ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06509 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 492 del 29/09/2015 Firmatari Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE Data firma: 29/09/2015 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/09/2015 L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 29/09/2015 GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 29/09/2015 BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 29/09/2015 GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 29/09/2015 PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 29/09/2015 Destinatari Ministero destinatario: MINISTERO DELLA SALUTE Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 29/09/2015 Stato iter: IN CORSO Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-06509 presentato da BERNINI Massimiliano testo di Martedì 29 settembre 2015, seduta n. 492 MASSIMILIANO BERNINI, LOREFICE, L'ABBATE, GAGNARLI, BENEDETTI, GALLINELLA e PARENTELA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: il 17 aprile 2015 si è tenuto a Lamezia Terme (Cosenza) il workshop regionale sulle intossicazioni da funghi organizzato dal dipartimento per la tutela della salute e le politiche sanitarie della regione Calabria, con la collaborazione dell'AMB (Associazione micologica bresadola) e della CMC (Confederazione micologica calabrese); l'organizzazione del workshop si rese necessaria per cercare strumenti atti a prevenire intossicazioni da funghi spontanei, sulla spinta di alcuni drammatici episodi, come decessi e ricorso a trapianto di fegato, verificatisi in Calabria nell'autunno 2014; nel corso dell'evento è stata ribadita la pericolosità della non corretta informazione che sempre più spesso viene diffusa sia attraverso le reti televisive che attraverso la carta stampata, in merito al consumo alimentare dei funghi spontanei, i quali, ogni anno, sono causa di rilevanti danni alla salute, con conseguenze talora molto gravi, quali morte, trapianto d'organo o dialisi permanente, per un cospicuo numero di cittadini consumatori; il numero dei casi di intossicazione da funghi che ogni anno, si registrano nel nostro Paese è allarmante, come riportano, in particolare, i dati del Centro antiveleni di Milano che, dal 1994 al 2014, ha registrato 13.891 casi clinici di varia gravità, di cui i più seri hanno causato 46 decessi e 21 trapianti di fegato; a questi casi va sommato un numero variabile di commensali che hanno partecipato al pasto in ciascun evento (da un minino di 2, fino a 60 commensali), il che aumenta il numero di pazienti intossicati di circa il 38 per cento, in media, circa 1000 casi all'anno; per avere, su scala nazionale, una stima annua ancora più realistica sul numero di pazienti con problematiche cliniche relative al consumo di funghi, occorrerebbe poi considerare tutti gli altri casi, sia quelli gestiti da altri centri antiveleni, sia quelli per i quali non è stata richiesta la consulenza tossicologica del centro antiveleni di Milano; nell'autunno del 2012 si sono verificati numerosissimi gravi casi di intossicazioni fungine che hanno determinato un cospicuo aumento del numero di morti, di trapianti d'organo e di menomati permanenti, al punto che il Ministero della salute diramò un comunicato stampa di «allerta» sul consumo di funghi non controllati, pubblicando altresì sul proprio sito, un opuscolo informativo e un decalogo sul consumo dei funghi in sicurezza (redatto a cura del centro antiveleni di Milano); nello stesso periodo, a dimostrazione della pericolosità del fenomeno e quindi dell'urgente necessità da parte delle istituzioni di intervenire, l'AMB, la provincia di Milano, il Centro antiveleni di Milano, con il patrocinio del Ministero della salute, del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), erano impegnati nell'organizzazione del 5o convegno internazionale di micotossicologia; il susseguirsi di nuovi casi di avvelenamento da funghi spontanei afferma l'insufficienza degli sforzi fin qui profusi atti a fornire le informazioni corrette sul gravissimo pericolo rappresentato dal consumo «inconsapevole» di funghi spontanei; a fronte della recrudescenza del fenomeno, che ha visto il suo apice nel 2012, i mass media hanno continuato troppo spesso a sottovalutare la problematica; per esempio il 24 maggio 2014, durante una nota trasmissione della RAI, veniva presentato e cucinato in diretta televisiva il fungo Gyromitra esculenta, considerato velenoso dal Ministero della salute e dalla comunità scientifica, in quanto responsabile di intossicazioni anche letali; inoltre, si sono continuate a diffondere pericolose credenze o consuetudini locali, legate sia alla raccolta che alla preparazione alimentare dei funghi: esempio tipico di questa disinformazione è l'errata indicazione, diffusa anche da un popolarissimo cuoco italiano che l'aglio, durante la cottura dei funghi, dia informazioni sulla loro velenosità se annerisce; si fa notare che proprio sulla base di questa errata credenza popolare una donna, che lo poté direttamente dichiarare in quanto, per fortuna, l'esito