Periodico di informazione del volontariato modenese
Numero 2, marzo 2007
VolontariaMO
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Maria Guidotti
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L’ I N T E R V I S TA
Tra realtà e fantasia
una città della
solidarietà
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STOR I E DI VOLON TA R I ATO
Arriva Ethicae:
il volontariato
scende in piazza
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PRIMO PIANO
EDITORIALE
Partecipazione
cercasi
Maurizio Davolio, presidente ASVM
La sfida per i Centri di Servizi per il Volontariato: una partecipazione che si trasformi in concreta adesione, perché pensieri e
progetti siano sempre più condivisi e capaci di portare frutto sul territorio.
A tutto Gas
Sempre più diffusa la realtà
dei Gruppi di acquisto
solidale. L’atto del consumo
diviene strumento di
partecipazione sociale
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Aumenta il numero delle iniziative e dei
progetti che ogni anno le associazioni di
volontariato del territorio modenese promuovono. Così come aumenta la “qualità” degli stessi, e cresce la sensibilità delle persone nei confronti dei temi e delle
problematiche che vengono affrontate dal
terzo settore, infine, cresce piano piano il
ruolo delle associazioni e dei movimenti
all’interno della società.
Questa percezione arriva dalle sedi che
il Centro di Servizi per il Volontariato (Csv)
ha dislocato sul territorio, che fotografano
una vivacità della nostra provincia che è
piuttosto interessante.
Dal 1997, anno di istituzione, il Csv di
Modena ha visto crescere il suo coinvolgimento nei progetti di rete, nello sviluppo
e nella qualificazione delle organizzazioni di volontariato, impegnate in un notevole mutamento di ruolo e responsabilità.
La legge che lo ha costituito stabilisce che
il Csv sia gestito dal volontariato stesso,
ed è quello che avviene a Modena, tramite
un’Associazione di secondo livello, formata da associazioni e coordinamenti di volontariato presenti nella Provincia.
Al consolidamento del ruolo e dell’importanza del Csv nel panorama modenese, non ha però corrisposto un parallelo
incremento del numero delle Associazioni di Volontariato che chiedono di avere
un ruolo da protagoniste nella gestione e
nell’impegno a favore di tale organismo.
Lo stesso fenomeno si nota in altri contesti
dove è chiaro il bisogno di coinvolgimento
pieno, la volontà di apportare contributo.
Per questo motivo crediamo sia ancora
valida, anzi da promuovere ulteriormente,
un’adesione concreta all’Associazione Servizi Volontariato Modena, così che associazioni e i volontari possano sentirsi più
partecipi della definizione delle priorità e
siano più protagoniste delle progettualità
che devono essere messe in campo.
Continua a pagina 8
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L’ I N T E R V I S TA
La “politicità”
del volontariato
A poche settimane dalla Conferenza nazionale
del volontariato, Maria Guidotti fa il punto sul
terzo settore. Per l’inclusione sociale nei nostri
territori un ruolo fondamentale che la politica
deve riconoscere
Paolo Tomassone
La politica si disinteressa del terzo settore? «Sarebbe sufficiente che venisse riconosciuto ad ogni persona il diritto di fare un’esperienza di volontariato». Le associazioni faticano a promuovere le proprie attività? «È perché manca un sentire comune: il mettersi a disposizione degli altri gratuitamente, al di là delle attività che possono essere realizzate a favore della società». Il futuro? «Dobbiamo lavorare per “laboratori”, dove ognuno conta e ognuno può portare un proprio contributo. Il volontariato è maturato tanto. Bisogna renderlo ancora più solido».
Maria Guidotti, 51 anni, è portavoce del
Forum del Terzo Settore e presidente dell’Auser nazionale, l’associazione di volontariato e di promozione sociale tesa a valorizzare gli anziani e a far crescere il loro ruolo attivo nella società. A poche settimane dalla Conferenza nazionale del volontariato, che si tiene a Napoli dal 13 al
15 aprile, dalle pagine di Volontariamo fa
il punto di come il terzo settore si presenta
all’appuntamento, giunto alla quinta edizione. Si tratta di un’occasione in cui operatori, associazioni e istituzioni si incontrano per riprendere la riflessione sulla
natura del volontariato italiano e sul ruolo che riveste oggi, nonché sul rapporto
con le istituzioni e sulla legge 266/91 che
lo regola.
Una delle scelte più importanti è stata quella di
arrivare alla costituzione della Fondazione per
il Sud, che ha l’obiettivo
di “infrastrutturare socialmente” il Meridione
A che punto è il volontariato in Italia, oggi?
«Il terzo settore ha fatto molti passi in
avanti. È maturato soprattutto sulla possibilità di garantire a tutte le persone il diritto di poter fare volontariato. Questo diritto non è scontato, basti pensare ai giovani, che vivono in un momento in cui la
precarietà e la difficoltà a trovare lavoro
fanno da padroni».
Quindi ci sono meno persone disposte a
dedicare parte del proprio tempo libero,
perché più preoccupate del posto di lavoro? Che ruolo ha il volontariato in questo
scenario?
«Prima di tutto ritengo che non ci sia un
adeguato sostegno al volontariato e non ci
sia una politica e un sentire comune su alcuni valori importanti, come per esempio
ZOOM
Maria Guidotti
Nata ad Ascoli Piceno il 2 marzo del
1956, Maria Guidotti ha alle spalle
una lunga esperienza di attività e dirigenza sindacale, a livello regionale
e nazionale. Ha lavorato presso la Camera del Lavoro di Ascoli Piceno. Nel
1989 ha ricoperto un incarico nel Dipartimento Previdenza del Sindacato Pensionati della Cgil. Nel Giugno
1990 è entrata a far parte della Segreteria Nazionale dello stesso Spi/Cgil
in qualità di responsabile del Settore
Sanità, per seguire successivamente
le politiche sociali e la progettazione
sociale. Ricopre la carica di Presidente Nazionale dell’Auser dal 12 maggio
del 1999 ed è la prima donna ad essere eletta presidente nazionale dell’Associazione. Dal 22 maggio 2001 è uno
dei 5 membri designati dall’Osservatorio Nazionale del Volontariato presso il Cnel in rappresentanza delle associazioni di volontariato.
quello di mettere a disposizione, gratuitamente, il proprio tempo. Questo invece per
me è fondamentale, per ricostituire inclusione sociale nei nostri territori. Le attività di volontariato sono importanti non solo per le attività in sé, ma per il valore che
sono capaci di trasmettere.
Di questo si deve parlare di più: occorre
riaffermare la politicità del volontariato».
Le istituzioni possono dare il proprio contributo, magari riconoscendo con più fiducia il ruolo del terzo settore. Che rapporto
c’è con il Governo nazionale?
«Il dialogo col Governo c’è, ma siamo
ancora ai prodromi. A dir la verità per la
preparazione della Conferenza nazionale
di Napoli c’è stato un buon dialogo e sono convinta che quell’appuntamento possa essere un’occasione per rendere più solido il rapporto».
Dal suo punto di vista il mondo del volontariato è stato in grado di realizzare proposte e di portare avanti progetti?
«Una delle scelte più importanti è stata quella di arrivare alla costituzione della Fondazione per il Sud, che ha l’obiettivo
di “infrastrutturare socialmente” il Meridione. Si tratta di un progetto che non può
essere lasciato solo in mano al volontariato, ma riguarda l’intera società, la politica, le istituzioni, le associazioni e il mondo economico.
È un progetto inedito che impegna parecchie risorse e ha inaugurato un’alleanza nuova».
Maria Guidotti
È difficile però coinvolgere le singole associazioni e i volontari su iniziative di
questo tipo, perché legate a dinamiche e
a rapporti istituzionali.
«Mi piace pensare alla Fondazione per
il Sud come ad un laboratorio, dove tutti
sono indispensabili e tutti possono portare il proprio contributo. Qui non sono coinvolti soltanto i soggetti economici, come le
fondazioni e gli istituti bancari. Questo è
un progetto tutto da scoprire».
