Periodico mensile della
Coop Lombardia
Comitato di Redazione
Antonio Benolini, Sergio Ferrano,
Sergio Ghiringhelli, Lidia Lommi,
Oddino Magnani, Daniele Moltrasio,
Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo
Scalpelli, Elio Susani, Giorgio Voua
Direttore responsabile: Adolfo Scalpelli
Associato alla
Unione Stampa. Periodica Italiana
Impaginazione:
Franco Malaguti
Maria Rosa Torri
Disegni:
Giulio Peranzoni
Stampa: Coop 11 Guado"
Corbetta (MI) - Tel. 02-9794461/2
Editrice Coop Lombardia
Viale Famagosta, 75
20142 Milano - Tel. 844721
Autorizzazione del
Trib. di Milano n. 144
del 14 aprile 1982
Comitato
Regionale
Lombardo
Spedizione in abbonamento
postale gruppo 111/70.
La carta di Quale Consumo è di
bassa qualità per la stampa ma di
alta ((L'Aia ecologica. E tutta riciclata.
qu i le
Con approvazione unanime, si sono conclusi il 24 maggio i
lavori dell'assemblea dí bilancio. Oltre 150 soci delegati in
rappresentanza di 30 sezioni hanno affollato i locali del salone
della Camera di Commercio di Brescia dando vita ad una
riunione molto puntuale e partecipata.
Dopo l'illustrazione da parte del presidente Antonio Bertolini
degli ottimi risultati conseguiti nel 1986 si sono succeduti al
microfono numerosi soci, Magani (Corsico), Paredi (Como),
Bonfico (Vigevano), Merati (M uggiò), Borgogni (Laveno),
Vecchini (Milano-Ornato), Vallara (Cremona), Calza (Bareggio). In tutti gli interventi, e questo è il dato più significativo, sono stati colti e sottolineati i nodi fondamentali oggi sul
tappeto per la Coop Lombardia e cioè: impresa, associazionismo, partecipazione.
La crescita del dibattito interno è stata riconosciuta ed ap-
prezzata nell'intervento di replica del Vice Presidente Ferrario
e dal Presidente regionale delle cooperative di consumatori
Enrico Migliavacca.
Ha concluso i lavori Ivano Barberini presidente dell'Associazione nazionale, il quale ha delineato un profilo nitido e
puntuale degli ambiti entro i quali il movimento della cooperazione di consumatori si dovrà in futuro muovere; e proprio
la Lombardia, per la complessità e la varietà delle proposte
commerciali che presenta, sarà nell'immediato futuro il banco
di prova delle nuove strategie del nostro movimento. Al
termine dei lavori i soci hanno visitato il nuovo centro commerciale di Via Corsica, dove ha preso il via da qualche mese
il più grande supermercato della rete Coop Lombardia.
L'appuntamento per tutti è per l'anno prossimo, con l'augurio
di poter discutere e approvare un bilancio altrettanto positivo.
Questo mese
Anche neL'Oltrepò un supermercato tutto nuovo
Carta riciclata
di Oreste Lodigiani
I cibi venuti dal freddo
di Manuela Cagiano
Estate, gusto di cocomero
di Laura Suffiotti
Giardinaggio con garanzia
di Fabio Gargantini (IMQ)
La dieta in cella
di Marco Maggi
Arcimboldo, frutta e verdura
di Alberto Capatti
La parola ai bambini a cura di Mario Lodi
Birra a fiumi
di Fiorella Fumagalli
Offerte ai soci
Consumi & costumi
,a tessera in
pag. 3
pag. 4
Buone vzesD77,e
Come di consueto prendiamo
(provvisoriamente) congedo
per le vacanze di luglio e agosto.
Quindi arrivederci a settembre.
oghera
ìì,ilk, nuovativi
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O
pag. 5
pag. 6
pag. 7
pag. 8
pag. 9
pag. 10
pag. I I
pag. 12
''-•szt-•
Un nuovo insediamento
commerciale della nostra
cooperativa rende questo
1987 ancora più significativo
e memorabile.
Dopo Brescia il 27 maggio si
è inaugurato a Voghera un
moderno supermercato che
porta la presenza di Coop
Lombardia anche nell'01trepò Pavese. Significativo il
lavoro compiuto prima della
apertura da parte del Settore
soci che ha associato oltre
3000 consumatori vogheresi
e ha coagulato intorno alla
cooperativa la simpatia e la
collaborazione di numerose
realtà locali fra le quali ricordiamo la Società Operaia
di Mutuo Soccorso ed il
Centro Sociale. Un programma sociale ricco che si è
articolato in serate culturali,
musicali e di dibattito ha accompagnato questa importante apertura.
La strada dello sviluppo
prosegue e Coop Lombardia
può oggi appuntare una
nuova bandierina sulla
mappa della Lombardia.
Negozi nuovi, moderni specchi fedeli di un'azienda in espansione al servizio dei suoi
soci e di tutti i consumatori..
• /
i GU3
La
pro 111
COOP LOMBARDIA
TIMBRO DEL NEGOZIO
SOC. COOP. A R.L
DA NON COMPILARE
Con la metà di maggio è ufficialmente decollata l'iniziativa di rinnovo della consegna dei buoni sconto in Cooperativa. Ricordate? Da
molto tempo su queste pagine battiamo il chiodo.
Presto il buono sconto
scomparirà dal giornale (ma
resterà, naturalmente, I'informazione) e l'unico modo
per riscuoterlo sarà. quello di
utilizzare l'apposita tesserina. Un documento prezioso,
di valore, che ogni socio dovrà conservare con la stessa
cura con la quale si tengono i
documenti personali. Ma ne
vale la pena.
DATA
MODULO PER L'ANAGRAFE DEI SOCI
SI PREGA DI SCRIVERE
IN STAMPATELLO
LE PARTI IN GRIGIO SONO
RISERVATE ALL'UFFICIO
N Ei
COD. FISCALE SOCIO
COGNOME (da nubile per le signore)
NOME
COGNOME ACQUISITO
INDIRIZZO
DATI PERSONALI
G.
M
(2)
Anno
(3)
II
q
VIA q P.ZA q V.LE q C.SO
N. CIVICO
C.A.P.
DATA DI NASCITA
PROV.
NASCITA
SESSO TITOLO
STUDIO
(1)
L
COMUNE
Per due anni sarà solo quello
lo strumento per garantirsi i
vantaggi che la Cooperativa
riconosce esclusivamente ai
propri soci e per tutto questo
periodo la tessera dovrà diventare un'amica fedele.
Quando questo giornale arriverà nelle vostre case, molti
soci l'avranno già ritirata
presso il proprio negozio. A
quelli che non l'avessero ancora fatto ricordiamo che
per ottenerla è necessario rivolgersi all'Ufficio soci di negozio o al capo-negozio.
PROV.
N. TELEFONO
COMUNE DI NASCITA
CONDIZIONE PROFESSIONALE (4)
o
LAVORATORE
LAVORATORE
STUDENTE
n
SETTORE
PROFESSIONE
15}
n 17,
RAMO
o
DISOCCUPATO
4
o
PENSIONATO
STUDENTE
IN CERCA DI PRIMA
OCCUPAZIONE
LJ CASALINGA
PRECEDENTE OCCUPAZIONE
ATTUALE (o precedente} PROFESSIONE DEL
15)
CAPOFAMIGLIA
I
(5)
RAPPORTI DI CORRISPONDENZA
TRA I FAMILIARI CI-IE VIVONO CON LEI VI SONO ALTRI SOCI (SCRITTI ALLA COOP?
NO
2i
Qui si dovrà compilare, se
non è già stato fatto. iI nuovo
modulo di anagrafica sociale
e dopo, finalmente, si potrà
entrare in possesso della tessera numerata e personalizzata e custodita in un simpatico astuccio rosso. Semplice
dunque, Fra pochi mesi i
soci potranno poi cominciare ad utilizzare questo nuovo
SI
q SE SI: D'ORA IN AVANTI PER ESIGENZE ORGANIZZATIVE LE COMUNICAZIONI ED IL GIORNALE VERRANNO INVIATI AD UN
SOLO SOCIO PER FAMIGLIA A QUALE NOMINATIVO SI DOVRÀ FARE RIFERIMENTO?
NUMERO SOCIO
COGNOME
NOME
SITUAZIONE FAMILIARE (DA COMPILARSI SOLO DAL SOCIO CHE RICEVERA IL GIORNALE)
NUCLEO
FAMILIARE
COMPLETO
[II
SCONTO
SOCI n.3
(SE IN FAMIGLIA
VIVONO FIGLI
CON MENO DI 18 ANNI)
strumento. In tutti i punti di
vendita si stanno montando
le macchinette obliteratrici
che, uno per volta, foreranno
i venti spazi-buono, presenti
sulla tessera e che consentiranno ai soci di ottenere un
Fino e 3 anni
da 4 a
6 anni
da 7 a 12 ann i n
da
13
a 18 annE
q
concreto e notevole risparmio. Ci auguriamo che tutto
Fustino cccp
valfgelta da kg. 4a00
Gra
prezzo a1 Soci L. 6000
validità della scarto
dal 15 al 30 aprile
fili liscio, che il nostro lavoro
ci consenta, con l'aiuto di
tutti, di ricostruire una più
precisa anagrafe sociale, onde evitare ritardi e disguidi
2
-
Quale consumo
nella comunicazione coi soci.
Ma soprattutto, speriamo di
aver dato vita ad un meccanismo di riscossione del
buono, che sia più funzionale, più pratico e riscuota consenso e soddisfazione. Non
c'è molto altro da aggiungere.
Buona tesserina a tutti.
OXP
Oreste Lodigiani
Deputato al Parlainento
È come quella su cui stampiamo questo giornale
-.
11~111
cicYata
Recuperare la carta! L' possibile ottenere, in tempi brevi
e con risultati certi, un triplice obiettivo; risparmiare energia, ridurre l'abbattimento di alberi e lo sfruttamento
a fini industriali di grandi
quantitativi di acqua, evitare
la dispersione nei rifiuti di
materiali riutilizzabili, che
addirittura importiamo dall'estero.
Tutto questo può avvenire
con il recupero della carta al
fine del suo riciclo industriale, che presuppone naturalmente sicuri e costanti sboc-
chi commerciali e di consumi
della carta riciclata.
Qualche dato sul problema,
di attualissima importanza e
di grande rilievo.
Nel nostro Paese si producono ogni anno più di 5 milioni di tonnellate di carta e
cartoni. L'impiego di materie
prime, l'uso di acqua e i consumi energetici sono enormi.
Per produrre una tonnellata
di carta di prima qualità ci
vogliono circa 2400 chilogrammi di legno, per una
qualità inferiore circa 1700.
Ciò corrisponde rispettiva-
mente a 5,3 e a 3 tronchi di
media grandezza; la produzione di carta riciclata con
materiale di recupero ovviamente fa a meno totalmente di questa esigenza di
abbattimento di alberi.
Non solo. Sempre per produrre una tonnellata di carta
di prima qualità c'è un consumo di 7600 chilowattore;
ma per la carta riciclata ciò è
ridotto a soli 2750 chilowattore, con un risparmio del
64% dell'energia elettrica.
Ed infine il dato forse meno
noto, ma di grandissimo rilievo: per produrre una tonnellata di carta riciclata vi è
un consumo di 1800 litri
d'acqua; ma ce ne vogliono a seconda della qualità - in
un processo di produzione
tradizionale da 280 a 440 mila litri! Un consumo enorme.
