In questo numero
Centro Italiano Femminile Udine
via Treppo 3 tel 0432 504020 e-mail [email protected]
Notiziario
13 dicembre 2009
2
Gesù viene a portarci i suoi doni
2
Torne frutìn
3
Il nostro CIF in azione
4
Rinnovo del Consiglio Regionale del CIF
5
Storia vera dei nostri CIF comunali
6
Ci scrive l’arcivescovo mons. Mazzocato
7
Una mostra interessante
8-9
Bandi dell’Assessorato Regionale (27/11/09)
Servizio Pari Opportunità per Conciliazione
Servizio Pari Opportunità per Azioni Positive
10
Notizie Flash
11
Medaglione
BUON NATALE
E FELICE ANNO NUOVO
SALUTE, SERENITà E PACE A TUTTI VOI!
Questi i cordialissimi auguri che il Consiglio provinciale del CIF rivolge con affetto
e amicizia a tutte le aderenti e ai loro familiari.
NATIVITA’ . È il particolare di un’opera dal gusto moderno, interessante anche perché discosta dall’iconografia tradizionale; le nuoce purtroppo la mancanza del colore, ancora
non accessibile al nostro periodico. È stata realizzata dall’artista ROSANNA LODOLO, già nota alle socie del CIF (visita ad una sua Personale di scultura e pittura a
Mortegliano; presentazione di una sua MATERNITA’ sul Notiziario natalizio del 2006). La ringraziamo per la simpatia che continua e dimostrarci. Anche a lei i nostri auguri.
GESU’ VIENE A PORTARCI I SUOI DONI
B
uon Natale, care socie del CIF! Natale è la festa del dono come espressione di amore.
Dio ama teneramente l’uomo e per salvarlo dona Suo Figlio. Gesù, dono del Padre, si fa dono e
muore in croce.
Che dono attendiamo da Gesù? Viviamo attualmente in una situazione veramente difficile: crisi
morale, crisi economica, guerre, odio, fame, disonestà, relazioni sociali avvelenate, famiglie in sofferenza...
Il Natale liturgico ha il potere di attualizzare oggi un Natale autentico, reale.
E Gesù viene per portarci i suoi doni: la pace, la riconciliazione, l’amore... Si tratta soltanto di accoglierLo
e di aprirGli il cuore. E la pace non si ferma in casa: è contagiosa. Gesù ci doni la pace e ci renda portatori
di pace.
Cordialissimi auguri a voi e alle vostre care famiglie.
.
don Francesco Frezza
consulente ecclesiastico del CIF
Il Natale risveglia anche la vena poetica delle cifine
TORNE FRUTÌN
Dal scûr de gnot cence lune
intabarossàde de fumate
ti ai viodùde, glesiùte:
cidìne, in spiete c’al rivi il predi
a viargi la to puarte, a impiâ la cjandèle,
a bussâ l’altâr... “introibo ad altare dei...”,
come c’al faseve il vieli plevàn.
Torne Nadâl, torne torne Frutìn!
Puarte cun tè chel
c’al pò tignî impiât il pavêr
c’al segne la to Presìnce.
Ileana Cavassori
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 2
dicembre2009
Il nostro CIF in azione
È stato costituito il nuovo Consiglio di Presidenza del CIF provinciale. Ci sono anche volti nuovi che porteranno una
ventata di freschezza e di nuova linfa al gruppo.
Molte sono le iniziative che abbiamo previsto nel programma futuro e tante idee sono già emerse in relazione al lavoro da
svolgere insieme con le Associazioni a noi più vicine e con le Istituzioni locali su temi e problemi di stretta attualità.
Torneremo a bussare alle porte degli Enti Pubblici e privati, anche se, in tempi di crisi, un po’ tutti hanno stretto i cordoni
della borsa. Ogni attività ha i suoi costi, che possono essere meglio affrontati con i giusti supporti.
Il 26 novembre è stato rinnovato anche il Consiglio Regionale del CIF: come da Statuto aderenti e presidenti (alcune di nuova
nomina) sono entrate a farne parte. Questo significa che è stata recepita la proposta del CIF Nazionale di attuare un graduale
ma progressivo ricambio. Ma significa anche, e soprattutto, che c’è un rinnovato impegno attivo nella partecipazione alle
scelte del movimento.
I lavori di Villa Serena a Lignano stanno proseguendo alacremente: si pensa perciò che il tradizionale incontro di spiritualità
della prossima Pasqua potrà essere realizzato proprio in quella sede, in un ambiente confortevole e del tutto rinnovato.