Rimane il fatto che spesso le scelte delle istituzioni e della politica passano sopra la testa dei cittadini, senza che a loro
sia data l’occasione di partecipare attivamente. Il volontariato è in grado di intervenire, presso le istituzioni, in alcuni passaggi delicati, ma fondamentali per la vita delle persone?
«Su questo tema credo che la strada sia
ancora lunga, anche se alcuni passi insieme sono stati compiuti. Penso per esempio al “cinque per mille”: è stato un percorso tribolato a causa dei provvedimenti che abbiamo ritrovato nella Finanziaria
2007, che hanno imposto un tetto inferiore
alle nostre richieste e che non condividiamo. Si è cercato di proporre un’esperienza di sussidiarietà fiscale, senza che nessuno avesse riflettuto prima sul rapporto
tra i cittadini e il pagamento delle tasse,
in modo trasparente. Anche su questo tema credo che sia opportuno lavorare come
in un laboratorio».
Per il primo anno saranno
le associazioni e gli
operatori a coordinare
i lavori nei gruppi e a
riportare in assemblea il
frutto della discussione e
della condivisione
Tra poche settimane le associazioni e gli
operatori del volontariato si incontreranno a Napoli per la quinta Conferenza nazionale. Crede che in quell’occasione potrà ricominciare la discussione per la ridefinizione della legge sul volontariato?
«Alcune questioni sono mature e la discussione dei mesi scorsi evidenzia punti
di maturità su alcune proposte ormai con-
divise con il Governo. Credo che la Conferenza nazionale del volontariato possa
servire anche a questo.
C’è un sentore comune prevalente rispetto ad alcuni temi come l’istituzione
dei registri nazionali delle organizzazioni
di volontariato o l’interpretazione dell’articolo 15 che deve recepire l’accordo per la
costituzione delle Fondazioni e la ripartizione delle risorse».
Quindi è ottimista?
«Per la prima volta si parla di Conferenza nazionale del volontariato e non sul volontariato.
Questo è un passo in avanti molto importante, sul quale occorre riflettere. Per il
primo anno saranno le associazioni e gli
operatori a coordinare i lavori nei gruppi e a riportare in assemblea il frutto della discussione e della condivisione. Ci saranno anche gli esperti, ai quali però è riservato il ruolo di facilitatori. Questo è un
aspetto importante, vediamo quali frutti
potrà portare».
ZOOM
A Napoli la Conferenza
Nazionale del Volontariato
Dal 13 al 15 aprile, il mondo del volontariato a confronto
Si svolgerà a Napoli dal 13 al 15 aprile la quinta Conferenza Nazionale del
Volontariato. Un’occasione in cui operatori, associazioni e istituzioni si incontreranno per riprendere la riflessione sulla natura e sul ruolo del volontariato italiano e sul rapporto con
le istituzioni.
Alla tre giorni (durante la quale interverranno anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del Consiglio Romano Prodi e
il Ministro della Solidarietà Sociale
Paolo Ferrero) è prevista la partecipazione di oltre un migliaio di volontari.
La scelta di Napoli non è casuale: si
tratta, come ha spiegato il Ministro
Ferrero, di una città dalle forti lacerazioni sociali. Con la nostra scelta vogliamo dire che a tali lacerazioni non
si risponde solo in termini di ordine
pubblico ma di ricostruzione del tessuto sociale.
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PRIMO PIANO
A tutto Gas
Il Gruppo di acquisto solidale: un modo
alternativo per comprare, una forma di comunità
che parte dalla condivisione delle motivazioni
oltre che dei consumi
Cristina Bianchi
Promuovere il rispetto degli altri, vicini e
lontani, l’attenzione all’economia locale
e globale e a ciò che mangiamo e utilizziamo ogni giorno.
Chiunque abbia a cuore questo stile
di vita e di consumo non può non sapere cosa siano i “gruppi di acquisto solidale”, persone che si uniscono per procurarsi all’ingrosso prodotti alimentari o di
uso comune da ridistribuire tra loro. Non
è un’impresa commerciale: l’attività di
acquisto è rivolta all’autoconsumo e finalizzata a mettere in atto un’economia più
umana, più vicina alle esigenze reali dell’uomo e dell’ambiente.
Acquistare, per un Gas, significa chiedersi che cosa c’è dietro ad un determi-
Far parte di un Gas significa alimentare una
filosofia di vita che dia
importanza alle persone, consumatori e produttori
nato bene di consumo: se chi lo ha prodotto ha rispettato le risorse naturali e le
persone che le hanno trasformate; quanto del costo finale serve a pagare il lavoro; qual è l’impatto sull’ambiente in termini di inquinamento, imballaggio, trasporto. Un’etica del consumare in modo
critico che unisce le persone invece di dividerle, che mette in comune tempo e risorse invece di tenerli separati.
“Attraverso questo sistema – conferma
Mario Infante che è uno dei referenti per
il Gas di Modena – si cerca di sviluppare le aziende locali, di acquistare quanto
più possibile prodotti biologici e di crea-
Da sinistra: Bigi, Beltrami e Cavazza
ZOOM
L’esperienza dei Gas
presentata anche a Carpi
Acquistare in modo solidale si deve e
si può, non solo nelle grandi città.
Con questa consapevolezza, diverse
sono le associazioni che hanno voluto anche a Carpi si potesse presentare, discutere, proporre l’esperienza dei
Gas.
Africa Libera, Porta Aperta, Caritas,
Progetto Chernobyl, Solidarietà Missionaria, Comitato pro-Saharawi, Il
Mantello, Centro Missionario, Venite
alla Festa, tutti hanno partecipato lo
scorso 10 marzo all’incontro “I gruppi
di acquisto solidale. Risparmio, qualità e sostenibilità”, organizzato dal
Centro servizi per il volontariato.
A portare la loro esperienza, gruppi
di acquisto come la Mag 6 di Reggio
Emilia con il referente Pietro Beltrami,
ma anche Gianpietro Cavazza dell’associazione Venite alla Festa e, infine,
i produttori, come l’allevatore Mauro Bigi, uniti per condividere, al di là
dei diversi ambiti, i valori di base: uno
stile di produzione, servizio, relazione
rispettoso della dignità umana e dell’ambiente.
Un po’ ovunque qualcosa si sta muovendo: il prossimo appuntamento carpigiano, sabato 21 aprile in Piazza
Martiri, per conoscere i produttori biologici modenesi.
re un gruppo, quindi una sorta di convivialità. Nell’acquisto dei prodotti poniamo molta attenzione anche ai prodotti del
sud del mondo, attraverso la mediazione
del commercio equo e solidale, realtà di
cui molti di noi fanno parte. Stiamo molto attenti alla provenienza del prodotto e
al rispetto dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente”.
“Siamo partiti un paio di anni fa con alcune famiglie ed ora siamo già una ventina di nuclei”, spiega Davide Savorani,
membro del Gas di Nonantola, sottolineando come sia importante il coinvolgimento e il passaparola. “La condivisione
di valori come l’avere un occhio non solo
per se stessi ma anche per gli altri, l’esercizio della cittadinanza attiva e le motivazioni che stanno alla base del commercio equo e solidale hanno fatto il resto”.
In questo clima si è innestata la volontà
di trasformare uno degli atti più comuni
e quotidiani, che è quello degli acquisti,
in uno strumento di partecipazione, consapevoli della forza di cui il consumatore dispone: “prendere decisioni, ‘dare voti’ e far sentire in qualche modo la propria influenza”.
Non è sempre facile trovare i prodotti e
i produttori giusti: “inizialmente – spiega
Savorani – la scelta è stata dettata dalla vicinanza, abbiamo optato per merci
locali. Successivamente, a questo criterio abbiamo aggiunto la preferenza per
l’ecologicità e la solidarietà, scegliendo
aziende che rispettassero certi parametri
o che, ancora meglio, devolvessero parte
degli utili in beneficenza”.