In molti Paesi europei da alcuni anni, di fronte a dati di
così eloquente significato, è
iniziata un'azione organizzata di recupero della carta e di
indirizzo all'utilizzo di carta
riciclata.
Per l'Olanda la percentuale
del recupero è arrivata al
44%; in Germania già nel
1980 la percentuale recuperata di carta e cartone è stata
di 3,2 milioni di tonnellate,
pari al 33% della produzione
annuale.
In Italia i dati disponibili sulla composizione merceologica e chimico-fisica media nazionale indicano un contentito di carta e cartone pari al
22% del totale dei rifiuti solidi urbani, che sono stati stimati in 161 18 milioni di tonnellate annue.
A questi vanno aggiunti i
rifiuti industriali, sui quali
mancano dati più aggiornati
di quelli-forniti ne11975 dalla
Confindustria e che - appunto 11 anni fa - indicavano in
circa un milione di tonnellate
annue i rifiuti del settore manifatturiero della carta, delle
aziende poligrafiche ed editoriali.
Un milione di tonnellate di risparmio
Se nel nostro Paese si riuscisse ad usare almeno il 20% di
carta usata, e quindi — secondo un calcolo fatto per
approssimazione e per difetto — almeno un milione di
tonnellate di carta usata potremmo presentare, insieme
al beneficio economico di una minore occupazione della
discarica e al beneficio economico di una minore dipendenza dall'estero, il seguente bilancio energetico-ecologico:
I) la salvaguardia di 4/5 milioni di alberi;
2) il risparmio da 2 a 5 miliardi di chilowattore (quasi
come l'intera centrale di
Caorso!);
3) il risparmio da 280 a 440
miliardi di litri d'acqua, che
corrisponde a un volume
d'acqua di un edificio di tre
piani, con un ponte di cento
metri e lungo — ad esempio
— da Torino a Venezia!
La Comunità europea ha affrontato la questione con la
raccomandazione 81/ 972/
CEE adottata il 3 dicembre
1981 che suggerisce l'impiego
di carta riciclata nella pubblica amministrazione. Si
tratta di un accorgimento utilissimo e del resto tale da
comportare disagi ben modesti. Nel corso degli ultimi
anni infatti, le caratteristiche
estetiche della carta riciclata
sono di gran lunga migliorate e — a parte l'impossibilità
di fornire il colore bianchissimo della carta tradizionale
— sono del tutto competitive.
È ben vero che una recente
legge dello Stato affronta il
problema introducendo utili
e importanti innovazioni,
quali quelle della abrogazione del divieto di impiegare
nelle forniture allo Stato carte e cartoni prodotti solo con
pura pasta chimica di legno e
l'obbligo di prevedere nei capitolati anche forniture di
prodotti cartonati ottenuti
con fibre di recupero.
gligu
—Akisultati sonoAti ben modesti
In effetti, il successo può essere conseguito solo con azioni che non lascino eccessiva discrezionalità all'applicazione delle norme e in aggiunta a tutto questo anche
con una forte azione promozionale che fino ad ora è
mancata. Il problema dello
sbocco commerciale della
carta riciclata è assolutamente indispensabile per dare respiro alle stesse azioni di recupero della carta da macero, oggi compiute troppo esiguamente e con vantaggi economici modestissimi per le
stesse organizzazioni filantropiche e religiose che ne
sono promotrici. Non solo.
Lo sbocco commerciale della carta riciclata deve essere
accompagnato da azioni che
rendano possibile, senza ricorrere a impossibili coercizioni, la raccolta dei materiali cartacei da recupero.
Il nostro Paese rischia infatti
di diventare — almeno con
riferimento alla carta da macero — una sorta di grande
"discarica".
Gli alti costi previsti per esempio negli USA per la discarica o lo smaltimento dei
materiali, rendono più conveniente il trasporto in
Europa della carta da macero che, col solo costo del nolo per trasporto viene a costare di meno di quella raccolta in Italia dagli operatori
nazionali.
Una soluzione completa del
problema può consistere nella applicazione di tariffe per
la discarica e lo smaltimento
dei rifiuti che ne rendano
comunque economico il recupero; ma in attesa di un
provvedimento di questo
genere che dovrebbe essere
suggerito dalla ben evidente
emergenza ambientale che
stiamo vivendo, è comunque
urgente aumentare i consumi di carta riciclata al fine di
impedire che il volontariato,
civile e religioso, che nel corso di questi anni ha assicurato di fatto la raccolta della
carta usata venga di fatto disorganizzato e motivato ad
abbandonare tale utilissima
attività.
cale consumo - 3
Aumenta in Italia l'uso dei prodotti surgelati
Manuela Cagiano
HL)
Il vistoso aumento dei consumi di alimenti surgelati nel
1986 e le buone prospettive
di mercatoftilurofanno presumere che vi sia in atto una
tendenza a ridurre gradualmente il divario - ora molto
marcato - rispetto ad altri
Paesi europei. In Francia, ad
esempio, il livello di consumo di alimenti surgelati è il
triplo di quello italiano.
L'anno scorso nella nostra
nazione le vendite hanno
raggiunto circa 300 mila
tonnellate di vari prodotti
con un aumento di oltre il
14% rispetto al 1985. Il tasso
annuo pro-capite è così passato a 5,25 chilogrammi (nel
1985 erano 4,6 chilogrammi)
e il numero delle famiglie, abituali consumatrici di surgelati, è salito a 16.500.000: circa 185% delle famiglie italiane. I punti di vendita al dettaglio sono cresciuti sensibilmente raggiungendo le
108.500 unità. Tra i prodotti
più venduti al primo posto ci
sono gli ortofrutticoli (52,7%
sul totale) seguiti da quelli
ittici (14,6 q) e dalle patate
fritte (9.6%).
Da questi dati - fornitici dall'Istituto italiano Alimenti
surgelati (lias) di Milano (via
Nino I3ixio 30, tel.
021222906-228609) - emerge che gli ortaggi surgelati
mantengono saldamente la
.
preminente posizione, acquisita ormai da rioni anni, con
progressi cospicui per i minestroni e r mix di verdure in
genere. Un tasso di crescita
superiore a quello medio si
registra anche per le patate
fritte, gli hamburger, i piatti
pronti ed altre preparazioni.
Come si spiega questo notevole aumento di consumi? "I
surgelati - risponde Mary
Pastori dellgias - si pongono
sempre più come il modello
alimentare che meglio interpreta e risponde alle esigenze
della vita moderna. Il numero dei consumatori è in continuo aumento e, nello stesso
tempo, è maggiore, in termini quantitativi, la presenza
dei surgelati nella nostra cucina sia familiare sia collettiva. Inoltre abbiamo constatato che, chi si avvicina per la
prima volta a questi alimenti,
spinto da circostanze straordinarie e drammatiche - la
sciagura di Chernobyl ad esempio - e da altri fatti contingenti, non torna più indietro': Sicurezza igienica, qualità, fantasia, praticità, economicità e versatilità di impiego sono le carte vincenti
dei prodotti surgelati che
hanno determinato il grosso
balzo in avanti nelle vendite e
consumi.
La freschezza bloccata
Fin dai tempi antichi il fresco
naturale veniva impiegato
dalle popolazioni artiche per
conservare i cibi. Solo il
freddo infatti è il modo più
sicuro per bloccare gli alimenti nel momento migliore
mantenendo inalterata la loro originaria freschezza senza ricorrere all'utilizzo di additivi, conservanti, coloranti.
11 processo di surgelazione,
attraverso il passaggio dalla
cosiddetta "catena del freddo", permette di congelare
rapidamente un alimento
mantenendolo dalla produzione al consumo ininterrottamente ad una temperatura
di meno 18°. In questo modo
rimangono intatti ed invariati i lipidi, i glucidi, le vitamine
e le proteine. I1 freddo profondo infatti blocca la freschezza dei cibi, appena colti,
pescati, macellati, e ne mantiene intatti i valori nutritivi.
Gli alimenti freschi invece
subiscono inevitabilmente
perdite importanti dal punto
di vista nutrizionale nel tempo che intercorre dal raccolto oppure dalla pesca al loro
arrivo in negozio. Naturalmente un surgelato, per essere ottimo sotto l'aspetto qualitativo, deve avere allo stato
fresco un livello alimentare e
microbiologico elevato.
Sottozero
restano
tulee
lie protebe
La qualità comunque è garantita: il prodotto, prima
della surgelazione, viene sottoposto ad una selezione accurata e ad operazioni specifiche come sezionatura, pulitura, pelatura, disossatura,
ecc,
Prendendo come esempio il
pesce vediamo, con l'ausilio
di una semplice tabella, le
proteine contenute nel prodotto surgelato e in quello
fresco:
Grammi di proteine contenute
in 100 gr. di alimento
Alimento
Gamberetti
Nasello
Polpo
Merluzzo
Calamaro
Seppia
Sgombro
aii.1111~~ 1
ne=
NE mia aj
Sores5na: festa in hici
davanti a futuro super
Domenica 19 Maggio si è svolta nei cremonese
un'importante manifestazione ciclistica organizzata dalla notissima associazione ciclistico-amatonale "Bigio Spotti". Anche la Coop ne è stata
protagonista, perché le centinaia di atleti partecipanti hanno avuto come meta proprio il sito
dove si sta costruendo (siamo ormai in fase di
imminente apertura) il nuovo supermercato
4 Quale consumo
-
Prodotto
non surgelato
Prodotto
surgelato
9,4
13,9
10,6
13,9
12,6
14
16
13,6
18,9
12,4
15,3
13,5
14,1
16,1
Percentuale
di proteine
a vantaggio
dei prodotti
Un occhio ai prezzi
Da non sottovalutare neanche l'aspetto economico: i
surgelati sono decisamente
più a buon mercato rispetto
al "fresco. Nel caso del pesce
surgelato (tra i più preferiti in
d i ipdl ea ltleas7infdu
rehi
scs
sfiulergtteilat
14.000 lire al chilo
400 grammi
4.800 lire
trota
7.000 lire al chilo
400 grammi 5.350 lire
20.000/30.000 lire al chilo
200 grammi 4.800 lire
9.000 lire al chilo
250 grammi
3.300 lire
25.000 lire al chilo
400 grammi
2.280 lire
11.000 lire al chilo
s euprgpei
della chi
freschi
surgelalla
dellaFoster
fresche
surgelate della Surgela
calamari freschi
surgelati della Foster
polpo fresco
surgelato della Foster
44,68%
35,97%
16,98%
10,07%
7,14%
0,72%
+ 0,62%
500 grammi
confronto
deg' se,. rtli
È evidente che il contenuto
di proteine è decisamente
superiore nei pesce surgelato
perché quello fresco è soggetto ad un rapido deterioramento.
L'acquisto di un prodotto
surgelato implica anche altri
vantaggi, Innanzitutto non si
Alimento
5.900 lire
scarta nulla e quindi si paga
solo quello che si acquista,
Non esiste poi il "fuori stagione": i cibi che piacciono di
più si trovano sempre anche
nei mesi in cui, in un negozio,
si pagherebbero a prezzi di
primizie. Danno anche un
valido aiuto in cucina: tutto è
già pronto da cuocere senza
perdere tempo.
