ALLA RICERCA DELLA MELA CHE NON DA’ ALLERGIA Stefano Tartarini Dipartimento di Scienze Agrarie Alma Mater Studiorum - Università di Bologna 2° Congresso Regionale SIAIP Emilia Romagna “Quando il bambino è allergico: la pratica pediatrica orientata dalla medicina scientifica è il supporto alla famiglia e alla Scuola per ottimizzare la qualità di vita e l’ambiente in cui vive” Bologna, 27 febbraio 2015 La mela e l’allergenicita’ • Mela: tra i frutti che più frequentemente causano reazioni allergiche (www.foodallergyitalia.org) • Due modelli di diffusione allergia alla mela in Europa: 1) Nord e Centro Europa - più frequente (2% della popolazione) reattività crociata con polline di betulla (Bet v1) sindrome orale-allergica (OAS) 1) Area Mediterranea - meno frequente non associata a polline allergeni stabili alla proteolisi e resistenti a trattamenti termici sindrome gastro-intestinale Gli allergeni della mela ALLERGENI DELLA MELA Mal d 1 Mal d 2 Mal d 3 PROTEINE PR (PATHOGENESIS RELATED) PROTEINE VEGETALI CHE SI ACCUMULANO O SI ESPRIMONO IN RISPOSTA ALL’ATTACCO DI PATOGENI O IN CONDIZIONI DI STRESS Mal d 4 PROFILINE PROTEINE CHE LEGANO L’ACTINA (Mills et al., 2003) Biodiversita’ delle mele Mele diverse hanno un diverso potenziale allergenico Studi sugli allergeni della mela Analisi dell’allergenicità di diversi genotipi di melo attraverso “Prick-to-prick skin-prick tests” Prick-to-prick skin-prick tests (Bolhaar et al., 2006) Prick-to-prick skin-prick tests (Vlieg-Boestra et al., 2011) Single-blind Oral Food Challenge (SBFC) Sintomi soggettivi mediante “Visual Analogue Scale” (VAS) Van der Maas and Schenk, 2009 Development of a protocol that allows safe consumption of the hypoallergenic apple cv. Santana Acta Hort 841:240-252 (Vlieg-Boestra et al., 2011) Prick-to-prick skin-prick tests Analisi dell’allergenicità di diversi frutti di melo Allergenicità polpa Allergenicità buccia (Ricci et al., 2010) Studi sugli allergeni della mela Localizzazione tissutale: immuno-tissue printing Mal d 1 Mal d 2 Mal d 3 ctrl = negative control was incubated with conjugated second step antibody only. GD = Golden Delicious, GS = Granny Smith, IR = Idared, RD = Red Delicious. (Marzban et al., 2005) ALLA RICERCA DELLA MELA CHE NON DA’ ALLERGIA Utilizzo di strumenti genetici, genomici, trascrittomici e proteomici per la caratterizzazione delle proteine allergeniche della mela Identificazione sequenze allergeni Allergeni della mela Mal d 1, Mal d 2, Mal d 3 e Mal d 4 sono famiglie geniche complesse (Velasco et al., 2010) Approccio genomico Localizzazione Mal d 1 nel genoma del melo: - diversi cromosomi (1, 4, 6, 13 e 16) - organizzazione in cluster (Pagliarani et al., 2012) Approccio genomico Famiglia genica Mal d 1 Almeno 31 isoforme di Mal d 1 Varianti alleliche in cv. diverse Quali geni sono responsabili dell’allergenicità? Approccio trascrittomico Studi espressione genica (Real Time PCR) in diversi genotipi e tessuti della mela Alta variabilità di espressione Ipotesi: diverso coinvolgimento nell’allergia (Pagliarani et al., 2013) Approccio proteomico Clonaggio diversi geni Mal d 1 in vettori di espressione Mal d 1.02, 1.03, 1.06, 1.07, 1.13, Mal d 2.01, Mal d 3.01, 3.04, 3N, Mal d 4.03 Produzione di proteine ricombinanti Mal d 1 in E. coli Purificazione e separazione proteine Analisi immunologica con sieri di pazienti Approccio proteomico Siero di paziente allergico Siero di paziente non allergico L’analisi delle proteine Mal d 1, 2, 3 e 4 con sieri di pazienti pediatrici allergici mostra un segnale maggiore rispetto ai controlli negativi Approccio biotecnologico Silenziamento genico di specifiche proteine Mal d 1 Trasformazione genetica in vitro di piantine di melo (cv. Elstar) Piantine di melo trasformate geneticamente Diminuzione allergenicità delle piantine di melo geneticamente trasformate (Gilissen et al., 2005) Conclusioni Variabilità genetica della specie MELO identificazione di genotipi ipoallergenici Diversa localizzazione degli allergeni nella mela diversa modalità di consumo in f (tipo di allergia) Es. Mal d 3 localizzato nella buccia sbucciare frutto per allergia di tipo “mediterraneo” (da verificare) Messa a punto di strumenti per l’identificazione dei determinanti dell’allergenicità genomici, trascrittomici e proteomici Conclusioni Verificare l’influenza delle tecniche di coltivazione e conservazione dei frutti sull’allergenicità Identificazioni delle migliori tecniche per diminuire il potenziale allergenico Produrre nuove varietà migliorate dettagliate analisi nelle genebank di melo alla ricerca di mele NON allergeniche (per specifici allergeni ) costituzione di nuove varietà ipoallergeniche mediante miglioramento genetico tradizionale Sviluppare nuovi prodotti biotecnologici (futuro) silenziamento mirato di specifici allergeni Conclusioni Importanza di approcci interdisciplinari per ottenere mele ipo-allergeniche Variabilità pianta – Variabilità pazienti Ringraziamenti DIMEC: Ricci G., Masi M., Belotti T., Dondi A., Giannetti A., Calamelli E. BiGeA: Del Duca S., Serafini Fracassini D., Iorio A.R. DipSA: Pagliarani G., Paris R., Savazzini F., Dondini L. Delledonne M., Venturini L. Botton A., Vegro M. Van de Weg E., Arens P.