I Gas di Nonantola e Modena, insieme a quelli di Portile e Formigine, contribuiscono allo sviluppo, sul territorio,
di un’economia solidale attraverso la responsabilizzazione dei consumi delle famiglie che ne fanno parte. Una tendenza
in aumento, quella dei gruppi di acquisto, anche se condividere la spesa con altre famiglie significa accettare di reindirizzare le proprie esigenze e preferenze
personali. “Tante volte bisogna adattarsi
– conferma Mario Infante – anche se nessuno è tenuto ad acquistare tutti gli stessi prodotti degli altri”.
Trasformare uno degli atti più comuni e
quotidiani, che è quello degli acquisti, in uno
strumento di partecipazione, consapevoli della
forza di cui il consumatore dispone
Davide Savorani
In un Gas è molto importante la creazione di un gruppo, anche perché dal semplice incontro organizzativo per la lista
della spesa e la distribuzione dei prodotti, possono nascere altre iniziative, “come
le conserve di pomodoro fatte tutti insie-
me comprando la materia prima da una
azienda locale – racconta Infante –, o il
travaso del vino, che acquistiamo in damigiane sempre sul territorio e che è ormai diventato un momento aggregativo”.
Ma anche formativo: “si tocca anche il tema dell’ecologia, con il recupero dei contenitori in vetro”, conclude.
Si crea insomma un senso di comunità
con le altre famiglie, “una comunità che
rimane aperta a chi voglia impegnarsi.
Il Gas non è solo un metodo per scrivere
l’ordine di spesa e fartela recapitare a casa. Uno degli obiettivi più importanti per
noi è anche quello di trovare dei momenti
di confronto sul territorio, anche fra gruppi distinti, cosa che è già avvenuta con
Nonantola e con Portile”.
Entrare in un Gas permette di risparmiare o dobbiamo sfatare un mito?
“Effettivamente – conclude Davide Savorani – un certo risparmio c’è, ma far parte di questo gruppo non deve essere semplicemente l’occasione per ottenere le cose più buone a un prezzo migliore; significa avere una filosofia diversa di vita, che
dà un’importanza maggiore alle persone.
E non mi riferisco solo ai membri ma anche ai produttori e ai fornitori”.
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NOTIZ IE DAI DISTRETTI
Castelfranco
Emilia
Cittadinanza attiva
Aprirà a Castelfranco un nuovo sportello
Sabato 21 aprile alle 10 in via Nenni, 9 a Castelfranco Emilia sarà inaugurato uno sportello di Cittadinanzattiva, il movimento di partecipazione civica che dal 1978 opera in
Italia e in Europa per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori. 235 sono le assemblee territoriali della cittadinanza attiva distribuite in tutta Italia,
76000 il numero dei cittadini che aderiscono a Cittadinanzattiva: si aggiungerà anche
Castelfranco.
Piumateca
Il punto di lettura di Piumazzo cerca volontari
Lo scopo del progetto è di facilitare l’accesso alla lettura agli abitanti - in particolare ragazzi e bambini - di una frazione molto grande di Castelfranco quale è Piumazzo, che
conta circa 5.000 persone.
L’apporto di chi presta servizio gratuito è essenziale per l’apertura al pubblico, poiché
permette di affiancare un valido aiuto al personale della Biblioteca che coordina i turni, acquista e cataloga i libri e gestisce in generale l’organizzazione del punto di lettura.
I volontari inoltre parteciperanno ad un breve corso di formazione presso il Cedoc della Provincia di Modena.
Il punto di lettura di Piumazzo è aperto il martedì e venerdì mattina ore 9.30/11.30 e giovedì 16.30/18.30 ed offre prestito di libri e Internet. Le persone interessate possono rivolgersi alla Biblioteca comunale, tel 059 959375.
Nati per leggere...
...negli ambulatori pediatrici
Promuovere la lettura nei bambini in età prescolare presso le famiglie, far conoscere i libri adatti per ogni età, rendere piacevoli le visite mediche eliminando, se non il male, almeno la noia dell’attesa e il timore dell’ambiente. Queste le finalità di un percorso originalissimo di letture per bambini, realizzato dalla biblioteca comunale di Castelfranco
presso l’ambulatorio delle vaccinazioni ogni mercoledì e giovedì mattina dalle 9 alle 11
e nell’ambulatorio del Dott. Lalinga il martedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17.
Accanto a ciò la promozione, nella Biblioteca pubblica, di uno specifico spazio di lettura per i bambini da zero a sei anni e di un ampio patrimonio di libri adatti ai piccoli,
in prestito gratuito.
Inoltre, nell’ambito del progetto Nati per Leggere, le Biblioteche del Comune di Modena, in collaborazione con i pediatri della città, cercano volontari che desiderino partecipare alla lettura ad alta voce dei libri ai bambini, nei diversi ambulatori dislocati sul
territorio. Giorni previsti: i pomeriggi feriali (da lunedì a venerdì) negli studi dei medici
e una mattina la settimana nell’ambulatorio per le vaccinazioni. È prevista una formazione preliminare. Info anche su www.natiperleggere.it.
Musiche di Primavera
Serata danzante pro “Ama”
Venerdì 30 marzo dalle 21 alle 23 l’AMA - Associazione Madonna degli Angeli, propone
una Serata danzante di Primavera presso il Circolo Arci “LA STALLA”, in via Andrea Costa a Castelfranco. Assicurati il divertimento e l’allegria e un’orchestra favolosa che sa
accompagnare e divertire con canti e balli per tutta la serata. Animazione anche per i
ragazzi. AMA è in via Solimei 19 a Castelfranco, tel 059 920932 - fax 059 9531773, e-mail:
[email protected].
Un piano energetico comunale
Nonantola risparmia energia
In occasione della ricorrenza del terzo anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo
di Kyoto sulla riduzione delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra, il Comune
di Nonantola ha aderito alla campagna “M’illumino di meno”, promossa dalla trasmissione di Radio 2 “Caterpillar” per celebrare, il 16 febbraio, la Giornata internazionale del
risparmio energetico. La città ha spento le luci pubbliche e tutti i dispositivi elettrici non
indispensabili per pochi minuti, invitando i cittadini a fare lo stesso.
Ciò che è interessante è che l’iniziativa dell’Amministrazione comunale si inserisce
in un piano di azioni da tempo messo in atto per dare un contributo sostanziale alla tutela ambientale: in particolare, è stato da poco approvato il Piano energetico comunale, che ha fissato obiettivi importanti di risparmio ed efficienza energetica e ha incentivato l’uso di fonti rinnovabili.
Modena
Carpi
Terza Giornata
Nazionale UILDM
Caritas:
poveri, italiani
La UILDM, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, si prepara a tornare in
piazza sabato 31 marzo e domenica 1 aprile per la terza edizione della sua Giornata Nazionale. Anche a Modena i volontari
proporranno ai cittadini la farfalla di peluche “Gaia”, ripiena di cioccolatini. Saranno giorni particolarmente importanti per
spiegare a migliaia di cittadini che le persone affette da malattie neuromuscolari
chiedono sì centri medici affidabili, ma anche la libertà e il diritto di vivere da protagonisti. E in questo senso gli obiettivi della
giornata e lo scopo dei fondi che verranno
raccolti saranno precisi: continuare a far
crescere giorno dopo giorno il nuovo Centro Clinico di Milano e favorire lo sviluppo
delle Sezioni UILDM sul territorio, uniche
a poter diffondere nella maniera migliore
il messaggio che Gaia porterà con sé. UILDM Modena “Enzo e Dino Ferrari”è invia
Santa Caterina, 120/3; tel. 059/260899, fax
059/251579, e-mail: [email protected] Sito web: www.comune.modena.it/
associazioni/uildmmo
Non più solo stranieri ai Centri di Ascolto di Caritas diocesana di Carpi. Nel 2006
il 34% degli utenti, infatti, era italiano, il
massimo di sempre. Più accessi, colloqui
e sporte alimentari: oltre 5000 quelle consegnate l’anno scorso tra Carpi e Mirandola, un 50% a italiani. Accanto a loro gli
stranieri di Marocco, Tunisia, est Europa.
