capaci1à di trasferire in una certa produzione
.
'1
I
tutta una serie di fattori unici ed iIriproducibili, che fànno della stessa un bene inimitabile e con
valore intrinseco di rilevante livello. Cosi le produzioni vitivinicole, oleicole, zootecniche, e altre
ancora, andranno osservate in un'ottica detenninata dalla serie numerosa di fattori territoriali che ne
caratterizzano il processo produttivo c che ne supportano il1ivello qualitativo. 1'ARUSIA, inoltre,
svolge funzioni ed attività consolidate e continuative non
'0
rifenbili a finA,,'7Ìamenti
specifici e
condotte attraverso l'utilizzo delle risorse professionali in forza all'Agenzia. A1tresl, l'operatività
tecnica della struttuIa sarà dispom"bilc inter10cutrice per ;n;'7ÌAtiveche si prospettassero di volta in
volta a partire da soggetti ed istituzioni diverse configurandosi come collaborazioni specifiche su
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tematiche di competenza.
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AZIONI DI FlLIERA
,
FlLIERA VITICOLO-ENOLOGICA
MIGLIORAMENTO
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TECNICO
E
VALORIZZAZIONE
.'
DELLA
PRODUZIONE
VITlVINICOLA REGIONALE
.
DESCRIZIONE
Nell'ambitodel settorevitivinicolonumerosisonogli ambitiche necessitano di interventi finA1i77Jlti
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al conseguimento di risultati tecnici che possano portare soluzioni alle molteplici problematiche che
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n presenteprogetto,che rappresenta una prosecuzione delle attività già avviate negli anni passati,
individua quali obiettivi priori1ari nel settore vitivinicolo la definizione delle tecniche &gronomiche
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I,
ed enologiche volte al miglioramento della vitivinicoltura umbra, la caratterizzazione territoriale
delle produzioni umbre e la valorizzazione dei vitigni autoctoni.
Si propongono pertanto le seguenti attività:
l) Valutazione dell'effetto di alcune tecniche di campagna e di cantina sulla qualità dei vini.
Obiettivo del progetto è quello di verificare le caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche di
vini prodotti lInli7'7Antlovitigni tradizionali ed innovativi (Grechetto, Grechetto Gentile,Procani~o,
Trebbiano Spoletino, Chardonnay, Sauvignon. Sangiovese. Carbernet Sauvignon, Merlot. Gamay
Perugino).
n progetto che è al quarto anno di reali77R-none
prevede l'adozione di tecniche "di campagna",
quali ad esempio l'inerbimento dei 1iIari ed il diradamento dei grappoli al fine di ottenere ridotte
.
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produzioni unitarie; .
In CAntinAsaranno poi ntm7'71tte,nelle diversefasi di vinificazioneed AffinAm"Uto.
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e
metodiche volte ad esaltare le caratteristiche qualitative dei vari vitigni.
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2) Valutazione delle caratteristiche agronomiche ed enologiche di vitigni Don..:ammessialla
coltivazione in Umbrla.
In un vigneto sperimentale reali7'7Rtopresso un'azienda del comune di Trevi sono stati impiantati
vitigni non ammessi alla coltivazione in Umbria ma 1Jtil;,",,~ con successo in altre realtà per là
produzioni di vini di qualità.
delle uve prodotte nell'ambito del suddetto vi~eto
Verranno pertanto rea1i7'7At..le vinificazioni
con particolare riferimento alle varietà Petit Verdot ed Arinamoa,
.
di fornire vini profumati, complessi e corposi
vitigni potP.TI7ialmente in grado
che ben si prestano al miglioramentodella base
ampelografica regionale, con lo scopo di valutare la possibilità di inserire i suddetti vitigni
nell'elenco di Ì';Iuelli ammessi alla coltivazione nella nostra regione.
.
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3) Zonazione vitivinicola delle aree di produzione dei vini a D.O.C. MontP.f'al~ e Colli
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Perugini.
E' previsto Io studio del tenitorio viticolo dell'area a D.O.C. di Montefalco e dei ColliPerugini al
fine di giungere alla caratterizzazione
agroclimatica di tali ambienti e di conseguenm delle
produzioni vitivinicole in essi OttP.nl1tp
"
n progetto è al ter20 anno di reali77<l7ione
e. con il 2004 si prevede di concludere la we
sperimentale.
4) Valorizmzione dei vitigni autoctoni
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I
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Nella nostIa regione sono presenti alcuni vitigni autoctoni che hanno mostrato interesse dal punto di
Vista viticolo ed enologico. Ci si riferisce in particolare a: SagJa.4:WO, GrechettO, Trebbiano
spoletino, Gamay perugino, Procanico, Pecorino. Questi vitigni sono stati interessati negli ultimi
anni da un iDtenso lavoro di selezione che ha portato, per alcuni di essi, alla costituzione
.
all'omologazione
ed
di uno o più cloni.
Si imende prose~
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l'attività
già avviata
negli anni pR!'~Ati inerente i vitigni in questione
approfondendo le conoscenze agronomiche ed enologiche delle varietà sopraccitate e mettendo
in
atto degli interventi fina 1i77<lUalla loro valorizzazione.
'1
S) Attivita' di conservazione e premoItiplicazione dei cloni di vite omologati
La selezione clonale e sanitaria dei vitigni tipici dell'Umbria , iscritti al registro nazionale delle
varietà di vite e previsti nei disciplinari di produzione dei vini a DOC e DOCG, è stata a.vviata. già
neI1975.;,.
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L'attività di selezione è stata caratterizzata da un'iDrI'Iginedi base mimta alla ~finizione del
patrimonio viticolo umbro, alla individuazione dei cloni e del germopla~mA.al rilevamento dei
caratteri ampelografici, agronomici ed enologici, dopo aver costiutito appositi campi
comparazione.
di
"
Per un primo gruppo di vitigni l'attività di selezione clonale si è conclusa e si è giunti cosi
all'omologazione, già da alcuni
anni. di un clone
'"
di Trebbiano toscano biotipo procanico (sigbl T34
ICA PG), di un clone di Grechetto (sigla G5 ICA PG), di un clone di Verdello (sigla V27 ICA PG).
Al fine di conservare tali cloni e metterli quindi a disposizione dei vivaisti è in atto una convenzione
.
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con il CATEV (Centro di assistenza tecnica in enologia e viticoltura) di Tebano (Faenza).
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di'Veciinterrogativi."
di natura agronomica ed enologica che interessano la vitivinicoltura umbra, cosi da poter contnDuire
al processo
di qualificazione
delle produzioni regionali.
AREA.DI INTERVENTO
L'intero tenitorio regionale.