Un grazie per l’impegno che tutte voi dimostrate nei confronti delle vostre famiglie e delle vostre comunità: è la migliore e
più efficace dimostrazione di come le donne del CIF siano persone che hanno il coraggio di mettersi in gioco, per se stesse e
per il bene comune.
L’occasione poi mi è propizia per augurare a tutte un Buon Natale e un felice Anno Nuovo.
Sandra Nobile
presidente provinciale
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 3 dicembre2009
Rinnovo del Consiglio Regionale del CIF
Si è svolto a Udine (26.11.2009) presso l’ospitante sede del CIF il Congresso per l’elezione del nuovo Consiglio regionale.
Fra le candidate i consensi nella totalità sono stati attribuiti all’ex presidente: la triestina dott. MARIA TREBICIANI che tra gli applausi dei presenti
è stata ovviamente riconfermata al vertice del gruppo direttivo.
Questo NOTIZIARIO, riconoscendo il valore dei suoi interventi di mediazione e di coordinamento, a nome di tutte le aderenti friulane la ringrazia
per l’impegno e la dedizione sempre dimostrati. Augura cordialmente a Maria Trebiciani e alle neoelette ulteriori progressi futuri.
(Dalla relazione della presidente regionale uscente sull’attività svolta nel triennio 2007 - 2009)
I
l CIF regionale opera nel Friuli
Venezia Giulia dagli anni settanta
con i compiti definiti dallo Statuto
dell’associazione,
assicurando
in
particolare il coordinamento dei vari CIF
locali. Attualmente il CIF è presente a
Trieste (CIF comunale), a Udine (CIF
provinciale e comunale) e in sette Comuni
della Provincia friulana.
Gli ultimi tre anni di attività del
CIF regionale hanno riguardato in
particolare:
4 attività interna, svolta nell’ambito
dell’associazione;
4 attività indirizzata alle associate e al
pubblico in generale;
4 attività di presenza nell’ambito degli
organismi regionali.
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
Il Consiglio si è regolarmente
riunito nel corso dei tre anni appena
trascorsi, in particolare dopo ogni
convocazione del Consiglio nazionale
(la presidente vi ha sempre partecipato),
al fine di riportare in loco con
tempestività le specifiche deliberazioni
di quell’organismo. Gli incontri, sempre
ricchi di dibattito, hanno resa esplicita la
complessità organizzativa dell’associazione
nelle sue diverse articolazioni.
Il triennio passato è stato
fortemente segnato dal lavoro sulla
modifica dello Statuto CIF, per adeguarlo
alle nuove normative statali e regionali.
Per quanto riguarda i compiti del
CIF regionale riguardanti la promozione
dei CIF locali va rilevato che tutti i membri
del Consiglio hanno sempre offerto la
propria disponibilità per interventi e
presenza. La realtà regionale della nostra
associazione è abbastanza consolidata;
il CIF provinciale di Udine e il CIF
comunale di Trieste riescono a mantenere
il coordinamento delle proprie attività,
armonizzandole con le esigenze territoriali
di competenza e con le indicazioni del
CIF nazionale. Ciò è confermato dai dati
relativi al tesseramento, che in questi anni
si sono mantenuti costanti.
Il nostro CIF regionale ha aderito al
progetto formativo del CIF nazionale per
la gestione del sito dell’associazione.
Nel corso del triennio sono stati attuati
due importanti iniziative:
4 In occasione dell’Anno Europeo
delle Pari Opportunità (2007) è stata
realizzata una Tavola Rotonda: “Pari
opportunità, esperienze a confronto“, che
ha visto il coinvolgimento di alcune realtà
istituzionali particolarmente significative:
l’Amministrazione provinciale di Udine,
patrocinatrice dell’incontro stesso, la
Regione Veneto e la Regione Friuli
Venezia Giulia. Le due regioni confinanti
hanno avuto l’opportunità di confrontare
iniziative e interventi.
4 Nel maggio di quest’anno è stato
organizzato a Udine un incontro con
le rappresentanti dei partiti politici
candidate alle elezioni europee, con la
partecipazione di un pubblico numeroso
e attento.
È stato sempre importante il
coinvolgimento del CIF provinciale di
Udine, che si è accollato interamente
l’onere organizzativo poiché è nella sua
sede che di norma il CIF regionale opera.