Il lavoro è il principale problema per
molti, ma vi sono anche situazioni più
complesse che vanno oltre la povertà materiale: situazioni debitorie pregresse e incapacità di gestirle, problemi familiari e
relazionali, disturbi mentali. Qui, accanto
a Caritas e alle associazioni Porta aper-
Amnesty Modena
cerca nuovi attivisti
Il gruppo “Italia 064” di Amnisti international con sede a Modena, cerca nuovi attivisti. Non sono richiesti particolari doti o
formazione. Sono però benvenuti specialmente studenti universitari e pensionati. Il gruppo Amnesty di Modena si riunisce di lunedì, alle 21, ogni 15 giorni. La sede si trova presso la Casa per la pace, in
via Ganaceto n° 47, a Modena. Per contatti: [email protected] (indirizzo protetto dal
spam bots, occorre abilitare Javascript per
vederlo). Per conoscere Amnesty International Italia: www.amnesty.it
III Giornata nazionale del
naso rosso. I clown in piazza
Nella mattinata di domenica 1 aprile dalle 9 alle 19, l’associazione VIP – Viviamo
in positivo, onlus modenese che si occupa
di clownterapia negli ospedali di Modena
e provincia, propone in piazza Mazzini, in
occasione della Terza giornata nazionale
del naso rosso, un grande spettacolo con i
clown, un’occasione per fornire anche tanta informazione sulle attività e proposte
dell’associazione.
Niente più agnello a Pasqua
Fiaccolata Lav
Sabato 7 aprile dalle 18 in piazza Sant’Agostino è prevista una fiaccolata della Lega Anti-Vivisezione di Modena contro l’uccisione degli agnelli in occasione
della Pasqua. Lo scopo è proprio quello di
“accendere una luce” nelle coscienze degli uomini, evidenziando invece gli orrori dei macelli e la sofferenza degli animali. E’ gradita conferma: L.A.V.—Sede Territoriale di Modena: Via Mar mediterraneo
135—Tel/Fax. 059/250855 Cell. 320/4795021
E-mail: [email protected]; Sito http://associazioni.monet.modena.it/lavmo/
index.htm
ta e Recuperandia, sempre più importante
è il rapporto con i servizi sociosanitari, le
istituzioni, le parrocchie. “Una rete a maglie più strette - auspica Stefano Facchini,
direttore di Caritas – e rapporti significativi. Questo occorre per sostenere le famiglie e le persone in difficoltà”.
Dislessia
Uno sportello per gli
studenti che crescono
L’associazione Spes – Servizi per l’educazione e la scuola, impegnata da anni nel
sostegno alla dislessia e agli altri disturbi
dell’apprendimento attraverso il progetto
“Up-prendo”, allarga le sue proposte. Accanto ai laboratori formativi nelle scuole,
all’aggiornamento per gli insegnanti e al
doposcuola con innovativi strumenti informatici, rivolto ai bambini delle
scuole primarie e ai
ragazzi delle scuole medie, da gennaio 2007 è disponibile anche lo sportello per gli studenti
di scuola superiore.
La finalità, rendere sempre più autonomi coloro che manifestano
difficoltà nell’apprendimento, fornendo loro gli
strumenti giusti per superarle, così da restituire la sicurezza necessaria ad affrontare lo studio e la crescita negli anni dell’adolescenza. Informazioni presso: Associazione Spes – Oratorio cittadino “Eden”,
via S. Chiara 14, Carpi. Tel 059 686889 o 333
3828449.
Tesori nella discarica
È il titolo della mostra visitabile fino al 31
marzo presso la Torre dell’Uccelliera (p.zza
Martiri). Promossa dal Castello dei ragazzi in collaborazione con il Museo Africano di Verona, contiene fotografie ed oggetti provenienti dal sud del mondo. Aperta ogni venerdì, sabato e domenica dalle
10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19, disponibile per visite guidate alle scuole (tel 059
649688).
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NOTIZ IE DAI DISTRETTI
Frignano
Mirandola
Sassuolo
Vignola
1, 2, 3, noi x te
Festa della Solidarietà
Culture, fedi, religioni
Primi passi per un dialogo
Animali intorno a noi
Li conosciamo davvero?
Educare alla pace
Memoria di Danilo Dolci
Domenica 15 aprile si svolgerà a Sestola
la prima edizione di questa Festa della Solidarietà che vede insieme le associazioni di volontariato, di promozione sociale e
sportive, le strutture sociosaniarie e scolastiche, i comuni di Sestola, Fanano e Montecreto e il Csv. Obiettivo, raccogliere fon-
Due incontri dedicati all’intercultura e al
dialogo tra religioni, “Prospettive di convivenza” come recita il titolo, organizzati a Mirandola dal Comitato permanente per la pace. Dopo la prima conferenza
che ha visto il prof. Adel Jabbar dell’Università Cà Foscari di Venezia dialogare
col Teologo esperto di ecumenismo Brunetto Salvarani, il prossimo appuntamento è per giovedì 12 aprile alle 21 presso la
Sala Granda del Palazzo Municipale. Qui
si confronteranno, in un incontro dal titolo
“Musulmani tra noi: apocalittici o integrati?” Osama Al Saghir, fondatore e già presidente dei Giovani musulmani d’Italia e
Prosegue con l’appuntamento del 12 aprile, alle 21 presso il Centro Educazione Ambientale “Cà Tassi” Nirano di Fiorano, via
Rio Salse II tronco n.7, il ciclo di incontri
su “Animali intorno a noi”. Tema della serata saranno “I piccoli animali domestici”.
Conigli, furetti, criceti e altri piccoli animali di casa: li conosciamo davvero? A rispondere a tutte le curiosità sui compagni
a quattro zampe sarà Primaldo Mangione,
medico veterinario. La partecipazione alla
serata è gratuita.
Martedì 3 aprile alle 20.30 presso lo “Spazio Eventi Famiglia”, Viale Rimembranze,
19 a Spilamberto, è previsto l’incontro dal
titolo “Ciascuno cresce solo se sognato”,
dedicato a Danilo Dolci, educatore, pacifista, poeta. Sarà proiettato il video “Danilo
I volontari dell’ANT – Associazione nazionale tumori saranno presenti nei prossimi
fine settimana in città e provincia per offrire le “Uova della solidarietà”. A Sassuolo
si potranno acquistare in piazza Garibaldi, nelle giornate di sabato 31 marzo e domenica 1 aprile. Info: www.antitalia.org
di da destinare ai progetti per l’infanzia
come lo screening sulla dislessia e le adozioni internazionali.
La festa comincerà con la S. Messa alle
ore 11, dopo la cerimonia di inaugurazione si apriranno gli stand espositivi e gastronomici. Dalle 14 alle 16, presentazione
dei gruppi e associazioni partecipanti alla festa e dimostrazioni pratiche di alcune
azioni di volontariato. A seguire, tanta musica, sport e animazione fino a sera.