Confrontiamo, a-questo
proposito, i dati di un'altra
scheda esplicativa:
Prodotto surgelato
Prodotto fresco
Paghi Mangi Scarti Paghi Mangi Scarti
surgelati
+
+
+
+
+
+
questo campo) i prezzi di
vendita sono decisamente inferiori di quelli applicati nelle
pescherie per il prodotto fresco
Piselli
1 Kg 1 Kg
0
I Kg 345 gr 655 gr
Spinaci
1 Kg 1 Kg
O
1 Kg 715 gr 285 gr
1 Kg
I Kg
O
1 Kg 500 gr 500 gr
Kg
l Kg
Sogliole
(filetti)
Merluzzo
1 Kg 666 gr 334 gr
'-i
Coop a Soresina. Sullo spiazzo antistante il moderno supermercato che aprirà a Settembre i
ciclisti hanno trovato ad attenderli, come sempre
organizzatissimi, i soci del locale Comitato della
Coop Lombardia di Soresina, pronti con bibite
e vivande (offerte dalla Coop naturalmente) per
un ristoro collettivo. Sport, il ritrovare vecchie
conoscenze, cordialità a fiumi... e sullo sfondo,
come mostra la foto, il supermercato in attesa di
aprire i battenti. A Soresina i soci Coop, è il caso
di dirlo, stanno proprio... mordendo il freno.
A Lodi fla Coop sponsor
degli Hokeyisti
La Coop valla tra 5 castelli
di C remoina e Crescia
La domenica di Pasqua con i pattini a rotelle,
Agguerrite squadre di ragazzi hanno disputato iI
2° trofeo Coop di Lodi gareggiando al Palazzetto dello Sport da mattina a sera. Sponsor della
competizione? La Coop Lombardia, naturalmente, con i suoi soci del comitato tra gli organizzatori. Nella foto, la squadra vincitrice.
Novità assoluta. la Coop Lombardia vola! Alla
manifestazione di regolarità aerea svoltasi il 25 e
26 Aprile "2° giro aereo dei Castelli cremonesi e
bresciani" organizzata dall'Aero Club di Cremona, eravamo presenti anche noi con un trofeo
Coop alato che ha suscitato ammirazione, e che
naturalmente è stato vinto da uno dei piloti
migliori nella gara.
È saporito, rinfresca, è colorato, disseta, non fa male
Laura Sufflotti
È arrivata la bella stagione
che porta con sé sole, colore,
vacanze ma anche giornate
afose e tanta sete. La natura
ci offre alimenti più dissetanti e facilmente digeribili rispetto ai cibi invernali che
sono invece ricchi dell'energia necessaria a combattere
la bassa temperatura.
Pensate solo alle qualità di
frutta tipiche della primavera
e dell'estate: albicocche, ciliege, fragole, pesche, lamponi, mirtilli, ribes ed altre
ancora, una vera esplosione
di sapori, profumi, colori.
Fra questi tipi di frutta meritano particolare attenzione
cocomeri e meloni per le loro
peculiari caratteristiche nutritive. Ambedue sono il frutto di piante erbacee della famiglia delle Cucurbitacee da
cui si hanno anche le zucche;
originarie delle zone tropicali
dell'Asia e dell'Africa, la loro
diffusione in Europa sembra
risalire al tempo delle Crociate.
Oggi, prodotti su vasta scala,
sono facilmente reperibili sul
mercato, pronti per essere
gustati al naturale, con altra
frutta in fresche macedonie,
come sorbetto o... in tanti altri modi appetitosi.
Il significato dietetico più rilevante sia del cocomero che
del melone è l'elevato contenuto di acqua che costituisce
ben il 90% della polpa.
Ogni giorno ciascuno di noi
deve ingerire dai 3 ai 4 litri
d'acqua perché si abbia il
normale ricambio idrico, in
parte attraverso le bevande
(1-2,5 litri), in parte con gli
alimenti ( I -1,5 litri).
Naturalmente il clima caldo
e lo sforzo fisico aumentano
il fabbisogno idrico e salino:
in tal caso è necessario rifornire quanto prima il nostro
corpo dell'acqua e dei sali
minerali che ha perso attraverso la sudorazione.
Niente di meglio allora di cocomero e melone ricchi come
sono di acqua "viva", biologica, contenente enzimi, vitamine, sali minerali e sostanze organiche.
Si può proprio dire che tali
frutti sono l'alternativa, offerta dalla natura, alle bibite
commerciali, altrettanto
buoni, freschi, dissetanti ma
certamente più validi da un
punto di vista dietetico e,
non dimentichiamolo, più economici.
L'elevatissima quantità di
acqua fa sì che cocomero e
melone, se consumati a fine
pasto, possano prolungare il
tempo di digestione per un'eccessiva diluizione dei
succhi gastrici. Per evitare tale inconveniente è consigliabile consumarli durante la
giornata come spuntino, ottima alternativa ai fuori pasto che spesso ci concediamo
in estate per calmare la sete
(gelati, ghiaccioli, bibite...)
che invece apportano troppi
zuccheri squilibrando la nostra dieta.
Coni osizorace
Cocomero
Melone
Melone d'inverno
omero
Poche calorie
L'esiguo potere calorico di
questi frutti merita, inoltre,
di essere sottolineato. Pensate che da 100 g. di cocomero
si hanno solo 28 calorie,
mentre un etto di melone
apporta appena 30 calorie,
nessun altro frutto, a parità
di peso, ha un valore calorico
così basso.
Grazie a questa caratteristica
anguria e melone possono
essere sfruttati vantaggiosamente nella dieta di coloro
che devono perdere qualche
chilo.
Il concetto può essere generalizzato a tutti i tipi di frutta
ed ortaggi anche se una dieta
di soli vegetali protratta per
diversi giorni, seppure ricca
Utile zneheRT.L11151 jpehe.
Il valore alimentare e calorico di cocomero e melone è
legato soprattutto al contenuto di zuccheri (7%), costituiti in gran parte da fruttosio, saccarosio e glucosio.
Questi zuccheri sono rapidamente assorbiti dal nostro
apparato digerente e vengono prontamente utilizzati a
scopo energetico. Questi
frutti quindi possono essere
utilizzati anche negli stati
diabetici, seppure in dosi
moderate.
(per 190 g di parte edibile)
Acqua (g)
Proteine (g)
Grassi (g)
92
89
94
0,2
0,2
0,5
0,1
0,2
0,2
Zuccheri (g) Caroteni (mg)
7,1
7,3
4,9
223
1134
31
Tratta da F. Fidenza, Nutrizione Umana, ed. Idelson, Napoli, 1985
PolispoTtivad Corsico:
nuovfi successi
Con la vittoria di Zanaboni a Busto la Polisportiva Coop di Corsico ha inaugurato brillantemente la stagione agonistica. Intenso il programma per l'immediato futuro che vedrà gli
atleti di Corsico impegnati a conseguire nuovi
brillanti traguardi.
Nella foto: la squadra al completo con il Presidente della Sezione Soci di Corsico: Sig. Magani
(ultimo a destra) e l'assessore provinciale Pescatori, secondo da sinistra.
di alcune vitamine, non è
vantaggiosa per l'organismo
umano a causa della scarsità
di proteine, grassi e calcio.
Molti di questi inconvenienti
si possono evitare aggiungendo al regime vegetariano
cibi ricchi di proteine nobili:
uova, latte e derivati come
yogurt. latticini, formaggi, a
rapida maturazione, in dosi
opportunamente controllate. In altre parole, si può dire
che una dieta vegetale a base
esclusiva di frutta, rigidamente applicata, presenta
degli inconvenienti, come
tutte le diete unilaterali, le
diete cioè non equilibrate, nei
componenti indispensabili
per una corretta alimentazione.
ASA Coop
conquistali nuovi pfiniati
Superlativi i risultati ottenuti dalla squadra di
pattinaggio di Cinisello. Nei campionati FIHP
ha ottenuto 5 titoli e ben 8 secondi posti.
Analoghi risultati nei campionati VIS P dove tre
sono stati i titoli conquistati.
Complimenti a tutti gli atleti.
Ma le virtù non finiscono
qui, cocomero e melone sono discrete fonti di vitamina
A utile al nostro organismo
per una corretta funzionalità
visiva, per dare elasticità alla
pelle, per la formazione dei
denti, per la crescita.
Particolarmente ricchi di potassio e poveri di sodio questi
frutti possono essere largamente impiegati nella dieta
di chi soffre di ipertensione.
Inoltre gli acidi organici di
anguria e melone, i composti
che donano il sapore caratteristico, e i minerali, in particolare il potassio, si trasformano nel nostro corpo in
carboidrati e tendono ad alcalinizzare l'organismo. Tali
frutti quindi consentono di
combattere la formazione di
sostanze acide provenienti
dalle carni, dai grassi e prodotte continuamente dal nostro organismo per effetto
dell'incessante lavoro delle
cellule e dei tessuti.
Manglime
in
o
Vinti modi
Ecco alcuni consigli
per servire anguria
e melone in modo
originale e decorativo:
• Togliete la scorza ad un melone, tagliatelo a fette e
cospargetelo con il succo di 2 limoni e con dello zucchero.
Tenetelo in frigorifero almeno 4/ 5 ore prima di servirlo.
e Tagliate un melone a metà in senso orizzontale. Privatelo dei semi e servite le due parti ripiene di gelato alla
frutta.
o Togliete la scorza ad un melone, tagliate la polpa a
pezzi che disporrete in una coppa grande, cospargete con
qualche cucchiaio di zucchero e mettete in frigorifero.
Prima di servire spruzzatelo con mezzo bicchierino di
cognac, mezzo cucchiaio di succo di limone e guarnite
con uvetta e noci tritate.
o Tagliate un pezzo sottile di scorza della calotta inferiore di un cocomero, in modo da farlo rimanere in piedi.
Tagliate poi un bel pezzo della calotta superiore, quindi
svuotate l'anguria con l'apposito scavino. Le pallottoline
di polpa che otterrete mettetele in una zuppiera. Con lo
stesso procedimento scavate la polpa di un melone e le
palline ottenute mettetele con quelle del cocomero.
Mondate e tagliate a pezzi 2 pesche, un'arancia, una
trentina di chicchi d'uva bianca e nera, qualche ciliegia
sotto spirito. Quindi sistemate la macedonia di frutta nel
"cestino" formato dalla scorza della anguria. Spolverate
con 2 cucchiai di zucchero, distribuite qualche cucchiaio
di maraschino o di vino bianco dolce e mettete in fresco.
Servite dopo 2/3 ore.
Per finire vediamo una rapida classificazione: del melone, detto anche mellone o
popone, sono note diverse
razze raggruppabili nei tipi
cantalupo, reticolato, lungo,
liscio. A quest'ultimo tipo
appartiene il cosiddetto melone d'inverno o di Malta,
che può essere consumato
appunto, anche d'inverno.
Ciascuno di questi tipi si differenzia per la forma, il colo-
re, la rugosità della buccia,
nonché per il colore della
polpa che va dal bianco all'arancione. Varietà fondamentale del cocomero o anguria
sono i tipi comune, toscano,
brizzolato, napoletano, cala brese.
Si differenziano per forma,
grandezza, striature della
buccia. colore della polpa
che va dal roseo al rosso intenso.
Colmo: intensa affività
con le scuole
Vogbera: u.ln bel
progamma dlfl Ilavoro
Numerose nel periodo primaverile le iniziative
promosse dalla Sezione soci di Corno e dall'Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione
con il contributo del nostro infaticabile Giusto
Perretta.
Ecco di seguito le iniziative realizzate:
— Classi terze della Scuola Media Statale di
Tavemerio in occasione della mostra "Uomini &
Cose", una mattinata di intrattenimento degli
alunni con i loro insegnanti cui hanno fatto
seguito numerose ed intelligenti domande di
chiarimento.