Durante il triennio il CIF
regionale ha seguito direttamente,
con proposte operative e offerte di
collaborazione, tutte le iniziative degli
organismi locali legate agli interessi e alle
finalità dell’associazione. Si è interessato
quindi di:
4 rapporti con la Commissione
regionale per le Parti Opportunità (ne è
attuale membro eletto anche l’avv. Renata
Masotti del CIF di Udine);
4 partecipazione a iniziative della
Regione relative a problemi del lavoro e
comunque connesse all’ambito sociale;
4 partecipazione alla ricostituzione della
Commissione regionale per le Politiche
Sociali;
4 sostegno alle iniziative del Forum
delle associazioni familiari;
4 partecipazione alla Consulta del
Triveneto delle aggregazioni laicali.
pag 4
dicembre2009
Una nuova rubrica
Storia vera dei nostri CIF comunali
Si presenta per primo, con brevi note, il CIF VALLI DEL NATISONE (San Pietro)
I
l CIF comunale della zona orientale del nostro
territorio è nato a San Pietro al Natisone nel 1981,
lallorché la Legge Regionale 22 luglio 1978 n. 081,
che istituiva i Consultori Familiari, ha contemplato la
presenza nel Comitato di Partecipazione anche di una
rappresentante delle associazioni femminili operanti
sul territorio. Va rilevato che in zona preesisteva il
gruppo dell’U.D.I., denominato Svesa Benskiech Zen,
la cui attività era ampia ed eterogenea. I rapporti
con tale sodalizio, lungi dall’essere improntati a uno
spiacevole antagonismo, sono stati caratterizzati, pur
nella contrapposizione ideologica, dal rispetto per le
persone e per le loro attività.
di vita dei residenti. In merito sono state pubblicate
numerose ricerche, i cui risultati, però contrastano tra
loro: ora sono stati messi in luce un forte degrado e
una notevole emarginazione della zona, ora è stata
evidenziata la sua vivacità sia economica sia sociale.
Per accentuare lo spirito di appartenenza all’intera
comunità delle Valli è stato deciso, in modo inconsueto
rispetto alla tradizione del CIF, di riconoscere alla nuova
sezione una dimensione sovra comunale. Si spiega così
la denominazione “CIF VALLI DEL NATISONE”.
Si osserva inoltre che gli abitanti, rispetto ad altre zone
del Friuli, possiedono una buona scolarità, giacché
dal 1870 è attivo in loco un Istituto Magistrale con
annessa Scuola Media, che ha diplomato numerosi
maestri provenienti sia dalle Valli sia da altre zone
del Friuli. Inoltre, la possibilità di frequentare la
Scuola Media ha permesso a molti giovani delle Valli
il conseguimento del diploma anche in tempi in cui
non esisteva l’obbligatorietà del titolo.
Il comprensorio di competenza è costituito da sette
Comuni, situati in zona montana. La popolazione
assomma complessivamente a seimila abitanti. Un solo
Comune supera i duemila; quattro non raggiungono il
migliaio. Nella maggior parte di essi, in modo analogo
alle altre zone montane, la densità della popolazione è
inferiore ai trenta residenti per chilometro quadrato.
San Pietro al Natisone è considerato il Comune guida
di una realtà varia e articolata. In esso hanno sede
tutti servizi che possono essere utilizzati dai cittadini
delle Valli: scuola materna, scuola elementare, scuola
media, liceo socio-pedagogico e linguistico, scuola
bilingue (comprendente tutte le scuole dell’obbligo e vi
si insegna lo sloveno, non il dialetto locale). Vi hanno
sede il Distretto Socio Sanitario, il Servizio Sociale
con tutte le sue articolazioni (minori, anziani, servizio
domiciliare ecc.), la Comunità Montana.
Non si è in grado, per mancanza di idonei strumenti,
di descrivere in modo sociologicamente corretto il tipo
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
Di certo si può affermare che la vita nelle Valli del
Natisone si svolge a misura d’uomo; i suoi abitanti
conoscono e praticano valori come lealtà, accoglienza,
collaborazione, amicizia, solidarietà, rispetto per
l’altro. Non è da sottovalutare, per la sua crescente
importanza a determinare la qualità della vita, la
presenza di aria pura e salubre.
La parlata locale è lo slavo, un idioma che costituisce
una risorsa culturale notevole, ma che sta scomparendo
per essere sostituito in parte dallo sloveno, lingua
della vicina, omonima Repubblica.
