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Gestione del percorso nascita extraricovero
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GESTIONE DEL PERCORSO NASCITA EXTRARICOVERO
GRUPPO DI LAVORO:
Capo Gruppo (Team Leader): Rino Agostiniani
Facilitatore (Tutor): Miria Lucchesi
Componenti
Nome
Cognome
Luisella
Chieli
Melissa
Selmi
Monica
Pierinelli
Rossella
Peruzzi
Maria Luisa
Niccolai
Alessandra
Toni
Paola Delia
Marini
Monica
Cimoroni
Paolo
Scogliamiglio
Lisetta
Rafanelli
REVISIONE N. 1
(Membri permanenti):
Qualifica
Coord. AFMI
Ostetrica
Ostetrica
Dirigente medico
Coord. Ostetrico
Coord. Ostretrico
Dirigente medico
Dirigente medico
Dirigente medico
Coord. Ostretrico
REDAZIONE
28/06/2012
Funzione
Referenti del documento
(Tutor e Team Leader)
F.to
F.to
F.to
Data
Struttura/Settore appartenenza
AF Materno-Infantile
UO Ginecologia-ostetrica
UF Consultoriale PT
UO Ginecologia-ostetrica
UF Consultoriale VDN
UO Ginecologia-ostetrica
UF Consultoriale VDN
UF Consultoriale PT
UF Consultoriale
UF Consultoriale PT
VERIFICA
Data
28/06/2012
APPROVAZIONE
Data
Resp. UF Consultoriale di Pistoia
Funzione
Funzione
Resp. UF Consultoriale VDN
Visto
U.O. Medicina Legale
Visto
Patient Safety Manager
28/06/2012
Dir. Zona / Distretto di Pistoia
Dir. Zona / Distretto di Pistoia
Resp. Area Funzionale Materno Infantile
Condiviso
Clinical Risk Manager
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INDICE
1. Oggetto................................................................................................................................................................................................................................3
2. Scopo...................................................................................................................................................................................................................................3
3. Descrizione ed ambito di applicazione ...............................................................................................................................................................................4
4. Documenti di riferimento e fonti normative .......................................................................................................................................................................5
5. Responsabilità ...................................................................................................................................................................................................................10
6. Scheda raccolta informazioni............................................................................................................................................................................................12
7.Criteri, indicatori e standard...............................................................................................................................................................................................26
8. Gestione documento..........................................................................................................................................................................................................27
9. Allegati..............................................................................................................................................................................................................................27
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1. OGGETTO
Nel presente documento vengono definite le caratteristiche minime di qualità (standard predefiniti) da soddisfare nella gestione del percorso nascita
extraricovero ”. In particolare:
1. vengono individuate le principali fonti normative di riferimento e le migliori evidenze scientifiche derivanti dalla revisione della letteratura;
2. viene tracciata una completa mappatura, articolata in step successivi e cronologici, delle principali fasi del processo;
3. viene effettuata una ricostruzione logico-sequenziale delle attività svolte, nonché dei risultati conseguiti attraverso il diagramma di flusso;
4. per ciascuna fase del processo, discussa e condivisa, viene individuato un responsabile e i relativi fattori di qualità da soddisfare;
5. per le fasi più complesse e critiche sono predisposti Protocolli e/o Istruzioni Operative necessari a garantirne il corretto svolgimento;
6. viene reso accessibile a tutti gli operatori il repertorio di linee guida, istruzioni operative, protocolli e regolamenti interni aggiornati (per
