LA SALUTE PRIMA DI TUTTO
NO ALLA CENTRALE
TERMOELETTRICA
3 novembre 2005 - Anno II - Numero 17
Mensa biologica per i nostri figli
Nelle scuole del nostro Comune è partito un interessante progetto per la mensa
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Corteo di Protesta contro la Centrale
Sabato 12 novembre, siamo tutti chiamati in strada a difendere la nostra salute
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Violenza inaudita su un cane a Faiano
Un nostro osservatore segreto ha assistito l'altra sera ad incresciosi gesti
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Evocando la Mela Annurca Faianese
Sabato 12 novembre 2005
Ore 9:00 Piazza Sabbato - Seduta straordinaria del
Consiglio Comunale di Pontecagnano Faiano.
Ore 10:00 CORTEO DI PROTESTA
da Piazza Sabbato a Via Scavata Case Rosse.
NESSUNO PUO' AVERE IL DIRITTO
DI RUBARCI IL FUTURO!
Iniziativa spontanea dei Comitati Popolari contro la Centrale
Termoelettrica e del Comitato delle Associazioni in collaborazione
con il Comune di Pontecagnano Faiano
Uno speciale sul frutto che i nostri nonni hanno coltivato e promosso
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Fontanoni Faianesi
Particolare dialogo tra 2 antichi fontanoni
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Vignette sportive
Rubrica con i disegni di Antonio Avallone
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Il 4 Novembre
Commemorazione quasi dimenticata...
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"Lapo il viziato"
Doverosa osservazione sul caso "Elkann"
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LA REDAZIONE DI WWW.FAIANO.IT
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Adduono Carmine ([email protected])
Altamura Nino ([email protected])
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Il nostro magazine viene distribuito presso:
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Nenna - Hair Stylist by Tonino - Oratorio San Benedetto - Cartolibreria A. Malangone - L'Arte del capello Alimentari Tamburo - Circolo AS New Games - Alimentari Buonocore - Ristorante Palilia
Primo Piano
MENSA SCOLASTICA BIOLOGICA
Anche se con un po' di ritardo rispetto
agli anni scorsi, lunedì 24 ottobre è
partito il servizio mensa scolastica nei
centri di cottura degli istituti del
comune di Pontecagnano Faiano.
Ritardo dovuto alla stipula di un nuovo
contratto per la refezione scolastica,
affidata alla ditta "Azienda Cir Food"
di Reggio Emilia. Grande soddisfazione
è stata espressa dal sindaco Dario Del
Gais e dall'Assesore della Pubblica
Istruzione Giuseppe Bisogno per la
svolta impressa al servizio mensa, che
da quest'anno e per i prossimi cinque,
sarà basato sui prodotti dell'agricoltura
biologica, allo scopo di salvaguardare
la salute dei bambini e di favorire il
recupero dell'identità locale, attraverso
i prodotti tipici dei Picentini, quali olio,
nocciola, castagna, mela annurca,
mozzarella di bufala campana. Il
servizio mensa scolastica, che sarà
monitorato quotidianamente dagli
organi aziendali e comunali,
comprende anche il rinnovamento
delle strutture relative al servizio, quali
le celle frigorifere, lavastoviglie,
attrezzature specifiche per la
lavorazione dei diversi prodotti.
Questo provvedimento si propone di
dare al servizio una elevata qualità
alimentare, nonchè di iniziare un
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discorso tra famiglie, produttori e
commercianti locali , per l'adozione di
un progetto di educazione alimentare
, che nasce dall'esigenza di far
conoscere il legame tra corretta
alimentazione e buona salute. Si sa
infatti che alcuni gravi disturbi, come
obesità e malattie cardiovascolari, sono
causati da cattive abitudini nutrizionali
: quindi una buona alimentazione
serve anche a prevenire alcuni tipi di
disturbi. "Quella della mensa biologica
non è una scelta nata in maniera
casuale - commenta l'Assessore
Bisogno agli organi di stampa- Infatti,
nelle Scuole sono già attivi percorsi
didattici inerenti l'educazione
alimentare. In più sara edito un
opuscolo informativo, e predisposto
uno sportello che dovrà diventare il
punto d' incontro di tutti gli utenti
per iniziare un discorso ad ampio
raggio per quanto riguarda il
miglioramento della qualità della vita."