L’adesione delle donne al C.I.F. è stata sin dagli inizi
numerosa e partecipata; i contenuti degli incontri
sono stati finalizzati a far conoscere sia i bisogni
emergenti sia le risorse personali e sociali che
potevano essere utilizzate per accrescere l’impegno
della donna nel sociale. Si è creata così una mentalità
diversa e autonoma nell’affrontare i problemi, non
solo personali ma anche della comunità. Gli interventi
più significativi sono stati:
incontri con il Comitato di Partecipazione del
Consultorio Familiare, svolti con la qualificante
presenza di esperti sui vari argomenti contemplati 8
pag 5 dicembre2009
Vale la pena, infine, di spendere due righe per descrivere
le modalità con cui quest’ultima iniziativa è stata finora
attuata. Essa è sorta innanzi tutto per testimoniare
la nostra presenza sul territorio in questa ricorrenza
significativa per l’universo femminile. Gli incontri
comprendevano vari momenti, iniziati sempre con
la celebrazione della santa Messa, proseguivano con
uno spazio culturale, dedicato all’approfondimento
di un tema sociale per terminare in modo conviviale e
ricreativo con una cena allegra e simpatica, durante la
quale si organizzavano sfilate di moda, musiche, ecc.
La partecipazione a questa iniziativa raggruppava un
centinaio di persone.
È doveroso ricordare che in tutte queste attività il sostegno
prestato dal C.I.F. provinciale si è rivelato di tangibile
e determinante significato attraverso la presenza della
Presidente, e di altri membri del Consiglio provinciale.
Purtroppo, come ogni gruppo, anche il nostro sta
ora attraversando una fase di declino: attualmente
la consistenza numerica è alquanto ridotta. L’attività
che sopravvive è determinata per lo più dall’impegno
individuale e solo la celebrazione dell’8 marzo rimane
significativa. Affermiamo tuttavia che tutte le socie si
sentono molto solidali tra loro, disponibili sempre alla
più volonterosa collaborazione, pronte al dialogo e ad
un cordiale rapporto di amicizia
Anna Teresa Postregna
vicepresidente del gruppo
Maria Teresa Postregna e Lucia Corredig, rispettivamente vicepresidente e presidente del
CIF “Valli del Natisone”.
8 dal dettato legislativo;
collaborazione da parte delle associate nella fase di
avviamento del Comitato di Gestione del predetto
Consultorio, volta a risolvere difficoltà di vario ordine,
compreso il reperimento di una sede idonea;
incontri con gli ospiti della locale Casa di Riposo e con
gli anziani del territorio: una volta al mese (la domenica
pomeriggio) per organizzare e animare momenti di
piacevole ricreazione;
incontri con le giovani della Casa di Accoglienza “La
Sorgente” di Udine;
organizzazione della Giornata Internazionale della
Donna: ogni anno, l’8 marzo.
Nel numero scorso del Notiziario è stata presentata la lettera in cui l’arcivescovo emerito mons. Pietro Brollo
ringraziava il CIF per gli auguri rivoltigli in occasione della sua partenza da Udine. Ecco ora anche il messaggio
del suo successore, mons. Andrea Bruno Mazzocato. Il CIF gli aveva fatto pervenire il suo cordiale benvenuto
in Friuli, offrendogli sincera disponibilità e ampia collaborazione.
Cara Presidente
Ringrazio per le espressioni di riconoscenza e di augurio rivolte alla mia persona in occasione
della nomina ad Arcivescovo della Diocesi di Udine ricevuta dal Santo Padre. Mi incoraggiano
in particolare le parole di sostegno e di disponibilità che preludono a una costruttiva
collaborazione.
Desidero ricambiare invocando la Benedizione di Dio e abbondanza di Grazie per intercessione
della Vergine Maria.
Avrò piacere di avviare, appena possibile, una conoscenza personale.
Nel Signore
@ Andrea Bruno Mazzocato
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 6 dicembre2009
Una mostra interessante
L’invito del CIF comunale udinese a visitare la mostra “Alcide De Gasperi - Un europeo venuto dal futuro” ha ottenuto una adesione molto
ampia ed interessata da parte di socie e simpatizzanti. Con l’introduzione puntuale ed esaustiva offerta al gruppo da una documentatissima
Maria Letizia Burtulo, i partecipanti hanno potuto approfondire la conoscenza della personalità e il valore del grande statista trentino.
Si riportano dalla dettagliata esposizione della prof. Burtulo alcune sue considerazioni che delineano opportunamente l’illustre personaggio.
Alcide De Gasperi non fu soltanto un politico attento, ma
un vero statista che operava nel presente progettando il futuro. Del
politico aveva il senso del possibile, della concretezza, della necessità;
dello statista la consapevolezza del contesto storico e delle prospettive
future, la visione d’insieme di un Italia inserita nella NATO ma
già pronta a costruire un’Europa unita: politicamente e non solo
economicamente. La visione internazionale forse nacque già in De
Gasperi attraverso un’esperienza politica che seppe transitare, senza
perdere in coerenza, dall’Impero Austroungarico all’Italia liberale,
giovandosi dell’ esperienza e dell’impegno dei cattolici operanti in
politica, la quale nel Trentino austriaco aveva preceduto di dieci anni il
Partito Popolare di don Sturzo.