— Visita guidata al Supercoop di Rebbio di due
classi terze della succitata Scuola Media nel corso di una mattinata.
— Analoga visita guidata era stata effettuata in
precedenza per due classi seconde medie della
S.M.S. di Cernobbio con esperimenti di acquisti
fatti dagli alunni con la guida del nostro incaricato e delle loro insegnanti.
— Per La fine di maggio è prevista analoga partecipazione presso le Scuole Medie Statali di
Olgiate Comasco in occasione della esposizione
della mostra Coop.
A margine dell'apertura del nuovo supermercato l'ufficio soci di Voghera. coordinato da Garbelli e Telaroli, ha realizzato un intenso e proficuo programma di iniziative sociali. Oltre ai
contatti, ai soci fatti (2000!!) si è anche lavorato
per offrire un servizio culturale alla città. Il tutto
si è concretizzato nella promozione di un ciclo di
film d'autore tenutosi presso il cinema Arlecchino e la prima del film di Rosi "Cronaca di una
morte annunciata" recentemente presentato a
Cannes. Infine, ma solo per il momento, la partecipazione alla antica e importante "Festa dell'Ascensione" con la realizzazione dello spettacolo teatrale "Vestire l'ignudo" satira sulle mode e
sui consumi.
Non è che l'inizio. Per il futuro moltissime sono
ancora le iniziative in cantiere che coinvolgeranno i tantissimi nuovi soci vogheresi.
QT1ilde consumo
-5
Attrezzi sicuri perché l'hobby non diventi rischio
Fabio Gargantini (IMQ)
Dice un proverbio giapponese: "Se vuoi essere felice
una notte, ubriacati; se vuoi
essere felice un anno, sposati:
se vuoi essere felice tutta la
vita, coltiva un giardino".
Giusto? Sbagliato? Accontentiamoci di considerarlo
uno dei tanti prodotti della
saggezza popolare che contengono, se non tutta, certo
una parte di verità. Anche
per noi, che non siamo giapponesi. Non è infatti dal
giardino dell'Eden che i nostri antenati sono stati cacciati un giorno lontano? E
non è là che ciascuno vuol
tornare?
Luogo di delizie, dunque, il
giardino dove ognuno si
sbizzarrisce nella scelta dei
fiori e delle piante, delle
aiuole e degli arredi, ricostruendo ambienti di pace e
di sogno. Lo cantavano anche Paolo Conte e Adriano
Celentano: "Cerco un po'
d'Africa in giardino, tra l'oleandro e il baobab...".
Luogo di dolce relax, ma soprattutto di fervida attività
creativa. In un giardino c'è
sempre qualcosa da fare, da
sistemare, da perfezionare.
Molti lavori si fanno oggi
quasi esattamente come si
facevano nel passato. Per
molti altri invece si dispone
di attrezzi moderni che rendono immensamente più facile il lavoro, alleviandoci la
fatica e facendoci risparmiare del tempo. Ma questi attrezzi bisogna un po' conoscerli nelle loro caratteristiche, nelle loro prestazioni,
perché solo cosi, con cognizione di causa, possiamo usarli con fiducia facendoci
aiutare nel nostro lavoro di
giardinaggio.
In particolare è utile sapere
qualcosa sugli attrezzi e sugli
utensili alimentati dall'ener
gia elettrica che, se poso conosciuti, possono essere pericolosi,
La prima cosa da sapere è
che risparmiare va bene, ma
risparmiare a scapito della
sicurezza è una colpevole
sciocchezza. Ma come si fa a
distinguere un prodotto sicuro? I consigli degli amici e del
rivenditore spesso sono attendibili, ma alcune cose di
base conviene saperle da sé,
anche perché sono veramente facili da ricordare.
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Innanzi tutto un elettroutensile (tosaerba, tagliasiepe o
altro che sia) deve disporre
del doppio isolamento. Cosa
vuol dire? Vuol dire che, oltre ai normale isolamento dei
conduttori di corrente delle
parti metalliche, deve esistere
un secondo isolamento che
potremmo definire di sicurezza. Senza entrare in dettagli tecnici si può più semplificare dicendo che l'albero
del motorino è isolato rispetto al motore che reca l'avvolgimento.
Eventuali guasti di natura elettrica non possono perciò
ripercuotersi sulle parti metalliche dell'utensile e in tal
modo si evita il propagarsi di
tensioni pericolose per l'incolumità dell'utilizzatore. Un
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altro accorgimento consiste
nel realizzare l'involucro in
materiale isolante.
Ma chi acquista un apparecchio non può certo smontarlo per verificare come è fatto
internamente. Niente paura:
non è necessario poiché le
leggi in materia di sicurezza
prescrivono che sulla targhetta sia riportato un particolare contrassegno, costituito da un doppio quadrato, come questo
-
I vantaggi del doppio isolamento sono evidenti di per
sé. Tuttavia se ne deve aggiungere un altro estremamente importante: il doppio
isolamento non richiede la
messa a terra.
Non è un vantaggio trascurabile se si pensa che la maggior parte delle abitazioni
non dispone di impianti con
questo genere di protezione.
Oltre al doppio quadrato è
bene accertarsi anche che il
nostro elettroutensile abbia
un ulteriore simbolo: quello
del Marchio IMQ, Di che
cosa si tratta? In parole povere la presenza di questo
marchio significa che l'apparecchio e i suoi componenti
sono stati sottoposti a rigorose prove per verificarne la
rispondenza alle norme in
vigore e che queste prove
hanno dato esito positivo.
3~1~ el«-
Le principali prove cui sono sottoposti gli elettroutensili da giardinaggio che hanno il Marchio IMQ
NIk
Senza addentrarci troppo
in dettagli tecnici si possono
ricordare le seguenti.
Una delle caratteristiche di
questi attrezzi è quella della
elevata velocità di rotazione
del motore: grosso modo intorno ai 20.000 giri. Ciò
comporta per il costruttore
Ia soluzione di numerosi
problemi connessi con la
scelta dei materiali e con l'equilibratura delle masse rotanti. Di qui l'esistenza di severe prove di durata per essere certi del loro regolare funzionamento nel tempo.
Inoltre va attentamente verificato che il danneggiamento
dell'involucro sia ridotto al
minimo in caso di urti improvvisi e imprevedibili con
oggetti esterni. Lo stesso vale
per i dispositivi di taglio.
Oltre alle protezioni di carat-
6 - Quale consultino
tere meccanico, tra cui bisogna anche ricordare i sistemi
adottati per impedire che all'interno dell'apparecchio
penetrino corpi solidi di dimensioni tali da comprometterne il funzionamento., sono
previste numerose prove elettriche.
n Una delle prove più importanti consiste nell'assicurarsi che l'interrattore, destinato a mettere in funzione
attrezzi come iI tosaerba, o il
tagliasiepi, sia costruito in
modo tale da poter essere azionato solamente quando
l'utilizzatore stringe l'impugnatura. Se per una qualsiasi
ragione si perde il controllo
dell'apparecchio, questo deve arrestarsi nel più breve
tempo possibile per evitare
che i dispositivi di taglio possano costituire un pericolo
per chi lo sta usando e per le
persone che inavvertitamente entrassero in contatto con
essi.
Questo importantissimo elemento di sicurezza è presente solo negli utensili alimentati elettricamente e non
può essere installato sugli utensili azionati dal motore a
scoppio.
Ulteriori e particolari attenzioni sono poi riservate
nelle prove al modo in cui il
cavo di alimentazione è ancorato all'ciettroutensile. Infatti non deve sfilarsi a nessun costo, anche se riceve
degli strappi violenti. Inoltre
il suo isolamento deve essere
a prova di abrasioni e dell'umidità di terreno.
Quando tutte le prove previste, di cui abbiamo citato so-
Io le principali e le più facilmente spiegabili, sono state
superate positivamente, allora quell'apparecchio viene
considerato "conforme alle
norme" e viene autorizzato
ad avere il marchio IMQ,
che dunque possiamo considerare un attestato di sicurezza Una volta verificata
l'esistenza del simbolo deI
doppio quadrato e dí quello
del Marchio IMQ, restano
molti altri problemi da risolvere: in ordine alle prestazioni, alla durata, alla convenienza, alla funzionalità,
alla bellezza. Ma tutti questi
problemi— una volta risolto
quello della sicurezza -- sono, diciamo, meno assillanti
e rientrano già fra gli aspetti
dell'hobby, fra i piaceri di
coltivare il proprio giardino
come a ciascuno piace di più.
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Marco Maggi
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Abitudini alimentari
che non tengono conto delle
condizioni di vita.
A colloquio con chi ha studiato
il problema
in collaborazione con la Coop
Quando si denunciano le
condizioni degradate del nostro sistema carcerario, raramente ci si sofferma a considerare il problema del vitto.
E quando anche lo si fa, ci si
limita a sottolinearne i gravi
limiti di gradevolezza al palato, dimenticando o sottovalutando il problema di
fondo che è quello dell'irrazionalità in termini nutrizionali.
e recente
ai L'unica
eccezione in un
simile panorama
generale è costituita dal carcere circondariale di Pavia
(un centinaio di detenuti, 35
agenti di custodia), dove è in
corso un esperimento all'avanguardia in Italia, al quale
la Coop ha contribuito con i
propri strumenti di analisi e
di indirizzo.
La richiesta di una verifica
della situazione alimentare
nel suo complesso partì nel
febbraio 1985 dalla direttrice
Franca Sanò. "I problemi erano numerosi - spiega - e
riguardavano tutti gli aspetti
del vitto. Il più urgente sembrava quello delle attrezzature di cucina, che erano ridotte davvero ai minimi
termini e in condizioni ormai
insostenibili. Mi sono rivolta
perciò all'USSL 77 di Pavia,
che mi ha aiutato a risolvere i
problemi immediati ed ha
saputo proporre una serie di
miglioramenti in prospettiva, compiendo un ottimo lavoro': Il primo intervento riguardò appunto la cucina,
che fid rinnovata negli strumenti di cottura e messa in
condizione di operare secondo uno standard igienico
adeguato.
"Sapevamo comunque continua la direttrice - che il
problema non si esauriva lì.
Abbiamo pensato perciò di
mettere in discussione la
composizione stessa del vitto, dato che ci sembrava non
tenesse affatto conto delle
condizioni di sedentarietà cui
sono sottoposti i detenuti e in misura non molto minore
- anche gli agenti di custodia':
Quali erano i difetti più evidenti della dieta carceraria?
Lo chiediamo ad Augusta
Albertini, medico, e Pierluigi
Decio, tecnologo alimentare,
che hanno condotto lo studio per conto dell'USSL 77.
"Ci siamo trovati
di fronte ad un tipo di alimentazione che ripeteva tutto quanto
vi è di scorretto nelle abitudini degli italiani. Un forte
surplus calorico di fondo, carenza di fibre e di vitamine
dei gruppi A e B, e infine
l'uniformità fra popolazione
maschile e femminile che penalizzava visibilmente la seconda. Gli effetti: un numero
rilevante di casi di stitichezza, un'obesità quasi altrettanto diffusa, e tanti altri piccoli malanni presenti in egual
misura tra detenuti ed agenti,
che ci facevano risalire ad un
vitto fortemente squilibrato':
RUPP—
msgiria sitt=l'oli%raardella mensa dei det;3111
Q
Nell'opera di revisione delle
mense carcerarie, dicevamo
all'inizio, anche la Coop ha
dato un proprio contributo.
