In tutto il mondo non c’è nessuno che sia esattamente quello che tu sei. Ciò che viene fuori da te è autenticamente tuo, perché tu solo l’hai scelto. Tu possiedi tuffo ciò che ti riguarda: il tuo corpo, i tuoi sentimenti, la tua bocca, la tua voce, tutte le tue azioni fatte per gli altri o per te. Tu possiedi le tue fantasie, i tuoi sogni, le tue speranze, le tue paure. Tu possiedi i tuoi trionfi e successi e le tue sconfitte ed errori. Poiché tu possiedi tutto di te, puoi diventare intimamente edotto di te. Così facendo puoi amarti ed essere amico di ogni parte di te. Tu sai che ci sono aspetti di te che ti inquietano e altri che non conosci. Ma nella misura in cui sei amico dite stesso e ti ami, puoi guardare coraggiosamente e con fiducia alle soluzioni per le tue inquietudini e al modo di scoprire altre cose dentro dite. Se più tardi qualche parte dite, guardata, sentita, pensata, ti sembra inadatta, puoi sbarazzartene e tenere il resto, e inventare qualcosa di nuovo per rimpiazzare ciò che hai gettato via. Tu puoi vedere, sentire, pensare, dire e fare. Tu hai gli strumenti per sopravvivere, per essere vicino agli altri, per essere produttivo, e per dare senso e ordine al mondo che è tuo, alla gente e alle cose che sono fuori di te. Tu sei tu, e perciò puoi progettarti. Tu sei tu e puoi essere OK. Perciò: non accettare mai l’idea che non sei in grado di fare qualcosa. Pensa che sei in grado di fare quasi tutto se orienti la tua mente a quello che vuoi. Di’ a te stesso che sei un figlio di Dio e fatti festa. Non c’è nessuna vanità in tutto questo; c’è soltanto gioia e gratitudine per la vita. Tu non stai convincendo gli altri di niente, sei solo contento perché ci sei. Se ci sono cose che tu vuoi cambiare nella vita, fai una lista. Ciò che puoi cambiare, cambialo. Ciò che non puoi, accettalo. E non dimenticare di fare festa.