Associazione
Artigiani Bergamo
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D E L L ’ I S O L A
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61ª Assemblea Associazione Artigiani di Bergamo
“Il nostro ruolo da protagonisti in campo economico, sociale e politico”
“La politica e le istituzioni sono chiamate a fare il possibile per favorire il cambiamento mantenendo con noi e con tutti i rappresentanti dei mondi produttivi un confronto che tanto più sarà costante tanto più potrà essere proficuo.
Una chiusura su questo fronte indebolirebbe non solo i corpi sociali intermedi ma, con noi, anche il sistema delle imprese, il sistema Paese, quindi le stesse istituzioni e la politica”. Questo il messaggio lanciato dal presidente dell’Associazione Artigiani di Bergamo, dr. Italo Calegari, nella sua relazione in
occasione della 61ª Assemblea Generale svoltasi sabato 27 maggio nel Nuovo Polo Fieristico di Bergamo, presenti il vicepresidente vicario di Confartigianato nazionale Tullio Uez, il vicepresidente nazionale e presidente dell’Unione Artigiani di Brescia Giovanmaria Rizzi, il presidente e il direttore di Confartigianato Lombardia Giorgio Merletti ed Enrico Perotti, l’assessore all’artigianato della regione Lombardia Marco Pagnoncelli e il direttore dell’Associazione Artigiani Enrico Zucchi. Un’assemblea che ha raccolto un grande successo di pubblico, tra imprenditori artigiani, autorità e personale dell’organizzazione, che hanno apprezzato la relazione di Calegari ed i risultati raggiunti
dall’Associazione bergamasca nell’ultimo anno. “Chi ha avuto modo di seguire un po’ la nostra attività negli ultimi anni – ha esordito Calegari – si sarà accorto che da parte nostra c’è un approccio decisamente nuovo col mondo delle istituzioni e della politica: in una società che è cambiata sostanzialmente,
stiamo rivendicando un ruolo da protagonisti non solo nell’ambito economico-lavorativo ma anche sulla scena sociale e civile”. Una volontà questa che
l’Associazione ha voluto testimoniare anche nel corso dell’ultima campagna
elettorale, incontrando i candidati alle elezioni politiche. Questo rinnovato ruolo, ha chiarito il presidente dell’Associazione, si dovrà sviluppare all’interno di
un’ottica unitaria di sistema, per renderne più incisiva l’azione, nella consapevolezza che da soli è difficile ottenere risultati significativi.
Non è mancato un dettagliato quadro della situazione dell’artigianato nella provincia di Bergamo, caratterizzato alla fine del 2005 da 33.521 imprese artigiane, di cui 33.424 attive, con una media di 2,7 addetti ciascuna. In rapporto al numero complessivo delle imprese operative, quelle artigiane costituiscono il 40,4% del totale e sono così ripartite: 15.532 nel settore costruzioni; 9.180 quelle manifatturiere; 2.910 nei servizi alle persone; 1.524 nei servizi alle imprese; 2.237 nel settore riparazioni; 124 negli altri settori. La vocazione artigiana del territorio bergamasco viene confermata in particolare dal
fatto che nel 2004 il territorio orobico risultava essere l’unico della Regione
Lombardia ad avere un saldo positivo (+328) con più di 33.000 imprese artigiane, e che tale saldo attivo è stato ripetuto pure nel 2005 (+201). Sul fronte economico la relazione di Calegari ha dato ampio spazio alla fiducia in una
vicina ripresa del comparto, invero giustificata dal fatto che nel primo trimestre 2006, per la prima volta da 11 trimestri (cioè dal 2003), la produzione
dell’artigianato nella provincia di Bergamo presenta una variazione positiva
(+2% su base annua) rispetto ai vari settori. Una fiducia che ha animato tutta la relazione, in cui l’artigianato bergamasco viene ritratto come un settore
fortemente vitale, nonostante sia stato attraversato da una complessa crisi a
livello locale, nazionale e internazionale; un settore che ha saputo “resistere
ed anzi crescere, sia pure differenziato per aree e settori, addirittura in presenza di congiunture particolarmente sfavorevoli”. “Occorre quindi proseguire con coraggio e determinazione sulla strada dell’innovazione e del rilancio
della competitività”. Un consiglio, quello di Calegari, indirizzato principalmente
alla nuova classe politica che viene avvertita: “non si può continuare a punire chi produce, chi genera ricchezze e risorse, perché ciò contribuirebbe all’aumento di contraccolpi in tutto il sistema paese”. A questo proposito Calegari ha ricordato le priorità per il rilancio delle imprese artigiane, ossia la riduzione del carico fiscale e la non penalizzazione dei ceti medi; la riduzione
dell’Irap, la revisione degli studi di settore, gli incentivi alle imprese per esempio attraverso il sostegno alla ricerca, l’appoggio all’aggregazione di imprese
e ai distretti industriali.