Insomma un progetto ambizioso che
mira ad andare oltre la scuola,
diventando un momento di confronto
con la città, al fine di realizzare un
servizio efficace ed efficiente di
collaborazione tra i diversi organi del
territorio.
Boisfer
Osservazioni
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Un saluto a tutti, sono il fontanone di
con la scusa di controllare tutte le auto
P.zza S. Benedetto, fratello minore del
che si recano al parcheggio. Dopo che sei
fontanone di P.zza Garibaldi, minore solo
diventato bello, comunica ai maestri che
come struttura, per quanto concerne poi
l'impalcatura deve essere spostata da me.
gli utenti che si recano alla mia fonte
Se non ci si aiuta in famiglia! Immagino
penso di essere il più gettonato.
già, la voce dei passanti che nell'ammirare
Tanti sono gli amici che si recano alla mia
il volto rinfrescato esclamano: è tutta
fonte per dissetarsi o riempire bottiglie
un'altra cosa "mi disseto con piacere".
da portare a casa. Da anni svolgo il mio
Nino Altamura
dovere, quello di sgorgare acqua e
nient'altro, chiacchiere ne ho ascoltate,
avvenimenti belli e brutti, mi dispiace per
i curiosi ma la mia voce è solo il fruscio
dell'acqua. A parte la mia funzione, un
appello lo rivolgo al mio fratellone
collegato tra Via Montegrappa e P.zza
Garibaldi, mi raccomando non distrarti
Carissimi,
permettete la pelle d'oca nel leggere
alcuni titoli apparsi sul quotidiano che
citano: "Voglio tornare subito al lavoro";
"Parto, ho bisogno di
riflettere"; "Dopo quello
che mi è successo sento
il bisogno di una pausa;
trascorrerò un periodo
all'estero, prima di
rimettermi al lavoro".
Come avrete ben capito
si tratta del rampollo di
casa Agnelli. Non entro
nel merito della vicenda,
ma la domanda che mi
pongo è tanto semplice
quanto scontata: perché nel nostro paese
chi sbaglia non paga mai o si fa da parte
(si veda anche vicenda Fazio)? Perché ai
potenti si giustifica e si perdona sempre
tutto (si veda ancora vicenda Fazio)? Il
mio pensiero va alle migliaia di lavoratori
che ogni mattina si alzano alle 6 per
andare a lavorare, ma anche ai dirigenti
e agli impiegati che sapientemente fanno
il proprio mestiere. Basta forse il nome
e/o la sponsorizzazione
di un nonno famoso per
assicurarsi "un vitalizio"
in questo paese? Come
dovrebbero sentirsi le
persone normali che
sono state licenziate
anche per molto meno?
Farebbe bene il nostro
caro "brand manager"
ad apporre sulle
costosissime felpe le
iniziali dei nomi dei
lavoratori che il marchio rappresenta,
almeno si ricorderebbe della
responsabilità che ha e che purtroppo
avrà ancora.
W L'ITALIA
Commemorazione
FESTA DEL 4 NOVEMBRE
La festa nazionale del 4 novembre, istituita
all’indomani della vittoria di Vittorio Veneto,
per celebrare e ricordare quell’importante
momento storico della nostra Patria, come
si sa è stata abolita in ossequio alla teoria
secondo la quale in Italia c’erano troppe
feste. Certo è uno strano paese l'Italia. Da
una parte si elimina una ricorrenza che è
fonte di esempio, di dedizione al dovere, di
onore, di Patria…….
Valori , si valori assoluti che si relegano nel
dimenticatoio per uniformare ed uniformarci
in tutto; mentre dall’altra parte siamo pronti
ad adottare feste e ricorrenze che con la
nostra cultura non hanno niente in comune,
che non fanno pensare, non impegnano,
anzi offrono un motivo per mascherarsi e
divertirsi. Il riferimento è la festa di
Halloween, ultima introdotta. E’ certamente
un contrasto che turba, che mette di fronte
i resti sacri dei nostri Ossari e le zucche vuote
ed illuminate.