Presente nel Parlamento a Vienna per l’Unione Politica
Popolare del Trentino, De Gasperi si impegnò per un’università in
lingua italiana e per l’autonomia del Trentino, che nuovamente dovette
difendere e rivendicare presso il nuovo governo italiano, e che l’avvento
del fascismo poi cancellò.
Alcide De Gasperi attraversò due guerre con la ferma
convinzione del valore superiore della pace. Negli anni immediatamente
successivi al primo conflitto mondiale egli garantì con dignità e forza
l’Italia sconfitta nel corso della Conferenza di Pace. Fu artefice della
nostra rinascita, dopo la dittatura e la seconda guerra disastrosa, tra i
padri costituenti e tra i promotori di quelle riforme (agraria, fiscale)
che costruirono l’ossatura del nostro Paese.
Profondamente religioso ma rigorosamente laico (“A Cesare
quel che è di Cesare”) De Gasperi fu disponibile all’ubbidienza alla
Chiesa e al papa, ma offrì le dimissioni pur di non assumere decisioni
politiche da lui ritenute contrarie al bene dell’Italia.
Sobrietà, rigore morale, forza spirituale, concretezza, equilibrio,
mediazione unita a capacità decisionale e a sensibilità sociale ne
caratterizzarono con esemplare coerenza l’azione politica e la vita stessa.
Ripensare oggi alla figura di De Gasperi, un esempio carico di
forza e significato, un’indicazione di come la politica dovrebbe essere, è
importante per tutti, per essere consapevoli delle proprie responsabilità,
per fornire ai giovani un esempio, una speranza.
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
La foto (un particolare stralciato da un documento presente
in Mostra) ricorda la visita di De Gasperi a Udine nel 1950.
Accanto a lui si nota una giovane Adriana Brollo Selan, che
fu tra le socie fondatrici del nostro CIF e fu anche la prima
donna eletta in Friuli. L’associazione si ritiene onorata di
annoverare tra le proprie aderenti un personaggio femminile
– ricordato peraltro nel Medaglione del Notiziario del
maggio 1997 - di tale rilievo da apparire in primo piano in
un flash fotografico accanto all’uomo politico all’epoca tra i
più importanti d’Italia.
pag 7 dicembre2009
Si comunica alle nostre aderenti e alle responsabili dei gruppi comunali CIF l’elenco degli Enti che hanno ottenuto finanziamenti regionali
per realizzare politiche di conciliazione e azioni positive, volte a fornire servizi in favore di donne in difficoltà lavorative (nei cui nuclei sono
presenti minori, anziani o disabili), nonché per realizzare azioni positive di Pari Opportunità. Si richiama l’attenzione sulla reale messa in
atto dei progetti nel Comune di appartenenza o nei Comuni con i quali il CIF ha instaurato rapporti di collaborazione. Sono quelli indicati
nel presente schema ed estrapolati dall’elenco generale.
Per eventuali ulteriori informazioni si può contattare la segreteria CIF negli orari del suo regolare funzionamento.
Bando dell’Assessorato regionale – Servizio Pari Opportunità
per Conciliazione (27.11.2009)
Soggetto
Progetto
Contributo accordato
Comune
SAN LEONARDO
Progetto D.A.R.E.: Donne Attive
come Risorsa Economica
Comune BUTTRIO
Volare Assieme
Comune BUJA
“Donne, Nonni, Nipoti” progetto
di promozione sociale della donna
45.000,00 €
Comune CIVIDALE
del FRIULI
“Tempo per la conciliazione: donne,
famiglie, territorio e servizi in rete”
45.000,00 €
Comune POVOLETTO
Diamo voce a chi non ce l’ha
35.100,00 €
Comune MANZANO
Conciliazione: servizi a favore
delle donne di Manzano
29.457,00 €
Comune
BAGNARIA ARSA
Servizio doposcuola di Bagnaria A.