"
SOGGETTI ATIUATORI
ARUSIA, Centro Regionale di Servizi per la Vitivinicoltura, Parco Tecnologico AgroaIimen1are
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dell'Umbria, Dipartimento di AIboricoltura e Protezione delle Piante, Dipartimento di'Scienze degli
Alimenti. Istituto Sperim.enti.le per la Viticoltura di Conegliano Veneto, Consorzio di tUtela vini
DOC "Colli del Trasimeno", Consorzio di tutela vini DOC "MontetàIco", Consomo di tutela vini a
DOC "Orvieto",
INDICATORI DI REALIZZAZIONE
Rp...Ii7'7A,,;one di 80 microvinificazioni
e presP.T1f>1-nonedei risultati conseguiti
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RP.llIi7'7A-nonedi un vigneto sperimentale
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RISORSE FINANZIARIE
Spese di manodopera per le operazioni di campagna e di cantinA
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15.000,00
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Acquisto uva dalle aziende oggetto delle sperimentazioni indicate ai punti 1) e 4)
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€
8.000,00
Acquisizione di servizi (consulenza enologica ed analitica)
€
15.000,00
Acquisto materiali vari di consumo per le attività di cantina
€
8.000,00
€
1.000,00
Convenzione con CATEV
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Totale
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E 47.000,00
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FILIERA OLIVICOLO OLEARIA
"INTERVENTI VOLTI ALLO SVILUPPO DEL COMPARTO OLMCOLO"
Nella coltivazione dell'olivo la raccolta manuale risulta essere l'operazione più onerosa a causa
della notevole quantità di manodopera necessaria e del costo della stessa; l'onere riferibile a
tale operazione colturale è pari infatti al 50-60% circa della produzione lorda vendibile e
rappresenta oltre il 60-70% del costo di produzione complessivo. Da qui la necessità di fornire
agli operatori agricoli indicazioni tecniche precise sulla possibilità di meccanizzare tale
operazione colturale. La raccolta meccanica delle olive, dopo diversi anni di prove, oggi è nella
fase applicativa, grazie al miglioramento delle macchine e dei cantieri di raccolta ed alle
maggiori conoscenze riguardanti i parametri utili per una razionale gestione di talé operazione.
A questo scopo l'ARUSIA, in collaborazione con le agenzie per Io sviluppo agricolo delle
regioni dell'Italia Centrale
dell'Università
ed il Dipartimento di Arboricoltura e Protezione delle Piante
degli Studi di Perugia, dopo aver realizzato
negli anni passati
prove
dimostrative sulle forme di allevamento, sulla potatura e la individuazione di cultivars idonee
per il.miglioramento della qualità nonché per la razionalizzazione delle tecniche di raccolta
mecccanizzata, intende concludere tale attività di approfondimento tecnico con una prova di
raccolta meccanizzata delle olive, da effettuarsi nel mese di novembre 2004.
Durante Io svolgimento di tale prova verranno messe a confronto diverse tipologie di macchine
(vibratori del tronco, ombrelli intercettatori, macchine agevolatrici della raccolta) delle
principali ditte produttrici. L'appuntamento consentirà di visionare le macchine in opera ed
approfondire cosi le conoscenze sul funzionamento in modo da portare un contributo concreto
alla soluzione dei problemi della raccolta. Per consentire agli operatori del settore di
approfondire gli aspetti tecnici, economici ed organizzativi connessi a tale intervento verrà
organizzata, al termine della prova, una tavola rotonda che prevede la partecipazione dei
rappresentati delle istituzioni coinvolte nell' organizzazione dell' iniziativa in questione ed i
tecnici delle ditte costruttrici delle attrezzature e delle macchine che hanno operato nell'ambito
della prova stessa. Per favorire Io sviluppo dell' olivicoltura regionale è necessario intervenire
anche in merito all'incremento di produttività degli impianti in considerazione del fatto che
non esiste, in linea di principio, contraddizione tra quantità e qualità del prodotto. AI riguardo
si intende verificare la rispondenza produttiva dei modellì colturali applicati mediante raccolta
e analisi dei dati rilevati, in un oliveto sperimentale realizzato con diversi sesti di impianto e
diverse varietà, dal!' ARUSIA a Salviano di Baschi.
COSTO TOTALE DELL'INIZIATIVA
€ 7.746,00
7
PROGRAMMA DI MIGliORAMENTO
DELLA QUALlTA' DELL'OliO
DI PUV A
DESCRJZIONE
TI programma
di miglioramentoqualitativodell'olio di oliva, finAn7iAto da Unione Europeae Staro.
Italiano e predisposto
...
dalla regione Umbria suIIa base deI regolamento CE 528/99, prevede:
Mantenimento e IBZionaH7:'7JI'"one
della rete di monitoraggio per consolidare la fidÙcia e
l'adesione degli olivicoltori umbri verso le tecniche di controllo integrato della mosca, la
tignola e le altre avversità dell'olivo
~
Rafforzamento degli in1mventi di assistenm tecnica allo scopo di migliorare l'ambiente e
"
la qualità della produzione e della trasformazione delle olive
, .
(,
Formazione, divulgazione e dimostrazioni intese a diffondere
._.~.'
,
presso
gli agricoltori ed i
~.r..tOi9t'ile.wnrmA...;oJJi
relative.alla qualj~.dell~clio~~e.di
olh'8e-!!.!1'i.~p~-_.:-l
ambienta1e dell'olivicoltum, alle nuove tecnologie, ai possibili interventi di miglioramento e
:.":--
I
valorizzazione dell' olio, alle normative comunitarie per la qualità, agli interventi finA li77JIti
alla salvaguardia della salute del consumatore
-
RP.AH7'7A'"one di anAH!rl delle caratteristiche
.
organolettiche e tisico-chimiche su campioni di
olio di oliva cx:travergine; i risultati di questo monitoraggio consentiranno di verificare il
reale raggiungimento della qualità attesa, valutando contestualmente anche le altre azioni del
"
programma
OB~lUVI
(i;;:,
Miglioramento
qualitativo
olivicoltori e fuurtoiani;
dell'olio
di oliva; Accrescimento
delle conoscenze
tecniche
di
Acquisizione di nuove conoscenze scientifiche volte a migliorare le
tecniche di produzione di olive ed olio.
AREA DI INTERVENTO
L'intero territorio reponate.
i
)
SOGGE'ITI ATIUATORI
ARUSIA, ASSOn., Dipartimento
di AIboricoltum,
Dipartimento
di Scienze deg1i
J"'.""""
Alimenti,
Dipartimento di scienze Economiche ed Estimative
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I
"
I
INDICATORI DI REALIZZAZIONE
Completamento delleattività previste nel Programma Regionale
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8
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I
',',
RISORSE FlNANZIARIB
NAa carico dell'ARUSIA
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TIfinsm7Ìamento
e
del progetto, ad esclusione deU'NA,
3.400,00...
è a totale carico della Unione Europea
e.dello
Stato Italiano
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Fll.JERA ZOOTECNlCA
I progettipresentati da ARUSIA. negli ultimi programmi di attivi1à, per lafilieraZootecnic8.hannò
.
posto particolare attenzione su tematiche oggi di grande AftnAli1à
quali la "Sicurezza Alime~,
.
l'Ambiente e la valorizzazione delle produzioni regionali",
Le richieste dei consumatori. le attuali normative Comunitarie e quelle nell'immediato futuro,
"
spingono le aziende ad investire su prodotti di alta qualità. che salvaguardino tipici1à,caratteristiche
.-
peculiari e "rintracciabilità".
In tal senso significativa è stata la conclusione del progetto "Qualità" avviato come progetto
"
(.:".;
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ARUSIA nel 2001 ,in collaborazione con la Centrale del Iatte di Perugia e conclusosi a Settembre
. .' ,. -. 2003 -\:1111
b .1",e-rti,fit:l.!:>:i~,:,.,t!j
.i5Jim! 1!.-D'-'m!!!UNII
n progetto
0939.