efficacia preventiva, frequenza, risorse impegnate) per lavorare in qualità;
7. vengono individuati i punti ritenuti “critici” e gli strumenti per monitorarli (indicatori);
8. vengono definiti gli indicatori di qualità del processo con relativi livelli soglia di accettabilità;
9. vengono definite le modalità e le responsabilità per la diffusione, l’applicazione e l’aggiornamento della presente procedura
2. FINALITA’
1. garantire la continuità nell’assistenza attraverso l’integrazione tra Ospedale e territorio in stretta collaborazione con il consultorio familiare, e le
strutture ospedaliere di Ostetricia e Pediatra
2. promuovere in base alla definizione dell’OMS la salute come benessere bio-psico-sociale, la salute della coppia madre-bambino mediante un
approccio di lavoro in equipe multidisciplinare e multiprofessionale
3. offrire un’assistenza impostata sulla centralità delle donne, dei bambini, delle coppie, tenendo conto dei loro bisogni soggettivi, clinici, sociali e
psico-affettivi
4. offrire prestazioni basate sulle prove di efficacia secondo l’EPB (la pratica professionale basata sulle evidenze)
5. garantire la continuità della presa in carico e dell’assistenza per tutto il percorso nascita, attuata attraverso una stretta collaborazione operativa
tra operatori ospedalieri e territoriali (procedure e protocolli comuni)
6. invio agli ambulatori dedicati di riferimento aziendali e regionali per patologie specifiche nelle gravidanze ad alto rischio
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3. DESCRIZIONE ED AMBITO DI APPLICAZIONE
Processo:
“Gestione del percorso nascita extraricovero”
Input:
“Accoglienza e prima visita alla Donna con test di gravidanza positivo”
Outoput:
“Assistenza domiciliare post-partum”
Descrizione fasi:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Accoglienza e prima vista
Monitoraggio gravidanza a basso rischio
Discostamento dal basso rischio
Gestione dell’ambulatorio a rischio
Gestione delle strutture di screening e di diagnosi prenatale di II livello
Sostegno al puerperio e accompagnamento alla funzione genitoriale
Campo di applicazione:
la politica della qualità è una scelta ed un modo di gestione che poggia sulla responsabilizzazione e sul coinvolgimento di tutto il personale sanitario
con lo scopo di migliorare in maniera continua l’organizzazione, i processi del lavoro ed i risultati. Le modalità operative previste dalla presente
procedura vengono quindi applicate da tutti gli operatori coinvolti nella gestione del percorso nascita extraricovero
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4. FONTI NORMATIVE, INFORMATIVE, DI INDIRIZZO
4.1 Fonti normative generali
-
Dlgs 19/06/1999, n. 229 "Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell'articolo 1 della legge 30/11/1998, n. 419"
DGR 784/2004 “Azioni per la riqualificazione e lo sviluppo della "rete materno infantile" regionale in attuazione del P.S.R.” 2002/2004.
DGR 915//2004 “Deliberazione G.R. n. 784 del 2/8/2004 "Rete materno- infantile regionale". Integrazione e rettifica errore materiale nell'allegato A”
DGR 1017/2004: individuazione di strutture di coordinamento delle malattie rare / rete regionale delle malattie rare pediatriche
La Delibera 555 del 7/06/2004 “Tutela del diritto alla donna all’assistenza ostetrica nel percorso nascita: indirizzi alle Aziende sanitarie”
L. R. 40/ 2005,
“Disciplina del servizio sanitario regionale”
Piani Sanitari Regionali 2002/2004; 2005-2007; 2008/2010
Il DPCM 23 aprile 2008 “Revisione straordinaria dei Livelli essenziali di assistenza”
Legge Regionale 51/2009 “Norme in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie: procedure e requisiti autorizzativi di esercizio e sistemi di accreditamento”
DPGRT 61/R 2010 – Regolamento di attuazione LR 51/2009
DPGRT 22 marzo 2012, n. 10/R “Modifiche al decreto del Presidente della Giunta regionale 24 dicembre 2010, n. 61/R (Regolamento di attuazione della legge regionale 5 agosto 2009,
n. 51”
Delibera GRT n.23 del 22 gennaio 2009 “Protocollo regionale per trasferimenti interospedalieri su mezzi gommati”
GRT “ Accordo sulla continuità assistenziale nel contesto ospedaliero” – 28 novembre 2008
Delibera G.R. 801/1999 adozione del protocollo ministeriale (DL 1998), allegato A ‐ (Donne in Gravidanza e Tutela della Maternità )
DGRT 147 del 2007: "Protocollo regionale di accesso agli esami di laboratorio e strumentali per la gravidanza fisiologica".