49.950,00 €
Comune GONARS
Servizio doposcuola di Gonars
41.553,00 €
Ambito Distrettuale
LATISANA
La banca del tempo
13.050,00 €
Comune TORVISCOSA
“Servizi essenziali agevolati”
11.700,00 €
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
Parzialmente
accordato
35.100,00 €
47.700,00 €
pag 8 dicembre2009
Bando dell’Assessorato regionale – Servizio Pari Opportunità
per Azioni Positive (27.11.2009)
Soggetto
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
Progetto
Contributo accordato
per il 53%
Comune
RIVE D’ARCANO
Alternative & Possibilità
alternative di formazione per
nuove possibilità occupazionali
19.742,50 €
Provincia UDINE
Corso formazione per
“Operatrice dei servizi di custodia
e accoglienza museale”
26.500,00 €
Comune
MOGGIO UDINESE
Donne per il “brovadar”
Comune PALUZZA
Ass.ne intercomun.“Alta
Valle del Bût”
“Attività formativa professionale
per il servizio di tagesmutter”
11.925,00 €
Città di CIVIDALE
“Tagesmutter” percorsi formativi
e laboratori job per l’avvio di
nuove professionalità
10.600,00 €
Comune LESTIZZA
A scuola con le donne e per le donne
Città SAN DANIELE
del FRIULI
Una palestra per il lavoro
Comune PAGNACCO
Riorientare la donna per
un inserimento/reinserimento
nel mondo del lavoro
tramite l’acquisizione di
competenza informatica
4.028,00 €
7.685,00 €
18.719,60 €
25.970,00 €
pag 9 dicembre2009
NOTIZIE FLASH
Due opuscoli preziosi
Sono a disposizione delle socie che desiderino aggiornare le proprie specifiche conoscenze due opuscoli curati dal Comune
di Udine: UOMO DONNA – BILANCIO DI GENERE 2008 e BILANCIO SOCIALE 2008.
A questi testi si era già accennato in un precedente numero del nostro NOTIZIARIO, ma qui abbiamo notizie di prima
mano, che potrebbero aiutare a capire con quali mezzi le strutture pubbliche intendano rispondere ai bisogni dei cittadini
od offrire dei servizi alla comunità.
È importante infatti conoscere gli ambiti e le persone cui ricorrere in caso di necessità, e diventare quindi non sudditi ma
cittadini responsabili.
Il primo dei due volumetti illustra il programma del Comune nei confronti delle “spese di genere” dirette alla donna in prima
persona ed alla famiglia, di cui la donna è responsabile, e in particolare all’infanzia, agli anziani, ai problemi di disagio sociale.
Sul territorio esistono tre Commissioni di Pari Opportunità: Regionale, Provinciale, Comunale, cui spetta non solo
l’assistenza, ma anche la sensibilizzazione alle differenze di genere e i cui programmi di intervento sono riportati nel testo.
Il secondo volume, più corposo, risponde ad una iniziativa del Comune di Udine, che si è già ripetuta per quattro anni:
rendere partecipe il cittadino delle decisioni prese dalla Amministrazione nell’ambito dei servizi, della cultura, dello sport,
della solidarietà. Mariella Rossi Gini
Tagesmutter
A Udine, giovedì 3 dicembre u.s., presso la sede di Confartigianato si è svolta una tavola rotonda sulle tagesmutter, ovvero
i nidi familiari. Essi sono nati in Germania alla fine della seconda guerra mondiale, poi si diffusero in Francia, in Inghilterra e
negli Stati Uniti.
Il servizio, che viene svolto nel proprio domicilio con un numero limitato di bambini (da 5 a 6) e con una grande flessibilità
di orario, rappresenta una risorsa sociale di aiuto alle famiglie e un valore per il ripristino dei rapporti nelle comunità. L’unica difficoltà relativa alla sua realizzazione riguarda il riconoscimento delle istituzioni pubbliche: nel modello Trentino
troviamo delle figure professionali organizzate da un Ente Gestore, in funzione già dal 2002; in Friuli siamo ancora agli albori,
ma l’intervento dell’Assessore regionale delegato alle Politiche per la Famiglia, Roberto Molinaro, ha dimostrato che qualche
cosa si sta muovendo.
Paola Corino
Aiutare i ragazzi
Sempre a Udine, venerdì 4 dicembre u.s., presso l’auditorium Zanon si è svolto il convegno “Studiare e giocare sul Web”,
organizzato dal Tutore Pubblico dei Minori con lo scopo di aiutare i ragazzi a difendersi dalle insidie, spesso nascoste, delle
nuove tecnologie e in particolar modo di Internet.
Hanno preso parte al convegno alcune classi delle scuole medie, provenienti da molti centri della provincia.
Agli interventi del professor Francesco Pira dell’Università di Udine e di Romeo Tulliozzi responsabile della Polizia Postale di
Udine sono seguiti parecchi interventi da parte dei ragazzi, che con le loro domande volevano soddisfare dubbi e curiosità.