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inoltre che sta per concludersi nella filiera "Suinicola" con la certificazione ISO 14000
(ambientale) per 1m allevamento regionale, evidP.n7Ì'I l'importanza che si è voluta dare a queste
importanti tematiche e la possibilità di "certificare" anche l'impatto ambienlale in importanti e
"difficili" comparti quale appunto quello suinicolo.
ATI1VITA'
-,
2004
I progetti presentati per l'anno 2004, vedono &nCOmuna volta le tematiche sopra evidl:nziate al
di filiera a fOlte r.outenuID innovativo
centro dell' attenzione, affiancati da altri progetti specialistici
e di sicW"O interesse per i produttori regionali.
,...".
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n progettoin esame è la naturale prosecuzione di quello già avviato nel 2003.
La difficoltA di trovare aziende dispombili per l'attività
,
in questione( visite in azienda durante
"
l'attivi1à, pesatura dei soggetti allevati, rispetto del disciplinare preposto ecc). ha indotto gli uffici
tecnici ad individuare autonomameote aziende che per le caratteristiche '"tecnico specialistiche"
acquisite. rispecchiavano i requisiti richiesti
-.
A tale riguardo,
JIUE
essendo i risultati della prova di esclusiva proprietà deU'ARUSIA i cui risultati
saranno oggetto di successiva informazione sul tarritmio, si 6 reso """"'."';0
prevedere un
indP.nni7:'7-O per il conseguente mancato reddito.
La sua "tracciabilità", all'interno del processo di filiera', sarà garantita dal programma telematico
denominato [email protected], aperto a tutti gli al1evamenti regionali.
2003 e sviluppato in collaborazione con il C.RP.A
finA.."';ato
dal piano regionale ATZ
di Reggio RmmA
~
,
Sempre in temàtica di "Qualità" e "Ambiente", l'innovativo progetto dP.nnm;nAto
"LCA", avviato
negli ultimi mesi del 2003 per la filiera latte, in sostituzione di quello denominAto"Filiera
10
-- I
Controllata" non più considerato "rispondente" alle esigenze di mercato ,richiesta fiyta dalla stessa
centrale di Perugia, evidenzia come il "sistema
cc
certificazioni per questa filiera sia ormai ,la
principale strada seguita.
Anche
per questa attività, sarà. al termine dei progetto, reali7.'7JIta un apposito "opuscolo~
informativo per tutte quelle aziende che volessero dotarsi di questo importante strumento di
"
certificazione.
"
."
Fillera
,.
Latte: °Certificazione di prodotto
:.
a norma UNI EN ISO 14040
(LCA)
valutazione dei ciclo di vita dei prodotto in aree ad alta
vocazione
(..::.{~
"AallI boJ#.Is.U:nJ
i"""'Ip."
,
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~
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"
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"'
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Pubblicazione Linee Guida Regionali Certificazione a Norma 10939
',o.,
h,
,'...
"'"
Filiera Carne:
SUINI-a) Confronto tra allevamento int""sivo c allevamento all'aperto
dei
"
suini
fiIsc
di
proseguimento del progetto 2003;
b) Certificazione di prodotto
suinicola
,".:
l''':'''':
~
nella
basata
sull'Ibrido
accrescimento
c
rintracciabilità
Umbria
2;
e
ingrasso;
di
proseguimento
filiera
del
,
I
I
progetto 2003.
"'".
.
Prolretti in corso di svo~
I
:
.
.
.
Certificazione LCA
.
ValorizzazioneIbrido
.
Allevamento suini all'aperto
Programma qualità latte
Tracciabilità del latte
f
,r
,.
,
. .
! I
Il
11
; I
.
Reali77.'7jone delle seguenti pubblicazioni: Linee Guida per la certificazioJle ISO 14000
nella fiIiera suinicola in collaborazione con ARPA
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I,
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12
I
I
,
CERTlFICAZIbNE DEI PRODOrn
LAITIERO-CASEARI, IN AREE AD A!,TA
VOCAZIONE "AMBIENTALE", SECONDO LO SCHEMA LCA.
DESCRIZIONE
DELL'INTERVENTO
n progetto in questione è il proseguimento del primo avviato nel 2003 e punta alla certificazione di
:.
produzioni lattiem-casearie reali'77>l~ all'ÌDtcrno di aree ad alta vocazione ambientale (Colfiorjto-
Norcia) secondo Io schema di certificazione denominAtn LCA a norma UNI EN ISO 14040/98.
"'
E' una metodologia applicabile all'intero settore agroindus1ria]e per II'IAnnfiçare gli effetti della vita
del prodotto sull'ambiente: dalla produzione delle materie prime, alla distribuzione al consumo e
.
eventuale loro smaltimento.
0-'
(2..:)
La LCA è una tecnicaitemt:iw, vale a dire un processo graduale in cui vengono verificati di voltain
volta i risultati e le nuove informazioni
.,.
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-""'.,
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"
"..'-
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.
coI'Ii:ggere qUAnti)"fattù in pi~I"'.'7:A
Questo approccio diminuisce
acquisite e che pertanto è in grado di ritornare indietro per
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I
il rischio di trasferire semplicemente l'inqJrinAmP.nto
da una we
all' altra del ciclo di vita, migliorando invece gli effetti globali del sistema di prodotto verso
l'ambiente.
Collocare Tale progetto, unico per il suo genere a livello Nazionale. in aree ad alta vocazione
'.
"naturalistica" ( Pazeo Monti Sibi1Iini ) può dare sicuramente un forte valore aggiunto alle
produzioni in questione e migliorare nel contempo l'immAgine della zootecnica in generale per gli
aspetti legati puramente all'impatto di tipo ambientale.
P.
......
''I
OBIETI1VI
Portare alla certificazione LCA uno o più prodotti l'!!Ali'77>lti
in aree ad alta vocazione
"ambienta1e".
I
I
I
ESECUTORI
ARUSIA, UNIVERSlTA', Centrale del latte Grifo, ARPA, APA, O.P., ENTI
I
PARCO, Enti nazionali di certificazione accreditati SINCERT per lo sehl'!mAin oggetto.
:'
COMPATIBJLITA'
Piano di Sviluppo Rurale
DGRn. 932/10-07-02
ATI'UAZIONE
Da completare nel 2004.
RISULTATI ATTESI Certificazione di prodotti lattiero caseari reali7.7Jlriin aree ad alta
vocazione ambientale secondo 10schema LCA e relativa pubblicazione delle linee Guida Regionali
13
I
I,
I,
COSTI
.,
Valutazione progetto, rilevazione dati, incontri, pubblicazione linee guida, contnbuto alla centrale
costi diversi
-.
TOTALE
"
E.1S.000,OO
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14
'I
l,
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CERTIFICAZIONE
DI PRODOrrO
E
SUINlCOLA BASATA SULL'mRIDO UMBRIA
lUNtRACClABILITA'
2
DI
FILIERA
DESClUZIONE DELL'INTERVENTO
L'attività di seguito descritta è la naturale prosecuzione di quella avviata nel 2003 e finllli""hI
massima valorizzazione
alla
delle scelte
precedentemente fatte da1Ia stessa regione per la filiera
suinicola basate su un nuovo tipo di animllle
(mRlDO UMBRIA 2 ) in grado di ~rfi,.fi":e a pieno
le esigenze degli allevatori e trasformatori regionali
"
"'-,
I.';'
\~.;:.'