Sono stati impiegati infatti
gli opuscoli Alla scoperta del
cibo, Gira la ruota, Conoscere i cibi per saper scegliere,
Impariamo a mangiare (lasciati poi alla biblioteca interna); è stato utilizzato inoltre il programma per il calcolo al computer dell'INA (indice di qualità nutrizionale),
risultato della collaborazione fra Coop e Olivetti. Le
correzioni proposte sono state numerose.
Cominciamo dal vitto dei
detenuti, che è vincolato ai
cibi previsti da una tabella
ministeriale, e che quindi
non consente di intervenire
con la necessaria libertà d'azione. Tenendo conto di
questo vincolo, e di quello
altrettanto severo dei costi, è
stata suggerita una nuova
tabella che è sì frutto di un
compromesso, ma che comunque introduce alcune
varianti fondamentali alla
dieta precedente.
Lo yogurt, finora non previsto, viene affiancato al latte; i
quantitativi settimanali di
pasta e pane sono portati entrambi a 1,5 kg dai 2,3 e 1,7
kg. usuali; la conserva di
pomodoro viene sostituita
dai pelati; la carne suina viene eliminata nei mesi estivi, e
soppiantata dal pesce surgelato (merluzzo e palombo in
particolare); viene sospeso
l'impiego degli scarti di macelleria nella preparazione
del brodo; sono introdotti infine gli oli vegetali, tanto d'oliva che di semi, in luogo del
burro impiegato fino a questo momento per friggere.
Si tratta quindi di una piccola rivoluzione, dagli effetti
sensibili in prospettiva, e che
tuttavia è stata in qualche
misura contenuta anche per
non sconvolgere più di tanto
le abitudini alimentari della
popolazione carceraria, per
evitare cioè un intervento in
definitiva sgradevole sui gusti acquisiti negli anni.
Di fronte ad una sterzata
troppo decisa nel regime alimentare, il rischio infatti è
che il detenuto si orienti ancora di più su quella sorta di
piccolo "mercato di sostituzione" che è già piuttosto attivo, e che gli consente di fare
acqiiisti diretti allo spaccio
del carcere cucinando poi
nella propria cella.
Questo è un altro punto da
lente: si tratta di un'abitudine
con forti controindicazioni
dal punto di vista igienico,
che peggiora le condizioni di
vita in ambienti già ristretti
ed affollati.
È vero che il fatto di riunirsi
attorno ad un piccolo fornello può essere un momento
importante di socializzazione, e che può consentire
qualche soddisfazione all'in-
Il problern1 è anche il cuoco...11
Per quella degli agenti di custodia il discorso è in buona
parte differente. Nei loro riguardi non esiste infatti l'imposizione di una tabella vittuaria ministeriale, e gli acquisti dei generi alimentari
sono compiuti all'esterno del
carcere da uno di loro. Più
facile quindi il lavoro di revisione della dieta? Solo in parte è così. Se è vero che alcuni
risultati pratici sono già stati
ottenuti, esistono comunque
alcune difficoltà residue che
rallentano in misura sensibile
l'applicazione costante della
tabella studiata dagli operatori dell'USSL. Innanzi tutto
l'esiguità della cifra pro-capite a disposizione, circa 4 mila
lire al giorno, che impone rinunce e variazioni obbligate
rispetto ad una dieta ideale; il
rispetto della tabella alimen-
tare è affidato poi alla buona
volontà (ma anche all'abilità
e all'intraprendenza) di chi esce a far compere, la cui volontà di collaborazione non è
automatica né scontata. Il
lavoro di contatto e di persuasione svolto tra gli agenti
è stato infatti particolarmente difficile, si è scontrato con
una certa diffidenza e con la
forte resistenza delle abitudini acquisite, ed è stato condotto in porto solo attraverso alcuni aggiustamenti successivi. Si tentò dapprima
con alcune assemblee, con
scarso successo per le difficoltà nell'esprimere i bisogni
personali emerse in quelle
occasioni. Si ripiegò quindi
sulla soluzione del questionario anonimo, che alla fine
ha dato un risultato. accettabile. Il prodotto di questo
temo di un'esigua autonomia quotidiana; d'altra parte
però quei cibi preparati in
condizioni approssimative, e
con attrezzature di fortuna,
si scontrano spesso con le
precauzioni più ovvie, e finiscono per peggiorare un regime alimentare già tutt'altro
che ideale.
A quando l'applicazione della nuova tabella in tutti i suoi
aspetti? "Qualcosa è già possibile fare da ora, lavorando
su quanto ci fornisce la ditta
appaltatrice. Ma un risultato
definitivo — avverte la direttrice — lo si potrà ottenere
solo in tempi lunghi.
Abbiamo inviato lo studio e
le proposte al ministero di
Grazia e Giustizia, ma per
quanta buona volontà si
possa immaginare in quella
sede non ci si può attendere
certo una risposta positiva in
pochi mesi".
Questa la situazione attuale
della mensa detenuti.
.11~~
sforzo: da un anno a questa
parte gli agenti hanno a disposizione due tabelle dietetiche, una invernale ed una
estiva, che vengono applicate
con un grado di fedeltà piuttosto variabile e che ancora
non hanno conquistato un
gradimento significativo in
termini di gusto. Esiste poi
un ostacolo di fondo alla soluzione del problema alimentare nel suo complesso,
che accomuna la situazione
dei detenuti a quella degli agenti. Si tratta del problema
del cuoco: dopo tanto sforzo
nello studio dei bisogni individuali, e nella redazione di
una dieta ponderata, ci si arena contro il fatto che la
preparazione dei cibi non è
affidata ad un professionista,
in grado di assicurare unti
standard costante nella qua-
lità. A cucinare, infatti, sono
gli stessi carcerati, che provvedono tanto alla propria
mensa che a quella delle
guardie. Dato che il carcere
di Pavia accoglie solo dete-'
nuti in attesa di giudizio, la
cui permanenza è quindi di
solito piuttosto breve, accade
che l'incarico di cuoco debba
ruotare con frequenza, ricominciando ogni volta
pressoché da capo nella ricerca di un servizio valido.
Anche questo punto dunque
dovrà essere preso in considerazione dal ministero
competente, se si vuole evitare di affossare almeno in parte una tabella di per sé valida,
attraverso l'incongruenza di
questa instabilità permanente in cucina.
Quale consumo - 7
11 pittore che dipingeva ritratti... commestibili
Alberto Capiti
G
a un punto di vista gastronomico, tale uso dell'Arcimboldo s'imparenta con le sagre artistiche e le cene storiche da
cui è funestato sempre più il nostro Paese. Carnevali economici, banchetti smargiassi, indigesti oni goliardiche, fra penne
di pavone e pièces montées, vogliono dimostrare che qualsiasi
civiltà passata è commestibile, proprio come una riproduzione del duomo di Milano, in zucchero e glassa. Piovono da
ogni parte gli inviti e si raccolgono menu medioevali, settecenteschi, futuristi. Tutti offrono cibo antropomorfo, cioè preparato e presentato secondo una certa idea del periodo storico
che si festeggia, ma un'idea tale da ricalcare un modello
iconografico e seguire, alla buona, il dettato di un vecchio
ricettario. Ovunque il bisogno d'arte è una questione di sopravvivenza della nostra identità culturale; esso viene per lo
più soddisfatto con copie, simulacri, maquettes e persino
originali presentati tanto meglio se sorretti da una ambientazione totale. A questo punto, perché non ricorrere al cuocopittore e al cuoco-scultore? C'è da paventare che d'ora in poi,
sempre più frequenti, appaiano sulle tavolate delle sagre
storiche canestri enigmatici, con cetrioli naseiformi e chicchi
d'uva infossati nelle orbite.
razie alla mostra di Palazzo Grassi, ora lo conoscono
proprio tutti e si sente associare il nome di questo pittore
d'origine milanese, trapiantato a Vienna nel 1562 insignito,
per meriti di pennello, del titolo di conte palatino, a grandi
canestri d'ortaggi che ammiccano, a resti di pesci che, vibrando in un ultimo guizzo. disegnano un lacerto, una gota, una
bazza. Anche chi non ha ragionato nelle sale della mostra
veneziana e preso partito a favore o contro i curatori, una idea
se l'è pur fatta: Giuseppe Arcimboldo ritraeva cortigiani e
benefattori combinando frutta, fiori e uccelli ovvero presentava ai committenti ammirati strutture di bocconi antropomorfa. Il suo successo presso gli Asburgo, secondo Pontus
Hulten (1), aveva tre facce: i suoi quadri erano divertenti
curiosità, offrivano una allegoria dell'Impero e della scienza e
iniziavano ai misteri della natura. Nei mesi scorsi hanno
avuto l'effetto, previsto e prevedibile, di diventare una griffe,
la griffe del Manierismo italiano.
Quanto gli intenti di questo pittore fossero all'origine maliziosi, non va neppure sottolineato, merita invece un pensiero
l'ottica in cui, oggi, si rimirano non più le tele ma il procedimento che le connota, fino a considerarle un paio d'occhiali
divertenti in grado di comporre e scomporre, con la conseguenza di una ravvicinata o remota somiglianza, le nature
morte. Dopo l'effetto scontato da questa mostra, il mondo
non è più lo stesso: le pere disegnano nasi rubizzi, i poponi
stan bene su un bel penatale, tralasciando le frutta che sono di
per sé eloquenti.
L'Arcimboldo non era certo innocente nelle proprie parodie
maccheroniche; il suo odierno cultore, andando oltre la lettera, il segno e il simbolo, lo scambia per un fruttivendolo
geniale, per un maestro di imbandigioni a sorpresa, da recuperare, da ripensare.
ghiribizzo era germinato nell'inaugurare la mostra stessa:
un banchetto, con la famiglia degli sponsor, l'accademia di
cucina, Ie autorità e i giornalisti, un foodga me in cui l'antenato milanese fosse genius loti e anche involontario progettista
di piatti. Da quel momento tutti han seguito l'esempio e, nelle
case, i cesti di frutta, già modestamente caravaggeschi, son
pronti a reclamare il loro posto fra le foto di casa e i superstiti
regali di nozze.
Duole vedere un pittore tanto severo, tanto austeramente
barbuto, come l'ArcirnboIdo, trascinato in un bric-à-brac a
prender la polvere. C'è solo da paventare che simili canestri
vengano stampati in materia plastica, con il ragionamento
che duran di più e non vanno a male.
Indubbiamente l'esposizione di disegni e di quadri qualcosa
ha mosso. Un revival di rebus e di indovinelli? Un antropocentrismo ingenuo e mai sopito? Fra zucche vuote e teste
d'uovo, di sicuro è scattata l'idea, un'idea banale di Arcimbaldo a portata di tutti. Di occhi a mandorla, sopracciglia
cespugliose, seni a pera e cavoli cevellotici, ne consumiamo
tutti i giorni, almeno a parole: bisognava trovare il grande
antenato, lanciare il modello eternamente imitabile. Ed ecco
I'Arcimbold o, cervello metafisica, spirito bizzarro e pensoso,
esposto non fra i curiosi ma ad una curiosità televisiva. Anche
se non Io meritava, né di essere l'autorità di un genere via via
L9
banalizzato dal procedimento né di apparire come l'esclusivista di un linguaggio grafico.