GLI INTERVENTI DEI PRESIDENTI
DEI GRUPPI ASSOCIATIVI
Nella parte privata si sono avuti invece gli interventi degli associati. Ha dato il via la presidente del Gruppo Donne Ida Rocca, che, nel sottolineare che
l’obiettivo principale del gruppo è quello di modificare la cultura dello stereotipo di genere, ha ricordato le principali attività realizzate nel 2005, tra
le quali le iniziative volte a favorire l’accesso al credito e alla finanza agevolata, quelle di sensibilizzazione delle istituzioni per la conciliazione dei
tempi lavoro-famiglia, il mentoring, ed il Punto In.Formativo dell’Impresa
Donna.
Di seguito il presidente dell’Anap dell’Associazione Artigiani cav. uff. Franco Riva ha ricordato che quest’anno il Gruppo anziani festeggia i 30 anni di
attività, raggiungendo l’ambito traguardo dei 3800 soci, con un aumento del
4,7% rispetto al 2005, confermando così di essere il primo gruppo in Lombardia ed uno dei primi in Italia.
Quindi il presidente del Gruppo Giovani, Giacinto Giambellini, ha elogiato
l’impegno del gruppo da lui presieduto ed i risultati ottenuti in termini di crescita professionale, costante aggiornamento, confronto con altre realtà giovanili, rimarcando come “l’Associazione e l’associazionismo possano fare
crescere l’imprenditore artigiano e la sua azienda”.
Infine un minuto di silenzio ha sottolineato il ricordo del presidente nazionale Anap Walter Corsi, recentemente scomparso dopo una lunga malattia.
A questa intensa azione esterna da parte dell’Associazione Artigiani, si è affiancata un’altrettanto mirata operatività interna che, anche nel 2005, ha visti
coinvolti giunta, consiglio, direzione e personale, in un impegno particolarmente articolato e complesso. Su questo punto, fra le molteplici iniziative dell’Associazione, Calegari ha ricordato tre interventi: il prontuario del tinteggiatore, un vademecum non solo di contenuto tecnico, ma con finalità di promozione della vera cultura imprenditoriale e di contrasto a un abusivismo purtroppo dilagante; la pubblicazione “Ecoidea” sui temi dell’energia alternativa
e dei nuovi materiali legati all’edilizia; la sensibilizzazione delle imprese affinché si orientino verso le aggregazioni per darsi una maggiore forza contrattuale dinanzi al costante rincaro delle materie prime. Altro tema di rilievo quello del passaggio del trattamento di fine rapporto (tfr) alla previdenza complementare che riguarda i 45 mila dipendenti delle nostre aziende bergamasche
e che, nel solo 2008, comporterà la fuoruscita dalle imprese artigiane verso i
fondi ad hoc di 55 milioni di euro. Un argomento questo che è stato oggetto
di recente di studio e riflessione durante la 19ª Conferenza Organizzativa dell’Associazione Artigiani svoltasi a Creta. Tra le iniziative di rilievo anche la
“Scuola Dirigenti Artigiani”, un percorso formativo triennale rivolto per ora ai
consiglieri dell’Associazione che contribuirà a sviluppare le competenze dell’attuale e futura classe dirigente per favorire conoscenze e comportamenti
che assecondino il cambiamento in atto. Calegari ha infine presentato due
nuovi prodotti dell’Associazione Artigiani: la Guida ai Servizi, in cui sono descritti i servizi e le opportunità che, sia chi si iscrive sia chi è già iscritto, può
trovare in Associazione e la Guida alle Convenzioni che elenca offerte e sconti destinati, come valore aggiunto, agli iscritti e ai loro familiari. Una relazione dunque che ha voluto toccare tutti gli aspetti dell’artigianato e dalla quale
è emersa l’immagine di un’Associazione Artigiani aperta a ciò che è nuovo e,