La dispom'bilità di una produzione suinicola umbra certificata. basata sull'ibrido Umbria 2 o
I
simil"ri. con C8la1teristichedelle carni 1ICCt1batc: "ottimah sia 'per 'i}
.
'1
cOnstÙnolresCÒ' che per:Ià.
...~
.~
.
.
trasformazione in prodotti tipici, di per"-'-"sé serve
a poco '''-.''se non viene
integrata
in una :fiIjera dove
concorrono anche centri di macelIazione,
I
trasformazione e distn'buzione.
Una valorizzazione completa si ottiene tramite la certificazione di prodotto e l'adozione di marchi
aziendali sui vari tagli sezionati e lavorati
quali: prosciutto,
La certi1icazione, ottenuta attraverso un
quantitative del prodotto.
"
'
I
salumi. ecc.
disciPlinare. evid,,"7i~
I risultati del progetto (Linee G1Jida e/o Disciplinare
!
le caratteristiche
quali
Tecnico ecc.) per la cert:ificazione di prodotto,
saranno successivamente messe a disposizione di tutti gli allevatori regionali e/o Orpni7'7<07ioni
,'":'''',
(;::;'::\'
'
che vommno dotaIsi di questo importante strumento operativo.
~.
La tracciabilità lungo la fi1iéra. Sarà simintita dall'UtiJi770 deI processo telematico denomil1l1~o
"TRACE-PIG" (finlln7iamento Piano ATZI03)
aperto a tutti gli allevatori regionali;
OBIETI1VI;
'c
.~
Si propone di valorizzare le carni deI suino pesante umbro, allevato e mAC"lIatosecondo le
regole e i controlli imposti dal disciplinare di qualità e rintracciabili1à, attraverso una
certi1icazione di prodotto sui principali tagli di carni stagionate.
ESECUTORI:
,
I
I
ARU.S.LA,
Enti di Certificazione accreditati SINCERT
IS
,1
iI
I
I
,I
Centri di macellazione regionali
Saluniliici Regionali
Aziende zootecniche regionali dotate dell'ibrido in oggetto e di centri di distribuzione.
'.
COMPATlBILITA':
"
Piano di Sviluppo Rurale
DGRn. 932 del 10/07102
",:.
..
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ATI'UAZIONE:
Valenza
-
,
. ,
i
annuale.
--
;
"
RISULTATI AITESI:
..
-.
.
.,"
...
"".
- .
Valorizzazione delle produzioni agroalimentari regionali suinicole (Ibrido) attraverso una
certificazione di prodotto e di tiliera, garant~o
la qualità e la sicurezza dei salumi
commerciali
"
li.
COSTI:
Convenzione con le aziende zootecniche,spese per materiale divulgativoecc.
TOTALE
e
18.500,00
t:/:>.
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16
~
"
I
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1.-
.
CONFRONTO TRA ALLEVAMENTO INTENSIVO
E AlLEVAMENTO
AUl APERTO
DEI SUINI NELLA FASE DI ACCRESCIMENTO E INGRASSO.
'.
I
PROSEGUlMENTO DEL PROQRAMMA 2003.
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
",
. ~"
n documento propone attività per gli anni 2004
(:.".;.:
-~.
del!'allevam!;l1toa cicl(j apenpuda iJJ.grasso con
~
e all'adattamento
seun"\)rado all'aperto alla realtà produttiva,
~!)cia1e,economicaeambienta1ede1territorior.:gionnle..".
n presente progetto
relative alla verifica
"o,"U "-""..'-'
-
è complementare e integrativo a quello attualmente in corso denominato
"TECNICA DI ALLEVAMENTO DID SUINI ALL'APERTO" (Prog.ARUSIA 2003 ) ed è il
natumle proseguimento a conclusione dell'attività in oggetto.
Allestimento di un allevamento pilota a ciclo chiuso, monitoraggio e verifica dei risultati tecnici ed
.
"
economici" avviato nel 2003 e finAIi..,."to al monitoraggio agli aspetti zootecnici, produttivi, sanitari
ed economici di un allevamento pilota a ciclo chiuso.
Nel presente progetto si prevede una sperimentazione finAIi,""M alla verifica e al confronto delle
":.-',(
;~"."i
'
pres1azioni zootecniche (incrementi ponderali, indici di conversione degli alimenti) e dei costi di
produzione dei suini ingrassati con sistema intensivo e di suini ingrassati con sistema semibrado
~'
nll'aperto (<W pese. vivo ;10135 kgfino al peso di macellazione di 160 kg).
Come nel precedente progetto risulta di rilevante
ÌlIIportanza la produzione di documentazione di
di questa attività
supporto alla diffusione e alla conoscenza degli aspetti tecni~mici
zootecnica, integrando le conOS"""7l" acquisite in ambito iutemazionale con i risultati delle attività
sperimentali più ~gnificative svolte nel nostro Paese e con l'esperienm
condotta nell'ambito di
questo stesso progetto.
Le attività proposte possono essere riassunte nei seguenti punti:
l. individuazione e allestimento di una o due aziende idonee alla sperimentazione con cui stipulare
apposita convenzione, stesura del protocollo
sperimentale e predisposizione
delle schede
tecniche per il rilevo dei dati;
2. rilevo in due cicli di ingrasso dei dati zootecnici ed economici su suini di genetica nota. idonea
alla produzione di suini pesante, provenienti da uno stesso allevamento
e dalle stesse nidiate, da
17
I
I
I
1
allevare con sistema intensivo e con sistema selJ1lèIado, elaborazione dei dati e calcolo dei costi
di produzione;
3. analisi e diffusione dei risultati delle attività sperimentali e delle conoscenze acquisite, con
predisposizione
~
e pubblicazione
di un opuscolo tecnico da distnèuire nell'ambito della normale'.
attività di assistenza tecnica e in occasione di un apposito convegno.
4. I risultati della prova saranno di esclusiva proprietà dell' ARUSIA e l'indennh'7.o aziendale è da
considerare quale "mancato reddito" derivante dall' attività di tipo sperimentale.
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.
.
li
OBIE1TM:
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U progetto..propone
-
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lo sviluppo della. tecnica di in~
.
.~i.sqjni all'aperto çome Jonna di
allevamento alternativa al sistema intensivo, caratterizzata da basso
i"'P"ftQ ambienta1e e da basso
impiego di capitali, adatta anche ad aree montane e marginali; la finalità principale è quella di
produrre a costi competitivi alimenti di qualità e tipicità elevate. destinabili sia al consumo locale,
sia alla commerrnali7'm.,.jone su vasta scala.
Gli obiettivi del progetto possono essere cosi riassunti:
"
I. informazione
degli allevatori e dei potenziali suinicoltori sulle prestazioni zootecniche ed
economiche ottenibili con l'allevamento semibIado dei suini nella fase di accrescimento e ingrasso,
rispetto a quelle ottcnibili con l'allevamento iIltensivo;
f>.
~/
. '00
2. diffusionedella tecnica d'allevamento all'aperto per l'ingrasso dei suini, con effetti positivi a
,
c ~~ientaIe;
.~ '..
.0__,.--"..':"-: ' .", ~~-; ''':'. -'t" ',-." ...,..