Camminando per mano
Iniziative culturali
L’Auditorium “Giovanni Paolo II” ha cercato con diverse iniziative di proporsi come punto di incontro e di ritrovo per “fare
cultura”. Un grande salotto, aperto a tutta
la collettività pavullese e non solo, capace di accogliere gli appassionati di musica, letteratura, arte in genere, ma soprattutto un anello di collegamento fra il Centro Servizi per la Terza Età “Francesco e
Chiara” e la realtà esterna. La sala, da tutti gli artisti definita particolarmente adeguata per l’acustica perfetta, per la bellezza della struttura architettonica, per la
scelta dei materiali e degli impianti, vuole essere, nelle intenzioni dell’Associazione “Camminando per mano”, un contenitore di manifestazioni culturali di vario genere, con l’obiettivo di rappresentare, nel
tempo, un appuntamento nel calendario
delle iniziative culturali di Pavullo. Tra le
finalità dell’Associazione è sempre in primo piano quella della priorità da darsi ad
iniziative per gli ospiti della struttura, che
in questo ambiente possono godere di momenti di svago.
Uova di Pasqua ANT
In piazza Garibaldi
L’energia che consumiamo
membro della Consulta giovanile costituita dai Ministeri degli Interni e delle Politiche giovanili, e il prof. Paolo Luigi Branca,
docente di lingua e letteratura araba presso l’Università cattolica del Sacro Cuore di
Milano. Un’altra opportunità da cogliere:
il giorno precedente, 11 aprile, dalle 17 alle 18 il Centro culturale islamico di Mirandola, situato in via S. Martino Carano 113,
apre le sue porte ai visitatori.
Allattare è facile
come crescere
Un ricco programma di incontri è organizzato dall’associazione Arca delle Mamme per il mese di aprile. Si comincia venerdì 30 marzo alle 20,30 con un momento
per neo-genitori dal titolo “E’ tutto suo padre...”, dialoghi e riflessioni sul significato
della paternità, partecipa Michele Vanzini,
psicologo-psicoterapeuta. Venerdì 20 alle 20.30, un altro incontro per neo-genitori
su ”L’alimentazione della mamma durante
l’allattamento”, confronto tra saperi diversi e Scienza della Nutrizione, se ne parla
con Beatrice Savioli, biologa-nutrizionista.
Tanti anche gli appuntamenti dell’INCONTRA MAMME: due volte al mese le mamme
dell’Associazione incontrano tutte le mamme che desiderano parlare delle loro storie
di allattamento e confrontarsi sulla esperienza di essere madri. Si comincia lunedì
2 aprile (ore 17,30-19,00), poi giovedì 26 (ore
10-11,30). Altri appuntamenti previsti per
maggio. Per dubbi o consulenze è possibile chiamare Alessia - 338/3254250 (dopo
le 14), Carla - 347/1336780 (dopo le 14), Elena - 347/7487622, Lara - 338/5000414. L’Arca
delle Mamme fa parte della Rete delle Associazioni per l’allattamento al seno della
Provincia di Modena. Su www.reteallattamentomodena.it è disponibile il calendario completo ed aggiornato di tutti gli incontri del territorio provinciale.
Proseguono nei comuni di Maranello e
Fiorano gli incontri, le iniziative e le visite
guidate sul tema del risparmio energetico
e dell’ecosostenibilità.
Il programma in sintesi: il 3 aprile alle
20.30 presso Sala Blu di Via Santa Caterina a Fiorano, si parlerà di “Le strategie
per il risparmio energetico promosse dall’Amministrazione Comunale” e de “L’impronta ecologica dei trasporti: l’esperienza dell’istituto Ferrari di Maranello”. Olver
Zaccanti, inoltre, affronterà il tema “Energia da biomassa e risparmio energetico:
nuove fonti di energia, esempi concreti”.
Per il 10 Aprile presso l’Auditorium Enzo
Ferrari di Maranello, è prevista la proiezione del film
“Una scomoda
verità” di Davis
Guggen heim.
Ingresso gratuito, 20.30.
Il 15 aprile alle
ore 10.00 presso la Riserva
Naturale delle Salse di Nirano, si parlerà
invece di “Disturbi e patologie derivanti
dagli eccessi alimentari: quando il consumo diventa spreco anche sulle nostre tavole” e di “Impianto fotovoltaico a Cà Tassi: primo centro visite regionale energeticamente sostenibile”. Il 17 aprile alle 20.30
all’Auditorium Ferrari Maranello, si discuterà sul “Progetto Energia della Banca Popolare Etica: strumenti finanziari a servizio di Energie Rinnovabili e Risparmio
Energetico”. Per sabato 21 aprile, infine, è
in programma la visita a “Solarexpo” Mostra e convegno internazionale su energie
rinnovabili e generazione distribuita, Verona. Iscrizioni entro il 16/04. INFO: Ufficio Ambiente Comune di Fiorano - tel. 0536
833276 email: mconventi@fiorano.it; Ufficio
Ambiente Comune di Maranello tel. 0536
240070; email: [email protected].
Dolci, Memoria e Utopia” , di Alberto Castiglione. A seguire, lettura di poesie, immagini e musica, testimonianze.
Zocca
caccia alla solidarietà
Il 6 maggio a Zocca si svolgerà l’iniziativa
“a caccia di solidarietà”, nell’ambito del
progetto sociale del Centro servizi per il
Volontariato, “Giovani, squola e... solidarietà”.
Il progetto nasce dalla volontà di affrontare il problema del disagio
sociale che si è
riscontrato sul
comune di Zocca e che colpisce sempre più
la fascia giovane della popolazione. Per
questo si è formato un gruppo
di lavoro, costituito da rappresentanti del
Comune di Zocca, della Comunità Montana, dell’ASP (ex Coiss), delle associazioni
e del CSV che ha valutato che un possibile
strumento per affrontare questa tematica
fosse quello di promuovere in modo ampio
la cultura della solidarietà. La scuola e lo
spazio giovani si sono dimostrati luoghi
importanti nei quali iniziare a fare promozione del benessere e si è pensato che fosse possibile, coinvolgendo le associazioni
di volontariato del territorio, creare un percorso condiviso di avvicinamento dei giovani alla solidarietà e al mondo del volontariato (anno scolastico 2006-2007) per arrivare a dare vita a forme di cittadinanza
attiva.
Per quest’anno si è deciso di realizzare
una caccia la tesoro in cui le organizzazioni di volontariato e promozione sociale si
metteranno in relazione con i ragazzi dello
spazio giovani attraverso modalità di gioco interattive volte a far conoscere ai ragazzi il mondo dell’associazionismo del
loro territorio e per diffondere una cultura della solidarietà. Maggiori informazioni sul prossimo numero.
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VolontariaMO 2
marzo 2007
STOR I E DI VOLON TA R I ATO
Tra fantasia
e realtà: una
città solidale
L’iniziativa promossa dal Centro Servizi per
il Volontariato di Modena in collaborazione
con Comune e Provincia, con il supporto della
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
e di NordiConad e la supervisione
dell’Università di Bologna
Benedetta Bellocchio
“Vi abbiamo convocato perché ci hanno
detto che voi siete i migliori. Siamo del
CSV - Centro Serviamo Volentieri e abbiamo ricevuto una richiesta disperata di aiuto dalla capitale Solidalcity, del pianeta Solidalworld: dobbiamo intervenire in
fretta perché sia ancora possibile la vita
sul pianeta…”.
Così inizia la storia che apre ai bambini modenesi della scuola primaria le porte
della Città della solidarietà, un’ambientazione fantastica e allo stesso tempo estremamente concreta che, in un susseguirsi
di stanze e di temi, li porta a scoprire diritti e doveri, identità e differenze tra loro e gli altri. Per essere solidali bisogna
allontanarsi dai pregiudizi, abbandonare
percorsi noti e mettersi in gioco, guardare
alle opportunità che la realtà offre e sceglierle, diventando protagonisti attivi dentro il proprio ambiente. Tutto questo è svelato pian piano, in un laboratorio interattivo in cui le classi, insieme a un “anim-attore” che le aiuta, decidono e costruiscono
la loro personalissima storia di solidarietà. “I bambini delle elementari – commenta la direttrice del CSV di Modena, Chiara
Rubbiani – hanno uno sguardo oggettivo e
una curiosità che li stimola ad immergersi nel mondo circostante. A quest’età, vivere un’esperienza formativa di solidarietà è sicuramente un buon modo per prevenire episodi di bullismo e per dare la possibilità di scegliere esempi positivi”.