DGRT 284 del 2007: Percorso formativo e di accreditamento per la valutazione ecografica della translucenza nucale
DGRT 912 del 2007: P.S.R. 2005/2007 - azioni regionali per l'assistenza materno-infantile. Istituzione dell'archivio toscano dei neonati gravemente prematuri
DGRT 911 2008: Istituzione del Coordinamento regionale per la patologia complessa della gravidanza e del Centro per la patologia di interesse fetale
Programmi di screening per la sordità (DGRT 365/2007), per le malattie metaboliche (DGRT 800/2004) e per la cataratta congenita (DGRT 596/2005)
Promozione dell’allattamento al seno (DGRT 1095/2004) e alla messa in rete delle Banche del Latte Umano donato (DGRT 315/2008)
L’ASSISTENZA NEONATOLOGICA IN AREA VASTA CENTRO, Documento del Gruppo di Progetto per le Azioni di Area Vasta A1.4.7.1 del 30/08/2011
PROTOCOLLO 1 AVC: TRASPORTO INTEROSPEDALIERO DI GESTANTI A RISCHIO DI PARTO PRETERMINE O A TERMINE
PROTOCOLLO 2 AVC: TRASPORTO PRIMARIO DI GESTANTI IN VICINANZA AL PARTO: SCELTA DELL’OSPEDALE DI DESTINAZIONE
4.2 Documenti di supporto e riferimento interni
- Procedure GRC Aziendali e di Presidio
- Manuale del Sistema di gestione Qualità Aziendale e di Presidio
- Procedure AF materno - Infantile
Health Evidence Network (HEN),
World Health Organization, Regional Office for Europe - WHO/EURO
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Gestione del percorso nascita extraricovero
5. MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ
OS
MSC
OSH
Attività / Attori
Accoglienza presso l’ambulatorio del consultorio
R
I
Prima visita specialistica e presa in carico
C
R
MONITORAGGIO GRAVIDANZA A BASSO RISCHIO
Visite mensili*
R
R
Monitoraggio esami strumentali e di laboratorio*
R
R
Corso di preparazione al parto
R
Primo contatto con il punto nascita
R
R
R
Prima visita in ospedale
R
Controlli per protazione
R
DISCOSTAMENTO DAL BASSO RISCHIO
Segnalazione discostamento al ginecologo
R
Visita specialistica
R
Invio ambulatorio gravidanza a rischio
C
R
Invio strutture di screening e diagnosi prenatale di II livello
C
R
GESTIONE DELL’AMBULATORIO A RISCHIO
Valutazione del profilo di rischio
Attivazione percorsi interni
Trasferimento strutture III livello
GESTIONE DELLE STRUTTURE DI SCREENING E DIAGNOSI PRENATALE DI II LIVELLO
Accesso
Esecuzione ecografie II Livello
Trasferimento strutture III livello
GESTIONE PERCORSO NASCITA INTRAOSPEDALIERO
VEDI: PR.AFMI.01; PDTA.AFMI.01; PDTA.AFMI.03; PDTA.AFMI.04; PDTA.AFMI.05
GESTIONE PUERPERIO E ACOMPAGNAMENTO ALLA FUNZIONE GENITORIALE
Assistenza a domicilio post-dimissioni
R
C
Sostegno e consulenza genitori per la cura del neonato
Sostegno all’allattamento al seno
R
Prevenzione e diagnosi precovce depressione post-partum
Presa in carico del neonato
Informazione e relativa consulenza contraccettiva
R
R
MSH
MSAR
MSDP
Equipe
PLS
Inf
P
C
C
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
LEGENDA
Ruoli: OS Ostetrica del consultorio, MSC Medico Specialista consultoriale, OSH Ostetrica ospedaliera, MSH Medico specialista ospedaliero, MSAR. Medico specialista ambulatorio gravidanza a
rischio; MSDP Medico Specialista strutture di diagnosi prentale di II Livello; Equipe: equipe multi professionale consultoriale PLS: pediatra libera scelta,; Inf: infermiere; P: pediatra.