S. produzione di materie prime (carni suine) e di prodottitrasformati(salumi)di elevataqualità.
:,. .:. :li.cno
prodUUi...o, ~ç.,jnomieo;sociale
:........-.
I
Programma di massima :
.
.
Individuazione dell 'area d'intervento e dell'azienda pilota
.
Monltoraggio tecnico economico
.
Assistenza tecnica alle aziende interessate
Allestimento
e avviamento
. Divulgazione
dell'azienda
pilota
.,\
I.
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18
~
'.,
ESECUTORI:
ARUSIA, Aziende Zootecniche,CRPA (Centro Ricerche Produzioni AnimAIi-Reggio 'Rmilia) AFA,
D.P..
"
".
COMPATIBILITA' :
Piano di Sviluppo Rmale, DGR n. 932 del 10/07/03
.
ATl'UAZIONE
Valenza annuale.
.
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RISULTATI
ATTESI:
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,.Ri$Ult.ati_sulle
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prestB2;io11i zootecniche ed econobili ottenibili ,con rallCW,Vlento !!e!nÙJn!dodel,
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suino.
COsrI:
Convenzione con azienda pilota , Convenzione CRPA, divulgazione dati ecc.
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TOTALE
18.500,00
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Fll.JERA COLTUJlEPROTElCHE
"
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A1TIVITA' SPERIMENTAlJ su SCALA INTERREGIONALE
".
PROGETIO
INTERREGIONALE DI SPERIMENTAZIONE SUl1..E POTENZIALITA'
'DI
SVll..UPPODELLA COLTIVAZIONEDI COLTURE PROTEICHE
n progetto è stato avviato nella campagna 2001-2002, con la partecipazione delle Agenzie delle sei
.
'--2
r-'..
... -.,
,
regioni del Centro Italia. L'obiettivo è quello di pervenire alla creazione di una rete per le regioni
c~involte
che ~nSema di orientm-e'i ,produttori t:irea le poten";Aliti di
~uppo
~elle colture"
" proteiche in riferimento in particolare alle scelte delle varietà più CODSOnealle condizioni
I
I
pedoclimatiche delle mne interessate.
Le leguminose da granella si candidano come una possibile importante altema.tiva per gli
orrlinAmenticolturali dell'Italia centrale, rappresentando una fonte di proteine vegetali preziosa per
la alimentazione zootecnica e una produzione di rilievo per il miglioramecto della fertilità del
terreno e l'opportuna adozione di corretti a.vvicendamenticolturali.
"
L'ARUSIA ha condotto negli anni passati ù coordinamento di tali prove quale capofila delle
Agenzie delle regioni coinvolte, avvalendosi della. collaborazione scientifica ed operativa del
Dipartimento di Scienze Agroambientali e della Produzione Vegetale dell-Universi1àdegli Studi di
.",':;
.t::!:J
.' -.
,
Perugia.
i~'i~~~2004 ~~e
'
k pÌose~oÌ1e
dClle attiVità éonceDiiitc sWiii:'SpéiimcirtiziOne
di colture quali tàvinoe piselloproteico,la definizionedellarete'~..gionale
-~'=';.
viiiiéuui>
per la condivisione
I
dei risultati e la loro pubblicizzazione per consentire un opportuno orientamecto a vantaggio degli
operatori, oltre che per l' AffinAmeuto delle tecniche, anche per la scelta. delle varieti nei diversi
ambienti e per il collaudo delle nuove cultivar.
..
COSTI
Prove agronomiche, pubblicizzazione dei risultati
€ 15.000,00
l'
20
AZIONI ORIZZONTAlJ
.:J."P"
Dfi?ESA FITOSANlTARIA
PREMESSA
Alla struttura fitosanitaria Regionale compete l'applicazione sul territorio regionale delle normative
nazionali e comunitarie in materia fitosanitaria, lo svolgimento dei controlli e la vigil9-n"" sui
vegetali e prodotti vegetali nelle fiIsi di produzione, conservazione e commereiAHr7JI7Ìonee
quant'altro attribuito da nonnative nazionali al Servizio Fitosanitario.
. jOi<;;".::
Un aspetto rilevante riveste la certificazione fitosanitaria di prodotti e colture di rilevante interesse
._regionale qu&.i
-o. R1~si~FOn:I:mÌ'l..
~Q..P~!a.!Jaçco.
esportati
POI0Ilia, C'1Ì0PPOT1I'1..
o
..
in
~..esteri.qu@o~ USA, Sud Africa,
o
''''-r
'''-'
L'attività di difesa titosanitaria rapp, çSenta un anello fondamen1ale della filiera agricola, un settore
produttivo sempre più caratterizzato
da scambi internazionali e da rischio di ÌDtroduzione
.
.
di
orgllnicnninocivi provenienti da altri paesi, che potrebbero avere effetti devastanti in importanti
comparti produttivi, determinando la necessità di elevare il livello della vigl lAn""
fitosanitaria.
Oltre alle attività legate alla vigilAn'7Afitosanitaria, il SFR deve assicumre adeguate risposte alla
crescente esigenza di tutela della qualità ml'.rnA~
controlli fitosanitari e di corrispondenza
varietale del materiale vegetale oggetto di certificazione volontaria ( Centro di Pre-moltiplicazione
interregionale per l'olivo
(:::":1
....
- in corso
di costituzione presso la struttura vivaistica della Comunità
montana Monti Martani e del Scrano.)
oD.ServiGio Fitosanitario
. attuazione
Regionale
dell'ARUSIA
svolge molteplici
aUivitì;0 .
,u_o, '-.0
o
.,
di provvedimenti legislativi regionali, statali o comunitari in materia di vigiIAtI'7A.
certi.ficazione;
. attuazione
di misure di lotta obbligatoria;
. assistenza
fitoia.trlca;
. stesura
dei disciplinari di difesa integrata, e diffiJsione dei principi di protezione integrata anche al
fine di valorizzare la qnalità delle produzioni agricole regionali;
- ntm77n dei dati meteorologici
forniti dalla rete presente in Umbria, costituitasi con l'applicazione
.
..
.
del Reg. CE 2078/92.
n SFR.della Regione Umbria, ha compiti di controllo anche sui vivai (D.M 31.01.96), fornisce
supporto tecnico sia su aspetti agronomici
sia riguardanti
l'applicazione della normativa vivaistica.
li
l
oi ,
21
~I
[
.
Diagnostica e attività di laboratorio del SFR
Premessa
TI SFR ha operativi
una serie di servizi rivolti agli agricoltori ed ai tecnici, tra cui
l'attività di
~agnosi fitopatologica.
Le analisi di laboratorio vengono effettuate per la ricerca di miceti. per l'estrazione di nematodi,
ed identificazioni di insetti
Per AnAIi!IÌspecifiche, non attuabili nel proprio laboratorio, i campioni vegetali vengono inviati a
. \:.l'!
Dipartimenti o Istituti di Ricerca che svolgono al contempo un ruolo di coordinamento
ed indirizzo
scientifico
affidatogli
dal MI.PA.F, nei conftonti . dei
Servizi Fitosanitari
delle.. diverse Regioni e. si
,
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.~ .
. _.4
... ,
.
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". -
OCC)lpI\PQ..qe.P.:i!l~ti£!!~9~e._gt. _p!@p~parIIS(Iiti
--~.""