L’idea di uscire dagli schemi quotidiani
crea un contesto stimolante e allo stesso
tempo familiare: la città – con la scuola,
i giardini, la casa – è uno spazio tutto da
conoscere e vivere; da quella fantastica a
quella reale, il passo è breve se uno stile
solidale è percepito come possibile.
“Credo che l’impatto di un laboratorio
– prosegue Rubbiani – sia immediato sui
bambini; ma sta alle scuole inserirlo come
approfondimento per le iniziative benefiche in cui spesso si impegnano. Questa
non è un’alternativa né una proposta che
si somma ai tanti progetti, piuttosto vuole
porsi come filo conduttore tra essi, per rendere visibile il pensiero che sta dietro alle
azioni concrete di solidarietà”.
“A Modena si sta facendo molto per sensibilizzare ed educare alla solidarietà e
al volontariato”, conferma Andrea Tè, uno
degli attori. È lui che nell’ultima stanza
aiuta i bambini a riportare nella loro quotidianità l’esperienza di aiuto reciproco
che hanno vissuto. “Molto lavoro – precisa
– lo fanno in classe gli insegnanti che sono i primi interessati a questo tipo di percorso”. Ai volontari infine spetta il compito di tirare le fila del gioco, rendendo com-
prensibile il concetto di solidarietà. Alla
domanda su chi sia un “volontario”, i bimbi rispondono che si tratta di “una persona che aiuta un’altra senza ricevere niente in cambio”. “Non c’è bisogno di essere
grandi per fare solidarietà” racconta a fine
storia Carla Rossi, volontaria all’ANFASS
di Modena. Conclude e chiarisce l’attore:
“Oggi siete stati una squadra, avete fatto
solidarietà perché vi siete aiutati”.
“Siete forti, mi ricorderò sempre di voi!”,
affermano alcuni bambini al termine del
percorso. “Questa avventura mi ha insegnato molto”, dice Alessia; le fa eco Chiara: “Mi è piaciuto e ho capito il significato”. Ma insomma, che cosa avete provato?
“Gioia, fiducia nell’altro, paura”. “Io lo rifarei… il concetto di solidarietà sulla pelle… un’avventura bellissima!”
.
La città della
solidarietà: un
racconto animato
Intervista ad Aldo Arbore, editor narrativo
Cristina Bianchi
Aldo Arbore, già collaboratore del Centro
Servizi Volontariato di Modena per diverse attività presso le scuole e un Master in
Tecniche della Narrazione alla Scuola Holden di Torino, fondata da Alessandro Baricco, ha partecipato al progetto della Città della Solidarietà, assieme ad Elisabetta Cambi e Carlo Stagnoli, come curatore dell’editing per l’ambientazione fantastica. “Sono stato coinvolto – spiega – per
dare un contributo alla definizione della
storia che avrebbe fatto da canovaccio per
l’attività didattica esperienziale che era
già stata progettata dal CSV”.
Qual è stata la tua modalità di lavoro?
Ho cercato di tradurre in racconto gli
obiettivi di contenuto e di messaggio che
erano presenti nel progetto, pensato principalmente intorno al tema dei diritti dell’infanzia. L’indicazione ivi contenuta era
quella di fare ricorso all’ambientazione
della città: come luogo di vita ed esperienza, ma anche come metafora utile alla riflessione sui valori della comunità.
Partendo dall’esperienza maturata negli
anni di servizio educativo negli Scout dell’AGESCI con i più piccoli, e alla luce della
formazione e pratica professionale di maestro elementare, ho sentito la necessità di
introdurre elementi di viaggio fantastico,
sostenuti dal collante di un arco narrativo
classico: antefatto, sfide e risoluzione.
Aldo Arbore
É ancora possibile sorprendere i bambini
di oggi con una storia?
“Chiedilo ai ragazzi”, diceva il fondatore degli Scout. Penso che questo sia l’unico modo: osservare, ascoltare, domandare e mettersi nei panni del destinatario del
messaggio. Si tratta di un modo di fare che
è imparentato con l’empatia e l’attenzione
per il prossimo, cose che i bambini capiscono al volo.
Nel caso della Città della Soldarietà, lo
strumento comunicativo è quello dell’ambientazione fantastica, potenziata da nozioni narratologiche e consapevolezze didattiche e condita con il piacere dell’immaginazione libera e della gratuità responsabile.
Oggi è necessario studiare e possedere
degli strumenti ad hoc per comunicare con
i bambini?
Mentre frequentavo il Master alla Scuola Holden ho partecipato come conduttore
a laboratori di promozione della lettura e
della scrittura nelle scuole. Anche il CSV
di Modena, come il Comune di Torino, dimostra che non è necessario studiare strumenti speciali per comunicare con i bambini: un ingrediente di successo è invece
quello di avvalersi della collaborazione
persone appassionate e preparate.
Come si fa a rendere i bambini consapevoli che il gioco-esperienza che hanno vissuto nella Città della Solidarietà è legata a
un messaggio preciso?
La difficoltà non sta nel rendere consapevoli, sta nella sincerità, nella verità che
rende la comunicazione libera da fraintendimenti. E questa difficoltà si gestisce evitando con cura di cadere nella tentazione,
semplificatoria, di disgiungere il racconto
(lo strumento, il medium) dagli obiettivi di
contenuto (il messaggio).
Questa cautela è ancora più importante quando ci si rivolge ai bambini, che sono il pubblico più attento ed esigente, e soprattutto il meno ingenuo: sono loro i primi
a scoprire le incongruenze e le ‘disonestà’
comunicative degli adulti.
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marzo 2007
EVENTI
Il volontariato
scende in piazza
Ethicae: a maggio, un grande evento per
rendere visibile l’impegno di solidarietà
Carlo Stagnoli
Tutti in piazza, anzi, nelle piazze, di Modena con le associazioni di volontariato della città. Sono decine di migliaia le persone che sul territorio svolgono attività di
servizio gratuite nei settori più diversi dall’ambiente alla disabilità, dalla cooperazione internazionale alla salute, dal
disagio a ai minori. Moltissimi sanno che
esiste “il volontariato”, ma le varie e specifiche possibilità di farlo sfuggono alla
maggior parte della popolazione. Se fino
a ieri le modalità tradizionali (passaparola, banchetti all’interno di iniziative pubbliche, piccole manifestazioni) potevano
bastare, oggi è richiesto al volontariato
un salto di qualità nelle modalità di presentazione alla città; occorre cercare strumenti che tengano presente l’importanza
di raggiungere nuovi settori della popolazione con mezzi adeguati allo scopo.
Colmare la distanza tra la volontà e la
possibilità di partecipare; sviluppare valori di equità, solidarietà e giustizia in
campo culturale, economico, politico e sociale; produrre un’informazione che, oltre a proporre contenuti diversi da quelli
dominanti, sia “alternativa” anche per le
modalità di approfondimento e per il coinvolgimento della cittadinanza; ampliare
il raggio di azione e l’efficacia (economica, politica e sociale) delle diverse forme
FILM
Blood diamond
di Edward Zwick, U.S.A., 2006
e modelli di impegno civile, in particolare rispetto alla capacità di collegamento
e di ottimizzazione di conoscenze, competenze e risorse. Tutto questo è possibile in
un modo originale, offrendo occasioni di
divertimento, di coinvolgimento, di riflessione e, magari, anche di stupore adatte
ad un pubblico ampio e variegato.
È quello che, da più di un anno, un gruppo di associazioni sta preparando. È Ethicae, un evento che vorrebbe offrire a tutti i
cittadini l’opportunità di vivere ancora più
intensamente i legami di solidarietà e di
aiuto reciproco che da sempre caratterizzano la storia di questo territorio.