Oggi noi ci troviamo qui per ricordare coloro
che, obbedendo al richiamo della Patria
hanno indossato il grigioverde e sono partiti,
ma in particolare quelli che non sono più
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ritornati e che hanno troncato la loro giovane
vita sulle nevi delle Alpi, o della Russia, sulle
infuocate sabbie africane, sulle pietraie della
Grecia e dell’Albania, o in fondo ai mari.
L’augurio per tutti noi è che, forte
dell’esempio dei nostri Caduti, riusciamo
giorno dopo giorno ad operare con tutte le
nostre energie per un mondo migliore dove
regni la giustizia e la pace tra i popoli.
Faiano vuole onorare al meglio questa festa,
infatti domenica 6 novembre alle ore 10:30
è prevista presso la Chiesa di San Benedetto
la Messa Solenne che terminerà con una
bella marcia commemorativa, tra le bandiere
tricolori che già da giorni hanno addobbato
il nostro paese.
LE VIGNETTE DI... Antonio Avallone
Il goal di Rocchi nel
Derby Roma - Lazio
Cronaca
VIOLENZA INAUDITA A FAIANO!
Faiano – Episodio di violenza gratuita
nelle strade del nostro paese, un
anziano uomo, senza apparenti motivi
ha preso letteralmente a bastonate un
povero cane. Il cane, si pensa di sua
proprietà, legato al guinzaglio ha
subito ripetuti colpi al petto ed alla
schiena senza emettere null’altro che
una serie di gemiti sofferti, prova
palese che il cane non era nuovo a
violenze del genere. Alla vista di questo
assurdo atto una serie di persone si
sono dirette dall’uomo per disarmarlo
e cercare di farlo smettere, ma di tutta
risposta si sono visti ruotare il bastone
sulle proprie teste, solo dopo alcuni
minuti di paura, gli è stato sottratto a
fatica il bastone dalle mani. Non è
possibile!, si dice che Faiano abbia il
problema dei randagi, ma nessuno ha
mai pensato al problema delle persone
scriteriate che regalano violenza
gratuitamente dando un pessimo
esempio alle generazioni future, che
senza alcun motivo picchiano animali
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indifesi, si indifesi il cane era tenuto
strettamente al guinzaglio per far si
che non si sottraesse alla punizione
che il suo poco amorevole padrone gli
aveva destinato. Naturalmente non ho
la presunzione di giudicare nessuno,
anche perché questo insano gesto si
giudica da solo e non ha attenuanti di
nessun genere, ma dico di pensare a
questo fatto e di segnalare ai
Carabinieri queste persone che non
sono neppure paragonabili ad animali,
dato che sono a loro inferiori, affinché
episodi del genere non si ripetano più.
Cartolibreria A. Malangone
Via C. Pisacane, 24 - 84093 Faiano (Sa) - Tel. 089/201179
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Antichi sapori
EVOCANDO LA MELA ANNURCA
DI FAIANO
Pontecagnano Faiano è risaputo è famoso
per le noci, le arance, i mandarini, le
pesche e le albicocche, e un po’ meno
per la mela annurca,o meglio, un po’
meno rispetto ad un tempo!
La storia della mela annurca è millenaria,
già raffigurata nei dipinti della Casa dei
Cervi negli scavi di Ercolano e
sopravvissuta all´eruzione del Vesuvio nel
79,il legame antico di questo frutto con
la terra campana è anche testimoniato
da Plinio il Vecchio. La produzione
maggiore si registra nel casertano, ma
anche i picentini ne hanno
una buona percentuale.
Il problema è che
nonostante il suo delicato
innesto sia sopravvissuto ad
una violenta eruzione, oggi
non riesce a sopravvivere
alla concorrenza delle altre
innumerevoli qualità, anche
di provenienza lontana,
quali quelle giapponesi, più semplici da
coltivare e quindi più redditizie sotto il
profilo quantitativo, ma non qualitativo.