-'.
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:
.
.1
, I.
o nematodi, che richiedono particolari
metodiche analitiche.
In alcuni
casi la diagnosi può riguardare direttamente insetti o
ma1attie
oggetto di lotta
obbligatoria.
TISFR inoltre può adottare misure fitosanitarie di contenimento, in aggiunta a quelle obbligatorie,
per limitaIe la diffusione di insetti e di mA1Attiec/o dei loro vettori.
"
Obiettivi
Accertamento
(2i',
della
presenza di insetti e patogeni-parassiti sul proprio teITitorio regionale,
attraverso monitoraggi sistematici, campionAmenti. AnAliq;specifiche e relazioni annuali sugli esiti
:--~~::-=-~ di;fali:ÌDtfAgin;,promuoyC?~ç!o.l'aJ)p!jS;mo~ç.JI.epog&l.'J3ile,4ej.r!1i.~~,i!ij !::..ontmUo~int=gmtA-.,.-
~~
. - -I
Programma
. Accertamento dei patogeni-parassiti (insetti, virus, fitopIasmi, nematodi e batten1 oggetto dei
decreti ministeriaIi di lotta obbligatoria o identificati come patogeni da quarantena o di qualità
che interessano le principali colture della nostra Regione: vite, olivo, ortive, plJtAtA.ftuttif'eri.
colture eIbacee ed industria1i, foresta1i ed ornamentali, allo scopo di evitame l'introduzione e
"
If
l'insediamento o Iimitarne la diffusione.
Tale attività
diagnostica comporta l'esecuzione di controlli, classificazione ed
analisi
effettuate direttamente dal SFR che si può avvalere di convenzioni con Università o Strutture
dotate di laboratori diagnostici speciAIi tj,
r
22
t,
I,
i.
.
.
personale del SFR su
Formazione ed aggiornamento del
'.
sintomatologie legate
all'individuazione di insetti o patogeni-parassiti di nuova introduzione;
. Realizzazione di giornate di aggiornamento e di divulgazione, anche in campo, rivolte ai
tecnici ed alle aziende agricole sugli aspetti sintomatologici, diagnostici, ed epidemio1ogici
delle malattie e degli insetti oggetto di lotte obbligatorie (Flavescenza dorata su vite, Batteriosi
su patata etc.).
e sarà fiUto \U1resoconto delle reti di
In tali occasioni interverranno esperti della materia
"
ll'.RH.......t nel COISO deU'AnnAUI
monitoraggio
.. .- ~
"o .
(~;:.:::
.
L'attività di . controllo e monitontggio si articolerà principalmente nei confronti: .
...
'1.
-
-,''''''
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della F1avesceuza domta della vite, nei vivai che producono materiale di moltiplicazione,
campi di prelievo del materiale viticolo e nuovi e vecchi impianti.
-
della Ralstonia so1anacearum,del Clavibacter michiganensis spp Sepedonicus, del Synchytrium
endobioticum;, Heterodem rostochiensis om Globodera pallida e G. rostochiensis della patata,
considerata l'importanza di questa coltura per la nostra Regione;
"
.
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dell'Erwinia amylowom su fruttiferi ed ornamentali e della Sharkasu 1iuttiferi
,
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Soggetti attuatori
-ARUSIA- SFR
- Istituto Sperimentale di Viticoltura di Ar=
- Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali Università degli Studi Bologna
- Dipartimento di coltivazioni e Difesa delle Specie legnose dell'Università di Pisa
- OrgJ>n;7:'7J!7ioniProfessionali ( CIA, Confagricoltura, ERFATA, Coldiretti)
l'
- Strutture di ricerca specjAli'7'mtpin fitopatologia
t
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I
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Costi
.
Convenzioni per analisi specialistiche e per aggiornamento
del personale presso laboratori speciAH7'7JIti
e. Il.000,00
.
Acquisto materiale vario di consumo
.
per l'esecuzionedi ImAIi.,;diagnostiche
e.
300,00
.
ManuteDZione attrezzature
e.
200,00
.
OrgJon;~.,;one. giornate divulgative su
e.
500,00
,','
te.:;;;"
argomenti fitopatologici e riroOOT!!O..
.
SJ!P.S'" dl\C.f:'j.'i..
"
-. ... ,...,
.'
Stampa opuscolo divulgativo sugli Auchenorrinchi presenti nel
vigneto e potenziali vettori di Flavescenza Dorata
e. 2.000,00
TOTALE
e. 14.000,00
...~.
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24
Difesa fitosanitaria del verde urbano e delle piante forestali.
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Premessa
Le problematiche fitosanitarie riguardanti gli alberi ornamentali e forestaIi vengono ogni anno
segnalate sia in ambito urbanoche in ecosistemiboschivi.TIS.F.R continuaa sviluppare 'ù suo
impegno per fornire il supporto tecnico necessario agli enti che operano nel settore del verdeurbano
"
e foresta.1e,per favorire idonei interventi di difesa rispettosi dell'ambientee della salute dell'uomo.
,
TIS.F.R, oltre a fornire informazionitecniche relativamente ai più comuniparassiti llJ1imnli e
. '.,
vegetali. qua1i cancro del cipresso, agenti di carie del legno, tingide dei platani, cameraria
,
.
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dell'ippocastano, ecc., è chiamAto ad intervenire riguardo all'attuazione della lotta obbligatoria
prevista per queste
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Di particolare rilievo per il settore sono i due decreti di lotta obbligatoria rivolti al controllo della
processionaria del pino Tluulmetopoetl pyfJIocampa (D-M
platano Ceratocystlsfunbrialll
17.04.1998) e del cancro colorato del
(D-M n. 412/98).
Obiettivi
"
Fornire ai soggetti pubblici e privati il supporto tecnico per la reali77A'7Ìonedi interventi di difesa
fitosanitaria del patrimonio ornamentale e foresta1e,tutelando la sicurezza dell'ambiente e la salute
dell'uomo.
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Programma diatfui&
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di riunioni di coordinamento con il Corpo Forestale dello Stato, le Comunità
Fp.Ali7'7A'7Ìone
"
Montane e le ASL. operanti a livello regionale, per definire le strategie di intervento.
-
Predisposizione di un modello di ordinAn~. da inviare ai .nndaci di totti i comuni
dell'Umbria, riguardo alla lotta obbligatoria contro la processionaria deI pino, con la
defini'7Ìonedelle strategia di difesa.
-
ReAli7'7A'7Ìonedi materiale infomuttivo da distribuire da. pane dei vari enti e da inserire in
una pagina WEB nei siti ARUSIA, e se ritenuto opportuno, delle ASL. delle Comunità
Montane e dei Comuni interessati.
-
RP.Ali77A'7Ìone
di un opuscoloa cura del S.F.R su processionariadel pino e modalità di
controllo.
Assistenza
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tecnica per i casi scf11Alnti
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25
-
Comunicazionea tutti i comuniriguardoal rispetto del decreto di lotta obbligatoria
al cancro
"
-
colorato del platano specificando gli obblighi e le modalità di intervento.
Segnalazione della primacomparsain Umbria di
CIuneraria oluiddla, microlepidottero,
originario dei Balcani, che costituisce un nuovo grave pericolo per gli ippocastani presenti
sul territorio regionale.