Ne rendiamo responsabili oltre i P.R. della mostra, una
civiltà del cibo prima consumato con gli occhi in forme strane,
con accostamenti audaci, poi portato fino alla punta della
lingua. Non c'è etichetta, cartellone o spot televisivo che non
combini umano o commestibile in anamorfosi brutali. Latticini morbidi come il velluto, succhi di pesca dalla soffice
rotondità di un culetto, gelati sessuati, macchine di ogni sorta
ma muscolose e nerborute. L'Arcimoldo è cascato in piena
cultura pubblicitaria, per essere letto con gli stessi criteri con
cui si subisce il break o la pausa davanti al video. t li dentro
infatti che tutto si confonde e si rimescola, conservando
sembianze, parvenze quasi umane. Da questo punto di vista
l'idea della mostra, e soprattutto del pranzo sublime, arcimboldesco, che l'ha inaugurata, è stata una operazione non dico
inutile, ma sicuramente calcolata. Una cosa par certa: la
cultura pittorica servita in questo modo, è come iI baffo alla
Gioconda, la prima volta è una trovata geniale, la seconda
torna di nuovo un sacrilegio irreparabile.
iteritliíe
terno
a cura di
Lidia Lommi
Pais Pia, un'autogestione ben riuscita
Non sempre le esperienze di trasformazione in cooperativa di
aziende in crisi hanno dato buoni risultati. Qualche volta,
nonostante l'impegno dei lavoratori che si erano assunti l'onere
di rilevare aziende decotte, le cooperative hanno dovuto chiudere (è il caso della Clem, ex Molta per esempio). Va segnalato
quindi un caso di successo: la Pan Pla di Gambolò (Pavia), una
azienda di laminati plastici trasformata cinque anni fa in cooperativa dai lavoratori che l'hanno rilevata dalla vecchia proprietà
è in una fase di grande sviluppo. Ha recuperato tutti i posti di
lavoro persi, ha allargato il proprio mercato e festeggia l'I
aprile, alla presenza di soci, amici e autorità il primo lustro di
gestione cooperativa.
Un rifugio per i bambini maltrattati
Ogni anno in Italia vengono segnalati quindicimila casi di
maltrattamenti a bambini: la piccola punta di un iceberg molto
più vasto, dato che di solito i maltrattamenti restano nascosti
tra le pareti domestiche. Due anni fa a Milano è nata una
cooperativa che si occupa di questo problema. Il "Centro per il
bambino maltrattato e la cura della crisi familiare" è costituito
3 - Quale consumo
11111111r
da un gruppo di assistenti sociali, psicologi, neuropsichiatri,
pediatri, con una esperienza specialistica pluriennale di assistenza all'infanzia. La cooperativa opera in stretto collegamento con i servizi socio sanitari e con il Tribunale dei Minori di
Milano, La cooperativa interviene 24 ore al giorno, tutti i
giorni, su segnalazioni di privati cittadini o di servizi socio
sanitari fornendo il pronto accoglimento dei minori allontanati
d'urgenza dalla famiglia su provvedimento del Tribunale dei
Minori. Gli interventi successivi tendono alla soluzione di ogni
singolo caso secondo l'interesse prevalente del bambino e la
cura del contesto familiare da cui nasce la violenza. Il Centro ha
sede in via Spadini 15 a Milano, tei. 6465700.
Le nuove case delle cooperative di abitazione
È stata completata l'assegnazione dei mutui agevolati dell'ultima biennio riel"Piano clecennale per la casa". Le cooperative di
abitazione della Lega hanno ricevuto finanziamenti per la costruzione di circa 1.800 alloggi. I programmi sui quali le cooperative avevano chiesto i finanziamenti prevedevano la costruzione di circa 3.000 alloggi. Molto probabilmente le 138 cooperative interessate costruiranno più degli appartamenti per i
quali hanno ricevuto il finanziamento pubblico perché integreranno questi fondi con altre risorse proprie. In totale saranno
circa 2.500 gli appartamenti costruiti nei prossimi due, tre anni.
In gran parte (1.500 circa) saranno a proprietà divisa, con una
buona quota di proprietà indivisa (affitto) e di recupero.
Arcimboldo è stato usato per una facile campagna di
acculturazione di massa. Non vale la pena di soffermarsi ad
illustrare quanto nella nostra imperante ansia definitoria, ci
siano care le vecchie categorie del processo storico-civilizzatore, il medioevale come il moderno, e le nuove, dai secondo
Rinascimento al post-post. Quella manieristica presenta il
vantaggio di non essere ancora usurata da una eccessiva
circolazione. È bastato trovarle una etichetta di facile consumo e il successo non le è mancato. Giuliano Briganti in una
monografia apparsa vent'anni fa per una collana diretta da
Roberto Longhi, già ne aveva tracciato i confini, ma questo
nessuno Io ricorda. Il Manierismo commestibile dell'Arcimboldo è fresco di giornata, con il duplice pregio di esigere un
minimo costo intellettuale e di essere riproducibile, come un
programma. come un marchio. Esso infine carezza un mito
caro un po' a tutti: la crescente disumanizzazione dell'uomo.
Quei suoi ritratti ittici o ignei, ma anche certi disegni — penso
al cuoco con la testa a pignatta e i mestoli infilzati nella cintura
— se in un primo momento fanno pure sorridere, a rifletterci
suscitano una certa inquietudine. Davanti al Giurista, questa
si muterà in puro e semplice ribrezzo. Naso e arcate sopracciliari da uccello spiumato, con lo sfintere al posto delle cavità
nasali, pelle da gallinaceo e una barbetta rigida a coda di
pesce. Lo scherzo è ai limiti del buon gusto: le fattezze ormai
frolle stanno insieme per miracolo e c'è da giurare che i resti
del pasto, placcati sul viso di un manichino, non nascondano
altro che la dissoluzione dell'umana natura. Una legge dura
da accettare, quella di codesto giurista, che smorza il diletto e
il dileggio con una faccia fetida. Se ogni medaglia ha il suo
rovescio, per ogni valore di facile uso bisogna scontare anche
l'effetto contrario: a ben considerarlo da vicino, il gioco
dell'Arcimboldo è troppo pericoloso se non è preso sul serio.
(1) Pontus Hulten, commissario generale, firma il primo
saggio (Tre diversi modelli interpretativi) del catalogo edito
da Bompiani Effetto Arcimboldo (pp. 404, L. 90.000).
Estero
a cura di
Vera Squarcialupi
Anche la birra avrà la scadenza
La birra continua a tenere banco tra le bevande europee e non le
mancano occasioni per far parlare di sé. Ma la sua alterigia è stata
punita. La birra infatti non potrà essere esonerata dall'obbligo di
indicare la data di scadenza e quindi non potrà essere comparata
al vino che invece più invecchia e più è pregiato. Nonostante iI
parere dell'esonero espresso dal Parlamento europeo (dove molto
numerosi siedono i rappresentanti di Paesi che sono grandi
produttori di birra) la Commissione delle Comunità europee ha
informato che se il Comitato Consultivo delle derrate alimentati
si era trovato diviso sul problema della indicazione della durata
minima, le rappresentanze dei consumatori invece erano state
compatte nel richiederla. Quindi della birra si dovrà sempre
sapere quando scade.
Ancora la birra: il privilegio respinto
Altro privilegio richiesto e respinto è stato quello presentato da
parte tedesca di vietare l'importazione di birre non conformi alla
legge cosiddetta "di purezza", vecchia di quattro secoli, secondo la
quale la birra dovrebbe essere fabbricata solo con malto d'orzo,
lievito, luppolo e acqua. Tutte le birre provenienti dagli altri Stati,
ma con l'aggiunta di additivi seppure ammessi anche dalle orga-
A cura di Mario Lodi
e della redazione di "AeB"
Questa pagina è dei bambini
Per questo numero abbiamo scelto il resoconto di una
esperienza di una classe seconda elementare di Trezzano
sul Naviglio, guidata dallinsegnante Fiorella Fioretti. 111
lavoro ci pare significativo perché nella scuola italiana
l'atteggiamento scientifico è abbastanza raro e perché
dimostra come la sperimentazione scientifica può essere
applicata, con metodo corretto, in ogni campo della realtà
ambientale: in questo caso al ciclo vitale di quei noiosi e
poco graditi ospiti estivi delle nostre case, che sono le
mosche.
Il diario dell'esperienza è scritto con esemplare semplicità
ed esattezza e rileva anche le ipotesi "sballate" dei bambini
e i risultati degli esperimenti che le distruggono. In un
mondo carico di suggestioni e di messaggi che fanno leva
sull'irrazionalità emotiva, osservare la realtà, qualsiasi
realtà, con i propri occhi, significa esercitare la mente alla
razionalità. Leggiamo quindi la sintesi dell'esperienza in
questa ottica educativa.
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77.1.
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Tutti i bambini possono
mandare testi, poesie, disegni
riflessioni a "Quale consumo", cf o Coop Lombardia,
Via Famagosta 75, 20142
Milano.
La redazione di "AeB", l'unico giornale scritto e illustrato
dai bambini, sceglierà gli
scritti e i disegni più interessanti e li pubblicherà in questa pagina e. se questo non
basta, sullo stesso "AeB" che
va in tutto il mondo.
"AeB" è il giornale mensile
scritto e disegnato tutto dai
bambini. Si può ricevere in
abbonamento, versando L.
10.000 sul ccp n. 10496263
intestato a: "AeB", 26034
Piadena (CR).
Hanno curato questa pagina: Mario Lodi, Gioacchino
Maviglia, Aldo Palloni e
Nello Pieroni.
L'abbonamento ad "AeB" è
di L. 10.000 da inviare a
mezzo ccp n. 10496263 intestato a: "AeB", 26034 Piadena (CR).
una me
1)
ArrivtJ 'lie
Sono passati altri 8 giorni; nel vasetto con crusca, lievito e
latte, dove avevamo messo le uova, si sono tanti vermi.
Fiorella ha detto che si chiamano larve. Sono molto diverse
dalle mosche, non sappiamo proprio cosa verrà fuori.
Il 10 novembre le classi quinte della nostra scuola ci hanno
regalato una scatolina con dentro tanti cilindretti marrone,
che avevano preso alla Università di Pavia.
Secondo noi sono uova .e sappiamo che da esse nasceranno
delle mosche anche perché ce lo hanno già detto i nostri
fratelli di quinta.
Le ~Sono passati 7 giorni durante i quali abbiamo visto le larve
diventare sempre più cicciottelle.
Adesso nel vasetto ci sono le stesse uova marroni che avevamo all'inizio e le larve non ci sono più. Allora vuol dire che le
larve si sono trasformate in uova marroni, che si chiamano
pupe. Le pupe sono come un astuccino dentro cui si chiudono
le larve. Ora siamo sicuri: dalle pupe usciranno le mosche.
Matteo ha contato le pupe: sono 71. All'inizio avevamo 8
coppie: quanti figli fanno le mosche!
È passata circa una settimana e dalle uova sono uscite le
mosche. In classe c'è un gran traffico, perché appena nasce
una mosca Fiorella, la maestra, la addormenta, mettendo
sullo scatolino un tappo di barattolo di marmellata rivestito
di cotone e garza su cui bisogna versare una goccia di etere.
Così addormentate le possiamo mettere nella gabbietta e
anche osservarle. Abbiamo visto che ci sono mosche maschio
e mosche femmina: i maschi hanno un puntino nero in fondo
alla pancia (addome), le femmine hanno tutto l'addome giallastro.
Una mosca l'abbiamo osservata al microscopio.
Dovevamo addormentarla in continuazione perché si svegliava... alla fine però è morta!
Come è"gigante" vista al microscopio! "Le ali assomigliano a
una ragnatela" dice Simona "e sul corpo ci sono tanti pelucchi
neri". "Hanno gli occhi grandi e di fianco" osserva Liti.