dell'intossicazione fu positivo, fu vittima di un'importante intossicazione da Amanita phalloides da lei stessa cucinata con l'aglio che non annerì, come è normale che sia. Il fatto avvenne in provincia di Cosenza nell'autunno 2013; la prevenzione delle intossicazioni da funghi rientra pienamente nei principi garantiti dalla Carta costituzionale che, all'articolo 32, riporta testualmente: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività...», il danno in termini di salute che questi avvelenamenti producono è socialmente significativo, a causa dell'importante periodo invalidante con esiti in alcuni casi permanenti se non mortali; la prevenzione delle intossicazioni fungine attraverso una corretta informazione dei cittadini rientra appieno nel «pubblico interesse», visto che consentirebbe un notevole risparmio degli oneri sanitari, derivanti dalla degenza presso strutture ospedaliere di alta specializzazione, nonché degli eventuali interventi chirurgici per trapianto d'organo delle terapie di mantenimento permanenti per coloro che hanno subito gravi danni ai reni; il legislatore nel 1996 istituì gli ispettorati micologici presso ciascuna azienda sanitaria con compiti di controllo sulla commercializzazione, sulla trasformazione e sul consumo dei funghi e di consulenza per i privati raccoglitori, in occasione di un evento tossico, per i pronto soccorso, per i medici ospedalieri di medicina generale e di continuità assistenziale; in collaborazione con i dipartimenti pubblici di prevenzione, anche l'AMB, iscritta con il numero 159 al registro nazionale delle associazioni di promozione sociale, grazie alla sua presenza capillare su tutto il territorio Nazionale (130 Gruppi) e mediante l'impegno volontario dei circa 10.000 associati, realizza, da circa sessant'anni, un'incessante attività di prevenzione tramite la divulgazione di una corretta cultura micologica e collabora dal 2003 con ISPRA a titolo non oneroso a tutte le tematiche di ricerca del «progetto speciale funghi»; l'intossicazione da funghi non deve essere considerata un evento ineludibile o una fatalità, bensì una circostanza grave che può e deve essere preventivamente contrastata veicolando, in modo diretto, la giusta informazione; dai tragici avvenimenti del 2012 si evince una inadeguatezza del sistema di prevenzione, oltre al potenziale ruolo della non corretta informazione sui funghi che sempre più spesso è veicolata dai mezzi di informazione e in modo particolare da alcune trasmissioni televisive che si avvalgono di «sedicenti esperti di funghi»; purtroppo pur essendo nel 2015, la conoscenza della micologia è costellata di superficialità, pressappochismo, misconoscenza e superstizioni di tipo ancestrale che possono creare, nella pubblica opinione, un disorientamento così elevato da vanificare ogni sforzo informativo di corretta prevenzione reso sia dai servizi pubblici che dalle associazioni di volontariato; da quanto esposto si evince con chiarezza come la disinformazione sui funghi, troppo spesso perpetrata dai programmi televisivi, purtroppo anche attraverso i canali pubblici, abbia una «corresponsabilità oggettiva» nel verificarsi degli episodi di intossicazione e come pochi minuti di disinformazione, in una rete televisiva nazionale o locale, possano vanificare il lavoro di coloro che fanno prevenzione sulle intossicazione da funghi; per essere definiti «esperti di funghi» non è sufficiente essere assidui frequentatori dei boschi e raccoglitori o chef rinomati; in data 2 luglio 2015 l'Associazione micologica bresadola la Confederazione e il Centro antiveleni di Milano, hanno inviato un accorato appello a tutte le massime cariche istituzionali del nostro Paese, tra le quali il Presidente del Consiglio dei ministri, i presidenti delle giunte regionali nonché il dirigente del settore area LEA (dipartimento per la tutela della salute e le politiche, sanitarie della regione Calabria), il presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti e le associazioni nazionali dei consumatori, denunciando il grave stato di disinformazione in ambito micologico –: se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa; quali iniziative intenda adottare per porre regole precise che impongano a qualunque operatore dell'informazione, in qualunque contesto esso operi, di essere a conoscenza almeno dei documenti elaborati sulla tematica dal Ministero della salute e di consultare preventivamente, nell'affrontare l'argomento «funghi») esperti effettivamente qualificati quali i tossicologi dei centri antiveleni, gli ispettori micologi degli ispettorati micologi, gli esperti del «progetto speciale funghi» dell'ISPRA ed i micologi dell'AMB; se ritenga necessaria la realizzazione di una pubblica campagna di spot pubblicitari televisivi (tipo «pubblicità progresso») sul «consumo in sicurezza dei funghi» curata, a garanzia dei corretti contenuti, dalle medesime figure professionali. (5-06509) Classificazione EUROVOC: EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione): prevenzione delle malattie trapianto di organi diritto alla salute