,
Informativa a tutti gli enti interessati
riguardante le nuove tecniche di difesa delle piante
ornamentali mediante l'uso dell'endoterapia.
,
Soggettiattuatori
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S.F.R. c.on. il coinvolgimento
.di ComunitàMontane,Corpo Fores1alCi. dello Stato,
c:::om11I1i.
..ASL.
-
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Dipartimento di Biotecnologie
Agrarie
-
Università
- --'.
degli Studi di Firenze
Sez. Patologia Vegetale
Costi
Convenzione con il Dipartimento di Biotecnologie Agrarie"
Università degli Studi di Firenze
- Sez. Patologia
Vegetale
€. 2.500,00
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26
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SISTEMA INFORMATIVO PER LA GESTIONE DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE
L'ARU.S.lA,
su delega della.Giunta Regionale, cura la gestione di alcune Misure del Piano di
Sviluppo Rurale.
..
".
del Sistema
La stessa Giunta Regionale ha inoltre incaricato l'Agenzia della. reaIi7:7:A-none
Informativo necessario per la cura di tale attività., anche per quelle Misure la cui gestione fa capo ad
,
..
altri Enti (Regione dell'Umbria e Comunità Montane).
..-
Le normative interessate
le;,,'
sono le seguenti:
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O'.
"
.
.
.
.
.
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.
'Regolamento CEE 2078/92
'
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Regolamento CEE 2079/92
'-"'-.
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Regolamento CEE 2080/92
Piano di Sviluppo Rurale
.
.
Misura 1.1.4.
Misura 1.2.2. Tipologia 2
.
Misura 1.2.2. Tipologia 3
. Misura 1.2.2. Tipologia 4
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\...:...:j/
.
.
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.
Misura 1.2.2. Tipologia 5
I
Misura2.1.1.
.-Mis\..., 2.1.2. Azione Al
.
Misura 2.1.2. Azione A3
.
Misura 2,1.2. Azione A4
.
.
Misura 2.1.2. Azione A5
.
Misura 3.2.2.
.
Misure Invesrim..m;
, ..
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.
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Misura2.1.2.AzioneCl
,
.
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L'Agenzia ha pertanto provveduto a realizzare apposite procedure informatiche per la compilazione
delle domande, per la gestione degli adempimenti istruttori e dei controlli previsti dalle normative,
!'
fino a pervenire 'all'emissione degli elenchi di liquidazione.
La metodologia attivata, sviluppandosi in maniera progressiva nel tempo, CODSente oggi:
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27
It
"
.
'
.
.
"
la compilazione delle dom~ndp. di premio da parte dei soggetti coinvolti
(Orgllni77ll'7ÌoniProfessionali, Studi Tecnici, Utenti Privati), mediante apposite
procedure informatiche rea1i7.71rte dall'A.R.U.S.LA, ntili77Ahili direttamente sul
"
proprioPersonalComputer;
"
.
banca dati centralizzata esistente pressol'A.R.U.S.LA;
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l'esportazione dei dati su supporto magnetico, per consentire l'integrazione della
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l'ntl1i7'7'J>
da parte degli Enti gestori, mediante un collepmP.ntotelematico con il
Sistema Informativo deU'A.R.U.S.LA, delle procedure
infonnatiche
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.
ceIJÙA.li'7'7Rte,
.....
per,la gestione degli adempimP.TItìistruttori e dei controlli pr:viZ dslliH,!i)Im2ti"~t!i.
~ .'
'
riferimento, necessari per pervenire all' emissione degli elenchi di liquidazione.
I soggetti coinvolti che uti1i77llno le procedure reali'7'7Rt..per la compilazione delle domAnde, sono
ad oggi n. 233, cosI ripartiti:
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Ci)
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Coltivatori Diretti
21
Confederazione Italiana Agricoltori
19
Confàgricoltura
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CO.P .AGRI
2
SOLEar
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Ordine degli Agronomi
139
Collegio dei Periti
28
Collegio Agrozootecnici
3
Altri
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Gli Enti gestori delegati agli adempim.enti istruttori sono l'A.R.U.S.LA, le Comunità Montane ed
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,
alcuni Servizi deU'Assessorato all'Agricoltuza, presso i quali sono in uso complessivamente n. 63
postazionidi lavoroconnesseal Sistema Infonnativo deU'Agenzia, cosIripartite:
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,
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Utenti A.R.U.S.LA
36
Utenti Regione dell'Umbria
18
Utenti Comunità Montane'
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1
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TI modello operativo messo a punto ha fomito risultati positivi in termini di semplificazione e
trasparenza delle procedure, rispetto dei tempi previsti per la emissione degli elenchi
liquidazione, e quindi di nnli77l'1
di.
a pieno dei finAn";Amenn disponibili per l'Umbria.
'.
.'
Nell'anno 2003, come previsto dal relativo Piano di Attività dell'A.RU.S.LA, si è provveduto
all'attivazione della fase sperimentale di un progetto teso alla JP.Ati7'7A7ione
di una rete telematica
.
sul territorio regionale, in grado di consentire la gestioneon-linedelleprocedure informatichesopra
illustrate.
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. Sono stati per. questo predisposti collegamenti:
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tra le reti LAN dell' A.R.U.S.LA e dell' Assessorato all'Agricoltura della Regione
dell'Umbria, che oggi sono in grado di "dialogare" reciprocamente;
.
con le Comunità Montane tramite linea telefonica (ISDN), che
consentono
l'accesso al Sistema Informativo dell' A.R.U.S.LA.;
"
.
in via sperimentate,
con le sedi regionali di Ire Orgllni'7'7A'7ioniProfessionali
(Coltivatori Diretti, Confederazione
t,
,
1(::.-".>
Italiana Agricoltori, Federazione Regionale
Agricoltori Umbri), ,ttiti771lnilo Ire linee ADSL valide anche per n collegamento ad
~...~
.
"
Intemet L'obiettivo è quello di a.vvi-1!IC.-in oo::.:reto; la ~C~
dei scr.'w.'
"
che dovnumo essere gestiti in tempo reale. Ciò CDIIS""'nTà
la verifica congiunta
delle problematiche connesse, per individuare i correttivi opportuDi.
Per l'anno
2004 si prevede la progressiva
messa a punto di collegamenti
telematici
tra
r A.R U.S.LA., le Comunità Montane e gli altri utenti coinvolti (Org!Ini77JI";oniProfessionali, Studi
.
Tecnici e utenti privati), per avviare la gestione in mMAlità on-1ine delle procedure informatiche per
.
la compilazionedelle domAnde.
In altri termini, la compilazione de1Ia domanda, presso la sede dell'OrgIIni77JI";one di Categoria o
dello Studio Àgronomico, potrà avvenire ntili'7'7Ando procedure Che operano direttamente
BancaDw~~~
sulla
.
29
-
~,
Gli utenti delegati all'effettuazione degli adempimenti istruttori delle domande di ~o, .
~
esempio p01rebbero essere in un prossimo futuro, ol1re all' ARU.S.LA
quali ad
e alle Comunità Montane,
anche i Centri di Assistenza Agricola (di prossima attivazione), potranno disporre delle medesime
,
procedure informatiche oggi utilizzate dalle strutture centrali.
'
il più
E' evidente che dovranno essere per questo individuate soluzioni tecnologiche tali da ridurre
'.
possibile i relativi costi.