Da venerdì 25 a domenica 27 maggio
prossimo molte piazze della città di Modena ospiteranno mostre, laboratori, spettacoli, installazioni video, incontri con ospiti
particolari, serate a tema, punti informativi e altre iniziative rivolte alle famiglie e
ai singoli, agli adulti e ai giovani, ai bambini e agli anziani.
Tra gli appuntamenti, all’interno del vasto programma che è ancora in via di definizione, Lo stato del Mondo, mostra fotografica appena edita da Reuters che racconta il nuovo millennio con immagini
dal mondo scattate dai più autorevoli fotogiornalisti dell’agenzia; poi la quinta
edizione de Il villaggio della prevenzione,
FORMAZIONE
Gestire l’associazione
Un corso formativo
Dal CSV
Sierra Leone: alla fine degli anni ’90, durante la guerra civile, la vita di Solomon viene sconvolta
dai ribelli. Lui viene
rapito e costretto a
raccogliere diamanti, moglie e figli piccoli diventano profughi, il maggiore
un bambino-soldato. Mentre l’aver trovato un’enorme pietra preziosa è per lui occasione di salvare se stesso e i suoi cari,
si intrecciano con la sua storia quella di
un contrabbandiere con pochi scrupoli e
di una giornalista a caccia di scoop. Il tutto per farci scoprire che l’industria dei diamanti ha un notevole interesse economico
a far giungere le pietre da paesi in guerra. La conferenza internazionale del 2003
a Kimberley (Sud Africa) ha però creato un
sistema di certificazione per eliminare dai
mercati ufficiali i diamanti provenienti da
zone di conflitto, chiude il film di Zwick,
che ha il pregio di riuscire a descrivere un
contesto molto complesso e le situazioni
violente da cui provengono i gioielli che
vediamo nei negozi.
www.blooddiamondaction.org
Per sostenere le organizzazioni di volontariato nella gestione amministrativa e fiscale e offrire strumenti per qualificare la
loro attività, il Centro servizi per il volontariato propone una serie di approfondimenti sulle tematiche del lavoro, della responsabilità dei volontari, l’organizzazione di eventi e la tutela dei dati personali.
A Castelfranco Emilia il 16 aprile ore 21
presso la saletta della Biblioteca - Via Circondaria Sud, 20, “Le associazioni di volontariato e la responsabilità”; a Modena
giovedì 19 aprile ore 20.30 presso il Centro
di Servizio per il Volontariato di Modena Via Cittadella, 30, “Le associazioni di volontariato e i rapporti di lavoro”; a Carpi il
10 maggio ore 21 presso la sala polivalente del Centro Borgofortino - Viale Carducci, 32 “L’organizzazione di un ‘evento dalla A alla zeta”. Per info e iscrizioni: Csv di
Modena, Tel. 059/212003 - Fax 059/246833, email: maria.grazia.taliani@volontariamo.
it.
per sensibilizzare le donne sull’importanza della diagnosi precoce nella lotta attiva ai tumori al seno, organizzato per sabato 26 e domenica 27 in piazza Grande dall’Associazione Ilcestodiciliege onlus. Ancora, la Mostra sulle carceri nazionali (realizzata dall’ufficio cultura della provincia
di Modena) presso la chiesa di S. Paolo; le
Letture di testi di Stefano Benni, venerdì 25
presso La tenda, a cura della Uildm.
Molte associazioni presenteranno inoltre le proprie attività e daranno notizia anche di quei progetti che, per mancanza di
risorse umane, devono restare ancora nel
cassetto. Insomma una grande festa aperta a tutti, in cui il volontariato sarà il padrone di casa. Chiediamo fin d’ora a tute
le associazioni di darne massima diffusione.
BANDI
Cara Pace, ti scrivo…
Un concorso per promuovere una cultura di pace e raccogliere fondi per il Centro Chirurugico Emergency “Tiziano Terzani” di Lashkar-Ghar, nel sud dell’Afghanistan. 4 le sezioni sul tema della pace (racconti, poesie/filastrocche, foto, disegni/fumetti).
Spedire in 2 copie entro il 1° maggio 2007, insieme alla ricevuta di iscrizione di 10 euro
(pro-Emergency) a: Concorso “Cara Pace, ti Scrivo” c/o Domenico Monti, viale Vespucci
37/A, 47042 - Cesenatico (FC). Premiazione a giugno. Info: tel 347 9853201.
Bando Sanità pubblica
Destinato ad assicurare un alto livello di protezione della salute umana, ridurre le disuguaglianze in campo sanitario e incoraggiare la cooperazione fra gli Stati, è rivolto a
enti e organismi attivi a livello nazionale nel settore sanitario. I progetti, di durata massima 3 anni, devono essere innovativi e apportare un valore aggiunto a livello europeo
nel settore della sanità pubblica.
Scadenza 21/05/2007. Info: [email protected]
“Voci per la libertà”
Concorso musicale dal vivo sulla Dichiarazione universale dei
diritti umani. Riservato a cantanti e gruppi emergenti con pezzi
propri, non vi sono vincoli per il genere musicale. I finalisti parteciperanno al cd distribuito in Italia, al tour e a una fanzine. Quest’anno, in occasione del decennale del festival (Villadose, 17-23
luglio 2007), prevista anche la 3^ rassegna di “Arte per la libertà”:
i diritti umani attraverso il disegno (fumetto o illustrazione), la fotografia, il cortometraggio o un logo.
Scadenza iscrizioni: 30 aprile 2007. Info: www.vociperlaliberta.it
L’Europa per i cittadini
Un bando per preservare i principali siti e memoriali connessi con le deportazioni, commemorare le vittime del nazismo e dello stalinismo, contribuire a riflettere sull’integrazione europea. Rivolto ad onlus con sede in Europa, il termine per la presentazione dei
progetti, che avranno inizio tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2007, è il 30 aprile 2007.
Info: http://eacea.ec.europa.eu/citizenship/action4/funding_en.htm
Lo sport per i disabili
Bando della provincia, senza scadenza, per le iniziative di promozione dell’attività motorio sportiva per i disabili.
Rivolto a scuole, enti pubblici, Associazioni di promozione sociale.
La domanda è da inoltre al Servizio Promozione Turistica e Sport, della Provincia.
Info: www. provincia.modena.it
Un taglio agli stereotipi
È il nome del concorso fotografico 2007 sul tema “Breaking Stereotypes” a cui, da marzo
e fino al 30 giugno, gli studenti di fotografia di tutta Europa potranno partecipare, proponendo un’immagine raffigurante le diversità. L’ammontare complessivo dei premi è di
9.000 euro, da dividere tra i vincitori e le loro università o scuole. La fotografia giudicata
migliore verrà stampata su opuscoli e poster che diffonderanno in tutta Europa il messaggio “Sì alle diversità. No alle discriminazioni”. Info: www.stop-discrimination.info.
I bambini contro la povertà
Nel quadro delle attività per celebrare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione
della Povertà e la fine del Primo Decennio dedicato a tale scopo, il dipartimento delle Politiche Sociali e lo Sviluppo delle Nazioni Unite invita i bambini tra i 5 e i 15 anni
di tutto il mondo a partecipare al concorso artistico sul tema “Possiamo porre fine alla
povertà”. I sei disegni migliori verranno presentati durante la commemorazione della
Giornata, il 17 ottobre 2007, e saranno stampati sui francobolli delle Nazioni Unite.
La scadenza per la presentazione degli elaborati è il 30 giugno 2007.
Info: www.un.org/esa/socdev/poverty/art.htm
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VolontariaMO 2
marzo 2007
EDITORIALE
L’ E S P E R T O R I S P O N D E
Volontariato assicurato
Partecipazione
cercasi
La legge 266 del 1991 obbliga le organizzazioni di volontariato
a stipulare una polizza di assicurazione contro i rischi derivanti
dalle attività svolte dalle organizzazioni stesse.