al tempo stesso, “solida, compatta, radicata nel territorio, che oggi interpella
con energia associazioni, categorie, istituzioni, mondo dell’economia e della
politica per rilanciare la volontà e la disponibilità a compiere un cammino comune all’insegna del maggior bene di tutti”. Lunghi applausi hanno sottolineato l’apprezzamento del pubblico alla relazione di Calegari e giudizi altrettanto positivi sono venuti dalle autorità intervenute all’assemblea. Primo fra
tutti il Prefetto, dr. Cono Federico, che nel dirsi gratificato per l’invito all’Assemblea, ha sottolineato che chi svolge pubbliche funzioni ha l’obbligo di partecipazione e di conoscenza delle tematiche che si sviluppano sul territorio. A
questo proposito il prefetto ha riconosciuto che “l’artigianato è un mondo
molto presente, che costituisce l’ossatura dell’economia nazionale ed ha un
forte radicamento sul territorio contribuendo in maniera forte alla redditività
del Paese”. Di seguito, l’Assessore all’Urbanistica del Comune di Bergamo
Walter Grossi, dopo aver portato i saluti del sindaco Bruni, ha auspicato la
continuazione della collaborazione per mantenere il vantaggio competitivo del
territorio ed ha ricordato i punti della piattaforma di lavoro del Comune di Bergamo che riguardano in particolare le infrastrutture e la sburocratizzazione.
L’assessore all’artigianato della regione Lombardia, Marco Pagnoncelli ha lanciato un messaggio di ottimismo e serenità, ma ha ricordato che la strada è
ancora in salita ed è dunque doverosa una giusta cautela. Pagnoncelli ha quindi ricordato i punti delle politiche regionali per le imprese, tra le quali hanno
un posto centrale l’innovazione e la ricerca, non solo per le imprese avanzate
ma anche per quelle tradizionali, e la necessità di “investire nella persona per
dare un apporto concreto alle imprese” e, nel rilanciare la necessità di fare sistema come metodo di scambio reciproco, ha infine auspicato che il nuovo
governo italiano rafforzi il percorso già avviato. Di seguito gli interventi dei
parlamentari Carolina Lussana (Lega Nord) che ha ricordato il grande impegno a favore del settore che ha portato all’emanazione di provvedimenti sugli
ammortizzatori sociali in deroga a favore del tessile bergamasco ed ha poi rimarcato l’esigenza di “tornare a parlare di federalismo per avvicinare il potere decisionale al cittadino e all’impresa”; Giacomo Stucchi (Lega Nord) che
proprio a proposito degli ammortizzatori sociali in deroga sopra richiamati ha
comunque affermato che si è trattato pur sempre di “interventi tampone”, e
ha rilanciato l’esigenza di politiche attive per il lavoro, auspicando che “il nuovo governo abbia la sensibilità necessaria per capire il valore delle imprese”;
Antonio Misiani (Ulivo) che, nel portare il saluto del collega Sanga, ha fatto riferimento agli indirizzi verso i quali intende muoversi la nuova maggioranza
parlamentare, decisa ad “aggredire con determinazione alcuni nodi strutturali che condizionano lo sviluppo”, quali le infrastrutture, l’innovazione e la ricerca, il sistema scolastico e formativo, attraverso “politiche serie e di lungo
respiro”. Prendendo spunto dalle strategie di aggregazione da tempo portate
avanti dall’artigianato bergamasco attraverso il Comitato Unitario, le tre confederazioni sindacali CGIL CISL e UIL hanno voluto intervenire con una voce
unitaria, quella del segretario generale della Cisl Gigi Petteni, presenti anche