Responsabilità: E = esegue; R = responsabile; I = è informato; C = collabora; P = esprime parere * ostetrica e/o ginecologo a scelta della donna nella gravidanza fisiologica
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6. Fase 1: ACCOGLIENZA E PRIMA VISITA
ATTIVITA’
DESCRIZIONE ATTIVITA
RESP.
REGTR.
VINCOLI
STRUMENTI
La donna viene accolta dall’ostetrica per il primo
colloquio presso l’ambulatorio della gravidanza
fisiologica del consultorio all’interno delle vari sedi
La gestante deve essere presa in carico il prima
possibile
L’ostetrica, dietro presentazione del test di
gravidanza Le consegna il Libretto/Ricettario
Accoglienza
presso
l’ambulatorio del
consultorio
Regionale di assistenza alla gravidanza. In tale
occasione Le illustra le varie offerte di assistenza al
percorso nascita. Alla consegna del libretto se la
donna lo desidera Le viene dato l’ appuntamento per
la prima ecografia e /o DUO test.
Registro
consegna
libretto
Legge Privacy
196/2003
Mod.
consenso
Privacy
L.R. 51 e
regolamento
di attuazione
OS
Alla donna vengono fornite tutte le informazioni
necessarie a condividere il percorso della
gravidanza garantendo l'espressione delle
differenze culturali, religiose e etniche
Prima visita ed effettuazione TRIAGE per
l’dentificazione del tipo di gravidanza (basso rischio
o alto rischio) , effettuata dal ginecologo e
dall’ostetrica
Prima vista
specialistica e
presa in carico
DGRT 147
del 2007
Protocollo
regionale
L’ostetrica e il ginecologo compila no la check list per
la valutazione del rischio presente nella cartella
regionale
Attivazione percorso gravidanza fisiologica: se il
rischio è definito basso parte il percorso di gravidanza
e nascita fisiologica)
Scelta della donna:
La donna in gravidanza fisiologica può scegliere
di essere seguita dal ginecologo, che lavora
affiancato dall’ostetrica o o dalla sola ostetrica
nell’ambulatorio della gravidanza fisiologica
NOTE
OS
MS
Cartella
Ostetrica
Cartella
Regionale
DGRT 147
del 2007
Protocollo
regionale
Cartella Regionale
(con Librettoricettario
Regionale)
Opuscoli
informativi
Cartella Regionale
Check list
valutazione del
rischio
Protocollo
Regionale
Il libretto di gravidanza viene consegnato
assieme a varie brochure informative
esclusivamente dall’ ostetrica consultoriale su
appuntamento con tempi e modalità di
consegna flessibili
Eventuale attivazione dei mediatori culturali.
Vengono dettagliatamente illustrate tutte le fasi
del percorso, entrando anche nello specifico delle
problematiche concernenti lo screening prenatale,
e la donna viene edotta sulle normative vigenti
sulla tutela della maternità.
Alla donna vengono fornite tutte le informazioni
necessarie a condividere il percorso.
Eventuale attivazione dei mediatori culturali
L’ostetrica assume il ruolo di “referente nel percorso
nascita” guidando la futura madre lungo un percorso
diagnostico che riconosce nel “libretto” per
l’assistenza alla gravidanza lo strumento appropriato
per monitorare la gravidanza a basso rischio e
riconoscere tempestivamente le eventuali condizioni di
rischio. L’ostetrica rappresenta il collegamento
naturale con MMG, il ginecologo di fiducia della
donna ed i servizi ospedalieri eventualmente coinvolti.
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Gestione del percorso nascita extraricovero
6. Fase 2: MONITORAGGIO GRAVIDANZA A BASSO RISCHIO
ATTIVITA’
Visite ostetriche
DESCRIZIONE ATTIVITA
RESP.
REG.