Si è arrivati comunque alla conclusione, che diventa importante: sorvegliare in prima persona o con l’aiuto dei genitori.
Bisogna promuovere buone pratiche quando si conoscono i rischi.
Paola Corino
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 10 dicembre2009
I Medaglioni del CIF
Dopo il precedente Medaglione (Novembre 2009), insolitamente dedicato ad un uomo (il nostro don Francesco)
torniamo alla tradizionale presentazione di un personaggio femminile di casa nostra, che merita un “primo piano”.
ANNARITA DE NARDO
Una donna d’oggi
Chi opera nel sociale la conosce quasi sicuramente,
o comunque ha sentito parlare di lei. Si allude ad
ANNARITA DE NARDO, che da lungo tempo opera
con ruolo significativo presso la Caritas diocesana.
Poiché CIF e Caritas hanno sede nello stesso edificio,
è possibile che alcune cifine l’abbiano anche incontrata
lungo le scale del nostro “via Treppo 3“; più facilmente in
ascensore (mai perdere tempo!). È una giovane signora il
cui atteggiamento lascia trasparire la fretta connessa ad
un’operosità incalzante. Ricordo di averla ascoltata nel
2008 quale relatrice in un convegno CIF Le donne per
la costruzione del bene comune e so che le dirigenti CIF
hanno frequenti rapporti di collaborazione con lei.
Molte volte ci era stato suggerito di fermare l’attenzione
per uno dei nostri Medaglioni proprio su di lei, nota
per il forte impegno in ambito socio-assistenziale e la
riconosciuta professionalità operativa.
Ho avvicinato Annarita nel suo ambiente di lavoro:
l’ufficio al terzo piano del palazzo in cui appunto agisce la
Caritas. Piuttosto difficoltoso il contatto con lei: “Annarita
era qui poco fa, è appena uscita…”, “È stata chiamata
dal direttore, tornerà alle 12”, “Sta intervenendo ad una
riunione con le assistenti sociali, non la si può chiamare…”
Lei impegnatissima, ma io tenacissima! Riesco a parlare
infine con lei; voglio conoscerla da vicino nella sua realtà
professionale. La prima impressione è proprio positiva.
Ho davanti a me una giovane donna, alta, slanciata,
dinamica… Mi viene da dire subito “una bella ragazza”,
anche se il sostantivo è piuttosto improprio perché (è la
sua prima informazione) ha quasi quarant’anni, vive una
professione di grande impegno e cura una famiglia forse
ancor più impegnativa: un marito, che fa il giornalista, e
due figli gemelli di quattro anni, Giovanni e Federico. Ha
anche una casa da accudire. Non è quindi una “ragazza”.
Il suo aspetto fisico è molto gradevole. Noto subito i
suoi occhi scuri che mi si puntano addosso dando il via
a un veloce dialogo senza sbavature. Veste di nero, come
attualmente fanno appunto quasi tutte le donne giovani,
ha mani lunghe e agili che movendosi velocemente
sottolineano il valore delle sue affermazioni.
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Udine
Ho capito che la sua naturale propensione verso chi soffre
fisicamente, o vive problematiche difficili, si è manifestata
fin dalla sua adolescenza, sollecitata forse dalla convivenza
con un giovane membro della famiglia, molto amato e
colpito da grave handicap. A lui dedicò subito le sue cure
affettuose e, diventata adulta, per lui - e per quelli come
lui - fece ogni sforzo per ottenere gli interventi sociali più
consoni ed efficaci.
Annarita frequentò le scuole superiori a Udine; a Bologna
ottenne la laurea in Scienze Politico-Sociologiche. Gli
studi universitari – lei afferma – non le offrirono una
specifica preparazione per l’attività professionale a cui
intendeva dedicarsi, ma le furono pur sempre di valido
supporto formativo.
Cercò immediatamente un’occupazione che le consentisse
di realizzare i suoi propositi. Si inserì pertanto in un
gruppo di volontari che operavano a beneficio di giovani
disabili. “Crescere insieme”: così veniva definito il gruppo.
E, appunto insieme ad essi, Annarita si impegnò a
organizzare attività ludiche e ricreative per chi non aveva
autonomia sufficiente per realizzarle in proprio.
8
pag 11 dicembre2009
8 Nel 1996 entrò nell’orbita della Caritas diocesana. Le occuparsi personalmente dei suoi figli, contando molto però
fu affidata la conduzione di un “Centro di Ascolto”, peraltro
ancor oggi operante. A lei arrivavano impellenti SOS; a lei
spettava il compito di individuare, con lavoro d’équipe, i
provvedimenti utili al caso. Si occupò di badanti, di gente
priva di alloggio, di extracomunitari senza lavoro, di barboni,
di profughi dalle zone di guerra dell’est, di accoglienza e
protezione per giovani donne costrette alla prostituzione…
Lavoro difficile, di grande responsabilità.