Un processo necessario, in cui qualche accorgimento può essere d’aiuto.
Segue da pagina 1
A cura di Patrizia Baldini
L’assicurazione dei volontari
è obbligatoria?
La legge 266 del 1991 obbliga le organizzazioni di volontariato a stipulare una polizza di assicurazione contro i rischi di responsabilità civile, di infortuni e malattie
professionali derivanti dalle attività svolte dalle organizzazioni stesse.
Quali procedure occorre seguire?
Il decreto del Ministero dell’Industria del
14/2/1992, che ha specificato l’obbligo e i
meccanismi semplificati dell’assicurazione collettiva, prevede l’obbligo di assicurare i volontari attivi; l’obbligo di comunicare all’assicurazione i nominativi e le variazioni (ingressi e cessazioni); l’obbligo di
tenere un registro dei volontari numerato e
vidimato (da notaio o dal segretario comunale) in esenzione dalle imposte di bollo e
di concessione governativa.
In caso di convenzione con l’ente pubblico
occorre prevedere il rispetto degli obblighi
assicurativi con onere a carico della P.A.
Ci sono esempi di polizze elaborate specificamente per il volontariato, che prevedano semplificazioni e costi ridotti?
È prevista la possibilità di stipulare polizze “in forma collettiva o in forma numerica”, ovvero polizze che prestino un’unica copertura assicurativa per una pluralità di persone:In altre parole, alle organizzazioni di volontariato è consentito con
un solo contratto garantire tutti i soggetti
iscritti nel “registro dei Volontari”.
o da un altro pubblico ufficiale abilitato a
tali adempimenti; inoltre, il soggetto che
ha provveduto a porre la vidimazione deve dichiarare nell’ultima pagina il numero dei fogli da cui è composto il registro.
In seguito, esso funzionerà come “diario
delle entrate e delle uscite”: ogni qual volta si verifichi una variazione del numero
degli aderenti assicurati, in più o in meno,
il responsabile dovrà annotare i nominativi dei nuovi entrati o di quelli che hanno cessato l’attività, apponendo di seguito
una barra, la data e la firma.
Le organizzazioni di volontariato devono comunicare all’assicuratore con il quale sono stipulate le polizze i nominativi dei
soggetti iscritti originariamente e le successive variazioni, in modo che le assicurazioni garantiscano tutti i soggetti che risultano annotati nel registro.
Al di là del campo assicurativo, quali
scritture è consigliabile tenere al fine di
garantire la trasparenza e la democraticità dell’associazione?
È consigliabile che le associazioni di volontariato si dotino di: un libro soci (elenco dei soci dell’associazione); un libro dei
verbali assemblee che conterrà i verbali
delle assemblee dei soci firmati dal presidente e dal segretario; un libro dei verbali delle riunioni del consiglio direttivo firmati dal presidente e dal segretario; un libro dei verbali del collegio dei revisori dei
conti se previsti dallo statuto.
Queste scritture non necessitano di essere bollate o vidimate.
A livello contabile invece è opportuno
che le associazioni di volontariato registrino entrate ed uscite su un libro di prima nota cassa, che servirà come base per
le stesura del rendiconto annuale e che dovrà evidenziare le entrate e uscite legate
alle attività istituzionali delle associazioni e quelle legate ad attività connesse (ad
esempio vendite per auto finanziamento,
etc). Anche questo registro non è soggetto a vidimazioni.
Ma chi va assicurato e chi no?
Per individuare esattamente i soggetti da
assicurare, i decreti attuativi obbligano le
organizzazioni di volontariato ad istituire e tenere il cosiddetto “Registro dei volontari”, sul quale va riportato l’elenco dei
nominativi degli “aderenti che prestano
attività di volontariato” (specificandone le
complete generalità, il luogo e la data di
nascita e la residenza).
Come va utilizzato il
Registro dei volontari?
Tale registro, prima di essere posto in uso,
deve essere numerato progressivamente
in ogni pagina e vidimato in ogni foglio
da un notaio, da un segretario comunale
Centro di Servizio per il Volontariato di Modena
Le sedi in provincia
Carpi
Castelfranco
Mirandola
Modena
Pavullo
Sassuolo
Vignola
Via Don Luigi Sturzo, 21
Tel. e fax 059 652940
E-mail: [email protected]
Mirandola
Carpi
Via Nenni, 9 - C/o Parco Ca’ Ranuzza
Tel. e fax 059 928993
E-mail: [email protected]
Via Castelfidardo, 40
Tel. e fax 0535 611662
E-mail: [email protected]
Modena
Castelfranco
VolontariaMO
Periodico di informazione del
volontariato modenese
a cura del Centro di servizio per il volontariato
viale della Cittadella, 30
41100 Modena
Tel. 059.212003 - fax 059/246833
E-mail: [email protected]
Sito: www.volontariamo.it
Proprietà: Associazione Servizi
per il Volontariato Modena
Direttore Responsabile: Luigi Zironi
Sassuolo
Via XXVIII Settembre, 94
Tel. e fax 0536 802293
E-mail: [email protected]
Via Gramsci, 2 C/o Pav
Tel. e fax 059 764548
E-mail: [email protected]
Se aumenta la consistenza della base associativa, aumenta il numero delle persone e delle teste che pensano e che aiutano a definire, insieme, le linee di indirizzo
e gli interventi da mettere in atto. In poche
parole, si contribuisce a rendere più efficace lo strumento del Csv.
Pensiamo che l’allargamento della partecipazione all’assemblea dei soci possa
essere il modo più diretto ed efficace per
fare del Csv uno strumento attento a tutte le esigenze del territorio, a tutte le associazioni presenti in provincia di Modena e non solo in città. Non sempre, infatti, alle realtà di periferia è consentito partecipare alle attività e agli appuntamenti
del Csv; per questo stiamo operando per
individuare progetti e metodi per permettere un’articolazione e una presenza maggiore sul territorio, soprattutto nei territori
più distanti dalla sede di Modena.
Il Csv è un corpo che con gli anni è cresciuto; sono aumentate anche le risorse
da investire per i progetti e le attività delle associazioni. Se a gestire questo patrimonio di idee e di risorse c’è un numero
consistente di volontari che rappresentano
le tante associazioni modenesi, crediamo
che il centro stesso possa evolvere e migliorare il suo intervento. Siamo da sempre convinti che la partecipazione nel volontariato vada declinata anche nei suoi
significati di corresponsabilità per il bene
comune e di impegno a favore di tutti, soprattutto nella promozione costante della
cultura della solidarietà presso tutti i cittadini.
Su questo tema vorremmo sentire la vostra opinione. Ecco perché, a partire dai
prossimi mesi cercheremo di stimolare il
dibattito sul tema della partecipazione. Il
nostro giornale non mancherà di rilanciare i risultati e i temi emersi, affinché questo patrimonio di idee e risorse che, insieme, costituiamo possa veramente portare
frutto sul nostro territorio.
Iscritto Registro Tribunale di Modena
(in attesa della comunicazione ufficiale)
Via Citadella, 30
Tel. 059 212003 - Fax 059 246833
E-mail: [email protected]
Via Giardini, 15
Tel. 0536 304128 - Fax 0536 308217
E-mail: [email protected]
Maurizio Davolio, presidente ASVM
Vignola
Hanno collaborato in questo numero:
Patrizia Baldini, Benedetta Bellocchio,
Cristina Bianchi, Valter Casolari,
Marzia Dall’Olio, Valeria Lodi,
Chiara Mascia, Elisa Passini,
Silvia Prampolini, Marilisa Ruini,
Carlo Stagnoli e Paolo Tomassone
Progetto editoriale: Centro culturale
Francesco Luigi Ferrari
Pavullo
Progetto grafico e impaginazione: ADA
Stampa: Tipografia Stranieri
www.volontariamo.it
Fotografie: Luigi Ottani
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Volontariamo n.2