VINCOLI
STRUMENTI
Visita a cadenza mensile con rivalutazione
continua del rischio
Esecuzione esami di laboratorio e strumentali I°
TRIMESTRE come da protocollo regionale
Esecuzione esami di
laboratorio e
strumentali
Esecuzione esami di laboratorio e strumentali II°
TRIMESTRE come da protocollo regionale
Esecuzione esami di laboratorio e strumentali
III° TRIMESTRE come da protocollo regionale
Corso di
preparazione al parto
( a partire dal 6°
mese)
OSTETRICA /
GINECOLOGO
DEL
CONSULTORIO
Realizzazione di Corsi di preparazione al
parto programmati in maniera flessibile (con
almeno due opzioni: una infrasettimanale e una
pre-festiva). Il corso di preparazione al parto
fornisce informazioni sulla possibile scelta
dell’analgesia
Cartella
Ostetrica
Cartella
Regionale
Prenotazione Gravidanza a termine
Primo contatto con il
punto nascita
Alla 38° serttimana avviene l’invio in
Ospedale alla U.O. Ostetricia per la presa in
carico fino al momento del parto.
Prima visita in
ospedale
(ambulatorio
gravidanza a termine)
Definizione del timing del parto
Visita, valutazione ecografica del liquido
amniotico e Cardiotocografia
Controlli per
protrazione
Visita fra 41 e 41+5gg
Visita, valutazione ecografica del liquido
amniotico e Cardiotocografia
DGRT 147
del 2007
OST / MS CONS
OST OSP
OSTETRICA /
GINECOLOGO
DELL’OSPEDAL
E
Protocollo
regionale di
accesso agli
esami di
laboratorio e
strumentali
per la
gravidanza
fisiologica
Cartella Regionale
(con Librettoricettario
Regionale)
NOTE
Qualora si presentino problematiche
particolari vengono coinvolte altre figure
professionali facenti parte dell’equipe
consultoriale (psicologo, neuro-psichiatra
infantile, endocrinologo, Assistente
Sociale, servizio di mediazione
linguistico-culturale) o di altri servizi
territoriali o ospedalieri ( Educatori,
SMIA; SMA; UO Malattie Infettive;
SERT; U.O.Psichiatria; U.O. Ostetricia e
Ginecologia, U.O. Pediatria, Servizio di
Diabetologia, ecc..)
Ad ogni donna è proposto l'accesso al corso
di preparazione al parto con contenuti
teorici e pratici sulla gestione del dolore
Broschure
informativa
COMPILAZIONE CARTELLA CLINICA
INTEGRATA CON RIVALUTAZIONE
DEL RISCHIO
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Gestione del percorso nascita extraricovero
6. Fase 3: DISCOSTAMENTO DAL BASSO RISCHIO
ATTIVITA’
DESCRIZIONE ATTIVITA
Discostamento dal
basso rischio
Qualora l’ostetrica che ha in carico la
gravidanza che inizialmente aveva le
caratteristiche della fisiologia ravvisi segni
clinici di viraggio verso la patologia segnala al
ginecologo consultoriale il caso
RESP.
OS
Se viene confermata l’ esistenza di una
qualche patologia in base al grado di questa il
ginecologo consultoriale prenderà in carico la
gestante fino al termine della gravidanza
oppure provvederà all’invio alle strutture di II
livello. Altrimenti la gestante tornerà in carico
all’ ostetrica
Visita specialistica
Se viene verificata la presenza di condizioni
patologiche non gestibili a livello consultoriale
il Ginecologo invia la donna all’ambulatorio
della gravidanza ad alto rischio.
Se durante gli screening ecografici di primo
livello emergono sospetti di patologia la
donna viene inviata nelle strutture aziendali di
screening e diagnosi prenatale di 2°
REG.