Oggi gli obiettivi della Caritas si sono ulteriormente ampliati
e gli operatori orientano gli interventi verso i bisogni e le
povertà del momento. Nei programmi operativi è prevista
perfino la erogazione di “micro-crediti”, cioè di piccoli
prestiti accordati alle famiglie in difficoltà perché possano
affrontare autonomamente gli ostacoli, superando l’impasse
del momento.
Dei nuovi settori assistenziali, cioè dell’Ufficio Emergenze, è
oggi responsabile proprio Annarita. Non ha più il rapporto
diretto con chi presenta le istanze, ma è suo specifico compito
il coordinamento del lavoro degli operatori “volontari”, che
lei stessa peraltro prepara; a lei spettano, ovviamente in
subordine al direttore, le decisioni relative agli interventi, i
contatti con gli Enti pubblici e con i Servizi assistenziali per
il rilevamento di pertinenti formule di sostegno.
“Mi sento una donna appagata – ella afferma – nella vita
privata e nel lavoro. Che ho scelto e ottenuto, che mi piace e
anche mi gratifica.”
Dopo la nascita dei suoi due gemelli ad Annarita è stato
accordato il part-time, condizione che le avrebbe consentito
di proseguire nel suo impegno lavorativo. Intendeva
sul supporto delle strutture pubbliche.
Da tempo ormai Annarita parte da casa al mattino presto con
i bimbi al seguito e li affida al personale educativo preposto:
oggi non più dell’asilo nido (sono grandi ormai!) ma di una
scuola materna. Tutti e tre rientrano insieme nel primissimo
pomeriggio. Annarita smette la veste di operatrice sociale e
indossa quella di mamma affettuosa. “Cerco di mettere nel
dimenticatoio i pensieri legati al lavoro che continuano ad
aggrovigliarsi nella mia mente. Non sempre ci riesco del
tutto, e tra un gioco e l’altro dei piccoli, la distribuzione
della merendina, il doveroso soddisfacimento dei loro
bisogni immediati, la preparazione della cena e un carico
della lavatrice si inserisce furtivamente una mia telefonata
“d’ufficio”, oppure la registrazione di un appunto.” Annarita
non vuole andare oltre, però!
Volendo presentare un personaggio femminile, sarebbe
stato bene conoscere Annarita non soltanto avvicinandola
nell’ambiente di lavoro, ma entrando anche nella sua casa.
Una donna si rivela appieno proprio dove la quotidianità
casalinga offre di lei l’immagine più autentica. Ma la sua
casa io credo di saperla immaginare: moderna, essenziale,
funzionale, piena di vita grazie alla presenza vivace ed
esigente dei suoi bimbi. E’ questo che mi viene suggerito
dall’approccio con questa donna dinamica e volitiva. E’
proprio così?
Ci piace indicare questo personaggio soprattutto alle nostre
lettrici più giovani, perché da lei possano trarre fiduciosa
speranza per il loro futuro. Ce l’ha fatta lei, ce la faremo
anche noi!
Maria Di Marco
È questo il momento, che si ripropone all’inizio di ogni anno sociale, di rinnovare la fedele adesione delle socie al CIF.
Non vogliamo ripetere ancora quanto sia importante dare il nostro “sì” convinto e tempestivo ad una associazione che si impegna a
far conoscere e difendere i valori etici che hanno guidato tante donne friulane nel corso degli anni, con positivi effetti sulla famiglia e
sulla società. Le nostre socie ben lo sanno.
Dimostriamo, senza esitazioni, la nostra solidarietà al CIF e la piena fiducia nella sua linea d’azione.
RINNOVO ADESIONE AL CIF
Quota normale di iscrizione Euro 30,00
Quota ridotta (per le aderenti fino ai 35 anni di età) Euro 20,00
Quota socia sostenitrice Euro 50,00
Va versata alla segreteria CIF entro il 31 gennaio 2010.
L’iscrizione dà diritto a ricevere il mensile “Cronache e Opinioni” del CIF centrale e il periodico “Notiziario” del CIF provinciale.
Le due pubblicazioni offrono alle socie opportuno aggiornamento socio-culturale e informano sulle iniziative nazionali e locali
della nostra associazione.
Notiziario
Centro Italiano Femminile Udine
pag 12 dicembre2009
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