L'ipotesi oggi in corso di verifica attiene il possibile ricorso a linee telefoniche (ADSL)
,
e
Irtili7"7>lte
diffuse per consentirel' accesso ad Internet. Di fatto, rea1i7.7llntlo su tale linea lIDChe uno specifico
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coUegameJ11:o
çon lè reti dell'~l1,-~~L!,.., ~)!~~S1"ile
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!U~rrJA.ti~!1AAQhe dati, ~ lefunziopi per le quali si sia stati abmtm.
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Naturalmente, anche il singolo utente doVIi poter accedere alla consultazione dei dati della propria
domanda di premio, avendo cosi infonnazioni sul suo stato e quindi sull'iter della domAnda stessa.
Si provvederà per questo a predisporre appositi servizi interattivi di consultazione, l1tili7"7>lndo
appositi servizi nel sito Internet dell' ARUSIA (www.arusia.umbrl!Jt), che garantiscano non solo la
protezione dei dati, ma anche la tutela della privacy.
"
sta oggi provvedendo alla modifica del Sistema Informativo in uso, predisponendo
L'A.RU.S.IA.
le procedure
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informatiche
necessarie
per una gestione on-Jine delle varie fasi del procedimento.
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La Ie"1i77A'7ione nell'anno 2004 della parte sopra illustrata. del 'progetto comporta:
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il pot",n7.iAmentodell'elaboratore centrale dell'ARU.S.LA e delle strumentazioni hardware
in uso per la gestione delle reti LAN e WEB;
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l'acqWsizione delle strumentazioni necessarie per l'attivazione e gestione dei collegamenti
telematici sul territorio.
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Si ricorda che l'ARUSIA ha presentato nei programmi di attività degli anni 2001;2002 e 2003
appositeproposteper la reali'77A7ione
del progetto qui illustrato, che prevedevano un corrispondete
finAn,,;.e.mentoa carico del Piano di Sviluppo Rmale.
Tali proposte di attività sono state approvate,
ma per le stesse non è pervenuto alcun finAn";Amento.
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Di conseguenza. stante l'importanza del progetto e la necessità di pervenire comunque alla sua
J'P.SIH'77A7ione,
l'Agenzia ha fino ad oggi provveduto ,mH7.7Andoannualmente parte delle risorse
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economiche dispom"bili nell'ambito dello stan7iAmemoassegnato nel bilancio regionale.
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L'ARUSIA provvederà a rea.!i'77A,,!:
il sistema informativo in modo tale che lo stesso possa
integrarsi con l'attività che la Regione sta reaH'77Antjonello ~co
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Le risorse a tal fine individuate per l'anno 2004 ammontano ad €. 57.600,00.
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AZIONI DI ISTITUTO
INTERVENTI
SU SOCIETA' PARTECIPATE
ED ENTI
L'ARUSIA, ai sensi della L.R. 35/94 art9 letto e, ha assunto quote di partecipazione in Società ed
Associazioni aventi come finalità esclusive prevalenti la promozione e la ricerca nel settore
agroalimentare. Tali partecipazioni per l'anno 2004 possono essere cosi descritte e quantificate:
Soc. 3A - Parco Tecnologico Agroalimentare Soc. consorti le a r.l. con sede in Pantalla di Todi.
Incremento del fondo consorti le Soc. 3 A
L'ARUSIA su delega e finanziamento specifico della Regione Umbria provvede al versamento del
reintegro annuale del fondo consortile per l'importo deliberato pari ad € 206.500,00.
CPV Conferenza nazionale permanente delle istituzioni che nelle regioni si occupano di ricerca e
sperimentazione in viticoltura
TOTALE
- Quota annuale €
1.291,00
€ 207.791,00
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32
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PARTECIPAZIONE A MANIFESTAZIONI FIElUSTICHE E CONVEGNI
..
Nel corso dell'anno 2004 l'Agenzia parteciperà a diverse manifestazioni fieristiche e
convegnistiche di interesse diretto per il settore agroalimentare, potrà inoltre rispondere ad eveirtuaIi
esigenze di natuIa Orgllni77J1tivae finAn~'1ria per manifestazioni rispondenti alle proprie finalità
funzionali ed istituzionali
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Le manifestazioni in propmmA
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alle quali l'ARUSIA potrà prendere parte sono riferite ai principali
filoni eli intervento nel settore:
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Fiera Regionale dell'agricoltura:
AGRIUMBRIA
- Bastia Umbra
Nell'ambito delle manifestazioni relative alle produzioni biologiche e naturali:
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Fiera dell' Agricoltura Ecologica eliUmbertide
Fiera Verde Marsciano
Biodomenica
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Mostra tartufo
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Mostra tartufo Città eli Castello
Unione Regionale Tartufai Umbri
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Nell'ambito delle manifestazioni tradizionali:
Mostra mercato Expolabor Avigliano
Mostra Mercato Montecastrilli
Orvieto con gusto
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Nell'ambito delle manifestazioni elicomparto
..
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Le vie dell'olio Giano dell'Umbria
...
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Convegno su ungulati ARPSA
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Agritab
Fiera di S, Bartolomeo
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"
L'importo totale previsto per le attività di che tra.ttasi ammonta
a complessivi
€ 20.000,00
"
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TOTALE
-
€ 20.000,00
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34
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RIEPILOGO FINANZIARIO PROGRAMMA DI ATTIVITA' PER L'ANNO 2004
FILIERA VITICOLO ENOLOGICA
Miglioramento tecnico della produzione vitivinicola regionale
€
47.000,00
Interventi volti allo sviluppo del comparto olivicolo
€
7.746,00
Programma di miglioramento della qualità dell'olio di oliva
€
3.400,00
Certificazione dei prodotti lattiero caseari in aree ad alta vocazione ambientale
secondo Io schema LCA
€
15.000,00
Certificazione di prodotto e rintracciabilità di filiera suinicola basata
sull'ibrido Umbria 2
€
18.500,00
ConfTonto tra allevamento intensivo e allevamento all'aperto del suino
nella fase di accrescimento e ingrasso
€
18,500,00
~
TOTALE
€ 47.000,00
"
FILIERA OLIVICOLO OLEARIA
TOTALE
€ 11.146,00
FILIERA ZOOTECNICA
'
TOTALE
€ 52.000,00
~
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Il
35,
f
Il
FILIERA COLTURE PROTEICHE
Progetto interregionale di sperimentazione sulle potenzialità di sviluppo della
coltivazione di colture proteiche
€
15.000,00
Diagnostica e attività di laboratorio del SFR
€
14.000,00
Difesa fitosanitaria del verde urbano e delle piante forestali
€
2.500,00
TOTALE
€ 15.000,00
.
t
DIFESA FlTOSANlTARIA
TOTALE
€ 16.500,00
SISTEMA INFORMATIVO PER LA GESTIONE DEL PIANO DI
SVILUPPO RURALE
€
PARTECIPAZIONE IN SOCIETA' ED ENTI
€ 207.791,00
PARTECIPAZIONI A MANIFESTAZIONI
FIERISTICHE E CONVEGNI
€
TOTAE ATTIVITA' ANNO 2004
€ 427.037,00
57600,00
20.000,00
If
36
Scarica

Relazione della II Commissione ConsiIiare Permanente