VINCOLI
STRUMENTI
DGRT 147
del 2007
Esami
ematochimici e
strumentali
2. STRUTTURE DI SCREENING E
DIAGNOSI PRENATALE DI II°
LIVELLO
Cartella
Ostetrica
Ginecologo
consultoriale
DGRT 147
del 2007
DGRT 147
del 2007
Se durante gli screening ecografici di
primo livello emergono sospetti di
patologia la donna viene inviata nelle
strutture aziendali di screening e
diagnosi prenatale di 2°
1. AMBULATORIO GRAVIDANZA A
RISCHIO
DGRT 911
2008
Cartella
Regionale
NOTE
PO.AFMI.12
Accesso all’ambulatorio ad alto rischio
Il ginecologo consultoriale fa richiesta su
ricettario regionale di Consulenza c/o
Ambulatorio GAR cui la donna accederà
previo appuntamento CUP
Zona VDN : non passano dal CUP
Accesso alle strutture di II livello
Tale tipologia di ecografia viene
effettuata nella zona Pistoiese dal dr.
Scogliamiglio e dal dr..Nannini e nella
zona della Valdinievole dal dr.
Scogliamiglio tramite appuntamento
telefonico diretto da parte del consultorio
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PDTA.AFMI.02
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Gestione del percorso nascita extraricovero
6. Fase 4: GESTIONE DELL’AMBULATORIO A RISCHIO*
ATTIVITA’
DESCRIZIONE ATTIVITA
RESP.
REG.
VINCOLI
PO.AFMI.12
PO.AFMI.12
Accesso
All’ambulatorio per la G.A.R. possono accedere
tutte le gravidanze affette da patologie fetali o
materne previa prenotazione da parte del
ginecologo di riferimento che ha in carico la
donna (sia consultoriale che privato)
MS
CUP
PSR 20082010
DGRT 911
2008
Valutazione del
profilo di rischio
Il ginecologo, valutata la proposta dei medici
invianti e provvede alla valutazione del profilo di
rischio sulla base dei criteri predefiniti nello
specifico protocollo operativo
Ginecologo
ospedaliero
Cartella
amb.GaR
DGRT 1045
- 2011
STRUMENTI
NOTE
Viene attivato in ogni situazione in cui si
evidenzia un'anomalia del decorso della
gravidanza o uno stato patologico preesistente che incide sulla progressione della
gravidanza stessa
Rinvio al ginecologo di riferimento
La donna le cui condizioni cliniche assistenziali
non rientrano nei criteri che richiedono il
ricovero o la presa in carico da parte
dell’ambulatorio GaR, viene rinviata al
ginecologo di riferimento per il proseguimento
del monitoraggio della gravidanza
Relazione al
medico
inviante
DGRT 911
2008
PO.AFMI.12
Presa in carico dall’ambulatorio.
Viene pianificato “Iter diagnostico terapeutico
Attivazione
percorsi
assistenziale” e i rapporti con gli altri Servizi
dell'Ospedale (Amb. Diabetologico, Laboratorio
Chimico-Clinico, UO Cardiologia, ecc) al fine di
garantire una presa in carico ambulatoriale
globale della donna
Ginecologo
ospedaliero
Cartella
amb.GaR
DGRT 911
2008
Evitare l'ospedalizzazione impropria
della donna in gravidanza
ATTIVARE IN PACCHEETI DI DAY
SERVICE.
PR.AFMI.01
PDTA.AFMI.01
PDTA.AFMI.03
Ricovero o trasferimento strutture III livello
La donna le cui condizioni cliniche assistenziali
rientrano nei criteri che richiedono il ricovero
viene ricoverata presso le strutture ospedaliere
aziendali.
Nei casi nei quali si preveda che il nascituro e/o
la madre necessitano di terapie intensive viene
trasferita presso le strutture di III livello
PO.AFMI.12
La donna viene rinviata al ginecologo e
alla ostetrica di riferimento con una
relazione clinica dettagliata garantendo
un raccordo stretto con l’ambulatorio
GaR
CCI
Relazione
alla struttura
DGRT 911
2008
Racc. MS
Protocollo
trasporto interospedaliero di
gestanti a
rischio di parto
pre-termine
NB: adeguare la procedure alla DGRT n.