Le mos:,..._Le
Sono passati 9 giorni e dalle pupe sono cominciate a uscire le
mosche. Ma come hanno fatto le larve a diventare mosche?
Dentro l'astuccino la larva subisce delle trasformazioni, che si
chiamano metamorfosi. La mosca nella sua vita subisce una
metamorfosi, però non pouò tornare indietro cioè ritornare
ad essere larva e uovo.
Discutendo su tutto l'esperimento, abbiamo visto che la vita
della mosca è come una ruota che si ripete in continuazione.
Abbiamo anche notato che le mosche non curano i figli: se ne
fregano.
•
L'ace
Abbiamo messo 8 maschi e 8 femmine in una gabbietta per
veder nascere i figli. Dentro ci abbiamo messo tre ciotoline:
una con pane inzuppato di latte, una con cotone e acqua, una
con cotone bagnato di latte e spolverato di zucchero.
Francesca ha chiesto: "Perché anche i maschi fanno i figli? I
maschi non servono per fare i figli!".
Molti di noi sono d'accordo con lei. Daniela pensa: "I maschi
servono per far stare tranquille le femmine quando fanno i
piccoli".
Abbiamo pensato, per vedere se è vero, di mettere due o tre
femmine da sole in un vasetto, coperto con garza, con del
cibo... sono morte senza fare figli.
Le
i
Sono passati 9 giorni. Nel contenitore con cotone, latte e
zucchero abbiamo trovato delle cose bianche come pezzetti di
nizzazioni sanitarie internazionali, non avrebbero potuto essere
commercializzate sotto la denominazione di birra e non avrebbero potuto, con tale nome, entrare nella Repubblica federale. Della
sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee ci sono
rimasti molto male i tedeschi, ma molto soddisfatte anche in
questo caso le associazioni dei consumatori. Rassegnato invece il
governo federale che sapeva di aver dato fuoco a micce bagnate.
Salute in pericolo, rapidità di informazione
Mentre si sta svolgendo in Spagna il grande processo contro i
produttori e i distributori del cosiddetto olio maledetto, cioè di un
olio destinato ad usi industriali ma venduto per consumo alimentare soprattutto negli ambienti più poveri e che ha provocato più
di 500 morti e almeno 20 mila invalidi, il parlamento europeo ha
chiesto che per evitare tragedie del genere, ma anche episodi
individuali di avvelenamento, sia creato un sistema di informazioni rapide e uniformi ed anche un sistema di ritiro rapido di
prodotti pericolosi per la salute. Ha chiesto inoltre la creazione di
un organismo di ricerca incaricato di individuare i fenomi che
possano turbare i consumi e l'ambiente, ed ha richiesto un rafforzamento alle frontiere delle misure di controllo per i prodotti
alimentari ed industriali. È stato esplicitamente chiesto inoltre che
Io Stato spagnolo continui ad assumere la responsabilità nei
confronti delle vittime fino al chiarimento delle cause, trattandosi
in particolare di vittime economicamente deboli. L'olio maledetto era stato infatti venduto e consumato nei quartieri periferici più
poveri delle città spagnole e soprattutto di Madrid.
1Il
r
e
filo. Le abbiamo osservate al microscopio: sembrano piccole
uova.
"Hanno la forma di chicchi di riso" pensa Bea.
"Assomigliano ai petali di un fiore" dice Francesca.
Non siamo molto convinti, che siano le uova di un ragnetto
entrato di nascosto nella gabbietta?".
Cristina ritiene che "Le mosche libere fanno uova marroni,
invece le nostre che sono in gabbia le fanno bianche". "Quelle
marroni avevano preso il sole" afferma Dario.
"Forse cresceranno e gli spunteranno le zampe e le ali" spera
Pietro. Comunque non siamo molto sicuri che da queste
nuova nasceranno le mosche.
Dall
stampa Lucura
di
ciano Didero
Usa: anche gli scarichi dei motori diesel
sotto in chiesta
Negli ultimi anni studi effettuati in tutto il mondo hanno
evidenziato il contributo dato all'inquinamento dalle auto, in
particolare nei centri urbani.
Il maggior indiziato è stato, per lungo tempo, il piombo emesso
dalla combustione dei motori a benzina: negli ultimi anni si è
però capito che anche i motori diesel non sono... senza colpe.
Tra gli altri se ne è occupato l'EPA, l'ente americano per la
protezione dell'ambiente, che ha rilevato come i motori diesel
sono i responsabili della "produzione" del 55% di tutte le
minuscole particelle che siamo costretti a respirare.
La soluzione al problema (disponibile entro 5-7 anni) sta in
particolari filtri di ceramica, al momento in fase di studio, che
limiteranno l'emissione delle particelle solide.
Milano: farmaci, informatica, informazione.
La massima informazione degli addetti ai lavori (i farmacisti) è
certamente positiva per gli utenti dei prodotti: sulla base di
questo principio l'Azienda Farmacie Municipali di Milano,
l'istituto di scienze farmacologiche di Milano e l'Honeywell
Tra noi e le mosche ci sono molte differenze, per esempio loro
fanno più figli e non li curano; stanno in orizzontale, invece
noi stiamo diritti. Ci sono però anche tante somiglianze:
abbiamo gli occhi, la bocca e un corpo come loro e poi
facciamo i figli, nasciamo, muoriamo, cresciamo (però non
abbiamo la metamorfosi), facciamo la cacca.
Quante cose si possono imparare da una mosca!
Se volete allevare le mosche come abbiamo fatto noi potete
provare a catturarle, magari a settembre.
Mettete un vasetto con dentro cotone latte e zucchero nel
davanzale della finestra e poi quando una mosca entra nel
vasetto mettete sopra il tappo con l'etere.
I bambini della II F e la maestra Fiorella Fioretti
Informations System Italia hanno avviato un servizio informativo telematico che consentirà di avere, mediante terminali.
informazioni in tempo reale sulle caratteristiche di ogni farmaco disponibile in Italia o all'estero.
Spagna: più attenzione (e prevenzione) ai denti
Uno studio realizzato in Spagna dalla Organizzgzione Mondiale della Sanità ha messo in evidenza che attualmente il 90% dei
bambini sotto i 12 anni soffre di carie.
Una quind icina d i anni fa l'incidenza della carie era inferiore del
I 7%. Si guarda con preoccupazione a questo dato soprattutto
perché nello stesso periodo nel resto d'Europa la situazione era
invece in miglioramento. Nella fascia d'età tra i tre e i sei anni si è
.per esempio osservato una diminuzione nell'incidenza della
carie che va dal 67% della Finlandia al 36% della Scozia.
Olanda: un fiore in tutte le stagioni
Il mercato mondiale non conosce crisi, anzi è in forte espansione. Secondo il Flower Council olandese la crescita nel "consumo" di fiori è destinata ad aumentare ad un ritmo sostenuto, il
10% all'anno.
Si tratta di un mercato ancora saldamente in mano agli olandesi, con il 63% di tutte le esportazioni di fiori, ma anche in questo
settore sta affacciandosi la concorrenza di altri Paesi comunitari e di Paesi tropicali come la Colombia, ora seconda produttrice mondiale, con il 13% del mercato.
Quale consumo - 9
Telefoni (02)
28.456.289-290
Itinerari in Lombardia. Giugno, luglio e agosto
Fiorella Funtagani
Birra a fiumi
Como
Dal capoluogo dell'alto Lario giugno dissemina per la
provincia di Como una festa
alla settimana.
q Sabato 13 e domenica 14,
il secondo week-end del mese, è tradizionalmente dedicato, in città dall'arena di
Camerlata per tutto il centro
storico fino al lido di Villa
Geno, al Palio del Baradello:
questo è il nome del colle e
relativo torrione medievale
in rovina che testimonia la
guerra decennale tra Milano
e Como, anno I l 18. Orchestre e braciolate all'aperto, il
corteo storico inneggiante alla vittoriosa battaglia conclusiva contro i milanesi, una
gara renniera fra i sei borghi e
lo spettacolo conclusivo degli sbandieratori costituiscono l'ossatura del programma.
q Di carattere più raccolto e
familiare la Sagra dei costumi lariani il 20, terzo sabato
del mese, tradizionalmente
dedicato a Consiglio di Rumo a spazzacamini e, stagnini, contadini anziani e donne
dei dintorni, che si ritrovano
sul sagrato della chiesa mostrando gli abiti e gli attrezzi
tradizionali gelosamente custoditi: improvvisano scene
di vita quotidiana, filastrocche e racconti della propria
storia.
q Infine domenica 28, l'ultima di giugno, si celebra in
Caste! d'isola Comacina la
più antica festa del lago, San
Giovanni. È dal Seicento che
si rievocano i fatti del 1169,
quando l'isola fu messa a ferro e a fuoco dai comaschi
che così si vendicarono dell'aiuto offerto dagli isolani ai
milanesi. La notte del sabato
precedente la sponda di fronte all'isola si accende di centinaia di lumicini, mentre
l'incendio dell'isola si rinnova con uno spettacolo notevole di fuochi d'artificio so-
pra la moltitudine di imbarcazioni che affollano le acque; l'indomani processione
di "Lucie" lariane, musica
popolare dalla riva all'isola.
Informazioni dettagliate all'Ept di Como: 031/ 262091.
v
q Dopo due edizioni di rodaggio torna quest'anno in
grande stile la Festa della
birra organizzata dal Cral aziendale presso le Industrie
Poretti di Indurlo Olona, alle
porte di Varese. I giorni 10,
1 I e 12 luglio è in programma una marea di danze, canti, spettacoli innaffiati naturalmente da fiumi di birra intorno allo stabilimento ottocentesco, poi ristrutturato ai
primi del Novecento coniugando all'efficienza degli impianti più moderni l'estetica
Liberty allora in voga per
abbellire anche gli edifici industriali. Il programma dettagliato si può richiedere a
Germano Pianezzola:
0332/200222.
q Ai piedi del Sacro Monte
di Varese, con l'arrivo dell'estate. l'azienda agrituristica I
Mirti di Bregazzana organizza, la prima domenica di
ogni mese, una festa dedicata
a ogni piccolo frutto di cui è
produttrice. 117 giugno tocca
alla fragola, il 5 luglio al
lampone, il 2 agosto alla mora, e avanti di questo passo
con mirtillo, castagna e kiwi.
Vengono servite, ma si possono anche acquistare da
portar via, macedonie con
frutti di sottobosco, granite,
frullati, frappé, gelati a base
di frutta, confetture, frutta
intera sotto sciroppo, sotto
spirito e sotto grappa; è ammessa la raccolta diretta (i
prezzi si dimezzano) e sono
previste visite alle coltivazioni guidate da studenti di agraria. Per informazioni:
0332/ 222255.