i colleghi Cicerone e Gibellini. Petteni ha osservato che ”il peso della specificità del settore artigiano spesso non viene adeguatamente evidenziato nell’agenda della politica e delle istituzioni”. È quindi necessario che il sistema delle imprese e dei lavoratori bergamaschi faccia più convinto affidamento sulle
sue capacità e metta in opera un percorso di collaborazione e unitarietà di intenti per un maggiore consolidamento produttivo e sociale. Quindi il direttore dell’Ufficio diocesano della pastorale sociale don Francesco Poli nell’approfondire il significato cristiano del lavoro, ha dato atto al mondo artigiano
di essere attento alla condivisione e al rispetto della persona, oltre che ai valori veri della vita, mentre il docente universitario Giuseppe Delmestri ha sintetizzato il funzionamento della “Scuola dirigenti artigiani”. Infine Giorgio Merletti recentemente confermato alla presidenza di Confartigianato-Lombardia
ha portato “l’abbraccio delle 80.000 aziende lombarde associate” e, nel ricordare come la Lombardia sia uno dei principali motori produttivi d’Europa, ha
indicato tra gli obiettivi della federazione regionale quello di fungere da modello per tutto il sistema nazionale ed europeo. Tra i presenti anche i consiglieri regionali Marcello Raimondi e Daniele Belotti, il presidente ed il segretario della Confesercenti Giorgio Ambrosioni e Giacomo Salvi. Al termine dell’Assemblea il presidente Calegari, insieme all’assessore regionale Pagnoncelli
e al vicepresidente confederale Tullio Uez, ha consegnato i riconoscimenti a
12 collaboratori attivi da vent’anni negli organici dell’Associazione Artigiani.
Le meritatissime medaglie d’oro sono toccate a: Renato Arizzi, Stefano Bianchi, Attilio Brumana, Donatella Campana, Antonio Cardegna, Laura Colombo,
Giuliana Consonni, Silvio Duzioni, Marisa Falabretti, Massimo Giacomini, Ileana Nava e Rosa Maria Rozzoni. I tantissimi applausi dei colleghi si sono accompagnati ai vivi apprezzamenti di Calegari che ne ha sottolineato la preparazione, il costante aggiornamento e l’impegno profuso.
L’INTERVENTO DI TULLIO UEZ
“Maggioranza, minoranza e parti sociali agiscano uniti nell’interesse
dei cittadini e delle imprese”
Particolarmente apprezzato l’intervento del vicepresidente vicario di Confartigianato Tullio Uez, i cui passaggi principali sono stati sottolineati dagli unanimi applausi degli imprenditori presenti. “Non vorrei che i segnali
di ripresa che animano i discorsi di questa giornata fossero messi in poco rilievo dalla politica” – ha dichiarato Uez - per questo esortiamo i politici ed il nuovo governo ad agire con il buon senso e a non distruggere ciò
che è stato ottenuto di buono per le imprese e per l’intera economia”.
Il riferimento immediato è stato quello alla Legge Biagi, che gli artigiani vogliono sia mantenuta e migliorata con l’inserimento di adeguati ammortizzatori sociali, per eliminare le differenze sinora esistenti tra i lavoratori delle imprese industriali e di quelle artigiane, tra lavoratori di seria A e di serie B. “Ci
occorre più flessibilità – ha detto Uez – per conoscere meglio i dipendenti prima di inserirli nella nostra “famiglia aziendale”. Non è questione di precarietà, ma semmai del contrario, visto che nelle nostre imprese esiste un forte legame tra l’artigiano ed i suoi collaboratori”. Altri nodi da risolvere secondo
Uez sono la burocrazia, che costa al sistema delle imprese milioni di euro e
migliaia di ore di lavoro nella lotta con le carte bollate e le procedure complicate. “Questo chiediamo al governo: di diminuire il deficit tagliando i costi,
non alzando le tasse”.