La mela annurca infatti è considerata la
regina delle mele in quanto la sua polpa
chiara, croccante, succosa trasmette
percezioni dolci e allo stesso tempo acide,
caratteristiche che rimangono inalterate
per mesi dopo la raccolta e che evocano
nella mente il profumo di ‘terra’ che
oggi si va perdendo. Suggestivo è anche
il modo con cui essa viene coltivata, infatti
uno degli elementi di tipicità che
certamente caratterizzano l’annurca è
l’arrossamento a terra che subisce nei
“melai”, un tempo rivestito di strati di
canapa detti “cannutoli” oggi sostituiti
da altri materiali: paglia di cereali, trucioli
di legno etc., Il suo nome deriva proprio
da questa pratica "nannurca" dal latino
indulco ,addolcire,che volta a completare
la maturazione della mela, si opera
adottando metodi tradizionali con
procedure effettuate tutte a mano.
E questa è la magia: ogni mela porta in
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sé una storia, quella della persona che
ha contribuito alla sua maturazione; i
melai d’altro canto può sembrare strano,
ma erano, e per quei pochi rimasti a
Faiano sono, anche un luogo di
aggregazione oltre che una risorsa di
lavoro; i lavoratori, e molti nostri nonni
ne sono testimoni, nel lavorare
raccontavano storie di vita, erano luogo
di dibattiti sugli eventi del paese e di
gioco per i bambini che facevano a gara
a chi riusciva a sottrarre di nascosto la
mela più bella. Insomma anche Faiano
contribuiva alla nascita di queste buone
emozioni.
Oggi invece le lunghe distese di mele
rosse che adornavano come
fiori le pendici della collina su
cui sorge Faiano (da sempre
di ottima ubicazione per
questa ed altri tipi di colture)
ha lasciato il posto a colate di
cemento secondo quella che
è una urbanizzazione
smisurata e spoglia di ogni
identità culturale, e ad una
politica che mira all’ arricchimento di
poche persone, come la costruzione della
centrale termoelettrica, che minaccia
anche le colture restanti. Il mio appello
è che il futuro sia mirato a un tipo di
economia basato su un lavoro “pulito”
quale ad esempio questo tipo di
coltivazione che alla lunga premia anche
a livello europeo (non dimentichiamoci
che la mela annurca, così come i nostri
favolosi agrumi,dotati di opportuni
marchi possono portare a degli ottimi
profitti) e quindi che i contadini locali
che ancora hanno il privilegio di
conservare questo innesto, lo
custodiscano preziosamente e ne
traggano una giusta ricompensa!, perché
la forza di Pontecaganno Faiano è nelle
sue radici affondate saldamente nella
storia, ed è di esse che ci si deve vantare
e fare scudo contro chi vuole
strumentalizzare le potenzialità del
nostro paese!
Annalisa Davide
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Mele annurche al forno con mirtilli rossi
INGREDIENTI
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4 mele rosse varietà Annurca “possibilmente di Faiano”!
4 cucchiai di miele
1/4 di litro di vino bianco secco
10 gr. di burro
1 cucchiaio di zucchero
200 gr. di mirtilli rossi
PREPARAZIONE:
Lavare e asciugare le mele, privandole del torsolo, ma senza eliminare il fondo
del frutto.
Disporre in una pirofila e riempire il foro con un cucchiaio di miele; innaffiare
con il vino e porre in forno già caldo a 180° per 10'/15' a seconda della grossezza
della mela.
In un pentolino sciogliere in due cucchiai d'acqua il burro e lo zucchero,
versarlo sulle mele e ripassare in forno per qualche minuto.
Sfornare, riempire i fori con i mirtilli freschi e portare in tavola caldo: volendo,
servire a parte della panna montata.
I NOSTRI NONNI INSEGNANO...
Panza chiena canta e cammisa nova no!
Significato:”la pancia piena canta e la camicia nuova no”.
Metaforicamente tale detto vuol significare che nella vita la cosa più
importante tra tante è il mangiare, tanto è che la pancia piena può far
stare bene al punto tale da poter cantare, mentre una camicia nuova
indossata non è capace di arrecare tale soddisfazione!
P.zza Garibaldi 69 - Faiano (Sa) - Tel./Fax 089-201905 - Cell 3922106325
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no alla centrale termoelettrica