/!entova
q Una delle manifestazioni
più belle di Ferragosto è la
Sagra dei 1Vladonnari di
Grazie di Curtatone, pochi
chilometri prima dí entrare
in Mantova. L'immenso sagrato del santuario diventa,
fin dalla notte precedente, la
tavolozza dei pittori dell'asfalto provenienti da tutta la
penisola; di contorno un'eccezionale fiera padana riporta ai tempi antichi con i suoi
personaggi singolari. Da non
trascurare un salto all'interno del santuario gotico, costellato di nicchie che ospitano statue ex voto di scampati
per miracolo a morti violente
o a condanne insperatamente non eseguite.
ristiche. Spettacoli di piazza
in ogni frazioncina fino al lago, ristoranti e alberghi aperti giorno e notte, spaghettate
notturne, tavole rotonde,
stand di prodotti regionali,
formeranno una singolare
kermesse. Una bella spiaggia
lunga e pulita, i ruderi della
rocca medievale a picco sul
lago in vista della deliziosa
isoletta di San Biagio, il golfo
di Pieve, le vigne sono indubbiamente tra le bellezze
del luogo degne di essere conosciute. Il programma va
richiesto al Comune:
0365/653121.
q La terza domenica di luglio, 19, i pescatori di Garda
organizzano una simpatica
Sardellata al Pal del V o', che
è un promontorio sommerso. 4 chilometri al largo dall'abitato. Qui un palo che affiora dall'acqua è, la sera,
punto di incontro per imbarcazioni private e una motonave. Tra luminarie festaiole
ci sarà una grande battuta di
pesca alla sardella e una friggitoria galleggiante dispenserà fino a notte fonda, a quintali, il pesce fresco. Il biglietto
per salire sulla motonave è in
vendita presso ogni agenzia
di viaggio della cittadina.
045/7255333.
q Da non perdere, in agosto,
intorno al 29 festa patronale,
Una settimana lunga una
stagione a Manerba del
Garda, che dall'estate scorsa
si è lanciata in una nutrita
campagna di valorizzazione
delle proprie potenzialità tu-
Cuba - Tour
partenze: 20 luglio, 3 e 17 agosto quote da L. 1.669.000
durata 15 giorni/voli speciali
pensione completa durante il tour e mezza pensione
durante il soggiorno balneare
Kenya - soggiorni al mare
partenze: 4 e 18 luglio, I agosto
quote da L. 1.050.000
durata 9 oppure 16 giorni/voli speciali
pensione completa
Vacanze nella Sassonia e Selva Turingia
Berlino/ Potsdam/ Erfurt/ Weirnar/ Lipsia/ Dresda
partenza: 3 agosto
L. 1.360.000
quota
durata 15 giorni/voli di linea
pensione completa
Sori
cabile Sagra dei pizzoccheri
nella pineta di Teglio ogni
ultima domenica di luglio,
quest'anno 26. Le celebri tagliatelle di grano saraceno
condite con verze, patate,
formaggio, burro, salvia e aglio vengono servite a ciclo
continuo insieme ad altre
prelibatezze valtellinesi: le
sciatt. frittelle di grano saraceno profumate di grappa,
polenta taragna e vini Valgella, Inferno, Grumello e Sassella, il tutto a prezzi popolari.
q L'Aas di Livigno organizza per tutta l'estate gite accompagnate da una guida
alpina (gratuita). Boschi di
conifere. fioriture alpine,
stambecchi, cervi, camosci,
marmotte e splendide viste
sui gruppi Ortles-CevedalePiazzi e Bernina sono tra le
attrattive delle passeggiate,
proposte periodicamente
con diversi itinerari giornalieri che conducono anche
dai Parco dello Stelvio ai
confini con il Parco Nazionale Svizzero. Informazioni
all'Aas: 0342/996379 (tutti i
giorni 8/ 12,30 - 14,30/18).
partenze da Bologna e Torino: 28 giugno,
5 luglio, 19 settembre
quote da L. 895.000
partenze da Milano: 26 luglio,
2 agosto
quote da L. 1.420.000
durata 8 giorni/ voli Aeroflot
pensione completa
Mosca e Budapest
partenze: 18 giugno, 9 luglio, 6 agosto quote da L. 1.260.000
durata 8 giorni/ voli Aeroflot e Malev
pensione completa
U.R.S.S. - Asia Centrale
Leningrado/Taskent/ Bukhara/Samarkanda/ Mosca
partenze: 25 giugno, 10 agosto,
I ottobre
quote da L. 1.580.000
durata I I giorni/ voli Aeroflot
pensione completa
Crociera nell'Egeo
Venezia/ Canale di Corinto/ Atene/ Rodi/ Creta/ Corfù/
Dubrovnik/ Venezia
partenze: 1 e 8 agosto
quote da L. 790.000
durata 8 giorni
Disponibili numerose proposte di soggiorno balneare nelle
più belle località italiane ed estere (hotel, villaggi ed appartamenti)
Costa Brava (Spagna) - 8 giorni/ pullman da L. 327.000
da L. 698,000
- 8 giorni/aereo
Isola di Madeira
da L. 460.000
Palma di Maiorca
- 8 giorni/aereo
... ed ancora...
Jugoslavia - Grecia - Turchia - Tunisia
Mi ilallo/Livigno
soci ai 'lavoro
Soci volontari al lavoro nella cooperativa di via Livigno
119 - Quale consunto
+ soggiorno a Varadero
Mosca e Lena/grado
q È ormai un rito l'imman-
Garda
In ezo peri- 1l rnerndo: ,
sempre tu
È stato caratterizzato da un rinnovato impegno
e da positivi risultati il lavoro di questi ultimi
mesi della Sezione Soci di Milano/ Livigno.
Diverse e articolate sono state le iniziative promosse che di seguito elenchiamo:
— Partecipazione ad una tavola rotonda sul
tema "La tutela del consumatore" promossa dal
Consiglio di Zona 7 e tenutasi il giorno 27 Marzo. All'affollata e attenta platea abbiamo portato il nostro contributo con Ugo Pinferi dell'Associazione Regionale.
— In occasione della revisione dell'anagrafe sociale un gruppo di soci ha dato un contributo
fattivo al negozio nel periodo dell'offerta sociale.
Va ricordato che non solo sono riusciti a dimostrare le loro capacità di ottimi ed efficienti tecnici ma nel frattempo hanno conquistato più di
250 nuovi soci, il tutto in quindici giorni.
- Conferenza sul tema "Quale dimensione per
l'anziano" tenutasi giovedì 7 maggio alla presenza di oltre settanta persone nella Sala del Consiglio di Zona 7 in via Livigno, 3.
L'iniziativa da noi promossa in collaborazione
con SPI-CGIL aveva il patrocinio del Consiglio
di Zona il cui Presidente, nel ringraziarci per
l'importante iniziativa, ha dato la sua disponibi-
lità per ulteriori e diversificate conferenze sull'alimentazione sia per il vasto pubblico che per il
vasto pubblico che per il mondo della scuola.
— Visita guidata al Centro distribuzione merci
di Pieve Emanuele il giorno 16 Maggio di 45 soci
che hanno avuto modo di conoscere un altro
"pezzo" di Coop Lombardia.
Servizi Ammobiliali
con "Milano Programil-ne"
Dal 1° novembre opera per iniziativa della Lega
delle Cooperative la nostra Società di servizi
immobiliari Milano Programme.
I servizi svolti sono: I. L'amministrazione dei
condominii ed i servizi a questi collegati; 2. L'intermediazione immobiliare: 3. 11 servizio assicurativo-finanziario; 4. L'arredo. Milano Programme intende essere una risposta ad una domanda da tempo presente nel movimento cooperativo, oltre che privato, in campi sino ad
oggi appannaggio di immobiliaristi e amministratori privati spesso speculativi.
m Graffitfi
ila. mu.sfLea.
defi Ellatefi and 960
Trrasconcerrai le tue vsicame 2. lesole
oppuwe a Ca.oule?
Presentiamo questo mese i primi 5 volumi di una serie di
dischi che ripercorrono la musica dei magici anni '60. Dal
1960 al '64 tutte la canzoni più belle che hanno segnato
un'epoca nel costume italiano nell'interpretazione dei loro
interpreti originali: Rita Pavone, Gino Paoli, Mina, Celentano, Modugno ecc....
Per la tua spesa, cerca anche qui la qualità
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22 giugno al 4 luglio.
"1961"
Lato A
I. CHITARRA ROMANA
2.
3.
4.
5.
6.
7.
NON ESISTE L'AMOR
CERCAMI
QUANDO
1 TUOI VENT'ANNI
COME NASCE UN AMORE
LA BALLATA DEL MICHE'
Lato B
I. PISCATORE 'E PUSILLECO
2.
3.
4.
5.
6.
7.
UNO DEI TANTI
BAMBINA BAMBINA
PENTO
BRIGITTE BARDOT
PRENDI UNA MATITA
GIOVANE AMORE
Viale
S. Margherita 42
Caorle
"1960"
Lato A
1. TINTARELLA DI LUNA
2. Il. RIBELLE
3. NON PASSA PIU
4. ERA SCRITTO NEL CIELO
5. MILORD
6. RITROVIAMOCI
7. IL NOSTRO CONCERTO
Lato B
I. FELICITA
2. LOVE IN PORTOFINO
3. GUARDA CHE LUNA
4. UNA FETTA DI LIMONE
5. In VURRIA VASA'
6. PIÙ SOLA
7. ESTATE VIOLENTA
"1962"
Lato A
I. SI E SPENTO IL SOLE
2, VECCHIA BALERA
3. RENATO
4. GUARDA COME DONDOLO
5. THE JET
6. EVELYNE
7. LE STRADE DI NOTTE
Lato B
1. MI SONO INNAMORATO DI TE
2. UN GIORNO INUTILE
3. LASCIAMI IL TUO SORRISO
4. NON ANDARE VIA
5. NULLA RIMPIANGERÒ
6. CATERINA
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7. STASERA PAGO 10
"1963"
Lato A
"1964"
1. FATTI MANDARE DALLA
MAMMA A PRENDERE
IL LATTE
2. ROBERTA
3. ABBRONZATISSIMA
4. LA TERZA LUNA
5. IL BALLO DEL MATTONE
6. MALAGA
7. QUELLI DELLA MIA ETÀ
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Lato B
Lato B
PIANGERÒ PER TE
T'AMO E T'AMERO
A NEW ORLEANS
E IL TRENO VA
VIVA MADDALENA
6. ASCOLTA MIO DIO
7. IO PECCATORE
1.
2.
3.
4.
5.
Lato A
I. CON TE:SULLA SPIAGGIA
1.
2.
3.
4.
5.
DATEMI UN MARTELLO
SUL CUCUZZOLO
TI RINGRAZIO PERCHÉ
E PIU TI AMO
LA GUERRA DI PIERO
LEI STA CON TE
ANGELITA DI ANZIO
CIN CIN
LA FINE DI AGOSTO
VIA BROLETTO 34
IO SONO QUEL CHE SONO
6. TU SI 'NA COSA GRANDE
7. ERAVAMO AMICI
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INIZIATIVA RISERVATA Ali SOCI DELLA COOIP LOMBARDIA
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nei negozi Unicoop Veneto di „lesolo e Caorle
Nome e cognome Il presente buono va utilizzato
per ricevere in omaggio una
bottiglia di "Tocai Classico di
Lison" sulla prima spesa
effettuata presso i negozi
Unicoop Veneto di Jesolo e
Caorle. L'iniziativa è valida fino
al 30 settembre.
Importo spesa N. tessera Timbro negozio
di Johnny Hart
Linus - Milano Libri
L'ALFABETO
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Riprendiamo la pubblicazione di una
scelta di fotografie tratte dal catalogo
della mostra della Coop Lombardia
"Tra sogno e bisogno" a cura di Cesare
Colombo (Longanesi ed.)
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Tino Petrelli 1946. Bagni in piscina con costumi a noleggio
Augusto Frattini 1951. Pic-nic a Carini
Pietro Donzelli 1955. Comacchio. Ferragosto
Ferruccio Malandrini 1980. Spiaggia toscana
Franco Fontana 1983. Piscina
Luigi Ghirni 1984. Porto Recanati
Enrico Bossan 1984. Spiaggia veneta
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N. 6 giugno