Esigenza di particolare rilievo, secondo Uez, è quella di intervenire sul cuneo fiscale in tempi che siano davvero solleciti, per ridurre il prelievo a carico delle aziende, restituendo trasparenza ed un
corretto equilibrio al rapporto tra contributi e prestazioni. Positivo il giudizio sulla riforma Moratti
che “avvicina il mondo della scuola a quello del lavoro”, mentre a proposito della liberalizzazione dei
mercati si chiedono “scelte precise e definitive sul
tipo di energia su cui puntare: che sia nucleare o
carbone, l’importante è che le decisioni una volta
prese vengano poi mantenute e sostenute con
provvedimenti adeguati”.
“L’artigianato – ha concluso Uez – non può restare
esposto all’incertezza e agli umori delle parti politiche, per questo contiamo di sottoporre le nostre richieste al primo ministro Prodi. Se non ci ascolteranno, gli artigiani sono pronti a scendere in
piazza. Questa la ricetta di Confartigianato ai problemi delle imprese: che
maggioranza, minoranza e parti sociali, cioè tutti gli attori della politica e
della società civile, si siedano insieme ai tavoli politici per risolvere davvero i problemi della nostra economia, nell’unico interesse dei cittadini e
delle imprese”.
DUE NUOVE GUIDE DEDICATE AGLI ASSOCIATI
LA “GUIDA AI SERVIZI”
A chi posso rivolgermi per avere un finanziamento? È vero che
i nuovi imprenditori hanno delle agevolazioni? Ma il registro dei
rifiuti devono averlo tutti?
Ogni giorno nell’esercizio della nostra attività ci poniamo nuove
domande e spesso non sappiamo a chi rivolgerci per avere una
risposta sicura.
La nuova “Guida ai servizi” dell’Associazione Artigiani, presentata in anteprima all’Assemblea Annuale ed inviata gratuitamente a tutti gli imprenditori artigiani bergamaschi, offre riferimenti
precisi per rispondere con semplicità a tutte le esigenze d’impresa. Credito e finanziamenti agevolati, avvio d’impresa, con-
sulenza legale e fiscale, formazione, servizi amministrativi, ambientali, sindacali, fiscali, internazionali, di patronato, su qualità
e sicurezza. Ecco per grandi temi i contenuti della Guida. Per ogni
argomento la Guida riporta il riferimento, il telefono e l’e-mail
dell’Ufficio dell’Associazione Artigiani di Bergamo a cui è possibile rivolgersi per ottenere informazioni dettagliate.
Un prezioso vademecum per scoprire tutte le opportunità che
l’Associazione offre ai propri soci ed una bussola per sapere come muoversi nei nostri Uffici, dove competenza e cortesia sono
di casa.
La “Guida ai servizi” è disponibile presso tutti gli Uffici dell’Associazione Artigiani di Bergamo.
LA “GUIDA ALLE CONVENZIONI 2006”
È la più recente iniziativa dell’Associazione Artigiani destinata ai
soci, anch’essa presentata in occasione dell’Assemblea, è disponibile presso tutti gli uffici dell’organizzazione bergamasca.
Un opuscolo ideato per offrire agli artigiani associati decine di occasioni di risparmio presso pubblici esercizi, negozi e laboratori artigianali di Bergamo e provincia.
La “Guida alle Convenzioni 2006” raccoglie infatti un elenco di
negozi, bar e ristoranti, ma anche attività di servizio e artigianali che hanno deciso di convenzionarsi offrendo agevolazioni
e sconti a tutti gli Associati dell’Associazione Artigiani di Bergamo.
G I U G N O - L U G L I O
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Un’iniziativa che si affianca alle convenzioni “storiche”, stipulate a livello nazionale da Confartigianato, con partners come
Tim e Accor Hotels.
Un utile vantaggio che riguarda non solo gli imprenditori ma anche i loro familiari e che va a coprire le esigenze sia della vita
aziendale, sia del tempo libero.
Questo perché obiettivo dell’Associazione Artigiani è quello di far
crescere le imprese, ma anche di dare più valore al tempo libero. Siamo sicuri che il nostro impegno a dare servizi sempre più
utili ed interessanti verrà apprezzato.
Per informazioni Ufficio Marketing (tel. 035.274.229 – fax
035.274.315 e-mail: [email protected])
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