1045 del 28/11/2011 che prevede
l’attivazione del Day Service
Il trasferito presso strutture di III livello
avviene previo accordo tra l’ospedale di
provenienza e quello accettante (vedi
Procedura dimissioni e trasferimenti)
nell’ambito dell’AVC
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Gestione del percorso nascita extraricovero
6. Fase 4: GESTIONE DELLE STRUTTURE DI SCREENING E DIAGNOSI PRENATALE DI II° LIVELLO
ATTIVITA’
DESCRIZIONE ATTIVITA
Accesso
Alle strutture di diagnosi prenatale di secondo
livello trovano adeguata risposta l’approfondimento
diagnostico relativo alle problematiche risultanti
dallo screening ecografico effettuato nel I° livello e
la gestione degli aspetti clinici correlati alle
patologie della gravidanza
Esecuzione
ecografie II
livello
Sono ecografie eseguite dietro indicazione medica
per sospette patologie fetali rilevate durante le
ecografie di protocollo o per patologie materne
Per i ritardi di accrescimento che necessitano di un
eventuale parto prima della 34° settimana, per le
problematiche malformative fetali, per le quali vi è
necessita di “counseling” pluridisciplinare, le
donne sono inviate presso la Clinica Ostetrica di
Careggi quale centro di 3° livello
Trasferimento III
livello
Trasferimento delle gravidanze ad alto rischio
Nelle gravide per le quali si prevede che la madre
e/o il nascituro necessitino di terapie intensive,
viene attivazione il servizio di trasporto assistito
materno (collegamento funzionale tra strutture
territoriali e di ricovero, collegate tra loro in rete e
con il servizio dell’EU sanitario territoriale 118 –
partecipazione attiva di una ostetrica e, se
necessario di un ostetrico-ginecologo)
RESP.
REG.
DGRT 147 del
2007
MS
MS
MS
VINCOLI
Cartella
amb.
Cartella
amb.
STRUMENTI
Telefono
accordi e “corsie
preferenziali”
con la Diagnosi
prenatale di
Careggi
Protocollo
MSH
DGRT 911
2008
Racc. MS
Viene attivato in ogni situazione in cui si
evidenzia un'anomalia del decorso della
gravidanza o uno stato patologico preesistente che incide sulla progressione della
gravidanza stessa
Pazienti con un test combinato “positivo”
e cariotipo fetale normale; con un esame
ecografico positivo o sospetto; con un
altissimo rischio anamnestico di
anomalie fetali.
DGRT 911
2008
DGRT 911
2008
NOTE
trasporto interospedaliero di
gestanti a
rischio di parto
pre-termine
Per i casi di difetti congeniti accertati o
sospetti le strutture sanitarie di II° livello
riferiscono al Centro per la patologia
fetale per l’approccio multidisciplinare e
per porre in essere tutti gli strumenti
necessari per tutorare la gestione della
gravidanza
Trasporto inter-ospedaliero di gestanti a
rischio di parto pre-termine o a termine
nell’ambito dell’Area Vasta Centro:
- collegamento funzionale tra
strutture territoriali e di ricovero
collegate in rete tra loro e con il
DEU
- collegamento continuo tra struttura
inviante e rivente
- partecipazione attiva di una
ostetrica e se necessario di un
ostetrico-ginecologo
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Gestione del percorso nascita extraricovero
6. Fase 5: SOSTEGNO AL PUERPERIO E ACCOMPAGNAMENTO ALLA FUNZIONE GENITORIALE
ATTIVITA’
Assistenza a domicilio
post-dimissioni
DESCRIZIONE ATTIVITA
Presa in carico dell’ostetrica del consultorio
entro le 48 ore dalla dimissione precoce e
comunque non oltre i 3-4 giorni negli altri
RESP.
OST
casi
L’ostetrica effettua una visita domiciliare a tutte
le donne residenti che ne fanno richiesta.
Sostegno e consulenza ai
nuovi genitori per la cura
del neonato
Offerta attiva di gruppi di neo-genitori, gruppo di
massaggio al neonato ed altre attività del dopo
nascita eseguite nel Consultorio Familiare
Sostegno all’allattamento
al seno
Offerta di momenti di libero accesso alla struttura
consultoriale e assistenza in stretta collaborazione
con i pediatri di libera scelta
Prevenzione e diagnosi
precoce depressione postpartum
individuazione e primo sostegno delle puerpere
che presentano difficoltà psicologiche (maternity
blueses, alterazioni dell'umore, depressione e
psicosi puerperale) , invio a specialisti a seconda
della gravità
Informazione e relativa
consulenza contraccettiva
Vengono fornite sia dall’ ostetrica all’
interno delle visite PP che nei corsi PP sia
dal ginecologo al momento della visita PP
con possibilita di fornire direttamente il
metodo contraccettivi
Presa in carico del
neonato
Per il neonato è prevista una presa in carico
precoce da parte del pediatra di libera scelta, già
individuato dalla neomamma durante la
gravidanza, ad esso andrà fatto riferimento per
tutto quanto attiene la cura del neonato nelle
attività del dopo nascita realizzate in CF.
.
REG.
Cartella
ostetrica
VINCOLI
STRUMENTI
DPGRT 22
marzo 2012, n.
10/R
Cartella di
attivazione
ostetrica (CAO)
PSR 2008-2010
FAX
PSR 2008-2010
DGRT
259/2006
Equipe multi
professionale
del consultorio
DGRT
1318/2009
DGR n.
968/2004
Pprotocollo
intesa RT e
UNICEF
Programmi per il
supporto della
donna nella
gestione del
periodo postpartum
NOTE
Ad ogni donna è garantito un supporto
specialistico per la buona gestione della fase
post-partum
Standard accreditamento: il 50% di donne
con basso titolo di titolo di studio che
ricevono la visita a domicilio dell'ostetrica
dopo il parto
In CF sono svolte attività informative da
equipe multiprofessionali miranti al sostegno
ed al prolungamento dell'allattamento al seno
ad altre notizie di puericultura.
Incontri di aiuto tra pari “da mamma a
mamma” tra le le neo mamme e madri che
hanno avuto esperienze positive di
allattamento al seno
Corsi tipo autoaiuto per neo genitori
DGRT
1039/2008
PLS
PSR 2008-2010
Presa in carico del pediatra di LS entro
una settimana dalla dimissione.
Azienda USL 3
Gestione del percorso nascita extraricovero
PDTA.AFMI.02
Rev. 1: 28/06/2012
Pag.: 13/13
7. CRITERI / INDICATORI E STANDARD
Vedi Allegato 2: Criteri, Indicatori e Standard (Check List) per Audit Clinico Sistematico
8. GESTIONE DEL DOCUMENTO
Il presente documento riporta evidenziato il proprio stato di revisione, la data di emissione e la firma dei responsabili della redazione, valutazione ed
approvazione.
I Referenti del documento provvedono a far verificare e revisionare annualmente questo Documento e comunque quando intercorrono variazioni
significative del mandato e del contesto di riferimento.
Gli aggiornamenti vengono gestiti nel caso di variazioni della struttura organizzativa, variazioni degli orientamenti strategici, nuove disposizioni
legislative, statutarie e/o regolamentari, nuove esigenze operative, interventi correttivi e/o preventivi sul sistema di gestione per la qualità dalle stesse
funzioni che lo hanno redatto.
Le modifiche apportate ai documenti e ai dati sono verificate e approvate dalle stesse funzioni che eseguono la prima verifica e danno la prima
approvazione, in modo da assicurare la congruenza tra modifiche apportate e stesura originaria del documento.
In caso di revisione il Responsabile Qualità provvede a distribuire a tutti gli interessati le sezioni aggiornate, unitamente al nuovo Indice e stato di
revisione del Manuale.
10. ALLEGATI
1. FLOW CHART
2. STRUMENTI DI AUDIT E FEEDBACK (CRITERI, INDICATORI E STANDARD)
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Gestione del percorso nascita extraricovero